IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
MErCoLEdì 22 noVEMBrE 2023 • ANNO VIII N. 267 € 1,50 redazione@lecronache.info TELEFono 389-2478466
ANCHE A CAUSA DI GRAVI PROBLEMI FAMILIARI, A RISCHIO IL NUMERO LEGALE PER L’APPROVAZIONE
Bilancio regionale: è il momento della serietà
In palio pure il futuro lavorativo di tanti giovani. No ostruzioni per personalismi
Dellapenna a pag 6
oLTrE IL GIArdIno Chiorazzo, sempre meno sì: per Gentile (Pd) non irrevocabile e De Maria (Iv) dice che c’è tempo per valutare
«Azzerare nomi per ripartire» Pessolano (Azione) chiede reset e avvisa: «Col cdx o col csx, Pittella è sicuramente candidato» S
TERREMOTO 1980
È doveroso ricordare, non si può dimenticare
S
DI GIUSEPPE TICCHIO
ono passati 43 anni dal tragico terremoto che colpì, il 23 novembre 1980, l’Irpinia in Campania e la Basilicata. Come Federazione lucana in Svizzera, a distanza di tutti questi anni teniamo vivo quel ricordo per non dimenticare. Ci sentiamo in dovere di far sentire la nostra vicinanza a tutto il popolo lucano per quel tragico evento. Nel 1980, in breve tempo, partì dalla Svizzera, grazie ai lucani e al popolo elvetico, una campagna di solidarietà (...)
_
LE TARTUFATE DI GUARENTE
i sa che le lusinghe prelibate del tartufo non lasciano scampo neanche ai palati più disciplinati e che la parsimonia dell’assaggiatore si può perdere ben presto con la prima, gustosa, seduttiva forchettata, ma nessuno poteva immaginare che un anonimo quanto comprensibile cedimento al tartufismo divenisse perfino motivo d’esibizione e di vanto istituzionale su istagram e così finisse addirittura immortalato a futura memoria manco fosse l’Albertone nazionale che si butta con la tecnica del trangugiamento sull’agognata pastasciutta. Ora verrebbe da chiedere perché non è dato saperlo se dentro questa intemperanza del piatto Mario Guarente, neo promosso peggior sindaco d’Italia dal Sole 24 Ore, abbia voluto annunciare a tutti la sua preferenza tartufesca o se abbia depistato cuochi e cittadini pur d’ammettere la sua propensione per il ragù di cinghiale, vista anche l’ospitalità offerta da mesi a Potenza a frotte indisturbate d’ungulati di varia pezzatura culinaria e contro cui i soliti proclami che si palleggiano Guarente e Galella sono aria fritta. Pare risentire la battuta di Totò nel film Fifa e arena: “A proposito di Servizio a pagina 3 politica, ci sarebbe qualche cosarellina da mangiare?”.
Bardi unifica Forza Italia ■ continua a pagina 21
oLTrE IL GIArdIno/2 Taddei sul Gen: «Ha governato bene, alleati concordano su ricandidatura uscenti»
ROTONDELLA
Transizione verde, il Ministro Pichetto Fratin concorda col presidente Bardi: «La Basilicata è una regione esemplare»
_
■ Servizio
CASO CLAPS
Sabato altro corteo fino alla Trinità per posizionare una panchina rossa per Elisa davanti alla chiesa dove fu uccisa
■ R. Mollica
Servizio a pagina 2
a pagina 14
_ VERTENZA ITALTRACTOR
Sindacati contro gli esuberi nel capoluogo: «Il fine è quello di aumentare i profitti, peggiorando il lavoro»
CROB FANELLI: «OTTIMA NOMINA». CAIATA: «ECCELLENZA LUCANA»
Basilicata-U.S.A. andata e ritorno: Genovese neo direttore scientifico
a pagina 8
■ Servizio
a pagina 15
_ PALAZZO SAN GERVASIO
Servizi a pagina 12
48(67$ 6(5$ 25(
Burocrazia a cucù, migrante da rimpatriare fuori dal Cpr per ritardo di 2 ore nell’invio della documentazione ■ F. Moliterni
a pagine 10
2
Primo Piano
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
OLTRE IL GIARDINO Ospiti di Leporace il commissario provinciale FI Taddei e il giornalista Calza per fare il punto su schieramenti e coalizioni in vista delle elezioni 2024
Verso le regionali in Basilicata, Bardi bis? Forza Italia ci crede
N
Nello studio di Cronache Tv si è discusso anche di gestione delle risorse e crisi energetica, con il forzista che difende l'operato della Giunta Bardi
ella recente puntata di “Oltre il giardino” - il programma di approfondimento politico e socioculturale in onda su Cronache Tv sul canale 68 del digitale terrestre - il conduttore Paride Leporace si è focalizzato sulla situazione politica in Basilicata. In studio sono intervenuti il commissario provinciale di Forza Italia Vincenzo Taddei e il giornalista Angelomauro Calza per discutere degli scenari politici in Basilicata in vista delle prossime elezioni regionali.
UN FOCUS SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL PARTITO DI BERLUSCONI Leporace ha innanzitutto chiesto a Taddei di illustrare il lavoro svolto negli ultimi mesi per riorganizzare il partito di Berlusconi nelle province di Potenza e Matera. Taddei ha così spiegato: «Abbiamo fatto un buon lavoro, anche se non è ancora quello a cui tendiamo perché dobbiamo continuare sempre di più per radicare meglio il nostro partito sul territorio regionale. Al 31 ottobre - spiega - abbiamo registrato un ottimo tesseramento in Basilicata con circa 2.000 adesioni e abbiamo già nominato i responsabili locali in moltissime realtà, sia in provincia di Potenza che in provincia di Matera. In continuità con la linea politica adottata dal nostro segretario nazionale Antonio Tajani, ci predisponiamo da qui alle prossime elezioni regionali in maniera coesa e unitaria». Il commissario provinciale di Forza Italia, anche in vista dei prossimi congressi in Basilicata, ha sottolineato di star «lavorando in maniera armonica» con Modarelli sia per
__Leporace insieme a Taddei e Calza ospiti ad “Oltre il giardino”
«la strutturazione della clas- della Lega in Basilicata Pase dirigente», sia per unire «le squale Pepe come candidato diverse anime del partito». presidente, a dimostrazione di come «in realtà anche nel L’IPOTESI centrodestra ci sono fibrillaDEL BARDI BIS zioni» e che, quindi, «la vera Quanto alla ricandidatura del partita si giocherà sulle allegovernatore uscente Vito anze». Bardi, Taddei ha ribadito il Taddei ha però minimizzato pieno sostegno di Forza Ita- queste indiscrezioni, prenlia: «Riteniamo che abbia go- dendo in considerazione la vernato bene e che debba smentita dal vicesegretario continuare la sua esperienza, nazionale della Lega Andrea è un dato di fatto inoppugna- Crippa in una recente interbile». vista: «Le dichiarazioni del Il giornalista Calza è interve- vicesegretario federale della nuto facendo invece notare Lega sarebbero in sintonia che «alle precedenti elezioni con la linea di Tajani, ovveil centrodestra ha vinto più ro che il candidato naturale per i voti persi dal centrosi- della coalizione, per continistra, che si è diviso con la nuità amministrativa, è il prepresenza di terzi incomodi. sidente uscente Vito Bardi», anziché per propria forza». chiarisce Taddei aggiungen«Ora però - secondo Calza - do che «le aspirazioni persoè il centrodestra ad apparire nali debbono coincidere con diviso, con una parte impe- l’interesse generale e l'integnata a demolire gli avversa- resse generale in questo mori e un’altra a guardarsi al- mento non solo in Basilicata l’interno». Calza ha poi ri- è quello di dire: ci sono dei portato le indiscrezioni se- governatori che hanno ben lacondo cui nella Lega si sta- vorato in questi cinque anni». rebbe facendo largo l’ipotesi Il commissario di Forza Italia di candidare il commissario ha ricordato che in altre re-
gioni i governatori uscenti sono stati ricandidati, come in Abruzzo e Piemonte, mentre in Sicilia Musumeci è stato nominato ministro contribuendo comunque alla vittoria del centrodestra. Secondo Taddei, in questa fase che porta alle elezioni europee, «le regionali saranno un test per verificare il consenso complessivo della coalizione di centrodestra e quindi è interesse di tutti confermare dove possibile l’uscente». Calza ha fatto notare che però in Basilicata «il centrodestra governa con una maggioranza risicata, per cui un calo anche contenuto di consensi potrebbe compromettere la vittoria». Il giornalista ha quindi ipotizzato tre possibili scenari: la riconferma di Bardi, «vista con favore da Forza Italia ma non da tutti nel centrodestra»; la candidatura di Pepe per la Lega, che però «potrebbe spaccare la coalizione»; infine «un candidato nuovo e condiviso, in grado di mettere d’accordo tutte le anime della
coalizione». Taddei ha ribadito la necessità di continuare con Bardi «per non disperdere il lavoro fatto», ricordando i risultati positivi ottenuti dalla Giunta di centrodestra nonostante la pandemia. Ha quindi invitato gli alleati a «ragionare con spirito costruttivo, nell'interesse dei cittadini». Il dibattito si è quindi spostato sulla delicata situazione economica e le ricadute in Basilicata. Taddei ha difeso l’operato del Governo regionale sul fronte dello sviluppo e del lavoro, citando investimenti come il bando “Macchinari Innovativi”, che ha messo a disposizione delle imprese oltre 70 milioni di euro. Calza ha però criticato la gestione delle royalty petrolifere, «che avrebbero potuto essere usate meglio per sostenere famiglie e imprese in questa fase di crisi energetica». Su questo punto Taddei ha ribattuto che «la Regione ha fatto il possibile redistribuendo le risorse, ad esempio con il bando “Gas gratis a tutti i lucani”» In conclusione, dal dibattito è emersa la volontà di Forza Italia di puntare convintamente sulla ricandidatura di Bardi, mentre nel centrosinistra e nelle altre forze politiche lo scenario appare più frammentato e incerto. Calza ha concluso dicendo che «la vera partita si giocherà sulle alleanze e sulla capacità dei vari schieramenti di arrivare uniti e con un candidato condiviso in vista del voto regionale della primavera 2024».
Primo Piano
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
3
OLTRE IL GIARDINO/2 Ospiti Gentile, Pessolano e De Maria di Italia Viva che sul fondatore di Auxilium conferma di non aver detto sì
Chiorazzo, meno sì quello del Pd Azione: «Bisogna azzerare tutto»
R
egionali lucane e incerto fronte del centrosinistra: l’argomento è stato affrontato nel corso di “Oltre il giardino” in onda su Cronache Tv. Ospiti di Paride Leporace, la vice segretaria del Pd di Basilicata, Nicoletta Gentile, il segretario regionale di Azione, Donato Pessolano ed il segretario regionale di Italia Viva, Fausto De Maria. Centrosinistra incerto, proprio perchè sia Azione che Italia Viva, attualmente sono al di fuori del perimetro della coalizione sulla carta, per accordo dei vertici nazionali Conte e Schlein, per ora formata soltanto dal Partito democratico e Movimento 5 stelle, comunque in Basilicata ancora in buona refrattario data l’indicazione pervenuta dalla socia controparte del fondatore di Auxilium, il prescelto dalla “Lista dei Vescovi” Angelo Chiorazzo, quale candidato presidente di Regione. Non a caso, il primo vero tavolo del possibile centrosinistra è saltato politicamente con, come ha spiegato Pessolano, segretari assenti per altri impegni. I tempi politici che separano dall’appuntamento elettorale, però, si voterà l’anno prossimo, cominciano a non essere così tanto lunghi. Gentile ha strenuamente, data anche la posizione di vice presidente, difeso la scelta della Direzione del Pd che si è arresa alla “Lista dei Vescovi” approvando Chiorazzo.
