Cronache del 18 gennaio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

GIoveDì 18 GennAIo 2024 • ANNO IX N. 14 € 1,50

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STELLANTIS IL CALO DELL’AUTOMOTIVE TRAVOLGE LA PROVINCIA: MIMIT E REGIONE PER IL RILANCIO

Accordo di programma, Urso approva

Area di crisi industriale complessa di Melfi e Potenza, 49 Comuni coinvolti: 20 milioni di € stanziati

Servizi a pagina 14

ReGIonALI Sul fronte csx, dalla stampa grillina ancora attacchi a Chiorazzo ed al Pd della Basilicata

Nodo Sardegna, lo risolve la GdF Solinas indagato indebolisce la Lega, per il Giornale dei Berlusconi certo il Bardi bis A

LA RIFLESSIONE

L’election day e la rivoluzione

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

e il Consiglio dei Ministri approva l’election day, si dovrebbe votare sabato 8 Giugno, dalle ore 14 alle 22, e domenica 9 Giugno dalle ore 7 alle ore 23. Di certo si voterà per le elezioni europee e comunali: in Abruzzo e Sardegna per le elezioni regionali si voterà a febbraio, nelle altre regioni, Basilicata compresa, dovrebbe votarsi a giugno. I pochissimi che non andranno al mare in quel fine settimana voteranno, il resto dell’Italia occuperà arenili e lidi (...)

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CENTROSINISTRA MADE IN CHIORAZZO

ncora una volta e con la migliore benevolenza giornalistica dobbiamo ringraziare il sindaco dem di Genzano, Viviana Cervellino che con la sua rassegna di gaffe e surrealità riesce a mostrarci il moralismo arrotolato in cui è cascato il povero PD lucano, soprattutto dopo l’ingresso dei nipotini di D’Alema, quello di guerra e pace tanto per intendere l’ipocrisia delle anime belle che pure agita in peggio le cose. Ora lasciamo stare i selfie inciucisti e senza pudore di Speranza con i destrosi patrioti Guarente e Bardi, ma davvero stranisce la sua lezioncina d’intemperanza come anche il refrain dem di Lettieri e Rutigliano che filosofeggiano sui valori d’appartenenza e sugli steccati del centrosinistra quando poi hanno l’indecente svista sul contorno che si porta appresso l’Angelico Chiorazzo come gli ex leghisti messi addirittura a pensare il programma delle novità, gli assessori comunali di centrodestra in posa aggraziata, i consiglieri regionali e comunali per ogni costola rotta di Salvini e Toti e così via fino a disegnare, alla faccia dell’identità, l’innovativa versione del centrosinistra made in Chiorazzo. Canta Roisnrolla: “MenM. Dellapenna a pagina 2 tre la mia dignità scompare cerco un’identità...”

Corruzione, domiciliari revocati ■ continua a pagina 3

Informazioni in cambio di assunzioni: in libertà il Luogotente Pavese e l’imprenditore Di Marzio

POTENZA AL “MADRE TERESA” I CITTADINI CI SOSTANO LO STESSO

Via del Gallitello, la pista ciclabile riduce le corsie e toglie parcheggi

Servizio a pagina 8

(foto Mattiacci)

R. Mollica a pagina 12

CORSI E RICORSI

In 2, 15 insufficienze: fallisce la rimonta via Tar per 2 alunni di scuola media Pagelle corrette, bocciature confermate

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■ F. Moliterni

a pagina 8

AOR SAN CARLO

La cardiochirurgia è all’avanguardia, primi in Italia per impianto di doppia bioprotesi valvolare mitralica ed aortica ■ Servizio

a pagina 10

_ LUCANI AL NORD

Scaricato dalla destra a Potenza, l’ex Au Acta Spera nominato Dg dell’Amiu Genova: scelto tra 24 candidati

■ Servizio

a pagina 7

_ NON SOLO AUDIENCE

Radio Potenza Centrale, da 5 decenni sulla cresta dell’onda: è ancora la lucana più ascoltata al Sud ■ Servizio

a pagina 18


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Primo Piano

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Il quotidiano dei Berlusconi dà per certa la candidatura del Generale. Solinas indagato indebolisce la Lega

Per il Giornale è Bardi bis

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Il Fatto Quotidiano continua la sua campagna contro Chiorazzo e il Partito Democratico lucano

DI MASSIMO DELLAPENNA

econdo "Il Giornale" il Bardi bis è cosa fatta. Il quotidiano della famiglia Berlusconi, sempre bene attento alle vicende politiche del centrodestra dà per certa la candidatura del Generale per il bis. Secondo il quotidiano fondato da Montanelli, infatti, la Meloni avrebbe già dato il suo placet alla ricandidatura di Bardi. Il ragionamento portato avanti dalle colonne de "il Giornale" è semplice e logico, talmente logico che anche noi avevamo evidenziato questa possibile lettura. In pratica, dice il Giornale riprendendo discussioni di dirigenti di Forza Italia, Fratelli d'Italia non vuole schiacciare la coalizione a destra. La paura dell'isolamento convince il presidente del Consiglio a non mortificare Forza Italia che, a differenza della Lega, ha le chiavi della presentabilità europea e, in qualche modo, garantisce anche per FdI la possibilità di dialogo con l'Europa. In particolare Tajani è uomo bene inserito nelle dinamiche del Partito Popolare e può favorire la nascita storica della coalizione tra conservatori e popolari a livello europeo. Diceva Cuccia che i voti si pesano non si contano, lui parlava dei voti delle banche e dei grandi capitalisti a Mediobanca ma, evidentemente, lo stesso ragionamento vale anche per i partiti. La percentuale di Forza Ita-

__Solinas

lia è numericamente identica a quella della Lega ma FI è parte del presentabile PPE mentre la Lega è assolutamente inutile in chiave europea stante la sua alleanza con Le Pen.

LA DEBACLE SALVINIANA “Il Giornale” va oltre nella sua analisi, dice che Salvini ne è consapevole e ha lanciato la proposta della Basilicata come provocazione, conscio che Pepe non è un candidato autorevole. Ovviamente questa è la voce de “Il Giornale” della famiglia Berlusconi e noi riportiamo la sua interpretazione dei fatti senza avere altre fonti ma, se veramente dovesse andare a finire così, sarebbe evidente che Salvini ha preso atto del fallimento della Lega in Basilicata e della fine del progetto politico della Lega nazionale. Il destino della Basilicata si incrocia con tanti altri destini e con la fine o la nascita di strategie diverse. Il peso negoziale della Lega, nel frattempo, subisce un altro brusco colpo giudiziario in Sardegna. Il Governatore Solinas è stato raggiunto da un avviso di garanzia e da una perquisizione per un'ipotesi di corruzione. Ferma restante la presunzione di innocenza che vale per tutti, è evidente che a questo punto la Lega, più che chiedere compensazioni per la vicenda Sarda, deve ringraziare FdI e FI per aver evitato alla coalizione la candidatura di un indagato per corruzione.

__L’articolo de “Il Giornale”

IL FATTO QUOTIDIANO COLPISCE ANCORA Intanto il “Fatto Quotidiano” continua la sua incessante campagna contro Chiorazzo e contro tutto il Pd lucano. Questa volta è il blog del Fatto che ospita un lungo intervento di Pietro Francesco Maria De Salvo concentrato proprio sulla Basilicata. Il pezzo ne ha per tutti con termini che impediscono anche una qualsiasi ipotesi di dialogo. L'articolista ricorda che

Marcello Pittella fu costretto a dimettersi per le indagini di “Sanitopoli” e De Filippo per quelle di “Rimborsopoli” (dimenticando di dire che nessuno dei due è stato condannato) e ribadendo che «entrambi sono stati difensori nei fatti degli interessi dei petrolieri e che, a mia memoria, mai hanno combattuto una vera battaglia per la difesa dell’ambiente». E prosegue con un lungo elenco di persone che, a detta dell'articolista sono im-

presentabili che non lascia fuori nessuno da Margiotta a Bubbico, da Santarsiero a Folino. Una descrizione ingiusta, ingiustificata e offensiva non solo della classe dirigente lucana del Pd ma che colpisce, proprio per la sua generalizzazione, tutto il Popolo lucano che queste persone per anni ha votato. Una filippica che termina con l'attacco diretto a Speranza e a Chiorazzo, colpevole della vicinanza a Letta e Andreotti. Il Blog del Fatto non è il “Fatto Quotidiano” e quest'ultimo non è un organo ufficiale del M5S ma esiste un idem sentire tra i soggetti che trasferisce la frattura tra l'elettorato Pd e del Movimento con quest'ultimo che potrebbe riconoscere la Schlein come interlocutore solo se quest'ultima abbandonasse i vecchi e riformasse la struttura.

ASPETTANDO L'ELECTION DAY Nel frattempo tutto potrebbe andare in naftalina. Bardi ancora non ha definito la data delle elezioni e da Roma si attende il decreto per l'election day. Un eventuale spostamento delle elezioni a giugno potrebbe fare cambiare ogni equilibrio raggiunto fino ad ora. Non resta che aspettare.


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LA RIFLESSIONE Lo stallo amministrativo in Regione e lo stagno melmoso saranno ancora più immobili

L’election day e la rivoluzione lucana in quel lungo fine settimana estivo A

ITALIA VIVA, IL SEGRETARIO PROVINCIALE SCOCUZZA

«Nuova fase politica»

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

e il Consiglio dei Ministri approva l’election day, si dovrebbe votare sabato 8 Giugno, dalle ore 14 alle 22, e domenica 9 Giugno dalle ore 7 alle ore 23. Di certo si voterà per le elezioni europee e comunali: in Abruzzo e Sardegna per le elezioni regionali si voterà a febbraio, nelle altre regioni, Basilicata compresa, dovrebbe votarsi a giugno. I pochissimi che non andranno al mare in quel fine settimana voteranno, il resto dell’Italia occuperà arenili e lidi – se la Bolkestein lo consentirà ancora – fregandosene dei destini delle proprie regioni e dell’Europa. Forse maggiore attenzione sarà data alle consultazioni comunali perché, nei piccoli paesi, si vota per fratelli, cugine, zii e parenti acquisiti e non si può mancare. Questo significa che per quasi altri sei mesi dovrem-

mo sorbirci le decisioni da Roma del gruppo Speranza e company e il povero Chiorazzo che a me sta diventando simpatico perché mi viene spontaneo stare dalla parte dei deboli, continuerà a subire angherie dall’altra parte del Pd dove si raccolgono le correnti avverse a Speranza e la sua sinistrissima corrente… Sei mesi di stallo amministrativo in Regione e lo stagno melmoso sarà ancora più immobile: alcuni vecchi rappresentanti del Pd cercheranno di convincere gli scettici spiegando che era l’unico modo per togliere forza agli altri vecchi del Pd, tipo Margiotta e De Filippo e altri di rango più basso. Una lotta geriatrica mentre i giovani che poi giovani non sono, sembrano non esistere. Una oligarchia malata che continua a fare del male a questa piccola regione colonizzata dai Lucoromani, nuova etnia composta da Lucani che abitano a Roma e vorrebbero comandare sulla Basilicata. Non che le fazioni a destra

siano in situazione migliore: i discendenti di Giorgia parlano solo se Giorgia lo vuole – Giorgia vult -, gli altri sono più liberi perché i loro capi romani sono inconsistenti quanto quelli del PD. Di donne candidate, finora, non vi è manco l’ombra: spero siano nascoste e, improvvisamente, compariranno rallegrando i nostri cuori. Ad esempio sarebbe bellissimo se Giorgia scegliesse una donna da candidare in regione anche se cugina, cognata o lontana parente secondo le costumanze di quel partito. Sembra basti non essere un’influencer… Sarebbe l’unico motivo che mi spingerebbe a non andare al mare in quel fine settimana di giugno: una nuova speranza in una donna capace. Eh sì perché bisogna specificare capace se si tratta di genere femminile. Per gli uomini nessuno se lo è mai chiesto: o sono tutti capaci o sono tutti incapaci, misteri della fede, speranza e carità! Mi diverte sapere che domenica 9 Giugno, appena si

Matera, dopo i congressi di Italia Viva nell’ottobre 2023, si sono definiti i componenti delle Cabine di Regia, regionale e provinciali per Matera e Potenza. Il presidente provinciale Italia Viva di Matera, Nicola Scocuzza: «Diamo avvio a una nuova fase politica per il parti- __ Scocuzza to anche in Basilicata, in vista delle prossime competizioni Europee, Regionali e amministrative. Subito al lavoro, preparando un programma di incontri tematici finalizzati a raccogliere le indicazioni dei nostri iscritti, rimanendo sempre aperti alla comunità provinciale e regionale».

chiuderanno i seggi, inizierà lo scrutinio per le Europee. Invece le schede per le regionali e le comunali saranno scrutinate a partire dalle ore 14 di Lunedì 10 Giugno. Insomma a serata inoltrata conosceremo il nome del nuovo sindaco di Potenza con la speranza (lettera minuscola), anche in questo caso, che sia donna capace, colta e anche bella perché Potenza ha bisogno di donne capaci, colte e piene di ogni tipo di bellezza. E non cercate di farmi lezione di body shaming, io apprezzo una bella presenza al maschile e al femminile: prima si poteva dire libera-

mente physique du role intendendo una attitudine fisica e mentale a svolgere un determinato ruolo. E mi sia consentito di aggiungere che tutti i candidati noti in Basilicata e nei ruoli apicali sono brutti! Vi consiglio di cominciare a prenotare in B&B e alberghi da venerdì 7 Giugno fino a domenica 9, sperando che non voterete se ci saranno i soliti uomini come candidati nelle posizioni più alte…sarà ricordata come la rivoluzione lucana dell’8 Giugno. Siamo in tempo per organizzarla, bisogna cercare di avere speranza (lettera minuscola) almeno nel futuro e non arrendersi.

