Cronache del 14 dicembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

GIoVedì 14 dICeMbre 2023 • ANNO VIII N. 284 € 1,50

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CAPITALE DELLA CULTURA 2026, TRA LE 10 FINALISTE FUORI BERNALDA CON LA “MAGNA GRECIA”

Per Maratea e Moliterno continua la corsa

I sindaci Stoppelli e Rubino: «Candidatura unica, importante traguardo»

Servizi da pagina 18 a 20

reGIonAlI Azione, Psi, Verdi e SI pronti a coalizione alternativa col M5s. Anche Auxilium scende in campo e attacca FdI

L’Angelico resta senza alleati Nodo Chiorazzo, il Pd isolato: all’incontro tra segretari regionali, i dem li fanno scappare tutti V

L’APPROFONDIMENTO

Turismo, il potenziale della regione Basilicata

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DI LIVIA GRAZIANO

l Protocollo d’Intesa tra il Ministero del Turismo, Nexi e Nomisma ha inaugurato il Nexi Tourism & Incoming Watch, un osservatorio innovativo volto a sondare il ruolo del turismo e della cultura nel Sistema Paese attraverso l’analisi dettagliata dei comportamenti di pagamento dei turisti stranieri. Dai primi dati già resi noti, emergono chiaramente gli Stati Uniti, la Francia e la Germania come le principali nazioni attratte dal Bel Paese, (...)

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IL FUNERAL PARTY DELLE PRIMARIE

e la ricordate la battuta d’una Schlein piena di boria sinistra e d’avanspettacolo dalemiano che festeggiava l’esito capovolto delle primarie del round iscritti-cittadini che pure aveva psicotizzato il Pd in una guerra a bassa intensità e cannibale fin quasi alla scissione?“Non ci hanno visto arrivare”, andava bofonchiando dappertutto Elly, manco avesse risolto tutto col colpo della novità e con la speranza del campo largo con i 5S. Ebbene a distanza di 21 mesi quelle primarie, peraltro messe nero su bianco nell’art.18 dello Statuto dem come obbligo per la scelta di sindaci, presidenti di Provincia e di Regione, paiono come fantasmi d’un cazzeggio indecente d’accrocchi, ciambotte, perfino di suk andreottiani. Ora prendete il caso Basilicata e soprattutto la sua storia d’innovazione e reciprocità politica e prendete l’impasse lunare che ogni giorno accende ed agita gli animi, con in scena sinistri capetti ed autocandidati evangelici che la fanno da padroni e giudicate voi se non siamo al funeral party delle primarie, su cui invece in rigor mortis ci s’aspetterebbe almeno una battaglia d’onore del sonnolento segretario Lettieri. Cantano i TheunServizi alle pagine 2 e 3 skin: “Heh! Heh! It’s a Funeral Party”.

Parco, Luzzi nuovo direttore ■ continua a pagina 21

Appennino lucano, la nuova stagione iniziata con la revoca di Priore e la nomina di Tisci va avanti

DEPOSITO SCORIE NUCLEARI: RIPUBBLICATO L’ELENCO

Torna il pericolo giallo, boom di aree idonee in Basilicata

M. Dellapenna a pagina 8

Servizi alle pagine 4 e 5

AVVICENDAMENTI

Potenza, Verrone nuovo dirigente della Squadra mobile Vertice GdF Matera, a Cardellicchio subentra Maniscalco

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■ Servizi alle pagine 13 e 16

CASTELMEZZANO

Il borgo si veste di luci artistiche e riqualifica la strada d’accesso al paese, Valluzzi punta sull’«ingegneria naturalistica» ■ E. Calabrese a pagina 14

_ BELLA

Ufficio postale in via Veneto, il sindaco Sabato annuncia l’attesa e «regolare» riapertura al pubblico

■ E. Calabrese a pagina 14

_ LAGONEGRO

Sospesi i lavori del Palazzetto dello sport, Piro (FI) furioso: «Si rischia la perdita del finanziamento» ■ Servizio

a pagina 15


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Primo Piano

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REGIONALI Dopo l’incontro coi dem, Azione, Psi, Verdi e Si hanno deciso di puntare a una separata coalizione col Movimento 5 stelle

Chiorazzo, il Pd resta isolato: gli altri partiti si sganciano

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ull’ipotesi relativa alle prossime regionali lucane di candidare a presidente della Regione, come da indicazione della “Lista dei Vescovi”, il fondatore di Auxilium Angelo Chiorazzo, il Partito democratico ancora non trova sponde. Anchel’ultimo incontro organizzato dal Pd, «si è concluso nuovamente con un nulla di fatto». Come comunicato anche da Valvano (Psi) e da altre segreterie regionali di partito, al termine dell’incontro con il Partito Democratico i segretari di Azione, Basilicata Possibile, Partito Socialista, Verdi e Sinistra Italiana, hanno assunto l’impegno di «condividere metodo e proposta con le altre forze politiche, a partire dal Movimento 5 Stelle, per far nascere una coalizione aperta alle forze democratiche, progressiste, riformiste, ecologiste e ai movimenti civici che vorranno anteporre il metodo democratico, la politica e, soprattutto, obiettivi programmatici utili alla comunità lucana». «È l’ennesima prova - ha dichiarato il segretario regionale di Azione, Donato Pessolano - di un metodo che non punta a produrre una sintesi politica ma solo l’arrogante imposizione di una scelta presa altrove». Azione, come aveva già reso noto Pessolano, sicu-

LE CRITICHE DI VALVANO, TRAMUTOLI E RONDINONE

«È inaccettabile il metodo del Pd» __ Pessolano

ramente candiderà l’ex governatore Marcello Pittella. Non sciolta, però, la riserva relativa al posizionamento in quale delle due principali coalizioni in campo. «Non possiamo più perdere altro tempo - ha proseguito Pessolano -, i lucani hanno bisogno di una proposta politica e programmatica seria e pragmatica. Le continue ed estenuanti manovre del Partito Democratico, che fondamentalmente ha scelto di non decidere quale linea politica adottare e quale proposta programmatica proporre, non vanno certo nella direzione da noi auspicata. Questo continuo rimando non è più accettabile ed è irrispettoso nei confronti dei lucani e della nostra comunità politica. Invece di cogliere lo stimolo che tutte le altre forze politiche di ispirazione democratica, progressista e riformista stanno dando al dibattito pubblico, il Pd

lucano e i suoi dirigenti continuano ad arroccarsi su posizioni non accettabili e su l’imposizione di un metodo non condiviso per la scelta della guida della ipotetica coalizione. I tempi sono cambiati, la politica che ripete i soliti errori dimostra di non avere più alcuna “connessione sentimentale” con il popolo lucano». «Pertanto Azione Basilicata, già a partire dal congresso regionale di sabato 16 dicembre - ha concluso il segretario regionale Pessolano -, avvierà un confronto tra i propri iscritti e dirigenti per individuare liberamente e coraggiosamente percorsi politici alternativi, validi, da proporre a tutte le altre forze partitiche e civiche per poter dare alla Basilicata un nuovo progetto politico e una leadership radicata nel territorio e che si ispira ai valori repubblicani che hanno reso l’Italia più libera e più forte».

Europa Verde: «Il costante rifiuto al dialogo è per noi un vulnus impeditivo»

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seguito dell’incontro con il Pd che ha avuto ad oggetto le regionali lucane, come per Azione, anche per i socialisti di Valvano e per i segretari politici dei partiti che vi hanno partecipato, un altro nulla di fatto. «È inaccettabile il metodo portato avanti dal Partito Democratico in perfetta solitudine, per la scelta della leadership che __ Valvano dovrebbe guidare la coalizione dell’area progressista alle prossime elezioni regionali»: è questo il messaggio consegnato ufficialmente dai segretari politici dei partiti che hanno incontrato a Potenza il vertice del Pd. «Una sequela di errori - hanno proseguito Livio Valvano (Psi), Valerio Tramutoli (La Basilicata Possibile) e Gianni Rondinone (Sinistra italiana) - a partire dal rifiuto del Pd di incontrare i potenziali alleati dal mese di giugno, che hanno portato lo stesso Pd all’isolamento e all’errore, probabilmente inconsapevole, del movimento civico Basilicata Casa Comune e del suo esponente di spicco Angelo Chiorazzo, che sembrerebbe voler ufficializzare la sua candidatura alla Presidenza della Regione. Una scelta individuale, del tutto legittima, ma che per il palese errore di metodo segna un punto di non ritorno, non più recuperabile». «Vogliamo superare i noti conflitti, le rivalità e gli istinti di rivalsa - hanno concluso -, gettando il seme per ricostruire una comunità politica coesa, motivata ed entusiasta di abbracciare e affrontare i problemi di una Regione in profonda crisi».

«Dal Pd comportamenti d’arroganza politica» nche l’esecutivo regionale di “Europa Verde” ha deciso non tacere «sul mancato coinvolgimento da parte del Partito democratico delle forze politiche di centrosinistra che da mesi chiedono di essere partecipi nelle scelte sia sul piano programmatico che su quello metodico per la definizione di un percorso che porti alla legittimazione del candidato presidente della stessa coalizione». «Reiterare comportamenti di arroganza politica volti al prendere o lasciare da

parte di quello che fu il partito Regione - ha proseguito l’esecutivo regionale - non giova alla ricomposizione del quadro politico unitario, solidale e democratico tra le forze in campo. Solo un atto di profonda umiltà da parte di tutti gli attori in campo può spianare la strada ad un accordo forte e vincente. Un simposio politico in grado di guardare al bene di tutta la regione che, a causa di politiche miopi del centrodestra sta paurosamente toccando il punto di caduta più basso. Per queste ragioni ci aspettia-

mo che il Pd faccia ammenda degli errori e che torni a proporre un metodo inclusivo e democratico, capace di ravvivare il consenso perché si ritrovi l’entusiasmo guardando con ambizione e visione al futuro. È innegabile che alcuni errori abbiano prodotto preoccupanti fratture risanabili con la ricerca di metodi condivisi che possano ricreare collegialità decisionali attraverso una plurale legittimazione politica ed o democratica. Il constante rifiuto al confronto rappresenta per noi un vulnus per la forma-

zione di una coalizione partecipata in grado di sconfiggere il centrodestra». Per “Europa Verde”, che auspica si superino «tutti gli ostacoli di natura personalistica», serve «un “campo giusto” che deve necessariamente com-

prenda tutte le forze politiche che non si rivedono nell’attuale centrodestra di governo: dal M5S ad Azione passando per tutte le forze politiche democratiche, di sinistra, progressiste ed ambientaliste nonché sociali e di formazione civica».


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Regionali e dintorni, assistenza domiciliare integrata: dalla Cooperativa Virgallita rilancia, a suo modo, la richiesta di Coviello (FdI)

Adi, operazione trasparenza: Auxilium, sulla carta, la vuole

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ia operazione trasparenza sull’Assistenza domiciliare integrata (Adi): era ora. Sanità significa pubbliche cure per i cittadini, ma anche profitti privati per le società che operano nel settore. Con Auxilium, di peripezie in Basilicata se ne sono viste tanto che, per citare un esempio, la Giustizia Amministrativa, alla cooperativa ha dovuto ricordare che «è la domanda pubblica a determinare l’oggetto del contratto, e non le esigenze dell’offerente». Da quanto il fondatore di Auxilium, Angelo Chiorazzo, ha deciso, col sostegno della “Lista dei Vescovi” e con l’appoggio del Pd, di autocandidarsi alla presidenza della Regione Basilicata, si è rotta la cortina di silenzio che sull’Adi per anni ha avvolto il bubbone delle proroghe anche in favore proprio di Auxilium il cui fondatore adesso vorrebbe passare dall’altro lato, previa eventuale conquista della postazione di vertice a via Verrastro.

Il capogruppo consiliare in Regione di Fratelli d’Italia ha aperto il fronte, con l’interrogazione-indagine per capire, sull’Adi, «chi ha guadagnato e quanto», più il come dato che «il settore è stato interessato negli anni da numerose proroghe». Anche per Auxilium, che sull’assistenza domiciliare in Basilicata «sia necessaria un’azione di trasparenza, lo ripetiamo ogni giorno da mesi se non da anni». Durante gli anni delle proroghe, non è ben chiaro a chi Auxilium lo chiedesse. «Bisogna chiarire - ha dichiarato Rocco Vincenzo Virgallita, Consigliere di Amministrazione della Cooperativa Auxilum perché la Regione sia rimasta praticamente l’unica in Italia a non attuare le nuove norme nazionali vincolanti che eliminano gli appalt, che pure abbiamo vinto appena pochi mesi fa, in questa stessa legislatura, per lasciare spazio alla libera scelta dei cittadini. Bisogna capire perché si è destrutturato un sistema di totale presa in

carico del paziente per frazionarlo tra più operatori. E, infine, bisogna chiarire perché il consigliere Tommaso Coviello si ricorda solo ora di voler far trasparenza sull’assistenza domiciliare e su Auxilium, se sia, cioè, la solita disattenzione che abbiamo registrato in questi cinque anni da parte della politica o sia un messaggio sinistro legato alla dichiarata volontà di un impegno da parte del nostro fondatore Angelo Chiorazzo; la prima ipotesi sarebbe di una gravità che già conosciamo, la seconda dimostrerebbe come per alcuni non ci sia limite al peggio». Per anni silenti, ora Auxilium si scopre disponibile.

