Cronache del 8 dicembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

veNeRdì 8 diCeMBRe 2023 • ANNO VIII N. 279 € 1,50

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OLTRE IL GIARDINO PICCATO SCAMBIO DI CONTRARIETÀ TRA LA PENTASTELLATA ARANEO E IL DEM MUSCARIDOLA

Pd e M5S, ancora tanta la distanza

Candidatura Chiorazzo, posizioni inevitabilmente opposte sul fondatore di Auxilium

Servizio a pagina 3

Cariello lo sceglie come avvocato del Comune contro alcuni consiglieri comunali: che corto circuito

Scanzano, il caso Musacchio Il Consorzio di Bonifica dovrebbe controllarlo, il sindaco imprenditore agricolo affida incarichi all’Au O

L’INTERVENTO

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MA CHE FACCIA HA QUESTA SINISTRA

Una buona economia è figlia di buona politica

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DI FRANCESCO SOMMA

l Rapporto Svimez ha reso evidenti le difficoltà che incontrano società ed economia del Mezzogiorno all'interno di una realtà internazionale su cui rovesciano i loro effetti dirompenti le tragedie belliche, il trascinamento critico della stagione post pandemica, la persistenza di tensioni nei contesti della produzione e della finanza. In un quadro segnato da politiche di contenimento invece che espansive, è inevitabile che in un Paese ancora (...)

rmai la proprietà transitiva fa parte degli arzigogoli della politica che non disdegna affatto di ricorrere alla trama rocambolesca e perfino all’impensabile pur di sparigliare il destino elettorale. Così con la pillola giusta per lo stomaco guardate la faccia di Chiorazzo che i soliti propalatori di genialate fallimentari, Bubbico-Folino-Speranza si sono scelti senza condivisione democratica e dite se è quella che esprime i valori belli e le ragioni forti della sinistra oppure se come sostiene il Fatto Quotidiano, in un articolo di sulfurea ritrattistica, è quella che dovrebbe suscitare rossore ed imbarazzo alle anime belle che sospirano a vanvera nel PD come nel M5S, nella Sinistra italiana come in Europa verde. Ora lasciamo stare che la vita dorata e post bocciatura elettorale di Bubbico ad Acquirente Unico e i selfie post pandemici di Speranza coi destrosi Bardi e Guarente abbiano mostrato tutta la fuffa della sinistra, ma almeno, scusate l’accrocco linguistico, il pudore di salvare la faccia anziché candidare a capo del centrosinistra addirittura “l’amico di Gianni Letta”, l’icona suprematista del berlusconismo. Canta Nek: a pagina 5 “Almeno stavolta col coraggio di guardarci in faccia”.

Il disaccordo sull’Avviso ■ continua a pagina 6

M. Dellapenna

Comunità energetiche, le Unioni dei Comuni lucane protestano per «l’esclusione dal Bando»

POTENZA SORVEGLIANZA: IL DEGRADO RIBATTE GUARENTE

Centro storico, a Montereale bagni pubblici completamente distrutti

Servizio a pagina 16

(foto Mattiacci)

R. Mollica a pagina 15

CALCIO, SERIE C

Si rinuncia ai soldi pur di non andare al Potenza, Raffaele rescinde il contratto e rifiuta il rinnovo: società nel pallone

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■ R. Nigro

a pagina 21

VIGGIANO

Blitz armato con ostaggi, la Polizia irrompe: tutti salvi 2a esercitazione al Cova della “Squadra di negoziazione”

■ Servizio

a pagina 18

_ TURISMO E PROMOZIONE

Apt, la Basilicata sbarca a New York con il suo patrimonio artistico e culturale: il tour comincia oggi

■ Servizio

a pagina 20

_ SANITÀ

Ospedale di comunità, progetto presentato a Muro Lucano Lagonegro, Piro attacca Falabella ■ Servizi

a pagina 13


Prima Pagina

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TAVOLO STELLANTIS, IL SENATORE ROSA (FDI): «L’OBIETTIVO PRIORITARIO È QUELLO DI 1 MILIONE DI AUTO PRODOTTE IN ITALIA»

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«Le posizioni del Ministro Urso sono la strada giusta»

seguito di quanto emerso dal tavolo svoltosi sull’automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con Stellantis, i sindacati e le Regioni, positivo il commento del senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa: «Non possiamo che dirci soddisfatti delle posizioni assunte dal Ministro Urso in favore del rilancio del comparto, con l’annuncio di consistenti risorse per la transizione ecologica e contributi all’acquisto con lo scopo preciso di sostenere la produzione italiana, che riguarderanno tutti i siti di produzione, anche quello lucano di Melfi». «Di contro - ha aggiunto Rosa -, il Governo italiano richiede a Stellantis garanzie sugli stabilimenti italiani e sull’occu-

pazione. L’impegno di Stellantis, infatti, deve essere quello di mettere in sicurezza la produzione italiana e i livelli occupazionali con piani industriali seri e concreti che prevedano la produzione di nuovi modelli in Italia. I dati dimostrano come l’80% degli incentivi dell’anno scorso sono stati utilizzati per l’acquisto di auto fabbricate all’estero, anche dal gruppo Stellantis.

L’obbiettivo prioritario, dunque, è quello di arrivare ad 1 milione di auto prodotte in Italia». «Il fatto che tutte i partecipanti al tavolo si siano dichiarati soddisfatti - ha concluso il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa - è il segno che la strada che sta percorrendo il Governo e il Ministro Uso per la difesa del comparto è quella giusta».

__Rosa

INCONTRO SUGLI INVESTIMENTI DEL PNRR, LE MIGLIORI TECNOLOGIE A CONFRONTO PER UNA PIÙ EFFICIENTE GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA

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Acquedotto Lucano presente all’Osservatorio acque

cquedotto Lucano ha partecipato, portando le proprie esperienze e acquisendo quelle degli altri attori del settore, all’Osservatorio acque dei sistemi idrici integrati che si è svolto nel Castello di Sermoneta, in provincia di Latina. Un approfondito confronto con diversi gestori del servizio idrico integrato sul tema del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In particolare, oggetto dell’incontro è stata la riduzione delle perdite idriche, aspetto su cui interviene la componente M2c4 del Pnrr, dedicata alla tutela del territorio e della risorsa idrica. Come spiega Giuseppe Verrastro, responsabile di Innovazione Tecnologica in Acquedotto Lucano, «un’importante opportunità per condividere le migliori pratiche, strategie e soluzioni innovative per affrontare le sfide legate alla gestione delle risorse idriche: la sinergia tra gestori del servizio idrico è fondamentale per affrontare con successo le sfide e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti dal Pnrr».

Davanti alla platea di dirigenti e specialisti provenienti dal centro Sud, Verrastro è intervenuto su “Distrettualizzazione, digitalizzazione, monitoraggio delle reti idriche e smart metering in Basilicata”. È seguito un tavolo di confronto sull’attuazione dei progetti. A Sermoneta ha partecipato per Acquedotto Lucano anche Pasquale De Luise, direttore esecuzione React-Eu. «L’impegno di Acquedotto Lucano nell’innovazione tecnologica e nell’ottimizzazione dei processi - ha rimarcato De Luise - si conferma essenziale per garantire una gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche, contribuendo così al benessere delle comunità che serviamo». Nel corso della riunione, ricca di contributi e di punti di vista alternativi, si è parlato di progetti, finanziamenti, obiettivi raggiunti e da raggiungere. «Il raffronto fra conoscenze, esperienze sul campo e saperi è fondamentale - ha dichiarato l’Amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta - e di-

venta metodo efficace nella cooperazione con gli altri operatori del settore idrico, come in questo caso. L’obiettivo ultimo, per quanto ci riguarda, è sempre lo stesso: la gestione più efficiente possibile dell’acqua e quindi la qualità della vita degli utenti».

IL DEPUTATO MATTIA (FDI): «LA POLITICA REGIONALE E QUELLA LOCALE DEVONO FARE LA PROPRIA PARTE PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ»

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«Zes unica, adesso tocca agli Enti locali» opo l’approvazione definitiva del decreto legge che ha istituito la Zes Unica per il Sud, è operativa la piattaforma del Dipartimento per le Politiche per la Coesione sulla quale le Regioni e gli Enti locali potranno presentare le proprie manifestazione di interesse, alle quali seguiranno poi il reclutamento e la formazione dei funzionari, che saranno destinati a qualificare e velocizzare la spesa dei Fondi per la coesione.

«Ora tocca agli Enti locali non perdere questa occasione più unica che rara - ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, Aldo Mattia -. Ora tocca alla politica regionale e locale fare la propria parte e se da un lato è doveroso segnalare una forte azione di informazione e sensibilizzazione che sta operando l’Anci per presentare ed approfondire tale norma, al fine di offrire strumenti operativi utili alla loro attuazione, dall’altro non

farò mancare tutto il mio sostegno come parlamentare del territorio a coloro che stanno lavorando da alcune settimane affinché tutti i Comuni e gli enti locali lucani sia informati sulle nuove opportunità della legge, così come stanno facendo gli animatori dell’Infopoint dell’associazione Zona Franca Matera, a cui va tutto il mio plauso per come stanno ben interpretando lo spirito della nuova legge». «Auspico - ha concluso Mattia -

__Mattia

che la Regione e gli enti locali della Basilicata sappiano cogliere le opportunità offerte dalla Zes Unica».


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OLTRE IL GIARDINO Da Leporace un acceso dibattito tra Araneo (M5S) e Muscaridola (Pd). Le posizioni sono opposte sul candidato alla prossima presidenza

Regionali Basilicata, Pd e M5S sempre più distanti: Chiorazzo divide il “campo largo”

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prendo il suo “giardino” il giornalista Paride Leporace ha ospitato in una delle ultime puntate del programma “Oltre il giardino” - trasmesso su Cronache Tv sul canale 68 del digitale terrestre - la coordinatrice provinciale di Potenza del Movimento 5 Stelle Alessia Araneo e Cosimo Muscaridola della Direzione regionale del Partito Democratico. I due esponenti politici sono stati chiamati a discutere di politica regionale in vista delle elezioni regionali in Basilicata del 2024.

LA RICERCA DI UNA QUADRA Il tema centrale è la difficile ricerca di una quadra nel centrosinistra per individuare un candidato unitario alla presidenza della Regione. Introducendone la questione, il conduttore ha evidenziato come la Basilicata sia una regione «contendibile», a differenza di altre roccaforti del centrodestra. Ha quindi chiesto ai suoi ospiti un commento sulle divisioni interne alla maggioranza uscente. E secondo Araneo, «il centrodestra al governo in Basilicata ha navigato a vista in questi 5 anni, ripiegato sulle proprie faide interne più che preparato a governare. Dobbiamo liberare la nostra regione da questi giochi di potere che la stanno soffocando». Dello stesso avviso Muscaridola, che ritiene il centrodestra «un disastro su tutti i fronti», che «con i loro litigi interni, pensano solamente alle poltrone trascurando i bisogni della gente. Se il centrosini-

__Leporace insieme ad Araneo e Muscaridola ospiti ad “Oltre il giardino”

stra si dimostra unito e responsabile - enfatizza - può mandarli a casa alle prossime elezioni». Ma l’unità sembra essere lontana, al momento, anche nel centrosinistra. Come ricorda Leporace durante la trasmissione, sono diversi i nomi circolati come possibili candidati di un’alleanza Pd-M5S: il fondatore di Auxilium Angelo Chiorazzo, proposto dalla “Lista dei Vescovi” o, per esempio e in alternativa, il piano b sempre della “Lista dei Vescovi”, l’ex ministo Roberto Speranza. Nel Pd stesso non mancano i dubbi, con la corrente di Margiotta critica verso un’intesa coi 5 Stelle e del vicesegretario regionale dem Vito Lupo che ha criticato altresì i pentastellati, sostenendo che il dibattito sul candidato sta vanificando il tentativo di unire il centrosinistra, che in-

vece dovrebbe concentrarsi su programmi e temi, anziché cedere il passo a un referendum sulle persone. Lupo vorrebbe allargare la coalizione anche a forze come Italia Viva, Azione, Europa Verde e del mondo associativo. Araneo però respinge con durezza gli attacchi al Movimento 5 Stelle tacciato di immobilismo: «Spero che Roberto Speranza non si sia rivolto ad Arnaldo Lomuti così come il qui presente Moscaridola e il vice segretario Lupo si sono rivolti al Movimento 5 Stelle di Basilicata. Le parole sono state dure e mortificanti» ha replicato Araneo definendosi una sorta di “extraterrestre”, alludendo al fatto che stia assitendo «ad un rovesciamento della realtà che mi fa, da una parte, davvero molto sorridere e alle volte, dall’altra, mi intimorisce e spaventa».

