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REGIONALI ITALIA VIVA, BRAIA NEL COMITATO NAZIONALE: «AMBIAMO A RUOLO DI PROTAGONISMO ASSOLUTO»
La Cgil apre la campagna elettorale
Summa (Spi) si schiera pro Chiorazzo mentre Mega attacca «la politica dei bonus»
Servizi a pagina 2
L’omicida del gruppo Stefanutti-Martorano, la vittima dei Riviezzi: per i Pm Curcio e Montemurro atto volontario e premeditato
«La mafia non è silente, uccide» Pignola, investimento centauro Lotito: guerra tra clan, per l’Antimafia Sarli l’assassino N
UNIBAS
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LO SPORT SCHIACCIATO
Comitato chiede istituzione Facoltà Scienze motorie er chiedere l’Istituzione della Facoltà di Scienze motorie in Basilica, formato un apposito Comitato promotore, voluto da Enzo Fierro e presieduto da Roberta Quagliano. Il Comitato, composto da docenti, professionisti e giovani laureati, acquisirà documenti e informazioni utili a sostegno della proposta e organizzerà momenti informativi e di approfondimento con professionisti del settore, medici, amministratori, istituzioni del territorio (...)
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ell’incrocio istituzionale che c’è a Potenza tra Regione, Provincia e Comune e che pure ha dato prova d’un palleggio imbarazzante di competenze e responsabilità forse non tutti sanno che il 20 settembre è stata una data storica per lo sport. Il parlamento, infatti, con buon piglio bipartisan, ha approvato la modifica dell’art.33 della Costituzione, introducendone il valore educativo e sociale e aprendolo così al diritto finalmente d’averlo per tutti. Ora qui Gustavo Zagrebelsky col suo stile socratico ci avrebbe costruito non meno d’una bellissima lezione, non senza aver sfottuto sulla distanza che ormai c’è tra diritto e fatto, tra aspettative e realtà, manco guardasse a quello che succede alla povera Basilicata, grazie al mix di governo di questi patrioti e grillini che ci hanno fatto rimediare l’ennesima figuraccia nazionale, almeno stando alla ricerca di SVIMEZ-UISP secondo cui l’82% degli alunni frequenta una scuola non dotata di palestra, nonostante ci sia in giro il 40% dei minori tra 6 e i 17 anni in pericoloso soprappeso e che il numero d’impianti sportivi presenti è pari allo 0,29% sul totale nazionale. Canta Marracash: Servizio a pagina 7 “Schiaccio sport, sport. Fanno bu-bu-bu, tu fai bla-bla-bla”.
Giordano scivola su Apea Srl ■ continua a pagina 5
(f. Mattiacci)
CITTÀ DEI SASSI
Questura di Matera, avvicendamenti ai vertici: in partenza Vessio e Piliero In arrivo da Bari Albano e Castellano
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■ Servizio
POTENZA, LIBERA
Caso Claps, davanti alla Trinità una panchina rossa per Elisa e per tutte le persone scomparse Oggi la manifestazione
Tar accoglie ricorso della società in house: inspiegabile il mancato prosieguo delle attività _ ■ R. Mollica
IL FORZISTA: «SI CONCLUDE UN ALTRO IMPORTATE LAVORO»
Lagonegro, usi civici: grazie a Piro, risolta la questione
Servizio a pagina 13
a pagina 8
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CAPOLUOGO
Scuola Busciolano, rotto l’impianto di riscaldamento Pergola al cdx: «Intervenire subito»
■ Servizio
a pagina 12
_ ULTIM’ORA
Tragico incidente sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano: bilancio di 2 morti Servizio a pagina 14
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Primo Piano
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Il consigliere regionale: «In tutte le future competizioni elettorali, il partito ambisce ad avere un ruolo di protagonismo assoluto»
Braia nel Comitato nazionale di Italia Viva: «Ci prepariamo per le prossime regionali»
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l consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva- Renew Europe tra i 50 membri eletti, 25 donne e 25 uomini, dall’Assemblea nazionale del Partito, nel Comitato Nazionale Italia Viva. Insieme a tanti parlamentari, consiglieri regionali, amministratori, presidenti regionali del partito Italia Viva, si è svolto ieri il primo incontro organizzativo e operativo guidato da Matteo Renzi alla presenza della capogruppo al Senato Raffaella Paita e la già Ministra Teresa Bellanova. Entro fine mese saranno rese pubbliche le attività che saranno messe in cam-
po a livello nazionale dal comitato nei primi 6 mesi del 2024, per poter preparare al meglio i prossimi appuntamenti elettorali, amministrativi, regionali e le europee concentrando l’attenzione sulle proposte politiche che interessano la comunità e nelle quali Italia Viva «ambisce ad avere un ruolo di protagonismo assoluto». «Il posizionamento di Italia Viva - ha dichiarato Braia - è sempre più distante dai populismi ma, al contempo, sempre più concentrato sulle emergenze del Paese dal Lavoro alla Sanità. L’Italia al centro sarà protagonista in una Europa che dovrà riformarsi profondamente
per tornare ad avere una dimensione riconosciuta a livello internazionale. Saremo sempre al fianco di quanti si vogliono caratterizzare per una proposta riformista in grado di cambiare realmente il paese e di rimetterlo in una posizione ideale al vertice dei paesi europei, come meritiamo di essere considerati. Daremo il nostro contributo operativo, insieme ai coordinatori provinciali, regionali e cittadini in Basilicata, per radicare ancora di più Italia Viva sul territorio lucano». «Entro la fine dell’anno ha concluso il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva-Renew Europe e componen-
__ Braia
te Comitato Nazionale IV - con il Presidente Fausto De Maria e con i Presidenti Provinciali Nicola Scocuzza e Antonio Rubi-
no completeremo gli organismi presentando i componenti della cabine di regia provinciali e regionali».
Summa (Spi) si schiera pro Chiorazzo, «no a limiti invalicabili», mentre il segretario regionale Mega attacca «la politica dei bonus»
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La Cgil apre la campagna elettorale per le regionali
a Cgil di Basilicata apre la campagna elettorale per le prossime regionali lucane. Attacco incrociato al centrodestra dal segretario regionale Fernando Mega e segretario generale Spi Angelo Summa. Per Summa «è giunto il tempo di superare le fratture antiche all'interno della coalizione di centrosinistra, che ormai si trascinano dal 2013, recuperando quei valori identitari di un centrosinistra punto di riferimento per le persone, capace di dare risposte alle loro istanze, ai loro bisogni: un centrosinistra che, utilizzando al meglio le tante opportunità, restituisca protagonismo ad una Basilicata, ormai predata e lasciata ai margini». «Angelo Chiorazzo - ha aggiunto il sindacalista - ha messo a disposizione la sua candidatura per dare un segnale di svolta e rinnovamento, pur sapendo che la sua esperienza viene dal mondo cattolico e dalla rappresentanza delle cooperative. Sta alle forze progressiste e di sinistra e alle rappresentanze del mondo del lavoro costruire le condizioni per realizzare un patto tra produttori nell’interesse generale della società di Basilicata. Questo non può e non deve essere un limite invalicabile. Fare sintesi implica la creazione di un programma politico inclusivo, che tenga conto delle diverse prospettive, agevolando un percorso a favore degli interessi generali dei lucani e la costruzione di una proposta politica che risponda alle esigenze della regione e affronti le sfide
__ Mega e Summa
del futuro con determinazione e coerenza.Ecco perché bisogna parlare di programmi, obiettivi, priorità. A partire dal diritto alla salute, come diritto universale che permette di tutelare l’intera comunità e di abbattere le disuguaglianze sociali. Per questo è necessario avviare un confronto aperto, per definire insieme alle forze politiche, al mondo associativo e agli esponenti della società civile, che si riconoscono nei valori democratici e antifascisti, un programma solido fondato su: lavoro, sanità pubblica, transizione energetica, istruzione e università, sviluppo delle aree interne e infrastrutture». «L’unità, per tornare al centrosinistra - ha concluso il segretario regionale dello Spi Cgil, Summa - è la chiave per costruire un modello alternativo di sviluppo per
la Basilicata, mettendo le persone al centro. Insieme possiamo restituire speranza alla Basilicata». «Come più volte sottolineato dalla Cgil - ha dichiarato il segretario regionale Fernando Mega non saranno certo gli sconti in bolletta a determinare lo sviluppo di questa regione che continua a primeggiare solo negli ultimi posti delle statistiche che riguardano la crescita economica, il welfare, la sanità, né tantomeno a fermare la fuga dei giovani che continuano a lasciare questa regione. Altro che bonus, quindi. I problemi non mancano come povertà, disoccupazione femminile, emigrazione giovanile, spopolamento, isolamento infrastrutturale, tra mobilità e digitale. È evidente che le misure fin qui intraprese non hanno sortito
l’effetto sperato, come documentato anche di recente dal rapporto Svimez, che al 2080 prospetta una Basilicata dimezzata in termini di popolazione». «È il momento di attivare una strategia che ci consenta di effettuare questa transizione preservando l’occupazione, nel rispetto dei protocolli di sito sottoscritti con le compagnie petrolifere e fortemente voluti dal sindacato ha concluso il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega -. È in questa logica che va letta la nostra proposta di un Fondo per la transizione energetica, che sostenga e accompagni le imprese in questa trasformazione epocale, che richiede nuove e specifiche competenze, salvaguardando la tenuta occupazionale a integrazione degli ammortizzatori sociali».
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Primo Piano
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L’assessore regionale alle Infrastrutture: «Approvata in Giunta una delibera che ritengo importante. Il nostro obiettivo è promuovere lo sviluppo delle aree costiere»
Concessioni Demaniali Marittime, Sileo: «Estese fino a dicembre 2024»
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opo un processo di dialogo costruttivo e inclusivo con tutti gli stakeholder coinvolti, è stata approvata in Giunta la delibera che estende il periodo attuale delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2024». Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Dina Sileo. «Un provvedimento - continua Sileo - che mira a stabilire il giusto equilibrio tra la necessità di conformità alle normative europee e le legittime aspettative degli attuali concessionari, i cui sforzi e investimenti hanno generato lavoro e servizi essenziali per il turismo e l'economia locale. Si tratta, dunque, di
__Sileo
una scelta che reputo necessaria. La delibera, oltre a estendere il periodo attuale delle concessioni fino al 2024, stabilisce criteri chiari per le future procedure selettive. A par-
tire dal 2025, le richieste di concessione inoltrate all’Ufficio Demanio Marittimo saranno sottoposte a un processo di valutazione comparativa che prenderà in considerazione fat-
tori come la professionalità e l'adeguatezza dei concorrenti, tenendo conto di esperienze precedenti». «Il nostro obiettivo rimane quello di promuovere lo sviluppo delle aree co-
stiere e valorizzare il know how acquisito dai nostri imprenditori» conclude l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata Dina Sileo.
Il segretario nazionale dei metalmeccanici della Cisl è intervenuto al consiglio generale della federazione che si è tenuto a Potenza
Stellantis, Uliano: «Servono garanzie per l’indotto di Melfi»
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n segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano è intervenuto ieri mattina a Potenza alla riunione del consiglio generale della Fim lucana per illustrare l’esito della prima riunione del tavolo nazionale automotive e per un esame della situazione del comparto metalmeccanico. Conversando con i giornalisti Uliano ha evidenziato che a Melfi la situazione è a buon punto poiché è l’unico tra gli stabilimenti italiani ad avere già ottenuto le assegnazioni per il futuro con cinque modelli elettrici che, secondo il sindacalista, «danno risposte importanti allo stabilimen-
to». Resta ancora da scogliere il nodo relativo alle aziende della componentistica che gravitano intorno allo stabilimento lucano: «La realizzazione dei cinque modelli a Melfi – ha aggiunto Uliano – sono una risposta importante, ma manca la questione dell'indotto. Noi stiamo chiedendo garanzie anche per l’indotto perché l’impatto dei nuovi modelli è significativo e importante per una terra come la Basilicata». Parole indirizzate in prima battuta a Stellantis, ma che chiamano in causa anche le istituzioni. Per Uliano è necessaria un’operazione di messa a terra dei miliardi del fondo per
il settore dell’auto, risorse, ha sottolineato il segretario della Fim, che «sono state stanziate dal governo precedente, tuttavia né il governo Draghi né quello di oggi hanno fatto un’azione di stimolo per fare in modo che anche la filiera dell’indotto sia accompagnata nella transizione verso l’elettrico». Dal canto suo, il segretario della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista, a margine dei lavori del consiglio generale, ha rimarcato l’urgenza di «procedere speditamente sull’area di crisi complessa» e sollecitato la Giunta regionale a «proseguire il confronto con i sindacati per accompagnare
il polo automotive di Melfi nel suo complesso verso la nuova stagione della mobilità elettrica con misure per la riqualificazione del personale, la ricerca e l’innovazione e per dotare il territorio regionale di una rete di ricarica in grado di sostenere la domanda dei nuovi modelli elettrici». Anche il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo ha spronato la Giunta regionale a «mettere in campo risorse e interventi per assecondare i processi di trasformazione che stanno interessando il comparto automotive» e ha insistito sulla necessità di «un dialogo costante con le parte sociali».
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Si terrà presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Potenza. Illustrati i dati regionali relativi alle entrate e alle uscite a beneficio della platea degli assicurati lucani
L’Inps presenta il “Rendiconto sociale 2022” Focus sul quadro generale delle prestazioni
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2022, illustrando i dati regionali relativi al quadro generale delle entrate contributive e, correlativamente, delle uscite previdenziali e prestazionali a beneficio della platea degli assicurati lucani, nell’anno 2022. «Anno caratterizzato, da un lato, da un progressivo calo della popolazione residente e, dall’altro, da un leggero rialzo del tasso medio di occupazione regionale, benché ancora sotto la media nazionale» fa sapere l’Inps attraverso una nota. Parteciperanno all’iniziativa il Presidente della Camera di Commercio, Michele Somma, il Sindaco di Potenza, Mario Guarenomani alle ore 10.00, mercio di Potenza, la Direzione te, il Prefetto di Potenza, Michepresso la sala conferenze regionale Inps di Basilicata pre- le Campanaro e il Presidente deldella Camera di Com- senterà il Rendiconto Sociale la Regione, Vito Bardi.
«Un atto di amore nei confronti del nostro territorio, dei giovani e dell’Università»
«Il dibattito, moderato dal giornalista Rai, Eugenio Montesano, sarà introdotto dai Presidenti dei Comitati Provinciali di Potenza e Matera, rispettivamente Vito Polito e Luigi Maradei, e i dati saranno illustrati dai vertici dell’INPS di Basilicata: Benedetta Dito, Direttrice regionale, Vito Latela, Direttore della sede di Potenza e Nicola Pesce, Direttore della sede di Matera. - continua la nota - Interverranno, inoltre, il Direttore della Filiale della Banca d’Italia di Potenza, Gennaro Sansone, le organizzazioni sindacali regionali e le associazioni datoriali». Le conclusioni saranno affidate al Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps, Roberto Ghiselli.
Il consigliere provinciale sulle difficoltà dei territori montani
Nasce il Comitato per l’istituzione Ferrone: «Priorità contrastare della Facoltà di Scienze Motorie l’abbandono e lo spopolamento»
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n atto di amore nei confronti del nostro territorio, dei giovani e dell’Università presidio fondamentale di formazione e cultura». È con queste parole che Enzo Fierro, promotore del Comitato per l’Istituzione della Facoltà di Scienze Motorie in Basilicata apre i lavori della conferenza stampa ponendo l’accento sull’emigrazione dei giovani verso altri atenei che bisogna urgentemente contenere pena il deperimento della stessa Università, di Potenza città e dell'intera regione. A tal pro, è stato sottolineato da Giuseppe Scelsi, Delegato regionale del Comitato Italiano di Scienze motorie, si rende necessario oltre che utile, istituire il Corso di laurea di Scienze motorie anche presso l’Ateneo lucano inquadrando l’ offerta formativa in un contesto storico e soprattutto socio-economico coerente. «È di questi giorni- prosegue Scelsi la notizia dell’impegno da parte della Regione Basilicata di promuovere le “Palestre della salute” con la necessità di avere sul territorio professionisti sempre più formati e specializzati. Nel corso della conferenza è intervenuto a
distanza anche Daniele Iacò, Presidente del CISM, che ha espresso il sostegno all’iniziativa promossa in quanto il comitato ha tra i suoi obiettivi prioritari l’inserimento delle Scienze Motorie nei diversi ambiti di specializzazione». Dopo i saluti del padrone di casa, Matteo Trombetta segretario del Comitato Sport e Salute è stato ufficializzato l’organico del Comitato promotore per l’istituzione della Facoltà di Scienza Motorie in Basilicata composto da docenti, professionisti e giovani laureati : Michele Avigliano, Francesco Colangelo, Vincenzo D’Onofrio, Francesca Di Mauro, Ivana Fico, Enzo Fierro, Fabiana Gioino, Rossana Lovaglio, Giuseppe Scelsi, Anton Giulio Sparviero, Egidio Trupa, Pier Paolo Zaccaro. Portavoce del Comitato il giovane Luca Cameriero laureato in scienze motorie e Presidente dello stesso Roberta Quagliano, docente di educazione fisica specializzata in preventiva e adattata. La neo Presidente, che si è detta onorata di questa designazione, ha illustrato gli obiettivi iniziali del Comitato che, nell’ambito delle proprie attività, acquisirà documenti e informazioni utili a sostegno della proposta e organizzerà momenti informativi e di approfondimento con professionisti del settore, medici, amministratori, istituzioni del territorio. Il Comitato è aperto alla partecipazione di tutti coloro che vogliono sostenere la proposta e rafforzare le ragioni della presenza dell’Ateneo lucano dando nuove opportunità ai giovani del nostro territorio. Il Gruppo al momento è raggiungibile su facebook digitando “Vogliamo la Facoltà di Scienza Motorie in Basilicata”.
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e sfide e le necessità dei territori montani sono le sfide e le opportunità della Basilicata e dell’intero Paese. Credo possa essere questo il migliore “messaggio” da porre alla Politica, alle Istituzioni, al mondo economico, oggi nella Giornata internazionale della Montagna». Così Carmine Ferrone (Pd), consigliere provinciale di Potenza. «Per superare la ritualità della Giornata condivido – aggiunge – le priorità individuate dall’Uncem (Unione Comuni e Comunità Montane): contrasto all’abbandono e allo spopolamento, riorganizzazione dei servizi, costruzione di strategie di sviluppo sostenibile, relazioni istituzionali chiare ed efficaci, gestione forestale, riduzione del digital divide, introduzione di una fiscalità pubblica e privata più equa, valorizzazione delle filiere agricole e turistiche, innovazione per rigenerare i borghi. A questo aggiungo che occorre un urgente piano straordinario per interventi di contrasto e mitigazione dei rischi contro i dissesti idrogeologici. Azione fondamentale quella dei nostri Enti montani, ormai lasciati soli e con poche risorse, per la salvaguardia dei nostri territori resi sempre più vulnerabili dai cambiamenti climatici». «Le popolazioni delle aree interne e svantaggiate – continua – dimostrano di essere resistenti e resilienti. Di qui l’ invito alle comunità locali che continuano a vivere in questi luoghi di non arrendersi, ma oggi, più di prima, pretendere che la politica riesca a dettare le priorità a Roma e a Bruxelles e comprenda che il futuro sarà improntato sulla sostenibilità ambientale ed umana solo se le nostre montagne, i nostri borghi ricominceranno a vivere sul piano sociale ed economico. Non chiediamo solo comprensione ma investimenti nella scuola, nella sanità, nella mobilità, nelle innovazioni tecnologiche, nei servizi ai cittadini, a giovani, famiglie ed anziani». «Con l’auspicio – conclude Ferrone - che sempre di più, si riesca a incidere nelle scelte economiche culturali e sociali che verranno fatte nei prossimi mesi, perché la montagna ha bisogno di una rinnovata attenzione che possa restituire dignità e speranza alle popolazioni che la abitano e la custodiscono».
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L’omicida del gruppo Stefanutti-Martorano, la vittima dei Riviezzi: per i Pm Curcio e Montemurro atto volontario e premeditato
Omicidio Lotito, guerra tra clan e rivalità personali: per l’Antimafia Sarli l’assassino
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nche in Basilicata la mafia è silente, ma fino a un certo punto: quando non è possibile a ricomporre i dissidi, allora il ricorso alla violenza estrema». Così il Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, ha esordito nella conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell’inchiesta coordinata dal Pm Antimafia Vincenzo Montemurro e svolta dai Carabinieri e dalla Polizia che ha portato all’esecuzione del decreto di fermo del 31enne di Potenza Michele Sarli. Sarli è accusato dell’omicidio volontario e premeditato, aggravato dall’articolo 416 bis 1 c.p., del 51enne di Pignola, Luciano Lotito. La sera del 24 luglio scorso, Sarli, sulla strada che da contrada Pantano conduce a Pignola, gli tese un agguato. L’omicidio, per gli inquirenti, è maturato in ambienti legati alla criminalità organizzata, Sarli collegato al clan MartoranoStefanutti, la vittima al clan Riviezzi, e ha come sfondo la lotta per il predominio sul mercato dello spaccio di droga. Vari gli indizi che approfonditi hanno permesso alla Procura di chiudere il cer-
__ Michele Sarli (f. Mattiacci)
chio. Per gli inquirenti, chiara la volontarietà dell’atto omicida: sull’asfalto, non rilevato nessun segno di frenata. Sarli, alla guida di una golf, intestata alla suocera, travolse Lotito che era a bordo di un motociclo Gilera Nexus, trascinandolo per circa 20 metri. Lotito fu lasciato esanime e gravemente ferito, tanto che i traumi gli cagionarono la morte qualche giorno più tardi. Da parte di Sarli, nei gior-
ni successivi, anche il tentativo di occultare i segni dell’incidente, tramite riparazione auto in carrozzeria. Da fotogrammi e incroci di tabulati telefonici, l’individuata autovettura è risultata in uso a Sarli: della famiglia, lui era alla guida la sera dell’omicidio. Le indagini, inoltre, sono riuscite a spezzare il muro di omertà: acquisite testimonianze di altri soggetti che hanno confermato le minacce e le intimidazioni da
__ Il Pm Antimafia Vincenzo Montemurro ed il Procuratore distrettuale Francesco Curcio (f. Mattiacci)
parte di Sarli alla famiglia Lotito. «Testimonianze acquisite - ha rimarcato il Procuratore distrettuale Curcio con grande difficoltà perchè vi è stata una diffusa intimidazione dei testi. Cosa che conferma la natura criminale del gesto: un delitto efferato e di ferocia belluina». Emerso anche che , come ha spiegato il Pm Antimafia Montemurro, quello del luglio scorso, non fu il primo agguato, ma «il secondo tentativo di porre fine all’esistenza di Lotito». Non molto tempo addietro, Lotito, sempre via speronamento, rischiò la vita. L’episodio rimase nasco-
sto anche per via del fatto che il 51enne né sporse denuncia né ricorse alle cure mediche presso pubblica struttura ospedaliera. Ai contrasti storici tra i due clan, si sono aggiunte le rivalità personali tra Sarli e Lotito. Falliti i tentativi di riconciliazione, la Procura ha raccolto riscontri in merito, l’omicidio volontario e premeditato. Ferma restando la presunzione d’innocenza per Sarli fino a condanna definitiva, il Procuratore distrettuale Curcio ha aggiunto che ulteriori indagini sono in corso per verificare se non vi siano concorrenti nel reato.