«La Cooperativa Auxilium - ha proseguito Virgallita - è sempre disponibile e felice quando è chiamata a fornire chiarimenti su ogni aspetto dei servizi prestati ai cittadini, in Basilicata come in ogni parte d’Italia in cui opera. Ben lo sanno Asp e Asm che seguono i servizi prestati in questa Regione e mai hanno derogato al loro ruolo di controllo. E ben lo sa lo stesso assessorato regionale che vi sovrintende. Ben lo sanno, infine, gli assistiti e i cittadini a cui diamo risposte quotidiane. E vorremmo sempre di più che dalla qualità delle risposte date dipendesse la scelta degli interessati. Per questo torniamo a chiedere

che venga al più presto superato l’appalto di cui siamo titolari dando corso al sistema di accreditamenti di più operatori e alla libera scelta degli utenti. Dobbiamo fare chiarezza, ma anche ordine e linearità nel rispetto delle leggi». «Consigliere Coviello non se ne occupi solo per campagna elettorale - ha concluso Rocco Vincenzo Virgallita, Consigliere di Amministrazione della Cooperativa Auxilum - , tirandoci in una contesa che non è la nostra. Noi ci occupiamo di altro. Con amore, professionalità e dignità. E abbiamo il dovere di non consentire a nessuno di gettare ombre inesistenti».


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Ripubblicato l’elenco delle zone potenzialmente idonee: tra il Potentino ed il Materano, sono 14 le ipotesi che riguardano la Basilicata

Deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi: le possibili aree lucane

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l Ministero dell’Ambiente e della sicurezza rnergetica ha pubblicato l’elenco delle aree presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico, al fine di permettere lo stoccaggio in via definitiva dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività. Tra queste, anche aree che riguardano la Basilicata (vedi foto a lato): ce ne ne sono 10 completamente ricadenti sul suolo lucano, 5 in provincia di Matera, 4 in quella di Potenza ed una a cavallo tra le due province, ed altre 4 in comunione con la Puglia, che interessano Matera. La Carta è stata elaborata dalla Sogin, sulla base delle osservazioni emerse a seguito della consultazione pubblica e del Seminario nazionale condotti dopo la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi), e approvata dall’Ispettorato nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (Isin). La Carta Nazionale delle aree idonee individua 51 zone i cui requisiti sono stati giudicati in linea con i parametri previsti dalla Gui-

L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE LATRONICO

«La nostra posizione non cambia e non cambierà»

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a Regione Basilicata ribadisce il proprio no all’individuazione in territorio lucano dei siti per i rifiuti radioattivi: la nostra posizione non cambia e non cambierà». È questo l’immediato commento dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Cosimo Latronico. «La Regione Basilicata offre già un contributo straordinario all’approvvigionamento energetico del paese - ha aggiunto e concluso Latronico -. Sono sicuro che, come ha già detto il Ministro Pichetto Fratin, saranno individuati i comuni che hanno già manifestato la propria disponibilità a ospitare tali depositi di rifiuti radioattivi»

__ I siti che riguardano la Basilicata indicati tra le 51 aree idonee alla localizzazione del Deposito nazionale

da tecnica Isin, che recepisce le normative internazionali per questo tipo di strutture. Gli enti territoriali le cui aree non sono presenti nella proposta di Cnai, nonché il Ministero della difesa per le strutture militari interessate, possono entro trenta giorni dalla pubblicazione della Carta, presentare la propria autocandidatura a

ospitare il Deposito nazionale e il Parco tecnologico e chiedere al Mase e alla Sogin di avviare una rivalutazione del territorio stesso, al fine di verificarne l’eventuale idoneità. Possono inoltre presentare la propria autocandidatura, entro lo stesso termine, anche gli enti territoriali le cui aree sono presenti nella proposta di Cnai.

__ Latronico

Il commento all’elenco Sogin del presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera Piero Marrese

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«Ribadiamo il secco no al deposito delle scorie radioattive»

iamo pronti a tutto pur di difendere la nostra terra e ribadiamo il secco no al deposito delle scorie radioattive in Basilicata: tutte le forze politiche facciano fronte comune per evitare questo disastro». Così il presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera, Piero Marrese, ha commentato la notizia della pubblicazione dell’elenco delle 51 aree idonee alla localizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari. Nel dettaglio, le zone idonee secondo la proposta Cnai sono ubicate nei comuni di Matera e Genzano di Lucania (5 a testa), Montalbano Jonico e Ber-

nalda (2 a testa), Montescaglioso e Irsina. «A nome di tutte e due le Province lucane e, dunque, di tutti i sindaci della nostra regione - ha proseguito Marrese -, nel dirmi basito per la decisione che non ha tenuto conto in alcun modo delle osservazioni che sono state prodotte in modo puntuale e sulla base di pareri ed indicazioni di natura scientifica, non posso che esprimere rammarico per la pubblicazione di questo elenco. Sono addirittura 14 le aree della Basilicata ritenute, non si sa bene in base a quale criterio, idonee ad ospitare il sito unico nazionale. Non possiamo assolutamente accettare e tollerare tutto que-

sto perché il nostro territorio, oltre alla mancanza di idoneità ben spiegata in tutte le sedi opportune, non può permettersi il lusso di ospitare il cimitero nucleare. Parliamo di una regione dedita all’agricoltura e al turismo, che fa delle sue peculiarità ambientali un punto di forza. Tutto questo non può, quindi, essere messo in discussione da una decisione folle e avventata, per contrastare la quale posso già pubblicamente rassicurare che faremo ciò che è necessario: siamo pronti a tutto pur di difendere la nostra terra da chi continua a danneggiare il territorio lucano, dal dimensionamento scolastico alle scorie nucleari»

__ Marrese

«A questo punto - ha il presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera, Piero Marrese credo sia opportuno fare sintesi: tutte le forze politiche, ad iniziare da quel-

le che sostengono il Governo nazionale, si assumano le proprie responsabilità verso i cittadini e si oppongano insieme a noi per evitare un’ingiustizia palese».


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RIFIUTI NUCLEARE, AL DEPUTATO DEM AMENDOLA FA ECO IL CONSIGLIERE REGIONALE CIFARELLI: «ANCHE NEL 2003 C’ERA UN GOVERNO DI CDX»

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«La Basilicata non può diventare discarica nazionale»

lucani dovranno ringraziare il governo regionale e nazionale per il regalo di Natale che sta per arrivare: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato l’elenco delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari e nell’elenco spicca la Basilicata con ben 10 siti». Così ha esordito il deputato Enzo Amendola (Pd) nel commentare la notizia. «A questi 10 siti - ha proseguito Amendola - si aggiungono ulteriori 4 in comune con la Puglia e che interessano Matera (Altamura, Laterza). Non

sappiamo quale siano stati i criteri di selezione. Certamente la Basilicata non può diventare la discarica nazionale di scorie nucleari. Cosa ha da dire Bardi? E come si giustificheranno i parlamentari di maggioranza lucani? Diranno che non sapevano? Che erano distratti? O avranno il coraggio di dire che hanno svenduto la Lucania?». «Come Pd e come progressisti - ha annunciato Amendola - ci opporremo, ascolteremo i sindaci e le comunità locali perché la Basilicata, il suo turismo, la sua agricoltura, il suo futuro non possono essere mortificati da decisioni che so-

__Amendola e Cifarelli

no prese sulle teste dei cittadini». Sempre dal Partito democratico, il commento del consigliere regionale Roberto Cifarelli: «Siamo stati, siamo e saremo contro ogni eventuale scelta che preveda in Basilicata lo stoccaggio ed o deposito di scorie nucleari in Basilica-

ta». «Come nel 2003 - ha concluso Cifarelli - al governo nazionale c’è il centrodestra; questa volta anche il governo regionale è dello stesso segno politico. Bardi non svenda la Basilicata al cospetto di una ricandidatura alle prossime elezioni».

SCORIE RADIOATTIVE, IL SINDACO DI MATERA BENNARDI: «LA BASILICATA È UNA REGIONE IDROGEOLOGICAMENTE MOLTO FRAGILE»

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«Utilizzeremo tutti gli strumenti per rimarcare il no»

el sostenere che la Basilicata sia una regione idrogeologicamente «molto fragile» e con un’economia votata a «cultura, turismo e ruralità», il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha ribadito il no dell’Ente al deposito unico nazionale delle scorie nucleari in Basilicata. «La mia Amministrazione - ha dichiarato Bennardi - ha detto il suo no secco a questa decisione del governo centrale fin dal primo giorno perché la nostra regione ha dato e sta dando già tanto in termini ambientali alla nazione, si pensi alle estrazioni petrolifere; inoltre, la Basilicata custodisce una bellezza sacrale nella sua ruralità, che sta già creando un importante sviluppo turistico ed è una di quelle peculiarità molto delicate. È giunto il momento di prenderci cura della Basilicata, non può

essere più considerata la discarica dell’Italia. Intendiamo applicare e praticare scelte che non compromettano l’ambiente e il paesaggio, ma nemmeno la percezione di un territorio incontaminato sul quale ci giochiamo la sfida del nostro futuro. Economia, etica e ambiente sono i princìpi fondamentali su cui si basa il turismo sostenibile, responsabile e consapevole. Ma non può esserci un turismo sostenibile in un territorio non riconoscibile come autoctono. Tutto ciò significa vanificare i nostri sforzi e la nostra visione strategica di turismo e sviluppo del territorio». «Ci sono territori nazionali - ha concluso Bennardi - dove il deposito unico può determinare occasioni di sviluppo e lavoro, ma non è il caso della Basilicata per la sua reputazione di regione votata all’industria

__Bennardi

turistica culturale e rurale, soprattutto in provincia di Matera. Utilizzeremo tutti gli strumenti che la politica, il confronto istituzionale e i media ci offrono, per rimarcare il nostro secco no».

IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA CGIL MEGA: «È IL MOMENTO DI COSTRUIRE UN’ALTRA IDEA DI SVILUPPO»

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PISTICCI SCALO, LA CONTRARIETÀ DEL PRETE

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«Pronti alla mobilitazione se necessario» Il no di Don Giuseppe a Cgil Basilicata ha ribadito la propria netta contrarietà a ogni ipotesi di allocare in Basilicata il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi: «Difenderemo a tutti i costi il territorio da ogni tentativo di depredazione ulteriore e se sarà necessario siamo pronti alla mobilitazione». «Sono trascorsi vent’anni dalle 15 giornate di Scanzano quando come Cgil - ha dichiarato il segretario regionale del sindacato, Fernando Mega - eravamo in prima fila insieme a un’intera società civile per difendere la nostra regione e il solo riecheggiare della possibilità che il governo individui an-

cora una volta la Basilicata tra le aree potenzialmente idonee per lo stoccaggio delle scorie nucleari riaccende la stessa contrarietà di allora. La Basilicata è già dato molto al Paese in termini energetici senza alcun impatto diretto sull’occupazione, con conseguenze dal punto di vista ambientale di cui probabilmente ancora non siamo pienamente a conoscenza». «Oggi - ha concluso Mega - la Basilicata deve essere prima linea per la sfida energetica e la sostenibilità ambientale che si basa su energie alternative. è questo __Mega il momento di costruire un’altra idea di sviluppo, valorizzi le tante potenzialiuno sviluppo sostenibile che tà della nostra regione».

nche don Giuseppe Ditolve, parroco di San Giuseppe Lavoratore a Pisticci Scalo, ha inteso esprimere personale contrarietà a qualsiasi ipotesi di realizza- __Don Giuseppe re il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi in Basilicata. «Sveglia, prepariamoci a combattere, l’omertà è finita se vogliamo bene al nostro territorio e alle nostre future generazioni - ha scritto don Giuseppe Ditolve sui propri profili social -. Ci sono stati già troppi danni e ne stiamo pagando le conseguenze ancora oggi con le tante vittime di tumori. Vogliamo ancora spargere altre morti? Con quale coscienza»


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Basilicata 24 ore

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Transizione energetica, a Potenza il Convegno organizzato da Confindustria Basilicata in collaborazione con Eni