IL “NUOVO” CHE AVANZA È CHIORAZZO? «Sento dire che chi si oppone al nome di Angelo Chiorazzo in realtà si oppone al nuovo. Sento dire - rimarca la coordinatrice provinciale pentastellata - che sono i vecchi poteri che non vogliono il cambiamento, e il nuovo sarebbe rappresentato dall’operazione di Angelo Chiorazzo, i cui registi sono notori: Bubbico, Folino, Speranza, che non mi pare decisamente essere ascrivibili alla categoria del “nuovo”. E poi ho sentito dire incalza - che sarebbe il Movimento Cinque Stelle a non volere la coalizione. Io temo che al tavolo di questa fantomatica coalizione, su quel nome, sia rimasto soltanto mezzo Pd. Si è sfilato il Psi, Azione, Sinistra Italiana e Verdi, si è sfilata Volt, +Europa e numerose associazioni. Se si vuole costruire una coalizione compatta e forte, come il Movimento Cinque Stelle sta provando a fare, non è schiaffeggiando l’alleato - alludendo agli attacchi nei confronti dei pentastellati - che si ottiene. Dunque, io ribalterai la domanda e chiederei - prosegue Araneo - chi è che unisce? Siamo certi che questo nome abbia creato aggregazione?». «Il Movimento 5 Stelle sollecita la coordinatrice provinciale - vuole stare a quel tavolo e vorrebbe riaggregare i tanti partiti e le forze civiche che si sono sfilati. Vorremmo riaprire la partita. Questo è il metodo: torniamo al tavolo, da pari a pari, e tracciamo una linea e ricomponiamo un centro-

sinistra unito». Sebbene, Araneo, resti convinta che «al Movimento 5 Stelle tocchi un ruolo di protagonista all’interno di questa partita». Leporace è quindi intervenuto chiedendo ad Araneo se secondo lei nel M5S ci sia la volontà di aprirsi ad altre forze politiche o se prevalga ancora la tentazione di correre da soli. «Il M5S non è per le corse in solitaria. Siamo per allargare, ma non a tutti i costi. Serve un progetto politico condiviso, non basta sommare le sigle», ha risposto Araneo che ha sottolineato come il M5S è disponile «al confronto ma non accettiamo imposizioni, perché significherebbe snaturarci. Sono fiduciosa che si possa trovare una sintesi». Muscaridola ha ribattuto sostenendo che il Pd non ha posto veti e che la candidatura di Chiorazzo è emersa dal basso ed è sostenuta dalla società civile, rappresentando un possibile punto di cucitura: «Questo candidato - enfatizza il dem - potrebbe riportare a casa quegli lettori che hanno votato finora il centrodestra. Ed è quello che stiamo auspicandoci, perché sia noi che voi da soli arriviamo al 30-40% e non ce la faremmo a vincere - incalza Muscaridola Per poter vincere dobbiamo recuperare gli elettori che hanno votato il centrodestra e gli astensionisti. Detto ciò - conclude - per quanto riguarda il nostro partito, siamo pronti al confronto con tutto il campo largo del centrosinistra e fare sintesi per far uscire il candidato ideale».


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REGIONALI Speranza fallisce con Lomuti. Sul fondatore di Auxilium arriva il prorettore de “La Sapienza” de Santoli: «Lo conosco da 30 anni»

Per Chiorazzo l’endorsement accademico sull’asse energia

L

a vendetta dello stroncato dal Movimento 5 stelle: «Oltre che doveroso, è un piacere sostenere Angelo Chiorazzo». Dalla Capitale e dal bocciato, sempre nella Capitale e dalla “scuola del popolo”, il riferimento è alle Parlamentarie del 2022, per il candidato presidente della “Lista dei Vescovi”, il fondatore di Auxilium, l’appoggio del prorettore alla Sostenibilità dell’Università La Sapienza di Roma, Livio de Santoli. Un politico mancato, de Santoli, che a mo’ di cane fantasma si è spinto in avanscoperta, in territorio lucano. Il vizio il Prof non lo ha perso, tanto che nel suggerire Chiorazzo, la propaganda politica, non richiesta e neanche a de Santoli richiedibile, ha oltrepassato i confini per dalle «politiche verdi» al nucleare, ovvero al deposito nazionale per i rifiuti radioattivi: «Occorre chiarezza, la Basilicata ha già dato il suo contributo ed il territorio va salvaguardato». Frivolo chiacchierio. Nell’accoppiata Chiorazzo-centrosinistra, la parte ancora mancante è la sini-

__ Chiorazzo e de Santoli

stra. Era assente prima, il buco intravisto dai fautori della trovata Auxilium per proporompere nello spazio politico lucano, e continua ancor di più a mancare adesso, dopo che la carta Chiorazzo è stata in parte mostrata. Appare abbastanza evidente che Chiorazzo, ed il supporto forsennato dell’ex Ministro Speranza si presta facilmente a rappresentare una delle tante conferme, sia tutt’altro che una soluzione, quanto, piuttosto, un modo per riprodurre forme di dominio a sponda politica già pra-

ticate, ma smarrite per potere perduto. L’esacerbazione del dialogo, dovuta all’accanitaossessione sul fondatore di Auxilium, mascherata dall’illusione di interessi comuni, ha ormai assunto i caratteri di un tragicomico allestimento sempre più prossimo al revisionismo. Il centrosinistra non inizia e non finisce con Chiorazzo. C’è un oltre, nonostante quelli della “Lista dei Vescovi” continuino ad esercitarsi col finora infruttuoso esercizio di un personaggio al giorno per il fondatore di Auxilium.

«Conosco Angelo Chiorazzo da 30 anni - ha dichiarato all’Agi de Santoli -, da quando era rappresentante degli studenti nel Consiglio d’amministrazione della Sapienza: ci siamo impegnati insieme a partire da quegli anni ad affrontare temi legati alla società civile per una cittadinanza attiva ed ho conosciuto una persona attenta, preparata, seria. Ora è, oltre che doveroso, un piacere sostenerlo». «Mi occupo - ha aggiunto e concluso de Santoli - di energia e ambiente e la Basilicata è una regione

estremamente importante sull’intero orizzonte nazionale per le sue specificità legate a questi temi. Necessario un piano industriale per sviluppare attività localizzate in Basilicata a favore delle “politiche verdi” e il coinvolgimento dei cittadini per lo sviluppo delle comunità energetiche. Bisognerà istituire un ufficio ad hoc per favorire una condivisione attiva». Anche dopo l’appello del prorettore, degli possibili alleati di Pd e “Lista dei Vescovi”, non c’è traccia. A. CARPONI


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Cariello sceglie come avvocato del Comune Musacchio contro alcuni Consiglieri comunali: che corto circuito!

Politica, professione e incarichi: a Scanzano il caso Musacchio

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Il sindaco imprenditore agricolo affida incarichi all’amministratore del Consorzio di Bonifica che dovrebbe controllarlo

DI MASSIMO DELLAPENNA

ostituzione nel Giudizio innanzi al TAR di Basilicata in n. 2 ricorsi promossi per opposizione ad altrettante Ordinanze ed autorizzati con D.G.C. n. 12 e 18 del 2023. Conferimento incarico legale Avv. Musacchio Giuseppe», così recita il titolo della determina del settore tecnico del Comune di Scanzano Jonico. Nulla di particolarmente inquietante né di interessante da un punto di vista giornalistico. Le cronache di tutta Italia sono piene di determinazioni e di delibere di affidamenti di incarichi legali per resistere contro i cittadini che impugnano atti amministrativi. Se non fosse per alcuni requisiti di opportunità politica che sempre dovrebbero illuminare le scelte amministrative dei nostri sindaci. LA MOGLIE DI CESARE DEVE ESSERE AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO La storia ci racconta che quando Cesare scoprì che la moglie Pompea lo aveva tradito con Clodio chiese il divorzio ma nel processo non fece nessuna menzione al fatto del tradimento. Quando gli chiesero come mai non avesse parlato del tradimento disse che non bastava che la moglie di Cesare fosse onesta, era necessario che fosse al di sopra di ogni sospetto. È una figura retorica che

__Musacchio

torna spesso in politica. Il vero politico dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto non solo giudiziario ma anche e soprattutto di opportunità. Non c’è niente di male nel fatto che il Comune di Scanzano Jonico resista in giudizio al TAR e che per farlo dia mandato ad un avvocato. È del tutto normale. Così come è del tutto lecito che l’avvocato che rappresenta il Comune di Scanzano, tra tanti avvocati abbia scelto proprio l’avv. Musacchio. Siamo sicuri della totale buona fede del sindaco Cariello, per cui non vorremmo mai evidenziare che lo stesso è stato fino a pochi

mesi fa il capogruppo del Partito di maggioranza relativa in Consiglio regionale e Musacchio è a tutt’ora il presidente del Consorzio di Bonifica. Siamo sicuri, parimenti, che non abbia influito neanche minimamente il fatto che Cariello abbia una azienda agricola e che il Consorzio di Bonifica, presieduto da Musacchio, sia incaricato di riscuotere i canoni dalle aziende agricole esercenti nel territorio del Consorzio. Non è nostro compito evidenziare la eventuale presenza di conflitti di interessi politico-imprenditoriali e, comunque, non ci interessa perdere tempo con queste quisquiglie.

Noi ci occupiamo di politica e, occupandoci di politica, non possiamo non osservare che la politica fondi le sue scelte anche sul principio di opportunità. Senza timore di smentita, noi riteniamo che sia assolutamente inopportuno che il Comune guidato da chi fino a ieri guidava il Gruppo della Lega in Consiglio regionale, nomini quale proprio difensore colui il quale presiede un Consorzio il cui controllo compete proprio alla Regione Basilicata. Così come troviamo assolutamente inopportuno che l’amministratore del Consorzio di Bonifica accetti un incarico professionale da uno dei Comuni che ricadono nel territorio di competenza del suo stesso Consorzio. IL RAPPORTO FIDUCIARIO Il rapporto tra il difensore e l’assistito è un rapporto fiduciario, personale. È forse il più intenso tra i rapporti professionali, il più discrezionale e il più discreto. Possibile che il sindaco Cariello e l’avv. Musacchio, con tutta la loro esperienza politica, malgrado l’importanza dei ruoli reciprocamente ricoperti non si rendano conto di come questo rapporto sia inopportuno?

__Cariello

CONFLITTO DI INTERESSI «L’avvocato deve astener-

si dal prestare attività professionale quando questa possa determinare un conflitto con gli interessi della parte assistita e del cliente o interferire con lo svolgimento di altro incarico anche non professionale», è molto esplicito il Codice deontologico forense nel suo articolo 21. Ci chiediamo se non ci sia un conflitto di interessi nell’avvocato che è anche amministratore del Consorzio di Bonifica che difende un Comune contro un’azione di annullamento di una delibera promossa da alcuni consiglieri comunali. Come potranno quei consiglieri comunali, ritenere che il Consorzio di Bonifica sia “imparziale” nello svolgimento delle sue attività istituzionali se chi lo presiede prende le difese di una “parte”. O si è parziali o si è super partes. Chi guida un organismo dovrebbe sempre essere super partes. Ma, evidentemente, tutto ciò non è necessario nel fantastico mondo del Consorzio di Bonifica di Musacchio, evidentemente tutto ciò non è opportuno nel Comune di Scanzano guidato dal leghista Cariello. Non pretendiamo la sobrietà che ci è stata raccontata dal passato ma almeno l’intelligenza di agire con tranquillità e senza eccessiva faciloneria. Forse, visti gli attori in campo, pretendiamo troppo.


