Cronache del 22 gennaio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

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IL SINDACO ZIPPARRI HA PROCLAMATO IL LUTTO CITTADINO: OGGI I FUNERALI NELLA SUA TRAMUTOLA

Ha un malore alla guida, morto don Antonio

Fatale incidente per il parroco di Marsicovetere Petrone: stava andando a Paterno per celebrare messa

Servizio a pagina 14

ReGionAli FI difende sempre il Gen, ma è probabile una ulteriore bordata al bis da parte della Lega

«Se prova muscolare, vinciamo noi» Potenza, il viceministro Cirielli consiglia umiltà a Bardi e gli ricorda: «FdI ha uomini migliori» L

ACQUA, LA RISPOSTA

Il bonus non basta ma aiuta le famiglie

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DI VITO BARDI

entile Alessandro, consentimi di chiamarti per nome data la tua giovane età, mi hanno segnalato la tua “lettera aperta” e ritengo da parte mia doveroso darti risposta. Le considerazioni che proponi sulla riduzione del costo della bolletta dell’acqua per famiglie con redditi non elevati devono tener conto di una strategia che non certo oggi, in prossimità della campagna elettorale, abbiamo enunciato e che è quella di abbattere il costo della vita (...)

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CARIELLO SCIVOLA SULLA “ERRE”

a ricordate la prosopopea della “erre” leghista così vicina all’imbellettamento pavonesco con cui Pasquale Cariello si credeva statista sullo scibile della politica, compresa l’arte di fare il sindaco? Ora però a furia d’insistere sul potere affabulatorio della sedicesima lettera dell’alfabeto è capitato l’accidente dello scivolamento e così il segno “r” più che significare (r)assicurante ha finito per mostrare tutti i limiti d’una vera e propria (r)esa donchisciottesca. Eppure l’ascesa di Cariello pareva inarrestabile da quando si guadagnò, del tutto immeritatamente, la copertina patinata addirittura dell’Espresso, esibendo al mare con Salvini, lo spettacolo peggiore della Lega e cioè la sua versione ascellare e da quando fu arruolato dal governatore Bardi per seminare la solita zizzania contro Pepe. Perciò oltre ogni evidenza di giubilo e ben al di là del nostro ironico dizionario va dato merito ai 7 consiglieri per averlo finalmente spedito a casa con l’atto nobile e coraggioso delle loro dimissioni e fatto anche primeggiare negli annali del Comune di Scanzano Jonico come il sindaco meteora, durato meno di tutti. Can(f. Mattiacci) M. Dellapenna alle pag 2 e 3 ta Eugenio Finardi: “E scivolare giù, fino in fondo...”.

Basilicata, protesti in calo ■ continua a pagina 5

Dal 2013 al 2022 scesi a 1.486 facendo segnare meno 88,4%: solo 84 gli assegni, il resto tutte cambiali

APPALTI E CONTRATTI PUBBLICI, L’OBBLIGO SOPRA I 500 MILA EURO

Nuovo Codice, in Basilicata 42 Amministrazioni qualificate

F. Moliterni a pagina 6

F. Moliterni a pagina 7

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CRONACA

Roccanova, sventato furto in casa: manette per 2 pregiudicati Carcere capoluogo, la sala teatro intitolata a Giuseppe Guarino

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■ Servizi

POTENZA

Bucaletto, con i fondi Pinqua un nuovo parco attrezzato: approvato progetto di fattibilità da quasi 1 milione di euro ■ R. Mollica

a pagina 13

_ MOBILITÀ

Val d’Agri-Vallo di Diano, dal sindaco di Moliterno Rubino proposta per migliorare la ex Statale 103

■ A. Tammariello a pag 14

_ GENZANO DI LUCANIA

S’accelera sul cantiere Pnrr da 800 mila euro per messa in sicurezza dell’asilo “Fermi”

■ E. Calabrese a pagina 15

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Primo Piano

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Il viceministro al congresso di FdI invita il presidente ad un bagno di umiltà e gli ricorda che il suo partito ha uomini migliori di lui

Cirielli: «Bardi sia umile»

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Forza Italia difende sempre il Generale ma è probabile una ulteriore bordata da parte della Lega

DI MASSIMO DELLAPENNA

utto come previsto al congresso provinciale di Fratelli d'Italia di Potenza. All'unanimità è stato eletto segretario provinciale Vincenzo Claps che, nel suo discorso programmatico, ha citato più volte il nostro editoriale di qualche giorno fa con il quale definivamo la sua elezione come la vittoria della classe operaia che va in paradiso. Concetto ripreso anche dal Sen. Gianni Rosa, padrino politico di Claps che ha evidenziato come avessimo colto bene nel segno quando avevamo detto che il nuovo segretario provinciale di FdI è stato l'uomo che ha studiato per an__Cirielli e alcuni momenti del congresso provinciale FdI (foto Mattiacci) ni i dossier sui quali il Senatore ha costruito la sua potenza di fuoco all'opposizione come al Governo. Ed è proprio da un gesto di umiltà ti quegli uomini che, pur militando e di penitenza politica che passa in altri partiti, provengono dalla «BARDI SIA UMILE, l'eventuale Bardi bis. Non è un mi- comune radice della destra italiaABBIAMO MOLTI UOMINI stero che Giorgia Meloni non ha na. MIGLIORI DI LUI» visto di buon occhio la gestione Qualcuno preannuncia una immiIl segnale politico nel congresso lo della sostituzione di Rosa al Di- nente uscita pubblica della Lega di ha dato il viceministro Edmondo partimento, così come non è un se- critica a Bardi. Se è vero lo scoCirielli, uomo di fiducia di Gior- greto che lo strapotere che Perri ha priremo nei prossimi giorni. gia Meloni e uomo forte del parti- preso in questi anni sia considerato al Sud. to da FdI una vera e propria offeFORZA ITALIA Nel suo intervento, senza mezzi sa politica, considerata la sua pasDIFENDE BARDI termini ha invitato il Generale Bar- sata vicinanza ai governi del Pd. Forza Italia, però, non molla su di ad essere un po' più umile nel Bardi. Il segretario nazionale Taconfronti di FdI e di relazionarsi PEPE IN SALA jani aveva già illustrato la difesa con il Partito in modo tale da ave- In sala, a seguire i lavori del con- di Bardi ad altre riunioni pubblire ben chiaro che governa grazie gresso, una folta delegazione le- che del Partito fondato da Berlualla forza del partito della Meloni. ghista guidata da Pasquale Pepe. Il sconi. Un attacco diretto quello dell'uo- segretario regionale della Lega ha Ieri ha ribadito tale posizione al mo forte di FdI al Sud che, tra le accolto come buon auspicio il ri- congresso romano di Forza Italia. altre cose, era il commissario elet- ferimento dello stesso Cirielli a tut- «Nessuno può pensare di sostituitorale nella stagione che ha portato Bardi a guidare la Regione Basilicata e, soprattutto, ha gestito l'inizio del Governo Bardi. «Non è una questione di numeri e di rapporti di forza - ha specificato Cirielli - Bardi deve sapere che abbiamo molti uomini in Basilicata che potrebbero governare meglio di lui». Sicuramente un attacco frontale che, però, nell'invito all'umiltà e alla consapevolezza dei rapporti di forza potrebbe essere anche una apertura per il futuro condizionata ad un passaggio a Canossa da parte di Bardi.

__Claps (foto Mattiacci)

re Bardi che è riuscito ad eliminare il pagamento del gas per i suoi cittadini», ha detto Tajani. Una posizione che, però, non convince FdI di Basilicata che, proprio durante il congresso di ieri, ha ribadito che se si deve scegliere il Presidente seguendo il merito del bonus gas allora il candidato deve essere di FdI posto che la rinegoziazione dei fondi delle compagnie e il gas gratis sono state idee portate avanti e realizzate da Rosa e poi completate da Latronico. La partita sembra ancora tutta aperta con evidenti distanze tra le parti che hanno l'unica certezza che andranno insieme perché l'unità della coalizione è un valore imprescindibile.


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Fa da eco il deputato Caiata: «Capiamo che nell’ambito delle dinamiche anche nazionali i partiti che compongono una coalizione devono trovare un equilibrio»

Congresso FdI, Cirielli su Bardi: «I nostri dirigenti potrebbero fare meglio di lui da presidente» L’ASSESSORE REGIONALE INTERVENENDO AL CONGRESSO FDI

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Latronico: «La Basilicata diventi spazio di vitalità e costruttività»

__Caiata, Mattia e Rosa (foto Mattiacci)

o credo che in Basilicata il presidente in carica, il Generale Vito Bardi, debba avere umiltà nel rapportarsi a Fratelli d’Italia. Perché siamo non solo il partito di maggioranza relativa, ma anche il partito di qualità con dirigenti di prim’ordine che potrebbero fare anche meglio di lui il presidente». Lo dichiara ai giornalisti il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, a Potenza a margine del congresso provinciale di FdI. Le parole di Cirielli si riferiscono direttamente al governatore lucano uscente che nei giorni precedenti aveva alluso a una ricandi-

__Cirielli (foto Mattiacci)

datura, data per scontata, che il viceministro di FdI non sembra aver preso benissimo: «Non si tratta di fare una valutazione muscolare, ma di confrontarsi con intelligenza, equilibrio e - incalza il meloniano - ripeto con umiltà, senza ambizioni personali e personalismi. Cercando di comprendere anche quali sono gli obiettivi raggiunti e qual è l'umore dei cittadini lucani». A fare da eco alle parole del viceministro Cirielli giungono poco dopo quelle del parlamentare meloniano Salvatore Caiata, intervenuto anche lui ieri al congresso provinciale di FdI nel capoluogo lucano: «Diciamoci la verità - incalza -

ci sono due livelli: ce n’è uno regionale e uno nazionale. È evidente che noi in Basilicata, come classe dirigente regionale, ambiamo a guidare la nostra regione. Capiamo anche, però, che nell'ambito delle dinamiche nazionali i partiti che compongono una coalizione devono trovare un equilibrio. Quindi è normale che noi avanziamo delle richieste ma è altrettanto chiaro che rispettiamo quelle che sono le scelte nazionali stando con soddisfazione all'interno di una coalizione». «Solo con la forza dell’unità si vincerà e saremo pronti alla prossima competizione elettorale che ci vedrà impegnati ad incontrare tutti i lucani per un confronto serio e vincente», commenta. altresì, il deputato di Fratelli d'Italia, Aldo Mattia, intervenendo anche lui a Potenza al congresso provinciale del partito. «È normale che un partito di maggioranza ambisce a guidare. Però - prosegue Mattia - personalmente penso sia di gran lunga più importante mantenere la coalizione di centrodestra, perché è necessario essere uniti per poter vincere ed essere in grado di governare», conclude Mattia al margine del congresso pro-

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n questo tempo complicato la politica deve rappresentare la speranza dei lucani di proseguire nel costruire percorsi di cambiamento perché la Basilicata con le sue risorse diventi uno spazio di vitalità e costruttività. Percorsi realistici,che non si reggono sull’anatema del passato , ma sulla chiamata in campo sempre più stringente delle risorse creative ed imprenditoriali che ci sono e possono segnare la differenza» . Lo ha detto l’assessore regionale della Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Potenza, al congresso provinciale di Fratelli d'Italia. «La politica - ha aggiunto - è chiamata a creare le condizioni perché il potenziale di crescita umana e sociale si esprima chiamando in causa le tante risorse umane che si sono formate e che oggi spesso operano e lavorano con successo in altri contesti dell’Italia e del mondo. Il nostro compito - ha concluso Latronico - è quello di riconnettere questo patrimonio umano,interno ed esterno, creando sempre più condizioni di vantaggio per chi decide di vivere o di ritornare ad operare in Basilicata».

vinciale di Fratelli d'Italia della provincia di Potenza dove rimarca una «altra oceanica presenza di iscritti e simpatizzanti, dopo quello altrettanto partecipato di Matera» e dove come rimarcato anche dal Senatore Gianni Rosa del gruppo parlamentare Fratelli d’Italia «è stato un momento di unità dove è stato possibile esprimere liberamente il proprio vertice provinciale». «Abbiamo puntato sui giovani - spiega Rosa - per dimostrare che Fratelli d’Ita-

lia ha sì una classe dirigente importante ma ha anche al suo interno tanti giovani che fanno politica, sebbene fino ad oggi l'hanno fatta in maniera più “oscura” ed oggi è giunto finalmente il loro momento. Una nuova classe dirigente - concude Rosa - che guiderà il Partito che oggi è il primo partito in Italia, e che quindi anche in provincia di Potenza è necessario riorganizzare meglio le sue fila anche in virtù delle prossime elezioni che ci attengono a brevissimo».

