IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
MARTeDì 23 GennAIo 2024 • ANNO IX N. 18 € 1,50
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STRADE KILLER GRAVE INCIDENTE SULLA POTENZA-MELFI, DECEDUTA 66ENNE DI FILIANO
Tramutola, l’addio a don Antonio Petrone
Da sindaci e cittadini, l’ultimo commosso saluto al prete colto da un malore mentre guidava l’auto
A. Tammariello a pagina 15
ReGIonAlI In caso di presidenza leghista non è detto che sia proposto il nome del segretario lucano
Pepe nero, c’è Fanelli Il vicepresidente della Giunta potrebbe non dispiacere ad Azione e dialoga con Italia Viva N
L’INTERVENTO
Csx, c’è da correggere metodo e ricominciare
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DI ANTONIO BOCCIA
a mesi in pubblico ed in privato ho sostenuto la necessità che tutte le forze del centro e della sinistra che si propongono di sostituire il centrodestra nella guida della Regione si dovessero unire nell’alleanza definita dai media “campo largo”. Per me era una sorta di invito a costituire una formazione del tipo “comitato di salute pubblica” per liberare la Regione dall’occupazione dei campani e da una gestione protesa ad acquisire (...)
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L’INNOMINATO DEL PD
on sappiamo quanta dimestichezza abbia Lacorazza con Manzoni, la cui penna ha tratteggiato così bene l’enigma dell’Innominato, ma guardando alla politica e naturalmente senza armi e bravi appresso, ci pare di cogliere nella sua riflessione una specie d’omaggio letterario per sbrogliare la matassa in cui è cascato il PD lucano e di cui fa bene a preoccuparsi, visto che gli altri soloni dem sono miseramente indaffarati a spartirsi la torta della sconfitta, pensando d’ipotecare qualche posticino d’opposizione. Ora non abbiamo risparmiato critiche a Lacorazza, ma stavolta ha messo in fila le cose che saranno la tomba del centrosinistra, dalle primarie tardive alle invettive sulla destra in formato boomerang, dal blocco minoritario che esprime Chiorazzo a quello potenziale del campo largo che con M5S e Basilicata Possibile vale quasi il 25%, per non parlare di Azione e Socialisti. Eppure se il cahiers de doléances è meritorio, nasconde ancora il nome del principale colpevole di questo svergognato cul de sac e che fa rima col solito Roberto Speranza, campione certificato di sconfitte, divisioni e cupio dissolvi. Canta Crave: “Dire che spacco è M. Dellapenna a pagina 2 sottovalutato. Rubo la scena, sono l’innominato”.
Nuovi Magistrati in servizio ■ continua a pagina 3
Tribunale di Lagonegro, operativi la Giudice penale Centore ed il Sostituto procuratore Lasala
CALCIO, RICHIESTE LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE LND BASILICATA
Coppa Italia Promozione, lo scandalo Fittipaldi potrebbe finire in Parlamento
Servizio a pagina 7
Servizio a pagina 19
CRONACA
Droga, banda Calvello: condanna confermata al fornitore pugliese Affaire Siae, per Guarino rideterminate solo pene accessorie
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■ F. Moliterni alle pag 7 e 8
POTENZA
Cpia, la scuola impossibile. Dal csx Blasi: «Al Comune evidentemente non interessa, disagi tutti segnalati» ■ R. Mollica
a pagina 11
_ ANZI
Raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta Il sindaco Graziadei: «Servizio ampliato per le periferie»
■ E. Calabrese a pagina 12
_ EX MATERIT
Tavolo in Regione sulla bonifica, accordi col Ministero da rinnovare e servono anche i finanziamenti ■ Servizio
a pagina 5
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Primo Piano
martedì 23 gennaio 2024 www.lecronache.info
In caso di presidenza leghista non è detto che sia proposto il nome di Pepe come candidato Presidente
Ecco perché a spuntarla potrebbe essere Fanelli
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Il vicepresidente della Giunta regionale ha dimostrato come assessore alla Sanità di saper governare il processo
DI MASSIMO DELLAPENNA
niziano a riscaldarsi i motori del centrodestra verso le elezioni regionali della prossima primavera. In attesa di conoscere se l’election day si farà e se il voto sarà a giugno per tutti, all’interno della coalizione si comincia a parlare di leadership e di candidatura a presidente. Come sempre accade nella coalizione, sarà una decisione romana adottata ascoltando i territori e presa all’ultimo minuto utile. È stato così in Sardegna, è stato così nel Lazio, sarà probabilmente la stessa situazione in Basilicata. Dopo le bordate di Fratelli d’Italia durante il congresso provinciale, immaginavamo una forte presa di posizione della Lega a rivendicare la presidenza della Regione Basilicata. Non è ancora avvenuto, verosimilmente impegnati negli ultimi adempimenti formali per la presentazione delle liste in Sardegna, i leghisti staranno aspettando il momento giusto per potersi muovere e decidere come rivendicare una postazione di compensazione. Le notizie in nostro possesso ci dicono che la Lega e soprattutto Salvini non possono rinunciare alla Basilicata a cuor leggero, in considerazione del fatto che non è immaginabile per via Bellerio che non ci sia neanche una presidenza prima delle elezioni regionali e che la Basilicata è l’ultima speranza per il progetto nazionale di Salvini che, in mancanza, sarebbe costretto a chiudersi negli angusti confini bossiani della Padania.
NON SOLO PEPE La novità in casa Lega è che qualcuno fa notare che non è soltanto Pasquale Pepe ad avere i titoli per provare a rivendicare la presidenza della Regione a nome di Alberto da
__Pepe
__Fanelli
Giussano. L’ex senatore, infatti, è attualmente “soltanto” il sindaco di Tolve e l’incarico consulenziale ottenuto nel ministero di Salvini certamente non gli dà galloni di valore politico particolare. Pepe, pur essendo indubbiamente il pioniere della Lega, è anche il protagonista della stagione di disgregazione del partito stesso in Basilicata. Le fuoriuscite di Coviello e Cicala hanno in comune la presa di distanza dal modo in cui Pepe ha gestito il partito. Da quando è segretario regionale si è registrata anche la fuoriuscita di Aliandro e di Merra e il recupero forzoso di Dina SIleo motivato più da ragioni tattiche e assessorili che da reale convinzione.
un appena eletto consigliere regionale, suffragato da migliaia di preferenze (il più votato dopo Pittella) che si affacciava per la prima volta non solo nella massima Assise regionale ma anche con il compito di guidare la pattuglia leghista in Giunta. Dopo cinque anni ha un bilancio al suo attivo più che positivo. È l’unico assessore della squadra di Governo che ha retto cinque anni in Giunta ed è stato per tutta la durata della legislatura vicepresidente della Giunta regionale. Per capire il profilo della crescita dell’uno e della decrescita dell’altro basti pensare che, cinque anni fa, Pepe era Senatore e Fanelli un candidato alla Regione che si apprestava ad essere il più votato del centrodestra. Oggi Fanelli è l’assessoFANELLI HA I TITOLI re di più lungo corso della Regione SUFFICIENTI Basilicata, Pepe è soltanto il sindaCinque anni sono un tempo in cui si co di un paesino sulla collina lucacambia la posizione degli uomini. na. Cinque anni fa Francesco Fanelli era Una differenza sostanziale che non
è possibile colmare soltanto con la segreteria regionale e con un incarico romano. La politica ha i suoi ritmi ed i suoi tempi ed, evidentemente, nel momento in cui la Lega dovesse chiedere e rivendicare la presidenza della Regione non potrebbe non dare una attenzione al suo vicepresidente della Giunta che, tra le altre cose, come assessore alla Sanità sta lasciando un segnale positivo nella gestione della principale voce di spesa della Regione. La nomina di Mancini quale Direttore Generale del Dipartimento, infatti, segnala la differenza operativa tra una gestione superficiale ed una dedicata alla crescita della Sanità lucana. Una scelta che delinea chiaramente la levatura politica e di visione di Fanelli che dimostra di avere la giusta lungimiranza della politica.
UNA CAPACITÀ IMPORTANTE DI DIALOGO A tutto ciò si deve aggiungere che Francesco Fanelli dimostra una importante capacità di dialogo. Suonano ancora nell’aula di via Verrastro le parole di Marcello Pittella che lo definì pubblicamente come «capace ad ascoltare» e anche con l’opposizione centrista più volte ha mostrato una volontà dialogante che potrebbe essere una chiave di volta importante per il centrodestra. Il centrosinistra sta mostrando tutta la sua capacità innata di autodistruzione che ha lasciato “fuori casa” i socialisti di Valvano e Azione di Pessolano e Pittella che potrebbero trovare in Fanelli un ottimo interlocutore con cui relazionarsi. Situazione analoga potrebbe esserci anche in Italia Viva con Polese che più volte ha mostrato una certa “corsia preferenziale” di dialogo con il vicepresidente della Giunta regionale.
