Cronache del 1 dicembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

VeneRDì 1 DICeMBRe 2023 • ANNO VIII N. 275 € 1,50

redazione@lecronache.info Telefono 389-2478466

OLTRE IL GIARDINO POTENZA, TELESCA E ANDRETTA: «L’AMMINISTRAZIONE NAVIGA A VISTA, MANCA UNA VISIONE»

Fratture cdx, Cannizzaro mediatore

Caso Guarente, Noi moderati: «Chiederemo un incontro chiarificatore al sindaco»

Servizio a pagina 12

Taglio tasse, confermata l’esclusiva di Cronache. Il Gov rassicura: «È una misura strutturale che durerà nel tempo»

Bonus acqua, tutto vero La Giunta Bardi approva, applicato il “redditometro”: sconto per 70mila famiglie N

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SANITÀ

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NECROLOGI E TREDICESIME

Bollini rosa, S. Carlo e Crob fanno il pieno

on vorremmo far diventare l’ufficio studi della Cgia di Mestre quello dei necrologi sulla Basilicata, atteso l’andazzo statistico dei suoi report che spesso e volentieri non ci risparmiano figuracce nazionali e su cui questi patrioti del centrodestra prima o poi dovrebbero pur vergognarsi con la forma spassionata delle scuse, ma a ben vedere l’ultimo dossier appena sfornato, nemmeno la venuta del Natale si salva dalla ricorrenza degli annunci funebri, visto che a ricevere la tredicesima mensilità, dalla prossima settimana e fino alla vigilia, saranno poco più di 294 mila lucani, pari alla distribuzione dello 0,8% e solo due posizioni avanti allo sprofondo di Molise e Val d’Aosta, almeno rispetto al primato in classifica che la Lombardia s’è presa con il 18,4%. Ora mentre con la faccia di gomma si decanta a vanvera la crescita economica che peraltro è risultata la peggior d’Italia secondo CGIA, Svimez e Istat non ci si arrossisce invece per il numero di pensionati ben superiore a quello dei lavoratori dipendenti, tanto per far capire che felicità e sviluppo da queste parti hanno vita dura. Cantano gli Ufo: “Necrologio sopra i quotia pagina 3 diani, dove i fogli su cui scrivo formano origami”.

ollini rosa: l’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza è stata premiata con il massimo del punteggio nel corso della 11a edizione della cerimonia organizzata dalla fondazione Onda. Anche l’Irccs Crob di Rionero in Vulture si conferma ospedale women friendly e per la 7a edizione consecutiva è stato premiato, sempre dalla fondazione Onda, con il massimo riconoscimento dei tre bollini rosa. Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di specialità cliniche (...)

Lagonegro, Piro scrive a Salvini ■ continua a pagina 10

A. Carponi

Patto per la poltrona tra Lega e Pd, il forzista: «Se Carroccio non chiarisce, divisi alle prossime competizioni elettorali»

DOMANI LA CERIMONIA COL COINVOLGIMENTO DELLE SCUOLE

Radio Libere, Nemoli: l’intitolazione al pioniere Bonaventura Postiglione

Servizio a pagina 18

R. Mollica a pagina 17

OLTRE IL GIARDINO/2

Italia Viva, bilanci di fine legislatura e nuove sfide per la Basilicata Polese anticipa i temi dell’evento di domani al Principe di Piemonte

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■ Servizio

a pagina 6

PROVINCIALI

Potenza: csx unito contro cdx con 3 liste In palio 12 seggi Matera, 3 le liste che si contenderanno i 10 “scranni” liberi

■ Servizi

a pagina 5

_ BRIENZA

Distefano (Cia) punta alle regionali: sindaco scaricato dai suoi Pagano: «Perchè non si dimettono?»

■ C. Merlo

a pagina 15

_ CAOS MATERA

Presepe nei Sassi: Bennardi pubblicizza, ma l’autorizzazione ancora non c’è. Rifiuti: Prefetto chiede lumi ■ Servizi

a pagina 20


Primo Piano

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La componente della segreteria provinciale di Matera di FdI commenta il declassamento della zona a sito di interesse regionale

Area Sin Tito, Gucci: «Il senatore Rosa porta a casa un risultato importante»

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ncora una volta e in breve tempo, l’operato di Fratelli d’Italia per la Basilicata porta a casa un risultato concreto e foriero di nuove opportunità per

il nostro territorio, la firma è sempre del nostro parlamentare, il Senatore Gianni Rosa. L’oggetto è niente meno che il declassamento da SIN a SIR dell’area di Tito con annessa zona industriale, grazie all’approvazione del Decreto Ministeriale 27 otobre 2023» afferma Valeria Carolina Gucci, componente segreteria provinciale di Matera di Fratelli d’Italia. «È utile precisare che i SIN, i Siti di Interesse Nazionale, sono aree contaminate estese e classificate come altamente pericolose dallo Stato Italiano. - continua Gucci - Queste aree hanno urgenza di essere bonificate in toto per sventare danni ambientali e sanitari che meterebbero a serio rischio la popolazione e, ove possibile, riconverrle in sidi sviluppo industriale e/o agricolo. Declassare queste aree da SIN a SIR, ovvero da Siti di Interesse Nazionale a Siti di Interesse Regionale, permette di passare la competenza delle procedure per chiudere la bonifica alla Regione interessata, in questo caso alla Regione Basilicata, accelerando notevolmente i processi ne-

A DENUNCIARLO LE SEGRETERIE UILTRASPORTI, FISMIC E FILT CGIL

cessari a riconvertire l’area attenzionata». «C’è da precisare, a prova dell’infaticabile impegno dell’allora Assessore all’Ambiente, oggi Senatore, Gianni Rosa, che l’istanza per il declassamento era stata da lui presentata già nel febbraio 2021. Adesso, una volta conclusa la bonifica in tempi molto più rapidi, questo sito potrà essere nuovamente produttivo, diventare un’area chiave di snodo di importanti attività industriali e attrarre imprenditori e, di conseguenza, forza lavoro e manodopera» continua la componente della segreteria provinciale di Fratelli d’Italia Matera. «Il mondo di Confindustria Basilicata ha elevato un coro unanime di piena soddisfazione per questa notizia. Non avevo alcun dubbio sull’operato eccellente che i Parlamentari di Fratelli d’Italia avrebbero svolto, in questo caso sono ancora più orgogliosa perché, ancora una volta, posso evidenziare l’operato del Sen. Gianni Rosa, con il quale condivido l’appartenenza a un territorio meraviglioso, la Lucania» conclude Gucci.

La delegazione lucana ha partecipato all’Assemblea annuale che si è tenuta a Roma

Cia-Agricoltori, un Piano per “Salvare Crisi International l’agricoltura per salvare il futuro” Trading & Service: «A Rischio 103 lavoratori» A

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e segreterie regionali Uiltrasporti, Fast-Fismic, Filt-Cgil a seguito dell’incontro tenutosi mercoledì con l’azienda International Trading & Service s.r.l. operante nella logistica del settore Automotive hanno chiesto un incontro urgente, in sede Regionale, a seguito delle criticità emerse nel comparto logistico della zona industriale di San Nicola di Melfi. «Nonostante la volontà da parte aziendale di voler ancora investire sul nostro territorio,avendo anche partecipato a varie gare d’appalto per l’acquisizione di nuove commesse, la stessa ha comunicatodi aver utilizzato tutti gli ammortizzatori sociali disponibili nel quinquennio mobile e che l’ultimo periodo avrà conclusione il 21 gennaio 2024, mettendo di fatto a rischio occupazionale, circa 103 lavoratorioperanti nella propria azienda» affermano le segreterie. «Questa situazione ormai è nota a tutti, non solo a livello Regionale dove si stanno effettuando incontri mirati a soluzioni veloci ed efficaci, ma anche a livello Nazionale, dove sono previsti degli incontri al Mimit in presenza dell’AD di Stellantis, Tavares, dell’ANFIA e delle parti sociali, dove speriamo che venga sottoscritto quanto prima un accordo di transizione che guardi finalmente al futuro, con robusti investimentiin ricerca e sviluppo, miglioramento delle infrastrutturee nuovi incentivi all’acquisto di auto a bassa emissione CO2» prosegue la nota. «Per tantosi rende necessario l’intervento della Regione Basilicata, attraverso una celere convocazione da parte dell’assessore alle attività Produttive, che abbia lo scopo di analizzare e trovare gli strumenti più idonei e vantaggiosi, a tutela non solo di tutta la forza lavoro, ma anche dell’azienda» concludono le segreterie regionali Uiltrasporti, Fast-Fismic, Filt-Cgil.

ccrescere peso economico e forza negoziale dell’agricoltura; incentivare ruolo e presidio ambientale del settore; mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne; salvaguardare servizi e attività sociali vitali per i territori rurali; consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Italy. Queste le cinque mosse da cui parte il Piano nazionale per l’Agricoltura e l’Alimentazione lanciato da CiaAgricoltori Italiani in occasione della sua Assemblea annuale, a Roma all’Auditorium Antonianum, dove più di 500 delegati provenienti da tutta Italia si sono ritrovati sotto lo slogan “Salvare l’agricoltura per salvare il futuro”, alla presenza dei ministri Francesco Lollobrigida e Matteo Salvini, della segretaria del Pd Elly Schlein e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, e con il messaggio dedicato del ministro Antonio Tajani. La delegazione della Cia dalla Basilicata, guidata dal presidente Giambattista Lorusso e dal coordinatore Donato Distefano, dando continuità alle azioni messe in campo dopo l’assemblea regionale del 6 settembre scorso sottolinea la necessità di riprendere e riproporre le indicazioni fornite anche a livello di singole Regioni a partire dalla Basilicata e ancor più nelle Regioni del sud. Proprio il Mezzogiorno – è stato sostenuto – è il territorio nel quale l’agricoltura può fornire il suo contributo plurimo partendo dalla redditività e dalla occupazione. Di qui l’esigenza di garantire la manutenzione del territorio,

ottimizzare le strutture sia viarie che irrigue, favorire un sistema di copertura assicurativo oggi ai minimi termini (solo il 20% delle aziende assicurate si trovano nelle regioni del sud Italia). Inoltre, la proposta particolarmente avvertita nella nostra Regione in materia di contrasto ai cinghiali. Particolare attenzione è stata dedicata alla “questione aree interne”. Secondo Cia, per contrastare l’abbandono e il depauperamento dei territori marginali, serve una programmazione organica, con obiettivi definiti e monitoraggio costante, per le infrastrutture sia fisiche che digitali. Va anche riorganizzato il sistema della governance agricola territoriale, partendo dai Gal, i Consorzi e le Camere di commercio. Inoltre, è indispensabile favorire l’abitabilità nelle aree interne, con interventi di fiscalità agevolata, accesso al credito e liquidità per fare impresa nel settore primario. Bisogna, quindi, definire una legge quadro per valorizzare e incentivare la dimensione familiare dell’attività agricola nelle zone rurali e finalizzare una normativa nazionale per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile. Indispensabili strumenti più flessibili e moderni per fare incontrare domanda e offerta di lavoro, oltre a una revisione della legge quadro sull’agricoltura sociale per il completo riallineamento tra le regioni. Infine, è strategico rilanciare il legame tra agricoltura e attività economiche locali, prima tra tutte il turismo, con nuovi fondi dedicati agli agriturismi e ai progetti sulle Comunità del cibo.


