IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
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POTENZA LA CITTÀ AL PRESENTE CON VISTA SUL FUTURO: LO STATO DELL’ARTE METTE IN DIFFICOLTÀ L’ASSESSORE
Canditati ufficiosi e ufficiali, il confronto
Slogan da Galella, Smaldone ci prova: Telesca di sostanza si impone sui due
Servizio a pagina 11
ReGionali Dal vertice romano nessuna indicazione ufficiale, in Sardegna FdI non si smuove da Truzzu
Nel cdx è guerra di trincea Lega in cerca di compensazioni: Salvini su Pepe ma tutta Forza Italia vuole il Bardi bis V
TESORI LUCANI
Bene la valorizzazione del patrimonio culturale
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DI LIVIA GRAZIANO
all’Istat un data set su musei e biblioteche con l'obiettivo di valutare le politiche di sviluppo locale che fanno leva sul patrimonio culturale. Da questi dati emerge un quadro chiaro e intrigante per il territorio lucano: la Basilicata sta vivendo una significativa crescita culturale. Analizzando i dati, emerge un quadro regionale piuttosto roseo: nel 2018, il 77,1% dei musei lucani era aperto al pubblico, ma nel 2019 ha registrato un calo (...)
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IL PD, PURCHÈ DI DESTRA
iene da ridere che Roberto Speranza, con tutte le sopravvalutazioni del caso, era immaginato come il leader del riformismo che avrebbe ridato forza e nuova possibilità di vittoria. Ora però a distanza di poco più d’un anno s’è finalmente svelata la minchiata della pensata, scoprendo d’aver di fronte, anche in formato gigante, la versione caricaturale e dorotea della sinistra, fatta di caviale e d’ossessione pandemica, di privilegi e di nessun voto, d’inciuci destrosi e di moralismo indecente. Così tanto per non sminuirne la portata apocalittica della cosa va riconosciuto a Speranza d’essersi distinto nell’opera disastrosa, al pari di D’Alema e d’aver mostrato le sue qualità politiche, prima dandosi alla fuga dalla Basilicata per mettersi Comodo su un seggio blindato dai voti di De Luca e poi per riscrivere l’acronimo Pd con “Purché di Destra”. Già perché il giochino che ha fatto alle scorse regionali candidando il missino Carlo Trerotola ora vuole riprovarlo con l’Angelico Chiorazzo, manco a dirlo pupillo del sulfureo Andreotti ed amico stretto del berlusconiano Gianni Letta, tanto per schiattare il campo largo coi 5S. Canta Eduardo BenM. Dellapenna a pagina 2 nato: “Seconda stella a destra, questo è il cammino”.
Lettieri muto, il Pd parla ■ continua a pagina 6
olTRe il GiaRDino/2 Oggi l’incontro tra dem e forze alternative al cdx. Falotico: «No Chiorazzo, no primarie»
SCANZANO J. «IL COMMISSARIAMENTO È COLPA SUA»
Cariello, i 7 che lo hanno fatto cadere «Smontato il suo giocattolo politico»
Servizio a pagina 3
Servizio a pagina 18
PNRR
Diga Genzano, gara milionaria ripristino collegamento idrico Tra 1a e 2a neanche 1 punto di stacco: aggiudicazione nulla
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■ F. Moliterni
a pagina 8
MELFI, STELLANTIS
Tra stop produttivi e vertenze, aumenta la preoccupazione: sindacati chiedono alla Regione un tavolo urgente ■ Servizio
a pagina 13
_ CAPOLUOGO
Centro, bagni pubblici fantasma: ancora nessuna novità Piazza del Sedile torna piazza Matteotti
■ R. Mollica
a pagina 12
_ POTENTINO
Bella, taglio del nastro parcheggio Kennedy Ruoti, regolarizzazioni sepolture cimiteriali: riapertura dei termini
■ E. Calabrese a pagina 15
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Primo Piano
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Dal vertice romano nessuna indicazione ufficiale, in Sardegna FdI non si smuove da Truzzu
Salvini su Pepe, Tajani difende Bardi
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La Lega in cerca di compensazioni, Forza Italia chiede la conferma del Generale
DI MASSIMO DELLAPENNA
ncora nulla di fatto nel vertice romano tra Tajani, Salvini e Meloni. Questa volta sono scesi in campo direttamente i segretari nazionali ma il quadro delle Presidenze delle Regioni ancora non è definito. Rispetto a qualsiasi polemica aperta dagli alleati è intervenuto chiaramente Foti, capogruppo del Partito di Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati che, dopo aver affermato che tutto si risolverà ha ribadito che «Fratelli d’Italia ha già rinunciato alla Sicilia». La Sicilia resta là, sullo sfondo di qualsiasi decisione possibile, come la pietra dello scandalo che ha mosso e modificato per sempre le regole della coalizione. Nella antica trinacria era in carica il presidente Musumeci, colonna storica della destra siciliana era stato eletto a capo di “Diventerai bellissima” ma aveva aderito a Fratelli d’Italia. Al rinnovo della Presidenza, Fratelli d’Italia aveva chiesto di applicare il principio della riconferma degli uscenti. Forza Italia rivendicò il maggior peso sull’isola ritenendo che il consenso fosse più importante del diritto dell’uscente di difendere la Presidenza. Fratelli d’Italia accettò il cambio di paradigma e il 13 Ottobre 2022 il forzista Renato Schifani fu eletto presidente della Regione Sicilia.
DA UN’ISOLA ALL’ALTRA Per fortuna l’Italia non è la Micronesia e ha solo due Isole. Dalla Sicilia la questione si è spostata in Sardegna. Nell’isola dei nuraghi il presidente in carica è Solinas, frutto dell’accordo elettorale tra Partito Sardo d’Azione e Lega che determinò anche il cambio del nome dei gruppi parlamentari che assunsero il nome Lega-PSdAZ.
__Salvini e Pepe
Fratelli d’Italia ha costruito una valida classe dirigente in Sardegna, ha tenuto la posizione quando il consenso del partito era ai minimi termini ed ora ha rivendicato la presidenza della Regione per Paolo Truzzu, attualmente sindaco di Cagliari. La classe dirigente del partito della Meloni in Sardegna ha avuto sia la capacità di parlare con una sola voce, sia quella di portare la discussione al tavolo regionale dopo aver imbastito le giuste alleanze. Alla indicazione di Truzzu ha risposto Crippa che, però, nel rivendicare una generica conferma degli uscenti sembra più ripiegarsi su una difesa d’ufficio che su una tenuta irremovibile della posizione.
LA TRATTATIVA RIGUARDA ANCHE LA BASILICATA Sulla Sardegna Fratelli d’Italia non sembra intenzionata a trattare. Le dichiarazioni di Donzelli e Lollobrigida non lasciano spazio a negoziati possibili facendo entrambi riferimento alla certezza che la coalizione si ricompatterà intorno a Truzzu. Del resto, Fratelli d’Italia ha dalla sua la forza dei numeri e l’effettiva sproporzione tra il risultato elettorale e le Presidenze assegnate, sproporzione che non può attendere la cabala delle elezioni nelle regioni di sinistra per essere ricomposta. Ritenuti inamovibili sia Cirio per il Piemonte che Marsilio per l’Abruzzo, resta da definire esclusivamente la candidatura alla Presidenza della Basilicata. Esclusa l’Umbria dal novero delle Presidenze di cui discutere in questa tornata, la situazione tra i partiti vede un forte ridimensionamento della Lega che si troverebbe sostanzialmente esclusa da ogni candidatura apicale. In questo senso Salvini ha dichiarato ai Gruppi Parlamentari che è ben disponibile a prendere atto della de-
__Tajani e Bardi
cisione del tavolo Sardo ma che, in nome dell’unità della coalizione, chiede come compensazione la Presidenza della Regione Basilicata. Il nome in campo è quello di Pasquale Pepe, ex senatore leghista e uomo di stretta fiducia del segretario leghista. A suo favore milita anche il fatto che in Regione Basilicata, alle ultime elezioni, la Lega ha raggiunto il risultato più alto dell’intero Mezzogiorno.
TAJANI NON MOLLA BARDI Tajani, però, non vuole sentire ragioni. Forza Italia ha sostenuto il cambiamento della guida in Sardegna appoggiando la posizione di Fratelli d’Italia al tavolo regionale ma non ha alcuna intenzione di smuovere la sua difesa irremovibile di Bardi.
Il Generale gode della stima e dell’amicizia personale del leader di Forza Italia. Non è un caso che nella sua strategia comunicativa Forza Italia assimili Bardi a Marsilio, come a dire che hanno tutte e due un ruolo centrale nelle gerarchie di partito e che non possono, pertanto, essere messi in discussione. Posizione questa condivisa anche da Raffaele Nevi, vicepresidente del Gruppo Parlamentare nonché dal Ministro Zangrillo secondo il quale «la soluzione sulla Basilicata sia quella che propone Forza Italia, Vito Bardi ha lavorato bene e siamo decisi nel sostenere la sua candidatura». Per adesso, peraltro, non sembra esserci fretta. Il Governatore lucano non ha ancora stabilito la data delle elezioni e, a differenza di Solinas, non ha alcuna fretta per fissare la data.
FRATELLI D’ITALIA FUORI DAI GIOCHI Sembra fuori dai giochi definitivamente Fratelli d’Italia. Il Partito di maggioranza relativa ha commesso dei gravi errori strategici in questa fase, non ultimo quello di non riuscire a trovare una quadra unitaria su un unico candidato. Mentre in Sardegna, infatti, tutta la classe parlamentare e territoriale del Partito ha dato un’unica indicazione, in Basilicata ognuno ha preferito dedicarsi allo sport del pellegrinaggio “pro domo sua” presso le stanze dei bottoni di via della Scrofa con il risultato di non riuscire ad ottenere nessuna ipotesi di candidatura alla Presidenza. Ad oggi la partita sulla Presidenza sembra interamente giocarsi tra Bardi e Pepe, a meno che FdI non decida di cacciare dalla manica l’asso di qualche indipendente al di sopra di ogni posizionamento.
