Sono libri sparsi per casa, quaderni scritti a penna prima di dormire, candele accese e oli essenziali. Sono tappetini di yoga stesi all’alba, piante tra le mensole, foto di cieli azzurri e lune spiate dalla finestra. Caffè zuccherati, lacrime sotto la doccia, occhi stanchi la sera e abbracci profumati la mattina. Sono corse in macchina per arrivare in orario, mascara sbavati e burrocacao sparsi nelle borse. Sono cioccolatini nei cassetti dell’ufficio, gioielli dimenticati in scatole e bigliettini conservati in barattoli. Sono vestiti neri, passeggiate in silenzio e serate da sola sul divano. Sono sguardi bassi, paura di non essere abbastanza, abbracci attesi e mai arrivati. Sono la presunzione di voler essere perfetta e la capacità di poter controllare tutto. Sono specchi in cui mi sono migliaia di volte riflessa, sono labbra strette per non mangiare, voglia di diventare invisibile per poter scomparire e un nero dentro che non riesci a spiegare. Sono scelte sbagliate, baci dati confusi con l’amore, decisioni difficili. Sono ferite sul cuore per un figlio che non ho avuto il coraggio di tenere e mani sotto l’acqua bollente per sentire meno male. Sono tutto l’amore donato che non torna più indietro ma che resta in giro l’universo. Sono gli occhi di mia figlia, suoi sorrisi, il suo respiro. Sono bianco
Sono io, sono Irene
io sono Irene
IO SONO SILVIA
MILLE PEZZI
HO IMPARATO IN QUESTI LUNGHISSIMI ULTIMI MESI CHE I VUOTI NON
SI COLMANO, CHE SI IMPARA A CONVIVERCI E A COSTRUIRCI INTORNO
ATTIMI DI MERAVIGLIA E DI FELICITÀ
HO IMPARATO AD ESSERE FELICE PER UN CIELO AZZURRO, UN RAGGIO
DI SOLE, UN TI VOGLIO BENE E UN ABBRACCIO APPICCICOSO DEI MIEI
BAMBINI MI SONO FERMATA, LA VITA MI HA FERMATO E PER LA
PRIMA VOLTA HO POTUTO OSSERVARE QUANTE COSE NON STAVO
VEDENDO NELL’ILLUSIONE DI UNA VITA PERFETTA E FELICE HO
IMPARATO CHE I FIGLI SONO DELLE MADRI
HO IMPARATO CHE LA FELICITÀ SI COSTRUISCE ATTIMO DOPO ATTIMO
E A QUANTO POSSA ESSERE AUTENTICO UN SORRISO DOPO UN
URAGANO
HO IMPARATO A RESPIRARE, A RICORDARMI QUANTO POSSA TROVARE
GIOIA OGNI GIORNO ANCHE QUANDO TUTTO È BUIO E A QUANTO È
BELLO RACCOGLIERE L’AMORE SEMINATO
HO IMPARATO A CONCENTRARMI SU CIÒ CHE CONTA DAVVERO, A NON
PENSARE DI POTER CAMBIARE LE PERSONE HO IMPARATO A
GUARDARE IN FACCIA IL DOLORE CHE TI SQUARCIA, TI BRUCIA AD
ASCOLTARLO E FARE SPAZIO
HO IMPARATO A BASTARMI, A SENTIRMI COMPLETA
UN GIORNO ALLA VOLTA
io sono Silvia
iosonoFederica
Mi è stato chiesto di scrivere di me. Mi sono presa il mio tempo per pensarci, ma la veritàè che ancora sto tentando di capirlo. Potrei riassumere tutto con questa frase: "Uno, nessuno, centomila", che racchiude una identità frammentata e mutevole, a seconda di chi ti guarda Perché, per ogni paio d’occhi che ti osservano, assumi una connotazione diversa. Mi è sempre piaciuto stare ai lati, osservare la realtà che mi circonda senza mettermi troppo in gioco, per paura di sbagliare o di non piacere. Ma la veritàè che, con il tempo, diventa estenuante e sempre più pericoloso cercare di piacere agli altri, sempre e comunque Non capisci che, così facendo, rinunci a una parte importante di te stessa. Poi cresci, ma per quanto la maturità ti aiuti a capire che sei quel che sei, con pregi e difetti, quella piccola parte di te che deve tenere tutto sotto controllo per sentirsi all’altezza, fa sempre capolino. E non basta sentirsi dire che, se una cosa sfugge al tuo controllo, non succede nulla. Per te non è sufficiente. Sei così concentrata a tenere tutto sotto controllo che non ti accorgi di essere un involucro che contiene uno tsunami, che prima o poi ti presenterà il conto. Il lavoro, gli impegni, i figli, i mille incastri: tutto deve essere sotto il tuo controllo. Ma basta una svista o un imprevisto per farti crollare, e devi capire come arginare tutto quello che ne esce. A volte ce la fai e a volte no. Le emozioni hanno il sopravvento, ma basta un sorriso, un’amica, un abbraccio o un semplice “Mamma, per me sei la migliore” per farti prendere un bel respiro e andare avanti. In fondo, credo che il cammino sia proprio questo: imparare ad accettarsi, a vivere con quella parte di caos che ci rende autentici, senza vergogna. Perchéè proprio nell'imperfezione che risiede la nostra forza, e in un mondo che ci spinge a fare sempre di più, ricordarsi di essere umani, con tutto il nostro turbinio di emozioni e di incertezze, è la vera chiave per andare avanti, un passo alla volta.