Il Coordinatore provinciale FI di Potenza risponde all’uscita del viceministro degli Esteri su Bardi che a suo parere «merita la riconferma per quello che ha fatto in questi anni»

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Regionali in Basilicata, Taddei replica: «Non comprendiamo le dichiarazioni di Cirielli»

entre è in atto,sul piano nazionale, un sereno didi Potenza di Forza Italia On.Vincenzo Taddei - non si combattito sulle scelte da fare in merito alle prossiprendono tali affermazioni in quanto smentite dai fatti». me elezioni regionali che vedranno coinvolte «In quanto, poi, alle scelte di chi guiderà il centrodestra in ben cinque regioni, tra cui la Basilicata, non comprendiamo Basilicata - ha continuato Taddei - in sintonia con quanto afle dichiarazioni dell’On.Cirielli fatte a margine del congresfermato dal Segretario nazionale Tajani, Forza Italia di Baso provinciale FdI.Infatti è proprio di questi giorni, come semsilicata, ritiene e ribadisce che Vito Bardi meriti di essere ripre accaduto, un proficuo e costruttivo confronto tra le forze confermato alla guida dalla Regione per quello che ha fatto in di maggioranza, tra cui Fratelli d’Italia, in merito alla formulaquesti anni, insieme all’intera Giunta, all'interno della quale FdI zione del bilancio regionale , che dovrà essere approvato in consiè sempre stata rappresenta ed ha sempre condiviso percorsi e scelglio nei prossimi giorni.Quindi- ha dichiarato il Coordinatore provinciale te».


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LA RISPOSTA Il presidente Bardi allo studente Alessandro: «Le sfide sono tante, ma affrontate con serietà e passione, si possono superare»

Bonus acqua, non basta ma è una misura efficace per sostenere redditi e consumi G

DI VITO BARDI*

entile Alessandro, consentimi di chiamarti per nome data la tua giovane età, mi hanno segnalato la tua “lettera aperta” e ritengo da parte mia doveroso darti risposta. Le considerazioni che proponi sulla riduzione del costo della bolletta dell’acqua per famiglie con redditi non elevati devono tener conto di una strategia che non certo oggi, in prossimità della campagna elettorale, abbiamo enunciato e che è quella di abbattere il costo della vita delle famiglie lucane. Come sai a livello nazionale uno dei provvedimenti più attesi riguarda la riduzione del cuneo fiscale, in altre parole del taglio delle imposte o dei contributi, affinché restino più soldi nelle tasche dei cittadini. Il governo regionale non può agire su questo fronte ma indirettamente può conseguire lo stesso obiettivo riducendo il costo della vita valorizzando le risorse di cui disponiamo, risorse energetiche e idriche innanzitutto. Consentire soprattutto alle famiglie con redditi non elevati un risparmio non proprio trascurabile derivante da questo mix di iniziative per po-

ter decidere come meglio spendere questi soldi (penso ai costi che sostengono per lo studio dei figli, per lo sport e altre attività) ritengo possa essere una misura efficace per sostenere redditi e consumi. Dare un ritorno tangibile ai lucani dell’utilizzo delle risorse strategiche regionali lo considero doveroso e la pensa così tutta la compagine di governo. Così come destinare risorse agli asili nido, al sostegno delle rette per le mense o per attività sportive sono parte integrante di un unico disegno volto a migliorare le condizioni di vita dei lucani, sostenere le famiglie, soprattutto le giovani coppie, rendere vantaggioso vivere qui. Basta tutto questo? Certo non basta. Ma per cambiare rotta e attuare politiche di sviluppo di segno diverso e soprattutto per vederne gli effetti occorre purtroppo più di qualche anno. Per questo ci candidiamo, come coalizione, per governare la prossima legislatura. Quanto ai rilievi posti sull’utilizzo delle risorse derivanti dagli accordi con le compagnie petrolifere,

quelle che abbiamo utilizzato non certo esauriscono le risorse a nostra disposizione. Molte di queste risorse stanno consentendo ad esempio a migliaia di famiglia di avere autosufficienza energetica, dotandosi di impianti di autoproduzione con fonti di energia alternativa, assecondando e sostenendo quella transizione energetica così importante per una svolta ecologica. Molte altre riguardano il finanziamento per la creazione di nuove imprese o il loro consolidamento. Insomma, dire che le risorse degli accordi con le compagnie petrolifere servono al bonus idrico è una semplificazione che è meglio lasciare a chi fa opposizione politica per partito preso. E ancora, il risanamento dell’Acquedotto lucano con l’abbattimento dei costi energetici è un intervento strutturale che riguarda uno dei più importanti enti della Regione che gestisce il servizio idrico, vera risorsa strategica del nostro territorio. Se non avessimo operato come abbiamo fatto, intanto avremmo dovuto ogni anno ripianare i debiti dell’ente

soprattutto quelli derivanti dal “caro energia” e quindi aumentare, e di molto, le tariffe sull’acqua. Considera che ad esempio per portare l’acqua a Castelmezzano occorrono tre sollevamenti, con costi energetici che è facile immaginare. Inoltre, non da oggi la Regione già interviene per calmierare i costi dell’acqua. Le bollette della luce, dell’acqua e del gas sono, con tutta evidenza, tra i costi fissi più sensibili per le famiglie. E una lettura attenta di questi provvedimenti evidenzia, a partire dal bonus gas, che non si incoraggia affatto un uso dissipato delle risorse ma si chiede di risparmiare rispetto all’anno precedente e che le eccedenze, nel caso di consumi d’acqua, sono a carico del contribuente. Sostegni alle famiglie e sviluppo di una cultura della responsabilità nell’uso delle risorse costituiscono per noi un unico approccio e obiettivo. Spero di averti illustrato quale è lo spirito e la sostanza di questi provvedimenti. È ben chiaro a tutti che il futuro dei giovani è anche e soprat-

tutto legato alla capacità di creare nuove opportunità e nuova occupazione ma anche un contesto sociale maggiormente attrattivo sia in termini di qualità ambientale che di animazione sociale. Ci sono investimenti in corso per diverse centinaia di milioni di euro per il completamento della digitalizzazione, l’attivazione di processi di reindustrializzazione e il sostegno alle iniziative imprenditoriali e di quelle giovanili in specie, oltre a un complesso di altre iniziative per la formazione e la cultura. Ma spero di aver occasione di incontrarti e raccontarti nel dettaglio la nostra visione del futuro anche considerando le enormi sfide che dobbiamo raccogliere a partire dalla crisi industriale del settore automobilistico. Le sfide sono tante ma se affrontate con serietà e con passione, come è nello spirito dei giovani, e con un programma chiaro, confido che possano essere superate. Io ce la sto mettendo tutta, credimi. In bocca al lupo per il tuo futuro. *PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA

Lo studente di Matera nella sua lettera ha rappresentato i timori di chi vuole restare in Basilicata, ma è preoccupato dalle prospettive future

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Alessandro e la domanda a Bardi sul bonus idrico

lessandro Bianchi, è lo studente del Liceo Scientifico Dante Alighieri di Matera, che, nei giorni scorsi, aveva scritto una lettera aperta al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, contenente una riflessione allargata dal bonus acqua alle prospettive future per chi non vuole arrendersi all’emigrazione, decidendo di restare invece che partire per altre parti d’Italia: «Da che è partito il nuovo anno sono di con-

tinuo alle prese con argomenti del tipo che pensi di fare, dove andrai all’università? A che corso intendi iscriverti e così via, tutto sembra difficile e complicato». «Si parla ogni giorno di spopolamento della Basilicata - ha scritto Alessandro -, di giovani che vanno via, mi verrebbe facile dire che rimango in Basilicata e mi iscrivo all’Unibas». La domanda più diretta di Bianchi a Bardi ha riguardato il timore che il bonus idrico

fosse solo una tattica elettorale per le prossime elezioni regionali, suggerendo che i giovani hanno bisogno di altre misure per essere incentivare a non partire dalla Basilicata: «Il Bonus acqua serve per farsi la campagna elettorale per poi far pagare il conto a noi giovani, devo ancora decidere cosa fare da grande, dove iscrivermi all’università ed a quale università e tutto quello che poteva essere semplice non lo è, a veramente pensa-

te di fermare lo spopolamento della Basilicata con un pò di acqua gratis». «Caro Presidente Bardi concludeva nella lettera Alessandro - mi avrebbe fatto piacere che aveste fatto di tutto per insegnarci a usare meno e meglio la nostra acqua, che la nostra acqua non si disperdesse nel nulla dalle perdite delle condotte e che gli investimenti per generare occupazione in Basilicata fossero misure serie ed impegni veri per noi giovani».


