Itinerari, manifestazioni ed eventi
Intorno a noi
Punti di Ristoro e Attività
Chi decidesse di fermarsi a Caposele e nei suoi dintorni, ha buone ragioni per farlo: questo paese, infatti, ha sempre affascinato i suoi visitatori. I due centri abitati, uno a guardia delle Sorgenti, l’altro aggrappato al Santo della Collina, ricostruiti a seguito del sisma del 1980, conservano la loro memoria storica nell’impianto urbano proprio di un’economia contadina, le cui tracce si ritrovano anche in una gastronomia tipica.
VALVA: IL CASTELLO
Strutture Ricettive
Chi ama i borghi sicuramente qui trova piazze, vie, vicoli e quartieri storici interessanti. Chi predilige percorsi fluviali, lungo il Sele e le sue aste secondarie può scoprire un habitat incontaminato con la presenza di una flora e di una fauna, altrove scomparse. Chi preferisce itinerari montani, può inerpicarsi per antichi tratturi su cime con panorami mozzafiato, per poi ridiscendere sui declivi collinari dove sono insediate piccole aziende agricole. "Chi ama la cultura puo' visitare il MUSEO dell'ACQUA e il MUSEO delle MACCHINE di LEONARDO. Ma è il senso di accoglienza dei Caposelesi la peculiarità da esplorare; una comunità che riempie di significato un intero anno con manifesta zioni folkloristiche, eventi culturali e ricreativo-sportivi. Insomma Caposele è Città di Sorgente da visitare, per essere “Divorata con gli occhi e penetrata con il cuore.”
La Villa dei Marchesi d’Ayala di Valva e l’annesso parco, sorgono nel Comune di Valva, in provincia di Salerno, su un terreno ad andamento degradante, alle pendici del Monte Marzano. Un complesso artistico degno di una visita.
SANT’ANGELO DEI LOMBARDI: IL GOLETO: Nel piccolo borgo irpino di Sant’Angelo dei Lombardi, emerge elegante e maestosa l’Abbazia di Goleto, edificata da San Guglielmo nel XII sec.
CONZA DELLA CAMPANIA: IL PARCO ARCHEOLOGICO DELL'ANTICA COMPSA Antichissime sono le origini di Conza della Campania, cittadina abbandonata quasi completamente a seguito del sisma del 1980. Gli scavi condotti a partire dalla seconda metà degli anni '80 hanno portato alla luce reperti e strutture di grossa importanza, tanto che si è progettato di farne un grosso parco archeologico.
CONTURSI TERME: LE TERME
Di Masi
CAPOSELE VIAGGIO... TRA FEDE E NATURA
Famose da sempre, le acque di Contursi Terme sono tra le più prodigiose del mondo. La maggior parte di esse dà vita a moderni complessi termali, dove è possibile effettuare cicli completi di terapie per la cura di artrosi, artriti, reumatismi, gotta, malattie della pelle e dell'apparato respiratorio. Contursi dispone di strutture ricettive per ogni esigenza.
Associazione
Pro Turismo San Gerardo
Irpiniaturismo.it
CHIEDI INFORMAZIONI SUL MINI TOUR TURISTICO
Lo Spigolo
American
Trattoria | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58389
Zi Tore
La Sorgente Oasi verde
Pizzeria - Ristorante | Tredogge | Tel. 0827 53242 Ristorante | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58203
La casa di Mimma
Pub e Paninoteche Gerry pub
Agriturismo | Buoninventre | Tel.0827 58970
Pizzeria Pub |Via Lungo Sele | Tel. 3396829907
B&B | Strada Provinciale | Tel. 0827 58182
ASSESSORATO ALLA CULTURA E AL TURISMO 2011
Mulino a Vento
Pizzeria - Ristorante | Via provinciale Materdomini | Tel. 0827 58115
Testa
Hotel - ristorante | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58109
Hotel San Gerardo
ITINERARIO TURISTICO
Pizzeria - Ristorante | Via provinciale Materdomini | Tel. 0827 58225
Pizzeria - Ristorante | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58155
Hotel - ristorante | Via Santuario Materdomini | Tel. 0827 58118
Il territorio di Senerchia offre ai suoi visitatori innumerevoli spunti naturalistici: nella nota "Oasi Valle della Caccia" del WWF ITALIA si possono ammirare le bellezze di un eco-sistema ancora incontaminato e le meraviglie della natura.
