IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
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DALLA MILITANZA GIOVANILE ALLA GUIDA DEL GRUPPO POLITICO: IL PARTITO DELLA MELONI CONTINUA NELLA TRADIZIONE
Giordano candidato unico a Matera
Congresso Fratelli d’Italia, anche per Potenza si prospetta una soluzione unitaria
M. Dellapenna a pag 2
Cpr Palazzo San Gervasio: non solo maltrattamenti. La Procura di Potenza scava e la Polizia scova mele marce al suo interno
Affari sulla pelle dei migranti Reports falsi, botte e droga dei poveri: con l’«inferno» gli «illeciti profitti privati» C
MERCATO DEL LAVORO
«Il comparto auto genera incertezze»
er quanto riguarda le assunzioni programmate, sono positive le previsioni per la Basilicata che vedono possibili 2870 mila contratti nel mese corrente di gennaio e 8220 mila nel primo trimestre del 2024. Per Gerardo de Grazia, segretario Confsal Basilicata e Fismic Confsal, resta però un problema: «Ancora non riusciamo a far sì che domanda e offerta si incontrino». Il mismatch coinvolge, a livello nazionale, circa 250 mila assunzioni (...)
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IL COMPLESSO DELL’IMPICCATO DEL PD
he la politica abbia i suoi buoni enigmi da sciogliere è facile capirlo, soprattutto per l’ordine crescente degli interessi comunitari e non che alza da terra, ma che la maggioranza di questi siano anche pieni di strampalerie è anche il segno del ridicolo che avvolge la povera Basilicata e su cui tarda a vedersi perfino un po’ di luce rasserenante. Così per quanto sia grande l’arcano è davvero difficile spiegare la genialata d’affidare ad un teorico della camomilla politica e del ghirigori inifluente come Giovanni Lettieri la vertenza del campo unito del centrosinistra che peraltro lui stesso ha sabotato inchinandosi di fretta e furia alla discesa del beato Angelico Chiorazzo, saltato fuori dal tavolino spiritico dei soliti crociati di Chiesa e subito sponsorizzato dalla ridda di facce note del cambiamento come gli immarcescibili Folino, Bubbico e Speranza. Eppure se in giro ci sono sensi di colpa, paura paonazza, scarichi di coscienza ci si ritrova di colpo nell’invito di Machiavelli “a costruire ripari ed argini” piuttosto che a praticare l’arte funeraria della cupio dissolvi. Scrive Francesco Merlo: “È il complesso delF. Moliterni da pagina 8 a pagina 11 l’impiccato. Vedono una corda e già si toccano il collo”.
Cpr, business nomine legali ■ continua a pagina 6
OLTRE IL GIARDINO/2
Dimensionamento scolastico ed elezioni: in studio Taddei (FI), il sindaco di Tursi Cosma (Azione) e Giordano (FdI)
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■ Servizio
SCANZANO JONICO
Dopo le dimissioni dei 7 consiglieri, il Prefetto di Matera liquida l’ex Cariello e nomina subito il Commissario Lubrano
L’Ispettore Olivieri, il «mostro» tra depistaggi e «false» nottate in servizio per più soldi: lavoratrice e algerino bucano la bolla _ ■ Servizio
OLTRE IL GIARDINO AQL, L’AU ANDRETTA: BONUS E INVESTIMENTI
«Petrolio risorsa del presente, l’acqua “oro blu” del futuro»
Servizi a pagina 11
Servizio a pagina 3
a pagina 4
a pagina 17
POTENZA
Gli studenti del Cpia ancora al gelo, Blasi: «L’Amministrazione Guarente ha altro a cui pensare»
■ R. Mollica
a pagina 13
_ ALSIA
Avviso consulenza tecnico-scientifica, il Direttore Crescenzi ha prorogato il bando a tutto il 2024 ■ Servizio
a pagina 6
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Primo Piano
mercoledì 10 gennaio 2024 www.lecronache.info
Il Partito di Giorgia Meloni continua nella tradizione del passaggio dalla militanza giovanile alla guida del gruppo politico
Congresso FdI, Michele Giordano è il candidato unico a Matera
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A sostegno del materano tutta la classe dirigente del Partito. Soluzione unitaria si prospetta anche a Potenza: una grande prova di maturità
DI MASSIMO DELLAPENNA
ratelli d’Italia in Basilicata inizia la stagione dei congressi provinciali. Il primo a svolgersi sarà quello della provincia di Matera che si terrà nella città dei sassi il 14 Gennaio presso l’UnaHotels Nh a partire dalle 9.30. I termini per presentare le candidature alla presidenza provinciale sono spirati il 7 Gennaio. A quella data risulta come unica candidatura quella di Michele Giordano che può contare nel sostegno del segretario regionale Quarto, dei Parlamentari Mattia, Caiata e Rosa e, quindi, dell’intero partito della provincia di Matera a partire dalla base dei circoli per arrivare ai consiglieri comunali del capoluogo.
UNA TRADIZIONE CHE CONTINUA Michele Giordano è stato ed è il segretario regionale di Gioventù Nazionale di Basilicata, movimento giovanile di Fratelli d’Italia che ha contribuito a strutturare e far crescere riuscendo a unire momenti di approfondimento politico e di militanza appassionata. Continua, quindi, la tradizione della destra italiana del passaggio dal mondo giovanile al Partito. Un tratto distintivo che è proprio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni ma anche di tutta quella generazione Atreju che ha affiancato il segretario nazionale del Partito nella lunga stagione dal deserto alla guida della Nazione.
Una storia dalla quale non è stata avulsa anche la stessa segreteria provinciale di Matera. Michele Giordano, infatti, prenderà il posto che è stato di Augusto Toto che in passato ha ricoperto la carica di segretario provinciale del Fronte della Gioventù e di Azione Giovani nella provincia di Matera. In pratica, la destra lucana non rinnega sé stessa e la sua storia e spiega che il “cursus honorum” parte dai movimenti giovanili, dalla militanza attiva e che il cambiamento si nutre di continuità e non di rotture e cesure.
UN FIGLIO D’ARTE Michele Giordano, professore di lettere al Liceo “Quinto Orazio Flacco” di Castellaneta Marina è anche il simbolo di quella generazione di lucani che, dopo aver penato in giro per l’Italia per lavoro, ha deciso di tornare in Basilicata per costruire nella propria terra il proprio futuro. Prima di approdare a Castellaneta e tornare a vivere nella sua Montalbano Jonica, infatti, Michele Giordano è stato, come tanti della sua generazione, precario nel mondo della scuola in Lombardia ed in altre regioni a dimostrazione di una storia anche professionale e lavorativa fatta di gavetta e sacrificio. Michele Giordano è figlio d’arte. Il padre è stato uno dei più amati sindaci di Montalbano Jonico e consigliere regionale con Alleanza Nazionale, autore di un importante saggio su Enrico Mat-
__Giordano
tei recentemente premiato con un secondo posto al premio internazionale “Antonio Semeria – Casinò di Sanremo”. Ora spetterà a lui il compito di proseguire l’importante percorso di crescita effettuato da FdI in Basilicata e di completare la strutturazione del Partito in provincia di Matera.
UN PARTITO UNITO E COMPATTO Quello che emerge politicamente è che Fratelli d’Italia mostra la sua compattezza sul territorio. Quando si dice che non c’è posto per le correnti in un Partito che deve vivere la sua stagione di crescita puntando sul merito e non sull’appartenenza non è retorica ma, almeno in Basilicata, è una autentica real-
tà. Solo in un Partito veramente ed autenticamente compatto, infatti, è possibile ritrovare le cariche parlamentari, gli eletti in consiglio regionale, la segretaria regionale e gli uscenti impegnati nel garantire un autentico rinnovamento nella continuità, capace di far emergere le qualità e non le lotte intestine. Una grande prova di maturità che non tutti i partiti strutturati riescono avere. Le cronache, infatti, ci hanno ben raccontato di guerre fratricide, sgambetti e divisioni in altri partiti che, proprio per queste lacerazioni, non sono sempre state in grado di scegliere il meglio e di garantire la continuità nella crescita. Dopo Matera sarà il turno di Potenza. Da quanto ci è dato
sapere anche per la provincia di Potenza si punta su un candidato unitario capace di aggregare tutte le sensibilità e tutte le rappresentanze istituzionali del Partito. Chi aveva scommeso sulle fragilità e le lacerazioni di un partito stabilmente al 30% dovrà ricredersi. Quanto sta accadendo per i congressi provinciali dimostra che si può diventare grandi senza dover perdere l’entusiasmo di cercare le soluzioni migliori e più condivise. Fratelli d’Italia in Basilicata mostra la maturità della sua classe dirigente e dei suoi iscritti, a partire da quelli che il Partito lo hanno fondato, e la capacità di guardare avanti verso nuove sfide con la capacità di evitare personalismi ed inutili lotte intestine.
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OLTRE IL GIARDINO Ospite di Leporace l'Amministratore Unico di Aql in un’intervista ad ampio respiro anche sulla situazione passata, presente e futura dell’Ente
Acquedotto Lucano, Andretta: «Petrolio risorsa del presente ma l’acqua “oro blu” del futuro»
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ella recente puntata di “Oltre il Giardino” - programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre e condotto da Paride Leporace - è intervenuto l’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano Alfonso Andretta per discutere della situazione e delle prospettive future dell’ente che gestisce il servizio idrico in Basilicata.
IL “LOW PROFILE” DEI LUCANI Andretta, originario della Basilicata ma con una lunga esperienza manageriale in Emilia Romagna, è stato chiamato per risollevare le sorti di Acquedotto Lucano. Come spiegato dall’Au la Basilicata «risente di gravi problemi, tra quello importante dello spopolamento a cui si aggiunge l’altro di avere una popolazione con un’età media elevata». L’Emilia Romagna ha invece il problema opposto, ovvero «la gestione di consistenti flussi migratori», anche se Andretta evidenzia come i lucani che lavorano fuori regione si contraddistinguono per «la capacità di sopportazione dei carichi di lavoro importanti rispetto ad altri, probabilmente per “costituzione”» a cui si associano le caratteristiche della «educazione» e della «capacità di lavorare in modalità low profile, cioè - spiega Andretta - l’unico modo per far sentire la propria presenza, senza mettersi inutilmente in mostra, è il lavoro continuo e serio raggiungendo anche livelli nelle professioni o in qualsiasi tipo di attività che svolgono che sono sempre molto elevati».
IN BASILICATA È PIÙ IMPORTANTE L’ACQUA O IL PETROLIO? Venendo al cuore della questione idrica in Basilicata, Andretta sottolinea come il petrolio, con i proventi delle compensazioni ambientali, dia «la possibilità di fare tutta una serie di attività che altrimenti sarebbe difficile portare avanti». Tuttavia, se il petrolio è una «risorsa finita», l’acqua «deve durare nel tempo». Evidenziando come «per salvaguardare quello che viene definito l’oro
della popolazione lucana, con reddito ISEE sotto i 30 mila euro. «Una misura di equità sociale - afferma Andretta - ma anche di sensibilizzazione al risparmio idrico». L’Au di Aql infatti sottolinea come il «tema del risparmio idrico sia una priorità, con investimenti per ridurre le perdite lungo la rete».