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L’INTERVENTO Il già presidente delle Regione Basilicata commenta la situazione di stallo e divisione nel csx lucano, evidenziando i rischi che ne derivano in vista del voto
L’indecisione nel centrosinistra dimostra che bisogna correggere il metodo e ricominciare
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DI ANTONIO BOCCIA*
a mesi in pubblico ed in privato ho sostenuto la necessitá che tutte le forze del centro e della sinistra che si propongono di sostituire il centrodestra nella guida della Regione si dovessero unire nell’alleanza definita dai media “ campolargo”. Per me era una sorta di invito a costituire una formazione del tipo “Comitato di salute pubblica” per liberare la Regione dall’occupazione dei campani e da una gestione protesa ad acquisire i voti dei lucani con effimeri bonus di ogni genere più che conquistare il consenso con una politica di crescita e di sviluppo. Un Comitato per risanare i guasti prodotti nell’Amministrazione in particolare nella Sanitá. Alla fine, un’alleanza capace di presentare un progetto per portare fuori la Regione dal pantano nel quale negli ultimi anni è stata affossata. Registro, purtroppo, uno stallo nel processo di formazione di questa alleanza. Non vorrei che prendesse
piede la propensione all’autolesionismo emersa cinque anni fa. Oggi che una formazione civica, non legata ad alcun partito, largamente espressiva del laicato cattolico propone di aggiungersi all’area politica di centrosinistra questa propensione sarebbe ancora più grave. E lo stallo attuale non lascia prevedere nulla di buono. La situazione è chiara: la formazione civica “Basilicata Casa Comune” dinanzi alle sollecitazioni pervenute da più parti ha proposto al campolargo un proprio rapprentante, Angelo Chiorazzo, come candidato alla presidenza della Regione. La Direzione del Pd ha deciso di sostenere questa candidatura consapevole che solo un candidato della cosiddetta società civile e della forza elettorale di Chiorazzo puó far vincere le elezioni. Ne sono convinti anche Italia Viva ed altri. Dopo qualche indecisione i Cinquestelle, Azione ed altri con diverse motivazioni si sono, invece, espressi negativamente. Allo stato non vi sono proposte di altre candidature. Chiorazzo è, dunque, l’uni-
ca candidatura. Sulla quale, peró, come si vede, non vi è concordanza. Ció ha determinato un pericoloso stallo. Come se ne esce? Il Pd chiede che chi non condivide la proposta di “Basilicata Casa Comune” faccia un proprio nome in modo che il nodo possa essere sciolto da una votazione popolare cioè dalle primarie. Con questo cambiando posizione rispetto al passato ed offrendo una via d’uscita dallo stallo. Questa soluzione non viene accolta dagli altri; nemmeno da qualcuno che prima l’aveva proposta. Il Pd propone, ancora, di favorire lo snodo attraverso incontri bilaterali tra l’unico candidato esistente e le singole forze ma anche questa via d’uscita non viene accolta dagli altri. È stata avanzata l’ipotesi di valutare insieme una rosa di nomi ma anche questa non passa perchè gli altri pongono la condizione che in essa non ci sia il nome di Chiorazzo. Francamente chiedere a “Basilicata Casa Comune” di rinunziare ad una propria candidatura anche in vista di primarie o per essere solo comparata con altre mi pare una pretesa inaccettabile. Un veto pregiudiziale! Sarebbe come dire espressamente «non vi vogliamo nell’alle-
anza di centrosinistra». E lo stallo permane fino alla preuccupazione che da pericoloso diventi dirompente. Serpeggia persino il sospetto che sia stato voluto. Vorrei osservare, al proposito, che non credo ci possano essere “Salvatori” dell’ultimo momento perchè, appunto, sarebbe evidente che questo “Salvatore” ha operato proprio perchè si arrivasse a questa conclusione. E siccome nessuno è…salterebbe anche il Salvatore. Mi pare, poi, offensivo e deprecabile il sospetto che qualcuno abbia determinato lo stallo per giustificare un salto dall’altra parte. Non ci credo nemmeno se lo vedo! Allora cosa fare? Non sará facile uscirne. Non voglio assolutamente nemmeno immaginare che si possa arrivare a dividersi con la probabile conseguenza di lasciare la guida della Regione al centrodestra. A questo punto spero nella fantasia e nel senso di responsabilitá dei gruppi dirigenti. E spero vivamente che tiri fuori dal cilindro la soluzione anche l’unico candidato Chiorazzo. Si sarà reso conto che nel Pd oltre agli amici Speranza, De Filippo e Folino ci sono anche altri amici come Margiotta e Lacorazza e dirigenti emergenti come Gen-
tile, Verrastro, Locantore, Bufano, Sileo ed altri che vogliono partecipare alle scelte e, soprattutto, c’è il segretario Giovanni Lettieri che per autorità ed autorevolezza dovrebbe essere l’unico interlocutore. Si sarà reso conto che non è stata una buona cosa puntare tutto su Conte e gli incontri romani e che bisogna, più opportunamente, parlare, confrontarsi e trattare con le segreterie locali dei cinquestelle. Si sarà reso conto che non si puó mettere di spalle al muro Marcello Pittella col quale, invece, occorre concordare e codecidere. Insomma si sará reso conto che bisogna correggere il metodo usato e ricominciare da capo. Ci vuole pazienza. E, comunque, il cambio di passo oltre a correggere errori offre nuove opportunitá. Apre una fase nuova. Elimina ogni alibi. Questa fase va vissuta come un allenamento per quello che dovrá fare da presidente della Regione. D’altro canto a Roma come a Potenza, con le connotazione di questo tempo, le cose della politica, senza distinzione tra centrosinistra e centrodestra, vanno così. *EX PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA
L’eurodeputata FdI interviene sulle ultime polemiche in merito ai fondi assegnati al Mezzogiorno che dimostra così«un ruolo di primo piano per azioni e provvedimenti»
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Gemma: «Il Sud e la Basilicata sono una priorità del Governo Meloni, lo dimostrano i fatti»
egli ultimi giorni c’è chi sta provando a fare polemiche sui fondi assegnati al Mezzogiorno. Purtroppo per loro, a parlare ci sono i fatti e gli atti del governo Meloni. Mai come ora il Sud è rappresentato da un ministro che conosce profondamente la situazione delle regioni meridionali e contestualmente ha la delega per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr». Lo afferma in una nota l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Chiara Gemma. «I fatti - spiega - dicono che con le azioni di questo governo e del ministro Fitto il Sud ha un ruolo di primo piano ed è investito da provvedimenti di ampio respiro. A partire dai finanziamenti previsti dal Fondo di coesione e sviluppo per oltre 26 miliardi per le Regioni meridionali. Finanziamenti che con questo governo non vengono concessi «a pioggia» bensì assegnati dietro una precisa regia e a seguito di accordi Stato-Regione in base ai progetti che
le amministrazioni territoriali presentano». «Dal primo gennaio di quest’anno, inoltre - prosegue l’eurodeputata FdI - è attiva la Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Zes unica) che comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna riunite in un unico centro di spesa. Insomma, tra Pnrr, Decreto Sud, Zes e Fondo di coesione e sviluppo, il Sud è tra le priorità del governo. Semmai spetta alle Regioni attivarsi per spendere bene con una tempistica agile i fondi messi a disposizione». «Oltre a questo, - precisa Gemma stando alla stretta attualità, va anche detto che l’Italia, e quindi anche il Sud, sta rispettando la tabella di marcia per quello che riguarda l’attuazione del Pnrr e la Commissione europea ha già erogato la quarta rata dei finanziamenti e la quinta è in arrivo. Questo significa che la metà dei fondi del Pnrr sono stati già assegnati e i benefici stanno alimen-
tando sempre di più il sistema economico nazionale e l’occupazione». «Tornando alla Zes unica per il Sud, - rimarca l’eurodeputata meloniana - il ministro Fitto è in piena attività ed ha incontrato i commissari delle otto zone a fiscalità e burocrazia agevolata in vista del riassetto delle strategie che consentiranno al Mezzogiorno di diventare centrale per la ripresa dell’Italia. Per questo lo stesso Fitto ha messo intorno ad un tavolo i commissari straordinari delle attuali otto Zone economiche speciali e i rappresentanti della nuova struttura di missione che è già operativa a Palazzo Chigi e dal 1 marzo 2024 acquisirà tutte le funzioni. Andando su un’ultima questione specifica che riguarda la Basilicata, - argomenta l’eurodeputata di Fratelli d’Italia - va segnalato che anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è molto concentrato sulle vicende produttive del Mezzogiorno. Infatti, nei giorni scorsi ha approvato l'Accordo di
__Gemma
programma per la riconversione e riqualificazione dell'area di crisi industriale complessa di Melfi per il settore dell'automotive e per il rilancio dello stabilimento Stellantis ed ha stanziato 20 milioni di euro». «In più - conclude Gemma - venerdì scorso si è recato in Basilicata ed ha tenuto una serie di incontri sulla crisi dell’automotive e sulle altre questioni produttive ed occupazionali lucane».
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martedì 23 gennaio 2024 www.lecronache.info
Primo Piano
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L’assessore all’Ambiente: «Abbiamo fatto il punto sullo stato delle azioni portate avanti in questi anni e sulle correlate attività di vigilanza sanitaria»
Bonifica ex Materit, tavolo tecnico in Regione con Latronico e Fanelli
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assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia, Cosimo Latronico e l’assessore alle Politiche della Persona Francesco Fanelli, hanno tenuto ieri mattina in Regione un tavolo tecnico per fare il punto sullo stato di attuazione della bonifica ex opificio Materit e sue pertinenze. Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, il direttore generale dell'ambiente del territorio e dell'energia, Roberto Tricomi, il responsabile unico del procedimento di bonifica Carlo Gilio, il dirigente dell’Ufficio Economia Circolare Canio Sileo, il direttore generale ed il direttore scientifico di Arpab - Donato Ramunno e Achille Palma, il sindaco di Ferrandina - Carmine Lisanti e i rappresentanti dell’Associazione “Esposti Amianto – Valbasento”. «Con il Tavolo interdipartimentale – ha detto l’assessore Latronico – abbiamo oggi fatto il punto sullo stato delle attività che sono state fatte in questi anni. Nelle settimane scorse abbiamo richiesto al Ministero della transizione ecologica le risorse necessarie per realizzare il Piano di caratterizzazione e
di prima messa in sicurezza di emergenza. Essendo un sito di interesse nazionale – ha spiegato Latronico - bisognerà rinnovare gli accordi con il Ministero dell’ambiente e approvvigionarsi delle risorse necessarie per portare avanti attività che sono assolutamente urgenti. Su questi aspetti – ha aggiunto Latronico- daremo impulso agli uffici, sia regionali che ministeriali, perché tutto proceda speditamente, considerata anche la complessità delle procedure. Con l’assessore Fanelli e l’Arpab - ha precisato Latronico - abbiamo fatto il punto sulle correlate attività di vigilanza sanitaria, sia per quanto riguarda le persone esposte all'amianto, sia per quanto riguarda le azioni di screening legate a progetti speciali del Pnrr e del Progetto Lucas che la Regione farà, per cinque anni, con le risorse dei titolari delle concessioni minerarie, con l'obiettivo - ha concluso l’assessore regionale all’Ambiente - di monitorare le persone nei luoghi esposti all'attività produttive e le influenze ambientali sulla salute delle persone».
Assegno Unico Universale: al lavoro i servizi Ital Uil
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er gli ex percettori del reddito di cittadinanza è questo un inizio di anno carico di adempimenti. Oltre a dover presentare domanda per accedere all’Assegno di inclusione (i primi pagamenti partiranno il 26 di questo mese) o al Supporto per la formazione e il lavoro
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(per gli attivabili), ovvero le due misure che sostituiscono il precedente Reddito di Cittadinanza, devono anche inoltrare l’istanza per l’assegno unico universale per i figli. Aiuto che fin qui hanno ricevuto in automatico sotto forma di integrazione al reddito di cittadinanza, mentre da marzo potranno incassarlo (integralmente) a patto di presentare un Isee aggiornato e un’istanza specifica. Il Patronato Ital Uil ha fornito un quadro relativo all’Auu (Assegno Unico Universale) su rielaborazione dati Inps: da gennaio a novembre 2023 i richiedenti l’Assegno Unico Universale in Basilicata sono stati 53.353
(di cui 3.140 percettori RdC) per un numero complessivo di 86.143 figli, con un importo medio di 274 euro a richiedente e di 170 euro medio a figlio. Quanto all’Adi sono circa 5 mila i lucani ex beneficiari del reddito di cittadinanza nello scorso che hanno fatto domanda sinora per il nuovo Assegno di inclusione. «È questa l’occasione – sottolinea Anna Lauria, responsabile Ital Uil Basilicata – per un bilancio decisamente positivo degli impegni e delle attività dell’Ital nel 2023 che è sicuramente il miglior auspicio per un nuovo anno denso di altrettante importanti iniziative».
FP CGIL, CISL FP E UIL FPL INCALZANO SULLE CRITICITÀ DELL’AGENZIA
Arlab, «Fare presto su mobilità interna»
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n un’ affollata assemblea sindacale degli operatori dell’Arlab, promossa da Fp Cgil,Cisl Fp e Uil Fpl, sono state affrontate le forti criticità che vive l’Agenzia nel mentre è in corso di completamento il piano di potenziamento dei centri per l’impiego dell’anno 2021. I segretari regionali Carmen Sabatella, Giuseppe Bollettino e Antonio Guglielmi hanno sottolineato «lo sforzo fatto con l’approvazione del Contratto integrativo», parte giuridica 2023-2025 ed economica 2023, del piano dei Fabbisogni 20232025(PIAO) e del regolamento della mobilità interna, ma hanno evidenziato anche «i limiti dell’Amministrazione che procede con troppa lentezza» e che sia sul PIAO che sul Regolamento della mobilità interna non ha accolto alcune precise richieste delle Organizzazioni sindacali. Il dibattito vivace ed articolato ha più volte sottolineato l’esigenza di una «azione ancora più incisiva» da parte dei sindacati er sollecitare l’Amministrazione a dare corso agli impegni presi rispetto alla Mobilità interna completando rapidamente il piano assunzionale 2021 e predisponendo il bando delle progressioni verticali, previste dal citato PIAO. «Ciò consentirebbe - è spiegato nella nota - di incrementare a 7 i posti a disposizione». Relativamente alla scadenza dei tempi determinati, altresì l’Assemblea sollecita l’assessore Casino a convocare i sindacati «per individuare le risorse finalizzate alla proroga fino a 36 mesi dei contratti, anche per non perdere risorse umane e professionali preziose per il buon funzionamento dell’Agenzia». L’Assemblea, inoltre, ha evidenziato «la necessità di trasmettere in tempi brevi all’OIV la documentazione relativa alla produttività degli anni 2021,2022,2023 atteso che gli operatori dei CPI e dell’Arlab sono fermi al pagamento dell’anno 2020. Contestualmente - si legge ancora nella nota congiunta dei sindacati - occorre risolvere a breve i problemi di infrastrutturazione tecnologica e logistica delle sedi con particolare riferimento alla Sicurezza degli operatori che può essere garantita a pieno solo attraverso l’attivazione del servizio di Vigilanza in tutte le sedi». Infine è stata da più parte sollecitata la necessità di un incontro urgente all’Arlab al fine di «risolvere le criticità presenti. In assenza di una convocazione a breve - incalzano i Sindacati - metteranno in campo ogni iniziativa utile per costringere l’Amministrazione ad intervenire, a partire dal blocco di tutte le attività».
A Metaponto Consiglio generale della Femca Cisl Basilicata con la leader nazionale Garofalo
i terrà mercoledì al Senso Farm di Metaponto, con inizio alle 9:30, la prima riunione dell’anno del Consiglio generale della Femca Cisl Basilicata. Tema della giornata: “Al tuo fianco con i servizi CISL, verso il rilancio”. Sarà presente la segretaria generale della Femca Cisl nazionale Nora Garofalo. I lavori saranno introdotti dal segretario generale regionale Francesco Carella. Previsto anche l’intervento del segretario generale della Cisl Basilica__Garofalo ta Vincenzo Cavallo. Tutelare e accompagnare i lavoratori e le lavoratrici nelle trasformazioni che stanno caratterizzando l’economia a livello globale: questo l’obiettivo che si vuole dare la Femca per i prossimi anni. Si guarda in particolare ai temi di grande attualità come la transizione energetica e la decarbonizzazione che rappresentano tra le sfide più complesse mai affrontate dall’umanità.
