Cronache del 14 febbraio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

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SODDISFATTI IL DG SPERA, BARDI E FANELLI. LA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITÀ PIPPONZI: «DISPARITÀ ESISTENTI»

San Carlo, il 1° Bilancio di genere

Dipendenti Aor, maggioritaria (65,44%) la rappresentanza femminile

Servizi alle pagine 12 e 13

Il cdx non ha fretta di votare e, quindi, neanche di decidere. Bardi in vantaggio su tutti ma aspetta l’ufficialità

Regionali, bonaccia e remi in barca Csx, Chiorazzo partito troppo presto non sa che fare: il M5S attende ordini A

LA RIFLESSIONE

Sanremo e il coro stonato della politica

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

uanto è strano vivere in Basilicata o copiando da un azzeccatissimo neologismo geografico-canoro di Fiorello: “Basilicanta”. Ma le note lucane sono al femminile: fuori da questi confini regionali Arisa e Angelina Mango hanno vinto il festival della canzone italiana. Se Sanremo fosse stato il 132esimo paesino lucano. Arisa e Angelina Mango non avrebbero vinto. Nessuna donna ha vinto e vince in Basilicata e anche in “Basilicanta”. (...)

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UN BUCO NELL’ACQUA

vevamo fiducia che la montagna d’euro piovuta dall’Europa e col PNRR potesse servire a sistemare per bene le cose ed invece a distanza di quasi tre anni dalla nomina di Alfonso Andretta ad Acquedotto Lucano dobbiamo constatare che in tema d’acqua siamo ancora impalati a fondo classifica, addirittura in piena vergogna nazionale. Ora lasciamo stare che col bancomat di ben 94 milioni scucito ingloriosamente alla Regione non c’era certo bisogno di pagare profumatamente un advisor romano, ma bastava un ragioniere lucano, peraltro semiesperto, per fare il miracolino del risanamento come lasciamo stare il ravvedimento operoso fatto col bonus idrico, questa volta impreziosito dalla giustizia reddituale dell’ISEE, a differenza del gas, ma è davvero incredibile che si perdano per strada e senza che siano erogati milioni di metri cubi d’acqua potabile per via di buchi, manutenzioni inesistenti, mancati ammodernamenti alle reti di distribuzione e che ISTAT nell’Annuario 2023 calcola essere in 9 regioni d’Italia superiore al 45%, con i valori più alti in Basilicata pari al 62,1%, peggio perfino della scassata ed assestata Sicilia col 52,5%. Canta GioM. Dellapenna a pagina 2 vanni Acqulino: “Un buco nell’acqua, una causa persa…”

Condanna Musacchio: tutti i perchè ■ continua a pagina 3

Canale 7, ecco come il Tribunale di Matera ha fatto a pezzi la difesa dell’Au del Consorzio di Bonifica

La politica senza cittadini nella Duma lucana: meccanismo elettorale e la scarsa accessibilità alle cariche elettive

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F. Moliterni a pagina 9

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■ E. Follia

a pagina 4

CONSIGLIO REGIONALE

Bilancio di previsione ‘24-’26, sì dall’Aula che vota anche la mozione per rimescolare le carte sul Trasporto pubblico ■ Servizio

a pagina 6

_ CORTE DEI CONTI

Nel 2023 promossi in Basilicata giudizi di responsabilità per oltre 5 milioni e mezzo di euro

BORGO IN FESTA PER IL PATRONO TRA RITI RELIGIOSI E CIVILI

San Valentino, ad Abriola si celebra l’amore in tutte le sue sfumature

L’INTERVENTO

■ F. Moliterni

a pagina 10

_ CALCIO, SERIE C

Servizio a pagina 16

Potenza-Avellino: al “Viviani” 2 squadre in acque agitate Il Picerno pronto al match col Crotone ■ R. Nigro

a pagina 23

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Primo Piano

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Il centrodestra non ha fretta di votare e, quindi, neanche di decidere. Bardi in vantaggio su tutti ma aspetta l’ufficialità

Regionali, è tutto fermo

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A sinistra Chiorazzo è fermo sulle gambe, è partito troppo presto e non sa cosa fare. Il M5S attende ordini. Probabile l’election day

DI MASSIMO DELLAPENNA

e macchine sembravano pronte a partire. I comitati elettorali già iniziavano ad essere arredati. Le campagne di comunicazione erano già ideate. Chiorazzo ha lanciato la sua poderosa e “gioiosa macchina da guerra” (absit iniuria verbis) già da mesi, le folle oceaniche hanno già riempito le sale plaudenti sia a Potenza che a Matera. Sull’altro fronte, Vito Bardi già sembrava lanciato per stabilire a data delle elezioni pronto a rivincerle con il vento in poppa dei sondaggi elettorali. All’improvviso tutto si è fermato. I partiti hanno deciso che non c’è fretta. Nel centrosinistra i Cinque Stelle hanno ordinato lo stop a Chiorazzo e il Partito Democratico si è accodato nel “macchina ferma” imposto da Conte in attesa di primarie che non verranno mai. Il centrodestra ha incassato le parole di Salvini e quel «non abbiamo ancora deciso niente» che significa che serve un altro o altri tavoli di discussione per decidere. Tavoli che non sono convocati e che certamente non si terranno prima della fissazione della data delle elezioni. STALLO ALLA MESSICANA

__Bardi e Chiorazzo

E così tutto si è fermato. Le elezioni regionali sono andate in stato di stand by, come se ci fossero ancora molti mesi fino alla fine della legislatura. Siamo convinti che si voterà tra fine maggio e inizio giugno e che l’election day sia sempre più probabile. Cinque anni fa fu un ricorso dei pentastellati ad impedirlo. Questa volta c’è un decreto che lo indica come possibilità, una volontà politica che va in quella direzione e anche i Cinque Stelle non paiono avere grossa fretta. Svolgere le elezioni regionali insieme alle europee, del resto, per le efficienti macchine politiche che sono rispettivamente in grado di met-

tere in campo, possono aiutare proprio i Cinque Stelle e Fratelli d’Italia. Sarà alle elezioni europee, infatti, che le macchine della propaganda migliori sfodereranno maggiormente la loro forza. Lo sanno i Cinque Stelle e lo sa bene anche il centrodestra che ha tutto l’interesse ad avere un partito e una coalizione ben trainata dai leader nazionali e dai loro strumenti di propaganda. Lo stesso Bardi aspetta e spera in una visita della Meloni. Il Presidente del Consiglio dei Ministri è andata personalmente in Abruzzo e in Val d’Aosta e alla Regione Lazio per incontrare i Governatori e firmare con loro il patto di coesione.

Se accadesse anche in Basilicata sarebbe una straordinaria benedizione per Bardi che intelligentemente spera che avvenga e aspetta di avere a Potenza direttamente dalle mani del Premier una consacrazione che apra la sua campagna elettorale. Chi rischia di arrivare consumato è Chiorazzo che, essendo partito troppo presto, non sa più cosa inventarsi per entrare nel centro della scena e c’è già chi nel centro sinistra inizia a pensare che sia consumato.

VINCE LA NOIA E, se a Sanremo ha vinto il bellissimo brano della nostra bravissima Angelina Mango, l’effetto noia sembra esser-

si riprodotto e moltiplicato anche in Basilicata. La noia blocca la politica, la consuma e le tiene ferma. I partiti hanno i motori caldi ma non ricevono lo start per partire. A Roma sono concentrati sul Milleproroghe e Mattia incassa la vittoria di Fratelli d’Italia con il Governo che ha riconosciuto le ragioni degli agricoltori. I partiti sono pronti alla grande sfida che può rompere il centrosinistra europeo e portare la destra al governo insieme al Partito Popolare. La storia passa da Bruxelles, così come la soluzione dei problemi degli italiani ed è là che tutti sono concentrati con la Lega che annuncia l’accordo con l’UDC per fare liste più forti e liberarsi dell’etichetta di “estremista”. Le elezioni regionali lucane non sono la priorità ma siamo certi che si discute nelle segrete stanze, nei corridoi, nel lungo transatlantico che definisce ogni cosa nelle cortine di fumo anche se le sigarette sono vietate. Noi in quelle segrete stanze non ci siamo. Registriamo soltanto le comunicazioni ufficiali che per adesso non arrivano da nessuna parte. Prima delle elezioni c’è tanto ancora da fare e la politica non è uno sport da centometristi ma da maratoneti, si vince se si aspetta il momento giusto per partire e non se ci si lancia in una fuga senza speranza.


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LA RIFLESSIONE Le note lucane sono al femminile, ma nessuna donna ha vinto e vince in Basilicata e anche in “Basilicanta”

Il coro stonato della politica e Sanremo

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

uanto è strano vivere in Basilicata o copiando da un azzeccatissimo neologismo geografico-canoro di Fiorello: Basilicanta. Ma le note lucane sono al femminile: fuori da questi confini regionali Arisa e Angelina Mango hanno vinto il festival della canzone italiana. Se Sanremo fosse stato il 132esimo paesino lucano Arisa e Angelina Mango non avrebbero vinto. Nessuna donna ha vinto e vince in Basilicata e anche in Basilicanta. L'invidia sociale dei piccoli paesi rende la vita difficile e cruenta specie per chi ha qualità, talento e meriti. Solitamente i talentuosi sono tenuti in disparte e bullizzati perchè non sono uguali agli altri, uomini e donne che sono considerati diversi, inusuali e non adatti al perbenismo paesano e all’ipocrita vita del “farsi vedere” uguali per

appartenere. Anche il padre di Angelina, Pino Mango, artista dalle qualità canore inusuali, è diventato "qualcuno" fuori dai confini ma quando ha deciso di continuare a vivere in terra lucana, ha dovuto confrontarsi con le stesse invidie sociali seppure si sia tenuto in disparte per salvarsi. Arisa e Angelina sono la conferma che chi ha meriti emerge anche se vive in luoghi lontani dai fermenti culturali delle grandi città o negli itinerari dove emergono territori che offrono mille occasioni per realizzare anche i sogni più proibiti. Malgrado la quotidianità offre scenari palesemente positivi nello sport, nella musica e in molti altri luoghi dove i Lucani emergono occupando posizioni da primi in classifica, la colonizzazione continua: Arisa e Angelina colonizzano Sanremo e la musica italiana, i nostri politici vendono la nostra terra facendola colonizzare dagli invasori romani. Foglia non si muove senza il beneplacito dei palazzi del potere romano. Più che Basilicanta io direi Basilincanta per il talento sonoro e la bellezza paesaggistica e il merito di alcuni sportivi ma incanta sgradevolmente per la palese incapacità della classe politica. Possiamo fare anche senza di voi, lasciateci

liberi e abbandonate la colonia. Non siete graditi. Il popolo lucano ha bisogno di talenti specie con l'autonomia differenziata. E se non siete capaci di candidare una sola donna da eleggere come presidente di regione o sindaco di Potenza, è solo perchè usurpate i posti di potere con atavica e spietata violenza psicologica e scegliete i candidati negli stadi e nelle sagrestie posti poco frequentato dal genere femminile. Ops genere? Ma che parolaccia: in Basilicata esistono solo i politici maschi e sono tutti stonati! Un coro stonato, fastidioso, insopportabile, rumoroso, sgradevole, insopportabile…Lucani, cambiamo musica!

«REALTÀ POLITICA MODERATA E LIBERALE PER CONFRONTARSI IN MODO APERTO E CONCRETO SUI TEMI CARI AI CITTADINI»

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Maria Rosaria Carbone ufficializza l’adesione ad Azione Basilicata aria Rosaria Carbone ufficializza il suo ingresso in Azione Basilicata. La neo componente commenta così la sua scelta politica: «Azione rappresenta una realtà politica moderata e liberale in cui è possibile confrontarsi in modo aperto e concreto sui temi che toccano i cittadini. Ho sempre seguito la politica anche in prima linea da consigliere comunale e ho sempre avversato l’agire politico declinato come in-

seguimento di facili populil’impoverimento del tessuto smi, incapace di tracciare le imprenditoriale e dall’isolarotte verso cui proiettare il mento infrastrutturale. Per futuro della nostra regione. queste ragioni ho accolto con Abbiamo bisogno di confronentusiasmo la nomina a comtarci su proposte concrete che ponente del direttivo regiopossano fare uscire la Basilinale di Azione, certa di poter cata dalla spirale dello spoesprimere al meglio il mio impolamento non solo delle aree pegno e le mie competenze a interne, dalla fuga dei giovani verso al- servizio del partito e della Basilicata», tre realtà sicuramente più attrattive, dal- conclude.

Alla guida dei “ragazzi azzurri” della Basilicata c’è Simone Pierro. Il ministro Casellati parteciperà via telefono alla cerimonia

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Forza Italia giovani, sabato ci sarà la presentazione del nuovo coordinamento

ella giornata di sabato 17 febbraio, a partire dalle ore 12:15, presso la sede regionale di Forza Italia a Potenza in Via del Gallitello 281, verrà presentato, con un'apposita conferenza stampa, il nuovo Co-

ordinamento Regionale di Forza Italia Giovani Basilicata a guida Pierro, quest'ultimo nominato Coordinatore Regionale lo scorso novembre. Oltre ad essere una presentazione dei componenti del nuovo Coordina-

mento Regionale, sarà anche l'occasione per programmare le prossime attività che saranno promosse dal movimento giovanile in vista degli impegni elettorali. I giovani sono e saranno centrali nel futuro della Basilicata.

All’evento parteciperanno i vertici regionali del partito e il Responsabile Nazionale dell’Organizzazione di Forza Italia Giovani Simone Leoni. Nel corso dei lavori interverranno in telefonata il Ministro Maria Elisabetta

Alberti Casellati e il Responsabile Nazionale del Sud Italia di Forza Italia Giovani Nicola Padula. L'intera stampa è invitata a questo grande momento di ripartenza di Forza Italia Giovani Basilicata.