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Il presidente di Regione Bardi: «La misura impatterà notevolmente sulla vita delle famiglie lucane»

Bonus acqua, la Giunta conferma l’annuncio di Cronache: «Sconto in bolletta approvato»

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aglio delle tasse: dopo il bonus gas, ecco il bonus acqua: «Promesso, fatto». Come anticipato da Cronache Lucane, dalla Giunta regionale di centrodestra, con l’approvazione, compiuto il primo passo decisivo. «Dato un indirizzo chiaro - ha spiegato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi - che impatterà notevolmente sulla vita delle famiglie lucane. Dopo il gas, tocca all’acqua. Abbiamo dato un forte impulso al potere di acquisto delle famiglie, come certificato da Bankitalia, con il bonus gas e il bando per i non metanizzati, adesso è il momento dell’intervento sulle bollette dell’acqua. Si tratta di un intervento strutturale, perché grazie ai progetti no oil e alle risorse derivanti dalle compensazioni ambientali, abbattiamo i costi energetici del servizio idrico lucano, gestito da Acquedotto lucano, grazie a impianti fotovoltaici che diventeranno poi di proprietà della Regione Basilicata». Bollette lucane, il centrodestra centra l’accoppiata vincente. Su binario parallelo al bonus acqua, già dall’anno scorso le norme attuative per l’istituzione del contributo per azzerare il costo della componente energia delle bollette del gas per le utenze domestiche relative all’abitazione di residenza, nel piatto 200 milioni per le prossime due annualità, nonchè, contestualmente, le misure alternative per le famiglie non raggiunte dal metano. Il bonus gas, ha già sortito l’effetto di benefici tangibili, dato l’inevitabile un abbattimento dei costi, nel caso spese per le casa, che sono stati anche riscontrati statisticamente.

__Fanelli, Casino, Bardi, Sileo, Latronico e Galella

Per più mesi consecutivi, quest’anno, la Basilicata è risultata, come dai dati Istat, la regione col tasso più basso d’inflazione. Ad influire, anche la calmierazione dei costi energetici delle utenze domestiche. Bardi nel rimarcare il «grande risultato», ha ringraziato gli assessori con particolare riferimento a Latronico (Ambiente) e Casino (Attività produttive). «Grazie alle risorse derivanti dalle attività estrattive - ha aggiunto il presidente di Regione -, investiamo sulle energie rinnovabili e la sostenibilità. Questo significa anche che abbattendo i costi energetici di Aql mettiamo non solo in sicurezza i conti di Acquedotto lucano, ma possiamo anche intervenire sulle bollette dell’acqua dei lucani. Tale misura permetterà a circa 70 mila famiglie con Isee fino a 30 mila euro di ottenere una significativa riduzione del

__Cronache Lucane, edizione di ieri

costo della bolletta dell'acqua. Si tratta di una misura strutturale, che durerà negli anni, che pone questo governo di centrodestra come il primo nella storia della Basilicata che

ha utilizzato le risorse del territorio lucano per dare benefici tangibili ai lucani. Ci sarà sicuramente chi dirà che si poteva fare meglio, che si poteva fare di meglio o che si poteva fare altro. La mia risposta è sempre la stessa: perché non lo avete fatto prima?». «Il centrodestra in quattro anni, nonostante la pandemia, la crisi economica e la guerra in Ucraina - ha evidenziato Bardi -, ha fatto quanto non è stato realizzato nei passati 20 anni. Un dato storico, confermato anche dai dati sull’economia lucana, cresciuta dal 2019 al 2022 a

un ritmo molto più alto che in passato, come ha rilevato il centro studi Tagliacarne e Unioncamere. Adesso il prossimo step sarà intervenire sulla bolletta della luce: abbiamo già chiesto al governo le “compensazioni ambientali” anche sugli impianti di energia rinnovabile che verranno installati in Basilicata». «Altri hanno consentito lo scempio del territorio - ha concluso il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi -, noi vogliamo difendere le famiglie lucane». A. CARPONI


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Tra i principali obiettivi l’ammodernamento degli impianti esistenti di gestione degli scarti e l’implementazione delle rinnovabili

Su energia e rifiuti la Regione aggiorna strategie d’intervento

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approvazione delle linee di indirizzo per l’aggiornamento del Piano energetico regionale e dell’aggiornamento della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti, come ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, «non è solo un adempimento amministrativo dovuto alla necessità di recepire le novità legislative nazionali ed europee: esso costituisce la conferma dell’impegno concreto del governo regionale per la transizione energetica, che è diventata la cifra di una azione politica volta a promuovere lo sviluppo sostenibile nella nostra regione, portando benefici ai cittadini lucani, creando occasioni di lavoro e tutelando l’ambiente e la salute». Latronico, in un incontro con i giornalisti, ha illustrato i contenuti di due provvedimenti approvati nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, uno riguardante la “Definizione delle linee di indirizzo per l’aggiornamento del Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (Piear) della Regione Basilicata”, e l’altro “l’Aggiornamento della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti”. In aderenza alle recenti modifiche del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec), «gli obiettivi e gli scenari del Piear - ha spiegato Latronico - dovranno essere aggiornati adottando come orizzonte temporale il 2050, perseguendo prioritariamente l’efficienza energetica del settore civile, delle attività produttive e dei trasporti, con l’obiettivo di abbandonare l’uso delle fonti fossili puntando ad uno sviluppo eco-

nomico a bassa intensità di carbonio». «Le priorità di azione riguarderanno oltre che l’efficienza energetica - ha specificato l’assessore -, le Fonti di Energia Rinnovabile (FER), con obiettivi ambiziosi nel settore elettrico, dell’autoconsumo e della promozione delle rinnovabili termiche. La forte adesione che abbiamo registrato al bando che assegna contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano indica la piena sintonia fra le politiche messe in atto dal governo regionale e le aspettative delle famiglie lucane. Dal bonus gas ai contributi per le rinnovabili, dalle agevolazioni per le imprese ai progetti finanziati per l’idrogeno: la Basilicata è all’avanguardia sul tema dello sviluppo sostenibile». GLI OBIETTIVI L’aggiornamento del Piear dovrà incentrarsi principalmente sui seguenti obiettivi: incrementare l’energia pro-

dotta da fonti rinnovabili compatibilmente con la tutela delle altre forme di sviluppo del territorio; migliorare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici attraverso interventi di riqualificazione energetica finalizzati alla riduzione dei consumi e mediante l’efficientamento del parco impiantistico e l’integrazione di sistemi di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili; supportare l’efficientamento delle società energivore in house della regione o assimilabili; supportare una transizione energetica e sostenibile economicamente attuabile in tempi brevi, consolidando nuove tecnologie; favorire una mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale con il miglioramento del Trasporto Pubblico Locale e della mobilità elettrica; mirare al raggiungimento dell’indipendenza ed autonomia energetica regionale da Fer; promuovere lo sviluppo di Comunità Energetiche e Gruppi di autoconsumo anche ai fini del contrasto alla povertà ener-

getica. La procedura per l’aggiornamento della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti, ai sensi della legge regionale numero 35 del 2018 e del decreto legislativo numero 152 del 2006, recepisce le indicazioni contenute nelle più recenti Direttive Ue e punta sugli investimenti per l'ammodernamento degli impianti esistenti di gestione dei rifiuti. «La Regione, coordinandosi con gli altri strumenti pianificatori di competenza nazionale e regionale - ha detto Latronico - intende promuovere e vincolare in maniera integrata le politiche in materia di prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di gestione dei siti inquinati da bonificare». Approvando l’aggiornamento del Prgr, la Giunta regionale ha dato mandato all’Ufficio economia circolare, rifiuti e bonifiche di avviare la Valutazione ambientale strategica, cioè il procedimento di consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale per acquisire i loro contributi. RIFIUTI In materia di gestione dei rifiuti solidi urbani, gli obiettivi da perseguire riguardano in particolare la necessità di «ridurre la produzione dei rifiuti; minimizzare lo smaltimento in discarica dei rifiuti; incrementare qualiquantitativamente la raccolta differenziata al fine del raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio e recupero dei rifiuti; aumentare la conoscenza e promuovere

l'adozione di comportamenti consapevoli e responsabili in tema di rifiuti ed economia circolare; razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico nel rispetto del principio di prossimità ed al fine del contenimento dei costi». LE BONIFICHE In materia di bonifica dei siti inquinati, il Piano identifica alcune criticità ereditate da programmazioni precedenti, che richiedono un'analisi approfondita e l'implementazione di azioni specifiche. «La pianificazione attenta e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti - ha concluso ancora Latronico - sono fondamentali per garantire un efficace superamento di tali sfide e per promuovere una gestione sostenibile delle aree interessate puntando allo stesso tempo sul rilancio produttivo delle aree oggetto di interventi di bonifica, a partire dall’implementazione delle attività nel campo dell’idrogeno verde, della energia e della logistica». Per affrontare con efficacia le criticità individuate la Regione ha individuato sei obiettivi di programmazione: analisi dei siti da bonificare e caratteristiche generali degli inquinamenti presenti, definizione delle priorità di bonifica, stima delle risorse economiche per la bonifica e il risanamento ambientale, incentivare tecniche di bonifica a basso impatto ambientale e minimizzare gli impatti sanitari, linee guida regionali per la gestione del risanamento dei terreni contaminati, valorizzazione delle aree Sin ed ex Sin.


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Il centrosinistra è unito e apre al Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Azione. Il centrodestra invece si presenta con 3 diverse liste

Corrono in 4 per il rinnovo dell’Assise Provinciale: presentate le liste “Forza Italia” e “Provincia Unita”

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hiusi ieri mattina alle 12, i termini per la presentazione delle liste dei candidati alla carica di consigliere della Provincia di Potenza Le elezioni per il rinnovo dell’Assise che avvengono ogni due anni e che si teranno il prossimo 20 dicembre dalle 8 alle 20 presso il Palazzo della Provincia, in piazza Prefettura a Potenza. Nella mattinata di ieri sono state consegnate le ultime due liste, quella di “Forza Italia-Ppe” e quella di “Provincia Unita”, lista che raggruppa le sigle politiche di Pd, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Azione, Psi e Verdi che si vanno ad aggiungere a quelle presentate mercoledì pomeriggio di “La Provincia dei 100 Comuni” e “Fratelli d’Italia”. Ad un centrosinistra unito che si apre ad altri

Forza Italia - Ppe

1- Rossana Briglia

Provincia Unita 1- Eliana Ambrosio

2- Rosaria Calcagno 3- Nicola Molfese

4- Giuseppe Palermo

5- Anna Cecilia Pawlowska Calisti 6- Donato Radesca

7- Gianmichele Restaino

2- Vincenzo Bufano

3- Claudia Calogero Brando

4- Margherita Camillotto

5- Rosa Savina Di Leo 6- Carmine Ferrone

7- Marilena Fiore

8- Giuseppe Fittipaldi

9- Michele Emanuele Giordano

partiti e vuole riproporre il modello del “laboratorio politico” che ha portato alla vittoria del presidente della Provincia Christian Giordano l’anno scorso, si contrappone

un centrodestra con anime che preferiscono viaggiare da sole. Alle votazioni sono chamati a partecipare i consiglieri e i sindaci dell’intero Potentino.

10- Rocco Pappalardo

11- Rocco Pergola

12 - Filippo Sinisgalli

Si contenderanno i dieci seggi a disposizione del Consiglio provinciale. Gli aventi diritto per i 31 Comuni del Materano sono 404 e potranno esprimere una sola preferenza

“P

Tre le liste presentate per le elezioni della Provincia di Matera rovincia Unita”, “Insieme per la Provincia di Matera” e “Provincia Civica”. Sono i nomi delle tre liste presentate all’ufficio elettorale di via Ridola per il rinnovo del Consiglio provinciale, in programma il 20 dicembre dalle 8 alle 20. «Va ricordato che il corpo elettorale è composto da sindaci e consiglieri comunali dei 31 paesi della provincia: gli aventi diritto al voto sono 404 e potranno esprimere una sola preferenza» fa sape-

re la Provincia di Matera attraverso una nota. «Lo scrutinio sarà effettuato dopo la chiusura del seggio, una volta espletate le formalità di rito, e nel computo sarà applicato il principio del voto ponderato, con i comuni suddivisi in 5 fasce a seconda della popolazione. - conclude - Per i centri fino a 3mila abitanti (scheda di colore azzurro) il voto di ogni elettore, applicando il codice di ponderazione, vale 62; fino a 5mila (scheda arancione), invece, il valore sale a 176; per i comuni in-

Provincia Civica

Insieme per la Provincia di Matera

2- Filomena Bucello

2- Pancrazio Centola

5- Pasquale Doria

1- Nunzio Gallotta

1- Giuseppina Cirigliano

3- Giuseppe Maiuri

3- Silvana Pedatella

2- Nunzio Carriero

4- Nicola Domenico Verde

5- Maria Francesca Santagata

6 - Carmen Tufaro

4- Carlo Ruben Stigliano

5- Leonardo Rocco Tauro

seriti nella fascia fino a 10mila abitanti (scheda grigia) il valore è di 290; fino a 30mila abitanti (scheda rossa) ciascun voto vale 475 e, infine, fino a 100mila abitanti (scheda verde) il voto ponderato è pari a 945 per ogni preferenza espressa. Il nuovo Consiglio durerà in carica due anni».