__Pessolano, Gentile e De Maria ad “Oltre il giardino”
La decisione, tuttavia, non è più, per stessa specificazione di Gentile, irrevocabile. I dem, soltanto l’area Margiotta espresse esplicitamente contrarietà, accorgendosi che Chiorazzo ha fatto scappare i possibili alleati, tra cui anche i socialisti di Valvano, rendendo al contempo più complicata l’alleanza lucana coi cinquestelle, stanno rivedendo il placet a Chiorazzo presentato, in origine, come inappellabile. Dimostrativi gli entusiasmi iniziali sia del segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri, che del parlamentare Roberto Speranza. Al tergiversare di Gentile su Chiorazzo, Pessolano ha messo un punto chiarendo la posizione di Azione: «Siamo disponibili a se-
derci al tavolo del centrosinistra, ma si deve azzerare tutto dando pari dignità a tutti i partiti e soprattutto bisogna concordare un metodo di scelta». Azione vuole esserci, ma soltanto se si depenna il fondatore di Auxilium dalla casella del candidato presidente di Regione, per iniziare il percorso, che tramite programma e profili, dovrebbe concludersi col nominativo di sintesi. Azione, condivide il «metodo Boccia» che il già presidente della Regione ha spiegato ad “Oltre il giardino”. Non può essere il Pd a decidere, ma il tavolo del centrosinistra con l’approvazione di tutti i segretari. Che l’alleanza di Azione sarà col centrodestra o col centrosinistra, non influirà su un dato.
«Marcello Pittella - ha rimarcato Pessolano - è in campo come candidato. Nessuno mi può mettere veti. Pittella sarà candidato nella lista di Azione e la lista determinerà la vittoria della coalizione». Gentile, da parte sua, ha da un lato ripetuto, viste le dinamiche post direzione, che non c’è nessuna imposizione di Chiorazzo agli alleati, e dall’altro aggiunto che, però, da Roma, ovvero dal confronto tra Conte e Schlein la comunicazione ufficiale del ticket con la Sardegna ai pentastellati e la Basilicata ai dem, non è ancora arrivata. De Maria, apparso ancora come sfuggente: «Italia Viva in Basilicata può partecipare tanto al tavolo del centrodestra perchè non facciamo parte né dell’una nè dell’altra coalizione e
tutto dipenderà dalle proposte che ci saranno e dal nome del candidato presidente messo in campo». Anche se, ha sottolineato, «la candidatura di Chiorazzo ci offre spunti di riflessione per continuare a valutare l’alleanze con il centrosinistra». Italia Viva, come detto da De Maria, all’«opposizione costruttiva» in Consiglio regionale, «insoddisfatta dell’opposizione fatta da Pd e 5S», e, a bocce forme, possibile alleato del centrodestra che non chiude ancora totalmente la porta al centrosinistra. In sintesi, l’aspetto più chiaro per De Maria è uno. L’alleanza alle regionali determinerà anche quelle amministrative a partire dal capoluogo di Potenza: «Tutto dipende da cosa succede alla Regione».
4
Primo Piano
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
I tesserati del partito lucano Errico, Nicoletti, Carbone e Ferrara: «Spento il dibattito e il confronto interno a causa di scelte lontane dai territori»
«Le regole valgono per tutti, chiediamo democrazia nella Lega Basilicata»
«N __Pepe
oi militanti e soci della Lega riteniamo che il partito sia finito su un esiziale piano inclinato e stia vieppiù allontanandosi dalla gente e dalle sue esigenze, svilendo la volontà e la passione dei suoi aderenti, ormai esclusi dal processo decisionale e dagli indirizzi politici che collettivamente li riguardano. Le qualità che
hanno da sempre caratterizzato il nostro movimento sono mortificate da una gestione commissariale che ha perso il contatto con la realtà per inseguire vuoti tatticismi» affermano i tesserati della Lega Basilicata Vito Errico, Maria Carbone, Cinzia Nicoletti, Alessandro Ferrara. «Nella Lega di Basilicata è stato spento il dibattito e
il confronto interno, a causa di scelte contrarie alle effettive istanze dei territori e delle persone che in essa si impegnano. - continuano i tesserati della Lega Basilicata - Il Commissario regionale ha affermato che del partito non ci si serve ma il partito si serve. In realtà, pretendere l'adesione a questo servilismo cieco e incondizionato non solo non risponde agli interessi e alla linea nazionale del partito, non solo non ha nulla a che vedere con lo sviluppo della democrazia interna, quale unica via per costruire un progetto condiviso, ma rischia di trasformare la casa comune dei leghisti in una caserma dove pochi o uno dettano gli ordini e tutti gli altri ubbidiscono pedissequamente. Appartenenza, comunità e regole uguali per tutti sono una pratica quotidiana non uno slogan da sbandierare. È attraverso il dibattito interno, quello che sinora è stato carente se non assente, che si riscontra la vera identità leghista che è tale quando è in grado di rinnovarsi raccogliendo le sfide dei tem-
pi e la più ampia adesione». «Non si può tollerare, accettare e far passare una idea di partito burocratica e sovietica, dove o si serve o si ha il ben servito. E questo all’indomani della decisione con la quale il Commissario regionale, smentendosi da solo, ha sostituito un Assessore leghista nella Giunta regionale, da sempre fedele e iscritto al partito, con un altro politico che il partito lo aveva abbandonato rientrando non per fedeltà alla causa ma per occupare un posto di governo. Questo modo di operare rappresenta tutto il contrario della nostra storia e di quello per cui abbiamo sempre lottato in nome della coerenza e della serietà» dichiarano Carbone, Ferrara, Nicoletti ed Errico . «Per i nostri valori e principi indissolubili chiediamo di avviare una verifica interna per ritrovare quelle mediazioni e sintesi necessarie a far crescere e tenere unito il partito. - proseguono - La linea del partito non può essere fatta oggetto di travisamento, non può essere piegata a
calcoli unilaterali che contraddicono gli scopi collettivi definiti dagli organi dirigenti nazionali e dal segretario Matteo Salvini. Ciò, invece, è precisamente quello che sta accadendo in Basilicata ma questa deriva perniciosa deve essere fermata prima dei prossimi e imminenti appuntamenti elettorali che si annunciano cruciali e dirimenti per il rilancio della Lega al Sud, partendo proprio dalla Basilicata». «Noi leghisti lucani chiediamo alla direzione nazionale di intervenire e di prendere i dovuti provvedimenti per salvaguardare e preservare un’esperienza straordinaria ed entusiasmante, messa a repentaglio da condotte scorrette e divisive.- concludono - Chiediamo pertanto di essere ascoltati dagli organi dirigenti avviando una consultazione democratica interna che ridefinisca funzioni e competenze da affidare a uomini e donne in grado di fare propri gli obiettivi politici ed etici del partito, previa perequazione delle tessere socio militanti».
In vista delle elezioni, il Movimento Equità Territoriale intensifica le iniziative e gli incontri in Basilicata
I
Pedicini: «A lavoro su un grande progetto per le regionali»
n vista delle elezioni regionali, il Movimento per l’Equità Territoriale (Met), fondato dallo scrittore e giornalista Pino Aprile e guidato dal segretario nazionale eurodeputato del Sud Piernicola Pedicini, rafforza e intensifica le sue attività e la sua azione in Basilicata. Dopo aver nominato come coordinatore regionale Ambrogio Carpentieri, che svolge la professione di medico di famiglia, sta portando avanti e pianificando incontri e iniziative in tutta la regione. Gli appuntamenti e i confronti locali saranno dedicati alla presentazione del Movimento e al coinvolgimento di tutti coloro che vogliono aderire al progetto e impegnarsi per le prossime elezioni. Il Movimento per l’Equità Territoriale «intende essere la voce dei cittadini della Basilicata, del Sud e dell’Italia che si battono contro le disuguaglianze e per il riconoscimento dei loro diritti ed ha come obiettivi primari lo sviluppo sostenibile, la tutela ambientale, una sanità equa ed efficiente e servizi sociali per tutti» si legge in una nota. «Met punta al raggiungimento di una vera equità territoriale capovolgendo la visione che ha guidato le linee politiche dei Governi degli ultimi trent’anni, ovvero facendo del
Sud la vera locomotiva del Paese. - contiua la nota - L’azione politica fa riferimento alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Ue e all’articolo 3 della Costituzione italiana, laddove stabilisce che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”». Il Movimento per l’Equità Territoriale ritiene fondamentale la definizione e l’attuazione dei Lep (Livelli Essenziali delle Prestazioni) come strumento di garanzia e di uguaglianza dei diritti di ogni cittadino su tutto il territorio nazionale e contesta il disegno di legge sull’autonomia differenziata del governo Meloni che peggiora gli squilibri tra le regioni italiane e il divario socio-economico tra Centro-Nord e Mezzogiorno. Il Movimento per l’Equità Territoriale si batte per il rispetto dei vincoli di destinazione dei fondi del Pnrr e dei fondi europei strutturali che hanno proprio nella diminuzione dei divari territoriali l’obiettivo principale della loro istituzione. «Ho vissuto molti anni in Basilicata e conosco bene la sua situazione - ha detto il segretario nazionale di Met Piernicola Pedici-
ni -. Una regione che ha grandi problemi sul piano economico e sociale, sul malfunzionamento della sanità, sulla mancanza di servizi e infrastrutture, sullo sfruttamento ambientale del territorio e sull’utilizzo efficace e corretto dei fondi pubblici. Per queste ragioni, il nostro movimento sta lavorando da tempo per realizzare un grande progetto per le elezioni regionali insieme al mondo civico, associativo e politico lucano che intende andare nella nostra stessa direzione».
mercoledì 22 novembre 2023
5
www.lecronache.info
MERCOLEDÌ 22 NOVEMBRE 202 23 07:00
CARTOON WORLD
08:00
SERIE 68
10:00
VOX LIBRI
12:00
LA CASA DEL CUOCO
13:00
NEWS
14:20
SERIE 68
15:30
CARTOON WORLD
17:00
OLY YMPIC TOYS
18:00
QUA LA ZAMPA
20:30
FRAGOLE & SUDORE
21:00
CINE 68
22:30
JOB LAND
00:00
CINE 68
02:00
NEWS DELLA NOTTE
DOVE VED DERCI TUTTA A ITA A ALIA - CANALE 68 TA ASTO BL LU
6
Primo Piano
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
Anche a causa di gravi problemi familiari, a rischio il numero legale per l’approvazione del consolidato
Bilancio regionale: è il momento della serietà
S
In palio c’è anche il futuro lavorativo di tanti giovani. Non si impediscano le assunzioni approfittando di vicende personali
DI MASSIMO DELLAPENNA
i svolgerà oggi pomeriggio l’importante Consiglio regionale che dovrà approvare il bilancio della Regione Basilicata. Un Consiglio che, come già abbiamo detto, misurerà la maturità della classe dirigente regionale. Possiamo dire che misurerà se gli eletti nel Consiglio regionale, siano essi di maggioranza o di opposizione, sono classe dirigente o spettatori di una vicenda politica. La legislatura volge al termine. Ciò che è stato fatto è stato fatto. La parola in primavera tornerà al Popolo Sovrano. Non c’è più tempo né per manovre di Palazzo né per giochetti di nessun tipo. Ormai sarà solo il Popolo a decidere se il centrodestra ha governato bene o no. Nessun altro potrà dire qualcosa su questo.
LA POSTA IN PALIO In palio oggi non c’è un equilibrio da cambiare, una crisi da annunciare, una difficoltà politica da sventolare. In palio c’è il futuro della Basilicata. In palio c’è la possibilità per gli enti strumentali di svolgere il proprio compito (si approva anche il consolidato), in palio c’è la possibilità per la Sanità regionale di funzionare. In palio c’è il funzionamento della macchina amministrativa regionale e anche il futuro lavorativo di tanti giovani che hanno
)HUGLQDQGR 0 02/,7(51,
superato le procedure concorsuali e sperano di essere assunti in Regione. A valere sull'annualità corrente (2023), restano da assumere complessive n. 51 unità di cui n. 32 da inquadrare nell'Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione (già categoria D secondo il previgente sistema di classificazione del personale) e n. 19 da inquadrare nell'Area degli Istruttori (già categoria C secondo il previgente sistema di classificazione del personale del comparto Funzioni locali). Le assunzioni dovranno essere garantite con la copertura, secondo l'ordine di merito, dei posti a concorso rimasti vacanti con conseguente assunzione nei ruoli regionali di n. 43
unità di personale, di cui n. 32 di categoria D e n. 11 di categoria C, ulteriore assunzione nei ruoli regionali, secondo il fabbisogno programmato per l'annualità 2023 (giusta D.G.R. n. 602/2023 di approvazione del PIAO per il triennio 2023-2025), di n. 8 unità di personale di categoria C. Il tutto, però, è condizionato e subordinato all’approvazione del bilancio. Se il bilancio non dovesse essere approvato domani, infatti, lo sforzo di chi ha sostenuto il concorso, le esigenze della Pubblica Amministrazione per assunzioni necessarie al suo funzionamento rimarrebbero frustrate e senza sbocchi. Ci sentiamo di dire alla
maggioranza e all’opposizione, a quelli che sono stati eletti in maggioranza per passare all’opposizione, agli ex assessori fulminati sulla via di Damasco ad accorgersi che non è stato garantito il cambiamento, a quelli che sono stati eletti all’opposizione e coerentemente ci sono rimasti, ai consiglieri di maggioranza che stanno rispettando il mandato ricevuto continuando a sostenere il Governo regionale che non è il momento di fare gli sciocchi. Il confronto politico si terrà nel luogo corretto, al cospetto del giudice supremo del destino della politica, davanti al Popolo tra pochissimo tempo. Lì sarà il momento di misurarsi.
