Cronache del 6 gennaio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

SABATo 6 GennAio 2024 • ANNO IX N. 4 € 1,50

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DIMENSIONAMENTO PROVINCE, GIORDANO E MARRESE: «BARDI SI DIMETTA». TADDEI (FI): «ATTACCHI STRUMENTALI»

Scuola, la guerra delle dirigenze

L’Agrario di Potenza smembrato e la presidenza spostata a Sant’Arcangelo: l’ira di Iv e Telesca

Servizi alle pagine 6 e 7

ReGionALi L’Au del Consorzio di Bonifica sopravvissuto a tutti i cambiamenti, per la poltrona s’infiltra in entrambe le coalizioni

Musacchio, 2 forni per la pagnotta Da un lato a sostegno di Chiorazzo, dall’altro la rete per il piano B contro il bis di Bardi _

AUTOMOTIVE STELLANTIS

#SALISCENDI

Melfi non recupera: -31,4% sul 2019

l dato produttivo dello stabilimento Stellantis a Melfi, nel 2023 è in leggera crescita +3,9% rispetto all’anno precedente, ma se lo rapportato al 2019, allora la perdita è invece di circa 78.000 auto (-31,4%). Si tratta della flessione più pesante negli stabilimenti dell’auto. Le 170.120 auto prodotte sono così ripartite: il 29,8% 500x, il 42,8% Jeep Renegade e il 27,3% Jeep Compass. Il leggero miglioramento sul 2022 è determinato dal minor impatto (...)

FRANCESCO CURCIO Sapevamo della schiettezza socratica con cui spesso e meritoriamente prende posizione sulle questioni più ingarbugliate della giustizia, ma stavolta grazie ad una bella intervista sul Fatto Quotidiano sfiletta come burro l’ipocrisia di questi patrioti d’avere spauracchio della pubblicazione delle intercettazioni ed in più pieno d’autorevolezza magistrale e nonostante gli strali del ministro Nordio fa da apripista a Cantone e molti altri procuratori d’Italia.

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GABRIELLA MEGALE Se ci fosse una canzone del cuore sarebbe di certo Revolving door, porte girevoli con cui alla faccia dell’etica pubblica ha saltellato in massimo piacere dalla politica a Sviluppo Basilicata. Ora vada per il risarcimento dorato della mancata elezione regionale che pure è vizietto patriottico di questo centrodestra lunare, ma volersi ricandidare, magari in accoppiata con Cupparo, significa perseverare in maM. Dellapenna a pagina 2 niera diabolica oltre che buggerare le povere imprese.

Bonus acqua, s’accelera ■ continua a pagina 5

La Giunta regionale approva i progetti di costruzione degli impianti fotovoltaici proposti da Eni

POTENZA IL CONSIGLIERE D’OPPOSIZIONE: «SERVONO PIÙ CONTROLLI»

Telesca: «Ci sono voluti 5 anni per installare nuove telecamere»

La vignetta di M. Bochicchio

Servizio a pagina 4

R. Mollica ■ a pagina 11

CAPOLUOGO

Concorso Polizia locale: i partecipanti vanno in Procura Tra le contestazioni anche il nominativo della futura vincitrice

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■ Servizio

a pagina 12

LAURENZANA

Caso gas negato: cittadino non riesce ad ottenere l’allaccio per un cancello privato che impedisce l’accesso al contatore ■ C. Merlo

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_ CORTE DEI CONTI

L’Aula d’udienza sarà intitolata al 1° presidente della Sezione giurisdizionale lucana Pergola

■ Servizio

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_ GAZZETTA MEZZOGIORNO

L’editore Postiglione: «Solidarietà per chiusura sedi storiche, le porte di Cronache sono aperte» ■ Servizio

a pagina 8


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Primo Piano

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L'amministratore del Consorzio di Bonifica sopravvissuto a tutti i cambiamenti, gioca su due tavoli

Musacchio presidente? Il “sistema” ci prova Da un lato a sostegno di Chiorazzo, dall'altro tramite le amicizie nella coalizione prova a sostituire Bardi

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__Musacchio

DI MASSIMO D ELLAPENNA

siste la politica alla luce del sole, quella che si misura nella sua linearità con il consenso. Ci sforziamo di esserne narratori non imparziali ma quanto meno completi. In questa stagione della politica è tutto interessante. Ci sono le adunate oceaniche, gli accordi sottobanco, le trattative riservatissime, le facce tese che si distendono quando ci si rivolge al pubblico, gli incroci di interessi diversi che passano tra regioni. Il nostro lavoro è provare a mettere insieme i dettagli, fornire le notizie, raccontare quello che riusciamo a capire e qualche volta anche sbagliare. È, però, il bello della politica. Quello che ce ne fece innamorare e che ci fa piacere raccontare. IL LATO OSCURO DEL POTERE Esiste, però, il lato oscuro del potere. Quello che si muove nelle tenebre, che sopravvive ad ogni cambiamento elettorale, ad ogni mutamento di opinione e che rilancia e ricicla sè stesso senza alcuno scrupolo. La grande stampa americana lo ha battezzato deep state, il doppio stato. Quello che si insinua nei meccanismi decisionali e li occupa senza accettare né preoccuparsi del cambio politico. In

__Chiorazzo e Bardi

Basilicata lo hanno chiamato “sistema”, è imperituro, ha una rete di amicizie che tutela se stesso, lo difende e lo diffonde. L’IMMARCESCIBILE MUSACCHIO Espressione chiara di questo “sistema Basilicata” è Giuseppe Musacchio. Indicato come amministratore unico del Consorzio di Bonifica con grande giubilo dell’allora governatore Marcello Pittella, è sopravvissuto alla sconfitta elettorale del centrosinistra e si accinge a superare il mandato del Governo Bardi. Indifferente ai cambiamenti elettorali, immortale e insensibile a qualsiasi mutamento. Le elezioni per il rinnovo degli organi di Governo del Consorzio Unico di Bonifica Musacchio le sta gestendo come un vero e proprio dominus con potestà illimitata, esclude e riammette le liste, modifica la loro composizione, rivede la forma e la sostanza del corpo elettorale in modo da garantirsi la sua conferma. Ha potenti alleati nella parte sinistra della stampa locale che interviene puntualmente trasformando in casi di interesse generale i suoi personali tormenti ed è pronto a ricambiare la cortesia con un sostegno elettorale per le prossime elezioni regionali. A SOSTEGNO DI CHIORAZZO

Tra i grandi fallimenti del centrodestra di governo, quello più evidente è proprio quello di non aver saputo agire per modificare gli assetti di potere del “Sistema Basilicata”. Forse il tempo è stato poco, forse è mancata la determinazione o la visione politica complessiva. Il risultato, però, è stato quello di lasciare che il potere del sistema, restato immutato si sia trovato pronto per la prossima campagna elettorale a sostegno delle forze del centrosinistra. Alle due mega manifestazioni di Angelo Chiorazzo, Giuseppe Musacchio è stato uno dei grandi cerimonieri. Non ha lesinato impegno per portare le persone, ha convinto gli indecisi, ha coinvolto chi doveva essere coinvolto. Ha fatto, insomma, quello che fa un militante politico. Resta da chiedersi, però, come sia possibile che il centrodestra abbia lasciato al suo posto, alla guida di uno degli enti più importanti della Basilicata chi proviene dal centrosinistra ed è pronto ad utilizzare il proprio potere per la campagna elettorale. Diciamo che la conservazione di Musacchio al suo posto è una prova di immaturità strategica del centrodestra lucano che, evidentemente, non ha letto né Gramsci né Pareto. IL PIANO B

Voci bene informate, però, ci dicono che il nostro Musaccho, proprio come tutti coloro i quali devono necessariamente mantenersi aggrappati al potere, ha pronto un piano B nel caso in cui dovesse rendersi conto che Chiorazzo fosse in difficoltà per ottenere la Presidenza o non fosse in grado di allargare la coalizione fino al punto di renderla competitiva con il centrodestra. In questo piano B, forte dei suoi rapporti con parte dei vertici di alcuni partiti della coalizione, animato dalle recenti situazioni maturate in Sardegna che hanno visto decadere il principio della riconferma automatica degli uscenti, l’avvocato di Vaglio sarebbe pronto a tramare per ottenere la candidatura alla Presidenza nel centrodestra. Il potere fine a se stesso, del resto, non ha né etica politica né ideologia ma è finalizzato esclusivamente al mantenimento della propria posizione e del proprio privilegio. “Francia o Spagna purchè se magna”, dicevano gli antichi. Qualcuno sta già lavorando affinchè questa possibilità diventi realtà. I bene informati parlano di pontieri già all’opera da settimane. Per il sistema Basilicata sarebbe l’optimum. In qualsiasi caso riuscirebbe a vincere le elezioni. Ai lucani resterebbero soltanto le briciole.


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DOMENICA 7 GENNAIO 2024 07:00 09:00 10:00 12:00 14:00 15:30 17:00 18:00 20:00 21:00 22:30 23:00 00:00 02:00

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Primo Piano

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Approvati i progetti di costruzione degli impianti fotovoltaici proposti da Eni: previsto impatto positivo per 70mila famiglie lucane

Sul bonus acqua la Giunta accelera Bardi: «Riduzione senza precedenti»

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nergie rinnovabili per la sostenibilità del settore idrico lucano, bonus acqua: la Giunta regionale accelera. Approvati altri due atti che, come spiegato dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, «consentiranno a oltre 70mila famiglie lucane di avere bollette più basse, con una riduzione senza precedenti». Per Bardi, si tratta di una «risposta strutturale» Dalla Giunta regionale l’ok ai progetti di costruzione di impianti fotovoltaici proposti da Eni e finanziati anche da Shell, i contitolari della concessione Val D’agri, come forma di compensazione ambientale. La Regione Basilicata ha stimato un impatto economico positivo in termini di riduzione dei costi sulla bolletta dell’acqua per circa 70mila famiglie lucane appartenenti alle fasce più vulnerabili della popolazione IL PROGETTO Il progetto, che in termini di benefici, nel suo complesso, ha incidenza su tutto il territorio regionale, mira a favorire la sostenibilità e l’efficientamento energetici del settore idrico lucano grazie all’utilizzo di energie da fonti rinnovabili, al fine di decarbonizzare i consumi, rendere sostenibili i costi connessi al consumo dell’energia e abbattere la ta-

riffa del Sistema idrico integrato lucano. Il progetto prevede un intervento integrato che include la realizzazione di 3 impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili, fotovoltaici, in Basilicata per una potenza installata complessiva massima di 49 MWp a integrazione del fabbisogno energetico per la gestione del servizio idrico. L’intervento avrà importanti risultati in termini di sostenibilità ambientale e sociale, in termini di riduzione delle emissioni derivanti dall’uso di fonti rinnovabili e di riduzione dei costi delle utenze domestiche, in particolare per la popolazione più vulnerabile. La realizzazione di tre impianti fotovoltaici su aree rientranti nel patrimonio disponibile della Regione è prevista presso i Comuni di Aliano, Irsina e Lavello: complessivamente i tre siti si estendono su circa 80 ettari. Come ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico, «Eni costruirà gli impianti su terreni regionali e fornirà energia ad Acquedotto per 8 anni ed al termine del periodo restituirà alla Regione gli impianti che continueranno a produrre la propria energia pulita per gli utilizzi del sistema idrico integrato: siamo certi di poter dare un futuro di sviluppo e di efficienza al

__ Cronache Lucane, edizione 1 dicembre 2023

nostro sistema idrico e a tutti i lucani con questa misura». Il progetto avrà durata a partire dal 1° febbraio prossimo al 31 dicembre 2031. Si prevedono 2 anni circa per la realizzazione degli impianti e 6 anni di esercizio e gestione degli stessi. La fase ponte dovrebbe durare 23 mesi a partire dal 1° febbraio prossimo. «In altre parole - ha aggiunto Latronico -, le aziende energetiche faranno i loro investimenti per

lo sviluppo sostenibile del territorio proprio sul nostro sistema idrico, realizzando una vera transizione energetica che consentirà ad Acquedotto Lucano di abbattere la tariffa idrica riducendo i costi dell’energia che sarà utilizzata, pulita e rinnovabile. Abbiamo avuto l’intuizione di dare il bonus gas e la risposta economica è stata immediata: l’inflazione in Basilicata è la più bassa d’Italia». «Una bassa inflazione vuol dire più consumi, più ser-

vizi, più occupazione - ha concluso l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico -. Siamo certi che le leggi economiche che ci hanno consentito questo obiettivo anche nel caso del bonus acqua non potranno che portare benefici generalizzati a tutta la regione, non solo aiutando molto concretamente gli utenti-residenti che hanno un Isee sotto i 30mila euro, ma aiutando anche con questa misura tutto lo sviluppo economico e sociale della Basilicata».

