Cronache del 15 febbraio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

GioveDì 15 feBBRAio 2024 • ANNO IX N. 38 € 1,50

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OLTRE IL GIARDINO MANGO, I COMMENTI DI TIMPONE E SPAGNOLETTA. FINE CLAPS, SUMMA: «ORA NUOVO CAPITOLO»

Sanremo, trattori e Avigliano

Agricoltura, assessore ed ex assessore a confronto: Galella e Braia

Servizio a pagina 3

Regionali, mentre dal Governo trapela la preferenza per l’election day. Bardi attende indicazione univoca

Data elezioni, fate presto La politica preferirebbe prima di maggio: no a incastri coi Comuni per salvare il paracadute

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PROVINCIA POTENZA

Vertenza Apea, come non salvare la partecipata

er superare la grande incertezza di futuro che riguarda gli 11 lavoratori della società società partecipata della Provincia di Potenza, i sindacati hanno presentato un «pacchetto di proposte» al presidente Giordano. Il punto di ripartenza, il monitoraggio ed il controllo degli impianti termici attraverso l’affidamento di “Caldaia Sicura”, «a cui si possono aggiungere altre commesse». Il Piano di razionalizzazione di Apea approvato a fine dicembre, non prevede espressamente la liquidazione dell’Agenzia (...)

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GALELLA L’INCONCLUDENTE

arebbe facile infierire su quanti s’aspettavano qualcosa di buono dall’incontro tra l’assessore Galella e gli agricoltori ed invece siamo stati profeti di tutto il nulla che è saltato fuori. Ora se ci fosse stata la politica seria e responsabile e non quella ipocrita e finta di questi patrioti del cappero che non vedono né sentono alcun rumore dei loro accrocchi politici, gli artefici della sua nomina e cioè Vito Bardi e Gianni Rosa avrebbero dovuto spedirlo a casa per manifesta incapacità istituzionale al posto di dormire colpevolmente e non fare un fico secco per aiutare gli agricoltori nella loro giusta causa. Così dinnanzi ai selfie milanesi terribilmente oltraggiosi per la fila lunga e spazientita dei 200 trattori Galella avrebbe dovuto parlare dell’aumento del canone irriguo disposto dal Consorzio di Bonifica e magari dell’accesso al credito per le imprese agricole, sempre più in difficoltà e funestate da debiti o ancora dell’export agroalimentare regionale, tra i peggiori d’Italia e perciò fanno bene 11 indignati consiglieri a pretendere un Consiglio regionale straordinario per sbugiardarlo. Canta Dapo Capogna: “Te lo dico francaM. Dellapenna a pagina 2 mente. Sono inconcludente, presente inesistente…”.

Agricoltura, evasione milionaria ■ continua a pagina 15

Metapontino, imprenditore nel mirino della GdF. Tito, bonifica ex Daramic: la fallita Step One perde causa

IL WORKSHOP COL DIRETTORE ARTISTICO DEL MARATEALE TIMPONE

Al Vulture servirebbe un grande evento mediatico come per Matera e Maratea

Servizi alle pagine 8 e 9

L. Graziano a pagina 23

IMMOBILIARE

Compravendite e mutui di fonte notarile, anche in Basilicata numeri in calo per il settore

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■ A. Carponi

a pagina 10

TRIBUNALE MATERA

Tar Roma, triplice no all’annullamento della nomina di Civitano presidente di Sezione: respinti i ricorsi contro il Csm ■ F. Moliterni

a pagina 8

_ MOLITERNO

Pubblica illuminazione Nuovi interventi per l’efficientamento Rubino: «Attenzione per le zone rurali»

■ A. Tammariello a pag 18

_ BALVANO, IL RICORDO

La tragedia della “galleria delle armi”, il sindaco Di Carlo in sopralluogo per l’apposizione targa

■ E. Calabrese a pagina 17


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Tutte le Regioni hanno deciso la data del voto. Bardi attende giustamente indicazioni romane

Quando si vota? Decidete subito

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I locali preferirebbero votare ad aprile per evitare incastri con i Comuni e non perdere un paracadute. Meno di dieci giorni per decidere

DI MASSIMO DELLAPENNA

rmai abbiamo tutte le date per le elezioni. Si inizia in Sardegna dove si voterà il 25 febbraio. La partita è tra il Fratello d’Italia Truzzu che guida la coalizione uscente composta dal centrodestra più il Psd’Az e i moderati, la grillina Todde che guida il “campo largo” unito dal M5S al Pd fino all’estrema sinistra dei Verdi-Sinistra Unita, Soro che ha già guidato la Regione Sardegna con una coalizione di centrosinistra e, infine, l’ex sindaco di Austis (nel 2014 candidata con il Pd alle regionali) Chessa. Poi sarà il turno dell’Abruzzo. La più settentrionale delle regioni meridionali fu il luogo della prima storica vittoria di un Presidente di Fratelli d’Italia. Marco Marsilio, fondatore di Fratelli d’Italia, il 10 marzo si candida per difendere quella storica vittoria alla guida della coalizione di centrodestra contro gli assalti di Luciano d’Amico, già rettore dell’Università di Teramo, che guiderà una coalizione che va dal M5S ad Azione. Cirio, governatore in carica della Regione Piemonte ha già deciso che si voterà l’8 e 9 giugno in concomitanza con le elezioni europee. Il governatore, espressione di Forza Italia, malgrado non abbia ancora l’ufficialità della candidatura ha la certezza politica di essere ricandidato. MANCA SOLO LA BASILICATA Tra le elezioni regionali che si terranno prima della pausa estiva l’unica che ancora non ha deciso la data in cui ci si recherà alle urne è la Basilicata.

Il governatore Bardi si dichiara pronto da tempo a fissare la data. Qualche settimana fa già era circolata la voce che si sarebbe votato il 14 aprile. Noi eravamo scettici su questa data e il tempo ci ha dato ragione. Per votare ad aprile la data deve essere fissata 60 giorni prima. Considerato che febbraio è di 29 giorni e le domeniche sono il 21 e il 28 il decreto del Presidente della Regione deve essere approvato al massimo il 19 febbraio (per votare il 21 aprile) o il 26 (per consentire il voto il 28 aprile). Altrimenti si dovrà andare a maggio e, quindi, si avvicina sempre di più l’ipotesi dell’election day considerato che sarebbe veramente uno spreco di denaro pubblico votare in meno di un mese due volte. Bardi correttamente pare aspetti una indicazione dai partiti per la data delle elezioni. Ma questa al momento tarda ad arrivare. La prassi politica del centrodestra ha sempre determinato la scelta ufficiale del Presidente dopo che

è stata fissata la data del voto. L’esperienza Solinas e Toma, però, consigliano al Generale di evitare fughe in avanti non concordate.

I PARTITI A POTENZA VORREBBERO VOTARE SUBITO Nel centrodestra lucano i partiti scalpitano. Le liste sono già pronte e tutti attendono che venga sparato lo start per partire. Inoltre, siccome in caso di election day si voterà contemporaneamente sia per la Città di Potenza che per le elezioni regionali, molti aspiranti consiglieri ma che non escludono l’ambizione ad una poltrona da sindaco al Palazzo di Città preferirebbero evitare la doppia data. Se si votasse contemporaneamente, infatti, chiunque volesse candidarsi a sindaco di Potenza dovrebbe rinunciare alla candidatura in Consiglio regionale con il rischio di essere sconfitto e trovarsi al fare il semplice consigliere comunale. Parimenti

chiunque non fosse eletto in Consiglio regionale non avrebbe il paracadute di una candidatura in Consiglio comunale. Gli all-in ai politici non piacciono e giocare senza paracadute non è mai una scelta che preferiscono compiere. Da Roma, invece, i segnali che giungono lasciano intendere che i partiti preferirebbero votare a giugno. La facoltà di optare per l’election day fatta con il decreto legge del Governo lascia immaginare che questa soluzione sarebbe quanto meno suggerita dal Governo Meloni. Il Presidente Bardi giustamente attende indicazioni anche per rimuovere l’accusa di essere un decisionista accentratore. Noi che siamo semplici elettori invitiamo tutti a fare presto e decidere quanto prima anche perché questo clima di incertezza non favorisce certo gli uscenti. Come direbbe Guccini “bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà”.

IL CONSIGLIERE REGIONALE PD INVITA IL GOVERNATORE A CHIARIRE E STABILIRE LA DATA DEL VOTO «SENZA UTILIZZARE LE SUE PREROGATIVE PER MERO USO DI BOTTEGA»

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Data elezioni, Cifarelli: «Non è una questione che appartiene al presidente Bardi»

oltanto 20 giorni fa ho inviato una lettera al presidente Bardi con la quale chiedevo se intendesse abbinare le elezioni regionali con il voto per le europee oppure se avesse previsto altra data per le elezioni regionali nel rispetto dello Statuto e delle regole vigenti. Bardi, nella sua inesistente considerazione per il ruolo del Consiglio regionale e dei consiglieri regionali, come lui eletti dal popolo, come al solito non si è degnato di rispondere ritenendo evidentemente la questione di poco conto. La scelta della data per indire le elezioni regionali, sebbene nelle prerogative del presidente della Giunta regionale, coinvolge l’intera comunità e dunque non appannaggio esclusivo di Bardi». È quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli. «Le notizie giornalistiche che subordinerebbero la decisione sulla data del vo-

to alla firma del patto di coesione con il governo nazionale - continua Cifarelli è pressoché un’opera di disinformazione o di distrazione di massa e al più una questione avulsa dalla realtà lucana. Ritengo ci sia abbastanza tempo per completare questo atto con il Governo e quindi dice Bardi se vuole o no convocare le elezioni o se ritiene di indire per il 28 aprile che significherebbe far presentare le liste a Pasqua o addirittura in coincidenza con la presentazione delle liste per le europee. Possiamo conoscere con quali criteri il presidente si approccia a questo argomento o pensa di tenere l’intero popolo lucano sulle spine fino a quando otterrà, se otterrà, la ricandidatura a Presidente?», incalza ilconsigliere regionale del Partito Democratico. «Noi crediamo - conclude Cifarelli, che Bardi debba dire le cose come stanno per

__Cifarelli

davvero e stabilire la data del voto senza utilizzare le sue prerogative per mero uso di bottega. È un atto di serietà e di rispetto dell'intera comunità lucana, almeno alla fine del mandato considerato lo scarso rispetto che ha avuto per i lucani in questi cinque anni».


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OLTRE IL GIARDINO Ampi confronti tra l’assessore Galella, il consigliere Braia (Iv-Re), l’ex consigliere Summa, il patron del “Marateale” Timpone e il cantante Spagnoletta

Sanremo, agricoltura, politica regionale e locale: i successi e le note stonate lucane

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n’analisi tutta lucana su Sanremo, a partire dalla vittoria di Angelina Mango e il legame con la Basilicata. E poi le proteste degli agricoltori lucani e la crisi politica al Comune di Avigliano. Questi i temi sotto i riflettori delle ultime puntate di “Oltre il giardino”andate in onda su Cronache Tv e in cui il conduttore Paride Leporace ha ospitato in studio l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata Alessandro Galella insieme al Capogruppo Italia Viva Renew Europe in consiglio regionale Luca Braia. E poi l’ex consigliere del Comune di Avigliano Angelo Summa. E ancora, il musicista e scrittore Rocco Spagnoletta e il patron del “Marateale”- il Festival internazionale del Cinema Basilicata - Nicola Timpone. Diverse anime, personaggi e competenze che hanno, però, in comune di certo l’interesse per la Basilicata.

SANREMO TRA PIGNOLA E LAGONEGRO «La vittoria di Angelina Mango a Sanremo è stata la prova che la Basilicata esiste, è forte e può fare tutto quello che vuole», afferma Arisa in un video-messaggio trasmesso durante la puntata dedicata al successo della giovane cantante di Lagonegro al Festival. Un’edizione che ha visto primeggiare sul podio dell’Ariston a distanza di un decennio una donna e per di più una lucana. L’ultima fu infatti Arisa nel 2014 con “Controvento”. Gli ospiti in studio - il patron del “Marateale” Nicola Timpone e il musicista Rocco Spagnoletta - sono entrambi legati a doppio filo con Angelina Mango, Arisa e più in generale con la scena musicale lucana. «Sono molto contento», dice Timpone, che ha incontrato la Mango a Sanremo nei giorni del Festival, respirando «una grande energia» attorno a lei. La vittoria della Mango dimostra che la Basilicata, no-

nostante la lontananza dai grandi centri e un carattere umile che a volte la frena, può competere ai massimi livelli: «Bisogna avere un talento al di sopra della norma per emergere», sottolinea Spagnoletta. senza per questo scappare o rinnegare la propria terra. Com’è stato di esempio Pino Mango che dopo aver vissuto a Milano ha sentito il bisogno di tornare in Basilicata, a Lagonegro, dove ha creato alcuni dei suoi capolavori. E della stessa Arisa e Angelina Mango che, pur vivendo nel capoluogo lombardo, portano sempre con sé le proprie radici. Parafrasando Arisa, dunque, e anche un po’ Papaleo, la Basilicata esiste e resiste. E con la vittoria di Angelina al Festival lo ha dimostrato ancora una volta.

