Cronache del 15 novembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2023 • ANNO VIII N. 261 € 1,50 redazione@lecronache.info TELEFONO 389-2478466

CASO CLAPS DA CONGREGAZIONE LAICALE SOLIDARIETÀ A LIGORIO E ODIO PER CHI SI OPPONE: ORMAI È DICHIARAZIONE DI GUERRA

“Lista dei Vescovi” sempre più alla deriva

Mescolanza politica clericale e civile, si teme il contraccolpo elettorale

Servizio a pag 10

REGIONALI Per l’allargamento della coalizione di centrodestra si apre spiraglio pure per Azione

Bardi bis, si può iniziare Incontro alla Farnesina con garanzie dal Ministro Tajani: Viceconte e affini tagliati fuori RACCONTA IL BORGO

La “Art House” che illumina Atella DI LIVIA GRAZIANO

ella suggestiva e moderna cornice del Sunset digital social club, ad Atella, nel cuore del Parco del Vulture, si è svolta la presentazione alla stampa del programma della Residenza Artistica ArtHouse curata dal BweB, la società di produzione documentaristica lucana. Un’iniziativa patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Regione Basilicata, dal Comune di Atella e dal Parco del Vulture, che promette di portare un’esplosione (...)

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QUELLA SOLIDARIETÀ STONATA A LIGORIO tarda sera e con l’ordine funesto delle parole che ci sono tanto per assestare un colpo a stomaco e decenza arriva la difesa d’ufficio delle aggregazioni laicali per mobilitarsi contro l’incedere dei tempi cattivi e spargere solidarietà e amore crociato all’arcivescovo Ligorio, come se non bastassero le parole d’attacco e di svaporizzazione evangelica che ha deciso di pronunciare, peraltro mandando a farsi benedire quello spirito di riconciliazione che pure dovrebbe essere un modo bello ed operoso di sentirsi cristiani. Ora lasciamo stare la furbata di buttarla sulla visita di cortesia a Ligorio d’un manipolo di studenti della Consulta a fronte di migliaia di studenti stretti attorno al cuore addolorato di mamma Filomena, ma senza fronzoli retorici va detto che dell’appello del laicato non c’indigna l’afflato solidale e lo spirito militante che si solleva, ma solo il destinatario che vuole toccare, come se la Croce portata dalla famiglia della povera Elisa non meritasse solidarietà ma fosse un accidente trascurabile per una teologia strabica e refrattaria alla cura evangelica e meravigliosa delle scuse. Scrive Abbé Pierre: “La soliServizio a pagina 3 darietà non è dare, ma agire contro le ingiustizie”.

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PMI DAY

Giornata nazionale delle Piccole e Medie imprese, Confindustria Basilicata c’è: venerdì il grande evento nella “Città dei Sassi”

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Non è il tempo dei giochetti, eppure Consiglio rinviato: l’ok al Bilancio non serve alla politica, ma ai cittadini

Consolidato: fate i seri!

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■ Servizio

ARPAB

Stabilizzazioni, la Uil: «Sono frutto del buon lavoro del Direttore generale Ramunno, adesso la Regione faccia la sua parte» ■ Servizio

M. Dellapenna a pagina 2

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_ SCUOLA, IL CASO

Ad alunno lucano patologia hikikomori accertata in ritardo: per le troppe assenze, giusta la bocciatura

PROGETTO NAUFRAGATO NEL 2011, IL COMUNE DI LAVELLO VINCE

Piano alloggi operai «Fiat di Melfi», risarcimento da oltre 1 milione di €

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■ F. Moliterni

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_ LA NOMINA

F. Moliterni a pagina 11

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Suolo, risorse idriche ed agricoltura, Arcieri presidente «mondiale» dell’Icid. De Filippo: «Orgoglio lucano» ■ Servizio

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Consiglio regionale rinviato alla prossima settimana: non è il tempo dei giochetti, dei posizionamenti e della tattica politica

Consolidato: fate i seri! Tra pochi mesi sarà il voto a giudicare. L’approvazione del bilancio non serve alla politica ma ai cittadini DI MASSIMO DELLAPENNA

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arà rinviato alla settimana prossima il Consiglio regionale per l’approvazione del bilancio consolidato della Regione Basilicata. Le assenze erano troppe anche nelle fila della maggioranza, tutte legate a motivi personali e non politiche ma non era possibile garantire l’approvazione. Non è il momento né di rischiare né di giocare. In ballo non c’è il solito walzer della politica o, per dirla con le parole profetiche di Berlusconi, il solito teatrino della politica. In ballo c’è la carne vera della Regione Basilicata. C’è la possibilità per la Regione di portare a termine quanto deciso, di poter assumere, di potere realizzare questioni di primaria importanza per il territorio. In ballo c’è il funzionamento di tutte le Partecipate. Senza l’approvazione del consolidato Arpab non può fare le indagini ambientali, Alsia lo sviluppo in Agricoltura, le Aziende Sanitarie non possono funzionare e potremmo continuare. Insomma non è una questione politica, non è una questione di partiti o di interessi di parte, è una questione che riguarda i cittadini, incide direttamente nelle loro vite. FATE I SERI Lo abbiamo già detto qualche giorno fa e rinnoviamo il nostro invito a tutti: al presidente Bardi, alla Giunta regionale, ai consiglieri di Maggioranza e di Minoranza, agli ex assessori in cerca di collocazione e a quelli che aspettano

__Alcuni momenti dell’ultimo Consiglio regionale (foto Mattiacci)

un riposizionamento tattico per sopravvivere. Lo diciamo a tutti: fate i seri. Non è il momento di giocare al tatticismo ma di dimostrarvi politici nel senso nobile del termine. Se serve mediare fatelo, se dovete chiedere e ottenere cambiamenti proponeteli, se dovete proporre emendamenti, valutazioni non evitate di farlo ma evitata il giochino del numero legale, delle assenze tattiche, dell’ostruzionismo. La legislatura volge al termine. Il Popolo tra pochissimo potrà valutare se il centrodestra meriti di tornare al governo o debba essere relegato all’opposizione. La battaglia politica si sposterà nelle piazze e nelle urne. Sarà il Popolo Sovrano a decidere senza né tat-

ticismi né alibi. Non dovesse essere approvato il consolidato non cambierebbe nulla. Non ci sarebbe il tempo di una crisi politica, non ci sarebbero elezioni anticipate né si aprirebbe uno scenario differente nel Palazzo. Per tutto questo è troppo tardi. L’unico effetto dannoso non si produrrebbe né sulla maggioranza né sul presidente. L’unico danno lo avrebbero i cittadini che si vedrebbero impoveriti di servizi essenziali.

quale fare qualsiasi dispetto al proprio avversario in nome di una contrapposizione nella quale non ci sia albergo per l’interesse generale oppure si può provare ad essere dei Politici con la “p” maiuscola. Politici, cioè, che attingono alle radici del più nobile significato dell’attività come azione nell’interesse della polis, della comunità, dei cittadini. Interesse dei cittadini è che la Regione arrivi alle elezioni funzionando e potendo assumere e spendere, potendo far LA POLITICA funzionare i suoi enti. È ASSUNZIONE Sul come le cose sono state DI RESPONSABILITÀ fatte ci sarà il tempo e il luogo Si può fare politica in tanti mo- per confrontarsi davanti al giudi. Si può decidere di giocare dice supremo di ogni demoal “tanto peggio-tanto meglio”, crazia che è il Popolo. si può decidere di viverla come un conflitto permanente nel NESSUNO SI ARROCCHI Il nostro invito, da cittadini più che da commentatori è che nessuno si arrocchi. Non si arrocchi la maggioranza in una pretesa di autosufficienza che potrebbe non esistere, non si arrocchi la minoranza in un assalto alla diligenza fuori tempo massimo, non si arrocchino i delusi, gli amareggiati in attesa delle loro rivincite personali. È il momento di essere seri. La Basilicata vi osserva, i cittadini vi osservano, tutti noi vi osserviamo. Tra pochi mesi sarà nostro compito giudicarvi. In quel giudizio qualcuno preferirà la destra, qualcun altro la sinistra e sarà la maggioranza a determinare il verdetto. Siamo quasi certi, però, che nessuno tra i cittadini vorrà scegliere chi è rimasto indifferente ai loro interessi in nome di posizionamenti politici di corto respiro.


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Regionali, tempi ristretti: l’ufficiosità vale quanto l’ufficialità che arriverà in tempi ragionevolmente brevi. Allargamento, si comincia da Italia Viva

Incontro alla Farnesina, sul Bardi bis nessun problema: si può già iniziare i scrive, più precisamente è stato scritto, «incontro alla Farnesina con il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi», ma il post social del vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, si legge incontro alla Farnesina con il presidente della Regione Bardi che è anche il prossimo candidato presidente della coalizione di centrodestra. In sintesi, il meglio dell’incontro, presente anche il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, con Bardi ha un’antica amicizia, non è possibile vederlo sui social. «È stata l’occasione - ha postato Tajani - per fare il punto sugli investimenti in biotecnologie al Sud, sul progetto “Turismo delle Radici” collegato al Pnrr, sulle prossime elezioni regionali». Questione come matematica. Tajani ha confermato che al tavolo con gli alleati Fratelli d’Italia e Lega è stato condiviso il metodo consistente nella riconferma degli uscenti. La Sardegna, problema del Carroccio. Per cui, se sì agli uscenti allora sì alla ricandidatura di Bardi. Non solo. Tajani avrebbe già autorizzato Bardi ad iniziare la campagna elettorale magari cominciando dalla lista del presidente. Dato che comunque le regionali lucani si incastrano, nello scacchiere del centrodestra, con quelle che l’anno prossimo si svolgeranno nelle altre regioni, Piemonte, Umbria, Abruzzo e Sardegna, per l’ufficialità bisognerà at-

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DE MARIA (IV) SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

«Rifiutare tentativi di dividere l’Italia»

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__ Bardi con Tajani tendere il tempo necessario alla conclusione complessiva dell’accordo di coalizione. Con ogni probabilità, prima di dicembre, la riserva non sarà pubblicamente sciolta. I tempi, però, non sono così ampi, per cui, l’ufficiosità ha validità a maggior ragione considerando che il campo avversario, il centrosinistra, seppur in maniera disordinata, è già molto attivo per tentare di raggiungere un’organizzazione definitiva in vista dell’appuntamento elettorale. Bardi può, e per Tajani deve, iniziare a muoversi.

Anche perchè, dai presenti all’incontro, rinnovato fermamente lo stop ad alternative varie, quale quella di Viceconte a cui è stato perdonato il “salto della quaglia”, ma non in misura tale da prenderlo anche solo in considerazione per la candidatura in questione. Tema da approfondire, la presenza sul “mercato” di Marcello Pittella con Azione. Ancora troppo indefinita la manovra politica che intende attuare l’ex presidente. Con Italia Viva, anche al di fuori dei confini lucani,

l segretario regionale di “Italia viva”, Fausto De Maria, ha rilanciato «l’allarme lanciato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto sull’accelerazione negativa proposta dal ministro Calderoli all’Autonomia differenziata». « Lo dico da uomo del Sud prima che da segretario di partito e sindaco di un Comu- __ De Maria ne meridionale - ha dichiarato De Maria -. Il ministro Calderoli che è della Lega e quindi portatore di istanze evidentemente concentrate sul Nord del nostro Paese, sta andando in una direzione diversa da quanto auspicato da gran parte dei politici meridionali. Sarebbe pericoloso approvare prima la legge sull’Autonomia differenziata e poi ragionare sui Lep. Altrimenti ha ragione Occhiuto l’Autonomia diventerebbe una vera e propria trappola per il Sud. Del resto noi come Italia Viva Basilicata, già in Consiglio regionale, da ultimo nella seduta consiliare del 16 febbraio scorso, lo avevamo detto in maniera non pregiudiziale senza fare barricate ideologiche e politiche contro l’autonomia differenziata senza semplificare tutto in appartenenze e casacche di partito. Ovviamente quella che rimane una opportunità prevista dalla nostra Costituzione non va resa come un tentativo per dividere il Paese a seconda della latitudine determinando solo una crescita del divario tra Mezzogiorno e Settentrione». «Siamo convinti - ha concluso il segretario regionale di “Italia viva”, Fausto De Maria - possa ancora essere una opportunità per la nostra Basilicata, regione virtuosa e ricca di risorse solo se saranno previste delle premialità per trattenere sui territori virtuosi maggiori risorse». c’è, invece, un dialogo differente che consentirebbe con maggiore facilità l’ampliamento ai renziani. Pittella ha la sua storia ed il leader nazio-

nale Calenda vuole piazzarsi nel centrosinistra, anche se le eccezioni non sono escluse. Quindi, in conclusione, garantito a Bardi il fatto che Forza Italia non si smuove dalla volontà di indicare il candidato presidente della coalizione di centrodestra alla prossime regionali, coincidente con Bardi che può già agire politicamente in tal senso, anche senza l’ufficialità dell’annuncio. L’allargamento, nei piani dei vertici e con riferimento ad interlocuzioni non esclusive soltanto della Basilicata, non dovrà interessare soltanto Italia Viva. Non del tutto abbandonato il binario Azione e comunque apertura all’altro che c’è.