Il Mimit ha fissato i termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande riguardanti la misura “Scoperta imprenditoriale”

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Disponibili 300 milioni per la competitività delle imprese del Sud

on la finalità di agevolare il mondo produttivo nel passaggio verso una riorganizzazione più sostenibile e tecnologicamente avanzato, dal Programma nazionale ricerca, innovazione e competitività 2021-27 300 milioni di euro per finanziare attività industriali e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al loro notevole miglioramento, attraverso la spinta dell’innovazione. Le risorse sono destinate a imprese di ogni dimensione, operanti in Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nei settori dell’industria, dell’agroindustria, dell’artigianato e dei servizi, per progetti che prevedano spese e costi ammissibili non inferiori a 1

milione e non superiore a 5 milioni di euro ed avere una durata tra i 18 e i 36 mesi. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fissato i termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande riguardanti la misura “Scoperta imprenditoriale”, a seguito del decreto del 13 luglio firmato dal Ministro Urso. Le domande di incentivo potranno essere inviate, a partire dal 7 febbraio prossimo, allo sportello on line di mediocredito centrale, gestore della misura per conto del Ministero del Made in Italy, ma già dal 24 gennaio prossimo, i soggetti interessati potranno precompilare le istanze tramite l’apposita procedura informatica. L’avvio delle attività progettuali de-

ve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro 3 mesi dalla concessione delle stesse. Oltre al finanziamento agevolato, gli incentivi saranno concessi co-

me contributo diretto alla spesa, differenziato sulla base della dimensione dell’impresa proponente: da un minimo del 25% per quelle più grandi a un massimo del 35% per le più piccole.


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Stellantis, i dati lucani del 2023: la leggera crescita produttiva del più 3,9% rispetto all’anno precedente non può bastare

Automotive, Melfi non recupera i livelli pre Covid: meno 31,4% rispetto al 2019

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dati della produzione italiana di Stellantis, nel 2023 sono in miglioramento rispetto al 2022, confermando così il 2° anno di crescita (+9,6%). Nello specifico nel 2023 sono state prodotte, tra autovetture e veicoli commerciali, 751,384 unità contro le 685.753 del 2022. La produzione di autovetture segna un +8,6%, pari a 521.104 mentre quella dei veicoli commerciali segna un aumento del +11,8%, con +24.280 unità prodotte, confermando il dato in crescita già rilevato negli ultimi tre trimestri, rispetto ad un inizio anno negativo, in particolare per una riduzione degli stop produttivi per la mancanza di materiali, che invece aveva caratterizzato il 2022. La produzione di auto e veicoli commerciali rimane ancora al di sotto -8,2% del 2019, periodo pre-covid, dove si era attestata complessivamente a 818.880 unità. Per le auto si riscontra un sostanziale avvicinamento (-0,9%), mentre per le produzioni dei veicoli commerciali siamo -12%. La crescita di 65.000 unità si è determinata in particolare con le produzioni dei plant di Pomigliano d’Arco e di Atessa. LO STABILIMENTO DI MELFI Il dato produttivo nel 2023 è in leggera crescita +3,9% rispetto all’anno precedente. «Se lo rap-

portiamo al 2019 - ha dichiarato il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano -, la perdita è invece di circa 78.000 auto (-31,4%), la flessione più pesante negli stabilimenti dell’auto. Le 170.120 auto prodotte sono così ripartite: il 29,8% 500x, il 42,8% Jeep Renegade e il 27,3% Jeep Compass. Il leggero miglioramento sul 2022 è determinato dal minor impatto generato dagli stop produttivi per mancanza di materiale, che nel corso del 2023 sono stati 73 giorni mentre nel 2022 sono stati 104 giorni con una turnistica maggiore. Il venir meno di circa un terzo della produzione rispetto al 2019 ha comportato delle ripercussioni negative in termini occupazionali, che si sono affrontate con vari strumenti che alternativi ai licenziamenti, come le incentivazioni all’uscita su base esclusivamente volontaria,nell’ultimo anno periodo ha coinvolto quasi 1.450 lavoratori portando l’occupazione a 5.600, trasferte infra-gruppo circa 1150 persone». Da metà maggio 2023 la turnazione nello stabilimento è passata da 17 a 15 turni. La situazione di Melfi comunque difficile e complessa soprattutto nella fase di transizione verso i cinque nuovi modelli multibrand completamente elettrici, sulla piattaforma Bev Stla Medium, che,

per Uliano, «certamente rappresentano una risposta positiva in termini di prospettiva futura per lo stabilimento lucano». Nell’incontro del 23 novembre scorso, al Centro Stile di Torino, le segreterie nazionali hanno potuto visionare i nuovi modelli e verificarne le potenzialità. «L’ultima parte del 2023 - ha spiegato il sindacalista - è stata caratterizzata da tutta la fase necessaria per accompagnare la transizione dello stabilimento di Melfi verso la produzione dei cinque nuovi modelli, a tal fine è stato stipulato un nuovo Contratto di Solidarietà con scadenza 4 agosto 2024. Ad ottobre, con la conferma del quinto modello full electric a marchio jeep, che chiedevamo come Fim-Cisl per dare ulteriori garanzie per il futuro dello stabilimento, abbiamo verificato anche il cronoprogramma per l’avvio delle nuove produzioni e l’intreccio con le attuali produzioni. Nello specifico nell’ultimo quadrimestre del 2024 partirà la salità produttiva della prima vettura full electric a marchio Ds, seguiranno nel 2025 altre due vetture, una Jeep e una Ds, nel 2026 le altre due, una a marchio Opel e la Lancia Gamma». La Jeep Compass sarà prodotta anche in una versione ibrida di ultima generazione. Verrà inoltre realizzata la

__ Uliano

nuova linea di assemblaggio delle batterie che partirà con il lancio dei nuovi modelli. Il cronoprogramma di uscita delle attuali produzioni prevede: la prima ad uscire nel corso del 2024 sarà la 500X e a seguire la Jeep Renegade a fine 2025. «Per l’indotto - ha concluso il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano - stiamo agendo a livello istituzionale, sia ministeriale che regionale, per avere tutte le garanzie legate per evitare impatti negativi a livello occupazionale. Gli incontri svolti in sede ministeriale a dicembre e quelli programmati dal 22

gennaio 2024 per noi devono rappresentare l’ambito dove ottenere quegli elementi di garanzia che oggi non abbiamo. È necessario che il gruppo Stellantis sia impegnato a dare priorità nelle forniture alle aziende del comprensorio, ma nelle stesso tempo, bisogna sostenere le aziende fornitrici nel processo di ammodernamento e di transizione verso le nuove produzioni. Inoltre è indispensabile agire sull’accordo di programma e sulle strumentazioni a disposizione nelle aree di crisi complessa per attrarre altri nuovi investimenti e per tutelare i lavoratori dell’area di Melfi».


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I presidenti delle Province di Potenza e Matera chiedono all’unisono le dimissioni di Bardi e dell’assessore Casino per «non aver difeso la scuola lucana accettando passivamente i tagli»

Dimensionamento, Giordano e Marrese all’attacco: «Tagliato il futuro dei giovani e della regione»

«L

a Giunta Regionale ha appena approvato il Piano di Dimensionamento Scolastico che produrrà il taglio di ben 24 istituti scolastici. La Basilicata, con il taglio di circa il 23% degli istituti lucani, è la regione che subirà più di tutte, le conseguenze di tale provvedimento». Lo dichiara il presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano. «Con stupore apprendiamo che anche il presidente Bardi, dopo mesi di “assenza e silenzio”, si è accorto del “dimensionamento”. Peccato, però, che - incalza Giordano l’unica reazione che ha avuto è stata quella nei confronti delle Province, accusandole di non aver effettuato il taglio per ragioni politiche. Effettivamente è vero . prosegue il presidente dell’Ente provinciale del capoluogo lucano - le Province si sono assunte la grande responsabilità di non tagliare le scuole lucane, chiedendo tra l’altro, una deroga non accolta dal centrodestra. Ed è anche vero che le Province - prosegue Giordano lo hanno fatto mettendo in campo “la politica”, ma non per richiedere (magari) una nuova ri-candidatura, ma per difendere la scuola lucana e il futuro dei nostri giovani. E soprattutto lo hanno fatto all’unanimità». «Il presidente Bardi - prosesue nella nota Giordano avrebbe dovuto avere “una reazione” prima, ma nei confronti del Governo Nazionale (del suo stesso colore politico) per provare a difendere la scuola lucana. Invece ha accettato pedissequamente il ta-

IL COORDINATORE PROVINCIALE FI DIFENDE L’OPERATO DELLA GIUNTA

__Giordano e Marrese

glio degli istituti lucani, dando prevalenza agli interessi di partito agli interessi dei lucani». Ed è alla luce di tali considerazioni che secondo Giordano «non risulta nessuna azione messa in campo da parte della Regione Basilicata in occasione della Conferenza Unificata del 24 maggio scorso. Era quella - rimarca il presidente della Provincia di Potenza - la sede deputata per far valere le ragioni del sistema scolastico regionale. Nè tantomeno ci risultano ulteriori azioni per provare a trovare una soluzione utile ad evitare il taglio. Il taglio - incalza Giordano - non sarà effettuato nel nostro nome e nella storia rimarrà impresso il nome e il cognome di chi ha deciso di colpire il nostro sistema scolastico generando il taglio dei servizi di segreteria, il taglio del personale Ata, il taglio dei Dsga e quindi la riduzione di servizi per i nostri alunni». «L’assessore Casino - prosegue Giordano - ha più volte ribadito che le norme vanno rispettate. Ebbene, nel rispetto delle norme e per serietà istituzionale, occorrerebbe, a questo punto, avere il coraggio di approvare il piano di dimen-

sionamento scolastico nel Consiglio Regionale, vero organo deputato a decidere sul tema specifico. Non ci tireremo indietro nemmeno di fronte alla possibilità di proporre ricorsi amministrativi. Chi dispone tagli sulla scuola e sull’istruzione decide di tagliare il futuro dei nostri giovani e il declino della nostra Regione!», conclude Giordano. Sulla stessa linea il presidente della Provincia di Matera e UPI Basilicata, Piero Marrese: «La decisione sciagurata adottata dalla Giunta Regionale, conferma la insipienza del Governo regionale nell’affrontare questioni così rilevanti per il futuro della nostra regione». «Dopo aver distrutto il sistema sanitario regionale - aggiunge Marrese - ora è la volta di quello che era un sistema fatto di attenzioni ai territori ed alle comunità amministrate. C’è un’altra regione, rispetto a quella che Bardi e Casino pensano di interpretare oncalza Marrese - e che di fatto conferma come siano distanti anni luce dai veri bisogni provano a scaricare le proprie responsabilità non riconoscendo il ruolo che a ciascun ente compete. Avevamo