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L’INTERVENTO Le riflessioni del presidente di Confindustria Basilicata Somma sui dati del Rapporto Svimez

Una buona economia è sempre figlia di buona politica e di buona società I

DI FRANCESCO SOMMA

l Rapporto Svimez ha reso evidenti le difficoltà che incontrano società ed economia del Mezzogiorno all'interno di una realtà internazionale su cui rovesciano i loro effetti dirompenti le tragedie belliche, il trascinamento critico della stagione post pandemica, la persistenza di tensioni nei contesti della produzione e della finanza. In un quadro segnato da politiche di contenimento invece che espansive, è inevitabile che in un Paese ancora fortemente caratterizzato da divari insopportabili generazionali e di genere, di infrastrutture fisiche, digitali e sociali, paghino le economie e le società più fragili. Il Sud è quindi chiamato non solo a prendere atto delle difficoltà e a farsene carico ma a elaborare una strategia della “transizione” che valorizzi tutte le potenzialità di cui di-

spone, rovesciando la crisi in opportunità. Il Rapporto Svimez spiega il paradosso di un Sud che aumenta gli occupati e parallelamente incrementa, le povertà sottolineando come il vero problema stia nella sottovalutazione dei suoi fattori produttivi e nella difficoltà di collocarli nella catena nazionale e internazionale del valore. Un problema di politica industriale che incrocia il grande tema della piena valorizzazione delle risorse territoriali e ambientali. Questione che occorrerà affrontare in tutti i contesti del Sud chiamandoli ad un patto di cooperazione e di unità che lavori alla coesione del Paese e non alla sua frantumazione, che sarebbe poi l’esito fatale del progetto di autonomia differenziata che potrebbe avere un senso solo su poche materie e dopo aver portato il Mezzogiorno alle stesse dotazioni di capitale materiale ed immateriale presenti nelle aree più ricche del Paese. La Zona Economica Speciale Unica potrà generare buone opportunità se avrà un approccio locale che tenga conto di differenze di potenziale e deficit con cui i vari territori, in particolare la Basilicata, si presentano ai na-

stri di partenza. Una valutazione che, se ignorata, rischierebbe di alimentare nuovi, incolmabili divari. È ben evidente che dalla lettura della crisi che fa la Svimez occorra trarre indicazioni operative. Ed è ciò che tocca alle forze politiche e sociali per il loro ruolo costituente e civile. La Basilicata ha tutto l’interesse a cogliere l’occasione elettorale per sviluppare una riflessione dedicata alla migliore declinazione della transizione ecologica. Nel segno della messa a valore delle risorse energetiche, dei percorsi di innovazione di processo e di prodotti, delle filiere che nei settori più avanzati dell'indu-

stria e dell'agricoltura stanno guadagnando quote di mercato e profili di eccellenza. Mi riferisco ad un’autentica rivoluzione del modello di accumulazione che elevi le vocazioni produttive del territorio e che faccia tesoro delle sue peculiarità a cominciare dall’estensione della misura dello sconto sul gas al mondo produttivo, cogliendo l’opportunità della proroga al Temporary Framework che rende doveroso ogni utile sforzo istituzionale necessario al raggiungimento del risultato. Il pensiero finale va alla politica e alle sue evidenti difficoltà. Mai come in questo momento proprio il confron-

to sul “modello”potrebbe portare la politica a liberarsi dei vecchi schemi fondati sulla personalizzazione del conflitto, per concentrarsi sui valori che sono in gioco e sulla qualità del governare. L’auspicio è che prevalga un fondo di coesione e di condivisione nella società come lievito per una politica all'altezza delle migliori speranze della comunità lucana. Una buona economia in cui le imprese lucane siano messe sempre più nelle condizioni di crescere responsabilmente - in un ecosistema favorevole e sostenibile - è sempre figlia di una buona politica e di una buona società. *PRESIDENTE CONFINDUSTRIA BASILICATA

Braia (Iv): «Soltanto lavoro e qualità dei servizi possono convincere i giovani a rimanere»

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«I bonus da soli non portano sviluppo e occupazione» al rapporto Svimez 2023, il monito sul divario tra Nord e Sud che nel prossimo biennio dovrebbe tornare ad aumentare. Sui dati Svimez, il commento del consigliere regionale di Italia Viva, Luca Braia: «Con le politiche dei “bonus”, contributo sul gas e prossimamente forse sull’acqua, solo per famiglie, escludendo le imprese, non si va da nessuna parte». « La scelta - ha dichiarato Braia - di utilizzare con un logica tutta assistenziale i circa 150 milioni di euro all’anno, frutto dell'intesa con Total ed Eni sul “Gas in Basilicata”, meno di un decimo di quello estratto, per i prossimi 6-10 anni, non produrrà sviluppo o posti di lavoro. Semplicemente nessun giovane lucano, laureato o di-

plomato si convincerà, per questi bonus, a rimanere o tornare in Basilicata. Solo il lavoro e la qualità dei servizi, a partire da quelli sanitari, può convincere le nuove generazioni a rimanere o tornare e mettere su famiglia. Le politiche di sviluppo, ad oggi, con oltre 3 miliardi di euro disponibili tra fondi strutturali, Pnrr e compensazioni ambientali, risultano essere quasi inesistenti o impercettibili e, soprattutto, inefficaci nel generare e attrarre nuovi investimenti. Andrebbero invece pensate, concertate e attuate». «Che fine ha fatto ApiBas? Doveva riscrivere la nuova strategia di sviluppo della Regione e pare si sia distinta solo per i regolamenti di applicazione dell’azione connessa al gas.Siamo di fronte - ha

proseguito Braia - ancora una volta ai dati statistici del contesto socio-economico nazionale e regionale di Svimez, a quelli ancora più drammatici sulla povertà del rapporto 2023 della Caritas, fortemente negativi per la Basilicata ed per il Sud. Non si può più procrastinare, abbiamo la necessità di ridisegnare completamente il sistema di welfare e sviluppo della regione Basilicata e del mezzogiorno in generale. Puntare al potenziamento delle infrastrutture e alle politiche per attrarre investimenti strutturali e semplificati, che possano rendere competitivi gli investimenti produttivi nel tempo, a partire dai fattori economici legati all’innovazione ed all’energia». «Decisivo sarà farlo con tutte le regioni italiane - ha concluso il

__ Braia

consigliere regionale di Italia Viva, Luca Braia -, in un disegno strategico connesso al futuro dell’Italia e del mediterraneo, includendo le politiche migratorie, invocando l’attenzione che meritiamo al governo nazionale ed Europeo, o rimarremo schiacciati tra un Centro Nord che continua a crescere, l’Est Europa che attrae investimenti, imprese italiane e straniere e l’Africa Sub Sahariana che da qui al 2050 conterà per il 57% della crescita demografica globale».


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Il vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente di IV: «I dipendenti vanno tutelati ovunque e non farlo proprio nella sede della Regione sarebbe un pessimo segnale»

Assistenza tecnica programmi comunitari, Polese: «Ancora nessuna certezza su futuro lavoratori» «È

trascorsa oltre una settimana dall’Assemblea dei lavoratori che erogano alla Regione Basilicata, il servizio di consulenza e assistenza tecnica sui programmi comunitari 2014 2020 ma, tranne dichiarazioni estemporanee al momento non ci sono rassicurazioni certe per i circa 100 lavoratori e le loro famiglie». Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese di Italia Viva che spiega: «La questione è relativa alla

L’assessore alle Politiche Agricole ha annunciato gli interventi di manutenzione delle arterie regionali

scadenza del contratto di proroga tra la Regione Basilicata e la Consedin spa per la quale non è ancora stata avviata una nuova procedura di gara d’appalto sulla programmazione 2021-2027. I lavoratori e le loro famiglie vivono con incertezze nonostante si parli di ‘tecnici’ qualificati che hanno maturato grande esperienza nella gestione dei programmi comunitari della Basilicata. Da quanto si apprende la Regione non vorrebbe applicare nella futura gara al-

cuna clausola sociale a tutela dei lavoratori, che oggi erogano il servizio. Sarebbe un errore grave. I dipendenti vanno tutelati ovunque e non farlo proprio nella sede della Regione sarebbe un pessimo segnale». «Per tutto questo mi auguro che nel più breve tempo possibile si faccia chiarezza rispetto al futuro del personale addetto e della gestione dei Fondi comunitari che è un asset fondamentale per la nostra Regione», conclude Polese.

L’assessore alle Infrastrutture: «Per prevenire il rischio sismico»

Galella: «Investiamo nella Sileo: «Consegnati gli sicurezza delle strade lucane» Studi di Microzonazione ai Comuni»

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assessore alle Politiche Agricole della Regione Basilicata, Alessandro Galella, ha presentato un programma corposo di interventi di manutenzione straordinaria concentrati sul potenziamento e miglioramento delle strade dei comuni delle aree montane, di competenza delle Province. Il programma, approvato dalla giunta regionale, è finanziato con quattro milioni di euro rivenienti dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, assegnando 2.929.263 euro agli interventi da attuare nella provincia di Potenza e 681.414 per quelli nella provincia di Matera. «Si tratta di opere – spiega Galella – che avranno un impatto diretto sulla sicurezza delle strade nei comuni montani. Gli sforzi si concentrano sul rifacimento di tratti del manto stradale, sugli interventi anti-frana nelle aree a rischio e sul rafforzamento delle strade nelle zone più vulnerabili ai dissesti, garantendo non solo la sicurezza degli utenti delle strade, ma anche – aggiunge - le proprietà e l'ambiente circostante. Trattamenti antiscivolo e sistemi avanzati di drenaggio sono parte integrante di que-

sti interventi, importanti per prevenire danni e incidenti». Nel dettaglio si interverrà per la messa in sicurezza delle seguenti strade: SP 104 Sapri-Ionio (nel comune di Nemoli), SP146 Marsico Nuovo-Lama-Sellata (Marsico Nuovo e Abriola), SP 4 del Pollino (Rotonda), SP 5 (Potenza, Pignola, Abriola), SP 98 (Atella), SP 7 (previsti due interventi rispettivamente a San Martino d’Agri e a San Chirico Raparo), SP ex SS 94 (Vietri di Potenza), Sp 36 (Castelsaraceno), SP 87 (Avigliano), SP ex SS 103 di Val d’Agri (Guardia Perticara), SP 82 (Episcopia), SP 89 (Roccanova) e SP 27 Lagonegrese (Rivello). Nella provincia di Matera, invece, sono queste le strade interessate: SP 277 e SP 112 (Garaguso), SP 87 e SP 88 (Tursi), SP 7 (San Giorgio Lucano), SP 104 km 148 - Ripristino tratto in frana (Rotondella), SP 17 e SP 39 (Colobraro e Tursi), SP 69 e SP 52 (San Mauro Forte) «Questi interventi – conclude Galella testimoniano l'impegno costante della Regione nel garantire la sicurezza degli abitanti e un territorio più sicuro e ben mantenuto per tutti».

bbiamo consegnato ai nostri Comuni gli studi di microzonazione sismica di primo livello. In una regione caratterizzata da una complessità geologica e una sensibilità ai terremoti, questi studi rappresentano un traguardo cruciale verso una maggiore sicurezza e resilienza». Così in una nota l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Dina Sileo, che continua: «Stiamo lavorando per comprendere meglio i rischi sismici e per rendere la nostra comunità più informata e preparata ad affrontare eventuali emergenze. Per supportare questo impegno, i dati di classificazione sismica e microzonazione sono ora facilmente accessibili sul sito del Dipartimento Regionale di Protezione Civile. Promuovere una condivisione più ampia delle informazioni e aumentare la consapevolezza sul rischio sismico è fondamentale». «Guardando al futuro - conclude Sileo - abbiamo in programma di continuare gli studi di microzonazione di livello 2 e 3. L'obiettivo è di non fermarci qui ma di spingerci oltre, integrando dati storici e nuove ricerche per garantire che ogni zona della Basilicata sia adeguatamente analizzata e protetta. Questo impegno rappresenta un passo fondamentale nella visione di una Basilicata più sicura e pronta a fronteggiare le sfide future con determinazione e resilienza».


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I segretari regionali Uil e Uil Scuola Rua denunciano: «La Basilicata con il decreto perderà 26 istituti (23,6% del totale) e sarà la regione più penalizzata d'Italia»

Dimensionamento scolastico, Tortorelli e Veltri all’attacco: «Con i tagli si penalizza il Sud»

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a pubblicazione del decreto interministeriale (n. 127 del 30 giugno 2023) firmato dal ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e dal ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, sul cosiddetto dimensionamento scolastico impone di accelerare ogni azione di contrasto a livello regionale. Non c’è più tempo a disposizione. Nel prossimo anno scolastico la Basilicata perderà 26 istituti (il 23,6% degli attuali) e sarà la regione più penalizzata d’Italia». Così i segretari regionali della Uil Vincenzo Tortorelli e Uil Scuola Rua Luigi Veltri sottolineando che «la Regione ha tenuto sinora nei due incontri con le organizzazioni sindacali di categoria un atteggiamento accondiscendente con la linea governativa non opponendosi in alcun modo alle scelte scellerate del governo nazionale, non tenendo presente la situazione socio-economica, demografica e del territorio della Basilicata, ma applicando semplicemente il criterio ragioneristico dei tagli di istituti e dirigenti scolastici». Nel ricordare che «questo è stato uno dei temi centrali dello sciopero generale del primo dicembre scorso con la forte risposta non solo del mondo della scuola ma di tutto il mondo del lavoro» Tor-

LA PROPOSTA DELLA SECONDA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE

Piano dimensionamento scolastico 2024-25 __Tortorelli e Veltri

torelli e Veltri sottolineano che «il Rapporto Svimez ha “documentato” in maniera chiara ed inequivocabile che il divario Sud-Nord è anche un divario di conoscenza e saperi dei nostri ragazzi. Ad esso si aggiunge il rapporto Ocse Pisa (Programme for International Student Assessment) secondo il quale tutte le aree del Nord Italia ottengono punteggi superiori alle aree del Sud in tutti e tre gli ambiti: matematica, lettura e scienze. La differenza tra studenti più bravi (10% degli studenti con punteggi più alti) e meno bravi (10% dei punteggi più bassi) è simile tra le aree geografiche e corrisponde a circa tre livelli di competenze. Più dell’80% degli studenti delle aree del Nord sono al Livello 2, quello minimo di competenze, o superiore, sia in matematica che in lettura e scienze. Nelle aree del meridione, invece, - proseguono Tortorelli e Veltri - degli studenti che si so-

no collocati nel livello 2 o superiore sono poco più del 60% in scienze, circa il 70% in lettura e circa il 55% in matematica». «Dunque – affermano i segretari Uil e Uil Scuola – in Basilicata e al Sud c’è bisogno di più scuola e non certo di tagli. Pertanto, continueremo la mobilitazione incalzando soprattutto classe politica, in tutte le sedi locali e nazionali, convinti come siamo che stiamo parlando della funzione della scuola statale dello Stato prevista dalla carta costituzionale su cui vanno fatti investimenti anche in edilizia, attrezzature, sistemi informatici, laboratori. Non si è voluto cogliere l’occasione di trasformare un problema in un’occasione, eliminare le “classi pollaio” e prevedere un numero di 18/20 alunni per classe. Ancora una volta - concludono Tortorelli e Veltri - la scuola è considerata il bancomat del governo di turno dove fare cassa».