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MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 202 23 07:00

CARTOON WORLD

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SERIE 68

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VOX LIBRI

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LA CASA DEL CUOCO

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NEWS

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SERIE 68

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CARTOON WORLD

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OLY YMPIC TOYS

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QUA LA ZAMPA

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FRAGOLE & SUDORE

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CINE 68

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JOB LAND

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CINE 68

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NEWS DELLA NOTTE

DOVE VED DERCI TUTTA A ITALIA A - CANALE 68 TA ASTO BL LU


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Masterclass, talk scientifici, esposizioni, dimostrazioni culinarie e tanto altro: ad illustrare i dettagli l’assessore Galella col Dg Piemontese

Il primo Forum regionale del tartufo bianco e nero

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asterclass, talk scientifici, esposizioni e dimostrazioni culinarie, una mostra mercato nel villaggio del tartufo e un percorso del gusto con menù a base di tartufi lucani pregiati proposti nei ristoranti e bistrot potentini. Sono le iniziative che animeranno il primo Forum regionale del tartufo bianco e nero, in programma il 19, 20 e 21 novembre 2023, in Largo Pignatari e negli spazi del Palazzo della Cultura e della Galleria Civica, a Potenza, presentate questa mattina, in una conferenza stampa convocata dall’assessore regionale alle Politiche agricole, Alessandro Galella, insieme alla dirigente generale, Emilia Piemontese. Ad aprire i lavori, domenica 19 novembre, alle 11 e 30, nella Galleria Civica, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, insieme al sindaco della Città di Potenza, Mario Guarente, e all’assessore regionale alle Politiche agricole, Alessandro Galella, condotti da Eugenio Tropeano della Regione Basilicata. Seguirà il taglio del nastro e l’inaugurazione del villaggio del tartufo in Largo Pignatari, dove saranno presenti le nove imprese lucane: I tartufi della collina lucana di Calvello; Viggiani Tartufi di San Mauro Forte; La Radice Srl di Avigliano; l’Associazione Nazionale Tartufai Italiani di Scanzano Jonico; Vivai Azzato di Satriano di Lucania; Pellitta Truffles di Policoro; Aps Tartufai del Serrapotamo di Carbone;

EXPORT ALIMENTARE, L’EURODEPUTATA GEMMA

«La Basilicata continua a soprendere ancora»

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Azienda Agricola Doino e Corto Circuito di Bella per la promozione del pregiato prodotto. «Abbiamo voluto porre tutta la nostra attenzione ha dichiarato Galella - su argomenti importanti per lo sviluppo del comparto da approfondire con gli addetti ai lavori, il mondo della ricerca scientifica, della ristorazione e con il pubblico interessato. Grazie anche alla collaborazione con il Centro nazionale del Tartufo di Alba e con l’Alsia, Agenzia lucana di sviluppo e innovazione, affronteremo nelle masterclass e nei talk scientifici temi di importanza strategica per abilitare sempre di più le im-

prese lucane a competere attraverso le leve dell’associazionismo e della cooperazione per la crescita della microfiliera produttiva. Sotto i riflettori anche la stagionalità del prodotto, l’allevamento e il benessere dei cani da tartufo, l’analisi sensoriale e l’uso in cucina, la commercializzazione e la valorizzazione, anche a fini turistici, di questo prezioso e misterioso tesoro della terra che ha grandi potenzialità per generare più valore aggiunto sul mercato locale e nazionale». «Per favorire le attività di networking e di compravendita - ha concluso Galella - abbiamo creato sessioni dedicate B2B per fa-

a Basilicata «continua a sorprendere». Così ha esordito l’eurodeputata Chiara Gemma in merito all’andamento di mercato del secondo settore trainante della Basilicata, l’export alimentare, dopo le auto prodotte nello stabili- __ Gemma mento Stellantis di Melfi. Nel primo semestre dell’anno ha toccato i 104 milioni di euro con un incremento del 34,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. «Dei risultati positivi del sistema agroalimentare lucano, e di quello che genera, - ha dichiarato Gemma - ne avevamo già parlato alcuni mesi fa quando evidenziammo che l’intero comparto agricolo e dell’industria alimentare lucana rappresentava circa il 7% del Pil complessivo della regione. Verificare oggi che cresce anche l’export verso l’estero non può che confermare che la strada intrapresa è quella giusta e il comparto e l’intera filiera possono solo continuare a crescere. Non va dimenticato che il settore è stato sostenuto dai fondi Ue del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Regione Basilicata per un totale di 928 milioni di euro». «È altrettanto importante - ha concluso Gemma - rilevare che con la nuova programmazione della Pac 2023-2027 e il Complemento per lo Sviluppo rurale, la Regione Basilicata potrà disporre di una ulteriore dotazione finanziaria complessiva di 453 milioni di euro, di cui 229 milioni di quota Feasr e 224 milioni euro di cofinanziamento nazionale e regionale». re incontrare i cavatoriraccoglitori con potenziali acquirenti e ristoratori, già attivi con proposte culinarie nel percorso del gusto presente in città con aperitivi e menù dedicati ai diamanti in cucina. Sono 14 i ristoratori che hanno aderito al percorso e che ringraziamo per la collaborazione, 12 di Potenza e 2 dalla provincia di Matera e Potenza». «Nel corso del Forum - ha aggiunto Piemontese - previste attività formative destinate alle imprese agricole, ai ristoratori e ai raccoglitori, e approfondimenti sulla legislazione e sulle opportunità di sviluppo offerte dal Csr Basilicata per gli investimenti produttivi. In più, per valorizzare la cultura del tartufo, abbiamo aggiunto de-

gustazioni e dimostrazioni culinarie grazie alla collaborazione con l’Unione regionale cuochi lucani, per far conoscere più da vicino l’inconfondibile aroma di questo pregiato prodotto che popola i sottoboschi lucani e può arrivare nei nostri piatti attraverso ricette che ne esaltano il gusto». Grazie alla collaborazione con l’Associazione nazionale tartufai Italiani - Basilicata, non mancheranno attività ludiche per i più piccoli con gli amici a quattro zampe che simuleranno la cerca di tartufi e, per gli appassionati cultori e amanti del misterioso fungo, nella Galleria Civica verrà allestita la mostra “Tesori della terra” con l’esposizione dei pezzi più pregiati di tartufo bianco.


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mercoledi 15 novembre 2023 www.lecronache.info

Il sindacato ha partecipato all’incontro sul piano triennale dei fabbisogni: «Chiediamo alla Regione di approvarlo celermente senza modifiche»

Stabilizzazioni Arpab, Uil Fpl: «Frutto del buon lavoro del Dg Ramunno» a Uil Fpl ha partecipato al confronto che si è tenuto in Arpab per discutere sul piano triennale dei fabbisogni 2023 2025. Un piano che consentirà da un lato di stabilizzare i contratti a tempo determinato e dall’altro di dare una risposta agli interni attraverso le progressioni tra le aree il cui numero dei posti è notevolmente aumentato nel rispetto dei limiti che la legge consente. La Uil ritiene che «ciò sia un risultato straordinario e che bisogna, dare atto al buon lavoro all’attuale “governance dell’Agenzia” che ha creduto fortemente nelle stabilizzazioni». La Uil Fpl quindi in passato, «aveva visto giusto quando contrastò con tutte le sue forze il lavoro inte-

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rinale, chiedendo ed ottenendo i contratti di lavoro a tempo determinato che adesso possono trasformarsi in lavoro stabile. Un’agenzia che, tra pensionamenti e cessazione di contratti, è in forte carenza di organico e va potenziata al più presto». «Ora il piano triennale del fabbisogno sarà inviato alla Regione Basilicata, alla quale chiediamo celerità e senza interventi di modifica. - continua la nota del sindacato - Nel corso dell’incontro di Delegazione Trattante si è approvato il regolamento per i criteri dei DEP anno 2023 ed il regolamento per le progressioni tra le aree, argomenti importanti per dare una risposta al personale interno». Il sindacato ricorda che «è necessario mettersi immediatamente al lavoro per

uniformarsi alle linee di indirizzo che sono oggetto di confronto presso il Dipartimento Ambiente». «Si fa presente a tal proposito che la Uil Fpl insieme alle altre organizzazion sindacali, da tempo, aspettano ancora una riconvocazione all’Assessorato all’Ambiente. È necessario attivare il tavolo sulle Risorse aggiuntive Regionali (art.103 comma 5 lettera a CCNL 02/11/2022), così come avviene in tutte le Regioni italiane. Tali risorse vengono erogate per valorizzare il merito e le competenze del personale e servono ad aumentare il fondo della produttività dei dipendenti dell’agenzia Arpab. - continua la nota Inoltre, possono essere stabilite linee guida in merito ai processi di incremento dei fondi nei casi

dell’aumento della dotazione organica. Un primo atto di fiducia e premialità agli operatori che lavorano in continuo stress e in forte carenza di risorse umane e materiali». La Uil Fpl, infine, sollecita, «ancora una volta,

all’Assessore Latronico a riconvocare le organizzazioni sindacali per aprire un confronto sulle linee guida di indirizzo dell’Arpab, a partire appunto dalle Risorse Aggiuntive regionali importanti per la funzionalità della stessa».

Il presidente della Provincia di Potenza ha partecipato al tavolo interistituzionale sul tema: «Tagliare l’istruzione scolastica significa tagliare il futuro dei giovani»

Dimensionamento scolastico, Giordano: «I criteri proposti dalla Regione sono “irricevibili” con un taglio di 15 istituti»

o partecipato al tavolo interistituzionale convocato dalla Regione Basilicata sul tema “dimensionamento scolastico”: i criteri proposti e già trasmessi dalla Regione per il prossimo dimensionamento scolastico sono, per quanto mi riguarda “irricevibili”, dal momento che vedono il taglio, in Basilicata, di ben 26 istituti scolastici (15 per la Provincia di Potenza e 11 per la Provincia di Matera)» ha esordito il presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano. «La Regione ha semplicemente ribadito che si tratta di una norma e come tale va rispettata. Purtroppo non mi sento di condividere tale posizione dal momento che, in questa maniera, chi ci rappresenta dimostra di abdicare al proprio ruolo. - coontinua Giordano - Io penso che il ruolo di chi rappresenta le Isti-

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tuzioni e fa politica sia proprio quello di favorire la redazione e l’applicazione di iniziative e norme giuste. Nel caso specifico si tratta di una norma che va contro la nostra regione e io non sarò disponibile a diventare complice di questa scelta scellerata». «Come Provincia di Potenza faremo il possibile per evitare tale taglio, non favoriremo questo duro colpo al sistema scolastico regionale e non permetteremo che la Provincia diventi l’esecutore materiale di tale scelta distruttiva. - prosegue il presidente della Provincia - Tra l’altro, non possiamo non rilevare che, lo scorso 7 marzo, il Consiglio Regionale aveva condiviso la posizione della Provincia approvando, all’unanimità, un ordine del giorno che aveva quale obiettivo quello di scongiurare tale taglio chiedendo l’applicazione di altri criteri per il dimensionamento (400 alunni per le aree montane e 600 alunni per le aree non montane). Oggi, al contrario, registriamo l’ “inerzia” della Regione Basilicata sia in ordine alle proposte da far valere in Conferenza Unificata sia in ordine ad una eventuale impugnativa della norma, così come materialmente effettuato da altre regioni». «Faccio appello, pertanto, a tutti coloro che credono ancora di poter salvare la nostra scuola, a partecipare al Consiglio Provinciale aper-

to che convocherò per l’inizio della prossima settimana, presso la nostra sala consiliare. dichiara Giordano - Chiedo il sostegno dei partiti, dei sindacati, dei dirigenti scolastici, del personale ATA e perché no, degli studenti, vere vittime del continuo taglio all’istruzione. Proviamo a salvare il nostro sistema scolastico regionale, proviamo a salvare il futuro dei nostri figli. Sarà l’occasione per condividere le preoccupazioni e sollecitare, unitariamente, la Regione Basilicata a porre un rimedio, anche mediante la disapplicazione della norma. Noi non ci tireremo indietro e saremo disponibili a supportare la Regione in ogni sede. Al di là dei propri posizionamenti politici o di partito oggi v’è da tutelare un interesse superiore che tocca la carne viva delle nostre comunità». «Le conseguenze rischiano di essere devastanti, in primis per le nostre piccole comunità delle aree interne che, a causa dell’ennesimo taglio, rischiano di perdere dei servizi che risultano essere strategici per la loro sopravvivenza. I dirigenti scolastici svolgono un ruolo strategico per l’animazione culturale delle nostre comunità e con loro gli uffici e i relativi servizi erogati. Per non parlare delle conseguenze che riguarderanno il personale ATA. Insomma, inutile proporre azioni contro lo spopolamento se poi non si riesce a salvaguardare nemmeno quei pochi servizi che già sono attivi. - conclude il presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano - Tagliare l’istruzione scolastica significa tagliare il futuro dei giovani e questo non possiamo accettarlo».


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Venerdì a Matera il “Pmi Day”, l’edizione annuale dedicata alla libertà come responsabilità verso il bene comune

Confindustria Basilicata e la “Giornata nazionale delle Piccole e Medie imprese” nche quest’anno Confindustria Basilicata aderisce alla giornata nazionale delle Piccole e Medie Imprese, l’iniziativa che si rinnova da 14 anni e che ha la finalità di avvicinare il mondo della scuola alle imprese e favorire un’occasione di reciproca conoscenza. Il Pmi Day 2023 si terrà venerdì, dopo domani, e, su iniziativa del Comitato Piccola Industria di Basilicata guidata dal presidente Antonio Braia che è anche vice presidente nazionale con delega al Capitale umano e alla Formazione, gli studenti dell’Istituto Scolastico Superiore Gb Pentasuglia avranno l’occasione di incontrare gli imprenditori di alcune delle realtà produttive più significative del territorio: Pietro Di Leo, presidente di Di Leo

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Pietro Spa; Salvatore Russelli, Ceo Hydros Srl; Eustachio Calia, engineering group director Italtractor Itm Spa; Nancy Stano, imprenditrice di Egoitaliano Srl; Marica Lorusso, Ceo Domar Spa; Donatella Mallano, imprenditrice Cme Mallano. L’incontro si terrà presso l’aula magna dell’istituto scolastico di Matera, a partire dalle ore 9 e 30. In apertura dei lavori, interverranno per i saluti: il dirigente scolastico Antonio Epifania, il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma; la coordinatrice nazionale del Pmi Day, Claudia Sartirani; l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Basilicata, Michele Casino e la dirigente USR Basilicata, Ambito IV Matera, Rosaria Cancelliere. Il presidente Braia intro-

durrà i temi della quattordicesima giornata delle piccole e medie imprese. L’edizione di quest’anno è dedicata al tema della Libertà intesa come responsabilità verso gli altri e verso il bene comune per l’innovazione e la crescita economica. E, soprattutto, Libertà intesa come possibilità per i giovani di scegliere e di costruire il loro futuro, mantenendo la propria unicità e di sviluppare, attraverso lo studio, le competenze che li guideranno verso un percorso di successo e di soddisfazione. Il Pmi Day 2023 è stato preceduto da tre visite aziendali che hanno coinvolto studenti e docenti di alcuni istituti del territorio e che hanno visto la partecipazione del presidente Braia e del direttore generale di Confindustria Basilicata, Giuseppe Carrie-

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ro. Gli studenti dell’Itcg Loperfido Olivetti della Città dei Sassi hanno conosciuto da vicino una delle realtà d’eccellenza del polo del salotto: lo stabilimento Egoitaliano, dove ad attenderli c’erano gli

imprenditori Pietro e Nancy Stano. A Potenza, Italtractor ha aperto le proprie porte agli studenti dell’IIS “Einstein -De Lorenzo” dove il plant manager Rosario Bianco e il group sustainability & risk manager, Vito Colucci, hanno illustrato storia, attività e prodotti della storica fabbrica metalmeccanica. Infine, questa mattina gli studenti dell’IISS “G. Solimene” di Palazzo S. Gervasio hanno fatto visita allo stabilimento C.o.m. scpa, specializzata nella realizzazione di parti ed organi meccanici di precisione, dove hanno incontrato il presidente della società, Mario Zagaria insieme al direttore di stabilimento Maurizio Nigro. Anche quest’anno «si rinnova dunque l’impegno di Confindustria sul territorio per promuovere la cultura d’impresa e a sostegno dell’orientamento».