Dimensionamento scolastico, Taddei: «Bardi e Casino hanno cercato di attutirne l’impatto»

«L

a richiesta di dimissioni del presidente Bardi e dell'assessore Casino in merito al nuovo dimensionamento scolastico regionale, da parte dei due presidenti di Provincia Giordano e Marrese ha dichiarato il Coordinatore Provinciale FI di Potenza Vincenzo Taddei - appare fuori luogo e palesemente strumentale. Inveceha continuato Taddei - di assumersi le proprie responsabilità, hanno cercato in tutti i modi di eluderle per poi gridare,ai quattro venti, che il centrodestra lucano non ha difeso le esigenze dei nostri territori. La verità è - ha affermato Taddei - che in tutta Italia si è proceduto in tal senso. In particolare, nella nostra regione, sia l'assessore alla PI Casino che il presidente Bardi, hanno cercato, nel rispetto del dettato nazionale, di attutirne al massimo l'impatto sui nostri territori, in particolare nelle aree interne. Sono state , infatti accorpate le dirigenze ma non il resto dei servizi scolastici. Forza Italia di questo dà merito al Presidente Bardi, all’assessore Casino e all'intera Giunta regionale», conclude il Coordinatore Provinciale FI di Potenza Taddei. chiesto come Province - spiega - di mantenere in vita i piani degli anni precedenti rispondendo così anche all’arroganza di decisioni governative che metteranno in ginocchio la Basilicata e invece hanno stravolto anche quella vecchia impostazione per favorire, loro si, comuni amici a scapito di altri senza giusti-

ficate ragioni». «Altro che nostre responsabilità come dichiarato nelle ore precedenti dal Presidente Bardi che ci mettono nelle condizioni - conclude Marrese all’unisono con Giordano - di chiedere le dimissioni di Bardi e Casino per manifesta incapacità di governare questa Regione».

L’assessore regionale interviene sulla proposta che definisce i criteri di ripartizione «il più equilibrati possibili» tra le province

S

Sul dimensionamento Casino rassicura: «Nessun istituto sarà toccato»

u proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro, Michele Casino, la Giunta regionale ha approvato il Piano annuale del dimensionamento della rete scolastica e della programmazione dell’offerta formativa regionale 2024/25. «La proposta del dimensionamento scolastico sarebbe dovuta arrivare dai presidenti di Provincia, uditi i sindaci. Non mi sono mai sottratto al mio ruolo istituzionale e politico, ho ascoltato tutte le istanze provenienti dalla società civile, dalle Amministrazioni Comunali, dai sindacati e dagli studenti e ho più volte riferito durante le Commissioni. Nel corso di questi mesi, per senso di responsabilità - precisa l’assessore Casino - verso le co-

munità scolastiche lucane e i cittadini, ho scelto sempre la via della collaborazione e ho sempre cercato di rendere partecipi i due presidenti di Provincia. Una proposta che, purtroppo, debbo constatare, non è mai arrivata. Sulla base dei principi contenuti nelle linee guida regionali – dichiara Casino - abbiamo definito il numero di sedi dirigenziali per ciascuna provincia seguendo criteri di ripartizione il più equilibrati possibili. 58 sono le sedi dirigenziali assegnate alla provincia di Potenza, 28 alla provincia di Matera. 17 accorpamenti sui 24 necessari sono stati operati sugli Istituti Comprensivi, applicando il principio della omogeneità dell’intervento. Solo 7 hanno interessato gli Istituti Seconda-

ri di secondo grado. Questo dato – commenta l’assessore - è significativo anche in considerazione del fatto che si è cercato di favorire l’accorpamento di Istituti scolastici di Comuni limitrofi al fine di limitare i disagi del personale e delle famiglie. È stata favorita l’allocazione della sede dirigenziale nei Comuni baricentrici individuati, in primis, tra i Comuni attualmente sede di dirigenza e in seconda battuta tra quelli baricentrici per la loro allocazione geografica o per numerosità di studenti. Rispetto alle città capoluogo e ai maggiori centri – sottolinea Casino- si è cercato di proteggere le specificità dei piccoli Comuni e delle aree interne. Abbiamo operato - continua l’assessore - nel ri-

__Casino

spetto delle Istituzioni e con grande equilibrio e senso di responsabilità, difronte alle scelte dolorose e impopolari di ridurre il numero di sedi dirigenziali scolastiche, non ci siamo sottratti alla responsabilità istituzionale di garantire il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/25. Voglio tranquillizzare conclude Casino - tutti i lucani: stiamo parlando di dimensionamento rispetto alle sedi dirigenziali e alla organizzazione dei servizi amministrativi, quindi nessun istituto e nessuna aula sarà toccata».


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Il segretario cittadino di Italia viva Saponara: «Non si tratta di campanilismo, è una scelta assurda ed inaspettata»

L’Agrario di Potenza smembrato e presidenza spostata a Sant’Arcangelo: l’ira di Iv e Telesca

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a parte del circolo potentino di Italia Viva, «stupore e preoccupazione» dovuta al fatto che nel piano di “Dimensionamento scolastico” confermato dalla Giunta regionale, «la dirigenza del Polo agrario di Potenza sarà accorpata con quella dell’Istituto Alberghiero Di Pasca, con spostamento della presidenza presso quest’ultimo». «La cosa ci meraviglia e sorprende allo stesso tempo - ha spiegato il segretario cittadino Bruno Saponara -, è come si può permettere una simile delibera tenuto conto che l’assessore con delega proprio all’agricoltura e che tanto ha a cuore le sorti del capoluogo, non sia riuscito ad invertire tale azione? In sintesi, avevamo letto che dalle proposte uscite

dalla terza e quarta Commissione consiliare, riunitesi lo scorso 3 gennaio, era stato chiesto alla Giunta di, testuali parole, “soddisfare l’istanza Ipsar G. Fortunato di mantenere la dirigenza scolastica a Potenza con le sedi coordinate di Lagopesole e Sant’Arcangelo al fine di mantenere il polo agrario della provincia di Potenza”». Per Italia Viva Potenza, l’esito è «assurdo» ed «inaspettato». «Come circolo cittadino di Italia Viva - ha concluso il segretario Saponara -, prendiamo atto che la città capoluogo di regione perde la dirigenza di un istituto che da sempre rappresenta un fiore all’occhiello della nostra comunità. Non si tratta di campanilismo o orgoglio, siamo ben lontani da ciò, ma

COVIELLO (FDI) SUL TAGLIO DIRIGENZE SCUOLA

__ Saponara

ci interessa che la dirigenza non sia stata tutelata e difesa in una scelta che a noi appare a dir poco scellerata». Il consigliere d’opposizione nel capoluogo, Vincenzo Telesca, anche chiede di Galella in merito all’accorpamento: «L’ex consigliere comunale nonché ex assessore comunale che lancia i sondaggi sui social per scoprire i principali problemi di Potenza cosa ha fatto per evitare tale epilogo».

Scuola superiore “Pitagora” di Montalbano Jonico: l’appello civile

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La lettera di protesta dei genitori

ul dimensionamento scolastico i genitori dell’Istituto d’istruzione superiore secondaria “Pitagora” di Montalbano Jonico hanno scritto una lettera aperta alle Istituzioni sulla scelta scellerata di «smembrare» l’Istituto. «La scelta di dividere l’Istituto è immotivata - hanno lamentato i genitori - oltre che del tutto illogica. Sono 27 anni che indirizzi diversi su plessi diversi convivono in un clima di unità di condivisione e di stessa visione di progettazione, quella tanto citata inclusione qui convive tra vocabolari di greco e squadrette di Nova Siri e musica, libri e balli di Montalbano Jonico e sport di Scanzano jonico; qui non ci sono confini ma comunità che interscambiano saperi, competenze ed esperienze. La politica dovrebbe essere al servizio del cittadino eppure alla luce di quanto sta accadendo oggi siamo qui a chiederci se è davvero così. La politica al servizio del cittadino queste cose a noi famiglie ed ai nostri ragazzi non le ha chieste, non vuole ascoltare il grido di chi sta per perdere un compagno di scuola che forse non era

nel suo stesso plesso ma che era tale perché aveva condiviso con lui un Erasmus di un mese in un paese straniero, una gita in Grecia o un saggio di fine anno». «La politica al servizio del cittadino hanno proseguito i genitori - non vuole sapere che i docenti del plesso di Nova Siri guardano con lo stesso occhio attento e premuroso i ragazzi di Montalbano e Scanzano e viceversa, perché la politica al servizio del cittadino non sá che il tuo insegnante è insegnante dentro e fuori la classe. La politica al servizio del cittadino non sà che nessuno si rifiuta di andare con un’altra dirigente perché non la ritiene capace,banzi, ma crede in quello che ha sognato e progettato con colei che è stata il “buon padre di famiglia”». «La politica al servizio del cittadino hanno concluso i genitori dell’Istituto d’istruzione superiore secondaria “Pitagora” di Montalbano Jonico - non vuole sentire le famiglie che chiedono e pregano per dare una continuità formativa ai loro figli. Ma la politica al servizio del cittadino sentirà queste parole?»

«La Regione ha agito con responsabilità»

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er il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione, Tommaso Coviello, «con senso di responsabilità la Giunta ha dovuto effettuare delle scelte ponendo sempre e comunque al primo posto le necessità di famiglie e studenti che non dovranno abbandonare la propria sede, limitando il numero delle sole dirigenze con l’adozione di criteri di accorpamento funzionali e geograficamente opportuni, recependo le indicazioni delle commissioni consiliari rappresentate da tutte le forze politiche». «Medesimi criteri, per esempio - ha fatto notare Coviello -, sono stati valutati dalla Giunta regionale e dall’Asm nel momento in cui bisognava redigere il piano per la collocazione delle Case della comunità nell’ottica del potenziamento della sanità di prossimità che ha gratificato proprio la cittadina amministrata da Marrese. Marrese, in odore di ipotetica candidatura e con ben definite ambizioni politiche, sveste i panni istituzionali per lanciarsi in claudicanti commenti da bar: saranno i cittadini lucani a stabilire se questa sia stata o meno la peggiore amministrazione regionale, che pure e sempre in ottica leale e collaborativa ha dialogato con gli esponenti della Provincia di Matera». Per Coviello, inoltre, non è ben chiaro se Marrese «parli in qualità di sindaco o di presidente della Provincia di Matera: nel primo caso è comprensibile provare maldestramente a tutelare le esigenze della propria comunità, nel secondo caso è lo stesso Marrese il principale responsabile avendo preferito scaricare sulla Regione l’onere di una decisione sicuramente non facile». «Infine - ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Tommaso Coviello - è doveroso segnalare che in maniera assai poco professionale e corretta da parte del responsabile della comunicazione, la pagina social della Provincia di Potenza, che teoricamente dovrebbe essere uno strumento informativo, istituzionale ed apartitico, viene utilizzata come organo di propaganda per le posizioni del suo presidente e per l'occasione dello stesso Marrese. Anche se siamo in campagna elettorale la comunicazione politica sia rigorosamente separata da quella istituzionale»

__ Coviello


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Primo Piano

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L’editore mostra solidarietà ai professionisti del quotidiano che ha chiuso le sedi storiche decentrate in Puglia e Basilicata

Gazzetta del Mezzogiorno, Postiglione: «Le porte di Cronache sono aperte»

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a oggi chiudono tutte le sedi fisiche delle redazioni decentrate della Gazzetta del Mezzogiorno. Le due lucane e tutte quelle pugliesi fatta eccezione per Bari.

