Cronache del 23 novembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

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COI SOLDI DELLE MULTE L’INVERNO SCAMBIATO PER L’ESTATE: LAVORI STRADE A DICEMBRE PER EVITARE «LE TEMPERATURE RIGIDE»

Appalti, il black friday di Guarente

Gara palestra Coni, papocchio sui requisiti: il Comune si contraddice 3 volte

F. Moliterni a pag 13 e 14

Cicala conta male, il Bilancio consolidato conta poco: Consiglio rinviato a data da destinarsi e tutti (loro) a far merende

Va comprato un abaco al Re Per 2 assenze, non inizia la seduta: serietà tradita, responsabilità da ripristinare G

LA RICORRENZA

A 43 anni dal terremoto i comuni lucani ricordano

“F

DI EMANUELE CALABRESE

ate presto”, quel titolo di stampa è divenuto presto il simbolo di una immane tragedia, il terremoto del 23 novembre 1980. Una calamità immensa: furono dichiarati “disastrati” i Comuni di Balvano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Potenza, Ruvo e Vietri di Potenza. Il violento sisma varcò il confine tra Campania, Puglia e Basilicata. Con una magnitudo pari a 6.9 scala Richter, (...)

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IL LAVORO IN PENSIONE

uardando l’ultimo report della CGIA di Mestre che confronta nel Paese il numero delle pensioni erogate con quello degli occupati e ricordando la linea di comando che ha in mano la Basilicata verrebbe da buttarci giù della facile ironia, ma non vogliamo approfittarne per far caciara e soprattutto per non derubricare l’allarme lanciato sul Mezzogiorno e che dovrebbe far impensierire chi predica la ricetta miracolosa del lavoro e poi assolda a piacimento pensionati nella pa regionale. Perciò nonostante la promessa di curatela sulla lingua ci pare un colpo allo stomaco vedere davanti al deserto demografico e all’apocalisse generazionale questi indomiti patrioti ancora smanettare in propaganda e selfie pur d’acchiappare qualche compiacente sorrisetto sul manipolo d’assunzioni fatte, sebbene leggi e risorse ne possano autorizzare davvero molte di più. Così manco ce ne fosse bisogno scopriamo che a differenza dell’Italia in Basilicata è già avvenuto il sorpasso perché a fronte di 215mila pensioni i lavoratori attivi sono 189mila con un saldo negativo di 27mila persone. Canta Fabrizio D’André: “Quattro pensionati mezzo avvelenati al tavoliF. Moliterni a pagina 2 no, lì troverai là col tempo che fa estate e inverno”.

Acque agitate, Chiorazzo rilancia ■ continua a pagina 20

Il “Marchese di Senise” sfida i partiti. La politica e gli alleati accetteranno i suoi diktat?

IL PRESIDENTE BARDI: «CONOSCE BENE LA REALTÀ LUCANA»

Cambi Sanità, la svolta continua: De Fino è il neo Dg dell’Irccs Crob

Servizio a pagina 3

Servizio ■ a pagina 12

ROTONDELLA

Transizione green, il ministro Fitto: «La Basilicata è una grande opportunità per rilancio energetico nazionale e europeo»

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■ Servizi

a pagina 5

CRONACA

Matera, truffa anziani: presi 3 campani A Picerno 63enne arrestato per spaccio Baragiano, incendia l’auto del padre ■ Servizi............ a pagina 9

_ DIMENSIONAMENTO

Il Consiglio provinciale di Potenza ha ribadito il suo no al taglio delle scuole: nel territorio 26 Istituti a rischio

■ Servizi

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_ SUPERBONUS

Bardi soddisfatto: «Approvato dalla Giunta regionale il disciplinare per la cessione dei crediti» ■ Servizio

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Salta l’approvazione del consolidato, tutto a data da destinarsi: dal presidente giustificazioni che provocano imbarazzo

Cicala conta male, il Bilancio conta poco: Consiglio rinviato, tutti a far merende

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e il numero legale sussiste quando ai lavori consiliari, o più specificatamente alle votazioni, partecipa la maggioranza dei consiglieri assegnati alla Regione, almeno la metà più uno, allora non si comprende come per 2 assenze, sul 20 più 1 dell’Assemblea, la seduta ordinaria venga rinviata. Re Carmine conta male, il Bilancio consolidato conta poco: il Consiglio salta, seduta rinviata a data da destinarsi, e tutti a tavola. Il presidente Carmine Cicala ha esibito giustificazioni che invece di spiegare, hanno verosimilmente sortito l’effetto opposto di spargere imbarazzo nel centrodestra. «La decisione - ha dichiarato Cicala -, a seguito della comunicazione di assenza di due consiglieri di maggioranza per motivi di salute e di famiglia è stata assunta durante la conferenza dei capigruppo da parte dei consiglieri della maggioranza». La politica non è tecnica e la tecnica politica non è agire amministrativo. Le due assenze giustificate non sono una motivazione di rinvio come da Statuto ed o regolamento. Il totale meno due, restituisce come risultato comunque la presunzione che il Consiglio avesse la maggioranza dei consiglieri per iniziare la seduta, mai partita.

__Il presidente del Consiglio regionale Cicala

Non risulta che a fronte della convocazione ufficiale, ci sia stata la formale, ma ufficiale, conta dei presenti in Aula. Sintomatico il fatto che le videocamere del Consiglio fossero sovrastate dalla scritta «seduta momentaneamente sospesa» quando non c’è traccia neanche dell’apertura della stessa. Si rinvia senza motivo e si sospende ciò che non ha principio. Verrebbe naturale concludere che la con-

fusione di Cicala non sia limitata soltanto a quale partito della maggioranza aderire, dato il cambio da un carro all’altro. Ancora più incomprensibile, l’aggiunta. Il valligiano ha sin dall’inizio del mandato elettivo mostrato velleità da costituzionalista ed o riformatore legislativo. E continua a farlo, anche se fuori luogo. L’anomalo rinvio gli ha offerto lo spunto per evidenziare «ancora una vol-

ta che l’esiguo numero dei consiglieri regionali crea di fatto difficoltà di operare sia in Consiglio che nelle Commissioni consiliari: voglio ricordare che la Basilicata, insieme ad altre due regioni, ha soltanto 21 consiglieri». La Basilicata si spopola, non di cinghiali, ma il Consiglio dovrebbe, per Cicala, aumentare il tasso di “natalità”. Più consiglieri, allora maggiore stabilità governativa è poi un

concetto totalmente astratto data la governabilità dipendente da tutt’altri fattori. C’è chi nella storia recente d’Italia è andato sotto, con remissione del mandato nelle mani del Capo dello Stato, con una votazione di 161 contro 156. Alla Cicala, avrebbe potuto fare i conti prima per dire, ne mancano almeno una decina, rinviamo la votazione. Manie di protagonismo che, in vista delle regionali, danno segni di precipitazione. Confondere il numero legale per la validità delle sedute, da accertare comunque in Aula, con i numeri della maggioranza è abbastanza clamoroso. Soltanto Re Carmine può ritenere corretto che se 10 sono della maggioranza ed 11 dell’opposizione, allora non c’è numero legale. L’importanza dell’approvazione del Bilancio consolidato si potrebbe sostenere che è in re ipsa. Sanità, funzionamento della macchina amministrativa regionale e tanto altro. Come, a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli stanziamenti per le assunzioni a via Verrastro. Ma Cicala conta male, il Bilancio consolidato conta poco: il Consiglio salta, seduta rinviata a data da destinarsi, e tutti a tavola. F.MOL


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Un all in che sa di sfida. Cosa farà ora la politica? Accetterà i diktat del novello “Marchese di Senise”?

Chiorazzo sfida i partiti e scende in campo senza attendere la politica e gli alleati

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cque agitate intorno alla “Liste dei Vescovi”. Il nominativo proposto per la candidatura a presidente della Regione, quello di Angelo Chiorazzo, è stato approvato dal Partito democratico, ma soltanto dal Partito democratico. Il fronte del centrosinistra, non c’è ancora. Primo tavolo convocato, saltato anche, ma non solo, per assenze dei segretari. Già al vaglio dello stesso Pd, nomi alternativi a quello del fondatore di Auxilium che ha reso stagnanti le trattative con i possibili alleati della coalizione. Il socio di maggioranza dell’ipotetica coalizione è il Movimento 5 stelle, e questo, in relazione a Chiorazzo, è un altro dei problemi. Il re delle coop bianche viste le incertezze, ha deciso per la prima volta di intervenire in prima persona. Finora aveva fatto parlare gli altri di lui. Tra questi, il segretario regionale dem Giovanni Lettieri ed il parlamentare ex Ministro Roberto Speranza che dopo gli immediati tripudi con comparazioni non dimostrate, «il nuovo Dinardo», si sono nuovamente rinchiusi nel silenzio. Da Chiorazzo quasi una sfida ai partiti. Al «servizio del bene comune», il nome ufficiale della “Lista dei Vescovi” è “Basilicata bene comune”, Chiorazzo non si tira indietro e rilancia la propria candidatura. Di seguito, la sua nota in versione integrale. DI ANGELO CHIORAZZO

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La nostra Basilicata è una terra meravigliosa. Ci sono innumerevoli potenzialità e opportunità di crescita e di sviluppo. I lucani meritano molto di più di quello che oggi chi li governa ha saputo costruire. L’amara verità, però, è che negli ultimi anni è stato toccato il fondo a causa di una gestione politica miope e senza alcuna visione di futuro. Si avverte una forte volontà di riscatto in ogni angolo della nostra Regione. C'è voglia

di evitare il declino e, allo stesso tempo, la consapevolezza che servano un rinnovato impegno e una classe dirigente nuova e appassionata per voltare pagina. Ho la fortuna di incontrare, quotidianamente, molte persone animate dal mio stesso spirito, e tutti insieme siamo al lavoro per un progetto nuovo. Queste persone, che ringrazio per l’attestazione di stima, mi hanno chiesto di mettermi al servizio del Bene Comune. Avverto il dovere morale di non sottrarmi e, con umiltà, faccio appello a tutti i lucani che vogliono offrire il proprio contributo per costruire un futuro migliore a vantaggio della nostra Terra. Faccio appello alle forze politiche, sociali ed economiche che non intendono arrendersi a questo presente; alle tante realtà associative del nostro territorio che ogni giorno, anche attraverso azioni di volontariato, si spendono già per una Basilicata migliore. Mi rivolgo anche a chi, sfiduciato, ha rinunciato finora a partecipare e a sentirsi parte attiva di un progetto di rinascita. È necessario aprire subito un confronto programmatico, per il quale il contributo di ognuno sarà determinante per aprire una nuova stagione. Lo sfascio della sanità lucana, prima competenza della Regione per importanza e peso, sarebbe di per sé sufficiente a giustificare la necessità di un impegno. Ci sono, poi, le emergenze legate allo spopolamento e alla mancanza di lavoro, con le vicende del polo Stellantis da gestire; ci sono la crescente povertà e le carenze infrastrutturali; le questioni cogenti della tutela e valorizzazione dell'ambiente partendo dalla gestione dell’acqua per arrivare alle politiche di transizione energetica; la necessità di offrire servizi e risposte ai bisogni degli anziani e delle persone con disabilità ma anche occasioni ai giovani affinché non siano costretti ad emigrare. Ancora: c’è la spada di Damocle del progetto di autonomia differenziata che potrebbe spaccare il Paese e relegare regioni come la nostra all’inesorabile marginalità, in luogo di una più auspi-