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a seconda commissione consiliare permanente riunitasi ieri ha proposto al Consiglio provinciale di Potenza di adottare il seguente Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2024-25: «Confermare le 73 Istituzioni scolastiche composte da 44 Istituti Comprensivi, 3 Istituti Omnicomprensivi, 25 Istituti superioRI di secondo grado, 1 CPIA». E ancora: «Assegnare a tali Istitutuzioni scolastiche 57 Dirigenti Scolastici titolari, 10 Dirigenti scolastici reggenti e 6 Dirigenti titolari facenti parte dell’organico previsto per la Basilicata con D.M.70 del 19/04/2023 (a tutela dell’organico previsto per la Basilicata) eventualmente incrementati da quelli derivanti, a titolo di perequazione, dalle disponibilità nazionali» e altresì «proporre l’attivazione, ove possibile, per l’A.S.2024-25 degli indirizzi e dei percorsi serali richiesti dagli Istituti superiori di secondo grado».

10 I POSTI DA “FONTANIERE/ADDETTO AL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO”

Aql, in 400 parteciperanno Consumi Natale: le previsioni Confcommercio alla selezione pubblica Il 60% dei lucani spenderà tra 100 e 300 euro, mentre 1 consumatore su 3 non supererà i 100 euro

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l 60% dei lucani spenderà tra 100 e 300 euro, mentre 1 consumatore su 3 non supererà i 100 euro. La media nazionale è di 186 euro a testa. Li spenderà il 73,2% degli italiani, pur in presenza di una propensione in __Lovallo calo al 40,1%. In realtà, attenzione, in molti potrebbero già averli acquistati, visto che il volume di acquisti durante la “black week” è cresciuto del 7% in volume, con la spesa complessiva salita a 4,31 miliardi, prevalentemente online (2,41 miliardi, +9,5%) contro i 4,03 del 2022. Anche in Basilicata il Black Friday ha contribuito all’anticipo di spesa. Tre lucani su dieci - in prevalenza donne (56%), di età compresa tra i 18 e i 34 anni (61%) e che vivono nei due capoluoghi e nelle città medio-grandi - hanno già acquistato nelle giornate dello “sconto di novembre”. «Il rapidissimo rientro dell’inflazione – commenta i dati del Centro Studi il presidente Confcommercio Angelo Lovallo – che da noi

è comunque la più bassa d’Italia sta contribuendo a rafforzare lo spirito del Natale che riguarda lo shopping. Questo non significa certo che non ci siano problemi e che il calo dei consumi si possa definire in fase di rientro ma che la propensione agli acquisti sia in evidente ripresa con segnali evidenti». Sono in particolare i negozi di abbigliamento, calzature, accessori quelli che puntano agli incassi più consistenti. «Le temperature tipicamente invernali di questi giorni – sostiene Antonio Sorrentino, referente Federmoda-Confcommercio – ci aiutano a superare la difficile situazione di un autunno che è stato simile alla primavera. I consumatori sono adesso invogliati a cambiare il guardaroba invernale e per Natale a concedersi qualche capo di costo maggiore. Per questo – aggiunge - gli operatori commerciali della moda devono offrire esperienze uniche, sia online che offline, per coinvolgere e fidelizzare i clienti».

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anno risposto oltre 400 candidati alla selezione pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato di 10 persone con la qualifica di “Fontaniere/Addetto al servizio idrico integrato” per l’Acquedotto Lucano, bandito dall’Arlab, l'Azienda regionale per il lavoro della Basilicata. Dieci le sedi in Basilicata nelle quali lavoreranno gli assunti: Bella Muro, Marconia, Policoro, Matera, Tricarico, Melfi, Venosa, Genzano, Potenza e Senise. Sono 110 le persone i cui requisiti corrispondono a quelli richiesti dal bando. Saranno ora avviati a selezione per l’assunzione. «Al termine della selezione avremo dunque altri dieci unità in organico – sottolinea l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta – il potenziamento del personale prosegue: oltre a soddisfare il piano industriale approvato dalla Regione e dagli altri soci, ci consentirà di migliorare i nostri standard di efficienza e rispondere con sempre maggiore operatività alle necessità del territorio e dell’utenza». La graduatoria provvisoria è stata pubblicata sul sito internet dell’Arlab, all’indirizzo www.agenziaregionalelab.it.


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A Potenza alla riunione dell’Osservatorio regionale presente il Commissario straordinario del Governo Nicolò

Lotta all’usura, in Prefettura presentato il “vademecum”

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lla presenza del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Prefetto Maria Grazia Nicolò, si è riunito nei Saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo di Potenza, l’Osservatorio Regionale Antiusura per la presentazione del “Vademecum antiusura”. Introducendo i lavori, il Prefetto Michele Campanaro, dopo aver ringraziato il Commissario Straordinario Nicolò per l’attenzione costantemente riservata verso il territorio lucano, ha brevemente illustrato le tappe del percorso iniziato circa un anno fa con la sottoscrizione, a novembre 2022, del nuovo “Protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione nella regione Basilicata” e la successiva istituzione di un Osservatorio regionale e di due provinciali, a Potenza e Matera. LA MAPPA DEGLI STRUMENTI Il “vademecum antiusura” offre una mappatura generale su tutti gli strumenti attivabili sul territorio ed illustra, in maniera semplice, le caratteristiche e l’iter di ogni singolo percorso. In particolare: fondi del Ministero dell’Interno, breve descrizione del fondo con le indicazioni relative a chi può presentare la domanda di elargizione o di mutuo alla Prefettura e riguardanti cosa possono chiedere coloro che si ritengono vittime di racket e usura, più altri dettagli inerenti alla domanda. Il “vademecum”, inoltre, contiente i contatti utili, una breve descrizione del fondo della Regione Basi-

licata e di chi sono i beneficiari degli interventi previsti dalla legge regionale 21 del 2015, nonchè i compiti delle Associazioni, Fondazioni e Cofidi. Riportati anche i contributi alle imprese della Camera di Commercio della Basilicata, e le spiegazioni su quali strumenti offre Banca d’Italia al cittadino. Segnalate, infine, le Associazioni e le Fondazioni della Basilicata, iscritte nei registri presso le Prefetture di Potenza e Matera, che accompagnano le vittime nel percorso di emersione ed indicati i contatti delle Banche e dei Confidi del territorio che hanno aderito al Protocollo. L’OSSERVATORIO REGIONALE Il lavoro svolto dall’Osservatorio regionale ha trovato la piena condivisione del Commissario Straordinario che, esprimendo il suo personale apprezzamento per il vademecum, ne ha preannunciato la divulgazione sul territorio nazionale, per stimolare analoghe iniziative. «Una delle obiezioni che ho sentito più spesso in questo anno e mezzo di mandato, è la scarsa conoscenza delle opportunità concrete offerte dalla normativa vigente - ha dichiarato il Commissario Straordinario Nicolò - In questa direzione, il vademecum rappresenta uno strumento importante per orientare ed informare le vittime sui possibili percorsi da intraprendere. La Basilicata mostra grande sensibilità ed attenzione al tema del racket e dell’usura, attraverso il lavoro proficuo degli Osservatori territoriali che, coinvolgendo anche le associazioni territoriali più prossime alle vittime, con-

tribuiscono a sensibilizzare sul valore etico e morale della denuncia, quale strumento di affrancamento dalla criminalità che consente di riappropriarsi della propria libertà. Iniziative come quella di oggi testimoniano, ancora una volta, la presenza dello Stato accanto alle vittime, in tutte le sue articolazioni». BUROCRAZIA RAPIDA Illustrando le attività svolte dall’Osservatorio nazionale, il Commissario Straordinario ha anche evidenziato che, nell’ultimo anno, le Prefetture ed il Comitato si sono impegnati per una definizione più rapida delle istruttorie per le richieste di accesso ai Fondi di Solidarietà, sottolineando come la tempestività delle risposte rappresenti un ulteriore elemento di tutela a presidio di categorie di soggetti particolarmente vulnerabili. La riunione dell’Osservatorio regionale è proseguita con un partecipato dibattito che ha consentito ai referenti delle istituzioni, del mondo economico e associativo, di fornire, ognuno dal proprio punto di osservazione privilegiato, una approfondita riflessione sulla problematica in esame. I DATI DELLA BASILICATA Infine, il Prefetto Campanaro ha ricordato che i dati delle denunce in Basilicata sono ancora in flessione (in tutta la regione, 1 denuncia per usura nel 2019, 3 nel 2020, 3 nel 2021, 2 nel 2022, per un totale di 9 denunce in quattro anni; solo 1 denuncia alla fine di ottobre 2023. Appena più significativo è il dato delle denunce per estorsione: 72 nel 2019, 86 nel 2020, 82

POTENZA, L’INIZIATIVA AL COMANDO PROVINCIALE

Carabinieri, l’albero della legalità acceso da alunni

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irca 60 alunni dell’istituto comprensivo Torraca-Bonaventura di Potenza, ieri mattina, hanno inaugurato le festività di Natale con l’accensione dell’albero della legalità allestito dai Carabinieri presso l’ingresso della sede del locale Comando Provinciale. Gli studenti, ricevuti dal Comandante Provinciale Colonnello Luca D’Amore e da una rappresentanza di militari dell’Arma, hanno avuto la possibilità di affiggere all’albero delle stelle di cartone riportanti frasi che invitano al rispetto delle leggi e del prossimo. Numerosi i passanti della centralissima via Pretoria che si sono uniti ai più giovani per dare il via ad un periodo dell’anno in cui valori come solidarietà, altruismo e vicinanza specie nei confronti dei più bisognosi sono ancora più sentiti.

nel 2021, 67 nel 2022 e 53 da inizio 2023) e che le richieste di accesso al Fondo in Basilicata sono risibili, pur a fronte di operazioni di Polizia giudiziaria che testimoniano la

presenza del fenomeno, stimolando tutti i presenti ad andare avanti nel percorso intrapreso, ad iniziare della divulgazione capillare del “vademecum antiusura”.


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Asportato un tumore di 18 centimetri grazie all’integrazione tra competenze cliniche. Il dg De Fino: «Complimenti per il livello di alta chirurgia»

Eccellenze al Crob: eseguiti 3 grandi interventi di chirurgia oncologica addominale avanzata

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_ L’equipe chirurgica

re grandi interventi di chirurgia addominale complessa eseguiti negli ultimi tre mesi all’Irccs Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata. Un lavoro impegnativo eseguito dall’equipe di chirurgia addominale composta dai dottori Alessio Vagliasindi e Battistino Puppio in collaborazione multidisciplinare con l’equipe urologica, grazie al prezioso supporto del personale del blocco operatorio e dell’equipe anestesiologica coordinata dalla dott.ssa Pasqualina Modano.

