Cronache del 9 febbraio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

vEnERdì 9 FEbbRAIo 2024 • ANNO IX N. 33 € 1,50

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OLTRE IL GIARDINO 2 NO PROTEZIONISMO, SÌ DIFESA MADE IN ITALY: BALDASSARRE (IDEA), BRAIA (IV) E MARSILIO (CONFAGRICOLTURA)

Regione, trattori presenti: politica no

A Potenza protesta senza sigle sindacali: Busciolano e Piemontese provano a mediare

Servizi alle pagine 5, 6 e 7

Anche l’agricoltura diventa campo di battaglia, la sovranità di coalizione passa da quella alimentare

Arriva Salvini, Pepe rumoreggia FdI-Lega, guerra fredda: il segretario regionale a Policoro coi trattori contro Lollobrigida

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“RUOTI GATE”

L’ex sindaca Scalise: «Farò nuova denuncia» ome noto, si è svolta il 6 febbraio, nell’aula Gup del Tribunale di Potenza, l’udienza preliminare per la presunta “macchina del fango” messa in piedi ai danni dell’ex sindaca di Ruoti, Anna Maria Scalise, e dell’attuale primo cittadino, Franco Gentilesca, all’epoca dei fatti assessore comunale, e del Commissario della Polizia di Stato Pasquale Di Tolla. «Salinardi - ha commentato l’ex sindaca Scalise - continua a fare confusione, fare provocazioni, dare continui giudizi sulle persone, solo (...)

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GALELLA, MEGLIO SELFIE CHE TRATTORI

on s’erano mai visti tanti trattori lucani affollare il deserto di viale Verrastro e soprattutto rumoreggiare in protesta campestre contro la sonnolenza verso l’agricoltura e che qui in Basilicata conta moltissimo perché è piena di qualità produttiva e valore imprenditoriale. Così mentre Alessandro Galella, uno dei peggiori per demerito e nullismo istituzionale tra gli assessori sulla piazza, giocava alla Bit di Milano a farsi i selfie con tutto il codazzo, Gal compresi, 200 trattori incavolati neri hanno fatto capire ai patrioti addormentati della Regione che il tempo del cazzeggio era tragicamente finito. Ora capiamo la furbata di questo centrodestra da avanspettacolo di scaricare sull’Europa tutto il campo delle responsabilità, ma a leggere le richieste degli intrepidi si capisce come nella bagarre agricola ci sia pure la colpa di Galella non solo per non aver trovato soluzione all’emergenza cinghiali, ma anche per il vergognoso aumento del 20% del canone irriguo deciso da Musacchio, AU del Consorzio di Bonifica, con buona pace del fratellino Quarto e di Coldiretti che continuano a difenderlo. Canta Francesco Gabbani:“Io voglio M. Dellapenna a pagina 2 fare il contadino, altro che selfie…”

Tutti insieme separatamente ■ continua a pagina 11

oLTRE IL GIARdIno Elezioni, Smaldini (FdI) sul protagonismo dei meloniani e Sileo sulle assenze leghiste

CONTROLLI DELLA CORTE DEI CONTI SUI COMUNI LUCANI

Pnrr, su 1867 progetti finanziati soltanto il 14% in linea coi tempi

Servizio a pagina 3

F. Moliterni a pagina 12

DELEGAZIONE INCE

Presidenziali, visita in Azerbaigian del deputato FdI Caiata: «Elezioni importanti perchè anche nei territori liberati»

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■ Servizio

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EFFICIENTAMENTO

Firmato il protocollo d’intesa tra Gse e Acquedotto Lucano per lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture idriche ■ Servizio

a pagina 9

_ CAPOLUOGO

Santa Croce, le “Serre dell’Unibas” in stato d’abbandono Calò: «L’area è da riqualificare»

■ R. Mollica

a pagina 17

_ LAGONEGRO

Per Falabella grana trasferimento alunni dal “Rossi” all’Istituto di piazza della Repubblica: l’ira dei genitori ■ Servizio

a pagina 19


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Primo Piano

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Il vicepremier sarà nel capoluogo. I leghisti lucani attendono parole forti. Sarà il solito silenzio imbarazzato?

Oggi Salvini a Potenza. Pepe sui trattori contro le politiche agricole di Lollobrigida

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La Lega, intanto, sfida il ministro dell'Agricoltura. Il segretario regionale del Carroccio in piazza con i trattori

DI MASSIMO DELLAPENNA

arà oggi il giorno tanto atteso in cui Salvini e la Lega diranno la loro anche sulle elezioni regionali di Basilicata. Come già detto nei giorni scorsi, la Lega ha riempito queste settimane di silenziose attese di azioni mai compiute. Un silenzio che faceva da contrasto con le imminenti dichiarazioni della Lega che i colonnelli lucani preannunciavano. Il partito di Alberto da Giussano ha perso la presidenza della Regione Sardegna, è stato escluso dal tavolo bilaterale tra Forza Italia e Fratelli d’Italia e sembra sostanzialmente convitato di pietra ad una prossima riunione che si limiterà a sancire ufficialmente quanto già deciso tra Meloni e Tajani: ovvero il Bardi bis. I locali esponenti della Lega continuano a dire che oggi ci saranno parole importanti pronunciate da Salvini. Al contrario noi crediamo che si limiterà a parlare di infrastrutture ed opere pubbliche. Il Bardi bis appare già deciso, così come deciso ancora prima che arrivassero le indagini era la fine dell’esperienza di Solinas. La Lega ha subito in Sardegna, subirà anche in Basilicata. Sarebbe, del resto, molto facile per chiunque ricordare le parole di Crippa che più volte ha fatto riferimento alla riconferma degli uscenti.

LA GUERRA FREDDA TRA FDI E LEGA Chi sa leggere la politica, del resto, non può non ignorare che la Lega sta facendo una vera e propria guerra di posizione contro Fratelli d’Italia. Il terreno dello scontro sono le politiche agricole. Non una materia a caso ma quella che è governata dal Ministro Lollobrigida, uomo forte di Fratelli d’Italia alla direzione di un ministero bandiera per il partito di Giorgia Meloni che non a caso ha affidato al migliore dei suoi lo sforzo di governare non soltanto le politiche agricole ma anche la “Sovranità Alimentare”. Un luogo di governo delicato e complesso per le articolate politiche nazionali e comunitarie che è diventato il terreno del confronto anche interno al centrodestra. E, così, mentre Fratelli d’Italia è impegnata a tutti i livelli nel far comprendere la posizione di Lollobrigida e del Governo a

sostegno degli agricoltori le cui problematiche nascono a Bruxelles e non a Roma, Salvini ha deciso di guidare la protesta dei trattori. Mentre il Ministro Lollobrigida e il Governo Meloni sono impegnati nella difesa reale dell’agricoltura italiana specificando perché, «pur nelle ristrettezze dell’attuale bilancio dello Stato, ha garantito alle regioni di intervenire per ridurre la popolazione dei cinghiali quando il suo eccesso è dannoso per agricoltura o sanità pubblica, raddoppiato i fondi PNRR per le filiere agricole (+2 miliardi), aumentato fondo Agrisolare (+830 milioni) eliminando l’odiosa restrizione di autoconsumo e portando all’80% il massimo del contributo per produrre energia pulita. Ha attivato le misure di PNRR per 400 milioni acquisto macchine agricole, 100 milioni frantoi, attivato fondi per 250 milioni per acquisto macchine agricole, 90 milioni per acquisto trattori con INAIL, 100 milioni fondo in sostegno filiere deboli, 300 Milioni per nuovo fondo per emergenze in agricoltura a cui si aggiungono sostegno a settori in grave crisi a causa di eventi straordinari come pere, kiwi, viticoltura, frutta in genere per decine di milioni, attivato azioni promozionali delle filiere in Italia e all’estero per aumentare

valore dei prodotti e azioni diplomatiche per affrontare e risolvere i problemi di export» gli uomini della Lega hanno deciso di guidare azioni di proteste che riguardano anche il Governo di cui fanno parte. Una cosa che, unita alla cattiva gestione della questione sarda, ha non poco indispettito il presidente del Consiglio che si aspettava una collaborazione e un sostegno che riconoscesse lo sforzo che Lollobrigida ha compiuto per vietare la carne sintetica, per impedire la normativa delle emissioni che paragonava le stalle alle fabbriche e tante altre battaglie di non facile soluzione che FdI e il Governo sono pronti a portare in Europa e che avrebbero la necessità della solidarietà e del sostegno di tutte le forze politiche e, soprattutto, di quelle di maggioranza se si vuole davvero tutelare l’interesse nazionale e la sovranità alimentare.

PEPE SULLE BARRICATE, SALVINI INCONTRA LA PROTESTA La Basilicata non è stata certo un’eccezione. Il segretario regionale leghista ha deciso di lanciare il suo guanto di sfida a Galella e di sostenere la battaglia dei trattori. Non si è limitato a sottoscrivere il documento dei “Giovani

Liberi Agricoltori” con il quale chiedevano a Bardi e al Prefetto di adottare misure di sostegno all’agricoltura, ha deciso anche di presenziare direttamente alle manifestazioni che si sono tenute in Basilicata. Pepe ha partecipato alla carovana del trattori a Potenza e ha presenziato al presidio dei protestatari a Policoro durante il quale ha promesso che una delegazione dei manifestanti sarà ricevuta oggi da Salvini con la possibilità di portare un documento e di discutere con il vicepremier. Non è una vera e propria dichiarazione di guerra a Fratelli d’Italia da parte della Lega e di Pepe ma poco ci manca. Il segretario regionale di un partito di governo che invita chi protesta contro il Governo ad incontrare il vice presidente del Consiglio dei Ministri è sicuramente un’anomalia. Mentre aspettiamo le armi segrete di Salvini e la sua ultima controffensiva (che crediamo non arriverà) non possiamo non registrare questa situazione di una Lega e di un Pepe di lotta e di governo. Situazioni che rendono sempre più forte l’accordo tra Forza Italia e Fratelli d’Italia e sempre più probabile il Bardi bis, con la Lega obbligata a ratificare in silenzio quello che non ha deciso.


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OLTRE IL GIARDINO Smaldini (FdI) e Sileo (Lega) analizzano la fase di confronto interno per trovare punti di convergenza sul candidato, programma e liste

Regionali tra FdI che rivendica protagonismo e Lega in attesa di unità nella coalizione cdx

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analisi di come procede il centrodestra in Basilicata verso la definizione ufficiale, innanzitutto, del candidato e di un programma condiviso, ed anche delle liste per le prossime regionali lucane. Questo il focus del dibattito con le ospiti della trasmissione di Cronache Tv “Oltre il giardino”- in onda sul canale 68 del digitale terrestre e condotta da Paride Leporace - la responsabile del dipartimento organizzazione di Fratelli d’Italia in Basilicata Ivana Smaldini e l’assessore alle Infrastrutture e Mobilitàdella Regione Basilicata Dina Sileo (Lega).

L’ANNUNCIO SLITTATO Come è ormai noto, il preannunciato incontro romano, per il sì definitivo alla ricandidatura di Vito Bardi, c’è stato. Le trattative nel centrodestra sono però in corso di definizione con il Governatore lucano che dovrebbe accettare le condizioni di pace imposte da Fratelli d’Italia e soprattutto che la Lega rinunci ad esistere politicamente in Basilicata lasciando così campo libero agli alleati della coalizione FdI. Ora, quindi, che è stato eliminato il veto al Bardi bis, resta il placet definitivo per la revoca della “pieni poteri” e la destituzione degli uomini di fiducia del Generale Bardi da sostituire con persone indicate dai meloniani. Ci si ritroverebbe, insomma, da una parte un presidente che presieda ma non governi e - dall’altra - una Lega immobile che paga la nascita dell’asse Forza Italia - Fratelli d’Italia. «Stiamo ragionando come è giusto che sia, utilizzando il

__Smaldini e Sileo ospiti ad “Oltre il giardino”

tempo necessario per prendere poi le decisioni migliori» afferma Smaldini, sottolineando come nel centrodestra prevalga «la condivisione, discutendo alle volte anche animatamente, ma questo perché ci si confronta, affinché si converga nella maniera più unita e soprattutto più utile alla regione, quindi al territorio». Sulla questione dei “pieni poteri”, Smaldini chiarisce che «è stata ritenuta incostituzionale, quindi Fratelli d’Italia non fa altro che rimarcare un qualcosa che anche i massimi organi hanno ritenuto non fosse opportuna». E aggiunge: «Fratelli d’Italia sta semplicemente richiedendo un protagonismo che i numeri gli consentono di rivendicare». Per quel che riguarda la situazione in casa Lega - dove vi è attesa per l’arrivo previsto per oggi nel capolugo lucano del leader nazionale Salvini - c’è, come afferma in studio Sileo, «l’entusiasmo di ripartire in maniera spinta, considerando anche che

siamo nella fase conclusiva di un'esperienza di legislatura, per analizzare eventuali errori commessi e per riportare il protagonismo del centrodestra all'interno del nostro territorio». D’altro canto, però, Sileo sottolinea che «attendiamo che il centrodestra, unito, cerchi di trovare la quadra. Ovviamente per quanto riguarda il consenso della Lega di 5 anni fa - sottolinea l’assessore regionale - è evidente che sia fluttuante e sappiamo benissimo che l’elettorato è diventato fluido, come sono fluidi anche i passaggi da un partito all’altro di un componente politico. Ma - enfatizza - come centrodestra dovremmo puntare a un risultato, ciascuno con la propria identità e col proprio protagonismo». E aggiunge: «Se vi è una rimendicazione da parte di Fratelli d’Italia, come partito di maggioranza di centrodestra in questo momento, non ci sono questioni che ostano, fermo restando che vi è anche un limite di ri-

spetto degli alleati». Conclude dicendo che «restiamo in attesa ovviamente dell'indicato candidato presidente di tutto il tavolo di centrodestra» rimarcando però come «al momento mi pare di capire che ci sia stata soltanto un’interlocuzione tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, quindi io attenderei».