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OLTRE IL GIARDINO A Cronache Tv parla il consigliere del Comune di Potenza e membro della direzione Pd per affrontare lo stallo in atto nel Partito
Regionali, Falotico: «La politica sa trovare soluzioni, altrimenti non c’è speranza»
I
n una delle recenti puntate del programma “Oltre il Giardino” il conduttore Paride Leporace ha esordito descrivendo la situazione di «stallo» e «palude» in cui versa il Partito Democratico in Basilicata a pochi mesi dalle elezioni regionali. Ospite in studio è Roberto Falotico, consigliere Pd del Comune di Potenza e membro della direzione regionale del Partito, chiamato a fare chiarezza e «a metterci la faccia» a Cronache Tv, come evidezia lo stesso Leporace considerato il silenzio stampa in cui versa in queste ore il Partito Democratico in attesa che ci sia il nuovo incontro (previsto per oggi) tra i dirigenti del centrosinistra lucano e il Movimento 5 Stelle per __Leporace insieme a Falotico, ospite ad “Oltre il giardino” cercare unità di coalizione sulla scelta del candidato per la presi- posta da offrire agli alleati», con- duato una possibile candidatura» denza regionale. vocandoli a un tavolo di confron- che il Pd avrebbe dovuto quindi to. condividere e fare sua «senza diIL SILENZIO STAMPA Il Partito Democratico, «pur non scuterne con scelte fatte a magE L’IMPASSE DEL PD più egemone, resta il partito con gioranza». Ma, come evidenzia lo Falotico riferendosi alla situazio- maggior titolo per guidare la coa- stesso Falotico, in tal modo «non ne di impasse. ne riconosce «la fo- lizione di centrosinistra». Almeno esiste più il senso di Partito, pertografia lampante». Ricorda però con tali considerazioni Falotico au- ché è stata scavalcata la decisione che il Pd aveva «iniziato con il pie- spicava quindi che da quel docu- dell’Assemblea». de giusto» con un’assemblea re- mento si sviluppasse il dialogo con Insomma, incalza Falotico «da gionale che aveva approvato al- gli alleati, cosa che però ad oggi qualche parte qualcuno ha scelto l’unanimità un documento, pre- non è ancora avvenuta. per noi» del Pd. Chi? Il membro sentato dal segretario Giovanni Si ricorda, infatti, che la direzione della direzione regionale del ParLettieri, che tracciava le linee gui- Pd aveva indicato Angelo Chio- tito non ha alcuna remora ad afda da seguire. Il documento, spie- razzo come candidato presidente, fermare asplitamente che «l’imga Falotico, «innanzitutto si im- suscitando però la fuga degli al- posizione, alla fine, in qualche moponeva di tracciare all’interno del leati. Anche lo stesso segretario re- do offerta alla direzione veniva nostro partito un esame puntuale gionale Pd Lettieri ha dovuto fare dall’ex ministro Roberto Speransotto il profilo programmatico», marcia indietro sull’aut aut “Chio- za». prima ancora di discutere di nomi razzo o morte” con cui, specie i Una scelta che, a maggior ragioe candidature. Un’analisi quindi pentastellati, hanno ribadito il pro- ne, Falotico afferma di non aver delle priorità e delle emergenze prio dissenso. condiviso, «perché questo presudella Basilicata, «che viaggia ormeva che da qualche altra parte mai sull’orlo di un baratro da tem«QUALCUNO questa discussione era stata afpo». HA SCELTO PER NOI» frontata». Falotico rimarca come il docu- Di fatto, «a fronte di un documenmento servisse al Partito per «au- to ricostruito benissimo» Falotico IL «PARADOSSO» todeterminarsi», indicando in tal enfatizza come ci si è «ritrovati di DELLA senso ai membri del Pd di indivi- davanti ad uno scenario delineato “LISTA DEI VESCOVI” duare al proprio interno «una pro- dal mondo civismo che ha indivi- Tant’è sul tema del presunto «dis-
senso politico» che si è mosso tra anime laiche e cattoliche del Pd, Falotico respinge questa visione rimarcando come si possa invece coniugare fede e impegno politico laico. Ammette. però, che «non è concepibile legare così intimamente la sorti di una scelta politica alla Chiesa. E la Chiesa - enfatizza il consigliere comunale alludendo a quella che è stata denominata la “Lista dei Vescovi” - è stata a parer mio sempre distante da una condizione che non gli apparteneva assolutamente». Un «paradosso», insomma, per Falotico «su cui si è forzata eccessivamente la mano». Da tali considerazioni, il membro della direzione regionale del partito dem rilancia quindi la necessità di «ripartire da zero» senza imporre nomi e candidature, cosa che finora ha allontanato possibili alleati come M5S e Italia Viva e di «tracciare dei temi per costruire un programma condiviso con gli alleati».
LE PRIMARIE «NON HANNO PIÙ SENSO» In merito alla discussione sul tema delle primarie, Falotico è persuaso: «È ovvio che, ad oggi, le primarie non hanno più un senso. Nei tempi che corrono, ci dovrebbero essere dei Partiti con il loro segretari che, riunendosi, siano capaci di offrire il miglior risultato in termini di soluzioni e quindi di nomi da offrire» per una coalizione interna che deve rientrare «nei termini di fatto, sia sui temi del programma e sia sui temi della scelta del candidato presidente». E ancora, ormai a conclusione di puntata Falotico sollecita il segretario Lettieri ad arrivare alla riunione prevista per oggi «con gli strumenti giusti della politica, ché la Politica - enfatizza - quando vuol risolvere sa anche come trovare i metodi giusti. Se questo non lo sa fare la politica, credo che non c'è più nessuna speranza», chiosa Falotico.
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Il consigliere regionale FI plaude all’azione del Governo cdx: «Ha saputo usufruire e valorizzare le tante risorse che la Basilicata offre dando vantaggi concreti»
Bonus acqua, Bellettieri: «Una misura duratura nel tempo che offre benefici tangibili ai lucani» «D
opo il bonus gas, la giunta di Governo regionale vara un’altra misura di fondamentale sostegno alle famiglie lucane: il bonus acqua. Uno storico provvedimento per oltre settantamila famiglie lucane con Isee inferiore a trentamila euro che, a partire dal primo febbraio 2024, beneficeranno di uno sconto in bolletta del servizio idrico. La Giunta regionale di centrodestra ha, ancora una volta, dato un orientamento chiaro e di impatto notevole alle famiglie lucane. Si tratta di un intervento strutturale che garantisce un forte impulso al potere di acquisto delle famiglie lucane. Abbassare sensibilmente il costo delle bollette è un obbiettivo ora più che mai reale, abbattendo i costi energetici del servizio idrico lucano, grazie a progetti no oil e alle risorse derivanti dalle compensazioni ambientali, con l’utilizzo di impianti fotovoltaici. Un grande investimento su energie rinnovabili e sostenibilità per ab-
__Bellettieri
battere i costi energetici di Acquedotto Lucano e intervenire sulle bollette dei lucani». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della Regione Basilicata, Gerardo Bellettieri. «Si tratta di una misura duratura nel tempo – continua il
consigliere regionale – che pone questo governo di Centro Destra come il primo nella storia che ha saputo usufruire e valorizzare al meglio le tante risorse che la regione Basilicata offre, dando benefici concreti e tangibili ai lucani. È un
investimento infrastrutturale che, con la costruzione di impianti fotovoltaici proposti da Eni e finanziati anche da Shell, azzererà la bolletta energetica di Acquedotto Lucano che in questi anni ha subito gli effetti anche della crisi energetica, per questo Aql deve essere munito di un sistema proprio di approvvigionamento da fonti rinnovabili. Un vantaggio economico, dunque, per Acquedotto Lucano che si ripercuote direttamente sulle bollette dei residenti in Basilicata. Il progetto ha quindi un importante impatto in termini di sostenibilità ambientale e sociale e in termini di riduzione dei costi nelle utenze domestiche». «Si tratta di dare valore al concetto di efficientamento energetico e conseguentemente di aiuto concreto per le famiglie lucane. Un intervento storico a lunga durata - conclude Bellettieri - a sostegno concreto degli utenti-residenti e di tutto lo sviluppo economico e sociale della Regione Basilicata».
L’eurodeputata rende merito alla misura del Governo lucano sui temi della transizione energetica e del sostegno alle famiglie, risultato di «capacità e lungimiranza politica»
Bonus acqua, bonus gas e fotovoltaico Gemma: «La Basilicata è un esempio virtuoso»
«Q
uanto sta accadendo in Basilicata, rispetto al sostegno alle famiglie lucane da parte della Regione è un esempio virtuoso di capacità amministrativa e di lungimiranza politica. Insieme al bonus gas e al bando non metanizzati, già in corso, con il nuovo anno è arrivato anche il bonus acqua. Il tutto nell’ambito di un piano di interventi a costo zero basato su degli investimenti per lo sviluppo sostenibile in linea con le politiche di transizione energetica e con i programmi Ue per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal. Evidenzio queste notizie, perchè quando la politica agisce bene e dà risposte ai cittadini merita di essere valorizzata». Così l’eurodeputata di Fratelli d’Italia del Sud e della Basilicata Chiara Gemma.
«A portare avanti in prima linea le azioni esecutive e politiche che hanno portato a questi risultati ci sono la giunta regionale della Basilicata e l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico. I primi atti deliberativi approvati qualche giorno fa - spiega Gemma - consentiranno a oltre 70 mila famiglie lucane che hanno un Isee sotto i 30mila euro di avere una forte riduzione dei costi delle bollette idriche». «Sul piano tecnico - aggiunge l’eurodeputata di Fratelli d’Italia - è molto chiaro quello che ha ben spiegato in un comunicato l’assessore Latronico. La misura è basata sulla costruzione di impianti fotovoltaici da 50 megawatt che a regime consentiranno ad Acquedotto Lucano di abbattere la tariffa idrica riducendo i costi
__Gemma
dell’energia che sarà pulita e rinnovabile con un abbattimento del 90% delle emissioni di Co2 e un sistema idrico integrato che sarà il più ‘sostenibile’ d’Italia». «Dunque, - chiosa l’eurodeputata Gemma - la Basilicata è la realtà re-
gionale più avanzata d’Italia su questi aspetti e grazie allo straordinario e impegnativo lavoro del governo di centrodestra e dell’assessorato competente sta diventando un presidio di innovazione tecnologica e buone prati-
che per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Inoltre, è un modello di come le istituzioni possono assicurare un aiuto concreto, reale e immediato ai cittadini e alle famiglie disagiate economicamente».
