IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
VENERDÌ 17 NOVEMBRE 2023 • ANNO VIII N. 263 € 1,50
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APPENNINO LUCANO POST PRIORE, TISCI PER CANCELLARE IL PASSATO: NELLA VISITA ILLUSTRATA LA VISIONE DELLA FUTURA GOVERNANCE
La nuova stagione del Parco Il Sottosegretario Barbaro ha anche promesso tempi celeri per il nuovo direttore
Servizio a pag 18
OLTRE IL GIARDINO È il maggior sponsor di Chiorazzo, ma predilige le regole ai nomi. Calcio, per il fondatore di Auxilium mare mosso
Boccia: «Ok, il metodo è giusto» L’ex presidente di Regione sul percorso del Pd: «Avanti però solo con nome condiviso da tutti» _
TERAPIA DEL DOLORE
S. Carlo: in meno di 2 anni, mille interventi ille interventi effettuati in meno di due anni dall’avvio della attività in rete della Terapia del dolore dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza diretta dal dottor Antonio Giardina. Un obiettivo «rilevante che restituisce importanti risultati anche in termini di soddisfazione delle persone in cura che riescono a trovare risposte ai bisogni di salute e al diritto a non soffrire inutilmente». Per il Direttore generale Spera, la programmazione si è rivelata efficace (...)
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DARSI ALMENO UN METODO om’è piena di sorprese e capitomboli questa politica sempre più assillata dalle regionali in scena a marzo, salvo smorfie napoletane che vorrà fare Vito Bardi, vista ormai la sua dipartita dal pantheon dei papabili governatori della Basilicata. Ora lasciamo stare che la selezione per acchiappare la sinistra candidatura sia una lotta al limite della sopravvivenza darwiniana e che non si risparmi nulla pur di seppellire velocemente l’avversario, ma ci vorrebbe del carattere o almeno un buon metodo di resistenza alle fatiche della pugna elettorale anziché sorseggiare la camomilla romana e dichiararsi pronto alla sfida con addosso l’immaginetta di Narciso in versione portafortuna. Così prendete Lorenzo Bochicchio per com’era considerato dall’iconografia calcificata del PD, in virtù d’una gestione d’emergenza riuscita poco più che decentemente rispetto al lavoro disastroso dei patrioti alla Leone e vedete com’è penosamente svaporato, senza mostrare mai un sussulto d’orgoglio e nemmeno un’unghia di cazzimma contro la discesa miracolosa del Beato Angelico Chiorazzo che ha lasciato i suoi fan in braghe di tela. Scrive Albert Camus: “Quando non si Servizi alle pagine 2 e 3 ha carattere bisogna pur darsi un metodo”.
OLTRE IL GIARDINO/2
Con Follia, Giordano e Pipponzi focus su regionali, tagli scuole e misure di welfare per i genitori lucani
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Dall’illuminazione pubblica alle tasse, Telesca accende i riflettori sulle promesse tradite del sindaco Guarente
Potenza, blackout amministrativo
■ Servizi
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AUTOMOTIVE
Nasce l’area di crisi complessa a Melfi I sincadati: «Con Stellantis la vera partita si gioca al tavolo nazionale ■ Servizi
M. Dellapenna a pagina 2
a pagina 16
_ PNRR, SVOLTA GREEN
Latronico vs Stigliano Sentenza ribaltone sul finanziamento milionario: nulla la classifica del CdM
ASI POTENZA LIQUIDATO IL LIQUIDATORE: VINCE LA REGIONE
Al Tar lucano per l’avv Fiengo debacle totale de iure e de facto
a pagina 4
■ F. Moliterni
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_ CAR ZENTRUM
F. Moliterni a pagina 8
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Maxi sequestro di beni e conti, appelli accolti: ai Valluzzi annullata la pesante confisca ■ F. Moliterni
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venerdì 17 novembre 2023 www.lecronache.info
OLTRE IL GIARDINO Ospiti di Leporace l’ex presidente della Regione Boccia e il giornalista Santoro per fare il punto su «candidati autorevoli» ma che rappresentino «aria nuova»
Elezioni Basilicata, Boccia: «Csx punti su un candidato della società civile» n una delle ultime puntate di “Oltre il giardino” - il programma di approfondimento politico in onda su Cronache Tv sul canale 68 del digitale terrestre - il conduttore Paride Leporace ha ospitato il senatore Tonio Boccia, già presidente della Regione Basilicata dal 1990 al 1995, e il giornalista Salvatore Santoro per discutere delle prossime elezioni regionali in Basilicata.
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«IL CANDIDATO NON PER FORZA DEVE ESSERE CHIORAZZO» Boccia ha esordito spiegando di aver «tentato di dare un contributo, anzitutto per i Lucani e poi per la parte politica con la quale mi sembro più compatibile il centrosinistra», in un «momento delicato» per tutte le forze politiche. I partiti per Boccia «non esistono più e c’è una grandissima difficoltà nell'immaginare il futuro per la Basilicata». Santoro ha sintetizzato il recente intervento di Boccia, nel quale l’ex presidente ha evidenziato «le difficoltà di convergere su un candidato presidente del centrosinistra espressione di un partito della coalizione». Boccia ha suggerito di «puntare su un rappresentante della società civile con esperienze significative, che possa unire le diverse sensibilità». Tra questi, Boccia ha espresso fiducia nel segretario Pd Giovanni Lettieri, asserendo che «l’obiettivo primario resta portare la Basilicata fuori dal “pantano” in cui l’ha trascinata il centrodestra». In particolare, l’ex presidente ha auspicato che «Lettieri operi per favorire l’accordo sul candidato pre-
__Leporace insieme a Boccia e Santoro ospiti ad “Oltre il giardino”
sidente. Il Pd - enfatizza deve fare da “playmaker”, costruendo l’alleanza per vincere le regionali». Boccia nega la paternità della candidatura di Chiorazzo precisando di «non aver sponsorizzato alcuna candidatura, nemmeno quella di Angelo Chiorazzo. Ha semplicemente detto che - rimarca - per vincere il centrosinistra deve essere unito e, essendo difficile convergere sul candidato di un partito, la soluzione migliore è trovare un nome della società civile con esperienza e capacità». Boccia ha ribadito che «qualsiasi soluzione trovata dai leader del centrosinistra va bene, purché il candidato, che non per forza deve essere Chiorazzo, abbia le qualità per governare la Regione e porti valore aggiunto alla coalizione». LO “STRAPPO” DI MARGIOTTA
Per Boccia, lo “strappo” di Margiotta in Direzione Pd contro la proposta Chiorazzo, nasconde una volontà dello stesso di candidarsi a presidente della Regione: «Sarebbe una candidatura autorevole – ha detto Boccia - perchè ha capacità ed esperienza, ma il “segno dei tempi” non è favorevole a soluzioni interne ai partiti. Il centrosinistra, se vuole vincere, deve avere l’intelligenza di trovare un candidato che in questa fase non sia legato al “sistema dei partiti”. È quello che chiedono i lucani, anche per come il centrodestra ha fatto. La gente vuole cambiamento, rinnovamento e distacco dalla gestione un po’ interessata del passato. In questa fase serve un segnale di discontinuità e di apertura alla società civile. I partiti devono fare un passo indietro, anche se poi saranno chiamati a sostenere il candidato scelto».
SPERANZA, IL PIANO B Sull'ipotesi piano B della “Lista dei Vescovi”, cioè la candidatura a presidente della Regione dell’ex Ministro alla Salute, Speranza, al posto di Chiorazzo, Boccia ha dichiarato: «Se Speranza facesse un passo in avanti, cosa che fino ad oggi non ha fatto, per dire ai segretari dei partiti della coalizione di esaminare anche la sua disponibilità, per me non ci sarebbe nulla di male». BOCCIA CHE BOCCIA LA GESTIONE CDX Boccia ha poi criticato la gestione del centrodestra in Regione, parlando di «un disastro in settori chiave come sanità, trasporti e rifiuti. C’è bisogno - spiega - di una svolta radicale di metodo e di classe dirigente. Il centrosinistra deve ritrovare lo spirito riformista dei primi anni '90, quando la
Basilicata fece un salto in avanti». Santoro ha chiesto se Boccia si candiderà di nuovo a guidare la Regione. L’ex presidente ha «escluso questa ipotesi», spiegando di «aver dato tutto quello che poteva dare. Ora - prosegue - tocca alle nuove generazioni, purché abbiano passione civile e voglia di cambiare le cose». Per quel che rigurda Boccia, lui «può solo mettere a disposizione la sua esperienza». In chiusura, Boccia ha ribadito l’appello all'unità e alla discontinuità. «Il centrosinistra - afferma - deve aprirsi al civismo e puntare su persone credibili, che sappiano ascoltare la Basilicata profonda. Solo così si può vincere la sfida con il centrodestra e rimettere la Regione sulla strada dello sviluppo. L'alternativa sarebbe lasciare ancora la Basilicata in mano a chi l'ha già affossata». IL CASO CLAPS Il dibattito si è poi spostato sul “caso Claps” con la gestione della riapertura della Santissima Trinità dove, nel sottotetto, il cadavere della 16enne Elisa, uccisa da Danilo Restivo nel 1993, fu ritrovato soltanto nel 2010. Boccia ha criticato chi «sta strumentalizzando la vicenda a fini politici».«È una vicenda gravissima, con tutti i suoi misteri – ha aggiunto Boccia -che la città di Potenza non deve dimenticare. Strumentalizzarla per fare campagna elettorale in vista delle elezioni regionali, sarebbe fare un torto ad Elisa e alla sua famiglia».
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Regionali, dopo il caso Claps per il prescelto della “Lista dei Vescovi” acque agitate anche sul fronte calcio: tifosi del Potenza in protesta
Leve del consenso, i boomerang inattesi per il candidato Chiorazzo MARAIO (PSI) SUL CSX IN BASILICATA
«I democratici rinunciano al confronto con gli altri»
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__ Lo striscione affisso al Viviani e gli altri posizionati in varie parti di Potenza
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o zio d’America del Picerno con i suoi 3 gol al Potenza calcio nel derby di serie C ha aperto gli occhi ai tifosi del Leone in protesta contro la squadra del duo Macchia-Chiorazzo: le vie del capoluogo tappezzate di striscioni con la scritta “a pacienza è f’nuta”, la pazienza è finita. L’ultima pesante sconfitta è soltanto l’ultimo tassello di un percorso biennale tutt’altro che esaltante. Campagne acquisti dubbie, allenatori cambiati in continuazione e risultati deludenti. La protesta è calcistica, ma le ripercussioni negative sull’immagine dei vertici societari potrebbero avere risvolti extra sportivi. Con Macchia e Chiorazzo, il tridente eolico-pallone-cooperative bianche, non ha segnato: finora non ha prodotto alcun risultato. Il discorso si presta a travalicare il perimetro del campo di gioco, ricordando che il duo presidente e vicepresidente del Potenza Calcio, rispettivamente Macchia e Chiorazzo, nutre, forti ambizioni politiche: vuole conquistare la Regione Basilicata. Non è un segreto, né diversamente avrebbe potuto esserlo, dal momento che la “Lista dei Vescovi” ha pubblicamente indicato Chiorazzo come candidato presidente della Regione. Difficile, se non impossibile, non scorgere l’operazione per trasformare inconsapevoli tifosi, in elet-
tori diretti. Appare legittimo, fino a prova contraria, ritenere che nel progetto del duo, la squadra del Potenza Calcio, rappresenti una leva per il consenso elettorale con annesso serbatoio di voti. L’altro serbatoio, per l’appunto “La Lista dei Vescovi” che ha puntato tutto sul fondatore di Auxilium. Tra le tante cose che si stanno susseguendo politicamente in queste ore, la protesta della tifoseria del Potenza Calcio potrebbe essere l’ulteriore spinta a ribasso che fa calare le quotazioni di Chiorazzo alla guida della coalizione di centrosinistra alle prossime regionali lucane
che si svolgeranno nel 2024. L’ambiente già è alla prese con la gestione da parte della Chiesa del caso Claps in relazione agli eventi della riapertura al culto, con celebrazione della messa domenicale, della Santissima Trinità dove, nel sottotetto, l’edificio religioso è sito nel centro storico del capoluogo, il cadavere della 16enne Elisa, uccisa da Danilo Restivo nel 1993, fu ritrovato soltanto nel 2010. Caso gestione Trinità e calcio, tasselli separati. Anche il calcio, ontologicamente, è separato dalla politica, ma non lo stesso, una lista di elezioni potrebbe rappresentare un
segretario del Partito socialista italiano, Enzo Maraio, che ha incontrato i dirigenti socialisti lucani, spera che, in Basilicata, nel centrosinistra si ripristinino «le condizioni di un confronto serio» «Il centro sinistra ha dichiarato Maraio - è chiamato a costruire insieme una nuova fase e un nuo- __ Maraio vo progetto politico per il Paese, partendo dai territori e dalle prossime elezioni regionali ed amministrative. Ci attendiamo un lavoro in questa direzione da parte di tutte le forze, a partire dal Partito Democratico che dovrà mostrare la sua reale intenzione di costruire una coalizione plurale ed abbandonare la tendenza all'autosufficienza degli ultimi anni, come ha piu volte affermato la segretaria Elly Schlein. Nella Regione Basilicata c’è una partita aperta, da giocare con tutte le energie a disposizione, eppure stiamo assistendo alla rinuncia dei democratici al confronto con le altre forze, soprattutto con quelle dell’area riformista ed ecologista, ben radicate e presenti, come di recente confermato dal sondaggio Winpoll. Confidiamo che vengano ripristinate al più presto le condizioni di un confronto serio nella coalizione sul territorio regionale, necessario per battere le destre». «In Basilicata - ha concluso il segretario del Psi, Enzo Maraio - i socialisti hanno messo in campo proposte, idee e candidature, e mi aspetto che, con o senza le primarie, vengano prese in seria considerazione». elenco rafforzativo, si può affermare del contrario. Anche politica clericale e politica civile dovrebbero rimanere separate, ma, in generale, l’assunto non è valido. Così come, inoltre, lo stesso consenso elettorale su cui Chiorazzo spera di diventare presidente della Regione Basilicata, è un mosaico composto da diverse tessere della società civile. Nei vari pezzi, per motivazioni differenti, in un modo o nell’altro, comunque ci si imbatte in Chiorazzo. Il caso della casualità, suggerisce, pur senza raggiungere conclusioni defi-
nitive, che si può considerare l’ipotesi di valutare le coincidenze come non tali. Il cercato consenso vie leve varie, può diventare un boomerang. Per l’assenza di alleati favorevolmente inclini all’accordo col Pd per una coalizione a guida Chiorazzo, e per altri motivi, dallo stesso fronte di centrosinistra, nuove considerazioni sul fondatore di Auxilium. Lo stesso ex presidente della Regione Basilicata, Tonio Boccia, a Cronache ha detto: «Chiorazzo può andar bene, ma non per forza deve essere lui il candidato presidente».