LISTE, WORKS IN PROGRESS La responsabile organizzazione FdI interviene poi in merito alle liste: «Al momento, nulla di definito anche perché noi, come ben noto e come abbiamo sempre fatto e faremo anche in occasione delle Regionali, abbiamo aperto alle autocandidature quindi - spiega Smaldini - tutti i segretari cittadini sul territorio in questo momento sono impegnati per segnalare gli eventuali papabili candidati da inserire nella lista che verrà poi analizzata dai nostri dirigenti territoriali, ma anche nazionali». E aggiunge: «In questo momento Fratelli d’Italia è chiara-

mente attrattivo e noi, come siamo abituati a fare, non chiudiamo la porta a nessuno che sia in grado di dare comunque un apporto al Partito non solo in termini di numeri. A noi interessa - conclude la dirigente di Fratelli d’Italia - che la qualità si alzi». Dal punto di vista della Lega, invece, Sileo chiarisce come sebbene ci siano stati plateali episodi di «persone che sono transitate altrove» per la classe dirigente della Lega «nulla è ancora perduto» spiegando come il Carroccio per formare le liste «anziché andare a pescare in altri partiti, si aprirà anche alla società civile e non necessariamente ai tesserati militanti». Enfatizzando come l’importante è che siano «in grado di portare professionalità e di dare risposte ai bisogni del territorio che sono ancora tanti».

LA VISITA DI SALVINI Si affronta poi il tema delle Infrastrutture, in vista della visita a Potenza di Salvini, in primis in veste di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e poi, ovviamente, come rappresentante politico della Lega. Sileo spiega che verranno presentati «gli investimenti di opere infrastrutturali, in particolare in Basilicata, che sono diverse». Tra queste il collegamento «alla vera Alta Velocità», la definizione dell’opera nodale «del famoso tunnel» di Maratea, spiega l’assessore regionale nonché la messa in campo «delle opere infrastrutturali definitive che naturalmente debbono consentire alla “Perla del Tirreno” di avere quel protagonismo che merita».


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Gli agricoltori hanno chiesto un incontro con il presidente Bardi o con l’assessore Galella. Intanto a Policoro, gli agricoltori incontrano Pepe

La “protesta dei trattori” non si ferma: presidio ad oltranza in viale Verrastro E

__Momenti della manifestazione

rano oltre 200 i trattori arrivati ieri mattina alle porte di Potenza peer protestare contro le politiche europee e non solo. L’istituzione di un tavolo tecnico per studiare misure idonee da adattare al comparto agricolo lucano, la compensazione con adeguati fondi per contrastare il mancato reddito delle produzioni agricole dovute al repentino cambiamento climatico, l’adozione di misure idonee a ridurre il prezzo del gasolio e dell’acqua per uso agricolo e adottare strategie urgenti per il contenimento della fauna selvatica. Queste alcune delle richieste di un comparto messo in ginocchio ed esasperato. La protesta, in Basilicata, va avanti da diversi in giorni. Alcune piazze del Vulture Melfese e della fascia jonica sono state teatro di una mobilitazione importante che ha investito tutta l’Italia e anche l’Europa. Partito dall’uscita Potenza-est, il lungo corteo ha marciato per le vie della città capoluogo di regione fino ad arrivare in viale Verrastro. Davanti al Palazzo regionale si sono raggiunti momenti di vera tensione. I manifestanti hanno chiesto un incontro con il presidente della Regione Vito Bardi o con l’assessore all’Agricoltura Alessandro Galella. Entrambi assenti per impegni istituzionali. Non si muoveranno di lì finchè non lo avranno ottenuto. Queste le intenzioni. Gli agricoltori non hanno accettato un incontro tra una loro delegazione e i vertici regionali. Decisione questa che ha portato il capo di Gabinetto Michele Busciolano e la dirigente del Dipartimento Agricoltura Emilia Pie-

montese a dirigersi verso la folla per un acceso botta e risposta. La mobilitazione ha visto la partecipazione degli agricoltori senza alcuna bandiera di associazioni di categoria o sindacati. Sui trattori infatti a sventolare solo ad esclusivamente il Tricolore a dimostrazione del fatto che questa è la battaglia di un’intera categoria al di là delle appartenenze. Un presidio di manifestanti è rimasto davanti la sede della Regione in attesa dell’incontro con il governatore Bardi che potrebbe avvenire oggi. Intanto a Policoro, in serata gli agricoltori hanno ricevuto la visita di Pasqale Pepe, commissario regionale della Lega Basilicata.

Il presidente di Confagricoltura Battifarano sulla “protesta dei trattori” davanti alla Regione Basilicata

«M

«Bardi e Galella ascoltino le istanze degli agricoltori»

eno viaggi e più confronto», è quanto dichiarano i vertici di Confagricoltura Basilicata. «È inconcepibile che alle continue rimostranze degli agricoltori non vi sia ancora un tavolo di ascolto delle istanze. - continuano i vertici di Confagricoltura - Noi abbiamo già sollecitato la convocazione delle associazioni e degli agricoltori da parte della regione ma il Presidente Bardi e l’Assessore Galella sembra non voglio-

no ascoltare». «È urgente un confronto, un tavolo di ascolto, un momento congiunto per dare delle risposte per il bene delle imprese agricole – sostiene il Presidente Battifarano - Noi siamo con gli agricoltori, noi siamo agricoltori! La regione metta in atto tutte le azioni necessarie per dare immediate risposte, approvi e dia immediato riscontro alla mozione presentata in Consiglio regionale, intervenga con il Governo perché il Ministro Lol-

lobrigida dia risposte ad horas». «Non si può pensare che l’agricoltura sia trattata con tale sufficienza. Che le rivendicazioni trovino risposte in tutte le sedi e che la regione faccia subito la sua parte. I viaggi di promozione si fanno se c’è qualcosa da promuovere, non se c’è qualcosa che sta morendo. - conclude Battifarano - Fare presto e bene per il comparto e tutte le imprese agricole senza distinzioni di bandiere e colori».


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Il presidente di Matera Di Stasi: «Lottiamo nei tavoli istituzionali per restituire all’agricoltura italiana ciò che l’Europa sta togliendo all’intero comparto»

Prosegue la mobilitazione della Cia Il motto: «Rispetto per gli agricoltori» P

rosegue il programma di mobilitazione della Cia-Agricoltori in Basilicata. I direttivi delle sezioni del Metapontino hanno affrontato le questioni di emergenza e le azioni da mettere in campo. Il presidente della Cia di Matera Giuseppe Stasi ha

rilanciato il “grido d’allarme” che nel Metapontino ha conseguenze più pesanti sul Prodotto Lordo Vendibile in agricoltura sottolineando che i gravissimi problemi portano a chiudere persino aziende storiche del Metapontino. «Noi – ha detto - non siamo stati mai fermi, né nei

mesi scorsi né in queste ore. Stiamo conducendo una battaglia importantissima sui tavoli istituzionali per restituire all’agricoltura italiana ciò che l’Europa, con norme troppo rigide e adottate in un momento di crisi epocale, sta togliendo all’intero comparto, con gravi ripercussioni anche in Basilicata e nel Sud». Le proposte discusse e contenute in un documento condiviso da Upi, Anci, Lega Autonomie sono sintetizzabili in difesa del reddito dell’agricoltore attraverso una Legge Quadro; la contrazione dei costi con una serie di agevolazioni; la riforma della Pac considerata troppo ferraginosa; indennizzi rapidi ed efficaci contro le calamità naturali. Tra i temi evidenziati nei confronti della

Regione: assicurare un fondo mutualistico; per il credito l’istituzione di un fondo rotativo; abbattere i costi del canoni irrigue; scorrimento graduatorie Psr. Ieri ore 18 a Filiano (palazzo Corbo) assemblea degli Agricoltori di Filiano, S. Fele, Atella, Rionero, Barile, Ripacandida. La parola d’ordine è “Rispetto per gli agricoltori”. Cia in continuità con la manifestazione nazionale del 26 ottobre scorso e il Piano nazionale per l’agricoltura e l’alimentazione, a sostegno della stessa manifestazione, rinnova la richiesta a tutte le istituzioni di interventi urgenti, senza indugi e di governare la crisi. «Lo stop al regolamento Ue sui fitofarmaci, che avrebbe falcidiato le pro-

duzioni agricole, mettendo a rischio non solo la sopravvivenza delle aziende del settore, ma anche la sicurezza alimentare dei cittadini europei- si sottolinea – è un primo passo». «Ci siamo battuti fin da subito per sostenere l’impraticabilità di un taglio netto del 50% dei fitofarmaci al 2030 senza valide alternative e con la crisi climatica in atto -spiega il presidente Cristiano Fini-. Alla fine il passo indietro è giunto, ora chiediamo all’Europa di promuovere davvero una politica graduale, realista e gestibile per giungere ai target green, riequilibrando le esigenze produttive agricole con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppando la difesa integrata e investendo di più su ricerca e innovazione».

Il consigliere provinciale del Pd commenta l’assenza del presidente Bardi e dell’assessore Galella Lo afferma la consigliera provinciale di “Noi Moderati” Larotonda

Ferrone: «La protesta degli agricoltori «Gli agricoltori ha motivazioni che vanno ascoltate» non sono soli»

«L

’assenza del Presidente Bardi e dell’assessore all’Agricoltura Galella in tour altrove, nonostante la manifestazione degli agricoltori sia stata preannunciata da giorni, è uno schiaffo sonoro agli stessi agricoltori perché chi ha responsabilità politiche di gestione del settore agricolo dopo aver scaricato sull’Unione Europea adesso non può scaricare sull’apparato tecnico-amministrativo della Regione». Così Carmine Ferrone (Pd) consigliere provinciale di Potenza per il quale «non è stato garantito nemmeno il semplice ascolto di rappresentanti del movimento imponente con circa 100 trattori in assedio del Palazzo, non dico per dare risposte immediate ma quantomeno per discutere le istanze degli agricoltori esasperati. È stata data una prova di mancanza di rispetto più totale!». «È dovuta intervenire non so a che titolo ma sicuramente per senso di responsabilità per il proprio lavoro, la parte gestionale, i tecnici, che – aggiunge Ferrone - ringrazio per averci messo la faccia su un qualcosa non di loro competenza ma di natura prettamente Politica. L’agricoltura e la terra di Basilicata vanno difese, sempre e comunque, per chi ha deciso di rimanere in questa Regione e per il futuro dei nostri figli. Mi auguro che gli agricoltori e tutti i cittadini ne tengano conto nelle scelte elettorali a cui saranno chiamati a breve. Soprattutto in un momento come questo è importante mantenere un dialogo con gli

agricoltori perché c’è grande preoccupazione per lo stato di salute del settore». «Le decisioni della commissione europea e le mancate promesse del governo italiano rendono forte il rischio di non riuscire a garantire un equo compenso ai produttori e di non supportare sufficientemente la necessità di più investimenti per sostenere i cambiamenti che sono imprescindibili. Le proteste hanno motivazioni che vanno ascoltate e a cui va data risposta poiché l’agricoltura e l’agroalimentare sono settori strategici per il nostro territorio e per tutto il Paese. Noi amministratori locali – continua Ferrone - continueremo a fare la nostra parte affinché queste esigenze siano concretizzate. Ma dalla Giunta Regionale devono svegliarsi perché così il comparto non va avanti, e fare fino in fondo la propria parte, producendo fatti».

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l settore agricolo è da tempo in crisi in tutta Europa, ma la situazione sta diventando sempre più critica. In Italia e in Basilicata, più di cinquanta mezzi agricoli ha dato vita a un corteo nel centro abitato di Lavello. I mezzi agricoli sono rimasti in sit-in nella zona pals, in segno di protesta contro le numerose normative stringenti che mettono a rischio l'intero settore agricolo. Questa mobilitazione è stata promossa dal Coordinamento Agricoltori Lavellesi, che si unisce al movimento che sta coinvolgendo gli operatori del settore in tutta Europa, per contrastare riforme imposte dall'alto che rischiano di mettere in ginocchio un comparto già in forte difficoltà e oggi ha marciato su Potenza. La Consigliera Provinciale Lucia Larotonda sostiene questa protesta e si impegna a portare la voce degli agricoltori ai tavoli della provincia. «Sono al fianco di tutti gli agricoltori - afferma Larotonda - con l'obiettivo di dare un segnale concreto. Vogliamo far capire che gli agricoltori non sono soli». In particolare, i membri del CAL sostengono di essere oppressi da una serie di regolamentazioni poco flessibili che rendono la gestione dell'attività agricola sempre più complessa e costosa.La pressione sempre maggiore sul settore agricolo è ormai insostenibile e richiede soluzioni urgenti. È necessario che i governi locali e le istituzioni comunitarie si rendano conto dell'importanza strategica dell'agricoltura e si impegnino a sostenerla con politiche adeguate. La Consigliera Provinciale Larotonda invita quindi tutti gli attori politici a unire le forze per trovare soluzioni concrete e sostenibili per il settore agricolo. «Dobbiamo agire in fretta per invertire questa tendenza negativa - dichiara Larotonda - e garantire un futuro dignitoso ai nostri agricoltori. È ora di mettere in atto politiche che favoriscano lo sviluppo e il sostegno dell'agricoltura».