Oggi l’incontro pubblico a via Verrastro sui prestiti green a tasso agevolato per gli Enti locali e gli Enti pubblici non territoriali

Investimenti Pnrr: l’evento promosso da Regione, Anci e Cdp restiti agli Enti locali e agli Enti pubblici non territoriali beneficiari di contributi Pnrr o Pnc, prestiti green a tasso agevolato e presentazione del servizio di tesoreria offerto da Poste Italiane insieme alle anticipazioni di tesoreria di Cassa Depositi e Presiti: sono questi i temi al centro dell’incontro pubblico, promosso da Regione Basilicata, Cdp e Anci, che avrà luogo oggi, alle ore 10 e 30, nella sala Inguscio della Regione Basilicata. L’incontro, rivolto princi-

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palmente alla partecipazione di sindaci, assessori, funzionari e dirigenti degli uffici finanziari delle amministrazioni locali e revisori dei conti, vedrà la partecipazione del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, dell’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico, del presidente dell’Anci Andrea Bernardo, della responsabile relazioni business Sud Italia di Cdp Simona Magliacano. Inoltre ter- tonietta Malatesta, Prestito green menti Pnrr-Pnc, e Antonio Caporanno specifiche relazioni i refe- e fondo rotativo progettualità, rale, Servizio di tesoreria e antirenti Cdp e di Poste Italiane An- Mariana Liuzzi, Prestito investi- cipazioni di tesoreria.


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Ospiti di Leporace il consigliere regionale Coviello (FdI), il presidente onorario Ansb Pinto, l’ex presidente dell’area protetta Pappaterra e i rappresentanti della consulta studentesca

Basilicata al voto, i 30 anni del Parco Pollino e il caso Claps: i focus di “Oltre il giardino” Nelle ultime puntate andate in onda su Cronache Tv ampio approfondimento sui temi caldi di attualità lucana tra politica, ambiente e società n una delle ultime puntata di “Oltre il giardino” - il programma di approfondimento politico e socio-culturale condotto da Paride Leporace e in onda su Cronache Tv sul canale 68 del digitale terrestre - ampio spazio è stato dedicato alle imminenti elezioni regionali in un dibattito che ha messo in luce le diverse sensibilità presenti in Basilicata in vista del voto regionale. Da una parte la necessità di stabilità e continuità invocata dal centrodestra, dall’altra la richiesta di discontinuità e rinnovamento che arriva dalle opposizioni e dalla società civile. Altro spazio è stato poi dedicato al Parco Nazionale del Pollino, in occasione del trentennale della sua nascita, per tracciarne un bilancio dell’area protetta. Infine, ampio approfondimento è stato dedicato ad Elisa Claps che continua a tenere sotto i riflettori il noto caso di cronaca nera del capoluogo lucano Il tutto offrendo vari e notevoli spunti di riflessione per gli spettatori.

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REGIONALI SOPRA E SOTTO IL TAVOLO Con il titolo “Sopra e sotto il tavolo”, per sottolineare, come anticipa Leporace «la differenza tra ciò che avviene pubblicamente e ciò che invece si muove dietro le quinte», ospiti in studio il capogruppo di Fratelli d’Italia

__Leporace insieme a Coviello e Pinto ospiti ad “Oltre il giardino”

in Regione Basilicata Tommaso Coviello e il presidente onorario dell’Associazione Nuova Sanità e Benessere (Ansb) Leonardo Pinto, che entrando nel vivo della questione hanno fatto esplicito riferimento a una lettera pubblica che Pinto ha indirizzato al candidato di centrosinistra Angelo Chiorazzo, chiedendogli conto di alcune scelte e proponendogli un confronto pubblico. «Data la catastrofica situazione socio-economica in Basilicata e l’insufficienza della coalizione di centrodestra al Governo regionale, avverto la necessità di un cambiamento», scrive Pinto, pur temendo che la candidatura di Chiorazzo possa favorire la riconferma

__Pappaterra ospite ad “Oltre il giardino”

del centrodestra. Coviello, invece, ha commentato le indiscrezioni riportate da “Il Messaggero”, secondo cui la Premier Giorgia Meloni avrebbe chiesto a Forza Italia e Lega di cedere a Fratelli d'Italia la candidatura in almeno 3 regioni su 5 al voto nel 2023, tra cui la Basilicata: «È giusto che FdI reclami una maggiore partecipazione nella guida delle regioni dopo il successo elettorale del 25 settembre», ha dichiarato Coviello, pur precisando che «la scelta finale spetta ai leader nazionali e che in Basilicata bisogna preservare l'unità della coalizione». Leporace ha poi chiesto a Pinto un commento sulla situazione politica in Basilicata, con il centrosinistra spaccato sulla candidatura di Chiorazzo e il centrodestra che deve trovare una sintesi tra le diverse anime: «La frammentazione del centrosinistra è un problema serio, mentre a destra serve un chiarimento - ha dichiarato il presidente onorario Ansb - Bardi ha fallito, ma una candidatura di rottura di FdI rischierebbe di spaccare la coalizione». Secondo Pinto, per vincere «il centrodestra ha bisogno di un candidato moderato e di una coalizione unita». Il capogruppo di FdI in Regione ha replicato difendendo l’operato del governatore Bardi e della Giunta di centrodestra: «Certamente ci sono state diffi-

coltà e ritardi, ma in 3 anni e mezzo la Basilicata ha fatto importanti passi avanti, dalle Infrastrutture alla Sanità». Pinto ha poi insistito sulla necessità di discontinuità nella gestione della “cosa pubblica”: «I cittadini chiedono un cambiamento vero rispetto alle logiche clientelari che hanno caratterizzato la politica lucana». Leporace è quindi intervenuto sui rischi di astensionismo, chiedendo agli ospiti in studio come coinvolgere di più i cittadini. «La politica deve tornare a parlare alla gente comune, uscendo dai palazzi ed entrando nei territori», ha dichiarato Coviello. Mentre Pinto ha invocato scelte radicali contro la “casta politica”: «Bisogna avere il coraggio di non ricandidare chi ha già fatto 2 o 3 mandati, puntando su nuove figure motivate». In chiusura si è affrontato il nodo delle alleanze. Coviello ha ribadito «la necessità per il centrodestra di restare unito per vincere le elezioni». Pinto ha invece criticato l'accordo Pd-M5S, «che rischia di essere solo un “matrimonio di convenienza” senza una reale condivisione di programmi». «La Basilicata ha bisogno di una politica nuova, non di ricucire vecchie alleanze logore», ha poi concluso Pinto. Mentre Coviello ha difeso il centrodestra come «l'unica

coalizione coesa attorno a valori condivisi». Il confronto moderato da Leporace ha offerto interessanti spunti di riflessione, ma la partita elettorale in Basilicata è ancora del tutto aperta. I TRENT’ANNI DEL PARCO DEL POLLINO Nella puntata a seguire, è stato ospitato ad “Oltre il giardino” Domenico Pappaterra, già presidente del Parco Nazionale del Pollino per 15 anni, per tracciare un bilancio dei primi trent’anni di vita di questa importante area protetta, la più estesa d'Italia. Come ricorda lo stesso Pappaterra, «questo è un Parco che è uscito da poco dalla fase dell'adolescenza. Non dimentichiamo che i grandi parchi italiani, quelli storici, l’Abruzzo che va per la maggiore, il Gran Paradiso, hanno celebrato l’anno scorso i loro 100 anni. E quindi diciamo c'è una certa differenza, insomma, tra un secolo e 30 anni». I primi parchi nazionali italiani, nati all'inizio del Novecento, hanno attraversato una lunga fase di «dispute drammatiche tra fautori e contrari prima di essere pienamente accettati dalle popolazioni locali. Anche per il Pollino, istituito nel 1993, l’avvio non è stato semplice», spiega Pappaterra che ricorda come «nella fase di svezzamento c'è stato uno scontro violento»,


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Secondo il già presidente del Parco del Pollino l’istituzione di un'area protetta «comporta infatti vincoli che possono essere mal digeriti da alcune categorie, come agricoltori e cacciatori, più sensibili ai limiti imposti che ai vantaggi». Tuttavia, col tempo la situazione si è rasserenata: «Alla fine le istituzioni hanno retto, soprattutto fatemelo dire qui in Basilicata, questa splendida regione» sottolinea l'ex presidente del Parco. Qui la consapevolezza dell'importanza dell'area protetta è maturata prima che in Calabria, l'altra regione su cui si estende il Pollino. Già all'inizio degli anni '80 la Basilicata aveva istituito il Parco Regionale del Pollino, creando così le premesse per un'accettazione più rapida del Parco Nazionale. Inoltre, la Regione ha promosso lo sviluppo turistico del territorio con agevolazioni per la realizzazione di strutture ricettive. «In Calabria questa cosa è maturata solo negli ultimi anni», spiega Pappaterra, perché la regione era concentrata soprattutto sullo sviluppo della fascia costiera. Oggi invece c'è stata «una sorta di omologazione» e il Pollino è considerato un patrimonio importante da entrambe le regioni. Oggi il Parco Nazionale del Pollino può dirsi pienamente affermato nel panorama nazionale e internazionale delle aree protette. Risultati importanti sono stati ottenuti durante la presidenza di Pappaterra, come «il riconoscimento Unesco per due faggete del Parco - uno in Basilicata, la faggeta di Cozzo Ferriero a Rotonda e l’altra il Pollinello a Castrovillari - e l’ingresso nella rete dei Geoparchi», ricorda con orgoglio l'ex presidente enfatizzando come si tratti di «riconoscimenti che certificano il valore universale di questa area

__Carcuro, Molinari e Pedota ospiti ad “Oltre il giardino”

protetta, la biodiversità che racchiude e l’efficacia delle politiche di conservazione». Dunque, secondo quanto racconta ad “Oltre il giardino” Pappaterra c'è ancora molto da fare, ma i primi trent'anni di vita del Parco Nazionale del Pollino possono considerarsi un successo. Da area contesa e mal vista da parte di alcuni, è diventato motore di sviluppo sostenibile per un intero territorio che abbraccia due regioni, Basilicata e Calabria. Il turismo sta prendendo piede, nuove figure professionali trovano occupazione, si sono create positive ricadute economiche rispettando l’ambiente. «Oggi si parla del Parco Nazionale del Pollino, non c'è più il Parco lucano e quello calabrese» sottolinea Pappaterra che rimarca come «il Parco ha creato un'identità unitaria che va oltre i campanilismi. Un processo lungo e faticoso, ma che può dirsi compiuto. Ora si tratta di guardare avanti, puntando a valorizzare ancora di più questa preziosa risorsa per le

comunità locali e per l’intero Paese e di essere riconosciuto e apprezzato come un grande attrattore turistico anche internazionale», conclude Pappaterra. ELISA CLAPS, PAROLA AGLI STUDENTI Infine, ad il “Oltre il giardino” è stato affrontato il tema della manifestazione organizzata dagli studenti di Potenza in ricordo di Elisa Claps, la sedicenne scomparsa il 12 settembre 1993 e il cui corpo venne ritrovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità. Come spiega il conduttore, l’iniziativa degli studenti ha «smosso molte coscienze e molti nodi che erano irrisolti». Per questo motivo, la trasmissione ha voluto dare voce ai protagonisti della manifestazione, ovvero alcuni rappresentanti della consulta studentesca che l'ha promossa: il presidente Simone Carcuro, la segretaria Giuditta Molinari e il membro Giulio Pedota. Dopo aver mandato in onda un servizio che ha ripercorso i momenti salienti del corteo, il conduttore chiede ai ragaz-

__Un momento della manifestazione studentesca “Tutti per Elisa” a Potenza (foto Mattiacci)

zi cosa li abbia spinti a promuovere l’iniziativa. Il corteo denominato “Tutti per Elisa” è partito da Piazza Zara verso la casa della famiglia Claps dove gli studenti hanno avuto modo di interloquire con la mamma di Elisa, Filomena Lembo: «Un momento toccante, durante il quale - come sottolinea Molinari - è emerso da un lato il dolore di una famiglia che ha perso una figlia e una sorella, e dall’altro il sentimento di una comunità che desidera tener vivo il ricordo di Elisa». I giovani vogliono «scrivere una pagina nuova» su questa vicenda e riunire l'intera città intorno ai valori della verità e della giustizia, perché è «inammissibile ogni tipo di divisione». Come afferma Giulio Pedota, l’obiettivo è «invertire una rotta di pregiudizio nei confronti della città e di conseguenza dei giovani, perché una città ha un futuro se ha un futuro per i giovani». I rappresentanti della consulta raccontano com’è nata l'idea della manifestazione: «Abbiamo sentito il bisogno di scendere in piazza perché la vicenda di Elisa Claps ancora oggi presenta troppe zo-

ne d’ombra. Volevamo lanciare un messaggio di speranza alle nuove generazioni: le istituzioni devono ascoltarci, non possiamo più tacere», spiega Simone Carcuro. Anche la scelta della data non è casuale: «Il 12 novembre ricorre la “Giornata contro la violenza sulle donne” e abbiamo voluto idealmente unire la lotta contro la violenza di genere con la richiesta di verità e giustizia per Elisa». I giovani lucani non vogliono più «delegare ad altri la ricerca della verità, ma esserne protagonisti». «Non possiamo - proseguono a più voci - rimanere inermi davanti a vicende come questa che riguardano la nostra comunità. Dobbiamo unirci e alzare la voce perché fatti del genere non accadano più». La trasmissione si chiude con l’appello del conduttore Paride Leporace: «Complimenti ai ragazzi per aver smosso le coscienze con una manifestazione pacifica e partecipata. Questa deve essere la strada per tenere viva la memoria di Elisa e di tutte le vittime di omicidi irrisolti. Solo con l’impegno di tutti si potrà ottenere verità e giustizia».


