IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
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LAGONEGRO CONSIGLIO COMUNALE, L’INVITO ALLA MAGGIORANZA: «DOVREMMO DIMETTERCI TUTTI»
Mastroianni rompe definitivamente
L’ex assessore toglie l’appoggio a Falabella: «Passo all’opposizione»
Servizio a pagina 16
Monitoraggio Lea, per la politica che ha fretta di attaccare strumentalmente il parziale è già definitivo
Sanità, “angeliche” frottole Il Ministro Schillaci: «I dati sono parziali, i punteggi su dati non completi»
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MERCATO DEL LAVORO
Assunzioni sì, ma quasi tutte a tempo
’ un mercato del lavoro, quello lucano, che appare diviso in due metà: da un lato continuano ad essere molto ricercati gli “operai specializzati e conduttori impianti” (41% dei nuovi ingressi, a febbraio) e i profili generici (14%); dall’altro crescono i profili medio-alti, con il 18% destinato a dirigenti, specialisti e tecnici che si avvicina alla media nazionale (del 21%), i professionisti del commercio e dei servizi (17%) e gli impiegati (10%). A febbraio, in Basilicata, programmate circa 2 mila 620 nuove (...)
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IL BLUFF DI BASILICATA CASA COMUNE
i ricordate com’è uscito fuori il miracolo del beato Angelico Chiorazzo per condurre lo sgangherato centrosinistra dalle secche alle sorti magnifiche e progressive per dirla col verso bello e promettente di Leopardi? La risposta è nel tavolino piccolo ed in versione crociata che, con tono provvidenziale, ha dato annuncio dell’impegno dei cattolici per scacciare malvagi e patrioti dalla povera Basilicata che pure l’avevano occupata con frotte di napoletani e perfino d’ultrà boccacceschi messi a fare addirittura gli assessori come tristemente insegna il caso Galella. Ora lasciamo stare la mancanza d’eleganza e soprattutto di fair play politico d’essere indicati proprio dal tavolino in cui comodamente ci si siede, ma è davvero surreale che un movimento come Basilicata Casa Comune che s’intesti l’onore d’esprimere la leadership presidenziale solo con la presunzione dello Spirito Santo non abbia nemmeno l’onere di concorrere per parte sua con una propria lista, ma invece s’imboschi pilatescamente, manco fosse un monolocale, nella lista del presidente, alla faccia dei poveri dem che ormai s’ingoiano amaro e contro amaro senza batter ciM. Dellapenna a pagina 10 glio. Canta la band The Busters: “It’s a bluff…bluff”.
Regionali, Galella e Piro ci sono ■ continua a pagina 6
Il meloniano e il “patto della trappola”: «Rinuncio a Potenza». Il forzista: «A lavoro per lista competitiva»
ILLUSTRATO IL PROGETTO, S’ACCELERA SULLA SVOLTA GREEN
Barile, la 1a Cer lucana: benefici economici, ambientali e sociali
A. Carponi alle pagine 2 e 3
Servizio a pagina 9
I BLITZ
Potenza, coppia dominicana fermata con 400 gr di cocaina Violenza in famiglia: 2 interventi a Melfi e nel capoluogo
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■ Servizi
a pagina 14
CRONACA
Sant’Arcangelo, Fondi Ue ad azienda agricola: sequestrati 130 mila € Crollo Vico Piave a Matera: assolti due dipendenti comunali ■ Servizi alle pagine 17 e 18
_ POTENZA
Disastro lavori largo Duomo, oggi l’incontro tra Comune e Soprintendenza in cerca della variante
■ R. Mollica
a pagina 13
_ BERNALDA
È morto Roberto Scasciamacchia paladino dell’inclusione dei disabili: il sindaco dichiara lutto cittadino ■ A. Pace
a pagina 19
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Primo Piano
giovedì 22 febbraio 2024 www.lecronache.info
Autoproclamatosi in corsa per la poltrona di sindaco di Potenza, l’assessore regionale risvegliato dal “patto della trappola”: «Mi candido alle regionali»
Terminata la psicoanalisi collettiva Galella annuncia: «Rinuncio al sogno»
I
l dante causa, come noto, è andato via e non rientrerà ancora per circa altri 3 anni, di conseguenza per il già comandato il compito di continuare a scaldare la poltrona: tutto cambia, l’ordine resta. Dal comando precedente, all’ordine successivo: il “patto della trappola” politica con piacere avallata dai suoi colleghi potentini, Alessandro Galella, l’ha compreso, forse però, a distanza di quasi 2 anni quando, all’epoca, gli sfuggì che il gioco a somma minore di zero consisteva nel “tu prendi oggi, ma resti fuori domani”. Non considerato valido per permanere nella Giunta comunale di Potenza, si ritrovò assessore esterno in Giunta regionale: prese ieri, e rimane fuori oggi. Non avendo vinto la “guerra” sconfiggendo i nemici, qualora fosse accaduto, avrebbe potuto avere voce in capitolo sulla spartizione del bottino, è incappato nell’antinomia
del se vinci male, perdi bene. Ad oggi, l’unico obiettivo alla sua portata resta quello: perdere bene. Non si sa se esiste un precedente che abbia ispirato l’attuale assessore regionale all’agricoltura Galella su qualcuno che dopo essersi autoproclamato sindaco, lo sia diventato. Lui l’ha fatto e, come da prassi, primo cittadino del capoluogo, stando alla parola del politico, non lo diventerà: «Purtroppo il mio sogno di fare il sindaco di Potenza non si realizzerà, per adesso».Ad annunciarlo più a sé stesso che agli altri, Galella dai suoi profili social. Così come l’annuncio della candidatura a sindaco, l’aveva fatto più a sé stesso che agli altri. Del resto, verrebbe naturale proseguire, era ed è un «sogno», come l’assessore stesso l’ha definito. Una sorta di esperimento di psicoanalisi collettiva. Alla fine si è conclusa così.Alessandro senza Magno, non cogliendo
__ Galella
il “patto della trappola” politica, credeva invece che l’esperienza nell’esecutivo Bardi, fosse il preludio alla standing ovation elettorale a Potenza per la fascia tricolore. Il giorno della nomina assessorile, con ogni probabilità il più contento non era Galella, ma il leghista Mario Gua-
rente: “tu prendi oggi, ma resti fuori domani”.Se Bardi bis in Regione e Guarente bis a Potenza, in Basilicata troverebbe piena applicazione il non metodo della riconferma degli uscenti. Dal ritiro di Galella, prematuro giungere già a tali conclusioni.Dal dante causa al “pat-
to della trappola” politica fatto a Galella dai suoi colleghi potentini, la conferma dall’assessore regionale all’agricoltura: «Sarò candidato nella lista dei Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali del 21 e 22 aprile». A. CARPONI
Primo Piano
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L’annuncio sui social del vice presidente del Consiglio regionale che rivendica i progetti realizzati in questi 5 anni «con impegno, dedizione, coerenza e anche determinazione»
Regionali, Piro si ricandida con FI: «ll partito lavora in sintonia ad una lista competitiva» L
e elezioni regionali di aprile in Basilicata ormai sono state ufficializzate e sembrano avvicinarsi ora a grandi passi. Tant’è che iniziano a venir fuori i primissimi appelli per le prossime candidature nelle liste. Come nel caso del vice presidente del Consiglio regionale di Forza Italia Francesco Piro che - con un videomessaggio sui social, che ha ottenuto centinaia di like - ha annunciato la sua ricanditura alle prossime Regionali con Forza Italia, «il partito in cui milito da sempre - afferma Piro - e che ha avuto il grande piacere di rappresentare in questi cinque anni di Consigliatura regionale». Da Piro, quindi, la conferma che il Partito forziasta «sta lavorando in sintonia con i coordinatori provinciali e regionali e con lo stesso presidente Bardi alla composizione di una lista competitiva, fatta dei uomini che ancora una volta hanno deciso di mettere il proprio impegno al servizio della comunità lucana». Nell’annuncio Piro ha anche attaccato l’Amministrazione comune di Lagonegro guidata dal sindaco Falabella per aver «rinunciato ad oltre 10 milioni di euro per la comunità ed esulta per un contributo di 49 mila compresa iva e spese tecniche per la realizzazione di un piccolo impianto fotovoltaico sul tetto del Palazzo di Città». Alludendo in tal senso al finanziamento sprecato «per il rifacimento della scuola di piazza della Repubblica, una scuola - spiega Piro - dichiarata dallo stesso Comune non antisismica e non a norma. Costringendo così ha incalzato il rappresentante forzista - i nostri figli e nipoti per i prossimi 50 anni a continuare a stare in una scuola vecchia e che ha comunque tante criticità». E ancora, secondo quanto ribadisce Piro nel
L’APPELLO DEL PRESIDENTE DEI LUCANI IN SVIZZERA
Elezioni Basilicata, Ticchio: «Il centrosinistra sia unito»
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DI GIUSEPPE TICCHIO*
__Piro durante il videomessaggio
videomessaggio, l’Amministrazione a guida Falabella ha «rinunciato, nonostante le mie richieste, alla realizzazione di una piscina coperta, con un finanziamento di circa 5 milioni di euro. Così come - incalza - ha rinunciato alla realizzazione di un’elisuperficie che consentisse l’atterraggio notturno dell’elisoccorso». Il vice presidente del Consiglio di Basilicata, dunque, si ripresenta agli elettori con un accorato appello sui social illustrando progetti concreti fatti in questi cinque anni «con impegno, dedizione, coerenza e anche determinazione» e degli altri in previsione. Tutto messo nero su bianco in un opuscolo che annuncia Piro - nei prossimi giorni verrà distribuito nella comunità di Lagonegro. A.P.
Costituito per promuovere studi e approfondire la storia del Partito, tra i membri anche l’ex deputato
Peppino Molinari nel comitato nazionale per la celebrazione degli 80 anni della Dc
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on una lettera inviata del presidente ed On. Ortenzio Zecchino il già deputato democristiano lucano, Peppino Molinari, è stato nominato nel Comitato nazionale per la celebrazione dell’80° anniversario della nascita della Dc. In occasione della ricorrenza degli 80 anni dalla nascita della Democrazia Cristiana, si è inteso costituire un Comitato per promuovere studi volti ad approfondire la conoscenza di ciò che essa, per molti decenni, ha rappresentato nella vita dell’Italia. La sua nascita – si legge in una nota – non è attestata da un atto uf-
ficiale, come era avvenuto per il Partito popolare di Sturzo. La si può comunque fissare nell’arco temporale compreso tra settembre 1942 (quando, nell’abitazione milanese dell’industriale Enrico Falck, in clandestinità, Alcide De Gasperi, Piero Malvestiti, Achille Grandi, Stefano Jacini, Giovanni Gronchi, Giuseppe Brusasca decisero di dar vita al partito) e luglio 1944 (primo Congresso, Napoli, 29 e 30 di quel mese). In quell’arco temporale si collocano due importanti eventi fondativi del nuovo partito: la redazione del c. d. Codice di
Camaldoli (18-23 luglio 1943) e la diffusione, il 26 luglio dello stesso anno, di un documento dal titolo Idee ricostruttive della Democrazia Cristiana, a firma Demofilo (Alcide De Gasperi). La vita della Dc copre oltre un cinquantennio, essendo stata sciolta il 19 gennaio 1994, data di nascita del nuovo Partito Popolare Italiano. In quel lungo tempo, carico di eventi e trasformazioni straordinarie, la DC ha avuto ininterrottamente, col sostegno elettorale degli italiani, la responsabilità di guidare il Paese. Nel corso di questa non breve vita, essa ha segnato profondamente la storia del nostro Paese riuscendo a convogliare e a raccogliere un’ampia base di consensi, come forza di mediazione, capace di interpretare le istanze
ll’indomani della firma del decreto del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi che ha così individuato per i giorni del 21 e 22 aprile la data per svolgere le votazioni regionali in Basilicata, la macchina elettorale si è messa ufficialmente in moto. Solo che non è oliata bene. Nel centrodestra ufficialmente non c’è ancora il lascia passare della coalizione per la ricandidatura del presidente uscente Bardi, mentre nel centrosinistra qualcuno accenna al caos che regna sovrano. Peccato che sia questa una mera impressione che si insinua solo nella mente dei disfattisti. Perché, a mio parere, non vedo nessun caos. Ed è da tali considerazioni che vorrei far giungere a tutto il centrosinistra lucano un ulteriore appello di unità. Non c’è più tempo da perdere! Se è vero che la storia insegna, questo è il momento di tenere ben a mente la lezione passata. Quando in giro si sente dire che il centrosinistra appare frammentato, la risposta più logica da dare a questa affermazione dovrebbe essere che si potrebbe pure utilizzare il termine “frammentato”, sebbene tale accezione è un‘incrostazione nella mente degli attuali dirigenti del centrosinistra. A questo punto, visto che ad oggi nessun gruppo politico che si ispira alla coalizione di centrosinistra ha messo in campo un’alternativa credibile e nessun autorevole candidato - almeno per confrontarsi con chi da tempo ha deciso di metterci la faccia, come il candidato proposto da “Basilicata Casa Comune” Angelo Chiorazzo – il mio timore è che, essendoci altri candidati in campo, il centrosinistra possa fare la stessa fine di 5 anni fa. Pertanto - appellandomi ai sopracitati “disfattisti” - se non è vostra intenzione quella di rimanere al palo, dal momento che non esiste altra alternativa al nome di Chiorazzo - il quale già opera da tempo per compattare il centrosinistra per riportarvi nei prossimi 5 anni al Governo regionale - penso sia necessario che vi mettiate di buona volontà e vi organizziate di conseguenza per la prossima legislatura. A buon intenditore, poche parole. Mi affido alla vostra fantasia intellettuale. Chi vuol capire, capisca. *PRESIDENTE FEDERAZIONE LUCANA IN SVIZZERA
e gli interessi della complessa e articolata della società italiana, in una visione interclassista, pluralista e solidaristica. Nata, come ricordato, in clandestinità, essa ha dato il suo generoso contributo alla lotta di Resistenza, per poi essere protagonista nella rifondazione dello Stato, nella ricostruzione materiale del Paese, nel suo riaccreditamento internazionale, grazie alle coraggiose scelte di politica estera, operate tra duri contrasti, conseguenti alla sopraggiunta divisione del mon-
do in blocchi contrapposti. In quel tempo dei primi anni Cinquanta i suoi uomini offrirono, inoltre, contributi determinanti all’avvio del processo di unificazione europea. E poi, “inchiodata – secondo la definizione di Moro – al suo ruolo di unico partito di governo”, a causa della peculiare configurazione del nostro sistema politico, la Democrazia cristiana ha continuato, negli anni successivi, tra luci ed ombre, ad assicurare all’Italia crescita civile ed economica.