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In partenza anche il Commissario Capo Piliero trasferito a Roma: al loro posto, in arrivo Albano e Castellano
Questura di Matera, il vice Questore Vessio a Taranto
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l Vice Questore della Polizia di Stato Luigi Vessio lascia la Questura di Matera, dove da maggio 2020 ha diretto la Squadra Mobile e, per alcuni mesi del 2021, anche l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Vessio è stato trasferito a Taranto, dove dirigerà la Squadra Mobile. Tra le indagini più significative di cui si è occupato, si ricordano quelle relative alla violenza sessuale subita da due ragazze minorenni inglesi a Marconia nel settembre 2020 e quelle svolte a seguito degli incendi agli stabilimenti balneari e opifici a Scanzano Jonico del maggio 2022, conclu-
__ Albano, Castellano, Vessio e Piliero
sesi con l’individuazione dei presunti mandanti ed esecutori materiali. Da annoverare anche due im-
portanti operazioni contro il traffico e lo spaccio di droga: “Game over”, con 22 arresti a Montescaglioso e “Nemea”, con 12 persone fermate a Matera. Al suo posto arriverà il Vice Questore della Polizia di Stato Gianni Albano, proveniente dalla Questura di Bari, dove ha ricoperto l’incarico di vice dirigente della Squadra Mobile. Si tratta in realtà di un ritorno nel territorio materano, avendo già in passato diretto il Commissariato di Polizia di Stato di Pisticci e l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Matera. Va via da Matera anche il Commissario Capo della Polizia di Stato Marco Pi-
liero che, dopo 2 anni e mezzo di servizio prestato in questa Questura, con l’incarico prima di Dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e Soccorso pubblico e poi di funzionario addetto all’Ufficio di Gabinetto, va a Roma, alla Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale. È stato trasferito alla Questura di Matera il Commissario Capo della Polizia di Stato Raffaello Castellano. Arriva da Bari, dove è stato prima funzionario addetto al Commissariato sezionale San Nicola e poi funzionario addetto all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Bari.
Castellano dirigerà a Matera l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, in sostituzione del Commissario Pietro Lionetti, a cui è stata affidata la direzione dell’Ufficio Immigrazione. «Salutiamo il Vice Questore Luigi Vessio e il Commissario Capo Marco Piliero - ha dichiarato il Questore della provincia di Matera Emma Ivagnes -, con la certezza che porteranno nel loro bagaglio umano e professionale l’esperienza pluriennale vissuta nella provincia materana. A loro che sono appena partiti ed ai nuovi dirigenti della Questura di Matera auguriamo buon lavoro nella nuova sede di servizio».
Rafforzate le azioni di prevenzione e di contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici
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Truffe sui fondi Pac, accordo tra Agea e Guardia di Finanza
gea, l’Agenzia per le Erogazioni per l’Agricoltura, e la Guardia di Finanza hanno sottoscritto un documento d’accordo finalizzato a realizzare un vasto piano di collaborazione sul fronte della legalità e della lotta alle frodi in agricoltura. In particolare, l’intesa intende stabilire sistemi e modalità per l’aggiornamento e lo stimolo di processi innovativi nello svolgimento di attività tecniche, scientifiche e operative nonché lo scambio di informazioni per la prevenzione e il contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici connessi alle misure di finanziamento in agricoltura. Agea e Guardia di Finanza condurranno congiuntamente attività di monitoraggio del suolo.
Accanto a queste attività verrà condotta un’azione progettuale per lo sviluppo di prodotti o per scopi di ricerca e studio in ambito territoriale, oltre all’organizzazione di eventi formativi o informativi e all’attivazione di collaborazioni per la partecipazione ai bandi emessi sui Fondi europei strutturali e di investimento, sui fondi Pnrr e sugli altri fondi Ue, nazionale e regionale per il finanziamento dei progetti di comune interesse. Nello specifico, Agea metterà a disposizione del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di Finanza dati, notizie e informazioni qualificate, anche riferiti ai beneficiari delle risorse erogate, nonché eventuali analisi di contesto utili al perseguimento delle finalità previste dall’accordo. L’Agenzia segna-
lerà inoltre al Nucleo speciale i contesti su cui ritiene più opportuno orientare eventuali attività di analisi o controllo, fornendo ogni informazione ed elemento ritenuti utili o necessari o informa-
zioni e notizie circostanziate di cui sia venuta a conoscenza in ragione delle sue funzioni, ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economicofinanziaria.
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Sei tra medici ed infermieri potranno entrare in sala operatoria. Aperti a tutti i convegni con relazioni scientifiche e divulgative
All’Ospedale di Villa d’Agri ampio spazio alla chirurgia bariatrica O
DI ANNA TAMMARIELLO
ggi ricade l’appuntamento con la “Seconda Giornata Nazionale della Chirurgia Bariatrica Italiana” caratterizzata dall’Open Day che consente, ad un numero massimo di sei medici ed infermieri, di accedere alla sala operatoria per assistere dal vivo ad interventi di chirurgia Bariatrica. Ad aderire alla giornata, dalle ore 08:30 alle 15:00,anche l’ospedale San Pio da Pietrelcina di Villa d’Agri, con un reparto all’avanguardia nel campo, diretto dal Dottore Nicola Perrotta. All’open day gli operatori sanitari potranno assistere a interventi di Chirurgia Bariatrica laparoscopica in 3D, sleeve gastrectomy laparoscopica, sleeve gastrectomy laparoscopica con riparazione di ernia iatale, sleeve gastrectomy laparoscopica con colecistectomia, bypass gastrico su ansa alla Roux con strumenti articolati ArtiSential. Negli intervalli operatori seguiranno delle re- rurgia Bariatrica. Le nuove linee guida SI- rurgia bariatrica “ e Alessandro Troisi parlazioni scientifiche e divulgative. Tra i rela- COB”, Roberta Russo affronterà il tema del- lerà di “Sleeve gastrectomyVs bypass gatori presenti Marta Celiento discuterà di “Chi- le “Malattie da reflusso, ernia iatale e chi- strico. Risultati a breve e lungo termine”.
È la 54esima edizione di “Educazione micologica” organizzata dall’Asm. Le lezioni sono aperte ad un numero massimo di 40 partecipanti
A Matera un corso per imparare a riconoscere i funghi, Friolo: «Rientra nelle azioni di prevenzione messe in campo dall’Asm»
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l via la 54° edizione del corso formativo di “Educazione Micologica” organizzato dal servizio di “Igiene degli Alimenti e della Nutrizione” dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, diretto dal dottor Rocco Luigi Eletto. Le lezioni si terranno venerdì dalle ore 14 alle 20 e sabato dalle ore 8 alle 14 nella Sala Coretti della sede centrale della ASM
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di Matera in via Montescaglioso. Il corso fornirà nozioni di base per riconoscere le specie fungine e la loro classificazione, i pericoli, le modalità di raccolta e commercializzazione, nonché il loro valore nutritivo. Oltre ad illustrare le caratteristiche delle varie specie, indicando come distinguere gli esemplari commestibili da quelli velenosi mortali
e tossici, i docenti approfondiranno la normativa regionale di riferimento per la raccolta funghi. Saranno poi trattati anche i temi della tutela dell’ambiente, dell’ecologia degli ecosistemi in cui crescono i funghi e come approcciarsi correttamente alla montagna, ai luoghi impervi e agli ambienti protetti. «Il corso – afferma il Commissario Straordinario dell’ASM,
Maurizio Friolo- rientra nelle azioni di prevenzione e sicurezza messe in campo dall’ASM volte ad educare gli appassionati su un tema, quello dei funghi epigei, tanto interessante quanto poco conosciuto sia nei suoi risvolti gastronomici che naturalistici, tuttavia non privo di pericoli per la salute. In linea generale la raccomandazione è quella di non consumare mai funghi che non siano stati identificati in modo affidabile e sicuro. Se non si è sicuri occorre avvalersi, per la determinazione, di micologi istituzionalmente abilitati al riconoscimento». Al termine del corso, tenuto dall’esperto micologo Pasquale Berloco, verrà rilasciato un attestato indispensabile ad ottenere il tesserino per la raccolta dei funghi epigei spontanei. Le lezioni sono aperte ad un numero massimo di 40 partecipanti ed è necessario presentare la domanda scaricabile dal sito asmbasilicata.it (corredata dal versamento di 15 euro) direttamente all’ufficio protocollo dell’ASM in via Montescaglioso o via pec all’indirizzo asmbasilicata@cert.ruparbasilicata.it
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Potenza
lunedì 11 dicembre 2023 www.lecronache.info
Il presidio Libera Potenza ha organizzato una fiaccolata in occasione della Giornata Nazionale dedicata alle persone scomparse
Potenza, davanti la Trinità una panchina per Elisa e per tutte le persone scomparse
DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Il Presidio Libera Potenza “Elisa Claps e Francesco Tammone”, Penelope Italia Odv, Articolo Ventuno, Presidio Legalità, e la famiglia Claps tornano ad accendere i riflettori sulle persone scomparse e sul dramma che vivono i familiari e lo fanno con la manifestazione “Strada facendo” che si terrà questa mattina in occasione della Giornata Nazionale dedicata alle Persone Scomparse. È ancora davanti agli occhi dei potentini la scritta “Assassini” comparsa sulla parete della Chiesa della Santissima Trinità. Una scritta che ha alimentato le
mai sopite polemche e che ha diviso ancora una volta la comunità tra chi sostiene la famiglia Claps nella sua ricerca di veirtà e giustizia e chi invece sostiene la scelta della Curia potentina di riaprire al culto un luogo storico della città. Ed è proprio dalla Chiesa della Trinità, l’ultimo luogo in cui Elisa Claps quel 12 settembre 1993 è stata vista viva ed è da quel luogo che la 16enne non è più rientrata a casa che il Presidio Libera riparte per «fare memoria e rinnovare il nostro impegno anche con i familiari degli scomparsi». «Alle 9 deporremo la Panchina Rossa di Elisa davanti la Chiesa della San-
tissima Trinità. Chi vorrà potrà fermarsi per lasciare un pensiero o posare un fiore.- fa sapere attraverso una nota il Presidio Libera - Alle 18 ci ritroveremo presso il Presidio Legalità in Via Sinni, per metterci in cammino, con una fiaccolata percorrendo Via Raffaele Acerenza, Via Beato Bonaventura, Via Pretoria fino davanti la Chiesa della SS Trinità. A chi vorrà partecipare alla fiaccolata chiediamo di portare una candela di colore verde affinché illumini la strada verso casa di chi non vi ha fatto ancora ritorno». «Giunti davanti alla Trinità saranno pronunciati i nomi degli scomparsi affinché possano far ritorno dai loro cari. - prosegue la nota - Alle comunità tutte chiediamo che, questa sera al calar del sole, palazzi pubblici e privati, si illuminino di color verde speranza, in segno di vicinanza e solidarietà alle famiglie delle persone scomparse. Un gesto di sensibilizzazione in un momento, come quello delle festività natalizie, dove assumono importanza le parole: amore, famiglia, unione e calore. Con l’impegno di essere ora e sempre al vostro fianco.Siete tutti invitati perché Siamo tutti coinvolti!».
IL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE SCRIVE A SINDACO E ASSESSORI
Alla Busciolano è rotto l’impianto di riscaldamento e Pergola sollecita interventi
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l consigliere comunale di opposizione Rocco Pergola ha presentato una interrogazione urgente diretta al sindaco Mario Guarente, all’assessore all’Istruzione Alessandra Sagarese e all’assessore all’Urbanistica Antonio Vigilante sulla mancata sistemazione dell’impianto di riscaldamento della Scuola Primavera, Infanzia, PrimariaIstituto Comprensivo A. Busciolano. «Considerate le segnalazioni da parte di numerosi genitori per la sospensione delle attività didattiche della Scuola Primavera, Infanzia e Primaria dell’Istituto Comprensivo Busciolano a causa della mancata sistemazione dell’impianto di riscaldamento da parte dell’Amministrazione Comunale e considerato il disagio ed il disservizio che si sta verificando si evince la necessità di provvedere tempestivamente ad intervenire per ripristinare il regolare funzionamento dell’impianto e ad eliminare le criticità segnalate da tempo all’Amministrazione» scrive nel documento il consigliere Pergola che chiede: «Il tempestivo intervento di sistemazione dell’impianto di riscaldamento per evitare ulteriori disagi; che il comune di Potenza provveda ad una analisi tecnica approfondita per sanare le cause del disservizio arrecato in maniera esaustiva e definitiva; i tempi necessari per completare l’intervento di ripristino e messa in funzione».
TRA GLI ARGOMENTI DI DISCUSSIONE: DUP, VARIAZIONE DI BILANCIO E DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO
Domani si riunisce il Consiglio Provinciale di Potenza
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Tanti gli argomenti di discussione previsti nell’Ordine del giorno. Priorità assoluta ai temi riguardanti il bilancio e la programmazione delle attività, si discuterà infatti l’approvazione del documento Unico di Programmazione 20242026 e la variazione al bilancio di previsione 2023-2025. Altri temi al vaglio dell’Assise saranno: la ricognizione anno 2023 per l’anno 2022 delle partecipazioni l Si terrà domani mattina alle 12 in possedute dalla Provincia di Potenza ai prima convocazione la Seduta del Con- sensi dello articolo 20 del Dlgs n. 175/2016; il riconoscimento di legittimità dei debiti siglio Provinciale di Potenza.
fuori bilancio derivante dall’acquisizione del servizio di controllo degli impianti termici, la Convenzione con il Comune capofila di Pignola e con i Comuni di Anzi, Brindisi di Montagna, Pietrapertosa e Castelmezzano per la gestione associata della Stazione Unica Appaltante; l’approvazione della Convenzione con il Comune di Filiano per la gestione associata della Stazione Unica Appaltante; l’adesione della Provincia di Potenza, in qualità di "Fondatore Istituzionale, alla "Fondazione Civica - Centro Interdisciplinare per la Valorizzazione Innovativa la "Conservazione e l'Accessibilità"e la proposta di istituzione del Garante per le persone con disabilità. Il Consiglio provinciale, in questa Seduta affronterà anche il tema del dimensionamento scolastico e le decisioni assunte dalla II^ Commissione Consiliare della Provincia di Potenza.
Potenza e Provincia
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Il Tar accoglie il ricorso della società in house: sul mancato prosieguo delle attività incoerente l’operato dell’Ente guidato da Giordano
Apea Srl, la Provincia scivola sul servizio “Caldaia Sicura”
L’
Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della Provincia di Potenza (l’Apea Srl), società in house della Provincia di Potenza, rappresentata e difesa dall’avvocato Vittorio De Bonis e dall’avvocato Andrea De Bonis, ha impugnato, dinanzi al Tribunale amministrativo regionale (Tar) per la Basilicata, il silenzio-inerzia della Provincia di Potenza relativo alla prosecuzione in house per l’anno 2023 del servizio strumentale di controllo dell’effettivo stato di manutenzione e di esercizio degli impianti termici esistenti sul territorio della provincia di Potenza, cosiddetto servizio “Caldaia Sicura”. Il Tar ha accolto il ricorso di Apea e nominato il Commissario ad acta, nella persona del Prefetto della Provincia di Potenza. CALDAIA SICURA L’Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della Provincia di Potenza-Apea Srl svolge, per conto della Provincia di Potenza, il servizio di controllo dell’effettivo stato di manutenzione e di esercizio degli impianti termici esistenti sul proprio territorio sin dall’anno 2003 , cosiddetto “Caldaia Sicura”. L’Apea è interamente detenuta dalla Provincia di Potenza, che è socio unico della società.
La società è, dal 2003, affidataria in house providing dei servizi da parte del socio unico Provincia di Potenza, che detiene il 100% del capitale sociale e svolge il menzionato servizio con undici (11) dipendenti. La Provincia di Potenza ha, pertanto, il compito di procedere ad accertare l’effettivo stato di manutenzione e di esercizio degli impianti termici esistenti sul proprio territorio, ad esclusione di quelli ricadenti nel territorio della città di Potenza e lo fa attraverso la propria partecipata in house Apea Srl. Apea ha gestito, da ultimo, il servizio cosiddetto “Caldaia sicura” sino al mese di dicembre 2022, con contratto del 15 marzo dello stesso anno, stipulato con la Provincia di Potenza. NEL 2023 CALDAIA NON PIÙ SICURA Nel febbraio scorso, Apea chiedeva alla Provincia di Potenza di provvedere a tutti gli atti necessari all’approvazione e sottoscrizione del contratto c.d. “Caldaia sicura” con l’Ufficio Ambiente, nonché di provvedere a tutti gli atti necessari all’approvazione e sottoscrizione del contratto del servizio di assistenza tecnica e di supporto alle attività dell’Ufficio Ambiente per l’anno
2023. La Provincia di Potenza non ha mai riscontrato la richiesta di formalizzazione del contratto per l’anno 2023. Al contrario, il dirigente dell’Ufficio ambiente della Provincia di Potenza, in luogo di definire il procedimento di affidamento in house e di fornire un provvedimento espresso di rigetto o di accoglimento all’Apea, ha attivato una manifestazione di interesse per affidare il servizio “Caldaia sicura” a un privato, senza che il Consiglio Provinciale abbia modificato la forma in house di gestione dei servizi strumentali affidati ad Apea e in presenza di presa atto di quei servizi e decisione di prosecuzione attività Apea.
Apea ha impugnato tali provvedimenti, stigmatizzando il silenzio-inerzia della Provincia di Potenza. La tesi di Apea è fondata sulla constatazione che, allo stato, non sussistono provvedimenti che escludono la natura in house della società e che la Provincia di Potenza avrebbe dovuto, dal mese di dicembre 2022, adottare il piano di razionalizzazione delle proprie partecipate ed esprimersi sull’affidamento in house del servizio “Caldaia sicura”. Peraltro, la Provincia di Potenza ha approvato il bilancio d’esercizio al dicembre 2022, attestando la sussistenza di un utile d’esercizio e, pertanto, attestando l’economicità e la profittevolezza della ge-
stione di Apea. PROVINCIA INADEMPIENTE DAL FEBBRAIO SCORSO Il Tar per la Basilicata ha affermato la fondatezza della tesi di Apea ed ha rilevato che la Provincia di Potenza è inadempiente dal mese di febbraio 2023 nell’adozione di atti che avrebbero dovuto essere posti in essere nell’esercizio delle proprie competenze. Conseguentemente, risultano smentite le che sostenevano la mancata prosecuzione del servizio “Caldaia sicura” per ragioni di inefficienza di Apea. «Al contrario - hanno spiegato gli avvocati Vittorio e Andrea De Bonis , l’inerzia e l’inefficienza sono imputabili esclusivamente alla Provincia di Potenza che non ha posto in essere, dal mese di dicembre 2022, gli atti di gestione ad essa spettanti: per tali ragioni il Tar per la Basilicata ha individuato un termine entro il quale la Provincia di Potenza deve porre rimedio alle proprie inadempienze, nominando un Commissario ad acta, nella persona del Prefetto della Provincia di Potenza, per l’ipotesi di una prosecuzione dell’inerzia». Nel frattempo, i dipendenti di Apea attendono l’esito del piano di razionalizzazione con grande trepidazione, allo stato avendo certezza del soggetto a cui siano imputabili le inerzie e le inadempienze perpetrate nel corso del 2023.
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Provincia
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LAGONEGRO Soddisfatto il vice presidente del Consiglio regionale che da tempo segue la questione: «Finalmente»
Usi civici, Piro: «Oggi la consegna della perizia definitiva all’Amministrazione» S
ono in arrivo importanti novità per i cittadini di Lagonegro. Il vice presidente del Consiglio regionale ed esponente di Forza italia Francesco Piro ha annunciato: «Finalmente dopo anni di attesa, molti cittadini di Lagonegro potranno vedersi affrancati i terreni gravati da usi civici». «Oggi presso il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata il geometra Va-
lente, consegnerà all’Amministrazione comunale di Lagonegro la perizia definitiva dei terreni. La stessa dovrà poi essere pubblicata» ha continuato Piro. «Si conclude un altro importate lavoro che ho seguito passo passo nell’interesse della comunità di Lagonegro» ha concluso il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata Francesco Piro.
Dedicata all'omonimo progetto didattico promosso da “SCU Lauria” in allestimento al Centro di Aggregazione Sociale fino al 27 dicembre
Mostra “Coloriamo la Costituzione”: al taglio del nastro presente il sindaco Pittella
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i è tenuta ieri pomeriggio presso il Centro di Aggregazione Sociale di Lauria la conferenza stampa e l’inaugurazione della mostra di “ColoriAMO la Costituzione” un progetto ideato e realizzato dai volontari del Servizio Civile Universale di Lauria nelle persone di Serena, Carmen, Francesca C., Francesca F., Francesca I., Sara, Riccardo e Flavio. L’allestimento della mostra, che rimarrà aperta fino al 27 dicembre, organizzata presso il CAS “Agnese Scaldaferri”, rappresenta l’atto conclusivo dell’omonimo progetto didattico promosso da un gruppo di volontari del Servizio Civile Universale (SCU), afferenti all’ambito Socio-Territoriale Lagonegrese Pollino con sede di accoglienza presso la Città di Lauria, ed espone le rappresentazioni grafiche con cui le allieve e gli allievi degli Istituti Comprensivi “D. Lentini” e “Giovanni XXIII” hanno inteso riattualizzare e rivitalizzare i messaggi di uguaglianza e libertà che provengono dalla nostra Carta costituzionale. All’inaugurazione della mostra
hanno partecipato: il Sindaco della Città di Lauria, Gianni Pittella, la Presidente del Consiglio Comunale Lucia Carlomagno e i Dirigenti Scolastici, Prof.ssa Serena Trotta e Prof. Vito Carlomagno che hanno espresso unanime entusiasmo per “un'iniziativa che è fulgido esempio di cittadinanza attiva”. «L’idea per ColoriAMO la Costituzione ci è venuta ascoltando la celebrazione -dichiarano i promotori dell’iniziativa- che ne ha fatto il Premio Oscar Roberto Benigni sul palco del Festival di Sanremo 2023, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella», raccontano i promotori a proposito della genesi del progetto. «Visto che negli ultimi anni il Festival è seguito con particolare attenzione dai giovanissimi, la domanda è sorta spontanea: quanti dei principi della nostra Costituzione hanno ancora un reale impatto sulla vita delle Generazioni Z e Alpha?» E a proposito della mostra aggiungono: «Abbiamo pensato a questo format perché pensiamo che la creatività sia il canale privilegiato per la libera espressio-
ne di un individuo, nel solco dell’articolo 21 della Costituzione, ma anche un metodo didattico di cui non sottovalutare la portata». La forza propulsiva di ColoriAMO la Costituzione, non si esaurisce con la mostra: non solo perché l’abstract del progetto rimane, per volontà degli stessi promotori, replicabile e quindi “al servizio” di altre scuole italiane («Ci piace auspicare che lo stesso entusiasmo che ha animato noi, possa infiammare gli animi di altri cittadini di domani») ma anche perché i disegni in esposizione sono stati raccolti in un libro in distribuzione gratuita alle scuole partecipanti, a tutte le realtà che hanno contribuito alla messa a terra dell’iniziativa nonché ad alcune personalità che con il loro lavoro, nel mondo della politica, del cinema e dell’educazione, si fanno garanti dei postulati della Costituzione, rivelandosi vere e proprie “guide valoriali” per le generazioni più giovani. Le istituzioni intervenute al-
l'evento esprimono unanime soddisfazione per l'iniziativa promossa che si pone come fulgido esempio di cittadinanza attiva e mette le basi per la costruzione di società attenta ai valori dell'educazione, della creatività, della cultura e dei valori democratici. Il libro, la cui copertina è stata generata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, dedica un’appendice al Bombardamento di Lauria (arricchita da documenti ANPI) e si impreziosisce della prefazione della Senatrice a vita Liliana Segre, anche cittadina onoraria di Lauria: «il contributo della Segre al nostro progetto, ci rende particolarmente orgogliosi -concludono i volontari- la sua storia e la sua testimonianza ci fanno comprendere una volta di più quanto una Costituzione che punta alla pari dignità sociale tra i cittadini sia necessaria. Anche, anzi soprattutto, quando siamo più portati a convincerci che certi diritti di cui oggi godiamo siano scolpiti nella pietra».