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Ospiti a Cronache Tv il candidato Volt alla presidenza della Regione Follia, il presidente della Provincia di Potenza Giordano e la Consigliera regionale di Parità Pipponzi
Ad “Oltre il giardino” i temi caldi in Basilicata: elezioni, scuola e famiglia Tra le principali questioni affrontate con il conduttore Leporace: le prossime regionali, il dimensionamento scolastico e la genitorialità
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elle ultime puntate di “Oltre il giardino” - il talk di approfondimento politico e socioculturale condotto da Paride Leporace e in onda su Cronache Tv sul canale 68 del digitale terrestre - è continuato il tour in vista delle prossime elezioni regionali. È stato poi affrontato il tema caldo del dimensionamento scolastico in Basilicata, tra perplessità e contrarietà rispetto al nuovo decreto ministeriale e - da ultimo, non di certo per importanza - è stato illustrato un Vademecum per informare e assistere le madri e i padri lucani sui loro diritti e sulle mi- __Follia, Giordano e Pipponzi ospiti ad “Oltre il giardino” sure di welfare a loro disposizione. Il tutto offrendo vari e notevoli spun- ta - prosegue Follia - ha delle ric- «Nessun plesso scolastico sarà tati di riflessione per gli spettatori. chezze naturali importantissime, ma gliato o chiuso, quindi le scuole, gli spesso non valorizzate anzi, a volte, Istituti, i nostri giovani potranno tranLA SFIDA DI VOLT addirittura aggredite e messe a ri- quillamente continuare a frequentaLeporace ha ospitato Eustachio Fol- schio. Ecco, per noi di Volt la tutela re» assicura l’assessore, che invita i lia, coordinatore regionale di Volt di tutto questo patrimonio è una prio- presidenti di Provincia ad un tavolo Basilicata e primo candidato del par- rità assoluta perché - enfatizza - è il di confronto condiviso visto che si tito paneuropeo per la presidenza del- nostro petrolio per il futuro. Non pos- tratta dell’applicazione di una legge la Regione «una sfida per la quale siamo permetterci di non valorizzar- nazionale. Giordano però non ci sta Volt - ha affermato Follia - ha deci- lo al massimo. Dobbiamo puntare sul e replica punto su punto a Galella: so di intraprendere in maniera auto- turismo sostenibile, sull’agricoltura «Non si tratta banalmente di un acnoma, perché accanto e di fronte ci biologica, sulle energie rinnovabili corpamento, si tratta di un taglio vesono dei competitor che non parlano pulite. Basta con il fossile, la Basili- ro e proprio agli Istituti, dal momendi Basilicata ma soltanto delle loro cata può diventare la regione più gre- to che non ci saranno più i dirigenti dinamiche interne, cioè incentrate en d’Italia e d’Europa». scolastici». sulla logica dei posizionamenti». FolGiordano poi ricorda che al tavolo lia ha rimarcato che Volt «in questi DIMENSIONAMENTO con l’assessore erano presenti sindamesi sta costruendo relazioni di altra SCOLASTICO cati e rappresentanze scolastiche «e natura, innanzitutto con il territorio, Come introduce il conduttore Lepo- tutti hanno espresso parere contrario con le persone, con i cittadini lucani race, il provvedimento nazionale sul al dimensionamento», enfatizza. Non ma anche con i tanti movimenti e le dimensionamento scolastico parte da solo, fa notare come «altre Regioni tante associazioni». Roma ma avrà «pesanti ricadute lo- abbiano fatto ricorso contro il decreAltresì, il coordinatore regionale di cali, in particolare in Basilicata dove to ministeriale, in alcuni casi con sucVolt ha criticato la presenza Cattoli- si prevede il taglio di ben 26 istituti cesso come in Campania dove è staca di laicato in politica e «la logica con 16 solo nella provincia di Poten- ta accolta la sospensiva». Per questo di chi si erge a rappresentante delle za». Con ospite in studio il presiden- motivo la Provincia di Potenza, anIstituzioni religiose», ritenendola «un te della Provincia di Potenza Chri- nuncia Giornao, «sta valutando aninutile sotterfugio dannoso sia per chi stian Giordano si è quindi approfon- ch'essa la possibilità di una impula porta avanti che per chi dovrebbe dita la questione su «una norma che gnazione legale, decisione che verrà essere rappresentato». nella sostanza - evidenzia Giodano - presa nel Consiglio provinciale aperFollia è poi passato a parlare del- rischia di comportare degli effetti de- to convocato per la prossima settil’agenda politica di Volt in cui «il te- vastanti per il sistema scolastico re- mana con la partecipazione di sindama dei temi è la Sanità, che in qual- gionale». Il presidente parla di «nor- ci, consiglieri, sindacati e rappresenche modo è comunque connesso con ma ingiusta che va contro la Basili- tanti degli studenti». l’altro argomento focale dello spo- cata e che chi rappresenta le istitu- «Abbiamoil dovere di difendere la polamento di questa regione», spie- zioni deve opporsi». scuola lucana e i servizi per i nostri ga criticando «i tagli alla Sanità in Nel dettaglio, il presidente della Pro- studenti», ribadisce Giordano, che si Basilicata, che stanno comportando vincia di Potenza critica il fatto che dice pronto «alla mobilitazione gespese fuori regione per i cittadini e la «con questa riorganizzazione ci sarà nerale per scongiurare i tagli». Del perdita di diritti costituzionalmente un taglio di dirigenti scolastici, Dsga resto, ricorda il presidente della Progarantiti». e personale Ata, con una conseguen- vincia, «la Basilicata è una regione Si è poi parlato di Università: «Uno te riduzione dei servizi per i cittadi- che già soffre di spopolamento e quedei cavalli di battaglia di Volt», evi- ni lucani». «Discutiamo tanto di spo- sta riorganizzazione scolastica rischia denzia Follia, riportando l’esempio polamento, di rafforzamento dei ser- di essere un ulteriore colpo per le aree concreto degli studentati di Matera e vizi e poi - enfatizza Giordano - non interne». di Potenza «che sono questioni ri- riusciamo nemmeno a mantenere Intanto studenti e famiglie lucane remaste praticamente in sospeso ormai quei pochi servizi che già abbiamo stano in apprensione per il futuro delda decenni» evidenziando come sia attivi». la scuola in una regione che non può «una vergogna che la Basilicata non Nel corso della trasmissione viene permettersi di perdere presidi cultuabbia le residenze universitarie che mandato in onda anche un contribu- rali e formativi. obbliga i nostri giovani ad andare to dell’assessore regionale Alessanfuori. È una vergogna - oncalza - che dro Galella, che pur non potendo esUN VADEMECUM non ci sia un polo universitario luca- sere presente in studio fornisce la sua PER LA GENITORIALITÀ no, che crei ricchezza, che crei in- posizione sulla questione. L'assesso- In studio è poi intervenuta la Considotto, che crei lavoro e che trattenga re minimizza l’impatto del decreto, gliera regionale di Parità della Basii nostri giovani». parlando solo di accorpamento di al- licata Ivana Pipponzi per presentare Il dibattito è poi passato alla que- cune dirigenze scolastiche senza im- il “Vademecum per la genitorialità e stione dell’Ambiente: «La Basilica- pattare le singole scuole e le classi. il lavoro in Basilicata”. Si tratta di
una guida, prima del suo genere in Italia, che raccoglie tutte le misure, le agevolazioni e le normative a sostegno della genitorialità messe a disposizione da vari Enti ed Istituzioni del territorio lucano. Come spiegato dalla Consigliera Pipponzi: «Il Vademecum è un motivo di orgoglio per la Basilicata che si è dimostrata da apripista a livello nazionale con uno strumento prezioso per informare e assistere madri e padri lucani sui loro diritti e sulle misure di welfare a loro disposizione. Ma - enfatizza Pipponzi - è solo un primo passo verso politiche più strutturali che la Basilicata e l’Italia dovranno mettere in campo per colmare il divario di genere e rilanciare l’occupazione e la natalità». Il Vademecum - già consultabile e scaricabile gratuitamente in formato PDF dal portale web “Salute Basilicata” della Regione - è suddiviso in 4 sezioni, ognuna dedicata alle misure messe a disposizione da un Ente specifico: Inps, Agenzia delle Entrate, Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera e Inail. «Un compendio unico nel suo genere - enfatizza Pipponzi - che riunisce in un solo documento una molteplicità di informazioni sparse tra leggi e regolamenti, spesso di difficile reperibilità anche per gli addetti ai lavori. Ma la vera novità è che la guida è stata pensata per essere facilmente fruibile e comprensibile da mamme, papà e famiglie, fornendo indicazioni pratiche su come accedere alle varie misure, dalle modalità per richiedere uno sgravio fiscale fino alle procedure per ottenere un congedo parentale». Ma l’intervento della Consigliera è stato anche l’occasione per affrontare più in generale «il tema dei temi» ossia della condizione femminile nel mondo del lavoro e delle politiche a sostegno della famiglia. Un argomento quanto mai attuale anche per la Regione Basilicata che «è chiamata a fare la sua parte con il prossimo bilancio regionale», come auspicato dalla Consigliera Pipponzi che nel corso della trasmissione ha sottolineato come «servono misure strutturali e non spot per affrontare in modo organico il divario di genere».