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L’INTERVENTO Il meccanismo elettorale e l’accessibilità alle cariche elettive: paradossi e ostacoli

La politica senza cittadini nella Duma lucana L

DI EUSTACHIO FOLLIA*

a strategia è una sola ed è molto chiara: laddove i cittadini esprimono stanchezza, se non ostilità, nei confronti dei partiti politici tradizionali, questi reagiscono ritraendosi nei “propri” spazi istituzionali. Palazzi che le Leggi elettorali hanno reso sicuri quanto la Duma di Putin, per poter custodire e amministrare il potere. La Regione, senza nemmeno bisogno del progetto di autonomia differenziata, rappresenta, infatti, un fortino all’interno del quale politici di destra e di sinistra da decenni governano e gestiscono tanto le vittorie quanto le sconfitte elettorali, in un collaudato sistema di consociativismo che sembra ignorare la distanza dagli elettori. I partiti minimi nella loro capacità di rappresentare la società, diventano massimi nell’occupazione delle istituzioni. Così facendo, tutto il resto viene descritto come antipolitica, ed ogni fermento di rinnovamento, le spinte da parte di energie positive alla ricerca di una via di uscita dalla democrazia bloccata, devono confrontarsi non soltanto con l’apparato politico, ma anche con il sistema burocratico e legislativo. Dalla teoria alla pratica. Tra marzo e giugno saranno chiamati a votare gli

elettori di cinque regioni. Nella piccola (più per numero di abitanti che per estensione) Basilicata, le acque paludose in cui ristagna la politica regionale hanno provocato una progressiva disaffezione al voto, tanto da fare intravedere una affluenza ai seggi ben al di sotto del 50 per cento. Ma qui, a dispetto della insofferenza dei cittadini, le attenzioni sono molto alte: oltre alla ricchezza di acqua, nella Valle della Agri c’è la più grande riserva di idrocarburi onshore dell’Europa occidentale, una porzione di territorio al centro della Basilicata che si estende su un raggio di 660 chilometri quadrati, di cui è titolare l’Eni per il 60,77 per cento e la Shell per il 39,23 per cento. Da coordinatore regionale del partito paneuropeo Volt Basilicata, mi sono fatto promotore di una iniziativa politica tesa a scardinare “il sistema”, attraverso la candidatura a presidente della Regione al di fuori dei due poli. Non un’avventura (avendo una certa conoscenza della politica e dei suoi sistemi) bensì un percorso studiato e programmato per tempo, che ha messo

in conto tutte (o quasi) le difficoltà del caso. Gli ostacoli principali per accedere alla competizione elettorale non si riassumono nella difficoltà (si direbbe, impossibilità) a reperire risorse finanziarie, né nella mancanza di un reticolo di relazioni che si potrebbero definire “forti”, “corte” o “pericolose”, né, ancora, nella pressoché sistematica censura da parte degli organi di informazione (compreso il cosiddetto “servizio pubblico” della Rai). Uno degli ostacoli principali è posto addirittura a monte, ed è rappresentato dall’accesso stesso alla competizione politica. Lo strumento utilizzato è la legge elettorale regionale (con l’approvazione della legge costituzionale 22 novembre 1999 ogni regione a statuto ordinario è tenuta a dotarsi di una propria legge elettorale, nell’osservanza dei principi stabiliti dalla legislazione statale). Quella vigente in Basilicata è un condensato di difesa del fortino che nemmeno i generali del Pentagono americano avrebbero saputo elaborare e mettere a punto. Ne sono stati capaci, invece, la sinistra e la destra lucane che

la approvarono 5 anni e mezzo fa, con il collaudato metodo consociativo. Passino le soglie di sbarramento, che fanno parte di tanti sistemi elettorali: in Basilicata si sono cimentati nella costruzione di una legge che vorrebbe obbligare qualsiasi espressione a stare in una delle due coalizioni (le loro, appunto), stabilendo soglie più elevate per quelle forze politiche che vorrebbero scegliere di presentarsi da sole. Dice inoltre la Legge: sia chiaro, se arrivi terzo tra i candidati presidenti, in Consiglio regionale non ci entri! Infatti, passano solo il primo e il secondo (destra e sinistra, appunto). Il voto disgiunto? Vietato, pena l’annullamento del voto, e ciò nonostante la diversa indicazione dell’impalcatura della legge nazionale (infatti la Basilicata è tra le poche Regioni in cui il voto disgiunto non è consentito). E poi, a complicare ulteriormente le cose, ci sarebbero la metodologia di assegnazione dei seggi, la raccolta delle firme obbligatoria se non ti chiami Pd o FdI, le procedure e le scadenze… Insomma, non esattamen-

te un sistema che incoraggia la partecipazione alla vita democratica e politica, bensì una forma di arroccamento, di difesa delle posizioni conquistate affinché non siano contendibili da altri. È questa, purtroppo, la risposta alla degenerazione dei partiti, alla loro perdita di credibilità, all’astensionismo e alla disproporzionalità: restare al potere con pochi voti. È la politica senza cittadini: un paradosso, una contraddizione in termini, dal momento che la stessa nozione di cittadinanza è intrinsecamente legata a quella politica. Per questo viene in mente la Duma di Putin: se durante la presidenza di Medvedev, anche grazie alla pressione di massa, furono introdotte una serie di misure atte a semplificare la vita dei partiti, con il ritorno di Putin alla presidenza, l’evidente perdita di consensi del partito del Cremlino convinsero a stabilire ostacoli all’accesso di nuove forze politiche. Ostacoli, solo un po’ meno rigidi di quelli in vigore in Basilicata. *CANDIDATO PRESIDENTE DI VOLT ALLE ELEZIONI REGIONALI BASILICATA

Cifarelli (Pd) e la proposta di modifica della Legge regionale del 2018: «Consentire il diritto nel comune capoluogo del domicilio»

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«Voto fuori sede, la Basilicata potrebbe essere la 1 »

on l’avvicinarsi del voto per le elezioni regionali ed europee, si ripropone nuovamente il tema del voto dei lavoratori e degli studenti fuori sede. «Un argomento discusso in tante maniere - ha dichiarato il consigliere del Pd in Consiglio , Roberto Cifarelli - tanto che in Parlamento giacciono diverse proposte di legge. In Basilicata il

“Sistema di elezione del Presidente della Giunta e dei consiglieri regionali” è disciplinato dalla Legge Regionale 20 agosto 2018, numero 20. Nel condividere le reiterate istanze degli studenti e dei lavoratori fuori sede e della campagna “voto dove vivo”, e considerata l’importanza delle elezioni per l’Assemblea legislativa della nostra regione, ho proposto una modifica all’attua-

le legge elettorale della Basilicata in modo da poter favorire l’esercizio del voto per lavoratori e studenti fuori sede in un seggio appositamente costituito presso il comune capoluogo della regione dove è stato elevato momentaneamente il domicilio». «La Basilicata sarebbe la prima regione d’Italia a consentire il voto ai fuori sede» ha concluso Cifarelli.

__ Cifarelli


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Discussi temi rilevanti per l’organizzazione interna del Consiglio e per settori chiave come il trasporto pubblico e il contrasto alla desertificazione bancaria

Consiglio regionale: via libera al nuovo Regolamento, Bilancio di previsione e mozioni su Trasporti e Credito

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n attesa che si sblocchi la partita sulle prossime Regionali che interesserà anche il rinnovo del Parlamentino lucano, ieri pomeriggio è tornato a riunirsi il Consiglio regionale in seduta ordinaria.

NUOVO REGOLAMENTO CONSIGLIO REGIONALE Primi punti all’ordine del giorno la proposta di legge recante: «Modifiche all’articolo 22, comma 4 della legge statutaria regionale 17 novembre 2016, n. l “Statuto della Regione Basilicata” e “Schema del nuovo Regolamento interno del Consiglio regionale – Riapprovazione». Il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, l’atto amministrativo riguardante il nuovo Regolamento interno del Consiglio regionale adottato dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 23 febbraio 2021. Il Regolamento disciplina l’organizzazione e le modalità di funzionamento del Consiglio e dei propri organi interni, l’iniziativa delle leggi e dei provvedimenti amministrativi di competenza del Consiglio, le procedure di nomina, designazione, indirizzo e controllo, informazione e partecipazione, assicurando l’effettivo esercizio delle prerogative dei consiglieri e i diritti dell’opposizione. «Il nuovo Regolamento - viene precisato nella relazione di accompagnamento - tiene conto della necessità di porre rimedio con approfondimenti, integrazioni e precisazioni a problematiche e dubbi interpretativi che si sono via via presentati nel corso della legislatura». Rispetto al vigente Regolamento sono state apportate alcune modifiche e, tra queste, quella all’articolo 2 relativo alla “Cessazione dalla carica di Consigliere regionale”, definendo in maniera chiara la cessazione dello status di Consigliere e la sua eventuale sostituzione; all’articolo 6 “Elezione del Presidente e dell’Ufficio di Presidenza”, che introduce come novità la disciplina con cui il Presidente, nella prima votazione, è eletto a maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggiorana assoluta dei componenti; all’articolo 7 con il quale si disciplina la durata in carica dell’ufficio di Presidenza, prevedendo che i componen-

__Un momento del Consiglio regionale di ieri

ti dell’Ufficio di Presidenza restano in carica trenta mesi e sono rieleggibili. Il Regolamento vigente, invece, stabilisce che la durata sia di un anno. L’articolo 46 riscrive in maniera dettagliata la istituzione, la composizione e l’attività delle Commissioni di inchiesta sull’attività amministrativa della Regione e degli enti e aziende da essa dipendenti. Al termine dell’inchiesta la Commissione redige una relazione conclusiva, approvata a maggioranza semplice, la quale è presentata al Consiglio che delibera sulla relazione finale entro sessanta giorni dalla chiusura dei lavori della Commissione. Gli articoli 48 e 49 del nuovo Regolamento disciplinano il procedimento delle Commissioni in sede referente e redigente, illustrando in modo dettagliato le procedure che si devono osservare; l’articolo 68 completa la disposizione dell’articolo 44 dello Statuto regionale “La qualità delle leggi”, introducendo dettagliati principi da osservare nella fase di elaborazione delle norme, al fine di rispondere a esigenze di chiarezza e certezza normativa. L’articolo 84 semplifica la disciplina della presentazione degli articoli aggiuntivi e degli emendamenti, che devono essere presentati almeno 48 ore prima, nonché dei subemendamenti che devono essere presentati 24 ore prima. L’articolo 95 disciplina la validità delle sedute consiliari e il numero legale. L’elemento di novità introdotto da questo articolo è la previsione con si stabilisce che il Presidente, se il Consiglio non è in numero legale, può sospendere la seduta e non sciogliere il Consiglio. L’articolo 115 intro-

duce la disciplina della Sessione europea, la quale si svolge ogni anno, coinvolgendo la prima Commissione per la parte generale, e le altre per le relative competenze e si conclude con una seduta dell’Assemblea che approva una risoluzione di indirizzo alla Giunta sulla partecipazione della Regione alle politiche dell’Unione europea.

IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024-2026 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza l’atto amministrativo riguardante la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n.3 del 25 gennaio 2024 “Approvazione proposta Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2025-2026 del Consiglio regionale”. Il fabbisogno necessario alla copertura delle spese di funzionamento dell’Assemblea legislativa regionale per il triennio 2024/26, sono quantificate in euro 14.500.000,00 per ciascuno degli esercizi del triennio. Gli stanziamenti delle entrate di competenza 2024, comprensivi di euro 2.405.000,00 per entrate per conto di terzi e partite di giro, ammontano complessivamente ad euro 17.421.304,38. Le risorse derivanti da trasferimenti correnti ammontano a euro 14.583.804,38. Si prevedono inoltre entrate extratributarie per un totale di euro 432.500,00. Le previsioni di competenza delle Entrate per gli esercizi finanziari 2025 e 2026 ammontano rispettivamente ad euro 17.309.604,38 e ad euro 17.287.382,16. Per l’esercizio finanziario 2024, il risultato presunto di amministrazione, al 31 di-

pegna il presidente Bardi e la Giunta regionale «ad adeguare gli atti pianificatori nonché gli schemi degli atti di gara, anche laddove già approvati, alle attuali esigenze del mercato, da cui individuare una divisione di lotti funzionali al raggiungimento dell’equilibrio economico dei contratti futuri, garantendo agli operatori la più ampia partecipazione possibile, eliminando il divieto di presentare offerte partecipative per più di un lotto». “L’emergenza sanitaria Covid 19 - si legge nel documento – ha prodotto nel settore del trasporto pubblico sia nazionale che regionale degli effetti che hanno alterato le cembre 2023, ammonta a eu- caratteristiche della domanda di mobilità riscontrabile nel ro 4.252.316,29. Tra le spese si segnalano territorio della regione Basiquelle per gli assegni vitalizi licata». e gli assegni di reversibilità, CONTRASTO stimate in complessivi euro DESERTIFICAZIONE 3.710.000,00 per ciascuno deBANCARIA gli esercizi 2024-2025-2026; le spese per il funzionamento Il Consiglio regionale ha ape l’attività del difensore civi- provato all’unanimità una co regionale (circa 55 mila mozione presentata dal coneuro) e quelle per il Garante sigliere Braia (Iv-Re) finalizregionale per l’infanzia e zata al contrasto alla desertil’adolescenza (circa 46 mila ficazione bancaria e alla istituzione di un “Osservatorio euro). Vengono, inoltre, stanziate le regionale del credito e del sirisorse assegnate dall’AG- stema bancario”. COM, ammontanti rispetti- Con il documento si impegna vamente per gli esercizi 2024, la Giunta regionale e l’As2025 e 2026 ad euro sessore al ramo «a promuo61.582,16, per le attività del vere un incontro urgente con Comitato regionale per le co- l’ABI Basilicata, le Organizzazioni Sindacali di categoria municazioni(Co.Re.Com). Per il funzionamento e le at- e l’ANCI, finalizzato alla istitività della Commissione re- tuzione dell’Osservatorio regionale dei Lucani nel Mon- gionale del credito e del sido si stima una spesa com- stema bancario’, che metta in plessiva di circa 164 mila eu- campo azioni ed iniziative tero rispettivamente per gli se ad affrontare ed eventualesercizi 2024-2025-2026. Per mente prevenire gli effetti nel’organizzazione e lo svolgi- gativi che la desertificazione mento del Premio ai Lucani bancaria produce sia sotto il Insigni si preventiva una spe- profilo economico sia sotto sa di circa 21 mila euro per il quello sociale e lavorativo». Con la mozione si evidenzia 2024. Il totale generale delle Spese che «la desertificazione, ovprevede uno stanziamento di vero la riduzione e, in divercompetenza per il 2024, a pa- si casi, addirittura la scomreggio con le entrate, pari ad parsa di banche di riferimeneuro 17.421.304,38, di cui eu- to sul territorio, interessa, purro 2.405.000,00 per le partite troppo, anche la nostra regione. Oltre alla perdita di posti di giro. di lavoro, la chiusura dei preTRASPORTO PUBBLICO sidi bancari spesso coincide Il Consiglio regionale della con lo spostamento dei cenBasilicata ha approvato a tri decisionali nelle regioni limaggioranza (con 10 voti a mitrofe, con notevoli disagi favore, 1 voto contrario e 4 per cittadini e imprese». astensioni) una mozione re- Successivamente, sulla votalativa alla modifica al Piano zione relativa all’aggiornadi bacino regionale del tra- mento della seduta, il presisporto pubblico, primo fir- dente del Consiglio regionamatario il consigliere Bellet- le della Basilicata, Carmine tieri (FI). Cicala, constatata la mancanCon il documento, illustrato za del numero legale ha sciolin Aula da Bellettieri si im- to la seduta.