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Matera
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Nella Città dei Sassi l’allarme degli “Architetti Innovativi”: «Necessaria una variante per inserire questa infrastruttura “dimenticata” dal progettista»
«Parco della Visitazione, senza il terminal bus soltanto disagi»
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er il gruppo “Architetti Innovativi” i disagi creati dall’assenza di un terminal bus a Matera sono emersi durante il ponte dell’Immacolata che ha visto l’affluenza in città di migliaia di turisti «esposti alle intemperie, disorientati e costretti a salire e scendere dai bus in condizioni di scarsa sicurezza tra via Ugo La Malfa e via Moro». «Se non si pensa subito ad una variante al progetto del Parco della Visitazione che introduca la funzione del terminal bus hanno dichiarato per gli “Architetti Innovativi” Giovanni Martemucci e Sergio Venezia - Matera rischia di dover convivere a lungo con questa improvvisata e pericolosa stazione dei bus che crea enormi disagi a pendolari, cittadini e turisti. Infatti se non si procede con una variante al progetto non ci saranno alternative per i prossimi anni dal momento che l’Amministrazione comunale sta ancora cercando un posto dove allocare il terminal bus. L’assessore alla mobilità del
Comune di Matera, Giuseppe Digilio aveva provato a rassicurare i cittadini sui social affermando che a giugno 2024 sarebbe partito il progetto di un terminal bus da allocare al posto della scuola Torraca, in via Moro. Ma questa ipotesi, che di fatto sfratta le classi della scuola media Torraca, è stata smentita dal sindaco Bennardi il quale ha ammesso che la soluzione per lo spazio terminal bus si sta ancora cercando». «In questo scenario di incertezza - hanno proseguito Martemucci e Venezia - che prevede tempi lunghissimi, dal reperimento delle risorse alla cantierizzazione, l’unica strada percorribile è quella della variante al progetto che introduca uno spazio per i bus. Occorre includere nel progetto un terminal bus con pensiline, banchine per i pedoni, stalli per i mezzi, vie di accesso sicure e infopoint. Solo così si riesce a dare un senso compiuto al progetto di Piazza della Visitazione che, attualmente, con un costo di ben 11 milioni di euro, è solo una
distesa di verde priva di funzioni urbane ed infrastrutture, se si esclude il parcheggio sotterraneo. Del resto basta analizzare i dati per riconoscere l’importanza dell’efficiente gestione del flussi in arrivo e in partenza: attualmente, l’80% dei visitatori giunge in autobus, il 15% arriva in treno o aereo a Bari e poi raggiunge Matera con un bus navetta. Solo il 5% si muove con veicoli privati. Come gruppo “Architetti Inno-
vativi” sostieniamo la necessità di allocare il terminal bus in posizione centrale per migliorare il trasporto pubblico cittadino, i flussi di traffico, e la gestione efficace degli arrivi turistici. Occorre che il Comune convochi subito un tavolo tecnico aperto ai professionisti per pensare una variante migliorativa al progetto appaltato in modo da renderlo efficace, efficiente, allineato alle esigenze della città e in grado di so-
stenere, con una infrastruttura fondamentale come il terminal bus, lo sviluppo turistico cittadino». «Aver “dimenticato” la stazione dei bus nel progetto del Parco della Visitazione - hanno concluso per gli “Architetti Innovativi” Giovanni Martemucci e Sergio Venezia è una grave mancanza alla quale occorre porre rimedio per non compromettere il destino turistico ed economico della città».
A Matera per l’installazione selezionate le zone più idonee alla loro massima fruizione da parte di cittadini e turisti
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Calamità naturali o eventi avversi, in città 10 pannelli ieci pannelli elettronici, per informare cittadini e visitatori della città dei Sassi sull’incombenza di eventi climatici estremi o generalmente avversi. È il progetto comunale finanziato con fondi regionali. A darne notizia il sindaco, Domenico Bennardi, anche in qualità di massima autorità comunale di protezione civile, che prima di avviare l’installazione si è confrontato con la Soprintendenza, per coniugare le esigenze di prevenzione e protezione civile con quelle estetiche a tutela degli antichi rioni Sassi, per mitigare il più possibile l’impatto di almeno due pannelli installati in aree paesaggisticamente sensibili. Dove necessario e possibile, saranno eliminati altri segnali, le cui informazioni potranno essere veicolate con quelle elettroniche. Quindi, la collocazione attuale di alcuni pannelli è solo una sperimentazione, prima di poter coniugare al meglio estetica e funzionalità. L’obiettivo è quello di prevenire,
attraverso l’informazione pubblica, diretta soprattutto ad anziani e visitatori della città, con la diffusione delle eventuali allerte della Protezione civile regionale e comunale. «Nell’ultimo periodo - ha spiegato il sindaco - c’è un’accresciuta attenzione a questi temi, dovuta anche ai cambiamenti climatici con frequenti fenomeni atmosferici estremi. Per questa ragione il Municipio, in collaborazione con la protezione civile comunale e regionale, ha avviato il progetto per l’installazione di pannelli multimediali in corrispondenza dei principali punti d’accesso alla città e nelle zone più centrali». I pannelli saranno installati agli ingressi cittadini da via Timmari, via San Vito; a nord da via Dante e sud all’ingresso per l’ospedale. In città nei pressi parcheggio Firrao, nei pressi del palazzo comunale, del parcheggio Saragat; all’ingresso Sassi in via Bruno Buozzi, via Europa (il pino) e ingresso Sassi di via Stigliani-Cesarea.
I punti dove saranno collocati i pannelli all’ingresso della città e all’interno, sono stati scelti dopo un’analisi attenta di ingegneri ed esperti di sicurezza, selezionando le zone più idonee alla loro mas-
sima fruizione. Ciò per prevenire situazioni di pericolo, e con la consapevolezza di poter salvare vite umane, a fronte di cambiamenti climatici sempre più radicali e imprevedibili.
Matera e provincia
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Da “La marcia per la cultura ed il lavoro” le richieste all’Amministrazione comunale di Matera per le attività turistiche in città
«Il patrimonio va difeso e tutelato: basta con la “Disneyland contadina”»
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al movimento “La marcia per la cultura e per il lavoro”, il manifesto per Matera. «L’esplosione dell’attrattività turistica dei Sassi hanno dichiarato gli esponenti del Movimento - sta facendo degenerare la “città dei Sassi” in un “parco a tema”, una “Disneyland contadina”. Va quindi fermata la deriva del “turismo di massa” mordi-e-fuggi, che “consuma” il patrimonio e compromette qualità e vivibilità della città, e va fortemente tutelata la funzione residenziale, oggi ancora minacciata da chi la contrappone al prevalente uso culturale e turistico: quasi che una città antica abitata non sia di per sé un “insediamento culturale”. Urgente pertanto adottare politiche culturali e di gestione dei Sassi che controllino questa “deriva”». Gli aderenti a “La marcia per la cultura e il lavoro”, sono l’ associazione Adriano Olivetti Matera, Amici Biblioteca T. Stigliani, Anpi Matera, Spi Cgil Matera, Arteria, Associazione Casalnuovo Rinasce, Associazione B&B, Associazione Lino Perrone, Associazione
MODARELLI: «CONTINUA IRROBUSTIMENTO PARTITO»
Nomine di Forza Italia in provincia di Matera sportiva Ecos, Comitato Sassi, Confartigianato, Cna, Energheia, Ini, Italia Nostra Matera, Teatro Sassi, Uisp Basilicata, Uisp Matera, Associazione Matera Cammina, Associazione Ode, Associazione “Il quartiere si muove-San Pardo”, Agedo Matera, Seal Factory, Fondazione Le Monacelle. Da “La marcia per la cultura e il lavoro”, le seguenti richieste all’Amministrazione comunale: mettere in campo le indispensabili politiche di riequilibrio, incentivì-disincentivi, delle iniziative e delle attività in atto per tutelare il patrimonio e la qualità della vita nei Sassi; dare attuazione integrale al riconoscimento
Unesco, integrando l’attuale marketing turistico, incentrato prevalentemente sulla valorizzazione della “città rupestre”, ed ampliando il contesto storico e geografico di riferimento all’intero territorio regionale, puntando su di un turismo colto, che ne sappia apprezzare il valore di “paesaggio culturale”; potenziare le “infrastrutture culturali” della città. «Esercitando la leadership acquisita in questi ultimi anni - hanno concluso gli esponenti de “La marcia per la cultura e per il lavoro” -, Matera potrà così assicurare all’intero territorio regionale, con l’energia della “cultura”, concrete prospettive che scongiurino il “declino”».
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rosegue il percorso di riorganizzazione di Forza Italia in provincia di Matera ad opera del coordinatore provinciale Gianluca Modarelli, che, di comune accordo con la coordinatrice regionale, il Ministro Maria Elisabetta Casellati, ha nominato i coordinatori e le coordinatrici del partito per i comu__ Modarelli ni della collina Materana. Si tratta di Anna Lucia Capalbi per il comune di Cirigliano; di Ferrandina Leonardo Cosentino; di Garaguso Angelo Santoro, di Gorgoglione Lauria Maria Rosaria, di Grassano Maria Morrone, di Grottole Franca D’Amato, di Irsina Eufemia Verrascina , di Montescaglioso Rocco Oliva, di San Mauro Forte Ottavia Anna Masiello, di Tricarico Angela Battaglia, «Ancora una volta si tratta persone - ha dichiarato Modarelli -, dalle virtù umane e politiche capaci di dare risposte concrete ai territori che rappresenteranno. Per ogni comune in questione ci siamo impegnati nel rintracciare nomi che in Forza Italia sono emersi per competenze, esperienza e doti inclusive; virtù fondamentali per contribuire fattivamente non solo all’irrobustimento del partito ma anche ad un migliore sviluppo del territorio. Certo della giustezza di tali scelte, cogliamo l’occasione, per augurare loro un buono e proficuo lavoro».
Il consigliere comunale di Matera Lisurici (Noi Moderati): «Risposta concreta per le imprese colpite dall’aumento dei costi»
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«Bene la proposta per l’istituzione della Zona franca energetica»
er il consigliere comunale e coordinatore di Noi Moderati Matera, Francesco Lisurici, rappresenta «un risultato davvero importante quello relativo all’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Matera della mozione che vede anche la mia firma in merito alla promozione dell’istituzione della Zona Franca Energetica in Basilicata attraverso ogni forma di democrazia diretta». Secondo Lisurici si tratta di una «risposta concreta alle imprese, gravemente colpite dagli effetti della pandemia e della guerra che hanno comportato una significativa crisi energetica con un aumento spropositato dei costi che limitano la produzione e le in-
traprese economiche». «La transizione energetica - ha rimarcato il consigliere comunale e coordinatore di Noi Moderati Matera, Francesco Lisurici - è una sfida di grande urgenza, tanto per il contrasto ai cambiamenti climatici quanto per conseguire un'indipendenza energetica, a favore del nostro sistema economico e sociale. Pertanto l’istituzione della Zona Franca Energetica in Basilicata costituisce uno strumento essenziale per porre in essere quelle condizioni indispensabili per favorire e mantenere la produzione industriale, artigianale, agricola, il commercio e l'esportazione di merci, consentendo anche di attrarre nuovi capitali, tec-
nologie e nuove competenze imprenditoriali. Da sempre ho manifestato la mia attenzione per le esigenze dei cittadini e delle imprese che rappresentano il tessuto produttivo del territorio. La proposta mira, nello specifico, a ridurre la tassazione sui consumi dei prodotti di derivazione petrolifera in Basilicata per famiglie e imprese localizzate nella Regione». «Sono fortemente convinto - ha concluso il consigliere comunale e coordinatore di Noi Moderati Matera, Francesco Lisurici - che una regione come la nostra, ricca in primis di __ Lisurici risorse naturali come acqua e petrolio, potrà sicu- prese che potranno inse- na industriale La Martella, ramente attrarre nuovi in- diarsi nelle nostre zone in- Paip 1 e 2, Valbasento e vestimenti da parte di im- dustriali, a partire dalla zo- Iesce».
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NOVEMBRE DICEMBRE 2023
Auguri Basilicata
UN ANNO DI ORIZZONTI Dodici mesi raccontati in dieci numeri. Iniziative delle istituzioni, proiezioni economiche, dati su settori cruciali come il vino, l'export agroalimentare, la demografia, gli investimenti e il Pnrr, nuovi progetti per sviluppare l'imprenditoria e fornire nuove competenze. Questi alcuni dei principali aspetti che la nostra rivista racconta, ogni mese, per portare informazione e spunti di dibattito nel territorio
FEBBRAIO ORIZZONTI 46
GENNAIO ORIZZONTI 45
MARZO ORIZZONTI 47
ORIZZONTI | 2
2023 NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 | N. 54
2024
OTTOBRE ORIZZONTI 53
NOVEMBRE/DICEMBRE ORIZZONTI 54
APRILE ORIZZONTI 48
LUGLIO ORIZZONTI 51
AGOSTO/SETTEMBRE ORIZZONTI 52
MAGGIO ORIZZONTI 49
GIUGNO ORIZZONTI 50
3 | ORIZZONTI NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 | N. 54
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IDENTITÀ LOCALE, ALLA RICERCA DI UNA PROPRIA DIMENSIONE
MONTESCAGLIOSO AREA ARCHEOLOGICA DIFESA SAN BIAGIO
PROGETTO MAGNA GRECIA: LE AREE INTERESSATE
AREA ARCHEOLOGICA SAN BIAGIO ALLA VENELLA AREA ARCHEOLOGICA SANTUARIO DI PANTANELLO TAVOLE PALATINE
PISTICCI
BERNALDA
AREA ARCHEOLOGICA DI METAPONTO
SAN BASILIO MARCONIA DI PISTICCI
METAPONTO BORGO AREA ARCHEOLOGICA INCORONATA
MONTALBANO
PARCO ARCHEOLOGICO ANDRIACE SITO ARCHEOLOGICO TERMITITO SCANZANO LIDO
Fioriscono i progetti di promozione iper territoriale in Basilicata e nel resto del Sud alla ricerca di tratti autonomi distintivi. La Basilicata dentro il progetto Magna Grecia, che riguarda tutta la fascia jonica interregionale.
SCANZANO MAR JONIO POLICORO
ANELLO PARCO ARCHEOLOGICO SIRIS-HERAKLEIA
NOVA SIRI NOVA SIRI SCALO AREA ARCHEOLOGICA CUGNO DEI VAGNI
VIGGIANO, L’ENERGIA DA COGLIERE Il sindaco Amedeo Cicala: finalmente abbiamo una Val d’Agri che può essere un modello da imitare.
SISMICITÀ IN VAL D’AGRI, MAI SUPERATA LA SOGLIA L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia evidenzia che non ci sono correlazioni tra la sismicità e le attività di coltivazione degli idrocarburi nel sottosuolo della valle lucana.
TURISMO, BASILICATA FOUR SEASONS Arriva il fondo da un milione di euro pensato per destagionalizzare i flussi turistici e popolare città e borghi anche nei periodi meno “caldi” dell’anno.
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L’ANNIVERSARIO DI SCOTELLARO Il 2023 è l’anno dei 100 anni dalla nascita del più grande poeta lucano. Il suo lascito culturale e morale ricordato in una serie di eventi.
NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 | N. 54
FEBBRAIO•Al centro del Mediterraneo
GENNAIO•Basilicata, il futuro
PER L’HUB ENERGETICO Grazie alla programmazione dei fondi europei e alle misure del Pnrr la Regione rafforza gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Sarà una costante dell’azione regionale nel corso di tutto il 2023, puntare a fare del territorio un hub energetico. All’inizio dell’anno, dopo aver programmato il bonus gas, si pensa in prospettiva anche ad alleggerire la bolletta dell’energia elettrica e dell’acqua.
SCENARI ENERGETICI, LA ROTTA VERSO SUD Lo sfruttamento delle fonti pulite può essere un’opportunità per un’area che è di nuovo al centro delle strategie energetiche europee.
IL CONTRIBUTO PER IL SUD PER L’ITALIA Il contributo della Basilicata alla strategia energetica nazionale. La Basilicata con i suoi due giacimenti è l’area che più ha accresciuto la produzione di gas e le potenzialità sono ancora enormi.
Sono buoni i dati degli investimenti grazie alle facilitazioni fiscali ed amministrative delle otto Zes del Mezzogiorno, compresa quella bi-regionale Basilicata Puglia. L’anno termina poi con un progetto di riforma per l’istituzione di una Zes unica.
L’UNIBAS SI AVVIA A CELEBRARE I 40 ANNI In attesa delle celebrazioni di marzo, Orizzonti offre un focus sulla storia dell’Università lucana. Il ricordo dei primi anni e le parole dei rettori che si sono succeduti.
IL SUD CHE PIACE IN TV In tv spopolano le serie ambientate a Sud, da Matera a Bari a Napoli con Lolita Lobosco, il commissario Ricciardi e Imma Tataranni. La programmazione sarà confermata anche per il 2024.
MARZO •Guardare al futuro con fiducia
SVILUPPO, CON LE ZES IL SUD VOLA
LO SPRINT INDUSTRIALE Industria 5.0, le sfide del futuro nel nome della sostenibilità e della neutralità tecnologica. A Matera la convention degli industriali del Sud.
MATTARELLA A POTENZA Per celebrare i 40 anni dell’Unibas a Potenza arriva il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo intervento nell’aula magna dell’ateneo dà fiducia ai giovani e incoraggia la ricerca.
BASILICATA PITCH 2 PITCH Atto finale dell’inziativa promossa da Joule, la scuola di Eni per l’impresa. Si assegnano i Co-innovation award. Ogni start up viene affiancata da un’azienda agricola lucana.
ENI, 70 ANNI E NON SENTIRLI 5 | ORIZZONTI
Il 10 febbraio 1953 è nata la compagnia energetica italiana. Da sempre in prima linea, a guidare il cambiamento lanciando sfide sempre più importanti.
NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 | N. 54
Una scommessa partita 15 anni fa. Nel 2008 Eni decise di portare la direzione di tutto il Sud Italia in Basilicata. Intervista al neo responsabile del Dime, Emiliano Racano: “La Basilicata può giocare un ruolo importante”.
BONUS GAS, PROVVEDIMENTO EPOCALE Per l’assessore all’Ambiente, Cosimo Latronico, il bonus gas rappresenta un modello anche per le rinnovabili. La Basilicata è già un hub energetico perché produce più di quanto consuma.
EXPORT, SVETTA L’AGROALIMENTARE LUCANO Negli ultimi 6 anni l’esportazione dei prodotti alimentari è più che raddoppiata. Al top l’oro rosso lucano, la fragola Candonga del Metapontino.
AUTO
1.698
ALIMENTARE
211
PETROLIO
132
MOBILI
82
MAGGIO•Basilicata digital
APRILE•L’oro rosso lucano
BUON COMPLEANNO DIME
IMPRESE E INNOVAZIONE La spinta all’innovazione delle piccole e medie imprese in Basilicata. Orizzonti propone un focus sulle imprese intelligenti e sui casi di eccellenza. Cos’è Open-es, la piattaforma digitale che supporta le aziende per migliorare le loro performance di sostenbilità. “Noi corriamo più di altri”, sostiene l’assessore regionale alle attività produttive, Alessandro Galella, che fa il punto degli investimenti in tecnologia e innovazione.
Fonte: elaborazione su dati Istat di Gianni Molinari.
2
2005
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2015
2016
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2018
LAVORO, I NUOVI MACROTREND Come cambia il mercato del lavoro? Tra proiezioni e ricerche on line degli utenti, Orizzonti propone un focus sui nuovi bisogni occupazionali della Basilicata. Forte il bisogno di puntare sulle competenze Stem.
2019
2020
2021
2022
PIÙ CONNESSI, MA ANCORA TROPPO LENTI
ORIZZONTI | 6
Quasi tutte le imprese lucane hanno accesso a Internet ma scontano un divario nella velocità di connessione rispetto all’Italia e al resto del Sud. È la fotografia dell’Istat, che illustra il panorama delle skill in Europa.
NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 | N. 54
VIGGIANO, BANCO DI PROVA PER LA DIGITALIZZAZIONE Il COVA guida la trasformazione digitale in Eni. L’impianto di Viggiano si avvia ad essere il modello di un processo produttivo più efficiente, data driven, sostenibile dal punto di vista ambientale, da esportare in tutti i siti produttivi in Italia e all’estero.
MATERA 2019, LA BASILICATA AL CENTRO DEL MONDO - È un anno magico per la città e tutta la regione. Come Capitale della Cultura, la Città dei Sassi diventa fulcro culturale e turistico del Paese, non solo per il 2019 ma anche per gli anni a venire. Orizzonti ha seguito mese per mese il vastissimo programma dell’evento, proponendo ai lettori un calendario selezionato.
IO SONO LUCANO - Parte la sperimentazione del nuovo marchio lanciato da Coldiretti Basilicata per riunire tutti i produttori agricoli del territorio sotto l’ombrello della qualità lucana. Per tutelare il settore, strategico in questa regione, con un occhio anche al turismo e al mondo della ristorazione.
È l’anno della spinta della fiducia al cambiamento. Il mondo conosce la Basilicata. Orizzonti racconta gli eventi culturali e i mega trend della transizione energetica e digitale. La presenza di Eni in Basilicata opportunità di crescita
007 A MATERA - Dopo Londra, Parigi, Istanbul, Rio de Janeiro, Bangkok, New Orleans, Luxor, la spia più famosa del mondo arriva in Basilicata. Un successo che contribuirà a rafforzare a livello planetario il brand Basilicata.
ORIZZONTI | 10
•
FOOD
•
•
SPIEGARE L’AMBIENTE, SFIDARE IL PREGIUDIZIO - Nasce la prima Biblioteca Ambientale a Potenza, primo centro di documentazione tecnicogiuridica compiuto e sistematico in Italia. Per avere una bussola per orientarsi, nell’affascinante dialogo tra il diritto e la scienza.
I NUMERI DI MATERA 2019 Dopo la chiusura dell’anno da Capitale della Cultura – 195 artisti presenti, 18mila cittadini coinvolti, 37 progetti comunitari, 41 Paesi del mondo che hanno parlato di Matera 2019 - si pensa a come consolidare i risultati straordinari ottenuti. Il bilancio è notevole e fa da volano per le prospettive future della città.
I CITTADINI AL CENTRO DELLA PRODUZIONE CULTURALE
90%
60%
50%
82%
410
18.000*
EVENTI ORGANIZZATI NEI COMUNI DELLA BASILICATA SU 1.288 TOTALI
ORIZZONTI | 14
193 5 1
2
40%
70%
•
DIGITAL
130
3
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FOLLOWER
I SOCIAL DI MATERA 2019 PROGETTO GARDENTROPIA
28
37
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PROGETTI DI COMUNITÀ
RESIDENZE ARTISTICHE ATTIVATE IN ALTRETTANTI COMUNI
57.981 41
RITAGLI STAMPA
PAESI NEL MONDO CHE HANNO PARLATO DI MATERA 2019
PROGETTO ALTOFEST FESTIVAL DELLE CASE
11
COMUNI COINVOLTI
5
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TREND
ONLINE
•
SICUREZZA
SOLIDARIETÀ
NO 42%
Saresti interessato a spostarti per lavoro a Matera?
•
SÌ 58%
ORIZZONTI | 18
SVILUPPO
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•
SMART TOURISM
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RIQUALIFICAZIONE
LA RIPRESA AL FEMMINILE È GIÀ IN ATTO - La pandemia ha inciso profondamento sul lavoro femminile, il più colpito. Orizzonti organizza un talk con la ministra alle Pari opportunità e al welfare, Elena Bonetti, per discutere di welfare, denatalità, sostegno alla genitorialità, parità e ricchezze delle differenze. Sul tema si confrontano anche Margherita Perretti, presidente della commissione Pari opportunità della Regione Basilicata, lo scrittore lucano Andrea Di Consoli, la presidente di Valore D, Paola Mascaro, la fondatrice del think tank Re-Generation (Y)outh Giusy Sica, e la responsabile Diversity & Inclusion di Eni, Marwa Elhakim.