Provincia Unita

1- Carmine Alba

3- Valentina Celsi

4- Giovanni Desantis 6- Francesco Mancini

7- Emanuele Pilato

8- Concettina Sarlo

9- Cinzia Scarciolla 10- Pasquale Sodo


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OLTRE IL GIARDINOOspite il vice presidente del Consiglio regionale, alla vigilia dell’evento di domani a Potenza moderato dalla direttrice di Cronache del Mezzogiorno Lina Paterna

Polese: «Bilanci e nuove sfide per ridare entusiasmo alla politica in Basilicata»

I

n una delle ultime puntate del programma “Oltre il giardino” in onda su Cronache Tv, il vicepresidente del Consiglio regionale di Basilicata Mario Polese è intervenuto per fare un bilancio dei cinque anni di legislatura e parlare dei prossimi appuntamenti elettorali. Come spiegato dal conduttore Paride Leporace, l’iniziativa rientra nella volontà di Polese di «rendere conto delle cose accadute» e di «inquadrare politicamente» l’operato a livello locale e nazionale. Polese ha illustrato le modalità dell’evento in programma sabato alle 18 presso il Cineteatro Principe di Piemonte a Potenza: «Siamo a fine mandato, sono passati cinque anni ormai di questa legislatura e l’ho sempre fatto e mi auguro continuerò a farlo in futuro, con l’idea di render conto delle cose accadute provando in qualche misura a inquadrare un po’ politicamente il contesto, non solo a livello locale ma anche a livello nazionale». Il conduttore ha quindi introdotto il tema Expo, con un riferimento alle accuse mosse a Matteo Renzi di aver favorito l’assegnazione a Riad anziché a Roma. Polese ha liquidato tali illazioni come infondate: «No, scherzi a parte, il caso di specie è uno degli aspetti che noi tratteremo sabato. Una concezione un po’ antica della contrapposizione tra Russia e Stati Uniti, Occidente e Oriente che oggi non esiste più, oggi il mondo è multipolare e c’è un’avanzata grandissima dei paesi arabi».

__Polese ospite ad “Oltre il giardino”

Sul governo Meloni, Polese ha sottolineato il divario tra l’immagine della Premier all’estero e la situazione interna: «Da un lato, cioè il personaggio Meloni che sia nel Paese, sia nelle Cancellerie europee, sembra avere un certo standing, anche in grado di resistere nel tempo e di superare vicende di gossip piuttosto che vicende serie come quella di Expo. Dall’altro lato però c’è un giudizio sul Governo a livello nazionale e anche internazionale che non è favorevolissimo». Venendo alla Basilicata, Polese non ha nascosto le difficoltà e le criticità di questi anni: «Sinceramente penso che questa consiliatura, anche qui astraendomi un po’ dal ruolo di parte, provando a essere il più obiettivo possibile in quello di commentatore,

sia un’incompiuta, sia un’occasione mancata. La verità è che la grande aspettativa di cambiamento che in qualche modo i lucani avevano manifestato nel loro voto cinque anni fa dopo un 30egno di Governo molocolore è un dato oggettivo, non dobbiamo nascondercelo». Il vicepresidente del Consiglio regionale ha ammesso che «non ci sia stato un cambiamento e non ci siano state opere straordinarie», pur riconoscendo le difficoltà legate al Covid e alla macchina burocratica. Ha però criticato «lo stato di grande confusione della politica attuale, che di certo non aiuta nè chi come noi è ancora in una fase di valutazione, nè soprattutto i cittadini a rinnamorarsi della politica». L’evento di sabato, con la conduzio-

ne di Lina Paterna, vuole provare a dare una «dimensione spettacolare» alla politica, coniugandola ad elementi artistici e musicali. «Noi pensiamo che la politica sia una forma d’arte, quindi abbiamo provato a coniugarla anche ad elementi musicali, artistici, canori, di danza, insomma all'interno di questo messaggio ne proveremo a raccontare le cose che non hanno funzionato in questi anni, le cose che secondo noi un po’ hanno funzionato anche grazie al nostro merito», ha spiegato Polese. Il vicepresidente del Consiglio regionale ha rivendicato il ruolo di opposizione costruttiva svolto in questi anni: «È vero che abbiamo fatto cinque anni di opposizione insieme a Luca Braia ma oggettivamente siamo stati un'opposizione molto costruttiva che ha provato a sfidare la maggioranza su temi concreti». Polese ha quindi criticato la gestione del Pnrr in Basilicata: «Abbiamo provato in tutti i modi ad alzare l'asticella della qualità della spesa del Pnrr che purtroppo ancora oggi vediamo arenata nei meandri di una burocrazia che non si è dimostrata all'altezza di quella sfida». In conclusione, l'esponente di Italia Viva ha ribadito la volontà di «provare a ridare un po' di entusiasmo ad una platea che negli ultimi tempi si è molto disamorata della politica» grazie ad un evento che coniughi intrattenimento e messaggi politici concreti, nel tentativo di coinvolgere nuovamente i cittadini e prepararsi alle prossime sfide elettorali.

OLTRE IL GIARDINO/2 Per fare il punto sull’iniziativa di oggi a Potenza, i segretari regionali Tortorelli e Mega. Diritti, lavoro e Mezzogiorno dimenticati: le ragioni della protesta

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Sciopero generale Cgil e Uil in Basilicata: «Manifestazione pacifica ma determinata»

arà una giornata di mobilitazione democratica nel rispetto delle regole», spiega il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli durante la trasmissione “Oltre il giardino” di Cronache Tv. Il segretario regionale Uil snocciola il programma della manifestazione che partirà domani a Potenza alle 9 con l’arrivo dei pullman dei lavoratori lucani in piazza XVIII Agosto. Poi il corteo attraverserà la città fino a concludersi in piazza Mario Pagano. «Chiediamo collaborazione ai cittadini, le scuole saranno aperte, è una giornata di lavoro per tutti», sottolinea Tortorelli ringraziando le Forze dell’Ordine che garantiranno l’ordine pubblico. «Lo sciopero è un diritto Costituzionale che va rispettato», ribadisce. Ma perché Cgil e Uil hanno proclamato questa mobilita-

__Leporace insieme a Tortorelli e Mega ospiti ad “Oltre il giardino”

zione mentre la Cisl ha deciso di non aderire? «Abbiamo una piattaforma nazionale su pensioni, salari e Mezzogiorno trascurato dalle politiche del governo Meloni», spiega il segretario regionale Cgil Basilicata Fernando Mega. «La Cisl ha scelto la strada, a mio avviso infruttuosa, del confronto con un esecutivo

che prende decisioni unilaterali e le comunica senza ascoltare davvero le istanze del Sindacato», attacca il leader della Cgil lucana. Tra i temi centrali, le pensioni. «È stato fatto un grosso passo indietro, peggiorando addirittura la legge Fornero», tuona Mega. «Quota 103 penalizzerà i lavoratori con un

taglio dal 15 al 18%. In pratica si torna alla pensione di vecchiaia a 67 anni». Non va meglio sul fronte Automotive. «Il ministro Urso è sparito, aveva promesso un tavolo sull’ex Fiat di Melfi che aspettiamo ancora», denuncia il segretario della Cgil Basilicata Mega. «E la Regione esulta per 5 nuovi mo-

delli che non risolvono il problema», gli fa eco Tortorelli. Insomma, la manifestazione di domani sembra necessaria per Cgil e Uil Basilicata, «per riportare al centro del dibattito pubblico le questioni del lavoro e dei diritti, finora trascurate dal governo Meloni», chiosano in sintesi i Sindacalisti.


venerdì 1 dicembre 2023

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VENERDÌ 1 DICEMBRE 2023 3 07:00

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Cure sanitarie, l’ispezione conoscitiva della delegazione Asp col Dg Maraldo: «Condizioni soddisfacenti»

Dopo quella alla casa circondariale di Melfi, visita al carcere di Potenza

C

osì come preannunciato la scorsa settimana, il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo, il Direttore Sanitario Luigi D’Angola, il Direttore del Distretto potentino responsabile per la Asp della Medicina Penitenziaria Sergio Molinari e l’Assessore regionale alla Salute Francesco Fanelli hanno incontrato il Direttore del Carcere di Potenza ed il personale sanitario che opera presso la struttura. Rilevato come all’interno della casa circondariale ci siano «poche criticità di carattere organizzativo ed aziendale che riguardano gli spazi operativi e le attrezzature per garantire un adeguato operato di medici ed infermieri al servizio della popolazione carceraria». Durante la visita, la delegazione Asp è stata accompagnata dal Direttore della Casa Circondariale Paolo Pastena con capo segreteria generale Giuseppe Palo e il capo area trattamentale Sonia Crovatto. Presenti anche il

Comandante di reparto, I° Dirigente Giovanni La Marca e l’Ispettore Superiore Gaetano Scillipoti. Per l’area sanitaria erano presenti il Dirigente Sanitario Domenico Cafarella, lo psicologo referente ‘rischio suicidario e serD’ Laura Claps, la coordinatrice area infermieristica Filomena Monaco e l’Infermiere Marco Molinari. Apparsa «in condizioni soddisfacenti» la sezione dedicata alle cure sanitarie per i detenuti all’interno della casa circondariale “Antonio Santoro”, ma «va migliorato, in sinergia con l’amministrazione penitenziaria, il percorso di somministrazione del metadone e va completato il percorso, già molto avanzato e ben strutturato, di definizione dello specifico Pdta relativo all’assistenza psicologica». Come per il carcere di Melfi, visitato la scorsa settimana, il Direttore Generale Asp si è impegnato ad adottare miglioramenti sia sugli organici che per quanto riguarda attrezzature e arredi in stretta collaborazione con

la Direzione dell’istituto penale. Al termine dell’ispezione conoscitiva, Maraldo ha ribadito che «l’Asp ha come obiettivo quello di tutelare la salute dei detenuti anche da un punto di vista psichico nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza previsti dal piano sanitario nazionale». Nei prossimi giorni, la delegazione Asp si sposterà anche nel carcere minori-

le del capoluogo per verificare condizioni di cura e di assistenza ad una popolazione che richiede ancora maggiore attenzione. Per l’assessore alla salute Fanelli, nella visita propedeutica all’approfondimento di eventuali criticità e di individuazione delle soluzioni ottimali al miglioramento della qualità dei servizi erogati, «è stato molto importante il confronto con gli operatori della Casa Circondaria-

le del capoluogo che quotidianamente si dedicano con dedizione al capillare lavoro di assicurare i necessari indici di salute in maniera compatibile con la sicurezza della struttura ed il rispetto del paziente detenuto: l’obiettivo è quello di non lasciare indietro nessuno e di promuovere sempre di più una logica che passi dal mero assistenzialismo ad una presa in carico globale e cura della persona».