__Chiorazzo

cabile centralità della Basilicata e del Mezzogiorno. E questo è solo un primo elenco. C’è un'altra mancanza, non meno importante, che mi spinge a spendermi con tutte le mie forze: quella della verità. La carenza di verità è una deriva accentuata, negli ultimi anni, da chi ha, in realtà, la testa e il cuore fuori dalla Basilicata e pensa di poter manovrare i lucani con la mistificazione. C’è chi usa sospetti e insinuazioni per dividere una comunità che ha invece bisogno di lavorare unita, e maneggia la menzogna per delegittimare coloro che, semplicemente, non accettano questa deriva in silenzio. Noi vogliamo e possiamo insieme costruire un’altra Basilicata che sappia camminare a testa alta: dinamica, inclusiva, aperta e solidale. Da oggi, con cuore e determinazione, ci dedicheremo a trasformare la nostra Regione in un luogo migliore per tutti. Sono convinto che, insieme, possiamo dar vita a un cambiamento significativo e duraturo, affinché la nostra Basilicata brilli come esempio di progresso e solidarietà.


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CONFINDUSTRIA BASILICATA, RINNOVO ORGANI: RICCI (ZETA SYSTEM) LO AFFIANCHERÀ NELLA CARICA DI VICE

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Logistica e trasporti, Fortunato (Liscio) presidente resso la sede di Potenza, si è riunita l’Assemblea della sezione Logistica e Trasporti di Confindustria Basilicata per procedere al rinnovo dei propri organi. Alla carica di presidente è stato eletto Francesco Fortunato di Liscio, tra le maggiori aziende lucane che operano nel settore trasporti, con tre attività principali: servizi di linea interregionali, servizi di trasporto pubblico regionale e locale e servizi di noleggio autobus con conducente. Ad affiancarlo, nella carica di vicepresidente, sarà Emiliano Ricci della Zeta System, importante realtà insediata nel materano che offre soluzioni avanzate di logistica e gestione merci, con un’articolata

rete che si estende su tutto il continente. Faranno parte del Consiglio direttivo: Tiziana Raffaella De Angelis (De Angelis Bus), Giuseppe Falbo (Ferrovie dello Stato), Giulio Leonardo Ferrara (Sita Sud), Giuseppe Iorio (S.L.A.), Aurelia Maria Miccolis (Miccolis), Luigi Moretti (Moretti Autoservizi), Vito Scazzariello (Savitour). La nuova squadra di presidenza ha rinnovato l’impegno, per il quadriennio 2023-2027, per rappresentare al meglio le istanze delle imprese del settore che in questo particolare momento sono alle prese con difficoltà legate soprattutto ai costi energetici, oltre a operare in contesto territoriale che presenta oggettive difficoltà.

L’Au di Sviluppo Basilicata Megale: «Per i giovani lucani opportunità di acquisire un concreto know how in asset strategici»

Programma Gol, a lavoro per corsi di formazione più adatti al mercato

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nndamento del Programma Gol e report sugli esiti occupazionali delle attività formative appena concluse. Sono stati questi gli argomenti trattati in Regione, nel corso di una conferenza stampa convocata dall’assessore Michele Casino a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore Alessandro Galella, il direttore generale allo Sviluppo Economico e Lavoro - Canio Alfieri Sabia, l’Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata - Gabriella, Megale e Silvia Masciulli in rappresentanza della Innovery SpA. «Il decreto 2023 - ha annunciato l’assessore Casino - assegna alla Basilicata per il programma Gol oltre 13 milioni di euro che si aggiungono ai 9,6 già precedentemente stanziati. Al 30 ottobre 2023 sono in itinere 34 corsi e sono oltre 260 quelli presenti nel catalogo formativo del Programma. Le attività di formazione proposte spaziano nei più disparati settori, dalle competenze digitali, alla meccatronica, a quelle del sistema educativo, socioassistenziale, dell’accoglienza turistica. Ci sono anche corsi di formazione per le professioni comuni per le quali c’è molta richiesta e poca specia-

lizzazione. Vogliamo rafforzare la comunicazione per indirizzare i giovani verso proposte formative che sposano le specifiche richieste del mercato del lavoro». Nel congratularsi con i 17 giovani che, completata la formazione di tecnico software del Programma Gol, sono stati assunti a tempo indeterminato dall’azienda in cui hanno svolto lo stage, l’assessore Casino ha assicurato che la Regione Basilicata, anche per il tramite della Società in house Sviluppo Basilicata, farà lavoro di squadra con Ministero e enti della formazione per affinare il modello lucano «per affrontare le sfide del lavoro che cambia, anche alla luce della transizione energetica imposta dal repentino cambiamento climatico». L’assessore Galella, presente ai lavori, ha ricordato le fasi di avvio del Programma Gol in Basilicata e unendosi alle considerazioni del direttore Canio Alfieri Sabia ha evidenziato che si tratta di un risultato frutto del lavoro dei dirigenti regionali e di Sviluppo Basilicata che« hanno saputo trasformare il Programma in attività concrete, allineate con le necessità della Basilicata. «I risultati del progetto for-

mativo di Tecnico Software, raggiunti nell’ambito del Programma Gol-– ha detto l’Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata Gabriella, Megale sono un ulteriore traguardo del lavoro che Sviluppo Basilicata, in stretta sintonia con la Regione ha svolto attraverso il Progetto IncHUBatori. Quando nel mese di maggio scorso abbiamo avviato la collaborazione con la multinazionale Innovery - che presso la struttura IncHUBator, Campus Università Macchia Romana a Potenza, ha aperto ed avviato l’attività dell’Accademy, non avremmo pensato di poter raggiungere primi significativi risultati in così

poco tempo. La sinergia tra Regione, Sviluppo Basilicata, Accademy, multinazionali e società regionali di alta formazione si conferma la strategia vincente perché è innanzitutto un’opportunità formativa unica». «Da parte nostra continuiamo questo percorso – ha concluso Megale - che apre strade inimmaginabili per i giovani lucani, consentendo loro l’acquisizione di un concreto know how in asset strategici e soprattutto garantendo occupazione altamente qualificata». «È stato un successo di tutti - ha detto Silvia Masciulli della Innovery SpA -. Abbiamo disegnato insieme a Regione e Svilup-

po Basilicata un percorso che è diventato un progetto pilota e che può considerarsi un primo importante step per azioni future». Ha chiuso l’incontro con la stampa Samuele Padula uno dei 17 assunti a tempo indeterminato al termine delle attività formative. «Per i giovani lucani - ha detto il giovane professionista - è spesso difficile trovare lavoro perché molte aziende non hanno il coraggio di investire nel loro stesso progresso. Qualsiasi sforzo per cambiare il sistema di formazione e di accesso al lavoro è un passo in avanti che accorcia le distanze tra i giovani e il loro futuro».


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Il presidente della Basilicata: «È un segnale senza precedenti che offriamo a imprese e cittadini. Siamo stati pionieri in Italia, non ci credeva nessuno»

Cessione crediti edilizi, Bardi: «Approvato dalla Giunta il disciplinare Superbonus»

«I __Bardi

giornali nazionali hanno parlato di “modello Basilicata” sulla cessione dei crediti. Oggi la Giunta ha approvato il disciplinare che é il

primo step di attuazione della legge regionale a prima firma Tommaso Coviello, votata all'unanimità dal Consiglio regionale, che offre una risposta alle tante azien-

de lucane in difficoltà a causa del Superbonus» afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. «Questa Giunta regionale vuole sostenere la transizione energetica, l'efficienza energetica degli edifici che sono i responsabili del 40% delle emissioni di Co2 e vuole sostenere anche la sostenibilità delle imprese lucane che sono in prima linea su questo fronte. - continua Bardi - É un segnale senza precedenti che la regione offre a imprese e cittadini». «Siamo stati pionieri in Italia, non ci credeva nessuno, hanno scommesso in tanti sull'incostituzionalità della norma. E invece anche questa volta ce l'abbiamo fatta» conclude il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi.

Il ministro per gli Affari europei, il Sud e il Pnrr ha partecipato al Convegno dedicato all’Energia e Ambiente a Rotondella

Fitto: «Basilicata importante per il rilancio energetico nazionale ed europeo»

«L

a Basilicata può rappresentare una grande opportunità nelle dinamiche di sviluppo del rilancio energetico nazionale ed europeo». Con le parole del Ministro per gli Affari europei, il Sud, la politica di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto si conclude la due giorni di convegno dedicato all’Ambiente ed Energia organizzato presso il centro ENEA “Trisaia” di Rotondella. Questo primo appuntamento, dedicato alla “Strategia energetica e traiettorie di sviluppo” ha visto una grande partecipazione delle Istituzioni regionali e locali e soprattutto dei tanti addetti ai lavori che, dopo l’occasione avvenuta in apertura, alla presenza del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e del Ministro per l’Ambiente Pichetto Fratin, hanno potuto seguire la conclusione dei lavori vedendo i relatori affrontare tematiche centrali e di rilancio della transizione ecologica come l’efficientamento, le comunità energetiche e le opportunità derivanti dal Piano di Ripresa e Resilienza. Proprio le comunità energetiche sono state al centro del dibattito di ieri, partendo dai due principi fondamentali quello dell’efficienza e della competenza, leve abi-

litanti in tutte le loro forme della vera transizione energetica da mettere in campo per il futuro e per la sostenibilità ambientale. La Basilicata, terra ricca di risorse e materie prime, è senza dubbio il laboratorio ideale per sperimentare e progettare la transizione energetica. Il Direttore generale dell’ENEA Giorgio Traditi ha benedetto questa collaborazione tra l’Ente ed i partner coinvolti: «Tanti protagonisti della decarbonizzazione e transizione energetica insieme per un confronto e un dialogo che auspico sia sempre più proficuo. Istituzioni, imprese, università: tutti insieme per le sfide future che siamo chiamati ad affrontare e che vanno vinte. In Basilicata grandi obiettivi già intrapresi e in parte vinti, dal progetto pilota dell’idrogeno alle iniziative per il biometano». Soddisfatto l’Assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico: «Questo convegno ha ribadito quanto sia prezioso parlare di tematiche del genere e di quanto Energia e ambiente siano tematiche che hanno bisogno del coinvolgimento di tutti. Le famiglie in particolare sono proprietari degli immobili e devono avere una consapevolezza sulle regole di consumo e di risparmio, perché la prima fonte energetica è il risparmio: in questo senso bisogna spingere una diagnostica di ogni abitazione che è il fulcro di sistema». In conclusione il ministro Fitto si è complimentato con il presidente Bardi e l’assessore Latronico: «Il centro Trisaia rappresenta un fiore all’occhiello per la ricerca in tutto il Mezzogiorno per l’eccellenza dimostrata nella ricerca e nel supporto tecnologico e la Basilicata può rappresentare una grande opportunità nelle dinamiche di sviluppo del rilancio energetico nazionale ed europeo».

