La Pulce nell'Orecchio - numero 10

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Il morso della Pulce

NO ROSE

Ormai scandalizzarsi per quel caseggiato diroccato di Corso Romita con coperture di amianto è... come sparare sulla Croce Rossa

Son sempre di più i venditori di rose per strada e nei locali. Hassan racconta la vita di un “Rosario” ad Alessandria

La Pulce vi augura

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Periodico di informazione, cultura e costume

GIORN GRATU ALE ITO Giurna a bafë l la

Dicembre 2010 - Anno IX - Numero Dieci

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% CB-NO/ ALESSANDRIA n° 10 anno 2010

Cimitero d'asfalto: 40 vittime in un anno

Sono migliaia gli incidenti stradali in un anno. Più di duemila i feriti. Ecco i giorni e le ore più “a rischio”, secondo l’Aci

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Ma porc... Devo di nuovo sintonizzare Telecity!

Calendari a go go Non solo donne nude: i soggetti dei calendari alessandrini sono tanti e per tutti i gusti. Dai più classici a quelli più audaci

Secessione!

Caos Digitale Terrestre

Nuove Frontiere vuole che Casale Monferrato si “allei” con Vercelli per creare una “federazione”. Alessandria non la merita?

Sono ancora tanti gli alessandrini che segnalano malfunzionamenti della nuova era televisiva. Riprogrammare la Tv è un’impresa

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Assenti giustificati? Polemiche a non finire per i consiglieri eletti, ma “assenti” da Palazzo Rosso. Fuoco incrociato di critiche a colpi di Commissioni inutili e gettoni di presenza dati ai bambini dell’asilo

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Expo boom

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Arte e politica convivono

Il nuovo centro fieristico regionale di Valenza, invidiato da Alessandria

alla Fondazione CrAl, Pier Angelo Taverna può coltivare entrambe le sue passioni

Ha aperto da pochi mesi, ma ha già riscosso un grande successo di pubblico grazie ad un solo grande evento natalizio. Intanto la Cittadella perde i pezzi, diventa ufficialmente location per le manifestazioni, ma si deve accontentare delle bancarelle. Costa troppo rimetterla a nuovo? A pag. 7

Xxxx.

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VAFFANBAGNO

L’unica rubrica che recensisce i bagni pubblici

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GIOCHI E PASSATEMPI


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News 24 ore su 24: www.lapulceonline.it

CRONACA LOCALE

La tua vecchia Punto gira per le strade di Varsavia Sull’unghia del fortunato alessandrino che avrebbe dovuto pagare per farla rottamare. Un guadagno per tutti e due. La stima del veicolo viene fatta tenendo conto della marca – meglio se tedesche come Audi, Mercedes o VW (“ma a volte vanno bene anche le Alfa e le Fiat”, dice Ibrahim) – e degli accessori (airbag, aria condizionata, elettronica in genere. Il motore non è un problema. Prima di attraversare le vie di Varsavia o di Sofia passano per un “Se vuoi vendere la tua auto, ci chiacheck up completo per una bella rimi. Grazie”. La pubblicità molto dimessa a nuovo. Di solito le auto non retta che campeggia sui cartoncini vengono smontate, anche se Daniel colorati è di Ibrahim, commerciante scherza: “A volte i motorini dell’aria valenzano che da otto anni si occupa condizionata vengono usati in di esportare le vetture che noi mancasa”. Bisarche piene di vetture pardrogni vogliamo cambiare perché tono dalla dogana di Alessandria, non ci piacciono più o hanno perdestinazione, est Europa, Africa o corso troppi chilometri. Per “Ibra” Asia, a seconda dei modelA non c’è problema: non importa li. Secondo le statistiche S che il motore stia esalando dell’ACI, i veicoli radiati per dell’A gli ultimi respiri o che he ci l’espatrio nel 2009, in l’e sia qualche “bollo” sul ul tutta la provincia sono t Migliaia paraurti: “La manostati 5.595, e fino ad dopera all’estero codi auto ottobre 2010 il totale sta molto meno”, ci “rottamate” ammontava a 5.599. dice, facendo intendue anni fa sono stati dere che le automofiniscono esportati quasi 9 mila bili destinate al mernell’Est veicoli, tra autovetture v cato estero passeranno o (7 mila), autocarri merci dal meccanico (carrozziezie(540), motocicli (quasi mille), re o elettrauto), prima di esseautobus (cinque), rimorchi, semirire riportate sulle strade. Quali stramorchi, trattori stradali ed altri mode? Polacche, bulgare, marocchine toveicoli a tre e quattro ruote. o giordane. Daniel, collega bulgaro,

L’export di auto radiate da rivendere in Giordania o in Polonia non conosce crisi

ha acquistato una Volkswagen Polo del 1997 con quasi ventimila chilometri sul groppone a 700 euro.

Il mercato delle radiazioni in generale ha fatto rilevare una diminuzione del 7,3% per le autovetture e addirittura del 20,4% per i motocicli. Segno un po’ della crisi economica che non accenna a diminuire. La gente, prima di buttarsi in una nuova spesa, ci pensa su due volte. Di contro il mercato dell’usato – sempre secondo fonti ACI e Istat – è aumentato del 5%. È un business del tutto legale che talvolta coinvolge direttamente le concessionarie, pronte a ritirare

Non guidate di pomeriggio Le statistiche sugli incidenti in provincia ci dicono quando si rischia di più numeri sono allarmanti: 1.783 inciNé di venere né di marte non ci si denti e 2.553 feriti. Le vittime della sposa e non si parte. È un antico strada, in un anno, sono state invece adagio popolare che spiega quali 43. Nel triste elenco di chi è rimasto attività, più per scaramanzia che coinvolto in uno scontro sull’asfalto per altro, non si possono fare di non si parla solo degli occupanti – martedì e venerdì. Forse in pochi conducenti o passeggeri – dei veisi sono sognati di sposarsi ad inizio coli a motore. Nel computo ci sono settimana, ma sicuramente molti di anche pedoni investiti e biciclette più non tengono conto di questa “falciate”: 148 velocipedi e 155 apsuperstizione d’altri tempi e si metpiedati – spesso in strade lineari te in viaggio il venerdì, non appena dove i limiti di velocità vengono ininizia il fine settimana di relax. È il franti in men che non si dica – sono giorno peggiore per guidare: sestati protagonisti loro malgrado di condo le recenti statistiche di ACI e fatti di cronaca Istat, in provincia di nera. Alessandria, il moNel 2009: 43 morti Ma quali sono mento della settiprincimana dove si verie 2.553 feriti sulle lepalicause – presunte, ficano più incidenti in base anche stradali con feriti e strade in Provincia alle relaziomorti è proprio tra ni delle forze le 14 e le 17 di vedell’ordine e di soccorso che internerdì, su un’autovettura privata, in vengono sul luogo dell’incidente – una strada rettilinea urbana con videgli incidenti in provincia di Alessibilità buona e cielo sereno. Stando sandria? Per quelli mortali si parla sempre ai numeri riferiti al 2009, il sempre della velocità eccessiva, mese peggiore dove si sono verifipoi la distrazione alla guida, voce cati il maggior numero di incidenti è in elenco per indicare tutta una seil settimo, luglio. Anche a maggio e rie di comportamenti poco attenti a giugno fioccano i tamponamenti e quando si sta al volante (uso del celgli scontri frontali-laterali. La nostra lulare senza auricolare, giocare con provincia, dopo quella di Torino, è la la radio, guardarsi allo specchietto, più pericolosa di tutto il Piemonte, spostare lo sguardo dalla strada) o soprattutto perché solcata da ben alterati dall’ebbrezza alcolica o da tre autostrade e provinciali “veloci”. altri fumi. La provincia di Cuneo, sebbene più La maggior parte dei veicoli coinpopolosa e con un maggior parco volti sono auto, poi scooter, moto e veicoli in circolazione, fa registrare motorini dove quasi sempre chi sta un minor numeri di sinistri. I “nostri”

l’usato per un supersconto sull’auto nuova. Il catorcio permutato viene

Le più ambite sono le auto tedesche di lusso rivenduto – o addirittura esportato grazie a concessionarie d’auto della stessa marca all’estero – fini-

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sce dritto dritto sul camion dei vari Ibrahim e Daniel, che a prima vista e con un breve giro di prova sanno già quanti bigliettoni da cento euro darti in mano, a passaggio avvenuto. “L’importante è che sia tutto in regola”, precisa Ibrahim, “documenti, libretto, passaggi di proprietà. Io di solito mi rifornisco dai concessionari per avere la certezza che tutto sia a posto. Rilascio sempre regolare fattura”, ci tiene a sottolineare. Come contattare i commercianti dell’esportazione? Se non vi lasciano il bigliettino sul parabrezza con tanto di cellulare e email per i contatti diretti, non è raro trovarli che si aggirano per i saloni d’auto, meglio se quelli con un parco usato ben fornito. Molto probabilmente saranno loro ad avvicinarsi dopo aver capito le vostre intenzioni di sbolognare la vecchia carretta (non stiamo parlando della suocera) per una fuoriserie nuova fiammante. Così è stato per il proprietario della vecchia Polo, già rassegnato a dover pagare al PRA le pratiche per la radiazione dagli elenchi delle vetture circolanti in Italia. In pochi giorni hanno concluso l’affare e pagato senza batter ciglio. Se si fidano sono pronti a dare un acconto sul momento, alla prima stretta di mano. Ora la Polo grigio topo sta girando per le strade tutte buchi di qualche città bulgara. G.P.

al manubrio torna a casa in barella. Stragi del sabato sera. Di notte il maggior numero di incidenti si verifica proprio nel week-end, il venerdì o il sabato dalle 22 alle 6. Morti e feriti, in un anno, si contano a centinaia solo tra i giovani, neopatentati o ragazzi fino ai trent’anni, “categoria” più soggetta a incidenti forse proprio per l’inesperienza al volante o per una scarsa percezione del pericolo. In provincia di Alessandria il parco circolante è di 367.247 unità, più un 10% non conteggiato di ciclomotori, secondo le stime ACI. I comuni dove avvengono più incidenti sono proporzionalmente quelli con un traffico maggiore, oppure paesini attraversati dalle autostrade (Felizzano, Belforte, per esempio). Valenza, sebbene abbia meno veicoli in giro di Acqui Terme(un migliaio in meno), ha registrato più incidenti che nella città termale. Solo nel comune di Alessandria sono avvenuti 621 incidenti, con dieci morti e 828 feriti.

LA PULCE NELL’ORECCHIO Periodico registrato al Tribunale di Alessandria al n°631 del Registro Stampa il 13 novembre 2009

Direttore Responsabile Giordano Panaro Condirettore Paolo Allegrina Redazione Marco Baccari, Fabio Buffa, Valentina Frezzato, Aldo Monta Vittoria Torriani, Marco Vernazza Hanno collaborato: Simone Annaratone, Piero Archenti, Franca Ferraro, Valentina Ferraro, Massimo Giusio, Marcello Milanese, Gianni Regalzi, Rino Sauta, Emanuela Vignale Foto Lino Carter, Vittoria Torriani piazzetta Monserrato 6 15121 Alessandria info@lapulcenellorecchio.it www.lapulceonline.it Tel e fax 0131.481374 Editore Na.Va.Le Soc. Cooperativa di servizi p.iva 02233310065 Fondatore Cav. Bruno Ferraro piazzetta Monserrato 6 15121 Alessandria Tel e fax 0131.481374 Pubblicità Tel e fax: 0131.481374 pulce@lapulcenellorecchio.it Prezzo al modulo (50x53,75 mm): 30,00 € Grafica e impaginazione VOX Comunicazione info@voxcomunicazione.it Stampa SARNUB srl Industrie tipografiche Cavaglià (BI) La Pulce nell’Orecchio è stampata su carta riciclabile. Rispetta l’ambiente, non gettare il giornale per terra.


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POLITICA

Assenze in aula, ecco le giustificazioni dei politici Il Consiglio comunale è sempre molto affollato. Sono tutti a caccia del gettone di presenza o sono integerrimi rappresentanti del popolo? Massimo Piccolo preferisce la politica “on the road”

Sempre presente al Parlamento Europeo, sempre assente al parlamentino di Alessandria. L’euro onorevole Oreste Rossi è anche “deputato” comunale, ma, dati alla mano, si siede poco tra i banchi dell’assemblea, insieme ai ventinove colleghi consiglieri. Saranno gli impegni continentali, o gli appunpresenza, dice lui. Come capogruptamenti di partito, ma sta di fatto po potrebbe presenziare ad ogni che alle discussioni di Palazzo Roscommissione, riunirsi prima di ogni so, nei dieci mesi del 2010, ha colleConsiglio e racimolare qualche cenzionato solo il 18,5% delle presenze. tinaio di euro al mese. Le sue assenTolti alcuni politici giustificati da ze sono un risparmio per il Comune. motivi di salute e quelli che hanno “Costo all’amministrazione 50 euro lasciato l’incarico (di solito per uno al mese, devoluti interamente alle migliore) in corso di “legislatura”, suore”. Giusto o sbagliato, giudicheil leghista è quello con meno preranno gli elettori. Intanto propone senze a Palazzo Rosso. È uno dei ai pari grado di fare le Cenerentotanti aspetti dei politici “poltronile. “Mi piacerebbe che il Consiglio sti”, ovvero collezionisti di cariche Comunale venisse anticipato, che politico-amministrative. Va da sé venissero rispettati i tempi e che che qualche impegno venga trascusi finisse prima di mezzanotte”. rato. Ma Tino Rossi è Non solo per non fare tardi a casa, un’eccezione: la ma anche per ridurre le spese maggior parte “Evitiamo di gestione del consiglio codei Consigliemunale. Ma non è finita qui. Commissioni ri è invece “Tante Commissioni (di somolto preinutili e tutti lito si svolgono al mattino) sente alle a nanna potrebbero essere accorpavotazioni ed prima di te per argomenti, evitando alle discusriunioni interlocutorie (e mezzanotte” sioni che riinutili?)”. Anche in quel caso guardano la si potrebbe risparmiare qualche vita politico-ameuro. Ma non tutti la pensano come ministrativa del nostro Piccolo, che fa politica “aggratis”. capoluogo; la metà dei rappresenC’è chi parla di “missione” da comtanti alessandrini non si perde un piere, chi infondo si diverte tutto appuntamento con gli ordine del immerso nel suo ruolo e chi amgiorno. Un manipolo composto da mette che si, qualche soldo in più fa Barosini, Buzzi Langhi, Di Sette, sempre comodo. Basta frequentare Grassano (altro super impegnato con il Parlamento, italiano questa volta) e Piccolo si stacca dal gruppo marcando qualche assenza. Questi politici sono rimasti un po’ indietro in classifica. E non mancano le polemiche di chi li rimprovera di poco attaccamento all’incarico. Non mancano quindi le polemiche e le provocazioni, da una parte e dall’altra dei fronti di pensiero. Massimo Piccolo, capogruppo della Lista Civica “Prima Alessandria”, è stato presente (in dieci mesi) quindici volte su ventisette. Ma a se viene Massimo Piccolo additato come un assenteista poco presente a Palazzo Rosso, non si qualche seduta serale del Consiglio scompone, spostando il paino del per vedere in faccia i “tipi” descritti discorso sulla qualità e non sul(c’è quello che entra in aula solo per la quantità: “Ognuno fa politica a l’appello iniziale e poi resta tutto il modo suo. Io la faccio tra la gente, tempo fuori, quello che esce per fudodici ore al giorno”. Un politico mare, quello che manda email dagli a domicilio, insomma, che non si scranni...) Ma c’è anche chi vorrebchiude nelle segrete stanze, ma gira be avere più tempo da dedicare alla per la città – inconfondibile il suo politica. Purtroppo i tempi spesso furgoncino – e che devolve in benenon sono compatibili ed è inevitaficenza il poco che riceve in rimborbile che si prediliga l’attività più resi (pro Asilo Monserrato). Non ha munerativa. A.M. bisogno di collezionare i gettoni di

I Grandi Vecchi di Alessandria Che l’Italia non sia un Paese per giovani lo abbiamo capito ormai da tempo, ma che anche Alessandra dia spazio più ai sessantenni che ai trentenni... Ecco questo ci fa incavolare. Dati anagrafici alla mano, abbiamo controllato le età di alcuni degli uomini che in provincia detengono il potere (sì tutti uomini, zero donne, ma avremmo chiesto l’età anche a loro, fregandocene del sesso). I risultati? Pochissimi sono nati dopo il 1 gennaio 1970. Controllate voi stessi: Piercarlo Fabbio

Paolo Filippi

Nicola Giorgione

Sindaco di Alessandria ha 55 anni.