__Andretta ospite ad “Oltre il giardino”
blu bisogna operare in maniera corretta anche nel settore delle estrazioni petrolifere, quindi vanno assolutamente controllate e gestite in maniera tale da ricordarsi che il nostro “salvadanaio” nel futuro è l’acqua», afferma l’Au Andretta che a tal proposito, rimarca come l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico ha annunciato importanti accordi con Eni e Shell per la realizzazione di impianti fotovoltaici che alimenteranno esclusivamente Acquedotto Lucano, riducendone in modo significativo i costi energetici. Come spiegato da Andretta, i costi dell’Ente si dividono in spese per il personale, manutenzioni e consumi energetici: «Questi ultimi - afferma l’Au - pesano in modo rilevante perché dobbiamo portare l’acqua su quote elevate e quindi dobbiamo spendere molto in termini di energia. Proprio su questa terza voce di spesa, però, possiamo intervenire con delle riduzioni che è possibile otter-
nere - chiarisce - grazie proprio all’accordo che è stato firmato dalla Regione Basilicata con Eni e Shell che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici nel giro di due anni che alimenteranno esclusivamente Acquedotto Lucano, fornendo energia pulita e rinnovabile, riducendo drasticamente la “spesa energetica”». E ancora: «Nel frattempo che verranno realizzati questi impianti avremo anche sulla base dell’accordo che è stato firmato dalla Regione la possibilità di un “contratto ponte”, cioè - spiega Andretta - di una convenzione di fornitura di energia sempre da fonti rinnovabili che consentirà di abbattere i costi anche nel 2024 e nel 2025. Quindi è un accordo che vale per i prossimi anni, ma con delle ricadute immediate su questa voce di costi».
IL BONUS ACQUA Il risparmio sui costi dell’energia permetterà inoltre di attuare il “bonus idrico” per le fasce meno abbienti
UN QUADRO DI AQL TRA PASSATO E FUTURO Il manager lucano traccia infine un quadro della situazione trovata al suo arrivo in Acquedotto Lucano, in cui ha evidenziato gravi criticità a livello impiantistico, economico-finanziale e a livello gestionale. «Dal punto di vista impiantistico - a partire dalle reti idiche fino ai potabilizzatori, per passare attraverso gli impianti di depurazione - sono necessari interventi strutturali per riportare il tutto a un funzionamento che sia conforme alla normativa», precisa Andretta. Affrontanto invece la questione economica, l’Au ricorda come al momento del suo arrivo «la situazione era di estrema criticità a causa di molti crediti che non sono stati riscossi e molti debiti nei confronti anche di tutte le aziende che forniscono servizi ad Acquedotto Lucano. In questa situazione di criticità, da fine 2021 e per tutto il 2022 - chiarisce Andretta - noi abbiamo avuto un incremento spropositato dei costi energetici. Grazie all’intervento della Regione e alla volontà del presidente Bardi di portare avanti questa società - enfatizza Andretta - siamo riusciti a scongiurare situazioni di potenziale crisi economico-finanziaria. Quindi con tutta una serie di attività, da quella che poteva essere una crisi e una sorta di “iattura”, come spesso succede nelle situazioni di crisi - enfatizza Andretta - si è passati a una situazione potenzialmente positiva come quella dell’accordo». Infine, a livello di organizzazione e gestione a breve «sarà possibile assumere giovani. Proprio grazie ai finanziamenti che abbiamo ricevuto abbiamo ad oggi l’opportunità di fare un cambio di passo incredibile nella storia di Acquedotto Lucano e cioè di entrare nell’era della digitalizzazione».
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OLTRE IL GIARDINO/2 A discutere di regionali e dimensionamento scolastico il coordinatore provinciale FI Taddei, il sindaco di Tursi Cosma e Giordano (FdI)
Scuola da campagna elettorale, è ancora querelle: «Scelta impopolare ma necessaria» I
l una delle ultime puntate del programma “Oltre il Giardino” in onda su Cronache Tv, il conduttore Paride Leporace ha ospitato il coordinatore provinciale di Potenza di Forza Italia Vincenzo Taddei, il sindaco di Tursi (Mt) Salvatore Cosma e Leonardo Giordano del Dipartimento nazionale dell’Istruzione di Fratelli d’Italia per discutere di politica in vista delle prossime elezioni regionali in Basilicata - e in particolare della questione del dimensionamento __Taddei, Cosma e Giordano ospiti ad “Oltre il giardino” scolastico, che ha sollevato in queste settimane non po- elezioni regionali. modificare il frontman alle che polemiche anche sul terprossime elezioni regionali». ritorio lucano. Situazione diversa rispetto alLA SARDEGNA NON la Basilicata dove per Taddei È LA BASILICATA TADDEI E LA FIDUCIA Si passa poi a discutere del- «sembra che il clima sia un NELL’UNITÀ DEL CDX la situazione in Sardegna, do- po’ diverso» è dove è estreIl conduttore ha così intro- ve è risultato più complesso mamente necessario che predotto il dibattito affrontando trovare un accordo sul can- valga «un ragionamento di il tema delle divisioni nel didato presidente uscente So- carattere politico, ciò vale a centrosinistra in vista delle linas. L’analisi di Taddei è dire - spiega - preservare inprossime elezioni regionali che nell’isola sarda la situa- nanzitutto l'unità del centroin Basilicata. Divisioni che zione politica sia diversa ri- destra e presentare delle cansembrano non esimere anche spetto alla Basilicata e que- didature che siano credibili». il centrodestra lucano, nono- sto potrebbe portare a scelte In Basilicata altresì è fidustante gli endorsement a li- differenti sul candidato pre- cioso che «si possa arrivare vello nazionale per la rican- sidente, ma ribadisce la fidu- un momento di intesa e di didatura del presidente Vito cia nella riconferma di Bar- sintesi in questa nostra reBardi. Taddei, in tal senso, di: «Credo che in Sardegna - gione, per presentarci in mache difende la continuità del- afferma il coordinatore pro- niera coesa, unitaria e credo l’uscente governatore lucano vinciale FI - ci siano stati vincente alle prossime elesi è dichiarato ottimista sulla problemi significativi tra il zioni» confermando Bardi possibilità di trovare un ac- presidente e il resto della come candidato unitario. cordo: «Ritengo che alla fi- maggioranza, tanto da portane si troverà una soluzione re quasi la totalità delle altre LA SCELTA DI COSMA unitaria», citando le parole forze politiche ad esprimere DI ADERIRE AD AZIONE del segretario nazionale che una posizione di non rican- Il conduttore ha poi introdot«ha ribadito con forza che il didatura di Solinas». «Quin- to il sindaco di Tursi Cosma, centrodestra sarà unito, tro- di - rimarca - è il territorio recentemente entrato a far vando in ogni singola realtà che si è organizzato ed è il parte di Azione, il partito di locale un punto di incontro» territorio che ha proposto al- Carlo Calenda, dalla correnrelativamente alle prossime la Segreteria nazionale di te “Pittelliana” in Basilicata.
Cosma parla di «una formazione di una classe dirigente giovane, capace, che lavora sui temi e sui programmi che riguardano la regione» come motivazione principale alla sua scelta di adesione. Alla domanda di Leporace su quale schieramento preferirebbe sostenere tra centrodestra e centrosinistra, Cosma glissa dicendo che «fin quando vige la confusione è inutile esprimere un giudizio. Io sinceramente - enfatizza - voglio stare con chi sposa anche il nostro progetto e le nostre idee di partito».
LA DIATRIBA SUL DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO Il dibattito si sposta poi sul tema della Scuola e del suo dimensionamento che non ha risparmiato anche i territori della Basilicata. Giordano del Dipartimento nazionale dell'Istruzione di Fratelli d'Italia parla di una decisione che, per quanto
«impopolare» andava fatta con l’assessore regionale al ramo Casino che «ha cercato di mediare per quello che è stato possibile - evidenzia - fino all’ultimo momento sapendo perfettamente che qualsiasi punto di caduta su questo argomento avrebbe trovato qualcuno che non era d’accordo». Tra questi il sindaco di Tursi che ha già annunciato insieme agli altri colleghi «che si sono sentiti traditi» la discesa in campo di fronte la Regione per manifestare «affinché possano rivedere la decisioni prese», il tal senso «pensando in prospettiva al futuro della Comunità». Taddei sulla questione precisa: «Il problema vero è che c’è lo spopolamento. Questo dovrebbe essere tra i temi cardine di cui dovremmo parlare per tutta la campagna elettorale e rispetto al quale ogni singola forza politica dovrebbe attrezzarsi con proposte e iniziative».
IL GIÀ CONSIGLIERE DI BRIENZA INTERVIENE SULLO SPOSTAMENTO DELLA SEGRETERIA DEL PLESSO SCOLASTICO A SATRIANO DI LUCANIA: «ENNESIMO FALLIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE»
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Dimensionamento, Pagano: «Incapacità di dialogo del Comune con gli altri Enti» o spostamento a Satriano di Lucania della Segreteria del plesso scolastico di Brienza a seguito del nuovo piano di Dimensionamento approvato in Giunta regionale, è l'ennesima lampante dimostrazione dell'incapacità amministrativa e della irresponsabilità di chi governa Brienza, che per nulla si sposano col benessere della nostra comunità e di cui i cittadini sono vittime sacrificali». È quanto denuncia Francesco Pagano, già consigliere comunale di Brienza che in una nota evidenzia come non ci sia «capacità di dialogo tra i nostri amministratori e gli altri Enti territoriali dove le nostre sorti si decidono. Provincia e Regione. E per questo enfatizza Pagano - abbiamo già perso la caserma del Corpo Forestale, abbiamo perso la filiale della banca, abbiamo perso il treno delle enormi opportunità offerte dal Pnrr». Alla luce di tali considerazion e «di fronte a
tanti fallimenti» per il già consigliere del Comune di Brienza «è doverosa una domanda: dove sta - incalza - il “senso di responsabilità” della maggio-minoranza che invece di protestare e dimettersi, resta ancora a guardare?». Facendo, in tal senso, esplicito riferimento alla riunione di capogruppo aperta alla popolazione, promossa la scorsa sera dall’Amministrazione comunale, «alla quale purtroppo - spiega Pagano - per motivi di salute, non ho potuto prendere parte». E in cui «a quanto pare - rimarca - gli amministratori non hanno saputo dare risposte chiare e univoche alle tante domande poste dai cittadini rispetto a questa vicenda. Nessuna soluzione, nessuna certezza...siate vaghi! Pare sia questo il leitmotiv di questa Amministrazione», enfatizza Pagano il quale «alla luce di questo ennesimo fallimento amministrativo sento di rinnovare il mio personale invito a tutti i compo-
__Pagano
nenti della maggioranza (che poi sono 3) e ai restanti dissidenti di dare al più presto un segnale forte portando sul tavolo le proprie dimissioni. Tornare al voto - sollecita in conclusione Pagano - sarebbe un atto di clemenza nei confronti dei cittadini».