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Riguardano di più gli uomini che le donne e maggiormente le persone giuridiche che quelle fisiche

Protesti, dal 2013 al 2022 in Basilicata calo dell’88,4%

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n variazione percentuale, tra il 2013 ed il 2022, in Basilicata il numero dei protesti, come da comunicazione della Camera di Commercio, è calato dell’88,4%: se nel 2013 complessivamente erano 12mila e 825, nel 2022 sono stati mille e 486. Come da rilevazione dell’Istituto nazionale di statistica Istat, a livello nazionale ed al 2022, i protesti iscritti nel Registro informatico sono stati 255mila e 202, di cui 224.899 cambiali (88,1%) e 30.303 assegni (11,9%). La proporzione, con la dovuta parametrazione, riscontrabile anche in Basilicata: dei complessivi mille e 486 protesti del 2022, solo 84 gli assegni mentre mille e 402 le cambiali e tratte accettate. Rispetto al 2013, modificata in Basilicata la qualificazione dei protesti per tipo di soggetto. In quell’anno, 4mila e 648 protesti erano riconducibili a persone giuridiche, 7mila e 259 a persone fisiche, mentre 918 non attribuibili. Nel 2022, invece, 636 i protesti riconducibili a persone giuridiche, 593 a persone fisiche e 257 non attribuibili. Degli 84 assegni protestati, 10 riconducibili a persone fisiche, 28 a persone giuridiche e 36 non attribuibili. In Italia, i soggetti prote-

stati sono risultati 70.860: 50.297 persone (71,0%) e 20.563 imprese (29,0%). Rispetto al 2021 i valori sono tutti in calo: numero dei protesti -7,7%, valore monetario -11,8%, soggetti protestati -19,0% (di cui persone -18,1%; imprese -21,0%). A livello nazionale, il loro valore monetario complessivo raggiunge un ammontare superiore ai 242 milioni di euro: circa 157 milioni riguardano le cambiali (64,8%) e circa 85 milioni gli assegni (35,2%). L’evoluzione dei rapporti economici, a cascata inizia dal livello più alto. In Basilicata, nel 2022, 25mila e 256 le cambiali emesse (-66,9% rispetto al 2013), equivalenti a 47 ogni mille abitanti (142 ogni mille abitanti nel 2013). Con 25mila e 256 cambiali emesse in Basilicata nel 2022, e mille e 402 protesti, il tasso di cambiali protestate ogni mille emesse è pari 55,5. A livello nazionale, per il 6,9% (15.592) e per il 2,3% (5.064) delle cambiali, il protesto è levato, rispettivamente, con i codici «Assente-chiuso: lasciato avviso» e «Riferirà (familiare, dipendente, portiere, altro)». La motivazione indicata dal pubblico ufficiale inerente il lasciato avviso raggiunge nelle Isole il 14,8% di tutte le motivazioni, mentre

è lo 0,6% nel Nord-Ovest. A livello regionale è massima in Basilicata (30,0%). In Basilicata, per le cambiali, la motivazione «il domiciliatario non paga per mancanza di istruzioni» è risultata pari al 37,4% del totale, mentre quella «assente-chiuso: lasciato avviso», pari al 28,3% del totale. Per gli assegni protestati, in maggioranza, 52 degli 84 totali, la motivazione per «mancanza totale o parziale di fondi nel momento in cui il titolo viene presentato per il pagamento». Nel confronto tra il 2022 ed il 2013, in Basilicata meno 51,1% di assegni emessi: 606mila e 591 nel 2022 con tasso di mille e 313 ogni mille abitanti. A fronte dei protesti relativi soltanto ad 84 assegni, nel 2022 il tasso di assegni-protesti ogni mille assegni emessi pari allo

0,1% (era uguale a 0,9% nel 2013). Nel 2022, in Italia, l’importo medio per persona protestata è stato pari a 1.104 euro (+5,3% rispetto al 2021), con valori che, a livello di ripartizione geografica di residenza del protestato, variano fra gli 854 euro nel Nord-est e i 1.293 euro al Sud e, a livello regionale, fra i 480 euro del Trentino Alto-Adige (453 euro la Provinca Autonoma di Trento e 521 euro quella di Bolzan), seguito da Valle d’Aosta (627 euro), Liguria (717 euro) e Friuli Venezia-Giulia (771 euro) e i 1.509 euro della Campania, seguita da Sardegna (1.424 euro), Lazio (1.359 euro) e Basilicata (1.345 euro). In calo, in Basilicata, il tasso di imprese protestate: tra il 2022 e il 2021, meno 20,5%, cioè 11,7 imprese protestate ogni mille imprese attive.

In valori assoluti, nel 2022, 190 le imprese protestate in Basilicata. I più alti tassi di persone protestate sono stati registrati al Sud e nelle Isole (entrambi 1,1 ogni mille abitanti): la Campania è la regione col più alto numero di persone protestate rispetto alla popolazione (1,3 ogni mille abitanti); seguono la Calabria e la Sicilia (entrambe 1,2 ogni mille abitanti residenti). In relazione al sesso delle persone protestate, in Basilicata e nel 2022, 168 i maschi ed 81 le femmine. L’età media lucana dei protestati nati in Italia è di 49 anni, mentre l’importo medio lucano per persona protestata, come già citato, è risultato pari a mille e 345 euro (3mila e 813 euro, invece, l’importo medio lucano per impresa protestata). FERMOL


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NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI, I NUMERI LUCANI: 31 STAZIONI APPALTANTI ED 11 CENTRALI DI COMMITTENZA

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In Basilicata 42 Amministrazioni qualificate

ggiornato il nuovo assetto del procurement pubblico determinato dalle recenti innovazioni normative in riferimento al sistema di qualificazione delle Stazioni appaltanti e delle Centrali di committenza, in vigore dal luglio scorso, come previsto nuovo “Codice dei Contratti Pubblici”. L’obbligo alla qualificazione è previsto per lo svolgimento di procedure di affidamento di contratti di lavori d’importo superiore a 500mila euro e di servizi e forniture di importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti. Di conseguenza, in estrema sintesi, le stazioni appaltanti e le centrali di committenza non qualificate possono procedere direttamente e autonomamen-

te all’acquisizione di forniture e servizi di importo non superiore alle soglie per le quali vige l’obbligo di qualificazione. In base ai dati aggiornati al 31 dicembre scorso dall’Autorità nazionale anticorruzione Anac, in Basilicata l’1% del totale italiano delle amministrazioni qualificate. In generale, sulla base dei dati assoluti è emerso che a fronte di un totale di 3mila e 694 soggetti qualificati al 31 dicembre del 2023, 3mila e 150 si sono qualificati per via ordinaria, mentre 544 amministrazioni, appartenenti alle categorie delle unioni di comuni, province, città metropolitane, comuni capoluogo di provincia, regioni, Sua e Cuc costituite dai citati Enti, si sono qualificate con riserva conseguendo auto-

maticamente i livelli massimi di qualificazione nei settori dei lavori e dei servizi e forniture. In Basilicata, per quanto riguarda il tipo di qualificazione, 42 il totale delle Amministrazioni qualificate, di cui 34 qualificate per via ordinaria ed 8 con riserva.

In relazione alla tipologia delle Amministrazioni lucane qualificate, delle complessive 42 totali, 31 Stazioni appaltanti, pari il 73,8% del totale regionale, ed 11, pari al 26,2% del totale regionale, Centrali di Committenza. FMOL

REGIONE BASILICATA, LA UIL FPL SUL MANCATO PAGAMENTO PRODUTTIVITÀ 2022: «OGNI ANNO UNA SCUSANTE PER TARDARE»

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«Cambiano i governanti, ma la carota colpisce sempre i lavoratori»

ambiano i governanti ma la carota colpisce sempre gli stessi, cioè i lavoratori». Hanno esordito così il segretario regionale Uil Fpl, Antonio Guglielmi, il segretario regionale aggiunto Uil Fpl, Giuseppe Verrastro, ed il segretario aziendale, Rocco Giorgio, in merito al mancato pagamento, in Regione Basilicata, della produttività 2022. «Ancora una volta, l’ennesima - hanno proseguito -, dobbiamo stigmatizzare il comportamento deplorevole dell’Amministrazione regionale che non ha ancora pagato la produttività dell’anno 2022. Ogni anno c’è una scusante per tardare, e nessuno che si assume la responsabilità di questa inadempienza. Abbiamo fatto diverse note di sollecito, e non da oggi, ma da molti mesi or sono. Insensibilità su tutti i fronti, orecchie da mercante. Con la crisi inflazionistica e le conseguenti difficoltà per far fronte alla quotidianità dei problemi, con salari inadeguati ad affrontare le spese familiari, ci saremmo aspettati una mag-

giore attenzione, un sussulto di sensibilità, nulla, un vuoto e un’indifferenza raccapriccianti». «Con forza, rabbia e tanta indignazione hanno ribadito Gugliemi, Verrastro e Giorgio - sollecitiamo per l’ennesima volta l’amministrazione a prodigarsi, a fare il suo dovere, per pagare a febbraio la produttività 2022. I lavoratori sono mortificati, altro che la loro valorizzazione. E, purtroppo, oltre alla demotivazione del personale, anziché invertire le cose si è in perfetta continuità con la politica disat-

tenta e superficiale degli anni trascorsi nel far decadere la qualità ed efficienza del lavoro degli uffici. Sono arrivati papa e cardinali stranieri, ma nulla è cambiato , non si è riscoperto quel senso di missione che bisognerebbe avere per onorare il servizio alla comunità lucana». «Per intanto ribadiamo - hanno concluso i sindacalisti lucani della Uil Fpl -: fate il vostro dovere, onorate i vostri stipendi e pagate la spettante produttività 2022 e muovetevi ad aprire quanto prima le procedure per quella del 2023».

INDENNITÀ STRAORDINARIA DI CONTINUITÀ REDDITUALE OPERATIVA, CONFCOMMERCIO SUI PROFESSIONISTI NON ISCRITTI A ORDINI

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«Riconoscere la contribuzione figurativa nell’Iscro» l mondo delle professioni non ordinistiche chiede più spazio e per farlo mostra i suoi “numeri” di un’indagine di Confcommercio Professioni: sono 445 mila i professionisti che in Italia non sono iscritti a Ordini e sono in continuo aumento. Il 53,5% sono uomini, mentre il restante 46,5% donne. 6 su 10 hanno una laurea o un diploma. Oltre il 38% opera in area tecnico-scientifica, il

21,7% fa attività legate alla comunicazione, il 18,2% attività socio-sanitarie ed il 12% nell’area economico-legale. Il 19,4% di questi si colloca nella fascia di età compresa tra i 35 ed i 44 anni, il 35,3% tra i 45 ed i 54 anni ed il 27,4% tra i 55 e i 64 anni. Il 35% lavora con oltre 10 committenti. Il 67% dei professionisti non ordinistici svolge un’attività individuale professionale con partita Iva. Il

73,5% dei professionisti non ordinistici che lavorano con la pubblica amministrazione o con la grande committenza ritiene che sia utile fissare un equo compenso nei confronti di questi committenti. Per la presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni, «tra le priorità individuate, riconoscere la contribuzione figurativa nell’Iscro (Indennità straordinaria di continuità redditua-

le operativa), al pari degli altri ammortizzatori sociali, perché mentre nella fase sperimentale l’indennità corrisposta al professionista, che si trovava in una fase temporanea di calo del fatturato e dell’attività, era al di fuori del reddito imponibile, adesso con la legge di Bilancio è stata reintrodotta come reddito imponibile e quindi chiediamo che almeno sia prevista la contribuzione figurativa».

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Primo Piano

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Cia Agricoltori: «La neve improvvisa è l’ennesimo esempio dai repentini cambiamenti climatici. Colture e allevamenti a rischio»

«Agricoltori in prima linea nella lotta al clima e alla sicurezza alimentare»

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a prima neve dell’anno ha creato problemi “a macchia di leopardo” per le aziende agricole e zootecniche lucane. «Le maggiori difficoltà – segnalate da Cia-Agricoltori – sono per gli allevamenti allo stato libero per l’autoalimentazione e nella notte per il calo delle temperature. Più che la neve è il gelo il pericolo principale per le colture ortive e ortofrutticole che rischiano pesanti conseguenze specie in una fase di avvio della produzione invernale».