Presidente della Provincia di Alessandria, ha 48 anni.

Direttore dell’Ospedale di Alessandria, ha 53 anni.

Giorgio Demezzi

Pierangelo Taverna

Luigi Boano

Sindaco di Casale Monferrato ha 62 anni.

Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, ha 61 anni.

Presidente Ascom, ha 51 anni.

Lorenzo Robbiano

Piero Martinotti

Sergio Guglielmero

Sindaco di Novi Ligure ha 60 anni.

Presidente della Camera di Commercio, ha 63 anni.

Presidente Confesercenti ha 63 anni.

Lorenzo Repetto

Franco Osenga

Bruno Lulani

Presidente Gruppo Amag ha 63 anni.

Presidente Collegio Costruttori Alessandria, ha 49 anni.

Presidente Confindustria Alessandria, ha 60 anni.

Andrea Oddone

Gherardo Caraccio

Giuseppe Garlando

Sindaco di Ovada, ha 58 anni.

Presidente dell’Ordine degli Avvocati, ha 71 anni.

Presidente API Alessandria, ha 57 anni.

Sergio Cassano

Fabrizio Palenzona

Gian Paolo Coscia

Sindaco di Valenza, ha 64 anni.

il re delle cariche, ha 57 anni.

Presidente Confagricoltura Alessandria, ha 57 anni.

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ATTUALITA’

Aridatece l'analogico! interferenze. Ma basta fare (come abbiamo fatto) un giro di telefonate nei bar e nelle panetterie di alcuni dei 190 comuni della nostra provincia per capire che la situazione è quanto mai precaria. A parte qualche eccezione (sempre presente, questa volta per fortuna), molti alessandrini, cittadini e non, ci hanno segnalato problemi di ricezione o segnale debole su diverse aree della provincia. Se a Lobbi i problemi sono praticamente nulli, a Cascinagrossa le signore anziane fanno fatica a trovare Canale 5, registratosi automaticamente al canale 76, ma è troppo difficile digitarlo velocemente e così non riescono a vedere Beautiful: dopo 20 anni che lo seguono non sapranno come andrà a finire tra il mascellone e la provocante bionda. Un lettore fa sapere che in via Mazzini (pieno centro) si vedono “Molte immagini spezzate, ci sono discordanze tra video e sonoro e canali che non trovi, ad esempio la Rai del Piemonte e Rai 5”. In alcune zone, ad esempio a Pareto, invece del Tg piemontese si vede addirittura quello dell’Emilia Romagna o della Liguria. Luca, che abita in zona Cittadella, ci spiega che dal 26 novembre (il giorno del passaggio) non è cambiato nulla: può guardare tutti i canali standard Rai e Mediaset, ma non ha accesso a nessun altra novità. Niente Cielo, Mediaset Extra, Real Time, La 7d. Figuriamoci

Il digitale terrestre continua a dare problemi, soprattutto con i televisori “antichi”. Vedere il canale preferito è un’impresa Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rete 4, Canale 5, Italia Uno, La 7. Erano lì, tutti in fila. Li si snocciolava meglio dei nomi dei sette nani, con l’amato (ma ormai dimenticato) sistema analogico. L’evoluzione tecnologica zoppica e non poco. Non siamo classicisti e nemmeno conservatori, e non siamo stati colpiti da attacchi di misoneismo, ma questo passaggio al digitale proprio ancora non lo digeriamo. Alessandria e lo switch off non vanno d’accordo, probabilmente. La corsa al decoder meno caro o al televisore più costoso non ha divertito nemmeno le massaie più propense ai nuovi acquisti perché il risultato non è come lo immaginavano. In realtà il risultato non lo vediamo proprio. Ci hanno promesso più canali, programmi interattivi (altro che Televideo), un’immagine qualitativamente migliore (addirittura in tre dimensioni), per non parlare dell’audio, che dovrebbe essere meno soggetto a

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Rai Movie (che prendono in pochissimi, ad Alessandria solo in centro, pare). Valentina, stessa zona, afferma di vedere bene solo due canali. quali? “Telecupole e Telecupole Story”. E noi speriamo che sia uno scherzo. Al Cristo è sparita Mtv, a Spinetta Marengo nessun problema, tranne che per Mediaset che “Si vede a scatti, ma se hai il digitale integrato il problema svanisce”. Ci piace molto l’espressione che viene usata a Trisobbio: “Il segnale qui è a mosaico, soprattutto per quanto riguarda i canali nuovi”, ci dicono. Da Fabbrica Curone fanno sapere che molti hanno risolto passando a Sky, ma anche che “Se si gira l’antenna verso il ripetitore del Giarolo i problemi diminuiscono di molto”. A Sardigliano c’è chi si accontenta della parabola. Sebastiano dice: “Vedo tutti i canali canonici, tranne La7, non prendo nessuno di quelli digitali, ma ne ho altri, anche più interessanti”. Massimiliano però (ecco l’eccezione!), del quartere Orti, parla di “225 canali, tutti perfetti, ma ho l’impianto nuovo di zecca”. E questa è una delle leggende metropolitane più popolari: ma sarà vero che con una tv appena acquistata i problemi sono azzerati? No, le aziende produttrici non stanno (ancora) cercando di conquistare il Mondo, il problema è e rimane sempre il segnale. Essendo tutto in fase di realizzazione, infrastruttre comprese, la copertura del territorio non è ancora completa e affidabile. In Italia molte zone sono soggette a temporanee perdite di segnale o ricezione cosiddetta corrotta, soprattutto in caso di pioggia o maltempo in genere. Le problematiche di ricezione - dicono - sono destinate a sparire con il tempo, quando la copertura sarà completa, nel 2012. E nel frattempo? Rispolverate radio e libri o chiamate un antennista. V.T.

C’è chi vede il Tg regionale dell’Emilia e i film su Italia1 in inglese

In arrivo l’avvocato “paciere” Mediazione civile: cos’è e quando serve Sempre più spesso sentiremo parlare di “mediazione civile”. Sarà obbligatorio farvi ricorso – a partire dal 20 marzo 2011 - prima di promuovere una causa di condominio, locazione e comodato, di affitto di azienda o in tema di “diritti reali” (ambito vastissimo, perché vi sono compresi, tra l’altro, proprietà, possesso, servitù e usufrutto, pegno e ipoteca). Anche le vertenze per ottenere il risarcimento dei danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica, da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità la richiederanno, così come le successioni ereditarie, le divisioni, i patti di famiglia, i contratti assicurativi, bancari e finanziari. Vediamo, allora, cos’è. La mediazione è una procedura informale, che si svolge tra le parti in lite di fronte a un mediatore – soggetto neutrale, senza poteri decisori, che ascolta le parti, dedicando loro il tempo necessario per inquadrare esattamente il conflitto e gli interessi che ne sono alla base. Ristabilendosi la comunicazione tra le parti, si possono individuare soluzioni utili condivise. La procedura garantisce totale riservatezza. La mediazione può essere adottata fin da ora, ed anche per risolvere vertenze in materie diverse da quelle sopra indicate: l’unico limite è dato dalla disponibilità del diritto. Può essere richiesta anche per risolvere liti già pendenti ed è previsto che il Giudice stesso possa invitare le parti a farvi ricorso. Per procedere occorre rivolgersi ad un Organismo di Mediazione, cioè ad un soggetto che, avendo i prescritti requisiti di serietà e organizzazione, è iscritto nell’apposito elenco del Ministero della Giustizia. In Alessandria è già operativa la sede ter-

Da marzo 2011 sarà obbligatoria prima di citare il vicino di casa

ritoriale di “Aequitas ADR”, presso il coordinatore, avv. Loredana Lupano, in Alessandria Piazza Marconi n.3. Il costo della mediazione obbligatoria è stato stabilito dal Ministero della Giustizia. In certi casi la legge prevede un vantaggio fiscale (credito d’imposta) La mediazione obbligatoria non potrà durare più di quattro mesi. L’assistenza non è obbligatoria, ma consigliabile: la tassativa breve durata della procedura renderà più agevole rivolgersi ad un legale, non dovendosi temere i tempi talora imponderabili e la complessità delle cause civili. Lox


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ATTUALITA’

Incrocio dei destini (a Casalbagliano)

ATTUALITA’

Un gesto eroico ha salvato la vita ad un’automobilista Quando qualcuualcuno ripropone il tema dell’incrocio dei destini delle persone o degli eventi, molti di noi sorridono scettici e disillusi altri invece si perdono nell’illusione o nella suggestione dell’immagine, accarezzando la possibilità che qualche volta succeda loro veramente il colpo della vita, la buona fortuna (riserbi loro la sorte). Ma non è cosi semplice e for-

se quando qu succede non ce ne accorgiamo, almeno non subito. Una pomeriggio novembrino,“scarnebbioso”e tipico della nostra pianura, di ritorno ad Alessandria si intravede una macchina ribaltata nel fosso con fiamme dal motore. Incidente appena successo. Brulichio di persone ronzanti, vocianti e curiose intorno al relitto, la cui sorte sembrava ormai segnato, cosi come

quello della donna incosciente, ferita e inerme che si trovava prigioniera nelle lamiere contorte. Nessuno che prendeva decisioni ma si ascoltavano solo imprecazioni fuori luogo e inconcludenti. In questo drammatico limbo d’attesa l’atteggiamento concreto e deciso di un uomo che senza una parola, ma consapevole dell’incombente destino tragico, interviene con un estintore sulle fiamme del motore interrompendo sia le fiamme che la dolorosa spirale già avviata. Ecco in quella circostanza due destini si sono intrecciati inconsapevoli e sconosciuti , ma la fatalità dell’incontro potrebbe non essere stata casuale ma il “necessario” succedersi degli eventi come da legge suprema, almeno cosi sostenevano gli antichi greci. Io invece penso che sia stato semplicemente un gesto, un atto di altruismo puro portato da un essere umano nei confronti di un altro in difficoltà. L’incidente è avvenuto alle 15,30 sulla strada che da Casalbagliano porta ad Alessandria il 21novembre. La signora I.V. di 39 anni che era alla guida è ancora ricoverata in Ospedale. Luigi Manzini

Orari di apertura e chiusura Anno 2010 Sabato, Domenica e Lunedì > Orario Continuato dalle ore 9,00 alle ore 19,00 Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì > Dalle ore 15,00 alle ore 19,00

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Invece di osservare l’auto ribaltata e in fiamme come altri curiosi, un alessandrino non ha esitato a rischiare di persona per mettere in salvo la donna incastrata. Lei non sa neppure il nome del suo salvatore

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ATTUALITA’

Casale sogna la secessione Una Associazione monferrina culla l’idea di staccarsi da Alessandria e “federarsi” con Vercelli Alessandria e Casale: un binomio che da secoli è sinonimo di una rivalità ormai divenuta leggendaria. Dalla storia, alla politica, passando per l’economia, la cultura e lo sport: in ogni settore, in ogni aspetto e in ogni peculiarità fin dalle remote controversie medievali, si percepisce quanto i rapporti tra le due città siano stati sempre in tensione. Dunque, due centri contrapposti, profondamente diversi, collocati nella stessa Provincia ma di fatto appartenenti a due aree geografiche e a due mondi distinti. Le diversità sono così marcate che alcuni, soprattutto dalla sponda monferrina, vorrebbero addirittura una separazione concreta e ufficiale dei due territori. L’Associazione Nuove Frontiere, concepita per difendere e rilanciare Casale Monferrato, è tra le più attive su questo tema, destinato quasi sicuramente a far discutere con il suo carico di novità e polemiche. L’obiettivo dichiarato dal gruppo è quello di dare vita a una Provincia Federata nella quale Casale ottenga l’agognato status di co-capoluogo insieme a Vercelli.

