IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
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TRIBUNALE DI MATERA SULL’AVV DI VAGLIO E SUL COMUNICATORE PENTASTELLATO PENDE L’ACCUSA DI PECULATO
Consorzio di Bonifica, Musacchio nei guai
Soldi pubblici per tornaconti privati, dall’Au l’«illegale» consulenza a Pasquaretta
Servizio a pagina 7
oLTre IL GIArDIno Nel Pd stanchi di Chiorazzo che non unisce, Verrastro: «Serve rosa di nomi da discutere con gli alleati»
Terzo polo, De Maria stoppa Pittella Sull’ipotesi di Azione, no da Italia viva: il segretario regionale vuole stare nel csx allargato G
PROVINCIALI
Iv, prova di forza Marrese, è super
L’
DI GIOVANNI NERO
ago rompe la bilancia: Italia Viva mostra di essere non solo viva ma addirittura dirompente nel Potentino mentre a Matera si arrabatta ma non sfonda. Il centrodestra perde (in termini di preferenze assolute, in realtà pareggia nel Potentino e arretra nel Materano) e dovrebbe riflettere sul fatto che non è più il tempo dei calcoli e delle divisioni; questo in vista delle regionali. Chiorazzo si intesta la vittoria ma alla fine il fronte che (...)
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SCUSATE L’INDECISIONE
iovanni Lettieri s’è deciso a convocare il tavolo del fu centrosinistra, almeno a giudicare dal numero degli sbuffi contro l’autocandidatura del beato Angelico Chiorazzo e da quelle assenze che ormai sanno d’abbandono. In realtà ad essere precisi prima aveva deciso di non convocarlo, poi però ha deciso che non era così deciso di farlo ed alla fine invece s’è deciso a farlo, naturalmente salvo diversa decisione che poteva sopraggiungere all’improvviso. Ora l’arzigogolo parolaio più che a fare cazzeggio satirico serve a far capire il terribile bailamme ed il rovescio calviniano in cui s’è infilata la politica che pure dovrebbe dare senso e valore alle cose e serve anche a qualificare la malattia storica della sinistra che nel caso degli accidenti lucani ha trovato in Lettieri un formidabile contabilizzatore del dubbio amletico, peraltro ingigantito da quella sua fisiognomica soporifera e protesa all’esitante eterno con cui sa uccidere benissimo ogni forma spregiudicata e rivoluzionaria di certezza, che pure qualche volta servirebbe alla causa per far vincere i dem. Canta Federico Mannella: “Uno, due passi indietro. Trois, quatre pas Servizio a pagina 3 en avant. Sospeso, appeso, sopra un filo d’indecisione”.
Cdx, s’attende la Capitale ■ continua a pagina 9
oLTre IL GIArDIno/2 Bellettieri (FI) e Smaldini (FdI) per il Bardi bis: Fuina giocoforza pure, la Lega è fuori
APPENNINO LUCANO, PER L’EX PRESIDENTE ENNESIMO SCHIANTO
Parco, Priore doveva essere revocato Per il Tar giusta la defenestrazione
Servizio a pagina 2
M. Dellapenna a pagina 8
L’INCHIESTA
La Procura di Potenza svela l’ammanco Poste, in carcere dipendente infedele: sottratti 636 mila euro dai conti dei clienti
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INDAGINE BEST
In Basilicata benessere relativo più basso della media nazionale, ma pressocchè in linea col Sud ■ Servizio
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_ APT E REGIONE
Un volume racconta l’arte nascosta dei borghi lucani: la ricerca sul tesoro artistico regionale
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_ PARLAMENTO
Caiata tosto, tosto, tosto e scatenato non solo sulla Superlega Mes, rissa sfiorata in Aula tra FdI e M5S ■ Servizio
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OLTRE IL GIARDINO Da Leporace un dibattito a più voci con i capogruppo Bellettieri (FI) e Fuina (Lega ) e la responsabile FdI Smaldini sul futuro campo governativo
Regionali Basilicata, cdx quasi unito sul Bardi bis e sull’inadeguatezza di Chiorazzo
A
d “Oltre il giardino” il programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre - il conduttore Paride Leporace ha incentrato una nuova puntata sulla politica in Basilicata e sul campo governativo lucano con l’intervento in studio del capogruppo di Forza Italia nel Consiglio della Regione Basilicata Gerardo Bellettieri e del capogruppo regionale della Lega Rocco Fuina, insieme alla responsabile regionale dell’organizzazione del partito di Fratelli d’Italia Ivana Smaldini. IL BARDI BIS La discussione si è immediatamente aperta sui pronostici per le prossime elezioni regionali in Basilicata e sulla riconferma o meno del governatore Vito Bardi. Bellettieri riferendosi al sostegno per la ricandidatura dell’attuale presidente della Regione ha dichiarato che «Forza Italia sostiene convintamente in Basilicata e a Roma tra i suoi maggiori esponenti la riproposizione di Bardi», rimarcando in tal senso come sia nato un «gruppone» chiamato “I cento per Bardi” a sostegno della sua ricandidatura. Secondo Bellettieri, Bardi «merita la riconferma in quanto il lavoro brillantemente svolto è sotto gli occhi di tutti e la popolazione, così come sto appurando in prima persona nelle nostre comunità lucane, è fortemente convinta di sostenere e riportare come governatore per i prossimi cinque anni Bardi come presidente». Interviene poi la responsabile dell’organizzazione di FdI in Basilicata che puntualizza come la scelta del candidato presidente per il centrodestra in Basilicata rientra in una discussione più ampia a livello nazionale: «I nomi si discutono a Roma» afferma Smaldini, rimarcando come Fra-
__Bellettieri, Smaldini e Fuina ospiti ad “Oltre il giardino”
telli d’Italia non ragiona «ad personam o sul singolo» ma appoggerà «quelli che saranno le candidature degli uomini migliori» in considerazione anche di quello che «sarà il metodo che il centrodestra poi seguirà da qui in avanti per i prossimi impegni elettorali che ci aspettano negli anni a venire, non soltanto nel 2024». Interviene poi Rocco Fuina della Lega, rispondendo ad una domanda di Leporace sulle aspirazioni alla candidatura dell’ex senatore lucano Pasquale Pepe: «Ritengo altresì che sia anche legittimo pensare che il presidente Bardi possa ricandidarsi. Il problema fondamentale è che ognuno ha legittime aspettative», ha affermato il capogruppo del Carroccio che ha messo però in guardia dal «fossilizzarsi sui nomi» perché significherebbe «non attenzionare quelle che sono le istanze del territorio e gli obiettivi da raggiungere con una eventuale seconda legislatura a carattere di centrodestra». Secondo il capogruppo della Lega, la priorità dunque è «la prosecuzione di questa squadra», spostan-
do il focus dalla scelta del candidato presidente ai temi programmatici. Tra le priorità per la Lega, Fuina indica la necessità di «renderci più attrattivi, soprattutto in questo momento storico dove abbiamo la Zes unica e noi per alcuni aspetti siamo deficitari, soprattutto per quanto riguarda le Infrastrutture». Il conduttore Leporace riprende poi il tema delle divisioni interne alla maggioranza uscente, chiedendo a Bellettieri se sia stata o meno «una consiliatura travagliata». Il capogruppo di Forza Italia ha, così, criticato i consiglieri regionali che durante la legislatura hanno lasciato i gruppi di maggioranza, affermando che «colui il quale o coloro i quali non rispettino la volontà popolare e quindi il voto dei cittadini, non devono semplicemente avere la possibilità di cambiare casacca o lasciare la maggioranza». Bellettieri ha rivendicato i risultati del centrodestra in Basilicata: «Noi abbiamo vinto le elezioni regionali nel 2019, abbiamo eletto Vito Bardi, che è un ottimo presidente. Stiamo portando avanti dei
risultati eccezionali in termini di Sviluppo, Welfare, Sanità». E ha aggiunto: «Il centrodestra unito è una forza trainante per la Basilicata e per l’Italia intera».
IL TERZO POLO AGO DELLA BILANCIA? Il dibattito si sposta poi sul ruolo del Terzo Polo in vista delle elezioni regionali. «Azione-Italia Viva saranno ago della bilancia del prossimo governo regionale?», chiede il conduttore Leporace. «Per noi di Forza Italia, che come tutti sanno siamo un partito moderato e inclusivo - enfatizza Bellettieri un dialogo con Azione e Italia Viva, per me è auspicabilissimo» affinchè si possa trovare in una possibile coalizione «quella sintesi e quella forma di collaborazione» per una «programmazione e uno sviluppo reale del territorio». Dal suo personale punto di vista, Smaldini si auspica che «qualunque sia il campo che si vuole andare ad estendere, ci deve essere un qualcosa che è imprescindibile: la condivisione delle idee e dei progetti con chi ha la volontà e la disponibilità di portare avanti in maniera decisa il programma del centrodestra lucano».
LA CANDIDATURA DI CHIORAZZO: «UN PUPO TRA I PUPARI» La discussione si sposta poi su uno dei protagonisti inediti della politica lucana in questo momento, Angelo Chiorazzo. Fuina, per quanto lo stimi «dal punto di vista imprenditoriale» ritiene che «non sia il momento di affidare di nuovo la Basilicata al
civismo» perché «merita persone che sappiano conoscere la politica e che la sappiano fare, non dico di mestiere, però che non vengano indottrinati da altri. Perché - enfatizza - il problema fondamentale di Chiorazzo, al netto di quello che sta accadendo, è che sembra come il pupo in mano a molti pupari». Chi sono i pupari? «Il Pd», risponde netto il capogruppo della Lega. Per Bellettieri, altresì, Chiorazzo ha creato «un momento di autonomia totale». Nel senso che, ironizza il forzista «dimostra ogni giorno di essere sempre più solo, che è sì un grande imprenditore ma non è un uomo della Politica». E sulla questione Chiorazzo Smaldini chiosa con una similitudine: «Sulla situazione di Chiorazzo, ovviamente non riferendomi espressamente alla persona ma alla situazione che l’ha portato poi a essere verosimilmente il candidato di centrosinistra, penso al Marchese del Grillo». La battuta notoria - ovviamente - non l’ha esplicitamente citata, ma l’allusione è facilmente intuibile, alludendo «al suo atteggiamento superbo e assolutamente antidemocratico, incapace di condividere percorsi, non condivisivo nonché anche irrispettoso nei confronti di chi nel centrosinistra lucano lo ha creato e sostenuto. Un atteggiamento - enfatizza Smaldini - che ritengo possa risultare molto pericoloso dal punto di vista Istituzionale, ma non solo, se associato a una persona che potrebbe, mai sia, avere il ruolo di presidente della Regione».
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OLTRE IL GIARDINO/2 Ospiti a Cronache Tv Verrastro della segreteria regionale del Pd e il segretario regionale di Italia Viva De Maria, tra nomi e strategie non condivise
Regionali, csx diviso tra primarie e ricerca di un candidato «unitario e convergente»
S
__Verrastro e De Maria ospiti ad “Oltre il giardino”
empre alle prese con le questioni della politica in Basilicata e sempre focalizzandosi sulle prossime elezioni regionali, ad “Oltre il giardino” - il programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre - il conduttore Paride Leporace dopo aver fatto il punto sulla situazione nel centrodestra lucano in una delle recenti puntate, spostandosi di “campo”, ha analizzato cosa stia accadendo altresì nel centrosinistra. Ospiti in studio, per approfondire la questione, sono intervenuti Barbara Verrastro della segreteria regionale del Partito Democratico e il segretario regionale di Italia Viva Fausto De Maria.