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VENERDÌ 17 NOVEMBRE 202 23 07:00
CARTOON WORLD
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SERIE 68
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OLT TRE IL GIARDINO
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LA CASA DEL CUOCO
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NEWS
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SERIE 68
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CARTOON WORLD
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PILLOLE IN FARMACIA
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NEWS
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FRAGOLE & SUDORE
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CINE 68
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IMPAT TTO ZERO OFF
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CINE 68
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NEWS DELLA NOTTE
DOVE VED DERCI TUTTA A ITALIA A - CANALE 68 TA ASTO BL LU
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Interventi Pnrr, l’evento promosso da Regione, Anci e CdP: per il presidente Bardi «possibili azioni per valorizzare i territori»
«Contare su Cassa depositi e prestiti significa implementare gli investimenti» F
inanziamenti agli Enti locali e agli Enti pubblici non territoriali beneficiari di contributi Pnrr o Pnc, Prestiti green e presentazione del servizio di tesoreria offerto da Poste Italiane insieme alle anticipazioni di tesoreria di Cassa Depositi e Presiti: sono questi i temi al centro dell’incontro pubblico, promosso da Regione Basilicata, Cdp e Anci, che si è svolto questa mattina in Regione. L’incontro, rivolto principalmente alla partecipazione di sindaci, assessori, funzionari e dirigenti degli uffici finanziari delle amministrazioni locali e revisori dei conti, ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi; dell’Assessore all’Ambiente Territorio ed Energia, Cosimo Latronico; del Presidente dell’Anci, Andrea Bernardo; e della Responsabile Relazioni Business Pubblica Amministrazione Sud Italia di Cdp Simona Magliacano. Nel corso della mattinata hanno tenuto specifiche relazioni i referenti territoriali di Cdp e di Poste Italiane Antonietta Malatesta (Prestito green e fondo rotativo progettualità),
CONFINDUSTRIA BASILICATA: L’ELEZIONE
Industrie chimiche, gomme e plastiche: Checchi presidente, Miraglia è il vice
__ Bardi, Latronico e Magliacano Mariana Liuzzi (Prestito investimenti Pnrr-Pnc) e Antonio Caporale (Servizio di tesoreria e anticipazioni di tesoreria). «Siamo in un momento storico nel quale gli Enti locali, grazie ai fondi del Pnrr e alla Programmazione 20212027 - ha dichiarato il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi -, hanno la possibilità di mettere in campo investimenti e azioni che possono generare processi di valorizzazione dei territori. Sapere di poter contare sul supporto di Cassa Depositi e Prestiti significa avere a portata di mano tutti gli strumenti per implementare gli investimenti delle pubbliche amministrazioni». «Consideriamo fondamentale - ha evi-
denziato la Responsabile Relazioni Business Pubblica Amministrazione Sud Italia di Cdp Simona Magliacano - essere presenti sul territorio per intercettare tempestivamente i fabbisogni degli Enti Pubblici. Il nostro obiettivo è proporre soluzioni che possano generare un impatto positivo sul tessuto socio-economico, valorizzando sostenibilità, inclusività e innovazione. I nuovi strumenti che mettiamo a disposizione della PA testimoniano la nostra attenzione alle comunità locali, che sosteniamo operando in sinergia con tutti gli stakeholder impegnati per la crescita del Paese e del Mezzogiorno, come dimostra l’evento di oggi»,
REGISTRAZIONI APERTE PER AVERE UNA PAGINA DEDICATA SUL SITO DEL PROGETTO
“Basilicata Creators”, sono già online le prime aziende lucane
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e prime 18 imprese lucane che hanno partecipato al progetto “Basilicata Creators” sono on line. L’iniziativa a cura dell'Ufficio stampa e comunicazione della Regione Basilicata mira a declinare il piano strategico regionale del 2022, nel quale era centrale la valorizzazione dell'imprenditoria endogena. Lo sforzo creativo e di comunicazione richiesto alle imprese lucane ha avuto una prima risposta e sarà poi data evidenza nelle prossime settimane sui social, così come già avviene con i podcast, che raccontano lo spirito e il sacrificio imprenditoriale dei territori lucani. Le aziende che si sono candidate entro il 15 Novembre parteciperanno al contest in cui, un’apposita commissione, valuterà i prodotti e assegnerà due ri-
conoscimenti: “Impresa creativa” e “Best creators”, rispettivamente per le aziende e i videomaker che hanno realizzato i video promozionali migliori. Basilicata Creators nasce «per dare visibilità mediatica alle realtà imprenditoriali locali che vivacizzano l’economia del territorio e quindi, a prescindere dalla scadenza per la partecipazione al contest, tutte le aziende lucane interessate possono continuare a registrarsi per avere una pagina dedicata sul sito del progetto».
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assimo Checchi della Blue Cube Chemicals Italy-azienda insediata a Pisticci Scalo, facente parte della multinazionale statunitense Olin Corporation, primo produttore mondiale di cloro e soda e leader nella produzione di resine epossidiche, tra le realtà più significative del polo della Chimica della Valbasento- è il nuovo presidente della sezione Industrie Chimiche, gomma e plastica di Confindustria Basilicata. Ad eleggerlo l’Assemblea che si è riunita Matera per il rinnovo dei propri organi e che ha individuato in Vito Miraglia, imprenditore di Sm Farmaceutici, azienda fornitrice di servizi completi per le industrie farmaceutiche e specializzata in sviluppo, registrazione e produzione di prodotti farmaceutici iniettabili sterili, la figura che lo affiancherà in qualità di vicepresidente. Faranno parte del Consiglio direttivo che resterà in carica per il periodo 2023 – 2027: Giuliano Bellopede (Gnosis), Domenico Capobianco (Main), D’Alessandro Gabriele (Politex), Vincenzo Di Miscio (Plasticform), Egidio Ferrigato (Sip Sud Italia Poliuretani), Margherita Perretti (Perretti Petroli) e Alberto Stigliano (Brianza Plastica). Ha preso così forma una squadra altamente rappresentativa delle realtà produttive presenti in regione, eccellenze di un settore chiave per l’economia lucana, ad alto contenuto tecnologico e dalla manodopera altamente specializzata. «Sono anni decisivi per il futuro di questo comparto - ha dichiarato il neo presidente Massimo Checchi, nel corso dell’Assemblea - che presenta sfide inedite e complesse ma anche straordinarie opportunità. Con il sostegno di tutti componenti il Consiglio direttivo, porteremo avanti l’impegno per legare la crescita delle nostre imprese a quella del territorio, incrociando le principali transizioni in atto. La chimica si è dimostrata indispensabile rispetto agli ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale con risultati particolarmente rilevanti in termini di innovazione di processo e di prodotto».
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L’evento presentato nella Sala Postiglione. Bardi: «Evento importante». Nicoletti: «Tanti buyer conosceranno la nostra regione»
Con “Roots In” Apt e Regione promuovono il turismo delle radici e valorizzano la Basilicata
i è tenuta ieri mattina nella Sala stampa Postiglione del Palazzo del Consiglio regionale a Potenza la presentazione di “Roots In”, la Borsa internazionle del Turismo delle radici. Questa è la seconda edizione e avrà luogo il 20 e 21 novembre a Matera negli spazi di Una Hotel nel borgo Venusio. Due giorni di incontri, anticipati da un press tour nei borghi della Basilicata, con la presenza di 94 sellers (un terzo dei quali lucani) e di 80 buyers provenienti da Nord America, Sud America e Australia, i luoghi in cui è concentrata l’emigrazione lucana. La novità di quest’anno è “Root in Lab” un’area ad ingresso gratuito dedicata sia ai visitatori che agli operatori di settore, con incontri formativi, laboratori e
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scambio di buone prassi, finalizzati a fornire strumenti utili ai partecipanti. 25 laboratori con la partecipazione di 50 fra i principali esperti di turismo per approfondire diverse tematiche relative allo sviluppo di questo settore, con una attenzione particolare al “Rapporto tra turismo delle radici e rigenerazione dei borghi”. L’importnate evento è stato fortemente voluto dalla Regione Basilicata, organizzato da Apt Basilicata in collaborazione con Enit e il patrocinio del ministero degli Affari esteri. Alla conferenza stampa era presente il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il direttore generale dell’Apt Basilicata Antonio Nicoletti, Stefania Bruni, responsabile Marketing Apt, e Fabrizio Todisco, coordinatore Roots in
Lab. «Si tratta di un evento importante – ha detto il presidente della regione Basilicata Vito Bardi – frutto del lavoro che stiamo portando avanti per far sì che la nostra regione sia sempre più attrattiva e per farla conoscere a livello internazionale. A Matera, con il contributo dell’Enit, confluiranno molti operatori stranieri che visiteranno i borghi meno conosciuti della nostra regione. Il turismo delle origini punta proprio a far si che i figli di chi è andato via dal nostro territorio, possano avere voglia di ritornare, contribuendo anche a fare da freno allo spopolamento che è la grande piaga sociale del Mezzogiorno». «La felice intuizione della prima borsa del turismo – ha aggiunto Bardi - è un merito che non si può sottacere. Il successo della prima edizione ci ha indicato la strada di un evento che considero particolarmente importante per le opportunità che sta generando per lo sviluppo turistico e la crescita degli operatori del settore. Questa seconda edizione sul ‘Rapporto tra turismo delle radici e rigenerazione dei borghi’ è particolarmente importante perché arriva alla vigilia dell’Anno delle radici italiane nel mondo voluto per il 2024 dalla Direzione Generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie, coordinato dal Maeci e finanzia-
to dal Pnrr. Proprio nelle giornate di Matera ascolteremo quali iniziative saranno organizzare. La Basilicata intende farsi trovare pronta». «I buyers che vengono da tutto il mondo – ha detto ai microfoni di Cronache Tv il direttore generale dell’Apt Basilicata Antonio Nicoletti – avranno modo di conoscere i nostri paesaggi, di vivere le esperienze che la Basilicata offre ai viaggiatori delle radici. Si tratta quindi di un importante momento di promozione della nostra regione, così come è importante per il posizionamento della Basilicata turistica aver realizzato la seconda edizione di Roots-in, la principale occasione di confronto fra domanda e offerta di questo segmento di turismo. Abbiamo arricchito l’evento con una offerta formativa molto ampia, che va dalle nuove tecnologie agli aspetti più tradizionali del viaggio delle radici. Si parlerà di cucina, di intelligenza artificiale, di indagini genealogiche, ma il tema principale di questa edizione sarà il rapporto fra italiani all’estero e rigenerazione dei borghi, un tema cruciale nelle politiche che sta portando avanti la Regione Basilicata. Sarà anche l’occasione per fare sintesi delle opportunità e delle strategie che le Regioni stanno mettendo in campo». ROSMOL
Il presidente della Provincia di Matera ha incontrato il neo presidente dell’Ente Mianulli insieme ai sindaci Bennardi e Zito
Parco delle Chiese Rupestri del Materano, un incontro con Marrese per discutere delle prospettive future l presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, ha ricevuto Giovanni Mianulli, nuovo presidente dell'Ente di Gestione del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, insieme ai sindaci di Matera, Domenico Bennardi e Montescaglioso, Vincenzo Zito. Nel corso del summit la comunità del parco ha affrontato le tematiche considerate più urgenti, tra le quali le prospettive a medio e lungo termine, le sfide che attendono l’ente, ivi comprese quelle concernenti la tutela, il recupero e la valorizzazione di un patrimonio naturalistico e storico-archeologico unico nel suo genere, che annovera ben quattro habitat naturalistici diversi l’uno dall’altro, 150 chiese rupestri, flora e fauna rarissime, oltre a tante altre ricchezze presenti nel perimetro. Piero Marrese ha evidenziato «il clima cordiale e costruttivo che ha accompagnato questo incontro: da parte della Provincia c’è massima disponibilità a cooperare in sinergia con la comunità del Parco per centrare gli obiettivi dell’ente e proseguire nella va-
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lorizzazione delle sue ricchezze». «La sfida, da vincere con la collaborazione del nuovo CdA e della comunità – ha spiegato Mianulli - è quella di tutelare e valorizzare le ricchezze citate attraverso un’azione equilibrata che, da un lato, non trascuri le caratteristiche fragili delle peculiarità ospitate nel parco, e, dall’altro, le valorizzi al
punto giusto». «Personalmente sono molto soddisfatto di questo incontro, anche il clima positivo che ho potuto riscontrare. - ha concluso Mianulli - L’auspicio è che la mia governance possa giovarsi della collaborazione e della sinergia con tutti gli attori che coinvolgono il Parco, nessuno escluso».
