Cronache del 13 dicembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

MerColedì 13 diCeMBre 2023 • ANNO VIII N. 283 € 1,50

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OLTRE IL GIARDINO/2 CAMPO LARGO DEL CSX: IL SINDACO DI TITO SCAVONE DALLA PARTE DEL SEGRETARIO DEM LETTIERI

Casa comune, coalizione meno

Italia Viva, Braia: «La partita delle regionali non si gioca solo sui nomi, si pensi ai programmi»

Servizio a pagina 2

olTre il GiArdiNo Coviello (FdI): «Fedelissimo della coalizione». Il leghista Cariello riscivola sull’Au Musacchio

Cdx, ordine in elaborazione Taddei su Bardi, «bene ricandidarlo», e su Chiorazzo: «Espressione del potere di questa regione» E

LA RIFLESSIONE

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IL LATO DOROTEO DEI CINQUE STELLE

Educazione sentimentale: le categorie in evoluzione

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

redo che più o meno tutte e tutti in Italia abbiamo cantato o canticchiato la famosissima canzone di Annalisa Mon Amour pubblicata in primavera e che è stato un piacevole tormentone per tutta l’estate: in particolare il ritornello è canticchiato da tutti, “ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me, mon amour ma a chi baci tu?”, contiene un significato che non è superficialità ma leggerezza calviniana. Implica una società (...)

’ da giorni, quasi in gioco d’anticipo all’avvento di Chiorazzo d’autoincoronarsi candidato governatore, per mezzo d’una seduta spiritica di facinorosi evangelici, che si vede il refrain d’appelli di Liuzzi, Leggieri, Falconieri per far entrare comoda nei pentastellati la faccia del beato Angelico, dispensatore di grazie, miracoli e gioie celesti. Ora lasciamo stare che la volata grillina dei tre sia la solita mossa disperata di sopravvivere ben oltre le ferree regole del movimento che l’ha messi in estinzione, ma che dire del loro modo furbastro di non guardare all’imbarazzante pantheon di Chiorazzo, con la faccia mefistofelica di Andreotti e quella berlusconiana di Gianni Letta che pur li dovrebbe far inorridire nel profondo dna. Così fa specie vedere che siano proprio loro gli sponsor sbracciati della sottomissione al doroteismo e che invece di capitalizzare il grande risultato delle politiche preferiscano lanciare occhiate fratricide a Lomuti, Araneo e Verri ed al loro sforzo di mantenere in salute l’onore grillino, come peraltro è riuscito benissimo a realizzare il ritratto sulfureo de Il Fatto Quotidiano su Chiorazzo. Canta Ana pagina 3 nalisa: “Quattro mani tese, cinque stelle appese”.

«Dal cdx persi tempo e soldi» ■ continua a pagina 19

M. Dellapenna

PoTeNZA Bucaletto, il consigliere comunale Telesca: «Nessuna risposta per gli abitanti»

BARDI: «LA REGIONE MANTIENE IL TREND POSITIVO»

Export, la Basilicata tra le più dinamiche: +10,1% in 9 mesi

R. Mollica a pagina 12

Servizio a pagina 7

SANITÀ

Ad Anzi la “Casa di comunità”, progetto presentato: il totale dell’investimento supera i 790mila euro Sorgerà su 500 mq

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■ Servizio

a pagina 10

SCOMPARSI

Nel 1° semestre 2023 in Basilicata numeri stabili per gli italiani: 19 denunce, 12 ritrovati Allarme minori stranieri: i casi sono in aumento

■ Servizio

a pagina 9

_ CRONACA

Melfi, armi e maxi sequestro di marijuana: arrestate 3 persone Matera, truffe anziani: 3 napoletani nei guai

■ Servizi

alle pag 9 e 15

_ LA SETTIMA ARTE

“Marateale Award in Winter”, grande successo per la 3a edizione: premi e star à gogo nella Capitale ■ Servizio

alle pag 16 e 17


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Primo Piano

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OLTRE IL GIARDINO\2 Ospiti di Paride Leporace il capogruppo di Italia Viva, il sindaco di Tito Scavone e il giornalista Amendolara

La Casa comune fatica a trovare il proprio campo, Braia: «Si pensi prima ai programmi» U

__Braia, Amendolara e Scavone da Paride Leporace

na casa comune in mezzo al campo. È questo il titolo della puntata di Oltre il giardino, il talk di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre, condotto dal giornalista Paride Leporace, che ha provato ad analizzare le mosse del centrosinistra. Un centrosinistra che vorrebbe allargare il suo campo fino a diventare una “casa comune” così come l’ha definita Angelo Chiorazzo. Ospiti in studio Luca Braia, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, Fabio Amendolare giornalista de “La Verità” e “Panorama” e Graziano Scavone, sindaco di Tito. La Casa comune di Angelo Chiorazzo dalle forti venature cattoliche che ha

un perimetro non ancora ben definito e che forse si può dire sia ancora in una fase embrionale con un consenso minore rispetto a quello che ci si aspettava. Italia Viva per il momento non ha ancora preso una posizione così come ha affermato anche Luca Braia: «Io sono convinto che la partita delle prossime elezioni regionali in Basilicata non si giocherà solamente sul campo delle proposte a candidato Presidente che credo siano sicuramente determinanti e importanti sulle quali aspettiamo, come Italia Viva, che qualche scenario si delinei in maniera chiara, ma anche sulle questioni di carattere tematico, sulle politiche che si vogliono mettere in campo».

«Io penso che la Basilicata abbia bisogno di definire una propria direzione. - continua Braia - Urge rilanciare una speranza di futuro possibile in una regione che ha il record di gente che va via, in particolare 2mila ragazzi l'anno e penso che la Basilicata e i Lucani vogliano sapere quale sarà il futuro della sanità regionale, così come penso vogliano sapere quale sia il futuro delle imprese e il loro sviluppo. Su tutte queste questioni Italia Viva vuole dire la sua e vuole essere protagonista nella definizione dei programmi e per questo stiamo lavorando nel partito nazionale e nell'organizzazione del partito regionale. Costruiremo un programma sul quale chiede-

remo ai candidati presidente la condivisione. Sul candidato presidente, chiunque esso sia, io voglio capire chi è, che profilo ha e quali azioni vuole mettere in campo per la Basilicata del futuro». «In questa nuova tornata elettorale, mi piacerebbe che si tornasse a parlare di cose concrete perché è mancato il dibattito su questo. Italia Viva vuole, probabilmente insieme alle altre forze riformiste moderate, costruire un nuovo modo di fare politica in Basilicata, che unisca le comunità sui problemi» sottolinea Luca Braia. Il sindao di Tito Graziano Scavone ha sostenuto la candidatura di Chiorazzo a presidente: «penso che faccia bene Chiorazzo a partire con un'iniziativa durante la quale, immagino, finalmente inizieremo anche a confrontarci con la comunità lucana su programmi, idee che in qualche modo questo campo largo che si sta costruendo deve poter affinare nelle prossime settimane. Siamo in un momento in cui si richiede un nuovo protagonismo ai territori e chi come noi amministratori in questi anni ha voluto cimentarsi con un'esperienza di amministrazione

locale molto prossima ai cittadini, ritiene che, tanto il centrosinistra quando il centrodestra debbano in qualche modo recuperare questo tipo di energie. Chiorazzo ha dato dimostrazione, di volerle inserire all'interno del proprio progetto e credo che vada sostenuta come metodica. Credo che bene fa, come Italia Viva e altre forze politiche in queste settimane a richiamare l'attenzione sulla necessità da parte dell'intera politica regionale di rimettere al centro i programmi che abbiamo per questa regione». E sulla “resistenza” del Movimento 5 Stelle a sostenere Chiorazzo, Scavone ha dichiarato: «Io intanto direi che i Cinque Stelle sono di fronte ad una nuova determinazione del loro agire in politica, in Basilicata. In questi anni hanno assunto più il ruolo di bacchettatori, e invece la proposta di Chiorazzo, obbliga anche i Cinque Stelle a fare i conti, con una visione programmatica della Basilicata. Spero che superino questo momento per favorire invece una stagione politica di un centro-sinistra diverso da quello che abbiamo conosciuto».

Il presidente regionale del partito: «Ci lanciamo verso i prossimi appuntamenti elettorali con la convinzione di chi sa di poter determinare scelte vittoriose»

A Matera l’Assemblea regionale di Italia Viva De Maria: «Ufficializzati tutti gli organismi apicali»

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talia Viva Basilicata chiude il 2023 con grande entusiasmo e la piena consapevolezza della propria forza. Il presidente regionale Fausto De Maria esprime soddisfazione per la grande attenzione dimostrata dal partito nazionale. Oltre alla riconferma di Mario Polese nella cabina di regia nazionale, massimo organismo dirigenziale, entra poi nel Comitato di indirizzo, oltre a Polese e De Maria di diritto, anche Luca Braia. A completare le nomine nazionali, gli ingressi nell'Assemblea nazionale dei lucani Maria Antezza, Lino De Luise, Francesca Suozzi e Michele Di Mauro» si legge in una nota diramata dalla segreteria regionale. «Per quanto riguarda l’organizzazione locale, dopo il congresso regionale e i due provinciali del 15 ottobre, venerdì 22 dicembre è prevista l'Assemblea regionale del partito alle ore 16.00 presso l'hotel San Domenico a Matera, nella quale verranno ufficializzati tut-

ti gli organismi apicali regionali. In particolare, sul modello nazionale, la Cabina di regia regionale e le due provinciali. Sarà inoltre costituita la Commissione per i congressi: organismo che guiderà la fase per la celebrazione dei circa 50 congressi cittadini nelle prossime settimane» continua De Maria, presidente regionale di Italia Viva Basilicata. «Oltre agli aspetti organizzativi, Italia Viva Basilicata si lancia verso i prossimi appuntamenti elettorali con la convinzione di chi sa di poter determinare scelte vittoriose. Pertanto, in tale ottica, delegazioni di Italia Viva presenzieranno a tutti i prossimi appuntamenti politici a cui sarà invitato il partito, di qualsiasi schieramento politico, allo scopo di ascoltare, senza alcun pregiudizio, programmi e idee di tutti, per offrire poi ai propri iscritti un quadro politico oggettivo. Da gennaio inoltre, par- te le massime autorità nazionali del partito» tiranno nei vari territori lucani una serie di ap- conclude Fausto De Maria, Presidente Regiopuntamenti tematici ai quali prenderanno par- nale Italia Viva.