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OLTRE IL GIARDINO 2 Agricoltura, confronto tra la politica con i consiglieri regionali di cdx e csx Baldassarre e Braia e il mondo sindacale con Marsilio (Confagricoltura)

No al protezionismo, ma sì alla difesa dei prodotti made in Italy

L

a protesta dei trattori, tematica della puntata di “Oltre il giardino”, progRamma in onda su Cronache Tv, con ospiti il consigliere regionale della maggioranza di centrodestra, Vincenzo Baldassarre, il consigliere regionale di Italia viva, Luca Braia e Antonio Marsilio della Giunta esecutiva di Confagricoltura Basilicata, Antonio Marsilio. Marsilio ha subito sottolineato come «il momento è grave e critico e la partecipazione eccezionale alle manifestazioni di protesta lo dimostra: le aziende sono in difficoltà e bisogna fare qualcosa velocemente e soprattutto prima della fine dell’annata agraria che si prevede negativa». Il crescendo del malumore del comparto agricolo, rimarcato anche da Braia: «In Basilicata sta aumentando giorno dopo giorno, il livello di attenzione e di tensione». Per Braia «l’assenza della Giunta nel presentarsi agli agricoltori in protesta a Potenza è un atto al limite del provocatorio perchè la mancanza di interlocuzione è il segnale peggiore che si possa dare a un settore che attende dalla Commissione europea le modifiche alla Pac, dal Governo nazionale quelle su Irpef e tutela del reddito, e poi le risposte regionali sul costo dell’acqua, sul costo del carburante, sul fondo per sostenere accesso al

__ Baldassarre, Braia e Marsilio durante la trasmissione “Oltre il giardino”

credito, oltre che iniziative e risorse per affrontare il tema della fauna selvatica e dei danni connessi». «Il settore è in difficoltà - ha aggiunto Braia per l’aumento dei costi di produzione e la Regione, cioè il Consorzio di Bonifica, aumenta del 20% la tariffa dell’acqua. È una follia a maggior ragione in Basilicata, regione dell’acqua». Marsilio ha evidenziato il «corto circuito» al Consorzio di Bonifica della Basilicata, non soltanto per l’aumento delle tariffe idriche stabilito dall’Amministratore unico Giuseppe Musacchio. «Ci sono state le elezioni consortili, e, da quando ci risulta, è andato a votare solo solo il 7-8% degli aventi diritto. C’è uno scollamento - ha eviden-

ziato Marsilio -, tra gli utenti e la gestione del Consorzio che è un Ente pubblico e che beneficia di soldi regionali per il suo funzionamento». Per Baldassarre, «l’agricoltura è ancora il futuro della nostra regione e gli agricoltori vanno assolutamente ascoltati tenendo presente che per questo tipo di problematiche l’attore principale deve essere il territorio». Alla domanda di Braia sulla mancata replica del modello bonus acqua per gli agricoltori, Baldassarre ha risposto che «in questo momento era più importante mettere in sicurezza l’Acquedotto lucano». «Le intuizioni che ha avuto l’Amministrazione Bardi sul gas e sull’acqua - ha detto Baldassarre -

sono state positiva e produrranno dei vantaggi a medio tempo, non nell’immediato». Sui costi, qualche esempio da Marsilio: «Per condurre oggi un ettaro a coltivazione di cereali, sia in biologico che in convenzionale, bisogna considerare costi che superano i mille euro e, di conseguenza, un ristoro di 50-100 euro per ettaro appare più inadeguato». «Bisogna, inoltre - ha spiegato Marsilio -, assolutamente semplificare le pratiche per chiedere i rimborsi. Poi c’è il problema del gasolio agricolo. La regione Basilicata ha giacimenti sul territorio. È possibile che non riusciamo ad abbattere le accise agli agricoltori che soffrono di problemi di marginalità economica? È

giusto, incece, che gli agricoltori beneficino di un taglio totale delle accise. Ci vogliono risorse per l’agricoltura. Riguardo all’Irpef, come si può pensare di tartassare un settore che è già in crisi, che è già al fallimento? Il mio giudizio a livello nazionale è negativo, manca l’impegno e mancano dimostrazioni di interesse verso l’agricoltura». Per tutti gli ospiti, non necessario un ritorno al protezionismo, ma occorre dare centralità alle produzioni italiane «Quando i vincoli aumentano - ha lamentato Braia -, la capacità produttiva diminuisce, ma le regole di ingaggio del mercato non sono identiche. L’Italia rispetta delle regole, il mondo ne rispetta altre di regole, il mercato però è unico. Con regole diverse per un mercato unico, a pagare è l’agricoltore. Ecco perché a livello regionale, nazionale e europeo bisogna dare a chi produce la massima garanzia e la massima tutela». «I nostri prodotti - ha concluso Marsilio - subiscono la concorrenza sleale dei prodotti internazionali. Accade se il prodotto di un paese estero può utilizzare molecole che qui non sono consentite, o quando all’estero non vengono rispettati alcuni diritti dei lavoratori con abbassamento dei costi di produzione. Occorre una protezione dei nostri prodotti dalle concorrenze sleali».


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IL PRESIDENTE DELLA DELEGAZIONE ITALIANA PRESSO L’ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL’INCE HA INCONTRATO LA PRESIDENTE DEL MILLI MAJLIS, SAHIBA GAFAROVA

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Visita in Azerbaigian del deputato FdI Caiata

i è conclusa la visita istituzionale in Azerbaigian del deputato FdI Salvatore Caiata - membro della Commissione Politiche dell’Ue e della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati, nonché presidente della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare dell’INCE – che è stato ricevuto dalla presidente del Milli Majlis, Sahiba Gafarova, in un incontro con i membri delle missioni di osservazione del Parlamento italiano e dell’Assemblea nazionale della Serbia, in visita nel Paese per osservare le elezioni presidenziali straordinarie. Durante l’incontro, il presidente del Milli Majlis ha espresso la sua gratitudine agli ospiti per aver osservato le elezioni presidenziali e ha sottolineato che «queste elezioni sono di particolare importanza per il nostro Paese perché – ha spiegato - per la prima volta, si sono svolte in tutti i territori sovrani dell’Azerbaigian, compresi i territori liberati dall’occupazione».

__Un momento dell’incontro

ACQUEDOTTO LUCANO Sottoscritto tra la società del Ministero dell’Economia e l’Azienda della Basilicata per valorizzare le risorse del territorio

Via al protocollo d’intesa per lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture idriche

È

stato sottoscritto ieri, presso la sede del GSE, il Protocollo d’Intesa tra il Gestore dei Servizi Energetici - GSE S.p.A. – società del Ministero dell’Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile e Acquedotto Lucano S.p.A. – società nata nel 2002 per gestire il Servizio Idrico Integrato (SII) del territorio lucano. L’accordo, firmato dall’Amministratore delegato del GSE, Vinicio Mosè Vigilante, e dall’Amministratore unico dell’Acquedotto, Alfonso Andretta, avrà una durata di tre anni e mira a favorire la sostenibilità delle infrastrutture idriche dell’Acquedotto Lucano, valorizzando le risorse territoriali esistenti mediante interventi di efficientamento energetico e di integrazione delle fonti rinnovabili, promuovendo la riduzione dei consumi e sostenendo l’accelerazione degli investimenti, anche attraverso l’utilizzo degli strumenti regolati e l’accesso ai meccanismi di incentivazione gestiti dal GSE. «La risorsa idrica costituisce un’opportunità fondamentale per lo sviluppo economico del territorio lucano – afferma l’Amministratore Delegato

«L

del GSE Vinicio Vigilante – la firma di questo protocollo segna l’avvio di una collaborazione che punta ad ottimizzare la gestione del Servizio Idrico Integrato lucano e a realizzare un programma di investimenti finalizzati a soddisfare le esigenze del territorio in un’ottica di sostenibilità, rispetto dell’ambiente e valorizzazione delle risorse, in particolare nei confronti delle generazioni future». Per l’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano S.p.A: «L’accordo rappresenta un ulteriore importante passaggio del percorso virtuoso che ha intrapreso Acquedotto Lucano e che ha come obiettivo quello di ridurre i consumi connessi con la spesa energe-

tica, di utilizzare esclusivamente fonti energetiche rinnovabili e di trasferire agli utenti i risparmi ottenibili attraverso questi interventi». Continua Andretta: «Ringrazio l’Amministratore Delegato del GSE, Vinicio Vigilante, perché proprio grazie alla collaborazione che ci verrà garantita dall’accordo saremo in grado non solo di ridurre i consumi ma anche di accelerare degli investimenti attraverso, ad esempio, l’accesso ai meccanismi di incentivazione gestiti dal GSE». Attraverso la firma del Protocollo sarà possibile rendere sempre più efficienti le infrastrutture del Servizio Idrico Integrato tramite la diffusione delle fonti energetiche rinno-

vabili, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dal Green Deal europeo e dall’Agenda ONU per la neutralità climatica al 2050. La collaborazione è inoltre finalizzata a supportare la valutazione della “Qualità Energetica” della gestione del SII affidata all’Acquedotto Lucano promuovendo la riduzione dei consumi e sostenendo altresì l’accelerazione degli investimenti necessari per l’ottimizzazione del Servizio e la tutela qualitativa e quantitativa della risorsa idrica. Verranno realizzate attività di monitoraggio delle performances degli impianti dell’Acquedotto Lucano orientate all’implementazione di interventi di efficienta-

mento idrico-energetico e di sviluppo della capacità produttiva da fonti rinnovabili, anche al fine di ridurre le perdite e migliorare il grado di autonomia energetica del sistema. Sarà avviata la condivisione di dati sugli impianti nella disponibilità dell’Acquedotto Lucano, nonché in merito alla disponibilità di impianti FER realizzati o da realizzare. È prevista la produzione di reportistica con le indicazioni sulla qualità energetica della gestione, sugli impianti e sui settori cui rivolgere potenziali interventi di efficientamento energetico e di installazione di nuovi impianti FER. Verrà attivato, inoltre, uno sportello virtuale di assistenza per l’accesso ai meccanismi di incentivazione dei Certificati Bianchi e delle FER e per il loro utilizzo combinato con altri strumenti di finanziamento. Oltre a tutte le suddette attività di carattere operativo, verranno organizzati anche eventi di formazione, informazione dedicati ai tecnici e ai professionisti dell’Acquedotto Lucano sulle opportunità derivanti dai meccanismi di incentivazione per le rinnovabili e l’efficienzaenergetica gestiti dal GSE.

L’allarme lanciato dai segretari Mega e Ditella: «Questo governo regionale ha svenduto la Basilicata a Fal e Trenitalia»

L’incalzo della Cgil: «Il ministro Salvini a Potenza è solo passerella elettorale» a presenza del ministro Salvini in regione è l’ennesimo schiaffo all’intelligenza dei lucani che, in una ennesima passerella elettorale, viene a presenziare una iniziativa per buttare polvere negli occhi della gente, senza sapere che non si farà più incantare dall’ennesima sceneggiata». È quanto affermano in una nota congiunta il segretario generale Cgil Basilicata Fernando Mega e il segretario generale Filt Cgil Basilicata Luigi Ditella alla vigilia dell’arrivo nel capoluogo lucano del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. «Attrice non protagonista - proseguono i rappre-

sentanti sindacali - è senza dubbio l’assessora alle Infrastrutture Dina Sileo, che incassa il lavoro costruito da altri ma che alla fine per un po’ di visibilità ha firmato la resa incondizionata svendendo la nostra regione». Mega e Ditella citano espressamente le criticità riguardanti la Fal, per poi passare a Trenitalia. Per poi passare ad affrontare «gli inadeguati e scarsi» collegementi del capoluogo considerando «inaccettabile» percorrere pochi chilometri in tempi dilatatissimi specie sulla tratta su gomma della Fal, «quando il servizio su ferro, certamente più sostenibile rispetto all’uso di auto e bus, potrebbe essere più attrattivo anche per i nu-

merosi studenti pendolari». Su queste e altre criticità Mega e Ditella incalzano l’assessora Sileo che «nel momento in cui è passata dalla parte dell’esecutivo ha ignorato ogni tipo di confronto anche con il mondo delle associazioni pendolari e studentesche, nonostante più volte abbiano fatto sentire il loro grido di allarme». Sollecitandola altresì ad «ascoltare le richieste dei sindacati, così come ha sempre fatto da consigliera in seconda e terza Commissione del Consiglio regionale di Basilicata, per avanzare confronti per portare fuori dall’isolamento atavico la nostra regione».