PNRR
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START
A metà dell’anno, con scenari ancora incerti e nuove rotte verso Sud, bisogna incoraggiare la fiducia nel futuro. Le nuove sfide dell’energia. Dal fossile alle rinnovabili, Basilicata hub energetico.
COVID, LA RISPOSTA DELLA BASILICATA - La Basilicata, come il resto del mondo, è ancora alle prese con la pandemia. Un primo bilancio delle misure messe in campo per fronteggiarla è positivo, il sistema sanitario ha retto bene. Nei piani dell’amministrazione regionale è sempre più presente l’idea di una sanità di prossimità con il rafforzamento del servizio di telemedicina.
GAS, SCONTO IN BOLLETTA PER I LUCANI - Grazie agli accordi di compensazione con Eni e Shell per il rinnovo della concessione Val d’Agri, si avvia quello che sarà un modello unico in Italia per alleggerire il caro energia causato dalla guerra Russia-Ucraina: lo sconto in bolletta è destinato alle famiglie e agli edifici pubblici. Gli accordi prevedono che ulteriori risorse siano destinate ai progetti non oil nel nome della transizione energetica. È l’inizio di una nuova fase per la regione.
UP
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BONUS
BASILICATA DIGITAL - Orizzonti dedica un focus al tema della spinta all’innovazione analizzando i dati lucani delle piccole e medie imprese e raccontando storie d’eccellenza. Stefano Fasani, Open-es program manager di Eni, parla della piattaforma digitale che supporta le aziende nel migliorare le performance di sostenibilità. Ma non è tutto roseo. È vero che quasi tutte le aziende lucane hanno accesso a Internet, eppure si sconta ancora un divario tra Nord e Sud, nonostante i buoni propositi del Pnrr.
IL NOSTRO RACCONTO
GAS
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AGRITECH
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VAL D’AGRI, L’OCCASIONE DEL FONDO ENERGETICO Il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, in un’intervista, parla delle opportunità offerte dal Fondo energetico: “Finalmente – dice – abbiamo una Val d’Agri che può essere imitata”.
GLI SCENARI ENERGETICI DEL MEDITERRANEO La sostenibilità è il driver della transizione energetica. Lo sfruttamento delle fonti pulite può essere un’opportunità per un’area, quella del Mediterraneo, che è di nuovo al centro delle strategie energetiche europee. La Basilicata ha potenzialità enormi: con i suoi giacimenti è l’area che più ha accresciuto la produzione di gas.
ORIZZONTI | 26
GUARDARE AL FUTURO CON FIDUCIA: LE NUOVE ROTTE
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UNIVERSITÀ
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PITCH TO PITCH
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BONUS GAS, UN PROVVEDIMENTO EPOCALE - Con l’assessore regionale all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, Orizzonti fa un primo bilancio della stagione del bonus gas. “Un modello – dice Latronico – anche per le rinnovabili. La Basilicata è già un hub energetico perché produce più di quanto consuma”.
MODELLO INTERNAZIONALE
BUON COMPLEANNO DIME - Dai “ragazzi di Monte Alpi” alla nascita del Distretto nel polo dell’offshore più importante d’Italia. Il Dime compie 15 anni e Orizzonti ricorda quando, era il 2008, Eni decise di portare in Basilicata la Direzione di tutto il Sud Italia.
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TRANSIZIONE
27 | ORIZZONTI
BEN ARRIVATO PRESIDENTE L’Università della Basilicata compie 40 anni. Dagli anni del dopo terremoto ad oggi un cammino, non sempre facile, che è stato importante per la ricerca e lo sviluppo della regione. Per le celebrazioni di questi 40 anni dell’Unibas, arriva a Potenza il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il presidente dà fiducia all’Università e ai giovani lucani. Gli studenti chiedono: “Le città siano a misura nostra”.
| N. 50
INNOVAZIONE
BORGHI
BASILICATA “PITCH2PITCH” - A marzo c’è stato l’atto finale dell’iniziativa promossa da Joule, la scuola di Eni per l’impresa, con l’assegnazione dei Co-innovation Award. Ad ogni start up è stata assegnata un’azienda agricola lucana.
G
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DIGIT
23 | ORIZZONTI
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TURISMO, ORA LA BASILICATA È PRONTA - Con l’affievolimento della pandemia riparte il turismo. È il momento tanto atteso per un settore in forte crisi. La Basilicata adotta per la prima volta un piano strategico di marketing turistico ricco di obiettivi e di sfide. Orizzonti dedica un numero monografico all’accoglienza lucana, con interviste, dati, opinioni.
PNRR E COMUNI: QUALI SCENARI? - È attualissimo nei primi mesi del 2022 il dibattito sul Pnrr. Servono risorse professionali e interventi mirati soprattutto per un territorio come la Basilicata fatto di piccoli comuni. Orizzonti organizza un talk per discuterne; ospiti Gianni Pittella, sindaco di Lauria, Giampiero Perri, consigliere scientifico del presidente Bardi per l’attuazione del Pnrr, e Pasquale Pepe, all’epoca senatore e sindaco di Tolve.
Agli effetti economici della crisi sanitaria si sommano gli effetti della crisi energetica. Grazie agli accordi tra Eni/Shell e la Regione Basilicata per il rinnovo della concessione Val d’Agri arriva, a sostegno delle famiglie lucane, il bonus gas. La Basilicata modello italiano ed europeo. L'abbraccio della regione a papa Francesco
SCENARIO
DALLO SMARTWORKING ALLO SMART-TOURISM Il lavoro agile ha ridefinito i flussi turistici al Sud. Partendo da questi dati, la Fondazione Eni Enrico Mattei ha analizzato in che misura il south working possa essere un’opportunità per la Basilicata, per capitalizzare anche l’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019. Dallo studio è emersa la propensione dei giovani a tornare nella terra d’origine.
C’È CHI SI OCCUPA DEI SOGNI DEI BAMBINI - Genny Ruggiero, assistente sociale che segue bambini affetti da malattie inguaribili all’Azienda sanitaria locale di Potenza, realizza i sogni e i desideri di questi bambini: da videomessaggi dei calciatori a concerti in Europa, dalla telefonata del Papa a un viaggio in abiti principeschi.
COMUNICAZIONE
FOCUS START UP - Qual è la spinta allo sviluppo dopo i ristori Covid? Avviare un’impresa al Sud non è mai stato così conveniente. In uno speciale start up, Orizzonti racconta dati, storie, esperienze e trend del nuovo sviluppo. La Basilicata è prima regione italiana per ricerca della parola “start up” sul web. Anche Eni, con la scuola per l’impresa Joule, promuove le nuove realtà imprenditoriali sostenibili con due percorsi, il programma formativo “Human knowledge” e l’acceleratore Energizer.
OPPORTUNITÀ
EXPORT
ENI SOSTIENE L’OSPEDALE DI VILLA D’AGRI Prosegue l’impegno di Eni a sostegno delle strutture sanitarie lucane nel contrasto alla pandemia da Covid-19. La società energetica ha consegnato all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Villa d’Agri macchinari per la terapia intensiva e dispositivi medici.
SVILUPPO BASILICATA, QUANTO SERVE IL SOSTEGNO ALLE PICCOLE IMPRESE Sviluppo Basilicata, la società finanziaria in house della Regione Basilicata, ha sostenuto le piccole imprese in un periodo molto difficile: 1.108 le istruttorie nel 2020, 832 le istruttorie ammesse, 17 milioni di euro è il totale delle erogazioni effettuate. Numeri che certificano un supporto importante.
ACQUEDOTTO LUCANO, IL PROGRAMMA SOSTENIBILE DELL’ORO BLU Viene approvato il piano annuale e triennale della gestione dell’Acquedotto Lucano, guidato dall’amministratore unico Giandomenico Marchese. Il driver principale del progetto è la sostenibilità, che si declina in due filoni: quello economico e quello ambientale.
•
COVA, AVANTI CON SALUTE E SICUREZZA - Eni in Basilicata riavvia, appena possibile, un percorso graduale verso la normalità, nel pieno rispetto delle misure di prevenzione e igienico-sanitarie. Fermo restando che nei mesi di emergenza sanitaria, Eni non si è mai fermata: dagli operatori dei siti produttivi, che hanno garantito la continuità dell’approvvigionamento energetico nazionale, alle migliaia di lavoratori in smart working, fino all’unità di crisi, che ha lavorato ogni giorno per garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro e fornire un’informazione costante e tempestiva.
COMUNICAZIONE: DALLA RIVISTA AL DIGITALE E RITORNO - Alla vigilia del 2022, nasce il nuovo sito enibasilicata.com, con un’assistente virtuale, Enia, che guida i visitatori nel mondo di Eni Basilicata, rispondendo a domande e raccogliendo feedback: contenuti che saranno anche a disposizione dei cittadini che visitano gli impianti del Centro Olio.
Mai così alta la fiducia nella ricerca e nella scienza. La Basilicata riscopre come valore il distanziamento naturale del suo territorio ma gli effetti della pandemia non la risparmiano. Come saranno le città del futuro? Orizzonti racconta la strada per una Basilicata e un Sud vincenti nel nome della sostenibilità e delle sfide della transizione
SOSTENIBILITÀ
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TURISMO, ORA SI RIPARTE DAVVERO - Numeri e previsioni, con l’estate alle porte. Questo il tema del Digital Talk di Orizzonti di giugno 2021. All’evento è stato intervistato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Presenti anche Rossella Tarantino, manager Fondazione Matera-Basilicata 2019, Francesco Somma, presidente Confindustria Basilicata e Antonio Nicoletti, Direttore APT Basilicata.
LA SPERANZA
ORIZZONTI | 22
MEDIA
COMUNI COINVOLTI
10%
DAL MONDO
G20, LA CITTÀ DEI SASSI TORNA ALLA RIBALTA - Il vertice riporta la città al centro del mondo, con effetto traino per la ripresa del turismo.
di un territorio sull’identità di innospazio di confronto a verso il bisogno le tra- uno accentuat za delle scelte, possi- con una spinta l’ecosistema. prescindere , la comunan frutto sintonia con possono i passi intermedi ogni settore, Abbiamo vazione in ento cliOrizzonti non emergenti, in sformazioni non di fatalità. andando Oggi i nostri questioni globali, il cambiam e, la dedecisioni e grandi e, l’istruzion delle bilmente di mille volti di un territorio, con i dalle la sicurezza alimentar ai vivo il dialogo matico, dato spazio salute e - questione mantenendo disuguale il diritto alla energetiche che ci chiavelocemente oltre la cronaca, si mografia, sfide punto periodo così parabola umana: il questioni - le nuove così centrale da questo bilità lucani in un regione simbolico della e iniziava mano, in una dose rafforzata di responsa za, di da diventare luci del 2019 a Matera che non ha una le di vista, a pandemico, chiudevano precisa, di trasparen una one nella dramma e insieme di informazi inverno del ma che proprio i sociale, è un bilancio di che non lungo lutti in Basilicata nte distanziat ascolto. “Orizzonti 50” di una ricerca ulteriore risparmiato ci hanno insegnato ecoperché comuni naturalme li ultimi anni senza un “altrove”. Le emer-o regione dei mille E poi gli effetti qui premessa. La premessaza e rappresentanza, a. competen protagonista meno minaccios e la risposta che esiste un “qui” scenari globali influenzan equilibrio tra la Basilicata gli vero ci appariva conflitto in Europa, gioco che vedono solo apparentemente genze, le sfide, delle nostre vite. Ma è in campo. il i temi in , nomici del sono questioni di dibattito pubblico in“seminato” quotidianità le spinte della prossimità è stato possibile mettere Paese, abbiamo nel da vicino la difficili sociale, e cioè che le, di parteciscenario di Renderle oggetto nei mesi più ricostruzione anche il contrario,possono diventare uno e tecniche. coinvolgimento decisiona o seme, una Proprio sui nuovi pilastri della alle esperienz che ci auguriam Solo formato, di confronto i modelli locali un acceleratore di transizion dando voce relazionale, le crisi. di capire come pazione attraverso contributi nostro impegno. economica, cambiamento, ice di opportunità oltre no, cercando e plurali è il dando e valoriali, storia di una nuove che si affacciava in progetti, pre più numerosinostri parametri associativi forza catalizzatr ultimi sei anni è la trasformarsi interi consapevoli degli invano. dai riflettori riconsiderando bisogni potessero e al nuovo sviluppo La Basilicata non sarà passata in poco tempo planetario oltre il i gli obiettivi, crisi ripartenza per passata o alla la grande senso regione dramma e necessari buio di un con la consatempo richiesto transizione. nazionali al una via di rinascita accresciuta del e altrove, della to in questo numero ineludibili qui quale ha cercato ed esperenziale, di una editoriale sintetizza volte insieme, pevolezza, fondata e Uno sforzo 50”, cinquanta | N. 50 GIUGNO 2023 in questo cammino speciale, “Orizzonti fragilità umana. è trovata immersanumero dopo numero, Orizzonti si accompagnarne, ha cercato di
19.544
COMUNI CAPITALE PER UN GIORNO NEL 2019
IL COINVOLGIMENTO DELLA BASILICATA
STUDENTI
*STIME
SCUOLE COINVOLTE IN TUTTA LA BASILICATA
Matera
VOLONTARI
17.000*
ARTISTI DA TUTTO IL MONDO
TALK
Fonte: Twitter, Analisi dati: Eni Datalab Intervallo di riferimento: 1/03 - 27/04
FAN
60
1.500
DEL PROGRAMMA CULTURALE HA VISTO IL COINVOLGIMENTO DELLA CITTADINANZA ATTRAVERSO AZIONI DI CO-CREAZIONE
AUDIOVISIVI ORIGINALI [film/documentari/VR]
E-COMMERCE
86.376
PATRIMONIO IN GIOCO
30% STATI COINVOLTI
45%
ARTISTI DI CUI
CITTADINI DIRETTAMENTE COINVOLTI NELLA PRODUZIONE CULTURALE
20%
482
PRODUZIONI ORIGINALI
DIGITAL TALK, AL VIA I DIBATTITI VIRTUALI SU GEOPOLITICA E TERRITORIO - Orizzonti apre un ciclo di incontri, virtuali per via della pandemia, su tematiche sia globali che locali. A giugno 2020, in occasione della giornata dell’Ambiente, si è organizzato un dibattito sulla sostenibilità energetica nel dopo Covid-19, con un focus sulla Basilicata basato sull’analisi del sentiment dei lucani sulla ripartenza economica nella regione. Tra gli ospiti del talk il filosofo Massimo Cacciari, il sottosegretario di Stato Mibact, Lorenza Bonaccorsi; il consigliere regionale della Basilicata, Enzo Acito; il professor Enzo Alliegro, antropologo dell’Università Federico II di Napoli.
80%
UN GRANDE NETWORK INTERNAZIONALE
55
TESTATINA SEZIONE
100%
70%
A MATERA SI PRODUCE CULTURA
È l’anno del Covid: neppure il tempo di spegnere le luci della festa e inizia il lockdown. Orizzonti racconta lo sforzo per andare oltre e dare energia alla ripartenza. Il contributo di Eni in un momento difficile
FRONTIERA E-COMMERCE. LA NUOVA SFIDA DIGITALE Le imprese lucane che vendono online, nel 2020, sono al primo posto in Italia per il ritmo di crescita registrato negli ultimi cinque anni, insieme a quelle campane. Questo può essere il futuro su cui puntare.
RICERCA
COVID-19, IL SENTIMENT DEI LUCANI L’emergenza Coronavirus è stata al centro del dibattito mediatico mondiale e ha monopolizzato quasi costantemente gli organi di informazione. Abbiamo sondato la rete e cercato di capire come si approcciano gli utenti alle conversazioni a tema Covid-19, raccogliendo circa 28.000 tweet. Un dato tra tutti: con la riduzione dei contagi, aumenta la frequenza della parola “fiducia”.
ARRIVA IL BONUS GAS
cose. successe tante to In sei anni sono abbiamo cerca Noi di Orizzonti , approfondendo di raccontarle lessi i temi più comp territorio. il per e di interesse imi esperti, o con i mass parlat mo Abbia i di fama intervistato lucan iti, proposto dibatt internazionale, digital talk, anche con i nostri costante un confronto per alimentare pagine pubblico. Nelle o. con il nostro quest tutto di sintesi seguenti, una
AMBIENTE
19 | ORIZZONTI
GIUGNO •50 volte insieme
APERTE
UN SOTTILE FILO MATERICO TRA SARDEGNA E BASILICATA - Il trombettista sardo Paolo Fresu riceve la cittadinanza onoraria di Matera: ci parla del suo legame con la Città dei Sassi, dei punti in comune tra la Lucania e la sua terra e del suo modo di sentire e di intendere la musica.
NTI 5 | ORIZZO
| 4 ORIZZONTI
ENERGIE
LA GRANDE CRISI: ANDARE OLTRE L’EMERGENZA
PARI
GIUGNO 2023
•
15 | ORIZZONTI
Si firma un protocollo d’intesa per il riutilizzo delle acque reflue, con il doppio intento di contrastare la siccità e produrre bioenergia.
CINEMA
ORIZZONTI | 13
ACQUA E RICERCA, IL PIANO DELLA REGIONE
50 anni insieme, Orizzonti festeggia il suo 50esimo numero di dialogo con la Basilicata. Il Responsabile del Distretto meridionale dell'Eni, Emiliano Racano: “Ogni nostra azione è improntata a un quadro di valori seri, etici e riconoscibili. Abbiamo davanti sfide importanti e nuove che richiedono energia da parte di tutti”. Il racconto di sei anni di informazione, con un confronto costante sui grandi temi della Basilicata.
•
11 | ORIZZONTI
MATERA2019
A PORTATA DI TOUCH - Dieci totem con schermo interattivo vengono installati in Val d’Agri e in punti strategici della regione: un’operazione di trasparenza che consente ai cittadini di seguire, in tempo reale, il cammino della bonifica e i dati del monitoraggio ambientale.
LE BUONE AZIONI, ANCHE NEL PICCOLO - Il valore della Basilicata lo fanno anche i lucani, e Orizzonti lo ha raccontato nel corso degli anni. Questo è un esempio: un maestro in pensione che ogni giorno porta i suoi libri ai bambini dei paesi più piccoli e isolati delle valli lucane, dove spesso non ci sono biblioteche. Antonio La Cava, premiato dal Presidente della Repubblica con il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
LA TRANSIZIONE
LA BASILICATA PIACE Non solo mare, la Basilicata attrae anche per le sue aree interne. Avanza la co-progettazione tra i piccoli comuni. L’esempio del piano turistico integrato della Val d’Agri. Ma come sarà il turismo del terzo millennio? Il focus di Orizzonti sulla vacanza lucana tra cineturismo, il nuovo game tourism, l’attrazione per i luoghi all’aria aperta. L’estate lucana è ricca di appuntamenti.
ENERGIA, AL VIA I PROGETTI NON OIL
ORIZZONTI | 8
Sul fronte energetico viene presentato il piano di investimenti nell’ambito dell’Accordo progetti di sviluppo tra Regione Basilicata, Eni e Shell Italia E&P. È una vera agenda trasformativa del sistema produttivo ed economico lucano. Chiave di volta, la transizione.
NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 | N. 54
AGOSTO/SETTEMBRE•Patrimoni da percorrere
LUGLIO•Un mare da bandiera blu
UNA RISORSA SEMPRE PREMIATA La qualità del mare lucano è eccellente. Ne parla il direttore dell’Arpab, Donato Ramunno.
BASILICATA IN CAMMINO È il mese della festa della patrona lucana, la Madonna nera di Viggiano. Orizzonti propone un focus sulla grande festa della Val d’Agri che è la festa di tutti i lucani e sul progetto di candidatura Unesco dei Cammini al sacro monte. La Basilicata è terra dei cammini, moltissimi, una selezione nel racconto post estate di Orizzonti.
QUI IL TURISMO È VERDE Si rafforza sempre di più un brand fortemente identitario sul “Free to move” in Basilicata. La regione viene percepita e scelta come luogo di una vacanza improntata allo sviluppo turistico sostenibile.
GLI SCIENZIATI DELLA TERRA A POTENZA Si svolge a Potenza il congresso internazionale “The geoscience paradim: resources, risks and future perspectives”, l’evento più importante sul tema in Italia.
CALL4INNOVATION, PARTE BASILICATA OPEN LAB Non solo agritech: Joule, la scuola di Eni per l’impresa, allarga i campi di intervento a sostegno delle imprese lucane. La presentazione del progetto a Potenza.
ENERGIA, IL PUNTO PER ANDARE AVANTI Bonus gas, bando “non metanizzati” e contributi a fondo perduto, incentivi per la sicurezza energetica ai Comuni al di sotto dei 5000 abitanti, il fondo nazionale reddito energetico. Orizzonti propone un focus su tutte le misure per ridurre i disagi economici.
SUOLO, UN BENE PREZIOSO Secondo un rapporto del Sistema nazionale per la protezione dell’Ambiente, la Basilicata è fra le regioni più attente alla protezione e alla conservazione del proprio suolo. Superata solo dal Trentino e dalla Valle d’Aosta.
NOVEMBRE/DICEMBRE
C’è il calo demografico, è vero, ma nel frattempo la regione fortifica il progetto di una comunità solidale, responsabile e sostenibile, dalla formazione alla sanità, dall’energia al welfare.
TEMPI DIFFICILI, ALL’ORIZZONTE NUOVI OBIETTIVI L’anno si chiude tra grandi incertezze per gli scenari geopolitici internazionali e i venti di guerra dentro e fuori l’Europa. La Basilicata è nel mondo e non è esente dagli effetti degli accadimenti in corso. Nonostante tutto, programma il suo futuro, cercando di farsi trovare “allenata” alla meta. Non è un caso che simbolicamente la Regione sceglie di farsi rappresentare per il 2024 da cinque campioni dello sport e dell’arte. È anche un anno in cui la questione energetica rimane centrale ma per affrontare i rapidi cambiamenti c’è bisogno di nuove competenze e nuova formazione. La Basilicata, con la sua esperienza, può essere un modello.
CAMBIAMENTO CLIMATICO, PAESAGGI DI BONIFICA Il progetto ReclaiMED LanD di Fiber e Fondazione Mattei studia le prospettive dei territori del Metapontino e di Ravenna in cui mitigazione e adattamento al cambiamento climatico possono aprire scenari di rigenerazione sostenibile.
LETTERATURA E TEATRO CONTRO LA MARGINALITÀ La sfida dell’ultimo ventennio del Premio Basilicata. Il presidente Santino Bonsera: “Promuovere la cultura nel territorio e il territorio nella cultura”. Anche il teatro utile strumento per promuovere la rigenerazione ambientale, umana e sociale. L’esempio di Potenza e di Gommalacca.