I NUMERI IN GIOCO I numeri del Consiglio sono difficili per la maggioranza. Le criptiche dichiarazioni di Donatella Merra, che perso l’assessorato tenuto per quattro anni e mezzo si è accorta che per quel periodo non si era realizzato il cambiamento promesso (dimenticando di dire che anche lei era depositaria del dovere di realizzarlo), e la precedente fuga dalle responsabilità di Zullino e Vizziello mettono in seria crisi la certezza della maggioranza di essere autosufficiente. A tutto ciò si aggiunge
l’assenza programmata e consapevole di un consigliere regionale di maggioranza che non potrà presenziare per gravissimi motivi familiari che tutti conoscono. Il numero legale è in bilico. Ci chiediamo se davvero nelle opposizioni tutti vogliano passare alla storia come quelli che non hanno consentito l’approvazione del bilancio, le assunzioni di personale trasformando in crisi politica il grave problema familiare di un esponente della maggioranza? Noi crediamo che l’esperienza, la correttezza istituzionale pure nella giusta differenza dei ruoli, che sempre le forze più responsabili delle opposizioni hanno dimostrato durante questa legislatura, sia una garanzia per un corretto svolgimento del Consiglio regionale. Mantenere il numero legale è compito della maggioranza, essere responsabile davanti alle situazioni straordinarie e non speculare su questioni personali e familiari è proprio della classe politica più matura. Oggi si verificherà la maturità del Consiglio regionale e di tutti i suoi componenti. La campagna elettorale potrà iniziare da domani, ora è il tempo della serietà.
Primo Piano
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
7
Le sezioni di Potenza e Matera : «È necessario accelerare l’approvazione del piano di abbattimento degli ungulati»
Emergenza cinghiali, Cia: «Si può e si deve fare di più» «I
l fondo di 200mila euro a favore dei Comuni della Basilicata per l’acquisto di trappole destinate alla cattura dei cinghiali, per quanto rappresenti un lodevole tentativo di affrontare l’ “emergenza cinghiali”, non risolve il problema. È necessario accelerare l’approvazione del piano di abbattimento degli ungulati così come concordato al Tavolo con le associazioni di categorie e l’assessore Galella». Così Cia-Agricoltori Potenza-Matera sottolineando «l’urgenza di dare corso, prima possibile, a tut-
to quanto previsto dal piano per affrontare in modo organico e con tutti gli strumenti disponibili l’emergenza che vivono, in primo luogo, i titolari delle aziende agricole, automobilisti e cittadini». Per Cia-Agricoltori Potenza e Matera «la presenza da tempo dei cinghiali persino a Potenza, i continui incidenti stradali provocati (sono stati più di 300 in un anno), il costante allarme in centri abitati testimoniano che lo sforzo compiuto con i 3mila cinghiali abbattuti, con la tecnica della gi-
rata e dell'appostamento fisso, nel primo semestre del 2023, non è bastevole. Bisogna il prima possibile riequilibrare il rapporto popolazione faunistica territori e si può fare solo intensificando le attività di caccia e prelievo degli ungulati. Nel ricordare che gli importi annuali dei danni all’agricoltura sono oscillati negli ultimi anni tra 14,6 e 18,7 milioni di euro, con una media annuale pari a oltre 17 milioni di euro e solo in Basilicata tra 1,5 e 2 milioni di euro l’anno a cui aggiungere i danni provocati da incidenti automobilistici». Cia-Agricoltori insiste «sulla rapida definizione delle procedure di affidamento del servizio integrato e nelle azioni previste e da attivare in modo da arginare danni e pericoli sempre più ingenti a scapito di aziende agricole e zootecniche e cittadini. Si tratta di recuperare il ritardo accumulato nell’attuazione di misure che dovevano essere realizzate già da tempo». «Tra le azioni strategiche proposte e previste vi sono: il corrispettivo ai cacciatori che dovreb-
be consentire di allargare la platea degli esecutori materiali degli abbattimenti attraverso l’assegnazione di un ristoro per le spese sostenute; la fornitura di «chiusini» agli agricoltori con incentivo per l’installazione e la gestione; la predisposizione di un servizio di raccolta dei cinghiali abbattuti; la collaborazione con il Servizio Veterinario fondamentale per un efficiente monitoraggi sanitario; la dislocazione di un numero congruo di frigo-celle; mezzi per attività logistiche e di raccolta delle carcasse; attivazione di centri di lavorazione delle carne di cinghiale» continua la Cia Agricoltori. Per Cia «è importante poter contare su un programma organico di interventi anche per effetto di situazioni straordinarie legate agli areali dei Comuni 29 interessati dalla PSA, territori nei quali bisogna agire secondo specifiche e più rigide regole per abbattimento e prelievi. Secondo gli Agricoltori lucani si può e si deve fare di più, ne va del futuro della nostra agricoltura e del reddito di migliaia di aziende».
Il consigliere regionale FdI replica a Leggieri: «Autolesionismo? Ricordiamo il Rdc e i banchi a rotelle» Ad annunciarlo l’assessore regionale alle Politiche Agricole Galella
Coviello: «Il no alla carne sintetica «Approvata la graduatoria per tutela la qualità dei prodotti e del cibo» la ristrutturazione dei vigneti»
«D
i autolesionismo ricordiamo solo il Reddito di Cittadinanza alle mogli dei detenuti al 41bis e a felici possessori di barche ed auto di lusso, il Superbonus che ha seriamente rischiato di portare il Paese nel baratro del disastro contabile e al quale si è trovato un rimedio a sostegno di famiglie e imprese; oppure ancora i banchi a rotelle, vero e proprio monumento allo spreco e sui quali la Commissione d'inchiesta Covid proverà a fare chiarezza», lo afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Basilicata Tommaso Coviello replicando al consigliere regionale Leggieri del Movimento 5 Stelle in merito al provvedimento di legge, fortemente voluto dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, che vieta l'importazione, la produzione e la vendita della carne prodotta in laboratorio. «Deve far riflettere - prosegue Coviello - la lettera aperta di Emanuele Nobile, presidente dell’Associazione Nazionale degli Allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine Italia, il quale attri-
buisce agli allevamenti un valore aggiunto per la specificità dei nostri territori e definisce la carne sintetica come una grossa bufala. Uno specchietto per le allodole che, certamente, non risolverà il problema dell'inquinamento». «Il no alla carne sintetica - rimarca Coviello - tutela la qualità dei prodotti e del cibo italiano e non implica la negazione del progresso scientifico come sostengono i detrattori della legge, tant’è che non è vietata la ricerca e la sperimentazione. La stessa scienza, secondo una ricerca condotta dall’Università della California, ad oggi dice che la Co2 emessa è da 4 a 25 volte superiore a quella della carne bovina tradizionale e il recente Rapporto dei ricercatori della Fao e dell'Organizzazione mondiale della Sanità dal titolo Food safety aspects of cell based food indica un elenco di 53 pericoli per la salute connessi al meccanismo di proliferazione cellulare. Fratelli d'Italia difende con forza la zootecnia made in Italy e le critiche strumentali confermano che il governo Meloni sta lavorando nel verso giusto», conclude il capogruppo Coviello.
È
stata approvata la graduatoria regionale delle domande finanziabili per la ristrutturazione dei vigneti per uva da vino. A seguito dell’attività istruttoria compiuta dagli uffici della Direzione generale per le Politiche Agricole della Regione Basilicata sono state ritenute ammissibili e finanziabili 43 domande per un importo complessivo di 1.098.628,44 euro. Attraverso gli interventi previsti dalla Misura sarà possibile rinnovare gli impianti viticoli con l’utilizzo di materiali innovativi e varietà ritenute di maggiore pregio enologico o commerciale, nonché ricollocare i vigneti in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l’esposizione che per ragioni climatiche ed economiche. «Gli obiettivi che la Regione si prefigge - sottolinea l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Alessandro Galella – sono l’aumento della competitività dei produttori di uva da vino, attraverso l’adeguamento varietale, l’adozione di sistemi di coltivazione innovativi e la riduzione dei costi. La ristrutturazione dei vigneti, di concerto col supporto agli investimenti per le attività enoturistiche, rappresenta davvero un momento di ripartenza per un settore trainante dell’agricoltura lucana, che assume particolare importanza soprattutto in questa campagna caratterizzata da condizioni climatiche che hanno messo a dura prova il lavoro dei viticoltori».
8
Primo Piano
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
Nella due giorni in provincia di Matera la prima Conferenza promossa dalla Regione con la collaborazione di Enea e Feem
Energia e sviluppo, le sfide per la Basilicata sulla transizione tra strategie e traiettorie
S
Da Rotondella il governatore Bardi fissa l’obiettivo: «Il nostro territorio è di riferimento per il Paese perché abbiamo il fossile, l’eolico, l’idroelettrico, il fotovoltaico e grandi potenzialità»
viluppo tecnologico, ricerca, green economy, decarbonizzazione e transizione energetica. Sono questi i temi principali del convegno, promosso dal Dipartimento regionale Ambiente, Territorio ed Energia, in corso al centro Enea di Rotondella. Tante le iniziative messe già in campo dalla Regione Basilicata e molteplici le altre sfide per il futuro che porteranno il territorio lucano ad essere sinergia e riferimento di tutto il Mezzogiorno d’Italia. Questo primo evento sulla transizione ambientale, realizzato in concomitanza dei 60anni dell’Enea, grazie alla partecipazione fondamentale del Feem (Fondazione Eni Enrico Mattei), ha visto nella prima giornata la partecipazione di importanti cariche istituzionali, tra i quali il ministro per l’Ambiente e Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Rotondella Gianluca Palazzo, ha preso la parola il direttore generale dell’Enea, Giorgio Graditi, che ha parlato del convegno come «un evento importante che mette insieme temi fondamentali quali l’ambiente, il clima e l’energia». «Noi come Enea – ha proseguito siamo impegnati a 360 gradi nel processo di transizione e svolgiamo un ruolo di connessione e correlazione tra imprese e ricerca. Cerchiamo sempre di offrire servizi che possano dare risposte concrete del mondo produttivo. È il primo di una serie di eventi che spero abbiano un seguito per dare modo alla nostra conoscenza e sperimentazione di essere utile al territorio sul piano dello sviluppo energetico».
BARDI LANCIA LA BASILICATA: «REGIONE “PILOTA” A LIVELLO INTERNAZIONALE» È stata la volta poi del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. «La Basilicata sta diventando un luogo ideale, tra presente e futuro, dove ragionare, programmare e realizzare la vera transizione energetica. Il nostro territorio – ha detto - possiede tutte le qualità per diventare un punto di riferimento potendo disporre di risorse fondamentali quali il fossile, l’eolico, il fotovoltaico e, insieme ad altre cinque regioni nel progetto pilota, nel campo dell’idrogeno. Se ragioniamo sul fatto che il fossile, in quanto combustibile ad esaurimento, è destinato a finire, la vera trasformazione energetica è quella di puntare su misure e interventi di sviluppo delle energie rinnovabili. Ecco il perché delle nostre iniziative quali il Bonus Gas o il bando per i non metanizzati, per esempio, dove come Istituzione abbiamo aiutato e supportato i cittadini a considerare in pieno la trasformazione energetica».
