IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
SAbATO 17 FEbbrAIO 2024 • ANNO IX N. 40 € 1,50
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LAGONEGRO SUL PLESSO DI RIONE ROSSI, COMITATO GENITORI CHIEDE LUMI SUI FONDI PNRR PER LA MENSA
Interviene la Regione, Comune inchiodato
Scuola piazza Repubblica, altro che più alunni: servono i documenti e la «valutazione della sicurezza»
Servizio a pagina 17
rEGIOnALI Si rincorrono voci su possibili soluzioni che non ci sono: ancora malessere sull’ipotesi Chiorazzo
Voto il 21 aprile? Decreto ad horas Sinistra scoperta in cerca di piano b, ma Speranza non vuole essere sconfessato _
CONSIGLIO COMUNALE
#SALISCENDI
Matera, Lisurici out: «Mi dimetto» l più votato della lista della Lega che alle ultime amministrative di Matera si presentò a sostegno dell’allora candidato sindaco Rocco Luigi Sassone, Francesco Lisurici ora con “Noi Moderati”, ha deciso di lasciare, proprio come già fatto l’anno scorso da Sassone, la carica di consigliere comunale: «Rassegno le mie dimissioni». Lisurici lo ha annunciato ieri in apertura di seduta del Consiglio: «Dopo circa 3 anni - ha dichiarato in Assise - voglio (...)
GIANDOMENICO TARSIA Nonostante l’accrocco delle liste d’attesa c’è pure una buona sanità in Basilicata e ce la racconta il caso d’una paziente fragile di ben 91 anni, giudicata inoperabile, almeno per le tecniche tradizionali ed invece grazie alla bravura medica del nuovo direttore dell’Unità operativa complessa di cardiologia dell’ASM, sottoposta ad un intervento delicato ma anche risolutivo di valvuloplastica aortica, primo in assoluto della provincia di Matera.
I
GIANNI LEGGIERI Pur d’ottenere la sua terza ricandidatura alle regionali fuori dalla grazia delle regole dei 5S, organizza assieme al perdente Falconieri la miserabile fronda al povero Lomuti che con merito e bravura a cinque stelle sta difendendo la dote e soprattutto l’onore del movimento, peraltro dall’esito d’una sconfitta certa con la candidatura dell’Angelico Chiorazzo, sempre meno accettata e sempre più diM. Bochicchio M. Dellapenna a pagina 3 visiva, grazie anche all’amicizia col berlusconiano Letta.
Mancino, condanna di nuovo nulla ■ continua a pagina 18
Estorsioni con metodo mafioso, l’inchiesta di Basentini per la 2a volta non passa in Cassazione
MERCATO LAVORO A FEBBRAIO 2 MILA E 620 LE ENTRATE STIMATE
Previsione assunzioni, in rialzo anche i numeri della Basilicata
Servizio a pagina 7
A. Carponi ■ a pagina 5
SANITÀ
Precari, Polese (Iv): «Sulle stabilizzazioni primi passi avanti» Asm, 1° intervento di valvuloplastica aortica urgente
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■ Servizi
alle pagine 9 e 10
POTENZA
Sui lavori di Largo Duomo, perplessità anche dalla stessa maggioranza: a partire dalle basole, varie le contraddizioni ■ R. Mollica
a pagina 12
_ SANT’ARCANGELO
Emilia D’Onofrio, De Filippo: «È stata una divulgatrice appassionata della identità lucana»
■ Servizi
a pagina 16
_ CITTÀ DEI SASSI
Maxi sequestro di droga da 1 chilo e mezzo di hashish: 22enne materano agli arresti domiciliari ■ Servizio
a pagina 19
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Primo Piano
sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
PROTESTA DI DE LUCA E DEI SINDACI L’esponente del Pd: «Così sottraggono fondi al Meridione e spaccano pure l’Italia»
Autonomia differenziata, che rivolta a Roma Amendola: «Silenzio da centrodestra lucano»
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l Governo Meloni da un lato spacca l’Italia con l’Autonomia differenziata, dall’altro sequestra le risorse al Mezzogiorno - così Enzo Amendola (Pd), a commento della manifestazione organizzata ieri da Vincenzo De Luca, governatore della Campania, in piazza Santi Apostoli a Roma insieme a circa 700 tra sindaci e amministratori - Questo Governo blocca i Fondi svi-
luppo e coesione e fondi strutturali Ue per farne un uso centralizzato e propagandistico. L’allarme del Presidente De Luca e dei sindaci campani va raccolto da tutto il Sud - continua Amendola - Non possiamo permettere l’ennesima spaccatura che allarga il divario tra Nord e Sud. Clamoroso anche il silenzio del centrodestra lucano dinanzi a una battaglia che riguarda il futuro della regione. Così si
mette a rischio l’unità nazionale». L’ex ministro e deputato campano del Pd parla della manifestazione di ieri a Roma promossa dal governatore Vincenzo De Luca a cui hanno preso parte in 700 tra sindaci ed altri amministratori per dire “no” all’autonomia differenziata voluta dal Governo Meloni. In strada ci sono stati parapiglia con l’ex sindaco sceriffo a guidare la rivolta davanti alla polizia.
Da domani a martedì sarà protagonista ai “Campionati italiani della Cucina 2024”
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La fragola della Basilicata sbarca a Rimini
on il suo gusto dolce e inteso, il suo colore rosso chiaro e brillante, la sua polpa consistente e la sua versatilità, la “Fragola della Basilicata” sarà protagonista a Rimini, dal 18 al 20 febbraio 2024, ai “Campionati italiani della Cucina 2024”, la più la più importante e completa competizione culinaria nazionale, organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi, riconosciuta dal circuito Worldchefs e ospitata nell’ambito dell’evento Beer&Food Attraction. Tre giorni di gare, 2000 concorrenti e accompagnatori, 16 team nazionali ed esteri, 14 categorie in gara tra senior e junior, 45 giudici certificati Worldchefs, più di 60 cooking show sul palco, una cinquantina di giornalisti e foodblogger e più di 1800 pasti serviti da Casa FIC, sono i numeri della più importante kermesse di promozione della cultura enogastronomica italiana nel mondo. «Grazie alla convenzione stipulata con la Federazione Italiana Cuochi – dichiara Alessandro Galella, assessore regionale alle
Politiche agricole - la Regione Basilicata potrà promuovere l’eccellenza del comparto ortofrutticolo lucano, la Fragola della Basilicata, all’interno dell’unico evento in Europa dedicato all’Eating Out Experience, riservato esclusivamente ai professionisti del settore. La Fragola sarà utilizzata come materia prima ufficiale per le gare di cucina calda, pasticceria, ristorazione, vegana e street food. Nei laboratori dedicati quattro team regionali e/o provinciali prepareranno ciascuno 40 menù da competizione. L'eccellenza dei nostri territori verrà così elaborata e servita nel Ristorante Italian Taste. Oltre alla competizione condotta dai cuochi -
conclude Galella - alla grande produzione di ricette e patrimonio fotografico generati dalla partecipazione ai Campionati italiani della Cucina 2024, le attività di promozione della Fragola della Basilicata a Rimini prevedono anche l’allestimento di uno stand dedicato dove degustare la Fragola della Basilicata fornita dalle Organizzazioni di Produttori. In programma anche incontri istituzionali per illustrare il percorso intrapreso dal Comitato Promotore della Fragola della Basilicata con la candidatura del riconoscimento IGP in fase di istruttoria presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste».
PRIMO FIRMATARIO È IL SENATORE ROSA (FDI)
«È
Riforma Legge delle Aree Protette, il Disegno approda in Commissione
stato assegnato alla VIII Commissione il disegno di legge da me presentato che propone una modifica organica della legge 394/1991, la legge quadro sulle aree protette. In Italia esistono 871 aree protette, per un totale di oltre 3 milioni di ettari tutelati a terra, circa 2.850mila ettari a mare e 658 chilometri di costa. Abbiamo 24 parchi nazionali, 29 aree marine protette, 134 parchi regionali, che coprono una superficie di ca. 1 300 000 ettari, 2 parchi sommersi, e il Santuario internazionale dei mammiferi marini», a dirlo il senatore Gianni Rosa di FdI. «Si tratta di un patrimonio naturalistico immenso di grande valore ambientale, sociale ed economico che ha, finalmente dignità costituzionale grazie alla modifica dell’9 della Costituzione che introduce, tra i principi fondamentali della Repubblica « la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni ». Viene, dunque, riconosciuto lo straordinario valore della tutela della biodiversità, della salvaguardia della presenza e della diffusione delle specie animali e vegetali come eredità indispensabile da lasciare alle future generazioni. È da dire che la legge del 1991 è stata una delle leggi più avanzate in materia di tutela delle aree protette. Tuttavia, se da un lato la Strategia europea sulla biodiversità evidenzia che l'attuale rete di aree protette non è estesa abbastanza da garantire adeguatamente la salvaguardia della biodiversità, e chiede, entro il 2030, la creazione di aree protette comprendenti almeno il 30 per cento della superficie terrestre e marina dell'Unione europea; dall’altro, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) stima che nel 2020 il suolo consumato nelle zone presenti nell'elenco delle aree naturali protette sia stato pari a 59.335 ettari totali. Il disegno di legge da me presentato amplia, secondo i canoni della Giurisprudenza ma soprattutto degli esperti del settore, la tipologie di aree protette, includendo nella categoria anche le zone umide, le zone di protezione speciale, le zone speciali di conservazione che in molti casi, coincidono parzialmente con il territorio delle aree protette ‘classiche’, subendo così una regolamentazione differente nell’ambito della stessa zona protetta. Inoltre, mira a cogliere le nuove sfide per una tutela più performante della nostra biodiversità attraverso, tra l’altro, la reintroduzione del Piano triennale delle aree protette per una pianificazione completa e complessiva, consentendo il coordinamento e l'armonizzazione, sia nei principi che negli obbiettivi, con gli altri piani e strategie nazionali e internazionali. Non solo, il disegno di legge mira a uno snellimento della governance dei parchi, anche al fine di contenerne i costi, attraverso la soppressione del Consiglio direttivo, le cui funzioni sono trasferite alla Comunità del Parco, in applicazione del principio per il quale le comunità locali devono partecipare alla gestione delle aree protette ricadenti nei loro territori. Inoltre il Collegio dei revisori è sostituito con la figura di un Revisore unico dei conti. Una riforma delle aree protette a tutto tondo che ha incontrato un ampio consenso anche tra i Colleghi Senatori che ringrazio per aver sposato il progetto».
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REGIONALI Si continuano ad inseguire voci su voci, evidente segnale di un malessere tra i quadri e la base sull'ipotesi Chiorazzo
Esiste un piano b per la sinistra?
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Qualsiasi idea di un nome diverso si scontra con la forte resistenza di Speranza: non può accettare di essere sconfessato
DI MASSIMO DELLAPENNA
a politica non è mai ferma. Quando non si sente niente di ufficiale è evidente che qualcosa si muove nell’ombra. Roberto Speranza era sicuro di aver architettato il piano perfetto. La discesa in campo di Angelo Chiorazzo sembrava, non solo, indiscutibile nella coalizione ma, addirittura, con ampie possibilità di allargarne il perimetro. Cattolico, proveniente dalla società civile, espressione del mondo del volontariato, nessuno più di lui avrebbe potuto incarnare la volontà di una coalizione di aggregarsi intorno ad un progetto e a un’idea. Dopo la dichiarazione di resa formulata da Lettieri a nome del Partito Democratico con il quale, quello che fu il partito regione, rinunciava ad esprimere una candidatura per accettare il “Papa straniero” tutto sembrava andare nella direzione voluta dell’ex Ministro della Sanità. Mancava soltanto il placet del M5S e tutto sarebbe andato liscio. I piccoli si sarebbero adeguati e tutto sarebbe andato nella direzione prevista. Quel placet Speranza sperava di ottenerlo da Conte, suo ex presidente del Consiglio. Siamo anche portati ad immaginare che magari una qualche forma di assicurazione il leader del Movimento gliel’avesse data.
__Chiorazzo, Conte insieme a Schlein nella recente presentazione del libro di Speranza
al rapporto con il suo ex Ministro. La situazione si è palesata quando Speranza ha presentato il suo libro a Roma con il leader del M5S che, malgrado fosse stato sollecitato in tal senso, ha glissato sull’argomento Chiorazzo parlando di altro. In secundis la resistenza di una parte del Pd non si è limitata soltanto a Margiotta che ha manifestato tutti i suoi dubbi in Segreteria regionale ma si è estesa anche ai dirigenti territoriali, ai quadri intermedi e a tanti rappresentanti di primo piano che si sentivano pronti a guidare la coalizione. Ultimo e non ultimo anche la società civile, malgrado la forte mediaticità del messaggio lanciato da Chiorazzo, non si è entusiasmata. Non si registrano grandi IL DIAVOLO adesioni delle categorie produttiTRA PENTOLE ve e gli appelli al sostegno al re E COPERCHI delle coop sembrano sempre meIl diavolo, però, fa le pentole e no influenti. non i coperchi. Anche i piani più perfetti possono arenarsi nella paINTANTO lude. È capitato anche alle perGIRANO VOCI sone più geniali di non stare at- A noi non piace raccoglier le votenti al tassello che non fa com- ci, anche perché sono infinite e pletare il mosaico. senza controllo. Nessuno sa da Questa volta è toccato a Speran- dove sono nate e chi le governa za fallire il quadro d’insieme. e molto spesso servono per fare Niente di grave, può capitare. abboccare all’amo e alimentare In realtà i tasselli mancanti erano le discussioni. Noi non ci prepiù di qualcuno. Intanto Conte stiamo orecchio né attenzione penon sembra sentirsi molto legato rò non possiamo fingere che non
__Lettieri e Lamorgese
esistano. Il loro contenuto, pur essendo spesso infondato nel merito, indica un problema e la mancanza di un metodo e di un luogo di discussione autentico. Le voci ci dicono che in molti si stanno preparando al “piano B”. Si cercano uomini della società civile, esponenti dei partiti, equilibri da trovare un passo avanti, si cerca tra i giovani amministratori e su ognuno di questi si prova a sondare tramite notizie lanciate da blog, siti di informazione e tante altre forme anche non ufficiali di comunicazione. Non ripetiamo tutto l’elenco dei nomi che girano, ma anche noi siamo stati tra quelli che sostenevano che il giovane segretario regionale Lettieri si era fatto prendere da un eccessivo entusiasmo quando aveva troppo precocemente battezzato la candidatura di Chiorazzo limitando, così, il suo raggio d’azione per le trattative e, soprattutto, favorendo le discussioni extra formali, i cenacoli senza regole e i gossip degli scontenti.