9 | ORIZZONTI
OTTOBRE •Basilicata, opportunità sostenibili
VOGLIO VIVERE IN BASILICATA
NOVEMBRE/DICEMBRE 2023 | N. 54
UN ANNO DI SVOLTA Le nostre “BASILICATA PITCH2PITCH”: ASSEGNATI I CO-INNOVATION AWARD
ORIZZONTI | 10
I progetti “Non Oil”, il sostegno alle startup e all’imprenditoria, le iniziative con le scuole, la collaborazione con LND per lo sport. Tutte le iniziative avviate da Eni quest’anno novembre/dicembre 2023 | n. 54
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Si è conclusa con i Co-Innovation Award “Basilicata Pitch2Pitch”, la call for innovation promossa da Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa in Basilicata, a tema agritech e agroenergia. A marzo sono state premiate, presso il Centro Ricerche di Alsia, a Metaponto, tre delle sei startup finaliste giunte al termine del percorso di reclutamento, selezione e formazione. Assieme a loro, altrettante aziende agricole lucane cui sono state affiancate per lo sviluppo del business case finale. I vincitori di questa edizione sono state: Wine Tech, startup abruzzese, che avvierà la sperimentazione con Asso Fruit Italia, organizzazione di produttori con sede in Basilicata ma attiva in tutto il mezzogiorno, per il monitoraggio degli appezzamenti dell’azienda agricola Palmitesta attraverso Vigneto Sicuro, una web app che prevede la
peronospora della vite; AOP4Water, startup pugliese specializzata in progettazione di impianti innovativi di trattamento acque, che avvierà la sperimentazione con Masseria Viviano, azienda lucana specializzata nell’allevamento bovino, per un progetto di economia circolare e di valorizzazione delle acque reflue; Ortolino, team
pugliese, che avvierà la sperimentazione con Piaceri del Pollino, azienda specializzata nella produzione di fragole nel territorio montano, per supportarla nel ciclo produttivo grazie ad un sistema IoT e fertirrigazione low-cost. Alle startup vincitrici è andato un grant di 20mila euro, mentre alle aziende ad esse collegate un premio di 10mila euro.
L’INTERVENTO
“Il 2023 è stato eccezionale per la nostra presenza in Val d’Agri”. Bilanci e prospettive per il futuro, ce li racconta il responsabile del Distretto meridionale di Eni, Emiliano Racano il cambiamento a imporci la transizione. i concetti di “cambiamento” e “transizione” sono contigui ma non equivalenti. Sul primo può accadere che abbiamo poche leve, specie per quei cambiamenti che percepiamo come epocali: il cambiamento di paradigma energetico che stiamo affrontando è necessario, accadrà comunque, che lo vogliamo oppure no, questo è non-discutibile. Sul secondo concetto invece, possiamo e dobbiamo avere il maggiore con-
È
trollo possibile: la transizione è fatta di singole scelte e di impegno quotidiano, anche personale oltre che collettivo. il rapido susseguirsi di fatti nuovi nella Storia recente, alcuni neppure lontanamente immaginabili appena qualche anno fa, ci pone davanti
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a uno snodo epocale di cui non vanno sottovalutati i rischi, ma che va vissuto soprattutto come opportunità. il rischio principale è forse proprio quello di tentare di resistere al cambiamento, magari per il timore di non avere le consapevolezze e gli strumenti per governarlo. con il risultato di venire travolti dal vortice del nuovo, traumaticamente. La transizione è la nostra opportunità più grande, il suo valore consiste in un interesse nuovo da riconoscere, in un orizzonte da scorgere senza paure, in un cammino da condividere lungo il quale ciò che è necessario produce anche gli strumenti di ciò che diventa possibile, azione dopo azione. con pazienza ma irrinunciabile strategia.
PROSEGUE LA COLLABORAZIONE TRA LND BASILICATA ED ENI
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femminile e giovani”. “Il Comitato Regionale della LND di Basilicata è ormai un nostro compagno di viaggio da tempo. Con soddisfazione confermiamo il nostro impegno a favore di un
progetto che coinvolge i giovani e i giovanissimi insieme alle loro famiglie, in un’ottica di inclusività che è propria dello sport - ha dichiarato Emiliano Racano, Responsabile del Distretto
Meridionale di Eni - La crescita dell’individuo e di una comunità passano anche attraverso i valori che lo sport trasmette e grazie a questo progetto, Eni è ben lieta di fare la propria parte”.
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Il rapporto di collaborazione tra il Comitato Regionale della LND Basilicata ed Eni è stato rinnovato anche per il 2023, tramite la sponsorizzazione di una serie di iniziative sia di carattere sportivo che culturale. “La prosecuzione del rapporto di collaborazione con Eni rappresenta un’ottima notizia per l'intero movimento del calcio dilettantistico di Basilicata che può guardare al futuro con maggiore serenità – ha affermato il presidente del CR LND Basilicata Emilio Fittipaldi – L’aver rinnovato il progetto ‘Il nostro calcio con Eni’ ci permette di alimentare con maggiore impegno le azioni per lo sviluppo del nostro calcio dilettantistico, con una attenzione particolare a quello
Queste categorie mi vengono in mente se, in termini di bilancio e prospettive, ripenso alle cose successe e fatte in questo 2023 che sta per chiudersi e immagino quelle da farsi nel 2024 che sta per iniziare. La buona stella è il valore che sappiamo dare alle nostre azioni, soprattutto quando esse hanno un senso che riguarda la collettività. il 2023 è stato sicuramente un anno eccezionale per la portata dei suoi
avvenimenti e per l’impatto che essi hanno generato sui sistemi economici e sociali globali. La sfida di una transizione “giusta” non ha precedenti. La basilicata, con la sua specificità, è dentro le dinamiche globali. Un anno in più in basilicata, alla guida del distretto meridionale di eni, oltre ad aver accresciuto il mio personale senso di appartenenza a una comunità, ha consolidato la consapevolezza
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AL VIA I CINQUE PROGETTI “NON OIL” Con l’Accordo di Progetti di Sviluppo tra Regione Basilicata, Eni e Shell Italia E&P, partono a giugno i primi 5 progetti “Non Oil”. Il progetto “Basilicata electric Region” punta a creare un polo per la mobilità elettrica sostenibile in Basilicata attraverso lo sviluppo di una rete di ricarica diffusa per veicoli su tutto il territorio regionale e la realizzazione di siti di ricarica ad altissima potenza nelle aree a maggior affluenza, integrati con servizi di assistenza
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tecnica per gli automobilisti e formazione professionale agli addetti. Il progetto “Basilicata Open Lab” vuole contribuire a potenziare l’ecosistema dell’innovazione regionale supportando la nascita e il posizionamento di nuove imprese nei settori più avanzati dei nuovi paradigmi di business. Il progetto “Produzione di Biometano da scarti agricoli” prevede la realizzazione di interventi di riconversione e, qualora necessario, di ampliamento di impianti di biogas esistenti attualmente volti alla
delle enormi potenzialità che questa regione ha proprio sul piano della transizione energetica, essendoci tutti i presupposti per affrontare il cambiamento in maniera reattiva e non resistente, dando valore nel tempo a un’impresa orientata nel percorso di sfide ambientali, sociali ed economiche. il 2023 è stato effettivamente un anno di svolta per la nostra presenza in val d’Agri. Sono riprese tante attività operative che ci permetteranno di coltivare al meglio il giacimento, anche grazie a un dialogo con le istituzioni che valuto sempre più proficuo e improntato al massimo rispetto reciproco. Perché - giusto per tornare un attimo alla premessa - è proprio nei momenti di maggiore crisi che serve la capacità di intendersi su un cammino che riguarda tutti noi. non solo operatività tradizionale, dunque. in uno scenario in cui eni vuole essere parte attiva del percorso di transizione del settore
generazione di energia elettrica da biogas da riconvertire alla produzione di biometano. Il progetto “Agri-Hub Basilicata per la produzione di olio vegetale a fini energetici” punta a realizzare un centro di estrazione di olio vegetale (Agri‐Hub), che lavorerà semi oleaginosi provenienti dalla filiera agricola per alimentare le bioraffinerie Eni. Infine, il progetto “Programma di rigenerazione urbana sostenibile” intende supportare la Regione Basilicata nella definizione e monitoraggio di progetti e azioni diffuse di rigenerazione territoriale al fine di conseguire uno sviluppo sostenibile a scala urbana e territoriale, la valorizzazione e la promozione del patrimonio ambientale e culturale, e la massimizzazione delle opportunità di sviluppo per il tessuto economico basato sul turismo.
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La transizione è la nostra opportunità più grande, il suo valore consiste in un interesse nuovo da riconoscere, in un orizzonte da scorgere senza paure
energetico con una strategia di lungo termine per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica nel 2050, in basilicata è entrata nel vivo la progettazione non oil approvata nell’ambito dell’Accordo di Sviluppo tra regione basilicata, eni e Shell italia e&P connesso alla proroga della concessione val d’Agri. Grande impatto sociale ha avuto il bonus gas, insieme ad altre misure previste dall’accordo come il con-
” ENISCUOLA FESTEGGIA I PROGETTI “6INOND@ WEB TV” E “CHE CONTINENTE 6?” “6inond@ web tv” e “Che continente 6?” sono i due progetti proposti da Eniscuola agli istituti comprensivi della Val d’Agri e Val Camastra per l’anno scolastico 2002/2023 e che si sono conclusi a giugno con due eventi di presentazione a Sarconi e Calvello. Il percorso di affiancamento delle scuole nel processo di formazione per l’innovazione, cominciato
L’INTERVENTO
tributo parametrato alla produzione effettiva pari a 1,05 euro per ogni barile prodotto. ma, soprattutto, vorrei ricordare gli obiettivi di scenario delle azioni messe in campo in questo 2023, che sono quelli di accompagnare nel lungo periodo lo sviluppo regionale sul terreno delle nuove tecnologie abilitanti per dare impulso alla svolta verso la sostenibilità ambientale e l’economia circolare. il 2024 non potrà
che raccogliere le sfide del programma di lavoro già avviato che sarà sostenuto affinché generi valore per il territorio. in questa direzione non perdiamo di vista il capitale più importante di una comunità territoriale, il valore delle sue persone, soprattutto dei giovani che devono essere le antenne che intercettano il futuro. Perché questo avvenga vorremmo rafforzare, nel solco di una tradizione che ci contraddistingue, il rapporto con gli istituti di istruzione del territorio, in un’ottica di proficuo scambio scuola-azienda sui temi della formazione e delle nuove competenze. non soltanto un sistema di recruiting per le nuove opportunità professionali, pur importante. L’ambizione più alta è quella di intercettare quei ragazzi e quelle ragazze che hanno lo sguardo aperto al cambiamento, perché saranno loro i protagonisti delle energie di domani. infine, sul piano interno, un tema
centrale anche a livello corporate, che andrà di pari passo con gli obiettivi di sicurezza, compliance e integrità tecnica: parlo del rispetto delle persone e dei diritti umani, perché il luogo di lavoro sia libero da ogni forma di discriminazione e di molestia, un luogo di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi di fare parte, in cui esistere prima di tutto come esseri umani e poi come lavoratori. in eni crediamo che tutte
le dimensioni della diversità siano della massima importanza. Una parte del nostro impegno per il 2024 sarà quello di promuovere sempre di più nelle nostre attività l’uguaglianza di genere e in particolare l’empowerment femminile. buon anno a tutt*, dunque. Siamo pronti a iniziarlo con fiducia e determinazione.
NASCE “BASILICATA OPEN LAB”
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sostenibilità. Quattro gli ambiti d’intervento del progetto che nasce nel solco delle precedenti iniziative Joule dedicate al settore agricolo: Agricoltura sostenibile e agritech;
Diversificazione economica e sviluppo locale; Bioeconomia circolare e agroenergie; Idrogeno, mobilità sostenibile, rinnovabili.
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qualche anno fa, è proseguito con un nuovo gruppo di istituti e nuove progettualità che uniscono i temi della conoscenza del territorio e della tutela della biodiversità ai nuovi linguaggi digitali e multimediali. A supporto di entrambi i progetti è stata realizzata un’attività di formazione della classe docente in presenza e a distanza, da parte di Linda Guarino, esperta di didattica digitale nelle scuole primarie e dei formatori della Fondazione Eni Enrico Mattei.
La creazione di un presidio fisico e digitale e il lancio di una Call4Innovation sono gli elementi cardine dell’iniziativa realizzata da Eni, con il supporto di Shell Italia E&P, attraverso Joule, la scuola di Eni per l’Impresa. Si tratta del progetto Basilicata Open LAB, iniziativa realizzata da Eni, con il supporto di Shell Italia E&P, attraverso Joule, la scuola di Eni per l’Impresa e con i partner PoliHub e Consorzio ELIS. Basilicata Open LAB ha l’obiettivo di creare un valore concreto sul territorio - attraverso la costruzione di un ecosistema in cui coesistono associazioni pubbliche, private e imprese lucane - e di contribuire alla creazione di un portafoglio di iniziative promosse dalla Regione sulle tematiche di transizione energetica, economia circolare e
Le nuove sfide del comparto agroalimentare nazionale e regionale. “Cambiamento climatico e eventi bellici internazionali non rendono la vita facile agli agricoltori”, spiega il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani LUIGIA IERACE
La “forza amica” del paese per ripartire dalla terra “C
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ali di produzione e oscillazioni irrazionali dei mercati mettono a rischio tutti i settori produttivi. Per il comparto agricolo è un bilancio segnato da alti e bassi”. dopo cinque anni caratterizzati da tante criticità: dalla pandemia alla guerra in Ucraina, al cambiamento climatico, nuove importanti sfide metteranno a dura prova l’agroalimentare nazionale e regionale. Tracciamo un bilancio dell’anno che si sta chiudendo con Antonio Pessolani, confermato ad agosto presidente di coldiretti basilicata per il quinquennio 2023-2028.
Quali sono i principali risultati raggiunti? dal giusto riconoscimento del prezzo del prodotto ai produttori primari, al divieto di produzione, trasformazione e commercializzazione di cibo sintetico in italia, cui la basilicata ha contribuito con migliaia di firme a sostegno
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della petizione nazionale. Una conquista epocale per il Paese che tutela, oltre alla salute, anche le nostre aziende che da millenni preservano le tradizioni, producono cibo e danno lavoro.
L’agricoltura è un comparto fondamentale per l’economia lucana? in basilicata, il numero di aziende agricole si è fortemente ridotto (-34,65%) passando da 51.772 nel 2010 a 33.829 nel 2020. cresce la dimensione media aziendale da 10,03 ettari a 13,65 ettari. Prevale l’impiego di seminativi (59,75% della Superficie Agricola Utilizzata), poi prati permanenti e pascoli (24,7%) e coltivazioni legnose agrarie (6,56% - di cui agrumi e coltivazione della vite, 18% e 13,23%, e olivo, 68,74%). Le aziende zootecniche sono 5.879. Guardando al 2024, che anno sarà?
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Antonio Pessolani Confermato per il quinquennio 2023-2028, Pessolani è presidente della Coldiretti Basilicata, che guida dal 2018. Imprenditore agricolo, 51 anni, gestisce ad Abriola, Calvello e Paterno aziende ad indirizzo zootecnico da carne e da latte. Tra le eccellenze la produzione del caciocavallo podolico, presidio Slow Food.
Sono ottimista. Almeno nelle aspettative, dovrebbe essere migliore del precedente. Progetti di filiera, “io sono lucano”, consorzio agrario cAi, consorzio di bonifica, Associazionismo allevatoriale, i distretti agroalimentari del cibo, “campagna amica” con i mercatini di coldiretti saranno il fulcro della nostra azione con attenzione alle dinamiche di programmazione in campo europeo, nazionale e regionale. Quali le opportunità offerte da queste ultime? dall’attuazione del Pnrr nazionale con bandi istruiti e da attuare, alla chiusura del iv bando nazionale delle filiere e l’avvio del v bando di filiera del masaf con una dotazione di ben 690 milioni di euro iniziali cui si sono aggiunti su nostra richiesta 2 miliardi. Tante aziende potranno innovare le proprie strutture operative e rientrare in un sistema di contrattazione aggregata con i vantaggi conseguenti. i cSr (complemento Sviluppo rurale) regionali sono un’altra grande opportunità per l’agroa-
limentare lucano, con circa 650 milioni di euro di dotazione.
perativa La nuova Aurora, con circa 500 produttori e 50 soci fondatori è al centro di un mercato locale e nazionale.
Dalla gestione delle acque all’innovazione per un’agricoltura 4.0… Temi di interesse strategico. La gestione delle acque va affrontata con approccio immediato e pragmatico. in basilicata lo strumento a disposizione dell’agricoltura del consorzio di bonifica va rafforzato e gestito dagli agricoltori, veri detentori della conoscenza delle esigenze dei territori.
Dignità del lavoro e giusto reddito agli agricoltori sono temi a lei cari? Tanto da portare all’approvazione di una legge specifica contro le “pratiche sleali”. L’agricoltura andava liberata dal caporalato a danno dei lavoratori, ma anche da quello a danno delle imprese da parte delle grandi distribuzioni. non era corretto che il prezzo dei prodotti venisse fatto da attori diversi dai produttori. Le speculazioni portano i prodotti a giungere sugli scaffali a prezzi esorbitanti, di contro poco arriva nelle casse degli agricoltori. La legge pone fine a contrattazioni sleali e le basi per far ragionare in modo imprenditoriale tutta la catena agricola.
Qual è l’apporto della Basilicata al Made in Italy? È una regione piccola dal punto di vista demografico ma tanto grande in campo agricolo: la provincia di Potenza è la terza come superficie agricola coltivata a grano con 90.000 ettari, segue matera con 65.000 ettari che fanno della basilicata il terzo granaio d’italia, dopo Sicilia e Puglia. in campo ortofrutticolo è la prima produttrice di fragole con circa 1.100 ettari coltivati nel 2023.
Campagna Amica per una filiera a km zero? È il nostro fiore all’occhiello. i mercati contadini sono la reale possibilità di evoluzione per la nostra società. consumatori e produttori sono messi in relazione diretta permettendo uno scambio di conoscenza e di rispetto tra gli attori. Tanti sono i mercati all’aperto a matera e Potenza oltre allo store “io Sono Lucano” nella centrale via Pretoria a Potenza.
Tante piccole eccellenze e l’importanza di fare rete… noi lucani per storia e cultura siamo restii a collaborare, ma nell’ultimo decennio c’è un’inversione di tendenza rispetto alla capacità di creare cooperazione e fare massa critica per risolvere le tante debolezze del settore. il progetto “io Sono lucano”, attraverso la coo-
Ma le eccellenze lucane trovano spazio nei ristoranti lucani? oggi poca ristorazione usufruisce di tutto l’assortimento agroalimentare delle eccellenze di basilicata. Tante le problematiche collegate, a partire dalla scarsa organizzazione del prodotto e dalla poca conoscenza delle aziende di eccellenza. Per questo serviva un unico hub logistico organizzativo su cui centralizzare l’offerta lucana per poi comunicarla e metterla a disposizione di tutti. con
“io sono lucano” e “Tipico cash and carry” (partner logistico) si colmerà questo gap. Parliamo di export. oggi tante eccellenze sfondano sul mercato internazionale ma con numeri risicati e per referenze singole: dal settore ortofrutticolo, al vino, alla pasta. occorre aggregazione e massa critica altrimenti continueremo a parlare di export senza poter servire il mercato interno già disponibile. i numeri dell’export sono in crescita ma solo grazie alle singole capacità aziendali. Quali i punti di forza della Coldiretti lucana? La grande rete associativa nazionale e regionale consente di essere capillari sui territori anche se la nostra vera forza è la reputazione costruita in anni di battaglie a favore del sistema, diventando una “forza amica” del Paese. I giovani e l’agricoltura? Cambio generazionale o scelta consapevole di ripartire dalla terra? i giovani sono il futuro della nazione e della agricoltura. Penso al lavoro incessante di questi decenni, come la legge di orientamento del 2001 che ha consentito a tante aziende di diversificare la propria attività con la vendita diretta e di far conoscere tante eccellenze agroalimentari mettendo al centro l’agricoltore e cambiando il paradigma agricoltura uguale povertà e sacrificio, in agricoltura uguale opportunità e ricchezza. Lo scenario internazionale, con il fallimento della globalizzazione, consente di affermare che il ritorno alla terra è un’opportunità di crescita di lavoro e di affermazione della propria identità.
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Quali i progetti più importanti avviati? A breve sarà presentata alla regione la candidatura del “distretto agroalimentare divino” con un comitato promotore che unisce consorzi di Tutela dei vini lucani, aziende vitivinicole e attori istituzionali per portare in italia e nel mondo un’immagine unita della basilicata. Più incisiva sarà la battaglia sindacale per il riequilibrio della fauna selvatica, e soprattutto l’abbattimento dei cinghiali ormai in numero fuori controllo che minano colture e sistema agroalimentare. da segnalare il progetto bosco, con il primo consorzio Forestale con il comune di calvello, con finanziamenti ministeriali e Gefocal, una grande comunità energetica. nel 2024 partiranno anche le progettualità messe in campo da eni a valere sui fondi di compensazioni ambientali per Agri-Hub, biogas e biomonitoraggio; contiamo di intercettare le risorse disponibili e mettere in cam-
La provincia di Potenza è la terza come superficie agricola coltivata a grano con 90.000 ettari. Segue Matera con 65.000 ettari, che fanno della Basilicata il terzo granaio d’Italia, dopo Sicilia e Puglia.
po progettualità di alto livello.
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AGRICOLTURA
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Una Basilicata da podio “Basilicata state of mind”: U la campagna d’immagine
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LUCIA SERINO
per il 2024 si affida ai volti e alle storie di cinque campioni lucani. Sono Domenico Acerenza, Francesca Palumbo, Terryana D’Onofrio, Claudio Coviello e Domenico Pozzovivo
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na Basilicata da podio. Ma di chi è figlia la vittoria, della forza o della mente? Corre la Basilicata verso i suoi obiettivi, con la forza e il tempo costante del maratoneta, passo dopo passo, in un tempo in cui attorno ci sono più discese che risalite. Occorrono impegno, disciplina e concentrazione per scansare il peso dello scoraggiamento e rimettere in moto l’energia. E chi più di un atleta può indicare, simbolicamente, la strada? La Basilicata ne sceglie cinque, i campionissimi della sua terra, per presentarsi rafforzata nel nuovo anno, nell’immagine e negli intenti. La grande sfida resta, come negli ultimi anni, quella di cercare sempre di più un equilibrio tra l’uomo e il suo ambiente. Servono competenze, fatica e talento. In coerenza con un percorso trac-
ciato a cavallo del 2019 e del 2020, quell’anno orribile che fu paura e morte per tutto il mondo e che spegneva le luci su una stagione mirabile per la Basilicata, la Regione sceglie la sua proposta comunicativa per il 2024 con i volti e la tenacia di cinque formidabili campioni: Domenico Acerenza, 1995, il nuotatore di Potenza cresciuto in montagna, a Sasso di Castalda, medaglia d’oro ai mondiali; Francesca Palumbo, classe 1994, la schermitrice di Potenza, un oro mondiale, due europei, stella della scherma italiana che sogna Parigi 2024; Terryana D’Onofrio, 1977 di Marsicovetere, medaglia d’oro europea di karate; Domenico Pozzovivo, il superciclista di Policoro, 1982, anche lui una costanza formidabile nei piazzamenti a tappe. E poi l’etoile della Scala, Claudio Coviello, che iniziò a danzare nella
sua città, Potenza. “Il talento più evidente che ho visto, una gemma pura da coltivare”, ha detto di lui Roberto Bolle. Costanza, merito, fiducia, sono i tratti comuni di cinque campioni nati e cresciuti tutti in Basilicata da dove poi sono partiti per conquistare il podio. Hanno raggiunto l’alloro nel resto del mondo, con la forza e la tensione delle proprie radici, ripetendo, tutti, che si portano dietro le origini, come uno stato mentale. Non è un caso che la campagna, promossa dalla regione Basilicata attraverso l’Apt, si chiama – per l’appunto – “State of mind”. Regista dello spot è Luca Curto, Art director di Digital Lighthouse dal 2015 specializzato nella direzione di progetti cinematografici incentrati sulla sfida e lo sport. Se, dopo il Covid, la Basilicata aveva puntato sulla li-
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ai suoi valori e alle sue emozioni. La persona è al centro, con il suo benessere e il suo equilibrio interiore, in armonia con la bellezza dell’ambiente e del paesaggio che ci ha nutriti dalla nascita. In Basilicata infatti esiste un rapporto speciale fra persona e territorio, e questo lo leggiamo anche nelle esperienze di vita di questi eroi positivi. La loro carriera e i loro successi sono un modo di interpretare la bellezza, attraverso cui possiamo leggere i valori più sani del nostro territorio”. Dunque equilibrio tra mente e corpo ed armonia tra uomo e ambiente. “Associare questo concetto alla comunicazione turistica – aggiunge Nicoletti - trova una forte relazione con le peculiarità del territorio lucano. Nel progetto di comunicazione, i valori legati al benessere psicofisico si legano anche a principi come la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente, in cui il viaggiare attivo è capace di trasformarsi in un’autentica esperienza rigenerante per la mente e per il corpo”. Porte aperte al futuro, dunque, in gran velocità, sapendo che la tecnica aiuta, è indispensabile, ma che l’obiettivo resta una direzione mentale degli uomini e delle donne che sono in pista.
