Cronache del 11 dicembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

LUNEDì 11 DICEMBRE 2023 • ANNO VIII N. 281 € 1,50

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SERIE C SUL NO, RAFFAELE SMENTISCE MACCHIA: «NESSUN DRAMMA FAMILIARE, NON CI SONO LE CONDIZIONI»

Un rigore sbagliato salva il Potenza

E un altro non concesso dall’arbitro evitano l’ennesima sconfitta: a Foggia pari a reti bianche

R. Nigro alle pagine 20 e 21

REGIoNALI Nel centrodestra si parla solo a Roma. Da Potenza pellegrinaggi tutti contro tutti

Chiorazzo si butta: l’esordio Il fondatore di Auxilium si presenta urbi et orbi sabato al Park Hotel. Secco no da parte del M5S N

TRANSIZIONE GREEN

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LA BASILICATA COL FRENO A MANO

Comunità energetiche: le Pmi ed il caro bolletta nche la Cna Basilicata è intervenuta sul dibattito in corso in questi giorni riguardante la necessità di rimodulare e rendere più rilevante il sostegno da parte della Regione Basilicata rispetto alle Comunità Energetiche, considerando «gli elevati costi energetici per le imprese di Basilicata, rilevato che in Italia è stato accertato che abbiamo le bollette più care d’Europa a causa di una parafiscalità che incide per il 30%». Per la Confederazione (...)

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on s’è fatto in tempo nemmeno a riposare le orecchie per lo strombazzare delle magnifiche sorti sulla Basilicata di cui questi indomiti patrioti parlano a vanvera e con una petulanza ipnotica per far dormire le coscienze dei poveri lucani che ci ha pensato bene la Cgia di Mestre col suo ultimo report sulla ripresa economica delle Regioni ai livelli pre-Covid a farci capire quanto la loro flemma sia ormai come un freno a mano per lo sviluppo della nostra regione e su cui il centrosinistra per vincere dovrebbe, prima o poi, quagliare qualcosa di più che la furbata d’un evangelismo escatologico, peraltro in pieno suk andreottiano. Ora lasciamo stare l’acrocco psicoanalitico di far diventare un’incapacità addirittura un vanto politico come lasciamo stare la genialata di spacciare un’iconografia farlocca del cambiamento, fatto per metà con la sostituzione burocratica di napoletani e per l’altra con la riesumazione manageriale di vecchie conoscenze del centrosinistra proprio come Musacchio, ma viene davvero indignazione e rabbia a scoprire che sulla ripresa regionale per colmare il gap pre-pandemico siamo la tartaruga d’Italia. a pagina 2 Canta Dile: “Col freno a mano che fa da sipario”.

Tassa di soggiorno, i raffronti ■ continua a pagina 5

M. Dellapenna

Matera, Bennardi esulta per gli incassi ma dimentica l’evasione dell’anno Capitale 2019

POTENZA “CITTÀ DEI GIOVANI 2024”, LA CANDIDATURA

Bucaletto, Napoli sui 49 alloggi «Realizzazione sempre più vicina»

A. Carponi a pagina 15

R. Mollica alle pagine 11 e 12

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AUTOMOTIVE

Dopo il tavolo al Mimit oggi il segretario nazionale Uliano (Cisl) a Potenza per riferire sulle strategie per Stellantis a Melfi

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■ Servizio

SICUREZZA

Abriola, l’opposizione sulla vigilanza a privati: «Inutile spreco di soldi» “Noi moderati”: «Melfi e Rionero presi di mira dai ladri, intervenire» ■ Servizi

a pagina 13

_ L’INIZIATIVA

Il caso dell’emigrazione lucana nel rapporto “Italiani nel mondo”: tra dati e prospettive, il dibattito aperto

■ Servizio

a pagina 17

_ “ORIZZONTI”

Il responsabile del Distretto Meridionale di Eni Racano: «La Basilicata reattiva e pronta alle sfide» ■ Servizio

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a pagina 5

a pagina 18


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Primo Piano

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Il re delle Coop rompe gli indugi e si presenta urbi et orbi. Secco no da parte del M5S

Chiorazzo sabato al Park Hotel

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Nel centrodestra si parla solo a Roma. Da Potenza pellegrinaggi tutti contro tutti

DI MASSIMO DELLAPENNA

ngelo Chiorazzo non intende aspettare più i tempi della politica ed è pronto a rompere gli indugi per ufficializzare la sua discesa in campo. Il cero si consuma, la processione non cammina, il tempo trascorre e la coalizione non si allarga, così il re delle Cooperative ha deciso di rivolgere il suo messaggio urbi et orbi alla cittadinanza per spiegare le ragioni della sua discesa in campo. Ad oggi la candidatura non sta riscuotendo il consenso sperato. A sostegno di Chiorazzo si è schierato solo Giovanni Lettieri ed il Partito Democratico che, malgrado l'unanimismo di deliberazione, non trova neanche una vera unità sul nome. Ancora distanti il Movimento Cinque Stelle, i Socialisti, i Verdi, Azione e Italia Viva mentre +Europa ha già dato il suo secco no al sostegno, preferendo sostenere Volt. SABATO AL PARK HOTEL Per annunciare la sua epifania, Chiorazzo ha deciso di scegliere il Park Hotel. Un’idea che tradisce il timore di non riuscire a riunire le folle oceaniche. La struttura non è da grande kermesse, di solito i candidati Presidente hanno scelto sempre i teatri cittadini ed il “Don Bosco” in particolare per fare mostra muscolare.

Chi conosce la ritualità della politica lucana sa che il Park Hotel è stato sempre scelto da singoli partiti o da singoli candidati mai da leader di coalizione. Ad ogni buon conto la scelta è coraggiosa. Una azione che praticamente mette la politica di centrosinistra alla berlina e la costringe ad inseguire. Ora è da capire se il campo largo è pronto a diventare il traino monco di Chiorazzo o se, in un sussulto di dignità, riaffermerà la propria volontà di decidere il da farsi senza subire una decisione esterna.

LA REAZIONE DEL M5S Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, lo si studia in ogni libro di fisica e la politica non ne è esente. E così, all'annunciata prova muscolare di Chiorazzo fa seguito l'immediata reazione del Movimento Cinque Stelle. Nelle scorse settimane c'era stato un botta e risposta tra i vertici politici del Movimento e alcuni esponenti locali con i secondi che, in alcuni casi, avevano aperto alle avances di Chiorazzo mentre i primi avevano tenuto ben ferma la barra della posizione politica. In queste ore è arrivato un comunicato stampa deciso da parte del Coordinamento del partito di Conte che, pur aprendo alla possibilità di un dialogo con il centrosinistra in vista delle elezioni regio-

__Chiorazzo

nali, ha chiaramente sbarrato la strada ad ogni ipotesi di candidatura imposta dall'esterno. Il M5S rivendica, numeri alla mano, la propria centralità nella coalizione ed è disponibile al dialogo con le altre forze ma non intende accettare supinamente un candidato autoproclamatosi e benedetto soltanto dal Partito Democratico. In pratica avvisa il centrosinistra che il dialogo deve partire dall'idea che le candidature vanno condivise partendo dai numeri espressi nelle elezioni politiche e avvisa Chiorazzo che non si lascerà sedurre né blandire da prove muscolari più o

meno riuscite.

IL CENTRODESTRA FERMO Assolutamente opposta la situazione nel centrodestra. La coalizione non parla, non si riunisce, non si muove e non discute. Vero è che la decisione compete a Roma. Vero è che la storia del centrodestra è una storia di centralismo decisionale nel quale c'è poco spazio per le scelte locali. Vero è che questo decisionismo è la base e il fondamento della vittoria ma è anche vero che non si è mai vista una così grande apatia e indifferenza da parte del territorio.

SOLO IN BASILICATA È COSÌ In Sardegna, il segretario regionale di Fratelli d'Italia, Antonella Zedda ha avuto il coraggio e l'autorevolezza di riuniore il tavolo degli alleati per iniziare almeno a fissare dei paletti di discussione. In Basilicata tutto ciò non sta avvenendo, non è avvenuto e non è in procinto di succedere. La cosa più grave è che, non solo manca la capacità e la volontà di farlo, ma che ciascuno dei protagonisti della politica nel centrodestra gioca soltanto per sé stesso. Come da tradizionale vassallaggio, ciascuno di loro in questi giorni si sta recando dal proprio dominus politico per presentare se stesso, le ragioni per cui sarebbe il miglior candidato e vantare se stesso. Uno spettacolo indecoroso che non salva nessuno e che, invece di mettere al centro il Partito o gli interessi regionali, pone centralità solo a se stesso e ai propri interessi. Le cronache ci raccontano di assessori regionali che chiedono al proprio partito di rinunciare alla Presidenza per dare a lui la candidatura a Sindaco di Potenza, di deputati e senatori pronti a portare avanti se stessi o loro figliocci, di cortigiani di più o meno antica fede proni nel sostegno a questo o a quel candidato. Uno spettacolo da basso impero, un sistema indecoroso che speriamo finisca presto. Il centrodestra ha tutte le carte in regola per vincere le elezioni, purché non si addormenti.


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Lomuti, Verri e Araneo rivendicano il «riserbo» su potenziali alleanze come «segno di volontà di preservare l'unità interna del Movimento»

Verso le regionali, coordinamento M5S: «Respingiamo tentativi di creare fratture» «Q

ualche vecchio saggio suggeriva di utilizzare, soprattutto nei momenti di grande caos, lo strumento retorico del silenzio. In questo modo, all’interlocutore resterà il dubbio che qualcosa di buono si possa ancora dire. Negli ultimi giorni, invece, in molti si sono affrettati a esporre posizioni del tutto personali, in una incomprensibile corsa volta a minare la tenuta del Movimento Cinque Stelle di Basilicata, in nome di non si sa cosa». Esordisce così la nota del coordinamento regionale M5S Basilicata, a firma di Arnaldo Lomuti, Viviana Verri e Alessia Araneo. «Il riserbo osservato dal coordinamento del M5S di Basilicata, ricordiamolo nominato direttamente da Giuseppe Conte, dunque non autoreferenziale - proseguono nella nota i pentastellati è invece il segno della irremovibile volontà di preservare l’unità all’interno della propria forza politica, prima di ogni altra cosa», enfatizzano dal coordinamento regionale M5S Basilicata rimarcando come sebbene «il nostro operato possa essere oggetto di critica, lo abbiamo messo in conto sin dal primo momento in cui abbiamo accettato di ricoprire i ruoli di coordinatori, particolarmente scomodi in un momento storico come questo, in cui il Mo-

__Lomuti, Verri e Araneo

vimento Cinque Stelle, per la prima volta, si apre al dialogo con le altre forze politiche in vista delle prossime elezioni regionali, superando l’assioma della proposta politica individuale». «Lo sforzo di sintesi - proseguono nella nota congiunta Lomuti, Verri e Araneo - diventa tanto più complesso quanto più varia è la gamma di posizioni espresse dagli attivisti, da noi consultati in tre assemblee pubbliche da maggio ad ottobre: c’è chi ritiene che i tempi in Basilicata non siano ancora maturi per un progetto politico di centrosinistra, chi invece vorrebbe provare a costruire una proposta politica condivisa, partendo da temi comuni e da una discontinuità rispetto a figure che in Basilicata hanno rappresenta-

to quel tipo di politica alla quale non sentiamo di appartenere». «Forti della prevalenza di questo secondo sentimento, consapevoli che le percentuali ottenute dal M5S in Basilicata nelle diverse competizioni elettorali ci consentono di rivendicare un ruolo da protagonisti in una futura coalizione, da subito ci siamo messi a lavorare sul programma, a ragionare sul modello di Basilicata che vorremmo proporre ai cittadini e ai nostri potenziali alleati parlando di temi, quali la sanità e la transizione ecologica, al centro di due eventi tenutisi la scorsa settimana, cui hanno partecipato esponenti di altre forze politiche di centrosinistra. Mai ci siamo permessi di compiere fughe in avanti o di parlare

a nome degli attivisti lucani, se non dopo averli consultati, avendo cura della delicatezza del momento e della necessità di tenere unito il Movimento, pur nella diversità di anime che lo contrappongono», affermano dal coordinamento regionale M5S Basilicata che pertanto «continuerà, instancabilmente, a lavorare per il bene del M5S e nel solo interesse della comunità lucana tutta. Non daremo seguito ai tentativi ripetuti di creare fratture al nostro interno, ma proveremo a tenere unite tutte le componenti del M5S, come siamo chiamati a fare. Del resto - concludono nella nota congiunta Lomuti, Verri e Araneo - il M5S appartiene, storicamente, alle attiviste e agli attivisti».