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Dati del mercato del lavoro lucano, il commento di De Grazia (Confsal): «Comparto automotive genera preoccupazioni»
«Bene le previsioni sulla Basilicata, ma bisogna azzerare il mismatch»
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er Gerardo de Grazia, segretario Confsal Basilicata e Fismic Confsal, «ancora non riusciamo a far sì che domanda e offerta si incontrino: il mismatch coinvolge, a livello nazionale, circa 250 mila assunzioni rispetto alle 508 mila previste». A gennaio l’industria complessivamente ha in programma 172mila assunzioni (-1,1% su base annua) 121mila delle quali nelle industrie manifatturiere e nelle public utilities, mentre le altre 51mila riguardano il settore delle costruzioni. I servizi prevedono di assumere in totale 336mila lavoratori (+2,0% su base annua). Positive sono le previsioni per la Basilicata, che vedono possibili 2870 mila assunzioni nel mese di gennaio e 8220 mila nel primo trimestre del 2024. «Dati che ci sollevano, solo, in parte purtroppo - ha proseguito De Grazia -, perché il comparto dell’Automotive continua a generare preoccupazioni e incertezze. Altro dato negativo è il costante spopolamento, che non colpisce più, solo, le zone interne e meno collegate. Occupazione e spopolamento, quindi, saranno la spada di damocle della politica per il prossimo futuro. Negli ultimi 7-8 anni il Sud ha perso circa mezzo milione di giovani. Si tratta del potenziale umano che doveva diventare capitale umano, e che, insieme al progetto indu-
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lunedì 8 gennaio 2024 www.lecronache.info
Mercato lucano del lavoro: la previsione per il 1° trimestre del 2024 riporta di
8 mila e 220 contratti
A gennaio programmate dalle aziende lucane quasi 3 mila nuove assunzioni
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pertura di 2024, in Italia, con oltre mezzo milione di assunzioni previste dalle imprese. A gennaio, secondo il bollettino Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, sono 508.260 gli ingressi preventivati: oltre 4mila assunzioni in più rispetto a gennaio 2023 (+0,9%) e più 69mila assunzioni (+5,3%) prendendo come riferimento l’intero trimestre. Dalle entrate programmate nel corrente mese alle tendenze occupazionali per il periodo gennaiomarzo 2024: del totale di lia si colloca nella fascia Molise (mille e 580) e 508mila i lavoratori ricer- bassa: i più alti valori, al Valle d’Aosta (mille la a programmare un mag- Dal Borsino delle profese gior numero di assunzio- sioni sono difficili da recati dalle imprese a gen- Nord 160) ni rispettivamente oltre perire sul mercato gli spe-
Avviso consulenza tecnico-scientifica
__ Cronache Lucane, edizione 8 gennaio
striale, rappresenta uno dei due pilastri per portare avanti qualsiasi discorso di sviluppo economico. Prendiamo atto che il divario, anziché ridursi, continua ad aumentare. Ci abbiamo messo anni per individuare le Zes, come fatto in Basilicata, ma è necessario che tutto il Mezzogiorno diventi un’unica zona di sviluppo privilegiato». «C’è un 85% di economia forte che regge il mercato e la contrattazione - ha specificato De Grazia -, poi c’è un’economia debole che non dispone di una redditività sufficiente a garantire salari dignitosi. Proponiamo che le risorse della fiscalità vadano a sostenere quell’economia debole che pure dà lavoro a oltre 3 milioni di persone. Manca una “fabbrica delle competenze”, un sistema della formazione capace di sfruttare le competenze presenti sui territori e che riesca a far incontrare domanda e offerta occupazionale ab-
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__ Crescenzi
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battendo, notevolmente il mismatch». «Bisogna fortificare l’istruzione tecnica superiore - ha concluso De Grazia -, raccordare la formazione professionale regionale e chiedere uno sforzo al mondo accademico che oggi si limita a una formazione didattica del sapere tecnico scientifico, e non del sapere reale, che corrisponde a ciò che serve al mondo del lavoro».
La protesta contro il prolungamento della stagione venatoria
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ALSIA, PROROGATO IL BANDO A TUTTO IL 2024
Tordi, insorgono le associazioni
ulla decisione della Giunta regionale della Basilicata di prolungare la stagione venatoria ai tordi e alla beccaccia fino al 31 gennaio, per le associazioni Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu Birdlife Italia, Lndc Animal Protection e Wwf Italia «sono state ignorate le indicazioni dell’Ispra, l’autorità scientifica nazionale in materia, sulla corretta redazione dei calendari di caccia in ossequio al dettato comunitario di non sparare durante la migrazione prenuziale». «La Regione Basilicata - è l’appello delle associazioni citate - si ravveda e faccia un passo indietro e la Regione Puglia receda dai propri intenti; per il futuro, nel-
la stesura del Calendario venatorio regionale, si attengano in modo scrupolo alle indicazioni fornite dall’autorità scientifica e al più rigoroso rispetto delle regole». «In caso di inerzia - hanno concluso le associazioni citate - ci rivolgeremo alle Autorità giudiziarie competenti per fare accertare la responsabilità collegiale dell’organo che ha intenzionalmente approvato tale provvedimento, macroscopicamente illegittimo chiedendo al contempo misure cautelari urgenti idonee a preservare l’integrità del patrimonio indisponibile dello Stato, ed impedire così gli illeciti abbattimenti».
rorogato al prossimo 31 dicembre il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per i Servizi di supporto e consulenze tecnico-scientifiche gratuiti per le imprese agricole lucane interessate a valorizzare specie ed o varietà vegetali e animali, fungine o microrganismi utili, ma anche processi produttivi, prodotti agroalimentari, a marchio e di qualità. A seguito di apposito atto direttoriale, le istanze potranno pertanto essere inviate per tutto il 2024, secondo le modalità definite nell'avviso. «Si tratta di un pacchetto di servizi molto articolato - ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’Alsia - che risponde alle finalità proprie dell’Alsia per offrire alle imprese agricole lucane un supporto nella verifica della fattibilità e nell’impostazione del piano di lavoro delle azioni da intraprendere, ma anche per fornire loro il successivo supporto tecnico-scientifico e di laboratorio spesso indispensabile per lo studio e lo sviluppo delle idee progettuali. I servizi forniti – chiarisce il direttore Crescenzi – riguarderanno la caratterizzazione genetica di piante, animali e microrganismi utili, studi e descrizioni di prodotti edibili attraverso analisi sensoriali e biochimiche, il mantenimento e la conservazione in situ ed ex situ di materiale genetico di ecotipi locali o materiale a rischio estinzione, la valorizzazione di alberi “patriarchi”, l’analisi del fenotipo delle piante mediante tecnologia di analisi di Immagine digitale per caratterizzazione di varietà ed ecotipi locali, la valorizzazione di prodotti agricoli a marchio, la valutazione e verifica sperimentale di nuovi mezzi tecnici e di nuove tecnologie». Le imprese potranno inviare le domande per tutto il 2024. Le richieste accolte, catalogate secondo 5 tematiche di valorizzazione (specie vegetali e animali; microrganismi; processi produttivi; nuovi prodotti agroalimentari; nuovi mezzi tecnici e nuove tecnologie per l’agricoltura), saranno inserite nella programmazione triennale delle attività dell’Alsia. «Questa iniziativa, infatti - ha concluso Crescenzi - sebbene punti nell’immediato a fornire un sostegno diretto per migliorare la redditività delle imprese e la sostenibilità ambientale, fornirà anche indicazioni preziose sul fabbisogno di servizi delle imprese agricole della Basilicata, consentendo di affinare sempre più la programmazione dell’Agenzia e l’efficacia della sua azione sul territorio lucano».
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Una figura competente e lungimirante, alla guida della Commissione Algoritmi mostra la sua visione dell'IA «come strumento che può portare benefici se utilizzato responsabilmente»
Basilicata Creativa discute di intelligenza artificiale ed etica con Padre Benanti
«E
sprimiamo profonda soddisfazione per la recente nomina di Padre Paolo Benanti, originario di Atella, alla guida della commissione algoritmi del Governo Italiano. Un profilo vicino alle nostre posizioni sul tema dell'intelligenza artificiale che a noi piace interpretare come Intelligenza Aumentata» fa sapere Michele Cignarale, membro del direttivo Basilicata Creativa e autore dell'intervista a Padre Benanti. Tre anni fa, Basilicata Creativa aveva fatto quattro chiacchiere, davanti a un caffè virtuale, con Padre Paolo Benanti, il nuovo presidente della cosiddetta Commissione Algoritmi. Nata per analizzare i rischi e i vantaggi dell’uso dell’Intelligenza Artificiale (AI) nell’editoria e nel giornalismo la commissione è composta da 10 membri tra professori, ricercatori ed esperti della materia e coopererà con associazioni coinvolte nel mondo dell’editoria. Padre Paolo Benanti, professore della Pontificia Università Gregoriana ha all’attivo varie pubblicazioni scientifiche e divulgative incentrate su
etica, bioetica applicate al mondo del WEB. Non a caso Benanti è l’unico membro italiano del comitato sull'intelligenza artificiale delle Nazioni Unite ed è stato consigliere di Papa Francesco in merito alle conseguenze sociali insite nell’uso dell’Intelligenza Artificiale. Come suggerisce padre Benanti durante la chiacchierata con Basilicata Creativa il nostro rapporto con l’IA deve iniziare con un «disagio positivo», un senso di inadeguatezza momentanea che ci aiuta a considerare la realtà in noi stessi per apprezzare «un punto interrogativo e non un punto affermativo nei confronti della realtà». La realtà attuale è quindi fatta anche dall’intelligenza ar-
tificiale ma sta a noi saper usare i giusti “filtri” che ci portano ad usare questa tecnologia in maniera ragionata ed etica. Se l’algoritmo rende tutto più facile da un lato allo stesso tempo rende tutto meno umano poiché l’uomo per sua natura non è semplice ma problematico, continua Benanti e non bisogna fidarsi troppo delle risposte di una macchina. Quindi il disagio di cui parla il frate è quello che proviamo quando ci chiediamo “Che cosa vuol dire conoscere oggi” e Benanti prova a rispondere a questo quesito ribadendo che «non possiamo affidarci ad una macchina e ai suoi algoritmi per interpretare e conoscere la realtà che sarà sempre più complicata del
previsto». «Senza il filtro dell’etica e dell’esperienza umana l’intelligenza artificiale può diventare dannosa concludendo che l’errore da evitare in ogni modo è delegare ad un algoritmo le scelte della nostra vita perché facendo così rischieremmo di fare “scelte al buio” mentre - conclude Benanti serve una cosa molto antica che si chiama sapienza». Basilicata Creativa, con l'associata Materahub, Tlon e Sineglossa costruirà a breve la prima accademia italiana sull' IA generativa, finanziata dal bando TOCC promosso dal Ministero della Cultura tramite i fondi Pnrr. Come spiega Michele Cignarale: «Sono tante le speri-
mentazioni che stiamo portando avanti grazie all'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale, tra cui un modello di fruizione del patrimonio museale nell'area del Vulture Melfese e abbiamo avviato da tempo l'uso di immagini generate dall'IA che diventano contenuti digitali principali della comunicazione del cluster. Per noi - prosegue - AI non è un perfetto sostituto dell'intelligenza e della sensibilità umana ma semplicemente uno strumento efficace che può facilitare il nostro lavoro, aiutandoci a immaginare nuovi modelli che possano migliorare le condizioni di vita delle persone sui territori», conclude Cignarale.