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LO SVILUPPO L’evento al via alle 9 presso la Sala B del Consiglio Regionale a Potenza: dati su oltre 700 aziende lucane

Imprese agricole, Progetto FitoConsult dell’Alsia Domani la presentazione dei risultati del triennio

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i terrà domani alle 9 presso la Sala B del Consiglio regionale, in Via V. Verrastro a Potenza, il convegno "FitoConsult, il servizio di CONsulenza FITOsanitaria dell’Alsia per le aziende agricole lucane" in cui saranno presentate le attività svolte ed i risultati del progetto sulla consulenza fitosanitaria realizzato dall’Alsia per le aziende agricole della Basilicata. Il progetto è stato finanziato dalla misura 2.1 del PSR 2014/2020 (sostegno per l’utilizzo dei servizi di consulenza alle aziende agricole). In sintesi, nel triennio 20212023, l’Alsia ha fornito ad oltre 700 aziende agricole lucane un servizio di consulenza diretta, a supporto delle scelte gestionali per la difesa, in linea con gli indirizzi e le normative comunitarie e nazionali per la sostenibilità ambientale delle attività agricole. La consulenza, portata avanti dai tecnici consulenti fitosanitari dell’Alsia, ha riguardato l’analisi dei

punti critici delle singole aziende nella gestione dei prodotti fitosanitari e più in generale nella difesa integrata e biologica delle colture. Oltre alla consulenza alla singola azienda, sono state realizzate anche attività collettive, con gruppi di agricoltori interessati ad approfondire tematiche comuni. È il caso delle attività portate avanti per migliorare e qualificare alcune produzioni tipiche lucane, come il fagiolo di Sarconi Igp e i Peperoni di Senise Igp, l’Olio extravergine di oliva lucano Dop o produzioni ortive di qualità. Nelle attività collettive, preziosa ed efficace è stata la collaborazione con gruppi organizzati come i consorzi di tutela, organizzazioni e cooperative di produttori. Il Convegno, oltre a presentare i risultati a conclusione del progetto FitoConsult, sarà anche un’utile occasione per discutere le misure sulla consulenza della nuova programmazione europea, avviata nello

scorso anno. Il programma del convegno prevede i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento politiche agricole, alimentari e forestali Emilia Piemontese e la partecipazione del Direttore dell’ALSIA Aniello Crescenzi, del Direttore generale Politiche agricole, Alimentari e Forestali, Ufficio Autorità di gestione, Regione Basilicata Rocco Vittorio Restaino, dei tecnici Alsia Arturo Caponero e Giuseppe Ippolito, del Presidente del Consorzio Peperoni di Senise IGP Enrico Fanelli, del Responsabile agronomico di Arpor soc. coop. agricola Francesco Alfano, del Presidente Orol (Organizzazione Produttori Olivicoli Lucani) Paolo Colonna, della dottoressa Assunta D’Oronzio del Crea, Politiche e Bioeconomia di Potenza. Dopo una discussione aperta agli intervenuti, le conclusioni saranno affidate all’Assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Galella.

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CIA POTENZA E MATERA: «NON CI FERMERANNO»

Oltre 1500 operatori in 9 assemblee

ltre 1500 agricoltori mobilitati in nove assemblee territoriali che si sono svolte in meno di due settimane in Basilicata (stasera in Val Dagri assemblea con il presidente nazionale Cristiano Fini in collegamento da Roma): è il primo bilancio dell’iniziativa della Cia-Agricoltori di Potenza e Matera che ha visto una serie di azioni su vasta scala per affrontare tematiche cruciali come il reddito “falcidiato” degli agricoltori, gli aiuti PAC diminuiti e farraginosi (“ meno soldi più burocrazia”), l’impatto delle calamità naturali e le problematiche legate alle specie selvatiche (cinghiali). Tra le principali iniziative si segnalano le proteste contro la crisi del settore ortofrutticolo, le rivendicazioni per un prezzo equo del grano duro e la lotta contro la peronospora che ha colpito duramente i viticoltori. L’azione della CIA non si è limitata alla denuncia delle difficoltà, ma si è estesa alla proposta di soluzioni concrete, attraverso la partecipazione a tavoli tecnici e incontri con le autorità competenti. Dopo il Tavolo nella sede della confederazione a Potenza con delegazioni di Upi, Anci e Lega Autonomie l’attesa è per la convocazione del Tavolo Verde al Dipartimento Politiche Agricole della Regione preannunciato per la prossima settimana. La determinazione e la resilienza degli agricoltori lucani, sostenuti dalla CIA, sottolineano l’importanza di continuare a lottare per la tutela dei propri diritti e per la promozione di un’agricoltura sostenibile e competitiva. La mobilitazione degli agricoltori, è un esempio emblematico di come il lavoro di base e l’impegno collettivo possano contribuire significativamente alla difesa e al rafforzamento del settore agricolo in Basilicata e nel Paese. Dirigenti ed associati Cia sono consapevoli che Il momento è delicato ma in questo momento storico gli agricoltori non devono commettere l’errore di disunirsi. Gli agricoltori sono arrabbiati con il sistema, il nostro mestiere – dicono i dirigenti Cia - è rappresentare gli agricoltori e l’agricoltura. Nel malcontento si parte principalmente dal problema del reddito delle aziende agricole, che negli anni è sempre stato ridotto: la burocrazia, i controlli, le verifiche tutelano consumatore e cittadino, ma con dei costi. Ci confrontiamo poi sul mercato con realtà estere che non sono altrettanto qualitative. Una legge sulla filiera ci vorrebbe, tutti devono guadagnarci, ma chi produce made in Italy, con tutti i rischi del caso dei cambiamenti climatici, così non chiude davvero più il reddito. L’altro tema è quello legato al calo del 4% della produzione, che in qualche modo va integrato. «Non ci fermeremo - concludono i vertici di Cia Potenza e Matera - perché non ci siamo mai fermati, e continueremo a lottare in difesa della nostra agricoltura, dei nostri agricoltori».

Il segretario della Lega Basilicata: «Le proteste degli ultimi giorni sono la punta di un lungo disagio, così potremmo aiutare tutti»

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Pepe: «Usare quota royalties sul petrolio per il carburante dei trattori»

a Regione Basilicata dovrebbe destinare tempestivamente una quota delle royalties del petrolio lucano al sostegno dell’agricoltura, per continuare a fare altrettanto con il resto delle imprese», Così, in una nota, il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe. «La protesta dei trattori commenta Pepe - è solo la punta più avanzata di un disagio che viene da lontano. Chi frequenta il territorio e ascolta le istanze del mondo produttivo sa bene che le difficoltà degli agricoltori, come di qualsiasi altro imprenditore, devono essere affrontate e ridotte. Non a ca-

so, da oltre un anno la Lega Basi- la Lega ha anche avanzato dellicata ha chiesto l’istituzione di le proposte concrete per auuna zona franca energetica nella mentare l’esenzione Irpef alle nostra regione, con uno sconto soimprese agricole; controllare i stanzioso e permanente sul carcosti di produzione come, apburante. Parlando di quello a uso punto, quelli del gasolio ad uso agricolo, serve uno shock econoagricolo; intervenire per limitamico con uno sconto immediato e re i danni della fauna selvatica duraturo di 40/50 centesimi al liche mina la produttività; rigettro, per riportare indietro le lantare l’accordo sui prodotti sudacette del tempo di alcuni anni e annullare gli mericani. Sostenere chi produce, chi investe di effetti inflattivi della pandemia e dei conflitti suo e chi rischia sulla propria pelle, in ogni setglobali». «A livello nazionale - continua Pepe tore, è l’obiettivo prioritario cui tendere».


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Basilicata 24 ore

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Il tombino abusivo di Marinagri e la strozzatura del canale 7 a Policoro: le motivazioni del Tribunale di Matera sulla colpevolezza dell’Au del Consorzio di Bonifica

Se Musacchio «si fosse comportato da buon Amministratore»: perchè è stato condannato

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anale 7 a Policoro e tombino abusivo poichè costruito in difformità alle prescrizioni imposte: il Pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad 1 anno di reclusione, ma il Tribunale di Matera, ha condannato l’attuale Amministratore unico del Consorzio di Bonifica della Basilicata, Giuseppe Pio Musacchio, ad 1 anno e 6 mesi (pena sospesa). A distanza di circa un mese dalla nota sentenza, poichè depositate le motivazioni, è ora possibile meglio comprendere l’iter che ha condotto il Giudice Rosa Bia al convincimento della colpevolezza dell’avvocato Musacchio, A leggere le motivazioni, abbastanza agevole, per la linearità del percorso processuale, la ricostruzione dei passaggi salienti della contestata condotta omissiva che non ha interrotto il persistere del pericolo di un’inondazione, sebbene il pericolo derivante dall’apposizione del tombino abusivo da parte della Marinagri SpA «fosse stato conclamato». Nella zona, quel tombino è stato popolarmente definito il tombino della illegalità. Rischio inondazione conclamato e conosciuto, anche sulla scorta di una serie di atti tra cui, a titolo esemplificativo, gli esiti dello studio commissionato dal Comune di Policoro e gli esiti della conferenza di servizio convocata nel 2016 al fine di segnalare agli Enti preposti, tra cui il Consorzio di Bonifica, «il pericolo per la pubblica e privata incolumità derivante da esondazioni rinvenienti dalle reti del canale 7». A processo, due, in realtà, gli imputati, che tra l’altro «si sono tirati fuori dalla contesa addossandosi reciprocamente la responsabilità»: oltre a Musacchio, l’allora primo cittadino di Policoro, l’attuale consigliere regionale Rocco Leone, che è stato assolto poichè «non era nelle determinazioni del sindaco Leone, imporre ai responsabili della società di eliminare l’abusivo tombamento del canale 7». Musacchio, da parte sua, ha evidenziato «di non es-

LA CAUSA DELLE ESONDAZIONI DEL CANALE 7

La breve storia del tombino abusivo

__ Musacchio

sere stato lui a dare causa all’abuso fonte del pericolo e che il Consorzio non aveva e non ha le competenze amministrative per porre rimedio al malfatto». Laconicamente, invece, il Tribunale ha ricordato come il canale è Consortile e quindi proprio l’Ente doveva intervenire per rimuovere la strozzatura: «Ci si attendeva che Musacchio - viene spiegato nelle motivazioni -, responsabile del Consorzio e longa manus dell’Ente regionale in materia di bonifica, insediatosi qualche mese dopo l’evento alluvionale del 2013, desse le opportune e dovute disposizioni». Per di più, l’Au avrebbe dovuto intervenire «non appena insediatosi», dal momento che «la situazione della mancata conformità dei lavori di tombamento eseguiti dai responsabili di Marinagri era stata assodata ed era conosciuta da Musacchio». All’avvocato Musacchio, in sintesi, non è stato imputato di aver compartecipato all’antecedente che ha creato la condizione di rischio, cioè la manomissione del canale 7 col tombino non conforme, ma di «aver fatto persistere il pericolo». Con maggiore precisione, «non vale affermare che se il canale non fosse stato rimaneggiato da altri, il pericolo non si sarebbe verificato, in quanto la condotta di Musacchio ha contribuito a che il pericolo, creato da altri, persistesse». Per il Tribunale di Matera, provato il nesso di causalità materiale: quel canale, dopo la manomissione per consentire a Mari-

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nagri di dotarsi della rete viaria, «è pericoloso» ed «è fuorviante» la tesi secondo la quale mancherebbe il nesso di causalità «tra le omissioni del Consorzio ed il pericolo di esondazione» sull’asunnto che quella zona era «a rischio già prima che arrivasse Musacchio». Come da rigoroso percorso logico fin qui tratteggiato, se lo strozzamento del canale è l’antecedente, allora la mancata pulizia dello stesso e la mancata rimozione della strozzatura, «l’omesso intervento del Consorzio e per esso del suo amministratore», è la conditio sine qua non del persistere del pericolo di inondazione. Tra l’altro, ha aggiunto il Giudice circa il profilo di colpa specifica contestato a Musacchio, «valgono a colorare la sua condotta delle connotazioni della colpa cosciente, le numerose lamentele che Musacchio aveva ricevuto personalmente dal Prefetto, dal sindaco e dai cittadini preoccupati dell’andamento ingravescente della tenuta del canale». Per il ruolo rivestito, l’avvocato Musacchio non si è comportato da «homo eiusdem professionis et condicionis», ovvero da uomo coscienzioso ed avveduto. Mentre il pericolo ha, negli anni, «continuato ad assillare le popolazioni interessate», dall’Au Musacchio, quale «soggetto decisionista», nessuna soluzione concreta, ma ostinazione nel persistere col «contegno mantenuto al cospetto di Marinagri», invece di diffidare il privato, che aveva causato il danno, «a ripristinare lo

l problema è storicamente sorto con la costruzione del porto Marinagri, la cui società è stata dichiarata fallita lo scorso maggio, e con la conseguente semi occlusione del canale 7 all’altezza di via S. Giusto dato il «tombino» che «parzializza sensibilmente la sezione idrica e pertanto costituisce un significativo ostacolo ai deflussi di piena». Tombino, come ribadito nella sentenza del Tribunale di Matera, considerato abusivo poichè costruito da un privato in difformità delle prescrizioni imposte, come si apprende anche dalle relazioni del Demanio e del Consorzio di Bonifica del Bradano e Metaponto, Il tombino abusivo, «interviene, infatti, come una vera e propria strozzatura pazializzando la portata in uscita e riducendo la capacità di smaltimento del canale a circa un terzo di quella massima “a sponde piene” comportando un significativo rigurgito a monte, causa di esondazioni lungo il Canale 7”».

