Cronache del 3 febbraio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

SABATO 3 feBBrAIO 2024 • Anno IX n. 28 € 1,50

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INTEGRAZIONE, SOTTO LA MEDIA ITALIANA ANCHE LA PRESENZA DI POSTAZIONI INFORMATICHE ADATTATE

Inclusione scolastica, la situazione lucana

Tra le note dolenti c’è l’accessibilità: da risolvere l’alto tasso di barriere fisiche e sensoriali

F. Moliterni a pagina 6

reGIONAlI A destra ufficialità per martedì. Il csx procede a caso: Pd diviso, M5S tinto e gli altri dialogano con gli avversari

Cdx, Bardi bis sale senza Pepe La Lega sul punto di perdere anche Potenza: esclusa dall’accordo con FdI _

CRISI MAR ROSSO

#SALISCENDI

Basilicata, impatto da 143 milioni di €

mmonta a 143 milioni di euro, per la Basilicata, il valore di prodotti trasportati via mare attraverso il Mar Rosso. La Basilicata, per quanto riguarda l’esposizione dell’export alla crisi da parte delle regioni italiane, si colloca al quart’ultimo posto della classifica nazionale. I settori più colpiti sono il mobile imbottito, l’agroalimentare e la meccanica. Gli effetti della crisi si manifestano con l’allungamento dei tempi di consegna (...)

TOMMASO COVIELLO Senza fronzoli dorotei e pur di salvare i cittadini dalla Macchia dell’inciucio politico Avigliano 2025-Chiorazzo, s’è comportato da vero patriota guidando in prima persona e con bravura politica la pattuglia dei coraggiosi consiglieri di maggioranza che finalmente hanno azzerato la fascia tricolore di Mecca e con essa il narcisismo politico di chi si vantava d’essere bravo ed eterno ed invece era solo il peggiore tra i sindaci della nostra amata “Capitale”.

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GIUSEPPE MECCA Basta leggere la sua dichiarazione ormai da ex sindaco per capire che non ha imparato la lezione di democrazia e di sale che gli è stata appioppata per abbattere la supponenza istituzionale con cui ha preteso di fare bello e brutto tempo e perfino d’autoassegnarsi meriti e voti facili, alla faccia della modestia. Di certo e ben oltre il suo inutile vittimismo sarà ricordato ad Avigliano per i balletti M. Dellapenna a pagina 2 politici, le revoche assessorili e i dietrofront ingloriosi.

Mecca, csx smacchiato ■ continua a pagina 5

Avigliano, fine inciucio: dimissioni in massa. nominato il Commissario prefettizio: verso l’election day

VIETRI DI P. SINDACO A PROCESSO: “TERRITORIO ATTIVO” PUNGOLA

«Sul 5 stelle Giordano da Lomuti e Araneo inaccettabile silenzio»

Servizio a pagina 14

Servizio ■ a pagina 15

SANITÀ

Neurostimolazione, con Giardina primi impianti di ultima generazione all’Aor San Carlo di Potenza per inibire il dolore

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■ Servizio

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PROTESTA TRATTORI

Braia (Iv): «Bardi apra il tavolo di crisi» Da Confagricoltura chiesto immediato riscontro alle richieste del comparto lucano ■ Servizi

a pagina 8

_ MATERA

Avevano 180 grammi di cocaina: 2 arresti Omicidio stradale Statale 7: 25enne rischia processo

■ Servizi alle pagina 20 e 21

_ CALCIO

Il Potenza al “Pinto” contro la Casertana Con Galasso l’Adise protagonista a Milano di fine calciomercato ■ R. Nigro

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REGIONALI Mentre nel cdx si attende martedì l’ufficialità, il csx procede in ordine sparso: Pd diviso, M5S incerto e gli altri partiti già dialogano col centrodestra

Bardi bis sale senza Pepe Per la Lega la partita di Potenza è cruciale per difendere l'ultima roccaforte in Regione. Si teme però la"condizione" di FdI che potrebbe chiedere la guida della città

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__Bardi, Pepe, Guarente e Galella

DI M ASSIMO DELLAPENNA

l 2020 sembra un secolo fa, politicamente almeno per la Regione Basilicata lo è. In quel tempo si votò al Comune di Avigliano e il centrodestra si ruppe. Da una parte andò la lista che candidava Mecca a sindaco sostenuta dall’allora capogruppo leghista Tommaso Coviello, dall’altra andò una lista civica sostenuta da Fratelli d’Italia. Mecca divenne sindaco e Coviello si intestò giustamente quella vittoria, accusando tra le altre cose Rosa di aver sostenuto una lista con esponenti di centrosinistra. Ieri l’Amministrazione comunale di Avigliano è caduta. È caduta per mano degli uomini di Coviello che sono stati costretti a rendere manifesto che quella lista non era proprio di centrodestra e che c’erano uomini e donne che erano pronte a sostenere la candidatura presidenziale di Chiorazzo. Un fallimento che è il fallimento del centrodestra intero per le Amministrative nei piccoli comuni. La logica delle finte liste civiche che non risolvono mai la questione politica ma trasformano le vittorie in sconfitte e gli accordi in compromessi personali sta mietendo le sue vittime. Ad ogni elezione provinciale questo gap con la struttura amministrativa del centrosinistra si manifesta in tutta la sua evidenza. Il centrosinistra continua ad avere la maggioranza dei Sindaci perché il centrodestra non riesce a ragionare in modo razionale. A Roma stanno insegnando come si fa. Gli accordi sono globali, riguardano tutto e vincolano tutti ovunque. Nel 2024 si vota in una sessantina di Comuni, riuscirà il centrodestra a fare un tavolo comune per definire uomini e partiti o continuerà la scelta autolesionistica di escludersi dal tavolo delle Amministra-

tive preferendo le beghe locali? La vicenda di Avigliano e quella di Scanzano di qualche settimana fa riusciranno a fare scuola o no? La questione è seria e una classe dirigente seria dovrebbe prenderla in considerazione. Forse il centrodestra lucano una classe dirigente seria non ce l’ha, ecco perché si vince solo quando decide tutto Roma.

IL SEGRETO DI PULCINELLA L’altro ieri c’è stata la segretissima riunione di Fratelli d’Italia a Roma. Gli invitati riservatissimi avrebbero dovuto tenere il riserbo sui contenuti e sulla modalità di svolgimento della riunione. Ancora la riunione non era terminata e già il presidente Bardi era stato informato del sostanziale lasciapassare alla sua candidatura tanto che nei corridoi della Regione il Generale già diceva che martedì prossimo sarebbe stata ufficializzata la sua candidatura. Resta da capire se l’accordo è sostenuto da qualche condizione o se il Generale riuscirà a giocare con le parole per ottenere una pieni poteri anche da Via della Scrofa. La Lega risulta ancora non pervenuta. Salvini tace, forse consapevole che non può protestare con i trattori contro Lollobrigida e contemporaneamente chiedere qualcosa al presidente del Consiglio, consapevole di non aver rispettato la consegna in Sardegna e di essere stato costretto a subire per intervenuta ingerenza giudiziaria la deposizione di Solinas. Le legittime aspirazioni di Pepe sacrificate sull’altare delle inettitudini di Salvini e Crippa, incapaci di sostenere una trattativa in modo razionale. Per adesso sembra che l’unico ostacolo al bis di Bardi siano le condizioni che Fratelli d’Italia imporrà al Generale e

la sua volontà di accettarle.

GUARENTE BIS O GALELLA? La maltrattata Lega, sconfitta in Sardegna e umiliata in Basilicata, prossima a capitolare anche in Veneto porta a casa in un anno di governo soltanto la raffazzonata promessa di un’autonomia differenziata tutta ancora da costruire e che, ora come ora, sembra soltanto un piatto vuoto, uno slogan tra gli slogan, un gioco di parole sul quale si stanno scaraventando soltanto i piagnistei di una sinistra incapace di immaginare un Sud propositivo. Il piatto della sostanza, quello delle nomine e delle elezioni per la Lega resta veramente povero e vuoto. In Basilicata c’è il deserto. Cinque anni fa la Lega era padrona del mondo. Le mosse tattiche sono state tutte sbagliate, gli uomini scelti molto spesso non all’altezza, la gestione del gruppo piuttosto insignificante. Se, come sembra, Pasquale Pepe dovesse essere sostanzialmente sacrificato da Salvini sull’altare delle paure, l’unica roccaforte leghista da difendere sarebbe il Comune di Potenza. Guarente per la Lega è come Leonida alle Termopili, deve tenere il passo. Alle Termopili gli spartani con i loro meravigliosi Lambda incisi sugli scudi furono eroici, tennero il passo per molto tempo ma alla fine furono sconfitti dal tradimento di Efialte. Non sappiamo chi sarà l’Efialte leghista ma certamente Galella spera di ottenere quella poltrona. Lo ha detto più volte che è il suo sogno da quando era ragazzino. La mancata conquista della Regione potrebbe spingere Fratelli d’Italia a pretendere la poltrona da Sindaco per Galella. Una scelta ottimale per FdI ma che sarebbe la de-

finitiva fine del gruppo leghista. Pepe, Fanelli e Guarente chiusero l’accordo sul fatto che il primo sarebbe andato in Parlamento, il secondo in Regione, il terzo avrebbe fatto il sindaco. Se martedì o nei prossimi giorni ci fosse un accordo definitivo per Bardi presidente e Galella sindaco di Potenza ai tre non resterebbe che lottare in una pozzanghera per un posticino da consigliere regionale. Una fine ingloriosa che Salvini non può permettere per i suoi uomini che sono stati anche quelli che maggiormente hanno tenuto il consenso al Sud.

IL SILENZIO DEL CENTRO SINISTRA Partito in pompa magna con l’indicazione di Chiorazzo già da qualche mese, il centrosinistra è rimasto nel guado, fermo ed immobile nelle lotte intestine che lo caratterizzano eliminandone ogni speranza (con o senza maiuscola). Il Partito Democratico lo vuole in maggioranza, una parte del Pd lo subisce, un’altra parte gli è ostile. Il Movimento Cinque Stelle è fermo nelle sue contraddizioni tra lotta e governo, tra i “vorrei” e i “non posso” mentre socialisti, Italia Viva ed Azione già sono pronti ad aprire il dialogo con il centrodestra non appena il candidato presidente verrà ufficializzato. Il tempo del Partito Regione, della perfetta macchina organizzativa - messa su da Bubbico prima e da Luongo dopo - sembra definitivamente tramontato. Resta soltanto il caos e il disordine logico e strutturale e la mancanza totale di fiducia. Forse il campo largo, un qualche accordo, riuscirà anche a farlo ma - certamente - lo spettacolo di questi ultimi mesi non lascia ben sperare in termini di ottimismo e non lascia presagire grande fiducia.


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Produzione energetica, la parlamentare Mazzetti (FI): «Il territorio ha risorse importanti, ma la politica fa la differenza cogliendo le opportunità»

«Basilicata lungimirante, merito di Bardi: c’è da prendere esempio, perchè si può fare»

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a Basilicata, per la parlamentare Erica Mazzetti, membro della Commissione ambiente, «è un esempio di lungimiranza nell’utilizzo di tutte le fonti energetiche, dai fossili alle rinnovabili: i benefici di questa politica concreta, e non ideologica a differenza di altre regioni, hanno portato ricadute benefiche per i cittadini abbattendo i costi nel momento peggiore per la crisi energetica». Per Mazzetti di Forza Italia, il merito «è del centrodestra e di un Presidente come Vito Bardi, bisogna prendere esempio, perché si può fare». L’argomento produzione energetica è stato trattato nell’ambito dell’evento “Comunità energetiche rinnovabili, concessione di contributi a favore dei comuni lucani”, promosso da Regione Basilicata, Consiglio Nazionale Ingegneri, Anci, con il contributo di Infodrive. «Questo territorio ha risorse importanti - ha ricordato Mazzetti - come le fonti fossili e quelle rinnovabili ma è la politica a fare la differenza, capace

di cogliere le opportunità e fare sistema con le imprese, i professionisti e le comunità. Dopo tante chiacchiere dei grillini, grazie al governo di Centrodestra e con un impegno fattivo e sostanziale del Ministro Pichetto le comunità energetiche rinnovabili saranno finalmente realtà con la pubblicazione del decreto del 24 gennaio, dopo il parere commissione europea e corte dei conti: adesso ci vorranno 30 giorni per approvare le regole operative e sarà fondamentale

ascoltare, come facciamo oggi, i professionisti così da poter indicare i possibili correttivi; infine, il Gse, soggetto gestore, entro 45 giorni dovrà mettere in esercizio un portale per presentare richieste». «Il Pnrr - ha precisato la responsabile dipartimento lavori pubblici di FI - mette a disposizione 2,2 miliardi per supportare la realizzazione delle comunità energetiche, con il 40% a fondo perduto e una tariffa incentivante per i comuni sotto i 5000 abitanti. Sotto il profilo giuridi-

co, saranno identificate come “imprese sociali” ponendo quindi l’accento sulla condivisione tra cittadini, pubbliche amministrazioni, ordini professionali, comunità religiose, Terzo Settore. In questo modo, si potrà generare energia, condividerla, distribuirla e consumarla; certo sarà fondamentale disporre delle batterie d’accumulo». Per Mazzetti, le Cer «sono fondamentali ma non sono l’unica soluzione per l’autosufficienza energetica del territorio nazionale:

sono un tassello nei processi di miglioramento e di risparmio energetico per le comunità e le persone, che devono tornare al centro». «Condomini e piccoli borghi possono essere terreno ideale per l’implementazione delle Cer - ha concluso Mazzetti - fermo restando che bisognerà predisporre un sistema complementare alla rigenerazione urbana, sociale ed economica, con una strategia per il partenariato pubblico e privato, in modo strutturale e semplificato».

Comunità energetiche rinnovabili: in vigore il Decreto del Mase che attraverso le risorse del Pnrr ne incentiva lo sviluppo

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Cer, i contributi per Comuni con meno di 5mila abitanti

el panorama sempre più dinamico dell’energia sostenibile, il tema dell’autoconsumo diffuso e delle Comunità energetiche rinnovabili è sempre più attuale. Le Cer, come manifestato nei diversi incontri sul tema sono uno strumento fondamentale nel processo di transizione energetica, per la loro rilevanza sul piano dell’innovazione tecnica e sociale. «Non si può rinunciare alle opportunità offerte da questo modello energetico - ha dichiarato l’assessore all'Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Matera all’evento “Comunità energetiche rinnovabili, concessione di contributi a favore dei comuni lucani” -, in grado di generare benefici ambientali, sociali ed economici, coinvolgendo imprese, professionisti, enti locali e consumatori finali. La condivisione delle infrastrutture dei sistemi di produzione dell’energia alla base di una Cer, racchiude in sé concetti fortemente innovativi ed ambiziosi, che necessitano di uno studio e di una

sensibilità affatto scontate, per questo motivo il percorso partecipativo con gli ordini professionali favorisce il corretto avvicinamento a tale strumento, per tracciare un quadro di insieme, contribuendo, al contempo, alla formazione di figure professionali specifiche. Le Cer ci accompagneranno nei prossimi decenni, pertanto, il processo informativo e formativo va sicuramente stimolato». Come noto il 24 gennaio scorso è entrato in vigore il decreto Mase che, attraverso le risorse Pnrr, incentiva lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili nei Comuni italiani con popolazione inferiore a 5mila abitanti. «La Regione Basilicata nella piena consapevolezza di essere il principale player della transizione energetica territoriale e, nello specifico nella transizione verso sistemi energetici a basse o nulle emissioni di carbonio, ha anticipato tale tendenza - ha evidenziato Latronico promuovendo significative misure

nel campo dell’efficientamento energetico, della promozione delle Fer e non da ultimo di promozione delle Cer. Risale a dicembre la pubblicazione dell’Avviso per la concessione di contributi in favore di

tutti i comuni lucani per la promozione della costituzione di Cer. I soggetti ammessi sono tutti i comuni del territorio lucano, nonché le associazioni tra comuni con meno di 5000 abitanti».