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I Giovani di Italia Viva della provincia di Matera in campo per agevolare il diritto di voto a chi si trova fuori dalla residenza

Lotta contro l’astensionismo: la proposta per i fuori sede MATERA “Un problema destinato ad avere sempre più rilevanza e che incide, nel corso degli anni, sulla politica e su chi poi andrà a governare - è quanto si legge in un comunicato dei giovani di Italia Viva della provincia di Matera - l’astensionismo elettorale nelle scorse elezioni politiche ha raggiunto quasi il 40% del corpo elettorale. I dati raccontano che dietro questa percentuale si nascondono, tra gli altri, tanti giovani, costretti per diversi motivi a non poter esercitare un diritto costituzionalmente garantito. Il gruppo ‘Italia Viva giovani provincia di Matera’ ritiene che sia necessario invertire la rotta per abbassare le percentuali di astensione, coinvolgendo

tutti coloro che per motivi di studio, di lavoro o cura non possono recarsi alle urne. Si riprenda la discussione in sede parlamentare della proposta di legge A.C. 115-A, con prima firmataria l’on. Madia, composta di un unico articolo e recante una delega al Governo con un duplice oggetto: la disciplina dell'esercizio del diritto di voto degli elettori che per motivi di studio, lavoro o cura si trovano in un comune diverso da quello di residenza; la rimodulazione delle tariffe agevolate per i servizi di trasporto in favore degli elettori che si recano a votare nel comune di residenza. Per il raggiungimento di questo obiettivo e per evitare il sovraffollamento

degli uffici amministrativi dei comuni, riteniamo altresì necessario individuare e organizzare un sistema informatico che possa raccogliere, entro determinati termini, le richieste per accedere al voto in un comune diverso da quello di residenza da

parte degli elettori interessati, in occasione delle consultazioni referendarie ed europee. L’Italia è l’unico Paese dell’Unione europea a non garantire il voto ai fuori sede, insieme a Malta e Cipro che però hanno dimensioni territoriali più

ridotte. Inoltre, il report pubblicato da “The good lobby” per sensibilizzare i legislatori su questa tematica mostra che i Paese europei adottano diverse modalità per garantire il diritto di voto a questa categoria di cittadini: voto per corrispondenza, voto anticipato in un seggio speciale e voto elettronico. Rivolgiamo un invito ai gruppi parlamentari affinché possano approvare al più presto questa proposta di legge e permettere a quasi 5 milioni di studenti e lavoratori fuori sede di votare alle prossime elezioni europee. Solo così potremo coinvolgere seriamente i giovani alla politica e renderli protagonisti del proprio futuro”.

LA REPLICA DEL PRESIDENTE ZOTTARELLI ALL’ INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE CIFARELLI: «TRATTAMENTO PARITARIO PER TUTTI»

«Borse di studio, l’Ardsu ha operato nel rispetto delle norme»

POTENZA «Ritengo doveroso replicare al comunicato stampa del Consigliere Roberto Cifarelli per le ragioni di seguito esposte: Il Bando per la concessione di Borse di Studio relative all’anno accademico 2023- 2024 costituisce – si rammenta al Consigliere Cifarelli – lex specialis della procedura, per cui le relative statuizioni devono essere rigorosamente rispettata tanto dall’Ardsu, che non può e non deve operare differenze e disparità di trattamento, quanto dagli stessi partecipanti, tenuti alla conoscenza dello stesso avviso”. È quanto si legge nella nota diffusa dal Presidente dell’Ardsu, Antonio Zottarelli. “L’articolo 13 di quest’ultimo sancisce che ‘Costituisce espressamente motivo di esclusione il mancato rispetto, anche solo parziale, delle prescrizioni riportate nel presente bando, ed in particolare (al punto 20) non aver allegato in autocertificazione il merito indicando il DPR 445/2000, dati anagrafici del dichiarante, il nome degli esami, le date di registrazione, il numero dei crediti, i voti maturati alla data del 10.08.2023, debitamente firmato’. Quanto innanzi detto esclude categoricamente il ricorso all’invocato “soccorso istruttorio” di cui il Consigliere Cifarelli suggerisce l’applicazione addirittura come atto “obbligatorio”. L’art. 6 comma 1 let-

tera b) della invocata legge 241/90 infatti stabilisce che l’amministrazione “può” chiedere il rilascio o la rettifica di dichiarazioni rese nell’istanza ma, come consolidata giurisprudenza ha avuto modo di chiarire (vedasi Cons. Stato, Sez. IV, 12 gennaio 2017, n. 50) tale principio non è incondizionato. L’ambito di agibilità del “soccorso istruttorio” non opera in particolare in relazione alle procedure comparative e di massa o che pongono oneri specifici a chi aspira ad ottenere risorse finanziarie pubbliche non illimitate; in questi casi i singoli aspiranti hanno l’obbligo, in ragione di un più ampio principio di correttezza verso l’amministrazione così come verso gli altri concorrenti, di fornire informazioni non reticenti e complete, di compilare moduli, di presentare la prescritta documentazione, ecc.. Conseguentemente, ove sia chiesto un adempimento (rimasto ineva-

so) entro un dato termine, decorso il quale non è più possibile ottenere, in via definitiva o nel determinato procedimento, un bene della vita governato dal pubblico potere, tale mancanza non può formare oggetto di domanda d’integrazione o di richiesta 2 di acquisizione a carico della P.A. in base al cd. “obbligo di soccorso” ex art. art. 6 della l. 241/1990. In buona sostanza, dice il Consiglio di Stato, la produzione postuma di un documento o, parimenti, di un documento richiesto in una determinata forma, non può avere l’effetto di sanare retroattivamente la causa di esclusione o il mancato impedimento della decadenza. Sono proprio questi i presupposti giuridici su cui si fondano le ragioni della perentorietà del termine fissato nell’avviso, strettamente legati all’esigenza – nell’interesse di tutti gli studenti partecipanti – di equità e speditezza dell’azione amministrativa. È del tutto evidente che le mancanze, seppure commesse in buona fede, solo da alcuni non possono riverberarsi, con indebiti ritardi inevitabilmente causati da un eventuale soccorso istruttorio, sull’intera categoria degli aventi diritto, in attesa della rapida definizione di una graduatoria unica di concessione di borse di studio. Il Bando, che peraltro presenta la medesima perentoria previsione degli anni passa-

ti, declina altrettanto chiaramente all’art. 14 i possibili vizi sanabili, di natura squisitamente formale, tra i quali non rientra né avrebbe potuto rientrare, per quanto innanzi detto, l’assenza di certificazione del merito, necessaria per la formulazione della graduatoria. Ricordiamo infine, come da tempi immemorabili sa chiunque abbia frequentato una Università, che il libretto universitario, custodito nelle mani dello studente, non ha alcun valore probatorio né in originale né in fotocopia se non almeno accompagnato da un’autocertificazione valevole a fini civili e penali nei confronti di chi aspira alla percezione di benefici economici. Va soggiunto che il tema è stato oggetto di ulteriore esame, in via prudenziale, in sede di Comitato Paritetico di Amministrazione Ardsu, con l’ausilio del Commissario Straordinario e Funzionario Ardsu, in esito al quale è emersa l’insussistenza di elementi minini per poter dare corso ai poteri di autotutela, stante la portata applicativa delle clausole del bando. L’Ardsu, pertanto, ritiene di aver operato nel pieno rispetto della normativa, in particolare garantendo l’uniforme rispetto delle regole stabilite dall’avviso pubblico e del prioritario principio di parità di trattamento tra tutti i candidati».


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L’ex sindaca, parte civile nel procedimento a carico di Salinardi e altri, commenta la richiesta del trasferimento in Calabria e annuncia: «Farò ulteriore denuncia»

“Ruoti Gate” a Catanzaro, Scalise: «La Cassazione ha già respinto»

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ome noto, si è svolta il 6 febbraio, nell’aula Gup del tribunale di Potenza, l’udienza preliminare per la presunta macchina del fango messa in piedi ai danni dell’ex sindaca di Ruoti, Anna Maria Scalise, e dell’attuale primo cittadino, Franco Gentilesca, all’epoca dei fatti assessore comunale, e del commissario della Polizia di Stato Pasquale Di Tolla. L’udienza presieduta dal Gup Valente ha ammesso la costituzione di parte civile avanzata da Scalise e Gentilesca, individuate dalla Procura quali persone offese, e ha considerato ammissibile la costituzione in giudizio, quale parte lesa, anche del Comune di Ruoti. «Salinardi - ha commentato l’ex sindaca Scalise continua a fare confusione, fare provocazioni, dare continui giudizi sulle persone, solo con l’unico scopo di rallentare e dare ulteriore aggravio ai procedimenti di qualsiasi natura. Gli attacchi di Salinardi e della sua filiera sono stati rivolti alla funzione istituzionale rappresentata dalla dottoressa Scalise in quanto sindaco ed in quanto donna. Rammentiamo che molte denunce e ricorsi presentati da Salinardi contro Scalise e la sua Amministrazione nel merito sono stati rigettati condannando alle spese i consiglieri Salinardi e suoi adepti». Il difensore dell’imputato Angelo Salinardi, imputato insieme ad altre dodici persone, tra cui l’ex consigliere De Carlo Rosario, il giornalista Scaglione Luigi, il consigliere Faraone Angelo, il brigadiere dei carabinieri Davide

Maletesta, Scavone Gerardo ed altri ancora, per atti persecutori ai danni di Scalise e Gentilesca, attuati attraverso la diffusione di comunicati stampa contenenti una serie di notizie giudicate all’accusa false sul conto dell’ex sindaca e dell’ex assessore, ha chiesto il trasferimento del processo a Catanzaro. «Secondo il legale di Salinardi - ha spiegato Scalise - la competenza a trattare il processo dovrebbe essere del Tribunale calabrese in quanto nei fatti oggetto di contestazione sarebbe coinvolto il segretario generale della Provincia di Potenza, Giovanni Conte, all’epoca Giudice onorario al Tribunale di Potenza. L’avvocato di Salinardi evidenzia che non può sottacere che la Procura di Potenza abbia indagato su Conte Giovanni, definendolo il “deus ex machina “, il “burattinaio” di tutta la vicenda negli attacchi dell’allora sindaca di Ruoti Scalise. Secondo gli avvocati degli imputati il processo deve essere pertanto celebrato a Catanzaro, perché trattasi di indagini a carico di un Magistrato che prestava servizio a Potenza. In realtà la richiesta dei legali degli imputati di trasferimento del processo a Catanzaro è stata già avanzata nel gennaio dell’anno scorso 2023, e la Cassazione si è già espressa rigettando la richiesta di trasferimento del processo adducendo tutte le motivazioni». Il Gup Valente ha rinviato l’udienza all’11 giugno prossimo. I legali delle parti offese, l’avvocato Leonardo Pugliese per l’ex sindaca Scalise, l’avvocato Mi-

Provincia

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Il Gup ammette Comune, Scalise e Gentilesca (ex ed attuale sindaco) come parti civili e rinvia a giugno per unione con nuovo filone integrativo

“Ruoti Gate”, della “galassia” Salinardi altre società coinvolte

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l Gup del Tribuna- di Cassazioni, «deve conle di Potenza, il tinuare a procedere il Pm dottor Valente, a presso il Tribunale di Poseguito della richiesta di tenza». Richiesta negatirinvio a giudizio avanza- va, con “sorpresa”. ta dal Pm, l’udienza pre- Del 23 gennaio scorso, la liminare, ieri, relativa al- richiesta di rinvio a giudil’inchiesta della Procura zio avanzata dal Procuradel capoluogo meglio co- tore distrettuale Francesco nosciuta come “Ruoti Ga- Curcio e dal Sostituito te”: tra gli oltre 10 impu- procuratore Giuseppe tati, l’ex sindaco Angelo Borriello, su altro filone Salinardi. investigativo collegato al Facente parte dei diversi “Ruoti Gate” con, in filoni di indagine, quello estrema sintesi, coincisulla «gestione politico- denza delle accuse, e paramministrativa del Co- zialmente anche degli immune di Ruoti da parte putati. della famiglia Salinardi» Per cui, il Gup ha diposto che ha visto avvicendarsi, il rinvio dell’udienza al alla carica di sindaco dal prossimo 11 giugno anti1997 al 2017, vari com- cipando la riunione dei faponenti dello stesso nu- scicoli. cleo familiare. Poi, nel L’altro filone investigati2017, l’elezione a primo vo, come da originario d di A M “R

__ Cronache Lucane, edizione 7 febbraio (in foto Salinardi)

chele Riccio per l’attuale sindaco Gentilesca e l’avvocato Francesco Fabrizio del neo costituito in giudizio Comune di Ruoti, hanno fatto opposizione alle richieste avanzate dagli imputati circa il trasferimento del processo nel Tribunale di Catanzaro. La Scalise fa sapere che presenterà «ulteriore denuncia contro Salinardi per le allusioni diffuse sulla stampa, ancora una volta strumentali, prive di pregio e tese solo a continuare a screditarla». L’ex sindaca di Ruoti Anna Maria Scalise - si dichiara, inoltre, «sorpresa delle dichiarazioni espresse dal legale di Salinardi sul ruolo preminente avuto dall’ex Giudice Onorario Giovanni Conte nella organizzazione della “macchina del fango” e che non ha paura di affrontare il giudizio in qualsiasi Tribunale d’Italia».

