IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
mARTEdì 16 GEnnAIo 2024 • ANNO IX N. 12 € 1,50
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LAGONEGRO LA GIUNTA FALABELLA (PD) CHE SI REGGE SULL’APPOGGIO LEGA PERDE L’ASSESSORE DELLE «ROTAZIONI»
Inchiesta Cronache, Mastroianni si dimette
Caso fontana Murat e appalti, gli effetti degli audio shock tra il politico e l’imprenditore Ciminelli
A. Carponi a pagina 14
REGIonALI Elezioni, politica ferma perchè variabile: si profila rinvio a giugno con accorpamento alle europee
Chiorazzo, il csx non si incontra Stallo alla messicana tra FI e Lega: Salvini chiede Pepe, Tajani difende Bardi. FdI in silenzio A
FEDERALISMO FISCALE
Territori condannati all’emarginazione
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DI FRANCO MOLLICA
opo anni riprende in Senato il dibattito sul “federalismo fiscale”, una legge delega del 2009 fortemente voluta da un solo partito della compagine Governativa del tempo (Lega) e, sicuramente, frutto di un compromesso politico, malgradito dalle altre forze alleate a giudicare dal rallentamento subìto fino ad ora, limitandosi, per fortuna, solo a qualche intervento sperimentale. Alla discussione sul tema, che imperversa (...)
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GIRO D’AVVENIRE
mmesso che la discesa del beato Angelico Chiorazzo, proprio qui in Basilicata come segno splendente di benevolenza alla politica, sia banalmente sfuggita alle schiere incallite dei laici e a quelle meno interessate e giovanili degli studenti fuori sede, ci ha pensato, suo malgrado, l’endorsement di Mario Giro su Avvenire a svelare l’indecenza dell’inciucio tra sinistra al caviale e rosario che il pessimo Roberto Speranza ed il buon Matteo Zuppi hanno siglato pur di sventolare la leva propagandistica del voto cattolico e di vantare la vicinanza incentivante di Papa Francesco che invece dovrebbe essere lasciato in pace con i suoi acciacchi fisici e teologici. Ora lasciamo stare le fluorescenze berlusconiane in formato Gianni Letta ed il fatto che i cattolici si facciano sentire anche dalla parte dei patrioti del centrodestra come lasciamo stare che proprio Chiorazzo sponsorizzi la Festa del giornale cattolico, ma questo Giro d’Avvenire è davvero fuorviante e zeppo di strampalerie, a partire dalla storiella ridicola dell’homus novus, viste almeno le facce anticate fin quasi all’archeologico politico che sono dietro la sua candidatura. Canta Marcella Bella: M. Dellapenna a pagina 2 “L’avvenire se lo vuoi. L’avvenire siamo noi…”
Anche su Potenza FdI compatta ■ continua a pagina 7
MELFI
Indotto Stellantis, per lavoratori Fdm e Las 1 anno di cig Transizione, resta elevato l’allarme occupazione
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■ Servizio
CAPOLUOGO
Corso Garibaldi, dopo la frana nel 2020 un tratto riaperto Ritardi lavori tra via Ciccotti e via Cavour: code lunghe e ingorghi
Dopo Matera, domenica il congresso provinciale nel capoluogo: Claps unico candidato _ ■ R. Mollica
TRATTAMENTO BIOLOGICO SCARTI ORGANICI: QUI ZERO IMPIANTI
Rifiuti urbani, in Basilicata prodotte nel 2022 oltre 191 mila tonnellate
M. Dellapenna a pagina 4
A. Carponi a pagina 9
a pagina 16
a pagina 12
VULTURE-MELFESE
Consulente finanziaria miracolosamente salva dopo incidente stradale rocambolesco: urgono interventi di sicurezza
■ A. Laviano
a pagina 15
_ CALENDARIO VENATORIO
Caccia ai turdidi, Earth batte Regione: sospesa la proroga disposta 10 giorni fa fino a fine mese ■ A. Carponi
a pagina 9
Primo Piano
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martedì 16 gennaio 2024 www.lecronache.info
“Il Fatto Quotidiano" accusa Chiorazzo di conflitto d’interessi e di uno stretto rapporto con Berlusconi. La nostra solidarietà al re delle coop: la politica è un’altra cosa
Il centrosinistra non si incontra Stallo alla messicana tra FI e Lega: Salvini chiede Pepe, Tajani difende Bardi mentre FdI resta in silenzio. Intanto si profila il rinvio delle elezioni a giugno
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__Chiorazzo
DI MASSIMO DELLAPENNA
oveva essere il giorno della verità per il “campo largo” lucano. I partiti, dopo lo stop che Conte ha imposto al Pd per il sostegno a Chiorazzo e la litigata di venerdì con i suoi strascichi pesanti a mezzo stampa che hanno distrutto ogni equilibrio e trasformato la discussione in un “Ok Corral” si erano aggiornati ad oggi. Ad avvelenare i pozzi ci ha pensato “Il Fatto Quotidiano” che, con un editoriale di Fabrizio D’Esposito, ha narrato tutti i conflitti di interesse che, secondo il giornale vicino al M5S, avrebbe Angelo Chiorazzo. «Solo chi ha ancora un po’ di memoria del tragico ventennio di Berlusconi, al risentire il nome di Chiorazzo un sentimento di sorpresa, se non di sgomento, lo prova. L’imprenditore è stato infatti una pedina amica della parte peggiore del Sistema berlusconiano, quella di Gianni Letta, al punto da essere coinvolto in varie inchieste cavandosela, però, senza conseguenze penali». Queste le parole usate da D’Esposito sul “Fatto Quotidiano”. La nostra cultura garantista e civile, ci ricorda che una persona toccata da un’inchiesta che non ha avuto “conseguenze penali”, è un innocente e ci chiediamo quando finirà questo modo violento, offensivo e allusivo di fare giornalismo. Se fossimo come qualche grassa penna del vento locale, in queste definizioni ci sguazzeremmo ma noi tendiamo a non cambiare approccio a seconda delle persone e delle parti politiche. Siamo convinti che la politica debba tornare ad alti livelli, che debba confrontarsi sulle idee e non sulle allusioni alle vicende giudiziarie senza conseguenze penali e lo facciamo nei confronti di chiunque, a prescindere dalla parte politica o dalla vicenda in oggetto. L’IMPRESENTABILE
CHIORAZZO Nella sua visione onirica, “Il Fatto Quotidiano” evidenzia che la «resistenza alla sua candidatura (…) è una questione di opportunità, vista la sua consuetudine con la cerchia andreottian-lettiana della Seconda Repubblica, questa si segnata da logiche clientelari e di Clan» e sottolinea che «la coop di Chiorazzo ha incassato sinora 140 milioni di euro dalla Regione Basilicata», come se fare impresa e garantire servizi per i quali si viene pagati fosse un crimine. Ci piacerebbe che tutti prendessero le distanze da questo modo di fare giornalismo. Quello che, però, a noi preme evidenziare è che eravamo stati facili profeti quando dicevamo che il Movimento Cinque Stelle non avrebbe mai accettato di sostenere la candidatura di Angelo Chiorazzo. Il Partito Democratico, fragile e decadente ombra della potenza di un tempo, dopo aver facilmente promesso il sostegno lo ha ancora più facilmente ritirato inseguendo l’alleanza con il Movimento di Conte. Come avevamo detto, adesso Chiorazzo è solo. “Il Fatto Quotidiano” e il suo populismo moralista evidenziano con chiarezza i motivi del dissenso e tracciano la linea ideo-
__L’articolo del “Fatto Quotidiano”
logica della distanza umana dal candidato quando scrive «si chiama conflitto di interessi», ricorda la sua amicizia con Berlusconi, Letta ed Andreotti tacciandolo di avere tutto l’identikit del nemico nel senso Schmittiano del termine. Chiorazzo ha dichiarato di andare avanti lo stesso. Noi speriamo che lo faccia davvero così da ricacciare la rabbia in corpo degli invidiosi nel limbo dell’impotenza politica e non della superpotenza che decide.
ELEZIONI A GIUGNO? FORSE Intanto il Governo e la maggioranza stanno decidendo di rinviare le elezioni regionali di Piemonte e Basilicata a giugno. Per farlo serve una legge. Sarebbe una mossa utile per la Meloni per far decantare il caso Sardegna trattandolo separatamente dagli altri, avere una tornata elettorale primaverile con due presidenze di FdI (Abruzzo e Sardegna) e, rinviare la discussione tra gli alleati per le due postazioni (Piemonte e Basilicata) ad un momento successivo, quando tutte le attenzioni saranno concentrate sulla corsa alle europee. Per quanto ci riguarda il rinvio a
giugno delle elezioni Regioni e la coincidenza con le elezioni Comunali ed Europee è auspicabile. Il denaro dei contribuenti è sacro e votare insieme sarebbe un vero ed autentico risparmio economico. Dal punto di vista politico, le elezioni a giugno cambiano tutto. Sei mesi sono tantissimi in termini politici, cambiano gli equilibri, le forze in campo e le situazioni elettorali. PEPE CI PROVA, TAJANI DIFENDE BARDI Intanto la Lega ha espresso chiaramente la sua volontà di avere una candidatura presidenziale nelle tornate che si svolgeranno tra primavera ed estate. Il ragionamento di Salvini è semplice: il partito non può presentarsi senza niente in mano prima delle elezioni europee. Per la leadership di Salvini nella Lega sarebbe devastante e non aprirebbe neanche ad un consenso per il Partito. Salvini, inoltre, ha intenzione di muoversi per spingere il partito anche verso il Sud liberandosi del condizionamento del Partito del Nord che, imponendogli il sostegno a Draghi, lo ha indebolito elettoralmente. Dall’altro lato della barricata Antonio Tajani difende con le unghie e con i denti Bardi. Ogni volta che si parla di elezioni regionali, il segretario di Forza Italia cita il Generale come esempio inamovibile di buon governo. Si è talmente esposto che sembra difficile possa fare un passo indietro. Tra Lega e Forza Italia è stallo alla messicana sulla presidenza della Regione Basilicata. Si parla anche di un’ipotesi civica ma lo riteniamo poco probabile. Un candidato civico deve essere comunque assegnato a qualcuno e nessun partito politico ha voglia di rinunciare ad una posizione da rivendicare per consegnarla ad un esterno. Intanto, se fosse confermata la data delle elezioni a giugno, vivremmo una stagione politica molto diversa e la discussione inizierebbe a rallentare di nuovo per tornare in vita dopo Pasqua. Il tempo è galantuomo. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi.
