Cronache del 16 novembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE 2023 • ANNO VIII N. 262 € 1,50

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IL COSTO DELL’INCIDENTALITÀ LUCANA È STATO STIMATO IN 156 MILIONI DI EURO: LA STATALE 655 «RESTA LA PIÙ PERICOLOSA»

Incidenti stradali, aumentano i morti

Focus Istat sulla Basilicata: cresce la quota di giovani e anziani deceduti causa sinistro

Servizio a pagina 9

REGIONALI I dem abbandonano le primarie e ignorano il consenso reale: dimenticano i sindaci, ma i cittadini no

“Lista dei Vescovi”, oboli politici È Marrese, fascia tricolore di Montalbano e presidente Provincia Matera, il più amato dai lucani _

L’INTERVENTO

Fal, Matera-Bari: tutto poco sereno DI ENZO ACITO

o vissuto la forte sensazione del déjà vu; mentre leggevo sui quotidiani: “Fal, le richieste della nuova assessora Sileo al direttore Colamussi: nel nuovo contratto collegamenti veloci con Bari” sono stato investito da un uragano di ottimismo. Finalmente avremo il Matera Bari in un’ora; è finito un altro pezzo di isolamento della città. Poi la ragione ha preso delle reazioni epidermiche ed i numeri mi hanno confermato che c’è poco (...)

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■ continua a pagina 7

IL TEMPO DELLA MALAFEDE i ribolle il sangue vedere all’opera i maitre à penser del laicato, quelli per intenderci che hanno sollevato in aria il miracolo della venuta del Beato Angelico Chiorazzo, pretendere d’insegnare a tutti come stare al mondo da cristiani e nel frattempo arruolare schiere di chierichetti, crociati, perfino maestri inquisitori per muovere guerra alla famiglia della povera Elisa, colpevole d’aver contestato l’uso dinamitardo e per nulla evangelico delle parole che l’Arcivescovo Ligorio ha scagliato contro e su cui gli toccherebbe, per contrappasso, beccarsi almeno il morso feroce della sua coscienza infelice. Ora lasciamo stare che l’appello militante intoni litanie ad captandum vulgus per spingerlo ad una difesa d’ufficio davvero insostenibile per l’ordine temerario e finanche terribilmente gratuito degli enunciati, ma c’è davvero da chiedersi che tempo è questo se pure la Chiesa non fa più il suo mestiere di gentilezza cristiana, di cura d’anime, di compassione di quella Croce che rimane cucita al cuore di mamma Filomena ed invece s’accende di vis polemica e di saccenza oltraggiosa. Scrive Paul Valéry: “O non ci vedete o fingete di M. Dellapenna a pagina 2 non vederci. Ogni fede ha come ausiliaria la malafede”.

Incontro Tajani-Bardi, Piro (FI) soddisfatto: «Con la ricandidatura vittoria schiacciante» La Lega non molla, Pepe chiama Calderoli

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Oggi il Sottosegretario in visita: con la revoca di Priore e la nomina di Tisci al Parco iniziata una nuova stagione

Appennino lucano, arriva Barbaro IL PROCURATORE DISTRETTUALE A POTENZA FINO AL 2026

Plenum Csm conferma Curcio: «Dirigente di sicura competenza»

Servizio a pagina 18

Servizio a pagina 11

VERSO IL VOTO

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■ Servizi

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TEMPI DIGITALI

Cyberbullismo, il 14% degli adolescenti lucani tra gli 11 e i 13 anni ne è vittima: le ragazze sono più esposte dei coetanei ■ Servizio

_ INFLAZIONE

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Prezzi al consumo, in Basilicata anche nel mese di ottobre ancora indice sotto la media nazionale ■ Servizio

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_ CAPOLUOGO

Trasporti, anche col nuovo gestore i problemi rimangono La Cgil: «Servono interventi urgenti» ■ A. Pace

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giovedì 16 novembre 2023 www.lecronache.info

I dem abbandonano le primarie e ignorano il consenso reale, ma c’è ancora tempo per ravvedersi

L’apparato Pd dimentica i sindaci, i cittadini no È Marrese, sindaco di Montalbano e presidente della Provincia di Matera, il più amato dai lucani DI MASSIMO D ELLAPENNA

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a politica è sangue e merda”, la definì così Rino Formica, storico leader socialista che in questa frase declinò e spiegò come la politica fosse sacrificio, crescita dal basso, impegno, contrasto, lotta quotidiana per il proprio partito e per far trionfare le proprie idee. Il binomio di Formica sembra essere sparito nella politica quotidiana. Sembra quasi che la politica, almeno nei luoghi della decisione, sia diventata una parata televisiva tra tattica e teoria, un insieme inscindibile tra apparati e amicizie che contano. Una metodologia che ha sempre di più allontanato la politica dal cittadino e che, soprattutto a sinistra, ha prodotto l’allontanamento dell’elettorato dalle classi dirigenti viste sempre di più come distanti dalle istanze dei territori.

I SINDACI Esiste un solo livello politico che trionfa nel consenso popolare. Sono i sindaci, quegli eroici rappresentanti dei comuni che con pochi soldi, pochi uomini, pochissime risorse e tanto impegno hanno deciso di sacrificarsi per la propria comunità. Sono quelli che si adoperano tutti i giorni nel tentativo di risolvere le questioni dei cittadini. Sono quelli che, soprattutto, nelle nostre comunità non possono sfuggire dal contatto quoti-

__Chiorazzo

diano con il Popolo che li cerca, li raggiunge, ci parla e attende risposte. Quando fu introdotta l’elezione diretta del Sindaco sembrò aprirsi una nuova stagione per la politica. I Sindaci, non più espressione di alchimie consiliari ma eletti direttamente dal Popolo, erano la nuova elites politica dei territori, contavano più dei segretari di partito. Epica fu la scelta di Fini e Rutelli, all’epoca leader di due partiti destinati a prendere sempre più spazio dopo la fine della Prima Repubblica, di misurarsi nella competizione elettorale della Città di Roma. Sembrava che tutto dovesse cambiare, che i partiti avrebbero avuto la capacità di cogliere dalle esperienze amministrative le nuove energie necessarie per ritornare a dialogare con il Popolo. Ci furono anche dei casi storici importanti: Antonio Bassolino, sindaco di Napoli divenne presidente della Regione Campania, provenienza analoga ha avuto l’attuale governatore Vincenzo De Luca. Il Partito Democratico, soprattutto, per un lungo tempo fu il partito dei sindaci. IN BASILICATA NON È COSÌ La Basilicata fa eccezione a questa narrazione. Il Partito Democratico ed il centrosinistra in crisi non ricordano di avere i sindaci, non riescono a costruire dal territorio la linfa necessaria

__Marrese

per un rilancio verso una ipotetica vittoria. Certo il segretario del Pd è il sindaco di Picerno Giovanni Lettieri ma nessuno nel partito ha mai pensato di candidarlo alla presidenza della Regione e lui stesso, forse anche perché scottato dalle recente conclusione dell’autocandidatura di La Regina, giustamente non ha pensato di autocandidarsi ma ha subito incensato la scelta vescovile di Chiorazzo rinunciando anche all’ipotesi di esprimere una candidatura del Partito Democratico. Eppure di Sindaci capaci di raccogliere consenso e che hanno dimostrato una grande capacità amministrativa il Partito Democratico ne ha tanti. In Democrazia la valutazione della capacità si mi-

sura nel consenso e quello delle amministrative è un consenso vero, diretto, che non si può nascondere dietro il paravento degli apparati. I cittadini le vedono le strade asfaltate o le aiuole non sistemate, non puoi nasconderle dietro i sondaggi. PIERO MARRESE PER ESEMPIO… Se il supremo giudice del politico è il Popolo, Piero Marrese ha superato il giudizio a pieni voti. Quando vinci le elezioni nel tuo Comune da sindaco uscente contro il centrodestra che aveva appena vinto le elezioni regionali e sembrava invincibile anche grazie all’autorevole candidatura di un dirigente nazionale di FdI come Rocco Tauro e le vinci con il 90% non ci sono dubbi che il giudizio di chi ti conosce è positivo. Quando diventi per due volte presidente della Provincia di Matera all’unanimità, senza che nessuno degli altri sindaci della provincia provi neanche a candidarsi contro è evidente che il giudizio degli amministratori nei tuoi confronti è positivo. Non ci meraviglia, pertanto, il sondaggio recentemente uscito secondo il quale la popolarità di Marrese sarebbe più alta di quella di Chiorazzo. Da una parte un politico che si è costruito dal basso, dall’altro un prodotto di laboratorio imprenditoriale-politico-ecclesiastico che accarezza sulla testa i bambini ma non ha mai fatto la fi-

la ad un supermercato, non ha mai ricevuto un cittadino che si lamenta per una illuminazione non funzionante, non ha mai dovuto programmare nulla nel nome dell’interesse generale. QUOS VULT IUPPITER PERDERE DEMENTAT PRIUS In “Guerra e Pace” è Tolstoj che riprende l’antico brocardo latino secondo cui Giove a quelli che vuole rovinare toglie prima la ragione, lo fa parlando della disastrosa decisione di Napoleone di avviare la campagna di Russia. Mutatis mutandis si potrebbe utilizzare per le decisioni del centrosinistra mentre si prepara alla campagna elettorale prossima ventura. Ha un bagaglio di amministratori locali che gli fanno fare bella figura sul territorio, che hanno già dimostrato di saper vincere anche quando il centrosinistra perdeva ovunque ma il Pd accetta il Papa straniero imposto da una lista civica. Eppure è esistito un tempo in cui il Partito Democratico attingeva a piene mani dai sindaci per costruire i cavalli di battaglia per vittoriose campagne elettorali. Era il tempo in cui la politica era una cosa seria ed il cursus honorum una necessità. Un tempo che il Pd dei salotti ha evidentemente dimenticato abbandonando nelle retrovie chi ha dimostrato di saper vincere e ben governare.


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I sondaggi danno il partito del presidente uscente al 10%. Il consigliere regionale forzista conferma la sua disponibilità a ricandidarsi

La ricandidatura di Bardi traina il cdx e FI, Piro: «Scendo in campo e voglio essere il primo eletto»

e elezioni regionali si avvicinano e i partiti sono in fermento, tra coalizioni , liste e candidati presidente, c’è ancora tanto da fare. Il centrodestra in Basilicata pare

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avere una sola certezza: il presidente uscente Vito Bardi sarà ricandidato. L’ufficialità non c’è ancora e molto probabilmente non si avrà prima di dicembre ma le dichiarazioni dei vertici

nazionali, i rumors e i sondaggi fanno ben presagire. È notizia di ieri, l’incontro tra il presidente Bardi e il Ministro degli Affari esteri Antonio Tajani alla Farnesina. Inquesta occasione Tajani avrebbe già autorizzato Bardi ad iniziare la campagna elettorale, iniziando dalla lista del presidente e ponendo fine così alle voci su nomi alternativi primi tra tutti Viceconte. La ricandidatura di Vito Bardi, infatti parrebbe trainare il centro destra «a una vittoria schiacciante con percentuali record. Forza Italia nei sondaggi supera il 10%». Così afferma il gruppo consiliare regionale Forza Italia Basilicata sul suo profilo Facebook. «La riorganizzazione voluta dal Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati si é rivelata vincente e proietta Forza Italia come forza moderata, decisiva e attraente all’interno del centrodestra lucano»

continuano dal partito. Una riorganizzazione, avvenuta lo scorso mese di luglio, per dare nuova forza al territorio e pronta ad affrontare le nuove sfide che si presenteranno con rinnovato vigore. La competizione elettorale che vedrà i lucani al voto tra circa 6 mesi, non sarà facile, ma Forza Italia pare essere pronta “a combattere” per raggiungere l’obiettivo, ovvero continuare a governare la regione. Pronto “a combattere” è sicuramente il consigliere regionale di Forza Italia Francesco Piro che già aveva anticipato, poco tempo fa, a Cronache la sua ricandidatura al fianco di Vito Bardi candidato presidente. Oggi Piro conferma quella sua volontà: «Ho dato la mia disponibilità alla ricandidatura, Il mio obiettivo è essere primo eletto in Forza Italia, alle prossime regionali». ROSMOL

La segretaria provinciale della Lega Polese: «Prosegue senza sosta il lavoro di radicamento del partito nel Potentino»

A Potenza arrivano il ministro Calderoli e i capigruppo di Camera e Senato, Molinari e Romeo a Lega mostra di avere la Basilicata nel cuore e nella propria agenda programmatica. Lo fa con la presenza nel capoluogo di tre dei principali esponenti nazionali: il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, e i capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo». Così, in una nota, il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe, in riferimento all’incontro che si terrà al Park Hotel di Potenza, domani, alle 18:30. «Saremo in tanti a parlare di Basilicata, di Italia e di Lega. Un anno fa, in occasione delle ultime elezioni politiche, i lucani – spiega Pepe – hanno fatto registrare la più alta percentuale di consensi per il partito rispetto ad alcune regioni del Nord e a tutte quelle del Centro e Sud Italia. Stiamo lavorando incessantemente, piazza per piazza, per allargare la comunità di iscritti ed elettori che aderisce al progetto di futuro che, insieme, stiamo mettendo a punto per il nostro territorio». «Quanto al tema caldo delle prossime elezioni regionali – conclude Pepe – ripartiremo da quello che è stato fatto per la Basilicata dalla coalizione di centrodestra. Rifletteremo su quello che si sarebbe potuto fare meglio e di più, in relazione alle proposte che abbiamo presentato e che si sarebbero potute finalizzare con una macchina burocratica più dinamica, come quella che abbiamo in mente di realizzare. Soprattutto dichiareremo qual è la nostra idea di governo per il prossimo quinquennio. La Basilicata merita di più, il centrodestra deve fare di più e bisogna battere i ‘marziani’ del campo largo».