L’esponente di “Matera nel cuore” chiede che «la scelta avvenga dal basso» e che la sanità lucana, «in condizioni critiche, sia la vera priorità della politica regionale»

Elezioni Regionali, Angelino: «Il candidato presidente non deve essere imposto da Roma, la scelta spetta ai lucani»

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utto in stand by per le le prossime elezioni regionali. Si continuano a fare nomi di possibili candidati alla presidenza della Regione Basilicata ma nessuna candidatura ufficiale» È quanto dichiara Giovanni Angelino, esponente di “Matera nel cuore” che in una nota riflette sulla questione di come «nel centrosinistra non c’è un nome condiviso da tutti i partiti del cosiddetto “campo largo” mentre nel centrodestra si continua a litigare sul partito che avrà la facoltà di indicare il proprio candidato e di conseguenza Bardi è ancora in stand by per una possibile ricandidatura a presidente. Insomma - enfatizza Angelino si tira a campare in attesa di chissà che cosa». Per il presidente di “Matera nel cuore” si tratta di «una situazione sgradevole quella a cui stiamo assistendo da mesi e pertanto voglio ribadire un concetto. Per quanto mi riguarda, e credo di poter esprimere un’opinione condivisa da tanti cittadini lucani -enfatizza Angelino - il candidato presidente deve essere scelto dai lucani, visto che dovrà governare la regione Basilicata per i prossimi cinque anni. Invece, alle soglie del 2024, dob-

biamo assistere ancora a un fenomeno politico imbarazzante e umiliante per la terra di Basilicata. Ai vertici nazionali dei partiti voglio ribadire che in Basilicata non abbiamo l’anello al naso e il candidato presidente devono sceglierlo i cittadini lucani, non può essere imposto dall’alto solo perché i vertici nazionali dei partiti hanno deciso che devono spartirsi le candidature in base al consenso elettorale registrato alle precedenti elezioni». «Per quanto riguarda la nostra amata Basilicata - sollecita Angelino - al presidente Bardi rinnovo il mio appello a lavorare seriamente per il rilancio della Sanità lucana. Ancora oggi non è possibile per i lucani usufruire dei servizi sanitari del vicino ospedale di Acquaviva delle fonti, un polo sanitario di eccellenza preferito agli ospedali lucani per la qualità dei servizi offerti. Bardi sinora ha provato a conquistare i cittadini lucani in vista della prossima campagna elettorale con misure su gas e acqua. Misure importanti, per carità, ma la politica deve soprattutto garantire il diritto alla salute dei cittadini ed in particolare di quelli che non pos-

__Angelino

sono permettersi di ricorrere alla Sanità privata. E sulla Sanità c’è poco da aggiungere, visto che abbiamo più volte denunciato la situazione drammatica in cui versano i nostri ospedali, in particolare quelli di Matera e Policoro. Caro presidente Bardi - conclude l’esponente di “Matera nel cuore” Angelino - dimostri di amare davvero la sua terra e si impegni in questi ultimi mesi per la salute dei lucani perché i cittadini della Basilicata non si possono accontentare solamente di qualche sconto in bolletta».


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LUNEDÌ 11 DICEMBRE 202 23 07:00

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LA CASA DEL CUOCO

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Dopo il tavolo di settore della scorsa settimana al Ministero, meeting nel capoluogo per fare il punto sull’esito della riunione

Automotive, a Potenza il segretario nazionale della Fim Cisl Uliano per un esame del comparto

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l segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano sarà oggi a Potenza (Meraki, ore 9:30) per illustrare al Consiglio generale della Fim Cisl Basilicata l’esito della prima riunione, mercoledì scorso al ministero delle Imprese e del Made in Italy, del tavolo nazionale sull’automotive. I lavori saranno introdotti dal segretario generale Gerardo Evangelista. Interverrà, altresì. il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. Sotto osservazione anche la situazione del comparto metalmeccanico in Basilicata. Si ricorda che presso il MiMIT a Roma - dove si è svolto l’ultimo dei tavoli automotive tra le Organizzazioni Sindacali, il Gruppo Stellantis, Anfia e i presidenti e rappresentanti delle Regioni (in cui sono presenti impianti produttivi), alla presenza del Ministro Urso e della sottosegretaria Bergamotto - è stato annunciato l’avvio di cinque tavoli di lavoro presidiati dal Ministero rispettivamente: uno sulle produzioni e in particolare su come utilizzare i 6 miliardi di risorse del fondo automotive; un secondo tavolo sulla componentistica, efficientamento produttivo, energia e logistica; un terzo su sviluppo e innovazione del settore; uno sulla componentistica e infine uno su occupazione e formazione. I tavoli verranno convocati già da questo mese.

L’APPELLO DEL SEGRETARIO CNA TERRITORIALE DI POTENZA

__Uliano

Il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano ha sottolineato l’importanza di aver finalmente convocato un tavolo di settore con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera dell’auto. «Per affrontare le transizioni in atto nell’automotive è importante indirizzare in maniera precisa gli investimenti. Certo - ha detto Uliano - siamo tutti d’accordo sugli obiettivi di aumento della produzione, ma sia ben chiaro che se parliamo di 1 milione di veicoli, la produzione deve aumentare di un terzo, se si tratta di un milione di auto questo significa oggi raddoppiare la produzione. Per quanto riguarda ciascun sito produttivo, la discussione dovrà riguardare, non tanto l’italianità dei brand Stellantis, quanto, quali e quanti nuovi modelli saranno prodotti nel nostro Paese. Oggi il gruppo è una multinazionale che produce già in Italia marchi come Jeep, Dodge e in futuro anche DS e Opel, se su alcuni stabilimenti abbiamo delle missioni produttive certe come quello di Mel-

fi, su altri siti c’è la necessità di fare un approfondimento e definire nuovi modelli e i tempi di partenza». Per questo secondo Uliano, «serve una discussione sulla saturazione degli stabilimenti, sui modelli che in futuro saranno prodotti e su come aumenteranno volumi e investimenti in R&S. Per quanto riguarda i 6 miliardi rimasti (rispetto agli 8 mld che costituivano il fondo dell’auto), essi - spiega il segretario nazionale Fim Cisl - devono essere usati non solo per l’acquisto, ma per investire sull’offerta, sull’industria e sulla filiera della componentistica, che altrimenti rischierebbe di abbandonare l’Italia o di avere un forte ridimensionamento. La discussione aperta al Ministero - conclude Uliano . dovrà proseguire con la convocazione di tavoli operativi e concreti per creare le condizioni di sviluppo e di crescita dei volumi produttivi e occupazionali, per i stabilimenti Stellantis in Italia e per il settore della componentistica».

L'invito da parte dei fiorai a scegliere piante e fiori veri e di contrastare l'abusivismo

Federfiori-Confcommercio: «Subito dopo l’albero di Natale, la Stella natalizia è presente in 1 casa su 5»

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ubito dopo l’albero di Natale nel linguaggio dei fiori e delle piante la Stella di Natale è il simbolo benaugurate per eccellenza, in quanto incarna lo spirito della rinascita e serenità tipico del Natale. Sarà presente da noi in una casa su cinque. Federfiori-Confcommercio Potenza sottolinea che la tradizione è particolarmente diffusa tra le famiglie lucane ed anche in uffici, strutture pubbliche, ristoranti ed esercizi commerciali. Ma non solo Stelle di Natale. Dai fiorai è possibile trovare piante e fiori per far diventare “più magica” l’atmosfera delle feste in famiglia e nei luoghi di ritrovo. «Anche perché – sottolineano i fiorai di Confcommercio - a predominare sono ancora gli alberi di Natale di plastica, utilizzati dal 65% degli italiani, recuperandoli dalla soffitta o dai box, men-

Comunità energetiche, Macellaro: «Vanno costituite valutando le esigenze delle imprese presenti sul territorio»

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l dibattito in corso in questi giorni sulla necessità di rimodulare e rendere più rilevante il sostegno da parte della Regione Basilicata rispetto alle Comunità Energetiche, in seguito anche all’approvazione della delibera con cui l’ente regionale ha stanziato 1,3 milioni di euro per le CER, trova la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) «pronta a portare le proprie proposte e la propria esperienza in un ambito, quello dell’autoproduzione dell’energia da parte delle piccole e medie imprese, che vede la confederazione protagonista nel dibattito politico. Considerando anche gli elevati costi energetici per le imprese di Basilicata, rilevato che in Italia è stato accertato che abbiamo le bollette più care d’Europa a causa di una parafiscalità che incide per il 30%, la Confederazione - ha evidenziato il segretario CNA Territoriale Potenza Giuseppe Macellaro ha posto l’attenzione sul carico di oneri parafiscali, che gravano sulle Pmi e che è sproporzionato visto che il maggior costo serve a finanziare le agevolazioni alle imprese energivore/gasivore di cui le PMI non godono». Per questo ed altri motivi, la CNA Basilicata «condivide l’orientamento della Regione di sostenere, anche finanziariamente, la transizione green sostenendo le CER», ma allo stesso tempo chiede che «lo strumento possa essere concepito sin da ora quale opportunità per colmare il gap e per favorire i soggetti più esposti ai costi energetici di cui la piccola e media impresa di Basilicata è massima espressione per questo motivo auspichiamo che venga favorito il coinvolgimento delle piccole imprese nel processo di costituzione delle CER che non può essere affidato esclusivamente ai Comuni». Al riguardo, afferma Macellaro, «il rischio è quello di confermare la scarsa attenzione del legislatore verso il sistema delle piccole imprese, pertanto riteniamo necessario sin dall’avvio del percorso prevedere il graduale e progressivo coinvolgimento delle imprese che la CNA rappresenta, cioè delle piccole e medie imprese che insistono nei comuni di Basilicata». La richiesta, spiega il segretario CNA Territoriale Potenza, «è quella di avviare il confronto con le municipalità, richiesta peraltro già trasmessa a tutti i Comuni di Basilicata da parte dell’organizzazione, questo per dare sostegno e supporto, sin d’ora, alle progettualità che i Comuni dovranno avviare in modo da considerare lo strumento integrato alle esigenze delle PMI del nostro territorio».

tre una minoranza lo compra nuovo ma sempre sintetico. Invece piante e fiori sono elementi di bellezza viva. Anche in questo periodo come già accaduto in occasione delle festività dei Morti e dei Santi – segnala Federfiori - aumentano i fiorai ambulanti irregolari che vendono la Stella di Natale. Un danno per il fisco e per i commercianti onesti che pagano le tasse e che in questo momento di crisi vedono contratti di molti gli acquisti delle famiglie». La Federfiori-Confcommercio della provincia di Potenza mette in guardia: «Chiediamo che in occasione di queste festività i controlli delle autorità competenti siano più numerosi e più efficaci, per-

ché chi vende fiori e piante senza nessuna autorizzazione non danneggia solo il consumatore, che compra fiori di provenienza e qualità indefinite e in troppi casi a costi maggiori, ma l’economia legale”. “L'abusivismo – sottolineano i fiorai – svilisce una figura professionale, quella del fiorista, che altrove in Europa è tutelata anche da un'adeguata formazione professionale, crea danni al consumatore finale, che non ha alcuna garanzia sulla qualità del prodotto, e all’erario».