Nelle aree interne del Potentino e della Collina Materana come sempre i disagi sono legati alle precarie condizioni delle strade interpoderali e di collegamento delle contrade e delle aziende sparse con trattori e mezzi agricoli che si occupano di liberare le strade. «La neve improvvisa è l’ennesimo esempio degli improvvisi cambiamenti climatici. Gli agricoltori – sottolinea la Cia -sono in prima linea nella lotta al clima, alla sicurezza alimentare e alla biodiversità e sono, quindi,

fondamentali nello sviluppo e nell’attuazione dell’azione per il clima. Ciò nonostante, sul totale degli investimenti mondiali per la mitigazione climatica, solo il 5% va al settore primario e, di questo, solo lo 0,3% va alle piccole aziende. Ecco perché oggi una transizione giusta verso un futuro climaticamente neutro non solo deve includere gli agricoltori, ma le soluzioni devono essere diverse come le aziende agricole e gli agricoltori. Stretta è la relazione del rischio meteo in agricoltura con assicurazioni

e strumenti finanziari per lo sviluppo rurale per raccogliere la sfida sugli interventi per le nuove esigenze scaturite dagli eventi climatici in agricoltura. Diventa fondamentale perciò puntare su varietà colturali che rispettano le vocazioni territoriali e investire in strumenti di difesa attiva per ricorrere a polizze agevolate e coperture mutualistiche». «Purtroppo il sistema risarcitorio agli agricoltori – evidenzia la Cia – ha troppo lacune ed inadeguatezze mentre in Basilicata la nuova programmazione Psr è già partita con l’avvio di cinque interventi relativi agli impegni agro-climatici- ambientali. Dobbiamo prendere atto - sottolinea il direttore Cia Potenza-Matera Donato Distefano -che saranno sempre più ricorrenti sui nostri territori e, quindi, sulle nostre infrastrutture e sui nostri patrimoni, fenomeni estremi o eventi eccezionali che possono produrre emergenza e situazioni straordinarie, siccità con periodi prolungati con temperature elevatissime o alluvioni con piogge intense e bombe d’acqua con effetti alteranti dell’assetto idrogeologico o fenomeni di desertificazione e inaridimento dei suoli».

«L’agricoltura è una risorsa fondamentale ed è un bene che sia messa nelle condizioni di produrre»

Confagricoltura Basilicata: «Condividiamo le manifestazioni spontanee sui temi che colpiscono le imprese agricole»

«È

da tempo che i giusti temi evidenziati dal manifesto del comitato spontaneo agricoltori, colpiscono le imprese agricole e noi, come organizzazione sindacale, siamo sul pezzo» ha affermato Confagricoltura Basilicata. «Sulla problematica fauna selvatica sono molteplici le sollecitazioni fatte agli organi di governo da parte nostra, consideriamo la normativa obsoleta. Gli abbattimenti e tutte le altre attività sul campo vanno intensificate perché non esiste una soluzione nota. Bisogna accorciare i tempi ed intervenire con strumenti che tutelino la produzione primaria. - continua Confagricoltura Basilicata - L’Imu è stata una nostra battaglia già vinta nel passato, lo stesso con l’Irpef sollecitando tutte le forze politiche affinché il taglio diventi strutturale». «Sulla Politica Agricola Comunitaria è un grido d’allarme già nostro da anni sia sui tavoli europeo che su quelli italiani e, purtroppo, siamo rimasti inascoltati. Le azioni a sostegno delle imprese non possono essere fatte soprattutto di vincoli ma necessitano di azioni di rilancio per recuperare la competitività. Le aziende vanno aiutate, sostenute ed incentivate» prosegue. «L’agricoltura è una risorsa fondamentale

per il mercato europeo; pertanto, è bene che sia messa nelle condizioni di produrre, garantendo approvvigionamenti costanti e sicuri di alimenti italiani. - dichiara Confagricoltura Basilicata - Altro punto per recuperare la competitività è ridurre i costi che sono diventati insostenibili. Non si può essere sostenibili solo sul piano ambientale e sociale ma è necessario anche la sostenibi-

lità economica, altrimenti si chiude!» «Sosteniamo - dovremmo tutti fare fronte comune - ogni movimento libero e spontaneo che sta nascendo in Europa e anche in Italia per contrastare la grave crisi che stringe il comparto e questo a prescindere da chi ne sia stato promotore. L'agricoltura va unita e non divisa!» conclude Confagricoltura Basilicata.


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Bloccati dai Carabinieri subito dopo il colpo, un 47enne e un 40enne, sono stati trovati in possesso della refurtiva e vari strumenti da effrazione. Ora ai domiciliari

Roccanova, sventato furto in appartamento: in manette due pregiudicati colti in flagrante

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el pomeriggio del 18 gennaio scorso, a Roccanova, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Senise hanno tratto in arresto due uomini di 47 e 40 anni nella flagranza del reato di furto in abitazione in concorso. I militari dell’Arma, nell’ambito di un servizio perlustrativo finalizzato a contrastare i reati predatori, hanno notato i due uomini muoversi in modo sospetto per il centro abitato. Insospettiti, ne hanno seguito i movimenti. I due, dopo essere saliti a bordo di un’auto, sono quindi partiti alla volta di Senise dove hanno improvvisamente aumentato la velocità inducendo i Carabinieri a fermarli. Sottoposti a perquisizione sul posto, sono stati trovati in possesso di un cospi-

cuo quantitativo di monili in oro e preziosi, nello specifico collanine, bracciali, orecchini ed anelli per un peso totale di 350 grammi, alcuni dei quali erano custoditi in un sacchetto lanciato dall’auto in corsa e subitorecuperato dai militari nel corso delle operazioni di identificazione.

Rinvenuti, inoltre, vari strumenti da effrazione nascosti sempre all’interno del veicolo. Per quanto rinvenuto, i Carabinieri sono rientrati a Roccanova ove hanno individuato l’appartamento all’interno del quale era stato portato a termine il furto ed identificato la pro-

prietaria, una 55enne in quel momento assente da casa, che ha riconosciuto come propria la refurtiva. I due uomini sono quindi stati dichiarati in stato di arresto e sottoposti ai domiciliari presso le rispettive abitazioni a disposizione della Procura della Repubblica di Lagonegro.

Si rappresenta che il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari per cui vige il principio di presunzione di innocenza degli indagati fino a condanna definitiva. Prosegue attenta e costante, anche nelle realtà più periferiche, l’azione di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza i quali si impegnano quotidianamente per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica in un territorio molto vasto ed eterogeneo. Tali servizi, intensificati nelle ore serali e notturne, congiuntamente ad un incessante dialogo con la popolazione condotto attraverso una preziosa attività di prossimità, sono svolti senza soluzione di continuità dai Carabinieri capillarmente distribuiti su tutto il territorio della provincia di Potenza.

La Segreteria regionale del Sappe ha deliberato all’unanimità la concessione per l’Assistente Capo Coordinatore di Polizia Penitenziaria prematuramente scomparso

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Casa Circondariale di Potenza, via all’intitolazione della sala teatro a “Giuseppe Guarino”

a Segreteria regionale del S.A.P.Pe. (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) della Basilicata, attraverso il segretario Saverio Brienza, comunica che in data 16 gennaio 2024, la Commissione Ricompense di cui all’art. 82 del DPR 15 febbraio 1999, n. 82 del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria- Roma - ha deliberato all’unanimità la concessione di intitolazione della “Sala Teatro” della Casa Circondariale di Potenza all’Assistente Capo Coordinatore di Polizia Penitenziaria Giuseppe Guarino, prematuramente scomparso all’età di 45 anni per un improvviso malore avvenuto il 28 settembre 2020. Giuseppe Guarino lasciava sgomenti la sua giovane compagna, i due piccoli figli, i genitori, il fratello e tutte le persone che lo conoscevano. Questo importante riconoscimento lascia una traccia indelebile di Giuseppe Guarino all’interno della Direzione della Casa Circondariale di Potenza, proprio nella Sala Teatro, dove egli svolgeva il proprio compito lavorativo «con abnegazione e alto senso del dovere - si legge nella nota a firma del segretario regionale S.A.P.Pe. Basilicata - onorando la Polizia Penitenziaria e tutto il personale delle Funzioni Centrali che ha avuto il privilegio di conoscere il collega, che ha sempre rappresentato un orgoglio professionale ed umano da cui trarne insegnamento di vita». «Chi ha realmente conosciuto Giuseppe - prosegue Brienza - può davvero valorizzare le sue straordinarie qualità e riconoscerle in queste poche righe. L’intitolazione della Sala Teatro del Carcere potentino - spiega Brienza - esprime soprattutto un riconoscimento commosso al papà Rocco e alla Mamma Antonietta, che non riescono ancora a colmare la sofferenza di aver perso un figlio così giovane e pieno di vi-

__Brienza e Guarino

ta». La vita di Giuseppe era contornata dall’affetto dei suoi concittadini di Tito, dove egli viveva e dai tantissimi amici e parenti di Albano di Lucania, Paese di origine del caro Giuseppe. Tre comunità, la Casa Circondariale di Potenza, Tito e Albano di Lucania, che attendono l’emanazione del Decreto che di fatto ufficializzerà il riconoscimento ricevuto e che potrà dare luogo alla solenne celebrazione per l'intitolazione della Sala Teatro della Casa Circondariale di Potenza, che si aggiunge al già intitolato Istituto Penitenziario al Maresciallo degli Agenti di Custodia “Antonio Santoro” e, all'interno del Carcere, l'intitolazione dell'Aula Didattica al Sovrintendente Pasquale Di Lorenzo, entrambi Medaglie D'Oro al Merito Ci-

vile alla Memoria, poichè riconosciute Vittime del Dovere e uccisi dalla Criminalità Organizzata rispettivamente nel 1978 e nel 1992. Il Segretario Regionale conclude così la nota ringraziando il Comandante della Polizia Penitenziaria - Primo Dirigente Giovanni Lamarca e dall’allora Direttore della Casa Circondariale di Potenza Dr.ssa Mariarosaria Petraccone per aver aver avanzato nell'ottobre 2020 la proposta di intitolazione e, non potrebbe mancare, il plauso sentito a tutti i componenti della Commissione normativamente prevista, presieduta dal Vice Capo Del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Dr.ssa Lina Di Domenico, che ha deliberato all'unanimità il riconoscimento per l'alto valore professionale ed umano profuso da Giuseppe Guarino.


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Il sindacato, pur apprezzandone il contenuto, chiede che «vengano pubblicati quanto prima gli avvisi per selezionare il personale a cui assegnare le nuove funzioni professionali»

Approvato al “San Carlo” il regolamento sugli incarichi, la Cisl Fp plaude ma sollecita i bandi

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inalmente è stato approvato il regolamento disciplinante il sistema degli incarichi dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”. Dopo oltre 12 anni la direzione ha approvato il regolamento che disciplina le modalità di affidamento degli incarichi di posizione, quelli di funzione organizzativa e quelli di funzione professionale. Sono gli incarichi previsti dal nuovo contratto della sanità pubblica, per quanto riguarda la classificazione del personale, e sostituiranno gli incarichi di posizione organizzativa e di coordinamento, e sarà istituita una nuova tipologia, quelli di funzione professionale. Sono incarichi fondamentali, indispen-

sabili per l'ottimale funzionamento dell'azienda e che, da troppo tempo, risultano vacanti. Allo stesso tempo rappresentano la massima espressione di valorizzazione del personale del comparto, che potrà utilizzare le proprie professionalità, competenze e formazione

post base per dare un nuovo e deciso impulso al definitivo raggiungimento dell'eccellenza in ogni ambito dell'azienda». È quanto è affermato in una nota della Cisl Fp che «accoglie in maniera positiva questo regolamento, che completerà l’organigramma aziendale,

infatti - è spiegato nella nota sindacale - dopo l'immissione in ruolo nel corso degli ultimi anni di un numero molto elevato di personale, che ci auspichiamo possa crescere ulteriormente anche nel 2024 e a tal motivo ne chiediamo quanto prima la completa anticipa-

zione, e permetterà attraverso la nomina di queste nuove figure apicali il miglioramento dell'organizzazione di quelle unità operative in cui mancava il coordinatore». La Cisl Fp, come viene rimarcato nella nota, «da tempo chiedeva l’approvazione del regolamento degli incarichi perché li ritiene fondamentali per il governo dei reparti». Pertanto, «nell'apprezzarne il contenuto», l’Oraganizzazione sindacale chiede che «vengano redatti e pubblicati gli avvisi per effettuare le selezioni per conferire gli incarichi, in modo da migliorare il governo dei processi e dei percorsi aziendali e valorizzare il personale che risulterà vincitore delle selezioni».