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__ Pepe e Polese Nel frattempo, la segretaria Provinciale della Lega di Potenza, Stefania Polese, rende noti i nomini degli uomini, referenti di zona e cittadini, individuati per costruire una squadra forte, competitiva e vicina alle istanze dei territori. Si tratta di: Michele Laurita, referente per il Lagonegrese e la Valle del Noce; Michele Nigro, referente per la Val Camastra; Giuseppe Margiotta, referente per il Marmo Platano Melandro. Oltre i referenti per le menzionate aree, anche in importanti Comuni avremo i nostri referenti cittadini: Rossano Zampino per il Comune di Muro Lucano; Vincenzo Nardiello per il Comune di Calvello; Tonino Evangelista per il Comune di Vaglio e Barbara Quatti per il Comune di Maschito.

«Stiamo lavorando per dotate il nostro partito di una struttura dirigenziale capace e che rappresenti al meglio, ciascuno per appartenenza territoriale, il tessuto sociale di riferimento. - afferma Polese - Dal mio insediamento quale Segretaria provinciale abbiamo nominato referenti e responsabili di zona e cittadini, un lavoro corale che non è finito e ci proietta, quale partito del popolo e per il popolo lucano, a giocare un ruolo determinante nella prossime competizioni elettorali». «Il mio grazie e in bocca al lupo ai neo-nominati, sono certa - conclude Stefania Polese - sapranno ricambiare fattivamente la fiducia che io e il partito abbiamo riposto su di loro».


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NEWS DELLA NOTTE

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Il presidente di Upi Basilicata invita l’Ente regionale a «farsi portavoce presso il Governo per una più equa applicazione del sistema di perequazione»

Dimensionamento scolastico, Marrese sollecita «dialogo con la Regione per tutelare studenti» ronte comune e dialogo per tutelare gli interessi delle comunità, degli studenti e delle famiglie lucane. È la mission del presidente di Upi Basilicata, Piero Marrese, tornato sul tema del dimensionamento scolastico con un invito alla Regione Basilicata: «Se pensiamo che i nostri ragazzi vivono la maggior parte del loro tempo a scuola - afferma - comprendiamo bene come il tema del dimensionamento riguardi praticamente tutti». «Dimensionare» secondo Marrese «non si traduce solo nella riduzione di posti lavoro, peraltro in una regione che ha già tante difficoltà su questo fronte, ma anche nel fatto che quando in una scuola manca il dirigente scolastico può essere un problema garantire il diritto allo studio. In quella scuola, infatti, mancherà una figura che lavora per promuovere l’interesse dei ragazzi e che prova a far diventare quell’istituto non solo un mezzo di crescita ma anche un’opportunità lavorativa per gli studenti». «Per questo - prosegue il presidente dell’Unione Province Italiane Basilicata - il problema del dimensionamento è molto serio ed abbiamo chiesto di rivedere la norma che prevede la con-

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trazione delle dirigenze. Ci sembra che a Roma siano forse abituati a guardare soprattutto alle regioni più densamente abitate, mentre si tralasciano aree come la Basilicata sulle quali c’è bisogno di maggiore attenzione perché, in caso contrario, avremo un effetto domino negativo». «Connessi al tema del dimensionamento - spiega Marrese - ci sono quelli relativi a trasporti e sicurezza degli edifici. Sul primo abbiamo già evidenziato alcune criticità, con genitori spesso costretti a sostituirsi ai mezzi pubblici. Sul secondo abbiamo chiesto un coordinamento reale che, all’atto di stanziare le risorse per garantire scuole più sicure e magari anche più belle, guardi all’effettiva presenza di studenti». Marrese, dopo aver precisato di non voler «essere antagonisti a prescindere ma di collaborare per tutelare la nostra terra», ha fatto una proposta chiara alla Regione: «Considerando che la norma nazionale prevede un sistema di perequazione che paradossalmente riconosce a regioni più popolose numeri maggiori rispetto alle richieste e tenuto conto che la Basilicata, invece, ha la necessità di un’applicazione migliore di questo

Il consigliere regionale (IV - Renew Europe) invita l’assessore Galella a convocare un tavolo di settore

__Marrese

sistema, specie nelle aree interne, chiediamo alla Regione Basilicata di farsi portavoce in sede nazionale di applicare il sistema di perequazione correttamente, andando a compensare i numeri della Basilicata con quelli di regioni più popolose nelle quali le richieste di autonomie sono inferiori rispetto alle assegnazioni. Se in altre realtà si preferisce concentrare piuttosto che ampliare, infatti, perché non compensare con le necessità delle piccole regioni?». conclude Marrese.

L’EUROPARLAMENTARE FDI COMMENTA LA NUOVA LEGGE

Crisi zootecnia in Basilicata, Braia sollecita Decreto Sud, Gemma: «Grandi «strategia di sostegno e rilancio del comparto» prospettive di sviluppo» ecessaria anche per la zootecnia lucana una strategia complessiva di sostegno, protezione e valorizzazione. Il comparto in Basilicata rischia, purtroppo, il crollo. L’assessore Galella si dia una mossa. Se la Basilicata dell'agroalimentare rimarrà marginale nelle strategie nazionali, a partire dalla zootecnia da latte, per il nostro comparto sarà la fine e con esso quella di un territorio che anche __Braia grazie al pascolo viene mantenuto. L'assessore Galella chieda al suo collega di partito e ministro per l’Agricoltura Lollobrigida di trovare intese con l'intera filiera per riconoscere un prezzo maggiore al latte che arriva dagli allevatori del Mezzogiorno che hanno più costi del Nord - per mangimi e per le infrastrutture mancanti, logistica compresa». Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe. «Ho chiesto al presidente di Granlatte, Simona Caselli - prosegue il consigliere Braia - di profondere il massimo impegno nel dare la giusta attenzione agli allevatori lucani e di guardare alla Basilicata per gli investimenti previsti dal Gruppo nei futuro, che ammontano a circa 140 milioni di euro. Il prezzo del latte non può per tutte le regioni, avere come riferimento i parametri del prezzo alla produzione della Lombardia. Grandissima è la differenza con le regioni del Sud e con la Basilicata in particolare, nel modello di produzione, nella dimensione aziendale, nella scarsa disponibilità di foraggio, nella morfologia e nella Sau di territorio disponibile. Tutto questo certificato da studi Ismea con monitoraggio dettagliato sull'intero territorio italiano». «Nei giorni scorsi - spiega

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Braia ho avuto modo di confrontarmi su questi temi nella sede centrale a Bologna con la neo presidente di Granlatte, Simona Caselli, già assessore regionale Agricoltura dell’Emilia Romagna con cui tra il 2014 e il 2019, durante il mio mandato, ho avuto modo di collaborare apprezzandone visione e determinazione». «La cooperativa Granlatte - spiega il capogruppo Italia Viva - Renew Europe - controlla la Granarolo Sps di cui fanno parte 30 soci lucani e combatte con crescente difficoltà la concorrenza Lactalis che dalla Francia condiziona fortemente il mercato, insieme ai tanti piccoli marchi anche della Basilicata, a cui va data grandissima attenzione, come Latte Rugiada, Fattorie Donna Giulia, Posticchia Sabelli. In Basilicata sono 250 gli allevamenti di bovini da latte registrati, con oltre 90.000 capi. Oltre il 60% del latte viene venduto fuori regione e solo il 40% venduto e lavorato nei caseifici locali. Peggiore la situazione degli ovicaprini: 200.000 capi e una crisi profonda da anni che sembra non fermarsi, con conseguente abbandono delle campagne. La Basilicata rurale non può permetterselo». «L’assessore Galella - sollecita Braia - convochi presto un tavolo regionale di settore e si ripieghi a studiare e proporre una strategia di sostegno e rilancio efficace per la zootecnia. È una questione di massima urgenza, sostenere gli allevatori lucani sui prezzi latte alla produzione incentivando la trasformazione casearia, a partire dalla valorizzazione dei nostri prodotti Igp e Dop, e anche dalla ricerca, da una campagna di sensibilizzazione al consumo e dalla creazione di un marchio lucano di settore», conclude Braia.

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l Decreto Sud, che nei giorni scorsi è diventato legge, è una vera e propria rivoluzione per lo sviluppo e la crescita del sistema produttivo meridionale. Finalmente è arrivato un provvedimento forte e concreto che potrà ridurre il divario tra Sud e Nord dell’Italia e __Gemma creare nuove opportunità di occupazione a partire dai giovani e dalle donne. Per la prima volta c’è un disegno politico preciso che indica cosa bisogna fare, in che modo, con quali strumenti e con quali fondi. Ora tocca al Sud e alle sue articolazioni istituzionali, territoriali, imprenditoriali e sociali essere capace di cogliere questa occasione e di saperla utilizzare». Lo afferma in una nota l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Chiara Gemma. «L’impianto della legge - spiega l’on. Gemma - è molto chiaro: la Zes unica in tutto il Mezzogiorno, potrà assicurare investimenti in ogni singola area regionale in base alle peculiarità di ogni specifico territorio; le nuove agevolazioni fiscali e le semplificazioni amministrative garantiranno importanti incentivi a favore delle imprese; il credito d’imposta consentirà di finanziare le imprese che presenteranno piani produttivi nella Zes unica; la sburocratizzazione dei processi formali accelererà i tempi per le autorizzazioni entro 30 giorni; l’istituzione di uno sportello unico baserà le procedure sul silenzio assenso; le molteplici opportunità potranno attrarre investimenti dall’estero e interesseranno in particolare il settore manifatturiero e il terziario; le azioni suddette porteranno ad una nuova disciplina rispetto all’utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione stanziate per il 2021-2027 e ai Contratti istituzionali di sviluppo (Cis)». «Insomma - precisa l’eurodeputata FdI - la nuova legge potrà essere la vera svolta del Mezzogiorno che vuole decollare e recuperare i decenni di errori e abbandono».


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CONFINDUSTRIA A capo della sezione Legno e Arredo invece confermato Calia: «Lavorare su 3 temi: sostenibilità, resilienza e organizzazione umanocentrica»

Antezza confermato presidente di Industrie Varie: «Uniti per vincere le sfide che ci attendono» ettimana di importanti appuntamenti per gli associati di Confindustria Basilicata. Ieri mattina infatti a Matera si è riunita l’Assemblea della sezione Industrie Varie di Confindustria Basilicata per il rinnovo dei propri organi. L’Assemblea ha riconfermato Enzo Antezza, della Antezza Tipografi, alla carica di presidente e Pietro Lioi della PCC Giochi e Servizi alla carica di vicepresidente. Componenti del nuovo Consiglio direttivo sono: Marilina De Cillis (Manpower), Elena Lepore (Synergie Italia), Rocco Maglietta (Universo Salute Basilicata), Valentina Preite (Openjobmetis) e Giuseppe Telesca (IN.HR). La rielezione di presidente e vicepresidente conferma il positivo impegno portato avanti in questi anni dalla sezione a cui fanno capo importanti aziende lucane che operano in vari settori merceologici, tra cui le telecomuncazioni e la sanità privata. «La diversificazione delle attività in cui le diverse aziende facenti parte della sezione sono specializzate – ha commentato il presidente Antezza nel corso dell’Assemblea che ha visto la partecipazione del direttore generale di Confindustria Basilicata, Giuseppe Carriero - richiedono un impegno associativo ancora maggiore. Raccolgo quindi il rinnovo dell’incarico con molto entusiasmo, nella consapevolezza del grande valore del lavoro comune da fare con l’obiettivo collettivo e condiviso di restare al passo con i tempi, vincere le sfide sempre più complesse e inedite di questi tempi, offrendo prodotti e servizi sempre più innovativi e specifici che ci vengono richiesti dai rispettivi mercati di riferimento». Sempre a Matera, martedì pomeriggio è statal a volta della sezione Legno e Arredo. Anche in questo caso l’assemblea ha conferma-

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__Antezza e Lioi e accanto Calia e Cirillo

to alla presidenza l’imprenditore Saverio Calia (Gruppo Calia). L’architetto - figura storica del comparto del Mobile Imbottito e dal lungo curriculum di vita associativa confindustriale - guiderà la sezione per il quadriennio 2023/2027. Vicepresidente è Giovanni Cirillo (Ciesse Tendaggi). Entrano a far parte del consiglio direttivo: Francesco Cornacchia (Novaluna), Mario De Gennaro (Natuzzi), Tito Di Maggio (Sofaland), Francesco Paolicelli (Thegg Domotica), Nicola Sardone (Upholstery del Gruppo Nias), Giovanni Sforza (Creation Italia), Nancy Stano (Egoitaliano). «Il settore che mi onoro di rappresentare è stato protagonista in questi anni di dinamiche molto interessanti. I trend di crescita registrati nei periodi più difficili che il Paese ha recentemente attraversato hanno confermato la grande capacità di reazione e la forte propensione all’innovazione delle nostre aziende. In questo particolare momento storico ci troviamo di fronte a nuove complesse sfide

che vanno vinte anche attraverso un rinnovato spirito di squadra», ha dichiarato Saverio Calia, subito dopo la sua elezione alla presidenza della Sezione Legno Arredo che è avvenuta alla presenza del presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma e del direttore generale, Giuseppe Carriero. Il presidente Calia ha rimarcato l’accresciuta attenzione delle realtà produttive del settore alla responsabilità sociale d’impresa, tratto distintivo ormai irrinunciabile. «Per vincere le sfide inedite che ci attendono è fondamentale portare avanti Industria 5.0. che dovrà articolarsi intorno a tre cardini fondamentali: sostenibilità, organizzazione umanocentrica e resilienza, quest’ultima intesa come capacità di prevedere e fronteggiare le crisi. È su questi principali temi che ci attende il lavoro comune da portare avanti in questi anni». Con l’elezione delle nuove cariche del Legno e Arredo ha preso ufficialmente avvio la stagione dei rinnovi di tutte le sezioni di Confindustria Basilicata.