DOPO VIGGIANO, POTENZA, MATERA E INFINE METAPONTO

Basilicata Open Lab si apre ai territori: partito il Roadshow

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andata in scena a Viggiano, presso il teatro cittadino “Francesco Miggiano”, la prima tappa del Roadshow di Basilicata Open LAB. Dopo la presentazione ufficiale di ottobre, l'iniziativa - che Eni realizza con il supporto di Shell Italia E&P attraverso Joule, la scuola di Eni per l’impresa e con i partner PoliHub e Consorzio ELIS - approda neiterritori. Ieri è stata la volta di Potenza, ospiti del Comincenter alle 16.30; oggi, sempre alle 16.30 alla Casa Tecnologie Emergenti di Matera e per concludere, ultimo appuntamento a Metaponto presso l’ALSIA alle 16.30 di domani. Con la presentazione itinerante, Basilicata Open LAB intende illustrare nel dettaglio l’iniziativa nata a supporto delle startup innovative ma anche delle altre aziende lucane che vogliono sviluppare il loro modello di business accogliendo l’innovazione. Il progetto offre uno sportello che mira ad accogliere realtà e giovani del territorio per accompagnarli alle attività più adatte al proprio percorso di crescita e una Call4innovation finalizzata all’individuazione e al supporto di progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili.


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Araneo e Giordano del M5S: «Con l’avallo del generale Bardi e del suo seguito, la regione rischia di perdere 26 istituti, 16 nel Potentino»

Il consiglio provinciale aperto ribadisce il suo No al dimensionamento scolastico

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i è tenuto ieri il Consiglio provinciale aperto ai contributi della comunità scolastica della provincia sul tema del dimensionamento scolastico per l’a.s.202425 aperto da una dettagliata relazione del Presidente Christian Giordano. Alla riunione hanno partecipato consiglieri regionali, sindaci, amministratori locali, dirigenti scolastici e rappresentanti sindacali.

Tutti gli intervenuti hanno espresso parere contrario all’applicazione dei parametri previsti dal Decreto ministeriale n.127/2023 che penalizzano la Basilicata, in termini percentuali, più delle altre regioni. Al dibattito sono intervenuti anche i Coniglieri provinciali che hanno espresso, all’unanimità la contrarietà all’applicazione dei parametri e dei criteri proposti per il dimensionemento scolastico.

Sulla delicata questione sono intervenuti anche Alessia Araneo e Michele Giordano rispettivamente coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle e consigliere provinciale del Movimeno 5 Stelle che affermano: «La legge di bilancio proposta dal governo Meloni, tra le altre storture, prevede un forte dimensionamento scolastico. E, udite e udite, in termini percentuali è proprio la Basilicata, governata dallo stesso centrodestra, a essere la regione più sacrificata. Con l’avallo del generale Bardi e del suo disomogeneo seguito, la Basilicata rischia di perdere 26 istituti, 16 nella provincia di Potenza». «Un taglio netto e rovinoso che comporterà la forte riduzione dei servizi di segreteria, dei DSGA, del personale ATA e di tutti i servizi aggregati: un taglio che si traduce in ulteriore indebolimento dei servizi offerti dal e al nostro territorio. Con la colpevole inerzia del centrodestra al governo, la nostra Basilicata sembra destinata all’estinzione. Non possiamo assistere allo smantellamento di tutti i servizi primari della no-

stra regione: prima la sanità, ora la scuola» dichiarano Araneo e Giordano. «La politica non può abdicare al proprio ruolo, non può accettare supinamente diktat romani, ma deve assumere la responsabilità di governare il proprio territorio, garantendo alla comunità che lo popola tutti i diritti tutelati dalla nostra Costituzione, tra cui, appunto, l’istruzione» continuano. «Pertanto, opponendosi al silenzio della giunta Bardi, il presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano, ha indetto un consiglio provinciale aperto proprio sul tema del dimensionamento scolastico. Un consiglio provinciale assai partecipato, finalizzato all’ascolto e al coinvolgimento di numerosi esponenti del mondo della scuola e sindacale. - concludono Alessia Araneo e Michele Giordano del Movimento 5 Stelle - Un consiglio da cui è emersa con nettezza la volontà di opporsi al decreto interministeriale e di sollecitare la Regione affinché avversi il decreto e non svenda del tutto il territorio lucano».

La consigliera regionale interviene sul prossimo rinnovo degli accordi regionali con la società del gruppo FS da attuarsi entro la fine dell’anno

Trasporto ferroviario, Merra: «Non c’è transizione senza sviluppo»

«I

l nuovo contratto di servizio con Trenitalia, al quale ho lavorato lungamente negli ultimi mesi, include investimenti strategici senza precedenti per la Basilicata che saranno sicuramente determinanti per dare il via alla necessaria transizione verso un nuovo modello di sviluppo di cui la nostra comunità ha impellente bisogno, soprattutto in questa particolare congiuntura economica. Tra i principali fattori sui quali abbiamo puntato c’èil miglioramento della qualità del servizio dei trasporti ferroviari derivante anche dall’entrata in esercizio di nuovo materiale rotabile. Il Contratto prevede infatti il completo rinnovo della flotta con l’acquisto di ben 8 treni Pop a 4 casse di nuovissima generazione, tutti cofinanziati dalla Regione. Questi treni, in un’ottica di politiche integrate di complessivo rinnovamento settoriale, si aggiungono ai 5 treni Fal a batteria, che a regime diventeranno 7, grazie ai quali si garantirà la riconversione in chiave sostenibile del tratto della linea Bari – Matera nel tratto Altamura – Matera per un investimento complessivo di 64 mln di euro; riconversione che ha un senso in termini di sviluppo sul territorio con l’apertura, tra l’altro, di nuove officine per la manutenzione e il controllo dei mezzi. Ci sono in tali azioni tutti i presupposti per far nascere un sistema industriale all’avanguardia nella nostra regione che ruoti sugli interventi strategici, anche infrastrutturali». Lo afferma il consigliere Regionale Donatella Merra che interviene sul prossimo rinnovo degli accordi regionali con la società del gruppo FS da attuarsi entro la fine dell’anno. «La crisi dell’automotive ha imposto in questi ul-

timi anni la riapertura di serie e ponderate riflessioni su altre possibilità di sviluppo industriale e di rilancio occupazionale. La nascita di un polo ferroviario in Basilicata poteva e può rappresentare l’alternativa per garantire crescita economica e tenuta sociale del territorio, a fronte della profonda emergenza produttiva che ha colpito il settore automobilistico e non solo. Il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, frutto di una lunga trattativa e che sarà firmato entro dicembre oltre a modificare e rilanciare il servizio ferroviario dei prossimi 10 anni, ci offre l’opportunità di avviare una transizione sistemica, di dare effettivo slancio a una attesa riconversione industriale, nell’alveo della mobilità sostenibile e della decarbonizzazione dei trasporti, che assicuri stabilità e incremento dei posti di lavoro, nonché espansione di attività innovative ad alto impatto tecnologico» prosegue la consigliera del Gruppo misto. «Il nostro obiettivo è di creare il contesto adeguato ad attrarre grandi investimenti e imprese leader in grado di far sorgere un polo di sviluppoin Basilicata che estenda il suo raggio ad una più vasta area coincidente con il nostro territorio e con quello delle regioni vicine, per un crescente progresso economico e sociale. Il riferimento non può che essere alla Ferrosud di Matera che si è ricollocata grazie al gruppo Mermecil quale, rilevando il vecchio stabilimento, non solo ha garantito i precedenti posti di lavoro ma ha riconfigurato il futuro di questa storica azienda che farà da apripista ad un nuovo distretto industriale strategico per la Basilicata e per il Mezzogiorno,puntandosu mezzi ferroviari di ultima gene-

razione e tecnologia all’avanguardia. L’azienda è già coinvolta nella fornitura di impianti tecnologici nell’ambito del cantiere della ferrovia Ferrandina Matera, un circuito virtuoso che con buon senso e responsabilità trova il suo naturale decorso e si autoalimenta» continua Merra. «La centralità produttiva e industriale della Basilicata dipende da queste scelte lungimiranti che non possono essere rimandate e per le quali occorre battersi ad ogni livello. Questo ho rappresentato ai Tavoli ministeriali e quando mi sono interfacciata con l’Amministratore Delegato di Trenitalia, al quale ho lasciato espresse richieste, concordate anche con gli organismi sindacali, allorché ricoprivo ancora l’incarico di Assessore alle Infrastrutture. A Trenitalia ho chiesto esplicitamente, in virtù di un consistente aumento della produzione in treni e km annui per la Basilicata e in concomitanza o a valle di interventi sulla rete ferroviaria che garantiranno l’incremento dei servizi e della qualità del trasporto ferroviario, la doverosa valorizzazione delle forze produttive locali anche per superare la crisi dell’automotive e di altri settori metalmeccanici» conclude Donatella Merra.