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La Procura di Potenza indaga anche sul legale rappresentante della società che gestiva il Centro, il direttore e un medico
Maltrattamenti al Cpr di Palazzo: l’ispettore di Polizia ai domiciliari GLI INDAGATI E LE MISURE CAUTELARI
AI DOMICILIARI - OLIVIERI Rosario, nato a Matera il 6 settembre 1966
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ono quattro gli indagati dalla Procura di Potenza per la gestione del Centro di Permanenza per i Rimpatri di Palazzo San Gervasio Nella mattinata di lunedì la Procura ha delegato gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Potenza e della Sezione di PG in sede (aliquota della Polizia Locale) ad eseguire una ordinanza di custodia cautelare e di applicazione di misure interdittive emessa nell’ambito di una lunga e complessa indagine riguardante la gestione del Centro. Il provvedimento è stato emesso nei confronti di un appartenente ai ruoli della Polizia di Stato, l’Ispettore Rosario Olivieri, destinatario della custodia cautelare ai domiciliari, per i reati di violenza privata pluriaggravata, falso ideologico, calunnia e truffa
DIVIETO DI DIMORA A PALAZZO - FORLENZA Alessandro, nato a Napoli il 22 febbraio 1974 (divieto temporaneo di esercitare imprese o uffici direttivi di persone giuridiche e imprese operanti in rapporti diretti o indiretti con la Pubblica Amministrazione ivi comprese le società Engel Italia Srl e Martinina Srl interdicendo in tutto le attività a essi inerenti per la durata di mesi 12)
aggravata ai danni dello Stato. Inoltre sono stati attinti dal divieto temporaneo (per la durata di dodici mesi) di esercitare imprese o uffici direttivi di persone giuridiche e imprese operanti in rapporti diretti o indiretti con la Pubblica Amministrazione per i reati di inadempimento e frode nelle pubbliche forniture il rappresentante legale della società Engel Italia S.r.l., ente gestore del centro al tempo delle indagini, la Sig.ra Paola Cianciulli ed il direttore responsabile della predetta società, Alessandro Forlenza; quest’ultimo indagato anche per maltrattamenti nei confronti degli ospiti. Infine è stata eseguita, nei confronti del medico di base Donato Nozza la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione di medi-
co (per la durata di mesi dodici) presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio per i reati di maltrattamenti, falso ideologico e violenza privata pluriaggravata. In occasione dell’esecuzione dell’Ordinanza sono state eseguite anche perquisizioni nei confronti di altri indagati, tra i quali avvocati ed appartenenti alla Polizia di Stato, riguardanti un altro filone emerso nell’ambito dello stesso procedimento penale ed avente ad oggetto una serie di condotte di falso, induzione indebita e concussione legate alle nomine dei difensori di fiducia da parte dei trattenuti presso il CPR di Palazzo San Gervasio. Le indagini sono in pieno svolgimento e vale nei confronti di tutti gli indagati la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.
INTERDIZIONI - CIANCIULLI Paola, nata a Napoli il 28 giugno 1974 (divieto temporaneo di esercitare imprese o uffici direttivi di persone giuridiche e imprese operanti in rapporti diretti o indiretti con la Pubblica Amministrazione ivi comprese le società Engel Italia Srl e Martinina Srl interdicendo in tutto le attività a essi inerenti per la durata di mesi 12); - NOZZA Donato, nato a Palazzo San Gervasio l’11 ottobre 1954 o (divieto temporaneo di esercitare la professione di medico presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio interdicendo le attività ad essa inerenti per la durata di mesi 12)
INDAGATI - PARADISO Giulia, nata a Terlizzi il 31 marzo 1990; -PIZZUTI Giovanni, nato a Genzano di Lucania il 23 novembre 1953; - TOPI Luigi, nato a Venosa (PZ) il 9 luglio 1959 e residente a Palazzo San Gervasio in via Marcello, - LUPINACCI Paola, nata a Lecce 1'8 settembre 1963, - CAPODIECI Giovanni, nato 1'8 gennaio 1979 a Mesagne (BR)
SEQUESTRI - Sequestro preventivo della somma di 383 mila e 615 euro a carico della Engel Italia Srl, di Forlenza Alessandro e di Cianciulli Paola - Sequestro preventivo nei confronti dell'indagato Olivieri Rosario della somma di 8 mila e 687 euro
Il procuratore di Potenza, illustrando i dettagli dell’operazione: «Nei Centri, gli ospiti non possono essere trattati come delle scimmie»
Curcio: «Sulla gestione dei Cpr è in gioco la credibilità dello Stato»
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urante la conferenza stampa nella quale sonon stati presentatii dettagli dell’indagine, il Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, riguardo agli extracomunitari ospiti nei Cpr ha ricordato che «si tratta anche di soggetti ristretti che non rispondono a uno specifico reato ma sono in attesa di una successiva espulsione». «Non si può pensare - ha detto - di mantenere l’ordine pubblico somministrando indebitamente e involontariamente sostanze e creando una sorta di tossicodipendenza. Va
fatta una riflessione a livello più alto sul modo di gestire i centri stessi, ripensando all’idea di affidare ai privati la gestione di attività che attengono alla libertà personale di soggetti che alloggiano in strutture detentive. Conciliare l’esigenza di tutelare i diritti dei trattenuti con i profitto e il libero mercato è una questione delicata su cui forse questa indagine può aprire una riflessione». «C’è in gioco la credibilità dello Stato – ha concluso Curcio - che deve essere fermo verso chi non rispetta le regole e deve procedere all’espulsione ma non può trattare come del-
le scimmie i soggetti trattenuti. Va rispettata la loro dignità senza l’uso di strumenti impropri per sedare chi si ritiene in quel momento possa dare qualche fastidio. A testimoniare l’uso massivo, anche le ricette risultate false per soggetti che non erano nemmeno presenti in quel momento nel centro».
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Dalla frode alla sedazione coatta: il «sistema» per controllare illegalmente l’ordine all’interno del Cpr lucano
I «reports falsi» e la «droga dei poveri»: con l’«inferno» gli «illeciti profitti privati»
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er il filone di indagine coordinato dal Procuratore aggiunto Maurizio Cardea e relativo ai maltrattamenti in danno degli ospiti del Centro di permanenza e rimpatri di Palazzo San Gervasio, 9 gli indagati e quasi altrettanti i capi d’accusa. Nel mirino della Procura di Potenza, la gestione del Cpr lucano, iniziata nel dicembre 2017, da parte della Engel Italia Srl. A decorrere dal 1 luglio scorso, la Srl non risulta più gestore del Centro. Rispetto ai 2 milioni e 898 mila euro erogati dalla Prefettura di Potenza alla società che si aggiudicò l’appalto offrendo un ribasso percentuale del 28,60% sui 6 milioni e 210 mila euro posti a base di gara, il Giudice per le indagini preliminari di Potenza, Antonello Amodeo, ha disposto il sequestro preventivo della somma di 383 mila e 615 euro a carico della società stessa, di Alessandro Forlenza e di Paola Cianciulli, rispettivamente nelle qualità di Direttore responsabile del Cpr lucano e di Amministratore della Srl. Al degrado del Cpr di Palazzo San Gervasio, per la Procura, hanno contribuito sia la condotta di Forlenza che quella del personale sanitario e del personale addetto all’Ordine pubblico. FRODE NEI CONTRATTI PUBBLICI Per Forlenza, Cianciulli ed Alfonso Portanova, che svolgeva funzioni di impiegato amministrativo provvedendo all’effettiva e quotidiana gestione del Cpr, la prima accusa è quella di frode nell’esecuzione dei contratti di appalto stipulati con la Prefettura. Dagli investigatori, riscontrati livelli di assistenza e cura insufficienti a garantire agli extracomunitari ospiti del Cpr «il pieno rispetto della dignità umana». Dalla carta dei contratti alla realtà, tra capitolati d’appalto e specifiche tecniche, i conti non sono tornati sulla garanzia dei bisogni primari degli ospiti quali nutrizione, cura della salute ed equilibrio psicoemotivo, «carenti sia dal
punto di vista quantitativo che da quello qualitativo». Quantitativamente, per esempio, per quanto riguarda il servizio medico, nel solo periodo dal 16 gennaio 2018 al 29 febbraio 2020, rilevato un ammanco contrattuale di mille e 120. Nel quasi intero biennio successivo, l’ammanco è risultato di mille e 477 ore. Per la Procura di Potenza non rispettate le prescrizioni contrattuali anche sul servizio infermieristico. Dal febbraio 2021 all’ottobre 2022, ammanco totale di 11mila e 284 ore. E ancora: «Sistematica discontinuità in ambulatorio della presenza del personale medico e infermieristico», vuoti nell’assistenza psicologica e prestazioni inferiori ai livelli minimi convenzionalmente fissati riguardo anche ai quantitativi di ore prestate dagli operatori dei servizi di informativa legale e di mediazione linguistico-culturale. In più, il servizio di organizzazione del tempo libero, «non è stato di fatto mai erogato». «CONDIZIONI PESSIME, ANCHE I PIÙ SANI ED EQUILIBRATI PERDEVANO LA RAGIONE» A proposito di intrattenimento, sulla carta ricco e variegato il programma che spaziava dalle lezioni di lingua curda e di lingua italiana, ai cine-forum, alla preparazione, col contributo economico degli stessi trattenuti, di panieri alimentari da distribuire alle famiglie italiane meno abbienti e altro ancora, ma nella realtà nulla. Gli ospiti come confermato da un’infermeria trascorrevano le giornate in uno «stato di sostanziale inerzia: le condizioni di vita erano pessime tali da indurre anche le persone più sane ed equilibrate a perdere la ragione». Con soldi pubblici, profitti privati, tramite “dati alterati” trasmessi alla Prefettura e “dissimulazione maliziosa e sistematica” delle carenze quantitative e qualitative tramite trasmissione periodica alla Stazione appaltante di reports costi lacunosi, contraddittori e talvolta non veritieri e contraffatti, con extracomunitari trattati non
come persone, ma a mo’ di soldi che camminano. Usando la terminologia tecnica utilizzata dal Gip, «frodi da cui deriva un indebito risparmio-arricchimento ai danni della parte contrattuale pubblica». Per esempio, raccolte dagli inquirenti, 11 fatture del periodo 2018-2019, aventi ad oggetto le prestazioni professionali di uno psicologo clinico e volte a qualificare l’uomo come psicologo presso il Cpr di Palazzo San Gervasio «senza che costui avesse mai svolto di fatto tale servizio all’interno della struttura di trattenimento in questione». Criticità anche in relazione alle forniture di pranzo e cena e impiegato pure personale senza requisiti professionali richiesti dalla normativa vigente. LA SEDAZIONE COATTA: DALLA «DROGA DEI POVERI» AI FARMACI «OCCULTAMENTE PURE NEL LATTE A COLAZIONE» Pesante il quadro delineato dagli inquirenti circa l’aspetto qualitativo dei trattamenti. Per la Procura di Potenza, al Cpr di Palazzo San Gervasio, col placet del direttore Forlenza, e dei medici Giovanni Pizzuti, Giulia Paradiso, Donato Nozza e Luigi Topi, era stato pianificato, organizzato ed attuato un «vero e proprio sistema» teso ad avere un agevole controllo su tutti gli ospiti trattenuti presso il Cpr che mostravano segni nervosismo ed irrequietezza o che si temesse potessero mostrarli, i quali venivano sottoposti «capillarmente e continuamente» a maltrattamenti attraverso l’indebita somministrazione, «talora anche occulta ed o forzata ed in ogni caso senza che fosse acquisito il consenso informato dalle parti offese», di pesanti psicofarmaci anti-convulsivi tra cui il Rivotril, conosciuto anche come «droga dei poveri». Gli infermieri del Centro hanno «tutti» dichiarato che il Rivotril non vemva somministrato a pazienti epilettici «ma impiegato come tranquillante». Come è stato raccontato agli inquirenti, «non si trat-