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nonni, pensionati, perché i genitori avevano ancora da lavorare. Da quel giorno non si è più fermato. Quando può torna, “ricordo che quando ero piccolo – disse in occasione di una serata in cui si esibì nel capoluogo per i 30 anni dell’Asd (centro studi danza Loncar, la sua prima scuola di ballo) – avrei molto desiderato vedere qui nella mia città esibirsi grandi danzatori”. All’inizio fu quasi un gioco, oggi di lui scrivono che è il nipotino di Nizhinskij. Il senior del quinquetto è il ciclista Domenico Pozzovivo, oggi quarantenne, non solo una grande atleta ma anche un carattere straordinario nei momenti di difficoltà come quando, nell’agosto del 2019, fu investito da un’auto in Calabria affrontando ben otto interventi chirurgici per scongiurare l’ipotesi di una protesi. Poi riprese gli allenamenti, nel 2022 concluse il Giro d’Italia all’ottavo posto in classifica generale, divenendo, all'età di 39 anni, il corridore più anziano a concludere la competizione nella top 10 dai tempi di Giovanni Rossignoli, era il 1924. Cosa ci dice la storia dei cinque campioni lucani? “L’obiettivo – dice Antonio Nicoletti, direttore dell’Apt – è quello di comunicare una regione la cui bellezza, affascinante e incontaminata, esiste in relazione all’essere umano,
La Regione sceglie la sua proposta comunicativa per il 2024 con i volti e la tenacia di cinque
formidabili campioni: il nuotatore Domenico Acerenza; la schermitrice Francesca
Palumbo; la karateka Terryana D’Onofrio; il ciclista Domenico Pozzovivo e il ballerino Claudio Coviello.
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bertà di muoversi che la Basilicata, con i suoi spazi all’aperto, offre (“Basilicata free to move” il riuscito claim per un biennio), ora sposta il messaggio dal luogo alla persona. Domenico Acerenza ha trovato la gloria nell’acqua ma il fuoriclasse azzurro viene dall’Appenino lucano, da un paesino, Sasso di Castalda, meno di 1000 abitanti, che ha dovuto lasciare per competere a livelli europei: “La mia fortuna è stata la piscina di Satriano di Lucania, vicino casa mia, dove ho cominciato a nuotare all’età di cinque anni”. Acerenza racconta spesso che la mamma e il papà non sapevano nuotare, ma lui, seguendo l’esempio dei fratelli e i consigli del pediatra, si è tuffato in vasca e non ne è più uscito. Sasso rimane il suo approdo, qui; l’anno scorso, sposò una ragazza del suo paese, Nicoletta Cerrone. Cominciò in una palestra di Potenza anche Francesca Palumbo, la campionessa che, dopo qualche anno di nuoto, incrociò i maestri della Schermistica lucana e, incoraggiata dai genitori, si avviò alle fatiche della nuova avventura dopo gli anni passati “a Montereale”, allieva del compianto Giuseppe Pinto, uomo che tanto ha dato al mondo delle pedane nella sua Basilicata. Ha scalato le vette del mondo anche la campionessa di karate Terryana D’Onofrio, i primi passi con il fratello Francesco nella palestra di papà vincenzo, da Marsicovetere a Sant’Arcangelo, e medaglia d’oro a squadre femminili di Kata, strameritata, ai campionati europei di Porec in Croazia. “Sono certa che il lavoro fatto in Basilicata mi abbia aiutato tanto, perché era come una piccola famiglia”. Partì da Potenza anche Claudio Coviello, danzatore solista del corpo di ballo della Scala. Un ex primo ballerino del teatro dell’Opera di Roma, Salvatore Capuozzi, lo notò e gli propose un’audizione. La superò, aveva 10 anni, partì con i
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TURISMO
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Bilancio positivo per lo sport dilettantistico in Basilicata, anche grazie alla collaborazione tra LND ed Eni. Intervista a Emilio Fittipaldi, Presidente del Comitato Regionale LND Basilicata
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MICHELE VITIELLO
Un anno positivo e ricco di iniziative U n anno positivo nel panorama sportivo dilettantistico della Basilicata. Emilio Fittipaldi, Presidente del Comitato Regionale Basilicata Lega Nazionale Dilettanti Basilicata, racconta alla redazione di Orizzonti l’anno appena trascorso, le iniziative e gli ottimi risultati in termini di partecipazione. Inclusione, giovani e legame col territorio saranno i temi cruciali del 2024.
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Presidente, che anno è stato il 2023 per il calcio lucano? È stato un anno positivo per la qualità delle iniziative realizzate, per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività istituzionali e per il numero di tesserati registrati dal nostro Comitato Regionale. Nel 2023 abbiamo ideato e realizzato tante manifestazioni sportive, sociali e culturali. Mi piace sottolineare, tra le altre, il “Torneo
dell’Amicizia”, riservato alle Categorie Allievi e Giovanissimi svoltosi su tutto il territorio regionale; l’iniziativa “Un calcio alle mura” tenutasi a Calvello (Pz) che ha visto il coinvolgimento di numerosi atleti diversamente abili; l’evento “Il gioco di squadra fondamentale per la crescita delle ragazze e dei ragazzi” con incontri zonali riservati ai piccoli calciatori di età compresa tra i 5-12 anni tenutosi sui campi
di gioco e nei palazzetti dello sport della Basilicata, con la partecipazione delle società affiliate e di numerosi genitori degli atleti partecipanti. La stagione agonistica è stata positiva, se consideriamo l’aspetto dei numeri relativi a squadre e tesserati. Per quanto riguarda le prime, infatti, si è passati da 425 nella stagione sportiva 2021/22 a 453 in quella successiva, fino ad arrivare a 503 nella Stagione 2022/23. Ancora più significativa è la crescita del numero degli atleti tesserati
L’INTERVISTA
anche nel corso della Festa del Calcio Lucano, in programma a dicembre, durante la quale saranno premiate, alla presenza di autorità e ospiti, le società protagoniste della passata stagione agonistica.
Eni affianca LND Basilicata da ben cinque anni. Una collaborazione all’insegna dei valori dell’integrazione e della crescita dei giovani. Siete soddi-
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Emilio Fittipaldi Da due anni è presidente del Comitato Regionale LND Basilicata. In precedenza, è stato per molti anni vicepresidente e, prima ancora, consigliere. Dal 1984 al 1999 è stato Direttore sportivo del Moliterno.
grazie ad essa, di una maggiore visibilità a livello locale e nazionale. L’inclusione è e sarà il tratto distintivo della nostra azione. Pertanto, daremo continuità ai progetti e all’impegno profuso nella promozione dello sport paralimpico.
Siamo ormai agli sgoccioli del 2023, l’anno nuovo è alle porte. Cosa ci racconta in merito a programmi e prospettive per il 2024? Nel 2024, oltre alla consueta organizzazione e ottimizzazione degli appuntamenti istituzionali, punteremo con rinnovato entusiasmo sulle attività del Settore Giovanile, su quelle dell’Attività di Base e sulle iniziative a carattere sociale, incrementando la collaborazione con le istituzioni scolastiche e le famiglie. L’inclusione è e sarà il tratto distintivo della nostra azione. Pertanto, daremo continuità ai progetti e all’impegno profuso nella promozione dello sport paralimpico. Parallelamente il Comitato sarà impegnato nel promuovere incontri territoriali con le associate per favorire il confronto con le realtà delle nostre comunità, cuore pulsante dell’attività dilettantistica lucana. Inoltre, come ogni anno, le nostre Rappresentative Regionali saranno protagoniste nel Torneo delle Regioni in programma in Liguria e Calabria rispettivamente per il Calcio a 11 e per il Calcio a 5 offrendo una prestigiosa vetrina ai nostri giovani atleti in quella che sarà la 60esima edizione dello storico Torneo organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti. Un anno denso di appuntamenti ed eventi che culmineranno con la tradizionale Festa del Calcio Lucano che, oltre a premiare il merito sportivo per le Società vincenti i Campionati e la Coppa Disciplina, rappresenta la celebrazione dei valori fondamentali dello sport e della filosofia del nostro Comitato Regionale.
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nello stesso periodo. Siamo passati da 8.318 nella stagione 2021/22 fino a 9.857 in quella 2022/23. Il tesseramento, ancora in corso nella stagione 2023/24, evidenzia un’ulteriore crescita, anche se il dato definitivo sarà fruibile nel mese di giugno 2024. A questi numeri vanno aggiunti altri 1500 tesserati tra dirigenti e allenatori. Risultati importanti, ottenuti grazie al miglioramento di tutta l’organizzazione del Comitato Regionale Basilicata della LND e alla fattiva collaborazione con Eni. Attività e dati saranno ricordati
Campionati regionali, campionati giovanili, attività di rappresentativa: sono numeri importanti, con progetti che coinvolgono anche le famiglie, le ragazze sempre più vicine al calcio e i disabili. Nonostante la decrescita demografica che si registra nella nostra regione siamo riusciti ad organizzare al meglio le attività istituzionali. venti sono i campionati in corso, a cui vanno aggiunte le attività di base delle categorie “Esordienti”, “Pulcini”, “Piccoli Amici” e “Primi Calci”, con oltre sessanta eventi tra tornei e manifestazioni ludiche. Di notevole importanza sono le attività svolte dalle Rappresentative del C.R. Basilicata LND con le categorie maschili under 19, under 17 e under 15, sia di Calcio a 11 che di Calcio a 5, e dalle rappresentative femminili di Calcio a 11 e di Calcio a 5. Tutte le rappresentative regionali hanno partecipato al Torneo delle Regioni che quest’anno si è svolto in Piemonte per il Calcio a 11 e in veneto per il Calcio a 5, dando grande visibilità non solo al nostro Comitato, ma all’intera Basilicata, distinguendosi, a livello nazionale, per l’aspetto organizzativo e comportamentale, tanto che il C.R. Basilicata è stato premiato per aver ottenuto il secondo posto nel premio Fair Play nella kermesse organizzata in Piemonte.
sfatti di questa partnership? Il progetto “Il nostro Calcio con Eni”, nato nel 2018 sotto la presidenza di Piero Rinaldi, spero possa rinnovarsi ancora per tanti anni. Una partnership di grande valore strategico per l’intero movimento del calcio dilettantistico e giovanile della Basilicata che ha fatto sentire i suoi benefici effetti, in particolare, sulla promozione e lo sviluppo dell’attività di base puntando sui valori fondamentali per la crescita educativa, sportiva e civile dei giovani come l’inclusione, la solidarietà, l’aggregazione e il rispetto della persona e delle regole. Particolare attenzione abbiamo rivolto e stiamo rivolgendo al mondo paralimpico e alle iniziative legate all’incentivazione del Calcio Femminile. Un rapporto di collaborazione qualificato che ha concorso alla crescita organizzativa dell’intero Comitato Regionale che ha goduto,
FRANCESCA SANTORO
Lo sport come motore del turismo Servono “iniziative di alto livello per attrarre persone che possano venire a Potenza per vederle”. E, ovviamente, bisogna investire sulle infrastrutture sportive. Parla Gianmarco Blasi, assessore allo Sport di Potenza ittà natale della campionessa mondiale Francesca Palumbo, Potenza nel 2021 è stata eletta Città Europea dello Sport, titolo esteso anche per il 2022. Per proseguire questa tradizione sportiva, però, servono le infrastrutture. Parla Gianmarco Blasi, assessore allo Sport della città, che vorrebbe rendere Potenza un polo di attrazione per il turismo sportivo.
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Potenza è stata Città Europea dello Sport nel 2021. Cosa rimane di positivo di quell’esperienza? Abbiamo potuto apprezzare ancora di più quello che le tante ASD, le associazioni sportive, e tanti amanti di sport fanno per la nostra comunità: Potenza è una città molto viva anche grazie all’impegno e alla dedizione di appassionati di sport e addetti ai lavori. Con il contributo della Regione Basilicata per la Città Europea dello Sport, di 150 mila euro, a pochi mesi dal mio insediamento come assessore, abbiamo potuto dare
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© Gianmarco Blasi
Gianmarco Blasi Nel 2021 è stato nominato assessore del Comune di Potenza, con deleghe al Bilancio, al Patrimonio, alla Programmazione e allo Sport. Blasi, nato a Potenza, scrive da anni per diverse riviste sportive lucane.
circa 130 mila euro alle manifestazioni sportive in due anni, uno dei più grandi investimenti per lo sport mai fatti dall’amministrazione comunale di Potenza. Abbiamo creato un circuito positivo, che ha attratto atleti di fama internazionale. Nella piscina comunale di Montereale hanno nuotato Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza; abbiamo ospitato la nazionale italiana di pugilato con la campionessa olimpionica Irma Testa… per citare solo alcuni degli atleti più rappresentativi del panorama sportivo nazionale. Abbiamo, inoltre, potuto rifare un campo nel quartiere di Macchia Romana e acquistare un campetto da playground. Cerchiamo di agire su due aspetti: da un lato, lasciare qualcosa di tangibile come i campetti, e dall’altro finanziare al massimo iniziative sportive di un certo livello. Al di là dei titoli, qual è la sua visione per mantenere viva la passione della comunità per lo sport? Penso che si debba continuare a fare degli investimenti nel mondo dello sport, che siano da intendersi come miglioramento della qualità delle strutture sportive, trascurate per troppo tempo. Ci stiamo provando, le stiamo efficientando energeticamente, a breve partiranno i lavori del settore “distinti” dello Stadio Viviani… Abbiamo avuto più di 2 milioni di euro soltanto per l’impiantistica sportiva. Ora, bisogna continuare ad investire nello sport, proprio alla stregua degli eventi culturali, teatrali e di qualsiasi altra tipologia che si può fare in città. Lo sport deve essere il motore del turismo, facendo iniziative di alto livello per attrarre
persone che possano venire a Potenza per vederle. Anche con un ritorno economico sul territorio… Esatto. Abbiamo avuto la prova provata che investendo in eventi di alto profilo c’è un ritorno notevole. L’anno scorso, ad esempio, ad ottobre abbiamo fatto il primo Halloswimeeting di nuoto, e sono venuti Gregorio Paltrinieri, Domenico Acerenza, Benedetta Pilato. L’amministrazione ha investito ben 24 mila euro. Quest’anno, lo stesso evento ha attratto, da sé, circa 300 nuotatori in più, quindi 180 pernotti, e sono venuti anche i ragazzi della
L’INTERVISTA
Parco di Rossellino, attualmente abbandonato nonostante sia il primo polmone verde di Potenza. Abbiamo quindi immaginato di realizzare una camminata per le biciclette e per il running fra le alberature, senza interventi impattanti. E ancora, campetti da beach volley, da pallavolo, da pallacanestro, tutto all’aperto. E poi, vista l’esigenza della pista di pump track - la più grande del Sud ad oggi è ad Olbia - abbiamo pensato di dotare la città di questo tipo di offerta sportiva, che può diventare attrattiva anche per un pubblico extra cittadino.
© Jan Kopřiva/ nsplash
nazionale giovanile, autonomamente. Questo significa che il messaggio è stato veicolato, con ricadute sul territorio e sulle strutture ricettive.
tereale. Ci sono le altezze per la pallacanestro, la pallavolo, 250 posti a sedere… potrebbe essere una prima risposta in tema di infrastrutture sportive. Con il PNRR, realizzeremo anche una pista di pump track, di bicicletta freestyle, la più grande del Mezzogiorno. Speriamo possa partire a breve. Come mai una pump track? Ci sono dei ragazzi che praticano questo sport, oggi sotto al parcheggio del Ponte Attrezzato delle scale mobili di viale dell’Unicef. Dopo aver parlato con loro, abbiamo fatto un progetto per il
Tra i progetti futuri, l'assessore Gianmarco Blasi annuncia anche quello di realizzare, con il Pnrr, una pista di pump track, di bicicletta freestyle, la più grande del Mezzogiorno.
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Quindi c’è impegno da parte dell’amministrazione per ottimizzare le infrastrutture sportive, anche grazie ai fondi del Pnrr, se pensiamo per esempio anche al palazzetto Coni, o alla richiesta per il finanziamento della piscina olimpionica. Secondo lei, cosa manca in termini di attrezzature o strutture sportive nella città? Come dicevo prima, alcune strut-
ture sportive sono vecchie, altre sono concepite male… A breve avremo solo il Pala Rossellino per fare attività di alto livello come la pallacanestro. Grazie al Pnrr abbiamo lavorato sul palazzetto Coni, che diventerà la casa degli sport impropriamente definiti “discipline minori” - pugilato, scherma, karate, arrampicata. La piscina olimpionica, che dovrebbe essere finanziata col fondo FSC, come ci ha comunicato la Regione, ci consentirà di dare una risposta al mondo del nuoto: stiamo pensando, una volta realizzata la piscina olimpionica, di realizzare il palazzetto dello sport al posto dell’attuale piscina di Mon-
Oltre ai benefici per la salute fisica, lo sport contribuisce a promuovere inclusività e parità di genere… penso al recente successo della prima edizione della 'Notte rosa delle donne nello sport'. Ci sono altre iniziative in programma per rafforzare questi valori “trasversali”? Abbiamo adottato la Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport per Delibera di Giunta, impegnandoci a fare una serie di iniziative per promuovere la parità di genere. Nelle palestre abbiamo concesso lo stesso numero di ore alle società e stiamo svolgendo eventi proprio come la Notta Rosa. Questa prima edizione è stata realizzata insieme alla Commissione Pari Opportunità della Regione Basilicata, con la presidente Perretti, ed è stato un discreto successo. Contiamo che questo seme che abbiamo piantato possa germogliare e far nascere ogni anno un’iniziativa di questo tipo, sempre finalizzata a raccontare l’inclusione. Un’inclusione che a Potenza è declinata nei fatti, visto che l’atleta più importante della città è una donna, la schermitrice Francesca Palumbo.
BENZINA
37 ANNI DI PREZZI DI BENZINA E GASOLIO IN ITALIA
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Nonostante la guerra in Ucraina e la più recente in Israele, i prezzi dell’energia non subiranno un’impennata. Anzi: dovrebbero stabilizzarsi. Senza illudersi troppo, perché basterebbe poco per far ripartire i prezzi NOvEMbrE/dICEMbrE 2023 | N. 54
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opo la crisi del 2022, una delle più gravi della storia d’Europa, con una guerra in corso in Ucraina, e con un’altra guerra in Israele, ci si poteva aspettare prezzi dell’energia alle stelle per fine 2023 e per il 2024. Invece, sorprendentemente come spesso accade, i prezzi sono scesi a fine anno e anche per il prossimo l’ipotesi più probabile è quella di una loro stabilizzazione. Il petrolio, quello più esposto alla guerra in Medio Oriente, invece di salire verso i 100 dollari per barile, cosa che sembrava scontata a metà settembre quando era sopra i 90 dollari, è sceso a 80. Il rischio era che l’Iran, ma anche il Qatar, tra-
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dizionali sostenitori di Hamas, potessero entrare in un conflitto militare contro Israele e in quel caso le esportazioni di petrolio dal Golfo Persico sarebbero state interrotte. L’area è la principale in termini di esportazioni petrolifere con circa 15 milioni di barili al giorno, su un mercato che è di circa 40 e con consumi mondiali superiori ai 100 milioni barili giorno. Non è solo l’Iran ad esportare petrolio da lì, ma sono anche, e soprattutto, l’Arabia Saudita, il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti, l’Iraq, tutti membri OPEC che già in passato, in particolare nel 1973, furono interessati da situazioni problematiche. Il ricordo va subito
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al primo shock petrolifero, quello appunto del 6 ottobre del 1973. Hamas ha voluto cominciare la guerra proprio lo scorso 7 ottobre in ricordo di quella di 50 anni prima, ma oggi, per il mercato petrolifero, le cose sono completamente diverse, con tutti i paesi moderati, guidati dall’Arabia Saudita, che sono dalla nostra parte, ossia la parte dei consumatori. Nel 1973, al contrario, decisero un embargo petrolifero per punire gli Stati Uniti dell’alleanza con Israele nella guerra di allora. Ora è chiaro non solo che nessuno vuole fare embarghi contro gli amici di Israele, nemmeno l’Iran, ma che, anche nella peggiore
ENERGIA
MARZO 2022 SUBITO DOPO L’INIZIO DELLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA
TENDENZA SUL 2024
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ITALIA, I PREZZI DI BENZINA E GAS Dopo la crisi del 2022, una delle più gravi della storia d’Europa, ci si poteva aspettare prezzi dell’energia alle stelle per fine 2023 e per il 2024. Invece i prezzi sono scesi a fine anno e anche per il prossimo l’ipotesi più probabile è quella di una loro stabilizzazione.
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pre molto lontani dai picchi di 2,2 toccati subito dopo l’inizio della guerra della russia nel marzo 2022. E il gas, la causa dell’esplosione delle bollette dell’anno scorso? Anche qui, i prezzi si mantengono deboli a fine 2023, fra i 40 e 50 euro per megawattora, quando un anno prima, invece, viaggiavano intorno ai 150 euro. Le scorte di gas sono altissime, i flussi di GNL dal Nord Africa sono regolari, mentre la russia, quella in guerra, non ha completamente chiuso i tubi. Più importante è la domanda che, dopo aver dimostrato di reagire più del previsto agli alti prezzi, per l’inverno 2023-2024 ci si aspet-
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ta possa scendere ulteriormente a causa del raffreddamento dell’economia europea, in particolare della Germania e dell’Italia, i due paesi che consumano più gas. Poi c’è il clima; ormai, sembra che il cambiamento climatico ci sia venuto in aiuto in via strutturale e che picchi di consumi per ondate di freddo non debbano più esserci, ma qui le certezze sono molto meno. La calma dei prezzi, però, non deve illudere troppo, perché mancano ancora parecchi mesi prima della primavera. basterebbe poco per far ripartire i prezzi: una forte domanda da parte dell’Asia di GNL, oppure un problema tecnico nel Mare del Nord, oppure,
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l’interruzione dei flussi di importazione dal Nord Africa. Il problema è che con il venire meno della russia, quasi totale, manca la capacità di importazione sostitutiva in caso di eventi imprevisti. In ogni caso, scenari apocalittici come quelli di fine 2022, con le bollette del gas a 1,5 euro per metro cubo, sono improbabili, mentre è più facile attendersi livelli deboli intorno a 1 euro per metro cubo. dita incrociate, intanto, perché il sistema energetico italiano è tirato, ma il peggio sembra essere passato.