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Respinto il ricorso contro la Giunta regionale per la “defenestrazione” anticipata dell’ex Commissario liquidatore dell’Asi di Potenza
Al Tar lucano per l’avv Fiengo debacle totale de iure e de facto P
er l’avvocato Giuseppe Fiengo nulla da fare: mancato, ed anche malamente, soprattutto, verrebbe naturale aggiungere, per un già vice avvocato Generale dello Stato, senza contare i vari incarichi presso Ministeri, l’obiettivo di far annullare la revoca anticipata dell’incarico di liquidatore del consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza, così come operata dalla Giunta regionale ad inizio anno. Il Tribunale regionale amministrativo (Tar) di Basilicata, ha definitivamente respinto il ricorso, condannando Fiengo, che, invece, sperava di ottenere anche un risarcimento del presunto danno subito, alla rifusione delle spese di lite in favore del Consorzio in liquidazione, della Api-Bas Spa, e della Regione, costituitasi in giudizio e rappresentata dall’avvocato Vito Iorio. Salva, di conseguenza, anche la nomina dell’Amministratore unico dell’Apibas SpA, Luigi Vergari, quali sostituto di Fiengo all’Asi di Potenza. Contro un provvedimento di “defenestrazione” anticipata «plurimotivato», Fiengo non solo ha opposto parziali contestazioni, non investendo di critica l’intero atto, ovvero indenni dalle censure dello stesso ex Commissario liquidatore buona parte dei rilievi azionati dalla Regione, ma lo ha fatto anche in modo del «tutto generico e inconsistente». Su binario separato, ma parallelo, ai documentati motivi posti dalla Regione a fondamento della revoca dell’incarico, anche, come emerso durante il procedimento amministrativo, una particolarissima questione burocratica. Fermo restando il valore inconcludente del ricorso di Fiengo, elemento «di per sé dirimente», per ragioni di completezza il Tar ha inteso evidenziare come, quand’anche fosse stato il ricorso giusto nel merito, comunque l’ex liquidatore non avrebbe potuto ottenere l’ambito scopo prefissatosi. L’AVVOCATO
CASCA ANCHE SULLA QUIESCENZA Ciò data «l’ulteriore ragione di inammissibilità del ricorso» secondo cui Fiengo non potrebbe comunque rivestire l’incarico in questione, stante i divieti normativi che precludono «l’attribuzione a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza, di incarichi di studio e di consulenza o incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo delle amministrazioni e degli enti e società da esse controllati, salvo che a titolo gratuito e comunque per una durata non superiore a un anno». Per il Tar, «è del tutto incontroverso» che Fiengo «sia dipendente pubblico in quiescenza ed abbia agito, in antitesi coll’attributo della gratuità, in questa sede per conseguire parte della remunerazione asseritamente spettantegli ed abbia svolto l’incarico per più di un anno». Quanto all’avvenuto conferimento dell’incarico, in violazione del quadro normativo citato, tanto la Regione Basilicata quanto il Consorzio hanno evidenziato come dall’atto di accettazione dell’incarico «non emerga la specifica e doverosa comunicazione della condizione di lavoratore pubblico in quiescenza». Per questo, «stante la lampante preclusione “ab origine” al conferimento dell’incarico, alcun risultato utile potrebbe derivare in capo a Fiengo dalla coltivazione del ricorso, non potendo lo stesso, ostandovi la legge, tornare a rivestire il ruolo di commissario liquidatore». I RILIEVI DELLA REGIONE L’avvocato Giuseppe Fiengo aveva nel maggio del 2021 accettato l’incarico che, sulla carta, era finanche eventualmente «prorogabile» al termine dei 3 anni, ma nel corso del tempo le troppe criticità accumulatesi in riferimento alla gestione liquidatoria dell’Asi, hanno condotto la Giunta, che di fronte alla combattiva opposizione della controparte comunque aveva in parte provveduto a blindare giuridicamente la decisio-
__ Cronache Lucane, edizione 21 gennaio 2023 ne, a rescindere il contratto. Per citare a titolo esemplificativo e non esaustivo qualche esempio delle “barricate” legali, il parere prodotto dall’Avvocatura regionale nell’agosto scorso che «oltre ad eccepire la nullità degli atti e contratti del Commissario liquidatore Fiengo in violazione dei divieti di cui alle norme della Liquidazione coatta amministrativa, rileva gravi e reiterate violazioni di legge nell’operato del Commissario liquidatore», e l’ultimo parere, arrivato proprio poche ore prima della revoca, circa l’applicazione della liquidazione coatta amministrativa disposta dalla Giunta, giudicata «idonea a consentire la soluzione delle crisi di solvibilità degli enti strumentali vigilati dalle Regioni». Dal caso delle segretaria, da ricordare il divieto di nuove assunzioni, non consentite neanche per la sostituzione di personale in posti che si rendano vacanti, ad altri ancora, tante le azioni di Fiengo apparse o al limite o addirittura oltre. Nell’ultimo rapporto redatto dal Comitato di Sorveglianza sulla
relazione semestrale di Fiengo in qualità di Commissario liquidatore del Consorzio, segnalate una serie di criticità. Tra queste, il ritardo nel trasferimento del personale del Consorzio alla neocostituita società Apibas SpA, avvenuto solamente a far data dal 1 gennaio 2022, con inevitabili costi a carico delle casse del Consorzio, l’affidamento ai professionisti esterni dello studio Cocconi & Cocconi di Roma), il fatto che circa l’esistenza di crediti non recuperabili andasse verificato l’avvenuto recupero del crediti Iva e via discorrendo. Soprattutto, però, evidenziato il «ritardo» nella ricognizione della situazione debitoria e dell’attivo patrimoniale dell’Asi e comunque, la necessità e l’urgenza di disporre il «trasferimento immediato» per la gestione delle aree consortili alla società Apibas SpA, per garantire la corretta conduzione e manutenzione delle Aree industriali della provincia di Potenza all’esito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa. Vicenda articolata e complessa quella della gestione liquidatoria a marca
Fiengo, tanto che anche il Tar ha sottolineato in più circostanze le «numerose criticità» evidenziate negli atti. Tra gli «innumerevoli incarichi legali conferiti ai singoli professionisti» con casi in cui per la nomina «non si comprendono i criteri adottati dal Commissario Liquidatore nella scelta dei professionisti», a vendita di lotti «in mancanza di autorizzazione dell’Autorità di vigilanza» ed altro ancora, per arrivare soprattutto alla «mancanza di una completa definizione dello stato passivo, in quanto anche dalla seconda relazione semestrale, così come già rilevato in relazione alla prima, non emerge un quadro completo della situazione debitoria del Consorzio», con non fornito «inoltre, elenco completo di tutti i crediti e quello delle varie posizioni, crediti privilegiati, chirografari e via discorrendo», così come assente «il piano di riparto». L’avvocato voleva rientrare all’Asi di Potenza via Tar, ma proprio i giudici amministrativi lucani gli hanno completamente sbarrato l’accesso. FERMOL
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Accolti gli appelli di Franco e Agostino Valluzzi e Teresa Rossetti: esclusa la pericolosità sociale e la provenienza illecita di soldi per l’acquisto dei beni
Maxi sequestro Car Zentrum: annullato il decreto di confisca icenda Car Zentrum Srl e maxi sequestro patrimoniale dei beni aziendali della stessa a carico di Franco Valluzzi, Agostino Valluzzi e Teresa Rossetti: la linea difensiva del Prof Donatello Cimadomo e dell’avvocato Vittorio De Bonis ha fatto centro. La Sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello di Potenza, in accoglimento del ricorso proposto ha annullato il decreto di confisca. Risultate in asse, contro i rilievi mossi dalla Procura di Potenza, le contestazioni difensive inerenti sia alla presunta «pericolosità sociale» dell’imprenditore di Pietrapertosa, Franco Valluzzi, che, in linea generale, ai prospettati dubbi sulla provenienza illecita per l’acquisto dei beni, ovvero alla sproporzione del valore dei beni , come per esempio il parco auto della concessionaria, rispetto al reddito o all’attività economica. Nei confronti dei 3, era stata disposta la confisca
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di un immobile sito a Pignola, della totalità delle quote societarie della Car Zentrum e dei beni aziendali della stessa, nonché le somme presenti su 2 conto correnti, e la totalità delle quote societarie della Gruppo Valluzzi Srl, dei beni aziendali e delle somme di denaro presenti su un conto corrente. In estrema sintesi, secondo la prospettazione contenuta nella proposta di sequestro avanzata dalla Procura di Potenza, la pericolosità sociale di Valluzzi era rinveniente da una duratura attività di evasione fiscale penalmente rilevante, posta in essere in un arco temporale di sei anni, nel corso dei quali avrebbe conseguito profitti illeciti per circa 1milione e 300mila euro a fronte di redditi dichiarati dal nucleo familiari per circa 150mila euro. In Appello, però, esclusa dal vaglio del caso la sentenza di patteggiamento per reati fiscali divenuta irrevocabile in data 2013. Ciò per due motivi: sia
perchè la sentenza, come specificato dalla Sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello di Potenza, non motiva circa l’esistenza e la quantificazione di un profitto automatico in capo a Franco Valluzzi, soprattutto alla luce del consolidato principio tributario di neutralità dell’Iva, sia perchè
non ci sarebbe motivo di imputare per intero il provento del reato a Valluzzi, essendo state quelle condotte commesse in concorso con altre persone. Ripetrimetrato l’arco temporale ai fini della valutazione della presunta pericolosità sociale, esaminata la documentazione prodotta dalla difesa sulla
provenienza lecita delle risorse economiche, per esempio come quella sull’acquisto dell’immobile e sul parco auto della concessionaria, la Sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello di Potenza ha accolto gli appelli e annullato il decreto di confisca. FERMOL
Pnrr e Green Community, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Latronico: per una firma digitale salta il finanziamento milionario
Ancora un ribaltone: annullata graduatoria con Stigliano al 1° posto
nrr e Green Community, sulla “guerra” tra Comuni lucani, altro ribaltone via Consiglio di Stato: accolto il ricorso di Latronico, quale capofila dei Comuni convenzionati di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Lauria, Nemoli, Rivello, Rotonda, Trecchina, Viggianello, contro Stigliano, quale capofila dei Comuni convenzionati di Accettura, Aliano, Castelmezzano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Oliveto Lucano, San Mauro Forte, Pietrapertosa. Annullato l’atto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui, nell’ottobre del 2022, era stata approvata la «nuova graduatoria», dettaglio non secondario, delle proposte ammesse a valutazione e
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delle proposte ammesse a finanziamento delle Regioni Basilicata e Calabria a valere sul Pnrr, Missione “Rivoluzione verde e Transizione ecologica”. Nella «nuova graduatoria», 1a classificata ed ammessa a finanziamento, per la Regione Basilicata, la domanda presentata dal Comune di Stigliano con 27 punti, mentre la proposta avanzata dal Comune di Latronico è collocata al 2° posto con 23 punti. La prima graduatoria, però, quella del 28 settembre dell’anno scorso, vedeva, invece, 1° classificato proprio il Comune di Latronico. La sostituzione, poichè Stigliano la impugnò alla Giustizia amministrativa con riammissione della domanda progetto, originariamente «non valutata per un’asserita ano-
malia del sistema informatico». Riammessa, diventata 1a ma nuovamente bocciata. Vizi procedurali. Secondo l’Avviso, per la partecipazione, doveva essere stata già costituita, non oltre la scadenza del termine per l’invio delle domande, una delle quattro forme di “aggregazione” tassativamente indicate dall’Avviso stesso: Unione di Comuni, Comunità Montana, Consorzio, Convenzione. La relativa documentazione di comprova, inoltre, doveva essere allegata alla domanda, quale elemento imprescindibile della stessa, trattandosi di un profilo formale condizionante l’ammissione al prosieguo della procedura. Il problema, la firma digitale. Come ricordato dal Consiglio di
Stato, gli accordi fra Pubbliche Amministrazioni devono essere sottoscritti con firma digitale, «pena la nullità degli stessi», in caso contrario, «gli accordi sono radicalmente “nulli”, ossia inidonei a produrre un qualunque effetto giuridico». In sintesi, non dimostrata, dal Comune di Stigliano, la presentazione agli atti della procedura di una convenzione già firmata digitalmente entro i termini previsti dall’Avviso. La proposta del Comune appellato, di conseguenza, per il Consiglio di Stato, non poteva essere presa in considerazione dalla Presidenza del Consiglio, «perché fondata su una convenzione nulla: l’atto impugnato va, conseguentemente, annullato». F. MOL
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L’attività di rete gestita dal San Carlo è diretta dal dottor Giardina. Il Dg Spera soddisfatto: «Raggiunti risultati significativi»
Terapia del dolore, l’importante traguardo: mille interventi effettuati in meno di 2 anni ille interventi effettuati in meno di due anni dall’avvio della attività in rete della Terapia del dolore dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza diretta dal dottor Antonio Giardina. «Un obiettivo rilevante che restituisce importanti risultati anche in termini di soddisfazione delle persone in cura che riescono a trovare risposte ai bisogni di salute e al diritto a non soffrire inutilmente»: è quanto dichiarato dal Direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza, Giuseppe Spera, che si ritiene soddisfatto per aver individuato con la direzione strategica aziendale, sin dall’avvio del mandato, la idonea programmazione. Idonea programmazione che «consente di rafforzare - ha rimarcato Spera l’impegno nella rete della Terapia del dolore per la gestione dei pazienti su
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tutto il territorio regionale». «Gli importanti traguardi - ha proseguito il Dg - raggiunti in poco tempo sia nelle attività ambulatoriali avviate nei presidi ospedalieri aziendali sia nelle attività chirurgiche effettuate nel nosocomio di Potenza, sono segno evidente del ruolo importante della disciplina medica che oggi riesce a trattare nei pazienti di ogni età anche molto giovani- il dolore cronico ed acuto che affligge nella quotidianità. I significativi risultati già raggiunti si rinvigoriscono maggiormente con le prime procedure chirurgiche di terapia del dolore avviate, dopo la positiva esperienza di Villa d’Agri, il 16 novembre 2023 nell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Melfi, dove il responsabile dell’ambulatorio di terapia del dolore dottor Cesare Reato ha eseguito interventi di neuromodulazione in pazienti con do-
lore cronico. Dopo l’apertura degli ambulatori in ogni presidio e la ormai consolidata esperienza nelle procedure chirurgiche di secondo livello nell’ospedale San Carlo di Potenza, grazie alla struttura dipartimentale guidata dal dottor Antonio Giardina, la seduta di Melfi, effettuata in sinergia, rappresenta un passo in avanti verso l’assistenza del paziente anche nei presidi aziendali». «Un sentito ringraziamento per il lavoro svolto -ha concluso Spera - giunga a loro, ma anche al direttore della unità di Anestesia del presidio ospedaliero di Melfi, dottor Felice Severino e al direttore medico di presidio dottor Michele Labianca, per aver messo a disposizione personale e ambienti idonei anche in un momento di difficoltà di reclutamento di personale specialistico». «Si tratta di tecniche mini-invasive - hanno spiegato il dottor Giardina e il
__ Giardina
dottor Reato - che rientrano nelle procedure di neurostimolazione e neuromodulazione e prevedono l’utilizzo delle radiofrequenze per trattate patologie croniche osteo-artrosiche degenerative benigne invalidanti e patologie caratterizzate da dolo-
re neuropatico. L’obiettivo di queste metodiche concludono i medici- è quello di intervenire sul sistema nervoso cercando di interrompere la percezione del dolore e restituire al paziente la serenità nella conduzione delle attività giornaliere».