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Ricambio generazionale, il presidente regionale Racioppi: «Problemi con l’alto costo della terra e gli alti costi di avviamento»

Dall’associazione dei giovani imprenditori di Cia-Agricoltori proposte per il futuro

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ue proposte centrali avanzate da Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori di Cia-Agricoltori per favorire realmente il ricambio generazionale nei campi: la prima, creare un’unica “Banca delle Terre Agricole” che faccia ordine tra i diversi strumenti già presenti a livello nazionale e regionale; la seconda, dare vita a un Osservatorio dedicato con la partecipazione attiva degli under 40 del settore e superare i limiti Ue sul de minimis agricolo per sostenere l’accesso al credito. L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) ha lanciato il nuovo bando “Generazione Terra”, che finanzia fino al 100% del prezzo di acquisto di un terreno agricolo da parte di giovani che intendono ampliare la superficie della propria azienda agricola, acquistare un terreno già condotto in affitto o comodato d’uso ovvero avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in agricoltura. La misura è rinnovata rispetto al passato, a partire dal fatto che i potenziali beneficiari non so-

no solo giovani imprenditori agricoli (under 41) che voglio ampliare la superficie della propria attività già in essere, ma anche giovani startupper (under 35 anni) con titolo di studio superiore in campo agrario o di laurea, e giovani startupper con esperienza (under 41 anni) in campo agrario dimostrata dall’appartenenza a casse previdenziali o ordini professionali di settore. A seconda della tipologia di soggetto, i massimali di intervento sono di 1,5 milioni di euro in caso di giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza, e di 500mila euro, in caso di giovani startupper con titolo. «Lo scarso ricambio generazionale - ha sottolineato Antonio Racioppi presidente Agia-Cia Basilicata è dovuto innanzitutto all’alto costo della terra che in aree della regione come il Metapontino può raggiungere anche i 15mila17mila euro ad ettaro, dagli alti costi di avviamento, dalla scarsa immagine sociale dell’attività agricola, dalla carenza di formazione e di servizi di consulen-

za adeguati. Ma – aggiunge - le oltre 400 domande di partecipazione al bando della Sottomisura 6.1 del Psr 2014-2022 (primo insediamento di giovani in agricoltura) e l’interesse per il bando Ismea che mette all’asta (la settima della Banca delle Terra) 2344 ettari di aziende agricole in Basilicata confermano la passione dei giovani per il comparto primario». «Bisogna fare in fretta - dice il presidente nazionale di Agia-Cia, Calentini - per riallineare capitale fondiario, finanziario e umano. La senilizzazione in agricoltura racconta un approccio pigro che dovrà accelerare sulle sfide da cogliere, co-

me l’opportunità di salvare le aree interne puntando sul settore e sulle sue peculiarità territoriali, investendo sui giovani, che resta la strada maestra per innovare, garantire sicurezza ai territori, rafforzare le comunità. Continueremo a lavorare perché la Proposta di legge nazionale diventi colonna portante, a servizio di nuovi agricoltori, per costruire imprese più solide e competitive». «La transizione agricola va costruita con gli agricoltori e i nostri giovani ne stanno dando prova - ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini -. Solo così, portando esigenze e proposte sui ta-

voli istituzionali e nel confronto con la politica, si può dare un futuro all’agricoltura». Fini ha, infine, ricordato le cinque mosse da cui parte il Piano nazionale per l’Agricoltura e l’Alimentazione lanciato da Cia in occasione della sua recente Assemblea annuale: «Accrescere peso economico e forza negoziale dell’agricoltura; incentivare ruolo e presidio ambientale del settore; mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne; salvaguardare servizi e attività sociali vitali per i territori rurali; consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Italy».

La dirigente nazionale e regionale Gentile: «L’intelligenza artigiana per un modello di sviluppo economico-sociale sostenibile e a dimensione umana»

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Confartigianato Imprese lancia la campagna di tesseramento 2024

onfartigianato Imprese lancia la campagna di tesseramento per l’anno 2024. In un’era «dominata dall’intelligenza artificiale», Confartigianato Imprese ha scelto di celebrare «l’intelligenza artigiana: non si tratta di una sfida o di un rifiuto della modernità, ma di valorizzare il genio creativo e la manualità che nessuna macchina potrà mai sostituire». Nel claim e nel payoff della campagna di tesseramento sono riassunte l’essenza del made in Italy e della visione di Confartigianato Imprese: “L’intelligenza artigiana costruisce il futuro sostenibile del made in Italy”. Intelligenza artigiana come «antidoto alla standardizzazione». «La missione di Confartigianato ha dichiarato Rosa Gentile, dirigente nazionale e regionale Confartigianato - è quella di promuovere e sostenere quest’intelligenza, affinché possa essere il punto di partenza per costruire un futuro economico e sociale sostenibile, che non perda mai di vista la dimensione umana. Confartigianato

promuove ed esalta l’intelligenza artigiana per costruire un modello di sviluppo economico e sociale sostenibile e a dimensione umana, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese italiane. Sapremo vincere le sfide del futuro con la forza del valore artigiano, capace di unire l’innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare ’anima’ a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori». Per Gentile al centro del programma di lavoro di Confartigianato ci sono l’aggiornamento della legge quadro per l’artigianato e l’istituzione di una Banca per le micro e piccole imprese. «In questa visione - ha proseguito Gentile - rientrano certamente anche interventi normativi che, senza avere bisogno di risorse, tuttavia sciolgano nodi essenziali per l’attività di impresa, ad esempio: l’aggiornamento della legge quadro per l’Artigianato, aderendo all’evoluzione della forma di impresa e di

produzione dopo quarant’anni di applicazione; l’istituzione, da noi fortemente richiesta, di una Banca per le Micro e Piccole Imprese, una “nuova Artigiancassa” che intervenga in uno dei problemi più forti per l’impresa, come l’accesso al credito. Inoltre nel PNRR c’è una incredibile e straordinaria opportunità da cogliere. Stiamo vivendo un tempo di profonde trasformazioni, caratterizzato da una crescente incertezza e tensione in tutti gli ambiti della vita economica e sociale. I punti saldi di riferimento del passato ci sembrano sempre più fragili. Noi di Confartigianato avvertiamo pienamente la grande responsabilità di potere e dovere svolgere un ruolo importante per i nostri associati, per le centinaia di migliaia di persone che credono in noi». «La responsabilità più grande che abbiamo è quella di aiutare i nostri imprenditori a sconfiggere i sentimenti negativi e paralizzanti di angoscia verso un futuro che sembra così incerto e privo di punti fermi - ha concluso Rosa Gentile, dirigente nazionale e regionale Con-

__Gentile

fartigianato -. Lo possiamo e lo dobbiamo fare perché la nostra Confederazione ha radici solide e fortissimi valori di riferimento».


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Basilicata 24 ore

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Il sindacato: «Le liste di attesa in Basilicata sono un problema. È necessario garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini»

Il Coordinamento Pensionati Usb Basilicata si riunisce per parlare di pensioni e sanità

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i è tenuta sabato l'assemblea degli iscritti aderenti al Coordinamento Pensionati USB Basilicata con all'ordine del giorno le problematiche relative alle pensioni e alla sanità alla luce di quanto si va profilando con la manovra di Bilancio e dei provvedimenti economico-finanziari predisposti dal governo Meloni. «Si è ribadito, - ha affermato il Coordinamento Pensionati Usb Basilicata - nei vari interventi, in sintonia con quanto già proposto dalla nostra organizzazione a livello nazio-

nale, la necessità di porre in essere politiche in grado di contrastare la forte impennata del costo della vita e le spinte speculative sul mercato della distribuzione che hanno riportato l'inflazione reale a doppia cifra e che va ben aldilà del misero recupero sulle pensioni del 5,4%, come sancito dal governo, e degli accordi/farsa sulla mitigazione dei prezzi al consumo. La situazione si complica ancor di più per le fasce sociali che vivono (si fa perdire) di importi bassi di pensioni e di inadeguate misure di "sostegno al reddito",

segno del profondo disagio sociale vissuto ormai da milioni di persone che vanno ad incrementare ancor di più la platea di quanti si trovano quotidiamente ad affrontare uno stato di estrema precarietà (dati ufficiali parlano di circa 10 milioni di ersone ridotte in povertà)». «Sullo "stato di salute" della sanità lucana l’assemblea ha ribadito che proprio le drammatiche problematiche scaturenti dalle cosiddette liste di attesa per richieste di visite specialistiche sono la cartina di tornasole del più generale e allarmante decadimento del servizio sanitario pubblico sempre più imbrigliato in logiche di scelte economiche e convenienze politiche che ormai, anche sfacciatamente, propendono per la privatizzazione del servizio pubblico. L'assemblea ha ribadito che tale situazione non è più sostenibile e ha deciso di intraprendere qualsiasi utile iniziativa di contrasto a questa drammatica situazione: deve essere garantito, primo su tutti, il diritto alla salute dei cittadini!» continua. «Intanto si partirà con momenti informativi e di coinvolgimento degli utenti agli ingressi delle strutture sanitarie e iniziative di mobilitazione presso le sedi regionali per avviare richieste di apertura di confronto di merito con i vertici politico-amministrativi interessati» conclude la nota del Coordinamento Pensionati Usb Basilicata.

L’europarlamentare di Fratelli d’Italia: «Il governo lucano di centrodestra continua a sorprendere con le sue azioni amministrative al servizio della comunità»

Gemma: «Bonus gas e acqua, la Regione Basilicata dà ai lucani risposte concrete»

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onus gas già attivo, bonus acqua in arrivo, la Regione Basilicata continua a sorprendere con le sue azioni amministrative al servizio dei lucani» è così che Chiara Gemma, europarlamentare di Fratelli d’Italia, commenta e spiega gli importanti risultati del centrodestra. «Su queste questioni - precisa -

le ricadute positive che si stanno consolidando sono frutto del grande lavoro di intesa tra la giunta regionale lucana e il governo nazionale. Il bonus gas, già avviato lo scorso anno, è stato rafforzato e migliorato rispetto alla sua iniziale applicazione. Il bonus acqua, grazie al dinamismo amministrativo dell’assessore regionale all'Ambiente

Cosimo Latronico, sarà operativo dal prossimo anno. Entrambi i bonus, che aiuteranno centinaia di migliaia di famiglie lucane a fronteggiare l’inflazione, il caro energia e il carovita, dimostrano che è possibile avere una classe politica capace di dare risposte concrete ai bisogni reali dei cittadini». «Da decenni in Basilicata si di-

scuteva sul perchè la presenza di un patrimonio di ricchezze naturali come il petrolio e il gas e come l’acqua non riuscissero ad essere utilizzate per garantire ricadute dirette e proficue per tutti i lucani.Con i governi di centrodestra, a Potenza e a Roma, - argomenta Gemma - questo è stato possibile ed è diventata una realtà».


Basilicata 24 ore

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Il Dg dell’Asp rassicura: «Al centro presto un nuovo assetto organizzativo per garantire servizi e assistenza all’utenza»

Servizio dialisi di Chiaromonte, Maraldo: «Nessuna riduzione delle prestazioni»

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n riferimento alle presunte note di “allarme” da parte di cittadini utenti del centro dialisi di Chiaromonte interviene il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo evidenziando che, «fermo restando l’attenzione dell’Asp a considerare opportunamente le richieste dei dializzati di quel centro, al momento nessuna modifica sostanziale è intervenuta nell’erogazione dei servizi, rispetto a quanto già in essere e relativamente all’assetto organizzativo. L’unica variazione si è avuta nei giorni prefestivi, garantendo però il servizio al sabato mattina per favorire le richieste dei dializzati». Giova, comunque, precisare che, nonostante tutte le procedure messe in essere al fine di compensare la perdita di ben quattro nefrologi, permane una carenza diffusa di tale figura specialistica in tutti gli assetti sanitari. Nonostante le difficoltà a reclutare nefrologi, l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, grazie alla sti-

__Maraldo

pula di idonee convenzioni con altre aziende, ha mantenuto invariato l’assetto della rete territoriale dei centri dialisi dislocati su tutta la provincia, compreso quello di Chiaromonte. L’offerta di prestazioni dialitiche non ha dunque subito limitazione alcuna, né è stata rimodulata in termini riduttivi. Viene assicurata, invece, in un’ottica di

“prossimità delle cure”, la continuità dell’offerta dialitica programmata e programmabile come pure quella ambulatoriale in coerenza alla specificità dell’utenza ed alle condizioni di fragilità e vulnerabilità dei pazienti dialitici. Pur nella considerazione che il POD di Chiaromonte- così come altre strutture dell’Asp- non ero-

ga prestazioni in emergenza-urgenza che presuppongono il regime organizzativo della reperibilità, si annota- conclude Maraldo- «che con l’individuazione prossima del responsabile del centro dialisi di Chiaromonte sarà presa in considerazione ogni legittima azione di potenziamento delle prestazioni dialitiche sul territorio».