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Confartigianato, Granelli e Gentile: «Negli ultimi 3 mesi l’Italia ha perso 35 milioni di euro al giorno»

Crisi Mar Rosso, per la Basilicata un impatto di 143 milioni di euro

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mmonta a 143 milioni di euro, per la Basilicata, il valore di prodotti trasportati via mare attraverso il Mar Rosso. È quanto emerge dai dati del Centro studi di Confartigianato Imprese relativi ai danni per il commercio estero italiano a causa dell'attuale situazione, con un focus sull'impatto della crisi di Suez sulle esportazioni delle regioni italiane. La Basilicata si colloca al quart’ultimo posto della classifica nazionale per regioni (17esima) per quanto riguarda l’esposizione dell’export alla crisi. I settori più colpiti sono il mobile imbottito, l’agroalimentare e la meccanica. Gli effetti della crisi si manifestano con l’allungamento dei tempi di consegna delle merci, dovuto all’utilizzo di rotte che circumnavigano l’Africa, e all’aumento del costo del trasporto marittimo. Basti dire che l’indice del costo del trasporto marittimo dalla Cina nella settimana terminante al 12 gennaio 2024 è aumentato del 120,6% rispetto alla settimana precedente all’inizio degli attacchi alle navi occidentali. I danni per il commercio estero italiano accumulati

tra novembre 2023 e gennaio 2024 a causa della crisi nel Mar Rosso - secondo Confartigianato - ammontano a 8,8 miliardi, 95 milioni al giorno. In particolare, negli ultimi 3 mesi, l’Italia ha perso 3,3 miliardi, pari a 35 milioni al giorno, per mancate o ritardate esportazioni e 5,5 miliardi (60 milioni al giorno) per il mancato approvvigionamento di prodotti manifatturieri. Confartigianato ha misurato anche le conseguenze della crisi sulle micro e piccole imprese italiane che, in Europa, sono quelle a maggiore rischio. La loro quota di export manifatturiero diretto nei Paesi extra Ue è infatti pari al 32,7% del totale europeo, con un valore addirittura doppio rispetto alle omologhe imprese tedesche. Nel 2023 ammonta a 30,8 miliardi di euro (pari a 1,5 punti di Pil) il flusso di import-export di merci dei settori made in Italy con maggiore presenza di Mpi che transita attraverso il Mar Rosso. In particolare, le esportazioni di prodotti con il maggiore apporto delle nostre piccole imprese si attestano a 10,8 miliardi, con il valore più alto, pari a 4,2 miliardi, riguardante i pro-

dotti alimentari, seguiti dai prodotti in metallo (1,8 miliardi), altri prodotti, tra cui gioielleria e occhialeria, sempre con 1,8 miliardi, moda con 1,5 miliardi e legno e mobili con 1 miliardo. A questi settori si aggiunge un comparto chiave dell’export made in Italy verso i mercati dei paesi emergenti dell’Asia, quello dei macchinari e impianti, anch’esso a forte presenza di micro e piccole imprese: nel 2023 è stato di 11,6 miliardi il valore di questi nostri prodotti transitati via mare attraverso il canale di Suez. «L’escalation della crisi in Medio Oriente - hanno sottolineato i presidenti nazionali e provinciale di Matera di Confartigianato Marco Granelli e Rosa Gentile - penalizza il sistema del made in Italy e l’approvvigionamento di

prodotti essenziali per la trasformazione della manifattura italiana, aggravando la frenata del commercio internazionale. Gli effetti della crisi del Mar Rosso, sommati alla stretta monetaria in corso e alla riattivazione delle regole europee di bilancio, potrebbero avere pesanti conseguenze sulla crescita economica italiana». «È indispensabile mettere

in campo tutte le misure, a cominciare dall’attuazione del Pnrr - hanno aggiunto e concluso Granelli e Gentile -, per alimentare la fiducia e la propensione ad investire delle imprese e scongiurare il rischio di una frenata del ciclo espansivo dell’occupazione». E per Gentile «è una nuova tegola sull'export del mobile imbottito e del food e beverage del Materano».

Il presidente: «Sul territorio lucano contiamo oltre 25 cooperative attive ogni 10mila abitanti, contro le 13 cooperative ogni 10mila abitanti in Italia»

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Confermato Bruno alla guida di Confcooperative Basilicata a 12esima Assemblea congressuale di Confcooperative Basilicata, appena conclusa oggi all’Hotel Bouganville di Picerno, ha confermato la presidenza di Giuseppe Bruno. Il Consiglio regionale a seguito delle elezioni risulta composto da venti consiglieri che rappresentano i settori, le province, genere e generazioni. Sono: Badursi Andrea, Mongiello Laura, Laguardia Laura, Troia Donato, Carriero Andrea, Costa Mariarosaria, Lapadula Michele, Candela Antonio, Percoco Annalisa, Santantonio Andrea, Plati Michele, Ambrosecchia Cosimo, Assunta Santopietro, Basentini Ettore, Beneventano Michele, Ielpo Emanuela, Stolfi Sara, Surano Lucia, Marino Antonio, Lapolla Domenica. «La Basilicata è terra di cooperative e di cooperatori da sempre ha ricordato il presidente Giusep-

pe Bruno nella sua relazione - contiamo infatti oltre 25 cooperative attive ogni 10.000 abitanti, contro le 13 cooperative ogni 10.000 abitanti in Italia. I dati Istat confermano la forza del movimento cooperativo nel generare occupazione non solo in ambito agricolo, ma anche nell’ambito del settore sociale e sanitario: il 41,8% del totale degli addetti del settore privato è occupato in una cooperativa, con punte dell’87% nel comparto dell’assistenza sociale residenziale e dell’89% nel comparto dell’assistenza sociale non residenziale». Nel settore dei servizi di vigilanza, portierato e guardiania la quota di occupati nelle cooperative in Basilicata raggiunge il 54% del totale. Nei servizi di pulizia e sanificazione la quota di addetti in cooperativa è pari al 25% del totale degli addetti nel comparto. «La cooperazione lucana è donna

- ha dichiarato Bruno - quattro cooperative su dieci sono femminili nella cultura e tempo libero e nell’istruzione e formazione. La Basilicata è la quinta regione in Italia per incidenza di cooperative femminili sul totale delle attive. La maggioranza assoluta degli occupati, il 62,3% del totale, è donna». «Confcooperative Basilicata non ha abbandonato i territori fragili, anzi è proprio lì che aumenta la sua

presenza - ha concluso il presidente Bruno -. Il 71% delle nuove cooperative iscritte è localizzato in comuni di aree Interne, a testimonianza del ruolo della cooperazione di Confcooperative nel sostegno dei territori fragili. In particolare, il 74% delle cooperative aderenti è localizzato in aree Interne. Mentre il 43% delle cooperative insiste in aree definite “Periferiche” e “Ultraperiferiche”».


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Tra le note dolenti c’è l’accessibilità: in Basilicata da risolvere l’alto tasso di barriere fisiche e sensoriali

Inclusione scolastica degli alunni con disabilità: la situazione lucana

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ell’anno scolastico 2022-2023, in Italia, quasi 338 mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane, pari al 4,1% degli iscritti, come comunicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: quasi 21mila in più rispetto all’anno precedente (+7%). Notevoli le differenze in termini di genere: gli alunni con disabilità sono prevalentemente maschi, 229 ogni 100 femmine. A livello generale è risultata migliorata l’offerta di insegnanti per il sostegno (+10%). Il rapporto alunno insegnante, pari a 1,6, è migliore di quello previsto dalla legge, ma tra gli insegnanti 1 su 3 non ha una formazione specifica e il 12% viene assegnato in ritardo. Ancora forte discontinuità nella didattica: il 60% degli alunni con disabilità cambia insegnante per il sostegno da un anno all’altro, il 9% nel corso dello stesso anno scolastico. Nel Mezzogiorno, inoltre, 1 scuola su 3 non dispone di un numero sufficiente di postazioni informatiche adattate per gli alunni con disabilità. Dai dati territoriali, è possibile estrarre una descrizione della situazione in Basilicata, in riferimento all’anno scolastico 20222023. INSEGNANTI DI SOSTEGNO In relazione agli insegnanti per il sostegno selezionati dalle liste curricolari per regione e ordine scolastico, i valori lucani per 100 insegnanti per il sostegno della stessa regione e dello stesso ordine, i seguenti: 26,3 per la Scuola dell’infanzia; 19 per la Scuola primaria; 6,4 per la scuola secondaria di 1° grado (il valore più basso in Italia); 12,6 per la scuola secondaria di 2° grado e 15,6 per tutti gli ordini. Per docenti selezionati dalle liste curricolari, sin intendono quei docenti che «non hanno una formazione specifica per il sostegno ma che vengono utilizzati per far fronte alla carenza di figure specializzate». Il rapporto più alto per tutti gli ordini è quello del

Piemonte (47,6), mentre il più bassp quello della Calabria (9,2). Basilicata in linea con la media del Sud (15,3), al Nord e al Centro è rispettivamente 41,8 e 33,5 (29,6 la media italiana). Alla data del 10 ottobre 2022, in Basilicata non risultavano assegnati 13,9 insegnanti di sostegno, ogni 100 della stessa regione e stesso ordine, per la Scuola dell’infanzia; 5,0 per la Scuola primaria; 4,4 per la Scuola secondaria di 1° grado; 17,2 per la Scuola secondaria di 2° grado e 9,4 per tutti gli ordini (media Mezzogiorno 10,6). In Basilicata, come da dati definitivi, nell’anno scolastico 2022-2023, il rapporto alunni-assistenti all’autonomia e alla comunicazione (Aec) è risultato pari a 4. A livello territoriale sono ancora ampi i divari nella disponibilità di assistenti all’autonomia: a fronte di un valore medio di 4,4 alunni per assistente, nel Mezzogiorno il rapporto sale a 4,7, con punte massime in Campania dove supera la soglia di 9,5 alunni con disabilità per ogni assistente. La presenza di queste figure aumenta invece nelle regioni del Centro dove il rapporto scende a 3,7 alunni per assistente. In Italia, gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione che affiancano gli insegnanti per il sostegno «sono più di 68mila, di questi il 4,5% conosce la lingua italiana dei segni (Lis)». FORMAZIONE DOCENTI La formazione dei docenti per il sostegno in tecnologie educative specifiche per gli alunni con disabilità è risultata, in Italia, «ancora poco diffusa»: solo in una scuola su quattro (24%) tutti gli insegnanti hanno frequentato almeno un corso, nell’8% delle scuole nessun insegnante per il sostegno ha mai frequentato un corso specifico di aggiornamento per l’utilizzo di tali tecnologie. Anche l’utilizzo di questi strumenti da parte degli insegnanti per il sostegno risulta poco diffuso: solo nella metà delle scuole

tutti gli insegnanti utilizzano la tecnologia a supporto della didattica inclusiva, nelle restanti scuole l’utilizzo è limitato a pochi insegnanti o completamente assente. In Basilicata, , relativamente alle scuole statali e non statali con alunni con disabilità, nella Scuola primaria il 6,8% non ha frequentato nessun corso specifico, il 55,8 alcuni mentre il 30,2% tutti. Per la Scuola secondaria di 1° grado, il 9,9% non ha frequentato nessun corso specifico, il 45,5 alcuni mentre il 55,6% tutti. Per la Scuola secondaria di 2° grado, l’1,4% non ha frequentato nessun corso specifico, il 46,5 alcuni mentre il 47,9% tutti. Nella sezione non indicato, il 4,2%. Il totale ordini in Basilicata: il 6,6% non ha frequentato nessun corso specifico, il 50,5 alcuni mentre il 42,% tutti. INTEGRAZIONE SCOLASTICA A livello nazionale, il 73% delle scuole primarie e secondarie dispone di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con disabilità. La dotazione maggiore si registra in Emilia Romagna e nella Provincia autonoma di Trento (entrambe con l’81%), seguono Umbria e Puglia (77%), Toscana e Piemonte (76%). La carenza aumenta nel Mezzogiorno dove una scuola su tre segnala tale problematica. Tra gli ordini scolastici, ne risulta maggiormente sprovvista la scuola primaria (con il 31% delle scuole con postazioni insufficienti). Le scuole dell’infanzia che utilizzano strumenti

informatici specifici per le attività svolte dai più piccoli sono il 27%, con minime differenze a livello territoriale. Non alte le medie lucane. Nella Scuola primaria il 64% delle scuole statali e non statali con alunni con disabilità ha dichiarato di avere postazioni informatiche adattate e favorenti l’integrazione scolastica. La media sale al 73,3% per la Scuola secondaria di 1° grado e riscende a 69,6% per la Scuola secondaria di 2° grado. Totale lucane: 68,1% (media italiana 73,4%, mentre media Mezzogiorno 72,2%) In riferimento alla collazione delle postazione, in classe, in laboratorio o in aule di sostegno, per quanto riguarda la prima categoria male, rispetto agli altri ordini, la scuola primaria di 1° grado (43,7%). La media lucana con collocazione postazioni in classe è 50,6% (la media italiana 47,6%). Collocazione in laboratorio, in Basilicata carenze elevate anche in questo caso per la Scuola primaria (32,1%). Media lucana (43%) più bassa rispetto sia a quello italiana (53,4%), che a quella del Mezzogiorno (57,8). Postazioni adattate in aule per il sostegno, media lucana di tutti gli ordini risultata pari a 51% (media italiana 44,1%, media del Mezzogiorno 34,1%). ACCESSIBILITÀ Sono «ancora molte» le barriere fisiche presenti nelle scuole italiane: la regione più virtuosa è la Valle d’Aosta, con il 74% di scuole accessibili, di contro la Liguria e la Campania si distinguono per la più bassa presenza

di scuole prive di barriere fisiche (rispettivamente 29% e 30% delle scuole). In relazione alle barriere fisiche, il 38,4% delle scuole in Basilicata sono risultate accessibili, mentre il 51,9% no (il 9,7% non ha fornito dati). In relazione alle barriere sensoriali per ciechi-ipovedenti, soltanto il 4,3% ha mappe a rilievo e percorsi tattili, mentre l’86,2% no (il 9,5% non ha fornito dati). In relazione alle barriere sensoriali per sordi-ipoacusici, soltanto il 14,3% delle scuole lucane dispone di segnalazioni visive per l’esodo forzato, mentre il 76,2% no (il 9,5% non ha fornito dati). In relazione alle scuole statali e non statali che hanno predisposto il piano annuale per l’inclusione per ordine scolastico e regione, considerando complessivamente tutti gli ordini, in Basilicata il 38,4% delle scuole l’ha predisposto solo per l’anno scolastico in corso, il 47,9 sia per l’anno in corso che per il prossimo, mentre il 3,9% non l’ha predisposto (il 9,8% non ha fornito dati). In Italia, quasi tutti gli alunni presentano una certificazione di disabilità o di invalidità (97%) che permette l’attivazione del sostegno scolastico, con quota marginale di alunni (1,3%) che, pur non disponendo di una certificazione, usufruisce del sostegno didattico. Tale quota è minima nelle regioni del Nord (0,9%) e aumenta nel Centro (2,3% di alunni senza certificazione), mentre nel Mezzogiorno è in linea con il valore nazionale (1,3). FERMOL


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Autonomia differenziata, Vaccaro (Uil pensionati): «Senza uguali condizioni di partenza, meccanismo divaricante»

«Il silenzio assenso di tanti sindaci locali deve indurre a riflessioni»