Con il castello ed il borgo ristrutturato.
Hotel - ristorante | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58113
Plafagone
SENERCHIA: OASI WWF
CALABRITTO :BORGO MEDIEVALE DI QUAGLIETTA
7 bello
Hotel - ristorante | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58128
Con gli impianti sciistici e la bellezza dei luoghi. Proloco Caposele
Ostello della Gioventù Olimpia
Ostello | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58247
Hotel - ristorante | Via Duomo Materdomini | Tel. 0827 58258
BAGNOLI: ALTOPIANO DEL LACENO Comune di Caposele
Hotel - Ristorante | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58130
Ristoranti e Pizzerie Pulcinella Pizzeria - Ristorante | Via provinciale Materdomini | Tel. 0827 58679 La Fornace
Colle Verde
Agriturismo | Via Piani | Tel. 0827 53605
Pub| Corso Sant’Alfonso Materdomini
Chaplin
Centro Abitato di Caposele coperto da segnale WI-FI LIBERO E GRATUITO
Caposele, stretto tra il monte ed il fiume, cerniera tra le valli del Sele e dell’Ofanto, modella le sue stradine e le sue piccole piazze tra il verde riposante ed incombente ed il luccicante alveo di un rivolo che si fatica a vedere. Porta inciso sulle sue pietre, nei suoi toponimi e sui volti dei suoi abitanti i fasti di un’antica ed umile “Città di Sorgente” che in nome della solidarietà tra le genti rinunciò all’unico suo bene: l’acqua. Caposele, situato a ridosso delle Sorgenti del Sele ed ai piedi del monte Paflagone con il suo territorio prevalentemente collinare, costituisce, di fatto, la testata della Valle del Sele. La popolazione è concentrata per lo più nel centro capoluogo e nella frazione Materdomini. Le notizie storiche sul paese risalgono all’XXI secolo, epoca in cui fu costruito un castello appartenuto di volta in volta a vari feudatari tra i quali i Balvano, i Sannazzaro ed i Gesualdo. Sicuramente preesisteva al nucleo abitato di origine feudale il borgo di
Capodifiume, legato alle attività che si svolgevano intorno al Sele. Nel XIV secolo, con la realizzazione di un complesso monastico da parte degli Antoniani e l’espandersi del borgo feudale, l’area del Castello assume compattezza edilizia. Nei successivi secoli XV e XVI da un lato prosegue lo sviluppo urbanistico verso Portella, Casali e Grotte e dall’altro si ampliail tessuto edilizio-produttivo di Capodifiume. E solo nel XVII secolo Caposele si arricchisce delle insule che fanno corona all’attuale piazza Tedesco, anche con la costruzione di pregevoli palazzi gentilizi. Il Novecento è segnato da due eventi che costituiranno un punto di svolta per il territorio di Caposele: la costruzione dell’Acquedotto Pugliese e la crescita della frazione Materdomini (attorno al complesso monastico dei Redentoristi ove visse e morì Gerardo Majella)
Il Castello
Il Santuario di San Gerardo
Le Sorgenti del Sele
Come si è detto, nel secolo XI, fu costruito un castello a base piramidale, per provvedere alla difesa del borgo. Quello che oggi è semplicemente un rudere, un tempo ospitò famiglie illustri; qui festeggiò, le sue nozze Margherita D’Aragona.