TRATTORI IN CAMPAGNA ELETTORALE Archiviata la parentesi Sanremo, entrano in campo i trattori col tema della protesta degli agricoltori - anche e soprattutto di quelli lucani - che si intreccia con la politica regionale, tra accuse all’assessore Galella di non aver presenziato alla manifestazione principale nel capoluogo perché impegnato a Berlino. Galella spiega: «Ero già a Milano per la Bit quando è stata convocata la protesta. Per la prima volta il Dipartimento Agricoltura ha partecipato alla fiera. Poi sono andato a Berlino per impegni istituzionali. Certo, col senno di poi sarebbe stato meglio esserci, ma più che la presenza quel giorno fine a sè stessa conta risolvere le criticità degli agricoltori nel concreto». Il dibattito si concentra sulle difficoltà del dialogo e della rappresentanza. Il nodo è che gli agricoltori manifestanti non si riconoscono nelle Associazioni di categoria, rendendo difficile il dialogo per le Istituzioni. «Nessuno di loro vuole essere rappresentato il ché rende difficilissimo un tavolo in cui interloquire», spiega Galella che però rassicura sul fatto che dalla Re-

gione «affronteremo con loro tutte le criticità di immediata risoluzione». Braia concorda sulla necessità del dialogo, «ma serve concretezza». E rilancia: «Non credo sia un problema di rappresentanza. È che gli agricoltori non si fidano più delle promesse a vuoto. Forse il problema è che la politica non parla più il linguaggio della gente», osserva Braia che fa esplicito riferimento all’episodio dello scorso Consiglio regionale convocato in sessione straordinaria in cui «di fatto, dopo tre ore di discussione, alla fine il Consiglio si è sciolto perché la maggioranza si è dileguata. Un atteggiamento - incalza Braia che non è stato certamente positivo e che non ha fatto bene alla politica, in generale, e al territorio». «Uno spettro troppo ampio» per Galella da analizzare che al margine del Consiglio era partito con l’idea «di dover dare risposte concrete alla lista delle domande che gli agricoltori avevano fatto. Poi, invece, i consiglieri regionali - spiega l’assessore hanno iniziato ad allargare completamente lo spettro rispetto a ogni tipo di possibile provvedimento nei confronti dell’Agricoltura, su cui ovviamente per poter prendere delle scelte c’è bisogno di fare degli approfondimenti sui bilanci, sui soldi disponibili che non si potevano di certo dare in quel preciso momento». Braia però, su questo punto non transige e inclaza: «In quel Consiglio c'era il presidente, c'era la maggioranza e c'erano i temi posti sul campo.Voi potevate fare qualsiasi altra scelta: prendere tempo, chiedere un rinvio, chiedere un aggiornamento, fare una discussione, arrivare a una risoluzione, ma avete preferito abbandonare l'Aula. Le parole le lascia il vento, questi sono gli atti». Polemiche e Politiche agricole a parte, in attese di attezionare le criticità del comparto agricolo, Galella e soprattutto Braia si sbilanciano sulle attesse di date e nomi per le Regionali dietro l’an-

__Gli ospiti Galella e Braia. Sotto: Timpone, Spagnoletta e Summa

golo con l’assessore che pronostica il voto ad aprile e il capogruppo di Italia Viva Renew Europe che ribadisce «l’attesa non solo per i nomi» ma sull’offerta politica che «il centrodestra sarà in grado di mettere in campo» chiarendo altresì come «con il centrosinistra ci sia un dialogo aperto» in attesa però di capire «se ci sono le condizioni di un'unità per poter competere e costruire un programma di alternativa ma di cambiamento concreto».

LA MECCA CADUTA DI AVIGLIANO Lo scorso 2 febbraio è terminata l’esperienza amministrativa di Giuseppe Mecca al Comune di Avigliano. Paride Leporace torna ad occuparsi della crisi che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale e lo fa con Angelo Summa, ex consigliere comunale di opposizione: «Le avvisaglie della crisi c’erano già nel Consiglio del 17 ottobre 2022. Tante le crepe nella maggioranza poi risanate con interventi di mediazione. In quella occasione ci fu un azzeramento di Giunta, cambi di casacca e strascichi vari che risultavano fuori dal coro, ma in realtà l’Amministrazione ha proseguito il suo cammino fino al giorno in cui 10 consiglieri comunali hanno deciso di dimettersi contestualmente mettendo definitivamente fine all'Amministrazione Mecca» spiega Summa. Una crepa in maggioranza che si è allargata irrimediabilmente tanto da portare consiglieri di maggioranza e di opposizione a

staccare la spina. «Io ero consigliere di opposizione e ho fatto opposizione anche perché io e l’ex sindaco Mecca siamo distanti sotto tutti i punti di vista, – ha sottolineato Summa - per cui non ho esitato ad agire quando ho capito che quella esperienza politica era arrivata al termine. Lo scontro interno alla maggioranza aveva bloccato la macchina amministrativa e una decisione andava presa e l’opposizione in questo è stata compatta». A giugno, i cittadini di Avigliano saranno chiamati a scegliere chi li guiderà nei prossimi 5 anni. Il centrosinistra non ha ancora un suo candidato sindaco ma se si vuole evitare di consegnare nuovamente il Comune in mano al centrodestra, secondo Angelo Summa, bisogna non commettere lo stesso errore del 2020: «Mecca ha vinto con poco più del 30% delle preferenze. Il restante 70% era diviso tra le quattro liste di centrosinistra. Questo non possiamo più permettercelo. Proveremo a mettere tutti insieme, secondo una prospettiva molto aperta». Sul ruolo che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Tommaso Coviello ha avuto nelle vicende del Comune di Avigliano, Angelo Summa non si sbilancia mentre sulla comunità e su come sia stata percepita questa crisi, dichiara: « Io credo che in una prima fase ci sia stato un po' il timore di capire cosa fosse successo veramente ma la nostra è una comunità molto intelligente e si è fatta una sua opinione. Ora dobbiamo aprire un nuovo capitolo».


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Gli auguri dal presidente provinciale di Fratelli d’Italia Matera Giordano: «È il momento di consolidare quanto fatto fino ad ora»

Gioventù Nazionale Basilicata: Melodia nuovo vice presidente

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i è svolta a Matera l’Assemblea regionale di Gioventù Nazionale. Diversi gli argomenti trattati, ma ampio spazio è stato dedicato ad «un importante reso conto dell’attività fino ad oggi svolta sul territorio, agli obiettivi raggiunti e a quelli prefissati e tutt’oggi condivisi da tutti i membri». In vista dei Congressi previsti per il prossimo anno, preso atto dell’elezione di Michele Giordano a Presidente provinciale di Fratelli d’Italia, i lavori sono iniziati con la nomina di Stefano Melodia a vice presidente regionale di Gioventù Nazionale, che ha dichiarato: «Ringrazio il Presidente Giordano e tutta Gioventù Nazionale Basilicata per la fiducia accordatami in questa fase».

__ Giordano e Melodia

«Continuerò, con impegno e dedizione - ha proseguito - ad occuparmi della nostra comunità con un occhio sempre particolarmente attento al raggiungimento di tutti gli obiettivi che ci siamo posti nel corso dell’ultima assemblea». Importante il riscontro registrato in merito al tesseramento 2023, in netto aumento rispetto agli an-

ni precedenti «grazie sicuramente al lavoro certosino svolto sul territorio negli ultimi anni dai rappresentanti e dai tesserati e alle numerose attività firmate Fratelli d’Italia organizzate anche grazie al sostegno e alla collaborazione di Gioventù Nazionale in tutte le comunità lucane». Tra gli obiettivi è emersa l’opportunità per il Movimento di «raffor-

zare la presenza degli esponenti di Gioventù Nazionale tra i candidati delle prossime amministrative», ma è emersa anche la forte volontà di aprire nuovi circoli di Gioventù Nazionale nelle comunità in cui il Movimento Giovanile non è ancora radicato, alla luce del «chiaro desiderio condiviso da tutti i membri di far crescere ancora di più la

squadra in tutto il territorio regionale». Il presidente provinciale Giordano, nel fare gli auguri a Melodia, «sono certo svolgerà egregiamente il suo lavoro», ha aggiunto: «Ora è giunto il momento di consolidare quanto fatto fino ad ora, anche avvicinando al Movimento nuovi giovani, risorsa per il partito e per questa terra».


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L’incontro con l’assessore Latronico: obiettivo massimizzare gli effetti del contributo regionale a vantaggio delle famiglie lucane

Gas, summit in Regione con le società di vendita POTENZA Ieri mattina si è tenuto nella sede della Regione Basilicata un incontro convocato dall’assessore all’ambiente e energia Cosimo Latronico che ha visto la partecipazione delle società di vendita del gas e del capo di Gabinetto Michele Busciolano e dell’amministratore unico di Apibas Luigi Vergari. L’incontro è stato incentrato sulle nuove condizioni del mercato libero che hanno determinato alcune variazioni sui costi in bolletta. «Abbiamo chiesto alle società venditrici del gas in Basilicata di praticare condizioni di contratto allineate alle tariffe nazionali fissate dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) al fine di garantire il massimo impatto del contributo mensile gas riconosciuto da regione Basilicata e di assicurare la massima trasparenza ai cittadini per una lettura immediata delle voci in bolletta, in particolare per quanto riguarda il contributo regionale legato al bonus gas», ha dichiarato l’assessore Cosimo Latronico. «Al fine di garantire una partecipazione attiva degli utenti nell’ambito del libero mercato, Apibas avvierà nei prossimi giorni una campagna di comunicazione per consentire a tutti di individuare le

migliori condizioni contrattuali con le tariffe allineate ad Arera. D’altronde - ha proseguito l’assessore - abbiamo investito fino a questo momento circa 90milioni di euro per alleggerire i costi della molecola del gas a 140 mila utenze domesti-

che. Dopo questo incontro, metteremo in campo ogni altra utile iniziativa per sollecitare tutti i soggetti interessati a fare la propria parte al fine di massimizzare gli effetti del contributo regionale a vantaggio delle famiglie lucane».

_ L’assessore all’Ambiente Cosimo Latronico

IL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE SULLO STATO DEI TRASPORTI FERROVIARI CONDANNA LA REGIONE

Pendolaria 2024, Basilicata maglia nera

POTENZA In Italia i servizi ferroviari regionali e il trasporto pubblico sono un tema del tutto secondario, insieme al Mezzogiorno e ai finanziamenti ad oggi insufficienti. Il nuovo report di Pendolaria, presentato a Reggio Calabria, racconta di un Paese caratterizzato da nodi irrisolti tra ritardi, convogli vecchi e lenti, e un divario sempre più forte tra nord e sud su qualità e quantità del trasporto su ferro. Grande dimenticato è il Mezzogiorno: qui le corse dei treni regionali e l’età media dei convogli sono ancora distanti dai livelli del resto d’Italia. Al Sud i treni sono più vecchi, l’età media dei convogli è di 18,1 anni,in calo rispetto a 19,2 anni del 2020 e dei 18,5 del 2021,ma ancora molto lontana dai 14,6 anni del nord. Quattro delle dodici linee ferroviarie peggiori, segnalate da Legambiente nel 2024, si concentrano al Sud, e

tra i nuovi ingressi c’è la linea Jonica che collega Taranto e Reggio Calabria attraversando il Metapontino. In Basilicata solo poco più del 10% dei Comuni è raggiungibile direttamente via treno e secondo i recenti dati di Openpolis in Basilicata più della metà dei comuni (il 52,7%) è collocato in zone in cui la ferrovia non è né accessibile né prossima (peggio fanno solo solo Abruzzo e Molise). Ma la Basilicata è la Regione con la percentuale maggiore di abitanti distanti dalle ferrovie (29,2%, pari a circa 158mila persone), quindi quasi un lucano su tre è praticamente impossibilitato a prendere il treno. Le linee ferroviarie che attraversano il territorio regionale sono perennemente in difficoltà. Nello scorso mese di agosto l’intera regione è entrata per un mese in black out ferroviario con le tre linee principali senza treni di cui due linee,

quelle che collegano Potenza a Foggia e a Napoli bloccate per lavori in corso e la terza, per Taranto, bloccata da una frana. L’età media dei treni circolanti è di 17,5 anni contro quella nazionale di 15,8. È ancora molto alta la percentuale di convogli con più di 15 anni di età, poco oltre il 50% (in leggero miglioramento rispetto ai dati riscontrati lo scorso anno (erano il 53%): in ogni caso oltre la metà dei treni sono da considerare troppo vecchi per circolare. Per muoversi tra i due capoluoghi di Provincia, con Trenitalia non esistono collegamenti se non in autobus e con le

LA FIT-CISL DOPO IL CONSIGLIO REGIONALE: «ATTO PUNTUALE DELLA MAGGIORANZA CONSILIARE»

«Tpl, sventato un disastro sociale in regione»

POTENZA «Abbiamo assistito al Consiglio Regionale che si è svolto questo pomeriggio, dove al secondo punto all’ordine dell’giorno vi era la discussione della Mozione sul Trasporto Pubblico Locale presentata dal Capogruppo di Forza Italia Avv. Gerardo Bellettieri – dichiara il Segretario Generale della FIT-CISL di Basilicata, Colucci - l’approvazione di questa mozione che riapre la discussione sui piani di bacino, come richiesto in questi anni dalla FIT-CISL, dà onore a

questa maggioranza consiliare, che con un atto puntuale, rappresentato proprio dal Consigliere Bellettieri, sventa un disastro sociale che poteva portare ad un ulteriore frammentazione dei servizi, e alla perdita di circa 400 posti di lavoro. Gli interventi puntuali di Bellettieri, Fuina e Merra, hanno spinto la discussione in una strada che porterà sicuramente ad una rivoluzione nel settore, che garantirà il lavoro ma soprattutto la mobilità. Non vogliamo commentare l’inter-

vento di Zullino che ha tirato in ballo questa organizzazione, richiamandola ad esporre le problematiche nelle commissioni, anche perche sé Zullino si fosse informato, avrebbe appreso che la nostra organizzazione è stata udita in questa legislatura innumerevoli volte. Siamo soddisfatti del risultato odierno e della sensibilità dimostrata dai consiglieri, ma anche e soprattutto dal Presidente Bardi verso un settore che determina la civiltà di una Regione».