I tre casi riguardano due casi di tumori del retto localmente avanzati con resezioni che hanno interessato più organi contemporaneamente e un caso di voluminosa massa tumorale renale sinistra. Tra i più grandi, l’asportazione di un tumore di 18 centimetri situato sul rene che aveva connessioni con la milza, il pancreas e il diaframma. Un lavoro a più mani eseguito grazie alla collaborazione con l’equipe urologica composta dai dottori Ferdinando Di Giacomo e Vincenzo Lorusso. Il paziente dopo il decorso

ospedaliero è uscito dall’ospedale con le sue gambe e ora sta riprendendo le normali attività quotidiane. Il secondo caso riguarda un uomo di 70 anni della provincia di Matera arrivato all’Irccs Crob con un tumore del retto radiochemio trattato che si era fuso con la prostata. «Non era possibile rimuovere il tumore dalla prostata così è stata eseguita l’amputazione del retto addomino-perineale con prostatectomia in blocco e ricostruzione vescico uretrale. Un esempio di chirurgia avanzata per tumori del retto localmente avanzati» spiega il dott. Vagliasindi. Il paziente è stato dimesso e rimane sotto controllo dei medici dell’Istituto. Il terzo caso riguarda un paziente di 60 anni della provincia di Avellino con un tumore del retto con infiltrazioni dell’uretere sinistro. «L’uretere era bloccato ricorda il dott. Puppio che prosegue - così lo abbiamo resecato e reimpiantato in vescica». Il paziente ha ripreso le sue normali funzioni, adesso è a casa dopo un decorso post ospedaliero impegnativo. «Si tratta di tre casi esempio che grazie alla proficua collaborazio-

ne e alle integrazioni tra competenze cliniche trasversali, apportano grandi benefici ai nostri pazienti affetti da tumori avanzati gastro enterici e genito urinari» commenta il direttore sanitario Rocco Calabrese che prosegue «Si conferma come i pazienti siano consapevoli di poter ritrovare all’Irccs Crob tutte le competenze necessarie per la cura di tumori che richiedano l’intervento di un team multidisciplinare». Il neodirettore generale dell’Irccs Crob Massimo De Fino ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’equipe chirurgica. «Complimenti per il livello di alta chirurgia che sarà la base di nuovi e importanti obiettivi futuri» dichiara il direttore generale. «I miei complimenti all’équipe multidisciplinare che ha eseguito gli interventi« dice l’assessore alla Salute Francesco Fanelli «segno della grande competenza e professionalità che contraddistingue il nostro Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico che a gran voce si conferma punto di riferimento, non solo territoriale, per la cura di tumori importanti e per il miglioramento generale della qualità delle vita dei pazienti presi incarico».

Il dg Maraldo: «Non condizionerà il prosieguo delle prestazioni e i livelli essenziali di assistenza che restano garantiti per tutti i cittadini»

Approvato il bilancio Asp: perdita di 2,5mln € per costi Covid e energia

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stato approvato il bilancio 2022 dell’Asp Basilicata- Azienda Sanitaria Locale di Potenza che ha evidenziato un modesto risultato economico col segno meno pari ad una perdita di 2milioni e mezzo di euro, causati da fattori scatenanti come il costo dell’energia elettrica che ammonta a circa un milione di euro, il trascinamento dei costi Covid-19 non finanziati dallo Stato nel 2022 e la sottostima del fondo a disposizione. Il problema della Asp è comune a quello di quasi tutte le aziende sanitarie dislocate sul territorio nazionale, tanto che sono davvero poche quelle che hanno chiuso il bilancio in pareggio. La perdita di bilancio dell’azienda Sanitaria di Potenza è coperta dal patrimonio netto ed è in linea con l’andamento atteso da Regione Basilicata. L’aspetto positivo è che nonostante il saldo di poco negativo (su un bilancio di 600 mln) tale fattore non influenzerà e non condizionerà il prosieguo delle prestazioni e i livelli essenziali di assistenza che restano garantiti per tutti i citta-

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dini. Per il direttore Asp Basilicata Antonello Maraldo, «il risultato economico di esercizio esprime una perdita contenuta che appare fisiologica e dimostra un’equilibrata capacità di gestione di chi gestiva l’azienda nell’anno di riferimento». Per Maraldo- che ricordiamo guida l’Azienda Sanitaria di potenza dalla metà dello scorso luglio- «è da monitorare con attenzione l’andamento della spesa 2023 e, a seguire, quella del 2024. È in corso una valutazione oculata e certosina sull’andamento di alcuni fattori produttivi e ci sarà da ripetere gli accordi integrativi con i Medici di medicina generale sull’appropriatezza prescrittiva relativa ai farmaci .Già ad oggi ci sono i primi risultati positivi anche sul contenimento della spesa farmaceutica a cui andranno sommati i risparmi che già sono tangibili nel campo della protesica. L’impegno della Asp è quella di garantire le prestazioni per l’utente, migliorando i servizi sanitari ma monitorando la spesa improduttiva ed inappropriata, i cui ricavi dovranno

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essere utilizzati per un ampliamento dell’offerta sanitaria». Il Direttore Maraldo al termine della seduta di bilancio, conclusasi nei termini richiesti da Regione, ha ringraziato il personale del servizio economico finanziario e la dirigente dell'ufficio ragioneria Loredana Erminia Di Lucchio, per la qualità del lavoro svolto e per il tempo dedicato ben oltre il normale debito contrattuale.


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L’assessore regionale alla Sanità Fanelli: «Punto di riferimento per tutto il bacino di utenza della Val D’Agri-Marmo Platano Melandro»

Muro Lucano, presentato il progetto innovativo dell’ospedale di comunità EX GUARDIA MEDICA, IL FORZISTA SU FALABELLA

Piro: «A Lagonegro mai così in basso»

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u iniziativa dell’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, è stato presentato a Muro Lucano il progetto relativo all’Ospedale di Comunità, una struttura territoriale che sarà realizzata nel comune per diventare punto di riferimento per tutto il bacino di utenza della Val D’Agri-Marmo Platano Melandro. L’intervento complessivo per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità di Muro lucano sarà pari a oltre 3 milioni e 300 mila compresa la messa a norma. L’edificio che ospiterà il nuovo modello strutturale sanitario è ubicato all'interno dell'area in cui ricade il Presidio Ospedaliero Distrettuale di Muro Lucano e prevede, entro il 2026, la realizzazione di 20 posti letto inseriti in 9 stanze di degenza doppie e 2 stanze singole protette, ma anche l’ampliamento e riqualificazione dell’ambulatorio odontoiatri-

co, l’installazione di un nuovo impianto di osmosi inversa a servizio del reparto di emodialisi, spazi più ampi ed adeguati per medici ed infermieri ed un ambulatorio per il Medico di Continuità Assistenziale. «Con l’innesto dell’Ospedale di Comunità, puntiamo a potenziare la rete assistenziale sanitaria rendendola di fatto - ha dichiarato l’assessore Fanelli - di grande prossimità al cittadino lucano. Un intervento tale da assicurare la gestione del paziente attraverso una presa in carico completa per rendere più celeri i tempi di cura e ridurre l’ospedalizzazione e gli accessi impropri ai servizi sanitari, quali ad esempio, il pronto soccorso. L’emergenza da Covid-19 ha evidenziato con chiarezza la necessità di rafforzare la sanità territoriale per rispondere con efficacia ai bisogni di salute dei cittadini; condizione che si rafforza se pensiamo all’oro-

grafia del territorio lucano e alla distribuzione dei nostri comuni». A Muro Lucano sarà realizzato un ospedale di comunità destinato a pazienti in condizioni non acute e con richieste assistenziali che non possono essere gestite a domicilio e che necessitano di assistenza-sorveglianza sanitaria continuativa nelle 24 ore. «È essenziale - ha sottolineato Fanelli - creare un ponte tra le realtà sanitarie già esistenti e il domicilio del paziente per le cure intermedie con tempi di degenza brevi. Il servizio sarà utile anche nel facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti. Non dimentichiamo inoltre che le realizzazioni di queste nuove strutture non solo sono

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n sintonia con il Direttore Generale dell’Asp, presso gli uffici regionali, dove erano presenti anche altri sindaci, Rivello e Nemoli, mentre Lagonegro non aveva capito nemmeno di cosa si stesse parlando, si è trovata una soluzione per fronteggiare __ Piro l’emergenza per garantire il servizio di Continuità assistenziale medica». A dichiararlo il consigliere regionale di Forza Italia, Francesco Piro che ha aggiunto: «Lagonegro, purtroppo è priva di una amministrazione degna e capace di affrontare le problematiche della Comunità e dei cittadini che sono vessati dagli aumenti delle imposte comunali vedi la tassa rifiuti per garantire le mega indennità degli amministratori ed in particolare quella del Sindaco di oltre 3mila e 500 mensili. A Lagonegro inoltre, da 7 mesi, non è attivo il servizio notturno di eliambulanza ma questo gravissimo disservizio non è importante per il sindaco social». «L’importante è arrivare ogni mese al 27 - ha concluso Piro -: Lagonegro mai cosi in basso». A Lagonegro i professionisti operanti nelle ore notturne e diurne festive erano in 4, tutti dimessisi dal’incarico perché 3 di loro sono stati ammessi alle scuole di specializzazione. Hanno prevalso quindi ragioni professionali e solo in un caso motivazioni familiari. Per ora, la soluzione Asp fino al 31 dicembre.

fondamentali per l’implementazione dell’assistenza territoriale, ma vogliono essere anche un input di crescita occupazionale sul territorio lucano delle figure professionali più disparate che necessitano all’economia globale di una gestione strutturale». «In quest’ottica, ben si inserisce il reclutamento di circa 600 unità, tramite concorsi unici regionali e attraverso le procedure di stabilizzazione, afferenti al mondo della salute - ha concluso l’assessore regionale Fanelli -: un processo destinato ad aumentare e a favorire il diritto al lavoro, strettamente correlato al diritto alle cure». Per il Direttore generale della Asp, Antonello Maraldo, «fanno ben sperare per il futuro dell’ospedale di comunità i dati che da gennaio a fine novembre vedono l’Ospedale di

Muro Lucano impegnato in branche specialistiche come la fisioterapia che è quasi a quarantamila prestazioni e la nefrologia ed emodialisi che, nonostante la carenza di medici specialisti, ha assicurato 1450 prestazioni». «In questo - ha concluso il Dg Maraldo - giocherà anche molto il ruolo della telemedicina che avvicinerà ulteriormente il territorio alla struttura sanitaria». Per il Direttore sanitario Asp, Luigi D’Angola «il Pnrr definisce il compito delle nuove strutture inserite nel Dm 77 in cui Muro Lucano interviene a garanzia del sistema salute dell’utenza afferente dai centri limitrofi, guardando in particolare a quella fascia di popolazione per cui è necessario riprogettare i luoghi di cura e i modelli organizzativo-assistenziali sul territorio».


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Potenza

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REPORTAGE Una passeggiata nell’area verde potentina che ne evidenzia l’incuria. Per la “cascatella” il tempo si è fermato al nubifragio

Parco Fluviale del Basento, un gioiello naturale che giace in attesa di interventi

__Le immagini del Parco fluviale del Basento DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Delimitato dal Ponte di San Vito da un lato e dal Ponte Musmeci dall’altro, il parco fluviale del Basento a Potenza è forse l’area verde più utilizzata dagli appassionati di passeggiate, sport e relax. Con i suoi camminamenti lungo il fiume è l’ideale per godersi la natura senza allontanarsi dalla città. Peccato per lo stato in cui versano il letto del fiume e alcuni tratti degli argini. Detriti, rami spezzati che “galleggiano” e non solo la fanno da padrone, per non parlare della famosa “cascatella” mai più sistemata dallo scorso inverno quando un nubifra-

(foto Mattiacci)

gio con la sua irruenza ha posto fine alla “magia” di quel luogo molto amato e apprezzato dai tanti fruitori. Sì, pare proprio che l’area nei pressi della “cascatella” si sia fermata a febbraio scorso. Nessun intervento è stato fatto, o quasi per riportare agli antichi splendori il luogo. Un vero peccato. Diversi sono stati gli appelli da parte della cittadinanza agli uffici competenti affinché si prevedesse un vero e proprio intervento di sistemazione anche se la pulizia del letto del fiume non dovrebbe essere di competenza comunale. In ogni caso si potrebbe sollecitare chi di dovere e sistemare nel frattempo tutta l’area circostante. Eliminare i rami spez-

zati, sistemare le panchine divelte, rimuovere gli alberi tagliati, sarebbe già un grande passo in avanti e darebbe anche una immagine diversa del luogo. Nei mesi scorsi, ad onor del vero, gli operatori del Consorzio di Bonifica sono intervenuti più volte per pulire e manutenere il parco ma evidentemente non è stato sufficiente a riportare il giusto decoro. È evidente dalle immagini del nostro reportage, una certa incuria di un luogo, già di per sè molto caratteristico, molto amato dai potentini che non merita assolutamente di versare in quelle condizioni come non lo meritano tutte le aree verdi della città.

