IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
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QUOTE REGIONALI IL PD ED IL TINTO M5S NON SI FIDANO L’UNO DELL’ALTRO E RESTANO FERMI SULLE PROPRIE POSIZIONI
Stallo Chiorazzo, sale il Bardi bis
Nel cdx col “contentino” per FdI a Potenza si potrebbe chiudere la partita ricandidatura
M. Dellapenna a pag 2
Bufera giudiziaria per il Presidente della Provincia e sindaco di Vietri di Potenza: dopo il civile, ecco il penale
Soprusi a 5S: Giordano a processo L’accusa: maltrattamenti all’ex dipendente comunale che licenziò ingiustamente
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SANITÀ E INNOVAZIONE
Campi elettrici, Crob certificato ra i pochi centri italiani certificati per la prescrizione dei campi elettrici Tumor Treating Fields, c’è anche l’Irccs Crob di Rionero in Vulture. I campi elettrici applicati sul cuoio capelluto bloccano solo la divisione delle cellule tumorali provocandone la morte senza intaccare i tessuti normali. Si tratta di un sistema innovativo che migliora la prognosi del glioblastoma multiforme, un tumore cerebrale aggressivo. Una novità assoluta che è stata già adottata recentemente al Crob in un caso (...)
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NESSUNA SPERANZA, NESSUNA PAURA
dispetto del suo cognome, che pure potrebbe indurre a forme d’aiuto e di Speranza, l’ex disastroso ministro della salute è una specie di re Mida al contrario perché tutto ciò che tocca invece che luccicare d’oro diventa fallimentare. Ora sarebbe troppo facile elencare sin dai suoi giorni d’assessore comunale a Potenza la serie d’insuccessi e d’accrocchi, compresa la celebre Caporetto del centrosinistra, di cui si porta la maggior responsabilità per la scelta invotabile della fiamma destreggiante e farmacologica di Carlo Trerotola, eppure non appagato del suo talento distruttore e complice la presentazione del libro del secolo “Perché guariremo”, già finito al macero per dilagante pandemia, Speranza ha la furbata di buttarla proprio sulla Basilicata, dove PD e M5S sono “l’un contro l’altro armati”, magari sognando di farsi benedire il campo largo attorno al suo pupillo ed invece bastava guardare le facce paonazze e rotolanti di Lettieri e Chiorazzo per capire quanto fosse stato forte l’impallinamento di Conte con quel tamburo di guerra d’essere “credibili e convincenti” e di “rimuovere ostacoli per trovare migliori interF. Moliterni a pagina 9 preti”. Canta Brat: “Nessuna speranza, nessuna paura”.
Tito-Brienza, non più incompiuta ■ continua a pagina 12
Variante inaugurata, Bardi: «Collegamento strategico». Sileo: «Grazie anche ai governi regionali precedenti»
CALCIO GRUPPO MACCHIA E MELFI: AI TIFOSI DEL POTENZA NON PIACE
Striscioni polemici contro il patron: «Prossimo passo la Juve Stabia?»
Servizi alle pagine 5 e 6
Servizio a pagina 4
EDILIZIA E SUPERBONUS
Lo stato dell’arte dai costruttori, Basilicata a «ritmo sostenuto» ma primi rallentamenti sulle ore lavorate: male il mercato creditizio
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■ F. Moliterni
a pagina 11
NOMINE
Un siciliano per il dopo Ligorio nel capoluogo Padre Carbonaro è il nuovo Vescovo di Potenza: l’annuncio domani in Cattedrale ■ Servizio
a pagina 15
_ STRADE KILLER
Scontro tra mezzi pesanti su un tratto della Bradanica al confine con la Puglia: un deceduto
■ Servizio
a pagina 15
_ APPENNINO LUCANO
Emergenza cinghiali, il sindaco di Moliterno Rubino avvisa: «Saremo vigili sul monitoraggio del Piano del Parco» ■ Servizi
a pagina 18
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Primo Piano
giovedì 1 febbraio 2024 www.lecronache.info
Pd e M5S non si fidano l'uno dell'altro e restano fermi sulle proprie posizioni, mentre prende quota il “contentino” al Comune per FdI per la ricandidatura del Governatore
Regionali, stallo nel csx su Chiorazzo mentre nel cdx sale l’ipotesi Bardi-bis
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DI MASSIMO DELLAPENNA
eri ho partecipato a Roma alla presentazione dell’ottimo libro di Roberto Speranza: “Perché guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute”. (…) Ci sono ancora evidenti divergenze tra Pd e M5S, come per esempio in politica estera o nella interpretazione della transizione ecologica, ma ci sono già evidenti punti di contatto, come proprio sul tema della sanità pubblica. Mi è sembrata evidente la volontà di continuare a contaminarsi per elaborare un progetto comune di Governo pur nelle inevitabili distinzioni identitarie. Credo che lo stesso spirito e lo stesso impegno debba guidare il lavoro anche in Basilicata.(…) Non esistono fatti nuovi e tantomeno ripensamenti; il Partito Democratico di Basilicata ha abbracciato l’idea che la società civile di Basilicata possa proporre e rappresentare il prossimo candidato Presidente dello schieramento di centro sinistra, individuato nella persona di Angelo Chiorazzo. Condividere metodo e scelte per formare l’alleanza politica più larga e rappresentativa possibile che attraverso una proposta di governo metta insieme persone e territori è l’unica questione oggi in discussione». Con queste parole Roberto Cifarelli, consigliere regionale del Partito Democratico, ha descritto la riunione che si è tenuta l’altro ieri a Roma per la presentazione del libro “Perché guariremo” di Roberto Speranza.
CONTE SVICOLA Come abbiamo già riportato nel nostro editoriale di ieri, alla riunione Roberto Speranza ha lanciato l’ipotesi Chiorazzo come possibile strumento per la vittoria elettorale di un “campo largo” in Basilicata, a quel segnale Conte ha risposto con un generico riferimento agli uomini e ai programmi migliori. Un riferimento tanto tortuoso da essere chiaro nel non considerare proprio l’ipotesi Chiorazzo come riferimento del “campo largo” in Basilicata anche in considerazione del fatto che il re delle coop era in sala e nessun riferimento a lui è stato fatto dall’ex premier ed attuale leader dei Cinque Stelle. Roberto Cifarelli, così come Roberto Speranza, sono uniti nella difesa ad oltranza di Chiorazzo, contro ogni ipotesi di ripensamento. Una posizione che sa di trincea
__Un momento della presentazione del libro di Speranza
da prima guerra mondiale, come se si potesse rimanere indifferenti a tutto ciò che accade nella coalizione. Lo hanno capito anche gli elettori e i frequentatori della pagina Facebook di Cifarelli, tra di essi spicca il commento di Alfredo Morfini che testualmente dice: «Una specie di guerra di logoramento. Sinceramente non comprendo le ragioni di questa fossilizzazione come se il mondo ruotasse esclusivamente intorno a questa opzione. Ma è un problema mio, evidentemente» e aggiunge che «del resto Conte è stato chiarissimo. Ma Roberto pur essendo in sala non ha sentito... fino a quando durerà questa fiction? Si aspetta che si accomodi all'uscita da solo?». Gli fa eco, sempre sul profilo social di Cifarelli il consigliere comunale materano Giovanni Schiuma che evidenzia come «in realtà Conte ha parlato della necessità di perseguire progetti coerenti ricercando i migliori interpreti. Essendoci già un interprete sul tavolo è evidente che Conte non lo consideri né coerente né tantomeno il migliore...». In tutta onestà, senza nulla voler togliere alle qualità umane, politiche ed imprenditoriali di Chiorazzo, ci sentiamo di condividere il giudizio di Schiuma e Morfini. Se Conte avesse voluto indicare l’ipotesi Chiorazzo come plausibile lo avrebbe fatto in quella sede.
IL DILEMMA DEL PRIGIONIERO, TRA NASH E PARETO Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, alleati e Chiorazzo vivono esattamente quello che nella teoria dei giochi viene chiamato “dilemma del prigioniero”. Per chi non conoscesse la “Teoria dei giochi ad informazioni incomplete”, sostanzial-
mente il principio si fonda sull’ipotesi che due persone vengano arrestate perché accusate di aver commesso un reato. I due vengono rinchiusi in celle diverse ed impediti di comunicare tra di loro. Ad ognuno di loro vengono date due scelte: collaborare, oppure non collaborare. Viene inoltre spiegato loro che: se solo uno dei due collabora accusando l'altro, chi ha collaborato evita la pena; l'altro viene però condannato a 7 anni di carcere, se entrambi accusano l'altro, vengono entrambi condannati a 6 anni, se nessuno dei due collabora, entrambi vengono condannati a 1 anno, perché comunque già colpevoli di altro reato. La scelta migliore per tutti e due è quella di non tradire il compagno ma in quel caso il tradimento dell’altro sarebbe letale per chi fosse rimasto leale. John Nash evidenziò nel suo equilibrio che esiste una situazione nella quale il gruppo si viene a trovare se ogni componente fa ciò che è meglio per massimizzare il proprio profitto a prescindere dalle scelte degli avversari. Lo stesso Nash sapeva, però, che l'equilibrio non è detto sia la soluzione migliore per tutti. In un equilibrio di Nash, infatti, il singolo giocatore non può migliorare la propria situazione modificando solo la propria strategia ma un gruppo di giocatori, o, al limite, tutti, possano farlo allontanandosi congiuntamente dall'equilibrio. A differenza dell’ottimo paretiano, infatti, nell’equilibrio di Nash è possibile migliorare la condizione dei singoli partecipanti se ciascuno di essi si fida degli altri. Come nel dilemma del prigioniero anche nell’equilibrio di Nash il miglioramento della situazione passa da un atto di fiducia negli altri. La stessa co-
sa potrebbe accadere nel “campo largo” lucano se i giocatori politici accettassero di rivedere la propria strategia. Quello che manca, però, è la fiducia. E, questa mancanza che oggi immobilizza le trattative, non sembra essere un buon viatico per un’ipotesi di Governo. Si resta immobili ciascuno sulla sua posizione perché per ciascuno dei giocatori questa è la migliore situazione possibile proprio perché nessuno si fida degli altri.
VERSO IL BARDI BIS Intanto, per quanto ancora non ufficiale, sembrerebbe che il centrodestra stia per virare verso un’ipotesi di riconferma di Bardi. Il generale nelle ultime ore sta mostrando molta pazienza e molta più prudenza del solito, tiene aperto il canale con Tajani ma inizia ad aprirlo anche con gli alleati. Fratelli d’Italia non può forzare oltre dopo lo strappo sardo, la Lega tace con un Salvini terrorizzato dall’ipotesi di perdere Filippo e ‘o panaro, ovvero sia la Basilicata (da conquistare) che l’Umbria (da difendere), oltre che il Veneto (su cui FdI ha già messo la testa e le idee). Resta in piedi una labile speranza per Pepe (che passa però per una forte e incidente rivendicazione di Salvini) e per un civico di area Forza Italia ma la riconferma dell’uscente Generale sembra la più probabile con Fratelli d’Italia che potrebbe avere una compensazione al Comune di Potenza o, addirittura, restare senza niente di importante in Basilicata. I prossimi giorni saranno decisivi e i vertici romani interni ai partiti con il territorio e tra i partiti si susseguono vertiginosamente. Solo quando tutto ciò sarà risolto sapremo quale può essere la data delle elezioni.
