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La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in 12
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La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in 14
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in 20
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in 53
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 55
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 57
The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 59
The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 60
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 88
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ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
Tham & Videga Harads, Suecia
Martin Videgard y Bolle Tham
2009 - 2010 Ake E: son Lindman
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El nuevo habitáculo del treehotel será el mayor y más pesado del mundo en su categoría. Diseñada por el arquitecto finlandés Sami Rintala, El Trébol de Cinco Hojas (The Five Leaf Clover) tiene unas dimensiones de 53m2 y pesa unas 20 toneladas triplicando el peso de The Cabin, la habitación más pesada del hotel hasta la fecha. Esta habitación eleva al treehotel a otra categoría pues cuenta con una sala de conferencias para 12 personas y 6 camas divididas en tres habitaciones. La habitación se acoplará a seis enormes pinos a unos seis metros del suelo. El Treehotel está situado a 60 kilómetros al sur del círculo polar ártico, en el pueblecito de Harads, en la provincia de Norrboten, en plena Laponia sueca.
La ciudad de Luleå, a 1 hora de distancia, cuenta con el aeropuerto más cercano. Harads se encuentra rodeado de bosques y naturaleza salvaje pero accesible. Desde el hotel gozarás además de majestuosas vistas sobre el río Lule. El Treehotel se basa en una experiencia genuina en la naturaleza. Por ello, la sostenibilidad y los valores ecológicos son dos de sus pilares fundamentales. Las habitaciones están construidas en el bosque prácticamente sin afectar al entorno. Los materiales y las técnicas de construcción se escogen para causar el menor impacto medioambiental posible. Así, por ejemplo, la construcción se realiza en árboles vivos y no se destruye o corta ningún árbol durante la misma.
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El suelo exterior es de madera Eco, que no contiene ninguna sustancia química. Esta madera se calienta previamente hasta 200ºC para activar su resistencia intrínseca a la destrucción. Las habitaciones gozan de un aislamiento excelente y se calientan gracias al sistema de suelo radiante. La electricidad se suministra localmente gracias a sistemas verdes hidroeléctricos. Todo el alumbrado consiste en sistemas LED de baja energía. 104
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ACM Arquitectura
Rafael Checa
2010
Murcia, Espa単a
Intersa
David Frutos
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La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in
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The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 118