L’INTERVENTO Di Benedetto (FdI) sul caso Chiorazzo e la “missione impossibile” della coalizione di centrosinistra

Alla ricerca di un difficile consenso elettorale

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DI FRANCESCO DI BENEDETTO*

oveva essere il collettore. Doveva essere il collante. L’artefice del “campo largo”, capace di unire, di realizzare collaborazione e condivisione: ha reso impraticabile il campo! Allagato dai no più diversi. Ha spaccato partiti. Ha ricompattato partiti, ma contro di lui. Un rifiuto netto della sua auto-candidatura. Un inaccettabile metodo con il quale ha cercato solo di porsi “sopra” gli altri, non “con” gli altri partiti, le altre associazioni, le altre aggregazioni. Si è presentato come portatore di unità, ha ampliato la divaricazione. Un rigetto. Un rifiuto. Merito e metodo di auto-candidatura: considerato intollerabile. Arroganza e supponenza. La negazione della politica. La politica è unità, una ricerca esasperata che si semina, si

coltiva lungamente, si raccoglie nella condivisione, nella partecipazione, nella militanza. La politica non è improvvisazione. La politica non è sovrapposizione. La politica non è “ora vi faccio vedere io!”. La politica non è “seguitemi!”. È vero che le forze partitiche - non tutte, per fortuna - sono in crisi, ma non ci si può presentare come se tutto fosse da non valutare, soprattutto da non rispettare. Caterpillar! Così è stato definito. Caterpillar, in senso figurato, è riferibile a chi, per esempio, si presenta indistruttibile, inarrestabile, un carro armato! Ostentando sicurezza, grazie a millantate coperture molto “alte”. Tutto riferito al modo d’essere come persona, mai a una proposta di governo credibile e fattibile. Che senso hanno kermesse elettorali che lanciano la candidatura a presidente della Regione Basilicata

Chiorazzo (a Potenza e Matera), senza una coalizione che lo possa sostenere e far votare per garantire un governo stabile? Chi si aggrega a scelte unilaterali che di fatto si ha la pretesa di imporre? A meno che il disegno non sia proprio “solo contro tutti” o “solo con chi ci sta”. Con buona pace di un organico progetto programmatico, condiviso, ben strutturato, definito in ogni possibile dettaglio da presentare agli elettori. È quello che si aspetta la Basilicata. Ma tutto questo è l’Abc della politica. E allora? Per Chiorazzo: “missione impossibile”. Candidatura decisa a tavolino. Una solenne lezione pervasa da “conflitto di interessi”. I cittadini questi metodi, che possono anche aver caratterizzato il passato, con alterne vicende, non li condividono più. L’arma che hanno deciso di adottare è il sempre più crescente assen-

teismo dal voto. Una democrazia che diventa debole e partiti che fanno fatica a dialogare con i cittadini, assediati questi dai loro bisogni, pronti addirittura a rinunziare a curarsi! Serve una vera inversione di tendenza, una risposta forte, che sia data soprattutto in tempi certi e rapidi. Nelle emergenze non si risponde con le prepotenze e le pretese. L’unico mandato forte è quello che discende dalla partecipazione e dal consenso dei cittadini. *COMPONENTE DELLA SEGRETERIA PROVINCIALE DI FRATELLI D’ITALIA


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Anche il consigliere provinciale Pd Ferrone a sostegno del sit-in a Potenza che ha rappresentato «una nuova tappa» della mobilitazione popolare contro il ddl Calderoli

Autonomia differenziata, amministratori locali in prima fila per difendere i diritti dei lucani

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__Ferrone

l sit-in in piazza Mario Pagano a Potenza, così come è avvenuto in tante altre piazze di città italiane, con la presenza della Provincia e di una delegazione di sindaci, deve rappresentare una nuova tappa della mobilitazione popolare contro il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata». È quanto afferma all’indomani della manifestazione nel capoluogo lucano il consigliere Pd della Provincia di Potenza Carmine Ferrone che in una nota rimarca quanto «gli amministratori provinciali e comunali restano dunque in prima linea per tutelare diritti dei cittadini all’istruzione e formazione, alla salute e sicurezza, al lavoro, a strade e tra-

sporti adeguati alle esigenze di mobilità che il disegno del Governo sostenuto dai partiti del centrodestra rischia di far arretrare». «La riprova - sottolinea Ferrone - di come il confronto politico iniziato in Senato sia lontano mille miglia dalla realtà e dai veri problemi della gente è venuta dalla contemporanea diffusione dei dati della Fondazione Gimbe sull’emigrazione sanitaria che in Basilicata registra, allo scorso anno, un passivo di oltre 85 milioni di euro con la spesa pro-capite più alta tra tutte le regioni. Solo immaginare cosa accadrebbe con i 21 modelli di sanità regionale contenuti nel ddl Calderoli - incalza il consigliere provinciale - ci fa rabbrividire: ai viaggi della speranza di migliaia di lucani, soprattutto anziani, fragili, malati cronici, si aggiungerebbe il crollo del sistema sanitario attuale già ampiamente inadeguato a rispondere alle esigenze delle nostre popolazioni specie residenti in piccoli comuni e nelle aree interne». «L’autonomia differenziata, così come è stata concepita - enfatizza il dem lucano inasprirà il già forte divario Nord-Sud e farà crescere ulteriormente le diseguaglianze sociali. Il movimento popolare che è nato in Basilicata il 17 aprile 2023 con il presidio del Palazzo della Regione ha ancora un lungo lavoro da svolgere tanto più che il presidente Bardi continua ad essere distratto dalle vicende elettorali e non mostra alcun interesse su questi temi dai quali dipende il futuro della Basilicata», conclude Ferrone.

La Cisl lucana sollecita l’apertura di un confronto «su una riforma delicata e complessa»

Autonomia differenziata, Cavallo: «È fondamentale definire i livelli essenziali delle prestazioni per assicurare la coesione»

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ull’autonomia differenziata non abbiamo pregiudiziali ideologiche e siamo aperti al dialogo con Governo e Parlamento per migliorare la riforma purché si affronti in via prioritaria il tema dei livelli essenziali delle prestazioni con l’obiettivo di rafforzare la coesione nazionale assicurando diritti di cittadinanza e parità di accesso ai servizi in tutto il paese, tutelando in particolare le aree interne e montane». È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo evidenziando l’opportunità di «approfittare dello spazio aperto dal Decreto Milleproroghe che sposta in avanti di un anno il termine per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni.

Si tratta di un supplemento di tempo che va riempito di dialogo sociale per costruire tutte le garanzie necessarie affinché l’autonomia differenziata non comprometta la coesione territoriale e l’esercizio dei diritti fondamentali di cittadinanza». Secondo il segretario della Cisl lucana «le preoccupazioni espresse dagli amministratori locali sono comprensibili e condivisibili nella misura in cui esprimono la legittima esigenza di incardinare dentro l’impianto della riforma adeguate misure di perequazione territoriale quali meccanismi di garanzia a tutela delle aree più deboli del paese e, nella fattispecie, del Mezzogiorno. In tal senso, le recenti decisioni sul dimensionamento scolastico vanno let-

te come il possibile preludio, oggi tangibile, di quanto potrebbe accadere in futuro in termini di riduzione dei servizi essenziali senza dare piena attuazione ai livelli essenziali delle prestazioni che, è utile ricordarlo, costituiscono un preciso dettato costituzionale». «Per questo – aggiunge Cavallo – sollecitiamo che il confronto con il Governo e con il Parlamento sia ad ampio raggio e puntuale, con il coinvolgimento delle molteplici articolazioni istituzionali del territorio e delle forze economiche e sociali, perché parliamo di una riforma costituzionale delicata e complessa che avrà effetti di lungo periodo e che non può essere fatta in modo sbrigativo e superficiale per soddisfare gli equilibri

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE LUCANA

Autonomia differenziata, serve un cambio di rotta deciso

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DI G IUSEPPE TICCHIO*

ull’Autonomia Differenziata si sono già scritti fiumi di parole e tante altre ancora se ne scriveranno sull’argomento. Sono certo che lo faremo se, in Basilicata in particolare e nel Sud Italia in generale, non si andrà contrastando convintamente questa famigerata Autonomia Differenziata. Il contributo di questa mia riflessione, dovrebbe indurre a meglio comprendere cosa i cittadini, dentro e fuori i confini regionali, avrebbero voluto “da grandi”. Da grandi avremmo desiderato essere rappresentati da un Governo regionale che difendesse gli interessi del popolo lucano, non che ci svendesse al primo acquirente, cioè alla Lega, pur di assicurarsi un posto al sole (metodo Bardi, per capirci). Eppure, un cambio di marcia alla guida della Regione Basilicata ci sarebbe, non solo su quel che riguarda l’Autonomia Differenziata ma anche la Sanità, lo smantellamento della Scuola, per tirare in ballo degli esempi su tutti. Un cambiamento s’impone, dicevo, mandando a casa il Governo regionale ora in carica. Per fare questo abbiamo un’unica possibilità: quello di farci rappresentare da Angelo Chiorazzo. E, in tal senso, rivolgendomi soprattutto al Movimento 5 Stelle, se di fronte al “ tanto peggio, tanto meglio” non vi sembri opportuno auto-imporvi un freno, questo freno lo chiedo letteralmente agli Elettori della nostra regione affinché possano frenare questra mania di “sfasciume” istituzionale. Chi vuole capire, capisca. *PRESIDENTE FEDERAZIONE LUCANA IN SVIZZERA

__Cavallo

interni all’attuale maggioranza parlamentare. Va pertanto scongiurata l’idea dell’autonomia differenziata come un regolamento di conti tra regioni forti e regioni deboli partendo proprio dalla questione dei livelli essenziali delle prestazioni che vanno definiti in

base a costi e fabbisogni standard. I livelli essenziali sono la linea del Piave per garantire efficienza amministrativa e allo stesso tempo solidarietà e perequazione tra i territori, assicurando al contempo l’unità e la tenuta democratica del paese», conclude Cavallo.