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GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE 202 23 07:00

CARTOON WORLD

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SERIE 68

10:00

SOCIAL LOPER

12:00

TUTTI A TA TA AV VOLA

13:00

NEWS

14:20

SERIE 68

15:30

CARTOON WORLD

17:00

PILLOLE IN FARMACIA

18:00

VITA A A FUMETTI

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STA ADIUM

21:00

OLT TRE IL GIARDINO

22:30

FRAGOLE & SUDORE

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CINE 68

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NEWS DELLA NOTTE

DOVE VED DERCI TUTTA A ITA A ALIA - CANALE 68 TA ASTO BL LU


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Basilicata 24 ore

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Bilancio positivo per l’evento volto allo sviluppo della tartuficoltura e che ha registrato una buona partecipazione di pubblico e addetti ai lavori

Successo del 1° Forum regionale del tartufo in Basilicata tra nuove strategie e promozione

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ormazione professionale per ristoratori, cavatori e associazioni di tartufai, divulgazione scientifica per scuole e ordini professionali, promozione culturale ed enogastronomica per attrarre consumatori e appassionati di tartufo lucano. Si è chiuso con ottimi risultati in termini di partecipazione di pubblico e di addetti ai lavori il 1° Forum regionale del tartufo bianco e nero ospitato a Potenza, in Largo Pignatari, dal 19 al 21 novembre 2023. «Sono molto orgoglioso della riuscita di questo primo appuntamento dedicato all’oro sotterraneo che cresce nei boschi lucani - dichiara Alessandro Galella, assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata - grazie anche alla collaborazione con il Centro Studi Nazionale sul Tartufo di Alba e con l’Alsia, Agenzia Lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura, con cui abbiamo puntato i riflettori sulle dinamiche che interessano la tartuficoltura lucana». «Tra le novità più rilevanti, per favorire il posizionamento regionale tra i luoghi nazionali di produzione di tartufo - continua Galella - l’adesione della Regione Basilicata all’Associazione Nazionale Città del Tartufo, seconda Regione dopo il Molise a entrare nella rete dei territori per sinte-

__Un momento dell’incontro

tizzare tre vocazioni: produzione del tartufo, commercializzazione e promozione turistica, rendendo sinergico lo sviluppo del territorio e consolidando un rapporto di qualità con il consumatore. Infatti, sembra non azzardato affermare - enfatizza l’assessore regionale - che, secondo i dati in nostro possesso, in Basilicata, il comparto tartuficolo rappresenti un settore produttivo di dimensioni ragguardevoli per l’economia regionale, perché in grado di movimentare annualmente dai 12 ai 16 Milioni di euro che potrebbero potenzialmente raggiungere e superare i 17-20 Milioni di euro. È evidente la necessità di uscire dalla nebulosa che caratterizza

il comparto e professionalizzare sempre di più tutti gli operatori della filiera. Considerevole è il numero di raccoglitori, di associazioni di tartufai che possono crescere, adattandosi ai criteri richiesti dall’Europa, per consentire una maggiore produzione sostenibile, la tracciabilità del tartufo lucano e quindi la costruzione di una microfiliera competitiva in grado di ottenere risorse rivenienti anche dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. A ciò si aggiunge - prosegue Galella - che lo sviluppo delle aree interne e l’attrazione turistica dei luoghi possono essere incentivate anche e soprattutto dal tartufo che cresce nel nostro territorio.

Sono sicuro - conclude l’assessore regionale - che favorirebbe anche l’arrivo di tanti amanti dell’enogastronomia considerando l’alta domanda estera e nazionale che alimenta la domanda informale di tartufo, generando valore aggiunto attraverso l’intera filiera». Il forum è terminato con un talk istituzionale dedicato alle strategie di sviluppo per la microfiliera del tartufo lucano, introdotto e moderato dal giornalista Filippo Radogna, con gli interventi di Piernicola Viggiano e Antonio Bellotti dell’ufficio Foreste e tutela del territorio della Regione Basilicata; Vittorio Restaino, autorità di gestione C.S.R. Basilicata 20232027 e di Emilia Piemontese, dirigente generale Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata con la conclusioni affidate all’assessore al ramo, Alessandro Galella. Compatibilmente con le risorse finanziarie, previsti interventi programmati per lo sviluppo del comparto, tra cui: incremento della superficie di ricerca e raccolta dei tartufi; individuazione di tartufaie naturali nelle foreste; contributi ad associazioni di settore e per la realizzazione di nuove tartufaie coltivate e controllate e interventi di miglioramento per le tartufaie già riconosciute dalla Regione Basilicata.

Nella manifestazione materana l’Unione della Basilicata ha illustrato il progetto “Paesi Radici”. Importanti i confronti con le istituzioni e l'Apt per promuovere collaborazioni

Unpli e Pro Loco lucane in vetrina alla Borsa del Turismo delle Origini

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ull’onda del successo della prima edizione e in modo propedeutico all’anno del Turismo delle Origini del 2024, l'Unpli ha voluto investire con un proprio desk al quale si sono rivolte tutte le Pro Loco lucane e non solo, per promuovere le proprie iniziative. Hanno partecipato alla due giorni

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il presidente nazionale Unpli, Antonino La Spina, il presidente regionale Vito Sabia, il consigliere nazionale Pierfranco De Marco, i consiglieri regionali Rocco D’Elicio e Michele Zuardi, oltre a decine di presidenti e dirigenti Pro Loco provenienti da ogni parte della regione. Ad offrire il maggiore contribuito i vo-

lontari delle Pro Loco di Matera e Miglionico. «Fondamentali - ha dichiarato il presidente regionale Unpli, Sabia - sono stati i confronti con le istituzioni regionali e i partner delle Pro Loco Unpli Basilicata, in particolare con i rappresentanti della Giunta regionale presenti alla manifestazione e con il direttore dell’ATP Basilicata, Antonio Nicoletti; un momento di grande entusiasmo c’è stato poi nell’incontro con i partner del progetto pilota “Paesi Radici” che ha vinto il bando per la Basilicata per le attività legate all’anno del turismo delle radici, promosso dal Ministero degli Affari Esteri, a cui l’Unpli Basilicata con le sue quasi 90 Pro Loco ha aderito». Il consigliere De Marco ha invece voluto esprimere il suo ringraziamento all’Unpli na-

zionale «per aver investito nuovamente in Basilicata finanziando il desk e alle Pro Loco partecipanti che hanno rafforzato il concetto di rete, arricchendolo con il loro contributo». Nella seconda giornata della manifestazione l’Unpli è stata protagonista con il Presidente Antonino La Spina che è intervenuto nel corso del laboratorio “Borghi: dalla custodia di patrimonio e tradi-

zioni alla promozione internazionale” per parlare della rete e delle esperienze delle Pro Loco. L’incontro è stato introdotto da Salvo Iavarone – Vice Presidente Confederazione Italiani nel Mondo e ha visto la partecipazione di Angelo Bencivenga per la Fondazione Eni Enrico Mattei e di Vito Signati per Asset Matera. Hanno partecipato anche Emilio Casalini e Giuseppe Calabrese.


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Grazie alla celere ricerca avviata dalla Polizia di Matera, individuata la macchina del gruppo già in fuga « a velocità sostenuta» verso Napoli

Coniugi anziani truffati dal finto figlio: denunciati 3 giovani campani

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re giovani della provincia di Napoli sono stati all’Autorità giudiziaria dalla Polizia di Stato di Matera quali autori di reati commessi ai danni di 2 anziani coniugi della Città dei Sassi. Gli accertamenti compiuti nei confronti dei soggetti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa. Gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Matera sono intervenuti presso un’abitazione di via Lucana, a seguito di una segnalazione pervenuta al 113: sul posto, una coppia di anziani coniugi riferiva quanto era appena accaduto. Nella mattinata avevano ricevuto una telefonata da un uomo che, fingendosi il loro figlio maggiore, con voce allarmata, sosteneva di avere un problema con un pagamento da effettuare all’Ufficio Postale. Per questo motivo, aveva chiesto loro di preparare la somma di 4mila euro in contanti, poiché sarebbe arrivato un amico a ritirare il denaro. Vista l’insistenza del figlio, senza sospettare minimamente che potesse trattarsi di un impostore, i due avevano riposto sul tavolo della cucina 750 euro in contanti ovvero tutto il denaro custodito in casa. Il giovane, convincendoli ad aggiungere anche tutti i preziosi di cui disponevano, li teneva impegnati al telefono, mentre suonava alla porta un

L’INTERVENTO DEI CARABINIERI HA EVITATO IL PEGGIO

Baragiano, incendia auto e capannone del padre

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altro ragazzo. Quest’ultimo, senza parlare, era entrato in casa, prelevando dal tavolo il denaro ed i preziosi, tra cui anche la fede nuziale della donna, per poi metterli rapidamente in tasca. Solo a quel punto l’anziano padrone di casa si insospettiva e urlava contro il giovane, intimandogli di fermarsi, ma quello si allontanava, guadagnando velocemente l’uscita, per poi dileguarsi. Grazie alle indagini svolte nell’immediatezza dagli operatori della Squadra Mobile della Questura di Matera, è stata individuata una Fiat Panda, già uscita dalla città in direzione Potenza, su cui gli investigatori ritenevano che potessero trovarsi i truffatori della coppia. Prontamente allertati, gli

agenti della Polizia Stradale di Grottaminarda in provincia di Avellino sono riusciti a fermare l’autovettura sospetta, mentre transitava a velocità sostenuta in direzione Napoli. A bordo viaggiavano tre giovani, che sono stati accompagnati negli uffici di polizia per essere sottoposti a perquisizione personale, poi estesa anche all’autovettura. Nel portaoggetti dello sportello anteriore dell’auto, sono stati rinvenuti diversi oggetti di valore, riconosciuti poi dai due coniugi truffati. Uno dei tre giovani, invece, all’interno di un portamonete, custodiva la somma di 750 euro in contanti. Pertanto, i tre sono stati denunciati e tutto quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Potenza e quelli delle Stazioni Carabinieri di Baragiano e Picerno hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria un 51enne di Baragiano per incendio aggravato. Nello specifico, a seguito di richiesta di ausilio giunta alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Potenza da un anziano di Baragiano il quale riferiva che il figlio aveva appiccato il fuoco alla sua autovettura, i militari dell’Arma si portavano presso l’abitazione del richiedente ove notavano effettivamente la Fiat Panda dell’anziano avvolta dalle fiamme le quali, nel frattempo, si erano propagate al capannone ove era parcheggiato il veicolo. Una prima ispezione dei luoghi permetteva, inoltre, di riscontrare come l’autore del gesto, individuato nel figlio 51enne della vittima, avesse cosparso di liquido infiammabile anche la porta d’ingresso dell’appartamento del padre. I Carabinieri, dopo aver scongiurato che le fiamme si propagassero oltremodo anche grazie l’intervento dei Vigili del Fuoco ed essersi sincerati dello stato di salute dell’anziano, si ponevano alle ricerche del figlio, nel frattempo datosi alla fuga e scovato nei pressi del proprio domicilio. Attesa la gravità del reato, la possibilità che potesse compiere altre azioni delittuose nonché darsi alla fuga, il 51enne veniva sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria e condotto al carcere di Potenza ove tuttora si trova a seguito della convalida del fermo da parte dell’Autorità Giudiziaria potentina. Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari e basato su imputazioni provvisorie, per cui vige il principio d’innocenza fino ad intervenuta sentenza di condanna definitiva.