«La complessità del panorama industriale – spiega il segretario generale regionale Carella – oggi richiede un costante adattamento e una visione proattiva per anticipare i cambiamenti emergenti. Abbiamo affrontato con determinazione le situazioni di crisi, difendendo con fermezza i posti di lavoro e lavorando per garantire la continuità occupazionale in tante aziende e abbiamo dimostrato che nella nostra regione si può ancora fare industria di qualità, guardando al futuro e agli sviluppi tecnologici. Penso ad esempio ad un tema di frontiera tecnologica come l’hub per l’idrogeno verde in Valbasento e in molti investimenti nella stessa area vedono le imprese impegnate in nella transizione verso la chimica verde e nella sperimentazione di nuovi materiali. Oggi la sfida si chiama Zes ma occorre fare in modo che la scelta della Zes unica non penalizzi le prospettive di rilancio della nostra regione», conclude Carella.
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Gentile (Confartigianato): «Tra le attività lavorative a minor rischio, quelle con una componente manuale non standardizzata»
«L’espansione dell’Ai insidia in Basilicata il 16,7% dei lavoratori in ingresso in Pmi»
L’
espansione dell’intelligenza artificiale insidia il 25,4% dei lavoratori in ingresso nelle imprese nel 2022, pari 1,3 milioni di persone. Per le piccole imprese fino 49 addetti la quota è del 22,2%, pari a 729.000 persone. A livello territoriale, secondo una rilevazione di Confartigianato, in Basilicata la percentuale è del 16,7%, con una maggiore percentuale di personale in bilico che si registra nel Centro-Nord, con in testa la Lombardia (35,2% degli occupati assunti nel 2022 più esposti a impatto IA), seguita dal Lazio (32%), Piemonte e Valle d’Aosta (27%), Campania (25,3%), Emilia Romagna (23,8%), Liguria (23,5%). Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una componente manuale non standardizzata che in ualche modo mette al riparo l’artigiana-
to tradizionale ed artistico. Da rischio a opportunità, il rapporto di Confartigianato mette anche in evidenza che l’intelligenza artificiale è l’arma che le imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre piccole aziende utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e, in particolare, doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’Intelligenza artificiale. «L’intelligenza artificiale - ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Marco Granelli - è un mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma va governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, inimitabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare l’anima’ dei prodotti e dei servizi belli e ben fatti che rendono unico nel mondo il made in Italy». Per Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera, «l’artigianato si sta evolvendo e insieme ai mestieri tradizionali si sviluppano quelli più tecno-
LOMBARDI (UIL): «GRANDE SODDISFAZIONE»
Vince in Appello, licenziamento nullo
__ Gentile
logici e digitalizzati, per essere al passo con la modernità. Ma i valori si confermano quelli di sempre. Fatica, sacrificio, creatività, manualità, passione, attaccamento al lavoro, onorabilità. Nella società dell’innovazione digitale, della robotica, del web marketing, dei social network, del linguaggio sintetico degli sms, le radici profonde del mondo artigiano rappresentano ancora una identità sociale, culturale e territoriale che nessuna Intelligenza Artificiale potrà mai sostituire». «Come Confartigianato ha concluso Gentile - poniamo al centro di ogni nostra proposta l’appartenenza alla comunità, quell’insieme di valori storici, tutt’oggi attuali, ai quali ci ispiriamo, volendo rappresentare gli interessi generali del ceto medio produttivo e di intere comunità e società locali nel difficile percorso per affrontare in modo solidale le sfide della modernità».
Cappiello (Dc per Rotondi) sui dati del saldo imprese nel Materano
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ittoria, in appello, di un lavoratore, assistito dall’avvocato Domenico Laieta del Foro di Potenza, nei confronti della Xella Italia Srl, multinazionale del settore dei Laterizi e Manufatti Cementizi. «Il lavoratore - ha spiegato il __ Lombardi segretario della Feneal Uil di Basilicata, Carmine Lombardi - fu licenziato il 3 dicembre 2020 per giusta causa. La Feneal Uil di Basilicata decise di contestare, immediatamente, l’interruzione del rapporto di lavoro affidando il mandato al proprio ufficio legale. Ritenemmo la cessazione del rapporto di lavoro totalmente infondata, decidendo di depositate tempestivamente il ricorso alla sezione lavoro del Tribunale di Potenza. In primo grado, con sentenza del 2022 del Giudice del Lavoro del Tribunale di Potenza, il ricorso fu ingiustamente rigettato». «La determinazione del lavoratore - ha aggiunto Carmine Lombardi -, ci ha dato ulteriore vigore nel far valere le nostre ragioni. La tenacia con cui abbiamo condotto questo ricorso, prosegue il rappresentante sindacale, è stata premiata. Infatti la Sezione Lavoro della Corte di Appello di Potenza ha accolto il ricorso del lavoratore annullando il licenziamento del 3 dicembre 2023 e condannando la società alla reintegra dello stesso. Inoltre condanna la società appellata al pagamento di un'identità risarcitoria pari alla retribuzione del lavoratore dalla data del licenziamento sino alla sua reintegra». «Grande la soddisfazione - ha concluso Lombardi - per aver fatto valere le ragioni di un lavoratore che in maniera totalmente infondata era stato privato del diritto al lavoro. Giustizia è stata fatta»
«Servono sostegni per piccoli e medi imprenditori»
n un anno, tra il terzo trimestre 2022 ed il terzo trimestre 2023, in provincia di Matera sono “scomparse” 107 impreselaboratori artigiani: secondo i dati aggiornati di Unioncamere, le ditte artigiane del Materano sono 3.238, erano 3.345, di cui 1.164 operano nel settore dei servizi, 1001 nelle costruzioni, 715 nel comparto industriale, 356 nel commercio, 19 in agricoltura. Le cancellazioni dagli Albi camerali più consistenti si sono registrate nelle costruzioni, meno 48 ditte artigiane, e nel commercio, meno 9 unità. A compensare il saldo - che altrimenti sarebbe più ne-
gativo - sono le nuove iscrizioni trimestrali (24) a fronte delle cancellazioni (18). A commentare i dati, Antonio Cappiello, esponente materano di Democrazia Cristiana con Rotondi. «Bisogna investire e puntare sui giovani, sulle eccellenze e sulla digitalizzazione - ha dichiarato - per dare una mano concreta alle piccole e medie imprese. Dopo le difficoltà nate a causa della pandemia, urge mostrare vicinanza a tutti coloro che hanno fatto una vita di sacrifici anche per il proprio territorio. È evidente che il settore non possa reggere a lungo. Mi riferisco in particolare agli artigiani e ai piccoli impren-
ditori che continuano ad essere un’eccellenza dei nostri territori offrendo un valore aggiunto al nostro turismo. Però, per troppi anni, sono stati dimenticati, pertanto, è giunto il momento di dare un segnale e investire nei loro confronti. Solo così potranno affrontare le sfide della contemporaneità rimanendo competitivi». «Serve maggiore respiro e il centrodestra saprà avere un occhio di riguardo verso coloro che, con il duro lavoro, rappresentano la spina dorsale dell’economia lucana e, da sempre, hanno aiutato la nostra regione a essere un luogo speciale per i tanti visitato-
__ Cappiello
ri provenienti da tutto il mondo - ha concluso Antonio Cappiello, esponente materano di Democrazia Cristiana con Rotondi -. Dunque occorre dare una
risposta seria e investire per permettere loro di poter continuare a produrre e trasmettere il loro patrimonio di saperi alle nuove generazioni».
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Riuscirono a sottrarre 4 mila e 800 euro più diversi monili in oro: la vittima un’anziana donna di Grassano
Truffa del finto nipote: la Procura chiude il cerchio su 2 campani
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a Polizia di Stato di Matera ha notificato l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale, nei confronti di due giovani della provincia di Napoli, di 34 e 27 anni, indagati per truffa. Dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura della Città dei Sassi, gli accertamenti compiuti necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, è emerso che i due, con artifici e raggiri, in concorso con complici non ancora identificati, si sarebbero impossessati della somma di 4 mila e 800 euro e di di-
versi monili in oro, appartenenti ad un’anziana donna di Grassano. L’episodio risale allo scorso anno, quando la donna ha ricevuto una telefonata da un uomo che si fingeva suo nipote, esortandola a consegnare la somma, come corrispettivo per la consegna di un pacco che sarebbe stato recapitato di lì a poco tempo. Al telefono, però, non c’era il nipote ma un impostore, che l’avrebbe convinta ad aprire la porta al presunto corriere e a consegnargli la somma richiesta. Mentre la donna continuava a parlare al telefono con il falso nipote, il corriere la convinceva a
consegnare anche diversi monili in oro a garanzia dell’avvenuta consegna del pacco. Solo a quel punto, l’anziana donna si accorgeva che non le era stato lasciato alcun pacco e che era rimasta vittima di una truffa. «Ancora una volta - ha ricordato il Questore della provincia di Matera Emma Ivagnes - si rammenta di fare la massima attenzione quando si è contattati al telefono da persone che si spacciano per parenti, chiedendo denaro o altre utilità. Se avete anche un minimo dubbio, non aprite la porta di casa a sconosciuti e contattate immediatamente le Forze dell’Ordine».
IL GIUDICE CENTORE E IL SOSTITUTO PROCURATORE LASALA
Tribunale Lagonegro 2 nuovi Magistrati
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l Tribunale di Lagonegro, immessi in servizio ieri due nuovi Magistrati. Sono rispettivamente la dottoressa Edvige Centore che ricoprirà la carica di Giudice penale del locale Tribunale ed il dottor Vittorio Lasala che sarà un nuovo Sostituto della Procura. Il Collegio del Tribunale, era presieduto dal dottor Filippo Lombardi coi Giudici a latere Antonio D’Anello e Riccardo Sabato, con la presenza del sostituto Procuratore dottoressa Giovanna Le rose, assistiti dal direttore del Tribunale dottor Biagio Costanzo. Caloroso il saluto di benvenuto e di buon lavoro, sia da parte dei membri del collegio che dal locale foro rappresentato per l’occasione dal vicepresidente, l’avvocato Eugenio di Bisceglie, e dalla Camera penale con l’avvocato Giordano. I nuovi Magistrati sono immediatamente operativi.