tava di una terapia vera e propria quanto di un sistema per tenere tranquilli gli ospiti» e di fatto «questo tipo di somministrazioni non andavano a scalare, ma rimanevano immutate perché erano erogate per mantenere una situazione di tranquillità». Tra le «singolari» modalità di somministrazione dei farmaci tranquillanti, anche quelli «diluiti occultamente nel latte a colazione». Per l’accusa, evidente come il rivotril come tranquillante non fosse un fatto episodico, ma «avveniva sistematicamente e su larga scala e corrispondeva alla specifica necessità di controllare illecitamente l’ordine pubblico interno da parte della Engel». Come riscontro esterno, le verifiche svolte dai Nas dalle cui ricerche è risultava che erano state prescritte a pazienti ospiti del Cpr ben mille e 315 confezioni soltanto di Rivotril in gocce e compresse nel periodo da gennaio al dicembre 2018, cioè nel corso del primo anno di apertura del Cpr, e ben 920 confezioni dal gennaio 2019 all’agosto 2019. Poi via, via ad aumentare tanto che «senza dubbio il rivotril è il farmaco più prescritto all’interno del Cpr, tanto che almeno la metà degli ospiti ha finito per assumerlo». Elevate contestazioni relative ai trattamenti con Rivotril di circa una 30ina di extracomunitari alcuni dei quali hanno sviluppato una degenerativa condizione di farmacodipendenza, patologia psico-fisica per la cui completa guarigione «sono necessari almeno sei mesi di terapie farmacologiche e psicologiche». Per comprendere meglio, al medico Nozza, è stato contestato di aver fatto false attestazioni, anche tramite ricette mediche a ca-
rico del Sistema sanitario nazionale, allo scopo di lo scopo di approvvigionarsi di confezioni dei farmaci benzodiazepinici come rivotril e quetiapina da somministrare impropriamente, vale a dire in maniera indifferenziata e non tracciabile, agli ospiti del Cpr. Simile accusa, per Luigi Topi. Un circolo vizioso, perchè come confermato da più persone che hanno lavorato nel centro, «gli ospiti sviluppavano una sorta di dipendenza dal Rivotril tanto da diventare aggressivi quando il medesimo farmaco non veniva loro somministrato». Come ha dichiarato agli inquirenti chi nel Cpr di Palazzo San Gervasio ci ha lavorato: «Era un inferno là dentro e di episodi sgradevoli ce ne sono stati tantissimi, tanti. tanti, tanti». LA GENESI Il primo atto di indagine risale al settembre del 2019. Inquirenti al Cpr per acquisire riscontri a quanto denunciato circa «la somministrazione inappropriata di farmaci tranquillizzanti e atti di violenza». A partire dalla testimonianza di un algerino durante l’interrogatorio di garanzia al Gip, era stato tratto in arresto all’interno del Cpr per resistenza a pubblico ufficiale, le prime conferme: «Nella struttura si verificano abitualmente episodi di intimidazione e di sopraffazione». Le lamentele dell’algerino, non un caso isolato. Anche in altre occasioni, dagli stranieri arrestati riferite le stesse cose. Nel prosieguo delle indagini, dalla «sedazione coatta» per determinare negli ospiti uno stato di prostrazione, il campo investigativo si è allargato comprendendo anche altre vicende. FERMOL
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Il caso Ben Check ed il «film» per depistare le indagini: l’operatrice socio sanitaria “canta” tutto al Pubblico ministero
L’Ispettore di Polizia Olivieri: il «mostro» del Cpr di Palazzo
«U
n ragazzo fu accompagnato nella stanzetta vicino a me, sono stati veramente... quasi disumani, ricordo delle grida veramente disumane: è un episodio in particolare che non mi esce fuori dalle orecchie ma di episodi ce ne sono stati tantissimi, tanti, tanti, tanti». È soltanto uno dei passaggi di una delle varie risposte date alla precisa domanda rivolta dagli inquirenti a chi nel Centro rimpatri di Palazzo San Gervasio ci ha lavorato: «Si ricorda di pestaggi degli ospiti da parte delle forze di Polizia?». La «droga dei poveri», il rivotril, e se non bastava, la violenza fisica. Nel caso delle «grida disumane», secondo la testimonianza della lavoratrice le Forze dell’ordine presenti avevano non solo picchiato assai duramente un giovane tunisino, ma avevano anche «impedito che fosse chiamato il 118 e che al ragazzo venissero prestate le cure del caso, al solo scopo di nascondere i segni delle percosse e delle ferite che gli erano state inflitte». Tra chat di lavoro intercettate e sfoghi all’esterno, reazioni diverse sulle violenze inflitte dalle Forze dell’Ordine: dal «vai a vedere se quest’atteggiamento qua lo fanno verso un camorrista o un mafioso» al «credo che non lo faccia più nessuno dopo oggi» seguito da emoticon smile, «èerché misa che i poliziotti gli abbiano spiegato due cosine, aveva (l’ospite, ndr) strane ferite», fino al «sti poliziotti ke ci sono ora nn maln na lir» e «fann i tust ma sfann a frca’». Ai domiciliari, la Procura aveva chiesto la misura cautelare della restrizione in carcere, l’ispettore della Polizia di Stato Rosario Olivieri, in forze presso l’Ufficio immigrazione della Questura di Potenza e in servizio proprio presso il Cpr lucano. IL «“MOSTRO”» OLIVIERI: «TI TAGLIO LA TESTA E CI GIOCO A PALLONE» Gli ospiti extracomunita-
__ Dal video del caso Ben Check
ri ne avevano «gran timore» tanto che per le aggressioni verbali e fisiche che «abitualmente infliggeva», si era guadagnato «il nomignolo di “Mostro”». I lavoratori non l’hanno negato, anzi: «Posso dire con sicurezza, per averlo visto spesso all’opera. che Olivieri era notoriamente violento». In più, a detta degli stessi, «si comportava da padrone», come se «il Centro era suo!... era di suo possesso». Vari gli episodi, dalle parole ai fatti: dal «se non la pianti io ti taglio la testa e ci gioco a pallone!» al «pugno sul naso ad un ospite, che fini in ospedale con il setto nasale rotto». Dalle varie testimonianze, un allarmante quadro della personalità di Olivieri che, come contestato dalla Procura, oltre ad aver posto in essere anche «gravi atti di inquinamento probatorio», aveva, per l’accusa, un metodo tutto suo per arrotondare lo stipendio. IL CASO BEN CHECK ED IL «FILM» DELL’ISPETTORE Sui soprusi, la Procura ha scelto il caso di Mohamed Ben Check, alcuni video sono anche rimbalzati alle cronache nazionali nel gennaio dello scorso anno, per “incastrare” Olivieri. Ma, come hanno precisato gli inquirenti, «risulta chiaro dalle indagini e dalle plurime testimonianze rese dagli operatori sanitari e infermieri, che la vicenda di Ben Check Mohamed non sia isolata,
bensì frutto di un modus operandi». Per l’accusa, Olivieri agendo «con crudeltà e con abuso dei suoi poteri», ha causato un «verificabile trauma psichico» a Ben Check , costretto ad ingerire contro la sua volontà dosi di farmaci antipsicotici e di farmaci tranquillanti di derivazione benzodiazepinica, e precisamente di Seroquel, di Rivotril e di Tavor, «con la minaccia grave di non slegarlo dalle fascette di contenimento con cui era stato immobilizzato ai polsi e alle caviglie se non si fosse deciso ad assumere la menzionata terapia e negando le cure ospedaliere che l’uomo aveva ripetutamente richiesto sostenendo di aver ingerito un oggetto metallico». Con l’ospite legato, gli diceva: «Non vuoi la terapia? Rimani così fino all’anno prossimo!... ancora, ti spacco la faccia». Dopo il video rimbalzato sulle tv nazionali, anche su “Striscia la notizia”, da parte di Olivieri una «falsa relazione di servizio». Ruoli invertiti, la vittima era lui: Ben Check «aveva dapprima aggredito l’operatrice sociosanitaria specializzata addetta all’ambulatorio medico del Cpr», tentando di colpirla con il lancio di un tavolino di legno massello e, in seguito, con «un paio di forbici», aveva cercato di colpire proprio lui. A mo’ delle bottiglie del G8 di Genova, per la Procura Olivieri ha «simulando. a carico di Ben Check, indizi del delitto di tentato omicidio ovvero di tentate lesioni con arma, pur sapendolo innocente».
__ Una foto di parte della chat WhatsApp tra Olivieri e la lavoratice
L’operatrice sociosanitaria in questione, la scena descritta non l’ha confermata nonostante Olivieri alla stessa, chiamata a comparire dinnanzi al Pm nel marzo scorso, le aveva «“rinfrescato”» la memoria più volte specificando, «dobbiamo raccontare passo per passo come se stessimo vedendo un film». La lavoratrice ha pure confessato delle «pagine manoscritte che aveva con sé come promemoria», contestualmente consegnate agli investigatori, per aderire alle indicazioni di Olivieri, cioè ad una versione concorde con quella da lui elaborata nella relazione di servizio citata. Del resto, aggiungono gli inquirenti, le immagini del filmato «parlano chiaro»: a «“terapia”» non ancora assunta, Ben Check appare tutt’altro che aggressivo e si limita «timidamente e
con tono remissivo a chiedere di segnare che lui «è in sciopero e che vuole essere visitato in ospedale». Per la Procura, «film» è probabilmente il termine adatto: anche perchè l’ospite era entrato nella stanza già con le fascette ai polsi e pertanto non aveva potuto scagliare contro di lei il tavolinetto. né imbracciare le forbici per tentare di colpire l’ispettore della Polizia di Stato. Olivieri che, invece, dai messaggi intercettati, sarebbe dovuto apparire come una sorta di “eroe” del Cpr. Come versione, poteva andare bene la seguente: «Li dove non riescono a gestire chiedo intervento di ispettore Olivieri che sa rapportarsi con gli ospiti, stabilendo un dialogo, solo con lui si riusciva a farli stare sereni». Un’altra volta, il «film». FERMOL
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Per la Procura da Olivieri danni erariali allo Stato che ha pagato oltre 8 mila euro per le «false» notti fuori del poliziotto
L’Ispettore «ininterrottamente» fuori sede a casa sua: così l’indennità lievitava
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on solo il caso Ben Check col tentativo di depistaggio: a carico dell’Ispettore di Polizia Rosario Olivieri anche un’altra accusa: le finte nottate in trasferta. Vicenda semplice, così come delineata dalla Procura di Potenza che ha anche incrociato i tabulati telefonici. Punto di partenza: Olivieri in servizio presso la Questura di Potenza era incaricato di svolgere servizio di ordine pubblico «fuori sede», presso il Cpr di Palazzo San Gervasio. Punto di arrivo: per trarne un «ingiusto profitto», ha fatto ricorso, come contestato dall’accusa, ad artifici e raggiri, consistiti nel redigere e produrre alla propria Amministrazione le «false autocertificazioni» in cui attestava di essere rimasto ininterrottamente, «anche nottetempo», a Palazzo San Gervasio, pure avvalendosi «fraudolentemente delle false schede alloggiati» presso alberghi vari. Le schede, strumento per commettere «ulteriori fro-
di in danno dello Stato». Agli investigatori Olivieri risultava a Matera, ma dalle carte emergeva che simulava di essere stato «permanentemente in servizio fuori sede» così da trarre «in errore» il Ministero degli Interni che «indebitamente» liquidava indennità maggiori. Una frase, «si dichiara che il servizio ha comportato pernottamenti», ed anche se «sistematicamente dormiva presso il proprio domicilio di Matera», comunque più soldi in busta paga. A rischio gli albergatori, per l’accusa d’accordo. Per il Gip Amodeo, come prospettato dalla Procura «è illogico ed inverosimile che il titolare di un piccolo albergo non si rendesse conto del fatto che una delle stanze della sua struttura, assegnata ad un poliziotto, non fosse mai occupata». In conclusione, gli inquirenti hanno accertato, da parte loro, che Olivieri avesse «personalmente e illecitamente» percepito una indennità di ordine pubbli-
IL FILONE D’INDAGINE PARALLELO E “SOMMERSO”
co indebitamente maggiorata di euro mille e 326 euro rispetto a quanto effettivamente spettante nel caso di rientro a Matera. In più, la Procura ritiene accertato che lo stesso Olivieri, «di concerto» con 2 albergatori, l’uno di Lavello, Raffaele Tomaiuolo, l’altro di Palazzo San Gervasio, Domenico Cautela, entrambi dagli inquirenti citati nei capi d’accusa con l’Ispettore, fosse riuscito a frodare l’erario che ha dovuto corrispondere la somma di 7mila e 362 euro «per il costo delle camere singole mai utilizzate». Per questi e altri motivi, dal Gip disposto, nei confronti di Olivieri, il sequestro preventivo della somma di 8mila e 687 euro.