LA SOLUZIONE CHE NON ESISTE Sia chiaro nulla di tutto ciò ci scandalizza. La cosa fantastica della politica è anche il suo senso permanente di precariato. Nulla è deciso fino a quando non si
arriva all’ultimo momento, tutto può essere messo e rimesso in discussione. Siamo convinti che in molti, anche tra quelli che stanno formalmente sostenendo o hanno sostenuto Chiorazzo, si rendono conto che non deve essere aprioristicamente chiusa ogni ipotesi di dialogo per ulteriori sintesi e altri nomi. Questa volontà si ferma, però, davanti alla doppia forte personalità di Speranza e Chiorazzo. Nessuno dei due accetterà mai di essere fermato o smentito da qualcuno che ritengono (anche con qualche ragione) meno importanti di loro. L’ipotesi Lamorgese sarebbe stata accettabile perché a sostituire la strategia di un ex Ministro e le ambizioni di un grande e importante imprenditore del sociale sarebbe stata un esponente di altissimo livello politico ed amministrativo. Ogni ipotesi che non preveda un altro grande “pontefice” sarebbe vissuta come un’umiliazione non accettabile dai protagonisti. Su questo problema si schianta ogni ipotesi di un nuovo nome e di una nuova sintesi perché Chiorazzo resterebbe comunque in campo con il serio rischio di un centrosinistra spaccato. Un’autentica paralisi politica che non consente nessun movimento.
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sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
Primo Piano
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Mercato del lavoro, il “Borsino” Unioncamere-Anpal: 2mila e 620 entrate a febbraio ma quasi la metà sono di difficile reperimento
Previsione assunzioni, in rialzo anche i numeri della Basilicata A
livello nazionale, sono circa 408mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di febbraio e 1,3 milioni quelle per il trimestre febbraio-aprile, +22mila rispetto a febbraio 2023 (+5,7%) e +114mila con riferimento all’intero trimestre (+9,5%). Sale al 49,3% la difficoltà di reperimento (+3,1 punti percentuali rispetto a un anno fa). A delineare questo scena-
ACQUEDOTTO LUCANO: «BASTA DAVVERO UN MINUTO»
rio è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Numeri in rialzo se confrontati con lo stesso periodo temporale dell’anno scorso, anche per la Basilicata. In regione, in riferimento al corrente mese, la previsione di assunzioni riporta di 2 mila e 620 contratto, di cui, però, il 48,7% risulta di difficile reperimento. Più 90 rispetto al febbra-
io 2023 (2530 assunzioni previste di cui il 47,5% di difficile reperimento). Allargando l’orizzonte temporale, stesso risultato. La previsione di nuove entrate nel mercato del lavoro lucano per il periodo febbraio-aprile 2024, riporta di complessivi 8 mila e 210 contratti. Per lo stesso periodo dell’anno scorso, erano 7 mila e 600. Nel 2024 rispetto al 202e, tra febbraio ed aprile, la previsione è di più 610 assunzioni. A livello territoriale, 128 mila entrate sono previste nelle regioni del Nord ovest, seguite da Sud e isole (104mila), Nord Est (93mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 55,3%) e Centro (82mila). A livello nazionale, inoltre, i contratti proposti per febbraio sono in maggioranza a tempo determinato (il 51,9% del totale), mentre i contratti a tempo indeterminato sono previsti per 82mila assunzioni (20,1% del totale). A. CARPONI
Fatture, nuovo servizio per pagarle online
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asta con le lunghe attese negli uffici postali e bancari. Un nuovo servizio offerto da Acquedotto Lucano per rendere sempre più semplice la vita dell’utente: le fatture ora si possono pagare online, risparmiando tempo ed evitando disagi. «L’utente - ha spiegato la Direzione di Acquedotto lucano - potrà effettuare i pagamenti comodamente da casa o dovunque si trovi, su pc o dal cellulare, accedendo allo Sportello OnLine di Acquedotto Lucano, cliccando sulla voce “Fatture”. A quel punto basta aprire il documento non pagato e pigiare sul tasto “Paga Fattura con Nexi”. All’interno della maschera si potranno inserire i pochi dati necessari a ricevere il messaggio di avvenuto pagamento. Basta davvero un minuto».
D’Andrea (Adoc Basilicata): «L’Arera deve intervenire in maniera rapida sui comportamenti spregiudicati delle compagnie venditrici»
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«Segnalazioni su modifiche unilaterali delle tariffe energetiche»
olti consumatori e utenti, secondo quanto dichiarato dall’Adoc Basilicata, stanno comunicando di subire la modifica delle condizioni contrattuali (prezzo a metro cubo o KWh) del proprio contratto, sia esso di energia sia esso di gas, «attraverso delle semplici comunicazioni via mail». «Molto spesso - ha dichiarato Canio D’Andrea, presidente regionale dell’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori - queste comunicazioni non vengo recapitate all’intestatario della fornitura o perché le compagnie venditrici hanno indirizzi sbagliati o perché vengono catalogate come spam e
quindi eliminate senza nemmeno essere lette dal destinatario. In assoluto ogni modifica contrattuale deve essere notificata in modo certo dalle compagnie al titolare dell’utenza e accettata da quest’ultimo.Bellamente le compagnie fanno come credono a loro e come fa comodo alle stesse per cui queste modifiche, che sono in sostanza in tutti i casi aumento dei costi, non sono fatte conoscere all’utente debole- consumatore». «Quindi quest’ultimo non viene avvisato della modifica contrattuale - ha proseguito D’Andrea - per cui si trova a dover patire dei costi superiori della materia prima anche fino a 3 euro al Kwh o al metro cubo. Ab-
biamo interessato su questo problema l’Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente (Arera), ma il presidente Besseghini, ci ha comunicato che la stessa Arera si sta interessando a questo fenomeno. Le associazioni dei consumatori sono convinte che qualsiasi modifica contrattuale deve essere notificata alla controparte in maniera certa quindi o con una raccomandata o con Pec quindi qualsiasi notificata fatta in maniera difforme non ha valore. Ma siamo anche convinti che, in generale, non possiamo portare le compagnie colpevoli di simile atteggiamento in tribunale». «Siamo convinti che - ha concluso Canio D’Andrea,
presidente regionale dell’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori - Besseghini deve decidere in maniera rapida su tali comportamenti spregiudicati messi in atto dai ven-
ditori e decidere favore dei consumatori senza fare “il pesce in barile” ossia “mostrare di non vedere e non sentire nulla, di non accorgersi di quello che accade intorno”».
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Primo Piano
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La richiesta arriva a margine delle Assemblee convocate ieri da Fim Uilm Fismic e Uglm: «Non arretreremo un millimetro, avanti!»
Stellantis, l’appello dei sindacati: «Convocare il tavolo per il distretto automotive di Melfi» L’APPROVAZIONE NEGLI STABILIMENTI DI RAPONE E GINESTRA
Pintotecno, approvata ipotesi di accordo piattaforma di secondo livello
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i sono svolte nella giornata di ieri, sul primo e secondo turno, le assemblee nello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi. Assemblee convocate da Fim Uilm Fismic e UglM «per condividere insieme ai lavoratori in primis- si legge nella nota - il riconoscimento della premialità per i dipendenti Stellantis che quest’anno, grazie al CCSL, ha visto un aumento in paga base dell’11% nei primi due anni e una premialità, che sarà eroga-
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ta nel mese di aprile, di circa 2000 euro». Nel corso delle Assemblee sono emerse dai lavoratori «le preoccupazioni produttive ed occupazionali, ma soprattutto - spiaga la nota congiunta delle Organizzazioni sindacali di categoria - il grido di allarme nei confronti del Governo nazionali ed Europeo che, ad oggi, ancora non hanno una strategia vera per affrontare un cambiamento epocale legato alla transizione verso l’elettrico». «Per Melfi bi-
sogna - come richiesto da Fim Uilm Fismic e UglM - convocare un tavolo del Distretto dell’automotive di Melfi perché, lo ribadiamo ancora una volta, l’unicità del distretto lucano va salvaguardata». «Pertanto - conclude la nota congiunta delle sigle sindacali Fim Uilm Fismic e UglM - attendiamo in tempi brevi una convocazione del tavolo ministeriale come da impegni del ministro Urso. Non arretreremo un millimetro, avanti!».
i sono concluse nella serata di giovedì le Assemblee negli stabilimenti della Pintotecno di Rapone e Ginestra per l’approvazione dell’ipotesi di accordo della piattaforma di secondo livello che prevede per l’anno 2024, al raggiungimento degli obiettivi, 1100 euro, nel 2025 1250 e per il 2026 1400 euro, che saranno assoggettate ad una tassazione del 5%. I lavoratori hanno, con il 90%, votato, a larga maggioranza, la piattaforma sottoscritta tra Fim e Uilm e la Rsu. «Questo risultato - si legge nella nota sindacale - certifica il buon lavoro fatto in questi anni all’interno di una azienda che ha visto una crescita, anche dal punto di vista occupazionale, e che oggi conta all’incirca 180 lavoratori. Il lavoro sindacale fatto in questi anni dalla Rsu e dalle segreterie territoriali - prosegue la nota della Fim Uilm Basilicata - è culminato con questo accordo che guarda ad ulteriori sfide in un periodo complicatissimo dal punto di vista industriale ma che può contare su alcune eccellenze che in Basilicata dobbiamo tenerci strette, ma soprattutto saper coniugare il lavoro ed il giusto riconoscimento al sacrificio dei lavoratori»,conclude la nota dell’Organizzazione sindacale lucana.
È di ieri la tragica notizia di un ulteriore incidente sul lavoro in Italia. Il Sindacato lucano riunitosi in Assemblea ha votato all’unanimità un ordine del giorno sulla criticità
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Cgil Basilicata: «Fermiamo le morti sul lavoro»
a Cgil Basilicata, riunitasi ieri in Assemblea, ha votato all’unanimità un ordine del giorno sulle morti sul lavoro. È di ieri mattina, infatti, l’ennesima tragica notizia di un ulteriore incidente sul lavoro, questa volta a Firenze, in un cantiere gestito da un’azienda metalmeccanica, che lavorava in subappalto. Almeno 3 morti, con un bilancio ancora non definitivo. «Non sono numeri, sono persone. - incalza la nota di Cgil Basilicata - La salute e sicurezza sul lavoro non sono, purtroppo, argomento di interesse per la campagna elettorale, eppure, riguardano la vita delle persone, la loro dignità, i diritti fondamentali». «Il 2023 - prosegue la nota del Sindacato lucano - è stato un anno nero per la sicurezza, che ha visto l’ennesima lista di vite perse, quasi 1000, per non parlare dei feriti e delle malattie professionali. La tragedia giunta oggi, così imponente nelle dimensioni, è solo l’ultima di una lunga serie. Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario: è inaccettabile - incalza la nota della Cgil Basilicata - che quotidianamente si parli di morti e feriti come in un bollettino di guerra, è inaccettabile che chi esce di casa per
__Un momento dell’Assemblea di ieri
recarsi a lavoro non vi faccia più ritorno, che non riveda mai più la propria famiglia e i propri affetti». L’assemblea generale della Cgil Basilicata ha espresso «il massimo cordoglio per le vittime e la propria vicinanza ai feriti; impegna la segreteria, il segretario generale e gli organismi dirigenti tutti a mettere in campo iniziative di informazione e formazione, sensibilizzazione, contrattazione a sostegno del tema. In particolare - enfatizza la nota dell’Organizzazione sindacale lucana - è fondamen-
tale fornire strumenti di conoscenza alle proprie rsa, alle rsu e alle rls, affinché possano adeguatamente mettere in campo in primis sui luoghi di lavoro un’efficace azione sindacale a tutela e sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori». «Altresì - chiosa la nota di Cgil Basilicata - è importante vigilare ed agire, in tutti gli organismi istituzionali in cui siamo presenti, affinché ogni misura o azione istituzionale assuma sempre come prioritario il tema della salute e della sicurezza sul lavoro».