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IL DIRETTORE ALSIA CRESCENZI: «SARÀ ASSICURATO UN SERVIZIO GRATUITO PER UN USO RAZIONALE DELLA RISORSA SUOLO»

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Bando consulenze ad aziende agricole sul piano di concimazione

l via il servizio “Qualità dei suoli” offerto dall’Alsia alle aziende agricole lucane. Si tratta di un nuovo bando a sportello che si aggiunge agli altri servizi disponibili e consultabili sul sito istituzionale dell’Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura. «Conformemente alle disposizioni del Csr (Complemento di sviluppo rurale) della Basilicata 2023-2027, con il servizio “Qualità dei suoli” alle imprese agricole lucane, l’Alsia - ha spiegato il Direttore Aniello Crescenzi - intende migliorare

la produttività del settore agricolo, contestualmente ad un uso rispettoso delle risorse naturali. In particolare, alle imprese agricole che ne usufruiranno, sarà fornita consulenza e assistenza tecnica attraverso la realizzazione di analisi chimico-fisica del terreno e relativo consiglio ad un uso razionale della risorsa suolo nonché alla consulenza di un piano di concimazione». Potranno farne richiesta i titolari di Partita Iva, iscritti alla Camera di Commercio di Basilicata e provvisti di fascicolo aziendale. La selezione delle domande avverrà

__Crescenzi

attraverso una procedura valutativa a sportello e l’istruttoria delle richieste pervenute sarà esperita secondo l’ordine

cronologico di ricevimento. Saranno soddisfatte le richieste fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

DISTEFANO (CIA AGRICOLTORI): «PARTICOLARMENTE IMPORTANTI GLI INVESTIMENTI DESTINATI ALLE STRUTTURE»

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«Le prospettive lucane da Eipli ad Acque del Sud SpA»

al 1 gennaio entrata nel pieno delle sue funzioni la nuova società denominata “Acque del Sud” SpA subentrara all’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia (Eipli). «Auspichiamo si caratterizzi - ha dichiarato sulla SpA Donato Distefano coordinatore Cia agricoltori Potenza e Matera e componente Comitato esecutivo nazionale Anbi per la sua efficacia e la conseguente efficienza in modo da garantire funzionalità e servizi di qualità, ma soprattutto ci aspettiamo che tutto ciò avvenga in quadro di sostenibilitàeconomico-finanziaria ovvero di congruità ed equità delletariffe e dei canoni a partire da quelli irrigui,sempre più vitali e strategici per il settore agricolo in particolare nelle aree ad agricoltura intensiva e di pregio. Siamo interessati e vigileremo affinché la nascita di “Acque del Sud” generi maggior efficienza, elevi la qualità dei servizi connessi alla risorsa idrica, rivolgala neces-

saria attenzione a tutto il patrimonio infrastrutturale a partire da quello per l’accumulo e il trattenimento, ma soprattutto operi in un quadro di sostanziale invarianza economico-finanziaria e dei costi». «Particolarmente importanti, in questa ottica - ha aggiunto Distefano -, saranno gli investimenti destinati alle strutture per l’accumulo, l’adeguamento, l’ammodernamento, l’ampliamento e la rifunzionalizzazione delle infrastrutture per il trattenimento e quelle per il vettoriamento e la distribuzione delle acque. Per la Basilicata tali investimenti sono vitali in ragione del copioso numero di dighe-invasi in gran parte funzionali, altri da adeguare ma altrettanto strategici, alcuni a regime ridotto e con una capacità di accumulo di oltre 900 milioni di mc di acqua annui. Quelle di competenza dell’ex-Eipli oggi “Acque del sud SPA” sono 10 e sottendono ad una capacità di invasamento di poco superiore ai 500 milioni di mc annui».

__Distefano

«La Basilicata, che dispone di questa straordinaria risorsa che è l’acqua - ha concluso Distefano -, deve posizionarsi quale avamposto Istituzionale capace di metter in campo tramite soluzioni condivise e concordate, una efficace progettualità per larealizzazione di opere e di piani di manutenzione».

SANT’ANTONIO ABATE, IL DIRETTORE DELL’ARA BASILICATA CARBONE: «SODDISFATTI PER LA LEGGE CHE VIETA IL “CIBO IN PROVETTA”»

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A Roma allevatori lucani in onore del Santo Patrono llevatori dalla Basilicata a Roma per Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, in occasione dell’iniziativa nazionale dell’Associazione italiana allevatori e della Coldiretti. La delegazione lucana, in tutto una sessantina di persone, era composta dal direttore dell’Associazione regionale allevatori, Franco Carbone, da alcuni consiglieri, dipendenti e allevatori assieme alle rispettive famiglie. Momento centrale per gli allevatori la Santa Messa all’interno della Basilica vaticana , presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente del-

la Fabbrica di San Pietro, che per l'occasione ha impartito la benedizione ad uomini e animali radunati di fronte alla “Stalla sotto il cielo”. Per gli allevatori si è trattato di un’occasione oltre che per onorare il Patrono, anche per ribadire alla cittadinanza ed alle Istituzioni «che la zootecnia non costituisce un problema per l’ambiente né è causa del cambiamento climatico in atto; al contrario, l’attività zootecnica offre soluzioni innovative nella gestione degli allevamenti e nelle pratiche agronomiche, promuove la sostenibilità favorendo l’economia circolare, il risparmio energetico, la valorizzazione e la manutenzione dei pascoli nelle aree interne del Paese,

senza dimenticare le azioni a salvaguardia della biodiversità sostenendo la produzione di cibi sani e di qualità, contrariamente a quanti vorrebbero introdurre prodotti destinati all’alimentazione umana e animale realizzati in laboratorio, pratiche che precorrerebbero ad una divaricazione irrimediabile tra uomo e natura». «Assieme agli amici arrivati da tutta Italia - ha detto il direttore dell’Ara di Basilicata, Franco Carbone - abbiamo ribadito la nostra soddisfazione per la legge voluta dal governo che ha introdotto il divieto di produrre e commercializzare in Italia il cosiddetto “cibo in provetta”. Un provvedimento che tutela il lavoro di migliaia di allevatori lu-

cani, grazie anche all’Ara che con il contributo della Regione Basilicata, con la sua attività di assistenza capillare e di affiancamento con tecnici veterinari ed agronomi competenti e specialistici lavora per promuovere e valorizzare le nostre distintività agroalimentari territoriali».


Basilicata 24 ore

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L’ex Amministratore unico dell’Acta nominato Direttore generale dell’Amiu Genova: scelto tra 24 candidature

Scaricato dalla destra a Potenza, in Liguria la rivincita di Spera

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Potenza, l’Amministrazione di centrodestra a guida Guarente, non vedeva l’ora di liberarsene: quella della municipalizzata Acta SpA, una buona poltrona per lo “spoil system”. Così, alla scadenza, l’ex Amministratore unico della società totalmente partecipata dal Comune di Potenza, Roberto Spera, nel 2017 nominato Au in luogo del Consiglio di Amministrazione di cui lo stesso era presidente, sostituito, nel 2020, con l’avvocato Camillo Naborre a cui a sua volta, al termine del mandato triennale terminato l’anno scorso, è subentrato l’avvocato Maurizio Napolitano. Dai rifiuti lucani a quelli liguri, emigrato, al Nord la rivincita di Roberto Spera. Il Consiglio di Amministrazione di Amiu Genova lo ha nominato, ieri ,

nuovo Direttore generale dell’azienda. Roberto Spera è laureato in Economia Aziendale, ha 52 anni ed è Direttore Generale e responsabile della Blu e Green Economy della Camera Forense Ambientale e svolge da alcuni anni attività di consulenza ambientale per medie e grandi aziende sia pubbliche, che private e per i principali consorzi di filiera nel campo della raccolta differenziata oltre ad essere già stato, come noto, Au dell’azienda per la cura e la tutela dell’ambiente di Potenza, l’Acta SpA. La scelta dell’Amiu Genova è avvenuta al termine dei lavori della commissione esaminatrice esterna che ha valutato 24 candidature pervenute a seguito del bando pubblicato nell’ottobre scorso e che prevede un contratto a tempo determinato di tre anni. Il colloquio orale finale è

__ Spera

stato sostenuto da 5 candidati derivanti da un previa valutazione dei curricula. «A nome del Consiglio di

Amministrazione - ha commentato Giovanni Battista Raggi, presidente Amiu Genova - accogliamo con piacere Roberto

Spera con la consapevolezza che il suo arrivo rappresenti una reciproca opportunità di crescita dell’azienda e per l’azienda».


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Informazioni segrete in cambio di assunzioni, mutato lo scenario della corruzione tra il carabiniere Pavese e Di Marzio

Gip revoca i domiciliari al Luogotenente ed anche all’imprenditore materano

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l Gip del Tribunale di Potenza, Lucio Setola, a seguito dell’interrogatorio di garanzia ha revocato l’ordinanza degli arresti domiciliari che erano stati disposti per l’imprenditore materano Francesco Paolo Di Marzio (difeso dal Prof Donatello Cimadomo e dall’avvocato Domenico Palombella) e per il Luogotenente dei Carabinieri in servizio presso il Comando Provinciale di Matera, Vito Antonio Pavese (difeso dagli avvocati Leonardo Pace ed Eustachio Dubla). A carico di Pavese resta soltanto la misura dell’interdizione dall’utilizzo delle banche dati in uso e a disposizione dell’Arma dei Carabinieri. Scenario notevolmente mutato, caduto uno dei pilastri portanti dell’inchiesta che ha avuto ad oggetto reati, contestati a vario titolo, quali corruzione, accesso abusivo e continuato a sistema informatico, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio: il do ut des tra i due indagati. Secondo l’accusa, il sottufficiale dell’Arma accedeva alla banca dati per fornire a Di Marzio «informazioni sul conto di persone con cui l’imprenditore entrava in contatto». In cambio, l’imprenditore assumeva nei suoi cantieri «familiari di Pa-

FALLISCE LA RIMONTA VIA TAR PER 2 ALUNNI DELLE MEDIE

In 2, 15 insufficienze: bocciature confermate vese», quali il figlio ed il cognato. Riscontrato un disallineamento temporale, per il Gip necessari ulteriori accertamenti. Per esempio, nel caso di un familiare di Pavese, il rapporto lavorativo tra lo stesso e l’imprenditore Di Marzio è consistito in una collaborazione di neanche 1 mese e comunque risalente ad anni prima rispetto ad alcuni contestati accessi abusivi al sistema informatico a disposizione dei Carabinieri. Caduti i gravi indizi sul reato più grave, la corruzione, revocati gli arresti domiciliari per insussistenza delle relative esigenze cautelari. L’imprenditore, inoltre, è stato anche sotto scorta. Alcune richieste di informazioni rivolte al Carabiniere, più che frutto di una «propensione e di una capacità a ricercare “scor-

ciatoie” per il soddisfacimento dei propri interessi, anche attraverso accordi illeciti con pubblici ufficiali», potrebbero anche rivelarsi come in buona fede. Ad ogni modo, come dalle indagini svolte dalla Procura del capoluogo, erano emersi molteplici episodi di accessi informatici che coinvolgendo anche altri soggetti, «dovranno essere oggetto di ulteriori accertamenti». Successive verifiche si concentraranno sull’utilizzo, improprio o meno, delle banche dati in uso e a disposizione dell’Arma dei Carabinieri. Sull’accordo corruttivo tra il Luogotenente Pavese e l’imprenditore Di Marzio, informazioni in cambio di assunzione di familiari, al momento, lo scenario, in attesa di future risultanze investigative, appare considerevolmente cambiato.