Luogo di notevole attrazione turistico-religioso è la frazione di Materdomini, situata su una collina a quota 600 metri s.l.m. Il borgo deve il suo nome alla Mater Domini, piccola chiesetta dedicata alla Madonna, poi inglobata nel complesso del Santuario di San Gerardo. Nel 1746 S.Alfonso Maria dei Liguori eresse un convento dove vi morì, nove anni dopo, Gerardo Majella proclamato Santo nel 1904. Da allora l’affluenza di pellegrini da ogni parte del mondo ha trasformato la frazione in uno dei centri devozionali più importanti del Sud. Di notevole interesse architettonico sono la restaurata Basilica del 700, l’ardimentosa e moderna Chiesa del Redentore e il Collegio Redentorista. Costituisce attrazione per pellegrini e studiosi il Museo Gerardino (con annessi siti in cui è vissuto il Santo), la Biblioteca Gerardina e la mostra permanente del Presepe.
Sono le più importanti dell’Italia Meridionale, e hanno incantato poeti antichi e moderni per la grandiosità dei volumi d’acqua; acqua captata e incanalata in un acquedotto che resta, una delle opere umane “di cui il mondo non ricorda l’eguale”. Ma le acque residuali, consegnano al visitatore una natura rigogliosa che esplode incontaminata in una piacevole tonalità di colori stagionali segnando il variegato territorio caposelese.
La Chiesa Madre La Chiesa dedicata a S.Lorenzo Martire, ricostruita dopo il terremoto del 1980 sul sedime dell’antico complesso monastico Antoniano, è stata relalizzata dallo studio Gigliotti-Portoghesi e Adriani. Essa, con discontinuità architettonica, si inserisce in un pezzo significativo del Centro Storico, andando a completare la cortina di edifici intorno alla più originale delle piazze di Caposele.
Il Bosco Difesa
Il toponimo Difesa non ha nulla a che vedere con scopi militari. Fu il più illuminato dei Borboni, Carlo, a costruire una difesa naturale costituita da boschi che riparassero il clima mite della valle del Sele dalle correnti gelide della valle dell’Ofanto. Esteso circa 80 ettari, esso costituisce un patrimonio di specie botaniche in estinzione, ma soprattutto un luogo di dolce refrigerio per residenti e turisti.
Resta a memoria di un tempo, in cui copiose acque scorrevano libere nel vecchio alveo naturale il Campanile del Settecento cui era annessa la Chiesa dedicata alla Madonna della Sanità poi ricostruita identica nell’attuale posizione.
L'Oasi della Madoninna Un luogo a monte dell'abitato, ai piedi della colossale "Pietra di Cola"; un'area di straordinaria bellezza, un lembo di terra dove è ancora possibile scoprire immagini da sogno ed entrare in contatto con il meraviglioso spettacolo di una natura incontaminata.
La frazione, si presenta ospitale con la sua fitta rete di esercizi commerciali e di attrezzature ristorative e ricettive.
testi di Nicola Conforti e Alfonso Merola
Cenni generali
Caposele, stretto tra il monte ed il fiume, cerniera tra le valli del Sele e dell’Ofanto, modella le sue stradine e le sue piccole piazze tra il verde riposante ed incombente ed il luccicante alveo di un rivolo che si fatica a vedere. Porta inciso sulle sue pietre, nei suoi toponimi e sui volti dei suoi abitanti i fasti di un’antica ed umile “Città di Sorgente” che in nome della solidarietà tra le genti rinunciò all’unico suo bene: l’acqua. Caposele, situato a ridosso delle Sorgenti del Sele ed ai piedi del monte Paflagone con il suo territorio prevalentemente collinare, costituisce, di fatto, la testata della Valle del Sele. La popolazione è concentrata per lo più nel centro capoluogo e nella frazione Materdomini. Le notizie storiche sul paese risalgono all’XXI secolo, epoca in cui fu costruito un castello appartenuto di volta in volta a vari feudatari tra i quali i Balvano, i Sannazzaro ed i Gesualdo. Sicuramente preesisteva al nucleo abitato di origine feudale il borgo di
Capodifiume, legato alle attività che si svolgevano intorno al Sele. Nel XIV secolo, con la realizzazione di un complesso monastico da parte degli Antoniani e l’espandersi del borgo feudale, l’area del Castello assume compattezza edilizia. Nei successivi secoli XV e XVI da un lato prosegue lo sviluppo urbanistico verso Portella, Casali e Grotte e dall’altro si ampliail tessuto edilizio-produttivo di Capodifiume. E solo nel XVII secolo Caposele si arricchisce delle insule che fanno corona all’attuale piazza Tedesco, anche con la costruzione di pregevoli palazzi gentilizi. Il Novecento è segnato da due eventi che costituiranno un punto di svolta per il territorio di Caposele: la costruzione dell’Acquedotto Pugliese e la crescita della frazione Materdomini (attorno al complesso monastico dei Redentoristi ove visse e morì Gerardo Majella)
Il Castello
Il Santuario di San Gerardo
Le Sorgenti del Sele
Come si è detto, nel secolo XI, fu costruito un castello a base piramidale, per provvedere alla difesa del borgo. Quello che oggi è semplicemente un rudere, un tempo ospitò famiglie illustri; qui festeggiò, le sue nozze Margherita D’Aragona.
