Cronache del 17 gennaio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

MeRColeDì 17 geNNaIo 2024 • ANNO IX N. 13 € 1,50

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CONSORZIO DI BONIFICA RINNOVO MEMBRI ASSEMBLEA E SCHEDE MANCANTI PER VOTARE: LA REGIONE NE CHIEDE CONTO ALL’AU

Caos elezioni, Bardi avvia l’attività ispettiva

Rischio annullamento, sul papocchio chiesti chiarimenti urgenti all’avvocato Musacchio

Servizio a pagina 9

RegIoNalI Sostegno al Gen, a “Oltre il giardino” prove di dialogo tra Forza Italia, Noi Moderati e Azione

Election day, la decisione slitta Pessolano chiude a Smaldone per Potenza, «non è il nostro candidato», e apre a Bardi L

LA STORICA INTERVISTA

Papa Wojtyla e la radio libera

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DI TONINO LUPPINO

opo passati ben 45 anni da quella fredda mattina del 17 gennaio 1979, il giorno in cui si festeggia Sant’Antonio Abate il Grande, allorquando riuscii, rocambolescamente, ad intervistare, con un registratore “Philips” anni settanta, il Papa polacco Karol Wojtyla, attraverso i microfoni di Radio Sapri, una “barricadera” radio libera (1976-1982), della quale ero co-fondatore e direttore responsabile. L’intervista, durò due minuti (...)

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PD-5S, GAME OVER

a politica ha i suoi burrascosi contorni e i suoi depistaggi interessati, ma alla fine svela sempre le trame ordite per piccola convenienza e moralismo di bottega, facendo buon’opera di verità e di giustizia. Ora nella guerra a bassa intensità che s’è aperta tra PD e 5S sulla candidatura dell’Angelico Chiorazzo quelle anime belle e pettegole che affollano i dem avevano sparso ai quattro venti che la posizione di merito e contrarietà manifestata dal pugnace deputato Arnaldo Lomuti fosse personale e fuori dalle gerarchie grilline e così ci ha pensato un pezzo da novanta come il capogruppo al senato Stefano Patuanelli in un’intervista al Foglio a sbugiardarli in malo modo e senza raffinatezza lessicale, prima tuonando che “Chiorazzo è un candidato con criticità evidenti” e poi invitandoli a “fare un passo indietro e convergere su una figura che possa fare sintesi”. Naturalmente va detto che l’affondo portato al cuore dei dem lucani ha acchiappato tutti i suoi obiettivi stellari e cioè restituire l’onore al bravo Lomuti, ridimensionare d’inutilità il ruolo sopravvalutato di Speranza e far levitare sempre più dubbi e capelli al disperato Lettieri. M. Dellapenna a pagina 2 Canta Ray Charles: “Game over. The game is over”.

«Dai 5S logiche di piccola bottega» ■ continua a pagina 17

olTRe Il gIaRDINo/2 Csx, Santarsiero (Pd) in difesa della candidatura di Chiorazzo

NEL 2019 A LAURIA IL CROLLO DEL TETTO DEL “PALALBERTI”

Morte psicologa Pastoressa In 9 a processo a Lagonegro

Servizio a pagina 3

Servizio a pagina 9

STRADE KILLER

Basentana, anziano guidatore morto a Pisticci causa scontro frontale con altra auto nel tratto senza spartitraffico centrale

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■ Servizio

a pagina 15

ECONOMIA LUCANA

Inflazione, ancora bene la Basilicata che ha anche l’indice Nic dei prezzi al consumo più basso d’Italia ■ C. Merlo

a pagina 8

_ POTENZA

Piazzale Zagabria tra marciapiedi fantasma e incuria: cittadini chiedono interventi Tornano pure i cinghiali

■ R. Mollica

a pagina 12

_ CAPOLUOGO

Proteste incrociate: dalla contrarietà al dimensionamento scolastico al no al federalismo fiscale ■ Servizi

alle pagine 5 e 6


Primo Piano

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Ad “Oltre il giardino” prove di dialogo tra Forza Italia, Noi Moderati e Azione che potrebbero stare insieme a sostegno del Generale

Pessolano: «Smaldone non è il nostro candidato, Bardi ha la necessaria visione a lungo termine»

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Patuanelli (M5S) mette la parola fine all'ipotesi di un sostegno a Chiorazzo. L’election day slitta alla prossima settimana

DI MASSIMO DELLAPENNA

ome dice sempre il nostro Paride Leporace ad “Oltre il Giardino”, la politica è uno stato mentale. Ieri è stata la volta di verificare lo stato mentale dei centristi, con la presenza in studio di tre moderati illuminati della nostra regione: Francesco Cannizzaro segretario regionale di Noi Moderati, Vincenzo Taddei segretario provinciale di Forza Italia e Donato Pessolano segretario regionale di Azione. Tre forze centriste che potrebbero essere insieme a sostegno del centrodestra se si dà un senso alle parole di Pessolano secondo cui «esiste un problema con il centrosinistra e con il metodo che ha impostato la scelta di Chiorazzo, abbiamo chiesto maggiore condivisione ma questa condivisione non c’è stata fino ad ora» aggiungendo che «il Governo Bardi su molte cose ha fatto bene anche se non ha mai voluto ascoltarci». È sostanzialmente un giudizio positivo verso Bardi da parte di Pessolano che specifica che, secondo lui, il Generale «è uno di quei politici che può avere la necessaria visione a lungo termine anche se, molto spesso, rispetto a sue indiscutibili capacità non è stato supportato da una squadra all’altezza». Una posizione possibilista che apre al centrodestra e chiude definitivamente ad ogni ipotesi di supporto ad Angelo Chiorazzo. Sulla Città di Potenza, Pessolano non dà per scontato il sostegno a Pierluigi Smaldone ribadendo che anche nel capoluogo la decisione verrà presa partendo dai programmi e dagli uomini.

DEVE DECIDERE IL TERRITORIO Ovviamente a supporto del centrodestra Cannizzaro. Noi Moderati è parte stabile della coalizione di centrodestra a tutti i livelli e non ha nessuna intenzione di spostarsi anche se, specifica, «la decisione sulla candidatura a Presidente deve essere presa dal territorio». Secondo Cannizzaro la principale criticità del Governo regionale riguarda la Sanità dove non si è agito per cambiare lo stato dell’arte anche se «con la nomina del nuovo Direttore Generale molte cose sembrano andare verso il meglio». Ed è proprio sulla discontinuità su alcune questioni di governo e sulla continuità in altri epocali cambiamenti che insiste il segretario di Noi Moderati come criterio di scelta della prossima leadership di coalizione. IL GENERALE DA CONFERMARE

__Cannizzaro, Pessolano e Taddei ospiti ad “Oltre il giardino”

Per Vincenzo Taddei la riconferma di Bardi alla guida della coalizione è da ritenersi necessaria. Il Generale, secondo il segretario provinciale di Forza Italia, ha governato bene, ha introdotto misure importanti per il territorio e per i cittadini e ha il diritto di provare ad ottenere la riconferma. Una riconferma che, come evidenzia, Taddei passa anche per l’allargamento della coalizione ai moderati.

A SINISTRA È IL CAOS Intanto a sinistra continua il caos più totale. Se qualcuno credeva che le surreali situazioni che hanno portato alla candidatura di Trerotola cinque anni fa fossero il punto di maggior caos della storia del centrosinistra sarà chiamato a ricredersi. Ora è decisamente più scura della mezzanotte. Dopo che il Partito Democratico, su suggerimento ed impegno da parte di Speranza, aveva dato il sostegno a Chiorazzo ed è stato costretto a ritirarlo su pressione dei Cinque Stelle, il futuro della coalizione viaggia nel disordine più totale. Se è vero che non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare, è altrettanto vero che non esiste nessuna ipotesi di vittoria per chi non ha ancora capito come muoversi e in che direzione andare.

PATUANELLI METTE LA PAROLA FINE A CHIORAZZO Che il Movimento Cinque Stelle avesse delle resistenze a sostenere il nominativo di Chiorazzo alla Presidenza della Regione era evidente da tempo, non c’era neanche particolare bisogno di spiegare i motivi: il populismo moralista nutre una insana e rabbiosa invidia sociale per chiunque abbia dimostrato di saper fare impresa. In questa palude di stagnazione ha trascinato anche il dubbioso e indeciso Partito Democratico di Let-

tieri che, dopo la carica francese è stato costretto a suonare una robusta e indecorosa ritirata spagnola. Ora la parola fine la mette Patuanelli. Sulle colonne del Foglio l’ex ministro e capogruppo del Movimento al Senato della Repubblica non usa mezzi termini quando dice che per il movimento «Chiorazzo è un candidato con delle criticità evidenti. Ripeto, il nome non deve essere per forza espressione di una forza politica, quanto la riproposizione di un modello. Ovvero la capacità di fare un passo indietro e convergere su una figura che possa fare sintesi sull’agenda, sulle cose da fare». Una dichiarazione nella quale non si capisce se il problema è l’identikit professionale del re delle coop o il fatto che abbia ricevuto la benedizione del Partito Democratico senza che necessariamente uno dei due escluda l’altro.

CHIORAZZO ANDRÀ AVANTI? A questo punto la partita è tutta nelle mani di Angelo Chiorazzo. Il re delle Coop ha sempre dichiarato di ispirarsi al laicato cattolico. Giovanni Paolo II nella sua esortazione apostolica post sinodale “Christi fideles laici” per spiegare l’impegno dei laici cattolici nella società utilizzò la famosa parabola degli operai chiamati a lavorare nella vigna del Signore, spiegando che il terreno d’azione per i laici cattolici era proprio l’agire nella società. Senza voler scomodare Giorgio La Pira ed altri autorevoli personaggi del laicato cattolico impegnati in politica ci chiediamo se Chiorazzo a questo punto non ascolterà più la sua “vocazione politica” per sottostare ai diKtat di Patuanelli e alla viltà del PD o se andrà avanti a testa bassa senza fermarsi in nome di un bene più grande ed importante.

abbiamo più volte riportato - la Lega, dopo la perdita della candidatura a presidente in Sardegna, ha aperto un tavolo di trattative con gli alleati che riguarda la Basilicata da un lato e, almeno formalmente, il terzo mandato per i governatori al fine di fare eleggere Zaia. Ieri Zaia è stato sconfitto in Consiglio regionale su un tema di non secondaria importanza, la legge sui tempi certi per il suicidio assistito. Come tutti sanno Zaia non è soltanto il governatore del Veneto ma anche uno dei porta bandiera di un centrodestra che abbia posizioni politiche da partito radicale di massa. In Consiglio regionale il Governatore del Veneto ha provato a far passare una legge proposta dall’associazione Luca Coscioni. Il Consiglio regionale del Veneto, con in testa Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno votato contro. Segno evidente che la coalizione di centrodestra è compattamente dall’altra parte rispetto alle posizioni di Zaia e che, forse, anche Salvini non ha tutto questo autentico interesse per lasciare il Veneto a Zaia. Un segnale che la difesa del Veneto da parte di Salvini sia solo di facciata? Forse.

RINVIATO L’ELECTION DAY Intanto è stato rinviato alla prossima settimana il decreto sull'election day, atteso oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. La misura slitta a causa dei tempi lunghi dei lavori oggi nella sede del governo, dove si è tenuta la cabina di regia sul Pnrr, una riunione sull'ex Ilva di Taranto e il Cisr, Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Al tavolo dei Consiglio dei ministri è in discussione l'ipotesi di accorpare tutte le elezioni europee, amministrative e regionali a giugno. Una condizione che cambia e non poco lo scenario politico. Sei mesi ZAIA PERDE IN VENETO in politica sono un’altra stagione, Dal lontano Veneto, intanto, arri- l’accorpamento di tutte le elezioni vano segnali importanti sul futuro renderà ancora più evidenti i nuovi di Zaia. Come tutti sanno - e noi equilibri nazionali.


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OLTRE IL GIARDINO/2 A Cronache Tv l’esponente della Direzione nazionale Pd difende la scelta del candidato e critica M5S per le modalità di azione politica

Santarsiero difende la candidatura Chiorazzo: «Incarna la visione volta al “bene comune”» N

ella recente puntata del programma “Oltre il giardino” in onda su Cronache Tv, il conduttore Paride Leporace ha ospitato Vito Santarsiero, esponente della Direzione nazionale del Partito Democratico nonché ex sindaco di Potenza, per discutere del “nodo Chiorazzo” e della difficoltà del centrosinistra lucano nel trovare una quadra sul candidato in vista delle prossime elezioni regionali.

IL “NODO CHIORAZZO” Santarsiero concorda nel definire la situazione ad oggi «imbarazzante» per il centrosinistra lucano ma respinge l’idea di un “nodo Chiorazzo”, sostenendo piuttosto che «esiste un “nodo centrosinistra”» imputandone le difficoltà ad «un battito d’ali della società civile lucana» che ha messo in crisi la politica, «in particolare il campo progressista e riformista» cogliendolo «un po’ spaesato e impreparato» alla partecipazione, al «sano» confronto e al dare delle risposte concrete «rispetto alla domanda di rinnovamento, di cambiamento e di selezione di una nuova classe dirigente». L’esponente dem lamenta la tendenza a «non considerare più prezioso il contributo che viene dai cittadini», riflettendone così la «non particolarmente alta» qualità del dibattito politico in corso di fronte alla crisi sociale della regione lucana, con un governo regionale «inadeguato» e un centrosinistra che «non ha brillato» nel proporre alternative.

