Cronache del 7 febbraio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

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DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, PERDITA DIRIGENZA E RICORSO AL TAR: IL DIBATTITO IN VAL D’AGRI

Scuola, Marotta risponde a Rubino

Il sindaco di Tramutola a quello di Moliterno: «Sì ad una visione strategica»

A. Tammariello a pagina 17

reGionAli Tavolo trattative: Lega assente. Intanto è atteso per venerdì l’arrivo di Salvini nel capoluogo lucano

Bardi bis, FdI toglie il veto Concessione col pagamento del prezzo politico: le condizioni da discutere

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L’ARCHIVIAZIONE

Beccato finanziere dj: lui denuncia i colleghi erminato con l’archiviazione definitiva del Gip del Tribunale di Potenza Salvatore Pignata, il “caso” dello scontro interno nella Guardia di Finanza del capoluogo. L’anno scorso, a presentare denuncia-querela presso la locale Procura della Repubblica, un Appuntato scelto della GdF, I.V., in servizio presso il gruppo di Potenza che ha esposto agli inquirenti presunte condotte calunniose da parte di cinque militari appartenenti anche loro alla GdF di Potenza, tutti difesi dall’avvocata Morello (...)

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SALVINI, FENOMENOLOGIA DEL DIETROFRONT

atteo Salvini non è un politico che risparmia le parole, anzi ha l’abitudine di lanciarne così tante da arrotolarle nel cazzeggio intricato del leghismo, di cui ormai è riconosciuto come un vero campione del dietrofront. Ora lasciamo stare in pace il suo vice, Andrea Crippa che fulminato dalla Falchi sta trasformando l’affaire leghista per le regionali in una soap opera alla San Valentino, ma l’apatia di Salvini a mettere becco e pretese sulla Basilicata, nonostante i proclami donchisciotteschi di reclamarla per sé, ci fa capire tutta la miseria della sua fenomenologia del dietrofront con cui ha illuso alle cause perse decine d’amministratori e soprattutto nel caso della nostra Regione ci dice come considera il leghismo che da Guarente a Fanelli ha fatto incetta di flop e figuracce. Eppure l’accrocco pare una catena di Sant’Antonio e così Pasquale Pepe che pure dovrebbe sbraitare a gran voce contro il dietrofrontismo paludato del suo capo si tace pur di continuare ad intascare, come risarcimento da trombato alle politiche, i 50mila euro della consulenza datagli proprio da Salvini. Canta Caparezza: “Ci siamo, renM. Dellapenna a pagina 2 diamoci conto o si va tutti al fronte o si fa dietrofront...”

Cattolici, proposte d’unità ■ continua a pagina 15

olTre il GiArDino Tornata elettorale, da Potenza a via Verrastro: in studio Telesca, Falotico e Fierro

Della “galassia” Salinardi altre società coinvolte: il Gup ammette le parti civili e rinvia l’udienza a giugno

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Servizio a pagina 3

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■ A. Carponi

a pagina 16

ANNO GIUDIZIARIO

Dal Consiglio di Stato numeri sulla giustizia amministrativa lucana: il Tar di Basilicata visto da Palazzo Spada ■ F. Moliterni

a pagina 8

_ TRIBUNALE POTENZA

Csm, il Procuratore aggiunto Cardea verso la conferma Anche la presidente di Sezione Tomay

SCINTILLE TRA AZIONE E BASILICATA CASA COMUNE

Pessolano: «Chiorazzo si ritiri» Monaco: «Flirtano con il cdx»

RUOTI GATE

■ F. Moliterni

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_ L’ASTENSIONE

Servizio a pagina 3

Dai penalisti lucani 3 giorni di protesta contro l’inasprimento pene «come unica soluzione ai conflitti» ■ Servizio

a pagina 7

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Primo Piano

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REGIONALI Una concessione che comporterà il pagamento di un prezzo politico le cui condizioni verranno discusse nei prossimi giorni

Cade la pregiudiziale di FdI sul Bardi bis

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La Lega, non presente al tavolo delle trattative, in imbarazzante silenzio. Intanto è atteso per venerdì l’arrivo di Salvini nel capoluogo lucano

DI M ASSIMO D ELLAPENNA

incontro romano c’è stato. Fratelli d’Italia ha eliminato il suo veto alla riconferma di Bardi e gli ha consegnato un lasciapassare non ancora pieno. Come da noi anticipato il placet definitivo è subordinato ad alcune azioni, alcune da compiere immediatamente, altre da rinviare a dopo le elezioni regionali. Il centro del discorso era già stato anticipato da Cirielli nel suo intervento al Grande Albergo durante il congresso provinciale di Potenza di Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni non può più tollerare un uomo solo al comando. Al centro della discussione ci sono la revoca della “pieni poteri” e la destituzione degli uomini di fiducia di Bardi da sostituire con persone indicate da Fratelli d’Italia. Se la revoca della “pieni poteri” sarebbe da rinviare alla prossima legislatura, la notte dei lunghi coltelli della segreteria del Presidente sarebbe da effettuare immediatamente, prima dell’ufficializzazione della candidatura.

IL RINVIO DEL GENERALE Su questo il Generale avrebbe rinviato la decisione e preso tempo. Nella testa del Governatore, infatti, non è immaginabile che il Governo sostanziale della Regione Basilicata e della Presidenza della Giunta passi nelle mani di uomini indicati da FdI, spera di poter rinviare questo argomento a dopo le elezioni, quando nell’ebrezza della vittoria, nella divisione degli assessorati e con la legislatura appena iniziata sarà possibile posticipare l’argomento fino a non affrontarlo o, quanto meno, a renderlo più digeribile. Il Generale Bardi ha dalla sua un argomento molto convincente: molte cose sono ancora da completare e indicare uomini nuovi non conoscitori di quanto fino ad ora deciso, non sarebbe funzionale per questi ultimi mesi di legislatura e di amministrazione.

__Quarto, Mattia, Galella e Pepe

__Bardi

È da capire se FdI accetterà questo rinvio o se lo ritiene condizione imprescindibile. Nella logica meloniana, infatti, è il Partito che con il suo abbondante 30% consente a formazioni alleate di minore forza elettorale di ottenere qualche presidenza. Una concessione che, ovviamente, comporta il pagamento di un prezzo politico. Il prezzo politico che Fratelli d’Italia vuole imporre è un Presidente che presieda ma non governi.

LA LEGA NON C’ERA Per quanto ci è dato da sapere la Lega non era presente al tavolo delle trattative. Il Partito di Salvini paga la nascita dell’asse Forza Italia-Fratelli d’Italia creatosi nell’immediatezza delle elezioni regionali sarde a causa della testardaggine di Crippa e Salvini nella difesa ad oltranza di Solinas. Da quanto si apprende gli accordi presi erano che la Lega avrebbe dovuto “scaricare” Solinas già al tavolo regionale, Salvini non lo ha fatto e ha rinviato la decisione fino a quando è stato impossibile procrastinarla a causa delle misure adottate dalla magistratura inquirente contro il Presidente sardo. Il partito con Alberto da Giussano, però, non può mollare facilmente la presa sulla Basilicata che significherebbe l’irrilevanza politica prima delle elezioni europee e la fine del progetto nazionale di

tica delle mosse di Pepe. In qualità di sindaco di Tolve, insieme all’ex assessore all’Agricoltura Baldassare e al sindaco di San Chirico Baldassarre hanno incontrato l’associazione “Giovani Agricoltori Liberi” per parlare dei problemi del comparto agricolo. L’incontro che si è tenuto a San Chirico Nuovo, ha partorito un documento inviato al Prefetto e al Presidente Bardi e sottoscritto oltre che dagli esponenti politici anche da Padula presidente dell’associazione agricola. Non è un atto formale di sfiducia alle politiche agricole messe in campo da FdI né un attacco diretto a Coldiretti ma poco ci manca, del resto il mondo agricolo che protesta è quello che storicamente è vicino al mondo leghista, soprattutto al Nord ma anche al Sud.

Salvini costretto a rintanarsi al Nord per poi chiudersi soltanto nella Lombardia poiché, come tutti sanno, FdI ha già messo gli occhi sul Veneto anche in considerazione dei risultati elettorali ragSI RINVIA giunti alle ultime elezioni politiDI UNA SETTIMANA che in quello che era il feudo del- Nulla di definitivo fino ad ora, riula Liga Veneta. nione soltanto interlocutoria che ha avuto il merito di far cadere il PEPE CONTRO velo pregiudiziale di FdI verso COLDIRETTI E GALELLA Bardi e di far uscire i nodi al petConsapevole della situazione di tine, soprattutto legati al cerchio difficoltà diplomatica in cui si tro- magico che il Generale si è cova, la Lega ha deciso di passare al struito. contrattacco e ha preso l’iniziati- Per il si definitivo alla ricandidava proprio nel terreno che FdI tura servirà che il Generale accetmaggiormente sente suo: l’agri- ti le condizioni della pace impocoltura. sta da Fratelli d’Italia e, sopratIl ministro dell’Agricoltura è tutto, che la Lega rinunci ad esiFrancesco Lollobrigida, l’asses- stere politicamente lasciando il sore all’Agricoltura è Alessandro gioco delle regioni agli alleati delGalella mentre sia il segretario re- la coalizione. gionale di FdI Quarto che l’On. Se la prima condizione appare Aldo Mattia provengono da Col- francamente possibile considediretti che è l’organizzazione nel rando che se Parigi val bene una mirino delle associazioni indi- messa, Via Verrastro val bene pendenti perché accusata di esse- qualche testa da far cadere, sulla re eccessivamente governativa. seconda ci sarà ancora da comIn questi giorni di passione sul battere. versante agricolo sia il ministro Salvini viene a Potenza venerdì, Lollobrigida che Coldiretti hanno formalmente sarà qui per parlare portato l’attacco in Europa con i di infrastrutture viarie realizzate gialli che andranno in settimana a da realizzare ma siamo sicuri prossima a Bruxelles a dimostra- che parlerà anche di politica e di zione delle responsabilità comu- elezioni regionali. nitarie sulla situazione. L’alternativa ad una linea dura, La premessa sulle parti in campo del resto, è la fine politica della e sulle azioni messe in campo so- Lega e dello stesso Salvini e non no necessarie per far capire la cen- si è mai visto nessuno accettare tralità e la delicatezza della situa- una sconfitta senza neanche prozione e per dare una lettura poli- vare a combattere.


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OLTRE IL GIARDINO In studio il presidente della “Grande Lucania”, insieme ai consiglieri comunali Telesca e Falotico, si appella ai cattolici del csx e cdx ad «uscire dai propri recinti»

Regionali e Comunali, l’unità dei cattolici è ancora possibile? Fierro lancia la proposta N

ella puntata del programma “Oltre il giardino” in onda su Cronache Tv, il conduttore Paride Leporace ha affrontato il tema sul quanto, ad oggi, valga l’unità dei cattolici in politica e se è possibile raggiungerla con gli ospiti Gaetano Fierro, presidente dell’Associazione “Grande Lucania” e già sindaco del Comune di Potenza, Roberto Falotico della Direzione regionale del Partito Democratico e il consigliere comunale di Potenza Vincenzo Telesca.

I CATTOLICI ALLA RICERCA DELL’UNITÀ Dopo un breve scambio iniziale sulla necessità di accompagnare le denunce con proposte concrete «che fanno parte del ruolo di un consigliere - come sottolinea Telesca - per attenzionarle a chi presenta delle mancanze nella gestione della “cosa pubblica” affinché si possa migliorare la condizione della città capoluogo», il dibattito si è concentrato sulla possibilità di ricomporre l’unità tra i cattolici impegnati in politica. Fierro ha raccontato della recente esperienza di Pompei, dove si sono riuniti amministratori di ispirazione cattolica del Sud per rilanciare l'attenzione alla questione Meridionale: «Noi a Pompei abbiamo lanciato un appello a tutti i cattolici del Mezzogiorno, di ritrovarsi sotto una bandiera di valori e di programmi, condivisi e dibattuti, per cambiare landamento delle cose». Il presidente della “Grande Lucania” ha evidenziato la necessità di unire le forze per affrontare problemi urgenti che affliggono il Sud, come il divario infrastrutturale con il Nord e lo spopolamento: «C’è un Mezzogiorno in bilico - incalza Fierro - e che si spopola sempre di più ogni giorno, assillato da infrastrutture che non funzionano e che sono in ritardo rispetto all’altra parte del nostro Paese». Da qui l’appello al mondo cattolico: «Che cosa fanno le espressioni cattoliche per condividere insieme, al di là delle posizioni che

__Telesca, Falotico e Fierro ospiti ad “Oltre il giardino”

uno occupa nei singoli Partiti e Movimenti, per unire le energie e cambiare le cose? Invece di starci a preoccupare e a dividerci per le candidature, a destra come a sinistra». Anche Falotico concorda sull’esigenza di ritrovare l’unità tra i cattolici in politica, pur nelle differenze di posizionamento nei Partiti: «Ci vuole un elemento che unisca innanzitutto per sensibilità», facendo riferimenti espliciti a temi emergenziali del lavoro e della povertà. E qui Falotico, lancia un’autocritica: «I cattolici impegnati in politica lo sono perché si interrogano su che cosa il cattolico può offrire in termini di pianificazione, programmazione, sapere guardare avanti o pensa evidentemente a un posizionamento nei vari schieramenti solo per un fatto di comodità personale? Se fosse così - incalza il rappresentante della Direzione regionale del Pd - credo che sarebbe veramente una grande tragedia, perché i cattolici impegnati in politica hanno il dovere, prima ancora che il diritto, di sapersi confrontare in maniera seria, indipendentemente dal dove siano schierati. Ma sulle questioni di fondo, purtroppo, non appare questo. Solo tanti slogan». Ma come concretizzare questa unità? Telesca propone la via dell’impegno dal basso e che sia volto a un progetto di lungo corso a partire dalla Cit-

tà: «Si dovrebbe partire dai principio di come intervenire nell’azione amministrativa con una visione cattolica». Per Telesca è questo il «punto focale che deve portare più soggetti ad unirsi per far sì che sia lo Stato a servizio dell’uomo» e non viceversa. E riportato in una realtà comunale, come può essere la città di Potenza il consigliere di opposizione tramuta il parallelismo sul come si potrebbe «indirizzare e gestire i servizi per fare il bene comune dei cittadini». Un principio che, a parere di Telesca, potrebbe «unire i tanti cattolici sparsi nei vari partiti a ricompattarsi e a cercare di porre in essere un’azione che sia quanto più propositiva per il Comune già a partire da queste elezioni».