Nella sua abitazione i militari trovano soldi e 28 grammi di hashish: l’uomo è ora agli arresti domiciliari

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Picerno, 63enne arrestato dai Carabinieri per spaccio

Carabinieri alle dipendenze della Compagnia di Potenza hanno arrestato in flagranza di reato un 63enne di Picerno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Picerno, impegnati in uno specifico servizio notturno di controllo del territorio predisposto anche per rafforzare l’azione di contrasto al fenomeno dello spaccio di so-

stanze stupefacenti, hanno notato il 63enne nei pressi della sua abitazione il quale, alla vista dei militari dell’Arma, ha assunto un atteggiamento sospetto quasi come se non volesse farsi notare. I militari dell’Arma hanno pertanto deciso di effettuare un controllo sulla sua persona e all’interno della sua abitazione dove hanno trovato poco più di 28 grammi di hashish, la somma contante di 165 eu-

ro, un bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento. A conclusione della perquisizione, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Potenza. A seguito di convalida da parte del Gip del locale Tribunale, il 63enne è stato ristretto ai domiciliari presso la sua abitazione mentre lo stupefacente e il danaro

contante sono stati sottoposti a sequestro. Il procedimento penale è tuttora nella fase delle indagini preliminari e basato su imputazioni provvisorie, per cui vige il principio d’innocenza a carico dell’uomo fino ad intervenuta sentenza di condanna definitiva. L’attività posta in essere dai Carabinieri della Stazione di Picerno rientra negli specifici servizi di controllo del territorio disposti dal Co-

mando Provinciale Carabinieri di Potenza, tesi a prevenire e reprimere la commissione di reati in generale e, nel caso specifico, quelli in materia di droga.


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Il contributo del Progrramma Operrati ativo del Fondo Sociale Europeo alll’occupazione, alll’’inclusione e alla formazione in Basilicata Accoglienza partecipanti

La testimonianza dei protagonisti

Saluti istituzionali e apertura dei lavori

La percezione del Fondo Sociale Europeo in Basilicata da parte dei potenziali EHQHƬFLDUL GHVWLQDWDUL

Vitto Barrdi di - Presidente Regione Basilicata

Rossella Tost Tostto - Datacontact

Gli Highlights del Programma Operativo FSE Basilicata 2014 - 2020 Alfonso Morvillo o - Direzione Generale per la programmazione e la gestione GHOOH ULVRUVH VWUXPHQWDOL H ƬQDQ]LDULH

Il contributo di alcuni interventi al conseguimento degli obiettivi del Programma ASSE I

Fondo Microcredito FSE 2014-2020

La nuova prrogr ogrrammazione 2021-2027 Dorriano Pittta a 8ƯFLR $XWRULW» GL *HVWLRQH dei Programmi Operativi FSE Basilicata

Chiusura dei lavori Vitto Barrdi dii - Presidente Regione Basilicata

moderra: Massimo Brancatii, giornalista

Gabrriella Megale e - Sviluppo Basilicata

ASSE II

Percorsi del Fondo Sociale per il welfare Donato Del Corso Corso - Direzione Generale per la salute e le politiche della persona

ASSE III

Destinazione Giovani &DQLR $OƬHUL 6DELD - Direzione Generale per lo sviluppo economico, il lavoro e i servizi i i alla ll comunità ità

Ingresso libero previa registrazione

28 novembre 2023 ore 9.30 Capp Cappella dei Celestini - Largo Duomo, Potenza Autorità di Ge Gestione POR FSE Basilicata Ba 2014-2020 Region gi e Basilicata | Direzione Genera e le per la Programmaziione e la Gestione delle Risorse Strumentali e Finanziarie


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Diritti e strategie contro la violenza maschile sulle donne in ogni ambito: i temi dell’appuntamento del 28 novembre alla biblioteca “Stigliani”

A Matera l’evento “Di amore non si muore”: sotto la lente violenza di genere e le sue forme

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n occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza patriarcale sulle donne, la biblioteca “Tommaso Stigliani” di Matera è lieta di ospitare l’evento “Di amore non si muore: la violenza di genere e le sue forme”. L’appuntamento è per martedì 28 novembre dalle ore 17:00, presso la Sala Conferenze “Laura Battista”. Dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, l’evento prevede l’incontro di diverse figure professionali, tra cui Maria Antonietta D’Onofrio, medico ed autrice del romanzo “Il silenzio che racconta la vita e il rosmarino”, Caterina Rotondaro, psicologa e psicoterapeu-

L’EVENTO DI OGGI PER SENSIBILIZZARE SULLA VIOLENZA DI GENERE

ta, referente per il Comune di Matera delle Politiche di Genere e Responsabile del Centro Antiviolenza e della Casa Rifugio per donne vittime di violenza e di stalking, e l’associazione Soroptimist International Club Matera, impegnata, tra le varie attività, nella campagna di sensibilizzazione “Orange the World” a

sostegno della dell’iniziativa europea “Read the Signs”, il cui scopo primario è quello di riconoscere e prevenire le diverse forme di violenza di genere. Seguirà un dibattito riguardante i temi della violenza maschile sulle donne, delle forme e degli ambiti in cui si manifesta.

L'impegno concreto del sindacato con modalità innovative per sensibilizzare l’opinione pubblica

Uil in campo contro la violenza sulle donne: al via il programma attività con nuove iniziative

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n nuovo percorso di assemblee nei posti di lavoro, incontri nelle scuole, anche utilizzando arte e linguaggi diversi ed innovativi contro la violenza sulle donne e per affermare la cultura di genere, è stato presentato ieri dalla Uil e dalla Commissione Pari Opportunità della Uil. All’incontro nella sede regionale Uil hanno partecipato Vincenzo Tortorelli, segretario regionale, Sofia Di Pierro segretaria confederale, Raffaella Triunfo coordinatrice Pari Opportunità Uil, con la presenza del digital artist Silvio Giordano di Potenza che attraverso videoarte, fotografia, installazione, scultura, performance, collage, tra i vari temi sociali, si occupa da tempo della violenza sulle donne. Lo slogan “C’è ancora domani” ruota intorno ad una serie di azioni che non lasciano spazio alla retorica per far diventare la Giornata nazionale contro la violenza alle donne in un lavoro quotidiano. «Contro la violenza sulle donne – ha spiegato Sofia Di Pierro - intendiamo far comunicare tra loro mondi e linguaggi diversi e programmando incontri nelle scuole con ragazzi e ragazze. È la nostra missione, quelle di essere con e tra le persone, e questa volta vogliamo farlo e continueremo a farlo con il mondo dell’arte. Le immagini infatti - enfatizza Di Pierro - possono creare pensiero.

Un’immagine è forte quando è di tutti, può arrivare in tutto il mondo, parlare tutte lingue senza sottotitoli, al di là di ogni distinzione. È un messaggio universale e trasversale, è ciò che serve per creare una coscienza comune». Le opere di Silvio Giordano hanno raccontato tanto sulla violenza di genere ed insieme fatto riflettere, anche attraverso un confronto con delegate Uil, sui tanti volti della violenza, sui diritti negati, sulla manipolazione, sul lavoro precario e sottopagato soprattutto delle donne. Silvio racconta il sommerso, il lato oscuro della condizione femminile (e non solo) che, ha affermato, «si è portati a denunciare attraverso le parole che purtroppo però, sole, non bastano». Giordano punta su immagini scioccanti, pungenti, «l’opposto della comunicazione retorica - spiega – in grado di scatenare la riflessione». Raffaella Triunfo coordinatrice Pari Opportunità Uil, ha presentato un programma di assemblee sui luoghi di lavoro per fare formazione ed informazione prima di tutto fra le donne ma anche tra gli uomini. «Vogliamo realizzare – afferma – occasioni di prevenzione concreta e costante, rafforzando prima di tutto la rete delle nostre delegate alle pari opportunità». Per Tortorelli «il nuovo linguaggio è molto vicino a quello innovativo del sindacato delle persone che vuole arrivare a tutti, coniugando tradizione ed innovazione. Al centro dell’impegno sindacale – afferma – i diritti delle donne per determinare le condizioni per un nuovo umanesimo nel quale non ci sia spazio per la violenza e l’individualismo affermando i valori del rispetto di genere, della solidarietà e del bene comune».

“Questo non è amore”, iniziativa Polizia di Stato all’Unibas di Potenza

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n vista della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, la Questura di Potenza, in collaborazione con l’Università degli Studi di Basilicata, ha organizzato per la giornata di oggi, presso il Campus universitario di Macchia Romana, un’iniziativa nel solco della campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore”. Alle ore 10.30 il Questore di Potenza Giuseppe Ferrari sarà presente allo stand della Polizia di Stato allestito all’interno del plesso universitario (edificio 3A sud). Dalle ore 9.00 alle ore 13.00 lo stand sarà presidiato da personale della Polizia di Stato che distribuirà il materiale informativo realizzato dal Dipartimento della P.S. al fine di sensibilizzare sul tema della violenza di genere. A seguire, alle ore 17.30, presso il “Comincenter” dell’ateneo potentino, operatori specializzati della Polizia di Stato incontreranno gli studenti.

IL PROGETTO DELLO ZONTA CLUB DI MATERA

“Hub per l’imprenditoria femminile” contro la violenza sulle donne

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ovembre è da tempo nefastamente dedicato al contrasto alla violenza sulle donne, ma in questo novembre come non mai la piaga dei femminicidi apre tutti i notiziari e le testate giornalistiche per il suo particolare imperversare nell’universo umano». È quanto premesso nella nota dello Zonta Club di Matera nella quale annuncia che «dopo 8 anni dalla sua charter, il Club «è fiero di poter concorrere in concrete azioni di sostegno nei riguardi di donne svantaggiate e/o vittime di violenze» attraverso il progetto “Hub per l’imprenditoria femminile”, dove il Club detiene un corso di avviamento e conoscenza della lingua inglese destinato ad un’utenza appositamente creatasi nella città dei sassi. Un’iniziativa che verrà celebrata proprio nella giornata internazionalmente dedicata al contrasto alla violenza, il 25 novembre prossimo alle ore 10,30 presso il Casino Padula a Matera. Il consiglio direttivo del Zonta Club di Matera è particolarmente riconoscente e grato alla sua Segretaria, Paola Scalcione, per la sua sentita, qualificata e commossa partecipazione al progetto nonché conduzione del corso».