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Gli avvocati Molinari e Pitasi ancora una volta a segno: contro i 6 anni di reclusione, ricorso accolto e rinvio a Salerno
Estorsioni con metodo mafioso, per Mancino la Cassazione annulla di nuovo la condanna
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assazione ed eventuali collegamenti con associazioni lucane per delinquere che gli inquirenti inquadrano come di tipo mafioso, ma la cui sussistenza, però, come in più occasioni invece stabilito dagli “ermellini”, è «tutt’altro che acclarata»: è accaduto di nuovo. La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, per la seconda volta, ha annullato con rinvio alla Corte di Appello di Salerno, la condanna inflitta a Franco Mancino, difeso dagli avvocati Massimo Maria Molinari e Basilio Pitasi. L’ordinanza è del 15 febbraio. Il caso, quello delle estorsioni asseritamente commesse ai danni di Marco Cerverizzo, Francesco Del Giglio e Giuliano Bonomo. La vicenda in questione ha avuto un lungo iter processuale. Per la contestata accusa in concorso di estorsione aggravata dal metodo mafioso, il Tribunale di Potenza con sentenza del luglio 2015 aveva in un primo momento condannato Mancino, unitamente a Carlo Troia che sta scontando la pena, a 13 anni di reclusione. La condanna è stata successivamente integralmente confermata dalla Corte di Appello del capoluogo.
Contro questa sentenza, i difensori avevano proposto ricorso per Cassazione reiterando una eccezione di nullità del giudizio di primo grado già sollevata nei motivi di appello con cui si denunciava il fatto che la sentenza fosse stata pronunciata da un Collegio Giudicante diverso da quello che aveva istruito la causa senza che si fosse proceduto alla rinnovazione formale degli atti. Rinnovazione, a parere della difesa, necessaria nonostante si procedesse per reati aggravati dal metodo mafioso. La Corte di Cassazione ha accolto l’eccezione, annullando senza rinvio sia la sentenza di appello che quella di primo grado, trasmettendo gli atti al Tribunale di Potenza per nuovo giudizio. Mancino, in questo nuovo procedimento, ha richiesto il giudizio nelle forme del rito abbreviato ed è stato condannato dal Giudice dell’Udienza Preliminare alla pena, sensibilmente inferiore rispetto alla prima, di 6 anni di reclusione. Anche contro questa sentenza è stato interposto appello, invocandosi l’assoluzione dell’imputato. La Corte di Appello di Potenza con sentenza del maggio dell’anno scorso ha confermato la condanna.
Gli avvocati difensori Basilio Pitasi e Massimo Maria Molinari, non soddisfatti, hanno proposto nuovo ricorso innanzi la Cassazione. Entrambi i difensori hanno severamente censurato la sentenza dei giudici di merito nella parte in cui avevano dato credito alle dichiarazioni delle parti offese nonostante le numerose discrasie contenute nelle loro dichiarazioni e nonostante l’interesse dalla medesime manifestato alla condanna dell’imputato dimostrato dalla costituzione delle parti civili. L’avvocato Basilio Pitasi ha inoltre dedotto ulteriori due specifici motivi di censura. Il primo concerneva la circostanza che la sentenza aveva motivato solo in ordine ai motivi di appello proposti dall’avvocato Molinari, così omettendo
motivazioni in relazione a quelli da lui stesso esposti. Per Pitasi, la circostanza rappresentava un grave vulnus ai principi dell’ordinamento giuridico, poichè previsto che, qualora l’imputato sia difeso da due difensori, il Giudice ha l’obbligo di confrontarsi con le argomentazioni di entrambi i difensori. Il secondo motivo di censura, concerneva la circostanza che del Collegio che aveva pronunciato la sentenza di condanna faceva parte anche il Giudice che aveva composto il collegio che aveva pronunciato la sentenza di condanna del primo procedimento poi annullato dalla Corte di Cassazione. Dettaglio questo, ritenuto in contrasto con i principi del nostro ordinamento e della Corte Europea, che ricordano che requisito essenziale della figura del
Giudice è l’imparzialità che può venir meno se questi ha già pronunciato sentenza di condanna. Il ricorso dell’avvocato Massimo Maria Molinari ha puntato ad evidenziare una serie di reputati errori della Corte di Appello nella valutazione degli elementi di prova a disposizione dei Giudici che, a parere della difesa, non giustificavano né la condanna per i reati contestati, né il trattamento sanzionatorio imposto al proprio assistito, contestando l’accusa di estorsione e la ricorrenza dell’aggravante del metodo mafioso. La Corte di Cassazione, dopo una Camera di Consiglio di qualche ora, ha accolto i rilievi degli avvocati Basilio Pitasi e Massimo Maria Molinari annullando la sentenza con rinvio per nuovo esame alla corte di Appello di Salerno.
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Basilicata 24 ore
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Il primo firmatario del documento sottoscitto dai colleghi Bufano e Ferrone ha richiesto la discussione alla prossima Seduta per «opporsi alla localizzazione in regione»
Mozione di Pappalardo in Consiglio provinciale contro il deposito di scorie nucleari in Basilicata
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l consigliere Provinciale Rocco Pappalardo, primo firmatario della mozione contro la realizzazione del Deposito unico scorie radioattive in Basilicata, ha richiesto l’iscrizione e la discussione alla prossima seduta del Consiglio provinciale per esprimere la contrarietà all’individuazione del territorio della Basilicata come sede del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico. Una mozione sottoscritta, nel frattempo, anche dai consiglieri provinciali Vincenzo Bufano e Carmine Ferrone (Pd). Stando al testo, la mozione intenderebbe impegnare il Consiglio proviciale ad opporsi alla localizzazione sul territorio lucano del deposito di stoccaggio delle scorie nucleari espimendo, in tal senso, «la totale contrarietà all’individuazione del territorio regionale di Basilicata come sede di Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico» e altresì impegnando il presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano a supportare il Governo regione della Basilicata nelle «azioni procedimentali e di interlocuzione col Governo nazionale» necessarie per evitare questa eventualità, tutelando «il rispetto dei territori e dei diritti fondamentali dei cittadini» nonché «gli interessi della comunità provinciale di Potenza in qualunque sede e attraverso ogni azione ritenuta opportuna allo scopo di scongiurare qualsiasi decisione che porti alla realizzazione del Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico in Basilicata», si legge nella mozione. LE MOTIVAZIONI DELLA MOZIONE Tra le motivazioni addotte nel documento, la forte penalizzazione che il deposito arrecherebbe alle zone «ad alta valenza ambientale, storica,
__Pappalardo, Bufano e Ferrone
archeologica, antropologica e culturale e quindi - si legge - non rispondenti ad alcun criterio di proponibilità di un intervento industriale come il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi». Considerando altresì che «la Regione Basilicata - evidenzia il testo della mozione - è già fortemente penalizzata da deficit infrastrutturale nei collegamenti soprattutto ferroviari che costituiscono un ostacolo al decollo della crescita e dello sviluppo economico della regione». Inoltre, nel testo, viene ricordata la Legge regionale che dichiara la Basilicata «Territorio denuclearizzato» e «precluso al transito ed alla presenza, anche transitoria, di materiali nucleari non prodotti nel territorio regionale». Una legge che «seppure dichiarata costituzionalmente illegittima - è chiarito nella mozione - è comunque una decisa espressione di volontà dei lucani» e che «manifesta l’assoluta indisponibilità del territorio all'installazione di centrali nucleari e allo stoccaggio di scorie radioattive». LA BASILICATA È DAVVERO TRA LE AREE IDONEE?
Tutto ciò premesso e considerato, si ricorda per onor di informazione anche nello stesso testo della mozione sopracitata - l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato la Guida Tecnica che definisce i “Criteri per la localizzazione di un impianto di smaltimento superficiale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività” e in cui sono stati elencati i requisiti fondamentali e gli elementi di valutazione che dovevano essere tenuti in considerazione dalla Sogin S.p.A. - la società dello Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi - nella definizione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI). Di fatto, come viene spiegato «il Deposito Nazionale è finalizzato alla sistemazione definitiva di circa 75 mila metri cubi di scorie nucleari di bassa e media attività e lo stoccaggio temporaneo di circa 15 mila metri cubi di scorie ad alta attività, frutto della stagione nucleare italiana chiusa con il referendum del 1987». Con il nulla osta dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, la Sogin ha pubblicato sul
sito www.depositonazionale.it la proposta del documento della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi). Dal canto suo, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l'elenco delle aree presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico, «al fine di permettere lo stoccaggio in via definitiva dei rifiuti radioattivi di bassa e media». come comunicato dal Mase in una nota che altresì spiega come «la Carta Nazionale delle aree idonee individua 51 zone i cui requisiti sono stati giudicati in linea con i parametri previsti dalla Guida tecnica Isin, che recepisce le normative internazionali per questo tipo di strutture». Tra le 51 aree ritenute idonee alla localizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari, «ben 10 ricadono completamente sul suolo lucano (4 in provincia di Potenza, 5 in quella di Matera e una a cavallo tra le due province) ed altre 4 in comunione con la Puglia, che interessano la provincia di Matera. Tutto questo - si legge nel testo della mozione - è il risultato delle osservazioni emerse a seguito della consultazione pubblica e del Seminario nazionale condotti dopo la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi),elaborata da Sogin e approvata dall'Ispettorato nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (Isin)». La medesima società ha pubblicato il progetto preliminare e tutti i documenti correlati alla realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, che permetterà di sistemare in via definitiva questi rifiuti che, secondo a quanto affermato nella mozione proposta in primis dal consigliere provinciale Pappalardo, Bufano e Ferrone poi, «è al centro di una procedura di infrazione europea nei confronti del nostro Paese e attualmente stoccati in una ventina di siti provvisori non idonei ai fini dello smaltimento definitivo». A.P.
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REGIONE Il vicepresidente del Consiglio regionale di Iv: «La nostra battaglia produce effetti con l’assessore Fanelli che si occupa del caso»
Stabilizzazione precari Sanità, Polese: «Primi passi in avanti» «C
ome da me richiesto qualche giorno fa, apprendo con piacere dai canali ufficiali della Regione che l’assessore alla sanità Francesco Fanelli ha incontrato con il Dg del Dipartimento, Massimo Mancini, i Direttori generali delle aziende sanitarie lucane, mettendo al centro dell’incontro le procedure di stabilizzazione. C’è soddisfazione visto che è una battaglia che in prima persona come esponente di Italia Viva stiamo portando avanti da circa tre anni e che oggi si completa la prima tranche di stabilizzazioni». Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese che aggiunge: «Per questo accolgo con favore tutti gli sforzi che si stanno compiendo nella direzione da me sempre auspicata e promossa al fine di stabilizzare molti giovani e operatori che durante l’emergenza da Covid, e non solo, hanno operato in prima linea per la salvaguardia della nostra salute». Si tratta, come avevo preannunciato nelle scorse settimane, di un grande sforzo che vedrà d’ora in poi, come stabilito da una nota dell’assessorato alla Sanità inviata alle strutture sanitarie della Regione sulla base delle ultime modifiche normative introdotte dalla legge numero 14 del 2023 (Decreto Milleproroghe), coinvolti tutti gli operatori della Sanità, compresi gli amministrativi, anche con contratti di lavoro flessibile». «Ovviamente – assicura Polese
- Italia Viva continuerà a mantenere alta l’attenzione sulle procedure e sullo scorrimento delle graduatorie, continuando nel suo lavoro di attenzione e proposta. Il mio auspicio finale è sempre quello che le poche unità rimaste ancora fuori, siano stabilizzate nel più breve tempo possibile, e chiedo con ancora più incisività che questo impe-
gno sia mantenuto. Ho sempre ribadito come l'obiettivo prioritario resta quello di stabilizzare il personale sanitario che nella fase iniziale della pandemia, a rischio della propria incolumità ha fatto scudo con il proprio lavoro a tutela della salvaguardia della salute dei cittadini lucani». «Per questo, ripeto, chiedo a tutti gli attori coinvolti, di mettere
in campo gli ultimi sforzi per chiudere positivamente e definitivamente questa annosa vicenda e che davvero con la seconda tranche di stabilizzazioni si vada verso una soluzione positiva», conclude il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata nella nota riguardante la novità a livello sanitario e nello stesso tempo lavorativo.
Gli utenti possono consultare le nuove direttive per essere a conoscenza su come sono gestite le loro informazioni
Fascicolo Sanitario, ok all’aggiornamento dei dati Anche la Basilicata è allineata al recente Decreto
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n ottemperanza al recente decreto ministeriale del 7 settembre 2023, visto il parere favorevole del Garante per la Protezione di Dati Personali, la Regione Basilicata ha annunciato ieri l'aggiornamento dell'informativa sulla privacy relativa al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Questa importante revisione mira a rafforzare ulteriormente la tutela della privacy e la sicurezza dei dati sanitari degli utenti, in linea con i più alti standard to dell'informativa riflet- personali e sanitari dei modalità di trattamento previsti dalla normativa te l'impegno dell'ente ver- cittadini, introducendo dei dati e sulle misure vigente. L'aggiornamen- so la protezione dei dati maggiori dettagli sulle adottate per garantirne la
sicurezza. Gli utenti del Fascicolo Sanitario Elettronico sono invitati a consultare la nuova informativa per essere pienamente informati su come i loro dati vengono gestiti e sulle modalità con cui possono esercitare i loro diritti in materia di protezione dei dati personali. La Regione Basilicata si impegna a mantenere un canale di comunicazione aperto con gli utenti per qualsiasi dubbio o necessità di chiarimenti riguardanti la nuova informativa o il trattamento dei dati personali e sanitari.