LA PROPOSTA DI FIERRO: UN PROGRAMMA CONDIVISO Fierro concorda e rilancia con una proposta concreta per il rilancio di quella che definisce una «pacificazione sociale». «Perché - chiede quasi provocatoriamente il presidente della “Grande Lucania” - con le nostre tradizioni non ci mettiamo intorno ad un tavolo e, spogliandoci ognuno delle proprie casacche, individuiamo un percorso che possiamo comunemente seguire attraverso la redazione di un programma condiviso che può interessare tanto la nostra comunità po-

tentina quanto la nostra regione per definire una propria identità perduta che oggi va rilanciata attraverso una comunione di intenti? Un documento - enfatizza Fierro - che metta nero su bianco una piattaforma condivisa tra cattolici di diversa estrazione». Falotico raccoglie con entusiasmo la riflessione: «Io credo che la politica ci impone di non chiuderci in quelle che sono evidentemente condizioni quasi claustrofobiche della politica, ma per i tempi che viviamo dobbiamo mettere a punto un’azione che viene sviluppata per sensibilità, indipendentemente, come si diceva poco fa, dalla forza politica in cui ognuno di noi in questo momento sta militando. Questo - enfatizza Falotico - potrebbe portare sicuramente ad una condizione di pianificare insieme questioni riguardanti la città di Potenza così come quelle della Basilicata». A fare da eco Telesca che da sempre si definisce un «moderato che dialoga con tutti» e su questa linea, quindi, sostiene la proposta lanciata da Fierro:«Ritengo di sposare totalmente questa richiesta di unire quanto più possibile quello che oggi viene chiamato il “campo largo” in cui far confluire tutti coloro che, anche con idee cattoliche ma muniti di buona volontà, abbiano chiaro in mente quali possano essere i punti importanti da portare avanti con questo spirito».

AL SEGRETARIO REGIONALE DI AZIONE REPLICA IL COORDINATORE POLITICO DI BASILICATA CASA COMUNE MONACO: «SINGOLARE CHE CHI FLIRTA COL CDX PONGA PREGIUDIZIALI AL CSX»

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Regionali, Pessolano: «Chiorazzo rimetta la sua candidatura» er il segretario di Azione Basilicata, Donato Pessolano, dopo mesi di incontri del tavolo del centrosinistra che nulla hanno prodotto in merito alla convergenza dei partiti sul nominativo del candidato presidente di Regione, Angelo Chiorazzo di Basilicata Casa Comune, appoggiato anche da parte del Pd, dovrebbe prendere «atto dell’impasse e rimettere la sua candidatura a governatore». «È evidente – ha aggiunto Pessolano - che una candidatura che non incontra adesioni ampie delinea

un quadro fallimentare e sicuramente non competitivo. Abbiamo anche bocciato le ipotetiche primarie che avrebbero senso di esistere solo dinanzi a nomi espressione diretta dei partiti. Al contrario non si intravede alcuna cornice politica che le giustifichi». Nell’immediato, la replica del coordinatore politico di Basilicata Casa Comune, Lindo Monaco: «Sembra davvero singolare che il segretario di un partito che dichiara di poter stare indifferentemente col centrodestra o col

__Pessolano e Monaco

centrosinistra chieda un passo indietro all'unico candidato in campo del fronte moderato e progressista».«Fa venire il dubbio – ha concluso Monaco - che abbia trovato porte chiuse dal-

l'altra parte o che tenti di continuare a frenare il centrosinistra con problemi bizantini, conventio ad excludendum e pregiudiziali di rito come si sta facendo da mesi».


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All’incontro il presidente della Provincia di Matera insieme al consigliere provinciale Maiuri e a una delegazione di agricoltori lucani

Marrese ricevuto dal Prefetto manifesta «piena solidarietà al mondo agricolo»

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iena e totale solidarietà agli agricoltori lucani che manifestano da giorni e lottano quotidianamente per vedere riconosciuti diritti e istanze necessari anche a pianificare un futuro certo e meno fosco». L’ha manifestata il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che è stato ricevuto dal Prefetto della Città dei Sassi, Cristina Favilli, insieme al consigliere provinciale Giuseppe Maiuri e a una delegazione del mondo agricolo composta da Angelo Marone, allevatore di Scanzano Jonico, Maurizio D’Aloisio, frutticoltore di Montalbano Jonico; Savino Rocco Falanga, cerealicoltore di Genzano di Lucania, e Rocco Albini, orticoltore di Policoro. «L’audizione – ha spiegato Marrese - è stata caratterizzata da un proficuo scambio di idee e prospettive tra gli agricoltori e noi rappresentanti istituzionali: sono stati affrontati temi cruciali come la sostenibilità e la sicurezza e, in generale, tutte le problematiche che in questo momento attanagliano il comparto. Voglio pubblicamente ringraziare il Prefetto Cristina Favilli per averci ricevuti e ascoltati, a conferma dell’impegno delle istituzioni affinché si favorisca una fattiva

DOMANI PREVISTI 80 TRATTORI IN CORTEO NEL CAPOLUOGO

La protesta degli agricoltori arriva a Potenza

È collaborazione nell’interesse dell’intero settore agricolo che, è bene ricordarlo, in Basilicata è trainante». Marrese ha poi reso noto di aver convocato per il 12 febbraio alle ore 17, a Policoro, un Consiglio provinciale aperto con l’obiettivo di «offrire uno spazio di democrazia partecipata, dedicato alle preoccupazioni che oggi affliggono il comparto agricolo e zootecnico. La Provincia di Matera conferma il suo personale impegno per fare sintesi sulle criticità che investono il settore agricolo stante la congiuntura economica internazionale e le scelte politiche comunitarie, naziona-

li e locali che stanno penalizzando fortemente il settore, onde coordinare enti locali e aziende di settore nel tentativo di risolvere le questioni attualmente sul tavolo e consentire la sopravvivenza delle aziende e il loro futuro». Al Consiglio provinciale aperto saranno invitati anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e tutta la Giunta regionale, i sindaci della provincia e i rappresentanti delle sigle sindacali e di categoria del comparto agricolo: nel corso dell’assemblea verrà approvato un ordine del giorno concernente le richieste degli agricoltori.

arrivata ieri a Matera la mobilitazione degli agricoli della Basilicata che, insieme a quelli della Puglia, sono partiti poi verso Altamura. Circa 300 i mezzi con cui gli agricoltori si sono radunati alla periferia, lungo la strada statale 99, nei pressi dell’area commerciale di Venusio, e si sono poi diretti verso la vicina Puglia attraverso la SS96, creando notevoli rallentamenti alla circolazione. Prevista per la mattinata di oggi, invece, una manifestazione degli agricoltori mediante un corteo che interesserà il Comune di Lavello (nello specifico lungo via Roma, piazza Matteotti e via Verdi). Mentre domani circa 80 trattori manifesteranno a Potenza, dirigendosi verso la sede della Regione Basilicata e rendendo così necessarie «alcune modifiche alla gestione del traffico veicolare». Questo secondo quanto annunciato dalla Polizia locale del capoluogo, spiegando altresì che le strade interessate al corteo e quelle vicine «potranno subire chiusure temporanee, che potranno anche protrarsi per l'intera giornata nella zona prossima agli edifici che ospitano gli uffici della Regione». I trattori si concentreranno nella zona delle “Complanari”, nei pressi dell’uscita di Potenza Est. Il corteo percorrerà poi via Appia, via Giovanni XXIII, via delle Medaglie olimpiche, via Ciccotti, via Sanremo, via Di Giura, via Anzio e via Verrastro. Pur annunciando interventi «per garantire gli spostamenti in città», la Polizia Locale ha spiegato che vi saranno «inevitabilmente disagi alla viabilità», che si cercherà di «ridurre al massimo».

La dura critica del commissario della Lega Basilicata sulla politica “green” dell'Ue

Agricoltura, Pepe: «Riconoscere il ruolo che ha, dandole il credito che merita»

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ei numerosi messaggi che accompagnano la mobilitazione del mondo agricolo, ne condivido uno in particolare: gli agricoltori non sono il problema, ma la soluzione. Soprattutto in una regione come la Basilicata, storicamente vocata alla produzione di coltivazioni di alta qualità. In tale contesto, garantiamo il pieno sostegno alle sollecitazioni che giungono dai singoli operatori fino alle sigle delle organizzazioni di categoria che hanno manifestato la loro adesione». Così, in una nota, il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe. «Anzitutto bisogna rivedere la politica cosiddetta green dell’Ue che, con un approccio spiccatamente ideologico e priva del dovuto buonsenso,

spinge gli agricoltori ad abbandonare i terreni dietro incentivi, spalancando, così, le porte a produzioni estere che quasi sempre non hanno la qualità delle nostre. E, proprio in tema di politiche comunitarie, le proteste dei trattori in strada hanno ottenuto un primo risultato: la Commissione europea ha ritirato la proposta sui pesticidi, evidentemente sbilanciata sulle esigenze delle multinazionali». «In secondo luogo, si deve intervenire sui costi di produzione – spiega Pepe – palesemente incongruenti con l’esiguità dei prezzi riconosciuti alle materie prime agricole. Le istituzioni devono e possono fare di più. In Basilicata, ad esempio, la fluttuazione del costo del carburante andrebbe calmierata. Il contributo di questa terra

sul bilancio nazionale del conferimento del greggio non deve essere mai sottovalutato». «Sul versante della previdenza, una delle tante criticità sollevate, occorre una inversione di marcia. C’è purtroppo l’abitudine – continua Pepe – di immaginare gli agricoltori che, una volta in pensione, sono costretti a continuare a prestare la loro opera nei campi, su mezzi meccanici che, a lungo andare, si rivelano usuranti. Il motivo è semplice: l’assegno previdenziale è insufficiente per condurre una vita dignitosa. Bisogna invece consentire loro di andare in quiescenza lavorativa, scegliere se fermarsi del tutto o in parte per questioni legate al-

l’età, alla salute o alla semplice giustizia sociale». «L’agricoltura – conclude Pepe – è anche presidio del territorio. I problemi del dilagare irrazionale della fauna selvatica fuori contesto sono sotto gli occhi di tutti. Vanno affrontati con decisione. Anche i danni dalle calamità vanno coperti con stanziamenti rapidi. Il mondo agricolo costruisce da sempre il nostro domani. Credo sia un atto dovuto riconoscergli con gratitudine il ruolo che ha, dandogli il credito che merita».


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Basilicata 24 ore

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Interrogazione del Consigliere regionale Cifarelli (Pd): «Motivazioni che possono essere affrontate e superate»

«Borse di studio negate, Regione deve sanare questa ingiustizia»

POTENZA «Al fine di evitare e possibilmente sanare una evidente ingiustizia perpetrata nei confronti di ben 12 studenti - dichiara il Consigliere regionale del PD, Roberto Cifarelli - che si sono visti respingere la domanda alla Borsa di Studio Anno 2023/2024 con la seguente motivazione: “Autocertificazione del merito non valida (copia del libretto)”, ho presentato sia una interrogazione consiliare ed anche un mozione in Consiglio regionale. I suddetti studenti hanno inviato, a mezzo pec, la domanda di assegnazione della Borsa di studio con la relativa documentazione, allegando, per attestare il requisito del merito, il proprio libretto universitario di esami concernente l’esistenza del suddetto requisito. Motivo per il quale l’istanza è stata rigettata. Alcuni paradossi della nostra Regione devono essere affrontati, continua Roberto Cifarelli, come quello della retorica dei giovani che vanno via per ragioni di studio ed a quelli che restano gli neghiamo la borsa di studi con motivazioni che possono essere affrontate e superate. La giurisprudenza amministrativa, corroborata da diverse sentenze del Consiglio di Stato, ha avuto modo di affermare che l’omessa

allegazione della documentazione o la sua incompletezza, ove tale adempimento sia richiesto a pena di esclusione della procedura, non consente l’adozione di un provvedimento di esclusione (come nei casi in questione), ma , al contrario, determina il presupposto per l’esercizio del cd dovere di soccorso istruttorio ai sensi della norma generale di cui all’art. 6 della legge 241 del 1990, la quale impone all’Amministrazione di richiedere all’interessato: “la rettifica della dichiarazione o istanza erronea o incompleta oltre che eventualmente ordinare esibizio-

_ Roberto Cifarelli (Pd)

ni documentali”. L’Ardsu nasce “finalizzato a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono ai capaci e meritevoli, ancorché privi di mezzi, di raggiungere i gradi più

alti dell' istruzione” così come prevede la legge istitutiva, e non per appigliarsi in modo miope a formalismi che contraddicono la mission dell’Azienda, soprattutto in assenza di contro

interessati», spiega il Consigliere del Pd. «Per questo ho inteso presentare una interrogazione ed una mozione consiliare per chiedere ed impegnare il Presidente Bardi e la Giunta regionale ad intraprendere ogni utile iniziativa per verificare quanto accaduto nella istruttoria e del Bando e nella erogazione delle Borse di studio in oggetto ed, eventualmente, adottare provvedimenti, d’intesa con l’Ardsu, che vadano a sanare una evidente ingiustizia perpetrata nei confronti di alcuni studenti», conclude il Consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli.

L’ASSESSORE SILEO: «RIAPERTO TRATTO DI 2,2 CHILOMETRI TRA VIETRI DI POTENZA E BUCCINO»

Raccordo autostradale 5, interventi conclusi

VIETRI DI POTENZA «Sul Raccordo Autostradale 5 ‘Sicignano-Potenza’, in direzione Salerno, sono stati completati i significativi interventi di manutenzione sui viadotti ‘Santa Venere I’ e ‘Santa Venere II’, per un investimento di circa 3,2 milioni di euro». Lo comunica l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata, Dina Sileo, che continua: «Quest'opera ha per_ L’assessore Dina Sileo messo la riapertura di un tratto di circa 2,2 chilometri tra Vietri Di Potenza e Buc- za e la fluidità del traffico in cino, migliorando la sicurez- entrambi i sensi di marcia.

Sono stati sostituiti gli impalcati, risanate le strutture di supporto ed è stato installato un sistema per la gestione delle acque di piattaforma. Entro la prossima primavera - conclude l’assessore - saranno completati ulteriori lavori che garantiranno la piena fruibilità dell'intero tratto autostradale, inclusa la riapertura del Viadotto Carpineto I. Un ulteriore passo avanti verso il miglioramento delle infrastrutture stradali, presupposto imprescindibile per lo sviluppo del territorio».