Idrogeno e carburanti alternativi: sostenibilità ambientale e nuove opportunità di business

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a transizione energetica, per un modello di consumo sostenibile e di soluzioni per combattere il cambiamento climatico, «offre nuove importanti opportunità a una regione come la Basilicata, che negli anni ha sempre più strutturato e consolidato specializzazioni produttive, competenze e cultura imprenditoriale nel settore dell’energia». Anche quest’anno, Confindustria Basilicata ha rinnovato la collaborazione con Eni «per accendere i riflettori sui vari aspetti legati alla crescente domanda di fonti energetiche low carbon e più sostenibili, spinta dai progressi della tecnologia e dalla maggiore consapevolezza sulle questioni ambientali». Nello specifico, lunedì 18 dicembre, a partire dalle ore 15 presso la sede potentina della confederazione degli industriali lucani, si terrà il convegno dedicato ai nuovi modelli di business legati alle alternative ai combustibili più promettenti quali idro-

CLIMA, CONFERENZA ONU A DUBAI COP 28

geno e biocarburanti da materie prime rinnovabili. Oltre a concorrere al raggiungimento della sostenibilità ambientale con la riduzione di emissioni di carbonio, l’utilizzo dei carburanti alternativi «rappresenta per le imprese una grande opportunità di innovazione e di crescita. Scopo dell’iniziativa è promuovere un momento di conoscenza sullo stato dell’arte e le prospettive future dell’idrogeno e dei biocarburanti prodotti da residui e materie prime di scarto e di come essi impattano l’industria». I lavori saranno aperti dai saluti del presidente della sezione Energia, Ambiente e Utilities di Confindustria Basilicata, Giovanni Bartolomeo e dal responsabile del Distretto Meri-

dionale Eni, Emiliano Racano. Seguirà la tavola rotonda “Biofuel e idrogeno: nuove tecnologie applicative” con gli interventi di: Walter Rizzi, presidente Raffineria di Gela Eni; Andrea Di Stefano, responsabile Market Design & Evalutation Eni; Aniello Crescenzi e Francesco Cellini, dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura; Antonio Braia, presidente del Cluster Lucano Automotive Fabbrica Intelligente Ets; Luigi Marsico, presidente del Cluster Energia Basilicata Ets; Aurelio Regina, presidente del Gruppo Tecnico Energia Confindustria e Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata.

Comunità energetiche rinnovabili, tavola rotonda tra l’Ordine e le Istituzioni

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Ingegneri e Cer, il convegno formativo Avviso regionale per la concessione di contributi a favore dei comuni lucani per la promozione della costituzione di Comunità energetiche rinnovabili di recente pubblicazione e che prevede l’erogazione di contributi per la redazione di studi di fattibilità e per le spese relative alla loro costituzione è stato al centro di un seminario che si è svolto nel capoluogo di regione, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza e dalla Fondazione degli Ingegneri della Provincia di Potenza in collaborazione con il Gse, Gestore Servizi Energetici. «Il nostro Consiglio - ha detto Maurizio Tolve, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza - ha voluto fortemente l’evento formativo, gratificati da una ampia partecipazione. In Basilicata, il tema è di grande attualità, le

Cer sono le realtà che dovranno interpretare questa innovazione, ricevendo risorse dai fondi europei ed il recente bando pubblico regionale». A moderare gli interventi, l’Ing. Domenico Bisaccia, Consigliere Ordine Ingegneri della Provincia di Potenza, che ha dichiarato: «Il tema ricade nel Pnrr e non c’è tempo da perdere, in Basilicata, oltre agli incentivi statali legati al kilowatt, si possono ottenere incentivi fino al 40% a fondo perduto per i comuni fino a 5 mila

abitanti, 83 nella sola provincia di Potenza». Conclusioni affidate a Luigi Modrone, Amministratore Unico Sel, Società Energetica Lucana, l’avvocato Vinicio Mosè Vigilante, Amministratore delegato di GSE - Gestore Servizi Energetici e Cosimo Latronico, Assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata. Quest’ultimo ha dichiarato: «L’Ente regionale ha creduto dal primo momento nelle comunità energetiche affinché i territori diventino protagonisti»

Il ruolo attivo della Provincia di Potenza

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a Provincia di Potenza ha svolto un ruolo attivo nella fase preparatoria della Cop 28, partecipando il mese scorso al Global Resilience Forum, un programma delle Nazioni Unite che vede la partecipazione di alcuni Enti Locali, tra cui la Provincia di Potenza, unico in Italia. Al forum vi ha partecipato il Consigliere Michele Giordano, in qualità di presidente della Commissione Ambiente, l’Ingegnere Attolico, responsabile dell’ufficio pianificazione, il Capo della Polizia Provinciale, Pasquale Ricciardella e il Segretario Generale, Giovanni Conte. La Provincia di Potenza «ha dimostrato un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici». «Attraverso politiche innovative e azioni concrete - ha dichiarato la delegazione lucana -, stiamo compiendo progressi significativi nella transizione verso un futuro energetico sostenibile. Durante il Global Resilience Forum, abbiamo condiviso le nostre esperienze e le migliori pratiche sviluppate, contribuendo così a un dialogo internazionale più ampio sulla sostenibilità». La delegazione della Provincia di Potenza «si impegna a portare avanti l’esperienza e la conoscenza acquisite nel campo della resilienza, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza e cooperazione tra tutte le parti interessate: continueremo a lavorare con determinazione per contribuire alla realizzazione degli obiettivi stabiliti nell’accordo di Dubai e per garantire un futuro sostenibile per le generazioni future».


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Primo Piano

giovedì 14 dicembre 2023 www.lecronache.info

Il sottosegretario Barbaro (FDI) meno di un mese fa aveva promesso celerità, la promessa è stata mantenuta

Giuseppe Luzzi nuovo direttore del Parco Appennino Lucano La nuova stagione del Parco, iniziata con la revoca di Priore e la nomina di Tisci può andare avanti. Il Governo Meloni attento alle esigenze del territorio 18

Provincia

venerdi 17 novembre 2023 www.lecronache.info

Nel salone dei convegni del Parco, il sottosegretario Barbaro ha

illustrato la nuova visione dell’area naturale protetta

La nuova stagione del Parco lucano All’evento erano presenti Mario Polese, Alessandro Galella e Cosimo Latronico.

C’

__Alcuni momenti della

M

__ Luzzi e l’edizione di Cronache del 17 novembre

DI MASSIMO DELLAPENNA

eno di un mese fa, precisamente il 16 Novembre, il sottosegretario di Stato Sen. Claudio Barbaro si era recato in visita al Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri, Lagonegrese, per incontrare la comunità del Parco, l’ente Parco, i sindaci, i cittadini e le associazioni. In quella occasione era emersa forte l’esigenza della nomina di un Direttore del Parco a tempo pieno non potendosì più continuare con un direttore a scavalco, impegnato per un solo giorno a settimana nella gestione del Parco Nazionale. In quella occasione il sottosegretario competente ai Parchi e alle aree protette, aveva preso l’impegno di concludere la procedura di nomina nel più breve tempo possibile. Ieri è arrivato il decreto ministeriale che ha nominato il nuovo Direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri Lagonegrese nella persona del dott. Giuseppe Luzzi, già direttore facente funzioni del Parco Nazionale della Sila. Nel sentire comune sembra che le visite ministeriali siano soltanto delle passerelle. Per molti forse sarebbe stato così anche questa volta. Il Sottosegretario Claudio Barbaro ha dimostrato la differenza tra un uomo del fare e un semplice politico di passaggio: in meno di un mese ha mantenuto la propria parola. UNA NUOVA STAGIONE DEL PARCO Ora il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano può veramente ripartire e mettersi seriamente in cammino. Le parole si sono trasformati in fatti e il cambiamento si vede sotto gli occhi di tutti e nella realtà. Dopo la revoca di

Giuseppe Priore dalla carica di Presidente e la nomina dell’Avv. Antonio Tisci quale commissario ad Acta, un altro tassello è stato messo verso il corretto funzionamento del Parco e una nuova stagione può veramente iniziare. Non sappiamo quanto abbia influito la notoria testardaggine di Tisci nella conclusione della procedura di nomina ma chi lo conosce bene sa che non avrebbe mai consentito con facilità a che una promessa fatta in sua presenza non si trasformasse in un fatto. La politica ha sempre i suoi tempi e le sue stagioni e, soprattutto, vive anche di pesi e di volontà e la conclusione di un iter bloccato da più di un anno trasferisce chiaramente l’idea di come una guida autorevole e capace di muoversi anche nei meandri della politica romana sia assolutamente necessaria per far funzionare la macchina amministrativa di un ente importante come un Parco Nazionale. UNA RINNOVATA ATTENZIONE DEL GOVERNO MELONI Quello che dobbiamo registrare è che il Governo Meloni ha dimostrato nei fatti una diversa attenzione verso il nostro grande parco Nazionale che, da cenerentola abbandonata, si sta lentamente trasformando mettendosi al centro dell’interesse del Governo. La nomina del Direttore, infatti, dimostra la capacità del centrodestra di Governo delle istanze provenienti dal territorio lucano e dai suoi amministratori. L’esigenza di una immediata nomina di un Direttore del Parco a tempo pieno era stata più volte evidenziata sia dal Vice Presidente Rosita Gerardi, sia dal Presidente della Comunità del Parco Antonio Rubino nonché da tutti i

visita e sotto Antonio Tisci

erano tutte le istituzioni nella sala riunioni del Parco dell’Appennino Lucano a Marsico Nuovo, dal Vice President e del Co siglio R gion le Ma

Governo dimostra la sua vicinanza all’Ente, la sua volontà di investire sul territorio. Ora serve una nuova visione del Parco – ha concluso il Commisario del Parco ch sap

me a tutti quelli che stanno governand o il Parco, ai Sindaci e al Direttivo del Parco». Alessandr o Galella nel suo intervento ha ricord to l’impe no d l di ar

dipendenti dell’Ente Parco. Speriamo che ora la stessa attenzione si palesi presto anche nella indicazione della terna da proporre al Presidente della Giunta Regionale per l’indicazione del nuovo Presidente. Ricordiamo, infatti, che la procedura di nomina del Presidente è alquanto articolata e prevede che il Ministro dell’Ambiente indichi una terna al Presidente della Regione che, all’interno della terna, deve proporre il nome al Ministro che lo deve nominare. Noi cha abbiamo seguito le peripezie del parco dai tempi dell’immobilismo stentoreo di Priore, ci auguriamo che i tempi della imminente campagna elettorale non rallentino la procedura per la nomina del Presidente del Par-

La nomina di Tisci per cancellare il passato e ripartire

COME RISORSA» brochure che rappresenI lavori sono stati conclu- tano l’attività e le ricsi dal sottosegre tario chezze del territorio del Claudio Barbaro, il quale Parco, completando così ha evidenziato che nella il ragionamento sui grangestione dei Parchi deve di passi avanti che l’Ente iniziare una nuova sta- Parco ha compiuto nelgione che sappia coniu- l’amminis trazione dopo gare ambiente e sviluppo. la revoca di Priore che per «Esiste una visione ideo- troppo tempo è stato un logica sull’ambiente, una vero e proprio tappo alla visione che ha permeato crescita dell’Ente. l’azione del Ministro e UNA NUOVA quella del Ministero, una STAGIONE visione che ha costruito È DAVVERO soltanto vincoli territoriali INIZIATA e nessuna possibilit à di A quanto pare la nuova sviluppo per il territorio, stagione è davvero iniquesta visione va ribalta- ziata. Ora serviranno alta e cambiata». cuni passi avanti da comRispetto ad alcune lun- piere. Si dovrà nominare gaggini amministrative il il nuovo Direttore del Sottosegretario ha denun- Parco a tempo pieno ciato che la macchina am- (Claudio Barbaro ha gaministrativa del Ministero rantito tempi celeri) e, molto spessa è lenta e far- completat a la fase di raginosa anche se, ha vo- commissariamento si doluto garantire tutti, «in vrà indicare la terna per il pochissim o tempo verrà nuovo President e delnominat il n ovo diret l’Ente

co Nazionale dell’Appennino Lucano e che il Ministro provveda quanto prima ad indicare la terna al Presidente della Regione. Intanto come cittadini della Basilicata, ancor prima che come commentatori e giornalisti, non possiamo che fare il nostro applauso fermo al Governo Meloni per l’efficienza che sta dimostrando in una questione che noi riteniamo centrale nelle politiche di sviluppo del nostro territorio. La nomina del Direttore era incancrenita da tempo, in passato aveva anche determinato il ritardo nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti. Il Sottosegretario Barbaro di Fratelli d’Italia è venuto a Marsico, ha promesso e ha risolto il problema con grande celerità.