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martedì 16 gennaio 2024 www.lecronache.info
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Il militante dem Sambogna invita il Partito a superare «l’impasse politica» a sostegno della candidatura di Chiorazzo nonostante le critiche e le divisioni emerse finora
Regionali, l’appello all’unità del Pd «N
el frenetico e complesso agone politico degli ultimi giorni, c’è chi ha addirittura scomodato l’Agamennone di Eschilo e le parole piene di dolore e verità di Cassandra, figlia di Ecuba e re Priamo, per descrivere quanto sta accadendo in Basilicata». È quanto afferma in una nota il militante del Pd Giuseppe Sambogna, riferendosi all’articolo del giornalista di Cronache, Massimo Dellapenna, che commenta con toni sarcastici e critici gli sviluppi delle discussioni nel centrosinistra in Basilicata in vista delle prossime elezioni regionali. In particolare, al sostegno del Partito Democratico alla candidatura di Angelo Chiorazzo che ne ha di fatto decretato la fine, trasformandolo da candidato civico a candidato di parte. «Ma senza scomodare i Greci - prosegue Sambogna - e per tornare al ben più triste e modesto presente, mi sembra opportuno rilevare che la candidatura di Angelo Chiorazzo a presidente della Regione Basilicata pone irrimediabilmente un impasse politico a cui è impossibile sottrarsi e a cui,
neanche noi giovani, possiamo e dobbiamo esimerci». Nella nota, il militante dem afferma di condividere e apprezzare «il pensiero di alcuni miei amici, in primo di luogo di Giuseppe Santochirico, nell’appellarsi ad un senso di unità e condivisione di un progetto politico, tale per cui Angelo Chiorazzo possa definitivamente guidare la coalizione di centrosinistra. Il problema alla base del “nodo gordiano” - enfatizza Sambogna - non è ne di metodo ne strettamente processuale, ma verosimilmente coinvolge gli animi, le aspirazioni e i sentimenti di chi, per quanto legittimamente, pone in essere una dura dialettica interna e, talvolta, esterna al partito; dialettica che, per quanto astrattamente legittima, non trova la mia condivisione». «Guardando retrospettivamente a quanto accaduto nel recente passato, e dato il coacervo di fattori contingenti degli ultimi tempi, - sottolinea il militante del Pd - Angelo Chiorazzo pare essere l’unica soluzione, alternativa per metodo e per spirito, per riscrivere la storia di questa terra». Ed è slla
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Primo Piano
sabato 13 gennaio 2024 www.lecronache.info
Ferrone accusa Pittella di filo fascismo e Azione chiude alle primarie, mentre per Lettieri va tutto bene
Centrosinistra è tutti contro tutti
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Conte banchetta sulla testa di Chiorazzo. Lindo Monaco (Basilicata Casa Comune): «Qualcuno vuole far vincere Bardi»
ne idilliaca che non esiste. In ogni caso, quando leggiamo la sua e non fossimo umili penne di dichiarazione secondo cui si valuta provincia ma uomini di cultura «positivamente la riunione del tavopotremmo citare l’Agamenno- lo del centro sinistra con la volontà ne di Eschilo e i famosi versi nei qua- dei partiti di stare insieme per coli Cassandra anticipa al re degli Achei struire una forte coalizione progresla sua imminente morte per mano del- sista per guidare la Basilicata fuori la moglie. dalle secche nella quale la ha condotta «Che mi crediate o non mi crediate, il governo Bardi» con la conferma del che importa? Tutto si compirà. E tu, «giudizio positivo sulla candidatura pieno di dolore, vedrai che ho detto di Angelo Chiorazzo» da «condivisoltanto la verità», dice l’indovina dere, attraverso il metodo delle pricondannata da Apollo a non essere marie di coalizione», non riusciamo a creduta. capire se il segretario del Pd fosse preNon serviva essere, infatti, né grandi sente alla riunione della coalizione. indovini né grandi analisti di politica Leggere infatti di soddisfazione e di per intuire che l’inizio della fine del- imminenti primarie pare in netto conla candidatura di Angelo Chiorazzo trasto con le dichiarazioni di Pessosi era avviata proprio con il sostegno lano che a nome di Azione evidenzia incondizionato del Pd a quella ipote- come al tavolo della coalizione il Parsi. tito di Calenda abbia «ribadito la poIn quello stesso momento il re delle sizione di netta contrarietà alle pricoop da candidato civico si trasfor- marie come unico metodo per l'indimava in candidato del Partito Demo- viduazione della leadership dell'ipocratico. Con quella trasformazione tetica alleanza per le prossime regioperdeva il privilegio di poter essere il nali». federatore per trasformarsi nel porta E, se il segretario del Pd non ha ben bandiera di una parte Con quella stes compreso la posizione dei suoi alleaD I M A S S IM O D E L L A P E N N A
__Chiorazzo
__L’edizione di Cronache del 13 gennaio
luce di tali considerazioni, dunque, che il militante del Pd Sambogna lancia un appello sperando che non resti «inascoltato, ma che sia - chiosa nella nota - per missione e per servizio, un buon modo per rimetterci in cammino».
Istituiti i componenti delle cabine di regia regionale e provinciali
Italia Viva Basilicata in riunione a Matera Cabina di regia Provincia Pz su linea politica e programmatica
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i sono riuniti, domenica a Matera, presso l’hotel San Domenico, i dirigenti nazionali ed i componenti delle cabine di regia regionali e provinciali di Italia Viva, istituite a margine della stessa riunione. A conclusione di un approfondito e partecipato dibattito, considerata la collocazione anche nazionale del partito al di fuori dalle due coalizioni di cdx e csx, emerge una posizione unitaria sulle prossime elezioni regionali che contempla «la necessità di definire delle priorità tematiche - si legge nella nota di Italia Viva Basilicata - con relative proposte capaci di caratterizzare il profilo moderato e riformista di Italia Viva, che dovranno entrare a pieno titolo nella base programmatica della coalizione da sostenere». Altresì, è esplicitato nella nota che si procederà a «una valutazione senza veti, pregiudizi e campi di gioco predeterminati, utilizzando come criteri di scelta prioritari, la comunanza valoriale e l’adozione di un programma di azioni convincenti e capaci di affrontare le emergenze e criticità ancora esistenti nelle comunità lucane». Al tavolo del centrosinistra, dove il partito è stato finora invitato, si conferma la linea delle primarie «come metodo migliore, - è spiegato nella nota di Italia Viva Basilicata - esclusivamente per unire una coalizione che solo compatta in tutte le sue forze può essere competitiva». Al termine della riunione si
1- Ilenia Magaldi coordinatrice (Corleto P.)
2 - Nicola Zuardi (Potenza)
Cabina di regia regionale
1- Marika Padula (Potenza)
2 - Luigi Marsico (Vaglio)
3 - Alessandro Panico (Melfi) 4 - Donato Fidanza (Oppido)
5 - Giovanni Santarsenio (Lagonegro)
6 - Massimo Maria Molinari (Potenza) 7 - Valentina Celsi (Policoro) 8 - Nunzia Antezza (Matera)
9 - Angela Acito (Matera)
10 - Mario Petracca (Pisticci)
11 - Pier Mario Pancaro (Nova Siri)
12 - Anna Maria Rimoli (Scanzano Jonico)
3 - Annamaria Grieco (Tramutola)
4 - Bruno Santamaria (Albano di Lucania) 5 - Gelsomino Di Lascio (Grumento Nova) 6 - Aniello Ertico (Genzano di Lucania)
7 - Margherita Sarli (Abriola)
8 - Rosalinda Ferrari (Rivello)
9 - Vincenzo Destino (Melfi)
10 - Giuseppe Acerenza (Sasso di Castalda) 11 - Mauro Aliano (Lavello)
12 - Donato Macchia (Atella)
Cabina di regia Provincia Mt
1- Mauro Marino (Irsina)
2 - Giuseppe Tedesco (San Giorgio Lucano) 3 - Domenico Pepe (Ferrandina) 4 - Nicola Cristallo (Matera)
5 - Nunzia Antezza (Matera)
6 - Angela Acito (Matera)
7 - Gianfranco Tubito (Salandra)
8 - Giuseppe Filippo (Gorgoglione)
__Un momento dell’incontro
è deciso di costituire l’Assemblea Regionale e di avviare la fase congressuale locale e programmatica del par-
9 - Vincenzo Motola (Montescaglioso)
tito, dando protagonismo alle cabine di regia regionale e provinciali costituite che sono già al lavoro.
10 - Fabiano Sanchirico (San Mauro Forte)
11 - Giacomo Silvano (Irsina)
12 - Cosimo Giuseppe Palazzo (Policoro)
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martedì 16 gennaio 2024 www.lecronache.info
Da Rosa a Caiata passando per Mattia e Quarto, classe dirigente unanime sul consigliere comunale di Avigliano
Congresso provinciale Potenza, FdI sempre più compatta: è Claps l’unico candidato
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DI MASSIMO DELLAPENNA
l nome di Vincenzo Claps è sconosciuto al grande pubblico che segue la politica, eppure quando si è parlato del congresso provinciale di Potenza e della persona da mettere alla guida del principale partito italiano nella provincia a molti nel partito è venuto in mente il suo nome. E, così, quando dal cilindro di Gianni Rosa è uscita la proposta di Claps come Presidente Provinciale di FdI il consenso della base e dei vertici del partito è stato unanime e senza nessuna discussione. Domenica 21 si terrà il congresso provinciale di Potenza, i termini per la presentazione delle candidature è scaduto e Claps risulta essere l’unico candidato alla Presidenza provinciale. LA CLASSE OPERAIA IN PARADISO Vincenzo Claps è stato consigliere comunale ad Avigliano ma, soprattutto, è l’uomo che è stato dietro a moltissime delle straordinarie performance di Gianni Rosa prima come consigliere regionale di minoranza, poi come assessore. È l’uomo che si studia e prepara i dossier ma anche quello che costruisce la rete di rapporti con il territorio contribuendo con grande discrezione e immensa dedizione alla costruzione del Partito di Fratelli d’Italia in Basilicata, dai tempi pioneristici della soglia di sopravvivenza a quelli del primo partito.
__ Lancellotta con Caiata, Mattia e Rosa con Giordano (al centro), e Claps (in basso)
La storia di Claps è la storia del quadro di partito di un partito pesante, strutturato nel quale (come si diceva un tempo) si fa la rivoluzione anche guardando un fusto di benzina ma, soprattutto, facendo il proprio dovere fino in fondo. Il futuro Presidente Provinciale di FdI di Potenza al proprio dovere non si è mai sottratto e oggi, in un partito profondamente cresciuto e ristrutturato, si prepara a raccogliere i risultati del proprio lavoro. IL CAPOLAVORO DI GIANNI ROSA Come abbiamo documentato all’atto di chiusura del tesseramento, il Senatore Rosa era il vero dominus ed arbitro di FdI in Basilicata. Il tesseramento raccolto dal’ex assessore regionale all’Ambiente era circa il triplo della somma di quello raccolto da tutti gli altri esponenti di primo e secondo piano del Partito. Con questi numeri avrebbe potuto fare tutto da solo, decidere ed imporre qualsiasi nome. Da uomo di partito qual è e quale è sempre stato, in-
vece, Gianni Rosa ha scelto di ripiegarsi sulla mediazione, di cercare la condivisione e di costruire l’unità del partito diventando nei fatti il riferimento vero ed autentico di tutta la classe dirigente e della base militante del primo partito italiano. E, così, dopo aver dimostrato di essere in grado di confermare al Governo le stesse posizioni che si tenevano all’opposizione e di poter diventare senatore senza perdere il contatto con il territorio, Gianni Rosa prova anche ai più scettici che la centralità della sua azione è rivolta alla compattezza del partito che, del resto, il senatore di Avigliano, ritiene una sua creatura avendolo fondato in Basilicata. Una leadership fondata sulla dedizione, sul sacrificio, sull’impegno e sullo studio quella di Gianni Rosa che oggi si riafferma in tutta la sua pienezza. UNA CLASSE DIRIGENTE UNITA A sostegno della candidatura di Claps, così come di quella di Giordano hanno trovato il consenso imme-
diato anche di Salvatore Caiata, Aldo Mattia e Piergiorgio Quarto nonché di tutta la classe dirigente diffusa del partito che hanno immediatamente condiviso le indicazioni verso un congresso unitario. In particolare i parlamentari lucani di FdI ed il Coordinatore Regionale hanno voluto dare una svolta seria al Partito evitando strappi e lacerazioni che rischiano sempre di lasciare un segno doloroso e duraturo. E, così, dopo l’elezione all’unanimità di Michele Giordano alla segreteria provinciale di Matera sarà il turno di Vincenzo Claps, anch’egli all’unanimità. A memoria nostra è la prima volta che un partito riesce a superare la crisi di crescita senza scossoni e senza frizioni, con una classe dirigente che dimostra per intero la maturità necessaria per comprendere che il cambiamento passa per la continuità ideale. Giorgia Meloni, quando fondò FdI fece l’esempio del calabrone, la cui strut-
tura alare secondo le regole della fisica gli impedirebbe di volare ma il Calabrone non lo sa e vola lo stesso. FdI di Basilicata si dimostra all’altezza della sfida, la sua classe dirigente guidata dalla saggezza di Gianni Rosa, Salvatore Caiata, Aldo Mattia e Piergiorgio Quarto mostra tutta la sua autorevolezza e compattezza. La partita delle elezioni regionali e della leadership del centrodestra non è mai stata così saldamente, almeno da un punto di vista politico, nelle mani del partito di Giorgia Meloni in Basilicata.