C’È L’ESIGENZA DELLE PRIMARIE? Verrastro ha fin da subito affermato che «le situazioni sono in evoluzione così come anche le dinamiche che stanno attanagliando la potenziale coalizione di centrosinistra». E così, Verrastro, facendo un breve excursus spiega come dopo che «la direzione regionale del Partito Democratico aveva dato un’indicazione che però non costruisce il cosiddetto campo largo», ad oggi sul tavolo vi è la necessità di «capire dove, come e se si vuole arrivare alle elezioni regionali, delineando delle potenziali alleanze, trovando un metodo prima che un nome unitario». Il conduttore ha quindi incalzato Verrastro chiedendole quale potrebbe essere il metodo per uscire dall’impasse e lei ha risposto che «bisogna sicuramente risedersi al tavolo del centrosinistra con tutti quanti, discu-
tere e capire se è imprescindibile riuscire a trovare una situazione convergente». Questo che cosa significa? «Significa - prosegue la delegata della segreteria regionale del Pd - innanzitutto approntare le primarie». Verrastro ha poi proseguito dicendo che «forse al tavolo del centrosinistra bisognerebbe ridiscutere su una rosa di nomi, prima individuando un profilo condiviso, una sorta di identikit del candidato ideale, e poi stilando una lista di possibili candidati su cui cercare una convergenza. Solo in un secondo momento - enfatizza - se non si riuscisse a trovare l’accordo, si potrebbe pensare a organizzare le Primarie».
IL «DINAMISMO» DI ITALIA VIVA Il conduttore ha quindi coinvolto nella discussione Fausto De Maria, segretario regionale di Italia Viva, chiedendogli un commento sui recenti risultati delle elezioni Provinciali. De Maria ha risposto: «Le Provinciali dimostrano che non c’è nessun vantaggio di nessuna coalizione. Quindi la Regione resta molto contentibile». Poi ha proseguito sottolineando i buoni risultati di Italia Viva, che è riuscita ad eleggere diversi amministratori nei piccoli Comuni, a dimostrazione di «un certo dinamismo sul territorio».
ALLA RICERCA DI DIALOGO Leporace ha quindi chiesto a De Maria se Italia Viva, che si definisce «un partito centrista», sarebbe disposta ad aprire un dialogo anche con il centrodestra in vista delle Regionali. De Maria
ha così risposto: «Abbiamo già detto di sì, che andiamo a vedere. La differenza è che al momento siamo al paradosso - spiega - mentre nel centrosinistra si è protagonisti perché qui ognuno può dire la sua, nel centrodestra sono meri spettatori perché aspettano» possibili segnali da Roma. Il conduttore ha quindi posto sotto i riflettori i toni della discussione all’interno del tavolo del centrosinistra, chiedendo chi secondo gli ospiti in studio dialoghi poco. Mettendo, in tal senso, in evidenza la scarsa considerazione per partiti minori come Volt o altre forze civiche che potrebbero invece portare un contributo importante. Tant’è Verrastro è intervenuta su questo punto dicendo: «Non è affatto un problema, anzi, abbiamo e dobbiamo assolutamente continuare a dialogare con queste forze civiche che tra l’altro sono anche una piccola costola poi del centrosinistra, del Partito Democratico, cioè sono tutte provenienze dirette dal nostro stesso campo di valori, quindi assolutamente vanno tenute in considerazione».
C’È BISOGNO DEL «NUOVO, MA NON DI FACCIATA» Durante il dibattito è emersa una situazione di stallo nel centrosinistra lucano sulle visioni diverse su come procedere per la scelta del candidato alle regionali, dove secondo Verrastro è necessario convergere verso «il nuovo e l’alternativo, ma non di facciata e di convenzione». E ancora, sostiene la segretaria regionale dem, «bisogna trovare un candidato politico che unisca e che capisca anche e sappia an-
dare avanti nei problemi e nelle dinamiche politiche, perché ora ci troviamo dinanzi alla costruzione di un campo largo».
ITALIA VIVA DICE NO AL TERZO POLO Il dibattito si è quindi concentrato sulla possibilità o meno di realizzare un’alleanza di centrosinistra ampia. De Maria, in riferimento alla disponibilità manifestata da Marcello Pittella, ex governatore ed esponente di Azione, a dar vita ad un “Terzo polo” moderato. ha chiuso a questa ipotesi: «Partiamo dal presupposto che è evidente che tra noi e Azione - enfatizza - c’è una distanza enorme, forse non di temi ma di strategia sicuramente e anche sul posizionamento del candidato». «Diciamo subito, quindi, che Italia Viva non ci sarà in un Terzo polo».
CHIORAZZO SI O NO? Secondo il leader di IV in Basilicata, la priorità resta invece quella di «costruire un’alleanza di centrosinistra unita attorno ad un candidato condiviso». A tal proposito, De Maria rilancia la candidatura di Angelo Chiorazzo, come espressione del civismo, che «per noi è un profilo centrista e moderato che potrebbe essere vincente», rimarca De Maria. Dal canto suo, Verrastro ricorda che la direzione regionale del Pd, pur mostrandosi aperta a Chiorazzo, ha posto una pregiudiziale: «La costruzione del campo largo. Se il campo largo, attraverso questa operazione, non esiste, non si è creato, non si porta avanti, è inutile, vuol dire che l’operazione non va bene e va cambiata».
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Il deputato di Fratelli d’Italia protagonista anche nella discussione sul Mes: rissa sfiorata in Aula tra meloniani e M5S
Superlega, Caiata: «Ripensare al calcio vuol dire aprire a nuove prospettive» È
arrivato alla fine il tortuoso percorso del Mes che dopo mesi di dibattiti e rinvii a sorpresa la proposta di ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità presentata dalle opposizioni arriva, ieri, al voto alla Camera e viene bocciata da una parte della maggioranza che si divide, con Fdi e Lega che votano contro e Forza Italia che si astiene. Ma anche l'opposizione si divide, con Pd, Iv, Azione e +Europa che votano a favore, Avs che si astiene e i 5 Stelle, come ampiamente annunciato da Giuseppe Conte, che votano contro. E proprio mentre si discuteva dell’importante provvedimento, succede l’impensabile. mentre l’onorevole Maurizio Lupi spiegava quanto il Mes fosse importnate per l’Italia
quando una parola detta di troppo detta tra i banchi dell’opposizone , precisapmente dal deputato Donno del M5S, ha infiammato gli animi dei
ministri di Fratelli d’Italia che con a capo il ministro Cangiano che scende le scale dell’emiciclo e si piazza davanti a Donno con lui gli altri “Fra-
telli” Caiata e Rotelli pronti allo scontro. A sedare gli animi i commessi e il presidente di turno Rampelli. Si è sfiorata la rissa tra Fratelli d’Italia e
Movimento 5 Stelle ma alla fine sul Mes hanno votato allo stesso modo. Ieri Salvatore Caiata ha commentato anche la sentenza in merito alla Superlega: «È stata scritta una pagina storica per il mondo del calcio: la Corte di giustizia Ue esprimendosi a favore delle osservazioni fatte sulla superlega, conferma un abuso di posizione dominante sproporzionato da parte di Uefa e Fifa». «Ripensare il mondo del calcio significa aprirlo a nuove prospettive. Chi continua a promuovere un modello chiuso, non solo lede gli interessi di una comunità globale, ma frena il progresso. Libero mercato in un libero calcio. Evidentemente qualcuno non aveva visto male nella superlega» cocnlude il presidente dell'InCE, Salvatore Caiata.
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INDAGINE BEST Il 44,6% delle misure colloca le province della Basilicata nelle classi di benessere più basse
Benessere relativo più basso della media nazionale, ma pressochè in linea col Sud
L
a Basilicata «mostra un livello di benessere relativo più basso della media nazionale e pressoché in linea con quello registrato nel complesso dei territori del Mezzogiorno». È questa una prima sintesi del capitolo lucano all’interno del report BesT dell’Istat che presenta il profilo di benessere della regione e delle sue province sotto vari aspetti:il sistema di indicatori BesT, comprende un ampio set delle misure del Benessere equo e sostenibile (Bes) e le integra con ulteriori indicatori di benessere in grado di cogliere le specificità locali. Nell’edizione 2023 gli indicatori sono in totale 70, distribuiti in 11 dei 12 domini del Bes. Classificando le province italiane in 5 classi di benessere relativo (bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta) sul complesso degli indicatori disponibili per l’ultimo anno di riferimento (20202022), il 44,6% delle misure colloca le province lucane nelle classi di benessere più basse, una quota leggermente inferiore a quella delle province del Mezzogiorno (47,1 per cento) e più elevata di quella che si registra in Italia (33,9 per cento). I segnali di vantaggio sono meno frequenti. I posizionamenti nelle due classi di benessere più elevate sono il 26,9 per cento, un valore in linea con quello della ripartizione (26,4 per cento) ma considerevolmente inferiore alla media nazionale (42,7 per cento). L’economia regionale mostra una marcata specializzazione nel settore agricolo e una discreta vocazione industriale: gli occupati nel settore primario sono il 10,1 per cento a fronte di un valore medio nazionale del 3,6 per cento. Il valore aggiunto complessivo generato dal sistema produttivo regionale nel 2020 è di 10.512 milioni di euro correnti (19.140 euro per abitante), lo 0,7% del valore aggiunto nazionale. I RISULTATI MIGLIORI Nell’ultimo anno di rife-
rimento dei dati, in un quadro regionale di complessiva omogeneità, la provincia di Potenza presenta un leggero vantaggio rispetto a Matera, collocandosi nella classe di benessere relativo alta con il 16,7% degli indicatori, a fronte dell’11,9% di Matera, e nella classe di benessere relativo bassa con il 18,3% degli indicatori, mentre a Matera sono il 22%. Il dominio Sicurezza è l’ambito nel quale la Basilicata e le sue province detengono i vantaggi più diffusi, con il 58,3% delle misure nella classe di benessere più alta e nessun posizionamento nella classe bassa. Un’evidenza positiva emerge nel dominio Ambiente, dove il 28,6% delle misure è nella classe alta (33,3% sommando le quote delle classi alta e medio-alta), pur se a fronte di un 28,6% di posizionamenti nelle classi bassa e medio-bassa. Anche nel dominio Salute prevalgono i posizionamenti nelle due classi più elevate (33,3%): inoltre non si hanno posizionamenti nella classe bassa, mentre nella classe mediobassa ricade il 16,7% delle misure. LE DUE PROVINCE La provincia di Potenza, con il 28,4% degli indicatori nelle due classi di benessere più elevate, «mostra un lieve vantaggio rispetto a Matera, che si si ferma al 25,5%; la differenza più rilevante fra le due province si osserva nella classe di benessere alta dove Potenza mostra una frequenza di 5 punti percentuali più elevata che a Matera; il vantaggio si riduce a circa 3 punti percentuali considerando le frequenze complessive nelle classi alta e medioalta». Per contro, per i due livelli di benessere relativo più bassi, la differenza tra potenza (45%) e Matera (44%) è di appena un punto percentuale. I PUNTI DI DEBOLEZZA Le province della Basilicata in cinque degli undici domini non presentano alcun indicatore nelle classi di benessere relativo
alta e medio-alta: si tratta di Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, Benessere economico, Relazioni sociali, Paesaggio e patrimonio culturale e Innovazione, ricerca e creatività. In particolare, tutti gli indicatori del dominio Paesaggio e patrimonio culturale e il 75% di quelli del dominio Innovazione, ricerca e creatività si collocano nella classe bassa; l’87,5% degli indicatori di Benessere economico ricade nelle due classi di coda. Anche nel dominio Qualità dei servizi una quota rilevante di misure è nella classe bassa (42,9%) mentre nessuna ricade in quella alta. LA BASILICATA E L’EUROPA La Basilicata si colloca tra le regioni europee con i risultati migliori per tre dei nove indicatori BesT disponibili per il confronto: speranza di vita alla nascita e mortalità infantile nel dominio Salute (47° e 37°posto su 234 regioni; anno 2021); rifiuti urbani prodotti nel dominio Ambiente (20° posto su 139 regioni per cui il dato è disponibile; anno 2019). Tutti i restanti indicatori, nei domini Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, Politica e Istituzioni e Innovazione, ricerca e creatività, sono su livelli più bassi della media Ue27. Le distanze sono massime per la percentuale di giovani che non lavorano e non studiano (Neet), per la quota di persone tra i 25 e 64 anni che possiede almeno il diploma e per il tasso di occupazione dei 20-64enni, che nel 2022 collocano la Basilicata in fondo alla graduatoria delle regioni europee. Nel confronto nazionale si rileva un evidente svan-
taggio per l’incidenza di studenti di terza media con competenze insufficienti: nella regione nel 2022 quasi uno studente su due (48,9%) non ha competenze numeriche adeguate (43,6% il dato nazionale); la quota scende al 40% per quelle alfabetiche e si avvicina alla media nazionale (38,6%). La situazione della Basilicata tuttavia è meno critica che nel Mezzogiorno, dove le stesse quote sono rispettivamente pari al 56,4% per le competenze numeriche insufficienti e al 46,7% per le alfabetiche. QUALITÀ DEI SERVIZI Il quadro regionale si mostra relativamente articolato, con «limitati vantaggi e marcati svantaggi» non solo rispetto al Paese nel suo complesso ma anche in confronto al Mezzogiorno. Le criticità evidenziate da alcuni indicatori per i servizi di pubblica utilità «sono rilevanti». In Basilicata nel 2022 «soltanto il 37,5% delle famiglie risiede in una zona servita da una connessione a Internet di nuova generazione ad altissima capacità, una quota di 16,2 punti percentuali più bassa della media nazionale e ben distante anche dalla media del Mezzogiorno (53,7 e 52,5% rispettivamente)». Anche l’indicatore sull’offerta di trasporto pubblico locale evidenzia «netti svantaggi nella regione»: nel 2021 per il complesso dei comuni capoluogo lucani il livello dell’indicatore è pari a 1.210 posti-km per abitante, poco meno di un quarto della media nazionale (4.748), e più basso anche rispetto alla media del Mezzogiorno (1.961). POLITICA
E ISTITUZIONI Nel confronto con l’Italia, il profilo della Basilicata appare articolato, con gli indicatori relativi alla partecipazione elettorale e alle donne elette nei consigli comunali su livelli di benessere più bassi, l’indicatore sulla quota di giovani amministratori comunali su livelli più elevati, e le restanti misure sostanzialmente allineate alla media nazionale. La partecipazione elettorale, che è misurata con riferimento alle elezioni del Parlamento europeo per esigenze di comparazione internazionale, nel 2019 in Basilicata è pari al 47,3%, un risultato che «rivela un divario molto ampio con l’Italia (56,1%; -8,8 punti percentuali)», anche se migliore di quello del Mezzogiorno, dove ha partecipato al voto il 44,7% degli aventi diritto. Anche la quota di donne elette nelle amministrazioni comunali lucane, pari al 29% nel 2022, rileva uno svantaggio di rilievo, risultando inferiore alla media-Italia di 4,0 punti percentuali; un risultato che evidenzia l’ulteriore penalizzazione delle donne nella regione anche in confronto al Mezzogiorno (- 2,0 punti percentuali), in un quadro che resta uniformemente distante dall’equilibrio di genere. All’opposto, «in un quadro complessivo di scarsa presenza dei giovani nelle cariche politiche locali», in Basilicata nel 2022 si rileva «una maggiore quota di amministratori comunali con meno di 40 anni». L’indicatore per il complesso dei Consigli comunali della Basilicata si attesta al 30,8%, un valore che, seppur basso, supera quello del Mezzogiorno (28,8) e quello medio nazionale, pari al 26,4% del totale.