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giovedì 22 febbraio 2024 www.lecronache.info
Primo Piano
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Il commento di Cifarelli (Pd) alla sentenza del Consiglio di Stato su Di Ginosa: «L’approccio spartitorio non era una sensazione»
Annullata la nomina del Dg Arlab «Approccio arbitrario del cdx»
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a notizia della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la nomina del Direttore generale dell’Arlab, nel settembre del 2021 Bardi conferì l’incarico al materano Paolo Di Ginosa, «non è di quelle che mi riempiono di gioia», ha dichiarato il consigliere regionale del Partito democratico, Roberto Cifarelli, ma «merita un approfondimento politico». «Questa sentenza ha proseguito Cifarelli boccia la condotta del Presidente Bardi che, con la cosiddetta legge “Pieni poteri”, manifestando la sua mancanza di fiducia nella classe dirigente del centrodestra lucano, volle avocare a sé una vasta gamma di poteri che, come confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato ha finito per generare un’arbitrarietà di attività fuori dalla legge. La questione politica sottesa a questa vicenda va ben oltre quanto riportato dalla sentenza del Consiglio di Stato, poiché mette in evidenza un operato che era ed è sotto gli occhi di tutti. In altre parole, tutto quanto accade in Basilicata sembra essere decisione del Presidente Bardi e del suo cerchio ristretto, con poca considerazione per i Consiglieri regionali, parlamentari e dirigen-
Basilicata 24 ore
mercoledì 21 febbraio 2024 www.lecronache.info
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Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Fiore sull’incarico di Dg Arlab al materano: a 2 mesi dalle regionali, Agenzia verso il Commissariamento
La Regione si fida di Di Ginosa, ma non spiega il perché: nomina annullata
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genzia regionale per il lavoro e l’apprendimento Arlab: il Consiglio di Stato certifica il “papocchio”. A distanza di oltre 2 anni dal decreto presidenziale, risalente al settembre del 2021, annullata la nomina di Bardi in favore del materano Francesco Paolo Di Ginosa quale Direttore generale dell’Agenzia. A vincere il ricorso, che invece era stato respinto dal Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Ba-
centrodestra o presidente indicato da Forza Italia, imprescindibile un elemento: «L’incarico di Direttore generale Arlab è conferito con provvedimento motivato». Da Bardi, invece, come rilevato dai massimi Giudici amministrativi italiani, «lo sconfinamento nell’arbitrio». Fiducia cieca del Gen in Di Ginosa, nomina nulla. In sintesi, è accaduto questo. Di “Pieni poteri” in “Pie-
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Impugnato il decreto del presidente Bardi: la “Pieni poteri”
al vaglio della Giustizia amministrativa
Nomina del Direttore generale Arlab: il ricorso al Tar è servito
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DI FERDINANDO MOLITERNI
hi di nomine ferisce, di nomine potrebbe perire: il caso Arlab, finisce al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata. Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, gol b
__ Cronache Lucane, edizione di ieri
ti di partito». La nomina del Direttore generale dell’Arlab è stata oggetto di diversi atti consiliari a partire da un’interrogazione consiliare del 22 ottobre 2020 e anche di una mozione consiliare il 24 maggio 2021. «Questi atti - ha rimarcato il consigliere regionale del Pd - mettevano in evidenza esattamente quanto il Consiglio di Stato ha poi confermato nel suo provvedimento: l’approccio spartitorio messo in atto nel centrodestra non era una sensazione, ma si è dimostrato un fatto. I cittadini lucani devono essere tutelati da questo marasma dunque invitiamo il Presidente Bardi a fare presto a ripristinare il regolare funzionamento dell’Ente». «A colui che, con il suo comportamento, la pazienza e la dedizione, ha potuto scoperchiare que-
__ Cifarelli
sto sistema va la nostra sincera solidarietà - ha concluso Cifarelli -, che coincide con quella dei lucani onesti che non intendono piegarsi ai soprusi di una politica che predica bene e razzola male». Il ricorso accolto, è quello che ha presentato l’ex Dg Arlab, Antonio Severino Fiore, che era tra i 17 aspiranti all’incarico di vertice poi affidato a Di Ginosa. La nomina è stata annullata per carenza motivazionale.
LA RICHIESTA DI CONFAGRICOLTURA E COPAGRI
«Tavolo verde, sia presente pure Bardi»
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n riferimento alla convocazione del Tavolo Verde, il presidente di Confagricoltura Basilicata, Francesco Paolo Battifarano, ed il presidente Copagri Basilicata, Nicola Minichino, hanno dichiarato che «seppur apprezzando la tempestiva convocazione, alla luce delle recenti decisioni politiche e per le emergenze del comparto agricolo, chiediamo di voler aggiornare ad una nuova convocazione il Tavolo Verde con i soli punti che attanagliano il settore così da poter presentare nel Consiglio regionale straordinario, convocato per il 27 febbraio, una proposta condivisa a sostegno del comparto agricolo, emergenza fauna selvatica, costo materie prime, emergenza idrica». «Alla prossima convocazione - hanno aggiunto e concluso Battifarano e Minichino -, così come tra l’altro già più volte richiesto, la presenza del Presidente della Giunta regionale».
__ Battifarano
La proposta licenziata a maggioranza dalla 3a Commissione consiliare: sono stati definiti 10 obiettivi strategici
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Aggiornamento Piano regionale dei trasporti 2023-2035
a proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Aliandro (Forza Italia), “Modifiche alla legge regionale 9 gennaio 1995”, norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” è stata licenziata a maggioranza dalla terza Commissione consiliare permanente (Attività Produttive-Territorio e Ambiente), presieduta dal vicepresidente Roberto Cifarelli (Pd). La modifica alla Legge regionale 2 del 1995 riguarda l’aumento della dimensione delle aree omogenee. In particolare si stabilisce che: «Gli ambiti territoriali di caccia di norma hanno dimensione sub-provinciale, sono omogenei e delimitati da confini naturali, con una estensione minima di 110.000 ettari e massima di 150.000 ettari». Successivamente, l’organismo con-
siliare ha licenziato a maggioranza l’atto amministrativo concernente il Piano Faunistico regionale 20242028. Sempre a maggioranza, è stato licenziato l’atto amministrativo 3922024 concernente la proposta di Aggiornamento Piano regionale dei trasporti 2023-2035. L’aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti (Prt) costituisce l’adeguamento del vigente Prt soggetto a parere motivato favorevole di Vas espresso con determinazione dirigenziale ed approvato dal Consiglio regionale il 21 dicembre 2016. Con la redazione dell’aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti 2035, la Regione Basilicata adegua la propria azione di pianificazione strategica nei settori della mobilità delle persone e del tra-
sporto e logistica delle merci ai più recenti indirizzi dell’Unione Europea attraverso l’integrazione di tutte le modalità di trasporto per assicurarne la sostenibilità ambientale, economica e sociale. La proposta di Piano tiene conto delle risorse attivate nell’ambito dei fondi Pnrre Fondo complementare al Pnrr, Fsc e nei contratti di programma di Rfi e Anas, con le quali sono stati ammessi a finanziamento interventi sulle infrastrutture regionali (stradali e ferroviarie) e per il rinnovo del materiale rotabile (su gomma e su ferro). Gli interventi relativi alle infrastrutture stradali sono prevalentemente finalizzati a migliorare la percorribilità delle strade e ad innalzare il loro livello di sicurezza. Rispetto all’orizzonte temporale gli scenari progettuali sono distinti in
breve periodo, al 2026, in medio periodo, al 2030 e in lungo periodo, al 2035. L’aggiornamento del Piano trasporti al 2035 prevede eventuali interventi correttivi edo aggiuntivi rispetto a quelli inseriti in piani ed o programmi esistenti con l’adeguazione ai più recenti indirizzi comunitari sul fronte della sostenibilità ambientale, della resilienza ai cambiamenti climatici e dell’intermodalità. Definiti dieci Obiettivi Strategici dei quali nove sono obiettivi “tematici”, riferiti a specifici aspetti e caratteristiche del sistema dei trasporti che si vuole traguardare e uno trasversale, finalizzato a indirizzare la valutazione comparativa di quelli che saranno definiti come scenari alternativi di Piano nell’ottica dell'ottimizzazione delle risorse e del rapporto tra benefici e costi.
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Soltanto il 18% delle 2 mila e 620 nuove entrate previste a febbraio sono assunzioni a tempo indeterminato
Mercato del lavoro lucano spaccato a metà: prevalgono i contratti a tempo
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un mercato del lavoro, quello lucano, che appare diviso in due metà: da un lato continuano ad essere molto ricercati gli “operai specializzati e conduttori impianti” (41% dei nuovi ingressi, a febbraio) e i profili generici (14%); dall’altro crescono i profili medio-alti, con il 18% destinato a dirigenti, specialisti e tecnici che si avvicina alla media nazionale (del 21%), i professionisti del commercio e dei servizi (17%) e gli impiegati (10%). Sono ulteriori dettagli del bollettino di Excelsior Informa, redatto dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) e dalle Camere di commercio su indicazione delle stesse aziende. A febbraio, in Basilicata, saranno programmate circa 2 mila 620 nuove entrate nel mercato del lavoro: un dato abbastanza stabile
rispetto allo stesso mese del 2023, 90 unità in più quest’anno, ma con un orizzonte a tre mesi che sembra confortante, con 610 assunzioni in più rispetto all’analogo trimestre dello scorso anno. Zoomando sulle previsioni di febbraio, si scorge che nel 18% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’82% saranno a termine, a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita; si concentreranno per il 59% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; per il 26% interesseranno giovani con meno di 30 anni; per una quota pari al 17% le imprese prevedono di assumere personale immigrato. Altri dati significativi: il 13% del-
sabato 17 febbraio 2024
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Mercato del lavoro, il “Borsino” Unioncamere-Anpal: 2mila e 620 entrate a febbraio ma quasi
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la metà sono di difficile reperimento
Previsione assunzioni, in rialzo anche i numeri della Basilicata A
livello nazionale, sono circa 408mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di febbraio e 1,3 milioni quelle per il tri-
ACQUEDOTTO LUCANO: «BASTA DAVVERO UN MINUTO»
rio è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Numeri in rialzo se confrontati con lo stesso pe-
io 2023 (2530 assunzioni previste di cui il 47,5% di difficile reperimento). Allargando l’orizzonte temporale, stesso risultato.