iosonoFederica
io sono Ninine
IO e LEI viviamo insieme da ormai 15 anni. Ci era stato detto che forse avremmo chiuso prima, ma per ora siamo ancora qui. Ci alziamo al mattino e passiamo l'intera giornata insieme, legate come fossimo due gemelle siamesi. Facciamo tutto insieme. A volte ridiamo e spesso piangiamo insieme. Pochi sanno davvero chi LEI sia, altri non la conoscono per una scelta mia. A qualcuno, se capita, la presento velocemente e a pochissimi parlo approfonditamente di LEI. LEI è molto timida e discreta, lascia sempre andare avanti me; io posso sembrare quindi la parte dominante in questo duo , ma in realtà decide tutto LEI. E' LEI che ha il potere. Spesso quando usciamo con amici, a cena, LEI rimane nell'ombra. Quando anche LEI deve essere servita, con il suo cibo, si fa avanti silenziosa cercando di non farsi notare e le persone che sono con me per discrezione, per disinteresse o per delicatezza, fingono di non vederla e LEI ritorna nell'ombra .
Questo anche più volte in una stessa sera. Poi, noi due insieme, rientriamo.
Ogni tre mesi circa, ci rechiamo dal suo tutor per verificare che sia tutto ok e che LEI si comporti bene. Questa ultima volta il tutor ci ha detto che verso l'estate potremmo sapere se LEI resterà con me ancora a lungo o per un tempo più breve e quali saranno le nuove regole di convivenza.
Sono già agitata sin da ora, temo il cambiamento , perché fino ad ora siamo state relativamente bene insieme e non so cosa ci riserverà il futuro.
Io sono IO e LEI è la mia malattia
sono Ninine
io sono simona
#IOSONOIO
#IOSONOSIMONA
...e sono quella persona che prima di trovare le parole per mettersi "in chiaro" ha cancellato e scritto tutto cento volte, perché la "paura" di essere giudicata è tanta, tantissima.
La veritàè che IO sono tutto e niente! Sono tutto perché sono consapevole di essere dannatamente fortunata! Ho tutto quel che serve per alzarsi la mattina con il sorriso ed essere felice...una mamma amorevole e della quale sono follemente innamorata (papà purtroppo è andato via troppo presto per vedere la donna che sono e permettergli di essere fiero di me), un marito che mi ama e mi rispetta, due figlie che sono il mio tutto e che troppo spesso non concedo loro la possibilità di essere... semplicemente persone uniche nel loro genere. Ma questo mio "tutto" viene inghiottito dal mio "niente" perché la veritàè che vengo sopraffatta dal senso di inadeguatezza in tutto quello che faccio e dalla paura del giudizio altrui Avrò fatto bene? Avrò detto bene? Avrò fatto abbastanza? Avrò il loro consenso? E via che si parte a mille a "dover dimostrare" a tutti che IO valgo, che IOSONO ma nella realtà NONSONOIO.
È davvero frustrante sentirsi in gabbia di qualcosa che ci si autoinfligge! È come una dipendenza che ti logora...la vedi, la senti ma le tue braccia non sono mai abbastanza forti per farti uscire. Eppure sai bene cosa si prova in quei momenti che io chiamo "libertà" Quando riesci a dire e fare quello che realmente senti e vuoi Ed è proprio in quei momenti che le persone hanno la possibilità di conoscere la mia vera natura, il mio vero IOSONO....una persona estremamente dolce, sensibile, empatica, pazza, esuberante, riflessiva, accogliente, silenziosa, determinata e anche molto delicata e fragile (si ok, diciamolo! Anche rompipalle! Altrimenti che divertimento c'è!)
Se dovessi sintetizzare il mio pensiero, questi sono i versi che più mi si appartengono Una canzone di Jovanotti del lontano 2008
<<...A te che non ti piaci mai E sei una meraviglia, Le forze della natura di concentrano in te Che sei una roccia, una pianta, sei un uragano
Sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano >>
IO SONO SIMONA
Come la pianta diritta e coraggiosa, in mezzo ai sassi dei binari.