Si aprono le porte domani al primo spazio in Italia all’interno di un Consiglio regionale per facilitare l’incontro e l’inclusione sociale tra Istituzioni e Associazioni

Spettro autistico, al via in Regione all’inaugurazione della “Stanza Blu”

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n importante segnale di attenzione del Consiglio regionale alle problematiche dello spettro autistico». È quanto sostiene il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala in vista dell’inaugurazione della “Stanza Blu”, la prima in Italia all’interno di un Consiglio regionale, che si terrà domani

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12 dicembre alle 10.30. «Questa stanza - ha aggiunto - vuole essere uno spazio per facilitare l’incontro tra Istituzioni e Associazioni e creare le condizioni per una proficua collaborazione finalizzata al superamento degli ostacoli legati all’inclusione sociale delle persone con autismo». La “Stanza Blu”, che è ubicata al terzo piano del

Palazzo del Consiglio regionale, sarà gestita dalla Fish, Federazione Italiana Superamento dell’handicap, in sinergia con le associazioni che si occupano di autismo: Ala, Angsa, Anffas e Viviamo insieme. L’inaugurazione sarà preceduta da un bre- __Cicala ve momento di confronto che si terrà nella Sala A lano, di San Fele Donato Descriverà, infine, le fidel Consiglio (al piano Sperduto e di Viggianello nalità della “Stanza Blu”, Domenico Mele. terra) alla presenza del Antonio Rizzo. presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, l’assessore regionale alla Salute e alle Politiche della persona Francesco Fanelli, il consigliere regionale Gino Giorgetti che illustrerà la mozione approvata in Consiglio regionale nell’aprile scorso, la presidente della Fish Carmela De Vivo. Previsti i saluti dei sindaci di Valsinni Gaetano Ce-


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Potenza

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L’INTERVISTA Il vicesindaco Michele Napoli: «La Giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico ed economico redatto dal Provveditorato alle Opere Pubbliche»

Bucaletto, la realizzazione dei 49 alloggi è sempre più vicina: «Grande traguardo»

Ma partiamo da un breve excursus di quel- li. La novità? La consegna della relazione lo che è accaduto, in modo da comprende- geologica ben 30 giorni prima del termine re meglio la scelta fatta dall’Amministra- previsto fissato al 15 dicembre. Tutto ciò è stato possibile grazie al pressing degli uffici zione comunale «Dai detrattori fu descritta come una scelta comunali e alla serietà del Provveditorato. velleitaria, per non dire azzardata. Eravamo Un altro aspetto che non sfuggirà:: in meno di fatto in mezzo al guado. Con ritardi e lun- di 15 giorni dalla consegna dei lavori, avvegaggini fuori dal comune ed un rimpallo di nuta il 28 novembre scorso, sono stati eseresponsabilità tra Ater e Comune di Potenza guiti i sondaggi e le prove previste con la consegna della relazione geologica ingiustificato e al tempo stescorredata dalla cartografia neso indecoroso. Continuando di «Abbiamo assistito ad cessaria e dalle risultanze delle quel passo mai avremmo potuto rispettare i termini impoun rimpallo di prove effettuate in situ. Un esemsti per la realizzazione del- responsabilità tra Ater e pio di leale e proficua collaborazione tra Istituzioni e la prol’intervento. Il disimpegno delComune di Potenza va, laddove ve ne fosse ancora le risorse sarebbe stato ineviingiustificato. bisogno, che nella Pubblica Amtabile. Anziché restare col cerino tra le mani, abbiamo deContinuando di quel ministrazione c’è gente di altis__Napoli professionalità che agisce ciso di agire senza attendere passo mai avremmo sima con impegno e dedizione. Acoltre. La “querelle” con Ater, potuto rispettare i quisito il progetto di fattibilità DI R OSAMARIA M OLLICA se giunta alle sue estreme contermini imposti per la tecnico economica, trasmesso seguenze, avrebbe fatto regiPOTENZA. Era lo scorso mese di giugno strare un ulteriore schiaffo agli realizzazione dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, lo stesso è stato conquando il vicesindaco Michele Napoli ha si- abitanti di Bucaletto. Non me dell’intervento» diviso dalla Giunta comunale glato la convenzione che ha sancito l’accor- lo sarei mai perdonato. E con non senza l’esame degli elabodo istituzionale tra il Ministero delle Infra- me l’intera Giunta insieme alstrutture e il Comune di Potenza per realiz- la maggioranza che siede tra i banchi del rati ad opera della unità di direzione Lavori zare gli alloggi a Bucaletto. Nei giorni scor- Consiglio. E pensi per un attimo alle invetti- Pubblici. La Deliberazione n. 284 del si l’intervento di edilizia popolare nella Cit- ve che ci sarebbero piovute addosso se solo 5/10/2023 licenziata dalla Giunta ha suggeltadella è tornato prepotentemente alla ribalta. non avessimo deciso di agire con la testa e lato questa tappa così importante per il prosieguo». A raccontare a Cronache le ultime novità è il con coraggio come si è fatto». vicesindaco di Potenza e assessore ai lavori Una scelta, che lei stesso definisce corag- Spieghiamo nel dettaglio in cosa consisterà l’intervento pubblici Michele Napoli. giosa con un obiettivo da raggiungere Vicesindaco, dall’inizio del suo mandato «Chiaro e decisivo ai fini della scelta opera- «L’intervento consisterà nella realizzazione ha seguito passo dopo passo la questione ta: consentire ai cittadini di Bucaletto di vi- di tre fabbricati. Uno con quattro piani dedella realizzazione degli alloggi a Bucalet- vere in abitazioni degne di questo nome do- stinati ad abitazione, gli altri due con tre piato. Quali sono le ultime notizie in merito? po oltre 40 anni di vita vissuta, da accampa- ni destinati ad abitazione per complessivi 49 «Finalmente il percorso segnato nero su bian- ti, in prefabbricati vetusti e niente affatto di- alloggi. L’intervento comprenderà anche una co col protocollo d’intesa siglato col Mini- gnitosi. Provo dispiacere e vergogna pensa- superficie a piano terra 250mq per ogni fabstero delle infrastrutture ha preso piede con- re che intere famiglie, con bambini ed anzia- bricato. L’Amministrazione comunale desticretamente. Posso dire, senza temi di smen- ni, siano rimaste relegate in prefabbricati di nerà questa superficie per attività pubbliche, tita, che la massima secondo la quale “i pes- fortuna per lunghi decenni da una Politica commerciali o sociali. Insomma una vita nuosimisti non fanno fortuna che ha inteso “sfruttare” lo stato di bisogno va per Bucaletto, dove accanto alle esigenze trova conferma nel mogiocando sulla pelle delle persone e abitative verranno soddisfatte quelle che somento in cui si guarda al «Finalmente il percorso voltando sempre lo sguardo altrove». no comuni a tutti i quartieri. Solo così Bucafuturo senza paura” ha Ripercorriamo le tappe di questa letto smetterà i panni di quartiere dormitosegnato col protocollo “impresa” tutt’altro che scontata rio e abbandonato al suo triste destino». trovato in questo caso d’intesa siglato col «Lo scorso 7 giugno 2023 è stata sti- Nell’immediatezza cosa ci si deve aspettapiena attuazione. Questa Amministrazione sta Ministero delle pulata convenzione con il Provvedito- re? puntando con forza un alle OO.PP. - sede di Potenza - «Ora il progetto verrà inviato a verifica e vainfrastrutture ha preso rato obiettivo mai raggiunto per elaborare la fase progettuale, l’af- lidazione delle Strutture tecniche del Provpiede concretamente. fidamento dei lavori, la direzione dei veditorato e posto all’esame del Comitato prima. Occorre prenderne atto e a vincere Puntiamo ad un lavori e il collaudo in modo da rende- Tecnico Amministrativo nella prima Adunansarà la Città. Lo scorso obiettivo mai raggiunto re disponibili gli immobili agli aventi za utile. Immediatamente dopo seguirà l’ap5 dicembre la Giunta diritto per il prossimo dicembre 2026. provazione del Progetto con decreto del Provprima. A vincere Una Comunale, con delibe“buona pratica”, mai pensata ed veditore interregionale. Quindi ci sarà l’avsarà la città» utilizzata prima, come l’ha definita il vio delle procedure di gara che porteranno razione n. 284, ha approvato il progetto di Provveditore alle Opere Pubbliche, si- entro il prossimo aprile 2024 ad individuare fattibilità tecnico ed economico redatto dal curamente frutto di una felice intuizione. Il l’operatore economico che dovrà realizzare Provveditorato interregionale alle Opere resto è storia recentissima, per la quale mi gli immobili con un investimento complessiPubbliche – sede di Potenza. Uno step fon- corre l’obbligo di ringraziare i miei Uffici e vo di 7 mln di euro». damentale per la realizzazione di 49 alloggi, quelli del Provveditorato. Hanno operato a Poi bisognerà pensare anche ad assegnare distribuiti su tre fabbricati, in sostituzione testa bassa, senza lesinare sforzi ed impegno, gli alloggi e permettere agli abitanti di Budelle “casette dei terremotati” realizzati al- seguendo alla lettera le indicazioni fornite. caletto di vivere in case degne di questo nol’indomani del sisma del 1980. Ora si potrà È mio dovere darne atto, sottolineandone la me procedere speditamente, dopo aver dimo- professionalità. Hanno abbracciato la causa «Occorre procedere, con ogni urgenza, ad strato di avere le idee chiare ed un grande con lo spirito giusto. In questo team tanti po- istruire tutte le richieste per l’assegnazione coraggio. Non era scontato e men che meno tentini, che in questa “sfida” ci hanno mes- degli alloggi ed individuare, quanto prima, gli aventi titolo. Questo consentirà, a lavori so cuore e appartenenza». facile». ultimati, l’immediato insediamento dei nuclei Un’impresa quasi titanica che però è giun- I passi successivi quali sono stati? «Abbiamo bruciato le tappe e smentito un luo- familiari nei nuovi alloggi evitando lungagta ad un svolta, sembra di capire. «Restiamo coi piedi ben saldi in terra. Lo im- go comune. Le spiego perché. Il Provvedito- gini e ritardi. Solo a quel punto avremmo fatpone il senso di responsabilità rispetto a rato, lo scorso 15 novembre, ha consegnato to sino in fondo il nostro dovere ed avremmo quanto registrato in questi decenni a propo- i lavori per l’esecuzione dei sondaggi geo- riscattato l’intera Città al cospetto di uno sito di un quartiere maltrattato e bistrattato gnostici, che hanno consentito di accertare scempio che sta ancora li a 43 anni di diinsieme ai suoi residenti, trattati come citta- le caratteristiche fisiche, meccaniche e si- stanza dal terremoto dell’80. Pensi un po’ dini di serie B o come figli di un Dio minore». smiche del terreno ove edificare gli immobi- quasi mezzo secolo da quel triste evento».