__ Il tombino di via S. Giusto stato dei luoghi e, in mancanza, di sostituirsi allo stesso addebitandogli i costi». Se Marinagri non ottemperante, da allora Commissario, Musacchio che «avrebbe dovuto imporre la rimozione dell’opera», doveva «provvedere d’ufficio anche a mezzo di ditte di terzi, facendosi rimborsare i relativi oneri». L’attuale Amministratore unico del Consorzio, già Commissario dell’Ente, tra le “distrazioni”, si era, per esempio, «concentrato su un progetto dello scolmatore con scarico a mare, bocciato dalla Regione perché ritenuto invasivo e non rispettoso dell’ambiente». Sarebbe intervenuto, al contrario, «se si fosse comportato da buon amministratore», ma invece, «ha lasciato che il pericolo persistesse, perpetuando l’errore dei suoi prede-

cessori». Musacchio non ha fatto «un passo avanti attivandosi a tutela dei cittadini», nonostante avesse «riconosciuto il pericolo e poteva e doveva adottare le precauzioni necessarie per evitarlo». In conclusione, come rimarcato nelle motivazioni della sentenza, «ancora oggi Musacchio ritiene, lo ha ribadito in sede di esame» di aver ben operato e di avere «fatto il possibile», ma «se si fosse comportato da buon amministratore», sarebbe stata un’altra storia ed avrebbe anche verosimilmente evitato la condanna in primo grado ad 1 anno e 6 mesi (pena sospesa) di reclusione con risarcimento in favore delle parti civili costituitesi, difese dall’avvocata Giovanna Bellizzi, nonchè alle spese legali da loro sostenute. FERMOL


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Basilicata 24 ore

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Corte dei Conti, inaugurato nell’Aula delle Sezioni riunite l’Anno Giudiziario: dall’agricoltura al caso ministeriale, varie citazioni lucane

Nel 2023 promossi giudizi di responsabilità in Basilicata per 5 milioni e mezzo di euro

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n Basilicata nel 2023 promossi 16 giudizi di responsabilità erariale, l’1,51% del totale nazionale (in valori assoluti corrispondente a mille e 61), per un richiesto importo di danno pari a 5milioni e 662mila euro. Il dato lucano è emerso durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2024 che si è svolta a Roma nell’Aula delle Sezioni riunite della Corte dei conti, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle più alte cariche istituzionali. A relazione sull’attività del 2023, il Presidente della Corte dei conti, Guido Carlino. Sono intervenuti il Procuratore generale Pio Silvestri e il Presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco. Nel ricordare che solo in alcuni casi, le denunce sono collegate ad illeciti penali, mentre per la maggiore parte attengono a violazioni delle regole dell’evidenza pubblica o, comunque, stabilite dal codice dei contratti pubblici, tra i casi esemplificativi richiamati, anche quello lucano del danno erariale da oltre 200mila euro, relativo all’artificioso frazionamento dei pagamenti liquidati a ditta privata per prestazioni rese in favore dell’Amministrazione dell’Interno. «È fondata - così viene spiegato il caso lucano nella relazione sull’attività del 2023 - la pretesa erariale connessa a pagamenti di somme, oggetto di artificiosi frazionamenti, effettuati in favore di privato, in difetto della dovuta verifica, e della prescritta segnalazione al concessionario per la riscossione, con conseguente frustrazione della pretesa erariale, nella specie, i funzionari della prefettura competenti alla ge-

stione del rapporto contrattuale hanno emesso titoli di pagamento artatamente confezionati, per raggiungere importi inferiori alla soglia di verifica dei debiti fiscali del beneficiario, nella consapevolezza dell’esistenza di un ingente debito con l’erario da parte della ditta e in dispregio dei criteri di fatturazione». Dalla Procura generale, ricordato anche come non sempre, l’azione delle Procure scaturente da fattispecie penali ha condotto ad un esito di condanna. Tra gli esempi, l’assoluzione lucana dello specialista Vincenzo Pagliara su fattispecie di indebita erogazione da parte dell’Inps di pensioni di invalidità in conseguenza del rilascio, da parte del medico, di certificazioni false. Frodi in agricoltura: caso piuttosto ricorrente, in relazione alla indebita percezione di contributi comunitari, è quello del coinvolgimento nel giudizio di responsabilità degli addetti ai Centri di assistenza agricola (Caa) che hanno curato l’istruttoria della domanda di aiuti. Caso di “scuola”, quello lucano sul buco da circa 90mila euro: gli operatori dei Caa, rispondono del danno se hanno concorso nella relativa causazione, predisponendo e trasmettendo domande di aiuti corredate da false dichiarazioni o da profili di irregolarità che avrebbero dovuto rilevare. Quando, come accade nella maggior parte dei casi, la condotta in questione è stata giudicata gravemente colposa, a fronte di un contegno doloso del richiedente l’aiuto, la responsabilità degli operatori del Caa è stata qualificata dal giudice, come parziaria e sussidiaria rispetto a quella, principale e rela-

tiva all’intero danno, gravante sul percettore del contributo Ue. Le condotte illecite, oltre ad essere subordinate all’assenza di presupposti, possono essere connesse anche alla mancata realizzazione delle attività finanziate con soldi pubblici: come nel caso lucano citato della società Cooperativa agricola “L’oro del Sud”. Soprattutto, come da sentenza della Corte dei Conti di Basilicata, a Roma sottolineato che si può non ritenere ostativa all’esame della domanda di risarcimento erariale nei confronti del percettore coinvolto, la pendenza, nei suoi confronti, del procedimento sanzionatorio e recuperatorio previsto dalla relativa legge del 1986: «Ontologica differenza esistente tra due procedimenti affatto assimilabili ancorché tra loro paralleli, quello volto alla irrogazione di una sanzione amministrativa e rimesso alla esclusiva potestà dell’Amministrazione titolare del procedimento di erogazione dei fondi ed adottato in presenza di irregolarità procedimentali commesse nelle fasi che seguono la concessione del contributo stesso, e quello giurisdizionale, teso a vagliare la sussistenza, o meno, di un danno erariale cagionato con condotta dolosa o gravemente colposa perpetrata al fine di ottenere finanziamenti che altrimenti non sarebbero stati conseguibili». Pensioni di reversibilità, questioni sostanziali. Dalla Basilicata, l’anno scorso una sentenza molto particolare e per questo menzionata: va riconosciuto il diritto alla pensione di reversibilità della nonna a favore della nipote «nel caso in cui i genitori non pos-

POTENZA, IL PM È PER L’ARCHIVIAZIONE

Morte Dora, s’attende la decisione del Gip

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inita la fase di discussione, nei prossimi giorni il Gip di Potenza si esprimerà sulla richiesta di archiviazione per il caso di Dora Lagreca, la 30enne di Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno, morta il 9 ottobre del 2021 nel capoluogo dopo essere precipitata dal balcone dell’appartamento in cui abitava col fidanzato, sito al quarto piano di una palazzina del rione Parco Aurora. L’anno scorso, disposti altri otto mesi di indagine mesi, chiedendo di disporre una consulenza tecnica fisico-balistica per ricostruire le dinamiche della caduta della ragazza. I familiari che assistiti dall’avvocato Renivaldo Lagreca s’oppongono all’archiviazione avanzanzata dal Pm, escludono categoricamente l’ipotesi del suicidio. Sia da consulenza di parte che dalla relazione dei Ris, la caduta di Dora sarebbe stata “a candela”, ovvero perpendicolare al palazzo, per poi subire un cambio di traiettoria a seguito di impatto con oggetto, un’antenna parabolica, incontrato durante la breve e tragica caduta stessa. Da stabilire se, anche la Polizia ha fornito una ricostruzione, la caduta “a piombo” sia stata inizialmente con il volto rivolto verso il muro dell’edificio o il contrario. Ad ogni modo, in estrema sintesi, come eccepito dai familiari di Dora, la traiettoria perpendicolare non può collimare con la versione del “si è lanciata” data dall’allora fidanzato di Dora.

sano provvedere al suo mantenimento». Rientrante tra le qualificabili “gravi irregolarità gestionali”, alle Amministrazioni pubbliche interessate è stata rimessa la concreta individuazione e valutazione dei dirigenti responsabili, quella della Basilicata rilevata nel maggio scorso dal Collegio del controllo concomitante presso la Sezione di Controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato. Argomento Pnrr, investimento, con soggetto attuatore il Ministero delle Infrastrutture e dei Tra-

sporti (Mit), per lo sviluppo di almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno. Un importo pari ad almeno il 40% delle risorse «è destinato al finanziamento di progetti da realizzarsi nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia». In riferimento all’Avviso pubblico, il Collegio rilevò tristemente «che addirittura non risultavano proposte progettuali localizzate in Basilicata, Campania, Molise e Sicilia». FERMOL


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L’Ad di Terre di Aristeo: «Non abbiamo alcun dubbio sulle potenzialità del nostro territorio, ma ora occorre rilanciare il comparto»

Lamiranda: «Adesso serve fare arrivare subito più turisti a Matera e nei Borghi»

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opo le conclusioni del Forum Internazionale del Turismo di Matera, al di là dei riconoscimenti virtuali, l’obiettivo per tutti deve essere quello di far arrivare più turisti a Matera e nei borghi e contestualmente di prolungare la permanenza media che continua ad essere tra le più basse in Italia». Lo sostiene Saverio Lamiranda, ad Terre di Aristeo. «Non abbiamo mai messo in discussione il ruolo guida di Matera per il turismo lucano ma – aggiunge - il turismo di comunità del Progetto di Ripopolamento e la Rigenerazione dei borghi rurali che è l’unico modello in grado di salvare i nostri paesi dallo spopolamento e dalla fuga dei giovani, purtroppo, nelle relazioni dei super-esperti non ha trovato alcuna attenzione. Non si tratta di riconoscere che chi promuove il turismo è “bravo” quanto piuttosto di sforzarsi di capire come far convergere tutti i soggetti della

filiera del turismo che per noi sono anche i titolari di bar, locali pubblici, attività commerciali, intorno alla necessità di “animare” il territorio per renderlo realmente attrattivo. Non può bastare far arrivare i turisti se accade che nei centri storici chiudono bar e pasticcerie o gli stessi visitatori non sanno cosa fare e dopo mezza giornata vanno via. Poi c’è il nuovo richiamo del Presidente Bardi alla cooperazione pubblico-privata che non trova riscontro nei fatti. Fare sistema – evidenzia l’ad Terre di Aristeo - significa pensare all’offerta territoriale in modo globale, integrato e con una nuova capacità organizzativa; nel modello di turismo di comunità, infatti, oltre alle imprese di più adeguate dimensioni, anche i piccoli soggetti d’impresa mantengono la propria autonomia gestionale, ma si uniscono tramite la rete digitale coordinata ad una fitta rete di legami e di relazioni che consente loro di muoversi e di agi-

re come se fossero un’unica entità. Ogni attore - dal vigile urbano, al receptionist, dalla guida turistica all’addetto degli uffici di informazioni, senza dimenticare i camerieri dei ristoranti, i baristi, i negozianti e i commessi dei negozi, gli operatori ecologici, gli artigiani, il Parroco, gli

Amministratori Pubblici, ecc. - pur perseguendo i propri obiettivi, raggiunge i massimi risultati solo entrando in una relazione virtuosa con tutti gli altri stakeholders del territorio. Di qui l'annuncio del primo corso di formazione a breve per "animatore di comunità turistica .Noi continuiamo a sostenere

che anche se manca poco tempo dalla fine della legislatura la proposta per la sottoscrizione di un “Accordo di Sviluppo” di interesse Nazionale, senza previsione di compartecipazione economica da parte dell’Ente Regionale Lucano, non possa attendere la nuova legislatura».

INCONTRO CON LATRONICO SULL’ACCORDO DI COESIONE CHE SARÀ FIRMATO A BREVE

«I

Fondi Pnrr, il ministro Fitto arriva in Regione

ncontro proficuo e positivo con l'amico e Assessore all'Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, per mettere a punto gli ultimi passaggi sull'Accordo di Coesione, che sarà firmato a breve, e il Pnrr». Lo scrive sul social X il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto. Per l'assessore Latronico «è stato un incontro proficuo quello con il ministro Raffaele Fitto che prepara la stipula del-

I visitatori possono disporre di 47mila posti letto, il settore vale 6-7% del Pil locale

«L

l'accordo di coesione per la Regione Basilicata. C’è stato un confronto tecnico tra la struttura ministeriale e quella regionale - ha aggiunto l'esponente di Giunta - che prepara la firma dell’accordo tra il presidente Giorgia Meloni, il ministro Fitto ed il governatore lucano Vito Bardi. Un passo importante sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo per sostenere progetti di sviluppo per la Basilicata», conclude il ministro pugliese.

L’assessore: «Sempre più pronti ad ospitare»

a capacità turistica della Basilicata pesa sempre di più con i suoi 47mila posti letto, i 2.500.000 di presenze, i 12 mila posti di lavoro nell'ultima stagione. Un peso notevole in termini di prodotto interno regionale, 700 mila euro di valore che equivalgono al 6/7 % del pil regionale». È quanto

dichiara l'assessore all'Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenuto a Matera al Forum internazionale del turismo italiano 2024, sul tema '”Dalla montagna al mare: innovazione e comunicazione per valorizzare i territori'”, organizzato dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore"

in collaborazione con Apt e Regione Basilicata. «Si tratta di punti di partenza decisivi che hanno superato la crisi sanitaria del 2019 ed hanno ripreso il cammino di crescita. Le declinazioni del turismo della Basilicata, quella ambientale, quella culturale, quella archeologica, quella marina e quella dei borghi possono mobili-

tare e rilanciare l’intero territorio regionale. Bisogna costruire - conclude Latronico - un'alleanza con gli

operatori e gli investitori per accrescere gli spazi di mercato e le ricadute occupazionali».