Luogo di notevole attrazione turistico-religioso è la frazione di Materdomini, situata su una collina a quota 600 metri s.l.m. Il borgo deve il suo nome alla Mater Domini, piccola chiesetta dedicata alla Madonna, poi inglobata nel complesso del Santuario di San Gerardo. Nel 1746 S.Alfonso Maria dei Liguori eresse un convento dove vi morì, nove anni dopo, Gerardo Majella proclamato Santo nel 1904. Da allora l’affluenza di pellegrini da ogni parte del mondo ha trasformato la frazione in uno dei centri devozionali più importanti del Sud. Di notevole interesse architettonico sono la restaurata Basilica del 700, l’ardimentosa e moderna Chiesa del Redentore e il Collegio Redentorista. Costituisce attrazione per pellegrini e studiosi il Museo Gerardino (con annessi siti in cui è vissuto il Santo), la Biblioteca Gerardina e la mostra permanente del Presepe.
Sono le più importanti dell’Italia Meridionale, e hanno incantato poeti antichi e moderni per la grandiosità dei volumi d’acqua; acqua captata e incanalata in un acquedotto che resta, una delle opere umane “di cui il mondo non ricorda l’eguale”. Ma le acque residuali, consegnano al visitatore una natura rigogliosa che esplode incontaminata in una piacevole tonalità di colori stagionali segnando il variegato territorio caposelese.
La Chiesa Madre La Chiesa dedicata a S.Lorenzo Martire, ricostruita dopo il terremoto del 1980 sul sedime dell’antico complesso monastico Antoniano, è stata relalizzata dallo studio Gigliotti-Portoghesi e Adriani. Essa, con discontinuità architettonica, si inserisce in un pezzo significativo del Centro Storico, andando a completare la cortina di edifici intorno alla più originale delle piazze di Caposele.
Il Bosco Difesa
Il toponimo Difesa non ha nulla a che vedere con scopi militari. Fu il più illuminato dei Borboni, Carlo, a costruire una difesa naturale costituita da boschi che riparassero il clima mite della valle del Sele dalle correnti gelide della valle dell’Ofanto. Esteso circa 80 ettari, esso costituisce un patrimonio di specie botaniche in estinzione, ma soprattutto un luogo di dolce refrigerio per residenti e turisti.
Resta a memoria di un tempo, in cui copiose acque scorrevano libere nel vecchio alveo naturale il Campanile del Settecento cui era annessa la Chiesa dedicata alla Madonna della Sanità poi ricostruita identica nell’attuale posizione.
L'Oasi della Madoninna Un luogo a monte dell'abitato, ai piedi della colossale "Pietra di Cola"; un'area di straordinaria bellezza, un lembo di terra dove è ancora possibile scoprire immagini da sogno ed entrare in contatto con il meraviglioso spettacolo di una natura incontaminata.