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Atti da Torino al Tribunale di Matera: sull’avvocato di Vaglio e sul comunicatore pentastellato Pasquaretta pende l’accusa di peculato
Consorzio di Bonifica, quella consulenza «illegale» che mette nei guai l’Au Musacchio RINNOVO COMPONENTI QUINQUENNIO 2023-2028
Bonito Oliva nel Consiglio Camera di Commercio
«N
__ Musacchio e Pasquaretta
ella vicenda della “consulenza” per il Consorzio di Bonifica della Basilicata» sono ravvisabili «elementi di penale responsabilità» a carico di due imputati per «il delitto di peculato». Con questa motivazione i giudici del tribunale di Torino hanno disposto l’invio ai colleghi di Matera di un processo a carico dell’Amministatore unico del Consorzio di Bonifica della Basilicata, l’avvocato Pio Giuseppe Musacchio, e del lucano di Forenza Luca Pasquaretta, già portavoce di Chiara Appendi-
R
no ai tempi in cui l’esponente del Movimento 5 Stelle era sindaca del capoluogo piemontese. La vicenda, presa in esame nell’ambito di un processo più ampio, nel settembre scorso Pasquaretta a Torino è stato condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione per un peculato su una consulenza prestata per il Salone del Libro, risale al 2018-19. Il già Commissario straordinario sempre del Consorzio di Bonifica della Basilicata, Musacchio, secondo l’impianto accusatorio, procurò a Pasquaretta l’incarico di responsabile della comuni-
cazione istituzionale ottenendo in cambio la possibilità di incontrare esponenti politici e di governo. Il Tribunale di Torino non ha accolto l’impostazione iniziale dell’accusa, dove si parlava di corruzione e di turbata libertà di scelta del contraente, ma ha ravvisato indizi di un peculato. Pasquaretta, secondo i giudici, percepì dal Consorzio la somma di 20 mila euro senza esperire in sostanza l’incarico affidatogli. «Reputa il collegio - si legge nelle motivazioni - che l’attribuzione a Pasquaretta di un compenso fu l’ini-
innovo del Consiglio camerale per il quinquennio 2023-2028 in sostituzione di quello in carica, scaduto ad ottobre, che è stato il primo Consiglio della Camera di commercio della Basilicata. Più seggi, per questo quinquennio, 19: 16 (settori eco- __ Bonito Oliva nomici) 1 (associazione consumatori) 1 (organizzazioni sindacali) 1 (liberi professionisti). Per il seggio liberi professionisti, designato quale rappresentante di tutti gli Ordini e le professioni della Basilicata nel consiglio della Camera di Commercio, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Potenza, Francesco Bonito Oliva. ziativa illegale con cui Musacchio si “sdebitò” verso l'’amico Pasquaretta (sempre alla ricerca di introiti) per i contatti che gli aveva trovato a Roma e Torino; contatti che servivano al Musacchio personalmente e non al Consorzio da lui amministrato. Consorzio che però di tutto questo fe-
ce le spese senza alcuna contropartita». Uno degli episodi menzionati dai giudici è la richiesta di Musacchio di avere alcuni biglietti per una partita della Juventus «da donare a tale Aldo Mattia, presidente della Coldiretti-Basilicata», oggi deputato di Fratelli d’Italia.
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Appennino lucano, l’ex Presidente ha gridato alla macchinazione politica: per il giudice la cacciata giustificata dai suoi comportamenti
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DI MASSIMO DELLAPENNA
l Ministero dell’Ambiente ha agito nel pieno della legalità nella decisione della revoca di Priore quale Presidente del Parco e nella nomina di Antonio Tisci quale commissario ad Acta. Gli atti non sono viziati da nessuna forma di illegittimità. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata l’altro ieri al termine dell’udienza di discussione sul ricorso presentato da Giuseppe Priore. Secondo il Tribunale Amministrativo Regionale le ragioni poste a fondamento del provvedimento impugnato, gli addebiti sull'operato del ricorrente in ordine sia all'invalidità di atti adottati sia ad irregolarità contabili richiamate anche dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti sono idonee ad incidere sul rapporto fiduciario sotteso all’incarico revocato ed a giustificare l'esercizio delle funzioni di vigilanza ministeriale sulla gestione dell’Ente. Il Tribunale, pertanto, avendo osservato che l’impugnativa non sembra destinata ad un esito favorevole nel merito mancando circostanze tali da poter influire sul contenuto finale della determinazione contestata ha rigettato la domanda cautelare. Sostanzialmente per il Tar di Basilicata la revoca di Priore effettuata dal Ministero dell’Ambiente era conforme alla Legge, così come perfettamente legale è la nomina di Tisci. IL RICORSO DI PRIORE: IL MINISTERO HA SABOTATO IL PARCO L’ex Presidente del Parco dell’Appennino Lucano, revocato, aveva presentato un ricorso a testa bassa nel quale accusava il Ministro Picchetto Frattin di aver agito soltanto per ritorsione politica e per eliminare un Presidente nominato dal precedente Governo. Il ricorrente parlava esplicitamente di uno spoil system mascherato, non conforme alla legge e finalizzato ad una vera e proprio occupazione partitocratica del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.
venerdì 6 ottobre 2023
Primo Piano
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La nomina voluta dal ministero dopo la deposizione di Priore per la sua cattiva
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gestione
Tisci è il nuovo commissario del Parco
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Insieme al Direttivo del Parco e alla Comunità avrà il compito di ricostruire dalle macerie. Il nostro in bocca al lupo e l'avviso: non
faremo sconti
DI MA S SIMO D ELL AP ENNA
l Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha nominato Antonio Tisci, Commissario ad acta per il Parco dell’Appennino Lucano. Il Commissario affiancherà il Direttivo del Parco che resta nel pieno delle sue funzioni e la Comunità del Parco al fine di ripristinare la corretta attività amministrativa del Parco stesso. Il Commissario resterà in carica sei mesi in attesa di avviare le procedure per la nomina del Presidente del Parco che dovrà prendere il posto dell’esonerato Priore. L’ormai ex Presidente del Parco è stato esonerato dal Ministero a causa di quella che è stata ritenuta una vera e propria cattiva gestione delle risorse del Parco dell’Ap__L’edizione di Cronache Lucane del 29 pennino Lucano. settembre Secondo il Ministero, infatti, non solo Priore avrebbe adot- verificare quanti atti Priore ha nando un cinghiale ad uno di dargli è quello di mitigare tato delibere commissariali adottato in totale assenza di scoiattolo. le sue asperità caratteriali e quand non av il pot di pot mpre d re ch il cambi
__ Cronache Lucane, edizione 6 ottobre
__ Priore
PARCO APPENNINO LUCANO, IL NEO DIRETTORE
Luzzi: «Ripartiamo dalla biodiversità»
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ome annunciato da Cronache Lucane, Giuseppe Luzzi è il nuovo direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Il prossimo 2 gennaio, il passaggio di consegne ufficiali con l’attuale facente funzioni De Lorenzo. «Ripartiamo dalla tutela della biodiversità - ha dichiarato __ Luzzi il neo direttore Luzzi -, dalla promozione del territorio attraverso le persone che lo abitano, in armonia con i principi di sostenibilità dell’Agenda 2030». La sua nomina è giunta il 12 dicembre scorso, da parte del Ministero, ed è il risultato della valutazione dei curricula giunti per la selezione. Nativo di Acri in provincia di Cosenza, il 46enne Luzzi è laureato in Scienze Forestali e ha maturato la propria esperienza non solo al Parco della Sila, ma anche presso la Regione Calabria. Luzzi è da sempre impegnato nella gestione del patrimonio naturalistico ed ha consentito a realtà importanti di fare segnati passi in avanti verso le gestione sostenibile delle risorse sul territorio. 8
Primo Piano
giovedì 14 dicembre 2023 www.lecronache.info
Il sottosegretario Barbaro (FDI) meno di un mese fa aveva
promesso celerità, la promessa è stata mantenuta
Giuseppe Luzzi nuovo direttore del Parco Appennino Lucano
__ Tisci
Nel suo ricorso il Presidente commissariato faceva riferimento ad azioni di vero e proprio boicottaggio da parte del Ministero, finalizzato ad ostacolare la corretta azione di un Presidente colpevole soltanto di essere stato nominato da un precedente e diverso governo. Una narrazione, quella di Priore, che raccontava di una sua corretta ed operosa azione amministrativa sabotata dalla perfidia del centrodestra di governo che avrebbe agito inventando motivi per liberarsi di lui. Queste le ragioni del suo ricorso che sono state assolutamente disattese e contraddette dall’ordinanza del Tar. UN ATTACCO ALLA LIBERTÀ DI STAMPA
La nuova stagione del Parco, iniziata con la revoca di Priore e la nomina di Tisci
può andare avanti. Il Governo Meloni attento alle esigenze del territorio
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Per non farsi mancare niente il commissariato presidente ha pensato bene di riportare nel suo atto introduttivo anche una serie di lamentele contro i giornali che avevano osato criticarlo dai quali (a suo dire) avrebbe avuto danni di immagine. Purtroppo per lui il Tar gli ha dato torto anche su questo punto. In una democrazia i giornali hanno ancora la potestà ed il compito di riportare i fatti, di commentarli, di valutarli, così come hanno la possibilità di fare inchieste. Cronache lo ha fatto. L’autorità politico-amministrativa prima, quella giudiziaria adesso hanno dato ragione alla nostra lettura dei fatti: era assolutamente corretto rimuovere Priore. Noi lo auspicavamo, il Ministro lo ha fatto, il Tribunale Amministrativo Re-
Provincia
venerdi 17 novembre 202
Nel salone dei convegni del Parco,
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il sottosegretario Barbaro ha illustrato
la nuova visione dell’area naturale
La nuova stagione del Parco lucano
All’evento erano presenti Mario Polese,
Alessandro Galella e Cosimo Latronico.