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L’obiettivo del portale è quello di semplificare l’accesso alle prestazioni, ridurre tempi di attesa, migliorare comunicazione tra strutture sanitarie e cittadini

“Salute Basilicata”, la sanità lucana a portata di click con servizi digitali U

n nuovo portale che permetta al cittadino di avere a portata di mano tutte le informazioni sui servizi digitali in campo sanitario, ovunque si trovi e in qualsiasi momento della giornata. Tutto con un semplice clic, collegandosi al portale www.salute.basilicata.it o tramite un app. Alcuni servizi sono già fruibili, altri lo saranno presto grazie al progetto Salute Basilicata, un’iniziativa della Regione in sinergia con le aziende sanitarie lucane, Asp, Asm, Crob e San Carlo. «La realizzazione del portale “Salute Basilicata” e della relativa App per smartphone ha spiegato l’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli - ha rappresentato un’iniziativa unica per la regione, un servizio in continuo sviluppo mai realizzato prima, pensato per avvicinare la sanità lucana ai cittadini e per rendere più semplice l’accesso ai servizi sanitari. Viviamo in un periodo storico nel quale la tecnologia è in grado di offrire un supporto prezioso in termini di prossimità e fruibilità dei servizi; la scelta vincente sta nel saper coniugare l’evoluzione dei sistemi con i reali fabbisogni del territorio, ed è quello che stiamo facendo. Puntiamo dunque, ad una sanità che riduca i tempi di attesa e che semplifichi la comunicazione tra strutture sanitarie e cittadini e che soprattutto, migliori la salute di questi ultimi».

avere ulteriori informazioni.

__Un momento della presentazione I SERVIZI DIGITALI Attualmente sono disponibili i seguenti servizi digitali: Fascicolo Sanitario Elettronico, Prenotazioni, Telemedicina, Servizi di prevenzione e di Utiliy. Per ciascuno di questi gli assistiti possono consultare le modalità di accesso, le F.A.Q. In particolare, sono stati attivati il servizio di “televisita”, che consente di interagire con il medico come se fosse in ambulatorio, la consultazione degli appuntamenti, fornendo un punto di accesso al portale delle prenotazioni regionali, e una sezione “per la mamma”, per accedere alle informazioni sanitarie, le tutele e le agevolazioni e vivere al meglio la gravidanza.

COME SI ACCEDE AL PORTALE Si accede al portale Salute Basilicata attraverso un’applicazione mobile per Android e iOS (https://www.salute.basilicata.it/app-salutebasilicata/) o una piattaforma

LE NOTIFICHE PUSH Salute Basilicata mira anche a migliorare il coinvolgimento degli utenti attraverso la possibilità di attivare notifiche push in app per ricordare al cittadino di un appuntamento, per coinvolgerlo in una campagna vaccinale o di screening, piuttosto che notificargli la disponibilità di un referto che attendeva.

web (servizi.salute.basilicata.it), in sicurezza tramite Spid oppure con la Carta di identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi. Nuove funzionalità si aggiungono a quelle già esistenti. Il Fascicolo sanitario elettronico si presenterà con una nuova veste grafica e funzionale che darà la possibilità ai cittadini di consultare la propria storia clinica attraverso i documenti, terapie ed eventuali ricoveri ospedalieri, di stampare e archiviare i referti senza dover tornare allo sportello, di avere sempre a portata di mano le ricette digitali per la prenotazione della prestazione, di condividerle ad esempio con il farmacista, eliminando il cartaceo, per il ritiro del farmaco, delegare una persona di fiducia a utilizzare i servizi on line. L’introduzione dei servizi del fascicolo sanitario in app mira, inoltre, ad invogliare i cittadini a fornire il consenso per la consultazione del proprio fascicolo agli operatori sani-

tari, così da permettere loro di garantire all’assistito un percorso di cura più sicuro ed appropriato rispetto alla sua storia clinica pregressa. Il cittadino mantiene naturalmente il diritto di revocare l’autorizzazione in qualsiasi momento nelle modalità previste.

IL SERVIZIO DI SCREENING ONCOLOGICO Un’altra novità accessibile dai prossimi giorni è il servizio di Screening oncologici, essenziale perché eseguire una diagnosi precoce aumenta l'efficacia delle cure e le possibilità di guarigione. Sia via web che da smartphone il cittadino potrà conoscere i programmi di screening regionali e scoprire se ne è coinvolto, aggiornare il domicilio e i dati di contatto, fondamentali per l’invio di inviti alle campagne ed esiti degli esami; consultare l’elenco dei propri appuntamenti e contattare facilmente la centrale operativa screening regionale per

ALTRI SERVIZI DI PRENOTAZIONE SULL’APP Sempre più servizi saranno pubblicati su Salute Basilicata. Sono già in corso nuovi sviluppi per integrare i servizi di prenotazione in app con la possibilità di effettuare la prenotazione di una visita o di un esame tramite ricetta digitale, gestire i propri appuntamenti con le funzioni Aggiungi promemoria, Sposta appuntamento, Effettua accettazione e Disdici. Sarà attivato anche un assistente virtuale che consente di avere un’assistenza 24 ore tutti i giorni della settimana sul Portale Salute Basilicata, per aiutare il cittadino ad orientarsi tra tutti i servizi sanitari regionali. Altre evoluzioni riguarderanno la possibilità di consultare lo storico delle vaccinazioni effettuate o la possibilità di scegliere o revocare il medico di medicina generale o il pediatra e consultare e richiedere le esenzioni per patologia e reddito attraverso l’app, comodamente da casa.

L’ACCORDO CONSENTE ALLE AZIENDE SANITARIE LUCANE DI ASSUMERE A TEMPO INDETERMINATO CHI ABBIA MATURATO ALMENO 18 MESI DI SERVIZIO

È

Sanità Basilicata, firmato Protocollo per stabilizzare il personale precario stato sottoscritto il Protocollo tra le Aziende del Servizio sanitario regionale relativo alle modalità di utilizzo delle graduatorie di stabilizzazione. Tale protocollo è stato già approvato dall’Asp a cui seguiranno a stretto giro le delibere delle altre aziende sanitarie lucane. Già nel 2022 le linee guida della Regione Basilicata avevano introdotto la volontà di rendere condivisibili le graduatorie tra le varie aziende per rendere stabilizzabile una platea ben più ampia di quella prevista inizialmente in ogni azienda singolarmente intesa. Il Protocollo rientra nell'ambito del rafforzamento strutturale dei servizi sanitari regionali volti anche al recupero delle liste d'attesa e della valo-

rizzazione della professionalità acquisita dal personale che ha prestato servizio anche durante l'emergenza da Covid-19. Con il Protocollo le Aziende del Servizio sanitario regionale hanno facoltà di assumere a tempo indeterminato, ed in coerenza con i rispettivi piani triennali dei fabbisogni aziendali, personale del ruolo sanitario e del ruolo sociosanitario, anche tra quelli non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali e che, al 31 dicembre 2023, abbiano maturato almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale. Nel periodo dei 18 mesi vige il vincolo degli almeno sei me-

si nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022, secondo criteri di priorità definiti da ciascuna regione. Alle iniziative di stabilizzazione del personale assunto mediante procedure diverse da quelle indicate, si provvede previo espletamento di prove selettive. Nel caso in cui ciascuna graduatoria non venisse del tutto utilizzata dall’Azienda che l’ha prodotta per incapienza nel totale dei posti previsti dai PTFP 2022-2024 e 2023-2025, quella graduatoria potrà essere utilizzata dalle altre Aziende mediante scorrimento sempre nel rispetto della capienza dei propri rispettivi PTFP. Le graduatorie uniche a cui si fa riferimento sono relative per la Asp al profilo di Infermiere, Ostetrica e Dirigente Psi-

cologo, per quanto riguarda le graduatorie Asm Matera il riferimento è al profilo di Infermieri e per il Crob sono interessate le graduatorie Oss. Per l’assessore alla Salute e alle Politiche della Persona, Francesco Fanelli, «con tale accordo sottoscritto dagli attori del Sistema Sanitario Regionale, si realizzano le disposizioni impartite nel luglio dello scorso anno a garanzia del maggior numero di stabilizzazioni che permettono di mettere insieme, in maniera osmotica e coordinata, i piani del fabbisogno delle singole aziende. Era un impegno - conclude - preso con cognizione di causa e con la certezza di vederlo realizzato per il bene della sanità lucana e delle professionalità interessate».


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L'Azienda ospedaliera regionale del capoluogo ha ricevuto il massimo riconoscimento, tre Bollini Rosa, da parte della fondazione Onda per i servizi dedicati alla salute della donna

L’Aor San Carlo di Potenza premiata per l’eccellenza di sanità in “Rosa”

L’

Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza è stata premiata con il massimo del punteggio, tre Bollini Rosa, nel corso della undicesima edizione della cerimonia organizzata dalla fondazione Onda che si è tenuta nella mattinata di ieri a Roma. L’osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nell’occasione, ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Presente alla cerimonia la direzione strategica dell’Aor “San Carlo” con il direttore generale Giuseppe Spera, il direttore amministrativo Eufrasia Pesarini e il direttore sanitario aziendale Angela Pia Bellettieri.

__Bellettieri, Spera e Pesarini

«La premiazione va a tutto il personale che si è speso per accogliere le esigenze e le domande di salute, con una attenzione particolare nell’ambito della salute di genere, nonché nell’accoglienza e nell’accompagnamento delle vittime di violenza». ha dichiarato il direttore generale Spera. «L’auspicio è quello di continuare in

questa direzione per offrire a tutti i lucani e alle popolazioni limitrofe una qualità sempre maggiore nelle prestazioni e nei servizi erogati in Basilicata dai cinque presidi dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo”». La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di

candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

L’Istituto per patologie oncologiche di Rionero è stato premiato per la settima volta consecutiva con il riconoscimento dalla Fondazione Onda

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Irccs Crob ancora all’avanguardia nella medicina di genere: confermati 3 Bollini Rosa

Irccs Crob si conferma ospedale women friendly e per la settima edizione consecutiva è stato premiato dalla Fondazione Onda con il massimo riconoscimento dei tre bollini rosa. Tra le 367 realtà impegnate nel nostro Paese il Crob si è distinto nella promozione della medicina di genere, per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. A ritirare ieri mattina la targa al Ministero della Salute è stata la referente bollini rosa dell’Istituto dott.ssa Graziella Marino cui è stato conferito un riconoscimento speciale come referente che si è distinta negli anni per l’impegno e l’entusiasmo a sostegno delle iniziative di Fondazione Onda. Soddisfazione per il nuovo traguardo che «conferma

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l’attenzione dell’Istituto per la salute di genere», è stata espressa dal direttore generale ff dell’Istituto Giovannino Rossi e dal direttore sanitario Rocco Calabrese che hanno evidenziato come «gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentino per tutto il territorio un’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate». La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.

__Marino

Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative

e progetti particolari ecc..). Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’acco-

glienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale. Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.


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Potenza

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OLTRE IL GIARDINO/ 3 Dopo l’approvazione turbolenta della variazione di bilancio nel Consiglio comunale di Potenza, ospiti di Leporace i consiglieri Cannizzaro, Andretta e Telesca

Le “montagne russe” del sindaco Guarente, tra maggioranza spaccata e opposizione all’attacco

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n una delle ultime puntate di “Oltre il giardino” il programma di approfondimento politico in onda su Cronache Tv sul canale 68 del digitale terrestre - il conduttore Paride Leporace ha approfondito la questione del Consiglio comunale di Potenza - riunitosi a distanza di 48 ore dall’ultima volta, per approvare in extremis la quinta variazione di bilancio - dove non sono mancati momenti di tensione in Aula. Ospiti in studio il consigliere comunale di Potenza e segretario regionale di “Noi Moderati” Francesco Cannizzaro, la consigliera Bianca Andretta (Insieme per Bianca) e il consigliere Vincenzo Telesca (Gruppo Misto).