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L’INTERVENTO Quando la vera rivoluzione parte dall’apparire “normale”: una lettera aperta al candidato presidente di Volt Basilicata
L’Elogio di Follia, l’unico che parla di problemi ed offre sue soluzioni
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DI ANTONELLA PELLETTIERI
n questa ridda di opinioni e disordini forse voluti e non casuali, e di elettori che non andranno a votare ad aprile e poi a giugno, l’unica idea che si salva è Follia. Eustachio Follia ha un cognome che si presta a doppi sensi e giochi di parole ma è l'unico che parla di programmi e offre sue soluzioni a problemi. L’unico candidato che appare “normale”, un cittadino che si mette a disposizione della cosa pubblica e offre quello che sa fare e vorrebbe realizzare. Tutti gli altri fanno giochi di potere con la presunzione di saperli fare accompagnandosi a partner e sponsor che assicurano voti e protezioni di partiti di vecchia data. E invece cadono su campi larghi ma vuoti o giocando a fare i satrapi in una regione spopolata, malata piena di vecchie e vecchi con gli occhi gialli, stanchi e pieni di insoddisfazioni e tristezze. «Questo è un popolo che l'esattezza ha spinto alle soglie dell'insensatezza. Come una gallina che s'impunta davanti alla riga tracciata col gesso l'intelligenza dei lucani si distoglie per un niente, si blocca appena sente volare una mosca»...Figuriamoci quanto siano distolti le intelligenze da-
gli avvoltoi che volano sui territori desertati a causa dell'emigrazione e con il sottosuolo svuotato ormai di quell'oro nero che ha portato malattie e morte e reso la terra non più fertile. Chissà se Volt e la rivoluzione viola saprà dare una scossa di energia buona: i Lucani hanno bisogno di un elettrochoc! Forse solo dopo sarà possibile immaginare una classe dirigente nuova e capace che a Roma si reca per visitare i Fori imperiali o per lavoro e non a prendere ordini. Con la fine del colonialismo ritroveremo la nostra libertà e anche parafrasare Erasmo da Rotterdam sarà solo un gioco. Ma necessita citarlo quando descrive la Follia: «Eccone la prova: non appena mi sono presentata a parlare dinanzi a questa numerosa assemblea, tutti i volti si sono improvvisamente illuminati di una certa nuova e insolita letizia; subito le vostre fronti si sono spianate, subito mi avete applaudito con una risata così lieta e amabile che mi sembra di trovarmi dinanzi a un consesso degli dèi di Omero, come loro tutti ubriachi di nettare e nepente, mentre prima ve ne stavate lì seduti tutti imbronciati e tristi, come se foste appena usciti dall'antro di Trofo-
__Follia
nio». Se non ci sarà un miracolo e un candidato che attirerà le nostre attenzioni e ci apparirà diverso da tutti gli altri, potremo solo votare Eustachio Follia, la sua bravura, intelligenza e tenacia. E lo dico senza alcun interesse come i più sanno e vorrei vedere la mia amata Lucania/Basilicata risorgere e brillare di luce propria lontana dai colonizzatori… Il primo punto del programma della rivoluzione viola prevede di far tornare la regione al nome Lucania cancellando il nome Basilicata e mille anni di storia. Perchè “Lucania” si è chiamata fino all'anno 1000 e da mille anni si chiama “Basilicata” tranne che in un breve periodo, durante il ventennio fascista, che fu rinominata “Lucania”. Ma non sono solo i nomi diversi,
lo erano anche i confini che sono variati nel corso del tempo. Ad esempio parte del Cilento non è stato parte della regione quando si chiamava Basilicata e Matera fu annessa alla Basilicata ma non è mai stata in Lucania e i suoi abitanti discendono dal popolo degli Japigi e non dai Lucani. Attenzione a non iniziare il percorso con una follia (lettera minuscola) che non gioverebbe alla nostra regione. Questa è una decisione che non può prendere un solo uomo per tutti i Lucani o un solo partito politico, non può essere solo il risultato di piacevolezza o gusto, la regione deve portare i due nomi perché si è chiamata con nomi diversi in periodi diversi: attento Eustachio! Se vincerai non cominciare con questo grave errore! Per il momento sei il mio candidato preferito!
Il candidato presidente di Regione, Eustachio Follia, scrive al prefetto di Potenza per «ripristinare le regole della partecipazione democratica»
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«Il sistema esclude Volt»: la denuncia di «boicottaggio» sul non invito al “Galilei”
n intervento per ripristinare le regole della partecipazione democratica». È quello che ha chiesto il coordinatore di Volt Basilicata e candidato alle elezioni regionali 2024, Eustachio Follia, in una lettera inviata al Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, alla dirigente del Liceo scientifico “Galilei” di Potenza, ed al dirigente dell’Uff cio scolastico regionale, Claudia Datena. «Quello che dovrebbe rappresentare il sistema democratico ed istituzionale della nostra regione - scrive Follia - mai come oggi è asservito a logiche tutte protese ad assecondare, favorire e compiacere il sistema di potere. Fare politica oggi, nella nostra regione, è impresa assai ardua, irta di ostacoli spesso artificiali, appositamente studiati e creati per disincentivare, fino addirittura ad boicottare, quei partiti e quelle formazioni politiche che sono al di fuori di quel Sistema. Non intendiamo arrenderci e soccombere». Il «sistema», nella giornata di ieri, come spiegato dal candidato presidente di Regione per Volt, «si è reso protagonista di una ulteriore gravissima violazione delle regole democratiche».«Il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Potenza, l’istituto scolastico che in Basili-
__Un momento dell’incontro di ieri al Liceo “Galilei”
cata conta il più elevato numero di studenti – ha precisato Follia - ha organizzato un incontro presso la propria sede con i segretari dei partiti politici: ed anche in questa occasione, Volt Basilicata si è visto immotivatamente ed incredibilmente escluso. Una mancanza addirittura più grave di altre, in quanto avvenuta nel luogo in cui si dovrebbero insegnare il do-
vere civico e le regole della democrazia e della partecipazione». Per queste ragioni, Volt Basilicata ha sollecitato un intervento del prefetto Campanaro «nei confronti della dirigente scolastica del liceo “Galilei” affinché assuma iniziative urgenti e riparatorie per ripristinare la parità di presenza e di opportunità».
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Amareggiati i tifosi per la “sponsorizzazione” del patron ai “rivali” dell’A.s. Melfi che specifica: «Nessuna acquisizione»
Al Viviani spuntano striscioni polemici contro Macchia: «Prossimo passo la Juve Stabia?» L
a vicenda con protagonisti la A.S. Melfi ed il Gruppo Macchia del patron del Potenza Calcio si presta facilmente ad essere interpretata come una commedia. Il Melfi, chiarisce a sé stesso, sul fatto ha anche limitato i commenti social sui propri profili, che si è espresso male. Così in 24 ore, l’entusiastica comunicazione «ringraziamo Gruppo Macchia, con il loro contributo sono entrati a far parte del nostro grande progetto», ridimensionata in hanno solo comprato «servizi pubblicitari» per «5mila euro». «Ci corre l’obbligo, pertanto di chiarire» hanno specificato i vertici societari ammettendo la «confusione creatasi a seguito del post pubblicato sulla nostra pagina Facebook ufficiale, in cui ringraziavamo la
Gruppo Macchia», evidenziando che non vi è stata «alcuna acquisizione o ingresso nella società sportiva A.S. Melfi da parte della Gruppo Macchia». Come ha commentato Cronache, patron Donato Macchia ritiene che mettere il logo Macchia Group ovunque lo renda più piaciuto. Con i soldi propri, è possibile comprarsi le proprie convinzioni. Sarà. Già pochi mesi fa, dalla Ares, società del Gruppo Macchia, l’annuncio di essere lo sponsor della Women Matera Città dei Sassi. Tornando al Melfi, la società ha ribadito che «questa partnership commerciale» col Gruppo Macchia, «si inserisce nel contesto legittimo di collaborazione da parte delle imprese che operano sul territorio a beneficio della comunità».
__L’edizione di Cronache di ieri e sotto gli striscioni
Insomma, stando a quanto afferma l’A.S. Melfi si è trattato solo di «una partnership commerciale, tra l’altro già consolidata in diverse e precedenti stagioni sportive». La “partnership” con l’A.S. Melfi però non è piaciuta ai tifosi rosso-
blù che hanno tenuto a sottolineare il proprio disappunto attraverso l’affissione di alcuni striscioni davanti allo stadio Viviani. “Sponsorizzare ogni rivale, non appartiene al nostro ideale!” e “Prima il Matera, ora il Melfi...prossima passo la Ju-
ve Stabia?” sono gli slogan al vetriolo che si leggono a caratteri cubitali. Le foto hanno già fatto il giro del web raccogliendo il consenso dei simpatizzanti dei colori rossoblu. Ora vedremo quale sarà la prossima mossa del patron Donato Macchia.
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Investimento da 125 milioni di euro per la continuità trasversale per raggiungere lo svincolo di Atena Lucana della autostrada A2
Aperta al traffico la SS 95 Var “Tito-Brienza” per evitare il passaggio dal centro burgentino
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perta al transito da Anas la strada statale 95 Var “TitoBrienza”, variante alla SS95 “di Brienza”, nel territorio del comune di Brienza, in provincia di Potenza. In occasione della messa in esercizio della nuova opera sono intervenuti il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il Sindaco di Brienza, Antonio Giancristiano, il Responsabile di Anas Basilicata, Carlo Pullano, oltre ai tecnici di Anas e delle imprese che, a tutti i livelli, hanno contribuito alla realizzazione della nuova opera- e l’Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano e Marsico Nuovo, Monsignore Salvatore Ligorio. «In Basilicata, Anas - ha dichiarato Pullano - ha investimenti per oltre 2,68 miliardi di euro, 1,87 dei quali per la realizzazione di nuove opere ed oltre 800 milioni per manutenzione; allo stato attuale sono in corso di esecuzione interventi per oltre 360 milioni di euro e di prossimo avvio ulteriori 60 milioni di euro. Una tale mole di investimenti economici è senz’altro lo specchio del potenziamento del patrimonio infrastrutturale lucano in corso, con un notevole incremento degli standard di sicurezza e percorribilità di strade ed autostrade ed un innalzamento della vita utile delle opere». L’itinerario, per un investimento complessivo di oltre 125 milioni di euro, costituisce un tassello fondamentale per la rete infrastrutturale lucana, in quanto garantisce la continuità del collegamento trasversale veloce tra il Raccordo Autostradale 5 “Sicignano-Potenza”, in corrispondenza dello svincolo di Tito, e la strada
__ L’inaugurazione (foto Mattiacci)
statale 598 “di Fondo Valle d’Agri” e, da questa, allo svincolo di Atena Lucana della autostrada A2 “del Mediterraneo”. L’intervento eseguito ha permesso quindi di realizzare nuovi ulteriori 4 chilometri, a completamento dell’intero itinerario, per un’estensione complessiva di circa 20 chilometri; la nuova infrastruttura, realizzata secondo i più moderni standard tecnici, permette di bypassare l’abitato di Brienza, garantendo una circolazione più fluida nell’intera area e minori tempo di percorrenza. In particolare, da ieri, sono fruibili l’asta principale e lo svincolo sud di Brienza; in maniera progressiva, prima della prossima primavera, verranno poi aperti al transito anche gli altri due svincoli, Nord e Centro, con l’ultimazione complessiva delle attività di pavimentazione e finitura. La nuova variante comprende due gallerie naturali della lunghezza di circa 900 e 750 metri, “San Giuliano” e “Casola”, sei viadotti in struttura mista acciaio-calcestruzzo, “Capoferro”, “Capoferro I”, “Pergola”, “Murge”, “Murge I” e la rampa di uscita per lo svincolo centro, e tre svincoli a livelli sfalsati di collegamento
alla viabilità esistente, a servizio dell’abitato di Brienza (Nord, Centro e Sud). Tra queste, le opere più complesse da realizzare sotto il profilo tecnico sono risultate, oltre alle gallerie, il viadotto “Capoferro”, costituito da tre
campate, varato a spinta ed il viadotto “Murge”, costituito da due campate con luci di 85 metri ciascuna, in quanto interferente con la viabilità della esistente Strada statale 95 “di Brienza”. Dell’intervento realizzato da Anas, Società del Polo
Infrastrutture del Gruppo Ff Italiane, fanno parte anche opere d’arte minori, muri, paratie, tombini, dislocate lungo tutto il tracciato, impianti di illuminazione, opere idrauliche, opere di mitigazione ambientale e segnaletica stradale.