La coordinatrice lucana Guglielmi dopo l’incontro con l’assessore regionale alle attività produttive Casino: «Si assicuri ai lavoratori una vita dignitosa»

Ex Tis e Rmi, Usb: «Inserimento lavorativo per circa mille addetti nel Consorzio di Bonifica»

i è tenuto martedi l'incontro con l'assessore Casino e i dirigenti del dipartimento attività produttive per individuare le azioni future da poter mettere in campo per arrivare ad una collocazione lavorativa e alla stabilizzazione della platea regionale dei Tis e degli Rmi.

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«La nostra organizzazione sindacale - ha affermato Rosalba Gugliemi, coordinatrice regionale Usb Basilicata - al tavolo ha chiesto che si arrivasse con immediatezza all'inserimento lavorativo di circa un migliaio di addetti nel consorzio di bonifica partendo dai circa 700 addetti che già svolgono le mansioni riconducibili a quelle del consorzio e allargando tale possibilità anche agli altri appartenenti alla platea su base volontaria. È stato chiesto l'impegno dell'assessore e della giunta ad una forte pressione nei confronti del governo nazionale perché si arrivi, sulla falsa riga di quanto già ottenuto dalla regione Calabria, alla possibilità da parte dei comuni di procedere alla stabilizzazione al di fuori dei limiti di spesa e dei vincoli assunzionali dei lavoratori da tanti anni impegnati a permettere il mantenimento di una macchina

amministrativa sempre più carente di personale e spinta a scelte di esternalizzazione di sempre maggiori servizi. Sempre nel confronto col governo va avanzata la proposta del riconoscimento da parte dei ministeri interessati del lavoro di fatto effettuato dai Tis e Rmi ,assegnati ai loro Uffici ,per procedere all'assunzione degli stessi negli organici statali». «In premessa - continua - è stato da noi chiesto il mantenimento della platea ai lavoratori presenti a luglio 2022, considerato che già sono stati apportati dei tagli, e la richiesta che, nei tempi necessari all'attuazione del progetto di occupazione e stabilizzazione, vengano riviste le norme relative al riconoscimento dei diritti essenziali e all'aumento dell'attuale sussidio, giustamente individuato dallo stesso assessore come un assegno alimentare,che però viene erogato in

cambio di un'attività lavorativa di 80 ore mensili». Per la prima volta, Gugliemi ricorda, «si è arrivati ad ipotizzare un percorso almeno per le soluzioni dipendenti esclusivamente dalla volontà regionale, ma, per non essere ancora una volta bloccati, richiamiamo la necessità di agire con estrema urgenza ,per evitare che il blocco delle attività legislative per l'avvicinarsi del semestre bianco, collegato alle prossime elezioni regionali, renda vana, anche la possibilità di procedere». «Nel merito di qualche altra proposta avanzata, ribadiamo la nostra contrarietà ad un'ipotesi di assunzione a 102 giornate contributive,87 di fatto retribuite, che sicuramente non sono utili ad assicurare, ai lavoratori che vogliamo far uscire da uno stato di precarietà, una vita appena dignitosa». conclude Rosalba Guglielmi dell’Usb Basilicata.


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Riattivati i collegamenti sulla linea gravemente danneggiata dagli eventi meteorologici dello scorso mese di giugno

Terminati i lavori di ripristino sulla tratta Potenza-Grassano: da lunedì treni in viaggio

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a lunedì i treni torneranno a viaggiare nella tratta PotenzaGrassano, sulla linea PotenzaMetaponto, gravemente danneggiata dagli eventi metereologici e idrogeolo-

gici che nel mese di giugno hanno colpito le aree comprese fra Vaglio e Trivigno e fra Grassano e Salandra. «I lavori di ripristino e messa in sicurezza eseguiti da Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, hanno consentito di rinforzare e stabilizzare l’infrastruttura ferroviaria mediante il ricorso a una profonda paratia in cemento armato» ga sapere Rete Ferrovie Italiane in una nota. «Tale attività si è resa necessaria in seguito al cedimento della massicciata, nella tratta Grassano-Salandra, e all’attivazione di una frana che ha comportato - fra Vaglio e Trivigno - lo scivolamento verso valle di 150 metri di binario, con il crollo parziale di un ponticello ad arco in muratura. - conclude la nota dell’Azienda di trasporto ferroviario - Gli interventi, di particolare complessità dovuta anche alle difficoltà dei mezzi nell’accedere alle aree di cantiere, hanno visto l’impiego di 80 tecnici fra personale RFI e delle ditte appaltatrici».

L’INTERVENTO Il già consigliere regionale: «La sudditanza pare continuare»

Collegamento Matera-Bari con le Fal: «Non c’è nulla da festeggiare» DI ENZO ACITO*

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o vissuto la forte sensazione del déjà vu; mentre leggevo sui quotidiani: “Fal, le richieste della nuova assessora; Sileo al direttore Colamussi: nel nuovo contratto collegamenti veloci con Bari” sono stato investito da un uragano di ottimismo. Finalmente avremo il Matera Bari in un’ora; è finito un altro pezzo di isolamento della città. Ho ringraziato l’amica Assessora per questo impegno. Poi la ragione ha preso il posto delle reazioni epidermiche ed i numeri mi hanno confermato che c’è poco da stare tranquilli. Andiamo in ordine. La giunta regionale approva nel 2017 il rinnovo del contratto di servizio trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale con Fal srl; lo schema di contratto di servizio ha validità dal 01.01.2015 al 31.12.2023, con scadenza, quindi, tra meno di due mesi. Il servizio delle Fal si espleta parte su ferro e parte su gomma. Il

contratto riporta che per i servizi su gomma, si prevede l’espletamento del servizio solo fino al subentro dell’aggiudicatario della relativa gara del trasporto pubblico regionale. All’art. 4 si prevede che “la durata si estenderà automaticamente per un ulteriore anno, cioè sino al 31.12.2024, agli stessi patti e condizioni qualora, alla data del 31.12.2024, non risulti ancora individuato il nuovo affidatario e/o non sia possibile l’effettivo avvio dei servizi da parte dell’aggiudicatario. Fal srl svolge i servizi di trasporto pubblico automobilistico sostitutivi secondo il programma di esercizio sino al subentro del nuovo gestore”. Il corrispettivo complessivo da riconoscere a Fal srl è “fissato in €7.695.000,00 oltre iva al 10% per un presumibile sviluppo di circa Km/bus 2.115.000”. Quindi, il costo a km è pari a € 4,00 iva compresa al 10% fino al subentro del nuovo gestore. È poco, è

molto? Facciamo un salto ed andiamo al contratto ponte che la regione Basilicata sottoscrive con il Consorzio Trasporti Aziende Basilicata (Co.Tr.A.B.) il 6 settembre 2021, per la prosecuzione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale extraurbani provinciali. Il contratto prevede il servizio dal 1° luglio 2020 fino al 30 novembre 2021 e, in ogni caso, fino al subentro del nuovo gestore. Per il corrispettivo annuo il contratto prevede €33.245.194,00 sulla base di una percorrenza presunta di km 18.469.552, per un corrispettivo unitario di € 1,80/km; questo costo kilometrico va confrontato con quello del servizio automobilistico delle Fal srl e scopriamo che il prezzo concordato con le Fal, quattro anni prima, è superiore di € 2,20/km rispetto a quello rinegoziato con Co.Tr.A.B. E qui i dubbi diventano travolgenti: perché le Fal dovrebbero mettere le linee dirette Matera Bari, anche nei giorni festivi oggi inesistenti, se il contratto in prorogatio non lo prevede? Finalmente il 14 novembre scorso sono state pubblicate la cinque gare per il servizio di TPL su gomma con scadenza alle ore 12,00

LA CONSIGLIERA REGIONALE SULL’ACCORDO REGIONE-CNR

Microzonazione sismica, Merra: «Coinvolgere gli organi professionali»

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bbiamo condotto una battaglia, durata più di due anni, per intercettare e vedere appostate le risorse necessarie ad avviare gli studi di microzonazione sismica sul territorio regionale. Con l’attuale disponibilità finanziaria di 1,7 mln di euro, di cui 540 mila di mila di fondi regionali, garantita a partire da luglio scorso, sarà finalmente possibile avviare tali studi e dar corso al programma» dichiara il consigliere regionale Donatella Merra, a pochi giorni dall’ultimo Tavolo tecnico tenutosi in Regione con i vertici del CNR-IMAA, CNR IGAG e il Presidente del Centro di Microzonazione Sismica; incontro finalizzato a definire i termini dell’Accordo quadro. «È necessario, già in questa prima fase di avvio delle attività - ha proseguito il consigliere Merra –coinvolgere nei processi e negli accordi di livello regionale gli ordini professionali. Il ruolo svolto da questi professionisti, soprattutto dai geologi, è indispensabile a rilanciare una nuova ed efficace governance in materia sismica». «Si tratta di elaborare la mappatura sismica completa del territorio nella maggior parte dei Comuni della Basilicata. In una regione a elevato rischio sismico come la nostra è cruciale far funzionare a dovere gli strumenti di programmazione e di prevenzione - ha proseguito il consigliere Merra - per la sicurezza e il corretto uso del suolo». «In questi ultimi anni è stato dato un grande slancio alle politiche integrate per la sicurezza sismica, dopo un lungo periodo di disattenzione» ha concluso Merra.

del 13/05/2024, quindi si presume che, ricorsi amministrativi permettendo, il contratto con l’aggiudicatario si potrebbe sottoscrivere non prima del settembre 2024. L’allegato 1 al bando TPL prevede tre corse al giorno in andata e ritorno solo i giorni feriali con tempi di percorrenza variabili da 94 a 108 minuti per la tratta Matera-Bari e, per quanto riguarda il collegamento con l’ aereoporto di Bari, una corsa A/R Nova Siri-Matera- APT Bari tutti i giorni. Questo è tutto quello che il TPL assegna alla città di Matera. Il prezzo a base d’asta, nel 2024 da ribassare, è, per la tipologia di trasporto extraurbano, pari a 2,01 €/km, oltre iva al 10%. Sorge allora in dubbio sul perché il

TPL non ha previsto corse aggiuntive Matera Bari? Forse per acquisire, ancora una volta, l’intervento delle FAL con corse su gomma che sostituiscono i percorsi su ferro; ipotizziamo ci sarà un nuovo contratto con le FAL e il prezzo in contratto sarà, speriamo di sbagliarci, probabilmente pari o superiore ai 4,00 € /km. In questo caso saremo ancora una volta investiti da grossi dubbi in merito alla gestione razionale delle risorse pubbliche e la convinzione, sempre più erosiva, che la sudditanza nei confronti delle FAL è ancora drammaticamente imperante. Confido nell’ intervento dell’assessora Sileo a cui riconosco altissimo rigore e spiccato senso civico. *EX CONSIGLIERE REGIONALE


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Da Save the Children l’approfondimento “Tempi digitali” in vista della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza

Cyberbullismo, il 14% degli adolescenti lucani tra gli 11 e i 13 anni ne è vittima n Basilicata il 14% degli adolescenti tra gli undici e i 13 anni è vittima di cyberbullismo. È questo uno dei dati che emergono dall'analisi della 14esima edizione dell’Atlante dell'infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Tempi digitali”, diffusi da Save the Children in vista della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si celebra lunedì 20 novembre. In particolare, viene riportato nel rapporto, le ragazze sono più frequentemente vittime di atti di cyberbullismo, «ma esiste anche una quota di “bulle” che colpiscono le compagne per isolarle e deriderle soprattutto negli anni della pre-adolescenza, quando i tempi di crescita non sono uguali per tutte». Nell’Atlante è inoltre segnalato che «in Basilicata l’82,2% di bambini e adolescenti tra i sei e i 17 anni utilizza internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone (superiore alla media nazionale, che è del 73%)». In Italia il 65,9% usa lo smartphone tutti i giorni, in Basilicata la percentuale sale al 76,6%. Per quanto riguarda «la connettività, le famiglie

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con accesso alla banda ultra larga a fine 2022 erano il 52%, dato significativamente aumentato rispetto al 2016, quando

erano appena l’8%, con differenze territoriali importanti». La rete ultraveloce con fibra fino all’abitazione rag-

giunge il 43% nella provincia di Matera e il 34,5% nella provincia di Potenza. Le famiglie ultraconnesse con fibra Ftth,

fino all’abitazione, «rappresentano l’11% nella provincia di Matera e il 4% nella provincia di Potenza».