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er il segretario regionale della Uil pensionati, Carmine Vaccaro, se “Autonomia differenziata” deve essere, allora bisogna «assicurare una modalità attuativa equilibrata e occorre che le condizioni di partenza siano uguali per tutte le Regioni». «Diversamente potrebbe innescarsi un meccanismo divaricante - ha dichiarato Vaccaro -, con la facoltà per quelle più ricche di trattenere parti crescenti dei tributi nazionali, a partire dall’Iva. Per questo si verrebbero a creare nuove competenze differenziate, come il trattamento del personale nei settori trasferiti, inclusa la possibilità di fare contratti integrativi per la sanità e per la scuola, approfondendo i divari nelle condizioni di lavoro e la fuga da Sud a Nord di medici e infermieri. Con ulteriori differenze nei servizi, penalizzando i territori e le comunità più povere. E se nell’ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe il saldo migratorio allo stato attuale pesa negativamente sulle casse della Regione Basilicata per 84 milioni di euro, figurarsi con le condizioni paventate». «Praticamente i nostri parlamentari di centrodestra ha rimaracato Vaccaro non hanno fatto altro che

PARCO REGIONALE VULTURE, LA PRESIDENTE DI LUCCHIO

Primi passi per la riorganizzazione

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__ Vaccaro

gettarsi la zappa sui piedi incensando l’autonomia differenziata. In barba al destino dei nostri giovani, dei nostri anziani e di tutti quei cittadini che intendono vivere la Basilicata in maniera dignitosa e con gli stessi diritti che altrove. Senza privilegi e senza diseguaglianze. Per discutere di argomenti così complessi sarebbe stato utile un momento più alto di discussione, che evidentemente non c’è stato. Con un grande movimento di

cittadinanza, un protagonismo dal basso». «Un Disegno di Legge - ha concluso il segretario della Uil Pensionati di Basilicata Carmine Vaccaro in riferimento al Ddl Calderoli - che avvantaggia il Nord rispetto al Sud. Anche il silenzio assenso di tanti sindaci e amministratori locali rispetto ad un disegno di un ministro leghista che se avesse potuto avrebbe spaccato in due l’Italia già da tempo, dovrebbe farci riflettere».

avvio operativo della nuova gestione del Parco del Vulture ha visto la Presidente dell’ente, Francesca Di Luccio, in una articolata consultazione di tutti i sindaci dei Comuni rientranti nel Parco, dalla quale è emersa «la volontà comune di collaborare per una cor- __ Di Lucchio retta gestione del territorio e soprattutto per uno sviluppo armonico dell’intera area». Nel frattempo prosegue la fase di organizzazione logistico-ammninistrativa del Parco del Vulture e un altro tassello, non meno importante, «è dato dalla prima composizione dell’organico provvisorio, grazie alla collaborazione con l’Ente Regione»: hanno preso servizio 4 unità assunte attraverso la consultazione di graduatorie vigenti presso uno dei comuni del Parco e il Dipartimento risorse umane della regione Basilicata previo stipula di apposita convenzione. «Si tratta di alcune figure professionali importanti per l’attività del Parco - ha spiegato la presidente dell’Ente, Di Lucchio - e precisamente di un geologo, funzionario di area tecnica, un amministrativo, funzionario di area finanziaria, un geometra, esperto di area tecnica, cui si aggiunge una consulenza giuridica in comando dalla Regione».

Turismo e valorizzazione territori, l’Ad di Terre di Aristeo Lamiranda: «Progetto per rafforzare l’offerta lucana»

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Presentato primo “Accordo di Sviluppo” al Mimit

a lettera di Terre di Aristeo con la richiesta della sottoscrizione di un primo Accordo di Sviluppo è sulla scrivania di Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy. «L’Accordo presentato spiega l’ad Saverio Lamiranda che ha interessato, nuovamente, il Presidente della Giunta Vito Bardi - è destinato alla realizzazione di 600 nuove camere così distribuite nei Comuni interessati: Acerenza e Forenza 200; Spinoso, Sarconi e Tramutola 200; Barile e Rionero 100; Vaglio e Potenza 100. Il valore degli investimenti preventivati relativi alle unità abitative è di 252

milioni di euro circa, oltre ai costi destinati alle attività annesse di animazione e formazione, il cui progetto e valore è già stato precedentemente trasmesso insieme a quello relativo alle infrastrutture viarie. Gli interventi programmati vanno nella direzione di sostenere la realizzazione delle “Destinazioni Turistiche” strutturate e organizzate per territori omogenei nell’ambito delle 5 Comunità Turistiche Integrate proposte dal Distretto quale “elemento innovativo, identitario e di destinazione, dal punto di vista ambientale, culturale, energetico e antropologico di una Comunità Locale attraverso il

coinvolgimento delle sue diverse espressioni civili, economiche, sociali, religiose e istituzionali». Questo significa che gli investimenti di Acerenza e Forenza interessano anche i comuni di Maschito, Genzano di Lucania, Cancellara, Pietragalla, Palazzo S.Gervasio, Tolve, gli investimenti di Spinoso, Sarconi e Tramutola anche i comuni di San Chirico Raparo, Marsicovetere, San Martino d’Agri, Moliterno; gli investimenti di Barile e Rionero anche i comuni di Rapolla, Montemilone, Atella e Lavello (destinazione turistica “Dell’Aglianico”); gli investimenti di Vaglio e Potenza anche i comuni

di Cancellara e Brindisi di Montagna. Il Progetto Pilota” presenta un set di azioni volte a fare della Basilicata il primo territorio nazionale che, grazie a una capillare formazione e animazione territoriale, mira a generare un ecosistema digitale in grado di elevare l’innovazione e la competitività delle imprese aderenti ad Aristeo. «Una strategia di “destination management” - ha aggiunto e concluso Lamiranda -, in grado di innovare e generare policy e metodologie di rafforzamento dell’offerta turistica e della sua comunicazione del tutto nuove: l’obiettivo primario divie-

ne quindi quello di realizzare, in Basilicata, la prima Smart Destination Italiana. Fare sistema significa pensare all’offerta territoriale in modo globale, integrato e con una nuova capacità organizzativa».


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Primo Piano

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Il presidente di Confagricoltura Basilicata chiede sostegno alla Regione per il comparto in crisi indicando soluzioni immediate

Battifarano scrive a Bardi & Co: «Applicare subito misure per l’agricoltura lucana» S

ulle problematiche del comparto agricolo il presidente di Confagricoltura Basilicata Francesco Paolo Battifarano ha scritto una lettera aperta indirizzata al governatore della Regione Vito Bardi e a tutti gli assessori e consiglieri regionali. «Come noto – scrive Battifarano - anche in Basilicata, co- __Battifarano me in tante regioni italiane ed in mezza Europa, si stanno registrando numerose proteste degli agricoltori che con i loro trattori bloccano strade e autostrade. Prima la Germania e la Francia, poi l’Italia e, infine, anche la Spagna e la Grecia. Tutte hanno lo stesso fine: il rispetto per il comparto e il recupero della competitività persa». «Nella nostra regione – prosegue nella lettera aperta il presidente di Confagricoltura Basilicata - pensiamo che un segnale di attenzione per il comparto primario e per le imprese, per tutti noi motivo di vanto, vada dato e purtroppo il mancato numero legale del Consiglio regionale ci ha lasciato fortemente amareggiati e delusi». Riferendosi, in tal senso, alla massima Assise territoriale, convocata in seduta straordinaria – nel pomeriggio di giovedì - affinché venissero affrontate le criticità vissute ad oggi dal settore agricolo lucano. Discusse le problematiche, però, la Seduta è stata sospesa dopo il dibattito, una volta verificata la mancanza del numero legale. «Come Confagricoltura Basilicata – evidenzia Battifarano - riteniamo che nell’immediato alcuni punti possano trovare la piena condivisione e facile applicazione dalla Regione Basilicata e della politica regionale tutta». E il presidente esplicita il caso del Consorzio di Bonifica: «Con il ritiro della Delibera (n.1278 del 23 novembre 2023) con il quale – spiega - si è determinato un aumento del 20% delle Tariffe dei Contributi irrigui ai danni degli agricoltori». E ancora, in merito alla questione

della Fauna selvatica, Battifarano suggerisce «risorse necessarie e sufficienti a saldare la totalità delle spettanze riferite agli anni 2021/2022/2023 al fine di rimborsare dei danni causati dalla Fauna Selvatica alle aziende agricole ed ai cittadini». Sull’uso del carburante agricolo, altresì, il presidente di Confagricoltura Basilicata sollecita a «sostenere con un fondo temporaneo le aziende per abbassare il costo riportandolo al di sotto dell’euro al litro». E sempre in funzione promuovere interventi a sostegno alle aziende agricole lucane, il rappresentante della Confederazione regionale dell’Agricoltura chiede di «attivare un conto garanzia o in conto interessi, per l’accesso al credito per finanziare l’attività ordinaria e per sostenere gli investimenti anche legati al CSR». Una proposta simile è indicata anche per ciò che riguarda la Peronospora – una malattia delle piante che crea ingenti danni sulla vite da vino, essenzialmente legata alla defogliazione e alla perdita dell'intera produzione in grappoli – per cui Battifarano suggerisce di «rimborsare, con risorse regionali aggiuntive a quelle stabilite dal Governo nazionale (fortemente insufficienti), i danni subiti dai viticoltori della Basilicata a seguito delle piogge persistenti registrate nei mesi di maggio e giugno 2023 e che hanno fatto scattare lo stato di calamità». «Chiaramente – enfatizza Battifarano - questi sono solo alcuni punti ma riteniamo possano dare una immediata risposta ad un comparto che non ha mai mancato di dare lustro alla Basilicata tutta. A tal fine – chiosa nella lettera aperta - chiediamo venga convocato un Tavolo Verde e di incontrare sia la Giunta che il Consiglio così da poter, insieme alle istituzioni, dare pronto riscontro a queste prime nostre richieste».

IL DURO COMMENTO DEL PRESIDENTE DEI LUCANI IN SVIZZERA

Ticchio: «Il “fuggi fuggi” del Consiglio, l’ennesimo schiaffo al mondo agricolo lucano»

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DI GIUSEPPE TICCHIO *

l Consiglio regionale di Basilicata fino all‘ultimo non si è smentito. Anche in quest’occasione, come del resto in altre occasioni del quinquennio che sta per volgere alle spalle, ha fatto mancare il numero legale. In tal caso, però, è ancora peggio. Si convoca un Consiglio regionale straordinario e si procede con la discussione ma, al momento del voto, ecco che parte il “fuggi fuggi” ed il piatto al mondo agricolo è servito. Per gli agricoltori lucani un vero e proprio sonoro schiaffo morale. Al momento, però, la certezza positiva potrebbe essere quella che, gli agricoltori così come tutti i professionisti appartenenti alle altre categorie produttive di Basilicata, non si faranno sfuggire l‘occasione per mandare a casa quanto prima una classe dirigente regionale che si è dimostrata fallimentare su tutto. In primis, per aver disertato il Consiglio regionale in un momento estremamente delicato e in cui era di necessaria importanza stabilire decisioni per il futuro della nostra regione. Ecco cosa rimane di questo Consiglio regionale e cosa lascia in eredità questa maggioranza dopo questo quinquennio. *PRESIDENTE FEDERAZIONE L UCANA IN SVIZZERA

Il consigliere critica l'assessore all'Agricoltura Galella e la maggioranza per «aver abbandonato l'Aula senza proporre soluzioni concrete per il settore in difficoltà»

Braia: «Bardi apra il tavolo di crisi per dare risposte al comparto agricolo regionale»

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bbandonare l'aula è abbandonare l'agricoltura. Recuperare subito temi e confronto per evitare il peggio. La politica deve avere il coraggio di assumersi responsabilità e studiare soluzioni, ci mette la faccia, si confronta, dichiara le proprie volontà e possibilità, apre al dialogo e comunque decide. Certo non scappa da un’assise consiliare perché non sa cosa fare. La protesta degli agricoltori in Basilicata, Italia e Europa è giustificata, le perplessità sul futuro sono tante, sono necessari a tutti i livelli ascolto e risposte concrete. Senza il settore primario non c’è futuro, questo la politica deve tenerlo bene in mente. L’anello più debole della catena agroalimentare, l’agricoltore, deve essere il nostro focus principale a prescindere dalle appartenenze». Lo dichiara il consigliere regionale e presidente II Commissione Programmazione e bilancio, nonché capogruppo Italia Viva Renew Europe Luca Braia. «Il Consiglio regionale - prosegue Braia - si è concluso nel peggiore dei modi. L’Assessore all’agricoltura Alessandro Galella isolato e in confusione, una maggioranza che, pur di non impegnarsi a ri-

solvere ufficialmente alcuna criticità, preferisce abbandonare l'aula piuttosto che proporre una qualche via di uscita al comparto agricolo lucano, in grande difficoltà. Per Bardi, Galella e per l'intera maggioranza, era l'occasione per parlare alla Basilicata e agli agricoltori lucani in protesta da giorni. Per sostenere la necessità di spingere il governo italiano a chiedere all'Europa la modifica della PAC, per renderla meno ideologica e più vantaggiosa per i produttori (eliminare il vincolo del 4% a riposo dei terreni, modificare eco schema, difendere il made in Italy dalla concorrenza sleale). Per affrontare le criticità nazionali chiedendo a Giorgia Meloni l'eliminazione delle agevolazioni IRPEF insieme a quelle regionali che risultano altrettanto gravi. Rimangono, infatti, tante questioni irrisolte, da affrontare per evitare un peggioramento della situazione. Dall’eliminazione dell’aumento delle tariffe acqua del Consorzio di bonifica, all’estensione dell'operazione annunciata con Acquedotto Lucano per ridurre la bolletta energetica e non incidere sugli agricoltori. Si intervenga sul costo del gasolio agricolo con una operazione di agevolazione diretta alle 13.000 azien-

de beneficiarie. Si recuperino 2 milioni di euro per pagare tutti i debiti che la Regione Basilicata ha con gli agricoltori che hanno subito danni da fauna selvatica e non ancora rimborsati. Con la risoluzione a mia prima firma e sottoscritta da diversi consiglieri regionali, chiedevamo anche l’impegno a istituire un Fondo per affrontare le emergenze e la costituzione di un tavolo di crisi agricola, compresa quella idrica, allargato a tutte le rappresentanze del comparto oltre che del mondo della ricerca. Tutte questioni, insieme a molte altre - conclude il consigliere Braia - contenute nella risoluzione nella parte di competenza regionale, che avrebbero potuto far parte di un pacchetto di iniziative possibili, almeno utili a fornire le prime risposte ad un settore in difficoltà. In attesa che l'Europa riveda alcuni aspetti della PAC non più sostenibile per gli agricoltori, che si sono visti triplicati i costi di produzione, con la concorrenza sui mercati nazionali e internazionali di prodotti provenienti da altri paesi non europei».


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Basilicata 24 ore

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Il dottor Cervellino a Venosa è l’unico in tutto il Sud a garantire interventi laser in una struttura pubblica

Trattamento cheratocono: Asp, arriva il cross-linking VENOSA Migliora e si integra l’offerta oculistica dell’Asp con le prestazioni offerte dall’Ospedale di Venosa dove è attivo dal 2008 il Servizio di Fisiopatologia Corneale di cui è responsabile Michele Cervellino. Una struttura che si pone a baluardo extraregionale per la diagnosi e cura di alcune patologie rare tra cui il cheratocono, malattia endemica in Basilicata ma che vede numerosi pazienti provenire da fuori regione. La Fisiopatologia Corneale dell’Ospedale ‘San Francesco’ rientra nel Centro Unico di Riferimento Regionale per l’Oculistica la cui Struttura Interaziendale Complessa è diretta da Domenico Lacerenza. Il Cheratocono, malattia degenerativa ed evolutiva della cornea, provoca un progressivo peggioramento della funzione visiva e colpisce i ragazzi dopo i 13 anni, auto bloccandosi intorno ai 40 anni. Le complicanze si avvertono poi negli stadi più avanzati della patologia dove si innesta un pesante deficit visivo. Ha comunque origini prevalentemente genetiche pur con variante meccanica relativa alle allergie che lo rendono assimilabile ad una congiuntivite incidendo, per via di sfregamento, sulla cornea.