Nuove Frontiere è convinta che il ruolo attuale rivestito da Casale all’interno della Provincia di Alessandria sia del tutto marginale e poco coerente con l’illustre e glorioso passato della città Un tempo fu capitale del Marchesato del Monferrato, sede di Senato e di Corte d’Appello, mentre ora rappresenta uno dei più importanti poli industriali della zona. E’ normale che l’essere costretti al ruolo di semplice Comune all’interno di una Provincia con a capo i “cugini” mandrogni rivali da sempre, sia stato un colpo durissimo da incassare per i casalesi. Oltre al danno, insomma, pure la beffa. a. Da qualche tempo, però si è aperta la possibilità tà della svolta: il sogno è quello di emulare altre Province Federate comparse recentemente (Massa-Carrara, PesaroUrbino, Monza-Brianza). In questo modo, potranno insediarsi a Casale numerosi Enti ed Istituzioni di livello provinciale che daranno così ulteriore valore alla città e forniranno un forte te stimolo allo sviluppo e alla crescita. A dire il

Dietro all’ipotesi ci sono anche dei politici

La razionalizzazione del ciclo dei rifiuti

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vero, il progetto è partito alcuni anni fa da Vercelli, grazie all’impegno dell’On. Roberto Rosso, e l’Associazione Nuove Frontiere si è dimostrata fin da subito una convinta e decisa sostenitrice dell’iniziativa. C’è ovviamente la piena consapevolezza delle difficoltà che un cambiamento di tale portata porta con sè. Tuttavia l’Associazione ha deciso a l di impegnarsi a fondo per stabilire continui pe contatti con Roberto Rosso e con tutti i vercellesi favorevoli all’annessione di Casale, in modo da arrivare ad una svolta in tempi rapidi. Nel frattempo, Nuove N Frontiere sta cercando di F trovare consenso anche sul fronte interno, monitorando la situazione alla ricerca di possibili alleati politici disposti ad intraprendere insieme questo difficile progetto. Si sta discutendo, inoltre, sulla possibilità di indire un referendum cittadino sul tema, per verificare quale sia l’opinione generale dei casalesi. Al di là dell’entusiasmo, dei clamori e degli aspetti positivi, non bisogna dimenticare il fatto che Casale, nel caso di approvazione del progetto, sarebbe chiamata a compiere un salto in alto assai

I costi della TIA, che è la tariffa che ogni anno i cittadini pagano per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, sono determinati da una serie di fattori, che vanno appunto dal tipo di raccolta che si effettua al tipo di smaltimento, e a quanto del raccolto si riesce a riciclare evitando così parte dello smaltimento. Al momento del nostro insediamento nel giugno 2007 abbiamo trovato una situazione che prevedeva il cosiddetto sistema di raccolta “porta a porta”, con una buona quantità di differenziazione dei rifiuti ma costi altissimi per la loro raccolta. I costi erano così alti che la Tia ogni anno creava un disavanzo del trenta per cento, questo ha di fatto creato un grosso debito a carico dell’azienda Amiu e quindi del Comune. Nonostante questo si è cercato di non aumentare la Tia, correggendo il sistema di raccolta, ma questo si è dimostrato impossibile perché i maggiori costi rispetto agli introiti hanno impedito all’azienda di fare gli investimenti necessari a cambiare il sistema di raccolta e hanno generato un debito sempre maggiore. Nel 2010 si è aumentata la Tia, per fare in modo che questa coprisse i costi complessivi del servizio e nello stesso tempo si è iniziato a riconvertire il sistema di raccolta dei rifiuti, per farne diminuire i costi, creando così le condizioni per eliminare lo sbilancio e favorire una progressiva riduzione del debito. Oltre a questo, l’amministrazione comunale a partire dall’anno prossimo riscuoterà la Tia direttamente attraverso una propria azienda, riducendo ulteriormente i costi. Il sistema fino ad oggi si è retto su tre pilastri, il Consorzio che riscuote la Tia e paga le due aziende, l’Amiu per la raccolta e l’Aral per lo smaltimento, ma il Consorzio per questo servizio costa agli alessandrini un milione ottocentomila euro all’anno e in più il comune di Alessandria paga quattrocento mila euro come contributo per i piccoli comuni soci del Consorzio. Durante il dibattito sul piano finanziario della Tia che si è svolto in questi giorni in Consiglio Comunale, ho chiesto all’amministrazione di uscire dal Consorzio definitivamente, evitando così di pagare sia i costi di gestione del Consorzio stesso che la tassa di solidarietà verso gli altri comuni, perché in tempi di ristrettezze economiche come queste, non è giusto ne giustificabile che i cittadini di Alessandria paghino per quelli di altri comuni e vigilerò nei mesi prossimi affinché questo indirizzo abbia attuazione. Fabrizio Priano Capogruppo PdL-FI in Consiglio Comunale

difficile ed impegnativo. Finora la città ha dimostrato di essere un Comune forte e ben organizzato: ce la farà a reggere il cambio di ritmo e il passaggio da un ruolo marginale ad uno di primo piano? L’essere capoluogo comporta vantaggi, benefici e risorse ma anche maggiori costi, più attenzione, più responsabilità. Riuscirà Casale ad adattarsi in fretta ai nuovi compiti? Di sicuro anni e anni passati all’ombra di Alessandria hanno condizionato inevitabilmente la città monferrina. Ora quello che l’Associazione Nuove Frontiere vuole, è un cambio di marcia. Le delusioni pregresse e la rivalità mai placata possono funzionare da incentivo decisivo per la partenza dell’iniziativa. C’e da chiedersi se questi impulsi, uniti all’orgoglio dei fasti passati e alle potenzialità attuali, siano veramente sufficienti a permettere il raggiungimento dell’indipendenza da Alessandria e l’elevazione della città monferrina al ruolo che da decenni cerca disperatamente di ottenere. Finora i casalesi non sono riusciti a liberarsi dalla supremazia formale degli alessandrini. La creazione della Provincia Federata con Vercelli potrebbe essere l’occasione giusta per compiere il grande salto e tagliare, una volta per tutte, anche gli ultimi legami amministrativi che, di fatto, tengono insieme due territori mai realmente uniti. S.A.

Un aiuto in Senegal

E’ tornata piena di idee e di speranze la delegazione dell’associazione Cavalieri Sentinelle Pietà del Pellicano che a fine novembre si è recata in Senegal, con lo scopo di verificare la fattibilità di un progetto di solidarietà internazionale: organizzare una missione laica a Dakar, capitale dello stato africano, rivolta soprattutto ai bambini locali per dare loro un punto di riferimento e un luogo in cui vivere dignitosamente e studiare. Il gruppo era composto da Cristina Brunetti, Franco Brunetti, Silvio Casorzo, il presidente Marco Venino, il vice presidente alessandrino Bruno Ferraro e Padre

Adeodato, guida spirituale della missione. Il viaggio in terra senegalese è durato una settimana, in cui la delegazione ha potuto constatare di persona lo stato di povertà e di bisogno in cui versano le popolazioni locali. Lì sono stati mossi i primi passi per la realizzazione di una struttura permanente. Nonostante le difficoltà di ambientazione e di disagio - utile comunque per comprendere la realtà dei fatti - la delegazione è tornata in Italia colma di buoni propositi e speranze di poter dare il proprio contributo in aiuto del prossimo.


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Il modo migliore per essere informati: www.lapulceonline.it

ATTUALITA’

Chi ha paura dell'Expo Valenza? Il centro fieristico regionale ha aperto da poco, ma già pensa in grande. La sfida con Alessandria (e non solo) è iniziata Il centro fieristico della Città dell’oro è pronto per la sfida. Aperto di fatto da sette mesi e costato 18 milioni di euro, ha fatto il pieno di visitatori nelle uniche manifestazioni allestite nel 2010. Oltre ai due appuntamenti con i gioielli e gli addetti ai lavori dell’oreficeria mondiale, all’Expo si sono aperti i tornelli per la fiera del regalo (fine novembre) che ha fatto letteralmente il botto: sedicimila visitatori (l’ingresso, per la verità, era gratuito) hanno battezzato la grande struttura espositiva regionale – la proprietà è una s.p.a. al 41% di FinPiemonte (il resto è diviso tra la Finanziaria dell’AOV, Fondazioni,

fare la fiera del salame”). Tranne i concerti, poiché l’acustica, per usare un eufemismo, non è delle migliori, non c’è limite alla fantasia: cabaret, fiere tematiche, congressi, summit, show vari... “Non ci sono preclusioni, purché i progetti siano seri”, dice l’AD della fiera, Germano Buzzi, ma rilancia, sull’entusiasmo del successo in corso: “Le sedi raffazzonate e le sagre di paese hanno fatto il loro tempo”. Nessuno vuole parlare di competizione con le altre strutture espositivo-fieristiche del territorio, ma

Alessandria, il centro fieristico di Novi Ligure, l’ex Kaimano di Acqui Terme, l’Expoblot di Caresanablot (Vercelli) ed altri luoghi dove vengono svolte manifestazioni più o meno di ampio respiro. A risentirne di più potrebbe proprio essere il capoluogo di provincia, la nemica calcistica Alessandria, a cui manca proprio un centro congressi-fiera. Si doveva fare all’ex zuccherificio, sulla strada per Spinetta Marengo,

ma il rudere industriale campeggia ancora oggi come dieci anni fa. Usano la Cittadella, questi mandrogni. Fortezza impareggiabile per valore storico è tutt’oggi francamente inadatto a fornire ospitalità di un certo stile. Ne abbiamo avuto già prova con convegni al freddo, concerti scomodi, bancarelle dimenticate e fiere all’adiaccio dove mancava luce e collegamento a internet. Servono una barcata di soldi per tra-

sformare la Bastiglia alessandrina in un luogo accogliente per eventi culturali (in base al Piano Regolatore potrà ospitare solo manifestazioni e attività di carattere pubblico). Valenza, sotto l’ala della Regione, un posto bellissimo ce l’ha già. Beccati questa, Alessandria, uno a zero e palla al centro. Staremo a vedere se gli “orafi” saranno all’altezza della situazione, politica permettendo. G.P.

...e Alessandria risponde con la Cittadella Si ripetono le fiere tematiche dell’anno passato, in attesa di qualche idea geniale per sfruttare gli ampi spazi della fortezza Banche, Provincia, Camera di Commercio e Comune di Valenza) – sorta alla periferia di Valenza. Coperta, riscaldata, grande (6.500 mq netti di superficie utilizzabile), comoda e bella. Peccato per i parcheggi, ancora in fase di realizzazione da parte del Comune. In grande stile, come è nella natura dei valenzani. “E’ una struttura che non ha pari in Italia”, gongola Bruno Guarona, presidente AOV e consigliere dell’Expo, pronto ad accogliere a braccia aperte chiunque possa proporre manifestazioni ed eventi di qualità (“Mica vogliamo

è chiaro che la “benedizione” della Regione può essere un utile lasciapassare per aprire tante porte e preferire Valenza ad altre location. “Ma solo con manifestazioni al top”. Il responsabile della Expo Events srl (società della AOV che ha curato la gestione di “Valenza Gioielli”, “V-Plus” e “ExpoShopping Natale”), Franco Fracchia ci tiene a precisare che il gioiello di Valenza, neanche a dirlo, avrà sempre uno spazio in bella vista. Il bon ton impone loro (non La Pulce) di evitare paragoni azzardati con la Cittadella di

Ristorante

Da Alfonso Le Feste

Il Comune ha messo finalmente a tacere tutte le voci circolate nei mesi scorsi sulla fortezza “stellare”: Nessun inceneritore, nessun centro residenziale, figuriamoci uno commerciale. No, niente di tutto questo. Il nuovo piano regolatore mette finalmente la parola fine alle scommesse da bar sulle sorti di tutto quello spazio. Fabbio e la sua Giunta hanno deciso che saranno ospitati esclusivamente servizi di interesse pubblico. Quindi largo ad eventi e manifestazioni, sulla scia di ciò che è già stato fatto in quest’ultimo anno. Il prossimo appuntamento, neanche a dirlo, sarà Floreale, come se non avessimo già capito che i fiori sono il leit motiv della nostra città.

Menù di Natale Bresaola di bisonte e coppa di cinghiale con castagne sciroppate Porcini sott’olio Vitello tonnato Tomino fresco con tartufo bianco Frittatina d’erbette e menta Cardo gobbo in bagnacauda

Manzo affumicato con castagne al miele Tartare con grana Insalata russa Funghi misti sott’olio Peperone in bagnacauda Triangolo di mais allo zola

Risotto con porcini Agnolotti alla piemontese

Risotto allo champagne Garganelli alla boscaiola

Cappelletti in brodo

Cosciotto di vitello al forno con patate ate te Zampone con lenticchie

Sella di vitello piemontese con tartufo bianco Patate al forno Gallina lessa con bagnetto e mostarda

Ricevimenti e Pranzi Nuziali Piazza Italia, 13 - 15040 Pecetto di Valenza (AL) Tel. 0131 940298 - Cell. 339 5088403 www.ristorantealfonso.it - info@ristorantealfonso.it Chiuso il lunedì

Menù di San Silvestro

Dolce natalizio Frutta secca e fresca Caffè Vino, acqua, spumante

€ 55,00 a persona

Torta di fine anno Frutta secca e fresca Caffè

Musica dal vivo e karaoke con il Crazy Duo

Vino, acqua, spumante

€ 65,00 a persona I gruppi con almeno 10 adulti avranno uno sconto di 2,00 euro a testa

Per entrambi i menù i bambini dai 4 ai 10 anni pagano € 25,00


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Cronaca, politica, gossip, foto e video: www.lapulceonline.it

CULTURA LOCALE

Quando arte e politica convivono da una vita La politica, dopo 40 anni di attività in prima persona, non gli manca. “Il panorama attuale non mi attira un granché”. Lo dice Pier Angelo Taverna, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, interessato come ovvio alle vicende contingenti, ma – anche se non lo dà a vedere apertamente – ben felice di avere un ruolo diverso nella societ’ alessandrina. La passione, l’antagonismo, il rispetto e le ideologie. La politica attuale, secondo Taverna, ha perso molto del suo fascino d’un tempo, quando già a 16 anni lo aveva coinvolto direttamente. “Ci sono pochi giovani, e quelli che ci sono hanno poco spazio”, sentenzia, sottolineando che “ai suoi tempi” c’era più lealtà tra le diverse fazioni e forse più preparazione in termini dialettici e amministrativi. Ora guarda la politica in modo “super partes”, dalle finestre del piano nobile della Fondazione dove vede quella piazza (della Libertà) che lo ha visto crescere: dal Comune a Palazzo Ghilini, sede della Provincia. Ora la sua politica è di “promozione e sviluppo economico e sociale” del territorio, mission dell’Ente cui presiede. Cultura principalmente, ma non solo. E

dopo dieci anni come assessore provinciale delegato a quel settore, l’esperienza non gli manca di certo. Con il tempo ha quindi consolidato la sua passione per l’arte figurativa, quadri principalmente, incrementando la sua collezione privata. Taverna ha conosciuto personalmente Lodola, Chia, Schifano e tanti altri artisti passati per le gallerie provinciali i quali hanno lasciato in dono all’Ente alcune opere d’arte. Gli artisti, si sa, sono generosi con chi li tratta bene. Come quando Mario Schifano, per ingannare il tempo in attesa che venissero caricate sue opere da esporre a

Tre suoi quadri erano esposti a “Roma ‘60”

Pier Angelo Taverna si racconta, tra politica e collezionismo, le sue due grandi passioni

Palazzo Guasco, abbozzò i due autisti della Provincia che attendevano sul furgone, regalando loro i preziosi schizzi. Taverna segue le aste televisive tipo “Meeting Art” e quando può, “se i prezzi sono abbordabili”, si porta a casa qualche altro dipinto di arte contemporanea. “Non compro certo i De Chirico”, si schernisce, “ma qualche tela di qualità, degli amici artisti che stimo, quello si”. Opere non di poco pregio se tre di queste, tolte dalle pareti di casa Taverna a Spinetta, sono stati esposti alla mostra “Roma 60”, allestita a Palazzo del Monferrato proprio con il contributo della Fondazione, segno che tra le tele di sua proprietà c’è anche qualche titolo degno di nota.

Ma il tempo per le grandi mostre – Picasso, Sironi, Utrillo... - che creavano cinquanta metri di coda in via Guasco (come ai concerti rock), fino a piazza della Libertà sono finite: “I costi delle assicurazioni e dei trasporti sono cresciuti enormemente”, dice, il “trasporto di un Picasso costerebbe come l’allestimento della mostra intera”. Collezionista d’arte e appassionato del periodo napoleonico fin da giovane, quando la carrozza dell’Imperatore era dimenticata sotto un portico a Spinetta Marengo. Ha sempre creduto nella rievocazione della Battaglia e del suo business europeo, prima come presidente della Società Napoleonica, ora nella sua nuova veste. Dopo oltre 20 anni il Museo Marengo è realtà (il materiale storico prima era custodito in un locale a Spinetta) e, nonostante piramidi discutibili e soldi che mancano sempre, tanti collezionisti piemontesi bussano alla porta della Fondazione per chiedere, se non di vendere, almeno di poter esporre i reperti di una vita. A Marengo o alla Cittadella (Mostra delle Uniformi militari). G.P.