__Santarsiero ospite ad “Oltre il giardino”

Tornando al “nodo Chiorazzo”, Santarsiero rivendica la scelta del la Direzione del Pd di aver proposto tale candidatura con «una valutazione positiva» al punto da ritenere Chiorazzo «una persona da proporre al tavolo del centrosinistra», mentre critica la «chiusura incomprensibile» degli altri partiti che vogliono «decidere tutto e subito in un tavolo ristretto». Questa visione «priva di prospettive» che sta portando alle attuali divisioni.

CHIORAZZO MODELLO PER IL “BENE COMUNE” Il conduttore Leporace osserva però che la candidatura di Chiorazzo è tutto tranne che «emersa dal confronto con un pezzo della società civile lucana», come l’ha definita in studio Santarsiero bensì ha come sponsor politici nomi considerevoli come quello di Bubbico, Folino

e Speranza. Santarsiero però respinge questa lettura, spiegando che la proposta di Chiorazzo nasce dalla presa d’atto dei «limiti della politica e di una situazione di crisi grave» anmettendo che il centrosinistra benché si sia dimostrato «inadeguato», ne ha rivendica to l’attenzione che ha posto «con un percorso durato 15 mesi e con 17 commissioni» e che ha prodotto un «documento forte di denuncia del disagio sociale di questa nostra realtà». Da lì è emerso il nome di Chiorazzo - respingendo in tal senso la ricostruzione di Falotico data in una precedente puntata di “Oltre il giardino” secondo cui l'assemblea Pd aveva indicato altri nomi - e che il Partito dem lucano «non poteva ignorare», anche perché incarna secondo Santarsiero - un «modello di sviluppo economico alternativo ispirato al magistero del Papa, che

supera la logica proprietaria attraverso una visione - spiega Santarsiero - dove l’economia sociale è capace di fare sintesi tra gli interessi e di guardare globalmente alla comunità nella prospettiva di costruzione del “bene comune”. Un modello che rompe con quello fallimentare attuale, ma che Chiorazzo - enfatizza Santarsiero - riprende esattamente questi concetti e li fa propri». Santarsiero, dunque, rivendica la novità della candidatura Chiorazzo proprio nel superamento degli steccati ideologici, che andrebbe «valorizzata e non osteggiata con logiche di potere anacronistiche».

IL DISSENSO M5S Santarsiero non ha risparmiato critiche al Movimento 5 Stelle, definendolo «espressione di una vecchia politica, fatta di proclami, annunci, e divisioni». L’esponente Pd ha attaccato il metodo proposto dai 5 Stelle per la scelta del candidato presidente in Basilicata: «Sono loro che propongono il metodo della spartizione ad un tavolo. Dicendo incalza Santarsiero - “sediamoci intorno a un tavolo, mettiamo dei nomi e andiamo avanti”. Perché deve prevalere la logica del tavolo dove ognuno porta un suo piccolo interesse?». E ancora, l’esponente dem lamenta che nel confronto politico attuale «non si discute del messaggio politico, dell'ideologia che c’è dietro una scelta e di una visione di società» e attacca le logiche di «piccola bottega» che animano le trattative tra i partiti in Basilicata.

IL COORDINATORE DI BASILICATA CASA COMUNE FA IL PUNTO SULL’INCONTRO A POTENZA CON I RAPPRESENTANTI M5S SOLLECITANDO AL CONFRONTO POLITICO

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Monaco: «I militanti dialogano, mentre nello stesso momento i leader si stoppano» er una strana coincidenza mentre i leader del centrosinistra si incontrano senza dialogare, nello stesso momento i militanti provano ad aprire un confronto» È quanto afferma il coordinatore po- litico di “Basilicata Casa Comune” Lindo Monaco, all’indomani di quanto accaduto nel capoluogo lucano in cui vi erano, da una parte, «i leader chiusi al Park Hotel di Potenza» e, dall’altra, «i militanti nella sezione di Potenza del Movimento 5 Stelle». Quest’ultimo, un incontro-confronto sui “Temi in comune” a cui è stato rivolto l’invito a partecipare anche al movimento politico di “Basilicata Casa Comune” e a cui hanno preso parte, tra gli altri, i consiglieri di opposizione del Comune di Potenza Rocco Pergola del Partito Socialista, Enzo Stella Brienza e Michele Beneventi del gruppo “Potenza Prima”, Giampiero Iudicello exsegretario cittadino di “Articolo Uno” Potenza. Un incontro in cui, secondo quanto affermato da Monaco, è emerso un «confronto costruttivo, sereno e propositivo sui temi della città di Potenza e della Regione. È sem-

brato che il tavolo politico in corso al Park Hotel fosse lontano anni luce!», enfatizza il coordinatore di “Basilicata Casa Comune” che rimarca come durante l’incontro tra i “militanti” nella sezione pentastellata potentina «tutti hanno percepito un clima di confronto sereno, costruttivo; la fatica della Politica - rimarca Monaco - ha preso la forma del dialogo senza preclusioni. È sembrato veramente lontano il non confronto a cui stiamo assistendo in questi giorni». Nell’incontro con i rappresentanti del Movimento 5 stelle «la discussione - prosegue Monaco - si è animata e ha trovato partecipazione convinta sui temi della nostra regione; al contrario a nessuno interessa il dibattito “bloccato” sull’unico nome in questo momento in campo per il centrosinistra. Ci siamo lasciati con l’impegno di moltiplicare questi incontri per coinvolgere i tanti cittadini che attoniti stanno assistendo agli “esercizi dialettici” dei leader senza capire perché non si passi invece all’analisi dei tanti problemi che stanno marginalizzando la Basilicata e più in generale il Mezzogiorno, scip-

__Monaco

pato di tanti fondi e sull’orlo del baratro che produrrà l’approvazione dell’autonomia differenziata». «Siamo sicuri - incalza in conclusione il coordinatore di “Basilicata Casa Comune” Monaco - che tutti abbiano capito qual è la “fatica della Politica”?».


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L’incalzo del primo cittadino dopo l’incontro in Regione: «Ricorreremo contro una decisione illegittima, penalizzante e scriteriata»

Disgregazione “Pitagora” di Montalbano Jonico, Il sindaco Marrese: «Inevitabile il ricorso al Tar»

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umata nera sul dimensionamento scolastico. Ieri mattina una nutrita rappresentanza di cittadini e studenti di Montalbano Jonico, guidati dal sindaco, Piero Marrese, dal vice sindaco, Giuseppe Disanzo e dal presidente del Consiglio comunale, Piero Pierro, hanno manifestato dinanzi alla Regione Basilicata per chiedere la revisione della delibera di Giunta con la quale, tra l’altro, è stato deciso lo smembramento dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Pitagora” della cittadina jonica. Marrese, Pierro e una delegazione di studenti, insieme ai rappresentanti sindacali, del corpo docente e del settore amministrativo dell’Istituto, sono stati ricevuti dell’assessore Michele Casino, dal direttore generale del dipartimento Istruzione, Canio

LE RASSICURAZIONI DELL’ASSESSORE REGIONALE ALL’INCONTRO

Dimensionamento, Casino: «Nessun Istituto sarà toccato»

__Alcuni momenti della manifestazione alle porte della Regione

Sabia, e da Giuseppe Busciolano, capo di gabinetto del presidente Vito Bardi. «Abbiamo chiesto la ratio del provvedimento - ha affermato il sindaco Marrese - con il quale è stato deciso di smembrare il “Pitagora” e di penalizzare la comunità di Montalbano Jonico, andando con-

tro le linee guida nazionali e regionali, senza ricevere di fatto spiegazioni plausibili. Abbiamo chiesto, soprattutto, di fare marcia indietro rettificando la delibera per ridare dignità ad una scuola con 70 anni di storia .Purtroppo prosegue Marrese - l’assessore Casino non ha saputo garantire un ripensamento su quanto deciso e, a questo punto, il ricorso al TAR diventa inevitabile. Non ci fermeremo qui, però, perché riteniamo che la decisione della Regione sia punitiva e politica. Montalbano Jonico non si arrende: voglio ringraziare i ragazzi, così come tutto il personale scolastico del “Pitagora” e i cittadini, mortificati da questa decisione ma fermi e pacifici nel proseguire la loro protesta», conclude il primo cittadino di Montalbano Jonico Marrese.

L’

assessore Michele Casino, il capo di Gabinetto del presidente Bardi - Michele Busciolano e il Direttore generale allo Sviluppo economico e lavoro - Canio Alfieri Sabia hanno incontrato ieri mattina in Regione una delegazione di studenti dell’IIS Pitagora di Montalbano Jonico che da lunedì protestano per le decisioni assunte dalla Giunta regionale nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico. All’incontro hanno partecipato anche i sindaci di Montalbano Jonico e Tursi, Piero Marrese e Salvatore Cosma, rappresentanti sindacali e docenti. Nel corso dell’incotro l’assessore Casino ha ribadito che «il numero di sedi dirigenziali per ciascuna provincia è stato determinato seguendo con criteri di ripartizione, il più equilibrati possibili, ispirati ai principi contenuti nelle linee guida regionali. Il dimensionamento – ha ricordato Casino – riguarda esclusivamente le sedi dirigenziali e l’organizzazione dei servizi amministrativi e nessun istituto e nessuna aula sarà toccata».

__Un momento del tavolo in Regione

Lo Spi Cgil, la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari hanno rinnovato il protocollo di collaborazione stipulato nel 2020 per individuare nuove azioni condivise

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Summa: «Valorizzare lavoro, idee e progetti degli studenti per il loro futuro»

o Spi Cgil, la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari hanno rinnovato il protocollo di collaborazione stipulato nel 2020 individuando esperienze e pratiche consolidate nonché nuove azioni condivise su progetti comuni. L’obiettivo è mettere a fuoco linee strategiche comuni su alcuni temi centrali quali il diritto allo studio, il diritto al lavoro, l’educazione alla legalità, la condizione giovanile, la salute mentale, l’innovazione digitale, la memoria e le politiche di genere. «Il dialogo tra le generazioni – spiega il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa - è da sempre importante terreno di azione politica per lo Spi Cgil. E lo è diventato ancor più negli ultimi anni, a fronte delle grandi trasformazioni della nostra epoca, nella convinzione che all’ipotetico scontro intergenerazionale, spesso strumentalmente rilan-

ciato da media e certa politica, si debba rispondere con una vera e propria rivoluzione culturale, nella reciproca assunzione di responsabilità nel presente e per il futuro». «Più che passare il testimone ai più giovani – continua Summa - lo Spi Cgil intende costruire un rapporto di reciproca collabora- __Summa zione fatta di scambio e supporto: un vero e proprio patto tra generazioni che in questo protocollo trova una sua realizzazione formale. Gli ultimi due anni hanno segnato una tappa importante del lavoro politico congiunto tra Spi, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari, anche grazie all’imponente maxi indagine sulla salute mentale promossa nel corso del 2022 intitolata ‘Chiedi-

mi come sto’e che ha visto il coinvolgimento di trentamila ragazzi che hanno raccontato la propria condizione tra difficoltà, bisogni, speranze, criticità. Chiedimi come sto ha contribuito all’;elaborazione di una proposta di legge attualmente depositata alla Camera e al Senato oltre che ad animare il dibattito e la riflessione sui temi del disagio psicologico dei più giovani. Per questo è stato deciso di rinnovare il protocollo alla luce di un rapporto divenuto sempre più stretto e di collaborazione tra sindacato dei pensionati della Cgil e associazioni studentesche, con l’intento di valorizzare il lavoro, le idee, i valori e i progetti degli studenti, affinché siano protago-

nisti del proprio futuro». Tra le iniziative presenti nel protocollo, il rinnovo dei campi di legalità e l’impegno comune nel riutilizzo dei beni confiscati alle mafie; la trasmissione della memoria, della storia dell’antifascismo e della Resistenza, così come le battaglie sociali degli anni 60’ e 70’ del secolo scorso; la promozione di spazi e momenti di incontro intergenerazionale; momenti di formazione e dibattito sulla questione di genere dinanzi a forme vecchie e nuove di patriarcato; la declinazione del tema della salute mentale sui territori con particolare attenzione ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; alfabetizzazione informatica ed educazione agli strumenti digitali; lotta alla precarietà del lavoro a partire dalla proposta dello Spi di una pensione di garanzia per i giovani in modo da dare riposte alla precarietà salariale e alla discontinuità lavorativa.