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OLTRE IL GIARDINO Coviello: «Sono un fedelissimo della coalizione, da Summa atto di intimidazione». Taddei: «Bardi ha il diritto di essere ricandidato»

Musacchio avvocato del Comune Cariello: «Ho fatto il bene dell’Ente» Il Sindaco di Scanzano non comprende perchè sia inopportuno nominare un consigliere di Chiorazzo e simbolo dell’immarcescibile potere del sistema Basilicata

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__Coviello, Cariello e Taddei da Paride Leporace

DI M ASSIMO DELLAPENNA

ual è lo stato mentale del centrodestra lucano a pochi mesi dalle elezioni regionali? Lo ha chiesto l’ottimo Paride Leporace ad “Oltre il Giardino” in onda sul canale 68 nazionale. A rispondere alle domande il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Coviello, il segretario provinciale di Forza Italia Vincenzo Taddei e il Sindaco di Scanzano Jonico Pasquale Cariello. FEDELISSIMO ALLA COALIZIONE Tommaso Coviello ha il piglio della politica e immediatamente respinge la definizione di fedelissimo di Bardi, «sono stato fedelissimo alla coalizione e al mandato popolare ricevuto» ha chiarito alla domanda di Paride Leporace. Una posizione politica assolutamente intelligente che riafferma la centralità della coalizione al di sopra di ogni interesse personale e di ogni personalismo. «Sono stato ininterrottamente capogruppo di maggioranza (prima della Lega, poi di FDI ndr) per tutta la legislatura – ha detto Coviello – mi sono prodigato con tutte le energie per tenere in piedi la maggioranza, per limare le differenze e per

ottenere il risultato di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e rispettare il mandato ricevuto dagli elettori». Una posizione che non esclude un cambio di vertice ma che sa questo cambiamento è dovuto a logiche romane, a riequilibri nazionali e al consenso cambiato e non a dinamiche territoriali. SUMMA FA POLITICA Ne ha per tutti Tommaso Coviello e così, quando Leporace gli ricorda dell’intervento di Summa contro la sua interrogazione, non ha paura non soltanto di riaffermare il proprio diritto a svolgere sindacato ispettivo ma, anche e soprattutto, ad evidenziare che «la sinistra ha sventolato per an-

__Musacchio

ni il tema del conflitto di interessi contro Berlusconi, poi si indigna se qualcuno lo solleva in Basilicata per un suo leader». «Non ho mai sentito Angelo Summa parlare in difesa dei lavoratori in questi anni, mentre l’ho visto molto impegnato nelle critiche al governo regionale, evidentemente la CGIL si è trasformato in un organo politico». TADDEI IN DIFESA DI BARDI A difendere Vito Bardi e il suo diritto ad una ricandidatura ci pensa, con tutta la sua esperienza, Vincenzo Taddei secondo cui «al centrodestra sarebbe molto più semplice difendere la propria stagione di governo candidando il Presidente uscente» e aggiungendo che

«Bardi e la sua Giunta hanno governato bene e hanno il diritto di difendere il proprio operato». Una coalizione che, secondo Taddei, deve provare ad allargarsi proprio partendo dall’ottimo lavoro di Bardi e del suo Governo regionale. Non teme la lista dei vescovi né l’amicizia che Chiorazzo ha con Letta e aggiunge che «Chiorazzo è una delle espressioni del potere di questa Regione» chiarendo che «il centrodestra non rappresenta il potere, ha governato cinque anni in tutta la storia della Regione Basilicata, i meccanismi di potere sono ben lontani dall’essere modificati». LO SFUGGENTE CARIELLO Quello che sembra non

aver compreso quali siano i meccanismi del potere in Basilicata è Pasquale Cariello. Il Sindaco di Scanzano Jonico, infatti, malgrado la sua lunga esperienza in Consiglio Regionale sembra scendere dal pero quando, incalzato da Leporace, si salva nel calcio d’angolo della legittimità legale per evitare ogni risposta sulla nomina di Musacchio quale avvocato del Comune di Scanzano Jonico. Musacchio è proprio il simbolo dell’immarcescibile potere del sistema Basilicata, capace di travalicare i confini delle legislature e delle coalizioni politiche che si alternano democraticamente alla guida della Regione. Il Sindaco di Scanzano non coglie nessun problema di opportunità nella scelta di un uomo di centrosinistra, di una persona del vecchio e obsoleto apparato quale avvocato dell’ente. «Non ho fatto niente di illegale – dice Cariello – ho scelto per i migliori interessi dell’ente che rappresento», eludendo la domanda postagli da Leporace sull’opportunità della scelte dell’amministratore del Consorzio di Bonifica indicato da Pittella e sopravvissuto a tutta la legislatura Bardi. L’unico sussulto politico l’ex capogruppo leghista lo tiene quando critica il governo di centrodestra per il ridimensionamento scolastico dicendo che la politica locale deve difendere le peculiarità del territorio lucano.


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Chiorazzo e Auxilium, Coviello (FdI): «La sinistra che vede ovunque conflitti di interesse, dovrebbe valutarne la presenza in casa propria»

«Necessaria l’operazione trasparenza sull’Adi: chi ci ha guadagnato, quanto e in che modo»

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er il capogruppo consiliare in Regione di Fratelli d’Italia, Tommaso Coviello, sull’assistenza domiciliare integrata in Basilicata «è necessaria un’operazione trasparenza». «Da un lato - ha dichiarato Coviello - il settore è stato interessato negli anni da numerose proroghe, dall’altro la recente gara d’appalto - molto contestata non ha ancora visto la sua applicazione, restando vigente il regime precedente, come noto molto favorevole ad alcuni operatori economici, assurti recentemente agli onori delle cronache finanche, ironia della sorte, durante lo stesso giorno dell’apertura delle buste con una manifestazione strumentale e di dubbio gusto nei pressi della sede della Regione mentre si stava aggiudicando un appalto». «Date anche le legittime aspirazioni politiche di taluni soggetti e di taluni partiti - ha proseguito Coviel-

L’APPELLO DI OLIVIERI DI EUROPA VERDE BASILICATA

«I partiti del csx tornino a dialogare»

__ Cronache Lucane, edizione 6 dicembre

lo - è fondamentale una vera e propria operazione verità sugli ultimi 10 anni di Assistenza domiciliare integrata (Adi). Importi, numeri, beneficiari e discipline applicate. È necessario che i lucani siano messi a conoscenza e che sappiano chi ha guadagnato e quanto dalla Regione Basilicata, ente verso il quale adesso si nutrono legittime aspirazioni politiche e chi non comprende il confine tra “intimidazione” e trasparenza evidentemente ora come in passato non ha argomentazioni valide su

questo tema e su altri». «La sinistra, che punta sempre il dito e vede ovunque conflitti di interesse potrebbe ed il condizionale è sempre d’obbligo - ha concluso capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Basilicata Tommaso Coviello -, eventualmente valutarne la presenza in casa propria: per questo motivo ho chiesto alla Giunta regionale tutti i dati e i numeri per rendere edotti i cittadini e ad ogni modo per fornire loro una completezza informativa».

L’OPINIONE La nuova e incerta “Santa Alleanza” contro il centrodestra

Che fine ha fatto la sinistra lucana?

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DI GIUSEPPE DOMENICO NIGRO

he fine ha fatto la sinistra lucana? Dopo il ventennio del quasi buongoverno della Dc hanno amministrato per tacito accordo i compagnucci.I risultati di queste allegre gestioni sono sotto gli occhi di tutti. La regione è stata portata allo sbaraglio dal centrosinistra e dai padri social comunisti. Dove sono ora i figli? I giovani? In chi riporremo la nostra speranza? E la speranza vuole allearsi con la fede. Il guaio che non c’è carità? L’ultimo regalo della sinistra è lo smantellamento di tutti gli ospedali territoriali. E adesso tutti contro Bardi! Una nuova “Santa Alleanza”! Magari fosse un’alleanza tra credenti! Ma tra trono e altare, tra credenti e non credenti, tutti per far fuori il povero Bardi. Cosa ha fatto di male questo Generale? Ha risollevato le sorti della nostra gente. Adesso si sta impegnando pure per l’acqua, che tra poco viene a costare quanto il vino o la benzina. Quello che doveva fare la sinistra in questi anni ma che non ha fatto!

Ha recato tanta povertà. Come diceva Montanelli, la sinistra ama tanto i poveri, da raddoppiarne il numero. Quali battaglie fa oggi la sinistra? Combatte per i lavoratori o no? O pensa solo agli aggettivi e i nomi: assessora, poeta, filosofa. Perché votano a sinistra i ricchi? Chi pensa ai poveri? Chi rappresenta oggi questi poveri! I figli di papà miliardari, i radical chic, che pensano all’ambiente inquinando con le Ferrari testa rossa, le pellicce vere, che pensano ai nomi e i pronomi. E vogliono pure che i giovani tornino. A fare che cosa? Le guide turistiche, a che? Ai cinghiali. Mentre essi si sono ben sistemati all’estero e nessuno di loro scende in campo per difendere una povera donna perseguitata in Persia. Per emergere la sinistra lucana ora vuole fare un altro “inciucio potenzese”, con la tiara. Ma cosa possono portare questi alla Chiesa? La teologia della liberazione! Magari! Ma essi non pensano più ai poveri, li hanno abbandonati a loro stessi. E la Chiesa si ricordi chi ha sottoscritto i Patti Lateranensi per porre fine alla questione Romana, mica loro! Si ricordi che la Trinità si arrabbierà molto per ciò che è successo a Potenza! Il Generale ha salvato la Basilicata. Noi dobbiamo molto a quest’uomo, che pur rivestendo cariche importanti si è umiliato a servire la nostra terra ingrata. Perché dovremmo far tornare la sinistra? A fare cosa? A finire di inguaiare la nostra regione, già abbandonata a sé stessa, già malmessa. *OPINIONISTA

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a Europa Verde Basilicata, il già coordinatore del partito nel Materano, l’appello di Michele Olivieri: «Questo è il momento della responsabilità di tutti, nessuno escluso, perché questi anni bui di malgoverno regionale di centrodestra siano al più presto archiviati, senza se e senza ma». «Come Verde storico di Basilicata da anni impegnato in politica, senza alcun interesse personalese non quello di vedere soddisfatti i bisogni dei miei concittadini - ha dichiarato Olivieri - , sento il dovere di richiamare tutti ad una riflessione profonda sulle ragioni dello stare insieme. Ragioni che riguardano il futuro della Basilicata e non quello dei singoli partiti ed o delle singole personalità che in queste ore si affannano a trovare pretesti e occasioni di contrapposizione. Legittime tutte le aspirazioni personali, rispettabilissime le opinioni differenti, cose che però non devono trasformarsi in pietra di inciampo per un progetto di rinnovamento di cui la Basilicata necessita. La candidatura di Angelo Chiorazzo, al di là del metodo con cui sia stata proposta, rappresenta per la Basilicata un’occasione unica che ci deve motivare a stare insieme per offrire ai cittadini un nuovo rinascimento lucano. Un modus operandi inedito che metta al centro e al primo posto nell’agenda politica regionale i temi di interesse collettivo,i lucani, il territorio, l’ambiente, la salute e lo sviluppo sostenibile della nostra regione. I partiti hanno il compito di interpretare i bisogni dei cittadini; ed è per questo che rivendico la centralità degli stessi, chiedendo loro, però, uno sforzo di maturità che mostri responsabilità e visione per superare questo momento di enpasseche sta lacerando solo il centronsinistra». «Lo spopolamento della nostra regione - ha proseguito Olivieri - resta una delle piaghe più lancinante a cui porre un freno. Potremofarloesclusivamente se diamo spazio a nuove energie politiche, mettendo di lato le singole ambizioni per riattivare quel cortocircuito creatosi tra politici e cittadini. Continuare a guardare agli interessi di parte, significa escludere gli interessi delle parti. Parti in causa che comprendono non solo i partiti e gli apparati dirigenti di questi ultimi, ma soprattutto le donne e gli uomini, i giovani e i meno giovani, i lavoratori e le imprese a cui la politica deve restituire risposte. Risposte che Bardi e il centrodestra, in questi anni, hanno omesso di dare». «Faccio appello in primis al mio partito, Europa Verde, al Pd, al Movimento Cinque Stelle, a tutte le Associazioni, i Movimenti politici e i partiti che in questi mesi hanno animato il dibattito nel centrosinistra - ha concluso Olivieri -, perché non ostacolino il processo di rinnovamento in atto, tornando a dialogare sui temi e sulle ragioni dello stare insieme per offrire alla nostra regione una governance credibile».