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IL GOVERNATORE LUCANO: «UN COLLEGAMENTO STRATEGICO CHE PRODURRÀ RICADUTE ECONOMICHE E CONTRIBUIRÀ A MIGLIORARE LA MOBILITÀ A VANTAGGIO DELLA COMUNITÀ»
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Tito-Brienza, Bardi: «Giorno felice per la Basilicata»
ono particolarmente felice perché la nostra regione ha fame di infrastrutture stradali e ferroviarie. E l’inaugurazione dell’ultimo lotto della TitoBrienza, dopo quarant’anni di attesa, rappresenta un traguardo importante. Negli ultimi anni per questo intervento sono stati investiti circa 120 milioni di euro, di cui importarti risorse regionali». È quanto ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, intervenendo ieri mattina all’inaugurazione del sesto lotto della Tito-Brienza, dove ha colto l’occasione per ringraziare tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel progetto, evidenziando l’impegno profuso anche dall’assessore alle Infrastrutture Dina Sileo.
«Si tratta di un collegamento strategico che certamente produrrà ricadute economiche e contribuirà a migliorare la mobilità a vantaggio della comunità lucana, dei tanti turisti che scelgono il nostro territorio e delle diverse categorie di lavoratori che ogni giorno transitano sulle nostre arterie stradali», ha aggiunto il governatorie lucano davanti alle autorità civili e religiose presenti. L’assessore regionale Sileo mette in evidenza il fatto che «si restituisce un’opera strategica al popolo lucano con un grande investimento da parte della Regione Basilicata con fondi royalties ma anche con risorse legate al Fondo per lo sviluppo e la coesione. Un ringraziamento – aggiunge l’as-
__Bardi insieme a Sileo
sessore – va a tutti coloro che hanno creduto nella realizzazione di questo intervento, compreso chi ci ha preceduti
alla guida del Governo regionale, in particolare ai progettisti, alle maestranze, ai vertici e ai tecnici Anas».
LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE PER IL COMPLETAMENTO DELL’OPERA INFRASTRUTTURALE
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Cicala: «Importante passo avanti per la viabilità regionale» ’è grande soddisfazione perché si completa un’arteria strategica per l’intera Regione, sicura per gli automobilisti, che velocizzerà i collegamenti dalla Sicignano-Potenza alla A2 del Mediterraneo e avvicinerà ancora di più la Val D’Agri all’area di Potenza». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, in merito all’apertura della variante “Brienza”. «Buona parte dei fondi per la costruzione di questo tratto - ha ripreso - deriva-
IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE DI AZIONE
no dalle royalties del petrolio estratto in Val d’Agri. Questo dimostra che le risorse del nostro territorio possono essere utilizzate per realizzare opere strategiche per lo sviluppo della Basilicata che giovano a tutto il territorio lucano e interregionale». «L’apertura di questa variante - ha concluso Cicala - è un esempio virtuoso di concertazione tra i vari livelli istituzionali e Anas: quando si lavora per uno stesso scopo, al netto delle difficoltà che possono sopraggiungere, i risultati poi arrivano».
LA «VIVA SODDISFAZIONE» DEL COORDINATORE PROVINCIALE FI DI POTENZA
Pittella: «Orgoglioso Taddei: «L’impegno a dotare sempre più del completamento di nuove infrastrutture il territorio» da noi finanziato» V
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ueste sono le opere strategiche di cui la Basilicata ha bisogno. Sono particolarmente contento ed orgoglioso di aver finanziato da presidente il completamento della “Variante di Brienza”che viene consegnata ai cittadini. La variante rientrava nell’accordo quadro che il 2 aprile del 2014 sottoscrivemmo a Roma con Ministero ed Anas, riguardante i lavori di adeguamento e messa in sicurezza, di completamento di opere già avviate e di realizzazione di nuove infrastrutture stradali sul territorio lucano, per un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro. Al di là dei tagli del nastro, si lavori dunque per chiudere in tempi brevissimi anche le altre opere che 10 anni fa strategicamente abbiamo individuato e finanziato». Lo dichiara il consigliere regionale di Azione, Marcello Pittella.
iva soddisfazione viene espressa dal Coordinatore Provinciale FI di Potenza Vincenzo Taddei per l’inaugurazione dell'ultimo tratto della strada Tito-Brienza. «Questo lotto che è costato circa 120 milioni di euro - spiega Taddei - fu finanziato a seguito del Memorandum sul Petrolio, approvato dall'ultimo Governo Berlusconi nel 2012 e portarlo avanti, con determinazione, dall'allora Sottosegretario Guido Viceconte, che aveva previsto un addendum sulle infrastrutture per circa 600 milioni di euro, dei quali una parte considerevole fu destinata al completamento di questa importante arteria». «Forza Italia, nel solco del lavoro svolto in precedenza - ha affermato Taddei continuerà il proprio impegno, nelle varie sedi politiche ed istituzionali, affinché la nostra Regione si doti, sempre piu, di nuove infrastrutture, come presupposto essenziale per determinare l'ulteriore sviluppo dei nostri territori».
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Basilicata 24 ore
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Carabinieri Forestale “Basilicata”, dal Comandante regionale Martino i numeri dell’attività del 2023
Perseguiti 778 reati ambientali, 92 sequestri: 2000 illeciti per un importo di 930 mila euro
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l Comandante Regione Colonnello Maria Gabriella Martino ha divulgato i risultati dell’attività dell’anno 2023 della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri. I dati riportano 58mila controlli in tema ambientale con una media di 160 interventi al giorno, con oltre 13mila persone controllate. Con il contrasto ai crimini ambientali sono stati perseguiti 778 reati ambientali con deferimento all’Autorità giudiziaria di 489 persone e complessivi 92 sequestri penali. Rilevati quasi 2 mila illeciti amministrativi per un importo di 930 mila euro contestati. I settori tradizionali di operatività della specialità forestale sono stati rivolti alle diverse tipologie di aggressione del territorio. Svolti controlli in tema di tagli boschivi, importazione di legname, pascolo illegale, attività venatoria ed antibracconaggio, tutela della flora e fauna,tutela dagli inquinamenti, tutela delle aree protette, Cites e contrasto al fenomeno degli incendi boschivi. Per quest’ultima attività, «particolare riguardo è stato rivolto alla prevenzione con intensi pattugliamenti del territorio in particolare nel periodo di massima pericolosità». Dal 15 giugno al 15 settembre è stato rinnovatol’hot spot antincendio boschivo nella zona di Maratea, che è consistito in un rafforzamento del pattugliamento nell’area. Sempre in tema di incendi, le pattuglie forestali sono state inoltre impegnate anche nell’attività di
__ La conferenza di presentazione delle attività svolte nel 2023 (foto Mattiacci)
perimetrazione delle aree percorse dal fuoco, che è utilizzata per la redazione del catasto incendi da parte dei Comuni lucani, per la successiva apposizione dei vincoli territoriali previsti dalla legge. I dati sul numero degli incendi e sulla superficie boscata percorsa dal fuoco «restano nella media degli ultimi anni». Svolte campagne specifiche mirate ai controlli delle cave, canili, smaltimento fanghi di depurazione (depuratori), frantoi oleari con particolare riferimento allo smaltimento di acque di vegetazione, gestione di rifiuti ed in particolare quelli prodotti da autofficine, carrozziere ed autodemolitori. Sono state organizzate campagne di controllo anche sul dissesto idrogeologico e sul rispetto delle normative di tipo vincolistico, urbanistico-edilizio e ambientale. Inoltre, «intensa perlustrazione del territorio a seguito della diffusione del virus dellapeste suina africana nelle confinanti
aree del salernitano, finalizzata all’eventuale rinvenimento di carcasse di cinghiale potenzialmente infette». Il servizio Meteomont Carabinieri con 3 Stazioni meteonivometriche in Basilicata «ha contribuito a garantire le condizioni di sicurezza in montagna attraverso il supporto informativo inerente eventi nivometeorologici osservati dalla rete di monitoraggio. Notevole è stato l’impegno del Nucleo Cites con i controlli sul commercio internazionale illegale delle specie di fauna e flora protette. I Carabinieri Forestali sono stati impegnati anche in attività di Monitaraggio ambientale. Diversi i progetti messi in campo in tutta la Regione: Servizio Conecofor che è rivolto al monitoraggio dello stato delle foreste, con 9 aree di saggio in Basilicata; Progetto Apincittà per il biomonitoraggio degli ecosistemi urbani; Monitoraggio di specie
animale all’interno dei Parchi Nazionalinell’ambito di progetti di rinaturalizzazione degli Habitat; Monitoraggio Butterfly finalizzato alla verifica della popolazione delle farfalle ritenute “sentinelle” di cambiamenti climatici. Rilevante l’attività nel Centro di selezione equestre di Sant’Andrea di Atella ove i Carabinieri Forestali curano la riproduzione, l’allevamento e l’addestramento di cavalli selezionati assicurando la conservazione di importanti razze equine. Altro obiettivo dell’Arma dei Carabinieri in questo anno 2023, ha spiegato ancora il Comandante Regione Colonnello Maria Gabriella Martino - «è stata l’educazione ambientale rivolta, in particolar modo, agli studenti». Diverse le occasioni attraverso le quali l’Ufficio della Biodiversità ed i reparti sul territorio hanno diffuso la cultura dell’ambiente e della legalità ambientale. In tale ottica nasce e si rin-
nova tutti gli anni la “Giornata Nazionale degli Alberi” durante la quale vengono messe a dimora nelle scuole diverse specie di piante, opportunamente geolocalizzate, e vengono sensibilizzati i giovani al rispetto per l’ambiente. In definitiva l’attività dei Carabinieri Forestali nell’anno 2023, «è continuata nel segno dell’impegno, della dedizione e della competenza con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e la biodiversità lucani: ragguardevoli sono i risultati sul piano della prevenzione, del contrasto ai crimini ambientali, del monitoraggio e dell’educazione ambientale, come esprimono i dati appena riportati». «La specialità forestale, si conferma, dunque - ha concluso il Comandante Regione Colonnello Maria Gabriella Martino -, una componente importante dell’Arma per la lotta al degrado degli ecosistemi e l’inquinamento dell’ambiente».