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Perfettamente riuscito, l’intervento è stato eseguito dal Direttore dell’U.O. Tarsia. Il commissario Friolo: «Risultato significativo»
A Matera, eseguito su 91enne il primo intervento di valvuloplastica aortica urgente
_ A sinistra Tarsia e il Commissario Asm Friolo
MATERA. È tornata a casa dopo 48 ore dall’intervento la paziente che nei giorni scorsi è stata sottoposta ad un delicato intervento di cardiologia interventistica presso l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Un intervento d’urgenza realizzato su una pa-
ziente fragile di 91 anni, che non poteva essere sottoposta all’intervento cardiochirurgico tradizionale o ad un trattamento di impianto percutaneo della valvola aortica (TAVI) in considerazione alle condizioni cliniche (stenosi aortica severa sintomatica) e del
Soddisfatta l’eurodeputata FdI Gemma: «Grande traguardo»
rischio proibitivo di comorbidità. Tecnicamente si chiama “valvuloplastica aortica percutanea” ed è una procedura utilizzata per allargare la valvola aortica, laddove si è creato un restringimento (stenosi). La procedura è stata eseguita da Giandomenico Tarsia, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, Unità di terapia intensiva coronarica dell’ASM. «Un risultato significativo - afferma il Commissario straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo – l’utilizzo, per la prima volta in provincia di Matera, di una tecnica che ha trattato una paziente giudicata inoperabile con altri metodi in considerazione dell’età e delle diverse patologie associate. Un intervento che si è rivelato risolutivo sul piano della qualità della vita, permettendo di essere dimessa con un netto miglioramento del quadro clinico complessivo». Si consolida, dunque, sempre più, l’attività specialistica della cardiologia dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera; un lavoro di squadra e di sinergia realizzato dall’équipe dell’emodinamica in stretta collaborazione con il gruppo dell’elettrofisiologia.
La presidente De Feudis: «Buona opportunità per i giovani»
Presto l’approvazione della Servizio Civile, 41 posti disponibili Carta Europea della disabilità nelle sedi dell’Avis Basilicata
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rocede spedito l’iter verso l’istituzione della carta europea della disabilità e del nuovo contrassegno di parcheggio unificato per persone con disabilità, due progetti che dovrebbero semplificare la libera circolazione e l’accesso alle agevolazioni previste negli Stati membri dell’Ue quando ci si trova al di fuori della propria nazione. Nel corso del secondo trilogo, svoltosi l'8 febbraio a Strasburgo, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo, segno inequivocabile della volontà di approvare il testo prima della fine della legislatura.
«Un grande traguardo che stiamo per raggiungere commenta l’eurodeputata del Sud e della Basilicata Chiara Gemma - dopo cinque anni in cui abbiamo lavorato assiduamente alla concreta realizzazione di questo progetto imprescindibile per una reale inclusione delle persone con disabilità. Sembrava un miraggio eppure ora siamo ad un passo». «La DisabilityCard - spiega l’on. Gemma - sarà una tessera riconosciuta in tutta l'Unione europea. Attraverso questo strumento, durante i soggiorni di breve durata in altri Paesi dell'Unione Europea, alle persone con disabilità sarà garantito pari accesso a condizioni speciali e trattamenti preferenziali rispetto a servizi, attività e strutture pubbliche e private. Questo significa accessi prioritari, tariffe ridotte, assistenza personale e guide in braille o audio per trasporti, eventi culturali, musei, centri ricreativi e sportivi. Sarà responsabilità delle autorità nazionali il rilascio fisico e digitale delle carte europee di disabilità». «Come sempre - conclude l’eurodeputata, che è anche componente del Forum europeo sulla disabilità - vi terrò aggiornati sull’iter dell’approvazione».
C’
è tempo fino a giovedì 22 febbraio per partecipare alla selezione di 52.236 operatori volontari da impiegare in progetti da realizzarsi in Italia e all’estero. Sono 536 i posti messi a disposizione da Avis Nazionale per i giovani tra i 18 e i 28 anni di cui 47 in Basilicata in diverse sedi comunali, compresa quella regionale. Diverse già le candidature pervenute, anche se rimangono sedi per le quali non sono ancora arrivate domande. Per partecipare al progetto, dal titolo “SCUola di Dono, nel Sud” è necessario essere in possesso di Spid e compilare ed inoltrare la domanda sul sito domandaonline.serviziocivile.it. Il progetto punta ad assicurare le donazioni necessarie educando i donatori e la popolazione, in particolare giovanile, al dono come atto civico in risposta ai bisogni sanitari del proprio territorio e motivando nuovi giovani alla solidarietà e al volontariato. Il servizio civile dura 12 mesi e prevede un impegno di circa 25 ore la settimana su 5 giorni di servizio e prevede un assegno mensile. È compatibile con altri tipi di impegni lavorativi, sportivi, di studio, purchè si riesca a garantire la partecipazione al progetto nei tempi e modi previsti. Si può presentare una sola domanda (pena l’esclusione dal bando) per cui è importante scegliere con cura il progetto e la sede per la quale candidarsi. «È un'opportunità per i giovani di conoscere Avis e le sue attività – evidenzia il presidente di Avis Basilicata, Sara De Feudis – e vivere un anno dedicato al volontariato del dono. Oltre che un'occasione per la formazione dei volontari che magari saranno i futuri dirigenti associativi».
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DOVE VED DERCI TUTTA A ITAL LIA - CANALE 68 TA ASTO BLU
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Potenza
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POTENZA Auditi in Commissione l’assessore Di Noia e l’architetto D’Urso. Chiesta l’autorizzazione alla Soprintendenza solo dopo l’inizio dei lavori
Che pasticcio in largo Duomo, il pensiero unanime: «Giù le mani da quelle basole»
DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. II lavori in largo Duomo, nel cuore del centro storico di Potenza, sono approdati, anche se con notevole ritardo, in Terza e Sesta Commissione consiliare permanente. Come ampiamente anticipato da Cronache, ieri mattina si è tenuta presso la Sala delle Commissioni in piazza Matteotti, una seduta con oggetto “manutenzione straordinaria viabilità pedonale e veicolare del Centro storico”. Un argomento questo che infervora il dibattito dentro e fuori il Palazzo di Città. Da queste colonne abbiamo raccontato come l’intervento in una delle piazze più importanti della città, abbia interdetto, per le modalità con le quali è stato posto in essere, i consiglieri di opposizione ma anche diversi esponenti della maggioranza. È stato chiesto preventivamente il parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata così come previsto dalla legge? Perchè il progetto iniziale preve-
deva il riutilizzo delle basole presenti, laddove è possibile, e ora si pensa ad una loro sostituzione? Le basole rimosse che fine faranno? Perchè il progetto non è stato discusso, a tempo debito, nelle competenti Commissioni? Queste sono solo alcune delle domande poste e alle quali hanno risposto l’architetto Valeria D’Urso, responsabile unico del procedimento e l’assessore alla viabilità del Comune di Potenza Massimiliano Di Noia. La Seduta presieduta dai presidenti Rocco Bernabei e Mary William è stata molto partecipata a dimostrazione di quanto l’argomento sia sentito. Dalla discussione è emerso che l’autorizzazione a realizzare l’intervento, sia stata chiesta alla Soprintendenza il 14 febbraio scorso, due giorni dopo l’inizio degli stessi e soprattutto dopo che l’indignazione dei cittadini è esplosa sui social. L’autorizzazione andrebbe chiesta prima, in modo che analizzando il progetto e facendo le opportune verifiche, l’organo di tutela del patrimonio possa pronunciarsi a favore o meno. Ma non è stato fatto. Pare invece che si sia preferito iniziare i lavori, rimuovere le basole con mezzi meccanici non proprio idonei al delicato scopo tanto da scheggiarle o romperle, rendersi conto, tardivamente, del tipo di materiale utilizzato per posizionarle e che alcune hanno uno spessore maggiore di altre, per arrivare alla conclusione che sa-
rebbe meglio sostituire la pavimentazione. E allora si bloccano i lavori, si chiede l’autorizzazione alla Soprintendenza e si propone una variante al progetto iniziale, sostituire le basole anziché riposizionarle appunto, e si attende. Una scelta discutibile che ha trovato la ferma opposizione di molti dei consiglieri presenti. «Io mi batterò fino alla fine per far si che le basole presenti siano riutilizzate e integrate laddove ce ne sia bisogno» sentenzia il consigliere Roberto Falotico. Discutibile anche la scelta di rimuovere le pietre laviche con mini escavatore e martello pneumatico: «Se l’intenzione fosse stata quella di recuperare le basole presenti si sarebbe dovuto fare in altro modo e con mezzi diversi. Per come sono state rimosse, secondo me, se ne recuperano davvero poche» fa notare il presidente Bernabei, dello stesso avviso il consigliere Di Giuseppe. Il modo in cui è stato programmato l’intervento presenta dei punti oscuri, probabilmente non è stata fatta la giusta analisi e le giuste considerazioni inizialmente ma ora si presente un ulteriore problema oltre a quelli già esposti: la mancanza di tempo. È in largo Duomo che è posizionata la Cattedrale di San Gerardo presto protagonista di importanti appuntamenti per la comunità potentina e non solo: la festa patronale, l’insediamento del nuovo Vescovo a maggio. La piazza deve essere assolutamente pronta e anziché procedere spediti, si attende. «Posto che il progettista avrebbe dovuto verificare tutti gli aspetti tecnici prima che iniziassero i
lavori, ora sarebbe il caso di recuperare il più velocemente possibile provando a non apportare ulteriori modifiche rispetto al passato. Sarebbe il caso di riposizionare le basole esistenti anziché metterne di diverse» afferma nel suo intervento il consigliere Telesca. Insomma il riposizionamento delle basole esistenti sembrerebbe accomunare tutti i presenti ma non solo, sono gli stessi cittadini a chiedere da giorni di non sostituire la pavimentazione. Quella piazza è bella e caratteristica così come è, non è necessario sostituirle con altre che, come già accaduto in altre zone del centro storico, sono meno resistenti. A difendere l’operato degli uffici e dell’Amministrazione, l’assessore Di Noia: «Una volta comprese le criticità dell’attuale pavimentazione, abbiamo pensato di sostituirla con pietre sempre di origine vulcanica puntellata, con uno spessore minore ma che garantisse la pubblica sicurezza. Con questo tipo di pietra andremmo ad uniformare la pavimentazione di quella zona del centro storico. L’intenzione dell’Amministrazione era quella di riutilizzare il basolato ma pare non essere possibile». Anche la presidente William ha sottolineato come «l’amministrazione sia a lavoro per riportare decoro in centro storico e renderlo sicuro per tutti i suoi cittadini. È questa la direzione intrapresa e che si vuole perseguire fino e fine mandato». La situazione è complessa e il timore è che non si riesca a terminare il lavoro in tempo per maggio e soprattutto che si combini l’ennesimo “pasticcio”.
POTENZA L’Associazione ha più volte sollecitato, invano, il Comune ad attenzionare il ponte che collegherebbe l’area con il resto della città
Aria Silvana: «Il ponte Rio Freddo dimenticato dall’Amministrazione» POTENZA. È notizia dei giorni scorsi che i tecnici del Comune di Potenza e della Protezione Civile abbiano effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni di stabilità e di transitabilità del ponte che congiunge Viale del Basento con Via Appia e di quello che costituisce via di collegamento tra Rione Lucania e Rione Francioso. A questo sopralluogo seguiranno ulteriori approfondimenti per comprendere la natura degli interventi da programmare. A quanto pare, però, non tutte le infrastrutture della città capoluogo di regione vengono attenzionate allo stesso modo. A segnalare una sorta di disinteresse da parte dell’Amministrazione Guarente è l’Associazione Aria Silvana che in merito ai sopralluoghi effettuati affermano: «Finalmente, potremmo dire, meglio tardi che mai. Peccato che, nonostante le segnalazioni effettuate già dal 2019, seguite da sollecitazioni e rilievi fotografici che attestano una condizione di significativo ammaloramento, di incuria e pericolosità più evidente di quella delle due opere citate, non sia stato mai oggetto di simili attenzioni, il Ponte che attraversa il torrente Rio Freddo e collega le ex contrade Manta e Cozzale con il resto della città». «Nello scorso 2022, in conseguenza di un costante silenzio, venuto meno solo con una, peraltro infruttifera comunicazione del Vice Sindaco indi-
rizzata agli Uffici Tecnici Comunali, - proseguono dall’Associazione Aria Silvana - per l’ennesima volta sollecitavamo l’Amministrazione comunale ad intervenire, scrivendo tra l’altro : “Le precarie condizioni strutturali sono state peraltro già portate alla attenzione di codesta spettabile Amministrazione con una nota, corredata da numerose foto scattate in situ, lo scorso 11 febbraio 2020, senza sortire alcuna risposta significativa né in termini di informazioni conseguenti né in termini di interventi operativi successivi, come si evince dalla risposta ricevuta all’epoca e che si allega alla presente a titolo meramente informativo”: nulla, infatti, è stato reso noto in merito a valutazioni e/o sopralluoghi eventualmente esegui-
ti. Fin da allora, e ancora oggi, il Ponte in oggetto risulta mancante di adeguate barriere di protezione, ha un impalcato disassato e pieno di buche, i giunti di collegamento con la strada a monte e a valle presentano fessurazioni, i piloni di sostegno evidenziano i ferri di gettata, con costante perdita del cemento di copertura, e dulcis in fundo, c’è una significativa quantità di rifiuti, speciali ed alcuni, a prima vista, presumibilmente, pericolosi, ai piedi dei piloni (e quindi nel letto del torrente)». «Quale è, dunque, la ragione per la quale a situazioni simili, se non peggiori, si risponde con il silenzio, e ad altre si dà rilievo, per ora solo verbale, denunciando la necessità di interventi? Forse perché, se ci fosse qualche problema, a pagarne le conseguenze, nel primo caso ci sarebbero solo alcuni, pochi, “zappatori” e nel secondo qualche “Cittadino”? o forse perché, la fase elettorale che si è ormai aperta, deve privilegiare il messaggio di attenzione e di cura per la città rivolto a platee più numerose di potenziali elettori? Bene che si facciano le verifiche sui due viadotti elevati agli onori della cronaca – verifiche che ci auguriamo, poi – e se necessario – seguite dalle opere conseguenti, ma i residenti di Cozzale, Manta, Aria Silvana e Cugno del Finocchio, attendono ancora risposte, ed hanno buona memoria» conclude l’Associazione Aria Silvana.