«LA TRANSIZIONE ENERGETICA È UN TEMPO NUOVO CHE SI COSTRUISCE INSIEME» Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata ha sottolineato che «questa conferenza ha coinvolto l’Enea che festeggia i suoi 60 anni con una grande storia e sono sicuro un radioso futuro. Questo centro di ricerca è luogo strategico per tutta la Basilicata e per il Mezzogiorno sui temi ambientali, energetici e dell’economia circolare. La
__Alcuni momenti del convegno
Basilicata vive questi mesi con particolare intensità, sta lavorando duro per passare dal fossile al futuro e proprio grazie al fossile sta producendo una profonda transizione energetica. Gas, fonti rinnovabili, energia per le famiglie e le imprese, per ultimo l’idrogeno: la terra lucana è all’avanguardia su tutte le prospettive di sviluppo. Grazie alla Fondazione Mattei stiamo lavorando sulle foreste, le “fabbriche dell’aria” a tutto campo: stiamo ragionando sulla possibilità di crediti di carbonio che possano diventare come le royalties del fossile. Tutto si tiene, l’ambiente è la cifra fondamentale di questa regione, per attrarre competenze e far ritornare ai lucani quanto di buono questa terra è capace di offrire». Per il direttore generale del Dipartimento regionale Ambiente ed Energia, Roberto Tricomi, «ciò che fino a qualche anno fa era una chimera, oggi è un obiettivo più che realizzabile: avere una Basilicata sempre più indipendente dal punto di vista ener-
getico. La regione è già in una realtà un hub energetico importante per il territorio nazionale”, disponendo “di una varietà infinita di risorse e di un oro multicolore, dal nero del fossile all’azzurro che arriva dalle tante qualità ambientali». «Mai come in questo momento – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Casino - tutto il mondo produttivo è impegnato nella trasformazione energetica ed ambientale. La Basilicata e le sue imprese sono al lavoro da tempo per adeguarsi prontamente alle nuove normative grazie agli indirizzi dati anche dalla Regione. Nei prossimi giorni in Giunta approveremo un bando che riguarda un ulteriore efficientamento energetico. Prossimamente porteremo sempre in Giunta un ulteriore bando di 25 milioni di euro che mira all’ammodernamento, alla ricerca e alla formazione per le imprese che devono avere figure professionali sempre più formate e al passo coi tempi. Un nuovo modo di fare la-
voro e fare impresa». Per l’assessore regionale alle Politiche Forestali Alessandro Galella «verso la transizione energetica abbiamo immaginato due interventi importantissimi con le royalties del petrolio, cioè la creazione di uno stabilimento pronto a ricevere gli scarti agricoli che poi trasformerà in energia. Stessa cosa per un altro percorso che invece trasformerà sempre gli scarti agricoli in biometano. È evidente che l’energia è uno dei temi sensibili in questo momento, soprattutto per il rincaro dei carburanti: stiamo lavorando per portare migliore sollievo al mondo agricolo trasformando il problema in un’opportunità».
PICHETTO FRATIN: «LA BASILICATA È UN MODELLO DA PRENDERE COME RIFERIMENTO PER LO SVILUPPO» Molto atteso è stato l’intervento del ministro Pichetto Fratin. «La Basilicata è un esempio. È un esempio per la valorizzazione del territorio, della qualità delle sue materie prime e delle sue risorse energetiche. È la terra dell’acqua che distribuisce anche alle altre regioni, la Basilicata è un modello di sviluppo del Sud del nostro paese, da copiare, prendere come riferimento e soprattutto perché capace di carpire le novità della transizione ecologica. Sono felice di questo convegno all’Enea perché questa è anche il fiore all’occhiello di tutto il nostro paese grazie al suo contributo notevole al Governo ed a tutto il sistema delle imprese italiane».
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
0(5&2/(' ( 9(1(5' 25(
9
10
Basilicata 24 ore
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
Iniziativa con gli studenti della scuola secondaria di secondo grado di Bernalda-Ferrandina: abuso di alcol e sicurezza stradale
Disagio giovanile, Polizia a scuola per incontri formativi ed educativi
L
a Polizia di Stato di Matera prosegue nelle attività che prevedono incontri con la popolazione studentesca. Il tema del disagio giovanile è stato trattato a Ferrandina dagli studenti della scuola secondaria di secondo grado dell’I.I.S. Bernalda-Ferrandina, riuniti in assemblea d’istituto, con la partecipazione di esperti e di rappresentanti delle istituzioni, tra cui il Questore di Matera Emma Ivagnes. L’incontro formativo è stato incentrato sui pericoli connessi all’uso e abuso di alcol da parte dei giovani e quanto può essere importante un’incisiva attività di prevenzione e di contrasto del fenomeno. Tutto ciò in relazione specialmente alla sicurezza stradale e alle cosiddette “stradi del sabato sera”, in considerazione del fatto che molti dei presenti guidano motorini e minicar e i maggiorenni hanno già la patente B per condurre le autovetture. Sono intervenuti, oltre al Questore, il sindaco di Ferrandina Carmine Lisanti, il Dirigente scola-
CPR PALAZZO SAN GERVASIO, RICORSO MIGRANTE
La burocrazia fa 48 ore: ingiusto il trattenimento stico Giosuè Ferruzzi, lo psicologo rogersiano Francesco Prillo e il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Clelia Losacco. Gli studenti hanno ascoltato, inoltre, la testimonianza di Mario, dell’Associazione Alcolisti Anonimi di Matera. Il Questore Emma Ivagnes ha trattato il tema del disagio giovanile dal punto di vista della sicurezza, spiegando gli strumenti normativi che il Questore ha a disposizione per prevenire e per contrastare i comportamenti che violano la legge e in particolare il consumo di alcol e di
droga tra i minori. Attraverso una tecnologia di realtà aumentata, uso di un tappeto interattivo e di un particolare tipo di occhiali, che simula la visione a tunnel tipica dello stato di ebbrezza, gli studenti hanno sperimentato l’estrema pericolosità del porsi alla guida in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol. La partecipazione del Questore e della Polizia di Stato di Matera «sottolinea l’impegno di prossimità, in particolare rivolto agli studenti e ai giovani per la diffusione della cultura della legalità».
Sottoscritto dal presidente Marrese un protocollo d’intesa con lo Studio Iris
Provincia Matera, un centro per la giustizia riparativa
U
n «primo passo» per l’istituzione di un vero e proprio centro per la giustizia riparativa nel «nostro territorio»: così il presidente della Provincia di Matera, ha definito il protocollo d’intesa che l’Ente da lui guidato ha sottoscritto con Studio Iris, società cooperativa sociale che si occupa della gestione di servizi di mediazione dei conflitti e che, fino a dicembre 2022, ha gestito il servizio di mediazione penale e giustizia riparativa su incarico dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Matera-Ministero della Giustizia. «Un’intesa che - ha sottolineato Marrese - rappresenta il primo passo per l’istituzione di un vero e proprio centro che si occuperà di gestire insieme e in modo costruttivo gli effetti generati dal reato con il possibile esito della riconciliazione ed o della riparazione dell’offesa nella sua dimensione globale. L’obiettivo è attuare in concreto il principio ispiratore della giustizia riparativa, cioè quella forma di risoluzione del conflitto, complementare al processo, che si basa sull’ascolto e sul riconoscimento dell’altro con l’aiuto di mediatore per gestire insieme e in modo costrutti-
vo gli effetti generati dal reato in un’ottica non meramente sanzionatoria, afflittiva e retributiva della pena. Con questa iniziativa su un tema così importante la Provincia di Matera conferma la sua vision improntata all’innovazione in favore delle trentuno comunità che contraddistinguono il nostro bellissimo territorio». Francesca Genzano, fondatore di Studio Iris, mediatore dei conflitti ed esperto in programmi di giustizia riparativa, ha sottolineato che «il protocollo, nella prospettiva attuativa della disciplina organica della giustizia riparativa, apre a Matera uno scenario di concretezza e innovazione per offrire spazi di trasformazione del conflitto e pacificazione per il benessere delle persone e della comunità».
P
er neanche due ore e mezza, ingiusto il trattenimento di un cittadino extracomunitario presso il Centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio. La Cassazione, accogliendo il ricorso dell’uomo, ha annullato il decreto impugnato senza rinvio. Nel merito del provvedimento, formalmente le contestazioni non hanno sortito effetto, ma l’obiettivo è stato centrato puntando sui minuti. Il Giudice di Pace di Melfi aveva convalidato il provvedimento del Questore di Roma di trattenimento presso il Cpr lucano, disposto nei confronti dell’extracomunitario a seguito di provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Bisognava disporre accertamenti supplementari in ordine alla identità del soggetto, acquisire documenti per il viaggio e attendere la disponibilità di vettori o mezzi di trasporto idonei. Passaggi burocratici prodromici al rimpatrio, giudicati corretti. A non tornare, tuttavia, gli orari. Il provvedimento di trattenimento era stato inviato al Giudice di Pace territorialmente competente per la convalida oltre il termine di 48 ore. Come da disposizione normativa: ««Il questore del luogo in cui si trova il centro trasmette copia degli atti al giudice di pace territorialmente competente, per la convalida, senza ritardo e comunque entro le 48 ore dall’adozione del provvedimento». Dalla documentazione è emerso che il trattenimento presso il Cpr di Palazzo San Gervasio è stato disposto «il giorno 16 alle ore 12» ed «è stato inviato al Giudice di Pace di Melfi solo il 18 successivo, alle ore 16 e 24», e, di conseguenza, oltre il prescitto termine di 48 ore». In conclusione, l’inosservanza temporale, attenendo alla disciplina delle modalità di privazione della libertà personale adottabile in presenza delle condizioni di legge e coperta dalla garanzia costituzionale, ha determinato l’inefficacia della misura, analogamente alla situazione in cui il giudice «non rispetta il termine a lui assegnato per la convalida della misura». Ricorso accolto e decreto annullato senza rinvio. FERMOL
Basilicata 24 ore
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
11
La ricorrenza coincide anche con la battaglia di Culqualber che ha visto i militari protagonisti nella 2a guerra mondiale
“Virgo Fidelis”, i Carabinieri celebrano la Patrona dell’Arma
C
on la celebrazione della Santa Messa, officiata dal Cappellano militare della Legione Carabinieri Basilicata Don Giovanni Caggianese e dal Vicario del Vescovo Don Biagio Colaianni, accompagnata dai soavi canti sacri di Cettina Urga, che sono iniziate ieri novembre alle ore 9 le celebrazioni per la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Il momento di raccoglimento, che ha avuto come teatro la Cattedrale di Matera, è stato però solo l’esordio di una giornata come sempre fitta di emozioni. In questo giorno, l’Arma non rende solo omaggio alla Vergine “Fedele fino alla morte”, ma celebra anche la Giornata dell’Orfano, con la quale l’Istituzione intera e con essa l’Onaomac, l’opera di assistenza che si dedica proprio ai figli dei militari scomparsi, si stringe intorno a quelle famiglie segnate da perdite inconsolabili. In Cattedrale, attorno ai carabinieri della provincia di Matera, rappresentati dal Comandante provinciale Colonnello Giovanni Russo, hanno partecipato il Prefetto Sante Copponi, il presidente del Tribunale di Matera
Riccardo Greco, il vicario del Questore Adriana Cappena, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Giuseppe Cardellicchio, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Maddalena Lisanti, il vice Comandante della Polizia penitenziaria del carcere di Matera Dominga Anna Di Noia, il Comandante della Polizia locale di Matera Paolo Milillo, il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese: co-
rale, come al solito, anche la presenza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dell’Associazione Nazionale Carabinieri. La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la ricorrenza al 21 novembre, data in cui la Cristianità celebra la festa liturgica della presentazione di Maria vergine al Tempio.
Ma la stessa data è memorabile anche per fatti storici in cui l’Arma si è resa protagonista durante la Seconda guerra mondiale: il 21 novembre del 1941, infatti, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa. Un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Per quel fatto d’arme, alla Bandiera dell’Arma venne conferita la seconda Me-
daglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima guerra mondiale. Quei Caduti sono entrati a far parte della folta schiera di Eroi che, in pace come in guerra, hanno saputo tener fede al Giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. La ricorrenza della Virgo Fidelis, oltreché in tutta Italia, è stata festeggiata anche nei teatri operativi esteri in cui l’Arma è presente.