Ferrovie Appulo Lucane servono almeno 2 cambi e ci si mette 3 ore e 25 minuti. La Basilicata presenta meno del 4% di rete ferroviaria a binario doppio e solo il 45% elettrificati, quindi il 55% della rete vede transitare treni diesel. Il numero di persone che prende il treno e il trasporto pubblico locale, lasciando a casa l’auto, è diminuito drasticamente negli ultimi dieci anni (-35%). Oggi la percentuale di abitanti che usa il treno è sotto il 2%. "Pertanto - sostiene Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata - alla luce di questi dati è evidente come, ancora oggi, gli orizzonti strategici per una mobilità nuova in Basilicata siano purtroppo sempre molto lontani, mentre la sfida dovrebbe essere quella di far aumentare i cittadini che si spostano in treno. E le priorità infrastrutturali sono sempre le stesse: il potenziamento della Potenza-Foggia, i cui costi sono al momento coperti per l’80%, una linea che ad oggi ha tempi di percorrenza improponibili e fasce orarie scoperte, la velocizzazione della Metaponto-Potenza-Battipaglia (i cui costi sono al momento coperti meno del 25%), che dovrà collegare in futuro la Basilicata all’alta velocità nazionale, ma necessariamente con tempi minori e più corse, il completamento in tempi brevi della Ferrandina-Matera per la quale però è indispensabile programmare investimenti per il collegamento adriatico più adeguato».


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Il deputato FdI esprime soddisfazione e sostegno per l’agevolazione fiscale di «Irpef più giusta» vista come «un segnale di attenzione al comparto e ai redditi più bassi»

Milleproroghe, Mattia: «Il Governo Meloni recepisce istanze agricoltori» «A

ncora una volta il Governo Meloni dimostra l’interesse e la volontà nel risolvere concretamente i problemi di un comparto di primaria importanza per l’economia del Paese. E lo fa con l’esenzione dell’Irpef agricola per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, e la riduzione del 50% dell'importo per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro, che saranno prorogate per due anni». È quanto dichiara Aldo Mattia, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile nazionale del dipartimento Agricoltura del partito. «Una proposta - prosegue che recepisce le istanze degli agricoltori, contenuta in un emendamento al Milleproroghe, fortemente voluto dal ministro dell’Agricoltura, del-

L’INCONTRO IN REGIONE CON IL MOVIMENTO SPONTANEO

Galella agli agricoltori: «Sarà un lungo e difficile lavoro»

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la Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Un emendamento che prevede un’Irpef più giusta attraverso la quale i più deboli beneficiano di esen-

zione. A differenza di quanto vorrebbe fare il Partito Democratico - conclude Mattia - che si batte per garantire ricchi che non ne hanno bisogno».

Per la fase di transizione ecologica avviata dall’Ue l’Associazione di categoria lancia proposte

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Cia: «L’agricoltura in Val d’Agri diventi un modello»

agricoltura e la zootecnia che in Val d’Agri vivono da tempo il problema dell’impatto delle risorse petrolifere sul territorio diventi un modello per la fase di transizione ecologica avviata dall’Unione Europea: è la proposta centrale emersa dall’assemblea degli agricoltori della Val d’Agri associati alla Cia. In una sala a Viggiano gremita da oltre 400 agricoltori si è voluto ricordare all’UE che «l’agricoltore non è nemico dell’ambiente, che la sostenibilità deve essere anche economica e sociale e che la neutralità climatica non può sacrificare la sicurezza e la sovranità alimentare. Ben venga la transizione ecologica, ma – è stato detto - di concerto con gli agricoltori e non contro di loro. Alcune politiche ambientali comunitarie contestate dall’intensa mobilitazione degli imprenditori agricoli che dura da settimane possono ottenere esiti opposti, come pagare gli agricoltori per non coltivare i terreni, mentre andrebbe incentivata, al contrario, la coltivazione sostenibile dei suoli che potrebbe far aumentare la produzione alimentare e ridurre parallelamente le emissioni di gas serra». «Per la prima volta, l’UE – ha sostenuto il presidente nazionale della Cia Cristiano Fini che si è collegato da remoto ed ha tenuto un lungo intervento confrontandosi con gli associati - ha messo pesantemente sotto accusa il comparto agricolo (dal Regolamento sul taglio dei fitofarmaci, alla Direttiva sulle emissioni industriali che le equiparava a quelle degli allevamenti e alla Legge sul Ripristino della natura) creando un malcontento del quale, francamente, non si sentiva il bisogno. In questo modo, la Commissione UE ha sbagliato il tiro, seguendo un modello errato, perchè la

transizione ecologica si fa con gli agricoltori non contro di essi». Sempre dall’assemblea è stata rilanciata la strategia della Cia per «il pieno ed efficace utilizzo delle risorse idriche di cui la Val d’Agri è macrofornitrice perché l’acqua sia impiegata per le esigenze delle aziende agricole e zootecniche. L’ultimazione dei lavori della diga di Marsiconuovo – è stato sostenuto – rappresenta l’occasione per migliorare i servizi di irrigazione come chiedono da tempo le comunità agricole della valle. E tra i costi aziendali in crescita sono stati evidenziati quelli dei servizi irrigui». Inoltre è stata ribadita la necessità di valorizzare le produzioni tipiche e di qualità alimentari e zootecniche, ortofrutticole e di pregio della Val d’Agri attraverso la certificazione di origine «che possa incrementare il reddito dei produttori e garantire i consumatori». Per la Cia «la mobilitazione continua» e vede come interlocutori istituzionali ciascuno per le proprie responsabilità l’Unione Europea, il Governo Italiano e la Giunta Regionale; per quest’ultima si è in attesa della convocazione del richiesto Tavolo Verde specifico sull’attuale emergenza. All’Ue si chiede «l’immediata revisione di alcuni adempimenti legati alla Pac 2023-27,a partire dalla semplificazione, oltre all’adeguamento delle misure rischio calamità»; al Governo nazionale «la reintroduzione dei crediti di imposta su carburanti agricoli e investimenti innovativi, la proroga dell’esonero della contribuzione per giovani agricoltori»; alla Regione «l’attuazione del Fondo aiuti alle Pmi agricole, l’abbattimento del canone irriguo, l’immediata approvazione dei piani che riguardano la fauna selvatica».

i è riunito ieri mattina nella sala Basento del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata il primo tavolo tecnico tra agricoltori e Regione per fare il punto sulle istanze rappresentate dal mondo agricolo e alla base della così detta “protesta dei trattori”. Un appuntamento che è stato fissato proprio nell’incontro che il governatore Vito Bardi e l'assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali Alessandro Galella avevano avuto con i manifestanti venerdì della scorsa settimana, quando i mezzi agricoli (ora andati via dal capoluogo) stazionavano nei piazzali antistanti via Verrastro proprio per chiedere la risposta delle Istituzioni. «Sarà un lungo e difficile lavoro». Ha affermato Galella, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della Giunta lucana al termine dell’incontro. «Un lungo elenco di problemi che – ha aggiunto l’assessore regionale – risalgono a decenni di inefficienza. Dal primo giorno del mio insediamento abbiamo lavorato 12 ore al giorno per tutti gli agricoltori lucani. Lavoreremo ancora più duramente, senza lesinare energie, per offrire condizioni migliori a tutti gli agricoltori della nostra regione», ha concluso Galella. Intanto , nelle stesse ore, il Capogruppo di Italia Viva - Renew Europe in Consiglio regionale Luca Braia fa sapere che «a firma dei 10 consiglieri regionali - Luca Braia, Mario Polese, Gianni Leggieri, Gianni Perrino, Roberto Cifarelli, Carlo Trerotola, Massimo Zullino, Giovanni Vizziello, Marcello Pittella e Donatella Merra - si chiede al presidente Bardi una nuova e urgente convocazione di un Consiglio regionale Straordinario». «La situazione in cui versa tutto il comparto agricolo lucano - afferma Braia nella nota - merita maggiore attenzione da parte della Regione Basilicata. Alla luce dell’inconcludente incontro convocato dal presidente Bardi e dall’assessore Galella, per affrontare le problematiche e le criticità manifestate dagli agricoltori si chiede ancora una volta - incalza Braia nella nota - la convocazione in via straordinaria del Consiglio regionale per discutere e provare a dare soluzioni alle problematiche legate al comparto agricolo lucano, che da settimane sta manifestando e a cui, ancora, il Governo regionale non ha saputo o non ha voluto dare risposte concrete.

__Un momento del Tavolo Verde di ieri in Regione


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Tribunale di Matera, settore penale: per i Giudici amministrativi del Lazio, nessuna illogicità o incongruenza nell’operato del Csm

Da Roma triplice no all’annullamento della Civitano presidente di Sezione

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riplice respingimento da parte del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio, contro i 3 ricorsi distinti ma tutti finalizzati all’annullamento dell’atto con cui, nel gennaio dell’anno scorso, il Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) ha nominato la magistrata Chiara Civitano Presidente di sezione del Tribunale di Matera (settore penale). A contestare la nomina, come noto, due magistrati in servizio a Matera, l’una nel penale e l’altro nel civile, Rosa Angela Nettis e Giuseppe Disabato, e Angela D’Amelio, in servizio presso la Corte d’Appello di Potenza. Costituitisi in giudizio, il Ministero della Giustizia ed il Csm. Per i Giudici amministrativi, nessuna irregolarità. Della magistrata Civitano, ricostruito con completezza il profilo di merito e attitudinale ai fini di un lineare raffronto con quello degli altri istanti. Puntuale e completa anche la menzione dei titoli inerenti agli indicatori generali ed, in particolare, le esibite esperienze ordinamentali: «non rinvenibili nè difetti di istruttoria né omissioni di titoli rilevanti a danno degli altri pretendenti». In un ricorso, contestata

DL NORDIO, IL COMMENTO DEL SENATORE ROSA (FDI)

«Tolto l’abuso d’ufficio: altro impegno realizzato» anche la mancata audizione della candidata non scelta, «che aveva chiesto di essere sentita personalmente, inviando a tal fine alla V commissione un’apposita comunicazione» nel novembre 2022. Il Tar, però, ha ricordato come l’audizione della candidata fosse «una mera facoltà per il Csm» e, nel caso di specie, la Commissione «aveva già esaminato i vari fascicoli dei candidati e dunque aveva già posto in essere un’istruttoria particolarmente articolata, tal che l’audizione della ricorrente è stata legittimamente ritenuta inidonea a fornire alcun apporto ulteriore». Da ricordare che Nettis ha lamentato anche un’ingiusta riconsiderazione di vicissitudini disciplinari conclusesi con esito positivo nei suoi confronti. Il Csm, tuttavia, può ritenere, a livello teorico, che dei fatti storici emergenti

dagli atti del disciplinare, in disparte gli esiti favorevoli del procedimento stesso, possano denotare comunque un difetto nei cosiddetti «“prerequisiti”» del magistrato. Potere discrezionale nell’eventualmente apprezzare la valenza negativa delle circostanze, traendone le dovute conseguenze sul piano della comparazione con gli altri candidati. Per il Tar del Lazio, che ha effettuato l’esame estrinseco di legittimità della nomina, sotto il profilo della congruenza dei presupposti e della congruità della motivazione, ai fini dell’accertamento del nesso logico tra premesse e conclusioni, nella scelta del Csm «non ravvisabili illogicità o incongruenze valutative». Per questi e altri motivi, i 3 ricorsi si sono conclusi con triplice respingimento. F.MOL

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l Senato ha approvato il Disegno Legge Nordio, primo tassello della riforma penale del Governo Meloni: «È l’ennesimo impegno elettorale che si realizza». Così il senatore lucano di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa che ha aggiunto che «l’abolizione del reato d’abuso di ufficio si pone quale atto dovuto a fronte del fallimento della __ Rosa Giustizia nel perseguire una condotta che la stessa norma non riusciva a definire». «L’evanescenza della fattispecie - ha proseguito Rosa - ha reso questo reato talmente generico che, nel 2021, su 5.418 procedimenti, davanti alle sezioni Gip e Gup dei tribunali, vi sono state solo 9 condanne e 35 sentenza di patteggiamento. Alle quali si devono aggiungere le 18 condanne nei procedimenti finiti al dibattimento. Non solo. Con il Dl Nordio, finalmente, si regolamenta lo strumento delle intercettazioni». «Questo - ha concluso il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Rosa - è un enorme passo avanti verso una civiltà giuridica che considera la persona innocente fino a prova contraria e che non consente, proprio per il rispetto del principio di non colpevolezza, che si banchetti su vicende chesono e devono rimanere private».