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È ripresa la mobilitazione popolare anche a Potenza contro il disegno di legge Calderoli. Cgil e Uil ribadiscono la loro contrarietà

Autonomia differenziata, allarme dai sindacati: «Colpo di grazia ai diritti e alla Basilicata» IL NO ALL’AUTONOMIA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI POTENZA

«S

ette mesi di discussione in commissione Affari costituzionali sul Ddl Calderoli, e le irrilevanti modifiche che ne sono conseguite non hanno cambiato la sostanza dell’Autonomia differenziata disegnata dal Governo e approdata all'aula del Senato». Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, che ieri ha partecipato al flash mob organizzato nel capoluogo lucano. «Ribadiamo quindi - prosegue il dirigente sindacale - tutta la nostra contrarietà rispetto a un provvedimento destinato, inevitabilmente, ad aumentare i divari tra le diverse aree del Paese, a partire dal Mezzogiorno e dalla Basilicata. L'autonomia differenziata inasprirà la competizione sociale e territoriale; farà crescere ulteriormente le diseguaglianze e a frammenterà le politiche pubbliche su materie di straordinaria rilevanza strategica come ambiente, politiche energetiche, infrastrutture, ricerca e scuola, assestando un colpo definitivo

Giordano: «Chi sostiene questa norma sceglie di dividere l’Italia» alla stessa unità culturale dell'Italia». «Una cosa è certa - conclude Esposito - i lucani e le lucane che rappresentiamo, lavoratori, giovani e pensionati, non hanno nulla da guadagnarci, come dimostra l'intenzione di trattenere nelle Regioni più ricche il cosiddetto residuo fiscale, impedendo così qualunque politica industriale e di coesione nazionale». Per questa e tutte le altre ragioni, «insieme alle tante associazioni e realtà con cui condividiamo un giudizio fortemente critico su questa scelta» il segretario generale della Cgil di Potenza rimarca che dal sindacato verrano utilizzati «tutti gli strumenti democratici a disposizione per contrastarla». A fare da eco sono le parole del segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli che afferma: «Il ddl sull'autonomia differenziata arriva in aula al Senato in un clima tutt’altro che favorevole per il Sud: la proposta di revisione del Pnrr sostenuta dal ministro Raffaele Fitto colpirà soprattutto le regioni del

Sud che subiranno un taglio di 7,6 miliardi, la metà dei 15,9 che si prevede di ridurre. A questo si aggiunge l'eliminazione delle attuali Zes e dei 4,4 miliardi distratti dal fondo perequativo infrastrutturale acuendo maggiormente il divario infrastrutturale con il Nord del Paese». Secondo il segretario regionale della Uil, «non ci possiamo permettere che i diritti di cittadinanza siano garantiti a seconda della zona geografica in cui si nasce o si risiede». «Per noi - dice il segretario Uil della Basilicata - ci sono diritti fondamentali delle persone che non possono e non devono essere oggetto di autonomia differenziata: ci riferiamo al diritto all'istruzione, al diritto alla salute e sicurezza, al diritto al lavoro. Per questo ribadiremo in ogni occasione – conclude Tortorelli – la nostra contrarietà a questo Disegno di Legge e non rinunciamo a risollecitare un chiaro pronunciamento della Giunta Regionale sinora accondiscendente con il disegno del Governo».

A

d aprire il confronto ufficiale - durante il flash mob svoltosi ieri mattina in piazza a Potenza, contro il progetto di Autonomia Differenziata con la partecipazione di sindaci ed amministratori comunali, provinciali e regionali - è stato il presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, che nel ricordare la presa di posizione ufficiale del Consiglio provinciale potentino, contro un disegno di legge che accentua le differenze sociali ed economiche tra Nord e Sud, ha evidenziato come «l’autonomia differenziata è un tecnicismo normativo e un raggiro lessicale che nei fatti amplierà le diseguaglianze tra i cittadini italiani. Al contrario - ha aggiunto Giordano - occorrerebbero misure perequative adeguate per colmare il divario tra Nord e Sud. Chi propone questa norma deve avere la consapevolezza che si sta scegliendo di dividere l’Italia».

IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE REGIONALE DI BASILICATA OLTRE

Autonomia differenziata, L’incalzo di Zullino: «I lucani non ci stanno!»

«Bardi antepone il proprio destino al bene della Basilicata» «P Le dichiarazioni di Chiorazzo in occasione della manifestazione“No autonomia differenziata”

«I

l progetto leghista di autonomia differenziata sarebbe una sciagura per la Basilicata, il Mezzogiorno e l’Italia tutta perché aumentando il divario tra i territori condannerebbe il Sud e priverebbe il Paese delle sue reali chance di crescita”. Lo dichiara Angelo Chiorazzo in occasione della manifestazione promossa dal Coordinamento regionale “No autonomia differenziata” a cui ha preso parte ieri a Potenza. «Gli analisti – spiega Chiorazzo - concordano nel ritenere che l'Italia avrebbe i margini di crescita più consistente proprio lavorando allo sviluppo del Mezzogiorno, che sconta ritardi storici dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi. Proprio oggi il Gimbe ha certificato l'esistenza di un 'turismo sanitario' che porta migliaia di cittadini meridionali a curarsi per necessità al Nord, con la Basilicata in saldo negativo di oltre 80 milioni di

euro». «Il progetto Calderoli - prosegue Chiorazzo - è moralmente inaccettabile, andando contro il principio costituzionale della Repubblica 'una e indivisibile' (articolo 5); per questo è politicamente inquietante quanto fatto già fatto dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e dalla sua Giunta, che ha dato parere favorevole al disegno leghista senza nemmeno un dibattito in Consiglio regionale». «Fino a quando si continuerà ad anteporre la cura del proprio destino personale e politico al bene della collettività che si rappresenta, i cittadini legittimamente non crederanno nelle istituzioni. Per questo - conclude Angelo Chiorazzo - mi sono unito alla protesta contro l'autonomia differenziata e faccio appello a tutti i lucani a reagire, con una partecipazione diffusa, forte e popolare a difesa del proprio territorio.

rotestiamo in piazza per tutelare le esigenze dei cittadini lucani, i quali sono fortemente penalizzati da questo progetto di Autonomia differenziata. Le conseguenze di questo DDL sono infatti inaccettabili sotto tutti i punti di vista. Parliamo di concreti rischi legati all’aumento delle disuguaglianze sociali e territoriali del Paese, colpendo specialmente i cittadini lucani e del Mezzogiorno d’Italia sui servizi pubblici essenziali in tema di sanità, trasporti, istruzione, energia, tutela dell’ambiente e finanche la giustizia di pace». È quanto dichiara il consigliere regionale di Basilicata Oltre, Massimo Zullino sceso in piazza ieri a Potenza «per protestare contro questa scellerata misurata voluta dal ministro leghista Calderoli». «È assurdo poter pensare di avere legislazioni diverse per ogni Regione, anche su questioni di carattere e di interesse nazionale o peggio ancora sovranazionale. Dunque siamo in prima linea per salvaguardare l’attribuzione di competenze che deve poter contare su una base universale e paritaria con il fine di chiudere presto questo triste capitolo della recente storia della nostra Regione», conclude Zullino.


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mercoledì 17 gennaio 2024 www.lecronache.info

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE BARDI AL PIÙ 35,1 PER CENTO LUCANO FATTO REGISTRARE NEGLI ULTIMI 15 ANNI

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lunedì 15 gennaio 2024

«Industria, Basilicata in forte crescita» Valore aggiunto dell’industria: www.lecronache.info

Negli ultimi 15 anni crollo italiano ma non lucano: a trainare l’economia regionale

razie ai risultati conseguiti dal settore estrattivo in Val d’Agri e nella Valle del Sauro, la Basilicata, con il +35,1 per cento, fa registrare negli ultimi 15 anni la crescita del valore aggiunto dell’industria più importante in Italia. Grazie all’estrattivo siamo cresciuti più di Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto, conquistando un vantaggio economico che diventa patrimonio del nostro territorio».

È questo il commento del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ai dati sull’industria italiana dal 2007 al 2022 diffusi dall’Ufficio studi Cgia di Mestre. «La Cgia - ha aggiunto e concluso il presidente di Regione Bardi - ci consegna un dato importante, frutto di una corposa attività di studio e ricerca nel settore economico. Tali dati costituiscono un riferimento importante per orientare le future politiche di crescita dell’economia regionale».

L’

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il comparto estrattivo

Basilicata la migliore d’Italia

industria nazionale in senso stretto contribuisce al Prodotto interno lordo (Pil) per il 21% e tra

nomici, nell’arco temporale osservato, i seguenti: la grande recessione del 2008-2009, la crisi dei debiti sovrani del 2012

Tra tutte le divisioni, il top è ad appannaggio dell’estrattivo che, sebbene possegga un valore aggiunto in termini assoluti

frutto dello sviluppo dell’attività estrattiva (idrocarburi) che, nel 2021 (ultimo anno disponibile), si è attesta intorno a 1 1 mi

al 2007, un valore aggiunto dell’industria in senso stretto del più 36,6%, mentre il Materano che ha perso 2 posi

__ Cronache Lucane, edizione 15 gennaio, e Bardi

Nelle costruzioni cancellazioni più consistenti, Gentile (Confartigianato): «Tra i fattori di maggior responsabilità c’è il calo degli investimenti»

In un anno nel solo Materano sono “scomparse” 107 imprese artigiane

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n un anno, tra il terzo trimestre 2022 e il terzo trimestre 2023, in provincia di Matera sono “scomparse” 107 impreselaboratori artigiani. Secondo i dati aggiornati di Unioncamere, le ditte artigiane del Materano sono 3.238 (erano 3.345) di cui 1.164 operano nel settore dei servizi, 1001 nelle costruzioni, 715 nel comparto industriale, 356 nel commercio, 19 in agricoltura. Le cancellazioni dagli Albi camerali più consistenti si sono registrate nelle costruzioni (meno 48 ditte artigiane) e nel commercio (meno 9 unità). A compensare il saldo, che altrimenti sarebbe più negativo, sono le nuove iscrizioni trimestrali (24) a fronte delle cancellazioni (18). «L’economia della nostra provincia e in generale della regione sta rallentando ha spiegato il presidente di Confartigianato Matera Rosa Gentile - e tra i fattori di maggior responsabilità c’è il calo degli investimenti. Le conseguenze di questa situazione sono chiare, in particolare l’affievolimento della capacità del sistema d’impresa di affrontare le transizioni in atto, da quella demografica dello spopolamento dei comuni e che riguarda il ricambio generazionale a quella digitale fino a quella correlata al tema della sostenibilità. Sono le piccole imprese la spina dorsale dell’economia lucana è un ritornello che ormai siamo abituati ad ascoltare, ma che non mette queste realtà, creati-

PREZZI AL CONSUMO INDICE NIC: DICEMBRE POSITIVO

Inflazione, ancora bene la Basilicata

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__ Gentile con Granelli

ve e capillari, al riparo da una brutale stretta dei cordoni del credito. Com’è possibile aspettarsi dalle piccole imprese che colgano le sfide della contemporaneità senza che abbiano i mezzi per farlo?». Il sistema d’impresa del territorio, dove le micro e piccole realtà rappresentano il 99% e l’artigianato il 25%, ha finora spinto e trainato la ripresa post pandemia. Ciò accade nonostante il sistema di mpi, che occupa 50,2% degli addetti, ha sostenuto tra crisi energetica, caro tassi e difficoltà di reperimento del personale maggiori costi, pari al 2,3% del valore aggiunto. «In un contesto economico come l’attuale, per essere competitivi - ha aggiunto Gentile - occorre puntare sull’eccellenza e i più giovani possono giocare un ruolo importante. Le Pmi sono innovative, sostenibili, flessibili, agili nei processi di sviluppo Da

noi si può trovare non solo un lavoro ma il lavoro, quello che risponde alle aspettative di crescita personale e professionale, di formazione continua, trasmissione del sapere, velocità, stimolo, sviluppo in termini di carriera. Per questo abbiamo scelto di rivolgerci ai giovani, con gli incontri sul territorio per la presentazione dei bandi della Regione, affinché conoscano le piccole imprese da vicino e colgano le opportunità dei bandi». Secondo il Presidente di Confartigianato Marco Granelli «sul fronte delle politiche economiche, il rafforzamento degli investimenti pubblici in infrastrutture e gli interventi in grado di rafforzare il sistema delle imprese del Mezzogiorno, utilizzando in modo virtuoso le risorse del Pnrr e dei Fondi strutturali, sono alla base del recupero del divario tra Nord e Sud del Paese».

proseguita a dicembre la fase di flessione dell’inflazione, scesa a +0,6% da +11,6% del dicembre 2022. Nella media 2023 i prezzi risultano accresciuti del 5,7%, in netto rallentamento dall’8,1% del 2022. Per l’Istat, tale andamento risente principalmente del venir meno delle tensioni sui prezzi dei beni energetici (+1,2%, da +50,9% del 2022). I prezzi nel comparto alimentare evidenziano invece un’accelerazione della crescita media annua (+9,8%, da +8,8% del 2022), nonostante l’attenuazione della loro dinamica tendenziale durante la seconda metà dell’anno. Nel 2023, la crescita dei prezzi al netto delle componenti volatili (inflazione di fondo) è pari a +5,1% (da +3,8% del 2022) e il trascinamento dell’inflazione al 2024 è pari a +0,1%. La Basilicata, per mesi, nel 2023, la regione italiana con l’inflazione più bassa d’Italia parrebbe aver perso lo scettro cedendolo al Molise (-1%). Tra la Basilicata (0,0%) comunque al di sotto del dato nazionale (0,6%), ed il Molise, la Puglia, la Liguria, l’Abruzzo e la Sicilia. A dicembre 2023, considerando le cinque ripartizioni geografiche, l’inflazione si attesta al di sopra del dato nazionale nel Centro (stabile a +0,8%), nel Nord-Est (in accelerazione da +0,7% a +0,8%) e nel NordOvest (in decelerazione da +0,8% a +0,7%), mentre risulta al di sotto al Sud (in decelerazione da +0,6% a +0,3%) e nelle Isole (dove resta negativa ampliando la flessione da -0,2% a -0,6%). Tra i capoluoghi delle regioni e delle province autonome e tra i comuni non capoluoghi di regione con più di 150mila abitanti, l’inflazione più elevata a Trieste (+1,7%), Bolzano e Perugia (+1,6% entrambe), mentre quella più contenuta si registra a Catania (-0,9%) e a Campobasso (-1,2%). A Potenza, valore dello 0,1% comunque inferiore al dato nazionale (0,6%). In riferimento, infine, all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), col dato nazionale pari a 5,7%, la Basilicata ha il valore più basso d’Italia (3,8%), e, di conseguenza superato il Molise (4,8%). C. MERLO