Una collaborazione tra Cosmet Group e AnimaMundi Aps che mira a favorire la divulgazione scientifica, promuovendo sensibilizzazione e prevenzione in Basilicata e oltre

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Brunilde Persia individuata come assegnista per la ricerca sulle malattie genetiche cardiovascolari

__Persia con Vincenzo e Nicola Rubolino e Dell'Edera

resso l’Hotel San Domenico di Matera, sabato mattina si è tenuta la conferenza stampa per annunciare che Brunilde Persia è stata individuata come assegnista per contribuire agli sforzi di studio e prevenzione delle malattie genetiche cardiovascolari in Basilicata. La collaborazione tra Cosmet Group e AnimaMundi Aps - che dura ormai da due anni - mira a favorire la ricerca e la divulgazione scientifica, promuovendo sensibilizzazione e prevenzione in un ambito di rilevante importanza per la comunità locale e oltre. Hanno preso parte alla conferenza la presidente di Anima Mundi Aps. Mary Elsa Caputo, il Ceo di

Cosmet Group Nicola Rubolino, il figlio Vincenzo Rubolino curatore del progetto di concerto con Maria Teresa Sisinni e il dottor Domenico Dell’Edera direttore, Responsabile UOD Genetica Medica dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” – ASM di Matera. Durante l’evento, sono stati illustrati i dettagli del’iniziativa e i benefici attesi dalla collaborazione. L’evento è stato aperto alla stampa e a tutti coloro che desideravano partecipare, offrendo l’opportunità di conoscere da vicino questa significativa iniziativa volta a promuovere lo studio e la prevenzione delle cardiomiopatie ed aritmie di base genetica in Basilicata.

Nell’antico monastero di Santa Maria del Casale di Pisticci nasce un centro per persone autistiche

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on la firma di Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo che ne ha concesso l’utilizzo gratuito, l’antico monastero di Santa Maria del Casale di Pisticci (Matera) accoglierà un centro per persone autistiche. «Questa firma per me è un miracolo: per mia figlio che è un ragazzo autistico grave e per tutti i ragazzi autistici che vivono in Basilicata», così Anna Padula dell’Associazione Autismo in Movimento Basilicata. Si è tenuta venerdì nel Salone degli Stemmi della curia arcivescovile di Matera la cerimonia ufficiale di consegna in comodato d’uso gratuito del-

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l’antico monastero di Santa Maria del Casale in Pisticci (Matera) all’Associazione Autismo in Movimento Basilicata che vi aprirà un centro polifunzionale per ragazzi e adulti autistici. L’Associazione, costituita tre anni fa allo scopo di garantire un sostegno alle famiglie dei ragazzi autistici, opererà tramite la Cooperativa sociale “La Luce”, sorta per il desiderio dei genitori dei ragazzi autistici di gestire direttamente l’opera. Il centro polifunzionale si avvarrà dell’apporto di professionisti del settore e del sostegno dei soci, circa una quarantina.

«Un sogno che diventa realtà – ha detto Anna Padula presidente della Coop “La Luce” - Non è stato semplice raccontare il mondo di Lorenzo, mio figlio, ma ho trovato il coraggio per farlo e il sostegno di molte famiglie lucane. Non solo. Ho trovato nuovi amici che hanno sposato il progetto affinché si potesse realizzare.” Ha poi aggiunto: «Il gesto della Curia di Matera ha rappresentato una “carezza” per noi genitori e per i nostri figli. È stato un atto di grande misericordia nei confronti dei nostri ragazzi speciali e di noi genitori». Il Centro polifunzionale “La Luce don

Leonardo Selvaggi” è intitolato alla figura del sacerdote che si è speso per il recupero dell’antica abbazia benedettina, ridotta in rovina dopo anni di abbandono. La Conferenza Episcopale Italiana ha contribuito alla realizzazione dell’opera con un finanziamento economico di 70.000 euro, servito per il completamento dei lavori di restauro dell’ex monastero che si estende su una superficie di 1600 metri quadri.


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Potenza

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POTENZA La Giunta comunale ha approvato il documento tecnico-economico che vede l’impiego di 970mila euro di fondi Pnrr

Bucaletto, con i fondi Pinqua un nuovo parco attrezzato: approvato il progetto di fattibilità DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Un altro piccolo passo verso la riqualificazione di Bucaletto si è compiuto, almeno sulla carta, Venerdì la giunta comunale di Potenza ha infatti, approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di uno spazio verde pubblico attrezzato e conseguente demolizione di altri prefabbricati. Un intervento di 970 mila euro finanziato grazie ai fondi stanziati dal “Programma innovativo nazionale per la qualità dell'Abitare (Pinqua)” allo scopo di «ridurre il disagio abitativo, in particolare nelle periferie urbane, riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all'edilizia residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare l'accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un'ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall'Unione Europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e so-

stenibile». Il progetto è stato redatto dall’architetto Antonio Maroscia, architetto Paola Daraio, dall’ingegnere Maria Teresa Mazza e dall’ingegnere Attilio Oddone. Il “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare” è una misura prevista dal Pnrr, guarda con particolare attenzione all'innovazione verde e alla sostenibilità e prevede che gli interventi siano collaudati e rendicontati entro il 31 marzo 2026, pena la perdita del finanziamento stesso. Il tempo stringe e il Comune di Po-

tenza deve necessariamente accelerare se vuole realmente dare una risposta concreta ai residenti della “Cittadella” che da troppo tempo si sentono trascurati e abbandonati. «Il quartiere Bucaletto oltre alla necessaria sostituzione dei moduli abitativi temporanei ormai vetusti e logori, necessità di una revisione della sua armatura urbana che mai prima d’ora è stata oggetto di attenzioni. Il nostro progetto, oltre a immaginare una tipologia abitativa snella con una sostituzione dei prefabbricati con villette mono e plurifamiliari, ha

voluto puntare anche e soprattutto sulle infrastrutture di collegamento interne al quartiere, garantendo viabilità che prevedessero viali alberati, ciclabili e marciapiedi degni di tale nome che garantiscano la fruizione anche dei portatori di handicap. Inoltre le aree disponibili del quartiere hanno visto la nostra attenzione perché queste possano ospitare un altro spazio urbano attrezzato come un parco o una piazza, luogo dove la comunità possa ritrovarsi, si spera presto riabbracciarsi e soprattutto identificarsi in un luogo che sia contrad-

distinto da qualità della vita» aveva affermato l’Amministrazione comunale all’indomani dell’ammissione a finanziamento del progetto. Bucaletto però ha bisogno di fatti più che di parole, quelle ne sono state dette tante in più di quarant’anni e ora i residenti del quartiere periferico ad est del capoluogo di regione sono stanchi e ascoltano disincantati l’ennesimo annuncio. Il quartiere merita molta più attenzione. È urgente, infatti, demolire tutti i prefabbricati abbandonati che nel tempo, sono diventati luogo di incontri fugaci, di feste e spaccio di droga. Bucaletto è diventata,inoltre, una sorta di “zona franca” dell’abusivismo: chiunque potrebbe occupare senza troppa fatica uno dei bungalow disabitati e con altrettanta facilità potrebbe appropiarsi degli oggetti dimenticati dai vecchi proprietari. I residenti ormai non denunciano nemmeno più tutto quello che accade perchè sono ormai consapevoli che nulla cambia. L’Amministrazione Guarente ha fatto della riqualificazione di Bucaletto il proprio cavallo di battaglia, è arrivato il momento di tenere fede alla promessa e ridare dignità e decoro alla “Cittadella”.

L’assessore all’Urbanistica Vigilante: «Ora a lavoro per produrre la documentazione necessaria per la richiesta di finanziamento degli interventi»

Dissesto idrogeologico a Potenza, l'impegno di Comune, Autorità di Bacino e Università

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a ricognizione delle situazioni critiche della città riguardo a fenomeni di dissesto idrogeologico, questo l'oggetto dell'incontro che l'assessore all'Urbanistica Antonio Vigilante ha avuto con il Segretario generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Vera Corbelli. Il dirigente competente per ambito, dell'Autorità di Bacino, Raffaele Velardo ha sottolineato «la puntualità con la quale l’Amministrazione comunale sta seguendo la conduzione delle opere di manutenzione idraulica del 'Fosso Canale' di via dei Mille». «Nei prossimi giorni – ha preci- la documentazione necessaria per Diversi gli ambiti che la ricognisato l'assessore Vigilante – lavo- la richiesta di finanziamento de- zione ha censito, tra gli altri, il reremo alacremente per produrre gli interventi». tratto urbano del fiume Basento

per arginare i fenomeni di erosione che minacciano le opere realizzate nel parco fluviale, l’area di Costa della Gaveta, Montocchino e fosso Malvaccaro. «Ringrazio la preziosa collaborazione della docente Unibas Caterina Di Maio che ci ha affiancato nella ricognizione delle criticità del nostro territorio, la collaborazione dell’Università e dei suoi docenti che, in molti casi, davvero gomito a gomito, si sono adoperati per la risoluzione dei problemi della nostra Città. Ringrazio inoltre gli uffici comunali che, grazie alla professionalità di MicheleTelesca, ci hanno consento di raggiungere i risultati riconosciutici anche dall'Autoritò di Bacino».


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Provincia

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Era il parroco di Marsicovetere. Il sindaco Zipparri proclama il lutto cittadino. Funerali a Tramutola. Altro incidente a Pazzano: in codice rosso l’uomo

È morto in auto Don Antonio Petrone Si recava a Paterno a celebrare Messa D

omenica di sangue sulle strade lucane. Ancora una volta. Due gli incidenti che hanno sconvolto la Basilicata nelle scorse ore. Uno nel territorio di Paterno nel quale ha perso la vita il parroco di Marsicovetere don Antonio Petrone. 58 anni, sacerdote della Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Molto probabilmente è stato colto da un malore mentre era alla guida della sua auto. Aveva finito di celebrare la Santa Messa nella sua parrocchia e si stava recando a Paterno per sostituire il sacedorte del borgo. Sembrerebbe che don Antonio Petrone sia morto prima di fermare l’auto a bordo strada.