__ Cronache Lucane, edizione 14 dicembre gionale ha detto che ha fatto bene. La vittoria del Ministero dell’Ambiente contro le impugnazioni dei Presidenti revocati non è una novità. Domenico Pappaterra, dichiarato decaduto dal Ministero, impugnò la decisione del Governo ma fu sconfessato dal Tribunale Amministrativo di Roma. I Presidenti dei Parchi, a quanto pare, non sono intoccabili e bene ha fatto e fa il Ministero a tenere sotto controllo la legalità delle procedure e degli atti amministrativi da loro compiuti. ARIA NUOVA NEL PARCO
La nomina di Tisci per cancellare il passato
protetta
e ripartire
COME RISORSA» I lavori sono stati conclu- brochure che rappresensi dal sottosegretar io tano l’attività e le ricClaudio Barbaro, il quale chezze del territorio del ha evidenziato che nella Parco, completando così gestione dei Parchi deve il ragionamento sui graniniziare una nuova sta- di passi avanti che l’Ente gione che sappia coniu- Parco ha compiuto nelgare ambiente e sviluppo. l’amministra zione dopo «Esiste una visione ideo- la revoca di Priore che per logica sull’ambiente, una troppo tempo è stato un visione che ha permeato vero e proprio tappo alla l’azione del Ministro e crescita dell’Ente. UNA NUOVA quella del Ministero, una STAGIONE visione che ha costruito È DAVVERO soltanto vincoli territoriali INIZIATA
Che, del resto, fosse proprio Priore il vero problema del Parco dell’Appennino Lucano è evidente non solo dalla decisione del Tribunale amministrativo regionale ma anche da quanto accaduto dopo la sua revoca.La visita del sottosegretario Barbaro e il suo impegno coram populo alla nomina di un nuovo Direttore del Parco sono diventati realtà con l’indicazione, all’interno della terna proposta dal direttivo del Parco del dott. Giuseppe Luzzi che dal due gennaio sottoscriverà il contratto per la guida amministrativa dell’Ente.
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Si scrivono provinciali ma si leggono: ultimo banco di prova per partiti e coalizioni verso le regionali
Prova di forza di Iv nel Potentino e super Marrese nel Materano
L’
Fatica il centrodestra diviso con Chiorazzo che scivola nell’attribuirsi la vittoria: sono di più i consiglieri eletti dal fronte a lui ostile
DI GIOVANNI NERO
ago rompe la bilancia: Italia Viva mostra di essere non solo viva ma addirittura dirompente nel Potentino mentre a Matera si arrabatta ma non sfonda. Il centrodestra perde (in termini di preferenze assolute, in realtà pareggia nel Potentino e arretra nel Materano) e dovrebbe riflettere sul fatto che non è più il tempo dei calcoli e delle divisioni; questo in vista delle regionali. Chiorazzo si intesta la vittoria ma alla fine il fronte che lo osteggia “elegge” più di lui, compreso Azione, che seppur con gli ultimi 2 seggi elegge sia a Potenza che Matera. Questi in sintesi alcuni degli spunti che si leggono dai risultati delle elezioni provinciali. È chiaro che si tratta pur sempre di votazioni in cui non c’è il voto popolare, ma rappresentano la discesa in campo degli apparati di partito che hanno il loro valore. Del resto, da qui alle regionali non ci sono più appuntamenti con il voto. Tante le indicazioni. I dati vanno eletti in due modi con il calcolo dei voti ponderati con i vari comuni che pesano diversamente rispetto alla popolazione e quello netto delle preferenze. Ad onore di questo ultimo dato, non si può non dire subito che il risultato del consigliere provinciale renziano di Potenza è impressionante. Filippo Sinisgalli da Missanello (quarto comune più piccolo del Potentino con i suoi 560 abitanti), da solo prende più preferenze nette dei due consiglieri eletti da Fratelli d’Italia e Forza Italia messi assieme e più del doppio dei 5 stelle e di Azione: 110 preferenze su poco più di 800 amministratori che ieri si sono recati al seggio in piazza Prefettura a Potenza rappresentano una percentuale di quasi il 14 per cento. Continuando su Potenza, meno voti ma più pesanti quello dello speranziano Carmine Ferrone, soste-
nuto a spada tratta oltre che da Santarsiero e pare da De Filippo, anche dal gruppo di amministratori vicini ad Angelo Chiorazzo, a conferma della saldatura tra l’imprenditore e gli ex di Articolo1; balla quindi il presidente Giordano che è del Movimento 5 stelle e che al momento non sosterrebbe Chiorazzo alle regionali. E di più. Nella stessa lista bene anche la conferma dei democratici uscenti Vincenzo Bufano (vicino al dem evergreen Salvatore Margiotta), Rocco Pappalardo (dell’area di Piero Lacorazza), Giuseppe Fittipaldi di Azione e il socialista Rocco Pergola. Tutti non perfettamente allineati. Altra curiosità accade in Forza Italia, dove nel Potentino viene eletto consigliere Gianmichele Restaino di Paterno e nessun altro. Cioè: il neo promesso sposo Nuario Aliandro che si dice stia per entrare nel partito di Taiani avrebbe già superato la vecchia guardia di Taddei e Cupparo. La Lega dimostra che se in termini di opinione non sfonda, regge con la sua rete territoriale e fa un buon risultato anche grazie all’apertura ai moderati, nonostante i centristi di Cannizzaro fanno la voce grossa grazie ai voti ponderati di Potenza città; in periferia continuano ad avere numeri risicati. Fratelli d’Italia, invece, segna un flop con un solo eletto in quota Gianni Rosa, il sindaco di Muro Setaro e un risultato generale molto al di sotto delle aspettative, con la caduta libera dei “Cicalas” e considerando che si parla comunque del partito di Meloni, che a livello percentuale dovrebbe superare agilmente il 20 per cento sempre e comunque. Nel Materano emerge un super Marrese (non si comprende come il Pd abbia deciso a cuor leggero di non puntare su di lui per le regionali) che esce più forte di prima con 7 eletti su 10, con egemonia del blocco Pd formato da 5 consiglieri, Alba, Bu-
__ Chiorazzo e Marrese
__ Giordano e Cannizzaro
__ Taddei e Aliandro
__ Amedeo e Carmine Cicala, e Rosa
cello, Mancini, Pilato e Sodo, equamente divisi tra le varie correnti dem materane. A questi si aggiungono i
civici Maiuri e Doria e la Sarlo di Azione. Con le ossa rotte il cdx che con la divisione in 2 liste lascia l’ultimo seggio
ad Azione eleggendo i soli Stigliano e Gallotta con Fdi che lascia a casa Cirigliano mentre la Lega non elegge Carriero.
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I NEO ELETTI CONSIGLIERI PROVINCIALI DI POTENZA
Carmine Ferrone (Provincia Unita)
Filippo Sinisgalli (Provincia Unita)
Rocco Pergola (Provincia Unita)
Giuseppe Fittipaldi (Provincia Unita)
Michele Giordano (Provincia Unita)
Rocco Pappalardo (Provincia Unita)
Lucia Larotonda Giovanni Barbuzzi (La Provincia dei 100 Comuni) (La Provincia dei 100 Comuni)
Giovanni Setaro (Fratelli d’Italia)
Vincenzo Bufano (Provincia Unita)
Michele Lioi (La Provincia dei 100 Comuni)
Gianmichele Restaino (Fratelli d’Italia)
I NEO ELETTI CONSIGLIERI PROVINCIALI DI MATERA
Francesco Mancini (Provincia Unita)
Pasquale Sodo (Provincia Unita)
Carmine Alba (Provincia Unita)
Emanuele Pilato (Provincia Unita)
Filomena Bucello (Provincia Unita)
Nunzio Gallotta (Provincia Civica)
Concetta Sarlo (Provincia Unita)
Pasquale Doria (Provincia Unita)
Carlo Ruben Stigliano (Insieme per la Provincia)
Giuseppe Maiuri (Provincia Civica)
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Il segretario regionale Lettieri parla di «strategia vincente». Il capogruppo dem in Consiglio regionale Cifarelli sottolinea come «i risultati confermino l'importanza del Partito»
Elezioni provinciali, il Pd rivendica il ruolo di federatore del centrosinistra in Basilicata ELEZIONI PROVINCIALI, IL COMMENTO DI MARGIOTTA (PD)
«Risultati dimostrano che buona Politica determina successo»
«L
__Cifarelli, Lettieri e Scarnato
’esito delle elezioni provinciali sancisce l’indispensabilità del Pd come forza federatrice del centrosinistra con la consapevolezza della necessità di costruire una nuova e più allargata alleanza politica con la partecipazione di soggetti politici e civici per un progetto ed un proposta unitaria per il governo della Regione». È quanto dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Roberto Cifarelli che nella nota afferma come «l’esito delle elezioni provinciali, conferma la contendibilità politica della Regione a fronte di un centrodestra inefficiente che porta su di se la responsabilità del fallimento di questi cinque anni di governo». «Il lavoro sin qui svolto dal segretario re-
«I
gionale Giovanni Lettieri coadiuvato dai due segretari provinciali Lospinoso e Scarnato - prosegue Cifarelli - è stato caratterizzato da caparbia pazienza, da spirito di servizio e dalla umiltà necessaria per consentire a tutte le forze di centro sinistra, civiche e politiche, di sentirsi parte di un progetto in divenire». «Ora vincere le prossime elezioni regionali - enfatizza il capogruppo Pd - è più credibile: a tutti l’appello perché si determini una nuova alleanza politica e di governo per una Basilicata più protagonista di se stessa; il nuovo centrosinistra largo e unito può restituire fiducia ai cittadini ed un futuro migliore alla Basilicata», conclude Cifarelli alle cui parole fanno eco quelle del segretario regionale del Partito Democratico
Giovanni Lettieri che in una nota così commenta: «Il centro sinistra unito vince!Importantissimo risultato nelle due province, netta vittoria del centro sinistra a Matera e Potenza, strategia vincente, ottimo risultato dei candidati del partito democratico, a loro i miei ringraziamenti gli auguri di buon lavoro a tutte e tutti gli eletti della coalizione di csx e del centro destra. Un grazie a tutte le amministratrici e gli amministratori che hanno determinato due nette vittorie nelle assemblee provinciali e tracciano il solco dell’unità da percorrere per affrontare e vincere i prossimi appuntamenti elettorali», conclude Lettieri. «Quando il Partito Democratico compie con forza il suo ruolo di federatore di un’area progressista i risultati arriva-
no». È quanto dichiara il segretario provinciale Pd di Matera Claudio Scarnato che nella nota rimarca la «netta affermazione all’elezione del Consiglio della Provincia di Matera del Pd dove la lista da noi sostenuta “ Provincia Unita” prende 7 consiglieri su 10 con 3 eletti nel nostro partito. Buon lavoro a Filomena Bucello, Francesco Mancini e
Carmine Alba che sapranno continuare a dare un grande contributo di idee e politica nella buona gestione del Presidente Piero Marrese. Un grazie a Giovanni De Santis per il lavoro svolto in questi anni e per la disponibilità ancora una volta dimostrata. Il centrosinistra - conclude Scarnato - con il buon governo dei territori e la buona politica vince!».