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Potenza

lunedì 11 dicembre 2023 www.lecronache.info

Presentato il progetto che ha visto il coinvolgimento di circa 500 ragazzi, potentini e non. Il coordinatore Candela: «Frutto di uno sforzo collettivo importante»

Potenza, candidata “Città dei giovani 2024” «Plasmiamo una città a misura di giovane» Entusiasti gli assessori alle Politiche giovanili e alle Politiche sociali, Rotunno e Picerno: «La nostra candidatura riflette un coinvolgimento giovanile senza precedenti»

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i è tenuta nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città a Potenza la conferenza stampa di presentazione della candidatura di Potenza a “Città italiana dei giovani 2024”. Un progetto ambizioso che ha visto uno sforzo corale dell’Amminizstrazione comunale e le associazioni con l’unico obiettivo di “creare una città a misura di giovane”. Al dossier di candidatura presentato al Ministero lo scorso 30 novembre ha visto il coinvolgimento di circa 500 giovani, potentini e non. Tre le parole chiave scelte: Giovani, volontariato e Innovazione sociale. Cinque i progetti pilastro realizzati in coprogettazione giovani, connessioni, luoghi, arte, inclusione, Venti i progetti in cogestione con la scena creativa e culturale della Città e il mondo giovanile. Sessanta i partner pubblici e privati che hanno già manifestato il sostegno alla candidatura. Questi sono i numeri illustrati dal referente del Comitato promotore Antonio Candela che ha affermato: «Questo progetto rappresenta il culmine di uno sforzo collettivo e dedicato per plasmare una città in armonia con le esigenze e le aspirazioni dei giovani. Attraverso un ap-

_ Alcuni momenti della conferenza stampa

proccio innovativo e una collaborazione profonda tra una varietà di attori, siamo giunti a un punto cruciale in cui la trasformazione diventa una prospettiva tangibile. Il progetto ha radicato la sua forza nella risposta ai bisogni sociali espressi dai giovani, spesso trascurati o mal gestiti da forme di intervento tradizionali. L'inclusione di iniziative come il 'City Pact for Skills', diventanto il primo laboratorio europeo sul tema, il festival delle opportunità, che comincerà gia la prossima settimana con l’avvio della winter school che costruirà 'gli ambasciatori' del festival delle opportunità nella regione, e la rigenerazione degli spazi ha aperto nuovi orizzonti, delineando un futuro in cui la città diventa un terreno fertile per l'aggregazione giovanile, la formazione di qualità e l'espressione creativa». All'incontro presenti, inoltre, il sindaco Mario Guarente, l'assessore alle Politiche Sociali Fernando Picerno, l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Potenza Vittoria Rotunno e alcuni membri del coordinamento: Giovanni Albini, Raffaele Vitulli (da remoto) Teresa Grassi, Arianna Di Pietro e il presidente dell’Associazione Extra - Ex studenti dell’Università della Basi-

(foto Mattiacci)

licata Michele Cingolani, il presidente del Forum Comunale dei giovani Fabrizio Manna, il presidente della Consulta degli studenti della provincia di Potenza Simone Carcuro. «La nostra candidatura riflette un coinvolgimento giovanile senza precedenti nella città, inizialmente guidato dall'Associazione Ex studenti dell'Università degli Studi della Basilicata. La sinergia inclusiva ha coinvolto i giovani in ogni fase, dall'ideazione del logo alle riunioni del comitato promotore, aprendo al Forum giovanile, alle consulte studentesche e alle organizzazioni che lavorano con i giovani. Un risultato tangibile di questa sinergia è rappresentato da proposte concrete e sostenibili, emerse da oltre 500 giovani della città e della comunità regionale» ha dichiarato l'assessore alle Politiche giovanili Vittoria Rotunno. «Questi ragazzi hanno contribuito attivamente alla costruzione del dossier di candidatura, conferendo un ampio e diversificato spettro di voci e prospettive. ispirata dall'Anno Europeo delle Competenze, l'Amministrazione cerca soluzioni per coinvolgere i giovani a Potenza e proporre buone pratiche a livello italiano ed europeo», le parole dell'assessore Picerno che ha aggiunto:

«L'obiettivo è sperimentare strategie di coinvolgimento giovanile, migliorare le connessioni tra educazione, formazione e settori produttivi, promuovendo l'accesso al lavoro e lo sviluppo sostenibile. La candidatura mira a generare 'Connessioni Attive' in città, coinvolgendo i giovani come protagonisti del cambiamento, contrastando narrative negative che li allontanano dai loro territori». «La candidatura ha facilitato l'incontro tra attori pubblici e privati, operanti a Potenza e nella Basilicata, uniti per sostenere Potenza Città dei Giovani 2024. La Regione Basilicata è impegnata nel processo, offrendo fondi per i progetti pilastro e supporto nella definizione di politiche regionali più adatte ai giovani, basandosi sull'esperienza di Potenza» ha aggiunto l'assessore Rotunno. «Aver svolto questo importante e corposo lavoro è giù un successo – ha concluso il Sindaco – e, indipendentemente dal risultato che raggiungerà la Candidatura, il fermento e le capacità dimostrati da questi giovani, meritano il massimo impegno da parte dell'Amministrazione comunale che, in ogni caso, realizzerà tutti i progetti che compongono il dossier presentato». ROSAMARIA MOLLICA


Potenza e Provincia

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Il Comitato ed il consigliere Triunfo accendono i riflettori sull’affidamento del servizio di controllo e vigilanza alla società Security per 4 mesi e per un importo di 28 mila €

“Amiamo Abriola” ironizza: «Ecco un altro primato, siamo il paese più sicuro di Italia»

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l Comitato “Amiamo Abriola” e il Consigliere Domenico Triunfo tornano sulla determina di affidamento del servizio di controllo e vigilanza del territorio comunale. «Dalla determina emerge che l’affido alla società

Security nel territorio del comune di Abriola dal 10/12/2023 al 31/03/2024 è pari a € 27.332,40, oltre l’IVA» affermano il Comitato “Amiamo Abriola”. «Premesso - continuano i rappresentanti dell'opposizione, che nel comune

di Abriola esistono due caserme dei carabinieri e il comune è dotato di polizia municipale. Aggingiamo che ad Abriola per fortuna non ci sono tutti questi furti, omicidi come si vorrebbe far percepire». «Considerato, proseguono i membri di Amiamo Abriola, che gli scriventi e numerosi cittadini si ritengono indignati e preoccupati per questo inutile spreco di denaro«. «I componenti del Comitato porgono alcune domande alla maggioranza che guida il comune di Abriola: Il motivo di questa disparità considerato che nell’avviso con scadenza 25/09/2023 si è stimato l’affido per la vigilanza in 35.000,00 €, per diciotto mesi, mentre con la determina in oggetto si affida alla società Security per meno di quattro

mesi di € 27.332,40 oltre l’IVA; Se il sindaco sia stato informato e se abbia pensato ad un utilizzo di queste somme più utile per la collettività, nell’ambito anche della riqualificazione urbana, o in altri ambi di assegnazione dei fondi da parte Ufficio Progetti speciale Val D’Agri Senisese? Per quale motivo il dirigente dell’area tecnica non abbia ritenuto di invitare altri operatori economici del settore?». «Per quanto esposto, sostengono i membri di Amiamo Abriola, chiediamo al sindaco la sospensione della determina n. 288 del 01/12/2023. Soprattutto per evitare che le “malelingue” possano pensare che l’assegnazione alla società Security Department, sia collegata al fatto che parenti stretti

di illustri esponenti di questa maggioranza lavorino in questa stessa società. Noi pensiamo di no.» «Ricordiamo al sindaco, concludono i componenti dell'opposizione, che il suo compito non è quello di rincorrere i problemi, ma prevenirli e risolverli. Per queste ragioni, chiediamo se fosse davvero necessario spendere € 27.332,40 per soli 4 mesi di servizio di controllo e vigilanza del territorio comunale? Quando per evitare il caos agli operatori turistici e ai turisti stessi, basterebbe che il sindaco predisponesse già da adesso un piano neve, coordinando i dipendenti che lavorano ai progetti per il comune, i volontari dell’A.P.A. e i volontari dell’intera area della Val Camastra».

La coordinatrice di Noi Moderati, Consiglio: «Urgono interventi» AUGURI PER L’INCARICO DI DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE DAL QUESTORE DI POTENZA FERRARI

È allarme furti nel Potentino: Il Vice Questore Mastrangelo presi di mira Rionero e Melfi lascia Potenza per Foggia

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ladri continuano a “saccheggiare” il Potentino e a impensierire la comunità. Segnalazioni preoccupanti arrivano da Rionero in Vulture dove la coordinatrice cittadina Carmela Consiglio di “Noi Moderati” ha denunciato: «Ormai da mesi a Rionero si verificano episodi di furti in abitazioni di rilevante gravità e, purtroppo, tutt’altro che sporadici.In alcuni casi, si sono verificati finanche durante le ore pomeridiane, con i proprietari in casa, con grave rischio anche per la loro incolumità». Purtroppo anche questo weekend dell’Immacolata ha fatto gola ai”topi di appartamento” che oltre che a prendere di mira la città Fortunatiana hanno deciso di recarsi a fare visita anche agli abitanti della vicina Melfi. Dieci all’incirca la case svaligiate. Come ribadisce la coordinatrice cittadina Carmela Consiglio «è necessario un intervento immediato ed efficace per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e garantire i loro diritti».

l Vice Questore della Polizia di Stato dott. Marco Mastrangelo lascia la Questura di Potenza per ricoprire l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Foggia a partire da oggi. Di origini campane, il Vice Questore Marco Mastrangelo ha ricoperto nel corso della sua carriera numerosi incarichi, iniziando da quello di Responsabile dei Nuclei e Capo Ufficio di Amministrazione del V Reparto Mobile di Torino, sede ove è giunto a conclusione del 96° corso per Funzionari della Polizia di Stato. Ha poi prestato servizio presso la Questura di Cuneo ove, dal 2012 al 2018, ha ricoperto dapprima gli incarichi di Dirigente della Divisione Anticrimine e di Vice Capo di Gabinetto e poi di Dirigente della Squadra Mobile, incarico che ha rivestito anche presso la Questura di L’Aquila dove è stato successivamente trasferito. Durante la sua esperienza di Capo della Squadra Mobile della Questura di Potenza, dove è arrivato in data 3 maggio 2021, il dott. Mastrangelo ha conseguito brillanti risultati nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata, al traffico di sostanze stupefacenti, ai reati contro la pubblica amministra-

zione alla criminalità diffusa nonché al fenomeno della violenza di genere. A far data dal mese di giugno 2021 lo stesso ha, inoltre, rivestito anche l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico dando ulteriore impulso all’attività di controllo del territorio e riuscendo, in sinergia con tutti gli uffici della Questura, a raggiungere significativi obiettivi nel contrasto e nella prevenzione dei reati predatori. Il Questore di Potenza Giuseppe Ferrari ha ringraziato il Vice Questore della Polizia di Stato Marco Mastrangelo per l’attività svolta con grande professionalità e ha formulato i migliori auguri per il nuovo incarico.


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Provincia

lunedì 11 dicembre 2023 www.lecronache.info

Il sindaco Di Leo: «Tutte le attività promosse e l’adesione a questa importante Rete nazionale ci consentono di continuare questo processo di promozione del prodotto»

Montemurro punta sull’oro verde: al via il riconoscimento ufficiale come “Città dell’Olio”

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DI ANNA TAMMARIELLO

n riconoscimento importante quello che ha ottenuto Montemurro entrato ufficialmente nella rete Nazionale dell’Associazione “Città dell’Olio”. Durante la giornata che ne ha sancito il riconoscimento ha preso il via la cerimonia di consegna della Bandiera ma è avvenuta anche la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Unpli Basilicata e Associazione “Città dell’Olio”. Non è mancata la visita al frantoio Dimase, a S. Domenico, che racconta, con l’aiuto della realtà virtuale, le antiche tradizioni della realizzazione di questo oro verde ed infine un momento di convivialità con lo spettacolo

di Raffaele Tedesco (organizzato da Fondazione Appennino) e la consueta merenda con la degustazione dell’olio di Montemurro su una fetta di pane bruschettato a cura della Proloco del paese. «L’adesione del comune all’Associazione Nazionale Città dell’Olio, sugellato con la consegna della Bandiera e alla presenza del presidente nazionale Michele Sonnessa, è stata una tappa importante per il processo di valorizzazione del nostro olio - ci ha raccontato il sindaco di Montemurro Senatro Di Leo - Questo ci consentirà di far conoscere il nostro prodotto, non solo al fine di valorizzazione dello stesso ma anche al fine di valorizzare il turismo nel nostro

__Alcuni momenti dell’evento

paese. Queste sono infatti le maggiori attività messe in campo da questa associazione». «Ora Montemurro potrà aggiungere un nuovo tassello al suo puzzle, già costituito dalle peculiarità artistiche, culturali e storiche finora valorizzate. Questo ci permetterà - sottolinea il sindaco - di far conoscere i nostri antichi frantoi, come il frantoio Dimase, valorizzato grazie al supporto dall’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Cnr della sede di Lecce. Grazie alla tecnologia multimediale è possibile vedere come funzionavano gli antichi processi produttivi e come si svolgeva la giornata tipica del contadino, dalla

raccolta delle olive alla loro lavorazione. Questo della lavorazione dell’olio è un aspetto molto identitario della nostra comunità. In questo decennio abbiamo infatti provveduto a mettere in campo bandi per l’acquisto e la piantumazione di nuove piante di ulivo ma anche per il recupero di uliveti abbandonati. Abbiamo provveduto a mettere in sicurezza zone a rischio idrogeologico sostituendo pini pericolanti con piante di ulivo. Un lavoro, quello svolto in questi anni, per valorizzare la pianta e il nostro olio. La cerimonia - prosegue il primo cittadino - ci ha riempito di orgoglio anche per la scelta, ricaduta su Montemurro,

di siglare il protocollo d’intesa con l’Unpli Basilicata e con il Coordinamento regionale dell’associazione Nazionale città dell’olio». Durante la giornata sono state illustrate tutte le attività promosse dall’associazione, dalla visita ai frantoi, coinvolgendo anche le scuole, alla merenda e passeggiate tra gli ulivi, fino ad arrivare ai premi e ai concorsi. «Tutte attività che abbiamo già promosso in un recente passato e l’adesione a questa importante associazione nazionale fa sì che si possa continuare questo importante processo di promozione del prodotto», ha concluso Di Leo.