L’iniziativa “Uniti per non rischiare” domani al Polo Bibliotecario di Potenza: previsto focus specifico sulle nuove tecnologie
A
Convegno su rischi ambientali e gestione emergenze
l Polo Bibliotecario di Potenza, domani dibattito su prevenzione e gestione delle emergenze con il Convegno “Uniti per non rischiare”. Il tema è quello dei progetti di prevenzione dei rischi naturali ed ambientali con le relative azioni di gestione delle emergenze. In particolare, previsto un focus sulle nuove tecnologie applicate per il rispetto del territorio, sulla programmazione e pianificazione della gestione delle emergenze. Obiettivo: garantire la tutela delle comunità. L’evento è a cura dell’ingegnere e consigliere comunale Rocco Pergola, ed è stato co-organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza e con il patrocinio di Regione Basilicata, Provincia e Comune di Potenza. L’appuntamento si svolgerà in prosecuzione della campagna di prevenzione delle emergenze a tu-
tela delle comunità lucane, iniziata con gli eventi “Le Radici delle Comunità” e “Comunità locali resilienti”. In programma, alle ore 15 i saluti istituzionali, cui segue alle ore 16 l’intervento dei presidenti locali degli ordini professionali degli Ingegneri, Maurizio Tolve, degli Architetti, Gerardo Leon, degli Agronomi e Forestali, Albino Grieco, dei Geometri, Giuseppina Bruzzese, e dei Geologi, Leonardo Disummo, inoltre di Michele Laurino, responsabile enti locali dello Svimar (Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno e delle Aree Interne). Alle ore 17 previsto il dibattito, al quale partecipano Giuseppe Donofrio, Consigliere Nazionale Censu (Centro Nazionale di Studi Urbanistici), Giovanni Di Bello e Guido Loperte, rispettivamente direttore e responsabile dell’ufficio della Protezione Ci-
vile della Regione Basilicata, Luigi Vignola, consigliere dell’Ordine dei Geologi, e Francesco Lasala, presidente Arie (Associazione Regionale Ingegneri per l’Emergenza ambientale e Sismica). Alle ore 19, infine, la parte con-
clusiva con la tavola rotonda per un confronto sui sistemi di gestione delle emergenze territoriali, tra i rappresentanti delle forze dell’ordine, vigili del fuoco, associazioni, gruppi e movimenti del sistema di protezione civile regionale.
12
Basilicata 24 ore
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
IRCCS CROB L’annuncio di Bardi: «Ricevuta la lettera ufficiale dal Ministro Schillaci». Fanelli: «Una nomina di qualità»
Basilicata-America andata e ritorno: Genovese nuovo direttore scientifico
G
iannicola Genovese: è lui il nuovo Direttore scientifico dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture. Ad annunciare la nomina del professionista lucano, ricercatore di fama internazionale ed attualmente negli Stati Uniti d’America, già al Dipartimento di medicina oncologica dell’Università del Texas a Houston, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: «Ho ricevuto la lettera ufficiale dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci». Commentando la nomina, Bardi ha aggiunto di ritenerla molto importante per il rilancio dell’Irccs Crob che ha «tutto il diritto per puntare ad essere il punto di riferimento non solo per l’oncologia lucana, ma anche per quella dell’intero Mezzogiorno». «Lucano di origine, il dottor Genovese - ha concluso Bardi -, ha al suo attivo ricerche importanti nel campo dei tumori. Con la sua autorevole guida, il Crob continuerà a fornire servizi sempre più evoluti
NOMINA GENOVESE, IL DEPUTATO CAIATA (FDI)
«Grazie al Ministro, eccellenza lucana»
I
__ Genovese
per la prevenzione delle malattie tumorali e per l’assistenza dei pazienti oncologici». «Una nomina di qualità - ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli -. Contribuirà ad elevare le professionalità della struttura e le prestazioni sanitarie del Crob, che già ora è attratti-
vo per tanti pazienti di fuori regione e lo sarà anche di più grazie anche al prossimo consistente potenziamento della dotazione tecnologica». Per l’Istituto rionerese, manca ancora un tassello: il Direttore generale. Dalla Giunta regionale, però, hanno spiegato che anche questa nomina apicale è in dirittura di arrivo.
l deputato lucano di Fratelli d’Italia, Salvatore Caiata, ha espresso «grande soddisfazione» per la nomina di Giannicola Genovesi a direttore scientifico del Crob di Potenza. «Non solo un caro amico - ha aggiunto Caiata - ma anche un ricercatore di fama internazionale, un’eccellenza tutta lucana che finalmente può __ Caiata rientrare in Italia dopo aver operato negli Stati Uniti d’America, a Houston e per cui non posso fare a meno di ringraziare Ministro Schillaci per la sua scelta. La sua nomina, grazie alla sua formazione». «La nomina di Genovesi a direttore scientifico - ha concluso Caiata - rappresenta un fattore molto importante per il rilancio del Crob che è un punto di riferimento per l'oncologia non solo della Basilicata ma di tutto il Mezzogiorno, la cui nomina di Genovesi, grazie alla sua formazione, non potrà che dargli ulteriore lustro e fama internazionale».
La protesta di Cgil, Cisl e Uil: «Emergenza-urgenza, non sarà corrisposta l’indennità il cui valore minimo è pari a 60 euro»
A
Personale 118, la “Triplice” dichiara lo stato di agitazione
l personale del comparto sanitario operante nel Dipartimento di Emergenza Urgenza 118 dell’Asp, «non sarà corrisposta l’indennità, il cui valore minimo è pari a 60 euro in più al mese per 12 mensilità, in relazione all’effettiva presenza in servizio». A dichiararlo La Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl che hanno sottolineato come la non corresponsione collida con il «dimostrato lo stretto legame che vi è tra il Servizio di Emergenza 118 ed i Servizi di Pronto Soccorso». «L’assessore Fanelli assieme all’intera Giunta hanno dichiarato Giuliana Scarano e Sandra Guglielmi della Cgil, Giuseppe Bollettino e Pierangelo Galasso della Cisl e Antonio Guglielmi, Giuseppe Verrastro e Raffaele Pisani della Uil - hanno consentito l’approvazione del provvedimento applicativo della normativa vi-
gente in materia e in attuazione del Contratto collettivo nazione del lavoroComparto Sanità 20192020, acquisendo il parere favorevole della sola Fials e dalla Confsal di Matera. Quello delle risorse economiche riguardanti il personale sanitarioè un tema che dovrebbe trovare la condivisone della maggioranza delle sigle, trattandosi di incentivi che andrebbero a motivare gli operatori a lavorare per alcuni servizi specifici. Nel corso degli incontri Cgil, Cisl e Uil di categoria non hanno condiviso la ripartizione delle risorse, che ammontano ad un totale di circa 435 mila euro, tra le sole Aziende Asm e San Carlo, escludendo il personale del Deu 118. L’obiettivo di tutte le sigle sindacali, ad eccezione della FialsConfsal, era quello di ristorare il personale che quotidianamentesvolge un ruolo in prima linea nei
Pronto Soccorro e nel Deu 118». «Escludere questi ultimi - hanno proseguito i sindacalisti - rappresenta un fatto molto grave e un ulteriore passo indietro che qualcuno ha deciso di compierea svantaggio di oltre 700 professionisti che dimostranodi operare in ambienti particolarmente rischiosi al pari dei colleghi dei Pronto Soccorso. Non è solo una questione economica, ma si
tratta di riconoscere il valore, la vicinanza,nonché unavolontà politica ad ammettere il disagio a cui sono sottoposti tutti gli operatori che lavorano nel Dipartimento di Emergenza Urgenza». «Come parti sociali - hanno concluso Giuliana Scarano e Sandra Guglielmi della Cgil, Giuseppe Bollettino e Pierangelo Galasso della Cisl e Antonio Guglielmi, Giuseppe Ver-
rastro e Raffaele Pisani della Uil - dichiariamo lo stato di agitazione di tutti gli operatoridel Deu 118 dell’Asp, volto a sollecitare il Dipartimento Salute a porre in essere adeguate misure atte a riprendereil confronto regionale previsto dal Ccnl al fine dell’individuazione di ulteriori risorse finanziarie per riconoscerel’indennità anche al suddetto personale».
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
13
14
Potenza
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
POTENZA Posizionata sabato in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’iniziativa è del presidio Libera insieme ad altre associazioni
Una panchina per Elisa davanti la Trinità “a tempo determinato” per non dimenticare
__La Chiesa SS. Trinità DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. La riapertura della Chiesa della Santissima Trinità, prima per consentire la preghiera silenziosa e poi per celebrare la Santa Messa, il podcast di Sky Italia e Sky Tg24 “Dove nessuno guarda - il caso Claps” e la miniserie tv della Rai “Per Elisa” hanno risvegliato le coscienze dell’intera città e hanno scosso le nuove generazioni che a 30 anni dalla scomparsa della 16enne hanno mostrato vicinanza alla famiglia Claps e chiesto verità e giustizia. Su tutto quello che è accaduto in questi mesi, dalla riapertura del luogo sacro ad oggi, la
città di Potenza è divisa e tante sono state le polemiche che hanno alimentato il dibattito pubblico. Per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il presidio di Libera di Potenza, intitolato ad Elisa Claps e a Francesco Tammone, assieme all’associazione Penelope, Associazione Telefono Donna e ad Articolo21, vuole ancora una volta accendere i riflettori sulla tragica scomparsa di Elisa Claps che la «calda domenica del 12 settembre del 1993, dall’appuntamento con Danilo Restivo non tornò più» e a tale scopo ha organizzato l’evento “Una panchina per Elisa”. Sabato lle ore 9:00, partendo dal Presidio Le-
galità in Via Sinni a Potenza, «ci muoveremo in corteo fino dinanzi alla Chiesa della Trinità, dove sarà collocata una panchina rossa: la Panchina Rossa di Elisa» fanno sapere dal Presidio Libera di Potenza. «Un simbolo di socializzazione, la panchina, diventata anche simbolo della prevenzione e sensibilizzazione contro la violenza di genere, e che resterà per due giorni davanti alla Chiesa della SS Trinità, l’ultimo angolo di Potenza nel quale fu vista Elisa prima della scomparsa» continuano. Martedi 28 novembre, poi, alle ore 18:00, «ci ritroveremo davanti la Chiesa della Trinità per riprendere la Panchina e, con una fiaccolata, riportarla ‘’a casa’’ nel Presidio Legalità, sul palco dedicato alle Donne vittime innocenti della mafia di “Casa Nostra”». Resterà lì solo un paio di giorni per ricordare a tutti quanto sia ancora vivido il ricordo della studentessa potentina e quanto dolore questa storia abbia causata alla famiglia e alla comunità. È ancora viva l’immagine del “fiume di persone” riversatosi in via Pretoria per manifestare contro l’apertura della “Santissima Trinità” e del volantino che recitava “Portami con te ovunque ma non in questa Chiesa” e rieccheggiano ancora le dure parole del fratello Gildo che attende soltanto un gesto di distensione da parte della Curia potentina e che con rammarico ha affermato: «Hanno affisso una targa in memoria di Don Mimì Sabia dentro la Trinità, mentre per Elisa non c’è un ricordo». La frattura è ancora profonda e chissà se il dolce sorriso di Elisa prima o poi riuscirà a colmarla.
POTENZA Si tratta di rione Poggio Tre Galli. I residenti: «Ci autotassiamo per garantire la pulizia del parco. La manutenzione da anni è inesistente»
Piazzale Bucarest curato dai residenti: «Dimenticati dalle Istituzioni»
C’
è uno spazio verde nel rione Poggio Tre Galli di Potenza completamente curato dai residenti delle palazzine che si affacciano sul parco. Si tratta di piazzale Bucarest e la segnalazione arriva appunto dai residenti che affermano di pagare “di ta-
sca propria” «una cooperativa che si occupi della manutenzione dell’area verde». «Sono anni che questo parco è dimenticato dalle Istituzioni. Nessuno si è mai preoccupato di curarlo, di pulirlo di sfalciare l’erba in estate. Insomma manutenzione del tutto
inesistente tanto che, stanchi, abbiamo deciso di prendercene cura noi» raccontano a Cronache i residenti che ogni giorno vedono dalle proprie abitazioni il parco nato per essere un luogo di svago e di socializzazione per i cittadini, residenti nel quartiere e non.
Quanto sia importante rendere vivibili tutti gli spazi pubblici presenti in città lo abbiamo ripetuto tante volte da queste colonne, eppure dal racconto dei residenti di Poggio Tre Galli pare che non ci sia la stessa attenzione per le aree verdi dei diversi quartieri. L’Amministrazione comunale si è concentrata, negli scorsi mesi, sulla riqualificazione e sistemazione di tutti i parchi abbandonati e dimenticati della città, quelli che versavano in maggiori condizioni di degrado. Sono stati effettuati lavori in diverse zone del capoluogo e stanziate diverse migliaia di euro per la manutenzione ed è proprio questo che i residenti lamentano: «Perchè con i soldi stanziati per la cura del verde pubblico non è stata effettuata la pulizia anche nel nostro parco? Piazzale Bucarest è com-
pletamente dimenticato, se non fosse per l’attenzione posta da noi residenti anche questo luogo verserebbe in stato di abbandono» e ancora: «È giusto che i cittadini debbano autotassarsi per rendere vivibile uno spazio pubblico?». Piazzale Bucarest è una oasi verde in uno dei quartieri più popolosi di Potenza, molto frequentato da giovani, bambini, famiglie e cittadini più in generale che merita la giusta attenzione da parte di tutti, tanto dalle Istituzioni che dalla comunità dovrebbe rispettare e tutelare l’ambiente che la circonda. Non è detto però che piazzale Bucarest non rientri, in futuro, in un qualche progetto di valorizzazione dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Potenza, i residenti di Poggio Tre Galli lo sperano. R.M.