STIGLIANO Spaccio di droga, per il classe ‘89 Annoscia condanna ad 8 anni di reclusione: respinto il ricorso
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Banda Calvello, per il «fornitore» pugliese pena confermata paccio di droga e banda dello stiglianese banda” guidata dal 37enne stiglianese Angelo Rocco Calvello: per il classe ‘89 nato a Bari, il ritenuto «il fornitore di Noicottaro» Nicola Annoscia, confermata la condanna ad 8 anni di reclusione. Nel 2022, la Corte d’Appello di Potenza aveva confermato la sentenza con cui il Gup del locale Tribunale, nel 2021 e all’esito di rito abbreviato, aveva ritenuto Calvello, la compagna Annamaria Scazzariello, Annoscia, Rocco Leonardo Lasaponara, Filippo Serra Filippo e Iliass Harrati, di origini marocchine ma da an-
ni residenti in Basilicata, colpevoli dei reati loro contestati condannandoli a pene dai 7 ai 17 anni di carcere. Tranne che per Annoscia, il Gup riconobbe la partecipazione degli imputati ad una organizzazione criminale volta al traffico di sostanze stupefacenti operativa dall’agosto del 2017, «dotata di armi ed operante in Matera, Potenza e zone circostanti». Ad Annoscia, addebitate plurime cessioni di stupefacente di vario genere a diversi acquirenti. Col ricorso in Cassazione, Annoscia ha principalmente contestato la ricostruzione che ha portato al giudizio di colpevolezza
nei suoi confrenti, in assenza di sequestri di sostanza stupefacente. Decisive, però, le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Matteo Wilk, «appartenente al clan avverso Schettino», ritenuto «attendibile» sulla base dei riscontri effettuati, nonchè le dichiarazioni del coimputato Pascarelli, dagli inquirenti ritenuto, al pari di Calvello, capo e promotore dell’associazione, ed il contenuto di plurime intercettazioni, prima fra tutte quella del 30 marzo del 2018 che ha registrato «in diretta», secondo l’accusa, la cointeressenza criminale nel settore della compravendita di stupefa-
centi tra Annoscia e Cal- missibile e condanna ad 8 vello. anni di reclusione conferPer questi ed altri motivi, mata. ricorso dichiarato inamF. MOL
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POTENZA Da mandatario dell’Ente pubblico accusato di essersi appropriato di oltre 55mila euro: la Cassazione bis non cambia la pena (2 anni e 4 mesi)
Siae, a Guarino rideterminate soltanto le pene accessorie
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a retto l’accusa a carico di Salvatore Guarino di Potenza, di essersi appropriato, quale mandatario Siae, di oltre 55mila euro, e dopo la revoca del mandato, di essersi qualificato falsamente come mandatario, nonostante non lo fosse più, per continuare a ricevere pagamenti"dei diritti di autore senza versarli, per l’appunto, alla Siae. Il rinvio da parte della Cassazione alla Corte d’Appello di Salerno, il secondo grado a Potenza
sulle contestate condotte di peculato si concluse nel 2020, ha poco cambiato l’esito. Nel nuovo giudizio, la sentenza l’anno scorso, i giudici ritennero che, in assenza della qualifica pubblicistica le condotte successive alla revoca del mandato Siae, continuava, per l’accusa, a «presentarsi agli Enti come mandatario della Siae» integrassero il reato di truffa, che, però, era prescritto. Revocate le statuizioni civili, pena finale rideterminata in 2 anni e 4 mesi
di reclusione. Nuova impugnazione di Guarino dinanzi agli “ermellini”. La Cassazione ha annullato, senza rinvio, la sentenza di Salerno impugnata, limitatamente alle pene accessorie e cioè rideterminando in 2 anni la durata dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici ed eliminando la sanzione dell’incapacità di contrattare con la Pubblica amministrazione. Per il resto, ricorso inammissibile. FMOL
SASSO DI CASTALDA, LA LETTERA: «FINISCE MALE»
Minaccia al sindaco: multa e risarcimento
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issive al sindaco, recapitate presso la sede comunale, con frasi dal tenore della seguente: «Pagala tu o finisce male». Oltre alla richiesta di effettuare il pagamento di una cartella esattoriale, anche richieste lavorative. La vicenda è avvenuta a Sasso di Castalda. I protagonisti, il cittadino classe ‘66 Salvatore Perrone, e Rocco Perrone, in qualità di sindaco. Il Giudice di pace emise condanna alla pena di 300 euro di multa per il reato di minaccia ed il Tribunale di Potenza, l’anno scorso, in funzione di giudice d’Appello confermò anche il risarcimento dei danni nei confronti della parte civile. Il cittadino non si è arreso e ricorrendo in Cassazione ha puntato sulla mancata lesività della frase riportata, non idonea a cagionare uno stato di turbamento psichico. A pochi giorni dalla prescrizione del reato risalente al 2015, ricorso dichiarato inammissibile e verdetto confermato: multa e risarcimento.
VIGGIANELLO, IL SINISTRO NEL 2014: FATALE L’ASSENZA DI PROTEZIONI
Incidente mortale ponte torrente Frida: colpa anche del progettista
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a riforma, in Appello a Potenza e nel 2022, dell’assoluzione pronunciata dal Tribunale di Lagonegro nel 2018 nei confronti di Nicola Bencardino, accusato di omicidio colposo in qualità di responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Viggianello e progettista dei lavori di completamento e ripristino della strada comunale extraurbana “Falascoso-Cropani”, è stata confermata dalla Cassazione. Il Tribunale di Potenza, che condannò Bencardino, pena sospesa, a 6 mesi di reclusione, dispose, con liquidazione dei danni da stabilire in sede civile, anche provvisionali provvisorie esecutive di complessivi 250 mila euro in favore delle parti civili. Il processo penale è scaturito dalla tragedia stradale che si verificò nella notte tra il 20 e il 21 novembre del 2014 lungo l’extraurbana citata, in contrada Cornale, agro del Comune di Viggianello, in un punto in cui la strada si immette su un ponte che scavalca il torrente Frida. La vittima, un uo-
mo, si trovava alla guida di una Fiat 500 e, giunto all’altezza del ponte, perse il controllo dell’auto che si ribaltò e precipitò nel letto del torrente. Le gravissime lesioni riportate, il ponte distante più di dieci metri di altezza dal greto del torrente, ne determinarono il decesso. A Bencardino, contestato di aver omesso «di prevedere idonei dispositivi di protezione atti al contenimento dei veicoli che dovessero tendere alla fuoriuscita dalla carreggiata stradale». L’assoluzione originaria, era stata motivata, in sintesi, dal fatto che l’obbligo dei dispositivi di protezione fosse limitato alle strade nelle con velocità consentita pari o superiore ai 70 chilometri orari, mentre l’extraurbana in questione, aveva un limite di 30. Per i Giudici d’Appello, no: obbligo in presenza di ponti e viadotti situati in posizione pericolosa, a prescindere dalla velocità massima per la quale la strada è progettata. Così anche per la Cassazione. FER MOL
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Interventi salvavita grazie alla telemedicina e alle prestazioni dei farmacisti di Matera e Calciano: un 19enne e un anziano si erano rivolti ai presidi per un elettrocardiogramma
Le farmacie salvano anche il cuore: due gli episodi che si sono verificati nel materano
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e farmacie continuano a salvare vite. Due gli episodi che si sono verificati nel materano e che hanno visto protagonisti i farmacisti del posto. Nel primo caso, un giovane diciannovenne si è recato presso la farmacia Guerricchio di Matera, inviato dal medico curante, per un persistente dolore al petto unito a gastroenterite. Sottoposto immediatamente ad elettrocardiogramma, i valori cardiaci sono risultati molto alterati per cui è stato chiesto l’immediato intervento del 118 che ha trasportato il giovane presso l’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera dove è stato ricoverato in Utic per una miocardite. A Calciano, invece, l’epi-
sodio molto simile a quello della Città dei Sassi ha riguardato una persona anziana cardiopatica che si è recata presso la farmacia Decuzzi per sottoporsi ad elettrocardiogramma su indicazione del cardiologo
che lo ha refertato in un consulto di telemedicina. Anche in questo caso, l’ecg ha dato valori alterati, per cui l’uomo è stato soccorso dal 118 e ricoverato d’urgenza per fibrillazione atriale ad alta fre-
quenza. Si tratta di due episodi che mettono in luce il miglioramento, nonché cambiamento sostanziale, della sanità che con le evoluzioni ministeriali si trasforma e si potenzia non solo at-
traverso la telemedicina, ma soprattutto mediante il ruolo predominante delle farmacie che, soprattutto nelle aree interne, finiscono per diventare veri e propri presìdi di primo soccorso utili soprattutto nelle aree ancora lontane dagli ospedali. Il Presidente di Federfarma Basilicata, Antonio Guerricchio, evidenzia come «per le farmacie risulta di particolare importanza anche l’imminente avvio dei servizi di telemedicina gratuiti per gli aventi diritto: un servizio che si porrà in maniera utile per tutta la sanità regionale riuscendo, le farmacie stesse, a contribuire ad un sostanziale snellimento delle liste d’attesa e garantendo un rapporto più diretto con il cittadino-utente».
L’iniziativa organizzata in contemporanea in nove regioni italiane a cura del nuovo network nazionale “Ditelo sui tetti” si è svolto presso il Consiglio regionale di Basilicata
A Potenza il primo incontro in materia di cure palliative e fine vita
L’
iniziativa “The care day” in materia di Cure palliative e fine vita, si è svolto a Potenza giovedì scorso presso la sede del Consiglio regionale di Basilicata, organizzata in contemporanea in nove regioni italiane a cura del nuovo network nazionale “Ditelo sui tetti” l’occasione è stata offerta a seguito della prevista discussione di una discutibile Proposta di Legge regionale finalizzata alla promozione e alla prassi dell’eutanasia; proposta che, in verità, proprio il giorno prima in Regione Veneto aveva fatto registrato la sua prima battuta d’arresto. L’evento si è aperto con il messaggio trasmesso on line dal coordinatore del network, l’avv. Domenico Menorello, cui ha fatto seguito un videomessaggio del noto ricercatore Angelo Vescovi, presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, che ha illustrato i con-
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tenuti salienti del nuovo parere pubblicato sulle Cure palliative dallo stesso CNB. Sono seguiti i saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Carmine Cicala, il breve contributo di tipo pastorale dell’Arcivescovo di Potenza, Salvatore Ligorio e quello del segretario della Consulta delle aggregazioni laicali, Gennaro Macchia. Quindi il dr. Marcello Ricciuti, Direttore dell’Hospice dell’Azienda Ospedaliera “San Carlo” di Potenza, ha evidenziato, dal punto di vista clinico e deontologico, tutte le aporie e le contraddizioni della pretesa eutanasica, proponendo le Cure palliative quale decisiva alternativa alle richieste di suicidio assistito e mettendo in evidenza le carenze strutturali presenti in questo settore della sanità. Nel successivo intervento l’avv. Carmen Agoglia, presidente dei Giuristi cattolici di Potenza, commentando la sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale ha tra l’altro contestato la lettura fuorviante che si tenta di farne e la pretesa di fondare su di essa un inesistente “diritto al suicidio”, laddove il nostro ordinamento colloca il “diritto alla vita” in posizione apicale e di inviolabilità. Da ultimo il dr. Rocco Gentile, nella qualità di direttore del Centro di Bioetica Lucano, ha dimostrato che una legge che consentisse a chiunque di decidere della propria vita sofferente non potrebbe mai definirsi “neutrale”, ma sarebbe solo il segno della tragica vittoria
della cultura dell’abbandono, tante volte denunciata da Papa Francesco. Al termine il moderatore dei lavori, arch. Giancarlo Grano, ha indicato ai decisori politici del Consiglio regionale qualunque sia il loro schieramento (e perfino al di là delle ragioni di merito clinico, giuridico e filosofico emerse dall’incontro) l’ineludibile dovere morale di favorire e rafforzare in Regione l’assistenza e le Cure palliative, vera espressione di civiltà del nostro Servizio Sanitario. Significativo, a questo proposito, è parso l’impegno annunciato dal presidente Cicala, di voler portare all’attenzione della prossima Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali le conclusioni dell’evento lucano, con particolare riferimento anche al recente, autorevole parere dell’Avvocatura dello Stato che ha accertato l’incompetenza delle Regioni nella materia del fine vita, che per propria natura chiama in causa esclusivamente il livello nazionale.
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MARTEDÌ 23 GENNAIO 2024 07:00
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Potenza
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POTENZA Le scale esterne rese pericolose dal ghiaccio. La consigliera di csx Blasi: «Tutti i disagi sono comunicati all’Amministrazione che non interviene»
Al Cpia «negato pure l’accesso alle aule, al Comune evidentemente non interessa» DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Ancora una volta ci troviamo a raccontare la difficile situazione in cui frequentano le lezioni gli studenti del Cpia di Potenza. Il Centro provinciale per l’Istruzione degli adulti che ha sede in un edificio comunale in via Lacava presenta una serie di criticità comunicate da tempo al sindaco Mario Guarente ma mai affrontate seriamente e soprattutto mai risolte. Al problema inerente gli spazi angusti ed nadeguati ad ospiare il numero sempre crescente di alunni che frequentano le lezioni si è aggiunto il malfunzionamente dell’impianti di riscaldamente che ha costretto la dirigente scolastica Giovanna Sardone a sospendere le lezioni qualche giorno prima delle vacanze di Natale peer poi tornare a gennaio e rendersi conto che non era stato effettuato nessun intervento da parte del Comune tanto che ancora oggi si fa lezione con un
impianto funzionante “a metà”. Ma non è finita qui è delle scorse ore l’ennesimo problema riscontrato: le scale per accedere alla struttura sono impraticabili a causa del ghiaccio che si è formato. Le scale sono, va ricordato, di emergenza diventate con il tempo rampa di accesso principale alla struttura. Una rampa in ferro, facile preda del ghiaccio che la rende pericolosa nei mesi invernali. Consapevole di questa problematica, la dirigente scolastica aveva inoltrato richiesta di pacchi di sale antighiaccio ma, come sempre accade quanto pare, la richiesta è rimasta inascoltate creando non pochi disagi ieri mattina. Di questa situazione si è fatta portavoce la consigliera di opposizione Angela Blasi che dal suo profilo social tuona: «Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, sancito nel diritto internazionale dalla Dichiarazione universale dei diritti Umani e nella
__Le scale dell’edificio che ospita il Cpia
Art. 34 della Costituzione Italiana.Allora perché agli studenti e studentesse del C.P.I.A di Potenza non è garantito nemmeno l'accesso alle aule? Senza dimenticare i disagi dovuti al non funzionamento dei riscaldamenti ed alle richieste di una sistemazione migliore per alunni e docenti. Disagi palesemente dichiarati dalla dirigenza scolastica all'Amministrazione del Comune
di Potenza. Disagi che evidentemente non interessano a chi dovrebbe occuparsene». Sono tanti, anzi troppi i disagi che gli alunni e tutto il personale scolastico subiscono a causa di una struttura evidentemente non idonea a soddisfare le esigenze di una scuola che ha gli stessi diritti di tutte le altre. Diritti che andrebbero riconosciuti.