Un altro caso Ben Check, i migranti: «Non ci dovete trattare come bestie»
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La Commissaria capo e il gambiano
ra gli indagati, anche, in qualità di Commissario capo della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Lecce e aggregata temporaneamente presso la Questura di Potenza quale, funzionario responsabile dell’ordine pubblico del Cpr di Palazzo San Gervasio, Paola Lupinacci. Il suo, è in quiescenza dall’ottobre scorso, un caso Ben Check 2 che si è verificato lo scorso marzo quando un extracomunitario è comparso dinnanzi al Giudice di Pace in un’udienza che si svolgeva nei locali appositamemte predisposti presso il Cpr. È accusata di aver abusato dei suoi poteri cagionando un verificabile trauma psichico a un cittadino gambiano, costringendolo con la violenza e contro la sua volontà, a subire una somministrazione intramuscolare del farmaco sedativo Valium, mentre militari dell’Arma dei Carabinieri appartenenti al Battaglione Bari in servizio di ordine pubblico sotto il suo comando, lo mantenevano steso per terra all’aperto sul piazzale del Cpr, «esposto alla visione degli altri ospiti della struttura a torso e piedi nudi, immobilizzato con l’applicazione di fascette di contenimento ai polsi e alle caviglie e la pressione di un piede sulla testa». Anche lei, come Olivieri, per la Procura ha tentato di sviare le indagini.
Il gambiano, per l’accusa, come Ben Check, sottoposto a provvedimenti restrittivi della libertà «senza avere alcuna possibilità di difendersi». Nel frattempo che la scena del gambiano si svolgeva nel piazzale ed era a tutti visibili, come annotato da due ispettori che proprio in quel momento si trovavano in uno degli uffici della Engel intenti a verbalizzare l’acquisizione documentale per la quale erano stati delegati, gli ospiti dei moduli adiacenti agli uffici amministrativi da cui era evidentemente possibile assistere a quanto accaduto, scuotevano le sbarre e urlavano con rabbia: “Siamo essere umani come voi! Non ci dovete trattare come bestie! L’Italia è un paese di merda, razzista! Carabinieri fascisti”, intonando: “Guerra, guerra, guerra!”». Proprio la presenza degli Ispettori esterni, per il teorema accusatorio, convinse Lupinacci a chiedere l’intervento dell’Ispettore Giovanni Capodieci, in forza alla Squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Polizia di Melfi, per la redazione di tutti gli atti di polizia giudiziaria aventi ad oggetto i reati di oltraggio a magistrato in udienza, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento aggravato, violenza e minacce a a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate che il gambiano avrebbe compiuto. Anche Capodieci, tra gli indagati.
L’«opacità» sulle nomine dei difensori di fiducia
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n altro filone d’inchiesta, in evoluzione magmatica, gli investigatori hanno riscontrato «un vero e proprio monopolio dell’assistenza legale» all’interno del Cpr, con parcelle «in un caso anche di 700 mila euro» come da richiesta di liquidazione inviata allo Stato, dato il regime di patrocinio gratuito degli assistiti, da un solo studio legale. L’avvocata Loredana Rago, per esempio, sarebbe tra i nomi di punta del filone investigativo riguardante il fenomeno delle «nomine pilotate dei legali di fiducia» all’interno del Centro. È proprio lei che avvicina la lavoratrice chiamata dal Pm a riferire del caso Ben Check raccomandandole «significativamente che era necessario aiutare l’Ispettore». Sullo “strano” clima tra l’Ufficio Immigrazione di Potenza e gli avvocati, tra accessi abusivi al sistema informatico ministeriale e regalie quali soldi o cellulari, altro emergerà a breve. La lavoratrice ha confidato, come da interecettazioni, alcune preoccupazioni ad un parente avvocato, che, annotano gli inquirenti, poichè «appare ben informato sull’opacità delle dinamiche sottese alla nomina dei difensori di fiducia da parte degli ospiti del Cpr di Palazzo San Gervasio», non soltanto sprona la nipote «a raccontare tutta la verità agli investigatori», ma la «mette ripetutamente in guardia dalla Rago invitandola a tenersene lontana il più possibile perché di dubbia reputazione». La donna, da parte sua, teme anche che l’avvocata Rago, «che sostiene essere stata “sponsorizzata” dall’Olivieri presso gli ospiti del Cpr come legale di fiducia, la possa “rovinare” professionalmente mettendo in giro voci malevole sulla genuinità dei suoi titoli di studio». Tra le altre cose, il sospetto dell’avvocata era che a «vendere» il video del caso Ben Check a “Striscia la notizia”, fosse stata proprio quella lavoratrice chiamata a comparire davanti al Pm. Investigatori a caccia di riscontri incrociati. Spunta un serbo, ex ospite del Cpr lucano, che nel corso della sua escussione a sommarie informazioni riferisce che proprio l’ispettore Olivieri gli aveva «consigliato di nominare un avvocato del posto e gli aveva fatto proprio il nome della Rago». L’indagine è stata allargata e come ha spiegato il Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, ha da subito insospettito una situazione in cui, ha utilizzato un paragone: «Come se avvenisse che per circa il 70% dei detenuti del carcere di Potenza, gli avvocati difensori fossero sempre gli stessi 2 o 3».
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PNRR Centrali operative territoriali, case e ospedali di comunità: l’assessore Fanelli, il Dg Asp Maraldo ed il Commissario Asm Friolo
«Corriamo per realizzare una Sanità che sia più vicina al cittadino lucano»
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opo numerose delibere emanate nei mesi scorsi, a fine 2023 ed inizio anno nuovo, sono stati firmati i contratti che permetteranno di dare avvio ai lavori e quindi veder realizzate, entro il 2026, le case di comunità, gli ospedali di comunità ed entro la fine del 2024, le Cot, ovvero le centrali operative territoriali. In merito l’assessore alla Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, ha evidenziato che «per quel che riguarda la suddivisione territoriale, per l’area del Potentino la Azienda Sanitaria Locale di Potenza dovrà raggiungere i traguardi relativi all’attuazione del Pnrr per la realizzazione di nuove strutture di assistenza territoriali che nello specifico interessano tre Ospedali di Comunità da dislocare a Venosa, Muro Lucano e Maratea, tredici Case di Comunità di tipo Hub e Spoke che interesseranno i comuni di Lavello, Genzano, San Fele, Lagopesole, Anzi, Vietri, Potenza, Sant’Arcangelo, Corleto, Senise, Viggianello, Lagonegro e Maratea». A Maratea verrà anche dislocato un Ospedale Sicuro mentre le Centrali Operative Territoriali saranno quattro e interesseranno i Comuni di Venosa, Potenza, Villa d’Agri e Lagonegro. Inoltre, con i fondi del Pnrr, verranno installate sei Grandi Apparecchiature (una Tac, due Telecomandati e tre Mammografi digitali). Per quel che riguarda il territorio del Materano, l’Azienda Sanitaria Locale di Matera «dovrà raggiungere i traguardi previsti dal Pnrr - ha spiegato Fanelli - realizzando tre Case della Comunità di tipo Hub a Montescaglioso, Montalbano e Irsina, tre Case della Comunità di tipo Spoke a Ferrandina, Tursi e Garaguso, un Ospedale di Comunità da dislocare a Tinchi di Pisticci». Per l’Ospedale Sicuro di Tricarico e l’Ospedale di Comunità di Stigliano «si sta procedendo», ha aggiunto l’assessore regionale, alla sottoscrizione
__ Fanelli
degli ordini di attivazione (Oda) con i professionisti per rispettare il termine di scadenza del 2025 per la realizzazione completa e definitiva delle strutture. «Le due Aziende sanitarie territoriali - ha continuato Fanelli - di concerto con gli uffici del Dipartimento Salute che ringrazio per l’instancabile lavoro svolto in questi mesi di programmazione, stanno lavorando nell’assoluto rispetto del cronoprogramma europeo e realizzando tutti i procedimenti necessari e prodromici all’avvio dei lavori e alla realizzazione di percorsi virtuosi in continuo dialogo con l’Assessorato, il Ministero e i sindaci dei Comuni lucani. Asm ed Asp hanno lavorato incessantemente su procedimenti complessi per raggiungere questo primo importantissimo step, ovvero la firma dei contratti di appalto entro il 31 dicembre 2023; i lavori dovranno partire entro trenta giorni dalla sottoscrizione. Stiamo lavorando con grande determinazione per apportare grandi benefici al territorio lucano sia in termini di fruibilità dei servizi sanitari, sia in termini di occupazione e sviluppo». Il nuovo assetto istituzionale e organizzativo è finalizzato a conseguire standard qualitativi di cura adeguati in linea con le migliori prassi europee, di facilitare l’individuazione delle priorità di intervento in un’ottica di prossimità e di integrazione tra le reti assistenziali territoriali, ospedaliere e specia-
__ Maraldo e Friolo
listiche e una presa in carico globale della persona e del suo nucleo familiare, applicando dimissioni protette e la continuità delle cure nel proprio domicilio anche attraverso la telemedicina e il supporto di nuove figure professionali come l’infermiere di famiglia e comunità. «Dobbiamo correre per l’effettiva realizzazione di questo ambizioso programma che, come illustrato - ha rimarcato Fanelli -, è completamente avviato e nel vivo della programmazione». ASP, IL DG MARALDO: «IL SISTEMA SARÀ PIÙ CAPILLARE» Il Direttore generale dell’Asp Antonello Maraldo ha ringraziato per il celere e prezioso lavoro il responsabile dell’Ufficio Tecnico e tutti i collaboratori «per l’impegno so-
stanzioso profuso che ha portato al rispetto di tutte le scadenze previste dal Pnrr ma soprattutto consentirà, a breve, l’avvio delle opere tutte da concludersi in tempi certi e prestabiliti». Per Maraldo, «grazie al Pnrr si avrà un sistema salute molto più articolato e capillare sul territorio che consentirà di avere una sanità più a misura d'uomo e rispondente alle esigenze soprattutto delle aree interne, fermo restando che a fronte di un importante investimento non va trascurato il dato di fatto che occorrerà garantire la presenza di personale compatibilmente con la difficoltà di reperimento delle figure professionali e con i vincoli anche economici insistenti». ASM, IL COMMISSARIO FRIOLO: «SARÀ MIGLIORATA
L’OFFERTA» «Con questi interventi - ha dichiarato il Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Maurizio Friolo - miglioreranno l’efficienza complessiva e l’offerta dei servizi sanitari. Tutte le procedure amministrative procedono speditamente, secondo il cronoprogramma, per avviare i cantieri al più presto. Stiamo implementando il nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza territoriale recependo gli standard strutturali, tecnologici e organizzativi, per dare una risposta adeguata ai nostri cittadini». «Il progetto delle Cot - ha concluso Friolo - è stato redatto mediante professionalità interne all’Asm che ringrazio per il prezioso lavoro che stanno svolgendo, nel rispetto della tempistica programmata».