«LA VARIAZIONE DI BILANCIO È STATA UN VIETNAM» Il tema focale, ovviamente, è stato la situazione nel Consiglio comunale di Potenza, specie sull’ultima seduta in cui, dopo il mancato raggiungimento del numero legale, il sindaco Guarente si era sfogato contro l’opposizione, suscitando polemiche. Nella successiva seduta convocata per approvare una variazione di bilancio, Andretta e Falotico hanno criticato l'utilizzo improprio e offensivo del canale istituzionale da parte del sindaco. Dopo una sospensione sono arrivate le scuse di Guarente che Telesca ha definito «simboliche e solo di “facciata", ma comunque importanti» per gli attacchi rivolti all’opposizione, ha altresì commentato duramente i toni utilizzati da Guarente che «in quanto sindaco e rappresentante di una Istituzione avrebbe dovuto mantenere maggiore autocontrollo». Rimarcando come «ci ha attaccato violentemente perché avevamo ab-

__Cannizzaro, Andretta e Telesca ospiti ad “Oltre il giardino”

bandonato l’Aula, quasi facendo passare la nostra come una negligenza, quando dovrebbe essere la maggioranza a garantire i numeri sugli atti fondamentali come il bilancio». Tant’è, la discussione sulla variazione di bilancio è stata molto tesa. E dopo un lungo dibattito, è stata approvata nonostante l’astensione dell’opposizione. «L’atto di bilancio è l’atto politico per antonomasia e va votato dalla maggioranza», sottolinea Telesca. «Dopo una lunga mediazione, sono stati sbloccati anche i fondi per l’assistenza scolastica agli alunni disabili, sia per il 2024 che per l’anno in corso, dove la copertura attuale è solo del 53% e grazie all’impegno della consigliera Andretta». Ed è quest’ultima a commentare in trasmissione come «la variazione di bilancio è stata un Vietnam. C’è stata una discussione infinita, estenuante, con continui battibecchi», rimarca la consigliera comunale.La discussione pare accendersi così an-

che in studio. Con Cannizzaro che difende a spada tratta l’operato della maggioranza: «Guarente ha sbagliato i toni. Il sindaco a volte assume posizioni troppo dure e autoritarie che alimentano i malumori - ammette con rammarico Cannizzaro - ma l’Amministrazione sta facendo il possibile per portare avanti il programma nonostante le difficoltà». «Difficoltà create da loro stessi con i continui litigi interni», attacca Andretta che enfatizza come «i cittadini sono stanchi di questo teatrino. È indubbio che ci siano profonde lacerazioni. Non c'è una guida salda, si naviga a vista - incalza Andretta - La maggioranza è spaccata su tutto, non c’è una visione né una strategia condivisa per la città». «Il problema è che questa Amministrazione non ha mai fatto sintesi al suo interno su una linea programmatica comune», fa eco Telesca, sottolineando come «ogni partito va per conto proprio e il sindaco non riesce a farli marciare uniti».

Cannizzaro prova a correre ai ripari: «Chiederemo un incontro chiarificatore con Guarente per ricucire le fratture interne. Dobbiamo compattarci per il bene della città». Ma nessuno sembra credere che basti per risolvere una situazione ormai compromessa. È lo stesso conduttore che prova a ricucire, lanciando un appello all’unità: «La politica non può ridursi ad uno scontro personale. Bisogna pensare al bene comune, altrimenti è la democrazia che ne esce sconfitta». Ma altresì è lo stesso Leporace a temere che «ormai la frattura sia insanabile» poichè ormai appare chiaro agli occhi di tutti, fuori e dentro l’Assise che «manca la volontà politica per trovare una sintesi. Si preferisce proseguire questo stillicidio pur di non fare concessioni al proprio interno e tornare a concentrarsi sulle priorità della città». Del resto, il clima infuocato emerso durante il Consiglio comunale sulla variazione di

bilancio è la dimostrazione di come le visioni appaiano inconciliabili. Si chiude, così, con una nota amara una puntata infuocata di “Oltre il giardino”, specchio fedele del clima politico teso che si respira tra le mura di Palazzo di Città a Potenza. La variazione di bilancio è passata, ma a caro prezzo. Lo stallo politico e Amministrativo sembra destinato a proseguire, riflettendo tensioni politiche più ampie in vista delle elezioni regionali, con il centrodestra che appare relativamente più unito mentre nel centrosinistra persistono divisioni sulla scelta del candidato e la composizione della coalizione.

IN VISTA DELLE REGIONALI In una breve parentesi, Cannizzaro ha spiegato che per le prossime elezioni regionali in Basilicata «il centrodestra sta discutendo a Roma per trovare un accordo per la scelta del candidato governatore», anche se lui preferirebbe che le decisioni fossero prese a livello locale e, soprattutto «nel più breve tempo possibile». Andretta ha detto che nel centrosinistra si è aperto il dialogo per una coalizione ampia e unita, confermando la candidatura sostenuta dal Pd su Chiorazzo, su cui però «non c’è ancora unità di vedute». Telesca, al contrario, è critico sulla genesi dell'indicazione di Chiorazzo, che sembra non aver coinvolto tutte le componenti, evidenziando che «non sono stati fatti tutti i passaggi» e che le varie anime del centrosinistra «si sono sentite un po’ estromesse da questa indicazione».


Potenza

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POTENZA Preoccupazione per l’incolumità dei bambini che frequentano l’I.C. “Domenico Savio”. Guarente ne dispone la cattura

Cinghiali a spasso nel parco “Baden Powell” che per precauzione chiude alle 16 e 30

POTENZA. Continuano gli avvistamenti di cinghiali nella città di Potenza. Negli ultimi giorni un gruppo di circa 10 ungulati si aggirava nei quartieri di Santa Maria e Risorgimento. A destare preoccupazione nei cittadini però è stato il vedere gli animali passeggiare tranquillamente nel Parco cittadino “Baden Powell”. Il parco sorge accanto all’Istituto Comprensivo “Domenico Savio” che ospita gli alunni dai 3 ai 12 anni. La preoccupazione dei genitori degli alunni e della cittadinanza più in generale è comprensibile anche perchè le “richieste di aiuto” alla Regione Basilicata da parte

del sindaco Mario Guarente pare non abbiano sortito effetti immediati nè tantomeno le gabbie installate in altre zone della città hanno portato i “simpatici animaletti” desistere dal mettere radici nel capoluogo di regione. Gli avvistamenti al parco Beden Powell e le denunce dei potentini sui social hanno portato il primo cittadino ad emanare un’ordinanza che predispone «la cattura con sostanze narcotizzanti, nonché l’eventuale successivo abbattimento se ritenuto necessario a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, di n. 10/11 cinghiali presenti nella zona urbana compresa tra

i quartieri di Santa Maria e Risorgimento ed in particolare nell’area del Parco “Baden Powell” che risulta anche area pertinenzialedell’I.S. “Domenico Savio”». Il sindaco dispone inoltre «che per le operazioni di cattura dei cinghiali e per l’eventuale successivo abbattimento, se ritenuto necessario, venga impiegato personale a tali fini debitamente formato, individuato dalla Regione Basilicata ovvero dall’Ambito Territoriale di Caccia di Potenza tra coloro che sono iscritti negli elenchi dei cc.dd. selecontrollori». A questo provvedimento dell’Amministrazione comunale che sottolinea quanto «la presenza dei cingiali provochi preoccupazione nella cittadinanza, oltre a potenziali danni a persone e cose, e impone l’assunzione di provvedimenti opportuni per limitare al massimo i rischi connessi alla presenza di tali animali» si aggiunge un altro provvedimento, deciso questa volta dalla Provincia di Potenza, Ente proprietario dell’area verde che ascoltate le preoccupazioni del gestore, Cooperativa Venere,, ne predispone la chiusura dalle 16 e 30 «fino a quando non sarà risolto il problema». ROSAMARIA MOLLICA

Ad annunciarlo Lovallo presidente di Confcommercio Potenza a sostegno delle economie di prossimità

Anche a Potenza il progetto Cities «per rigenerare centri storici»

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onAlla scomparsa nel centro storico di Potenza dal 2012 al 2022 di 84 negozi di commercio al dettaglio (erano 437 e sono diventati 353) – in Italia hanno chiuso quasi 120mila esercizi commerciali nei centri storici delle città di media dimensione, di attività tradizionali – come negozi di libri e giocattoli (-31,5%), mobili e ferramenta (30,5%), abbigliamento (-21,8%) – Confcommercio risponde con il Progetto Cities. È un progetto avviato nel corso del 2023 che considera le città come laboratori del cambiamento e si propone come piattaforma di conoscenza multidisciplinare per migliorare i centri urbani e sostenere le economie di prossimità. «Con il progetto Cities, Confcommercio a livello nazionale mette la propria competenza al centro di un dibattito con le istituzioni e con l’opinione pubblica come autorevole soggetto di rappresentanza. Promuove una nuova visione della città, sostenendo politiche urbane e territoriali per migliorare l’ambiente urba-

AZIONE SIMBOLICA DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE

Potenza, piazza Matteotti e quella “targa dimenticata”

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eri mattina alcuni consiglieri di opposizione si sono ritrovati presso piazza Matteotti, nel cuore del centro storico di Potenza e luogo nel quale sorge il Palazzo di Città, per sottolineare, attraverso una azione simbolica, “l’inefficienza” del centrodestra che governa Potenza. Da diversi mesi infatti, il consigliere di opposizione Roberto Falotico insieme ad altri colleghi ha chiesto agli Uffici comunali competenti di ricollocare la targa in ricordo di Giacomo Matteotti nella piazza a lui intitolata. Una richiesta svanita nel nulla, a quanto pare. E allora, per tutta risposta, il consigliere Falotico, ieri mattina, ha protocollato una nuova richiesta presso l’ufficio Manutenzione , Patrimonio e Viabilità e l’ufficio Toponomastica, affinchè sia «immediatamente ripristinata la targa recante la denominazione “piazza Giacomo Matteotti già piazza del Sedile”. L’esponente di minoranza ha poi accompagnato questa sua richiesta con una affissione “provocatoria” di un foglio A4 con il nome della storica piazza dedicata al giovane deputato, unanimemente riconosciuto quale esempio di illuminato politico antifascista, disposto a difendere la libertà del suo Paese fino a pagarne le estreme conseguenze. Un gesto sicuramente provocatorio che, si spera, smuova l’Amministrazione comunale ad intervenire non solo sulla toponomastica della piazza in questione ma anche su quella di altre strade del centro storico che versano nella stessa condizione nell’indifferenza più totale. R.M.

no e la vita dei cittadini, favorendo iniziative per lo sviluppo delle economie locali»: afferma il presidente Confcommercio Potenza Angelo Lovallo ricordando le iniziative avviate a Potenza e sul territorio da Confcommercio negli ultimi anni. «La nuova intesa tra Confcommercio e Anci nazionale – aggiunge – sarà sicuramente da impulso per i rapporti con l’Anci Basilicata e i nostri sindaci ad individuare un percorso comune. Confcommercio ha deciso di investire sullo studio delle molteplici questioni urbane, sulla sperimentazione di soluzioni alternative e sulla condivisione delle esperienze acquisite per promuovere la cura e la salvaguardia del bene comune a sostegno delle economie di prossimità». E alla vigilia delle festività natalizie Confcommercio Potenza rilancia l’appello ai consumatori: “il negozio di vicinato è la tua famiglia: tienilo in vita” per acquisti negli esercizi del proprio quartiere e

del proprio comune. «Negli ultimi anni, tanti lucani – dice Lovallo - hanno riscoperto il piacere degli acquisti nei negozi di vicinato. Per questo abbiamo lanciato una campagna di comunicazione rivolta a tutti i cittadini, che li invita ad acquistare nei negozi del proprio comune, ora più che mai. Perché ogni singolo acquisto, in questo momento, può fare la differenza per la sopravvivenza delle attività di vicinato».