I neo consiglieri sono Giuseppe Fittipaldi a Potenza e Concetta Sarlo a Matera
Elezioni provinciali, Chiorazzo: «Uniti si vince» C
IL COMMENTO DEL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE
risultati delle elezioni provinciali in Basilicata dimostrano che la buona Politica determina coesione, unità, e conseguentemente successo». Lo scrive sui social, Salvatore Margiotta, ex senatore e sottosegretario e componente della Direzione nazionale del Pd che coglie altresì l’occasio- __Margiotta ne per complimentarsi con i presidenti delle Province di Potenza e Matera, rispettivamente Giordano e Marrese, «il cui buon lavoro - afferma Margiotta - è stato premiato. Un abbraccio particolare a Bufano, rieletto consigliere a Potenza».
Azione Basilicata entra nei Consigli provinciali
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risultati delle elezioni provinciali dimostrano la forza rigeneratrice del centro sinistra lucano, il suo insediamento nei 131 comuni e confermano il fallimento dei 5anni di governo del centro destra. L’unità d’intenti, il valore della squadra e la condivisione del progetto di rinascita della Basilicata sono la via per la vittoria. Da ora, avanti insieme; partendo proprio dal contrasto allo sciagurato disegno di smantellamento della organizzazione scolastica, su cui proprio le province, per prime, si sono mobilitate. Un’azione forte, sulla quale è impensabile che la Regione non converga. Se questo non dovesse accadere, sarebbe solo la conferma della conclamata indifferenza alle sorti del nostro territorio, che ha costituito la vera cifra dell’agire quotidiano del governo di centro destra. Ai neoeletti consiglieri provinciali l’augurio di buon lavoro». È quanto dichiara il candidato alla presidenza della Regione di “Basilicata Casa Comune” Angelo Chiorazzo.
on l’elezione di Giuseppe Fittipaldi nel consiglio provinciale di Potenza e Concetta Sarlo in quello di Matera, Azione Basilicata conferma la sua centralità politica e il crescente radicamento nel territorio regionale. I due neo consiglieri provinciali, entrambi della rete degli Under30 del partito, sono realmente espressione dei territori della Basilicata e di quella cultura riformista che è alla base della buona politica e del buon governo. Grande soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa dai due segretari provinciali di Azione Basilicata, Ivana Grillo e Vincenzo Ligorio. «L'elezione di Giuseppe Fittipaldi è per noi un importante risultato, soprattutto perché per la prima volta Azione ha partecipato a questa competizione elettorale», ha dichiarato la segretaria provinciale di Azione Potenza, Ivana Grillo, che ha aggiunto: «Ringrazio tutti gli amministratori locali che han-
no sostenuto la candidatura di Fittipaldi, il cui risultato dimostra la nostra presenza nel territorio provinciale, sempre più in crescita». Il risultato elettorale è stato commentato positivamente anche dal segretario provinciale di Matera, Vincenzo Ligorio, il quale ha dichiarato: «Per Azione, l’elezione di Concetta Sarlo rappresenta un importante risultato non solo nell'ottica del radicamento del partito ma anche perché dimostra quanto sia determinante la nostra proposta politica. Voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno permesso questo risultato, in particolar modo i consiglieri comunali Antonio Tornese, Biagio Iosca e Angelo Lapolla per aver dato un importante sostegno alla candidatura di Sarlo. Com'è nostra abitudine, adesso ci metteremo subito al lavoro per rappresentare le istanze dei territori del materano e avanzare proposte pragmatiche per migliorare la qualità della vita dei cittadini della provincia».
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Il sindaco di Missanello è stato riconfermato con 6914 voti ponderati e il 13,5%. Rubino: «Una rielezione che dimostra quanto sia importante il nostro progetto politico»
Provinciali, Sinisgalli rieletto «Grande risultato per Italia Viva»
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_Sinisgalli
traordinario risultato di Italia Viva nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Potenza. Con ben 6,914 voti ponderati e una percentuale pari al 13,5%, Filippo Sinisgalli, sindaco di Missanello e consigliere provinciale uscente è il consigliere provinciale più votato in assoluto, riconfermandosi così nell’assise con circa 2mila voti in più ri-
spetto a due anni fa. Essersi confermato consigliere provinciale per la seconda volta consecutiva partendo da una realtà territoriale piccola e periferica come Missanello, per Filippo Sinisgalli è il segno di una fiducia importante, oltre che rappresentare una conferma per Italia Viva del Potentino. «La rielezione di Filippo Sinisgalli ci riempie di orgoglio e soddisfazione,
perché è frutto del grande lavoro operato quotidianamente sul territorio lucano». È quanto riferito in una nota di Italia Viva Basilicata. «Sinisgalli ha sempre dimostrato attenzione e ascolto per le problematiche del territorio della provincia, creando partecipazione e dialogo tra cittadini e sindaci che ancora una volta lo hanno premiato», si legge nella nota . «110 amministratori scelgono Sinisgalli riconoscendo in Italia Viva il motore e la forza di un nuovo riformismo lucano. La Basilicata reale è fatta di piccoli Comuni e Italia Viva in provincia di Potenza si confronta con la concretezza delle questioni che riguardano i territori. Per questo, la rielezione di Sinisgalli, con questi numeri e con una lista istituzionale del presidente, non politica di centro sinistra, testimonia la rilevanza del nostro progetto politico» commenta il presidente provinciale Antonio Rubino.
IL COMMENTO DEL DEM FERRONE DOPO LA RIELEZIONE
«Il csx è il più rappresentativo delle autonomie locali»
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risultati delle elezioni provinciali a Potenza, come a Matera, confermano come il centrosinistra e, all’interno della coalizione il Pd, siano i più rappresentativi delle autonomie locali. - afferma il dem Ferrone Ringrazio i consiglieri comunali che mi hanno dato un così ampio consenso che mi carica di nuove responsabilità, prima fra tutte quella di dare più voce ai piccoli comuni specie delle aree più interne e svantaggiate». «Ci attende adesso un duro e impegnativo lavoro per rilanciare la Provincia quale ente intermedio di programmazione e di raccordo dei 100 comuni. Sono certo che dopo il voto si possa aprire per la Provincia una nuova fase politico-istituzionale che, mi auguro, con il rinnovo del Consiglio Regionale, trovi un interlocutore istituzionale più attento e in sintonia con il sistema delle autonomie locali» conclude il consigliere del Pd Carmine Ferrone.
Il segretario regionale del Psi soddisfatto: «I socialisti uniti hanno realizzato un obiettivo importante. È stata premiata la scelta di fare un’unica lista»
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Valvano: «Pergola sarà un consigliere provinciale disponibile con tutti»
’elezione di Rocco Pergola nel Consiglio Provinciale di Potenza gratifica i socialisti, innanzitutto, insieme alle altre forze che hanno voluto convergere sul segretario provinciale Psi, cui va il nostro ringraziamento» afferma Livio Valvano segretario regionale del Psi. «I socialisti uniti hanno realizzato un obiettivo importante e gli amministratori, non solo socialisti, avranno in Rocco Pergola un amministratore attento e impegnato per affrontare i problemi di tutte le comunità del territorio provinciale»continua Valvano. «Rocco Pergola sarà disponibile nei confronti di tutti gli amministratori, senza distinzione
alcuna.- prosegue Valvano - È stata premiata la scelta di far parte di un’unica lista elettorale». «Il voto delle provinciali evidenzia ancora una volta quanto sia minoritaria quella componente PD che si ostina a voler giocare con la comunità lucana sotto lo slogan plurisconfitto del “Sanna stà”. È una logica insufficiente, come la storia ha dimostrato. coonclude Valvano - Resto convinto che ci siano ancora le condizioni per costruire - da zero - un’alleanza dell’area progressista in grado di scrivere una nuova pagina per la nostra Regione, rinunciando a imporre fallimentari alchimie minoritarie. Una nuova alba è possibile, basta volerla vedere».
«L
_ Valvano
«Con Larotonda, Noi Moderati protagonista» ucia Larotonda, consigliera comunale di Lavello è stata eletta con 7043 voti, risultando la prima degli eletti nella lista civica “La Provincia dei 100 Comuni”, di cui il partito è stato promotore insieme alla Lega e che si dimostrata la la prima forza del cdx, ma sopratutto la seconda candidata più votata in assoluto. - afferma in una nota “Noi Moderati Basilicata” - Un risultato che premia la capacità e la competenza della neoeletta consigliera pro-
vinciale, ma anche la compattezza e il radicamento sul territorio di un partito che fa della serietà e della concretezza il suo punto di forza». «Il risultato elettorale, pur trattandosi di elezioni di secondo livello, consegna infatti una fotografia precisa della presenza di Noi Moderati sul territorio regionale, attraverso il lavoro di numerosi amministratori locali, impegnati ogni giorno a lavorare per la comunità. - conclude - Noi Moderati continua a crescere».
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L’inchiesta della Procura di Potenza scattata dopo le denunce dei correntisti: il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo pari all’ammanco emerso
Poste, in carcere dipendente infedele: sottratti 636mila euro dai conti dei clienti
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on raggiri, sottratti 636mila euro a clienti: con quest’accusa, arrestato dipendente delle Poste. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza ha delegato i Carabinieri di Sala Consilina e la Guardia di Finanza di Potenza-Sezione Pg della Procura e Nucleo Polizia Economico-Finanziario, a dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ad un sequestro di circa 650 mila euro nei confronti di Costantino Cetrola, residente nel Vallo di Diano, già dipendente di Poste Italiane SpA, ritenuto dal Gip del capoluogo «gravemente indiziato di plurime condotte contro il patrimonio, la fede pubblica e la libertà personale». Nel corso delle attività investigative, svolte dalla Guardia di Finanza potentina e dai Carabinieri di Sala Consilina, sotto la direzione della Procura di Potenza, è stato delineato un complesso quadro indiziario, corroborato da «numerosi riscontri ed
elementi di prova», che ha permesso al Gip di riconoscere la gravità delle condotte, tanto da disporre un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e reale. Le indagini trovano origine in oltre 20 denunce presentate da numerosi cittadini alla Compagnia Carabinieri di Sala Consilina che lamentavano «considerevoli ammanchi sui propri conti correnti postali». Le certosine ricostruzioni dei movimenti di capitale e il monitoraggio degli accessi al sistema informatico di Poste Italiane SpA, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, portavano all’individuazione di Costantino Cetrola, quale dipendente di Poste Italiane indiziato di avere posto in essere le «operazioni “anomale” di “svuotamento” dei conti correnti dei clienti abusando del rapporto fiduciario che aveva con costoro e prelevando indebitamente somme di denaro dai conti, dirottandole anche su rapporti
esteri, ove eseguiva operazioni di trading». Diverse le modalità dei fatti criminosi contestati sulla base degli indizi raccolti: in taluni casi, nell’ambito dell’attività di raccolta e di impiego di risparmio postale, avendo la disponibilità delle carte libretto e dei pin relativi ai libretti di risparmio postali a queste collegati, l’indagato appropriava direttamente delle somme dei correntisti. In altri casi, facendo inserire agli ignari clienti più volte il pin relativo al proprio conto corrente postale, sottraeva a loro insaputa ingenti somme di denaro, ancora operando direttamente sui conti intestati a soggetti terzi, contraffacendo la firma, richiedeva e incassava vaglia circolari, ovvero, da ultimo, si introduceva all’interno del sistema informatico di Poste Italiane SpA, per ragioni estranee rispetto alle sue attribuzioni e funzioni, al fine di effettuare l’apertura di libretti di risparmio postale e compiere operazioni fraudolente sottraendo de-
__ Il Procuratore distrettuale di Potenza Francesco Curcio
naro agli intestatari dei conti. Parte del profitto così conseguito, poi, veniva impiegato ed o trasferito in attività econonùche, finanziarie e speculative, acquistando oro, bit-coin e valuta estera. Oltre alla custodia cautelare in carcere, il Gip ha disposto nei confronti del Cetrola il sequestro pre-
ventivo, sia nella forma «diretta» che in quella «per equivalente», finalizzato alla confisca della somma di 636 mila e 991 euro, corrispondente al denaro che sulla base delle denuncue e delle indagini svolte risulterebbe sottratto dai conti correnti dei clienti di Poste Italiane e considerato, quindi, profitto del reato.