Paolo Merenda

“Le Occasioni Perdute” GenesiEditore, 10€ Il “carpe diem” mancato, le opportunità non colte, gli eventi e le persone della vita lasciati passare come brevi folate di vento di cui non ci si è neppure accorti. I ‘segnali’ che ci vengono mandati dagli eventi e il coraggio, la capacità di raccogliere la sfida e saperli decifrare. Eventi e persone che possono ripresentarsi una seconda volta, anni dopo, e servirci sul piatto d’argento una seconda chance. Chi ha detto che i treni passano una volta sola? E’ possibile risalire sul convoglio che all’improvviso ritorna, è possibile rigiocarsi la corsa, saltare a bordo altra volta? Questo e molto altro nel romanzo dello scrittore esordiente alessandrino Paolo Merenda. “Le Occasioni Perdute” è un racconto quasi totalmente autobiografico, una storia di

vita reale che racchiude però un’infinità di coincidenze e segni del destino, piaghe di rimorsi e rimpianti in cerca del filo rossosottile e spesso invisibile- che collega ogni fatto, ogni circostanza, ogni persona nella matassa dell’esistenza. Una sorta di pesca nell’oceano del passato personale che viene ad intrecciarsi col presente, una specie di “apologia del cosiddetto Caso”, i giorni andati che tornano, oggi, sotto una veste diversa ma comunque riconoscibile. Ambientato in una città di provincia che potrebbe essere Alessandria, “Le Occasioni Perdute” è la storia di Paolo che, ancora ragazzino, incontra Eva- prima amica e poi amante. La vita offre loro differenti sentieri e nel giro di poco tempo i loro destini si

Notte magica e fatale La strada era poco illuminata e l’esile bagliore del lampione velava quella casa abbandonata di strana misteriosa sensazione. Sono anni che non v’abita nessuno e quella porta è sempre stata chiusa. Sento un rumore, forse c’è qualcuno? ascolto, è una voce assai confusa. Non so che cosa fare, ma qualcosa comanda la mia mano; non so cosa e senza che la mente mia lo voglia, m’appresto a manovrar quella maniglia. Un cigolio sinistro mi raggela, di moto proprio quella porta s’apre ed allo stesso dietro me sigilla. E’ buio, buio pesto, solo il nulla. Il passo incerto muovo poco dopo diretto ad una timida fiammella che stranamente non parea più quella, ma s’era tramutata in vivo fuoco. e quella voce fioca e assai confusa, d’incanto si fa voce intensa e chiara, rivolge a me parole sconosciute, nuove parole colme di dolcezza ed una strana quiete e dolce ebbrezza avvolge tutto quanto il mio intelletto. Mi sembra di volar su verdi colli dimentico di tutti i miei affanni e un caldo vanto, come mano lieve, carezza tutti quanti i miei capelli. La melodia mi chiama, è voce amica e tutte le parole ora hanno un senso. M’invita a seguire quella luce ed io obbedisco a tale voce. M’appare uno scenario conosciuto e sono avvolto da una grande pace. C’è un pargoletto biondo in una greppia che guarda con gl’occhioni spalancati la Mamma ed il Papà a Lui vicino e un ciuco e un bue proprio a Lui di lato. Ho un grande desiderio di sfiorare con la mia mano il volto del Bambino e mentre con lentezza m’avvicino, un coro di campane mi risveglia e tutta quanta quella meraviglia di getto lascia il posto alla realtà. Un po’ confuso guardo alla finestra, sta nevicando e s’odon le campane. E’ stato un sogno colmo di dolcezza in questa notte magica e fatale che m’ha donato tanta tenerezza poi, guardo il calendario; oggi è Natale. Alessandria, 15 Novembre 2007

Gianni Regalzi

separano. Lui lavora in città in un negozio di vernici, suona in una band; lei va all’estero, poi ritorna. Ed è proprio in quel momento nella vita dei due: dieci anni son passati ed ecco che ci si ri-incontra, si direbbe per caso. Che fare? Rigiocarsi tutto? Riprovarci adesso che si è adulti? Oppure è un’illusione, uno scherzo del destino per scatenare ulteriori sofferenze? Salire sul treno che è ripassato o lasciarlo andare per lasciare intatto il passato? Di fronte a tali dilemmi Paolo dovrà rivedere completamente la propria esistenza e decidere. Chiudere il cerchio oppure lasciar perdere? Tra le pagine de “Le Occasioni Perdute” troverete la vita di Paolo, certo, ma anche la vostra. A patto che abbiate vissuto ogni istante del vostro passato, s’intende.


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ATTUALITA

Venditore di rose: scocciatore o "cupido " notturno? Le rose che ci vendono per strada non arrivano dall’estero, ma dalla Riviera Rosa, rosae, rosae, rosam, rosa, rosa. Persino i linguisti, per farci entrare in testa il latino, si sono serviti delle rose...e un po’ come le famigerate declinazioni latine anche le rose, sebbene a prima vista sembrino tutte uguali, hanno un loro utilizzo specifico, una loro storia, un loro destinatario, un loro fine. Ogni rosa è un pezzo unico ed irripetibile, col suo scopo ben preciso: un cuore da conquistare, un tavolo da adornare,

un’aiuola da decorare, una tomba da rallegrare. Tanto è ampio il loro raggio d’azione che dietro ad esse è nato un business enorme, anch’esso sviluppatosi in mille forme diverse, mille varianti, mille strategie di mercato per arrivare al consumatore. Insomma, duole concludere che i fiori non si raccolgono più: da quando sono stati “addomesticati” dai grandi fiorai, si comprano e basta, come qualsiasi altra merce altrimenti irreperibile, come se i prati non esistessero più. Si potrebbe dire che le rose hanno un mercato simile a quello degli animali esotici: mercato legale e mercato nero; venditori professionisti da scrivania e venditori ambulanti. Fateci caso, fateci caso la prossima volta che qualcuno vi si avvicina speranzoso cercando di vendervene una, poi alzate lo sguardo e- in quel sorriso misto a supplica- troverete le persone di cui La Pulce si occuperà questo mese. I venditori di rose ambulanti, ad Alessandria, sono una realtà diffusasi solo di recente. Non sono molti, e provengono dalle più disparate zone del mondo, principalmente da Sri Lanka, Bangladesh e Marocco. Questi ultimi pare siano di fatto quelli presenti in maggior numero nella città. Gente che- statistiche della Questura di Alessandria alla mano- non delinque, non è mai oggetto di segnalazioni, che tenta solo di sbarcare il lunario investendo su una forma di commercio inedita in Italia, basata... sull’amore: già, perché sono le coppiette di innamorati i migliori (potenziali) clienti, i possibili acquirenti, le “vittime” più papabili. Specialmente se alticci, in vena di afflati romantici e sviolinate floreali. Ce lo assicura Hassan, ra-

gazzo ventiseienne di origine marocchina, venditore di rose da 8 anni, ovvero sin da quando è sbarcato- regolarmente- in Italia. “ Nel mio lavoro è importantissimo essere cordiali, positivi, e mai, dico mai, invadenti. La gente sa benissimo da sé se vuole regalare una rosa oppure no. Non serve insistere. Non funziona”. Hassan lavora 6 giorni su 7, a partire più o meno dalle 15,30 fino alla chiusura dei bar, dei locali notturni, dei ristoranti; gira per la città, attraversa a piedi tutte le vie del centro, poi mangia un panino e via, di nuovo in strada per fare il tour delle birrerie, delle enoteche, delle pizzerie, di tutti i luoghi d’incontro notturni in cui gli viene concesso entrare. Eh sì, perché mica può entrare dappertutto, Hassan. Anzi. La maggior parte dei locali, soprattutto quelli aperti fino a tardi, non permettono assolutamente che qualcuno entri a vendere rose. Nell’Italia dei Centri di Identificazione ed Espulsione, degli sgomberi a suon di ruspe dei campi rom, degli extracomunitari additati ogni qualvolta scompare una ragazzina un tizio che vende fiori tra i tavoli d’una trattoria è uno stress evitabile per quasi tutti i ristoratori. Alcuni hanno anche affisso alla porta un cartello con su scritto “NO ROSE” e roba del genere. Alcuni concedono di stare nei pressi dell’entrata, altri nemmeno quello. Inutile dire che questo è un mestiere che va praticato a tutte le ore, in tutte le stagioni, estate e inverno, non importa se con l’afa i petali si afflosciano o se col freddo lo stelo si ghiaccia, il business non guarda al calendario, ma al profitto. E il profitto, quello che assicura la pagnotta, si fa soprattutto nei giorni di festa, quando la gente è a spasso e col portafogli sempre a portata di mano. Coppiette e romanticoni in vena di baldoria aiutano non poco a far girare gli affari, ma i problemi seri si riscontrano durante la settimana, nei giorni lavorativi e privi di ricorrenze: come spiega Hassan, “ci sono serate in cui in giro ci sono

solo quattro gatti e non si vende nemmeno una rosa. Così si torna a casa col mazzo perfettamente intatto. Considerando che un fiore costa 2,50 euro (trattabili fino a 1 euro), in realtà per assicurarsi pasti e fitto basterebbe avere una media costante di una dozzina di rose vendute ogni giorno. Ma sono calcoli che non si possono fare, non ci sono mai certezze”. Ma da dove arriveranno mai queste benedette rose? Chi rifornisce Hassan e soci? “I fiori li andiamo a prendere a Genova, in treno”, racconta.”Il produttore è di Sanremo (e di dove se no?, ndr). Mandano qualcuno a consegnarmele, uno sempre diverso, con cui però ho appuntamento sempre nello stesso posto: in Piazza Principe, di fronte alla stazione. Un mazzo intero,

Le coppie sono i clienti migliori. Ma tanti locali dicono “no” composto da 30 rose, mi costa 40 euro, ovvero circa 1,30 euro a fiore”. Rose italiane, quindi, mica- che so- moldave. E a buon mercato. Ma del resto, a chi verrebbe in mente di comprare migliaia di rose dalla Moldavia quando abbiamo, come patrimonio italiano, i migliori fiorai d’Europa a due passi, in Liguria? Hassan effettua quindi i suoi rifornimenti floreali in riviera, paga i fornitori ad ogni trasferta, risale sul treno e poi torna a pattugliare Alessandria fino a tarda notte. Confessa che quando fa freddo, per tenersi su, si fa aiutare da una fiaschetta di sambuca che tiene nella tasca interna della giacca. Fa bene alla temperatura corporea e all’intraprendenza. Se si vuole fare questo mestiere

Botox sotto l’albero per un Natale “tutto liscio” Nuova moda: le figlie regalano alle madri qualche ruga di meno Se non sapete cosa regalare a vostra madre per Natale o per qualche altra ricorrenza futura, fate come tante alessandrine: donate alle vostre persone care qualche anno di meno. Già, non si può parlare di “moda” perché non è ancora una pratica diffusissima, ma sono tante le figlie che decidono di regalare alle genitrici un paio di iniezioni di botox, giusto per cancellare i “segni del tempo”, come dicono negli spot. Ce lo rivela il dott. Mario Sirito, specializzato in medicina estetica e anti invecchiamento. Genovese, da cinque anni ha anche uno studio ad Alessandria (in Corso Cavallotti). Ci siamo fatti raccontare chi sono i mandrogni che passano sul suo lettino e cercano di appiattire rughe, rimpolpare la pelle, eliminare grasso e macchie. Abbiamo scoperto che il “ritocchino” non ha età. Se le ventenni sono ossessionate dalla sihouette (fianchi da modellare), ci sono le sorelle maggiori di trenta anni e più che vogliono rimanere toniche. Le zie sugli “anta” pensano a viso e collo da lisciare. E così via, fino ai 70 anni. ”C’è una buona parte di uomini che vogliono eliminare le maniglie dell’amore e l pancetta”, dice Sirito, “spesso sono persone che ci tengono al fisico modellato in palestra”. Dove non possono gli attrezzi e le sudate sotto i

infatti è fondamentale il rapporto umano col passante, coi gentiluomini che meditano di regalare il fiore più amato del mondo alla loro dolce metà. Sì, perché anche Hassan ha la sua concorrenza, anche lui ha decine di colleghi che si aggirano per la città col suo stesso identico scopo, e l’unico modo per batterli è metterci

pesi, ci arrivano le mani (e i consigli) dell’esperto. La medicina estetica non utilizza metodi invasivi: botulino (“iniettato sul sopracciglio dà un aspetto all’occhio più aperto”) e acido ialuronico. E poi azioni di dimagrimento mirato per somigliare ai modelli di Men’s Health o altre riviste di fitness. Per le donne le parti più critiche sono il viso, collo, decolleté, mani. Dal dott. Sirito passa la “Alessandria bene”, quelle persone che ci tengono all’aspetto o che fanno “un investimento professionale” (come ragazze immagine, modelle, cubiste, persone la cui professione è legata alla bella presenza). “Purtroppo nell’ultimo periodo è passata l’idea che il botulino e il silicone siano servano a gonfiare le labbra a mo’ di canotto”, precisa il medico, “ma il botox non serve per quello scopo. I trattamenti sono efficaci e biocompatibili. E l’uso del silicone, già da un decennio, è strettamente regolamentato e circoscritto a protesi”. Niente punture come se si stesse sigillando una finestra, dunque. Modelli di bellezza di riferimento? “Non è frequente, ma capita che qualche ragazza arrivi con la foto di una modella da calendario, come dal parrucchiere, per chiedere di somigliarle”. Una su tutte: “Nina Morc, ma prima di stare con Corona...”.

del personale, tracciare un rapporto di complicità con l’acquirente e risultargli simpatico, risultare diverso dagli altri, unico, con una storia alle spalle da raccontare: proprio come le rose che dalla Liguria- o dalla Moldavia- arrivano ad Alessandria in cerca di fortuna. M.B.