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Per restare sulla scena, ancora solidarietà a Ligorio e odio contro chi si oppone: è dichiarazione di guerra

“Lista dei Vescovi”, sul caso Claps alla deriva: ormai è un disco rotto a fu “penna” quasi prete, l’imprenditore delle Coop bianche, Angelo Chiorazzo, l’Arcivescovo di Potenza Ligorio ed il caso Claps: la combriccola della “Lista dei Vescovi” non sa più come uscire dall’ingorgo che ha creato e che rischia di soffocarla, e ritiene che pur di stare quotidianamente sulla scena, sia sufficiente continuare ad oltranza, sono trascorse quasi 2 settimane, con le solidarietà a Ligorio. Proprio da Democrazia cristiana, bene o male basta che se ne parli. Così, gli ultimi fraterni abbraccia a don Salvatore, dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. In questa mescolanza di politica clericale e civile, con qualcuno, come può esserlo l’indicato, e dal Pd accettato, candidato presidente alla Regione, Chiorazzo, preoccupato dal contraccolpo elettorale che le uscite di Ligorio stanno sortendo, si tira fuori all’occorrenza il “jolly” delle aggregazioni laicali. Al di là delle sigle, Cdal o Cral, il soggetto da sconosciuto, ha fatto irruzione nel dibattito politico soltanto di recente partorendo la trovata del fondatore di Auxilium, il ricorso alle aggregazioni laicali appare sempre più come la soluzione da ultima spiaggia della “Lista dei Vescovi”. Tentativi di ribaltare la percezione delle cose, al-

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quanto disperati e piuttosto sballati. La «chiave costruttiva» offerta dal Cdal citato, per alcuni dei passaggi distruttivi, sembra costruttiva solo di muri ancora più alti e più spessi di quelli già esistenti tra la Chiesa e la città di Potenza. La chiesa della Chiesa della Santissima Trinità nel centro storico di Potenza, dove la 16enne Elisa è stata uccisa da Danilo Restivo nel 1993 e poi ritrovata, nel sottotetto dello stesso edificio religioso, nel 2010 a distanza di 17 anni, è stata riaperta al culto dallo scorso agosto e due settimane fa la celebrazione della prima messa domenicale. Per Ligorio e quelli che lo «circondano», come li ha chiamati don Marcello Cozzi specificando che lo mandano «come un agnello al macello», il dato di un cadavere rimasto occultato per 17 anni all’interno di uno spazio in gestione della Chiesa, non fa testo. Forse chissà che, oltre che pauroso, come Ligorio ha dipinto don Mimì Sabia, chissà che il potente don Mimì, da prima del caso Claps ed a prescindere da esso, non fosse anche molto distratto. Un dubbio che è separato, come d’obbligo, anche solo dalle allusioni a complicità dirette nel caso Claps. Il cadavere di Elisa è rimasto nel sottotetto della chiesa per 17 anni: è un dato della vicenda, non rientra in quelle «dicerie pruriginose» alle quali si appellano quel-

__ Cronache Lucane, edizione di ieri li della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Così come è un elemento non rientrante in quelle «dicerie pruriginose» il fatto che all’interno della Santissima Trinità c’è una targa per don Mimì, ma nulla, come invece chiede la famiglia Claps, per Elisa. Non solo non si comprende il perché, ma la parte, quelli della “Lista dei Vescovi”, neanche lo spiegano. Tutto ciò giusto per citare due dettagli che non hanno bisogno di sentenze perché con la Giustizia e «con i fatti accertati» nul-

la centrano. La Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali è arrivata anche a bollare come «inoculatori di odio che stanno alacremente lavorando in questi giorni», chi manifesta il dissenso contro la posizione dell’Arcivescovo nella chiesa. Arcivescovo Ligorio che non sapendo che non sapendo come evadere a certi interrogativi, è arrivato al fallo di mischia con quel «i Claps chiedevano soldi, abbiamo detto no». «È comprensibile – conclude la Congregazione laicale - che i troppi anni passati dalla tragedia di

Elisa possano aver sfuocato i ricordi di alcuni, ma suggerisce, per acquisire un’opinione consapevole, di attenersi a fatti accertati e non a infondate ed anche, a volte, pruriginose dicerie» Proprio sulle dicerie, sarebbe da chiedere a Ligorio e quelli che lo «circondano» come fanno a dire, in riferimento al fiume di gente radunatosi davanti alla Trinità in occasione della prima messa domenicale, che «molta di quella gente non era di Potenza». Non sarà pruriginosa, ma diceria appare anche questa. La città va da una parte, la Chiesa dall’altra.


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Il progetto doveva essere terminato nel 2004, ma naufragò nel 2011: al Consiglio di Stato l’Ente la spunta sull’Ati Domus

Alloggi operai «Fiat di Melfi», per il Comune di Lavello risarcimento da oltre 1 milione di € lloggi per gli operai della «Fiat di Melfi»: al Comune di Lavello maxi risarcimento da 1 milione e 459 mila euro. Non è un caso il riferimento alla «Fiat di Melfi», oggi Stellantis, poichè all’origine della vicenda finita al Consiglio di Stato, la necessità, nel 1994, di realizzare case per gli addetti Fiat. La Regione, in tutto, aveva previsto 1420 alloggi, destinando in particolare una quota dei finanziamenti disponibili al Comune di Lavello, per realizzare 250 di questi alloggi nell’ambito di un già esistente piano di edilizia economica popolare-Peep. L’anno successivo, il 1995, il Comune, a seguito di procedimento ad evidenza pubblica, individuò nelle imprese componenti l’Ati Domus, ovvero nella Domus Scarl, nella Abitare Srl e nella Cooperativa Di Vittorio Scarl, il soggetto attuatore dell’intervento. Tra il ‘97 ed il ‘99, l’accordo di programma, puntellato poi tramite convenzione, con, tra le molteplici, precisazioni quali, ad esempio, quella per cui sarebbero rimasti a totale carico dell’Ati Domus tutti i costi di acquisizione e trasformazione dei suoli. L’Ati Domus veniva delegata a compiere le espropriazioni di tutte le aree e in proposito fu stabilito che il Comune non avrebbe rilasciato i permessi di costruire ovvero autorizzato le opere di urbanizzazione prima che fossero acquisiti al patrimonio comunale i relativi terreni con cessione bonaria ovvero con provvedimento di espropriazione e prima del pagamento delle relative indennità in favore dei proprietari ovvero del deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti delle indennità non accettate. Ad ogni modo, l’intero progetto, con opere di urbanizzazione primaria e secondaria, sarebbe dovuto essere ultimato entro il termine massimo di 6 anni dalla stipula della convenzione, cioè entro il 31 marzo 2005. Fu eseguito, su carta, addirittura un incremento: 336 alloggi destinati ad edilizia convenzionata, in

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aumento quindi rispetto agli originari 250 alloggi. Dalla carta al cemento, i conti non sono mai tornati. Già nel settembre del 2004, l’Ati Domus chiese una proroga al 31 marzo 2011 del termine del 31 marzo 2005 di cui sopra. Proroga concessa dalla Regione ed accordata dal Comune che annotò come dei complessivi 370 alloggi residenziali previsti, l’Ati Domus ne aveva costruiti soltanto 115, cioè tutti i 34 alloggi di edilizia sovvenzionata e solo 81, dei 336 previsti, alloggi di edilizia convenzionata. L’Ati aveva poi, come da relazione del Comune, realizzato il 45% delle opere di urbanizzazione primaria, non aveva realizzato «alcuna opera di urbanizzazione secondaria e di riqualificazione urbana», aveva completato solo gli espropri del 2° stralcio e solo avviato i procedimenti di esproprio del 3° stralcio. Nell’atto d’obbligo del 2006, l’Ati Domus si impegnò a rispettare i termini, qualificati di «carattere essenziale» nonché «perentori», specificando che il loro mancato rispetto

avrebbe costituito «grave inadempienza con legittimazione per l’Ente ad esperire ogni azione utile alla tutela dei propri diritti e ragioni, nonché al risarcimento del danno per mancata, ritardata o cattiva esecuzione, avvalendosi allo scopo delle polizze prestate». Dal 2004 al 2010, stessa scena: l’Ati Domus alle prese con la richiesta di proroga di altri sei anni rispetto al 2011. La Regione concesse parare parzialmente favorevole, proroga di altri 4 anni, il Comune di Lavello la negò e, successivamente, dopo aver fatto il punto della situazione, deciso di agire in giudizio. Un mezzo bollettino di guerra, fu quello stilato dall’Ente. Alla scadenza del 31 marzo 2011 erano ancora pendenti ben tre controversie giudiziarie sulla quantificazione delle indennità di espropriazione e inoltre l’Ati Domus non aveva eseguito opere pubbliche pari ad un totale di 2 milioni e 635 mila euro, più un rilevante tot di alloggi risultati mancanti all’appello. Dato il principio, fissato

nel Codice civile, per cui il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, l’Ati Domus ha tentato di addossare colpe al Comune come sulla «non realizzata opera costituita dal plesso scolastico». Proprio per questa opera di urbanizzazione secondaria, il Comune ha chiesto un risarcimento pari al valore della scuola, ovvero 1 milione e 239 mila euro. Provando a ribaltare, l’Ati Domus, invece, ha chiesto , complessivamente, un risarcimento di 441mila euro per danno emergente e 1 milione di euro per mancato utile. Per il Consiglio di Stato, in estrema sintesi, dato l’assetto di interessi in origine convenuto, la realizzazione delle opere rappresentava in senso economico il prezzo della possibilità per l’Ati di realizzare e vendere gli alloggi. Per cui, nel momento in cui il Comune non ha ottenuto queste opere, ha quin-

di diritto ad ottenerne il controvalore in danaro. Soltanto che, per quanto riguarda la mancata realizzazione di alloggi, il Consiglio di Stato li ha esclusi dal conteggio del risarcimento, «per il presunto scadimento della qualità urbana e per l’altrettanto presunto danno di immagine, voci di danno per cui manca la prova». Ed anche e soprattutto perchè, gli alloggi erano previsti nell’interesse dei futuri occupanti, gli operai della «Fiat di Melfi, e non del Comune in quanto persona giuridica a sé stante: «Non è quindi dato capire, né la parte lo spiega, come da questo fatto al Comune stesso potrebbe essere derivato un danno». Tuttavia, il Consiglio di Stato ha però condannato l’Ati Domus e per essa in solido le imprese temporaneamente associate al risarcimento del danno in favore del Comune di Lavello, quantificato in complessivi 1 milione e 359 mila euro, oltre interessi e rivalutazione così come in motivazione dalla data del 31 marzo 2011 al saldo effettivo. FERMOL


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Al Tar Basilicata particolare caso di un alunno lucano: il Ministero vince a colpi di burocrazia, ma il problema rimane

Patologia hikikomori accertata in ritardo: per le troppe assenze, giusta la bocciatura cuola e salute: corto circircuito giurisprudenziale al Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata. Particolare e delicata, la vicenda oggetto di un ricorso avanzato dai genitori di un alunno lucano, rappresentati dal’avvocato Giuseppe Iacoviello, contro la bocciatura del figlio al termine dell’anno scolastico passato. Costituito in giudizio, anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Patologia accertata, ma in ritardo, per cui, come da verdetto, giusta la non ammissione alla classe successiva. Parte della questione, investe anche la sanità pubblica, data la dilazione dei tempi per gli accertamenti medici dovuta anche alle liste d’attesa. A pesare sul giudizio finale, i 116 giorni di as-

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senze, di cui 76 giustificati con certificati medici, dichiaranti problemi di salute, che hanno impedito la sua presenza in classe. In alcune materie, inoltre, l’alunno è risultato anche non classificato. L’intoppo giurisprudenziale deriva dalle date: la bocciatura è del giugno scorso mentre i certificati sanitari secondo i quali i comportamenti dell’alunno in questione possono essere compatibili con un quadro, «medio-grave», di patologia, comunemente conosciuta col termine Hikikomori, sono dell’ottobre scorso, cioè ad anno scolastico terminato e scrutinio finale già avvenuto. Nonostante la condotta scolastica dell’adolescente riconducibile, come da certificati medici, alla patologia, già esplosa l’anno precedente, comunque nulla da fare.

Della causa due dettagli attirano l’attenzione. È emerso che l’alunno «aveva chiesto ai suoi docenti ed anche alla referente per il bullismo un supporto nello studio, specificando di avere il timore di confidarlo ai suoi genitori, ma non aveva mai denunciato episodi di bullismo». Da parte sua, l’Istituto scolastico ha fatto presente che già al novembre

2022, aveva attivato un servizio di supporto psicologico, accessibile a tutti gli studenti in forma singola ed anonima, con ciò intendendo, che il servizio c’era ma allo stesso non è stato fatto ricorso. Due elementi, questi, che si prestano, però, al di là dell’esito del Tar, il ricorso è stato respinto perchè ritenuto infondato, ad essere interpretati come il cortocircuito nel cortocir-

cuito, cioè come una sorta di falla nel sistema scuola e non come una esimente per il sistema scuola. Con tante assenze, appare evidente la sussistenza di una qualche tipologia di problematica. La bocciatura per quanto burocraticamente corretta, difficilmente può rappresentare, fuori dai binari giuridici, la soluzione. F. MOL

PROVVEDIMENTO DEL QUESTORE DI POTENZA FERRARI PER SOGGETTO RESIDENTE NEL CAPOLUOGO: NIENTE STADIO NEANCHE PER DILETTANTI E REGIONALI

Disordini durante Spagna-Italia, un Daspo di 1 anno

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a Polizia di Stato, a Potenza, ha applicato due misure di prevenzione. Nei mesi di ottobre e novembre 2023, sono state emesse dal Questore della Provincia di Potenza, Giuseppe Ferrari, due misure di prevenzione, rispettivamente un provvedimento di Daspo e un provvedimento di Dacur. Destinatario del provvedimento di D.A.Spo un soggetto residente a Potenza che ha preso parte ai disordini durante l’incontro di calcio “Spagna-Italia” valevole per la “Uefa Nations League” tenutosi a Enschede (Paesi Bassi) in data 15 giugno 2023. Nello specifico, i disordini sono iniziati all’interno dello stadio tra tifosi italiani e stewards addetti alla sicurezza, che venivano colpiti con pugni, aste, cinture nonché vari oggetti contundenti, tanto da dover ricorrere alle cure dei sanitri, e sono poi proseguiti all’esterno dove i facinorosi hanno cercato di sottrarsi al controllo delle Forze dell'Ordine, opponendo una violenza resistenza alla Polizia del posto che ha richiesto lìintervento dei Reparti antisommossa. Al predetto è stato inibito, per

la durata di un anno, l’accesso a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale, durante lo svolgimento degli incontri di calcio cui partecipano le rappresentative Nazionali e delle gare valevoli per i campionati di calcio di serie A, B, C, Dilettanti, per i campionati Regionali e per le competizioni ufficiali, anche di coppe, organizzate dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, Lega Dilettanti e dei Comitati Regionali, incontri di calcio di squadre di club nazionali, di Champions League e Europa League, nonché l’accesso ai luoghi interessati alla sosta, al transito ed al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle citate competizioni e comunque di non avvicinarsi o dirigersi verso detti luoghi entro un raggio di 500 mt, se già presente, allontanarsi immediatamente. Destinatario del provvedimento di D.A.C.Ur è, invece, un cittadino residente in provincia che ha creato, con il suo comportamento, pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico. Lo stesso è stato trovato, nei dintorni di piazza Don Bosco, viale Firenze a Potenza, in possesso di un involucro contenente della sostanza stupefa-

cente e di un bilancino di precisione. L’attività compiuta ha permesso di accertare che la sostanza posseduta era destinata ad alimentare lo spaccio di sostanze illecite che avviene in quella zona, frequentata in maniera pressoché esclusiva da ragazzi, anche minorenni. Al predetto è stato inibito l’ac-

cesso per 3 anni a specifici locali che ricadono in Potenza sul viale Firenze, via Di Giura, via Angilla Vecchia, Piazza Don Bosco nonché all’Istituto comprensivo “Domenico Savio”, e di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi locali od esercizi o dei predetti scuole, plessi scolastici e sedi universitarie.