È stato prontamente soccorso da un medico di passaggio e dai sanitari del 118 ma senza alcun risultato. La salma è stata trasportata a Tramutola, suo paese di nascita, dove è stata allestita la camera ardente nella Chiesa del Rosario mentre questa mattina saranno celebrati i funerali nella Chiesa Madre. Lutto cittadino a Marsicovetere. Il sindaco Marco Zipparri con grande commozione ha voluto salutare don Antonio: «Il forte e vigoroso vento freddo di oggi ti ha voluto portare lassù. Con i sensi della mia stima nei tuoi confronti e accompagnato da dolore e commozione, unito alla profonda gratitudine della tua comunità Marsicoveterese che ti saluta e ti ab-

La nuova stazione dell’ Alta Velocità Padula-Buonabitacolo rappresenta un’occasione importante

braccia per sempre. Ciao Don Antonio sei stato e sarai punto di riferimento per la mia comunità!». Anche l’amministrazione comunale di Satriano di Lucania ha voluto ricordare l’amato parroco: «Una notizia tanto inattesa quanto triste per l’intera comunità. Prima come amministratore poi da parroco della nostra parrocchia, dal 2001 al 2014, ha guidato la comunità di fedeli con amore e passione, sempre vicino nella preghiera a tutti, nei momenti felici quanto in quelli difficili. Si è spento subito dopo aver fatto la cosa che più amava, dopo aver celebrato la Santa Messa. Lascia un vuoto incolmabile non solo nella comunità dei fedeli ma in tutti quanti ne hanno apprezzato la fede e l’umanità, in tutti coloro che vedendo la luce della sagrestia accesa si sono fermati per un minuto di riflessione, per un consiglio, per un momento di profonda umanità e cultura. L’amministrazione comunale esprime la sua vicinanza, in questo momento tanto difficile, alla famiglia e a tutta la comunità dei fedeli e porge le più sentite condoglianze». L’altro incidente è avvenuto nella discesa che da Pazzano porta a Tolve. Anche in questo caso l’incidente pare sia stato causato da un malore, l’uomo è stato trasferito in eliambulanza all'Ospedale San Carlo di Potenza, in codice rosso e ora sarebbe in Coma.

Chiappetta (Prospettiva Maratea): «Ennesima sconfitta della politica»

Val d’Agri-Vallo di Diano: proposta Centro di raccolta rifiuti, per migliorare la ex SS 103 Trecchina al Tar contro Maratea

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DI ANNA TAMMARIELLO

ei giorni scorsi il primo cittadino di Moliterno, Antonio Rubino, ha espresso il suo parere sulla nuova stazione dell’alta Velocità a Padula-Buonabitacolo definendola come «una occasione molto importante per il nostro territorio. È per questo che nel dibattito pubblico sulla costruzione della nuova linea ferroviaria Sa-Rc siamo intervenuti per chiedere il miglioramento delle infrastrutture di collegamento verso il Vallo di Diano. La richiesta è quella di migliorare la ex SS 103». Proposte che sono agli atti e che vengono sostenute anche da altri sindaci. In data nove dicembre infatti il primo cittadino di Moliterno inviava una lettera al collega di Montesano Sulla Marcellana,prof. Giuseppe Rinaldi, sostenendo la proposta anche a nome di altri diciotto comuni come Sarconi, San Chirico Raparo, Castronuovo di S. Andrea, Spinoso, Sant’Ar-

cangelo, Calvera, Carbone, Teana, Senise, Chiaromonte, Fardella, Missanello, Aliano, Armento, Grumento Nova, Corleto Perticara, Montemurro e Castelsaraceno. Nella lettera si evince di come Rubino abbia appreso, tramite una nota del sindaco Rinaldi, la fattibilità tecnica ed economica della nuova linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, che prevede la stazione di fermata prossima all’uscita dell’autostrada A2 Padula-Buonabitacolo. «Come da te auspicato-scrive Rubino a Rinaldi – ho condiviso tale notizia con i colleghi sindaci della Val d’Agri. Alla luce di tale notizia, acquisisce valore la nostra proposta, oggetto di precedente intesa tra i nostri comuni e quelli di Sarconi e Grumento Nova, circa la necessità di dare corso al progetto di ammoderna-

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mento e miglioramento della ex SS 103 che consentirebbe un rapido collegamento tra il territorio del Vallo di Diano e la Val d’Agri, nonché un prezioso collegamento tra le aree interne lucane e la rete di alta velocità di Ferrovie Italiane». Emerge dunque un comune progetto di miglioramento della viabilità tra Basilicata e Campania. «Consapevoli che questi nuovi progetti - conclude Rubino nella missiva- rappresentano una opportunità storica per i nostri territori».

o scorso 15 gennaio la Giunta Comunale di Trecchina ha autorizzato un’azione legale amministrativa per impugnare la determina n. 6/18 del 12.01.2024 del settore Patrimonio Ambiente e Attività Produttive del Comune di Maratea. - ha affermato Manuel Chiappetta di “Prospettiva Maratea” - La stessa determina di fatto impedisce l’uso dell’impianto di raccolta rifiuti del passo Colla di Maratea al Comune di Trecchina, e di conseguenza alla ditta Eka srl, incaricata del servizio di igiene urbana sul territorio comunale di Trecchina, fino ad avvenuta regolarizzazione della Convenzione sotto il profilo amministrativo e tecnico, entro 7 giorni massimo a partire dalla notifica della determinazione». «La questione del rapporto tra i due Comuni, per l’utilizzo del sito strategico per la corretta gestione dei rifiuti solidi urbani è molto vecchia, 3 amministrazioni comunali di Maratea hanno affrontato la cosa, ma nessuno ha gettato le basi per un giusta collaborazione tra enti immaginando una giusta convenzione. - continua Chiappetta - La patata bollente scoppia oggi, perché evidentemente è saltata qualsiasi regia di indirizzo politico nell’intera area del Lagonegrese». Prospettiva Maratea «ha da sempre le idee chiare sulla gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani, è convinta che la programmazione politica su questo tema deve per forza essere condotta con visione di area vasta. Il rapporto tra enti locali deve ritornare serio e costruttivo, l’unione dei Comuni del Lagonegrese deve fare la sua parte di agorà permanente tra le amministrazioni locali. È ora di ridare dignità agli uomini di buona volontà, che per ricercare il giusto indirizzo politico, usano confronto e legittimazione di pensiero» conclude Manuel Chiappetta.


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Il commissario della Lega Basilicata sollecita interventi per «offrire gli ammortizzatori sociali richiesti dai sindacati» e «ottenere certezze sul piano industriale»

Stellantis Melfi, Pepe: «Tutelare l’indotto e i suoi lavoratori con le azioni necessarie»

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i unisco al grido di allarme dei sindacati lucani affinché i lavoratori delle ditte della logistica Fdm e Las non perdano il lavoro in seguito alla disdetta dell’appalto con Stellantis di Melfi. I decisori politici e quelli industriali mettano in campo le azioni necessarie a recuperare non solo l’occupazione a rischio, ma anche la tradizione e l’utilità di un servizio al- __Pepe le imprese che ha fatto grande l’indotto lucano dell’automotive». Così, in una nota, il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe. «Bisogna mettere sul tavolo, in maniera chiara, le possibilità di intervento delle istituzioni e di Stellantis. Da una parte bisogna offri-

re gli ammortizzatori sociali richiesti dai sindacati. Dall’altra parte, bisogna ottenere certezze sul piano industriale della multinazionale dell’auto che ha in Basilicata uno degli stabilimenti che hanno contribuito a rilanciare l’allora Fiat, poi Fca, negli ultimi 25 anni». «C’è bisogno di un esercizio di memoria etica ha concluso Pepe - per ricordare quanto gli stabilimenti di Melfi e l’indotto industriale si siano sacrificati più di altri per sostenere la produttività nel passato. Per questo urge ricostituire un ciclo produttivo all’altezza dei meriti che le donne e gli uomini che lavorano per l’odierna Stellantis hanno guadagnato sul campo, con spirito di responsabilità e sacrificio».

Cervellino: «Un’opera pubblica è un seme che si pianta in una comunità»

Partito un nuovo cantiere Pnrr da 800mila euro all’asilo “Fermi” di Genzano di Lucania

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__Cervellino e i lavori in corso

DI EMANUELA CALABRESE

l lavoro del sindaco di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino, si articola su più fronti. Tra questi anche le scuole e i servizi alle famiglie. Uno dei punti del lavoro amministrativo ai quali il Primo cittadino tiene molto, difatti sottolinea: «Ho sempre pensato, entrandoci, che i nostri bambini avessero un luogo di crescita e di gioco che non fosse, diciamo così, bello e allegro. Ho scoperto, poi, nel corso degli anni, che meritava anche qualche approfondimento strutturale. Così, lo scorso anno, senza fare troppe chiacchiere, con il personale tecnico abbiamo lavorato, rincorrendo le scadenze, superando ogni ostacolo di natura tecnico progettuale, alla candidatura al Pnrr della messa in sicurezza dell'asilo». Oggi Cervellino con ancora più soddisfazione annuncia

che «arriva il finanziamento per l’Asilo “Fermi”. Si corre verso la progettazione esecutiva e verso l'appalto delle opere. Si corre, appunto. Perché negli ultimi due anni, gli Enti come il nostro, che hanno tanti finanziamenti a valere sul Pnrr, corrono contro il tempo, il codice degli appalti che cambia, i target del Pnrr e hanno poco tempo per fare chiacchiere e qualche smorfia». Raggiunta da Cronache Cervellino entra nel dettaglio: «Il Comune ha avviato tutti i cantieri di opere pubbliche finanziate dal Pnrr, tra questi i “lavori di messa in sicurezza della scuolamaterna statale Fermi” per un importo di 815.815euro, a valere sul “Fondo PNRR Missione 4 Componente1». L’anno 2022 enfatizza il sindaco, «è stato per i Comuni che hanno deciso di investire sulla Scuola un anno decisivo, tante risorse messe a di-

sposizione dal Pnrr a cui poter attingere ma in tempi record. Abbiamo lavorato davvero con i tempi tipici di una emergenza perché i cronoprogrammi degli interventi avevano tutte scadenze coincidenze per la candidatura a finanziamento delle opere e soprattutto per l’aggiudicazione definitiva. L'opera in questione è forse quella più impegnativa che riguarda il patrimonio scolastico perché interviene sulle strutture con un importante consolidamento con un adeguamento dello standard sismico. Una progettualità che nasce dalla consapevolezza che su questo edificio non vi erano stati interventi significativi in tema di sicurezza. Già lo scorso mese sono iniziati i lavori e avranno una durata di 1 anno come da cronoprogramma dalla data di aggiudicazione. Confidiamo di far ritentare i bambini con il nuovo anno scolastico. A settembre scor-