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L’ex consigliere regionale Acito (Azione): «Giovani e innovazione, la Basilicata deve investire nel futuro»

«Incomprensibile abbandono progetto Academy imprese culturali e creative»

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er l’ex consigliere regionale Enzo Acito (Azione Basilicata), l’accoppiata vincente non può non essere quella dei «giovani con l’innovazione». «Campania, 1a regione in Italia per imprenditorialità giovanile, secondo posto per numero di iscritti all’Università e terza regione italiana per numero di startup - ha dichiarato l’esponente di Azione -. Allora esiste la speranza che il Sud ce la possa fare, che si possa uscire dalla depressione, non solo economica, e guardare al futuro senza rassegnarci ad essere una terra di anziani. E se ce la fa la Campania, perché non dovrebbe la Basilicata? Ma in Campania, accanto all’Università Federico II, c’è una certa Apple Academy; insieme trainano la new economy e consentono investimenti di imprese hi tech nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, fucina di talenti provenienti da tutto il mondo. Modello e visione del futuro che non ha lesinato di coinvolgere partners internazionali senza limitarsi a connessioni locali di corto respiro e di piccolo cabotaggio. Noi lucani, invece, ci concentriamo sul nostro orticello e ci condanniamo da soli a non seguire gli esempi vir-

INCONTRO TRA SILEO E RAPPRESENTANTI ORDINI

«Necessario applicare legge equo compenso» __ Acito

tuosi dei nostri vicini». «Anche per questi motivi - ha proseguito Acito - non si comprende, ovvero si comprende benissimo, perché il progetto redatto dalle eminenze della Apple Academy per la regione Basilicata, Academy delle imprese culturali e creative di Matera, sia stato accantonato, oltre che pagato, per essere sostituito da uno rielaborato all’interno del dipartimento delle attività produttive della regione, stravolgendo tutto l’ impianto suggerito da chi questi sistemi li governa con risultati eccellenti. Nella rielaborazione casereccia spariscono: la gara internazionale per trovare il soggetto gestore in grado di far volare l’iniziativa, l’impostazione imprenditoriale che avrebbe garantito la continuità do-

po i tre anni coperti dal finanziamento pubblico, il cofinanziamento del soggetto individuato con la gara, il ruolo di connessione e coordinamento della Academy con l’Università della Basilicata e gli Istituti Tecnologici Superiori (Its) promossi in Regione. Proprio a proposito di Its, che fine hanno fatto gli Its candidati (18 richieste da 13 soggetti differenti) dopo la manifestazione di interesse del gennaio 2023. Indietro tutta, quindi». «Non dobbiamo inventarci nulla - ha concluso Enzo Acito di Azione Basilicata -, solo copiare “cum grano salis”, purché il sale venga utilizzato per il futuro dei giovani lucani e non esclusivamente per la prossima campagna elettorale».

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oddisfazione dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Dina Sileo, per l’esito del secondo incontro con i rappresentati provinciali e regionali degli Ordini degli Ingegneri, dei Geologi e del Collegio dei Geometri. «Abbiamo affrontato temi cruciali, in particolare quello relativo all’equo compenso dei professionisti nelle gare di appalto - ha dichiarato Sileo -. Mi farò parte diligente, attraverso interlocuzioni ministeriali, affinché si arrivi ad una rapida risoluzione riguardo l’applicazione della legge che introduce l’equo compenso, viste anche le indicazioni dell’Anac. Ritengo questa una battaglia per la difesa della dignità di tutti i professionisti». «Inoltre, sono felice che sia ripreso il dialogo per la costituzione della Rete Regionale delle Professioni Tecniche - ha concluso Sileo -. Promuovere una collaborazione costruttiva tra istituzioni e professionisti è un valore aggiunto per la nostra regione».

La consigliera regionale Merra: «Nel 2024 giungerà a scadenza il rapporto contrattuale per il servizio di consulenza»

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«Fondi comunitari: continuità per l’assistenza tecnica»

nche dall’ultimo rapporto Svimez, il monito sull’urgenza di rivedere la strategia di sviluppo dei territori, con particolare attenzione alla nuova programmazione fondi Europei, che, in Basilicata, potrebbe schiudere scenari decisivi. «Nel 2024 - ha dichiarato la consigliera regionale del gruppo misto Donatella Merra - giungerà a scadenza il rapporto contrattuale tra la Regione Basilicata e il raggruppamento temporaneo di imprese che nel 2017 si è aggiudicato la gara per il servizio di consulenza e assistenza tecnica sui programmi ed interventi di competenza regionale finanziati dai fondi europei. Occorrerà

dunque avviare quanto prima le procedure della nuova gara anche per consolidare gli attuali livelli occupazionali, da garantire attraverso opportune clausole di permanenza degli esperti già in forze, nonché per aprire nuove chance ad una più vasta platea di persone che sarà impegnata nel raggiungimento di obiettivi sempre più urgenti e ambiziosi». «Attualmente - ha ricordato Merra - sono circa un centinaio gli esperti che seguono le diverse attività di rendicontazione, monitoraggio e controlli nei diversi Dipartimenti regionali, per assicurare la corretta gestione dei progetti e delle risorse secondo quanto previsto dai regolamenti e dalle norma-

tive europee e nazionali. Questi lavoratori hanno acquisito una importante esperienza pluriennale in Regione ed è strategico dare continuità alle prestazioni offerte in virtù dei positivi risultati raggiunti, certamente da confermare per l’imminente futuro. Si tratta soprattutto di non disperdere un patrimonio di competenze e di capacità formatosi negli anni e accresciutosi in una pratica amministrativa sul campo che è fondamentale consolidare e non disperdere. Stabilizzare e valorizzare quanto è già stato fatto in tali termini è un atto di responsabilità e razionalità amministrativa. Pertanto, la programmazione strategica regionale per il pros-

simo ciclo di investimenti e di attività dovrà essere calibrato tenendo insieme tutti questi orizzonti e bisogni che sono vitali per il nostro territorio e per la nostra comunità. Il quadro strategico di iniziative e azioni da porre in essere ha il compito, in primo luogo, di incidere sulle ataviche criticità e carenze del nostro contesto, quin-

di a favore di assetti infrastrutturali adeguati ai tempi e garanzie occupazionali più solide». «Lo sviluppo e il rilancio della Basilicata - ha concluso Merra - non possono che partire da questi indispensabili presupposti che per decenni sono stati trascurati da una politica miope e priva di visione storica».


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Per le statistiche Istat del commercio estero dei primi nove mesi del 2023, la regione è tra le più dinamiche (+ 10,1%)

Export, Bardi: «La Basilicata mantiene il trend positivo»

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a Basilicata è tra le prime 7 regioni italiane che hanno fatto registrare una rilevante crescita delle esportazioni. Nei primi nove mesi dell’anno, in base ai dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica Istat, le regioni più dinamiche all’export sono risultate la Campania (+27,6%), la Calabria (+20,9%), il Molise (+18,3%), l’Abruzzo (+13,7%), la Basilicata (+10,1%), il Piemonte (+9,2%) e la Toscana (+8,5%). Per contro, segnalate le dinamiche negative di Sardegna (-26,7%), Valle d’Aosta (-23,0%), Sicilia (-16,7%), Lazio (-11,9%) e Marche (-9,2%). Nel pe-

riodo gennaio-settembre 2023, la crescita su base annua dell’export nazionale in valore (+1,0%) mostra marcate differenziazioni territoriali: l’aumento delle esportazioni è elevato per il Sud (+15,9%), più contenuto per il Nord-ovest (+3,5%), modesto per il Nord-est (+0,2%), mentre si rileva una flessione per il Centro (-1,6%) e una più decisa contrazione per le Isole (-20,2%). La buona notizia è che per l’Istat il trend continuerà ad essere positivo fino alla fine dell’anno. Nel terzo trimestre 2023 si stima una forte crescita congiunturale delle esportazioni per il Sud e Isole (+7,9%), un aumento più

contenuto per il Nord-est (+1,7%) e una flessione per il Nord-ovest (-2,4%) e per il Centro (-3,9%). «Le Statistiche Istat del commercio estero dei primi nove mesi del 2023 ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi - collocano la Basilicata tra le regioni italiane più dinamiche all’export con il +10,1%. Tale crescita è in linea con il dato sull’export per il Sud, facendo registrare

marcate differenziazioni con le altre regioni del centro e nord Italia». «Le variazioni più significative in Basilicata - ha aggiunto il presidente di Regione Vito Bardi - riguardano gli apparecchi elettrici (91,7%), l’abbigliamento (67,2%), le macchine ed apparecchi (45,7%), i prodotti alimentari (31,0%) e gli autoveicoli (25,2%). Tali percentuali testimoniano il dinamismo delle realtà

imprenditoriali che operano in Basilicata. Nel terzo trimestre 2023, l’export flette per tutte le ripartizioni, tranne che per il Mezzogiorno». «Anche la Basilicata - ha concluso il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi contribuisce quindi alla crescita del Sud che compensa le minori esportazioni di altri territori. La Regione sarà sempre accanto a chi lavora e produce in Basilicata».

Regione, Fondazione Enrico Mattei e la Sogemi unite per la realizzazione di progetti congiunti e attività promozionali

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Produzioni lucane al Mercato di Milano, siglato il Protocollo d’intesa

a Basilicata è la prima regione ad aprire le porte del mercato ortofrutticolo di Milano, il più grande d’Italia, alle produzioni del proprio territorio: un’opportunità unica per valorizzare il contatto tra grossisti e produttori locali e immaginare, in alcuni periodi dell’anno, l’installazione di vetrine delle nostre eccellenze enogastronomiche, come faremo in occasione della Bit dal 4 al 6 febbraio 2024 dove il dipartimento agricoltura sarà presente accanto allo stand della Basilicata». È quanto ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Alessandro Galella, nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri a Potenza per presentare il protocollo d’intesa siglato da Regione, Fondazione Enrico Mattei (Feem) e la Società per l’Impianto e l’Esercizio dei Mer-

cati Annonari all’Ingrosso di Milano (Sogemi), finalizzato alla realizzazione di progetti e attività volti alla promozione e valorizzazione del territorio, delle aree rurali, delle produzioni agroalimentari e zootecniche, della gastronomia tipica, attraverso azioni di informazione, comunicazione e promozione sul mercato italiano ed estero, da condurre e realizzare insieme a soggetti pubblici e privati. Presenti alla conferenza stampa il direttore generale del dipartimento Agricoltura Emilia Piemontese, Cristiano Re, Annalisa Percoco e Angelo Bencivenga della Feem e in collegamento il presidente di Sogemi Cesare Ferrero che ha manifestato la propria soddisfazione per l’intesa evidenziando come «l’obiettivo della società che gestisce il mercato di Milano sia quello realizzare l’hub dell’alimentazione italiana anche attra-

verso iniziative capaci di favorire un maggior apporto di produzioni dal sud Italia e meno dalla Spagna e dal nord Africa, andando così incontro alle esigenze dei consumatori». Il mercato ortofrutticolo di Milano è grande 700 mila metri quadrati e ospita 150 grossisti, 400 aziende e 1500 ingressi di partite Iva al giorno. Nel week-end, il mercato ortofrut-

ticolo si apre a tutti i cittadini e sono garantiti 11 mila ingressi al giorno. «Alcune delle nostre produzioni ha chiarito il Direttore generale di Dipartimento, Piemontese - registrano da tempo numeri importanti e sono certa che riusciranno a conquistare, anche grazie a questa iniziativa, uno spazio importante nel mercato nazionale».


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Basilicata 24 ore

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Per i cittadini italiani tra il 1° semestre del 2023 e quello dell’anno scorso, numeri stabili: 19 denunce, 12 ritrovamenti tra cui una persona deceduta

Scomparsi, in Basilicata l’allarme è sui minorenni stranieri: denunce in aumento IL COMANDANTE INTERREGIONALE “OGADEN” A POTENZA

Carabinieri, la visita del Generale De Vita

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el primo semestre del 2023, per quanto riguarda i cittadini italiani, in Basilicata sono state 19 le denunce di persone scomparse, 12 i ritrovamenti complessivi, tra questi un decesso. In totale dal territorio lucano, lo 0,4% di denunce sul totale italiano. Il totale delle denunce lucane, però, è di 209, mentre il totale dei ritrovati è 62. A “scomparire” sono in prevalenza i minorenni. I 5 minori italiani di cui nel primo semestre del 2023 è stata denunciata la scomparsa in Basilicata, sono stati tutti ritrovati.