LA VITTIMA ERA ALLA GUIDA DI UNA FIAT PANDA INSIEME AL MARITO, QUANDO IMPROVVISAMENTE HA ACCUSATO UN MALORE MENTRE PERCORREVA L’EX SS19 DELLE CALABRIE

Incidente mortale a Lauria, perde la vita una donna di 62 anni LAURIA. Nella serata di sabato un drammatico incidente stradale si è verificato lungo la SS19 nel comune di Lauria, a poca distanza dalla stazione vecchia, causando la morte di Annamaria Cannazzaro, 62enne originaria di Laino Borgo (Cs). Secondo una prima ricostruzione, la donna era alla guida di una Fiat Panda insieme al marito, quando improvvisamente ha accusato un malore mentre percorreva l’ex Strada Statale 19 delle Calabrie, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria. L’auto è quindi uscita fuori strada, ribaltandosi su un fianco. Sul posto sono intervenuti prontamente i Vigili del Fuoco della sede distaccata di Lauria, che hanno provveduto ad estrarre i due coniugi dall’abitacolo utilizzando cesoie e divaricatori per tagliare il parabrezza anteriore completamente accartocciato. Annamaria Cannazzaro è stata soccorsa insieme al marito dal personale sanitario del 118, giunto con due am-

__Alcune immagini dopo l’incidente

bulanze, ma ogni tentativo di rianimarla è risultato vano e il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. L’uomo, rimasto ferito nell’incidente, è stato invece trasportato in codice giallo all’ospedale di Lagonegro.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Lagonegro, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. A.P.


Matera e Provincia

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Il sindaco di Matera Bennardi esulta per gli incassi e dimenticando l’evasione si lancia in paragoni più propagandistici che concreti

Tassa di soggiorno, gli inconsistenti raffronti con l’anno Capitale 2019

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l sindaco di Matera, il pentastellato Domenico Bennardi, esulta per l’aumento sull’«anno d’oro 2019», ma dimentica, o finge di dimenticare, che in relazione alla tassa di soggiorno, tanti i dubbi sui dati dell’anno Capitale, tanto che gli stessi furono bollati come «non attendibili». A farlo, fu nel 2020 la Corte dei Conti di Basilicata con il report “Matera-Capitale europea della cultura 2019”. L’Amministrazione Bennardi ha reso noto dell’«introito della tassa di soggiorno, che al 30 novembre si attesta su un milione e 689mila euro». Al netto del boom previsto per il mese di dicembre, registrato «un più 95mila euro sull’intero “anno d’oro” 2019, con il record certo per il mese di novembre, tradizionalmente meno produttivo, che quest’anno ha fatto registrare un introito di 170mila euro». I dati dei pentastellati aggiornati ad inizio dicembre, si prestano ad essere interpretati come una parziale conferma indiretta che nell’«anno d’oro», l’evasione della tassa c’è stata. La Corte dei Conti evidenziò il «gravissimo vulnus nel sistema di accer-

MATERA, “LA MARCIA PER CULTURA E LAVORO”

«Assenza di visione e programmazione» __Bennardi

tamento dell’imposta di soggiorno dovuta, in quanto il Comune di Matera non si è curato, a distanza di anni dalla sua istituzione, di creare un sistema di banca dati connesso con le strutture responsabili della esazione dell’imposta che consenta la verifica tempestiva degli introiti dovuti e di quelli poi riversati, così come accade nella stragrande maggioranza dei comuni che hanno istituito detta imposizione». L’anomalia emergeva già a colpo d’occhio osservando la differenza con i dati forniti dalla Guardia di Finanza e quelli dell’Apt. In estrema sintesi, per plurime ragioni addebitabili al Comune, la Corte dei Conti ritenne «acclarata la deficitarietà del sistema di accertamento e riscossio-

ne della tassa di soggiorno». È dall’input della magistratura contabile che il Comune ha cominciato ad integrare le attività poste in essere in tema di contrasto agli inadempimenti aventi ad oggetto l’imposta di soggiorno anche tramite appositi incroci dei dati. Con l’evasione, l’equazione più turisti, più introiti derivanti dalla tassa di soggiorno non funzionerebbe. Con azioni di contrasto efficace, sì. Tutto ciò, per ricordare al pentastellato che l’aumento delle presenze è un bene, ma raffronti con «l’anno d’oro» di Matera Capitale europea della cultura 2019, in tema di tassa di soggiorno, lasciano il tempo che trovano. A. CARPONI

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ai componenti del movimento “La marcia per la cultura e il lavoro”, la preoccupazione per «l’assenza di visione e di un’adeguata programmazione e governance dei processi socio-economici, che rischia di mettere a repentaglio il “futuro” di Matera». «Il principale obiettivo raggiunto negli anni passati, fare dei “Sassi una città accogliente” - hanno proseguito - viene compromesso e avviluppato nella perniciosa degenerazione e “disneyzzazione” del turismo. Un utilizzo consumistico del ricco patrimonio storico e naturalistico caratterizzato da un assalto indiscriminato di masse umane di turisti attratte da eventi occasionali che, tra l’altro, non creano ricadute positive e strutturali sul tessuto economico e sociale della città, mentre ne compromettono la “qualità della vita”». Oggi, alle ore 9 e 30, presso Le monacelle, la presentazione del “Manifesto per Matera-Città dei Sassi” quale strumento per informare e sensibilizzare i cittadini materani, lucani, italiani, e la stessa Unesco, dei rischi che corre una città d’arte e culturale come Matera. Gli aderenti a “La marcia per la cultura e il lavoro”, sono l’ associazione Adriano Olivetti Matera, Amici Biblioteca T. Stigliani, Anpi Matera, Spi Cgil Matera, Arteria, Associazione Casalnuovo Rinasce, Associazione B&B, Associazione Lino Perrone, Associazione sportiva Ecos, Comitato Sassi, Confartigianato, Cna, Energheia, Ini, Italia Nostra Matera, Teatro Sassi, Uisp Basilicata, Uisp Matera, Associazione Matera Cammina, Associazione Ode, Associazione “Il quartiere si muove-San Pardo”, Agedo Matera, Seal Factory, Fondazione Le Monacelle.

BERNALDA Il sindaco Tataranno: «La scoperta e la valorizzazione del territorio devono passare dalla fruibilità»

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«Riapre il castello, ci candidiamo a Capitale italiana della cultura»

inalmente il nostro Castello sarà fruibile ai turisti». Con queste parole il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno comunica ai concittadini, e non solo, le importanti novità che riguardano l’abitato. «Il Comune di Bernalda e l’Associazione Cittadino Vigile odv hanno siglato una convenzione con cui l’associazione offre il suo supporto gratuito per la gestione degli eventi organizzati nel Castello, per l’apertura del Castello il sabato e la domenica per contribuire alla conoscenza delle bellezze storico-culturali del nostro paese».La sua prima costruzione risale forse prima del 1470. Il castello attuale fu

fatto erigere da Bernardino de Bernaudo, segretario di re Alfonso II di Napoli. Nel 1735 vi dimorò Carlo III di Borbone. Il castello ha una forma quadrangolare e tre torri angolari: questa tipologia architettonica è propria dei castelli costruiti alla fine del Quattrocento. Ma è a Cronache che il Sindaco entra nei dettagli: «Finalmente, dopo tanto lavoro, il Castello di Bernalda si accinge a diventare un importante contenitore culturale. Il 21 dicembre riapre le porte a tutta la comunità la Pinacoteca di Arte moderna e contemporanea e a breve vedrà la luce il Museo del Cinema dedicato alla famiglia Coppola. Da Sindaco di questa vivace cittadina ho l’orgo-

glio di confermare, con i risultati, tutto ciò che era nei programmi di questa Amministrazione». Aggiunge Tataranno che «il Castello sarà visitabile nel rispetto di un calendario di giorni che pubblicheremo sulla pagina web ufficiale del Comune di Bernalda. Non è stata impresa facile allestire il museo Del Cinema, nè riaprire la Pinacoteca ma siamo orgogliosi di aver raggiunto questi importanti traguardi».Tutto ciò si incastona in un più ampio progetto che così spiega il Sindaco: «Siamo nell’anno in cui la Cultura ha occupato un ruolo fondamentale nell’azione amministrativa. È l’anno in cui Bernalda si è candidata a Capitale Italiana della Cul-

tura, a dimostrazione del fatto che si sta seguendo una linea ben precisa nella consapevolezza che la scoperta e la valorizzazione dell’intero territorio debba passare dalla fruibilità dei siti e dei nostri beni monumentali, oggi dei veri e propri contenitori culturali. Ringraziamo fin d’ora tutte le Associazioni

che vorranno promuovere eventi, laboratori o visite guidate. Siamo sicuri che il nostro Castello a breve sarà centro propulsore di Cultura e che tutti i processi che si attiveranno vedranno il coinvolgimento non solo degli addetti ai lavori ma di tutta la cittadinanza». EMANUELA CALABRESE


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Periscopio

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A Potenza domani presso il Polo Bibliotecario la manifestazione promossa dal Centro studi internazionale lucani nel mondo

Il caso dell’emigrazione lucana nel rapporto “Italiani nel mondo”

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l tema della manifestazione promossa dal Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo aderente alla Cim (Confederazione degli Italiani nel Mondo) in programma domani a Potenza, presso il Polo Bibliotecario del Rione Santa Maria e con inizio alle ore 16, è “Rapporto Italiani nel Mondo 2023 - Il caso Basilicata”. Un ricco programma di presentazione dei dati che la Fondazione Migrantes ha analizzato e approfondito, sul caso delle emigrazioni, vecchie e nuove, italiane e lucane, secondo uno schema scientifico di analisi sociale ma anche di ragionamenti propositivi su come considerare un valore, talune forme di emigrazione e di migrazioni in genere e come analizzare il disvalore delle stesse nel contesto del tessuto economico e sociale della nostra Regione. A presentare i dati e dare la stura ad un dibattito ed un confronto che vedrà impegnati amministratori locali, ricercatori e componenti sociali che sulla questione stanno lavorando da tempo anche nell'ottica della valorizzazione dei piccoli comuni, dei progetti che riguardano le città candidate a diventare Capitali della Cultura nel 2026, le nuove migrazioni e quindi la ricerca di un antidoto per lo spopolamento, saranno le relazioni di Delfina Licata, Curatrice del Rapporto e Carmine Cassino, assegnista di ricerca Disu-Unibas, che ha approfondito il caso Basilicata. Tutto il racconto che sarà fatto con gli interventi programmati, costituisce un pezzo del quadro che va componendosi a livello nazionale verso l'anno del Turismo delle radici. Su questo, in particolare, i casi di Lauria, Sant’An-

gelo Le Fratte ed Irsina, nelle dinamiche delle ospitalità e della ricerca di ricostruzione dell'albero genealogico ai fini del riconoscimento della cittadinanza italiana, saranno messi a confronto con i primati “statistici” dei Comuni di Marsico Nuovo, Castelgrande e Viggianello e le opzioni che il mondo culturale, quello associativo, quello della ospitalità, vanno definendo. Tempi europei negli interventi che costituiranno la base per una pubblicazione a disposizione del sistema associativo dei Lucani nel Mondo, in Italia ed al’estero e come fase di studio anche nel mondo della scuola, che quast’anno avrà un prologodomani mattina, presso istituti scolastici del potentino in cui si affronterà il tema con i redattori del Rapporto nella logica del “Quando gli emigranti eravamo noi”. EMIGRAZIONE LUCANA: I DATI Sono 698 (301 donne e 397 uomini) le persone che ufficialmente, in un anno alla data del 1° Gennaio 2022, hanno lasciato la Basilicata per trasferirsi all’estero iscrivendosi all’Aire a fronte di una riduzione netta di 7580 lucani nell’arco di un anno, tra saldo negativo e trasferimenti in Italia. L’incidenza sul fenomeno migratorio in generale è pari all’0,8% del totale degli espatriati che nel complesso portano i lucani ufficialmente residenti all’estero a quota 139.792. Il fenomeno ha subito un rallentamento nell’ultimo anno (nel 2020 i lucani, perlopiù giovani emigrati erano stati 1080) ma continua a mantenere un flusso continuo e costante in uno con il sistema migratorio italiano votato alla ricerca di lavoro, ma an-