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Basilicata 24 ore

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Soddisfatti il Dg Spera, Bardi e Fanelli. Perretti (Crpo): «Strumento fondamentale». La Consigliera regionale di Parità Pipponzi: «Disparità esistenti»

“San Carlo”, presentato il primo Bilancio di Genere dell’Azienda sanitaria regionale

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resentato a Potenza il primo Bilancio di Genere dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza. Come detto dal Direttore generale dell’Aor Giuseppe Spera, «analizzare la realtà aziendale che si ha l’onore e l’onere di condurre al fine di rilevare peculiarità di genere è un dovere etico prima ancora che professionale». «Il Bilancio di Genere rappresenta un’occasione preziosa - ha concluso il Direttore generale Spera per ringraziare non soltanto chi ha contribuito alla relativa stesura, ma anche uomini e donne che, con dedizione al lavoro e con l’apporto di sensibilità differenti, contribuiscono quotidianamente a rendere grande l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo». IL VIDEO MESSAGGIO DI BARDI Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha ricordato con un videomessaggio l’impegno già assunto dalla Regione per le iniziative volte ad incoraggiare l’adozione degli strumenti di monitoraggio della parità di genere. «Il primo Bilancio di Genere del San Carlo - ha dichiarato il presidente di Regione, Vito Bardi - restituisce un’immagine di un’Azienda che ha voluto e saputo leggere la propria realtà in termini di genere al fine di approntare strumenti conoscitivi utili a promuovere eguaglianza ed equità tra donne e uomini anche in materia di

salute, dalla diagnostica alla terapia delle differenti patologie. È, infatti, ormai riconosciuto scientificamente come le differenze biologiche, socioeconomiche e culturali abbiano un importante effetto sullo stato di salute e di malattia di ogni persona, influenzandone l’incidenza, la sintomatologia e la gravità, nonché la risposta alle terapie e le reazioni avverse ai farmaci». PARITÀ, PIPPONZI E PERRETTI Hanno preso parte all’iniziativa la Consigliera regionale di Parità, Ivana Pipponzi e la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Margherita Perretti. Dal loro osservatorio privilegiato in ambito di parità di genere sul lavoro e dai relativi interventi è emerso quanto «l’Azienda San Carlo, pur in assenza di una precisa prescrizione normativa nazionale, è tra le prime in Italia a dotarsi del Bilancio di Genere». In aggiunta, la consigliera Ivana Pipponzi ha affermato che «il Bilancio

di Genere costituisce il coraggioso avvio di un percorso virtuoso verso la parità di genere e di contrasto alle discriminazioni sul posto di lavoro, in quanto offre un meccanismo di valutazione oggettivo dell’azienda stessa. La disamina del Bilancio di genere dell’Azienda Ospedaliera “San Carlo”di Potenza evidenzia disparità ancora esistenti nonostante le politiche già messe in campo». Per la presidente Margherita Perretti «la prima edizione di un documento di rendicontazione della realtà aziendale secondo la prospettiva di genere rappresenta certamente un momento importante per un’Azienda Ospedaliera Regionale quale il “San Carlo” di Potenza: il bilancio di genere è, infatti, uno strumento fondamentale per assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne e uomini, adottando il criterio di “gender mainstreaming” con riferimento alla spesa pubblica, della quale va-

luta il diverso impatto sulle persone a seconda del genere». Tra i saluti, quello della presidente del Cug aziendale, Maria Barbieri, che «ha rimarcato la sinergia con la direzione strategica, in coerenza con la cultura di pari opportunità e di non discriminazione che, anche con diverse iniziative e azioni positive proposte dal Comitato unico di garanzia aziendale ed approvate nel Piao, sono state perseguite ed affermate concretamente in Azienda» La relazione di merito sul Bilancio di Genere è stata presentata dalla responsabile della Epidemiologia e programmazione sanitaria dell’Aor, Georgia Nardozza, che ha illustrato i risultati delle attività aziendali riaggregati in ottica di genere, lungo le direttrici proprie dell’Azienda, con riferimento sia agli indicatori della medicina di genere che al personale nella sua composizione e rappresentanza, con uno sguardo particolare anche alle politiche aziendali di conciliazione vita-lavoro. L’iniziativa di presentazione del primo Bilancio di Genere dell'Aor San Carlo, moderata dal referente stampa aziendale Enrico Basile, è stata l’occasione anche per presentare il progetto di implementazione delle attività ostetriche del Punto nascita dell’ospedale “San Carlo” di Potenza, nell’ambito del dipartimento Materno-infantile diretto da Sergio Schettini, con una serie di servizi dedicati all'assistenza delle donne in gravidanza, dalla riattivazione del partoanalgesia in acqua alla ripresa dei corsi pre-parto con incontri di accompa-

gnamento alla nascita, dalla realizzazione di una nuova App alla creazione di pagine social istituzionali. La relazione e le novità sono state illustrate dall'ostetrica Fabiana Coglianese. Ha concluso i lavori l’assessore della Regione Basilicata alla Salute e alle Politiche della Persona Francesco Fanelli, che ha rimarcato come «l’analisi di genere sia un fondamentale strumento di governo e di programmazione sanitaria». «Già nella quarta Conferenza mondiale sulle donne tenutasi a Pechino nel 1995 - ha aggiunto Fanelli - emerse l’esigenza di inserire una visione di genere in ogni scelta politica, stabilendo la necessità di azioni tese a promuovere uguaglianza ed equità tra uomo e donna anche in materia di salute. L’Oms è, in tal senso, ormai granitica nell’indicare la necessità di approcci terapeutici diversificati, orientando gli interventi sanitari, costruendo percorsi specifici, organizzando processi formativi e indirizzando la ricerca scientifica. Quello del “San Carlo” è il primo Bilancio di Genere, fortemente voluto dalla direzione strategica, particolarmente utile quale strumento per valutare equità ed efficienza del nostro sistema sanitario nel prendere in carico le istanze della popolazione differenziate, mediante sviluppo e attuazione di percorsi di diagnosi e cura particolarizzati, nonché quale modalità di inclusione di aspetti di genere nella raccolta e nell’elaborazione di flussi informativi e nella formulazione di budget sanitari».


Basilicata 24 ore

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In generale maggioritaria (65,44%) la rappresentanza femminile, ma i ruoli di direzione più alti vedono una prevalente presenza di uomini

Aor San Carlo, in prevalenza dipendenti donne: certi ambiti, però, sono maschili CARNEVALE, L’INIZIATIVA ASM PER I PIÙ PICCOLI

Al Madonna delle Grazie arrivano Batman e Joker

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a salute umana è strettamente correlata al genere, inteso come complessa interazione fra sesso, differenze biologiche e funzionali dell’organismo, e comportamento psicologico e culturale dell’individuo che deriva dalla sua formazione educativa e sociale: «Le diversità legate al genere si riflettono in maniera significativa sia sull’insorgenza e decorso delle malattie, sia sull’approccio diagnostico e terapeutico, gli uomini e le donne, pur soggetti alle medesime patologie, presentano sintomi, progressione di malattia e risposta ai trattamenti molto diverse tra loro». I PAZIENTI Con questa premessa, ieri al San Carlo di Potenza, presentato il primo Bilancio di Genere dell’Azienda ospedaliera regionale. Nell’anno 2022 gli accessi alle strutture di Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri aziendali sono stati complessivamente 106.055: di questi 54.376 (51.27%) sono riferiti a pazienti di genere maschile di età media pari a 49,4 anni e 51.679 (48.73%) a pazienti donne di età media pari a 51,4 anni: dall’analisi dei codici triage assegnati all’ingresso e utilizzati come indicatori di gravità clinica, si rileva una prevalenza costante di uomini sia per i codici rosso/arancione (emergenza-urgenza) che per quelli verdi e bianchi considerati ad alto rischio di inappropriatezza. I codici azzurri, invece, che esprimono un giudizio clinico di urgenza differibile, «evidenziano una prevalenza di accessi delle donne». In relazione alle attività ambulatoriali, in base ai

dati complessivi aziendali, 580.216 prestazioni ambulatoriali, delle quali 250.351 relative a maschi (43,15%) e 329.865 relative a femmine (56,85%). L’età media dei pazienti maschi «è pari ad anni 59,5, mentre quella delle femmine si attesta su anni 56,4: l’età maggiormente frequente tra i pazienti è 72 anni sia per i maschi che per le femmine». In riferimento ai ricoveri, i dati relativi alle degenze di ricovero registrati dall’Azienda nell’anno 2022 hanno mostrato 35.633 dimissioni a seguito di ricoveri ospedalieri (26.645 ordinari e 8.988 diurni), di cui 17.589 relativi a maschi (49,36%) e 18.044 relativi a femmine (50,64%). La percentuale di ricoveri medici è risultata pari a 58 sia per i maschi che per le femmine. La degenza media è di 8,7 giorni per i maschi e di 8 giorni per le femmine. L’età media dei pazienti maschi è di 61 anni, mentre quella delle femmine si attesta sui 57,1 anni. L’età maggiormente frequente tra i pazienti è 72 anni per i maschi e 82 anni per le femmine. Gli interventi chirurgici complessivamente erogati sono stati 14.978; di questi 7.485 a pazienti di sesso maschile (2.404 in day-surgery) e 7.493 a pazienti donne (2.396 in day-surgery). I DIPENDENTI Il personale in dotazione all’Azienda rilevato nel corso dell’anno di riferimento assomma a 2.934 unità, di cui 1.014 (pari al 34,56%) maschi e 1.920 femmine (pari al 65,44%) con le lavoratrici che hanno una età media di 48 anni, più bassa di quella dei

maschi, la cui età media si attesta sul valore di 51 anni. La stratificazione per area di attività ha evidenziato una significativa prevalenza delle lavoratrici nel comparto sanità e, in particolare, tra gli infermieri (75%), i tecnici di laboratorio (72%) e gli operatori socio sanitari (68%). Nell’ambito della dirigenza sanitaria rilevata una leggera prevalenza del genere femminile (51%), peraltro caratterizzato da una età media decisamente più bassa rispetto agli uomini (47,6 delle donne a fronte dei 52,5 degli uomini), «elemento che evidentemente dimostra un maggior reclutamento di dirigenti medici donne nelle ultime annualità». Al contrario, il profilo di Direttore nell’area sanità è risultato caratterizzato da una forte prevalenza di uomini: dei 51 direttori di Struttura Complessa ben 45, pari all’88%, sono di genere maschile. «Non è infrequente - è stato spiegato - che siano proprio le donne a rinunciare ad incarichi di maggiori responsabilità o a turni aggiuntivi per assolvere agli impegni in ambito familiare, così come evidenziato dai responsabili dei programmi di attività aggiuntive interpellati». Nell’area sanitaria, le ore medie lavorate, sia in regime ordinario che in attività aggiuntiva, evidenziano un maggior impegno orario degli uomini su praticamente tutti i ruoli considerati, con uno scostamento di circa il 43% in più di ore prestate. Conseguentemente, il gap economico tra i due generi riflette l’andamento delle ore lavorate e «ciò comporta che, al netto delle

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arnevale di gioia nei reparti di Neuropsichiatria infantile e Pediatria dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera con la visita inaspettata di Batman e Joker che hanno portato giocattoli in dono ai piccoli ospiti permettendo loro di divertirsi e fantasticare con i supereroi. Grande è stata la sorpresa dei bambini, affacciati dai corridoi dei reparti, nel vedere l’arrivo di Batman in ospedale con la sua Batmoto accolto dall’eterno rivale Joker. Impeccabili nei loro costumi, i volontari Gigi Sanrocco e Giuseppe Malvasi dell’Associazione Lucania Soccorso, hanno fatto il loro ingresso nei due reparti tra lo stupore e i sorrisi dei bambini e la felicità dei loro genitori. Immancabili i selfie con Batman e Joker che hanno portato leggerezza e allegria regalando anche dolci e cioccolate ai bambini e ai loro familiari. Prima di andare via Batman e Joker hanno salutato il personale della Direzione sanitaria ospedaliera che ha espresso soddisfazione per l’iniziativa.

voci stipendiali contrattuali evidentemente paritarie, il personale di sesso maschile percepisce una busta paga mediamente più alta di quella delle donne in misura pari al 26%». Il ruolo amministrativotecnico-professionale ha caratteristiche di genere diametralmente opposte rispetto a quelle descritte per il ruolo sanitario, con prevalenza del genere maschile, sia nel comparto che nei ruoli della dirigenza e di direzione, con una percentuale di uomini attorno al 57%, peraltro, con una età media più bassa rispetto a quella delle donne. «Questa prima fotografia dell’Aor San Carlo, letta in chiave di genere - è stato chiarito durante la presentazione del il primo Bilancio di Genere dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Po-

tenza - ci restituisce una immagine non dissimile da quelle di altre Aziende del Servizio Sanitario Nazionale. Da un lato, la lettura in chiave di genere delle prestazioni erogate dall’Azienda fornisce spunti utili per l’organizzazione, con l’esigenza di potenziare e incrementare percorsi dedicati e differenziati per patologia, con particolare attenzione alle esigenze dei due generi. Quanto all’articolazione dell’Aor San Carlo, si rileva una rappresentanza femminile maggioritaria nella quale, allo stato, i ruoli di direzione più alti vedono una prevalente presenza di uomini. Tuttavia, la composizione per età e sesso della forza lavoro aziendale e il tendenziale reclutamento degli ultimi anni lasciano prefigurare, in prospettiva, un riequilibrio di posizioni»


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Potenza

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POTENZA La denuncia dei cittadini: «Alcuni tratti sono molto pericolosi. È così gravoso per il nostro Comune rimediare?»

Problemi di sicurezza in via del Gallitello: «Non si vede nulla e non ci sono marciapiedi» DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Via del Gallitello è diventata negli anni un polo commerciale di tutto rispetto. Nata come zona periferica ha saputo imporsi nel panorama cittadino e ha acquisito centralità. Complici gli ampi spazi, la zona è sede di numerosi negozi e attività commerciali. Locali spaziosi e la possibilità di avere un parcheggio hanno fatto di via del Gallitello zona privilegiata dello shopping, a discapito, molto spesso, del centro storico. È qui che si trova tutto o quasi ed è qui che i potentini preferiscono fare acquisti. Eppure la zona non è esente da criticità e problemi. Illuminazio-

ne carente, alcuni tratti sono al buio e marciapiedi al limite della decenza, laddove ci sono, per non parlare della “bike lane” che finora ha creato più disagi che altro ai cittadini. Come in molti altri quartieri della città, anche qui si segnalano problemi legati alla sicurezza: difficoltà ad attraver-

sare la strada o avere il timore di essere investiti per via dei lampioni non funzionanti in alcuni punti o addirittura inesistenti e poi l’assenza di marciapiedi che rendono ancor più complicato passeggiare per negozi e fare acquisti. A segnalare un “difficile pomeriggio di shopping” una cittadina: «In via del Gallitello non si vede niente e non c’è un marciapiede decente. Il tratto tra i negozi Terranova e Carpisa poi è completamente al buio tanto da avere paura ad attraversare la strada. Mi appello al sindaco Guarente, è una spesa così gravosa per

il nostro Comune installare lampioni e realizzare un marciapiede? Si potrebbe fare molto altro ma partiamo da questo, cambierebbe molto e ne gioverebbero anche le tante attività commerciali». La situazione a quanto pare non è di facile risoluzione forse anche a causa delle caratteristiche della zona. Via del Gallitello è piena di edifici con un traffico veicolare molto intenso e delle carenze in termini di sicurezza oggettive alle quali forse non si è posta particolare attenzione quando era il momento ma che ora sono diventate un disagio per gli utenti, residenti e non, che ogni giorno scelgono i negozi in via del Gallitello per i loro acquisti.