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Delegazione lucana all’Assemblea nazionale “Turismo Verde-Cia”: «Con l’ampliamento dell’offerta economica, “metamorfosi” in atto»
«Agriturismo grande opportunità per gli agricoltori delle aree rurali»
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all’Assemblea nazionale Turismo Verde-Cia, un messaggio: «L’agriturismo rappresenta una grande opportunità per agricoltori aree rurali». All’Assemblea nazionale ha partecipato una delegazione di titolari di agriturismi in rappresentanza degli oltre 200 in attività in Basilicata. L’attività agrituristica lucana si è presentata con buoni numeri: nel 2022, come da ultima indagine Istat, 211 strutture con otto cessazioni e cinque nuove attivazioni. Le imprenditrici lucane sono al top con un’incidenza vicina al 50 per cento. «L’ampliamento dell’offerta economica, con l’integrazione tra i tradizionali servizi di ristorazione, alloggio e degustazione con altre attività, alcune delle quali di notevole rilevanza sotto il profilo sociale, come le fattorie didattiche, o culturale paesaggistico - è emerso dall’Assemblea - è uno degli
POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE, RISULTATI E SFIDE
La cultura lucana è in ottima salute
aspetti più significativi della “metamorfosi” in atto nel settore». Per Cia e Turismo Verde, è necessario che l’Europa in primis, con la nuova programmazione 20232027, e poi, a livello nazionale, governo e regioni credano di più negli agriturismi, tanto più vista la crescita costante del settore con ora all’attivo 25.849 aziende, quasi il 2% in più rispetto al 2021, e il valore della produzione salito a 1,5 miliardi di euro in un anno. «L’agriturismo - è stato detto nelle conclusioni
dell’Assemblea - continuerà a rappresentare una grande opportunità, per quanto riguarda la diversificazione del reddito e delle opportunità di sviluppo per le aree rurali ed in particolare per quelle più svantaggiate. Per questo da Bruxelles servono politiche, strumenti e risorse che consentano davvero di mettere a terra interventi concreti e mirati a valorizzare il ruolo chiave degli agriturismi in ambito sociale, ambientale ed economico, in particolare nelle zone rurali del Paese».
Ha ricoperto la carica di assessore alla Sanità nella 1a Giunta Verrastro
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DI LIVIA GRAZIANO
50 anni Regione, riconoscimento a Vinci
Franco Vinci consegnata la medaglia dei 50 anni della Regione Basilicata. Vinci, uno dei protagonisti della stagione di architettura istituzionale regionalista, medico di professione, ha ricoperto la carica di assessore alla Sanità nella prima Giunta Verrastro, nel biennio 1970-1972, consigliere segretario dal maggio del 1974 fino al termine della prima legislatura e vice presidente del Consiglio regionale nella seconda legislatura (1975-1980). Alla cerimonia, a consegnare la medaglia il presidente del Consiglio regionale Cicala oltre ai familiari, presente anche il sindaco di Tramutola, Luigi Marotta. Visibilmente commosso, Vinci ha detto: «È un onore e un’emozione grande ricevere questo riconoscimento, ho sempre vissuto l’esperienza politica con spirito di servizio, come occasione per affrontare i problemi e fare qualcosa di buono per la mia regione. Esplicavo le mie funzioni, privilegiando il confronto, stimolando il dibattito, percorrendo il territorio lucano in lungo e in largo, così da conoscere da vicino i problemi che le comunità vivevano».
«A quei tempi - ha proseguito Vinci - ci si incontrava per capire, per trovare soluzioni, per pianificare, per costruire un comune sentire sulle cose fondamentali. Oggi continuo ad interessarmi di tutto ciò che accade, guardo con preoccupazione alla sanità lucana, guardo con un senso di impotenza al triste fenomeno dei giovani che lasciano la Basilicata in cerca di un lavoro. Giovani che fuori dai confini regionali, riescono per competenza ad affermarsi negli ambiti più disparati». «Dobbiamo sempre ricordare - ha concluso Vinci - che un territorio senza giovani è destinato a non crescere».
Istituto nazionale di statistica Istat ha presentato un data set su musei e biblioteche con l’obiettivo di valutare le politiche di sviluppo locale che fanno leva sul patrimonio culturale. Da questi dati emerge un quadro chiaro e intrigante per il territorio lucano: la Basilicata sta vivendo una significativa crescita culturale. Analizzando i dati, emerge un quadro regionale piuttosto roseo: nel 2018, il 77,1% dei musei lucani era aperto al pubblico, ma nel 2019 ha registrato un calo al 69,4%, per lo più dovuto ad attività di ristrutturazione ed ammodernamento. Tuttavia, nel 2022, un incoraggiante 81,6% di musei ha riaperto al pubblico, sottolineando una notevole ripresa post-Covid. Non solo i musei prosperano, ma anche il tasso di offerta bibliotecaria per abitante è cresciuto costantemente, passando dal 1,2% nel 2019 al 1,6% nel 2022. Ma nonostante i progressi, per la Basilicata è fondamentale affrontare sfide ancora più importanti nella preservazione del suo patrimonio culturale. Risorse finanziarie e coinvolgimento della comunità sono elementi chiavi per mantenere il momentum. Tra le proposte senza dubbio vi è la costituzione di “partenariati pubblicoprivato” per favorire collaborazioni tra enti pubblici e privati al fine di garantire investimenti sostenibili nel settore culturale, stimolando una crescita stabile. Altra proposta di miglioramento riguarda le cosiddette “tecnologie per l’accesso” finalizzate ad implementare soluzioni tecnologiche per migliorare l'esperienza dei visitatori nei musei e facilitare l'accesso digitale alle risorse bibliotecarie, ampliando la portata culturale. La promozione turistica culturale, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio come attrattore turistico, incoraggiando la visita ai musei e la partecipazione alle iniziative culturali, generando entrate aggiuntive, costituirebbe un altro importante tassello per la valorizzazione di importanti ricchezze di cui l’intera regione è ricca. La Basilicata, con il suo patrimonio unico, è certamente già all’interno di un percorso virtuoso. Purtuttavia, utilizzando le opportunità offerte da musei e biblioteche, insieme a una collaborazione efficace tra pubblico e privato, la regione può dare ancora più slancio ad un settore troppo spesso ritenuto poco importante per la prosperità dei territori.
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Ripristino collegamento idrico, tra la 1a e la 2a uno scarto di punteggio dello 0,61: il Tar accoglie il ricorso
Diga Genzano, aggiudicazione appalto milionario annullata
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nrr e appalto congiunto milionario con importo a base di gara di euro 5milioni e 978 mila euro, relativo alla progettazione esecutiva e di esecuzione dei lavori afferenti all’intervento denominato “Diga di Acerenza-strumentazione controllo e ripristino collegamento idrico Diga di Genzano”: l’aggiudicazione dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale in qualità di Commissario Straordinario di Governo, da rivedere. Tre i partecipanti alla gara e tra il primo classificato, la Eurocostruzioni Srl, e la seconda, la Mancusi SpA, in termini di punteggi ottenuti dalle rispettive offerte, scarto minimo dello 0,61: 96,54 a 95,93. Ad impugnare al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata documentazione varia, dai verbali della Commissione giudicatrice fino alla dichiarazione di efficacia dell’aggiudicazione, risalente al settembre scorso, la Mancusi SpA. Per i giudici amministrativi lucani, non corretta la valutazione effettuata circa il sub criterio riguar-
dante la capacità di applicazione dei principi del lavoro etico e responsabilità sociale. Come da Disciplinare, tale capacità poteva essere dimostrata attraverso la presentazione di specifica certificazione rilasciata da Enti di certificazione accreditati, unitamente all'impegno, in caso di aggiudicazione, di mantenere detta certificazione per tutta la durata dell’appalto. In caso di raggruppamento temporaneo di imprese, invece, sufficiente, come da chiarimenti, che le certificazioni fossero posseduto da almeno un componente del raggruppamento stesso. Ma, come da Disciplinare, «qualora il concorrente decida di indicare un progettista esterno, il progettista indicato non assume la qualifica di concorrente», in quanto, in estrema sintesi, comunque il contratto stipulato esclusivamente fra la Stazione Appaltante ed il concorrente qualora aggiudicatario. La Eurocostruzioni Srl ha indicato un progettista esterno, ma la citata capacità «non può essere riferita, com’è erroneamente avvenuto nella specie, ad un soggetto che la legge
di gara ha qualificato come ad esso extraneus, qual è il progettista esterno incaricato dei “Servizi di Progettazione Esecutiva». Per questi e altri motivi, per il Tar l’aggiudicazione parzialmente illegittima, tenuto conto che la neutralizzazione del punteggio attribuito in relazione al sub criterio in questione, capacità di applicazione dei principi del lavoro etico e responsabilità sociale, «è potenzialmente idonea a sovvertire l’esito della procedura di gara, in considerazione dei risultati della graduatoria», ovvero dato il distacco nei punteggi pari a 0,61. Ricorso, nei limiti della censura condivisa dal Tar, accolto con conseguente annullamento dell’impugnata aggiudicazione e dichiarazione di inefficacia del contratto medio tempore stipulato, fatto salvo l’esercizio degli ulteriori poteri da parte dell’Amministrazione. Niente subentro diretto nel contratto, poiché rimesso alla Stazione appaltante il riesercizio del potere di aggiudicazione in relazione alla necessità di riponderazione delle offerte tecniche pervenute. FERMOL
CERIMONIA ALLA CORTE DEI CONTI DI BASILICATA
L’Aula udienze intitolata al 1° presidente Pergola
A
lla presenza del Presidente della Corte dei conti Guido Carlino, ieri a Potenza la cerimonia di intitolazione dell’Aula di udienza al Presidente onorario Luciano Pergola, scomparso il 10 gennaio 2022, che è stato il primo Presidente della Corte dei conti per la Basilicata. «Pergola - ha detto Carlino __Pergola - è stato un grande esempio, dotato di grandissimo equilibrio e sempre attento anche alle esigenze dei destinatari dell’azione giudiziaria. Un magistrato esemplare per tutti i giovani magistrati». Alla cerimonia presenti le più alte cariche istituzionali, nonchè magistrati e funzionari della Corte dei conti che hanno conosciuto e lavorato con il Presidente Luciano Pergola, in 40 anni di carriera nella magistratura contabile. Luciano Pergola, nato a Potenza il 23 ottobre 1928, è diventato Magistrato della Corte dei conti il 16 giugno 1960 e, dopo un primo periodo di servizio presso la sede di Roma, dal 22 luglio 1962, a seguito della istituzione delle Delegazioni regionali della Corte dei conti, è stato assegnato alla sede di Potenza, dove ha svolto funzioni di Consigliere Capo della Delegazione di Basilicata dal dicembre 1974 e, dopo la nomina a Presidente di Sezione avvenuta con Dpr del 9 settembre del 1994, è stato il primo Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Basilicata, la cui istituzione è avvenuta con la Legge numero 19 del 1994. Ha svolto le funzioni di magistrato contabile fino all'ottobre 2000 ed è stato insignito del titolo onorifico di Presidente Onorario della Corte dei conti il 13 febbraio 2001.