La frazione, si presenta ospitale con la sua fitta rete di esercizi commerciali e di attrezzature ristorative e ricettive.
testi di Nicola Conforti e Alfonso Merola
Cenni generali
Caposele, stretto tra il monte ed il fiume, cerniera tra le valli del Sele e dell’Ofanto, modella le sue stradine e le sue piccole piazze tra il verde riposante ed incombente ed il luccicante alveo di un rivolo che si fatica a vedere. Porta inciso sulle sue pietre, nei suoi toponimi e sui volti dei suoi abitanti i fasti di un’antica ed umile “Città di Sorgente” che in nome della solidarietà tra le genti rinunciò all’unico suo bene: l’acqua. Caposele, situato a ridosso delle Sorgenti del Sele ed ai piedi del monte Paflagone con il suo territorio prevalentemente collinare, costituisce, di fatto, la testata della Valle del Sele. La popolazione è concentrata per lo più nel centro capoluogo e nella frazione Materdomini. Le notizie storiche sul paese risalgono all’XXI secolo, epoca in cui fu costruito un castello appartenuto di volta in volta a vari feudatari tra i quali i Balvano, i Sannazzaro ed i Gesualdo. Sicuramente preesisteva al nucleo abitato di origine feudale il borgo di
Capodifiume, legato alle attività che si svolgevano intorno al Sele. Nel XIV secolo, con la realizzazione di un complesso monastico da parte degli Antoniani e l’espandersi del borgo feudale, l’area del Castello assume compattezza edilizia. Nei successivi secoli XV e XVI da un lato prosegue lo sviluppo urbanistico verso Portella, Casali e Grotte e dall’altro si ampliail tessuto edilizio-produttivo di Capodifiume. E solo nel XVII secolo Caposele si arricchisce delle insule che fanno corona all’attuale piazza Tedesco, anche con la costruzione di pregevoli palazzi gentilizi. Il Novecento è segnato da due eventi che costituiranno un punto di svolta per il territorio di Caposele: la costruzione dell’Acquedotto Pugliese e la crescita della frazione Materdomini (attorno al complesso monastico dei Redentoristi ove visse e morì Gerardo Majella)
Il Castello
Il Santuario di San Gerardo
Le Sorgenti del Sele
Come si è detto, nel secolo XI, fu costruito un castello a base piramidale, per provvedere alla difesa del borgo. Quello che oggi è semplicemente un rudere, un tempo ospitò famiglie illustri; qui festeggiò, le sue nozze Margherita D’Aragona.
Luogo di notevole attrazione turistico-religioso è la frazione di Materdomini, situata su una collina a quota 600 metri s.l.m. Il borgo deve il suo nome alla Mater Domini, piccola chiesetta dedicata alla Madonna, poi inglobata nel complesso del Santuario di San Gerardo. Nel 1746 S.Alfonso Maria dei Liguori eresse un convento dove vi morì, nove anni dopo, Gerardo Majella proclamato Santo nel 1904. Da allora l’affluenza di pellegrini da ogni parte del mondo ha trasformato la frazione in uno dei centri devozionali più importanti del Sud. Di notevole interesse architettonico sono la restaurata Basilica del 700, l’ardimentosa e moderna Chiesa del Redentore e il Collegio Redentorista. Costituisce attrazione per pellegrini e studiosi il Museo Gerardino (con annessi siti in cui è vissuto il Santo), la Biblioteca Gerardina e la mostra permanente del Presepe.
Sono le più importanti dell’Italia Meridionale, e hanno incantato poeti antichi e moderni per la grandiosità dei volumi d’acqua; acqua captata e incanalata in un acquedotto che resta, una delle opere umane “di cui il mondo non ricorda l’eguale”. Ma le acque residuali, consegnano al visitatore una natura rigogliosa che esplode incontaminata in una piacevole tonalità di colori stagionali segnando il variegato territorio caposelese.
La Chiesa Madre La Chiesa dedicata a S.Lorenzo Martire, ricostruita dopo il terremoto del 1980 sul sedime dell’antico complesso monastico Antoniano, è stata relalizzata dallo studio Gigliotti-Portoghesi e Adriani. Essa, con discontinuità architettonica, si inserisce in un pezzo significativo del Centro Storico, andando a completare la cortina di edifici intorno alla più originale delle piazze di Caposele.