Nei primi due stadi della malattia si può intervenire immediatamente per via chirurgica attraverso quello che è chiamato “cross-linking corneale” ovvero una terapia parachirurgica a bassa invasività che si effettua mediante somministrazioni di vitamina B2 iniettata nella cornea e attivata con procedimento chimico dai raggi ultravioletti per bloccare lo sfiancamento corneale. I risultati sono eccellenti perché, ad oggi, la terapia ha portato a livello nazionale ad una riduzione del 60% dei trapianti di cornea che, invece, risultano necessari al terzo e quarto stadio della malattia. A questi livelli stadiali il sistema sanitario regionale è in grado di garantire prestazioni anche nei casi in cui sia necessario il trapianto di cornea lamellare effettuato invece presso l’Azienda Ospedaliera. L’Oculistica regionale rappresenta il fiore all’occhiello della sanità lucana e, in questo contesto Venosa è centro fondamentale e di raccordo per tutto il sud Italia, ponendosi in maniera ancora più tecnologica nella cura del cheratocono grazie ad un macchinario di ultima generazione : il “Cfx-linker” di cui la Asp si è dotata di recente. Si

tratta di un laser omnicomprensivo di trattamento con vitamina B2 del costo di circa 60milaeuro. La tecnologia impiegata dal Cfx-linker è in grado di intervenire anche su infezioni corneali batteriche che non rispondono ad altre terapie, o sfiancamento corneale secondario legato ad altre cause. La peculiarità dell’ospedale venosino è data anche da un altro aspetto: quello del cheratocono è un trattamento, inserito nei Lea, effettuato prevalentemente dalle cliniche private, dove la prestazione ha un costo di qualche migliaia di euro mentre presso la struttura lucana dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza l’utente è soggetto solo al pagamento del ticket pari a poco più di 36 euro. Ad oggi, al San Francesco siamo su una media di circa 120 interventi all’anno che vengono effettuati solo dove ve ne sia necessità reale ed in base a specifici parametri. Per il resto, si procede con la mappatura oculare (topografia) che fa registrare circa 3mila pazienti all’anno. La maggior parte di essi provenienti dalle regioni contermini e in alcuni casi anche dalla Sicilia. Il responsabile del Servizio di Fisiopatologia Cor-

_ Il dottor Cervellino durante un trattamento

neale dell’Ospedale di Venosa, Michele Cervellino, ritiene che «garantire servizi eccellenti in sanità sia il risultato della grande professionalità degli operatori e del grande supporto tecnologico offerto dall’Azienda Sanitaria e dalla regione che mirano imprescindibilmente al miglioramento e aggiornamento delle proprie prestazioni e delle proprie strutture». Si dice entusiasta anche il Direttore del Sic Lacerenza, consapevole del fatto che «per l’oculistica l’utilizzo di questo laser si contestualizza in un percorso oftalmico finalizzato a garantire ai cittadini, lucani e non, tutte le prestazioni di cui può avere bisogno, diventando attrattiva per la propria utenza e bloccando l’emigrazione sanita-

ria verso altre regioni». Per il Direttore della Asp Antonello Maraldo «è fondamentale implementare i servizi sanitari in Basilicata per offrire prestazioni anche ad un’utenza extraregionale che, negli ultimi anni si rivolge sempre di più ai nostri Poliambulatori, Presìdi e Distretti grazie soprattutto alla capacità di investimento da parte della Asp sia in termini economicicome avvenuto per il macchinario di ultima generazione di Venosa, sia in termini di personale qualificato. L’obiettivo per il futuro è quello di ‘volare alto’ per far sì che la sanità lucana, e potentina nello specifico, diventi punto di riferimento nazionale per la diagnosi e cura di alcune patologie».

IL COMMISSARIO FRIOLO: «GRAZIE AI BIOLOGI CHE OPERANO NEL LABORATORIO DI GENETICA MEDICA»

Atrofia muscolo spinale 1, Asm prima in Italia per lo screening

MATERA Il laboratorio di Genetica Medica ed Immunogenetica del Presidio Ospedaliero “Madonna delle Grazie” di Matera è il primo centro in Italia ad attuare, attraverso un progetto pilota, lo screening molecolare per la ricerca del portatore sano di Atrofia Muscolo Spinale 1 (SMA1) nelle donne al primo trimestre di gravidanza. Lo screening voluto dall’Azienda Sanitaria di Matera, trae origine da un progetto pilota avviato a gennaio 2021. Fino a dicembre 2023 sono state analizzate 489 donne gravide. È stata riscontrata la presenza di 15 donne portatrici sane di SMA (frequenza 1:32) per tale motivo l’esame è stato esteso ai rispet-

tivi coniugi i quali sono risultati tutti non portatori di SMA. Queste coppie sono state informate che il feto presenta un rischio pari al 50% di essere portatore sano di SMA. Inoltre, è stato esteso l’esame molecolare nei consanguinei delle portatrici attivando la sorveglianza genetica. Il test SMA1, che si ag-

giunge agli screening prenatali di routine sulla prevenzione delle principali patologie cromosomiche, comporta diversi vantaggi tra i quali il fatto di non dover più ripetere l’esame in caso di successive gravidanze con notevole risparmio economico; qualora il test SMA1 evidenziasse una donna portatrice e ciò risultasse anche per il coniuge, si offre la possibilità alla coppia di studiare il gene SMA1 nel feto. Se quest’ultimo risultasse affetto da SMA1 si prospetta alla coppia che il nascituro potrà usufruire precocemente di una terapia farmacologica innovativa che debella tale patologia. «Questo primato dell’Ospedale di Matera nello screening della

SMA1 – afferma il Commissario Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo – è stato raggiunto grazie al lavoro svolto dai biologi ricercatori che operano nel Laboratorio di Genetica Medica ed Immunogenetica del nostro presidio, guidato dal dottor Domenico Dell’Edera, dai Medici di Medicina Generale e dai Medici specialisti in Osterticia e Ginecologia e Pediatria operanti sul territorio regionale. Il laboratorio di Genetica Medica ed Immunogenetica di Matera è una eccellenza presente sin dal 2007 ed è anche Centro di Riferimento Regionale per la prevenzione e diagnosi di patologie su base genetica sia in ambito prenatale che postnatale».


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Impiantato uno stimolatore periferico di ultimissima generazione ad una 60enne: prima volta in Basilicata

Aor San Carlo, le nuove frontiere nelle terapie di neurostimolazione poTeNzA «Per la prima volta in Basilicata è stato impiantato, in una donna di Tito di 60 anni, uno stimolatore periferico -Pns- wireless di ultimissima generazione, tecnica garantita in pochi centri sul territorio nazionale. Dopo il traguardo dei mille interventi effettuati in meno di due anni dall’avvio della rete di Terapia del dolore dell’AOR ‘San Carlo’ di Potenza, fortemente voluta dalla direzione strategica aziendale, proseguono con importanti risultati le attività nell’ambito della neurostimolazione». Lo annuncia il direttore generale dell’Aor Giuseppe Spera affrontando il tema di alcuni obiettivi della medicina spesso considerati minori, ma essenziali per il benessere del cittadino, quali le azioni finalizzate a «garantire il diritto a non soffrire inutilmente. Dalle esperienze della Terapia del dolore -conclude il direttore Spera- si comprende quanto la neurostimolazione possa essere utilizzata efficacemente per alleviare i dolori cronici ed acuti che affliggono le persone di ogni età, anche molto giovani». «La paziente -spiega il dottor Antonio Giardina, responsabile della struttura di Terapia del dolo-

re dell’AOR- lamentava un dolore, non controllabile, di origine neuropatica, in seguito ad un intervento chirurgico. Nei dieci anni successivi il dolore si è aggravato fino all’impossibilità di qualsiasi contatto con indumenti o tessuti, condizionando, di fatto, la deambulazione e le normali attività quotidiane. In sede operatoria, dopo aver individuato il nervo danneggiato in anestesia locale e con ausilio di guida ecografica e radiologica intraoperatoria per evidenziarne il corretto

posizionamento, si è proceduto all’impianto, con tecnica percutanea, di un elettrocatetere stimolatore quadripolare contenente un microchip in grado di ricevere e decodificare i comandi trasmessi dall'esterno, tramite un sistema trasmettitore wireless, e commutarli in segnali elettrici utili ad alleviarne il dolore neuropatico. La stimolazione non elimina la causa del dolore spiega il medico- bensì il segnale di dolore che viene trasmesso al cervello. Il sistema è inno-

_ Il dottor Antonio Giardina

vativo anche perché prevede la sola inserzione di un elettrocatetere all’interno del corpo del paziente abbattendo, in questo modo, i problemi

legati all’impianto di generatori di impulsi voluminosi -batterie- nel corpo del paziente stesso. Nella giornata successiva all’impianto, al momento della dimissione, abbiamo provato una grande soddisfazione per il lavoro fatto e una gioia immensa per la paziente -conclude il dottor Giardina- nel poterla vedere poggiare la mano sul suo ginocchio, senza che ella avvertisse, finalmente, le terribili ‘scosse elettriche’ che la hanno afflitta per diversi anni».

GLI ABITANTI DI POLICORO: «ALL’OSPEDALE NON ARRIVA QUASI MAI, ADESSO BASTA»

Elisoccorso, la protesta dei residenti

policoro Un gruppo di cittadini di policoro ha inviato una missiva agli organi di stampa. Di seguito il testo: «Siamo un gruppo di cittadini del posto esasperati da questa situazione. l’elisoccorso può salvare la vita. Ma purtroppo all’ospedale di policoro non arriva quasi mai, mettendo in serie difficoltà il lavoro e gli sforzi fatti dai medici e da tutto il personale sanitario, considerate le problematiche che ormai da tempo riguardano il nostro ospedale. come cittadini vogliamo far sentire la nostra voce perché siamo stanchi di questa assurda situazione. più volte, a causa della mancanza di disponibilità del 118 della regione Basilicata per il trasferimento di malati

gravi, si è rischiato di piangere il morto. Dopo il caso di circa un mese fa riguardante un paziente con un problema grave al cuore per il quale l’elisoccorso non è stato mandato, giorni fa una signora, colpita da emorragia cerebrale su cui bisognava intervenire con un intervento urgente e che era arrivata al pronto Soccorso, si è vista negare il trasferimento in eliambulanza all’ospedale “San carlo” di potenza. la signora è arrivata lo stesso a potenza ma dopo due ore di ambulanza, messa a disposizione dell’ospedale di policoro,

contro senza dubbio un tempo minore se la centrale del 118 avesse mandato l’elisoccorso. Ancora più grave è il caso, più recente, di una persona colpita da infarto e che, giunto sempre al pronto soccorso di policoro, doveva essere trasferito all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Nonostante ci sia un protocollo regionale che prevede il trasferimento, dei pazienti colpiti da infarto grave, mediante 118, in eliambulanza o ambulanza medicalizzata, la centrale non ha messo a disposizione né l’uno né l’altro, rimandando ancora una volta all’ospedale di policoro il trasferimento del paziente. Tutto questo noi cittadini non possiamo più accettarlo»

DETERMINATE LE FASCE ISEE PER L’ACCESSO AL FONDO, DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ENTRO IL 19 FEBBRAIO

Rotondella, contributi per i cittadini affetti da talassemia e nefropatia DI EMANUELA CALABRESE

roToNDellA Anche il comune di rotondella, ha pubblicato l’avviso di contributi per cittadini affetti da Talassemia e Nefropatia. la talassemia è una malattia ereditaria del sangue dovuta alla sintesi ridotta o assente di una delle catene dell'emoglobina, proteina responsabile del trasporto di ossigeno attraverso tutto l'organismo, mentre quando si parla di nefropatia il termine indica tutte le patologie e i disturbi a carico dei reni, sono quindi patologie accomunate dal fatto di arrecare danni a questi organi, con tutte le conseguenze cliniche e sintomatologiche che ne derivano. «l'erogazione del

contributo – spiega il comune- è subordinata alla corretta presentazione della documentazione a corredo dell'istanza, nonché all'effettivo trasferimento del contributo, di norma bimestrale, da parte della regione Basilicata. eventuali domande presentate in ritardo potranno essere accolte e successivamente inoltrate alla regione; in tal caso, l'erogazione del contributo slitterà in base alla effettiva erogazione del contributo

stesso da parte della regione Basilicata. le nuove istanze corredate della giusta documentazione e validate dalla regione dal punto di vista medico-sanitario, saranno erogabili a partire dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione delle stesse». il contributo è elargito ai sensi delle leggi regionali e riguarda «i cittadini affetti da Talassemia, da emofilia, da emolinfopatia maligna e da immuno deficit grave congenito o acquisito, da Neropatia cronica soggetti ad emodialisi o che siano stati sottoposti a trapianti renali. coloro possono presentare domanda per l'accesso ai benefici economici». le fasce iSee per determinare il contributo e l'accesso ai benefici sono le seguenti:

«isee da € 0,00 ad € 21.000,00: contributo mensile pari a € 240,00. isee oltre € 21.001,00: nessun contributo». È possibile scaricare i modelli per la richiesta di contributo da compilare in carta semplice ed inviare o consegnare a mano, all'Ufficio protocollo del comune di rotondella. Alla domanda vanno allegati la fotocopia del documento di riconoscimento, il certificato medico della struttura pubblica in busta chiusa, l’attestazione isee 2024 ed il codice iban». per i cittadini affetti dalle patologie in oggetto, ma già beneficiari del contributo «le “domande-certificati in rinnovazione” dovranno pervenire entro lunedì 19 febbraio 2024, ore 12:00 presso l'Ufficio protocollo del comune di rotondella».


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Potenza

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POTENZA L’efficientamento dell’impianto elettrico per dotare le aule di stufette elettriche potrebbe essere la soluzione più veloce anche se temporanea

Il freddo non risparmia il Cpia: lezioni sospese e il sopralluogo del Comune riaccende la speranza DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Un sopralluogo dei tecnici comunali effettuato nei giorni scorsi al Cpia, centro provinciale per l’istruzione degli adulti, di via Lacava a Potenza sembrerebbe riaccendere la speranza nei docenti, nel personale scolastico, negli alunni e nella dirigente scolastica Giovanna Sardone. Il condizionale è d’obbligo perchè pare che qualcosa sul fronte delle criticità dell’istituto, da sempre lamentate, si stia muovendo. Nelle scorse settimane, abbiamo posto l’accento sulla malfunzionamento dell’impianto di risalcdamento che ha portato la preside a sospendere le lezioni per le temperature troppo rigide. Lo ha fatto prma di Natale, lo ha fatto al rientro dalle vacanze ed è stata costretta a farlo anchenei giorni scorsi. Le lezioni infatti fino a ieri non si sono tenute, molto probabilmente riprenderanno lunedì, se le temperature lo consentono. Il riscaldamento è un vero

IN CATTEDRALE ALLA PRESENZA DI TANTI FEDELI

L’annuncio di Ligorio: «Mio successore Padre Carbonaro»

problema perl istituto e nemmeno di così facile risoluzione. Andrebbe dotata la struttura di una caldaia autonoma. Attualmene, infatti, la centrale termica è in condivisione con la vicina scuola dell’infanzia. È questo un intervento che non si può effettuare in tempi brevi, mpossibile per questo anno scolastico. L’alternativa sarebbe, ed è quello che molto probabilmente si percorrerà, è quella di efficientare l’impianto elettrico. Si aumenta la potenza e si permette alla scuola di dotare ogni aula di stufette elettriche che non saranno

il massimo del calore ma sicuramente meglio del clima polare che c’è ora. Gli studenti così come tutto il personale scolastico è costretto a fare lezione con strati su strati di maglioni, con cappotti, sciarpe e cappelli, rischiando ogni giorno di ammalarsi. Provare a interloquire con un’Amministrazione troppo spesso “sorda alle richieste di aiuto” è svilente per chi ogni giorno si adopera per creare le basi affinchè persone meno fortunate abbiano un futuro migliore. Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione.