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delle ipotesi con una guerra allargata, le portaerei americane sarebbero comunque in grado di proteggere il flusso di petrolio in uscita dal Golfo Persico. Pertanto, per il 2024, la politica va a contare poco, mentre sono i fondamentali che determineranno gli andamenti: la domanda sta frenando, mentre l’offerta sale velocemente creando abbondanza, la situazione migliore per garantire prezzi stabili. Questo significherà un prezzo della benzina alla pompa in Italia che, salvo interventi sulle tasse, per il momento da escludere, rimarranno relativamente bassi, intorno a 1,8 euro per litro, magari con una leggera ripresa verso 1,9, ma sem-
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LUCIA SERINO
Energia, le strategie per il futuro Transizione, indietro non si torna. Serve fare maggiori investimenti in ricerca e innovazione a Basilicata si può prendere con filosofia, almeno se parliamo di risorse. Il presidente Vito Bardi fa ricorso alla cosmologia presocratica per ricordare le ricchezze naturali della regione, acqua, aria, il fuoco dell’energia. Gli vengono in mente Anassimandro, Anassimene. E l’assessore regionale all’ambiente, Cosimo Latronico, incalza con un concetto aristotelico, “La crisi? Significa passaggio, transizione”, per approdare, con un balzo millenario nella storia del pensiero, a una conclusione razionalistica: “Il futuro della Basilicata non è il suo declino ma il suo sviluppo”. La conferenza “Strategia energetica e traiettorie di sviluppo” della Regione Basilicata, organizzata il 21 e 22 novembre scorsi al centro ricerca Enea Trisaia di Rotondella, fa il punto sul cammino fatto finora sul piano della transizione e, soprattutto, disegna gli obiettivi e gli scenari a venire. “Possibilmente in un clima di pace mondiale”, auspica bene il sindaco di Rotondella, Gianluca Palazzo, riferendosi al goal numero 16 dell’Agenda 2030. “Io non trascurerei il goal numero 17”, aggiunge Cristiano Re, responsabile dei progetti Territorio della Fondazione Mattei. “Cioè la partnership, la condivisione”. Quella partnership tra ricercatori, impresa e decisori pubblici che offre il parterre della due giorni.
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Se la transizione è un cammino, Latronico ricorda che mappe non ce n’erano in Basilicata e neppure altrove. “Il dialogo con le compagnie produttrici di energia ci ha consentito di fare un doppio salto, sul piano ambientale e su quello digitale”, racconta, ricordando la campagna sul bonus gas e gli investimenti (40 milioni nel 2023, altri 40 nel 2024) per soddisfare le domande di 6000 famiglie lucane per l’installazione di fonti rinnovabili. “Il grande salto – dice poi riferendosi alle comunità energetiche – è far diventare i consumatori anche produttori. C’è un valore sociale nel mettersi insieme, non solo di convenienza economica. Le persone attorno ai bisogni devono costruire non una
dipendenza ma un protagonismo. Il questo senso il futuro della Basilicata non può essere il suo declino ma il suo sviluppo. La crisi ambientale ed energetica per la nostra regione è un’opportunità”. Ne va fiero il governatore, Vito Bardi, orgoglioso di aver trasformato la Basilicata in un modello da esportare. “E altro costruiremo”, assicura. Il 2024 sarà l’anno del progetto sull’idrogeno (la Basilicata è tra le cinque regioni del progetto pilota nazionale del Pnrr) che contribuirà ad accrescere l’idea della Basilicata come hub energetico. Ma – c’è un ma – c’è bisogno di più ricerca, di brevetti e di trasferimento tecnologico. L’Italia è indietro, la Basilicata non fa eccezione. Ci pensa il direttore generale di Enea, Giorgio Graditi, a ricordarlo alla platea della sala Pitagora che accoglie il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e il ministro con delega al Sud e al
Pnrr, Raffale Fitto. “Il percorso dice Graditi – è quello del Pniec 2023”, cioè il piano nazionale integrato energia e clima consegnato a giugno scorso dal Governo alla Commissione europea, “che è un percorso ambizioso che interseca le due grandi transizioni, quella energetica e quella digitale, ma deve essere adeguato e funzionale ai territori. Noi come Enea - ha proseguito - siamo impegnati a 360 gradi nel processo di transizione e svolgiamo un ruolo di connessione e correlazione tra imprese e ricerca. Cerchiamo sempre di offrire servizi che possano dare risposte concrete del mondo produttivo". Ma come è messa la Basilicata nel dettaglio? Il direttore generale del dipartimento ambiente, Roberto Tricomi, fornisce i dati. Il contesto macro è quello dei target dell’Agenda 2030 e cioè assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni, riducendo i consumi e aumentando le rinnovabili sui consumi totali per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti. È sulle rinnovabili che la Basilicata si gioca la partita della sua autonomia energetica attraverso l’impulso alle comunità energetiche, ai sistemi di accumulo e all’autoconsumo da FER dei soggetti che si muovono nel perimetro pubblico. L’aggiornamento del piano energetico regionale non tralascia di sottolineare un’esigenza di accelerazione delle procedure autorizzative e un migliore utilizzo delle sue risorse. “È piena di oro la Basilicata - dice Tricomi - l’oro nero delle fonti fossili, l’oro blu dell’acqua, l’oro verde dei suoi boschi e l’oro azzurro del suo ambiente”. La strategia 2024 non può che raccogliere il cammino tracciato nel 2023 grazie
LA CONFERENZA
Se, poi, il Pnrr, nella parte che riguarda la Basilicata, punta sull’idrogeno (un primo bando nazionale è in fase di conclusione per 18, 5 milioni di euro per la produzione in aree industriali dismesse e un secondo bando nazionale di 2 miliardi non prevede azioni regionali se non per il supporto e la promozione dell’opportunità rivolta alle imprese energivore locali), le risorse della programmazione europea 2021/2027 puntano a promuovere l’efficienza energetica (47, 0 mln di euro) le rinnovabili (38,5 mln) e lo sviluppo delle reti intelligenti, smart grid (10,5 mln). Progetti che si uniscono a quelli da ultimare relativi alla programmazione 2014/2020 (accordo gas, bando per il catasto della pubblica illuminazione, mobilità elettrica, efficientamento e diagnosi energetiche negli edifici pubblici). Ma allo stato attuale - riporta così tutti alla realtà Antonio d’Angola,
Alcuni momenti a margine e durante la conferenza “Strategia energetica e traiettorie di sviluppo” della Regione Basilicata, organizzata il 21e 22 novembre scorsi al centro ricerca Enea Trisaia di Rotondella.
a ricevere gli scarti agricoli che poi trasformerà in energia. Stessa cosa per un altro percorso che invece trasformerà sempre gli scarti agricoli in biometano. È evidente che l’energia è uno dei temi sensibili in questo momento, soprattutto per il rincaro dei carburanti: stiamo lavorando per portare migliore sollievo al mondo agricolo trasformando il problema in un’opportunità”. “Bisogna trovare un punto di equilibrio con consapevolezza e realismo”, conclude il ministro Gilberto Pichetto Fratin che in qualche modo si riallaccia all’intervento fatto ad inizio anno proprio qui in Basilicata all’assemblea degli industriali a Matera. Il contesto internazionale si è aggravato in un anno, le strategie nazionali si sono affinate. “Il Sud è il nuovo centro, ha il mare, il vento e il sole. Ragionando sulla pianificazione delle aree idonee per l’installazione delle rinnovabili dobbiamo contemporaneamente raggiungere gli obiettivi della tutela delle produzioni nazionali e quelli della decarbonizzazione. Con neutralità, il debordare ideologico spesso nasconde – del tutto legittimamente ma bisogna riconoscerlo – interessi nazionali. La Basilicata dà tanto al Paese, la voglia di futuro che qui riscontro è frutto dell’esperienza di una realtà che ha sviluppato competenza per i giacimenti che ci sono. La Basilicata è un modello di sviluppo da copiare anche per intraprendenza e capacità di cogliere le novità. La sfida dell’idrogeno è importantissima. Non dimentichiamo che l’idrogeno è l'elemento più diffuso in natura, l’Unione europea ha stimato che nel 2030 la quantità di idrogeno di cui avrà necessità sarà pari a 20 milioni di tonnellate ed ha anche previsto che possiamo essere autosufficienti per 10 milioni di tonnellate ed importare le restanti”.
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ai progetti legato agli accordi non oil con Eni e Shell, titolari della concessione Val d’Agri, che prevedono tra l’altro l’installazione di sistemi energetici integrati (con un effetto di 210 Gwh/anno FER), il potenziamento della rete di ricarica per veicoli elettrici, la produzione di biometano da scarti agricoli e zootecnici. Il dato più significativo riguarda il rapporto tra la produzione e il consumo di energia da FER. La Basilicata consuma (2022) 3236 Gwh all’anno rispetto a una produzione di 3635 Gwh. Una pare viene esportata, il sogno è: “Se essa rimanesse tutta sul territorio avremmo autosufficienza da FER”. Se la svolta autonomistica non sarà possibile la strategia regionale è comunque quella di mantenere una parte sempre maggiore dell’energia FER prodotta sui territori anche per compensare la sottrazione del suolo ad altre forme di sviluppo.
professore di Energetica all’università della Basilicata - le rinnovabili non bastano, “senza tralasciare che esse ci danno l’energia quando c’è. dunque, nel mix energetico non possiamo escludere ancora le fonti non rinnovabili, cioè il petrolio, e dobbiamo guardare con attenzione al nucleare. La Basilicata è a due velocità, siamo avanti nella produzione ma lenti nei consumi. I consumi sono innanzitutto quelli industriali, e se consideriamo che l’intensità della ricerca in questa regione è dello 0,68 per cento, al di sotto della media nazionale, significa che dobbiamo andare avanti sulla strada dell’innovazione e del sostegno ad essa. Le estrazioni in Basilicata contribuiscono per poco più di 1 mld di standard metri cubi (smc), cioè il 5,7% del fabbisogno nazionale. È tanto, gli scenari mondiali dicono però che ci saranno 12 milioni di impiegati in meno nel settore della produzione dei derivati del fossile e 18 milioni in più in quello connesso alla transizione energetica. dobbiamo scegliere dove stare”. Bisogna stare dalla parte della transizione, dice Marco Marsili, country Chair di Shell Italia, ribadendo che la Basilicata in questo è leader e presentando i 5 progetti per il fotovoltaico presentati in 35 comuni lucani. “Mai come in questo momento – considera poi l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Casino - tutto il mondo produttivo è impegnato nella trasformazione energetica ed ambientale. La Basilicata e le sue imprese sono al lavoro da tempo per adeguarsi prontamente alle nuove normative grazie agli indirizzi dati anche dalla Regione”. E l’assessore regionale alle Politiche Forestali, Alessandro Galella: “Verso la transizione energetica abbiamo immaginato due interventi importantissimi con le royalties del petrolio, cioè la creazione di uno stabilimento pronto
SIMONA MANNA
Transizione, Basilicata in prima fila Con il progetto Agri Hub di Eni, il primo in Italia, si punta a produrre 5 mila tonnellate di olio vegetale dalla lavorazione di semi oleaginosi, coltivati in terreni non in competizione con la filiera alimentare a Basilicata in prima fila per la transizione energetica. Sarà infatti qui il primo Agri Hub realizzato in Italia da Eni per la produzione di olio vegetale a fini energetici per il settore dei trasporti. Si tratta, nello specifico, del progetto “Agri Hub Basilicata”, uno dei cinque approvati nell’ambito dell’Accordo Progetti di Sviluppo tra Regione Basilicata, Eni e Shell Italia E&P. L’obiettivo è realizzare un centro di estrazione di olio vegetale (agri‐hub, appunto), che lavorerà semi oleaginosi provenienti dalla filiera agricola per alimentare le bioraffinerie Eni. Il centro lavorerà circa 15.000 tonnellate all’anno di semi oleaginosi (cartamo, camelina, ricino, girasole, colza) provenienti dalla filiera agricola regionale, per produrre circa 5.000 tonnellate all’anno di olio vegetale. Questa capacità produttiva annuale potrà essere incrementata in funzione della disponibilità dei terreni (non meno di 12.000 ettari) e di altre possibili sinergie con il territorio. Il progetto ha non solo un obiettivo ma anche una fattibilità totalmente sostenibili: prevede, infatti, l’impiego di terreni non in competizione con la filiera alimentare. L’iniziativa è un’opportunità concreta
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SOSTENIBILITÀ
tramite metodologia phenotyping e nella messa a terra, le sementi fornite da Eni considerate più promettenti e adatte per il territorio: girasole, cartamo, ricino, colza e camelina. Le prove saranno effettuate su 26 varietà di queste specie in circa 10 ettari di terreno messi a disposizione nelle tre aziende sperimentali dell’Alsia: “Pantanello” di metaponto, “gaudiano” di Lavello e “Pantano” di Pignola. Nella seconda fase, dimostrativa, che avverrà l’anno prossimo, saranno scelte le aziende agricole ritenute idonee in cui avviare la coltivazione estensiva e verrà simulata su scala preindustriale la redditività delle colture su una superficie importante, 5.000 metri quadrati per ogni varietà selezionata, per un totale di circa 20 ettari di terreno. I tecnici dell’Alsia seguiranno l’andamento della sperimentazione e un comitato tecnico verificherà le procedure. Questo progetto rientra nella strategia di decarbonizzazione dei trasporti di Eni, in cui i biocarburanti giocano un ruolo chiave. Eni ha
fissato un piano importante di crescita nel settore della bioraffinazione, puntando a triplicare la capacità installata dagli attuali 1,1 mtPA a più di circa 3 mtPA nel 2025, fino a più di 5 mtPA dal 2030. Le due bioraffinerie Eni gela e venezia - si basano sulla tecnologia proprietaria Ecofining™, che permette di processare diverse tipologie di materie prime di origine biologica al fine di produrre Hvo (Hydrotreated vegetable oil), un carburante di origine vegetale, proveniente per esempio da rifiuti, residui e materie prime agricole non in competizione con la filiera alimentare. In tale modello, dunque, già avviato da Eni in alcuni Paesi, tra cui Kenya, congo, costa d’Avorio, Italia, mozambico e Ruanda, il progetto Basilicata fa da apripista in Italia per garantire la sicurezza di approvvigionamento delle bioraffinerie, sviluppando una filiera integrata dei biocarburanti, dalla materia prima al prodotto finale.
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Alcune immagini dei terreni presi in esame per il primo Agri Hub in Italia. Qui saranno lavorati semi oleaginosi (nell'altra pagina) per alimentare le bioraffinerie Eni.
di rigenerazione territoriale, con impatti positivi sull’ambiente e sulle persone, poiché offre la possibilità alle aziende agricole coinvolte di recuperare terreni scarsamente produttivi e di introdurre rotazioni alle colture estensive tradizionali e avendo accesso diretto al mercato. Il processo di spremitura, infatti, non solo produrrà olio per uso nella bioraffinazione, ma anche un panello proteico utilizzabile nella produzione di mangimi e ammendanti, che potrebbe alimentare la creazione di una filiera locale di produzione e/o commercializzazione di tali prodotti. Per la realizzazione e l’avvio del progetto si stima un contributo di circa 11,9 milioni di euro in 4 anni, di cui 5,1 milioni di euro di investimenti nei primi 3 anni e un totale di 6,8 milioni di euro di costi di avviamento. La sperimentazione, avviata con una convenzione tra Eni e Alsia, l’agenzia regionale per l’innovazione in agricoltura, è già partita. durerà 30 mesi e si svilupperà in due fasi. La prima servirà a valutare,
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LUCA GRIECO
Skill mismatch, una sfida per la formazione In Italia, a ottobre 2023, le imprese “N erano alla ricerca di quasi mezzo milione di lavoratori e oltre la metà risulta difficile da trovare. Mancano candidati, soprattutto con le competenze adeguate
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on c’è lavoro”, dicevamo un tempo. “Non ci sono lavoratori”, potremmo dire oggi. Non ci sono lavoratori specializzati, sarebbe ancora più corretto dire. Operai altamente qualificati (nel trattamento del legno, nelle rifiniture delle costruzioni), tecnici e professionisti nelle attività commerciali, manutentori e in generale professioni molto tecniche. Artigiani, montatori, riparatori, tecnici
di ambito ingegneristico. Secondo l’ultimo Bollettino del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, in Italia le imprese a ottobre 2023 erano alla ricerca di quasi mezzo milione di lavoratori - 472 mila -, e più della metà, il 51%, risulta difficile da trovare. Rispetto a settembre 2023 diminuisce la richiesta - i lavoratori mancanti erano 531 mila - ma aumenta la difficoltà di reperimento, che a settembre era ferma al 48%. Quasi un controsenso, a ben guardare. Perché non si trovano lavoratori?
LAVORO
39,9% OPERAI SPECIALIZZATI E CONDUTTORI DI IMPIANTI E MACCHINE
33,3% IMPIEGATI, PROFESSIONISTI COMMERCIALI
13,4% DIRIGENTI, PROFESSIONI CON ELEVATA SPECIALIZZAZIONE E TECNICI
3.020 LAVORATORI CERCASI IN BASILICATA
13,4% ALTRO
e tecnici (13,4%). cosa ci dicono questi dati? A parte il rallentamento dell’economia globale - sono 1,2 milioni gli ingressi programmati per l’ultimo trimestre del 2023, in calo dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente - i dati fotografano una mancanza strutturale di lavoratori altamente qualificati. Le motivazioni andrebbero probabilmente ricercate a monte, in una formazione, soprattutto nelle scuole, che non rispecchia le esigenze del mondo del lavoro. chiaramente qualsiasi intervento sul sistema scolastico oggi non risol-
verà la questione nel breve termine, ma attivare corsi di perfezionamento, partnership tra istituti e imprese, rendendo più attrattiva la permanenza in Basilicata, sono tutte misure che possono avere una ricaduta sul breve e medio periodo. Parliamo, quindi, di skill mismatch quando c’è carenza di competenze adeguate: facilitare ed eventualmente stimolare l’acquisizione delle competenze necessarie aiuta da una parte i lavoratori e dall’altro le imprese, contribuendo quindi al fiorire dell’economia e del mercato del lavoro.
In Basilicata a ottobre 2023 le imprese cercavano 3.020 lavoratori, soprattutto operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, impiegati, professionisti commerciali e nei servizi.
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Sempre Unioncamere e Anpal, indicano due ordini di ragioni: la prima, l’assenza di candidati; la seconda, la mancanza di candidati adeguati, quindi senza la dovuta preparazione. Guardando ai dati regionali, in Basilicata, sempre nello stesso periodo, le imprese ricercano 3.020 lavoratori, soprattutto nella categoria degli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (39,9%), quindi in linea con i dati nazionali. Seguono impiegati, professionisti commerciali e nei servizi (33,3%) e infine dirigenti, professioni con elevata specializzazione
Ed è così che fioccano master, corsi di specializzazione e perfezionamento, anche interni alle aziende, per colmare le lacune. In generale, la formazione sembra essere il punto cruciale, e in Basilicata si accompagna alla crisi demografica e alla persistente fuga dei talenti. Le iniziative per contrastare entrambe le tendenze ci sono: “Academy mecatroniXperience”, che unisce orientamento, formazione e lavoro creando una rete di connessione fra scuole e mondo imprenditoriale. Presentata a novembre, l’Academy si focalizza sui settori della meccatronica, dell’automazione industriale, dell’informatica industriale e dell’elettrotecnica. Tutti ambiti specialistici che il progetto si propone di coprire con una formazione mirata, con laboratori e tirocini finalizzati poi all’integrazione degli studenti nell’azienda. Ancora un altro esempio: “Basilicata Academy”, il progetto di formazione frutto della collaborazione tra Regione Basilicata e HSPI – Gruppo TXT, società di consulenza direzionale. IT Governance consultant, IT data Scientist, demand PmO, questi alcuni dei profili ricercati e quindi formati, per riempire i vuoti nei settori più disparati, dal marketing alla finanza, dall’agricoltura alla logistica e ai trasporti. Le statistiche, dunque, mostrano chiaramente una richiesta significativa di competenze specializzate, e l’offerta non riesce a soddisfare questa domanda crescente. Iniziative come “Academy mecatroniXperience” e “Basilicata Academy”, dunque, sono segnali tangibili dell’impegno delle istituzioni, delle scuole e delle imprese per risolvere il mismatch. E rispondere, in maniera adeguata, alla domanda di mercato.
FRANCESCA SANTORO
Nuovi lavori, nuove competenze Tutti i macro eventi successi o in corso – tra cui la pandemia e la lotta ai cambiamenti climatici – incidono sul lavoro in termini sia di modalità sia di nuove figure richieste. Le iniziative presenti in Basilicata n “cigno nero” è un evento raro, estremamente sorprendente e disruptive che cambia radicalmente la percezione del mondo; inaspettato, e con effetti a lungo termine anche in ambiti non immediatamente intuibili. L’esplosione della bolla di internet nel 2000, l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, il crollo finanziario del 2008 sono alcuni degli esempi più recenti. La pandemia da Covid-19 è quello più vivo nella memoria di tutti, e che ha comportato - soprattutto all’inizio - un totale riassetto nel nostro modo di lavorare, di fare acquisti, di spostarci. È ormai assodato che la pandemia abbia accelerato in modo decisivo la trasformazione digitale, creando - o meglio, accrescendo - il mercato che attiene alle competenze nei campi più svariati del digitale: cyber-security, data science, ICT, cloud computing. Settori in crescita ma scoperti: dieci anni fa questo genere di competenze non era richiesto, e ora, inevitabilmente, manca. Altra sfera che pure ha subìto un’accelerazione recente è la sostenibilità, complice la direzione del mondo verso una transizione
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low e zero carbon e quindi una consapevolezza della pericolosità del climate change. A questo proposito, una piccola curiosità: la Banca dei regolamenti internazionali ha usato l’espressione “cigno verde” per indicare il possibile impatto negativo del cambiamento climatico sulla stabilità finanziaria a livello mondiale. Anche qui sono sorti “nuovi lavori”, Sustainability manager/director, ESG manager, esperto in fondi di in-
Nuovi lavori ma anche nuovi modi di fare lavori tradizionali, come nell’agricoltura. Un esempio in Basilicata è la start up “Girasole: Sensing in Farming” di due ingegneri lucani.
INNOVAZIONE
2023, GIOVANI NELLE IMPRESE MEDIA ITALIA
BASILICATA
-25,2%
-26,5%
solo utili, ma necessarie. A partire da matera, con l’Academy Smart nell’Hub San rocco, la Basilicata promuoverà partnership con grandi imprese per investire sul territorio, offrendo borse di studio e supportando la creazione di startup e sedi operative aziendali nella regione. occupazione, sviluppo economico, innovazione e nuove generazioni sono gli ingredienti chiave del percorso che prevede investimenti, borse di studio, formazione. Favorire la nascita di startup e l’apertura di sedi operative nel territorio sono le tappe finali del percorso iniziato a matera con la presentazione delle linee guida - la Basilicata è una delle poche in Europa ad avere delle linee guida per la creazione di Academy. Sembra, insomma, che la regione stia andando nella direzione giusta, dimostrando un crescente interesse per le nuove competenze e i nuovi lavori. Investire nei giovani è un passo essenziale verso un futuro più innovativo e prospero, adattandosi quindi alle mutevoli esigenze del mondo moderno.
