Magazines design

Page 1






6


7




MDU Archietti

Alessandro Incerpi

2011

Florencia, Italia

Alesandro Incerpi

Pietro Savorelli

10


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in


MDU Archietti

Alessandro Incerpi

2011

Florencia, Italia

Alesandro Incerpi

Pietro Savorelli

La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in 12



MDU Archietti

Alessandro Incerpi

2011

Florencia, Italia

Alesandro Incerpi

Pietro Savorelli

La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in 14



MDU Archietti

Alessandro Incerpi

2011

Florencia, Italia

Alesandro Incerpi

Pietro Savorelli

16


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in


MDU Archietti

Alessandro Incerpi

2011

Florencia, Italia

Alesandro Incerpi

Pietro Savorelli

18


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in


MDU Archietti

Alessandro Incerpi

2011

Florencia, Italia

Alesandro Incerpi

Pietro Savorelli

La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in 20



22


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

23


24


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

25


26


27


28


29


30


31


32


33


34


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

35


36


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

37


38


39


40


41


42


43


44


45


46


47


48


49


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

50


51



La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in 53


ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

54


The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 55


ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

56


The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 57



The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 59


The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 60



ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

62



ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

64







70



72


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in


74



76


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in



La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in


80


81




MDU Archietti

Alessandro Incerpi

2011

Florencia, Italia

Alesandro Incerpi

Pietro Savorelli

84


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in


86


87


The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 88





92



94



96


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in




Tham & Videga Harads, Suecia

Martin Videgard y Bolle Tham

2009 - 2010 Ake E: son Lindman

100


El nuevo habitáculo del treehotel será el mayor y más pesado del mundo en su categoría. Diseñada por el arquitecto finlandés Sami Rintala, El Trébol de Cinco Hojas (The Five Leaf Clover) tiene unas dimensiones de 53m2 y pesa unas 20 toneladas triplicando el peso de The Cabin, la habitación más pesada del hotel hasta la fecha. Esta habitación eleva al treehotel a otra categoría pues cuenta con una sala de conferencias para 12 personas y 6 camas divididas en tres habitaciones. La habitación se acoplará a seis enormes pinos a unos seis metros del suelo. El Treehotel está situado a 60 kilómetros al sur del círculo polar ártico, en el pueblecito de Harads, en la provincia de Norrboten, en plena Laponia sueca.

La ciudad de Luleå, a 1 hora de distancia, cuenta con el aeropuerto más cercano. Harads se encuentra rodeado de bosques y naturaleza salvaje pero accesible. Desde el hotel gozarás además de majestuosas vistas sobre el río Lule. El Treehotel se basa en una experiencia genuina en la naturaleza. Por ello, la sostenibilidad y los valores ecológicos son dos de sus pilares fundamentales. Las habitaciones están construidas en el bosque prácticamente sin afectar al entorno. Los materiales y las técnicas de construcción se escogen para causar el menor impacto medioambiental posible. Así, por ejemplo, la construcción se realiza en árboles vivos y no se destruye o corta ningún árbol durante la misma.


102


103


El suelo exterior es de madera Eco, que no contiene ninguna sustancia química. Esta madera se calienta previamente hasta 200ºC para activar su resistencia intrínseca a la destrucción. Las habitaciones gozan de un aislamiento excelente y se calientan gracias al sistema de suelo radiante. La electricidad se suministra localmente gracias a sistemas verdes hidroeléctricos. Todo el alumbrado consiste en sistemas LED de baja energía. 104


105




108


109


110


111




ACM Arquitectura

Rafael Checa

2010

Murcia, Espa単a

Intersa

David Frutos

114


La Biblioteca Comunale di Greve in Chianti è collocata in un’area di ristrutturazione urbanistica, precedentemente occupata da edifici industriali dismessi, posta all’ingresso della città, in prossimità del torrente Greve. Il progetto indaga sulla possibilità di evocare e rileggere elementi del paesaggio attraverso l’architettura: il Chianti è un paesaggio “mentale” oltre che fisico, un paesaggio internazionalmente noto, congelato molto spesso in un’icona stereotipata. L’architettura della Biblioteca fa propri gli elementi “profondi” del paesaggio, tentando di coglierne l’essenza estetica: i segni paralleli dei filari dei vitigni, che formano campiture di differente intensità che fanno vibrare le colline chiantigia-

ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in


ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in ne, vengono ricondotti dal progetto ad un’astratta geometria di linee e di intensità chiaroscurali, enfatizzata dall’impiego di un unico materiale, il cotto. L’ immagine architettonica della Biblioteca è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento, formato da blocchi in travertino e la leggerezza del volume in terracotta sovrastante. Il basamento appare pesante, durevole, solido, ma al suo interno trova posto un ampio atrio di ingresso a doppia altezza, il banco informazioni e prestito, mentre una grande scaffalatura alta due piani divide questo spazio dall’ufficio dell’amministrazione e da latri locali destinati ad attività di carattere culturale e ricreativo. Al piano superiore, all’interno del volume in

116


117


The architectural image of the Library can be summarized in two themes: the solidity of the plinth, made of travertine blocks and the lightness of the overhanging terracotta volume. The plinth seems heavy, solid, close, but its interior opens in a wide double-height entrance foyer, characterized by a monumental bookcase that separates the entrance to other spaces dedicated to cultural activities. The upper floor is the reading room, inside the terracotta volume, that overlooks the double height void of the entrance foyer. The intensity of the natural light and its diffusion inside the reading room is guaranteed by the external facades, characterized by a terracotta brise soleil. These facades appear enriched with slits, textures and rithms full of light and shade effects, creating a fascinating material variation. This particular architectural solution turnes the upper volume to a grand “terracotta lace� and gives it the capability to hold and to reflect the natural light following a variable rhythm, that depends both on the layering of the terracotta elements in the different facades, both according to the external atmospheric conditions. 118



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.