FdI, il coordinatore provinciale Giordano ed il coordinatore regionale Quarto: «Promuovere un confronto costante con le persone»
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«A lavoro per tutelare e consolidare l’unità del centrodestra» l neo eletto coordinatore provinciale di Matera di Fratelli d’Italia, Michele Giordano ha da subito sottolineato come il «radicamento sul territorio attraverso i circoli e attraverso il movimentismo dei circoli, elaborazione di una visione attraverso i dipartimenti, una più stretta collaborazione con Gioventù Nazionale per formare la classe dirigente del futuro e un costante lavoro per tutelare e consolidare l’unità del centrodestra in vista delle prossime sfide», sono le
priorità «per far crescere il partito, dando un contributo quanto più utile e mirato al rilancio della nostra provincia e della nostra regione». «L’individuazione di un candidato unico, Michele Giordano e di una lista unica, è una chiara ed evidente conferma di coesione oltre che di unità del partito - ha dichiarato il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Piergiorgio Quarto - entrambi elementi rari e di grande valore. Uniti e promuovendo un confronto costante con la gente e con
le comunità che rappresentiamo, è evidente che si possono raggiungere risultati importanti per il bene e la crescita del nostro territorio. Ciò anche per dimostrare qualcosa alla gente, non solo per raccontare qualcosa di importante, per rendere ogni
giorno effettiva ed efficace l’alleanza stretta con il territorio che io per primo sono felice ed orgoglioso di rappresentare. La mia visione è e resterà sempre quella di una Regione Basilicata forte, unita e orgogliosa delle proprie radici».
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Il consigliere regionale di Italia Viva-Renew Europe: «Sosteniamo emendamento On. Gadda. Bardi, Galella e parlamentari lucani cosa intendono fare?»
Braia: «Abolizione esonero Irpef agricoltori, è l’ennesimo “scippo” del Governo Meloni»
«O
ccorre fare ogni tipo di pressione, ad ogni livello, perché si ap-
provi l’emendamento di Maria Chiara Gadda, Italia Viva, al milleproroghe, per ristabilire l'agevola-
pogruppo Italia Viva - Renew Europe e componente del comitato nazionale Italia Viva. «Il Governo ha, infatti, abolito l’esonero Irpef per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. continua Luca Braia - Da parte nostra, pieno sostegno all’iniziativa dell’On. Gadda. Chiediamo, come Italia Viva - Renew Europe, un impegno concreto dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Alessandro Galella». «Basta penalizzare sempre i nostri agricoltori, dopo l'aumento delle tariffe dell’acqua al Consorzio di bonifica, nella nostra rezione fiscale che fu Mat- gione. Facciamo appello teo Renzi a introdurre». alle associazioni di cateLo dichiara il Consigliere goria, ai parlamentari luRegionale Luca Braia, ca- cani di centro destra e al
comparto agricolo tutto. Questo mancato rinnovo dell’esonero irpef a coltivatori diretti e ad imprenditori agricoli la dice lunga sui sovranisti del governo Meloni che assestano un altro gravissimo colpo a tutto il sistema» prosegue il capogruppo in Consiglio regionale di Italia Viva-Renew Europe. «Non solo a proclami e propaganda, il Governo nazionale, ma anche quello regionale, facciano realmente vedere alla comunità tutta un vero sostegno all'agricoltura e al Made in Italy. Più fatti, meno tasse» conclude il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe e componente del comitato nazionale Italia Viva.
I segretari Verrastro e Martino: «Il rilancio dell’ente Apibas passa anche attraverso la motivazione del personale interno»
Ex Consorzio Asi, Uil e Uiltec Basilicata: «Urgente tavolo in Regione per sbloccare Tfr lavoratori»
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a Uil Fpl e la UilTec di Basilicata da tempo sono impegnate per il recupero del Tfr dei lavoratori dell’ex Consorzio Asi, transitati una parte in Acquedotto Lucano e un altra parte nel nuovo Ente Apibas. «L’ultimo incontro si è tenuto nel lontano 2022,inRegione con l’Assessore Galella ed il Commissario Liquidatore che si erano impegnati a versare il TFR ai lavoratori, man mano che le risorse si fossero rese disponibili. - afferma il segretario regionale aggiunto Uil Fpl Giuseppe Verrastro e il segretario regionale Uiltec Giuseppe Martino - Ad oggi, purtroppo, a distanza di due anni è stato solo erogatoun ac-
conto del 30%, un importo così esiguo da essere insignificante, corrispondente a quanto maturato nell’ultimo anno.I lavoratori dell’ex Consorzio Asi sono creditori privilegiati e devono avere certezza dei tempi di liquidazione del loro credito, per questo abbiamo già intrapreso un’azione legale perché oramai, a distanza di due anni non hanno ricevuto quanto dovuto e, soprattutto, è stato disatteso l’accordo sottoscritto tra le parti in Regione». «Il tempo dei solleciti è scaduto pertantola Uil Fpl e la Uiltec, congiuntamente, hanno deciso di intraprendere azioni più incisive e concretenell’interesse di questi
lavoratori» continuano. «All’Assessore alle Attività Produttive,Dr. Michele Casino, le scriventi OO.SS chiedono una convocazione urgente del tavolo Regionale tra le parti, perché ritengono che il rilancio dell’ente APIBAS passa anche attraverso la motivazione del personale
interno che sta lavorando oramai da tempo in piena carenza di personale e, soprattutto,al quale va garantita una contrattazione decentrata di secondo livello,nonché un organico adeguatoche possa finalmente e definitivamente rilanciare il nuovo ente» concludono Verrastro e Martino.
Basilicata 24 ore
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L’INTERVENTO Il già presidente del Consiglio regionale Mollica su autonomia differenziata e federalismo fiscale
Le Istituzioni non condannino i territori all’emarginazione D
DI FRANCO MOLLICA*
opo anni riprende in Senato il dibattito sul “Federalismo fiscale”, una legge delega del 2009 fortemente voluta da un solo partito della compagine Governativa del tempo (Lega) e, sicuramente, frutto di un compromesso politico, malgradito dalle altre forze alleate a giudicare dal rallentamento subìto fino ad ora, limitandosi , per fortuna, solo a qualche intervento sperimentale . Alla discussione sul tema ,
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che imperversa da giorni sulla stampa, mi inserisco anch’io sperando di offrire spunti di riflessione ulteriori, non fosse altro per essermene occupato , anni addietro , da Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata, nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni. Già allora l’argomento sollevava , e non a torto, molteplici perplessità sulle reali conseguenze che una tale riforma avrebbe comportato e, già allora , si discuteva sui Lep (Livelli essenziali di prestazioni) ora Lup ( Livelli uniformi delle prestazioni), focalizzando l’attenzione, inevitabilmente, sull’ innegabile e oggettiva diversità (economico e sociale) tra le Regioni del Nord e quelle del Sud. In questi anni si è discusso tanto, tanti i Convegni che si sono sprecati sul tema,
tante le opinioni di politologi, intellettuali , economisti ma, mi chiedo: in pratica quali azioni sono state intraprese per permettere quel passo avanti, per diminuire quel “divario” e rendere , concretamente i Lep (o Lup) fattibili per tutte le Regioni e, quindi , rendere possibile la fruizione in maniera egualitaria dei servizi da parte di tutti i Cittadini? Lo stesso Pnrr, ormai al termine, che doveva essere un’azione concreta ed utile allo scopo , destinando il 40% delle risorse al Sud , si è rivelato inefficace perché , da quel 40% , si è pensato bene di distrarre fondi per destinarli , guarda caso. ad opere del Nord, accentuando ancora di più proprio quel “divario” che si voleva - almeno nelle intenzioni- assottigliare. Dunque, se le premesse sono queste converrete con me che c’ è ben poco da esultare soprattutto se è proprio la politica a causare il prevedibile ed incontrovertibile collasso dei Comuni ed a cascata delle Province e delle Regioni del Sud . Il 16 gennaio sono previste manifestazioni in molte città Italiane, anche a Potenza, per gridare davanti alle Prefetture la propria contrarietà al procedere di que-
sta sciagurata norma . Non si può ignorare questo grido consapevole per un futuro esiziale, per questo mi sento di fare appello al buon senso di tutti i sindaci, dei Presidenti delle Province e delle Regioni del Sud , affinché affrontino con coraggio la questione, prescindendo dal personale credo politico, ed agiscano di conseguenza, con fermezza , consapevoli che saranno proprio loro ad incontrare serie difficoltà gestionali per garantire alle proprie comunità e, quindi ai propri cittadini, quei servizi essenziali e di civiltà a cui la Legge fa riferimento. Per questo motivo non posso non stigmatizzare il comportamento del Presidente della Regione Bardi che, con molta superficialità o peggio ancora leggerezza, ha già espresso il proprio assenso a tale sciagurato progetto, mostrando di tenere più al consenso dei suoi referenti romani ,accettandone passivamente le decisioni, che al benessere dell’intera Comunità regionale, senza aver affrontato alcuna discussione sul punto ed ignorando totalmente il pensiero dei cittadini rappresentati, pur arrogandosi il diritto di decidere del loro destino, ed ai quali, non dimentichiamolo, si appresta,
a chiedere la propria riconferma nell’istituzione Regionale. Bardi dimentica che le azioni di un Presidente “gravano su tutti i cittadini” e non soltanto sui propri elettori. Analogo ragionamento vale per i sindaci in scadenza di mandato che intendano ricandidarsi, ritengo non sia più il tempo di perseguire “egoistici tatticismi politici” ma, occorre un forte atto di coraggio, segno di grande saggezza ed opportunità e spero vivamente che la mostrino, avendo almeno l’onestà intellettuale di esplicitare il proprio punto di vista, esplicitandolo chiaramente nei programmi elettorali che si accingono ad elaborare. Non pretendo certo di essere il detentore della verità, ma, la mia esperienza amministrativa mi induce a spronare le istituzioni ad essere lungimiranti , a guardare oltre, perché le azioni di oggi, purtroppo, potrebbero produrre effetti nefasti per i territori del Sud, effetti a cui sarà impossibile porvi rimedio , con l’unica certezza, questo sì, di condannarli ad una emarginazione definitiva. *GIÀ PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE E CONSIGLIERE COMUNALE DI VENOSA
Promosso dal Consiglio nazionale geometri: «Con la sussidiarietà orizzontale nella P.A. si può mitigare la mancanza di figure tecniche»
Convegno su opere pubbliche e sviluppo infrastrutturale i è svolto a Potenza un Convegno sul tema dei lavori pubblici promosso dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, in collaborazione con il Collegio Provinciale geometri e geometri laureati di Potenza presieduto da Giuseppina Bruzzese. All’appuntamento ha preso parte l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Gerardina Sileo, che ha sottolineato «come la legge sull’equo compenso e la relativa pronuncia dell’Anac, su impulso della Rete delle Professioni Tecniche, rappresentano una tutela alla dignità dei compensi professionali, che accompagna l’operato della categoria dei geometri chiamata a cooperare con la Regione Basilicata per la definizione delle attività formative per la regolazione e affrancazione degli usi civici».
In materia di lavori pubblici, il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva ha affermato: «Il settore dei lavori pubblici torna a essere uno snodo dello sviluppo infrastrutturale del Paese evidenziando la mancanza di figure professionali tecniche all’interno delle Stazioni Appaltanti; un aspetto che rappresenta un elemento significativo e incide nel rallentamento rispetto alla velocità di spesa richiesta dal Pnrr». «Se ben utilizzati dalla Pubblica Amministrazione - ha aggiunto -, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, i tecnici liberi professionisti possono rappresentare l’utile risorsa cui fare riferimento per ovviare a questa empasse e concorrere a mitigare questo grave deficit di capitale umano. Ma non solo, anche la richiesta di tecnici qualificati, da parte delle imprese esecutrici, al momento
si connota per il medesimo punto di fragilità: una carenza di personale qualificato a cui affidare i compiti della conduzione dei cantieri». In questo quadro si colloca l’impegno del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che ha organizzato il corso di formazione in “La disciplina dei Lavori Pubblici nell’esecuzione dell’opera, dalla progettazione alla cantierizzazione”. «Governare la complessità del
mercato pubblico, far emergere il ruolo della categoria dei geometri in occasione di misure storicamente straordinarie come il Pnrr, delineare le opportunità per i professionisti iscritti e sostenere il collocamento della loro figura tecnica specialistica nella filiera delle costruzioni - ha dichiarato il vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi - sono fra le finalità istituzionali quotidianamente perseguite dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati”.