Ex Daramic Tito scalo, il Tar dà ragione alla Provincia che aveva chiamato in causa nella bonifica la società fallita

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Sulla carta «chi inquina paga», il ricorso della Step One

nche tenendo conto dei provvedimenti del Presidente del Tribunale Fallimentare che nell’aprile scorso aveva nominato il sindaco di Tito sequestratario dello stabilimento industriale ex Daramic e di quello della Procura della Repubblica del Tribunale del capoluogo, di nomina, nel maggio 2023, del sindaco di Tito sequestratario dello stabilimento industriale, e prescindendo dalla circostanza del luglio scorso del verbale di consegna dello stabilimento industriale al primo cittadino di Tito, la Step One, quel che ne rimane, con giusta ragione è stata chiamata in causa nel procedimento di bonifica dell’area.

Gli atti citati, «non liberano la Curatela fallimentare della Step One dalle responsabilità di diritto pubblico per i danni ed o i pericoli all’ambiente» poichè, seguendo la tesi contraria, «i costi della bonifica finirebbero per ricadere sulla collettività incolpevole, in contraddizione con il principio “chi inquina paga”». Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata, ha respinto il ricorso proposto dal Fallimento Step One Srl, in persona del Curatore fallimentare, contro l’Ordinanza emanata dalla Provincia di Potenza lo scorso giugno, di diffida a porre in essere ogni adempimento utile alla messa in sicurezza ed alla bonifica

del sito della Metaltecno Srl, «in quanto l’inquinamento si era esteso dallo stabilimento ex Daramic all’adiacente stabilimento della Metaltecno». Step One, che ha sottolineato come il costo di bonifica risulti superiore al possibile realizzo del bene bonificato, soggetto da considerare legittimato passivo, in considerazione della comune ratio di evitare che dal Fallimento discendano ricadute sulla finanza pubblica con un corrispondente vantaggio patrimoniale «dei creditori della società fallita e sostanzialmente di questa». Poichè, è stato aggiunto, l’inquinamento costituisce un’esternalità negativa della produzione,

«appare giustificato e coerente che i costi derivanti da tale esternalità ricadano sulla massa dei creditori, che beneficiano della ripartizione degli eventuali utili del fallimento». Step One chiamata in causa nella qualità di detentrice dello stabilimento industriale, l’area acquisita nel 2014, per il quale nel 2005 la Daramic comunicò al Ministero dell’Ambiente che il terreno e la falda sottostante, sito nel perimetro del sito di bonifica di interesse nazionale, erano «pesantemente contaminati da tricloroetilene, tricloroetano, dicloroetilene, bromodiclorometano, cloroformio, bromoformio, cloruro di vinile monomero, esa-

clorobutadene, tetracloroetilene, organoclorurati e idrocarburi». L’anno scorso, il Ministero ha accolto la proposta di riperimetrazione dell’intera sito Sin relativo all’area industriale di Tito scalo, inizialmente di estensione pari a circa 315 ettari, successivamente ridotta a circa 57. Poi a dicembre l’approvazione ministeriale dello schema di accordo di programma per il via agli interventi prioritari nel sito industriale ex Daramic, con responsabile unico dell’attuazione dell’Accordo la Regione Basilicata ed il Comune di Tito in qualità di soggetto attuatore degli interventi finanziati. FMOL


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Nel mirino della Guardia di Finanza un volume d’affari da 30 milioni di euro di un imprenditore agricolo del Metapontino

Scoperta un’evasione fiscale milionaria: sequestrati beni per oltre 2 milioni di €

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finanzieri della Compagnia di Policoro hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per un valore di oltre 2 milioni di euro, emesso dal Gip del Tribunale di Matera, nei confronti del titolare di una ditta operante nel settore agricolo. Al termine di un’articolata attività di polizia economico-finanziaria è stata effettuata una verifica fiscale, conclusa nei mesi scorsi, nel corso della quale l’attenzione degli investigatori si era concentrata su un’azienda agricola, avente la propria sede nell’area Metapontina. Le attività svolte dalle Fiamme Gialle avrebbero fatto emergere come l’imprenditore agricolo, pur dichiarando quale oggetto sociale l’attività di “coltivazione di ortaggi in piena aria”, per natura soggetta al trattamento fiscale agevolato tipico del reddito agrario, avesse di fatto esercitato l’attività di impresa relativa alla “vendita all’ingrosso di ortofrutta”, categoria economica di natura tipicamente commerciale. I Finanzieri di Policoro,

NIGERIANO PRESO CON OLTRE 20 DOSI DI EROINA

Potenza, Polizia arresta pusher attualmente vi è richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pm, con la conseguenza che vige il principio di presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio, allorquando sarà definita la posizione, accertata la non prevalenza della dichiarata attività agricola, hanno ricostruito il reale volume d’affari, individuando una verosimile evasione d’imposta milionaria, concernente componenti positivi di reddito non registrati, e quindi non dichiarati, pari ad oltre 30 milioni di euro. Al termine della verifica fiscale, il titolare dell’azienda agricola è stato denunciato per ipotesi di

reato derivanti dalle violazioni della normativa fiscale, quali la dichiarazione fiscale infedele e l’omesso versamento delle ritenute d’acconto. Inoltre, sulla base dei rilievi emersi nel corso delle attività di polizia economico-finanziaria, il Gip di Matera ha disposto, nei confronti dell’indagato, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente per un valore complessivo sino alla concorrenza dell’imposta evasa pari ad oltre 2 milioni di euro; sequestro eseguito, nelle scorse settimane, dai finanzieri di Policoro sui beni immobili riconducibili al soggetto indagato.

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a Polizia di Stato di Potenza ha proceduto all’arrestoin flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti di un cittadino di nazionalità nigerianain via La Marmora, nei pressi della stazione ferroviaria. Nello specifico, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha notato un trentenne in via La Marmora, nei pressi della stazione ferroviaria, il quale alla vista degli operatori ha provato ad eludere il controllo dandosi a precipitosa fuga: fermato ed identificato, è stato trovato in possesso di oltre venti dosi di eroina e di circa trecento euro in contanti. All’esito delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza “A. Santoro”, in attesa del giudizio di convalida.

Arrestato 22enne residente in Puglia: beccato con merce da mille euro

di prevenzione L

PROVVEDIMENTO DEL PREFETTO DI POTENZA

Matera, rumeno sorpreso a rubare Misura antimafia

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na misura amministrativa antimafia di prevenzione collaborativa è stata adottata dal Prefetto Michele Campanaro nei confronti di una società cooperativa con sede a Potenza, operantenel settore dei servizi ambientali, raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento rifiuti. La misura della prevenzione collaborativaconsente ai Prefetti di intervenire nei casi in cui l’influenza di consorterie mafiose risulti solo occasionale. La società cooperativa raggiunta oggi dal provvedimento prefettiziopotrà, quindi, continuare a operare con i propri organi sociali, ma lo farà sotto la stretta sorveglianza prefettizia attraverso misuredi controllovolte al ripristino delle condizioni di piena legalità, per il periodo di un anno. Con lo stesso provvedimento, il Prefetto ha anche nominato un esperto, iscritto nell’albo nazionale degli amministratori giudiziari, affidandogli il compito di svolgere funzioni di supporto e di interfaccia con il Gruppo Interforze Antimafia che opera in Prefettura. Alla scadenza del periodo di osservazione, la Prefettura potrà valutarela sussistenza delle condizioni per l’eventuale rilascio dell’informazione antimafia liberatoria, ove venga accertato il venir meno dell’agevolazione occasionale e l’assenza di infiltrazione mafiosa.

a Polizia di Stato di Matera ha arrestato in flagranza di reato un 22enne rumeno residente in Puglia. Il reato ipotizzato a suo carico è quello di furto aggravato. Nel corso dei servizi di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione dei reati predatori, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato un giovane dirigersi a passo svelto e con fare circospetto verso un’autovettura station wagon, parcheggiata in doppia fila sulla pubblica via a meno di cento metri da un supermercato di Matera. L’atteggiamento sospetto del giovane ha indotto gli operatori a fermarlo, mentre cercava di salire a bordo della vettura, per procedere ad un controllo. Nell’abitacolo dell’automezzo c’era ammassata una quantità consistente di prodotti, prevalentemente alimenta-

ri e per l’igiene della persona, di cui il soggetto forniva spiegazioni poco credibili. Dopo una rapida indagine, gli investigatori hanno accertato che i prodotti commerciali risultavano da poco sottratti da due supermercati. La merce rinvenuta, del valore di circa 1000 €, è stata poi riconosciuta anche dai responsabili dei due esercizi.

Il giovane, già gravato da due Fogli di via obbligatori disposti dai Questori di Taranto e di Bari e con precedenti per reati analoghi, è stato arrestato e sottoposto alla misura precautelare degli arresti domiciliari, nel comune pugliese in cui risiede. L’Autorità giudiziaria, successivamente, ha convalidato l’arresto, senza disporre ulteriori misure.


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Compravendite e mutui di fonte notarile, numeri in calo dal confronto tra il primo semestre del 2023 e quello dell’anno precedente

Mercato immobiliare: settore in negativo anche in Basilicata

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el 2° trimestre del 2023 sono state 235.725 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di -4,1% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato non destagionalizzato è di -16,0%. Come precisato nell’ultima rilevazione dell’Istituto nazionale di statistica Istat, nel confronto congiunturale l’abitativo segna variazioni percentuali negative in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Nord-ovest -5,9%. Nord-est -5,1%, Sud 4,1%, Centro -2,4%), fatta eccezione per le Isole che rimangono sostanzialmente stabili (+0,1%). I DATI LUCANI Di conseguenza, nel confronto tra i primi 2 trimestri del 2023 con i primi 2 del 2022, numeri in calo anche in Basilicata. Nel 1° trimestre 2023, il totale lucano delle compravendite è risultato pari a mille e 555: a uso abitazione e accessori (mille e

420); a uso economico (133); a uso speciale (2). Nel 1° trimestre 2022, il totale lucano delle compravendite è risultato pari a mille e 514: a uso abitazione e accessori (mille e 378); a uso economico (128); a uso speciale (8). Situazione differente, invece, nel confronto del 2° trimestre dell’anno scorso, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel 2° trimestre 2023, il totale lucano delle compravendite è risultato pari a mille e 637: a uso abitazione e accessori (mille e 492); a uso economico (139); a uso speciale (6). Nel 2° trimestre 2022, il totale lucano delle compravendite è risultato pari a mille e 940: a uso abitazione e accessori (mille e 793); a uso economico (132); a uso speciale (15). Il totale lucano delle compravendite del 1° e 2° trimestre 2023 è risultato pari a 3mila e 192: a uso abitazione e accessori (2mila e 212); a uso economico (272); a uso speciale (8). Il totale lucano delle compravendite del 1° e 2° trimestre 2022 è risultato pari a 3mila e 454: a uso abi-

tazione e accessori (3mila e 171); a uso economico (260); a uso speciale (23). In riferimento alla sommatoria del 1° e 2° trimestre 2023, 684 il totale lucano dei mutui, finanziamenti e altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi dalle banche con concessione di ipoteca immobiliare. In riferimento alla sommatoria del 1° e 2° trimestre 2022, 888 il totale lucano dei mutui, finanziamenti e altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi dalle banche con concessione di ipoteca immobiliare. IL CONTESTO NAZIONALE Il settore economico «è in diminuzione su tutto il territorio nazionale»: nel Nord-ovest -5,4%, nelle Isole -3,2%, al Centro 3,0%, nel Sud -0,6% e nel Nord-est -0,4%. Il 94,0% delle convenzioni stipulate riguarda i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (221.514), il 5,7% quelli a uso economico (13.373) e lo 0,4% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (838). Rispetto al 2° trimestre

2022 le transazioni immobiliari diminuiscono del 16,7% nel comparto abitativo e dell’1,5% nell’economico. A livello territoriale «il settore abitativo segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutto il Paese»: Nord-ovest -21,6%, Centro -17,8%, Sud -14,8%, Nord-est 13,8% e Isole -5,5%. Il settore economico diminuisce nel Nord-ovest (6,5%), nel Centro (-6,4%) e nelle Isole (-4,2%), mentre aumenta nel Nord-est (+6,2%) e al Sud (+4,9%). Nel settore abitativo, «le compravendite si riducono sia nei grandi sia nei piccoli centri (rispettivamente -20,9% e -13,5%); in quello economico, diminuiscono nei grandi centri (-6,6%) e aumenta-

no nei piccoli (+2,1%)». Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono 78.512. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di -7,3% rispetto al trimestre precedente, «mentre la variazione su base annua calcolata sul dato non destagionalizzato è di -35,3%». Il calo «interessa tutto il territorio su base» sia congiunturale (Sud -9,5%, Nord-ovest -8,4%, Nordest -7,6%, Isole -6,3% e Centro -3,9%) sia annua (Nord-ovest -40,6%, Centro -36,2%, Sud -32,5%, Nord-est -30,4%, Isole 27,6%, città metropolitane -39,5% e piccoli centri -31,7%). A. CARPONI

L’Osservatorio nazionale della First Cisl conferma: sul territorio regionale «la desertificazione accelera»

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Il 47% dei comuni della Basilicata non ha sportelli bancari

dati sulla desertificazione bancaria regionale, sono stati aggiornati al 31 dicembre scorso dall’Osservatorio nazionale della First Cisl. A tre mesi dall’ultima rilevazione, in Basilicata come in tutta Italia «accelera la desertificazione bancaria». «Sono oggi - riporta lo studio Cisl - ben 77.000 le persone (11.000 in più negli ultimi 12 mesi), che risiedono in Comuni lucani che non registrano la presenza di alcuna banca, mentre sono salite a 105.000 le persone che risiedono in Comuni con un solo sportello e pertanto a rischio di desertificazione. Anche il tessuto produttivo regionale, vede aumentare a 4.200 il numero delle imprese lucane (535 in più negli ultimi 12 mesi) che hanno sede in Comuni che non vedono la presenza di alcuna banca, mentre sono salite a 7.000 le imprese lucane che hanno sede in comuni con un solo sportello bancario.