Il Bosco Difesa
Il toponimo Difesa non ha nulla a che vedere con scopi militari. Fu il più illuminato dei Borboni, Carlo, a costruire una difesa naturale costituita da boschi che riparassero il clima mite della valle del Sele dalle correnti gelide della valle dell’Ofanto. Esteso circa 80 ettari, esso costituisce un patrimonio di specie botaniche in estinzione, ma soprattutto un luogo di dolce refrigerio per residenti e turisti.
Resta a memoria di un tempo, in cui copiose acque scorrevano libere nel vecchio alveo naturale il Campanile del Settecento cui era annessa la Chiesa dedicata alla Madonna della Sanità poi ricostruita identica nell’attuale posizione.
L'Oasi della Madoninna Un luogo a monte dell'abitato, ai piedi della colossale "Pietra di Cola"; un'area di straordinaria bellezza, un lembo di terra dove è ancora possibile scoprire immagini da sogno ed entrare in contatto con il meraviglioso spettacolo di una natura incontaminata.
La frazione, si presenta ospitale con la sua fitta rete di esercizi commerciali e di attrezzature ristorative e ricettive.
testi di Nicola Conforti e Alfonso Merola
Cenni generali
Itinerari, manifestazioni ed eventi
Intorno a noi
Punti di Ristoro e Attività
Chi decidesse di fermarsi a Caposele e nei suoi dintorni, ha buone ragioni per farlo: questo paese, infatti, ha sempre affascinato i suoi visitatori. I due centri abitati, uno a guardia delle Sorgenti, l’altro aggrappato al Santo della Collina, ricostruiti a seguito del sisma del 1980, conservano la loro memoria storica nell’impianto urbano proprio di un’economia contadina, le cui tracce si ritrovano anche in una gastronomia tipica.
VALVA: IL CASTELLO
Strutture Ricettive
Chi ama i borghi sicuramente qui trova piazze, vie, vicoli e quartieri storici interessanti. Chi predilige percorsi fluviali, lungo il Sele e le sue aste secondarie può scoprire un habitat incontaminato con la presenza di una flora e di una fauna, altrove scomparse. Chi preferisce itinerari montani, può inerpicarsi per antichi tratturi su cime con panorami mozzafiato, per poi ridiscendere sui declivi collinari dove sono insediate piccole aziende agricole. "Chi ama la cultura puo' visitare il MUSEO dell'ACQUA e il MUSEO delle MACCHINE di LEONARDO. Ma è il senso di accoglienza dei Caposelesi la peculiarità da esplorare; una comunità che riempie di significato un intero anno con manifesta zioni folkloristiche, eventi culturali e ricreativo-sportivi. Insomma Caposele è Città di Sorgente da visitare, per essere “Divorata con gli occhi e penetrata con il cuore.”
La Villa dei Marchesi d’Ayala di Valva e l’annesso parco, sorgono nel Comune di Valva, in provincia di Salerno, su un terreno ad andamento degradante, alle pendici del Monte Marzano. Un complesso artistico degno di una visita.
SANT’ANGELO DEI LOMBARDI: IL GOLETO: Nel piccolo borgo irpino di Sant’Angelo dei Lombardi, emerge elegante e maestosa l’Abbazia di Goleto, edificata da San Guglielmo nel XII sec.
CONZA DELLA CAMPANIA: IL PARCO ARCHEOLOGICO DELL'ANTICA COMPSA Antichissime sono le origini di Conza della Campania, cittadina abbandonata quasi completamente a seguito del sisma del 1980. Gli scavi condotti a partire dalla seconda metà degli anni '80 hanno portato alla luce reperti e strutture di grossa importanza, tanto che si è progettato di farne un grosso parco archeologico.
CONTURSI TERME: LE TERME
Di Masi
CAPOSELE VIAGGIO... TRA FEDE E NATURA
Famose da sempre, le acque di Contursi Terme sono tra le più prodigiose del mondo. La maggior parte di esse dà vita a moderni complessi termali, dove è possibile effettuare cicli completi di terapie per la cura di artrosi, artriti, reumatismi, gotta, malattie della pelle e dell'apparato respiratorio. Contursi dispone di strutture ricettive per ogni esigenza.