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Salari di ottobre subito ed entro lunedì la comunicazione sulle modalità di pagamento delle rimanenti spettanze

Sciopero forestali, sugli stipendi la Regione si attiva per risolvere

L’

assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Galella, ha promesso, nell’incontro urgente che si è svolto in Regione alla presenza di rappresentanti della Uila Uil, Flai Cgil e Fai Cisl, che le operaie e gli operai forestali riceveranno subito lo stipendio del mese di ottobre «ed entro lunedì la comunicazione ufficiale sulle modalità di pagamento delle rimanenti spettanze». «Conosciamo bene le condizioni economiche dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto forestazione - ha aggiunto Galella - e, considerato anche l’approssimarsi delle festività natalizie, faremo ogni sforzo per ottemperare nell’immediato. Sono in corso verifiche da parte degli Uffici regionali circa le possibilità di utilizzo di risorse residue e sono molto fiducioso che la vicenda si potrà chiudere nel migliore dei modi tra lunedì e martedì prossimo». Non solo stipendi forestali. In separato incontro, Galella, inoltre, ha discusso anche di redigere una proposta di Programma forestale regionale 2023-2042 individuando e definendo gli obiettivi generali, gli obiettivi specifici e le azioni, tenendo conto delle specifiche esi-

VIGILI DEL FUOCO, PROTESTE PER ORARI DI LAVORO

Nel Potentino pompieri in stato di agitazione genze socioeconomiche, ambientali e paesaggistiche, nonché delle necessità di prevenzione del rischio idrogeologico, di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico e di difesa dagli eventi estremi con particolare attenzione agli incendi boschivi. Per raggiungere questo obiettivo la Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata ha affidato al Crea - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia - sede di Potenza, la redazione della proposta del Programma. «La Regione Basilicata ha spiegato l’assessore Galella - nella proposta di Programma Forestale Regionale (Pfr) 2023-2042, riconosce e prende in carico l’importanza fondamentale di adozione di processi decisionali condivisi con lo specifico

obiettivo di identificare le azioni prioritarie da implementare per superare i principali problemi e debolezze del settore forestale in Basilicata. Per la redazione del Programma sarà attuato un percorso di coinvolgimento dei portatori di interesse attraverso la realizzazione di diverse fasi di confronto partenariale- sociale, di settore ed istituzionale. Il settore forestale dovrà diventare, con una adeguata programmazione e pianificazione, un ecosistema di business, generatore di reddito nel rispetto della sostenibilità ambientale, sociale ed economica”. La superficie forestale della Regione Basilicata è pari a 392.412 ettari che rappresentano circa il 40 % del territorio regionale; l’incremento della superficie forestale osservato nell’arco di un decennio è di circa il 14% (47.000 ha di bosco in più).

Il Deputato Mattia (FdI): «Stanziati 11 milioni di euro per pere e kiwi»

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Agricoltura, buone nuove dal Governo

ome annunciato nelle scorse settimane dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, è arrivato il via libera al decreto che stanzia 11 milioni di euro per i produttori di pere e kiwi. Si tratta di un ulteriore stanziamento, dopo quello dello scorso novembre di 12 milioni di euro, per sostenere due settori fortemente danneggiati da eventi climatici e naturali. «È un provvedimento - ha spiegato il responsabile del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, il deputato Aldo Mattia che prevede un incremento di risorse pari a 8 milioni per il comparto delle pere e a 3 per quello dei kiwi. Potranno accedere al contributo le aziende che hanno registrato un decremento del valore della produzione, nel 2023, superiore al 30% rispetto a quella dello scorso anno. Importante l’aiuto che ammonterà fino a 1.100 euro per ettaro per la filiera delle pere e fino a 1.000 euro per ettaro nel caso dei kiwi”. Per Mattia “ è la conferma di come il Governo ed il ministro

__ Mattia

Lollobrigida , considerato il momento climatico che ha attraversato l'agricoltura quest'anno, in particolar modo il settore dell'ortofrutta,lavorino concretamente per rivitalizzare un comparto che vive condizioni di difficoltà». «Un plauso, infine - ha concluso Mattia -, al Governo per aver impostato un metodo di lavoro che affronta i problemi strutturali della filiera».

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igili del Fuoco: «Proclamiamo lo stato d’agitazione di categoria e l’attuazione della procedura di raffreddamento». A renderlo noto i sindacalisti Gianfranco Salbini (Fns Cisl), Donato Coviello (Fp Cgil) e Michele Cinnella (Confsal VV.F). Tema della discordia il Decreto dipartimentale relativo alla variazionedell’orario di lavoro nelle sedi distaccate del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Potenza, «che attualmente svolgono orario ad h24 quali: Pescopagano, Melfi, Villa d’Agri e Lauria». I tentativi di conciliazione «non hanno indotto leparti interessate a raggiungere un accordo». Dal Comando, inoltre, comunicato a«a tutto il personale il ripristino della turnazione ordinaria 1224 e 12-48 per i distaccamenti di Melfi, Lauria, Villad’Agri e Pescopagano». I sindacati ritengono che «simile atteggiamento non può essere accettato, in quanto non si tratta di ripristino, ma di cambio orario di lavoro».


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Il dg dell’Aor San Carlo presenta l’iniziativa “Da donna a donna, la prevenzione continua” rivolta alle donne assistite dalla Caritas che ha sede a Bucaletto

Spera: «Prosegue la prevenzione contro il tumore al seno nei quartieri di Potenza»

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rosegue e si amplia l’attività promossa dall’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ per facilitare alle fasce di popolazione più fragili l’accesso alle cure, con l’obiettivo di promuovere la salute e preveni-

re i tumori, in particolare quello del seno. L’iniziativa “Da donna a donna, la prevenzione continua”, rivolta alle donne assistite dalla Caritas, sezione di Potenza, attuata dall’Aor e, in particolare, dai medici del reparto di Chirurgia senologica, diretto dalla dottoressa Pina Di Santo, in collaborazione con la Caritas e l'associazione Vivere Donna, mira a coinvolgere, nella giornata del 16 dicembre 2023, circa 45 donne di tutte le età. Dalle ore 9.00 alle ore 14.00, nelle sedi individuate dalla Caritas che con il suo personale gestirà gli accessi, sarà effettuata una visita senologica alle donne che parteciperanno alla giornata di sensibilizzazione. «Dopo la massiccia adesione alla annuale campagna nazionale ‘Ottobre Rosa’, nell’ambito della quale, per la prima volta in tutti e cinque i presidi ospedalieri Aor, i medici della Breast Unit hanno assicurato visite gratuite -dichiara il direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera- abbiamo deciso, d’intesa con le associazioni coinvolte, di proseguire le iniziative nei quartieri di Potenza, quale ulteriore momento di sensibilizzazione dedicato alla prevenzione e cura del tumore al seno». «La nostra Azienda -prosegue il Dg Spera- è

sempre più impegnata a promuovere campagne di sensibilizzazione, prevenzione e cura del tumore. Grazie all’importante contributo dell'associazione Vivere donna onlus e della Caritas, siamo riusciti a mettere a disposizione delle donne le competenze professionali e l’esperienza dei nostri specialisti, che ringrazio per l’adesione volontaria ed entusiastica», conclude il direttore generale Giuseppe Spera. «Sarà dato rilievo all’informazione riguardo all’adozione di corretti stili di vita, alla necessità di aderire agli screening oncologici sulla base delle raccomandazioni del servizio sanitario regionale ed ai consigli sulla tecnica corretta dell’autopalpazione», dichiara la dottoressa Pina Di Santo, direttore della Chirurgia senologica dell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza. «Inoltre -continua la senologa- saranno consigliati, qualora necessari, esami diagnostici o interventi mirati, illustrando il percorso più adeguato alla risoluzione del problema. L’obiettivo è quello di creare porte facilitate di accesso alla salute -conclude la dottoressa Di Santo- affinché le donne non raggiunte dalle azioni di prevenzione possano beneficiare dei vantaggi della prevenzione».

L’assessore alla Sanità della Regione Basilicata Fanelli: «Frutto della lungimiranza della visione politico-amministrativa che vuole essere al fianco delle famiglie»

Autismo, «In arrivo circa 2mln € per progetti di cura e inclusione»

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ttraverso tre determine dirigenziali, abbiamo destinato somme importanti pari a circa due milioni di euro alla realizzazione di progetti di cura delle persone nel disturbo dello spettro autistico e per la definizione di una rete territoriale che possa attuare una rapida presa in carico, la continuità delle cure, l’integrazione e l’inclusione sociolavorativa, oltre che il reclutamento di personale altamente specializzato». Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute e Politiche della persona, Francesco Fanelli, che «conferma la lungimiranza di una vi-

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sione politico-amministrativa che vuole porsi con forza al fianco delle famiglie e degli enti del Terzo Settore, attuando azioni concrete di sostegno e supporto sul campo». «Quando si parla di disturbi dello spettro autistico - ha aggiunto l’assessore Fanelli - è fondamentale tenere ben presente due aspetti: la necessità di un approccio multidisciplinare delle competenze e le ricadute che questa complessa e variegata condizione ha sui sistemi prossimali, quali la famiglia, la scuola e più in generale, la comunità. Pertanto, dando seguito agli impegni assunti e nella ferma convinzione di fare quanto possibile per il miglioramento dei servizi esistenti, all’Azienda sanitaria di Potenza e all’Azienda sanitaria di Matera, saranno trasferiti 597.188 euro. Trattasi di fondi ministeriali destinati alla realizzazione sul territorio lucano, di importanti progetti di ricerca, per l’incremento del personale del Servizio sanitario preposto all’erogazione degli interventi previsti dalle linee guida sulla diagnosi e sul trattamento dei disturbi dello spettro autisti-

co elaborate dall’Istituto superiore di sanità; per la definizione di una rete di cura territoriale con funzioni di riconoscimento, diagnosi e intervento precoce sui disturbi del neuro sviluppo, nel quadro di un'attività di sorveglianza della popolazione soggetta a rischio e della popolazione generale, nell'ambito dei servizi educativi della prima infanzia, nei servizi di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza e nei reparti di terapia intensiva neonatale e di neonatologia. Saranno poi, realizzati progetti di vita individualizzati basati sul concetto di qualità della vita, come definito dall'Organizzazione mondiale della sanità, assicurando percorsi diagnostico-terapeutici, assistenziali ed educativi e la continuità di cura in tutto l'arco della vita, l'integrazione scolastica e l'inclusione sociale e lavorativa». «Sarà poi traferito un totale di 454.893 euro alle Aziende sanitarie di Potenza e Matera- ha spiegato Fanelli- per percorsi mirati alla promozione delle competenze di vita e di socializzazione; interventi di presa in carico globale ed integrata e la pia-

nificazione di piani individualizzati per lo sviluppo delle autonomie, delle abilità sociali, la prevenzione di comportamenti discriminatori. Inoltre, 400 mila euro, su un totale di 920 mila euro saranno destinati alle Aziende sanitarie di Potenza e Matera e al Comune di Potenza per l’implementazione di percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori all’età di transizione fino ai ventuno anni, anche tramite voucher e progetti per assistenza agli enti locali, anche associati tra di loro, per sostenere le attività scolastica delle persone con disturbi dello spettro autistico nell’ambito del progetto terapeutico individualizzato». «Tanto abbiamo fatto in questi mesi sul tema dell’inclusione e del sostegno al tessuto cosiddetto fragile della nostra società. Basti pensare al primo lido inclusivo lucano, dove tutti indistintamente possono godere della spensieratezza del mare e delle bellezze. Sono piccoli tasselli che messi insieme formano un grande scenario fatto di prospettive future sempre più grandi» conclude Fanelli.