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Il presidente della Provincia e sindaco di Vietri di Potenza rinviato a giudizio insieme al responsabile comunale dell’Area amministrativa Nappi
Maltrattamenti all’ex dipendente ingiustamente licenziata: il pentastellato Giordano a processo
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Vietri di Potenza, il sindaco Giordano al centro di un preoccupante fuoco giudiziario incrociato. Con la stessa controparte in qualità di vittima, dal civile al penale il risultato, per ora, non cambia: primo cittadino a processo per maltrattamenti. Dopo il ciclone politico dell’anno scorso scaturito dall’inchiesta della Procura di Potenza nei confronti di imprenditori, mediatori e dell’ex consigliere comunale di Vietri di Potenza, Antonio Viggiano, nel contesto di vicende legate all’affidamento di una Cava locale, per il sindaco Christian Giordano, nuovo anno e nuova bufera giudiziaria con la variante, questa volta, di essere direttamente coinvolto in qualità di negativo protagonista di una serie di atti vessatori penalmente perseguibili ed aggravati dal contesto di pubblico impiego, pubblico servizio e pubbliche funzioni, in cui sono, per l’accusa, avvenuti. Il Gup del Tribunale di Potenza, valutate le risultanze investigative ed in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica, ha rinviato a giudizio il primo cittadino di Vietri di Potenza, nonchè presidente della Provincia di Potenza, per l’appunto l’avvocato Christian Giordano, ed il Responsabile comunale dell’Area amministrativa, Adolfo Nappi, per il reato di maltrattamenti nei confronti della ex dipendente Carmela
Giordano. Su binario parallelo a quello della Giustizia penale, il caso, nel 2020, dell’ingiusto licenziamento, sempre di Carmela Giordano, a pochi mesi dal suo pensionamento. Licenziamento già annullato con sentenza del Tribunale di Potenza, in qualità di Giudice del Lavoro, tra l’altro confermata anche dalla Corte di Appello: nel prossimo futuro, non bisognerà attendere molto, anche il verdetto della Cassazione. L’avvocato Giordano ostinato anche di fronte alle sentenze, tanto che per il reintegro lavorativo, la donna si è dovuta rivolgere al Prefetto che puntualmente è intervenuto. Comune condannato oltre che alle spese di lite anche al pagamento a titolo di indennità risarcitoria del dovuto non corrisposto causa ingiusto licenziamento, ovvero al pagamento della retribuzione in godimento utile a fini del Trattamento di fine rapporto, e pure al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello dell’effettiva reintegrazione in servizio. Non risulterebbero ancora, però, certe liquidazioni in favore di Carmela Giordano. Quella dell’ingiusto licenziamento, però, pur avendo come protagonisti le stesse persone, è vicenda separata. Ad ogni modo, comunque quanto emerso dalla causa ha fornito dettagli poco rassicuranti sul modus operandi del sinda-
__ Giordano
co pentastellato. Nell’incrocio col penale, i due binari asincroni, ma parzialmente tangenti, un quadro complessivo inquietante. Giordano e Nappi a processo con l’accusa, in concorso tra loro e a vario titolo, di aver attuato condotte lesive dell’integrità psicologica dell’ex dipendente comunale a tempo indeterminato. Ricordando il reintegro, la Giordano rientrata in servizio, come da ipotesi accusatoria, “spogliata”, inteso amministrativamente, da ogni mansione: senza ufficio e senza mansione, relegata, anche senza strumenti, in archivio. A mo’ di lettera scarlatta rivisitata, parrebbe che, al contrario degli altri dipendenti, non avesse neanche il cartellino esposto sulla porta. A motivazione dell’ingiu-
sto licenziamento, il ritenuto falso infortunio sul lavoro verificatosi nel 2020. L’infortunio sul lavoro della Giordano, però, falso non era ed anche la denuncia. nei suoi confronti, per truffa allo Stato, è stata poi archiviata. Nella causa al Giudice del Lavoro, i “dossier” fotografici prodotti a favore della smentita tesi del sindaco che, come emerso, con un suo collaboratore si era messo anche a visionare un filmato della videosorveglianza per cogliere in “flagranza” l’avversata dipendente. Primo cittadino alla ricerca di istantanee ritraenti la Giordano in azioni non compatibili con la patologia post infortunio, non gravissima e neanche invalidante, che però, come sottolineato dal Giudice, per quanto sussistente non le impediva di dedi-
carsi a comuni attività della vita quotidiana, tenuto anche conto del tipo di postumi riportati: che non fosse di impedimento, trattandosi di un sintomo doloroso, «è fatto evidente anche agli occhi del non esperto». L’«inesistenza» dell’infortunio, come dichiarato in primo grado e in Appello, non è argomentazione sostenibile. Riscontri invece, al momento, sulla serie di atti vessatori subiti dall’ex dipendente comunale. Maltrattamenti: il processo a carico del sindaco di Vietri di Potenza, nonchè presidente della Provincia, Christian Giordano, e del Responsabile comunale dell’Area amministrativa, Adolfo Nappi, inizierà il 17 Aprile 2024 davanti al collegio presieduto dalla dottoressa Maglio. FMOL
L’iniziativa ha coinvolto gli alunni delle terze classi degli Istituti Comprensivi Statali “Settembrini” di Nova Siri e “De André” di Scanzano Jonico
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A lezione di legalità, i Carabinieri incontrano gli studenti
resso gli Istituti Comprensivi Statali “Settembrini” di Nova Siri e “De André” di Scanzano Jonico, i Carabinieri hanno incontrato gli alunni delle terze classi, che hanno partecipato con entusiasmo e tanta curiosità. Da sempre l’Arma promuove questo contributo culturale, con incontri periodici volti a coinvolgere attivamente gli studenti, instaurando un concreto confronto e stimolando la curiosità, con l’obiettivo di promuovere il senso civico e accrescere la fiducia verso le Istituzioni.
Nel corso degli incontri, il Capitano Roberto Rampino, Comandante della Compagnia Carabinieri di Policoro, ed il Brigadiere Giovanni Ciccarese, Comandante in S.V. della Stazione Carabinieri di Montalbano Jonico, hanno trattato con i 120 giovani studenti gli argomenti incentrati sulla legalità, con particolare riferimento al fenomeno del “Bullismo” e del “Cyberbullismo” e alle conseguenze anche penali di tali condotte, all’uso consapevole dei social, andando ad evidenziare l’importanza del rispetto delle regole e la necessità che ogni citta-
dino segnali alle forze di polizia, anche attraverso l’utenza d’emergenza “112”, eventuali situazioni di illegalità.
Sono seguiti gli interventi sul tema della Professoressa Giovanna Tarantino e del Professore Pino Suriano.
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La congiunturale, sui condomini la Basilicata avanti a «ritmo sostenuto»: primi rallentamenti sulle ore lavorate e note dolenti dal mercato creditizio
Superbonus ed edilizia, i costruttori delineano lo stato di salute lucano
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uperbonus e stato di salute del settore: lo scenario lucano tratteggiato nella congiunturale Ance dall’Osservatorio elaborato dal Centro studi dell’associazione dei costruttori. A livello nazionale, l’edilizia per il terzo anno consecutivo, ha registrato nel 2023 un’espansione dei suoi livelli produttivi +5% su base annua. In soli tre anni gli investimenti settoriali sono aumentati di circa 75 miliardi, recuperando larga parte del gap produttivo dovuto alla crisi ultradecennale (-92 miliardi). La crescita stimata per il 2023 (+5%) risulta generalizzata a tutti i comparti e trainata, in particolare, dagli investimenti per la riqualificazione abitativa, stimolata ancora una volta dagli incentivi fiscali, oltre che dal comparto delle opere pubbliche, sul quale incidono positivamente due fattori quali Pnrr e chiusura fondi strutturali 2014-2020. ORE LAVORATE I dati delle casse edili consentono di fornire indicazioni anche a livello territoriale per quanto concerne le dinamiche di ore lavorate e lavoratori iscritti nei primi nove mesi del 2023. Come spiegato dalla presidente dell’Ance, Federica Brancaccio e dal vicepresidente Piero Petrucco, relativamente alle ore lavorate, «si osserva come il dato nazionale riferito ai primi 9 mesi del 2023 (+0,9%) sia la sintesi di un andamento differenziato nelle diverse aree geografiche del paese». In particolare, nel CentroNord, ad eccezione del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia-Giulia, si rilevano variazioni positive di entità nettamente superiore alla media, che superano l’8% nel caso delle Marche e della Valle d’Aosta. Di contro, le regioni del Mezzogiorno «sperimentano un primo rallentamento, con Basilicata e Sicilia che presentano dei cali significativi (-5,2% e -6,3% rispettivamente in confronto allo stesso periodo del 2022)». SUPERBONUS 110% Dall’inizio del provvedi-
mento, il numero totale degli interventi agevolati con il Superbonus energetico ha raggiunto le 461mila e 433 richieste, per un investimento complessivo di quasi 104,2 miliardi di euro, comprese le somme non ammesse a detrazione. A livello territoriale, le regioni che si sono distinte per il maggior numero di interventi sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna. Al novembre scorso, dai dati mensili, in relazione agli interventi con almeno un’asseverazione protocollata, la Basilicata al terz’ultimo posto, di meno solo in Molise e Valle d’Aosta, con 284 interventi (il totale italiano pari a 8mila e 741) ed un totale di importo di 74 milioni di euro (il totale italiano pari a 4 mila e 364 milioni di euro). Normalizzando il numero degli interventi con la rispettiva popolazione residente presente in ogni regione, emerso che le regioni con la maggiore incidenza di lavori per mille abitanti risultano il Veneto (11,6), il Friuli Venezia-Giulia (10,7) e l’Abruzzo (10,9). Alto il valore della Basilicata: 9,5. In generale, «restano ancora da completare interventi per 13,1 miliardi», di cui 10,1 riferiti ai condomini. Questi ultimi (10,1mld), se confrontati con l’ammontare complessivo degli investimenti afferenti a tale tipologia di immobile risultante ad oggi (64,5 miliardi), «evidenziano che ancora sono da ultimare interventi per il 15,7% del valore degli investimenti totali». Si tratta di un dato di media che però comunque risulta utile per valutazioni di carattere generale. Tale incidenza, come specificato dall’Ance, calcolata a livello regionale mostra uno stato di avanzamento dei lavori molto eterogeneo lungo la penisola: in Liguria, Campania, e Lazio, la quota di lavori da ultimare supera il 20%. Invece, in Basilicata e Trentino Alto-Adige, «che hanno mantenuto un ritmo sostenuto nella rea-
lizzazione dei lavori», l’incidenza scende al di sotto del 12%, «ben 4 punti in meno della media nazionale». Riassumendo sui condomini ed i lavori da terminare: in relazione ai dati cumulati al 31 dicembre scorso, il rapporto tra il valore percentuale rispetto agli investimenti totali, consegna un verdetto positivo per la Basilicata. A fronte della citata media italiana di 15,6 %, in Basilicata 9,6%: è il valore percentuale più basso d’Italia. IMPRESE E PRODUTTIVITÀ L’espansione dell’offerta produttiva delle costruzioni nel biennio 2020-21 è risultata generalizzata su tutto il territorio, con variazioni percentuali che oscillano tra il +3% dell’Abruzzo e il +9,1% del Friuli. In termini assoluti l’aumento più consistente si registra in Lombardia (+5.600 imprese circa). Al 2021, numero di imprese in Basilicata 4mila e 232 con variazione percentuale 2021-2019 pari al 4,7% e variazione as-
soluta, sempre 20212019, pari a 191. FLUSSO MUTUI: PIÙ MENO CHE PIÙ Rilevato un inasprimento del mercato creditizio. Il flusso di nuovi mutui erogati per investimenti in edilizia, suddiviso in due categorie: residenziale e non residenziale. In relazione all’edilizia residenziale, con media italiana del -15%, negativa anche per la Basilicata, la variazione percentuale “primi 9 mesi 2023primi 9 mesi 2022”: meno -37,5. Più drastica, solo in Campania (-38,5%), Piemonte (-39,8%), Toscana (41,6%) ed Emilia-Romagna (-59,6%). Positivo il dato della variazione percentuale “primi 9 mesi 2023-primi 9 mesi 2022”, per quanto riguarda l’edilizia non residenziale: con media italiana del più 11,5%, la Basilicata al quinto posto in Italia, dopo Campania, Valle d’Aosta, Abruzzo e Molise, con più 103,7. In calo, inoltre, stesso rapporto temporale già citato, il flusso di nuovi mu-
tui erogati per acquisto di abitazioni da parte delle famiglie: in Basilicata meno 32,8% (media italiana -28,3%). SALDO MIGRATORIO E CONDIZIONE ABITATIVA Anche se ormai da diversi anni si assiste ad una sostenuta mobilità interna che vede un terzo degli spostamenti interregionali dirigersi dal Mezzogiorno verso il Centronord (129mila pari al 15,2% in più rispetto al 2021), i tassi migratori interni delle regioni del Mezzogiorno sono, tutti negativi (Basilicata e Calabria i più bassi), al contrario quelli del Centronord sono positivi (Emilia-Romagna e Provincia autonoma di Trento i più alti). Per quanto riguarda la condizione abitativa, Molise e Umbria registrano i valori più bassi di famiglie che vivono in abitazioni in affitto, rispettivamente 6,9% e 13,3%, seguite da Umbria, Basilicata, Sardegna e Puglia che non superano il 15%. FERMOL
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Dal sindacato la denuncia di un Piano «fortemente penalizzante per i lavoratori che da anni svolgono tali incarichi, mettendo in discussione le loro competenze»
Regolamento incarichi di funzione, la Uil Fpl non condivide quello dell’Aor ma plaude all’Asp S
econdo quanto riportato dalla Uil Fpl della Basilicata, sebbene più volte sia stato sollecitata la Regione a convocare un tavolo «per uniformare le direttive degli incarichi di funzione del personale del comparto nelle Aziende Sanitarie della Basilicata», l’Aor “San Carlo” ha recentemente approvato un Regolamento sugli incarichi di funzione che, secondo il sindacato «oltre ad essere fortemente penalizzante nei confronti dei lavoratori che da anni svolgono le suddette attività presso l’Azienda “San carlo”, mettendone in discussione professionalità e competenze acquisite, è in contraddizione con il riferimento normativo del CCNL che, invece, amplifica e tutela alcune nuove opportunità di crescita professionale relativamente al personale del Comparto, da anni penalizzato». Secondo quanto affermato nella nota dell’Organizzazione sindacale, di contro, il Regolamento recentemente adottato dal “San Carlo”, «dispone la prova selettiva per tutte le ex posizioni organizzative e salvaguarda solo gli ex coordinamenti, mediante una ricollocazione nel nuovo organigramma e comunque, attraverso una procedura selettiva. Procedura che - rimarcano nella nota congiunta il segretario regionale aggiunto Uil Fpl Giuseppe Verrastro, il segretario regionale organizzativo Uil Fpl Gerardo Sarli e il segretario territoriale Uil Fpl Raffaele Pisani - addirittura, prevede un punteggio significativo (30 punti) per il colloquio». Una sceltam questa, «fortemente contestata» dalla Uil Fpl nel corso di tutte le riunioni di
delegazione trattante All’Asp, invece, i sindacati ne riconoscono «il buon lavoro svolto tra le parti». Secondo quanto affermato nella nota congiunta da Verrastro, Sarli e Pisani - infatti - all’Azienda Sanitaria Locale di Potenza viene riconosciuta la presa d’atto che «non solo ha recepito il Contratto ed i recenti pareri dell’ARAN ma, con la ricollocazione degli ex coordinatori e delle ex posizioni organizzative all’interno del nuovo organigramma adottato, ha garantito una certa continuità degli stessi». Altresì, «l’intesa prospettaci dall’Asp - spiegano i tre rappresentanti sindacali - in sede di confronto, consentirà anche di poter aumentare la loro pesatura economica che, con la trasposizione autentica prevista dal CCNL, non sarebbe potuta avvenire». Tali modalità, hanno trovato dunque - la condivisione della Uil Fpl, «essendo prevalso il dialogo ed il buon senso» enfatizzano Verrastro, Sarli e Pisani della Uil Fpl della Basilicata che nell’esprimere nuovamente «la non condivisione» al Regolamento adottato dal “San Carlo”, hanno chiesto all’assessore ed al Direttore Generale del Dipartimento Salute di convocare le parti - sindacato ed aziende - al fine di «giungere ad accordi uniformi in materia di regolamenti sugli incarichi di funzione delle Aziende Sanitarie. In caso di mancato riscontro, la Uil Fpl «rimane a disposizione - chiosa la nota sindacale - di quanti vorranno attivarsi nelle sedi opportune per difendere i propri diritti contrattualmente lesi».