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Soddisfazione del presidente della Regione: «Detto, fatto». Ed elogia il curriculum «importante» del neo Dg che «conosce bene la sanità lucana»

Crob, c’è il nuovo direttore generale: è De Fino. Bardi: «Rilancerà l’Istituto» «P

romesso. Fatto». Esordisce così la nota del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi per annunciare la nomina di Massimo De Fino come nuovo Direttore generale del Centro oncologico (Crob) di Rionero in Vulture. «Dopo l'indicazione del nuovo direttore scientifico del Crob - prosegue Bardi - oggi é la volta del nuovo direttore generale: il dott. Massimo De Fino» del quale il governatore lucano ne ha sottolineato un curriculum «importante, conosce bene la sanità lucana, dove ha già prestato servizio e ha superato la selezione pubblica per la guida della nostra azienda sanitaria». A lui, il presidente Bardi ha formulato «i migliori auguri, con l’auspicio di rilanciare il nostro istituto di Rionero in Vulture». Parole di soddisfazione a cui sono seguite quelle del vice presidente della Regione Basilicata e assessore alla Salute e alle politiche della persona, Francesco Fanelli: «La

nomina del dott. Massimo De Fino rappresenta una grande opportunità per ottimizzare le attività a carattere scientifico di diagnosi e cura delle patologie oncologiche. Tali attività - prosegue Fanelli - necessitano di una sempre migliore attenzione verso i sofisticati sistemi di screening e le nuove terapie. Il dott. Massimo De Fino - conclude Fanelli - saprà indirizzare il Crob verso questi ambiziosi obiettivi». E ancora, parole di compiacimento sono giunte anche dal vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Piro che in una nota ha espresso la «massima soddisfazione» per la nomina di Massimo De Fino di Lagonegro a direttore generale del Crob di Rionero. «Professionista serio e di alto profilo, Massimo De Fino – afferma Piro – rappresenta una nota di grande orgoglio per Lagonegro e l’intero territorio lucano. Sono certo che saprà svolgere al meglio il suo compito con l’abnega-

zione e le capacità umane che lo contraddistinguono. La sua presenza nell’Istituto di Ricerca e Cura lucano - conclude Piro - farà sì che pazienti e familiari possano trovare la massima tranquillità con le giuste assicurazioni in una cura attenta e proficua». Sono, poi, seguite note di merito anche da parte dei Sindacati. Per la precisione da parte del segretario generale della Cisl Medici Basilicata Serafino Rizzo che afferma: «È con soddisfazione e fiducia che accogliamo la nomina di Massimo De Fino a direttore generale del Crob di Rionero la cui consolidata esperienza rappresenta il viatico ideale per rilanciare in modo strutturale il centro di riferimento oncologico regionale che da troppo tempo viveva una condizione di provvisorietà, non in linea con la mission istituzionale e scientifica dell’istituto. Finalmente - prosegue Rizzo - dopo le numerose sollecitazioni e critiche mosse anche dalla Cisl Medici, nella nostra regione si inco-

__De Fino

mincia a cambiare registro nella nomina dei vertici delle aziende sanitarie, premiando il merito, la competenza e l’esperienza dei manager. De Fino - rimarca il segretario generale della Cisl Medici Basilicata - è chiamato a svolgere un ruolo cruciale per restituire al Crob il ruolo di eccellenza oncologica del Sud Italia, in grado di essere pun-

to di riferimento sia nelle pratiche cliniche che nei progetti di ricerca. Auguriamo al dottor De Fino un proficuo mandato e siamo fiduciosi che il suo contributo avrà un impatto positivo e duraturo nel rilancio di questo importante presidio clinico e scientifico», conclude il segretario generale della Cisl Medici Basilicata Rizzo.

In attesa della fine delle procedure di gara, intesa condivisa e di sistema con Asm Il report positivo dell’iniziativa dedicata alla prevenzione al femminile

Temporanea carenza di vaccini pediatrici: “Ottobre rosa” del Crob: trecento ecografie mammarie l’Asp trova soluzioni gratuite effettuate sul territorio L

a Direzione generale della Asp Basilicata rende noto che «in questi giorni si stanno verificando alcuni disagi nella somministrazione dei vaccini di età pediatrica a causa di questioni burocratiche che riguardano l’espletamento della gara per l’affidamento della fornitura». L’Asp, si legge nella nota, «al fine di ridurre al minimo i disagi, si è subito attivata con ulteriori procedure per limitare al massimo il disagio». I vaccini in questione sono quello contro il meningococco di gruppo B, contro il papillomavirus umano 9-valente, l’antimeningococcico gruppo A,C,W-135 Y coniugato fino a 2 anni, il gruppo difterico, tetanico, pertossico adsorbito, epatite B, Polio, Haemophilus Influenza B, il gruppo morbillo, parotite, rosolia, varicella, ed infine quello pneumococcico coniugato 13 valente. Ad ogni modo, si tratta di vaccini che possono essere anche rimandati per un breve periodo poiché non compromettono la salute dell’individuo». Per meningococco e papilloma virus, prodotti solo da due case farmaceutiche, sono state avviate due trattative dirette sul MePA con scadenza del termine per la presentazione delle offerte fissata al 22 novembre per un vaccino e al 23 novembre per l’altro. Per i restanti vaccini, prodotti da più case farmaceutiche, si è proceduto ad avviare sem-

pre sul MePa richieste di offerte con scadenza fissata al prossimo 24 novembre. Assolti gli obblighi burocratici, le forniture potrebbero tornare disponibili entro 72/96 ore dal termine delle procedure d’acquisto. Nel frattempo, si è trovata la collaborazione dell’Azienda Sanitaria di Matera che è in grado di fornire alla Asp 150 dosi di antimenigococcico, 70 dosi di esavalente, 150 dosi di hpv, 200 dosi per morbillo, rosolia, varicella, parotite e 200 dosi di vaccino antimeningococcico quadrivalente. Per il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo, «la situazione si avvia verso una risoluzione anche se i ritardi se pur di alcuni giorni, ci sono stati e sono dipesi solo dalle procedure burocratiche di approvvigionamento dei vaccini. Quello che appare invece ingiustificabile è che, seppur in modo isolato e sporadico ma segnalato alla Direzione da più fonti, qualche operatore abbia dato risposte incongrue ai cittadini sulle cause del disagio e sulle possibili soluzioni». Maraldo porge quindi le scuse «a quegli utenti ai quali non è stata data una informazione puntuale su cause e tempi di somministrazione» ed annuncia che effettuerà «tutti i necessari approfondimenti per capire chi ed in che modo, all’interno della Asp, abbia agito non in linea con le normali regole di condotta».

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i è conclusa con successo l’edizione 2023 dell’ottobre rosa, mese dedicato alla prevenzione al femminile. Trecento le ecografie mammarie gratuite effettuate dai medici della senologia dell’Irccs Crob alle donne con fascia d’età 24-40 anni non ricompresa nello screening. Un’iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione che si è estesa ed ha coinvolto il territorio lucano grazie alla sinergia con comuni, pro loco ed associazioni. Tra tutti gli esami diagnostici effettuati sono state riscontrate formazioni benigne e un solo tumore maligno. «Il riscontro di una neoformazione, intercettata in fase iniziale in una donna di età inferiore a 40 anni, giustifica ampiamente l’utilità di controllare le donne di tale fascia d’età, e suggerisce una programmazione di controlli più diffusa e organizzata, oltre ad evidenziare l’importanza della sensibilizzazione e della prevenzione del tumore al seno», afferma il direttore della Radiologia del Crob Aldo Cammarota che prosegue «in questa iniziativa abbiamo cercato di intercettare le esigenze delle donne che risiedono in località distanti dai presidi ospedalieri spostandoci fisicamente noi medici per andare incontro alle pazienti, superando problematiche anche logistiche e di spostamento». «Con questa iniziativa - commenta il direttore sanitario Rocco Calabrese - anche l’Irccs Crob può aprirsi ai territori regionali per una sanità più vicina alle persone, incentrata al superamento delle disuguaglianze e le barriere per l’accesso alle cure, soprattutto di carattere oro-geografico». «Il nostro Istituto - annuncia il direttore generale ff Giovannino Rossi - a breve promuoverà un programma di controlli periodici dedicato a tutte le donne residenti in zone disagiate o lontane dai grandi centri di diagnostica senologica».


Potenza

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Determina, bando e chiarimenti: la prima prescrive, il secondo omette ed il terzo stravolge. Offerta Guarente: 1 gara, 3 papocchi

Coni come S. Pietro: Comune rinnega sé stesso 3 volte

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on lo sguardo delle iene sui resti: appare così l’Amministrazione del leghista Guarente in quest’ultimo scorcio di fine consiliatura. In più la fretta di formalizzare impegni nei tempi prescritti, pena perdita dei finanziamenti. E quindi Pnrr e la palestra Coni di Montereale: sul tavolo da gioco circa 6 milioni di euro per la gara comprensiva della progettazione definitiva-esecutiva e dell’esecuzione lavori. Il Comune di Potenza ha spaccato il mazzo con l’Avviso pubblico per la manifestazione di interesse finalizzata all’individuazione di operatori economici da invitare alla eventuale e successiva procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto integrato. Materia ampia e specifica con tanti dettagli da affrontare. Tra i plurimi, non può non attirare l’attenzione il previsto requisito preferenziale. In modo consuetudinario, le Pubbliche Amministrazioni fissano un eventuale tot di rispondenti alla manifestazione di interesse, per poi, in presenza di un numero maggiore, proseguire col sorteggio per la selezione, neutrale e casuale, degli operatori ammessi alle successive fasi di gara.

A Potenza, no: inserita la variabile del fattore discriminante che, considerando anche il rilevante importo, invece di un’apertura al mercato, nell’ottica di partecipazione e conseguente risparmio economico, appare come una chiusura. Fattore per di più inserito in maniera non coerente nel complesso ed ancorato a specifiche tecniche di dubbia validità. Una contestazione, potrebbe sfondare una porta già aperta. Se le istanze superiori a 10, si procederà ad invitare i 10 operatori economici con il maggiore fatturato complessivo dato dalla somma del fatturato per lavori complessivo degli ultimi 5 esercizi, anni ‘22’21-’20-’19-18. A parte le apparenti discrasie tra le generali prescrizioni normative sulla richiesta dei fatturati per la partecipazione ad un appalto, tra assenza di esplicitate motivazioni per la pretesa con possibile scollamento tra importo della gara in questione, durata dei lavori, numero annualità senza valori medi e via discorrendo, due dettagli, di più agevole comprensione, proprio non tornano. Il primo riguarda il generico riferimento a «lavori». Ai partecipanti, richiesto fatturato per «lavori».