__ Cronache Lucane, edizione 17 febbraio
le entrate previste sarà destinato a personale laureato; le tre figure professionali più richieste concentreranno il 58% delle entrate complessive previste; per una quota pari al 74% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stes-
Fatture, nuovo servizio per pagarle online
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asta con le lunghe attese negli uffici postali e bancari. Un nuovo servizio offerto da Acquedotto Lucano per rendere sempre più
so settore; le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 13% del totale. Stabile, infine, la quota di introvabili: in 49 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
La presidente di Confartigianato Matera Gentile: «La ricetta vincente è presentarsi sul mercato con creatività e qualità»
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Made in Italy-Confartigianato: al via la 2 edizione
rende il via la seconda edizione del premio ‘Maestri d’Eccellenza’, riconoscimento al valore artigiano del made in Italy, promosso da Métiers d’Excellence Lvmh, quest’anno in partnership con la sua maison Loro Piana, da Confartigianato e Camera Nazionale della Moda Italiana. A darne notizia in una nota Confartigianato Matera. «La sartoria artigiana ed in generale gli accessori come le calzature - ha dichiarato Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera - sono la culla dell’alta moda italiana e il segreto del suo successo. Ma negli ultimi vent’anni è stata abbandonata a se stessa, scarificata sull’altare della moda
di massa e delle griffe. Per fortuna la globalizzazione, la massificazione e l’omologazione hanno scatenato un fenomeno di pari forza ma opposto: la voglia di personalizzazione, originalità, qualità e buon gusto. E tutto questo è successo appena in tempo prima che “maestri e maestre” italiani sparissero per raggiunti limiti di età e, con loro, il patrimonio di competenze, conoscenze e cultura unici al mondo». «Il sistema moda - ha continuato Gentile - non è solo grandi firme, ma è anche una vasta rete di piccoli artigiani, che dal disegno al taglio realizzano capi unici. La sartoria artigianale nonostante, o forse grazie alla crisi, è un setto-
sono quelle di sarta more ancora vivace, ed il dellista, professionalità sarto-sarta è una profesimportanti in cui la disione “a tutto tondo” risponibilità è ancora suscoperta da giovani e periore all’offerta». meno giovani che voglio Il Premio è riservato agli distinguersi. Il segnale artigiani dei settori tespiù incoraggiante sul risile, abbigliamento, calsveglio del settore è che zature, sartoria, occhiail 17% delle imprese soleria, gioielleria, pelletno imprese giovani con __ Gentile teria, componenti del titolari sotto i 35 anni. Un bel risultato visto che solo prodotto moda e, novità di quequalche anno fa una delle mag- st’anno, arredo e complementi giori difficoltà era proprio il ri- d’arredo, ed è articolato in tre categorie: Maestro Artigiano d’Eccambio generazionale». «La ricetta vincente - ha concluso cellenza; Maestro Emergente ArGentile - è dunque presentarsi sul tigiano d’Eccellenza; Maestro delmercato con creatività e qualità. l’Innovazione d’Eccellenza. Lo spazio c’è. Oggi sappiamo che Le iscrizioni sono aperte fino al tra le professioni più richieste ci 15 maggio 2024.
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I sindacati denunciano il sistema del subappalto come causa principale dell'insicurezza e chiedono l'istituzione del reato di “omicidio sul lavoro”
Morti sul lavoro, sit-in Cgil e Uil a Potenza e Matera: «Più controlli e prevenzione»
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na prima risposta dei lavoratori lucani e di Cgil e Uil alla “tragedia” del cantiere di Firenze con la morte di 5 operai: con lo sciopero nazionale di due ore ieri si sono svolti sit-in davanti le Prefetture di Potenza e di Matera. Come ha sottolineato Giuseppe Galgano responsabile sicurezza della Uil Basilicata «una giornata di sconfitta per lavoratori, sindacati e Paese, ma – ha aggiunto – anche per rinnovare il nostro impegno che non verrà mai meno. Non abbiamo più alcuna voglia di manifestare dopo la morte di lavoratori perché la vita delle persone è il bene supremo e dobbiamo rafforzare ogni sforzo facendo di tutto perché non accada più». Vincenzo Esposito, segretario Cgil Potenza, ha denunciato la causa principale che è il subappalto, «uno strumento perverso – ha detto - che mette i lavoratori in una condizione di insicurezza. Gli operai sono l’anello debole del sistema del risparmio sui costi come se la vita avesse un costo. Il numero molto limitato delle ispezioni riprova che anche lo Stato punta al risparmio e non ce la fa». Poi ha chiesto l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro e di modifiche alla normativa in vigore. Della specifica “questione di genere” ha parlato Sofia Di Pierro, della segreteria confederale Uil: «La promozione dell’uguaglianza di genere e le iniziative volte a colmare il divario occupazionale tra uomini e donne devono prestare particolare attenzione anche alla sicurezza sul lavoro». Di Pierro fornisce alcuni dati: nel cor-
__Alcuni momenti delle manifestazione di Potenza e Matera
so dell’ultimo quinquennio la quota degli infortuni in itinere sul totale dello stesso sesso è stata sempre più elevata per le donne rispetto a quella degli uomini (mediamente 21% contro 11%) e anche per i casi mortali questo rapporto è risultato sempre più alto per la componente femminile rispetto a quella maschile (mediamente 40% contro 21%). Poi ci sono i disturbi muscoloscheletrici e la necessità di una prevenzione specifica per genere. Anche nel 2021 a colpire i lavoratori nel complesso sono state soprattutto le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, che insieme a quelle del sistema nervoso raggiungono l’82% del totale delle denunce. Dietro a questo risultato medio si nasconde, però, una differenza ben marcata tra uomini e donne: se le patologie citate rappresentano il 78% delle denunce dei lavoratori, la stessa percentuale, infatti, sale al 92% tra le lavoratrici (13.705 delle 14.878 denunce femminili com-
plessive). Di Pierro ricorda il Progetto “Essere In-Sicuri” che la Uil sta realizzando come iniziativa pilota al Liceo Scientifico Galilei di Potenza per coinvolgere gli studenti. Per Michele Palma (Fillea-Cgil) e Carmine Lombardi (Feneal-Uil) «proprio perché i cantieri sono i luoghi dove si verifica il maggior numero di incidenti bisogna accrescere ogni attenzione sul sistema subappalto e sulla formazione degli edili. La carenza di manodopera italiana costringe le imprese ad assumere specie extracomunitari senza alcuna informazione e formazione». Il presidio si è concluso con un incontro in Prefettura con il Prefetto Michele Campanaro che ha ricevuto la delegazione di Cgil (Esposito, Giorgia Calamita, Michele Palma, Antonio Lamorte) e di Uil (Galgano, Di Pierro, Carmine Lombardi). Al tavolo sono stati ricordati Carmine Picerni, morto alla Dalmine nel 2018 e Rosella Mastromartino investita da un autobus nel 2021 mentre era alla fermata dei bus nell’area industriale di Melfi. È stato lo stesso Prefetto Campanaro a sottolineare l’azione svolta dopo la morte di Mastromartino convocando un incontro e chiamando tutti gli en-
ti responsabili ad intervenire per superare la grave situazione di servizi primari a San Nicola di Melfi. Il Prefetto ha ricevuto il documento consegnato ed ha ribadito l’impegno costante ad affrontare le questioni sollevate. L'attenzione che il Governo e la ministra del Lavoro Marina Calderone «stanno riservando alla sicurezza sul lavoro – hanno sostenuto i dirigenti di Cgil e Uil - è certificata dagli inesistenti interventi in manovra e dal numero degli incontri che si sono svolti con le parti sociali: l'ultima convocazione risale addirittura allo scorso mese di luglio. Un silenzio assordante, nonostante sia stata presentata unitariamente una piattaforma sul tema sin dal novembre del 2021». Al presidio di piazza Prefettura a Potenza il candidato presidente della Regione Angelo Chiorazzo è venuto per testimoniare innanzitutto solidarietà ai sindacati per il «grave tributo di padri di famiglia e lavoratori» e per ascoltare, con un confronto diretto con dirigenti e delegati di Cgil e Uil, cosa accade in Basilicata e le proposte di cosa è possibile fare. «La Regione – ha detto Chiorazzo – non può tirarsi fuori e scaricare su Governo ed enti preposti».
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Il partenariato pubblico-privato per accelerare sulla transizione energetica: da consumer a prosumer, cittadini protagonisti
A Barile la prima Cer della Basilicata: benefici economici, ambientali e sociali
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ella sede del Consiglio Regionale della Basilicata a Potenza, moderata da Cronache Lucane, si è tenuta la conferenza stampa per presentare le Comunità Energetiche Rinnovabili, promossa dal Comune di Barile in collaborazione con Bio3 Basilicata e Green Wolf Cer. L’evento, dal titolo “Futuro sostenibile con le Comunità energetiche rinnovabili”, è nato dalla volontà del Comune di Barile di guidare il proprio territorio verso una transizione energetica sostenibile, mirando sia alla salvaguardia dell’ambiente sia alla riduzione dei costi energetici tramite il raggiungimento dell’autosufficienza energetica, utilizzando le risorse del Pnrr. Le aziende selezionate per illustrare un possibile percorso verso un futuro più sostenibile sono entrambe attive nel settore delle energie rinnovabili. A portare i saluti istituzionali, il consigliere regionale di Italia viva, Luca Braia. Al tavolo dei relatori, il sindaco di Barile, Antonio Murano, l’Amministratore di Bio 3 Basilicata, Roberto Cognetti e l’Amministratore della Green Wolf, Stefano Bonino. Durante l’evento, il collegamento con la sindaca del Comune di Montevarchi, in provincia di Arezzo in Toscana, noto per la prima Cer costituita in Italia, Silvia Chiassai Martini. Come è stato spiegato durante il dibattito aperto, attraverso questi modelli di autoconsumo, le Pubbliche amministrazioni «possono offrire una risposta rapida alla questione dell’autosufficienza energetica, del risparmio sui costi energetici e della tutela dell’ambiente, trasferendo il rischio al Concessionario». Green Wolf Cer, ha specificato l’Ad Bonino, «fornisce supporto in tutte le fasi del progetto e mette a disposizione le proprie competenze tecniche per garantire il successo delle Cer, lasciando la gestione alle Pubbliche amministrazioni, Province e Comuni, favorendo così il coinvolgimento e lo
__ Braia e Murano (foto Mattiacci)
__ Bonino e Cognetti (foto Mattiacci)
sviluppo del territorio. Le Cer a trazione pubblica, in conformità alla normativa vigente, sono basate su un modello mutualistico in cui le decisioni sono prese dai membri della comunità sotto la guida dell’Ente Locale, apportando vantaggi economici, ambientali e sociali». «Le Cer - ha rimarcato Bonino - sono una opportunità di investimento per i territori e rappresentano una opportunità di risparmio per le famiglie, per le imprese e per i semplici consumatori. Quello delle Cer è un paradigma assolutamente innovativo che deve vedere un forte coin-
volgimento da parte delle Pubbliche amministrazioni che possono essere garanti della correttezza e del mantenimento delle finalità sociali, economiche e ambientali delle Comunità energetiche e il Comune di Barile ha saputo cogliere a pieno questa opportunità». «Il primo obiettivo - ha dichiarato il sindaco di Barile, Antonio Murano -, è quello di fare in modo che i costi dell’energia elettriche vengano abbattuti. La Cer è un progetto che ci ha interessato sin da subito per i benefici ambientali, economici e sociali». Il consigliere regionale
Braia ha sottolineato l’importanza di produrre «energia rinnovabile, rispettando l’ambiente e limitando il più possibile lo sfruttamento del suolo». «Per questo obiettivo strategico - ha aggiunto - sarà fondamentale sostenere ulteriormente iniziative come la costituzione delle Cer, opportunità per enti locali, cittadini ed imprese. È opportuno riaprire immediatamente il bando per realizzare impianti di produzione energia rinnovabile ed estenderlo ai metanizzati come da altro impegno preso con la comunità ed ancora non mantenuto. Migliaia sono
i lucani che aspettano invano da mesi. L’obiettivo dev’essere la riduzione dei costi energetici a cittadini ed imprese e il raggiungimento dell’autosufficienza energetica». «Da tempo - ha concluso Braia - siamo impegnati a promuovere il percorso verso una transizione energetica sostenibile, che porterebbe vantaggi economici, ambientali e sociali. Ritengo che questa sia una dimensione giusta e che la Basilicata possa, da regione del fossile, diventare una regione laboratorio per quanto riguarda il tema dell’energia rinnovabile».
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Il Ministro Schillaci: «I dati sono parziali, i punteggi risentono di caricamenti non completi»
Sanità lucana, la sinistra fa propaganda sui dati errati
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Per la macchina del fango, sono numeri definitivi. Tra l’altro non sono nemmeno pessimi, ma Chiorazzo finge di non vederlo
DI MASSIMO DELLAPENNA
e elezioni si avvicinano, la data è fissata, i motori iniziano a muoversi e con essi la propaganda. È normale, è prassi politica. Senza nessuno scandalo moralistico tutti noi sappiamo che la propaganda è uno dei pilastri della politica. Certo c’è modo e modo per farlo. Per esempio, lo si dovrebbe fare senza superare il senso del ridicolo. Senza fingere che la gente abbia memoria corta o scarsa capacità di orientarsi tra il passato, il presente e il futuro. Quando noi leggiamo l’auto proclamatosi candidato Angelo Chiorazzo dire che «questo modo di gestire la sanità rende i cittadini più poveri e senza il diritto primario alla salute», ci viene da chiedersi se il re delle coop conosca effettivamente i suoi compagni di avventura. A leggere i commenti di Chiorazzo, sembrerebbe che sia esistito un periodo in cui la Sanità lucana è stata un fiore all’occhiello nel sistema sanitario nazionale per essere poi distrutto da Bardi. Potrebbe anche essere creduto se non fosse che ciascuno di noi ha almeno un parente che anche negli anni in cui governava il centrosi-
nistra è stato costretto a prendere la via dell’emigrazione sanitaria. Sarebbe onesto da parte di chi si candida a guidare la coalizione, nella quale ci sarà il supporto di quello che resta il partito regione, partire con l’ammettere che la sanità ai tempi del Pd non era sicuramente messa meglio di adesso. Sarebbe onesto e darebbe la credibilità a chi vuole avanzare critiche in modo da non poter essere accusato di utilizzare i dati soltanto al fine della propaganda. Tutto ciò, invece, non accade mai. La Basilicata con una sanità eccellente noi non l’abbiamo mai conosciuta eppure non siamo giovanissimi. Forse il centrodestra poteva fare di più. Si può sempre fare di più ma sarebbe onesto ammettere che ha trovato una situazione disastrosa e disastrata.