Potenza
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POTENZA Durante la pausa natalizia non ci sarebbe stato nessun intervento da parte del Comune. La consigliera di opposizione: «C’è tanta approssimazione»
Gli studenti del Cpia ancora al gelo, Blasi: «L’Amministrazione ha altro a cui pensare»
__Angela Blasi DI ROSAMARIA M OLLICA
POTENZA. Anno nuovo, problemi vecchi, almeno per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento di alcune scuole di Potenza. In particolare ci riferiamo al Cpia, Centro provinciale per l’Istruzione degli Adulti con sede in via Lacava. Qualche giorno prima dell’inizio delle festività natalizia, la dirigente scolastica Giovanna Sardone era stata costretta a sospendere le attività scolastiche a causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Le rigide temperature non consentivano lo svolgi-
mento delle attività didattiche previste e nonostante i solleciti agli uffici comunali competenti, nessun intervento era stato effettuato. A distanza di 15 giorni, nessun intervento è stato effettuato. Pare infatti che i termosifoni non siano ancora funzionanti così come dovrebbero. Una situazione critica sia per il personale docente e Ata che per gli studenti. Un disagio di cui nessuno in Comune pare preoccuparsi. «Iniziamo male il nuovo anno così come male è finito quello precedente. ha denunciato a Cronache la consigliera di opposi-
zione Angela Blasi - Nessuno è ancora intervenuto per sistemare l’impianto di riscaldamente del Cpia. Sono passate tre settimane circa dalla segnalazione della dirigente, c’era tutto il tempo per intervenire e invece quest’Amministrazione di centrodestra ha preferito occuparsi di altro. Il mondo della scuola pare non essere una sua priorità. E non è l’unica struttura a lamentare questo tipo di problema. Pare che anche la palestra di via Roma sia al freddo e al gelo». «Come di consueto ormai c'è una Amministrazione che si vanta, da sola, di risultati discutibili e prova a denigrare chi pone domande e questioni o chi non è d'accordo. Non un confronto, non un resoconto veritiero, non un passaggio serio nelle commissioni preposte, solo propaganda anzichè tentare di recuperare il degrado che sta avvolgendo questa città. Sono 4 anni e mezzo che questa maggioranza di centrodestra amministra in modo approssimativo e senza dare un senso alla loro idea di città. Potenza merita sicuramente più di questo» conclude la consigliera di opposizione Angela Blasi.
In mancanza della nuova certificazione si pagherà il massimo della quota per il resto dell’anno scolastico
Trasporto scolastico, entro fine gennaio presentare il nuovo Isee
L’
ufficio Istruzione comunale, dell’Unità di Direzione ‘Servizi alla persona’, relativamente all’utilizzo del servizio di trasporto scolastico per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado per l’anno scolastico 2023-2024, comunica che, «gli utenti del servizio che intendono usufruire per l’anno 2024 delle agevolazioni tariffarie previste, in funzione della situazione I.S.E.E., sono tenuti a presentare la nuova certificazione relativa all’anno 2024, pena la decadenza dalle agevolazioni, entro il 31 gennaio 2024».
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«Oltre tale termine, gli utenti che non avranno presentato tale certificazione saranno assegnati alla fascia massima di pagamento (9^) per il resto dell’anno scolastico 2023-2024. La nuova certificazione dovrà essere inviata esclusivamente a mezzo posta elettronica all’indirizzo: trasportoscolastico@comune.potenza.it» aggiunge la nota. Per informazioni o chiarimenti sarà possibile contattare i numeri telefonici: 0971/415119 - 705 dalle ore 11:30 alle ore 13:30, dal lunedì al venerdì, o via email all’indirizzo: trasportoscolastico@comune.potenza.it .
SODDISFATTO IL SINDACATO AUTONOMO DELLA POLIZIA
«Bene l’arrivo di 20 unità nella Questura di Potenza»
«A
pprendiamo con soddisfazione la notizia del potenziamento dell'organico della Questura di Potenza con ìl trasferimento di 20 unità che avverrà a breve» afferma il segretario provinciale del Sindacato autonomo di Polizia, Teodoro Gallucci. «Un potenziamento di queste dimensioni non si vedeva da decenni e dobbiamo dare atto all'attuale esecutivo di aver tenuto in considerazione il tema della sicurezza non solo attraverso le assegnazioni suddette ma anche con lo stanziamento di 100 milioni di Euro nel fondo per la "specificità", che andranno a "finanziare le indennità accessorie ossia straordinari, notturni,festivi, servizi esterni, e tli questi circa 32 milioni saranno destinati invece alla stipula di polizze infortuni, tutela sanitaria e tutela legale che costituiscono importanti istituti a tutela del personale del comparto sicurezza", come dichiarato dal nostro Segretario Generale Stefano Paoloni sugli organi di stampa nazionali» continua Gallucci. «Nel contempo vogliamo evidenziare che il continuo lavoro di denuncia effettuato dal SAP attraverso comunicati scritti e incontri con i rappresentanti politici locali e nazionali che hanno sempre dimostrato attenzione alle problematiche delle Forze di Polizia ha sortito degli ottimi risultati con dati oggettivi e non opinabili. - prosegue il segretario - Ma c'è ancora molto lavoro da fare, soprattutto in Basilicata, infatti dobbiamo lavorare per evitare che i colleghi che conseguono un avanzamento di qualifica non vengano trasferiti verso altre regioni come accade attualmente per i concorsi interni da Sovrintendente e Ispettore, inoltre bisognerà potenziare i Reparti della Stradale a:ffmchè i territori di Melfi e 1'1oliterno vengano presidiati con maggiore efficacia e bisognerà aumentare gli organici della Polfer e della Polizia Postale in sofferenza cronica da tempo immemore». «Il S.A.P., essendo un sindacato autonomo, ha come prerogativa l'apertura al dialogo con tutti coloro i quali vogliono lavorare per la sicurezza dei nostri cittadini, ponendosi come strumento di collegamento tra i poliziotti e l'opinione pubblica, senza bandiere politiche, affermando che la sicurezza non è né di destra né di sinistra ma un bene comune» conclude Gallucci.
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Provincia
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RIONERO Alunni trasferiti nei locali adeguati del Centro Sociale “Sacco” per il «prosieguo dell’anno scolastico»
Vicina la realizzazione di una nuova scuola nell’area dell’ex liceo classico
__Di Nitto
RIONERO IN V. La ripresa delle attività scolastiche dopo la pausa natalizia, riserverà una novità ad una parte della comunità scolastica di Rionero in Vulture. Rientrare a scuola «significherà non soltanto tornare tra i banchi,
ma anche trovare il modo di abituarsi ad ambienti differenti, resi adatti ad accogliere il nuovo capitolo che segnerà il prosieguo dell’anno didattico» ha affermato il sindaco Mario Di Nitto. «È stato necessario prevedere il trasferimento presso il Centro Sociale, in via provvisoria, delle classi del tempo pieno dell’I.C. “Ex Circolo Didattico”, finora ospitate nel plesso in via “P. Corona” (Rione San Francesco/ex Liceo Classico). - continua il primo cittadino - La decisione si è resa inevitabile per procedere, nell’ambito del più generale piano di investimenti relativo all’edilizia scolastica, alla realizzazione di una nuova struttura, adeguata ai tempi e alle sfide in tema di sostenibilità energetica». «Presso la nuova sede della Scuola Primaria, il Centro Sociale “Pasquale Sacco", sono state conclu-
se tutte le necessarie opere di adeguamento in tempi molto ristretti. - dichiara Di Nitto - Ringraziamo per questo il Comitato di Gestione del Centro, con il presidente Michele Giammatteo, per aver accompagnato e seguito scrupolosamente la realizzazione di spazi nuovi, confortevoli e sicuri.Un ringraziamento altrettanto sentito al personale scolastico, alle associazioni e alle ditte che, a vario titolo, hanno agevolato le attività di trasloco; alle famiglie, per la fiducia e la pazienza riposta nel nostro operato. Confidiamo nello spirito collaborativo che da sempre contraddistingue la collettività rionerese, sapendo che questo cambiamento è necessario perché i nostri bambini e le nostre bambine possano costruirsi un futuro all’interno di edifici all’altezza dei loro sogni». «In un’ottica di una riqualifica-
zione generale delle scuole della città, nelle ultime settimane è stato installato il cantiere presso la scuola dell’infanzia di C.da Gaudo, dove sono appena iniziati i lavori di ampliamento della struttura. Sappiamo che in tanti attendono aggiornamenti anche sulla nuova scuola da realizzarsi al cd. Piano Regolatore, su cui ci si riserva di fornire ogni dettaglio a breve. conclude il sindaco Di Nitto - Ci teniamo, tuttavia, a cogliere l'occasione per rassicurare che siamo riusciti a ottenere dei primi riscontri positivi dal Ministero, benché dopo molti e molti mesi di sollecitazioni, e che nelle prossime settimane provvederemo ad approvare i primi atti finalizzati alla revisione del progetto e al riavvio dei lavori, per consegnare alla nostra città un’altra scuola nuova e adeguata ai tempi e alle esigenze delle future generazioni».
IL PLAUSO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE ALL’INDOMANI DELLA NOMINA A CAPO DELL’UFFICIO LEGISLATIVO DEL MINISTERO DELLA CULTURA
«R
Bardi: «Auguri di buon lavoro a Donato Luciano» ivolgo un plauso al magistrato Donato Luciano per la nomina a capo dell’Ufficio Legislativo del ministero della Cultura» ha affermato il presidente della Rione Basilicata Vito Bardi all’indomani dell’importante incarico. «Si tratta di un ruolo di prestigio che il giudice, originario di San Fele, andrà a ricoprire nel dicastero di Sangiuliano, portando anche in quella sede le sue eccellenti competenze. Un incarico che si aggiunge ai precedenti e che premia la serietà e la bravura di un professionista eccelso. A lui giungano i miei auguri di buon lavoro.» conclude il governatore Bardi.
__Bardi e Luciano
Ha fatto della sua passione una professione. Fortemente voluto da una prestigiosa Accademia per hairstylist di Roma
Annibale Nardozza, da Forenza ad acconciatore al Festival di Venezia
C’
è un posto a Forenza, “Glamour” si chiama, dove il sogno di ogni donna diventa realtà: è il salone di Annibale Nardozza, giovane hairstylist che ha fatto della cura del capello la sua ragione di vita. La passione e il talento hanno permesso al giovane 33enne del borgo nel cuore dell’AltoBradano di varcare i confini regionali e far parte del team di acconciatori nel concorso Miss Europe Continental che si è tenuto a Napoli lo scorso novembre e di partecipare ai corsi di una prestigiosa Accademia per hairstylist di Roma che lo porterà a preparare acconciature per le star che parteciperanno al Festival del Cinema di Venezia e a quello di Roma. Un’occasione imperdibile per un ragazzo di provincia. A febbraio, Annibale volerà nella Città Eterna per prendere parte alle lezioni.