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Si cercherà di arginare la carenza di specialisti dopo il pensionamento anticipato di alcuni professionisti in organico aziendale

Fuga di medici dal Sistema Sanitario: l’Asp bandisce 11 avvisi per dirigenti medici

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uga di medici dal sistema sanitario a causa dell’andamento demografico, del numero chiuso all’università, della limitazione per l’accesso alle scuole di specializzazione degli ultimi 10 anni e, di recente, dall’annunciata riforma pensionistica prevista nella legge di bilancio ed avversata dai sindacati nazionali dei medici. La situazione si ripercuote inevitabilmente anche sulla sanità lucana e quindi anche sulla Azienda sanitaria locale di Potenza dove andranno in pensionamento anticipato due igienisti, un radiologo un direttore di distretto. La Direzione Generale, al fine di contrastare il vuoto lasciato dai medici dimissionari e quindi di evitare effetti negativi sulla prosecuzione delle prestazioni sanitarie, ha varato un importante piano assunzionale mediante concorso per dirigenti medici. Con la delibera n.808 del 14 novembre si

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emettono, a tempo determinato, undici bandi in diverse branche della medicina specialistica. Nella fattispecie le figure mediche ricercate si riferiscono alle seguenti discipline: Cardiologia, Endocrinologia, Farmacologia e tossicologia, Geriatria, Igiene degli Alimenti e della nutrizione, Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina Fisica e Riabilitazione, Medicina Interna, Nefrologia, Radiodiagnostica. I medici che andranno ora in pensione sarebbero dovuti rimanere ancora un paio d'anni garantendo nel frattempo il ricambio generazionale che oggi viene invece imposto in modo accelerato. La riforma del sistema pensionistico prevista dalla legge di stabilità impone che chi è stato assunto prima del 1996 e che usufruiva del trattamento secondo il sistema retributivo, vada in pensione con il sistema contributivo che avrà ripercussioni sul quantum della pensione percepita. La disciplina contenuta all'articolo 33 della legge di bilancio, che interessa le pensioni di 31.500 dipendenti pubblici, garantirebbe allo Stato un risparmio netto per 2,7 miliardi nel periodo tra il 2024 e il 2032. Per la categoria dei medici, che hanno proclamato lo sciopero per il prossimo 5 dicembre, si sta assistendo in tutta Italia ad una vera e propria fuga dagli ospedali e dalle strutture sanitarie: un esercito composto da almeno 54mila professionisti ha lasciato o si appresta a lasciare il sistema sanitario nazionale. Per le ataviche carenze che si riscontrano a livello nazionale, pochi i numeri delle nuove leve che hanno coperto i buchi lasciati da chi è andato in pensione. La carenza di medici specialisti è legata non solo al numero chiuso alle facoltà

di medicina, ma anche al fatto che sempre più spesso ci si indirizza verso specializzazioni remunerative in ambito privato. I dati nazionali danno un quadro generale di professionisti nel 56% dei casi oltre i 55 anni di età. Di recente, proprio al convegno Fiaso a cui ha partecipato il direttor Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo, il Presidente dell’Associazione Giovanni Migliore, ha lanciato l’appello alle direzioni generali delle strutture sanitarie affinché si proceda a rimpinguare le carenze negli organici assumendo trentamila professionisti ed infermieri ed abolendo il tetto di spesa per il personale, fermo ai livelli del 2004 diminuiti dell’1,4%. Solo in questo modo si potrebbe garantire un servizio sanitario all’altezza e con soluzioni immediate. «La Asp Basilicata - dice il Dg dell’Asp Maraldo - si allinea alla necessità di rimpinguare l’organico dei ‘camici bianchi’ e lo fa con un bando di concorso, se pur a tempo determinato, per poter garantire le prestazioni e l’assistenza sanitaria. Si confida nelle risposte di partecipazione considerando altrettanto significativa la carenza di medici specialisti e medici di medicina generale». Sul futuro dell’organico aziendale, il direttore generale ha ribadito che «c’è l’obbligo morale di non lasciare nulla di intentato per garantire accesso alle cure ai cittadini lucani in un momento di transizione del Servizio Sanitario nazionale che è in una fase di difficoltà per tutte le Regioni italiane». La Direzione Generale, indipendentemente dall’esito del bando, che si spera positivo, «è comunque già impegnata - conclude Maraldo - per varare un ‘piano B’, ovvero una rimodulazione dell’offerta che possa comunque garantire accesso alle cure e dovute garanzie ai cittadini lucani».

Lo screening al personale dell’Ente è un esempio di buona pratica voluto dalla consigliera di Parità Simona Bonito e sostenuto dal presidente. Oggi seguono le visite mammografiche

Giornata mondiale del diabete alla Provincia di Potenza Giordano: «Una malattia che deve essere attenzionata» i è tenuta ieri a Potenza presso gli Uffici Resilience Hub della Provincia, la “Giornata Mondiale del Diabete” del 14 novembre 2023, per effettuare lo screening al personale in servizio al fine di sensibilizzare la stessa Istituzione a prodigarsi, di concerto con le Istituzioni

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preposte alla salvaguardia del Bene Salute, a ripristinare progetti di prevenzione del tipo “Guadagnare Salute” come per il passato. E vista l’adesione volontaria massiccia, va detto che è stato un successo. L’iniziativa si è potuta svolgere grazie alla disponibilità del presidente

della Provincia Cristian Giordano e della consigliera di Parità provinciale Simona Bonito, al supporto prestato dal presidente regionale della C.R.I. Michele Quagliano, al cardiologo Antonio Lopizzo, alla infermiera Asp Ufficio Igiene Carmela Laurita, alla disponibilità della infermiera volontaria Luciana Di Bello ed ai Volontari della Alad Fand Basilicata guidati dal presidente della Basilicata, Antonio Papaleo. La Giornata Mondiale del Diabete è stata istituita nel 1991 dalla Federazione Internazionale Diabete (IDF) e dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, proprio in quanto il diabete è una vera e propria epidemia in crescendo nel mondo, spesso causa di gravi e debilitanti complicanze che andrebbe prevenuta e, laddove insorge, dovrebbe essere adeguatamente governata.

«Tale malattia è purtroppo presente nella nostra regione - hanno rilevato Giordano che si è sottoposto allo screening diabetico ed al relativo elettrocardiogramma e Papaleo - in percentuali estremamente elevate (oltre l’8%) e perciò stesso dovrebbe essere diversamente e meglio attenzionata. Come abbiamo fatto e faremo nei prossimi giorni, tra i dipendenti della Provincia di Potenza, come esempio di buona pratica, sollecitata e voluta dalla consigliera di Parità, Simona Bonito». E nella giornata di oggi si prosegue con lo screening mammografico alle dipendenti dell’Ente.


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mercoledi 15 novembre 2023 www.lecronache.info

POTENZA I sindacati dopo il Tavolo in Prefettura:«Garantire il passaggio da Decò a Conad di tutti i dipendenti a prescindere dalla tipologia contrattuale»

Fumata nera per la vertenza Decò: incerto il futuro di 70 lavoratori

__ IUn momento della manifestazione POTENZA. Si è svolto ieri mattina presso la Prefettura, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Casino, l’incontro tra le aziende Inversion Srl e Inversion Dos Srl (gruppo Fontana), Conad e sindacati per affrontare la vertenza Decò. Nell’incontro che si è tenuto circa dieci giorni fa, la società Conad si era resa disponibile a subentrare nella gestione dei punti vendita chiusi dopo il provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Campobasso. Presente per la Cgil anche

il segretario generale della sede potentina del sindacato Vincenzo Esposito. «Le aziende – ha spiegato il segretario Filcams Cgil di Potenza, Michele Sannazzaro – nel confermare il mantenimento dei livelli occupazionali nel passaggio da Decò a Conad, si sono prese ulteriore tempo per accertare che tale passaggio possa riguardare anche i lavoratori in somministrazione, 32 in tutto». «La posizione dei sindacati è stata chiara: i 70 lavoratori coinvolti nella vertenza a seguito della chiu-

sura dei due punti vendita dei supermercati Decò di Potenza siti in via della Meccanica e via Giovanni XII, se pur assunti con modalità contrattuali differenti, hanno tutti pari diritti. - continua Sannazzaro - Per questo motivo abbiamo chiesto che il tavolo rimanesse aperto al fine di garantire il passaggio di tutti i lavoratori, siano essi a tempo determinato, indeterminato o in somministrazione». «Pertanto sindacati e aziende si sono dati appuntamento al prossimo 28 novembre alle 15,30 in

prefettura a Potenza per garantire in modo definitivo il mantenimento di tutti i livelli occupazionali» conclude il segretario Filcams Cgil. «L’incontro si è concluso con una fumata nera, che ci porta a esprimere una forte insoddisfazione – dichiarano il segretario regionale Confsal, Gerardo de Grazia, e il segretario regionale Filcom Fismic, Donato Rosa – poiché è emerso come le società Inversion e Inversiondos, a cui facevano capo i due supermercati Decò, vogliano farsi carico di reinserire solo 48 lavoratori, ovvero quelli assunti a contratto a tempo indeterminato, mentre lasciar fuori dal processo i 32 rimanenti somministrati. Riteniamo inconcepibile non garantire il futuro occupazionale al 40% degli 80 lavoratori, coinvolti, loro malgrado, in un contenzioso giuridico tra le aziende Inversion e Inversiondos con Conad; lavoratori che ricordiamo essersi visti allontanare dal luogo di lavoro da un giorno all’altro. Oltretutto, il concetto di lavoratori somministrati poco sussiste, dato che alcuni dei 32 lavoratori coinvolti, con vari rinnovi contrattuali, hanno svolto la loro funzione

da molti anni all’interno dei supermercati e sussisteva per loro un progetto di formazione e assunzione. Chiaramente, con il provvedimento del tribunale di Campobasso, i progetti futuri sono saltati, ma non per questo i somministrati sono lavoratori di serie b da lasciare fuori». «Apprendiamo con dispiacere che Conad, rispetto a quanto precedentemente auspicato, ritenga non esistano i presupposti per assimilare i dipendenti, giustificando il tutto con una questione di tempistiche» continuano. «Il Tavolo vedrà il prossimo incontro al 28 novembre, dove noi chiederemo a gran voce di non effettuare una distinzione tra i lavoratori in base al proprio contratto. Per noi non esistono somministrati o meno, ma 80 lavoratori che hanno dei diritti e devono vedere assicurato un futuro occupazionale e salariale, e le loro famiglie, che non possono trovarsi in deficit di uno stipendio divenendo vittime sacrificali di un contenzioso tra le società. Auspichiamo che il prossimo tavolo porti le risposte a tutti i lavoratori» concludono de Grazia e Rosa. ROSAMARIA MOLLICA

Il diplomatico ha illustrato le attività poste in essere per favorire la popolazione africana Presentato dall’assessore Rotunno e dal coordinatore del Comitato promotore Candela

Potenza, il sindaco e il console del Benin Capitale italiana dei Giovani 2024, insieme per definire un protocollo gli studenti approvano il dossier

È

terminato con l’impegno congiunto per definire un protocollo d’intesa finalizzato alla cooperazione internazionale tra il Paese dell’Africa occidentale e la Città di Potenza, il lungo e cordiale incontro tra il Sindaco del capoluogo lucano, Mario Guarente e il Console della Repubblica del Bénin a Napoli, Giuseppe Gambardella, tenutosi nel Palazzo di Città, al quale ha preso parte anche il Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Potenza, il maggiore Rolando Giusti. Diversi i temi affrontati durante il colloquio, in primis le attività che vedono il Console e il suo staff particolarmente impegnati nella realizzazione di progetti in favorire della popolazione del Bénin. Realizzazione di pozzi, ospedali e scuole. Attraverso video e foto il Console ha illustrato la bellezza di azioni che oltre «a essere poste in essere per sostenere lo sviluppo della popolazione locale, hanno l’ulteriore vantaggio di favorire quanti, invece di essere costretti a emigrazioni forzate e, sempre più spesso pericolose, possono immaginare il proprio futuro nella terra natia, cogliendo le opportunità che una realtà comunque in crescita è in grado di offrire». Il Sindaco, nell’esprimere la propria ammirazione per l’operato del diplomatico campano, ha espresso la propria «totale disponibilità ad attivare canali istituzionali, anche sollecitando altri Sindaci lucani, affinché si possano definire congiuntamente azioni secondo quanto sarà indicato nel redigendo protocollo».

È

stato votato all’unanimità l’assenso della Consulta degli studenti e dei rappresentanti d’Istituto, al progetto di candidatura di Potenza a ‘Capitale italiana dei giovani 2024’. 101 coloro che hanno assistito all’illustrazione del dossier che è stato portato alla loro attenzione dall’assessore alle Politiche giovanili Vittoria Rotunno, dal coordinatore del Comitato promotore per la Candidatura, Antonio Candela, presente anche il presidente della Consulta provinciale Studentesca di Potenza, Simone Carcuro. «Ringraziamo gli oltre cento ragazzi che, in rappresentanza di tutti gli studenti della comunità potentina e delle altre interessate, hanno ritenuto di dare forza all’iniziativa, attraverso un assenso unanime, evidentemente dimostrando di credere alla bontà del lavoro svolto e manifestando la disponibilità a contribuire alla definitiva concretizzazione di quello che sarà poi il documento finale per la candidatura» hanno sottolineato l’assessore Rotunno e il presidente della Consulta Carcuro.