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L’Azienda sanitaria locale di Potenza prevede 120 somministrazioni al giorno e 90 il pomeriggio: si parte da martedì

Asp rafforza la campagna vaccinale nel capoluogo

I

n in considerazione dell’aumento del numero delle prenotazioni per la somministrazione del vaccino anti covid-19, l’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp) ha definito il rafforzamento della campagna vaccinale e la riapertura del punto vaccinale di via della Fisica in orari ordinari a partire da martedì 19 dicembre e fino alla fine del mese. Le vaccinazioni si effettueranno anche durante i giorni settimanali tra il 27 e il 29 dicembre. Per il mese di gennaio, verrà definito un eventuale calendario in base al numero di prenotazioni. Secondo le nuove direttive dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, verranno richiamati tutti i prenotati per anticipare l’appuntamento e garantire celerità nello scorrimento delle liste d’attesa che allo stato attuale sono sature fino al 10 gennaio. In totale, i prenotati per la somministrazione del vaccino Covidì19, tra cui anche i cosiddetti “fragili”, sono al momento 600. Le prenotazioni, per il so-

lo vaccino Covid19, possono essere intanto effettuate dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. L’ambulatorio per la somministrazione del siero sarà aperto dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e solo il martedì anche nelle ore pomeridiane dalle 15 alle 17 e 30. in totale saranno quattro i medici impiegati, tre gli infermieri ed un amministrativo che opereranno su due linee vaccinali. «Le slot di prenotazione ha spiegato il Dg Asp Antonello Maraldo - sono state aperte in maniera tale da assicurare la vaccinazioni di 120 utenti per turno mattutino giornaliero e di 90 utenti nel solo pomeriggio del martedì. Si ricorda che sul territorio e presso le sedi periferiche la vaccinazione anti-covid è eseguita anche dai medici di medicina generale su base volontaria. Nelle prossime ore si organizzerà la somministrazione a domicilio per Potenza e zone limitrofe che interesserà gli utenti che versano in una particolare condizione di estrema fragilità o che non sono tra-

ANTICIPO CONTRATTUALE COMPARTO SANITÀ

La Uil Fpl: «Ad oggi nessuna risposta» __ Maraldo

sportabili presso i punti vaccinali. Alla luce dell’esigenza di potenziare i turni vaccinali per un incremento di richieste». Il Dg Maraldo ha ribadito di «aver raccolto questa esigenza già nei giorni scorsi e di averla condivisa e con il Direttore Sanitario D’Angola e con il Dirigente dell’Igiene De Lisa che subito hanno provveduto ad organizzarla». «È un modo concreto - ha concluso il Dg - di abbattere le liste di attesa e di proteggere tempestivamente la popolazione che afferisce all’Asp».

L

a Uil Fpl di Basilicata, di concerto le altre organizzazioni sindacali, ha chiesto alla IV Commissione consiliare di intervenisse presso il governo Regionale per dare applicazione alla circolare Rgs del Mef sull’applicazione della una tantum dell’anticipo del rinnovo contrattuale dei dipen- __ Verrastro denti pubblici della sanità: «Si prospetta un Natale amaro per i tanti operatori della sanità lucana in quanto non c’è nessuna risposta sull’anticipo dei futuri incrementi contrattuali». «Sono troppo poche le Regioni che, ad oggi - hanno dichiarato il segretario regionale Uil Fpl, Antonio Guglielmi, ed il segretario regionale aggiunto Uil Fpl, Giuseppe Verrastro -, si sono fatte carico di applicare immediatamente quanto legiferato. Si sta verificando quindi una erogazione a singhiozzo, che lasciano così a bocca asciutta chi sperava di poter affrontare il periodo delle feste con maggiore serenità».

Dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali una serie di raccomandazioni per «orientarsi nelle scelte di governance»

P

Reti oncologiche regionali, il report dell’Agenas

ubblicati i dati della 5a indagine nazionale Agenas sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche regionali. La Regione Basilicata nel 2021 ha istituito la Rete Oncologica di Basilicata (Rob) con l’adozione del modello Comprehensive Cancer Care Network (Cccn); «tuttavia non sono presenti atti di azione relativi alla governance della Rete, sostenuti da finanziamenti dedicati, sulla base di analisi epidemiologiche e dei volumi di attività (come da Pne), alla governance, alle strutture ed al personale necessario al funzionamento della Rete, che assicurino la sostenibilità delle strategie di continuità operativa». La Rob, però, «non ha integrato i suoi servizi con l’attività territoriale, come da DM 77-2022, ma ha formalizzato percorsi integrati con la Rete delle Cure Palliati-

ve». Inoltre, «è stato avviato il processo di digitalizzazione della rete (cartella clinica oncologica informatizzata e sistema efficace e riconosciuto di collegamento in rete tra l'attività ambulatorialescreening e il Fse del paziente)». Tra le raccomandazioni dell’Agenas, «l’importanza di implementare lo stato di attuazione dei processi di governance, dei percorsi del paziente con particolare attenzione alla attribuzione di risorse economiche adeguate allo sviluppo e implementazione della rete, e di finalizzare i processi per la transizione digitale». L’Agenas ha sottolineato, inoltre, l’importanza di focalizzare l’operato della Rete in una reale interscambiabilità del paziente all’interno dei nodi per ottimizzare il percorso, ridurre i tempi di attesa (chirurgia, diagnosti-

ca, terapia) ed «assicurare la prossimità delle cure mediche specie per i pazienti oncologici in fase avanzatacronica di malattia». «Si raccomanda di porre in essere - viene riportato nel report - le azioni necessarie per il controllo e il monitoraggio interno ai processi di rete, l’implementazione e l’aderenza ai Pdta di patologia». Per quanto riguarda l’ottimizzazione dei servizi e la sostenibilità delle chirurgie ad alto impatto e ad alta specialistica, toracica, addominale come chirurgia del pancreas e dello stomaco, e ginecologica in particolare l’ovaio, per le chirurgie oncologiche (addominale, ginecologica e urologica), «si raccomanda di concentrare la casistica su Crob, San Carlo (Potenza) e Matera, evitando la frammentazione di pochi casi trattati in altri presidi, per il tumore dello

stomaco individuare un unico Hub in considerazione della casistica esigua». Dai dati, notato che, riguardo la presa in carico, «la Regione soddisfa parzialmente la domanda di assistenza e mostra un alto tasso di fuga per tutte le patologie e in particolare per polmone, mostrando una percentuale elevata dei tempi di attesa oltre i 30 giorni previsti in classe A rispetto a tutte le patologie, in particolare per prostata e retto».

In relazione alle prestazioni ambulatoriali per chemioterapia e radioterapia, «si nota una non copertura delle stesse rispetto al comune di residenza, nettamente marcata per l’Asl di Matera». La Regione, riporta l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) nelle conclusioni del capitolo dedicato alla Basilicata, «potrà utilizzare gli indicatori esposti nel presente rapporto per orientarsi nelle scelte di governance».


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GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 202 23 07:00

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TUTTI A TA TA AV VOLA

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FRAGOLE & SUDORE

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NEWS DELLA NOTTE

DOVE VED DERCI TUTTA A ITA A ALIA - CANALE 68 TA ASTO BL LU


Potenza

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Il funzionario: «Sto già studiando i meccanismi del territorio». Il Questore Ferrari ha anche conferito il ruolo di Dirigente Ufficio prevenzione al Commissario Strano

La Squadra mobile di Potenza sarà guidata dal Commissario Verrone È

__Il Commissario Verrone, il Questore Ferrari e il Commissario Strano (foto Mattiacci)

il Commissario Capo della Polizia di Stato Vincenzo Verrone il nuovo dirigente della Squadra Mobile potentina. Napoletano, classe 1989, il predetto funzionario proviene dalla Questura di

Firenze dove ha ricoperto l’incarico di Funzionario addetto – Responsabile della IV Sezione della Squadra Mobile e succede al Vice Questore della Polizia di Stato Marco Mastrangelo traferito alla Questura di

Foggia. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza presso l’Università “Federico II” di Napoli, ha conseguito un dottorato di ricerca in diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Il 7 settembre 2017, dopo aver superato il concorso pubblico per il conferimento di 80 posti da Commissario, è entrato nell’Amministrazione della P.S. come frequentatore, presso la Scuola Superiore di Polizia, del 107° Corso per Commissari della Polizia di Stato. Il 1° aprile del 2019 gli è stata assegnata, come prima sede, la Questura di Firenze dove ha ricoperto l’incarico di Funzionario addetto presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e successivamente quello di Funzionario addetto

alla Squadra Mobile. A presentare il funzionario, nel corso di una conferenza stampa tenuta in Questura, è stato il Questore di Potenza Giuseppe Ferrari affiancato, nell’occasione, dal Funzionario Portavoce Commissario Capo Ludovica Strano a cui, a seguito di una riorganizzazione interna, è stato conferito anche l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che va ad unirsi a quello di Dirigente dell’Ufficio Immigrazione rivestito sin dal suo arrivo alla Questura di Potenza nel mese di luglio del 2022. «Sono molto orgoglioso di questo mio primo incarico. Ci vorranno alcuni mesi - ha affermato Verrone per comprendere effettivamente la fenomenologia criminale e i meccanismi di questo territorio, ma li sto già studiando».

Rampe “a scendere” rotte. «Paghiamo per ricevere un servizio a metà. Si faccia manutenzione» A causa probabilmente di una caduta accidentale da una palazzina

Potenza, impianto meccanizzato sempre Via Mazzini, trovato morto più “immobile”: sale la rabbia dei cittadini 70enne in strada: indaga la Polizia

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ornano a far parlare di sè le “scale mobili più lunghe d’Europa”. Con l’avvicinarsi del periodo natalizio e “la corsa allo shopping” in via Pretoria, molti cittadini hanno deciso di usufruire delle scale mobili per raggiungere il centro storico. Una decisione che non si è rivelata molto azzeccata considerato lo stato in cui versa l’impianto meccanizzato. Molte rampe sono infatti “immobili”, ferme, non utilizzabili. Ed è lì che monta la rabbia di chi nonostante paghi il biglietto, possa usufruire sol-

tanto a metà del servizio. La segnalazione arriva da chi ha usufruito dell’impianto che da viale Dante conduce a piazza XVIII Agosto. Quasi tutte le rampe “a scendere” sono ferme. E fino a quando è un ragazzino o un giovane adulto ad essere costretto a scendere le scale a piedi non si fa nemmeno caso al disagio ma quando si tratta di una persona anziana o di qualcuno che ha difficoltà a deambulare allora il disservizio diventa difficile da comprendere e la comprensione lascia il posto alla

rabbia. «Molte rampe sono rotte. Un’anziana signora con il bastone è stata costretta a scendere dalla rampa “normale”. Possibile che un servizio così importante non sia manutenuto? Possibile che si debba sempre cadere nel ridicolo?» si legge a corredo della foto di un utente, al quale fanno eco tanti altri che hanno riscontrato lo stesso problema: «Per la condizione in cui versano le scale mobili, i biglietti dovrebbero essere gratuiti. Sarebbe giusto far pagare soltanto un utilizzo, quello a salire»; «Si paga di più per un servizio sempre più inefficiente. Un euro a biglietto con una validità di 30 minuti per usufruire di un servizio a metà. Ecco questi sono i nostri amministratori». Questi soltanto alcuni dei messaggi che affollano il web e che fotografano una situazione critica. Sarebbe opportuno che si provvedesse, Amministrazione comunale oppure la ditta che gestisce il servizio, a manutenere gli impianti e sistemare le rampe rotte. Sarebbe opportuno anche perchè in questo periodo dell’anno con i tanti eventi organizzati in centro storico, i cittadini potrebbero finalmente parcheggiare la macchina per godersi i servizi che offre la città capoluogo. ROSAMARIA MOLLICA

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n via Mazzini, ieri mattina, è stato trovato il corpo di un uomo privo di vita. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo di circa 70 anni, sarebbe precipitato da una palazzina in cui abitavaschiantandosi sul’asfalto nei pressi di un bar. Una caduta accidentale, quindi. Sulle dinamiche dell’incidente sono in corso le indagini degli agenti della Polizia di Stato sopraggiunti appena contattati da chi era in strada in quel momento e ha visto tutto. Immediatamente allertati i soccorsi, ma i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, in quanto l’uomo pare sia morto sul colpo.