LA CONSIGLIERA: «INTERVENTI SU 20 VIADOTTI E 3 GALLERIE, OPERAZIONI FONDAMENTALI PER LA VIABILITÀ»

Lavori Sicignano-Potenza, Merra: «Investiti oltre 100 milioni»

POTENZA «Sulla Sicignano Potenza sono stati completati gli interventi sui due viadotti Santavenere I e II verso Salerno con la conseguente riattivazione della viabilità in tale direzione, tra gli svincoli di Vietri e Buccino. Le opere in questione valgono 3,2 milioni di euro, i lavori sono stati necessari a garantire il ripristino degli impalcati e l’esecuzione di altre opere accessorie, nell’ambito della pro_ La consigliera Donatella Merra grammazione per l’ammodernamento e la messa in sicurezza di tutto il raccordo, nuncia il Consigliere Donatelcome da accordi tra Regione la Merra che rammenta l’atBasilicata e Anas». Lo an- tenzione posta dalle istituzio-

ni regionali su questa arteria strategica nello scorso ciclo programmatorio. «Complessivamente – ha proseguito Merra - sono stati investiti dalla Regione più di 100 milioni di euro per intervenire su 20 viadotti e 3 gallerie. Si tratta di azioni fondamentali per la viabilità regionale che necessita di strade e collegamenti più sicuri e adeguati alle esigenze dell’utenza. Entro la prossima della primavera, come anticipato da Anas, sarà altresì ultimata la demolizione del bypass provvisorio in direzione di Potenza per assicurare il transito anche sul-

la careggiata opposta con tre viadotti ammodernati. Nei mesi scorsi, in occasione di alcuni sopralluoghi, avevo chiesto all’impresa esecutrice di accelerare i lavori con l’obiettivo di recuperare sui tempi del cronoprogramma. L’auspicio, dopo essere riusciti ad aprire la Tito-Brienza, attesa da decenni, è che anche su questa importante arteria prosegua la graduale dismissione dei cantieri secondo le tempistiche stabilite per restituire alla comunità una strada ottimizzata e rispondente a più elevati standard di fruibilità e sicurezza.


Basilicata 24 ore

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Tre giorni di protesta a partire da oggi contro «il diffuso convincimento che per risolvere i conflitti, basti l’inasprimento delle pene»

Astensione avvocati, la Camera penale di Basilicata aderisce

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a Camera penale della Basilicata aderisce all’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale così come proclamata per oggi, domani ed il 9 febbraio dall’Unione Camere penali italiane, «per denunciare come ormai sia diffuso il convincimento che qualsivoglia conflitto sociale possa trovare composizione all’interno del sistema penale e che, unica soluzione sia l’inasprimento delle pene e la successiva inevitabile carcerazione». Ad annunciarlo la presidente della Camera penale della Basilica, Shara Zolla, che ha messo in evidenza come «le carenze strutturali delle carceri italiane determinano, però, situazioni di profondo disagio all’interno dell’animo umano, con diniego della funzione rieducativa della pena, tant’è che i numeri dei suicidi in carcere aumentano esponenzialmente». LE IMPUGNAZIONI «La funzione ed il ruolo difensivo - ha spiegato Zolla - oggi è messo in discussione non solo in quegli Stati e realtà culturali a noi lontane, ma, sempre più, anche nei nostri codici, nei nostri processi. La nuova formulazione dell’articolo

581 codice di procedura penale, che limita il potere di impugnazione del difensore, svilisce quel diritto costituzionalmente garantito, il diritto di difesa, la sua effettività e soprattutto la centralità dell’accertamento della responsabilità penale attraverso un doppio grado di giudizio. Oltre a ledere la dignità del difensore e a restringerne le facoltà proprie, nuoce gravemente ai soggetti più deboli che usufruiscono dell’istituto della difesa d’ufficio. Ed a pagarne le conseguenze sono proprio quei cittadini, imputati, più disagiati, che non vedranno garantito il loro diritto ad un giusto processo, se non di fronte ad uno specifico mandato difensivo per impugnare la sentenza di condanna. Mandato ad impugnare molto spesso difficile da “raccogliere” per quelle persone “ultime”, difficilmente raggiungibili, per le più disparate difficoltà: pensiamo ai senza tetto o senza fissa dimora». INTERCETTAZIONI: «L’ORECCHIO ABUSIVO» Lasciano «attoniti e sgomenti», ha aggiunto Zolla, le intercettazioni di colloqui o conversazioni tra il difensore ed il proprio assistito: «Non è accettabile l’intromissione di chicchessia nella fase più delicata

del processo penale, allorquando si è chiamati a predisporre una adeguata scelta difensiva». «Non si tratta - ha sottolineato la presidente della Camera penale della Basilicata - di una rivendicazione di immunità per gli avvocati ma di tutela di un diritto, del diritto di difesa del cittadino che deve confrontarsi liberamente con il proprio difensore, senza temere che un “orecchio abusivo” possa captare ciò che da tempo la legge vieta. Agire diversamente, non solo svilisce il diritto, ma mette in crisi l’intero sistema di garanzie processuali». L’Unione delle Camere Penali ha appreso con «grande soddisfazione» la notizia dell’approvazione da parte della Commissione Giustizia del Senato della norma con la quale, «finalmente, si impone in modo espresso l’obbligo di interrompere immediatamente le intercettazioni di conversazioni o comunicazioni che intercorrono tra difensori, investigatori privati autorizzati e incaricati in relazione al procedimento, consulenti tecnici e loro ausiliari, e quelle tra i medesimi e le persone da loro assistite». «Al contempo, però - ha concluso Zolla -, non può non rilevarsi che

__ Zolla

se da un lato si afferma di voler contenere l’abuso dello strumento intercettativo, dall’altro si è provveduto ad un abnorme ed irragionevole allargamento del suo utilizzo a tutti i reati laddove siano aggravati dall’articolo 416-bis 1 c.p. e dunque al di fuori delricorrere di fenomeni di “criminalità organizzata”, emergendo dunque anche in questa materia l’urgente necessità di un intervento più organico di riforma: si tratta di una garanzia fondamentale per la tutela dell’effettività del diritto di difesa ed impellente è l’esigenza che tale divieto di ascolto non possa essere in alcun modo aggirato».


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Basilicata 24 ore

mercoledì 7 febbraio 2024 www.lecronache.info

La prossima settimana l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario: il 2023 del Tar di Basilicata visto da Palazzo Spada

Giustizia amministrativa, dal Consiglio di Stato primi numeri su quella lucana I

l prossimo 15 febbraio, nella sede di Potenza del Tribunale amministrativo regionale (Tar) per la Basilicata, la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. In attesa dei dettagliati dati regionali, a fornire numeri sulla Giustizia amministrativa lucana, il presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, nell’ambito della omologa cerimonia citata svoltasi nella Capitale a Palazzo Spada. Il presidente Maruotti nel ricordare che «quest’anno si celebra il cinquantennio delle attività dei Tribunali amministrativi regionali», ha aggiunto: «Il bilancio di questo cinquantennio è del tutto positivo ed ha consentito di affermare al meglio le regole dello Stato di diritto». Tra i dati positivi citati,

quello ch nel 2023 il Consiglio di Stato ha ridotto le giacenze di tali risalenti ricorsi da 5mila e 212 a mille e 230 ed i Tribunali amministrativi regionali da 39mila e 143 a 17 mila e 16. In riferimento ai tempi medi di definizione, indice calcolato prendendo in considerazione la data di deposito del ricorso, nel 2023 per i giudizi cautelari dal Tar di Basilicata (31 giorni, a fronte della nazionale “media I° grado” pari a 47 giorni): 20 giorni, invece, il tempo medio per i giudizi cautelari in materia di appalti (a fronte della nazionale «media I° grado» pari a 26 giorni). Per il cosiddetto “rito appalti”, per il Tar Basilicata, tempo medio di definizione di 91 giorni, a fronte della nazionale «media I° grado» pari a 107 giorni.

Sui Tribunali amministrativi regionali, i numeri dal Tar di Basilicata i seguenti: al 31 dicembre 2022, 388 i ricorsi pendenti e 566 i ricorsi pervenuti dai quali sono stati esclusi i ricorsi annullati su istanza di parte, «in quanto trattasi di doppi invii». Ricorsi definiti con sentenza 548, con sentenza breve 70, con decreto decisorio 31 e con altri provvedimenti 11, per un totale di 660. Ricorsi pendenti al 31 dicembre 2023, 303: abbattimento-accumulo arretrato pari a meno 21,9%. In riferimento al Tar di Basilicata, dei 303 pendenti, considerando 2 ricorsi con esito rinvio o alla Corte di Cassazione o alla Corte Costituzionale, e per 11 c’è stata la sospensione del giudizio, mentre per 1 ricorso è sta-

__ Il presidente del Consiglio di Stato Maruotti

ta dichiarata l’interruzione, i pendenti netti 289 Nel particolare, per il 2023, in relazione al Tar di Basilicata ed alla scomposizione dei ricorsi introitati per macromaterie, le percentuali fornite dal Consiglio di Stato, le seguenti: 7,1% edilizia; 0,9% urbanistica; 1,1% stranieri; 6,7% appalti; 1,4% militari; 2,8% sanità pubblica; 1,6% istruzione; 0,2% Università;

3,4% Pubblico impiego; 3,4% concorsi; 2,1% accesso documenti; 0,5% professioni e mestieri; 0,4% sicurezza pubblica; 3,4% interdittive antimafia; 7,4% Comuni e Provincie; 2,7% autorizzazioni e concessioni; 0,4% servizi pubblici; 0,2% Autorità indipendenti; 1,8 demanio e patrimonio; 19,3% esecuzione e giudicato; 33,6% altro. F.MOL

Tra gli atti ai voti del plenum del Csm anche la conferma di Tomay a presidente di Sezione nel Tribunale del capoluogo

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Il Procuratore aggiunto Cardea verso la conferma a Potenza

l plenum del Consiglio superiore della Magistratura convocato per oggi, tra gli ordini del giorno aggiunti, la conferma del Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Potenza, Maurizio Cardea. Le funzioni direttive e semidirettive, sono conferite per la durata di 4 anni, al termine dei quali, di norma, il magistrato può essere confermato, “per un’ulteriore sola volta e per uguale periodo”, a seguito di valutazione da parte del Csm dell’attività svolta. Cardea, che il 15 novembre dell’anno scorso ha maturato il periodo quadriennale di permanenza nelle funzioni di Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Potenza, funzioni assunti in pari data, ma nel 2019, ha manifestato la volontà di continuare a svolgere per il secondo quadriennio le medesime funzioni in corso di esercizio e viaggia spedito verso la conferma. Il Consiglio giudiziario presso la Corte di Appello di Potenza ha già

espresso, motivandolo, all’unanimità un giudizio «pienamente favorevole». Da parte del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, non formulate osservazioni critiche. In sintesi, come da atto in approvazione, «può affermarsi che il dottor Maurizio Cardea si è rivelato Procuratore aggiunto presso il Tribunale di sicura competenza ed in possesso di doti organizzative che gli hanno consentito di assicurare funzionalità ed efficienza all’ufficio». Per i magistrati che svolgono funzioni semidirettive, verso la conferma anche Licia Tomay, presidente di Sezione civile sempre presso il Tribunale di Potenza. Nella funzione citata, conferita e assunta nel 2019, Tomay ha maturato il periodo quadriennale di permanenza il 2 ottobre scorso. Anche per lei, il Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di Potenza, ha espresso all’unanimità un giudizio pienamente favorevole alla conferma e «neppure risultano formulate os-

servazioni critiche da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati». In conclusione, come da atto in approvazione, «Licia Tomay si è rivelata dirigente di sicura competenza e in possesso di doti organizzative che le hanno consentito di assicurare funzionalità ed efficienza all’Ufficio». Tra gli atti al vaglio del plenum, la «non conferma di Eugenio Facciolla nell’esercizio delle funzioni direttive di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari con decorrenza dal 2019», non potendo «ritenersi nel caso di specie sussistenti le imprescindibili condizioni di indipendenza ed equilibrio». Coinvolto in una inchiesta penale, trasferito d’ufficio presso il Tribunale di Potenza con funzioni di giudice civile, «cautela ad oggi vigente», con esposti e con una relazione al Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catanzaro nel luglio del 2018, Facciolla avrebbe «tentato di scre-

__ Cardea

ditare l’operato dei colleghi in servizio presso la Dda di Catanzaro (e della Polizia giudiziaria da essi delegata alle indagini), con particolare riferimento alle vicende nell’ambito di una indagine per il reato di cui all’art. 416bis». FMOL


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Nuovo corso dell’Alleanza Mediterranea per la condivisione della ricerca: primo incontro venerdì a Rionero in Vulture

Sud AMORe, la Rete oncologica riparte dal Crob della Basilicata

RIONERO IN VULTURE Come annunciato dal neodirettore generale dell’Irccs Crob Massimo De Fino al momento del suo insediamento, la Rete Alleanza Mediterranea Oncologia in Rete rinasce. Il primo incontro del nuovo corso della Rete AMORe si terrà proprio al Crob venerdì 9 febbraio a partire dalle ore 11 alla presenza del direttore generale dell’Istituto Pascale di Napoli Attilio Bianchi, del direttore generale dell’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari Alessandro Delle Donne, dell’assessore alla Salute e alle Politiche della Persona della Regione Basilicata Francesco Fanelli e del direttore generale del dipartimento alla Salute Massimo Mancini. Costituita il 29 novembre 2017 dagli Irccs oncologici Crob per la Basilicata, Pascale per la Campania e Giovanni Paolo II per la Puglia, la rete AMORe promuove iniziative di sperimentazione e innovazione gestionale, sostiene l'attività di formazione del personale degli istituti del-

la Rete e, soprattutto, coordina progetti di ricerca oncologica traslazionale in rete, con l'obiettivo di creare una rete delle reti oncologiche del Sud, condividendo percorsi di diagnosi e terapia e presa in carico nel comune obiettivo di 'ogni cura al Sud' per porre fine ai viaggi della speranza.

_ Il Crob di Rionero in Vulture

LA SEGRETARIA SCARANO: «OLTRE 20 INFERMIERI E OSS LA ASPETTANO DA TEMPO»

Precari Covid, la Cgil chiede la stabilizzazione

POTENZA Il Dipartimento alla salute e alle politiche della persona della Regione Basilicata ha inviato nei giorni scorsi alle Aziende del Servizio Sanitario Regionale un documento applicativo della disciplina in materia di stabilizzazione del personale del SSR al fine di avviare le procedure per una nuova stabilizzazione cosiddetta “covid”, documento di cui come Organizzazioni sindacali non abbiamo alcuna contezza. «Ciò nonostante da mesi chiediamo l’attivazione di un confronto, a cui la Regione continua a dimostrarsi refrattaria - spiega in un comunicato la Fp Cgil ne comunicato a firma di Giuliana Pia Scarano - anzitutto è il caso di evidenziare come, nonostante l’approvazione del Protocollo tra le Aziende del servizio sanitario re-

_ Giuliana Pia Scarano (Cgil)

gionale relativo alle modalità di utilizzo delle graduatorie di stabilizzazione, ancora ci sono oltre 20 infermieri e una quindicina di Oss che attendono l’agognata stabilizzazione, con una procedura che pare essersi arenata; nel frattempo alcuni di questi operatori hanno trasformato il loro status da precari a disoccupati, non avendo visto rinnovare dalle aziende i loro contratti. E’ per-

tanto evidente che l’iter non può ritenersi ancora concluso, al di là di quanto dica e sostenga il Dipartimento regionale. Non è dato conoscere, altresì, il contenuto del documento applicativo che la regione ha predisposto e di cui abbiamo chiesto copia, ma il richiamo che la missiva di accompagnamento fa alle linee guida 2022 non ci pone affatto in tranquillità. Da subito, considerata la possibilità scelta di far partecipare alle procedure di assunzione tutti i precari che avessero maturato i requisiti alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale, chiedemmo, inascoltati, che il requisito dell’anzianità di servizio maturata nelle aziende del servizio sanitario regionale diventasse un requisito da valorizzare maggiormente».