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Consorzio di Bonifica, rinnovo membri Assemblea e schede mancanti per votare: Bardi ne chiede conto all’Au

Caos elezioni, il Generale vuole chiarimenti urgenti da Musacchio

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ul caos alle elezioni per il rinnovo dei membri dell’Assemblea del Consorzio di Bonifica della Basilicata, il Capo di Gabinetto del presidente Bardi, Michele Busciolano, che in qualità di componente di nomina regionale esprime in assemblea voti pari al 32 per cento del totale, ha scritto, d’ordine del presidente Bardi, all’Amministratore Unico Giuseppe Musacchio. Alle 8 di domenica scorsa, l’apertura dei seggi elettorali per i circa 40 mila aventi diritto al voto. In tutto 6 le liste di candidati, 2 per ciascuna delle 3 sezioni di appartenenza dei consorziati, con ricorso pendente al Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata presentato a seguito dell’esclusione di una lista. Il problema che si è verificato, come riportato da Cronache Lucane e come appreso da Busciolano, la mancata iniziale predisposizione di schede in un numero almeno pari ai votanti. Sulla semplice equazione, i conti sarebbero saltati. La prima segnalazione, dal seggio di Villa d’AgriMarsicovetere, dove, in extremis, l’Au Musacchio aveva anche cambiato il dipendente consortile con funzioni di segretario: già

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A denunciare per prima è la Cia Val d’Agri dopo il caso dei seggi a Villa d’Agri-Marsicovetere. Confagricoltura e Copagri: «È gravissimo»

Musacchio nella bufera ed elezioni consortili nel caos: schede mancanti e ipotesi brogli?

__ Alcuni membri della Cia Potenza e Musacchio

l’espressione del voto nelle 3 sezioni di appartenenza degli oltre 32.000 aventi diritto al voto e come e sulla base di quale valutazione sono stabilite le schede da consegnare ai singoli seggi per l’espressione del voto?A quale data, sulla base di quali elementi sono state individuate le morosità e sulla base di quali direttive?» Il direttivo della Cia Val D’Agri ritiene, inoltre, che «l’aver impedito il voto ad uno solo o a decine o centinaia di aventi diritto al voto è un grave atto di cui il Consorzio deve dar conto al mondo agricolo lucano ed alle istituzioni regionali. Nel merito, alcuni candidati della lista n. 1 (Agricoltura è vita) della sezione 1 si riservano ogni valutazione in merito alla richiesta di annullamento delle elezioni». LA REAZIONE DI CONFAGRICOLTURA E COPAGRI A di d i ll hi d ll Ci t

__Cronache Lucane, edizione 15 gennaio e Busciolano (in basso)

a metà mattinata, terminate le schede per la votazione nella sezione 1. Per l’Au Musacchio, da Busciolano, che è il componente nominato dalla Regione in seno all’Assemblea consortile per rappresentare via Verrastro, la richiesta di chiarimenti a seguito della notizia appresa dalla stampa: «Criticità sulle operazioni di voto» con particolare riferimento al seggio Villa d’Agri-Marsicovetere. Per conoscenza, la comunicazione è stata inoltrata anche all’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Galella e al Dg del relativo Dipartimento, Emilia Piemontese, nonché anche ai rappresentanti di lista ed alle organizzazioni sindacali. A Musacchio, espressamente chiesto di fornire «con urgenza» ogni utile

chiarimento, «supportato da eventuali atti», a quanto fatto rispetto a quanto segnalato. Il direttivo della Cia Val D’Agri, ritenendo che «l’aver impedito il voto ad uno solo o a decine o centinaia di aventi diritto al voto è un grave atto di cui il Consorzio deve dar conto», ha fatto sapere di riservarsi «ogni valutazione in merito alla richiesta di annullamento delle elezioni».

IN BASILICATA PIÙ NEL POTENTINO CHE NEL MATERANO

Decessi, nel 2023 meno dell’anno prima

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ispetto al 2022, nel 2023 in Basilicata i decessi totali sono risultati inferiori: 6mila 541. L’anno precedente, il totale annuale era risultato pari a 7mila 119. In Italia, nel 2023 654mila e 242 decessi, di cui 302mila e 797 al Nord, la Lombardia quella che ne ha registrati di più (102mila e 268), 131mila e 674 al Centro e 219mila e 772 al Sud In Basilicata, come nel 2022, però, il 1° mese dell’anno, gennaio è quello in cui sono stati registrati il maggior numero di decessi: 647. A seguire, febbraio (580), marzo (600), aprile (526), maggio (526), giugno (476), luglio (635), agosto (470), settembre (463), ottobre (463), novembre (541) e dicembre (614). A fornire i dati anche provinciali, anche se dal gennaio dell’anno scorso fino a novembre, l’Istituto nazionale di statistica IstatMaggiori i decessi nel Potentino che nel Materano: rispettivamente 3970 e 1957.

Nel dicembre del 2019, a Lauria il tragico crollo del tetto del “PalAlberti”: per l’accusa errori di realizzazione

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Morte Pastoressa, in 9 a processo a Lagonegro

o scorso 13 dicembre del 2019, a Lauria, il tragico crollo del tetto del “PalAlberti” a causa di una tromba d’aria che causò la morte della psicologa 28enne Giovanna Pastoressa ed il ferimento grave di altre persone. Alcune di queste, sono parte civile, tra gli avvocati difensori Enzo Bonafine, nell’ambito del procedimento penale instauratosi presso il Tribunale di Lagonegro. Tra le accuse, a vario titolo, anche quelle di omicidio colposo e lesioni personali colpose. Sono stati rinviati a giudizio dal Gup Lombardi, tutti e 9 gli imputati. Si tratta, in particolare, del

progettista e direttore dei lavori della struttura nonché ex sindaco di Lauria, architetto Gaetano Mitidieri, dell’ingegnere Pasquale Alberti, dell’ex dipendente Francesco Cerbino, dell’architetto Francesco Mitidieri, collaudatore dell’opera, dell’ingegnere Attilio Grippo, progettista di fatto dell’opera, del titolare della ditta aggiudicataria dei lavori Giacomo De Marco, dell’ex amministratore dell’impresa subappaltatrice che realizzò il Palazzetto Antonio Fernando Garofalo, dell’ingegnere Giovanni Grazioli, progettista della copertura e di Natale Albertani, legale rappresentante della società che ha posto in opera i lavori.

La prima udienza del processo è stata fissata al prossimo 10 aprile davanti al Giudice Viterale. Nel processo, tra gli altri, si sono costituiti parte civile i familiari della giovane vittima difesi dagli avvocati Antonio Donadio e Raffaele Melfi, e tra le parti offese figurano alcune persone che hanno subito delle lesioni, il Comune di Lauria e alcune società che hanno subito dei danni. Per l’accusa, condotte autonome che, però, hanno operato nella stessa maldestra direzione e per questo negligenti. A vagliare gli elementi connotativi della vicenda, un collegio peritale.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, nella persona del Procuratore capo Gianfranco Donadio e del Pm Rossella Maria Colella. Nel merito, nelle contestazioni affrontati gli aspetti tecnici dalla progettazionerealizzazione della palestra fino allo stato dell’arte della stessa post evento catastrofico. Sarebbe stata addirittura considerata una copertura dell’edificio, tenendo conto solo dell’azione del vento dal basso verso l’alto, con conseguente assente valutazione dell’azione del vento dal basso verso l’alto. In assenza di armature me-

__Pastoressa

talliche di un certo tipo, gli ancoraggi non idonei, per l’accusa, tra le cause alla base del sollevamento della copertura del palestra, proiettata, con fatale caduta di macerie dall’alto, a distanza di decine di metri.


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Nell’iniziativa della Fondazione Francesca Divella coinvolti gli alunni della scuola media “Pascoli”: ogni lunedì, un incontro

Al via progetto di prevenzione del papilloma virus a Matera

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a Fondazione Francesca Divella, in collaborazione con la scuola media “Pascoli” di Matera, ha avviato un’iniziativa di prevenzione del virus Hpv (Papilloma Virus Umano) rivolta agli adolescenti, in particolare agli studenti delle seconde classi perché si possano proteggere le giovani generazioni dai rischi associati a questo virus particolarmente pericoloso per la salute pubblica. L’Hpv, rappresenta una minaccia per la salute giovanile poiché è un virus che si diffonde sessualmente e che, in alcuni casi, può evolvere in tumore. «Il nostro progetto - ha spiegato la Fondazione -, seguendo le linee dell’Oms mira proprio a ridurre il rischio oncologico, attraverso la sensibilizzazione al vaccino. Questo è uno strumento fondamentale per la protezione degli adolescenti, specialmente tra gli 11 e i 14 anni, il periodo in cui si registra una maggiore

PARLAMENTO APPROVA, ITALIA VIVA SODDISFATTA

«Legge screening Sma, si faccia pure in Basilicata» risposta immunitaria e di protezione contro il virus. Sicuro ed efficace, questo vaccino previene il 90% dei tumori cervicali. Tuttavia la pandemia da Covid, negli anni scorsi, ha interrotto ogni attività in ambito scolastico che oggi questo progetto mira a riprendere, con un approccio che valorizza l'informazione corretta e la consapevolezza psicologica nella sfera emotivorelazionale adolescenziale». Esperti qualificati, tra cui ginecologi e psicologi, coordinati dalla dottoressa Maria Rita Corina,

guideranno i gruppi, per promuovere un apprendimento attivo e coinvolgente, in incontri che si terranno ogni lunedì fino al prossimo 12 febbraio, ai quali partecipano anche gli insegnanti. Gli incontri non comportano alcun costo per la scuola, grazie alla partecipazione volontaria dei relatori e all’organizzazione della Fondazione Francesca Divella e, con il sostegno della comunità scolastica, delle famiglie e degli esperti coinvolti, mirano a creare un ambiente più sicuro e informato per i nostri giovani. «Un’opportunità significativa - hanno concluso i rappresentanti della Fondazione Francesca Divella - ma anche un esempio di come la collaborazione tra istituzioni educative, organizzazioni sanitarie e fondazioni possa portare benefici concreti alla salute pubblica».

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utto il gruppo dirigente lucano di Italia Viva ha espresso «grande soddisfazione» perchè la proposta parlamentare del partito sulle malattie rare, e in particolare per l’inserimento dell’Atrofia muscolare spina- __ Polese e Braia le (Sma) tra le patologie oggetto di screening neonatale, presentata al Senato a prima firma da Matteo Renzi in sede di discussione della legge di Bilancio, «è diventata legge». «Va detto grazie - hanno proseguito - al lavoro di squadra delle nostre deputate Lisa Noja, Maria Elena Boschi e Raffaella Paita, che hanno più di tutte creduto a questa opportunità e spinto a tutti i livelli istituzionali anche con una raccolta firme insieme alle associazioni. Con questa legge da ora in poi tutti i bambini nati in Italia potranno avere una diagnosi entro le primissime ore di vita con la garanzia di accesso tempestivo alle cure per evitare il rischio di morte». «È una battaglia di Italia Viva che dimostra come le idee di valore vadano ben oltre i tatticismi e le appartenenze - hanno concluso gli esponenti regionali del partito - e l’auspicio è che anche in Basilicata si proceda sulla stessa linea considerando che in Consiglio regionale c’è una mozione proposta da Luca Braia e firmata da Mario Polese e altri consiglieri regionali in cui si chiede di l’aggiornamento del panel relativo allo Screening neonatale attraverso un Programma sperimentale regionale di screening neonatale esteso all’Aatrofia muscolare spinale ed altre patologie di origine genetica».