Potenza
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POTENZA L’asssessore Di Noia: «Abbiamo posizionato la libreria all’interno del Palazzo di Città. Riprendiamo a scambiarci i libri»
Torna il Bookcrossing in piazza Matteotti «L’iniziativa ha trovato il favore di molti»
POTENZA. «Abbiamo ripristinato la possibilità di scambiare libri, tornando a rendere disponibile la libreria all’interno dell’atrio del Palazzo di Città in piazza Matteotti». Ad annunciarlo l’assessore al Centro storico Massimiliano Di Noia che spiega come «l’esperienza del ‘bookcrossing’ muove in tutto il mondo un interesse notevole, se pensiamo come sia diffuso in oltre 130 Paesi,
con circa 2 milioni di luoghi di scambio e oltre 13 milioni di volumi a disposizione. Una enorme biblioteca a cielo aperto che abbiamo voluto realizzare anche a Potenza, rendendola però ancora più fruibile, quindi eliminando ogni vincolo e affidandoci completamente alla maturità dei suoi utilizzatori». «Purtroppo, la scorrettezza di una sola persona, che addirittura arrivava a sottrar-
re i libri che i tanti cittadini lasciavano correttamente, per rivenderseli abusivamente, ci ha costretto a ripensare l’iniziativa. - prosegue Di Noia - Oggi torniamo a proporla, spostando il sito all’interno del Palazzo di Città, luogo comunque aperto tutti i giorni, dalle 7,30 alle 20,30, esclusi i giorni festivi, e nel quale è sempre presente la vigilanza, così da consentire alle molte persone favorevoli a questo tipo di esperienza culturale di condivisione, di riprendere la consegna e il ritiro di libri, in una sorta di messa in comune del sapere, contestuale alla capacità di socializzare attraverso anche un semplice scambio». «Sono certo, che la nostra comunità continuerà a mostrare il proprio gradimento riguardo a questa proposta e tanti potranno scoprire o confermare il proprio interesse per la lettura e la propria passione per i libri» conclude Di Noia.
Un momento informativo importante per «affrontare le innumerevoli fattispecie possibili»
Servizi demografici, a Potenza un ciclo di seminari “Anusca” per gli operatori
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i è aperta, con il primo appuntamento nella sala convegni del Palazzo della Cultura, in via Cesare Battisti, nel centro storico di Potenza, una serie di seminari organizzati da Anusca, Associazione Nazionale degli Ufficiali di Stato Civile e d'Anagrafe, nell’ambito dei servizi demografici. A presentare l’iniziativa, data la rilevanza dei temi trattati, fortemente voluta dal Comune di Potenza che ha offerto il proprio patrocinio, i consiglieri nazionali Anusca Antonietta Fabrizio, del Comune di Potenza, Nicola Corvino, del Comune di Foggia, relatore della prima giornata, Rocco Motta, del Comune di Anzi.
In apertura il saluto del viceprefetto di Potenza Gerardo Quaranta rivolto agli oltre 50 presenti provenienti dai Comuni della provincia; a seguire la prima giornata di lavoro incentrata sul ruolo dello straniero, con le relative procedure che gli operatori degli uffici anagrafici sono chiamati a osservare. Gli altri due incontri previsti, nel corso dei quali saranno affrontati argomenti che riguardano lo Stato Civile e il Servizio Elettorale, rispettivamente dagli esperti Renzo Calvigioni e Iginio Del Vecchio, sono in programma il 20 e il 27 febbraio prossimi. «Si tratta di importanti momenti formativi – ha spiegato la consigliera Anusca Antonietta Fabrizio – grazie ai quali, quanti lavorano nell’ambito dei Servizi anagrafici dei Comuni, possono essere aggiornati su normative e casistiche in continua evoluzione, rispetto alle quali risultano imprescindibili competenza e conoscenza, per affrontare in maniera efficiente le innumerevoli e nuove fattispecie possibili».
IL CONSIGLIERE HA PRESENTATO UN’INTERPELLANZA URGENTE
Pergola scrive a Di Noia: «Estendiamo il Bookcrossing anche in altre zone della città»
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l consigliere comunale Rocco Pergola del gruppo consiliare “La Potenza dei Cittadini”, viste le richieste di numerosi cittadini per il ripristino del punto di scambio del BookCrossing nel centro storico della città di Potenza, ha presentato un’interpellanza urgente all’assessore del Centro Sotrico Massimiliano Di Noia, chiedendogli di «valutare oltre al ripristino del punto di scambio della passata edizione presso la sede del Comune di Potenza in Piazza Matteotti anche la possibilità di sviluppare ulteriori punti di scambio». In particolare Pergola chiede di valutare «la possibilità di pianificare in altre aree pubbliche della città (come ad esempio nei parchi, nelle ville comunali, nelle piazze o presso le fermate del trasporto pubblico locale) al fine di sviluppare i principali obiettivi dell’iniziativa, il primo di incentivare la lettura e il secondo di promuovere momenti di convivialità». «In Italia e nel mondo ci sono diversi modi e posti in cui poter fare il BookCrossing, in particolare in luoghi pubblici. - continua Pergola - Ad esempio in altre realtà possiamo trovare diversi punti di BookCrossing e di diverse tipologie nelle biblioteche, nelle scuole, nei mercati, nei parchi, nei supermercati ed anche nei negozi. Non mancano, poi, nel mondo, dei privati o delle associazioni che hanno trovato dei modi originali per distribuire i libri, come posizionare delle cassette della posta o delle cabine in strade o parchi in cui poter lasciare il libro. C’è chi ha allestito anche in luoghi pubblici delle semplici librerie, oppure anche delle strutture riqualificate e sottratte al degrado urbano». «La pratica di lasciare dei libri in luoghi pubblici per far sì che altri possano fruirne e, a loro volta, fare lo stesso rappresenta inoltre un modo per scambiare libri che consente così di non sprecarli ma di condividerli. Vista la significativa valenza del BookCrossing si auspica un rapido intervento dell’amministrazione comunale e di prendere in considerazione la proposta formulata» conclude il consigliere comunale Rocco Pergola.
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sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
Provincia
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Il sindaco Carretta: «Ciò comporta costi aggiuntivi, denaro pubblico che potrebbe essere impiegato per altro. Atto egoistico che priva la comunità di un bene prezioso»
Rotta una giostrina: i lavellesi chiedono le telecamere per arginare atti vandalici
__La giostrina vandalizzata e il sindaco Carretta DI EMANUELA CALABRESE
LAVELLO. Ancora un brutto episodio viene registrato in Basilicata, e questa volta riguarda il parco giochi di Lavello. Non è la prima volta che dalle colonne di Cronache riportiamo gli interventi degli amministratori in merito ad “atti vandalici” più o meno gravi che riguardano un luogo ludico e di socialità dedicato ai più piccoli e al-
le famiglie. «La rottura di una giostrina per bambini è un atto di inciviltà che va oltre il semplice danneggiamento di una struttura asserisce senza mezzi termini l’Amministrazione guidata dal Sindaco Antonio Carretta- È un gesto che priva i bambini del piacere e della gioia del gioco, oltre a rappresentare un rischio per la loro sicurezza». Ricordiamo tra l’altro che
ogni danneggiamento ha dei costi di riparazione che poi ricadono sulla stessa comunità, pertanto anche su tutti coloro che non sono stati artefici del danno. A tal proposito dalla Casa comunale asseriscono:«Ciò comporta costi aggiuntivi per riparare o sostituire l'attrezzatura danneggiata, denaro pubblico che potrebbe essere impiegato per altro. È un atto egoistico che priva la comunità di un
bene prezioso». Le immagini, diffuse anche via social dalla pagina dell’Amministrazione comunale di Lavello, hanno suscitato indignazione e rabbia tra i concittadini, che così commentano: «Non si può permettere a degli incivili di determinare la vita di una comunità. Mettere delle telecamere, addebitare i danni e fargli svolgere servizi sociali reali», e poi «la nostra generazione aveva mille difetti, ma non mi ricordo mai episodi così». Molti richiedono la videosorveglianza per cercare di arginare tali fenomeni: «La gente è incivile ma si poteva prevenire mettendo delle telecamere, così almeno chi rompe paga» e «Questo accade perché non c'è "sorveglianza ". La sera sul tardi ragazzi di una certa età vanno a giocarci e si fanno anche riprendere. Purtroppo non possiamo intervenire perché oltre ad essere incivili sono anche maleducati. Telecamere!» e «se ci fossero state le teleca-
mere di sicuro ci avrebbero pensato due volte prima di compiere atti del genere», «se venissero impiegate delle videocamere, i responsabili, maggiorenni o minorenni dovrebbero essere messi avanti all'atto compiuto e dovrebbero risarcire i danni»; Ma di contro c’è anche chi ritiene che il senso civico debba prevalere: «Il problema è che non ci sono le telecamere e la sorveglianza? Il problema è che chi compie questi atti non ha un minimo di educazione civica e chi non denuncia è complice». Insomma, l’accaduto fa discutere e scalda gli animi «aggiungo scrive un altro lavelleseche anche le catene dell'altalena dei piccoli sono ormai rotte da un po'» ed infine «un colpo al cuore. Ma che schifo proprio. Per i nostri bambini le giostrine sono un loro piccolo “sogno”, gli unici momenti di svago per loro. Ma io dico chi fa queste cose non ricorda di essere stato bambino?».
La serata è stata organizzata da Giuseppe Laccertosa Il sindaco Scattone: «Merito di aziende artigiane concorrenziali e di uno spedito lavoro degli uffici comunali»
Acerenza comune virtuoso nell’utilizzo A Montemilone le poesie di Amoroso dei bonus sull'efficientamento energetico emozionano il pubblico I
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erata molto interessante e ricca di emozioni, poesia, cultura, voglia di condivisione di valori forti come l’amore, lo stare insieme, il superare paure, differenze, disabilità, insicurezze, quella che si è svolta a Montemilone in occasione del San Valentino 2024. Ad organizzare Giuseppe Laccertosa, in collaborazione con Radio Senza Barriere che fa parte della Rete Italiana Disabili ed il Patrocinio del Comune di Montemilone e due sponsor. Al tavolo dei relatori, Lacertosa che ha fatto gli onori di casa presentando evento e finalità, oltre a declamare sue poesie e a fare interventi per coinvolgere i presenti, in primis un Sindaco Antonio d’Amelio, nel ruolo di docente e di amante della cultura.A dar il proprio contributo alla serata, di gran spessore culturale, anche la presenza attiva di Stefania Di Palo, attrice e sceneggiatrice di teatro, oltre che docente di dizione carismatica e poetessa di Spinazzola, e del giovane studente poeta di Melfi, Giacomo Giovanni Amoroso, che ha poi letto alcune sue poesie sul tema che presto si trasformeranno in una prima raccolta, frutto di una particolare passione per lo scrivere poesie.
l Sindaco di Acerenza comunica con soddisfazione che il Comune acheruntino «si attesta tra i comuni dell'area che ha maggiormente utilizzato i bonus nazionali sull'efficientamento energetico, in primis 110%» A livello nazionale il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica spiega che «i’Italia è uno dei Paesi a maggior efficienza energetica, con una intensità energetica primaria inferiore di circa il 18% rispetto alla media UE. Gli obiettivi nazionali di efficienza energetica prevedono una riduzione di 20 milioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP) al 2020. Per promuovere l'efficienza energetica sono disponibili diversi strumenti di incentivazione». L'efficientamento energetico è l'insieme delle operazioni utili ad ottimizzare lo sfruttamento delle fonti energetiche. Gli interventi sono pertanto volti ad armonizzare il rapporto tra fabbisogno energetico ed emissioni inquinanti, beneficiano di incentivi fiscali. Il Primo cittadino Fernando Scattone prosegue: «per Acerenza è merito di aziende artigiane concorrenziali e di uno spedito lavoro degli uffici comunali, UTC». Di contro però, mentre si lavora per migliorare, si evincono anche episodi spiacevoli, come quel-
lo segnalato da Luca Lombardi, del gruppo di Opposizione. Un post ripreso dal Sindaco che commenta: «Purtroppo registriamo, come da solerte post social del capogruppo di minoranza, anche un abbandono degli scarti di lavorazione all'incuria e al vento generando situazioni come quelle evidenziate nelle foto pubblicate. Ringraziamo il Consigliere – conclude Scattoneperché ad horas sarà segnalato agli organi di polizia municipale e ai carabinieri forestali per l'assunzione degli adeguati provvedimenti in capo alla/e ditte e ai condomini interessati dai lavori di ristrutturazione. L'area fotografata è area privata e i rifiuti derivano da lavori condominiali». Oltre questo episodio, diverse volte abbiamo segnalato l’abbandono di rifiuti sul territorio comunale di Acerenza e non solo. Purtroppo in tutta la regione si registrano circostanze simili: materiali di ogni sorta abbandonati nell’ambiente. Più volte le Amministrazioni hanno sottolineato che oltre al danno all’ambiente stesso in cui si vive, ci sono delle ricadute economiche che gravano poi sulle tasche della stessa comunità, oltre al fatto che l’abbandono di rifiuti costituisce reato punito dalla legge. E.C.