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na scuola lucana, due bocciature finite davanti al Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata: il gran ribaltone non è riuscito. I genitori di un alunno hanno impugnato il provvedimento concernente la non ammissione del figlio alla seconda classe della scuola media inferiore, mentre i genitori dell’altro alunno hanno impugnato la non ammissione del figlio alla terza classe della scuola media inferiore. Numericamente, i due casi sfavorevoli agli studenti: troppo sfavorevoli i rendimenti scolastici dei minori. Allo scrutinio finale dell’anno scolastico 20222023, nel primo caso l’alunno ha riportato 8 insufficienze, mentre nel secondo 7 insufficienze. Per entrambi, però, l’avvocato ha contestato come il provvedimento della bocciatura fosse «lacunoso sotto il profilo motivazionale». A difesa dei due alunni, aggiunto anche che l’Istituto scolastico in questione, non avrebbe posto in essere «le tempestive efficaci iniziative per evitare la bocciatura» ai due giovani studenti, di cui, in ottemperanza alle disposizioni dei giudici, si omettono le generalità ed altri dati identificativi. Il Tar, invece, ha rilevato che la scuola non ha trascurato l’adozione di «opportune e tempestive iniziative», quali il piano didattico personalizzato e costanti colloqui con la famiglia, volte a scongiurare le bocciature. Se gli studenti non in possesso di una adeguata preparazione per proseguire «con profitto il percorso di studi», corretto il giudizio di non ammissione alla classe superiore. Per questi ed altri motivi, ricorsi respinti. FERMOL

Per i giudici amministrativi, corretta l’estrema sanzione: l’avrebbe aiutata a violare obblighi e divieti imposti dalla misura cautelare

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S’innamora di donna ai domiciliari, carabiniere out

amore scoppiato tra un militare dell’Arma ed una rumena ai domiciliari, è costato caro al graduato. Apuntato scelto, all’epoca dei fatti, contro il Comando Legione Carabinieri Basilicata per il provvedimento, emesso dal Dg per il personale militare, di perdita del grado per rimozione per motivi disciplinari, con cessazione del medesimo dal servizio permanente e l’iscrizione d’ufficio nel ruolo dei militari di truppa dell’Esercito Italiano, senza alcun grado: il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata ha confermato l’estrema sanzione che, in-

vece, l’ex uomo in divisa, sperava venisse annullata. Il procedimento interno, fu attivato a seguito di alcune risultanze emergenti da un inchiesta penale della Procura di Potenza nell’ambito di indagini su un’associazione ritenuta dagli inquirenti di tipo mafioso. Risultava che l’uomo, nel 2020, avesse attivato 2 schede telefoniche intestandole a cittadine di origine rumena. Successivamente e ed in tempi diversi, le 2 schede furono recapitate a una donna, sottoposta agli arresti domiciliari per reati associativi di stampo mafioso, «al fine di favorirla nella violazione degli obblighi e divieti impo-

sti dalla misura cautelare». In sintesi, aveva allacciato una relazione sentimentale extraconiugale con la donna che andava a trovare libero dal servizio ed in orario notturno, con la quale intratteneva frequentissimi contatti telefonici ed alla quale aveva scritto «una lettera passionale, riferendole in un passaggio del 2020, che per lui le cose si stavano mettendo male». All’esito del contraddittorio procedimentale, ritenuto fondato l’addebito, è stata proposta e irrogata la sanzione disciplinare poichè gli elementi forniti a propria discolpa dall’Appuntato e quelli acquisiti dall’Ufficia-

le inquirente «non sono stati tali da determinare un fondato convincimento circa l’estraneità dell’inquisito con gli addebiti contestati». Per l’uomo, come lamentato da parte sua, decisione sanzionatoria sproporzionata rispetto all’entità dell’addebito. Per i giudici amministrativi lucani, gli incontri privati tra il militare e la donna nonché «la reale e concreta partecipazione del graduato nelle fasi di acquisto e messa a disposizione, in tempi diversi, di due schede telefoniche poi utilizzate dalla donna per violare le prescrizioni imposte dalla misura cautelare alla quale era sottoposta», non

sono bollabili come realmente controversi, poichè, tra l’altro, «sostanzialmente ammessi dallo stesso, sia in sede disciplinare, sia nella presente sede processuale». A fronte degli elementi vagliati, non c’era, è stato aggiunto, neppure alcuna necessità di attendere la definizione del connesso procedimento penale. L’uomo, ha contravvenuto alle basilari norme deontologiche e di comportamento «che da sempre distinguono l’Arma dei Carabinieri» e ai doveri del suo “status” di militare, «con lesione del prestigio personale e dell’Istituzione». FMOL


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Incidono il turn over dei professionisti che andranno in pensione e la carenza di specialisti. In campo soluzioni per non penalizzare l’utenza

Liste d’attesa, l’Asp chiarisce: «Si razionalizzano le risorse disponibili e se ne cercano delle altre»

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a tempo l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza è impegnata in azioni di governo dei tempi di attesa. Azioni che, pur sospese durante l’emergenza pandemica del Covid-19, sono state riprese e sostanziate nel rispetto della normativa nazionale e regionale. In particolare, seguendo i dettami del Dipartimento Regionale alla Salute, è stato costituito presso l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza l’ufficio del “CUP Manager” e si è anche proceduto a ripristinare i “tempari” per le prestazioni e visite del periodo pre-Covid. La Asp ha così proceduto alla gestione centralizzata delle agende, alla loro pulizia e riorganizzazione complessiva consentendo le prenotazioni ma ottimizzando anche l’utilizzo delle risorse mediche disponibili. Si è proceduto anche ad attivare il sistema del “recall telefonico”, sia generico che specifico, utile a riempire quei vuoti nelle prenotazioni che a volte si creano a seguito della mancata presentazione del cittadino alla visita prenotata. Con il “re-call” sono stati applicati criteri di equità rispetto alla possibilità che il medico o altri possano chiamare l’utente secondo un principio di discrezionalità. Altro passo compiuto dall’Azienda Sanitaria Locale di Potenza è stato quello di procedere ad una ricognizione delle disponibilità dei dirigenti medici strutturati e dei medici di specialistica ambulatoriale esterna per essere impiegati in regime di orario aggiuntivo. A ciò si aggiunge anche il monitoraggio dell’attività libero professionale da contenere o bloccare del tutto nei casi in cui si superi l’attività istituzionale o ci sia uno sforamento dei tempi di attesa massimi in regime istituzionale. Definiti anche gli accordi con i prescrittori per recuperare in

termini di “appropriatezza prescrittiva”. Nel contempo, è stata avviata anche ogni utile procedura tesa a reclutare medici specialisti da impiegare nelle visite ambulatoriali. In tale ambito, la Asp Basilicata ha evidenziato come abbia proceduto svariate volte ad emanare numerosi e ripetuti avvisi per l’assegnazione di ore di specialistica ambulatoriale (molti andati deserti) e in alcuni casi ha anche trattenuto in servizio i medici collocati in quiescenza per raggiunti limiti di età. Tale fenomeno interessa proprio la diabetologia presso il Poliambulatorio “Madre Teresa di Calcutta” di Potenza, dove in questi giorni il Dirigente Medico responsabile, pur andando in pensione, continuerà a collaborare a titolo gratuito. Ad esso, viene affiancato un altro medico già presente se pur con poche ore presso la stessa struttura e viene assegnato un altro medico con incarico a tempo determinato. Il tutto per garantire le prestazioni e snellire i tempi di attesa. In tale ambito, dalla Asp si evidenzia come vengano registrati tempi di attesa più lunghi in alcune aree della provincia soprattutto per quanto riguarda i controlli.

Per le prime visite, invece, la situazione è sostanzialmente contenuta con tempi di attesa entro quelli massimi previsti dalla norma o di non molto superiori. A titolo esemplificativo, e basandosi su un report fatto nelle ultime ore dalla Direzione Sanitaria, risulta che «se un utente avesse prenotato per una prima visita diabetologica in data 30 marzo 2023 o in data 15 settembre 2023 avrebbe avuto come prima data utile rispettivamente il 05 aprile 2023 (6 giorni di attesa) e 25 ottobre 2023 (40 giorni di attesa)», si legge nella nota. La diabetologia non è l’unica branca che risente ovunque di forti criticità per carenza di medici specialisti, ma lo è anche la Radiologia dove la Asp corre ai ripari assegnando 38 ore di specialistica ambulatoriale per il poliambulatorio di Potenza ed altrettante stanno per essere assegnate per il POD di Venosa. Sarà poi necessario intervenire, già nel 2024, sulla individuazione di un direttore di struttura complessa che possa dare il via ad una gestione complessiva della diagnostica per immagini. Come spiegato nella nota, va tuttavia tenuto conto del fisiologico turn-over dovuto al pensionamento a cui, se pur con grandi difficoltà, si riesce a fare fronte nonostante si registri una cronica carenza di medici che interessa tutto il SSN, in Basilicata come in ogni altra regione d’Italia. «È pertanto fisiologico che in un contesto così complesso - chiosa la nota dell’Asp - possano crearsi attese più lunghe del dovuto o qualche disservizio proprio in quelle aree carenti di specialisti; ovviamente questo non può e non deve costituire un alibi per la Direzione che sarà sempre più impegnata a cercare soluzioni per i cittadini».

Tra i consiglieri d’opposizione del Comune di Potenza c’è preoccupazione per l’impatto negativo del taglio del fondo DCA, che potrebbe causare criticiatà anche in Basilicata

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Disturbi alimentari, in Consiglio per chiedere «più attenzione» entre aumentano i disturbi alimentari il governo Meloni sceglie di tagliare completamente il Fondo Nazionale per i Disturbi Alimentari, istituito con la Legge di bilancio del 30 dicembre 2021, con una dotazione di 25 milioni di euro per il biennio 2022 e 2023 e del tutto azzerato nell’ultima manovra. Una scelta scellerata e pericolosa, compiuta dal Governo e sostenuta dalla maggioranza di centrodestra, che tocca da vicino la vita quotidiana di tante famiglie, anche lucane, che rischiano oggi di essere completamente abbandonate». È quanto denunciano in una nota i consiglieri d’opposizione del Comune di Potenza evidenziando, in tal senso, come «il numero di persone ammalate o che si ammalano è drammatico. Oggi i pazienti sono 3.678.362, ma il numero appare sottostimato perché sono in molti a non avere accesso alla possibilità di curarsi. Il 90% sono di sesso femminile, ma anche il trend delle diagnosi

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maschili è in netto aumento. A fronte di questo quadro - prosegue la nota congiunta dei Consiglieri comunali del capoluogo lucano - sul territorio nazionale ci sono solo 126 strutture, e sono diverse le regioni in cui queste mancano del tutto. Una situazione disperata - enfatizzano nella nota - se si pensa che senza l’intervento di servizi di cura competenti, in grado di sostenere e aiutare il nucleo familiare nella sua interezza, è impensabile pensare di riuscire a uscire dal tunnel in cui la malattia trascina. Tagliare il fondo - spiegano i consiglieri potentini - significa precludere nei fatti la possibilità di un rinnovo dei contrati degli operatori sanitari, destinare alla chiusura i centri di servizio e assistenza e abbandonare alla malattia migliaia di pazienti, giovani e meno giovani». «In Basilicata - si legge nella nota congiunta dei consiglieri all’opposizione nel Comune di Potenza - esiste una struttura riconosciuta come un’eccellenza a livello nazionale: il Centro

“G.Gioia” di Chiaromonte. Nato nel 2006 come Centro per i disturbi del comportamento alimentare e del peso, nel 2008 è stato riconosciuto dalla Regione Basilicata quale Centro di Riferimento Regionale, e da anni è la struttura pubblica di riferimento per tutto il Sud e le isole per la cura dei DCA. Il 15 marzo, in occasione della “Giornata del Fiocchetto Lilla”, giornata dedicata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema - è spiegato nella nota congiunta - l’assessore alla Salute e Politiche Sociali Francesco Fanelli ha illustrato alla stampa le nuove azioni previste dalla programmazione regionale ed anticipato un rafforzamento delle attività di diagnosi e cura della Regione Basilicata grazie alle risorse del Fondo ministeriale per il contrasto ai disturbi della nutrizione (biennio 2022/23) pari a 232mila euro. Stanziamento che, dato l’azzerato del fondo, non potrà evidentemente essere confermato». È alla luce di tali considerazioni che

__Centro “Gioia” di Chiaromonte

i consiglieri di opposizione del Comune di Potnza, congiuntamente, hanno presentato un ODG in Consiglio Comunale a Potenza, in cui si esprime la richiesta al Governo per «il ripristino immediato del fondo nazionale per il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare e perché si crei finalmente un capitolo dei LEA dedicato a questi disturbi».