Prezzi al consumo, dai dati Istat di ottobre emerge una «decelerazione» dovuta in gran parte all’andamento dei beni energetici

In Basilicata inflazione ancora sotto la media nazionale d ottobre l’inflazione ha evidenziato un netto calo, scendendo a +1,7%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Come spiegato dall’Istituto nazionale di statistica Istat, la drastica discesa del tasso di inflazione «si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto». La consistente decelerazione del tasso di inflazione si deve «in misura minore, anche al rallentamento dei prezzi dei beni degli alimentari non lavorati (da +7,7% a +4,9%) e lavorati (da +8,9% a +7,3%)». Tali effetti, inoltre, «risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +3,7% a +4,0%) e dei servizi re-

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lativi ai trasporti (da +3,8% a +4,0%). In generale, «l’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo». L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) «aumenta dello 0,1% su base mensile e di 1,8% su base annua, in netta decelerazione da +5,6% di settembre». Con riferimento alle cinque ri-

partizioni del territorio nazionale, a ottobre l’inflazione è più alta di quella nazionale nel NordOvest (da +5,7% a +2,0%), nel Centro (da +5,5% a +2,0%) e al Sud (da +5,1% a +1,8%) mentre risulta inferiore nel Nord-Est (da +4,9% a +1,5%) e nelle Isole (da +5,5% di settembre a +1,1%). La Basilicata (1,2) si colloca al di sotto della media nazionale (1,7). L’inflazione più bassa, re-

gistrata in Molise (0,6). Nei capoluoghi delle regioni e delle province autonome e nei comuni non capoluogo di regione con più di 150mila abitanti l’inflazione più elevata «si osserva a Venezia e a Napoli (entrambe a +2,6%), mentre le variazioni tendenziali più contenute si registrano a Campobasso (+0,4%) e a Reggio Emilia (+0,3%)». Potenza all’1,3%.


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Il costo dell’incidentalità è stato stimato in 156 milioni di euro: la Statale 655 «resta la più pericolosa»

Incidenti stradali, in Basilicata nel 2022 più morti: in tutto 46

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el 2022 si sono verificati in Basilicata 914 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 46 persone e il ferimento di altre 1.355: rispetto al 2021 diminuiscono leggermente gli incidenti (-0,4%), mentre aumentano i feriti (+1,7%) e ancor più le vittime (+27,8%). dai 36 del 2021 ai 46 del 2022. Sono alcuni dei dati contenuti sul focus dell’Istituto nazionale di statistica Istat dedicato agli incidenti stradali in Basilicata. Nel 2022 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in circa 156 milioni di euro (289,4 euro pro capite) per la Basilicata: la regione incide per lo 0,9% sul totale nazionale. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Basilicata del 18,6%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni, rispettivamente di -4,2% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta (da 4,2 a 5deceduti ogni 100 incidenti). Nel 2022 aumenta in Basilicata l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) deceduti in incidente stradale, attestandosi su un valore superiore alla media Italia (52,2% contro 44,3%). LE STRADE KILLER DELLA BASILICATA Tra il 2021 e il 2022 l’indice di lesività aumenta da 145,2 a 148,3: in aumento anche l’indice di mortalità (da 3,9 a 5,0 decessi ogni 100 incidenti) e quello di gravità che passa da 2,6 a 3,3. L’incidentalità rimane alta nelle aree maggiormente abitate e lungo i principali assi della rete strada-

le regionale: si confermano le criticità sul tratto lucano della A02, sul RA05 Raccordo autostradale Sicignano-Potenza e sulle strade statali SS598, SS106 e SS7 mentre risulta in riduzione l’incidentalità rilevata su SS658, SS407 e sulla SS655 (Bradanica) «che, tuttavia, resta la più pericolosa (42,9 decessi ogni 100 incidenti)». L’indice di mortalità «continua a crescere in provincia di Matera, dove sale da 3,9 a 5,9 decessi ogni 100 incidenti». Gli incidenti più pericolosi si verificano nei centri minori. Nel 2022 il maggior numero di incidenti (489, il 53,5% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 11 morti (23,9% del totale) e 658 feriti (48,6%). Aumentano i sinistri sulle altre categorie di strada. L’incremento maggiore si verifica sulle autostrade (+40%), seguite a distanza dalle altre strade (+3,4%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (8,7 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,9 decessi ogni 100 incidenti). RETTILINEI, CURVE ED INCROCI Sulle strade urbane il 46,4% dei sinistri stradali «si verifica lungo un rettilineo, valore che sale al 50,8% sulle strade extraurbane». In ambito urbano gli incidenti che avvengono in corrispondenza degli incroci rappresentano il 20,3% del totale, seguono quelli che si verificano in prossimità di una curva (12,1%), di una intersezione (8,0%) e di una rotatoria (6,3%), escludendo il gruppo residuale (altro) che raccoglie più ca-

tegorie (7,0%). Lungo le strade extraurbane il 33,4% degli incidenti si verifica in curva, il 6,4% nei pressi di un incrocio e il 5,4% in corrispondenza di una intersezione. I MESI E LE ORE PIÙ A RISCHIO Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Basilicata 248 incidenti (27,1% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 461 (il 50,4% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 710 persone (52,4%) e 23 sono decedute (50,0%). Il 77,6% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le ventidue e le ventitré (33,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le cinque e le sei del mattino (15,4 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (5,0). Il venerdì e il sabato notte «si concentrano il 44,4% degli incidenti notturni, il 75,0% delle vittime e il 40,9% dei feriti». L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 8,3 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il venerdì notte (27,3). In Basilicata il 17,1% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 23,2% del totale. Nei comuni delle Aree interne, aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali, di istruzione, salute e mobilità, gli incidenti rappresentano il 76,8%

__ Morti per genere-età e tasso di mortalità standardizzato (2022)

del totale regionale. Il numero delle vittime aumenta rispetto al 2021 maggiormente nel totale dei Centri (+33,3%), mentre nelle Aree Interne l’aumento risulta leggermente più contenuto (+26,7%). La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (56,6%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (211 casi, 11 vittime e 369 feriti), seguita dall’urto con ostacolo accidentale (134 casi, 4 decessi e 172 persone ferite). La tipologia «più pericolosa è lo scontro frontale (13,0 decessi ogni 100 incidenti), seguono la fuoriuscita (8,6 decessi ogni 100 incidenti) e l’investimento di pedone (6,4 decessi ogni 100 incidenti)». Gli incidenti a veicoli isolati «risultano più rischiosi, con una media di 5,5 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (4,6 decessi)». COMPORTAMENTI A RISCHIO E PERSONE COINVOLTE Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, «la velocità troppo elevata, la guida distratta e il manca-

to rispetto delle regole di precedenza, sono le prime tre cause di incidente». I tre gruppi costituiscono «complessivamente il 35,9% dei casi». Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 17,2%, mentre l’elevata velocita per il 14,3% e il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 6,7%. Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 65+ anni (12,2 per 100mila abitanti) e per quella 15-29 anni (12,1 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 60,9% delle vittime e il 63,2% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 23,9% dei morti e il 28,1% dei feriti, i pedoni il 15,2% dei deceduti e l’8,7% dei feriti. I sette pedoni «rimasti vittima di incidente stradale appartengono tutti alla classe di età 65 e oltre, che è maggiormente rappresentata anche tra i pedoni feriti (35,6%)». Il tasso di lesività standardizzato è pari a 492,2 per la classe di età 15-29 anni, a 319,9 per quella 30-44 anni.


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Il Procuratore distrettuale presso il Tribunale di Potenza aveva maturato il 1° quadriennio: resterà nel capoluogo fino al 2026

Plenum Csm conferma Curcio: «Dirigente di sicura competenza» I

l Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, «si è rivelato dirigente di sicura competenza ed in possesso di doti organizzative che gli hanno consentito di assicurare funzionalità ed efficienza all’ufficio». Per questi motivi, il Plenum del Consiglio superiore della magistratura (Csm), scaduto il primo quadriennio, cominciatonel marzo del 2018, ha confermato Curcio nell’incarico. Al marzo del 2022, Curcio aveva maturato il periodo quadriennale di permanenza nelle funzioni di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza. In conseguenza dell’invito rivolto dal competente Consiglio Giudiziario, Curcio presentò la relazione illustrativa dell’attività svolta con il documento programmatico e i prospetti statistici, così manifestando la volontà di continuare a svolgere per il secondo quadriennio le medesime funzioni in corso di esercizio. Il Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello del capoluogo, nell’aprile dell’anno scorso espresse «all’unanimità» un giudizio «pienamente

POTENZA, ARRESTO A PIAZZA MARIO PAGANO

Per il gambiano 28enne disposto l’obbligo di firma

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__Il Procuratore distrettuale Curcio favorevole alla conferma». Poi dalla Quinta Commissione del Csm, quella per il conferimento degli Uffici direttivi e semi direttivi, la pratica ieri al Plenum che ha rilevato la non sussistenza di «nessun dato ostativo alla conferma» così come è emerso dagli ulteriori elementi esistenti presso il Consiglio Superiore, programmi organizzativi e tabellari, vicende disciplinari, procedure pendenti

o definite presso la prima commissione, attività di formazione, eventuali incarichi extragiudiziari, e dagli esiti delle ispezioni ministeriali: «Neppure risultano formulate osservazioni critiche da parte del Consiglio dell’Ordine degli avvocati». Il Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, resterà al suo posto sino alla fine di marzo del 2026.

ome riportato da Cronache nei giorni scorsi, nel corso della tarda serata di sabato è stato segnalatato al numero unico di emergenza 112 dell’Arma dei Carabinieri la presenza, nella centralissima piazza Mario Pagano di Potenza, di un giovane in forte stato di alterazione psicofisica che, probabilmente in preda ai fumi dell’alcool, infastidiva i cittadini che passeggiavano lungo le vie del centro storico. I militari avendo prontamente intuito che la situazione potesse degenerare, hanno immediatamente inviato sul posto una pattuglia della Stazione Carabinieri di Potenza e l’autoradio in turno della Sezione Radiomobile della Compagnia. Lo straniero, un cittadino gambiano di 28 anni, a causa del forte stato di alterazione, ha però reagito proferendo minacce e dando spintoni e calci ai Carabinieri, fino ad opporre resistenza ai militari. L’extracomunitario è stato quindi immobilizzato, messo in sicurezza ed accompagnato presso gli uffici dell’Arma di via Pretoria. A seguito della convalida dell’arresto da parte del Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale, il cittadino gambiano è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Matera, maxi operazione della Guardia di Finanza: scoperti 8 lavoratori “in nero” e tolta dal mercato merce per oltre 100mila euro

Sequestrati oltre 28mila articoli non conformi agli standard di sicurezza

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e Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Matera, all’esito di specifica attività di controllo del territorio e dal monitoraggio delle attività economiche che presentano profili di rischio, hanno sottoposto a sequestro amministrativo 28.772 articoli di vario genere, tra souvenirs, oggetti artistici, capi d’abbigliamento ed accessori, per un valore di oltre 100mila euro, nei confronti di 15 attività commerciali. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle ha fatto emergere che i 15 negozi siti nella Città dei Sassi, tutti gestiti da soggetti di nazionalità extracomunitaria, commer-

cializzavano souvenirs ed oggettistica di vario genere non riportanti le indicazioni di sicurezza previste dalla normativa vigente ed idonee a certificare la qualità, le caratteristiche merceologiche e l’origine della merce. I titolari delle aziende sono stati sanzionati amministrativamente con il contestuale sequestro amministrativo dei prodotti non sicuri e segnalati alla locale Camera di Commercio. Durante l’intervento, inoltre, le Fiamme Gialle hanno rilevato che presso alcuni locali aziendali erano impiegati 8 collaboratori, intenti a svolgere varie mansioni, per i quali non era stata comunicata l’assunzione al Centro dell’Impiego, da

considerarsi pertanto lavoratori “in nero”. L’operazione di servizio «testimonia, ancora una volta, il costante impegno profuso dal Corpo finaliz-

zato a ostacolare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, con il fine ultimo di garantire una protezione efficace dei consu-

matori e un mercato regolarmente competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di libera concorrenza».


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Nuovi locali all’interno del perimetro del Poliambulatorio. Il dg Maraldo: «Asp vicina alle necessità della comunità». Il sindaco Bruno: «Si rafforza un servizio importante»

Rotonda, Asp e Comune insieme per il servizio di continuità assistenziale

uovi locali per il servizio di continuità assistenziale di Rotonda che da martedì ha una sede più consona e funzionale ubicata sempre all’interno del perimetro Poliambulatoriale di via Pietro Nenni. I locali si estendono su una superficie di cento metri quadri e sono ubicati al piano terra della struttura e rispettano le norme legate ai parametri aereo-illuminanti.

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Gli utenti potranno usufruire di un’ampia sala di attesa dotata di servizi igienici ed una sala visite con tutte le attrezzature utili allo svolgimento dell’attività di continuità assistenziale. Per garantire la sicurezza dei medici in servizio notturno la struttura è stata dotata di impianto di videosorveglianza in modo da riconoscere anzitempo l’utente che si rivolge al presidio. A servizio dei quattro medici, anche una sala ristoro o di sosta. La struttura è accessibile ai portatori di handicap grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche. L’apertura del nuovo padiglione è stata resa possibile grazie ad un intervento di spesa dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza utilizzando i Fondi delle Aree Interne. La linea telefonica attiva resta invariata rispetto al passato ed i medici rispondono al numero 0973/661260 interno 5. Per il Direttore F.f. del Distretto della Salute di Lauria Alberto Dattola, «con i nuovi locali si rende più agevole l’espletamento delle routinarie attività dei Medici di Continuità Assistenziale nel territorio di Rotonda grazie a quell’ennesimo tassello posto dalla Asp nel processo di attuazione della Medicina Territoriale e nello specifico della Medicina di Prossimità anche nelle periferie del territorio dell’Azienda Sanitaria».