La Basilicata (-83,5 milioni di euro) inserita tra le regioni con saldo negativo moderato con Umbria, Marche, Sardegna e Liguria

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Mobilità sanitaria passiva, l’allarme della Fondazione Gimbe

ome da ultimo e specifico report della Fondazione Gimbe, nel 2021, la mobilità sanitaria interregionale in Italia ha raggiunto un valore di 4,25 miliardi di euro, cifra nettamente superiore a quella del 2020 (3,33 miliardi di euro), con saldi estremamente variabili tra le Regioni del Nord e quelle del Sud. Dal report sui dati 2021, per la Basilicata crediti pari a 44milioni e 867mila euro e debiti pari a 128milioni e 350mila euro: il risultato è un saldo negativo di 83milioni e 482mila euro Rispetto all’entità e al segno,

positivo o negativo, del saldo 2021, le Regioni sono state suddivise in sei categorie: dalla classificazione risulta che quelle con saldo positivo rilevante sono tutte al Nord, mentre le Regioni con saldo negativo rilevante si collocano tutte al Centro-Sud. Le 3 con saldo positivo rilevante (oltre 100milioni di euro) sono l’Emilia Romagna, la Lombardia ed il Veneto. Con saldo positivo moderato, il Molise (43,9milioni di euro). Con saldo positivo minimo, fino a 25milioni di euro, Piemonte, Toscana e le Province autono-

me di Trento e Bolzano. Con saldo negativo minimo, fino a meno 25milioni di euro, il Friuli Venezia Giulia e la Valle d’Aosta. La Basilicata, tra le Regioni con saldo negativo moderato (da meno 25 milioni di euro a meno 100milioni di euro), in compagnia di Umbria, Marche, Sardegna e Liguria. Con saldo negativo rilevante, meno oltre 100 milioni di euro, Abruzzo, Puglia, Lazio, Sicilia, Campania e Calabria. «Dalla ricomposizione della classifica per saldi pro-capite di mobilità sanitaria ha spiegato in aggiunta la

Fondazione Gimbe - emergono due dati rilevanti. Innanzitutto, il Molise conquista la prima posizione per saldo pro-capite attivo con euro 150; in secondo luogo, la Basilicata, in ultima posizione, ha un saldo pro-capite negativo di euro 154, poco meno della somma del saldo pro-capite positivo di Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia (euro 174)». C omplessivamente, inoltre l’erogazione di ricoveri e prestazioni specialistiche dalle strutture private in mobilità ha un “peso” molto diverso tra le varie Regioni, indicando un indicatore proxy

dell’offerta e della capacità attrattive del privato accreditato. Oltre al Molise (90,5%), superano il 60% del valore della mobilità erogato dalle strutture private la Puglia (73,1%), la Lombardia (71,2%) e il Lazio (64,1%). Viceversa, in altre Regioni le strutture private erogano meno del 20% del valore totale della mobilità per ricoveri e prestazioni ambulatoriali: Valle D’Aosta (19,1%), Umbria (17,6%), Sardegna (16,4%), Liguria (10%), Provincia autonoma di Bolzano (9,7%) e Basilicata (8,6%).


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Potenza

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POTENZA La zona si trova nel quartiere Poggio Tre Galli, i residenti hanno più volte segnalato agli uffici: «Siamo stanchi di essere ignorati»

Piazzale Zagabria, tra marciapiedi fantasma e incuria: i cittadini sollecitano interventi

DI ROSAMARIA M OLLICA

POTENZA. Rione Poggio Tre Galli è forse il quartiere più popoloso di Potenza, tanti gli istituti scolastici superiori e non che hanno lì la sede e tra le altre cose un parco cittadino, parco dell’Europa Unita, relativamente giovane che in poco tempo è diventato vero punto di riferimento per i potentini. Ma ai “punti di forza”, come spesso accade, si affiancano alcune criticità che i residenti affrontano quotidianamente con grande preoccupazione. Primo tra tutti la viabilità. Il manto dissestato è un problema molto diffuso a Potenza. Ma non è solo quello a preoccupare i residenti di piazzale Zagabria e zone limitrofe. Il vero problema consiste

nell’assenza di un marciapiede in una stradina quella che collega via Anzio a piazzale Zagabria appunto. Una stradina stretta e molto utilizzata dagli studenti che frequentano le scuole della zona. L’arteria è molto trafficata e l’assenza di un marciapiede o di un rallentatore la rende estremamente pericolosa per l’incolumità dei pedoni che la percorrono quotidianamente. I residenti hanno più volte contattato gli Uffici comunali competenti per chiederne la messa in sicurezza ma senza nessun risultato. Anche il sindaco Mario Guarente pare essere stato contattato senza nessun esito. Ma il problema non riguarda soltanto il marciapiede, uno stato generale

di abbandono e di incuria pare ormai essersi impossessato dell’area. Manto stradale dissestato, buche, rifiuti ingombranti abbandonati negli anfratti tra piazzale Bucarest e via Bratislava, calcinacci abbandonati e sparsi quà e là. Sono i cittadini a lanciare il grido di allarme che sperano venga ascoltato da “chi di dovere” e soprattutto sperano che la situazione si risolva quanto prima. «Questa è una strada molto pericolosa, abbiamo paura. Non ci sono marciapiedi e le macchine la percorrono a velocità sostenuta. Ma non è l’unico problema tutta la zona versa in una condizione di preoccupante stato di abbandono. Materassi abbandonati in attesa che

qualcuno venga a ritirarli, calcinacci, sporcizia. Questa non è una condizione degna per uno dei quartieri più popolosi di Potenza. Si intervenga. Siamo stanchi di essere ignorati» hanno riferito a

Cronache alcuni residenti nei pressi di piazzale Bucarest. Attenzioneremo la situazione con la speranza che evolva positivamente per l’incolumità e il benessere dei cittadini.

Le passeggiate del gruppo formato da circa 40 esemplari preoccupano i cittadini: «Cosa si aspetta ad intervenire?»

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Potenza, i cinghiali tornano in città: avvistati in via Giovanni XXIII

cinghiali sono tornati in città. Era da un po’ che non si vedevano passeggiare per le strade di Potenza tra il comprensibile timore e lo stupore dei cittadini. Ebbene un gruppo di circa 40 esemplari tra adulti e cuccioli sono stati avvistati nei pressi di via Giovanni XXIII. Ad immortalare l’escursione cittadina degli ungulati è un cittadino mentre percorreva l’arteria con il figlio a bordo della sua auto: «Non è la prima volta che ci troviamo faccia a faccia con i cinghiali. Non so davvero cosa stiamo aspettando ad intervenire. Mentre ero in auto con mio figlio, è sbucato un gruppo di 40 cinghiali circa, tra adulti e cuccioli. Hanno attraversato la strada in fila indiana». «Se in un primo momento mio figlio sembrava divertito, - continua il cittadino - poi ha iniziato a spaventarsi per-

chè ha capito che erano in tanti» «Non è possibile correre questi rischi in città, non è normale» conclude comprensibilmente preoccupato. E in effetti i provvedimenti adottati finora dal sindaco Guarente non sono serviti a molto. Le famose gabbie posizionate nell’area G e a Macchia Romana non hanno sortito gli effetti sperati e il simpatico gruppetto formato da sei cinghiali che ha visitato nei mesi scorsi via Londra, via Parigi, via Lisbona, via Ciccotti e persino il parco Baden Powell si è trasformato in una mandria di 40 esemplari ed è una visione questa che quantomeno preoccupa chi se li ritrova davanti. Vedremo a questo punto se rimarrà un avvistamento isolato o meno e soprattutto vedremo quali azioni deciderà di intraprendere il primo cittadino. ROSMOL

_ I cinghiali in via Giovanni XXIII


Provincia

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La consigliera regionale del Gruppo Misto: «Per la SS95 sono stati necessari investimenti pari a 125 milioni cofinanziati in gran parte dalla Regione»

Tito-Brienza, Merra: «Avviato il collaudo delle Gallerie» D

a ieri mattina «sono in corso i previsti collaudi di entrambe le gallerie sulla Tito-Brienza. Il personale qualificato di Anas sarà al lavoro presumibilmente fino a venerdì per le verifiche tecniche prima dell’apertura ufficiale dell’arteria. La galleria Casola e la galleria San Giuliano, ormai completate, saranno sottoposte alle ultime ricognizioni che certificheranno la transitabilità all’utenza in tutta sicurezza». Lo comunica il consigliere regionale Donatella Merra che già qualche giorno fa aveva annunciato l’imminente con-

clusione dei lavori e l’inaugurazione dell’imponente opera viaria partita a fine 2018. «Ricordiamo che per la SS95 Tito Brienza sono stati necessari investimenti pari 125 milioni cofinanziati in gran parte dalla Regione Basilicata. Un’opera strategica di grande pregio e utilità potrà finalmente essere consegnata ai lucani. Dopo l’apertura del tratto principale nord-sud dell’arteria proseguiranno gli interventi complementari e accessori che giungeranno a termine nelle successive settimane» ha concluso la consigliera regionale del Gruppo misto.

Il sindaco Vita: «Un modo per rispondere sempre meglio ai bisogni della comunità. I risultati saranno presentati per fine marzo»

Ultimi giorni per i satrianesi per partecipare al questionario anonimo sul bilancio sociale

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DI EMANUELA CALABRESE

l Comune di Satriano ricorda ai concittadini che sono gli ultimi giorni per partecipare al Sondaggio sul Bilancio Sociale, che chiuderà domenica 21 gennaio. Si tratta di una modalità per rispondere sempre meglio, da parte dell’Amministrazione, ai bisogni della comunità». Ed aggiungono dalla Casa comunale: «Grazie a tutti coloro che hanno già partecipato e a chi lo farà entro la scadenza. La vostra voce è fondamentale. Rispondere al questionario anonimo che è un'occasione per esprimere le tue idee, suggerimenti, bisogni e necessità avviando un dialogo aperto con l'amministrazione comunale. I risultati influenzeranno le decisioni future: non lasciarti sfuggire l'occasione di condividere la tua visione. In media ci vogliono solo 8 minuti, è il tempo che ti chiediamo di dedicare alla crescita del nostro paese». I risultati del sondaggio saranno presentati «in un incontro pubblico previsto per fine marzo». Si tratta di una opportunità per condividere idee, suggerimenti,

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bisogni e necessità avviando un dialogo aperto con l'amministrazione comunale con l’obiettivo di «essere trasparenti nella gestione, aprire alla partecipazione attiva della popolazione, realizzare il diritto all’informazione rispetto ai risultati raggiunti. Un progetto pilota concordato e voluto insieme alla struttura del Programma Operativo Val d'Agri». Dalla Casa comunale, guidata dal Sindaco Umberto Vita, spiegano di cosa si tratta: «Rappresenta un'innovativa modalità di comunicazione, un documento che va

oltre la semplice elencazione di cifre e numeri che caratterizza i classici bilanci comunali e che ha il compito di spiegare al cittadino in una forma chiara, leggibile e comprensibile come sono state impiegate le risorse, come sono stati fatti gli investimenti, quali progetti si sono realizzati e con quali risultati, gli impatti prodotti sul benessere e sulla qualità della vita delle persone e dell’intera comunità. Una fotografia dinamica dei risultati ottenuti e delle sfide future, per una pubblica amministrazione trasparente e

partecipata». Il primo Bilancio Sociale del Comune di Satriano «sarà inoltre realizzato in un’ottica di comunità ovvero secondo un processo di dialogo e confronto, analisi e valutazione in cui fondamentale è la partecipazione della popolazione. In tal modo, singoli cittadini, famiglie, imprese, associazioni, altre istituzioni pubbliche o private, non solo saranno i destinatari a cui il documento finale è rivolto, ma saranno anche coloro che ci aiuteranno a realizzarlo».


Provincia

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Verrà simulato un incidente rilevante nel Centro Oli di Viggiano: i cittadini presenti in un raggio di 2 km riceveranno un messaggio

Sistema d’allarme pubblico It-Alert Nuovo test il prossimo 25 gennaio

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n attesa del passaggio alla fase operativa del sistema di allarme pubblico It-Alert, che avverrà il prossimo 13 febbraio, su indicazione del Dipartimento nazionale di Protezione civile, alle ore 12 di giovedì 25 gennaio in Basilicata verrà effettuato un ulteriore test con la simulazione di un incidente rilevante nel Centro Oli Eni di Viggiano, tra i dieci stabilimenti industriali lucani soggetti alla direttiva Seveso per la pericolosità delle sostanze trattate. «Contestualmente al test ha spiegato il dirigente regionale della Protezione civile, Giovanni Di Bello, a margine dell’incontro organizzato dal Prefetto di Potenza, alla presenza di tutti i soggetti coinvolti -, verrà condotta una esercitazione “per posti di comando”, attraverso l’attivazione dei centri operativi e dei sistemi di comunicazione tra le strutture di protezione civile coinvolte, che simulerà lo scenario di rilascio random di grave entità di gas naturale contenente idrogeno solforato. L’esercitazione intende mettere alla prova la capacità di risposta delle componenti e delle strutture operative del sistema regionale di protezione civile, a livello centrale e periferico, mediante la verifica dell’efficacia e dei tempi di attuazione delle procedure e dei flus-

MASSA PASSIVA DIMEZZATA RISPETTO AL 2020

Rosso Noepoli, ok a piano riequilibrio __ La vice Prefetto Fedullo col dirigente Di Bello

si comunicativi e informativi, le azioni dei sistemi comunali di protezione civile e l’operatività del volontariato. L’obiettivo è quello di migliorare la risposta istituzionale e del territorio ai fini dell’adozione delle misure di autoprotezione e di salvaguardia di tutti i cittadini presenti nell’area circostante il polo industriale della Val D’Agri». Il messaggio It-Alert verrà trasmesso con il sistema cell-broadcast a tutti i dispositivi telefonici su un areale di raggio di 2 km con centro nello stabilimento Eni di Viggiano. I soggetti istituzionali coinvolti, coordinati dal presidente della Giunta regionale, attraverso l’Ufficio per la Protezione civile, e dalla Prefettura di Potenza, saranno i sindaci di Grumento Nova e Viggiano, la Questura di Potenza, il Comando provincia-

le dei Carabinieri, il Comando provinciale della Guardia di Finanza, il Comando regionale dei Carabinieri Forestali, Il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, l’Azienda sanitaria di Potenza e il Dipartimento Emergenza urgenza 118. Il messaggio It-Alert verrà inviato in modalità manuale dalla Protezione civile su richiesta del Prefetto di Potenza, coordinatore dell’attuazione del Piano di emergenza esterno dello stabilimento. Il messaggio sarà gratuito e anonimo, verrà ricevuto in automatico, anche in caso di segnale limitato o di saturazione della banda telefonica, e conterrà un link a cui si potrà accedere per compilare un questionario in forma anonima. Inoltre, nessun dato personale di chi riceve la comunicazione verrà in alcun modo trattato.