Glioblastoma multiforme, Radioterapia Irccs Crob centro certificato per la prescrizione dei campi elettrici
L’
Irccs Crob è tra i pochi centri italiani certificati per la prescrizione dei campi elettrici Tumor Treating Fields. I campi elettrici applicati sul cuoio capelluto bloccano solo la divisione delle cellule tumorali provocandone la morte senza intaccare i tessuti normali. Si tratta di un sistema innovativo che migliora la prognosi del glioblastoma multiforme, un tumore cerebrale aggressivo. Una novità assoluta che è stata già adottata recentemente al Crob in un caso clinico inoperabile che sta dando risultati clinici sorprendenti. Oltre alla chirurgia il trattamento standard prevede radioterapia e chemioterapia orale, ma studi recenti hanno dimostrato che integrando a questo trattamento il sistema innovativo rappresentato dai campi elettrici, la prognosi di questo tumore può migliorare tanto da aumentare la sopravvivenza mediana di 24,5 me-
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si rispetto a 19,8 mesi in chi non lo utilizza. La attuali linee guida internazionali ne prevedono l’applicazione, ma in Italia la sua fruibilità necessita di una prescrizione certificata che il direttore della UOC di Radioterapia Oncologica del Crob Grazia Lazzari ha conseguito in modo da poter garantire una continuità terapeutica efficace ai suoi pazienti che sono stati trattati con radiochemioterapia concomitante. Attualmente l’apparecchio è rimborsato dal Servizio Sanitario a livello nazionale in Giappone, Stati Uniti, Germania, Austria, Svizzera, Svezia e Francia. In Italia è prescrivibile ma non rimborsato, tuttavia è possibile ottenere il
rimborso attraverso una procedura decidendo caso per caso, sempre sulla base della prescrizione e di una relazione dettagliata da parte di un medico specialista certificato ed abilitato alla prescrizione. In qualità di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, la UOC di Radioterapia Oncologica si è impegnata a valutare l’efficacia terapeutica di questo sistema, integrandolo con la terapia standard seguendo così le attuali linee guida. «Un altro esempio in cui l’alta tecnologia presente al Crob si coniuga con la competenza e la professionalità dei nostri operatori sanitari che si dedicano, come in questo caso, non soltanto alla prevenzione, cura e riabilitazione ma anche alla possibilità di migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza della stessa nei soggetti affetti da queste patologie», commenta il direttore generale Massimo De Fino.
LAVORO SCIENTIFICO PUBBLICATO SU PRESTIGIOSA RIVISTA
Aor San Carlo, Spera: «Ancora una importante conferma per le attività di ricerca e studio»
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__Pinto e Di Lascio
ubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Jama Surgery” un lavoro scientifico che ha visto tra i partecipanti la Chirurgia generale e d’urgenza dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza. Il direttore generale dell'Azienda Giuseppe Spera esprime un sentito apprezzamento per il lavoro svolto dai professionisti della Chirurgia Potenza, perché «lo studio - afferma il Dg - costituisce riconoscimento della qualità delle attività condotte in un contesto assistenziale in cui è complesso dedicare tempo e risorse alla ricerca clinica. Il risultato ottenuto, che si aggiunge ai numerosi degli ultimi anni, sprona a proseguire nel percorso tracciato e fortemente stimolato dalla direzione strategica, consapevoli che l’attività di ricerca produce ricadute positive sulle quotidiane attività di cura e assistenza delle comunità regionali ed extraregionali che si rivolgono alle strutture ospedaliere dell'Aor». «La pubblicazione - dichiarano i medici chirurghi citati come collaboratori allo studio, il dottor Pierpaolo Di Lascio e la dottoressa Margherita Pinto - conferma l’attenzione dell’Aor “San Carlo” alle problematiche chirurgiche più complesse, basata su due pilastri essenziali: esperienza clinica e aggiornamento scientifico. È un grande motivo di orgoglio - continuano i medici Di Lascio e Pinto - vedere citata ancora una volta l’Azienda sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Jama Surgery”, che tra le riviste di chirurgia è attualmente quella con il più elevato indice di “impact factor” al mondo. La pubblicazione, dal titolo “Timing of cholecystectomy after moderate and severe acute biliary pancreatitis”, ha preso in esame la valutazione della corretta tempistica di esecuzione dell’intervento chirurgico di colecistectomia dopo pancreatite biliare acuta severa. «Lo studio - spiegano i medici - si è basato sul “Manctra – 1 Study” in cui sono stati presi in considerazione i dati di circa 4mila pazienti ricoverati per pancreatite acuta biliare in 42 paesi, alla cui raccolta ha contribuito anche la Chirurgia generale e d’urgenza dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza. Questo studio – concludono i medici- è estremamente importante perché fornisce dati molto significativi relativamente ai processi decisionali nella pratica clinica, dato questo particolarmente rilevante in considerazione del fatto che la tematica della pubblicazione riguarda una delle cosiddette “aree grigie” della letteratura scientifica».
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Potenza
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POTENZA Il commissario cittadino di “Democrazia Cristiana per Rotondi”: «Una volta centro pulsante, ora zona spenta e, a tratti, pericolosa»
Centro storico nel degrado, Meccariello: «Servono coraggio e amore per la città» POTENZA. Preoccupa, dopo la chiusura dell’ennesima attività commerciale nel centro storico di Potenza, la situazione in cui versa il “salotto buono” della città e di quanto poco sia appettibile a commercianti e cittadini. Ieri l’ultimo giorno di lavoro dell’edicola in piazza Matteotti, un punto di riferimento per i potentini, ma questa è solo l’ultima in ordine di tempo che chiude i battenti i n via Pretoria e zone limitrofe. «Nelle ultime settimane sono almeno tre le attività commerciali storiche, ubicate nel centro di Potenza, che sono state costrette a chiudere i battenti. Si tratta, purtroppo, di un triste dato che permette di avere una fotografia reale di una parte fondamentale del capoluogo oramai completamente abbandonata e alle prese con una delle sue pagine più buie» ha dichiarato Gianluca Meccariello, commissario cittadino di Potenza per “Democrazia Cristiana con Rotondi”. «Da tempo noi di “Democrazia Cristiana con Rotondi” abbiamo lanciato l’allarme sullo stato di degrado che ha colpito il cuore della cit-
tà. Ciò che una volta rappresentava il centro pulsante di Potenza, attualmente è una zona spenta e, a tratti, pericolosa. Siamo dinanzi a una cartolina strappata che deve spronarci obbligatoriamente a cambiare lo stato dei fatti per ridare un ruolo centrale a una città che necessita di maggiore cura e attenzione», prosegue Meccariello. «È giunto, dunque, il momento di riportare luce nel centro storico e, quindi, far tornare a splendere una città che ha ancora tanto da dire e dare alla Basilicata e all’intero Mezzogiorno. Noi vogliamo fare la nostra parte e mettiamo a disposizione le nostre competenze per rilanciare il capoluogo sotto tutti i punti di vista. Abbiamo bisogno di ritrovare l’ambizione e fissare una visione per i prossimi anni, motivo per cui è opportuno dialogare con la comunità e, in particolare, con le attività commerciali del centro per fissare seriamente degli obiettivi e un programma che riguardino il cuore cittadino. Non c’è più tem- potentina», conclude Gianluca Meccariello, po da perdere, serve assumere scelte corag- commissario cittadino di Potenza per “Degiose nell’interesse esclusivo della comunità mocrazia Cristiana con Rotondi”.
POTENZA La denuncia di Davide Mecca: «Non vi è neanche la linea gialla che segnala il pericolo tanto è stretta, un primato mondiale»
Stazione Fal “Santa Maria”, banchine troppo strette: «Bravi equilibristi per non cadere sui binari»
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DI ROSAMARIA MOLLICA
on è passata nemmeno una settimana da quando abbiamo raccontato del sopralluogo della VI Commissione consiliare permanente di Potenza sulla tratta ferroviaria delle Ferrovie Appulo Lucane che da Avigliano conduce a Potenza e poi qui tocca vari punti della città dando vita a quello che sarebbe una sorta di metropolitana di superficie. La Commissione nel suo viaggio ha sottolineato tutte le criticità del servizio, che andrebbe rivisto per poter essere realmente utilizzato dall’utenza potentina, a partire dalle stazioni del capoluogo inadeguate. Ebbene oggi torniamo a parlare
proprio di una delle stazioni Fal del capoluogo di regione: lo scalo di “Potenza Santa Maria”. Questa fermata del trenino che da Avigliano conduce a Potenza e che è molto utilizzato, tra gli altri, dagli studenti ha una peculiarità che la rende se non unica al mondo, quasi: la larghezza delle banchine. Sono talmente strette da risultare poco sicure per l’utenza. A denunciare la pericolosità è Davide Mecca di Ciufer Basilicata: «Se si vuole provare cosa significa vedersi passare un treno a pochi centimetri dal naso bisogna recarsi almeno una volta nella vita alla stazione “Potenza Santa Maria” delle Fal». «Le banchine sono così strette che bisogna essere bravi equili-
bristi per non cadere sui binari. continua Mecca - Possiamo celebrarla come la stazione con le banchine più strette del mondo , talmente tanto strette da non avere nemmeno la possibilità di inserire una linea gialla che segnali il pericolo». Metro alla mano, la banchina della stazione Fal è larga un metro e quaranta centimetri ed è alta circa 30 centimetri. Troppo stretta e troppo bassa per essere a norma e troppo stretta per essere sicura, almeno a giudicare dalle affermazioni degli utenti che quotidianamente la frequentano per tornare ad Avigliano o per spostarsi in altre zone della città. «Impossibile anche allargare le braccia mentre il treno è in arri-
vo se non si vuol rischiare che sia l’ultima volt» conclude Davide Mecca. E alla sua segnalazione ne sono seguite altre dello stesso tenore. Affinché il servizio Fal diventi un vero e proprio servizio metropolitano per la città di Potenza ci vuole ancora tempo e soprattutto risorse da investire. Sarebbe il caso, infatti, di sistemare tutte le criticità infrastrutturali e non solo, che presentano le stazioncine sparse per il capoluogo di regione per garantire sicurezza all’utenza. La metropolitana di superficie, fatta come si deve, è un servizio che la comunità attende da anni per dar vita finalmente a quell’idea di mobilità sostenibile di cui Potenza ha tanto bisogno.