L’INIZIATIVA DEL COMITATO DI MATERA: «NESSUNA RISPOSTA DALLA REGIONE, DISCRIMINAZIONE SULLA PELLE DEI NOSTRI FIGLI»

“Bambini Speciali”, i genitori scrivono al Ministro per le Disabilità

POTENZA Non è bastato l’intervento del Prefetto di Matera, la Dott.ssa Cristina Favilli, che pure aveva raccolto immediatamente la richiesta di aiuto da parte del Comitato Genitori Bambini con Bisogni Speciali di Matera, e si era prontamente rivolta alla Regione Basilicata chiedendo risposte concrete ed immediate all’urgenza di ripristinare le terapie dei bambini con disabilità del Centro “Rham”. Non è servito neppure il sollecito richiamo fatto dal Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, il quale, in meno di 24 ore dall’appello ricevuto, aveva subitamente chiesto il ripristino delle terapie indispensabili a garantire ai bambini con disabilità “una vita autonoma, indipendente e di qua-

lità”. Nei giorni scorsi anche oltre 60 terapeuti professionisti lucani si sono rivolti al Presidente della Regione, Vito Bardi, agli Assessori alla Sanità e alle Attività Produttive, Francesco Fanelli e Michele Casino, e al Commissario della ASM di Matera Maurizio Friolo, affinché fosse trovata quanto prima una soluzione a questo stallo. Nessuna risposta è arrivata, nessun cenno, nessun riscontro. Ecco

dunque che i genitori coinvolti decidono di rivolgersi ora al Ministro per le Disabilità, Dott.ssa Alessandra Locatelli, sperando di ricevere quanto prima una risposta concreta che ponga definitivamente la parola fine a questa vergognosa storia. «Ci troviamo in una situazione paradossale, kafkiana, nella quale le famiglie che si rivolgono a questo centro di eccellenza tutto lucano per usufruire delle terapie ex art.26, e che provengono dalle Regioni limitrofe, come la Puglia, possono avere accesso garantito e continuativo alle cure; mentre noi, che apparteniamo al Servizio Sanitario Lucano, dobbiamo sopperire ad un sistema inefficiente e inadeguato pagando di tasca nostra quello che ci spetta di di-

ritto - dicono i rappresentati del Comitato, che proseguono - è surreale che ci sia questa disparità per motivi meramente burocratici, e che a pagare siano i più fragili, i bambini con disabilità. Ma quello che maggiormente colpisce è il silenzio assordante, la totale mancanza di un qualsivoglia cenno di riscontro, da parte della Regione Basilicata, nonostante i nostri interlocutori, quali il Prefetto di Matera ed il garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, si siano invece dimostrati sensibili e propositivi». E concludono: «Noi non ci fermeremo finché non avremo risposte concrete e definitive, non possiamo accettare questa discriminazione sulla pelle dei nostri bambini».


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Basilicata 24 ore

mercoledì 7 febbraio 2024 www.lecronache.info

Il 13% dei giovani della Basilicata denunciano di essere stati vittime di questi fenomeni. La sociologa consiglia di mantenere alta l’attenzione

Bullismo, Russo: «Può avere conseguenze per tutta la vita, importante chiedere aiuto» R

DI ANNA TAMMARIELLO

icorre oggi la giornata nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo, fenomeni purtroppo sempre più radicati tra i giovanissimi. I dati aggiornati alla nota ministeriale del sei dicembre 2023 ci restituiscono una visione chiara :il 27% degli studenti è vittima di bullismo e cyberbullismo e quella percentuale indica solo chi ha denunciato. Viene logico comprendere che è in realtà una percentuale ben più alta, tanti sono purtroppo gli episodi taciuti. Tra questi il 21,5% in modo occasionale e il 5,4% in modo sistemico. In Basilicata la denuncia di questi episodi arriva ad una percentuale pari al 13%. Per quanto concerne le forme cyber, l’8% degli studenti ha dichiarato di aver subito episodi di questo tipo . Confrontando i dati pubblicati tra il 2021 ed il 2023 possia-

mo rilevare come il problema della vittimizzazione, soprattutto nelle sue forme sistemiche, sia in aumento. Abbiamo dunque interrogato un’esperta, la Dott.ssa Myriam Russo, Sociologa Forense e Criminologia, sui temi citati concentrandoci dapprima sul supporto da fornire alla vittima. «Difficilmente quest’ultima chiede aiuto o sporge denuncia-ci spiega la Sociologa Forense - . La via prescelta è quella del silenzio. Subire atti di bullismo e cyberbullismo può avere conseguenze per tutta la vita, per tale ragione è importante riuscire a capire e soprattutto ascoltare le preoccupazioni dei nostri figli riconoscendo dei segnali di disagio. È fondamentale che i genitori prestino attenzione a sbalzi d’umore frequenti, al calo del rendimento scolastico e ad atteggiamenti negativi nei confronti della scuola (con capricci improvvisi e scuse per non andarci). Segnali di allarme sono anche l’isolamento sociale, con chiusura e solitudine, ma anche l’alterazione perdurante delle proprie abitudini. È importante affrontare anche il discorso dei social media e della tecnologia,per ciò che riguarda il discorso sul cyberbullismo, e fargli capire come quest’ultima vada usata nel giusto modo, con diligenza, rispetto e soprattutto con consapevolezza. Fondamentale saper ascoltare i propri figli senza giudicarli, facendo capire loro che possono contare sul supporto e l’amore della propria fami-

glia.Infine, è importante fare prevenzione e riconoscere questi fenomeni in quanto il bullismo, ad oggi, è una delle principali cause di suicidio tra adolescenti e giovani. Dai dati emerge che le vittime di bullismo abbiano quasi il 2% di volte più probabilità di avere idee suicide e 2,5% di volte più probabilità di tentare il suicidio. A diminuire, invece, è solo l’autista della vittima». Ma se essere genitori di vittime di bullismo richiede grande impegno ed attenzione, lo stesso vale per i genitori di bulli. Come aiutare loro e i propri figli? «Succede spesso che i genitori non siano consapevoli che i propri figli siano bulli-sottolinea la criminologa - questo perché riescono a nascondere i comportamenti aggressivi comportandosi a casa in tutt’altro modo, per tale ragione è importante per il genitore mantenere una linea diretta e costante con tutti gli altri aspetti che fanno parte della quotidianità dei propri figli, come ad esempio la scuola. Molto spesso un bambino bullo manifesta il dominio che ha visto o imparato in famiglia, oppure nelle situazioni più classiche è un bullo che per primo è stato vittima di altri atti di bullismo ed usa l’aggressività per “vendicarsi” dei torti ricevuti. Importante non giustificare i propri figli, soprattutto se siamo a conoscenza di comportamenti sbagliati e aggressivi nei confronti dei loro coetanei, ma al contrario, bisogna assumere un atteggiamento di collaborazione ed affrontare l’argo-

mento in famiglia e dare la giusta punizione. E’ bene aprire un dialogo su questa tematiche, affinché si riesca a far prendere consapevolezza della gravità di tali gesti e farli ragionare sui possibili comportamenti sbagliati. Se il genitore è in difficoltà, occorre, per il benessere dei propri figli, rivolgersi a dei professionisti che possano aiutare i ragazzi». È un fenomeno, da come si evince dal commento della Dott.ssa Russo, in rapida crescita e che è caratterizzato soprattutto da tre fattori :squilibrio di potere (uno contro tutti), intenzionalità e ripetitività nel tempo. Elementi che nel cyberbullismo si amplificano, perché la rete consente al bullo di perseguitare la vittima anche dentro le mura domestiche. «Dopo aver analizzato le due casistiche - conclude la Dottoressa - è giusto soffermarci ancora sulla figura del bullo e partire dal presupposto che, nella maggior parte dei casi, il bullo è per primo vittima di se stesso, di una situazione familiare, di un trauma vissuto, un po’ come tutti coloro che si ritrovano a commettere reati o violenze. Ma cosa avviene nel bullo?Si attiva quello che chiamiamo meccanismo provocatorio, che si innesca quando si incontrano delle figure vulnerabili, perché la loro fragilità ricorda al bullo la propria». Concludendo, il fenomeno è in rapida espansione ed è necessario sempre che tutti gli attori della società costituente, e dunque non solo i genitori, siano vigili.

«Rivolto ai genitori di bambini-ragazzi di tutte le età e a coloro che ricoprono un ruolo educativo sentendosi coinvolti nel percorso di crescita di un individuo»

“Genitori in comune”: a Satriano di Lucania torna il ciclo di incontri

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orna anche quest'anno il ciclo di incontri di approfondimento sulla genitorialità a Satriano di Lucania. Saranno cinque gli appuntamenti in programma, con la psicoterapeuta Daniela Ciorciaro, spiega l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Umberto Vita, «il primo dei quali si terrà venerdì 9 febbraio alle ore 18:00 a Palazzo Abbamonte. "Genitori in comune" è rivolto ai genitori di bambini e ragazzi di tutte le età e a tutti coloro che, ricoprendo un ruolo educativo, si sentono coinvolti nel percorso di crescita di un individuo. Un’occasione per riflettere sulla comunicazione e i comportamenti che mettiamo in atto nei confronti dei nostri figli e su come li aiutiamo a gestire le emozioni». La partecipazione è libera e gratuita. Presso Palazzo Abbamonte, dopo il primo appuntamento del 9 febbraio, seguiranno quelli dell’1 marzo, 15 marzo, 29 marzo e 12 aprile sempre alle ore 18:00. L’evento è a cura di “Officina Fixa”. Per il cartellone “Satriano 52 eventi: un evento ogni venerdì». Proseguono dunque gli incontri con le famiglie, svolti anche lo scorso anno, un ciclo di importanti

appuntamenti rivolti ai genitori. «I genitori spesso sentono la necessità di avere uno spazio di ascolto e aiuto per poter comprendere al meglio le difficoltà dei propri figli ed individuare le strategie più adeguate per aiutarli durante i loro periodi critici –è stato il commento della Casa comunale- Il sostegno alla genitorialità è un percorso che porta alla “crescita” dei genitori stessi, che, con l’aiuto degli esperti, imparano ad affrontare e risolvere al meglio le problematiche che i figli vivono durante il loro sviluppo o che subentrano in particolari momenti di passaggio. I percorsi di sostegno alla genitorialità – dunque concludono- non sono destinati a famiglie problematiche o solo in situazioni particolarmente traumatiche ma può essere un cammino utile a qualsiasi genitore per migliorare la relazione con i figli, le dinamiche familiari e la crescita di ogni membro della famiglia». Il rapporto genitori-figli è un legame stretto che come tutte le relazioni è soggetta a continue evoluzioni, in termini di ruoli, di qualità delle esperienze condivise, di interdipendenza e in particolare ne rappresenta l’esempio più completo perché comprende una trasformazione che è sia indivi-

duale che relazionale per tutti i soggetti interessati. Nella relazione con i genitori si attraversano ad esempio numerose fasi che vedono i figli bisognosi di accudimento fisico ed emotivo. Ciò non riguarda, esclusivamente, l’infanzia. Esiste una profonda correlazione tra la trasformazione della relazione genitori-figli e le fasi di sviluppo attraversate, perché ogni individuo è interessato da compiti evolutivi e sfide da portare a termine per la propria crescita personale. Un peso specifico è rappresentato dagli eventi di vita che possono influire, più o meno direttamente sulla genitorialità e sul rapporto con i figli. EMACAL


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Potenza

mercoledì 7 febbraio 2024 www.lecronache.info

POTENZA L’intervento è finanziato con fondi Psc per un importo di oltre 173 mila euro. L’idea è quella di riqualificare rione Verderuolo

Parcheggio interrato in piazza Don Bosco, si va avanti: c’è il progetto di fattibilità I

DI ROSAMARIA MOLLICA

l progetto di realizzazione di un parcheggio interrato con sottopasso in piazza Don Bosco diventa, poco per volta, sempre più concreto.

La Giunta comunale di Potenza, nei giorni scorsi, ha infatti approvato “in linea tecnica il progetto di fattibilità tecnico-economica”. Un importate progetto di riqualificazione del quar-

tiere di Verderuolo che passa anche dalla necessità rendere maggiormente vivibile l’importante zona del capoluogo non rinunciando ai parcheggi. L’idea del Piano previsto in prossimità di viale Firenze sarebbe quello di pedonalizzare completamente la piazza, al di sotto della quale si procederà all’estensione di un parcheggio. Il progetto sarebbe finanziato con la riprogrammazione dei fondi del Piano di Sviluppo e Coesione Basilicata per un importo di 173.451,63 euro. L'incarico relativo alla

POTENZA Il segretario cittadino della Lega risponde alle dichiarazioni del consigliere di csx

progettazione definitiva dell'intervento è stato affidato allo Studio di Ingegneria e Architettura Roseo Associati, La realizzazione del parcheggio sottostante secondo l’Amministrazione potentina «porterà beneficio all’intero quartiere; ricorso che in talune giornate,soprattutto in oc- casione del mercato settimanale, l’area che sarà interessata dall’intervento è praticamente invasa da automobili e di fatto inaccessibile». «L’idea è quella di riportare ordine e decoro in un’area che tutto fa tran-

ne che fungere da piazza. Da qui - ha spiegato il vicesindaco del Comune di Potenza Michele Napoli intervistato da Cronache all’indomani della presentazione del progetto l’intento di progettare un parcheggio sottostante a quella che diverrà un’area pedonale, restituendo dignità e decoro alla stessa. Verrà tuttavia garantito l’accesso ai disabili, ai mezzi di soccorso e a quelli della sicurezza pubblica con la possibilità per i giovani e meno giovani di fruire di uno spazio aggregativo a disposizione di tutti».

Visita istituzionale per il comandante dell’Esercito “Basilicata”

Illuminazione pubblica, Nardella a Telesca: Guarente incontra il «Risolveremo 10 anni di pessima gestione» colonello Scotto di Santolo

_Nardella e sotto l’edizione di Cronache di ieri

POTENZA. Le continue segnalazioni dei cittadini sul malfunzionamento dell’illuminazione pubblica da diverse zone della città e il duro intervento, rilasciato ieri a Cronache, del consigliere comunale di opposizione Vincenzo Telesca non sono passate inosservate. All’indomani infatti della denuncia di una zona popolosa e trafficata come via Angilla Vecchia completamente al buio da mesi, Alfonso Nardella, segretario cittadino della Lega replica: «Telesca il lanterniere continua a speculare su problemi storici». «Il consigliere Telesca dovrebbe sapere, sempre attento a cercare problemi, è il caso di dire, con il “lumicino” che stanno sostituendo tutta la rete armata del sottosuolo gravemente danneggiata. Facciamo riferimento alla zona di Via Angilla Vecchia e Verderuolo» continua Nardella.