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CALENDARIO VENATORIO, SULL’ATTO DELLA GIUNTA REGIONALE VITTORIA AL TAR DELL’ASSOCIAZIONE EARTH
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Caccia ai turdidi , sospesa la proroga fino a fine gennaio n accoglimento delle richieste delle associazioni venatorie regionali Libera caccia ed Enalcaccia, la Giunta regionale, lo scorso 4 gennaio ha accolto l’istanza di proroga del prelievo delle specie beccaccia e tordi fino al 31 gennaio 2024. Una decina di giorni dopo, lo stop. Vittoria d’urgenza dell’associazione Earth, costituita con lo scopo di intraprendere ogni attività culturale, sociale, politica e giuridi-
ca tesa alla promozione, all’atnatura, effetti irreversibili che tuazione e alla tutela dell’amsi consumerebbero ancor prima biente e delle risorse naturali. che il collegio giudicante possa Il Tribunale amministrativo reessere investito dell’esame della gionale (Tar) di Basilicata, docontroversia, andando, inoltre, po aver riscontrato che la modipotenzialmente ad incidere su fica della stagione venatoria è valori di rilevanza primaria, ha stata adottata senza il preventisospeso temporaneamente il vo parere obbligatorio dell’Ispra, e dopo prolungamento della caccia ai turdidi sino aver rilevato che l’atto di Giunta ha, per sua al 31 gennaio 2024.
Dai dati Ispra la nota dolente sui rifiuti organici: con la Valle d’Aosta, le uniche 2 regioni a non disporre di impianti di trattamento biologico
Rifiuti urbani, nel 2022 la Basilicata ha prodotto oltre 191 mila tonnellate N
el 2022, la produzione nazionale dei rifiuti urbani si è attestata a circa 29,1 milioni di tonnellate, in calo dell’1,8%, 544 mila tonnellate, rispetto al 2021. Nel 2022, in Basilicata, dove il trend è decrescente dal 2018 (199.425 tonnellate), la produzione di rifiuti urbani è risultata pari a circa 191 mila tonnellate (191.815). Dato superiore soltanto a quelli del Molise (108.581) e e Valle d’Aosta (75.746). Sono questi alcuni dei dati contenuti nell’ultimo rapporto annuale dell’Ispra sui rifiuti urbani. Per quanto riguarda la produzione pro capite di rifiuti urbani per regione, in Basilicata, nel 2022, il rapporto è risultato di 357,4 chilogrammi per abitante residente. Anche in questo caso, come specificato dall’Ispra «i minori valori di produzione pro capite si registrano per la Basilicata (357 chilogrammi per abitante), il Molise (375 chilogrammi) e la Calabria (401 chilogrammi)». RACCOLTA DIFFERENZIATA Nel 2022, la più alta percentuale di raccolta differenziata è conseguita, analogamente al 2021, dalla regione Veneto, con il 76,2%, seguita da Sardegna (75,9%), Trentino-Alto Adige (74,7%), Emilia-Romagna (74%), Lombardia (73,2%) e Marche (72%). Superano l’obiettivo del 65%, fissato dalla normativa per il 2012, anche Umbria (67,9%), Friuli-Venezia Giulia (67,5%), Piemonte (67%), Valle d’Aosta (66,1%) e Toscana (65,6%); sono prossime a
tale obiettivo l’Abruzzo (64,5%) e la Basilicata (63,7%). Il numero di regioni con un tasso di raccolta al di sopra della media nazionale (65,2%) è, pertanto, pari a 11. La Puglia e il Molise si collocano rispettivamente al 58,6 e 58,4%, mentre la Liguria si attesta, al 57,5%, con un aumento di oltre 2 punti rispetto al 2021. La Campania raggiunge il 55,6%, la Calabria il 54,6% e il Lazio al 54,5%. Per Puglia e Calabria si registrano crescite delle percentuali di 1,4 e 1,5 punti, rispettivamente. Supera per la prima volta la soglia del 50% la regione Sicilia (51,5%) facendo registrare un aumento di 3,9 punti rispetto alla percentuale del 2021 (47,5%), di oltre 9 punti rispetto al 2020, e di 22 punti percentuali rispetto al 2018. Crescita esponenziale per la Basilicata sulla raccolta differenziata: 2018 (47,3%), 2019 (49,4%), 2020 (56,4%), 2021 (62,7%), 2022 (63,7%). Al 2022, nel Potentino raccolta differenziata pari al 62,7% e nel Materano 65,4%. Delle 66 province che hanno raggiunto il target del 65%, 40 sono localizzate nel nord Italia (10 delle 12 province della Lombardia, tutte e 7 le province venete, entrambe le province del Trentino-Alto Adige, 9 province dell’Emilia-Romagna, 3 province del Friuli-Venezia Giulia, 7 pro-
vince del Piemonte, 1 provincia della Liguria e la provincia della Valle d’Aosta), 13 nel Centro (5 nelle Marche, 5 in Toscana, 2 in Umbria, 1 nel Lazio) e 13 nel Sud, 5 in Sardegna, 2 in Abruzzo, Campania e Sicilia, 1 in Basilicata (Matera) e in Calabria. Il dato di raccolta differenziata pro capite, in Basilicata, ha fatto segnare una delle medie più basse in Italia: «I valori più bassi si rilevano, per la Sicilia (236 chilogrammi), la Basilicata (228 chilogrammi), la Calabria (219 chilogrammi) e il Molise (219 chilogrammi)». In relazione alla raccolta differenziata delle principali frazioni merceologiche, in Basilicata in ordine decrescente al primo posto la frazione organica, poi a seguire carta, vetro, plastica, metallo e legno. La Basilicata non gestisce frazioni organiche da raccolta differenziata ricevute da fuori regione, ma, nel 2022, ha destinato fuori regione 28.884 tonnellate, per lo più rifiuti biodegradabili di cucine e mense. TRATTAMENTO BIOLOGICO DEI RIFIUTI ORGANICI I rifiuti organici rappresentano un flusso fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti urbani previsti dalla normativa vigente in materia. Si conferma nel ruolo leader, la Lombardia con circa 1,6 milioni di tonnella-
te, pari al 23,6% del totale nazionale. In questa regione risultano operativi 78 impianti, di cui 63 dedicati al compostaggio, 7 al trattamento integrato anaerobico-aerobico e 8 alla sola digestione anaerobica, per una capacità di trattamento complessiva di circa 2,9 milioni di tonnellate. Segue il Veneto, con circa 1,1 milioni di tonnellate, pari al 15,8% del totale e una dotazione impiantistica di 59 unità (50 impianti di compostaggio, 5 impianti di trattamento integrato anaerobico-aerobico e 4 impianti di digestione anaerobica), per una capacità totale di circa 1,6 milioni di tonnellate. Nota dolente, la Basilicata: «La Valle d’Aosta e la Basilicata non dispongono di impianti dedicati al trattamento di questa tipologia di rifiuti». Con riferimento ai rifiuti urbani tal quali, osservato che il 96,3% (oltre 2,6 milioni di tonnellate) è costituito da rifiuti urbani non differenziati inceneriti prevalentemente in Lombardia (unmilione di tonnellate), in Emilia-Romagna (629 mila tonnellate) e in Piemonte (quasi 452 mila tonnellate. In Basilicata, il totale dei rifiuti inceneriti nel 2022, comprensivi del Cs, della frazione secca e del bioessiccato ottenuti dal loro trattamento, pari a 36.520 tonnellate. Le percentuali più alte di rifiuti allocati in discarica
senza trattamento preliminare, invece, si riscontrano, in Trentino-Alto Adige (86,5%) e in Valle d’Aosta (60,5%). In queste regioni, tuttavia, lo smaltimento in termini quantitativi è comunque contenuto, pari a circa 28 mila tonnellate nel primo caso e a 45 mila tonnellate nel secondo, a fronte di elevati livelli di raccolta differenziata, pari al 74,7% in Trentino-Alto Adige ed al 66,1% in Valle d’Aosta a cui contribuisce in modo sostanziale la frazione organica che garantisce che il rifiuto indifferenziato non contenga materiale organico putrescibile: «Si riscontrano percentuali tra 45% - 35% dei rifiuti smaltiti senza pretrattamento in Basilicata (40,2%) e in Veneto (31,4%), mentre si segnalano percentuali intorno al 20% in Sardegna e al 10% nelle Marche». I COSTI Infine, l’analisi dei costi del servizio di igiene, in Basilicata effettuata su un campione complessivo di 62 Comuni. I maggiori costi pro-capite, in Liguria (270,7 euro), i minori in Molise (n Molise, con 141,2 euro): in Basilicata il rapporto è risultato pari a 182,57 euro per abitante. dieci in meno del dato nazionale. Se si guarda al costo di ciascun chilo di rifiuto prodotto, la media nazionale è 38 centesimi, la Basilicata è seconda in Italia: 49,3 centesimi. A. CARPONI
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Tre grandi interventi di chirurgia maggiore toracica eseguiti nella stessa giornata. Soddisfatto l’assessore regionale alla Sanità Fanelli: «Un’eccellenza»
Al Crob ricostruito con parte dello stomaco l’esofago di due pazienti affetti da tumore
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re importanti interventi eseguiti con successo all’Irccs Crob. Nella seduta operatoria della giornata di martedì 8 gennaio l’equipe chirurgica guidata dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica prof. Cosimo Lequaglie e composta dai chirurghi Roberto Cascone e Annalisa Carlucci, insieme al direttore dell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione dott.ssa Pasqualina Modano, ha eseguito tre interventi importanti su tre pazienti affetti da tumore maligno. Nello spe-
cifico, due tumori dell’esofago e uno del polmone. Di particolare complessità gli interventi sull’esofago, realizzati soltanto da pochi centri in Italia, che hanno visto la ricostruzione dell’organo affetto da tumore con parte dello stomaco del paziente. L’asportazione dell’esofago affetto da tumore, infatti, è un intervento complesso che richiede un adeguato expertise, necessario per l’accesso in una stessa seduta a più parti del corpo come la testa, il collo, il torace e l’addome nonché la preparazione di parte dello stomaco che per essere trasportato in torace a sostituire l’esofago, viene trasformato dal chirurgo in un tubulo allungato e ristretto. Nel secondo intervento, oltre all’esofago, l’equipe chirurgica è intervenuta anche sul fegato che presentava un angioma cavernoso. I pazienti sottoposti ad intervento dell’esofago sono un sessantenne e un ultrasettantenne entrambi lucani di sesso maschile. I pazienti attualmente sono in degenza nel reparto di chirurgia, sono in buone condizioni e il decorso post-operatorio procede in maniera ottimale. Il terzo intervento è stato eseguito su un tumore maligno al polmone destro di un paziente proveniente dalla provincia di Cosenza. L’intervento è stato effettuato con un approccio mininvasivo tramite video-toracoscopia, una incisione di soli 3 o 4 cm attra-
verso la quale vengono inseriti una speciale telecamera e tutti gli strumenti che permettono di asportare la malattia con risultati oncologi assolutamente sovrapponibili a quelli della chirurgia tradizionale ma con notevoli vantaggi per il paziente in termini sia di dolore che di ripresa post-operatoria consentendo un rapido rientro a casa e una minore degenza ospedaliera. Gli specialisti hanno ricevuto i complimenti della direzione strategica ed in particolare del direttore De Fino che ad un mese dal suo insediamento sta notando il cambio di passo necessario a riportare l’Istituto al centro delle attività sanitarie regionali in materia oncologica. L’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, ha espresso il proprio ringraziamento agli specialisti coinvolti nelle delicate operazioni concluse con successo per i tre pazienti oncologici. «Si conferma l’eccellenza dell’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Rionero in vulture, grazie al lavoro sinergico che unisce professionalità di grande livello al potenziamento di infrastrutture e delle dotazioni tecnologiche. Con l’imprescindibile supporto della direzione strategica, dobbiamo continuare ad investire in questo senso, per rendere l’Irccs Crob sempre più attrattivo per le cure in regione e offrire risposte di qualità alle esigenze dei cittadini».