__ Scalise


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Comuni lucani, le verifiche sul 2023 da parte della Corte dei Conti: per Potenza misero “bottino”, capoluogo tra gli Enti con maggiori criticità

Fondi Pnrr, su mille e 867 soltanto il 14% dei progetti finanziati è in linea coi tempi

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n via previsionale, nell’ambito delle verifiche sui finanziamenti derivanti dal Pnrr, l’anno scorso la Corte dei Conti, pur evidenziando alcune criticità sulla base dei primi dati disponibili, a titolo esemplificativo e non esaustivo il passaggio sugli «11 Comuni in grande difficoltà», valutava comunque come buone le prospettive di spese. Con l’aggiornamento dei numeri, aspettative in buona parte confermate come emerge dalla relazione redatta dalla Corte dei Conti di Basilicata sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare nella regione Basilicata nell’anno 2023, appena conclusa e vidimata: «Si può affermare che la maggior parte dei Comuni lucani presenta un buon numero di progetti in stato di attuazione avanzato». L’ANALISI: I QUADRANTI Per meglio comprendere l’analisi effettuata dai magistrati contabili, la tabella descrittiva e qualitativa utilizzata per smistare gli Enti, è composta, in riferimento al rapporto tra margine margine corrente e capacità di realizzazione, da quattro quadranti. Nel denominato quadrante 1, gli Enti con alto margine corrente e alta capacità di realizzazione, ovvero quelli che registrano

le performance migliori. Nel denominato quadrante 2, gli Enti con alto margine corrente e bassa capacità di realizzazione. Nel denominato quadrante 3, gli Enti in maggiore difficoltà poichè con basso margine corrente e bassa capacità di realizzazione. Infine, nel denominato quadrante 4, gli Enti con basso margine corrente, ma alta capacità di realizzazione. IL PIAZZAMENTO DEGLI ENTI LUCANI La magistratura contabile lucana, ha “smistato” 15 Comuni nel quadrante 1, «appaiono dunque in grado di realizzare tutti gli investimenti senza assistenza», 59 nel quadrante 2, con «necessità di una minima assistenza per migliorare la capacità di organizzazione» anche se tali Enti, comunque, si «rivelano in grado, potenzialmente, di realizzare anche progetti con ricaduta sulla spesa corrente, disponendo di adeguati margini». Per i 59 Enti rimanenti, 39 del quadrante 3 e 20 del quadrante 4, la Corte dei conti di Basilicata ha spiegato che «saranno soggetti nell’anno 2024 ad una adeguata forma di controllo di tipo collaborativo da parte di questa Sezione, volto ad agevolare il conseguimento di apprezzabili livelli di efficienza e di efficacia delle azioni intraprese, anche sul piano

__ L’ambito delle misure dei 269 progetti lucani su 1867 che sono in linea con il cronoprogramma

organizzativo, dalle amministrazioni, ai fini dell’attuazione del Pnrr e del pieno raggiungimento degli obiettivi da esso stabiliti». In generale, tuttavia, rilevata «una buona capacità per gli Enti lucani di realizzare tutti gli investimenti previsti nei modi e nei tempi indicati dal Pnrr». POTENZA TRA I COMUNI CON MAGGIORI CRITICITÀ I Comuni del 3° quadrante, che raggruppa gli Enti con maggiori criticità potenziali, sono Accettura, Acerenza, Albano di Lucania, Armento, Barile, Calvello, Campomaggiore, Castronuovo di Sant’Andrea, Chiaromonte, Colobraro, Corleto Perticara, Episcopia, Garaguso, Ginestra, Lagonegro, Lau-

renzana, Missanello, Montalbano Jonico, Montemurro, Noepoli, Oliveto lucano, Palazzo San Gervasio, Pietrapertosa, Potenza, Ripacandida, Roccanova, Rotonda, San Chirico Raparo, San Severino Lucano, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Scanzano Jonico, Senise, Spinoso, Stigliano, Teana, Tramutola, Trecchina e Tricarico. La maggior parte dei Comuni ricadenti nel quadrante 3 hanno almeno un progetto in linea con i tempi di attuazione. Tra questi si distingue come Ente locale più virtuoso e che presenta il maggior numero di progetti in buono stato di avanzamento, il Comune di Montalbano Jonico: su un totale di 29 progetti, 14 in linea con i tempi del cronoprogramma e non presentano ritardi nel raggiungi-

mento dei target-milestone. Il capoluogo di regione Potenza, su un totale di 42 progetti, ha soltanto 3 progetti in linea con i tempi di attuazione. Ai Comuni del 4° quadrante, basso margine corrente e buona capacità di realizzazione, consigliato di orientarsi su progetti con basso impatto sulle spese correnti strutturali. Gli Enti interessati sono Atella, Bernalda, Castelmezzano, Fardella, Ferrandina, Filiano, Forenza, Gallicchio, Guardia Perticara, Montescaglioso, Muro Lucano, Oppido Lucano, Policoro, pPomarico, San Martino d’Agri, San Mauro Forte, San Paolo Albanese, Sarconi, Vietri di Potenza. Tra questi si distingue il Comune di Montescaglioso che su un totale di 30 progetti, ne registra 7 in linea con la tempistica stabilita. A livello formale, non proprio lineare la trasmissione dei Cup (Codice Unico di Progetto): i Comuni che hanno registrato maggiori anomalie in tal senso sono stati Rionero in Vulture (37 anomalie) e Ginestra (33 anomalie), con totale delle anomalie registrate da tutti gli Enti lucani pari di 1.329. Ad ogni modo, 110 Comuni lucani su 131 «presentano progetti in buono stato di avanzamento ed in linea con le tempistiche stabilite». Conclusivamente, però, «soltanto il 14% dei progetti finanziati con fondi Pnrr-Pnc (269 su un totale di 1867) viene attuato correttamente e rispetta i tempi e gli obiettivi prefissati». FERMOL


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VENERDÌ 9 FEBBRAIO 2024 07:00

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L’intervento del Presidente della Regione all’evento del Crob. L’assessore Fanelli: «Impegno delle istituzioni sulla prevenzione»

World cancer day 2014, Bardi: «Abbattiamo tutte le barriere» POTENZA «La Basilicata partecipa con convinzione a questo evento affinché il tema della lotta ai tumori diventi conoscenza comune e condivisa. ‘Close the care gap’ è il tema del World Cancer Day 2024 per il superamento delle barriere che ancora oggi determinano disuguaglianze nelle cure dei tumori nei diversi angoli della Terra. L’obiettivo globale è quello di colmare il divario per assicurare che nessuno venga escluso dall’accesso alle cure necessarie.Come sapete, ad oggi, l’unica forma di tumore veramente prevenibile è il tumore all’utero. La Regione Basilicata, da diversi anni, promuove il “Programma di Screening Regionale Gratuito della Cervice Uterina” che consente a tutte le donne lucane lo screening cervico-uterino attraverso il Pap-test e il test per Papilloma virus (HPV-DNA test). Un esame totalmente gratuito che consente di individuare eventuali anomalie nel tessuto prelevato e quindi di intervenire prima della com-

parsa di una neoplasia o comunque in tempi utili per garantire le cure necessarie. Il programma di screening è riservato a tutte le donne di età compresa tra 25 e 64 anni residenti nella Regione Basilicata. La diagnosi precoce delle lesioni precancerose e delle forme neo-plastiche del collo dell’utero, consente di ridurre l’incidenza della patologia invasiva, di ridurre la mortalità dovuta ai tumori del collo dell’utero e di migliorare il rapporto costi-benefici del trattamento di queste neoplasie, sia in termini qualitativi che quantitativi. Soltanto nel 2023 le donne interessate dalla campagna di screening gratuito della Regione Basilicata sono state 17 mila, un numero davvero consistente per una piccola regione come la nostra. Mi rende felice pensare che alcune di queste donne, grazie alla diagnosi precoce, oggi vivono una vita normale e in salute. L’articolo 32 della Costituzione italiana tutela la salute come fondamentale dirit-

_ Il Presidente della Regione, Vito Bardi

to dell'individuo e interesse della collettività. Lo Stato è tenuto a garantire cure gratuite agli indigenti, assicurando che nessuno venga escluso. E’ su questa strada che si incardina il progetto della Regione Basilicata, nella piena consapevolezza che agire per tempo, spesso, assicura altro tempo da vivere». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in occasione dell’evento organizzato dal Crob e dall’Università degli Studi della Basilicata in corso a Potenza. In oc-

casione della Giornata mondiale contro il Cancro, è intervenuto anche l’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli. «L’incontro odierno rappresenta una preziosa occasione per approfondire la tematica del tumore della cervice uterina; una forma tumorale fra le più prevedibili e curabili. Mi rivolgo in modo particolare ai giovani, poiché voi, più di tutti, avete a disposizione strumenti tra i più disparati per informarvi, per conoscere, per capire e per accedere ai servizi, con un semplice

click e potete farvi portavoce di una forma mentis per molti aspetti nuova, anche nelle vostre famiglie e con i vostri amici. La lotta al cancro è una battaglia quotidiana, in cui ognuno di noi ha un compito fondamentale: quello di prendersi cura di sé. Dobbiamo impegnarci per aumentare il tasso di adesione alle campagne di screening regionali, sfruttando tutte le opportunità esistenti. La prevenzione è davvero una risorsa alla portata di tutti. Close the care gap, significa abbattere le disuguaglianze in salute con maggiore attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione; significa diffondere una vera e propria alfabetizzazione sanitaria per giovani e per gli adulti. In quest’ottica, la Regione Basilicata sostiene da anni una politica sanitaria a favore della prevenzione delle patologie oncologiche basate sulla diagnosi precoce delle stesse, mediante l’attivazione di specifici programmi di screening e la partecipazione a questi ultimi può fare la differenza».

L’INCONTRO CON GLI STUDENTI DI MEDICINA, FARMACIA E BIOTECNOLOGIE: CONOSCENZA E CONSAPEVOLEZZA CONTRO LA MALATTIA

Lotta al cancro, Università della Basilicata a difesa della salute

POTENZA Gli studenti di Medicina, Farmacia e di Biotecnologie dell’Università degli Studi della Basilicata sono stati i protagonisti dell’evento organizzato in collaborazione con l’Irccs Crob per celebrare la giornata mondiale contro il cancro. Una giornata promossa in tutto il mondo per risvegliare l’attenzione sulla lotta contro i tumori. Dalla data canonica di domenica 4 febbraio, l’iniziativa di Crob e Unibas si è tenuta giovedì 8 per consentire la più ampia partecipazione dei ragazzi alla giornata dedicata al tema della prevenzione del tumore della cervice uterina. Close the care gap, ovvero colmare il divario di cura è il filo guida dell’iniziativa. Un divario che è possibile colmare anche attraverso la conoscenza e la consapevolezza delle armi a disposizione per prevenire e contrastare la malattia. E una delle armi a disposizione nella lotta contro il cancro è proprio la diffusione di una corretta informazione cui i ragazzi sono stati chiamati a diventarne portavoce. Ad aprire i lavori

in qualità di moderatore la docente Unibas Monica Carmosino che ha dato la parola per i saluti istituzionali al prof. Nicola Cavallo prorettore con delega alle funzioni di promozione delle attività culturali, di divulgazione scientifica delle attività di ricerca e di tutte le altre attività di public engagement. Il prorettore ha ricordato le attività di ricerca già attuate tra l’Università, il Crob e le altre aziende sanitarie regionali e l’impegno a cui sono chiamati i ragazzi per aiutare il Sistema Sanitario Regionale ad informare la popolazione affinché ci sia con-

sapevolezza sulle scelte di salute. L’assessore regionale Tommaso Coviello ha portato i saluti del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, soffermandosi sull’importanza della World Cancer Day in particolare sul tema della prevenzione. Il direttore generale dell’Irccs Crob Massimo De Fino, dopo aver riportato i saluti dell’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona Francesco Fanelli, ha evidenziato come quello tenutosi dall’Unibas sia soltanto il primo tassello di un lungo cammino da intraprendere insieme agli studenti di Medicina

che, con il loro impegno e la loro passione, costituiscono un valore aggiunto per la crescita di tutto il Sistema Sanitario. La coordinatrice dello screening regionale cervico uterino Francesca Sanseverino, nel corso della sua relazione scientifico divulgativa “Il tumore della cervice uterina: impara a conoscerlo, impara a difenderti” ha illustrato gli aspetti principali del tumore della cervice uterina, uno dei tumori più prevenibili e contrastabili che, secondo l’obiettivo prefissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dovrebbe essere sconfitto entro il 2030. L’auspicio che un giorno sia proprio uno degli studenti lucani di Medicina a tenere una relazione in cui racconta il raggiungimento di questo ambizioso traguardo. Il coordinatore del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Unibas Giuseppe Terrazzano nel corso della sua relazione ha invece fatto il punto della situazione sull’infiammazione nella eziopatogenesi del tumore della cervice uterina.