I DATI NON COMPLETI La valutazione critica dell’opposizione si fonda sui dati forniti dal Ministero della Salute per ciò che concerne i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). I dati, però, bisogna saperli leggere e sforzarsi di comprenderli. La tabella fornita dal Ministero specifica testualmente che i dati sono
provvisori. Il Ministro Schillaci in persona ci ha tenuto a chiarire la situazione dichiarando che «è un dato provvisorio ma credo che debba essere da stimolo alle Regioni per migliorarsi. Quindi è una prima valutazione ma ancora siamo nel primo quadrimestre e c'è tempo poi per avere i dati definitivi e per migliorare le performance. Credo che il Ministero debba servire da coordinamento e da stimolo alle Regioni per fare meglio» chiarendo esplicitamente che «i punteggi presenti nella tabella diffusa risentono di alcune carenze sui sistemi informativi, successivamente corrette dalle Regioni coinvolte; inoltre, alcuni indicatori sono stati oggetto di aggiornamento o ricalcolo in seguito a discussione nell’ambito del gruppo lavoro. I risultati definitivi, previa condivisione col Comitato LEA, saranno raccolti nella specifica relazione, che verrà trasmessa al Parlamento». Il Ministero lo ha scritto chiaramente nella tabella, il Ministro in persona lo ha dichiarato. Le macchine della propaganda che vuole farci credere che “quando c’erano loro la sanità funzionava che neanche in Svizzera”, fingono di non saper leggere, ignorano, omettono e com-
mentano dei dati incompleti come se fossero definitivi. Ci sarebbe da ridere se non fosse che si gioca sulla credibilità della Basilicata intesa come territorio e Regione e non come Governo regionale e se non fosse che si gioca sulle legittime paure e preoccupazioni sulla salute che i cittadini hanno. Quando si parla di salute si dovrebbe essere attenti e non giocare sull’emotività. I politici e gli aspiranti governatori dovrebbero cercare di acquisire i dati e di informarsi su di essi. Mancano, per esempio oltre 50.000 SDO da analizzare nelle tabelle ministeriali. Gli SDO sono ricavati dalle cartelle di dimissioni, la Regione Basilicata le ha inviate al Ministero ma quest’ultimo ancora non le ha caricate. Il Ministero, del resto, lo ha detto che i dati erano provvisori ma qualcuno ha voluto prenderli per definitivi. Un modo come un altro per fare propaganda. Lo capiamo ma non ci piace.
PRIMI IN PREVENZIONE Che esista una malafede nel commentario politico dei dati emerge anche dal fatto che nessuno evidenzia che, per esempio, nella Macroarea della Prevenzione la Basili-
cata ha un punteggio altissimo. Se si prende in considerazione la porzione d’Italia cha va dalle Marche a scendere ha il secondo punteggio più alto. Con il suo 70.11 il Sistema Sanitario Regionale lucano in tema di Prevenzione supera non soltanto le meridionali Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e Sicilia ma anche il Lazio, le Marche e alcune regioni del Nord come la Liguria, la provincia autonoma di Bolzano e la Val d’Aosta. Un dato che chi ama questa terra più di quanto ami la propria parte politica dovrebbe valorizzare ma che, invece, viene nascosto ai soli fini della propaganda. Noi ci sforziamo di non fare propaganda per nessuno ma di limitarci a raccontare i fatti. I fatti ci dicono che sulla sanità c’è ancora molto da migliorare ma che non tutto è da buttare, che passi avanti sono stati fatti e, soprattutto, che prima di commentare dei dati sarebbe necessario che quei dati fossero completi. Pur comprendendo le esigenze della propaganda elettorale, preferiremmo che non si svolgesse sulla pelle dei malati e sulle paure dei cittadini. Sarebbe meglio per tutti.
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Firmate le schede per l’anno in corso: fissati gli obiettivi prestazionali ed economici da raggiungere per ogni struttura
Approvazione budget 2024 L’Asp si muove con anticipo
POTENZA Sono state firmate dal Direttore Generale Antonello Maraldo, e alla presenza dei Direttori dei Dipartimento e di Struttura Complessa, le Schede di Budget per il 2024 che indicano gli obbiettivi prestazionali ed economici rispetto ai quali ogni Struttura sarà valutata e chiamata a misurare la performance organizzativa rispetto agli obbiettivi previsti, in coerenza con gli obbiettivi della programmazione nazionale e regionale. Nelle schede di budget vengono indicati volumi e prestazioni per lo svolgimento di alcune attività, differenziate in funzione del tipo di budget firmato. Queste attività sono garantite da una parte economica, e quindi da risorse per le quali vengono definiti dei limiti di spesa coniugando il risultato in termini di efficienza ed efficacia. Il percorso è stato avviato a fine gennaio e anticipa i tempi in cui solitamente si firmano le schede di budget. Ha un ‘contenuto rivoluzionario’ nel senso che anticipa e fissa gli obbiettivi dell’anno in corso, garantendo programmazione condivisa delle attività e delle risorse che si andranno ad impiegare, non svincolando le attività stesse dai limiti economici disponibili ma correlando le risorse con gli obbiettivi e negoziando volumi e costi con i principali stakeholder e controllando l’andamento dell’azienda da un punto di vista economico. I limiti economici su cui ci si è basati sono quelli dell’anno precedente, motivo per cui sono stati definiti ‘obbiettivi prudenziali’ anche in riferimento al contingentamento delle risorse economiche sia aziendali che regionali che dell’intero Sistema Sanitario Nazionale. Per cui, ad integrazione eventuale del fondo, corrisponderà l’integrazione contestuale del budget. La facoltà di spesa dei Dipartimenti e delle Strutture complesse viene mensilizzata e quindi controllata a monte pri-
ma ancora di investire sugli ordini. In alcuni casi i limiti mensili non saranno sufficienti per garantire la copertura integrale dei costi, come ad esempio nella farmaceutica, motivo per cui ci sarà un accurato controllo con situazioni gestite e valutate caso per caso dalla Direzione strategica. Nelle more del riparto nazionale del fondo sanitario nazionale per l’anno 2024, l’Asp ha comunque previsto i documenti di programmazione delle risorse da assegnare per l’anno in corso. Il punto di forza delle schede di budget sta proprio nell’individuare provvisoriamente un criterio prudenziale di riparto dei fondi che è quello di avere come riferimento il FSR per l’anno 2022 a cui ha fatto seguito l’approvazione del bilancio di esercizio Asp per lo stesso anno. Da qui, il ricorso dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza alla gestione provvisoria per la programmazione delle risorse 2024 nelle more del riparto del FSR 2024. Alle schede di budget si è addivenuti a seguito dei confronti con i responsabili dei Centri di Responsabilità per l’acquisto di beni e servizi. Per la definizione delle spese di budget ci si è basati anche sulle azioni di contenimento della spesa farmaceutica (regolamentata con delibera dell’agosto scorso per giungere ad un monitoraggio e ad un miglior governo della spesa farmaceutica
_ Il direttore amministrativo Pierluigi Gigliucci
stessa) e sull’Accordo Attuativo Aziendale con i Medici di Medicina Generale per l’anno in corso, applicabile ai medici di medicina generale che permette di liberare risorse di futuro impiego per il miglioramento della qualità delle prestazioni erogate dalla medicina generale. Importante e strategico il lavoro messo a punto dal-
l’Ufficio controllo di gestione e dai Direttori Amministrativo Pierluigi Gigliucci e Sanitario Luigi D’Angola. Il primo è garante della corretta gestione delle risorse da un punto di vista economico e finanziario, il secondo della corretta gestione sanitaria nel rispetto della programmazione aziendale e regionale. Al Direttore Amministrati-
vo, esperto della materia in forza delle sue pregresse esperienze, va anche ascritta la responsabilità di monitorare il rispetto dell’equilibrio economico finanziario della Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Secondo il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo «è ineludibile la consapevolezza che le attività sanitarie devono avvenire nel rispetto dell’equilibrio economico finanziario correlato alla corretta gestione dei Lea. A differenza dell’anno 2023 in cui sono salito su un treno in corsa- aggiunge il Dg- per l’anno 2024 questo non può avvenire e ciascuno si deve assumere le proprie responsabilità avendo chiaro nei giusti tempi cosa deve fare e con quali risorse».
SABATO 24 AL MOSCATI DI MATERA INCONTRO ORGANIZZATO DALL’ORDINE DEI MEDICI
Tavola rotonda sulla legge 24/2017
MATERA Sabato 24 febbraio presso l’Auditorium G. Moscati dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera si terrà il convegno “Equità e Trasparenza nell’applicazione della L.24/2017, gli scenari futuri” organizzato dall’Ordine dei Medici di Matera e di Potenza con la segreteria scientifica dei dottori Aldo Di Fazio, Gerardo Pio Bellettieri e Mauro Ciavarella. Ad aprire i lavori saranno l’Assessore alla Salute e alle Politiche della persona e il Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Maurizio Friolo. Il convegno riguarderà l'applicazione e l'applicabilità della legge 24/2017 in tutti le sue declinazioni
e sarà l'occasione per fare il punto sullo stato di applicazione e sui possibili scenari futuri introdotti dalla lettura magistrale del Consigliere Adelchi d'Ippolito, Presidente dell'omonima commissione istituita lo scorso 28 marzo 2023. per lo studio e l'approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica. Il convegno permetterà di approfondire l’attuale quadro normativo e giurisprudenziale in cui si inscrive la responsabilità colposa sanitaria. La Tavola Rotonda sarà un momento di confronto con Direzioni Strategiche della Sanità Lucana al fine di garantire risposte eque ed omogenee ai cittadini del territorio regionale.
DOMANI E SABATO L’OTTAVA EDIZIONE DELL’INIZIATIVA: RELATORI DA OGNI PARTE D’ITALIA
Anestesia e rianimazione, convegno a Matera
MATERA Il 23 e il 24 febbraio all’Hotel del Campo di Matera è in programma il convegno “Anaestesia and Intensive Care 2024: To be or not to be (aggressive)” in collaborazione con il Consiglio Regionale Lucano SIAARTI – Società Scientifica Italiana degli Anestesisti Rianimatori e Terapisti del Dolore. Il convegno è organizzato dal Francesco Dimona, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi della provincia di Matera e presiden-
te onorario dell’iniziativa e da Francesco Romito, Responsabile della Terapia Intensiva dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e Responsabile Scientifico del convegno. Ad aprire i lavori nella giornata di venerdì 23 febbraio, sarà il Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Maurizio Friolo. I relatori provengono da ben dodici Università italiane, da Trento a Catanzaro; tra questi ci sono re-
ferenti di riviste scientifiche internazionali e componenti del comitato che implementano costantemente le linee guida nazionali ed internazionali. Un’occasione di confronto e di crescita professionale unica nel settore con l’obiettivo di fornire agli specialisti tutti gli aggiornamenti necessari per acquisire e comprendere le più moderne tecnologie sanitarie al fine di garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti.
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Potenza
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Il dossier di candidatura è stato presentato in un Consiglio comunale aperto. Il primo marzo si saprà l’esito
Città dei Giovani, una scommessa che Potenza ha deciso di vincere
__ Alcuni momenti del Consiglio DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. “Città dei giovani 2024” per Potenza non è soltanto un titolo, è una vera e propria scommessa che l’Amministrazione comunale vuole vincere. La città capoluogo di regione è arrivata tra le 5 finaliste presentando un dossier che ha messo al centro i bisogni e i desideri dei ragazzi potentini e non, al fine di disegnare una città a loro misura. Il dossier di candidatura è stato presentato alla città in un Consiglio comunale aperto al quale hanno partecipato tutti i ragazzi, il Comitato promotore, l’Amministrazione comunale, il delegato del Rettore dell’Unibas, il presidente delle Consulte Studentesche della Basilicata, Fabrizio Manna presidente del Forum dei Giovani, il direttore generale dell’Apt Basilicata Antonio Nicoletti, il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fanelli, il rappresentante della Provincia di Potenza Rocco Pergola, il sindaco di Matera Domenico Bennardi, alcuni sindaci del potentino e i referenti degli Enti pubblici e privati che hanno sostenuto l’ambizioso progetto. Una Sala consiliare di via Nazario Sauro viva e piena di vita, come poche volte si è vista, per celebrare una grande festa: Potenza ha dimostrato di poter vincere una sfida in cui molti non credono, trasformando le proprie criticità in punti di forza. Mettere al centro le aspirazioni e le necessità delle giovani generazioni, offrire loro le opportunità per realizzarsi, donare loro nuovi spazi e occasioni di aggregazione e socialità: questo e molto altro è Potenza “Città dei giovani”.