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POTENZA L’assessore comunale alla viabilità: «Con questo intervento andiamo a sistemare i tratti più danneggiati dell’arteria»

Costa della Gaveta, iniziati i lavori di ripristino Di Noia: «Risposta alle istanze dei residenti»

__ I lavori e nel riquadro l’assessore Di Noia DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Ieri sono iniziati i lavori di ripristino e messa in sicurezza del manto stradale dissestato a Costa della Gaveta nella periferia est di Potenza. Lavori assolutamente urgenti considerata la pericolosità del tratto viario che collega la contrada alla città capoluogo. «Con questo intervento intendiamo dare una risposta concreta alle istanze dei residenti che per tanti, troppi mesi, hanno dovuto fare i conti con i disagi dovuti al manto stradale ammalorato. ha dichiarato a Cronache l’assessore alla viabilità Massimiliano Di Noia- La situazione è in rapida evoluzione anche a causa delle copiose piogge che si sono abbattute sulla città. Siamo

intervenuti sui tratti di strada più danneggiati con fondi rinvenienti dal bilancio comunale. L’attenzione dell’assessorato alla viabilità e dell’intera Amministrazione Guarente per la contrada è massima». La zona periferica, va ricordata, è stata interessata lo scorso mese di maggio da uno smottamento che ha causato la chiusura al traffico per questioni di sicurezza e che ha portato i residenti ad utilizzare una strada alternativa anch’essa al limite della percorribilità a causa delle numerose buche e voragini di cui è costellata. Da queste colonne abbiamo raccolto il grido di dolore dei residenti che chiedevano all’Amministrazione comunale la messa in sicurezza dell’arteria. Messa in sicurezza, almeno delle si-

SONO FONDI PNRR NECESSARI ALL’ULTIMAZIONE DELLE OPERE

tuazion più critiche, che pare essere arrivata. La frana nel frattempo si è allargata e nei mesi scorsi diversi sono stati i sopralluoghi effettuati dai tecnici del Comune e dagli esperti dell’Università degli Studi della Basilicata per individuare le soluzioni idonee a ripristinare l’area. Valutate le priorità di intervento, il risultato delle indagini geologiche e tenuto conto delle risorse economiche a disposizione del Comune di Potenza, la scelta progettuale è stata quella di intervenire su due tratti, quelli più critici, indivduati come uno a monte e uno a valle. Per quanto riguarda il tratto a monte l’intervento è stato caratterizzato da lavori di consolidamento attraverso l’instalalzione di reti ancorate al terreno e disposte su un paratia tirantata di pali. In corrispondenza dei consolidatori è stato realizzato un sistema di drenaggio delle acque mediante dreni micro fessurati. L’intervento a valle, indispensabile per rendere fruibile la strada comunale ha interessato la regimentazione idraulica e la sistemazione delle condotte e dei canali esistenti, nonché il ripristino profondo della pavimentazione. È stato realizzato un sistema di drenaggio costituito da 5 dreni necessari ad allontanare l’acqua dal corpo di frana incanalandola nelle cunette laterali presenti ed è stata effettuata la pulizia di tutte le canalette presenti e la sostituzione dei pozzetti e tubi di scarico danneggiati. Il lavori di mesa in sicuressa della viabilità della contrada però è ancora lungo. È oggetto di perizia infatti un altro tratto di strada interessato anch’esso da uno smottamento per disporre di un primo intervento di messa in sicurezza. Tanto è stato fatto ma ancora tanto c’è da fare per rendere finalmente sicure le arterie urbane e periferiche della città cpoluogo di regione che paga lo scotto di anni di assenza di manutenzione.

Nei pressi del cantiere per provare «a bloccare lo scempio che ha devastato il boschetto»

Riapre via Rossellino, Cantiere via Maratea, oggi la protesta 600mila € per il ripristino “pacifica” di associazioni e residenti

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iapre via Rossellino dopo l’intervento di messa in sicurezza, resosi necessario a seguito degli smottamenti franosi che si erano registrati». A darne notizia l’assessore alla viabilità Massimiliano Di Noia che spiega come si sia «intervenuti per garantire il ripristino delle infrastrutture danneggiate che interessavano le aree rurali di via Montegrosso e contrada Rossellino, per un importo totale di 600.000 euro circa. Si tratta di fondi Pnrr che ci hanno consentito di ultimare le opere necessarie alla riapertura al traffico della strada interessata, e che si concluderanno con il completamento dell’intervento sulla viabilità di Montegrosso».

on si ferma la battaglia di residenti e associazioni per chiedere la sospensione dei lavori e denunciare l’abbattimento del boschetto di via Maratea, al cui interno insisteva anche una casetta rurale del 1700, a favore della costruzione dell’ennesimo edificio residenziale. Il Coordinamento, costituito da Wwf Potenza, Aree interne; Ehpa Basilicata, Cestrim, Libera Potenza; Comunità Masci “Triepi”, Comunità “Laudato sì” Potenza; Liberiamo la Basilicata; Lipu Lega Protezione Uccelli, Asci Esploratori e Guide d’Italia, Comitato Cittadini di via Roma Potenza, si è riunito lo scorso 11 novembre nella sede del Cestrim a Potenza per «approfondire - si legge in una nota - le problematiche relative alla violenza e alla devastazione consumate su via Maratea a ridosso dei condomini di via Roma, da parte delle Imprese esecutrici dei lavori». Al termine dell’incontro si è deciso di organizzare una manifestazione che si terrà questa sera alle 18:45 nei pressi del cantiere di via Maratea, «con metodi pacifici e non violenti nel rispetto delle leggi e della Costituzione Italiana, non come è avvenuto da parte delle Imprese suddette, che in mo-

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do scaltro e subdolo hanno operato a loro vantaggio, espropriando i cittadini del quartiere di un’area vitale, serbatoio di Biosfera e di Beni Naturali, Paesaggistici, Ambientali e Monumentali, comunque anche Patrimonio della stessa città di Potenza». «È nato il sospetto - continua la nota del Coordinamento - che, ad oggi, il Comune di Potenza abbia agevolato l’appalto non mettendo a disposizione gli atti relativi allo stesso, richiesti con urgenza da più di un mese dai cittadini e dalle Associazioni. Ugualmente Organismi e Enti preposti alla tutela delle leggi vigenti e dello stesso dettato Costituzionale non hanno mai risposto alle istanze, ai quesiti, alle querele e richieste di chiarimenti inoltrate da Associazioni e cittadini». «Il Coordinamento delle Associazioni e i cittadini - conclude- hanno quindi deciso di inoltrare richiesta formale alla Soprintendenza e al Comune di Potenza e per conoscenza agli organi giudiziari e agli enti e organismi preposti alla tutela della Costituzione Italiana, di bloccare l’appalto in questione, chiedendo anche la rimozione totale delle devastanti opere private di cantiere fino a oggi realizzate a danno dei cittadini e del bene comune».


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Il sindaco di Sant’Angelo Le Fratte: «La Regione Basilicata è ferma da anni con i finanziamenti. Nel nostro comune abbiamo addirittura progetti candidati da 10 anni»

Laurino: «Finalmente abbiamo avviato lavori sulle strade comunali per circa 800mila euro» L

avori in corso nel comune di Sant’Angelo le Fratte, dal quale il sindaco Michele Laurino annuncia che è in corso la «sistemazione idrogeologica del tratto in frana sulla strada comunale “Gelsi in Croce”dell’importo complessivo di € 186.862» e altri «193 mila euro per la messa in sicurezza del movimento franoso sulla strada comunale di collegamento con Contrada Peta». Raggiunto da Cronache il primo cittadino spiega che «sono lavori importantissimi perché purtroppo sul tema “dissesto idrogeologico” la Regione Basilicata è ferma da anni con i finanziamenti. Nel nostro comune abbiamo addirittura progetti candidati da 10 anni. Purtroppo la situazione è grave ovunque, penso a Pomarico e alla sua situazione nel centro abitato, drammatica. Per fortuna prosegue Laurino - per il nostro comune sono riuscito ad intervenire su situazioni che insistono da diversi anni. Ad esempio a Campo di Venere, un’altra nostra strada interrotta che collega alla contrada, sono riuscito ad ottenere

VERRÀ ILLUSTRATO VENERDÌ AL CENTRO POLIFUNZIONALE DI TITO

adesso il finanziamento dopo tre anni. I lavori - spiega il primo cittadino - sono tutti in corso nelle quattro località interessate da dissesto idrogeologico, per interventi ammontanti a circa 800 mila euro complessivi. Sono quattro luoghi del nostro territorio completamente diversi ma accomunati dalla necessità di intervenire. Penso ad esempio a Contrada Peta, ma anche alle necessità di chi ha le aziende agricole in montagna, ed ancora alla strada di accesso al monumento di San Michele Arcangelo. Sono strade comunali di fondamentale importanza, ma che purtroppo hanno visto anche delle ordinanze di chiusura, con relativi disagi tra i quali l’allungamento dei percorsi. Si pensi che per la chiusura di una di queste strade, chi

avesse dovuto raggiungere la destinazione montana, avrebbe dovuto fare il percorso per Caggiano». A ciò il sindaco aggiunge: «A Campo di Venere c’è invece un’altra situazione particolare perché risiede una suora eremita che vive da sola, c’è una chiesetta e abitano sette famiglie ad una altitudine di 1100 metri. La frana aveva interrotto la strada, da circa tre anni avevamo segnalato la situazione di gravità, seguì il sopralluogo da parte della Regione, ma solo ora siamo riusciti ad ottenere il finanziamento per i lavori e la messa in sicurezza». Come documentato da Cronache nel tempo, sono tante le criticità che sul territorio regionale vengono quotidianamente segnalate e bisogna pensare che dietro i numeri, dietro i nomi di strade e contrade, ci sono famiglie, persone anziane o nuclei familiari con bambini che necessitano di spostarsi e di farlo in maniera agevole. Il protrarsi per anni di queste situazioni emergenziali che diventano poi “stagnanti”, come ha spiegato il sindaco Laurino, non solo acuisce il problema, ma esaspera le vivibilità e la quotidianità di chi vi risiede. EMACAL

Riaprono al pubblico oggi gli uffici postali del comunune lucano nei consueti orari

Poste, nuovamente operativa la sede di Brindisi BRINDISI DI MONTAGNA. Riapre nella giornata di oggi al pubblico l’Ufficio Postale di Brindisi di Montagna. Sono terminati infatti i lavori di ristrutturazione della sede di Piazza Libertà, 7 finalizzati ad accogliere, non appena saranno operativi, tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio. L’ufficio postale di Brindisi di Montagna è a disposizione dei cittadini con il consueto orario di apertura: lunedì – venerdì dalle 8.20 alle 13.45, il sabato dalle 8.20 alle 12.45.

Caritas di Potenza: presentazione Report 2023 sulla povertà TITO. Si terrà venerdì alle ore 17.30 presso il Centro Polifunzionale di Tito la presentazione del Report 2023 sulla povertà e l’esclusione sociale a cura della Caritas diocesana di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo. Il documento, dal titolo “Controluce”, offre l’attenta analisi in posizione intermedia tra chi guarda e la sorgente luminosa, proiettando l’immagine di un contesto socio territoriale multidimensionale con nuove e più nascoste forme di impoverimento e vulnerabilità. Il Report è il frutto del lavoro quotidiano dei 26 Centri di ascolto diocesani, vere e proprie “antenne” in grado di captare le esigenze del territorio e meglio gestire le situazioni di maggiore vulnerabilità che riguardano principalmente le famiglie con figli minori, segno evidente di una profonda povertà minorile. Crescono gli interventi svolti in collaborazione con altre realtà che a vario titolo operano sul territorio con un lavoro di rete che permette di non duplicare le azioni ma di rispondere unitamente alle numerosissime fragilità, condividendo e mettendo in pratica azioni di prossimità e strutturando percorsi di accompagnamento quanto più concreti e sostenibili. Il Report prevede l’anticipazione dei dati afferenti al primo semestre del 2023, rapportati al primo semestre del 2022 e sarà presentato dalle curatrici Giorgia Russo e Carmen Tito. Interverranno Monsignor Ligorio Arcivescovo metropolita di Potenza - Muro Lucano Marsico Nuovo, il direttore di Caritas, Marina Buoncristiano e la direttrice generale dell'Inps Basilicata dott.ssa Dito. I saluti istituzionali saranno affidati al sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone, all'assessore del Comune di Potenza Fernando Picerno, al consigliere regionale di Fratelli d'Italia Tommaso Coviello e al consigliere regionale di Italia Viva Mario Polese. L’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Angela Maria Salvatore.


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ACERENZA Il Comune ha partecipato al bando Misura 8.5 - “Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali”

Pronti 500 mila € per riqualificare, attrezzare e migliorare particelle del bosco comunale

DI E MANUELA C ALABRESE

ACERENZA. «Il comune di Acerenza risulta beneficiario di un contributo di € 500.000 euro» ad annunciarlo è il Sindaco Fernando Scattone che prosegue: «Con determina dirigenziale pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione Basilicata, nell’ambito del Programma di Svilup-

po Rurale Basilicata 2014/2020 , sono stati approvati gli elenchi definitivi del bando Misura 8.5 - “Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali - Annualità 2023”». A Cronache il Primo cittadino entra nei dettagli: «È la seconda volta che riceviamo questo finanzia-

mento cospicuo e ciò gratifica, in qualche modo, il lavoro fatto dai nostri Uffici comunali, in particolare dall’Ufficio tecnico che ha lavorato per candidare ben due volte il progetto e ha visto entrambe le volte essere approvato dalla Regione Basilicata. In entrambi i casi tali finanziamenti permettono di riqualificare, attrezzare e migliorare particelle abbastanza grandi del nostro bosco comunale». Come si evince dalla documentazione, «gli investimenti mirano all’adempimento di impegni a scopi ambientali, all’offerta di servizi eco sistemici e/o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle aree forestali della zona interessata o al rafforzamento della capacità degli ecosistemi di mitigare i cambiamenti climatici, senza escludere eventuali bene-

fici economici a lungo termine. In merito a questi ultimi, in particolare al recupero delle capacità di rinnovazione degli ecosistemi forestali sensibili o degradati che possono rappresentare un rischio all’efficienza ecologica; Valorizzazione di specie forestali nobili, rare, sporadiche e di alberi monumentali e miglioramento della biodiversità floristica e faunistica in ambiente forestale; Tutela attiva di habitat e specie forestali minacciate da eccessivo carico e da danni causati da animali selvatici e grandi mammiferi, e/o domestici o per azione umana; infine di aumentare la funzione di assorbimento della CO2 dei popolamenti forestali e valorizzare la funzione turistica ricreativa attraverso la valorizzazione di particolari aspetti botanici,

naturalistici e paesaggistico-ambientali delle formazioni forestali».Acerenza è notoriamente uno dei “Borghi più belli d’Italia”, denominata “città cattedrale” per l’imponente tempio che troneggia al centro del borgo antico, dedicato a Santa Maria Assunta e a San Canio risalente al XI-XIII secolo, ma un altro patrimonio importante che può vantare è proprio quello boschivo e dal belvedere “Torretta” si possono ammirare i colori cangianti dell’Alto Bradano. Ai piedi del borgo si staglia infatti un paesaggio inviolato, dove cultura e storia trovano la culla nel verdissimo bacino del Vulture Alto Bradano tra sorgenti millenarie, boschi secolari e alberi monumentali, in cui hanno stabilito il proprio habitat ideale, animali di diverse specie.