Il reparto del San Carlo di Potenza è diretto dalla dottoressa Pesce: «Importante il lavoro svolto dal personale sanitario»
In neonatologia oggi si celebra la giornata della prematurità n occasione della giornata mondiale della prematurità che si celebra annualmente il 17 novembre, l’associazione Cucciolo onlus ha promosso un evento di condivisione e solidarietà che si terrà oggi a Potenza nel reparto di Neonatologia dell’ospedale “San Carlo” diretto dalla dottoressa Simona Pesce. Il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” ha espresso la sua piena gratitudine per il nobile gesto solidale e ed ha ringraziato le due organizzazioni «per la presenza e la vicinanza che si sostanzia anche con le loro donazioni liberali e con il costante supporto per i nostri piccoli guerrieri». «L’attività svolta costantemente nei reparti non si vede, e non si avverte all’esterno il sacrificio sopportato soprattutto in questo reparto dove c’è anche una difficoltà di reclutamento del personale - ha aggiunto Spera -. Chi contribuisce a veicolare verso le nostre comunità questo sacrificio dei medici si rende protagonista di una azione che rincuora, rinforza e sostiene medici e operatori sanitari nella attività quotidiana. Nella donazione -conclude il direttore generale Spera- c'è, dun-
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que, un significato che va oltre, concretizzandosi in una attestazione di stima e vicinanza che ci auguriamo possano essere sempre più numerose». Ringraziamenti rivolti all’associazione Cucciolo onlus e al Potenza calcio, anche dalla dottoressa Simona Pesce, direttore della Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’ospedale “San Carlo” di Potenza. «Ringrazio gli operatori socio-sanitari, gli infermieri e i colleghi per il lavoro e il senso di appartenenza che dimostrano per il reparto - ha dichiarato Pesce - Nella giornata del nato pretermine e delle loro famiglie alle quali diamo assistenza è importante sottolineare il lavoro svolto dal personale sanitario che migliora il tasso di sopravvivenza e contribuisce alla riduzione degli esiti a distanza dei nostri piccoli pazienti. Il prezioso lavoro di sensibilizzazione sul territorio svolto dalle associazioni nell'interesse dei bambini e delle famiglie è fotografato dai numeri delle donazioni che aumentano e che sostengono le attività svolte nel reparto». Nell’occasione, l’associazione Cucciolo onlus consegna una lampada per fototerapia neonatale per
__ Pesce il trattamento dell’ittero e sostiene l'evento formativo: “Corso teorico-pratico di rianimazione neonatale per esecutori”, promosso dalla Società italiana di neonatologia, al quale aderisce il personale sanitario che opera nella Terapia intensiva neonatale dell’ospedale “San Carlo” di Potenza. La società del Potenza calcio, pre-
sente all’evento con una delegazione di tre calciatori, dona come simbolo una maglia della squadra e, ai papà dei bambini ricoverati nella Terapia intensiva neonatale di Potenza, l’ingresso gratuito allo stadio “Viviani” per assistere alla partita di calcio che sarà disputata domenica 19 novembre 2023, alle ore 18.30, tra il Potenza e il Cerignola.
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Il consigliere comunale d’opposizione Telesca accende i riflettori sulle promesse tradite del sindaco Guarente
Blackout amministrativo a Potenza: tra strade e lampioni ko i cittadini reclamano attenzione DI MASSIMO DELLAPENNA
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e in centro è caos e malamovida, nelle contrade è buio pesto e mancanza di qualsiasi servizio. E pensare che furono proprio le contrade, nella notte dello spoglio a dare a Guarente i voti necessari per la vittoria. Qualcuno, evidentemente, pensava di cambiare in meglio dopo anni di abbandono. Così non è stato e, quando non si rispetta il mandato popolare, quando non si mantiene ciò che si è promesso significa che il consenso lo si è ottenuto in modo politicamente fraudolento e lo si è tradito. Il mandato popolare è sacro. Il servizio nei confronti dei cittadini è lo spirito con il quale si dovrebbe affrontare l’amministrazione. Così non è per quanto concerne l’Amministrazione Guarente che delle contrade si è proprio dimenticata. LA DENUNCIA DI VINCENZO TELESCA L’unico nel Consiglio Comunale che dedica il suo impegno per le zone periferiche e per garantire i servizi ai cittadini è Vincenzo Telesca, il consigliere comunale di opposizione che da tempo è riuscito a mettere al centro della propria
azione politica i bisogni reali della cittadinanza proprio ieri ha denunciato su facebook la situazione incresciosa che si vive nelle campagne. «La città è sempre più buia. Tanti i cittadini che pur contattando il numero verde non vedono mai far giorno! Inoltre, dove i lampioni funzionano illuminano pochissimo e pare (ho già avanzato richiesta in commissione di poter analizzare la prima fattura emessa dalla società che gestisce e gestirà per molti anni il servizio) che la spesa per il Comune sia anche in aumento. Se l’agglomerato cittadino soffre (via Appia nei pressi del carcere) nelle contrade si vive nelle tenebre (via Macchia Maligna, via del Sorbo e via Sorgente Marianna). In città anche attraversare una strada o camminare sul marciapiedi (dove esistono) è un rischio, mentre nelle contrade i ladri gioiscono. In tutto ciò i cittadini, in religioso silenzio, ne pagano le conseguenze ma anche i costi, perché quando si paga l‘Imu si paga anche la Tasi che è la tassa sui servizi indivisibili e, quindi, anche l’illuminazione!», così il suo stato di facebook di ieri. Un vero e proprio atto di accusa politica al sindaco Guarente e ai suoi assessori, corredata di fo-
__L’edizioni di Cronache del 14 settembre
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tografie che evidenziano lo stato di abbandono, la mancanza finanche dell’illuminazione pubblica che, come giustamente ha evidenziato il consigliere comunale, dovrebbe essere non soltanto un servizio garantito in cambio delle tasse comunali pagate ma è anche un presidio di sicurezza. Sicurezza che è al centro della propaganda leghista ma che scompare in centro come in periferia quando ci si trova alla prova del governo. IL PRAGMATISMO CHE FUNZIONA Se avessimo un Plutarco potentino che volesse scrivere le vite parallele degli amministratori locali, dovrebbero proprio tracciare la duplice narrazione di Guarente e Telesca che sembra anche il contrappasso locale delle dinamiche nazionali. Se la destra a livello nazionale vince contro le fumose utopie salottiere della sinistra della ZTL, a Potenza abbiamo una destra il cui sono dell’azione genera mostri e una sinistra che, nella persona di Telesca, si occupa delle questioni reali anche riuscendo ad incidere nella soddisfazione dei bisogni primari dei cittadini. A Potenza la situazione è giustapposta e contraria. Ad un sindaco leghista ma assente da ogni questione sia reale che ideale, si contrappone un esponente dell’opposizione che, al contrario, parla di problemi reali e in molti casi riesce anche a risolvere le questioni evi-
__Il post di Telesca
tando le passerelle. In molte zone rurali, per esempio, è stato proprio l’intervento costante di Telesca a ottenere i risultati che ci sarebbero dovuti essere naturalmente: strade asfaltate almeno alla meno peggio, qualche lampione funzionante e qualche servizio minimo essenziale. Dall’opposizione è difficile fare di più anche se poi, ci segnalano i cittadini, a fare la passerella casa per casa e a prendersi il merito del risultato minimo ottenuto è stata l’Amministrazione Guarente che, dopo non aver assicurato il servizio ed essere stato costretto a garantire il minimo sotto la pressione dell’oppositore Telesca, ha ben pensato di presentarsi nella funzione guida di tagliatore di na-
stri e incasellatore di applausi. ORA DILLO ANCHE AL CONSIGLIERE TELESCA Una situazione che, evidentemente, è ben presente anche nelle fila della maggioranza e che ne sta creando scompiglio e nervosismo se è vero quanto ci viene riferito da uno dei tanti cittadini esasperati delle nostre contrade il quale, avendo chiamato un assessore per chiedere di asfaltare una strada a via Sorgente Marianna, si è sentito rispondere: «Ora vallo a dire a Telesca». Una resa maleducata alla propria impotenza amministrativa che la dice lunga sullo stato confusionale dell’Amministrazione Guarente e sulla grande capacità incidente di Telesca.
Potenza
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POTENZA Riflettori puntati sull’abbattimento del boschetto nel rione Verderuolo. Oggi pomeriggio presso il Cestrim nuova assemblea aperta a tutti
Via Maratea: associazioni, cittadini e residenti per dire “No” all’ennesima colata di cemento
__ Alcuni momenti della manifestazione DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Si è tenuta presso il cantiere di via Maratea la manifestazione di cittadini, residenti e associazioni per protestare contro l’abbattimento del boschetto di via Maratea a favore della costruzione di un edificio residenziale, l’ennesimo in una zona già satura quale è il rione Verderuolo. A partecipare circa una cinquantina di persone tra residenti, associazioni e cittadini. Sono mesi che il Coordinamento cittadino cerca di tenere alta l’attenzione sulla questione e la fiaccolata dell’altra sera è soltanto l’ultima azione posta in essere. Preservare il verde cittadino è per i manifestanti una vera e propria necessità e quello che è accaduto nelle scorse settimane a via Maratea sarebbe considerato un sopruso contro il quale sarà fatto tutto ciò che è possibile. Le azioni poste in essere dal coordinamento di cittadini e associazione vuole però anche sottoporre alle istituzioni, in primis il
Comune di Potenza, il problema della tenuta idrogeologica del terreno e si chiede chiarezza sulle procedure di concessione edilizia ai privati e sull'eventualità di revisionare piani e regolamenti urbanistici. Il Wwf Potenza, Aree interne; l’Ehpa Basilicata, il Cestrim, Libera Potenza; Comunità Masci “Triepi”, Comunità “Laudato sì” Potenza; Liberiamo la Basilicata; Lipu Lega Protezione Uccelli, Asci Esploratori e Guide d’Italia, Comitato Cittadini di via Roma Potenza non hanno intenzione di fermarsi e arrendersi allo “scempio” perpetrato ai danni degli abitanti della palazzina di via Maratea che curava l’area verde, tanto che oggi pomeriggio è indetta una nuova assemblea aperta a tutti i cittadini, presso la sede del Cestrim di Potenza per capire come procedere e quali altre azioni intraprendere. Si attende ancora la risposta ai diversi esposti presentati a tutte le Istituzioni che per diversi motivi possano essere interessati dal-
la tematica, primo tra tutti quello della Soprintendenza che il mese scorso aveva sospeso i lavori per la valutare se la casetta rurale datata 1700 che insiteva nel boschetto avesse un qualche valore culturale. Tra pochi giorni il periodo di valutazione scadrà e si conoscerà anche l’esito, nel frattempo però i lavori a via Maratea continuano contro il “volere dei residenti”.
Il referente della “Comunità Laudato sì” sul cantiere di via Maratea: «Un intero polmone verde viene spianato dalle ruspe»
Garramone: «A Potenza si è scatenata una “guerra” contro la natura»
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uello che sta accadendo al boschetto di via Maratea ha indignato non soltanto i residenti ma anche tante associazioni che si sono schierate a favore dell’ambiente e contro l’ennesima colata di cemento. Il caso di Via Maratea è soltanto l’ultimo in ordine di tempo ma tanti altri episodi sono presenti nella città capoluogo di regione. «Impazza il virus delle motoseghe a Potenza ed è una vera e propria guerra contro la natura quella scatenata in ogni ambito della città. Si è perso il conto degli alberi antichi e maturi, abbattuti o ridotti a scheletri senza foglie e rami. Non viene risparmiata la vegetazione arbustiva autoctona delle scarpate e, non erano stentati alberelli o sterpaglie, ma pioppi e aceri maestosi erogatori di servizi ecosistemici, quelli divelti in un quartiere già pesantemente cementificato. Un intero polmone verde viene spianato dalle ruspe
contro la volontà dei cittadini della zona, violando i loro bisogni e quel sacro principio di partecipazione, che rappresenta il filo conduttore della normativa in materia di verde urbano» ha affermato in un comunicato Albano Garramone, referente della Comunità Laudato Sì. «Sono tante le domande da porsi sull’attuale “tabula rasa” del verde in città, indice indubbio di un paese che vola basso. Di una città che ha bisogno di ritrovare il linguaggio della “bellezza” e della “cura”, in un contesto produttivo ed economico che insegue senza posa il profitto di pochi a scapito del benessere, della giustizia e l’involuzione dei processi democratici e partecipativi. I problemi ambientali sono il conto del pianeta, che sotto la pressione esercitata dall’uomo a scapito della natura, fa sentire la sua voce con una violenza inaudita. – ha concluso Garramone – “La
__ Il cantiere di via Maratea
(foto Mattiacci)
guerra dell’umanità contro la natura è in definitiva una guerra contro noi stessi” ha affermato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Queste sono parole che interpellano ognuno di noi, al di là del colore politico, e una città dormiente che è chiamata non solo a tutelare la vitalità di spazi ad alta naturalità, come il tratto cittadino del Ba-
sento, le quercete storiche di Pallareta, Macchia Romana e Sant’Antonio la Macchia o i fossi urbani di Santa Lucia e Malvaccaro, ma anche a incentivare processi culturali, che diano senso e significato a piccoli lembi di vegetazione, come l’area boscata di via Maratea, nel rispetto delle leggi vigenti e delle direttive nazionali e internazionali».