(foto Mattiacci)
In questi mesi di redazione del dossier, Potenza è tornata a pulsare di nuova vita, i ragazzi sono stati chiamati a raccolta e hanno risposto positivamente e con entusiasmo. Sono 500 i giovani che hanno partecipato alla redazione del dossier e ognuno di loro ha dato un contributo prezioso, ha profuso energie e impegno per realizzare un grande progetto, ed è per questo che qualunque sarà l’esito Potenza ha già vinto. «Un consiglio comunale aperto storico, credo, non mi ricordo a memoria sul tema proprio dei giovani e delle politiche giovanili. - ha affermato ai microfoni di Cronache Antonio Candela, referente del Comitato promotore - Qualsiasi cosa accada il 1° marzo, giorno in cui verrà annunciata la città vincitrice, noi comunque realizzeremo tutto il progetto, abbiamo la sostenibilità economica per farlo, abbiamo già i progetti in rampa di lancio. È questo il valore di questa candidatura, la capacità di far sognare e riattivare i giovani e non deluderli ancora una volta. Abbiamo chiesto loro come vogliono questa città e abbiamo provato ad aiutarli a mettere in pratica quello che sono i loro desideri, le loro aspettative e la loro visione di futuro». La candidatura ha subito entusiasmato l’Amministrazione Guarente ed in particolare l’assessore alle politiche giovanili Vittoria Rotunno: «La sfida che abbiamo colto è stata quella di costruire un percorso che potesse rednere Potenza una città a misura di giovane perché sono loro il futuro della nostra società. Il nostro dovere come Istituzioni, adulti e cittadini è quello di provare a dare loro tutte le possibi-
lità che meritano». Per l’assessore alle politiche sociali Fernando Picerno: «Questa candidatura ha anche un valore sociale. In questi 5 anni il Comune ha portato avanti una serie di iniziative a favore delle giovani generazioni». Al Consiglio comunale ha partecipato il vicepresidente della Regione Francesco Fanelli che a Cronache ha affermato: «Bisogna essere orgogliosi di quello che è stato fatto. Essere tra le 5 città finaliste significa che è stato fatto un grande lavoro. Oggi abbiamo la dimostrazione che il lavoro di squadra porta ad ottenere risultati eccezionali e questo è stato un lavoro di sinergia tra diverse istituzioni, a partire dal Comune di Potenza, alla regione Basilicata che ha sostenuto questa candidatura e l'ha finanziata, ma soprattutto attraverso un comitato, attraverso partner pubblici e privati, attraverso centinaia di giovani che hanno contribuito alla realizzazione del dossier». In Assise è intervenuto in qualità di referente della Provincia di Potenza il consigliere provinciale Rocco Pergola che ha dichiarato: «Potenza Città dei Giovani 2024 rappresenta un occasione di collaborazione tra diversi enti, tra diversi partner e soprattutto tra i ragazzi che vivono nelle nostre comunità. Attraverso questo progetto frutto del lavoro di cinquecento ragazzi si accendono i riflettori sulle attività che bisogna innescare per migliorare la qualità urbana e dei servizi che bisogna offrire a tutti gli studenti che raggiungono gli ottanta plessi scolastici della città di Potenza e ai circa seimila studenti universitari iscritti all'Università degli Studi della Basilicata. Guardare a Potenza città dei giovani significa investire sulle giovani generazioni e rafforzare la presenza sul nostro territorio dei giovani, la Provincia di Potenza ha
IL PRESIDENTE COMMENTA LA CANDIDATURA DI POTENZA
Città dei giovani, Bardi: «Puntiamo sui ragazzi»
«P
otenza tra le cinque finaliste del titolo “Città italiana dei giovani 2024” è per tutti noi motivo di grande soddisfazione» ha affermato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. «In questi mesi abbiamo sostenuto con convinzione il dossier di candidatura, presentato oggi alla comunità potentina in un Consiglio comunale aperto, la cui elaborazione ha coinvolto enti, associazioni e il mondo giovanile. Qualunque sia l’esito, dovremo partire da questa esperienza e dalle proposte contenute nel documento per costruire spazi inclusivi in cui i giovani possano esprimere liberamente il proprio potenziale ed essere cittadini attivi» ha continuato Vito Bardi. «Puntare sulle giovani generazioni è il migliore investimento che una società possa fare per sè stessa e per il futuro. - ha concluso il presuidente della Regione Bardi - Lavoriamo perché i nostri giovani possano realizzare qui nella loro terra i propri sogni e le proprie aspirazioni. Ringrazio l’amministrazione comunale, i promotori e le organizzazioni giovanili che, con encomiabile impegno, hanno dato corpo al dossier». già aderito a questa importante iniziativa ed essendo parte integrante della città di Potenza sarà parte attiva nel divulgare l'attenzione per i giovani collaborando con l'amministrazione comunale e mettendo a disposizione gli spazi e i contenitori culturali provinciali come spazi di aggregazione, confronto e crescita culturale». Presente anche il segretario regionale di Azione Donato Pessolano che sull’ambizioso progetto ha dichiarato: «La candidatura di Potenza a Città Italiana
dei Giovani per il 2024 è una sfida che riguarda tutti noi potentini e che va sostenuta con forza e determinazione. Bene il consiglio comunale di oggi, aperto ai cittadini per coinvolgere la comunità e dare il giusto protagonismo ai nostri giovani e a chi ha lavorato, con competenza e lungimiranza, alla realizzazione del dossier. Potenza ha bisogno di un nuovo grande progetto, ambizioso e audace, e dell’impegno in prima persona di tutti. Il nuovo futuro inizia adesso».
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POTENZA Continua a suscitare dubbi la decisione di sostituire le basole dettata molto probabilmente anche dalla necessità di rientrare nel budget stabilito
Largo Duomo, oggi l’incontro con la Soprintendenza: la polemica continua
__Largo Duomo
POTENZA. I lavori in largo Duomo continuano a creare dubbi e perplessità. L’intervento, così come era stato pensato in origine, ha ricevuto nei giorni scorsi il nulla osta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata: riposizionare le basole già presenti e sostituire quelle danneggiate irrimediabilmente. Ma questo pare non essere più possibile in quanto le basole danneggiate sono troppe, è dunque molto più semplice e sicuramente più economico per le esigue casse del Comune di Potenza sostituirle con basole, sempre in pietra lavica, ma di dimensione e spessore diversi esattamente come quelle già posizionati in piazza Matteotti, via Vescovado e via Addone. All’indomani
della nota della Soprintendenza, il Comune di Potenza ha chiesto un incontro per valutare il da farsi. Oggi la riunione con gli uffici comunali per definire, una volta per tutte, come procedere. I lavori saranno sbloccati quanto prima, anche perchè va ricordato, largo Duomo è la piazza dove si terranno i principali eventi della vita cittadina il prossimo mese di maggio: festa patronale e insediamento del nuovo vescovo. È in largo Duomo che sorge la Cattedrale di San Gerardo, dunque una piazza importante per Potenza e per i suoi abtanti ma anche imprescindibile meta turistica. La disomogeneità della pavimentazione e i problemi di sicurezza che da essa derivano, hanno
reso necessario l’intervento predisposto dall’Ufficio Viabilità. Andava pero, a parere di molti, studiato e predisposto meglio di come sia stato fatto in realtà. A sentir parlare i responsabili del procedimento, sembra quasi che i lavori nella piazza più importante del centro storico del capoluogo di regione siano stati progettati in maniera superficiale, senza tener conto delle peculiarità del posto. Dalla mancata richiesta dell’autorizzazione alla Soprintendenza, alla rimozione delle basole con mezzi poco consoni ad eseguire un lavoro delicato come quello, alla decisione obbligata di sostituire tutta la pavimentazione: un “errore” dopo l’altro che i residenti del centro storico e non solo, non hanno perdonato all’Amministrazione Guarente. Un pasticcio che a cinque mesi dalle elezioni amministrative, sarebbe stato meglio evitare. Il polverone sollevato dai cittadini nelle ore immediatamente successive all’inizio dei lavori ha acceso polemiche che stentano ad affievolirsi ma ha anche “suonato la sveglia” ai consiglieri comunali che hanno immediatamente convocato una Seduta nelle Commissioni competenti per capire cosa stesse accadendo. Alla base infatti del pasticcio vi è una mancanza di comunicazione, non solo con l’Ente statale preposto alla tutela del patrimonio del centro storico, ma anche tra assessorato e il resto dell’Amministrazione comunale e, cosa forse più grave, la mancata comunicazione con i cittadini. Tanti sono ancora i messaggi di cittadini indignati che affollano i social. «Da cittadina provo una rabbia profonda di fronte a questo scempio» è uno dei commenti di fronte alla piazza smembrata; una «scelta scellerata» da parte dell’Amministrazione Guarente che ora dovrà trovare il modo di rimediare. ROSAMARIA MOLLICA
Il presidente della Provincia di Potenza Giordano ha fatto il punto sulla programmazione in corso tra opere concluse, in cantiere e da avviare
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Viabilità, 213mln di € per interventi sulle arterie provinciali
i è tenuta ieri mattina presso la Sala consiliare del Palazzo della Provincia in piazza Mario Pagano a Potenza la conferenza stampa del presidente della Provincia Christian Giordano per illustrare gli aggiornamenti della programmazione relativa agli interventi aventi ad oggetto la viabilità provinciale, a sei mesi dalla prima presentazione. «Dopo una intensa fase di programmazione, ricognizione delle risorse, riorganizzazione degli uffici e progettazione e affidamento degli interventi, il nostro Piano straordinario di messa in sicurezza della Viabilità provinciale entra nella fase operativa» ha affermato il presidente Giordano. L’importo complessivo degli interventi ammonta a 213 milioni, suddivisi tra lavori già conclusi, in corso e in fase di programmazione. Sono stati spesi 54 milioni e 837 mila euro per i lavori in
corso, 5 milioni e 360 mila euro per i lavori affidati, mentre per i cantieri in avvio nei prossimi due anni, saranno destinati sei milioni. «A partire dalle prossime settimane, con la consegna di decine di cantieri, le comunità inizieranno a percepire in maniera chiara
gli effetti di questa nuova programmazione. - ha continuato il presidente della Provincia di Potenza - È il frutto di un virtuoso e sinergico lavoro di squadra portato avanti con il supporto dei Consiglieri Provinciali, del Dirigente dell’Ufficio Viabilità ing Enrico Spera e di tutta la struttu-
ra da lui diretta». «Lavoriamo prioritariamente per garantire la sicurezza delle nostre strade e contestualmente per ridurre l’isolamento dei nostri territori a beneficio di tutti i cittadini» ha concluso Christian Giordano presidente della Provincia di Potenza.
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Potenza e Provincia
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I militari del Gico hanno fermato l’uomo e la donna di origini dominicane all’uscita “Potenza Centro” del raccordo autostradale
Potenza, beccata con 400 grammi di cocaina: coppia arrestata dalla Finanza del Gico della Guardia di Finanza di Potenza, all’uscita “Potenza Centro” del raccordo autostradale 5, hanno fermato un’autovettura con a bordo due coniugi di nazionalità dominicana, Andres Fabian Santana di 39 anni e Leonora Mosquea Milagros di 46 anni, da diversi anni residenti nel capoluogo lucano. I finanzieri a seguito di una perquisizione eseguita con i cani antidroga hanno rinvenuto sotto un sedile dell’autovettura, un pacco sottovuoto con all’interno 402 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa anche all’abitazione dei due, ubicata nel centro cittadino, dove è stato trovato un sofisticato sistema __Droga e altro materiale sequestrato di videosorveglianza, nonché un cane molosso posto a presidio delella mattinata di sabato stigativa in materia di contrasto al l’immobile. Al fine di consentire scorso nell’ambito di au- traffico illecito di sostanze stupe- l’accesso domiciliare in sicureztonoma attività info-inve- facenti e psicotrope, gli uomini za alla polizia giudiziaria operan-
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te, è stato chiesto l’intervento di un veterinario dell’Asl e di operatori accalappiacani del canile di Potenza, per le pertinenti operazioni di contenimento dell’animale, nel rispetto del benessere dello stesso. Il 39enne e la 46enne sono stati tratti in arresto. L’uomo è stato associato alla locale casa circondariale e la donna in regime di detenzione domiciliare nella propria abitazione, a disposizione del Giudice per le Indagini preliminari di Potenza. In sede di convalida, il Gip presso il Tribunale di Potenza, su richiesta della Procura, riconoscendo la gravità del quadro indiziario emerso dall’attività di Pg, ha convalidato gli arresti ed ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell’uomo e dei domiciliari per la donna.