CITTÁ ITALIANA DEI GIOVANI È tra le 5 finaliste. Il sindaco: «Confermiamo la volontà di realizzare tutti i progetti», Cannizzaro: «Non è solo uno slogan»

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Potenza, Guarente: «Rendiamola una città a misura di giovani»

stata la presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Rosaria Pisani, ha inviare la comunicazione ufficiale con la quale ci hanno informato che Potenza è tra le cinque città finaliste candidate al Premio “Città Italiana dei Giovani 2024”, una notizia che non può che riempirci di orgoglio. A maggior ragione perché in realtà l’iter prevedeva che le finaliste fossero tre, ma si è ritenuto di inserire 5 candidature per la qualità delle proposte pervenute alla Giuria». Queste le parole con le quali il Sindaco di Potenza, Mario Guarente ha introdotto la conferenza stampa svoltasi nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città. La Giuria, che ha concluso il processo di valutazione delle candidature e delle proposte progettuali, ha individuato, secondo quanto previsto dal Regolamento, le cinque città finaliste e, insieme al capoluogo lucano, sono state indicate Catania, Jesolo, Pisa e Teramo. Tra le motivazioni indicate per la scelta della Giuria, c’è stata quella di un progetto «che è risultato coerente con la necessità di favorire maggiormente il coinvolgimento, la responsabilizzazione e la partecipazione dei giovani, potendo offrire loro lo spazio e il supporto necessario per prendere parte attivamente ai processi decisionali del proprio territorio, come modello di buona prassi, trasferibile e replicabile». L’iter concorsuale adesso prevede che, entro il 18 febbraio, le città individuate in questa prima selezione, possano dettagliare ulteriormente il programma progettuale presentato e inviare ulteriore documentazione che si riterrà utile per consentire alla Giuria di selezionare la città vincitrice. «Ho incontrato il presidente della giunta regionale Vito Bardi, che ha assicurato il proprio sostegno all’iniziativa e, con lui e con il presidente del Consiglio comunale, abbiamo concordato la data del 21 febbraio per la convocazione di una seduta ‘aperta’ del Consiglio comunale, per confrontarci sul progetto e raccogliere i contributi culturali di tutti i soggetti che vorranno aiutarci in questo cammino. Nel manifestare il compiacimento dell’Amministrazione comunale tutta e mia in parti-

colare per questo importante traguardo raggiunto, per ottenere il quale abbiamo lavorato con grande impegno negli ultimi due anni. – ha spiegato l’assessore alla Politiche giovanili Vittoria Rotunno – Giovani, volontariato e Innovazione sociale sono stati i cardini attorno sono stati sviluppati cinque progetti pilastro, realizzati in coprogettazione: giovani, connessioni, luoghi, arte e inclusione. Venti i progetti in cogestione con la scena creativa e culturale della Città e il mondo giovanile. Sessanta i partner pubblici e privati che hanno sostenuto la candidatura. Un grazie alla Regione che ha garantito fondi necessari per i progetti pilastro e supporto nella definizione di politiche regionali per i giovani, a cominciare proprio dall’esperienza di Potenza». Ai ringraziamenti di assessore e sindaco si sono aggiunti anche quelli dell’assessore agli Istituti di Partecipazione, Fernando Picerno e dei consiglieri comunali Ilaria Telesca, Elena Aristide, Piero Calò e Francesco Cannizzaro che hanno partecipato all’incontro. «La mia riconoscenza va al Ministro per i Giovani Andrea Abodi per le belle parole usate nei nostri confronti, – ha sottolineato il Sindaco Mario Guarente – e, l’essere entrati nel ristretto numero delle finaliste è una conferma della bontà del corposo lavoro portato a termine e, qualunque sarà l’esito finale, come Comune confermiamo la volontà di realizzare tutti i progetti che fanno parte del dossier presentato. Anzi, l’energia e l’entusiasmo messi in campo dai 500 giovani, tutti protagonisti del percorso e concretamente autori del dossier, rappresentano una ulteriore spinta per allargare il nostro sguardo e pensare anche a una candidatura a ‘Capitale europea dei

giovani’. È importante combattere il pregiudizio di quanti, molti seduti in poltrona impegnati solo a criticare sui social, non vedono la possibilità di rendere Potenza concretamente una città a misura di giovani». Per il coordinatore Candela «è doveroso evidenziare come il dossier sia stato redatto, lavorando giorno e notte, completamente dai giovani, e come l’esito finale della selezione, che sarà reso noto a Napoli il prossimo 1 marzo, Napoli perché ‘Città dei Giovani 2023’, non modificherà il nostro impegno, che proseguirà in ogni caso, per andare a dare corpo a una serie di azioni, che attiveranno finanziamenti diretti per 500mila euro e un movimento economico complessivo, pubblico-privato, di oltre 2 milioni di euro. Il lavoro prodotto vuole generare una trasformazione nella percezione di Potenza, avvicinandola ai giovani, aprendola ai giovani, lasciando che i giovani la coinvolgano e la sentano sempre più la loro città, come è per la schermidrice nostra testimonial Francesca Palumbo». A margine della conferenza stampa, il consigliere comunale di “Noi Moderati” Francesco Cannizzaro: «Potenza città dei giovani 2024 si dimostra essere non uno slogan ma un progetto concreto sul quale siamo tutti chiamati ad impegnarci. La presenza della nostra città nella cinquina finale della competizione nazionale è un risultato molto importante che ci incoraggia a costruire un futuro possibile per le nostre giovani generazioni. Ed è per questo che nel rivolgere ancora i complimenti a tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto, in particolar modo alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato attivamente alla redazione del dossier, e alla determinazione dell’assessore Rotunno, ci sentiamo di fare appello a tutte le forze cittadine, non solo politiche, ma anche e soprattutto associative e rappresentanza, perché fino al primo marzo prossimo, data in cui verrà nominata la città vincitrice, sostengano con qualunque forma di iniziativa la candidatura di Potenza. La Basilicata ha già dimostrato di saper essere protagonista in Italia e in Europa con la forza delle idee, dei progetti e delle sue comunità, insieme possiamo vincere anche questa nuova sfida».


Potenza e Provincia

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L’Amministrazione ha finalmente agito per monitorare e verificare la sicurezza del ponte, dopo una situazione precaria protrattasi per mesi se non anni

Ponte Italtractor, il Comune di Potenza corre ai ripari limitandone la circolazione

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i son voluti mesi, ma alla fine il Comune di Potenza ha battuto un colpo. Un segnale, la limitazione della circolazione sul Ponte “Italtractor” in viale del Basento ai soli mezzi con massa complessiva non superiore a 3,5 tonnellate e il limite di velocità di transito a 30 km/h. Un intervento che non poteva essere ignorato a seguito di una segnalazione dei Vigili del Fuoco e che ha persuaso il sindaco Mario Guarente a disporne il provvedimento «per consentire accertamenti tecnici volti a verificare le condizioni del ponte, secondo le procedure previste dalle linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti», come si legge nella nota del Comune. Eppure, segnali che già mostravano lo stato precario del ponte erano visibili almeno dalla scorsa estate quando da queste colonne segnalavamo la caduta di alcuni calcinacci, staccatisi dal viadotto comunemente denominato dai più dei potentini “Ponte dell’Italtractor” - poichè posto all’altezza delPotenza

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È successo martedì in viale del Basento, ma dopo l’intervento

martedì 1 agosto 2023 www.lecronache.info

alla risoluzione della Polizia municipale nel transennare il passaggio nessuno dal Comune di Potenza ha provveduto

Cadono calcinacci dal ponte dell’Italtractor nell’indifferenza della gestione comunale DI AFRA PACE

POTENZA. Alcuni calcinacci, nella giornata di martedì, si sono staccati dal viadotto comunemente denominato dai più dei potentini “Ponte dell’Italtractor” - poichè posto all’altezza dell’omonima fabbrica di produzione e distribuzione di componenti del sottocarro nei pressi della zona industriale di Betlemme in viale del Basento. A denunciare il fatto, alcuni cittadini che hanno sollecitato l’intervento della Polizia municipale di Potenza che. a sua volta, ha transennato e quindi definitivamente chiuso il passaggio pedonale nei pressi del ponte per una pericolosa caduta di cali i

__L’edizione di Cronache del 1 agosto 2023

MERCE POSTA IN VENDITA DA AMBULANTE ABUSIVO IN VIA MESSINA

l’omonima fabbrica di produzione e distribuzione di componenti del sottocarro - nei pressi della zona industriale di Betlemme in viale del Basento. A denunciare all’epoca le criticità, alcuni cittadini che avevano sollecitato l’intervento della Polizia municipale di Potenza che, a sua volta, aveva poi transennato e quindi definitivamente chiuso anche il passaggio pedonale nella zona sottostante il ponte per una anomala e pericolosa caduta di calcinacci. Ma, come sovente accade in situazioni del genere, il degrado chiama quasi sempre solo altro degrado. Una volta che la Polizia municipale ha provveduto semplicemente a transennare la zona interessata dalla caduta dei calcinacci - creando altresì non pochi problemi e disagi alla viabilità per i camion, gli operai e gli abitanti della zona costretti a deviazioni poco pratiche - ciò che aveva lasciato ancora più attoniti all’epoca è stato il disinteresse degli Amministratori comunali che da diversi mesi, se non anni, sono a conoscenza di questa emergenza senza che mai nessun provvedimento risolutivo sia mai stato messo in campo in maniera fattiva. Chissà che questa sia la volta buona. A.P.

«UNA COLLABORAZIONE CHE PROSEGUE PER GARANTIRE SICUREZZA»

Ambulantato abusivo, la Polizia locale sequestra diversi chili di prodotti ortofrutticoli

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perazione della Polizia locale di Potenza nell’ambito delle attività di controllo del territorio e di contrasto all’abusivismo commerciale. Diversi i chili di prodotti ortofrutticoli che sono stati posti sotto sequestro da due operatori della Polizia locale in servizio di pattugliamento del territorio. La merce veniva posta in vendita da un ambulante privo di autorizzazione alla vendita nei pressi di via Messina. «La polizia locale proseguirà le attività quotidiane di controllo del territorio – spiega la comandante Maria Santoro – per contrastare l’ambulantato abusivo, a tutela della salute dei consumatori e al fine di assicurare il rispetto delle norme di settore e la concorrenza».

Il sindaco Rubino: «Le famiglie adottive ora godranno di uno sconto annuale sulla TARI fino 400 Euro»

Sempre più comuni lucani attivi per “gli amici La comandante della Polizia locale a quattro zampe”: le iniziative a Ruoti e Moliterno Santoro ha ricevuto il comandante

dell’Esercito Scotto di Santolo I

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a Comandante della Polizia locale di Potenza Maria Santoro, nel suo ufficio all’interno del Mobility center, sede municipale di via Nazario Sauro, ha ricevuto il colonnello Gennaro Scotto di Santolo, Comandante Militare Esercito “Basilicata”. Durante il cordiale incontro, la Comandante Santoro, ha auspicato che «il clima di collaborazione che ha sempre contraddistinto i rapporti tra la Polizia locale e i militari dell’esercito, possa proseguire per offrire alla città servizi volti a garantire la sicurezza dei potentini e l’attenzione che agli stessi è dovuta da chi, come noi, opera per il bene comune». Il Comandante Scotto di Santolo, per parte sua, ha garantito che l’impegno del’Esercito in Basilicata proseguirà, con la finalità di consolidare i rapporti tra l’Esercito e la collettività potentina e lucana.

DI EMANUELA CALABRESE

l Comune di Ruoti rende noto con soddisfazione che «la cittadinanza ha risposto positivamente alla prima giornata di microchippatura, iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare e diffondere le buone pratiche nella cura e tutela dei nostri amici a 4 zampe. In totale sono state inoculate 36 microchippature a cani e gatti». L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Gentilesca prosegue: «È importante mettere il microchip al proprio cane non soltanto perché lo impone la legge, ma perché si tratta di uno strumento che, assieme alle sterilizzazioni, ci aiuta a ridurre il fenomeno del randagismo e abbandono e i conseguenti problemi di ordine igienicosanitario». Un nuovo appuntamento attende cittadini e amici a 4 zampe, ed è fissato

per il giorno 5 marzo dalle ore 14:00 alle ore 17:00, presso la sede comunale ingresso Via Appia/Giardino comunale per la giornata “Microchippiamoli” dedicata all’iscrizione e alla microchippatura degli animali». Nell’occasione sarà necessario esibire: «copia del documento di identità del proprietario, codice fiscale e versamento di € 2,55 causale “iscrizione anagrafe canina”. «È fatto obbligo – aggiungono gli amministratori - per tutti i proprietari o responsabili di cani di provvedere alla identificazione degli stessi mediante iscrizione all’anagrafe canina e che la mancata iscrizione è punita con sanzioni amministrative». Inoltre «i proprietari e detentori di cani e gatti hanno diritto alla gratuità degli interventi di sterilizzazione nei seguenti casi: ISEE non superiore a 7.000 euro annui, titolari di pensione so-

ciale e portatori di handicap grave ai sensi della Legge 104/1992. Pertanto nella stessa giornata sarà possibile presentare apposita richiesta producendo documentazione attestante uno dei tre requisiti». Anche per i cittadini di Moliterno c’è una importante iniziativa “Chi Adotta un cane trova un tesoro”, promossa dall'Amministrazione, e che sta dando i suoi primi risultati: «Ad oggi, sono 8 i cittadini che hanno scelto di adottare un cucciolo nel canile convenzionato: i piccoli amici a 4 zampe hanno trovato famiglie che ora godranno di uno sconto annuale sulla TARI fino 400 Euro - spiegano dal Comune - Iniziative concrete che mirano a ridurre la presenza di cani in gabbia e contribuiscono a ridurre le tasse ai cittadini, diminuendo anche le spese del Comune di Moliterno per i cani in canile».


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Provincia

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Il borgo festeggia il suo Santo Patrono. Alle celebrazioni religiose di ieri, seguono quelle civili di oggi con l’accensione dei tradizionali falò

San Valentino, ad Abriola si celebra l’amore in tutte le sue sfumature

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briola festeggia il suo Santo Patrono, San Valentino e il caratteristico borgo si trasforma in un luogo magico dove a primeggiare è l’amore. Il momento tanto atteso per la comunità è giunto. Ieri i festeggiamenti religiosi, anticipati di un giorni rispetto agli altri anni, oggi invece quelli civili che culmineranno nell’accensione dei “fucanoj”, i tradizionali falò di San Valentino. Ad aprire ufficialmente i festeggiamenti ieri mattina, la Santa Messa celebrata nella Chiesa Madre Santa Maria Maggiore alla quale è seguito il passaggio della processione per le vie del borgo. Tra le viuzze lastricate in pietra antica, il pasaggio di San Valentino emoziona la folle di credenti. Un momento di condivisione molto partecipato e sentito dalla comunità e dai tanti turisti accorsi per l’occasione. Nel pomeriggio l’accensione delle luminarie a tema e subito dopo, sempre nella Chiesa Madre, la Santa Messa Solenne celebrata dall’Arcivescovo metropolita emerito monsignor Salvatore Ligorio che ha, al termine, benedetto i fidanzati e i coniugi per l’anniversario del 25esimo, 50esimo e 60esimo anno di matrimonio. «Abriola sarà completamente illuminata a tema e uno dei momenti principali sarà l’accensione e la benedizione dei ‘fucanoj’, i focolari, che vedranno coinvolti quattro dei cinque rioni cittadini, San Sebastiano, San Gerardo, piazza Marconi e Convento. - ha affermato il primo cittadino Romano Triunfo - Quest’anno abbiamo organizzato un ricco calendario di eventi per festeggiare il no-

stro Santo Patrono. Dieci giorni di eventi che hanno avuto come tema dominante tutte le sfumature dell’amore». Terminati i riti religiosi, i festeggiamenti si sono spostati nel parcheggio multipiano di via Lacava. Qui si è tenuto il Convivio letterario “L’arte della Madre Terra” a cura dell’Associazione “Cuochi potentini” con la degustazione dei piatti tipici di San Calentino: «Questa è una delle novità di quest’anno. continua il sindaco - Vogliamo valorizzare i prodotti tipici del nostro borgo e vogliamo valorizzare le peculiarità del territorio». C’è però anche spazio per la cultura. È stato infatti presentato durante la serata, il libro del sindaco di Tursi Salvatore Cosma, “Madre Terra. La voglia di restare”. La serata è poi stata allietata da tanta bona musica e divertimento. Oggi ad Abriola si dà ampio spazio ai festeggiamenti civili con l’accensione dei falò, un momento molto atteso da tutta la comunità, e con l’inaugurazione dell’albero dell’amore e un percorso gastronomico che si snoda nei vari rioni. La serata sarà allietata da spettacoli con artisti di stada e gruppi itineranti. Il giorno in cui si celebra l’amore in tutte le sue sfaccettature terminerà con i fuochi pirotecnici e il brindisi dell’amore stellato. Per Abriola, San Valentino non è soltanto una festa patronale, è anche un grande evento su cui puntare che genera turismo e curiosità intorno al borgo e questo lo sa bene il sindaco Triunfo che ha concluso: «Vogliamo fare della nostra Abriola un luogo di attrazione turistica per tutto l’anno».