In vista dell’incontro di domani in Regione, la Fim Cisl fa il punto della situazione dell’indotto Fim e Uilm hanno incontrato i vertici europei dell’azienda

Fiom Cgil: «In piazza il 1 dicembre anche Brose, «volontà di rimanere per Stellantis e le politiche industriali» a San Nicola di Melfi» i è svolto nella Camera del Lavoro Cgil di Lavello l’attivo delle delegate e dei delegati Fiom nello stabilimento Stellantis Melfi in vista della mobilitazione indetta da Cgil e Uil che culminerà il 1 dicembre con un presidio a Potenza davanti alla sede della Regione Basilicata. «Lo sciopero - ha spiegato Giorgia Calamita, segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata è contro la legge di bilancio, insensibile all’impoverimento dei lavoratori e al futuro dei giovani, contro la riforma delle pensioni che peggiora notevolmente la situazione per le donne e per i giovani, aumenta l’età pensionabile e le retribuzioni delle pensioni attuali per la mancanza di indicizzazione. Denunciamo inoltre l’assenza di politiche industriali capaci di governare i processi della transizione energetica con investimenti capaci di salvaguardare il lavoro e l’occupazione, in primis nell’area industriale di Melfi». «La Fiom CGIL, unitamente a tutti delegati, denuncia inoltre le mancate risposte che Stellantis aveva promesso di concretizzare. A fronte degli scioperi e a fronte delle riunioni nazionali, a oggi le condizioni di lavoro di salute e sicurezza rimangono critiche e irrisolte. - conclude Calamita - Chiediamo l’apertura di un vero confronto con il governo e con le imprese necessario per cambiare passo e per rimettere al centro il lavoro e la dignità delle persone».

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Intanto, in previsione dell’incontro in Regione di domani convocato dal presidente Vito Bardi, la Fim Cisl ha riunito stamattina, nella sala dei metalmeccanici di San Nicola di Melfi i rappresentanti sindacali delle aziende dell’indotto Stellantis per fare il punto della situazione nel settore. Sono circa una ventina le aziende collegate allo stabilimento Stellantis di Melfi con circa 3 mila addetti. Un comparto in sofferenza che vuole rilanciarsi con le nuove produzioni elettriche annunciato dal gruppo automobilistico nel prossimo triennio. In alcune realtà, come Lear e Yanfeng, sono state già annunciate nuove commesse collegate alle future produzioni, ma il quadro generale resta incerto. «Dal tavolo del 16 in Regione ci aspettiamo un elenco di interventi da mettere subito in campo per accrescere la competitività degli stabilimenti. Perciò, sarà importante sapere a che punto è l’interlocuzione tra la Regione Basilicata e il Governo nazionale sulle azioni da mettere in campo per il rilancio del settore automotive di Melfi. Per evitare ulteriori perdite di posti di lavoro le aziende dell’indotto hanno bisogno di nuove commesse, di nuovi progetti industriali per la loro rigenerazione, di programmi mirati per la riqualificazione del personale e di investimenti nella ricerca e sviluppo collegati alla mobilità elettrica e ai futuri sviluppi tecnologici che investiranno il settore» afferma in segretario Fim Cisl Evangelista.

’incontro con i vertici europei ed italiani della Brose Automotive, ha evidenziato in modo compiuto che le nuove vetture prodotte a Melfi non prevedono l’utilizzo del modulo porta, che rappresenta il 100% delle attività di Brose Melfi» hanno affermato le segreterie Fim e Uilm. «In tal senso, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo evidenziato tutta la nostra preoccupazione per il futuro dello stabilimento, chiedendo alla Brose, multinazionale tedesca, di individuare ed introdurre tutte le azioni necessarie atte a possibili nuove produzioni che possano essere allocate nel sito produttivo di Melfi.- continuano - L’azienda ha confermato e ha ribadito la volontà di continuare a verificare con il cliente Stellantis l’opportunità di nuove produzioni da allocare nel sito lucano». «Come Organizzazioni Sindacali abbiamo constatato la volontà di Brose di rimanere sul nostro territorio ma evidentemente bisogna fare ogni sforzo possibile affinché Stellantis faccia la sua parte in modo compiuto per poter garantire una riconversione industriale della Brose di Melfi e la salvaguardia dei suoi 100 lavoratori. - proseguono i sindacati - Sicuramente ci troviamo di fronte alla vertenza più complessa dell’indotto automotive». «Pertanto vanno triplicati gli sforzi e, come concordato con la Brose, il prossimo incontro, che si terrà tra la fine di dicembre e le prime settimane di gennaio, auspichiamo che sia chiarificatore e che si possano porre le giuste basi per il rilancio produttivo di Brose. Saremo nel contempo vigili e determinati mettendo in campo ogni azione sindacale affinché anche in questa vertenza e per questi lavoratori venga garantito il futuro produttivo ed occupazionale» concludono Fim e Uilm.

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Tenuto un incontro con i rappresentanti istituzionali del partito. La delegazione ha, poi, ribadito al sindaco «l’impegno a seguire la vicenda della frana che da mesi crea disagi al borgo»

Terranova del Pollino, FdI insieme ai cittadini per risolvere le criticità legate alla ex Ss92

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rganizzato dal locale circolo di Fratelli d’Italia, si è tenuto sabato scorso un importante incontro finalizzato alla soluzione di alcune criticità presenti nel comune di Terranova del Pollino. In particolare sui ritardi che si stanno registrando nella sistemazione di alcuni tratti della strada provinciale, ex SS92, che collega

il paese alla Sarmentana. Il consigliere comunale Carmine Propati di Fdi ha voluto fortemente che anche il partito del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si occupasse della delicata questione, tanto da riuscire a portare nella propria sezione l’onorevole Aldo Mattia, Capogruppo nella Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati,

nonché responsabile nazionale del settore Agricoltura, il capogruppo alla Regione Basilicata, Tommaso Coviello, l’assessore Comunale di Potenza, Maddalena Fazari, nonché tantissimi altri dirigenti regionali e nazionali. Dall’incontro è emersa la necessità di promuovere la convocazione urgente di un tavolo tecnico presso la Provincia di Potenza, ente responsabile della strada, per trovare una sollecita soluzione. «Tra l’altro non va dimenticato che l’arteria in questione è l’unica che permette di raggiungere Terranova dal versante lucano, una sua malaugurata interruzione significherebbe il totale isolamento di un borgo bellissimo, che ospita annualmente decine di migliaia di turisti e visitatori, amanti della natura e della montagna. si legge in una nota del circolo di Fratelli d’Italia - Dunque potenziale doppio danno per il paese: sia per i cittadini residenti che per la economia di tante strutture ricettive e commerciali del posto».

Dopo l’incontro con i numerosissimi iscritti e simpatizzanti del partito, l’autorevole quanto numerosa delegazione di Fratelli d’Italia ha incontrato il sindaco della cittadina, Enzo Golia, negli uffici comunali, ribadendo al primo cittadino «l’interessamento dei propri rappresentanti istituzionali a seguire con il massimo impegno la vicenda della frana, che si sta protraendo ormai da mesi, col serio rischio di cedimento completo del tratto interessato dal movimento franoso, visto anche l’approssimarsi delle stagioni piovose». «L’incontro è stato l’occasione pure per riaprire il discorso di un intervento radicale sulla strada provinciale, recuperando un vecchio progetto che andava in questa direzione, ma che col tempo si è arenato. - conclude la nota - Ora potrebbe essere l’occasione di una sua risurrezione, per migliorare, a livello di comunicazioni stradali, uno degli angoli più suggestivi della nostra regione. E non solo».

Il sindaco Macchia: «Questa struttura verrà inserita nell’elenco dei rifugi nazionali del CAI. L’intento è quello di attrarre visitatori ed escursionisti da ogni dove»

A Marsico Nuovo inaugurato il Rifugio Fontana delle Brecce DI ANNA TAMMARIELLO

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li amanti della montagna avranno ora un nuovo punto di riferimento in Val d’Agri. A Marsico Nuovo è stato infatti inaugurato il Rifugio Fontana delle Brecce. Lo stesso è ospitato in una struttura comunale in comodato d’uso al Club Alpino Italiano, dotato di gas e luce ma anche di camere con letti a castello, con la possibilità di garantire ristoro a 16 persone, e cucina. «La montagna Marsicanaha dichiarato il sindaco Massimo Macchia - per le sue bellezze e la sua valenza deve essere valorizzata e questo passa attraverso la conoscibilità di un luogo da troppo tempo relegato a bellezza locale: occorre aprirsi ad altri e diversi circuiti di fruizione». Erano presenti all’inaugurazione la Presidente del CAI – Sezione di Potenza, Franca Di Trana, i vertici nazionali del Club Alpino Italiano Riccardo Giacometti, responsabile Nazionale per i rifugi CAI, Bruno Niola, Presi-

dente CAI Basilicata e il presidente del Parco Nazionale Appennino Lucano Rosita Gerardi. «Voglio ringraziare i presenti-ha sottolineato il sindaco -ed anche tutta la maggioranza che ha appoggiato questa idea e i consiglieri Francesco Votta e Antonio Di Taranto che hanno curato gli aspetti tecnici e burocratici del protocollo d’intesa stipulato con il CAI, i quali referenti nazionali hanno chiarito come questa struttura verrà inserita nell’elenco dei rifugi nazionali del CAI. L’intento è

quello di attrarre visitatori ed escursionisti da ogni dove. In questo il circuito del CAI è probabilmente uno dei più importanti d’Italia. Voglio ancora ringraziare quanti, come gli operatori ex TIS e RMI, hanno lavorato per rendere fruibile la struttura che, finalmente dopo anni di abbandono, torna a nuova vita». Circa 180 gli escursionisti presenti, provenienti da tantissime sezioni del CAI anche extra regionali, come Puglia e Calabria. Nutrito anche il gruppo degli escursionisti locali.


Matera e Provincia

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Il capogruppo Pd in Consiglio regionale sollecita il presidente Bardi e la neo assessore Sileo ad intervenire sul completamento di «un’opera attesa da tantissimi anni»

Studentato Matera, Cifarelli interroga: «A che punto è la gara d’appalto?»

__Cifarelli

«A

che punto siamo circa la gara d’appalto sui lavori per il completamento dello studentato di Matera». Lo chiede in una interrogazione consiliare al presidente e al neo assessore Sileo il capogruppo Pd in Consi-

glio regionale, Roberto Cifarelli. «Purtroppo - continua - la Casa dello studente di Matera ha assunto le caratteristiche di un’Odissea che speriamo termini presto per i nostri studenti». «Si tratta - rimarca il consigliere comunale - di un’opera attesa da tantissimi anni che potrebbe certamente dare maggiore attrattività alla sede materana dell’Unibas in quanto le residenze universitarie sono fondamentali per garantire il diritto allo studio, per favorire il miglioramento della qualità dei luoghi e dagli spazi della vita degli studenti in tutte le forme e declinazioni, dai momenti di studio e riflessione a quelli di socializzazione e condivisione di esperienze; rappresentano un volano di crescita per tutto

l’Ateneo lucano». «In attesa del completamento della “Casa dello studente” - prosegue il dem da realizzare nell’ex padiglione Stella del vecchio ospedale civile di Matera, opera attesa da quasi un ventennio, è necessario conoscere quali accorgimenti l’Ardsu, l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario della Basilicata, intende adottare tenuto conto che lo scorso anno la manifestazione di interesse per il reperimento di alloggi privati a servizio degli studenti Unibas, andò deserta». Per Cifarelli «sono questioni che devono essere affrontate nella loro complessità così come il completamento delle aree esterne per rendere la sede materana dell’Unibas un effettivo Campus universitario».

Al Liceo “Duni-Levi” l’incontro molto apprezzato nell’ambito dell'impegno della Polizia per l’educazione alla legalità

Alcol e droghe, i rischi per i giovani al centro dell’Assemblea studentesca col Questore di Matera

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li studenti del Liceo Classico “Duni-Levi” di Matera affrontano i temi del disagio giovanile legato in particolare al consumo di alcol e di droghe. Questa mattina, presso la Casa della Spiritualità Sant’Anna, hanno tenuto l’Assemblea d’Istituto incontrando, tra gli altri, il Questore di Matera Emma Ivagnes. La partecipazione del Questore rientra nell'impegno di prossimità sviluppato dalla Polizia di Stato in favore dei cittadini e in particolare dei giovani, con l'adesione a iniziative di educazione alla legalità come questa. Il Questore Ivagnes ha descritto in sintesi le misure di prevenzione che possono essere adottate per contrastare i comportamenti illegali di minori, tra cui l’ammonimento per cyber bullismo, l’Avviso orale e il Daspo urbano. Ma in particolare ha invitato i giovani presenti a una riflessio-

ne sugli effetti deleteri del consumo di alcol e di droga, che porta a uno stato di alterazione psicofisica e riduce la capacità di intendere e di volere. Effetti che possono avere conseguenze tragiche, ad esempio quando ci si mette alla guida di un veicolo sulla strada. Molto apprezzato è stato anche l’intervento del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Clelia Losacco, in servizio alla Sezione Polizia Stradale di Matera, che ha trattato in modo specifico l’argomento del “contrasto delle guida in stato di alterazione psicofisica”. Gli studenti del Liceo Classico “Duni-Levi” hanno inoltre ascoltato anche l’intervento del Prof. Francesco Prillo, psicologo rogersiano, sugli “aspetti psicologici sulla dipendenza da alcol” e la testimonianza di Mario, dell’Associazione Alcolisti Anonimi di Matera.