Fermato dai militari durante i controlli in centro storico Fermati un 40enne che malmenava la compagna e un 20enne che aggrediva il padre
19enne trovato con 3 gr Violenza domestica: di cocaina, aggredisce arresti a Potenza e Melfi un carabiniere: arrestato L
U
n altro arresto dei Carabinieri della Compagnia di Potenza nel centro storico del capoluogo per detenzione di stupefacenti. L’altra sera, una pattuglia del Radiomobile ha proceduto al controllo di un giovane 19enne che, all’avvicinarsi dei militari, ha tentato di darsi alla fuga dopo aver colpito al volto uno dei militari. Il suo intento non è andato a buon fine in quanto è stato immediatamente bloccato dai Carabinieri che gli hanno trovato più di tre grammi di cocaina ed un bilancino di precisione. Il giovane è stato quindi tratto in arresto e posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina. Il GIP, a seguito della convalida, ha disposto nei suoi confronti l’obbligo della presentazione alla Polizia Giudiziaria. Si precisa che per l’indagato vige la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.
e mura domestiche ancora una volta si sono trasformate in un triste teatro di intervento dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza. Tra le diverse telefonate al Numero Unico di Emergenza 112, due, come purtroppo accade troppo spesso, erano grida di aiuto per violenze e minacce che si stavano consumando in altrettanti nuclei famigliari, uno di Potenza, l’altro di Melfi. Nel capoluogo, i Carabinieri della locale Compagnia sono stati chiamati ad intervenire nei confronti di un 40enne che, al culmine di una discussione con la propria compagna e alla presenza dei figli piccoli, avrebbe stretto la mano alla gola della donna colpendola poi con un pugno. Poi sarebbe toccato al più piccolo dei figli. I militari dell’Arma, accorsi immediatamente sul posto, avrebbero bloccato l’uomo e prestato soccorso a madre e figli traendo in arresto il 40enne per maltrattamenti e associandolo, al termine degli accertamenti, alla casa circondariale di Potenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina. A seguito della convalida da parte del Gip, nei confronti dell’uomo è stato disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa e l’ap-
posizione del braccialetto elettronico. A Melfi, la Centrale Operativa della Compagnia ha raccolto la richiesta di aiuto di un padre per una patita aggressione da parte del figlio 20enne. L’equipaggio della Radiomobile giunge in pochi minuti sul posto mentre l’aggressore, dopo aver sfasciato mobili e suppellettili, brandendo due coltelli da cucina stava minacciando di morte il padre. La sua furia non si è placata nemmeno davanti ai militari. Il giovane, dopo un vano tentativo di fuga ed un apparente stato di calma, dopo poco avrebbe provato nuovamente a scagliarsi contro il padre costringendo i Carabinieri ad intervenire ed immobilizzarlo. Messo al sicuro, l’uomo avrebbe trovato il coraggio di confidarsi e denunciare mesi di continui maltrattamenti perpetrati dal figlio e tenuti fino a quel momento celati. Il ragazzo è stato quindi tratto in arresto ed associato alla casa circondariale di Melfi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dopo la convalida, il Gip ha disposto gli arresti domiciliari in altra abitazione, lontano dal padre aggredito. Naturalmente per entrambi vige il principio di presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna.
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Il sindaco di Acerenza, Scattone: «Ogni tanto una buona notizia a conforto della nostra azione amministrativa»
Impianto eolico nell’Alto Bradano arriva il no definitivo al progetto DI EMANUELA CALABRESE
ACERENZA Il provvedimento, Decreto emesso dal Ministro della Transizione Ecologica, con cui il Ministero oggi denominato dell’Ambiente e della sicurezza energetica, ha reso il giudizio negativo di compatibilità ambientale relativamente al progetto di un impianto eolico localizzato nei Comuni di Acerenza, Banzi, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania e Forenza, fa tirare un sospiro di sollievo agli amministratori. Il Sindaco di Acerenza Fernando Scattone commenta: «Ogni tanto una buona notizia a conforto della nostra azione amministrativa attraverso il coinvolgimento e le tante Osservazioni rilevate e sollevate nelle sedi opportune, in merito all'inopportunità dell'ulteriore opera sul nostro territorio». Si tratta di un parco eolico composto da 18 aerogeneratori di tipo Vestats denominati V120, con una potenza nominale di 2.0 MW per un totale di 36 MW, per il quale si è ritenuto che «dalla comparazione degli interessi coinvolti nel procedimento in esame, individuati,
da un lato nella tutela paesaggistica e dall’altro, nello sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché nella valenza imprenditoriale ed economica dell’opera in argomento, di considerare prevalente l’interesse alla tutela del paesaggio, condividendo l’avviso del Ministero della cultura, in considerazione dei molteplici impatti negativi del progetto sopra esposti, al fine della tutela e della conservazione dei valori paesaggistici e culturali dell’area interessata». L’appellante ha proposto ricorso al Tar che lo ha rigettato con la sentenza ora oggetto di appello. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando sull'appello, lo respinge. Lo Studio di Impatto Ambientale, in precedenza
prodotto già nel 2018 intese «stabilire, stimare e valutare gli impatti associati sia alla costruzione che al funzionamento del parco eolico di progetto, sulla base di una conoscenza esaustiva dell’ambiente interessato raccogliendo tutte le informazioni disponibili sullo stato delle componenti ambientali e analizzando gli eventuali impatti, proponendo delle misure di mitigazione e/o compensazione necessarie». Il parco eolico difatti sarebbe stato «ubicato nel comune di Acerenza e l’aerogeneratore più vicino al centro abitato si sarebbe trovato ad una distanza di circa 3900 metri». La consegna dell’energia prodotta sarebbe poi avvenuta «nella sottostazione ubicata nel territorio di Banzi e tutte
le opere di Rete di trasmissione nazionale di Terna a servizio della sottostazione stessa, erano già state approvate dalla Regione Basilicata con decreto del 23 luglio 2013». Il sito eolico ricadeva essenzialmente in «un’area collinare vocata prevalentemente all’agricoltura di tipo cerealicolo e in zone a pascolo, dunque un ecosistema principalmente agrario». L’aerogeneratore scelto per il progetto avrebbe avuto «una potenza nominale di 2 MW con altezza al mozzo pari a 92 m. Il rotore costituito da tre pale e da un mozzo. Le pale controllate dal sistema di ottimizzazione basato sul posizionamento ottimizzato in funzione delle condizioni del vento. Il diametro del rotore pari a 120 metri con area spazzata pari a 11310 metri quadri e verso di rotazione in senso orario e ciascun aerogeneratore sostenuto da una torre tubolare di forma tronco-conica in acciaio zincato al alta resistenza, formata a seconda i casi da 3-4 tronchi o sezioni». Per ciascun aerogeneratore sarebbe stato realizzato «un dispersore di terra ai fini della messa a terra dello
stesso per garantire la protezione contro i contatti indiretti in bt e in MT». La sottostazione utente, punto di connessione dell’impianto eolico alla Rete di Trasmissione Nazionale sarebbe stata «ubicata in territorio del comune di Banzi, con pianta rettangolare di dimensioni pari a circa 37 per 61 mt occupando una superficie di circa 2.257 mq». Per quanto concerne la viabilità di progetto interna al parco eolico avrebbe avuto «una larghezza netta della carreggiata pari a 5 metri e data l’orografia dei siti una sezione tipo a mezza costa». Le connessioni degli aerogeneratori con la sottostazione di trasformazione sarebbero state «garantite da una rete 30 kV in cavo interrato posta in fregio alla sede stradale o all’esterno di essa. I cavi posti ad una profondità minima di 1,20 mt dal piano di campagna» e lo scavo avrebbe avuto «un’ampiezza pari a 0,60 metri». Oltre alla viabilità di progetto permanente si prevedevano allargamenti e tratti di viabilità temporanea da dismettere alla fine dei lavori di trasporto e montaggio degli aerogeneratori».
LO RENDE NOTO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BALVANO: UN CODICE QR PER CONOSCERE LA STORIA DEL LUOGO
Sentiero Gole del Platano, via alla messa in sicurezza
BALVANO Da tempo l’Amministrazione comunale di Balvano sta monitorando e programmando interventi che riguardano l’importante sito naturalistico “Gole del Platano”. In quest’ottica dalla Casa comunale fanno sapere che «sono partiti anche i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del sentiero delle Gole del Platano. L’intervento prevede la pulizia del sentiero, il ripristino delle aree attrezzate, del ponticello e delle staccionate in legno per migliorarne la fruibilità a beneficio di tutti. Inoltre verrà posizionata una targa commemorativa nei pressi della Galleria delle Armi che sarà scoperta il 3 marzo 2024 per l’80° anniversario della sciagura ferroviaria avvenuta il 3 marzo 1944». La memoria del luogo va però di pari passo anche con la tecnolo-
gia, infatti, proseguono gli amministratori, «basterà puntare la fotocamera del telefono sul codice Qr presente sulla targa per immergersi nella storia attraverso immagini e racconti audio. Un innovativo modello di comunicazione che accompagnerà i turisti durante l’escursione, permettendo loro di conoscere la storia e scoprire le bellezze naturalistiche del nostro territorio». Ad inizio del mese difatti, il Sindaco Ezio di Carlo si era recato sul sentiero, con i tecnici comunali, per «effettuare un sopralluogo lungo il percorso delle Gole del Platano per verificare in quali punti è prioritario e necessario intervenire al fine di rendere tutto più bello e soprattutto più sicuro». Il sentiero denominato “Gole del Platano” è inserito in un paesaggio carsico unico, disegnato
dal torrente Platano, dal quale prende il nome, nel confine naturale tra la Basilicata e la Campania. Partendo da Balvano si scende verso il torrente per proseguire lungo sentieri scavati nella roccia affiorante e strette forre formate dal vallone. Il maestoso canyon all’interno del fiume permette di vivere esperienze outdoor tra ricca vegetazione, ponti e gallerie dell'antica linea ferroviaria. A giugno dello scorso anno il Sindaco invitava a godere dell’emozione di attraversare il Ponte Tibetano
e dello splendido spettacolo delle Gole del Platano «essendo stati fatti i corsi di preparazione per le guide, avendo verificato tutta la documentazione e il posizionamento della segnaletica insieme ai tecnici competenti». Con un dislivello di 200metri, il ponte nepalese è inserito all’interno del percorso fluviale, costeggia il letto del torrente, un’antica condotta forzata dei mulini ad acqua e la tristemente nota Galleria delle Armi. Ma gli appassionati possono anche scegliere i vari percorsi trekking, con escursioni nelle gole del torrente Platano, incassato tra pareti rocciose a sviluppo verticale, piuttosto che un percorso storico, scavato nella rupe per consentire lo scavo della Galleria delle Armi ed ancora altre attività. EMACAL
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LAGONEGRO In Consiglio prima l’invito a sindaco e maggioranza, «dovremmo dimetterci tutti», poi la ratifica del cambio schieramento
Mastroianni rompe definitivamente con Falabella: «Passo all’opposizione»
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a iniziato il Consiglio comunale seduto tra i posti al lato destro del sindaco di Lagonegro, Salvatore Falabella, e l’ha concluso in posizione speculare: «Comunico, segretario lo metta a verbale, che da questo momento passo all’opposizione». Così l’ex assessore comunale Luciano Mastroianni, ieri in Assise. Durante l’articolato intervento in Aula, Mastroianni nel citare una serie di fatti e circostanze, ha intervallato l’argomentazione con frasi dal tenore delle seguenti: «I cittadini ci hanno votato per un cambiamento che non c’è, nulla è cambiato ed anzi alcune cose sono peggiorate», «non siamo riusciti a mantenere le promesse e gli impegni assunto», e soprattutto, «sarebbe corretto dimetterci tutti e riconsegnare la parola ai citta-
dini perchè, senza perdere ulteriore tempo prezioso, le nuove elezioni sono di certo la miglior cosa per Lagonegro». Curiosa la vicenda del Piano casa, ovvero piano, per come l’ha raccontata, per fare fuori «l’ingombrante» Mastroianni. «Ad agosto 2023, la Giunta comunale ha deciso dipubblicare l’Avviso aperto a tutti per ampliamenti volumetrici ed o demolizioni -costruzioni con premio di cubature. L’Avviso - ha spiegato Mastroianni non prevedeva alcun utilizzo di denaro pubblico, né costi per l’Ente, anzi le future edificazioni sono anche futuri incassi per il Comune. Pervenute poche istanze, fra le quali quella presentata da mio fratello, in possesso dei requisiti. Ma tale circostanza, risultò immotivatamente sconveniente per l’Amministrazione, ipoichè io as-
sessore. Addirittura il sindaco Falabella mi propose che lsul Piano casa si sarebbe potuto procedere, se io mi fossi dimesso da consigliere comunale. Con la scusa del Piano casa, mi volevano far fuori». Mastroianni ha anche chiesto al primo cittadino, quali sono i tre processi che si trova «costretto ad affrontare per colpa» dell’ex assessore Mastroianni: «Presentate le carte e fatele vedere alla popolazione». Anche aneddoti, come quello che riguarderebbe un «familiare» di un componente della maggioranza, che sulla richiesta di non alzare le indennità per la carica elettiva, «precisò con ghigno sarcastico, non è possibile rinunciare all’indenità, perché se vi invitano ai matrimoni e alle feste dovete fare le buste. Primo caso nella storia di buste a carico dei cittadi-
__ Falabella e Mastroianni
ni». Con Mastroianni all’opposizione, che ha dichiarato di «rinunciare al gettone di presenza», donandolo a una casa-famiglia locale, è molto probabile che del-
l’attuale maggioranza multicolore del sindaco Falabella, più approfondite vicende verranno portate, con i dettagli vissuti dall’interno, all’attenzione dell’opinione pubblica.