Provincia

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Contrada Bicocca e quartiere Valleverde presi di mira. Alta la guardia tra i residenti preoccupati per l’aumento degli episodi

Paura a Melfi, tornano in azione i ladri: «Entrati con i miei genitori in casa» MELFI. Torna la paura a Melfi a causa dei furti nelle abitazioni di contrada Bicocca e Valleverde nei giorni scorsi. I ladri entrano in appartamenti e villette anche quando i propietari sono all’interno e questo desta ancor più preoccupazione tra i residenti delle due zone prese di mira ultimamente. «Correva voce la settimana scorsa che i ladri avessero preso di mira le abitazioni di contrada Bicocca, beh non solo quelle. I “topi di appartamento” hanno fatto visita anche nel quartiere Valleverde. Hanno rubato anche a casa mia e con i miei genitori dentro» è la denuncia di un residente

che aggiunge: «Per i Carabinieri non era stato l’ultimo furto, ma provenivano da un’altra casa appena saccheggiata. A Melfi non se ne può più». Alto il livello di allerta in città soprattuto nelle zone maggiormente colpite e tra i reisdenti il monito di fare molta attenzione e chiamare le forze dell’ordine per segnalare movimenti o presenze sospette. È importante fare rete per evitare che episodi così spiacevoli accadano nuovamente. Anche la presenza costante delle forze dell’Ordine sul territorio, con i controlli semprep iù intensi potrebbe fungere da deterrente per i malintenzionati.

Il senatore di FdI ha proposto e firmato un ddl per dichiararlo monumento nazionale L’ASSESSORE REGIONALE SILEO SUI LAVORI SULLA SS653

Palazzo Fortunato, Rosa: «Un gioiello Sinnica, «Lavoriamo lucano da valorizzare e tutelare» per limitare i disagi»

stipite della famiglia Fortunato ha un valore importantissimo dal punto di vista architettonico oltre che storico: alo stile settecentesco si aggiunge l’aspetto gentilizio in stile neogotico. «Questa legge è un attestato del grande valore storico e architettonico di Palazzo Fortunato che servirà a rendere questo immobile non solo patrimo_Gianni Rosa e sotto Palazzo Fortunato nio della Basilicata ma anche di tutta Italia» ha conon potevo non tinuato il meloniano Ro- cluso soddisfatto il senaproporre e fir- sa. E infatti l’edificio ad tore lucano di Fratelli mare il dise- opera di Carmelio, capo- d’Italia Gianni Rosa. gno di legge per dichiarare monumento nazionale il Palazzo Fortunato in Rionero in Vulture» ha affermato il senatore di Fratelli d’italia Gianni Rosa. «Palazzo risalente alla prima metà del 1700, sede della Fondazione Fortunato e della biblioteca di famiglia che conta circa 11.000 volumi, ma anche del museo della civiltà contadina, della pinacoteca comunale e dell’archivio storico e fotografico della famiglia e del comune di Rionero, è un gioiello lucano da valorizzare e tutelare» ha con-

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lavori di manutenzione sulla Strada Statale 653 Sinnica sono stati al centro dell’incontro che l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Dina Sileo, ha tenuto ieri pomeriggio con il sindaco di Francavilla in Sinni Romano Cupparo, in rappresentanza dei sindaci della Valle, il sindaco di Lauria Gianni Pittella e Anas. All’esame, il percorso alternativo a senso unico in direzione Lauria nel tratto dal Km 0+000 al km 3+400 con deviazione della corrente di traffico diretta verso Policoro sulla strada provinciale ex SS104. «Ho chiesto ad Anas – ha affermato l’assessore - di monitorare l’efficacia del percorso alternativo in funzione da ieri e di valutare, nei tratti interessati dai semafori, la regolamentazione del traffico attraverso movieri, soprattutto durante gli orari con maggiore afflusso. Fermo restando che i lavori si rendono necessari per garantire un maggiore grado di sicurezza, stiamo lavorando affinché i disagi per i cittadini siano limitati».


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Matera e Provincia

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L’OPEN DAY Si parte sabato dalle 10, sarà presente il sindaco Bennardi. Tra i destinari anche disabili ed immigrati

Neet-Flix, a Matera Politiche Giovanili in azione: recuperare i ragazzi inoperosi tra 15 e 29 anni COINVOLTI 8 COMUNI PRONTI AD UNIRE I PROPRI INTERESSI

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Magna Grecia, domani a Bernalda assemblea per la costituzione della mappa di comunità

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i terrà sabato prossimo, 17 febbraio, con inizio alle ore 10 nella sala consiliare “Pasolini” di via Sallustio a Matera, alla presenza del sindaco Bennardi, il primo open day del progetto denominato “Neet-flix”. Realizzato dall’ufficio comunale per le Politiche giovanili, finanziato dall'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) e dalla Presidenza del consiglio dei ministri, Neet-flix ha

l’obiettivo di aiutare e recuperare i cosiddetti Neet (Not in education employment or training), ovvero quella fetta di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, che non è né occupata, né inserita in un percorso di istruzione o formazione. Il progetto fa parte di un processo di riattivazione delle politiche giovanili, che mira a creare una rete stabile di operatori istituzionali e del Terzo settore, che si occupi-

no di educazione non formale, formazione e lavoro, per la “riattivazione” dei giovani dai 16 ai 35 anni. Il percorso progettuale si propone di lavorare con i giovani under 16 per una fase di prevenzione e over 16 per l’emersione. I destinatari sono anche giovani con disabilità e migranti di prima e seconda generazione, per i quali saranno attivati percorsi formativi e di orientamento attraverso metodi informali.

omani dalle 18 a Bernalda, l’assemblea pubblica per la presentazione delle attività finalizzate alla costruzione della mappa di comunità della Magna Grecia lucana, nell’ambito del progetto finanziato dalla Regione Basilicata “Magna Grecia: da Pitagora alla nuova cittadinanza temporanea euromediterranea”. Le attività di ascolto e coinvolgimento sono state ideate e saranno coordinate da Exo Ricerca, con una sensibilità che tiene insieme ricerca sociale, pratica filosofica, visualizzazione dati, progettazione culturale grazie all’utilizzo del metodo HumanLab. La mappa di comunità, oltre a essere un prodotto che racconta il territorio con gli occhi delle persone che lo abitano, è un processo attraverso cui una o più gruppi di persone definiscono i propri indici di benessere, raccontando che cosa ha valore, perché e quali sono le qualità che qualcosa deve avere per dire che rappresenta una ricchezza. A seconda degli strumenti che si utilizzano per misurare un luogo o un tema, le rappresentazioni che ne emergeranno saranno sempre diverse. Gli incontri di co-creazione hanno l’obiettivo di facilitare l’immaginazione collettiva su che cosa le otto comunità di Bernalda, Montescaglioso, Matera, Nova Siri, Policoro, Scanzano Jonico, Montalbano Jonico, Pisticci potranno diventare insieme, assumendo nuove consapevolezze sulla propria identità territoriale ma anche sul valore del dialogo tra pubbliche amministrazioni, associazioni, cittadini, imprenditori, artigiani, bambini, nonni. Le attività si svolgeranno a partire da Marzo 2024 fino alla primavera del prossimo anno. La raccolta di dati qualitativi che accompagnerà gli incontri con le comunità sarà utile a supportare e migliorare i processi decisionali. I database potranno essere scaricati e in maniera libera, gratuita e riusabile grazie all’utilizzo della licenza creative commons 4.0. Tra gli obiettivi del processo di coinvolgimento, la definizione del Patto per la sostenibilità per la costruzione di una Destinazione Ospitale Sostenibile, uno strumento che vuole incoraggiare la valorizzazione e la tutela del territorio in maniera collaborativa tra paesi diversi di una stessa area ma anche tra gruppi sociali con ispirazioni diverse.

Accordo con la nota associazione di volontariato, il protocollo d’intesa durerà 5 anni e punta a migliorare la qualità ambientale del territorio

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Cultura equestre e sostenibilità, patto a Ferrandina tra il Comune e Gean

l Comune di Ferrandina ha ufficialmente sottoscritto un accordo di collaborazione con l'Associazione di volontariato Gean, nota per la sua esperienza nel campo ambientale e nella promozione della cultura equestre a livello regionale e nazionale. L'obiettivo di questa partnership è quello di animare e sviluppare il territorio in modo sostenibile, coinvolgendo sia enti pubblici che privati. Attraverso la condivisione di risorse finanziarie, le due entità pianificano di promuovere eventi e progetti mirati a valorizzare le ippovie per fini turistici ed ambientali, coinvolgendo attivamente le imprese locali. Inoltre, si prevede la promozione di azioni formative per il conseguimento della qualifica di Guardie ambientali a cavallo e l'organizzazione di attività di ippoterapia, mirate a beneficio della comunità locale. Con l'obiettivo di instaurare una governance partecipativa, le parti si impegnano a costituire un gruppo di lavoro per

elaborare un documento strategico e individuare le risorse finanziarie necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il protocollo d'intesa, della durata di cinque

anni, segna un passo significativo verso lo sviluppo locale sostenibile, basato su una collaborazione sinergica tra enti pubblici e organizzazioni della società civile.


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Attualità

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Soddisfatto il direttore generale Michele Albanese per i risultati raggiunti e la grande serenità che vive tutto il team della Banca

Contest Filiali 2023: la Banca Monte Pruno premia le sue migliori Filiali

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__Il direttore generale Albanese e la presidente del CdA Miscia con i preposti delle Filiali premiate

resso la Sala Cultura della Sede Amministrativa di Sant’Arsenio, nel tardo pomeriggio di lunedì, si è tenuta la cerimonia di premiazione delle Filiali della BCC Monte Pruno che hanno realizzato i migliori risultati durante l’esercizio 2023. Una serata di riconoscimenti ma anche di analisi e approfondimento su quelli che sono stati i dati dell’ultimo bilancio, con un focus sulle opportunità di mercato nell’ambito della comunità di riferimento. Durante l’incontro, coordinati ed introdotti dal Responsabile della Segreteria di Direzione Antonio Mastrandrea, sono intervenuti il Presidente del Consiglio di Amministrazione Anna Miscia, il Vice-Direttore Generale Cono Federico ed il Direttore Generale Michele Albanese. Nei suoi saluti iniziali il Presidente Anna Miscia si è complimentata, a nome dell’intero Consiglio di

__Alcuni momenti della cerimonia

Amministrazione, con tutti i dipendenti dell’istituto di credito cooperativo per il lavoro e l’impegno messo in campo in un anno complesso che ha riservato grande soddisfazioni per tutti. L’intervento del Vice-Direttore Generale Federico Cono ha messo in evidenza i dati della Banca, sottolineando gli ottimi risultati conseguiti nel bilancio 2023, associati all’importante notizia della conferma, per il terzo anno consecutivo, da parte dell’Atlante delle Banche di Milano Finanza, del riconoscimento di miglior Banca della Campania. Il ViceDirettore Generale ha presentato i dati di produzione delle singole filiali e delle aree territoriali, dando anche interessanti spunti di analisi sui valori dei singoli comuni dove opera la Banca per dare slancio alle iniziative commerciali ed accrescere, ancora di più, le quote di mercato. Ha chiuso i lavori il Diret-

tore Generale Michele Albanese il quale, con emozione, ha aperto il suo intervento comunicando tutta la sua soddisfazione e felicità per il momento vissuto dalla Banca, i risultati raggiunti e la grande serenità che vive tutto il team della Banca. Nel suo intervento il Direttore Generale ha messo in luce quelli che, secondo lui, sono i segreti del successo di una realtà bancaria, partita da un piccolo paese dell’entroterra salernitano come Roscigno, che nessuno poteva immaginare avrebbe raggiunto livelli così prestigiosi nel panorama bancario. Il Direttore ha rimarcato ai presenti come gli importanti risultati sono stati raggiunti grazie al lavoro di tutti e ad alcuni valori fondamentali come la passione, l’abnegazione, l’ascolto, la riconoscenza ed il senso di appartenenza verso la comunità. Non ultimo, il valore più importante per ottenere un successo sicuro, non solo nel

lavoro: l’umiltà. Non è mancato un richiamo alle difficoltà vissute ed alla forte responsabilità che hanno guidato l’azione della Banca sia nell’impegnativo percorso post fusione con la consorella di Fisciano sia nell’avvio del Gruppo Bancario: sfide complesse e tanti ostacoli superati con l’impegno e la dedizione, lavorando duramente ogni giorno, concentrando le forze sugli obiettivi e cercando sempre di dare il massimo. Conclusi gli interventi si è passata alla premiazione del Contest Filiali Banca Monte Pruno 2023 attraverso i riconoscimenti “Best Banca Monte Pruno 2023” e “Best Performer 2023 per Raccolta/Impieghi”. La graduatoria generale dell’andamento complessivo delle Filiali ha visto il seguente podio per il Contest “Best Monte Pruno 2023”: primo posto, per il secondo anno consecutivo,

per la Filiale di Padula seguita dalla Filiale di Vallo della Lucania e da quella di Fisciano. Riconoscimenti “Best Performer 2023” ricevuti, invece, dalle Filiali di Padula (per la crescita dei depositi) e da quella di Montoro (per i finanziamenti). Complimenti e applausi per le Filiali, rappresentate dai Preposti Giuseppe Luzzi della filiale di Padula, Lorenzo Cuda della filiale di Vallo della Lucania, Gaetana Russo della filiale di Fisciano e Francesco Grippo della filiale di Montoro, premiate dal Presidente Anna Miscia e dal Direttore Generale Michele Albanese. Da sottolineare, infine, la presenza all’incontro dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, dei Preposti di Filiali, dei Responsabili e Referenti Commerciali, oltre che dei Responsabili delle principali funzioni della Banca.


