Flauto Magico W.A. Mozart
“ Grazie al potere della musica attraversiamo lieti l’oscura notte della morte.” Emanuel Schikaneder, Il Flauto Magico, Atto II
VMD ii Aureli Giulia Bertuccioli Sara Estrella Alexis Leandro Martorana Laura
Accademia di Belle Arti di Urbino VIDEO MUSIC Davide Riboli A.A. 2015. 2016
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Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen, Tod und Verzweiflung flammet um mich hier! Fühlt nicht durch dich Sarastro Todesschmerzen, So bist du meine Tochter nimmermehr. Verstossen sei auf ewig, Verlassen sei auf ewig, Zertrümmert sei'n auf ewig Alle Bande der Natur Wenn nicht durch dich Sarastro wird erblassen! Hört, Rachegötter, hört der Mutter Schwur! La vendetta dell'inferno ribolle nel mio cuore, morte e disperazione fiammeggiano intorno a me! Se tramite te Sarastro non patirà le pene della morte, non sarai mai più mia figlia Ripudiata sii per sempre, Abbandonata sii per sempre, Distrutti siano per sempre Tutti i legami della Natura Se Sarastro non impallidirà tramite te! Ascoltate, dèi della vendetta, ascoltate il giuramento di una madre!
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CONCEPT
Il progetto di videomapping verte sulla realizzazione del costume della Regina della Notte e creazione di contenuti multimediali per la proiezione sul volto e sull’abito. È stato preso maggiormente in considerazione il contenuto dell’aria. Il constume è stato volutamente realizzato di colore nero, sia per una questione tecnica, che iconica; racchiudendo il più possibile la doppia valenza di madre e donna. La gonna come simbolo di accoglienza, ma allo stesso tempo di abbandono ( il taglio divisiorio ). La luna al contrario sulla testa, la tuta che sottolinea le curve femminili e i triangoli fendenti al posto delle mani sono la nostra visione di Astrifiammante. Il contenuto multimediale ha preso di riferimanto registico i tempi musicali, e quindi gli stacchi e i vari passaggi sono il risultato di studi sull’opera. Il passaggio dall’oro al nero sul volto è particolarmente significativo per evidenziare il cambiamento dello stato d’animo della protagonista. Elementi naturalistici e anatomici che si racchiudono nell’abito rappresentano la potenza della magia che crolla e la forza distruttrice della vendetta.
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MOODBOARD
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Il progetto di scena del Flauto magico, Die Zauberflöte, titolo orginale del singspiel in due atti musicato da Wolfgang Amadeus Mozart si concentra sull’ingresso della Regina della Notte. Una parte essenziale per la buona riuscita del progetto, è la realizzazione del costume indossato dalla Regina della Notte, durante l’atto II, Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen (la vendetta dell’inferno ribolle nel mio cuore), l’aria più famosa dell’intera opera. La ricerca trae ispirazione da ambiti diversi, dall’alchimia alla simbologia massonica emerse dalla stessa opera, dai look più spattacolari ed innovativi presi dal fervido panorama della moda fino ad esplorare le connessioni tra tessuto e tecnologia. Nel caso specifico di questo progetto, il costume di scena, funge da superficie per la proiezione di vari video che recuperano simbologie legate al personaggio della Regina della Notte, modificando la silhoutte del corpo stesso che si interfaccia direttamente con la kinect gestita dal programma VVVV. Il costume creato per la Regina della Notte, è stato creato interamente in nero, in quanto più congeniale alla buona riuscita della proiezione. La creazione del costume di scena è avvenuta tenendo conto dei limiti e dei privilegi che la parte complementare della proiezione grafica costituisce, creando una perfetta amalgama di senso. La Regina della Notte è fasciata da una tuta intera che la ricopre da capo a piedi, lasciando scoperto solamente il viso. La tuta è stata realizzata in simil pelle, mentre nella parte sottostante, dalla vita parte una gonna, spezzata da un taglio di circa 10 cm all’altezza della coscia, costituita da 10 metri di tulle nero, la quale crea un insolito effetto visivo, una sorta di separazione delle masse, tra superiore e inferiore. La figura appare leggiadra ma allo stesso tempo monumentale e dall’aspetto intimidatorio, nel rispetto dell’equivocità e dell’ambiguità del personaggio. L’ intero progetto ha l’ambizione di avvicinare tecnologia e design, rendendoli complementari.