Calorosi Auguri da

Massimo Piccolo e Stefano Foglino Lista Civica Prima Alessandria


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NATURA

Ad Alessandria esiste l’unica associazione in Piemonte a difesa di tartarughe e altri rettili

Le tartarughe cercano un posto tranquillo dove portare il guscio incompresi. Non emettendo versi è difficile capire i loro bisogni. Rispetto ad altri animali da compagnia (già, le tartarughe sono inserite nell’elenco del Corpo Forestale dello Stato come animali da compagnia), interagiscono diversamente con l’uomo. Questi splendidi animali, vivono sul nostro pianeta da

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UFFICIO RECLAMI

Tartarughe da salvare: ci pensa l'esperto

Ad Alessandria c’è un’associazione, unica in tutta la regione, che si occupa della tutela delle tartarughe. È l’Associazione Tartamondo Onlus che cura tartarughe terrestri e acquatiche e dei rettili in generale. Secondo l’ufficio Tutela animali del Comune di Alessandria, con il quale l’associazione collabora, è l’unica realtà specifica per carapaci in tutto il Piemonte. Oltre ad avere qualifiche certificate dall’UNIBO (università di Bologna) per quanto riguarda l’erpetologia, sono un esperto allevatore di tartarughe e altri rettili, ma la mia passione per il mondo animale mi ha portato ad approfondire l’etologia, entomologia, acquariologia, ornitologia. L’associazione è nata per dar “voce” alle tartarughe, animali poco conosciuti e perciò

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circa 300 milioni di anni, prima ancora che l’uomo facesse la sua comparsa, con il loro quieto andare hanno attraversato epoche e cambia-

culturale inerenti alla fauna autoctona e alloctona. Tartamondo sta cercando casa. Siamo alla ricerca di un posto ideale nel quale stabili-

per segnalazioni: info@lapulcenellorecchio.it

Giostra e gimkana La tradizionale giostrina di Natale è ormai una tradizione consolidata per i bambini di Alessandria, e anche un po’ per i genitori che rivedono la propria infanzia nel carosello di luci e carillons su cui girano cavalli e carrozze. Lì la fantasia galoppa, appunto, lontana da videogames e dai rumori. O quasi. La collocazione non è stata delle più felici. Ci sono giunte lamentele perché, posta di fronte al palazzo delle Poste in piazza della Libertà vicino

ad un punto di passaggio (non è stata chiusa per non scontentare nessuno?) Non sarebbe molto sicura. L’area

è transennata, però le auto passano molto vicino a dove giocano i bimbi, come si vede in foto.

Foglie “pericolose” “Pulite il piazzale della scuola”. Lo chiedono alcuni nonni dopo che un nipotino è caduto per terra, sporcandosi. Nel piazzale di fronte alla scuola “Zanzi” al quartiere Cristo gli alberi hanno lasciato molte foglie secche a terra che con pioggia, neve e ghiaccio menti ambientali, riuscendo ad adattarsi ai vari climi del nostro pianeta (tranne che a quello polare). Da sempre venerate nei templi di antiche civiltà, come portatrici di fortuna, oggi molte specie sono a un passo dall’estinzione, causata dall’uomo moderno che non dà valore alla semplicità della natura che in silenzio subisce i capricci di una società esasperata dall’egoismo. La speranza è di poter far conoscere maggiormente l’Associazione a tutta la provincia di Alessandria, in modo tale da poter essere utile a chi desidera informazioni su questi splendidi animali preistorici viventi, e anche per instaurare una collaborazione con gli Enti per progetti di sviluppo

re la nostra sede. Cerchiamo un terreno con annesso un edificio consono alle esigenze dei nostri progetti per la creazione di un’oasi che funga come punto di riferimento per tutti gli appassionati di natura. Per contatti e informazioni ci si può rivolgere all’ufficio Welfare, tutela animali del Comune di Alessandria con sede in via Faà di Bruno n° 70 presso villa Guerci. (tel. 0131 515725 o inviare una mail a: tartamondo.onlus@live. it).

Rino Sauta

hanno creato una poltiglia fastidiosa (per non parlare dell’inciviltà di padroni di cani che fanno sporcare lì in mezzo). Il bambino sfortunato ne ha fatto le spese. Anche le piste ciclabili in mezzo ai viali, ci segnalano, andrebbero spazzate con più frequenza.

I migliori Auguri di Buone Feste

Presidente Ass. Tartamondo onlus

Antonio Maconi

a o o aco



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IL BORSINO DELLA PULCE

Come gli eventi dell'ultimo mese Un anno di Pulce! Questa volta nel Borsino ci mettiamo anche noi de La Pulce, per festeggiare un anno di pubblicazioni del free press più giovane, irriverente, “contro” e coraggioso (per citare solo alcuni attributi dati dai nostri lettori) di tutto il panorama alessandrino. Da qualche mese c’è anche la versione on line quotidiana, sempre più cliccata e commentata. :-)

100

+6

I debiti saranno risarciti dal Comune Ci sarebbero 70 milioni di euro per pagare i fornitori (di beni e servizi) del Comune di Alessandria che attendono da mesi che Palazzo Rosso saldi i debiti. Lo ha detto il sindaco, senza specificare da dove arrivano. Salderanno gli oltre 60 milioni di euro di debito? Vedremo. Bellotti (IdV) ha promesso che tra qualche mese controllerà. +50

+40

Okkupazione e proteste

Trapianti a quota 500

50

WikiTeatro Sono saltati fuori i verbali del famoso CdA del teatro sulla vicenda amianto e assegnazione dei lavori di bonifica. Né la Commissione né i politici locali erano riusciti ad ottenerli. Sono saltati fuori come i dossier di Wikileaks, misteriosamente, sulla scrivania de La Stampa. Ma i politici che fanno? +11

0

-35 Ministro generoso

Grassano in prima pagina L’on. Maurizio Grassano è rimasto su tutte le pagine dei giornali non certo per l’attività politica, ma piuttosto per essere uno degli incerti che avrebbero potuto far cadere il Governo. Alla fina ha votato per Berlusconi. -7

-50

Capodanno al museo Musei aperti fino alle due di notte per festeggiare il Capodanno. Fuochi a mezzanotte, un po’ di musica in piazza, ma il clou della festa sarà al coperto. È un modo originale e insolito per conoscere meglio il patrimonio culturale alessandrino. Infondo una scommessa low cost che potrebbe anche piacere. +30

Alessandria valeva

-100

1.047

-55

Maledetta neve...

al 16.12.10

+6

-35

-55

+40

+12

Okkupazioni

Ministro generoso

Maledetta neve...

Trapianti a quota 500 Ciak si gira

Manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini. Anche ad Alessandria il clima di protesta sessantottina è sfociato in cortei per le vie della città e occupazioni degli istituti superiori. Nessun incidente, per fortuna. Solo qualche interrogazione rimandata a dopo le vacanze.

Il Ministro Sandro Bondi, fidanzato della deputata Manuela Repetti di Novi Ligure ha assunto il figlio e l’ex marito di lei all’interno del Ministero della Cultura (attraverso fondazioni affini), in barba a concorsi e precari in coda da più tempo. L’amore è cieco, le ingiustizie ci vedono benissimo.

Il vero problema della neve di stagione non è stato per i disagi creati alla circolazione stradale, ma ai bilanci degli Enti che hanno dovuto raschiare il fondo delle casse pubbliche per far fronte a spese extra di spartineve, sale da spargere sulle strade ed interventi vari per evitare disastri maggiori.

L’ospedale di Alessandria, per fortuna, si distingue ancora per qualità dei servizi offerti. L’indice di gradimento dei pazienti è buono e l’attività ospedaliera dà ottimi risultati. È di queste settimane il traguardo degli oltre 500 trapianti di cellule staminali eseguiti in via Venezia.

In Cittadella si girerà la fiction tv “Violetta” liberamente ispirata a La Traviata. 300 entusiasti hanno fatto la fila ai casting, con la speranza di poter partecipare alle riprese, anche solo come comparsa. Si cercavano uomini biondi (per fare gli austriaci) ma se ne sono visti di tutti i colori.


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IL BORSINO DELLA PULCE

hanno variato il valore della città -25 Inquinamento... di prove?

+10

Studiare e abitare in caserma

Outlet isola felice 100

+18

La Valfré sarà sede universitaria. La caserma passerà in uso alla Facoltà di Giurisprudenza e all’UPO per fare residenze, parcheggi e strutture per gli studenti. Trasloca anche la polizia municipale e forse un supermercato. Un terzo della struttura sarà destinato ad abitazioni private. +15

L’economia sale, di poco ma sale

Un pasto per tutti 50

Usciremo mai dalla crisi economica? I dati sulla produzione industriale e le esportazioni in Piemonte dicono che c’è una timida ripresa. Rispetto all’anno scorso il trend è positivo e fa ben sperare per i mesi successivi. Peccato che la provincia di Alessandria sia quella con il tasso di crescita più basso di tutta la regione, nonostante fior fior di industrie e imprese produttive. -5

Dimenticatevi il nuovo ospedale 0

Non ci sarà alcun nuovo ospedale ad Alessandria. Mancano i fondi regionali. Dopo anni di progetti e accese discussioni politiche su dove piazzare la nuova struttura sanitaria interregionale, arriva dalla sanità piemontese lo stop ai castelli in aria: fatevi bastare quello che avete, ci sono progetti più urgenti. -20

Opposizione affila le armi?

+12

Ciak si gira

-50

Rapine natalizie

Oggi vale

+40 Solidarietà mandrogna -25 Inquinamento...

Solidarietà

Tira avanti da due anni il processo ai presunti responsabili dell’inquinamento nella zona spinettese del polo chimico industriale, dopo la scoperta delle falde acquifere contaminate. Di rinvio in rinvio si va verso la prescrizione di certi reati. La prossima udienza sarà tra quattro mesi.

Esempio di “gemellaggio” tra alluvionati. Andrea & Andrea, due giovani alessandrini di buona volontà hanno dato grande prova di solidarietà disinteressata, andando ad aiutare le popolazioni venete colpite dall’alluvione. Sono partiti da soli in auto (“dormivamo dentro, faceva troppo

-100

1.120

+40

+10 freddo in tenda“) sono arrivati a Cresole, nel vicentino, mettendo subito a disposizione. Hanno spalato fango, arginato e aiutato a distribuire i pasti agli sfollati nelle tendopoli. Un week-end di fanghi non certo rilassante come in una beauty far, ma decisamente “alternativo” e pieno di soddisfazioni: badili e stivali not included..

“Grandi manovre” nei partiti di opposizione. Il PD si è dato un nuovo assetto con la rinnovata segreteria, decisamente più attiva mediaticamente. È pronta a tirare a lucido tutte le sezioni di partito e organizzare treni e pullman contro il governo. Italia dei Valori e UDC hanno aperto le nuove sedi di partito. Si preparano alle elezioni di marzo? +13

Rapine in banca e alle Poste. E poi taccheggi e tentati furti. Sotto Natale aumentano episodi del genere, segno che anche i malviventi senza un soldo in tasca non vogliono rinunciare a fare qualche regalo. Tortona, Novi, Strevi (in questo caso il bandito è stato già preso). E poi tanti piccoli episodi nei centri commerciali. -25

+18

Outlet isola felice

Un pasto per tutti

A guardare la coda che esce dal negozio di Prada non sembra neppure un Natale all’insegna del risparmio e del “pensierino”, nel vero senso della parola. All’Outlet non esiste crisi o periodo morto. La gente compra, spende, viene anche dall’estero in cerca dell’affare.

Mensa sociale a 7 euro e aiuti tutto l’anno per il Banco Alimentare. Il Comune di Alessandria si è impegnato ad aiutare concretamente le persone sole e quelle più in difficoltà con alcune iniziative che non si esauriranno dopo il periodo delle feste natalizie.



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SPORT

Non solo calcio. Alessandria, come del resto tutta l’Italia, è ricca di sport minori che - udite, udite - portano anche a casa ottimi risultati e sfornano giovani campioni.

Alessandria e Casale, unite nella stessa vasca “Nuotatori Master di tutta la Provincia: unitevi!”. Sembra questo il messaggio che l’ASD Alè Nuoto vuole comunicare alle sue dirette concorrenti. Questa giovanissima squadra, nata lo scorso novembre, rappresenta una delle maggiori novità nel mondo del nuoto “master” provinciale. Fautori dell’iniziativa sono stati due grandi centri del fitness locali: il Pianeta Sport di Alessandria e il Centro Nuoto Casale hanno creduto nel progetto e si sono alleati per unire le forze e creare così un unico grande gruppo che ha tutti i requisiti per affermarsi ad alti livelli. Il percorso che l’Alè Nuoto ha intenzione di intraprendere racchiude ude in sé difficoltà e ambizione. Non più un raggio d’azione limitato alla realtà locale, ma scenari decisamente più ampi e più prerestigiosi. Dunque dalla fusione di due squadre che negli ultimi anni hanno ottenuto risultati di rilievo nel Circuito nazionale, è nata questa società innovativa e unica nel suo genere. Alessandria e Casale, acerrime nemiche da secoli, hanno trovato un’intesa e dei punti in comune, lasciando da parte i vecchi rancori e dando ragione al principio secondo cui “l’unione fa la forza”. Mai motto fu più azzeccato, come nel caso dell’Alè Nuoto: i numeri di cui la società dispone sono di tutto rispetto. Una sessantina di atleti vanno a comporre un imponente organico, in cui si mescolano nuotatori affermati, uomini d’esperienza e giovani esordienti. Tanta quanti-

allenatori in circolazione, che ha alle spalle una prestigiosa carriera da nuotatore professionista e negli ultimi tempi ha curato la preparazione atletica di alcune tra le squadre di nuoto più celebri d’Italia. Grazie a questo insieme di serietà e affidabilità, l’Alè Nuoto ha come obiettivo primario quello di ben figurare nelle varie gare stagionali in programma e, già dai primi risultati, si è capito quanto questo team sia attrezzato per una stagione di vertice e di alta classifica. Alla gara di Lavagna del 28 Novembre, primo appuntamento agonistico in calendario, la giovane squadra ha ottenuto un sorprendente secondo posto nella graduatoria di società, lasciandosi gra alle spalle blasonate corazzate a del Centro Nord ed emergendo come primo team del Piemonte e della nostra Provincia. Il successo è stato eclatante e l’agguerrita concorrenza nulla ha h potuto di fronte allo strapotere ter dell’Alè Nuoto che ha portato a casa ben 33 medaglie (14 ori, 10 argenti e 9 bronzi). Tuttavia la società vuole andare oltre i successi agonistici e si pone uno scopo sociale ben preciso: valorizzare il nuoto master e promuoverlo agli occhi del grande pubblico. I Master, infatti, pur essendo riconosciuti ufficialmente a livello nazionale e internazionale, non godono di molta popolarità e vengono spesso trascurati dai media, che non danno a questa particolare categoria di atleti agonisti gli spazi che si merita. Ep-

tà ma anche un occhio di riguardo sempre attento nei confronti della qualità: sono queste le caratteristiche principali del team che si presenta all’avvio della stagione agonistica carico di entusiasmo e voglia di fare. La guida tecnica è affidata a Alessandro Bacchi, uno dei migliori

pure i regolamenti e le distanze di gara, a parte qualche piccola eccezione, sono le stesse rispetto ai nuotatori professionisti: la differenza più importante sta nel fatto che uomini e donne gareggiano insieme nelle stesse serie senza distinzione, mentre le classifiche vengono stilate

“Il nuoto è una scuola di vita”

in modo avulso, separando i concorrenti in base alla loro classe d’età. Quello che l’Alè Nuoto vuole, è dare nuova linfa e nuova energia al mondo dei Master, creando un’immagine di questa categoria sportiva che sia più nitida, più definita e possa raggiungere un pubblico più vasto. Per tagliare questo importante

traguardo, la squadra ha intenzione di intraprendere un progetto che finora nessuno ha mai tentato: creare un unico grande team che

Nata a novembre, la squadra ha già disputato gare di buon livello, raggiungendo il podio possa rappresentare tutti gli atleti Master della Provincia. C’è, quindi, un profondo richiamo all’unione, alla coesione, alla cooperazione che viene rivolto alle altre realtà locali. Non più lotte tra “vicini” e rivalità mai placate: l’appello dell’Alè Nuoto è un invito a guardare oltre a tutte queste gelosie e alle strenue difese per tutelare le proprie peculiarità e gli interessi personali. In ballo ora c’è qualcosa che mette da parte vanità e rancori, divenendo simbolo di una svolta e di un futuro diverso. Allearsi per puntare in alto e raggiungere obiettivi che prima sarebbero stati impensabili: la nuova società vuole tentare di mettere da parte le divisioni e unire i tanti frammenti in un solo insieme. L’ideale che muove l’Alè Nuoto è la pura essenza dello spirito master, ovvero considerare il nuoto come una palestra e una scuola di vita, divertendosi in maniera ludica. E’ con questo pensiero fisso ed inamovibile tra i suoi ideali più importanti che il giovane team è intenzionato ad affrontare tutte le prossime sfide. L’Alè Nuoto si pone, così, come un attore innovativo e unico, capace di distinguersi dal passato, scavalcando anni di risentimenti e rivalità. S.A.