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Potenza e Provincia
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POTENZA Nel cortile della Caserma intitolata alla “vittima del dovere” si è tenuta una cerimonia commemorativa e l’apposizione di una corona d’alloro
A 58 anni dalla scomparsa la Polizia di Stato ricorda la guardia scelta Vito Zaccagnino RITROVATA IN UN ANTIQUARIO DAI CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO
A Tito ritorna la statua lignea trafugata nel 2010
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__Alcuni momenti della manifestazione POTENZA. Era la sera del 16 novembre 1965, quando la Guardia Scelta del disciolto Corpo della Polizia di Stato Vito Zaccagnino, in servizio presso la Questura di Potenza, intervenuto durante una rapina in corso in una gioielleria del centro storico di Potenza, veniva raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco esplosi dal rapinatore, decedendo poco dopo durante il trasporto in ospedale. Lasciava la moglie Margherita e due figli, all’epoca adolescenti, Angelo e Donata. Nel cinquantottesimo anniversario della sua tragica e prematura scompar-
sa, la Questura di Potenza ha ricordato Vito Zaccagnino, Vittima del Dovere, con una cerimonia commemorativa tenutasi oggi 16 novembre 2023 nel cortile della Caserma di P.S. intitolata proprio al Caduto. Alla presenza del Viceprefetto Vicario Ester Fedullo, del Sindaco di Potenza Mario Guarente, dei rappresentanti provinciali delle altre Forze dell’Ordine e dei familiari del poliziotto scomparso, il Questore Giuseppe Ferrari, ha deposto, a nome del Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S., una corona di alloro. Presente anche una rap-
presentanza del personale della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità e dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato – Sezioni di Potenza e Melfi con il labaro. Alla resa degli “onori” da parte del Questore è seguito un momento di raccoglimento e preghiera con il Cappellano della Polizia di Stato Don Giuseppe Tarasco. Il Questore ricordando la figura del Caduto e del suo sacrificio, ha avuto parole di conforto nei confronti dei familiari privati tragicamente e prematuramente di un loro caro familiare.
ggi pomeriggio, alle 17:00, nella Parrocchia di San Laviero Martire, presso la Chiesa del Convento di Sant'Antonio di Padova di Tito, sarà restituita al parroco Don Pasquale Moscarelli, dal comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, Cap. Massimiliano Croce, un'antica statua lignea, con base effigiante "Santa Martire", risalente al XVI secolo, trafugata nel 2010 dalla chiesetta Madonna delle Grazie di Tito e rinvenuta presso un antiquario dell'alto Lazio, che l'aveva posta in vendita online. Alla cerimonia di restituzione dell'importante cimelio cinquecentesco saranno presenti S.E. Mons. Salvatore Ligorio, Arcivescovo di Potenza-Muro LucanoMarsico Nuovo e il Sindaco di Tito Graziano Scavone. L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, rientra in una più ampia azione di contrasto ai reati contro il patrimonio culturale. Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione della "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" gestita dal Comando TPC, la più grande del mondo con oltre 1.3 milioni di files relativi a beni da ricercare.
Mecca: «Nel quartiere più popoloso per la prima volta nasce uno spazio dedicato alle famiglie e si riqualifica un luogo in abbandono da molti anni»
Basso La Terra, 500mila euro per il parco green e campetto polifunzionale ad Avigliano DI EMANUELA C ALABRESE
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roseguono i lavori di riqualificazione ad Avigliano, questa volta il Sindaco annuncia come «un’altra area abbandonata rinasce» e per la precisione si tratta del quartiere di Basso la Terra,«in questo luogo realizzeremo nel 2024 il parco green pensato per il con campetto polifunzionale e area giochi per bambini». Si è svolto difatti il sopralluogo con i progettisti, a latere del quale il Primo cittadino Giuseppe Mecca a Cronache entra nei dettagli: «Si tratta di un luogo abbandonato da tempo, che in passato era adibito a campetto da calcio, e si trova in una zona del territorio compresa nel quartiere Basso la Terra, che è una delle aree più popolose di Avigliano. Proprio in quest’area abbiamo candidato un progetto su un bando regionale, con il quale abbiamo ottenuto un finanziamento di 500mila euro che ci consentirà di riqualificare questa area, dove sorgerà sia un campo multifunzionale presso il quale sarà possibile esercitare sostanzialmente tutti gli sport».
A ciò il Sindaco aggiunge: «Il luogo avrà anche la giusta illuminazione pubblica, e abbatteremo le barriere architettoniche, e unitamente a questo sorgerà un parco green multisensoriale, con una zona giochi per i bambini».Infine il Mecca tiene a sottolineare un aspetto importante: «In un quartiere come dicevo, così popoloso, come quello in questione di Basso la Terra, per la prima volta sorge uno spazio dedicato alle famiglie e ai bambini e a ciò si aggiunge che si riqualifica uno spazio lasciato in abbandono da molti anni». Per quanto riguarda il cospicuo finanziamento, «si tratta di una fonte di finanziamento regionale, ora siamo in fase di progettazione e da qui a poche settimane ci sarà l’affidamento dei lavori mediante procedura di evidenza pubblica». Con questi lavori l’ex campetto “San Giovanni” torna a vivere. Moltissimi aviglianesi hanno commentato positivamente la notizia annunciata via social e a chi conferma che «ci voleva un po’ di decoro a questo popoloso quartiere abbandonato a se stesso» il Sindaco risponde: «Assolutamente sì, la strada è ancora lunga, ma quando siamo arrivati
noi non funzionava neppure l’illuminazione pubblica. Non può esistere una rinascita di Avigliano senza la rinascita di un quartiere storico, popoloso e rappresentativo come è Basso la Terra». Molti ancora apprezzano i lavori che prenderanno il via a breve, anche perché legati affettivamente al luogo, tanti ci hanno giocato da bambini e molti ragazzini ne vinsero coppe che custodiscono ancora. Ciò testimonia come lo sport vada oltre la mera attività ludico-sportiva, ma rappresenti un ottimo collante sociale per la comunità, una “scuola di vita” per le buone pratiche di apprendimento delle regole civili, e una crescita umana per le nuove generazioni.
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Il presidente della Regione: «Al momento il piano industriale è indirizzato all’elettrico. Nel frattempo mettiamo in campo iniziative a favore di coloro che perdono il lavoro»
Automotive, definita l’area di crisi complessa a Melfi: «Trattativa con Stellantis complicata» l’assessore allo Sviluppo economico e lavoro, Michele Casino, e i sindacati, che si è svolto ieri pomeriggio a Potenza nella sala Verrastro della Presidenza. Nel corso dell’incontro si è discusso del futuro dello stabilimento di San Nicola di Melfi, della salvaguardia e del rilancio dell’indotto, degli ammortizzatori sociali e dell’area di crisi industriale complessa. All’incontro hanno partecipato, in collegamento remoto, la dottoressa Chiara Cherubini della Direzione generale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e rappresentanti di Invitalia. Dopo la firma del piano per la __Un momento dell’incontro Basilicata saranno pubblicati i bandi e sarà operativo lo sportelarea di crisi complessa mine di un confronto tra la Re- lo dedicato alle aziende che automotive è realtà. È gione Basilicata, rappresentata vogliono riconvertirsi o innoquanto emerso al ter- dal presidente Vito Bardi e dal- varsi.
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«Ho chiesto al ministro Urso ha dichiarato al termine dei lavori il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi – di accreditare al tavolo anche le rappresentanze sindacali. La Regione ha messo risorse importanti, soprattutto per quanto riguarda l'indotto. Sappiamo bene che è una trattativa complessa perché Stellantis agisce in regime di monopolio». «A meno di ripensamenti dell’Europa, al momento il piano industriale è indirizzato all'elettrico – ha detto ancora Bardi. Nell’impossibilità di prevedere gli scenari futuri ad oggi la Regione è fortemente impegnata nel mettere in atto più iniziative possibili per far sì che i lavoratori che perdono il lavoro ne possano trovarne subito un altro».
Cgil: «Delle promesse della multinazionale non vi è traccia. A rischio l’intera area industriale di Melfi». Confsal e Fismic: «Auspichiamo quanto prima l’accordo del settore automotive»
Incontro Stellantis, i sindacati: «La vera partita si gioca al tavolo nazionale» margine dell’incontro tra i sindacati e la Regione Basilicata sulla vertenza Stellantis in continuità con l’incontro che si è tenuto lo scorso 27 settembre per certificare gli impegni assunti dalla Regione in riferimento alla necessità impellente di interloquire con i vertici nazionali dell’azienda rispetto a una crisi dell’automotuve in cui lo stabilimento di Melfi è pienamente coinvolta, Fernando Mega, segretario generale della Cgil Basilicata, Vincenzo Esposito, il segretario generale Cgil di Potenza e Giorgia Calamita segretaria della Fiom Cgil commentano: «L’incontro, alla presenza del Mimit, si è sviluppato su questioni tecniche, entrando nello specifico sulla richiesta dell’area di crisi industriale complessa con la quale sono a disposizione 20 milioni di euro per consentire alle aziende della componentistica di accedere agli ammortizzatori sociali in deroga e alle aziende che risponderanno ai bandi dei progetti che la Regione ha richiesto al ministero di procedere con gli investimenti di reindustrializzazione ed efficientamento rispetto alla transizione energetica». La Cgil e la Fiom Cgil Basilicata hanno ribadito che «tali strumenti, utili a garantire occupazione e salario ai lavoratori nella fase di passaggio, non possono essere considerati risolutivi della crisi dell’automotive in assenza di una politica che garantisca un piano industriale a lungo termine e che metta al centro dell’industria l’automotive nel Paese e in questa regione. A oggi non abbiamo avuto ancora nessun confronto né con il governo nazionale né con Stellantis perché si possa progettare una transizione che crei opportunità di lavoro e di occupazione, ricerca e innovazione. Pertanto riteniamo insufficiente l’azione del governo regionale che al tavolo ha confermato la difficoltà a interloquire con Stellantis». Rispetto all’area di crisi industriale complessa e alla riqualificazione degli impianti la Cgil e la Fiom Cgil hanno ribadito la necessità che «a fronte degli investimenti ci siano garanzie occupa-
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zionali perché a oggi lo svuotamento dello stabilimento di Melfi prosegue tra trasferte, incentivi all’esodo e aumenti dei carichi di lavoro, con un peggioramento quindi delle condizioni di lavoro nello stabilimento dove la precarietà è complessiva e riguarda non soltanto il futuro di Melfi ma anche la salute e la sicurezza e il salario. Le ricadute sull’indotto, come già sottolineato in precedenza, sono poi pesantissime, con molte aziende che ancora non hanno avuto nemmeno una commesse. Resta quindi aperto il tema della certezza dei volumi produttivi che sta mettendo a rischio l’intera area industriale di Melfi e della quale il governo regionale deve farsi carico anche con il governo nazionale». «Chiediamo quindi di aprire una “vertenza vera” in quanto dell’annunciato accordo sulla produzione di un milione di auto a livello nazionale a oggi non c’è certezza. - concludono Mega, Esposito e Calamita - Il 1 dicembre quindi, in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, porteremo in piazza anche il tema della crisi di Stellantis, dell’indotto e dell’area industriale di Melfi e la richiesta di politiche industriali giuste ed efficaci, che diano risposte ai milioni di lavoratori e lavoratrici del settore». Al termine del tavolo in Regione Basilicata su Stellantis il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista ha affermato: «Per quando riguarda la parte strettamente tecnica in tema di aerea di crisi industriale complessa sono state date alcune risposte: entro dieci giorni è stata annunciata dal ministero delle Imprese la firma definitiva sul piano ed entro un mese ci saranno i bandi. È importante partire subito con i primi stanziamenti e le prime misure per le imprese che intendono riconvertirsi o fare innovazione e accompagnare questo processo con ammortizzatori sociali in deroga. È di tutta evidenza che la partita più importante si gioca sul tavolo nazionale tra Stellantis e Governo dove va definito in tempi brevi l’accordo strategico più vol-
te annunciato dal ministro Urso ma non ancora finalizzato. Riteniamo che il tavolo di oggi possa fungere da ulteriore sprono per arrivare ad un accordo strategico che guarda al futuro assicurando garanzie occupazionali e industriali per il presente. Al presidente Bardi abbiamo chiesto di rappresentare al ministro Urso le aspettative che i lavoratori, i sindacati e tutta la comunità regionale hanno nei confronti di un progetto industriale che deve traghettare Melfi in una nuova stagione. Siamo abituati alle sfide ma vogliamo garanzie che i lavoratori non saranno lasciati soli». Le segreterie Uil e Uilm invece hanno dichiarato: «Il tavolo tecnico si è concluso, entro dieci giorni è stata annunciata dal Ministero la firma definitiva del piano per la Basilicata ed entro un mese ci saranno i bandi ricordando che il primo stanziamento è di 20 milioni di euro per la riconversione e per la riqualificazione industriale e dei lavoratori attraverso un piano di formazione specifico. Inoltre da subito saranno operativi gli ammortizzatori sociali in deroga sempre previsti dalla misura in essere. Il presidente Bardi ha confermato che continuano le interlocuzioni con Stellantis al fine di definire un accordo di compensazione energetica per rendere il territorio di Melfi sempre più competitivo». I segretari generali di Fismic e Confsal Pasquale Capocasale e Gerardo De Grazia: «Prendiamo atto delle decisioni del Governo e della regione Basilicata. È un atto sicuramente importante che manifesta l’attezione delle istituzione verso un area industriale strategica nell’economia della regione Basilicata e del Mezzogiorno. Auspichiamo, tuttavia, che si possa arrivare quanto prima all’accordo nazionale del settore automotive».