Basilicata 24 ore
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Il presidente De Stefano sulle prime convenzioni con Ant nazionale, Tribunale per il Diritto del Malato e Fondazione Potenza Futura
“Regalami un sorriso” fa rete per «meglio accogliere le richieste dalle comunità»
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ostituitasi allo scopo di «fornire supporto psicologico, sociale ed anche di carattere economico alle persone e alle proprie famiglie, in particolar modo bambini, affetti da patologie oncologiche ed altre patologie, con il principale obiettivo di esaudire desideri e speranze che possono accompagnare chi purtroppo deve affrontare queste fasi della vita», l’associazione “Regalami un sorriso” ritiene che sia necessario fare rete e che sia necessario coinvolgere altri Enti del terzo settore ed Enti pubblici «al fine di poter meglio accogliere le tante richieste di bisogno che provengono dalle comunità». A ricordarlo il presidente Genesio De Stefano che ha informato anche della stipula delle prime convenzioni con Ant Nazionale, Tribunale per il Diritto del Malato e Fondazione Potenza Futura. «È importante - ha precisato De Stefano - che chiunque sia in grado di condividere le finalità della nostra associazione venga coinvolto. Stare insieme per fare del bene è uno scopo nobile. È lo scopo per il quale l’associazione è sorta e che trova sempre più consensi. Questo ci fa piacere ma nello stesso tempo
DALLA CASA RIPOSO “R. ACERENZA” DI POTENZA
«Il peso delle rette è ormai insostenibile»
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__De Stefano
ci impegna a fare sempre meglio». Il protocollo sottoscritto con la Fondazione Ant, la più ampia realtà non profit in Italia per l’assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai pazienti oncologici, prevede larealizzazionediattivitàcomuni,divaloresocialeeculturale ma soprattutto promuovere la cultura della solidarietà, mettendo a disposizione di chi ha bisogno le proprie competenze, le proprie sensibilità, promuovendo anche iniziative a sostegno
delle rispettive attività. «I protocolli sottoscritti con il Tribunale dell’ammalato e con Fondazione Potenza Futura - ha precisato in conclusione il presidente De Stefano - hanno le stesse finalità. La disponibilità registrata a condividere il nostro percorso ci gratifica molto. Sapere di non essere soli in questa mission ci fa ben sperare che lo scopo per il quale l’associazione è sorta sarà raggiunto più facilmente: regalare un sorriso a chi ha bisogno».
a familiari di persone ospiti della Casa di Riposo “R. Acerenza” di Potenza, inviata una lettera al presidente di Regione ed agli Uffici di presidenza della Giunta regionale, all’assessorato competente, alla presidenza e ai gruppi consiliari del Consiglio Regionale. L’oggetto: «Sollecitare l’intervento della Regione onde alleviare le condizioni nelle quali sia noi sia gli ospiti ci siamo venuti a trovare». «La carenza di finanziamenti destinati al settore - si apprende dalla lettera - sta creando problemi molto forti per circa 80 anziani fra non autosufficienti e allettati: il peso delle loro rette è aumentato fino a diventare insostenibile per noi familiari. Il rischio concreto è quello dell’interruzione dell’assistenza: in tal caso, il problema si aggraverebbe perché noi non saremmo in grado di prestare l’assistenza della quale loro hanno bisogno. Oggi il pericolo si sta facendo concreto proprio per la mancanza di finanziamenti da parte della Regione». «Per tali motivi - hanno concluso i familiari di persone ospiti della Casa di Riposo “R. Acerenza” di Potenza -, ci appelliamo al senso di responsabilità affinché i finanziamenti interrotti siano ripristinati oppure ne siano deliberati rapidamente di nuovi».
“Madonna delle Grazie”, dalla Polizia di Stato di Matera donati gadget: «Sempre al fianco di chi ha bisogno»
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La bella sorpresa per i bambini del Reparto pediatrico
bambini del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Civile “Madonna delle Grazie” di Matera hanno ricevuto, ieri, una bella sorpresa. Durante l’evento promosso per loro dall’Organizzazione di volontariato “Il Piccolo Principe-Domenico Generoso”, con sede in Teana, grande è stata l’emozione nel vedere arrivare i poliziotti con il Commissario Capo Raffaello Castellano, dirigente della Squadra Volanti. I loro occhi si sono poi riempiti di gioia quando gli agenti hanno loro regalato alcuni gadget della Polizia di Stato. La Polizia di Stato è «sempre al fianco di chi ha bisogno e soprattutto dei bambini in
ogni momento dell’anno, non soltanto in occasione di celebrazioni e ricorrenze», perciò il Questore della provincia di Matera Emma Ivagnes ha aderito volentieri all’iniziativa.
L’Odv “Il Piccolo Principe-Domenico Generoso” si occupa principalmente di sostenere i bambini oncologici o affetti da altre malattie e di assistenza alle loro famiglie.
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OLTRE IL GIARDINO\2 A discutere del futuro della città capoluogo, il consigliere di csx, l’assessore regionale Galella e il candidato sindaco Smaldone
Telesca: «Dopo 5 anni nessun miglioramento per Potenza»
__Galella, Telesca e Smaldone ospiti di Leporace ad “Oltre il giardino”
POTENZA. Centro storico, criticità, e visione del futuro di Potenza questi alcuni dei temi trattati nella puntata di Oltre il giardino dedicata al capoluogo di regione, condotta da Paride Leporace e in onda su Cronache Tv, al canale 68 della smart tv. A discutere delle sorti della città tre importanti esponenti del panorama politico cittadino: Alessandro Galella, assessore regionale alle attività di produttive, Vincenzo Telesca, consigliere comunale di opposizione e Pierluigi Smaldone, primo candidato sindaco. QUALE FUTURO PER POTENZA? Quale futuro per Potenza? È questa la domanda alla quale dovrebbe rispondere chiunque abbia a cuore la città ed è a questa domanda che hanno provato a rispondere Galella, Telesca e Smaldone e proprio quest’ultimo racconta il suo progetto “Potenza Ritorna” con il quale si proporrà ai cittadini per amministrare: «È un progetto che nasce dal basso, appoggiato attualmente da 4 liste civiche, partito con largo anticipo e basato su un presupposto: è necessario che Potenza si autodetermini nel suo governo». La città ha bisogno di azioni concrete, ha bisogno di programmazione. È questo che sottolinea invece il consigliere Vincenzo Telesca che in questo suo mandato tra i banchi del-
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l’opposizione ha sempre denunciato, dentro e fuori l’Aula consiliare, «Ho cercato sempre di porre in evidenza le dimenticanze, la mancanza di accortezza nell'azione amministrativa, le attività e le opportunità che sono state perse e che dovrebbero essere colte in città. Questo è mancato per tanto tempo. Il bene della città dovrebbe essere alla base dell’agire». «La mia convinzione è che Potenza abbia delle caratteristiche meravigliose. Ha delle prerogative che possono trasformarla in una città all'avanguardia in Italia e nel mondo, ma la percezione che i cittadini hanno è invece nella maggior parte dei casi negativa. Da qui la mia decisione di lanciare un sondaggio sui social. Ho chiesto quali fossero i tre problemi più importanti e quali fossero le tre cose più belle della nostra città. È emerso che i
problemi sono legati principalmente al centro storico, ai rifiuti e alla fuga dei giovani. Tra le qualità invece, spicca l’ambiente, l’assenza di delinquenza. Una città tutto sommato percepita come sicura». RIVITALIZZARE IL CENTRO STORICO Ad accendere però il dibattito in studio è stato l’annoso problema della crisi che vive il centro storico. «Il centro storico è un'emergenza della città, ce ne rendiamo conto tutti i giorni. – esordisce Smaldone - Noi oggi non abbiamo spesso la necessità e non vogliamo frequentarlo, dobbiamo però trovare la soluzione per farlo ripartire e noi l’abbiamo trovata in un attrattore importante sul quale stiamo lavorando a livello programmatico, ma soprattutto con una burocrazia che aiuti i cittadini di potenza a lavorare. Stiamo imma-
ginando un grande evento attrattore che permetta non solo al centro storico, di rivivere, ma a tutta la città. Vogliamo riconnettere il centro storico con il resto di Potenza e soprattutto con le contrade». Ripensare il centro storico partendo dal rispetto delle regole. Un punto sul quale Vincenzo Telesca ritorna: «La movida ci deve essere, nessuno è contro la movida. In centro storico, però, manca il controllo e l’applicazione della normativa e dei regolamenti. Per diffondere musica ad alto volume fino alle 3 di mattina ci sono delle autorizzazioni che vanno richieste agli Uffici comunali. Deroghe ai regolamenti che nessuno chiede. La movida va regolamentata e questo è mancato durante questa amministrazione. Il centro storico ha bisogno di programmazione per ripartire, ha bisogno di un’idea di futuro. Dare dei servizi per far sì che la gente torni a frequentarlo». «Il nostro centro storico oggi ha innanzitutto una carenza di posti auto. Ne mancano circa un migliaio. È strutturato esattamente come lo era 30 anni fa e ad oggi non è più possibile immaginarlo così. Bisogna creare le condizioni per renderlo accessibile e poi incentivare il commercio. Se si vogliono aprire i negozi, si devono creare le condizioni per cui ci si possa arrivare facilmente, si possa trovare parcheggio e trovare negozi che non trova in altre
zone della città» afferma invece Galella. Sui parcheggi in centro però si apre un acceso dibattito in studio. Dove farli? Sotto l’edificio dell’ex scuola Torraca, nei pressi della Torre Guevara, o in piazza Prefettura? Il consigliere Telesca non le manda a dire, dimostrando, come sempre d’altronde, di essere molto preparato sulla questione e controbatte a Galella: «È in fase di realizzazione un parcheggio di 400 posti auto in via Cavour, ma l’assessore ignora che mentre l'opposizione chiedeva a questa Giunta di realizzare i parcheggi sotto la scuola Torraca. Una richiesta che non è stata presa in considerazione per cui i parcheggi non si realizzeranno mai e gli 11 milioni di euro del finanziamento sono stati utilizzati per realizzare una struttura che non prevede parcheggi. La sua maggioranza ha totalmente bocciato una possibilità di dare un parcheggio al centro storico. Un luogo al quale bisogna dare servizi. Mi dovrebbe dire Galella che cosa è stato fatto per il servizio di raccolta rifiuti e in generale per la pulizia della città. Vi è un grande problema in questo settore. Vi è l’esigenza di rivoluzionare l’Acta, è stato fatto? No. Mi dovrebbe anche spiegare, dopo cinque anni di amministrazione, cosa è stato portato avanti. Dobbiamo parlare di fatti concreti e di cosa fare per migliorare la città».