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I numeri, 5 minori italiani scomparsi e 5 ritrovati, sono uguali a quelli dello stesso periodo, ma del 2022. I dati sono stati diffusi dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, il Prefetto Maria Luisa Pellizzari, nell’ambito del report sull’andamento del fenomeno delle persone scomparse nel primo semestre del 2023. Il monitoraggio del fenomeno degli scomparsi di nazionalità straniera, nel riepilogo su base regionale, individua nella Sicilia la regione con il più alto nu-

mero di denunce di scomparsa (2.900), pari al 34,1% del totale nazionale (8.500 casi). In Basilicata, per quanto riguarda i cittadini stranieri, 190 denunce di scomparsa (il 2,3% del totale nazionale) e 50 ritrovamenti. Minori cittadini stranieri: nel primo semestre 2023, 185 le denunce, 47 i ritrovamenti. Rispetto allo stesso periodo del 2022, rilevante aumento. Nel 1° semestre dell’anno scorso furono 102 le denunce di minori stranieri scomparsi in Basilicata, mentre 23 i ritrovamenti.

l Generale di Corpo d’Armata Antonio De Vita, Comandante interregionale “Ogaden” di Napoli e con competenza sulle regioni Basilicata, Campania, Puglia, Abruzzo e Molise, ha visitato il Comando Legione Carabinieri “Basilicata” presso la “Caserma Lucania” di Potenza. Il Generale De Vita è stato accolto dal Generale di Brigata Giancarlo Scafuri, Comandante della Legione Carabinieri “Basilicata” e dal vice Comandante, Colonnello Angelo Primaldo Giurgola, dal Colonnello Maria Gabriella Martino, Comandante della Legione Carabinieri forestale “Basilicata”, dai comandanti provinciali di Potenza e Matera e delle Compagnie carabinieri dipendenti, dai Militari del Comando Legione, dalla rappresentanza militare, dal presidente della sezione di Potenza dell’associazione nazionale Carabinieri e dal presidente regionale dell’associazione nazionale forestali. Durante la visita il Comandante interregionale ha espresso il suo più vivo compiacimento per la preziosa attività svolta in ogni comune lucano da tutti i carabinieri che, baluardo dello stato ed autentica espressione di prossimità delle istituzioni alla popolazione, si prodigano quotidianamente per garantire al territorio sempre migliori livelli di vivibilità e qualità della vita.

Sequestrati 8 chili di marijuana e una pistola del tipo revolver calibro 6.35

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Melfi, armi e droga: 3 arresti

Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi e quelli della locale Stazione hanno tratto in arresto 3 persone per detenzione di sostanze stupefacenti, armi e munizioni. In particolare, i militari dell’Arma, coadiuvati da un’unità cinofila del Nucleo Carabinieri di Tito, hanno fatto irruzione all’interno di un capannone, ubicato in zona isolata ed adibito ad officina, su cui da tempo si era focalizzata l’attenzione degli inquirenti, bloccando tutte le persone presenti sul posto, tre uomini di età compresa fra i 27 ed i 35 anni e di cui uno di origini rumene. La successiva perquisizione degli stessi e dell’officina ha permesso ai Carabinieri di rinvenire 4

grammi di cocaina suddivisa in 14 dosi dette cipollette e quasi 8 kg. di marijuana suddivisa in confezioni sottovuoto da 400 grammi cadauna, il tutto pronto per essere immesso sul mercato, nonché la somma contante di 1.370 euro, ritenuta probabile provento dell’illecita attività di spaccio, una pistola del tipo revolver calibro 6.35 priva di marca e matricola, 62 cartucce calibro 12 per fucile da caccia e materiale vario utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. A conclusione degli accertamenti, i 3 uomini sono stati dichiarati in stato di arresto e tradotti alle Case Circondariali di Melfi e Potenza a disposizione della Procura della Repubblica di Potenza. Il Gip del locale Tribuna-

le, concordando con le prime risultanze investigative dei militari, ha poi convalidato gli arresti confermando la custodia in car-

cere per tutti. Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, nei confronti degli arrestati vi-

ge il principio costituzionale di non colpevolezza fino all’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.


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Sorgerà nel territorio di Anzi su 500 mq con un investimento totale di oltre 790mila €. La struttura di tipo “Spoke” garantirà, tra le altre cose, le cure primarie

A Calvello presentata la Casa di comunità, Maraldo: «Una garanzia nell’assistenza» P

resentato a Calvello il progetto della casa della comunità di tipo “Spoke” che sorgerà anche a servizio dei comuni limitrofi di Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Laurenzana, Trivigno, Albano, Campomaggiore, Castelmezzano e Pietrapertosa. Presenti all’incontro con le comunità dell’area Basento-Camastra il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo, l’Assessore alla Salute e Politiche della persona Francesco Fanelli, il Direttore Sanitario Asp Luigi D’Angola e il Direttore dell’U.O.C. Attività Tecniche e Gestione del Patrimonio, Franca Cicale. La struttura sorgerà in territorio di Anzi su un’area

complessiva già esistente di 500 mq per un finanziamento complessivo di circa 792mila euro. Al servizio delle comunità, equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri, psicologi, ostetriche, tecnici si laboratorio chiamati ad operare in sinergia con la rete delle farmacie territoriali. La casa della comunità di tipo “Spoke” sarà sede della postazione del 118 oltre che della continuità assistenziale e degli ambulatori di ginecologia e sarà integrata con la rete di telemedicina. Verrà così aumentata la capacità di offerta dei servizi sul territorio che guardino in particolare alle cure primarie garantite dalla presenza di sette infermieri ed un assi-

stente sociale. L’intervento di ristrutturazione prevede, tra gli altri, la realizzazione del Cup e gli adeguamenti degli impianti elettrici con illuminazione a led ed un punto rete per ogni studio medico e per l’accettazione. Per il Direttore Generale Asp, «quella di Calvello è stata una riunione dal grande valore tangibile dell’idea di “comunitá”. Sin da quando sono state proposte le direttive del Dm 77, c’è stata una convergenza di intenti tra i vari centri per accreditare il comune di Anzi come quello capofila in cui fare sorgere una struttura a servizio di un importante bacino di utenza». Per Maraldo, la struttura che sorgerà ad Anzi «darà garanzie nell’assistenza e certezza in un sistema di cure di prossimità sempre più attente ai bisogni ed alle evoluzioni sociali dell’utenza». Alla riunione erano presenti anche il Presidente dell’unione dei comuni della Val Camastra-Basento oltre ai sindaci di Anzi, Calvello, Brindisi di Montagna, Laurenzana, Abriola.

«RICOPRIRÒ IL RUOLO CON ALTO SENSO DI RESPONSABILITÀ»

Giorgetti eletto presidente della IV Commissione

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a quarta Commissione consiliare, presieduta dal vicepresidente Gianni Perrino (M5s), ha eletto con 10 voti a favore e tre schede bianche il Presidente dell’organismo nella persona del consigliere Gino Giorgetti del Gruppo misto. Giorgetti subentra alla consigliera Dina Sileo, eletta a fine ottobre scorso Assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata. Giorgetti, a margine dei lavori, nel dirsi onorato di questo incarico ha ringraziato per la fiducia accordatagli. «Ricoprirò questo incarico con alto senso di responsabilità, con l’obiettivo di portare, con equilibrio, un contributo fattivo per il buon funzionamento di un organismo tanto importante, quale appunto la quarta Commissione consiliare, Commissione che si occupa di temi delicati per la nostra regione». Oltre al vicepresidente Perrino (M5s), ai lavori erano presenti i consiglieri: Fuina (Lega), Leone (FdI), Baldassarre (Idea), Cifarelli (PD) Giorgetti (Gm) e Bellettieri (FI).

Soddisfatto Giorgetti primo firmatario della mozione: «Su argomeni delicati Enti, Istituzioni e famiglie collaborano per sensibilizzare la comunità»

Spettro autistico, inaugurata “Stanza Blu” in Consiglio regionale

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naugurata, ieri mattina, la “Stanza Blu” sita al terzo piano del Palazzo del Consiglio regionale, dopo la firma del

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Protocollo d'intesa tra il Consiglio Regionale della Basilicata e la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH)

Basilicata. La “Stanza Blu”sarà gestita dalla Fish con il coordinamento di Domenico Mele e in sinergia con le Associazioni che si occupano di autismo: Ala, Angsa, Anffas e Viviamo insieme. Il consigliere Gino Giorgetti, primo firmatario della Mozione, soddisfatto ha affermato: «Sensibilizziamo sui temi dell'inclusione sociale di persone affette da disturbi dello spettro autistico.È la prima volta in Italia che in un Consiglio regionale viene creato uno spazio di questo tipo e questo è la prova di come, su argomenti di così grande complessità, gli Enti, le Associazioni professionali e le famiglie, possono lavorare congiuntamente per promuovere la com-

prensione e la coesione. L'obiettivo sarà di dare vita ad un luogo di incontro tra istituzioni e associazioni, perché insieme potranno essere superati gli ostacoli verso una completa integrazione delle persone con autismo». Da sottolineare che, già nel 2020, il consigliere Braia aveva presentato una Mozione in merito. L’assessore regionale alla Salute e alle politiche della persona, Francesco Fanelli, ha sottolineato come «si è in presenza di uno di quei temi importanti ed imprescindibile che non hanno colore, il cui obiettivo deve essere quello della completa inclusione sociale, anche lavorativa».


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Potenza

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POTENZA Il consigliere di opposizione: «L’amministrazione ha perso solo tanto tempo anzichè dare risposte concrete ai cittadini»

Bucaletto, Telesca replica a Napoli: «Atteso 5 anni per realizzare, forse, solo 49 alloggi» 11

L’INTERVISTA Il vicesindaco Michele Napoli: «La Giunta ha approvato il progetto

di fattibilità tecnico ed economico redatto dal Provveditorato alle

Opere Pubbliche»

Bucaletto, la realizzazione dei 49 alloggi è sempre più vicina: «Grande traguardo»

_Telesca e l’edizione di Cronache di lunedì DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Lo scorso 5 dicembre la Giunta comunale di Potenza ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica redatto dal Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche per la realizzazione di 49 alloggi a Bucaletto. Alloggi che gli abitanti della Cittadella attendono da troppo tempo ormai. Più volte, in questi anni, dentro e fuori l’Aula del Consiglio comunale, maggioranza e opposizione sono arrivati allo scontro proprio sulla realizzazione delle unità abitative nel quartiere sorto dopo il sisma dell’80, e sui fondi a disposizione per effettuare l’intervento. Alle dichiarazioni rilasciate a Cronache dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Potenza Michele Napoli ha inteso replicare il consigliere di opposizione Vincenzo Telesca, per il quale «in 5 anni nulla è stato fatto per gli abitanti di Bucaletto. Quest’Amministrazione ha perso solo tempo». «Avevamo la possibilità di realizzare 70 alloggi grazie ad un accordo sottoscritto nel 2019 tra il presidente della Regione Bardi, il sindaco De Luca e l’Ater. I fondi messi a di-