Per il Direttore della Asp Basilicata Antonello Maraldo, «nel dotare l’area di Rotonda di una nuova sede per la continuità assistenziale ha giocato molto la grande collaborazione nonché comunione di intenti tra l’azienda sanitaria e l’amministrazione comunale. La Asp si dimostra, così, vicina e attenta alle necessità delle comunità periferiche interne dell’area Sud ed in particolare a quella di Rotonda per la quale, analogamente alle iniziative svolte nei comuni limitrofi, si vuole garantire una sanità di prossimità che dia agli utenti maggiori e migliori servizi». Per il Sindaco di Rotonda Rocco Bruno, «l’ampliamento dei nuovi locali va a rafforzare un servizio molto importante per la comunità rotondese liberando spazio anche nei vecchi locali che potranno essere in futuro ampliati ed implementati loro volta con ulteriori servizi». «Il servizio di continuità assistenziale- aggiunge il primo cittadino- è di fondamentale importanza per una comunità a prevalenza ultra sessantacinquenne presso cui gli anziani trovano anche un ‘ristoro psicologico’ dettato dalla consapevolezza di non essere soli sul territorio ma di avere la garanzia di potersi rivolgere soprattutto nelle ore notturne ad un presidio sanitario eccellente».

Concluso il Concorso Unico Regionale per la copertura di 6 posti di Assistente Amministrativo. Il dg Maraldo: «Vogliamo garantire continuità a crescita del sistema»

Asp, continua la stagione dei concorsi i è concluso il 14 novembre il Concorso Unico Regionale a tempo pieno ed indeterminato per titoli ed esami per la copertura di sei posti di Assistente Amministrativo- cat. C in cui la Asp Basilicata è stata capofila. Il concorso ha visto espletare quattro prove, di cui una preselettiva svolta presso l’Ente Fiera di Lagopesole ed in cui sono stati scremati 2447 partecipanti. La prova scritta, invece, si è tenuta presso il Centro Congressi Park Hotel di Potenza ed ha visto l’ammissione di 137 candidati, di cui 34 ammessi alla prova pratica e di questi, 29 ammessi all’ultima prova, quella orale, che si è svolta in due giornate presso la sala Formazione della sede centrale dell’ASP e che è stata superata da tutti i candidati. Il successivo passo sarà ora lo scorrimento della graduatoria che nel giro di pochissimi mesi potrà portare all’immissione in ruolo dei vincitori di concorso che saranno dislocati presso la Asp Potenza e la Asm Matera. Per quel che riguarda nello specifico l’Asp Basilicata, l’assunzione di queste nuove professionalità consentirà una più organica e compiuta strutturazione del Dipartimento Amministrativo aziendale che porterà inevitabilmente un miglioramento dell’efficienza dei servizi erogati ai cittadini. Il Pre-

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sidente della Commissione, Leonilde Nobile, al termine della selezione, ha sottolineato come «i candidati, prevalentemente lucani, si siano dimostrati altamente preparati in materia, affrontando con serietà ed impegno le difficili prove concorsuali». Il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo ha dichiarato che «le politiche assunzionali portate avanti dell’Asp sono finalizzate a garantire continuità e crescita del sistema e sono orientate a rendere stabili gli assetti organizzativi dell’area tecnico-logistica su cui si innesta l’erogazione delle prestazioni sanitarie che rappresentano un vero core business dell’Asp». Tra l’altro- ha concluso Maraldo«si vanno man mano delineando i percorsi amministrativi intrapresi negli ultimi mesi rendendoli maggiormente rispondente alle esigenze di governo aziendale per assicurare una proficua gestione integrata per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, economicità ed efficacia». Ha espresso soddisfazione per la conclusione della procedura anche l’Assessore Fanelli, il quale ha rivolto le sue congratulazioni a tutti i vincitori e gli auguri di buon lavoro. «Essere vincitori di un concorso pubblico, è motivo di orgoglio- ha dichiarato Fanelli- poiché denota spiccate capa-

cità e conoscenze. Nel segno della meritocrazia e della legalità, le Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, stanno arricchendo i propri organici di nuove forze e contribuendo a rafforzare tutta la macchina gestionale del servizio sanitario regionale». Il che- conclude l’Assessore- «ha importanti ripercussioni sui cittadini lucani e sull’efficienza dei servizi a questi ultimi offerti». Contemporaneamente al Cur per Assistente Amministrativo si sta svolgendo il Cur per Tecnico della Prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro che si concluderà presumibilmente entro la fine dell’anno. La selezione partiva da 427 candidati di cui 51

hanno superato la prova scritta e dovranno ora affrontare la prova pratica del prossimo 23 novembre. Seguirà il colloquio finale. Concluso anche il Concorso Unico Regionale, che si è svolto a Lagonegro, per Dirigente Medico di Medicina Fisica e Riabilitativa per cinque posti da distribuire con due professionisti alla Asp di Potenza, uno alla Asm di Matera e due all’Azienda Ospedaliera San Carlo. La commissione, presieduta dal Presidente Gianvito Corona, ha esaminato undici candidati, di cui cinque specializzandi e sei specializzati che prenderanno servizio tra la fine dell’anno in corso e l’inizio del prossimo anno.


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La direzione strategica dell’Istituto procede con l’iter per l’ammodernamento tecnologico per migliorare i servizi sanitari del territorio

Irccs Crob, in dirittura d’arrivo nella radioterapia l’attivazione del nuovo acceleratore lineare I

l nuovo acceleratore lineare IGRT di ultimissima generazione entrerà presto in funzione nella radioterapia dell’Irccs Crob. Il direttore generale ff, dott. Giovannino Rossi, ha attivato l’iter procedurale finalizzato all’avvio di una prima fase che poi porterà al suo effettivo utilizzo anche grazie all’impegno della Regione Basilicata per l’adempimento di tutti gli aspetti previsti dalla norma sulla radioprotezione. Si tratta di un acceleratore di alta gamma che consentirà trattamenti radioterapici d’avanguardia. La macchina è dotata di un sistema di riconoscimento facciale del paziente e attraverso l’acquisizione delle immagini TAC individua il bersaglio da irradiare con estrema precisione consentendo di evitare le zone sane circostanti. Attraverso i fasci di radiazioni, infatti, la radioterapia induce la perdita della capacità delle cellule malate di crescere e di riprodursi. «Il nuovo acceleratore lineare avvia il processo di ammodernamento tecnologico dell’Irccs Crob che anche con le strumentazioni attuali continua a fornire ai pazienti il massimo delle prestazioni», dice il direttore sanitario Rocco Calabrese che prosegue «il nuovo acquisto sostituisce il Linac1 che sarà di-

smesso, inoltre, l’acceleratore lineare previsto dal progetto TecnoCrob, anch’esso di ultimissima generazione, sostituirà il Linac2». Rinnovati e ristrutturati anche gli ambienti che ospitano il nuovo macchinario. Tra le novità, la riproduzione sul soffitto di scorci di cielo e alberi per dare al paziente sdraiato sul lettino un’esperienza più piacevole. «Grazie al nuovo acceleratore - spiega il direttore della radioterapia Grazia Lazzari - sarà possibile eseguire trattamenti 4D con il controllo del movi-

mento del target secondo gli atti respiratori e soprattutto consentirà il trattamento di bersagli multipli come, ad esempio, diverse metastasi cerebrali simultaneamente». «Il globale processo di ammodernamento tecnologico dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture, sul quale stiamo lavorando, è frutto di un percorso pianificato e di un’attenzione costante rivolta ad un Istituto punto di riferimento per tutto il territorio lucano». Ha dichiarato l’assessore alla Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, Francesco Fanelli che ha evidenziato «il lavoro ottimo della direzione strategica dell’Irccs Crob. Anche attraverso il recente potenziamento delle risorse umane . prosegue - si arricchisce il quadro delle azioni mirate a garantire un netto miglioramento della rete territoriale delle cure in Basilicata». La nuova macchina sarà gemellata sia con quella che sarà acquistata con il progetto TecnoCrob sia con quella che entrerà in funzione a Matera consentendo ai tre acceleratori di scambiarsi informazioni e dati tecnici del piano di trattamento dei pazienti in modo da garantire continuità terapeutica sia per i pazienti lucani che per quelli provenienti da altre regioni.

«Con impegno, responsabilità e tenacia, in sintonia con l'Ufficio di Piano dell’ambito sociale di zona abbiamo accelerato i tempi di risistemazione»

Cancellara, taglio del nastro al “Centro diurno per disabili” Il sindaco Genzano: «Un grande risultato»

È

stato inaugurato a Cancellara il “Centro diurno per disabili”. A tagliare il nastro e testimoniare l'importanza del luogo, insieme al primo cittadino Franco Genzano anche l’assessore regionale alla Salute e Politiche della persona Francesco Fanelli, il responsabile Gaetano Stanzione della cooperativa vincitrice del bando per espletare il servizio denominata “Il sollievo” e la dottoressa Anna Ventura, responsabile Ufficio di Piano di Pietragalla Comune capofila del nostro ambito so-

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ciale. «Abbiamo dato il via all'inizio delle attività che man mano verranno integrate dalla cooperativa e dagli operatori interni - spiega il sindaco - è stato un grande risultato riuscire a far riaprire il “Centro Diurno Disabili” che rischiava di esser trasferito in altro Comune. Con tanto impegno, senso di responsabilità e tenacia, lavorando in sintonia con l'Ufficio di Piano dell'Ambito Sociale di Zona abbiamo accelerato i tempi di risistemazione e siamo ripartiti prima della fine dell'anno,

assicurando un punto di riferimento importante per tante famiglie che aspettavano calorosamente la riapertura proprio qui a Cancellara». Ad inizio del mese di novembre, dalle colonne di Cronache raccontammo proprio l’ultimazione dei lavori attraverso le parole del sindaco Genzano, per il quale si tratta di «una struttura ed un luogo importante per la comunità e non solo». Il completamento dei lavori segnò dunque un nuovo inizio, poi ufficializzato nell’apertura, col taglio del nastro che «fa tornare a vivere questo importante Centro. Come Amministrazione siamo a completa disposizione delle famiglie e di quanti chiedono la possibilità di partecipare alle prossime iniziative che la nuova cooperativa metterà in piedi» sottolinea il primo cittadino. Questo Centro «soddisfa la maggior parte delle utenze e delle richieste dell’Alto Bradano, quindi della zona, mentre per l’area dell’Alto Basento vi è il Centro diurno di Calvello. En-

trambi fanno capo all’Ufficio Piano Sociale di Zona di Pietragalla, così da coprire in maniera adeguata il territorio. Sappiamo che ci sono già diverse richieste da parte dell’utenza e speriamo di mantenere lo stesso standard elevato degli anni precedenti. Saremo sempre a disposizione per poter migliorare la vita sociale di tutti coloro che chiederanno di usufruire della struttura». Stiamo parlando di un Centro «attivo per oltre 10 anni, poi purtroppo costretto a fermare le attività durante il periodo del Covid. Si sono poi aggiunti, come

spesso capita, lavori imminenti di ristrutturazione e risistemazione dei locali». A rimarcare l’importanza del luogo, il sindaco evidenzia come «nel corso degli anni passati sono state qui svolte importantissime attività, oltre ad un lavoro eccezionale per i nostri ragazzi speciali, rivestendo così un ruolo di primo piano sul territorio. Vedere i ragazzi giungere anche da altri paesi, e constatare che si trovavano bene come in famiglia, per noi è stato sempre motivo di orgoglio e di vanto». EMACAL


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Il Sindacato lancia l’allarme su diverse criticità «non più rinviabili» che meritano «maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione comunale e di tutti gli enti interessati»

Trasporti a Potenza, la Cgil incalza Guarente: «Servono interventi urgenti» __Esposito e Pace

POTENZA. Circola ancora aria di protesta tra il Sindacato della Cgil sulla situazione dei trasporti nella città di Potenza che meriterebbe «maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione comunale e di tutti gli enti interessati essendo Potenza capoluogo di regione e zona di transito di molti pendolari, studenti e lavoratori». Questo il sollecito lanciato dal segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito e Rocco Pace della Filt Cgil Basilicata che continuano a denunciare numerose criticità del Servizio: in primo luogo, quelle riguardanti «il passaggio degli autobus extraurbani che congestionano il traffico. Un problema atavico ma che in questi ultimi mesi - enfatizzano i due sindacalisti - è acuito dai cantieri aperti in diversi punti della città, dove i vari restringimenti di carreggiata o la deviazione verso altre arterie congestionano del tutto alcune strade principali. È il caso - spiegano - di via Torraca, dove la situazione è diventata insostenibile per residenti, automobilisti e conducenti dei pullman».