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I titolari di un’azienda agricola avrebbero percepito indebitamente fondi europei. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri Forestali
Sant’Arcangelo, coppia dichiara il falso: sequestrati 130 mila €
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ell’ambito di un’attività di indagine svolta a livello interregionale, coordinata dal Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Roma, i Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Potenza, su delega della Procura Europea EPPO di Napoli, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di somme di denaro e immobili, emesso dal Gip del Tribunale di Lagonegro, finalizzato «alla confisca per equivalente, per un valore superiore a 130 mila euro a carico di due coniugi di Sant’Arcangelo, titolari di una locale azienda agricola, per aver percepito indebitamente aiuti comunitari nelle campagne agricole relative alle annualità che vanno dal 2016 al 2021, in quanto, in quegli anni, i fondi agricoli dichiarati nella domanda di aiuto erano di proprietà dell’Ente pubblico
Ismea» si legge in una nota. Nello specifico, le indagini svolte dai militari hanno fatto emergere che la titolare dell’omonima azienda agricola di Sant’Arcangelo, in concorso con il marito, al fine di procurarsi un ingiusto
profitto, avrebbero dichiarato falsamente al Centro di Assistenza Agricola (CAA), ufficio presso il quale vengono formalizzate le domande di aiuto, di essere i legittimi proprietari dei terreni agricoli ormai rientrati nella disponi-
bilità della parte venditrice Ente Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). I coniugi, nelle domande di sostegno relative ai fondi strutturali Feaga (Domanda Unica di Pagamento) e Fears (Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale) formalizzate presso il C.A.A. di Sant’Arcangelo, avrebbero attestato falsamente nel proprio fascicolo aziendale la disponibilità di circa 95 ettari di terreni agricoli, ricadenti in agro del comune di San Chirico Raparo, di cui non avevano più la titolarità, a seguito della risoluzione contrattuale avvenuta con l’Ente pubblico Ismea. In questo modo, entrambi gli imprenditori agricoli di Sant’Arcangelo, avrebbero percepito indebitamente una somma di oltre euro 130 mila da parte dell’A.G.E.A. con conseguente danno economico alla Unione Europea.
IL SINDACO LA GROTTA: «SONO STATI MESI DI LAVORO INTENSI E DI DISAGIO, MA SI È RIUSCITI A RENDERE IL CENTRO STORICO PIÙ VIVIBILE E BELLO»
A Sant’Arcangelo riapertura parziale di corso Umberto I
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DI ANNA TAMMARIELLO
Sant’Arcangelo riapre parzialmente un’arteria importante del centro cittadino e a darne notizia è proprio il primo cittadino, Salvatore La Grotta, che in una nota specifica che «nella mattinata di ieri è stato parzialmente riaperto al traffico, sia pedonale che veicolare, corso Umberto I. Sono stati mesi di lavoro intensi e di disagio, ma si è riusciti a rendere il centro storico più vivibile, più accogliente e più bello». L’intervento nel centro del paese è durato diversi mesi coinvolgendo non solo questo corso ma anche un pezzo di corso Vittorio Emanuele II. 326.000 euro l’impor-
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to dei lavori per corso Umberto I, che è stato soggetto ad interventi di pavimentazione. Doveroso sottolineare che si tratta di una tra le arterie principali all’interno della quale si dipanano tutte le attività commerciali del paese. «Ringrazio chi con passione e professionalità ha lavorato affinché i lavori potessero svolgersi in sicurezza e a regola d’arte. Grazie al progettista e all’impresa esecutrice dei lavori-scrive il sindaco- .Una sola importante raccomandazione che invito tutti a rispettare: l’anticipazione della transitabilità di C.so Umberto I, di qualche giorno, ci obbliga a transennare alcune parti di esso, le parti laterali, in particolare i parcheggi adiacenti all’ex plesso delle
scuole elementari, non ancora perfettamente utilizzabili. Si invita ad essere rispettosi del lavoro svolto. Non rispettando tale accorgimento si procederà a sanzionare i trasgressori, oltre a causare eventuali danneggiamenti alla pavimentazione atti a rendere il lavoro svolto fin’ora vano». «È stata effettuata un’importante opera di riqualificazione che restituisce luce e decoro al nostro amato centro storico. La sua maggiore vivibilità e bellezza - conclude il sindaco di Sant’Arcangelo La Grotta - spero possa essere sinonimo di sviluppo per le tante attività commerciali presenti lungo tutto il tratto principale».
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Matera
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La donna si sarebbe impossessata di alcuni capi d’abbigliamento nel centro commerciale di Borgo Venusio
Furto in un negozio a Matera Indagata 35enne di Altamura MATERA La Polizia di Stato di Matera ha notificato l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, nei confronti di una 35enne di Altamura, indagata per furto. I fatti risalgono al 21 ottobre dello scorso anno e dall’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, è emerso che la donna, dopo essere entrata in un negozio del centro commerciale di Borgo Venusio, si sarebbe impossessata di alcuni capi di abbigliamento, occultandoli nella sua borsa, per poi uscire senza pagare. Il personale dell’esercizio commerciale aveva notato la donna, vestita in modo appariscente, entrare nel camerino di prova con alcuni capi di abbigliamento, per poi uscirne a mani vuote. Avviatasi velocemente verso l’scita dal negozio, al passaggio dalla barriera antitaccheggio, questa si attivava, attirando l’attenzione della responsabile dell’esercizio commerciale. Quest’ultima invitava allora “la cliente” a fermar-
si, ma poiché questa non le dava retta, cercava di fermarla, inseguendola fino al parcheggio. La donna riusciva però a montare rapidamente sulla propria auto, una FIAT Panda bianca, e a dileguarsi. La responsabile dell’esercizio si è allora rivolta alla Polizia di Sta-
to, denunciando l’accaduto. Grazie alla segnalazione della donna, potevano essere avviate immediatamente le indagini, individuando la giovane donna, che non sarebbe nuova ad episodi del genere. La stessa sarebbe stata poi ri- te dalle telecamere di siconosciuta sia attraver- curezza installate also le immagini registra- l’interno del negozio,
sia direttamente dalla responsabile dell’esercizio. Il valore della merce sottratta ammonta a € 114,88. Si rappresenta che gli accertamenti compiuti nei confronti della donna necessitano della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.
LA DECISIONE DELLA CORTE D’APPELLO DI SALERNO PERCHÉ “IL FATTO NON SUSSISTE”
Crollo vico Piave, assolti dipendenti comunali
MATERA La Corte d’appello di Salerno, con sentenza emessa ieri (20 febbraio), ha assolto nel merito con la formula piena “perché il fatto non sussiste”, i dipendenti comunali Delia Maria Tommaselli ed Emanuele Lamacchia Acito, accusati di omicidio colposo in seguito al crollo della palazzina di vico Piave, avvenuto nel gennaio 2014. Con questa sentenza, i giudici di Salerno hanno anche stabilito che il Comune di Matera, difeso dalla dirigente dell’Avvocatura, Enrica Onorati, “rimane indenne da qualunque situazione civile” in termini di risarcimento danni. Il procedimento si era incardinato a Salerno su sentenza della Corte di Cassazione che un anno fa, nel febbraio 2023, aveva cassato la sentenza di appello,
rinviando gli atti alla Corte campana. La Suprema Corte aveva vagliato le posizioni dei due imputati, in particolare quella del tecnico Lamacchia Acito, condannato sia in primo che in secondo grado perché i giudici di merito avevano ritenuto che, alla data del sopralluogo effettuato il 23 dicembre 2013, l’evento del crollo fosse già “imminente e prevedibile”. La Cassazione aveva, poi, stabilito che: “…la sentenza impugnata ha offerto un percorso motivazionale carente, illogico e non rispettoso…”, dei princìpi già costantemente affermati, secondo cui la valutazione sulla prevedibilità dell’evento deve essere compiuta “ex ante”, riportandosi al momento in cui la condotta commissiva o omissiva, si è effettivamente verificata; non
“ex post”, cioè prendendo le mosse dal verificarsi dell’evento per poi andare a ritroso, chiedendosi quale sarebbe stato il comportamento idoneo ad impedirlo. Il ragionamento “ex post” dei giudici di merito, come aveva rimarcato la Cassazione, si pone in contrasto con altri importanti dati processuali, richiamati nel ricorso presentato dall’avvocato Onorati del Comune responsabile civile, come le deposizioni del professor D’Ambrosio, o la perizia dei consulenti tecnici del pubblico ministero Laterza e Colella, che rendevano illogica e contraddittoria la perentoria affermazione di responsabilità dei funzionari comunali, fondata sul presupposto che una situazione di imminente pericolo di crollo fosse certamente prevedibile.
ANGELINO (MATERA NEL CUORE): «PERICOLOSA PER I CITTADINI, SINDACO BENNARDI INTERVENGA SUBITO»
«Garantire la sicurezza della circonvallazione Agna Le Piane»
MATERA Una strada priva di segnaletica stradale e orizzontale, percorsa ogni giorno da numerosi cittadini che la scelgono per fare jogging o per lunghe passeggiate a piedi, con evidenti rischi per la sicurezza dei pedoni quando transitano i veicoli ad altissima velocità e incresciosi episodi già registrati in cui si è sfiorata la tragedia. E’ la situazione denunciata dai cittadini residenti di Agna Le Piane che hanno sollecitato un mio intervento per invitare il sindaco di Matera Domenico Bennardi a mantenere finalmente le promesse annunciate in campagna elettorale. Il sindaco pentastellato, il peggiore sindaco che guida la peggiore Amministrazione Comunale di tutti i tempi, a trazione Movimento 5 Stelle, in campagna elettorale aveva illuso i cittadini con le solite promesse da marinaio. Tutti ricorderanno cosa diceva
Bennardi dal palco di piazza Vittorio Veneto: ci occuperemo delle periferie, da troppi anni completamente abbandonate e con numerose criticità. Purtroppo a distanza di oltre tre anni, cioè da quando è in carica il governo Bennardi al Comune di Matera, nulla è cambiato e i cittadini materani, anche quelli che hanno dato fiducia ai pentastellati, sono stanchi di attendere e denunciano l’inerzia perenne di questa Amministrazione Comunale. In particolare i cittadini di Agna Le Piane chiedono al Comune di Matera di intervenire subito prima che ci scappi il morto, sulla strad che è considerata una sorta di circonvallazione, perché collega la parte più a sud del quartiere con via Cappuccini. Una sorta di anello utilizzata dai veicoli per evitare il traffico nelle ore di punta e dai cittadini che vogliono fare attività
sportiva all’aria aperta. Nonostante le richieste inviate all’Amministrazione Comunale nulla è cambiato e i cittadini si sono affidati al sottoscritto affinchè qualcosa possa cambiare. Per quanto mi riguarda ringrazio i cittadini materani che si affidano a “Matera nel cuore” per risolvere le numerose problematiche presenti nella città di Matera e voglio ribadire che la mia associazione è nata per dare voce a chi non ha
voce in questa città. Ribadisco che “Matera nel cuore” è a disposizione di tutti i cittadini e continuerò a lavorare per denunciare tutto quello che non va nella città di Matera, anche per colpa di questa Amministrazione guidata dal sindaco Bennardi. In realtà credo che Matera non abbia più un Comune da oltre 3 anni e non ci sia più un sindaco in grado di dare risposte ai cittadini. Pertanto rinnovo l’appello al primo cittadino affinchè possa finalmente dimostrare con i fatti l’attenzione nei confronti delle zone periferiche di Matera, a partire da Agna Le Piane. I cittadini chiedono al sindaco Bennardi di installare dei dissuasori di velocità per scongiurare e prevenire episodi che mettono a rischio l’incolumità dei passanti e di avviare quanto prima le procedure per dotare la strada di segnaletica orizzontale e verticale».