Ma partiamo da un breve excursus di quello che è accaduto, in modo da comprende li. La novità? La consegna della relazione re meglio la scelta fatta dall’Amministra-- geologica ben 30 giorni prima del termine previsto fissato al 15 dicembre. Tutto ciò zione comunale è «Dai detrattori fu descritta come una scelta stato possibile grazie al pressing degli uffici velleitaria, per non dire azzardata. Eravamo comunali e alla serietà del Provveditorato. Un altro aspetto che non sfuggirà:: in meno di fatto in mezzo al guado. Con ritardi e lundi 15 giorni dalla consegna dei lavori, gaggini fuori dal comune ed un rimpallo di nuta il 28 novembre scorso, sono statiavveresponsabilità tra Ater e Comune di Potenza eseguiti i sondaggi e le prove previste con la coningiustificato e al tempo stessegna della relazione geologica so indecoroso. Continuando di corredata cartografia nequel passo mai avremmo po«Abbiamo assistito ad cessaria e dalla dalle risultanze delle tuto rispettare i termini impoun rimpallo di prove effettuate in situ. Un esemsti per la realizzazio ne dell’intervento. Il disimpegno del- responsabilità tra Ater e pio di leale e proficua collabole risorse sarebbe stato ineviComune di Potenza razione tra Istituzioni e la prova, laddove ne fosse ancora tabile. Anziché restare col ceingiustificato. bisogno, che ve nella Pubblica Amrino tra le mani, abbiamo de__Napoli Continuando di quel ministrazione c’è gente di altisciso di agire senza attendere passo mai avremmo sima professionalità che agisce oltre. La “querelle” con Ater, DI R OSAMA RIA M OLLI CA con impegno e dedizione. Acse giunta alle sue estreme conpotuto rispettare i quisito progetto di fattibilità termini imposti per la tecnico ileconomica, POTENZA . Era lo scorso mese di giugno seguenze, avrebbe fatto regitrasmesso strare un ulteriore schiaffo agli quando il vicesindaco Michele Napoli ha realizzazione dal Provvedito rato alle Opere siabitanti di Bucaletto. Non me glato la convenzione che ha sancito l’accordell’intervento» Pubbliche, lo stesso è stato condo istituzionale tra il Ministero delle Infra- lo sarei mai perdonato. E con diviso dalla Giunta comunale strutture e il Comune di Potenza per realiz- me l’intera Giunta insieme alnon senza l’esame degli elabozare gli alloggi a Bucaletto. Nei giorni scor- la maggioran za che siede tra i banchi del rati ad opera della unità di direzione Lavori si l’intervento di edilizia popolare nella Cit- Consiglio. E pensi per un attimo alle invetti- Pubblici. La Deliberazio ne n. 284 del tadella è tornato prepotentemente alla ribalta. ve che ci sarebbero piovute addosso se solo 5/10/2023 licenziata dalla Giunta ha suggelnon avessimo deciso di agire con la testa A raccontare a Cronache le ultime novità è e lato questa tappa così importante per il proil con coraggio come si è fatto». vicesindaco di Potenza e assessore ai lavori sieguo». Una scelta, che lei stesso definisce corag- Spieghiamo pubblici Michele Napoli. nel dettaglio in cosa consisteVicesindaco, dall’inizio del suo mandato giosa con un obiettivo da raggiungere rà l’intervento ha seguito passo dopo passo la questione «Chiaro e decisivo ai fini della scelta opera- «L’intervento consisterà nella realizzazione della realizzazione degli alloggi a Bucalet- ta: consentire ai cittadini di Bucaletto di vi- di tre fabbricati. Uno con quattro vere in abitazioni degne di questo nome do- stinati ad abitazione, gli altri due piani deto. Quali sono le ultime notizie in merito? con tre pia«Finalmente il percorso segnato nero su bian- po oltre 40 anni di vita vissuta, da accampa- ni destinati ad abitazione per complessivi 49 co col protocollo d’intesa siglato col Mini- ti, in prefabbricati vetusti e niente affatto di- alloggi. L’intervento comprender stero delle infrastrutture ha preso piede con- gnitosi. Provo dispiacere e vergogna pensa- superficie a piano terra 250mq à anche una per ogni fabcretamente. Posso dire, senza temi di smen- re che intere famiglie, con bambini ed anzia- bricato. L’Amministrazione comunale ni, siano rimaste relegate in prefabbricati destidi nerà questa superficie per attività pubbliche,

sposizione erano 10 milioni di euro di cui 7 milioni stanziati con fondi Iti del Comune di Potenza e altri 3 milioni messi a disposizione dall’Ater. I 3 milioni dell’Ater non ci sono più, sono rimasti i 7 milioni dell’Iti e con questa somma e con un ritardo di 5 anni si costruiranno, molto probabilmente, solo 49 alloggi» ha affermato Vincenzo Telesca che ha spiegato: «Il Provveditorato alle Opere pubbliche ha redatto soltanto uno studio di fattibilità tecnico-economica e non un progetto esecutivo. Allo studio seguirà una gara con appalto integrato, progettazione fatta direttamente dal soggetto aggiudicatario con lavori a misura. Questo potrebbe causare non pochi problemi in fase esecutiva». L’aggiudicazione dei lavori dovrebbe avvenire nel mese di aprile 2024 e la posa della prima pietra ad ottobre dello stesso anno: «Dal cronoprogramma si evince che i lavori inizieranno ad ottobre 2024, ben 5 anni dopo quel famoso accordo. Gli abitanti di Bucaletto hanno atteso, invano la posa della prima pietra. Una posa che non è mai arrivata e che forse vedranno ad ottobre del 2024, mentre la conclusione dei lavori avverrà nel 2026. Nel

frattempo i soldi stanziati non saranno sufficienti perché ci sarà un rincaro dei prezzi e i lavori non si ultimeranno» ha dichiarato Telesca. «L’assessore Napoli poi fa riferimento anche alla redazione di una graduatoria degli aventi diritto. Evidentemente l’assessore non ricorda che la graduatoria già esiste ed è valida. I soggetti che avranno diritto ad accedere alle abitazioni dovranno dimostrare nel momento in cui sarà ultimata e pronta alla consegna l’abitazione, di mantenere quei requisiti. Ad oggi, quindi, non c’è nessuna graduatoria da redigere». Altro punto che Telesca ha voluto sottolineare riguarda la predisposizione delle palazzine: «Inizialmente avevamo previsto, negli spazi esistenti, la realizzazione di 5 edifici con questa progettazione invece gli edifici diventano 3 con una predisposizione completamente diversa da quella pensata inizialmente. L’ubicazione delle sagome abitative all’interno dei lotti è stata realizzata in modo da non permettere la costruzione di altri edifici. Si passa quindi da 5 edifici con 70 appartamenti a 3 edifici con 49 appartamenti, molto probabilmente più grandi e quindi con un impatto maggiore. Anziché rendere la zona più attrattiva e più bella, sembrerebbe si voglia fare il contrario». «Sembra più un argomento da propaganda elettorale che non un vero intervento a beneficio del quartiere. . ha concluso Vincenzo Telesca - Forse l’assessore Napoli dovrebbe chiedersi cosa ha fatto questa amministrazione in 5 anni per Bucaletto. In 5 anni si sarebbe potuto collaborare con l’Ater e utilizzare 10 milioni di euro per costruire 70 alloggi e dare risposte concrete a questi cittadini. Altro dato da non dimenticare è che il diritto di superficie è ancora in capo all’Ater che ha versato gli oneri al Comune di Potenza. Ora il Comune dovrebbe restituire questi soldi altrimenti non potrà neanche costruire questi 49 alloggi. Siamo dunque molto lontani dalla realizzazione delle unità abitative che i residenti di Bucaletto attendono da tempo».

L’ASSESSORE PICERNO E IL DIRIGENTE ROMANIELLO ALL’EVENTO DI “SAVE THE CHILDREN” A ROMA

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Progetto “Doti”, Potenza rientra tra le “buone pratiche” eri si è svolto a Roma presso la sede di Save the Children l’evento dal titolo “Le doti educative per un nuovo welfare di comunità: esperienze a confronto” al quale sono intervenuti l’assessore alle politiche sociali, Fernando Picerno e il dirigente Giuseppe Romaniello. Il progetto “DOTI: Diritti e Opportunità per tutte e tutti” di Save the Children Italia, sostenuto dai fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkaisi rappresenta un importante strumento di contrasto alla povertà educativa e materiale, oltre che un intervento da

inserire nelle politiche pubbliche locali e nazionali per favorire nuovi modelli di welfare. Nell’evento sono state presentate le azioni promosse dagli enti locali delle città di Potenza e dell’Aquila. Il comune di Potenza, in particolare ha inserito le “Doti educative” nel Piano di Zona 2023-2024 la cui gestione e monitoraggio saranno svolte in collaborazione con i servizi sociali. Durante l’evento sono stati proiettati video di testimonianze di alcuni dei nostri ragazzi di Punto Luce Potenza e Punto Luce L’Aquila beneficiari di doti educative.


Potenza e Provincia

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Il presidente della Provincia di Potenza: «La soluzione più veloce sarebbe stata la liquidazione e quindi la perdita del posto di lavoro degli 11 dipendenti»

Giordano: «Su Apea scelta la strada migliore per salvare i posti di lavoro» I

n merito alle questioni sollevate questa mattina sulla stampa dalla sentenza del Tar relativa alle vicende dell’Apea, il Presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano ha comunicato: «Prendiamo atto della sentenza che nella sostanza conferma quanto già statuito nella precedente pronuncia che aveva accolto le ragioni della stessa Pro-

vincia». «Ad ogni buon conto, ricordo che il Consiglio Provinciale prima dell’attuale decisione del TAR, precisamente in data 31 ottobre 2023 con delibera nr. 41/23 aveva già dato mandato agli uffici di procedere con il piano di razionalizzazione per garantire la continuità del servizio. - continua il presidente Giordano - Ricordo che la soluzione

più veloce ad un problema annoso che il sottoscritto si è ritrovato ad affrontare, sarebbe stata la liquidazione di Apea e dunque la perdita del posto di lavoro degli 11 dipendenti». «Io, al contrario, unitamente al Consiglio Provinciale, continuo a lavorare per provare a garantire un futuro lavorativo a queste persone» conclude Christian Giordano.