Deviato «il traffico proveniente da via Appia direzione San Rocco a sinistra su via Torraca»

Potenza, chiusa via Appia per lavori alla condotta idrica

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uove modifiche alla circolazione in una zona molto trafficata del capoluogo di regione. Il dirigente dell’Unità di direzione ‘Patrimonio e viabilità’ di Potenza con un proprio provvedimento ha disposto dalle ore 20.30 di ieri alle ore 7 di oggi e, comunque, fino a cessate esigenze «la chiusura momentanea dell’asse viario di via Appia, all’altezza dell’edificio dell’Anas,

deviando il traffico veicolare proveniente da via Appia direzione San Rocco a sinistra su via Torraca». «La disposizione si è resa necessaria per consentire la prosecuzione dei lavori di efficientamento e ottimizzazione delle reti di distribuzione e recupero perdite, mediante la sostituzione della condotta di adduzione al serbatoio cittadino di San Rocco» conclude la nota del Comune.

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l Santo Padre ha nominato come suo successore per la diocesi di PotenzaMuro Lucano-Marsico Nuovo il reverendo padre Davide Carbonaro». È così che l’arcivescovo metropolita monsignor Salvatore Ligorio ieri mattina in una Cattedrale di San Gerardo piena di fedeli, ha annunciato il nuovo vescovo che prenderà il suo posto. Padre Carbonaro è stato finora parroco di Santa Maria in Campitelli a Roma, nei prossimi giorni sarà ordinato vescovo e successivamente sarà consegnato a lui il pastorale dalle mani dell'arcivescovo Ligorio che, va ricordato, si è dimesso lo scorso mese di ottobre per sopraggiunti limiti di età. Ai giornalisti monsignor Ligorio ha dichiarato: «Sono rimasto molto colpito dalla sua umanità. Padre Carbonaro è giovane, potrà lavorare bene. Nella sua ricchezza umana, culturale e di fede, come nuovo apostolo del Signore saprà dare giusto impulso a questa amata Chiesa. Ho colto nel suo cuore e nel suo animo la trepitazione. Nella sua umanità fragile dice “Il Signore si è piegato su di me per darmi questo mandato” e nell'obbedienza al Santo Padre ha trovato la forza». «Collaborate, accogliendolo e soprattutto insieme, in un modo sinodale, incamminate come Chiesa viva, qual è questa di Potenza» conclude l’arcivescovo metropolita Salvatore Ligorio.

__Alcuni momenti dell’annuncio di Ligorio

(foto Mattiacci)


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Provincia

sabato 3 febbraio 2024 www.lecronache.info

AVIGLIANO Dimessi 10 consiglieri su 16. Il prefetto ha nominato il commissario, il viceprefetto Quaranta, in attesa del decreto di scioglimento

Finita l’esperienza amministrativa di Mecca: «Un colpo mortale inflitto alla comunità» AVIGLIANO. È finita nel peggiore dei modi possibili l’esperienza amministrativa del sindaco di Avigliano Giuseppe Mecca e della sua Giunta. Ieri mattina dieci dei sedici consiglieri che compongono l’Amministrazione di centrodestra hanno rassegnato le proprie dimissioni portando al commissariamento dell’Ente. Alla base della dèbacle pare ci siano i dissapori interni a Fratelli d’Italia. Da un lato il sindaco Giuseppe Mecca con i suoi “fedelissimi”, dall’altro il consigliere regionale Tommaso Coviello con tutti gli esponenti del governo cittadino a lui vicini. Entrambi eletti con la Lega e poi passati a Fratelli d’Italia. I rapporti tra i due si sono interrotti da qualche tempo e il gruppo vicino a Coviello ha allora formato un gruppo misto in seno al Consiglio comunale e ha «iniziato ad avanzare pretese riguardo alle postazioni in Giunta», almeno questo è quello che ha affermato il sindaco Mecca durante una diretta social che non le ha mandate a dire. «Un colpo mortale è stato inflitto questa mattina alla nostra amata comunità aviglianese. Dieci consiglieri comunali, irresponsabili, congiurando alle spalle del paese e del Sindaco, hanno deciso di condannare Avigliano al blocco totale, arrestando tutto il lavoro in corso dell’Amministrazione. - ha affermato Mecca - Si tratta dei consiglieri che fanno capo e rispondono al consigliere regionale Tommaso Coviello, i rappresentanti di Lagopesole Nicola De Carlo, Leonardo Martinelli, Federica De Carlo, Carmen Lorusso, Marialuisa Galligano in combutta con l’opposizione, Angelo Summa,

Vitina Claps, Antonietta Lucia, Antonio Bochicchio e Dino Chianese. Abbiamo amministrato bene Aviglino, tanti sono i progetti che abbiamo realizzato e che eravamo in procinto di realizzare e ora è tutto bloccato». «Dopo quasi quattro anni di tentativi ignobili di piegare l’Amministrazione comunale ad interessi personali, queste persone hanno reagito alla integrità del Sindaco e della restante parte dell’Amministrazione scagliandosi con violenza contro il paese che ne pagherà il prezzo più alto». conclude il sindaco che al termine del video annuncia anche che non ha intenzione di farsi da parte e sarà pronto a scendere nuovamnte in campo nella prossima competizione elettorale «per il bene della comunità». A comunicare la fine dell’Amministrazione Mecca, il gruppo misto “Avigliano 2.0” che ha affermato: «Si tratta di una decisione sofferta ma inevitabile, da tempo registravamo una profonda difficoltà di dialogo e di confronto con il sindaco Giuseppe Mecca che in numerose circostanze ha mostrato un atteggiamento poco collaborativo. Il Gruppo Misto aveva chiesto di dare seguito ad una verifica di maggioranza che permettesse a tutti gli eletti di potersi misurare nell'azione amministrativa, una sorta di discontinuità per l’ultimo segmento di consiliatura. Oltre a condotte denigratorie e a tratti offensive, anche al di fuori delle sedi indicate per il confronto, non abbiamo ricevuto dal sindaco alcuna risposta, incassando addirittura – prosegue la nota – il cambio di casacca, l’ennesimo, dell’assessore Angela Ma-

ria Salvatore che ha deciso, nello stupore generale, di fare ritorno nel Gruppo Avigliano 2025 (facente capo al sindaco) pur di proseguire ad esercitare opportunisticamente la propria carica assessorile nonostante gli attacchi personali e le dure parole ascoltate nel corso di un Consiglio comunale che in molti ricorderanno rivolte allo stesso sindaco». «Il Gruppo continuerà ad impegnarsi con l’obiettivo di poter dare ad Avigliano un governo comunale autorevole» concludono gli esponenti di “Avigliano 2.0”. In attesa del decreto presidenziale di scioglimento, il Prefetto della provincia di Potenza, Michele Campanaro ha nominato il commissario prefettizio. Sarà il viceprefetto Gerardo Quaranta, capo di Gabinetto della Prefettura, al quale sono stati conferiti «i poteri spettanti al Consiglio comunale, al sindaco, ed alla Giunta». ROSAMARIA MOLLICA

«Ribadito il suo status con il punteggio di 1 "bike smile"con un netto miglioramento nella categoria “comunicazione”»

Vaglio Basilicata unico comune lucano nella rete dei “Comuni ciclabili” di Fiab

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DI EMANUELA CALABRESE

l Sindaco di Vaglio Basilicata, Francesco Santopietro, annuncia con soddisfazione che «il comune si conferma anche per il 2024 “Comune ciclabile”. È stata difatti consegnata per il quarto anno consecutivo, e come unico comune della Basilicata, la Bandiera Gialla

FIAB- Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, riconoscimento "per l'impegno nella promozione e nella realizzazione di infrastrutture e politiche a favore della bicicletta". Con la consegna delle bandiere gialle del 2024, si è conclusa con successo la settima edizione di FIAB-ComuniCiclabili, il prestigioso riconoscimento della Federazione

Italiana Ambiente e Bicicletta. Questo premio, conferito sin dal 2017 a 180 città italiane, rappresenta una testimonianza dell’impegno profuso dai territori nel promuovere la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile, un pilastro fondamentale per la transizione verso città più virtuose. Vaglio Basilicata, giunta alla sua quarta partecipazione, ha ribadito il suo status di ComuneCiclabile, ottenendo un punteggio di 1 “bike smile” con un netto miglioramento nella categoria "comunicazione". L’attività si propone di «incentivare le amministrazioni locali nello sviluppo di politiche di mobilità ciclistica, ritenute cruciali per il successo della transizione verso città più sostenibili». L'annuncio è stato dato il 1° febbraio in occasione di un evento virtuale organizzato da Fiab. Il rinnovo del riconoscimento è stato comunicato dal presidente nazionale Fiab Alessandro Tursi. La notizia della conferma del riconoscimento al Comune di

Vaglio Basilicata è stata accolta con soddisfazione dal Sindaco Santopietro che ha «confermato l'impegno convinto dell'amministrazione comunale per un borgo sempre più sostenibile». Il riconoscimento assegna un punteggio da 1 a 5 ai territori, «valutando diversi aspetti chiave legati all’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile. Le quattro aree di valutazione includono mobilità urbana (ciclabili urbane, infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione e promozione, e cicloturismo. Ciò che rende unica questa iniziativa è la verifica diretta, condotta dagli esperti di FIABComuniCiclabili, delle informazioni fornite dai comuni candidati. Tale approccio consente una valutazione obiettiva del grado di ciclabilità di ogni territorio e facilita una relazione costruttiva con le amministrazioni, supportandole in un percorso continuo di miglioramento.


Provincia

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L’Associazione critica l’Amministrazione di Vietri a guida M5S per «mancato confronto» e il Movimento per la «mancata presa di posizione» sul rinvio a giudizio del sindaco

“Territorio Attivo” denuncia: «Su Giordano da Lomuti e Araneo inaccettabile silenzio» 12

venerdì 2 febbraio 2024

Basilicata 24 ore

www.lecronache.info

Il presidente della Provincia e sindaco di Vietri di Potenza

fornisce una sua versione all’opinione pubblica

Rinvio a giudizio per maltrattamenti, Giordano si difende fuori processo S

ul processo a suo ca- fermata anche in Appello. rico, il sindaco di Nei due gradi di giudizio, Vietri e presidente il Comune di Vietri di Podella provincia di Poten- tenza, tra le altre cose, è za, Christian Giordano, stato condannato alle spenel respingere le accuse, se di lite rispettivamente ha espresso fiducia nella per 3mila e 500 euro e 6 giustizia: «Sono sicuro mila e 615 euro. che la giustizia ci darà ra- Pendente il ricorso in Cassazione, che dovrebbe esgione». Il Gup del Tribunale di sere definito tra circa una Potenza, valutate le risul- settimana. tanze investigativ e ed in Nel cercare di dare spieaccoglimento della richie- gazioni alla comunità di sta della Procura della Re- Vietri di Potenza, ma non pubblica, ha rinviato solo, Giordano è anche Giordano ed il Responsa- presidente della Provincia bile comunale dell’Area di Potenza, il primo cittaamministrat iva, Adolfo dino ha argomentato con Nappi, per il reato di mal- “prove”, secondo lui, già trattamenti nei confronti valutate sia in sede civile della ex dipendente co- che in sede penale, come, munale a tempo indeter- in estrema sintesi, non minato, Carmela Giorda- comprovanti nulla. Alla base dell’ingiusto lino. Il sindaco emersa all’at cenziamento un infortu

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Basilicata 24 ore

giovedì 1 febbraio 2024 www.lecronache.info

Il presidente della Provincia e sindaco di Vietri di Potenza rinviato a giudizio insieme al responsabile comunale dell’Area

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amministrativa Nappi

Maltrattamenti all’ex dipendente ingiustamente licenziata: il pentastellato Giordano a processo A

Vietri di Potenza, il Giordano. sindaco Giordano Su binario parallelo a quelal centro di un pre- lo della Giustizia penale, occupante fuoco giudizia- il caso, nel 2020, dell’inrio incrociato. Con la stes- giusto licenziamento, semsa controparte in qualità di pre di Carmela Giordano, vittima, dal civile al pena- a pochi mesi dal suo penle il risultato, per ora, non sionamento. cambia: primo cittadino a Licenziamento già annulprocesso per maltratta- lato con sentenza del Tribunale di Potenza, in quamenti. Dopo il ciclone politico lità di Giudice del Lavoro, dell’anno scorso scaturito tra l’altro confermata andall’inchiesta della Procu- che dalla Corte di Appelra di Potenza nei confron- lo: nel prossimo futuro, ti di imprenditori, media- non bisognerà attendere tori e dell’ex consigliere molto, anche il verdetto comunale di Vietri di Po- della Cassazione. tenza, Antonio Viggiano, L’avvocato Giordano ostinel contesto di vicende le- nato anche di fronte alle gate all’affidamento di una sentenze, tanto che per il Cava locale, per il sindaco reintegro lavorativo, la Christian Giordano nuo donna si è dovuta rivolge

__Cronache Lucane, edizione di ieri

__L’edizione di Cronache di ieri

empre più contraddittorio e inaccettabile il silenzio del Movimento Cinque Stelle lucano ed in particolare dei suoi segretari - quello regionale Ar-

__ Giordano

naldo Lomuti e l’altro provinciale, Alessia Araneo rispetto a quanto sta accadendo nel Comune di Vietri guidato dal sindaco 5 Stelle nonché presidente della Provincia di Potenza

Christian Giordano». È quanto afferma Rocco Carleo, presidente dell’Associazione “Territorio Attivo” di Vietri di Potenza, il quale in una nota denuncia «i silenzi» del Movimento pentastellato dopo il rinvio a giudizio del sindaco di Vietri di Potenza, Giordano. «L’Associazione - si legge nella nota - ha già denunciato nei mesi scorsi l’autorizzazione di due allevamenti, uno per 30.000 polli broiler ed uno per 1772 maiali all'ingrasso in dispregio al benessere degli animali e alla tutela ambientale del nostro territorio ubicati a ridosso del vallone del Tuorno e limitrofe le Zone Sic, il tutto avvenuto senza alcun confronto con la comunità lo-

cale e senza alcuna verifica di impatto ambientale. Il 30 dicembre scorso è stata inoltre approvata dalla giunta comunale una modifica al DUP che consente l’utilizzo di una cava dismessa quale “Serra Arenosa” per discarica di materiale di scavo in accordo con le FFSS , anche in questo caso - rimarca la nota a firma del presidente dell’Associazione “Territorio Attivo” Carleo - senza alcun confronto con la popolazione e alcuna verifica di impatto ambientale. Senza tener conto - incalza - del silenzio del M5S su due gravissimi episodi giudiziari. Il primo relativo al provvedimento giudiziario (divieto di dimora per gravi irregolarità “ed altro” nella gestione della cava

comunale in località “Pedale” ) emesso nei confronti di un consigliere comunale del Movimento, notoriamente stretto collaboratore del sindaco. Il secondo episodio, sempre rimasto nel silenzio del M5S , è solo dei giorni scorsi e riguarda il rinvio a giudizio del sindaco per maltrattamenti nei riguardi di una dipendente comunale le cui giustificazioni addotte sulla stampa dal primo cittadino sono improprie e fuorvianti». Alla luce di tali premesse e considerazioni, Carleo conclude così la nota: «Ci chiediamo quale sarebbe stato l’atteggiamento del M5S laddove il tutto sarebbe accaduto con un’Amministrazione di colore politico diverso».