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POTENZA È da un mese che i servizi igienici nel Parco sono distrutti e di quelli da realizzare in centro storico non se ne sa nulla
Bagni pubblici fantasma, da Montereale a piazza Prefettura nessuna novità
_ Immagini dei bagni chiusi a Montereale, quelli di piazza Bonaventura e quelli non ancora aperti in piazza Plebiscito e sotto i bagni delle scale mobili Santa Lucia DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. All’incirca un mese fa qualcuno ha deciso di distruggere i bagni pubblici del Parco di Montereale. Un bene pubblico che offriva un servizio indispensabile non soltanto ai frequentatori dell’area verde ma anche a tutti coloro che frequentano il centro storico di Potenza. Già, perchè il “salotto buono” della città è sprovvisto di servizi igienici, i più vicini quelli in piazza Bonaventura di fronte all’ex scuola media Torraca e quelli nel Parco di Montereale appunto. Eppure un progetto per la realizzazione del servizio
c’era. Era lo scorso mese di marzo quando la consigliera comunale Rosa Lamonea esultava soddisfatta per essere riuscita, dopo 4 anni di amministrazione ad aver individuato gli spazi adatti. Ovvero i locali individuati nei pressi di Piazza Prefettura ed in particolare in Via del Plebiscito. Quattro anni di sollecitazioni dei cittadini a porre fine ad un disservizio increscioso. Meglio tardi che mai, potrebbe pensare qualcuno. Si, se i lavori fossero iniziati, terminati e aperta la struttura, ma così non è. E allora ai tanti frequentatori del centro che affollano via Pretoria e
zone limitrofe cosa è rimasto? Chiedere ai proprietari dei pubblici esercizi di poter utilizzare i propri servizi igienici oppure sfruttare quelli situati nell’impianto meccanizzato. Che sia Santa Lucia, o quelli di corso XVIII agosto quando aperti, poco importa. Molti cittadini, persone anziane e non, ovviano in questo modo ad una carenza atavica per la quale non c’è ancora una soluzione. Nel frattempo si potrebbero quanto meno sistemare i bagni pubblici di Montereale ormai chiusi per evitare altri atti vandalici da parte di chi non rispetta la cosa pubblica a discapito di tutta la cittadinanza.
(foto Mattiacci)
RIPRISTINATO IL DATO TOPONOMASTICO DI UN LUOGO SIMBOLO DEL CENTRO STORICO, SEDE DEL PALAZZO DI CITTÀ
Piazza Matteotti, la targa torna al suo posto Falotico smuove le coscienze e la spunta
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ipristinato il dato toponomastico in una delle piazze più importanti del centro storico di Potenza. Piazza Giacomo Matteotti, sede del Palazzo di Città e di quello delle Commissioni ha di nuovo la sua targa.
Una piazza frequentata assiduamente dalla classe politica del capoluogo che camminando frettolosamente quella targa nemmeno la guarda eppure onora la memoria di un uomo che è morto per essersi opposto al fascismo e per aver de-
nunciato i brogli durante le elezioni del 1924. Ed è proprio a 100 anni dalla morte del deputato socialista, martire della resistenza al fascismo che a Potenza si celebra la sua forza, affiggendola nuovamente lì dove è mancata per tanti anni, troppi anni. E se tutto questo è stato possibile, è grazie alla tenacia del consigliere comunale dem Roberto Falotico. Dopo interrogazioni, richieste, una lettera al presidente della Repubblica Mattarella e una manifestazione provocatoria è riuscito nell’intento di smuovere le coscienze dell’Amministrazione comunale. Ieri mattina, gli operai comunali, armati di scala hanno affisso la placca che recita: Piazza Giacomo Matteotti, già piazza del Sedile. Ora tutti coloro che passeggeranno per l’antica agorà cittadina potranno, leggendo quel nome, onorare la memoria di un grande politico e ricordarne il sacrificio. ROS MOL
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I sindacati sul piede di guerra chiedono incontro a Bardi. Intanto ieri si è fermata la produzione a Melfi per «mancanza di materiali»
Stellantis interrompe le commesse con Fdm A rischio 100 posti di lavoro: «È inaccettabile» S
i è tenuto ieri l'incontro presso Confindustria Basilicata tra Fdm Srl, azienda dell’indotto di San Nicola di Melfi e le Organizzazioni Sindacali. L’incontro aveva all'ordine del giorno la discussione circa l'appalto che l’azienda aveva con Stellantis. «Aveva in quanto Fdm Srl ha confermato che l’appalto non è stato rinnovato e pertanto i lavoratori diretti di Fdm Srl, ma anche quelli indiretti di Las Automotive, non avranno più il loro posto di lavoro. - affermano i segretari di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm, Fismic e Uglm - Questo è inaccettabile». «Lo stabilimento Stellantis di Melfi, nonostante la propria missione produttiva futura e l'assegnazione delle cinque vetture elettriche, non riesce ad assicurare la tenuta occupazionale dell’intera area industriale, questo è la prova del fatto che c'è la necessità di affrontare il tema Automotive con il Governo regionale e nazionale, perché si creino le condizioni di una politica di investimento sul settore per una trasformazione che sia socialmente e ecologicamente sostenibile. Questa situazione ci preoccupa perché per noi la precondizione neces-
saria alla missione produttiva era che l'assegnazione delle nuove versioni elettriche salvaguardassero l'occupazione tanto di Stellantis quanto delle aziende dell'indotto» continuano le segreterie sindacali. «Con questa comunicazione di FDM Srl, che significa perdita di occupazione e mancanza di assunzione di responsabilità sociale, si vanifica un percorso di due anni fatto di sacrifici ma soprattutto si pregiudicano gli strumenti previsti dall’area di crisi complessa. - proseguono - Le azioni di lotta intraprese in queste ore dai lavoratori proseguiranno e noi metteremo in campo ogni altra azione di forza utile alla risoluzione della situazione, coinvolgendo tutti i lavoratori della logistica, della componentistica e di Stellantis senza esclusione di colpi». «Stellantis, anche in relazione agli incontri ministeriali, deve chiarire qual’è il proprio progetto. tuonano - In queste ore abbiamo protocollato una richiesta d'incontro alla Regione Basilicata per capire che fine hanno fatto le interlocuzioni con Stellantis in relazione al futuro dell'intera area industriale di San Nicola di Melfi che per noi non contiene lavoratori di serie A e lavoratori di serie B ma lavoratori che tutti insieme hanno contribuito con i propri sacrifici alla crescita dell'azienda, della Regione e del Paese tutto». «In questi mesi abbiamo fatto tutto quanto possibile con la nostra azione sindacale ma, come detto più volte, la transizione e la trasformazione industriale non può essere scaricata sui lavoratori; le aziende incrementano i loro profitti e i lavoratori subiscono le crisi: la politica deve assumersi la responsabilità di occuparsi del lavoro e dei lavoratori. - concludono - Non ci fermeremo fin quando non vedremo il piano chiaro e condiviso che metta al centro la tutela del lavoro e dei lavoratori». I segretari generali di Cgil Fernando Mega, Cisl Vin-
cenzo Cavallo e Uil Vincenzo Tortorelli a sostegno della richiesta di Fim Fiom Uilm Fismic Uglm sollecitano il Presidente Bardi a convocare un Tavolo urgente sulla vertenza Fdm srl dal quale possa partire, successivamente, la proposta di un Tavolo ministeriale per affrontare in ogni sede istituzionale questa vertenza e la situazione degli appalti con Stellantis. Per i segretari confederali «è necessario che la Regione, non si faccia trovare ancora una volta impreparata di fronte alle continue evoluzioni in atto nel comparto automotive. Va messa urgentemente in atto un’adeguata strategia, che faccia sentire la voce della Regione nei confronti di Stellantis e del Governo. In gioco – dicono Mega, Cavallo e Tortorelli – c’è la tenuta occupazionale di tutto il comparto automotive in Basilicata con il suo peso sociale ed economico». STOP PRODUTTIVO «Per mancato rifornimento di materiali» l'attività produttiva nello stabilimento automobilistico Stellantis di Melfi «sarà sospesa dalle ore 14:00 alle ore 22.00» di ieri. È quanto fa sapere l’Ugl metalmeccanici di Basilicata. A tal proposito il sindacato in una nota ha reiterato richiesta alla Regione Basilicata e a Confindustria di convocare con urgenza il tavolo “Automotive Stellantis”, per dare seguito agli impegni assunti il 27 settembre 2023, affinché «si mettano in campo azioni oggi necessarie per garantire prospettive industriali e occupazionali in tutta l'area industriale di Melfi, per i lavoratori dell'indotto, della logistica e dello stabilimento Stellantis». «La riorganizzazione in atto nello stabilimento Stellantis e più complessivamente all'interno dell'area industriale di San Nicola di Melfi» per l’Ugl e l’Ugl Metalmeccanici Basilicata «sta determinando la possibile riduzione dei livelli occupazionali, a partire dal comparto della logistica. Ne è esempio quanto sta accadendo nell'appalto Fdm\Las».