L’Amministrazione rende noti i requisiti, i punteggi, le tariffe e le modalità di presentazione delle domande

Ruvo, al via le prenotazioni per 150 loculi in fase di realizzazione agli over 60

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DI EMANUELA CALABRESE

ono aperte le prenotazioni per l’assegnazione di 150 loculi presso l’ampliamento del Cimitero Comunale di Ruvo del Monte». Con queste parole l’Amministrazione guidata dal Sindaco Pietro Mira, comunica ai concittadini le nuove in merito all’avviso concernente i loculi «in fase di realizzazione , comprensivi di lapide ed escluso elementi alfanumerici e fotoceramica». Nello specifico saranno dati «in concessione a persone viventi che abbiano compiuto i 60 anni d’età» e che siano in possesso di specifici requisiti. Possono infatti presentare domanda «le persone che abbiano compiuto i 60 anni di età e residenti nel Comune di Ruvo del Monte; Che non siano residenti, ma abbiano il coniuge o un familiare entro il primo grado di parentela in vita, e residente a Ruvo al momento dell'istanza; Che sia residente in un altro Comune a seguito di trasferimento di residenza per ricovero presso istituti di lungo-degenza,

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case di riposo, ospizi per anziani o invalidi o di ospitalità presso familiari entro il primo grado di parentela. In tal caso –proseguono dalla Casa comunale- è consentita la concessione purché il richiedente sia regolarmente iscritto nella convivenza o famiglia anagrafica di familiari entro il primo grado di parentela, ed abbia avuto la residenza anagrafica nel Comune di Ruvo dall'atto del ricovero o dell'ospitalità -ed ancora può fare domanda- chi non sia residente ma con coniuge o convivente o familiari entro il primo grado di parentela, già tumulato in loculo del cimitero o inumato nello stesso, richiedendo un loculo; Chi non non sia residente alla data della domanda, ma sia stato residente in passato nel Comune di Ruvo per oltre il 50% delle esistenza in vita -e infine- Chi sia nato a Ruvo del Monte». I loculi disponibili verranno assegnati «mediante graduatoria stilata dal Servizio Tecnico, tenendo conto per ogni partecipante avente i requisiti di ammissione, dei criteri di attribuzione del punteggio su un totale di 100 punti: Età del richiedente, punteggio massimo 30 punti; Resi-

denza nel comune di Ruvo del richiedente, punteggio massimo 10 punti; Concessione di più loculi: per ogni cittadino è possibile la richiesta di concessione di massimo 3 loculi definendo i nominativi dei futuri occupanti, punteggio massimo 60 punti». Per quanto concerne la durata della concessione di ciascun loculo «è stabilita in anni 99, dalla data di stipula del contratto. L'istanza dovrà pervenire all'Ufficio protocollo del Comune, anche mediante Pec, entro le ore 13:00 del giorno 15 gennaio 2024». La graduatoria finale verrà redatta «in base ai punteggi riportati. In caso di parità di punteggio si darà la precedenza alla persona più anziana di età. Successivamente all'approvazione della graduatoria, gli assegnatari ai fini della stipulazione del contratto di concessione, saranno invitati, secondo l'ordine di inserimento in graduatoria, a scegliere il loculo o i loculi ri-

chiesti in concessione e a corrispondere le tariffe -che sono così ripartite- Livello 4°- € 3.200; Livello 3°- € 3.800; Livello 2°- € 3.600; Livello 1°€ 2.900. Il primo acconto pari al 30% corrisponde in base ai libelli a € 960; € 1.140 e € 1.080; € 870. Il secondo acconto pari al 60%, rispettivamente ai livelli corrisponde a € 1.920; € 2.280; € 2.160 e € 1.740. Infine il saldo del 10%, sempre corrispondente ai livelli sarà apri a € 320; € 380; € 360 e € 290. La concessione – concludono dal Comune- avrà ad oggetto massimo 1 loculo a favore di ogni richiedente in vita e può estendersi a massimo ad altri 2 loculi per ogni richiedente, se disponibili, per un totale di massimo 3 loculi».

“Giornata del cieco”: visita museale tattile a Muro Lucano

l 13 dicembre ricorre la “Giornata nazionale del cieco” e nel 2023 sono purtroppo ancora molte le problematiche che le persone con disabilità visiva devono affrontare nel quotidiano. Per l’occasione «la Direzione Regionale Musei Basilicata, in collaborazione con Archeoworking, ha organizzato per la mattina del 13 dicembre un laboratorio didattico presso il Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano al fine di sensibilizzare i piccoli visitatori rispetto alla tematica della cecità e vista gravemente insufficiente. Durante il percorso – spiega la Drm- i partecipanti avranno modo di sperimentare la "visita museale tattile", mediante l'utilizzo di un plastico e di manufatti appositamente realizzati, cui seguirà un laboratorio sensoriale finalizzato alla realizzazione di una lucerna». L’accessibilità museale dunque come superamento delle barriere architettoniche e sensoriali. Il Sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro, commenta così l’iniziativa: «“Toccare l’arte” è il nome di questo evento importante, che apre le por-

te a tutti, garantisce inclusione e fa ben comprendere, in questo caso ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo Joseph Stella di Muro, le difficoltà di chi ha disabilità visive e allo stesso tempo l’importanza dei supporti volti a superare le barriere che queste persone incontrano in molti ambiti della propria vita, anche durante una visita museale». Una giornata doppiamente importante per Muro Lucano, come prosegue a spiegare Setaro, «perché proprio presso il Museo Archeologico, finalmente sono state assunte due persone per le attività museali, dunque due persone esperte e a breve dovrebbero seguire anche altre due assunzioni, così da ridare vita e funzionalità al Museo Archeologico di Muro. Le attività messe in campo insieme al Ministro Gennaro Sangiuliano -incalza il Primo cittadino- l’azione politica messa in atto ha portato un riscontro concreto ed evidente rispetto alla profonda criticità della nostra struttura museale. Tutto ciò ha portato ottimi frutti ed ora possiamo ufficialmente dire che il Museo di Muro è salvo e

le attività riprenderanno in maniera più assidua di prima e più organizzata». Il 16 settembre scorso difatti, il Ministro della Cultura si era recato a Muro Lucano, «rimanendo affascinato dalla straordinaria bellezza della nostra Città e dalla ricchezza presente nel Museo -spiegava Setaro- scrigno culturale che custodisce le radici dell’intera Basilicata Nord Occidentale. Alla presenza dei Sindaci dell’area interna del Marmo Platano, il Ministro aveva sottolineato che custodire il Museo e accrescerne le capacità era un obiettivo imprescindibile. Per l’occasione era stato invitato a partecipare anche il Direttore Generale dei Musei d’Italia, Massimo Osanna, il quale ha confermato lo stanziamento da parte del Governo Centrale di importanti finanziamenti e la priorità assoluta delle assunzioni per la sede di Muro Lucano. Un grande risultato raggiunto che oltre a salvaguardare il presidio culturale, mira ad esaltare la nostra identità, stravolgendone il suo futuro e quello dell’intero territorio». E.C.


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Provincia

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Il sindacato: «Ritardo nelle nuove produzioni di auto elettriche, ancora ombre sul futuro di Melfi»

Stellantis, Fiom Cgil: «Preoccupante l’uscita della Jeep Renegade dal mercato americano»

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unedì nella Camera del Lavoro Cgil Potenza si è tenuta la riunione della Rsa Stellantis di San Nicola di Melfi alla presenza della segretaria generale regionale e della segreteria, per fare un primo bilancio delle attività tenutesi quest'anno e per la programmazione di quelle del

2024. «Durante i lavori sono emerse idee e progetti che troveranno presto pratica realizzazione sia sui temi delle trasferte, dei carichi di lavoro e della salute e sicurezza che sul futuro dello stabilimento e dell'indotto automotive dove è necessario assicurare il salario, la tenuta occupa-

zionale e confermare la missione produttiva dell'intera area industriale» fanno sapere dalla segreteria della Fiom Cgil. «Il confronto con l’azienda su organizzazione e salute e sicurezza non risponde alle problematiche che ancora oggi creano peggioramento delle condizioni di lavoro e sicurezza. Continueremo a rivendicare i diritti e la qualità del lavoro sulle postazioni per tutti i lavoratori, pertanto unitamente alle iniziative sindacali metteremo in atto denunce agli organi competenti per garantire la tutela dei lavoratori. - ha continuato il sindacato - Le notizie che arrivano sull'uscita della Jeep Renegade dal mercato americano e sulla 500 made in Algeria insieme ai ritardi accumulati ormai pericolosamente che frenano la fattività della transizione ecologica, al di là

degli annunci spot, gettano ancora ombre sul futuro di Melfi». Tutta la Fiom-CGIL lavora «per realizzare iniziative che siano in grado di rispondere alle esigenze rappresentate dalle Lavoratrici e dai Lavoratori e per sensibilizzare l'opinione pubblica sul pericolo di una desertificazione industriale che rischia di mettere in ginocchio il Paese e di più la regione Basilicata già coinvolta negativamente dai fenomeni dello spopolamento e dell'emigrazione che colpiscono specialmente le nuove generazioni». L'azione della Fiom Cgil a tutti i livelli è servita «a mettere al centro un tema importante come la necessità di realizzare investimenti per governare la transizione del settore automotive e garantire la centralità del lavoro della produzione nel nostro Pae-

se. Lo scorso 6 dicembre si è aperto un confronto con il Governo, con Stellantis, con le aziende componentistica e con il sindacato, rispetto al quale la Fiom già da tempo ha richiesto un confronto a partire dalla manifestazione in Francia, perché bisogna accelerare su soluzioni concrete e risposte produttive, occupazionali e salariali per tutti i lavoratori». «Lo sappiano le aziende, lo sappia anche chi ha responsabilità nella politica e nella gestione delle vertenze industriali: la Fiom e tutta la CGIL non resteranno a guardare. La Fiom Cgil svolgerà assemblee per confermare il coinvolgimento dei lavoratori sui temi e sulle iniziative sindacali che si dovranno prevedere per raggiungere gli obiettivi» ha concluso la Fiom Cgil Basilicata nella nota.

Il vicepresidente del Consiglio regionale e esponente di IV: «A che punto sono le interlocuzioni tra Regione e Acquedotto?»

Interruzioni idriche Vulture Melfese. Polese: «Situazione incresciosa per cittadini e comunità»

«L

o avevamo previsto e purtroppo sta accadendo di nuovo. Molti amici del Vulture – Melfese ci stanno segnalando ancora una volta continue disfunzioni e interruzioni all’erogazione idrica nei loro comuni. Una situazione incresciosa che non può più essere tollerata per cittadini e comunità». Lo rende noto il vicepresidente del consiglio regionale, Mario Polese, che torna così sulla questione inerente alle sospensioni idriche nell’area nord lucana. «Già in una interrogazione del 29 novembre 2022 avevamo chiesto alla Presidenza della Giunta delucidazioni in merito a questo increscioso disservizio e in una risposta dell’Ufficio di Gabinetto dello scorso mese di marzo, ci venne riferito che la questione è molto più complessa poiché non si tratta solo di semplici lavori di manutenzione ordinaria a differenza di quanto invece era a conoscenza delle popolazioni interessate. Già allora fu mia intenzione spingere” – sottolinea l’esponente di Italia Viva, “affinché fosse necessario che l’ente Regione Basilicata facesse pressioni su Acquedotto lucano per

provvedere con la massima urgenza per soluzioni alternative alle previsioni progettuali di Acquedotto pugliese, gestore dell’Acquedotto del Sele che fornisce acqua ai Comuni del Vulture anche utilizzando procedure amministrative di carattere straordinario». Secondo la relazione resa dalla Giunta regionale per Acquedotto lucano il problema sarebbe legato allo stato di decadimento dell’Acquedotto del Sele le cui condotte risalgono all’inizio del secolo scorso per le quali già da tempo sono in atto periodiche ispezioni con le conseguenti interruzioni del flusso idrico. In buona sostanza emerge che le condotte dell’Acquedotto del Sele, in gran parte dislocate in gallerie, per essere ispezionate vanno prima svuotate e poi riempite con operazioni che richiedono quindi diversi giorni. «Oltretutto - spiega ancora Polese – è stato reso noto come risposta alla nostra interrogazione, che le interruzioni sono diventate più intense perché Acquedotto pugliese starebbe completando la fase ricognitiva in vista dei lavori di ristrutturazione previsti per fine 2023 e che comporterebbero interruzioni del servizio di eroga-

zione idrica ben più lunghe e continue. Per evitare questo Acquedotto lucano prevede nuove opere strutturali ancora in fase di progettazione per sopperire in futuro alle periodiche carenze dell’Acquedotto del Sele. Opere che prevedono tra l’altro l’adeguamento funzionale di alcuni serbatoi situati in zona Vulture con installazioni di ulteriori idropompe. Lavori finanziati per 4 milioni di euro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti». «Alla luce di questo ennesimo episodio di disservizio, chiedo

nuovamente alla Presidenza della Giunta a che punto è l’iter avviato e se ci siano state o meno interlocuzioni con gli enti preposti e insisto sul fatto che la questione diventi prioritaria e che la Regione faccia tutto in suo potere per velocizzare questi lavori di potenziamento della rete idrica per ‘sgravare’ il Vulture Melfese dalla dipendenza di acqua dal Sele per evitare che a fine anno si arrivi a quello che sarebbe un disagio enorme», conclude il vicepresidente del Consiglio regionale.