L’assessore all’urbanistica annuncia l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per un importo di 4,5 milioni di €
Teleriscaldamento a Bucaletto, Vigilante: «Fatta scelta di sostenibilità ambientale ed economica»
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n progetto di fattibilità tecnico-economica per un importo complessivo di 4,5 milioni, per la realizzazione di una rete di teleriscaldamento in grado di utilizzare l’energia termica prodotta dall’impianto della SiderPotenza, è quello che è stato approvato dalla Giunta comunale nel corso della sua ultima seduta. A renderlo noto l’assessore all’Urbanistica che spie-
ga come, nell’ambito della transizione energetica, il teleriscaldamento sia «un sistema affidabile ed efficiente per riscaldare le case, in grado di rispettare l’ambiente e utilizzare risorse disponibili sul territorio. Una forma di riscaldamento che consiste nella distribuzione, attraverso reti di tubazioni coibentate, perlopiù interrate, di acqua calda, surriscaldata o vapore, il cosiddetto fluido
termovettore, proveniente da una grossa centrale di produzione, nel nostro caso l'acciaieria Pittini. Con questo sistema l'acqua arriverà alle abitazioni essendo utilizzata negli impianti di riscaldamento e, successivamente, ritornerà alla stessa centrale a una temperatura più bassa». «Il teleriscaldamento è una scelta di sostenibilità ambientale ed economica – prosegue l’assessore Vigilante – perché comporta l’eliminazione dei costi di acquisto della caldaia e una riduzione dei costi di esercizio e manutenzione rispetto agli impianti termici tradizionali. A tutto questo si somma un maggiore livello di sicurezza. Dal punto vista ambientale, il teleriscaldamento garantisce una maggiore efficienza energetica, un risparmio del combustibile utilizzato e un minor consumo di fonti primarie di energia di origine fossile. L’intervento, finanziato con i Fondi PNRR, nell’ambito del Piano Nazionale Qualità dell’Abitare (Pinqua), rap-
presenta un passo che riteniamo di grande importanza e che consentirà di iscrivere la Basilicata tra le 8 regioni dotate di tale tecnologia. Il passo che la Potenza sta compiendo, a cominciare da Bucaletto, rappresenta una visione della città che può è deve saper mettere a frutto le proprie peculiarità, facendone punto di forza. Il teleriscaldamento rappresenta inoltre uno dei pilastri che già nel Masterplan di candidatura a finanziamento, veniva definito parte del Green Social Economy, capace di abbattere i costi della gestione degli immobili per le fasce di popolazione con redditi meno alti. A ciò si sommi la possibilità di creare le condizioni, grazie alle rete di teleriscaldamento che si andrà a realizzare, per una valorizzazione immobiliare del quartiere di Bucaletto, anche per quanto riguarda l’opportunità per gli imprenditori di voler investire nel quartiere, garantendo case ad altissima efficienza energetica e bassissimo
impatto ambientale». La predisposizione di una rete di teleriscaldamento comporterà una ulteriore opportunità, quella di poter gestire, a costi sostenibili, strutture molto energivore come per esempio la tanto attesa piscina olimpionica. «Ci sia consentito di affermare che con un certo orgoglio – conclude l’assessore all’Urbanistica Vigilante – portiamo avanti questo progetto di cui si è sempre parlato, ma per il quale nulla di concreto si era mai compiuto rispetto alla sua attuazione. L’occasione infine ci è utile tributare un doveroso ringraziamento alla Siderpotenza del gruppo Pittini, per la grande disponibilità accordata all’Amministrazione, per la fase di studio e, soprattutto, per averci offerto la disponibilità a cedere il calore in eccesso prodotto dall’impianto, fin dalla fase di candidatura del progetto, anche sulla base della loro consolidata esperienza nell’ambito di queste tecnologie».
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Potenza e Provincia
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POTENZA Il consigliere di opposizione del M5S: «Urge approvare in via definitiva la variante normativa semplificata al Regolamento Urbanistico»
Rigenerazione urbana, Falconeri: «Accelerare sul recupero degli edifici di pregio dismessi»
_ Falconeri
POTENZA. «Oggi Potenza ha una grande opportunità di rigenerazione del patrimonio urbano. Grazie allo strumento delle SRAU è possibile procedere al riutilizzo ed alla rifunzionalizzazione di immobili, in molti casi degradati, per un utilizzo diverso da quello per funzioni pubbliche» ha affermato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Marco Falconeri. «Con questo strumento si è aperta una procedura di adesione dei privati miranti alla presentazione di progetti per il recupero di alcuni edifici classificati come "armatura urbana". - continua il consigliere di opposizione - Sin ora sul tavolo ci sono 5 progetti per il recupero di altrettanti edifici "storici" del capoluogo ossia l'ex palazzo dell'Enel di corso Garibaldi, l'ex di-
spensario di via Vaccaro in zona limitrofa al Liceo Classico, il fabbricato dismesso all'imbocco della salita di via Leoncavallo, l'ex clinica Luccioni di via Mazzini, un fabbricato in via Viggiani». «Si tratta di un'occasione unica con la quale il Comune ha la possibilità di stipulare apposita Convenzione con il privato che può contemplare tra l'altro la riserva e la cessione gratuita di una quota di Superficie utile lorda del 25%. - continua Falconeri - Adesso il Consiglio Comunale è chiamato all'approvazione definitiva della variante normativa semplificata al vigente Regolamento Urbanistico per dare attuazione a questi interventi». Sul tema va sottolineato che il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto «la politica della rigenerazione urbana che consente di contrastare il consumo di suolo e recuperare il patrimonio edilizio esistente. In questo contesto però il procedimento di approvazione è risultato più lungo del previsto anche per contrasti interni alla maggioranza ed il provvedimento definitivo non è ancora atterrato in Aula» spiega il consigliere pentastellato. «Pertanto auspico che non solo si approvi questo provvedimento ma che si possa ampliare e potenziare lo strumento dello SRAU anche per la valorizzazione di altri contenitori in disuso come ad esempio l'ex Cinema Ariston. - conclude Marco Falconeri consigliere comunale del Movimento 5 Stelle - In questo senso occorre inserire nell'agenda programmatica per le prossime elezioni questo aspetto urbanistico fondamentale».
Graziadei: «Per le utenze molto lontane restano i cassoni nei pressi dell’isola ecologica»
Anzi, raccolta differenziata dei rifiuti: «Il porta a porta anche nelle periferie»
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DI EMANUELA CALABRESE
ontinua l’impegno dell’Amministrazione comunale di Anzi per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti e incrementare la percentuale della differenziata. Da ieri 22 gennaio «il servizio di raccolta porta a porta sarà ampliato anche alle utenze domestiche dislocate in estrema periferia come Via Santa Maria Maddalena/Ischia, Contrada Santa Croce, Contrada Matina/ Ischia, Contrada Macinile, Contrada Pastini, Contrada San Giovanni, Contrada Potente, Contrada Piano del Monaco, Contrada Precese, Contrada Fontana del Fosso, Contrada Martino, Contrada Picerno, Contrada Raia, Contrada San Leo, Contrada Santa Caterina – spiega il Sindaco Filomena GraziadeiAlmeno per ora, le utenze
estremamente lontane dal centro abitato situate a Contrada Groppa, Contrada Acqualatiglia, Contrada Matinella, Contrada Cupolucchio, Contrada Cornaleta, Chiuse,Contrada Orto la Corte,Contrada Serra, Contrada Torre, Contrada Piano Battaglia e Contrada Piano del Monaco devono continuare a conferire i propri rifiuti nei cassoni stradali allocati nei pressi dell’isola ecologica in località Aia San’Antonio, continuando ad usufruire della riduzione Tari e pagando solo il 60% del ruolo». Ma il Primo cittadino rinnova anche «l’invito a tutti coloro che hanno la possibilità di smaltire l’umido con il compostaggio di richiedere le compostiere in dotazione del comune, usufruendo così della riduzione sul ruolo Tari del 10%». Per quanto concerne il kit, Graziadei spiega: «Coloro che non han-
no ancora ricevuto il bidoncino anti randagismo possono chiamare lo Sportello del Cittadino. Differenziamo il più possibile i nostri rifiuti affinché questi possano diventare una risorsa attraverso il riciclo». Nei giorni scorsi il Sindaco insieme all’assessore Licia Andriuzzi e alla dott. ssa Anna Lanza, funzionaria dell'Ente di governo Egrib ha trascorso una giornata all'insegna dell'educazione ambientale con tutti gli studenti, scolari ed insegnanti dell' Istituto Comprensivo “ V. Alfieri “ Plesso di Anzi, e proprio a latere di questo incontro il Sindaco conclude: «I ragazzi hanno partecipato con entusiasmo interagendo con domande e riflessioni su quanto e su come fare per tutelare l'ambiente esaminando tematiche inerenti il ciclo dei rifiuti con particolare attenzione alle “4R” ed è pro-
LO ANNUNCIA L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI
Pn Metro Plus, Picerno: «Riqualifichiamo gli spazi cittadini degradati»
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ell’ambito del percorso percorso avviato con il Piano Sociale di Zona 2022-24, nel dare concreta attuazione ad alcune delle linee di attività programmate, il Comune di Potenza ha intercettato un canale di finanziamento a valere sul programma PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027, che ha come obiettivo sfidante la rigenerazione di aree fragili, caratterizzate da disagio socio-economico e abitativo. A tal riguardo, domani alle ore 16, nel Palazzo della Cultura è previsto l’incontro del Distretto dell’Inclusione – Rete della Protezione e Inclusione Sociale. La riunione costituisce l’occasione per delineare lo stato di attuazione e gli esiti del monitoraggio relativi agli obiettivi e agli interventi programmati in maniera condivisa nel Piano Sociale di Zona 202224 e per arricchire e concretizzare la visione strategica in tema di inclusione e innovazione sociale alla quale il Comune di Potenza vuole dare attuazione nei prossimi anni. «Il Distretto dell’Inclusione si configura quale stakeholder fondamentale del processo di coprogettazione e di partecipazione allargata – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Fernando Picerno – processo finalizzato a consentire l’attuazione, a regia dell’Autorità di Gestione, delle azioni previste nell’ambito delle priorità 5 e 6 dedicate alle città medie, all’interno del programma PON Metro». «In questa ottica, l’Amministrazione comunale vuole valorizzare il percorso e gli obiettivi delineati con il Piano Sociale di Zona 2022-24, sia potenziando gli aspetti generativi del welfare di comunità per allargare l’offerta cittadina verso le fasce di popolazione vulnerabile, sia riqualificando in chiave culturale e di accessibilità e fruibilità turistica gli spazi pubblici cittadini attualmente sottoutilizzati o degradati» conclude l’assessore Picerno.
prio incentrando l'attenzione sul riciclo che ho colto l’occasione per illustrare il nuovo calendario di raccolta differenziata del Comune affinché, attraverso le giuste e buone pratiche della corretta raccolta differenziata "Il rifiuto torna in vita". Ai ragazzi è stato affidato l'incarico di ambasciatori con il duro
compito rieducare i cosiddetti "grandi" affinché tutti possano contribuire a creare un ambiente migliore dove far vivere i "piccoli"».