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Provincia
sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
L’incontro rientrava in una due giorni, tra Campania e Basilicata, organizzata dal Gruppo Cestari. Montesano sulla Marcellana e la Val d’Agri protagoniste dell’iniziativa
A Marsicovetere si discute sulle Comunità energetiche
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DI ANNA TAMMARIELLO
i è svolto ieri, presso la sala Consiliare del Comune di Marsicovetere, in piazza Zecchettin a Villa d’Agri, la presentazione del progetto sulle Comunità Energetiche del Gruppo Cestari. L’incontro rientrava in una serie di appuntamenti, suddivisi nell’arco di due giorni, tra Campania e Basilicata, organizzati dal medesimo gruppo, che da anni si occupa della consulenza specializzata nel finanziamento italiano ed estero, oltre che nei programmi di cooperazione internazionale e negli studi di fattibilità tecnica ed economica. Agli incontri era presente anche il presidente della Jetion Solar del Gruppo Cnmb, Sun Jie, azienda cinese Leader mondiale nella ricerca, sviluppo, produzione e vendita di prodotti Fotovoltaici, uno dei più grandi gruppi finanziari al mondo con un patrimonio di 82 miliardi di euro che occupa il 203esimo posto nella lista delle 500 so-
cietà più ricche al mondo. Tra le due società è nato un partenariato volto alla realizzazione delle Comunità Energetiche. Ieri mattina dunque sono state esposte le potenzialità di quest’ultime a Montesano sulla Marcellana e prima ancora presso la sede di Napoli del Gruppo Cestari. «Insieme al presidente Sun Jie della Jetion Solar del Gruppo Cnbm siamo stati ospiti - scrivono in una nota - del Comune di Montesano sulla Marcellana e del sindaco Giuseppe Rinaldi, il quale ha aperto il suo intervento ringraziando l’ingegner Alfredo Carmine Cestari per
l’iniziativa concreta, rendendosi disponibile ad iniziare progetti sulle Comunità energetiche coinvolgendo altri comuni del Vallo di Diano». Significativo l’incontro in Val d’Agri per la necessità di programmare il passaggio dal petrolio-gas alle rinnovabili e quindi affrontare la transizione energetica di cui le Comunità energetiche sono la chiave di volta per il risparmio delle imprese e delle famiglie. «Dal Gruppo Cestari – ha dichiarato l’ingegnere Alfredo Carmine Cestari, presidente del gruppo con base operativa in Basilicata e per le aree del Sud a Moliterno – c’è il massimo sforzo, partendo dalla progettazione degli impianti seguendo tutte le fasi, come quella dei finanziamenti, attraverso incontri istituzionali, soprattutto nelle regioni del Sud, coinvolgendo Comuni, cittadini e imprese, con l’obiettivo di realizzare il più alto numero di comunità energetiche rinnovabili. Soprattutto la Basilicata e il
Sud sono ricchissimi di comuni e borghi, spesso distanti dai grandi nuclei urbani e dalle grandi centrali. Spetta dunque in primo luogo agli amministratori regionali e locali fare la propria parte». Tra i relatori il primo cittadino di Marsicovetere Marco Zipparri insieme all’assessore regionale allo Sviluppo Economico Michele Casino, all’Ingegnere Cestari e al presidente Jie. Tra gli amministratori presenti il vicesindaco di Moliterno Angelo Zambrino che ha evidenziato come «la nostra Amministrazione ha lavorato, sin dall’inizio, sulla transizione energetica, attivando impianti fotovoltaici su alcune strutture pubbliche ed altri sono in programma per i prossimi mesi. Ciò ci ha consentito e ci consentirà di abbattere le spese energetiche di questi edifici. Parteciperemo sicuramente al bando regionale sulla costituzione delle comunità energetiche e l’amministrazione e gli uffici stanno valutando il partner mi-
gliore con il quale avviare l’iter per costituire una prima comunità energetica sul territorio comunale». «Abbiamo già realizzato ed attivato un impianto fotovoltaico sul Cine-teatro Pino. A breve verranno cantierati altri progetti – sottolinea il vicesindaco Zambrino - come quello che riguarderà la sede Municipale. A seguire attiveremo un altro impianto fotovoltaico sul centro Smile. Insieme a Shell invece, all’interno dell’accordo per la Val d’Agri, abbiamo individuato due edifici sui quali la loro società Sonnen realizzerà degli impianti fotovoltaici. Gli edifici in questione saranno la Bibliomediateca e la scuola Elementare. Infine il prossimo intervento riguarderà il cimitero comunale. A costo zero, a riprova del nostro impegno in tema di transizione energetica, abbiamo fatto istallare, sul nostro territorio comunale anche una stazione di ricarica per veicoli elettrici», conclude Zambrino.
LE PAROLE DI CORDOGLIO DEL GIÀ SOTTOSEGRETARIO DI STATO: «LA RICORDO CON AFFETTO PER IL LEGAME CHE AVEVA SOPRATTUTTO CON MIO PADRE»
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Scompare Emilia D’Onofrio, De Filippo ne ricorda «poesia e impegno per la Basilicata»
l già sottosegretario di stato diventava a tratti denuncia e riVito De Filippo, si unisce ai vendicazione di diritti e di opnumerosi messaggi di corportunità per i lucani. Sopratdoglio per la dipartita di Emitutto per le nuove generazioni: una sua vera e propria fislia D’Onofrio: «Emilietta, cosazione. Dall’acqua al petrome la chiamavano in paese, lio non ha fatto mancare su era diventata una divulgatriquesti temi in tante circostance appassionata della cultura ze, la sua voce musicale e diae dell’identità della nostra relettale. La ricordo con affetto ed gione con uno speciale ed apamicizia per il legame che aveva passionato attaccamento al suo con la mia famiglia e soprattutto con paese: Sant’arcangelo! La sua poesia inverata di nostalgia e di delicati ricordi mio padre», conclude De Filippo.
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Provincia
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venerdì 16 febbraio 2024 www.lecronache.info
Fu tra i fondatori de “Il centro sociale S. Giuseppe Operaio”, tanti i messaggi di cordoglio. Il sindaco: « Si è distinta per il suo impegno civico e per l’amore smisurato per la comunità»
Sant’Arcangelo piange Emilia D’Onofrio
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DI ANNA TAM MAR IE LLO
er la comunità di Sant’Arcangelo sono momenti di dolore per la dipartita di Emilia D’Onofrio, meglio conosciuta come “ Emilietta” una persona amata e stimata nella comunità. «Grazie a te - scrive il primo cittadino di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta - le generazioni future potranno conoscere storie, detti e racconti di Sant’Arcangelo, potranno conoscere strade, vicoli e rioni che ancora oggi custodiscono aneddoti capaci di far rivivere vicende passate. Grazie “zia Emilietta”, così ero abituato a chiamarla, per la tua passio il tuo i
più - sottolinea il sindaco - Porto con me il ricordo dei tanti momenti trascorsi insieme, non c’era iniziativa per cui non ricevevo il tuo invito, non c’era iniziativa in cui non facevi mancare il tuo contributo l t immanc bili
gli e ai tuoi nipoti che ti ricorderanno come una madre e nonna esemplare.Mi rammarica non averti potuto abbracciare per l’ultima volta». Tanti, numerosi, i messaggi di cordoglio: «Ringo c l it d lla trist
__L’edizione di Cronache di ieri
“Via Matris” di Sant’Arcangelo - si è distinta moltissimo nella nostra comunità per il suo impegno civile, la sua passione per la letteratura e la sua capacità di raccontare il paese attraverso i suoi ricordi. Fu t i f ndato i d l C tro
te nel “Mistero della Veronica”, una scena molto significativa nel percorso tradizionale del nostro evento. In questo momento - conclude il messaggio
di cordoglio del Comitato - nutriamo per lei sentiti di ratitudi il
Provincia
sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
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Dopo il rinvio del trasferimento alunni del “Rossi”, il comitato chiede lumi sui finanziamenti Pnrr per i lavori della mensa
Scuola piazza Repubblica, interviene anche la Regione: Comune inchiodato
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l rinvio del trasferimento degli alunni dell’Istituto comprensivo di Rione Rossi alla scuola di piazza della Repubblica ha soltanto evitato il concretizzarsi di ulteriori situazioni di rischio, ma non ha risolto il problema sicurezza. Circa 3 mesi fa, a seguito dei sopralluoghi da parte dell’Ufficio Sicurezza del Lavoro-Asp Potenza e Utc di Lagonegro, dopo che erano state riscontrate crepe nella muratura dovute presumibilmente ad un cedimento differenziale del terreno di fondazione, così come certificato dalla documentazione prodotta dallo stesso Comune di Lagonegro, inibito l’uso della palestra e delle aule sovrastanti. Adesso dalla Direzione Generale per le Infrastrutture e la Mobilità della Regione Basilicata, la nota interlocutoria indirizzata al sindaco di Lagone-
gro, Salvatore Falabella, al Responsabile dell’Area Tecnica, l’architetto Gaetano Sangineto oltre che al Dirigente Scolastico, Vito Carlomagno. Nella nota vengono indicati al Comune di Lagonegro i documenti da produrre necessariamente per poter utilizzare «in sicurezza» il plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo Lagonegro di “Piazza Repubblica”. L’Ufficio regionale Prevenzione Sismica ha precisato ai destinatari citati che il plesso scolastico può essere utilizzato «in sicurezza» soltanto se in possesso di quei certificati che da tempo erano stati richiesti sia dal Dirigente Scolastico che dai genitori degli alunni del “Rossi” a mezzo del proprio legale, l’avvocato Serena Ricciardone: il Certificato di idoneità statica, per la porzione di fabbricato in muratura risalente
agli anni ‘50, e il Certificato di collaudo, per il corpo realizzato alla fine degli anni ‘70 in conglomerato cementizio armato. Da ricordare che relativamente al plesso scolastico di piazza della Repubblica, è costituito da due corpi di fabbrica indipendenti tra loro, di cui uno in muratura risalente agli anni '50, ed il secondo corpo realizzato negli anni ‘80 con struttura in conglomerato cementizio armato. Poiché l’edificio presenta lesioni accertate e visibili, come da nota della Regione, «è necessario effettuare la valutazione della sicurezza» per eseguire interventi che ne consentano l’uso secondo i livelli di sicurezza richiesti dalla normativa in materia e propedeutici al rilascio del certificato di agibilità. In attesa che il Comune
sabato 10 febbraio 2024
Provincia
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LAGONEGRO Dopo l’articolo di Cronache che ha dato voce ai genitori degli studenti
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del “Rossi”, Scuola e Comune s’arrendono
Salta il trasferimento degli alunni, su piazza della Repubblica non forniti i dovuti riscontri
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Lagonegro, il gior- l’edificio è costituito da concomitanz a dei lavori al no dopo l’articolo due corpi di fabbrica, ac- “Rossi”, Provincia con le lezioni, di Cronache Luca- costati l’uno all’altro e reaLAGONEGRO Nuova grana per il sindaco Falabella: sul trasferimento all’Istituto di piazza della Repubblica, i genitori degli studenti del “Rossi” vanno dall’avvocato ne, saltato il trasferimento lizzati in epoche diverse, tranne che per quelli di demolizione, del locale che degli alunni dell’Istituto datate nel tempo e, stando ospita la mensa e che è comprensiv o di “Rione alle valutazioni tecniche staccato dall’edificio scoRossi” al plesso scolastico dei professionisti interpelcollocato a Piazza Repub- lati nel corso degli ultimi lastico. Tra le rassicurazioni date G blica. 3 anni dalla AmministraIeri la comunicazione uf- zione di Lagonegro, in ai genitori, anche l’improbabile parallelo con i dati ficiale: «Si dispone che nei precarie condizioni. prossimi giorni le attività Circa 3 mesi fa, a seguito relativi all’anno scolastico scolastiche proseguiranno dei sopralluoghi da parte 2002-2003, «quando il plesso di Piazza della Reregolarmente nel plesso di dell’Ufficio Sicurezza del pubblica ospitava circa Rione Rossi». Lavoro-Asp Potenza e Utc Il trasferimento era previ- di Lagonegro, dopo che 400 alunni del liceo sciensto per il 14 febbraio, ma erano state riscontrate cre- tifico e circa 140 alunni di come da richieste avanza- pe nella muratura dovute scuola infanzia e primaria, te dall’avvocata del Comi- “presumibil mente ad un cifra ben superiore a quel- __ Cronache Lucane, edizione di ieri tato dei genitori degli alun- cedimento differenzial e la che si raggiungere bbe ni del “Rossi”, al momen- del terreno di fondazione”, oggi con l’arrivo degli to manca l’evidenza di im- così come certificato dal- alunni del plesso di Rione essere trasmessi in data ufficialmente inviate, la riRossi». Come comunicato utile al trasferimento del- sposta portante documentazione la documentaz ione prodel non ci sono, è come quella relativa al- dotta dallo stesso Comune dal Dirigente scolastico le classi previsto per il arrivata alla scuola «per le l’agibilità sismica anche di Lagonegro, inibito l’uso Carlomagno , anche il giorno 14 febbraio 2024». vie brevi». con riferimento all’indice della palestra e delle aule “Rossi” ha chiesto i docu- Trasferimento rinviato, ma Una telefonata dall’Uffimenti al Comune ammini- la pratica non può dirsi dedi vulnerabilità. cio tecnico del Comune. sovrastanti. Adesso, dato La scuola di piazza della che per la scuola di “Rio- strato dal sindaco Pd Sal- finitivamente chiusa. Il silenzio burocratico, le Repubblica, nel settembre ne Rossi” previsti lavori vatore Falabella, ma anche Ad ogni modo, non può “vie lunghe”, non ha però all’Istituto comprensivo, la non colpire l’operato del valore attizio, scorso da abbattere e rico- alla mensa, era stato decima compordocumentazione non è sta- Comune di Lagonegro che tamentale. Sulla base di venerdì 9 febbraio 2024
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Il paradosso della scuola da demolire che invece ospiterà ancora più alunni
rande preoccupazione si respira a Lagonegro da parte dei genitori degli alunni della scuola di “Rione Rossi” (Istituto Comprensivo di Lagonegro), ingenerata dalla decisione di trasferire i bambini in un’altra scuola collocata a Piazza Repubblica. La ragione alla base della «incauta decisione», come, anche sulla base di approfondimenti tecnici di parte, la definiscono i genitori, starebbe nella necessità di liberare il plesso zione e ricostruzione di “Rione Rossi” per con- nosciuti indispensabilirico- ha sentire i lavori di demoli- sottolineato zione e ricostruzione dei dei genitori il Comitato locali cucine e mensa, il della scuoladegli alunni di “Rione cui appalto è stato aggiu- Rossi” -. A ciò si aggiundicato definitivamente il ga che soli tre mesi fa, in 29 settembre 2023. seguito a sopralluoghi da Il progetto approvato pre- parte dell’Ufficio Sicuvedeva che i lavori potes- rezza del Lavoro-Asp Posero essere effettuati sen- tenza e Utc za procedere allo sposta erano state di Lagonegro, riscontrate cre
__ Cronache Lucane, edizione 10 febbraio
effettui la valutazione di sicurezza e produca i documenti richiesti, per il comitato degli alunni del “Rossi”, «il Dirigente scolastico non potrà che confermare la giusta e prudente sospensione del trasferimento degli alunni». Il Comitato dei genitori del plesso di Rione Rossi,
rappresentati dall’avvocato Serena Ricciardone, ha chiesto all’Amministrazione comunale «di proporre soluzioni alternative che consentano di mantenere il finanziamento Pnrr erogato per effettuare i lavori di demolizione e ricostruzione della mensa di Rione Rossi».