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Secondo l’accordo, la società City Green Light avrebbe dovuto riqualificare la totalità dei 15.546 punti luce presenti sul territorio, garantendo, al termine dell’intervento, un risparmio energetico di circa il 70%, consumi ridotti per più di 5.900.000 kWh e avrebbe dovuto sostituire circa 450 sostegni, effettuare l’adeguamento normativo di circa 180 quadri elettrici di alimentazione e sostituire oltre 5km di linee di alimentazione. «L’intervento sulla pubblica illuminazione è in divenire per risolvere un problema che getta le sue radici nella pessima gestione dei passati 10 anni. - conclude Alfonso Nardella - La sua campagna elettorale potrebbe farla, il consigliere Telesca, magari iniziando a raccontare le cose che ha fatto quando era nella maggioranza, ammesso ce ne siano e finendola di screditare il lavoro altrui». R.M. 10

Potenza

martedì 6 febbraio 2024 www.lecronache.info

POTENZA Il consigliere comunale di opposizione: «L’affidamento a un soggetto

esterno più che un beneficio è stata una catastrofe»

Via Angilla Vecchia al buio, Telesca: «Non c’è un lampione funzionante, non è possibile»

lese a questo punto che l’affidamento fatto a un soggetto esterno più che un beneficio, ha portato ad una catastrofe. Potenza è totalmente al buio con tutti i pericoli che questo comporta». «L’amministrazione dovrebbe interrogarsi sulla questione, e dovrebbe iniziare a occuparsi delle modalità usate dalla ditta per gestire il servizio. - conclude il consigliere comunale di centrosinistra Vincenzo Telesca - Si potrebbe pensare che l’unica ad ottenere un risparmio sia proprio la ditta che per mantenere la bolletta alla som__I lampioni spenti in via ma pattuita, non accende i lamAngilla Vecchia e il consigliere comunale Telesca pioni. Sarebbe un risparmio fatto sulla pelle dei cittadini e questo DI ROS AMA RI A MOLLICA te esterne, si pensava che si an- to. non è possibile. Il risparmio enerdasse verso la soluzione dei POTENZA. Era lo scorso mese di problemi esistenti in città:gran- «Da quando c'è stato il cambio di getico grava tutto sui cittadini che di aprile quando l’Amministra- costante e quotidiana gestione una gestione, la città è sempre più al pagano le tasse ma continuano a zione comunale di Potenza guida- l'illuminazione, da remoto del- buio. - ha raccontato Telesca - Ar- non ricevere i servizi. Sulle critita dal sindaco Mario Guarente an- computerizzazione dei pali, con rivano segnalazioni da qualsiasi cità della pubblica illuminazione nunciava di aver affidato la ge- una spesa fissa. La nuova con zona. Nei mesi scorsi abbiamo volevo vederci chiaro e qualche ditta parlato di via Appia, Rione Luca- mese fa ho chiesto in stione del servizio di illuminazio- quindi avrebbe dovuto occuparsi Commissionia e via dei Molinari ma nel frat- ne di poter visionare la prima ne pubblica alla società City Gre- della manutenzione e della bolen Light, dopo aver aderito alla stione economica del servizio ge- tempo, la situazione non è mi- letta emessa dalla società, sulla ov- gliorata di molto. L’ultima segna- quale mi sono arrivate gara Consip. La procedura avreb- vero della spesa della bolletta voci che salazione giunta arriva da via An- rebbe ben superiore alla somma be consentito di sostituire tutti i energetica. Detta così questa pogilla Vecchia. La zona è total- pattuita. La bolletta non mi è stacorpi illuminanti della città e da- teva sembrare una buona intuiziomente al buio da oltre sei mesi. ta recapitata e non ho potuto fare re risposte puntuali ed efficaci al- ne dell’Amministrazione GuarenNon c’è in tutta l’arteria un lam- un confronto tra quanto le numerose segnalazioni dei cit- te ma le cose sono purtroppo an- pione funzionante e se a questo ci Convenzione e quantopattuito in tadini. Tutto questo però è rima- date diversamente». è aggiungiamo che è totalmente emesso realmente, ma non stato sto solo un bel racconto. Molte zo- L’ultima segnalazione, in ho inordine sprovvista di dissuasori di veloci- tenzione di arrendermi. Continue-

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l Sindaco di Potenza Mario Guarente, nel suo ufficio del Palazzo di Città in piazza Matteotti, ha ricevuto la visita istituzionale del colonnello Gennaro Scotto di Santolo, che dallo scorso 26 gennaio, è il nuovo Comandante Militare Esercito ‘Basilicata’. Dall'incontro, svoltosi in un clima di serena cordialità, è emersa la reciproca e incondizionata disponibilità volta a migliorare la già lunga e consolidata sinergia tra le due Istituzioni. Il Sindaco ha sottolineato come «il rapporto tra l’esercito e la città sia contraddistinto da un legame solido e che affonda nella storia il proprio radicamento. Dai tristi eventi bellici a quelli calamitosi, il filo conduttore è sempre stato rappresentato dalla disponibilità, la professionalità e l’abnegazione con la quale i militari hanno saputo mettersi a disposizione per il bene della nostra comunità. A loro il ringraziamento di Potenza e l’auspicio di affrontare congiuntamente le sfide che il futuro vorrà presentarci». Il Comandante di Santolo, nel ringraziare il Sindaco Guardate, ha precisato che l'impegno dell'Esercito in Basilicata proseguirà con sempre maggiore aderenza territoriale, al fine di consolidare i rapporti tra l'Esercito e la collettività potentina e lucana.


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POTENZA Il segretario regionale aggiunto Uil Fpl: «Resta l’ombra del mancato accordo sul regolamento delle progressioni tra le aree»

Verrastro: «Bene la chiusura dell’accordo decentrato 2023» POTENZA. La Uil Fpl ha presentato durante le varie ed estenuanti trattative, proposta scritte ed articolate sia sull’utilizzo dei fondi, sia sul Contratto decentrato 20232025. Il sindacato considera «molto positivo l’esito dei vari incontri, tenutosi tra le organizzazioni sindacali e il Comune di Potenza, sulla contrattazione decentrata, durante i quali si è discusso oltre che della parte economica e normativa, anche di alcuni importanti regolamenti importanti: quello sull’elevata qualificazione, quello sulla progressione tra le aree ed all’interno delle aree, sugli incarichi di specifica responsabilità e sull’indennità di funzione. Tra i tanti incrementi vi è stato quello per l’indennità di servizio esterno per il personale della viabilità ed è stata estesa anche l’indennità per i nuclei impegnati all'esterno». «L’indennità di rischio è stata incrementata di ben 15€ mensili e riguarda una grande platea di personale. - ha affermato Giuseppe Verrastro segretario regionale aggiunto della Uil Fpl - Per la polizia locale, oltre ad incrementare i fondi complementari estesi anche al personale a tempo determinato è stata finalmente introdotta l’indenni-

tà di rischio mai corrisposta per coloro che sono adibiti alla sala radio, mentre per gli addetti allo sportello che non possono percepire quella prevista per il servizio esterno è stata aumentata l’indennità di maneggio valori. È stata incrementata inoltre l’indennità di disagio anche per gli autisti. Sono state previste anche le specifiche responsabilità per la categoria dell’area degli istruttori(ex categoria C) con l’ attribuzione degli incarichi e retribuzione di responsabilità che fino ad oggi percepivano solo l’area dei funzionari dell’elevata qualificazione (ex categoria D). Inoltre sono state negoziate le risorse del fondo per la progressione all’interno delle aree(ex pro-

gressioni orizzontali) che consentirà di far progredire il 50% do tutto il personale in possesso dei requisiti, il cui bando a breve sarà pubblicato. Tutti i Regolamenti dopo ampia discussione e confronto, sono stati adottati all’unanimità tranne quello per la progressione tra le aree(ex progressione verticale). È stato chiesto l’eliminazione del colloquio per alcune categorie e di uniformare per tutti la valutazione dei titoli e dell’esperienza professionale, ma l’Amministrazione Comunale non ne ha voluto sapere ed è rimasta sulle sue posizioni». La Uil Fpl «si è opposta con tutte le sue forze verbalizzando la sua posizione, ma purtroppo non è sta-

ta ascoltata. Il sindacato comunque ha presentato una richiesta di convocazione in prima Commissione Consiliare per chiedere ancora una volta al Comune di modificare il Regolamento che introduce un sistema poco meritocratico sulla progressione di carriera e mette in discussione la propria esperienza lavorativa che ciascun lavoratore del Comune di Potenza ha acquisito nel tempo». «La Uil Fpl - ha concluso Verrastro - infine ha sollecitato il rinnovo dei contratti a tempo determinato e le nuove assunzioni per la Polizia Locale, al fine di rafforzare sempre di più tale settore strategico per la sicurezza dei cittadini. L’Amministrazione a questo proposito ha assicurato che procederà ad assumere altre tre unità. La scrivente, dopo tante sollecitazioni, prende atto con soddisfazione della nomina del nuovo Comandante a cui augura buon lavoro e al quale non farà mancare nella distinzione dei ruoli e delle responsabilità il suo sostegno. Una sfida importante per la Polizia locale che sarà possibile vincere grazie all’esperienza maturata e alla capacità di azione raggiunta in questi ultimi anni da tutti gli agenti della municipale di Potenza».

Il segretario del locale circolo Pd Giordano: «Lavoreremo all’interno del csx per assicurare alla comunità la classe dirigente che merita»

«L’inadeguatezza politica della destra ha portato Avigliano alla deriva»

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__Andrea Giordano

vevamo più volte denunciato l’inadeguatezza di questa maggioranza al governo del municipio aviglianese, la propria incapacità a governare il comune di Avigliano, ed i fatti di questi giorni dimostrano chiaramente che avevamo ragione. ha affermato Andrea Giordano, segretario del Pd di Avigliano - Era evidente a tutti come la maggioranza, ormai da mesi, aveva posto in una condizione di definitivo stallo la macchina amministrativa comunale. Sin dalla prima crisi politica, avvenuta ad ottobre del 2022, erano apparsi chiari i veti presenti tra i due contrapposti gruppi di maggioranza (già avere due gruppi di maggioranza era una stortura di fatto),veti che hanno paralizzato il comune». «Le cronache di questi giorni, seguite al commissariamento del comune, ci consegnano definitivamente un quadro svilente di litigi, ri-

cerca affannosa di poltrone e ansia di posizionamenti che nulla hanno a che vedere con il bene della nostra comunità. Situazione questa che certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, l’inadeguatezza di questa maggioranza, non solo incapace di programmare un futuro per il nostro territorio, ma addirittura incapace di riuscire a sedersi allo stesso tavolo per portare avanti obiettivi annoverabili all’interno dell’ordinaria amministrazione. - ha continuato Giordano Bene hanno fatto dunque i gruppi di minoranza che, nell’esercizio delle loro prerogative, hanno valutato positivamente l’opportunità di chiudere questa parentesi amministrativa evidentemente negativa, che ha portato ben poco alla nostra comunità». «Il comune di Avigliano, per importanza e popolazione, avrebbe dovuto essere ente trainante nella programmazione e riorganizzazione di servizi dell’intera area, sfruttando al meglio le linee di intervento del PNRR, dal turismo al lavoro, fino alla scuola e alle infrastrutture. Cosa che ovviamente non è quasi per nulla avvenuta. E a poco può servire la continua narrazione a mezzo social incentrata sulla “rinascita del paese”, se poi a conti fatti i giovani continuano ad andar via, soprattutto al centro, con tassi di abbandono paurosi, molto maggiori di tanti altri comuni delle aree interne lucane. ha dichiarato il segretario del Pd - Mai una discussione pubblica su tutto questo, a dire il vero mai una discussione pubblica su nulla. L’unico obiettivo che questa maggioranza ha evidentemente centrato è quello di aver accentua-

to ancor più la divisione già presente sul nostro territorio, tra il centro di Avigliano e le frazioni più popolose. Nulla di concreto è mai stato fatto per attenuare fino ad eliminare questa contrapposizione, tra le grandi zavorre che limitano lo sviluppo del nostro territorio. Le cronache di questi giorni hanno anzi avuto un effetto contrario». «Traspare nitida quindi l’inadeguatezza di questa classe dirigente, arrivata al potere a causa delle divisioni all’interno del centrosinistra, ed incapace di governare il nostro paese in questi tre anni e mezzo. Questo gruppo politico, con chiara radice di centrodestra, si è speso continuamente in campagna elettorale come gruppo del cambiamento, dimostrando però nei fatti di utilizzare logiche e metodi appartenenti alle peggiori usanze che la vecchia politica perpetrava, e che non fanno onore ad Avigliano ed alla sua storia. Questo misto di incapacità e indubbia colpevolezza deve richiamare tutti i gruppi di centrosinistra ad una seria riflessione sulla futura classe dirigente a cui consegnare il governo del nostro amato territorio» ha sottolineato Giordano. «Per tale ragione lavoreremo strenuamente all’interno del centrosinistra per assicurare ad Avigliano la classe dirigente che merita,una classe dirigente rinnovata e preparata, che faccia dimenticare questa indegna pagina politica e si ponga come obiettivo primario non l’occupazione di poltrone, ma la rinascita, quella vera, del territorio aviglianese» ha concluso Andrea Giordano.


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POTENZA Il convegno si terrà presso il cineteatro Don Bosco in occasione dell’80esimo anniversario

L’Iis “Einstein-De Lorenzo” ricorda il disastro ferroviario di Balvano D

omani dalle ore 9,30 sino alle ore 13, presso il cineteatro “Don Bosco” di Potenza, in occasione dell’ottantesimo anniversario del disastro ferroviario di Balvano, si svolgerà il convegno “Balvano 1944-2024, Luce, dignità e memoria per le vittime della Galleria delle Armi.”, organizzato dall’’IIS “Einstein-De Lorenzo” di Potenza, con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Potenza, della Provincia di Potenza, del Comune di Balvano e con il patrocinio e il contributo della Regione Basilicata. Il convegno avrà a oggetto quanto accaduto durante la notte tra il 2 e il 3 marzo 1944, quando un treno merci proveniente da Battipaglia (nato però a Napoli) si fermò all’interno della Galleria delle Armi, in prossimità della stazione di Balvano e quasi tutti gli occupanti dei vagoni, (molti abusivi, trattandosi di un treno merci), persero la vita a causa del monossido di carbonio sprigionato dalla combustione del carbone, combustibile utilizzato per far muovere la locomotiva. Il treno merci 8017 si fermò all'interno del tunnel e non riuscì a proseguire in quanto troppo pesante per la pendenza della linea. I tentativi falliti di smuovere il mezzo messi in atto dalle due locomotive produssero elevate quantità di gas di scarico tossici che provocarono il decesso di circa 600 persone. Il convegno ripercorrerà quanto accaduto quella notte di ottanta anni fa ed avrà la finalità principale di perpetrare la memoria dei tragici fatti, ricordando e dando luce alle vittime, il cui numero, tra l’altro, è rimasto imprecisato a causa dell’incertezza sui viaggiatori e sul destino dei corpi dopo la rimozione delle macchine. «La decisione di dedicare un momento di studio alla tragedia di Balvano, il più grave disastro ferroviario europeo, è nata dalla constatazione della scarsissima conoscenza dei fatti tra i giovani studenti del nostro istituto e, in generale, tra i giovani lucani. - si legge in una nota della scuola - Balvano è un centro poco distante da Potenza, noto in regione per i gravi fatti legati al terremoto del 1980 ma ignoto ai più come teatro del terribile incidente ferroviario in cui a perdere la vita furono persone già stremate dalle fatiche della guerra e dalla fame».