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Il progetto è stato presentato per “Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali”
Fondi a San Fele per torrette di avvistamento, sentieri e “nightsky” per dormire nella natura
uone nuove dal Comune di San Fele: il sindaco Donato Sperduto comunica difatti che «è stato ammesso a finanziamento il progetto presentato dalla nostra amministrazione tramite “Misura 8.5” Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali” del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata». Il sindaco entra nel dettaglio: «Andremo a costruire torrette di avvistamento presso il Monte Torretta, Monte Pierno, Monte Santa Croce e Pozzo di Nitti. Miglioreremo la fruizione e l’arredo dei sentieri per le Ca-
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scate e il territorio tutto. Fondamentale per il progetto sarà la costruzione di moduli abitativi per dormire sotto le stelle e nella natura, si tratta di “NightSky” di ultima generazione che daranno una nuova e più completa visibilità al nostro territorio». Un annuncio che ha visto il plauso di molti concittadini. Temi importanti, che il sindaco aveva toccato anche nel corso della trasmissione Tv “Dicono di noi”, il format di Cronache che racconta i Comuni lucani: «San Fele è un paese che con le cascate ha visto giungere qui tante persone, turisti ma soprattutto visitatori. Nel tempo ci siamo candidati a tutti i Bandi regiona-
li e non solo ministeriali per tentare di intercettare e dare opportunità concrete a questo territorio, il cui flusso di visitatori in numeri si attesta intorno ai 50/60 mila. Certo però occorre ancora del lavoro per farli restare anche per più giorni». La vocazione turistica del territorio di San Fele è maggiormente di tipo naturalistica ed escursionistica. Le cascate fanno da traino all'economia della zona. Esse si formano lungo il corso del torrente Bradano: a monte dell'abitato il torrente procede con numerose cascate, chiamate localmente anche “U uattenniere”, nome dialettale della Gualchiera, utiliz-
zata in passato per frollare la lana sfruttando la forza dell'acqua. Ci sono anche resti di antichi mulini ad acqua, mentre i sentieri che conducono alle Cascate si articolano lungo vecchie mulattiere. Tra gli eventi si annovera “Spiritualia”, organizzato dal Comune con il patrocinio della Regione che coniuga i temi della spiritualità ai linguaggi della contemporaneità nel campo delle lettere, dello spettacolo, dell'arte e della cultura. Insomma, un luogo che con i nuovi interventi, rinnova la sua veste mantenendone l’autenticità. EMACAL
L'obiettivo è stimolare la comunità locale, soprattutto i giovani, a partecipare attivamente allo sviluppo del proprio territorio sfruttando le opportunità offerte dall'Ue
Programmi Erasmus+. Strumenti e dibattito a Satriano di Lucania SATRIANO DI LUCANIA. Per combattere lo spopolamento delle aree interne, un tema scottante per la Regione Basilicata, sono necessarie misure di animazione territoriale. Il Comune di Satriano di Lucania ha messo in essere nei suoi programmi di attuazione, un bando denominato “Satriano 52 eventi”. Obiettivo del bando «raccogliere proposte per la realizzazione di un calendario unico degli eventi». “L’Europa. Tu. Noi” è tra i progetti approvati e mira a sensibilizzare il tessuto sociale sui temi dei processi partecipativi e dell’importanza del coinvolgimento della società civile organizzata: le parti sociali e i cittadini in generale dispongono infatti di numerosi processi e sistemi diversi, ed è utile che vi sia chiarezza a proposito delle ragioni della loro importanza e dei potenziali vantaggi di un sistema di più ampia partecipazione che funziona correttamente. Da questa visione emerge
l’importanza impellente degli impatti che i progetti di cocreazione e di partecipazione attiva riescono a generare. L’associazione Cosmopolitan APS_ETS Basilicata ha creduto in questo processo: «Partendo dal programma culturale di Matera Capitale della Cultura 2019, la rassegna - spiega l’assessore Rocco Perrone - è iniziata lo scorso 27 ottobre con un primo momento di sensibilizzazione sui processi partecipativi». «Si é partiti - continua Teresa Pascale, vice-presidente di Cosmopolitan - con spunti e buone pratiche presenti sul territorio lucano per stimolare la comunità satrianese: Basilicata-Matera 2019: un processo partecipativo da replicare. L’esperienza dei Volontari Open Culture 2019 è stata la buona pratica portata nel borgo». Partendo dal programma culturale di Matera 2019, l’incontro si è focalizzato sull’impatto immenso dei partecipanti e sugli stessi operatori culturali che hanno orche-
strato la co-creazione dei progetti, in termini di costruzione o potenziamento di competenze, relazioni e benessere. Si è discusso in particolare del processo partecipativo incentrato sul volontariato culturale. Il secondo momento di sensibilizzazione, previsto per oggi alle ore 18:00 presso Palazzo Abbamonte, mira a “fotografare” con una mostra, i moltissimi eventi europei da ricordare, racchiudendo in un primo momento di riflessione storica, per poiproseguire con un workshop sulle opportunità odierne che abbiamo come cittadini europei, focalizzando l’attenzione su alcune delle azioni del vasto programma Erasmus+, uno strumento fondamentale per la costruzione di uno spazio europeo all’interno dei piccoli borghi lucani, che sostiene l’attuazione della cooperazione strategica europea nel campo dell’istruzione e della formazione (scuole), ma anche opportunità per i giovani con gli scambi giovanili che
ogni associazione può organizzare con il contributo finanziario della nostra UE. Gli ultimi due appuntamenti del 15 dicembre e 12 gennaio, saranno più pratici e permetteranno ai partecipanti di mettersi in gioco con lo sviluppo di un primo momento dedicato alla lingua inglese ed infine un momento di progettazione europea. L’Associazione Cosmopolitan APS, si occupa da qualche anno di educazione dei giovani e delle fasce minori-
tarie delle comunità; promuove una rete tra scuole e famiglie, ponendo attenzione alle necessità dello scolaro e ai bisogni delle famiglie oltre che di momenti di benessere familiare (tutoring, orientamento, supporto genitoriale, prima e seconda infanzia); promuove inoltre la conoscenza degli strumenti dell’Erasmus + attraverso momenti di conoscenza e rete tra territori locali, italiani ed europei. È attiva sia su Matera che su Potenza.
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venerdi 17 novembre 2023 www.lecronache.info
Nel salone dei convegni del Parco, il sottosegretario Barbaro ha illustrato la nuova visione dell’area naturale protetta
La nuova stagione del Parco lucano All’evento erano presenti Mario Polese, Alessandro Galella e Cosimo Latronico. La nomina di Tisci per cancellare il passato e ripartire
__Alcuni momenti della visita e sotto Antonio Tisci
C’
erano tutte le istituzioni nella sala riunioni del Parco dell’Appennino Lucano a Marsico Nuovo, dal Vice Presidente del Consiglio Regionale Mario Polese, agli assessori regionali Cosimo Latronico e Alessandro Galella, rispettivamente responsabili del dipartimento Ambiente e Agricoltura della Regione Basilicata per accogliere il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Claudio Barbaro che ha la delega ai parchi e alle aree protette. Ad accoglierli il vice presidente del Parco Rosita Gerardi, il Presidente della Comunità del Parco Antonio Rubino e il Commissario ad Acta Antonio Tisci. «Il Parco ha finalmente voltato pagina – ha detto Tisci – con il rinnovo del management del Parco ma soprattutto con la presenza del sottosegretario nella sede del Parco, il
Governo dimostra la sua vicinanza all’Ente, la sua volontà di investire sul territorio. Ora serve una nuova visione del Parco – ha concluso il Commissario del Parco – che sappia fare dell’ambiente un volano di sviluppo e non una zavorra dell’esistenza». Parole condivise da Antonio Rubino, presidente della Comunità del Parco secondo cui «il Parco è dei Cittadini, i sindaci devono trovare le porte aperte al Parco con la consapevolezza che le cittadinanze esistono da prima del Parco stesso». POLESE, GALELLA E LATRONICO Non hanno fatto mancare le parole di sostegno alla nuova stagione del Parco le istituzioni regionali presenti. Secondo Mario Polese «le capacità di manager che Tisci ha dimostrato nel tempo siamo certi che saranno in grado di aprire una nuova stagione insie-
me a tutti quelli che stanno governando il Parco, ai Sindaci e al Direttivo del Parco». Alessandro Galella nel suo intervento ha ricordato l’impegno del dipartimento Agricoltura per affrontare la piaga dei cinghiali in Basilicata e nel Parco stesso, problema per troppo tempo sottaciuto e ignorato da chi ha governato e diretto il Parco e che deve essere messo al centro dell’agenda dell’Ente perché la nostra è «una terra che vive di agricoltura e l’agricoltura non può essere ignorata». L’assessore all’Ambiente Latronico, invece, ha evidenziato che «la nostra è la Regione dei Parchi, la Regione delle aree protette e della biodiversità che tra Parchi Nazionali, Parchi Regionali e Aree Protette ha investito tanto nell’ambiente e nella tutela del paesaggio». BARBARO: «L’AMBIENTE
COME RISORSA» I lavori sono stati conclusi dal sottosegretario Claudio Barbaro, il quale ha evidenziato che nella gestione dei Parchi deve iniziare una nuova stagione che sappia coniugare ambiente e sviluppo. «Esiste una visione ideologica sull’ambiente, una visione che ha permeato l’azione del Ministro e quella del Ministero, una visione che ha costruito soltanto vincoli territoriali e nessuna possibilità di sviluppo per il territorio, questa visione va ribaltata e cambiata». Rispetto ad alcune lungaggini amministrative il Sottosegretario ha denunciato che la macchina amministrativa del Ministero molto spessa è lenta e farraginosa anche se, ha voluto garantire tutti, «in pochissimo tempo verrà nominato il nuovo direttore del Parco”, una procedura che è ferma da tempo nei cassetti ministeriali e che finalmente è stata sbloccata. «Siamo vicini ai Parchi – ha precisato il Sottosegretario – e saremo vicini al Parco dell’Appennino Lucano che potrà diventare uno dei grandi fiori all’occhiello del nostro panorama ambientale». Alla fine del convegno Rosita Gerardi, da perfetta padrona di casa, ha consegnato al Sottosegretario alcuni regali e delle
brochure che rappresentano l’attività e le ricchezze del territorio del Parco, completando così il ragionamento sui grandi passi avanti che l’Ente Parco ha compiuto nell’amministrazione dopo la revoca di Priore che per troppo tempo è stato un vero e proprio tappo alla crescita dell’Ente. UNA NUOVA STAGIONE È DAVVERO INIZIATA A quanto pare la nuova stagione è davvero iniziata. Ora serviranno alcuni passi avanti da compiere. Si dovrà nominare il nuovo Direttore del Parco a tempo pieno (Claudio Barbaro ha garantito tempi celeri) e, completata la fase di commissariamento si dovrà indicare la terna per il nuovo Presidente dell’Ente. Una nuova stagione che, intanto, con la revoca di Priore e la nomina del Commissario ad Acta Antonio Tisci trova il pieno consenso delle istituzioni Nazionali e Regionali. Per la prima volta dopo tanto tempo, il Parco ha chiamato e i vari livelli di Governo hanno risposto presente. Un bel passo avanti, decisamente inimmaginabile nel tempo in cui tutto era fermo nel grigiore amministrativo di chi credeva che il Parco fosse una Jungla senza regole.