Facendo un breve passo indietro nel tempo, Esposito e Pace fanno notare come lo scorso 7 aprile «in sede di conferenza stampa, in occasione della presentazione della nuova bigliettazione da parte del neo gestore del trasporto urbano Miccolis – l’Azieda pugliese che è subentrata da ottobre 2022 alla conduzione del Servizio dopo il settennato della ditta romana Trotta Bus Service con l’affidamento emergenziale della mobilità su gomma e degli impianti meccanizzati per la durata di 24 mesi nella città di Potenza – il sindaco aveva parlato di una “rivoluzione” nei trasporti in città a partire da settembre, prendendo l’impegno a risolvere la circolazione degli autobus extraurbani, arrivando a paventare perfino un obbligo per gli stessi - enfatizzano Esposito e Pace - di fermarsi in viale dell’Unicef, dove sarebbe stato consentito uno spostamento intermodale con i bus urbani o con l’utilizzo delle scale mobili. Per questo motivo – affermano i due rappresentanti sindacali - chiediamo un incontro urgente a sindaco, Regione e Provincia per

capire come intervenire almeno nell’immediato». C’è poi tutta la questione legata alla progettualità che servirebbe per i trasporti nella città di Potenza e «che ad oggi, nonostante il cambio di gestione, stenta ad arrivare. Più volte - evidenziano - è stato annunciato un nuovo piano di esercizio mai redatto e presentato. Un piano che tenesse conto realmente delle esigenze degli utenti, dai tragitti delle linee urbane ai chilometri percorsi, fino al miglioramento dei collegamenti tra centro storico e università e tra i due poli universitari, per non parlare delle aree rurali allo stato attuale completamente periferiche e in stato di abbandono dal punto di vista del manto stradale: quest’ultimo, anche in zone più centrali, crea non pochi problemi ai mezzi del trasporto urbano». Altra questione «rimasta al palo» per i due sindacalisti è quella dell’infomobilità, nonostante l’applicazione (“Mobility Ticket App”) per la nuova bigliettazione integrata e digitale prevista per autobus e scale mobili che avrebbe dovuto «favorire un servizio organizzato e moderno», secondo quanto affermanto in quella prima citata conferenza stampa. «Anche su questo punto - evidenziano Esposito e Pace - riteniamo sia necessario rivedere le nuove condizioni per l’accesso alle scale mobili, con il costo della singola corsa pari a 50 centesimi sugli impianti meccanizzati contro i 25 dell’acquisto tramite App, che penalizza non solo gli utenti che hanno meno confidenza con le nuove tecnologie ma anche le persone di passaggio in città

per i più svariati motivi». «Anche l’impossibilità di poter effettuare l’abbonamento o di ricaricare la scheda a più corse in tutti i gabbiotti delle scale mobili - rimarcano - va rivista». Irrisolta, infine, la questione della «irregolarità o della totale assenza di alcune fermate dei bus urbani in città», sollevata anche alla luce dell’allarme lanciato su queste colonne dalla Filt Cgil lo scorso 4 novembre circa la chiusura obbligata per “fine vita” dell’impianto primo XVIII Agosto delle scale mobili a ottobre 2024 «se entro tale data - spiegava Pace - non verranno avviati e, soprattutto conclusi gli interventi di adeguamento indicati dall’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi (Ustif)». In sintesi, questi i punti che secondo la Cgil necessitano di essere discussi al Tavolo tra il Sindacato e il sindaco Mario Guarente. «Un incontro, così come più volte richiesto, non più rinviabile», concludono Esposito e Pace. Un incentivo in più, probabilmente, per far sì che il primo cittadino di Potenza concretizzi quel tanto decantato progetto di mobilità sostenibile che, ad oggi, però deve fare ancora i conti con le molteplici criticità in sospeso da anni di un Servizio che sopravvive con piccoli espedienti ma che stenta a decollare tra vecchie polemiche mai sopite e antiche querelle sul trasporto pubblico, con una città che aveva un sogno: fare della mobilità integrata il suo punto di forza, tra scale mobili, metropolitana, navette e trasporto pubblico su gomma. Tutto ancora un’utopia. APAC

L’Associazione “Potenza Heritage” annuncia il riconoscimento da parte del Ministero dell’Agricoltura: con questi salgono a 12 gli arbusti censiti nell’area urbana

A Potenza riconosciuti 7 nuovi alberi monumentali «per valorizzare il patrimonio verde della città» Associazione Potenza Heritage annuncia «il raggiungimento di un altro prestigioso risultato per la città di Potenza, in particolare - si legge nella nota - per quanto riguarda la valorizzazione dello immenso patrimonio verde» del capoluogo lucano. Grazie all’impegno dell’Associazione la città «vede riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ben sette nuovi alberi monumentali, raggiungendo - spiega la nota di “Potenza Heritage” - un totale di 12 censiti in ambito urbano. I nuovi esemplari sono stati riconosciuti con apposito decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre

L’

2023. È allla luce di tali premesse che dall’Associazione rimarca «il grande lavoro portato avanti su molteplici tematiche inizia a produrre risultati di grande rilievo per la prima volta anche nell’ambito verde e patrimonio naturalistico». «La città di Potenza può vantare un enorme capitale costituito da infrastrutture verdi, ormai certificato da organismi nazionali e rimarcato da indici numerici oggettivi come la disponibilità di mq verdi per abitante, ormai prima città d’Italia davanti alla blasonata Trento. La presenza di ben 12 alberi monumentali in una cittadina di medie dimensioni - prosegue la nota dell’Associazione - testimonia ancora una volta

l’unicità del territorio in cui viviamo, Potenza città letteralmente immersa nel verde e non città semplicemente dotata di “aree verdi”. Un così gran numero di esemplari appartenenti a specie diverse che ha raggiunto i criteri di monumentalità certifica la qualità del microclima urbano, caratterizzato da sempre da un’alta qualità ambientale a livelli di quasi totale assenza di inquinamento atmosferico e delle matrici ambientali». Un risultato che, di fatto, per l’Associazione “Potenza Heritage” «corona mesi di intenso lavoro a cui hanno partecipato professionisti di numerosi campi, dalla geologia alla botanica. Il patrimonio verde della Città rimane tuttavia ben lontano da una ca-

ratterizzazione complessiva enfatizzano dall’Associazione potentina - essendo frutto di una mappatura sul campo che non raggiunge neanche il 5% del territorio comunale, stimato in circa 175 kilometri quadrati. Per tali motivi questo traguardo rappresenta solo un punto d’inizio di un lavoro ben più corposo, mai realizzato e mai esplorato in precedenza da nessuno, e finalizzato a valorizzare le infrastrutture verdi nell’ottica

dei nuovi paradigmi urbani imposti dal grande problema dei cambiamenti climatici. Il verde è un tratto distintivo di Potenza, la sua essenza più intima e preziosa, elemento di vanto da conservare e preservare nel tempo». L’Associazione, chiosa la nota. «non lesinerà sforzi nel lavoro volto a raggiungere nuovi e più ambiziosi traguardi nella valorizzazione di tutte le eccellenze che Potenza esprime».


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Il sindaco: «Con altri 3 finanziamenti di euro620 mila, 70mila e 50mila abbiamo avviato lavori alla pubblica illuminazione e pannelli fotovoltaici»

Cervellino: «Puntiamo sul risparmio energetico per garantire migliori servizi ai cittadini»

__Un momento della firma DI EMANUELA C ALABRESE

GENZANO DI L. Con l’immagine del Sindaco di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino, che firma la concessione del finanziamento di 80.000 euro per la misura 7.4 a valere sulle risorse della SNAI - Strategia per le Aree Interne - presso il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, si suggella un alto passo importante per

l’Amministrazione Cervellino. A Cronache è il Primo cittadino ad entrare nel dettaglio: «L’intervento candidato a finanziamento riguarda i lavori di efficientamento energetico della rete della pubblica illuminazione. Con questo ulteriore finanziamento infatti, proseguiamo il nostro programma di efficientamento energetico. È una programmazione che punta a ridurre i costi energetici a cari-

co del bilancio comunale» sottolinea Cervellino. Ma il Sindaco aggiunge anche un altro aspetto importante: «Con altri tre finanziamenti, rispettivamente di 620.000 euro, di 70.000 euro e di 50.000 euro, il primo sempre a valere sulle risorse della SNAI, il secondo del Ministero dell'Interno e il terzo sulle risorse del PSR, abbiamo avviato i lavori di efficientamento energetico della rete della pubblica illuminazione con la sostituzione di oltre un terzo dei punti luce e di installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica a servizio degli impianti sportivi; con questo ulteriore finanziamento estendiamo ad un altro quartiere gli interventi di sostituzione delle lampade a led della rete della pubblica illuminazione». Per il Primo cittadino la questione del risparmio, non è puramente economica, ma riguarda anche la tutela dei servizi che il Comune può offrire, nell’ottica di garantire ai concittadini una qualità di vita migliore possibile nel comune da lei gestito. «Il risparmio dei costi energetici nei

prossimi anni ci libererà risorse importanti sul bilancio comunale che potranno essere reinvestite sempre in risparmio energetico o in nuovi servizi per la comunità e saranno un argine importante ai significativi tagli ai trasferimenti agli Enti locali annunciati dal Governo. Proprio questa circostanza, che desta tanta preoccupazione per la tenuta dei Comuni e delle Province, ci porta ad investire in interventi di efficientamento energetico affinché ci si trovi il meno esposti possibile a queste politiche di tagli trasversali per le comunità locali. Puntiamo sul risparmio energetico per non pregiudicare i servizi da garantire ai cittadini». Cervellino inoltre si sofferma su un ragionamento: «Negli anni passati abbiamo resistito alle sirene dei vari progetti di finanza che venivano proposti e abbiamo deciso di essere noi gli investitori diretti per avere un risparmio diretto e immediato sui costi energetici e abbiamo programmato una serie di progetti che di volta in volta abbiamo candidato a finanziamento, fortunatamente con esito positivo».

Integrerà l'offerta dei servizi sociali dei territori garantendo un intervento tempestivo a tutela di quanti vivono situazioni di emergenza sociale

Entra nel vivo il “Pronto Intervento Sociale” nei comuni del Vulture-Alto Bradano l progetto PRINS - Pronto Intervento Sociale è gestito dalla Cooperativa “L'Approdo”, da sempre in prima linea nella gestione dei servizi delle fasce più deboli, per i soggetti residenti, o temporaneamente presenti, nel territorio del Vulture-Alto Bradano. Un progetto pensato come «supporto ai servizi sociali e che ha l'obiettivo di garantire un'assistenza tempestiva in situazioni particolare emergenza che si possono verificare nel caso di minori, adulti, anziani, disabili stranieri con bisogni indifferibili ed urgenti. Il “PRINS” integrerà dunque l'offerta dei servizi sociali del territorio garantendo un intervento tempestivo a tutela di tutti i soggetti in situazione di emergenza sociale, offrendo risposte di primo intervento e di raccordo con i competenti servizi territoriali per la successiva presa in carico». Il Prins «prevede di affrontare tempestivamente interventi legati a situazioni diparticolare gravità con un bisogno indifferibile e urgente, che si presentino al di fuori degli oraridi apertura dei servizi sociali territoriali per tutti i residenti, ivi compresi quelli dei comuni dell’AltoBradano (Banzi Genzano, Venosa, Montemilone, Maschito, Forenza) attraverso anche una progettualità itinerante.Il numero verde è l’800615110, mentre per Palazzo San Gervasio, con i comuni di Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Ma-

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schito, Montemilone e Venosa, il numero è il 3758214874. Stesso numero anche per la sede di Pescopagano con Atella, Rapone, Ruvo del Monte e San Fele e e per Barile, Ginestra, Lavello, Melfi, Rapolla, Ripacandida e Rionero in Vulture. In piena sinergia con l’ambito sociale territoriale avente Rapolla come Comune capofila, nelcomune di Palazzo San Gervasio, è già stato presentato il progetto in ottobre, paese che avrà la sede fissa dello sportello, ma poi un centro servizi itinerante toccherà tutti i paesi interessati. I servizi espletati vanno dallo «sportello informativo e orientamento ai servizi del territorio, segretariato sociale, come sup-

porto alla compilazione di moduli e documenti, supporto attivazione SPID ed altro; l’accoglienza richieste di emergenza e d'immediato intervento sul posto in caso di necessità; Presenza sul territorio di operatori per valutazione immediata dell'emergenza nei periodi di chiusura dei servizi sociali; Collocamento in struttura per situazioni di particolare gravità ed emergenza; Centrale operativa di emergenza sociale attiva H24 per le richieste di emergenza e per un immediato intervento sul posto in caso di necessità». Il Servizio di Pronto Intervento Sociale è rivolto dunque «ai cittadini che si trovano a fronteggiare situazioni di emergenza, che necessitano di supporto e immediata risposta d'intervento; Persone sole non autosufficienti come anziani, disabili fisici e/a psichici in situazioni di abbandono o grave emarginazione; Minori, donne vittime di violenza; Immigrati e persone senza fissa dimora; Situazioni di povertà estrema che costituiscono grave rischio per la tutela e l'incolumità psico-fisica della persona; Situazioni di abbandono o grave emarginazione con rischio per l’incolumità della persona e/o di grave rischio per la salute socio-relazionale, in assenza di reti familiari e sociali». E.C.


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Il sindaco Rubino: «È necessaria una maggiore attenzione per il dissesto idrogeologico e servono maggiori fondi»

A Moliterno conclusi i lavori su via Madonna di Viggiano: «Attenzione alta e continua»

DI ANNA TAMMARIELLO

Moliterno si concludono i lavori su Via Madonna di Viggiano, tratto che conduce alla zona Belvedere e al Castello, ora nuovamente fruibile e perfettamente praticabile dopo essere stata interessata da fe-

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nomeni di dissesto idrogeologico che ne avevano compromesso e in parte limitato la percorrenza. «L’intervento - spiega a noi di Cronache il Sindaco Antonio Rubino - ha permesso il consolidamento della strada e del costone per la mitigazione del rischio idrogeologico.

La strada era spesso danneggiata per questa ragione. Abbiamo candidato un progetto alla Regione ed abbiamo ottenuto il finanziamento. L’intervento quindi è stato realizzato con fondi regionali e risolve un problema presente da anni su un tratto di viabilità urbana utilizzato

dai residenti, che vivevano quindi un disagio. Inoltre è importante mitigare il rischio idrogeologico perché il nostro territorio è molto fragile, a rischio di frane e smottamenti, ed è necessario mettere in sicurezza costoni e strade interessate da questi fenomeni».