THE MAIN THINGS TO DO: »inspiration »lot of research »choose fabrics and materials »choose colors »define the idea »create a sketch »engineering design »cut and sew
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L’ispirazione rappresenta sicuramente il primo “STEP” della creazione e fondamentale passaggio per iniziare a delineare il sapore che avrà l’intero progetto. I simboli che rimadano all’immaginario femminile, alle fasi lunari, alle tele di Klimt esponente della Secessione Viennese, sono facimente riconoscibili sia nella parte più grafica che concreta dei volumi del costume stesso. Il costume è l’incarnazione della Regina della notte e viceversa, le solide geometrie vengono smorzate dalla leggerezza e dalle forme che crea il tulle nella parte inferiore del costume. La ricerca iniziale principalmente concentrata sulla definizione delle forme, si identifica principalmente nelle complesse figure modulari quali gli origami, sollevando un senso di tridimensionalità. Da questa prima analisi la ricerca si è orientata per esigenze legate alla parte di programmazione grafica attraverso il programma VVVV, a forme più semplici ed essenziali , ma allo stesso tempo incisive. Una volta definita l’idea dell’abito, naturale è avvenuta la scelta dei colori e delle stoffe da impiegare, quali la similpelle, il tulle e la rete a maglia grossa. Il “total black” che è stato adottato, è una scelta obbligata dai limiti imposti dalla parte che maggiormente interessa la proiezione grafica della performance. La realizzazione del costume passa attraverso diverse fasi che costituiscono la crazione di un cartamodello, una sorta di disegno geometrico del corpo. Quando si crea un modello in carta la prima cosa da fare è avere sotto mano na tabella dove sono riportate le misure dirette suddivise per taglie, in questo modo si hanno tutti i parametri per poter procedere.
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Quando si parla di misure dirette si intendono quelle misure che posssono essere prelevate direttamente dal corpo di colui che indosserà il capo di abbigliamento. in sintesi le misure, sicuramente da non dimenticare sono, la vita, il bacino, la lungheza vita davanti, la larghezza torace, la lunghezza vita dietro, etc. Nel caso di una tuta intera, le misure che innteressano la creazione di un cartamodello sono numerose, proprio perchè è un capo costituito dall’assemblaggio di due capi fondamentali della modellistica, cioè il corpetto base e il pantalone base, infatti con l’unione di questi ultimi otteniamo una tuta intera sulla quale possono essere effettuate modifiche a seconda dell’aspetto che dovrà assumere.
Le modifiche apportate al modello base vanno a definire un nuovo cartamodello che spesso viene definito “fantasia” nell’ambito della modellistica. L’immagine a fianco è la rappresentazione grafica di una trasformazione, che avvine nel caso specifico sullo spostamento della pence, che nel caso del costume di scena ha valenza anche di motivo, decoro. Le pence sono quegli espedienti usati per vestire i volumi di un corpo, infatti spesso si trovano in corrispondenza del senso, dei fianchi, per riuscire a valorizzare le forme del corpo, soprattutto quello femminile.
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Nella modellistica di assemblaggio come avviene nel caso della tuta intera, è utile sapere che per garantire il movimento al corpo occorre aggiungere all’altezza del punto vita un ulteriore morbidezza di circa 4 cm. Per quanto riguarda la gonna della parte inferiore del costume della Regina della Notte, questa viene applicata attraverso una cintura sciolta alla tuta che funge da sottostrato. La gonna è suddivisa a sua volta in una parte superiore ed inferiore, separate da un taglio, la prima è rapprensetata da una piccola gonna realizzata con la tecnica della filza, nella seconda questa viene ripetuta ma agganciata ad un cerchio di cartone in sospensione con l’ausilio di filo di nylon che funge da supporto al quale viene applicato il tulle. Per quanto riguarda la modellistica del cappuccio e della lunetta, è realizzata a livello intuitivo e modellata direttamente sul corpo della modella.
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CONFEZIONE
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RICERCA DELLA STRUTTURA DI UNA MASCHERA
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VIDEO MASCHERA
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Vvvv è il programma con cui si è scelto di video mappare il vestito della regina della notte perchè comunica molto bene con lo strumento kinect che si è utilizzato per realizzare la performance interattiva del costume. Dopo un lungo periodo di sviluppo della patch che è partito dalla comunicazione della kinect con i video e la musica si è giunti a quella definitiva in cui si può video mappare attraverso le coordinate spaziali fornite dalla kinect. Tutti i video interagiscono con il movimento grazie a l'uso dei joint che la kinect percepisce e vede. Siamo riusciti a creare con la conoscenza base del programma una vera e propria proiezione interattiva che potrebbe essere sviluppata ancora, dato che è in continua crescita e muta con il lavoro di ricerca e conoscenza.v
Per il primi 30 secondi oltre a il video del volto che rimane costante per tutta la durata dell'aria, il primo video dell'eclissi viene proiettato al di sopra della parte finale della gonna. Dopo circa un minuto entra in scena il video dove compaiono le ovaie nella parte del bacino in corrispondenza della parte superiore della gonna. Successivamente in corrispondenza dei triangoli che sono sorretti dalle mani viene proiettato il video nel quale compaiono dei fori in fiamme; per poi cedere il posto al video in cui compaiono delle falene interessando l'intera sagoma del corpo. Al termine della performance in concomitanza all'acuto finale della Regina della Notte appare la proiezione del fuoco, su l'intera figura.
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FRAME VIDEO
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