POTENZAIl luogo antistante la piscina comunale, in balìa di vandali e incivili che hanno ridotto in frantumi lavandini e sanitari. Torna in auge l’assenza di un sistema di videosorveglianza

A Montereale bagni pubblici distrutti: continua il degrado nel centro storico

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__Le immagini dei bagni distrutti

nnesimo atto vandalico a Potenza. Questa volta ad essere presi di mira i bagni pubblici nel Parco di Montereale, situati nelle vicinanze della piscina comunale. L’amara scoperta da parte di alcuni cittadini che entrati nei locali hanno potuto constatare che cosa sia in grado di fare l’inciviltà e la mancanza di rispetto per un luogo pubblico: lavandini e sanitari completamente distrutti. Uno scempio inspiegabile perpetrato ai danni di un bene comune a disposizione di tutta la comunità. Purtroppo da tempo la città di Potenza e il centro storico, in particolar modo, è in balia di in-

(foto Mattiacci)

civili, adulti o ragazzini che siano, che agiscono perchè consapevoli di farla sempre franca, o quasi. È ora opportuno capire se in zona ci sono le telecamere e se queste fossero funzionanti per sperare che abbiano catturato “il fattaccio” in modo da poter risalire poi all’autore. Una speranza, questa di risalire agli autori, che potrebbe dimostrarsi vana con buona pace dei tanti cittadini che , a più riprese, chiedono più sicurezza e un sistema di videosorveglianza efficiente e che serva realmente da deterrente. Più volte infatti ci siamo occupati della questione sicurezza in città e nel centro storico soprattutto. Più vole abbiamo dato voce a quei cittadini

che hanno chiesto all’Amministrazione comunale che si installassero più telecamere e soprattutto nei punti sensibili dellla città. Il Parco di Montereale è stato più volte luogo di ritrovo per “cittadini poco civili” e mentre il Parco è stato oggetto di riqualificazione, i bagni pubblici sono sprofondati ancor di più nel degrado, con porte rotte o addirittura inesistenti. Un luogo alla mercè di chiunque. Sarebbe il caso che “chi di dovere” si impegnasse a ripristinare il luogo quanto prima anche perchè è un servizio importante dato alla comunità. ROSMOL


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I presidenti hanno scritto al Governatore Bardi e all’assessore Latronico perché «insoddisfatti sia per i fondi limitati che per l’esclusione dal bando di Enti quali le Unioni di Comuni»

Comunità energetiche, le 4 Unioni dei Comuni chiedono una rivisitazione del bando regionale L

a Giunta Regionale di Basilicata, con propria deliberazione n° 202300775 del 22/11/2023 ha approvato un avviso pubblico concernente la concessione di contributi a favore dei Comuni Lucani per la promozione della costituzione di comunità energetiche. L’avviso risulta pubblicato sul B.U.R. Basilicata n° 64 del 01 dicembre 2023. L’avviso, però, pare non soddisfare il Coordinamento dell’Unione dei Comuni composto da Filippo Sinisgalli, Presidente Unione Comuni Medio Agri; Giovanni Saverio Furio Pittella, Presidente Unione Lucana Del Lagonegrese; Romano Triunfo, Presidente Unione Comuni Valcamastra e Fernando Scattone, Presidente Unione Comuni Alto Bradano e coordinatore delle 4 Unioni che hanno affermato: «Le finalità e gli obiettivi del bando, senza ombra di dubbio, utilissimi alle nostre comunità particolarmente bisognose di risorse energetiche e conseguentemente proiettate alla costituzione di Comunità

_I presidenti delle 4 Unioni dei Comuni

Energetiche, non soddisfano sia per la limitatezza dei fondi che per una marcata volontà di esclusione di Enti quali le Unioni di Comuni montani e non tra i soggetti ammissibili ai finanziamenti previsti». «Infatti, l’art. 3 del bando continuano i presidenti - limita l’accesso ai finanziamenti a tutti i Comuni delle due Province (Potenza e Matera) ed alle associazioni di

Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti previa individuazione di un comune capofila penalizzando così le associazioni tra comuni anche limitrofi con popolazione superiore a 5.000 abitanti oltre alle Unioni dei Comuni. Ciò, in palese controtendenza con gli indirizzi voluti e dettati dalla normativa Nazionale ed Europea, propagandata e fatta propria da Uncem ( Unione Nazio-

nale Comuni e Comunità Montane) in particolare in materia di territori montani ed aree interne che propongono il rilancio e la promozione di modelli di associazionismo stabile e strutturato per la difesa, lo sviluppo e la salvaguardia dei territori ad alto tasso di spopolamento favorendo, ovvero privilegiando, le gestioni di servizi associati con consistenti premialità nell’attribuzione dei

punteggi nella partecipazione ai bandi nazionali (green communities, piccoli borghi, L. 158 ecc.) ivi compresi quelli che propongono modelli di inclusione e contrasto alla povertà energetica. Il tutto in perfetta sintonia con quella che è la definizione di “Comunità energetica” ovvero associazione tra produttori e consumatori». «Per quanto innanzi esposto, si ritiene oltremodo riduttivo e fortemente penalizzante per questo territorio la lamentata limitazione dei soggetti ammissibili ai soli Comuni ed alle associazioni di Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, per cui i Presidenti delle 4 Unioni di Comuni esistenti in Basilicata e qui rappresentate, nell’esprimere il proprio rammarico, chiedono al Presidente della Giunta Regionale Vito Bardi, all’Assessore all’ambiente Cosimo Latronico ed a tutti i Consiglieri Regionali una rivisitazione del bando in parola» hanno concluso Sinisgalli, Pittella, Triunfo e Scattone del Coordinamento Unione Comuni.

«Il Comune è partner insieme a Local Energy aps, Legambiente Basilicata e Parrocchia San Donato Vescovo e Martire, è tra i nove finanziati nel Mezzogiorno»

Ad Anzi «la prima comunità energetica solidale di Basilicata, tra le primissime in Italia»

«S _Graziadei

DI EMANUELA C ALABRESE

iamo felici ed orgogliosi di veder realizzata, nel nostro paese, la prima comunità energetica solidale di Basilicata, tra le primissime in Italia». Con queste parole l’Amministrazione comunale di Anzi, guidata dal Sindaco Filomena Graziadei, comunica ai concittadini l’importante notizia.

Si tratta del «progetto di comunità energetica solidale (Resta) di cui il Comune di Anzi è partner, insieme a Local Energy APS, Legambiente Basilicata e la Parrocchia San Donato Vescovo e Martire di Anzi è tra i nove finanziati in tutto il Mezzogiorno d'Italia e l'unico finanziato in Basilicata da Fondazione con il Sud» spiegano ancora dalla Casa comunale. La Chiesa di San Donato Vescovo e Martire, situata nel centro storico di Anzi, è la Chiesa Madre del borgo ed è dedicata al suo Santo Patrono. Il modello seguito dalle comunità energetiche e sociali sostenute dalla Fondazione Con il Sud «prevede l’attivazione di processi dal basso –guidati da organizzazioni di Terzo settore con il coinvolgimento di Enti pubblici, imprese e cittadini– finalizzati all’installazione degli impianti sui tetti di luoghi di riferimento per la comunità locale -appunto parrocchie, centri di aggregazione o accoglienza per persone fragili, mense Caritas e così via- e all’individuazione del bacino iniziale di aderenti, principalmente persone in condizioni di fragilità socioeconomica. È previsto un iniziale “accompagnamento” da parte di un partner tecnico, incaricato di supervisionare l’installazione dell’impianto fotovoltaico, gestire il delicato bilanciamento tra flussi energetici ed economici e di facilitare il processo di costruzione di “comunità”, in collaborazione con gli Enti di Ter-

zo settore capofila. Si prevede, poi -conclude Fondazione Con il Sud- una progressiva responsabilizzazione degli aderenti che prenderanno parte attiva nella gestione della stessa, grazie a percorsi di sensibilizzazione, educazione e formazione». Nel dettaglio «nove nuove comunità energetiche e sociali saranno presto attive nelle regioni del Sud. Le iniziative saranno finanziate con oltre 1,3 milioni di euro dalla Fondazione Con il Sud, che le ha selezionate attraverso il primo bando dedicato a queste realtà, con il duplice obiettivo di favorire processi partecipati di transizione energetica dal basso e di ridurre la povertà energetica in cui vivono le famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà economica e sociale – spiega Fondazione- Una in Basilicata, ad Anzi, due in Puglia, due in Sicilia saranno avviate in Campania».Le comunità energetiche rinnovabili sono Enti composti da soggetti che, su base volontaria, si riuniscono per produrre e consumare energia elettrica pulita. Tali comunità energetiche si fondano su un modello decentrato e diffuso in cui i cittadini diventano prosumers, cioè utenti che non si limitano al ruolo passivo di consumatori (consumer), ma partecipano attivamente alle diverse fasi del processo di produzione (producer) e gestione dei flussi energetici ed economici generati dalla comunità energetica.


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«Un breve questionario agevolerà l'Amministrazione nella definizione degli interventi più utili al fabbisogno della comunità»

“Piazza Aviglianesi nel mondo”, al via un sondaggio cittadino per i parcheggi

AVIGLIANO. L’Amministrazione comunale di Avigliano, per i prossimi lavori in Piazza Aviglianesi nel Mondo, chiede l’opinione della cittadinanza. Il Sindaco Giuseppe Mecca infatti comunica «ancora un’altra bella notizia in arrivo, ovvero stiamo per riaprire il Parcheggio di Piazza Aviglianesi nel Mondo, parte coperta e scoperta. Le proposte che abbiamo ricevuto in questi mesi sono tante ma l'obiettivo è quello di centrare le esigenze e preferenze della nostra Comunità». Ecco allora che per capire quali siano le idee e le necessità degli aviglianesi, il Comune «ha creato un breve questionario che agevolerà l'Amministrazione nella

definizione degli interventi più utili al fabbisogno della comunità. Contiamo su ognuno di noi, pertanto fateci conoscere la vostra opinione» concludono gli amministratori. Le opzioni di scelta sono molteplici. Alla «tipologia di sosta a pagamento», tra le opzioni indicate i cittadini possono scegliere tra: «Piano coperto: box chiuso al prezzo di euro 80,00 mensile; Piano coperto: posto auto al prezzo di euro 35,00 mensile; Piano coperto e scoperto: sosta giornaliera al prezzo di euro 3,00 al giorno e piano coperto e scoperto: sosta oraria al prezzo di euro 0,50 ora». La piazza, molto ampia, è utilizzata per spettacoli ed eventi estivi e invernali. Anche durante il

lungo e triste periodo dell’emergenza sanitaria la Piazza è stata luogo preposto allo screening della popolazione, allestita con tende mobili per accogliere quanti si sottoposero al tampone volontario per il Covid-19. Tornando all’attualità è ora possibile votare il sondaggio che vede interessata la piazza e pertanto c'è tempo fino a mercoledì 13 dicembre alle ore 18:00. Il Sindaco rende noto che «sono già molti coloro che hanno risposto all’invito dell’Amministrazione e che stanno partecipando all’indagine conoscitiva». Ma Avigliano non è l’unico paese che ha adottato il “sondaggio popolare” per intercettare le esigenze e le preferenze della co-

munità. Cronache infatti aveva già riportato in agosto come in altri comuni si era ricorsi a questo sistema conoscitivo: tra questi, Roccanova si preparava a restituire “Piazza del Popolo” alla fruibilità della cittadinanza, ma prima aveva coinvolto la comunità attraverso un sondaggio pubblico, rivolto a residenti e non residenti, proprietari di abitazione che abitualmente frequentano il paese, per valutare la soluzione più opportuna da adottare in merito ai parcheggi, sosta e fermata nella piazza. Mercoledì dunque gli aviglianesi ed il Comune potranno prendere atto dell’esito delle scelte votate. EMACAL

Soddisfatti la Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: «Auguriamo buon lavoro a tutti i neo assunti e ringraziamo i sindaci che hanno operato in sinergia tra loro»

Vulture-Alto Bradano: finalmente stabilizzati gli operatori dell’Ambito socio territoriale

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on la stabilizzazione degli operatori dell’Ambito Socio Territoriale Vulture Alto Bradano, capofila il Comune di Rapolla si conclude con successo la grande azione di sensibilizzazione che le organizzazioni sin-

dacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno condotto in questi anni per togliere dalla precarietà Assistenti Sociali, Psicologi ed Istruttori Amministrativi, originariamente assunti a tempo determinato. «Un atto che assume una grande valen-

za sociale se pensiamo al potenziamento di un settore che tocca con mano,quotidianamente il disagio e le difficoltà che vivono Comuni e territori nell’assicurare i servizi ai cittadini.Alla luce di quanto disposto dal programma del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Pon Inclusione e dal Fondo Nazionale per la Povertà, si è ottenuto un risultato importante, utile a reggere l’onda d’urto del disagio sociale e delle criticità economiche che il Covid ha acuito» affermano Sandra Guglielmi, Giovanni Sarli, giuseppe Verrastro e Pierluigi Di Fazio. «I servizi sociali dovranno essere pronti alle sfide del futuro prossimo e a raggiungere gli standard previsti dalla legge. - concludono i sindacalisti - Fp Cgil, Cisl Fp,Uil Fpl pertanto esprimono grande soddisfazione e nell’augurare buon lavoro a tutto il personale neo assunto ringraziano i sindaci dei comunidell ’ambito che hanno operato in sinergia tra loro arrivando ad un risultato importante per garantire servizi più efficienti alle loro comunità.Un grazie infine al Segretario Comunale che è stato tra i primi a portare in Regione gli atti necessari a stabilizzare gli operatori dell’Ambito.