«È importante sottolineare-afferma il Sindaco - che c’è sempre meno manutenzione del territorio, a causa dello spopolamento di alcune aree, ed è necessaria una maggiore attenzione oltre che più fondi. Noi però stiamo provando a concentrarci molto su questi interventi e stiamo provando a fare il massimo. Sono lavori importanti perché salvaguardano il territorio ma soprattutto la vita delle persone». Continua dunque l’attenzione della Amministrazione Comunale alla viabilità e al miglioramento dei servizi «di una città turistica e ospitale. È - conclude il sindaco Rubino anche un’operazione in chiave turistica, essendo questo un tratto percorso dai turisti che raggiungono il castello e il belvedere».

Durante la giornata in cui i tecnici del ministero hanno dato lettura del cambiamento del disciplinare del Canestrato, consentendo un suo ampliamento, arriva l’ufficialità di un titolo

Onaf riconosce a Moliterno il titolo di “Città del Formaggio” i è tenuta a Moliterno la riunione di Pubblico Accertamento, convocata dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, per la proposta di modifica dell’attuale disciplinare del Canestrato. Erano presenti due tecnici del MASAF, l’Assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali Alessandro Galella, il direttore generale per le politiche agricole, alimentari e forestali Emilia Piemontese e non sono mancati anche i rappresentati delle associazioni di categoria, i produttori e gli stagionatori ed infine i rappresentanti dell’amministrazione comunale e del Consorzi di tutela. «I tecnici del ministero-ci racconta il Sindaco Antonio Rubino - hanno dato lettura del cambiamento del disciplinare che è stato ascoltato in pubblica seduta. Questa modifica è molto importante perché noi, insieme al Consorzio di tutela, agli stagionatori e ai produttori, abbiamo svolto un lavoro importante di promozione e di chiarezza assoluta rispetto al fatto che il Canestrato di Moliterno sia solo quello con il marchio. Questa operazione ha fatto sì che un pubblico sempre più vasto, legandoci anche agli eventi culturali e turistici promossi sul territorio, conoscesse il prodotto vero, reale, quello con l’IGP. Questo ha generato un forte incremento della domanda di Canestrato, ma purtroppo l’offerta non è adeguata. Quindi è necessario migliorare la produzione e la strategia, per farlo, contempla come primo passo l’aumento dell’area di produzione. Quindi avremo più comuni, più aziende e più capi di bestiame di ovini e caprini che potranno produrre il latte per il Ca-

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nestrato. Noi poi andremo a realizzare i fondaci di stagionatura, che farà il comune e che saranno a disposizione di chi vorrà produrre il Canestrato, quindi aumentando gli spazi di stagionatura. In aggiunta ci sono dei fondi messi a disposizione dal Programma Operativo Val d’Agri che andranno a fornire risorse alla filiera sostenendo l’aumento della produzione. Questa strategia vede insieme il comune di Moliterno, il Consorzio di tutela, l’Alsia, la Regione Basilicata e il Programma Operativo Val d’Agri ed è una strategia abbastanza incisiva. Il nostro è un prodotto molto forte e in continua espansione sul mercato internazionale». La modifica del Disciplinare permetterà dunque l’ingresso, nell’area di produzione, di ben nove comuni. Lo scorso otto novembre infatti il Consorzio di Tutela, costituito nel 2001, aveva già avanzato al MASAF la proposta di modifica dell’attuale disciplinare attraverso l’inserimento di nuovi comuni nell’area geografica di produzione autorizzata. I comuni in questione sono Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Castelmezzano, Laurenzana, Pietrapertosa, Satriano, Sasso di Castalda e San Mauro Forte. La proposta avanzata prevede anche l’inserimento di due ulteriori razze caprine, la Grigia Lucana e la Rossa Mediterranea, da sempre presenti nelle aree interne della regione. «Nell’anno in corso-ci aveva invece raccontato Angelo Petrocelli, Presidente del Consorzio di Tutela del Canestrato di Moliterno IGP - la produzione di Canestrato si attesterà intorno ai 23000 kg, ovvero un quantitativo insufficiente a fronte di una richiesta di prodotto che, grazie ad una mirata

ed efficace opera di promozione, condotta dal Consorzio e dal comune di Moliterno titolare del marchio, cresce anno dopo anno». Coldiretti ed A. R. A. hanno peraltro richiesto, durante la riunione di pubblico accertamento, un ulteriore ampliamento della zona di produzione, da estendersi anche ad altri comuni della provincia di Matera. Un prodotto, il Canestrato, indubbiamente di qualità che mira ad imporsi, infatti, su tutti i mercati. Ma per Moliterno, proprio durante l’ufficialità dell’ampliamento di produzione del prodotto IGP, arriva un’altra novità significativa. «L’ONAF, Associazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio, ha accettato la nostra richiesta, effettuata dopo la sagra, di essere inclusi tra le città del formaggio, una rete che ingloba, attualmente, circa 25 città in tutta Italia. Il riconoscimento-sottolinea Rubino - viene consegnato a chi è legato alla produzione del formaggio, come le città del parmigiano reggiano ed altre produzioni simili. Onaf ha quindi riconosciuto a Moliterno questo titolo e da lunedì siamo ufficialmente Città del Formaggio. Questa sarà un’ulteriore risorsa perché entreremo in un circuito esclusivo di queste città, con una serie di possibilità in più di gemellaggio, unione, di condivisioni di buone pratiche e di valorizzazione del prodotto». ANNTAM


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Nella sede dell’Ente, dalle 15 Claudio Barbaro incontrerà i sindaci, gli amministratori e i cittadini

Il Sottosegretario Barbaro in visita al Parco dell’Appennino lucano Con la revoca di Priore e la nomina di Tisci è iniziata una nuova stagione. Il Parco deve diventare un volano e non una zavorra l Parco dell’Appennino Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese è stato per anni la cenerentola tra i parchi regionali. Ignorato in Basilicata dai cittadini lucani, così come dalle istituzioni governative. Nell’elenco dei parchi si dice che è il penultimo in termini cronologici di istituzioni, in realtà è decisamente l’ultimo in merito alla capacità di raccogliere risorse, di creare relazioni, di immaginare una programmazione territoriale. La gestione Priore ha, poi, aumentato questo senso di abbandono con l’idea che il Parco potesse essere sostanzialmente una jungla senza regole, dove consentire soltanto l’indiscriminato circolare degli animali selvatici. Ignorando anche il grido di dolore dei Sindaci che hanno trovato nel Presidente della Comunità Antonio Rubino il loro megafono, l’ormai ex Presidente Priore ha lasciato che non ci fosse un piano di contenimento della fauna selvatica, un’idea di contrasto alla pesta suina. LA VISITA DI CLAUDIO BARBARO Il Governo Meloni ha dato dei segnali tangibili ed immediati della volontà di cambiare rotta al Parco. Il commissariamento di Priore consente di liberare energie per una programmazione che non sia soltanto l’assenza di regole. Una nuova stagione nella quale la decisione di nominare un commissario ad

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__Tisci

Acta nella persona di Antonio Tisci, consente di rimuovere gli errori del passato senza cancellare gli organi del Parco, come sarebbe accaduto in un normale commissariamento. Ora, per la prima volta nella storia del Parco, un esponente del Governo fa visita istituzionale al Parco. Per la prima volta, ad indicare la vicinanza del Governo alle istanze del territorio, sarà proprio il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente con la delega alle aree protette a visitare il Parco dell’Appennino Lucano. Il Senatore Claudio Barbaro, infatti, nel pomeriggio di oggi alle ore 15 sarà presso la sala riunioni del Parco per ascoltare i Sindaci, le associazioni, la politica e il personale del Parco e i cittadini al fine di potersi confrontare con loro sulle esigenze e le problematiche dell’Ente. DA TITO A LAGONEGRO Il Parco dell’Appennino Lucano ha delle potenzialità immense fino ad ora mai sfruttate. Un Parco che inizia alle porte della città capoluogo e si allunga fino quasi a sfiorare il mare, che ha al suo interno tre stazioni sciistiche, le rovine di romane di Grumentum, una immensa biodiversità dovrebbe essere un naturale attrattore territoriale. Dovrebbe essere un laboratorio di educazione ambientale, un luogo turistico, un aggregatore di iniziative e di sviluppo e non soltanto un triste elenco di mortificanti vincoli alla

__Il Sottosegretario Barbaro vita dei cittadini. Il Sottosegretario Claudio Barbaro è uomo di politica, di associazionismo e di sport e sa bene che il compito della politica deve essere proprio quello di liberare le energie che un territorio è in grado di sprigionare. Con l’allontanamento di Priore e la nomina di Tisci quale commissario ad Acta del Parco ha dimostrato la propria volontà di non lasciare immutato lo status quo ante. Con questa visita, per la prima volta nel-

la storia dalla sua istituzione, il Ministero dell’Ambiente visita il Parco e dimostra la volontà della destra italiana di costruire anche in Basilicata un rapporto con l’ambiente in cui non ci sia una visione ideologica e non progettuale della Natura e dell’Ambiente. ALTRI FATTI SEGUIRANNO AI FATTI Conoscendo la passione e la determinazione di Barbaro, siamo certi che altri fatti seguiranno ai fatti già

realizzati. Ora serve nominare il Direttore del Parco a tempo pieno, è necessario indicare al Presidente della Regione Basilicata la terna nella quale indicare il nuovo Presidente del Parco, soprattutto è necessario programmare il futuro di un ente che deve essere un volano e non una zavorra. Cose sulle quali siamo certi il Governo è già all’opera e sulle quali avremo risposte in tempi celeri. È anche questo il segnale del cambiamento che la Destra vuole dare alla Nazione e alla Basilicata, un cambiamento nel quale il Parco dell’Appennino Lucano non debba più sentirsi meno importante e meno valorizzato di Parchi più antichi e più grandi. Il nostro sogno è che il Parco dell’Appennino Lucano valga quanto quello del Gran Sasso o del Gran Paradiso in termini di risorse, di investimenti e di capacità attrattiva. Siamo certi che la nuova stagione appena iniziata ci consegnerà grandi risultati.


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Gli “Architetti Innovativi” preoccupati per «la svista progettuale così macroscopica che priva la città di una infrastruttura importantissima per lo sviluppo urbano»

Matera, architetti critici sul progetto del Parco della Visitazione: «Manca un terminal bus» APPALTATI DALLA PROVINCIA DI MATERA SULLA MOLINO DI GRASSANO

Sp94, partiti i lavori di consolidamento

__Uno dei progetti del concorso su piazza della Visitazione del 1993

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a prima presentazione alla cittadinanza del progetto del parco intergenerazionale di piazza della Visitazione a Matera ha posto in risalto un grosso limite dell’intervento: l’assenza di un terminal bus, una stazione di autobus in grado di gestire in maniera fluida punti di arrivo e di partenza dei servizi di trasporto pubblico garantendo un facile interscambio con i comuni della provincia e quelli extraregionali». È quanto affermano gli Architetti Innovativi «preoccupati per una svista progettuale così macroscopica che priva Matera di una infrastruttura importantissima per lo sviluppo della città». «Senza un terminal bus su un asse strategico e centrale – affermano gli architetti Giovanni Martemucci e Sergio Venezia si priva la città di un’esigenza e un servizio fondamentale sia per i turisti che per i cittadini, rendendo di fatto difficile, o quantomeno scomodo, usufruire dei collegamenti su gomma. Finora una stazione bus era rappre-

sentata dalla struttura della vecchia stazione dotata di un piazzale antistante per le manovre degli autobus e da fermate che servivano per gestire l'entrata e l’uscita dell'utenza dai veicoli». «Ma nel nuovo progetto - proseguono Martemucci e Venezia - tale snodo di vitale importanza scompare per far posto al parco. Dunque con il nuovo progetto la città non avrà una struttura logistica fondamentale dove confluiscono i bus che collegano Matera con il resto della regione e dell’Italia». Un terminal bus era già previsto nel 1973 nel Piano Regolatore Generale dell’architetto Luigi Piccinato che identificava nell'area della stazione di piazza Matteotti un asse strategico di interconnessione tra città antica e moderna attraverso un potenziamento di interscambio della mobilità urbana ossia un terminal bus in grado di gestire connessioni tra treni, bus urbani extraurbani, auto e pedonabilità. «Anche nel Concorso Nazionale di idee per Piazza Matteotti

Nel 1993, il tema centrale – concludono gli Architetti Innovativi - fu quello di gestire le esigenze e i bisogni della città partendo dalla mobilità e rendendo facili e veloci i collegamenti verso i volani di sviluppo extraregionali presenti nella città di Bari; infatti nei progetti presentati emerge l'importanza di un terminal bus. Come mai l’Amministrazione comunale non ha tenuto conto di questa esigenza vitale per la logistica e lo sviluppo della città? Dove sarà realizzato il nuovo terminal bus? Non si può certo ipotizzare, come accade ora,di trasformare via Aldo Moro, viale delle Nazioni Unite e via La Malfa in un improvvisato terminal bus. Occorrono risposte concrete ai cittadini, risposte che devono rientrare nel progetto del nuovo parco della Visitazione. Una Soluzione di valore potrebbe essere una variante al progetto già approvato, in modo da sopperire a questa carenza che priva la città di una infrastruttura strategica come il terminal bus».