Annibale Nardozza è un moderno self-made man. Si diploma presso l’Istituto alberghiero ma la sua passione per le acconciature lo portano ad iscriversi ad una scuola per parrucchieri a Venosa, nella quale ora è docente, dopo gli studi si trasferisce a Perugia dove ha un’importante esperienza lavorativa ma decide di tornare lì dove tutto è iniziato, a Forenza. Nel 2020, con una buona dose di coraggio e di consapevolezza delle sue capacità, apre il suo salone nel cuore dell’amato borgo. Un salone diverso dagli altri, un salone d’élite che offre il massimo a chi vuole il massimo. Da quell’1 agosto 2020 ad oggi Annibale Nardozza è cresciuto professionalmente così come è cresciuta la sua attività. È molto apprezzato nel suo ambiente e acquista una clientela sempre maggiore, un vero e proprio punto di riferimento nel Vulture Melfese-Al-
to Bradano. Il nome di Annibale Nardozza si è imposto nel panorama dell’hairstyling grazie anche alla collaborazione con il famoso stilista venosino Moreno. Tra gli obiettivi di Annibale Nardozza vi è quello di aprire un secondo centro nel centronord Italia. Il messaggio che Annibale lancia ai suoi coetanei è quello di «non mollare mai. Credere sempre nei propri sogni e lavorare duramente per realizzarli. Non è facile ma è doveroso provarci. Dote essenziale è lavorare con professionalità ma occorre anche avere una mente, aperta e imprenditoriale: questo è il segreto del successo». ROSAMARIA MOLLICA
Provincia
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Secondo il racconto di alcuni residenti, poco dopo le 4 è stato un autoarticolato mentre si immetteva nella strada principale, a danneggiarla
Paterno, aiuola spartitraffico distrutta «Il repsonsabile non si è fatto avanti»
A
to dell’ aiuola spartitraffico collocata sulla strada provinciale Paterno – Galaino. Non una semplice nota ma il racconto di un grave gesto di inciviltà che ha spinto l’amministrazione, a molte oredall’episodio , a denunciare quanto accaduto allegando, al comunicato, foto a testimonianza di quanto avvenuto. «L’educazione ed il rispetto del nostro territorio viene prima di tutto - esordisce L’Ente nella nota - Ieri mattina, poco dopo le ore 04:00, a giudicare dai racconti di alcuni residenti della zona svegliati nella notte da un frastuono improvviso, un autoarticolato, in fase di improvvisa manovra di immissione sulla strada provinciale Paterno – Galaino, dall’accesso laterale di via Parco Navarra, ha danneggiato, distruggendola completamente, l’aiuola spartitraffico collocata sull’arteria principale». «Per tutta la giornata di ieri si è atteso, confidando in uno spirito collaborativo e in uno slancio civico, che il conducente o l’azienda proprietaria del mezzo pesante segnalassero denunciarlo sui propri canali social è l’accaduto all’autorità territorialmente comlo stesso comune di Paterno che in petente, ma non si è registrato - sottolineano una nota annuncia il danneggiamen- con rammarico - alcun riscontro in tal sen-
so». La civiltà e il rispetto del bene di tutti sono prerogative di un senso civico, confidando che possano arrivare, nelle prossime ore, almeno le scuse per quanto accaduto. ANN TAM
Il sindaco Marotta: «Una tale quantità di lavori che si arricchirà di nuovi interventi nel corso dell’anno. Un unicum nella storia del nostro paese»
Un 2024 importante per Tramutola: pronta una ricca programmazione di interventi
È
DI A NNA TAMMARIELLO
proprio il primo cittadino di Tramutola, Luigi Marotta, ad affidare, tramite una lettera indirizzata ai propri cittadini, non solo gli auguri per il nuovo anno appena iniziato ma anche l’annuncio dei programmi amministrativi per il 2024, in linea con quanto previsto nel programma di mandato, a poco più di 2 anni dall’insediamento. «Grazie alla responsabilità di tutti i consiglieri e dei dipendenti comunali siamo oggi in grado di fornire un quadro degli interventi e delle azioni che ci accingiamo a rea-
lizzare-scrive il sindaco. - È evidente che tale quantità di lavori, che si arricchirà di nuovi interventi nel corso dell’anno (un unicum nella storia del nostro paese) causerà inevitabilmente dei disagi, vi chiediamo scusa sin da ora di ciò. Siamo sicuri che la maturità dei tramutolesi e la consapevolezza che per migliorare è necessario sempre fare qualche sacrificio, accompagnato da una condivisione dei progetti che andremo a realizzare, renderanno meno gravosi i piccoli disagi quotidiani. Che l’anno nuovo sia l’anno dell’acquisizione della consapevolezza che si può invertire il declino
con una strategia costruita si sulle intelligenze e volontà, ma soprattutto sul cuore e passione, vero tessuto connettivo di una comunità che ha fiducia nell’altro e quindi in se stessa». Una lista, quella pubblicata, composta da ben ventisei punti, partendo dalla realizzazione e dal completamento del plesso scolastico Omnicomprensivo, che avevamo spiegato dettagliatamente sulle pagine di Cronache Lucane. Attenzione riservata anche ai punti di ingresso del paese: in programma lariqualificazione della Villa piccola (o Villa del cannone, come viene soprannominata dai più) e del Mulino S. Carlo, posto nell’omonima zona.Verrà realizzato un centro sociale destinato ad anziani e soggetti deboli, presso l’ ex casa comunale e C.O.C. (Centro Operativo Comunale) ed è previsto anche l’affidamento in concessione della casa di riposo per anziani. Non mancherà la realizzazione di una nuova isola ecologica e la revisione dei regolamenti
IMU e TARI per le agevolazioni a favore di esercizi commerciali e cittadini. Tra i lavori urbani previsti per l’anno corrente vi sarà la nuova pavimentazione della piazza e di corso Vittorio Emanuele, con interventi che riguarderanno anche la viabilità del centro storico (Via del Colle ecc.) e le strade rurali saranno interessate da azioni di messa in sicurezza. Su queste ultime èprogrammata anche una manutenzione costante, grazie alle cooperative agro-forestali, e l’area Ponte di Carnevale sarà protagonista di interventi di messa in sicurezza per mitigare il rischio idrogeologico. Per il 2024 le strade e i luoghi saranno interessati dalla realizzazione di una nuova toponomastica e dal completamento dell’impianto di videosorveglianza. Previsti inoltre nuovi parcheggi, soprattutto in zona cimitero (presso la quale si interverrà anche per un ampliamento con nuovi loculi) ed a servizio della chiesa madre e del Centro sociale (ex Ci-
nema). Quest’ultimo sarà anche soggetto ad interventi di efficientamento energetico. Sarà realizzata un’areasgambamento cani,dove i nostri amici a quattro zampe potranno correre e giocare, e i bagni pubblici di largo S. Vito verranno rifatti. Previsti interventi di efficientamento energetico per il campo sportivo e per il parco acquatico, con affidamento in concessione proprio di quest’ultimo. A proposito di sport verrà realizzato un campo da padel coperto e sarà allestita un’area fitness. Nella programmazione stilata dal sindaco Marotta è previsto anche il recupero e la valorizzazione delle aree a corona delle sorgenti presenti nel territorio, con la creazione di un orto botanico e di aree a verde attrezzato. Si procederà anche all’accatastamento dei beni comunali e alla regolarizzazione di situazioni post sisma. Per quanto riguarda le zone di Tramutola scoperte dalla rete gas si procederà al primo step per l’estensione proprio di quest’ultima.
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Matera e Provincia
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Gli agenti della Polizia di Stato hanno notificato l’avviso al sorvegliato speciale. Avrebbe commesso i reati ipotizzati, nel 2023
Maltrattamenti e violenze a Matera, concluse le indagini per 48enne MATERA. La Polizia di Stato di Matera ha notificato ad un uomo di 48 anni sorvegliato speciale, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica di Matera, per i reati ipotizzati di: maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza, minaccia e tentata violazione di domicilio nei confronti della compagna convivente. L’uomo è indagato, inoltre, per violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, a cui è sottoposto. Secondo le indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, l’indagato, tuttora assoggettato, per altra causa, alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione nella Città dei Sassi, avrebbe maltrattato fisicamente e psicologicamente la propria convivente, in diversi episodi accaduti nel corso dell’anno corrente. Il 2 marzo dello scorso anno, a seguito di una violenta discussione, l’uomo l’avrebbe offesa verbalmente e poi le avrebbe sfer-
rato alcuni schiaffi al volto, calci sulla pancia e alle gambe. Un’altra aggressione alla convivente, che avrebbe provocato lesioni personali, sarebbe avvenuta la sera del 24 marzo. Dopo questo episodio, la donna decise di allontanarsi dall’abitazione in cui i due convivevano. Il successivo 4 giugno, l’indagato avrebbe prima violentemente percosso e minacciato la donna e, successivamente, l’avrebbe costretta con la forza a seguirlo nella propria abitazione, dove nuovamente l’avrebbe colpita con un pugno all’addome e due alla spalla e minacciata di morte, maneggiando un cacciavite e le lamette di un cutter. Dopo un breve periodo di riappacificazione e di ripresa della convivenza, l’uomo avrebbe ricominciato a offenderla e la sera del 29 agosto le avrebbe sferrato uno schiaffo molto violento, facendola cadere per terra, poi continuando a picchiarla anche sul viso con il cellulare della donna. In un’altra occasione, avrebbe tentato con l’inganno di introdursi nell’abitazione della donna,
evento che non si verificava in quanto la stessa faceva resistenza riuscendo a chiudere la porta di casa. L’uomo è indagato anche per violazione delle prescrizioni contenute nella misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S., con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza e di non uscire di casa dalle 22 alle 6 senza autorizzazione e preventivo
avviso: in un controllo effettuato dai Carabinieri non era in casa nella fascia oraria prescritta; inoltre, si sarebbe allontanandosi dal domicilio concordato in sede di sottoposizione alla misura, trasferendosi in maniera arbitraria in altra abitazione. Gli accertamenti svolti necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
In attesa dello scioglimento del Consiglio comunale Il presidente della Provincia di Matera: «La Regione Basilicata provveda con urgenza»
È Lubrano il Commissario Erosione costiera a Scanzano, Marrese: nominato per Scanzano «La situazione è sempre più grave»
L
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ominato il Commissario che provvederà alla gestione di Scanzano fino nuove elezioni. Il Prefetto di Matera, Cristina Favilli, a seguito delle dimissioni di sette consiglieri comunali su dodici del Comune di Scanzano Jonico ha sospeso, in attesa di scioglimento, il Consiglio comunale, essendosi determinata l’ipotesi dissolutoria dell’organo elettivo prevista dall’art.141, comma 1, lett. b) n.3 del Testo Unico sull’ordinamento degli Enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267. In attesa dello scioglimento del Consiglio Comunale, considerato che nel suddetto Ente non può essere assicurato il normale funzionamento dell’organo elettivo, il Prefetto ha, contestualmente, nominato Vincenzo Lubrano, Vice Prefetto Vicario di questa Prefettura-UTG, Commissario prefettizio per la provvisoria gestione del Comune di Scanzano Jonico, al quale sono stati affidati i poteri del Sindaco, della Giunta municipale e del Consiglio comunale.
e violente mareggiate delle ultime ore hanno aggravato le conseguenze del fenomeno erosivo in atto sul litorale jonico, soprattutto in territorio di Scanzano, dove si registra un’ordinanza del Comune con la quale è stata interdetta la circolazione veicolare in località Terzo Madonna proprio a causa dell’erosione. Il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, ha fatto un appello «all’ufficio regionale Programmazione che in queste ore sta decidendo la ripartizione delle somme, affinché preveda fondi congrui per combattere il fenomeno erosivo in una comunità, come quella di Scanzano Jonico, ormai allo stremo dal punto di vista politico-amministrativo e preoccupata per il progressivo depauperarsi del proprio patrimonio naturalistico e ambientale, con possibili conseguenze negative anche nel settore turistico». «Ricordo - prosegue il presidente Marrese - che la Giunta regionale guidata da Mar-
cello Pittella aveva stanziato fondi per circa 7,5 milioni di euro, prevedendo interventi importanti per combattere l’erosione anche nel centro jonico, fondi poi di fatto revocati lo scorso anno dall’attuale esecutivo regionale. Oggi, anche a causa di quel provvedimento di revoca e del conseguente mancato intervento sul litorale di Scanzano, assistiamo a un aggravamento del fenomeno erosivo determinato da una violenta mareggiata che ha portato alla conseguente interdizione di una strada parallela all’arenile in località Terzo Madonna, su provvedimento assunto dal settore tecnico del municipio». «Spero che questa mia riflessione e il mio invito possano far scaturire un immediato provvedimento regionale di assegnazione di somme anche per dare un segnale tangibile alla comunità scanzanese, almeno sul fronte della lotta all’erosione» conclude il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese.
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