Il sindaco Genzano: «Nell'attesa e speranza di avere risposte, continueremo ad intervenire dov'è necessario con la nostra massima disponibilità finanziaria»

Cancellara-Potenza, completati altri 5 brevi tratti stradali che «costituivano un serio pericolo»

L’

impegno dell’Amministrazione comunale di Cancellara, guidata dal sindaco Franco Genzano, prosegue senza sosta. Questa volta si tratta dei lavori sulla strada principale per Potenza, dove «sono stati completati e asfaltati altri 5 brevi tratti stradali che costituivano un serio pericolo, questi si vanno ad aggiungere agli altri interventi effettuati da questa amministrazione nei mesi scorsi -sottolinea il Primo cittadino- Un’arteria di importanza strategica diretta e indiretta per tutto l'Alto Bradano, anche e soprattutto per le comunità di Acerenza, Oppido Lucano e Vaglio Basilicata». Ed ancora: «In questi anni, abbiamo progettato e ricandidato su vari canali il rifacimento dei tanti punti critici su tutta la strada. Nell'attesa e nella speranza di aver risposte positive, continueremo a sorvegliare ed intervenire dov'è necessario, attualizzando ogni volta la nostra massima disponibilità finanziaria, poiché garantire la circolazione in sicurezza a tutti gli utenti, in qualsiasi periodo dell'anno, è sempre stato un punto fondamentale dei nostri

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__Genzano

obiettivi». Soltanto alcuni giorni fa la stessa Amministrazione, aveva comunicato di aver effettuato «lavori di fresatura dei tratti maggiormente ammalorati, zona località Occhionero, nei pressi dello svincolo di Vaglio Basilicata e sulla strada principale Cancellara-Potenza». Sempre su questa strada l’impegno del sindaco si era speso, a luglio, per «interventi di livellamento della piattaforma stradale interessata dai maggiori eventi franosi direttrice Cancellara-Potenza» ai quali sarebbero appunto seguiti altri lavori di stabi-

lizzazione e asfalto». Anche in quella occasione Genzano asserì: «Stiamo cercando di fare il massimo con le nostre attuali capacità, andando anche oltre le nostre competenze, continuando a lavorare sulla progettazione e definizione dell'iter attuativo per provar a dar una soluzione (tanto attesa), alla più grande problematica territoriale e comunitaria». Alla notizia di questi ultimi lavori di asfalto, i cittadini hanno espresso parole di ringraziamento, «complimenti all’Amministrazione per l’ottimo lavoro» ed ancora, «menoma-

le, non si poteva più circolare», «benissimo così, in attesa di interventi strutturali e duraturi» ed infine una testimonianza di un utente di questa strada, «grazie veramente, per noi che viaggiamo da Oppido Lucano tutti i giorni è un sollievo non indifferente. Il tuo impegno per questa arteria così importante è veramente lodevole, dovrebbero fare allo stesso modo tutti gli amministratori della zona, forse unendo le forze, qualche risultato in più si potrebbe ottenere». EMACAL


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Il senatore di Fratelli d’Italia: «Il ministro Urso ha incontrato i sindacati e i lavoratori di Melfi, in presidio a Roma, ribadendo l’attenzione del Governo verso la Basilicata»

Tavolo Automotive, Rosa: «Il Governo Meloni ha mantenuto gli impegni, più incentivi»

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l Governo Meloni si conferma il Governo del fare e degli impegni mantenuti.Dal tavolo sull’automotive, il Ministro Urso annuncia le misure di sostegno al comparto, fondamentale per il tessuto produttivo italiano e per quello lucano in particolare» ha affermato il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Rosa. «Il Ministro ha illustrato, ieri, il Dpcm per gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti che Cuba ben 950 milioni di euro e alza il contributo per la rottamazione da 2.500 eu-

ro a ben 13.750 euro. - continua Rosa - Gli obbiettivi del provvedimento non sono solo quelli di incentivare la transizione ecologica attraverso l’ ammodernamento del parco auto italiano ma anche quello di sostenere il comparto e le fasce con i redditi più bassi, che rappresenta uno dei pilastri della politica del Governo Meloni». «Come abbiamo sempre sostenuto, infatti, la transizione ecologica è necessaria ma deve essere bilanciata dalla sostenibilità economica e sociale delle iniziative. - prosegue il senatore di Fratelli d’Italia - Non avrebbe sen-

so, infatti, spingere sulle auto elettriche se una grande fetta dei cittadini italiani non può acquistarle. Questo farebbe implodere il comparto con perdite di posti di lavoro insostenibili». «Ecco perché è stato un importante segnale che, dopo il Tavolo sull’automotive con le imprese che producono veicoli in Italia, il Ministro Urso abbia incontrato le rappresentanze sindacali e i lavoratori della Stellantis di Melfi, in presidio a Roma, ribadendo la totale attenzione del Governo verso la Basilicata» conclude il senatore meloniano Gianni Rosa.

_Gianni Rosa

Il segretario della Fim Cisl Basilicata sulla necessità di trattare le difficoltà del distretto di Melfi A DICHIARARLO IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD

Evangelista: «Proseguire incontro con Governo Stellantis, Lettieri: «Vogliamo e Stellantis per gestire la transizione» il rilancio industriale di Melfi»

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n considerazione del momento difficile, delicato e complicato che sta attraversando l’industria automobilistica nel nostro paese, è essenziale che si tenga a stretto giro un nuovo incontro con il Governo per il distretto automotive di Melfi» ha dichiarato il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista. «L’appello dei segretari nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, espresso oggi attraverso una lettera indirizzata al ministero delle Imprese e al ministero del Lavoro, riveste grande importanza poiché sottolinea l’urgenza di governare in modo coordinato e socialmente responsabile la transizione in corso e le conseguenze potenzialmente drammatiche che potrebbero derivare per il territorio della Basilicata dalla perdita di produzioni e posti di lavoro» ha continuato Evangelista. «Questo è il momento in cui deve prevale-

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re il comune obiettivo di rilanciare insieme al sindacato l’intera filiera nazionale dell’automotive mettendo in campo risorse, misure di politica industriale e sopratutto una visione per il futuro» ha concluso il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista.

Capocasale (Fismic): «Indotto e logistica al centro dei prossimi incontri»

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on solo Stellantis, ma anche l’indotto e la logistica devono essere argomento di discussione al tavolo sull’automotive che riunisce al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le organizzazioni sindacali, le aziende e le Regioni coinvolte». A dichiararlo è il segretario generale della Fismic Basilicata Pasquale Capocasale che ha avanzato la proposta facendosi portavoce delle problematiche che stanno interessando, in particolare, le aziende dell’indotto e della logistica e,quindi, i lavoratori dell’area industriale di San Nicola di Melfi. «È tanto urgente quanto necessario – sottolinea Capocasale- aprire il tavolo di confronto con Stellantis anche sulla componentistica e la logistica». Giudizio interlocutorio, invece, sull’esito del recente incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel quale il ministro Urso ha presentato il nuovo piano di incentivi per il 2024 che prevede investimenti per quasi un miliardo di euro. «Il piano degli incentivi promosso dal Governo è un primo passo , ma non è sufficiente ad affrontare la transizione digitale ed ecologica nel settore automotive» conclude Capocasale.

o stabilimento Stellantis di Melfi è interessato da una radicale riorganizzazione purtroppo il calo nella vendita dei prodotti Fiat 500 X, Renegade e Compass ha inciso molto nella accelerazione delle difficoltà dell'impianto. A ciò bisogna aggiungere le criticità negli approvvigionamenti dei semiconduttori e di quella componentistica che subisce gli effetti delle crisi globali da Taiwan all'Ucraina» afferma Giovanni Lettieri segretario regionale del Pd. «È aumentato il ricorso alla cassa integrazione e, a subire in questo momento gli effetti collaterali peggiori è proprio l'indotto che nell'area di Melfi e della Basilicata più in generale conta circa 3000 addetti. - continua Lettieri - Stando agli annunci della casa automobilistica sarebbero in arrivo cinque nuovi modelli (uno dei quali già in forse) elettrici o ibridi, che dovrebbero rappresentare un’occasione di rilancio del sito. Ma la preoccupazione è forte perché adesso la logistica (crisi laes) registra contraccolpi molto duri in termini occupazionali». «Non bastano le rassicurazioni del ministro Urso e non sono sufficienti gli incentivi all’acquisto di auto elettriche. - prosegue - Gli interventi pubblici vanno legati ai livelli produttivi ed occupazionali e serve un piano di rilancio del settore che comprenda tutele per lavoratori Stellantis ed indotto e rilancio concertato degli investimenti. La dichiarazione di area di crisi complessa non è una soluzione ma una misura emergenziale che non offre prospettive in termini industriali». «A noi interessa il rilancio industriale e produttivo del sito e sosteniamo le richieste del sindacato per difendere i posti di lavoro e per tutelare la capacità competitiva del sito. Anche l'apertura ad altri marchi per la produzione di componentistica è uno strumento da approfondire. - conclude Lettieri - In tutto questo la Regione Basilicata è attore silente e non protagonista. Presa più dalle vicende elettorali e non dalla responsabilità politica di gestire un passaggio delicatissimo per il futuro industriale del territorio».


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Il sindaco di Maratea scrive al presidente Bardi: «Non sono stato invitato, in qualità di Commissario all’emergenza, all’incontro istituzionale»

Stoppelli: «Condotta Sileo istituzionalmente scorretta» I

l sindaco di Maratea Daniele Stoppelli ha scritto ieri una lettera al presidente della Regione Vito Bardi per informarlo della condotta dell’assessore regionale alle Infrastrutture Dina Sileo, secondo lui, «istituzionalmente scorretta». Sileo avrebbe organizzato un incontro pubblico dal tema “Maratea, infrastrutture, mobilità e demanio” dapprima al Grand Hotel Pianeta Maratea e poi cambiando location, alla Biblioteca dell'ISIS "Giovanni Paolo

Il sindazo Zipparri: «L’Amministrazione riesce ad offrire servizi utili in futuro alle famiglie»

II", ieri alle 17. «Ritengo utile sottolineare che un incontro pubblico convocato e definito “incontro istituzionale”, non possa prescindere dalla condivisa partecipazione dell'amministrazione civica territorialmente interessata per il quale non mi risulta di aver ricevuto un invito o di una condivisione in qualità di Commissario all’emergenza di Maratea oltre che sindaco» si legge nella missiva. «Il carattere istituzionale viene meno se i rappre-

sentanti delle istituzioni non sono coinvolti nelle questioni che li riguardano direttamente e di cui hanno la competenza e per giunta sul loro territorio. La informo anche che in qualità di Commissario delegato ha provveduto alla trasmissione al Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale il Piano dei fabbisogni ulteriori contenti sia la viabilità alternativa con una strada bypass che la riapertura della SS18 con un sistema di monitoraggio» conclude Stoppelli.

Il sindaco ha tranquillizzato le famiglie sui rincari del servizio

Marsicovetere, in primavera A Senise sospeso lo i lavori per il nuovo asilo nido “sciopero della mensa”

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DI ANNA TAMMARIELLO

Marsicovetere inizieranno a breve i lavori per la realizzazione del nuovo asilo Nido di Villa d’Agri. La comunità,che registra da tempo un trend di crescita demografica e di espansione, ha un’amministrazione che risponde prontamente alle nuove esigenze che ne conseguono . Lo sa bene il sindaco Marco Zipparri che ci racconta di come sia importante, in un paese che cresce, «avere amministratori in grado di vedere in anticipo i fenomeni che si manifesteranno nel giro di qualche anno. Credo sia un ottimo momento, per la nostra amministrazione, che riesce a dare offerte e a programmare e prevedere quelle che saranno le esigenze e i fabbisogni delle famiglie per i prossimi anni». L’Asilo sarà realizzato con il finanziamento dell’Unione Europea, nell’ambito del NextGeneration EU, per un importo pari a 980.000 euro. Il PNRR consegna dunque ai comuni la capacità di investimenti infrastrutturali che le amministrazioni devono saper cogliere.

«Il progetto per la realizzazione del nido-ci spiega il sindaco – fu una candidatura di questa amministrazione, appena uscirono i finanziamenti del Pnrr relativi all’edilizia scolastica. Oggi, grazie a questo finanziamento pubblico , realizzeremo la struttura a costo zero per le casse comunali. Siamo uno tra i pochi comuni, non solo in Val d’Agri ma in tutta la Basilicata, ad avere un aumento della popolazione. Ogni anno nascono mediamente 50 nuovi bambini. Questo ci mette quindi nella condizione di ampliare l’offerta, che di fatto non è solo scolastica, partendo da 0-3,0-6 anni. Abbiamo già un nido in grado di ospitare trentadue bambini ,con questo nuovo asilo aumenterà la capacità ricettiva del territorio per un totale di 84 posti». I lavori partiranno in primavera, già intorno ai mesi di marzo e aprile, per una durata massima di diciotto mesi . «La struttura sarà adeguata alle nuove caratteristiche degli edifici energetici e verrà alimentata con dei pannelli solari. Il nido – conclude Zipparri - sorgerà nel nuovo quartiere residenziale, in prossimità delle strutture sanitarie dell’Asp».

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Senise la protesta delle famiglie contro l’aumento del costo della mensa scolastia ha sortito gli effetti sperati. I genitori infatti, la scorsa settimana avevano chiesto un incontro con il sindaco Castronuovo per discutere dell’aumento. I bambini per qualche giorno non hanno pranzato a scuola ma sono tornati a casa per poi tornare a scuola per il rientro pomeridiano. La mobilitazione ha portato il sindaco a convocare un incontro con le famiglie. Presenti il primo cittadino, la Comandante della Polizia Municipale Rosalba Di Bitetto, una delegazioni di genitori e i rappresentati di classe. È stata sottolineata la mancanza, da parte dell’amministrazione, di comunicare l’aumento del costo dei buoni pasto. Secondo le famiglie non era corretto firmare una delibera il 28 novembre e venirne a conoscenza solo due mesi dopo. Le famiglie hanno chiesto di non apllicare questo aumento e di rivedere il criterio della distribuzione delle fasce reddituali oltre che porre maggiore attenzione a ciò che viene somministrato ai bambini, a come viene preparato e alle posate utilizzate. Il sindaco ha ribadito che l’aumento è dovuto a «un incremento dei costi delle materie prime, rispetto al quale il Comune ha già fatto fronte nell’anno 2023, ma ad oggi,non essendoci le risorse in Bilancio per farsene carico,è una spesa che devono sostenere interamente le famiglie». Sulla qualità dei prodotti somministrati e ad un più generale controllo sulla mensa il primo cittadino si è impegnato in prima persona dichiarando che sarà sua premura intensificare le verifiche. Il Sindaco si è impegnato, inoltre, a verificare se ci sono le condizioni, in Bilancio, per sgravare i genitori del costo aggiuntivo del pasto, almeno per il mese di gennaio, facendo fronte così al pagamento delle somme retroattive. Soddisfatti per il momento le famiglie di Senise che hanno quindi sospeso lo “sciopero della mensa”.


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Matera e provincia

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La Polizia di Matera ha colto in flagrante un 45enne ed un 23enne: sequestrati circa 180 grammi di cocaina e 5 di hashish

Detenzione e spaccio di droga: due arresti, denunciato 24enne MATERA La Polizia di Stato di Matera ha arrestato in flagranza due persone – di 45 e 23 anni – e denunciato all’Autorità giudiziaria una terza - di 24 anni - tutte e tre incensurate, per il reato ipotizzato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Notevole il quantitativo di droga sequestrata, pari a 179,98 gr di cocaina e 5 gr di hashish, oltre a due bilancini elettronici di precisione, uno strumento per il confezionamento sottovuoto e altro materiale idoneo al taglio e al confezionamento delle sostanze. L’attività di polizia giudiziaria è stata svolta dalla Squadra Mobile, con il proficuo contributo operativo delle Volanti della Questura, nell’ambito di specifici servizi di contrasto al fenomeno dello spaccio di droga, condotti in questo capoluogo. In serata, gli investigatori hanno notato un’autovettura che ha destato sospetti poiché, partita da un capannone industriale situato in città, procedeva effettuando brevi soste, in corrispondenza di aree frequentate da giovani. Gli agenti hanno allora deciso di procedere a una verifica e hanno fermato l’utilitaria. In quel momento, il passeggero seduto accanto all’autista avrebbe lanciato dal finestrino un involucro. Il gesto non è sfuggito agli attenti poliziotti, i quali lo hanno prontamente re-

cuperato, rinvenendo al suo interno 5 dosi di cocaina, del peso complessivo di circa 4 grammi. L’attività è proseguita con una prima perquisizione domiciliare nei confronti del soggetto, di anni 23, che aveva lanciato la droga dal finestrino dell’auto, consentendo di rinvenire circa 4 grammi di hashish suddiviso in 5 dosi. È seguita una seconda perquisizione all’interno del capannone industriale da cui l’auto era partita, dove sono stati rinvenuti ulteriori 170 gr di cocaina, di cui una parte già suddivisa in dosi, dello stesso peso e confezionamento delle altre lancia-

te dal finestrino. All’esito dell’attività, il 23enne e il titolare del capannone industriale, di anni 45, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, misu-

ra poi convalidata dal G.I.P.. L’altro giovane, che era alla guida dell’autovettura, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria, sempre per detenzione ai fini di spaccio di droga

in concorso. Gli accertamenti compiuti nei confronti dei tre sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.