Così, 47 giornalisti e 30 poligrafici andranno in cassa integrazione per un anno e poi scatterà il licenziamento nel 2025. La chiusura è stata decisa dalla nuova

proprietà, il gruppo editoriale Edime, allo scadere della clausola di due anni di mantenimento dei livelli occupazionali. Una notizia triste, una sconfitta per tutti perchè la Basilicata perde una fonte di informazione storica e autorevole. All’indomani della notizia, l’editore di Cronache Lucane, Giuseppe Postiglione afferma: «È con profonda solidarietà e sentimento di vicinanza che oggi ci troviamo di fronte a un evento che segna la fine di un'era: la chiusura delle sedi storiche de "La Gazzetta del Mezzogiorno", tra cui la Basilicata. Questa triste realtà porta con sé non soltanto l’impoverimento di un quanto più plurale panorama giornalistico regionale, ma rappresenta un duro colpo al cuore di tante famiglie del Sud, lasciando 47 giornalisti e 30 poligrafici di fronte a una cassa integrazione di un anno che si concluderà verosimilmente con i licenziamenti. "La Gazzetta del Mezzogiorno" è sempre stata una voce critica, indispensabile e un

pilastro per l'informazione locale. Credevamo che dopo il buio venisse la luce, specialmente quando, il 19 febbraio 2022, la pubblicazione era ripresa ponendo fine a una fase turbolenta. Ma oggi la storia prende un'altra direzione». Postiglione, noto per la sua lungimiranza, tende una mano alle grandi professionalità del giornale: «In questi momenti di sfida, come feci con successo con Leporace quando la crisi riguardò il “Quotidiano del Sud”, voglio ribadire il mio impegno: le porte delle nostre testate giornalistiche rimangono aperte a chi ha dimostrato con lavoro e dedizione di saper tenere alta la qualità del giornalismo nel nostro Mezzogiorno. Facciamo nostro l'impegno di preservare il diritto all'informazione e a sostenere i valori che ci uniscono. Discutiamo insieme sul futuro dell'informazione di qualità e su come possiamo intervenire affinché le competenze di questi professionisti non vadano perdute».


Basilicata 24 ore

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Su iniziativa del Commissario straordinario Friolo si è svolta ieri la prima edizione per un ciclo di confronto e ascolto dell’Azienda sanitaria materana

All’Asm prendono il via i workshop tra salute, equità e innovazione

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eri mattina, su iniziativa del Commissario Straordinario Maurizio Friolo, si è tenuta la prima edizione de workshop Asm “Il rilancio del Servizio Sanitario Nazionala (SSN) e la sfida del Pnrr: equità e sostenibilità della sanità pubblica nel terzo millennio”. Al tavolo ha partecipato la dott.ssa Angela Adduce, Ispettore Generale Capo dell’Ispettorato Generale per la Spesa Sociale I.Ge.Spe.S, Ragioneria generale dello Stato – Ministero dell’Economia e delle Finanze – sottolineando l’importanza dell’erogazione delle prestazioni assistenziali ricomprese nei Lea nell’ambito delle risorse programmate per il Servizio Sanitario Nazionale. «Il diritto erogativo delle prestazioni sanitarie – ha dichiarato Adduce – dovrebbe essere uguale su tutto il territorio nazionale al fine di garantire l’uniformità delle risorse e dei servizi». Il livello del finanziamento del SSN cresce, con la legge di bilancio 2024, attestando-

CREATO SU WHATSAPP IL CANALE PER INFORMARE IN TEMPO REALE

L’Asp prosegue la campagna vaccinale anti-covid 19

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si per l’anno in corso al 17.1% rispetto al 2019 (pre Covid). Il Commissario Straordinario ha invitato tutti i Direttori dei Dipartimenti e delle Unità Operative ribadendo l’importanza della coesione e del lavoro di squadra - «Solo attraverso il senso di appartenenza all’Azienda si potranno raggiungere obiettivi importanti come la riduzione della mobilità regionale rendendo l’Asm attrattiva, tornando così ad essere un centro di eccellenza anche grazie ai fon-

di e ai progetti del Pnrr». Tutto il personale sanitario dell’Azienda Sanitaria di Matera è impegnato nella riduzione dei tempi delle liste di attesa nonostante la carenza del personale medico e le innumerevoli procedure poste in campo nelle ultime settimane finalizzate al reclutamento del personale ed all’ individuazione dei Direttori UU.OO.CC. Si avvia così un nuovo ciclo di confronto e di ascolto fortemente voluto dal nuovo management Asm.

Il sindaco Macchia: «Lorenzo Salvatore, con lo speciale primato che porta, è il simbolo della continuità»

È di Marsico Nuovo uno dei primi nati del 2024 in Basilicata

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l secondo nato nel 2024,in Basilicata, è Lorenzo Salvatore, cittadino di Marsico Nuovo. Ad annunciarlo, con gioia, è il sindaco della comunità, Massimo Macchia: «Il piccolo Lorenzo Salvatore, di genitori Marsicani, ha bruciato le tappe e alle 2:00 della notte di San Silvestro si è affacciato alla vita recando __Macchia con se il primato di essere il secondo nato della Basilicata (anticipato di pochi minuti dal piccolo Nicolò nato presso l’Ospedale di Lagonegro).Ogni nascita è un evento di importanza straordinaria e la venuta di un nuovo membro nella nostra comunità è motivo di gioia e celebrazione per tutti noi». «Lorenzo Salvatore, con lo speciale primato che porta, è il simbolo della continuità e della speranza che caratterizzano la nostra comunità, rappresentando il nostro impegno collettivo nel costruire un futuro migliore»ha sottolineato il sindaco aggiungendo che «in questo momento di festa, vorrei esprimere le nostre congratulazioni più calorose ai geni-

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tori, ai nonni e alla famiglia tutta per l’arrivo di questo piccolo miracolo nelle loro vite.La nascita di un bambino è anche un richiamo alla responsabilità di tutti noi come comunità: il nostro dovere collettivo è che Lorenzo Salvatore, insieme agli altri bimbi che arriveranno, cresca in un ambiente sicuro, sano e inclusivo.Ogni membro della nostra comunità ha un ruolo da svolgere nel plasmare il futuro di ogni nuovo nato e nel contribuire al suo benessere.Ognuno di noi può fare la differenza, e insieme possiamo creare un ambiente che favorisca la crescita e lo sviluppo sano dei nostri figli come Lorenzo Salvatore: possa la sua vita essere colma di amore, felicità e opportunità.Siamo certi che, con il sostegno della nostra meravigliosa comunità, Lorenzo Salvatore e i nostri figli cresceranno per diventare persone straordinarie, contribuendo in modo significativo alla nostra società». ANNTAMM

a Asp Basilicata prosegue nella campagna vaccinale anti covid-19 e lo fa con la programmazione di ulteriori date nella settimana post-epifania. Presso la sede di via della Fisica a Potenza, previa prenotazione al numero telefonico dedicato per i soli vaccini anti-covid (0971.425275 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00), sarà possibile sottoporsi a somministrazione nei seguenti giorni e con i seguenti orari: martedì 9 gennaio dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30, mercoledì 10 e giovedì 11 gennaio dalle 9.00 alle 13.00. Eventuale prosieguo della campagna nei giorni a venire, sarà comunicato attraverso il sito web, la pagina social di Facebook e il canale whatsapp della Asp lanciato negli scorsi giorni. Di fatto, la Asp Basilicata ha deciso di affidarsi alla tecnologia, battendo tutti sul tempo: prima Azienda Sanitaria in Basilicata ed in Italia a creare il proprio canale su WhatsApp per raggiungere in tempo reale tutti i cittadini-utenti ed informarli di ogni novità. Sul canale WhatsApp, a cui ci si può aggiungere semplicemente ricercandolo come “Asp Basilicata- Azienda Sanitaria Locale Potenza”, verranno inserite tutte le informazioni che riguardano i Distretti ed i Poliambulatori ricadenti nell’ambito territoriale della provincia di Potenza e di competenza Asp. Saranno inserite le farmacie di turno con tutti gli aggiornamenti, le sospensioni o le attivazioni delle prestazioni presso ogni struttura, gli appuntamenti più rilevanti in ambito sanitario come campagne vaccinali, campagne informative e divulgative, concorsi e avvisi, comunicati stampa aziendali. Per qualche giorno, nella fase iniziale, sarà un canale scarno di contenuti, ma andrà a regime definitivo nelle prossime settimane con aggiornamenti costanti. La creazione di un canale WhatsApp da affiancare alla già esistente pagina Facebook, anticiperà la presenza su Telegram e su Instagram perché obiettivo aziendale è quello di «accorciare le distanze con l’utenza e arrivare a tutti i cittadini, indipendentemente dalla fascia d’età», è spiegatop nella nota dell’Asp. Per il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo- che ha voluto salutare l'approdo su WhatsApp con un video messaggio- «la salute è un argomento che interessa tutti, dal bambino all’anziano, per cui è necessario dare informazioni complete ed in tempo reale che possano permettere al cittadino di conoscere ulteriormente la nostra azienda, di trovare risposte ai propri quesiti e di essere più vicino al sistema sanitario regionale».

__Maraldo


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Basilicata 24 ore

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Luciano Pergola, giovedì prossimo la cerimonia a Potenza alla presenza del presidente Carlino

L’Aula d’udienza intitola al 1° Presidente della Corte dei Conti per la Basilicata

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iovedì prossimo, 11 gennaio, a Potenza nell’Aula di udienza della sede di viale del Basento 78 della Corte dei Conti per la Basilicata, si terrà, alla presenza del Presidente della Corte dei Conti Guido Carlino, la cerimonia di intitolazione dell’Aula di udienza al Presidente Onorario Luciano Pergola, scomparso il 10 gennaio 2022, che è stato il primo Presidente della Corte dei conti per la Basilicata. Alla cerimonia di intitolazione interverranno le più alte cariche istituzionali, nonché magistrati e funzionari della Corte dei Conti che hanno cono-

sciuto e lavorato con il Presidente Luciano Pergola, in 40 anni di carriera nella magistratura contabile. Luciano Pergola, nato a Potenza il 23 ottobre 1928, è diventato Magistrato della Corte dei conti il 16 giugno 1960 e, dopo un primo periodo di servizio presso la sede di Roma, dal 22 luglio 1962, a seguito della istituzione delle Delegazioni regionali della Corte dei Conti, è stato assegnato alla sede di Potenza, dove ha svolto funzioni di Consigliere Capo della Delegazione di Basilicata dal dicembre 1974 e, dopo la nomina a Presidente di Sezione avvenuta con Dpr del 9 settembre del 1994, è stato il

primo Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Basilicata, la cui istituzione è avvenuta con la legge numero 19 del 1994. Ha svolto le funzioni di magistrato contabile fino all’ottobre 2000. È stato insignito del titolo onorifico di Presidente Onorario della Corte dei Conti il 13 febbraio 2001 e delle onorificenze di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2 giugno 1996), Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana (27 dicembre 1999) e Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1 marzo 2001).