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A Viggiano il Centro Oli dell’Eni location della 2a esercitazione annuale della “Squadra di negoziazione”

Blitz armato al Cova con ostaggi Irrompe la Polizia: tutti in salvo

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i è svolta, come disposto dal Questore di Potenza Giuseppe Ferrari, la seconda esercitazione annuale della Squadra di Negoziazione della Questura di Potenza. Questa volta è stato scelto, quale scenario operativo, una infrastruttura dell’Eni presente a Viggiano, il Centro Oli Val D’Agri, importante impianto di primo trattamento del greggio, attivo da una ventina d’anni. Il team, di recente istituzione, composto dal Negoziatore operativo della Polizia di Stato e dalla squadra di supporto, coadiuvato dalla Sic (Squadra Interventi Critici) costituita dagli equipaggi del Re-

parto Prevenzione Crimine Basilicata e dalle Uopi (Unità Operative di Primo Intervento), ha il compito di intervenire in caso di eventi rischiosi che possano determinare gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica. È stata simulata l’intrusione di malfattori armati all’interno della struttura industriale del Cova con barricamento e presa in ostaggio del personale della vigilanza e di alcuni dipendenti. Le operazioni, precedute da un briefing tattico, hanno visto il coinvolgimento del Negoziatore, del personale della Digos, della Squadra Mobile, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccor-

so Pubblico, della Polizia Scientifica e della Polizia Stradale nonché dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa, della Polizia Loca-

le e sicurezza ausiliaria. Nell’ottica della sicurezza partecipata tra pubblico e privato, fondamentale è stato il contributo della

struttura di Security di ENI sia nella fase organizzativa che durante lo svolgimento dell’attività in campo. All’esercitazione della Polizia di Stato ha preso parte anche un’équipe di osservatori del Nocs e della Direzione Centrale Anticrimine-Dipartimento della Polizia di Stato, operatori addestrati nella liberazione di ostaggi, cattura di pericolosi criminali, servizi di sicurezza e scorte ad alto rischio, arrivati sul posto per verificare il corretto svolgimento delle procedure, unitamente ad uno psicologo della Polizia di Stato.

A Marsicovetere si registra un trend al contrario allo spopolamento: l’investimento dell’Amministrazione comunale

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Prende forma la nuova scuola dell’infanzia in via Azimonti

rende sempre più forma la nuova scuola dell’infanzia di Villa d’Agri, situata in via Azimonti, in quello che è uno tra i pochi centri in Basilicata ad essere interessato da una tendenza al contrario rispetto allo standard regionale. Il centro infatti non è “vittima” del processo di spopolamento e si estende sempre piú, sia in termini di densità della popolazione che di nuclei abitativi e attività. Ciò premesso, risulta dunque necessario garantire infrastrutture all’avanguardia, sicure ed innovative che puntino anche su nuove bioarchitetturegreen e sostenibili. Il progetto, nello specifico, ha ottenuto un finanziamento di 1milione e 800mila euro, che si aggiunge a quello iniziale del Ministero con fondi per l’edilizia scolastica,s tanziati nel 2017, e si è concentrato su lavori di adeguamento sismico,abbattendo la precedente struttura e costruendone una nuova. «Un progetto tanto contestato - dichiara il sindaco

Marco Zipparri - che grazie alla caparbietà degli amministratori ha incrociato un finanziamento Pnrr che si aggiunge a quello iniziale del Ministero. La coesione e i fondi europei del Recovery Fund sono e saranno davvero la boccata d’ossigeno per i piccoli comuni. Sono i Comuni italiani i veri soggetti attuatori che hanno raggiun-

to il 42% di capacità di spesa con i fondi stanziati». «Questo - conclude Zipparri - significa dare risposte alla popolazione in maniera diretta, specie se a crescere in controtendenza nazionale e regionale è proprio la popolazione scolastica di Marsicovetere». A fine marzo, mentre si procedeva con la posa dei solai nel

cantiere a Via Azimontiapriva anche un cantiere della scuola materna situata a Barricelle. L’amministrazione infatti ha spesso dichiarato che «la sicurezza degli edifici scolastici, in una zona ad alto rischio sismico, è da sempre la priorità della nostra amministrazione». ANNA TAMMARIELLO


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Il presidente dell'Associazione “Matera Ferrovia Nazionale" denuncia «l’incomprensibile disinteresse e trascuratezza nonostante gli interventi promessi»

Degrado e incuria alla stazione di Ferrandina L’appello di Pavese: «Servono investimenti»

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__La stazione di Ferrandina

entre con Italobus si arricchiscono (con tre corse giornaliere) i collegamenti da e per Napoli, nel momento in cui sono ripartiti i lavori per la Ferrandina-Matera e il Frecciarossa è tornato sui binari della Basilicata, dobbiamo segnalare lo stato di incuria della Stazione di Ferrandina che rimane misteriosamente in una situazione di crescente degrado e abbandono». È quanto denuncia Nicola Pavese, presidente dell’Associazione Matera Ferrovia Nazionale. «Tutto ciò - prosegue Pavese - nonostante gli interventi di riqualificazione previsti che si proponevano di promuovere l’inclusione sociale attraverso una migliore accoglienza, la costruzione di un terminal bus, un parcheggio (realizzato da RFI), la risoluzione degli allagamenti del piazzale, oltre ad aree verdi, panchine, pan-

nelli informativi, pensiline e altro che avrebbero creato anche qualche posto di lavoro». «Non si tratta di criticare il Comune di Ferrandina per non avere ancora ripreso gli interventi sospesi (inspiegabilmente?) da oltre due anni - precisa Pavese -, ma stiamo parlando di una realtà scomoda che crea difficoltà ai tanti viaggiatori che fanno scalo a Ferrandina per raggiungere Matera e le aree interne». «Le infrastrutture non hanno colore politico: qui si chiede efficienza e il rispetto di un progetto per evitare ancor più l’abbandono delle aree interne e il conseguente calo demografico», sottolinea il presidente dell'Associazione. Il cambio di orario del Frecciarossa TarantoMilano-Torino (alle ore 7,02 anziché alle 6,23) secondo quando evidenziato da Pavese «non è stato comunicato alle FAL per cui, sopratutto la sera l’arrivo da Milano-Bologna-Roma costringe i viaggiatori per Matera all’attesa del bus di ulteriori 30 minuti rispetto all’arrivo del treno», fa notare Pavese. Inoltre, «nelle bacheche presenti sul piazzale stazione - prosegue - non ci sono gli orari dei tanti bus del servizio pubblico che fermano a Ferrandina. Oltretutto ci si trova nella condizione di non poter chiedere una qualsiasi informazione perché la caffetteria di stazione è inspiegabilmente chiusa da diversi mesi». «Non ci vuole molto per pensare che gli amministratori di Ferrandina e di Matera non facciano abbastanza per alleviare le difficoltà di chi viaggia. Pertanto - incalza il presidente dell’Associazione Matera Ferrovia Nazionale sono chiamati a risolvere anche queste problematiche perché rientrano nei loro doveri civi-

ci nel rispetto della collettività. Non si tratta di soffiare sul fuoco, ma di far arrivare agli amministratori di Ferrandina e di Matera il disappunto raccolto fra i viaggiatori (e fra essi diversi turisti) che non possono acquistare almeno una bottiglietta d’acqua». «Per non dire dell’immobilismo rispetto alla tratta Ferrandina-Matera-Gioia del Colle-Bari, alla “questione Auletta-Polla” e del fatto che tale isolamento non facilita il rilancio industriale della Valbasento, quello turistico delle aree interne e il potenziamento ferroviario. Perché tanta trascuratezza e indolenza?», si chiede Pavese. «Va sottolineato che il Comune di Ferrandina ha reso il campo sportivo Santa Maria un autentico gioiellino, perché non si fa la stessa cosa con la Stazione ferroviaria dove passano molti forestieri ed è garantita persino l’assistenza ai disabili?». Eppure, come ricorda lo stesso Pavese, «nel mese di giugno scorso abbiamo fatto un sopralluogo con il sindaco di Ferrandina, Lisanti, e il consigliere regionale Braia dai quali venne la geniale proposta di cambiare la denominazione dello Scalo in “Ferrandina-Valbasento”. È stato fatto qualcosa? E della pensilina e dell’innalzamento del marciapiede del primo binario cosa dire?». «Alla sottoutilizzata stazione, alla Zona Franca Doganale, all’area industriale e ai paesi limitrofi servono soprattutto investimenti e quindi efficienza e funzionalità. Altrimenti i sogni di gloria e di rinascita sono destinati a fallire per sempre. Perché tanto disinteresse?», conclude Pavese.

Il sindaco Bennardi: «Si va a riequilibrare i casi di chiusura o delocalizzazione di aziende, attraverso una fiscalità agevolata su prodotti di consumo legati al petrolio»

Matera, approvata in Consiglio la mozione per la Zona franca energetica

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l consiglio comunale di Matera, ha approvato all’unanimità dei presenti (28 voti), la mozione promossa dai consiglieri del gruppo di maggioranza Psi più altri (Gianfranco De Palo, Tiziana De Palo, Lucianna Stigliani, Pasquale Doria, Marina Susi, Francesco Lisurici, Emanele Pilato, Carmine Alba e Michele Paterino), con la quale si impegna la Giunta comunale a promuovere l’istituzione della Zona franca energetica (Zfu) in Basilicata, “attraverso ogni forma di democrazia diretta”. La mozione indica, in particolare, incontri ufficiali alla presenza di parlamentari e rappresentanti del Governo nazionale. Dopo la lettura del testo della mozione da parte del consigliere Gianfranco De Palo, è intervenuta l’assessore alla Zona energetica speciale (Zes), Angela Mazzone, e il sindaco Domenico Bennardi, che già nelle scorse settimane, con l’assessore alle Attività produttive Lucia Gaudiano, avevano promosso un incontro pubblico alla presenza

__Un momento del Consiglio comunale

del professor Aldo Berlinguer, ex assessore regionale pioniere e ideatore della Zona franca energetica per la Basilicata nel lontano 2014. «Si tratta di un adempimento importante - ha sottolineato Mazzone - in vista della prossima istituzione della Zes Unica estesa a tutto il Meridione, dal prossimo 1 gennaio 2024. Infatti, la nuova

conformazione della Zes andrà ad annullare i confini geografici fra otto regioni del Sud. Quindi noi abbiamo la necessità di rendere il territorio lucano più attrattivo, dovendo rendere le nostre piccole e medie imprese competitive con grossi gruppi. Dobbiamo fare leva su strumenti come la Zfu, un progetto vecchio di 9 anni rimasto fer-

mo in un cassetto di via Anzio, oggi sposato da ben 115 su 131 Comuni lucani, che sentono la necessità di attivare questi vantaggi fiscali in un periodo storico di rincari di carburante e beni di prima necessità. Con la Zfu si creerebbero vantaggi per famiglie, imprese e consumatori». Secondo Bennardi, «le Zone franche in generale sono opportunità per i territori, ma quella energetica ha una particolare valenza in Basilicata, perché trasforma il vulnus ambientale delle estrazioni di petrolio, in opportunità di attivare investimenti, capitali, lavoro e aziende. Si va a riequilibrare -ha rimarcato il sindaco- i casi di chiusura o delocalizzazione di aziende, attraverso una fiscalità agevolata su prodotti di consumo legati al petrolio. Si stima un risparmio tra il 15 e il 20% sul consumo, abbattendo i costi di energia e trasporto, ma anche con una fiscalità adeguata alle necessità dei nostri Comuni che soffrono lo spopolamento».