In Basilicata gli operatori del comparto agricolo continuano a raccogliere il sostegno dei sindaci e degli amministratori locali
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La protesta dei trattori si sposta nell’area Sud: marcia nel Senisese
ontinua la mobilitazione del comparto agricolo e di pari passo si amplia il fronte delle amministrazioni che sostengono agricoltori e allevatori nelle loro manifestazioni regionali. Cronache aveva riportato le parole dei Sindaci di S. Chirico Nuovo, Vaglio, Lavello, Bella Pisticci, Albano ed altri. Nei giorni seguenti ulteriori sono state le parole e le azioni di vicinanza. La protesta si è spostata nell’area Sud della Basilicata dove manifestare sono stati gli agricoltori del Senisese. Da Corleto Perticara l’Amministrazione asserisce in merito: «Quella che è stata ribattezzata “Protesta dei Trattori” è una battaglia di civiltà che vede coinvolti i protagonisti assoluti del nostro settore primario. Agricoltura e zootecnia rappresentano la nostra storia e la nostra tradizione, la spina dorsale della nostra economia che non si è fermata neppure nel periodo più buio segnato da restrizioni e lockdown pandemico, attività che non possono essere sacrificate sull’altare del Green Deal europeo. Non solo contraffazione delle nostre eccellenze, concorrenza sleale e cibi sintetici, ma anche svalutazione della filiera con eccessivi costi di produzione, caro nafta e danni da fauna selva-
tica. L’Amministrazione comunale di Corleto - concludono - è al fianco degli agricoltori e sostiene le loro posizioni. L’assessore Lombardi ha partecipato ad una riunione della Cia manifestando vicinanza ad una categoria che contribuisce alla crescita dei nostri territori e a portare sulle nostre tavole prodotti genuini e di qualità». L’Amministrazione di Maschito nella persona del Sindaco Luigi Rafti è stata invece presente alla mobilitazione nazionale agricoltori organizzata a Roma dai comitati spontanei. All’appuntamento romano, insieme al sindaco Rafti, erano presenti anche le varie rappresentanze amministrative dei comuni di Venosa, Palazzo San Gervasio, Ginestra e Montemilone. Già nei giorni scorsi l’Amministrazione maschitana aveva «incontrato gli agricoltori locali per discutere insieme delle problematiche agricole del territorio». Prima ancora presso il Comune si erariunito il mondo agricolo e dalla Casa comunale avevano sottolineato l’importanza di partecipare «non solo per gli agricoltori, ma per tutti coloro che vogliono sostenere una causa giusta in difesa del nostro settore primario». Da Venosa, comune presieduto dalla Sindaca Marianna Iovanni,
al presidio degli Agricoltori all’esterno del Palazzo della Regione «in occasione del Tavolo di crisi istituito per discutere le istanze degli Agricoltori lucani e trovare soluzioni almeno per quelle che possono prevedere una competenza regionale» era presente la Vicesindaca Lena Minutiello, in rappresentanza del Comune, «perché le istanze dei nostri agricoltori sono le istanze della nostra comunità». Stesso supporto espresso dal Comune di Montemilone:«Un’altra battaglia ci attende. L’agricoltura va difesa dalle Istituzioni. Insieme troveremo il modo per farci ascoltare». A San Nicola di Melfi, in occasione della scorsa manifestazione, «tanti sono intervenuti sotto un unico vessillo, il Tricolore italiano, perché non sono soltanto gli agricoltori a non poter tacere, ma è l’Italia a interrogarsi sul
futuro del suo comparto primario». Il Sindaco di Palazzo San Gervasio, Luca Festino, insieme ad altri Sindaci «ha partecipato alla manifestazione e al tavolo verde tenutosi presso la Regione Basilicata -rendono noto da Palazzo -. Siamo a sostegno del comparto agricolo. Noi ci siamo, le chiacchiere le lasciamo ad altri». EMANUELA CALABRESE
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Matera
sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
MATERA In apertura di Assise, la comunicazione del consigliere Lisurici: «Voglio far crescere “Noi moderati” in città e provincia»
Dall’opposizione in Giunta per tornare all’opposizione: «Rassegno le dimissioni»
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l più votato della lista della Lega che alle ultime amministrative di Matera si presentò a sostegno dell’allora candidato sindaco Rocco Luigi Sassone, Francesco Lisurici ora con “Noi Moderati”, ha deciso di lasciare, proprio come già fatto l’anno scorso da Sassone, la carica di consigliere comunale: «Rassegno le mie dimissioni» Lisurici lo ha annunciato ieri in apertura di seduta del Consiglio: «Dopo circa 3 anni - ha dichiarato in Assise - voglio ringraziare tutti i cittadini che con il proprio voto mi hanno dato la possibilità di amministrare quella bellissima città, ringraziando per la vicinanza in questo percorso, ma avendo accettato l’incarico di coordinatore cittadino di Noi Moderati, sento il dovere di dedicarmi a pieno
a questo incarico, cercando di far crescere il partito in città e in Provincia. Per queste motivazioni, considerando che il primo dei non eletti della mia lista risulta essere un militante del nostro partito, lascio volentieri a lui il mio posto di consigliere comunale, sicuro che riuscirà a rappresentare al meglio, in seno al Consiglio comunale e in continuità con la mia persona, le istanze delle imprese e le esigenze dei cittadini tutti». Partito dalle fila dell’opposizione, dopo la proposta del “Patto per la Città” fatta l’anno scorso al sindaco pentastellato Domenico Bennardi, l’ingresso di Lisurici in Giunta. Sennonchè, dopo la parentesi di 9 mesi, che Li- __Lisurici surici ha definito «di apporto esterno al governo l’opposizione tra i banchi collocamento, minoranza- nitiva uscita anticipata: cittadino», l’uscita dal- del centrodestra. maggioranza-minoranza, «Comunico le dimissioni l’esecutivo ed il ritorno al- Terminata l’alternanza di Lisurici ha deciso la defi- da consigliere comunale».
Matera e Provincia
sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
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Fermato in auto con 2 involucri di stupefacenti, la perquisizione della Polizia è continuata a casa dell’uomo con il sequestro della droga, di due bilancini elettronici e altro materiale
In possesso di 1,5 kg di hashish e 200 gr di cocaina: ai domiciliari 22enne materano OFFERTA PER VENIRE INCONTRO ALLA CRESCENTE DOMANDA TURISTICA
Taxi a Matera, pubblicata graduatoria per 4 nuove licenze
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__Il materiale sequestrato
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a Polizia di Stato di Matera ha arrestato in flagranza un giovane materano, per il reato ipotizzato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Notevole il quantitativo di droga sequestrata, pari a un chilo e 491 grammi di hashish, oltre a 2 grammi di cocaina. L’attività di polizia giudiziaria è stata svolta dalla Squadra Mobile, nell’ambito di specifici servizi di contrasto al fenomeno dello spaccio di droga, condotti in questo capoluogo. In serata, gli investigatori hanno notato un’autovettura che li ha insospettiti: pertanto, hanno iniziato a seguirla. Dopo aver compiuto alcuni giri in città, l’auto ha imboccato improvvisamente la strada in direzione di Altamura, per poi ritornare nel capoluogo, trascorso un po’ di tempo. Gli agenti hanno allora deciso di procedere a una verifica, fermando il veicolo. In quel momento, il passeggero, 22enne, avrebbe cercato di disfarsi di due involucri, lasciandoli cadere sul tappetino all’interno dell’abitacolo. Il gesto non
è sfuggito agli attenti poliziotti, i quali hanno prontamente recuperato i due involucri, notando che contenevano cocaina. L’attività è proseguita con una perquisizione condotta a casa del ragazzo, dopo che quest’ultimo aveva cercato di far credere di abitare in un’altra casa, senza però riuscire nell’intento. Nell’appartamento del giovane, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro un consistente quantitativo di hashish: un chilo e 491 gr, in parte già suddiviso in dosi, nonché due bilancini elettronici di precisione e materiale idoneo al taglio e al confezionamento della droga. All’esito dell’attività, il giovane è stato arrestato e sottoposto a custodia cautelare in carcere, misura convalidata dal Gip, che successivamente ha disposto gli arresti domiciliari. Gli accertamenti compiuti nei suoi confronti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.
Il Circolo ambientalista contro la variante urbanistica prevista in via Lanera
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Legambiente Matera: «No al consumo di suolo»
l Circolo di Matera di Legambiente si oppone fermamente alla variante urbanistica prevista nell’ordine del giorno di ieri in Consiglio comunale, che prevede la realizzazione di parcheggi interrati pertinenziali in via Lanera, in un'area verde “interstiziale” facente parte della collina del Castello.
«Legambiente è contraria a qualsiasi forma di consumo di suolo, di perforazioni e di cementificazione in aree destinate a verde pubblico», si legge nel comunicato stampa firmato da Michele Morelli, rappresentante dell'associazione ambientalista. Che ricorda come l'Europa e l'Onu chiedano di azzerare il con-
sumo di suolo entro il 2050. Morelli sottolinea come «sarebbe necessaria una legge nazionale di tutela dei suoli, ma anche una revisione della legge regionale sul Piano Casa e del Regolamento Urbanistico comunale. Serve un modello - spiega - che consideri prioritario il riuso edilizio senza ulteriore cementificazione, puntando a una più netta perimetrazione dei centri urbani». I dati Ispra 2023, allegati al comunicato, confermano che il consumo di suolo in Italia non solo non rallenta ma accelera. Anche a Matera nonostante il Comune sia ai primi posti in Italia per rapporto consumo suolo/residenti. Oltre 60 gli ettari di aree edificabili previste dal RU 2021. La variante per i parcheggi di via Lanera, secondo Legam-
stata pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Matera, la graduatoria provvisoria per l’assegnazione di 4 nuove licenze taxi nella città del Sassi. Lo rende noto l’assessore alla Mobilità urbana, Giuseppe Digilio, che con il sindaco, Domenico Bennardi e tutta l’Amministrazione comunale sta puntando molto sul potenziamento del servizio pubblico, per disincentivare l’uso delle auto private. Ma le nuove licenze taxi intendono fornire una valida offerta alla crescente domanda di questo servizio, molto richiesto soprattutto dai turisti stranieri, allargando le fasce orarie di disponibilità dei mezzi per coprire l’intero arco delle 24 ore. All’esito dell’esame della commissione di concorso, è emerso che sono state presentate 27 domande, di cui due difformi rispetto al bando. Al termine degli ulteriori adempimenti preliminari, la graduatoria ancora in attesa di conferma della documentazione che dovranno presentare i candidati, è composta da 23 posizioni utili, che vanno da un punteggio massimo di 8 a uno minimo di 1,8. Dopo l’ultimo controllo della documentazione, i primi 4 in graduatoria potranno avviare altrettanti nuovi vettori taxi. «La città sta crescendo soprattutto in ambito turistico - commentano Bennardi e Digilio - quindi necessita di questo genere di servizio, anche in ragione del fatto che presto alcune aree del centro storico non saranno più aperte al traffico. A questo proposito, stiamo lavorando anche per calmierare le tariffe». Tra i requisiti preferenziali previsti dal bando, c’era l’esperienza di guida oltre alla buona conoscenza del territorio e delle lingue, al fine di elevare anche gli standard qualitativi del servizio. Tutto in piena sintonia con le linee guida nazionali. «Un altro punto su cui insisteremo - concludono gli amministratori - è l’adesione degli autisti al sistema dell’app “MyCicero”, perché il Taxi funzioni a tutti gli effetti come servizio pubblico, dunque sia disponibile h24 con le opportune turnazioni».
biente, «causerebbe ulteriore impermeabilizzazione in un’area fragile e vulnerabile a favore della nuova frontiera della speculazione». «In 50 anni - ricorda Morelli - è stata cementificata quasi
totalmente la collina del Castello. Questo tipo di scelte urbanistiche - conclude - finisce per incentivare l’ulteriore artificializzazione, produce consumo di suolo e perdita di servizi ecosistemici».