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procedura di riequilibrio finanziario pluriennale pianificata dal Comune di Noepoli, per la Corte dei Conti di Basilicata è congrua, offrendo il Piano una adeguata sostenibilità economica, fondandosi sia un corretto aumento delle entrate che su una verificabile riduzione di spese, considerando che le misure previste per il ripiano dovrebbero sviluppare economie molto più consistenti rispetto alla massa passiva da ripianare: «Questo modus operandi genera disponibilità residue pari a complessivi 233mila e 785 euro che confluiranno, anno per anno, nell’avanzo di amministrazione». Il Comune nel 2020 stabilì di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale per ripianare una complessiva massa passiva rideterminata in 330mila e 910 euro col risanamento, come originariamente previsto, in un arco temporale di 10 anni con rate annuali di 30mila euro ed utilizzo del Fondo di rotazione per 115mila e 950 euro per i primi due anni. Poi la rinuncia al Fondo di rotazione e una ulteriore rideterminazione con massa passiva da ripianare al 1° gennaio 2023, pari a 146mila e 444 euro. Rosso ridotto, «per effetto dell’avvenuta estinzione al 31 dicembre 2022 di tutti i debiti fuori bilancio, pari ad 116mila e 339 euro». L’originario passivo, ripianato nel biennio 2021-2022 per il 55% mentre il restante 45% da definire nei successivi anni, ovvero dal 2023 al 2029. Nella seconda relazione, calendario con la prima rata annuale da 27mila e 427 euro, le successive 5 da 23mila e 289 euro e l’ultima da 2mila e 571 euro. FERMOL

Calvera, Chiaromonte, Fardella e Teana le comunità coinvolte nell’evento con prima tappa il prossimo febbraio

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Verso il Festival “Miskigliamoci”, tante le iniziative

l Festival “Miskigliamoci” sta per cominciare. La prima tappa si terrà il 9-10-11 febbraio a Teana.Intanto proseguono le iniziative che vedono coinvolte le comunità di Calvera, Chiaromonte, Fardella e Teana appunto, come ad esempio il recente incontro online, durante il quale alla comunità e alle associazioni locali sono state raccontate le attività che sono previste nei tre giorni di febbraio, è stato altresì spiegato «come trovare le informazioni sul festival e condividerle con i propri amici e amiche e iniziare a coordinarci con tutte e tutti voi per organizzare in-

sieme la tappa – spiega lo Sportello Informativo Bell'Aaria – Calvera- Ognuno avrà la possibilità di mettersi in gioco, contribuire attivamente e diventare protagonista di questo percorso collettivo, nato per valorizzare la Via del Miskiglio e le comunità dei paesi di Calvera, Chiaromonte, Fardella e Teana». Si tratta di un Progetto in collaborazione con “La Via del Miskiglio”, il “Festival di cinema Marateale” e con il coordinamento generale di Peppone Calabrese.I quattro Comuni hanno presentato il Festival Miskigliamoci a Chiaromonte il 9 dicembre

scorso, un evento organizzato da NeturalCoop con il patrocinio di Regione Basilicata, APT Basilicata e Gal Cittadella del Sapere. In quella occasione «è stato inaugurato ufficialmente miskigliamoci 2024, con due laboratori di co-progettazione aperti agli abitanti dei 4 paesi, per raccogliere le voci del miskiglio e realizzare delle originali cartoline (cartacee e digitali) tramite cui iniziare a promuovere il territorio, ed iniziare a plasmare il passaporto del miskiglio, simbolo identitario e narrativo per eccellenza, che permetterà ai visitatori di appuntare i ricordi e le emo-

zioni che vivranno lungo il percorso. Inoltre – ha reso noto NeturalCoop- sempre con il contributo delle 4 comunità, è stata stesa una prima bozza del Manifesto del Miskiglio, per raccontare con un’unica voce un territorio fatto di diverse identità che, nel mix e nell’alleanza tra le diversità, hanno

trovato un’importante sintesi narrativa ed esperienziale. Un primo passo ad alto tasso di coinvolgimento, volto a trasformare la comunità locale da spettatrice passiva di un evento, a protagonista indiscussa del progetto e principale promotrice e fruitrice del territorio». EMANUELA CALABRESE


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Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera: «È allucinante come non si riesca a trovare una soluzione ed evitare che altri perdano la vita»

Ancora un morto sulla SS 407 Basentana: a perdere la vita un 91enne di Pisticci A

ncora una volta le strade lucane si sporcano di sangue. Ieri mattina un incidente stradale è costato la vita ad un uomo di 91 anni di Pisticci. Avvenuto per cause ancora da accertare da parte delle forze dell'ordine sulla strada statale 407 Basentana, nei pressi di Pisticci, in un tratto senza spartitraffico centrale. Se-

condo una prima ricostruzione, l'anziano, che era residente a Pisticci, era alla guida di una Fiat Panda che si è scontrata frontalmente con una Dacia Sandero, guidata da un giovane di 33 anni, rimasto ferito e trasportato all'ospedale di Policoro. Il secondo incidente mortale del 2024 pone nuovamente l’accento sulle condizioni delle arterie lucane e sulla necessità di metterle in sicurezza quanto prima. «Si ripetono con drammatica regolarità gli incidenti stradali sulla statale Basentana, da anni si parla e si scrive sulla necessità della messa in sicurezza della strada ma, avviene la morte ciclica di persone: è veramente vergognoso» denuncia il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, «registriamo e commentiamo un altro incidente avvenuto su questa “strada maledetta”. Come purtroppo abbiamo registrato in

Il segretario del Pd Matera: «Bennardi torni a dialogare con la comunità»

più di un’occasione, a facilitare scontri, ribaltamenti, e fuoriuscite di strada ci sono soprattutto le pessime condizioni della strada, aggravate da un percorso pieno di curve e da eventi atmosferici che la rendono scivolosa come una pista di pattinaggio su ghiaccio». «Ricordiamo – prosegue il sindacalista – che fu costruita negli anni sessanta del XX secolo, venne realizzata in previsione del traffico intenso prodotto dalle aree industriali della Valbasento distribuite tra Potenza, Pisticci e Ferrandina. Tuttavia lo sviluppo industriale non decollò e quindi la Basentana si presenta ora con una capacità superiore al volume di traffico che abitualmente vi transita». «Per l’Ugl – conclude Giordano – è allucinante come su questa maledetta strada si continuino a verificare incidenti ed a non trovare una definitiva soluzione affinché altre persone non perdano la vita. Le nostre grida, le segnalazioni, gli articoli Ugl, infatti, rimarranno per sempre su pagine, su social, magari a disposizione di qualcuno che, stanco, si dovrà pur assumere le proprie responsabilità».

L’esponente di “Matera nel cuore” commenta il progetto della centrale biogas nell’area

Centrale biogas, Angelino: «Bennardi ha tradito Gravela: «Profonda i residenti di Borgo La Martella» preoccupazione» «N

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l Partito Democratico di Matera esprime profonda preoccupazione in merito alla recente proposta di trasformare l'area ex discarica de La Martella in una centrale di produzione di biogas» afferma il segretario Luigi Gravela. «Abbiamo sempre posto grande attenzione alle esigenze e alle preoccupazioni dei cittadini del borgo, che hanno vissuto a lungo le difficoltà legate alla vicinanza prima di una discarica, e ora si trovano di fronte alla prospettiva di un impianto industriale. - continua - Da tempo esprimiamo anche pubblicamente il disagio che deriva da un insufficiente studio e approfondimento da parte dell'amministrazione sui grandi temi di sviluppo della città. Riteniamo fondamentale basare le decisioni su dati scientifici e programmi ben strutturati, e continueremo a insistere per un approccio più rigoroso e informato soprattutto in merito alle questioni ambientali che coinvolgono la comunità locale». «La questione della discarica è stata al centro delle nostre attenzioni, e ci siamo impegnati a garantire la bonifica e la chiusura totale dell'area, rispettando le legittime preoccupazioni dei residenti. - prosegue - La recente inversione di rotta da parte dell'amministrazione comunale, che ora propone la realizzazione di una centrale di biogas, solleva comprensibilmente nuove preoccupazioni tra i cittadini di La Martella. Capiamo la delusione e il senso di tradimento che possono provare i residenti». «Il Partito Democratico di Matera chiede all'amministrazione comunale di ritornare al tavolo del dialogo con la comunità locale. La decisione di realizzare una centrale di biogas non dovrebbe essere presa senza un ampio coinvolgimento e consultazione dei residenti di La Martella» conclude il segretario Gravela.

o alla centrale biogas nell’area già occupata dalla discarica del borgo La Martella di Matera. Ho deciso di partecipare alla manifestazione organizzata nel pomeriggio di lunedì dai residenti del borgo La Martella di Matera davanti al Comune di Matera per ribadire la contrarietà al progetto che prevede l’insediamento di una centrale biogas nell’area ex discarica del borgo materano» ha affermato Giovani Angelino di “Matera nel cuore”. «In questa occasione mi sono reso conto di quanto sono delusi i residenti del borgo La Martella, che attraverso alcuni striscioni hanno ribadito di non condividere le scelte dell’Amministrazione a trazione Movimento 5 Stelle guidata dal sindaco di Domenico Bennardi rispetto alla destinazione dell’area ex discarica. - continua Angelino - Tante famiglie si sono ritrovate davanti al Comune per una protesta civile che ha fatto tanto rumore. Tra i tanti striscioni esposti mi ha colpito uno in particolare. Riportava una sola parola, “Tradimento”. Perché di tradimento si tratta. L’Amministrazione Bennardi ha

tradito i materani che hanno creduto in quel cambiamento promesso in campagna elettorale e tra i cittadini traditi ci sono anche i residenti del borgo La Martella, che non si aspettavano una decisione del genere da parte di questo governo cittadino». «L’Amministrazione Bennardi non solo predica bene e razzola male dal primo giorno che si è insediata al Palazzo comunale ma si conferma la più incapace tra tutte quelle che hanno guidato il Comune di Matera. prosegue Giovanni Angelino - Bennardi e soci in campagna elettorale avevano promesso la bonifica dell’area già occupata dalla discarica ed invece è spuntato nuovamente il progetto di una centrale a biogas. I residenti del borgo La Martella sono pronti a lottare per dire no a questo progetto e io sarò sempre al loro fianco per sostenerli in questa battaglia». «Matera nel cuore non si rassegna e continuerà a denunciare tutti i disastri di questo fallimentare governo cittadino, con l’auspicio che possa al più presto prendere atto della sua manifesta incapacità e andare a casa» conclude Giovanni Angelino.


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Cgil, Cisl e Uil: «Si confermino gli impegni presi stanziando le somme annunciate e poi si proceda all’assunzione di personale»

Biblioteca Stigliani, i sindacati: «Tante proposte ma tutte confuse»

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econdo l’ultimo censimento ISTAT, in Italia sono 7.425 le biblioteche pubbliche e private, statali e non statali, aperte al pubblico (sono escluse quelle specialistiche). Due biblioteche su tre sono civiche, mentre la restante parte sono biblioteche appartenenti a enti ecclesiastici o associazioni private. «Dati preliminari utili, ciò detto, veniamo al dunque. In questi giorni tiene di nuovo banco l’eterna questione relativa alla Chiusura della Biblioteca “Tommaso Stigliani” di Matera. In non pochi si sperticano a produrre proposte le più varie e stravaganti, senza né capo né coda circa un possibile rilancio. Intanto, se la Regione non stanzia le risorse necessarie la biblioteca rischia di chiudere» hanno affermato le segreterie di Cgil, Cisl e Uil. «Le ultime due proposte in ordine di tempo fanno capo al Sindaco di Matera e ad un esponente regionale. - continuano - Il Sindaco, parole di questi giorni, ha detto: “ho voluto che nel progetto dei

Presìdi culturali e del rilancio delle biblioteche delle aree interne gestito dalla Fondazione, venisse aggiunta anche la Biblioteca provinciale di Matera per cercare di rilanciarla”. Mah! Vorremmo capire quali sono le competenze in materia di biblioteche che detiene la Fondazione, un organismo a tempo, che ha adempiuto alla sua missione è che nulla a che vedere con le biblioteche. Una visione cosiddetta “innovativa” della biblioteca, che recentemente traduce le esigenze di rinnovamento provenienti dalla società, chiede alla biblioteca di proporsi come presidio attivo di cultura, aperto alle istanze del territorio. Da questo assunto discende anche l’esigenza ancor più forte di maturare competenze professionali affidabili. Si tratta di fattori essenziali per l'evoluzione delle biblioteche in termini di infrastrutture locali propositive e attrattive. Decisive diventano le competenze necessarie, specifiche per accogliere e offrire servizi tradizionali e nuovi.