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a Provincia di Matera centra un nuovo importante obiettivo nell’ottica della sicurezza e della fruibilità delle infrastrutture». Da qualche giorno sono infatti partiti i lavori di consolidamento della strada provinciale 94 Molino di Grassano. L’intervento, finanziato con 400mila euro rivenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-20 - Patto per lo Sviluppo della Basilicata, consisteranno nella realizzazione di trincee drenanti per la regimentazione delle acque e di una palificazione utile a consolidare il versante interessato da uno smottamento. La notizia è stata diffusa dal presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, per il quale «l’intervento conferma la nostra attenzione alla viabilità provinciale a fronte delle ormai croniche carenze di fondi e personale. A conferma, per rimanere nella zona di Grassano, ricordo il completamento dei lavori al km 23 sulla SP8 nonché il doppio intervento in corso sulla SP1». «È importante sottolineare ancora una volta conclude Marrese - l’importante ruolo dell’ufficio tecnico della Provincia di Matera, al quale va il mio ringraziamento, così come rivolgo un grazie al consigliere provinciale delegato alla viabilità per la collina materana, Francesco Mancini, e al sindaco di Grassano, Filippo Luberto, per la collaborazione prestata».

Entusiasta il sindaco Cariello, promotore dell’iniziativa: «Uno spazio fisico, per la costruzione di un laboratorio politico, che metta a confronto le tante idee della cittadinanza»

Riapre la sede del gruppo “Scanzano Rinasce”, «un punto d’incontro della città»

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opo la vittoria delle elezioni amministrative 2023, riapre la sede del gruppo “Scanzano Rinasce”, che nei prossimi giorni sarà nuovamente inaugurata, sempre al centro della cittadina jonica: «uno spazio fisico, per la costruzione di un laboratorio politico, che si occuperà di analizzare e mettere a confronto le tante idee della cittadinanza sulle tematiche che riguardano la nostra comunità», dichiara il sindaco di Scanzano Jonico Pasquale Cariello, promotore dell’iniziativa. «Questa sede tornerà ad essere disponibile affinché si possa tornare a parlare e fare politica con i miei concittadini che potranno parte-

cipare alle discussioni e dibattiti per far sì ci sia un confronto franco sulle idee di crescita della nostra città che tutti vogliamo alla ribalta della scena regionale e perché no, nazionale. Invito quindi tutti i residenti a Scanzano, per ogni fascia d’età - rimarca il primo cittadino di Scanzano Jonico Cariello - ad affacciarsi e prendere parte alle nostre iniziative, affinché ognuno possa portare il proprio contributo e permettere la formazione di una coscienza politica culturale che possa essere condivisa, partendo dall’impegno civico».

__Cariello


Attualità

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giovedì 16 giugno 2023 www.lecronache.info

Riflettori puntati oltre che sulle misure di contrasto al fenomeno, anche sulla povertà e sulla carenza dei servizi

Violenza di genere, Fnp Cisl: s’è riunito il coordinamento delle politiche di genere S

i è riunito a Potenza il coordinamento delle politiche di genere della Fnp Cisl Basilicata. All’ordine del giorno della riunione, le principali questioni che impattano sulla qualità delle vita delle famiglie lucane e sul genere femminile «che patisce la carenza di servizi ai quali spesso è costretto a sopperire». Riflettori puntati, in particolare, sulle liste di attesa per visite e controlli sanitari e sugli effetti che il fenomeno determina sulla salute delle donne che, ha spiegato la coordinatrice Liliana Guarino, «in molti casi hanno pensioni che consentono a malapena di coprire le spese correnti, col risultato che il ricorso a visite specialistiche risulta assai oneroso per talune

categorie a rischio di povertà». Nel corso della riunione si è anche affrontato il tema, purtroppo sempre attuale, della violenza di genere e, in particolare, delle violenze sulle donne anziane, «più esposte ai pericoli e totalmente indifese», ha affermato Guarino. E in previsione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che si tiene ogni anno il 25 novembre, il coordinamento delle politiche di genere della Fnp sollecita interventi finalizzati alla prevenzione della violenza di genere e alla promozione della cultura del rispetto tra i generi, a partire dalle scuole dove vanno intensificati e resi strutturali i percorsi di educazione all’affettività. Per l’occasione,

IL TAGLIO DEL NASTRO LUNEDÌ NELLA CITTÀ DEI SASSI

VADEMECUM LA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITÀ PIPPONZI

__ Guarino Fnp e Anteas offriranno alle iscritte la possibilità di vedere al cinema il film «C’è ancora domani», interpretato e diretto da Paola Cortellesi, al suo debutto come regista. «Attraverso il linguaggio cinematografico - ha concluso Guarino - vogliamo promuovere una visione corale e un confronto sul vissuto e sulla storia del movimento femminile nel nostro paese».

Misure di sostegno alla genitorialità

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ggi alle 16 nel Polo bibliotecario di Potenza sarà presentato il vademecum redatto dall’Inps regionale in occasione dei suoi 125 anni di istituzione con il contributo dell’Agenzia delle Entrate, dell’Ispettorato Territoriale di Potenza-Matera e dell’Inail, documento che racchiude e illustra tut- __ Pipponzi te le misure e i sostegni in favore della maternità e della genitorialità erogati da questi Istituti. «Si tratta - commenta la Consigliera regionale di parità Ivana Pipponzi - di misure ancora poco conosciute ed a cui, spesso, non si fa ricorso. Mi riferisco ai congedi familiari, di maternità, all’assegno unico universale, agli sgravi fiscali per l'acquisto di alcuni beni per i figli. Sono aiuti importanti per le famiglie, che consentono soprattutto alle donne di affrontare la maternità con maggiore serenità e conciliare più favorevolmente i tempi del lavoro con la vita privata». «Il convegno, promosso dal distretto Lions-Service Interclub con gli enti preposti e il mio Ufficio - ha concluso Pipponzi -, sarà l’occasione per confrontarsi sull’efficacia degli strumenti e soprattutto per diffondere le novità normative di sostegno alla genitorialità».

Soroptimist Club Matera aderisce alla campagna contro le discriminazioni

“Orange the world”: tante iniziative Inaugurazione panchina

della bigenitorialità A

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unedì prossimo alle ore 11 in via Aldo Moro nei pressi del Tribunale di Matera è in programma l’inaugurazione della panchina della bigenitorialità in occasione della giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’evento è organizzato da Aps Adamo in collaborazione con Fials Matera e Confsal Matera e patrocinato dal Comune di Matera e dalla consigliera di parità della Regione Basilicata Ivana Pipponzi. Saranno presenti l’assessore alla cultura e pari opportunità Tiziana D’Oppido, il vice sindaco Antonio Materdomini, il consigliere comunale e presidente della Commissione Cultura e pari opportunità, Nicola Stifano. «La bigenitorialità - ha dichiarato il presidente di Aps Adamo, Gianni Sciannarella, è il diritto del minorenne a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori anche qualora fossero separati o divorziati. Questo diritto scaturisce dal fatto che “l’essere genitori” rappresenta un impegno che si ha nei confronti dei figli, anche in caso di separazione e divorzio».

nche quest’anno Soroptimist Club Matera aderisce a “Orange the World”, la campagna internazionale promossa da Onu, UnWomen e dalla Federazione Europea unite per realizzare ogni forma di sensibilizzazione nella lotta contro la discriminazione e la violenza sulle donne. Dal 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza, al 10 dicembre, giornata internazionale per i diritti umani che coincide con il Soroptimist Day, si terranno i 16 giorni di attivismo per ricordare a tutte di non accettare alcuna forma di violenza e che il numero nazionale di aiuto è il 1522. Utilizzando il colore arancione, simbolo di un futuro

senza violenza di genere, il club materano opererà a sostegno della campagna di comunicazione della Federazione Europea denominata “Read the Signs”, leggi i segni, per prevenire ogni forma di violenza con il riconoscimento di alcuni segnali che portano la relazione a diventare negativa e pericolosa per la propria incolumità. Molteplici le iniziative e i linguaggi messi in campo nella città dei Sassi. Le novità principali dell’edizione 2023 riguardano le locandine del progetto che saranno esposte in tutte le strutture partner dell’iniziativa, oltre ai videoclip che saranno proiettati, attraverso un calendario prestabilito, in alcuni centri sensibili, particolarmente

frequentati da donne. «Si rinnova il nostro impegno nell’ambito di questa importante campagna nazionale - ha dichiarato Patrizia Minardi, delegata nazionale e responsabile del rapporto con la P.A. e la stampa - per realizzare ogni forma di sensibilizzazione nella lotta contro la discriminazione e la violenza sulle donne. Quest’anno abbiamo preparato un programma ricco di eventi, grazie a una meravigliosa, responsabile e consapevolepartecipazione di partner e sostenitori che ringrazio per la sensibilità e attenzione. Saranno 16 giorni che ci vedranno unite per trasmettere un messaggio chiaro a tutte le donne, le quali non devono accettare nessuna condizione di violenza».


Periscopio

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Pignola, la presidente della locale Pro loco “Il Portale” Albano: «Il progetto ormai è parte integrante della comunità»

Rinnovato l’appuntamento con “Vignola: terra regale” i è rinnovato a Pignola l’appuntamento con la tradizionale rievocazione storica “Vignola: terra regale”. Promotore dell’iniziativa, la locale Pro loco Circolo Culturale “Il Portale” che, come consuetudine ha voluto riproporre, anche quest’anno, un «progetto che ha spiegato la presidente Loredana Albano - ormai è parte integrante della comunità pignolese». Manifestazione riuscita, nonostante il maltempo, che ha costretto gli organizzatori ad alcuni cambi di programma. Nessuna sfilata per le vie cittadine; i figuranti del

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corteo storico hanno infatti riproposto gran parte delle scene previste nella chiesa di Sant’Antonio. Nel

palazzo “Albano Gaeta”, invece, l’allestimento degli spazi espositivi dedicati alle antiche arti ed ai mestie-

ri del Medioevo , affiancati da una piccola esposizione di armature; elmi; giochi da tavolo storici, fruibili anche al pubblico e dallo “scriptorium” con dimostrazione di metodi di scrittura antica. Ad allietare la serata i musici rinascimentali del gruppo “Odor Rosae Musices”, che hanno eseguito brani del periodo storico con la direzione artistica a cura del maestro di musica antica Fabio Anti. A concludere la serata il buffet a cura di Davide Lauria, socio della Pro Loco e delegato regionale della Confederazione Pasticcieri Italiani e Antonio Rosa che hanno proposto dolci con ingredienti e accostamenti tipici dell’epoca

come la torta di ceci, il migliaccio e le rissole a base di frutta fresca e secca, spezie e miele. «Desidero ringraziare - ha concluso Albano - tutti i volontari impegnati nell’organizzazione ai giovani che prestano il servizio civile presso di noi, i ragazzi della Pro loco Giovani “Il Portale”, l’associazione “Il Sipario”, la Fidapa, la parrocchia Santa Maria Maggiore, l’Azione Cattolica, il coro “Santa Maria Maggiore”, l’associazione culturale “Il Castello” di Potenza, Rocco Alessio Corleto direttore artistico della manifestazione e don Antonio Laurita che ha consentito lo svolgimento della manifestazione all’interno della sua parrocchia».

Settimana della Cucina Italiana nel mondo, la Cia agricoltori di Potenza e Matera: «L’export ha registrato un incremento annuo del 34,3%»

«Ottima opportunità per valorizzare l’alimentare “made in Basilicata”» a Settimana della Cucina Italiana nel mondo, con numerose manifestazioni nelle capitali estere e la partecipazione attiva di tanti chef e produttori lucani, è un’ottima opportunità per valorizzare l’alimentare “made in Basilicata” che nell’export «sta toccando livelli importanti con un incremento annuo del 34,3%». A sottolinearlo la Cia-Agricoltori Potenza e Matera evidenziando che nelle aziende agrituristiche da tempo sono a lavoro gli agri e le agrichef, in molti casi le stesse titolari delle aziende che conoscono bene i prodotti che cucinano per gli ospiti e sono i custodi e le custodi di antiche ricette contadine. Tra le manifestazioni in corso merita un riconoscimento quella di Palazzo Italia Bucarest, presieduto da Giovanni Baldantoni, con i prodotti lucani, dalla pasta artigianale con farina di grani lucani, al pane di Matera, ai salumi di Picerno, al-

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l’olio e alla salsa di pomodoro dell’Alto Bradano, all’aglianico del Vulture, cucinati dagli chef e proposti ai mercati romeno e dei Paesi Balcanici. Un modo concreto per proiettare in mercati esteri le nostre produzioni tipiche e di qualità e valorizzare i territori dove si producono, quali itinerari eno-gastronomici e del turismo esperenziale. Nel ricordare che il valore della produzione agricola dei 19 prodotti doc, igp (13 alimentari e 6 vini) certificati in Regione ammonta a 16 milioni di euro, Cia «rinnova la proposta del Progetto di distretto regionale per la sostenibilità e l’innovazione agro-alimentare, zootecnico e silvo-forestale: la filiera bio va sostenuta in quanto componente ad alto valore qualitativo va sostenuta in quanto rispettosa dei consumatori per una corretta e sana alimentazione». Gli operatori dell’agro-alimentare

interessati in totale sono 728 (448 per il vino e 280 per l’alimentare). Questa la suddivisione delle filiere: 84% vino, 13% formaggi, 2% ortaggi e 0,6% olio) . Ai Dop e Igp si aggiungono le 3 Stg nazionali e le 2 Bevande Spiritose IG regionali, per un totale di 24 Indicazioni Geografiche. Cia, infine, ha sottolineato l’esi-

genza di procedere a scelte strutturali ancor più per il comparto agricolo-alimentare lucano “nevralgico” per l’economia regionale: «Tra l’altro è necessario un capitolo di spesa con adeguate risorse per sostenere gli investimenti connessi ai bandi sia IV° che V° bando nazionale delle filiere agro-alimentari nazionali sostenute dal Pnrr».


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