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Provincia

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Dalle regionali alle amministrative, le manovre politiche di Distefano: l’opposizione tace, ma Pagano no

Brienza, la maggioranza scarica il sindaco ma non molla la poltrona I

ncredibile a Brienza: la maggioranza consiliare di centrosinistra scarica il sindaco Antonio Giancristiano, ma per non tornare a casa, non ha il coraggio di proporre la sfiducia in Consiglio comunale che qualora approvata, significherebbe fine dell’attuale consiliatura. Manovre politiche in vista non soltanto delle regionali 2024, ma anche delle locali amministrative che, a Brienza, si svolgeranno sempre l’anno prossimo. I consiglieri di maggioranza Donato Distefano, Grano Giuseppe, Lavecchia Michele, Ferrarese Rocco, Sabbatella Antonio e Sabbatella Cataldo, hanno comunicato al sindaco, al presidente del Consiglio ed a tutti i Consiglieri oltre al Segretario Comunale, le «irrevocabili dimissioni dal gruppo di maggioranza “Uniti per Brienza”». I citati, hanno costituito un «nuovo gruppo consiliare» denominato “Per Brienza”. In campagna elettorale erano “Uniti per Brienza”, adesso divisi, ma la consiliatura, paradossalmente, comunque proseguirà. «Tale decisione - hanno spiegato Distefano e gli altri - è frutto di una diversa visione politica, etica e comportamentale da parte di ricopre cariche elettive che deve improntare la propria azione amministrativa e la gestione della cosa pubblica all’imparzialità, alla trasparenza, al rispetto

delle Istituzioni oltre che a tutela e difesa dell’intera Comunità che amministra». Nonostante la rottura, il gruppo consiliare garantirà «il prosieguo dell’azione amministrativa al fine di realizzare e portare a termini tutte le iniziative e i progetti che sono in cantiere». Il politichese di Donato Distefano, che è anche coordinatore di Cia-Agricoltori Basilicata, sembra apparire ancor più comprensibile proprio grazie ai due imminenti appuntamenti elettorali del prossimo anno. A Brienza, ma non solo a Brienza, rumors riportano di mire su via Verrastro. Quella di scaricare il sindaco Giancristiano potrebbe essere stata una mossa necessaria dettata dalla necessità di prendere le distanze da un mandato verosimlmente deludente, altrimenti difficilmente si spiegherebbe una rottura del genere. Manovra regionali, per poi fare il play maker alle prossime comunali. Al di là delle finalità, che hanno bisogno di tempo per essere più chiare, non può non apparire un contro senso il voler mantenere in piedi la consiliatura da maggioranza che non è più vera maggioranza, data la «diversa visione politica» dal primo cittadino che appare come un capro espiato da sacrificare per la sopravvivenza politica degli altri. Per ora in Assise tutto tace.

__Distefano e Pagano

Dall’esterno, però, a sottolineare con fermezza il paradosso della strategia di Distefano, il già consigliere comunale Francesco Pagano. «A Brienza - ha scritto sui propri profili social Pagano - di fatto è caduto il Consiglio comunale. Che però non va a casa.Cinque anni fa, per cancellare nella memoria della comunità lo scempio amministrativo portato avanti nella amministrazione precedente, di cui è stato protagonista attivo, questo stesso gruppo si è riciclato in un accordo elettorale discutibilissimo. Che pure ha avuto successo. E allora, dato che squadra che vince non si cambia, pronti col nuovo riciclo a 3 me-

si dalle regionali. Tempismo perfetto per accorgersi del fallimento di questa legislatura e attribuirne l’assoluta ed esclusiva responsabilità al sindaco che hanno scelto loro e sostenuto fino a ieri. Come si dice: “Una lavata di faccia” per liberarsi da ogni vincolo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali». «Mi chiedo perché questi consiglieri non si dimettono? Il tanto da loro odiato sindaco cadrebbe e si andrebbe al voto - ha aggiunto e concluso Pagano -. Davvero credono che la cittadinanza burgentina non abbia capito questa sceneggiata? Il tempo è gentiluomo». C. MERLO

Illuminazione pubblica con fotovoltaico, il sindaco Sabato: «Al finanziamento regionale si aggiungono 31mila dal nostro Bilancio»

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L’amministrazione “green” di Bella

ltri 100mila euro per il nostro Comune» annuncia con soddisfazione il Sindaco di Bella Leonardo Sabato, dopo aver firmato e ritirato presso il Dipartimento Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata. «Finanziamento che utilizzeremo per realizzare ulteriori estendimenti di pubblica illuminazione fotovoltaica nelle zone ancora sprovviste». Ma è a cronache che il Sindaco entra nei dettagli: «Si tratta di un finanziamento a valere sulla “Misura 7.4 – Servizi essenziali alle popolazioni rurali”, e il progetto complessivamente ha un importo di 131 mila euro, ma di questi, 100mila euro sono del finanziamento ot-

tenuto dalla Regione Basilicata, mentre gli altri 31mila euro sono stati stanziati dal Bilancio comunale. Tali risorse economiche dunque saranno utilizzate -prosegue Sabato- perlopiù per illuminare quelle aree periferiche del nostro paese che sono purtroppo ancora prive di impianti di pubblica illuminazione». Ed ancora, «trasformeremo ora il finanziamento in un progetto esecutivo, e ci teniamo molto anche perché parliamo di una illuminazione a costo zero in termini di gestione, perché parliamo di fotovoltaico, che andrà a soddisfare le esigenze degli abitanti delle popolazioni rurali, o comunque fuori dal centro abitato». Una illuminazione con fotovoltaico dunque che

strizza ancora una volta l’occhio alle tematiche green cui l’amministrazione comunale di Bella ha indirizzato il suo lavoro. Dalle colonnine per la ricarica delle auto elettriche alle “case dell’acqua” per il riciclo della plastica e non solo. Anche su Questo il Primo cittadino aggiunge: «Il nostro lavoro assolutamente prosegue in questa ottica. Mi piace evidenziare che anche le “Case dell’Acqua” stanno avendo un apprezzamento importante da parte della cittadinanza, un apprezzamento che si traduce anche in un risparmio economico per le famiglie e gli utenti. Abbiamo difatti calcolato che un nucleo familiare medio, che utilizza la Casa dell’Acqua, in un anno riesce a risparmiare circa 350 euro».

A giugno scorso ad esempio il Comune aveva registrato i primi dati relativi alla Casa dell’Acqua a Bella, dopo soli 50 giorni di esercizio, con numeri importanti: 6700 litri di acqua naturale/frizzante erogati, 4466 bottiglie da 1,5 L in meno, pari a 116 kg di Pet e più di 30 €, di risparmio per una famiglia composta da 4 persone. Per l’Assessore alla Transizione Ecologica, Samuele Grippa, «la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente sono il paradigma culturale su cui si fonda l’attività amministrativa. Con questa convinzione, insieme alla Giunta, portiamo avanti atti e fatti concreti -dichiarava già- a beneficio dell’ambiente in primis, in secundis per le generazioni future che hanno il di-

ritto di vivere in un ambiente salubre e il dovere di preservarlo meglio di noi, certamente». Sulle colonnine elettriche per le auto, il Sindaco conclude: «Non ne avevamo ancora dato notizia, ma in questi giorni se ne sta installando un’altra, quindi entro qualche giorno potremo offrire anche questo ulteriore servizio alla comunità». EMANUELA CALABRESE


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Provvedimenti da Pescopagano a Tramutola. Sileo: «Sbloccati i piani di reinvestimento per le Ater»

Sono 8 i Comuni lucani destinatari di oltre 5 milioni per interventi di miglioramento sismico

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DI EMANUELA CALABRESE

escopagano, Baragiano, San Severino Lucano, Oppido Lucano, Grumento Nova, Chiaromonte, Tramutola e Miglionico sono gli 8 comuni destinatari di 5.733.672,80 euro, indirizzati ad interventi di miglioramento sismico. Soltanto pochi giorni fa, in occasione del 23 novembre, Cronache ha ricordando i comuni fortemente colpiti, ma anche le conseguenze che seguirono. Alla luce di tutto ciò, quanto approvato dalla Giunta regionale vede «una serie di provvedimenti cruciali in termini di prevenzione del rischio sismico. Provvedimenti che, in occasione dell'anniversario del terremoto dell'Irpinia, assumono un significato assai rilevante - ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata, Dina Sileo - Abbiamo finalmente sbloccato i piani di rein-

vestimento per le Ater di Potenza e Matera, i cui interventi mireranno alla rifunzionalizzazione degli alloggi e approvato il completamento dei nove alloggi di edilizia pubblica residenziale nel Comune di Maratea. A 43 anni dal sisma dell’80, questi provvedimenti sono una testimonianza tangibile dell’impegno a non dimenticare le lezioni apprese da tragedie passate» ha concluso Sileo. La prima stima dei danni del terremoto, che venne fatta nel 1981 dall'ufficio dello Stato, organo speciale atto a coordinare le operazioni di calcolo dei danni per conto della Presidenza del Consiglio, parlava di circa 8.000 miliardi di Lire. La cifra è cresciuta col passare degli anni, fino a superare quota 60.000 miliardi nel 2000 e 32 miliardi di euro nel 2008. L’informazione e la cronaca si sono concentrate, all’epoca, per lo più su due fasi polari: i primi mesi do-

po il sisma e il lungo periodo che segue la primavera del 1981. A Pescopagano che fu uno dei comuni dell’area del cratere più colpito dal sisma, numerosi crolli riguardarono soprattutto le costruzioni in muratura di pietrame, talvolta secolari, e in qualche caso furono dovuti a effetti di trascinamento. In tutto il territorio comunale le unità edilizie distrutte o danneggiate più o meno gravemente furono 1.844; su una popolazione di 3.147 abitanti ci furono una ventina di morti, 45 feriti e 2.291 senzatetto, il 73% della popolazione. Unica città del materano, invece Miglionico, il cui abitato da Matera, capoluogo di provincia, 20km circa. Matera fu la città più distante dall’area epicentrale del terremoto fra quelle danneggiate, pertanto vi furono danni meno gravi: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggia-

__Case Ater

te furono 696; le persone rimaste senzatetto furono 220, lo 0,4% della popolazione, su un totale di 54.932 abitanti. Numerosi

edifci monumentali riportarono danni di varia entità, fra cui la cattedrale, l’episcopio e il museo archeologico “Ridola”.

Scattone: «Fondamentale è la collaborazione perché solo così si può arginare un fenomeno tristemente dilagante»

“Generare empowerment e reti antiviolenza”, via al progetto con i Comuni di Acerenza, Lagonegro e Palazzo San Gervasio

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arà presentato oggi, alle ore 19:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Acerenza, il progetto “Generare empowerment e reti antiviolenza”, un progetto che vede la collaborazione dell'Associazione “Differenza Donna” e i Comuni di Acerenza, Lagonegro e Palazzo San Gervasio con la presenza dei partner che hanno partecipato all’importante progetto finanziato da Fondazione Con il Sud e nato per contrastare la violenza di genere. Il progetto, che sarà presentato alla cittadinanza e agli operatori sociali nella cittadina acheruntina, si propone i seguenti obiettivi: «aumentare l’impatto nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere rafforzando le conoscenze e le competenze dei soggetti già attivi nella gestione di progetti di prevenzione, protezione e presa in carico delle donne vittime o a rischio di violenza insieme ai loro figli e alle loro figlie; Far emergere e prevenire il fenomeno della violenza di genere rafforzando le conoscenze e le competenze delle diverse figure professionali che entrano in contatto con le donne a rischio o che subiscono violenza;

Accompagnare le donne che hanno subito violenza in percorsi di autodeterminazione e autonomia psicologica, sociale, economica e abitativa, attraverso l’attivazione di progetti di cohousing e semiautonomia; Accompagnare le donne che hanno subito violenza in percorsi di autodeterminazione e autonomia psicologica sociale economica e abitativa, attraverso attivazione di centri antiviolenza e servizi specializzati». «Fondamentale è la collaborazione - sottolinea il sindaco di Acerenza Fernando Scattone - perché solo così si può arginare un fenomeno tristemente dilagante. Non possiamo restare indifferenti davanti ai terribili fatti che la cronaca ci restituisce, fenomeni che, nonostante la società unanimemente critichi e combatta, sembrano aumentare anziché decrescere. Troppe sono le donne vittime di violenza non solo fisica, che è la prima a cui si pensa, ma anche psicologica, economica, sociale e abitativa. Troppe sono ancora le donne che hanno paura di mettere fine ad una relazione, seppur dannosa. Tante ancora hanno timore a denunciare perché temono ritorsioni.