IL CORPO ESANIME ERA IN UNA PISCINA DEL CENTRO SPORTIVO

Ritrovato morto il 71enne che si era allontanato nella notte a Castelgrande

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stato un fine settimana segnato dalla tragedia quello appena trascorso a Castelgrande, piccolo comune lucano arroccato sulle montagne rocciose nella parte nord occidentale della Basilicata. Nel pomeriggio di sabato difatti è stato ritrovato il corpo esanime di un uomo, classe 1952, nelle acque di una piscina scoperta di un centro sportivo distante poche centinaia di metri dalla Rsa in cui l’anziano era ospite. Si immagina, dalle prime notizie, che probabilmente sia annegato e assiderato, considerando che il borgo sorge ad oltre 900 metri di altitudine e la giornata è stata caratterizzata da basse temperature e tra l’altro da una intensa nevicata. Da subito si è pensato ad un allontanamento volontario dell’uomo, originario di Muro Lucano, che sarebbe stato trovato vestito anche del giubbotto, indossato pertanto proprio per uscire. Per la scomparsa sono stati allertati i Carabinieri della Stazione di Muro Lucano, che si sono prontamente attivati insieme ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile. Le ricerche sono proseguite per alcune ore, in quanto l’allontanamento del 71enne è avvenuto nella notte, fino poi alla tragica scoperta della salma il pomeriggio successivo. Sul posto è giunto anche il medico legale per gli accertamenti del caso. Una drammatica notizia che ha lasciato attonite due comunità, quella di Castelgrande, teatro della vicenda e quella di Muro Lucano, dove l’uomo aveva familiari. Alcune circostanze restano ancora al vaglio dei Militari dell’Arma. EMACAL

so, infatti, sono stati spostati presso un’ala della Scuola primaria prima adibita a mensa scolastica e prima di questo spostamento abbiamo adeguato aule e bagni per rendere gli spazi fruibili e adeguati all’età 3-6 anni. Sono stati sostituiti non solo gli arredi ma anche tutti i servizi igienici e in collaborazione con il Dirigente Scolastico anche l’organizzazione del personale interno per l'accesso e l’uscita dei più piccoli da un ingresso separato rispetto a quelli principali». Per questi motivi, «è stata cambiata anche l’organizzazione e gli orari dell’isola pedonale che garantisce ai bambini di entrare a scuola senza pericolo - spiega il Primo cittadino - Insomma, una organizzazione corposa che finora sta funzionando. I bambini avranno presto il loro nuovo asilo che verrà anche ampliato. I locali destinati pre-

cedentemente all’Alsia - che nel suo dimensionamento di sedi ha chiuso quella di Genzano - saranno un’ala dell’asilo destinata a servizi con l’ampliamento degli spazi destinati alle aule. In definitiva, un asilo innanzitutto più sicuro, più grande, più confortevole e con un giardino fruibile esclusivamente dai bambini. La Scuola per noi è sempre stata una priorità». E conclude Cervellino, «ho sempre pensato che un'opera pubblica fosse questo: un seme che si pianta in una comunità» e tornando ai fruitori della struttura, ovvero i piccoli alunni conclude: «Nel frattempo, chiedo ai bambini un po' di pazienza: ritornerete presto nel vostro nuovo asilo. Il Sindaco - che anche quando si vede poco - è a lavoro e prova - talvolta con tanti limiti e difetti - a risolvere qualche problema, insieme alla sua squadra».


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Matera e provincia

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Attualmente in città sono attive circa 80 stazioni radio per telefonia mobile, la maggior parte delle quali realizzate su suoli o pertinenze private

Matera, nuove antenne 5G tra scelte pianificatorie e norme sovracomunali SI ERANO PERSE LE TRACCE DA VENERDÌ SCORSO

Ritrovato l’uomo 54enne scomparso a Policoro

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Matera si è svolto il Consiglio comunale in seduta straordinaria aperta sull’installlazione di una antenna 5G in via Gravina. Hanno partecipato anche due rappresentanti dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente di Basilicata (Arpab), il direttore tecnico Achille Palma e Maria Angelica Auletta dell’ufficio Inquinamento acustico ed elettromagnetico, Giovanni Moliterni per il circolo di Matera di Legambiente Basilicata e d i rappresentanti del Comitato di quartiere “Serra Rifusa” e del Comitato spontaneo “No ripetitore 5G in via Gravina”. Sull’antenna di telefonia mobile, inoltre, è in pendenza un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Comune di Matera. Dal sindaco Bennardi, appello alle opposizioni: «Quella sull’installazione di nuove antenne 5G nel territorio comunale più urbanizzato, come si vorrebbe fare nella rotatoria di via Gravina, è una battaglia politica da condurre tutti insieme, senza contrapposizione tra maggioranza e minoranza». I tecnici Arpab hanno rilevato che l’Ente interviene esclusivamente sulle emissioni degli impianti, imponendo determinate prescrizioni che nel secondo progetto presentato dalla società operante in via Gravina sarebbero sta-

te tutte osservate. Per cui, pur essendosi formato il silenzio-assenso per inerzia riconosciuta dall’Arpab, i tecnici hanno rimarcato che nel rispetto delle prescrizioni il parere dell’ente sarebbe stato comunque favorevole. La dottoressa Auletta ha, infine, spiegato che in presenza di una dichiarazione di conformità da parte della società, il monitoraggio prevede anche eventuali verifiche successive all’abilitazione dell’impianto, con la conseguente prescrizione a rientrare nei limiti-soglie ove sforassero. La normativa nazionale ha elevato queste soglie di esposizione a fine dicembre 2023, portandole da 6 volt-metro a 24 volt-metro in 6 minuti. In Assise, con delle slide illustrata l’evoluzione del quadro normativo nazionale dal 2002 al 2023, oltre all’iter autorizzativo seguito nel caso di specie per la gran parte gestito d’ufficio, con un percorso meramente tecnico oggettivo come impone la normativa vigente. Il sindaco Bennardi ha presentato tutta l’attività svolta, da settembre fino all'installazione del traliccio da parte dell’azienda, che opera per la Wind e per conto dello Stato. Perché lo Stato vuole coprire tutte le aree grigie prive di segnale adeguato. Il sindaco ha anche riportato molti casi di conten-

zioso tra Comuni e società di telefonia, che hanno tutti avuto lo stesso epilogo: ordinanza del Comune e opposizione con ricorso al Tar vinto dalle ditte. «Sono incapaci tutti i sindaci - ha dichiarato Bennardi -, o è la normativa nazionale che ha tolto il potere ai primi cittadini di evitare o delocalizzare le antenne 5G? In realtà, la legge nazionale esautora i sindaci dalla possibilità di tutelare la salute dei cittadini, rispetto ai campi magnetici prodotti dalle antenne telefoniche 5G. Quindi, oggi noi dobbiamo fare delle scelte anche pianificatorie misurandoci con norme sovracomunali, che a partire dal periodo pandemico vanno nella direzione di agevolare il più possibile la banda larga, colmando le cosiddette zone bianche di segnale mediante ulteriori ripetitori. Lo dimostrano le linee guida del Decreto semplificazioni, per la necessità di implementare tutte le piattaforme che lavorano con i dati, inibendo di conseguenza il potere limitativo di sindaci e Amministrazioni comunali». «Alla luce di tutto questo, e alla luce di quanto potrà emergere dal ricorso al Tribunale amministrativo regionale - ha proseguito il sindaco -, presentato dalla società di cui abbiamo sospeso i lavori, ritengo necessario fare un passaggio in sede di Associazione naziona-

stato ritrovato Giovanni Visaggi, il 54enne di Policoro di cui non si avevano notizie dalla tarda serata del 19 gennaio. Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe stato avvistato nei pressi dei Giardini Murati da un cittadino. Rintracciato, è stato riportato nella sua abitazione, da dove era uscito intorno alle 22 e 30 con il cane. La famiglia aveva lanciato l’allarme poche ore dopo, non vedendolo rientrare. Le Forze dell’Ordine hanno lavorato alla ricerca anche servendosi delle registrazioni delle telecamere presenti in città, mentre le ricerche dei cani molecolari si sono concentrate soprattutto tra museo e ospedale. Il centro ricerche persone scomparse, attivato dalla Prefettura di Matera e coordinato dai carabinieri di Policoro, ha lavorato in coordinamento con i vigili del fuoco.

le dei Comuni italiani (Anci) e con i parlamentari lucani, per modificare l’articolo 8 della legge 36, ripristinando la possibilità da parte dei sindaci di introdurre limitazioni all’installazione di nuove antenne 5G in aree generalizzate del territorio». Bennardi vorrebbe che l’Arpab redigesse quanto prima una relazione completa sulle emissioni elettromagnetiche in quella zona di via Gravina, da allegare eventualmente anche in sede di discussione del ricorso al Tar, dando ai giudici un ulteriore elemento oggettivo di valutazione. Ad oggi i lavori di installazione in via Gravina sono stati sospesi dall’ufficio Opere pubbliche del Comune, che ha chiesto all’impresa di acquisire il permesso a costruire viste le dimensioni dell’impianto che si vorrebbe realizzare. La società di telecomunicazioni ha risposto con il

ricorso al Tar, rispetto al quale c’è una recente sentenza della giustizia amministrativa di Lecce, non ancora appellata, che per un caso analogo con un cambiamento giurisprudenziale ha confermato la necessità del titolo edilizio, in presenza di impianti di grandi dimensioni. Il consigliere di maggioranza, Michele Paterino, ha illustrato in Assise un ordine del giorno, con cui si propongono «importanti prescrizioni alle probabili future installazioni di antenne nel territorio comunale più urbanizzato, ma al termine si è deciso di ritirarlo per discuterlo ed emendarlo in commissione Ambiente, a conferma della piena volontà di collaborare tutti per una battaglia comune». Attualmente in città sono attive circa 80 stazioni radio per telefonia mobile, la maggior parte delle quali realizzate su suoli o pertinenze private.


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La coordinatrice della cabina di regia regionale di Italia Viva sul Protocollo d’intesa tra Corecom e Garante della Privacy: «La Regione faccia la sua parte»

Antezza: «Prevenzione, sensibilizzazione e formazione per tutelare i minori online» «L

a Regione Basilicata faccia la sua parte, organizzare con l’Ufficio Scolastico Regionale e con le istituzioni scolastiche percorsi informativi ed educativi nelle scuole. Istituzioni insieme per tutelare i minori online. Ho partecipato alla iniziativa in cui è stato sottoscritto il protocollo d’intesa a Matera tra il Garante Nazionale della Privacy e il coordinamento nazionale dei presidenti dei 21 comitati regionali per le comunicazioni Co.Re.Com. Presente anche Agcom» ha affermato Annunziata Antezza coordinatrice cabina di regia regionale di Italia Viva. «Un protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare la tutela dei minori online attraverso un lavoro di coordinamento tra le due autorità per elaborare delle linee guida. ha continuato Antezza - Come bene ha detto il Presidente Nazionale Garante della Privacy prof. Pasquale Stanzione, è necessaria una cooperazione istituzionale, una proficua sinergia in una comune direzione. Oggi, rispetto al passato, prevale la solitudine digitale e i rischi per i minori che utilizzano i servizi digitali sono enormi. Sempre più pre-

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Primo Piano

sabato 20 gennaio 2024 www.lecronache.info

Importante Protocollo firmato a Matera, il coordinatore nazionale Corecom Marra: «Ragazzi esposti, bisogna aiutarli

ad individuare i rischi»

Garante privacy e Agcom fanno rete per tutelare i minori online

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l Coordi namen to nazionale dei presidenti Corecom e il Garante per la protezione dei dati personali hanno firmato, ieri a Matera, nella splendida cornice di palazzo Viceco nte, il Protoco llo d’intesa “Insieme per tutelare i minori online” al fine di attivare «una collaborazione strategica tra le parti, nell’ambito delle rispetti ve compe tenze e funzioni stabilite dalle singole leggi istituti ve nel quadro degli obiettiv i di grado di disting uere, ant i d i i i h ll i tt f i

__Annunziata Antezza e l’edizione di Cronache del 20 gennaio

occupanti gli effetti dell’uso violento delle parole e delle immagini in rete. Molti i casi di discriminazione sui soggetti più vulnerabili». «Gli adolescenti fanno esperienza del mondo soprattutto tramite i loro telefonini, senza tuttavia disporre degli strumenti per comprenderne la complessità e spesso imbattendosi, da soli, in contenuti inadatti alla loro età. Per impedire i rischi della “solitudine digitale” e, quindi, dell’esposizione del minore a contenuti potenzialmente lesivi per lo svilup-

po della sua personalità, è fondamentale stabilire una soglia di accesso autonomo dei minori alla rete. - ha sottolineata la coordinatrice della cabina di regia regionale di Italia Viva - La tutela preventiva assicurata dall’age verification si conferma essere una misura fondamentale per limitare i rischi di coinvolgimento di minori in situazioni pericolose per adolescenti e, persino bambini, o a compiere scelte fatali». «Bisogna rendere i minori più consapevoli dei rischi in rete, ciò significa non proibire l’uso dei so-

cial ma fornire loro gli strumenti necessari per navigare in sicurezza. - ha concluso Annunziata Antezza di Italia Viva - È necessario fare formazione a cominciare dalle scuole per un corretto utilizzo delle tecnologie che sempre più rappresentano una parte rilevante nella vita dei ragazzi, coinvolgendo i genitori che giocano un ruolo fondamentale. Occorre lavorare per promuovere anche nei minori la consapevolezza di quanto sia importante proteggere i propri dati personali per tutelare i propri diritti soggettivi».