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ACCESSO ALLE CURE PALLIATIVE, L’EVENTO SI SVOLGERÀ PRESSO LA SALA B DEL CONSIGLIO REGIONALE

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Il diritto a non soffrire, “The care day” oggi anche in Basilicata i chiama “The Care Day” l’evento promosso contemporaneamente in nove regioni italiane e che si svolgerà oggi per chiedere politiche sociali e sanitarie per consentire a tutti il «diritto a non soffrire”. L’iniziativa si svolgerà presso le sedi dei Consigli regionali di Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Sicilia e Veneto. In Basilicata l’inizio dell’evento è previsto per le ore 16 presso la sala B del Consiglio regionale, con i saluti del presidente del

Consiglio Regionale, Carmine Cicala, dell’Arcivescovo Metropolita, presidente della Ceb, Salvatore Ligorio e di Gennarino Macchia, segretario diocesano delle Aggregazioni Laicali. Oltre agli interventi da remoto di Angelo Vescovi e Mario Melazzini, giá ricordati, moderati da Giancarlo Grano, già consigliere regionale, parleranno Marcello Ricciuti, medico palliativista e componente del Comitato Nazionale per la Bioetica, Carmen Agoglia, presidente dei Giuristi Cattolici di Potenza e Rocco Gentile, direttore del Centro di

Bioetica Lucano. L’incontro é rivolto soprattutto ai consiglieri regionali e aperto ai player associativi e a quanti hanno a cuore le cure delle persone più fragili. Secondo le associazioni promotrici, riuscire a mettere assieme Regioni e società civile rappresenta un esercizio virtuoso, creando un modello di azione: «Le cure palliative non devono, infatti, essere solo legate alla prossimità della morte, ma coinvolgere efficacemente lìintero universo delle malattie cronico-evolutive, comprese tutte le malattie internistiche in fase evolutiva»

All’Aor San Carlo cardiochirurgia all’avanguardia, eseguito con successo l’intervento su una campana 49enne

«Primi in Italia per impianto di doppia bioprotesi valvolare mitralica ed aortica» I

n primo intervento al cuore in Italia di contemporanea sostituzione della valvola aortica e di quella mitralica con tessuto di ultima generazione è stato recentemente condotto con successo nelle sale operatorie della Cardiochirurgia dell’ospedale “San Carlo” di Potenza: «Anche per severe patologie cardiovascolari il nosocomio potentino è in grado di assicurare eccellente qualità delle prestazioni erogate». Così il Direttore generale Giuseppe Spera che, nel salutare con soddisfazione l’ottimo risultato della Cardiochirurgia dell’ospedale “San Carlo”, ha sottolineato la continuità nel percorso avviato da tempo, rammentando come «il dipartimento Cardiovascolare dell’Aor guidato dal dottor Giampaolo Luzi, abbia già in passato eseguito per la prima volta in Italia l’impianto di una innovativa bioprotesi valvolare aortica, particolarmente indicata nei pazienti più giovani per le sue caratteristiche di lenta degenerazione nel tempo». «La Cardiochirurgia dell’ospedale San Carlo - ha aggiunto il Dg Spera- conferma il proprio altissimo livello per utilizzo di presidi di ultima generazione, nonché per i migliori risultati italiani in termini di ridotta mortalità, pari alla metà rispetto alla media degli ospedali italiani, come evidenziato nel Programma nazionale esiti. L’utilizzo di tecniche mini-invasive, la disponibi-

IL SEGRETARIO REGIONALE UIL PENSIONATI VACCARO

«Case di riposo, Regione sorda» __ Luzi

lità di protesi valvolari di ultima generazione, la possibilità di eseguire interventi trans-catetere con metodica completamente endovascolare e la prossima inaugurazione della sala operatoria ibrida di Cardiochirurgia, andranno a rafforzare e ad ampliare la capacità di trattare in pieno il complesso ambito delle patologie cardiache di interessamento cardiochirurgico dell'adulto e assicurano alla Cardiochirurgia di Potenza il ruolo di Centro all'avanguardia in Italia». «Il complesso intervento cardiochirurgico eseguito per la prima volta in Italia ha come paziente una donna della Campania di 49 anni - ha spiegato il cardiochirurgo dell’ospedale “San Carlo” dottor Giampaolo Luzi -. In tessuto pericardico bovino, con un trattamento innovativo capace di rallentare la degenerazione calcifica, essendo, oggi, disponibile anche per la valvola mitralica, è stato utilizzato in combinazione con la protesi aortica. La giovane

paziente con una storia clinica particolarmente delicata, è stata sottoposta ad un intervento cardiochirurgico di notevole complessità: doppia sostituzione valvolare mitralica ed aortica, e una rivascolarizzazione miocardica con triplice bypass coronarico. È la storia clinica della paziente con una pregressa patologia neoplastica ematologica, il cui trattamento con chemio e radio terapia, ha favorito l’evolversi della severa patologia cardiaca. Il decorso post-operatorio è stato regolare e la paziente è già in grado di seguire la riabilitazione cardiologica». «All’ottimo esito dell’intervento - ha concluso il direttore del dipartimento Cardiovascolare - che genera anche un rilevante traguardo in termini di attrattività di pazienti provenienti da altre regioni, ha contribuito il personale medico ed infermieristico della Cardiochirurgia, della sala operatoria e della Terapia intensiva del dipartimento Cardiovascolare».

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er il segretario Uil Pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro, ci sono «quattromila anziani male assistiti e operatori mal pagati, se non fosse per la tenacia e la caparbietà dei gestori delle novantadue strutture socio-assistenziali sarebbe questa la realtà, innescata dalle inettitudini della Regione». «Dalle Case di Riposo, dalle __ Vaccaro Rass e dalle Ras 1- ha dichiarato Vaccaro - arriva un grido d’allarme che non è di oggi. Con il presidente dell’Arssab Vincenzo Clemente, abbiamo ripercorso la storia di questo sfacelo. La profonda frustrazione per quanto non fatto. Gli sforzi per andare avanti di fronte ad una politica sorda. In quattro anni non è stato fatto nulla, e solo ora che ci apprestiamo all’appuntamento elettorale si iniziano a muovere i primi passi. Mi chiedo se sia questa la logica di un buon amministratore. La legge 8 abrogata da Bardi, erogava una piccola quota alle strutture, pari al 20% dei posti letto. Che significa 18 euro al giorno ai non autosufficienti e 20 agli allettati. Si consideri che la media è sui 40 euro. Poi il centrodestra ha tagliato tutto con la legge 11 del 2020, nelle more della scrittura di un manuale di accreditamento che avrebbe autorizzato l’ente regionale ad erogare aiuti solo agli accreditati. Ancora oggi queste strutture attendono questo manuale. Esattamente come ancora oggi, manca il Piano sanitario regionale annunciato per l’esattezza un anno fa come cosa fatta. Fumo negli occhi». «A partire da quella legge - ha concluso Vaccaro i sostegni sono stati tagliati a tutti. Ma i gestori non si sono arresi, facendo ricorso al Tar che lo scorso 12 giugno 2023 ha condannato la Regione al pagamento delle spese legali, ma soprattutto a produrre il manuale entro 180 giorni, praticamente entro dicembre scorso. Ma il manuale ancora non c’è».


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Potenza

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L’assenza degli stalli inizia a farsi sentire e di fronte al polo sanitario si sosta come se nulla fosse. Falotico: «Il tema meritava maggiore attenzione»

Potenza, in attesa dei ciclisti la “bike lane” di Guarente diventa un parcheggio...abusivo

_ Le auto parcheggiate sulla corsia ciclabile e Falotico (foto Mattiacci) DI ROSAMARIA M OLLICA

POTENZA. La “bike lane” sorta in via del Gallitello circa un mese fa continua a creare disagi a potentini e non. La corsia ciclabile fortemente voluta dall’Amministrazione Guarente non è ben vista dai numerosi automobilisti che quotidianamente affollano la trafficata zona piena di attività commerciali e presidi essenziali quali ad esempio il Polo sanitario “Madre Teresa di Calcutta”. Tra le tante criticità che la “bike lane” si porta con sé sicuramente vi è anche il problema dei parcheggi. Per

far posto alla “corsia rossa” infatti , sono stati sacrificati decine e decine di posti auto. Se questo può non essere un grande problema per quelle attività che dispongono di uno spazio per parcheggiare le auto dei clienti, lo stesso non può dirsi per il presidio sanitario. Decine di pazienti, provenienti da Potenza e dalla provincia, non sanno più dove parcheggiare. Non c’è nei pressi del “Madre Teresa” un posto da adibire alla sosta delle auto idoneo a soddisfare l’utenza e allora ci si ingegna in preda all’esasperazione. Considerato

lo scarso utilizzo da parte dei ciclisti, gli automobilisti hanno deciso di utilizzare la “corsia rossa” per parcheggiare la propria macchina come se nulla fosse. Una scelta, poco civile, dettata dalla necessità e non dalla volontà di fare un dispetto a ciclisti ma pur sempre un gesto poco rispettoso. La mancanza dei parcheggi è però un problema del quale l’Amministrazione comunale non ha tenuto molto in considerazione quando ha deciso di dare una “svolta green” al capoluogo di regione più alto d’Italia. La corsia ciclabile è un’opera molto importante prevista nel Piano urbano per la mobilità sostenibile approvato durante l’ultimo Consiglio comunale tenuto a fine dicembre. Abbiamo parlato della tanto chiacchierata “bike lane” e di tutto quello che sta accadendo in via del Gallitello con il consigliere comunale di opposizione Roberto Falotico: «Già in Commissione ho espresso le mie perplessità sulla ciclovia in via del Gallitello. Il Comune aveva a disposizione i fondi per realizzare una segnaletica per salvaguardare l’utenza ciclabile ma secondo me la realizzazione in una zona con un traffico veicolare intenso come via del Gallitello andava studiata meglio anche per via delle numerose attività

commerciali presenti». «Eliminare i parcheggi o anche solo diminuirne il numero di stalli è un tema importante che andava approfondito. - continua il dem Roberto Falotico La corsia ciclabile poteva essere realizzata ad esempio su viale dell’Unicef e in questo modo si sarebbe dato un senso diverso a questa iniziativa dell’Amministrazione. Io credo che questo sia un tema molto complesso e credo anche che la polizia locale e le forze dell’ordine dovranno effettuare molti controlli sull’arteria perchè tutti ci siamo resi conto di quanto sia problematica la completa assenza di parcheggi. L’intervento andava valutato anche tenendo conto dei contenitori strategici presenti nella zona, il polo sanitario in primis. Ora bisognerà necessariamen-

te trovare una soluzione al problema dei parcheggi». «Più in generale - conclude il consigliere di opposizione Roberto Faloticol’intero Piano urbano di mobilità andava approfondito. È un documento talmente importante di pianificazione a cui andava riservata maggiore attenzione».

I consiglieri comunali Beneventi e Stella Brienza: «In attesa dell’estensione dell’impianto di metanizzazione sono ignorate dall’Amministrazione»

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“Potenza Prima” tuona: «Contrade “alla canna del gas”» enite in Basilicata dove il gas è gratis per tutti i lucani: questo lo spot elettorale del governo regionale, ma guai ad abitare nelle aree periferiche, dove il gas non arriva», affermano i consiglieri comunali Michele Beneventi ed Enzo Stella Brienza. «E ci riferiamo a zone immediatamente limitrofe alla città che da tempo attendono una estensione dell'impianto di metanizzazione, senza avere risposte né da Italgas, tanto meno dall'amministrazione comunale. continuano i due consiglieri - Inutile, a questo punto, la raccolta firme di oltre cento famiglie, residenti nell'area est della città (ex contrada Costa della Gaveta) effettuata e trasmessa ai due enti ormai quasi un an-

no fa!» «Totale è stata l'assenza di interventi e di risposte alle assordanti richieste dei cittadini. Anche le sollecitazioni da noi effettuate nella competente commissione consiliare non ha sortito migliori effetti» proseguono Stella Brienza e Beneventi. «L’ennesima risposta non data da questa amministrazione comunale a quelle periferie che tanta considerazione hanno ricevuto solo ed esclusivamente in un programma elettorale non realizzato. Un'amministrazione manifestamente insensibile alle esigenze degli uomini e delle donne di questa città che continuano ad attendere riscontri» cincludono i consiglieri di “Potenza Prima” Michele Beneventi e Enzo Stella Brienza.

__Beneventi e Stella Brienza


Provincia

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L’Amministrazione rende noti i risparmi economici, di Co2, di acqua e petrolio per la produzione di bottiglie in Pet

Case dell’acqua a Bella: «A meno di un anno i risultati sono sorprendenti»

«È

DI EMANUELA CALABRESE

trascorso meno di un anno dall’installazione delle tre Case dell’acqua sul territorio comunale e i risultati sono a dir poco sorprendenti». Con queste parole l’Amministrazione comunale di Bella rende noti ai cittadini i dati in merito all’utilizzo delle Case dell’acqua, uno degli obiettivi green a cui l’Amministrazione tiene particolarmente e che si integra in una pianificazione volta alla salvaguardia dell’ambiente e anche a servizi migliori per i cittadini. Nello specifico, per le Case dell’acqua dislocate a Bella centro e nelle limitrofe Sant’Antonio Casa-

lini e San Cataldo, i dati emersi rivelano «ad oggi 110.000 litri di acqua erogati, 73.333 bottiglie non immesse nell’ambiente, 16.500 euro di risparmio economico e 8.066,67 chilogrammi di Anidride Carbonica (CO2) non immessi nell’aria -ed ancora proseguono44.880 litri di acqua risparmiati per la produzione, 5.016 chilogrammi di petrolio evitati per la produzione di Pet e 5 Tir in meno sulle strade». Per l’Assessore alla Transizione Ecologica, Samuele Grippa «la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente sono il paradigma culturale su cui si fonda la mia attività amministrativa. Con questa convinzione, insieme al-

la Giunta, stiamo portando avanti atti e fatti concreti a beneficio dell’ambiente e per le generazioni future che hanno il diritto di vivere in un ambiente salubre» aveva già dichiarato. Il Sindaco Leonardo Sabato a Cronache aveva anche ribadito con soddisfazione come «le Case dell’acqua stanno avendo un apprezzamento importante dalla cittadinanza, che si traduce anche in risparmio economico per gli utenti». L’Amministrazione comunale annunciò l’installazione delle case dell’acqua era l’aprile 2022, quando «con Delibera di Giunta Comunale l'Amministrazione ha dato il via libera all'installazione di tre casette per l'acqua microfiltrata naturale e gassata, prelevata dall'acquedotto pubblico. Una scelta convinta dettata dalla volontà di spingere verso un consumo dell'acqua più economico e attento all'ambiente. Un risultato straordinario che ripaga anni di lavoro fatto di programmazione, atti di indirizzo e gare andate deserte più volte. Era più semplice arrendersi, ma non l'abbiamo fatto, scegliendo di credere e lavorare per una Bella sempre più green».