__ Italiani residenti all’estero: le regioni di partenza

che di stabilità familiare. Non è casuale che tra questi 698 si annoverano anche una buona percentuale di pensionati o di familiari che seguono i loro figli, pur essendo questo un fenomeno circoscritto ai trasferimenti in altre regioni italiane o nei paesi europei che garantiscono una migliore fiscalità. I flussi lucani, come ha da sempre evidenziato il Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, continuano a privilegiare la residenzialità in Argentina, Germania, Svizzera (che segna un leggero decremento), Brasile (con un leggero incremento). Nella speciale classifica dei luoghi di origine nel mondo, in testa in Basilicata resta in termini assoluti Marsico Nuovo (con 3337 iscritti all’Aire rispetto ai precedenti 3289), seguito da Potenza (con 3229 ed un balzo netto in avanti rispetto ai 3070 del

2021) e Lauria che sorpassa di poco San Fele rispettivamente con 3068 e 3067 iscritti all’Aire). In valore assoluto in testa alla classifica dei luoghi di partenza dei lucani per incidenza percentuale sulla popolazione, resta Castelgrande (1422) seguito da Montemurro (1750) e con uno strano avanzamento di migrantes all’estero da Sasso di Castalda che passa da 832 unità del 1 gennaio 2021 a 1010 unità alla data del 1 Gennaio 2022. Al 1° gennaio 2022 i cittadini italiani iscritti all’Aire, è stato rilevato, sono 5.806.068, il 9,8% degli oltre 58,9 milioni di italiani residenti in Italia. Mentre l’Italia ha perso in un anno lo 0,5% di popolazione residente (-1,1% dal 2020), all’estero è cresciuta negli ultimi 12 mesi del 2,7% che diventa il 5,8% dal 2020. In valore assoluto si tratta di quasi

154 mila nuove iscrizioni all’estero contro gli oltre 274 mila residenti “persi” in Italia. Il 53,7% (poco più di 45 mila) di chi ha lasciato l’Italia alla volta dell’estero per espatrio nell’ultimo anno lo ha fatto partendo dal Settentrione d’Italia, il 46,4% (38.757), invece, dal Centro-Sud. La Lombardia (incidenza del 19,0% sul totale) e il Veneto (11,7%) continuano ad essere, come da ormai diversi anni, le regioni da cui si parte di più. Seguono: la Sicilia (9,3%), l’Emilia-Romagna (8,3%) e la Campania (7,1%). Tuttavia, dei quasi 16 mila lombardi, dei circa 10 mila veneti o dei 7 mila emiliano-romagnoli molti sono, in realtà, i protagonisti di un secondo percorso migratorio che li ha portati dapprima dal Sud al Nord del Paese e poi dal Settentrione all’oltreconfine.


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Attualità

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Il responsabile del Distretto Meridionale di Eni Racano: «Il 2024 non potrà che raccogliere le sfide del programma di lavoro già avviato»

«La transizione l’opportunità più grande Basilicata reattiva e pronta alle sfide»

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DI EMILIANO RACANO*

il cambiamento a imporci la transizione. I concetti di “cambiamento” e “transizione” sono contigui ma non equivalenti. Sul primo può accadere che abbiamo poche leve, specie per quei cambiamenti che percepiamo come epocali: il cambiamento di paradigma energetico che stiamo affrontando è necessario, accadrà comunque, che lo vogliamo oppure no, questo è non-discutibile. Sul secondoconcetto invece, possiamo e dobbiamo avere il maggiore controllo possibile: la transizione è fatta di singole scelte e di impegno quotidiano, anche personale oltre che collettivo. Il rapido susseguirsi di fatti nuovi nella storia recente, alcuni neppure lontanamente immaginabiliappena qualche anno fa, ci pone davanti a uno snodo epocaledi cui non vanno sottovalutati i rischi, ma che va vissuto soprattuttocome opportunità. Il rischio principale è forse proprio quello di tentare di resistere al cambiamento, magari per il timoredi non averele consapevolezze e gli strumenti per governarlo. Col risultato di venire travolti dal vortice del nuovo,traumaticamente. La transizioneè la nostra opportunità più grande, il suo valore consiste in un interesse nuovo da riconoscere, in un orizzonte da scorgere senza paure, in un cammino da condividerelungo il quale ciò che è necessario produce anche gli strumenti di ciò che diventa possibile, azione dopo azione. Con pazienza, ma irrinunciabile strategia. Queste categorie mi vengono in mente se, in termini di bilancio e prospettive,ripenso alle cose successe e fatte in questo2023 che sta per chiudersi e immagino quelle da farsi nel 2024 che sta per iniziare. La buona stella è il valore che sappiamo dare alle nostre azioni, soprattutto quando esse hanno un senso che riguarda la collettività. Il 2023 è stato sicuramen-

DOMANI IN ABBINAMENTO CON CRONACHE

“Orizzonti”, sempre presenti sul territorio te un anno eccezionale per la portata dei suoi avvenimenti e per l’impatto che essi hanno generato sui sistemi economici e sociali globali. La sfida di una transizione “giusta” non ha precedenti. La Basilicata, con la sua specificità, è dentro le dinamiche globali. Un anno in più in Basilicata,alla guida del Distretto Meridionale dell’Eni, oltre ad aver accresciuto il mio personale senso di appartenenza a una comunità, ha consolidato la consapevolezza delle enormi potenzialitàche questa Regione haproprio sul piano della transizione energetica, essendoci tutti i presupposti per affrontare il cambiamento in maniera reattiva e non resistente, dando valore nel tempo a un’impresa orientata nel percorso di sfide ambientali, sociali ed economiche. Il 2023 è stato effettivamente un anno di svolta per la nostrapresenza in Val d’Agri. Sono riprese tante attività operative che ci permetteranno di coltivare al meglio il giacimento, anche grazie a un dialogo con le istituzioni che valuto sempre più proficuo e improntato al massimo rispetto reciproco. Perché - giusto per tornare un attimo alla premessa - è proprio nei momenti di maggiore crisi che serve la capacità di intendersi su un cammino che riguarda tutti noi. Non solo operatività tradizionale, dunque. In uno scenario in cui Eni vuole essere parte attiva del percorso di transizione del settore energetico con una strategia di lungo termine per il raggiungimento degli obiettivi di Neutralità Carbonica nel 2050, in Basilicata è entrata nel vivo la progettazione “non oil”approvata

nell’ambito dell’Accordo di Sviluppo tra Regione Basilicata, Eni e i suoi partner, connesso alla proroga della concessione Val d’Agri. Grande impatto sociale ha avuto il Bonus gas, insieme ad altre misure previste dall’accordocome il contributo parametrato alla produzione effettiva pari a 1,05 euro per ogni barile prodotto. Ma, soprattutto, vorrei ricordare gli obiettivi di scenario delle azioni messe in campo in questo 2023, che sono quelli di accompagnare nel lungo periodo lo sviluppo regionale sul terreno delle nuove tecnologie abilitanti per dare impulso alla svolta verso la sostenibilità ambientale e l’economia circolare. Il 2024 non potrà che raccogliere le sfide del programma di lavoro già avviato, che sarà sostenuto affinché generi valore per il territorio. In questa direzione non perdiamo di vista il capitale più importante di una comunità territoriale, il valore delle sue persone, soprattutto dei giovani che devono essere le antenne che intercettano il futuro. Perché questo avvenga vorremmo rafforzare, nel solco di una tradizione che ci contraddistingue, il rapporto con gli istituti di istruzione del territorio, in un’ottica di proficuo scambio scuola-azienda sui temi della formazione e delle nuove competenze. Non soltanto un sistema di recruiting per le nuove opportunità professionali, pur importante. L’ambizione più alta è quella di intercettare quei ragazzi e quelle ragazze che hanno lo sguardo aperto al cambiamento, perché saranno loro i protagonisti delle energie di domani. Infine, sul piano interno,

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rizzonti. Idee dalla Basilicata” è il magazine edito da Eni e distribuito in Basilicata. Nato ad aprile 2018, il giornale ogni anno viene pubblicato con una periodicità di dieci-dodici numeri e una tiratura di 15.000 copie. L’obiettivo è già espresso nel titolo, che suggerisce quanto si voglia guardare avanti, lontano: non solo dunque parlare della presenza del Cane a Sei Zampe in Basilicata, ma osservare e analizzare più attentamente il territorio, guardando alle sue risorse, alle sue potenzialità e anche alle sue necessità. Guardando all’oggi, ma con un occhio anche al futuro. Oggi “Orizzonti” è diventato un vero e proprio marchio, molto più presente nel territorio anche grazie alla newslettersettimanale, ricca di notizie e riflessioni, alla quale si sono aggiunti recentemente due podcast: uno con le notizie più fresche e uno di approfondimento, chiamato Basilicata Inside, in cui si affronta un argomento di interesse del territorio con un esperto. L’articolo di questa pagina è tratto dall’ultimo numero di “Orizzonti”, dedicato ai bilanci dell’anno in chiusura e alle prospettive future che la Basilicata vede per il 2024. Questo numero, domani, sarà in abbinamento con questo giornale.

un tema centrale anche a livello corporate, che andrà di pari passo con gli obiettivi di sicurezza, compliance e integrità tecnica:parlo del rispetto delle persone e dei diritti umani, perché il luogo di lavoro sia libero da ogni forma di discriminazione e di molestia, un luogo di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi di fare parte, in cui esistere prima di tutto come esseri umani e poi come lavoratori. In Eni crediamo che tutte

le dimensioni della diversità siano della massima importanza. Una parte del nostro impegno per il 2024 sarà quello di promuovere sempre di più nelle nostre attività l’uguaglianza di genere e in particolare l’empowerment femminile. Buon anno a tutti, dunque. Siamo pronti a iniziarlo con fiducia e determinazione. *RESPONSABILE DISTRETTO MERIDIONALE ENI


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Tutto Sport SERIE C E un altro non concesso evitano l’ennesima sconfitta: allo “Zaccheria” pari a reti bianche

Foggia-Potenza: un rigore sbagliato salva il Leone FOGGIA POTENZA

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FOGGIA (4-3-1-2): Nobile 6; Salines 6, Di Noia 6, Rizzo 5,5; Garattoni 5,5, Martini 6 (al 78’Odjer 5 ), Frigerio 6,Vezzoni 6 (all’83 Schenetti s.v.) ; Peralta 5; Tonin 6, Tounkara 5. A disp.: Cucchietti, De Simone, Castaldi, Vacca, Schenetti, Marino, Pazienza, Agnelli, Odjer, Fiorini, Papazov, Rossi, Idrissou All. Mirko Cudini