Ben vengano dunque le iniziative che anche sui nostri territori supportino le donne, siano professionalmente accanto a chi ha bisogno di aiuto, perché non bisogna immaginare che i fenomeni atroci a cui assistiamo siano qualcosa di lontano da noi. Per fortuna sempre più spesso si sente parlare e si legge di empowerment femminile, quel processo che mira a rafforzare la consapevolezza di sé e la capacità di autodeterminazione, in ambiti e contesti trasversali e con applicazioni svariate: alle relazioni personali, al contesto lavorativo, alla vita politica e a quella sociale. L’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di donne e ragazze è, non a caso, anche nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ed è il quinto punto di 17 per uno sviluppo sostenibile. Ogni grande obiettivo - conclude Scattone - parte dai piccoli passi che ognuno di noi può intraprendere». Differenza Donna dal 1989 ad oggi ha accolto oltre 45.000 donne e 80.000 bambine e bambini in uscita dalla violenza. L’importante Associazione ha l’obiettivo di far emergere, conoscere, prevenire e combattere la violenza maschile

nei confronti delle donne, ragazze, bambine e bambini. Come strumento strategico attiva Centri Antiviolenza, Centri Antitratta, Case Rifugio, Case di Semi-autonomia e, all’interno degli ospedali, Sportelli Emergenza Codice Rosa quali luoghi di riprogettazione della vita delle donne e di propulsione di una cultura nuova. A livello nazionale gestisce il 1522, Numero nazionale antiviolenza e stalking di pubblica utilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità. Altresì importante la collaborazione al progetto della Fondazione Con il Sud, che nasce dall’alleanza tra fondazioni bancarie e terzo settore per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, percorsi di coesione sociale e buone pratiche di rete per favorirne lo sviluppo. EMACAL


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Dopo il momento celebrativo nella caratteristica area scelta, il figlio Giuseppe e il consigliere nazionale Rea Luppino incontreranno gli studenti

Nemoli pronta a ricordare le Radio Libere e Nino Postiglione: domani l’inaugurazione

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_Il sindaco Carlomagno, Luppino insieme a Postiglione e sotto una targa delle scorse intitolazioni e il luogo da inaugurare

DI ROSAMARIA MOLLICA

arrivato anche per Nemoli il momento di inaugurare lo spazio pubblico individuato dall’Amministrazione Carlomagno e dedicato alle Radio libere e al loro pioniere, il potentino, Nino Postiglione. Era novembre 2022 quando il primo cittadino ha annunciato di aver deciso, insieme alla sua Giunta, di celebrare la liberalizzazione dell’etere con l’intitolazione in uno dei luoghi più caraatteristici e significativi di Nemoli. Si tratta del largo compreso tra via Roma e via Talamini: «È un angolino molto particolare della nostra Comunità in cui storicamente ci si fermava durante la processione con la statua della Madonna delle Grazie, che è la nostra Protettrice, per far rimprendere fiato ai portatori. Un angolino dunque per la nostra realtà molto significativo nonché molto caratteristico e penso che anche la bellezza debba avere la sua giusta considerazione» aveva affermato il primo cittadino Domenico Carlomagno in quell’occasione. Un atto doveroso secondo il sindaco di Nemoli per ricordare degnamente colui che ha fatto della libertà di informazione e di antenna la sua ragione di vita. Bonaventura Postiglione, infatti, capite le potenzialità dell’etere, ha lavorato una vita intera per far si che ci fosse quel pluralismo di informazione che noi oggi diamo per scontato ma che fino agli anni ‘70 non lo era affatto. Nino Postiglione nel 1973 fu il primo in Italia a dare vita ad una emittente radiofonica privata che potesse dare voce ai cittadini della sua amata Basilicata e che potesse dare loro la possibilità di informarsi da una fonte diversa dalla Rai che deteneva il monopolio di Stato. La stazione radio si chia-

mava Radio Potenza Uno Centrale che grazie alla “caparbietà” del suo fondatore è diventata negli anni un vero e proprio punto di riferimento per il Mezzogiorno tanto da essere, a distanza di 40 anni dalla sua nascita, la radio più ascoltata del Sud Italia. Nino Postiglione in quegli anni non facili, trasmetteva di nascosto, tra le montagne lucane all’interno della sua automobile e sotto pseudonimo. Ha rischiato tutto in nome di un ideale fino a quando nel 1976 la sentenza della Corte Costituzionale non aprì un nuovo capitolo storico all’insegna della libertà dell’etere. Quel 28 luglio 1976 tutte le radio pirata nate negli anni precedenti futono legalizzate purchè trasmettessero su scala locale. UIna sentenza storico che aprì un periodo di grande fermento e di grande libertà e di cui il potentino Bonaventura Postiglione fu indiscusso protagonista. L’INCONTRO CON LE SCUOLE Dopo l’inaugurazione, il ricordo delle radio libere e delle gesta di

Nino Postiglione continuerà presso gli istituti scolastici della località situata nel cuore della Valle del Noce. Il figlio Giuseppe e il consigliere nazionale della Rea, Radiotelevisioni europee associate, Tonino Luppino parleranno dell’importanza della libertà di informazione, dell’articolo 21 della Costituzione italiana che tutela la libertà di stampa e che riconosce a tutti i cittadini il diritto di «manifestare liberamente il proprio pensiero con la

parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». Ci si concentrerà inoltre sulla sentenza 202 della Corte Costituzionale che grazie alle battaglie dei pionieri come Nino Postiglione ha liberalizzato l’etere. L’incontro darà l’occasione agli studenti di approfondire, tra le altre cose, una tematica molto delicata ponendo domande ed interrogativi a chi ha vissuto sulla propria pelle quel periodo storico, Tonino Luppino appunto.


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Forza Italia all’attacco, il consigliere regionale Piro pronto alla rottura se il Carroccio continuerà a sostenere il sindaco Falabella

Il “patto Lega-Pd” a Lagonegro potrebbe far scoppiare il cdx: «Si faccia chiarezza» Falabella, il patto della poltrona LAGONEGRO L’inciucissimo per non andare a casa: Lega e Pd a braccetto, con buona pace di Salvini e Schlein

Servizio a pagina 18

__Piro e l’edizione di ieri di Cronache

LAGONEGRO. Il consigliere regionale di Forza Italia Francesco Piro è tornato nelle scorse ore, sull’appoggio che i consiglieri Spera e Fortunato continuano a dare al sindaco Falabella nonostante abbiano aderito alla Lega. Un “patto” Lega-Pd stigmatizzato dal forzista. «La lega faccia chiarezza, ho sentito il commissario regionale Pepe e scritto al ministro Salvini» afferma Piro in una nota. «Quanto accaduto al Comune di Lagonegro con la Lega che sostiene l’intera maggioranza Pd – dice Piro - non depone bene, sia per le prossime competizioni elettorali regionali, sia per la formazione delle liste di coalizione nei

Comuni dove si vota». «Se non si farà chiarezza - sostiene Piro - in molti dei Comuni che andranno alle elezioni, soprattutto nel Lagonegrese, non ci sarà intesa alcuna con la Lega». Il consigliere regionale azzurro sottolinea la sua posizione anche sui social: «La Lega Basilicata non sostenga il partito disastro Pd al Comune di Lagonegro. I disastri, l’incompetenza e la presunzione del sindaco Falabella e del Pd danneggiano l’immagine della Lega e del centrodestra e crea enormi spaccature nella coalizione soprattutto nei comuni prossimi alle urne».

Servizi a pagina 11

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PITTTELLA E PESSOLANO: «SERVE UN PROGRAMMA SERIO»

“Avviso di sfratto” a Chiorazzo, Azione con i socialisti di Valvano

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«L’assessore Pina Manzolillo ha sempre definito pubblicamente la lega “una classe dirigente corrotta” mentre sempre con post pubblici definiva le sostenitrici della lega e del centrodestra “scimmie antromorfe”. Come può oggi la Lega, importante partito di centrodestra sostenere il Pd e questi strani ed incompetenti personaggi di Lagonegro???» Chiara e netta la posizione del consigliere forzista che ora passa la palla al partito di Pepe che dovrà decidere il da farsi per evitare che, alla vigilia delle importanti competizioni elettorali, potrebbe portare ad una preoccupante spaccatura.

Il racconto di un secolo di storia della comunità tra calamità naturali, rinascita del paese, figure di spicco, tradizioni ed emigrazione

“La memoria non va dispersa”: a Montemurro promosso il progetto storico-culturale

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DI ANNA TAMMARIELLO

amministrazione comunale di Montemurro,guidata dal primo cittadino Senatro Di Leo,ha promosso un nuovo progetto storico-culturale dal titolo “La memoria non va dispersa”.Attraverso la piattaforma di YouTube la volontà è quella di narrare fatti storici che hanno segnato e contraddistinto la comunità. È un passaggio importante,questo, al fine di creare un’identità storica che sia collettiva e che abbracci dunque anche le nuove generazioni per creare, in loro, un legame e un filo conduttore con il passato. Il video-racconto,realizzato da Tonino Calvino con la collaborazione di Anna Mollica, è già visibile sul canale youtube. Il documentario , scandito da una voce narrante, parte dal violento sisma che distrusse parte del paese durante una notte di metà ottocento. Dalla sua ripresa, documentata anche da immagini d’epoca, alla sua crescita ed espansione fino ad ar-

rivare al 26 febbraio del 1907 quando una franacolpì violentemente il paese. Il racconto, arricchito dalle testimonianze dei dei cittadini, si concentra anche su figure di spicco della comunità, come Don Ferdinando, uomo dotato di una notevole cultura che impartiva lezioni gratuite ai giovani della comunità. In cambio riceveva, dalle famiglie, il necessario per vivere. Emergono anche figure di spicco politico e non vengono tralasciati i racconti di cronaca, come quel-

li relativi alla morte di una bambina o alla terribile fine che fece la moglie del “Castellese”, morta sul lavoro. La gonna le si impiglio’ nel frantoio, causandone la morte. Nel secolo di storia raccontato non vengono tralasciati aneddoti, usi e costumi, credenze popolari ma anche sport e l’arte dei musicisti, a tenere vivo l’umore quotidiano. Attenzione viene mostrata anche per la narrazione delle costruzioni delle chiese dopo il sisma, ma anche dell’asilo fino ad arrivarealla realizzazione

delle infrastrutture, come la grande e mastodontica Diga del Pertusillo, che diede un generale,ma momentaneo, benessere economico per gli operai. Finito dunque il lavoro per la realizzazione dell’invaso,finanziato dalla cassa del mezzogiorno, l’unica alternativa valida risultò essere l’emigrazione. Parti nuovamente, dopo tanti decenni di pausa,il secondo flusso di partenze per oltre oceano.I montemurresi ebbero fortuna all’estero ricoprendo ruoli di spicco.