Potenza
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
15
Le sigle Fim, Fiom e Uilm: «Gli esuberi dichiarati, per quanto ci riguardano, rientrano in una manovra finanziario-industriale dell’azienda»
Italtractor, per i sindacati «nessun esubero, solo un’azione per aumentare i profitti»
S
i sono tenute, nella giornata di lunedì, le assemblee con i lavoratori Italtractor, indette da Fim Fiom e Uilm, per discutere dell’esito dell’ultimo coordinamento nazionale svoltosi a Roma lo scorso giorno 15 novembre con l’AD in cui è stato illustrato un piano industriale di tutto il gruppo con investimenti “condizionati” dalla dichiarazione di un esubero occupazionale di 60 lavoratori nel sito di Potenza. «Questa dichiarazione è stata immediatamente rigettata da tutto il coordinamento nazionale in quanto ingiustificabile a fronte anche dell’aumento dei ricavi che in due anni sono cresciuti di oltre il 40%» hanno affermato le segreterie Fim, Uilm e Fiom. «Gli esuberi dichiarati, per quanto ci riguarda, rientrano “semplicemente” in un'azione finanziaria/ industriale che ha come fine quello di aumentare i profitti aziendali, riducendo i costi, aumentando i carichi di lavoro, peggiorando, dunque, le condizioni di salute e sicurezza. Il tutto si traduce nella riduzione occupazionale e semmai nell’ottica presente e futura di incremento di attività svolte all’esterno degli stabilimenti italiani, dove il costo del lavoro è inferiore» hanno continuato. «Tutto il coordinamento nazionale chiede invece ad Itm di cambiare passo perché la strada intrapresa dall'azienda, va esattamente nella direzione opposta,
non siamo disposti a percorrere discussioni di esuberi. - hanno dichiarato le organizzazioni sindacali - Siamo disponibili ad affrontare ogni problematica ma attraverso strumenti “ordinari” che garantiscano ai lavoratori un presente ed un futuro. I lavoratori hanno da sempre contribuito con la loro competenza e con il loro senso di responsabilità a garantire una sostenibilità aziendale che pertanto va riconosciuta». «Non consentiremo che si “svuoti” lo stabilimento di Potenza a fronte di esternalizzazioni in luoghi dove il costo del lavoro è inferiore, non è la nostra strada. hanno spiegato - È necessario investire, innovare ed utilizzare ogni strumento nazionale e regionale che possa sostenere il futuro di Itm e non incamminarsi
nella logica di tagliare l’occupazione e dunque il numero dei lavoratori che hanno consentito ad ITM, in tutti questi anni, di incrementare la propria redditività. Bisogna investire nella formazione e nella ricerca, soprattutto in una fase come questa dove le trasformazioni in atto devono prevedere opportunità di lavoro per l'industria nel nostro paese e nella nostra regione. «L’annuncio di 60 esuberi di lavoratori, a cui corrispondono 60 famiglie, ha fatto reagire tutto il coordinamento definendo per tutti i siti nazionali di Italtractor un pacchetto di 16 ore di sciopero, che verrà articolato all’interno degli stabilimenti dalla Rsu con l’assoluta necessità di proclamare 8 ore di sciopero nella giornata del prossimo incontro. - hanno continuato Fim, Fiom e
Uilm - Durante le assemblee è emersa la preoccupazione ma anche l'indignazione per la spregiudicatezza dell'azienda nel dichiarare l’esubero e nel voler procedere in tempi celeri, entro fine anno, alla risoluzione del “problema” occupazionale». Fim Fiom Uilm, unitamente alla Rsu e ai lavoratori, chiedono ad Itm «di sedersi ad un tavolo di confronto “senza pregiudiziali” ed insieme al sindacato affrontare la situazione affinché i lavoratori possano lavorare in condizioni serene e soprattutto nella costruzione del futuro di Itm in Italia». «Non ci fermeremo, continueremo la lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro e del salario mettendo al centro il lavoro e i lavoratori» hanno concluso le segreterie di Fim, Fiom e Uilm.
Ricevuti nella sala dell’Arco del Palazzo di Città, gli amministratori sono stati “interrogati” dai giovani cittadini sui compiti e sulle sfide future
Alcuni alunni della scuola primaria “San Giovanni Bosco” a scuola dal sindaco Guarente e l’assessore Rotunno
D
ue classi quinte della scuola primaria ‘San Giovanni Bosco’, Istituto comprensivo ‘Luigi La Vista’, accompagnate dai rispettivi docenti, sono state ricevute nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città, sede municipale di piazza Matteotti. Nel corso dell’incontro gli alunni presenti hanno invertito il ruolo che tra i banchi li vede nella veste di discenti, passando idealmente dall’altra parte della ‘cattedra’ e interrogando il sindaco Mario Guarente e l’assessore alle Politiche per l’Infanzia Vittoria Rotunno, riguardo ai compiti che adempiono in qualità di amministratori del capoluogo lucano. I giovani studenti hanno dimostrato grande interesse, con domande puntuali e ricche di curiosità, alle quali il Sindaco e l’assessore Rotunno hanno replicato soffermandosi anche su aspetti relativi alla storia di Potenza e su quelli che riguardano le sfide future che, «grazie al vostro apporto, oggi cittadini in frontare e vincere insieme, rendendo sempre le vorrete costruire e vivere il vostro domaerba, ma domani protagonisti, potremo af- più Potenza la vostra città, quella nella qua- ni».
16
Provincia
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
Il progetto con casette e Qr-code è realizzato grazie al “PIC” e a soggetti attuatori del DiCEM dell’UniBas e della società Digimat
Con il “Cammino del Basento” in cinque “comuni tappa” si scopre la Basilicata S
DI EMANUELA CALABRESE
i estende su 53 km, per “camminatori lenti”, da Oliveto Lucano a Brindisi Montagna passando per a Campomaggiore, Albano di Lucania e Trivigno. È il “Cammino del Basento”, realizzato grazie al sostegno finanziario della Regione Basilicata con il bando “Piani Integrati della Cultura” (PIC) – Anno 2022 ed alla partecipazione come soggetti attuatori del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) dell’Università degli Studi della Basilicata con sede a Matera presso il Campus Universitario in Via Lanera e della società Digimat Spa. Così è nata la prima rete di Comuni della Basilicata per la valorizzazione e fruizione turistica del patrimonio culturale. Un percorso partecipato tra miti, religione e cultura. «Da soli non si fa molta strada. Troppi gli ostacoli da superare. Occorre fare squadra e superare pre-
giudizi ecampanilismi. Con il Progetto il Cammino del Basento abbiamo voluto dare avvio a una sinergia tra Comuni che nasce dal basso e non per accorpamenti imposti dall’alto» afferma Nicola Terranova Sindaco di Oliveto Lucano. Con lui anche i colleghi in fascia Bruno Santamaria di Albano di Lucania, Gerardo Larocca di Brindisi Montagna, Nicola Blasi di Campomaggiore e Marco Guarini di Trivigno, asseriscono: «I luoghi devono essere ospitali prima di tutto per chi li abita! Questo è stata la vera sfida del progetto. La nostra attenzione è stata rivolta alle nostre collettività e, in particolare, ai bambini e ai giovani che sono la linfa vitale dei nostri territori, alle fasce sociali più deboli e agli anziani, custodi di usi, costumi e tradizioni locali». Nei cinque comuni lucani sono state progettate e installate, grazie alla consulenza scientifica del Dicem dell'Università della Basilicata, delle bacheche informative prototipali e
la segnaletica con il logo del Cammino del Basento, le quali evocano la sagoma di una casa con tetto a doppia falda e sono dotate di una seduta per "camminatori lenti" e abitanti resilienti, sono illuminate da un pannello fotovoltaico e hanno un pannello informativo che indica da un lato le tappe del cammino e dall'altro lato immagini rappresentative del patrimonio culturale dei 5 comuni. Il pannello informativo riporta anche il Qr code del sito internet “Il cammino del Basento” da cui sarà possibile accedere all'app progettata dalla Digimat S.p.A. a servizio delle collettività dei comuni e di quanti vorranno diventare “camminatori lenti” lungo un percorso fisico e virtuale. Per la Professoressa Antonella Guida, coordinatore del Dottorato di ricerca in Cities and Landscapes e vicedirettore del DiCEM, «l’Università della Basilicata ha tra i suoi obiettivi prioritari la divulgazione di studi e ricerche condotti sul terri-
torio regionale a beneficio dell’intera collettività. Il patrimonio culturale della Basilicata, particolarmente ricco di poliedriche testimonianze di modi di vivere, di abitare e costruire in luoghi che un tempo erano di facile accesso grazie anche alla presenza del fiume Basento – una infrastruttura naturale di collegamento tra i centri abitati arroccati su alture per scopi difensivi – merita un ruolo di rinnovato protagonismo nella fruizione turistica dei territori».
Infine, conclude la Professoressa Graziella Bernardo, responsabile scientifico del progetto, «nel nostro mestiere di docenti e ricercatori universitari applichiamo il principio del learning by doing, applichiamo principi teorici a casi studio che diventano occasione di nuove visioni e nuovi fondamenti teorici Abbiamo raccolto la sfida lanciata dai sindaci dell’andare oltre i propri confini comunali con l’obiettivo di rendere più ospitali i luoghi innanzitutto per chi vi abita».
Il segretario generale della Cisl Cavallo e quello della Fit Cisl Colucci: «È incoraggiante notare una partecipazione numerosa di giovani e una presenza significativa di donne»
Prosegue il percorso di rigenerazione della Fit Cisl: a Pignola conclusa la formazione per delegati sindacali
P
rosegue il percorso di rigenerazione della Fit Cisl Basilicata iniziato con il congresso del 2022. Ieri a Pignola si è conclusa la due giorni di formazione per delegati sindacali indirizzata a 25 nuove leve della federazione, per l’80 per cento giovani, e con una nutrita presenza di donne. Il corso è stato tenuto da formatori nazionali. Numerosi gli argomenti affrontati durante le lezioni: dal ruolo del sindacato alla storia del
movimento sindacali italiano, fino alle funzioni del delegato sindacale. «Il percorso avviato dalla Fit Cisl – spiegano il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e il segretario generale della Fit Cisl Basilicata Sebastiano Colucci – si colloca pienamente nel solco di quella cultura della partecipazione che è il valore fondativo della Cisl e che, non a caso, è alla base della proposta di legge di iniziativa popo-
lare per la partecipazione dei lavoratori all’impresa. È una sfida questa che possiamo vincere solo riconoscendo l'importanza di investire nella formazione continua e nell'educazione sindacale, fattori chiave per garantire la forza e la vitalità del sindacato. L'informazione e la consapevolezza sono strumenti fondamentali per affrontare le sfide di un mondo del lavoro in continua evoluzione, e il nostro impegno deve essere rivolto a garantire che i delegati sindacali siano adeguatamente preparati ad affrontare tali sfide nell’interesse dei lavoratori». «È incoraggiante notare – continuano Cavallo e Colucci – che l'80 per cento dei partecipanti a questo corso formativo è costituito da giovani, dimostrando un chiaro impegno della Fit e della Cisl di puntare sulle nuove generazioni per rigenerare il tessuto sindacale e, di conseguenza, per costruire una società più giusta e inclusiva. Allo stesso tempo la presenza significativa di donne in questa iniziativa rappresenta un altro passo importante verso la parità di genere e la valorizzazione delle diversità all'interno del mondo del lavoro e dei ruoli sindacali, proseguendo l’impegno da tempo avviato dalla Cisl per un sindacato delle pari opportunità».