Matera e Provincia
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Proclamato ieri e oggi per la scomparsa del 23enne Roberto Scasciamacchia affetto da distrofia muscolare di Duchenne.Il sindaco Tataranno: «Esempio di coraggio e voglia di vivere»
Bernalda, è lutto cittadino per la morte di “Roby” S
__Tataranno insieme a Roberto
ta commuovendo in queste ore tutta la Basilicata la morte di Roberto “Roby” Scasciamacchia, il 23enne di Bernalda affetto da distrofia muscolare di Duchenne. Ieri ed oggi nella città del materano è stato proclamato il lutto cittadino per il giovane Roby, molto attivo sui social, che aveva vinto numerose battaglie: da quella per salire sul Frecciarossa alla stazione di Metaponto, alla creazione del lido inclusivo "Il sogno del capitano", a quella contro la sua patologia con un intervento al cuore da lui subito al Policlinico Gemelli di Roma poco più di un mese fa. L’intervento, realizzato con una procedura mininvasiva (definita MitraClip), è il primo di questo tipo nel mondo occidentale su un paziente con Duchenne; l’unico altro precedente è stato effettua-
to lo scorso anno a Tokyo. Lo scopo era quello di migliorare la funzionalità del cuore del 23enne riducendo il grado di insufficienza mitralica, da severa e lieve-moderata. La notizia della sua scomparsa ha fatto il giro anche dei social, dove il sindaco del Comune di Bernalda Raffaele Tataranno ha scritto: «Caro Roby, sapevamo bene che questo giorno sarebbe arrivato, ma ci avevi abituato a tanti miracolosi lieto fine che adesso che è successo davvero ci chiediamo come sia stato possibile. A tutti noi - prosegue il primo cittadino - sembra incredibile che tu non ce l’abbia fatta anche questa volta. Il tuo sorriso, la tua intraprendenza, la tua caparbietà, la tua meravigliosa curiosità, la tua inesauribile forza e il tuo coraggio sono andati oltre qualsiasi impedimento fisico. Sei stato in tutto e per tutto normale e quindi assolutamente eccezionale. Ci hai insegnato cosa significa Vivere, semplicemente mostrandoci come si fa davvero». E ancora: «Grazie a nome di tutti per le battaglie che hai condotto, indomito, perché volevi prendere il treno e perché volevi andare al mare. Se oggi chi ha un problema come quello che avevi tu può prendere il treno o può andare al mare a
Metaponto, credimi, deve dire grazie a te! Quando tutto sembrava finito non hai esitato a sottoporti ad un intervento chirurgico mai eseguito prima, come fanno i supereroi nei film e invece era la tua vita reale. Grazie per esserci stato Roberto, fino all’ultimo faticoso respiro la tua è stata una vita vera, autentica, che ha ispirato e continuerà ad ispirare. Grazie alla tua fantastica famiglia che ti ha accudito dal primo all’ultimo momento, talmente bene da farti vivere una vita da protagonista nonostante le mille difficoltà. Io mi auguro che questi 2 giorni di lutto vero, sincero, di un paese intero, siano utilizzati da tutti per riflettere sulla tua testimonianza di vita terrena, sull’amore puro che hai donato ai
tuoi amici e ai tuoi parenti e quello che hai ricevuto. In un mondo dove il protagonismo si guadagna con aggressività, violenza e insensibilità tu ci hai insegnato che la vera forza risiede nella capacità di combattere fino alla fine senza mai dimenticarsi di essere gentili, senza mai dimenticarsi di sorridere. Sei più forte della morte Robbè. Riposa in pace, Guerriero», chiosa Tataranno. Roberto era un ragazzo solare che studiava chitarra al conservatorio di Matera, con tanti amici e che, come raccontava di sé stesso in un video su YouTube, «non si annoia mai». La sua storia continuerà ad ispirare chi lotta contro le avversità della vita. A.P.
L’INCIDENTE MARTEDÌ POMERIGGIO TRA UNA FIAT FREEMONT E UNA FIAT TIPO HA VISTO COINVOLTI DUE 20ENNI E UN UOMO LIBERATO DALLE LAMIERE CON UN DIVARICATORE DEI VVF
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Metaponto, scontro auto in contrada Casa Ricotta: tre feriti lievi a squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Matera che opera nell'area di competenza del distaccamento di Tinchi, è intervenuta nel pomeriggio di martedì a seguito di un incidente stradale in contrada Casa Ricotta 3, nelle vicinanze di Metaponto. Due i mezzi coinvolti, una Fiat Freemont e una Fiat Tipo. È stato necessario l'impiego del divaricatore, utilizzato per rimuovere la portiera di uno dei due mezzi al fine di liberare dalle lamiere il conducente. Sulla
Fiat Tipo viaggiavano due ragazzi 20enni mentre nella Fiat Freemont c'era solo il conducente. Le tre persone coinvolte hanno riportato lievi ferite e contusioni e sono state trasferite all'ospedale di Policoro per accertamenti. Sul posto anche gli operatori del 118 e gli agenti della Polizia di Pisticci. Il traffico è stato temporaneamente limitato nel tratto di strada interessato dall'incidente, fino al completamento delle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza.
All’interno era parcheggiato un furgone cisterna contenente gasolio per rifornire mezzi da cantiere: le squadre sono riuscite a circoscrivere l’incendio in un’area ristretta
Fiamme in un box a Pisticci, Caschi rossi scongiurano danni peggiori
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ntorno alle ore 18.40 di ieri pomeriggio il personale del Comando di Matera, distaccamento di Tinchi, è intervenuto per domare le fiamme divampate all’in-
terno di un box in lamiera ubicato in via San Donato a Pisticci, in cui era parcheggiato un furgone con cisterna, contenente gasolio utile a rifornire mezzi da cantiere.
È stato richiesto anche l’intervento a supporto dei Vigili del fuoco di Ferrandina. Le squadre sono riuscite a contenere l’incendio in un’area ristretta. Non
sono stati registrati danni a persone e agli altri mezzi parcheggiati nell’area circostante il box. Sul posto anche la pattuglia dei Carabinieri di Pisticci.
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Valorizzazione turistica aree protette Tre progetti per sviluppo e vivibilità Percorsi e sentieri all’interno delle zone di San Giuliano, Pantano di Policoro e Calanchi di Montalbano Jonico Il presidente della Provincia di Matera Marrese: «Sviluppare un turismo lento e riflessivo, rispettoso dell’ambiente»
MATERA Questa mattina alle 10.30, nella sede della Provincia di Matera il presidente Piero Marrese presenterà, nel corso di una conferenza stampa che terrà insieme ai vincitori dell’appalto-concorso bandito dall’Ente di via Ridola, il progetto che punta a valorizzare e rendere fruibili le aree protette affidate in gestione alla Provincia che sarà poi candidato a finanziamento alla Regione Basilicata. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica prevede la realizzazione di percorsi e sentieri all’interno delle
tre aree che si trovano, rispettivamente, nei territori dei Comuni di Matera, Montalbano Jonico e Policoro e la loro piena fruibilità anche per i disabili. Percorsi arricchiti attraverso elementi che caratterizzano il singolo territorio con l’obiettivo non solo di valorizzarlo a fini turistici, ma di renderlo frequentabile e vivibile anche alla popolazione locale. Ciascuna delle tre aree, inoltre, sarà legata ad una specie animale che la caratterizza, ad iniziare dall’oasi di San Giuliano con la balena Giuliana. «Con questo progetto –
ha spiegato Marrese – la Provincia intende valorizzare le aree protette di sua competenza e migliorare l’attrattività turistico-naturalistica del territorio. Attraverso l’installazione di totem e pannelli informativi sarà possibile capire qual è la fauna della zona e, grazie ad una App multimediale interattiva, saremo in grado anche di descrivere la vegetazione e la fauna presenti anticamente. E’ un progetto innovativo attraverso il quale intendiamo sviluppare un turismo lento e riflessivo, rispettoso dell’ambiente».
_ Piero Marrese
L’ASSOCIAZIONE ANNUNCIA LA CREAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI PER IL RILANCIO DEI BORGHI-COMUNITÀ
Terre di Aristeo: animazione socioculturale per il turismo
POTENZA L’animazione socioculturale dei borghi-comunità turistiche e la formazione di tutte le figure professionali, a partire dall’animatore di comunità, sono essenziali per realizzare il modello di turismo di comunità. A sottolinearlo è Terre di Aristeo annunciando la realizzazione di percorsi formativi per animatori di comunità, a cominciare da 20 unità e il riconoscimento e l’autorizzazione (già richiesta) all’istituzione di un I.T.S. Aristeo – Istituto Tecnico Superiore per il Turismo di Comunità e per le Economie Locali. Per quanto riguarda gli ITS la Regione è per ora orientata in quattro comparti: efficienza energetica, automotive, agroalimentare, aerospazio. «Riteniamo indispensabile – afferma l’ad Terre Aristeo Saverio Lamiranda - che il progetto per la realizzazione di nuova ospitalità, sia adeguatamente sostenuto anche da un significativo ed innovativo progetto di “Animazione, Innovazione e Formazione” che, così come individuato e riconosciuto fra gli elementi strategici del Progetto è: “necessità presupposta, di sostegno e rafforzamento per il successo
complessivo di tutto il progetto e per la crescita delle imprese e comunità territoriali”, intese come aree funzionali utili per assicurare un bacino idoneo alla economicità di gestione delle imprese proponenti. Il nostro progetto di animazione territoriale e formazione si rivolgerà e richiederà il coinvolgimento di tutte le componenti sociali, economiche e produttive esistenti sul territorio. Dal barista al parroco, dal vigile urbano all’Amministratore pubblico, dall’agricoltore all’imprenditore edile, dal disoccupato all’occupato, dal professionista all’associazione culturale, dalla parrocchia alle organizzazioni professionali, dallo studente all’insegnante, nella sostanza tutti i componenti la comunità saranno soggetti e destinatari dell’attività che individuiamo in sintesi come “Aristeo Smart Destination”. Si tratta di un Progetto Pilota che, sostenuto da un nuovo e diverso rapporto pubblico-privato, con gli Enti di Formazione partners e con le principali Università Italiane (Basilicata, Campania, Lazio) che si sono dichiarate disponibili, dovrà essere in grado di realizzare azioni utili alla ri-
generazione del tessuto sociale, economico e produttivo dei nostri territori ripartendo dall’animazione sociale, partecipazione e formazione nei suoi differenti gradi e modelli di riferimento. La ricostruzione del tessuto sociale e le attività connesse – dice Lamiranda - dovranno consentire a tutti, ma ancora meglio e di più alle nuove generazioni, di potersi sentire effettivamente “cittadini del
della propria Comunità Turistica». Quanto agli obiettivi dell’Animazione socio culturale sono riferiti alla costituzione e realizzazione delle Comunità Turistiche Integrate: Favorire la partecipazione delle persone nei Borghi e nei territo_ Saverio Lamiranda ri organizzati. Facilitare l’adesione ad obiettimondo” pur vivendo vi liberamente elaboratutto o parte del loro ti in accordo con le netempo in Basilicata e, cessità, le aspirazioni e i specificamente, nella di- problemi di ciascun Bormensione funzionale go o territorio.
C’è tempo fino al 29 marzo per partecipare al Bando
Policoro, nasce il concorso di idee per creare il logo turistico della città
POLICORO Originale, inedito, esteticamente efficace e soprattutto che rispecchi in pieno le caratteristiche storiche, naturali, paesaggistiche, gastronomiche e culturali della città di Policoro: è così che dovrà essere il nuovo Logo turistico, oggetto di un Bando comunale che scadrà il prossimo 29 marzo. Il concorso di idee per la creazione del marchio e di un brand unico che possa rappresentare Policoro nel panorama turistico nazionale ed internazionale, è stato promosso dall’Amministrazione Comunale al fine di rafforzare il connubio tra l’identità sociale e le peculiarità territoriali. La partecipazione al Bando è gratuita e aperta a tutti, sia ai singoli cittadini e liberi professionisti, sia ad associazioni o società commerciali che vorranno cimentarsi con questa sfida che prevede un contributo volu-
to dalla Giunta, di 400.00 euro come premio per chi sarà decretato vincitore secondo i criteri di valutazione della “Consulta dello Sport, Cultura e Scuola” della Città di Policoro. «Il Concorso di idee per il nuovo logo turistico di Policoro è il segno tangibile della nostra volontà di intendere l’intero settore un elemento che coinvolga la Città, un’opportunità per sentirsi tutti protagonisti della sfida per il nostro sviluppo - commenta il vice Sindaco e Assessore al Turismo e Marketing Territoriale, Massimiliano Padula - Ecco perché anche il coinvolgimento della Consulta dello Sport, Cultura e Scuola nella valutazione è una scelta per massimizzare questo percorso. Policoro è una città giovane e piena di risorse - conclude Padula - e il nostro ruolo è quello di provare a farle emergere».
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