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Provincia

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Valluzzi: «Seguirà poi un intervento di riqualificazione ambientale, con lavori di ingegneria naturalistica e di piantumazione di essenze autoctone»

Castelmezzano si veste di luci artistiche e riqualifica la strada d’accesso al paese

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DI E MANUELA CALABRESE

el comune di Castelmezzano continuano i lavori e il borgo si veste di nuova luce. Nell’occasione della celebrazione di Santa Lucia, venerata come la protettrice della vista per una simbolica connessione tra il suo nome e la luce, nel paese incastonato tra le dolomiti lucane si sono accese luci scenografiche. L’amministrazione comu-

nale, guidata dal Sindaco Nicola Valluzzi spiega come «nel giorno più corto, ma il più “luminoso”, da quest’anno a Castelmezzano si accende la luce più bella per irraggiare il monumento più importante del borgo. È stato difatti completato l’intervento di illuminazione artistica della Chiesa di Santa Maria dell’Olmo. Un progetto Made in Basilicata, finanziato dal Programma Operativo Val D’Agri. Rag-

giunto da Cronache il Primo cittadino aggiunge: «Questo intervento si inserisce nell’ambito di un discorso più ampio di riqualificazione urbana dell’area adiacente e sottostante la piazza Emilio Caizzo, finanziato per un importo di 40.000 euro. Un’opera progettata e realizzata “made in Basilicata” come dicevamo poc’anzi, interamente da professionisti e imprese lucane. Un intervento che

esalta la bellezza del monumento più importante del borgo». All’annuncio, ma soprattutto all’accensione dell’illuminazione, sono seguiti commenti entusiasti da parte non solo di concittadini, ma anche di chi ha apprezzato dal di fuori, lo scenografico lavoro di luci. Non si tratta dell’unica buona nuova dal Comune, in quanto anche la viabilità diventa sempre più “at-

trattiva”. È stata difatti «completata la prima parte degli interventi di riqualificazione ambientale e pavimentazione in pietra locale del percorso di collegamento tra la Galleria del sogno, la palestra Comunale e la Piazza Conte A.Campagna» comunica ancora il Primo cittadino, il quale aggiunge: «L’intervento è finanziato da Green Connection, fondi FSC riprogrammati dalla Regione Basilicata- Dipartimento Ambiente, per un importo di 200mila euro, ed abbiamo completato la prima parte, ovvero la pavimentazione del percorso di collegamento dalla galleria alla Piazza. Seguirà poi un intervento di riqualificazione ambientale, con lavori di ingegneria naturalistica e di piantumazione di essenze autoctone per riqualificare un’area che era degradata e che invece oggi si presenta come straordinario biglietto da visita per chi ci raggiunge dall’ingresso della parte alta del paese».

Ad ottobre il crollo parziale delle pignatte in laterizio e controsoffitto nella parte posteriore dei locali, cui seguì l’arrivo dell’Ufficio mobile

Il sindaco di Bella comunica la riapertura dell’ufficio postale nel centro del paese

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orniamo nel Comune di Bella e torniamo a parlare dell’Ufficio Postale situato nel centro del borgo, in quanto l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Leonardo Sabato, ha annunciato buone nuove in merito. «Dopo la certificazione attestante l'avvenuto ripristino delle condizioni di agibilità dei locali depositata nella giornata di lunedì 11 dicembre, e l'immediata richiesta di riapertura dei locali, con gioia -sottolinea il Primo cittadino- vi informo che nel pomeriggio di martedì 12, i vertici di Poste Italiane Spa mi hanno comunicato che venerdì 15 dicembre l'Ufficio Postale in Via Vittorio Veneto sarà regolarmente riaperto al pubblico». Cronache ha seguito la vicenda nel tempo, dall’inizio quando il 7 ottobre vi fu la chiusura a causa del «crollo parziale delle pignatte in laterizio e controsoffitto nella parte posteriore dei locali» e rendendo necessaria la chiusura «per inagibilità momentanea».

Da allora molti erano stati i disagi per i bellesi, costretti a recarsi presso l’Ufficio Poste di Muro Lucano, e per il bancomat a Baragiano Scalo o ancora a Muro. Difficoltà raddoppiate per gli anziani con difficoltà di spostamenti. Proprio per questi motivi era nato anche un “Comitato per l'Ufficio Postale di Bella”, un comitato cittadino del quale si era fatto promotore Vito Leone. Alla chiusura dell’Ufficio

Postale si era ovviato comunque con un Ufficio postale mobile, ma ora i disagi sono davvero terminati. «Desidero esprimere un sentito ringraziamento al proprietario dei locali, Angelo Angrisani – si avvi a concludere Sabato- all'impresa dei lavori "Edil Point" e al Direttore dei Lavori, l’Ingegnere Donato Tarantino, per la collaborazione nel limitare i tempi di ripristino dei locali. Un sen-

tito ringraziamento va agli operatori di Poste Italiane per aver reso i servizi anche in condizioni di lavoro disagiate e Poste Italiane spa per la disponibilità sempre manifestata. Desidero esprimere in particolare -chiosa il Sindaco- un sentito ringraziamento ai cittadini per la pazienza e la comprensione dimostrati nella situazione di disagio che si è accidentalmente verificata». E.C.


Provincia

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LAGONEGRO Il vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente di FI: «Si rischia la perdita del finanziamento con danni alla comunità. Falabella si dimetta»

Sospesi i lavori del Palazzetto dello sport, Piro furioso: «Amministrazione incapace» smo e la presunzione dell’amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Falabella sta mettendo a repentaglio anche l’ultimazione dei lavori del PalaSimone. Si rischia che l’opera resti così per anni» ha affermato Piro. «L’incapacità di relazionarsi con i dipartimenti e i tecnici regionali, di questa strana amministrazione, ha causato incredibilmente la sospensione dei lavori. - continua il forzista - Il __Piro ritardo nella consegna dell’opera che era prevista per LAGONEGRO. Sono so- gro. A denunciarlo il vice Forza Italia Francesco Pi- fine novembre 2023 senza spesi i lavori del Palazzet- presidente del Consiglio ro. possibilità di ulteriore proto dello Sport di Lagone- regionale ed esponente di «L’incapacità, il narcisi- roga rischia la perdita del

finanziamento con danni a carico dell’Ente e della comunità di Lagonegro inimmaginabili ed inqualificabili». «Falabella e i suoi si dimettano. In soli 8 mesi hanno dimostrato presunzione, narcisismo e soprattutto totale incapacità. L’unico atto messo in campo è stato l’aumento delle loro indennità. Per il bene di tutti, Falabella rassegni le dimissioni» conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Piro che da tempo denuncia le inefficienze dell’amministrazione comunale.

Il Sindaco Cirigliano: «Il contributo ci consentirà di agire con un primo intervento ma ne serviranno anche altri»

Messa in sicurezza strade montane: in arrivo 100mila € per San Chirico Raparo

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__Una immagine della Sp7

a Regione Basilicata dà il via libera per gli investimenti e i sussidi destinati ad interventi per la sicurezza delle strade montane. A beneficiarne quattordici comuni in provincia di Potenza e sei nella provincia di Matera. Anche San Chirico Raparo rientra nei comuni presenti con un sussidio di 100.000€ destinati alla messa in sicurezza di un tratto della SP 7 rientrante nel perimetro . Un tratto che non solo «collega il nostro comune a Roccanova e Castronuovo - ci ha spiegato il sindaco Vincenzo Cirigliano ma è anche una zona dove sorgono tre delle più importanti attività produttive del nostro territorio. C’è l’azienda Cafra, che alleva suini e produce salami, ma

anche l’azienda Ovo, che produce uova da allevamento e infine è presente anche un’azienda che alleva bovini. Sono realtà imprenditoriali che offrono opportunità di lavoro a molti cittadini. Quel tratto

di strada inoltre conduce alla Contrada Noceto dove vivono molte famiglie. Cittadini quindi che percorrono questa strada quotidianamente per recarsi all’ambulatorio medico, per accompagnare i propri figli a scuola ma anche per l’acquisto dei beni di prima necessità». «È per noi - sottolinea Cirigliano – un’arteria importante che necessitava di interventi. Ho portato a conoscenza l’assessore Galella del problema riguardante la SP7 e a lui vanno i nostri ringraziamenti per essersi fatto carico della questione. Il contributo che ci arriverà ci consentirà di agire con un primo intervento di messa in sicurezza, ma ne saranno necessari anche altri». ANNA TAMMARIELLO

I SINDACI SOLLECITANO L’ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI

Pittella e Rubino all’Ater: «Si approvino le graduatorie»

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l sindaci Pittella e Rubino, rispettivamente i primi cittadini di Lauria e Moliterno, hanno inviato ieri mattina una formale nota all’Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale di Potenza chiedendo lumi sullo stato di procedura e un sollecito al fine di poter chiudere il bando di concorso per l’assegnazione di tutti gli alloggi di edilizia sovvenzionata di nuova costruzione, di quelli recuperati, di quelli disponibili o che si dovessero rendere disponibili, in maniera tale da concludere l’iter procedurale e di assegnare gli stessi ai soggetti idonei. «Tenuto conto che famiglie bisognose, -scrivono nella nota i Sindaci Rubino e Pittella- in possesso dei prescritti requisiti per essere assegnatari degli alloggi, ad oggi vivono condizioni di profondo disagio, chiediamo di conoscere le motivazioni che impediscono di completare la procedura di approvazione delle graduatorie, esortando ad agire con celerità per l'assegnazione degli alloggi agli aventi diritto.»


Matera e provincia

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Guardia di Finanza di Matera, al Comando provinciale la cerimonia di avvicendamento con il rituale passaggio di consegne

Il cambio: al Generale Cardellicchio subentra il Colonnello Maniscalco

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resso la Caserma “Vincenzo Rutigliano M.B.V.M.” di Matera, sede del Comando Provinciale, ha avuto luogo il passaggio di consegne per l’avvicendamento nell’incarico di Comandante tra il Generale di Brigata Giuseppe Antonio Cardellicchio ed il Colonnello Roberto Maniscalco. La cerimonia, tenutasi nel pomeriggio di ieri, è stata presieduta dal Comandante Regionale della Basilicata, Generale di Brigata Roberto Pennoni ed ha visto la partecipazione dei Comandanti dei Reparti territoriali, di una ristretta rappresentanza di militari in servizio e delle locali Sezioni dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. Dopo quattro anni passati a dirigere le Fiamme Gialle nel capoluogo materano, incarico nel quale ha conseguito brillanti risultati su tutti i fronti operativi, il Comando Generale della Guardia di Finanza, nell’ambito dei cambi di incarico dei dirigenti del Corpo, ha disposto l’avvicendamento del Generale Cardellicchio, collocato in quiescenza per raggiunti limiti di età dopo oltre quarantuno anni di servizio effettivo. A raccogliere l’importante eredità è stato designato il Colonnello Roberto Maniscalco, palermitano, classe ‘68, coniugato, con tre figli.

Arruolato nel Corpo nel 1991, ha frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza ed ha ottenuto la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Milano e in Scienze della Sicurezza Economico-finanziaria presso l’Università degli studi Roma, Tor Vergata. Ha frequentato il Master “Il nuovo diritto societario. Aspetti giuridici ed economici, con particolare riferimento alla governance societaria”, presso la Scuola Superiore dell’economia e delle Finanze “Ezio Vanoni”, nonché il Corso di perfezionamento in “Diritto dei mercati finanziari”, presso l’Università degli studi di Milano. Nel corso della carriera, ha espletato i seguenti incarichi operativi: Comandante della Tenenza di Massalubrense (Napoli); Comandante del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata, del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania; Comandante della Compagnia di Barletta; Comandante del Nucleo PT di Potenza; Comandante del III Gruppo Tutela Entrate del Nucleo PT di Milano; Comandante del Gruppo Investigativo Criminalità Economico Finanziaria del Nucleo PT di Milano; Comandante del Gruppo Tutela Mercato Capitali del Nucleo PT Milano; e, da ultimo, Comandante del Grup-

po Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari. Nel corso della sua carriera ha, altresì, espletato diversi incarichi di insegnamento presso gli istituti di formazione del Corpo. Vanta una consolidata esperienza operativa nelle attività di verifica fiscale, nei settori dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati fallimentari, nonché attività ispettive antiriciclaggio, con risultati di assoluto rilievo. Il Generale Cardellicchio, prima di lasciare l’incarico, ha salutato i propri collaboratori, ringraziandoli per quanto è stato fatto sul fronte della Tutela delle Entrate, della Spesa Pubblica e per il contrasto alla criminalità economica, a difesa dei cittadini onesti e delle imprese virtuose. Il nuovo Comandante Provinciale, Colonnello Roberto Maniscalco, dopo

MESSA IN SICUREZZA STATALE 407, INTERVENTO FORUM DEMOCRATICO PISTICCI

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aver rivolto un indirizzo di saluto ai presenti, ha ringraziato la Superiore Gerarchia per l’incarico affidatogli, assicurando il massimo impegno alla guida delle Fiamme Gialle di Matera e collaborazione costante con le altre Istituzioni presenti sul territorio per garantire continuità all’attività del Corpo quale presidio di legalità economico finanziaria a tutela dei cittadini e delle imprese della

provincia che operano nel rispetto delle regole. Al termine della cerimonia, il Comandante Regionale, Generale di Brigata Pennoni, ha ringraziato il Generale Cardellicchio per l’impegno profuso e per gli importanti risultati conseguiti nel suo periodo di comando ed ha formulato al Colonnello Maniscalco i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo incarico ricoperto.