Potenza

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POTENZA Il consigliere di opposizione: «È necessario intensificare i controlli nel centro storico e in altre zone sensibili della città»

Videosorveglianza, Telesca: «Ci sono voluti 5 anni per installare nuove telecamere»

__Telesca DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. La sicurezza, percepita o reale, è uno dei temi più discussi. E se la sicurezza è uno dei pilastri su cui si fonda la politica di Lega e Fratelli d’Italia a livello nazionale, lo stesso non può dirsi degli esponenti dei due partiti che amministrano la città di Potenza. O meglio, teoricamente il tema sicurezza sta molto a cuore alla compagine guidata dal sindaco Guarente, nei fatti un po’ meno. Basti solo pensare a quanto tempo si è perso per installare un sistema di videosorveglianza efficiente e funzionante. Vi è

un impegno di spesa per la sua realizzazione, vedremo quali saranno i passi successivi. Serve intensificare i controlli in città. Una città che dal centro alla periferia, versa in uno stato di abbandono. Più volte in questi 5 anni, il consigliere di opposizione Vincenzo Telesca ha chiesto, attraverso mozioni, interrogazioni, interventi in Consiglio comunali, che si adottassero provvedimenti in tal senso. «Fin dall’inizio della consiliatura ho chiesto l’istituzione del terzo turno della polizia locale, per la salvaguardia dei luoghi pubblici e anche privati, sem-

pre deturpati nelle ore notturne, vandalizzati da chi non ha a cuore il bene comune. Ho chiesto maggiori controlli nelle aree periferiche a causa del continuo conferimento clandestino della spazzatura, che oltre a deturpare l'ambiente, fa lievitare la spesa dell’Acta che si ripercuote poi sui cittadini» spiega Telesca a Cronache. Gli agenti di Polizia Locale a Potenza però sono oberati di lavoro, svolgono troppe mansioni alcune delle quali non sono nemmeno di loro competenza e quindi ben presto naufragò la soluzione prospettata dal consigliere Telesca: «Svanita l'ipotesi del terzo turno per carenza di organico, non si poteva far altro che procedere attraverso un sistema di sorveglianza. Ogni qual volta è stato affrontato il tema, questa Amministrazione di centrodestra ha dichiarato di cercare altre soluzioni per garantire una sorta di tutela ai cittadini e fare in modo che non si verificassero più episodi spiacevoli e atti illeciti sia all'interno del centro storico cittadino che all'esterno. Lo spaccio di droga a Verderuolo e i conferimenti illeciti di spazzatura nelle con-

trade sono solo alcuni esempi». «Considerata la situazione, l’utilizzo delle telecamere mi sembrava una buona soluzione e iniziai ad incalzare il sindaco in tal senso. A partire dal 2020 tante sono state le delibere approvate sul tema, tante volte è stato annunciato il reperimento di fondi per l’acquisto e l’installazione di telecamere a tutela dei punti sensibili della città. Dovremmo aver raggiunto quota 750 mila euro ormai e finora non è stato installato nemmeno un dispositivo» sottolinea il consigliere Telesca. La città però non è totalmente sprovvista di dispositivi di videosorveglianza, non sono sufficienti e soprattutto non assolvono al loro dovere a causa della scarsa risoluzione ma ci sono: «Sono circa 100 le telecamere installate attualmente in città, ma di queste ne funzionano realmente una ventina. Ho voluto accertarmene personalmente. Ho chiesto che venisse convocata una Commissione presso la Polizia Locale per questo e qui abbiamo potuto appurare che i circa venti dispositivi funzionanti, si attivano solo con l’accensio-

ne dei lampioni e hanno una risoluzione bassa. È doveroso ricordare che le telecamere sono state installate nel 2019 quando l’Amministrazione Guarente si è insediata, a distanza di cinque anni sono riusciti ad approvare una nuova delibera di Giunta per la realizzazione di un nuovo sistema di videosorveglianza per fare ciò aderiscono alla convenzione Consip». Le telecamere, secondo la delibera approvata, saranno installate presso la Villa Romana di Malvaccaro e zona G, Parco Montereale, Villa Santa Maria, Piazza Pisa, Piazza Don Bosco e Vico Romaniello. Luoghi sicuramente degni di essere attenzionati ma secondo il consigliere Telesca sarebbe stato opportuno installarle altrove: «Andiamo ad installare una telecamera nella Villa Romana quando abbiamo episodi di spaccio di droga nei vicoli del centro storico. Questa maggioranza è completamente disconnessa dalla realtà che la circonda. I problemi che affliggono Potenza e questa Amministrazione cittadina sono due rette parallele che non si incontreranno mai» conclude.

La consigliera regionale del Gruppo misto: «Ha rappresentato uno dei più grandi cantieri della Basilicata. Lavori iniziati a fine 2018 e 125 i milioni stanziati»

Tito-Brienza, Merra: «Un’opera strategica in dirittura d’arrivo»

«T

ra pochi giorni sarà finalmente aperta la Tito-Brienza ed è una personale soddisfazione aver visto nascere e portare a termine quest’opera strategica che nonostante i momenti difficili potrà essere consegnata alla comunità lucana in questa precisafase storica in cui c’è bisogno di restituire fiducia e nuovo slancio al territorio». È quanto afferma la consigliera regionale del gruppo misto Donatella Merra. «Ricordo -continua la consigliera Merra - che solo qualche mese fa ho dovuto esercitare una forte pressione sull’impresa chiedendo di agire con immediatezza per recuperare i ritardi

che erano stati accumulati nei mesi precedenti, grazie anche all’intesa con l’AD di Anas Aldo Isi che ha saputo supportare le nostre richieste. Nell’ultimo incontro di metà ottobre abbiamo ottenuto la garanzia dell’apertura all’utenza del tratto nord-sud dell’arteria viaria, con by pass del centro abitato di Brienza, e adesso ci si siamo come ho potuto constatare recandomi sul posto». «Inoltre, è doveroso ribadire - spiega Merra che per consentire alle imprese di poter completare gli interventi nei tempi utili abbiamo provveduto ad aggiornare in tre occasioni il prezzario regionale, da ultimo a marzo scorso, proprio per venire incontro alle difficoltà del tessuto economico-produttivo in un contesto di crisi internazionale e con l’intento di dare stabilità al sistema degli appalti pubblici». «Rammentiamo che la SS95 Tito Brienza ha rappresentato uno dei più grandi cantieri della Basilicata. I lavori sono iniziati a fine 2018 con un investimento di 125 milioni messi a disposizione in parte dalla Regione ein parte rivenienti da fondi Fsc che la stessa Regione è stata in grado di intercettare. La Tito-Brienza di cui oggi possiamo andare fieri è esempio lampante e concreto di come la programmazione

regionale possa essere strumento efficiente ed efficace anche per concretizzare investimenti infrastrutturali strategici di tale portata» ricorda Donatella Merra. «La soddisfazione che sentiamo è pari alla complessità dell’opera che è stata realizzata, con due imponenti gallerie, ponti in acciaio, viadotti e opere speciali che attraversano un territorio tutt’altro che agevole sotto il profilo geologico. - continua la consigliera del gruppo misto - Tutti i lucani possono dirsi orgogliosi di quanto è stato fatto e mi sento di ringraziarli anche per la pazienza che hanno avuto nei momenti difficili in cui però non è mai venuto meno il loro appoggio e anche la convinzione di dover conseguire questo risultato epocalea vantaggio della collettività». «È stato per me un privilegio - conclude l’esponente regionale - aver potuto seguire passo dopo passo i lavori, dal principio fino a questo atteso momento ed è certamente un evento eccezionale aver visto nascere e portare a compimento un’opera così rilevante nell’arco di una legislatura, anche se dopo l’apertura al transito dovranno essere finalizzati interventi complementari come l’accesso allo svincolo Brienza-Centro e quelli per le rampe di accesso allo svincolo nord».


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Potenza e provincia

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Tra le contestazioni, l’assenza di una Commissione tecnina e la traccia che ha premiato una vice sindaca alle «dipendenze della segretaria comunale» che l’ha valutata

Potenza, concorso Polizia locale I partecipanti vanno in Procura

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Potenza, sul bando di concorso per 1 posto di DirigenteComandante del Corpo della Polizia locale, la rivolta di un nutrito gruppo di partecipanti: esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo e probabile futuro ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Plurime le contestazioni a partire da quella sul dirigente comunale, tra l’altro responsabile «ad interim dell’Unità di Direzione “Polizia Locale”», che «non solo si è autonominato nella commissione», ma, secondo parte dei partecipanti, ha anche «nominato una Commissione non “tecnica”» poichè «nessun componente riveste la qualifica di Polizia giudiziaria o quantomeno ha rivestito le funzioni degli appartenenti alla Polizia locale». Le prove scritte si sono svolte il 3 ed il 6 novembre dello scorso anno e la loro correzione «è avvenuta dopo 45 giorni». I candidati, per passare alla fase orale, avrebbero dovuto ottenere un punteggio minimo di 21 su 30 ad entrambe le prove scritte. I partecipanti hanno spiegato come la prima traccia estratta, abbia spiazzato quasi tutti: «Ha riguardato una materia non

IL SINDACO SCATTONE: «UNA GIOIA PER LA COMUNITÀ»

Acerenza in festa per la centenaria Caterina prettamente tecnica della Polizia locale, il Bilancio ed il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao)». Presidente della Commissione di concorso, la segretaria generale del Comune di Potenza, Maria Grazia Fontana. Tra i candidati partecipanti, anche una persona «alle dipendenze della segretaria generale comunale». La persona in questione, è vice sindaco in una paese non molto distante da Potenza. «Tra i candidati - si apprende dall’esposto - vi era quella che lavora a stretto contratto con la segretaria generale del Comune di Potenza e che si occupa proprio di programmazione, Bilancio e Piao. La stessa è stata valutata alla prima prova col voto di 30 su 30: unica candidata ad aver conseguito tale punteggio. Com’è possibile che 25 candidati su 26, tra l’altro per la maggior parte già Co-

mandanti ed ufficiali di Polizia locale non abbiano preso un punteggio del genere?». La seconda prova, invece, ha riguardato la redazione di un atto della Polizia locale interente all’articolo 208 del Codice della strada, ovvero, in estrema sintesi, alla ripartizione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie . Come già anticipato, per i contestatari, «le valutazioni sono state effettuate in assenza di comprovate competenze tecniche» dato che «della Commissione nessuno ha mai redatto l’atto della seconda traccia». Tra i partecipanti, tra cui anche già Comandanti ed Ufficiali di Polizia locale, il nome del vincitore della procedura concorsuale è già prevedibile e corrisponde a quello della vice sindaca: «Vincerà il concorso la candidata...» Ad ogni modo, il 18 gennaio, la prova orale per lei e i soli 3 “sopravvissuti” su complessivi 26.

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cerenza ha festeggiato la nonna Caterina che ha compiuto cento anni di vita. Il sindaco Fernando Scattone si è recato presso l’abitazione di Caterina Mancaniello, ospite della figlia Italia, per portare i più sentiti e sinceri auguri da parte dell’Amministrazione Comunale per i suoi 100 anni, consegnandogli una pergamena e un bouquet di fiori a ricordo di questo momento importante. «I 100 anni di nonna Caterina - ha detto il sindaco - rappresentano un secolo della nostra storia». Nonna Caterina è nata ad Acerenza il 5 gennaio del 1924, figlia di Mancaniello Antonio e Di Bono Antonia Maria, coniugata a Chiummiento Michele il 19 dicembre 1946 da cui nacquero tre figli, Antonio, Canio e Italia che oggi se ne prende cura. «Caterina lucida e in buona salute, non dimostra assolutamente i suoi 100 anni. Questo compleanno - ha concluso il sindaco di Acerenza -, rappresenta una gioia infinita non sono per i propri familiari ma per l’intera nostra Comunità».