Vietato improvvisare. Tra l’altro, per quale motivo la Regione dovrebbe trasferire le risorse alla Fondazione e non direttamente alla Provincia, visto che sono pur sempre risorse regionali?» «Ma c'è un'altra discutibile proposta avanzata, a quanto pare, da un esponente regionale. - proseguono i sindacati - Prevede uno sportello a servizio degli imprenditori da collocare all’interno della Biblioteca. Lo ricordiamo a noi prima che all’esponente regionale che ha avanzato questa proposta, in realtà, esistono già due enti preposti a questo compito: la Camera di Commercio e, aspetto ancora più calzante, il Consorzio industriale che, tra l'altro, è una emanazione diretta della Regione». I sindacati propongono poi quello che la Regione dovrebbe fare nell’immediato per risolvere la questione: «Confermare gli impegni presi stanziando le somme annunciate, pari a 1 milione e 300 mila euro, confermate sia da Bardi che dal dirigente responsabile dell’ufficio

di Programmazione e procedere alle assunzioni a tempo determinato per coprire i vuoti nell’organico della Biblioteca, un’operazione possibile nell’immediato. Le norme in materia di pubblico impiego prevedono ben quattro tipologie di rapporti di lavoro flessibili: due previsti dal CCNL Funzioni Locali (contratto di lavoro a tempo determinato e contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato) a cui si vanno ad aggiungere quelli attualmente previ-

sti dall’articolo 3-ter del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2023, n. 74 (contratto a tempo determinato di apprendistato e contratto a tempo determinato di formazione e lavoro)». «Quindi ci sono tutte le condizioni per intervenire nell’immediato, è solo questione di volontà politica. - concludono i sindacati - Questo occorre fare, non altro. Discutere di rilancio o altro è solo fuffa pre elettorale».

IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE UNIMATICA CONFAPI MATERA SULLA CASA DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI: «LE NOSTRE RICHIESTE INASCOLTATE»

Lomurno: «Progetto valido ma va messo a vantaggio di tutti»

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l Presidente della Sezione Unimatica di Confapi Matera, Sante Lomurno, torna sul progetto della Casa delle Tecnologie Emergenti, ritenendo il percorso avviato utile per rafforzare il collegamento con il territorio e favorire la diffusione delle tecnologie. «Nei mesi precedenti sono stati avviati diversi tentativi di collaborazione; purtroppo, tali sforzi sono risultati infruttuosi e ad oggi non hanno ricevuto alcuna risposta. Questa situazione genera preoccupazione tra gli imprenditori associati riguardo al reale stato di avanzamento dei lavori presso la CTE», dichiara il Presidente Lomurno. «Allo stato attuale le imprese non dispongono di informazioni relative alle attività completate e allo stato di avanzamento dei progetti. - continua - Noi ci siamo dichiarati disponibili, senza alcun onere per il progetto, a

supportare il Comune nel piano di investimenti per rendere il tutto più coerente con i fabbisogni e le aspettative delle aziende del territorio». «Abbiamo predisposto un documento che sintetizza il punto di vista della Categoria e in cui, tra l’altro,chiediamo un maggior coinvolgimento del sistema imprenditoriale locale in questa iniziativa, la cui scadenza è fissata entro il primo trimestre del 2025. Allo stesso tempo, abbiamo presentato una richiesta di informazioni necessarie per comprendere lo stato di avanzamento e garantire visibilità alle aziende riguardo alle risorse disponibili e alla pianificazione per il relativo accesso alla CTE. - prosegue Lomurno - Abbiamo chiesto, inoltre, di incontrare i partners scientifici della CTE (Politecnico di Bari, CNR e Università della Basilicata) per discutere delle effettive possibilità di industrializzazione delle tecnologie a vantaggio del territorio. Finora, tuttavia, non abbiamo avuto alcuna risposta». «Considerando che un eventuale insuccesso della CTE si tradurrebbe in una grande perdita di opportunità per le imprese locali e per il relativo piano di assunzione del personale, il nostro obiettivo - precisa Sante Lomurno è quello di creare un ecosistema in grado di agevolare e promuovere la comunità circostante e i suoi attori, rafforzando le vocazioni del territorio in congiunzione con le tecnologie emergenti e il loro continuo trasferimento nel tessuto imprenditoriale della Ba-

silicata». «Al fine di garantire il successo della CTE, è necessaria una vera strategia di industrializzazione, ossia un piano che assicuri che le tecnologie emergenti trovino un efficace impiego nell'ambito industriale locale. Siamo fermamente convinti che il progetto della Casa delle Tecnologie Emergenti sia di fondamentale importanza per lo sviluppo di un'industria delle tecnologie dell'informazione, della comunicazione e del marketing nella città di Matera, a supporto delle numerose realtà già operanti in questo settore. Gli imprenditori di Unimatica Confapi hanno dichiarato ampia disponibilità a contribuire maggiormente all'iniziativa. Anche l'Assessore comunale all’Innovazione Tecnologica, dal canto suo, si è dichiarato disponibile alla massima inclusione» prosegue. «Dati i tempi stringenti di un progetto che si avvia alla chiusura, è diventato pertanto urgente discutere con i tre partner scientifici dello stato della CTE, così come delle effettive possibilità di industrializzazione delle tecnologie a vantaggio del territorio. L'obiettivo è far prosperare sul territorio un ecosistema digitale a beneficio di tutti, anziché di singoli attori, al fine di offrire a chiunque, imprese e giovani lavoratori, la possibilità di partecipare e concretizzare finalmente aspettative di sviluppo e occupazione nel nostro territorio» conclude il Presidente della Sezione Unimatica di Confapi Matera Sante Lomurno.


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Il finto missionario all’udienza generale in Vaticano: quell’“inganno” per parlare con Giovanni Paolo II

Compie 45 anni la prima intervista di una radio libera a Papa Wojtyla

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DI TONINO LUPPINO*

ono passati ben 45 anni da quella fredda mattina del 17 gennaio 1979, il giorno in cui si festeggia Sant’Antonio Abate il Grande, allorquando riuscii, rocambolescamente, ad intervistare, con un registratore “Philips” anni Settanta, il Papa polacco Karol Wojtyla, attraverso i microfoni di Radio Sapri, una “barricadera” radio libera (1976-1982), della quale ero co-fondatore e direttore responsabile! L’intervista, durò due minuti e rivolsi al futuro San Giovanni Paolo II ben tre domande. Dicevo “rocambolescamente”, perché “confezionai” e “pianificai” l’incontro con l’inganno, “travestendomi” da missionario sudamericano: i particolari li raccontai anni or sono a Massimo Giletti e Giancarlo Magalli (Rai), ma anche a tanti Network radiofonici come Radio Potenza Centrale, fondata dal primo pioniere dell’etere Bonaventura Postiglione, detto Nino. Ero arrivato a Roma con i fedeli della mia Diocesi, nell’occasione di una udienza generale. Sapevo che alla destra del

trono papale, prendevano posto i Vescovi delle varie Diocesi, mentre a sinistra c’erano missionari e missionari sudamericani, che, tra l’altro, intervistai prima dell’udienza generale. A distanza di 45 anni, continuo a ribadire che “era tutto scritto”: quel giorno dovevo incontrare Papa Wojtyla, con molta fortuna e l'aiuto determinante del mio caro Vescovo, l'indimenticato Mons. Umberto Altomare, che fece “buoni uffici”, dopo aver esclamato con meraviglia: “E tu che fai qui

?!?”, per realizzare la storica intervista! Eh sì, dico storica, perché, grazie a quell'intervista, Radio Sapri, nel 2006, in occasione del trentennale delle Radio in Fm, svoltosi con tante manifestazioni a Bologna, fu inserita nella storia delle Radio Libere, “ma libere veramente”, come cantava Eugenio Finardi nel 1976 con la sua famosa canzone “La Radio”! Parlammo della Chiesa, del futuro dell’umanità e dei giovani. Con quell'intervista iniziò il “feeling” Papa Wojtyla - giovani,

che poi, nel tempo, avrebbe prodotto frutti copiosi. Il futuro San Giovanni Paolo II, un Papa la cui opera evangelizzatrice non ha precedenti nella lunga storia di Santa Romana Chiesa, parlava, dopo appena tre mesi di Pontificato, non ancora un perfetto italiano e mi

ascoltava con grande interesse. Mi colpirono molto la sua voce vibrante e i suoi occhi vividi e luminosi! È chiaro che la cassetta audio “Tdk” dell’intervista la conservo come una reliquia! *GIORNALISTA E STORICO SPEAKER RADIOFONICO

Presso l’Ambasciata del Principato di Monaco nella Capitale, si è tenuta l’Assemblea dei Comuni

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Rete siti storici della famiglia Grimaldi: Irsina tra i protagonisti

l Comune di Irsina è entrato nella rete dei siti storici della famiglia Grimaldi nel corso del 2023, in virtù di un passato che ha visto l’antica Montepeloso feudo della famiglia Grimaldi (fino al 1664). A Roma, presso l’Ambasciata del Principato, si è tenuta l’Assemblea dei Comuni inseriti nella rete, alla presenza dell’Ambasciatore e del Presidente della Rete, il sindaco di Dolceacqua (Im) Fulvio Gazzola. Nel corso dell’Assemblea, alla quale ha preso parte il sindaco Nicola Morea, sono state definite le azioni per il 2024, che vedranno, tra le altre, un incontro presso il Principato di Monaco, l’avvio di collaborazioni con l’As Monaco (squadra di calcio militante nella serie A francese)e con la Fondazione Albert II, il miglioramento del sito internet della rete, la valutazione circa la costruzione di una offerta turistica dedicata, il premio

Master Olive Oil, la collaborazione con i Comuni francesi, e tante altre iniziative. Definite anche le possibili visite di S.A. Principe Alberto II di Mona-

co che dovrebbe visitare anche la città di Irsina nel corso del 2024. Per Irsina si tratta di una ulteriore importante vetrina in un anno che vedrà ospitare l’Assemblea Na-

zionale dei Borghi più Belli d’Italia. Irsina riscopre la propria immensa storia per creare opportunità di sviluppo.


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IL RICORDO Medico, politico, amministratore, legislatore e uomo di cultura, una delle personalità più autorevoli della Dc del Vulture Melfese e della Basilicata

Senatore Vincenzo Leggieri: un centenario da ricordare C

presso l’Ospedale Fatebenefratelli. Ma ben presto sollecitato dagli ento anni fa, il 17 gennaio amici venosini della DC fa ritorno 1924, nasceva il Sen Vin- in città e si candida al Consiglio cenzo Leggieri, medico, Comunale per la DC nel corso delpolitico, amministratore, legisla- la tornata elettorale del 1956. Tra tore, uomo di cultura una delle i primi eletti svolge con passione personalità più autorevoli e rap- il suo ruolo di consigliere di oppresentative della Dc del Vulture posizione, mantenendo una diaMelfese e non solo ma della inte- lettica aspra, ma corretta, con la ra Basilicata. Ha servito la politi- compagine di maggioranza. Nel ca e non se ne è servito, ha servi- frattempo avvia la sua attività proto il partito quando i partiti erano fessionale nell’Ospedale San comunità di reale mediazione con Francesco di Venosa, ove assume la società. Ha reso un servizio al- la funzione di primario otorino. In la società come persone, istitu- quegli anni, precisamente nel zioni, realtà economiche produt- triennio 1957 – 1959, con decreto tive e di rappresentanza. Leggieri prefettizio n. 1685/XXVIII è noha fatto parte di quella classe di- minato membro del Consiglio Prorigente dove preparazione, com- vinciale Sanitario, poi confermapetenza e radicamento sul territo- to nel successivo triennio con anario erano i pilastri fondamentali logo decreto n. 1449/XXVIII del del fare politica. Ha saputo per- 2 dicembre 1961. Nel 1960, in ocfettamente coniugare temperanza casione delle elezioni amminiinsieme alla passione, diritti mai strative ottiene la doppia elezione disgiunti dai doveri, fede sempre al Consiglio Comunale e a quello vissuta nella laicità, identità sen- Provinciale, nel collegio di Venoza mai integralismi. Ricordarlo sa Maschito Forenza, nelle file oggi a 100 anni daldella Democrazia Cristiana. In tala nascita e’ fare le ultima veste, memoria!RingraVincenzo Leggieri svolge un ruolo atzio Ezio Lavorativo in Consiglio, ha fatto parte soprattutto no, studioso apa favodi quella classe dirigente re della istituzione passionato,che dove preparazione, a Venosa sia del con questa sua bella biografia ci competenza e Liceo classico che fa conoscere la videll’Istituto Tecniradicamento sul territorio co. ta di uno dei miSul piano polierano i pilastri tico – partitico viegliori figli della città di Orazio. fondamentali del fare ne eletto nel CoVincenzo Leggiepolitica mitato Provinciale ri, nasce a Venosa della DC. Paralle(Pz) il 17 gennaio del 1924. Al- lamente con decreto episcopale l’età di 21 anni, durante gli ultimi del 23 gennaio 1961 viene nomimesi della guerra dopo una breve nato Presidente del Movimento frequentazione con l’on. Guido Laureati Cattolici per la Diocesi Miglioli allora al confino nel Co- di Venosa, e con analogo decreto mune di Lavello, si iscrive alla del 26 agosto dello stesso anno è Democrazia Cristiana, e ne divie- nominato Presidente della Giunta ne segretario di sezione. Dopo la Diocesana di Azione Cattolica breve parentesi politica, lascia Ve- della Diocesi di Venosa (triennio nosa per recarsi a Napoli ove fre- 1961 – 1963). quenta la Facoltà di Medicina e L’anno successivo con decreto del Chirurgia. Conseguito il titolo ac- Ministro dell’Agricoltura e Forecademico presta il suo servizio ste n. 13267 del 20 aprile 1962 è DI PEPPINO MOLINARI*