Associazione
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American
Trattoria | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58389
Zi Tore
La Sorgente Oasi verde
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La casa di Mimma
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Il territorio di Senerchia offre ai suoi visitatori innumerevoli spunti naturalistici: nella nota "Oasi Valle della Caccia" del WWF ITALIA si possono ammirare le bellezze di un eco-sistema ancora incontaminato e le meraviglie della natura.
Con il castello ed il borgo ristrutturato.
Hotel - ristorante | Corso Sant’Alfonso Materdomini | Tel. 0827 58113
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SENERCHIA: OASI WWF
CALABRITTO :BORGO MEDIEVALE DI QUAGLIETTA
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Colle Verde
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Chaplin
Centro Abitato di Caposele coperto da segnale WI-FI LIBERO E GRATUITO
Itinerari, manifestazioni ed eventi
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Punti di Ristoro e Attività
Chi decidesse di fermarsi a Caposele e nei suoi dintorni, ha buone ragioni per farlo: questo paese, infatti, ha sempre affascinato i suoi visitatori. I due centri abitati, uno a guardia delle Sorgenti, l’altro aggrappato al Santo della Collina, ricostruiti a seguito del sisma del 1980, conservano la loro memoria storica nell’impianto urbano proprio di un’economia contadina, le cui tracce si ritrovano anche in una gastronomia tipica.
VALVA: IL CASTELLO
Strutture Ricettive
Chi ama i borghi sicuramente qui trova piazze, vie, vicoli e quartieri storici interessanti. Chi predilige percorsi fluviali, lungo il Sele e le sue aste secondarie può scoprire un habitat incontaminato con la presenza di una flora e di una fauna, altrove scomparse. Chi preferisce itinerari montani, può inerpicarsi per antichi tratturi su cime con panorami mozzafiato, per poi ridiscendere sui declivi collinari dove sono insediate piccole aziende agricole. "Chi ama la cultura puo' visitare il MUSEO dell'ACQUA e il MUSEO delle MACCHINE di LEONARDO. Ma è il senso di accoglienza dei Caposelesi la peculiarità da esplorare; una comunità che riempie di significato un intero anno con manifesta zioni folkloristiche, eventi culturali e ricreativo-sportivi. Insomma Caposele è Città di Sorgente da visitare, per essere “Divorata con gli occhi e penetrata con il cuore.”
La Villa dei Marchesi d’Ayala di Valva e l’annesso parco, sorgono nel Comune di Valva, in provincia di Salerno, su un terreno ad andamento degradante, alle pendici del Monte Marzano. Un complesso artistico degno di una visita.
SANT’ANGELO DEI LOMBARDI: IL GOLETO: Nel piccolo borgo irpino di Sant’Angelo dei Lombardi, emerge elegante e maestosa l’Abbazia di Goleto, edificata da San Guglielmo nel XII sec.
CONZA DELLA CAMPANIA: IL PARCO ARCHEOLOGICO DELL'ANTICA COMPSA Antichissime sono le origini di Conza della Campania, cittadina abbandonata quasi completamente a seguito del sisma del 1980. Gli scavi condotti a partire dalla seconda metà degli anni '80 hanno portato alla luce reperti e strutture di grossa importanza, tanto che si è progettato di farne un grosso parco archeologico.
CONTURSI TERME: LE TERME
Di Masi
CAPOSELE VIAGGIO... TRA FEDE E NATURA
Famose da sempre, le acque di Contursi Terme sono tra le più prodigiose del mondo. La maggior parte di esse dà vita a moderni complessi termali, dove è possibile effettuare cicli completi di terapie per la cura di artrosi, artriti, reumatismi, gotta, malattie della pelle e dell'apparato respiratorio. Contursi dispone di strutture ricettive per ogni esigenza.
Associazione
Pro Turismo San Gerardo
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American
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Con il castello ed il borgo ristrutturato.
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