Sempre agli ultimi posti risulta la Basilicata nella speciale classifica per l’utilizzo da parte della popolazione lucana dell’internet Banking, facendo registrare un lieve miglioramento dal 32 al 36%, contro una media nazionale del 52%». In sintesi il 47% dei comuni della Basilicata non ha sportelli bancari sul suo territorio; 4 municipi «sono stati abbandonati negli ultimi 12 mesi». Il fenomeno della desertificazione potrebbe ulteriormente aggravarsi, raggiungendo rapidamente i tre quarti dei municipi lucani: i comuni con un solo sportello sono infatti il 27% del totale. Analizzando la superficie regionale per presenza di sportelli, «viene fuori che il 30% del territorio della Basilicata è stato colpito dalla desertificazione bancaria». Arnaldo Villamaina, segretario First Cisl Basilicata, ha aggiunto che «dai dati nazionali aggiornati al 2022, in Basilicata sono 962

i dipendenti bancari occupati, contro i 1203 presenti al 31 dicembre 2016, con una perdita di 241 posti di lavoro in sei anni e nello stesso intervallo i 228 sportelli presenti a dicembre 2016 si sono ridotti a 172 a dicembre 2022 con la chiusura di 56 sportelli sempre in sei anni, mentre la media di sportelli ogni centomila abitanti in Basilicata si è ridotta

da 40 nel 2016 a 32 nel 2022». Sulla questione è interventuo anche il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo che dice: «I dati diffusi dalla First Cisl sulla desertificazione bancaria nella nostra regione segnalano un trend di lungo periodo che mette a rischio servizi fondamentali per la vita quotidiana di famiglie e imprese».


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L’evento si terrà lunedì presso l’Unibas per celebrare i successi sportivi lucani, con l’obiettivo di incentivare e migliorare la pratica sportiva sul territorio

Lucania terra di campioni: al via la prima edizione dei “Basilicata Sport Awards”

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nche nello sport la Basilicata, regione dai piccoli numeri, riesce ad esprimere talenti che con passione e tenacia hanno raggiunto grandi traguardi a livello nazionale e internazionale. Le società sportive e gli atleti che si sono imposti sulla scena italiana e mondiale saranno i protagonisti della prima edizione di Basilicata Sport Awards. L’evento è stato presentato ieri mattina in una conferenza stampa dal capo di Gabinetto del presidente della Giunta regionale, Michele Busciolano, dai presidenti regionali della Federazione italiana pallacanestro (Fip) Giovanni Lamorte, della Federazione italiana pallavolo (Fipav) Vincenzo Santomassimo e della Federazione italiana nuoto (Fin) Roberto Urgesi. L’appuntamento è per lunedì 19 febbraio alle 17 all’Università __Un momento della conferenza stampa degli studi della Basilicata nell’aula magna del Campus di Macchia Romana. Ospite d’ec- pione mondiale di nuoto Docezione sarà Massimenico Acerenza, il pesista plumiliano Rosolino, ricampione monuno dei nuotatori diale juniores DoBusciolano: «È anche più decorati d’Itanato Telesca la l’occasione per campionessa diekalia, che, insieme alla società di vol- evidenziare l’attenzione rate Terryana ley Rinascita La- che la politica regionale D’Onofrio. Un pagonegro, sarà preriserva al mondo nel, inoltre, sarà miato dal presiinteramente dedidello sport, cato dente della Regioalla valorizzaalle associazioni zione dello sport e ne Vito Bardi. e agli atleti che al suo sviluppo Presente anche il campione paracon sacrificio nella regione, una limpico di getto e dedizione, diffondono realtà che in Basidel peso Nicky licata conta 49 fela cultura dello sport» derazioni, 41 soRusso e, in collegamento, il camcietà e 15 enti pro-

motori. la Regione «nel ri«Basilicata Sport Lamorte, pristinare i fondi Awards – ha sot- Santomassimo e Urgesi: per lo sport, sia le tolineato Buscioannualità prece«L’auspicio è che denti che queste lano - è anche l’occasione per la manifestazione possa nuove». evidenziare l’at– essere un viatico «L’auspicio tenzione che la pohanno sottolineato anche per introdurre litica regionale rii tre presidenti- è il finanziamento che la manifestaserva al mondo delle manifestazioni zione possa essere dello sport, alle associazioni e agli sportive di carattere un viatico anche atleti che con sanazionale per introdurre il ficrificio e dedizionanziamento delle e internazionale» manifestazioni ne, diffondono la ma anche per «aprire sportive di caratcultura dello sport. Un valore impora una nuova visione tere nazionale e tante che la Regiointernazionale» del mondo ma ne sostiene in paranche per dello sport» e «aprire a una nuoticolare grazie al «presentare iniziative va visione del Piano dello Sport, che abbiamo fidello che aiutino le società mondo nanziato per la sesport» e «presenche fanno sport tare iniziative che conda annualità». quotidianamente, Nella conferenza aiutino le società soprattutto che fanno sport stampa i presidenti di Fip, Fipav e intervenendo quotidianamente, Fin - Lamorte, intersull’impiantistica, soprattutto Santomassimo e venendo sull’imil maggiore ostacolo piantistica, il magUrgesi - hanno espresso parole di delle piccole realtà giore ostacolo delapprezzamento in Basilicata» le piccole realtà in per l’impegno delBasilicata».

__Rosolino, Russo, Acerenza, Telesca e D’Onofrio. Sopra, la società di volley Rinascita Lagonegro


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L’assessore Fanelli: «Importante passo in avanti nel massiccio panorama delle assunzioni e delle stabilizzazioni in campo sanitario»

Asp, le nuove assunzioni: due infermieri e sei tecnici POTENZA Sono stati siglati nella mattinata di ieri nella sede dell’Azienda sanitaria locale di Potenza nuovi contratti alla presenza del direttore generale dell’ASP Antonello Maraldo e dell’assessore alla Sanità e Politiche della Persona della Regione Basilicata Francesco Fanelli. L’organico dell’ASP viene rimpinguato con ulteriori figure: due infermieri vincitori del concorso unico regionale e sei tecnici della prevenzione che si aggiungono ai cinque che erano stati già assunti nelle scorse settimane, per un totale di undici. Si tratta di professionisti che verranno dislocati sul territorio in particolare, per i tecnici, presso il dipartimento di Prevenzione salute umana e sanità e benessere animale mente gli infermieri andranno alla Lungodegenza di Chiaromonte e al Dipartimento Emergenza Urgenza 118. A margine della stipula dei contratti il direttore generale dell’Asp Antonello Maraldo ha dichiarato che «nonostante le difficoltà di questa fase storica per il Servizio Sanitario Nazionale la Asp investe sul futuro di una professione che ha un ruolo fondamentale in un’azienda territoriale dislocata su una provincia con importanti insediamenti industriali e con un’economia basata anche sulla sanità animale e veterinaria. Si tratta di elementi, questi, che consentono di coniugare sviluppo sostenibile e garan-

zia per la salute pubblica». Per l’assessore Fanelli «un nuovo importante passo in avanti quello di oggi, che compiamo nell’ormai massiccio panorama delle assunzioni e delle stabilizzazioni in campo sanitario». Fanelli ha poi augurato buon lavoro ai tecnici della prevenzione e ai nuovi infermieri, assunti tramite concorsi unici regionali svolti dall’Azienda sanitaria di Potenza, «che vanno ad ampliare il potenziamento in corso delle risorse umane che operano all’interno del Servizio Sanitario Regionale e dunque a garantire

prestazioni più efficienti e diversificate in maniera capillare sul territorio lucano. Investire in prevenzione e in sicurezza nelle nostre comunità - ha aggiunto l’assessore - equivale a proteggere il futuro e i diritti fondamentali delle persone. Il tecnico della prevenzione rappresenta un indiscusso valore aggiunto poiché riveste una funzione di particolare rilevanza, non solo nell’attivitàÌ di vigilanza ed ispezione ma anche e soprattutto nella prevenzione primaria. Oggi abbiamo acquisito nuovo personale qualificato e com-

_ La cerimonia nella sede dell’Asp di Potenza

petente che attraverso logiche di meritocrazia e trasparenza, quale è il concorso pubblico vinto, ha ottenuto stabilità lavo-

rativa e saprà certamente contribuire a restituire stabilità, lungimiranza e professionalità al nostro sistema sanitario».

L’AIUTO DEI PRIVATI A SEGUITO DEI DISAGI AL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO DEL 28 GENNAIO

«Blocco informatico, Anisap pronta a sopperire»

POTENZA A seguito del blocco del sistema informatico della Regione Basilicata, dal 28 gennaio scorso, il sistema sanitario privato accreditato regionale ha dato un sostegno operativo ad integrazione e sostituzione del Servizio Sanitario Regionale contribuendo a ridurre disagi agli utenti. Anisap Basilicata riferisce che all’indomani dell’evento relativo all’attacco informatico si è registrato un numero di accessi presso le strutture sanitarie accreditate superiore al 25% rispetto alla media giornaliera. Come è noto il blocco ha causato non pochi disservizi all’utenza lucana quando ha dovuto

constatare che l’accesso agli ospedali lucani piuttosto che agli ambulatori pubblici, per visite o accertamenti diagnostici erano chiusi. «È un odioso evento rispetto quale – sottolinea in una nota il presidente dell’Anisap Basilicata Roberto Cicchetti - non possiamo che esprimere solidarietà alla dirigenza delle due Asl di Matera e di Potenza che hanno dovuto fronteggiare operativamente le difficoltà correlate, in quanto rappresenta un problema di enorme complessità gestionale». Il rischio di paralisi del sistema di erogazione dei servizi sanitari per un periodo lungo oltre il tempo

fisiologico necessario al recupero, con ripercussioni sulla salute dei cittadini lucani, è stato molto concreto. In questo panorama di grave difficoltà in cui si sono trovate ad operare le due Aziende Sanitarie lucane l’attività del sistema sanitario privato accreditato regionale è stata intensificata. «Le strutture private, ancora una volta, com’era già successo in epoca Co-

IL CONSIGLIERE REGIONALE VIZZIELLO: «IL 44% SI È CURATA IN ALTRE REGIONI, SERVE CAMBIO DI ROTTA»

«Tumore al seno, donne lucane costrette alla fuga»

POTENZA «Nel 2022 il 44% delle donne lucane affette da tumore al seno, quindi quasi una su due, è andata ad operarsi in un ospedale di una regione diversa dalla nostra. Un dato shock che la dice lunga sulla necessità per la Basilicata di un cambio di rotta nei servizi di cura destinati ai pazienti oncologici». Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale Giovanni Vizziello che così commenta i dati del Rapporto Svimez e Save the Children sui divari tra Nord e Sud del Paese nel diritto alla salute. «La fu-

ga dagli ospedali lucani per ricevere assistenza nelle strutture sanitarie del Nord e del Centro del Paese -aggiunge Vizziello - non è un fenomeno nuovo e soprattutto riguarda tutto il Mezzogiorno d’Italia, dal momento che in tre regioni del Nord (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) si concentra il 90% del saldo attivo di mobilità sanitaria e le cinque regioni del Sud(Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata e Calabria) hanno speso 14 miliardi negli ultimi dieci anni per far curare fuori regione i propri cittadi-

_ Il consigliere Vizziello

ni. Tuttavia i dati Agenas rielaborati dalla Svimez ci dicono che oggi la situazione in Basilicata è diventata insostenibile»

vid, - evidenzia il presidente lucano di Anisaphanno saputo dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini. L’incremento di prestazioni, in alcuni casi sino a quattro volte in più di quelle giornaliere, si è principalmente concretizzato presso i laboratori di analisi accreditati della regione, dando la possibilità ai cittadini di sottoporsi ad accertamenti diagnostici necessari per successive visite mediche già programmate da tempo e comunque di salvaguardia della salute e cura. Il comparto privato ha tenuto alla maggiore richiesta improvvisa, oltre la propria normale programmazione. Per questo – dice Cicchetti - voglio ringraziare tutti gli operatori del comparto che, con senso di responsabilità e dovere verso l’utenza, hanno profuso il proprio impegno nell’ottica della tutela della salute del cittadino lucano, come da sempre fanno e continuano a fare quotidianamente. Alle dirigenze delle Aziende Sanitarie di Matera e di Potenza auguriamo il ripristino con regolarità delle attività a tutti i livelli, essendo certi che sapranno apprezzare l’importanza del nostro ruolo su tutto il territorio lucano anche attraverso un’azione di valorizzazione del nostro lavoro».