I consiglieri comunali di opposizione: «Nessun dibattito sul futuro dei nostri istituti che andavano accorpati e sulla qualità formativa dei nostri figli»
Scuole, Summa e Claps: «Ad Avigliano sul dimensionamento, il nulla»
L’
approvazione del Piano di dimensionamento scolastico lo scorso 5 gennaio da parte della Giunta regionale ha provocato due tipi di reazioni: «quelle positive tra gli amministratori che ritengono di averla spuntata rispetto al comune confinante, e numerose lamentele di chi invece ritiene di aver subito uno “scippo” della dirigenza del proprio Istituto scolastico» hanno commentato i consiglieri comunali di opposizione Angelo Summa e Vitina Claps. Riguardo al comune di Avigliano, «che nel corso di questi anni ci ha ormai abituati ad una sorta di bollettino orario sulla qualsiasi, non possiamo non registrare un assordante si-
lenzio su un tema così cruciale come quello scolastico. - proseguono gli esponenti del gruppo “Per Avigliano 2025” - Quindi due sono le cose: o non interessa, oppure, come recita un detto “su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”». «Nessuna discussione è stata mai portata in commissione, orami non più convocate da tempo se non per gli atti propedeutici ai consigli comunali. Poteva essere lungimirante affrontare la discussione nella IV commissione insistendo su dimensionamento scolastico e bacini di utenza dei nostri studenti; ma siamo al nulla cosmico. Nessuna programmazione all’orizzonte» sentenziano Claps e Summa. «Allora proviamo a vedere cosa è accaduto con le scuole del territorio di Avigliano. - proseguono i consiglieri comunali - L’Istituto Comprensivo “Spaventa Filippi” di Avigliano centro, almeno per quest’anno, viene confermato con i suoi 467 alunni. Appunto per quest’anno, poiché anche il nostro Istituto, un pò come accade nel resto della regione, ha subito un calo considerevole di alunni. In soli 6 anni si è passati dai 610 alunni del’A.S.2017/2018 ai 467
alunni di quest’anno. Una perdita di quasi 25 alunni all’anno, con un trend per i prossimi anni che, stante alle statistiche, può solo peggiorare. Considerato che al momento per i comuni montani è fissato il criterio dei 400 studenti per il mantenimento della dirigenza, quella dell’I.C. “Spaventa Filippi” la possiamo ritenere tutt’altro che stabile già a partire dall’anno prossimo. Sempre sul territorio aviglianese insiste l’Istituto Comprensivo “Federico II” di Lagopesole, da anni accorpato con Filiano, e che da quest’anno è stato ulteriormente rafforzato con le frazioni di Pietragalla. Anche qui si registra un calo, dato che si è passati dai 619 alunni di 6 anni fa ai 545 alunni di quest’anno, a cui sono stati aggiunti 96 alunni delle frazioni di San Giorgio e Cappelluccia». «Dando un’occhiata ai criteri stabiliti dalla Regione e che avrebbero dovuto regolamentare la redazione del Piano, si legge al punto a) di provvedere ad “accorpare gli Istituti Comprensivi nelle città capoluogo e nei Comuni (dove insiste più di un istituto comprensivo) che presentano un numero di alunni al di sotto del numero medio di 829”. - sottolineano Claps e
Summa - Secondo questa regola, stabilita dalla stessa Regione, si sarebbero dovuti accorpare sotto un unico Istituto quello di Avigliano centro e quello delle frazioni, così da stabilizzarlo per almeno i prossimi dieci anni.Una soluzione logica e giustamente prevista nella proposta di piano redatta dagli uffici regionali. Poi qualcosa è cambiato, o qualcuno ha insistito affinché cambiasse. Tutto ciò nel colpevole silenzio degli amministratori comunali, dove evidentemente la precaria tenuta della maggioranza interessa più delle sorti della nostra scuola». «Ci auguriamo che alla base di tutto ciò non vi siano ancora le vecchie diatribe tra aviglianesi del centro e quelli delle frazioni, tali da pregiudicare il futuro e la qualità formativa dei nostri figli. La vastità del territorio di Avigliano deve rappresentare una ricchezza e non un limite. E chi ha lavorato per tenere divise le nostre scuole dovrà darne conto davanti all’elettorato anche di Avigliano centro, il cui voto evidentemente non viene disdegnato come la scuola » concludono Vitina Claps e Angelo Summa, consiglieri comunali del gruppo “Per Avigliano2025”.
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BELLA Il sindaco Sabato: «Quest’opera riveste un’importanza strategica per facilitare l’accesso al nostro centro»
Inaugurati il parcheggio in via Kennedy ed anche il collegamento verso il borgo
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opo aver seguito nel tempo i lavori in corso a Bella, dalle colonne di Cronache giungiamo a raccontare anche l’inaugurazione del parcheggio in Via Kennedy con collegamento verso il borgo alla presenza del sindaco Leonardo Sabato, unitamente alla vicesindaco Angela Carlucci, gli assessori Maria Antonietta Angrisani, Samuele Grippa e Carmine Ferrone, la presidente del consiglio Federica Tarantino e i consiglieri comunali Mauro Cuviello e Patrizio Lioi. Ad entrare nel dettaglio il sindaco che ha dichiarato: «Questa meravigliosa opera di collegamento dal parcheggio al Borgo riveste un’importanza strategica per facilitare l’accesso al nostro borgo. Siamo notevolmente soddisfatti di questo - continua - e vorrei ringraziare l’Ufficio LL.PP. del Comune di
Bella e l’azienda di Gerardo Doino che ha realizzato l’opera insieme al suo staff. Vorrei anche ringraziare la famiglia del giudice Ferrone per aver condiviso insieme a noi questo progetto con la cessione volontaria del terreno».Un opera importante per la comunità che ha visto a valle il lavoro di mitigazione idrogeologica del versante con consolidamento, riqualificazione urbana e realizzazione del parcheggio pubblico e area camper. «Essere qui ad inaugurare questa nuova opera un anno dopo l’inaugurazione del “salotto” nel borgo, in sostituzione della fontana - conclude il sindaco Sabato - è motivo di grande soddisfazione per l’intera Amministrazione comunale». Il parcheggio è uno spazio importante per gli utenti del comune, e non solo, avendo nelle adiacenze anche importanti
spazi dedicati allo svago e alla socializzazione. Come dicevamo in apertura, Cronache aveva seguito nel tempo tali lavori, sin dal febbraio dello scorso anno, quando Sabato spiegava la ripresa dei lavori dopo uno stop “forzato”
per «vicissitudini di cantiere». All’epoca si lavorava anche al «consolidamento del del muro di sostegno a valle del parcheggio stesso, contestualmente alla risistemazione di tutta l’area».
Oggi, in questi primi giorni del nuovo anno, il sindaco sottolinea: «Nel 2024 ci aspettano importanti sfide e tanti obbiettivi da cogliere, con l’augurio che i vostri e i nostri progetti si realizzino». EMANUELA CALABRESE
RUOTI L’Amministrazione comunale: «Servizio destinato ai possessori di concessioni scadute o incomplete»
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Riapertura termini regolarizzazioni sepolture cimiteriali
al Comune di Ruoti si invita la cittadinanza a presentare istanza per aggiornare la propria posizione in relazione alle concessioni cimiteriali. «Con deliberazione di Consiglio nel 2022 e successiva ulteriore Deliberazione nel 2023, si avvisa la cittadinanza che è stato approvato il “Regolamento di polizia mortuaria e dei servizi cimiteriali” che prevede la regolarizzazione degli usi irregolari delle sepolture cimiteriali e delle incaute acquisizioni di loculi cimiteriali ed o cellette». L’Amministrazione comunale, con sindaco Franco Gentilesca, spiega: «Visto l'obiettivo dell'Ente di aggiornare lo stato di fatto delle concessioni cimiteriali si invita la cittadinanza a presentare istanza per aggiornare la propria posizione in relazione alle concessioni cimiteriali. Le istanze dovranno essere presentate entro il 2 maggio 2024, esclusivamente mediante l’utilizzo del modello disponibile dal sito istituzionale del Comune di Ruoti». Il servizio è generalmente rivolto a coloro che detengono una concessione di sepoltura in un cimitero e che hanno bisogno di regolarizzare la situazione della loro concessione: «Questo servizio è destinato a chiunque possieda una concessione cimiteriale scaduta,
incompleta o che necessiti di aggiornamenti secondo le normative locali -spiegano dal MunicipioPuò essere richiesto da familiari del defunto che hanno ereditato la concessione, da coloro che gestiscono gli affari relativi alla sepoltura di una persona deceduta, o da individui responsabili del mantenimento e dell'aggiornamento delle concessioni di sepoltura. In alcuni casi, potrebbe anche essere richiesto da enti o associazioni incaricati della gestione delle sepolture in un determinato cimitero». Dunque, «chiunque si trovi nella situazione in cui la concessione cimiteriale non sia conforme alle normative vigenti può avvalersi di questo servizio comunale per regolarizzare la propria posizione e garantire la conformità legale della sepoltura. È consigliabile consultare direttamente l'ufficio cimiteriale o l'autorità competente del proprio comune per informazioni specifiche su come procedere con l'istanza di regolarizzazione della concessione cimiteriale».Le richieste di regolarizzazione possono includere diverse situazioni, proseguono a spiegare da Ruoti: «Concessioni scadute: Quando la durata della concessione è terminata, i titolari devono richiedere un rinnovo o un'esten-
sione della concessione. Concessioni non conformi: Se la sepoltura non è conforme alle disposizioni del regolamento comunale o non rispetta determinate normative, potrebbe essere necessario presentare un'istanza di adeguamento. Aggiornamenti o modifiche: Se ci sono cambiamenti nei dati del titolare della concessione (come ad esempio un cambio di proprietà, un aggiornamento dei dati anagrafici, ecc.), potrebbe essere richiesta un'istanza di aggiornamento».Il servizio comunale di Istanza di Regolarizzazione Concessione Cimiteriale solitamente fornisce informazioni dettagliate sulle procedure da seguire, i do-
cumenti necessari, le tariffe e le tempistiche previste per l'elaborazione della richiesta. Gli uffici comunali competenti forniscono assistenza e supporto per guidare i richiedenti attraverso il processo di regolarizzazione della concessione cimiteriale. «È importante seguire attentamente le istruzioni fornite dall'amministrazione comunale – concludono dal Comune- per garantire che la richiesta di regolarizzazione sia correttamente compilata e presentata, al fine di ottenere l'approvazione e portare la concessione cimiteriale in conformità con le normative locali». EMACAL
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Il marchio è stato riconosciuto dagli ispettori della Pro Loco Unpli grazie «alla visita svolta nei mesi scorsi proprio da questi ultimi durante la manifestazione»
La sagra del Canestrato Igp riceve il marchio di qualità
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DI ANNA TAMMARIELLO
uella dell’attribuzione del marchio di qualità per la sagra del Canestrato di Moliterno èun riconoscimento importante che gratifica il lavoro dei numerosi volontari della Pro Loco Campus Moliterno e dell’amministrazione comunale. Il marchio “Sagra di Qualità” è stato riconosciuto dagli ispettori della Pro Loco UNPLI grazie «alla visita svolta nei mesi scorsi proprio da questi ultimi durante la sagra. Con la presente – recita la nota firmata dal Presidente Nazionale Unpli Antonino La Spina e dal responsabile del dipartimento Sebastiano Sechi– siamo lieti di ufficializzare l’esito positivo della valutazione con conseguente attribuzione del marchio
di qualità a partire dall’anno corrente 2024». Nelle prossime settimane verrà comunicata la scelta della modalità di partecipazione, della data e del luogo che ospiteranno la cerimonia ufficiale ,che si svolgerà sicuramente in primavera a Roma. «Congratulandoci per il risultato raggiunto – con-
clude la nota – cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i volontari della Pro Loco che, grazie al loro instancabile lavoro, hanno contribuito al conseguimento di questo importante traguardo che, speriamo, possa diventare un volano per la valorizzazione di tutte le attività dell’associazione».