SAN MAURO FORTE, TERMINATA L’INFASTRUTTURA DI RETE

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«Si rispettino le norme basilari» La banda ultralarga è on l Forum Democratico di Pisticci ha chiesto alle Istituzioni preposte di intervenire «con urgenza rimodulando la scaletta temporale dei lavori per la messa in sicurezza della Strada Statale 407 Basentana». «Riteniamo che la scelta tecnica di dare priorità alla messa in sicurezza della Basentana, prima con il posizionamento dei New Jersey - hanno dichiarato -, non tiene conto di una serie di variabili in tema di sicurezza per la fruizione e percorribilità stradale. Solo alcuni esempi, per evidenziare la gravità sia di accesso sia di percorribilità, vista la stagionalità relativa alle pratiche agricole in corso, quotidianamente trattori dotati di attrezzature agricole accedono sul tratto stradale d’interesse (senza una possibile alternativa di percorribilità) creando dei

veri e propri colli di bottiglia sia in uscita sia in entrata dalle aziende agricole. Anche i mezzi pesanti, camion, furgoni e via discorrendo, creano non pochi rallentamenti considerata anche l’elevata frequenza di percorribilità verso l’area industriale di Pisticci Scalo, creando di fatto problemi di traffico e di viabilità in generale. Riteniamo, pertanto, di intervenire con urgenza e di dare inizio e fruizione prima alle strutture di servizio, vedi complanari e sottopassi, e solo successivamente di dare seguito al posizionamento dello spartitraffico centrale». «Il rispetto della vita umana non ha valore a confronto con la burocrazia hanno concluso - e pertanto, ribadiamo e senza indugi che si dia priorità e al rispetto delle norme basilari in tema di sicurezza stradale».

ono 1.138 le unità abitative fornite dalla nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultralarga a San Mauro Forte (Matera): Open Fiber ha reso noto che ha concluso i lavori di realizzazione dell’infrastruttura di rete. L’intervento si è svolto «sulle zone meno densamente popolate e sprovviste di connettività ultraveloce ed ha riguardato anche otto sedi di pubblica amministrazione, compresi gli istituti scolastici».


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Attualità

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LA “PERLA DEL TIRRENO” TRA LE 10 FINALISTE. A MARZO LE AUDIZIONI PUBBLICHE PER PRESENTARE IL PROGETTO ALLA GIURIA

Capitale della Cultura 2026, continua la corsa di Maratea

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l Ministero della Cultura ha reso noto che la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desa-

rio, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute. Parteciperanno alla fase finale della selezione i Comuni e Unioni di Comuni, con i relativi dossier di Agnone (Isernia),“Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”; Alba (Cuneo), “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”; Gaeta (Latina), “Blu, il Clima della Cultura”; L’Aquila, “L’Aquila Città Multiverso”; Latina, “Latina bonum facere”; Lucera (Foggia), “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”; Maratea (Potenza), “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”; Rimini, “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”; Treviso, “I Sensi della Cultura”e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena) con il dossier “Valdichiana 2026, seme d’Italia”. Le finaliste verranno convocate il 4 e 5 marzo per le audizioni pubbliche. «Sa-

rà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli» fanno sapere dal Ministero. «Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di 60 minuti massimo, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria. - continua la nota - La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo». «La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. - conclude la nota del Ministero della Cultura - Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice».

MARATEA Per il sindaco Stoppelli: «Un traguardo che certifica la bontà dell’intuizione avuta»

Cultura 2026, Rubino: «Una candidatura unica, un risultato di tutta la Basilicata»

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DI ANNA TAMMARIELLO

rande successo per la candidatura di Maratea che rientra ufficialmente tra le dieci città a concorrere nella fase finale per l’aggiudicazione del titolo di “Capitale italiana della Cultura 2026”. A renderlo noto il Ministero della Cultura che ha stilato l’elenco delle città finalistescelte dalla Giuria presieduta da Davide Maria Desario. Dieci i progetti finalisti (tra le sedici candidature pervenute) e tra questi anche Maratea candidata con il dossier “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024 e la città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Grande soddisfazione dunque per la Basilicata, che con Maratea vede certificato un lavoro certosino che vuole aprire lo sguardo sull’intera Basilicata interna, pronta ad accogliere conferimenti artistico-culturali da tutta Italia, per costruire una Capitale diffusa e partecipata, che metta la propria esperienza e il proprio patrimonio a disposizione di tutte le comunità a essa più prossime e non solo. «Questo primo importante traguardo certifica la bontà dell’intuizione avuta-ha dichiarato il sindaco Daniele Stoppelli - . Maratea ha un importante

patrimonio materiale e simbolico da mettere a disposizione della Basilicata, del Mezzogiorno e dell’Italia intera». «Maratea – sottolinea invece l’Assessore con deleghe al turismo e all’istruzione, Valentina Trotta – deve avere il coraggio di guardare al futuro, di rinnovare la concezione di sé per dare prospettive nuove alle giovani generazioni. Scommettere sulla cultura come strumento di crescita, di sviluppo, innovazione sociale e rigenerazione urbana è fondamentale per raggiungere simili traguardi». Una rete istituzionale, accademico-intellettuale e culturale, oltre che associativa, quella che ha consentito la costruzione di un progetto ritenuto tra i 10 più validi tra quelli candidati al titolo. Fondamentale è stato l’apporto dell’Università degli Studi della Basilicata, della Provincia di Potenza (soggetto promotore dell’iniziativa insieme alla Fondazione Francesco Saverio Nitti) della città di Melfi, del GAL “La cittadella del Sapere”e soprattutto del Comune di Moliterno, protagonista all’interno del dossier, grazie al lavoro del Sindaco Antonio Rubino e della Fondazione Eni Enrico Mattei. «Moliterno era tra le città che avevano presentato la candidatura a capitale italiana della cultura - ci ha raccontato il sindaco Rubino -. Bisognava presentare il dossier per finalizzare la procedura e quando ci è stato detto che unendoci con un'altra città burocraticamente non sarebbe comparso il nostro nome noi comunque non abbiamo avuto dubbi e abbiamo unito la nostra candidatura a quella di Maratea. Eravamo convinti che questo sarebbe stato un messaggio politico forte oltre che una scelta lungimirante. Perché unire le forze sui nostri territori, rappresentare insieme il mare e la montagna, la tradizione culturale e il paesaggio significava fare una scelta vincente. Oggi ne abbiamo la conferma: Maratea e Moliterno insieme rappresentano la Basilicata tra le dieci finaliste. Nella nostra regione bisogna unire e non disgregare, superare le rivalità e usare i campanili per salirci sopra e vedere oltre, guardando verso un orizzonte al futuro. Un orizzonte che inizia già a costruirsi con questo primo traguardo raggiunto. Una candidatura unica e un risultato oggi che è di tutta la Basilicata».

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Bardi: «Felici che Maratea approdi alle fasi finali»

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l presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha, nelle scorse ore, mostrato tutto il suo sostegno alla candidatura di Maratea a Capitale italiana della Cultura: «Siamo felici per Maratea, che approda alla fase finale. Ringrazio la fondazione Nitti, il comune e tutti coloro che hanno raggiunto un grande risultato. Un plauso anche a Bernalda e alla Magna Grecia, per la cui area la Regione Basilicata ha comunque in programma notevoli investimenti, anche dal punto di vista culturale. Questa giunta regionale darà il massimo sostegno alla candidatura di Maratea, sicuri che la perla del Tirreno abbia tutte le caratteristiche per vincere una sfida appassionante».


Attualità

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IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE MARCELLO PITTELLA

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I COMPLIMENTI DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI IV POLESE

«Maratea è un valore «È la dimostrazione che superando aggiunto per l’area Sud» i campanilismi si va oltre»

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ono felice di apprendere che Maratea è nella short list delle 10 finaliste a Capitale Italiana della Cultura per il 2026» ha affermato Marcello Pittella, consigliere regionale di Azione. «Le candidature, come abbiamo già sperimentato in maniera straordinaria per il 2019, sono una occasione per mettere in campo virtuose collaborazioni territoriali ed istituzionali, di cui la Basili- __Pittella cata ha fortemente bisogno. Sono poi occasioni di rilancio del patrimonio culturale e sociale e di riscoperta di nuove connessioni» continua il consigliere regionale. «Ai promotori va dunque il mio plauso per aver lavorato in questa direzione. Sono da sempre un convinto sostenitore della unicità di Maratea come valore aggiunto per l’area Sud e per l’intera Basilicata e, nel corso della mia presidenza, mettemmo in campo importanti iniziative di valorizzazione e sostegno che meritano di essere riprese. Oggi, alla soddisfazione per il risultato raggiunto, si unisce il mio invito al governo regionale ad intervenire in maniera decisa sulle criticità che hanno interessato Maratea nell’ultimo periodo, penso alla viabilità e al porto in particolare. È tanto più necessario quanto più forte è l’esigenza di crescita e di sviluppo di Maratea e dell’area vasta che in essa crede» conclude Marcello Pittella, consigliere regionale di Azione.

IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE DEL GRUPPO MISTO GIORGETTI

«Auguri a Maratea, tutti i lucani sostengano la sua candidatura»

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l Ministero della Cultura ha reso noto che la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute» ha affernato Gino Giorgetti consigliere regionale del Gruppo misto. «Per la Basilicata parteciperà solo Maratea alla fase finale della selezione con il relativo dossier mentre non __Giorgetti è stata scelta Bernalda nonostante il suo dossier fosse davvero molto interessante e sintetizzato in: Ascolto. Mondo, Conoscenza e Mistero» ha continuato Giorgetti. «Maratea, sostenuta da diversi comuni lucani tra cui Melfi che unicamente cito perché è la mia città, dovrà ora misurarsi con altre nove città italiane, realtà tra loro assai diverse, per dimensioni territoriali, storia e patrimonio. Si tratta, tuttavia, di un’aspirazione realizzabile e che potrà restituire un rinnovato slancio verso il futuro della nostra comunità e non solo, a ragion veduta dopo gli straordinari risultati ottenuti da Matera nel 2019» ha dichiarato il consigliere regionale. «Il mio invito è a tutti i lucani ed a tutte le istituzioni, di unirsi, per sostenere Maratea che dovrà essere la capitale italiana della cultura nel 2026» ha concluso Gino Giorgetti consigliere regionale del Gruppo misto.

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a notizia che l’asse Maratea – Moliterno sia tra le dieci finaliste per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura è la dimostrazione che il gioco di squadra e il superamento di individualismi e campanilismi, può portare a risultati straordinari». È quanto reso noto dal vice presidente del Consiglio regionale, Mario Polese. «Uno straordinario obiettivo che riempie d’orgoglio l’intera nostra regione e oggi», spiega l’esponente di Italia Viva, «non può che rendermi ancora più fiero del lavoro svolto dal nostro sindaco Antonio Rubino il quale, con lungimiranza, visione e partecipazione, ha deciso di condividere e unire le forze tra il comune da lui guidato e Maratea per il raggiungimento di un prestigioso e importante traguardo comune. Un esempio che può e deve essere da stimolo anche per impegni e programmazioni future». «Un esito», spiega ancora Polese, «che non può anche rendermi orgoglioso di una comunità a me molto cara quale è quella di Maratea, negli ultimi mesi al centro di notizie poco incoraggianti e rassicuranti e a cui auguro che questo risultato porti nuova linfa

__Polese

e nuova voglia di reagire e guardare oltre». «Anche per questo, voglio annunciare che già nel prossimo Consiglio regionale è mia intenzione presentare una mozione che impegni la Giunta Regionale a sostenere con ogni sforzo economico e istituzionale l’asse tra Moliterno e Maratea al fine di arrivare a una proclamazione che darebbe ulteriore lustro alla nostra regione, già meta ambita di turisti e al centro di format di numerosi tour operator internazionali», annuncia ancora Polese. «Questo straordinario risultato, dimostrazione di affiatamento, collaborazione istituzionale e visione comune, va incoraggiato con ogni azione e impegno da parte di tutti noi», conclude il vice presidente del Consiglio Regionale.

IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE DI BASILICATA OLTRE MASSIMO ZULLINO

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«Complimenti, sosteniamo Maratea»

iamo felici di apprendere che Maratea abbia superato l’ulteriore selezione del Ministero della Cultura e quindi stia concorrendo ancora come Capitale Italiana della Cultura 2026. La perla lucana, infatti, è in lizza con altre nove città della penisola per aggiudicarsi questo prestigioso riconoscimento. L’intera comunità di Basilicata fa il tifo per l’unica realtà lucana presente in questo percorso che rappresenterebbe un momento di crescita e sviluppo per tutta la regione». È quanto __Zullino afferma il consigliere regionale capogruppo di Basilicata Oltre, Massimo Zullino. «Sostengo che ,in questa competizione, non poteva esserci luogo migliore: Maratea è un territorio magico che possiede numerose ricchezze naturali e paesaggistiche che non hanno nulla da invidiare al mondo intero. Si tratta di una realtà apprezzata a livello internazionale che vuole ottenere risultati ambiziosi e significativi grazie soprattutto al suo splendido spirito di accoglienza e ospitalità», continua Zullino. «Ci auguriamo che questo ennesimo risultato possa stimolare definitivamente la Regione Basilicata ad intervenire concretamente su Maratea che purtroppo, da tempo, soffre dell’annosa questione legata alle infrastrutture. È giunto il momento di dare risposte concrete a questa comunità», conclude il consigliere e capogruppo di Basilicata Oltre, Massimo Zullino.