Provincia
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MELFI Stellantis, settimana di incontri al Mimit. Sindacati fiduciosi, ma ribadiscono: «Non bastano gli ammortizzatori sociali»
«Serve un percorso di vera riqualificazione industriale»
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ome annunciato a Potenza dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è questa la settimana di incontri per la valutazione degli investimenti per il rilancio, stabilimento per stabilimento, tra cui quello di Melfi, della produzione Stellantis in Italia. Poi il 1° febbraio, il tavolo sull’intero settore dell’automotive. «Come organizzazioni sindacali - hanno dichiarato per Fim, Uilm, Fismic e Uglm, Evangelista, Lomio, Capocasale e Palumbo - riteniamo importante e fondamentale questo percorso, accompagnato da una richiesta di incontro fatta a livello territoriale, con la quale vogliamo capire le future gare per Melfi ed il loro fabbisogno ordinario, che deve prevedere anche che queste gare restino sul ter-
ritorio lucano, con i lavoratori, che continueranno il loro presidio nell’area industriale di Melfi non escludendo ulteriori azioni di lotta affinché le nostre richieste, ma soprattutto gli impegni del ministro, non siano solo annunci ma percorsi concreti, perché come abbiamo ribadito in queste due settimane, oggi da Melfi parte purtroppo quello che da mesi stiamo denunciando, il passaggio all’elettrico non può non tener conto del disastro sociale che può provocare. Pertanto non ci accontenteremo degli ammortizzatori sociali ma vogliamo capire in modo fattivo ed in modo serio qual è l’impatto sulle commesse attuali e accompagnare anche un percorso di vera riqualificazione industriale». «Da Melfi, con questi lavoratori - hanno proseguito i sindacalisti -, prove-
remo a far capire alla politica, che ha voluto la transizione, che non può e non deve dimenticare il lavoro ed i lavoratori. La Basilicata non può fare a meno di questa area industriale. Come organizzazioni sindacali, in questi due anni, abbiamo fatto tutto il possibile affinché
si garantisse un percorso che ha visto l’assegnazione di cinque vetture elettriche ed una ibrida». «Ora - hanno concluso per Fim, Uilm, Fismic e Uglm, Evangelista, Lomio, Capocasale e Palumbo - tocca alla politica creare da un lato le giuste condizioni affinché Stel-
lantis si impegni a mantenere anche le commesse della logistica e dell’indotto a Melfi e accompagnare un piano vero di riqualificazione industriale e cogliere, viste le ingenti somme messe a disposizioni, nuove opportunità di lavoro per questo territorio».
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Provincia
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Il presidente della Provincia di Potenza: «L’intervento prevede circa 870 mila € di fondi Fsc. Oggi la consegna ufficiale alla ditta appaltatrice»
Giordano: «Al via i lavori lungo la Sp18 Ofantina» «S
i tratta di un importante intervento che prevede l'utilizzo di 870.669,63 euro del “Fondo sviluppo e coesione” richiesti dalla Provincia di Potenza alla Regione Basilicata». Ne dà notizia il Presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano d'intesa con gli uffici provinciali che hanno seguito la fase della progettazione e della relativa gara d'appalto.
«Una ulteritore nuova risposta alle esigenze più volte appalesate dai cittadini e dai loro amministratori - precisa Giordano - atteso che gli standard funzionali e di accessibilità dell’arteria, non sono da tempo adeguati alle aspettative della popolazione e degli imprenditori che risiedono e operano nell’area. E tutto questo anche in relazione alla interlocuzione continua avuta con l'amministrazione comunale venosina e gli incontri con i cittadini che hanno consentito di fatto la messa a punto di un intervento necessario per migliorare le condizioni di vivibiltà del territorio interessato». La strada oggetto d’intervento collega l’abitato di Venosa con la S.S. n.93 e si caratterizza per la presenza di tratti spesso invasi da fango proveniente da fondi e accessi, anche a causa dell’incuria degli stessi proprietari. La mancata previsione, nell'originaria realizzazione dell'arteria, di un sistema di regimazione delle acque superficiali e di fossi di guardia, oltra all'incauta aratura dei suoli finanche nella fascia di pertinenza della strada, hanno progressivamente peggiorato il grado di sicurezza stradale. «Peraltro, la SP 18 “Ofantina”, - aggiunge il Presidente della Provincia di Potenza, Gior-
dano - pur non costruita con tale finalità, è ormai utilizzata soprattutto da mezzi pesanti che raggiungono le molte aziende dell'area, fenomeno che causa ulteriore ammaloramento del fondo ed è strategica, nella sua interezza, per garantire una mobilità in sicurezza da e verso il cuore della regione». Dal punto di vista tecnico va detto che considerato l’importo limitato, insufficiente per far fronte all’intervento lunga l'intera arteria (di estensione complessiva pari a 23,400 km), si sono individuati i tratti che necessitano di maggiore attenzione, al fine di elevare la qualità della via, ragion per cui l'opera deve intendersi quale primo lotto (di un complessivo intervento programmabile) finalizzato al parziale ripristino della funzionalità e all'aumento del grado medio di sicurezza. Il progetto prevede l’esecuzione delle seguenti lavorazioni: - pulizia e ripristino di cunette, zanelle e banchine; - realizzazione di un muro con zanella in calcestruzzo tra il km 17+000 e il km 20+000 di estensione pari a circa 400 metri lineari; consolidamento della strada attraverso un pacchetto composto da bynder e tappetino; - rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale nelle zone di maggior rischio.
A Cronache, il sindaco: «Le buche sono profonde e rappresentano un pericolo per chi percorre l’arteria. Non siamo cittadini di serie B, urge intervenire»
SP55 “Cerentina”, Rafti: «Abbiamo più volte chiesto l’intervento della Provincia ma non siamo ascoltati»
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ra giugno quando il presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano aveva annunciato il piano di interventi di ripristino e messa in sicurezza delle arterie viarie del Potentino che versano in condizioni disastrose. Una sorta di Piano Marshall al quale però pare non rientri la Sp 55 “Cerentina” nel territorio di Maschito. Una strada importante per la piccola comunità arbereshe che collega il borgo con la vicina Palazzo San Gervasio e che quotidianamente è utilizzata per accedere ai terreni e alle attività agricole e non solo presenti lungo l’arteria. La strada è completamente abbandonata a sè stessa da diverso tempo. Talmente tante le buche e voragini presenti che è anche difficile per gli automobilisti scansarle. Il sindaco Luigi Rafti ha, fin dal suo insediamento nel giugno 2022, contattato il presidente della Provincia per chiedere un intervento tempestivo e risoluivo di messa in sicurezza della SP 55. Richieste per lo più cadute nel vuoto. Almeno finora. «Abbiamo scritto decine di lettere e pec al presidente Giordano tutte cadute nel vuoto, o quasi. ha raccontato a Cronache il sindaco Rafti (nel riquadro) - La Sp55 “Cerentina” è un’arteria molto importante per la nostra comunità. È frequentata da agricol-
tori che si recano nei propri terreni, dagli studenti che raggiungono il plesso scolastico di Palazzo San Gervasio e da tutti i cittadini che per lavoro o per diletto la percorrono per raggiungere i paesi limitrofi. La situazione in cui versa è disastrosa, le buche presenti sono talmente profonde da rendere la strada pericolosa per la pubblica sicurezza. Ed è proprio per una questione di sicurezza che abbiamo chiesto l’intervento della Provincia. Si dovrà pur manutenere questa strada e renderla sicura e accessibile, non possiamo continuare così». «Siamo completamente abbandonati dall’Ente. Non siamo una comunità di serie B, vogliamo essere trattati come tutti gli altri comuni della provincia. Non chiediamo il rifacimento dell’intero
manto stradale ma almeno che vengano chiuse le buche in maniera decente. Si tratta di una questione di sicurezza. Non possiamo aspettare la tragedia prima di agire. Sarebbe opportuno intervenire prima. Qualche piccolo rattoppo è stato fatto ma nulla di significativo tanto che la strada è ancora costellata di voragini spaventose» continua Rafti. In effetti lungo il tratto “incriminato” qualche buca è stata chiusa ma a distanza di qualche metro se ne trovano molte altre profonde e altamente pericolose per l’incolumità di automobilisti e veicoli. Il sindaco Rafti e tutta la comunità maschitana sperano in un cambio di passo e in una effettiva quanto tempestiva risoluzione dell’annosa problematica . ROSAMARIA MOLLICA
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Officiante del rito funebre Monsignor Ligorio. Toccante il ricordo di Padre Antonio Savone, tra i tanti attestati di stima e affetto dai suoi fedeli e dalle varie Amministrazioni comunali
A Tramutola il saluto commoso della comunità lucana a don Antonio Petrone
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DI ANNA TAMMARIELLO
i sono svolti ieri i funerali del compianto don Antonio Petrone, il parroco prematuramente scomparso domenica mattina a causa di un malore che lo aveva colpito mentre era alla guida della sua auto. Da Marsicovetere, paese dove era guida spirituale, si stava recando nella vicina Paterno per sostituire un confratello. Ma in località Galaino il malore improvviso. A nulla sono valsi i soccorsi di un medico passato lì per caso e quelli del personale del 118. Una perdita che ha lasciato sgomento in non poche comunità, a partire dalla sua Tramutola, paese di origine, e in tutte quelle vicine dove molte Amministrazioni hanno espresso messaggi di cordoglio. «L’Amministrazione comunale di Paterno partecipa commossa al dolore che ha colpito la famiglia Petrone e le comunità di Tramutola e Marsicovetere. Nel cuore e nella mente dei tanti fedeli e delle tante persone che hanno avuto l’onore di farne la conoscenza resterà il ricordo di un’azione pastorale di elevata qualità teologica e la memoria di una straordinaria caratura umana». Nella giornata di ieri è stato proclamato, inoltre, il lutto cittadino nella comunità di Marsicovetere. «Con i sensi della mia stima nei tuoi confronti, e accompagnato da dolore e commozione, sono unito alla profonda gratitudine della tua comunità Marsicoveterese che ti saluta e ti abbraccia per sempre», ha scritto il sindaco Marco Zipparri il giorno della scomparsa. Ai funerali, celebrati ieri nella sua Tramutola, erano presenti molti rappresentanti istituzionali, non solo di Tramutola, Marsicovetere, Viggiano, ma anche di Satriano di Lucania e Sasso di Castalda,
dove era stato Parroco. «Una notizia tanto inattesa quanto triste per l’intera comunità-questo il messaggio di sgomento dall’Amministrazione di Satriano - Prima come amministratore poi da parroco della nostra parrocchia, dal 2001 al 2014, ha guidato la comunità di fedeli con amore e passione, sempre vicino nella preghiera a tutti, nei momenti felici quanto in quelli difficili. Si è spento subito dopo aver fatto la cosa che più amava, dopo aver celebrato la santa messa.Lascia un vuoto incolmabile non solo nella comunità dei fedeli ma in tutti quanti ne hanno apprezzato la fede e l’umanità, in tutti coloro che vedendo la luce della sagrestia accesa si sono fermati per un minuto di riflessione, per un consiglio, per un momento di profonda umanità e cultura». Rocchino Nardo, sindaco di Sasso di Castalda ha sottolineato, nel messaggio di cordoglio, di come «Sasso ti ha amato quando ha avuto il privilegio di averti quale suo pastore. Credenti, agnostici e atei, avevamo un rispetto profondo, rimasto tale per sempre. Amasti la nostra comunità senza la minima ipocrisia, vivendo il Vangelo genuinamente, pastore esemplare». La camera ardente, allestita nella Chiesa del Rosario, ha ospitato la salma. Le esequie sono state celebrate invece nella Chiesa Madre di Tramutola dove a svolgere la funzione religiosa vi era Monsignor Salvatore Ligorio. Non è mancata però un’apertura toccante di Padre Antonio Savone, amico fraterno. «Quando, poco dopo aver appreso la notizia, l’Arcivescovo mi ha chiesto di prendere la parola all’inizio della celebrazione esequiale come Vicario episcopale, ho provato, senza riuscirci, a declinare l’incarico a motivo del legame che c’è sempre stato tra me e Antonio. I ricordi sono innumerevoli, ma ce n’è uno che in modo par-
Nessuna autopsia sul corpo del 71enne rinvenuto in una piscina: alcune circostanze restano al vaglio dei Carabinieri
ticolare che lo ha sempre caratterizzato : l’incapacità di dir male di qualcuno. Riusciva sempre a scusare l’altro – talvolta fino a indisporre, quasi – anche quando la responsabilità era evidente. E questo profumava di vangelo perché, proprio come fa il Signore con noi, si può stigmatizzare l’errore ma mai chi sbaglia. Una larghezza d’animo come pochi sebbene mi ripetesse che io ero più generoso di lui. La Chiesa, la nostra Chiesa diocesana, da oggi è più povera. Ci conforta solo il sapere che ora svolgi il ministero dell’intercessore presso il Padre mentre contempli le cose come sono e non più come in uno specchio come, invece, accade ancora a noi». Tanti i confratelli presenti al rito funebre. La grande Chiesa Madre della Santissima Trinità di Tramutola non è riuscita ad accogliere tutte le numerose persone accorse per porgere l’ultimo saluto, tante quelle rimaste fuori, nei pressi delle due chiese. In filo diffusione era possibile seguire il rito funebre anche in altri punti del paese. Una valle intera si è stretta vicino la famiglia ricordando il prete buono che non faceva mai mancare una parola gentile per il prossimo.