Cittadino non riesce ad ottenere l’allaccio per un cancello privato che impedisce l’accesso al contatore: il Comune non risponde

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Laurenzana, il corto circuito burocratico: caso gas negato

er un paradossale corto circuito burocratico, a Laurenzana un cittadino, assistito dall’avvocata Valeria Carmela Giorgio, non può usufruire dell’allaccio alla rete gas: colpa di un cancello e, su un piano parallelo, di presunti centimetri di distanza mancanti. Per quanto riguarda i centimetri, con un misuratore la questione è risolta. Non così per il cancello della discordia. Il cittadino è proprietario di una unità immobiliare a servizio della quale, decenni fa, il distributore locale di gas ad uso domestico aveva installato ap-

posito contatore per il funzionamento dell’intero impianto. In successivo momento, altro privato, proprietario di una immobiliare sottostante all’abitazione del cittadino senza nuovo allaccio, ha installato un cancello che delimita, secondo parte, una consistente porzione di suolo pubblico. In sintesi, il cancello ingloba anche la parete dove è predisposta la cassettina dove dovrebbe essere installato il contatore. Parete, di proprietà del cittadino senza allaccio e di altro soggetto. La ditta non prosegue, dal Comune lo stop. Di qui, il mandato legale

all’avvocata Giorgio per dirimere la vicenda del cancello che impedisce l’attivazione della fornitura di gas. A loro, quel cancello, considerando anche il fatto che sulla strada urbana in questione è consentita la circolazione dei veicoli, appare sospettosamente abusivo. Ecco il perché della richiesta di conoscere come il “cancelliere” abbia potuto ricevere dal Comune di Laurenza, se così è stato, il beneficio dell’acquisto di suolo comunale senza che gli Uffici preposti non avessero considerato preliminarmente né l’aspetto relati-

vo alla limitazione della proprietà altrui, né tantomeno il restringimento dell’arteria stradale con limitazione, in questo caso, della circolazione veicolare e pedonale. Sulla legittimità del cancello, risposta inevasa. Il paradosso è evidente e la soluzione che pare sia stata prospettata, lo è, con ogni probabilità, ancora di più: il cittadino potrà procedere all’allaccio se formalizzerà un accordo attraverso il quale si impegnerà a tollerare l’installazione del cancello. Se tutto regolare, allora dal Comune di Laurenzano dovrebbero risolvere la

pratica con facilità. Così, fino ad adesso non è stato, e da mesi l’enigma cancello permane irrisolto e l’allacio al gas continua ad essere rinviato. CIRO MERLO


Provincia

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L’edificio che ospitava la scuola media è chiuso da 2 anni. Il consigliere di opposizione: «Il sindaco ci spieghi le motivazioni di tale decisione ora che siamo a metà anno scolastico»

L’Amministrazione di Palazzo vorrebbe riaprire l’Istituto “Galilei”, Saluzzi: «Locali non idonei»

__Alcune immagini della scuola “Galilei” e Mario Saluzzi

PALAZZO S.G. Un vecchio proverbio recita: “L’Epifania tutte le feste porta via”. Le vacanze sono terminate ed è il momento di tornare tra i banchi di scuola. A Palazzo San Gervasio, questo rientro preoccupa i genitori e i docenti della scuola media. Da due anni il plesso scolastico “Galileo Galilei” sede storica della scuola secondaria di primo grado è chiuso. Gli alunni sono stati trasferiti nelle aule dell’edificio “Don Bosco”, qui condividono gli spazi con i bambini della scuola primaria e dell’infanzia. Non ideale come sistemazione ma accettabile, almeno fino ad ora. Oggi pare non essere più così. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Festino vorrebbe riaprire il plesso “Galilei” e far rientrare già a

gennaio gli alunni della scuola media. Una decisione, secondo il consigliere di opposizione del gruppo “Progetto Comune” Mario Saluzzi incomprensibile considerato lo stato dei luoghi. I locali, infatti, pare non siano idonei. Dopo due anni di chiusura e in assenza di lavori di manutenzione, sembrerebbe che il riscaldamento non funzioni in modo soddisfacente, le condizioni igienico-sanitarie siano precarie e le misure di sicurezza non rispettino la normativa vigente. Insomma un edificio non proprio idoneo ad ospitare una scuola. Il consigliere Saluzzi vuole vederci chiaro e allora chiede un Consiglio comunale aperto alla presenza della dirigente scolastica dell’I.C. “Don Bosco” e del Consiglio d’Istituto: «Aspettiamo che il sindaco

venga in Aula a spiegare perchè vuole riaprire il plesso scolastico senza aver effettuato la manutenzione ordinaria e contro la volontà della dirigenza scolatica». «Non possiamo far finta di nulla, non possiamo girarci dall’altra parte quando si tratta della sicurezza dei nostri figli. Vogliamo sapere la verità sullo stato dei luoghi, del perché a metà anno scolastico si vogliono trasferire le classi della scuola secondaria e se esistono adeguate condizioni di sicurezza, igienico sanitarie e tecnologiche, inoltre vogliamo sapere se il plesso scolastico ha superato l'indagine delle singole strutture nei confronti di eventi sismici» conclude il consigliere di opposizione Mario Saluzzi. ROSAMARIA MOLLICA

Il gruppo consiliare di opposizione denuncia anche altre situazioni di degrado, tra cui «i bagni della villa comunale la cui condizione favorisce episodi di inciviltà»

Cimitero, “Amiamo Abriola”: «È in stato di abbandono, il sindaco Triunfo intervenga e ripristini il luogo»

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o stato di abbandono e degrado in cui versa il cimitero di Abriola continua a tenere banco tra i consiglieri di opposizione. Soltanto ieri abbiamo dato voce ai consiglieri di Italia Viva Margherita Sarli e Nicola Di

Dio che denunciavano la mancanza di una figura che manutenesse il luogo oltre a denunciare la mancata comunicazione da parte del sindaco della segnalazione di una cittadina. A distanza di 24 ore, un altro gruppo consiliare

di opposizione insorge. È “Amiamo Abriola” che afferma: «I rappresentanti del comitato chiedono a Babbo Natale di intercedere con sindaco di Abriola, perché egli non ascolta gli Abriolani». Il Consigliere Triunfo

chiede, «nella sua lettera Natalizia, che venga costruito un bagno dignitoso all'interno del cimitero comunale». «I membri del comitato di opposizione chiedono, inoltre, che i bagni sotto il parcheggio di Vìa Lacava

siano sempre aperti e soprattutto tenuti puliti in maniera dignitosa. Infatti Babbo Natale, è riuscito almeno in minima parte ad intercedere con il Sindaco». «In situazioni di degrado invece, aggiunge Triunfo, versano i bagni della villa comunale. Condizione che favorisce l'incivilta' di taluni che fanno i propri bisogni nei vicoli nei pressi della piazza comunale o più in generale nelle viuzze del centro storico. Una situazione di totale degrado». «I rappresentanti del comitato concludono, ci affidiamo alla Befana per chiedere al Sindaco Romano Triunfo di sistemare le condizioni del Cimitero, che soprattutto nell'ala nuova versa in condizione di grave degrado che più volte diversi cittadini hanno segnalato al primo cittadino».


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Provincia

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Il sindaco Gioia: «Completeremo così una struttura che i cittadini paternesi e le famiglie chiedono a gran voce da tempo»

Paterno, 50mila euro per dotare il centro diurno per anziani di un impianto fotovoltaico

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__Tania Gioia

DI ANNA TAMMARIELLO

l Comune di Paterno ha ricevuto un nuovo finanziamento di € 50.000,00 per un progetto definitivo candidato a valere del Bando Sottomisura 7.2 nel-

l’ambito del Psr Basilicata. Il punteggio massimo ottenuto ha consentito l’arrivo dei fondi che verranno utilizzati per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 10 kw da istallare sul tetto di copertura del centro diurno

per anziani. «Questo nuovo finanziamento regionale-ci ha spiegato la sindaca Tania Gioia - ci permetterà di efficientare il Centro diurno per anziani e completare così una struttura che i cittadini Paternesi e le famiglie chie-

dono a gran voce da tempo. Ora, finalmente, la struttura diventa realtà.Abbiamo la responsabilità e la determinata volontà, come Amministrazione comunale, di sostenere con progetti e servizi tutte quelle azioni volte a garantire una migliore qualità della vita dei cittadini Paternesi. L’apertura del centro Diurno è solo il primo passo ». «C’è ancora molto da fare-ha sottolineato la sindaca - ma stiamo lavorando per rendere Paterno sempre più efficiente e inclusiva. Vogliamo rendere il nostro centro un comune più attento e sensibile ai bisogni di tutti i cittadini. Questo finanziamento e la successiva apertura di questo Centro diurno, prevista nella primavera, è un importante passo in avanti in tal senso. Di obiettivi ne abbiamo prefissati diversi e stiamo lavorando alacremente per raggiungerli tutti».

Il sindaco Stoppelli: «Siamo a lavoro per raggiungere importanti traguardi possibili solo attraverso una forte spinta collettiva»

Maratea partecipa al “Borgo dei borghi”: «Continua il nostro percorso di crescita»

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undicesima edizione de “Il Borgo dei Borghi” è in onda, all’interno del programma televisivo di Rai3 “Kilimangiaro”, a partire dal 24 dicembre scorso. Anche Maratea, entrata a far parte dei Borghi più Belli d’Italia da Luglio 2023, è tra le 20 località italiane scelte all’interno del format che consente di conquistare il titolo di Borgo più bello d’Italia. «La puntata dedicata a Maratea, chiamata a rappresentare la Basilicata per il 2024, andrà in onda domani dalle ore 17.20. Al termine della trasmissione, il video sarà poi disponibile sulla piattaforma Raiplay, per poter

votare e sostenere Maratea sarà necessario attendere la visione di tutti i video realizzati dei borghi in gara» fa sapere il sindaco Stoppelli. «Si tratta di un altro importante tassello nel percorso di crescita che Maratea sta affrontando nel quadro di un più ampio piano strategico rivolto alla definizione di una nuova idea di sviluppo del territorio, in risposta ai rinnovati bisogni della comunità. In questa stessa scia si inserisce anche la candidatura al titolo di Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2026 che vedrà la città in audizione al Ministero della Cultura il prossimo

5 marzo» afferma il primo cittadino. «Il futuro di Maratea parte dal viaggio millenario che ha sedimentato secoli di storia, cultura e tradizioni sui quali poggia l’identità della città di oggi, la quale ha bisogno di consegnare il suo immenso patrimonio, materiale e simbolico, alle nuove generazioni, con la capacità di ascoltarne istanze e ambizioni. Da ogni crisi nascono grandi opportunità per chi sa cogliere in esse prospettive e possibilità inedite. È quello che sta accadendo in particolar modo a Maratea, comunità che, soprattutto negli ultimi mesi, sta lavorando con grande dedizione a traguardi importanti. - conclude il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli - Traguardi che hanno però bisogno di una forte spinta collettiva per essere raggiunti. Sostenere Maratea nella sfida del “Borgo dei Borghi” può essere un piccolo grande gesto per far esprimere tutto il calore e l’attaccamento alla propria città. Supportare Maratea è un gesto d’amore per il suo avvenire».


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Matera e Provincia

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ACCOLTA IN MUNICIPIO DAL PRIMO CITTADINO, FAVILLI È LA TERZA DONNA A RICOPRIRE IL RUOLO DI PREFETTO NELLA CITTÀ DEI SASSI

Matera, Bennardi incontra il nuovo Prefetto Favilli: «Necessario collaborare per il bene del territorio»

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l Sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha accolto in municipio il nuovo prefetto di Matera, Cristina Favilli, insediatasi nei giorni scorsi a Palazzo del Governo, dopo Sante Copponi, destinato alla prefettura di Ascoli Piceno. Sindaco e prefetto hanno concordato sulla «necessità di collaborare per il bene del territorio, sulla scia della positiva esperienza di dialogo e di confronto tra le istituzioni locali e l’Ufficio territoriale del Governo maturata in questi anni». La dottoressa Favilli proviene dal ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica sicurezza – Ufficio per il coordinamento e la Pianificazione delle forze di polizia. La stessa, in precedenza, ha ricoperto numerosi incarichi presso le prefetture di Arezzo e di Vicenza. Dopo Antonella Bellomo e Francesca Adelaide Garufi, è la terza donna a ricoprire l’incarico di prefetto della città dei Sassi.