LA DONNA È CADUTA DA CAVALLO PRIMA DELL’EVENTO

Sospeso il Palio a Pignola: 48enne finita al San Carlo

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eri mattina, a Pignola, una 48enne di Tito è caduta da cavallo mentre era intenta a prepararsi per il tradizionale palio di muli, asini e cavalli del giorno di Sant'Antonio Abate. La donna è stata prontamente soccorsa dagli operatori del 118 ed è stata trasportata all'Ospedale San Carlo di Potenza. Pare abbia riportato un forte trauma cranico. La manifestazione è stata per tale motivo annullata. Al termine della messa è stata impartita solo la benedizione agli animali.

Mastropietro: «Si attendeva da tempo ed i cittadini esprimono soddisfazione per questa scelta»

differenziata raccolta della l’avvio verso Carbone Lavello, assalto al bancomat della BpB C’

SUL CASO INDAGANO I CARABINIERI

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stato preso di mira la scorsa notte lo sportello automatico della Banca Popolare di Bari sita in via Dante a Lavello. Ignoti, intorno alle due di notte, avrebbero prima fatto esplodere un ordigno e poi avrebbero cercato di prendere quanto più possibile ma non è noto l’ammontare del bottino nè se siano riusciti effettivamente a prendere qualcosa. I malviventi sarebbero fuggiti a bordo di un’auto. Sul caso indagano i Carabinieri della locale stazione.

è una importante novità che riguarda la comunità di Carbone, come preannuncia l’Amministrazione comunale, che concerne la raccolta dei rifiuti. Il comune lucano difatti comincerà a breve la raccolta differenziata e in questa fase di transito sui cassonetti è stato già affisso l’avviso per cui «il giorno 1 febbraio inizierà la raccolta differenziata porta a porta, pertanto entro il 31 gennaio tutti i cassonetti saranno rimossi». A Cronache è il Sindaco Mariano Mastropietro ad entrare nei dettagli: «Venerdì 26 gennaio alle ore 18:30, presso i locali della Casa comunale si terrà un incontro pubblico con la cittadinanza, durante il quale verranno spiegate alla popolazione le modalità di erogazione del nuovo servizio, il modo in cui differenziare, come la ditta appaltatrice espleterà il servizio e verrà fornito ai cittadini un calendario da seguire per i giorni del ritiro dei materiali. Ogni famiglia riceverà in dotazione un kit che potrà essere ritirato sabato 27 presso il Comune. Per le persone che hanno difficoltà però, come anziani impossibilitati a spostarsi autonomamente, sarà cura della ditta appaltatrice consegnare a domicilio il kit in questione».La notizia via social ha generato moltissimi commenti positivi ed entusiasti e il Primo cittadino difatti conferma: «Qui si attendeva da tempo il passaggio alla differenziata ed i carbonesi esprimono pertanto soddisfazione per questa scelta».Sono molti i comuni lucani in cui da anni ormai si svolge la differenziata ed il porta a

porta, ma a Carbone si è dovuto attendere, come prosegue a spiegare il Sindaco: «La nostra Amministrazione si è insediata il 5 ottobre 2021 ed in precedenza per 1 anno il Comune era stato commissariato. Proprio il Commissario Prefettizio aveva avviato una indagine illustrativa su eventuali ditte che avrebbero potuto ricevere l’appalto per esternalizzare il servizio, come faremo noi. Ma quando ci siamo insediati, come Amministrazione abbiamo trovato delle scelte fatte che non erano pienamente soddisfacenti per noi, pertanto con Delibera di Consiglio abbiamo derogato tale scelta prendendoci del tempo per ragionare e organizzare meglio il servizio». Ancora aggiunge Mastropietro a Cronache: «In passato è stato realizzato un centro di raccolta intercomunale che riguarda alcuni comuni dell’Alto Serrapotamo, quali Carbone, Calvera, Teana che col tempo avrebbero dovuto coinvolgerne altri come Fardella e Castronuovo di Sant’Andrea. Un centro di raccolta in quella che era l’area Paip del comune di Calvera. Ad oggi questo centro non è ancora partito, pertanto credo che si sia arrivati tardi alla differenziata proprio perché probabilmente si attendeva l’avvio di questo centro di raccolta intercomunale. Nel mentre nel dicembre 2021 abbiamo ricevuto un finanziamento di 200mila euro fondi Fesr Regione Basilicata per la realizzazione di un centro di raccolta che utilizzeremo». E.C.


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Il Governo stanzia 20 milioni di euro e la Regione altri 8,7. Il presidente: «Segnale concreto dell’interesse verso le problematiche della zona»

Accordo di Programma per area di crisi complessa di Melfi: Bardi ringrazia Urso

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progetti per la riconversione e la riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Melfi, Potenza e Rionero Vulture potranno presto partire. Lo stanziamento di 20 milio-

ni del Mimit, mediante il ricorso al regime di aiuto della legge 181/1989, e la compartecipazione al programma della Regione Basilicata, con 8,7 milioni, rappresentano una base economica solida per dare

avvio ai processi di recupero della capacità produttiva dei territori e di salvaguardia dei livelli occupazionali». È questo il commento del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, all’approvazione della stipula dell’Accordo di programma per Melfi e Potenza da parte ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. «Con questo provvedimento – continua Bardi – il ministro Urso dà un segno concreto dell’interesse del Governo all’insieme delle problematiche che interessano l’area: dalla crisi dell’automotive, con ricadute sulle aziende dell’indotto, alla componentistica, trasporti, logistica e servizi».

Solidarietà del mondo politico ai lavoratori dell’indotto Stellantis

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olidarietà dal mondo politico per i lavoratori della Fdm e Las, ditte della logistica dell’indotto Stellantis di San Nicola di Melfi. «È notizia recente che i 110 lavoratori saranno collocati in cassa integrazione per un anno, conclusione che per il momento scongiura i paventati licenziamenti. Resta però una soluzione temporanea ad un problema grande che riguarda non solo Melfi ma tutta la filiera dell’automotive italiana. In Commissione Attività produttive ho interrogato il Ministero per capire quali scelte verranno prese in merito. Sicuramente c’è attenzione da parte del Governo rispetto all’occupazione dei lavoratori dell’area di Melfi, ma continua a destare preoccupazione il Tavolo Stellantis, di cui ci comunicano essere state calendarizzate le prime cinque riunioni». Così Fabrizio Benzoni, deputato di Azione e componente della Commissione Attività produttive di Montecitorio. «Sulla questione dei lavoratori di Fdm e Las bene l'impegno dell'Onorevole Benzoni che sta seguendo, da tempo e con particolare attenzione, il dossier Melfi. Per Azione, sia a livello nazionale che regionale, l'automotive è centrale e determinante per lo sviluppo del paese e per la difesa dell'occupazione. Come abbiamo già detto, Melfi deve diventare una questione nazionale sulla quale va chiesto un impegno del Governo e della Regione Basilicata per definire le future strategie non solo del sito lucano di Stellantis ma di tutto il suo indotto che vive momenti di grandissima crisi. La transizione

verde può diventare una straordinaria opportunità per tutto il settore e per le imprese lucane dell'automotive, siamo pronti a dare il nostro contributo di idee e proposte per individuare le migliori strategie possibili». Lo dichiara Donato Pessolano, segretario regionale di Azione Basilicata. Anche i consiglieri del gruppo “Noi, insieme per Oppido” Antonio De Rosa, Vittorio Cilla, Vito Marone e Rocco Pappalardo esprimono la piena solidarietà: «Siamo preoccupati anche per i lavoratori delle altre aziende. È arrivato il momento di guardare in faccia la realtà e agire con determinazione per pretendere certezza sul futuro del polo Stellantis e indotto di Melfi, che incide non poco sul futuro economico e sociale di gran parte dei paesi della Basilicata». In riferimento alle proteste dei lavoratori e degli addetti dell’indotto dell’area industriale di S. Nicola di Melfi, Michele Giordano, neoeletto presidente provinciale di FdI Matera, dichiara: «Molti lavoratori della Stellantis provengono anche da Matera e provincia e siamo seriamente preoccupati di questa situazione, frutto delle politiche aziendali evidentemente più orientate a salvaguardare interessi finanziari che interessi industriali e produttivi. Rappresenteremo le preoccupazioni espresse in queste settimane dai lavoratori e dagli addetti all’indotto al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.Cercheremo di rappresentargli l’importanza strategica che ha Stellantis per l’economia lucana e la Basilicata tutta chiedendogli un impegno massimo».

IL COMMENTO DEL SEGRETARIO DI UIL BASILICATA

Tortorelli: «Concordare ora un cronoprogramma di interventi»

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a stipula da parte del Ministro Urso dell’Accordo di programma finalizzato alla riconversione e riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Melfi è il primo passo per governare la riconversione dei processi produttivi dovuta alla transizione verso l’elettrico e le relative difficoltà che, come provano le vertenze Fdm e Las, riguardano numerose aziende dell’indotto che si occupano di componentistica, trasporti, logistica integrata e servizi». Così Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata che aggiunge: «sappiamo bene che il passaggio all’elettrico impone diversificazioni produttive anche per la componentistica ma, specie con l’operatività dell’Accordo di programma, va comunque garantita all’area San Nicola di Melfi la continuità di attività industriale e di occupazione. Ciò che non manca in questa delicata fase della transizione sono le risorse finanziarie da investire – dal fondo di 14 miliardi destinato dal Governo, ai 100 milioni derivanti dall’ “area di crisi complessa”, alle risorse Zes – pertanto è possibile individuare strategia e strumenti per rilanciare quest’area industriale del Paese che ha tutte le potenzialità per favorire nuove localizzazioni da parte di player e medie imprese». «Adesso – conclude – si acceleri l’iter di attuazione dell’Accordo di programma con un più determinato protagonismo della Regione e si definisca con imprese e sindacati il cronoprogramma degli interventi da attuare. L’incontro di domani con la presenza del Ministro è l’occasione per rinnovare la richiesta di istituire al Ministero il tavolo permanente Stellatis e indotto area industriale Melfi, per concordare il cronoprogramma e stabilire chi deve fare cosa, che da sempre rappresenta il “gap” tra impegni sulla carta, buoni propositi e fatti concreti finalizzati a salvaguardare l’occupazione e le attività produttive».