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Matera e provincia

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Dalla Procura l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari. Una ultranovantenne tra le vittime: consegnò soldi e monili d’oro

Truffa del falso nipote, nella Città dei Sassi la Polizia chiude il cerchio su 3 napoletani

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a Polizia di Stato di Matera ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, nei confronti di tre giovani residenti a Napoli. Truffa e tentata truffa sono i reati ipotizzati nei confronti di uno degli uomini, tentata truffa per gli altri due, tutti in danno di persone anziane. Dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Matera è emerso che il primo degli indagati, nel gennaio 2022, avrebbe provato per tre volte a truffare altrettante donne anziane di questo capoluogo, raggiungendo il suo scopo una volta sì e due no. La tipologia del raggiro messo in scena è sempre la stessa: chiamare a casa della malcapitata fingendosi il nipote in difficoltà e chiedendole di pagare un’in-

NEL SINISTRO LUNGO LA STATALE 2 AUTO COINVOLTE

Scontro sulla Bradanica: il bilancio è di 3 feriti

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gente somma di danaro alla consegna di un pacco che sarebbe stato consegnato di lì a poco. È caduta nel raggiro una ultranovantenne, che al giovane che si è presentato alla porta di casa ha consegnato 250 euro e diversi monili in oro. Le altre due vittime si sono

per fortuna accorte dell’inganno, interrompendo immediatamente la telefonata. Gli altri due indagati avrebbero tentato una truffa simile, per tre volte, sempre nel gennaio dello scorso anno, ma le persone anziane prese di mira, due donne e un uomo, si sono rese conto che si trat-

re persone sono rimaste ferite in un incidente stradale che, come reso noto dall’Anas, a Matera, lungo la strada statale 655 “Bradanica”, ha coinvolto due autovetture. Sul posto, oltre alle Forze dell’Ordine, ai tecnici dell’Anas, che ha disposto la chiusura temporanea di un tratto della statale, si è reso necessario anche l’intervento dell’eliambulanza del 118 “Basilicata soccorso”. tava di impostori, contattando il 113. Gli accertamenti compiuti necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa. La Questura di Matera ha ricordato di prestare la massima attenzione «quan-

do si è contattati al telefono da persone che si spacciano per familiari o parenti, chiedendo denaro o altre utilità: se avete anche un minimo dubbio, non aprite la porta di casa a sconosciuti e contattate subito il 113».

L’appalto aggiudicato alla ditta D’Alessandro Restauri Srl: attualmente l’immobile si trova in uno stato conservativo pessimo

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Teatro Duni di Matera, investimento di oltre 5 milioni di euro ono stati affidati alla ditta “D’Alessandro Restauri Srl” i lavori di riqualificazione del cineteatro “Duni” di Matera. L’aggiudicazione è avvenuta all’esito di un procedimento aperto, con almeno dieci offerte pervenute e la scelta di quella economicamente più conveniente. Il prezzo stimato dell’investimento è di circa 5,3 milioni. «L’esecuzione del contratto - ha comunicato l’Amministrazione comunale di Matera - avverrà prima della stipula, ricorrendo le ragioni d’urgenza dettate dal rischio di perdere il finanziamento dell’Unione europea, che impone l’avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2023. Quindi, i lavori partiranno prima possibile, e comunque entro il mese corrente. In base al cronoprogramma definito, dovrebbero concludersi in 13 mesi, quindi tra la fine del 2024 e gli inizi del 2025. Lo scorso 5 maggio, la Regione Basilicata aveva approvato la scheda operativa aggiornata, con nuove risorse e l’adeguamento del finanziamento sull’importo complessivo dell’operazione, che da 4,5 è passato a 7,5 milioni. La nuova scheda definisce anche il cronoprogramma dei vari finanziamenti, ovvero 2 milioni su fondi Po-Fesr 2014-2020 ed i restanti

5,5 milioni sul Piano operativo complementare 2014-2020 (Poc), che si aggiungono ai circa 2,5 già investiti per l’acquisto dell’immobile. Il maggiore importo rimodulato dalla Regione, servirà per l’acquisizione di alcuni immobili confinanti con il teatro, oltre a far fronte all’incremento dei prezzi fissato nel tariffario 2023». Il teatro è soggetto al vincolo di

bene culturale, e si trova attualmente in uno stato conservativo pessimo. Tutte le componenti necessitano di interventi di recupero per tornare agli originari splendori. In particolare, occorrono interventi per adeguare l’immobile alle nuove normative in materia di sicurezza strutturale, antincendio, sicurezza in genere, nonché l’am-

modernamento delle strumentazioni esistenti al fine di adattare l’edificio, utilizzato in passato quasi esclusivamente come cinema, a luogo per arti performative. Inoltre, data la carenza di spazi per servizi agli attori e agli spettatori, si è reso necessario acquisire ulteriori spazi e locali adiacenti, in modo da dare organicità all’impianto.


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Guidata dal direttore artistico Timpone, l’evento si è svolto nella suggestiva Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma

“Marateale Award in Winter”, un grande successo per la 3ª edizione della kermesse

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Da Micaela Ramazzotti a Franco Nero passando per Paolo Bonolis, Can Yaman e Achille Lauro: sono solo alcuni dei premiati

na vera e propria pioggia di star per il ritorno di “Marateale Award in Winter”, terza edizione della versione “invernale” della storica kermesse “Marateale-Premio internazionale Basilicata”, guidata dal direttore artistico Nicola Timpone e dalla presidente Antonella Caramia, che ha all’attivo quindici edizioni di grande successo. Nel corso di una cerimonia, che si è tenuta nella suggestiva Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, è stato consegnato un riconoscimento alle eccellenze del mondo del cinema, contaminando questo settore culturale così strategico del made in Italy con ambiti affini come giornalismo, musica, comunicazione, televisione e imprenditoria. Una grande festa del cinema che ha visto protagonisti veri e propri fuoriclasse di questo settore. La cerimonia, condotta da Eva Immediato, ha avuto inizio con un caloroso benvenuto di Nicola Timpone e Antonella Caramia ai prestigiosi ospiti e ai rappresentanti istituzionali, tra cui Alessandro Onorato, Assessore ai grandi eventi, sport, turismo e moda del Comune di Roma; Daniele Stoppelli,

Sindaco di Maratea; Paolo Barletta, Ceo di Gruppo Barletta. «Marateale Award in Winter 2023 ha confermato ancora una volta il suo ruolo di punto di riferimento nel mondo del cinema, celebrando l'arte, la cultura e il talento che caratterizzano il panorama artistico italiano e internazionale» hanno commentato Nicola Timpone e Antonella Caramia, aggiungendo: «Siamo felici di annunciare che il corto vincitore della prossima edizione di Marateale avrà diritto alle qualificazioni per la candidatura agli Oscar». Tra i premiati di quest’anno: Massimiliano Caiazzo che ha ricevuto il premio per la sua performance in “Mare Fuori”, riconoscendo il suo talento nell’arricchire i personaggi con profondità emotiva e complessità psicologica; Franco Nero, icona del cinema, è stato celebrato per la sua carriera versatile e le sue interpretazioni memorabili; Micaela Ramazzotti, a cui è stato consegnato il premio “Migliore opera prima della stagione cinematografica” per il suo esordio alla regia con “Felicità”; Paolo Bonolis, fuoriclasse del panorama televisivo nostrano; Giorgio Ti-

rabassi, per aver impresso la sua cifra stilistica all’interno di film, fiction e in particolare nel cortometraggio “Lo zio di Venezia” di Alessandro Parrello, che ha ricevuto una menzione speciale.Premiato Achille Lauro, per lo straordinario percorso artistico che lo ha incoronato grande protagonista della musica italiana, e l’attore Can Yaman, per essersi messo al servizio della Can Yaman for Children ets che raccoglie fondi per affiancare e supportare in ambito sociosanitario bambini e adolescenti.Premiato anche il film di Matteo Garrone “Io Capitano”: a salire sul

palco l’attore Seydou Sarr e Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema che ha coprodotto il film. Riconoscimenti a Giuseppe Saccà, Ad di Eagle Original Content, per il suo impegno nella produzione cinematografica; a Ludovica Rampoldi, sceneggiatrice di eccezionale talento le cui opere hanno significativamente arricchito il panorama cinematografico e televisivo italiano; Antonio Gerardi, attore lucano dal grande talento e dalla indiscutibile versatilità; Laszlo Barbo, regista, produttore e sceneggiatore con un’eccezionale abilità nel creare

storie coinvolgenti e visivamente impattanti. A salire sul palco anche Lord Nox, ideatore della colonna sonora di Marateale, e Walter Nicoletti, attore, produttore e regista che ha esportato l'eccellenza lucana a Hollywood. Durante la cerimonia, ciascuno dei premiati ha ricevuto il riconoscimento da grandi nomi dell’industria cinematografica. Come di consueto, i premi sono stati realizzati dal Maestro orafo Michele Affidato. Al termine della premiazione, degustazione a base di prodotti tipici lucani.


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Nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni del borgo, l’iniziativa a Matera dell’associazione “Amici del Borgo La Martella”

“È questione di borghi”, riforma ed esodo dai Sassi in mostra

L’

associazione “Amici del Borgo La Martella” nell’ambito delle celebrazioni dei 70 anni del Borgo ha deciso di allestire una mostra fotografica donata da Maria Rosaria Romaniello, “È questione di borghi” presso l’Hubout di piazza Matteotti. Appuntamento al 16 dicembre alle ore 16 e 30. “È questione di borghi” raccoglie materiali di ricerca sul campo e di riflessione prodotti nell ambito di un corso di educazione all immagine da me tenuto nell’‘87 ad un gruppo di insegnanti interessati a capire il cambiamento culturale che il maggior uso dell immagine stava dando alle generazioni degli anni ‘80. L’interesse della ricerca cadde sui borghi poiché era il tempo in cui venne varata la legge 771 per il risanamento dei Sassi di Matera e, come ha spiegato Romaniello, «ci parve interessante andare a verificare quello che ap-

pariva dopo “l’esodo”». I Borghi rappresentano infatti il cardine di passaggio tra il vecchio e il nuovo; tra la Matera dei Sassi vissuta come scandalo nazionale e il ripopolamento delle campagne compiuto dalla Riforma Fondiaria: «Il nostro è stato solo un semplice affaccio nella quotidianità dei borghi che da quel passato hanno tratto spunto». Il titolo “È questione di borghi”, «è provocatorio e ha voluto i n qualche modo ricordare la questione meridionale e l insieme dei problemi che differenziano ancora oggi molti aspetti della nostra vita civile rispetto al centro nord d Italia». «La donazione - ha concluso l’associazione “Amici del Borgo La Martella” - nasce dal bisogno di dare continuità a quella riflessione fatta da un gruppo di persone mosse non solo dalla passione per la fotografia ma anche dal desiderio di raccontare il problema degli

L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE LATRONICO

«Rivitalizzazione borghi: progetti di successo»

«C

abitanti dei Sassi che nei nuovi insediamenti rurali vedono progressivamente smarrire la loro identità sociale e la rottura traumatica con la tradizione. Oggi i Borghi sono sempre piu spopolati e sempre più considerati quartieri di supporto alla città ,abitati soprattutto da emigranti che progressivamente cercano di integrarsi nella nuova realtà sociale e comunitaria».

i sono ormai tanti esempi di paesi della Basilicata che stanno perseguendo con successo progetti di rivitalizzazione dei borghi con azioni di riqualificazione urbana e produttiva. Irsina, Aliano, Castelmezzano, Pietrapertosa, Grottole, Miglionico, Rotonda, San Severino Lucano, Castelsaraceno, Moliterno, San Costantino Albanese, Rapone, Colobraro solo per citarne alcuni dove i numeri delle presenze, della nascita di attività e della realizzazione di progetti di attrazione stanno segnando e capovolgendo le condizioni di abbandono: si tratta di azioni che stanno dentro a una visione di sviluppo che trova nelle comunità locali il punto di forza»». Così l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico. «La presenza dei paesi e delle aree interne - ha concluso Latronico - deve trasformarsi da problema in risorsa per lo sviluppo della regione, potenziando e rilanciando le azioni avviate nella vecchia programmazione, bando borghi, con altre misure nella nuova programmazione in via di definizione. Con un tentativo di stimolare il protagonismo dei territori e dei gruppi locali di azione».

