GULĂŒ dal tessuto alla musica di Laura Musso ed Egidio Scarlata workshop con Francesco Simeti coordinamento: Viviana Trapani e Pietro Airoldi
GULÌ dal tessuto alla musica di Laura Musso ed Egidio Scarlata workshop con Francesco Simeti coordinamento: Viviana Trapani e Pietro Airoldi
L’Industria Tessile Gulì Il workshop I telai Jacquard e le schede perforate Lo studio del pattern Dalle schede allo spartito
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L’Industria Tessile Gulì Creata nel 1882 da Giuseppe Gulì a Palermo, si impose ben presto come una delle migliori aziende tessili della città. Fu la prima a Palermo ad utilizzare i telai meccanici nel 1891 e divenne famosa in Italia e all’estero per la qualità dei suoi manufatti. Nel 1923 fu fondata la società commerciale in via Bandiera, ma nel 1938 la fabbrica fu fatta radere al suolo per liberare l’area destinata alla costruzione del Palazzo di Giustizia. I fratelli Gulì, Carlo ed Alfredo, figli di Giuseppe ricostruirono un nuovo stabilimento in via Noce riprendendo la produzione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la nuova generazione Gulì guidò un’onda di modernizzazione della ditta, automatizzando l’intero ciclo di tessitura e potenziando la rete commerciale del collocamento del prodotto, fu creato anche un nuovo punto vendita in via Stabile. Nel 1987, per la necessità di ampliare la produzione e modernizzare gli impianti, l’azienda trasferì la propria sede a Carini, dotando il nuovo stabilimento delle più avanzate tecnologie di filatura, tessitura, tintoria e finissaggio. Viste le difficoltà del mercato, il costo della manodopera e le imposte, qualche anno dopo i Gulì dimisero la produzione palermitana di via Noce. Si imposero come azienda di nicchia, fornendo prodotti di eccellente qualità con semilavorati importati dall’estero. Ma l’aggressività del mercato odierno, sempre più indirizzato verso bassa qualità, bassi costi di produzione e di vendita, non ha risparmiato l’industria Gulì, che nel 2006 è stata costretta per motivi economici e a causa della concorrenza a chiudere i battenti e liquidare l’azienda. Ad oggi i capannoni sono ancora senza una destinazione d’uso.
Il workshop Nel Luglio 2014 nell’ambito del Corso di Laurea in Disegno Industriale del Dipartimento di Architettura (Università degli Studi di Palermo) si è svolto un workshop con la partecipazione di Francesco Simeti, artista che lavora tra New York e Palermo, di Pietro Airoldi e della Prof.ssa Viviana Trapani (coordinatrice del Corso di Laurea in Disegno Industriale), che ha proposto una riflessione progettuale sul ruolo della decorazione nel design contemporaneo attraverso le nuove tecnologie. A testimonianza di una delle realtà produttive più interessanti e significative della Sicilia, gli studenti hanno sviluppato installazioni, wallpaper, pattern e video. 4
Capannoni dello stabilimento di via Noce
La produzione negli anni di massima espansione
Logotipo originale
Telaio Jacquard rimasto nella ex fabbrica
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I telai Jacquard e le schede perforate Probabilmente la più importante invenzione nell’industria tessile, il telaio Jacquard permette di realizzare tessuti con intrecci molto complessi. Prende il nome da Joseph Marie Jacquard, l’inventore che perfezionò e brevettò il macchinario prototipato da Giovanni il Calabrese. Le schede perforate sono un supporto di registrazione di dati e rappresentano la messa in carta del tessuto, servono per comandare il movimento dei fili, se l’ordito (l’insieme dei fili verticali) passa sopra o sotto la trama (l’insieme dei fili orizzontali). Per mezzo di una perforatrice, un pezzo di cartoncino viene suddiviso in porzioni alcune delle quali vengono forate, le altre rimangono intatte, ogni singola porzione di scheda, forata o no, rappresenta una cifra binaria, 1 o 0. Oggi questa tecnologia é in disuso in quanto è stata sostituita da telai elettronici, che permettono un totale abbattimento dei costi della manodopera. Le schede perforate venivano utilizzate negli anni venti anche per l’immagazzinamento di dati per computer e per i music roll degli organi meccanici.
Un tipo di schede per telai Jacquard
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Lo studio del pattern Analizzando i processi di produzione tessile tramite telaio Jacquard e schede perforate, si è cercata una possibile relazione grafica tra il decoro di un tessuto e la disposizione dei fori delle schede. A partire da un campione del tessuto Damasco Aquila 2790, brevettato dall’azienda Gulì, ne è stata realizzata una versione digitale. Tramite il software di progettazione tessile Arahne, usato in ambito industriale come evoluzione delle macchine perforatrici, sono state rielaborate più di 1500 schede Jacquard, tutte necessarie per la tessitura della decorazione scelta. Mettendo a confronto un estratto delle schede con il disegno del tessuto di partenza, si nota una chiara corrispondenza grafica tra i due linguaggi. Quindi campionando parti del decoro del tessuto e la relativa traduzione Jacquard, resa visibile attraverso la disposizione dei fori delle schede, si sono ottenute due versioni degli stessi pattern: una costituita dai fori delle schede e una dal tessuto che ne deriverebbe se fossero prodotti per mezzo di un telaio. 7
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Dalle schede allo spartito Dall’ispirazione dei music roll e degli organi meccanici, le schede Jacquard ottenute dal tessuto di partenza sono state trasposte in musica. Il tipo di schede ricavato è formato da otto righe, quindi attribuendo una nota musicale a ciascuna riga a partire dal DO si è seguito l’andamento dei fori come se fossero posizionati in un pentagramma. Trasposte le prime schede tramite uno studio di registrazione digitale, sono stati assegnati diversi strumenti musicali con una velocità di 70 battiti per minuto. Attraverso un’animazione in speed motion di tutte le 1584 schede si evidenzia il continuo cambiamento di esse e la corrispondenza con la complessa tessitura del disegno. Music roll in fase di perforazione
Inserimento di una scheda perforata nel pentagramma 16
Il video e la musica
vimeo.com/egidioscarlata/guli
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Contatti Laura Musso lauramusso23@gmail.com Egidio Scarlata egidioscarlata@gmail.com
UniversitĂ degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Corso di Laurea in Disegno Industriale Luglio 2014 18