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«Sulla base del Decreto Ministeriale del 1968 chiedo un’azione concreta con un nuovo DM che estenda l’antica volontà di tutelare l’intero territorio»

Setaro scrive a Sangiuliano: il rischio è «condannare il paesaggio ad uno skyline di “giganteschi ventilatori”»

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alla scrivania del Sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro, è partita una missiva indirizzata al Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, il quale si era già recato in visita istituzionale a Muro, come ricorda il Primo cittadino, ringraziando «per il provvidenziale intervento istituzionale teso a garantire l’effettiva prosecuzione delle attività del “Museo Archeologico Nazionale” di Muro Lucano. Oggi, così come ebbi modo di riferirle in quella occasione, mi preme sollecitare un ulteriore intervento utile a salvaguardare il territorio di Muro Lucano dal tentativo di realizzazione, in aree di particolare prestigio paesaggistico, di una serie di gigantesche infrastrutture e relative opere di collegamento dal devastante impatto ambientale e visivo». Nella missiva Setaro entra così nel dettaglio: «Si tratta di progetti per la realizzazione di abnormi e devastanti impianti di produzione di ‘Energia Eolica’ che in questi ultimi cinque anni ho contrastato con forza ma che costantemente vengono riproposti da interessi meramente privati a danno della volontà di una comunità e della programmazione del-

l’Amministrazione comunale. Una parte del territorio di Muro Lucano già nel 1968 fu dichiarato di “notevole interesse pubblico” mediante un Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione all’epoca competente in materia. Il Decreto Ministeriale del 13febbraio ‘68 in attuazione della Legge n.1497 del 29.06.1939 in tema di“Protezione delle Bellezze Naturali” applicato in forza del Regolamento di cui al Regio Decreto n. 1357 del 03.06.1940, Decreto assolutamente lungimirante per l’epoca e meravigliosamente attuale ancora oggi. Si mirava, già allora, non solo a salvaguardare l’intero “Centro Storico” cittadino che, anche in occasione della quasi totale ricostruzione post-Sisma ‘80, ha dovuto seguire regole rigidissime sotto l’egida della competente “Soprintendenza” e della Regione Basilicata, ma soprattutto a proteggere ogni bellezza naturale che un territorio di oltre 126 Kmq detiene e preserva con grande sacrificio. In quell’anno targato 1968 si decise politicamente ed in maniera visionaria di tutelare le bellezze del centro di Muro Lucano tralasciando le zone montane, in quanto all’epoca, era inimmaginabile pensare che un giorno degli ecomostri avrebbero potuto devastare un patrimonio paesaggistico che i nostri stessi padri, invece, vollero tutelare con forza». Il Sindaco sottolinea ancora: «Si vive nel paradosso di non poter modificare letteralmente una singola tegola (per fortuna), ma allo stesso tempo, di condannare l’intero paesaggio ad uno skyline di “giganteschi ventilatori”. Non si comprende quindi, come tanta ricchezza culturale, storica, paesaggistica e naturalistica, attualmente oggetto di riqualificazione e valorizzazione mediante puntuali e ben ponderati progetti e finanziamenti, possa irragionevolmente essere distrutta dal devastante impatto che gli impianti eolici ineludibilmente comporterebbero, che la popolazione ha da sem-

pre avversato e che tuttora sono e saranno oggetto di contenzioso presso il Tribunale Amministrativo Regionale».Come accaduto in passato Setaro anche stavolta tiene a chiarire, «non siamo contrari alle energie alternative, ma è necessario decidere cosa un territorio dovrà essere e Muro Lucano lo ha deciso da tempo. Le chiedo di far tesoro di quella lungimirante scelta politica scritta in maniera indelebile nel Decreto Ministeriale del 1968 ed offrire al mio territorio, sulla base di quel precedente storico, un’azione concreta con un nuovo Decreto Ministeriale che estenda l’antica volontà dei nostri padri e di questa nuova mia generazione di tutelare l’intero territorio fino ai suoi confini. Il passato ci insegna che sarebbe una scelta possibile, giusta e visionaria. Solo un suo autorevole intervento potrà generare quella coraggiosa e saggia azione politica utile a preservare le nostre bellezze così da poter, come Amministrazione Comunale, continuare serenamente e proficuamente a programmare, progettare e realizzare quel percorso di valorizzazione del territorio coniugabile con quel “Turismo Compatibile e Culturale”, unico e reale attrattore capace di restituire sviluppo e benessere alle nostre già fin troppo martoriate aree interne della Regione Basilicata». EMANUELA CALABRESE

Approvato un Parco eolico composto da 10 aerogeneratori nel territorio di Venosa denominato “Piani della Piedina”

Eolico, il parere favorevole del Consiglio dei Ministri dà il via libera alla realizzazione di impianti nel Potentino

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ell’ultima riunione, il Consiglio dei Ministri,ha espresso il parere favorevole, con valore di valutazione di impatto ambientale (Via) in merito ai progetti relativi alla realizzazione di tre impianti eolici, per una potenza complessiva di 143 MW, e di quattro impianti agrivoltaici, per una potenza complessiva di 215,64 MW, localizzati nei territori delle regioni Puglia e Basilicata. Per il Potentino, il sì è stato espresso per la realizzazione di un parco eolico composto da 10 aerogeneratori, denominato “Piani di Piedina”, ricadente nel territorio comunale di Venosa e opere connesse nei comuni di

Venosa, Rapolla e Melfi, mentre per il Materano parere favorevole alla realizzazione di un parco eolico denominato “Monte San Vito”, da realizzare nei comuni di Grottole e Miglionico ed alla realizzazione di un impianto fotovoltaico, denominato “Pomarico 1”, e delle opere di connessione, da realizzarsi nei comuni di Pomarico, in contrada Cappabianco, di Montescaglioso, e Bernalda. Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha espresso parere contrario in merito alla realizzazione di un parco eolico e relative opere di connessione, nel comune di Venosa, accogliendo il parere negativo del Ministero della cultura.


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Il consigliere regionale critica il Comune di Matera: «Impianto biogas deciso senza trasparenza. Fanno dunque bene i residenti a protestare alla luce dei tanti disagi»

Borgo La Martella, Vizziello: «Il rischio è di passare dalla padella alla brace» «L __Vizziello

a decisione del Comune di Matera di rispolverare il progetto volto a realizzare un impianto per la produzione di biogas nel sito che ospita l’ex discarica de “La Martella” corre il rischio di far passare i residenti del borgo La Martella dalla padella alla brace, alla luce dei tanti disagi che gli stessi hanno su-

bito nel corso degli anni e dei nuovi pregiudizi alla qualità di vita che il nuovo impianto potrebbe comportare». A dichiararlo, in una nota è il consigliere regionale Giovanni Vizziello. «Dopo la chiusura della discarica, soprattutto per effetto dell’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Europa ed il vasto incendio che interessò l’area nell’agosto del 2021, con il rilascio di sostanze tossiche e cancerogene - ricorda Vizziello - oggi l’Amministrazione comunale torna alla carica, evidenziando le opportunità economiche derivanti dalla realizzazione di detto impianto ed omettendo però gli elementi costitutivi del progetto, i soli in grado di permettere una valutazione oggettiva dell’impianto sotto il profilo dell’impatto ambien-

tale». «È proprio la vaghezza delle caratteristiche dell’impianto che si intende realizzare e soprattutto i volumi dei rifiuti che lo stesso sarebbe chiamato a smaltire - continua Vizziello - che non consente ai residenti de La Martella di non dormire sonni tranquilli, sulla base del presupposto che nessun eventuale beneficio di carattere economico può compensare i danni arrecati a beni primari come l’ambiente e la salute umana». «Fanno dunque bene i residenti del borgo La Martella a protestare - conclude Vizziello - e a censurare i comportamenti delle amministrazioni non improntati al criterio della trasparenza, non accettando passivamente decisioni che anche solo potenzialmente potrebbero compromettere la salute e l’ambiente pubblico».

Gli esponenti di Noi Moderati Matera sollecitano «azioni mirate e politiche a sostegno delle attività»

Lisurici e Cinnella: «Serve sostenere i piccoli artigiani e i negozi di vicinato attivi nei Sassi»

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__Cinnella e Lisurici

isogna mettere in campo delle misure atte a sostenere i piccoli artigiani e i negozi di vicinato attivi nei Sassi. Loro rappresentano il cuore dell’economia materana e meritano di essere sostenuti dopo un forte periodo di criticità, iniziato dalla fase di pandemia. Dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio culturale, sociale ed economico, quindi, è necessario con-

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IL MESSAGGIO DI CORDOGLIO DEL GIÀ SINDACO DI MATERA ADDUCE

Morto l’ex assessore Giordano: «Esempio di impegno civico»

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__Giordano e Adduce

morto Antonio Giordano che fu assessore nella giunta del Comune di Matera da me presieduta proprio all’inizio del mandato del 2010 che avrebbe regalato alla città uno dei periodi di maggiore fermento sociale e culturale». È quanto afferma l’ex sindaco della Città dei Sassi Salvatore Adduce in una nota di cordoglio condivisa nel giorno dei funerali - svoltasi ieri alle ore 16 nella chiesa di San Francesco di Paola in via XX Settembre a Matera - e in cui afferma quanto «Antonio mostrava una straordinaria capacità di analisi dei problemi che quotidianamente eravamo chiamati ad affrontare e confesso di aver ammirato la sua dedizione e l’attenzione ai dettagli dietro cui spesso si nascondono insidie e trappole per gli amministratori locali. Lavorò con impegno e passione interpretando il suo ruolo come una vera missione. Rispettava gli appuntamenti e la puntualità per lui era quasi un chiodo fisso. Anche dopo quella fase politica siamo rimasti amici e abbiamo continuato a vederci da vicini di casa visto che spesso ci incontravamo dal salumiere. Lo ricorderò - conclude Adduce - come uno degli esempi di impegno civico a favore della comunità di cui si sente ancora il bisogno. Alla sua famiglia i sentimenti di vicinanza e affetto».

servare questa ricchezza del nostro territorio con un’attenzione particolare e mirata». A dichiararlo l’esponente di Noi Moderati Matera, Mimmo Cinnella. «C’è bisogno di dare una risposta a chi ha fatto sacrifici per una vita intera e molto spesso viene dimenticato dalla politica. Si tratta di persone che offrono un valore aggiunto alla città di Matera e che contribuiscono fortemente a quel meraviglioso spirito di accoglienza e ospitalità. Noi dobbiamo mettere loro in condizione di poter portare avanti le attività in maniera serena», aggiunge ancora Cinnella. Dello stesso avviso anche il consigliere comunale e coordinatore cittadino di Noi Moderati Matera Francesco Lisurici: «Con l’ingresso di Mimmo Cinnella nel partito, saremo in grado di essere vicini alle esigenze dei piccoli commercianti e arti-

giani. Il nostro partito non lascia indietro nessuno e si occupa realmente delle necessità delle persone. Saremo al fianco di tutti dimostrando serietà, competenza e concretezza. I piccoli commercianti e i negozi di vicinato nei sassi sono una ricchezza per Matera, pertanto, metteremo in atto politiche a sostegno delle loro attività».

Scuola Pezzi di Matera: indagini ultimate sull’edificio, a breve i lavori di consolidamento

ei giorni scorsi sono state ultimate le indi via della Quercia al rione Lanera. «Le indagini didagini geognostiche, che hanno permessposte dall’Amministrazione comunale -spiega Benso di comprendere quali siano gli internardi- sono finalizzate a intervenire in maniera quanventi di consolidamento da effettuare sul fabbricato to più possibile risolutiva, per una scuola che probadove ha sede la scuola per l’infanzia “Augusta Pezbilmente era stata inaugurata e approntata con ecceszi”, in via Frangione al rione Agna. Lo rendono noto siva fretta e approssimazione nell’estate del 2020. Ho il sindaco, Domenico Bennardi, e l'assessore ai Lavopersonalmente e nuovamente sollecitato l'ufficio tecri pubblici, Angelo Cotugno. L’edificio fu sgomberanico ad avviare l'iter di progettazione e cantierizzato con ordinanza sindacale il 13 ottobre 2023, per il zione, che possa mettere in sicurezza il plesso e gamanifestarsi di importanti fessurazioni nelle pareti, rantire un accesso il più possibile rapido a genitori e con «potenziale pericolo di crollo». La chiusura fu Corpo docenti. Da un confronto con l'ufficio, è emerconcordata con il dirigente scolastico, professor De so che i lavori riguarderanno tutto l'anno scolastico reAngelis, con il trasferimento temporaneo delle tre classi (60 alunni) di scuo- stante e che, salvo imprevisti tecnici, a settembre l’edificio di via Frangione la dell’infanzia, appartenenti all’Istituto comprensivo “Semeria”, nel plesso potrebbe accogliere nuovamente docenti e bambini», conclude Bennardi.