Il presidente dell’Associazione lucana diabetici sollecita «il competente assessore e il Dg» Il segretario generale Spi Cgil Basilicata: «È una priorità del nostro Paese»
Papaleo: «Si affronti la questione Summa: «Occorre continuare a delle liste di attesa» mobilitarsi per la sanità pubblica»
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egli ultimi giorni stiamo assistendo ad un proliferare di denunce giornalistiche circa il ritardo nelle visite mediche per diverse patologie,a causa delle lunghe liste di attesa che, purtroppo, si stanno prolungando oltre il periodo pandemico causa Covid; problema, quindi, che non scopriamo oggi, ma che continuerà e si aggraverà, anche a causa della fuga dei Medici dal servizio pubblico o per il loro pensionamento; il tutto è dovuto, in particolare, alle scarse risorse che vengono investite nel comparto della Sanità, alle diverse Sanità operanti nelle Regioni a seguito del federalismo determinato nel comparto sanitario dalla modifica del Titolo V della Costituzione, ma principalmente dalla modalità senza controllo con cui si effettuano le visite in “intra moenia”»
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afferma Antonio Papaleo presidente dell’Alad . «Denunce che continueranno e si accresceranno strumentalmente, specie in prossimità della vicenda elettorale;da qui, l’urgenza di affrontare tale delicata questione attraverso appositi tavoli di confronto ed in particolare, per quanto attiene la patologia diabetica riconvocando l’apposita Commissione Regionale Diabete» continua Papaleo. «Da qui, una sollecitazione al competente Assessore e DG del Dipartimento Sanità affinchè provvedano in tempi solleciti alla riconvocazione, anche in quanto si possa affrontare la delicata questione, stante la crescente percentuale di persone con diabete, specie di Tipo 2 (oltre l’8% i consapevoli)» conclude il presidente Alad Antonio Papaleo.
«L
a priorità del nostro paese è ricostruire la sanità pubblica che è stata oggetto in questi ultimi anni di tagli che hanno portato a un sotto finanziamento del Fondo sanitario nazionale tra i più bassi di Europa. Tagli fatti per 37 miliardi di euro e con una spesa media del 6 per cento del Pil, rispetto a Germania e Francia la cui spesa sanitaria è all’8 per cento. Questa è la priorità delle priorità , investire nella sanità pubblica per garantire a tutti gli italiani il diritto ad essere curati». Lo afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, che afferma: «Il diritto alla salute è ormai negato a molti e garantito solo a chi si può permettere di pagare una prestazione privata. Una diseguaglianza enorme, che viola i principi costituzionali del nostro paese». «Non ci sono più medici di famiglia - continua Summa - liste di attesa ormai chilometriche che negano di fatto l’acceso alle cure e soprattutto alle azioni di prevenzione. Al di là della narrazione comunicativa del presidente Bardi e dell'assessore al ramo Fanelli. La maggior parte dei lucani a basso reddito - sottolinea il segretario dello Spi Cgil -hanno smesso di curarsi e in alunni casi per curarsi si sono impoveriti». «Per queste ragioni - conclude Summa - occorre continuare a mobilitarsi per la sanità pubblica e contro questo governo di destra che sta desertificando il nostro territorio».
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Potenza
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POTENZA Come anticipato da Cronache, torna percorribile un tratto dell’arteria chiusa a dicembre 2020 a causa di una frana
Corso Garibaldi, riaperto il tratto a salire tra San Rocco e piazza Vittorio Emanuele II
_ Immagini della riapertura di corso Garibaldi DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Ci sono voluti tre anni per riaprire corso Garibaldi a Potenza e sistemare la frana che nel dicembre 2020 ha reso impraticabile l’arteria ma alla fine l’Amministrazione comunale ce l’ha fatta. Una riapertura parziale ma importante per i residenti e gli automobilisti fortemente provati dalla chiusura prima e dai lavori poi. Ieri mattina è stato riaperto solo un tratto di strada, il lato destro della carreggiata a salire da borgo San Rocco in dire-
(foto Mattiacci)
zione piazza Vittorio Emanuele II. Da queste colonne avevamo annunciato la scorsa settimana l’imminente apertura di un’arteria importante per la viabilità del capoluogo. I lavori in corso Garibaldi sono ini-
ziati lo scorso mese di ottobre e prevedevano la realizzazione di una paratia e la predisposizione di un marciapiede a sbalzo; ad Acquedotto Lucano l’onere di realizzare invece la nuova condotta, la cui rottura provocò lo sprofondamento della strada. Prevista nell’intervento anche la realizzazione del marciapiede al fine di consentire il transito in sicurezza dei pedoni. Non manca molto al completamento di tutta l’opera che porrà definitivamente fine ad un disservizio che è durato anni e che ha causato notevoli disagi a pedoni, residenti e automobilisti.
Il segretario generale Fit Cisl: «Collaborare è costruttivo, più delle critiche sterili»
Trasporto Urbano, Colucci: «Necessario incrementare la frequenza degli autobus»
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eri mattina il sindaco di Potenza Mario Guarente ha incontrato il segretario generale della Fit Cisl Sebastiano Colucci per discutere del Trasporto Urbano del capoluogo di regione. «Una riunione importante che ha acceso i riflettori su quanto si è fatto in questi anni per dare una nuova luce al Trasporto Urbano di Potenza, partendo dall’importante cambio di Gestione affidato alla Miccolis spa, che ha dato finalmente una serenità economica ai lavoratori ed un servizio puntuale agli utenti» dichiara il Segretario Generale Sebastiano Colucci. «Si è discusso della necessità di un nuovo piano di esercizio che aumenti la frequenza degli autobus, soprattutto nei luoghi nevralgici, ospedale e ASP, e nelle contrade che circondano la Città, nel frattempo si è conclusa la mappatura di tutte le fermate che verranno a breve ripristinate. - continua il segretario Colucci - Un importante passo è la ristrutturazione delle Scale Mobili Santa Lucia, con il suo giardino che trasformerà le scale mobili in un centro di socializzazione, oltre che fulcro importante del
_ Colucci
trasporto Potentino, nel contempo si sono avviati i lavori di messa in sicurezza delle Scale Mobili di Via Armellini, che presto non avranno più infiltrazioni». «Crediamo conclude –Colucci - che il fare e il collaborare sia più costruttivo delle critiche sterili di alcuni soggetti che confermano la non conoscenza del settore, infine ringrazio il Sindaco di Potenza per la disponibilità e celerità nella convocazione e nell’affrontare i problemi dei lavoratori».
CODE LUNGHISSIME E «CANTIERI INFINITI, È UN DELIRIO»
Traffico bloccato tra via Ciccotti e via Cavour: l’ira dei potentini
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otenza è diventata la città dei “mille cantieri”. Tante, troppe sono le strade interessate dai lavori nella città capoluogo. Da mesi ormai la pazienza degli automobilisti è continuamente messa a dura prova. I cantieri che forse hanno creato maggior problemi al traffico già intenso, sono i due sorti in via Ciccotti fino ad arrivare all’imbocco di via Cavour. Uno interessa l’edificio della Caserma dei Carabinieri e l’altro riguarda i lavori al muro di contenimento della Villa di Santa Maria. Lo scorso mese di settembre è stato ripristinato il doppio senso di marcia ma purtroppo il problema delle lunghe code, soprattutto nell’ora di punta, non si è risolto. Anzi. Nelle scorse ore tante sono state le segnalazioni dei cittadini intrappollati nella coda chilometrica: «25 minuti per percorrere 2,5 km. Un delirio. In via Ciccotti lavori infiniti e traffico bloccato». Questo il commento che lascia trapelare l’insofferenza dei potentini verso un cantiere che è iniziato diversi mesi fa e che sarebbe dovuto terminare, salvo imprevisti, a dicembre. Il traffico intenso c’è sempre stato in via Ciccotti, è doveroso ricordarlo. Nell’ora di punta, all’uscita degli alunni da scuola si sono sempre creati ingorghi e lunghe file ma i cantieri presenti hanno complicato la situazione. È inevitabile, pare, che all’altezza della Caserma dei Carabinieri il traffico si congestioni. Succedeva prima con tre corsie a disposizione, succede oggi che le corsie sono due. Qualcuno incolpa «la mancanza di programmazione dell’amministrazione di centrodestra» altri la «mancanza di visione delle amministrazioni precedenti». Di chiunque sia “la colpa” però le “code interminabili” sono una costante nella vita degli automobilisti che percorrono loro margrado, via Ciccotti e via Cavour. ROSMOL
Potenza e Provincia
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Nel Palazzo della Cultura, la conferenza stampa di presentazione. Soddisfatto l’assessore comunale allo sport, Blasi
Potenza «città a trazione sportiva»: accordo tra Fondazione “Sportcity” e Comune
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i terrà questo pomeriggio, alle ore 16,30, nel Palazzo della Cultura a Potenza, la conferenza stampa di presentazione dell’accordo di collaborazione programmatico tra
Fondazione Sportcity e Amministrazione comunale di Potenza. Saranno presenti il Sindaco Mario Guarente, l’assessore al Bilancio e allo Sport Giammarco Blasi, il presidente della
Fondazione Sportcity Fabio Pagliara, il coordinatore regionale di Sport e Salute Matteo Trombetta. Con la sigla dell’accordo il Comune di Potenza diventerà una delle città italiane che il 22 settembre parteciperà alla quarta edizione dello Sportcity Day, il più partecipato evento d’Italia che promuove il movimento e il benessere dei cittadini e sarà presente con i propri rappresentanti istituzionali alla seconda edizione dello Sporticity Meeting, gli ‘stati generali’ sul benessere, qualità della vita e felicità, che si svolgerà a Pietrasanta (Lucca) il 23 e 24 marzo. Nei termini dell’accordo ci sarà spazio anche per lo sviluppo di una serie di studi e ricerche, elaborati dagli esperti della Fondazione Sportcity e da noti istituti di ricerca nazionali, che riguarderanno la pratica sportiva diffusa e la cultura del movimento, «utili come parametro e riferimento per consentire alla Città di Potenza di trasformarsi, nei prossimi anni, in una città sempre più a trazione sportiva» evidenzia l’assessore Blasi.
Il sindaco Sabato: «Nel corso del 2024 seguirà una visita del Consiglio Comunale e ci organizzeremo con la nostra comunità per andare in visita ufficiale»
“Bella per l’Emilia Romagna, solidarietà al comune di Castel Bolognese”: 6800 € raccolti
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DI EMANUELA CALABRESE
embrano sbiadite le immagini dell’alluvione in Emilia Romagna, con tanti comuni colpiti, eppure se l’emergenza è cessata, sono ancora tanti i danni da riparare. Molte le iniziative messe in campo in tutta Italia, tra comitati, Amministrazioni e Associazioni che si sono date da fare per offrire un contributo anche economico alle popolazioni messe in ginocchio. Tra queste anche il Comune di Bella, che oggi rende noto l’ammontare della cifra raccolta, e in quali modalità: «L’iniziativa solidale di raccolta fondi denomi-
nata “Bella per l’Emilia Romagna” in favore del Comune di Castel Bolognese, duramente colpito dall’alluvione dello scorso maggio 2023, dopo sei mesi di raccolta fondi si è concretizzata con la trasmissione al Comune in provincia di Ravenna, della somma di 6.800 euro di cui 2.500,00 euro stanziati dall’Amministrazione Comunale, 2.500,00 euro derivanti dalla raccolta organizzata dal Comune e 1.800,00 euro raccolti da un comitato spontaneo di cittadini bellesi». Sul provvedimento approvato all’unanimità nella scorsa seduta del Consiglio Comunale e, facendo seguito anche all’impegno
assunto sempre dal Consiglio Comunale lo scorso 6 giugno 2023, si è espresso anche il sindaco di Bella Leonardo Sabato: «Vorrei ringraziare tutta la comunità bellese, per aver contribuito a questa raccolta fondi e tutto il Consiglio Comunale per aver condiviso questa iniziativa, così come ringrazio il comitato di volontari che si è attivato per aiutarci in questa raccolta». Non solo un aiuto a distanza, ma un sostegno che si concretizzerà con un incontro di persona, come spiega il Sindaco Leonardo Sabato: «Ho avuto il piacere di interloquire con l'Amministrazione Comunale di Castel Bolognese ed
ovviamente ringraziano tutti quanti noi, il Consiglio Comunale, ma soprattutto la nostra comunità per aver attivato questa meritevole iniziativa e, saranno loro a decidere poi come destinare queste risorse. Nel corso del 2024 seguirà anche una visita in questo Comune, da parte del Consiglio Comunale, e ci organizzeremo con la nostra comunità per andare in visita ufficiale a Castel Bolognese per condividere un momento di vicinanza. Come Sindaco di questo paese sono orgoglioso della nostra comunità che si sa sempre distinguere al meglio in queste circostanze» conclude il Primo cittadino.