POTENZA (3-5-2): Alastra 6,5; Armini 5,5, Sbraga 6; Maddaloni 6 (al 88’ Hristov s.v.), Hadziosmanovic 5,5 (al 52’Gyamfi 6) ,Candellori 6, Schiattarella 6, Saporiti 6(al 46’Steffè 6 ), Volpe 5,5 , Di Grazia 5,5 (al 63’Asencio 5) , Rossetti5 (al 63’Gagliano 5). A disp.: Gasparini, Iacovino,Gyamfi, Monaco, Steffè, Preziosi, Pace, Laaribi, Verrengia, Gagliano, Pisapia, Hristov, Asencio, Rossetti, Volpe All. Pietro De Giorgio ARBITRO: Sig. Domenico Mirabella di Napoli ASSISTENTI: Sigg. : Simone Asciamprener Rainieri di Milano e Carlo De Luca di Merano IV Ufficiale: Michele Coppola di Castellammare di Stabia MARCATORI: RECUPERO: 1’pt e 4’ st NOTE: Incontro a porte chiuse Espulsioni. Cudini (all.Foggia) Ammoniti: Martini, Rizzo (Fg) Armini, Di Grazia (Pz). Angoli 9 a 3 per il Foggia

POTENZA. Due compagini in silenzio stampa, in uno “Zaccheria” silenzioso per via del divieto imposto dal Prefetto di Foggia. Due squadre alle prese con un brutto periodo entrano in campo timorose e prive di idee, tanto da sembrare di volersi accordare per un giusto pareggio. Alla fine ci sono riuscite. Anche se a dire il vero il Foggia di mr. Cudini al 35’ ha avuto l’occasione del rigore per passare in vantaggio. Ma uno strepitoso Alastra, il migliore assoluto in campo, intuisce il tiro di Peralta e devia in angolo. Per il Potenza di Di Giorgio invece, privo del bomber Caturano, un punto che serve a smuovere la classifica e per il morale ma che non mette

__ Alcuni momenti della partita

alle spalle il rendimento sotto la media di molti giocatori. Ma andiamo alla cronaca della gara iniziata con i due tecnici presentarsi con due differenti moduli di gioco. Cudini si affida ad un 4-31-2 con Salines, Di Noia, Rizzo e Garattoni sulla linea di difesa, Vizzoni e Martini e Frigerio a centrocampo, in In a sceglie la coppia, Tounkara, Tonin con dietro Peralta. Mr.De Giorgio non si scosta dai suo predecessori ( Colombo e Lerda) e conferma un 3-5-2, che vede l’esordio di Maddaloni in difesa insieme a Sbraga ed Armini, conferma il centrocampo visto contro il Taranto con Candellori, Schiattarella e Saporiti e come esterni scegli la coppia Hadziosmanovic – Volpe. In attacco in assenza del bomber Sasà Caturano, inserisce dal primo minuto Rossetti in coppia con Di Grazia. Si parte al piccolo trotto ma con la formazione lucana portarsi subito in avanti. Al 2’ Di Grazia approfitta di uno scontro tra i difensori rosso-nero entra in possesso della palla e dal limite scaraventa un tiro telefonata. I “satanelli” si fanno vedere con un tiro di Rizzo al 6’. La palla finisce alto. Il Foggia si porta in attacco e su un tentativo di contro cross all’11’ Di Noia ha la palla del vantaggio. Il tiro del centrale rosso-nero finisce lontana dalla porta difesa da Alastra. Passano i minuti ma il risultato resta fermo in parità. La gara non è entusiasmante, i ritmi continuano

ad essere bassi, entrambi le compagini cercano attraverso gli esterni le imbucate giuste per provare a portarsi in vantaggio. Ci prova la squadra dauna al 31’ con un tiro insidioso di Jacopo Martini dalla distanza. Alastra devia in angolo. Ma sono ancora i rosso-nero a premere sull’acceleratore. Al 35’ Armini si ripete con Tonin. Prima al limite e poi in area. Lo mette giù. Nessun dubbio per il direttore di gara. Della battuta si incarica Peralta, ma l’ex Palermo Alastra intuisce il tiro e devia in angolo. A vantaggio sfumato per il Foggia, i rosso-blù di De Giorgio acquistano coraggio si portano in avanti, ma Rossetti si dimostra poco propositivo. Il finale di gara è tutta di marca rosso-nero senza però trovare la rete del vantaggio. Si va negli spogliatoi con il risultato di zero a zero. La ripresa si apre con un solo cambio. Tra i rosso-blù l’entrata di Steffè al posto di Saporiti. Neppure il tempo di battere il calcio d’inizio ed ecco un tiro di Rossetti trova un Nobile pronto alla risposta. Al 51’ strappo muscolare per Hadziosmanovic al suo posto entra Gyamfi. Ma al 54’ è ancora Alastra a togliere le castagne dal fuoco su un preciso tiro di Tonin. L’estremo difensore rosso-blù si conferma essere l’uomo più in forma di questo momento difficile. Cala l’intensità del Foggia, il Potenza ne approfitta con azioni di attacco. Al 63’ De Giorgio richiama in panchina Rossetti e Di Grazia per Gagliano e Asencio. Al 64’ grande gesto tecnico di Candellori che conclude con una rovesciata. Il tiro è preciso ma debole e Nobile lo respinge. La gara continua ad essere frammentata e con pochissime occasioni degne di nota. Al 78’Cudini manda in campo Odjer al posto di Martini. Cinque minuti più tardi cambia Vezzoni per Schenetti. Non cambia nulla dal punto di vista tattico. A due minuti dalla fine mr.De Giorgio richiama in panchina Maddaloni per Hristov. Nei minuti finali si accende la gara. Il Foggia vuole riscattarsi dal brutto momento. Al Potenza di Di Giorgio anche un punto fuori casa serve da morale ed a muovere la classifica. Il direttore di gara concede 4’di extra time. Ed il Potenza si salva da un secondo calcio di rigore. Garattoni in contrasto con Volpe va giù in area di rigore. Mirabella di Napoli dice no. Cudini protesta e viene espulso. ROCCO NIGRO


Tutto Sport

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Il tecnico siculo replica alle dichiarazioni del presidente del Potenza Calcio: «Non c’erano le condizioni per riprendere un cammino interrotto a giugno»

Raffaele smentisce Macchia: «Nessun dramma familiare affligge i miei cari»

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affaele non ha trovato l'accordo con il Potenza perché non vi era la giusta tranquillità del mister a causa di motivi personali di grande rilevanza» con queste parole il presidente del Potenza Calcio Donato Macchia ha “liquidato” l’addio di Giuseppe Raffaele ai rossoblu durante la conferenza stampa che si è tenuta sabato mattina. Da allora la società ha annunciato il silenzio stampa per «garantire la massima serenità nell'affrontare le imminenti sfide». E se il Potenza Calcio si è trincerato dietro il silenzio stampa, il tecnico Giuseppe Raffaele ha deciso di parlare e non si è fatta attendere la replica alle parole di Macchia. «Mio malgrado, mi vedo costretto a fare delle dichiarazioni, a seguito della conferenza stampa del Presidente Donato Macchia. Sono una persona riservata ed avrei preferito non parlare, avevo chiesto di chiudere il rapporto in piena serenità, con il massimo riserbo.Mi duole dover fare delle precisazioni e ricostruire i fatti in modo dettagliato». L’ex tecnico rossoblu ci tiene a precisare che la rescissione del contratto non dipende da problemi familiari ma piuttosto dalla mancanza delle condizioni tecniche per continuare, cosa per altro già anticipata da Cronache nelal ru-

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#SALIS C E N D I

PEPPE RAFFAELE E chi l’ha detto che il mondo del calcio si muove dietro ai soldi ed invece non ha passione per bene ed etica del lavoro, tanto da mettergli le ali di comunità? Così almeno è capitato con il mist tenza di Caiata che l’ha voluto più d’og er del miracolo Poni cosa e che il patron Macchia, in un tira e molla davvero surr fermato, poi esonerato ed infine in rigo eale, ha prima conbeccandosi la sberla secca d’un no eroi r mortis richiamato, co e pieno d’orgoglio. PASQUALE CARIELLO A guardare gli svarioni collezionati a vario titolo e con disarmante capacità

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__ La prima pagina di Cronache di sabato e i meme di Raffaele e Macchia che hanno invaso la rete nelle scorse ore

brica “Saliscendi”. «Nessun dramma familiare affligge i miei cari. - chiarisce Raffaele - Già nella telefonata interlocutoria di mercoledì mattina, con l’Amministratore Nicola Macchia, avevamo proposto la risoluzione consensuale del contratto economico: ad un suo diniego ed ulteriore offerta, ho preferito andare in sede dando esecutività alla convocazione del 6 dicembre , in modo che potessi decidere in piena serenità incontrando di persona le parti. Nella stessa serata di mercoledì, ho avuto un incontro con il Presidente Donato Macchia ed i dirigenti, al termine si era addivenuti ad una intesa, ma avevamo rinviato la firma del contratto e tesseramento alla mattina seguente, per dei problemi tecnici. La mattina del 7 dicembre, ho incontrato il Presidente D. Macchia al

quale ho argomentato la decisione che avevo maturato durante la notte,dopo lunghe riflessioni : la volontà di recedere dal contratto economico che mi legava al Potenza Calcio». «Ho spiegato che, dopo l’incontro della sera precedente , non vi fossero le giuste condizioni per riprendere un cammino interrotto bruscamente a giugno, non da me , e che a queste criticità si affiancavano dei miei problemi personali , la cui soluzione sarebbe giunta nei due giorni seguenti. - continua Raffaele - Le congiunzioni di queste componenti mi hanno portato a declinare la nuova proposta. Purtroppo leggo delle considerazioni e ricostruzioni fantasiose, spero che da questo momento in poi non si parli più di questo argomento». «Resto sempre molto legato

alla piazza di Potenza e rispetto la tifoseria che mi ha sempre dimostrato grande af-

fetto. - conclude - Auguro al Potenza le migliori fortune calcistiche».

SERIE C Un grande successo l’ultima partita del 2023 per la squadra del coach Bochicchio che ha fatto i conti con diverse assenze importanti

Basket, l’Academy batte nettamente Portici 2000 e resta in vetta L’

Academy si congeda dal suo pubblico per il 2023 con la prestazione probabilmente più convincente di questo inizio di stagione, superando Polisportiva Portici 2000 75-62. Il successo sugli uomini di Massaro tiene i potentini sempre in testa alla classifica in coabitazione con Caiazzo e Parete e quindi ancora in lizza per il platonico titolo di campioni d’Inverno a 40’ dal termine del girone d’andata, dopo aver conquistato già sette giorni fa la qualificazione alla Final Four di Coppa Campania. I rossoblù ottengono una vittoria per nulla banale per le condizioni in cui arriva, ovvero dovendo rinunciare a Cagnacci (febbre) e Naddeo (sulla via del recupero dall’infortunio partito con l’Antoniana), chiedendo sforzi supplementari sia a Pace che Esposito (in campo con 38 di febbre), ma la risposta generale è di quelle più confortanti soprattutto per quanto riguarda l’atteggiamento difensivo. Quando, infatti, ad un subito ispiratissimo Borioni (14 dei 16 punti dei suoi nel primo quarto, già a 22 a metà gara) si associano anche i canestri di Pace e Banin, Potenza, non subendo punti per

cinque lunghi minuti, doppia per la prima volta gli avversari (30-15 al 15’), i quali sono comunque bravi, una volta sbloccatisi con Greco e Cullia, a non mollare del tutto la presa e restare tutto sommato a contatto alla pausa lunga soprattutto con le seconde opzioni. Nell’alternarsi dei protagonisti tra i padroni di casa è il turno di Esposito – tutti nel terzo quarto i suoi dodici punti – così le sue triple, insieme a cinque punti di Banin, respingono il tentativo di rientro porticese anche grazie a qualche accorgimento difensivo, con l’Academy che trova addirittura il +25 (64-39 al 28’) stavolta con un gioco da quattro punti della quarantenne ala potentina. Il parziale si dilata e tocca anche il +31 ad inizio di quarto periodo (74-43 al 32’) con la quinta tripla di Borioni (per la prima volta a quota 30 in stagione) ed è solo nel finale, nel quale c’è spazio anche per i più piccoli della squadra, che Lorusso e compagni allentano un po’ la presa, subendo un ambio break che permette alla Growatt di riportare lo svantaggio entro limiti decisamente più contenuti alla sirena finale.


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lunedì 11 dicembre 2023 www.lecronache.info


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