L’opera editoriale dal titolo “Per l’Italia sempre” rende omaggio agli uomini che presero parte alla 2a guerra mondiale
È
A Potenza presentata l’edizione 2023 del “CalendEsercito”
stato presentato ieri, nella sala “Arturo La Cava” del Museo Archeologico Provinciale di Potenza, il “CalendEsercito 2024”. L’opera editoriale, dal titolo “Per l’Italia Sempre”, rende omaggio agli uomini che presero parte alla II Guerra Mondiale, consapevoli di servire la Patria, sia prima che dopo l’8 settembre 1943 onorando il Giuramento prestato. Sono stati pertanto selezionati alcuni Ufficiali, Sottufficiali e Soldati, insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare per atti eroici compiuti dopo l’armistizio e che si sono particolarmente distinti anche nel periodo precedente, tra loro anche quattro giovanissimi Allievi delle scuole militari. Il CalendEsercito 2024 è stato presentato dal Colonnello Biagio Antonio Ferraro, Comandante dell’Esercito in Basilicata che, dopo l’esecuzione dell’Inno Nazionale da parte dei coristi e i musicisti del Liceo “Walter Gropius” di Potenza, ha spiegato come la scelta del tema del 2024 sia stata quella di voler ricostruire, tramandare e ono-
rare la memoria di chi ha rispettato sempre il giuramento di fedeltà prestato alla Patria con la certezza di dover assolvere il proprio dovere e la consapevolezza del ruolo che l’Esercito Italiano doveva mantenere in quel momento. Hanno fatto seguito la proiezione di alcuni filmati e l’intervento del Professor Giampaolo d’Andrea che, in qualità di storico, ha tracciato un interessante inquadramento del periodo in cui versava il nostro Paese dopo l’8 settembre 1943. Ad intervenire tra i relatori è stato anche il Presidente Provinciale dell’Istituto “Nastro Azzurro”, Rocco Galasso, che ha ricordato l’eroismo e l’estremo sacrificio di alcuni Lucani decorati di Medaglia d’Oro al
Valor Militare, sottolineando che essere consapevoli della nostra storia, come memoria attiva, è indispensabile per comprendere il presente, per disegnare il futuro e per interpretare al meglio il momento che stiamo vivendo. L’evento è stato arricchito da una mostra di cimeli, da intermezzi musicali e coreutici proposti dagli alunni del liceo “Walter Gropius” di Potenza e dal Sevice garantito dalla professionalità di alunni e docenti dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “Di Pasca“ di Potenza. Presenti anche numerosi studenti provenienti dall’Istituto Superiore “Einstein De Lorenzo” oltre ad autorità militari,
civili e Associazioni Combattentistiche e d’Arma. È possibile acquistare una copia da collezione del CalendEsercito 2024 presso i 250 punti vendita di Giunti Editore. L’opera editoriale, contribuirà a sostenere l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (Onaomce) alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite. L’Opera Nazionale assiste, attualmente, circa 500 orfani di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati nonché dei militari di truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare.
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ACCORDI
NON OIL COMPENSAZIONI AMBIENTALI
Impianti fotovoltaici da 50 MWp p per produrre energia pulita e ridurre strutturalmente i costi cano energetici del servizio idrico lucano DA GENNAIO
Abbattimento dei costi suIla bolletta idrica per tutte le famiglie residenti in Basilicata con Isee inferiore a 30 mila euro
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Potenza
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POTENZA Oggi Assise prenatalizia. All’Ordine del giorno anche l’impianto sportivo che l’Amministrazione Guarente vorrebbe riportare in vita
l’acquisizione del PalaBasento al vaglio del consiglio comunale
DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Questa mattina si terrà la seduta pre nataliza del Consiglio comunale di Potenza. Una Assise che prometti fuochi d’artificio, come del resto tutte le Sedute degli ultimi tempi, per via della ratifica della variazione di Bilancio e molto altro. Tra i 68 punti all’Ordine del giorno calendarizzati vi è anche l’acquisizione al patrimonio comunale
del PalaBasento. L’impianto sportivo sorto in contrada Lavangone dopo 7 anni di abbandono totale è una delle strutture da dismettere del patrimonio della Comunità Montana. Una cattedrale nel deserto la definì qualcuno e per molto tempo lo è stata. Il Comune di Potenza da tempo avrebbe voluto acquisirlo e con un provvedimento di presa d’atto della Giunta Guarente dello scorso mese di no-
vembre è stato fatto un primo passo in questa direzione. Oggi toccherà al Consiglio comunale fare il passo decisivo. «Si tratta di una struttura – ha affermato l’assessore allo sport Blasi – dalle grandi potenzialità e che, purtroppo, rischiava di finire nel dimenticatoio. Con l’attuale Amministrazione comunale riteniamo invece che si possa e si debba dare un futuro a un impianto all’avanguardia che, è vero,
ha costi di gestione elevati, ma che può diventare un centro nodale nel sistema sportivo cittadino e dell’intero territorio potentino». Ambiziosi i progetti dell’Amministrazione Guarente per questo palazzetto dello sport da 3200 posti a sedere con la possibilità di accesso alle persone con disabilità e ampio parcheggio, il chè non guasta. Insomma una struttura importante sotto tanti punti di vista, primo fra tutti molto probabilmente quello finanziario che però se utilizzato al meglio potrebbe essere davvero un punto di riferimento per tutto l’hinterland e non solo. «Questa struttura è una grande risorsa per la nostra comunità, sia per quanto riguarda la pratica sportiva, pallacanestro e pallavolo in primis, sia per la possibilità di organizzare grandi eventi al coperto. Auspichiamo nel buon esito del Consiglio
in modo da attivarci quanto prima per individuare al più presto il primo canale utile di finanziamento per restituire il Palabasento alla sua piena fruibilità» conclude l’assessore Blasi. Durante la penultima Seduta, l’approvazione della variazione di bilancio ha diviso le anime del Consiglio con una maggioranza che si è trovata spaccata tanto da far mancare il numero legale e “costringere” il presidente pro tempore alla convocazione di una seconda Assise a distanza di 48 ore, oggi si potrebbe riproporre lo stesso problema. Occhi puntati dunque sulla maggioranza Guarente : si mostrerà nuovamente unita e compatta o mostrerà nuove crepe e fratture? Lo scopriremo solo assistendo a quello che sta diventando sempre di più un triste siparietto alimentato dalle beghe di partito che non fanno alto che danneggiare l’intera città.
Tre le aree interessate dall’intervento anche la scalinata Faccin, in centro storico. La ditta che eseguirà i lavori è Mecca Service srl
Potenza, rampe e scalinate ammalorate si rifanno il look: 36mila € per la messa in sicurezza
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uone notizie sul fronte messa in sicurezza di rampe e scalinate, arrivano dall’Amministrazione Guarente. Un “miracolo di Natale” potrebbe pensare qualcuno considerata la situazione in cui
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versano alcune infrastrutture cittadine. Da queste colonne spesso ci siamo occupati della scalinata “Faccin” e della scalinata “Rossano” in pieno centro storico. Rotte e sporche da anni, sono state oggetto delle se-
gnalazioni dei cittadini che ne lamentavano la pericolosità oltre che il degrado. Tanti gli inviti all’Amministrazione comunale di manutenerle e metterle in sicurezza caduti nel vuoto. Fino ad ora. A quanto pare le cose stanno per cambiare. Il Comune di Potenza ha stanziato circa 36 mila euro per interventi di ripristino di alcune scalinate fortemente ammalorate e pericolose. Oggetto dei lavori saranno la scalinata Faccin, la scalinata Rossano, scalinata via dell’Edera, scalinata ingresso scale mobili viale Marconi e rampa via Londra. Tutti luoghi molto frequentati dai cittadini che quotidianamente rischiano la propria incolumità per percorrerle. L’Ufficio manutenzione ha quindi affidato «i lavori di messa in sicurezza delle scalinate e rampe , mediante affidamento diretto nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza alla ditta Mecca Service srl». R.M.
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Provincia
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AVIGLIANO I consiglieri di minoranza: «Irrispettosi. È stato derogato il nostro ruolo istituzionale»
Opposizioni assenti in Consiglio: «Maggioranza rifiuta il confronto»
AVIGLIANO. «La minoranza non risulta tenuta in considerazione e rispettata nel suo ruolo istituzionale né da parte del presidente del consiglio né da parte di una parte della maggioranza che manifesta continuamente un atteggiamento insolente e irrispettoso». È così che i consiglieri di opposizione di Avigliano Angelo Summa, Vitina Claps, Antonietta Lucia, Antonio Bochicchio e Gerardo Chianese hanno motivato la decisione di non partecipare al Consiglio comunale tenuto ieri pomeriggio. «La conferenza dei capigruppo (che rappresenta tutte le sensibilità politiche, sia di opposizione sia di maggioranza) aveva concordato di convocare il consiglio comunale sul bilancio in data 20 dicembre c.a. Eppure, con un colpo di mano il consiglio comunale è stato, invece, convocato in data 21 dicembre, nonostante fosse stata dichiarata e resa nota l’indisponibilità di diversi consiglieri comunali; ciononostante si è proceduto ugualmente a convocare il consiglio comunale. - continuano i consiglieri di opposizione - Il presidente del consiglio, in rappresentanza di questa impudente amministrazione, ha dichiarato nella riunione di conferenza dei capigruppo di aver bisogno della sola presenza della maggioranza per svolgere il consiglio, derogando al ruolo e alla funzione cui doveva assolvere: quella di rappresentanza dell’intero consiglio comunale». Una decisione che l’opposizione non ha preso bene soprattutto in virtù degli impor-
tanti argomenti da trattare: «È stata, dunque, esautorata la funzione istituzionale dei consiglieri e della conferenza dei capigruppo a cui viene assegnato il compito di organizzare i lavori consiliari e di stabilire data, orario e ordine del giorno. Tanto più che l’o.d.g di questa assise prevede l’approvazione del bilancio. Ciò dimostra la scelta di garantirsi una discussione unilaterale, sicuramente più snella e “divertente”». «La politica, invece, ha necessità di consumare i passaggi democratici e di partecipazione, soprattutto in presenza di divergenze e distinguo su posizioni. - proseguono - Il confronto è l’unico strumento di rappresentanza di un territorio e, benché ritenuto scivoloso e poco valorizzato da questa maggioranza, noi della minoranza la riteniamo l’unica strada fertile per poter riaprire in modo costruttivo un dialogo tra le forze politiche rappresentate da questo consiglio comunale. Volersi sentir dire sempre sì e non accettare suggerimenti e critiche, non aiuta la maggioranza ad affrontare i temi veri del nostro paese, serve solo a sviare la discussione e distoglierla da questioni e priorità che necessitano di un dibattito aperto e polare». «L’amministrazione Mecca verrà ricordata come l’amministrazione che ha rifiutato il dialogo e che non ha deciso nulla di concreto per la nostra comunità, come una amministrazione senza una visione prospettica di come migliorare le condizioni di vivibilità della nostra comunità. Come può “rinascere” una comunità se manca la volontà - per non dire la capacità - di coinvolgere le rappresentanze consiliari nello sforzo comune utile al bene della città. - dichiarano Summa, Claps, Bochicchio, Lucia e Chianese - La nostra unica consolazione è stata la vittoria dell’opposizione nell’ottenere la “non discussione” del DUP e del Bilancio dalla stessa seduta. Come del resto ci si aspetta da una amministrazione che fa della “non discussione” il leitmotiv della sua azione politica. Evidentemente, ancora una volta bisognava evitare le discussioni, temendo di confrontarsi nel merito dei problemi e ragionare insieme di rilancio e sviluppo del nostro paese». «Analoga situazione si evidenzia nella commissione consiliare, non convocata dal pre-
sidente, ma dalla maggioranza in autonomia, salvo poi convocarla per le vie brevi chiedendo ai consiglieri di connettersi in modalità telematica per esprimere il proprio voto. - sottolineano - Siamo alla deriva. Capiamo che chi governa crede di poter far tutto, senza il rispetto delle regole che attendono a tutti, soprattutto a chi riveste alti ruoli di responsabilità. Queste non sono solo regole di rispetto istituzionale, ma rappresentano l’alfabeto della politica, che forse non hanno ancora imparato. Si continua a “giocare” alla politica e alla cosa pubblica, in un Natale buio come questo e poco animato alla ricerca di qualche evento festoso, che pur ci vuole, ma di certo non darà risposta alle vere necessità di una comunità che cerca attenzioni e rilanci mai garantiti». «Questa maggioranza ha forse dimenticato di essere in una democrazia; d’altronde ripercorrendo il nastro della memoria ricordiamo che con un colpo di mano è stato modificato lo statuto comunale, per istituire esclusivamente la figura del presidente del consiglio. - proseguono le opposizioni Raggiunto l’obiettivo, risolti i problemi interni alla maggioranza, corrisposto l’emolumento al presidente, lo statuto è stato archiviato, benché da loro stessi ritenuto vetusto e da adeguare. Assistiamo all’arte suprema dell’improvvisazione». Più volte, anche da queste colonne, i consiglieri di opposizione Claps, Summa, Bochicchio, Lucia e Chianese hanno sottolineato il modus operandi di questa amministrazione e del primo cittadino. «Non bastano due selfie a salvare questa amministrazione da una deriva democratica. Chissà cosa accadrà dopo le elezioni regionali: al massimo, vedremo ulteriori posizionamenti della maggioranza, forse qualche postazione politica che verrà garantita per un “tirare a campare”, sopravvivere, tentando di arrivare a fine consiliatura». «Per queste ragioni, le opposizioni non hanno partecipato al consiglio comunale di ieri e riferiranno l’accaduto al prefetto, denunciando l’impossibilità alla partecipazione democratica indotta da una maggioranza sorda e da un sindaco arroccato solo sul suo scranno di potere,che prima o poi dovrà abbandonare» concludono i consiglieri di opposizione.