«La mattinata di studi avrà essenzialmente il fine che abbiamo sintetizzato nel titolo del convegno: restituire luce, dignità e memoria a quei padri, alle madri, ai figli innocenti che, passati dal sonno alla morte, in molti casi non furono nemmeno censiti» continua la nota. Dopo i saluti istituzionali da parte del Dirigente Scolastico, della dottoressa Claudia Datena (Ufficio Scolastico Regionale) e degli altri rappresentanti istituzionali invitati (Presidente della regione Basilicata, Presidenza della regione Campania- in attesa di conferma-, Presidente della Provincia di Potenza, Sindaco di Balvano, Sindaco di Potenza), «gli studenti eccellenti del nostro istituto esporranno le relazioni, frutto di un lavoro di ricerca svolto in collaborazione con i docenti, aventi i seguenti argomenti: Ricostruzione storica dei fatti e focus sulle biografie di alcune delle vittime (con la supervisione del Dipartimento di Lettere); La meccanica delle locomotive a vapore (con la supervisione del Dipartimento di Meccanica); Gli effetti del monossido di carbonio sulla salute umana (con la supervisione del Dipartimento di Chimica); L’importanza delle metodologie e dei dispositivi di telecomunicazione nei moderni sistemi di trasporto (con la supervisione del Dipartimento di Informatica e Telecomunicazioni); I moderni sistemi di sicurezza in uso nel trasporto ferroviario ( con la supervisione del Dipartimento di Elettronica ed Elettrotecnica e la collaborazione di Hitachi Rail STS di Tito Scalo); La sicurezza all’interno delle gallerie (con la supervisione del Dipartimento di Costruzioni, Ambiente, Territorio)».

Le relazioni saranno arricchite da contributi multimediali di approfondimento (video di documentazione, interviste ai famigliari) realizzati dai docenti e dagli studenti durante l’anno di preparazione del convegno, grazie alla consultazione di documenti storici presenti nell’Archivio di Stato di Potenza, nella Stazione dei Carabinieri di Balvano, negli archivi di alcuni dei Comuni di origine delle vittime. Le conclusioni del convegno saranno affidate all’avvocato Gianluca Barneschi, studioso del disastro e autore del libro “Il disastro dimenticato Treno 8017 Balvano 1944". Il convegno sarà seguito dagli studenti delle scuole superiori di secondo grado della città di Potenza, dagli alunni della scuola media di Balvano, da una rappresentanza delle famiglie delle vittime del disastro e dai cittadini che vorranno prendere parte ai lavori.

CONVOCATO DAL PREFETTO MICHELE CAMPANARO PER ANALIZZARE L’ANDAMENTO DELLA DELITTUOSITÀ NELLA ZONA

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Il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza si riunisce a Tolve

l Prefetto di Potenza Michele Campanaro ha convocato, presso la Sala Consiliare del Comune di Tolve, per oggi alle ore 10,30, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alla presenza dei Sindaci dei Comuni di Tolve, Acerenza, Albano di Lucania, Brindisi di Montagna, Campomaggiore, Cancellara, Castelmezzano, Oppido Lucano, Pietragalla, Pietrapertosa,

San Chirico Nuovo, Trivigno e Vaglio di Basilicata, si procederà ad una disamina dell’andamento complessivo della delittuosità nei territori dei suddetti comuni e del quadro di riferimento delle politiche di sicurezza integrata e di sicurezza urbana. Al Comitato parteciperanno anche il Sindaco di Potenza, il Presidente della Provincia di Potenza ed i vertici provinciali delle Forze di Polizia.


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Lo trovano in consolle durante dei controlli ad attività commerciali: nella relazione sottolineano l’«imbarazzo», lui accusa di condotte calunniose

Finanziere dj denuncia 5 colleghi militari: il Gip archivia il caso

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erminato con l’archiviazione definitiva del Gip del Tribunale di Potenza Salvatore Pignata, il “caso” dello scontro interno nella Guardia di Finanza del capoluogo. L’anno scorso, a presentare denuncia-querela presso la locale Procura della Repubblica, un Appuntato scelto della GdF, I.V., in servizio presso il gruppo di Potenza che ha esposto agli inquirenti presunte condotte calunniose da parte di cinque militari appartenenti anche loro alla GdF di Potenza, tutti difesi dall’avvocata Cinzia Morello del Foro di Lagonegro, che portavano «all’istaurazione di procedimenti penali presso la Procura della Repubblica militare di Napoli per diffamazione aggravata e insubordinazione con ingiuria». Il

primo dei due procedimenti citati, è stato archiviato, mentre il secondo, l’insubordinazione con ingiuria, è stato definitivo con sentenza di non luogo a procedere per particolare tenuità del fatto. L’Appuntato scelto in questione ha proposto appello. Per l’Appuntato scelto, in estrema sintesi, gli altri 5 militari, A.L., DM. D., A. M., C. V. e F.M., lo avevano falsamente accusato di insubordinazione con ingiuria. Richiesto anche il trasferimento d’autorità per incompatibilità ambientale, poiché I.V. svolgeva attività di intrattenimento presso alcuni locali commerciali di Potenza come disc jokey. Il Gip di Potenza, nell’ordinanza di archiviazione, ha affermato che nessuna condotta penalmente rilevante veniva realizzata da-

gli indagati nei confronti del militare querelante, sia perché i fatti segnalati presso la Procura Militare della Repubblica di Napoli per i reati di insubordinazione con ingiuria non erano né mendaci e né calunniosi, e sia perché il procedimento amministrativo aperto nei confronti del denunziante e gli accertamenti effettuati sulla possibile attività di disc jockey, erano stati avviati a seguito di ordinarie attività di servizio durante le quali veniva riscontrata la presenza dell’Appuntato all’interno di esercizi commerciali oggetto di controllo impegnato ad intrattenere i clienti dietro ad una consolle. Attività, come è stato fatto notare, pubblicizzate anche sui profili social, come verificabile da fonti aperte, con indica-

zione della presenza del militare per la serata proprio in qualità di Dj. Da parte dei militari, tra le altre cose, segnalato, come da relazione prodotta, che le attività di intrattenimento «avrebbero potuto dare luogo a situazioni di imbarazzo», laddove lo stesso Appuntato scelto fosse stato «nuovamente incontrato» a fare il Dj «da pattuglie in servizio» con a bardo militari intenti ad effettuare controlli alle attività commerciali. I.V., da parte sua, ha pre-

cisato di aver fatto il Dj senza remunerazione in quanto socio di un’associazione culturale. Ad ogni modo, per il Gip del Tribunale di Potenza, sulla base dei rilievi svolti, condivisibile la richiesta di archiviazione avanzata dal Pm per «insussistenza del fatto di reato», poiché gli elementi raccolti «insufficienti per formulare una ragionevole previsione di condanna» nei confronti dei 5 militari denunciati dal finanziere dj.


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Il Gup ammette Comune, Scalise e Gentilesca (ex ed attuale sindaco) come parti civili e rinvia a giugno per unione con nuovo filone integrativo

“Ruoti Gate”, della “galassia” Salinardi altre società coinvolte

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l Gup del Tribunale di Potenza, il dottor Valente, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pm, l’udienza preliminare, ieri, relativa all’inchiesta della Procura del capoluogo meglio conosciuta come “Ruoti Gate”: tra gli oltre 10 imputati, l’ex sindaco Angelo Salinardi. Facente parte dei diversi filoni di indagine, quello sulla «gestione politicoamministrativa del Comune di Ruoti da parte della famiglia Salinardi» che ha visto avvicendarsi, alla carica di sindaco dal 1997 al 2017, vari componenti dello stesso nucleo familiare. Poi, nel 2017, l’elezione a primo cittadino di Anna Maria Scalise. Scalise è il primo nominativo dell’elenco delle individuate parti offese nel quale compaiono anche l’attuale sindaco di Ruoti, Franco Gentilesca, e il Commissario di Polizia Pasquale Di Tolla (all’epoca dei fatti Ispettore in servizio alla Questura di Potenza), «pedinato, molestato e velatamente minacciato», oltre che il Ministero dell’Interno. Nell’udienza preliminare, ammessa la costituzione di parti civile di sindaco ed ex sindaco, ovvero rispettivamente Gentilesca e Scalise. Tra le parti civili, anche il Comune di Ruoti, la cui richiesta è stata giudicata dal Gup ammissibile. Le indagini si sono sviluppate su differenti filoni investigativi paralleli, ma gravitanti intorno alla figura di Angelo Salinardi. Davanti al Gup, il suo avvocato Pasquale Bartolo, ha reiterato la richiesta di stralcio con rinvio a Catanzaro, dove, come da certificato casellario, è stato fatto notare, in altro procedimento risulta indagato in concorso con terzi , tra cui quello che il legale ha definito il vero “deus ex machina” dell’ipotizzato sistema, nei cui confronti, però, non poteva procedere per competenza la Procura di Potenza. Per il “Ruoti Gate”, tuttavia, come anche da conclusioni del Procuratore generale presso la Corte

di Cassazioni, «deve continuare a procedere il Pm presso il Tribunale di Potenza». Richiesta negativa, con “sorpresa”. Del 23 gennaio scorso, la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Procuratore distrettuale Francesco Curcio e dal Sostituito procuratore Giuseppe Borriello, su altro filone investigativo collegato al “Ruoti Gate” con, in estrema sintesi, coincidenza delle accuse, e parzialmente anche degli imputati. Per cui, il Gup ha diposto il rinvio dell’udienza al prossimo 11 giugno anticipando la riunione dei fascicoli. L’altro filone investigativo, come da originario “Ruoti Gate”, riguarda le contestate attività corruttive fra private relative all’indotto Fca, ora Stellantis, laddove soggetti inseriti nelle aziende ritenute riconducibili a Salinardi pagavano utilità varie ai gestori di importanti società appaltatrici di Fca per ottenere commesse e subappalti. Tale filone vede coinvolti oltre ad Angelo Salinardi, Saponara, Alessandro Massano, Marco Massano,e Di Lucchio. In relazione alla posizione dei Massano, ammessa la costituzione di parte civili avanzate dalle due società Aptive connection system service Italia SpA e Aptiv service Italia Srl. La richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pm titolare dell’inchiesta, Bor riello, interessa, oltre ad Angelo Salinardi, Luigi Carmine Scaglione, Rocco Carlucci, Rosario De Carlo, Claudio Di Lucchio, Angelo Faraone, Rocco Antonio Gentilesca, Giuseppe Antonio Lavano, Davide Maletesta (in qualità di Brigadiere capo in servizio presso il Comando Carabinieri Legione Basilicata), Alessandro Massano, Marco Massano, Pierluigi Mario Saponara e Gerardo Scavone. Per Salinardi e gli altri, l’accusa contesta, a vario titolo, l’aver voluto perseguire risultati politici ed economici medianti mezzi penal mente illeciti, adoperati in maniera sistematica per raggiungere

__ Salinardi

gli scopi. Per l’accusa, la strategia di gestione e controllo dal tessuto politico-amministrativo si estendeva a quello economico-imprenditoriale, manifestandosi anche mediante una serie rilevante di atti illeciti consistenti sia nel tenere in piedi una rete relazionale, «nella quale sono presenti anche pubblici ufficiali compiacenti», volta a favorire, anche con condotte-reato, i soggetti riconducibili alla schiera di Salinardi, sia nel delegittimare con strumenti illeciti gli avversari, calunnie, atti persecu tivi e via discorrendo, allo scopo di

mantenere e consolidare il potere. In una intercettazione captata, Salinardi pronunciava la frase: «Il paese è mio e comando io». Nel filone da unire, nell’elenco imputati anche la Logistica Cassino Srl con Francesca Conte in qualità di rappresentante legale, la Logivultur Srl, con Maria Lucia Salinardi in qualità di rappresentante legale, la Logistica Meridionale Srl e la Loginord Srl, di Angelo Salinardi, e la S.g.l con Nicola Matturro in qualità di legale rappresentante. Il teorema accusatorio è imperniato sulla figura di

Angelo Salinardi che quale amministratore unico e legale rappresentante della Logistica Meridionale Srl e della Loginord Srl, avrebbe avuto anche la gestione ed il controllo delle altre società citate e «con funzioni di promotore ed organizzatore», al fine di commettere delitti nell’interesse e a vantaggio delle società, avrebbe creato il «sistema illecito» per ottenere, nell’ambito dell’indotto automotive, sub-appalti, commesse e assegnazioni lavori, tramite corresponsione di utilità quali denaro ed altri benefits. A. CARPONI


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Il sindaco: «Tra campanili e campanilismi, l’area avrebbe bisogno di una cabina di regia per programmare il futuro delle nuove generazioni senza scorciatoie»

Scuola, Marotta risponde a Rubino: «Sì ad una visione strategica per la Val d’Agri»

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opo la perdita della Dirigenza scolastica per Tramutola e l’annuncio, da parte del sindaco Marotta, del ricorso al Tar, era arrivata qualche giorno dopo, sempre sulle pagine di questo quotidiano, la risposta del primo cittadino di Moliterno, Antonio Rubino, che ha mantenuto la Dirigenza vedendosi accorpare, tra gli altri, anche l’istituto “L. Da Vinci” di Tramutola appunto. Una lunga lettera che, dopo qualche precisazione, terminava con delle proposte. All’intero messaggio risponde oggi il sindaco di Tramutola Luigi Marotta: «Ho riflettuto a lungo se confrontarmi con le “considerazioni” del collega di Moliterno Antonio Rubino esternate qualche giorno fa sulle pagine di questo quotidiano. Avevo deciso di limitare la risposta ad un messaggio personale, per evitare inutili e dannosi confronti sulla stampa, sulla base di chi fosse più coerente con i principi etici e normativi, piuttosto che nelle sedi deputate, dichiarandomi,in un nota riservata, pronto ad un confronto pubblico in presenza delle due comunità». «I malintesi posti dalla mancata precisazione via stampa - sottolinea Marotta - , mi inducono ora, anche in prossimità del primo giudizio sulla sospensiva del giudice amministrativo, a rappresentare la ratio dell’azione intrapresa dall’amministrazione,che mi onoro di presiedere, in merito alla vicenda del dimensionamento scolastico che, come si vincerà, pone la di là dello scontro lessicale tra campanile e campanilismi, una visione strategica di questo comune che fa del rapporto diretto tra mondo della formazione e