Potenza e Provincia
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L’ANNUNCIO DOMANI IN CATTEDRALE. È SICILIANO, HA 56 ANNI ED HA SVOLTO INCARICHI NELLA DIOCESI DI ROMA
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Padre Davide Carbonaro è il nuovo vescovo di Potenza stato nominato il nuovo vescovo della diocesi di Potenza-Marsico Nuovo-Muro Lucano. È Padre Davide Carbonaro, dell'ordine dei Chierici regolari della Madre di Dio. L’annuncio ufficiale dovrebbe essere dato alle ore 12 di domani nella Cattedrale del capoluogo. Padre Carbonaro è nato a Rosolini in provincia di Siracusa nel 1967. È stato ordinato sacerdote il 3 ottobre 1992 a Roma. Ha frequentato la Pontificia università Gregoriana e nel 2022 è diventato vicario generale dell'ordine dei Chierici regolari della Madre di Dio. Ha svolto incarichi nella diocesi di Roma. Padre Carbonaro è un sacerdote cattolico italiano noto per il suo impegno sociale
e la sua attività di comunicazione attraverso i social media. È molto attivo su piattaforme come YouTube e Instagram, dove condivide contenuti religiosi, riflessioni spirituali e messaggi di speranza. Padre Davide è apprezzato per la sua capacità di coinvolgere i giovani e di affrontare tematiche attuali con un approccio moderno. Le sue omelie i suoi discorsi sono seguiti da un vasto pubblico e hanno contribuito a diffondere la fede cattolica in modo innovativo.oltre al suo lavoro come sacerdote, padre Davide carbonaro e anche autore di libri e collabora con diverse iniziative affini benefici. Carbonaro succede a monsignor Salvatore Ligorio dimesso ad ottobre scorso per raggiunti limiti di età.
Il segretario generale Fit-Cisl Basilicata: «Avvisi pubblici banditi e poi ritirati e la città è senza addetti allo spazzamento perché non si fa la gara»
Potenza, Colucci: «Acta continua la sua opera di autodistruzione» sua opera di autodistruzione» dichiara il Segretario generale della Fit-Cisl di Basilicata Sebastiano Colucci. «Non vi è pace per la Municipalizzata che si occupa della raccolta rifiuti nella città capoluogo, frutto di una non volontà da parte degli amministratori pro-tempore, di dare una nuova luce a quella che doveva essere un fiore all’occhiello. - continua Colucci - Per fare un mero esempio si emanano concorsi per capi officina ma poi non si prevede il requisito della patente superiore nonostante in piazzale ci siano presenti vari mezzi che richiedono la patente C, salvo ritirare l’ava Municipalizzata Ac- viso dopo una nota della nostra ta spa del Comune di Segreteria e conseguenzialmente Potenza continua la sanare il vulnus. Si emanano ga-
«L __Colucci
Avvenuto tra Palazzo S.G. e Spinazzola, a perdere la vita un 50enne di Cerignola
re per l’assegnazione di alcuni giri di raccolta all’esterno, salvo poi ritirarle in autotutela e indicare a luglio 2023, la ripresentazione del bando che ad oggi non è stato ripubblicato, ma sostituito con interminabili proroghe tecniche che nulla hanno a che vedere con l’apertura al mercato previsto per legge». «La città non ha più gli operatori addetti allo spazzamento, circa 11 famiglie che non lavorano perchè qualcuno non è in grado di preparare una nuova gara per l’assegnazione del servizio, per non parlare del mancato rinnovo dei contratti ai lavoratori che si occupano da anni della raccolta rifiuti, che da oggi saranno disoccupati, fatto questo che sicuramente metterà in crisi la puli-
zia della città e lo stato sociale di numerose famiglie» prosegue il segretario regionale Fit-Cisl. «Infine non può essere accettabile il comportamento palesemente discriminatorio dell’Amministratore Unico che non accettando le eccezioni sollevate dalla Fit-Cisl, platealmente comunica di non voler avere nessun dialogo con la nostra organizzazione, fatto che però non ci preoccupa considerato che siamo abituati a dialogare solamente con chi il settore lo conosce e non naviga a vista, e che i nostri rapporti situazionali li porteremo avanti con la Proprietà Comune di Potenza, non partecipando a nessun inutile e inconcludente riunione con l’Amministratore Acta spa» conclude Sebastiano Colucci.
Presidio in concomitanza con il Tavolo Automotive convocato dal ministro Urso
Incidente tra camion Lavoratori Fdm e Las al sulla Bradanica: un morto Ministero delle Imprese
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stato fatale per un 50enne di Cerignola l’incidente avvenuto nella tarda mattinata di ieri tra Palazzo San Gervasio e Spinazzola. Al chilometro 89 della Strada statale 655 Bradanica al confine tra Basilicata e Pu-
glia il tragico impatto tra tre mezzi pesanti adibiti al trasporto di cereali. A perdere la vita uno degli autisti dei mezzi coinvolti nello scontro, mentre gli altri due sono rimasti lievemente feriti. I carabinieri indagano sulle cause e le responsabilità, ma non si esclude un malessere improvviso. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco che hanno prontamente messo in sicurezza l’area interessata dall’incidente e i mezzi coinvolti, il personale dell’Anas, i mezzi di soccorso e le forze dell’ordine.
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uesta mattina, alle 10 e 30 si terrà presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal ministro Urso l’incontro relativo al tavolo Automotive. In presidio a Roma, durante lo svolgimento dell’importante incontro, anche una delegazione di lavoratori di Fdm e Las di San Nicola di Melfi, le due aziende a cui Stellantis ha stoppato le commesse, con le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Uglm. Vogliono risposte concrete i 110 lavoratori dell’Indotto, in cassa integrazione straordinaria a zero ore e per un anno pur di evitare il licenziamento. Oggi sul tavolo del ministro Urso anche la questione incentivi per l'acquisto di auto elettriche, ed è proprio a San Nicola di Melfi che si dovrebbero produrre cinque modelli entro il 2026.
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Provincia
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Partita dal Metapontino, la contestazione lucana si unisce a quella nazionale ed europera, con Francia e Germania in testa
Agricoltori e mezzi agricoli a Melfi e Lavello, la protesta si allarga a “macchia d’olio”
DI EMANUELA CALABRESE
Si moltiplicano in regione le mobilitazioni degli agricoli lucani, questa volta del VultureMelfese e dell’Alto Bradano. L’incontro è avvenuto presso la zona industriale San Nicola di Melfi, con i loro mezzi agricoli, giunti da Atella, Rionero, Melfi, San Fele, Genzano di Lucania e tutto il territorio della zona, manifestazione iniziata il 30 e proseguita anche ieri in piazza Craxi a nella città federiciana. Con l'Assemblea dei direttivi zonali del Vulture (Melfi, Venosa, Lavello, Montemilone) organizzata ieri a Lavello alle ore 18:00 presso il Centro sociale Digilio, comincia la mobilitazione della Cia-Agricoltori indetta in Basilicata dagli organismi dirigenti. Si estende dunque a macchia d’olio la protesta degli agricoltori, partita dal Metapontino, che si unisce a quella nazionale ed europera, con Francia e
Germania in testa. I cortei di trattori che percorrono le strade regionali, italiane ed europee – sottolinea la Cia – sono il sintomo di un disagio reale. Un disagio che Cia-Agricoltori Italiani ha già portato in piazza, a Roma, il 26 ottobre scorso, sotto lo slogan: “Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri. Non siamo il problema, ma la soluzione”, per rivendicare la centralità dell’impresa agricola nell’economia nazionale ed europea e il suo valore per i territori e le comunità. I manifestanti chiedono al governo Regionale, per le aziende aderenti al disciplinare di agricoltura integrata la possibilità di reimpiego delle sementi; Per le aziende aderenti alla Semina su sodo, la modifica immediata alle “Linee d'indirizzo Agricoltura Conservativa in Basilicata” con riconoscimento delle seminatrici a falcione; Formazione di un tavolo regionale per la definizione annuale dei costi di produzione e sul rispetto della legge
per le pratiche sleali. Al governo Nazionale: la tutela del “Made in Italy” come concetto legato alla provenienza della materia prima; Modifica immediata all'eco-schema 4. Applicazione delle tecniche di agricoltura integrata anche alle leguminose; Premio accoppiato grano duro. Riconoscimento della premialità anche alle aziende che reimpiegano le sementi; Destinazione delle risorse Pnrr per impianti agrivoltaici alle sole aziende agricole avente fascicolo aziendale validato da almeno 3 anni; Riconoscimento dei benefici assistenziali e previdenziali al Coltivatore Diretto e allo IAP; Riconoscimento di operatore CAA ai Liberi Professionisti; Riduzione accise sul gasolio agricolo; Credito d'imposta sul gasolio agricolo a CD e IAP e Agromeccanici; Eliminazione Irpef a CD, IAP e Piccoli imprenditori agricoli; Abolizione dell'obbligo assicurativo imposto a tutte le macchine operatrici a motore; Deroga all'obbligo della visita medica per le aziende agricole che assumono meno di 30 dipendenti (idoneità attestata dal medico di famiglia); Tavolo nazionale per la definizione annuale dei costi di produzione e sul rispetto della legge per le pratiche sleali. Infine alla Commissione Europea chiedono l’eliminazione immediata dell'obbligo di trasmissione del quaderno di campagna e il Riconoscimento del pirodiserbo (bruciatura delle stoppie) tra le tecniche agronomiche praticabili.
CONSEGNATO DOCUMENTO AL MINISTRO LOLLOBRIGIDA
Confagricoltura impegnata a favore degli agricoltori
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a protesta che si sta svolgendo in questi giorni va ricondotta a un dibattito istituzionale che, come Organizzazione, ci vede impegnati ogni giorno ad ogni livello, in Italia e in Europa». Questa posizione, espressa da Confagricoltura, è al centro di un documento che il presidente Massimiliano Giansanti ha consegnato ieri a Verona, a Fieragricola, al ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. La protesta degli agricoltori rappresenta un malessere diffuso che è il punto cardine che impegna la Confederazione sui grandi temi di interesse per le imprese del settore. «Le Istituzioni, soprattutto europee, – spiega il presidente Giansanti- conoscono perfettamente la nostra posizione. Abbiamo la certezza che il dibattito nelle sedi opportune, e in questo caso Ue, ci aiuti a ottenere risultati concreti». Il tema della PAC, su tutti, è centrale: «Abbiamo fin da subito dichiarato che gli accordi raggiunti hanno portato a una riforma non solo estremamente complessa, ma soprattutto inadeguata alle reali esigenze di produttività e competitività delle imprese agricole». La PAC resterà in vigore fino a tutto il 2027. Confagricoltura sta lavorando con il Parlamento e la Commissione Ue e con il Ministero dell’Agricoltura, che ha istituito, su nostra richiesta, due tavoli di confronto per concordare le opportune modifiche. Già venerdì prossimo è convocato al Masaf un tavolo tecnico per definire una proposta unitaria da sostenere in Europa.