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Secondo le indagini di Radio Ter ha consolidato la sua posizione come punto di riferimento per la regione e non solo registrando 57mila contatti al giorno e 216mila settimanali

Radio Potenza Centrale è l’emittente lucana più ascoltata al Sud Italia

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adio Potenza Centrale, da cinque decenni sulla cresta dell’onda, continua a distinguersi come la radio lucana più ascoltata nel sud Italia. Con notevoli successi che persistono nel 2023, secondo le indagini di Radio Ter, l’emittente lucana ha ottenuto risultati lusinghieri registrando in regione 57.000 contatti al giorno e oltre 216.000 contatti settimanali. Numeri che non solo consolidano la sua posizione come un punto di riferimento per la Basilicata ma che testimoniano il successo dell’emittente evidenziandone anche la sua capacità di attrarre pubblico e aree diversificate: l’influsso, infatti, si estende ben oltre con migliaia di ascolti nelle regioni limitrofe di Puglia, Calabria e Campania. IL SUCCESSO COSTANTE NEL TEMPO Radio Potenza Centrale ha radici che affondano nel 1973, quando il fondatore Bonaventura Postiglione ha avviato le prime trasmissioni insieme a sua moglie Palmina Tortorelli. Oggi la comunicazione in Basilicata è saldamente nelle mani dei loro due figli, Antonio Postiglione e

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IL PLAUSO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE BARDI

“Capitale italiana del libro 2024” Tito tra le 5 finaliste __Il fondatore NIno Postiglione insieme alla moglie Palmina Tortorelli

Giuseppe Postiglione. Inizialmente timida e limitata dai mezzi dell’epoca, l’emittente ha saputo crescere costantemente, mantenendo la sua presenza sulle frequenze d’ascolto con determinazione. Le prime trasmissioni, trasmesse da un’automobile in continuo movimento, sono diventate il punto di partenza di un’avventura duratura e di successo. UN MEZZO EDITORIALE IMPORTANTE La storia di Radio Potenza Centrale è caratterizzata da migliaia di ore di trasmissioni ininterrotte, offrendo una miscela di musica, intrattenimento, cultura, cronaca e promozioni pubblicitarie e presenza sul territorio. Originariamente nota come “Radio

Potenza Uno Centrale”, l’emittente ha sempre mantenuto una forte connessione con il pubblico, fornendo un’informazione libera ed autonoma. In conclusione, Radio Potenza Centrale è più di una semplice stazione radio; è una potenza di comunicazione che ha saputo evolversi con il tempo, mantenendo la sua rilevanza e il suo impatto nella vita della comunità lucana. La sua storia di successo è una testimonianza del duro lavoro, della dedizione e della capacità di adattamento che caratterizzano questo pilastro dell’etere lucano. Radio Potenza Centrale si conferma una Potenza di Radio con l’auspicio che anche il 2024 sia un anno di grandi successi!

A Pompei anche Fierro per discutere di “questione Meridionale” i terrà il 26 gennaio a siddetta “nuova questione mePompei - alle ore 15 ridionale”. Al convegno parpresso il Comune - il teciperanno sindaci, associaconvegno interregionale del zioni e cittadini provenienti da Mezzogiorno, intitolato “Le diverse regioni del Meridioaree interne centralità della ne, che presenteranno analisi nuova questione meridionale: e proposte per migliorare la Analisi, proposte, prospettisituazione delle aree interne. ve”. Tra questi, emerge come reL’obiettivo dell’evento è dilatore il nome del già sindaco scutere delle problematiche __Fierro della città di Potenza nonché delle aree interne del Sud Itapresidente dell’Associazione lia e proporre soluzioni per affrontare la co- Grande Lucania Gaetano Fierro.

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sprimo grande soddisfazione e plauso per il risultato conseguito dalla Città di Tito che si è classificata tra le cinque finaliste che ambiscono al prestigioso titolo di “Capitale italiana del libro 2024”. È quanto afferma il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi all’indomani dell’annuncio da parte del Comune di Tito dell’esito della prima selezione di una iniziativa del Ministero della Cultura che ha portato le città candidate da dieci a cinque. il 31 gennaio prossimo una delegazione del Comune di Tito verrà audita dalla commissione che dovrà proclamare la “Capitale Italiana del Libro 2024” entro il mese di febbraio. Alla città designata spetterà un contributo di 500mila euro per la realizzazione dei progetti culturali. Ma, per il Governatore lucano «si tratta già, in attesa della decisione della commissione giudicatrice che dopo le audizioni proclamerà la città vincitrice, di un primo riconoscimento, prestigioso e importante, alla qualità del lavoro del Comune di Tito nella realizzazione del progetto culturale presentato nello scorso mese di luglio», enfatizza Bardi che rimarca quanto «la Regione Basilicata sostiene con forza il dossier – che verte su quattro dimensioni: coinvolgimento e inclusione, identità, trasformazione e diversità - sia perché incentrato sulla valorizzazione del libro e della lettura quali elementi fondamentali della crescita culturale ed identitaria del popolo lucano, sia perché sviluppa un progetto che intende creare una rete territoriale con la collaborazione e il coinvolgimento della città capoluogo di regione, Potenza, e dei comuni di Satriano di Lucania e Picerno». Il dossier presentato dalla Città di Tito, inoltre, vede il sostegno di tanti altri partner culturali e istituzionali, tra cui la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza e il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università degli Studi di Basilicata. «Il mio auspicio – conclude il presidente Bardi è che Tito raggiunga il gradino più alto del podio».

“Via dalla Basilicata: necessità o scelta?”, l’incontro a Potenza per illustrare l’indagine omani alle ore 16:30, presso il Polo Bibliotecario di Potenza, verranno presentati i primi risultati dell'indagine promossa dalla Libera Università delle Donne e dal Dipartimento degli studi Politici e Sociali dell'Università di Salerno su quanti hanno lasciato per motivi migratori la Basilicata negli ultimi anni. L’indagine, basata sulla raccolta di circa 600 questionari e su diverse interviste qualitative, ha inteso indagare i motivi della scelta migratoria, la valutazione dell’attuale esperienza e la propensione o meno a fare rientro in Basilicata, cercando di andare oltre una lettura spesso retorica del fenomeno. Dopo i saluti del Direttore Bibliotecario Luigi Catalani, interverrà Antonella Bianchino Dirigente Ufficio Territoriale ISTAT. Illustreranno i risultati dell'indagine Davide Bubbico Docente del Dipartimento di Studi Politici e Sociali (UNISA) e Adriana Salvia Presidente Libera Università delle Donne. Commenteranno i risultati Margherita Perretti Presidente Commissione Regionale Pari Opportunità e Margherita Dilucca Cofondatrice Generazione Lucana.


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L’INTERVISTA L’ingegnere Matteo Felitti, in esclusiva a Cronache, analizza il cedimento strutturale della volta

Una tragedia sfiorata che poteva e doveva essere necessariamente evitata Crollo nell'ex convento di Giaccherino, l'imprenditore che fece la ristrutturazione: «Quel punto non venne toccato»

Tuttavia, è noto che, le catene, se ben posi- che post operam e Progettazione degli interzionate e ben dimensionate, hanno sempre venti. Questi ultimi riguardano il consolidauna funzione di “contenimento” della spin- mento e la messa in sicurezza dei vari comta. Nelle foto si nota una catena fortemente ponenti strutturali». deformata dal materiale proveniente dal crol- C’è sempre un filo sottile e differenza tra lo volta». adeguamento funzionale e quello struttuÈ possibile che le sollecitazioni rale, troppo spesso sottovaprovocate da circa 100 persone lutato da molti, è necessario «Bisognerebbe capire, modificare culturalmente il con balli, in una stanza, sulla volta, abbiano creato un sose nel cambio di modo di agire? vraffollamento con carico acci- destinazione d’uso sono «Al paragrafo 8.3 delle NTC dentale e vibrazioni che sono 2018 viene ribadito chiarastati presi in mente che la valutazione delstate le cause o concause del colconsiderazione gli la sicurezza deve effettuarsi, lasso? _ Matteo Felitti «Sì è possibile. Bisognerebbe caaspetti strutturali legati tra le altre cose, anche nel pire, inoltre, se nel cambio di de- alla capacità del solaio e caso di cambio di destinazioDI DOMENICO LECCESE stinazione d’uso sono stati presi ne d’uso. Gli aspetti funziodella volta in funzione nali sono spesso correlati a in considerazione gli aspetti struton la collaborazione dell’Ingegnere turali legati alla capacità del sodell’incremento dei quelli strutturali proprio in Matteo Felitti, in esclusiva per Crona- laio e della volta in funzione delsovraccarichi» dipendenza della variazione che Lucane analizziamo il cedimento l’incremento dei sovraccarichi dei sovraccarichi. Questo strutturale della volta dell’ex convento di per consentire la riconversione a comporta una attenta valutaGiaccherino. sala da ballo». zione della capacità portante degli elementi L’imprenditore Agostino Visconti, ora in pen- È talmente chiaro che la ragione suggerisce strutturali coinvolti. Nel caso dei complessi sione, una decina di anni fa, ha effettuato con di utilizzare locali ampi a piano terra per storico-monumentali la questione diventa la sua impresa la ristrutturazione dell'ex con- balli e feste ed impedire la concentrazione molto delicata in ragione del fatto che si tratvento di Giaccherino in provincia di Pistoia in punti critici sulla volta, che idea si è fat- ta, generalmente, di strutture in muratura con dove durante una festa di nozze è crollato un ta? scarsissima resistenza a trazione e a comsolaio: «Il punto in cui c'è stato il crollo non «Le volte in muratura, come gli archi, sono portamento fragile, cioè collassano senza eviè stato toccato perché si riteneva che fosse molto “sensibili” ai carichi antisimmetrici. denti segni premonitori. Sulla questione cull'unico punto intatto, nessuno si aspettava che Infatti, questi ultimi, potrebbero innescare turale molto ci sarebbe da dire, spero, tuttavenisse giù un buco del genere». elevati stati tensionali di trazione incompa- via, in una sensibilizzazione sul tema della Ingegnere preso atto che trattasi di un ex tibili con la resistenza a trazione dei mate- conservazione e della riconversione funzioconvento datato, che secondo alcune indi- riali costituenti le stesse. Una delle ipotesi nale dell’edilizia storica». screzioni e testimonianze, non è stato mai del crollo, potrebbe, infatti, ricondursi alla In conclusione, non esiste conservazione e riinteressato da interventi strutturali ma so- presenza di folla compatta solo su un lato del- conversione funzionale senza sicurezza strutlo adeguamento funzionale ed estetico per la struttura». turale! renderlo fruibile, a scopo comLa chiusura della struttura merciale, per eventi e spettacon sequestro è un atto dovu«L'ex convento di to, per riaprirla, in sicurezza, coli mondani, quale è la tipoGiaccherino risale ai ove possibile quali potrebbelogia costruttiva della intera struttura in Toscana nell’epoprimi anni del '400. Si ro essere gli interventi strutca di riferimento ed in partinecessari oltre il clastratta di una struttura in turali colare della volta in questiosico lavaggio di facciata per muratura tipica dei rispettare le prescrizioni e ne? complessi conventuali vincoli sovrintendenza? «Caro Mimmo, solitamente non commento casi di crollo con indell’epoca. La volta «Dipende dagli obiettivi della dagini in corso in quanto non Committenza. Come contemconoscendo in dettaglio le que- presenta una geometria plato al paragrafo 8.4 delle complessa» NTC 2018, è possibile eseguistioni preferisco non azzardare ipotesi. Tuttavia, in questo caso re interventi locali, di migliospecifico e con estrema cautela, rispondo ad ramento e di adeguamento. Nell’ipotesi in cui alcune Tue domande. L'ex convento di Giac- la scelta ricada sul miglioramento sismico, cherino risale ai primi anni del '400 e fino ad bisogna eseguire una serie di attività, che una ventina di anni fa ha ospitato una comu- elenco brevemente: Indagini geologiche; Canità di frati francescani. Dal 2005 è stato ce- ratterizzazione meccanica dei materiali; Anaduto all’attuale proprietà che lo ha restau- lisi numeriche ante operam; Analisi numerirato e destinato a location per eventi e cerimonie. Si tratta di una struttura in muratura tipica dei complessi conventuali dell’epoca. La volta in questione presenta una geometria complessa e complesso è anche il suo comportamento meccanico». Tra la visione delle foto di prima e dopo il collasso si evince l’apertura circolare di un foro di circa 3 metri di diametro, è dovuto alla tipologia di costruzione tipo “incannucciato” della volta? «Dalle foto non mi pare si evinca tale tipologia costruttiva». Secondo te le catene che si vedono nel locale a piano terra hanno funzione strutturale o solo estetica? «Dalla documentazione fotografica disponi_ Il solaio crollato dell’ex convento bile è difficile dare una risposta al quesito.

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giovedì 18 gennaio 2024 www.lecronache.info


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