_Marotta e Rubino

mondo del lavoro l’elemento caratterizzante per uno sviluppo sostenibile non solo di questa comunità,ma di quelle dell’intera comunità dell’Alto Agri per il prossimo post oil». «L’intenzione di questa Amministrazione - sottolinea il sindaco di Tramutola - era a conoscenza di tutti gli attori dal momento dal nostro insediamento, poco piu’ di 2 anni fa. Non è un caso che avevamo, seppur in via informale, ricevuto l’invito a soprassedere. Vi sono stati, peraltro, 2 atti, assunti da questa amministrazione, in tempi non legati all’attualità del dimensionamento scolastico: il primo, nel giugno scorso, con l’approvazione di una convenzione con Aidam (associazione italiana di automazione meccatronica) per la costituzione di un distretto sulla meccatronica e le nuove tecnologie in Val d’Agri,che intende cambiare il paradigma che vede i nostri ragazzi emigrare trasferendo capitale ed investimenti da noi (in valle), dando seguito all’accordo Eni/Shell, sottoscritto sulla base della legge Marzano che parla di investimenti per la valorizzazione del capi-

tale umano e ricerca ed innovazione tecnologica, recuperando quel protagonismo e quelle risorse finanziarie sottratte, anche per la mancanza di proposte dell’area che maggiormente contribuisce da oltre 20 anni ad assicurare flussi finanziari distribuiti e d utilizzati in tutta la regione.Il secondo atto è stata la delibera di consiglio del 6 ottobre u.s. con la quale con “robuste” motivazioni si chiedeva di costituire l’omnicomprensivo. La successiva delibera regionale, con la quale si fissavano le linee guida, è solo del 22 novembre 2023. Il consiglio provinciale unanimemente, unitamente ai sindaci ,riteneva non applicabili al tessuto geografico e socioeconomico lucano tale indicazioni». «A questo punto-spiega Marotta - in presenza di una quasi certa ,stante i numeri (provinciali)di prospettiva ,soppressione del Petruccelli Parisi, si era ritenuto di fare una richiesta di accorpamento funzionale alle aree tematiche al Giorgi di Potenza,in presenza di un principio di baricentricità geografica per le scuole dell’obbligo, che per chi conosce la Val d’Agri e si pone in un situazione

neutra a quali risultati doveva condurre. Superata questa fase il Comune di Tramutola, con nota del 27 dicembre, ribadiva la propria richiesta rappresentando che i numeri avrebbero portato a breve ,purtroppo, alla soppressione del Petruccelli Parisi e che in mancanza di creazione di due istituti omnicomprensivi la Val d’Agri avrebbe perso non solo una dirigenza nel giro di un anno o due ma anche un rapporto diretto con gli istituti superiori ,così vanificando le azioni poste in essere in primis dal comune di Tramutola per uno sviluppo in cui le istituzioni siano protagoniste. In pratica avere 2 direzioni, al momento su uno stesso comune,con la concreta prospettiva di perderne una così pregiudicando la possibilità ad un'altra comunità ed alla Val d’Agri di garantire la perdita di una sola direzione didattica. Come spesso è successo in passato per la presenza di filiere corte mi viene in mente la frase che il marchese del Grillo pronunciò nei confronti del mercante ebreo. Fortunatamente oggi siamo in uno stato di diritto». «Io mi fermo qui - conclude il sindaco Marotta - ,non prenderò più, su questo argomento,posizione sulla stampa. Mi premeva però precisare la posizione dell’amministrazione comunale che ha sempre improntato il suo agire sul confronto e non sullo scontro. Lascio a chi legge e si è appassionato alla vicenda, l’analisi tra campanile, campanilismo e visione strategica per la nostra valle a cui servirebbe una cabina di regia per programmare il futuro delle nuove generazioni senza scorciatoie». ANNA TAMMARIELLO

CAPEGGERÀ UNA LISTA CIVICA ALLE AMMINISTRATIVE DI GIUGNO. IL PROGETTO È APERTO AI CONTRIBUTI DEL TESSUTO SOCIALE ED ECONOMICO

L’

È Cesare Albanese il primo candidato sindaco di Maratea

avvocato Cesare Albanese capeggerà una lista civica alle prossime elezioni amministrative di giugno 2024. Lo ha annunciato lui stesso in un affollato incontro pubblico tenutosi domenica scorsa, presso i locali dello storico “White Horse” di Marina di Maratea. «Dopo aver incassato il pieno sostegno del gruppo “Maratea Viva”, fondato all’alba del 2014, in occasione della candidatura dell’ex sindaco Domenico Cipolla, Cesare Albanese ha esposto il suo progetto per la Città, improntato sull’impegno civico diffuso ed aperto ai contributi provenienti dal tessuto sociale ed economico, dando così il via al processo di definizione della lista in vista dellacampagna elettorale» si legge in una nota.

«Nel partecipato incontro di presentazione, - continua - il noto avvocato e già vicesindaco della giunta che ha governato Maratea dal 2014 al 2019, ha sottolineato più volte la sua volontà di presentarsi alla guida di un gruppo civico, fatto di persone, distintesi per professionalità e valore personale, che si presenteranno agli elettori mettendo a disposizione della collettività le loro competenze; persone legatedal comune obiettivo di rilancio, crescita e sviluppo della Città e non dall’appartenenza adun partito politico, a prescindere dall’ideologia a cui ognuno può essere idealmente ricondotto». «Obiettivo primario del gruppo sarà quello di ridare a Maratea il posto che merita» conclude la nota.


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Deportato a Dachau per aver salvato alcuni ebrei: celebrazione alla presenza di autorità locali e forze dell’ordine

Il sacrificio di Giovanni Palatucci Messa e dibattito in sua memoria MATERA Questa mattina alle 9, nella chiesa di Maria SS. Annunziata (Rione Piccianello) a Matera, l’Arcivescovo di Matera – Irsina e Vescovo di Tricarico Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo, alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti delle altre forze di polizia, celebrerà la Santa Messa – concelebrante il Cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe Tarasco – per

commemorare l’anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume, avvenuta il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau. Il Questore Emma Ivagnes svolgerà alcune riflessioni sulla figura eroica di Giovanni Palatucci, deportato a Dachau per aver impedito l’arresto e la deportazione di numerosi ebrei e altri cittadini perseguitati dalle leggi raz-

ziali dell’epoca, soffermandosi, in particolare, sullo spirito di servizio che ne ha contraddistinto l’operato. Valore che la Polizia di Stato cerca di trasporre nell’attività di tutti i giorni. Sarà poi attivamente coinvolta la comunità parrocchiale presente e in particolare le persone anziane, lasciando loro la parola e dando avvio a un momento di confronto con il dirigente della locale Squadra Mobile.

_ Giovanni Palatucci

STABILIRE UN CONFRONTO DIRETTO TRA MANAGER E IMPRENDITORIA LUCANA: INCONTRO ALLA BRECAV DI MATERA

Il Federmanager va in azienda, via al progetto

MATERA Federmanager Basilicata ha ufficialmente lanciato il progetto “Federmanager va in azienda”, una nuova iniziativa mirata a stabilire un contatto diretto tra la rete dei manager lucani di Federmanager e le aziende della Basilicata. La modalità innovativa prevede una serie di incontri programmati nelle diverse aziende, ascoltando le esigenze direttamente dalla voce dei loro Manager associati. Il progetto ha preso il via con il primo incontro presso l’azienda Brecav di Matera, dove il Ceo Antonio Braia ha accolto una delegazione di Federmanager Basilicata. «Questa iniziativa vuole promuovere un rapporto più stretto tra i manager e le aziende, fornendo uno spazio diretto per ascoltare le esigenze, identificare le criticità e individuare i punti di eccellenza dei manager delle imprese lu-

_ La delegazione Federmanager Basilicata

cane. In un contesto internazionale di crisi, con l’impennata dei prezzi dell’energia, delle materie prime e dei trasporti, il presidente di Federmanager Basilicata, Luigi Prisco, sottolinea l’importanza di far sentire la presenza della rete dei manager nel mondo produttivo. Ascoltare le criticità del settore industriale per migliorare il sistema produttivo lucano è l’obiettivo che ci siamo prefissati», ha dichiarato Prisco du-

rante l’incontro presso Brecav. Il progetto non si limita al solo ascolto, ma mira anche a mettere in campo soluzioni efficaci, avvalendosi anche della rete locale e nazionale di Federmanager. Questo approccio innovativo vuole diventare una best practice a livello nazionale, affiancato dai nuovi strumenti di comunicazione e welfare promossi da Federmanager Basilicata, che favoriranno il confronto con le imprese e la

loro crescita. Durante la visita all’azienda Brecav, specializzata nel progettare, sviluppare e produrre Sistemi di accensione per Auto, Moto, Bus e Truck, tra cui cavi candela e bobine di accensione, si è potuto apprezzare l’organizzazione e la manifattura di questa realtà materana, operante principalmente nei mercati esteri grazie ad una mentalità sempre più orientata all’innovazione e alla valorizzazione del capitale umano. Il Ceo di Brecav Antonio Braia ha espresso soddisfazione per la visita, sottolineando come questa iniziativa apra la strada a un nuovo percorso di ascolto, confronto e collaborazione. Federmanager Basilicata continuerà questo percorso con incontri periodici con i manager, contribuendo al miglioramento e alla crescita del sistema produttivo lucano.

SECONDO GLI EDILI ANIEM DI CONFAPI MATERA, LE DISPOSIZIONI REGIONALI SAREBBERO INADEGUATE RISPETTO ALLE ESIGENZE

Estrazione di materiale fluviale, operatori contro la normativa

MATERA Forte preoccupazione degli operatori del settore delle estrazioni di materiale fluviale per una normativa regionale che rallenta i prelievi, ostacola i lavori stradali e mette a rischio di esondazione i corsi d’acqua. È quanto è emerso dal Consiglio Direttivo della Sezione Edili ANIEM di Confapi Matera, riunitosi lunedì sera sotto la guida del Presidente Mario Bitonto. Infatti, il nuovo quadro normativo adottato dalla Regione, basato sulle eventuali segnalazioni dei Comuni in merito ai rischi di esonda-

_ Mario Bitonto, presidente Confapi Matera

zione e su progetti redatti dagli uffici regionali, si è rivelato inadeguato rispetto alle esigenze del territorio e delle imprese a

causa di un meccanismo poco efficace e che richiede tempi lunghissimi per la sua attuazione. «Questa situazione – evidenzia il Presidente Bitonto – crea un triplice danno, economico, sociale e ambientale. In primo luogo, infatti, limita al massimo l’attività delle imprese estrattive, che in Basilicata rappresentano una fetta importante dell’economia regionale, con ricadute occupazionali e di indotto. Da diverso tempo, inoltre, scarseggia il materiale lapideo necessario per l’esecuzione delle opere stradali e fer-

roviarie e per i manufatti in cemento. Ne deriva che per i lavori pubblici ci si approvvigiona fuori dal territorio regionale, con tutte le conseguenze anche in termini di realizzazione delle opere a regola d’arte. Da ultimo, ma non per importanza, la scarsa manutenzione degli alvei fluviali, quindi l’abbondanza di materiale lapideo che si accumula, mettono a rischio costante di esondazione i corsi d’acqua lucani. Solo la mancanza di piogge sta evitando il peggio, ma è evidente che il pericolo è incombente».


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Allo stand Basilicata, l’incontro sulla promozione territoriale e le strategie per far crescere l’economia rurale

Il Gal “Lucania Interiore” nello spazio Bit a Milano

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resso lo spazio conferenze della Bit di Milano, all’interno dello stand Basilicata Turistica, l’incontro dal titolo “Valore territorio: Le esperienze dei Gal per la promozione e l’economia rurale della Basilicata”. Il Gal Lucania Interiore, dopo il lancio dei primi due bandi sul tema del miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali e dell’operatività delle aziende attive sul territorio dei 32 comuni, sta attivando un modello di coinvolgimento che affonda le sue radici nei modelli e principi dell'economia circolare e della produzione e c consumo sostenibile, in linea con la cornice dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 Onu. «Proprio nella prospettiva di sviluppo di nuove attività che rispecchiano la missione principale del Gal - ha sottolineato il Direttore Ennio De Lorenzo -, stiamo sviluppando una serie di azioni che mettano al centro le persone e tengano processi e tecnologia come degli agevolatori per accelerare i processi di innovazione applicata alle comunità rurali. Per questo abbiamo scelto di parlare di “destinazione ospitale sostenibile”, nello

“MAGNA GRECIA” L’ASSESSORE REGIONALE LATRONICO

«Costa Jonica, offerta turistica di qualità»

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spazio che la Regione Basilicata di ha messo a disposizione e lo abbiamo condito con elementi di carattere ludico e coinvolgente, con la performance dello chef narrante Emilio Pompeo che ha condotto il pubblico in un viaggio polisensoriale alla scoperta dell'autenticità dei sapori dei luoghi in cui la biodiversità è ancora un valore da tutelare e divulgare». «Stiamo lavorando ad un concetto semplice, facendo la cosa più difficile che un progettista culturale possa fare: imparare a stare in silenzio ed ascoltare le ispirazioni delle persone che abitano i territori» ha aggiunto Michele Cignarale, progettista Culturale membro della task

force di azione del Gal. «Il nostro territorio - ha aggiunto Cignarale - ha l’urgenza di concepire un nuovo modello per la gestione della destinazione, una nuova visione del turismo che sia in armonia con i luoghi, le comunità e l’ambiente. La via dell’ospitalità ristabilisce quel legame profondo tra noi e l’altro, tra noi e i luoghi. Nell’ottica di ri-pensare gli spazi, i modelli di coinvolgimento e di fruizione del prodotto turistico, le comunità devono entrare in un complesso processo di elaborazione sociale e noi abbiamo il delicato compito di fare da agevolatori d’innovazione sociale, in un equilibrio necessario tra Pil e Fil, Felicità interna lorda».

er l’assessore regionale all’Ambiente la costa Jonica lucana «rappresenta un segmento importante del turismo della Basilicata per qualità della sua ricettività alberghiera ed extra alberghiera e per numero di presenze». Oltre 20 mila i posti messi attualmente a disposizione dal comparto ricettivo letto e quasi un milione e 300 mila presenze nel 2023 con un incremento dell’11 per cento rispetto all’anno precedente. «La qualità dell’offerta turistica e dei servizi - ha detto Latronico alla Bit di Milano - si fanno sempre più apprezzare dagli operatori che scelgono questa destinazione turistica. Il progetto “Magna Grecia” che con il fondo di sviluppo e coesione ha finanziato interventi di valorizzazione archeologica per circa 5 milioni di euro dei Comuni del Metapontino è solo una conferma di questo nuovo protagonismo incardinato su un distretto archeologico di grande valore».