MURO LUCANO Sulla possibilità di costruire l’ennesimo impianto eolico, 32 associazioni lucane chiedono l’intervento del ministro della cultura
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Associazioni scrivono a Sangiuliano: «Salvaguardiamo il territorio»
ono 32 le associazione lucane che hanno scritto nelle scorse ore al Ministro della cultura Sangiuliano, fortemente preoccupate per l’installazione di un impianto eolico impattante sul territorio di Muro Lucano: «come società civile, rifacendoci alla nota del Sindaco Setaro del 17 gennaio a Lei indirizzata, la invitiamo a prendere in considerazione l’idea di salvaguardare l’intero territorio di Muro Lucano dalle attività fortemente impattanti per l’enorme patrimonio storico-culturale-paesaggistico ed ambientale che esso custodisce. Siamo fortemente a sostegno delle energie cosiddette “Green”, purché esse rispettino la natura, le vocazioni, il paesaggio, le peculiarità e le risorse dei luoghi. Nell’ assenza di programmazione da parte della regione Basilicata, relativamente alle aree idonee e non idonee per installare gli impianti eolici, siamo non senza ragione preoccupati che l’intero patrimonio di Muro Lucano possa essere compromesso, come già peraltro è avvenuto in numerose altre aree di notevole pregio della nostra Regione».
«Muro Lucano, come riportato nella lettera del Sindaco Setaro a lei indirizzata, mediante Decreto del Ministro della pubblica Istruzione fu dichiarato nel 1968 “ luogo di notevole interesse pubblico”. Nel 2012 con Decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Muro Lucano ottiene il riconoscimento di “Città” per la rilevanza della sua storia e i beni del patrimonio culturale e paesaggistico. - si legge nella lettera Numerosissime sono le antiche chiese ricche di pregevoli opere d’ arte e i palazzi signorili;a Muro Lucano sorge il Museo Archeologico Nazionale che Lei stesso ha potuto ammirare. Sono visitabili, con attrezzature adeguate, due ingressi dell’acquifero che si districano per Km in spettacolari grotte. Durante la fase di cantiere per la realizzazione dell’impianto eolico “Monte Raitiello” e successiva dismissione, ricadente nell’area di ricarica dell’acquifero, la proponente dichiara che si prevedranno interferenze con il deflusso idrico profondo, per effetto della realizzazione delle opere di fondazione. Il Mibact nel
2019, aveva rilasciato parere contrario alla proroga di validità del provvedimento di VIA regionale evidenziava che il progetto si inserisce in un'area dall'elevato potenziale archeologico, il comprensorio del territorio di Muro Lucano. La realizzazione dell’impianto potrebbe rappresentare un rischio notevole per la conservazione di un patrimonio archeologico diffuso e dei valori paesaggistici consistenti». «Persuasi del suo interesse per il nostro territorio e della sua attenzione nelle dinamiche di sfruttamento del territorio chiediamo un suo intervento» conclude la lettera delle associazioni del territorio.
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«È sicura da un punto di vista statico, ma interverremo sull’impianto parafulmini e con il restauro conservativo»
Cristo Redentore di Maratea, Stoppelli: «Non ci sono distacchi né pericoli» MARATEA. Sulla cima rocciosa del monte San Biagio a Maratea si staglia imponente la Statua del Cristo Redentore. Alta più di 21metri, con una apertura delle braccia di 19 e la testa di 3 mt d’altezza. Il peso del complesso è stato calcolato aggirarsi intorno alle 400 tonnellate. La Perla del Tirreno vanta per la Basilicata e non solo, uno dei monumenti più suggestivi e visitati dai turisti che giungono nella nostra regione. Proprio questo monumento però si è trovato, suo malgrado, al centro delle cronache di questi giorni, quando si è parlato di crolli alla struttura. Abbiamo raggiunto telefonicamente il Sindaco Daniele Stoppelli per fare il punto della situazione: «Sono state diffuse immagini di repertorio, antecedenti il restauro operato dall’amministrazione comunale precedente la mia, che non possono e non devono essere spacciate come attuali - dichiara con fermezza Stoppelli- Ripeto, non ci sono stati distacchi in questo momento e non ci sono pericoli. Tutto parte quando in passato a causa del cattivo funzionamento dell’impianto parafulmine, si danneggiarono le estremità delle dita. La vecchia Amministrazione chiese un contributo alla Regione, che fu elargito nella somma di 380mila euro per il rifacimento dell’impianto. Furono eseguiti i lavori e da allora non si sono più verificati danneggiamenti o distacchi dalla statua. Il vero problema è però rappresentato proprio da quel vecchio intervento, essendo stata impiegata una tecnica invasiva, bucando le braccia e la testa per farvi passare i cavi, fori dai quali sarebbe entrata l’acqua». «RICHIESTO ALLA
REGIONE 1 MILIONE DI € PER GLI INTERVENTI NECESSARI» Oggi cosa accade, che «quell’impianto parafulmine va aggiornato e messo a norma come tutte le tecnologie, per essere efficiente e all’avanguardia. Abbiamo pertanto la necessità di fare due cose -incalza il Primo cittadino- rifare il parafulmini e effettuare un lavoro di restauro. Per quanto riguarda questo secondo intervento, dal punto di vista “estetico” sembra facile, ma bisogna rifare le unghia e le parti mancanti alle mani e soprattutto rimediare ai danni del precedente intervento. La situazione attuale vede però la struttura sicura da un punto di vista statico. Abbiamo fatto richiesta alla Regione di un finanziamento di 1milione di euro, perché vogliamo fare un check-in della statua con uno studio analitico per gli interventi di cui il monumento ha bisogno dopo quasi 60anni dalla sua costruzione e realizzare il restauro conservativo intervenendo anche su quei buchi e rimodernare il parafulmine. Chiaramente queste attività sono già state programmate perché noi le abbiamo chieste da tempo alla Regione, la quale ci ha promesso che in questo esercizio ci dovrebbe dare le risorse. Ne abbiamo discusso anche con il Ministero, trovandolo d’accordo nel seguire la strada del restauro conservativo». IN MERITO ALLA PETIZIONE, «SENZA LO STUDIO E LA CONOSCENZA DEGLI ATTI SI RISCHIA DI DARE INFORMAZIONI INCOMPLETE O NON VERITIERE» Attraverso la pagina social e isti-
_Stoppelli
tuzionale del Comune, Stoppelli ragguaglia: «Ho avuto modo di leggere la petizione per la salvaguardia della Statua del Cristo. Pur precisando che la buona regola di ogni attività ha come presupposto la ricerca, lo studio e la conoscenza degli atti esistenti senza i quali si rischia di dare informazioni incomplete o non veritiere, comunque, nello spirito positivo accolgo con piacere l’attenzione di queste persone. Ritengo utile ricordare che sono state tante le attività di valorizzazione messe in atto da questa Amministrazione come la mostra su “Bruno Innocenti e la Statua del Cristo Redentore”, realizzata con il Liceo Artistico di Maratea e che ha visto l’esposizione a Matera, Potenza, Caserta, Milano.All’interno del Bando Borghi abbiamo ottenuto il finanziamento per il miglioramento dell’accessibilità e della fruizione della statua e del belvedere, ed a breve verrà conclusa la fase progettuale per renderla accessibile a tutti, comprese le persone diversamente abili. E poi ci sono il ge-
mellaggio con la Mitra Arcivescovile di Rio de Janeiro proprietaria della statua del Cristo Redentor, gli eventi, nonché la promozione del nostro simbolo, anche all’interno dell’importante percorso come città finalista Capitale Italiana della Cultura 2026». GIÀ NEL 1965 SI PARLÒ DI “COSTRUZIONE AVVENIRISTICA”, CHE TUTT’OGGI CONSERVA LE CARATTERISTICHE DI “STRUTTURA MONUMENTALE” Sul materiale di realizzazione del monumento Stoppelli aggiunge: «Il Cristo è stato forgiato con marmo di Seravezza e siccome è un materiale salino non si corrode alla presenza del mare. Questa è un’altra delle sue peculiari caratteristiche, che la rendono particolarmente resistente e sicura, tant’è che alla soglia dei 60 anni, è ancora lì, sfidando il vento della sommità della montagna e le intemperie. Fu voluta dal Conte Rivetti, che nel 1956 affidò l’incarico al Professor Bruno Innocenti, il quale elaborò una serie di studi per questa statua, associandosi al Professore e Ingegnere Luigi Musumeci, uno dei più grandi strutturisti italiani del Novecento. Il monumento del Cristo pertanto, si trova per un terzo sotto terra come fondazioni e due terzi è fuori terra, la parte che vediamo. Una delle caratteristiche di questa opera è la sua resistenza a forti venti, persino superiori a 130 km orari. Da un punto di vista statico questa struttura è stata portata all’Università di Basilicata, di Avellino, di Napoli e in diverse Università Italiane, venendo apprezzata a livello accademico. Già nel 1965, quando il Cristo era stato completato, si parlò di una costruzione avveniristica, che tutt’oggi conserva le sue caratteristiche di “struttura monumentale”, così come fu dichiarata». EMANUELA CALABRESE
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Periscopio
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Il presidente della Comunità del Parco Nazionale Appennino Lucano soddisfatto: «Ci siamo battuti negli ultimi tre anni»
Rubino: «Finalmente, il Parco sarà dotato di un Piano di Gestione dei cinghiali»
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i siamo battuti negli ultimi tre anni e finalmente il Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese sarà dotato del Piano di Gestione del cinghiale, si tratta di un primo passo molto positivo per fronteggiare un'emergenza per troppo tempo negata e affrontata in modo ideologico». Lo afferma il Presidente della Comunità del Parco, il Sindaco di
Moliterno Antonio Rubino. Più volte portavoce dei cittadini che lamentavano l'inerzia dell'Ente Parco rispetto al problema della massiccia presenza di ungulati, Rubino ritiene che «il lavoro del nuovo direttore Luzzi, del Consiglio direttivo del Parco e del commissario ad acta Tisci, inizia a produrre risposte per i cittadini», secondo il Sindaco di Moliterno «i cinghiali in so-
vrannumero sono una seria minaccia per la sicurezza pubblica e per l'agricoltura, oltre ad essere responsabili di numerosi incidenti stradali. L'approvazione di questo piano e il bando per la selezione dei sele-controllori per operare sul territorio del Parco, sono atti che da tempo avevamo sollecitato insieme ad altri colleghi sindaci». Il piano, che sarà attuato nel corso dei prossimi an-
ni, prevede una serie di misure per ridurre la popolazione di cinghiali, tra cui l'abbattimento selettivo, la prevenzione dei danni alle colture e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica. «Il mio Comune insieme a Grumento Nova, Paterno, Lagonegro e Tramutola ricade nei territori zona infetta per Peste Suina Africana, un aggravio dei problemi dovuti alla presenza di cinghiali in so-
vrannumero» conclude il Presidente Rubino «il Parco svolgendo il suo ruolo di tutela e salvaguardia della biodiversità, finalmente interverrà per un equilibrio faunistico e per la tutela anche dei cittadini del Parco. La Comunità del Parco che presiedo sarà vigile nel monitoraggio dell'attuazione del piano e contribuirà, in ogni modo possibile, a garantire la sua piena efficacia».