L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI POLICORO: IL 61ENNE DOVRÀ SCONTARE QUATTRO MESI

Guida ubriaco, causa incidente: arrestato

POLICORO Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno tratto in arresto un 61enne straniero, residente da molti anni in Italia, che dovrà espiare la pena di mesi 4 e giorni 10 di reclusione. L’uomo, nell’anno 2018, causò un sinistro stradale mentre era in stato di ebbrezza alcolica alla guida di un veicolo. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso il carcere di Matera. Dall’inizio del nuovo anno, i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno continuato a svolgere servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati alla sicurezza stradale. Le pattuglie dell’Arma impe-

gnate nella specifica attività, anche attraverso posti di controllo dislocati lungo le vie del centro dei 9 comuni ricadenti nel territorio della Compagnia (Policoro, Scanzano Jonico, Montalbano Jonico, Nova Siri, Rotondella, Valsinni, Colobraro, Tursi e San Giorgio Lucano), hanno effettuato numerose verifiche sui con-

ducenti dei veicoli a motore, con particolare riferimento nei luoghi di aggregazione di giovani. Complessivamente sono state elevate 64 sanzioni al Codice della Strada, per un importo di 34.926 Euro. Due conducenti sono risultati in stato di ebbrezza alcolica ed un terzo si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento, con conseguente deferimento, per tutti e tre, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera. Le patenti ritirate sono state 6, mentre 8 veicoli sono stati sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo. Le persone complessivamente identificate sono state 1.147, i veicoli controllati 784.

DIPENDENTI DELLA PROGETTAMBIENTE IN AGITAZIONE PER IL MANCATO PAGAMENTO DI DUE MENSILITÀ

Montescaglioso, continua la protesta degli operatori ecologici

MONTESCAGLIOSO Cntinua la protesta degli operatori ecologici della Progettambiente, azienda che gestisce il servizio di igiene ambientale nel Comune di Montescaglioso. «Prendiamo atto, con piacere, della sensibilità dimostrata da S. E. Il Prefetto di Matera che a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte dei lavoratori ha immediatamente scritto al Presidente della Pro-

gettambiente e al Sindaco di Montescaglioso chiedendo delucidazioni - si legge nel comunicato a firma di Vito Maragno - purtroppo la stessa sensibilità non l’abbiamo riscontrata nella Progettambiente e tantomeno nel Sindaco che dovrebbe essere maggiormente sensibile poiché stiamo parlando di suoi concittadini. Alle nostre legittime richieste non c’è mai stata una risposta. Per questo i lavorato-

ri si trovano costretti a proseguire lo stato di agitazione per il mancato pagamento delle due mensilità e per gli inadempi-

menti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Siamo dispiaciuti per eventuali disagi che le iniziative di protesta potrebbero creare alla cittadinanza ma la lotta intrapresa è prima di tutto, proprio nell'interesse della città che ha diritto a livelli di servizi adeguati, così come i lavoratori hanno diritto al giusto salario. Perché la qualità del servizio va di pari passo con il rispetto dei diritti».


Matera e Provincia

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L’incidente mortale si verificò nel gennaio 2023, la vittima 35enne fu travolta mentre si trovava a bordo della sua bicicletta

Ciclista investito e ucciso nel Tarantino, chiesto processo per un 25enne materano

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n 25enne di Matera rischia il processo per omicidio stradale a seguito di un incidente, avvenuto a Laterza il 20 gennaio 2023, in cui morì il 35enne Francesco Nigro. La Procura di Taranto, come comunica lo Studio3A-Valore – che assiste la madre della vittima insieme all’avvocato Aldo Fornari, mentre la compagna del 35enne è seguita dalla legale Anna Maria Bozza – ha chiesto il rinvio a giudizio per il 25enne. Il 20 gennaio dello scorso anno Nigro era in sella alla sua bici a Laterza, sulla Statale 7. Dagli accertamenti dei Carabinieri è emerso che il furgone guidato dal 25enne viaggiava a più di 85 chilometri all’ora, a fronte di un limite di 70, e l’impatto tra il mezzo e la bici, che viaggiavano in sensi di marcia opposta, avvenne in corrispondenza di una curva.

L’OPPOSIZIONE DI COMUNITÀ E AMMINISTRAZIONE AL PROGETTO

Irsina compatta contro il parco eolico “Sant'Eufemia”

Il pubblico ministero aveva già richiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale aggravato nei confronti del 25enne in quale aveva avanzato richiesta di patteggiamento di un anno e 4 mesi. Nell’udienza dell’8 novembre la gip del tribunale di Taranto, Fulvia Misserini, aveva rigettato la richiesta, ritenendo esigua la pena concordata a fronte dell’aggravante contestata all’imputato rela-

tiva ad alcune violazioni al codice della strada commesse, e in particolare un sorpasso con invasione della corsia opposta in un tratto a linea continua. Gli atti erano stati inoltrati alla Procura, che ora ha avanzato una nuova richiesta di rinvio a giudizio che sarà discussa nel corso dell’udienza preliminare che si terrà davanti al gup del tribunale di Taranto, Giovanni Caroli, il prossimo 28 febbraio.

Il consigliere provinciale sul presidio culturale materano «diventato stumentalizzazione politica»

Biblioteca “Stigliani”, Alba: «Incessante il lavoro svolto in questi anni dalla Provincia di Matera»

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ene l’approvazione del progetto proposto dalla Provincia di Matera sulla biblioteca Stigliani, ma la Regione deve fare di più per dare un futuro certo all’importante presidio culturale. Soprattutto, il tema della biblioteca dovrebbe uscire dall’agone politico perché c’è chi si arroga meriti che non ha e fa confusione sulle attribuzioni che la legge Delrio prevede». Con queste parole il consigliere provinciale con delega alla biblioteca Stigliani, Carmine Alba, è tornato sul tema, aggiungendo: «Ho letto con simpatia e un pizzico di tenerezza le dichiarazioni di alcuni giovani esponenti della destra, che mai si erano interessati prima alle sorti della biblioteca di Matera. Si tratta di affermazioni improprie, legate ad una mancata conoscenza della questione che i due hanno connotato. Ritengo che chi vuole fare politica debba informarsi sul sistema in essere e su quanti danni ha prodotto la legge Delrio, magari sollecitando il Governo nazionale del proprio colore politico ad accelerare sulla riforma delle Province, prevedendo spazi finanziari e risorse umane adeguate allo svolgimento delle proprie competenze. Mi rendo conto, però, che questa è una materia difficile per chi, probabilmente, è più portato alla rissa che all’utilizzo di strumenti quali lo studio e l’interlocuzione istituzionale, fondamentali per affrontare e risolvere i problemi». «Come è noto a tutti, tranne forse che ai due esponenti della destra materana - incalza Alba - la legge Delrio ha determinato l’avocazione delle competenze economico-finanziarie delle biblioteche provinciali alle Regioni. Nel caso della bi-

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a comunità di Irsina, guidata dal sindaco Nicola Morea, esprime una decisa contrarietà alla realizzazione di un parco eolico in zona Notargiacomo, denominato “Sant’Eufemia”. La proposta di realizzazione è stata presentata nelle scorse settimane sebbene il territorio di Irsina sia «interamente sottoposto a vincolo paesaggistico e fino ad oggi è stato immune dallo scempio perpetrato nelle zone circostanti», come è spiegato nella nota in cui emerge tutta la preoccupazione della comunità per possibili «interessi speculativi, che soddisfano interessi di pochi e non lasciano nulla al territorio». «L’area oggetto della proposta – al confine tra Irsina e Genzano - è ritenuta sito idoneo per il deposito unico nazionale delle scorie nucleari. La stessa area – si legge nella nota - aspetta da 50 anni la realizzazione dello schema idrico Basento-Bradano che avrebbe consentito una trasformazione dell’agricoltura e enormi possibilità di sviluppo ed occupazione». Da qui, la decisione del Consiglio comunale di Irsina di unire le forze esprimendo «all'unanimità totale contrarietà all’iniziativa» evidenziando la necessità di investimenti che favoriscano lo sviluppo sostenibile e infrastrutturale, piuttosto che cedere a speculazioni. Ma c’è di più: la comunità irsinese, insieme ai cittadini, Associazioni e alle Amministrazioni vicine, sta elaborando un documento di osservazioni «aperto al contributo di tutti» per rafforzare la propria posizione, auspicando un intervento deciso da parte della Regione e della Soprintendenza «per evitare uno scempio in un’area storica». A.P.

blioteca Stigliani la Regione Basilicata ha delegato la gestione alla Provincia e deve provvedere a finanziarne il funzionamento: i dipendenti della biblioteca, infatti, sono stipendiati dalla Regione e non dalla Provincia, che, comunque, quando ha potuto non ha lesinato energie economiche per impedire, in attesa che la Regione provvedesse ad assegnare le somme promesse, che le funzioni della biblioteca cessassero per mancanza di fondi». «Leggere oggi che la Provincia di Matera pretende la gestione della Stigliani e, soprattutto, che il presidente Marrese ne faccia uso strumentale a fini elettorali - sottolinea il consigliere provinciale - è paradossale ma anche molto grave. Specie se, come in questo caso, tali affermazioni arrivano da chi non si è mai interessato in precedenza alla vicenda ed ora, proprio in vista delle elezioni regionali, tenta grottescamente di difendere l’inerzia della Regione sul tema. Il presidente Marrese, per inciso, avrebbe potuto mettersi al centro della protesta e cavalcare la spinta popolare. Invece, rispettoso del suo ruolo e dell’importanza del tema in discussione, che concerne la cultura e la storia, non lo ha fatto e, mai prendendosi la scena, ha preferito agire con determinazione sul tema rimanendo in seconda fila, lavorando sempre nel solco del dialogo e della sinergia con l’istituzione Regione, alla quale rinnovo l’invito ad

assegnare i fondi promessi e ad accogliere la richiesta del presidente Marrese di sedersi intorno a un tavolo per programmare finalmente in maniera chiara e definitiva il futuro della Stigliani». «Ai giovani esponenti della destra materana conclude Alba - invece, non posso fare altro che consigliare di documentarsi prima di rilasciare dichiarazioni avventate e fuori da ogni logica».


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L’utile netto d’esercizio pari a 5,2 milioni di euro rappresenta per la Bcc il miglior risultato di sempre

Bilancio 2023: la Banca Monte Pruno migliora ancora le sue performance

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l Consiglio di Amministrazione della Banca Monte Pruno, nella sua ultima seduta del 29 gennaio scorso, ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2023. Le previsioni, già rese durante gli scorsi mesi, avevano messo in evidenza il raggiungimento di livelli molto positivi in termini di crescita e sviluppo delle masse. Il primo valore che conferma questi andamenti è l’utile netto d’esercizio pari a 5,2 milioni di euro, che rappresenta il miglior risultato di sempre, andando a posizionarsi in cima ai valori raggiunti dalla Banca nella sua storia. Un dato che risente di politiche di bilancio responsabili ed equilibrate, in perfetta coerenza con la sana e prudente gestione, che hanno visto l’istituto di credito cooperativo incrementare nuovamente gli accantonamenti prudenziali, innalzando le quote destinate ai relativi fondi, che consolidano, ancora di più, la solidità della Bcc Monte Pruno nel suo complesso. La strategia del Consiglio di Amministrazione vede al centro questi principi che confermano la positiva redditività aziendale, in un anno molto particolare per via della forte crescita dei tassi di interesse rispetto al passato, dove si è puntato al miglioramento delle performance generali, scegliendo la linea della responsabilità, contenendo, laddove possibile, gli effetti di questi aumenti dal lato della clientela. Tutto ciò, si è, comunque, tramutato in un rilevante utile d’esercizio che ha determinato effetti positivi dal punto di vista economico e patrimoniale. Il montante della Bcc Monte Pruno, ossia la somma tra depositi e finanziamenti concessi, ormai è prossimo a raggiungere la quota di 1,7 miliardi di euro. Entrando nel merito delle grandezze di bilancio, i depositi totali arrivano alla soglia di 1,13 miliardi di euro confermando, ancora una volta, la capacità dell’istituto di credito cooperativo di trasmettere al-

la comunità di riferimento ed alla clientela grande fiducia e solidità. Da evidenziare che, nel solo 2023, la Banca ha incrementato la sua raccolta complessiva di 108 milioni di euro, con una crescita percentuale del 10,5%. I finanziamenti totali, invece, sono pari a 558 milioni di euro, con un trend annuale pressoché costante rispetto allo scorso esercizio. La Banca, per l’appunto, ha avuto la capacità, in un contesto nazionale di arretramento della quota di finanziamento concessi, anche per via del costo del denaro, di investire nuovamente l’intera quota di prestiti che nell’esercizio sono rientrati. Somme importanti che hanno garantito a famiglie e piccole e medie imprese supporto e sostegno per i loro progetti. Un altro fattore che denota la dinamicità della Banca è connesso alla crescita del numero complessivo di clientela e di rapporti; questi ultimi hanno registrato, nell’anno, un aumento percentuale prossimo al 4%, con un valore complessivo di rapporti accesi pari 57.860. Con l’apporto dell’utile d’esercizio e grazie alle politiche prudenziali messe in atto nel corso dell’esercizio, la Banca migliora ancora l’assetto patrimoniale, andando a generare un primo Cet1 stimato del 19%, ben al di sopra dei limiti prudenziali previsti dalla Vigilanza. Di non poco conto anche le dinamiche che interessano il credito deteriorato e la sua copertura. Le masse complessive

__ Bcc Monte Pruno, la presidente del CdA Miscia con il Dg Albanese

delle diverse aree della Banca dimostrano come le stesse hanno raggiunto ottimi livelli assoluti con interessanti margini di ulteriore espansione per l’esercizio 2024. Le Aree Territoriali della Banca hanno raggiunto, pertanto, importanti valori di crescita in ambito raccolta, con diverse Filiale che sono cresciute a ritmi sensibili. Positivo anche l’andamento generale degli impieghi, con l’Area Salerno-Valle dell’Irno che segna la miglior performance di crescita. «Siamo particolarmente soddisfatti - ha dichiarato la dottoressa Anna Miscia, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Bcc Monte Pruno - di quanto realizzato e di come lo abbiamo fatto, in linea con gli obiettivi strategici che ci eravamo prefissati ed in aderenza alle politiche di bilancio fissate dalla nostra Capogruppo Cassa Centrale. Si tratta di un progetto di bilancio complesso, dove, quest’anno, sono intervenute tante variabili straordinarie ed anche difficilmente

prevedibili in sede di pianificazione, che siamo riusciti a governare ottimamente, in nome della sana e prudente gestione. Abbiamo puntato, pertanto, ancora una volta, sulla prudenza, dando adeguato peso specifico al periodo storico che stiamo vivendo, con la giusta responsabilità verso soci e clienti, che compongono la nostra comunità di riferimento. Far parte di una comunità significa proprio questo, unire le forze per un risultato comune migliore, senza lasciare nessuno indietro». «Crediamo che non sia troppo responsabile triplicare gli utili senza che la comunità possa mantenere il passo e lo abbiamo fatto, nel concreto - ha rimarcato Miscia -, con politiche che hanno puntato a mantenere un livello dei tassi su valori gestibili ed accettabili, rispetto al mercato che si è mosso, con decisione, verso l’alto. È il bilancio che chiuderà il primo quinquennio dall’avvio del Gruppo Bancario, un’epoca nuova per il credito cooperativo e

per la nostra Banca. Anche sul progetto di bilancio 2023, ovviamente, sono ben visibili le nuove linee, dettate spesso da regolamentazioni molto articolate e rigide, che hanno imposto alla Banca cinque anni di forti sacrifici per potenziare la solidità aziendale e coprire tutti i livelli di accantonamento previsti sul credito. Scegliere la strada della vicinanza a soci e clienti, unita all’innalzamento del valore complessivo della Banca, ha rappresentato la strategia che ha ispirato l’azione del Consiglio di Amministrazione». «Nei prossimi anni - ha concluso la dottoressa Anna Miscia, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Bcc Monte Pruno - l’obiettivo è di patrimonializzare, ancor di più, la Banca attraverso un rafforzamento che garantirà una futura e sempre più consistente solidità aziendale. Infine, non possiamo che rivolgere un grazie a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di risultati così importanti».