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Prime indicazioni di intervento ai tecnici dopo la visita del Dg Maraldo: a breve manutenzione ordinaria e straordinaria

Postazioni 118 provincia di Matera, avviata ricognizione interna dell’Asp MATERA A seguito della nota della Cgil relativa alla visita del Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo presso le postazioni territoriali del 118 della provincia di Matera, il Dg conferma di aver testato con mano le condizioni generali delle stesse, evidenziando che in alcuni casi c’è necessità di adeguati interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria. Immediato il contatto con il Commissario della Asm Matera Maurizio Friolo a cui spetta la manutenzione straordinaria che dovrà andare di pari passo con quella ordinaria di competenza Asp. «Le osservazioni della Cgil, pur essendo con toni calcati, hanno un fondamento di verità- dice il Dg che ha già dato mandato immediato all’Ufficio Tecnico per effettuare, per quanto di competenza Asp, un’attenta ricognizione del quadro esigenziale. Nelle prossime settimane- ha aggiunto- si comincerà ad attuare un piano di miglioramento per andare incontro alle esigenze degli operatori”. Maraldo si è detto soddisfatto della sinergia con il Commissario Friolo che ha mostrato piena collaborazione nell’eventuale risoluzione delle problematiche emerse. Entrambi ereditiamo una situazione pregressa - ha aggiunto il Dg Asp- per la quale, insieme, si troverà una soluzione partendo da una ricognizione degli interventi di ma-

nutenzione straordinaria che sono quelli di maggiore impatto e necessità». Sul personale la situazione è dinamicamente in evoluzione positiva, tanto che la Asp ha immesso un congruo numero di professionisti a partire dallo scorso luglio ed a cui nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri per effetto delle stabilizzazioni e delle assunzioni da concorso unico. «Abbiamo accolto le osservazioni di parte sindacale- aggiunge ancora

Maraldo- portando da 6 a 9 i coordinamenti nelle postazioni 118 di cui 3 nel materano». Obiettivo della Asp è valutare lo stato di attuazione del piano del fabbisogno per verificare altri spazi di agibilità per ulteriori rinforzi . Il Direttore Generale della Asp Basilicata si è detto «soddisfatto del clima che si respira nelle postazioni visitate di Tricarico, Ferrandina, Rotondella e Tinchi dove, nonostante qualche criticità, il personale del 118 sta interpretando il pro-

prio ruolo con grande professionalità e dignità dimostrandosi anche aperto al confronto diretto senza mai far trasparire alcuna nota polemica o preclusione. Lavorare insieme è l’unica

via per lavorare per tutti, motivo per cui alcune situazioni vanno attenzionate e portate a risoluzione per garantire pari dignità di trattamento nello svolgimento del lavoro quotidiano».

VERRANNO DONATI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO ED ENTI DI TUTTA LA BASILICATA

Federfarma, prosegue la raccolta farmaci

POTENZA “Donare per curare, prendendosi cura di chi vive un disagio economico e si trova in povertà sanitaria”. È questo lo spirito del banco Farmaceutico giunto quest’anno alla ventiquattresima edizione e che si concluderà lunedì 12 febbraio incrementando, soprattutto nel fine settimana, il quantitativo di farmaci raccolti permettendo il riassortimento delle scorte di medicinali da banco da donare poi alle oltre duecento tra associazioni di volontariato ed enti a livello nazionale che li distribuiranno successivamente alle persone in difficoltà economica. In Basilicata la raccolta, partita il 6 febbraio e che si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica con il patrocinio di AIFA, sta dando i suoi risultati concreti grazie alle farmacie aderenti a Federfarma dislocate sul territorio regionale. Sono proprio le farmacie il perno attorno a cui ruota tutto il sistema di raccolta dei farmaci da banco poiché per garantire l’adesione alle

_ Il presidente di Federfarma Basilicata

Antonio Guerricchio

giornate del Banco Farmaceutico ogni farmacia versa una quota partecipativa come erogazione liberale di qualche centinaia di euro garantendo già una base solida da cui partire. Non è solo un impegno economico ma anche di risorse umane con i farmacisti e i loro collaboratori impegnati per una settimana nell’opera di ‘volontariato’ atto a far comprendere all’utente la finalità della raccolta. Per il Presidente di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio- «la settimana solidale e di sensibilizzazione verso chi ha difficoltà

a reperire farmaci per curarsi attraversa le vite di ognuno di noi come gesto importante di solidarietà. Sempre più spesso, per via della perdurante crisi economica, le famiglie meno abbienti mettono le cure in secondo piano pensando invece alla sopravvivenza quotidiana. È importante invece- conclude Guerricchiodare a tutti pari trattamento e pari accesso alla somministrazione dei farmaci soprattutto quando si parla di salute». Secondo l’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria la spesa farmaceutica sostenuta direttamente dalle famiglie negli ultimi anni ha avuto un peso crescente incidendo in particolar modo sui nuclei meno abbienti. Con la raccolta dello scorso anno, la Rete Banco Farmaceutico ha assistito oltre 420 mila indigenti che hanno potuto ricorrere a cure importanti anche per non aggravare eventuali altre patologie concomitanti abbattendo la vulnerabile relazione tra povertà reddituale e povertà sanitaria.

IL RICONOSCIMENTO ALLA DOTTORESSA DECEDUTA IN UN INCIDENTE STRADALE TRE ANNI FA: OGGI LA CERIMONIA

Filiano, poliambulatorio Asp intitolato a Pompea Allegretti

FILIANO Sarà intitolato a Pompea Antonietta Allegretti il poliambulatorio Asp di Filiano, come segno di riconoscimento per l’attività svolta dal medico deceduto in un incidente stradale tre anni fa. Un segno tangibile dell’affetto e della stima che l’intera comunità aveva per la Allegretti e che l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza concretizzerà senza del Sindaco Francesco Sanin una cerimonia che si terrà il toro, del Direttore Generale Asp questa mattina alle 9 alla pre- Basilicata Antonello Maraldo e

del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi. Pompea Allegretti, che da diversi anni prestava servizio di continuità assistenziale a Filiano, morì a seguito di un incidente stradale verificatosi il 3 gennaio 2021 sulla tangenziale di Potenza mentre si recava a lavoro, accompagnata dal figlio Salvatore Raimondi di circa 20 anni, anche lui deceduto a seguito del tremendo impatto. La loro vettura slittò sul

ghiaccio e finì contro il guard-rail che sfondò la portiera di guida colpendo entrambi gli occupanti. La dottoressa Allegretti ha lasciato un segno nella vita delle persone che la conoscevano e la stimavano anche professionalmente motivo per cui- ha detto il Direttore Generale Antonello Maraldo – «l’intitolazione del Poliambulatorio diventa un atto importante per legare ulteriormente la comunità alla sua memoria».


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Potenza

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POTENZA Il Questore Ferrari: «Il suo sacrificio ed i principi in cui credeva rappresentano, per noi Poliziotti, un punto di riferimento»

Polizia di Stato e studenti hanno onorato la memoria di Palatucci

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a Polizia di Stato ha onorato ieri a Potenza, alla presenza di Autorità locali e di decine di studenti dell'I.C. “A.Busciolano”, l’ultimo questore di Fiume Giovanni Palatucci, Medaglia d’Oro al Valore Civile, “Un martire un eroe al di fuori dei tempi un giusto tra gli ingiusti” come recita la targa in marmo affissa ad una parete della Caserma della Polizia di Stato “Vito Zaccagnino” del capoluogo potentino. La cerimonia commemorativa si è tenuta in uno dei giardini di Largo Palatucci dove il Questore Giuseppe Ferrari ha deposto un omaggio floreale davanti alla targa posta vicino ad una magnolia messa a dimora dall’amministrazione comunale due anni fa, in memoria del giovane Funzionario di Polizia. All’evento celebrativo sono intervenuti il Prefetto della Provincia di Potenza, le Autorità civili locali ed i Comandanti Re-

gionali e Provinciali militari e delle altre Forze di Polizia. Presente anche una rappresentanza delle Sezioni di Potenza e Melfi dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, del personale della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità territoriali.

Agli onori resi dal Prefetto e dal Questore sulle note del “Silenzio” di ordinanza, è seguito un momento di raccoglimento e preghiera con il Cappellano della Polizia di Stato, Don Giuseppe Tarasco. Durante il saluto il Questore ha ri-

cordato la figura del giovane Funzionario di Polizia che durante la sua permanenza a Fiume, prima da responsabile dell’Ufficio Stranieri e poi, nel 1944, come questore reggente, salvò dal genocidio diverse migliaia di ebrei stranieri ed italiani e per questo fu deportato nel campo di concentramento di Dachau dove morì di stenti il 10 febbraio 1945. «Il suo sacrificio ed i principi in cui credeva - ha sottolineato il Questore - rappresentano, per noi Poliziotti, un punto di riferimento». Gli studenti della III G della scuola media dell’Istituto Comprensivo “A.Busciolano”, intervenuti alla manifestazione, hanno voluto portare un loro contributo con alcune riflessioni sul contesto storico in cui ha operato il giovane Funzionario di Polizia con circonstanziati riferimenti all’attuale situazione geo-politica.

POTENZA L’Università avrebbe deciso di vendere l’area. Il consigliere comunale Calò a Cronache: «Fitte interlocuzioni con i vertici per riqualificare il luogo»

Santa Croce, le “Serre dell’Università” abbandonate a sè stesse «Si potrebbe realizzare un parcheggio e un’area wi-fi» DI ROSAMARIA M OLLICA

POTENZA. C’è un’area nel cuore di Potenza, tra rione Francioso e rione Santa Croce, totalmente abbandonata a sè stessa. Qui sorgono le cosidette “Serre dell’Università”, vecchie strutture non più utilizzate da decenni. Un luogo vittima dell’incuria e del degrado che offre uno spettacolo desolante a residenti e passanti. Eppure basterebbe poco per porre rimedio. Da anni questa zona di proprietà dell’Università degli Studi della Basilicata è attenzionata dall’Amministrazione comunale e in particolare dal consigliere comunale di “Noi Moderati” Piero Calò. L’idea che ha portato a fitte interlocuzioni con i vertici Unibas era quella di riqualificare quello spazio ormai abbandonato per rendere maggiormente vivibile un quartiere caratterizzato dalla presenza di numerose palazzine e con un atavico problema di aree da destinare al parcheggio. Santa Croce, va ricordato, ospita servizi importanti per la città, Questura e Asp, dunque dotare il rione di un parcheggio sarebbe certamente auspicabile e utile così come realizzare un’area verde lo renderebbe non solo maggiormente vivibile ma anche più attrattivo. «L’Amministrazione comunale ha da tempo chiesto all’Università di bonificare l’area. Quelle strutture sono inutilizzate da anni. Nessuno se ne prende cura, l’area è completamente abbandonata con tutto quello che ne

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_Le “Serre dell’Università” e nel riquadro Calò

(foto Mattiacci)

consegue. È uno spazio che ha bisogno di essere pulito e manutenuto, non si può continuare a lasciarlo in queste condizioni» ha dichiarato a Cronache il consigliere comunale Calò. «Ho avviato fitte interlocuzioni con i vertici Unibas affinchè si potesse realizzare al posto delle serre un parcheggio e un’area con panchine e zona wi-fi a servizio degli studenti universitari. Un progetto che sarebbe costato all’Ateneo 200 mila euro circa e che avrebbe regalato al quartiere uno spazio di convivialità e aggregazione. Purtroppo tutto questo non è stato possibile a causa della mancanza di risorse». Un’occasione persa almeno per il momento. Sembrerebbe infatti che l’Università voglia mettere in vendita il terreno. Se questa indiscrezione fosse vera, il Comune di Po-

tenza non potrebbe approfittarne a causa del piano di riequilibrio finanziario in corso. Andrebbe ad un soggetto privato con il quale l’Amministrazione comunale dovrà confrontarsi: «Chiunque acquisti il terreno, ci auguriamo voglia realizzare il parcheggio. - ha concluso il consigliere Calò - Sarebbe davvero importante per il quartiere. Si risolverebbe, almeno in parte, il problema della carenza di posti auto e si offrirebbe un servizio alla città. Non è detto che l’Amministrazione non trovi il modo di acquisirlo al patrimonio, se non dovesse essere possibile si adopererà per trovare un accordo affinché si possa portare a compimento il progetto originario». Le idee per donare nuova vita al luogonon mancano, bisogna solo trovare il modo e i fondi per realizzarle quanto prima.