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Provincia
martedì 16 gennaio 2024 www.lecronache.info
LAGONEGRO Appalti, la Giunta del sindaco Pd Falabella che si regge sull’appoggio Lega perde l’assessore delle «rotazioni»
Dopo l’inchiesta di Cronache, scoppia il caso fontana: Mastroianni si dimette
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trascichi del caso Fontana Murat, a Lagonegro cambiamenti in avvio di nuovo anno: l’assessore Luciano Matroianni ha rassegnato le dimissioni dalla carica. A dicembre, Cronache Lucane e Cronache Tv hanno reso noto gli audio che l’ormai ex assessore Mastroianni e l’imprenditore della Sinnica Spurgo Srl, Vito Ciminelli, si sono scambiati attraverso nota piattaforma di messaggistica istantanea. Dai lavori di pulizia della Fontana Murat, fatti a «titolo gratuito», ma su autorizzazione non ancora pervenuta, il Comune ha dovuto anche rispondere a Soprintendenza e Carabinieri, «ho fatto una fontana che ci ho rimesso per salvare l’Amministrazione comunale, mi sono preso io le mie colpe, sennò a quell’altro lo (il sindaco Falabella, ndr) avevano già condannato», a nuovi lavori, con l’ex assessore Mastroianni che rassicurava l’imprenditore con frasi del tenore di quelle seguenti: «Ma stai tranquillo, c’è Salvatore, il sindaco, che ha già parlato con la segretaria dentro la stanza, hanno parlato solo loro, Stai tranquillo e non ti accelerare (...) «Ora ha detto la segretaria che deve
sabato 23 dicembre 2023
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Vicenda tutt’altro che chiusa, ci sarebbero altri audio tra l’assessore Mastroianni e l’imprenditore Ciminelli. Sindaco in difficoltà mentre la segretaria comunale si agita in Assise
Fontana Murat e appalti a Lagonegro In Consiglio comunale Falabella tace
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__ Cronache Lucane, edizioni 15 e 23 dicembre
andare così. Facciamolo andare così sto ciclo così, anche per una questione per far vedere che è una rotazione, per non dare nell’occhio. Non ti preoccupare. Si fa sta rotazione e poi punto e daccapo di nuovo». La risposta di Ciminelli della Sinnica Spurgo Srl: «Non li voglio proprio vedere. Allora che facesse la gara. Perché non fa la gara? Che rotazione? Non ne voglio proprio vedere rotazioni. Ma lascia perdere, lascia». Vicenda opaca, politicamente mai chiarita. La segretaria comunale, Franca Pisani, ha terminato l’incarico a dicembre e dal 1 gennaio non presta
e voci sulla fontana Murat a Lagonegro aumentano, ma la maggioranza consiliare guidata dal sindaco Salvatore Falabella continua a non rispondere. In Consiglio comunale, l’interrogazione condivisa dalle opposizioni a seguito della trasmissione televisiva, in onda su Cronache Tv, della puntata di “Oltre il giardino” sugli audio scambiati via messaggistica vocale tra l’assessore comunale Luciano Mastroianni e l’imprenditore della Sinnica Spurgo Srl, Vito Ciminelli. Come ha detto la consigliera comunale Maria Di Lascio durante i lavori consiliari «intendiamo condividere con la comunità la preoccupazione per i fatti emersi dagli audio diffusi nel corso della trasmissione».
più servizio al Comune di Lagonegro. Dopo l’infruttuoso Consiglio comunale di fine dicembre, maggioranza con Mastroianni ancora in Giunta trincerata dietro un aprioristico silenzio, non hanno approvato neanche la richiesta di verificare l’esistenza dell’autorizzazione comunale ai lavori di pulizia del bene monumentale della Fontana Murat, le consigliere di minoranza, Maria Di Lascio e Maria Palermo, Concetta Iannibelli e Anita Buldo, sono tornate a chiedere un nuovo Consiglio sulla vicenda con approfondimento sulle dimissioni di Mastroianni. Il sindaco del Partito de-
Maria Palermo, Concetta Iannibelli e Anita Buldo, hanno esplicitamente chiesto al sindaco Falabella di chiarire sul rispetto delle procedure amministrative per l’esecuzione dei lavori di pulizia relativi alla fontana Murat, sui quali hanno chiesto riscontri sia la Soprintendenza per i beni culturali che i Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. In risposta dalla maggioranza, il nulla: contrarietà finanche sulla sospensione della seduta per consentire all’Ufficio comunale competente di produrre l’“affidamento” a titolo gratuito dei lavori in questione, ovvero ri__Cronache Lucane, edizione 15 dicembre sposta negativa sull’esistenza dell’atto. Come annotazione im- punto e daccapo! (...) u tendere che a gennaio, ha Affidamento per la puliportante, l’assessore Ma- uaglione (in riferimento un incarico a scavalco, zia delle caditoie stradastroianni comodamente al sindaco, ndr) nun è fess con molta probabilità in- li: 1, 2 più preventivi sul-
mocratico, Salvatore Falabella, che ha già in Giunta un assessore della Lega, Adelaide Spera, protrebbe raddoppiare col Carroccio in caso di sostituzione di Mastroianni con Mimmo Fortunato. L’insolita alleanza politica a Lagonegro tra Pd e Lega. La sezione territoriale lagonegrese di Forza Italia, appresa la notizia delle dimissioni di Mastroianni, ha subito commentato: «Il Comune di Lagonegro, perde pezzi, in solo 7 mesi un disastro di portata epocale e un “teatro” mai visto». «La nuova primavera di Salvatore Falabella e Pina Manzolillo - hanno aggiunto gli esponenti locali
del partito - si è trasformata in un incubo senza precedenti per l’intera Comunità di Lagonegro. Luciano Mastroianni, nel prendere atto del totale fallimento dell’Amministrazione comunale, ha opportunamente rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni da assessore. Un teatrino senza precedenti. A Falabella che sarà ricordato come il sindaco del teatro, non restano due strade. La prima nominare assessore un altro esponente della Lega e rafforzare Vito Bardi o rassegnare le sue dimissioni, quest’ultima sarebbe gradita a tutta la comunità di Lagonegro». A. CARPONI
L’ira del sindaco Altieri: «Ci sono persone che considerano il nostro paese una discarica, noi ci siamo attivati per installare altre telecamere»
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«A Rivello un nuovo sport, il lancio dei rifiuti dal ponte»
orniamo a parlare di rifiuti abbandonati e questa volta siamo a Rivello, da dove il Sindaco Franco Altieri senza mezzi termini tuona: «Abbiamo raccolto i rifiuti e pulito sopra il ponte, è sempre stata nostra intenzione valorizzarlo insieme al nostro fiume, lo faremo con il finanziamento ottenuto dal Flag - ed aggiunge - Abbiamo lavorato per riqualificare le vie e le aree verdi limitrofe che portano al ponte, lo faremo con il finanziamento ottenuto dalla Regione Basilicata». Ma è a Cronache che il Primo cittadino Altieri entra nei dettagli: «Si tratta di un finanziamento di 300 mila euro ottenuto dal Flag. Di fianco al fiume, al di sopra di uno dei ponti antichi si trovava una isoletta ecologica che abbiamo dismesso e con la somma ottenuta andiamo a riqualificare l’area, che da isola
ecologica diventerà anfiteatro, andiamo a bonificare l’area e dare accesso al fiume e al ponte che si trova subito al di sotto. L’altro finanziamento è invece di 500mila euro dalla Regione Basilicata, fondi sulle compensazioni ambientali e andiamo in questo caso a sistemare alcune aree verdi nel centro storico e recuperare due sentieri “Via Bellazita” e “Via del Mulino”, che collegano l’area che sarà anfiteatro di cui parlavo poc’anzi, con il centro storico».Si tratta di un paesaggio particolare questo di Rivello, con ben 8 ponti antichi, tutti sul fiume Noce. «Questo ponte che andremo a valorizzare attraverso l'anfiteatro sovrastante, è di una architettura molto particolare -sottolinea il Sindaco- Sulla base di una pubblicazione sul Medioevo, sarebbe riprodotto in uno schizzo di Leonardo Da Vinci, tanto è vero
che a Nemoli sarà realizzato un museo sull’artista, agganciato alla Gioconda di Lagonegro, al Ponte di Rivello e ad un ritratto del pittore in un altro comune lucano». Tornando però al discorso dell’abbandono di rifiuti Altieri aggiunge: «Che sia legato o meno a queste vicende artistiche, si tratta di un luogo molto significativo per il territorio, uno dei più bei ponti antichi che si trovano sul fiume Noce intorno al paese e prosegue- Ci siamo attivati per installare altre telecamere ma intanto il Ponte Grande è di nuovo tra i rifiuti, così come gran parte del nostro territorio. Purtroppo ci sono ancora persone che considerano il nostro paese una discarica e non sono solo quelle di passaggio. Li raccoglieremo sì, ancora una volta, ma voi indignatevi per l'inciviltà che ci circonda e segnalate, non solo i posti e con
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i post, ma anche i responsabili, perché l'ambiente è di tutti e ciascuno di noi deve essere una sentinella del proprio territorio». EMANUELA CALABRESE
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Miracolosamente illesa la consulente finanziaria Marinella Dal Sasso coinvolta in un incidente stradale nel territorio di Lavello
Strade “assassine” nel Vulture Melfese, urgono interventi di messa in sicurezza
denza la necessità di interventi urgenti da parte delle autorità locali. L'incidente miracoloso che ha coinvolto Marinella Dal Sasso, rinomata consulente finanziaria nazionale specializzata nei finanziamenti per i pensionati, ha sollevato il velo su una situazione che si aggrava di giorno in giorno. L'evento in questione ha avuto luogo nella città di Lavello, dove la strada su cui viaggiava Marinella Dal Sasso si è rivelata essere una trappola mortale. La strada, priva di guardrail, segnaletica adeguata e disseminata di pericolose buche, ha mostrato il suo lato più oscuro quando un incidente ha coinvolto la nota consulente finanziaria. Marinella Dal Sasso è uscita miracolosamente illesa dall'incidente, ma la sua incolumità è stata garantita solo grazie alla sua auto di nuova generazione, dotata dei più moderni sistemi di sicurezza. Il veicolo ha dimostrato di essere l'elemento che ha fatto la differenza tra la vita e la morte in una strada DI ANGELO LAVIANO pericolosa, sottolineando la fragilità della sicurezza stradale nella zona. e strade del Vulture Melfese sono di- Non si può non notare la tragica ironia della ventate un serio problema per la sicu- situazione quando, nello stesso periodo, un rezza dei cittadini, mettendo in evi- altro incidente simile ha portato alla perdita
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di una vita a Venosa. Questo episodio mette in evidenza che il problema delle strade pericolose non è limitato a una sola città, ma affligge l'intera regione del Vulture Melfese.Una delle arterie stradali più problematiche è la SP18, che presenta gli stessi gravi problemi di mancanza di manutenzione, segnaletica e sistemi di sicurezza. Gli abitanti della zona esprimono preoccupazione e rabbia per l'indifferenza delle autorità nei confronti di una questione così urgente. Le richieste di interventi immediati da parte delle autorità locali sono sempre più pressanti. I residenti chiedono non solo la riparazione delle strade, ma anche un monitoraggio costante della manutenzione per garantire la sicurezza di chi percorre queste vie giornalmente. Le organizzazioni locali stanno cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica su questo problema, sperando che l'incidente di Marinella Dal Sasso funga da catalizzatore per azioni decisive. La sicurezza stradale dovrebbe essere una priorità assoluta, e il Vulture Melfese è ora chiamato a rispondere a questa sfida per garantire un futuro più sicuro per tutti i suoi cittadini.