MATERA Il sit-in di Cgil, Cisl e Uil si terrà in piazza San Francesco dove è ubicata la sede storica dell’Istituto di credito

Bper, protesta dei sindacati contro la «perdita dell’ultimo presidio di una banca nazionale» I

segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata unitamente ai segretari regionali delle categorie del credito di First, Fisac e Uilca, hanno indetto alle 10.30 di lunedì, a Matera, un sit-in in piazza San Francesco, dove è ubicata la sede storica dell’istituto di credito BPER, per protestare contro lo spacchettamento tra Puglia e Campania dell’area direzionale di Basilicata di BPER e la perdita di quello che era l’ultimo presidio di una banca nazionale nel territorio lucano. «La riorganizzazione degli uffici d’area della banca emiliana segue l’ennesima chiusura di filiali dello stesso istituto in Basilicata: la storica agenzia 1 di Matera, Chiaromonte, Senise e ancora prima Miglionico, Pisticci, Rotondella, Oppido Lucano, Acerenza, Gorgoglione, le agenzie 1 e 3 di Potenza» affermano i sindacati attraverso una nota. «Una riorganizzazione continuano - delle aree che non si giustifica in alcun modo, perché oltre a non avere alcuna logica “geografica” e di rispetto delle istituzioni dei territori regionali interessati dalle chiusure, non lascia intravedere alcuna urgente motivazione di ordine economico e finanziario.

Giova ricordare che Matera, che era storicamente sede della direzione generale della Banca Popolare del Materano (direzione poi assegnata alla Calabria nel 2009 con la nascita della Banca Popolare del Mezzogiorno), nel 2014 è stata declassata a direzione territoriale poi cancellata nel 2022, quando Bper ha deciso lo spostamento in Campania e preferito accentrare molti degli uffici a Bari e Modena». «Neanche gli extraprofitti eccezionali conseguiti nel corso del 2023 dalla Banca e che derivano da

operazioni portate a termine anche nella nostra Regione, hanno prodotto un ripensamento sulle continue strategie di desertificazione bancaria del territorio e sugli effetti negativi di tali operazioni sui livelli occupazionali del settore e sull’intera economia regionale, finendo infine per agevolare solo la piaga dello spopolamento demografico dei territori abbandonati» continuano le sigle sindacali. «Ricordiamo - proseguono - che le banche svolgono un ruolo di presidio di legalità ed esercitano

un ruolo sociale (come sancito anche dall’art.47 della Carta Costituzionale), per cui sarebbe ora di smetterla di affidare a discutibili algoritmi (senza un criterio logico) le chiusure di filiali che sono peraltro tutte a reddito e di fare cassa con lo smantellamento sistematico della rete di sportelli utilizzando come scusa di un utilizzo spinto della digitalizzazione dei servizi bancari, una transizione che non può essere uno shock ma deve, per essere tale, contemplare i tempi necessari utili a ad essere assorbita senza creare dan-

ni alle delicate infrastrutture sociali dei piccoli comuni della regione composte da famiglie e da un tessuto di microimprese ancora non pronti ad una digitalizzazione spinta». «Chiediamo sia oggi necessario promuovere con urgenza l’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria per costruire un’alleanza virtuosa che anteponga o quanto meno affianchi all’interesse privato la tutela del bene collettivo al fine di garantire politiche del credito realmente inclusive ed eque» concludono i sindacati.


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Il Comitato “SalvaGuardia” lancia l’allarme sui nuovi ampliamenti pronti per la discarica in provincia di Matera: «Sembra di assistere a un film già visto e di cui si conosce già il finale»

Pisticci come Guardia Perticara, storie che si ripetono per le discariche lucane I

l Comitato Civico denominato “SalvaGuardia” di Guardia Perticara (Pz) lancia l’allarme sui pianificati ampliamenti della discarica presente nel comune di Pisticci (Mt). Come si legge nel comunicato stampa diffuso dal Comitato «è di questi giorni la notizia della richiesta di ampliamento della discarica Pantone di Pisticci da parte della Ecobas s.r.l. e dell’opposizione da parte del Comune». Il comitato evidenzia come «sembra di assistere a un film già visto e di cui già si conosce il finale». Insomma, quello che si sta propinando a Pisticci, sembra una sorta di déjà-vu tra analogie già avvenute in tempi non troppo distanti nel comune di Guardia Perticara dove quelli del Comitato Civico «hanno già vissuto sulla propria pelle situazioni simili». dove «i protagonisti principali, anche se apparentemente in competizione tra loro, per raggiungere i loro scopi, viaggiano in sintonia».

ANALOGIE TRA PIANI DI DISCARICHE Ripercorrendo la cronistoria delle autorizzazioni e degli ampliamenti avvenuti nel corso degli anni per le discariche presenti nei due comuni, il Comitato sottolinea come «a Pisticci tutto inizia nel 1992, con l’autorizzazione di una discarica tipo 2B a favore della ditta Ecobas S.r.l., negli stessi anni - altresì - viene autorizzata una discarica dello stesso tipo a Guardia Perticara alla ditta Semataf». Seguono negli anni vari ampliamenti, varia la tipologia delle discariche. «Eufemisticamente enfatizzano dal Comitato - si parla di rifiuti speciali non pericolosi, ma vengono autorizzati anche settori per ospitare rifiuti pericolosi». «A maggio 2023 - è spiegato nella nota del Comitato Civico “SalvaGuardia” - viene presentato il progetto di ampliamento della discarica di Pisticci per una volumetria complessiva di 300.000 mc» e come «l’ampliamento della discarica di Guardia Perticara viene presentato nel 2017 per 547.180 mc». E a tal proposito il Comitato entra ancor più nel dettaglio, evidenziandone le numerose criticità sull’“ampliamento” posto «a una distanza di oltre 200 metri dall’impianto in esercizio e quindi fuori dai suoi confini e a distanza inferiore a mille metri dall’abitato e dai ricettori sensibili quale scuola e impianti sportivi, mentre nel progetto - enfatizzano dal Comitato - è invece riportata una distanza di 1.500,00 metri dall’abitato e non sono riportati i ricettori sensibili».

Il Comitato denuncia poi un presunto cambiamento ad hoc della normativa regionale al fine di facilitare l’approvazione di tali ampliamenti, affermando che «il progetto presentato a Guardia nel 2017, come prevedeva la legge allora in vigore per le distanze non rispettate dai ricettori sensibili, doveva essere rigettato. Nessun problema - enfatizzano dal Comitato - basta cambiare la legge! Con l’approvazione della legge regionale. 35/2018 s’inventano l’articolo 17 comma 5 che in caso d’interventi su impianti esistenti è possibile il rilascio di nuova autorizzazione finalizzata all’ampliamento, a prescindere dai criteri di localizzazione». E ancora, denunciando una presunta agevolazione nei confronti di tali ampliamenti: «Per Pisticci, qualora non ci fosse la distanza, trattandosi di ampliamento, è già stata invocata l’eventuale applicazione del citato articolo (punto 6.2 – sintesi non tecnica dello Studio ambientale)».

L’ESEMPIO DI GUARDIA PERTICARA Tant’è, nonostante il comune del pontentino fecesse parte dei borghi più belli d’Italia o gli sia stata assegnata la bandiera Arancione del Touring club e «nonostante le numerose opposizioni da parte dell’Amministrazioni locale e di associazioni ambientaliste», il Comitato ricorda come tutto questo «per Guardia non è bastato» a salvaguardarla dal progetto di ampliamento della discarica che ha ottenuto il via libera dalla Regione Basilicata, de-

cisione poi confermata anche dal Tar regionale. E anche su questo il Comitato non pare lesinare critiche sull’ operato della giustizia amministrativa, affermando che «per il Tar di Basilicata, le evidenti violazioni di legge da parte degli Uffici regionali, vengono considerati come “determinazioni rientranti nell’ambito della discrezionalità tecnico amministrativa, sottratta al sindacato di legittimità”». Singolare appare per il Comitato «l’interpretazione dell’acquisizione dei pareri all’interno della conferenza dei servizi, a seconda le parti che la richiedono, e con tre diverse decisioni all’interno della stessa sentenza. Le nostre motivazioni - spiegano consistenti in “nove articolati motivi specifici, deducendo da più angolazioni la violazione e false applicazioni di legge” sono state, se non integralmente, ripresi e motivati nella sentenza. Ben diversa la sorte del ricorso del Comune, che è proceduto in parallelo al nostro, stranamente non unificati, se non nella sentenza». Tant’è secondo quanto evidenziato dal Comitato “SalvaGuardia” «il Tar ha ritenuto il ricorso infondato, e le eccezioni sollevate ritenute sovrapponibili a quelle scrutinate nella nostra sentenza. Praticamente - enfatizza sono state riportate nella sentenza integralmente le motivazioni di diniego alle nostre nove motivazioni e non scrutinate e analizzate le cinque motivazioni esposte dal Comune, alcune non trattate dal nostro, un’evidente offesa all’operato di due famosi

professori universitari della Capitale».

DISCARICA PISTICCI, UN FINALE GIÀ SCRITTO? Ad oggi il progetto dell’ampliamento di Pisticci è in fase di valutazione e, come posto in luce dal Comitato, «stranamente, per una così importante comunità, sono state presentate solo due osservazioni. Facendo il raffronto con quanto sinora descritto - incalzano dal Comitato - non ci vuole troppo fantasia per capire quale sarà l’esito finale Il progetto supererà agevolmente l’iter di approvazione, nulla potendo in fase di conferenza di servizi la solo opposizione del comune, verrà rilasciato il Paur e se il comune ricorrerà al Tar, la sentenza non potrà che avere lo stesso nostro esito». «Quello che non possiamo prevedere - concludono dal Comitato Civico di Guardia Perticara - è l’eventuale decisione del Consiglio di Stato, in quanto ancora non ci siamo andati». Chiosando la nota con una recente sentenza del” Consiglio di Stato—n. 8351/2021 –Picerno- che afferma: «L’interesse pubblico sotteso all’esercizio dell’autotutela consiste, con ogni evidenza, nella tutela dell’ambiente e nell’ordinato assetto del territorio; in proposito, è opportuno rilevare che, nel nostro ordinamento, l’iniziativa economica privata è sì libera, purché svolta entro i limiti previsti dalla legge, tra cui certo rientrano quelli a tutela del bene ambiente, oggetto di piena e diretta protezione costituzionale».


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Periscopio

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In occasione dell’Epifania anche al “San Carlo” di Potenza è prevista una giornata di educazione ambientale e solidarietà rivolta soprattutto ai piccoli ricoverati nell’ospedale

Torna la Befana della Biodiversità dei Carabinieri Forestali: doni e lezioni di natura per i bambini A

__Un momento di una precedente iniziativa

nche quest'anno i Carabinieri Forestali saranno in prima linea nell'organizzazione della “Befana della Biodiversità”, una giornata speciale di educazione ambientale e solidarietà. I Carabinieri, infatti, saranno presenti nei reparti pediatrici di numerose strutture ospedaliere in tutta Italia oltre alle case famiglia, portando con loro un simbolo di natura e speranza rivolto ai bambini ricoverati e al personale sanitario impegnato nelle corsie durante l'Epifania. Saranno consegnati gadgets come quaderni, matite, portachiavi, zainetti in tela o carte da

gioco per alleviare il dolore dei piccoli degenti e verranno condivise immagini e sensazioni riguardanti la conoscenza della biodiversità, per consentire un “contatto” virtuale con la natura. L'obiettivo è trasmettere ai bambini la conoscenza e l'amore per la Natura, raccontando il mondo straordinario delle 150 Riserve Naturali dello Stato e Foreste Demaniali gestite dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità: habitat eccezionali dove sopravvivono specie animali e vegetali di rara bellezza. A Potenza i Carabinieri si recheranno all'Ospedale “San Carlo”, dove oramai da diversi anni la manifestazione viene promossa con successo, anche grazie al supporto del personale ospedaliero che ha sempre sostenuto l'iniziativa con grande entusiasmo. Quest'anno i doni dei Carabinieri della Biodiversità giungeranno in molte più strutture di cura, per testimoniare vicinanza a tutti i bambini ricoverati, ai medici e infermieri che sono stati i veri protagonisti di questa emergenza pandemica. Aspettiamo pertanto questa Epifania all'insegna dell'amore per l'ambiente e della solidarietà.