Indubbiamente un traguardo importante. Ogni anno la sagra ospita un numero sempre maggiore di visitatori e risulta essere un’importante vetrina per questo prodotto così pregiato. Lungo il percorso della Sagra , che si snoda tra i vicoli del centro storico di Moliterno, il grande protagonistaè proprio il
Canestrato,degustato e proposto nelle tante ricettepreparate dai ristoratori del posto, dalle più tradizionali alle rivisitazioni più innovative, per un viaggio nel gusto e nella tradizione che ha un solo filo conduttore: l’unicità di un prodotto riconosciuto con marchio IGP e noto in tutto il mondo.
IL PRESIDENTE SALERNO: «RIPRISTINARE QUANTO PRIMA IL COLLEGAMENTO VIARIO FONDAMENTALE PER L’ECONOMIA E PER TUTTA LA CITTÀ»
Ss18, Consorzio Turistico Maratea: «No a conflitti istituzionali, sì ad atti di responsabilità»
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er la riapertura della strada SS 18 (tratto Castrocucco-Marina Maratea) non servono conflitti istituzionali ma atti di responsabilità ed azioni in grado di promuovere già da adesso il turismo a Maratea per le festività Pasquali». Così Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico Maratea sottolineando che «gli operatori hanno sempre rifuggito da comportamenti polemici e pur non tirandosi indietro nella segnalazione di inadempienze, sottovalutazioni e ritardi, sostengono la necessità che Enti e personalità che hanno responsabilità politiche, amministrative ed istituzionali devono produrre il massimo impegno per raggiungere, quanto più rapidamente possibile,
l’obiettivo di ripristinare il collegamento viario fondamentale per l’economia e per tutta la città». «Va pertanto, preliminarmente, fatta chiarezza – aggiunge Salerno – su chi deve fare cosa e su quali fonti di finanziamento è possibile attingere. Il rimballo di responsabilità produce solo ulteriore perdita di tempo che assolutamente non possiamo permetterci. Il Consorzio si è fatto sempre promotore di Tavoli istituzionali ai quali far prevalere il metodo del confronto-dialogo e continuerà a farlo». «Intanto per venire incontro alle esigenze di albergatori ed operatori turistici di una serena programmazione della stagione 2024 – continua il presidente del
Consorzio – si dovrebbe procedere a promuovere una campagna di promo-pubblicizzazione della vacanza a Maratea utilizzando tutti gli strumenti pubblicitari disponibili e quindi individuando un fondo specifico. Le azioni di promozione di alcune Regioni come di nazioni estere sono cominciate nelle festività natalizie attraverso spot televisivi e altri strumenti a riprova che in questo primo scorcio dell’anno è importante intervenire per determinare la scelta che il turista farà per Pasqua, primavera e l’estate». Il Consorzio ricorda che la stagione 2023 si è chiusa in rosso per tutte le aziende di settore e mette in guardia perché le nostre piccole e medie aziende non sono in grado di sopportarlo anche per il 2024.
Matera e Provincia
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Il presidente della Provincia, Piero Marrese: «Sinergia, collaborazione e programmazione per centrare risultati ambiziosi»
Si è insediato il nuovo Consiglio provinciale di Matera: la carica dei 10 per i prossimi 2 anni
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a massima assemblea provinciale, così come eletta dopo la consultazione del 20 dicembre, si è ufficialmente insediata: nella sala consiliare della “Memoria e del Ricordo” il presidente, Piero Marrese, ha dato il suo personale benvenuto ai consiglieri neo eletti e di buon proseguimento a coloro che sono stati confermati. Marrese ha poi illustrato le linee programmatiche della Provincia con l’aggiornamento per il biennio 2024-26, ricordando che esso ha come fondamento «la sostenibilità politico–amministrativa, territoriale-ambientale e socio-economica, ma anche la condivisione tra attori e territori». Il presidente ha poi rendicontato sullo stato di attuazione dei programmi dell’Ente, definendolo «positivo in termini di impegno, in relazione all’insufficiente presenza di personale in servizio, anche se indubbiamente la necessità di un ulteriore rafforzamento della programmazione esecutiva nell’ambito delle scelte strategiche ed operative definita nei documenti di programmazione, in relazione al piano di riassetto organizzativo ed alle priorità nello stesso definite in coerenza con il programma di mandato, è soggetta a costanti adeguamenti alla luce del diverso scenario normativo».
__I membri del nuovo Consiglio provinciale di Matera
«Il nostro obiettivo - rimarca Marrese - è valorizzare i progetti strategici, riordinare il modello organizzativo ma anche rendere concreto il piano triennale delle opere pubbliche per proseguire nell’opera di consolidamento dell’edilizia scolastica e della viabilità provinciale, che, nonostante la Delrio e i suoi effetti nefasti, nei bien-
ni precedenti siamo riusciti a migliorare notevolmente sul piano generale». Il nuovo Consiglio è così composto: Francesco Mancini, Pasquale Sodo, Carmine Alba, Emanuele Pilato, Filomena Bucello, Carlo Ruben Stigliano, Nunzio Gallotta, Concettina Sarlo, Giuseppe Maiuri e Pasquale Doria.
Il sindaco Palazzo: «L’attuale compagine di governo con orgoglio esprime soddisfazione per il definirsi di una situazione scabrosa ereditata»
Rotondella, con i lavori all’ex scuola media «raggiunto un altro traguardo»
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__Palazzo
DI EMANUELA CALABRESE
l Comune di Rotondella con soddisfazione ragguaglia i concittadini sui lavori che sono stati eseguiti presso l’ex edificio scolastico. «Sono stati consegnati i lavori di completamento dell’ex scuola media Giovanni XXIII di Rotondella centro - spiega difatti l’Amministrazione comunale - Un traguardo importante per la comunità, specialmente per quella scolastica, ma anche
per l’attuale compagine di governo che con orgoglio esprime tutta la propria soddisfazione per il definirsi di una situazione scabrosa ereditata». Evidenzia, in particolare, l’amministrazione comunale, «che subito dopo l’insediamento ha lavorato alacremente per reperire i fondi, dapprima per la progettazione definitiva/esecutiva e poi per il completamento dell’immobile». Ora che i lavori sono completati, l’edificio scolastico
«ospiterà la scuola primaria e secondaria ed è stato concepito con tutti i comfort per le attività scolastiche ed extra-scolastiche dei nostri studenti -spiega l’Amministrazione guidata da Gianluca Palazzo- Infatti, oltre alle aule ed ai laboratori sono previsti anche spazi per attività diverse nonché un piccolo teatro, a disposizione anche della comunità». Infine dalla casa comunale concludono: «Teniamo a ringraziare la Regione Basilicata per il contributo elar-
gito, ed in modo particolare ringraziamo l’assessore dell’epoca Francesco Cupparo, per il vivo interessamento manifestato per la comunità di Rotondella». Una pioggia di commenti positivi è giunta dai concittadini che, nella piazza virtuale dei social, tramite la pagine del Comune, hanno così apprezzato l’opera conclusasi: «Non credo ai miei occhi eppure è realtà. Congratulazioni a tutti coloro che ogni giorno sono stati impegnati, congratulazioni
all'amministratore comunale per l'impegno portato avanti» ed ancora «appena ho visto quel cancello aperto e l'inizio dei lavori in quella scuola che ha fatto parte della mia vita, e penso della vita di tutti noi, l'emozione è stata forte» e «la nostra infanzia è stata proprio lì», dunque un luogo sentito da quanti hanno vissuto e vivono nella città nota come il “balcone dello Jonio”, che conta al 2022, secondo dati Istat, 2.440 abitanti, di cui 1.154 famiglie.
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Provincia
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In una conferenza spiegate le motivazioni del dissenso che ruotano attorno «all'inadeguatezza amministrativa del sindaco e al suo mancato confronto politico con la maggioranza»
Scanzano Jonico, salta la Giunta Cariello: ecco le ragioni dei 7 consiglieri dimissionari
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l sindaco Pasquale Cariello e la sua Giunta non amministrano più la città di Scanzano Jonico. A seguito delle dimissioni da consiglieri comunali della città Jonica ieri mattina nella sala Fenice in viale degli Artigiani a Scanzano Jonico gli esponenti di “SiAmo Scanzano”, “Patto Civico per Scanzano” e “Impegno in Comune” hanno promosso una conferenza stampa per chiarire quanto accaduto e le ragioni del proprio dissenso. «Non è ammissibile approvare in Consiglio comunale documenti senza averli discussi, a scatola chiusa». Così esordiscono le dichiarazioni dei rappresentanti del Gruppo “Impegno in Comune” Giusy Altieri, Donato D’Amico e Stefania Zuccarella che evidenziano come sia «lecito pensare che questo metodo fosse adottato anche nei confronti della Giunta». «Nessuna velleità da parte mia enfatizza Zuccarella, già capogruppo di “Impegno in Comune” nel voler ricoprire il ruolo di assessore, ribadisco, mai chiesto, piuttosto ho sbattuto i pugni affinché Valicenti ricoprisse il ruolo di vicesindaco. Si viveva in un clima politico patriarcale e di favoritismi. Nessun essere umano dotato di coscienza avrebbe proseguito». «Lui ci ha esclusi da subito - incalzano dal Gruppo “Impegno in Comune” - non ha mai aperto la strada del dialogo con noi, nonostante facessimo parte della maggioranza. Un concetto deve essere chiaro a tutti, mente sapendo di mentire quando dice che dietro di noi c’era qualcuno intento nel manovrarci. Gli atti amministrativi devono essere analizzati con cura nell'interesse della città, non si può essere approssimativi quando si ha a che fare con i soldi dei cittadini».