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Matera

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MATERA Per l’Amministrazione Bennardi il solito inciampo burocratico: Abiusi (Ambiente e legalità) fa uscire allo scoperto il sindaco

Presepe vivente nei Sassi, prescrizioni e autorizzazioni ancora sono mancanti

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n “Presepe vivente nei Sassi di Matera” è giunto quest’anno alla tredicesima edizione ed è in programma, come entusiasticamente annunciato dall’Amministrazione Bennardi, nei giorni 8, 9, 10, 16, 17, 29 e 30 dicembre e poi il 5 e il 6 gennaio del 2024. L’Amministrazione Bennardi, però, ancora una volta ha dimenticato un elemento importante: le autorizzazioni. Al momento, non risultato esserci. Inevitabili, qualora concesse, le prescrizioni che al momento sia il primo cittadino che la Giunta comunale ignorano. «Importante novità dell’edizione di quest’anno dal titolo “Il presepe d’Italia: pane e pace” - ha spiegato il sindaco pentastellato Bennardi - è l’accensione delle grotte della Murgia materana prospiciente i Sassi. Lungo i quasi 4 chilometri del percorso che partirà dal centro storico della città attraversando il sasso Barisano e quello Caveoso, quando il turista arriverà per via Madonna delle Virtù e svolterà verso San Pietro Caveoso, troverà delle grotte illuminate nel pieno rispetto della natura». Il sito è particolarmente attraente, ma, il rischio da scongiurare è la deregolamentazione. L’area dell’altipiano murgico pro-

spiciente la città di Matera fa parte del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, un parco regionale che è denominato in via semplificativa “Parco della Murgia Materana”. Il Parco ha in gestione il sito di Natura 2000 “Gravine di Matera”. «Riguardo alla procedura di screening in corso presso l’Ufficio di Compatibilità ambientale della Direzione generale dell’Ambiente, del territorio e dell’energia della Regione Basilicata - ha spiegato il componente dell’associazione “Ambiente e Legalità”, Pio Abiusi -. Nel format è stato dichiarato che si intendono istallare 10 faretti autoricaricanti con pannelli solari per permettere l’illuminazione dalla parte esterna di alcune aree della Gravina di Matera. Tali faretti si accenderanno al crepuscolo e si spegneranno all’alba, ma solo nei giorni in cui vi sarà la rappresentazione teatrale. Ad integrazione è stato dichiarato, inoltre, che si accenderanno solo negli orari coincidenti con gli spettacoli, quindi dalle 15 alle 21 dei giorni di rappresentazione. Giova ricordare i precedenti perchè pur in tema di semplificazione amministrativa questo non significa smobilitazione o forse la Dgr 473 del 12 giugno del 2021 della Regione Basi-

licata che ha recepito le “Linee guida nazionali per la Valutazione di incidenza-direttiva 92-43-Cee Habitat articolo 6, paragrafi 3 e 4”, e che sono state oggetto dell’intesa sancita il 28 novembre 2019 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome, predisposte nell’ambito della attuazione della Strategia nazionale per la Biodiversità 2011-2020 (Snb), e finalizzate a rendere omogenea, a livello nazionale, la corretta attuazione dell’articolo 6, paragrafi 3, e 4, della Direttiva 92-43Cee Habitat, è coincisa con un liberi tutti?». «Occorre ricordare i trascorsi - ha rimarcato Abiusi -. L’Ufficio compatibilità ambientale ebbe a dichiarare in occasione della concessione del parere favorevole con prescrizioni al Parco della storia dell’uomo-civiltà rupestre del 29 gennaio 2019 di limitare l’illuminazione degli ambienti all’essenziale e

solo di quelli prossimi all’ambiente esterno e con aperture ampie e di spegnare gli impianti al crepuscolo. Sempre lo stesso Ufficio all’atto del rilascio del parere favorevole con prescrizioni sulla valutazione di incidenza ambientale inerente all’evento “Matera cielo stellato” del 10 agosto 2021 in località Murgia Timone nel comune di Matera dell’8 agosto 2021 dopo aver premesso che l’illuminazione notturna, in particolare a led, come era ampiamente dimostrato in letteratura, a cui rimandava, affermava che costituiva un fattore particolarmente dannoso per gli organismi viventi, perché in grado di modificarne i cicli biologici e riproduttivi e non solo; pertanto, nelle aree naturali e protette quali quella in esame raccomandò che fosse un’attività che andava limitata al minimo indispensabile e che costituiva un’attività

eccezionale ed occasionale». «Quella volta - ha ricoradato Abiusi - venne autorizzato lo spettacolo che si tenne una sola volta, il 10 agosto 2021, e che l’accensione dei fari fosse per una durata non superiore a 45 minuti. Fatta la premessa appare evidente che questa volta l’accensione è ripetuta per molte più occasioni e non già per una sola volta, la durata è ben maggiore ai 45 minuti e va ad intaccare esattamente le ore crepuscolari cosa che non accadeva per lo spettacolo autorizzato per il 10 Agosto 2021». «Crediamo - ha concluso il componente dell’associazione “Ambiente e legalità”, Pio Abiusi - che le grotte si possano salvare dalla aggressione luminosa anche perchè non cambierebbe di molto la validità dello spettacolo. Rinviamo la distruzione programmata dell’habitat ad altra occasione».

Raccolta rifiuti urbani nella Città dei Sassi, Pinto (Ansb): «Il sindaco è completamente assente sulle criticità del servizio»

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«Ora Bennardi deve relazionare anche al Prefetto di Matera» seguito della segnalazione dell’Associazione Nuova sanità e benessere (Ansb) sulla raccolta dei rifiuti urbani a Matera, «il Prefetto ha sollecitato il sindaco Bennardi a relazionare per consentire le valutazioni del caso». «Il sindaco Bennardi - ha dichiarato il presidente onorario dell’Ansb, l’avvocato Leonardo Pinto - è completamente assente sulle criticità del servizio di raccolta dei rifiuti urbani con gravissimi riflessi sull’igiene, la salute, l’ambiente e la sicurezza sebbene avesse specifiche competenze in merito. Peraltro, ha completamente ignorato anche quanto comunicato dal dirigente del Dipartimento di prevenzione collettiva della Salute umana dell’Asm con lettera del 30 ottobre scorso,

che ha precisato come “lo scrivente in altre occasioni ha evidenziato la necessità di una revisione della gestione e del ritiro dei rifiuti solidiurbani, in particolare nei rioni periferici in cui i cinghiali ed altri animali risultano essere già stati avvistati.; in particolare il ritiro deirifiuti dovrebbe essere garantito durante le ore di illuminazione naturale o al massimo nelle prime ore serali, al fine di ridurre l'eventuale disponibilità di cibo soprattutto nelle tarde ore serali e notturne”». «Il sindaco Bennardi - ha proseguito Pinto - avrebbe dovuto rappresentare la discontinuità rispetto alla vecchia politica che ha isolato Matera nel recinto del “cemento armato” priva della visione che compete a un capoluogo di provincia

__ Pinto e Bennardi

qual é. Purtroppo, non si è rivelato tale. Bisogna prenderne atto e guardare avanti pensando al dopo atteso che la società civile non più disposta a subire omissioni e distrazioni politiche su salute e ambien-

te». «Ora Bennardi - ha concluso Pinto - deve rispondere non solo all’Associazione Nuova sanità e benessere (Ansb) verso la quale è inadempiente, ma anche al Prefetto».


LÊapprofondimento

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LA RUBRICA

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L’appuntamento con una ricerca dialogica su Comunità cariche di “risorse”

Dai dialetti mix di virtù, turismo e niente più fermate ad Eboli L’intento della Rubrica è quello di costruire un dialogo possibile con i nostri lettori, sui diversi aspetti e visioni del nostro vissuto quotidiano su cui spesso non ci soffermiamo ma che orientano le scelte e determinano il vissuto delle singole persone e/o dell’intera comunità. Lo facciamo attraverso i 131 Comuni della nostra Regione. Un dialogo promosso secondo quel modello socratico di ricerca e di indagine “critica”. Ad orientarci le seguenti domande: Che tipo di Comunità stiamo vivendo? Come vorremmo le nostre Comunità? Possiamo definirci Comunità felici? Abbiamo consapevolezza del nostro essere cittadini globali? Quale umanesimo lasciamo in eredità?

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DI MARIA DE CARLO*

(g)attë(d)a: (dëspènzë cumë iè, accussì së pènzë”. È un proverbio nel dialetto di Episcopia, ed è il titolo della favola che apre il volume fresco di stampa “Le favole di Don Ciutija” a firma di Elisa Conte (di Episcopia), Milena Falabella e Franca Iannuzzi. Di quest’ultima, anch’essa di Episcopia è la copertina e tutte le immagini che arricchiscono il volume edito da Kimerik, con il patrocinio dell’associazione culturale A castagna ra critica (Lagoengro), di cui l’autrice Falabella è presidente. Partendo da sei proverbi (in appendice la trascrizione nei dialetti lucani per ogni Comune) le autrici hanno raccontato una favola (con versione anche in inglese) con tanto di morale finale. Un lavoro meraviglioso che riporta in appendice anche l’Adl (Alfabeto dei dialetti lucani), strumento utile nonché vanto ed orgoglio in quanto la Basilicata è la prima regione in Italia ad avere questa codifica dei dialetti che ha “l’obiettivo di salvaguardia delle lingue locali”. È quanto viene puntualizzato nella nota introduttiva a cura di Patrizia Del Puente, docente di glottologia e linguistica all’Università di Ba-

silicata nonché Direttrice del Cid (Centro internazionale di dialettologia). A lei dobbiamo il percorso di crescita e di valorizzazione del nostro patrimonio linguistico. A partire dal 2007 col progetto ALBa (Atlante linguistico della Basilicata) che ha prodotto ben quattro volumi (un quinto è in preparazione) e ha organizzato sei convegni internazionali di dialettologia dando vita nel 2018 (con il contributo della Regione Basilicata) al Cid (Centro internazionale di dialettologia). Numerose le iniziative che potete ricercare. La Del Puente ha saputo valorizzare un patrimonio trasformandolo in grande opportunità, si pensi alla rete che si è creata con le Università di Cambridge, Oxford, Manchester, Udine, Pisa, Napoli e Palermo. Possibilità di creare lavoro attraverso la figura del dialettologo. Quello che ci intristisce è il rischio della chiusura del Cid. Cosa blocca la possibilità di istituzionalizzarlo? Ne avevamo parlato su questa pagina il 22 luglio 2022 (valorizzare lingue e dialetti per divenire Comunità “glocali”). In seguito, i Consigli comunali hanno intrapreso un’iniziativa legislativa capeggiata dal Comune di Ruoti (con delibera a settembre) incontrandosi in una Conferenza stampa con i sindaci lucani a novembre 2022. Cosa (non) è accaduto? Perché non si arriva ad una decisione e volontà di promuovere ciò che è oggettivamente un bene per l’intera Comunità regionale? Nell’attesa di una risposta e/o svolta, facciamo tappa alla già citata Episcopia con il suo Castello, il convento di sant’Antonio con la cuspide del campanile rivestita di maioliche. La tradizione della Madonna del Piano e della sua quercia secolare (dal 2021 inserita tra gli alberi monumentali d’Italia), con la tradizionale processione di scigli e gregne. Nel centro il Palazzo Frabasile e Guerriero. Che dire poi del formaggio -Antico Canestrato del Pollino- latte di pecora, capra, ca-

glio, fermenti e sale e ci riporta al proverbio “Ogni fattore è padrone di una ricotta” (pag. 26 del già citato volume). Con il dialetto di Garaguso “U canë còrrë sèmbë apprissë au strazzatë”, -favola “Il cane morde sempre il poveretto”, visitiamo un borgo del VI sec. a.C. Transumanza, caccia e turismo per le tante ricchezze, dalla sorgente dell’Alternosa ai Palazzi del centro col Museo delle arti venatorie e la sezione archeologica e del tempietto dedicato al mito di Persefone. “A (g)attë ca non pòtë arrëvè a lu lardë dicë ca è dd’arangëtë” è il proverbio trascritto nel dialetto di Gorgoglione ed è un’altra meravigliosa favola che ci porta nella città del Pezzente della collina materana, famosa per la tradizione della lavorazione artigianale della pietra locale, roccia arenaria per rivestimenti e pavimentazioni. La sua devozione mariana inoltre testimonia il simulacro della madonna di Pergamo e nella festa i riti arborei. Interessante il Cinto dell’eremita di epoca etrusca. Scoperta anche la Grot-

ta dei Briganti. E ora andiamo a Filiano con “Gli ciuccë s’arra(g)attënë e gli varrilë vanë pë ssóttë”. Filiano è famoso per la sagra del pecorino dop, denominazione di origine protetta, ma non manca di pitture rupestri del Museo Carpini. La tradizionale Giornata tipica del mietitore con “Lu Muzz’c”, oltre ai percorsi negli antichi tratturi e la sorgente Imperatrice. Chiudiamo con Aliano, Carlo Levi e il Parco letterario a lui dedicato con i suoi musei compreso Paul Russotto. Poi le 1.500 necropoli etrusche e l’olio pregiato. Da non perdere a Carnevale la sfilata delle maschere cornute che ci rinvia al proverbio “U vóië chiamë curnutë u ciuccë” (pag. 117 del volume). Abbiamo compreso come il dialetto narri la storia di una comunità, virtù, cultura, economia e nuove opportunità. Vogliamo sperare che le parole di Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”, non risuonino profeticamente di fronte alla eventuale chiusura del Cid. *COUNSELOR FILOSOFICA


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venerdì 1 dicembre 2023 www.lecronache.info


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