Babbo Parà

Anche Babbo Natale si modernizza. Non utilizza più la slitta trainata dalle renne, ma un moderno aereo e non si cala più dai camini: preferisce lanciarsi col paracadute da un’altezza di 4.120 metri. Il Babbo coraggioso è un esperto paracadutista di San Salvatore Monferrato, Alessandro Penone, che ancora una volta ha

perfezione e i bambini si sono divertiti molto nel vedere scendere dal cielo – non era la notte di Na-

divertito i bambini casalesi. Erano gli “aquilotti” del Club Alpino Italiano, che hanno ricevuto in dono proprio i diplomi conseguiti. A distribuirli è stato proprio Babbo Parà, che li ha custoditi nella “pancia”, ovvero uno zaino militare messo alla maniera degli incursori per il trasporto di materiale durante gli aviolanci ad alta quota. La manifestazione è riuscita alla

la collaborazione dell’accademia di Paracadutismo “Area Delta 47” di Casale Monferrato, di Claudio Bionda e degli istruttori che hanno aiutato Alessandro Penone a vestirsi e trasportare al meglio i preziosi regali natalizi. Dopo questa performance andate a spiegare ai vostri figli che Papà Natale non vola.... L.P.

Scende giù dal ciel... Ma questo Babbo Natale ha scelto un modo spericolato per consegnare i doni! tale, però – un Babbo Natale molto speciale. Il tutto si è svolto con


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GIOVANI E WEB

Una cascata di calendari Non solo donne seminude per gli almanacchi 2011 Donne? Celo. Animali? Celo. Calciatori? Celo. E ho pure i clown, la Croce Rossa, gli uccelli e gli insetti della provincia, i luoghi più belli di Novi Ligure e persino gli Scout di Acqui Terme. State pur tranquilli che, anche per il 2011, sarà molto difficile che qualcuno vi chieda “Ma che giorno è oggi?”. Merito dei numerosi calendari Made in Alessandria che, a quanto ci risulta, sono veramente tanti. Per i dodici mesi spopolano, come sempre, le ragazze, che sono finite sulle pagine del calendario promozionale dell’Agenzia Florida Style: una dozzina di fanciulle (Sonya Auricchio, Sabrina Di Leonardo, Francesca Gatto, Elisa Schiavina, Angelica Lapadula, Gabriela Moraes, Eleonora Manganelli, Martina Pascutti, Anastasia Milnicenko, Nada Zithi, Giulia Merlo e Veronica Ameno), tutte alessan-

drine, fotografate in varie location; ogni mese è personalizzato in base alla stagione, quindi neve a gennaio, mare ad agosto. Ancora donne per il Libandario, il calendario a scopo benefico realizzato in collaborazione con i titolari della vineria Libando di Castellazzo azzo Bormida: dodici scatti tti glamour del fotografo Massimo Tamiazzo (realizzati a Villa Sparina di Monterotondo di Gavi), ma per beneficenza. Il ricavato della vendita (ogni copia 8 euro), infatti, sarà devoluto interamente a favore della fondazione “Uspidalet”. E Tamiazzo è anche l’autore utore tore di un altro calendario senza scopo di lucro, s quello della Lilt, particolare perché sono state immortam mmortalate tredici (sì, c’è anche an nche gennaio 2012) giornaorrnaliste di varie testate te della città, come Emma a Camagna, La Stampa, G Genny enny Notarianni, GRP,, e Ketti Porceddu, didiirettrice di Telecity.. Ma, udite, udite, quest’anno anche per le donne ci sarà sa arà qualcosa da guardare dare perché i calciatori del el Casale Calcio, al grido di “2011… se seguiteci eguiteci con più gusto!’” ci invitano o ad assaporare p il calendario realizzato dalla società, con l’augurio che il nuovo anno sia vincente, sul piano sportivo e non solo. Anche qui finalità nobili: parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza alla Caritas Diocesana di Casale Monferrato. Di fianco agli aitanti calciatori in pantaloncini, le tipicità enogastronomiche del Monferrato. Ed è così che, solo per questa colta, vedremo Laurent Lanteri, Williams Finelli e Filippo Catenacci mentre preparano la torta dei Padri Aleramici, mentre a febbraio mister Buglio serve un’invitante lonza al miele e timo. Come ogni anno, poi, sarà Silvio Varagnolo, della vigilan-

Scout, giornaliste, calciatori, clown, cani e gatti...

za caccia e pesca della Provincia, il creatore (è lui che fa materialmente le foto) del calendario che raccoglie tutte le specie più strane di uccelli ucce e insetti: dall’allocco al Martin Pescatore,

fino ad arrivare al rospo e alla mantide religiosa. Ancora animali per il calendario dell’A.T.A. (Associazione tutela animali), che ha per protagonisti i cani di Cascina Rosa e di Casa di Licia. Chi è stato ad Acqui e Sapori avrà sicuramente incontrato i giovani del Gruppo Scout 1° Giovanni Raimondo che proponevano, a offerta libera, il loro calendarietto verde (stampato su carta riciclata) con le foto e le frasi che più li rappresentano. Stupenda la frase di luglio: “Guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate guarda ancora più lontano”. Entriamo un po’ più nel clasEntriia sico sfogliando il Calendario s

Martina La voglia di sfondare nel mondo della moda c’è, ma sicuramente non è una delle sue priorità. Martina Zambon, studentessa tutto pepe di soli 19 anni, è di Alessandria, ma sottolinea con orgoglio le sue origini venete. Non è una modella di professione, ma le piace partecipare ai concorsi di bellezza e farsi fare fotografie, anche artistiche. I suoi fans piu grandi sono i genitori e la sorellina Noemi, che,

Modella quasi per caso, la giovane alessandrina ama fare le sfilate, vestirsi bene e farsi fotografare dagli amici

Bar Simply apertura

Spalto Borgoglio, 62

ALESSANDRIA

> Dal lunedì al venerdì 6,00 - 20,00 > Sabato 6,00 - 14,00 > Domenica chiuso

invece, ha preferito intraprendere la strada della musica ed è appassionata di canto. Martina, che si definisce, ahimè per i maschietti, fidanzatissima, ha partecipato anche a Miss Padania. Proprio attraverso questo conorso ha gia fatto le pre finali in Veneto. “Ma il mio amore più grade - dice - è il mio setter Lisa”.

Artistico Novese, che permette non solo di ripercorrere i luoghi storici (le caserme, Borgo Zerbo, la fontana del sale), ma anche gli avvenimenti che a Novi hanno avuto luogo. Immancabile un mese dedicato al Museo dei Campionissimi (a giugno), con Coppi in bellavista. Parliamo sempre di cultura con il calendario dell’Associazione Archicultura (di Acqui) in cui, oltre alle foto, troviamo una poesia al mese. Più divertenti e spensierati i “Dodici motivi” dei Vip, i clown in corsia che con il loro naso rosso cercano di portare un po’ di allegria dove sicuramente non è di casa. Come i Clown Marameo, pronti anche loro ad affrontare un nuovo anno con un calendario coloratissimi e ricco di fotografie dei volontari all’opera. Insomma, la scelta è ampia. Scegliete una parete, piantate un chiodo (occhi alle crepe) e godetevi la vostra scelta per i prossimi 365 giorni. V.T.


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GIOVANI E WEB

“Imagine”: oggi John Lennon avrebbe 60 anni

TUTTI LEGGONO

Vinili, 45 giri e testimonianze originali del Beatle leggendario, celebrato a 30 anni dalla sua morte Esattamente trent’anni fa moriva uno degli uomini più importanti del ventesimo secolo: John Lennon. In quel maledetto 8 dicembre 1980, con quei cinque proiettili, veniva infatti a mancare non solo un artista che cambiò il corso della musica e del pensiero moderno, ma anche un’Idea, un progetto umano, un sogno lucido che a partire dagli anni ‘60 si stava, forse, trasformando in realtà. Lennon morì nel periodo più felice della propria vita, a New York, poco dopo la nascita del secondogenito Sean e dalla concessione da parte dell’Ufficio Immigrazione per una permanenza a tempo indeterminato negli USA. Alla fine dei ‘70 la serenità era infatti ritornata nella vita di John dopo un periodo post-Beatles che anche per lui fu traumatico, burrascoso, confusionale. A causa del successo planetario, la coronazione del proprio progetto solista, l’amore per Yoko, i bed-in per la pace, la politica, il pianoforte dipinto di bianco Lennon aveva infatti trascorso anni a riflettere ed interrogarsi sul proprio fenomeno, a cercare di comprendere il proprio impatto sulla società senza cavarne un ragno dal buco, ma approfittandone comunque per divulgare il suo messaggio sovversivo.

Poi quella scarica di proiettili, ed infine la leggenda immortale. Di Lennon ci resta, oltre che il messaggio universale, anche una mole incalcolabile di materiale, di dischi, di memorabilia. Sembrerà assurdo, ma anche senza volare fino a Liverpool, anche qui ad Alessandria “pezzi di John” sono perfettamente reperibili. Basta fare una capatina nel negozio di dischi “WDabliu”, in via Mondovì 4 per trovare vere e proprie “chicche” sia dei Fab Four, sia di Lennon solista: stiamo parlando di vinili originali, edizioni rarissime, 45 giri d’annata, registrazioni preziose come diamanti, bootlegs importanti quanto una ciocca di capelli di Napoleone, un taccuino di Einstein, un reggiseno di Marylin Monroe. Roba forte,

Un bootleg del concerto live del ‘62 può valere anche 60 euro insomma. Roberto detto anche “il Mokka”, proprietario del negozio, mette sul tavolo tutto ciò di cui al momento dispone per quel che riguarda il quartetto britannico: si parte con un’edizione originale (in vinile, naturalmente) di Yellow Submarine, 1967, periodo in cui i Beatles fluttuavano nel

bel mezzo dell’allucinazione psichedelica partita con “Revolver” un anno prima. Poi si prosegue con una serie di 45 giri ben stagionati, tra cui quello che determinò l’ennesima deflagrazione mediatica lennoniana: “Happy Xmas (War is Over), anno del Signore 1970, brano ormai paragonabile a “Jingle Bells” e “White Christmas” anche se il messaggio va ben oltre il mero periodo natalizio fatto di pupazzi di neve, alberi addobbati e buonismo senza capo né coda. Basta dare un’occhiata al testo, e troverete-forse- il vero, puro, profondo significato del Natale. Ma non è finita qui: “Dabliu” è anche fornito d’un altro feticcio ineguagliabile, intitolato “Give Peace a Chance” (1969), inno ultragenerazionale della pace e dell’antimilitarismo alla stregua di ‘Imagine’ stessa. E’ infatti il brano che Lennon registrò seduto su un letto di Amsterdam insieme a Yoko Ono per gridare al mondo il suo disprezzo per la guerra in Vietnam ( e non solo ovviamente), per scuotere le coscienze e per dire che la Pace va innanzitutto provata, le va data

una possibilità, e vedrete come camperemo tutti meglio. Valore monetario: 25 euro; valore spirituale: inestimabile. Poi c’è un bel pezzo d’epoca, rarissimo, risalente ai tempi degli esordi in cui i Beatles si esibivano ancora in pub angusti e fumosi come il leggendario Cavern di Liverpool: questo bootleg, tratto da un concerto del 1962 vale 60 euro ed immortala una performance di Lennon, McCartney e Harrison col primo batterista della formazione, Pete Best, il quale verrà sostituito da Ringo Starr alcuni mesi dopo. Il suono è grezzo, selvaggio, esala puzzo di birra e sudore, ma anche magia, una strana forza innovatrice ed oscura che da lì a poche settimane trasformerà i quattro bulli di periferia nella band più influente della storia. Una specie di embrione del miracolo, il feto della rivoluzione: una rivoluzione che neanche cinque colpi di pistola son riusciti a spegnere. Perciò buon Natale anche a te, Mr. Lennon. M.B.

BAND ALESSANDRINE

Bandarotta Fraudolenta www.myspace.com/bandarottafraudolenta Sono ben 10 i componenti della “Bandarotta Fraudolenta”, formazione alessandrina d’hoc che dal 1998 folleggia col suo repertorio enciclopedico per feste, sagre, manifestazioni, eventi estivi e non, festival, teatri e concerti d’ogni sorta. Giacomo Alcuri, Roberto Bonaldo, Luca Serrapiglio, Giorgio Penotti, Gino Capogna, Carmelo Naccarato, Carlo Trivigno, Renato Vacotti, Giuseppe Vessella e Celio Volpini sono un agglomerato di fiati, percussioni e tamburi, ritmi infuocati e rivisitazioni in chiave balcanico-maccheronica di brani celebri e meno celebri, colonne sonore di film e motivi

arcinoti ma imprevedibili se riversati sul pubblico nella salsa ideata da questa impareggiabile combriccola di musicisti liberi come l’aria . Troveremo quindi- tra una danza marcia di sudore e l’altra- deliri ben articolati e straordinariamente coinvolgenti, sonate sradicate alla tradizione e rianimate da un mosaico di strombettate e marcette a cui è impossibile resistere, che vanno a braccetto con le danze popolari mediterranee, la tarantella, la pizzica, ma anche salsa, bossa nova portata all’esasperazione, folklore slavo che evoca l’influenza di Goran Bregovic e simili. Non un gruppo, non una band, non

un’orchestra, ma una vera e propria banda, di quelle che si vedono solo nei film Kusturiuri ca o Almodovar, di quelle fatte apposta per incendiare quelle notti roventi in preda al vino rosso. Già, perché i nostri fantastici 10 sono anche Interpretazione: costumi variopinti e cappelli assurdi, balli e canti e cori, colori e giacchette che manco i Beatles di Sgt. Pepper erano riusciti a concepire. La Bandarotta Fraudolenta è dunque un’armata brancaleone di musicisti indubbiamente impeccabili sotto il profilo tec-

nico ed esecutivo, strutturale e creativo: tre sax, una tromsax ba, maracas, rullanti, clarinetti, campane e, fiore all’occhiello, un sensazionale carro a due ruote stracolmo di tamburi, piatti, con una grancassa gigantesca che incombe sull’intera formazione come un grasso, virulento, pazzo direttore d’orchestra. Di “gruppi” così- qui- non ce n’è, nessuno è così riconoscibile, nessuno si distingue così tanto dagli altri. Nella sostanza e nell’aspetto. Provare per credere.