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Potenza

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POTENZA Lo smantellamento delle basole antiche preoccupa i cittadini. Il consigliere di opposizione ha chiesto di audire in III Commissione i responsabili degli uffici

Scempio in piazza Duomo, Falotico: «Verifichiamo se la Soprintendenza abbia autorizzato i lavori» __Le immagini dei lavori in piazza Duomo DI ROSAMARIA MOLLICA

(foto Mattiacci)

POTENZA. Lo “scempio di largo Duomo”. Così sono stati definiti i lavori di “manutenzione straordinaria pedonale e veicolare del centro storico” costati circa 290 mila euro al Comune di Potenza. Lo smantellamento della pavimentazione esistene ha messo in allarme e indignato i potentini. La rimozione delle antiche basole in un luogo storico e identitario della città è stato visto da chi quel centro storico lo vive quotidianamente e lo ama come “l’ennesimo sfregio alla città e alla sua storia”. Le basole ottocentesche giacciono ora ammucchiate in un angolo pronte per essere sostituite, ma da cosa? Qualcuno ipotizza dagli stessi sampietrini utilizzati in piazza Pignata-

ri. Non proprio la scelta migliore se si considera quanti problemi di sicurezza quella pavimentazione crea. Appena appresa la notizia, i consiglieri di opposizione hanno chiesto chiarimenti agli uffici comunali competenti e sono pronti a “combattere” per evitare che si commetta l’ennesimo errore a danno del centro storico. Ne abbiamo parlato con Roberto Falotico consigliere comunale del Pd, che a Cronache ha raccontato: «Partiamo dal presupposto che lavori di tale importanza vanno predisposti dopo la consulenza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e questo perché il centro storico cittadino è sotto la sua tutela e io spero che l’autorizzazione per effettuare l’intervento sia stata concessa. Appena abbiamo appreso dell’inizio dei lavori,

I proprietari non erano in casa, al rientro l’amara sorpresa

abbiamo chiesto che domani mattina vengano auditi in Terza Commissione consiliare, i responsabili degli uffici competenti. Vogliamo conoscere i dettagli del progetto, vogliamo sapere come sarà ripavimentata la piazza, quali basole si è scelto di utilizzare. Questa questione non è di poco conto». «Nella scorsa consiliatura, abbiamo ritenuto opportuno prevedere per i lavori di pavimentazione del centro storico, l’utilizzo della basola in pietra lavica, un materiale molto resistente e che dura nel tempo. - continua Falotico - Una proposta di buon senso che io avanzai e che è stata poi adottata. Lo smantellamento a cui assistiamo oggi a me lascia perplesso, non so se sia possibile farlo secondo queste modalità e in una zona tanto importante. Se andiamo avanti così ognuno fa quello che vuole e con una modalità che non segue nemmeno una linea coerente. Perché ci saremmo affannati a ripristinare la pavimentazione del centro storico con basole in pietra lavica negli anni scorsi se poi ritorniamo a proporre uno schema vecchio e che a parere mio non è nemmeno economico? Si sarebbero potute recuperare le pietre non danneggiate e acquistare solo quelle irrecuperabili. È un impegno economico sicuramente minore rispetto al dover comprare l’intera pavimentazione, ma questo non è stato fatto. Perché? Vedremo quali saranno le risposte a tutte queste domande».

Affetto da tetraparesi spastica, necessita di un’auto adatta alle persone con disabilità

Via Copenaghen presa di mira Potenza, parte la raccolta dai ladri: 5 abitazioni derubate fondi online per Francesco

«P

otenza non è più una città sicura». È questa ormai la percezione dei potentini all’indomani dei furti avvenuti in via Copenaghen. Cinque sono le abitazioni visitate la scorsa sera dai malviventi. Queste almeno secondo le prime indiscrezioni. Tutte abitazioni ubicate ai piani superiori di un edificio nella residenziale zona G del capoluogo di regione. Non sono ben chiare le dinamiche di quanto accaduto e su questo indagano le forse dell’ordine dopo che la la Polizia Scientifica ha svolto i relativi rilievi. I ladri pare si siano barricati in casa e messo tutto a soqquadro, pare sia stata scardinata anche una cassaforte. I proprietari non erano in casa al momento dell’incursione e una volta rientrati hanno avuto l’amara sorpresa: tutto sottosopra, tutto fuori posto. Ed il senso di impotenza e vulnerabilità e magari anche paura che si impossessa delle vittime non si può spiegare e soprattutto non è facile da superare. Via Copenaghen è soltanto l’ul-

L

tima delle zone prese di mira, negli ultimi mesi, da queste colonne, abbiamo raccontato la paura vissuta da molte altre famiglie che si sono ritrovate la casa svaligiata. Dal centro alla periferia, tante le zone interessate dal triste fenomeno: via San Remo, piazza Zara, il centro storico ep oi contrada Giarrossa, Frascheto soon solo alcuni esempi. Gli spiacevoli episodi fanno tornare in auge la richiesta dei potentini di intensificare i controlli e installare le telecamere di videosorveglianza perchè ormai la situazione non è più sostenibile. R.M.

a mamma di Francesco, un bambino di otto anni di Potenza affetto da tetraparesi spastica, ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per l’acquisto di un’auto adatta alle persone con disabilità. «Quando è nato - racconta Elena Annunziata - mio figlio purtroppo era senza battito ed è stato rianimato per dodici minuti (ipossia neonatale), dopodiché è stato 45 giorni di terapia intensiva». «I danni subiti - scrive - sono tanti: non parla, non cammina, non mangia da solo, non sta seduto. L’unica cosa positiva - continua - è che cognitivamente c’è». «Frequenta la scuola con la sorellina più piccola - aggiunge Elena - le

spese sono tante ma nel nostro piccolo cerchiamo di non far mancare niente. Vi chiedo un piccolo contributo per comprare un’auto per i bisogni di Francesco in quanto prosegue - anche con le agevolazioni le auto con tutti i comfort per i disabili hanno un costo elevatissimo». L’automobile adatta per il piccolo Francesco avrebbe bisogno di rampe e ganci-carrozzina, in modo da non dover smontare e rimontare il passeggino tutte le volte: «Soprattutto quando sono sola - conclude la mamma - non è facile». La raccolta fondi ha ricevuto le prime donazioni ed è raggiungibile al link https://www.gofundme.com/ f/kekko


Potenza e Provincia

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All’incontro con il presidente Giordano i sindacati hanno ribadito la necessità di «salvaguardare gli attuali 11 posti di lavoro»

Vertenza Apea: Cgil e Uil in Provincia, presentato un “pacchetto di proposte”

P

__Alcuni momenti dell’incontro

er superare la grande incertezza di futuro che riguarda gli 11 lavoratori della società Apea, Cgil e Uil e le organizzazioni di categoria Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil hanno presentato ieri un “pacchetto di proposte”. All’incontro che si è svolto nella sala consiliare della Provincia di Potenza hanno partecipato per la Cgil Vincenzo Esposito e per la Uil Vincenzo Tortorelli, oltre al Presidente della Provincia Christian Giordano. I FATTI Apea Srl è una società partecipata della Provincia di Potenza che, rispettando i requisiti previsti dalla normativa in vigore, svolge un servizio di interesse generale per conto dell'Ente (monitoraggio e controllo degli impianti termici “Operazione Caldaia Sicura”; attività di supporto tecnico agli Uffici provinciali “Ambiente” - Istruttorie AUA - e “Pianificazione Territoriale” (progetti Internazionali, espropri, atti amministrativi). La società viene utilizzata da 21 anni per la produzione di servizi rilevanti ed i dipendenti (età media superiore a 50 anni) hanno tutti acquisito un’esperienza consolidata nel settore. I sindacati hanno preso atto che «il Piano Operativo di razionalizzazione della società Apea Srl approvato dal Consiglio Provinciale a fine dicembre 2023 non prevede espressamente la liquidazione della Agenzia» ed hanno ringraziato per questo il Presidente Giordano. Cgil e Uil di intesa con Filcams e Uiltucs hanno quindi formulato alcune osservazioni contenute in un documento trasmesso a Provincia, Re-

gione e Apea con l’obiettivo di «poter dare un significativo contributo sia nella scelta politica strategica da adottare nei confronti di Apea, sia nella revisioneaggiornamento del nuovo Piano Industriale (e della conseguente rimodulazione del Piano di razionalizzazione). L’obiettivo prioritario è quello di salvaguardare gli attuali 11 posti di lavoro» si legge nella nota della Uil. IL DOCUMENTO Tra le indicazioni contenute nel documento: valutare l’ipotesi di trasformare Apea Srl in una Agenzia Speciale (ai sensi dell'art 114 del D Lgs n 267/2000), come Apea Matera. In alternativa si potrebbe favorire un accorpamento di Apea Srl con altre società analoghe presenti in Basilicata, Apea Matera - Apibas - Sel – AQL (per citarne alcune). Ad esempio la Provincia potrebbe ridurre la sua partecipazione in Apea ad una percentuale simbolica e trasferire la restante quota ad un’altra società regionale, in questo modo si potrebbe riaffidare Caldaia Sicura ad Apea (in house) e avere commesse (in house) dalla Regione Basilicata in modo da raggiungere il limite minimo di fatturato (1 milione di euro). I sindacati sottolineano che «per rispettare i vincoli normativi e statutari, corre l’obbligo da parte della Provincia di Potenza di affidare ad Apea contratti di servizio almeno fino alla concorrenza dell’80% del fatturato, mentre il restante 20% dovrà scaturire da attività collaterali e integrative, anche con altri soggetti come ad esempio la Regione Basilicata. Pertanto, se per la sopravvi-

venza di Apea Srl Socio Unico è indispensabile raggiungere 1 ML di fatturato, allora €800.000 dovranno pervenire da commesse affidate dal Socio e €200.000 da attività proposte o reperite sul mercato da Apea. Di qui la richiesta di conoscere quali siano queste attività che la Provincia di Potenza intende affidare ad Apea Srl e con quali modalità contrattuali». «La nostra convinzione – si legge nel documento - è che risulta indispensabile ripartire dall’affidamento di Caldaia Sicura, che a regime potrebbe garantire un introito di 600-700.000 euro, a cui si possono aggiungere altre commesse. E veniamo alle nostre proposte. È nostra convinzione che Apea possa supportare la Provincia di Potenza nel selezionare una serie di attività volte al potenziamento del ruolo istituzionale di coordinamento territoriale, a favore di quella autorevolezza che le Province per natura rappresentano nel panorama istituzionale nazionale degli Enti locali (cui purtroppo la riforma Delrio le avevano relegate sottraendo loro competenze e risorse)». «Si tratta di linee di intervento grazie alle quali la Provincia di Potenza si può impegnare a sottoscrivere con i Comuni della provincia, attraverso l’Anci Basilicata, una convenzione, attività che necessitano di una preliminare e forte riconversione/riqualificazione professionale dei dipendenti attraverso una partnership». Cgil e Uil e le organizzazioni di categoria Filcams e Uiltucs inoltre non condividono che «la formazione, valu-

tata nel Piano come possibile nuovo core business aziendale, sia l’idea risolutiva ai fini del raggiungimento del limite minimo di fatturato di 1 milione di euro; tra l’altro, eventualmente, non rientrerebbe neanche nella quota dell’80% dei servizi fatturati al Socio ma di attività ricollocabili nella soglia residua del 20%. Altra proposta sindacale: Apea potrebbe offrire un servizio di assistenza ai Comuni sulle possibilità offerte dal Conto Termico del GSE. In una prima fase Apea diventerebbe partner del GSE e potrebbe fare esperienza, con la supervisione degli uffici competenti, sul patrimonio gestito dalla Provincia proponendo in-

terventi migliorativi e occupandosi della compilazione e dell’invio della pratica al GSE. In una fase successiva, Apea offrirebbe questo servizio ai Comuni tramite la convenzione Provincia di Potenza-ANCI Basilicata. Apea sarebbe pagata per ogni pratica inviata». Per i sindacati, Apea ha necessità di« attività strutturate in un arco temporale pluriennale, non di attività estemporanee, così come Piano Industriale e Piano di razionalizzazione devono avere un orizzonte temporale almeno triennale. Di qui infine l’esigenza di estendere la discussione sulle proposte sindacali all’assessorato all’ambiente della Regione Basilicata».