Coviello (Unicef Potenza): «I regali donati diventano quaderni e vaccini per i bambini di Africa e Asia»

“Regalo sospeso” dell’Unicef al San Carlo, consegnati doni ai piccoli ricoverati

POTENZA. Il punto di partenza della catena della solidarietà è sempre lo stesso: un piccolo gesto, però di grande potenza, con il quale ci ricordiamo degli altri. È su queste premesse che si basa l’iniziativa del “Regalo sospeso” realizzata dall’Unicef in collaborazione con Clementoni. La modalità dell’iniziativa è tanto semplice quanto geniale e ricalca quella del celebre “caffé sospeso” originaria dei bar di Napoli. Questa campagna nazionale dell’Unicef, ideata dai giovani volontari YoUnicef, ha visto, anche in Basilicata, oltre 180 persone che, con un contributo di 10 euro, hanno destinato anche ai piccoli lucani un “Regalo sospeso” targato Clementoni. In tal modo, anche l’Organizzazione di Potenza ha potuto così regalare un sorriso ai piccoli ospiti di strutture ospedaliere e case di accoglienza delle provincie di Matera e Potenza. Per quel che riguarda il capoluogo lucano, nella mattina di ieri presso il reparto pediatrico dell’Ospedale “San Carlo” di Potenza, diretto dal dottor Sergio Manieri, si è svolta l’iniziativa del “Regalo sospeso”, che si rinnova

__Alcuni momenti dell’iniziatica al “San Carlo” (foto Mattiacci)

per il quarto anno e grazie alla quale quindici bambini ospiti nella struttura ospedaliera hanno ricevuto da Mario Coviello, presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza, accompagnato da Anna Maria Giambrocono e da Letizia Faraone e Leonardo Lucia (i due giovani che dal 26 giugno 2023 portano avanti il progetto del Servizio Civile Universale sui diritti dei bambini nelle scuole della provincia di Potenza) “speciali cofanetti regalo” dedicati al tema dei diritti dell’infanzia e, allo stesso tempo, attraverso le donazioni si è garantito a tanti bambini in difficoltà, in diverse aree del mondo, accesso all’istruzione attreverso i programmi di

sostegno dell’Unicef. «Queste scatole - spiega il presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza Coviello - diventeranno quaderni penne, matite e vaccini per i bambini dell'Africa e dell'Asia». «Non è la prima volta che l'Unicef ci fa questo tipo di sorprese - commenta il direttore del reparto pediatrico del “San Carlo” Manieri - e non possiamo che esserne molto contenti di questi segnali di vicinanza riservati ai bambini che sono ricoverati in ospedale, specie nei periodi di festa. Sono sicuramente “doni sospesi” ben graditi dai nostri bambini», conclude Manieri. A.P.

INSIEME ALLE SUE AIUTANTI SCENDERÀ DALLA TORRE DELL’OROLOGIO

A Montescaglioso arriva la Befana

MONTESCAGLIOSO. Prima edizione della calata della Befana,un appuntamento che si preannuncia molto atteso dai bambini, voluto dalla Locale Pro Loco in collaborazione con EdiliziAcrobatica: l’arrivo della Befana, previsto per oggi alle ore 11.00 presso la piazzetta dell' Orologio. La Befana scenderà dall’alto come una provetta funambola, lasciando a bocca aperta grandi e piccini. Ad interpretarla i tecnici di EdiliziAcrobatica, esperti nelle ristrutturazioni edilizie ad “alta quota”, pronti ad offrire al pubblico – in piena sicurezza - la magia di un numero degno degli acrobati del circo. Oggi, quindi, gli occhi saranno tutti puntati verso l’alto quando, alle ore 11.00, la Befana e le sue aiutanti scenderanno dalla Torre dell' Orologio di Montescaglioso. Una performance che per la prima volta sarà di scena anche nella città dell' Abbazia grazie all’intesa della Locale Pro Loco e della EdiliziAcrobatica. Commenta il presidente Valentino Didio dopo la discesa dalla Torre ci sarà spazio per le foto e i saluti ai bimbi arrivati nella piazzetta per l’occasione la vecchietta giunta con la scopa atterrando dall'alto tra i bambini distribuirà caramelle a tutti. Ad allietare la giornata aggiunge Didio ci sarà la street band Quattroperquattro.


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Tutto Sport SERIE C Domani sera alle 18,30 prima di ritorno al “Fanuzzi” di Brindisi. Mata e Pisapia out

Con il match Brindisi – Potenza ecco la prima di Marchionni DI ROCCO NIGRO

POTENZA. Con l’ex Fiorentina e Juventus Claudio Marchionni fresco di arrivo come quinto allenatore sulla panchina rosso-blù, la società del presidente Donato Macchia si appresta a disputare la seconda parte di campionato, domani pomeriggio alle 18,30 in trasferta al “Franco Fanuzzi” di Brindisi. La vittoria ottenuta con la rete di siglata da Sbraga nell’ultima gara dell’anno contro il Francavilla Fontana ha dato sicuramente morale ad una compagine che, dopo tutto la tempesta caduta addosso è riuscita a chiudere il girone di andata con due punti in più rispetto allo scorso campionato. Si dirà una magra consolazione rispetto ai progetti che la società si era posta. Ma il calcio, che lo si voglia ammettere o meno e purtroppo così. Non sempre tutte le “ciambelle” riescono con il buco. Ora come ha sostenuto il neo allenatore nel corso della prima conferenza stampa dell’anno «ho visto un Potenza molto determinato e che sa di non poter fallire». Indipendentemente dal Brindisi o dai problemi che ha in questo momento l’avversario. Anche per quel che concerne l’impatto che il tecnico laziale ha avuto sullo spogliatoio Marchionni si dice dell’idea che «deve crearsi la giusta alchimia tra lui e lo spogliatoio. La squadra ha affermato - sa di avere difronte un allenatore non padrone, che vuole imporre le sue regole, piuttosto mi piace mettermi a disposizione per fare in modo che tutti possano rendere al massimo. Penso al talento di Volpe e Di Grazia, se le loro qualità vengono esaltate e vinciamo le partite,

__Marchionni durante la conferenza stampa

l’entusiasmo contagerà anche l’ambiente che ci circonda. Se c’è empatia tra tecnico e squadra ad un calciatore puoi chiedere qualsiasi cosa». Poi, c’è il mercato appena iniziato. Gasparini è andato in prestito a Pescara, Prezioso ad Ancona e nelle lista dei partenti ci sono almeno altre quattro se non cinque già con la valigia in mano. Il telefono del direttore sportivo Natino Varrà in queste ore è rovente, ma l’impressione che si sta avendo è che prima di nuovi arrivi, occorre chiudere le partenze. Questo per far sì da ridurre il monte ingaggi e portare al “Viviani” qualcuno pronto a sposare la causa Potenza. Per ritornare alla gara contro i pugliesi del Brindisi, con Mata e Pisapia infortunati, immaginiamo che il nuovo tecnico non stravolga di molto le formazioni viste fi-

no ad ora. Tra i pali si avrà la riconferma di Alastra, difesa a tre con Armini, Sbraga ed uno tra Maddaloni e Monaco, ritorno sulla linea mediana di centrocampo per Schiattarella in coppia con Saporiti e Candellori, quinti di difesa Volpe e Hadziosmanovic, in attacco appare scontata la coppia Caturano- Di Grazia.

QUI BRINDISI Penultimo posto in classifica, un campionato altalenante ed una sorta di rivoluzione in atto in termini di cessioni e di acquisti di nuovi giocatori. Unico obiettivo per il presidente Arigliano è la salvezza della categoria. Sono ore molto frenetica nel club bianco-azzurro che, dopo l’addio del direttore sportivo Massimo Cerri, si trova impegnato a fare una sorta di rivoluzione.

Nella mattinata di ieri sono arrivate le rescissioni consensuali con Moretti e Bizzotto che, dopo aver lasciato il capoluogo adriatico, hanno firmato rispettivamente con l’Ancona e con il Monopoli. Cancelli e Galano hanno preferito la rescissione consensuale e lasciare il capoluogo adriatico. Potrebbero essere non le ultime. La società è intenzionata a sfoltire la rosa ed a rientrare nei parametri dell’indice di liquidità prima di concentrarsi esclusivamente sui rinforzi in entrata. Che in qualche modo sembrano essere stati già fatti. Il club del presidente Arigliano dopo aver avviato i contatti con Trotta per l’attacco e chiuso l’accordo con Odjer per il centrocampo, lavora anche per puntellare il reparto difensivo. Secondo quanto anticipato da Antenna Sud, i biancazzurri avrebbero trovato l’intesa con Tommaso Merletti, difensore classe 2001 della Lucchese. Intanto il tecnico Rosetti in settimana ha preparato la gara contro i rosso-blù del Potenza. Nel corso dell’amichevole congiunto disputata contro i vicini del Mesagne il tecnico bianco-azzurro ha provato nel suo 3-5-2 nuove soluzioni come ad esempio la mossa di De Feo (ancora in lista cedibili) a interno di centrocampo. Davanti a Saio si è visto il terzetto difensivo composto da Bellucci, Gorzelewski e Cappelletti, tornato titolare dopo la partenza di Bizzotto. A centrocampo, con Malaccari in cabina di regia, spazio a Lombardi e al già citato De Feo con Valenti e Nicolao schierati sulle fasce in attesa di sciogliere i dubbi su Albertini. In attacco, invece, altra conferma per Bunino e Ganz.

DOMANI ALLE 14 AL “CURCIO” IL PICERNO AFFRONTERÀ LA VIRTUS FRANCAVILLA. IL TECNICO ROSSOBLU: «VOGLIAMO RIPARTIRE CON LO SPIRITO GIUSTO, SIAMO MOTIVATI IN VISTA DEL MATCH»

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Longo: «Ora dobbiamo fare bene in questo nuovo anno» l Picerno si prepara a disputare la ventesima giornata del campionato di Serie C del girone C contro la Virtus Francavilla in casa. Il match si giocherà infatti allo stadio “Curcio” domani con calcio d’inizio alle 14. I rossoblu con il loro tecnico Emilio Longo, dopo la pausa natalizia, si dicono pronti a un nuovo anno, fatto di un nuovo inizio. È questa la ricetta indicata da Longo al suo Picerno in vista del match con la Virtus Francavilla: «La sosta è giunta nel momento giusto – dice il tecnico dei melandrini -. Abbiamo lavorato sugli errori commessi con la Juve Stabia provando a ribadire i nostri princìpi di gioco e a

recuperare qualche infortunato. Il 2023 rappresenta il passato, ora dobbiamo fare bene in questo nuovo anno. Vogliamo ripartire con lo spirito giusto, siamo motivati in vista del prossimo match». I lucani affronteranno una Virtus Francavilla reduce dalle due sconfitte di fila con Potenza e Juve Stabia, anche se Longo non si fida: «Da quando c’è Occhiuzzi in panchina, la Virtus Francavilla ha disputato grandi partite, ottenendo meno di quanto avrebbe meritato. Affronteremo una squadra molto propositiva che potrà contare su un paio di nuovi elementi».

__Longo


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