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L’ex sindaco di Baragiano risponde al “botta e risposta” tra opposizione e maggioranza, sentendosi tirato in causa

Colucci: «Pare che si tenti di nascondere la realtà dei fatti, buttando fango dappertutto»

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ella querelle nata a Baragiano tra il gruppo consiliare di minoranza “Baragiano Libera” e quello di maggioranza “Ricominciamo con Giuseppe Galizia Sindaco”, interviene anche l’ex Sindaco in carica fino alla scorso mandato, Giuseppe Colucci per «rispondere alle accuse dell’attuale Amministrazione Comunale - e così spiega - Nei giorni scorsi è stato pubblicato un post (sui social) da parte del "Gruppo Consiliare di Maggioranza", che ha suscitato in me tanta meraviglia poiché contiene considerazioni non veritiere circa il mio operato

di Sindaco. Si è parlato di una Amministrazione incapace, di scarsa concretezza, pochezza di idee, poche risorse, incapacità di programmazione, carenze progettuali etc..etc.. Mi preme innanzitutto sottolineare che l’Amministrazione da me rappresentata, non può assolutamente e in alcun modo, essere oggetto di tali accuse perché infondate, offensive e totalmente fuori dalla realtà -sottolinea con forza Colucci- Voglio ricordare, agli autori del post, che il sottoscritto, unitamente ai suoi collaboratori, pur ostacolato da eventi imprevedibili e di forza maggiore (Covid,

mancanza di personale, pensionamenti anticipati, difficoltà di reperire nuovo personale, difficoltà ad appaltare i lavori e così via) è riuscito, grazie anche all’ausilio ed alla collaborazione di persone qualificate, a mettere in campo una serie di importanti progetti, ottenendo anche i necessari fondi economici che ora l’Amministrazione subentrante, per continuità temporale, sta man mano realizzando (e speriamo apprezzando, con piena consapevolezza dei benefici che ne derivano per la Comunità)». Colucci è stato Sindaco di Baragiano dal 2017 al 2022, pertanto asserisce: «Tutto ciò che si sta realizzando a Baragiano, è il frutto di un continuo ed incessante lavoro che il sottoscritto ha svolto con passione, responsabilità e dedizione nei 5 anni di Amministrazione. A titolo meramente esemplificativo ma non esaustivo: Zona Artigianale, Viale dei Pini, Via Appia, Parco giochi, Acquedotti Rurali, Piscina, illuminazione, Marciapiedi, Scuola primaria, Asilo Nido, Campo calcetto, Ponte Isca,

Mediateca e tanto altro. L’Amministrazione da me presieduta -incalza- qualora non avesse incontrato le difficoltà sopra citate, avrebbe sicuramente realizzato, nel corso dei 5 anni, ciò che altre Amministrazioni, generalmente, avrebbero bisogno almeno di un ventennio per realizzare». Entra nel merito l’ex Primo cittadino: «Sono stato accusato anche di “carenze progettuali”: orbene, a tal riguardo preme evidenziare che durante la mia Amministrazione, unitamente ai tecnici, sia interni che esterni al Comune, e grazie anche alla loro professionalità, sono stati programmati e predisposti i numerosi progetti volti a migliorare le condizioni di vivibilità della cittadinanza. Voglio sottolineare altresì che nei miei 5 anni di mandato ho dedicato tutto me stesso al Comune individuando ogni utile opportunità che potesse apportare beneficio alla Cittadinanza. Non ho mai sprecato il mio tempo e né mi è mai sfiorata l’idea di abbandonarmi in sterili critiche circa l'operato di precedenti Amministratori. Invece

adesso mi sembra di capire, ma spero di sbagliarmi, che si tenti in ogni modo di nascondere la realtà dei fatti, buttando, senza alcun motivo, fango dappertutto. Probabilmente è un modo diverso di concepire l’azione Politica che per il sottoscritto ha costituito e costituisce rispetto, democrazia e buon operato nell'interesse della Comunità». Buona parte dello scritto che ho letto attiene ai rapporti tra Maggioranza e Minoranza. Un vecchio detto recita: tra moglie e marito non mettere il dito. Ed io lo rispetto. Spero che nessuno degli autori del post si senta offeso per le mie sincere e reali considerazioni. A malincuore ho dovuto rispondere ad accuse offensive verso la mia persona e verso i miei collaboratori. Auspico – conclude Colucci- che non si dia più spazio a vuote e sterili polemiche, e si continui, invece, ad amministrare con alto senso di responsabilità, nel rispetto di tutti e soprattutto nell'esclusivo interesse della Comunità di Baragiano». EMANUELA CALABRESE

L’assessore regionale all’Ambiente ha partecipato al convegno sul disastro ferroviario di Balvano organizzato dall’Iis “Einstein-De Lorenzo”

Latronico: «Fate tesoro della storia, perchè fatti come quelli di Balvano non accadano più»

«L

e centinaia di morti seppelliti nelle quattro fosse comuni scavate nel terreno adiacente al cimitero, terreno messo generosamente a disposizione da un cittadino di Balvano, si confondevano tra le tante vittime del conflitto mondiale. Il perché di questo processo di rimozione collettiva è da ricercarsi in quel particolare momento storico e nella voglia di superare e lasciarsi alle spalle le brutture della guerra e della fame. Solo nel 2017, e di questo ringrazio ancora l’avvocato Barneschi per come si è speso per 'disvelare' il disastro ferroviario e portarlo alla nostra memoria, fu posta una targa nella stazione di Balvano». Lo ha detto l'assessore all'Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Potenza, al Cineteatro "Don Bosco", al convegno di studi sul tema: "Balvano 19442024. Luce, dignità e memoria per le vittime della galleria delle Armi", organizzato dall'istituto di istruzione scolastica “Einstein – De Lorenzo”.

«La Regione Basilicata ha voluto commemorare quell’accaduto proclamando, con la legge numero 33 del 2021, il 3 marzo la Giornata della Memoria in ricordo della sciagura ferroviaria di Balvano, dando mandato al Consiglio regionale 'di promuovere l’organizzazione di cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nel comune di Balvano e nelle scuole di ogni ordine e grado a memoria di quel tragico episodio che ha sconvolto il tessuto umano e sociale di tante comunità della Basilicata'». Per Latronico «riportare alla luce i fatti ha restituito dignità alle vittime. La storia ci racconta la fredda ricostruzione dei fatti, ma è la memoria che ci trasmette il senso di quegli accadimenti con tutto il portato di emozioni e di vissuti che costituisce la scala dei nostri valori. La memoria storica, infatti, la definiamo nel modo in cui conserviamo e tramandiamo le esperienze del passato. Attraverso le divulgazioni, le testimonianze e le cerimonie, il ricordo si trasferisce anche a

chi non ha vissuto quei fatti radicandosi nella cultura. Ed è proprio questo il significato che attribuiamo alle commemorazioni: quello di trasmettere un ricordo condiviso – ha aggiunto Latronico - che ci guidi e costruisca il senso etico che deve caratterizzare le nostre azioni come singoli e come comunità. Perché fatti come quelli di Balvano non accadano mai più. Per questo esorto gli studenti a fare tesoro della storia e della memoria per conservare le loro radici ma soprattutto per orientare il loro agire e le scelte che domani come cittadini saranno chiamati a compiere».


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LAGONEGRO Nuova grana per il sindaco Falabella: sul trasferimento all’Istituto di piazza della Repubblica, i genitori degli studenti del “Rossi” vanno dall’avvocato

Il paradosso della scuola da demolire che invece ospiterà ancora più alunni

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rande preoccupazione si respira a Lagonegro da parte dei genitori degli alunni della scuola di “Rione Rossi” (Istituto Comprensivo di Lagonegro), ingenerata dalla decisione di trasferire i bambini in un’altra scuola collocata a Piazza Repubblica. La ragione alla base della «incauta decisione», come, anche sulla base di approfondimenti tecnici di parte, la definiscono i genitori, starebbe nella necessità di liberare il plesso di “Rione Rossi” per consentire i lavori di demolizione e ricostruzione dei locali cucine e mensa, il cui appalto è stato aggiudicato definitivamente il 29 settembre 2023. Il progetto approvato prevedeva che i lavori potessero essere effettuati senza procedere allo spostamento degli alunni, in quanto le aule si trovano in un corpo “adiacente” a quello da demolire e ricostruire. Tale previsione è stata disattesa dalla determinazione del Dirigente Scolastico, prof. Vito Carlomagno, il quale a seguito di incontri con l’Amministrazione comunale, anche su consiglio del Rspp scolastico (Responsabile per la prevenzione e sicurezza), ha programmato il “trasloco” degli studenti presso la scuola di “Piazza della Repubblica” al fine di consentire l’avvio dei lavori. L’edificio che dovrebbe ricevere ed ospitare gli studenti di “Rione Rossi”, è costituito da due corpi di fabbrica, accostati l’uno all’altro e realizzati in epoche diverse, datate nel tempo e, stando alle valutazioni tecniche dei professionisti interpellati nel corso degli ultimi 3 anni dalla Amministrazione di Lagonegro, in precarie condizioni. La compromessa agibilità è stata confermata dal fatto che l’immobile è stato oggetto di richiesta di demolizione e ricostruzione e candidato a finanziamento con la specifica misura prevista dal Pnrr. «L’evidente inagibilità è stata confermata dal Ministero che ha stanziato quasi 4 milioni di euro per gli interventi di demoli-

zione e ricostruzione riconosciuti indispensabili - ha sottolineato il Comitato dei genitori degli alunni della scuola di “Rione Rossi” -. A ciò si aggiunga che soli tre mesi fa, in seguito a sopralluoghi da parte dell’Ufficio Sicurezza del Lavoro-Asp Potenza e Utc di Lagonegro, erano state riscontrate crepe nella muratura dovute “presumibilmente ad un cedimento differenziale del terreno di fondazione”, così come certificato dalla documentazione prodotta dallo stesso Comune di Lagonegro, a causa delle quali il Dirigente Scolastico aveva inibito l’uso della palestra e delle aule sovrastanti». Per i genitori degli alunni di Lagonegro è quindi incomprensibile e inconcepibile che i propri figli vengano trasferiti in un edificio il cui destino sarebbe dovuto esserela demolizione e che oggi presenta aule inagibili. Preoccupati hanno richiesto rassicurazioni alla dirigenza scolastica ma ad oggi non è stata prodotta alcuna attestazione circa la stabilità dell’edificio. Hanno inoltre prodottoformale richiesta al Comune dei relativi certificati di collaudo-idoneità statica, agibilità, prevenzione incendi e la verifica di vulnerabilità sismica. Vulnerabilità sismica dell’edificio di Piazza della Repubblica che dovrebbe essere, allo stato attuale, prossima allo zero. Ciò che viene contestato, è che ad oggi, per l’edificio di Piazza della Repubblica, «non si è in possesso di alcuna valida misurazione atta a comprovare la stabilità dell’istituto e monitorare il cedimento differenziale del terreno di

fondazione nonché delle lesioni presenti nell’istituto». Nel Consiglio di Istituto della scuola di “Rione Rossi”, svoltosi a fine gennaio scorso, il dirigente scolastico, ha cercato di rassicurare sul trasferimento degli alunni, riportando dati relativi all’anno scolastico 2002-2003, «quando il plesso di Piazza della Repubblica ospitava circa 400 alunni del liceo scientifico e circa 140 alunni di scuola infanzia e primaria, cifra ben superiore a quella che si raggiungerebbe oggi con l’arrivo degli alunni del plesso di Rione Rossi». A destare ulteriore preoccupazione è stata l’informazione fornita dal tecnico comunale, che, durante un pubblico incontro, ha confermato che la staticità del plesso è oggetto di monitoraggio da parte dell’Ente che ha recentemente fatto installare un “vetrino-spia” per rilevare le eventuali evoluzioni delle

__ Alcune parti dell’Istituto di piazza della Repubblica

crepe ed o fessure presenti. Il monitoraggio tramite “vetrini-spia” è iniziato, però, da circa 1 mese: tempo ritenuto non congruamente sufficiente per trarre conclusioni. Nonostante le molteplici evidenze sopraesposte dai genitori, la dirigenza scolastica e l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Falabello (Pd), non hanno inteso valutare soluzioni alternative perseguendo «incomprensibilmente il pericoloso percorso intrapreso». Tale situazione ha creato

e crea ansia, preoccupazione e agitazione tra i genitori, che si sono riuniti in un Comitato e dopo aver tentato di interloquire con la Dirigenza Scolastica e con l’Amministrazione Comunale, nella speranza di trovare soluzioni condivise, hanno conferito mandato ad un legale, l’avvocata Serena Ricciardone, per la tutela delle proprie ragioni. L’avvocato incaricato ha chiesto il rilascio delle attestazioni necessarie a restituire tranquillità ai genitori: «Ad oggi ancora nessuna risposta».


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CORLETO «Abbiamo voluto migliorare questo servizio alla comunità, il parco adiacente alla scuola dell’infanzia non è solo un luogo ludico, ma anche di socialità»

Completati i lavori al parco“Aylan Kurdi” Ora si lavora per la videosorveglianza

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__Le immagini del parco giochi e sotto il sindaco Montano

DI EMANUELA CALABRESE

uone nuove dal Comune di Corleto Perticara, dove l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mario Montano, comunica ai concittadini che «è stata ultimata la realizzazione della prima parte dei lavori per riqualificare il parco giochi pubblico “Aylan Kurdi”». Così dalla Casa comunale entrano nei dettagli: «Oltre alla risistemazione dei giochi e la sostituzione e contestuale ampliamento del verde e dei pavimenti anti-trauma, si è proceduto all’installazione di attrezzature fitness nell’area adiacente». Dal Municipio proseguono: «L’amministrazione comunale già da tempo ha messo nel mirino una serie di opere che hanno come obiettivo migliorare la qualità della vita dei cittadini, favorendo lo sviluppo economico e sociale del territorio. A tal proposito sono stati affidati una serie di opere di progettazione, fino a realizzare un prospetto delle opere e servizi affidati per un importo che supera il milione di euro». In questa cifra, e in questo prospetto di opere, rientrano anche i lavori al parco gio-

chi, per una somma di 26.750 euro “Manutenzione Servizi e infrastrutture sociali”. Il Sindaco a Cronache aggiunge: «Abbiamo voluto migliorare anche questo servizio alla comunità, il parco giochi adiacente alla scuola dell’infanzia non è solo un luogo ludico, ma anche di socialità per piccoli e grandi. Proprio in quest’ottica abbiamo lavorato anche per un altro parco giochi ed efficientato ulteriori servizi pubblici che hanno varie annualità ed una di queste annualità l’abbiamo destinata ai servizi per l’infanzia». Ma non solo, «a breve saranno installate nuove telecamere di video sorveglianza. Seguiranno ulteriori lavori per il miglioramento e la definitiva messa in sicurezza.Purtroppo, come succede un po’ ovunque – prosegue Montano- si verificano anche qui atti vandalici. Sul parco come su una fontana storicace ne sono di già installate, ma dobbiamo mettere tutto a sistema. Per quanto concerne questo parco giochi, poiché l’area ora è efficientata, sistemata e messa a nuovo, vogliamo evitare che si possano verificare episodi spia-

cevoli. Il luogo è stato già oggetto di atti vandalici purtroppo, per cui speriamo che se vi fossero malintenzionati, sapendo della videosorveglianza, si possano dissuadere. L’Ufficio tecnico comunale dunque sta lavorando alacremente, affinché possiamo intervenire anche su questo aspetto della prevenzione e sicurezza attraverso le telecamere. Dispositivi che sono comunque, come dicevo, già in uso sul territorio comunale».