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Periscopio

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Da oggi fino all’11 dicembre diverse le iniziative in programma per promuovere la regione nella “Grande Mela”

Apt, la Basilicata sbarca a New York col suo patrimonio artistico e culturale

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usica, tradizioni e cultura per raccontare ai viaggiatori statunitensi appassionati di Italia, e alle tante persone di origini italiane che vivono a New York, alcune delle peculiarità della Basilicata. Si parlerà di borghi, di arte e di musica, di storia, di identità che si tramanda e si esprime attraverso le tradizioni, negli incontri programmati da Regione e Apt Basilicata a partire da oggi nella Grande Mela. Con la collaborazione dell’Enit e con il supporto della parrocchia di Our Lady of Pompeii, oltre che con il patrocinio del Consolato Generale d'Italia a New York e dell’Istituto Italiano di Cultura, si terranno diverse iniziative a tema “Natale, musica e tradizioni dal Sud Italia. La Basilicata incontra New York”. «Prosegue una campagna internazionale che sta dando ottimi frutti, come dimostrano i dati turistici del 2023. In questo caso ci rivolgiamo al pubblico newyorkese, particolarmente appassionato di Italia e di Basilicata», dice il Direttore di Apt Antonio Nicoletti. E aggiunge: «Nei mesi scorsi abbiamo realizzato roadshow con grandi Tour Operator, e partecipato a incontri di settore, come l’edizione 2023 del format Travel hashtag. Adesso ci rivolgiamo a un pubblico trasversale, quindi non solo agenzie e operatori, proprio prendendo spunto dai temi che caratterizza-

no questo periodo dell’anno: la Natività, la cultura e le tradizioni; temi che ci consentono di raccontare una destinazione autentica e ricca di contenuti da scoprire e da vivere». LA GRANDE MELA Si comincia oggi con l’inaugurazione del Presepe Monumentale lucano, realizzato dal maestro grassanese Franco Artese e, per questa occasione, ospitato nella parrocchia che da sempre costituisce il riferimento degli italiani a New York, quella Our Lady of Pompeii oggi sotto la guida di un parroco lucano, don Luigi Portarulo da Bernalda. Il presepe lucano itinerante che raffigura la Natività nel paesaggio suggestivo e sacrale dei Sassi di Matera, vede la sua prima installazione nel 2009 ad Assisi, lo stesso anno in cui la donazione dell’olio a San Francesco venne affidata alla Basilicata. A questa si sono succedute poi negli anni tappe di altissimo valore spirituale e istituzionale, come nel 2012 in Piazza San Pietro in Roma, nel dicembre del 2015 nella prestigiosa St. Patrick’s Cathedral di New York, nel 2017 nella chiesa di Santo Spirito di Firenze, nel 2018 al Quirinale, nel 2022 a Torino e oggi anche a Siena. L’OMAGGIO AI MIGRANTI Per questa iniziativa, che caratterizza le attività di promozione di Apt, il 2023 è un anno speciale

perché ricorrono gli 800 anni dal primo presepe di San Francesco a Greccio. Il presepe di Artese ripropone gli scorci dei centri storici lucani, a partire dai Sassi di Matera, e i personaggi rappresentano diversi momenti della vita quotidiana, in un ambiente semplice e laborioso che attinge a immagini tratte da riti e tradizioni della civiltà e della cultura lucana. Questa rappresentazione è arricchita anche dalla scena toccante di una famiglia di migranti, con cui la Basilicata ha voluto omaggiare i tanti lucani che in passato attraversarono l’oceano per soddisfare la loro fame di lavoro e di futuro, approdando negli Stati Uniti d’America. GLI APPUNTAMENTI Ma a New York la Basilicata porterà anche la sua

musica, le sue tradizioni e la sua cultura. Dopo l’inaugurazione del presepe in programma oggi alle ore 17 e la Santa Messa officiata dal Nunzio Apostolico Gabriele Giordano Caccia, Osservatore Permanente alle Nazioni Unite, si terrà una performance musicale con strumenti della tradizione lucana a cura di Nicola Scaldaferri, professore di etnomusicologia all’Università di Milano, accompagnato dal musicista Vincenzo Di Sanzo e da Francesca Esposito alla voce. Domani, alle ore 17, nello spazio conferenze di “Piazza Italia”, si terrà un talk sul tema “Dove gli alberi risuonano. Viaggio in Basilicata” con il direttore di Apt Nicoletti e l’etnomusicologo Scaldaferri che descriveranno i riti caratteristici dei nostri bor-

ghi, dai carnevali al Maggio. A seguire ci sarà un’esibizione del chitarrista lucano Federico Ferrandina, e un aperitivo a base di prodotti lucani. L’11 dicembre, alle 17, presso l’Istituto Italiano di Cultura, il direttore Antonio Nicoletti terrà una presentazione della Basilicata come destinazione turistica, e a seguire Nicola Scaldaferri, Vincenzo Di Sanzo e Francesca Esposito esporranno un programma dal titolo “I suoni della Natività, un viaggio attraverso il patrimonio culturale della Basilicata”. BARDI: «C’È TANTO DA FAR CONOSCERE DEL NOSTRO TERRITORIO» Per il presidente della Basilicata, Vito Bardi, «la Regione sta sostenendo le attività rivolte al mercato internazionale nella consapevolezza che c’è tanto da fare per far conoscere il nostro territorio ai tanti che amano l’Italia e sono in cerca di destinazioni nuove». «I temi legati al Natale ha aggiunto e concluso Bardi - ci aiutano, per omogeneità con tante caratteristiche della nostra offerta. Proprio a tal proposito, promuovere la Basilicata in una metropoli come New York significa anche raccontare una terra in cui il silenzio ha ancora valore, dove la spiritualità è tangibile e dove le tradizioni sono sinonimo di accoglienza e di condivisione».


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Tutto Sport SERIE C Il tecnico siculo ha preferito rescindere il contratto probabilmente per evitare scontri sulla campagna acquisti riparatrice

Potenza, a Raffaele non soddisfa l’offerta e molla la panchina DI ROCCO NIGRO

POTENZA. Nella mattinata era stata data per certa la firma ed il ritorno di Peppe Raffaele sulla panchina rosso-blù. A distanza di poche ore, però, il matrimonio non s’ha da fare. All’inizio si era detto che alla base del mancato accordo vi erano difficoltà di natura extraprofessionale. Che in altre parole significa? Boh… visto che il tecnico si era mosso dalla sua Sicilia per arrivare in città, nella serata di mercoledì, con l’intento di ritornare a sedere su quella panchina che aveva abbandonato nel maggio scorso dopo il pareggio allo “Zaccheria” di Foggia nella gara per il passaggio ai play off e dopo alcune divisioni a riguardo la costruzione della nuova squadra nello scorso mese di giugno. Qualcuno ha pensato ad uno scherzo di carnevale. Invece, proprio nel periodo natalizio dove gli animi sono più buoni ecco arrivare la notizia sul sito ufficiale della società che il Potenza ha esonerato Franco Lerda e che, nonostante interlocuzioni avute con l’ex tecnico - a questo punto sì Giuseppe Raffaele, «caratterizzati da massima cordialità e rispetto, e la condivisione di tutti i termini contrattuali e dei programmi sportivi», sono sorte «improvvise problematiche personali che hanno costretto il mister a rinunciare, con grande rammarico, al-

S

__Raffaele

l’offerta ricevuta». Ma di che offerta si tratta? Partiamo con il dire che il tecnico siculo era già sotto contratto con la società sino al 2024 e quindi in qualche modo un dipendente a libro paga della società. Evidentemente, visto che si parla di offerte, ipotizziamo che quella ricevuta dalla società non ha soddisfatto del tutto né lui e né la sua procuratrice Silvia Patruno. Da qui la necessità di rescindere il contratto e togliere definitivamente le “castagne dal fuoco”. Ma a nostro modestissimo avviso, vi-

sto che del quartier generale del Potenza sito in via Marconi filtra poco e nulla, le questioni potrebbero essere altre. In primis, la campagna acquisti di riparazione di gennaio, quali giocatori far partire e quale budget dovrà essere impegnato per far sì che si portino in rosso-blù calciatori che non deludono le legittime aspettative della società. Come si dice: “il cane che si è scottato, ha paura dell’acqua bollente”. Questo per dire che il mister di Pozzo di Gotto si è guardato bene intor-

no e ha valutato la qualità dei giocatori che oggi è a disposizione della società ed ha chiesto di far arrivare in rosso-blù tre o quattro elementi che davvero possono far risalire la corrente ad una squadra che, come è noto, oggi è sprofondata a 18 punti nelle immediate vicinanze della zona retrocessione. Inoltre, nonostante qualche diversità di vedute chi sarebbe restato a fianco di Raffaele per dirigere le operazioni di mercato. Natino Varrà. Con quale ruolo? Visto che come pare il direttore sportivo ha dichiarato più volte che non è l’uomo da «abbandonare la nave» in tempesta. Quanti procuratori si renderebbero disponibili a far partire a gennaio dei giocatori che fino ad ora hanno avuto un bassissimo rendimento? Insomma, alla luce di queste incertezze mentre si chiude a malo modo il capitolo “Raffaele” con i rituali ringraziamenti da parte del tecnico siculo alla piazza potentina, sul web si apre il toto allenatori da sostituire a Raffaele, Colombo e Lerda. A chi tocca questa volta il non facile compito di superare questo difficile momento? Intanto, in vista della gara esterna di Foggia la società ha deciso di affidare la squadra nuovamente nelle mani di Pietro De Giorgio, il tecnico che aveva già sostituito il dopo esonero di mister Alberto Colombo.

SI SVOLGERANNO DAL 15 AL 17 DICEMBRE, CON LA PRESENZA ECCEZIONALE DELL'ATLETA ZUGARELLI, VINCITORE DELLA COPPA DAVIS 1976

Al via a Matera gli “Stati generali Tennis e Padel di Basilicata” ono pronti a partire gli “Stati generali del Tennis e Padel” che avranno luogo nella città di Matera, nei giorni 15, 16 e 17 dicembre sui campi del Circolo Tennis Matera e dello Sporting Club Matera e che rappresentano, a tutti gli effetti, un avvenimento unico e raro per tutta la Basilicata. Sarà, altresì, presente a Matera l’atleta Tonino Zugarelli, vincitore della Coppa Davis 1976. IL CARTELLONE Il programma - che verrà presentato lunedì, alle ore 11 nella sala Mandela del Comune di Matera - prevede tante attività ed eventi inserite nel cartellone. Il 15 dicembre, Matera riceverà la Commissione Nazionale Impianti della FITP che si riunirà per discutere delle opportunità, degli aggiornamenti e delle normative di riferimento sull’impiantistica esistente nei comuni della regione Basilicata. Dalla fiera dell’impiantistica sportiva al Villaggio Dunlop per gli appassionati delle nuove tecnologie e strumentazioni, indispensabili per le discipline federali. Il Dunlop Village che festeggerà, in occasione della manifestazione, i 100 anni dalla costituzione rappresenta il fiore all’occhiello della manifestazione. All’interno degli stand Dunlop, saranno distribuiti gadget e foto personalizzate ai tanti bambini

che parteciperanno attivamente all’evento, consegnati dall’idolo dei più piccoli la “Mascotte Hola” il pupazzo gigante animato dell’ATP Nitto di Torino. Il 16 dicembre verrà accolto il Raduno degli Ufficiali di gara. Chi sono e come si diventa. Relazione programmatica del FUR di Basilicata Stefano Langone e del responsabile di macroarea Antonio Caroleo. Nel primo pomeriggio un training completo e personalizzabile, con personal trainers e preparatori atletici. Terapisti della riabilitazione. Esperti nell’uso di tecnologie per la cura delle problematiche fisiche legate alle discipline del tennis e del padel. Rocco Picerno presenta il Mental Coach: chi è...e cosa fa? Subito dopo il convegno con la partecipazione del dott. Gianpaolo D’Addeo – Cardiologo e dirigente medico dell’Ospedale San Carlo di Potenza. Il medico dello sport: valutazioni dello stato di salute psicofisica dell’atleta e pratiche di soccorso in caso di infortunio. Nuove terapie per prevenire e gestire le malattie croniche associate a stili di vita scorretti. Il 17 dicembre è la data clou degli “Stati generali del tennis e del padel” con la proficua collaborazione di Presidi, Dirigenti scolastici, Insegnanti e genitori, nelle strutture sportive

di Matera giungeranno i bambini impegnati nel Progetto della Federazione italiana Tennis e Padel denominato “Racchette in classe”. Il rapporto tra il numero di iscritti ai circoli proponenti e gli Istituti scolastici aderenti, proiettano la Basilicata al primo posto in Italia come regione con più atleti che praticano lo sport del tennis e/o del padel, segno indelebile che la Basilicata è una regione di sportivi che esprimono un reale concetto di coesione sociale. Giunta al nono anno di attività, gli “Stati generali del tennis e del padel” in un panorama mozzafiato e, grazie al coinvolgimento dell’APT Basilicata, circa 500 ragazzi accompagnati da genitori e Dirigenti scolastici a partire dalle 8 parteciperanno a tutte le attività culturali e sportive della manifestazione.


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venerdì 8 dicembre 2023 www.lecronache.info


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