IL SINDACO E PRESIDENTE: «NEL PIANO DI ATTIVITÀ 2024 GRANDE ATTENZIONE ALLA BIBLIOTECA PROVINCIALE “STIGLIANI”»

Fondazione Matera Basilicata 2019, Bennardi: «Il 2023 l’anno del rilancio»

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l 2023 è stato un anno importante per la Fondazione Matera Basilicata 2019, perché dopo lo stop imposto dalla pandemia è stato possibile riprendere le attività con rinnovato impulso e vigore, e con il nuovo management rappresentato dal direttore Giovanni Padula, l’organico della Fondazione ha potuto lavorare a pieno ritmo, rilanciando la macchina organizzativa di questa importante istituzione». Così il presidente e sindaco di Matera, Domenico Bennardi, traccia il bilancio dell’anno appena trascorso per la Fondazione nata dall’investitura a Capitale europea della cultura (Ecoc). «Con i soci della Fondazione è stata condivisa una sfida importante -prosegue Bennardi- ovvero continuare a valorizzare l’ambìto riconoscimento di Capitale europea della cultura a favore non solo della città di Matera, ma di tutte le bellissime aree interne della regione, le quali possono rappresentare una grande opportunità turistica e culturale per un territorio che ancora oggi è “Capitale europea”. Da presidente, ritengo che noi abbiamo un debito di gratitudine e riconoscenza nei confronti di tutti i Comuni lucani, che con le loro bellezze naturali, paesaggistiche e

culturali, oggi più che mai rappresentano la forza e la prospettiva futura per l’intera Basilicata». «Matera, come porta di accesso del turismo e polo culturale, intende mettere la propria reputazione al servizio di tutta la regione, per connettere ulteriormente le diverse aree del territorio ed innalzarne l’attrattività. Con questo fine, grazie all’operato del nuovo management e di tutto il suo staff, e grazie all’approvazione in agosto del nuovo Piano strategico, l’attività della Fondazione si è concentrata su due tipi di progettazioni: quelle più visibili attraverso eventi e iniziative sul territo-

rio e quelle, altrettanto importanti, che hanno richiesto un lavoro dietro le quinte per partecipare a bandi e Avvisi pubblici con l’obiettivo di intercettare ulteriori preziose risorse» continua Bennardi. «Nel Piano attività 2024 della Fondazione approvato dal Cda nel corso dell’ultima seduta di dicembre -conclude Bennardi- ho chiesto di inserire, tra le attività a supporto dei soci, un intervento della Fondazione in relazione alla biblioteca provinciale “Stigliani” al fine di favorire il suo auspicato rilancio, e di scongiurare la sua chiusura - aggiunge Bennardi. Nella stessa direzione va la richiesta di un aggiornamento del Piano economico e finanziario del MuDEAm, il museo demoetnoantropologico di prossima attivazione in città, facendo leva anche in tal caso sull’esperienza e competenza della Fondazione in questo ambito».


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Inaugurata a Matera la mostra del fotografo di origini lucane. Le opere sono state donate al Consiglio regionale nel 2009

Al Palazzo Viceconte si celebrano Ron Galella e le sue “Italian Icons”

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_ Alcuni momenti dell’inaugurazione

na “passerella” delle più note celebrità mondiali che conduce, come in un viaggio, nei ricordi di un’epoca, quella dagli anni ’60 agli anni ’90, costellata da leggende della musica, icone del cinema e dello spettacolo, protagonisti della politica. Inaugurata a Matera, presso il salone di Palazzo Viceconte, la mostra “Italian Icons, scatti rubati al tempo”: immagini che ripercorrono l’attività di Ron Galella, il fotografo, di origini di Muro Lucano, conosciuto in tutto il mondo. Settanta opere in bianco e nero, selezionate tra più di 3 milioni di foto dell’archivio del ‘paparazzo’, che ritraggono i più grandi miti dello star system internazionale. Tra le fotografie entrate nell’immaginario collettivo spiccano i ritratti di personaggi come Sophia Loren, Virna Lisi, Anna Magnani, Silvana Mangano, Roberto Benigni, Frank Sinatra, Francis Ford Coppola, Al Pacino, solo per citarne alcuni. Scatti che Ron Galella selezionò personalmente per donarli, nel 2009, al Consiglio regionale della Basilicata, un modo per rendere omaggio alla regione che diede i natali a suo padre. Una volontà che si è trasformata in realtà attraverso l’impegno dell’allora presidente della massima Assise regionale Prospero De Franchi e del consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, Antonio Di Sanza. A curarne il restyling, Giuseppe Marinelli, ricercatore e restauratore. L’evento, moderato dalla giornalista Nicoletta Altomonte, direttrice dell’Agenzia “Consiglio Informa”, ha rappresentato l’occasione per conoscere più da vicino la storia e la produzione del fotografo preferito da Andy Warhol, in omaggio alle personalità che Ron Galella ha immortalato con l’obiettivo della sua Nikon, e per ricordare una figura che ha saputo dare lustro alla sua terra di origine. L’iniziativa è stata introdotta dai saluti del padrone di casa, il professor Giovanni Viceconte, e del sindaco di Matera, Domenico Bennardi che ha ringraziato il Consiglio regionale della Basilicata «per aver portato la mostra a Matera con le opere di un lucano così importante». «È un segno tangibile di riconoscimento ai lucani che in giro per il mondo rendono orgogliosi la nostra terra». Così il consigliere regionale Luca Braia che è intervenuto al vernissage. «Molto significativa - ha sottolineato - l’inaugurazione della mostra a Matera a cinque anni dalla designazione della città a Capitale europea della cultura e in una dimora così storica. La promozione della mostra continuerà a Potenza ed è importante come la comunità regionale viva i momenti di

valorizzazione culturale in maniera simbiotica». Ha reso omaggio all’iniziativa anche il sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro: «Sono felice di essere qui per rendere omaggio a un personaggio di origini di Muro Lucano, che ha fatto la storia della fotografia nel mondo. Vi porgo i saluti anche della mia comunità; è un onore per tutti noi che RonGalella venga ricordato anche a Matera e che ne sia riconosciuta la qualità artistica. Un invito a visitare Muro Lucano dove è allestita anche la mostra permanente presso il Museo archeologico nazionale». La storica d’arte Fiorella Fiore, che ha curato il testo critico del catalogo ‘Italian Icons - Scatti rubati al tempo’, edito dal Consiglio regionale della Basilicata e promosso dalla Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi,ha ripercorso la storia artistica di RonGalella, a partire dalle sue prime esperienze di fotografo di guerra fino alle immagini che hanno immortalato i miti dell’epoca «con le loro imperfezioni, mettendo in risalto la naturalezza e non l’aspetto patinato che offrivano al pubblico, cogliendoli di sorpresa». «Con l’innovazione tecnologica - ha precisato Fiore - si rifugge da quella naturalezza e imperfezione, cercando invece immagini perfette e anche un po’ finte. Le opere di Galella stimolano una riflessione quanto mai attuale in questo momento storico, manipolato dai social e artefatto dai filtri e, in questo ultimo periodo, anche dall’intelligenza artificiale». Il direttore Generale dell’Apt, Antonio Nicoletti ha evidenziato l’intensità degli scatti del fotografo lucano: «Ron Galella è uno dei figli più illustri della nostra terra che con la sua arte e con il suo originale sguardo sul mondo e sulle persone è riuscito a interpretare in modo profondo e autentico il suo tempo, trasferendoci immagini che sono attuali ed emozionanti anche oggi. Come APT - ha affermato - stiamo puntando molto sulla promozione della Basilicata anche attraverso i grandi personaggi di origini lucane che, pur vivendo fuori, hanno sempre mantenuto saldo il legame con la loro terra. RonGalella si inserisce, infatti, in quella lunga lista di artisti che comprende nomi del calibro, solo per citarne alcuni, Francis Ford Coppola, Ludovico Nicola Di Giura, di cui stiamo raccontando la vita attraverso i disegni di Giuseppe Palumbo su AlterLinus. Non a caso abbiamo dato vita a Matera alla prima borsa internazionale del turismo delle radici ‘Roots in’. Continueremo su questa strada, supportando l’iniziativa del Consiglio regionale per

diffondere quanto più possibile l’arte e lo sguardo di RonGalella. L’auspicio è quello di allestire una mostra permanente di questo prezioso materiale fotografico». Il Direttore generale del Consiglio regionale della Basilicata, Domenico Tripaldi, ha portato il saluto del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, impossibilitato ad essere presente all’evento e dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale: «Le opere di Ron Galella rappresentano un patrimonio importante per la nostra Istituzione e per tutta la comunità lucana. La testimonianza di Galella conferma quanta Basilicata sia rappresentata nel mondo da personaggi come il noto fotografo apprezzato a livello internazionale che hanno operato negli ambiti più diversi. Il ruolo e l’intento del Consiglio regionale, nel promuovere questa iniziativa, è proprio quello di rendere omaggio ai variambasciatori della lucanità nel mondo. E la mostra su RonGalella ne è l’esempio concreto. È significativo proseguire su questa strada di valorizzazione delle eccellenze del territorio, un lavoro da fare in sinergia tra le Istituzioni e gli attori principali del panorama culturale regionale». Ottavio Galella, ingegnere esperto di management del traffico, lucano insigne nel 2012 e parente di RonGalella, che ha avuto un ruolo chiave nell’organizzazione della mostra “Italian Icons” nel maggio del 2009, per diversi impegni non è riuscito ad essere presente all’inaugurazione. Ottavio, che vive e lavora a Montreal da anni, e che è lucano non solo di nascita ma perché continua ad appartenere di cuore a questa terra, omaggiandola con iniziative varie organizzate nel Quebec e in Basilicata, in un messaggio inviato ha precisato che: «L’iniziativa onora un illustre artista lucano-americano che, siamo molti ad esserne testimoni, era fiero delle sue origini. RonGalella aveva visto la nostra terra per la prima volta 15 anni fa in occasione della sua prima mostra fotografica organizzata dal Consiglio regionale della Basilicata. Un fotografo originale che ha voluto consegnare alla Basilicata una sua esclusiva collezione di foto dedicata all’ingegno creativo italiano ed italo-americano. Ronsarebbe stato felicissimo di costatare come la sua opera ‘ItalianiIcona’ faccia ormai parte dell’offerta socio-culturale della Basilicata». All’inaugurazione hanno partecipato tanti cittadini e rappresentanti istituzionali. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 18 febbraio presso gli Ipogei di Palazzo Viceconte, da martedì a sabato.


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