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Attualità

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IL SEGRETARIO DEL PD DI MOLITERNO: «NOI GIOIAMO E LAVOREREMO AL FIANCO DI QUESTE DUE SPLENDIDE COMUNITÀ»

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Scannone: «Maratea e Moliterno esempio per la Basilicata» eggere la Top Ten delle candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026 significa leggere un grande risultato di due Comuni lungimiranti che sono da esempio per la Basilicata: Maratea e Moliterno» ha affermato Rocco Scannone, segretario del Pd di Moliterno. «Moliterno era candidata a Capitale ma ha deciso di unire in un Dossier unico le forze, con la splendida Maratea il cui nome oggi spicca tra le prime 10 in Italia» ha continuato Scannone.

«Dispiace che “Basilicata in Azione” non si sia accorta di questa parte di storia e disconosca a Moliterno qualsiasi merito. - prosegue Scannone - Evidentemente i rappresentati locali di Azione non hanno fatto presente ai loro Leader Regionali e a Marcello Pittella che questo grande risultato è anche un traguardo per la nostra e loro Moliterno. Non hanno colto il messaggio politico lanciato dai Sindaci Daniele Stoppelli e Antonio Rubino, e cioè che unire e non disgregare è la ricetta

vincente. Peccato, un'altra occasione persa per generare un clima proficuo di comunità. Mi viene da pensare, si vuole forse far prevalere una disgregazione locale e alimentarla a fini utilitaristici?» «Il PD invece gioisce per questa scelta e lavorerà al fianco di queste due splendide Città che ora rappresentano la Basilicata e stanno dando una grande lezione Politica che Azione non ha voluto cogliere» ha concluso il segretario del Pd di Moliterno.

__Scannone

La consigliera comunale: «È mancato l’ascolto e il coinvolgimento di tutti cosa che Maratea ha saputo fare. Non ci resta che tifare per la Perla del Tirreno»

Cultura 2026, Bernalda esclusa dalla fase finale, Cirigliano: «Un’occasione persa»

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ernalda è stata esclusa dalle 10 finaliste al titolo di capitale italiana della cultura 2026. La consigliera comunale Giusy Cirigliano ha voluto attraverso una nota commentare la notizia. «“Megalomania” è questo il termine che era stato utilizzato soli 3 mesi fa per descrivere il modo in cui l’amministrazione comunale di Bernalda, stava gestendo la candidatura del nostro paese a Capitale Italiana della Cultura 2026. - ha affermato Cirigliano - Le manie di grandezza non supportate dai fatti, falliscono quasi sempre, ed infatti è di queste ore la notizia dell’esclusione di Bernalda, non rientrata neppure tra le 10 delle 16 città candidate». «La notizia non possiamo negarlo ci intristisce, ma ci fa anche riflettere. - ha continuato la consgliera comunale - Nelle motivazioni dell’uscita dalla maggioranza, ma anche nel corso dei vari consigli comunali successivi, avevamo già manifestato da tempo le nostre perplessità sul costo troppo elevato del dossier della candidatura (circa 69.000 euro), stesse perplessità le abbiamo mostrate sul contenuto dello stesso, contenuto in cui la nostra storia magnogreca era solo brevemente accennata». «Altre incertezze e dubbi sono stati poi sollevati sugli stessi costi previsti per la Fondazione, allegati al dossier, era stato previsto un

contributo da parte del nostro comune di 406.000 euro!! - ha dichiarato Cirigliano Una cifra spropositata anche rispetto alla quota spettante per una eventuale vittoria.Più che un dossier culturale ci era sembrato un mero “business plan” anche troppo difficile da realizzare». «Il risultato di queste ore svela una grande verità: “la cultura non si compra”, la cultura non è uno strumento di potere, la cultura non può essere usata solo per fare una campagna elettorale. - ha dichiarato - Nella cultura si deve credere, perché per far si che la cultura diventi “portatrice sana di ricchezza” materiale o immateriale,bisogna costruire, e per costruire è necessario organizzare una visione di qualità e avere anche una competenza che purtroppo in questa amministrazione non esiste». «Non serve affidarsi solo al miglior manager culturale esistente, sprecando denaro pubblico e sovrastimando un risultato improbabile, ma serve investire in loco, coinvolgendo tutti i cluster territoriali, Unibas, Scuola di Specializzazione in Beni Archelogici, Sopraintendenza,istituti Scolastici Primari e Secondari, Associazioni, Fondazioni territoriali già esistenti e tutti gli operatori, per creare una connubio capace di far crescere e sviluppare un’idea o magari solo un tentativo, ma con i piedi ben puntati per terra!» ha sottolineato

la consigliera comunale Cirigliano. «L’ascolto era il tema cardine del nostro dossier, ma paradossalmente è proprio l’ascolto che è mancato nella triste storia della nostra candidatura! - ha continuato - È triste sapere di essere stati esclusi, ma è ancora più triste avere la consapevolezza di non essere stati ascoltati». «Uscire dalla maggioranza non è stata una scelta semplice, ma ci sono delle azioni doverose che per coscienza e onestà bisogna fare. - ha continuato Cirigliano - Il tempo e i fatti stanno dimostrando che quello che abbiamo sostenuto da mesi non era poi così lontano dalla realtà. Oggi delusi e amareggiati non ci resta che tifare, da bravi lucani, per la nostra Maratea, a cui va dato in merito di aver coinvolto tutti, con un progetto a rete che comprende istituzioni, università, fondazioni, associazioni e soprattutto di aver puntato molto sulla comunicazione, che per Bernalda è stata pressochè inesistente». «Non basta un logo, un bus e qualche post sui social per fare comunicazione, sarebbe stato necessario generare un processo simbolico che sapesse comunicare e veicolare un messaggio di promozione del territorio che andasse oltre la semplice candidatura e che magari prescindesse dalla stessa vittoria! - ha concluso Cirigliano - Un peccato, un’occasione persa per tutti».


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Il Protocollo d’Intesa tra il Ministero del Turismo, Nexi e Nomisma ha inaugurato il Nexi Tourism & Incoming watch

La Basilicata e il potenziale turistico: il volano economico

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DI LIVIA GRAZIANO

l Protocollo d’Intesa tra il Ministero del Turismo, Nexi e Nomisma ha inaugurato il Nexi Tourism & Incoming Watch, un osservatorio innovativo volto a sondare il ruolo del turismo e della cultura nel Sistema Paese attraverso l'analisi dettagliata dei comportamenti di pagamento dei turisti stranieri. Dai primi dati già resi noti, emergono chiaramente gli Stati Uniti, la Francia e la Germania come le principali nazioni attratte dal Bel Paese, delineando preferenze turistiche distinte. Mentre gli americani prediligono le grandi città e le super gettonate Cinque Terre, i francesi orientano le loro scelte verso il Nord Ovest, la Puglia, la Basilicata e la Sicilia. La Germania spazia dal Trentino-Alto Adige alla Sardegna, abbracciando le coste dell'Adriatico e del Tirreno. Particolarmente rilevante

è il dato sulla spesa, proveniente principalmente da questi tre Paesi. Mentre le categorie alberghiere e della ristorazione primeggiano, il settore del lusso, tra cui abbigliamento, gioiellerie e grandi magazzini, attrae la maggior parte dei turisti extraeuropei. Focalizzandoci sulla Basilicata, essa emerge come una destinazione apprezzata, soprattutto dai turisti francesi, contribuendo in modo significativo al panorama turistico e alla spesa complessiva dei visitatori stranieri. Esaminando ulteriormente i dati, è evidente che le categorie alberghiere e della ristorazione rappresentano un'opportunità di investimento; ma la Basilicata, tuttavia, mostra un deficit nella scena ristorativa, soprattutto a Potenza, dove l'offerta gastronomica e la presenza di ristoranti di qualità risultano limitate rispetto invece a Matera o, ad esempio, all’area del Vulture dove

spicca il San Barbato Resort 5 stelle, giudicato come migliore struttura secondo “Food and travel”. È indiscutibile che la città dei sassi si erge come una meta turistica di qualità, con un'offerta gastronomica di alto livello. Matera, con ben sei ristoranti di prestigio, si distingue nettamente da Potenza che ha abdicato da tempo a proporsi come meta turistica di qualità. All’assenza di ristoranti nella blasonata guida fa accoppiata l’assenza di hotel a 5 stelle, altro indicatore non certo incoraggiante per il capoluogo di regione. Sembra proprio che il capoluogo di regione abbia rinunciato definitivamente a proporsi come attrattore turistico. Una rinuncia che non fa bene al ‘sistema regione’ che però non manca di far registrare casi di successo sia legati al ‘fenomeno Matera’ che anche a processi di innovazione come la nomina, da parte del Ministero del Tu-

rismo, dell’acceleratore di startup Broxlab quale unico incubatore privato l’altro è Cassa Depositi e Prestiti - per la gestione del fondo nazionale per lo sviluppo di startup innovative del settore turistico. È fondamentale, quindi, che il territorio lucano, in particolare Potenza, rivaluti la propria offerta turistica per cogliere appieno le opportunità offerte dal

crescente settore turistico. In tal senso, un miglioramento nella scena ristorativa e una maggiore presenza di strutture di lusso possono contribuire significativamente a consolidare la posizione della Basilicata come destinazione turistica di primo piano, sfruttando in pieno tutte le opportunità e le occasioni che al momento si presentano.

Tra i temi di finanziamento quelli riguardanti i settori dell’ambiente, dell’economia circolare, della ricerca, dell’ innovazione e del turismo

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Lancio della 1 call per il Programma Interreg Grecia-Italia 2021-2027

Autorità di Gestione del Programma Interreg Grecia-Italia 2021-2027 lancia il primo bando per progetti ordinari con un budget di 45 milioni di euro. Possono accedere al finanziamento gli Enti pubbliciAutorità pubbliche nazionali, regionali o locali, gli organismi di diritto pubblico e di diritto privato senza scopo di lucro, le organizzazioni internazionali registrate secondo il diritto nazionale greco e italiano, i Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale (Gect) registrati secondo il diritto nazionale greco e italiano che risiedono nelle aree di programma: sul lato Italia la Regione Puglia,Regione Basilicatacon la Provincia di Matera e la Regione Calabriacon le Province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria; sul lato Grecia la Regione della Grecia Occidentale, Regione delle Isole Ionie e Regione dell’Epiro. A partire da domani e fino al 31 gennaio 2024, le istituzioni italiane e greche, costituite in partenariato composto da un minimo di 2 a un massimo di 6 partner operanti nelle regioni dell’area di

Programma, possono presentare progetti transfrontalieri di alta qualità della durata massima di 24 mesi (Fase A Concept Note)con un budget compreso da 900.000 a 2,5 milioni di euro per singolo progetto (con un budget minimo per ciascun partner di 150.000 Euro). I temi di finanziamento riguardano i settori dell'ambiente,del cambiamento climatico, economia circolare, ricerca e innovazione, digitalizzazione,turismo, protezione della natura e della biodiversità, istruzione, formazione e apprendimento permanente, cura della salute, cultura e turismo sostenibile: l’obiettivo unico e congiunto di rendere i due paesi più competitivi, più verdi e con basse emissioni di carbonio, più inclusivi. La fase Apresentazione della nota concettuale che parte il 15 dicembre, prevede la presentazione sulla piattaforma MIS del Programma di una concept note (il cui template è fornito tra i documenti della call), che consiste in una breve panoramica dell’idea progettuale e che riporta informazioni relative a: composizione del partenariato; azioni proposte e

indicatori del Programma; budget delle azioni; ammissibilità dei beneficiari; valore aggiunto della cooperazione transfrontaliera; correlazione con gli obiettivi specifici del bando. Le concept note che verranno selezionate passeranno alla Fase B di sottomissione della candidatura. Con un budget di circa 106 milioni di euro, il programma Interreg VI-A Grecia-Italia 2021-2027 è stato approvato dalla Commissione Europea con decisione

dell’8 settembre 2021. Il nuovo programma di cooperazione continuerà a finanziare progetti transfontalieri tra istituzioni e stakeholders italiani e greci, concentrandosi sui temi della crescita verde e digitale e sfruttando le opportunità della blue economy. Il budget totale è cofinanziato per l’75% dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) (79.582.928,00 ) e per il 25% dai fondi nazionali di Grecia e Italia.


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