Il sindaco Chiarito: «Occasione per rinsaldare lo spirito di comunità» L’Associazione è presieduta da Michele Bisaccia che ha presentato le attività da svolgere
Il Vescovo Fanelli L’Ente Pro Loco Maschito Aps si è presentato alla comunità in visita a Ripacandida S
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omenica il sindaco di Ripacandida Michele Chiarito insieme al Parroco. all’Amministrazione comunale e alla cittadinanza ha accolto Sua Eccellenza il Vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa Ciro Fanelli. Un incontro che rientra nella visita pastorale di monsignor Fanelli alle comunità della diocesi e che durerà otto giorni. Durante il saluto in chiesa il sindaco ha sottolineato «l’importanza della visita del vescovo a Ripacandida, come occasione per rinsaldare lo spirito di comunità, quale punto di partenza per affrontare tutte le sfide che in questo momento minano la tranquillità dei nostri tempi, quali le guerre e la mancanza di lavoro dovuta alla chiusura di stabilimenti. tali argomenti preoccupano molto tutta la nostra comunità e questo può essere il momento che può dare maggiore serenità a tutti noi».
i è svolta a Maschito nei locali dell' Oratorio della Chiesa del Caroseno la presentazione della neo costituita associazione turistica culturale Ente Pro Loco Maschito Aps. La nuova Pro Loco Maschito del piccolo centro arbereshe del Vulture è presieduta da Michele Bisaccia che con emozione ha ringraziato per la nutrita partecipazione ed ha presentato il direttivo che è composto da Oreste Dinella, vicepresidente, Ciesco Giuseppe, segretario e tesoriere e dai consiglieri Filomena Civiello, Fulvia Dinella, Elena Giura e Tagliaferri Enrico. L' Ente Pro Loco Maschito Aps iscritta con determina dell'Ufficio Speciale della Presidenza della Regione Basilicata al Runts - Registro unico nazionale Terzo Settore è affiliata alla Rete Associativa Terzo Settore Ente Pro Loco Italiane Aps ed ha già riscosso molteplici apprezzamenti nel paese dove da tempo non era più attiva l'associazione Pro Loco dopo la prematura scomparsa dello storico Presidente Antonio Maulà ricordato affettuosamente durante la presentazione. Alla cerimonia di presentazione sono intervenuti il Presidente dell'Ente Pro Loco Basilicata Aps Rocco Franciosa e il Sindaco di Maschito Luigi Rafti, il quale ha sottolineato «rivolgo a nome dell'amministrazione comunale l'augurio di buon la-
voro al Presidente Bisaccia e a tutta la Pro Loco Maschito confermando la piena disponibilità a collaborare nell'interesse della comunità maschitana consapevole dell'importanza del ruolo delle associazioni per la crescita sociale e culturale». Il Presidente regionale Ente Pro Loco Basilicata Aps Rocco Franciosa nel suo intervento di saluto ha sottolineato «siamo onorati e orgogliosi della nascita di una nuova Pro Loco che rappresenta un arricchimento per la comunità di Maschito e per l'intero territorio della Basilicata, a cui come Ente Pro Loco Italiane non faremo mancare il nostro supporto costante per svolgere al meglio le attività di promozione, informazione, accoglienza ed animazione turistica in stretta sinergia con le istituzioni ai vari livelli a partire dal Comune di Maschito che ringraziamo per aver accolto positivamente la costituzione di un nuovo ente del terzo settore che visti i buoni propositi farà sicuramente bene per lo sviluppo turistico locale». Il Presidente Ente Pro Loco Maschito Aps Michele Bisaccia ringraziando il Sindaco Rafti per la presenza ha illustrato il programma delle manifestazioni da portare avanti a partire dal Carnevale con la manifestazione “Lu zit e la zit” e la Via Crucis.
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Ieri mattina a Melfi, prima il blocco di un treno merci poi il tavolo regionale sull’automotive in Comune dove è arrivata la telefonata dal Ministero del Made in Italy
Logistica Stellantis, la protesta dei 110 lavoratori Sindacati chiedono l’incontro col ministro Urso
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ontinua il fronte caldo all’interno degli indotti Stellantis, in particolare a San Nicola di Melfi dove i dipendenti delle società di logistica e magazzinaggio Fdm e Las - due aziende che producono minuterie metalliche per autoveicoli - sono da alcuni giorni in agitazione per il mancato rinnovo di una commessa da parte del gruppo automobilistico. Oltre allo sciopero, 110 lavoratori della logistica hanno organizzato dei presidi di protesta davanti alla sede della Fdm e ieri sui binari della stazione di San Nicola di Melfi hanno presidiato il treno merci in partenza per lo stabilimento Stellantis di Termoli pur di attirare l’attenzione delle autorità, sia locali che nazionali. Della vertenza, infatti, si è interessato in prima persona l’assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Regione Basilicata Michele Casino che si è recato a Melfi.
Per giungere a un risultato efficace è necessario - rimarca - che, mentre si sviluppano le trattative per la tutela dei livelli occupazionali, prenda forma una strategia di breve periodo in grado di rigenerare la competitività delle filiere produttive legate allo stabilimento Stellantis». Tant’è, Sindacati e lavoratori hanno accettato di abbandonare il presidio in atto da ieri mattina, lasciando partire il treno bloccato dal gruppo di lavoratori che hanno invaso i binari della stazione e si sono spostati nell’aula consiliare del Comune di Melfi dove l’assessore regionale Casino si è messo in contat- __Un momento del presidio dei lavoriatori sui ninari della stazione di San Nicola di Melfi to con il ministro delle Imprese e del Made in Italy bilità sostenibile nel nostro la sicurezza sui luoghi di la- tervenire con urgenza, inveAdolfo Urso, atteso in Basi- Paese a partire appunto dal- voro». stendo nel settore dell'autolicata per venerdì. le infrastrutture, il governo Secondo Calamita «gli in- motive attraverso la formacontinua a lasciar fare al mer- contri nello stabilimento non zione e gli ammortizzatori FIOM CGIL: cato, con investimenti che stanno dando nessuna rispo- sociali in modo da creare una «UNA CRISI CHE nulla hanno a che fare con sta» tant'è che come Fiom condizione di turnover per VIENE DA LONTANO» un’idea o con una politica in- «stiamo chiedendo - incalza - l'inserimento di nuovi lavo«Lo sciopero della logistica dustriale che metta al centro con forza l’intervento delle ratori nelle fabbriche. Occornell’area industriale di Melfi il lavoro e la dignità e la so- istituzioni. È necessario che re aumentare la capacità proè solo l’iceberg di una crisi stenibilità nel nostro paese». ai tavoli istituzionali, sia a duttiva aumentando i modeldell’automotive che viene da «Questa situazione - prose- Roma in Regione Basilicata, li produttivi nel nostro per arlontano. Il ritardo dovuto a gue la rappresentante sinda- Stellantis risponda rispetto al rivare a un milione di vettuCASINO INCONTRA Fca e oggi Stellantis sul pia- cale della Fiom Cgil Basili- ridimensionamento produtti- re l’anno, guardando ai moLAVORATORI no degli investimenti nella cata - ha un impatto sul ter- vo e occupazionale che sta delli di largo consumo non E SINDACATI transizione elettrica affonda ritorio di Melfi perché la mul- generando disastri sociali nel solo a quelli di alta gamma, L’assessore regionale Casi- le radici nel 2014: è da allo- tinazionale, nonostante le ri- Paese e nella nostra regione». così come previsto a Melfi. no ha così raggiunto il presi- ra che i lavoratori subiscono vendicazioni del sindacato sia «Chiediamo che si apra un Continueremo a rivendicare dio dei lavoratori di Fdm e le conseguenze di determi- livello territoriale che a li- vero confronto con Stellantis con la lotta la centralità del Las nell’area industriale di nate scelte politico industria- vello nazionale per avere un – aggiunge Calamita - e che lavoro, la dignità dei lavoraSan Nicola di Melfi, assicu- li ottenendo come risultato confronto che possa mettere si ponga immediatamente fi- tori, i diritti e il salario. Afrando l’impegno della Re- l'avvio della cassa integra- al centro la qualità del lavo- ne agli incentivi all’esodo (al- finché la transizione non vengione nelle trattative con zione, la perdita salariale e la ro, della salute, della sicu- l’incirca 1400) che hanno ri- ga scaricata sui lavoratori – Stellantis. precarietà produttiva e occu- rezza e del salario, continua dotto già troppo l’occupazio- conclude Calamita - occor«Il principale obiettivo - ha pazionale». Lo afferma la se- a ragionare unilateralmente a ne a Melfi. Non si può più rono politiche industriali sedetto - è che Stellantis, nella gretaria generale della Fiom fronte di una serie di richieste continuare a ridimensionare rie che ancora a oggi non sonuova organizzazione del la- Cgil Basilicata, Giorgia Ca- di incontro, anche aziendale, lo stabilimento. È in perico- no state avviate». voro, mantenga le commes- lamita. per superare e per affrontare lo tutta l’area industriale di se sul territorio». «Il tema vero - prosegue - è le problematiche derivanti Melfi che coinvolge anche le DAI SINDACATI «Necessario» secondo quan- che oggi la transizione non dall’efficientamento che aziende della componentistiLA RICHIESTA to affermato da Casino è «in- viene governata. Si continua comporta aumenti di carichi ca, che non potranno avere DI ESSERE RICEVUTI dividuare soluzioni percorri- a lasciar fare alle imprese e di lavoro, peggioramento del- una sostenibilità dei costi se DAL MINISTRO URSO bili per gli operai che perdo- anziché utilizzare i fondi eu- le condizioni di lavoro, ridu- si continua con la riduzione «Come organizzazioni sinno il lavoro a causa del man- ropei per la transizione, pro- zione occupazionale e peg- produttiva. C’è dunque il te- dacali – si legge nella nota cato rinnovo degli appalti. gettando il sistema della mo- gioramento della salute e del- ma delle commesse ma an- congiunta Fim, Fiom Uilm, che dei volumi produttivi, og- Fismic e Uglm - riteniamo gi dimezzati rispetto alla ca- importante che si avvii un pacità dello stabilimento. E percorso vero affinché si facquesto non è certo dovuto al- cia chiarezza definitiva sul la transizione che viene uti- futuro non solo di Stellantis lizzata come alibi per conti- ma anche dei lavoratori delnuare a fare profitti. Le cin- l’Indotto e della logistica». que vetture elettriche previ- Inoltre, in concomitanza delste a Melfi non sono ancora la venuta in Basilicata del miin produzione e questo è la nistro Urso, i sindacati anprova del fatto che la crisi è nunciano «lo sciopero proantecedente alla transizione vinciale di tutto il settore auma è frutto dell'incapacità del tomotive e la richiesta al migoverno attuale e dei gover- nistro Urso di essere ricevuni precedenti a garantire la te- ti affinché le nostre rivendinuta produttivo occupazio- cazioni siano prese in carico nale nel nostro Paese a fron- in modo compiuto dal minite di esosi incentivi e finan- stro che negli imminenti taziamenti». voli ministeriali diventino Dunque, secondo la Fiom prioritari per la salvaguardia __Un momento dell’incontro al Comune di Melfi Cgil Basilicata «bisogna in- del lavoro e dei lavoratori».
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Matera e Provincia
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Un corteo pacifico, sostenuto da tutta la comunità, ha invaso le vie cittadine. La manifestazione prosegue oggi a Potenza per «chiedere a gran voce la revoca della delibera»
Smembramento dell’Istituto “Pitagora” di Montalbano Jonico, studenti in protesta
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li studenti dell’IIS Pitagora di Montalbano Jonico hanno invaso pacificamente le vie cittadine, durante la mattinata di ieri, per protestare contro lo smembramento del loro istituto, deciso dalla Regione Basilicata nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico. «L’iniziativa – hanno spiegato Claudia Crocco e Cosimo Fantasia, rappresentanti della platea studentesca – è stata pensata per mostrare tutto il nostro dissenso verso la delibera di Giunta regionale adottata lo scorso 5 gennaio, con la quale è stato deciso di smembrare la nostra scuola, e chiederne la conseguente modifica. Un modo pacifico, ma concreto, per dimostrare come il corpo studenti e tutta la comunità montalbanese sia assolutamente e fermamente contraria a questa assurda decisione, che non ha alcun fondamento giuridico. L’IIS Pitagora ha i numeri per conservare l’autonomia scolastica - spiegano i giovani rappresentanti - e non si comprende bene perché
L’INCALZO DEL SEGRETARIO CITTADINO FI MATERA
Cava del Sole, Laterza: «Basta fare politica sulla struttura»
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__Un momento della manifestazione
si sia deciso di penalizzare il nostro istituto e la nostra comunità. La Regione torni sui suoi passi e assicuri, in primis, il rispetto delle linee guida nazionali e regionali sul tema, ma anche un futuro alla comunità di Montalbano Jonico e al Pitagora stesso, così come è tuttora strutturato. La Regione eviti di assumere decisioni che minano alla base la concreta fruizione del diritto allo studio». Una manifestazione che ha preceduto quella in programma oggi alle ore
10.30, a Potenza, dove tutta la comunità si riverserà per chiedere a gran voce la revoca della delibera o, quantomeno, una modifica che annulli lo smembramento del Pitagora. «Gli studenti – hanno precisato Fantasia e Crocco aderiscono in modo convinto a questa manifestazione indetta dall’Amministrazione comunale, che si svolgerà sotto il palazzo regionale, con l’obiettivo di dare forza alla nostra richiesta di modifica del deliberato regionale».