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Periscopio

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Il primo romanzo della lucana Rosanna Lovaglio intreccia racconti fatti di discriminazione, dignità e speranza in una Istanbul magica e piena di contrasti

“Nazim Baris”, la storia di un riscatto

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DI MARIO GATTA

autrice lucana Rosanna Lovaglio ha scelto la magica Istanbul, da sempre porta d’ingresso ai due Mondi, punto d’incontro tra Oriente e Occidente, con i suoi mille contrasti, le commistioni di civiltà e il suo hozun, per ambientare il suo romanzo intitolato “Nazim Baris”. Una città questa che in un brano del romanzo il protagonista Nazim definisce «una mamma che abbraccia tutti», anche quei figli che una mamma non ce l’hanno, quelli sfortunati, coloro a cui la vita non ha ancora sorriso. Un luogo dove la speranza e l’opportunità per cambiare il corso della propria vita sono possibili.

__Lovaglio

È ciò che sta cercando di fare Nazim con la sua tenacia, il coraggio, la fiducia nella meritocrazia, il senso del sacrificio, la determinazione nel non volersi rappresentare per ciò che non è ma per ciò che è: un ragazzo che non ha nulla e che cerca il riscatto da una situazione infelice, dolorosa. Durante questo percorso, incontrerà persone che giocheranno un ruolo fondamentale durante la fase del cambiamento della sua vita, a cominciare da HamdiAksoy che nel romanzo rappresenta la figura carismatica non solo per la sua posizione sociale privilegiata quanto per la sua capacità di tenere sempre lo sguardo verso il suo passato prima che verso il presente e, elemento fondamentale, la sua capacità di convivere con il dolore del triste vissuto con dignità e proseguire coraggiosamente quel viaggio che è la vita anche quando le persone che ami di più ti deludono, ti feriscono, ti abbandonano. La storia è poi arricchita da due personaggi femminili: Yeliz e Gizem. Yeliz ci conduce a una riflessione molto profonda sul tema della discriminazione sociale, sulla tragicità di determinate situazioni che possono nascere all’interno di una famiglia,dovute al pregiudizio e alle assurde barriere che alcuni membri di essa erigono nei confronti di qualcuno e che non riescono ad abbattere non tanto perché non ne hanno la capacità quanto perché non vogliono farlo,senza rendersi conto che in questo modo non fanno altro che imprigionare se stessi o meglio la propria mente. In-

Si attiveranno iniziative ed eventi sulla lettura, per maturare i requisiti idonei a qualificarsi per il titolo

__La copertina del libro

fine Gizem, colei che potrebbe rappresentare un raggio di sole nel grigiore delle dolorose vicende che si intrecciano formando una trama ricca di elementi che susciteranno molti interrogativi su tematiche che ci riguardano da vicino molto più di quanto possiamo immaginare. Sarà così?

IL TITOLO VA A TAURIANOVA, MA LE FINALISTE AVVIANO RICORSO

Matera si candida al progetto Capitale Italiana del libro 2024, nazionale “Città che legge” non è Tito la città vincitrice

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Amministrazione comunale, con l’assessore alla Cultura Tiziana D’Oppido, ha avviato il percorso di candidatura di Matera come “Città che legge”. Nelle prossime settimane sarà sottoscritto il “Patto per la lettura” con il Comune in veste di capofila e c’è già l’adesione di 24 associazioni del settore editoriale e letterario, oltre che imprese editoriali e librerie. Il percorso di adesione è aperto, chi volesse può manifestare formalmente la sua intenzione di entrare nel progetto, scrivendo alla mail: info@liberalia.it. Subito dopo si attiveranno una serie di iniziative ed eventi sulla lettura, per maturare i requisiti idonei a qualificarsi per questo titolo. Perché Matera diventi “Città che legge” è necessaria l’intesa con l’Amministrazione comunale che presenterà ufficialmente l’istanza al Centro per il libro e la lettura (Istituto autonomo del ministero della Cultura, che si adopera per mettere a valore tutti i Patti e i materiali prodotti ogni anno), sulla base di una precisa procedura e di una serie di requisiti. L’associazione materana “Liberalia Ets” si è fatta promotrice di questa importante op-

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__I promotori di “Matera, città che legge”

portunità, in collaborazione con soggetti privati o pubblici che condividono gli scopi e le finalità del Patto, e quindi ritengono la lettura, declinata in tutte le sue forme, un bene comune su cui investire per la crescita culturale dell’ndividuo e della società, uno strumento straordinario per l’innovazione e lo sviluppo economico e sociale della città. Il Patto è uno degli strumenti per rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutti i cittadini; si fonda su un’alleanza tra tutti i soggetti che individuano nella lettura una risorsa strategica ed è aperto alla partecipazione di chi condivide l’idea che leggere sia un valore su cui investire; punta ad avvicinare alla lettura chi non

legge e a rafforzare le pratiche di lettura nei confronti di chi ha con i libri un rapporto sporadico, per allargare la base dei lettori abituali; punta a stimolare il protagonismo dei lettori come propagatori del piacere di leggere; punta ad aiutare chi è in difficoltà: leggere nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo è un’azione positiva che crea coesione sociale; promuove la conoscenza dei luoghi della lettura e delle professioni del libro; è un moltiplicatore di occasioni di contatto con i libri nei diversi luoghi e momenti della vita quotidiana; lavora utilizzando stili, tempi e modalità opportunamente progettati e opta per azioni continuative; sperimenta nuovi approcci alla promozione della lettura e si pro-

ito non sarà la Capitale Italiana del libro 2024. Dopo una prima selezione che ha portato le città candidate all’iniziativa del Ministero della Cultura da dieci a cinque finaliste, il titolo è stato assegnato a Taurianova, comune della Piana di Gioia Tauro. La decisione è stata presa all’unanimità e tra le motivazioni della premiazione vi è che «il progetto di Taurianova rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante». Questo stando a quanto annunciato dal Ministero della Cultura dopo un’anticipazione del sottosegretario leghista Claudio Durigon. Alla città designata spetterà un contributo di 500mila euro per la realizzazione dei progetti culturali. Tuttavia le città escluse - Tito, Grottaferrata, San Mauro Pascoli e Trapani - annunciano battaglia ed hanno avviato un ricorso «per approfondire gli eventi e discutere la possibile sospensione, in autotutela, della procedura di selezione e proclamazione». L’obiettivo è preservare la trasparenza, l’imparzialità e l’integrità del concorso.

pone di valutarne rigorosamente i risultati e gli effetti prodotti; crede che la lettura sia una delle chiavi per diventare cittadini del mondo. Attraverso l’adesione al “Patto per la lettura della Città di Matera”, i firmatari si propongono di rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa e promuovere, attraverso la lettura, l’apprendimento permanente; aumentare i luoghi di lettura; allargare la base dei lettori abi-

tuali e consolidare le abitudini di lettura, favorire un’azione coordinata e sistematica di moltiplicazione delle occasioni di contatto e di conoscenza fra i lettori e chi scrive, produce, vende, presta, conserva, traduce e legge libri, dando continuità e vigore alle iniziative di promozione alla lettura già collaudate, sviluppandone sempre di nuove e innovative e creando ambienti favorevoli alla lettura.


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Tutto Sport SERIE C Caturano messo fuori rosa si scusa con la squadra. Macchia rimborsa gli abbonamenti ai tifosi. Nei lupi irpini mr. Pazienza a rischio esonero

Potenza-Avellino: al “Viviani” due squadre in acque agitate

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DI ROCCO NIGRO

vellino e Potenza due compagini in acque agitate si affrontano questa sera con inizio alle 20:45 al Viviani nel turno infrasettimanale della ventiseiesima giornata. I rosso-blù di Marco Marchionni, dopo la brutta figura rimediata a Teramo contro il fanalino di coda Monterosi sono obbligati a portare a casa i tre punti; i bianco-verdi dell’Avellino sconfitto domenica scorsa in casa dal Messina non vuole assolutamente interrompere il trend positivo delle gare vinte fuori dal “Partenio”. In discussione per i lupi in caso di sconfitta l’esonero dell’ex tecnico Cerignola, nonché Juventus Michele Pazienza. Dicevamo di acque agitate nel club del presidente Donato Macchia che ha dovuto fare

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i conti con le ultime 48-56 ore dove è praticamente successo l’imprevedibile. Anzitutto, la messa fuori rosa del capitano Sasà Caturano, poi, la decisione della società con in testa il presidente Macchia di rimborsare gli abbonamenti agli scontenti e non per ultimo, la decisione arrivata dalla conferenza stampa pre-gara di voler “pulire” uno spogliatoio letteralmente in “frantumi”, di chiarire tutto quanto è successo tra il giocatore ex Cesena e la società sabato sera e di far rientrare il bomber rosso-blù in squadra. Chiaramente non per la gara di questa sera. Tutto avrà un suo corso. Insomma, come ha ribadito nel corso della conferenza tra il tecnico Marco Marchionni ed i giornalisti: «I panni sporchi si lavano in famiglia» con la squadra in questo momento concentrata a seguire le indicazioni del tecnico. «Pronti a giocare contro una squadra così forte innanzitutto alzando ritmo e intensità di gioco. Rispetto alla sfida contro il Monterosi – ha concluso mr. Marchionni dobbiamo avere un atteggiamento diverso soprattutto quando abbiamo la palla, perchè ci capita spesso di arrivare sulla trequarti e di essere poi inconcludenti. Bisogna fare in campo ciò che si prova in allenamento, se improvvisiamo siamo prevedibili». QUI AVELLINO Se a Potenza si piange ad Avellino non certo si ride. Le sconfitte casalinghe di domenica scorsa contro il Messina e quella contro il Sorrento hanno evidenziato una grandissima crisi di risultati dentro le mura amiche del “Partenio”. La squadra del presidente Lombardi non fa risultato in casa dal mese di ottobre scorso. Cosa ben diversa fuori casa dove, la compagine irpina ha ottenuti moltissimi dei 44 pun-

ti fatti fin’ora. Naturalmente, rispetto a questi risultati e ad una squadra costruita dal direttore sportivo Perinetti con cifre importanti per fare il salto in B oggi ad essere sopra la “graticola” e il tecnico ex Cerignola Michele Pazienza. Nel dopo gara di domenica scorsa la tifoseria ha contestato sia il tecnico di pugliese che la squadra. Da qui la necessità di arrivare al “Viviani” di Potenza, cacciare fuori tutta la rabbia per ottenere i tre punti. Unico modo questo per tranquillizzare un ambiente deluso e che nonostante tutto continua a supportare la squadra. Questo lo sa bene per primo mr.Pazienza che questa sera dovrà individuare i calciatori con le motivazioni giuste per reagire. Molto probabilmente il tecnico ex Juve potrà fare ritorno al collaudato 3-5-2, che in trasferta ha portato in dote 9 vittorie in 12 gare. Tra i volti nuovi si potrebbe rivedersi Palmiero o addirittura Pezzella in cabina di regia. L'ex Pescara, assente domenica per un attacco influenzale, ieri si è allenato con quanti non sono scesi in campo contro il Messina. Per il resto, dovendo anche dosare le forze, appare probabile l'avvicendamento sulla corsia di destra di Cancellotti con Ricciardi così come, nel reparto avanzato, di Patierno con Gori. Nella rifinitura di ieri Pazienza proverà ad avere indicazioni anche sulle condizioni di Dall'Oglio e Rocca, centrocampisti che potrebbero far rifiatare, almeno par time, De Cristofaro e Armellino. Infine, come sempre diamo notizia della direzione di gara che per questa gara è stata affidata ad un fischietto piemontese. Si tratta di Eugenio Scarpa di Collegno coadiuvato da Simone Piazzini di Prato e Federico Linari di Firenze mentre il quarto ufficiale sarà Davide Gandino di Alessandria.

L’evento è stato organizzato dalla società Asd Picerno Duck con il supporto del Comitato Territoriale Csi Potenza

A Picerno concentramento di Volley Under 10\12

i è tenuto nella palestra dell’I.I.S. “Einstein - De Lorenzo” a Picerno il secondo concentramento Sport&Go under 10/12 di volley. Ad organizzare l’evento, la società Asd Picerno Duck supportata dai volontari del Comitato Territoriale CSI Potenza. A prendere parte alla manifestazione sportiva le società: PGS Don Bosco Potenza, Asci 91 Potenza, Picerno Duck Volley, Phoebus Tito Volley, Il Castello Moliterno, Bee Volley Tramutola, Family Volley Potenza, Volley Citra, che hanno partecipato con 28 squadre e circa 150 ragazzi accompagnati da genitori e nonni. Da qualche anno il Comitato potentino organizza questi appuntamenti in occasione di momenti di festa, nel primo concentramento tenutosi a dicembre i bambini sono stati accolti da Babbo Natale nello stupore generale.

Questa volta invece è stata l’allegria e la gioia del Carnevale a fare tappa in palestra, con arbitri e segnapunti in maschera a far divertire i bambini. “Ospite d’eccezione” Suor Mirabella che con la sua borsa piena di caramelle, mascherine, trombette e stelle filanti ha strappato sorrisi e foto, a bambini, genitori e nonni. Nei panni di Suor Mirabella, il Presidente del CSI Potenza, Andrea Schiavone, che al motto “Suor Mirabella ti abbraccia ti accarezza e ti dà una sberla” ha animato il concentramento insieme agli altri volontari facendolo diventare una giornata di festa. Presente alla manifestazione il Presidente Regionale Domenico Lavanga che ha dichiarato: «Questo è lo sport che piace al CSI, questo è lo sport che accompagna i ragazzi nella loro crescita non solo sportiva, ma anche sociale». «In una società che fatica a tro-

vare punti di riferimento è necessario che i bambini trovino nel mondo dello sport dei riferimenti positivi. Esso può diventarlo se al suo interno si trovano dei dirigenti e allenatori capaci di dare un senso al vivere l’esperienza sportiva, senza ridurre tutto al so-

lo risultato sportivo, ma puntando a costruire una relazione educativa con ciascun bambino, che deve sentirsi accolto e amato per quello che è, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità», ha affermato il Presidente provinciale di Potenza, Andrea Schiavone.


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