Un bilancio di fine anno per il sindacato: «Lavoreremo duramente e saremo in mezzo ala gente affinchè le proposte lanciate diventino realtà»
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Stellantis, Uilm: «Il Patto di Melfi, una grande sfida»
i chiude un 2023 fatto di grandi sfide che, in questi anni, a partire dal 2021, abbiamo provato a cogliere con grande serietà ma soprattutto lungimiranza. - esordisce la Uilm - Il 2021, come Uilm, abbiamo lanciato l’idea del famigerato Patto di Melfi, fatto di proposte dettate da una transizione non voluta da noi ma da una politica che ha pensato solo ed esclusivamente a date e cronoprogrammi legati all’elettrico senza valutare nessun tipo di impatto verso i lavoratori». «In questi mesi abbiamo conti-
nuato, senza mai fermarci, a lavorare per un piano industriale per lo stabilimento di Stellantis, che ha visto la luce con l’assegnazione di cinque vetture elettriche ed una ibrida di ultima generazione ed i conseguenti investimenti che vedranno lo stabilimento di Melfi primo in Italia ad avere una missione produttiva futura. - continua - Ma nel contempo abbiamo incalzato la politica a modificare la norma sull’Euro7 affinché le vetture attualmente in produzione possano avere una vita più lunga che accompagni in modo gra-
duale la transizione all’elettrico». «Per quanto concerne l’indotto, l’assegnazione delle commesse per le nuove vetture sta avendo i primi risultati positivi, ma ancora tanto c’è da fare perché ci sono aziende che ancora non hanno una assegnazione produttiva ma soprattutto per l’anello più debole, che è la logistica, non c’è contezza di un futuro per i lavoratori. In questi mesi abbiamo incalzato il Governo centrale e la Regione Basilicata ad assumersi le proprie responsabilità. - continua il sindacato -
Sicuramente l’istituzione dell’area di crisi complessa per il territorio di Melfi è una opportunità perché le ingenti somme messe a disposizione, se governate bene, possono essere il futuro di Melfi. Bisogna però fare presto anche sugli ammortizzatori sociali, affinché i lavoratori restino legati alle attività». «Pertanto, come abbiamo sempre fatto, con grande serietà, non ci nasconderemo mai ma saremo in mezzo alla gente, in mezzo ai lavoratori, affinché il Patto di Melfi sia realtà» conclude la Uilm.
Provincia
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Lo spazio urbano è stato riqualificato e domani sarà restituito alla comunità. Il sindaco Valluzzi: «Dedicata ad un nostro insigne concittadino»
Castelmezzano onora la memoria del dottore Paternò intitolando la piazza
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arà intitolata alla memoria del dottor Michele Paternò la piazza nuova e il parco urbano di accesso al Corso Vittorio Emanuele II. Domani mattina alle ore 10:30, l’evento di presentazione del nuovo spazio urbano riqualificato e la
consegna dell’opera pubblica alla comunità e ai numerosi cittadini temporanei, che sempre più numerosi, affollano le strade del prezioso borgo lucano. Ad annunciarlo il Sindaco, Nicola Valluzzi: «L’intervento di riqualificazione urbana dell’area
sottostante la piazza principale del paese, l’abbattimento del mattatoio comunale, mai entrato in funzione, l’illuminazione artistica della chiesa Madre e dei vicoli circostanti è stata finanziata per un importo di oltre 680.00,00. € dal Programma Operativo Val d’Agri
della Regione Basilicata». «L’opera - prosegue il Sindaco - è stata completata in poco più di 12 mesi dalla consegna dei lavori, progettata ed efficacemente eseguita da professionisti locali ed impresa del luogo, costituisce un esempio virtuoso di riuso del suolo, riqualificazione funzionale e ambientale di un’area degradata. L’infrastruttura è stata intestata al dottor Michele Paternò, compianto cittadino insigne di Castelmezzano, scomparso nel 2017, medico dalle grandi doti umane e professionali, figlio d’arte, storico primario dell’Azienda ospedaliera San Carlo e personalità unanimemente amata dalla comunità castelmezzanese, di cui fino alla morte è stato assoluto punto di riferimento». «Amore e rispetto per la comunità - conclude Valluzzi - trasmessi ai figli che continuano a mantenere forte il legame con Castelmezzano ed i suoi abitanti».
INFRASTRUTTURE UNO DEI TEMI CENTRALI AL MANCATO SVILUPPO DEL SUD ITALIA E POI IL PROGETTO “GRANDE LUCANIA”
Questione meridionale, Laurino e l’ex sindaco Fierro ne discutono ad un convegno studi a Leporano
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i è parlato di “Questione Meridionale” a Taranto in un Convegno di Studi, che ha coinvolto numerose personalità della Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia presso il Castello Muscettola di Leporano. Tra i partecipanti e relatori, anche il Sindaco di Sant’Angelo Le Fratte, Michele Laurino, quale Delegato Svimar Autonomie locali per Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, e il già Sindaco di Potenza, Gaetano Fierro. Organizzatore dell’evento Nicola Russo, Presidente dell’Associazione Taranto Futura, da tempo ormai impegnato nella discussione sul tema che, purtroppo, resta sempre attuale. A presiedere e coordinare i lavori il Sindaco di Leporano, Vincenzo Damiano di origini lucane, madre della provincia di Potenza e padre del Materano, che ha promesso al collega in fascia Laurino, una visita istituzionale nel paese lucano e l'augurio di instaurare una serie di scambi culturali tra le due comunità. Il Delegato Svimar Laurino, ha asserito dal canto suo come «in Basilicata vi sia la più bassa densità di popolazione d’Italia, siamo 131 comuni di cui 105 sotto i 5000 abitanti. Tra questi rientra anche San’Angelo, con 1434 anime, ma ad oggi superiamo i 150mila turisti all’anno e siamo conosciuti in Italia ma anche all'estero per il paese con maggior numero di murales. Iniziai nel 1994 senza mai più interrompere, e insieme ad altri due comuni, Satriano e Savoia di Lucania, siamo anche la “valle più dipinta d’Italia”. E poi con l’evento “Le cantine” in tre giorni raggiungiamo le 70mila presenze, e sono ancora tante altre le nostre particolarità». Tornando
però al tema del convegno Laurino asserisce: «Era il 1950 quando con la Cassa del Mezzogiorno dovevamo risolvere il problema del gap Nord-Sud, ma purtroppo ciò non è avvenuto. Gli ultimi numeri sullo spopolamento sono terrificanti. In 73 anni nessuna regione del sud e nessun governo regionale ha programmato le infrastrutture per il Mezzogiorno. Occorre allora fare di più: i territori si devono unire, così come le associazioni e rilanciare questo Sud che ha una morte annunciata, e lo dicono i numeri. Senza infrastrutture però è impossibile pensare che un turista, un lavoratore, uno studente, un imprenditore che vorrebbe investire, possa immaginare di farlo in queste condizioni. Solo creando infrastrutture potremo uscire dall’isolamento e risolverei problemi che affliggono il Mezzogiorno, ma tutto ciò è possibile solo facendo rete» conclude Laurino non prima di aver rivolto il suo «grazie all’Assessora alla Cultura e Turismo di Leporano, Iolanda Lotta, per la proposta di gemellaggio che ho accolto con grande piacere e spero di attuare quanto prima». Stando invece alle parole di Gaetano Fierro, già Sindaco di Potenza, capoluogo di Regione «preme sottolineare un aspetto -riferendosi all’amico Nicola Russo- organizzare un evento di questa natura è complicato sotto molti punti di vista, ma questa iniziativa testimonia il forte attaccamento alla sua terra, ai problemi che ha e soprattutto allo sforzo che persegue nel realizzare quel grande sogno per il quale siamo qui convenuti. Abbia-
mo in mente un progetto, che ha un nome ed una storia e si chiama “Grande Lucania”. Ricordo il grande progetto territoriale della Magna Grecia, che abbracciava i nostri territori, all’interno della quale oggi ci muoviamo. La cultura universale di ogni tempo è nata dalle nostre parti. In politica come nella vita, nulla nasce per caso, ma purtroppo questo grande territorio che era così importante è finito per essere la Cenerentola dell’Europa. È stata sviluppata una visione dell’Italia secondo una visione geometrica verticale, il progresso si svolge lungo le aree litorali dello Stivale, senza una visione orizzontale, che oggi va recuperata. Salerno, Potenza, Matera, Taranto scorrono sulla stessa linea di Parallelo, con medesimi interessi: trasporti, turismo, cultura. La Questione Meridionale non deve apparire una lezione patetica o retorica, ma va riproposta in maniera totalmente diversa». EMANUELA CALABRESE
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Matera e Provincia
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L’obiettivo è di intervenire sui bisogni reali della collettività materana. Il sindaco Bennardi: «Un’importante opportunità per realizzare il principio di partecipazione»
Politiche sociali, si sono insediati i Tavoli tematici permanenti di programmazione
MATERA. Intervenire sui bisogni reali della comunità. È questo l’obiettivo dei Tavoli tematici permanenti di confronto, proposta e risposta, che si sono insediati mercoledì nella sala consiliare di via Sallustio. All’atto ufficiale erano presenti il sindaco, Domenico Bennardi, gli assessori Maria Pistone (Politiche sociali) e Tiziana D’Oppido (Pari opportunità) con il presidente del Consiglio, Francesco Salvatore, e alcuni consiglieri comunali, oltre alla responsabile dell’ufficio di Piano, Caterina Rotondaro, il dirigente Paolo Milillo, la segretaria generale, Francesca Basta ed i rappresentanti di università, Azienda sanitaria materana, scuole, categorie datoriali, enti religiosi e associazioni del Terzo settore. Questi ultimi erano stati sensibilizzati nel settembre scorso, mediante un Avviso per la manifestazione d’interesse, con cui l’Amministrazione comunale chiedeva di formalizzare la propria volontà di far parte dei Tavoli tematici, nell’ambito della programmazione del welfare locale. Con questa iniziativa, il Comune in qualità di Ambito territoriale sociale urbano, ha ritenuto di fondamentale importanza avviare un percorso condiviso per l’elaborazione del Piano comunale dei servizi sociali e socio-sanitari, con l’obiettivo di realizzare un lavoro partecipato, ispirato dal principio della costruzione dal basso e della sussidiarietà, che unisca l’efficienza del sistema dei servizi sociali e di welfare, con il miglioramento delle capacità
degli individui (singoli o associati) di operare. Sono state individuate nove macroaree di intervento, sulle quali si orienteranno altrettanti Tavoli: famiglia e minori, politiche di genere, salute mentale, disabili, anziani, inclusione sociale, dipendenze, giovani e immigrazione. In quest’ottica, i Tavoli sono luoghi strutturati e formali di consultazione, confronto e individuazione delle risposte, ai bisogni della singola macroarea. Possono farne parte anche rappresentanti del consiglio comunale, dei Comitati di quartiere, della scuola, dell’università e dell’azienda sanitaria locale. Infatti, l’Avviso rimarrà comunque aperto ad eventuali ulteriori e diverse manifestazioni di interesse. Pertanto sarà possibile, previa valutazione dei requisiti, unirsi ai lavori del Tavolo anche dopo il loro insediamento, coprendo le posizioni ancora incomplete e fino alla concorrenza del numero totale dei componenti previsti per ogni singola rappresentanza. «Un’importante opportunità - commentano l’assessore Pistone e il sindaco Bennardi- sia per l’Amministrazione comunale, che può realizzare il principio di partecipazione, che per i soggetti interessati, che potranno mettere la propria esperienza in tema di politiche sociali a disposizione della collettività. Ringraziamo per il grande lavoro svolto la responsabile dell’ufficio di Piano, dottoressa Rotondaro, il dirigente Milillo, la dottoressa Basta e tutto il loro staff, che hanno accolto tutte le nostre richieste».