ILLESO IL FIGLIO ALLA GUIDA, RESTANO DA ACCERTARE LE CAUSE
Nella chiesa di Muro Lucano i funerali Incidente al bivio di Filiano, dell’uomo trovato morto a Castelgrande
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essuna autopsia sul corpo del 71enne ritrovato morto a Castelgrande. Si sono difatti tenuti ieri, lunedì 22, i funerali presso la chiesa Snat’Andrea Apostolo in Muro Lucano, alle ore 14:30, con la salma giunta dalla Casa di riposo per anziani di Castelgrande, dove l’uomo da qualche tempo era ospite. Il corpo esanime dell’anziano era stato rinvenuto nel pomeriggio di sabato nelle acque di una piscina scoperta di un centro sportivo distante poche centinaia di metri dalla Rsa. L’uomo si era infilato il giubbotto e
si era allontanato nella notte di venerdì, facendo perdere le sue tracce. Per la scomparsa sono stati allertati i Carabinieri della Stazione di Muro Lucano, che si sono prontamente attivati insieme ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile. Le ricerche sono proseguite per molte ore, fino poi alla tragica scoperta della salma il pomeriggio successivo. Sul posto è giunto anche il medico legale per gli accertamenti del caso. Probabilmente però il 71enne sarebbe annegato e poi assiderato, considerando che il borgo sorge ad oltre 900 metri di altitudine e la giornata è stata caratterizzata da basse temperature e tra l’altro da una intensa nevicata.Si sperava in un finale diverso delle ricerche, invece il ritrovamento del corpo ha messo la parola fine a questa vicenda nel modo più drammatico. Sebbene si sia dato l’estremo saluto al concittadino, alcune circostanze di questo doloroso evento restano ancora al vaglio dei Militari dell’Arma.Dopo la veglia funebre di domenica, si sono pertanto svolte le esequie nel limitrofo comune di Muro Lucano, paese originario dell’uomo ed in cui vivono i familiari, per questo la notizia ha sconvolto le due comunità, quella di Castelgrande un borgo di poche anime in cui si è svolta la triste vicenda e quella di Muro Lucano che lo ha accolto per l’ultimo saluto. EMACAL
è morta la donna arrivata in codice rosso al “San Carlo”
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morta all’ospedale San Carlo di Potenza la 66enne Maria Incoronata Carlucci, che nella tarda serata di lunedì, poco dopo le 20, era rimasta ferita in un incidente sulla strada Potenza-Melfi. L’auto sulla quale viaggiava insieme al figlio - alla guida del veicolo - è sbandata finendo fuori strada - per cause da accertare - all’altezza del bivio per Filiano. La donna, originaria di Filiano (Pz), era stata trasportata nel nosocomio potentino in gravi condizioni. Ricoverata in codice rosso, a causa di un grosso trauma maxillo-cranico, è morta nella notte. Ferito in modo lieve il figlio.
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Matera
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L’INTERVENTO Abiusi (Ambiente e Legalità) sulla gestione della piattaforma dei rifiuti solidi urbani di La Martella a Matera
Scontri di quartieri evitabili, ce n’è per rivedere la Tari C’
DI PIO ABIUSI*
è da preoccuparsi perchè sia gli amministratori che i tecnici “preposti” al settore ambiente del Comune di Matera sono degli incompetenti e tra l’altro non usano leggere le autorizzazioni già accordate in Autorizzazione integrata ambientale (Aia). Oltre a quanto già autorizzato in quella piattaforma si potrebbe fare anche altro; ci riferiamo al tanto discusso impianto per la produzione di Biometano o ad una produzione più evoluta quale quella del Syngas che, dopo una fase sperimentale, ha visto l’istallazione di alcuni impianti specie in Italia Settentrionale. La discarica con relativo trattamento dei rifiuti non è popolare perchè è stata gestita male sin da quanto ha mosso i suoi primi passi all’inizio degli anni ‘90; non è stata accettata dalla cittadinanza perciò abbandoniamo il progetto. Quando la discarica e la relativa bonifica venne commissariata la cosa fu salutata con gioia, meno da chi pensava di fare buoni affari. Adesso che l’impianto torna in gestione al Comune, tempo max un mese, nascono i dolori di pancia eppure l’amministrazione comunale è stata oggetto di costante sollecitazioni da oltre un anno affinchè assumesse le dovute decisio-
ni gestionali. Adesso non c’è più tempo, bisogna agire, le chiavi per l’accesso alla piattaforma saranno consegnate al Comune a breve e l’impianto non può essere abbandonato altrimenti assisteremo ad un rapido degrado. È da premettere che quanto previsto nella Vas (Valutazione Ambientale Strategica) relativa all’aggiornamento della Pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti pubblicata il 1° dicembre 2023 risulta essere già superato. La relazione alla Vas afferma che in Basilicata non vi sono al momento impianti atti a trattare l’umido, in realtà di operativi ad oggi non ve ne sono. In Basilicata, invece, esiste un impianto per il quale è in corso l’autorizzazione per realizzare “l’End of Waste”. La raccolta differenziata è un processo utile per il riciclo del rifiuto ma nulla vieta che malgrado sia differenziato il rifiuto vada in discarica. La Ue nell’ambito delle misure relative alla economia circolare ha stabilito nuovi obiettivi per il riciclo dei rifiuti urbani: entro il 2025 dovrà essere riciclato almeno il 55% dei rifiuti urbani espresso in tonnellate,tale obiettivo salirà al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035. In linea teorica la Basilicata potrebbe raggiungere il 90-92% di riciclo nell’arco di poco tempo con l’End of Waste in corso di autorizzazione. Inquadrata la situazione generale possiamo scendere nello specifico di Matera. Possiamo ritirare l’indifferenziato e l’umido raccolti in città da Cosp Tecno Service; previa triturazione l’umido verrà avviato alla stabilizzazione negli im-
pianti già esistenti in piattaforma. L’indifferenziato abbisogna solo della tritovagliatura. Il Css-rifiuto così ottenuto andrebbe avviato ad altro impianto, presente in Regione per essere valorizzato come Css-Combustibile che non è considerato rifiuto ma prodotto. Solo allora il Css-C può essere conferito ai cementifici o alle centrali elettriche e la percentuale del rifiuto riciclato salirebbe vertiginosamente. Il nostro impianto di compostaggio dopo un adeguamento imposto dagli uffici regionali e durato 15 mesi ha funzionato regolarmente dal Luglio 2017 a dicembre 2019 , data in cui è partito il nuovo sistema di raccolta differenziata e Cosp quei rifiuti li ha avviati ad impianti anche del Centro-Nord Italia. Da quanto prospettato i viaggi fuori regione verrebbero superati con beneficio economico e dell'ambiente perchè le specie dei rifiuti descritti verrebbero lavorati in loco. Gli scarti dei rifiuti non altrimenti utilizzabili andranno avviati in discarica, nella vasca presente nel V Settore che ha una disponibilità autorizzata di 43.500 mc. Stiamo parlando fino ad adesso di lavorazioni già autorizzate in Dgr 134 del 14 febbraio 19 che è l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) rilasciata al Comune di Matera per la gestione dei rifiuti urbani non pericolosi nella Piattaforma di La Martella e che a quanto sembra non è conosciuta dagli uffici comunali. Quella vasca, dedotte le spese oggi vale oltre 6 milioni di euro mentre “i tecnici comunali” affermano che per colmarla
occorre una spesa di 5 milioni. Essi fanno confusione con i segni algebrici (sic!) Sempre nella suddetta A.I.A. è stata prevista l’istallazione ed il funzionamento dell'impianto di trattamento percolato. Una volta che il liquido presente nel fondo delle vasche sulle quali è stato fatto il capping finale e ci riferiamo ai settori I, II, III, e IV sarà emunto, l’impianto sarà praticamente fermo ed allora potremmo lavorare percolato riveniente da altri impianti. Si potrebbe far lavorare l’impianto per 12 ore al giorno e trattare percolato riveniente dall'esterno e senza voler stressare il territorio basterebbe l'arrivo di 2 cisterne al giorno pari a 60 tonnellate circa , l’impianto può trattare 6 mc all’ora. Il profitto che si trarrebbe sarebbe di 800 mila euro, molto più che sufficiente a pagare tutte le spese di esercizio della piattaforma negli anni a seguire. Per fare questo sin da adesso dovremmo presentare l'istruttoria per una modifica sostanziale dell’A.I.A. ed ottenere l’autorizzazione. In Aia è già previsto l’istallazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del capannone adibito allo svolgimento dei trattamenti primari. L’impianto soddisferà il fabbisogno energetico del-
la piattaforma e la parte eccedente verrà immessa nella rete. In prospettiva si installeranno pannelli fotovoltaici sulle vasche per una estensione di 5 Ha. Si tenga conto che la cosa dovrebbe accadere nel corso del tempo perchè specie le vasche del 3 e 4 settore hanno bisogno dell’assestamento del rifiuto. Per il 1 e 2 settore dove non è stata fatta la riprofilatura ma solo il capping già da subito l'impianto potrebbe essere autorizzato ed istallato. Cosp risparmierebbe sullo smaltimento dei rifiuti ed il risparmio viene retrocesso alla comunità oltre a riconoscere il costo del conferimento alla gestione della piattaforma. Il rifiuto trasformato in Cssrifiuto sarebbe conferito ad altro impianto, sarebbe pronto per essere arricchito e trasformato in CssCombusibile ed avrebbe un valore che ci verrebbe riconosciuto. In buona sostanza ce n’è per vedere ridotta la Tari evitando gli scontri di quartiere e per concludere, siccome anche Topolino che è una pubblicazione seria si è rifiutata di pubblicare lo studio fatto dagli uffici comunali alleghiamo le ipotesi prospettate per quella piattaforma, sposate anche dai politici che purtroppo “amministrano” la città. *COMPONENTE ASSOCIAZIONE “AMBIENTE E LEGALITÀ”
Antenna 5G in via Gravini a Matera, il militante Pd Sambogna: «Non si può impedire la copertura di rete per esigenze nazionali»
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«Competenza statale ma da coordinare coi Comuni» l Consiglio comunale aperto a Matera sulla vicenda dell’antenna di telefonia mobile 5G situata in via Gravina, ha dato nuovi spunti al dibattito politico in città. «Pare opportuno - ha dichiarato il militante Pd Giuseppe Sambogna -, data la elevata difficoltà tecnica che la questione pone, ricordare
l’orientamento costante assunto dal Consiglio di Stato, peraltro ribadito anche in una recente sentenza del 2022, che affronta proprio questa tematica. I giudici ricordano che le amministrazioni comunali possono, nell’intento di minimizzare l’impatto elettromagnetico, prevedere limitazioni in merito alla realizzazione degli im-
pianti. Possono, dunque, in virtù di esigenze urbanistiche, procedere a regolamentazioni di tal fatta, non potendo, però, impedire la copertura di rete per esigenze nazionali. E quanto detto trova conferma nel comma 6 dell’articolo 8 della legge 36 del 2001. In altre parole, è centrale e non può in alcun modo essere negato il valore
della pianificazione in una materia del genere». «Per concludere il ragionamento - ha chiosato Sambogna -, è innegabile dunque la competenza statale in materia di comunicazioni e di telefonia mobile, ma questa disciplina va necessariamente coordinata con le prerogative urbanistiche ed edilizie dei Comuni».