In presenza di un appalto con 2 categorie obbligatorie quali «edifici civili e industriali» e «impianti tecnologici», di cui la prima prevalente, più una specializzata, «demolizioni opere», quel generico «lavori», appare, nella volontà di tagliare fuori metodicamente data l’esclusione del sorteggio, come una sospetta apertura selettiva in una precisa direzione, pur nella chiusura generale. I grandi operatori economici, stando alla lettera dei «lavori», magari con grandi fatturati, dato quel «lavori» e un requisito preferenziale applicato come a piacere, potrebbero avvantaggiarsi a discapito di altri dello specifico settore, ma con fatturati medi. Non è fissato neanche un minimo al fatturato. Che abbia almeno..., negli ultimi..., un prestampato non in uso al Comune di Potenza che preferisce una sorta di asta al rialzo in cui vale tutto, con l’aggiunta di non specificarne i motivi. Approfondendo, confermato che vale proprio tutto. Varie le possibilità di partecipazione. Il cortocircuito si manifesta da solo. La determina prescrive, il bando omette ed il chiarimento stravolge. Nella determina di appro-

__ Guarente

vazione dell’Avviso pubblico, prescritto che il requisito preferenziale del fattura «è riferito all’operatore economico esecutore dei lavori». Così «in caso di partecipazione in raggruppamento il requisito è riferito alla mandataria» ed «in caso di consorzio il requisito si riferisce all’operatore economico indicato per l’esecuzione dei lavori». Nell’Avviso, non c’è nulla: il periodo citato scomparso. Data la concatenazione imprescindibile che lega i due atti, qualcuno dei possibili partecipanti, ha richiesto un chiarimento. Un chiarimento che non chiarisce, ma stravolge, merita di essere raccontato per intero. La domanda: «Si chiede

conferma che, in caso di partecipazione di un consorzio stabile, limporto del requisito preferenziale relativo alla somma del fatturato per lavori degli ultimi 5 anni possa essere sommato a quello del consorzio anche quello delle consorziate esecutrici». La risposta: «Il requisito preferenziale previsto dall’Avviso, in caso di Consorzio è da riferirsi al Consorzio stesso». Scadenza del termine per la presentazione delle istanze di partecipazione oggi. I conti, però, si prestano a non tornare neanche domani. Si somma tutto, chi partecipa e chi no, ma la somma, tra fatturati non specifici e fatturati di altri, è superiore al risultato tutto. FERMOL


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Potenza

giovedì 23 novembre 2023 www.lecronache.info

Dai soldi degli autovelox, milioni per le strade. Guarente scambia l’inverno per l’estate: il via ora «prima» delle temperature rigide che già ci sono e che rendono vani i lavori

Il centrodestra da “saggezza” popolare Potenza, fa freddo? Arriva il bitume caldo

S

trade che non sono tali: l’insofferenza politica della maggioranza di centrodestra ricollegabile in parte pure al tentativo di presentare al meglio la città in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, regionali e amministrative, emerge anche da certa faciloneria operativa agevolmente rintracciabile nelle vicende comunali. Lavori da affidare, quelli per il ripristino funzionale e la messa in sicurezza della rete viaria cittadina, contrade comprese, e la manifestazione di interesse per l’espletamento di una procedura negoziata: dalla sciatteria amministrativa, alla trascuratezza burocratica. L’appalto, suddiviso in 3 lotti, per ciascuno di essi la durata dei lavori è stata stimata in 3 mesi, i cittadini elettori chissà potranno recarsi alle urne percorrendo fino ai seggi nuovi manti stradali, è dell’importo complessivo, Iva esclusa, di 2 milioni e 493 mila euro. Lavori finanziati con «fondi comunali», tra cui quelli delle multe degli autovelox. Fantasiosa la tempistica e fantasioso anche il requisito speciale per la partecipazione. Fa freddo, allora il bitume caldo. Il fare ciò che si vuole ap-

pare coperto da uno sfilza di tecnicismi che, però, se osservati in contro luce, manifestano non poca carenza sostanziale in riferimento al fondamento motivazionale. Per una «tempestiva stesa» del conglomerato bituminoso alla «giusta temperatura» sulla sede stradale fresata, per partecipare, gli operatori economici interessati devono essere proprietari di un impianto di produzione del conglomerato bituminoso sito ad una distanza non superiore a 70 chilometri dalla città di Potenza. E non sono molti, anzi, si contano su una sola mano. In alternativa, chi non rientra nei 70 chilometri, per partecipare all’appalto milionario deve dimostrare di avere la disponibilità di un impianto ricadente nel raggio chilometrico citato. In base a temperatura sconosciuta, calcoli ancora più ignoti. Il 70 chilometri, prescritto come ha fatto il Comune, sembra un numero casuale invece che causale. Sembra, magari il cautelativo Dirigente della pratica saprà fornire reali specifiche, sia stata applicata una sorta di formula del tipo temperatura ideale per la tempestiva stesa diviso i limiti di velocità, uguale distanza chilometrica. A cambiare tra 60, 100 o 120 chilometri, volendo

seguire il solco della necessità tecnica, potrebbero essere più che i gradi del conglomerato bituminoso, i partecipanti o gl impianti interessati. La scienza non stupisce con effetti di fantascienza, nel caso dei manti stradali di Potenza, sembra il contrario. Il Comune, inoltre, preoccupato dalla stesa «tempestiva», non solerte su altri tempi. L’appalto è d’urgenza. Ad osservare meglio, appare oltre l’urgenza. I lavori devono iniziare, esplicitamente motivato, «prima che le temperature diventino più rigide» e prima dell’«inizio della stagione invernale». Per quanto la «stesa tempestiva» perchè il camioncino partirebbe da una distanza di massimo 70 chilometri, temperature basse vanificherebbero gli interventi. Per questo in determinati periodi, i tappa buche con asfalto a freddo. Non essendo in primavera o in estate, l’urgenza si sconfessa da sé. Si è già oltre. Lo si è a maggior ragione considerando i tempi procedurali. C’è fretta, tardiva fretta. Il termine ultimo per l’invio della manifestazione di interesse è oggi. Acquisite le manifestazioni di interesse, subito la valutazione delle stesse e poi l’invio delle lettere di invito. Sarà assegnato un ter-

mine per presentare l’offerta di 7 giorni decorrenti dalla data di invio della lettera di invito. Nel capoluogo di regione situato alla quota più elevata in Italia, il secondo per altitudine tra i capoluoghi di provincia, trovarsi ad affermare a dicembre e a seguire, da ricordare i 90 giorni, ««prima che le temperature diventino più rigide» non può non apparire come un controsenso in termini. Almeno in termine, perché di altro c’è poco da aggiungere. A tutto concedere, tra temperature di «tempestiva stesa», tempi di percorrenza aleatori e «temperature rigide», l’Avviso pubblico è stracolmo di senso

comune e non di dati certi, tanto che appare solido quanto un proverbio: rosso di sera, bel tempo si spera. I cittadini automobilisti pagano le multe, poi sugli ultimi avvistamenti in città degli autovelox mobili si potrebbe aprire un capitolo a parte, ed il Comune con quei soldi rifà l’asfalto in inverno col cortocircuito finale della dubbia valenza degli stessi, dato il periodo stagionale, che potrebbe avere nuovamente conseguenze negative proprio sui cittadini automobilisti che buca dopo buca, si ritroverebbero, come già accade, le auto a pezzi. FERMOL


Potenza

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POTENZA Pare non ci siano state nuove interlocuzioni per decidere chi ricoprirà il ruolo più importante dell’Assise

Convocato il consiglio Comunale, l’elezione dell’Ufficio di Presidenza è ancora in alto mare DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Lunedì si terrà la nuova seduta del Consiglio comunale di Potenza presso la sede di via Nazario Sauro in prima convocazione alle 8 e 30. L’ultima Assise è stata particolarmente movimentata per il sindaco Mario Guarente e la sua maggioranza. Pesa infatti sull’intero Consiglio comunale l’assenza di un Ufficio di Presidenza regolarmente eletto. Abbiamo lasciato, lo scorso 31 ottobre, Guarente che con aria soddisfatta, dopo la sopsensione del Consiglio per confrontarsi con tutti i consiglieri presenti e avere finalmente un nome che potesse ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio, annunciava: «Si è tenuto l’incontro tra forze di maggioranza e forze di opposizione Abbiamo ripreso una interlocuzione bloccata da troppo tempo, abbiamo fissato la data per un nuovo incontro. Credo che oggi sia stato fatto un passo in avanti, abbiamo iniziato a dialogare con grande responsabilità e contiamo di trovare una soluzione al più presto e comunque di farlo già nei prossimi giorni». Ebbene pare proprio che a quel famoso incontro non ne siano seguiti altri. Fonti interne al Consiglio comunale, infatti, affermano che non ci sia stata altra interlocuzione tra maggioranza e opposizione per scegliere in maniera unitaria il prossimo presidente dell’Assise. Qualcuno tra le fila della maggioranza aveva proposto di confermare Rocco Bernabei di Fratelli d’Italia che attualmente ricopre il ruolo pro tempore, ma pare che la soluzioni non soddi-

sfi gli altri consiglieri. La mancata elezione dell’Ufficio di Presidenza continua ad essere un argomento imbarazzante per l’Amministrazione Guarente. “Un’opera teatrale” che va in scena ad ogni seduta e che ha sempre lo stesso risultato: una fumata nera. Il funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni sono fortemente compromesse, questa situazione dura ormai da troppo tempo ecco perchè il capogruppo di Noi moderati, Francesco Cannizzaro ha sollevato la questione e “ha costretto” sindaco e consiglieri ad affrontare l’argomento con senso di responsabilità. A Cannizzaro si sono poi aggiunti Antonio Di Giuseppe e

Vincenzo Telesca. Una presa di posizione forte che però , a quanto pare, non ha portato a nessun risultato, almeno per il momento. Vedremo se entro lunedì, ci sarà un’altra chiamata al “senso di responsabilità” da parte del primo cittadino. Elezione dell’UdP a parte, i punti che si discuteranno sono tanti: molti debiti fuori bilancio, le interrogazioni e le mozioni, approvazione della Convenzione tra Regione Basilicata e Comune di Potenza per l’affidamento dei servizi di Trasporto pubblico locale, l’acquisizione al patrimonio del Comune del Palabasento e tanto altro. Ciò che però balza agli occhi è invece la mancanza di un punto,

a detta dell’Amministrazione comunale indispensabile, quello inerente al riequilibrio finanziario dle Comune. Un argomento calendarizzato al punto 51 dell’Odg dello scorso Consiglio comunale, sparito invece tra gli argomenti da trattare nella Seduta di lunedì. Una scelta singolare se si pensa che il “Salva città” è il “cavallo di battaglia” dell’Amministrazione Guarente. Un provvedimento che può salvare il capoluogo da un nuovo dissesto e che andrebbe approvato quanto prima. Non è dato sapere perchè il punto sia stato ritirato e di questo sembrerebbe se ne discuterà nella II Commissione consiliare nelle prossime ore.