Mandateci le vostre foto con una copia de La Pulce! Le più originali potranno ricevere la t-shirt con la nostra mascotte: la pulce che salta. info@lapulcenellorecchio.it


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SESSO

MODA

Le folli trasgressioni a letto Ma cosa (e in cabina) degli alessandrini

Tutto quello che avete alessandrini e non

Siamo andati in un noto sexy shop della città e abbiamo scoperto che ci piace fare sesso con fantasia Di certo non siamo ad Amsterdam, città dai pochissimi tabù in cui tutto è lecito, dove il sesso è lì in vetrina esposto alla luce del sole, a portata di ‘patta’, e l’erotismo domina incontrastato la scena economico-culturale del Paese più sessualmente attrezzato d’Europa, l’Olanda. Eppure anche noi alessandrini, nel nostro piccolo e facendo le dovute proporzioni, ci difendiamo. Anche noi, con

la nostra libido tenuta al guinzaglio, i nostri pudori di provincia, con le nostre perversioni ammaestrate per non scandalizzare la portinaia, anche noi disponiamo di interessantissimi “punti vendita” dell’eros. E per giunta belli tosti, che indurrebbero in tentazione persino i più votati alla castità (apparente) italiota. Su tutti il “Porky’s Sexy Shop”di Lungo Tanaro Magenta 1, ironia della sorte situato proprio di fronte a quell’edificio che fino al 1958 fu l’unico, vero bordello (o “casa chiusa”) ufficiale di Alessandria. Aperto e gestito da circa un anno da Diego Calderon, nato in Colombia 32 anni fa, il Porky’s è un tempio del vizio che non ha davvero nulla da invidiare ai sexy shops olandesi: illuminato da neon blu ed allietato da musica tecno-trance per dare quel senso di trasgressione mischiata ad allegra clandestinità, è fornito di ogni tipo di oggettistica erotica, rarità in dvd introvabili in Internet, bambole gonfiabili, lozioni semi-divine che promettono miracoli dalla cintola in giù, fruste e manette, abbigliamento fetish, vibratori per il cui acquisto potrebbe servire il porto d’armi e gadget d’ogni tipo raffigu-

ranti la più recondita anatomia umana. E’ strutturato su due livelli, il Porky’s: al piano inferiore, al quale si accede scendendo una scala lungo la quale alcune bambole gonfiabili dalla bocca spalancata ti scortano a vista come Guardie Svizzere, si trova è la videoteca, composta da enormi scaffali pieni zeppi di pornografia d’autore...d’ogni genere e categoria. “Nonostante i migliaia di filmati hard che girano per la Rete,” racconta Diego, “la vendita dei dvd va a gonfie vele perché qui disponiamo di pezzi unici, film che non si trovano da nessun’altra parte. Abbiamo dvd che arrivano a costare fino a 150-200 euro...e vanno letteralmente a ruba!”. Tutte pellicole dalla trama molto simile, naturalmente, ma ugualmente accattivanti, a giudicare dalle locandine pressoché olimpionici, stracolmi di virtuosismi, adatti per tutti i gusti, che siate in coppia, in gruppo o...solisti. Destinati ad un pubblico vastissimo, composto soprattutto da collezionisti che lasciano ad altri la passione per la numismatica, questi dvd sono destinati a depositarsi nella videoteca di casa di migliaia di persone. Ma il vero gioiello del Porky’s è lì dietro l’angolo, nel sottoscala: un minuscolo loculo, buio ed angusto con tanto di poltroncina, televisore, telecomando e...carta da cuci-

na ‘scottex’. “Nel camerino la gente può guardare un film in totale tranquillità, senza che nessuno

mariti, professionisti, gente per Diego spiega che la clientela è bene che viene qui per soddisfare composta circa da un 70% di uole proprie - seppur innocue - permini e da un 30% di donne, d’ogni versioni. E’ come un cinema gratuetà e livello sociale, culturale, ecoito, pulito e sicuro”. nomico. “Tutti vogliono tutto”, “Si può anche fare sesso, lì denafferma, “C’è chi compra per sé tro?”, chiedo a Calderon. Risposta: e per soddisfare le proprie fanta“Assolutamente no, è illegale, risie, cosiccome c’è chi fa regali, o schierei di chiudere. Nel camerino compra materiale sexy delegato si può entrare solo uno alla volta, da altri, perché sì, alcuni - sopratda soli. Le leggi italiane non pertutto donne - hanno vergogna ad mettono di spingersi così in là... acquistare certe cose. Pensate che anche se una volta mi è toccato ci sono alcune signore che mandaassistere attraverso il monitor di no qui il proprio marito a comprasicurezza ad una coppia che faceva re uno specifico vibratore”. Come sesso orale proprio lì al piano infeinterpretino tale commissione i riore, tra gli scaffali. Non ho fatto mariti in questione non è nostro in tempo a fermarli e quando sono compito scoprirlo, ma sicuramenarrivato giù era già tutto finito”. te ne emerge un mondo sotterraIl cuore pulsante del Porky’s inneo, in cui il concetto di coppia o vece si trova al piano superiore, famiglia assume tratti inediti, di dove è collocato il bancone ed è straordinaria apertura esposta tutta la mercee più mentale, alla faccia dei interessante: le vetrine tabù. (e questo vale ne sono stracolme di oganche per il vicinaNonostante getti fallici di ogni dito, per il condomimensione ed utilizzo nio che ospita il Internet, (erotico ma anche Porky’s: nessuno i dvd vanno ludico e scherzoso) ha mai protestacome le candeline to, nessuno s’è mai a ruba per il compleanno a lamentato, nessuno forma di pene, i porha mai invocato “dertachiavi, la pastasciutta. cenza” chiedendone la utta Vibratori - talvolta davvero chiusura). spaventosi - di ogni forma colore Alessandria è sotto-sotto una città e dimensione. Spray afrodisiaci a luci rosse, con ambizioni liberda applicare sotto la lingua o sultine, inclinata alla trasgressione, le parti intime. Manette pelose. debole alle tentazioni? Sorgerà Mutandine commestibili. Fruste nel futuro prossimo una statua medievali. Preservati fluorescenti del marchese De Sade al posto al gusto di frutti di bosco. Creme di quella di Urbano Rattazzi? E’, lubrificanti e infusi capaci di abAlessandria, una città fantasiosa, bassare vertiginosamente il tasso che non si vergogna più, che si è

la disturbi”, spiega Diego.”Sono persone che magari non possono guardare film porno a casa, persone che hanno famiglia e non vogliono che mogli, genitori, figli, sappiano della loro ‘passione clandestina’. Sono soprattutto padri,

alcolico nel sangue ed assicurare quindi una prestazione gloriosa. E poi scarpe piumate dal tacco 12, borchie, mascherine e biancheria intima forata nei punti giusti, leopardata, zebrata, tigrata, d’un kitsch goliardico da safari erotico.

Alessandria è, sotto sotto, una città a luci rosse, con ambizioni libertine, inclinata alla trasgressione, debole alle tentazioni?

finalmente lasciata alle spalle il “si fa ma non si dice”? Sembrerebbe di sì. Anche perché chi scrive, nei tre quarti d’ora in cui si è intrattenuto al Porky’s, ha visto transitare e fare shopping decine di persone. Tutt’altro che imbarazzate. M.B.

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iverse le manifestazioni e gli eventi mondani che si sono succeduti nella nostra Provincia durante le ultime settimane. Sfilate di politici e VIP passate sotto il nostro naso... Ma a mai inosservate. Ci è subito caduto l’occhio su Silvia a Magrassi, vice sindaco di Viguzzolo, o, fotografata in occasionee dell’Expo Shopping di Valenza. N o n ci siamo o proprio, cara Silvia, in questo look è tutto sbagliato! liato! Dalla giacca iacca a vento con colletto peloso, abbinata inata ai jeans attillati che mettono tono in evidenza i fianchi abbondanti, nti, fino agli stivalii alti sopra al ginocchio con tanto di dettaglio kitsch stile addobbo natalizio. Errata anche la scelta della borsa che non si coordina minimamente con l’abbigliamento. Questa donna ignora completamente i concetti di gusto ed eleganza!

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Per la serie ai confini (estremi) del casual vi presentiamo l’attore e conduttore televisivo Enzo Iachetti e Danilo Rapetti, Sindaco di Acqui Terme, presenti ad Acqui & Sapori. Visti così sembrano quasi parenti o per lo meno sembrano fare shopping insieme. Lascia perplessi l’abbigliamento sciatto e non curato di Iachetti: maglione blu con toppe beige applicate un po’ ovunque, dalle spalle ai gomiti, e collo a zip che lascia intravedere una t-shirt bianca, elemento di cattivo gusto, grottescamente ton sur ton con i pantaloni, portati con una gamba su e una giù (spero vivamente che non se ne sia accorto). E che dire poi del dettaglio imbarazzante e ridicolo, ovvero la sciarpona fantasia portata molto male, talmente


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VAFFANBAGNO

ti sei messo?!

Avete mai pensato di scegliere il locale, il negozio o il bar in cui andare in base alla pulizia dei servizi?

e sempre pensato dei personaggi avete mai osato dire Santa Ulandi, protrettrice del buon prot gusto e dello stile, gu aiuta i nostri polia tici ti a vestirsi con classe e dignità. cl Amen! Am

“Si può sapere chi è quel caso umano? È per un servizio prima e dopo la cura?”

Vaffanbagno è la rubrica che fa per voi: ogni mese verranno giudicate alcune toilette visitate (e fotografate) da La Pulce. Aspettiamo anche le vostre recensioni! Poche righe di descrizione, corredate da una o due foto, e alcuni giudizi. Facile come ...tirare l’acqua! info@lapulcenellorecchio.it

di Miranda Priestly, “perfida” direttrice della rivista di moda Runway

Bar Dante via Dante, Alessandria Novembre 2010 Quasi nascosto in un piano sotterraneo del locale, a cui si accede dopo molti scalini e qualche corridoio, vi apparirà come un miraggio. pessimo per chi ha la vescica “debole”

finiti qui: durante la premiazione dei tartufi, sempre zi all’interno della fiera, Enzo ha continuato a specificare il fatto che la sua ospitata era completamente gratuita e che avrebbe gradito un pagamento in natura da parte degli espositori. E una, e due, e tre. Alla A quarta volta la battuta non è sembrata più t tale e la certezza è arrit vata quando lo abbiamo v visto andare in giro per v i banchetti con bottiglie di d vino e pezzi di baccalà sotto al braccio, per non s parlare dei tartufi “intap scati” nel’altro padiglios ne. n Generosi gli acquesi, ma m pessimo Iachetti: non si fa! ffa

lunga e larga da sembrare quasi un tendaggio. Leggermente meglio vestito il Sindaco Rapetti con maglione a collo alto e pantaloni beige. Anche lui indossa una sciarpa fantasia dalle dimensioni però, fortunatamente, più ridotte e accettabili. Ma i nostri commenti sul co-presentatore di Striscia La Notizia non sono

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Concludiamo infine con Benedetta Parodi che ha presentato alla Libreria Feltrinelli di via Migliara il suo nuovo libro di ricette. Molto chic, sobrio ed elegante il suo look composto da un golfino lungo e scuro e un abito stampato. E che dire dell’anellazzo che mostrava

Carta igienica: sì Sapone lavamani: sì Salviette: sì Asciugamani: no Pulizia: discreta Valore aggiunto? C’è la sbarra per tenersi in equilibrio sul water Non va: molto spoglio, in stile ospedale

La Dolce Vita Piazza Santo Stefano, Alessandria Novembre 2010 Il bagno si trova nella terza sala della pizzeria-ristorante, staccato da tutto il resto e vicino alle cucine. Molto spazioso e luminoso. Carta igienica: sì Sapone lavamani: sì Salviette: sì Asciugamani: sì Pulizia: molto buona

orgogliosa? Veramente bello, importante e portato con disinvoltura. Ci piace. Dopo aver apprezzato anche lo stile della sorella, durante la sua ultima capatina ufficiale in città, ci viene da dire: a quanto pare lo stile è di famiglia.

Valore aggiunto? La finestra Non va: ...i vetri della finestra fanno vedere un po’ troppo. Zero privacy

Degustazione Gold Arabica Piazza della Libertà, Alessandria Novembre 2010

I-Phabbio La Apple mania ha colpito anche il Primo Cittadino di Alessandria. Se prima non si sarebbe mai separato dalla sua agenda, in cui annotava tutti i discorsi e gli avvenimenti importanti, ora il suo “migliore amico” portatile è diventanto l’I-Pad, oggetto del desiderio di tutti gli apple-addicted e utile strumento per navigare su Internet (ovunque), prendere appunti, controllare le e-mail e fare anche due o tre capati-

ne su Facebook, su cui il sindaco risponde praticamente a tutte le domande che glii vengono fatte. No-o nostante il freddo polare, che lo co-si stringe a chiudersi min un cappotto imsi bottito e a fasciarsi pcon sciarpa e caperpello di lana, Piercarlo Fabbio pretere ferisce non mettere

Entrando in questo bel bar, il bagno si trova in fondo sulla sinistra. Essenziale, ma reso confortevole da un bel mazzo di fiori, peccato che siano finti.

le mani in tasca, m ma “abbra bracciare” il su I-Pad (la suo fot è stata foto sc scattata dura rante l’inaugurazione d della Fontan dei Matana rinai, di fronte alla Caserma Valfrè Valfrè).

Carta igienica: sì Sapone lavamani: sì Salviette: sì Asciugamani: no Pulizia: buona Valore aggiunto? Lo scopino vicino alla turca Non va: come tutte le turche, pericolo di allagamento

Buono stato Per commenti scrivete a: m.priestly@lapulcenellorecchio.it

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IL MORSO DELLA PULCE Prendetevela pure... ma sul ridere!

Freddure alessandrine

Conosci Umberto Eco? E’ uscito “Il cimitero di Praga”, nuovo romanzo di Umberto Eco, l’alessandrino più famoso. Ma siamo sicuri che i suoi concittadini lo conoscano poi così bene? Provate a verificarlo rispondendo alle domande del test semiserio...

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Cosa sai della vita privata di U.E.? 1. Nato ad Alessandria, scrive, torna a “casa” solo per Gelindo e per cibarsi di farinata 2. Scrittore, filosofo, accademico, semiologo, linguista e bibliofilo italiano di fama internazionale 3. Dunque, l’Unione Europea comprende 27 paesi....