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Provincia

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Il Sindaco Di Carlo si è recato sul posto per verificare la possibilità di apporre una targa dove morirono oltre 600 persone

Balvano si prepara a celebrare il ricordo della tragedia della “Galleria delle armi”

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DI EMANUELA CALABRESE

amministrazione comunale di Balvano si prepara alle celebrazioni del prossimo 3 marzo, quando, come ogni anno avviene, si commemorerà il ricordo delle vittime della tragedia del Treno 8017. Una data importante, era il 1944, e quest’anno ricorre l’80esimo anniversario. Il programma prevede la mattina del 3 marzo, alle ore 10:00 la celebrazione della Santa Messa presso la chiesa madre S.Maria Assunta di Balvano presieduta da Monsignor Salvatore Ligorio. A seguire la donazione da parte dell'Amministrazione Comunale e della popolazione di Balvano del quadro vincitore del concorso di Pittura Estemporanea 2023 dedicato alla sciagura del Treno 8017. Consegna della riproduzione su tela dello stesso quadro (gadget) in memoria. Saluti delle autorità. Alle ore 12:00 si terrà la deposizione del quadro e della corona nella cappella delle vittime di quella terribile tragedia, presso il cimitero di Balvano. Seguirà alle 13:00 ilpranzo offerto a tutte le autorità e ai rappresentanti delle famiglie colpite, mentre nel pomeriggio, alle ore 15:00 vi sarà

unincontro presso la Casa comunale di Balvano, presieduta dal Sindaco Ezio Di Carlo, dove è allestita una mostra fotografica e documentale dell'accaduto del 3 marzo 1944. Sempre dalla casa comunale partiranno le guide ambientali, insieme al Sindaco e chiunque intende partecipare per recarsi attraverso il sentiero delle Gole del Platano all'ingresso della Galleria delle Armi nelle cui vicinanze, precedentemente posizionata, verrà scoperta una targa in memoria. Al ritorno si aprirà il convegno con interventi di storici e testimonianze di familiari». Una giornata intensa, per la cui

realizzazione si sta lavorando da tempo, ne è esempio il sopralluogo del Sindaco, accompagnato da due guide ambientali, che personalmente si è recato attraverso il sentiero delle Gole del Platano, per verificare la possibilità di mettere la targa ricordo in prossimità della Galleria in cui morirono circa 600 persone. «È intenzione dell’Amministrazione Comunale spiegano- poter realizzare la posa di questa targa il 3 marzo in occasione dell’ottantesimo anniversario di quel triste evento». Il Treno 8017 rimase bloccato nella Galleria delle Armi di Balvano: il buio, il silenzio, la morte

che avviluppa i passeggeri. Avrebbe dovuto percorrere altri sei chilometri per raggiungere la fermata successiva, “Bella-Muro”, ma rimase intrappolato in una delle 37 gallerie della linea Battipaglia-Potenza, la numero 20, la più lunga del percorso, quasi due chilometri e fatale. Il suo nome è destinato a restare nella storia: “Galleria delle Armi”. Fu qui che per l’effetto combinato di monossido e biossido di carbonio e carenza d’ossigeno, morirono nel sonno o nella veglia, oltre 600 persone. Il convoglio, partito da Napoli e diretto a Potenza, entrò nella galleria poco dopo la stazione di Balvano, per non uscirne mai più. All’alba del 3 marzo ‘44la sciagura del treno 8017 si inserì in una pagina di storia flagellata dalla guerra, la vicenda divenne internazionale:s ul “Times” di Londra, si parla di “guasto ad un treno nel centro-sud dell’Italia”, di “Disastro a sud est di Napoli” sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Ancora oggi molti percorrono quella tratta, per studio o lavoro a bordo di un Intercity o Regionale, e le fermate sono le stesse di quel 3 marzo: Picerno, Baragiano, Bella-Muro, Balvano-Ricigliano e poi Eboli, Battipaglia, Salerno.

LA SEGRETARIA DELLA SEZIONE DI POTENZA SANDRA GUGLIELMI CHIEDE DI ESSERE AUDITA IN II COMMISSIONE CONSILIARE

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La Fp Cgil: «L’Unione dei comuni Alto Bradano è in grave sofferenza»

a Fp Cgil di Potenza chiede di essere audita dalla II commissione consiliare in merito alla situazione di «grave sofferenza in cui versa l’Unione dei comuni Alto Bradano» ha affermato Sandra Guglielmi, segretaria Fp Cgil di Potenza. «L’Ente, nato nel 2011 in seguito alla soppressione della Comunità montana Alto Bradano, rappresenta ad oggi l’unica Unione dei comuni realmente funzionante e ad esso afferiscono 8 comuni associati (Acerenza, Forenza, Banzi, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, Cancellare, Tolve e San Chirico Nuovo) e altri 4 non aderenti (Venosa, Maschito, Montemilone e Oppido Lucano), che gestiscono in sinergia indispensabili servizi per le comunità, come, solo per citarne alcuni, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, le mense scolastiche, la riscossione dei tributi e la centrale unica di committenza appalti» continua Guglielmi. «Presso l’Unione dei comuni lavorano 6 unità di personale assunto a tempo in-

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terminato in part time a 18 ore e 5 lsu. Lavoratori che da ben 24 anni prestano la loro attività al servizio della Comunità montana prima e dell’Unione dei comuni poi, che scontano sulle loro spalle le difficoltà di funzionamento e la continua incertezza del versamento da parte della regione del contributo storico per il suo funzionamento, stanziamento tra l’altro assolutamente insufficiente. - prosegue la segretaria della Fp Cgil di Potenza - Nel 2018 fu avviato il percorso di stabilizzazione degli 11 lsu, ma dopo le prime 6 stabilizzazioni tutto si è interrotto; oggi l’unione ha in servizio ancora 5 i lavoratori socialmente utili, indispensabili al funzionamento dell’ente, che hanno solo incertezze e non hanno alcun contributo versato, nonostante l’attività svolta. Dal canto loro i dipendenti, part time a 18 ore da anni, hanno stipendi bassi, pochi contributi e nessun salario accessorio, che pur dovrebbero vedersi erogare. E nonostante ciò, possono ritenersi quelli più “fortunati” tra i colleghi. Una situazione

esplosiva, tra demotivazione e timore per il futuro, sempre più incerto, in quanto è indispensabile non solo che la Regione garantisca le risorse previste, ma le amplii per mantenere il funzionamento dell’Unione dei comuni e l’efficienza dei servizi gestiti, a beneficio delle comunità interessate e a tutela dei lavoratori, che vivono una situazione di estrema sofferenza e frustrazione».


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Provincia

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Il sindaco: «Questo è già il terzo intervento. Ora ci concentreremo nelle aree rurali del paese»

A Moliterno nuovi interventi per efficientare la pubblica illuminazione: soddisfatto Rubino

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DI ANNA TAMMARIELLO

Moliterno proseguono i lavori di efficientamento della rete di pubblica illuminazione. «La nostra amministrazione - ci spiega il sindaco Antonio Rubino - è intervenuta con ben tre interventi sulla pubblica il-

luminazione, per un importo complessivo di 200.000 €, garantendo così una manutenzione generale e l’ efficientamento energetico dell’impianto tramite illuminazione a Led. Attualmente mancano poche zone del paese per avere una copertura su tutto il territorio comunale. Nonostante l’aumento

dei costi, che ha caratterizzato il periodo, con questo investimento ci è stato possibile ridurre i consumi e abbattere i costi energetici sostenuti dall’ente. Inoltre questi interventi hanno garantito una uniformità dell’illuminazione, sia sul colore che sull’efficienza dell’impianto stesso perché

ha illuminato zone prima non illuminate». Attualmente è in corso un nuovo intervento concentrato esclusivamente sulle aree rurali del comune. Previsto il relamping di tutti i vecchi pali a illuminazione solare non più funzionanti e il passaggio a led di pali con vecchia tecnologia.

«Questo intervento-sottolinea il sindaco - si concentra sul miglioramento della tecnologia di diversi pali della pubblica illuminazione. Abbiamo previsto la sostituzione dei corpi illuminanti non più funzionanti, per dare luce a luoghi non illuminati da anni a causa del deterioramento dell’impianto e abbiamo aggiunto nuovi pali, con il sistema a pannello solare, in zone delle nostre campagne spesso impervie che necessitavano interventi di questo tipo. Si tratta di zone che hanno spesso difficoltà da questo punto di vista». «Non sarà l’ultimo intervento-conclude il primo cittadino - ne abbiamo in previsione anche altri che puntano sull’estensione dell’impianto e sul suo efficientamento energetico, questo al fine di migliorare tutti i servizi per i cittadini».


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Matera e Provincia

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Consegnati gli interventi da eseguire sulle Sp Stigliano-Gannano e sulla 103. Il presidente Marrese: «Grande attenzione al territorio»

Frane su strade provinciali La Provincia appalta i lavori

MATERA Sono stati consegnati i lavori appaltati dalla Provincia di Matera per la sistemazione delle frane che hanno interessato la SP 103 e la 79, Stigliano-Gannano. Finanziati con fondi PSC (Piano di Sviluppo e Coesione) i lavori consisteranno, in entrambi i casi, nella realizzazione di un muro di calcestruzzo cementizio armato con fondazione indiretta su pali trivellati. Nel caso della SP 79, inoltre si procederà al ripristino della sede stradale anche con relativa regimentazione delle acque, mentre sulla SP 103 verranno realizzati drenaggi a spina di pesce. «Si tratta - ha dichiarato il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che si è recato a Stigliano per incontrare il primo cittadino e la comunità - dell’ennesimo capitolo di una strategia molto chiara della Provincia di Matera che si concreta in un’attenzione capillare al territorio partendo dalla consapevolezza che c’è tanto da fare perché la situazione della viabilità provinciale è critica e difficile. Ciò nono-

stante non ci siamo persi d’animo e, con determinazione, siamo riusciti anche in questo caso a trovare le risorse necessarie per iniziare un nuovo percorso che metta al centro la sicurezza delle nostre strade. Questo è un intervento importante per le nostre aree interne, tenuto conto che ammonta a circa 4 milioni di euro. Mi preme ringraziare, come sempre, l’Ufficio Tecnico provinciale come sempre alleato prezioso nella pro-

grammazione e nella progettazione dei lavori». Molto soddisfatto il sindaco di Stigliano, Francesco Micucci, che ha ringraziato «il presidente Marrese per l’attenzione che ha mostrato e continua a mostrare per la montagna materana e per Stigliano. Parliamo di un’area che ha tante problematiche anche a causa della compromissione del territorio dal punto di vista idrogeologico, per la quale questi lavori sono importantissimi».

_ Il Sindaco di Stigliano, Micucci, e il presidente Piero Marrese

AULETTA: «SODDISFATTO DELL’ATTENZIONE RIVOLTA ALLE PROBLEMATICHE DEL NOSTRO CENTRO»

Garaguso, sindaco a colloquio con il Prefetto

MATERA Il sindaco di Garaguso Francesco Auletta, è stato ricevuto ieri nel Palazzo della Prefettura, dal neo Prefetto di Matera dottoressa Cristina Favilli per conoscere la realtà del piccolo centro del materano, e alcune sue problematiche. «Non posso che non essere più che soddisfatto - ha spiegato Francesco Auletta all’uscita dalla Prefettura - della cordiale accoglienza da parte di sua eccellenza il Prefetto Cristina Favilli nei miei confronti e della comunità che rappresento.

La Prefettura di Matera, attraverso i suoi prefetti e funzionari, per noi sindaci , ha sempre rappresentato una garanzia sul nostro operato e spesso ha risolto con estrema professionalità di mediazione problemi che trovavano ostacolo, in senso generale, tra l’amministrare e il fare azione politica. Sono rimasto particolarmente colpito dal Prefetto Cristina Favilli per aver messo nella sua agenda un appuntamento con un sindaco di periferia, nonostante si sia insediata da poche setti-

_ Il Sindaco Francesco Auletta

mane. Un incontro, seppur riservato, che già dalle prime battute di scambio ha fatto sì che fosse non una “chiacchierata”, ma nel rispetto dei ruoli, l’attenzione alla cosa pubblica e volersi adoperare con massimo impegno ed ener-

AMENDOLA (PD): «GOVERNO CONVOCHI UN TAVOLO NAZIONALE PER RISOLVERE LA VERTENZA»

«Callmat, tutelare il lavoro di 420 addetti lucani»

MATERA L’onorevole Enzo Amendola (Pd), ha inoltrato una interrogazione a risposta in commissione ai Ministri delle Imprese e del made in Italy e del Lavoro per fare chiarezza sul futuro occupazionale della sede lucana dell’azienda Callmat. «Lunedì 12 febbraio – scrive Amendola - si è svolto un importante incontro tra l’azienda Callmat e i sindacati nazionali e territoriali sul futuro dei 420 addetti della sede lucana. In questa sede la Callmat ha evidenziato una riduzione dei volumi, a partire da subito, del 2530% delle attività legate al servizio di assistenza clienti 119, per arrivare al 40% entro dicembre 2024. Il calo annunciato rischia di determinare un’eccedenza iniziale di oltre 100 addetti (su 420 com-

_ Enzo Amendola (Pd)

plessivamente operanti sul sito produttivo di Matera), che arriverebbe a circa 170 entro la fine dell’anno qualora malauguratamente il piano di decalage annunciato da Tim venisse confermato. L’azienda ha pertanto già inviato la richiesta di cassa integrazione in deroga al ministero del Lavoro. Le organizzazioni sindacali prendendo atto con preoccupazione delle intenzioni azien-

dali e stigmatizzando il comportamento industriale di TIM hanno proclamato stato di agitazione e avviato azioni a sostegno della vertenza chiedendo il coinvolgimento dei ministeri e della committenza. Quanto si sta verificando presso la Callmat è la conseguenza diretta del pericoloso smembramento industriale della più importante azienda del comparto delle telecomunicazioni come TIM». Amendola chiede «di sapere se il governo risulti essere a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative per quanto di competenza intenda assumere al fine di convocare un tavolo nazionale per suddetta vertenza e individuare soluzioni industriali che preservino i livelli occupazionali della Callmat».

gia tenendo come punto fermo le esigenze a la vita dei cittadini. Le Prefetture sono uffici territoriali del governo che svolgono sul territorio un'azione, di indirizzo, di mediazione sociale e di intervento, di consulenza e di collaborazione, anche rispetto agli enti locali, ma poi è l’operato di uomini e donne che fanno la differenza dando quell’impulso necessario ai territori. Superata la fase dunque della presentazione della mia comunità, che presto sarà visitata dal Prefetto come Lei stessa mi ha comunicato, il neo Prefetto già in parte era a conoscenza di alcuni temi trattati dal suo predecessore Sante Copponi, ed ha voluto capire meglio la questione viabilità e dei lavori terminal bus di GrassanoGaraguso-Tricarico scalo. Nel ringraziarLa ancora una volta, auspico a questo punto, che la Provincia di Matera e il presidente Piero Marrese possano prendere spunto dell’esempio di immediatezza , e risolvere alcuni quesiti posti, della sicurezza stradale e dell’attenzione allo scalo che ripeto, per l’ennesima volta, baricentrico. Dopo di questo non ho più altri mezzi e metodi per essere ascoltato , se non in diverse sedi, ma intraprese quelle, poi ognuno deve sapere di dovere rispondere delle proprie responsabilità dirette e indirette».