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Matera e Provincia
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La soddisfazione del presidente della Provincia di Matera Marrese: «Risultato importante, necessario per evitare il sovraffollamento sui mezzi»
Trasporto scolastico, al via da oggi modifiche su alcune linee studentesche nel materano
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a oggi sarà attivo il nuovo programma di esercizio delle linee di trasporto pubblico n.11, Nova Siri-MarconiaPisticci, e n.17, Pisticci-San Basilio-Policoro. «La variazione – ha spiegato il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese - si è resa necessaria a seguito delle numerose segnalazioni che ci sono giunte e consentirà di evitare il disagio del sovraffollamento. Ho personalmente preso a cuore questa situazione e - prosegue Marrese - anche grazie al contributo dell’Ufficio Trasporti della Provincia, che ringrazio, siamo riusci- __Marrese ti a rimodulare il quadro orario delle due corse. Grazie anche a Cotrab e Autolinee Liscio per aver accolto le nostre istanze». Queste le modifiche apportate per evitare il sovraffollamento della linea 17 Pisticci-San Basilio- Policoro, sia per la corsa di andata che per quella di ritorno. Per quanto riguarda la linea 17 Pisticci-San Basilio-Policoro le variazioni previste comprendono l’inversione di capolinea della corsa A126 (Marconia-Policoro) con partenza da Marconia alle 7.15; l’inversione di capolinea della corsa R130 (Policoro-Marconia) con partenza da Policoro alle 13.20; l’anticipo di 5 minuti della corsa R131 (Policoro-Pisticci); altresì la corsa A136 (Pisticci-Policoro) anticipa la partenza da Pisticci dalle 13.50 alle 12.40, con arrivo a Marconia (Istituto Agrario) alle 13 e ripar-
tenza per Policoro alle 13.05. Tale corsa, stante l’inversione del capolinea delle corse A126 (Marconia-Policoro) e R130 (Policoro-Marconia), effettua una nuova fermata a Scanzano Jonico, in piazza dei Centomila, come peraltro anche la corsa R131 (Policoro-Pisticci). Eliminate le fermate Cesine e San Basilio in quanto con la realizzazione della nuova carreggiata ormai da tempo soppresse e non più istituite; altresì è stata inserita la fermata bivio Franchi e modificati alcuni orari sulla tratta Pisticci-Marconia e viceversa e Marconia-Policoro e viceversa in quanto le modifiche apportate alla strada negli anni hanno permesso una riduzione dei tempi di percorrenza. Per quanto riguarda le modifiche apportate sulla linea 11, Nova Siri-Marconia-Pisticci stante l’inversione del capolinea della corsa A126 (Marconia-Policoro), per assicurare il trasporto degli studenti che da Policoro raggiungono l’Itas di Marconia è necessario far transitare da Policoro le corse A77 (Rocca Imperiale-Marconia, la cui partenza viene posticipata di 10 minuti) e R1156 (MarconiaRocca Imperiale). Da oggi la corsa A77 effettuerà coincidenza a Policoro con la corsa A71 (Tursi-Nova Siri scalo) alle 7.25; altresì sono state eliminate le fermate di Cesine e San Basilio in quanto con la realizzazione della nuova carreggiata ormai da tempo soppresse e non più istituite; è stata inserita la fermata bivio Franchi.
L’ANZIANO ATTRAVERSAVA IN QUEL MOMENTO SULLE STRISCE PEDONALI
IL PLAUSO DELL’ASSESSORE MATERANA INTERVENUTA ALL’EVENTO
Matera alla cerimonia di Pesaro Capitale italiana della Cultura
L’
Amministrazione comunale di Matera ha partecipato, sabato scorso, alla cerimonia di inaugurazione di “Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura”. La kermesse, condotta da Paolo Bonolis in diretta su Rai Tre, si è svolta presso il Vitrifrigo Arena, con la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano, e di circa 8.000 spettatori. La natura della cultura con le sue molte declinazioni, è il tema e il titolo del dossier di candidatura, con cui Pesaro ha vinto sulle città concorrenti. Matera Capitale europea della cultura è stata citata nell’intervento del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, auspicando una collaborazione fra le nostre città in quest’anno da Capitale. Matera era rappresentata dall’assessore alla Cultura, Tiziana D’Oppido, che ha preso parte all’evento in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
__D’Oppido insieme al ministro Sangiuliano
Il sollecito del consigliere regionale per «una serie di interventi di messa in sicurezza non più procrastinabili»
Braia: «Intervenire immediatamente sulla SS 407 Matera, 77enne travolto Basentana, nel tratto ricadente nel Comune di Pisticci»
I
da un’auto in via Lucana
ntorno alle ore 9 di ieri in via Lucana nei pressi dell’incrocio con via Passarelli a Matera un’auto guidata da un giovane ha investito un materano di 77 anni che attraversava in quel momento la strada sulle strisce pedonali. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasferito il cittadino ferito all’ospedale di Matera, una pattuglia della Polizia di Matera e una pattuglia della Polizia di Stato di Matera per i rilievi dell’incidente e per la disciplina del traffico.
«M
entre sono in corso operazioni di messa in sicurezza su tutta la SS 407 Basentana, rimane sempre sprovvisto di spartitraffico tra i due sensi di marcia il tratto ricadente nel Comune di Pisticci (Mt) che purtroppo annovera una concentrazione di incidenti negli ultimi 2 anni, sempre in quei 12 km». Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe che in ina nota rimarca quanto «nonostante i tanti impegni assunti da Anas Spa nei vari incontri avvenuti tra Prefettura e Comune, i lavori sull’arteria statale sono stati avviati senza alcuna certezza della realizzazione di complanari e/o sovrappassi». «Il “Comitato SS407” costi-
tuito da cittadini e cittadine pisticcesi dal 15 gennaio 2024 - prosegue Braia - ha avviato un presidio permanente». Altresì. in qualità di rappresentante di Italia Viva - Renew Europe Braia annuncia che nella giornata di oggi verrà presentata una mozione urgente, «per discutere e approvare un impegno forte nel prossimo Consiglio regionale. La Regione Basilicata, in data 25 gennaio 2024, presenzierà a un incontro pubblico con Anas, Comune di Pisticci, Provincia di Matera, Comitato ss407 e altre sigle interessate dal tema in questione presso il Comune di Pisticci. L’assessore Sileo - sollecita il consigliere regionale - porti al tavolo quanto rappresenteremo con la mozione. Vi è necessità di termina-
__Braia
re la posa in opera dello spartitraffico ma anche di tutta una serie di azioni e interventi urgenti di messa in sicurezza sulla tratta ricadente nel comune di Pisticci, non più procrastinabili», conclude il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva Renew Europe.
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Tutto Sport Ha vinto il Melfi ma secondo il presidente della Lnd Basilicata si dovevano battere i rigori prima di assegnare la coppa. L’Avigliano concorda e si rivolge al Giudice sportivo
Coppa Italia Promozione, la querelle tra Fittipaldi e l’arbitro finisce in Parlamento
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__Un momento della partita ed Emilio Fittipaldi
on si placano le polemiche sulla vicenda legata alla finale di Coppa Italia “M. Tartaglia” del campionato di Promozione tra Avigliano e Melfi, tanto che pare la questione finirà in Parlamento. Pronte le interrogazioni parlamentari sulla querelle Fittipaldi-terna arbitrale. A vincere dopo 120 minuti di gioco, tra tempi regolamentari e supplementari, è il Melfi avendo segnato un goal fuori casa al 6 minuto dei supplementari e un goal nella gara di andata. L’Avigliano tra le mura amiche ha disputato un’ottima partita segnando due goal che però non sono bastati ad avere la meglio sui gialloverdi di
mister Astudillo. Fino a qui procede tutto per il meglio, al triplice fischio finale ci si aspettava la premiazione a coronamento della bel pomeriggio sportivo trascorso e invece non è stato così perchè il presidente della Lnd Basilicata, Emilio Fittipaldi è sceso in campo per “riprendere” il direttore di gara Lettieri e dirgli che per assegnare la coppa si sarebbero dovuti battere i rigori. La terna arbitrale, applicando il Regolamento, per tutta risposta ha continuato a sostenere la vittoria del Melfi e ha proceduto alla premiazione nonostante l’assenza di Fittipaldi. A fine serata la reazione della so-
cietà melfitana è stata dura e attraverso un comunicato ha chiesto le immediate dimissioni del Presidente federale e dei consiglieri presenti al comunale di Avigliano. A questa è subito seguita la “replica” dell’Avigliano Calcio che si è rivolta al giudice sportivo chiedendo di disputare nuovamente la partita. Il reclamo presentato è stato respinto ritenendo giusta la decisione dell’arbitro Lettieri. Ancora una volta l’Avigliano non ci sta e promette di ricorrere in appello: «Dopo aver osservato un comportamento sportivo e rispettoso delle decisioni assunte in campo dal DG in occasione della finale di Coppa Ita-
lia di Promozione, soprattutto nei riguardi della squadra avversaria a cui sono stati attestati tutti i meriti del caso, ritiene a questo punto inacettabile l’incertezza regolamentare che permane. - si legge nel comunicato dell’Avigliano - Il Giudice Sportivo, dunque, omologando il risultato, non ha sancito come avrebbe dovuto fare quale fosse la regola valida, ma al contrario ha dichiarato sostanzialmente che l’arbitro avrebbe potuto decidere tanto di procedere con i calci di rigore quanto di non farlo, così come è accaduto nella gara di ritorno, mentre l’articolo 3 del Regolamento recita: Qualora risultasse parità nelle reti segnate, sarà dichiarata vincente la squadra che avrà segnato il maggior numero di reti in trasferta verificandosi ulteriore parità al termine della partita di ritorno, dopo i tempi regolamentari, per determinare la squadra vincente, si darà luogo all’effettuazione dei due tempi supplementari, ed eventualmente persistendo la parità di reti segnate, si darà luogo all’effettuazione dei calci di rigore». Occhi puntati dunque sul ricorso dell’Avigliano. Come andrà a finire la disputa? Vedremo, intanto c’è chi ancora si interroga se il presidente Fittipaldi avesse ragione o meno.
SECONDA PARTITA DI RITORNO DEL CAMPIONATO DI SERIE C PER IL ROSTER DI COACH MIRIELLO. VINCONO IN CASA PER 75 A 70
L’
L’Academy batte Cercola e conserva la vetta della classifica Academy brinda con un successo sia la prima casalinga del 2024 che l’esordio interno in panchina di coach Roberto Miriello, battendo 75-70 un buon Cercola e conservando la vetta della classifica a quota 22 in compagnia di Parete. I potentini, già privi di Pace e Vece in panchina solo per onor di firma, devono fare i conti nel corso del primo tempo anche con gli infortuni di De Marca e Borioni, ma riescono a contenere il rientro ospite trovando nel finale i canestri che valgono l’undicesimo successo stagionale. Una difesa energica ed aggressiva, capace spesso e volentieri di tradursi in veloci contropiedi, sembra indirizzare con una certa decisione il primo tempo verso i padroni di casa, che trovano con un 2+1 di Borioni (2616) il primo vantaggio in doppia cifra, capace di dilatarsi con le realizzazioni anche degli altri protagonisti. Cagnacci, entrando dalla panchina, è già a quota 10 prima della pausa, mentre due spettacolari transizioni, concluse da Assui su assist volante di De Marca e da Borioni a tutto campo scrivono addirittura il +16 (42-26) a favore dell’Academy, prima di un break ospite di 0-
4 che anticipa l’intervallo lungo. Detto degli infortuni nel frattempo occorsi ai due esterni rossoblù, a dispetto delle rotazioni ulteriormente accorciate, Banin (17 punti nella seconda metà) e compagni sembrano non risentirne più di tanto, ma il contropiede fallito del potenziale 51-34, con relativa tripla subita su capovolgimento di fronte, danno il là al rientro partenopeo.
Contenuti più che bene dalla difesa di casa i temuti Moccia e Smorra, tocca soprattutto a Platano, Luongo e Scognamiglio riavvicinare la squadra ben allenata da coach Esposito, che con un appoggio di Hauber arriva a -5 (55-50) sul finire di terzo periodo. Una tripla di Esposito (58-50) ed un tapin di Banin (65-56 al 34’) tengono avanti l’Academy con un discreto margine, ma Moccia sigla a meno di tre minuti dal termine la tripla del -2. I potentini, tuttavia, non si scompongono e tornano ad attaccare, nonostante la stanchezza, con la giusta lucidità la difesa ospite, così prima Lorusso legge bene un raddoppio servendo il taglio di Assui (69-65), poi Banin pesca il jumper di un Cagnacci tornato a segnare nel momento giusto (7267), come non accadeva dalle prime due azioni del terzo quarto. Il finale, come prevedibile, è deciso dai liberi e tocca a Banin (anche 7 rimbalzi e 10 falli subiti) suggellare dalla lunetta la vittoria che tiene Potenza in vetta alla classifica anche dopo la prima interna del 2024. Domenica alle 16.30 con Forio l’appuntamento è nuovamente al PalaPergola.
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martedì 23 gennaio 2024 www.lecronache.info