__Vincenzo Leggieri

nominato componente della De- arrecare soccorso, con pochi aniputazione di sezione per la Luca- mosi, alle vittime di un crollo e, nia e del Consiglio di Ammini- trascinando con assoluto sprezzo strazione dell’Ente per lo Svilup- del pericolo altri soccorritori nelpo dell’Irrigazione e Trasforma- l’opera di salvataggio di alcune zione Fondiaria (triennio 1962 – persone da sicura morte, rimane1964), incarico poi confermato per va per qualche tempo sepolto dalil successivo triennio (1965 – le macerie». Nelle successive ele1968) con decreto ministeriale n. zioni amministrative del 1968 è di 13208 del 2 dicembre 1965. Nel nuovo candidato con la democra1965 in occasione delle elezioni zia cristiana. Primo eletto, ricopre amministrative si ricandida al la carica di Sindaco per circa un anno, a capo di una Consiglio cocompagine di centromunale sempre Il 9 maggio 1973 alla sinistra, per poi passaper la Dc, ripresenza del Presidente re nelle fila dell’opsultando primo degli eletti. In del Senato, on. Amintore posizione a seguito del riassetto politico conseguenza di ciò assume Fanfani, sarà insignito dalla della maggioranza Fondazione Carniege per consiliare. In occasiola carica di primo cittadino gli atti di eroismo della ne delle elezioni poliper circa un medaglia d’argento di 2° tiche del 1972 viene candidato nel collegio biennio, fino al grado con la seguente senatoriale di Melfi, 1967. motivazione «il 22 agosto sempre sotto la “banDurante il breve, ma intenso 1966 in Venosa, quale diera” della Democrasindacato, è Sindaco del Comune, si zia Cristiana. In quelcircostanza, anche protagonista di prodigava oltre ogni limite la grazie alla brillante un atto di eroismo che alcuni ad arrecare soccorso, con campagna elettorale anni dopo, prepochi animosi, alle vittime dispiegata nei singoli cisamente il 9 di un crollo e, trascinando comuni, ottiene l’auspicato laticlavio semaggio 1973 con assoluto sprezzo del natoriale. Nella Caalla presenza pericolo altri soccorritori mera Alta dal Capodel Presidente del Senato, on. nell’opera di salvataggio di gruppo democristiano Amintore Fanalcune persone da sicura viene assegnato alla 10° Commissione perfani, lo vedrà morte, rimaneva per manente (Industria, insignito dalla qualche tempo sepolto commercio, turismo) Fondazione Carniege per dalle macerie» e alla 12° Commissione (Igiene e sanità). gli atti di eroismo della medaglia d’argento di Come egli stesso ricorda in alcu2° grado con la seguente motiva- ne pagine di ricordi parlamentari, zione «il 22 agosto 1966 in Ve- il quadriennio romano fu intennosa, quale Sindaco del Comune, sissimo di attività politico- parlasi prodigava oltre ogni limite ad mentare.


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ta, circa il 40 %, non viene rie- volta la sua persona quale capolista della Democrazia Cristiana. letto. Nonostante ciò, il suo costante e L’esito, non affatto scontato, veproficuo impegno parlamentare de il partito largamente vincente con quasi il 50 % dei seggi consui temi socio-sanitari lo quistati. portano a essere uno degli interlocutori privile- L’immutata passione per la Assume giati delle istituzioni e Politica e l’amore viscerale per l’ultima volta la dello stesso partito. In raper la sua città lo porta nel carica di gione di tale esperienza 1985, in occasione delle Sindaco maturata sui banchi del Senato, con decreto del elezioni amministrative, a per circa Ministro della Sanità Ti- spendere ancora una volta un biennio e in tale na Anselmi (D. 16 marzo la sua persona quale veste pone 1979), viene nominato membro della Commis- capolista della Democrazia le basi per sione di Studi istituita Cristiana il rilancio culturale e presso il medesimo dicastero «con il compito di compie- turistico della città offrendo alre studi e indagini ricognitive sul- l’attenzione dei colleghi «la prele esperienze regionali di riorga- parazione in lunghi del grandionizzazione dei servizi socio-sani- so avvenimento di portata montari di base, nel quadro di garan- diale rappresentato dalla celebraA lui si deve, infatti, tra le altre obbligatoria di immunoglobulina zie di salute uniformi su tutto il zione del Bimillenario della morcose, in qualità di relatore e primo anti. D nelle donne Rh negative territorio nazionale». In questa te di Q. O. Flacco». Con la prefirmatario l’approvazione della non immunizzate per la preven- veste svolge una intesa attività matura interruzione dell’ultimo legge sulla istituzione dei con- zione della malattia emolitica del convegnistica tesa divulgare i sindacato, e dopo aver anche ulsultori familiari quali strumenti neonato, da incompatibilità ma- principi della riforma sanitaria e timato il suo servizio professioofferti “per fare scelte responsa- terno-fetale” (n. 310-B), norma ad avviare la sua armonizzazione nale, assume per circa tre anni la bili in ordine alla procreazione” approvata dal Senato della Re- con la consentanea legislazione carica di Direttore Generale dele l’approvazione, in qualità di pubblica e relatore e cofirmatario regionale di attuazione. Sempre la ASL n. 2 di Potenza. Con la proponente e relatore, del disegno del disegno di legge recante “Sus- in questo periodo è nominato dal- conclusione di quest’ultimo incadi legge “sulla profilassi della ca- sidio integratico dello Stato a fa- l’ANCI nazionale membro del rico pubblico, trasferisce la sua rie” (n. 1254). È stato estensore e vore degli infermieri hanseniani Gruppo tecnico permanente per i residenza a Padova, dove inizia problemi organizzativi delle USL, una nuova stagione di attività, depromotore del disegno di legge e dei loro familiari a e alcuni anni do- dicandosi a tempo pieno alla sua recante “Norme sulla informa- carico” (n. 1186). È po (1982) dalla passione mai sopita, quella per la zione medico-scientifica riguar- stato inoltre relatoIntenso l’impegno di Direzione Nazio- letteratura e per la poesia dando dante i prodotti farmaceutici” (n. re designato dal sindacato ispettivo con nale della Demo- alle stampe numerosi contributi 765) e estensore e promotore del presidente dei disedisegno di legge recante “Legge gni di legge nn. numerose interrogazioni e crazia Cristiana apprezzatissimi in sede nazionaspeciale per la Basilicata” (n. 794, 825 e 1701 interpellanze vertenti le più membro della le, tra i quali si segnalano: 1038). È stato, inoltre, cofirmata- della VI Legislatu- disparate materie, a riprova Consulta Nazio- - Vincenzo Leggieri, Palazzo Calnale per i proble- vino e dintorni. Rilettura a dirio dei seguenti disegni di legge: ra. Infine, è stato di una visione ampia del mi della sanità stanza di dialoghi con la gente, - legge recante “Ripianamento dei primo firmatario debiti degli enti ospedalieri” (n. del disegno di leg- suo mandato parlamentare pubblica. Allo Ed. Osanna, 1993; stesso tempo ri- - Vincenzo Leggieri, Dodici pit2271), cofirmatario del disegno ge recante “Provvedi legge recante “Assegnazione dimenti urgenti per l’avvio della prende attivamente la sua attivi- tori e un poeta, 1983; di un contributo annuo all’Asso- riforma sanitaria” (n. 2308). Ac- tà professionale di primario oto- - Vincenzo Leggieri, Versi e conciazione nazionale focolari” (n. canto a tale proficua attività, non rino presso l’Ospedale San Fran- troversi, (raccolta di satire con lo 323); manca una altrettanto intenso im- cesco di Venosa, nel frattempo è pseudonimo si Zeno Levi); 2001; - legge recante “concessione di pegno di sindacato ispettivo con trasferito nella nuova e moderna - Vincenzo Leggieri, L’ultima contributi per opere ospedaliere” numerosissime interrogazioni e struttura da egli stesso inaugura- corsa. Prosimetro in tre scene, Ed. (368); interpellanze vertenti le più di- ta nel dicembre del 1975 in com- Edizioni Osanna, 2003; - legge recente “Interpretazione sparate materie, a riprova di una pagnia del Ministro Emilio Co- Vincenzo Leggieri, Il terzo orecdell’art. 151, lettera d), del testo visione ampia del suo mandato lombo e del Presidente della chio, Ed. Panda, 2009. unico delle imposte dirette relati- parlamentare. Nel corso della Le- Giunta Regionale Vincenzo Ver- Pochi giorni prima di concludere vo alla esenzione dell’imposta gislatura e precisamente il 26 ot- rastro, del quale ricopre per lun- la sua avventura terrena, 8 febsulle società nei riguardi dell’En- tobre del 1972 è designato mem- ghi anni la carica di Direttore Sa- braio 2013, dà alle stampe la sua te autonomo per l’acquedotto pu- bro dell’Assemblea Parlamenta- nitario, oltre a occuparti, in qua- ultima fatica letteraria dal titolo gliese” (n. 553); re del Consiglio d’Europa. In ta- lità di responsabile unico, di tut- Cartoline antelucane, una sorta di - legge recante “Modifica del- le prestigiosa assise svolge il suo ti i servizi socio-assistenziali del- testamento rivolto agli “amici”. l’articolo unico della legge 7 mandato all’interno della Com- l’ULS n. 1. È in questo periodo Le sue spoglie terrene, per sua maggio 1965, n. 459, delle legge missione dei problemi sociali e parentetico che riprende il suo an- espressa volontà, riposano nel ci2 aprile 1968, n. 517, riguardan- della sanità. Infine nel corso del tico amore per la poesia dando al- mitero di Venosa, a testimonianti il collocamento a riposo di uf- quadriennio parlamentare parte- le stampe per i tipi delle Edizio- za del suo forte attaccamento alficiali sanitari e sanitari condot- cipa alle seguenti missioni al- ni Osanna una prima raccolta di la terra natìa. Leggieri è stato un poesie dal Titolo Clessidra, se- vero maestro di pensiero, protati”; l’estero: - legge recante “Norme per il con- - Strasburgo: Assemblea Consi- guita l’anno successivo da una se- gonista e testimone di quel cattolicesimo popolare che è stato uno conda dal titolo Si fa sera. seguimento della glio d’Europa; patente di guida - Parigi: Sessione La immutata passione per la Po- strumento essenziale e decisivo A lui si deve, tra le alte dell’U.E.O sugli litica e l’amore viscerale per la per la presenza dei democristiani per macchine sua città lo porta nel 1985, in oc- nella cittadella della politica itaagricole, carrelli e cose, in qualità di relatore e armamenti; casione delle elezioni ammini- liana. macchine operaBonn: Sessione primo firmatario *GIÀ PARLAMENTARE trici da parte di l’approvazione della legge dell’U.E.O sui rap- strative, a spendere ancora una porti con i paesi mutilati e minorasulla istituzione dei dell’Est; ti fisici” (n. 958); consultori familiari quali - Edimburgo; In- legge recante “Istituzione strumenti offerti “per fare dagine conoscitiva sulle bioproteine. dell’Università in scelte responsabili in Alla sua tenace atBasilicata” (n. ordine alla procreazione” tività si deve, inol117); tre, la realizzaziononché relatore e cofirmatario del disegno di legge ne dello stabilimento Grandi Ofrecante “Obbligatorietà della vac- ficine delle Ferrovie dello Stato cinazione antirosolia per le mi- presso l’allora istituenda area innori di anni nove e per alcune ca- dustriale di San Nicola di Melfi. tegorie di lavoratrici” (n. 980). È Nel 1976, ricandidato dalla Destato ancora relatore e cofirmata- mocrazia Cristiana nel collegio rio del disegno di legge recante senatoriale di Melfi, nonostante norme sulla “Somministrazione l’alta percentuale di voti ottenu-


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mercoledì 17 gennaio 2024 www.lecronache.info


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