Le domande per beneficiare della misura dovranno essere presentate a partire da oggi ed entro e non oltre il giorno 29 febbraio, con scadenza alle ore 24
A Marsico Nuovo contributo a fondo perduto per le attività
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on delibera di giunta n. 4 del 24.1.2024 il Comune di Marsico Nuovo ha approvato lo schema di Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a fondo perduto per le spese di gestione e di investimento sostenute o da sostenere dalle attività economiche e artigianali operanti nel comune. Le domande per beneficiare della misura dovranno essere presentate a partire dal giorno 1 Febbraio 2024 ed entro e non oltre il giorno 29 febbraio 2024, con scadenza alle ore 24,00. Un sostegno indubbiamente importante che sosterrà dunque le attività commerciali e artigianali operanti nel perimetro comunale. Questo fondo di sostegno, con una dotazio-
ne di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, è stato istituito presso il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri nell’ambito della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. II fondo è ripartito tra i comuni presenti nelle aree interne, con DPCM e su proposta dal Ministro per il Sud e la coesione territoriale, che ne stabilisce termini e modalità di accesso e rendicontazione. Il sostegno è inoltre incrementato di euro 60 milioni per l’anno 2020, di Euro 30 milioni per l’anno 2021 e di euro 30 milioni per l’anno 2022, anche al fine di consentire ai Comuni presenti nelle aree interne di far fronte alle maggiori necessità di sostegno del
settore artigianale e commerciale conseguenti al manifestarsi dell’epidemia da Covid-19. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è infatti del 24 settembre 2020 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 302 del 4 dicembre 2020) e stabilisce la ripartizione,i termini,le modalità di accesso e rendicontazione dei contributi destinati ai comuni delle aree interne, a valere sul Fondo di sostegno alle attività economiche. Il comune di Marsico Nuovo ha provveduto all’approvazione dello schema di Avviso, della nomina del responsabile del dipartimento e degli indirizzi già il 24 gennaio, come riportato sopra , in sede di consiglio comunale. ANNA TAMMARIELLO
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Matera e Provincia
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Marrese insieme a una delegazione di studenti, insegnanti e personale per «testimoniare qual è lo stato di disagio che si respira per questa assurda decisione»
Smembramento “Pitagora” di Montalbano Jonico, il sindaco è stato ricevuto dal Prefetto
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a vicenda dello smembramento dell’Isis Pitagora di Montalbano Jonico nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico attuato dalla Regione Basilicata è approdato in Prefettura. Il sindaco della cittadina jonica, Piero Marrese, è stato infatti ricevuto da S.E., Cristina Favilli, Prefetto di Matera, insieme ad una delegazione di studenti, docenti e personale amministrativo del “Pitagora” per significare al rappresentante territoriale del Governo il disagio della comunità scolastica dell’istituto smembrato e di quella montalbanese a causa di una decisione che sembra essere del tutto priva di razionalità e, soprattutto, di rispetto per le linee guida, nazionale e regionale. «Al Prefetto – ha dichiarato Marrese – abbiamo voluto testimoniare qual è lo stato di disagio che si respira non solo a Montalbano Jonico per questa assurda decisione, ma anche il sentimento che ci porta a non arrenderci e a non indietreggiare rispetto alle proteste civili e democra-
FIAMME DIVAMPATE ALL’INTERNO DELL’AZIENDA BRIANZA PLASTICA
Incendio in un capannone industriale di Ferrandina
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tiche e alla tutela delle nostre istanze. C’è un ricorso al TAR ormai prossimo e, dunque, la via giudiziaria farà il suo corso, ma non intendiamo fermarci e vogliamo rappresentare le nostre ragioni anche al Go-
verno», conclude Marrese che non manca di ringrare il Prefetto Favilli «per averci ricevuti e per aver ascoltato le istanze di un’area ampia che abbraccia buona parte del Metapontino».
n incendio è scoppiato ieri mattina, intorno alle 5.30, nella zona industriale di Ferrandina, nel capannone dell’azienda Brianza Plastica SpA. I primi a notare le fiamme e a dare l’allarme sono stati gli operai che erano a lavoro all'interno della struttura. L’incendio, infatti, è divampato all’interno di uno dei compartimenti della fabbrica, durante le prime ore dell’alba. Una parte dell’opificio, con superficie totale di circa 7.000 mq, destinato alla produzione e trasformazione di materie plastiche (polistilene e poliuretano) ha subìto ingenti danni. Coinvolta dalle fiamme anche gran parte dei pannelli solari presenti sul tetto. Non risultano, però, persone ferite. Sul posto sono intervenute sette squadre dei Vigili del fuoco provenienti dai distaccamenti di Ferrandina e Pisticci e dal comando centrale di Matera con un’autoscala e un’autobotte.
Buona la partecipazione anche degli operatori di settore, per affrontare criticità e prospettive nell’assistenza di due categorie sociali molto sensibili e fragili
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Politiche sociali, riunione operativa del Tavolo tematico su anziani e disabili
i è svolta martedì pomeriggio, nella sala “Mandela” del Municipio, la prima riunione operativa dei Tavoli tematici permanenti di programmazione sulle politiche sociali, avviati formalmente lo scorso 20 dicembre 2023. L’incontro dedicato alle due macroaree Anziani e Disabilità, è stato introdotto dal sindaco Domenico Bennardi, con l’assessore alle Politiche sociali, Maria Pistone, e condotto dalla funzionaria Caterina Rotondaro con gli operatori dell’ufficio di Piano. Buona la partecipazione anche degli operatori di settore, per affrontare criticità e prospettive nell’assistenza di due categorie sociali molto sensibili e fragili. L’obiettivo dei Tavoli, infatti, è quello di intervenire sui bisogni reali della comunità. Con questa iniziativa, il Comune in qualità di Ambito territoriale sociale urbano, ha ritenuto di fondamentale importanza avviare un percorso condiviso per l’elaborazione del Piano comunale dei servizi sociali e socio-sanitari, con l’obiettivo di realizzare un lavoro partecipato, ispirato dal principio della costruzione dal basso e della sussidiarietà, raccogliendo tutte le segnalazioni sui bisogni singoli che poi diventano collettivi, e migliorando le capacità degli individui (singoli o associati) di operare. Sono state individuate nove macroaree di in-
tervento, sulle quali si orienteranno altrettanti Tavoli: famiglia e minori, politiche di genere, salute mentale, disabili, anziani, inclusione sociale, dipendenze, giovani e immigrazione. In quest’ottica, i Tavoli sono luoghi strutturati e formali di consultazione, confronto e individuazione delle risposte, ai bisogni della singola macroarea. Possono farne parte anche rappresentanti del consiglio comunale, dei Comitati di quartiere, della scuola, dell’università e dell’azienda sanitaria locale. L’Avviso rimarrà comunque aperto ad eventuali ulteriori e diverse manifestazioni di interesse.
Pertanto sarà possibile, previa valutazione dei requisiti, unirsi ai lavori del Tavolo anche nelle prossime settimane, coprendo le posizioni ancora incomplete e fino alla concorrenza del numero totale dei componenti previsti per ogni singola rappresentanza. «Un’importante opportunità -commentano l’assessore Pistone e il sindaco Bennardi- sia per l’Amministrazione comunale, che può realizzare il principio di partecipazione, che per i soggetti interessati, che potranno mettere la propria esperienza in tema di politiche sociali a disposizione della collettività».
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Presso la sala consiliare dell’Ente si è tenuta l’assemblea plenaria presieduta da Simone Carcuro. Tanti i temi cari agli studenti affrontati
Consulta studentesca e Provincia di Potenza: un binomio perfetto
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i è tenuta ieri mattina presso la Sala Consiliare della Provincia di Potenza l’assemblea plenaria della CPS Consulta Provinciale Studentesca di Potenza presieduta da Simone Carcuro. All’evento hanno partecipato il Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano e la Consigliera Provinciale di Parità Simona Bonito che hanno espresso al Presidente Carcuro e a tutti i rappresentanti degli studenti e delle studentesse presenti «la disponibilità - ha rilevato Giordano - anche e
soprattutto per la possibilità di un confronto continuo e costante sui bisogni e sulle progettualità da mettere in campo». L’evento ha rappresentato un importante momento di partecipazione e discussione, durante il quale i rappresentanti degli studenti, alla presenza anche della professoressa Barbara Coviello in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Regionale, hanno affrontato tematiche cruciali per l’intera comunità studentesca della provincia di Potenza. L'assemblea ha visto la presenza di numerosi stu-
denti provenienti dalle diverse scuole della provincia, dimostrando un forte impegno e interesse per le questioni educative e sociali che li riguardano direttamente. Tra i principali punti all'ordine del giorno l’approvazione del “Programma di Attività per l’A.S. 2023/2024” e la presentazione della nuova identità visiva della Consulta Provinciale Studentesca di Potenza. La consigliera Bonito ha sottolineato la necessità di «un confronto continuo e costante sulle tematiche sensibili che toccano da vicino la vita quotidiana e il benessere della comunità studentesca». L'assemblea ha rappresentato un'opportunità preziosa per affrontare in modo aperto e costruttivo tematiche di rilevanza sociale, promuovendo il dialogo e la comprensione reciproca tra i partecipanti. Tra i temi sensibili è stato affrontato anche quello relativo all’edilizia scolastica attraverso l’audizione dei Responsabili per l’Edilizia Scolastica della Provincia di Potenza Ing. Enrico Spera e Ing.Pasquale
Petrelli. In una logica di condivisione e costruzione di reti sul territorio provinciale, all’assemblea sono intervenute la Presidente della Fondazione IncontraDonna Sezione di Potenza, Carmen Paradiso per affrontare il tema della sensibilizzazione del Papilloma Virus anche in vista della Giornata internazionale contro l’HPV prevista per il prossimo 4 marzo e il direttore Culturale della Fondazione Potenza Futura, Federica D’Andrea con la quale verrà sottoscritto nei prossimi giorni un protocollo d’intesa per la costruzione di progetti rivol-
ti ai giovani studenti lucani. L'evento si è concluso con l'adozione di una serie di raccomandazioni e proposte che saranno portate avanti dalla Consulta Provinciale Studentesca in collaborazione con le istituzioni scolastiche e con i partner di rete. Gli studenti sono stati incoraggiati dalla Consigliera di parità provinciale a continuare il dialogo e a partecipare attivamente al processo di miglioramento dell'ambiente educativo anche in ottica di genere per la promozione della parità e delle pari opportunità.
Nella sala riunioni della Biblioteca comunale, l’interessante opera scritta in tandem da Leonardo Rocco Tauro e Emilio Carucci, è stata apprezzata dal pubblico
A Policoro la presentazione del libro “Credo nella mia terra”
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opo Senise e Gorgoglione, nuova presentazione a Policoro, grazie all'amministrazione comunale, presso la sala riunioni della Biblioteca Comunale dell'apprezzato e interessante libro sull'imprenditore lucano Mario Castelluccio, ”Credo nella mia terra” (Photo Travel Editions) scritto, in tandem, da Leonardo Rocco Tauro (politico molto impegnato a livello sociale ed autore di eccellenti romanzi) ed Emilio Carucci, docente, quest’ultimo, di italiano e storia presso gli istituti superiori della regione, nonché grande cultore di micologia ed appassionato di teatro filosofico. Presenti all'incontro l'assessore alla cultura del centro materano, Massimiliano Scarcia, che si è complimentato con il protagonista ed ha riconosciuto meriti e valore per il suo impegno e perseveranza nel settore agricolo ed imprenditoriale. A seguire, con conduzione di Antonio Petrino, l'intervento dell'editore Giovanni Marino e i due autori che hanno sottolineato capacità, peculiarità, excursus, evoluzione del fenomeno e le straordinarie doti riconosciu-
te da molti a Mario Castelluccio, con quest'ultimo che nel suo intervento ha illustrato le ragioni che lo hanno spinto a intraprendere una strada così rischiosa (lasciando un lavoro da dirigente in Regione), a rinunciare inoltre a sviluppare la propria attività in altri posti in Italia e all'estero nonostante le molte richieste e evidenziando cosa lo ha spinto a non mollare dimostrando grandi motivazioni. Il libro si compone di due parti, la prima prettamente biografica, la seconda più scientifica, riguardante la coltivazione del fungo Cardoncello (Pleurotus eryngii). Castelluccio è stato prima un apprezzato funzionario dell’Ente Irrigazione di Bari e poi valente dirigente della Regione Basilicata. Successivamente, e dopo intensi anni dedicati alla ricerca e alla sperimentazione è riuscito, il primo al mondo, a produrre il pregiato fungo nei laboratori della sua azienda di Massanova, in riva al lago artificiale di Monte Cotugno (fungo che sino a quel momento cresceva solamente allo stato naturale o selvatico), creando una eccellente real-
tà anche produttiva, che sempre più è cresciuta nel tempo, non solamente nella coltivazione e conservazione dei funghi, ma anche di tanti altri prodotti agricoli del posto. Molte università estere lo hanno nel tempo contattato per conoscere più da vicino i suoi studi micologici. Così come non poche le aziende straniere interessate ad avere rapporti professionali, scientifici e commerciali, dall'interessato però sempre respinti, sia pur grato, perché convinto che la sua fatica imprenditoriale dovesse “consumarsi nella sua terra”, per divenire lui stesso concreto esempio per tanti di credere, sia pure con tutte le difficoltà del nostro ambiente, nel proprio territorio. La storia di un vero capitano dell’agroalimentare lucano, tutta da conoscere.
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