A Ruoti eventi solidali con il progetto internazionale “Unbroken”, nome del padiglione dell’ospedale di Leopoli

Basilicata-Ucraina: fare un canestro per la Pace

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DI MARIA DE CARLO

bambini di Ruoti ci hanno insegnato che la pace bisogna costruirla ogni giorno, noi possiamo essere artigiani e veri costruttori di pace»: in queste parole di padre Marcin Schmidt a Ruoti è stata vissuta una giornata carica di forte emozioni, di ascolto autentico, di incontro, di riflessioni e di speranza per dare forma al progetto delle “5P”: Persone, Prosperità, Pace, Partnership e (tutela del) Pianeta, del progetto internazionale “Unbroken”, nome del padiglione dell’Ospedale di Leopoli in Ucraina, che ospita soldati, giovani e bambini amputati negli arti, feriti al fronte o dallo scoppio delle mine. Due i momenti significativi vissuti a Ruoti. Un primo nella mattinata che ha visto protagonisti i giovani allievi dell’I.C. “M. Carlucci” confrontarsi sulla macabra esperienza della guerra vissuta da una rappresentanza di ucraini sopravvissuti (ed

oggi vivi e autonomi grazie a protesi) accompagnati da padre Marcin Schmidt della Scholas Occurrentes: Yaroslav Oleksiv, Roman Oleksiv, Nataliia Stepanenko, Yana Stepanenko, Yaroslav Stepanenko, Yevhenii Shvab, Viktoriia Khemych e Zoriana-Nadiia Hasii. Parole di speranza e di lotta per la vita che si sono posate negli animi come neve lucente. In serata poi gli ospiti ucraini hanno portato la loro testimonianza giocando una partita di solidarietà nell’evento “We play for Unbroken” con la squadra della società “University Basket Potenza”, (squadra nel girone lucano-campano della Serie C), società sportiva che ha fatto da collante all’intero progetto vedendo così la Basilicata quale prima regione italiana firmataria di questo progetto che intende sostenere il padiglione Unbroken dell’ospedale di Leopoli. Unbroken sta ad indicare la volontà di non lasciare che la vita si inter-rompa. Un

progetto che ha trovato in Basilicata un cuore pulsante, a partire dalla rete delle amministrazioni comunali di Ruoti, Tursi, Pescopagano, Marsico Nuovo, Satriano di Lucania e Sant’Arcangelo in simbiosi con la società “University Basket Potenza” che da diversi mesi vive il proprio percorso sportivo presso la comunità ruotese, nel Palazzetto “Alfredo Tramutoli”. A fare gli onori di casa il sindaco di Ruoti Franco Gentilesca che nei saluti non ha fatto mancare un velo di emozione per le testimonianze toccanti e per la partecipazione sentita dei piccoli scolari «un invito anche a noi adulti - ha detto - ad essere responsabili di una cultura della pace che si costruisce giorno dopo giorno nel proprio quotidiano». Presenti anche Salvatore Cosma, sindaco di Tursi, Giovanni Carnevale, sindaco di Pescopagano, il presidente Enrico Sodano dell’Università Basket Potenza e rappresentanti delle altre am-

ministrazioni comunali, tra questi poi la già sindaca di Ruoti Scalise. «Riprendersi la vita e le soluzioni portate avanti dal locale diventano soluzioni per il mondo globale», come è stato detto da padre Marcin Schmidt a commento dell’evento durante una puntata nella rubrica “Il Tafano” su Radio Ruoti. Attraverso il basket e lo sport dopo la Basilicata si approda in Polonia, in Indonesia, nelle Filippine, e poi in America Latina, in Argentina, in Cile e si spera in tutto il mondo con l’obiettivo di arrivare al 6 aprile 2024, nella Giornata mondiale dello sport con tutti gli ambasciatori dello sport del mondo e vivere così una finale in Polonia, ai

confini con l’Ucraina in modo da permettere ai mutilati ucraini la partecipazione. La giornata di giovedì 7 resterà indelebile nei cuori dei piccoli e grandi presenti al Palazzetto Tramutoli di Ruoti, così come sarà un ricordo indelebile anche per la delegazione lucana ed ucraina (già citati) che il giorno prima, mercoledì 6 è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco che ha firmato simbolicamente la maglia delle squadre “University Basket Potenza” e “Unbroken” benedicendo l’intero progetto. Il tutto ratificato nella carta dei valori del progetto “Credere negli esseri umani, avere il coraggio di essere umani!”.


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LA RIFLESSIONE Educazione sentimentale: categorie in evoluzione in un mondo fluido con difficoltà di rappresentanza

Ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me, mon amour a chi baci tu? C

DI ANTONELLA PELLETTIERI

redo che più o meno tutte e tutti in Italia abbiamo cantato o canticchiato la famosissima canzone di Annalisa Mon Amour pubblicata in Primavera e che è stato un piacevole tormentone per tutta l’Estate: in particolare il ritornello è canticchiato da tutti ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me, mon amour ma a chi baci tu? e che contiene un significato che non è superficialità ma leggerezza calviniana. Implica una società in trasformazione o forse sarebbe meglio dire una società dove vi è un gioco amoroso al di là dei generi; ognuno ama chi vuole, lei può amore lui, lei può lei e lo stesso può fare lui anche se mi piace molto che a prevalere, in questo testo, sia la scelta di una lei libera di baciare le labbra di chi vuole. E ho pensato che mentre la società si modifica, accomoda le evoluzioni sociali verso un mondo più consapevole e libero, la politica è ferma al

XX secolo, allo scorso millennio. I terrificanti episodi di cronaca con l’uccisione di tante donne, la sorella di una vittima che “ha osato usare” il termine patriarcato per descrivere la società attuale, alcuni uomini di alcune parti politiche che si sono uniti per dire che loro non chiedono scusa perché si comportano e si sono comportati bene sempre, implica una confusione molto molto convulsa. Chi si è comportato bene deve avere il compito di essere d’esempio agli altri uomini che bene non si comportano: il non aver violato o ucciso una donna non significa non avere responsabilità verso le altre donne e gli altri uomini, vittime o colpevoli. E così con la proposta di introdurre l’educazione sentimentale nelle scuole,

la politica anziana, vecchia, fuori dal mondo che è avanti mille chilometri rispetto ala politica compone un comitato composto da una lesbica, da una suora e da una che difende la famiglia tradizionale. Ma che vuol dire? Sembra la serie di quelle barzellette che su un aereo c’erano un italiano etc etc… Ma davvero qualcuno pensa che i femminicidi continuano a essere un problema di donne e non di tutta la società o forse il problema è degli uomini poiché a morire sono le donne uccise dagli uomini, mariti-fidanzati-ex mariti-ex fidanzati? Che confusione è questa? Stiamo creando un altro organismo nel quale sono le donne a pensare alle donne? Forse per deformazione professionale penso a due donne che fra l’XI e il XII

secolo si occuparono di donne come Trotula de Ruggero, medica di Salerno che curava le donne e Ildegarda da Bingen, dottore della Chiesa e che nella Chiesa ha espresso i valori della femminilità (oltre a essere molte altre cose). Ma oggi dobbiamo parlare di uomini, piaccia o non piaccia ad alcuni uomini di alcuni partiti: gli uomini devono farsi esempio e buoni maestri di altri uomini e insegnare loro a non violare i corpi delle donne e a non uccidere quei corpi che sono liberi, liberi di scegliere, di vivere e non appartengono ad alcun uomo. Diverse interviste, in questi giorni, hanno messo in luce che non è solo la povertà culturale a essere la causa dei femminicidi, esiste una formazione del-

l’uomo che dagli albori del mondo insegna che l’uomo è un essere “superiore” della donna che deve essere sottomessa. Per questo propongo una commissione sull’educazione sentimentale composta da uomini che amano le donne e la loro femminilità e anche dalla cantante Annalisa che ha spiegato con profonda leggerezza cosa succede nel mondo dei giovani senza cadere in cliché non più proponibili e categorie di appartenenze al femminile: prendo una lesbica, una suora e una estremista sul concetto di famiglia tradizionale… Il mondo di oggi è fluido, è evoluto rispetto a queste categorie. Se no il prossimo tormentone continuerà ad essere ho visto lui che uccide lei, che uccide lei e uccide me, mon amour a chi uccidi tu?

“Coloriamo il Natale”, la lucana delegata provinciale vince con «il cerchio della sostenibilità»

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Napoli, Villaggio Coldiretti: premiata Canosa l Villaggio Coldiretti 2023, organizzato a Napoli ha visto anche la partecipazione di Carmen Canosa, cittadina di Pietrapertosa e delegata provinciale “Coldiretti Giovani Basilicata”, che si è distinta vincendo il contest “Coloriamo il Natale”. L’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Teresa Colucci così commenta l’importante attività della concittadina: «Complimenti a Carmen che con la sua bravura e originalità e con lo sguardo sempre rivolto alla sostenibilità ambientale, sta portando Pietrapertosa oltre i confini della nostra regione». La giovane delegata provinciale così risponde all’Amministrazione ed ai tanti cittadini che si com-

plimentano con lei: «Sono profondamente grata per il vostro sostegno e apprezzamento. È stato un onore partecipare e condividere questo momento con ognuno di voi, perché questo piccolo successo rappresenta proprio ognuno di voi. Grazie infinite a tutti i pietrapertosani, alla Coldiretti, al Sindaco Colucci e a tutta l'Amministrazione comunale di Pietrapertosa e a tutti i lucani che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza anche dall’estero, d'altronde quello che ci contraddistingue è proprio l'unione, il sostegno e la fratellanza. Viva la Basilicata e ancora grazie a tutti». In piazza Municipio a Napoli infatti sono stati allestiti stand con i piatti a base di prodotti a “km 0” e

non solo, per dare la possibilità a cittadini e turisti di acquistare le migliori specialità contadine provenienti da tutta Italia, da mettere sotto l’albero o portare in tavola per le feste. La fondazione Campagna Amica ha donato oltre 10 tonnellate di prodotti tipici di alta qualità, dalla pasta alla frutta e verdura, dall’olio extravergine alla carne e al pesce, dai salumi ai formaggi raccolti nel villaggio grazie all’iniziativa di solidarietà la ”spesa sospesa”. Sono stati stimati oltre mezzo milione di visitatori in tre giorni. Il Villaggio si è aperto con la giornata dedicata all’anniversario dell’iscrizione dell’ “arte del pizzaiolo napoletano” come patrimonio dell’Unesco, ma protagonista del-

la kermesse è stato anche il Natale, con il più grande mercatino natalizio d’Italia e i consigli per i cesti gastronomici e l’albero perfetto. La giovane lucana, nell’ambito del contest “Coloriamo il Natale”è risultata vincitrice realizzando “il cerchio della sostenibilità”, una palla natalizia costruita con lana riciclata e collanti a base naturale. Ingegno, manualità, creatività ed un occhio attento all’ambiente sono stati i tratti distintivi e caratteristici che hanno permesso a Carmen, imprenditrice pietapertosana, di vincere il concorso. EMACAL


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