Interesse per il “Borgo ospitale” e per i prodotti enogastronomici come la melanzana rossa e i fagioli bianchi

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Pollino, per Rotonda successo in Lombardia

straordinario l’interesse dei visitatori giunti da ogni parte del mondo alla Bit, la Borsa internazionale del turismo a Milano, per Rotonda e il suo “Borgo ospitale”. All’interno dello stand della Regione Basilicata, il piccolo centro nel cuore del Parco nazionale del Pollino ha messo in mostra le sue bellezze, puntando anche per questo nuovo anno su un turismo sensoriale, emozionale, attraverso le esperienze. Presente per l’occasione nel capoluogo lombardo, Franco Bruno, ideatore del “Borgo ospitale”, e i suoi collaboratori. «Ai tanti buyers incuriositi abbiamo spiegato che a Rotonda è possibile, durante

tutto l’anno, vivere esperienze uniche, autentiche, indoor e outdoor. Innanzitutto grazie all'ospitalità nell'albergo diffuso - ha spiegato Bruno - realizzato grazie al sapiente recupero architettonico di antiche dimore del centro storico, di origine medioevale, dove le stradine lastricate in pietra calcarea, il calore e la luce del sole creano una magica atmosfera. Il visitatore viene accolto nelle dimore fornite di tutti i comfort e ambienti di qualità, dimore che conservano con sé una storia passata, portando a vivere la propria vacanza e le proprie emozioni immersi nelle atmosfere e nella calma del borgo. Ogni esperienza diventa unica».

A Rotonda, gli ospiti del “Borgo Ospitale” possono usufruire dei servizi di una spa , nel centro storico, in cui è possibile effettuare un ricco e salutare percorso benessere. Ad arricchire il percorso, tra la cultura contadina e le tradizioni del posto, il rito arboreo pagano che affonda le sue origini nel tempo, la macina del grano, con la possibilità di vivere anche l'emozione di preparare la pasta fatta a mano come si faceva una volta. «Ai tanti esperti del settore presenti in questi giorni a Milano - ha concluso Bruno -, abbiamo mostrato e raccontato che è anche possibile immergersi nelle faggete del Parco nazionale del Pollino– continua Bruno -

con escursioni guidate per godere della vista dei pini loricati, effettuare percorsi d’acqua trekking, rafting, ciaspolate, escursioni, e altre attività». Infine, sorpren-

dente l’interesse riscosso dai prodotti enogastronomici del Pollino, su tutti la melanzana rossa e i fagioli bianchi, del due dop di Rotonda.


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Maratea Capitale della Cultura 2026 Il tour promozionale fa tappa a Milano Organizzato dal Comune lucano e dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata Il sindaco Stoppelli: «Forte di una storia di 35 secoli che la vede come porta del Mediterraneo»

MILANO È una candidatura collettiva e diffusa, fatta di alleanze, non solo nel territorio lucano, quella di Maratea a Capitale Italiana della Cultura 2026. Lo ha testimoniato ieri, lunedì 5 febbraio la tappa milanese, svoltasi presso la Triennale, del tour Maratea: destinazione 2026 attraverso le parole dell’Assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano, Emmanuel Conte. «Il Sud e il Nord che si toccano è un tema politico e nazionale che emerge dalla candidatura di Maratea. Andiamo verso il 2026 con le Olimpiadi di Milano-Cortina, importante evento internazionale. Sarebbe bello associare al concetto “montagna/nord” quello “sud/mare” avendo Maratea Capitale Italiana della Cultura nel medesimo anno». L’assessore

Conte ha inoltre sottolineato i tratti che accomunano le due città e la volontà di creare sinergie e collaborazioni. «Milano – ha proseguito Conte - accoglie da sempre diverse culture, diversi popoli: fa parte della sua storia, ma fa parte anche della storia di Maratea che è stata crocevia di popoli e di culture che si sono integrate. Mi auspico il successo di questa candidatura collettiva che prevede numerose progettualità che possono lasciare un impatto storico ed economico importante, collegato a un turismo sempre più sostenibile e green che metta al centro il Mediterraneo, culla della civiltà». Riflessioni condivise dal Sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli. «Maratea si candida a Capitale Italiana della Cultura ed è tra le 10 città finaliste proprio perché forte del-

la sua storia, una storia di 35 secoli che la vede come porta del Mediterraneo. Una città che ha saputo dimostrare a tutti di essere accogliente e che vuole dimostrare che la storia, il suo passato, non è altro che lo strumento per vivere bene il presente e per programmare un futuro fatto di grandi scambi culturali. Un fu-

turo dove, con le Olimpiadi che si terranno a Milano Cortina nel 2026, il Nord incontra l'Europa e Maratea incontra il Mediterraneo». Tutto questo può essere possibile grazie a progettualità importanti che, in una logica di alleanze diffuse, vedono nella candidatura anche il contributo di realtà milanesi e

lombarde come illustrato da Marco Minoja, Direttore Fondazione Scuole Civiche del Comune di Milano e Riccardo Balbo, Direttore accademico Istituto Europeo Design (IED) e confermato da Stefano Rolando, Presidente del Comitato Maratea 2026 e Presidente della Fondazione Francesco Saverio Nitti.

PROGRAMMA DI APPUNTAMENTI ORGANIZZATI DALL’APT BASILICATA: ARTE CONTEMPORANEA COME MOTIVAZIONE DEL VIAGGIO

Matera 2019, incontro alla BIT di Milano

MATERA “L’arte contemporanea vale un viaggio?” è stato il tema dell’incontro curato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, svoltosi ieri mattina a Milano nell’ambito del programma di appuntamenti organizzati dall’Apt Basilicata e dalla Direzione generale per le politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata alla BIT - Borsa internazionale del Turismo. Al centro del dibattito, aperto dall’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Michele Casino, l’arte contemporanea come motivazione del viaggio, a partire dall’opera permanente per la città dei Sassi Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories dell’artista Tomás Saraceno, acquisita dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nel 2023 ed esposta nella ex chiesa del Carmine di

Palazzo Lanfranchi grazia alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera. Uno spunto per allargare la riflessione alle diverse progettualità legate all’arte contemporanea nella città di Matera e nell’intera Basilicata, con un focus sull’opera d’arte come esperienza e sul dialogo fra arte pubblica e comunità, attraverso i contributi di Giovanni Padula, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Tiziana d’Oppido, assessore alla Cultura del Comune di Matera, Fiorella Fiore, storica dell’arte PhD candidate DICEM -

Università degli studi della Basilicata, Annamaria Mauro, direttore del Museo nazionale di Matera, Antonella Berruti e Francesca Pennone di Pink Summer Contemporary Art, Gabriele Sassone, docente NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. «Con questo progetto - ha spiegato il direttore Giovanni Padula - poniamo alla comunità locale un tema, il rapporto della specie umana con la natura, e la sollecitiamo ad affrontarlo, chiedendo di familiarizzare con l’opera, di farla propria. Ci rivolgiamo inoltre alla co-

munità degli appassionati d’arte contemporanea, in Italia e nel mondo, per far scoprire la presenza di un'opera di Saraceno a Matera. A questa comunità chiediamo di mescolarsi con quella locale e prendere parte ad un confronto sul tema dell’ambiente attraverso l’arte». «Partecipiamo anche quest'anno con entusiasmo alla BIT - ha sottolineato l’assessore Tiziana d’Oppido -, appuntamento imprescindibile per promuovere in Italia e nel mondo Matera, stringere nuove collaborazioni e rinsaldare quelle già avviate, lanciare le novità 2024 fra le altre cose una guida turistica per bambini della collana delle Divertimappe, e un parco ludico-educativo per la valorizzazione della balena Giuliana, il cui restauro è prossimo al completamento - raccontando una Matera da vivere e una città at-

trattiva dodici mesi all'anno. Se si pensa a Matera si immaginano i Sassi, il centro storico e le chiese rupestri non all’arte contemporanea, che esiste in città e può permettere di creare percorsi turistici alternativi, mettendo in relazione due mondi opposti. Si pensi a percorsi che vadano dal centro storico ai quartieri, con la street art dei murales da nord a sud. Poi ci sono installazioni permanenti come quella di Saraceno, ma anche temporanee come quella tutt’ora in corso di “De Andrè oggi”, o quella appena conclusa di Salvador Dalì. Un’altra permanente è la Goccia di Azuma dal 2010, ci sono i musei che si occupano di arte contemporanea e stiamo cercando di chiudere un protocollo d’intesa, per avviare il progetto “Matera contemporanea” con nuovi artisti in mostre e percorsi inediti».


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Capitale italiana della cultura e Capitale italiana del libro, l’appello di Scaglione del Centro studi internazionali lucani nel mondo

«Garantire azioni di sostegno per le candidate Maratea e Tito»

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er Luigi Scaglione, presidente Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, Cim Basilicata, dopo la Bit tocca ad Apt e all’intero sistema che ruota sulla vicenda, «garantire alle due città candidate a Capitali della Cultura e del Libro, Maratea e Tito, promozionare e sostenere fattivamente i gruppi di viaggiatori verso la nostra regione andando oltre lo schema del “passaporto” delle origini atteso che i Comuni della Basilicata, grazie alla lungimiranza dei sindaci, stanno già lavorando per l’accoglienza ed il riconoscimento della cittadinanza». «Nella saga delle valutazioni positive sulle cifre di viaggiatori che amano la Basilicata, maggiori di quelli che effettivamente la visitano - ha specificato Scaglione -, uno spazio interessante lo ha ricevuto la valutazione sugli effetti che potrà avere il “Turismo di ritorno e delle radici”, su cui si concentrano

in questi primi mesi del 2024 le attenzioni istituzionali a tutti i livelli. Un tema a noi caro che abbiamo preso in esame esaltandolo ancor prima della indicazione venuta con il Pnrr e l’adesione formale del Ministero degli Affari Esteri e quindi delle amministrazioni comunali e che hanno caratterizzato la partecipazione ai bandi di iniziative ed eventi scaduto lo scorso 31 Gennaio. L’azione promozionale che anche in sede di convegni e con la Borsa del turismo tenuta a Matera, deve ora fare un salto di qualità e per il quale notiamo ancora qualche eccesso di confusione e di entusiasmi ingiustificati, se non fosse che abbiamo due grandi occasioni su cui puntare e lavorare per motivare, incentivare, favorire, costruire, relazioni forti con le nostre comunità di corregionali presenti in Italia ed all’estero: le candidature di Maratea a Capitale della Cultura Italiana 2026 e di Tito a Capitale del Li-

bro». «Due momenti forti che uniti alla relazioni effettivamente esistenti - ha specificato Scaglione - con le loro comunità residenti ed emigrate fuori regione ed al tentativo di suscitare emozioni e curiosità deve favorire la presenza degli stessi in questi territori compresi quelli promozionati alla Bit o nelle altre mille fiere nazionali ed internazionali. Per la verità non notiamo ancora la spinta ad incentivare queste presenze ed ad organizzarle, se non con la promozione di siti ed agenzie che si sostituiscono ai tour operator ma con i costi interamente a carico dei viaggiatori che, in specie dal Sudamerica e dall’Oceania, hanno difficoltà a garantirsi trasporti e trasferimenti a condizioni economiche che facciano preferire la Basilicata ad altre destinazioni. Manca di fatto questo tassello, se pur mitigato da una condivisione di un contributo straordinario dell’Ufficio

__Scaglione

Sistemi Culturali turistici e di Cooperazione Internazionale messo a disposizione delle Federazioni dei Lucani all’Estero». «Ora tocca ad Apt e l’intero sistema che ruota sulla vicenda, garantire alle due città candidate, indipendentemente dall’esito finale - Luigi Scaglione, presidente Centro Studi Internazionali Lucani nel Mon-

do -, promozionare e sostenere fattivamente i gruppi di viaggiatori verso la nostra regione andando oltre lo schema del “passaporto” delle origini atteso che i Comuni della Basilicata, grazie alla lungimiranza dei sindaci, stanno già lavorando per l’accoglienza ed il riconoscimento della cittadinanza a quanti ne fanno richiesta».

SAN FELE L’assessora comunale Chieca: «Collaborazione fondamentale per realizzare un progetto strategico»

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Turismo radici, sondaggio per cittadini e Avviso per Enti 3° settore

i sono importanti novità per i residenti di San Fele, che possono partecipare al “sondaggio” aperto a tutti:i cittadini infatti accedendo tramite apposito Qr-code o mediante il link dedicato, possono rispondere ad alcune domande, in anonimato, «per migliorare la comunità e dare voce alle proprie idee». Un modo, utilizzato sempre più spesso dalle Amministrazioni comunali, per ascoltare la voce dei cittadini, prendere in considerazione le loro volontà, idee e modi di vedere e vivere il territorio. Così San Fele si avvia verso il bilancio sociale di comunità, coinvolgendo attivamente i propri concittadini. C’è anche un altro avviso, che concerne invece la manifestazione di interesse per la partecipazione al “Comitato Temporaneo di Scopo- Progetto Turismo delle Radici”. «A tutti gli Enti del Terzo Settore interessati, il Comune di San Fele, con grande entusiasmo e condivisione della visione del progetto, vi ha aderito in data il 25 gennaio del 2023, con deliberazione della Giunta Comunale

del 29 aprile dello scorso anno, si è preso atto della lettera del Vicepresidente e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani in merito al progetto"Turismo delle radici” e dell’adesione del Comune impegnandosi nella costituzione del Comitato temporaneo di scopo per il sostegno alle attività del progetto». Con deliberazione successiva, ovvero del 29 gennaio 2024 «il Comune aderisce all'Avviso Pubblico Bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo da attuare in occasione del 2024 -Anno delle radici italiane attraverso il Progetto “Festival delle Radici” che si terrà a fine luglio a San Fele. Il progetto mira a valorizzare le ricchezze culturali e storiche delle nostre comunità e si prefigge l'obiettivo di celebrare “l'Anno del Turismo delle Radici nel 2024”, atto a coinvolgere e attrarre un vasto bacino di oltre 80 milioni di persone. Il Comitato Temporaneo di Scopo sarà responsabile, in collaborazione con il Comune di San Fele, della programmazione e realizzazione di eventi ed iniziative di

carattere culturale e turistico, al fine di promuovere la conoscenza e l'esperienza delle nostre radici presso il pubblico nazionale ed interazionale». Pertanto, rende noto l’Assessore Elisabetta Chieca, «invitiamo tutti gli Enti del Terzo Settore a presentare la loro manifestazione di interesse per far parte del Comitato Temporaneo di Scopo e contribuire attivamente alla realizzazione di questo ambizioso progetto. Per aderire al Comitato Temporaneo di Scopo, occorre

compilare la scheda di adesione e inviarla, entro il 12 Febbraio 2024, via Pec all'indirizzo del Comune di San Fele, all'attenzione dell'Assessore Elisabetta Chieca. Il Comune di San Fele è convinto che la collaborazione tra gli Enti del Terzo Settore sia fondamentale per la realizzazione di questo progetto ambizioso e strategico, e siamo certi che insieme possiamo creare un’esperienza turistica unica e indimenticabile». EMANUELA CALABRESE


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