Provincia
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
17
L’assessore comunale Mazzei: «Sono 30 anni che i nostri concittadini chiedono un aiuto per allacciarsi alla rete del gas e noi siamo i primi a dare voce alle loro richieste»
A Paterno l’incontro pubblico per promuovere allacci alla rete gas: scoperte 300 unità abitative
PATERNO. Si è tenuto ieri, presso la Sala consiliare del Comune di Paterno, il pubblico incontro sulle modalità, i tempi e i vantaggi dell’allaccio del gas naturale rivolto ai cittadini sprovvisti della rete. Al tavolo dei relatori,oltre ai membri dell’Amministrazione che hanno promosso il dibattito, erano presenti anche i referenti della 2retegas Vincenzo Candida, Eliana Sasso, Ilenja Di Pede e Fedele Marinò. L’assessore comunale all’Ambiente Antonio Mazzei a noi di Cronache ha spiegato che la decisione di promuovere questo incontro nasce dall’esigenza di garantire a tutti i cittadini pari diritti ed opportunità «perché sul nostro territorio sono diverse le zone non metanizzate e si tratta di punti dislocati tra loro. Si parla di circa 300 unità scoperte e potenzialmente interessate, alle quali i dirigenti di 2retegas presenti hanno spiegato le procedure e le scontistiche relative al-
__Un momento dell’incontro
l’allaccio. Sono 30 anni - prosegue Mazzei - che i nostri concittadini chiedono un aiuto per allacciarsi alla rete del gas e noi siamo la prima amministrazione che sta ascoltando le loro richieste. C’è,infine, una convenzione per l’allaccio e sono stati
i relatori ad illustrarne le specificità». Vincenzo Candida, responsabile dell’area territoriale di Bari, ha sottolineato i vantaggi della campagna promozionale, rivolta al comune di Paterno, in termini economici e non solo: «La
possibilità illustrata ai cittadini - ha sottolineato - garantisce l’allacciamento a casa registrando una serie di benefici quali, per le richieste di allacciamento al gas pervenute entro il 31 dicembre,la possibilità di pagare soli 200, tutto compreso, a fronte di una somma massimale di poco inferiore ai 600 euro. Ai cittadini è stata inoltre resa nota - prosegue Candida - l’agevolazione che ha messo a disposizione la Regione Basilicata sullo sconto totale del costo della materia prima, che si aggiunge quindi alla scontistica finale. Per dieci anni dunque il cittadino non pagherà i costi della materia prima del gas metano. Un grande vantaggio . È una promozione che stiamo portando sul territorio spiegandola direttamente ai cittadini, oltre alla campagna di promozione consueta. Un’iniziativa - sottolinea a conclusione Candida - che verrà promossa in tutti i comuni interessati». ANNTAM
Sabato la presentazione del libro su Mario Castelluccio, pioniere dell’agroalimentare lucano, a cura di Leonardo Rocco Tauro ed Emilio Carucci
“Credo nella mia terra”, a Senise la storia dell’imprenditore che portò la coltivazione del Cardoncello in Basilicata
__Castelluccio
SENISE. Si terrà sabato alle ore 18,00 la presentazione del libro su Mario Castelluccio, ”Credo nella mia terra” (Photo Travel Editions) scritto, in tandem, da Leonardo Rocco Tauro ed Emilio Carucci, docente, quest’ultimo, di italiano e storia presso gli istituti superiori della regione, nonché grande cultore di micologia. Il libro si compone di due parti, la prima prettamente biografica, la seconda più scientifica, riguardante la coltivazione del fungo Cardoncello (Pleurotus eryngii). Mario Castelluccio è stato prima un apprezzato funzionario dell’Ente Irrigazione di Bari e poi valente dirigente della Regione Basilicata.
Successivamente - e dopo intensi anni dedicati alla ricerca e alla sperimentazione - è riuscito, il primo al mondo, a produrre il pregiato fungo nei laboratori della sua azienda di Massanova, in riva al lago artificiale di Monte Cotugno (fungo che sino a quel momento cresceva solamente allo stato naturale o selvatico), creando una eccellente realtà anche produttiva, che sempre più è cresciuta nel tempo, non solamente nella coltivazione e conservazione dei funghi, ma anche di tanti altri prodotti agricoli del posto. Molte università estere lo hanno nel tempo contattato per conoscere più da vicino i suoi studi micologici. Così come non poche le aziende straniere
interessate ad avere rapporti professionali, scientifici e commerciali con Mario Castelluccio, da lui però sempre respinti, sia pur grato, perché convinto che la sua fatica imprenditoriale dovesse “consumarsi nella sua terra”, per divenire lui stesso concreto esempio per tanti di credere, sia pure con tutte le difficoltà del nostro ambiente, nel proprio territorio. La storia di un vero capitano dell’agroalimentare lucano, tutta da conoscere. Entrambi gli autori del libro hanno pubblicato negli anni saggi e romanzi storici. L’incontro si terra presso il salone delle conferenze complesso monumentale “San Francesco” di Senise.
18
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
Matera e Provincia
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
19
MATERA Il presidente della Consulta comunale giovanile ritiene che «l’alternativa trovata sia molto confusa e congestioni il traffico della città»
Melodia: «Risolvere il lodo “Terminal Bus” assente nel progetto di Parco della Visitazione»
MATERA. In questi giorni sta diventando particolarmente interessante il dibattito sulla riqualificazione del Parco intergenerazionale di Piazza della Visitazione, un progetto innovativo per la città che ha richiesto uno sforzo economico molto importante.
«Il risultato di questo progetto conferirà alla città dei Sassi sicuramente un valore aggiunto per la sua natura ecologica e sostenibile a livello ambientale, ma resta tuttavia sostanzialmente irrisoltala questione “Terminal bus”: l’area dedicata alla fermata e alla sosta di tutti quegli au-
tobus extraurbani che collegano Matera con i paesi della Provincia e con le aree di interesse turistico. - ha affermato il presidente della Consulta Comunale Giovanile della Città dei Sassi, Stefano Melodia - Stiamo parlando di decine e decine di autobus al giorno, tra corriere per studenti pendolari, navette da e per l’aeroporto di Bari e pullman per gruppi organizzati di turisti, per un totale complessivo di qualche migliaio di persone che ogni giorno utilizzano il trasporto su gomme per raggiungere la nostra città». «Il rimpiazzo individuato dall’Amministrazione ha, con la ripresa delle attività scolastiche, ulteriormente congestionato il traffico in città ed è sotto gli occhi di tutti il fatto che gli autobus non potranno ancora a lungo continuare a fermarsi lungo Viale Aldo Moro, Via La Malfa e Viale delle Nazioni Unite. Alternativa molto confusa che pare non aver risolto il lodo “Terminal Bus”» ha continuato Melodia.
L’esponente di Democrazia Cristiana con Rotondi-Basilicata: «Necessaria per potenziare i servizi»
«In attesa di necessarie quanto si spera argomentate risposte rispetto ai disagi che si riportano ed alle problematiche sollevate già da più parti, ci tengo a precisare che l’attività della Consulta Comunale Giovanile, chiaramente sensibile alla tematica, non si esaurirà con un comunicato stampa che ha il solo scopo di comunicare alla città e ai giovani che la abitano l’interesse e l’attenzione che l’organismo di rappresentanza giovanile del Comune ha in merito alla questione, bensì seguirà un iter all’interno del palazzo di città, insieme all’Amministrazione, per capire quali determinazioni si intendono adottare per individuare delle soluzioni al problema. Inoltre sulla questione inviteremo a riflettere anche la Consulta Provinciale Studentesca, organo di rappresentanza di tutti gli studenti della Provincia i quali sono altrettanto interessati dal problema per quanto riguarda gli autobus degli studenti pendolari» ha concluso Stefano Melodia.
SODDISFATTO IL SINDACO CARRIELLO: «INIZIA UNA NUOVA STAGIONE»
Cappiello: «Serve una tassa per A Scanzano al via i lavori l’ingresso dei turisti a Matera» di un nuovo complesso parrocchiale
«I
numeri del turismo materano devono essere interpretati. Ottimo il lavoro messo in campo dall’Apt Basilicata, ma ora è necessario lavorare per aumentare la qualità del turista che giunge nella città dei Sassi. Matera è una città internazionale che, in qualche modo, deve limitare il turismo di massa e privilegiare quel target turistico che aumenta la permanenza media di soggiorno e lascia
economia sul territorio. La città si deve imporre una nuova visione per volare alto e fare quel passo decisivo che potrebbe consentire un consolidamento in termini di economia locale». È quanto afferma Antonio Cappiello, esponente di Democrazia Cristiana con Rotondi di Basilicata. «Non è possibile vedere quei turisti che frequentano la nostra città per alcune ore, usufruendo dei servizi, senza spendere
nelle nostre attività commerciali. È mortificante come magari si possa pensare di visitare i Sassi in un pomeriggio, sostando nelle vie centrali con un pranzo a sacco, senza assaggiare i prodotti tipici della nostra meravigliosa terra. Questo è un turismo controproducente che non permette di crescere, ma che anzi danneggia solamente l’economia cittadina», continua Cappiello. «Sostengo che sia giunto il momento di attivare una tassa per l’ingresso in città in maniera tale da ricavare dei fondi che vengano poi messi a disposizione del turismo potenziando i servizi per i visitatori. Così come le grandi città turistiche, Matera non può pensare di non approfittare di questa notorietà oramai internazionale. Si tratta, infatti, di una tassa che accrescerebbe ulteriormente le nostre risorse, migliorando notevolmente il senso di accoglienza», conclude Antonio Cappiello, esponente di Democrazia Cristiana con Rotondi di Basilicata.
«U
na notizia attesa da tutta la comunità e che segna un momento di svolta e di speranza per tutti: con l’avvio dei cantieri che porteranno alla ristrutturazione e al consolidamento delle opere del nuovo complesso parrocchiale si apre un capitolo nuovo per Scanzano Jonico che tutti i cittadini contribuiranno a scrivere», ha detto il sindaco del centro jonico, Pasquale Cariello. «Abbiamo condiviso questo obiettivo con la città fin dagli inizi del nostro impegno politico, abbiamo immaginato e desiderato quest’opera e oggi possiamo vederne orgogliosi l’avvio del graduale compimento. Ciò che ci rende entusiasti e fiduciosi è che l’opera contribuirà a irrobustire il tessuto spirituale, sociale e culturale della nostra amata città». Cariello ha poi aggiunto: «Scanzano Jonico riavrà il suo luogo di culto storico, quello centrale che è stato nei primi decenni di vita del comune punto di riferimento naturale e testimonianza della crescita della comunità». «La nuova chiesa di Scanzano Jonico, i cui lavori ammontano a quattro milioni di euro, è la testimonianza concreta di un presente orientato al futuro e al progresso della nostra città che vedrà tutti protagonisti, nessuno escluso».
20
Periscopio
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
Piantati 160 arbusti. Il sindaco Baldassarre: «Siamo chiamati tutti a dare il nostro contributo, famiglie, scuola, istituzioni e comunità»
San Chirico Nuovo celebra la giornata dei diritti dei bambini e quella nazionale degli alberi
L
a “Giornata mondiale dei diritti dei bambini” e la “Giornata nazionale degli alberi” potrebbero sembrare due aventi distanti tra loro, invece, oltre che essere celebrati in due giornate vicine e consecutive, sembrano anche legate da un significato più profondo: ogni bambino è in effetti come una piccola pianta che per crescere ha bisogno di cure, impegno e dedizione, ma allo stesso modo per far crescere una pianta, affinché diventi un albero, occorre la stessa diligenza e cura. A San Chirico Nuovo il sindaco Rossella Baldassarre, a latere di una giornata importante racconta come ci sia stata «riflessione, sensibilizzazione e condivisione nella comunità di San Chirico, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei bambini, della Festa dell’albero e della piantumazione di 160 alberi. Riunire in un unico evento due temi così importanti e sentiti, come la tutela dell'ambiente e quello dell'infanzia, ha permesso l'acquisizione di maggiore consapevolezza e attenzione». Ed ancora aggiunge: «Trasmettere alle nuove generazioni l'amore, la cura
e il rispetto per gli individui più fragili e che hanno ancora più necessità di essere tutelati in famiglia e nella società, appunto i bambini, ma anche per la natura e per le sue importanti e indispensabili ricchezze, come gli alberi, ha reso questo momento di condivisione e sensibilizzazione ancora più importante». Non è la prima volta che il sindaco si sofferma su temi di tale caratura, sottolineandone l’importanza della sensibilizzazione, della divulgazione e della condivisione. Sebbene sia il cen-
tro più piccolo dell’Alto Bradano, sia per popolazione che per estensione territoriale, può ben vantare il primato della più alta percentuale di territorio boscato, circa il 35%, una delle più alte della regione. Ambiente inteso non solo come naturale, ma anche come sociale, nel quale si interseca il lavoro che l’Amministrazione porta avanti e persevera, affinché non solo i cittadini di oggi, ma anche quelli di domani, che sono i bambini di oggi, possano imparare ad amare, tutelare e rispettare.
«Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata - ha concluso il sindaco Baldassarre - Crescere adulti consapevoli, è frutto di dialogo, collaborazione e condivisione tra famiglie, scuola, istituzioni e comunità, tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo, lo dobbiamo ai nostri bambini, al nostro futuro, alle nostre speranze e anche a tutti quei bambini che nel mondo non hanno diritti». Mai come in questo particolare momento storico, in qui i bambini sono vittime di conflitti bellici ma purtroppo anche di stragi familiari. Nel mondo solo milioni i minori direttamente colpiti da guerre, conflitti armati e violenze domestiche, fino alla morte. Feriti o uccisi, separati dalle loro famiglie e costretti ad assistere a scene di violenza inaudita. Anche anni dopo la fine di un evento traumatico, l’infanzia soffre di ferite psichiche. E così difatti Baldassarre conclude: «Siamo chiamati tutti a dare il nostro contributo perché in tanti casi, è negato ai bambini perfino il diritto più importante: il diritto alla vita». EMACAL
La direttrice regionale Dito: «Con questa iniziativa condivisa abbiamo pensato di ricordare la “Festa dell’albero” per dare valore ulteriore all’attività di sviluppo sostenibile»
“Insieme Per la Sostenibilità”, le sedi Inps della Basilicata promuovono una giornata sulla tutela ambientale e sul risparmio energetico
I
DI ANNA TAMMARIELLO
eri , in occasione della “Giornata mondiale dell’albero”, l’Inps di Basilicata – in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, con Legambiente Basilicata e con i Comuni di Melfi, Lagonegro, Marsicovetere e Policoro – ha promosso, presso tutte le proprie sedi, l’iniziativa “Insieme Per la Sostenibilità”, una giornata di sensibilizzazione sulle tematiche relative all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. Durante la giornata, oltre a garantire il normale orario di sportello su appuntamento, gli Urp delle sedi provinciali Inps di Potenza e Matera e delle agenzie territoriali Inps di Melfi, Lagonegro, Villa d’Agri e Policoro hanno garantito l’apertura al pubblico dalle ore 9.00 alle 12.00 offrendo un servizio di accoglienza e di informazione. I locali delle sedi hanno inoltre ospitato lavori e manufatti realizzati dagli studenti di alcune scuole – selezionate dall’Ufficio Scolastico Regionale – dei comu-
ni dove sono presenti le strutture dell’Inps. Gli operatori di Legambiente Basilicata hanno invece affiancato il personale degli istituti in attività di divulgazione verso il rispetto e la tutela dell’ambiente, nonché nella messa a dimora di nuovi alberi o piante nelle aree adiacenti le sedi. « La giornata, che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni dei 125 anni dell’Inps – ha spiegato la direttrice regionale, Benedetta Dito – trova fondamento nell’Accordo sottoscritto il 27 settembre con l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica dell’Enea, con il quale è stato conferito all’Inps di Basilicata il ruolo di Opinion Leader della campagna nazionale
“Italia in Classe A”, promossa e finanziata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’incarico che ci è stato conferito - spiega il direttore dell’Inps di Basilicata - è frutto del riconoscimento di un impegno crescente, anche in vista del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile assegnati al nostro paese, dall’Agenda 2030, che ci spinge a costruire sinergie istituzionali su un tema di così rilevante importanza e urgenza, allo scopo di dare maggiore valore alle azioni messe in campo da Inps e fare da cassa di risonanza del messaggio che si intende veicolare». «Con questa giornata condivisa con tutte le nostre sedi –
prosegue Benedetta Dito – abbiamo pensato di ricordare la “festa dell’albero”, anche attraverso la messa a dimora di nuove piante, per dare voce ulteriore anche al messaggio del professore Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama internazionale, ai cui studi si ispirano alcuni dei progetti che realizzeremo nel 2024 presso le nostre sedi strumentali». Il presidente di Legambiente Basilicata, Antonio Lanorte, ha aggiunto che «in tutto il mondo la crisi climatica sta causando danni ai territori, alle città e alla salute dei cittadini. È una emergenza globale e ampia da affrontare, ma oltre a mettere in campo politiche climatiche coraggiose
eInterventi mirati è importante coinvolgere cittadini e territori attraverso un impegno corale e collettivo, azioni di divulgazione e sensibilizzazione. La riconversione ecologica va raccontata ai cittadini, spiegando loro che è positiva e utile su scala globale, certamente, ma anche su scala locale». Claudia Datena, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata ha infine sottolineato come «il tema della sostenibilità ambientale sia uno dei temi cardine nella formazione didattica e umana dei bambini e dei ragazzi in età scolare, rappresentando, per queste giovani generazioni, impegno imprescindibile per il loro futuro».
Attualità
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info
21
L’INTERVENTO Il presidente della Federazione lucana in Svizzera Ticchio sul terremoto che nel 1980 colpì Irpinia e Basilicata
Doveroso ricordare ed ancora più doveroso non dimenticare S
DI GIUSEPPE TICCHIO*
ono passati 43 anni dal tragico terremoto che colpi l’Irpinia (Campania) e la parte Nord della Basilicata il 23 novembre 1980 e come Federazione Lucana in Svizzera a distanza di tutti questi anni teniamo vivo quel ricordo per non dimenticare. Con questo pensiero come comunità Lucana in Svizzera ci sentiamo in dovere di far sentire la nostra vicinanza a tutto il popolo Lucano per quel tragico evento. Ricordiamo per non dimenticare. Con questa doverosa premessa, m’introduco nel vivo dei ricordi. La Federazione Lucana in Svizzera con l’ausilio e il sostegno di tutto il mondo dell’emigrazione in terra Elvetica degli anni ‘80, in breve tempo fece partire una campagna di solidarietà che fu possibile anche grazie alla generosità del popolo Elvetico che laboriosamente si unì a noi per una corsa contro il tempo. Nelle ore e nei giorni successivi al terremoto, sia a chi lo viveva sul territorio sia a chi lo viveva a distanza, fu subito chiaro che la tragedia era di una proporzione molto alta. Parliamo degli anni ‘80 in cui le strutture di soccorso erano precarie sotto ogni aspetto. Non a caso da quel tragico evento parti la nascita della Protezione Civile, che oggi tutti conosciamo. Anche la comunicazione con i nostri cari non è stata un’impresa facile, tutti noi impiegammo giorni prima di avere loro notizie dai luoghi del cratere e dai nostri famigliari. In tanti invece decisero di partire con i propri mezzi per i propri comuni d’origini già la stessa sera del terremoto pur di aiutare e sostenere fisicamente e moralmente in prima per-
sona i propri familiari e non solo. In quel tragico momento anche il tempo smise di essere clemente con le popolazioni colpite dal terremoto. La temperatura scese drasticamente, cosi si passò dalle belle giornate preterremoto alle fredde e piovose giornate post-terremoto. Addirittura nei paesi di montagna cadde anche la neve. Oggi, il nostro obiettivo non è quello di fare retorica, ma ricordare per non dimenticare e nello stesso tempo lasciare tracce e testimonianze di quel terribile evento alle generazioni nate post-terremoto, nello stesso tempo lasciare immaginare loro il dramma che le popolazioni residente vissero in quei giorni, mesi e anni. Oggi nel 43esimo anno dal terremoto tutti, residenti e non, viviamo ancora le conseguenze di quella tragedia. Così che le immagini di repertorio del terremoto sono rimaste impresse nella mente di ognuno di noi, quali testimoni vicini e lontani di quel tragico evento. Tanti gli esempi di solidarietà dal mondo intero che di certo non sono mancati, sopratutto le immagini o per meglio dire l’abbraccio dell’allora Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini che con la Sua vicinanza portò conforto alle popolazioni provate dal terremoto. Così come l’abbraccio e la vicinanza di Papa Giovanni Paolo II che alla pari del Presidente Pertini, nei giorni seguenti non esitò a visitare i luoghi del disastro. Ritornando sul fronte Svizzero, non passò neanche una settimana che il 29 novembre 1980 l’allora S.E. l’Ambasciatore Dottor Rinieri Paulucci di Calboli sensibile al tragico evento, convocò presso l’Ambasciata Italiana di Berna le due Federazioni interessate, Lucani e Campani, compreso i responsabili del mondo dell’emigrazione Italiana in Svizzera, coordinato dal Comitato Nazionale d’Intesa (Cni) per costituire il Comitato Pro Basilicata e
Campania. Comitato nato per rappresentare un punto di riferimento Istituzionale come immediata risposta all’urgenza della tragedia incarnata dalla raccolta di beni di prima necessità da far arrivare sul territorio prima possibile, in vista di sua maestà la stagione invernale oramai alle porte. Il Comitato Pro Basilicata e Campania come principio non si propose solo l’emergenza immediata, ma anche guardare alle prospettive future di quei territori colpiti dal terremoto. Il Comitato presieduto dallo stesso Ambasciatore S.E. Rinieri Paolucci di Calboli, da un funzionario della stessa Ambasciata con la mansione di Segretario, dai rappresentanti della due Federazione Lucana e Campana, nonché da rappresentanti del Cni. Il Comitato raccolse una ragguardevole somma in franchi svizzeri e di comune accordo l’intero Comitato decise con la somma raccolta di finanziare delle cooperative sul territorio, con l’intento di creare futuri posti di lavoro per la popolazione che aveva deciso di rimanere in loco. Così con i fondi raccolti si costituirono tre cooperative in Campania e una in Basilicata. Per qualche anno ha funzionato tutto a gonfie vele, poi a poco a poco l’entusiasmo iniziale cominciò a scemare. Soprattutto a causa dell’articolata burocrazia ita-
liana che ci trasciniamo ancora oggi, così decretò l’inizio della fine delle citate cooperative, tranne una che sembra ancora attiva. Le cose da ricordare sono tante, sicuramente potremmo scrivere un libro, il materiale non ci manca di certo, però il nostro obiettivo non è scrivere un libro, ma sinteticamente trasmettere come eredità storica alle nuove generazioni una data indimenticabile che ha segnato la storia delle due regioni Campania e Basilicata - e dell’Italia intera. Infine è doveroso ricordare che, il Consiglio Federale prese la decisione di rilasciare diversi permessi di soggiorni speciali per venire incontro alla popolazione delle due aree terremotate, relativi soprattutto ai ricongiungimenti famigliari come gli anziani. Ricordare questo importante, sentito e triste anniversario è l’occasione e la consapevolezza di iniziare di una nuova stagione per le nostre Associazioni e Federazione in terra Elvetica e nel mondo intero affinché le istituzioni percepiscono l’importanza della solidarietà. Pertanto si coglie la gradita occasione per sollecitare le nuove generazioni, compreso la parte politica della nostra regione ha sostenere il cammino di queste storiche forme di associazionismo, che tanto abbiamo fatto e tant’altro possiamo ancora, vedi il turismo delle radici per il
2024. Nel tempo abbiamo fatto la storia della Svizzera, dell’Italia, della Regione e dei nostri Comuni, ma in questi ultimi anni da parte delle istituzioni si è voluto perseguire la politica del dimenticatoio. Il rapporto Migrantes uscito qualche settimana fà ne decreta il fallimento della politica regionale e nazionale. Per far sì che tutto questo non continua a diventare una realtà incompiuta abbiamo bisogno di maggiore interesse da parte della nostra regione Basilicata attraverso la Commissione regionale “Lucani nel mondo” che ahimé, oggi sentiamo molto lontani e distratti dai lucani all’estero, quasi a volerci comunicare che il terremoto é storia passata e di voi lucani all’estero e dei vostri sacrifici passati, presenti e futuri non ci importa niente, così come non ci importa niente dei lucani residenti in Basilicata, tranne quelli “unti dal Signore”. Altrimenti non si spiega la disertificazione che il rapporto Migrantes ci ha evidenziato in maniera nuda e cruda. Uno stato d’animo, questo, che riscontriamo tutti i giorni nell’osservare lo smantellamento della regione Basilicata e senza che nessuno se ne preoccupi. Chi vuole capire, capiasca. *PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE LUCANA IN SVIZZERA
22
mercoledì 22 novembre 2023 www.lecronache.info