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Attualità

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Rispetto al 2022, +20,72% di arrivi e +14,36% presenze: nella città di Matera l’incremento maggiore

Apt: «Stagione turistica 2023, aumento presenze in Lucania» POTENZA In occasione della BIT di Milano, l’APT Basilicata ha pubblicato il dettaglio dei dati relativi al movimento turistico e alla consistenza ricettiva, raggruppati sia per aree subregionali che per comuni sopra la soglia statistica. Ciò avviene nel rispetto del rapporto di rispettiva fiducia e collaborazione costruito negli anni con gli operatori, e a seguito di un’azione organizzativa volta a garantire un flusso più costante dei dati che oggi, per quanto ancora provvisori non avendo ricevuto l’ufficializzazione da parte dell’Istat, possono considerarsi attendibili rispetto alla stagione 2023 appena conclusa. Nel complesso regionale, l’andamento della stagione fornisce un risultato assolutamente positivo, con un +20,72% di arrivi e +14,36% di presenze rispetto al 2022. Venendo al dettaglio delle aree territoriali, la città di Matera registra un incremento del 22,9% di arrivi e 16,6% di presenze, raggiungendo così i valori pre-covid, Potenza +22,8% arrivi e +19,3% presenze, la costa Jonica +15,6% arrivi e + 11,8% presenze, Maratea un incremento dell’1,2% di presenze e un decremento dell’1,5% di arrivi (788 in valore assoluto) dovuto in parte agli altalenanti pro-

blemi di accessibilità lato sud, e in parte, purtroppo, alla chiusura di una delle sue strutture ricettive più grandi e iconiche. Oltre alle due città capoluogo e alle aree costiere, buone notizie vengono anche da tutte le aree interne. Il Vulture-Alto Bradano ha registrato un +22,0% di arrivi e +15,1% di presenze, la montagna materana un +259,2% di arrivi e +205,3% di presenze, il Marmo Platano-Melandro +27,8% di arrivi e +10,4% di presenze, l’area Bradanica +58,2% di arrivi e +77,7% di presenze, l’Alto Basento +37,3% di arrivi e +28,7% di presenze, la Val d’Agri +13,2% di arrivi e +29,6% di presenze, il Pollino +32,5% di arrivi e +31,3% di presenze, valore che esteso all’area statistica Lagonegrese-Pollino diventa +12,9% di arrivi e +8,5% di presenze. Il totale di 1.642 strutture ricettive per 44.487 posti letto

(+8,2% e +2,8% rispetto all’anno precedente) denota un incremento, rispetto al 2019, sia del numero di esercizi (+8,3%) che di posti letto (+3,1%). Dopo la stagione drammatica del Covid, si può dire che il settore ha finalmente superato la crisi nonostante, in termini di flussi, restino ancora da recuperare il 4,7% di arrivi e il 7,2% di presenze, numeri che in valore assoluto rappresentano una cifra quasi trascurabile e che sono quasi uniformemente distribuiti nelle diverse aree territoriali. A tal proposito fanno eccezione, in positivo, la Val D’Agri con un +11,4% di arrivi e +19% di presenze rispetto al 2019, e l’Alto Basento, con un +20,6% di arrivi e +44,6% di presenze rispetto al 2019. Anche l’area del Pollino, che porta un ritardo del 26,2% di arrivi e del 40,7% di presenze rispetto al 2019, mostra comunque un segnale di ripresa se si pensa

al dato storico, che prima del covid vedeva risultati tipici di un’area turistica in difficoltà se non proprio stagnazione: basti pensare che nel 2019, l’anno d’oro del turismo lucano, il Pollino aveva registrato un segno meno rispetto al 2018, e negli anni precedenti i valori erano stati abbastanza altalenanti, intorno a una quota pressoché costante già dal precedente lustro. «I risultati del 2023 – commenta il direttore APT Antonio Nicoletti - sono frutto del lavoro svolto dagli operatori e delle istituzioni in un periodo particolarmente difficile, che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Con riferimento all’attività promossa in questi anni dall’APT, le campagne dedicate all’outdoor e ai parchi hanno portato con autorevolezza nel mercato nazionale e internazionale l’immagine della Basilicata verde. Il programma Ambiente Basilicata, attivo dal 2021, ci ha consentito di raccontare in modo nuovo una regione in grado di coniugare natura e attività dell’uomo. Il programma Parti Basilicata ha consentito di sostenere la ripresa delle imprese e degli operatori sul mercato. Il programma Turismo tutto l’anno sta accompagnando la promozione all’estero e la comunicazione volta alla destagionaliz-

zazione e alla distribuzione dei flussi nelle diverse aree territoriali. Come già evidenziato altre volte – continua Nicoletti - il dato comune alle altre regioni d’Italia del decremento di turismo domestico, è stato recuperato dalla quota di turisti stranieri, che ha ampiamente superato i numeri dell’anno di Matera capitale europea della cultura. Parliamo di un incremento, rispetto al 2022, del 43,6% in termini di arrivi, e del 34,4% in termini di presenze. Alla BIT 2020, immediatamente prima della pandemia, ci eravamo posti tre macro-obiettivi: incrementare la quota di turismo estero, consolidare le aree forti incrementando al contempo la quota di turismo nelle aree interne, innovare il modo di fare promozione. La stagione 2023, con tutte le aree regionali in netta ripresa rispetto al passato e con la Basilicata turistica entrata finalmente nella geografia del mercato internazionale, ci restituisce il raggiungimento di tutti e tre questi obiettivi. Tutto questo, nonostante gli anni di covid, la crisi economica e le guerre, e pur nella consapevolezza di avere ancora tanto da fare anche per aumentare la permanenza media, allungare ulteriormente la stagione turistica e superare quelle zone di criticità con azioni mirate».

CAPPIELLO (DC MATERA): «INSISTERE SULLA VETRINA DEI SASSI E SULLA PROVINCIA MATERANA»

«Bene i dati emersi dal turismo in Basilicata»

MATERA «Il materano deve essere al centro dell’attenzione da parte dell’Agenzia di Promozione Turistica di Basilicata. Solo così, l’intera regione potrà continuare a sfruttare i benefici del turismo. Dobbiamo lavorare in questa direzione, così come emerso anche dalle riflessioni nell’ambito del Forum internazionale del turismo, organizzato dal Sole 24 ore nella città dei Sassi. Diventa vitale insistere sulla vetrina dei Sassi, ma anche della provincia materana affinchè si possa aumentare il dato della permanenza media del soggiorno nel territorio. Così come, allo stesso tempo, dobbiamo investire sulla formazione per migliorare l’offerta dei ser-

vizi, rivolta oramai principalmente a un turista straniero».È quanto dichiara Antonio Cappiello, esponente materano di Democrazia Cristiana con Rotondi. «Apt Basilicata ha messo in campo delle ottime strategie di marketing, infatti, i più recenti dati sulle presenze dicono che siamo sulla strada se si pensa che gli arrivi dall’estero, nel 2023, sono stati di gran lunga superiori non solo al 2022, ma anche a quelli dell’anno straordinario del 2019, quando Matera è stata Capitale europea della cultura. Si registra, infatti, un incremento, rispetto al 2022, del 43,6% in termini di arrivi, e del 34,4% in termini di presenze.

_ Antonio Cappiello

Dunque serve rafforzare la presenza sui mercati del turismo nazionale ed internazionale, con un occhio di riguardo al materano», continua Cappiello. «Grande merito di questi ri-

sultati sono da attribuire alla comunità lucana, che da sempre si contraddistingue per l'accoglienza e l'ospitalità. A tal proposito, ricordo il riconoscimento da parte dell’indagine di Demoskopika, che conferisce alla Basilicata il primato del sistema ricettivo "più apprezzato" d'Italia secondo le valutazioni positive dei turisti su oltre 4 mila strutture rilevate. Pertanto, è giunto il momento di puntare fortemente sul turismo, migliorando in primis le infrastrutture e garantendo uno spazio deciso al materano, gioiello trainante di tutta la Basilicata», conclude Antonio Cappiello, esponente materano di Democrazia Cristiana con Rotondi.


Cultura

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Cinema e produzioni, il workshop col Direttore generale del Giffoni Film Festival Gubitosi ed il Direttore artistico del Marateale Timpone

Vulture, serve un grande evento mediatico che lo esalti come Maratea e Matera: i fondi ci sono

L’

industria cinematografica e televisiva sta emergendo sempre di più come uno strumento efficace nella promozione dei territori. Le Regioni e i Comuni, attraverso le Film Commission, stanno adoperandosi attivamente per attrarre le produzioni, anche offrendo sostegni economici. Le Film Commission collaborano, inoltre, con le agenzie turistiche regionali per attività di co-marketing, sfruttando la visibilità dei film per attirare visitatori e promuovere i “movie tours” (cineturismo). In Basilicata, questa strategia ha dato ottimi risultati, soprattutto per Matera, ma anche per luoghi minori e borghi come Craco, Aliano e Castelmezzano. Nel Vulture, Gabriele Salvatores ha ambientato “Io non ho Paura”, evidenziando il potenziale turistico della regione. Il workshop organizzato presso il Sunset-Digital Social Club di Atella, nel Vulture, è stata l’occasione per ascoltare, dalla voce dei protagonisti di casi di successo, come nasce un festival e come riesce poi a diventare un’attività in grado di fornire forti riscontri sul territorio, cosi come le produzioni video di promozione territoriale. I documentari svolgono un ruolo fondamentale nell'invogliare gli spettatori a conoscere le location presentate e a immaginare una visita. BweB, con il format “Piccola Grande Italia”, ha contribuito a raccontare l’Italia meno conosciuta, vincendo premi e partecipando a rassegne internazionali come Cannes e Venezia. Annalisa Bertasi, Senior Editor Supervisor di Bweb, racconta l'esperienza della società nella valorizzazione del patrimonio territoriale delle aree minori sul piccolo schermo. Autorevoli studi hanno dimostrato come i festival cinematografici generano un ritorno economico considerevole sul territorio ospitante, con impatti diretti, indiretti e indotti. Eventi come il Giffoni

Film Festival e il Marateale, pur se con considerevoli differenze di stile, messaggio e finalità, contribuiscono in maniera evidente al turismo e allo sviluppo territoriale, portando notevoli benefici economici. Nel corso dei loro interventi, Jacopo Gubitosi, direttore generale del Giffoni, e Davide Russo, responsabile degli eventi istituzionali, hanno raccontato di come tali eventi possano supportare lo sviluppo territoriale e la valorizzazione turistica dei luoghi. Il Giffoni Film Festival, dedicato a bambini e ragazzi, si svolge ogni anno, nel mese di luglio (1928 luglio 2024) per la durata di circa dieci giorni, a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. Il Festival, nato nel 1971 da un’idea di Claudio Gubitosi, l’anno scorso in dieci giorni di festival ha fatto registrare numeri incredibili: 360.000 presenze, 6.500 i giurati presenti provenienti da oltre 35 Paesi stranieri, 70.000 partecipanti ai concerti di Giffoni Music Concept, 420 tra attori, registi, rappresentanti delle istituzioni, della scienza, dell’arte, del giornalismo, dell’innovazione e della cultura. Ha chiuso la splendida serata sulle opportunità che offrono i Festival e le Rassegne cinematografiche, l’intervento partecipato di Nicola Timpone, Direttore Artistico del Marateale, Festival del Cinema che illumina la suggestiva cornice del Santa Venere a Maratea da 15 anni, e che ogni anno non smette di stupire! Con un parterre di star nazionali e internazionali, il Marateale ha trasformato Maratea capitale indiscussa del cinema estivo italiano. Il Giffoni Film Festival, giunto alla 54ª edizione, e il Marateale, che nell’ultima settimana di luglio registrerà la sua 16ª edizione, sono senza dubbio esempi di come i festival cinematografici possano favorire lo sviluppo territoriale e valorizzare le risorse culturali e turistiche del Sud Italia. LIVIA GRAZIANO


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