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In territorio di Pomarico tre vetture coinvolte e all’altezza di Miglionico ad impattare un tir e un pullman. La Filt Cgil: «La Regione convochi un tavolo tecnico con urgenza»
Due incidenti sulla Ss 7, un uomo in codice rosso e paura per gli studenti di un autobus
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ue nuovi incidenti in Basilicata confermano nuovamente la pericolosità dell’arteria statale 7 Ferrandina-Matera. Fortunatamente non ci sono state conseguenze pesanti per le persone coinvolte. Ieri mattina al kilometro
4 a ridosso del territorio di Pomarico, ad impattare un camion, una vettura e un van per il trasporto passeggeri con sei persone a bordo. Ad avere la peggio è stato l'autista dell'automobile che è stato trasportato in codice rosso all'ospedale Madonna delle Grazie.
Qualche ora dopo al km 557 nel comune di Miglionico si è verificata un'altra collisione. Questa volta ad essere coinvolti un tir e un pullman pieno di studenti. Tanta paura ma nessun ferito tra i ragazzi. Solo leggere escoriazioni per l'autista dell'autobus. Sul posto sono intervenuti il 118, Vigili del Fuoco e i Carabinieri del comando provinciale di Matera per i rilievi del caso. LA REAZIONE DELLA FILT CGIL Alla luce dei gravi incidenti sulla Strada statale 7, la Filt Cgil di Matera ha chiesto alla Regione Basilicata di convocare con urgenza un tavolo tecnico per discutere della messa in sicurezza dell’arteria e degli interventi necessari
Gli agenti hanno trattato il tema degli incidenti stradali, prima causa dei decessi per la fascia di età 14-29 anni
su tutte le strade lucane a rischio sicurezza. «La strada statale 7 è una delle più trafficate in Basilicata e gli interventi previsti sono già cantierizzabili secondo il Consiglio superiore delle opere pubbliche essendoci già un progetto esecutivo che aspetta solo di essere attuato» ha affermato in una nota Mario Clemente, segretario della Filt Cgil Matera. «Resta da risolvere il problema dei fondi a disposizione, oltre ai 380 milioni di euro del Fondo Sociale di Coesione 2021/2027. In particolare è necessario che la Regione faccia il punto sullo stato dell’arte per la realizzazione degli interventi infrastrutturali così come previsto dal Pnrr e del raddoppio
dell’arteria. - ha continuato Clemente - La sicurezza delle strade lucane è diventata una vera e propria emergenza». «Non possiamo assistere tutti i giorni a incidenti gravi che sempre più spesso coinvolgono studenti e lavoratori. Per questo chiediamo con urgenza alla Regione Basilicata di intervenire e di accelerare gli interventi per la messa in sicurezza dell’arteria. - ha concluso il segretario della Filt Cgil Mario Clemente - La segreteria territoriale metterà in campo una serie di iniziative volte a sensibilizzare sul problema della pericolosità della Strada statale 7 e al raggiungimento dell’obiettivo preposto attraverso il confronto con la Regione».
Bennardi: «Opera strategica molto attesa dalla città»
Vittime della strada, la Polizia di Stato di Al via la gara d'appalto per il Matera incontra gli studenti della provincia restauro del cineteatro “Duni”
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ell’ambito delle iniziative programmate in occasione della Giornata mondiale del “ricordo delle vittime della strada”, in calendario domenica, la Polizia di Stato di Matera ha organizzato ieri, 16 novembre, un incontro con gli studenti di alcuni istituti di istruzione secondaria di secondo grado della provincia, finalizzato alla diffusione della cultura della sicurezza stradale. Oltre 70 studenti, provenienti dagli istituti superiori IIS di Policoro, IIS Loperfido-Olivetti, Liceo Scientifico Dante Alighieri e Liceo Classico Duni-Levi di Matera, accompagnati dai loro docenti, sono stati ospiti della Sezione Polizia Stradale di Matera. Qualificati operatori hanno trattato, anche attraverso la proiezione di filmati, la tematica degli incidenti stradali, prima causa dei decessi per la fascia di età dai 14 ai 29 anni, spiegando quali sono le cause che li determinano, focalizzandosi sull’importanza del rispetto delle norme di comportamento previste dal Codice della Strada, allo scopo di prevenire condotte pericolose per sé e per gli altri. I ragazzi, attenti e partecipi, hanno avuto
modo di osservare e comprendere il funzionamento delle attrezzature speciali in uso alla Polizia Stradale: telelaser e autovelox, impiegati per contrastare l’eccesso di velocità; il precursore e l’etilometro, adoperati per l’accertamento dello stato di ebbrezza alcolica e il top crash, strumento di ultima generazione che consente, attraverso il collegamento con un’antenna satellitare, la ricostruzione con precisione millimetrica del campo di un sinistro stradale. Gli studenti hanno inoltre sperimentato, attraverso una tecnologia di realtà aumentata (uso di un tappeto interattivo e di un particolare tipo di occhiali) che simula la visione a tunnel tipica dello stato di ebbrezza con tasso alcolemico di 0,8 mg/l, l’estrema pericolosità del porsi alla guida in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol. I ragazzi sono rimasti colpiti soprattutto delle testimonianze video di alcune vittime della strada e dalle toccanti esperienze narrate dai poliziotti intervenuti per incidenti stradali con esito nefasto, verificatisi nella provincia di Matera. Numerose sono state le domande rivolte dagli stessi ai poliziotti.
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ercoledì è stata indetta la gara con procedura negoziata telematica per i lavori di recupero e restauro del cineteatro “Duni”, che in base al nuovo Codice degli appalti prevede l’invito di un minimo di dieci operatori. Il criterio dell’aggiudicazione sarà quello del minor prezzo, con esclusione delle offerte anomale, in modo da garantire all’ente la sostenibilità economica dell’offerta stessa. L’aggiudicazione è prevista per la fine di novembre, seguita dall’immediato avvio dei lavori che, in base al cronoprogramma definito, dovrebbero concludersi in 13 mesi, quindi tra la fine del 2024 e gli inizi del 2025. Lo scorso 5 maggio, la Regione Basilicata ha approvato la scheda operativa aggiornata, con nuove risorse e l’adeguamento del finanziamento sull’importo complessivo dell’operazione, che da 4,5 è passato a 7,5 milioni. La nuova scheda definisce anche il cronoprogramma dei vari finanziamenti, ovvero 2 milioni su fondi Po-Fesr 2014-2020 ed i restanti 5,5 milioni sul Piano operativo complementare 2014-2020 (Poc), che si aggiungono ai circa 2,5 già investiti per l’acquisto dell’immobile. Il maggiore importo rimodulato dalla Regione, servirà per l’acquisizione di alcuni immobili confinanti con il teatro, oltre a far fronte all’incremento dei prezzi fissato nel tariffario 2023. Sebbene l’immobile sia di elevato pregio architettonico e presenti finiture di ottima fattura, tutte le componenti necessitano di interventi di recupero per tornare agli originari splendori. Occorrono interventi per adeguare l’immobile alle nuove normative in materia di sicurezza strutturale, antincendio, sicurezza in genere, nonché l’ammodernamento delle strumentazioni esistenti al fine di adattare l’edificio a luogo per arti performative. Inoltre, data la carenza di spazi per servizi agli attori e agli spettatori, si è reso necessario acquisire ulteriori spazi e locali adiacenti, in modo da dare organicità all’impianto. «A breve potremo vedere finalmente i cantieri nel cineteatro Duni -commenta il sindaco Bennardi- un’opera strategica e tanto attesa dalla città. Ci auguriamo che il cronoprogramma non subisca intoppi -conclude il sindaco- e si possa procedere con l’inaugurazione fra poco più di 13 mesi. Ringrazio gli uffici per il grande sforzo compiuto».
LÊapprofondimento
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LA RUBRICA
L’appuntamento con una ricerca dialogica su Comunità cariche di “risorse”
Vivere l’Ubuntu tra Montemurro, S. Chirico Raparo e S. Martino d’Agri L’intento della Rubrica è quello di costruire un dialogo possibile con i nostri lettori, sui diversi aspetti e visioni del nostro vissuto quotidiano su cui spesso non ci soffermiamo ma che orientano le scelte e determinano il vissuto delle singole persone e/o dell’intera comunità. Lo facciamo attraverso i 131 Comuni della nostra Regione. Un dialogo promosso secondo quel modello socratico di ricerca e di indagine “critica”. Ad orientarci le seguenti domande: Che tipo di Comunità stiamo vivendo? Come vorremmo le nostre Comunità? Possiamo definirci Comunità felici? Abbiamo consapevolezza del nostro essere cittadini globali? Quale umanesimo lasciamo in eredità? DI MARIA DE CARLO*
partire da queta settimana voglio consegnare a tutti noi una parola presa in prestito da una filosofia di vita africana: “Ubuntu”. E nell’espressione “Umuntu ngumuntu ngabantu” (io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo) la riflessione sulle nostre comunità sempre più chiamate alla cooperazione. I fattori sociali con spopolamento e un nuovo disegno economico ci invitano alla piena collaborazione. Nelson Mandela afferma “Ubuntu significa porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?”. E con questo spirito oggi facciamo tappa a comunità legate da brevi distanze: Montemurro, San Chirico Raparo e San Martino d’Agri (degli altri limitrofi ne abbiamo parlato in questo anno il 15 settembre con Armento; il 4 agosto Gallicchio e il 28 aprile Spinoso). Museo diffuso e a cielo aperto. Tutti conoscono il paese natio, Montemurro, del poeta-ingegnere Leonardi Sinisgalli e di come è tenuta viva la sua memoria nel-
A
_ Foto di Michele Luongo la Casa delle Muse (attività della Fondazione Sinisgalli) con l’immensa raccolta di opere. Altrettanto interessante i graffiti polistrati nati dal progetto dell’artista Giuseppe Antonello Leone. Iniziativa che potrebbe essere esportata negli altri comuni promuovendo la Scuola del Graffito Polistrato. Riscoprire poi la pittrice neorealista Maria Padula attraverso il percorso dedicato. Attraverso i suoi occhi rivedere quelle luci ed ombre che ancora oggi, seppur in altre forme, persistono come pure riscoprirla nel suo impegno politico per i diritti delle donne e contro l’analfabetismo. A San Martino d’Agri è presente la Casa-Museo dedicata al pittore Vincenzo Marinelli grazie anche all’impegno di promozione dell’omonima associazione anche il murales dell’artista argentino Guido Palmadessa. Interessante poi il progetto “Il paese abitato” dell’artista Caterina Pontrandolfo con la già citata associazione e il Forum dei Giovani, nonché il Comune.
Anche San Chirico Raparo vanta il Museo (privato) Sartoria Giovanni Missanelli, una raccolta di varie opere e manufatti dal 1400 al 1970. Tante le bellezze architettoniche tra conventi e chiese nei tre Comuni. Solo un richiamo a Montemurro dell’ex convento San Domenico e l’impronta artistica caravaggesca di Carlo Sellitto, Gian Giacomo e Anna Maria Manecchia di origine montemurrese. Lo stesso dicasi per San Martino d’Agri con gli antichi edifici nobiliari, il convento sant’Antonio e gli affreschi di Pietro Giampietro da Brienza o il dipinto di Pietrafesa nella Chiesa di san Francesco. E nei dintorni il Santuario della Madonna della Rupe con le sue tradizioni. Che dire poi dell’Abbazia di sant’Angelo al Monte Raparo di San Chirico Raparo, risalente al X secolo, monumento nazionale dal 1927. Famosa la Grotta, sede del Cenobio, e noti stalattiti e stalagmiti, e le celle dei monaci, gli affreschi rupestri.
E a san Chirico Raparo il Duomo dei Santi Apostoli Pietro e Paolo oppure la cappella Sant’Anna del 1700 e la devozione a santa Sinforosa. La natura è immensa quella del Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, dalla Murgia di sant’Oronzo ai boschi tra orchidee selvatiche e alberi. I tratturi e sentieri e uccelli come il Capovaccaio, il Nibbio reale, il grifone, la cicogna nera, il lanario, l’aquila reale. A san Martino poi sul Monte Raparello è presente l’unico Aren (Aree rilevanza erpetologica nazionale) della Basilicata. E da san Chirico Raparo le sorgenti di acqua sulfurea di Santa Quaranta e Cortignano, note per le cure della pelle e dei reumatismi. L’attività sportiva si confonde in questi ambienti tra escursioni in Quad e percorsi lungo sentieri come nel bosco Sella del Titolo. Tanti i ritrovi e le festività come il Carnevale e il Mesi a san Martino, mentre unico il piatto l’Arrapata di san Chirico R. E poi il privilegio per Montemurro di far parte della rete (insieme al comune di Acerenza) dell’Associazione nazionale città dell’olio. Ma la vera forza è data dai gruppi associativi e volontari carichi di iniziative come i corsi di organetto, zampogna e ciaramella a san Martino d’A. e il laboratorio di arte presepiale messo in atto dalle diverse associazioni sanchirichesi, o l’attività di promozione a Montemurro della Fondazione Appennino Ets di Gianni e Piero Lacorazza. Vitalità tutte che rendono belli i borghi attivando così quella cultura dell’ubuntu inizialmente richiamata. *COUNSELOR FILOSOFICA
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venerdì 17 novembre 2023 www.lecronache.info