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Paesaggi, borghi ed enogastronomia Lucania in mostra alla Bit di Milano POTENZA Si chiama “Open Space in Bit” lo spazio dedicato alla Basilicata alla Borsa Internazionale del Turismo, che si terrà a Milano dal 4 al 6 febbraio prossimi. Tra i tanti eventi in programma, due verranno curati dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) con i contributi dei dipartimenti e degli assessorati all’Ambiente e alle Politiche agricole della Regione Basilicata, di Apt Basilicata e di Sogemi. La collaborazione tra FEEM e Regione Basilicata rientra nell’ambito dei progetti non oil approvati dall’Accordo Progetti di Sviluppo tra Regione Basilicata, Eni e Shell Italia E&P. Nel primo evento, in programma lunedì 5 febbraio, alle ore 10, il confronto si focalizzerà sulla valorizzazione dei prodotti enogastronomici lucani. Un’occasione per illu-

“Open Space in Bit” lo spazio dedicato alla Basilicata nella kermesse che inizierà domani Tra i tanti eventi in programma, due verranno curati dalla Fondazione Eni Enrico Mattei

strare le potenzialità e le peculiarità del protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi tra Regione Basilicata, FEEM e Sogemi, società del Comune di Milano che gestisce i mercati agroalimentari all’ingrosso della città. Il protocollo, della durata di tre anni, prevede di sviluppare nuove sinergie tra le tre realtà, con l’obiettivo di puntare a dare la giusta visibilità e promozione alle eccellenze lucane agricole ed enogastronomiche e creare, con il supporto di Apt Basilicata, prodotti turistici in linea con le tendenze generali del mercato. Dati e riflessioni interessanti emergeranno anche dall’analisi condotta da FEEM sui prodotti enogastronomici lucani che hanno un marchio di indicazione geografica. Nello specifico, quanto e quali prodotti lucani a marchio sono i più cerca-

ti dai consumatori nel web. Nel secondo evento, in programma martedì 6 febbraio, alle ore 15, al centro del dibattito la rigenerazione dei paesaggi e dei borghi lucani. Si discuterà di come la rete dei borghi lucani, che sta implementando i progetti di rigenerazione territoriale, promossi dal Ministero

della Cultura e dalla Regione Basilicata, esprime un nuovo potenziale strategico in termini di nuovo prodotto turistico, capace di rispondere alle aspettative dei turisti che ricercano luoghi poco noti, ben custoditi, scrigni di bellezza e autenticità. Dal confronto, inoltre, emergeranno le azioni che la Regione Basilicata, con il

supporto di FEEM, intenderà adottare per rivitalizzare i borghi e i paesaggi lucani. Durante tutta la manifestazione verrà mostrato il progetto pilota “Cantine 360°” realizzato da FEEM, che riproduce un tour virtuale di una cantina del Vulture, offrendo un’esperienza sensoriale unica ai visitatori.

L’ASSESSORE LATRONICO ALL’EVENTO MILANESE: «MOSTREREMO CHE LA COSTA IONICA NON È SOLO TURISMO BALNEARE»

«Natura e aree protette i nostri assi tematici»

POTENZA Natura, paesaggio, borghi e aree protette. Questi gli assi tematici che guideranno la presenza e l’attività dell’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo in programma a Milano dal 4 al 6 febbraio. Diversi, infatti, gli appuntamenti in agenda nello spazio “Basilicata Open Space” curato da Apt Basilicata dedicati a esplorare le potenzialità che ambiente, ecosistemi e paesaggi antropici oltre che naturali esprimono nel mercato turistico nazionale e internazionale. A farlo sarà lo stesso Latronico insieme a Istituzioni, operatori turistici, associazioni ed enti di ricerca. Si inizia il 5 febbraio alle 14:30 con l’appuntamento “Non solo mare: l’offerta turistica della Costa Jonica lucana”, un’occasione per presentare il

_ L’assessore Latronico

valore storico e culturale che i luoghi della Magna Grecia esprimono. «Questo rappresenta un aspetto a me particolarmente caro – dichiara l’assessore - il progetto Magna Grecia, finanziato con le risorse Fsc per un importo di 4.738.000 euro, rappresenta un prezioso progetto culturale integrato che punta a valorizzare e rifunzionalizzare un tessuto storico culturale di un ambito di paesaggio, identificato come Ambito G “La pianura e i terrazzi della costa ionica” nel Piano paesaggistico regionale, importantissimo per l’identità regionale. La proposta progettua-

le agisce, infatti, su un ambito i cui paesaggi culturali si legano ai concetti di incontro e scambio tra popolazioni storicamente avvenuti e sviluppatisi e che restano, oggi, patrimonio delle comunità regionali. È importante cogliere l’occasione di BIT come vetrina in cui raccontare che la costa ionica è molto più che un territorio vocato al solo turismo balneare». A seguire, alle 18 presso la Triennale di Milano si terrà l’incontro “Maratea: destinazione 2026. Un viaggio attraverso l’Italia per una candidatura collettiva”, dedicato a raccontare “una candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026 – spiega Latronico - capace di fare sintesi e integrare due ecosistemi suggestivi: la costa di Maratea e le aree interne con Moliterno, per sperimentare nuove progettualità condivise e integrate capaci di attiva-

re nuovi flussi turistici alla ricerca di lentezza e autenticità”. Il giorno 6 si aprirà con un evento dedicato alla valorizzazione della risorsa acqua, con un appuntamento alle 10:30 dedicato a “Valorizzare il mare. Storia, identità e sacralità: la Madonna di Porto Salvo”. A seguire due finestre sulla relazione tra turismo di qualità e piccoli comuni, anche come politica per contenere lo spopolamento delle aree più interne. Alle 14:30 l’appuntamento “I borghi più belli d’Italia in Basilicata” e alle 15 “Paesaggi e borghi rigenerati: da limite a potenzialità per lo sviluppo sostenibile della Basilicata” curato da Fondazione Eni Enrico Mattei. «L’impegno dei borghi occupa centralità nell’agenda delle politiche di sviluppo della Regione Basilicata, convinti che questi luoghi possano trovare nella rigene-

razione uno strumento di ri-animazione sociale, economica e culturale nell’ottica della sostenibilità – aggiunge Latronico - l’investimento di oltre 18 milioni di euro da parte della Regione per la rigenerazione territoriale mira a sostenere la creazione di una cultura della rigenerazione, valorizzando il patrimonio culturale e i saperi locali, e promuovendo la qualità della vita e la green economy, aspetti che sempre più connotano le tendenze turistiche attuali». L’agenda si chiude alle 16 con un evento che vede protagoniste le aree protette, dal titolo “Il Parco del Vulture e il Parco regionale delle Chiese rupestri del Materano”, «due scrigni di bellezza suggestiva, capaci di presentarsi al mercato turistico con un’offerta in linea con i principi del turismo sostenibile e responsabile», conclude Latronico.


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Tutto Sport SERIE C Gli ultras si fanno sentire con tre striscioni verso il presidente Macchia. Nel Potenza restano Asensio e Steffè dati in partenza fino all’ultimo

I rossoblu a Caserta tra arrivi e partenze S

DI ROCCO NIGRO

uonato il gong sul calcio mercato invernale, mr. Marchionni si ritrova a ridisegnare la formazione da schierare in campo questa sera alle 20:45 al “Pinto” contro la Casertana dopo gli arrivi e le partenze degli ultimi giorni. Senza dimenticare la situazione di classifica in cui il Potenza è ricaduto dopo le sconfitte subite in quel di Monopoli ed in casa contro la capolista Juvestabia. Insomma, il clima per la società del presidente Macchia si fa sempre più incandescente. La tifoseria potentina nelle scorse ore ha affisso nei pressi del nuovo quartier generale di Via Marconi tre eloquenti striscioni in netto contrasto con la gestione sportiva della società. E non solo, visto che i social sono stati letteralmente presi d’assalto rispetto ad una campagna acquisti che, a loro dire non ha portato in rosso-blù nessun elemento di spessore. E pur vero che al direttore sportivo Natino Varrà in questo momento serviva liberarsi da elementi dal rendimento non ottimale. Ci è riuscito in parte per Prezioso, Gagliano, Mata, Pisapia, forse un po' meno per Laaribi e Gyamfi, quest’ultimo partito titolare alla corte del Cosenza di mr.Caserta in serie B . Non ci è riuscito affatto invece, per il contestatissimo Asensio e per Steffè dati per certi in partenza e rimasti a libro paga del Potenza almeno fino al 30 giugno. Ed a calcio mercato chiuso ora la squadra necessariamente dovrà fare i conti con la proprie forze e le proprie potenzialità. Ad iniziare proprio da questa sera quanto i “leoni rosso-blù” affronteranno l’ottima Casertana con dieci punti di vantaggio. Incitati dal motto: “lavoro, lavoro lavoro” di mr. Marchionni il quale, sin dalle primissime battute si è affidato a questa sua frase per far risalire la corrente ad un gruppo che mai come in questa momento ha necessità di fare punti raggiungere quanto prima alla salvez-

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za. Proprio per queste motivazioni riteniamo che contro i “falchetti” campani il tecnico ex Juventus possa provare soluzioni diverse rispetto a quelle viste nelle ultime due sconfitte. Soprattutto sulle corsie esterne dove, sia Hadziosmanovic che Pace non riescono a dare la spinta giusta per gli attaccanti e poi proprio nelle punte dove Caturano è ormai a secco da diverse giornate ed Asensio è uscito letteralmente fuori dai radar. L’unico che resta è Rossetti, autore di una tripletta in casa del modestissimo Brindisi. QUI CASERTA Mentre il mercato emetteva i suoi ultimi verdetti, la Casertana nel frattempo sta ultimando la preparazione in vista del match di domani sera (ore 20.45) al “Pinto” contro il Potenza, appuntamento da non mancare dopo i deludenti esiti delle ultime tre partite di campionato. Tutto invariato rispetto ai giorni scorsi che, tradotto, significa che la Casertana resta in difficoltà per la cabina di regia. Proietti, infatti, è ancora alle prese con il problema muscolare che l’ha costretto a terminare anzitempo il match contro il Latina e anche nella seduta mattutina di allenamento di ieri è rimasto ai box. Lavoro differenziato, invece, per Toscano, per lui noie a una caviglia, ma le speranze di vederlo in campo domani si riducono sempre di più. Ma anche Celiento non ha risolto i problemi al piede che gli hanno impedito finora di scendere in campo in questo 2024. Anche ieri il capitano ha seguito un programma di lavoro differenziato e sembra nuovamente allontanarsi il rientro. Se a ciò si aggiunge l’assenza di Anastasio, appiedato per un turno dal giudice sportivo per raggiunto limite di cartellini gialli, l’ultimo dei quali rimediato contro il Latina quando si trovava in panchina, la situazione per Cangelosi non è certo delle più rosee in termini di formazione da mandare in campo con particolare riferimento al modulo da adottare. Nella partitella in famiglia di mercoledì, il tecnico ha sperimentato la difesa a tre, ricordo delle prime partite di campionato quando la situazione complessiva cui versava l’organico giustificava il ricorso a questo tipo di schieramento. Giovedì ha provato il 3-43, modulo diverso dal 3-5-2 adottato in quel periodo, ma è chiaro che ci troviamo davanti a una fase in cui lo staff tecnico è chiamato ad acquisire tutti i dati possibili al fine di schierare il miglior undici possibile da opporre al Potenza. Soltanto dopo la rifinitura di oggi, se non nelle ore immediatamente precedenti l’inizio della partita,

IL CALCIOMERCATO DEL POTENZA

OPERAZIONI IN ENTRATA: Tommaso Cucchietti – Acquisto a titolo definitivo dalla società Calcio Foggia 1920; Francesco Maisto – Acquisto a titolo temporaneo dall’U.S. Avellino 1912; Riccardo Spaltro – Acquisto a titolo temporaneo dalla F.C. Crotone; Manuele Castorani – Acquisto (svincolato); Matteo Marchisano – Acquisto a titolo temporaneo dalla SSC Napoli; Riccardo Burgio – Acquisto a titolo definitivo dalla S.S. Turris Calcio;

OPERAZIONI IN USCITA: Mario Prezioso – Cessione a titolo temporaneo alla Società U.S. Ancona; Manuel Gasparini – Cessione a titolo temporaneo alla Società Delfino Pescara 1936; Pasquale Riccardi – Cessione a titolo temporaneo alla Società Sorrento Calcio 1945; Salvatore Monaco – Cessione a titolo definitivo alla Società Catania F.C.; Bright Gyamfi – Cessione a titolo definitivo alla Società Cosenza Calcio; Asan Mata – Rescissione consensuale; Luciano Pisapia – Rescissione consensuale; Mohamed Laaribi – Cessione a titolo definitivo alla Società Virtus Francavilla Calcio; Luca Gagliano – Cessione a titolo temporaneo alla Società Calcio Foggia 1920.

Cangelosi scioglierà dubbi sulla formazione da scegliere, ben consapevole che stavolta i margini di errore consentiti sono più ridotti. Chiudiamo per dire che la gara tra Casertana e Potenza terminata all’andata in pareggio verrà diretta dal un fischietto romagnolo. Si tratta di Francesco D’Eusanio della sezione di Faenza coadiuvato dal primo assistente Vittorio Consonni di Treviglio e dal secondo arbitro di linea Mirko Bartoluccio di Vibo Valentia. Il quarto ufficiale sarà Mario Leone della sezione di Avezzano.

Tanti gli eventi organizzati per le ultime tre giornate di calciomercato. Una grande festa per i protagonisti del mondo calcistico

Con Galasso, l’Adise protagonista a Milano

a Basilicata è grande protagonista allo Sheraton Milan San Siro per le giornate del calcio mercato grazie a Rocco Galasso in qualità di vicario dell’Adise. Tanti sono gli eventi organizzati magistralmente nelle ultime tre giornate del calciomercato, si è svolto il consueto incontro tra direttori sportivi, procuratori e professionisti del settore, con il contributo determinante di A.Di.Se. e Master Group. Questo evento, che coniuga tradizione e innovazione, ha offerto un'opportunità unica per il confronto e l'aggiornamento tra i protagonisti del mondo calcistico. Tra i momenti salienti, gli incontri focalizzati su temi fondamentali come “Libera concorrenza e so-

stenibilità: nuove sfide 'Fuori dal campo' per le società sportive”, “Nuova normativa agenti: implicazioni e differenze sul piano nazionale ed internazionale - stakeholders a confronto” e “Potenziali impatti dell’abolizione del decreto crescita”. Un ruolo di primo piano è stato riservato alla presentazione del progetto “Basta bullo, io Ballo. Lo sport cura, la violenza oscura”. La partecipazione di ospiti illustri, sia in presenza che tramite videomessaggi, ha ulteriormente arricchito l'esperienza. Con questo si è conclusa un'altra straordinaria sessione di calciomercato invernale, segnata da unicità e peculiarità, consolidando il ruolo centrale di questo evento nel panorama calcistico italiano.


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