FINANZIATI CON L’AVANZO DI BILANCIO DI CIRCA 60MILA EURO
Matera, al via i lavori per riqualificare le periferie
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on il ripristino e la riqualificazione delle ringhiere pubbliche in via Adriano Olivetti, sono partiti i primi lavori nelle periferie, finanziati con l’avanzo di bilancio di circa 60mila euro. «Si tratta - si legge nella nota del Comune - di piccole opere di riqualificazione, per abbellire e restituire decoro ai rioni. Un’iniziativa del sindaco di Matera Domenico Bennardi, che si pensa di rendere strutturale per ogni bilancio annuale». Soddisfatti i consiglieri comunali di maggioranza, che avevano segnalato le situazioni più urgenti sulle quali intervenire. Nelle prossime settimane, sarà avviata anche l’installazione delle prime 20 pensiline “smart” per le fermate dei bus cittadini. Un modo per offrire riparo e servizi innovativi ai cittadini in attesa dei mezzi urbani.
Si tratta di Adriana Domeniconi: «Ho aderito con determinazione ed entusiasmo» Semplificate e accelerate le tempistiche di intervento sugli alloggi
“Noi Moderati” nomina la Coordinatrice di Stigliano Ater Matera, tempi più brevi per la manutenzione ordinaria “N oi Moderati” nomina la Coordinatrice cittadina di Stigliano, individuata in Adriana Domeniconi. Romana di nascita e provenienza, avendo trascorso gran parte della sua vita nella Capitale, ma ormai, da tempo, stiglianese di adozione, con alle spalle un curriculum personale e professionale eccelso: Laurea in lettere classiche presso “La Sapienza”, insegnante, redattrice di numerosi articoli per varie testate online, protagonista nel sociale, vice presidente della Associazione “Con Te Donna” che tratta temi sensibili quali l’ascolto alle donne e la difesa delle vittime di abusi, presidente dell’Enac Basilicata occupandosi di enogastronomia ed eno-
turismo ed ancora di bigenitorialità, separazioni ed affido minori, partecipando alle audizioni relative alla legge Pillon per i papà separati, vice presidente del Movimento Difesa del Cittadino con delega alle pari opportunità ed infine, ma solo per non essere prolissi, coordinatrice provinciale Fenailp per le piccole e medie imprese. «Donna straordinaria, risorsa eccezionale, poliedrica, che abbiamo l’orgoglio di essere riusciti a far aderire al nostro progetto», dichiarano, all’unisono, il Coordinatore regionale di “Noi Moderati” Francesco Cannizzaro, il vice regionale Nicola Viola, il Coordinatore provinciale di Matera Raffaello Ripoli ed il Responsabile Enti Locali e Tutela dei Consumatori ed Im-
prese Cosimo Ierone. Interpellata, la Domeniconi dichiara: «Ho deciso di aderire a “Noi Moderati”, con determinazione ed entusiasmo, perché dopo le delusioni di altre esperienze partitiche, ho constatato che questa grande famiglia è portatrice di valori sani e straordinari ed in particolare di un assunto-dogma, per me sacro e sempre di emolumento, del grande Platone il quale diceva “prima di pensare a cambiare il mondo, fare le rivoluzioni, meditare nuove costituzioni, stabilire un nuovo ordine, scendete prima di tutto nel vostro cuore fatevi regnare l’ordine l’armonia e la pace e soltanto dopo cercate delle anime che vi assomiglino ed agite”. Ecco questa è l’atmosfera che si respira, a livello umano (perla rara in politica), all’interno del nostro gruppo, del nostro partito, della nostra comunità».
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Ater di Matera semplifica e accelera i tempi di intervento per la manutenzione ordinaria degli alloggi: affidati e consegnati i lavori a quattro operatori economici mediante Accordo Quadro. L’Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale (ATER) di Matera ha aggiudicato l'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria degli alloggi di proprietà e in gestione dell'Ente, al fine di semplificare e ridurre notevolmente i tempi di risposta alle problematiche segnalate dagli utenti. Tale procedura è stata espletata attraverso l'utilizzo dell'istituto dell'Accordo Quadro, come previsto dalla normativa vigente in materia di contratti pubblici. Questa nuova modalità, di fatto, permette all'Ater di Matera di intervenire con maggiore celerità e flessibilità, evitando le lungaggini tipiche delle procedure di affidamento di tipo ordinario, disponendo di quattro diverse imprese che interverranno simultaneamente sull'intero territorio provinciale. «Grazie a questa scelta strategica, - afferma l'Amministratore Unico Lucrezia Guida - l'Ente potrà affrontare con tempestività le diverse esigenze e richieste degli utenti, migliorando così la qualità dei servizi offerti e andando incontro alle sempre crescenti richieste di manutenzione degli inquilini in tempi molto brevi». Per ottimizzare ulteriormente la gestione territoriale, l'intera provincia è stata suddivisa in quattro comprensori distinti, ciascuno affidato a uno specifico operatore economico così da ridurre i tempi di intervento. L'Accordo Quadro, avrà validità fino al 31 dicembre 2024.
Periscopio
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La ricerca curata da Gabriele Scarcia punta a far conoscere ai viaggiatori il tesoro artistico più recondito custodito nel territorio regionale
Un volume voluto dalla Regione e dall’Apt racconta l’arte nascosta dei borghi lucani
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i intitola “Basilicata. curiosità d’arte attraversando i borghi lucani” il nuovo volume curato dal giornalista e critico d’arte Gabriele Scarcia e voluto dalla Regione Basilicata e dall’Apt per raccontare non solo ai viaggiatori, ma anche ai lucani alcuni dei tanti sentieri artistici che cesellano i piccoli comuni della nostra regione. Si tratta di un viaggio alla scoperta di opere d’arte cosiddette “minori” ma che, invece, rappresentano storie altrettanto importanti delle tante piccole comunità troppo spesso tenute ai margini della cultura ufficiale. «La Basilicata - si legge nella nota di presentazione - si mostra senza veli e orpelli, come in una vetrina, pronta a esibire, attraverso accattivanti immagini il suo tesoro artistico più recondito, ossia quello custodito nelle chiese, nei musei diocesani, nei palazzi comunali, nei chiostri conventuali». Nel testo si attraversano decine di borghi divisi in cinque lunghi sentieri tematici. Si passa così dal crocifisso ligneo seicentesco giunto dalla Sicilia a Stigliano a cui viene attribuito il prodigio di aver liberato il paese dalla peste nel 1656 al reliquiario di Sant’Eufemia conservato a Irsina, alla Pietà del XV sec. conservata a Melfi.
Cinque percorsi tematici che coinvolgono complessivamente 25 comuni e a cui se ne aggiungono molti altri solo citati per alcune originali curiosità. Infatti, l’aspetto che rende ancora più interessante questa pubblicazione è che la scoperta delle opere d’arte si accompagna a pagine di approfondimenti storici, curiosità, leggende tali da incuriosire ulteriormente il viaggiatore. «Il lavoro che ha portato a questa pubblicazione scrive nella prefazione il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi - è stato un lavoro certosino, di ricerca e di approfondimento con la volontà di suscitare nel lettore , e nel viaggiatore, curiosità e il desiderio di entrare a contatto con i luoghi, le opere le storie. È un modo nuovo di raccontare una regione attraverso valori come cultura, lentezza, autenticità. Con le storie e le curiosità svelate da Scarcia ci si immerge in una lettura nuova e divertente del patrimonio culturale dei borghi lucani». «Con la curiosità del viaggiatore più che dello scienziato - afferma nelle note introduttive il direttore di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti - ci accostiamo, in questo libro, a leggere di storia e di leggende, di arte e di tradizioni, di aneddoti e di documenti d’archivio che
con dovizia e precisione scientifica un abile narratore ed enciclopedico storico dell’arte, Gabriele Scarcia, ha saputo tradurre in un linguaggio semplice e piacevole. Si ha la sensazione di sfiorare piccole-grandi storie e piccoli-grandi misteri. “Sfiorare” e non “svelare”: perché un mistero svelato non sarebbe più tale, e la curiosità che nasce da un mistero può invogliarci a
partire, lontano dalle destinazioni di massa, seguendo indizi che conducono a emozioni esclusive». «Questa guida - scrive il curatore, Gabriele Scarcia - ambisce ad accompagnare il curioso visitatore nella nostra regione più interna, attraverso descrizioni di riti, di magie, guardando gli oggetti della tradizione e le opere d’arte, con occhi nuovi. E
perché no, anche con un pizzico d’ironia. Oltre ai meri dati tecnici, ci sono aneddoti, indizi o altre chiavi di lettura dei beni culturali che sollecitano la fantasia o l’acume di ognuno, permettendo di acquisire risposte alle tante curiosità che pervadono il viandante contemporaneo. Questo e molto più, nella guida attraverso i curiosi percorsi dell’arte in Basilicata».
Firmato il contratto in Comune a Potenza: è nella centralissima via del Popolo. Soddisfatte Rapolla e Ciminelli
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Assegnata la nuova sede all’associazione Arcigay Basilicata
iorno storico, quello di ieri, per l’associazione di promozione sociale Arcigay Basilicata, Don Marco Bisceglia: dopo ormai 10 anni di intensa attività, il Comune di Potenza ha assegnato una nuova sede nella centralissima via del Popolo. Presenti alla firma del contratto la Presidente, Morena Rapolla e la consigliera nazionale di Arcigay Pia Adriana Ciminelli, entrambe visibilmente emozionate e commosse. Secondo la dottressa Pia Adriana Ciminelli, Consigliera nazionale di Arcigay: «La nuova sede di Arcigay Basilicata rappresenta un importante baluardo di
emancipazione e tutela dei Diritti della Comunità lgbtqia lucana». «Tante battaglie sono state vinte - ha aggiunto - ma ancora tante devono essere condotte. L’affermazione dei percorsi identitari richiede costanza, lungimiranza e pluralità di intenti, al fine di rendere finalmente tutelata in modo pieno la cittadinanza di tutti». Secondo l’avvocata Morena Rapolla, presidente dell’Associazione: «La nuova sede ci consentiràdi proseguire in maniera ancor più fruttuosa le attività di __ Di Lascio, Rapolla, Blasi, Ciminelli ascolto, accoglienza e protezione delle tante Persone Lgbtqia+ lucane che si rivolgono a noi, un marco Blasi ed al Dirigente Vito durato alcuni mesi e tutt’altro che ringraziamento al Sindaco Mario Di Lascio che ci hanno accom- scontato, la nuova sede sarà la caGuarente, all’assessore Gian- pagnato lungo questo percorso sa di tutti».
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