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vestimento green, materials innovation manager. E non ci sono solo nuovi lavori, ma anche nuovi modi di fare lavori tradizionali. oltre alle call che, un po’ per tutti, hanno sostituito le riunioni (ora le chiamiamo ‘in presenza’), c’è chi grazie ai social media ha rivoluzionato la propria professione. Pensiamo al giornalismo: le storie Instagram sono usate dai corrispondenti (esteri, ma non solo) per raccontare ciò che vedono e vivono, oppure i “caroselli” - le sequenze di slide - per divulgare, spiegare, informare. Anche nel più tradizionale dei settori, l’agricoltura, soffiano venti di innovazione: un esempio made in Basilicata è la start up “Girasole: Sensing in farming” di due ingegneri lucani, che hanno ideato una sorta di assistente hi-tech per gli agricoltori: una rete di sensori smart che usa l’Intelligenza Artificiale per l’agricoltura di precisione, la prevenzione incendi e il benessere degli animali. I giovani sono gli attori privilegiati del processo di trasformazione digitale. Sono loro, per lo più, a essere destinatari di una nuova formazione, sono loro i più sensibili ai temi della sostenibilità, a essere nati nell’era digitale, di internet, delle connessioni. E per questo, e qui torniamo a guardare alla Basilicata, la regione deve cogliere l’opportunità di diventare un polo di attrazione per i giovani. Investendo sulle nuove generazioni si investe di fatto nello sviluppo del territorio, presente e futuro. Secondo i dati di Unioncamere (1° novembre 2023) i giovani (fascia 18-29) nelle imprese, con ruoli decisionali, sono diminuiti fortemente: in Basilicata, negli ultimi dieci anni c’è stata una diminuzione del 26,5% - cioè 1.115 under 30 in meno. La media nazionale è leggermente più bassa, -25,2%. Perciò iniziative come la creazione di Corporate Academy non sono
Molte delle professioni individuate come strategiche sono sicuramente riconducibili all’ambito dell’ingegneria. Le nuove prospettive delle professioni e della formazione, alla luce della quarta rivoluzione industriale CARMINE SERIO
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Direttore Della Scuola Di ingegneria, univerSità Degli StuDi Della BaSilicata
La challenge dei futuri ingegneri I l riscaldamento globale del pianeta, causato dall’azione umana, è diventato un’emergenza a livello mondiale e sta guidando le iniziative delle nazioni, anche se non sempre con lo stesso grado di consapevolezza ed efficacia. l’organizzazione delle nazioni unite ha lanciato l’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. la comunità europea, spinta dall’evidenza di risposte immediate e veloci, ha lanciato lo european green Deal, un progetto di investimenti ed azioni con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica in europa entro il 2050. Sulla scia della pandemia di covid-19, l’european green Deal è stato affiancato, a livello nazionale, dal Pnrr, che si basa a livello comunitario sul next generation eu. all’interno di questo quadro complesso di azioni, emerge un comune denominatore: la necessità di una transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Questa transizione sta provocando una vera e propria rivoluzione industriale: la quarta rivoluzione industriale, che segna il passaggio
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da un’economia fordista a quella digitale. Per rispondere efficacemente alle sfide poste da scenari sociali, produttivi, ambientali e, da ultimo, sanitari sempre più complessi e interconnessi, il mondo del lavoro sta acquisendo dinamicità e variabilità estreme. la necessità di delineare con sufficiente anticipo le professioni di cui la società avrà bisogno in futuro è stata la forza motrice di numerosi studi. il rapporto del World economic Forum 2023 suggerisce che la transizione verde e la localizzazione delle catene di approvvigionamento porteranno a una crescente domanda di professionisti specializzati. l’adozione della tecnologia e l’aumento dell’accesso digitale porteranno ad una crescita netta dell’occupazione. le professioni in più rapida crescita sono quelle relative a: specialisti dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico; specialisti della sostenibilità; analisti di business intelligence; specialisti della sicurezza informatica. la maggiore crescita in termini assoluti è prevista nei settori dell’istruzione, dell’agricoltura e del commercio digitale.
TRANSIZIONE
sulla professione dell’ingegnere, si riportano alcune note da uno studio di una prestigiosa Scuola di ingegneria internazionale, ovvero il mit (massachusetts institute of technology). lo studio identifica tre traiettorie di cambiamento che sembrano riguardare il futuro degli studi in ambito ingegneristico: 1. la prima è un cambiamento del centro di gravità della “global leadership” dell’education in ingegneria dal mondo occidentale verso l’est e il sud del mondo; 2. la seconda pone il focus su programmi di studio di ingegneria con una componente di socialeducation più rilevante e con un focus maggiore sulle competenze. tali curricula enfatizzano la maggiore flessibilità nella composizione del curriculum da parte dello studente, maggiore attenzione all’apprendimento multidisciplinare, maggiore consapevolezza dello studente sull’impatto delle tecnologie sul contesto socioeconomico, ed un insieme di esperienze al di fuori della classe attraverso cui lo studente acquisisca soft-skill, saper fare e dimensione internazionale; 3. infine, l’ultima traiettoria identifica l’emergere di nuove istituzioni di formazione che sembrano porsi come leader nell’offerta di una formazione ingegneristica come sintetizzata
al punto precedente. Si vede che la sfida è complessa e lo stesso mur (ministero dell’università e ricerca) ha sentito l’esigenza del riordino dei saperi dagli SSD (Settori Scientifici Disciplinari) ai gSD (gruppi Scientifici Disciplinari) e della riorganizzazione delle classi di lauree in modo da aumentarne la flessibilità e la permeabilità all’apprendimento multidisciplinare. un percorso didattico innovativo va confrontato e commisurato con quelli che sono gli scenari di sviluppo socio-economico-politici dettati dalla ue per la transizione energetica e mitigazione del cambiamento climatico, oltre che con gli obiettivi del Pnrr. confronti che prevedono un’approfondita fase di negoziazione con gli stakeholder, che nel suo piccolo, la Scuola di ingegneria dell’università della Basilicata, ha ad esempio iniziato nello scorso giugno con il convegno “idrogeno, tecnologie della Decarbonizzazione e nuove professionalità per la lotta ai cambiamenti climatici”. in definitiva, la quarta rivoluzione industriale impone una ridefinizione dei paradigmi formativi e richiede un’attenzione costante alle sfide del futuro. in questo contesto, è nostro dovere tutelare la formazione per la professione dell’ingegnere, al fine di preservarne la visibilità e la riconoscibilità.
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Il rapporto del World economic Forum 2023 suggerisce che la transizione verde e la localizzazione delle catene di approvvigionam ento porteranno a una crescente domanda di professionisti specializzati.
molte delle professioni individuate come strategiche sono sicuramente riconducibili all’ambito dell’ingegneria. il report “grand challenges for engineering” (national academy of engineering, 2017) evidenzia molto bene le sfide future che l’ingegneria dovrà affrontare, tra cui: rendere l’energia solare economica; fornire energia dalla fusione; sviluppare metodi di sequestro del carbonio; gestire il ciclo dell’azoto; fornire accesso all’acqua pulita; ripristinare e migliorare l’infrastruttura urbana; avanzare nell’informatica sanitaria; ingegnerizzare farmaci migliori; reverse-engineer the brain; prevenire il terrorismo nucleare; proteggere lo spazio cibernetico; migliorare la realtà virtuale; avanzare nell’apprendimento personalizzato; ingegnerizzare gli strumenti della scoperta scientifica. esistono anche molte professioni che non trovano una chiara corrispondenza nella struttura “consolidata” dei corsi di ingegneria. È in tale contesto culturale che va esplorata l’eventuale sinergia con altri saperi e competenze. oggi, a livello nazionale, si ritiene necessaria e opportuna una riflessione approfondita sui modelli formativi nell’ambito dell’ingegneria. tale riflessione ha dato luogo al progetto della copi (conferenza per l’ingegneria), “ingegneria 2040”, che richiederà un lungo approfondimento. a testimonianza di quanto oggi sia sentito il dibattito
ANNALISA PERCOCO
Utopia o realtà Pensare a uno sviluppo delle aree interne fra transizione energetica, digitale e rivoluzione ecologica. Note a margine di una tavola rotonda promossa dal Cluster Energia Basilicata nell’ambito del Premio Letterario Basilicata o sviluppo delle aree interne fra transizione energetica, digitale e rivoluzione ecologica: utopia o realtà?”. Questo il titolo della tavola rotonda promossa dal Cluster Energia Basilicata nell’ambito della 52° edizione del Premio Letterario Basilicata, avvenuta a Moliterno lo scorso 11 novembre. Un tema di grande interesse, quello della “sfida al margine” di un’Italia, e quindi di un’intera Basilicata, non più ai confini dei processi evolutivi della società contemporanea, quanto in potenza, inserita in un flusso di comunicazione e di scambio di valore che avviene su larga scala nelle relazioni globali ed è casomai alla frontiera di questo processo di grande transizione (digitale, ecologica, verso una economia della vita) con cui il mondo intero si sta misurando. In queste aree interne, montane, in questi piccoli comuni, albergano risorse umane e materiali che il soffio vitale dell’innovazione e del cambiamento può mettere in moto. A partire da queste riflessioni di contesto hanno preso il via i lavori della tavola rotonda, moderata da Severino Romano, vicepresi-
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dente del Cluster Energia Basilicata e docente di economia ed estimo rurale presso l’Università degli Studi della Basilicata. Alla discussione hanno preso parte rappresentanti regionali del settore energetico, agricolo, industriale, della ricerca e delle istituzioni: Luigi Emanuele Marsico, presidente del Cluster Energia Basilicata; Antonio Pessolani, presidente regionale Coldiretti Basilicata; Donato Di Stefano, direttore regionale CIA Basilicata; Margherita Perretti, presidente Vicario Confindustria Basilicata; Mario Zagaria, componente C.D. Cluster Lucano Automotive FI ETS; Annalisa Percoco, ricercatrice Fondazione Eni Enrico Mattei; Antonio Rubino, presidente Comunità del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese; Cosimo Latronico, assessore Ambiente, Territorio ed Energia Regione Basilicata. Il quadro emerso dagli interventi dei relatori è quello di una Basilicata in piena transizione anche grazie al contributo dei progetti non oil, alle misure promosse dalla Regione Basilicata (bonus gas, bando non metanizzati) e alle diverse opportunità che la Basilicata (Comuni, oltre che Regione)
sta cogliendo nell’ambito delle diverse Missioni del Pnrr. La transizione rappresenta sempre più un paradigma da porre al centro di vere e proprie strategie territoriali, che sappiano coniugare sfida digitale, innovazione, efficienza nell’uso delle risorse naturali, filiere produttive e competenze del capitale umano. La transizione energetica e digitale rappresenta due aspetti di una stessa profonda evoluzione verso un’economia post carbonica, in grado di tenere uniti sviluppo e sostenibilità. Le reti a banda larga non sono più “solo” l’infrastruttura per la nuova economia della conoscenza, ma fattore abilitante – essenziale al pari delle reti elettriche, idriche, stradali – per far funzionare tutta
l’economia e la vita sociale. L’innovazione digitale abbraccia, dunque, una serie di strumenti abilitanti, dalle app ad ambiti di macro-sistema, come la gestione dei big data (la cui raccolta e successiva gestione apre enormi opportunità di sviluppo). Dalla costruzione di modelli per la prevenzione alla virtualizzazione utile a simulare eventi catastrofici alla targhettizzazione dei servizi su misura rispetto ai piccoli comuni, (per esempio nel settore della Mobilità), in cui la raccolta dati sui flussi risulta fondamentale per la costruzione di modelli di servizio disegnati su misura. Fino al supporto nei processi decisionali utile in moltissimi ambiti, a partire dall’agricoltura. Questo settore, in rapida evoluzione, è tra l’altro un
RIGENERAZIONE
Qui sopra, un momento della tavola rotonda promossa dal Cluster Energia Basilicata nell’ambito della 52a edizione del Premio Letterario Basilicata, avvenuta a Moliterno lo scorso 11 novembre.
sistemi territoriali più ampi (green communities, unioni di comuni, territori di progetto, associazioni di comuni per l’attuazione di singoli progetti). In questo filone si innesta anche la riflessione sui nuovi modelli di lavoro, come possibile forma di ri-animazione di questi luoghi: dal job sharing, utile in realtà molto piccole per condividere il personale, al lavoro da remoto, che parte dalle big corporations a livello globale ma che viene vista anche come opportunità di ripensare la relazione tra borghi e città a favore dei primi. Rispetto a quest’ultimo tema, la Feem ha condotto nel 2021 una ricerca sulle potenzialità del fenomeno del southworking in Basilicata. L’indagine ha restituito dati interessanti e incoraggianti. Si registra, infatti, un interesse concreto a venire o tornare in Basilicata (il 58% degli intervistati), condizionato però ad alcuni fattori abilitanti: collegamenti più facili da e per il Sud; più capillare offerta di servizi di supporto alle famiglie e servizi culturali; possibilità di muoversi più agevolmente sul territorio per fruire di esperienze varie, attraverso itinerari turistici strutturati, un prodotto turistico facilmente acquistabile e completo; rete internet
efficiente e disponibilità di spazi di coworking. Tutti questi elementi si integrano in proposte di nuovi modelli di fruizione dei territori che coniugano viaggio, lavoro, tempo libero e stile di vita all’insegna dell’ecosostenibilità in una prospettiva di soggiorno medio/lungo, durante il quale lavoro e vacanza si integrano in maniera nuova. Si parte dal lavoro e si arriva a definire un nuovo modello di vita all’insegna della sostenibilità, della qualità, del benessere e della sicurezza sanitaria. occorre, in sintesi, definire una strategia territoriale integrata che veda la transizione come fattore trainante dello sviluppo regionale. Infine, un’ultima riflessione è stata dedicata al tema del capitale umano. Cruciale è sicuramente il tema di una rigenerazione degli spazi e dei modelli, ma ancor più centrale è la rigenerazione umana, anche e soprattutto in termini di nuove competenze, legate alla transizione dei modelli economici e produttivi, che richiede sempre meno competenze tecniche e specializzate, e sempre più competenze manageriali e trasversali sui temi del green.
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protagonista assoluto della transizione, dell’efficientamento dell’impiego di risorse naturali, del contrasto ai cambiamenti climatici e della cura del territorio. L’innovazione digitale è un fattore trainante anche nel settore del turismo, dove la fruizione virtuale è destinata ad affiancare sempre di più quella tradizionale. La costruzione di piattaforme condivise per la promozione di cluster di destinazioni turistiche e la creazione di modelli di servizio alternativi (prenotazioni, biglietteria, ma anche guide locali) risulta poi particolarmente importante per i piccoli comuni. E fondamentale, per creare canali di vendita per le produzioni agroalimentari di qualità, per le esperienze turistiche. Il digitale è in questo senso un grande abili-
tatore e facilitatore di esperienze. Vi è poi l’IT applicata alle attività imprenditoriali, sia come strumento per la tracciabilità delle filiere (la blockchain è già ampiamente utilizzata da molte microimprese che intendono garantire il percorso di qualità del proprio prodotto), sia in combinazione con altre innovazioni tecnologiche. Le soluzioni legate alla sfera tecnologica comprendono un ampio spettro di innovazioni che coinvolgono anche l’aspetto “fisico” e tangibile della tecnologia e che si estendono dalla robotica al biotech, integrandosi ovviamente con gli aspetti digitali e IT. Si tratta di strumenti che abilitano modelli evoluti di gestione di servizi e attività produttive, in un’ottica di efficienza, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle prestazioni. Agricoltura di precisione, zootecnia (con controllo del bestiame) e nutraceutica sono solo alcune delle possibili applicazioni. C’è poi tutto il settore delle energie rinnovabili: dal fotovoltaico all’idrogeno verde, dalla smart grid alle microturbine. Un ambito su cui i piccoli comuni e i territori montani stanno già facendo molto. oggi sono incentivati ulteriormente a farlo in virtù della possibilità di riunirsi in comunità energetiche, tema di estremo interesse per la rigenerazione dei borghi lucani. Vi sono infine soluzioni legate a nuovi modelli di governance, che riguardano nuovi approcci organizzativi e di impresa, in cui anche i territori più remoti dimostrano una notevole capacità non solo di generare idee in grado di aumentare la loro resilienza e attrattività, ma anche di trovare modalità nuove ed efficaci per metterle in atto. È un ambito che prevede una rigenerazione dei format tradizionali. In primo luogo, attraverso il passaggio da soluzioni per il singolo comune a soluzioni per
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foto di toni vece
La magia del Natale illumina tutta la Basilicata. Dall’8 dicembre al 7 gennaio nella città capoluogo “La Potenza del Natale 2023”, luminarie, mercatini ed eventi, proposti dalle associazioni cittadine. A Matera torna il presepe vivente nei Sassi (8, 9, 10, 16 17, 29, 30 dicembre 2023 e 5, 6 gennaio 2024). È la tredicesima edizione dedicata al tema del pane e della pace. Scenari natalizi in tutti i borghi lucani, con i tradizionali presepi, il più famoso dei quali, quello monumentale lucano dell’artista Franco Artese, farà tappa a Siena fino al 2 febbraio, nella Chiesa della Santissima Annunziata. Un appuntamento speciale, lo scorso 2 dicembre, ha dato il via anche al Natale di Viggiano, con l’accensione delle luminarie e una serata dedicata alla solidarietà, al buon cibo e alla musica.
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SERGIO RAGONE
Il Natale, tra sapori e memoria L’importanza della cucina in un momento così importante, tra tradizione e innovazione. Ne parliamo con Carmine Cantisani, fondatore del “Marie”, il laboratorio di cucina di Nemoli l Natale è una festa ricca di tradizioni, che si tramandano da generazioni. Tra queste, la cucina occupa un posto di primo piano. I piatti natalizi sono spesso legati a ricordi di famiglia e di infanzia, che riaffiorano con forza in questo periodo dell’anno. Un profumo, un sapore, un gesto apparentemente insignificante possono essere sufficienti a far tornare alla mente un momento felice vissuto in compagnia dei propri cari. Un esempio? Il profumo dei dolci appena sfornati, che ci riporta alla mente le domeniche in famiglia, quando ci si riuniva tutti intorno al tavolo per la festa. Oppure il sapore del torrone,
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che ci fa pensare ai regali ricevuti da piccoli, quando l’attesa del Natale era ancora più magica. La cucina, quindi, può essere un vero e proprio ponte tra passato e presente, tra la nostra infanzia e la nostra vita adulta. È un modo per mantenere vive le tradizioni e per trasmettere ai nostri figli i valori che ci sono più cari. Il Natale è anche un momento di condivisione, in cui ci riuniamo con i nostri cari per festeggiare insieme. La cucina può essere un’occasione per rafforzare i legami familiari, preparando insieme i piatti della tradizione. È un modo per stare insieme, per divertirsi e per creare
ricordi che dureranno nel tempo. Ogni famiglia ha le proprie ricette natalizie, che vengono tramandate di generazione in generazione. Le ricette tramandate diventano il filo conduttore di storie che si rinnovano ogni anno. La preparazione delle specialità natalizie diventa un rituale, un momento condiviso in cui le generazioni si uniscono per creare le prelibatezze che caratterizzano il periodo natalizio. E mentre impastiamo e cuociamo, i racconti di Natale passati vengono riportati in vita, diventando parte integrante della nostra personale storia natalizia. Ma c’è anche chi ama sperimentare e creare nuovi piatti, che siano originali e adatti al proprio gusto. Natale è il momento perfetto per dare libero sfogo alla propria fantasia in cucina. È un’occasione per sorprendere i propri cari con ricette innovative, che sappiano stupire e deliziare il palato. I sapori del Natale sono come una melodia composta da ingredienti selezionati con cura e amore. Il profumo avvolgente del panettone, le spezie che danzano
nei piatti tradizionali, e il gusto ricco e avvolgente del cioccolato caldo creano un'orchestra di emozioni gustative. È in questi momenti che la cucina diventa la pittrice dei nostri ricordi, dipingendo paesaggi di gioia e condivisione. L’innovazione nella cucina natalizia può portare una ventata di freschezza e creatività ai tradizionali festeggiamenti. Sperimentare nuovi sapori, tecniche culinarie moderne e presentazioni creative può rendere il Natale un’esperienza culinaria ancora più memorabile. La cucina, anche a Natale, può essere anche un modo per esprimere la propria creatività. Su questo tema ci sono pareri discordanti, va detto. C’è chi ritiene che la tradizione vada rispettata integralmente e chi, al contrario, pensa che le tradizioni possano essere addirittura rivoluzionate. In Basilicata si sta facendo strada una nuova generazione di ristoratori capaci di guadagnarsi ottime recensioni e le attenzioni dei maggiori esperti del settore. Uno di questi è Carmine Cantisani founder del “Ma-
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Orizzonti idee dalla Basilicata
rie”, il laboratorio di cucina di Nemoli che ha saputo legare terra e cielo, passato e presente, la dolce luce del lago e durezza della montagna. Con Cantisani abbiamo intrecciato i fili del nostro racconto, dialogando su materie e memorie. Impossibile rivoluzionare completamente la tradizione culinaria del Natale. Ma allora quali innovazioni si possono generare? Generare innovazione per il pranzo o la cena di Natale in Basilicata, in generale al Sud e probabilmente anche in Italia, credo sia abbastanza difficile e forse anche azzardato. Siamo un paese molto legato alle tradizioni - soprattutto quelle culinarie - e con una cucina regionale buonissima e di grande cultura praticamente ovunque. Per questo motivo al ristorante, a mio avviso, per un menu natalizio le innovazioni devono sempre partire da una base “riconoscibile”, che va comunque a strizzare l’occhio a ciò che si è abituati a mangiare in quei giorni, senza distaccarsene completamente. Sono tendenzialmente lontano dalle mode e dalle tanto acclamate “rivisitazioni”, quindi in generale, preferisco partire da una materia prima territoriale di qualità e di conseguenza, creare un piatto che abbia un’identità abbastanza personale e in linea con l’idea del ristorante. Il Natale è anche il tempo dei ricordi. Nella tua cucina quanto di questa memoria diventa sapore? I ricordi sono in genere la lampadina che fa accendere la luce su tutto il resto. Sono il motivo per cui ho dedicato il ristorante e il suo nome a mia nonna, Maria. Perché tutto è partito dai suoi racconti e dalle sue mani da fornaia e cuciniera di tutto e per tutti. I nostri menù sono un viaggio-spazio temporale di narrazioni, ricordi e ricette
© Carmine Cantisani
Carmine Cantisani Laureato in Lettere, Carmine Cantisani ha inaugurato il suo locale otto anni fa. Precedentemente ha lavorato, sempre nel settore food, in Basilicata e poi, come assistente chef, a Praga. Proprio dopo quest’esperienza all’estero, ha deciso di aprire il suo bistrot, definito “Laboratorio di cucina vini & spiriti”.
che partono spesso dalla tradizione e cercano di guardare al futuro. In ognuno di loro abbiamo l’obiettivo di aprire una finestra sul passato, sulle radici, su ciò che siamo stati e su ciò che vogliamo essere e diventare. Cerchiamo di trasmettere un’idea di cucina semplice ma allo stesso tempo con spunti identitari, che andiamo a comparare con le esperienze avute, con ciò che abbiamo visto in altri posti del mondo e farli confluire insieme nei piatti. E poi c’è il territorio, con la sua stagionalità, che dà alla tradizione la materia che diventerà memoria. La Basilicata che metti a tavola che memoria racconta? C’è una frase che ultimamente mi rimbomba in testa insistentemente ed è di un cuoco che stimo professionalmente e ideologicamente senza averlo mai però ancora co-
nosciuto (potere di Internet!) che è Libero ratti: “La tradizione non si può ereditare ma si deve conquistare con grande fatica”. Ecco, in questo periodo della mia vita e del mio lavoro cerco di guardare e immedesimarmi soprattutto in quelle poche ma santissime righe. Questo per dire che in questi ormai quasi sei anni di lavoro ho incontrato sulla strada troppe volte parole come stagionalità, territorio e tradizione, spesso totalmente slegate da un contesto culturale e anche, successivamente, da un’idea di menu o di piatto. Non a caso da Marie, il servizio della domenica a pranzo è diventato realmente un format “Marie - come a casa” che va a riprendere sia ideologicamente che nella tecnica il pranzo della domenica a casa da nonna. Un menù dedicato alle preparazioni semplici, alla materia prima stagionale e a tanti vegetali che arrivano dalla cucina povera di un tempo. Serviamo grandi piatti “centrotavola” e lasciamo agli ospiti il gesto di mettere nei piattini (che non cambiano mai) la pietanza e la quantità a seconda dei loro gusti o esigenze. Un inno alla condivisione, praticamente, e un frastuono considerevole, proprio come succede (o succedeva, purtroppo) tra cugini, zii e tutto l’apparato familiare da nonna la domenica a pranzo, prima dell’attesa partita delle 15. Per questo Natale cosa propone il menu del tuo ristorante? Faremo un menu degustazione a 7 portate tenendo conto sempre del processo creativo che ho raccontato sopra. Quindi partiremo sempre dal vegetale di stagione e poi spazieremo dal pesce, sia di lago che di mare, alla carne, per poi chiudere con il dolce e la piccola pasticceria tradizionale natalizia.
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