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Matera e Provincia
sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
POLICORO Taglio del nastro con il presidente della Provincia: «Sono stato di parola». La preside: «Sport importante per i giovani»
Inaugurata la nuova palestra dell’Istituto Fermi, Marrese: «Nostre scuole sempre più moderne»
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l presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, ha inaugurato a Policoro la palestra dell’Iis Fermi, oggetto di lavori di adeguamento funzionali appaltati dall’Ente di via Ridola e realizzati grazie a fondi strutturali PON 2014-20, per un ammontare di circa 350mila euro. La nuova struttura consentirà di ospitare anche gare di carattere nazionale. Con Marrese c’erano anche la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Rosaria Cancelliere, la dirigente scolastica del Fermi, Giovanna Tarantino, il sindaco di Policoro, Enrico Bianco, i consiglieri provinciali Concetta Sarlo e Giuseppe Maiuri, oltre ai rappresentanti locali delle forze dell’ordine.
«Penso di essere stato di parola - ha dichiarato Marrese - perché quando inaugurammo le otto nuove aule qui al Fermi dichiarai che era prossima anche la consegna alla comunità scolastica della palestra. Oggi celebriamo il raggiungimento di un altro importante obiettivo, grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio Tecnico della Provincia, pur nella consapevolezza che c’è tanto lavoro ancora da fare nel settore dell’edilizia scolastica per raggiungere lo scopo di rendere le scuole sempre più moderne e funzionali al fine di consentire ai nostri ragazzi un percorso formativo il più completo possibile. Naturalmente non ci fermiamo qui: al Fermi, infatti, sono in cor-
so i lavori per la realizzazione di strutture per l’area sportiva esterna». Rosaria Cancelliere, dirigente scolastica provinciale, ha rimarcato «l’importanza della pratica sportiva nel percorso scolastico. Ringrazio il presidente Marrese per l’attenzione costante che ha verso la scuola e i giovani». La dirigente scolastica del Fermi, Giovanna Tarantino, ha manifestato la sua «soddisfazione per il ritorno della palestra, che adesso consentirà ai nostri studenti di praticare lo sport connesso all’attività didattica all’interno del plesso. Ringrazio il presidente Marrese e l’Ufficio Tecnico della Provincia per l’attenzione che, anche in questo caso, hanno palesato».
IL PROGETTO GRATUITO È PARTITO GIOVEDÌ
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Club Soroptimist Matera, sono attivi 3 Baby Pit Stop nella Città dei Sassi
a giovedì la città di Matera può beneficiare di tre “Baby PIT Stop” gratuiti, allestiti presso le sedi del Museo “Ridola” e Palazzo Lanfranchi, oltre che all’ex Ospedale di San Rocco. L’iniziativa è resa possibile dal Club Soroptimist Matera, che ha aderito al progetto promosso dall'Unicef, ed è stata accolta dal Soroptimist International d'Italia, sottoscrivendo un Protocollo di collaborazione, per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza. Il Club della Città dei Sassi è molto soddisfatto di questo nuovo e significativo traguardo raggiunto attraverso cui viene promosso il diritto alla salute e, quindi, viene ribadita l'importanza dell'allattamento, sia come bisogno primario sia come momento di crescita affettiva e culturale. Dunque Club Soroptimist Matera ringrazia la sensibilità e l’attenzione di Annamaria Mauro, direttrice del Museo Nazionale di Matera, di Pino Bruno, presidente di Unicef e il presidio Letti di Sera, e di Cristina Amenta, consulente referente dello sviluppo sostenibile, i quali hanno consentito di realizzare questi spazi per il rispetto dei diritti di donne e bambini. «Siamo molto emozionate e ringraziamo ancora tutte i soggetti interessati per il lavoro svolto. La Capitale Europea della Cultura per il 2019 si mostra sempre più inclusiva e accogliente offrendo servizi gratuiti pensati per bambini e genitori. Ricordiamo, infatti, che gli spazi sono dotati di una comoda seduta, di un fasciatoio e di un angolo attrezzato con tavolino e sedia per bambini dove sono a disposizione materiale di cancelleria e piccoli giochi. Questa è l’ennesima dimostrazione che il club lavora nella giusta direzione anche grazie al supporto degli enti», commenta Patrizia Minardi del Comitato Pari opportunità “Soroptimist International”.
L’appuntamento di oggi rientra nel programma di sensibilizzazione promosso dalle associazioni “SottoSopra” e “Anna Rosa una di noi”
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Violenza di genere e maltrattamenti, incontro all’Alberghiero di Marconia
ontinuano le iniziative di sensibilizzazione e di contrasto alla violenza a cura di SottoSopra, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Oggi 17 febbraio, alle ore 9, in collaborazione con l’associazione ‘Anna Rosa una di noi’, il progetto SottoSopra incontra gli alunni dell’Istituto professionale servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera di Marconia. L’evento, dal titolo “Il silenzio non ti aiuta”, sarà un momento di dialogo e di confronto con gli studenti sul tema della violenza di genere e sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti. «Siamo impegnati ad allargare il raggio dei ragazzi da sen-
sibilizzare sull’argomento - sottolinea Samantha Fusiello, responsabile di SottoSopra - Soltanto attraverso un lavoro di rete, che vede il terzo settore e le istruzioni scolastiche impegnate attivamente come in questo caso, è possibile promuovere la cultura del riconoscimento del valore dell'altro e il rispetto delle diversità». «Abbiamo un obiettivo comune: superare e sconfiggere il silenzio - rimarca Antonella Fontana, presidente dell’associazione “Anna Rosa una di noi” - Troppe donne vivono ancora oggi chiuse in loro stesse, con i loro silenzi e le loro paure; capita spesso che non siano coscienti di essere vittime di violenza perché sono credono che alcuni comportamenti possessivi e alcune
condotte di superiorità rientrino nella normalità degli atteggiamenti. Per questo - aggiunge bisogna fare in modo che si aprano a un confronto finalizzato all'aiuto». Oltre a Samantha Fusiello e Antonella Fontana interverranno all’incontro, dopo i saluti della dirigente scolastica dell’Ipseoa di Marconia Maria Di Bello, la psicologa e psicoterapeuta Dora Rubino, antenna di SottoSopra per l’ambito metapontino collina materana, e l’avvocato Giuseppe Lamacchia. Quindi ci sarà la discussione con gli alunni. Sarà collegata da remoto l’onorevole Stefania Ascari, prima firmataria del Codice Rosso e ambasciatrice dell’associazione “Anna Rosa una di noi”.
Attualità
sabato 17 febbraio 2024 www.lecronache.info
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Iniziativa promossa dalla Commissione Regionale Pari Opportunità della presidente Margherita Perretti. Mercoledì la presentazione
L’Araba Fenice: illumina le storie, progetto per l’inclusione di giovani donne rifugiate
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a Commissione Regionale Pari Opportunità ha organizzato per mercoledì 21 febbraio 2024, alle ore 16.00, presso la Sala B del Consiglio regionale una conferenza stampa per presentare il Progetto “L’araba fenice: illumina le storie. Un passo verso l’inclusione”. «L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio della CRPO – dice la presidente, Margherita Perretti - é dedicata alla rinascita ed al sostegno delle persone in situazioni di difficoltà, in particolare ragazze rifugiate, ed ha come obietti-
vo lo sviluppo della collezione ‘Fenice’, una collezione di acconciature e stili ispirati a culture e tradizioni di tutto il mondo, enfatizzando l’inclusione, la diversità, ma soprattutto la resilienza e il cambiamento». Alla conferenza stampa parteciperanno oltre a Margherita Perretti, presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità, Anita Sassano, commissaria e presidente della Associazione “Le rose di Atacama”, Rosaria Romano, titolare di Esthetic Style, che racconterà il progetto Fenice, cosa vuole rap-
presentare e perché ad una collezione hair è stato dato un taglio e significato sociale di inclusione e rinascita della donna. Interverrà, infine, Antonio Basile, hair director di E-Style Percorsi Formativi, che spiegherà in maniera tecnica i tagli e colori utilizzati per ciascuna modella, in chiave sociale: opportunità di essere modella per un giorno, possibilità di riscatto sociale, crescita, cambiamento. Saranno presenti le donne protagoniste di questa particolare esperienza formativa e di inclusione.
IL 24 FEBBRAIO AL CINETEATRO DON BOSCO CON L’UNICO SPETTACOLO ALLE 16,45
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A Potenza cresce l’attesa per “Il Piccolo Principe”
l 24 febbraio al cineTeatro Don Bosco di Potenza, arriva “Il Piccolo Principe” con unico spettacolo alle ore 16.45.Il Teatro Regio dei Burattini presenta la magia di una fiaba, il Viaggio dell’Essenziale, che incanterà i cuori dei più piccoli e non solo! Un’ora di spettacolo divertente ed educativo che farà vibrare l’anima. Uno spettacolo ri-
visitato, l'aviatore ideato da Antoine de Saint-Exupéry ci invita non solo a ritrovare il bambino che è nascosto in ognuno di noi, ma anche a riflettere sul valore dell'amicizia e del rispetto per l'altro: attraverso il linguaggio e l'antica arte dei burattini, lo spettacolo veicola un messaggio di inclusione, oggi più che mai prezioso e importante.
I lavoratori dell’azienda e dell’indotto potranno assistere alla performance con un biglietto ridotto. Oggi la prima al Don Bosco di Potenza
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“Il turno di notte”, rappresentazione teatrale per i dipendenti Stellantis
iglietto ridotto per gli operai Stellantis e dell'indotto. Il mondo del teatro s'interroga sul dramma che stanno vivendo i lavoratori alle prese con gli effetti della transizione energetica nel settore automotive. Tra denuncia e ironia nasce uno spettacolo che focalizza l'attenzione proprio su quello che sta accadendo a Melfi e negli altri stabilimenti del gruppo industriale. S'intitola “Il turno di notte” la rappresentazione teatrale, scritta e diretta da Gianpiero Francese per la storica compagnia Opera, che esordirà nel suo tour italiano oggi 17 febbraio (ore 20.30) al teatro Don Bosco di Potenza. Per l'occasione, la produzione ha deciso di prevedere un biglietto ridotto a disposizione dei lavoratori di Stellantis e delle aziende
satellite (fino ad esaurimento posti): basta prenotarsi al numero telefonico 0971.445921 e presentarsi al botteghino con il badge la sera dello spettacolo. L'iniziativa sarà replicata anche per gli altri due spettacoli che si terranno in Basilicata, il 22 marzo a Venosa, il 24 marzo a Oppido Lucano e il 6 aprile a Ferrandina. Per prenotarsi in queste
ultime due tappe contattare il numero telefonico 389.9865065.Sette attori in scena - Dino Paradiso, Peppe Centola, Erminio Truncellito, Giuseppe Ranoia, Simona Ianigro, Manola Rotunno e Gabriele Grano – protagonisti di uno storyboard in cui la tragicità di certe situazioni sconfina in momenti di intelligente ilarità garantita da due straordinari at-
tori comici lucani, Dino Paradiso e Peppe Centola (del trio “La Ricotta”).La storia si sviluppa da un episodio fatale che determina la chiusura dei sei operai in uno spogliatoio della fabbrica. Qui, tra i lavoratori, comincia un lungo e duro confronto confessione che li porta ad affrontare a muso duro il loro padrone francese. Un chiaro riferimento al-
la stretta attualità dello stabilimento Stellantis di Melfi, la cui matrice è transalpina, alle prese con un processo di riqualificazione che, nella realtà come nella finzione, sta determinando sconquassi al suo interno e nelle fabbriche dell'indotto.“Il turno di notte” - con la direzione tecnica di Gennaro Tritto, la direzione di scena di Dario Marzullo e le scene di Michele Cordisco – dura 90 minuti durante i quali s'incrociano momenti di denuncia sociale e gag esilaranti. Dopo l'anteprima nazionale a Potenza, lo spettacolo sarà portato in scena l'8, il 9 e il 10 marzo a Regalbuto, Gela e Comiso, in Sicilia, per poi tornare il 22, 23 e 24 marzo e il 6 aprile in Basilicata e Puglia, tra Venosa, Foggia e Oppido Lucano e Ferrandina.
sabato 17 febbraio 2024
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