L’Amministrazione ha chiesto all’Anas di sistemare la vecchia arteria in modo da renderne sicura la percorribilità e «limitare i disagi»

Lauria, lavori sulla Sinnica e modifica della circolazione: «Rifunzionalizzata la 104»

«T

qualche ra giorno Anas emetterà una ordinanza di modifica della circolazione sulla Sinnica per il territorio che interessa Lauria e che prevede il senso unico, senza semaforo, dal bivio di Cogliandrino verso Lauria Nord; mentre, in direzione Policoro e fino al medesimo bivio si dovrà percorrere la vecchia 104» scrive in una nota l’Amministrazione comunale di Lauria.

«La soluzione proposta da Anas, è stata da noi accolta a patto che venisse rifunzionalizzata la 104, attraverso il rifacimento del manto stradale, della segnaletica e della manutenzione delle cunette. continua la nota - Da mesi manteniamo una interlocuzione serrata con Anas affinché si limitino al massimo i disagi alla circolazione su un’arteria così importante, in attesa del completamento dei lavori».

«Pertanto auspichiamo che quanto sarà predisposto, fino a giugno, permetta di velocizzare i lavori ed eviti ulteriori semafori» prosegue l’Amministrazione guidata dal sindaco Gianni Pittella. «La nostra amministrazione continuerà a mantenere alta la guardia, con una costante interlocuzione con Anas e Provincia, perché si giunga presto al ripristino della normale viabilità» conclude l’Amministrazione di Lauria.


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Matera e Provincia

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MATERA Il consigliere regionale del Pd: «Auspichiamo che Tim si ravveda e non riduca i volumi di affidamento alle società sul territorio»

Callmat, Cifarelli: «Necessario monitorare la situazione degli appalti customer care» «L

e notizie che riguardano il cambio di contratto commerciale che l’azienda TIM sta operando nazionalmente e che coinvolgerà anche la Callmat di Matera merita la giusta attenzione di tutte le istituzioni a partire dalla Regione» è quanto dichiara il Consigliere regionale del PD Roberto Cifarelli. «Le organizzazioni sindacali saranno certamente chiamate a Roma per discutere di questa importante questione che riguarda migliaia di lavoratori in Italia e circa 500 a Matera. Bene hanno fatto, continua Roberto Cifarelli, i sindacati a chiedere l’intervento del Governo nazionale per monitorare quanto sta

accadendo negli appalti customer care». «Auspichiamo che TIM e il suo gruppo dirigente comprendano e si ravvedano circa la proposta di ridurre i volumi di affidamento alle società sul territorio, che risulta immotivato ed ingiustificabile, ma che potrebbe incidere sui livelli occupazionali. Confido molto nel ruolo che il governo nazionale e per molti aspetti anche quello regionale possono giocare perché è importante attenuare le apprensioni che questa situazione sta generando. Dal mio canto continuerò a seguire con attenzione l’evoluzione della trattativa», conclude il consigliere regionale dem Roberto Cifarelli.

Tavolo tecnico della Questura per delineare le misure necessarie allo svolgimento dell’evento L’intervento rientra nel progetto “Polis” di Poste Italiane

Tutto pronto per l’ordinazione Al via la manutenzione episcopale di monsignor Colaianni dell’Ufficio Postale di

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omani, la Polizia di Stato di Matera sarà coinvolta in un evento straordinario per la comunità: l’ordinazione episcopale di Monsignor Biagio Colaianni, Vicario Generale della Diocesi di Matera-Irsina, in programma al Palasassi “Salvatore Bagnale”, a Matera. Per l’importante avvenimento, organizzato dalla Diocesi di Matera-Irsina, è prevista la presenza di 250 vescovi più sacerdoti, diaconi, religiosi e fedeli provenienti dalle diocesi di MateraIrsina, Tricarico, Campobasso-Bojano, Basilicata, Abruzzo e Molise, per un totale di migliaia di persone. Ciò richiede un’attenta e accurata predisposizione e realizzazione di servizi di ordine e sicurezza pubblica, che il Questore dovrà disporre, previa comunicazione al Prefetto di Matera. «Dopo l’effettuazione di sopralluoghi preliminari per la definizione degli aspetti tecnico-organizzativi, iero mattina, si è svolto in Questura il Tavolo Tecnico, presieduto dal Vicario del Questore, Primo Dirigente della Polizia di Stato Adriana Cappena, a cui hanno preso parte rappresentanti di Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Locale, Ufficio Tecnico del Comune, ASM, Servizio di emergenza 118, Ufficio Tecnico Diocesano, Commissione Ordinazione Episcopale, con il responsabile del servizio safety dell’evento. La qualificata partecipazione al Tavolo Tecnico delle componenti chiamate successivamente alla

realizzazione operativa delle direttive ricevute, concorrerà significativamente a migliorare l’esecuzione dei servizi» si legge in una nota diramata dalla Polizia di Stato di Matera. «Infatti, funzione del Tavolo Tecnico è la definizione dei vari ambiti tecnici di interesse e responsabilità degli uffici, comandi e organismi, ai fini della predisposizione del dispositivo di ordine e sicurezza pubblica. Il Tavolo Tecnico del Questore è, pertanto, sede privilegiata per la condivisione degli elementi informativi utili alla corretta costruzione dei servizi operativi. - continua la nota - Successivamente, come previsto dall’art. 37 del D.P.R. n. 782 del 1985, il Questore, Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza a carattere tecnico-operativo, adotterà l’ordinanza di servizio, con cui stabilirà le misure di ordine e sicurezza pubblica necessarie per garantire il sereno e pacifico svolgimento dell’evento pubblico a cui si riferisce». «Si rammenta che l’accesso al Palasassi sarà riservato, oltre che ai celebranti, sacerdoti, religiosi e religiose e ai fedeli in arrivo dalla diocesi di Campobasso-Bojano, ai soli parrocchiani con pass rilasciato dalle chiese di San Giacomo a Matera e di San Giovanni Battista a Ferrandina. Tutti gli altri fedeli, in possesso di diverso pass, potranno seguire la celebrazione eucaristica all’interno della chiesa della parrocchia Addolorata di Matera, poco distante dal Palasassi» conclude la nota.

Montalbano Jonico

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oste Italiane comunica che l’ufficio postale di Montalbano Jonico, in provincia di Matera sarà interessato da interventi di manutenzione straordinaria per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. La sede, infatti, è inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digital”, il progetto di Poste Italiane per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni con meno di 15mila abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide. L’intervento è iniziato ieri e durante il periodo dei lavori Poste Italiane garantirà ai cittadini di Montalbano Jonico la continuità di tutti i servizi attraverso un container allestito nei pressi dell’ufficio postale. Il trasferimento dall’Ufficio postale al container è iniziato ieri e fino al giorno 12 febbraio con riapertura al pubblico il prossimo 13 febbraio. La riapertura dell’ufficio postale di Montalbano Jonico è prevista per il 5 aprile.


Periscopio

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Scanzano Jonico, tutti a scuola per ricordare il dramma delle Foibe La Giornata del Ricordo organizzata dal Prefetto nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo “De Andrè” Il presidente della Provincia di Matera, Marrese: «Messaggio positivo, la scuola aiuta l’inclusione»

SCANZANO JONICO La giornata del “Ricordo” per non dimenticare il dramma delle Foibe come chiave per esaltare valori quali la verità, la testimonianza, l’amore per il prossimo e il “NO” secco a qualsivoglia discriminazione. Nell’auditorium dell’istituto comprensivo “De André” di Scanzano Jonico si è tenuta stamani una iniziativa voluta dal Prefetto di Matera, Cristina Favilli, ed organizzata dalla dirigente scolastica, Grazia Maria Marciuliano, presenti anche S.E. mons. Pino Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, Piero Marrese, presidente della Provincia di Matera, Rosaria Cancelliere, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, docenti e alunni del “De André” che hanno presentato lavori imperniati sulle Foibe e, in generale, su valori impor-

tanti come la trasparenza, la legalità, l’amore, la verità. Una scelta non casuale, quella di Scanzano Jonico, comune negli ultimi anni al centro di cronache giudiziarie e, da ultimo, anche di vicissitudini di natura politica. Per il Prefetto Favilli si è trattato di una «giornata bellissima. Le nostre comunità sono vive, vere e sane, come dimostra questa scuola. Sono molto contenta di quello che ho visto e voglio ringraziare la dirigente scolastica, i docenti e gli alunni perché quanto hanno fatto è frutto di un grande lavoro, circostanza questa che mi rende pienamente soddisfatta della scelta di celebrare qui la giornata del Ricordo». «Ringrazio il Prefetto di Matera – ha rimarcato Marciuliano - per aver voluto celebrare la giornata del ricordo in una comunità scolastica che si trova in un comune che da

qualche anno vive una storia particolare: proprio in questo territorio la scuola deve essere presidio di legalità e palestra di convivenza civile da cui ripartire per dare ai nostri ragazzi un messaggio di speranza e un futuro, ci auguriamo, migliore. Far conoscere la storia vuol dire vivere più consapevolmente il presente e pre-

parare un futuro di pace per riaffermare i valori della democrazia e i diritti dell’uomo». Il presidente Marrese ha invece sottolineato come «l’iniziativa rappresenti un raggio di sole per Scanzano Jonico in una scuola inclusiva. Quello odierno è stato un momento di bellissima condivisione con i ragazzi, dei quali ho ap-

prezzato le riflessioni. Il messaggio è chiaro: collaborare di più, a partire dalle piccole azioni, per contrastare discriminazione e indifferenza. Ai ragazzi ho chiesto di lavorare per saper riconoscere l’altro come persona, di essere paladini della giustizia e fautori della non violenza. Io ci credo e ho fiducia in loro».

LA GIORNATA IN ONORE DEI MARTIRI DELLE FOIBE, IL SINDACO SANTOPIETRO: «UNO DEI PIÙ GRANDI GENOCIDI D’ITALIA»

Vaglio ricorda le vittime del Carso: «Tra storia e memoria» DI EMANUELA CALABRESE

VAGLIO Il 10 febbraio è stata dichiarata dal Governo italiano Giornata del Ricordo «in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati». Le foibe sono voragini rocciose dell’altopiano del Carso che furono usate alla fine della seconda guerra mondiale per “infoibare” (spingere nella foiba) migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista slavo propugnato dal Maresciallo Tito. Sono state registrate più di 1700 foibe, ma non è chiaramente quantificabile il numero delle vittime perché è risultato impossibile esaminare tutte le foibe

_Il sindaco di Vaglio, Santopietro

che si sa essere state utilizzate, ma le stime parlano di più di 10.000 persone uccise, “gettate” spesso ancora vive nelle cavità rocciose. «La memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza” riporta il Comune di Barile, dove presso l’Auditorium Pasolini, si è svolto un incontro con le classi V primaria e III secondaria di primo grado. Tra le iniziative in programma quella di Vaglio Basilicata, dove nel tardo pomeriggio di og-

gi 9 febbraio con inizio alle ore 18:00 presso il Museo delle Antiche Genti di Lucania, si tiene il convegno dal tema “Memento. Il Ricordo delle Foibe tra Storie, Storiografia e Memoria” e con lo stesso evento, come già detto in programma proprio alla vigilia del “Giorno delle Ricordo”, promosso ed organizzato in stretta sinergia collaborativa tra il Comune di Vaglio Basilicata, l'Associazione Nazionale Combattenti e Re-

duci “Generale Giuseppe Pennella" di Rionero e il blog “Di Storia, di Storie”. «Un evento di grandissimo interesse che, sviluppato in un convegno alla presenza di relatori di rilievo -spiega il Sindaco Francesco Santopietro- tende a ricordare le vittime di uno dei più grandi genocidi della storia italiana che, attuato dalle truppe comuniste jugoslave guidate dal Generale Tito, causò nel periodo compreso tra il 1943 ed il 1945, la morte di oltre 5000 civili italiani (addirittura 11mila secondo altre fonti) residenti nelle zone di Venezia Giulia, Dalmazia e Quarnaro. Vista la grande rilevanza di questo evento sarà presente un valido e qualificato parterre di relatori che interverranno al dibattito». Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Santopietro, sono difatti pre-

visti gli interventi del Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci sezione “Generale Giuseppe Pennella” di Rionero Giovanni Marino che approfondirà la tematica “Il contesto storico e politico dei massacri delle foibe”, del Docente di Materie Letterarie e Storia presso il Liceo Scientifico “Rosa-Gianturco” di Potenza Prof. Antonio D'Andria che approfondirà la tematica “Le foibe nella storiografia italiana” ed infine dalla Scuola Superiore Studi Storici della Università della Repubblica di San Marino e Presidente dell'Archeoclub del Vulture “G. Catenacci” di Rionero il Dottor Antonio Cecere che si soffermerà sulla tematica “Scrittura, guerra, memoria. Il ruolo dei Mass media nel ricordo dei massacri delle foibe”.


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