__Un momento della conferenza stampa dei consiglieri comunali dimissionari
«Nel momento in cui abbiamo cercato un dialogo con Cariello lui ha pensato bene di rivolgersi alla minoranza; il suo intento era quello di barattare il mio ruolo di presidente del Consiglio e quello di un assessore per chi lo avesse sostenuto. Il suo tentativo è fallito, distruggendo la sua maggioranza e consegnando così la città al commissariamento. L’unico responsabile di quanto accaduto è Pasquale Cariello per la sua incapacità ad amministrare una comunità e non riuscendo a tenere insieme la sua maggioranza», conclude Giusy Altieri con Donato D'Amico. A fare da eco, le dichiarazioni di Maria Dattoli e Fabio Massimo Sgarrino per : «Abbiamo ascoltato solo bugie da Cariello. Noi non eravamo disposti a fare da stampella a nessuno, nella realtà dei fatti avevamo detto, in più interviste, di voler aprire un tavolo di dialogo con tutti e 12 i consiglieri nel bene della città, lui ha rifiutato. Sfatiamo anche questa diceria sui 7 consiglieri che si sarebbero messi insieme per mandarlo a casa, in re-
altà siamo 7 menti pensanti appartenenti a 3 gruppi consiliari diversi. In realtà - enfatizzano i rappresentanti di “Patto Civico per Scanzano” - abbiamo riscontrato solo una sorta di stallo amministrativo dovuto alla sua incompetenza. Scanzano Jonico merita l’equilibrio giusto per poter andare avanti, abbiamo subito offese sia a livello personale che politico. Ecco perchè abbiamo deciso di dimetterci. Un vero leader agisce in maniera diversa, il consiglio che ci sentiamo di dare a Cariello è quello di crescere. Voleva attribuirci la colpa del commissariamento che, in realtà, ha voluto solo lui», concludono Dattoli Sgarrino. E ancora, Felicetta Salerno di “Siamo Scanzano” ha affermato: «Abbiamo firmato un manifesto contro l'incompetenza , l' inadempienza, le menzogne, l'ingiustizia e la politica complottista di Cariello, incapace perfino di relazionare il bilancio oquando parla di scuola, perchè per lui o c'è o non c'è è poco importante. Lui avrebbe volutouna comunità priva di cultura,
perchè laddove l'individuo riesce a pensare diventa unostacolo. Per lui i ragazzi devono essere incompetenti. Aveva dettodi voler valorizzare i professionisti presenti sul nostro territorio, invece - conclude Salerno - gli incarichi lavorativi sono andati in tutt'altra direzione». Ed infine, sempre per “Siamo Scanzano” è intervenuto Claudio Scarnato che ha affermato: «Cariello ha dichiarato di essere il politico dei record, sì, infatti non so se lo sa che resterà alla storia come il sindaco che ha amministrato meno tra tutti i Sindaci della nostra città. Scanzano ha bisogno di un sindaco stabile e lungimirante. A lui - enfatizza Scarnato - gli sarebbe piaciuto arrivare alle elezioni regionali da sindaco per poi barattare le sorti della sua città per affari suoi personali, gli abbiamo smontato il giocattolo politico. Non può far ricadere su di noi le colpe del commissariato quando, invece, avrebbe dovuto fare un mea culpa circa le sue incompetenze amministrative», conclude Scarnato.
DAL SINDACO DI POLICORO BIANCO L’AUGURIO DI UN «BUON LAVORO» AL PRESIDENTE DELL’ASSISE
Direttivo Anci Basilicata, Lauria nominato coordinatore dei presidenti dei Consigli comunali
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l presidente del Consiglio comunale di Policoro, Antonio Lauria, è stato nominato Coordinatore dei presidenti dei Consigli comunali di Basilicata all’interno dell’Anci Basilicata. La designazione è avvenuta nell’ultimo Consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani di Basilicata, presieduta dal presidente, Andrea Bernardo, nel corso del quale si è provveduto a rinnovarne le cariche all’interno del Direttivo stesso. «La nostra Città - dichiara il sindaco Enrico Bianco - si fregia di avere una nuova classe politica che investe il proprio tempo e le proprie risorse intellettuali nell’impegno e nella dedizione nei confronti della cosa pubblica: lo ab-
biamo visto con le ultime consultazioni per il Consiglio provinciale di Matera, dove sono stati eletti ben due consiglieri comunali di Policoro, Carlo Stigliano e Giuseppe Maiuri, e lo riscontriamo adesso, con la nomina del nostro presidente comunale, Antonello Lauria, a Coordinatore dei presidenti dei Consigli comunali dei 131 comuni lucani: a conferma del ruolo centrale di una città poliedrica e versatile come Policoro». «Al nostro presidente Lauria, che è entrato a far parte anche del Direttivo Regionale Anci Basilicata – conclude il sindaco di Policoro Bianco - va l’augurio di buon lavoro da parte di tutta l’Amministrazione comunale».
__Lauria
LÊapprofondimento
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LA RUBRICA
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L’appuntamento con una ricerca dialogica su Comunità cariche di “risorse”
Benessere nel vivere la “lentezza” La riscoperta nei borghi lucani L’intento della Rubrica è quello di costruire un dialogo possibile con i nostri lettori, sui diversi aspetti e visioni del nostro vissuto quotidiano su cui spesso non ci soffermiamo ma che orientano le scelte e determinano il vissuto delle singole persone e/o dell’intera comunità. Lo facciamo attraverso i 131 Comuni della nostra Regione. Un dialogo promosso secondo quel modello socratico di ricerca e di indagine “critica”. Ad orientarci le seguenti domande: Che tipo di Comunità stiamo vivendo? Come vorremmo le nostre Comunità? Possiamo definirci Comunità felici? Abbiamo consapevolezza del nostro essere cittadini globali? Quale umanesimo lasciamo in eredità?
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DI MARIA DE CARLO*
n detto napoletano recita “Chi tene sante va ‘mparaviso”. Credo che sia chiaro a tutti il significato. Ma a noi in questa puntata l’aggettivo “santo” interessa perché alcuni nostri comuni lo portano nel nome, e tra i tanti richiamo San Saverino Lucano, San Giorgio Lucano e Sant’Arcangelo. Con loro vogliamo riflettere sul valore della “lentezza”. Uno “status” che abbiamo smarrito, e con esso anche la nostra serenità, eh sì perché siamo, quasi in modo ossessivo, chiamati a rispondere ai continui appelli compulsivi di una società sempre più frenetica tradendo così la natura del nostro cervello che è -come spiega Lamberto Maffei (già direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR)- una macchina lenta. Nelle nostre comunità possiamo (ci chiediamo) decidere di andare controcorrente rispetto ad una vita frenetica. Prendiamo come esempio San Severino Lucano. Nella zona Timpa della Guardia l’artista tedesco Carsten Höller ha realizzato (all’interno del progetto Arte Pollino) una giostra panoramica chiamata “RB Ride”. Dall’alto della giostra bisogna starci, in quei 15 minuti di rotazione rallentata per darsi del tempo (è l’intento del progetto) per contemplare la bellezza che ci circonda ma soprattutto sperimentare momenti di suggestive riflessioni sulla propria esistenza. Le 12 navicelle colorate ci permettono di ammirare e sentirci parte della natura così calma e rilassante. Da questa Comunità, nel cuore del Parco nazionale del Pollino è possibile immergersi nella suggestiva flora e fauna. Una natura
_ Foto di Michele Luongo
vivente che porta attraverso il Bosco al santuario della Vergine del Pollino. Nel “Gruppo Lupi San Severino Lucano” su fb possiamo seguire le vicende del posto. Attraversando il paesello poi di particolare interesse l’Esposizione di cronologia geologico-paleontologico, e poi la mostra di opere d’arte in ceramica -Keramos- di artisti oltre al Museo dell’artigianato e il museo-laboratorio dedicato alle farfalle. Rimanendo nel cuore del Pollino, facciamo tappa a San Giorgio Lucano. La lentezza qui è data dalle sue Grotte, ricavate nelle pareti di roccia arenarie. Si contano per le varie contrade circa 1.200 e testimoniano la vita contadina e i suoi prodotti dove venivano custoditi. Oggi l’interesse si è risvegliato per la stagionatura dei formaggi. Una conservazione che ci insegna che non si può avere tutto e subito, che ci riconcilia con i tempi dell’attesa, con la pazienza di saper aspettare. A San Giorgio Lucano si può fare tappa per la visita della chiesa madre del 1600 a forma ottagonale dedicata a San Francesco d’Assisi con il campanile a quattro piani. Una tappa da farsi nell’ottavo centenario del poverello. Ma altrettanto ammirevole il Mulino del Sole con l’antica fornace e la Fontana Vecchia, quest’ultimo luogo che testimonia la manualità delle maestranze locali, e in questo torna ancora l’elo-
gio alla lentezza che cura i particolari, le originalità e tutto quanto viene dal lavoro manuale. E a proposito di tradizioni resta attivo il Gioco della Falce. Tradizione questa valorizzata dalla Pro Loco. Interessante poi anche il progetto comunale di voler recuperare le razze di animali autoctone come la cenerina lucana, il maiale nostrano e la tacchinella secondo un modello di allevamento etico per animali felici. E questa notizia ci porta ad progetto culturale “Bestiario lucano” che parte da Sant’Arcangelo (idea dello studio obdo - grafica & web). Un’interessante iniziativa che intende coinvolgere tutte le comunità lucane con interessanti risvolti su cui possiamo ritornare. E con questa chicca ci spostiamo nel cuore della Val d’Agri con il comune di Santarcangelo. Qui la lentezza è richiamata dall’ex monastero dell’Abbazia di Santa Maria d’Orsoleo. Nel bosco edificato nel 1474 era un luogo carico di cultura e di ricerca con la sua biblioteca, farmacia, mulino, forno, nevera, frantoio e cisterna. All’interno si trova un interessante museo scenografico, con effetti in 3D, che accompagna il visitatore alla vita monastica di una volta. Altra perla la Torre Molfese (o Mederico), luogo sorto per l’accoglienza dei viandanti oggi è la sede del Centro Regionale Lucano dell’Accademia di Storia dell’Arte sanitaria e Cen-
tro studi sulla popolazione. Rimanendo per contrade visitiamo Monte Cellese con le Murge Molfese dove ci si imbatte nella coppia di monoliti naturali oltre i 30 metri. Altro ricordo storico il Palazzo Cavallerizza (oggi conservate solo alcune parti) che risale al periodo medievale quale luogo per gli allevamenti di cavalli più importanti del Sud Italia. E anche qui si potrebbero ideare eventi che richiamano la lentezza delle passeggiate a cavallo. Quali eventi si possono realizzare ancora. Sant’Arcangelo è una comunità ricca di vitalità a partire dalla Proloco e dalle associazioni. Tra le diverse iniziative cito “CantaOrsoleo” giunta alla VI edizione grazie al circolo culturale “LucioLombardo Radice” e all’amministrazione comunale. Oltre alle bellezze architettoniche con chiese cariche di opere d’arte e affreschi, e palazzi gentilizi, non mancano personaggi illustri e “penne” importanti come lo scrittore Giuseppe Brancale ed oggi il poeta Domenico Brancale che è stato insignito del “Premio Napoli 2023”. E con la poesia l’elogio alla lentezza diventa più incisivo, come alcuni versi di Brancale: «Vanno verso qualche cosa di ghiaccio/i fiumi che/pronunciamo/tra le sponde dei labbri/verso un non scorrere/mai divenuti mare/un restare/alle prese della cute (…). *COUNSELOR FILOSOFICA
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