L’INTERVENTO RIGUARDA LA SP31 MATERA-MONTESCAGLIOSO

Viabilità, via ai lavori di messa in sicurezza

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ono iniziati i lavori di messa in sicurezza della SP 31 Matera-Montescaglioso, finanziati con circa 600mila euro da fondi Cipes rivenienti dall’FSC 2021-27 ed appaltati dalla Provincia di Matera. L’intervento riguarda tratti saltuari dal km 3 al 7. I lavori consisteranno nella stabilizzazione dei cigli stradali, nel miglioramento della regimentazione idraulica, nella messa in sicurezza delle protezioni laterali di ponti e tombini e nel rifacimento della massicciata stradale dei tratti dissestati. Ne ha dato notizia il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che ha dopo aver preliminarmente ringraziato «l’ufficio tecnico e i consiglieri provinciale del territorio, Nunzio Carriero ed Emanuele Pilato, per la preziosa collaborazione», ha sottolineato: «La nostra mission è chiara: migliorare la viabilità provinciale provando a superare la mancanza di fondi e di personale attraverso una vision lineare, una governance vincente e una progettualità celere».

Presentato il progetto dell’area di 3,8 ettari che diventerà una zona strategica della città con soluzioni eco-sostenibili e smart i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2024

Matera, il parco smart di Piazza della Visitazione: verde, arte e mobilità

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erde pubblico, sistemi smart per il controllo della qualità dell’area, un sistema idraulico per la captazione delle acque piovane da utilizzare anche nell’irrigazione, e persino l’illuminazione a led capace di adattare l’intensità della luce alle condizioni atmosferiche. Questo, e tanto altro, sarà il parco urbano di piazza della Visitazione, quando sarà realizzato il progetto presentato lunedì a cittadini e rappresentanti degli Ordini professionali. La conclusione dei lavori è prevista per dicembre 2024. La presentazione pubblica è stata voluta dal sindaco, Domenico Bennardi, per chiarire le caratteristiche del progetto concepito dalla precedente Amministrazione comunale e portato a compimento negli ultimi due anni. «La riqualificazione di questa zona della città - ha detto il sindaco in apertura dei lavori - andrà a colmare un vuoto urbanistico, collegando il centro sto-

rico con il centro direzionale. Un’area cerniera di 3,8 ettari sulla quale è stato predisposto un progetto impegnativo e articolato, a cui la mia Amministrazione ha potuto apportare alcune importanti modifiche». L’area diventerà un parco urbano con soluzioni ecosostenibili e smart come sistema di raccolta acque piovane, illuminazione a LED, sensori qualità dell’aria. Prevista nuova pavimentazione in pietra ambrata, opere d’arte originali, colonnine di ricarica elettrica, ciclo-stazioni. Due parcheggi interrati separati dalla ferrovia con 45 e 168 posti auto. Nuovo accesso pedonale da via Roma. Piazza ellittica con anfiteatro e serra didattica. Aree gioco per bambini e sport. Il progetto premiato a livello nazionale per la rigenerazione urbana sostenibile e smart. Obiettivi: ricucire il centro storico e moderno, razionalizzare la viabilità, ridurre l'inquinamento, creare nuovo polo di socialità con integrazione tra architettura e arte.


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Periscopio

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L’EX PARLAMENTARE ELOGIA IL PROFESSIONISTA NOMINATO PRESIDENTE DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE SCIENTIFICA E TECNICA DI IRRIGAZIONE E DRENAGGIO

Marco Arcieri alla guida della Commissione Icid, De Filippo: «Orgoglio lucano»

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i sono riconoscimenti che meritano di essere commentati. Soprattutto quando eccellenze lucane “sconfinano”». È quanto scrive su un post social l’ex parlamentare Pd Vito De Filippo in merito alla nomina di Marco Arcieri, «un professionista lucano» che è diventato in questi giorni Presidente Mondiale della Commissione Internazionale Irrigazione e Drenaggio (ICID) che, come spiega lo stesso De Filippo, «è una Organizzazione non governativa scientifica e tecnica che ha come obiettivo il miglioramento della gestione delle risorse idriche e del suolo al fine di incrementare la produzione agricola mondiale per combattere la fame nel mondo e per promuovere uno sviluppo che tuteli la natura». «Marco - si legge sul post social di De Filippo - che ha fatto una lunga esperienza nell’amministrazione regionale, ho beneficiato per molti anni della sua collaborazione, ha coltivato da sempre la passione per questo importante settore emergente nel pianeta».

__De Filippo e Arcieri «Il congresso - prosegue il dem - che si è tenuto ad Andhra Pradesh in India, ha visto la partecipazione di migliaia di scienziati provenienti da molti paesi del mondo. Hanno scelto un lu-

cano! - enfatizza De Filippo - Complimenti a Marco che ha lo stile, la cultura e la preparazione per guidare questo importante organismo mondiale».

Concluso a Policoro l’info day dove hanno partecipato circa 120 rappresentanti di istituzioni, parti economiche e sociali, stakeholder

Bando “Interreg VI-A Grecia Italia 2021-27” Al via 45 milioni per progetti di cooperazione S

i sono conclusi i lavori dell’info day del primo bando per progetti ordinari del Programma Interreg VI-A Grecia Italia 2021/2027, svolto a Policoro nella sala dell’Heraclea Hotel. I saluti della Città ospitante sono stati portati da Massimiliano Padula, vice sindaco del comune di Policoro. Sono intervenuti i rappresentanti della struttura dell’Autorità di Gestione presso il ministero delle Finanze della repubblica ellenica - Eva Karagianni, Nikoletta Tatari, Ioanna Kalaitzoglou, il rappresentante del Segretariato congiunto tecnico del Programma Interreg VI-A Grecia Italia 2021/27 - Gianfranco Gadaleta, la responsabile della comunicazione del Programma Interreg VI-A Grecia Italia 2021/2027 - Carmela Sfregola. Michele Busciolano, capo di Gabinetto della Regione Basilicata, ha portato i saluti del presidente Bardi e l’invito ai potenziali beneficiari «ad approfittare delle opportunità del primo bando al quale per la prima volta partecipa la Regione Basilicata con il territorio della Provincia di Matera, attraverso il piano strategico regionale e le azioni del Pnrr». Sono seguiti i saluti di Piero Marrese, presidente della Provincia di Matera, di Claudio Polignano della Regione Puglia, di Marco Doglia, dirigente del Dipartimento per le Politiche di coesione, collegato in videoconferenza. I lavori sono stati moderati da Antonio Bernardo, membro del Comitato di sorveglianza del Programma Interreg VI-A Grecia Italia 2021/27 e dirigente dell'Ufficio Autorità di Gestione dei Programmi operativi FESR

Basilicata, che ha curato l'organizzazione dell’evento. Durante l’incontro è stato illustrato il primo bando per progetti ordinari del Programma di Cooperazione Interreg VI-A Grecia-Italia 2021/2027, le modalità di utilizzo Sistema Informativo di Gestione (MIS) e i principi generali che disciplinano le fasi di sviluppo e attuazione dei progetti. Il primo bando ha un budget totale di circa 45 milioni di euro (fondi UE e nazionali). Il processo di selezione delle domande si compone di due fasi. La fase A, che avrà una durata di 45 giorni e che prevede la presentazione da parte dei potenziali beneficiari di una concept note che consiste in una breve panoramica dell’idea progettuale e che riporta informazioni relative a: composizione del partenariato; azioni proposte e indicatori del Programma; budget delle azioni; ammissibilità dei beneficiari; valore aggiunto della cooperazione transfrontaliera; correlazione con gli obiettivi specifici del bando. I progetti che saranno selezionati passeranno alla Fase B. È stato reso noto che i

potenziali beneficiari delle aree del programma eleggibili sono: enti pubblici nazionali, regionali e locali; organismi di diritto pubblico; organismi di diritto privato; organizzazioni senza scopro di lucro fondate secondo il diritto privato; organizzazioni internazionali registrate ai sensi delle legislazioni nazionali degli Stati membri del Programma; gruppi europei di cooperazione territoriale (EGTC). Il bando nell’ambito delle seguenti priorità, si articola in obiettivi specifici e azioni: Priorità 1: rafforzamento della cooperazione per un’area Grecia – Italia più intelligente e competitiva; Priorità 2: Rafforzamento della cooperazione per un'area Grecia Italia più verde e a basse emissioni di carbonio; Priorità 3: Rafforzamento della cooperazione per un'area Grecia-Italia più sociale e inclusiva. Ciascun progetto dovrà avere un partenariato composto da un minimo di 2 a un massimo di 6 partner operanti nelle regioni dell’area di Programma. Il budget da destinare a ciascun progetto va da un minimo di 900.000 eu-

ro a un massimo di 2,5 milioni di euro, con un budget minimo per ciascun partner di 150.000 Euro. I progetti avranno una durata massima di 24 mesi. Le proposte progettuali potranno essere candidate esclusivamente tramite il Sistema Informativo di Gestione (MIS) del Programma previa richiesta di un “Body Code”. Circa 120 i partecipanti all'evento, rappresentanti del Partenariato Istituzionale, del Partenariato economico e sociale nonché stakeholder. In particolare, hanno partecipato il presidente della Provincia di Matera, il presidente dell’Anci, numerosi sindaci ed amministratori della Provincia di Matera, il Segretario della Cigl, i rappresentanti delle società in house e degli enti strumentali regionali (Sviluppo Basilicata, Arlab, Acquedotto Lucano), il Distretto museale della Siritide, il Distretto delle Colline Materane, Fondazione Matera- Basilicata 2019, la Camera di Commercio, i rappresentanti delle associazioni datoriali: Confidustria, Confimi Industria Basilicata (membro del comitato di sorveglianza del Programma Interreg-Grecia Italia), Confapi Matera, Agci in rappresentanza anche dell’Alleanza delle cooperative italiane di Basilicata, Cna Basilicata; alcuni Ordini professionali della provincia di Matera; i rappresentanti dei Cluster lucani, l’Agenzia Spaziale Italiana; l'Ufficio scolastico regionale (USR) e i dirigenti scolastici di alcuni istituti della provincia di Matera, i docenti di alcuni Dipartimenti dell’Università di Basilicata; i rappresentanti degli Enti di Ricerca lucani: Cnr, Alsia, Crea.


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Presentata la Residenza artistica Arthouse e i suoi talentuosi protagonisti che con la loro arte contribuiranno all’arricchimento culturale del borgo vulturino

“Borgo Racconta”: 5 artisti per narrare l’anima di Atella DI LIVIA GRAZIANO

ella suggestiva e moderna cornice del Sunset_digital social club, ad Atella, nel cuore del Parco del Vulture, si è svolta la presentazione alla stampa del programma della Residenza Artistica ArtHouse curata dal BweB, la società di produzione documentaristica lucana. Un'iniziativa patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Regione Basilicata, dal Comune di Atella e dal Parco del Vulture, che promette di portare un'esplosione di creatività e ispirazione al piccolo borgo di Atella ed in tutto il Vulture. Il fulcro dell'iniziativa è il progetto “Borgo Racconta”, un’ambiziosa iniziativa che si propone di catturare l'anima di Atella attraverso le opere d'arte create dai talentuosi artisti selezionati. Durante l'evento, sono stati annunciati i nomi delle masterclass che guideranno i partecipanti in questo viaggio creativo: Dino Paradiso (attore, comico e storyteller), Elisa Laraia (docente Accademia delle Belle Arti e Università Federico II di Napoli), Arman-

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do Lostaglio (critico cinematografico e Presidente Cineclub De Sica - Cinit). Il momento clou della giornata è stata la presentazione dei cinque artisti selezionati tra oltre 200 candidature. Una giuria attenta e competente ha scelto artisti con background e stili diversi, contribuendo a creare un ricco melting pot di talenti. Teresa Bucca, nata a Firenze nel 1994, ha già un percorso artistico significativo, spaziando dalla fotografia al cinema. La sua inclinazione multidisciplinare e il suo interesse per la fotografia di paesaggio la rendono una scelta eccellente per esplorare la bellezza di Atella.Veronica Carratello ("Veci"), illustratrice e autrice di fumetti di Novara, Veronica, con lo pseudonimo "Veci", porta uno stile unico e colorato che ha già catturato l'attenzione a livello internazionale. La sua esperienza nel campo della narrativa visiva sarà preziosa per il progetto.Anna Maconi, artista visiva e ricercatrice, porta con sé una prospettiva narrativa unica attraverso video e photobooks. La sua esperienza internazionale e il

__ Alcuni momenti della presentazione

progetto Makvol projects dimostrano la sua versatilità e creatività.Stefano Laddomada, fotografo e artista multimediale con base a Cagliari, ha dimostrato la sua abilità nell'affrontare tematiche culturali e ambientali. Il suo progetto sulla rete idrica di Bologna ne è un esempio, e la sua esperienza a Berlino aggiunge una prospettiva internazionale.Ettore Bimbatti, giovane e talentuoso, nato Ferrara nel 2000, porta una freschezza alla residenza con la sua formazione in cinematografia. La sua collaborazione alla serie tele-

visiva "Slow Tour Padano" e al Format TV "Piccola Grande Italia" lo rendono un'aggiunta promettente. La presenza di stakeholder, cittadini ed amministratori locali dell’area, fra cui il Sindaco di Atella, Giuseppe Telesca, e di Ruvo del Monte, Piero Mira, ha confermato il grande interesse per l’iniziativa, la disponibilità nel supportare le attività dei cinque artisti che saranno certamente accolti con entusiasmo e calore dai cittadini dei paesi che visiteranno. Prima uscita in esterna saranno i Laghi di

Monticchio con il fascino dell’Abbazia bianca ed il mistero delle sue grotte e rifugi un tempo frequentati da monaci e briganti. Con una rosa così diversificata di talenti, la Residenza Artistica ArtHouse promette di essere una celebrazione dell'arte e della cultura, arricchendo Atella e il Parco del Vulture con nuove prospettive e opere uniche. Attendiamo con trepidazione le creazioni di questi artisti che daranno vita al “Borgo Racconta” e contribuiranno all'arricchimento culturale di questa affascinante comunità.


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