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Se ti dico La Bustina di Minerva? 1. C’è roba buona? Tagliata bene? 2. E’ una rubrica settimanale 3. Mah, è più comodo l’accendino

3 Il Castello di Casalbagliano è in stato di abbandono e il Comune non vuole investire: d’altronde con la cultura non si mangia. Quindi accontentiamoci di rosicchiare qualche rosa rossa della Moldavia

E’ nato il terzo polo. La prima parola che ha detto è “sfiducia” Le proteste contro la riforma Gelmini hanno coinvolto anche Alessandria. Secca la replica del Ministro: “Anche ad Alessandria ce l’hanno con me? Non possono farsi gli affari propri questi cavolo di egiziani?!”

Trenitalia ha sancito l’isolamento geografico della provincia di Alessandria. Per raggiungerla sarà consigliato il tragitto a piedi scalzi

Ormai sono talmente pochi i treni che passano nell’alessandrino, che la scritta “VIETATO ATTRAVERSARE I BIINARI” è stata sostituita con “VIETATO FARE PICNIC TROPPO LUNGHI IN MEZZO AL PASSAGGIO A LIVELLO”

Per il commercio alessandrino le feste natalizie sono un buon modo per combattere la crisi. Si è più stimolati a pregare

Aumentano le rapine nelle banche. Ormai l’economia si fa girare anche così

Arenaways gioca al rilancio. Trenitalia gioca a nascondino

C’è talmente crisi, che anche per fare lo stalker bisogna rivolgersi alle agenzie di lavoro interinale

Benedetta Parodi ad Alessandria per presentare il suo nuovo libro con una ricetta per ogni giorno dell’anno. Chi non riesce ad arrivare alla terza settimana del mese può comprare la versione ridotta

Dimmi almeno due libri di Eco 1. La misteriosa fiamma della regina Loana e il Pendolo di Focault

All’Outlet di Serravalle c’è l’invasione dei visitatori provenienti dalla Russia. Stiamo attenti, perchè anche a Praga nel ‘68 i primi russi si erano spacciati per turisti

2. Quello sotto il letto e quello ancora incartato del Natale 1988 3. Il nome della Rosa, visto in TV 4

Adso... 1. Non imprecare 2. C’entra con Frate Indovino? 3. Frate francescano, il “Robin” di Guglielmo da Baskerville

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Hai mai letto un romanzo del semiologo mandrogno? 1. Certo, che domande 2. Non riesco ad andare oltre il terzo capitolo di “Baudolino” 3. Non sono mica matto

Ormai scandalizzarsi per quel caseggiato diroccato di Corso Romita con coperture di amianto è... come sparare sulla Croce Rossa

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No, davvero l’hai mai letto? 1. Dai, scherzavo: li regalo per fare lo splendido 2. Non riesco ad andare oltre il terzo capitolo di “Baudolino” 3. No

Chiuso il Parlamento per dieci giorni: per pericolo caduta Governo

RISPOSTE

Il nuovo Ospedale è stato negato ad Alessandria: polemica di Rocchino Muliere contro Piercarlo Fabbio. Per saperne di più aspettiamo le prossime rivelazioni di Wikileaks

Da 6 a 12

Come qualità della vita la provincia di Alessandria è ultima in Piemonte. Ma rispetto ad Haiti e al Ruanda stiamo benone

Da 13 a 20

Fini chiede a Berlusconi di essere più umile. E’ come chiedere a Papa Ratzinger di essere più metallaro Fabu

L’unico Eco che conoscete è quella che rimbomba in montagna. Nulla di male se non si conosce l’Umby mandrogno, ma forse non sarebbe male incominciare a sfogliare qualche libro in più. Iniziando però da qualcosa di più leggero

Meglio la tv ai libri, ma in qualche modo (non si sa come) siete al corrente che Eco sia nato nei paraggi. Se considerate i suoi libri dei veri “mattoni”, non sentitevi ignoranti, non siete i soli

Da 21 in su se non sei l’Umberto in persona del test allora complimenti! Hai proprio la faccia da semiologo!


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PASSATEMPO

Se Babbo Natale è quello del gas Finito di guardare Porta a Porta mi sono fatto una tisana e me ne sono andato a letto con una domanda inquietante: quelli che dieci giorni fa hanno preso la tessera del Fli che cosa se ne faranno, ora, visto che il Fli è già morto essendo confluito nel nuovo PdN, il Partito della Nazione dove gli ex di destra (Fini) possono trovare gli ex di sinistra (Rutelli) con quelli di centro che sono ex di un sacco di cose? Mi sono portato l’interrogativo sotto il piumone nella certezza che nella tormentata notte alessandrina, infreddolita dalla galaverna (sempre meglio che a Spinetta, dove la zona industriale garantisce neve), mi sarei sognato perlomeno un Bocchino, nel senso di deputato finiano. O magari Granata, o Giulia Bongiorno che è andata a votare la sfiducia anche se incinta (prima il partito poi il parto), o forse qualche rutelliano se solo mi venisse in mente il nome... Insomma, temevo che un politico qualunque avrebbe disturbato il mio dormire, nella speranza che l’intruso non fosse Grassano che prima ha detto no a Berlusconi poi ha detto sì poi forse poi forse no e forse sì poi chissà. Poi, infine, ha detto sì, ma solo di fronte alla promessa del federalismo (cacchio, signor Grassano, ma chi se ne frega!! non poteva chiedere il ponte Meyer? O il nuovo ospedale!? O almeno tre camion di bitume per tappare le buche di Alessandria!!??). Comunque, nel sogno Grassano non s’è fatto vedere. Né lui né il suo avvocato. Non s’è fatto vedere neppure Berlusconi (neanche i suoi avvocati), nemmeno Bondi con la graziosa signora Repetti, nemmeno Pecoraro Scanio che mio nipote pensa sia un personaggio del presepe e suo fratello un parente di Mara Scagni. Vivevo nell’illusione di una notte tranquilla quando, a un certo punto, improvviso come un autovelox non segnalato, è arrivato qualcosa di inquietante a movimentarla. Stavo per dare colpa a Bruno Vespa che avevo eliminato con l’off del telecomando, o alla mia tisana. Ma d’un tratto, saranno state su per giù le quattro del mattino, ho visto un uomo vestito di rosso. Ma rosso rosso. Silvio avrebbbe urlato “un comunista!”. Invece no, non era un comunista. Non era affatto un comunista. Era Babbo Natale. Ma non aveva la faccia di Babbo Natale. No, no... aspetta... lo so chi sei... dove ti ho già visto... sì, lo so... dammi un aiutino... “Sono quello senza il quale nulla è possibile”. Oddio... aspetta... ma come... ah, ci sono! Sei Gesù! Caspita, devi ancora nascere e sei già qui... in questo stato, con la barba bianca... “Ma che Gesù. Pensaci bene, Gennaro. Chi

sono?”. Dammi un aiuto... ti prego... così su due piedi è difficile... oddio... “E va bene, ti aiuto: sono quello dell’acqua e del gas”. No... no... le bollette... eppure le ho pagate l’altro ieri, giuro... ho la domiciliazione bancaria.... “Dai, Gennaro, guardami bene. Ti dice niente la parola Amag?”. Resto a bocca aperta qualche secondo.. tutto potevo aspettarmi tranne che mi arrivasse in visita Lorenzo Repetto vestito da Babbo Natale. Lo saluto cordialmente (“buonasera, sire”), poi non sapendo bene che dirgli, gli chiedo dove è riuscito a parcheggiare le renne: “Ma che renne! Per l’occasione mi sono permesso l’autista, uno che ho assunto con un contratto a tempo determinato. Sai, Gennaro, io sono rimasto l’unico ad assumere”. Com’è buono questo Babbo Natale. D’un

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tratto s’avvicina, apre il suo sacco di iuta e tira fuori una rosa. No, due rose. No, sono tre. Anzi, sono quattro, no cinque, sei, sette... Passa un po’ di tempo, credo, perché arrivo a contare fino a centomila! Che bravo Babbo Natale: arriva d’inverno con 100.000 rose. Resto stupito, poi timidamente obietto: “Scusi, Babbo... le rose sono fiori molto belli, per carità... ma con tutti i regali che si possono fare... cioè, lo so che a caval donato non si guarda in bocca, ma se invece delle rose avesse portato... non so, dico così per dire... qualche coperta per chi dorme sui vagoni del treno... qualche posto di lavoro... un po’ di contanti alle famiglie che vivono in difficoltà... qualche borsa alimentare... un aiuto a chi ritiene troppo esose le rette per la mensa scolastica... un sostegno per i commercianti... Cioè, Babbo, dico così per dire... le sue rose mi piacciono molto... è solo una considerazione ad alta voce, dopo avere letto i giornali e avere saputo che nella nostra città non è che tutto vada bene... cioè, mi spiego, guardi che a me le rose piacciono un casino, io a San Valentino regalo le rose, anche alla festa della donna, mica compro la mimosa, io solo rose... però, mi sembra che 100.000...”. Babbo Lorenzo mi sorride bonario: “Non ti preoccupare, Gennaro. Mettiamo giù ancora qualche tubo, facciamo gli allacciamenti necessari, vendiamo il gas che dobbiamo vendere... e stai certo che potremo esaudire ogni tuo desiderio”. Davvero? “Certamente, se te lo dico io puoi credermi; guarda che io non mi sbaglio mai, e se c’è un sacco di gente che pende dalle mie labbra ci sarà ben un motivo, no?”. Sì, certo, signore. “Se perfino la gente che conta non può fare a meno di me, questo vorrà pur dire qualcosa, no?”. Ovviamente, maestà. “Se ormai nessuno può fare a meno di me, ci sarà un perché”. Naturalmente, sire. “E allora, Gennaro, visto che tu sei sensibile ai problemi della città, chiedi, chiedi e il tuo desiderio verrà esaudito”. Ecco, imperatore, stavo giusto pensando che a gennaio... perché adesso non si può, ma a gennaio sì .. a gennaio... cioè non è che può comprare un centravanti forte per i grigi?

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Mi addormento con l’incubo di sognare Grassano. Invece di un tratto appare lui, sua maestà che soddisfa ogni bisogno

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Le definizioni in grassetto sono a “tema” sulla provincia di Alessandria

ORIZZONTALI 2) Sobborgo di Alessandria, 8) L’inizio dell’opera, 10) Ha sede al Palazzo di Vetro a New York, 11) Colpo alla porta, 13) Consigliere provinciale, 15) Compositore italiano, premio Oscar 17) Cantore greco, 19) Si dice fondata da tre ebbri, 21) Democrazia Cristiana, 22) Strada che collega Tortona con Alessandria, 25) Famoso, risaputo, 26) Varese per l’ACI, 28) I confini di Sondrio, 29) Dispari nei rovi, 30) Città cuneese,

32) Scontati, 34) Il primo uomo sulla Terra, 35) E’ il Sindacato di Felice Rizzo (sigla), 36) Tipo di formaggio olandese.

cellaccio nero, 13) Ivan, scienziato russo del riflesso condizionato, 14) Nome di donna, 16) Lo sono il Sociale di Valenza e il Marenco di Novi Ligure, 18) Antica lingua provenzale, 19) Le consonanti nell’esca, 20) Articolo maschile, 23) Città dell’Alto Monferrato, 24) Saluto tra arabi, 27) Gran confusione, 28) Lo lancia il naufrago, 31) Il giamaicano più famoso (iniziali), 33) Attrice e cantante, moglie di Johnny Deep (iniziali), 34) Amministratore Delegato.

VERTICALI 1) Buoni del Tesoro, 3) Scorre a Isola Sant’Antonio, 4) Le “gazzelle” dei Carabinieri (sigla), 5) Personaggio virgiliano, 6) Le indossano i metalmeccanici, 7) Simbolo chimico dell’oro, 9) Frazione di Casal Cermelli, 12) Uc-

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GRILLA LORETO PARETO PAVONE PIOVERA RATTAZZI SINAGOGA VINO ZONA TRENTA Cercate le parole contenute nello schema (in orizzontale, verticale, da destra a sinistra e da sinistra a destra, dall’alto in basso, dal basso in alto ). Le lettere rimanenti formeranno la “chiave”.

CHIAVE (5,5): Scuola superiore di Alessandria Gennaro Valotto

Le soluzioni del Cruciverba e del Crucipuzzle saranno pubblicate nel prossimo numero.


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TESTO DA PUBBLICARE

categoria n.

Indice delle categorie AUTO-MOTO 01 - AUTO VENDITA/ACQUISTO

Cognome

02 - CICLI E MOTOCICLI 03 - ACCESSORI

Nome

04 - CAMPEGGIO E NAUTICA 05 - MACCHINE AGRICOLE

Via

IMMOBILIARI

Città

10 - ALLOGGI VENDITA/AFFITTO 11 - CASE VENDITA/AFFITTO

Tel. NB. In conformità alla legge 675/96 autorizzo il trattamento dei miei dati personali (Questi dati non verranno pubblicati nell’annuncio)

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12 - CASE VACANZA VENDITA/AFFITTO 13 - ATTIVITA’ COMMERCIALI Compilare, in stampatello leggibile, in tutte le sue parti. Si ricorda di inserire nel testo dell’annuncio il recapito valido che si vuole pubblicare. In mancanza di tale dato l’annuncio non verrà preso in considerazione.

LA PUBBLICAZIONE DELL’ANNUNCIO E’ SUBORDINATA ALL’ACCETTAZIONE DELLA DIREZIONE.

14 - RUSTICI E TERRENI LAVORO 20 - LAVORO CERCASI 21 - LAVORO OFFRESI

LA PULCE NELL’ORECCHIO NON E’ RESPONSABILE DELLA QUALITA’, VERIDICITA’, PROVENIENZA E PUNTUALITA’ DELLE INSERZIONI E NEPPURE PER LE CONSEGUENZE DIRETTE E INDIRETTE CHE POSSONO DERIVARE DALLA NON CORRISPONDENZA DEI DATI RISPETTO ALLA REALTA’.

22 - LEZIONI PRIVATE

TUTTI GLI ANNUNCI SONO PUBBLICATI SOTTO L’ESCLUSIVA RESPONSABILITA’ DELL’INSERZIONISTA E SONO INSERITI A TITOLO GRATUITO.

MERCATINO

I LETTORI SONO INVITATI AD ACCERTARSI DELLA PROVENIENZA DEL BENE CHE SI INTENDE ACQUISTARE ONDE EVITARE DI INCORRERE NEL REATO DI “INCAUTO ACQUISTO”. SI PREGA DI SEGNALARE (CON LE MEDESIME MODALITA’ ) GLI ANNUNCI CHE NON HANNO PIU’ BISOGNO DI ESSERE PUBBLICATI.

PER INVIARE IL COUPON: per posta, in busta chiusa, a: La pulce nell’Orecchio - Piazzetta Monserrato, 6 - 15121, Alessandria Via fax al numero: 0131 481374; via e-mail a info@lapulcenellorecchio.it.

30 - ABBIGLIAMENTO 31 - TECNOLOGIA 32 - ANTIQUARIATO E COLLEZIONISMO 33 - ARREDAMENTO 34 - ANIMALI 35 - VARIE



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