L’annuncio della costituzione di un presidio permanente in difesa dell’istituto a rischio chiusura
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Via al presidio per la Biblioteca “Stigliani” di Matera
ggi , alle 11.00, nella Sala Fodale della Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” di Matera si terrà una conferenza stampa per annunciare la costituzione di un presidio permanente in difesa della Biblioteca, a rischio chiusura. Intorno ad essa negli anni c’è stato un susseguirsi di dichiarazioni e vicende che secondo Pasquale Doria e Francesco Mongiello - in rappresentanza dell’Associazione “Amici della Biblioteca” - hanno assunto i toni di una «delusione crescente» dopo il 2015, quando l’ente Provincia ha perso la delega alla cultura. Da qualche tempo la questione si sta «arenando sulle secche della farsa», con la mancanza di bibliotecari dal 2017. È giunto, dunque, secondo Doria e Mongiello il momento di una «azione di disobbedienza civile» per scongiurare le «continue mutilazioni» inferte a un’istituzione cardine nella formazione territoriale. Si rischia la chiusura e, nonostante gli appelli, lìAmministrazione provinciale
«non è nelle condizioni di stanziare risorse finanziarie specifiche nel Bilancio di previsione 2024-2026», si legge nella nota dei rappresentanti dell’Associazione “Amici della Biblioteca”, in cui spiegano altresì come «la Regione aveva destinato 1,3 milioni di euro per le spese correnti della Biblioteca, ma l'impegno non si è ancora concretizzato. Con il 2024 in rosso, è giunto il momento di riattivare l’attenzione della comunità per questo patrimonio inestimabile». Alla luce di tali considerazioni, dunque, Doria e Mongiello annunciano che da oggi «inizia un presidio al piano terra dei locali affacciati in piazza Vittorio Veneto, dove attualmente è ospitata una mostra di presepi, iniziativa pacifica - spiegano - che ha bisogno di una convinta e serena partecipazione. È il caso di ribadirlo, i libri sono di tutti e non votano, la comunità è invitata a sostenere una buona causa».
empre più spesso dal Comune di Matera si predica bene ma si razzola male. Mi riferisco in particolare all’assessora alla Cultura, Tiziana D’Oppido, la quale non perde occasione per prendersi i meriti delle iniziative e scaricare le colpe sulla Regione quando invece si presentano delle difficoltà. Anche stavolta, infatti, nel corso di una recente conferenza stampa, in una intervista, ha attribuito alla Regione la fase di incertezza legata alla Cava del sole, presentando una parte della verità». A dichiaralo è il segretario cittadino di Forza Italia Matera, Damiano Laterza. «Tutti conosciamo i numeri del principale evento estivo della città dei sassi. Lo scorso anno il Sonic Park ha coinvolto circa 35 mila persone nelle date dei concerti allestiti a Cava del Sole, per non parlare dell’intera stagione di eventi che fa aumentare vertiginosamente il dato delle presenza in città. Ricordiamo che questo è solo un festival nato dall’idea di un gruppo di privati ma la nostra città può e deve essere fucina di idee visto che attrae ormai da anni l’interesse di tanti operatori culturali locali e dal resto del Mondo. Dato che l’assessora parla di incertezza per l’estate 2024 sulla sede, come mai non ha proceduto alla convocazione della Conferenza di servizio? Prima mossa utile per sbloccare l’empasse amministrativo e quindi procedere alla pianificazione degli eventi nella struttura. Si tratta di una misura fondamentale per la famosa programmazione di cui lei tanto parla. Il Comune è proprietario dell’area e di fatto anche attuale gestore, pertanto, tocca al Comune dare la linea politica assumendo delle decisioni. Così come non dobbiamo dimenticarci che spetta ancora al Comune l’onere di eliminare le strutture presenti a Cava del Sole, così come imposto dalle direttive o coraggiosamente decidere di adeguarne le autorizzazioni per non disperdere il patrimonio faticosamente costruito per l’anno da Capitale Europea ma soprattutto per il futuro», continua Laterza. «Ad oggi la Cava del Sole è l’unico luogo presente in città in grado di ospitare eventi culturali di media dimensione ed a nostro modesto parere non ci si può permettere il lusso di tergiversare evitando di affrontare il problema. Matera non merita di perdere l’ennesimo contenitore culturale a prescindere da chi, quando e cosa si intenda realizzare all’intero». «Siamo vicini alla fase di campagna elettorale, pertanto, chiedo di non ingannare la cittadinanza con concetti di parte, soprattutto per rispetto verso quei privati che rischiano di propria tasca per realizzare eventi nella nostra amata Matera. Auspico di conseguenza che l’Assessora lavori nell’interesse esclusivo della comunità evitando di concentrarsi sullo scontro politico ma preferendo la collaborazione fra enti per l risoluzione delle criticità», conclude il segretario cittadino di Forza Italia Matera, Damiano Laterza.
Periscopio
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Ianes e Zagni relatori del corso sul nuovo Piano Educativo Individualizzato per migliorare l'offerta formativa allineandola agli standard europei
Scuola e inclusione, l’I.C. di Genzano punta su formazione e innovazione per il territorio
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Istituto Comprensivo di Genzano di Lucania organizza, giovedì presso il cineteatro di Banzi alle ore 15.00, il corso di formazione “Il nuovo PEI: personalizzazione e individualizzazione degli apprendimenti come leva per un’inclusione e innovazione didattica di qualità”. Relatori del corso sono il prof. Dario Ianes (docente ordinario di pedagogia e didattica dell’inclusione presso la Libera Università di Bolzano a Bressanone. Co-fondatore e anima culturale delle Edizioni Centro Studi Erickson di Trento) e la dott.ssa Benedetta Zagni (psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione. Formatrice e dottoranda in Psychological Sciences DPSS – Università di Padova – in collaborazione con il Centro Studi Erickson) che si occupa di benessere emotivo a scuola, di apprendimento cooperativo, di riconoscimento e valorizzazione delle differenze in classe. DEFINIZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) La possibilità di fruire di una didattica flessibile e individualizzata e la costruzione di alleanze significative tra scuola, famiglia e sanità rappresentano i capisaldi del processo di inclusione scolastica e trovano la loro espressione concreta nella definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il PEI è oggi più che mai un presidio necessario, un’istituzione fondamentale per un’inclusione e innovazione didattica di qualità. Il PEI realizza, infatti, quel diritto all’individualizzazione dei percorsi educativo-didattici, che dà possibilità e significato positivo alla piena inclusione scolastica, anche nelle situazioni più complesse. L’introduzione dei nuovi modelli di PEI ha riportato la riflessione sulle buone pratiche di inclusione, partendo proprio dalla prospettiva biopsico-sociale ed ecologica ICF con un focus su facilitatori-barriere e sull’importanza della corresponsabilità educativo-didattica. Spostare il focus dalle differenze, intese come qualcosa che devia dalla norma, verso l’accoglienza e la
__Santosuosso, Ianes e Zagni
valorizzazione è, prima ancora che un’azione educativa, una prospettiva culturale che siamo chiamati a coltivare e a fare nostra nella pratica educativa quotidiana. Durante l’intervento formativo si approfondiranno tutti questi aspetti nell’ottica di favorire la costruzione di un PEI realmente inclusivo non solo per il singolo studente/studentessa con disabilità, ma anche per tutta la classe, con lo scopo di realizzare un ambiente di apprendimento realmente inclusivo per tutti. Per tale motivo sono stati invitati la dirigente dell’USR della Basilicata dott.ssa Datena, la dirigente dell’AT di Potenza dott.ssa Infante, la dott.ssa Nistrio dell’Unità di Valutazione Bisogni Riabilitativi (UVBR) e Unità Operativa Alunni Disabili dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, i servizi sociali dei comuni di Banzi e Genzano di Lucania e docenti di altre scuole del territorio.
IL “CENTRO DI FORMAZIONE INTEGRALE” MOTORE DI INNOVAZIONE PER IL TERRITORIO Il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Genzano di Lucania, dall’anno scolastico 2019/20 del suo insediamento si era prefisso insieme ai docenti come traguardo «di contribuire alla realizzazione di un territorio all’avanguardia, in cui - si legge nella nota - la conoscenza e l’innovazione sono allo stesso tempo punto di arrivo e di partenza per un processo virtuoso di sviluppo. Un territorio capace di autorigenerarsi continuamente al suo interno aperto, connesso ed integrato». Nonostante il “Piano del dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche e di programmazione dell’offerta formativa della Regione Basilicata - anno scolastico 2024/25” approvato con la deliberazione della Giunta Regionale della Basilicata n. 9 del 5 gennaio 2024 che eliminerà l’autonomia dell’Istituto Comprensivo di Genzano di Lucania, in questa ottica è stato istituito nel corrente anno scolastico il “Centro di formAzione integrale dell’Istituto Comprensivo di Genzano di Lucania” con la finalità di promuovere attività didattiche
che favoriscano lo sviluppo di competenze specifiche e di capacità applicative attraverso corsi di formazione. «Corsi aperti a tutto il territorio - è spiegato nella nota a firma del Dirigente Santosuosso - perché un sistema evolve se le capacità del territorio e delle sue istituzioni sono complementari alla crescita di ogni singolo cittadino e le conoscenze e competenze sono diffuse». È in questa ottica, ad esempio, che lo scorso anno scolastico è stato attivato un corso di formazione gratuito sulla tematica del documento digitale e della firma digitale aperto a tutti i cittadini con l’obiettivo di favorire la transizione al digitale, rafforzare le conoscenze sul tema della formazione dei documenti informatici con particolare riferimento alle competenze di base relative ai documenti informatici: come si formano e come possono essere gestiti. Rafforzare le competenze relativamente all'uso della firma digitale nei documenti informatici. Si è raggiunto l’obiettivo che da questo anno scolastico tutto il personale dell’Istituto Comprensivo di Genzano di Lucania è dotato di firma digitale e si sono dematerializzati tutti i documenti prodotti dalla scuola. Docenti della scuola hanno dato gratuitamente la disponibilità ad aiutare il personale interno ed esterno per la corretta generazione della firma digitale. L’I.C. di Genzano di Lucania non è stato sicuramente tra i primi in Basilicata ad effettuare un tale pas-
saggio, ma, forse, è stato tra i primi che hanno cercato di coinvolgere tutti gli stackholder. «Abbiamo notizia di altre scuole che sulla scorta di questa iniziativa hanno intrapreso lo stesso percorso. Quella che stiamo vivendo non è un’epoca di cambiamenti, bensì un vero cambiamento di epoca»: questo l’invito di Santosuosso rivolto a tutti coloro che «sono coinvolti nello sviluppo del territorio a non interpretare questo come un mero gioco di parole».
LA SCUOLA MOTORE DEL CAMBIAMENTO NELLE AREE INTERNE Secondo il Dirigente scolastico Santosuosso, dunque, «la scuola svolge un ruolo fondamentale nel favorire o rendere possibile il cambiamento. I servizi di istruzione nelle aree interne - enfatizza - sono il principale presidio culturale in cui le giovani generazioni ricevono ed elaborano il loro sapere, e il più importante luogo fisico in cui incontrano collettivamente i valori civici globali». Alla luce di tali considerazioni, per Santosuosso «la scuola rappresenta l’elemento fondamentale della formazione e della crescita di bambini e ragazzi, deve essere, quindi, un luogo in cui si sta bene e si cresce con gli altri, dove si superano le differenze e le disuguaglianze e si diventa membri di una comunità. Perché la voglia di cambiamento sia percepibile dalla popolazione e soprattutto dai giovani, bisogna investire significativamente, sia economicamente sia dedicando attenzione all’istruzione, sulle strutture e sul capitale umano». «La percezione diffusa - chiosa la nota del Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado di Genzano di Lucania Lucio Santosuosso - è che essere studente dell’Area Interna significa essere “inferiori” agli studenti di pari età dei grandi centri urbani. Va assolutamente modificata questa percezione sperimentando iniziative tese a qualificare sia i luoghi di istruzione che l’offerta formativa, allineando l’offerta complessiva dei servizi di istruzione a standard europei».
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martedì 16 gennaio 2024 www.lecronache.info