Il segretario cittadino della Lega Giovani Potenza tesse le lodi dell’assessore al Bilancio: «Il rammarico è non averlo avuto prima in Giunta»

Di Mitri racconta l’operato di Blasi: «È presto per tirare le somme ma è doveroso porre l’attenzione sul suo lavoro»

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ncora è presto per tirare le somme dell'attuale amministrazione Comunale, ma appare doveroso porre l'attenzione sull'operato del più giovane componente della giunta, Gianmarco Blasi» ha affeermato in una nota Di Mitri, segretario cittadino della Lega Giovani Potenza. «In meno di due anni di assessorato è riuscito a portare a casa importan-

tissimi provvedimenti per la città tra i quali spicca sicuramente il piano di riequilibrio, il patto salvacittà, i nuovi regolamenti di contabilità e di utilizzo di beni mobili, la valorizzazione del patrimonio con oltre venti sedi assegnate a titolo oneroso alle associazioni, la riapertura del bar di Montereale, l'acquisizione del palabasento, la rottamazione quater posizioni gestite da Equitalia ed As-

soservizi e l'aumento delle ore part time di acta» ha dischiarato Di Mitri. «Tutti ciò e molto altro ancora è stato fatto e sarà fatto, questa mia più che una lettera di elogio è una fotografia oggettiva sul suo operato. - ha concluso il segretario cittadino della Lega Giovani Potenza Di Mitri - Resta un rammarico? Probabilmente sì, ovvero quello di non averlo avuto in giunta sin dall'inizio».


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Potenza e Provincia

giovedì 23 novembre 2023 www.lecronache.info

Una iniziativa organizzata in collaborazione con il Comune di Potenza e l’Istituto di Istruzione Superiore. Piantumate alcune specie arboree nel cortile

Al “Pasolini”, i Carabinieri Forestali hanno celebrato la “Festa dell’albero” I

n occasione della Giornata Nazionale degli alberi , istituita più di un secolo fa e riconosciuta 10 anni fa dalla Legge l0/2013, ieri presso il Liceo Scientifico Pier Paolo Pasolilli di Potenza si è svolta la cerimonia di piantumazione di specie arboree in un’area adiacente alla scuola, alla presenza di Autorità, Dirigente scolastica, docenti ed alunni con la collaborazione del Comune di Potenza nella persona dell’assessore all’Ambiente Maddalena Fazzari e dei

Carabinieri Forestali. «L'occasione è volta a promuovere la conoscenza dell 'ecosistema boschivo, il rispetto delle specie arboree, che ass umono un ruolo strategico in questo contesto globale di cambiamento climatico, e per stimolare un comportamento quotidiano sostenibile per la conservazione della biodiversità» si legge in una nota del Comando regionale Carabinieri forestali. I Carabinieri Forestali unitamente al Comune di Potenza hanno conferito,

agli alunni partecipanti, un premio per la realizzazione delle più belle immagini relative al paesaggio lucano. I Carabinieri Forestali nelle giornate del 21 e 22 novembre sono stati impegnati in tutta la Regione Basilicata e, con la collaborazione di 50 scuole, sono state messe a dimora 150 piantine, coinvolgendo i più giovani all’educazione ambientale con l’obbiettivo di sensibilizzare ed informare la cittadinanza sull’importanza del verde pubblico.

Il sindaco Sabato: «Un’opera importante che incontra le esigenze dei giovani e delle famiglie»

Coinvolte anche le scuole di Potenza

A Sant’Antonio Casalini di Bella “Labor” evento 150mila € per l’area ludico-ricreativa conclusivo a Malvaccaro

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«P

DI EMANUELA CALABRESE

rende forma a Sant'Antonio Casalini di Bella, l’Area ludico – ricreativa». Lo annuncia il Sindaco Leonardo Sabato, che raggiunto da Cronache spiega: «La Giunta Comunale ha già approvato -a marzo dello scorso anno- il progetto esecutivo per la realizzazione di quest’area dedicata ai bambini e alle famiglie, per un importo di 150.000 euro finanziato con la misura 7.4 del PSR Basilicata a valere sulle risorse assegnate all'Area Interna "Marmo-Platano». L’intervento, «programmato dall'Amministrazione comunale e condiviso con i giovani del posto -sottolinea il Sindaco- prevede la riqualificazione del campetto polivalente esistente attraverso la realizzazione di un campetto di calcetto in sintetico, un parco giochi e un'area a verde. Un opera importante per i residenti di Sant'Antonio e dintorni che incontra le esigenze dei giovani e delle famiglie che necessitano di uno spazio dove i bambini possano giocare in sicurezza e svolgere attività sportive ma anche un luogo di incontro che possa ospitare manifestazioni e favorire la socializzazione».La frazione di Sant'Antonio Casalini dista 6,62 chilometri dal medesimo comune di Bella di cui essa fa parte. Dunque questo nuovo spazio «insisterà su un ex campetto da calcio ormai vetusto

e non più rispondente alle esigenze attuali, luogo adiacente alla chiesa locale. Quella che andiamo a realizzare, pertanto, è un opera che ci consentirà di raggiungere un duplice obiettivo -incalza Sabato- per un verso realizzare questa nuova area per la comunità, per l’altro invece, riqualificare un luogo che negli ultimi anni era purtroppo carente sotto l’aspetto del decoro urbano e dei servizi offerti ai residenti in tal senso». Secondo il Ministero della Salute, negli ultimi 20 anni le ore trascorse dai bambini dentro 4 mura sono notevolmente aumentate a discapito delle attività all’aria aperta. Un dato preoccupante se consideriamo che i bambini dovrebbero giocare o svolgere un’attività fisica all’aria aperta per almeno un’ora ogni giorno. Il gioco all’aria aperta nei parchi ha il vantaggio di permettere ai bambini di sfogare il loro bisogno di attività fisica in libertà e di imparare a rispettare gli altri, ad aspettare il proprio turno, a condividere, a inserirsi in un gruppo, il tutto all’interno di un micromondo ludico. Si sviluppa inoltre la consapevolezza, la curiosità, l’intelligenza, la voglia di conoscere e di esplorare ciò che ci circonda ma è, anche, fondamentale per la socializzazione. Importante dunque uno spazio dove il bambino è libero di muoversi e di scegliere i giochi e le attività che preferisce, sotto l’occhio vigile ma non invadente dell’adulto.

aranno presentati domani presso il centro sociale di Malvaccaro a Potenza i risultati del progetto transnazionale “Labor - A scuola di futuro”. L'iniziativa, finanziata a valere sul Por Fesr Basilicata 2014-2020 nell’ambito dell’Asse 8 “Potenziamento del sistema di istruzione” - Obiettivo Specifico 10.8 - “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi”, ha visto il coinvolgimento di studenti di scuole regionali, extraregionali ed estere, con l’obiettivo di realizzare attività didattiche innovative, basate su laboratori Steam e metodologie attive, per la realizzazione di percorsi di digital storytelling e cittadinanza. I partner che hanno lavorato alla realizzazione delle attività, con il supporto specialistico di Exeo Lab, società di consulenza e assistenza tecnica, sono: Istituto comprensivo “Castronuovo” di Sant’arcangelo – Istituto comprensivo statale 'L. Milani' di Potenza - Istituto comprensivo statale Miglionico - Liceo scientifico “G. Galilei” di Potenza - I.C. G. Falcone di Copertino (Lecce) - Rhizo Lyceum Olv Vlaanderen (Belgio) - Scoala-Gimnaziala-Avram-Iancu – (Romania) - Primary school drom Cluj Napoca – (Romania) . Il convegno, aperto alla cittadinanza e alle istituzioni interessate, sarà l’occasione per presentare i risultati e le performance osservate grazie all’implementazione dei progetti pilota, alle testimonianze dei beneficiari e di alcuni dei partner di progetto. Interverranno i dirigenti scolastici degli istituti coinvolti, esperti di innovazione tecnologica, referenti del progetto e l’Adg Fesr Basilicata 2014/2020. Inoltre, presso i locali del centro sociale di Malvaccaro adiacenti alla sala convegni, verranno allestiti degli stand da parte delle scuole per presentare i manufatti tecnologici ed artistici che sono stati prodotti dagli studenti durante la fase di sperimentazione in una vera e propria mostra reale e virtuale.


Provincia

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L’intervento oltre ad aver restituito alla comunità un luogo pubblico, mira a creare centri di aggregazione attraverso la pratica sportiva

Moliterno, inaugurata una palestra all’aperto sorta in un’area abbandonata e riqualificata

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DI ANNA TAMMARIELLO

Moliterno, durante la giornata nazionale degli alberi, è stato restituito alla comunità un ulteriore spazio per praticare sport. Alla presenza dell’amministrazione,delle scuole, dei Carabinieri Forestali e con la partecipazione dell’ atletaparalimpico Marco Ceglia si è svolta l’inaugurazione del nuovo centro di aggregazione sportivo in un generale clima di festa e gioia. L’area fitness all’aperto, completa per ogni tipologia di attivi-

tà sportiva, include anche una pista per podisti. «In località Pineta c’era un vecchio campetto abbandonato - ci racconta il sindaco Antonio Rubino - .Parliamo di una zona molto praticata perché è collocata nei pressi di un’area camper, di una pista ciclabile ed anche diun sentiero che conduce nella vicina pineta . Nel 2021 abbiamo pensato di intervenireinnanzitutto rifacendo tutti i drenaggi, evitando così l’allagamento del campo, e realizzando inoltre una pista per podisti ed altre zone,all’in-

terno dell’area,dove collocare degli attrezzi. Il tutto è stato realizzato grazie a due finanziamenti :uno del ministero per il sud, agenzia di coesione fondi infrastrutture sociali e un finanziamento Pnrr per la realizzazione dell’area fitness all’aperto con gli attrezzi . Il campo polivalente è statorealizzato con la volontà di renderlo praticabile ed accessibile per tuttie lo stesso vale per gli attrezzi . Programmeremo, appena avremo nuovi fondi, il riempimento della pista,con una pavimentazione maggiormente professionale e performante ed anche la realizzazione dell’illuminazione per rendere il punto utilizzabile la sera». «Il campo-sottolinea il sindaco verrà recintato e dotato di cancello perché purtroppo quest’area ,trovandosi in un bosco, vive in pieno l’emergenza cinghiali. La Regione Basilicata deve intervenire per limitarne la presenza perché ostacola il benessere dei cittadini». L’intervento unisce quindi la volontà di recupero delle zone in disuso «alla volontà di favorire la pratica sportiva. Questa palestra all’aperto-spiega Rubino-ne è un esempio, essendo la stessa fruibile per tutte le fasce d’età. Nella medesima strada a breve

andremo ad aprire un altro campetto polivalente, collocato all’interno di un castagneto, che vede la riqualificazione di un campo in disuso che sarà poi fruibile per la pallavolo, il basket e per il pattinaggio. In questo caso l’intervento è reso possibile grazie ai fondi del Programma Operativo Val d’Agri ». Tanti saranno dunque i luoghi nei quali praticare sport a Moliterno «dallo stadio comunale, al campetto Aldo Moro ( dotato di spogliatoi e utilizzato per il calcio), alla piscina comunale, momentaneamente non utilizzabile d’inverno, sulla quale esiste una progettualità per il suo efficientemento energeticoe siamo in attesa di ricevere fondi.Ed ancora abbiamo una palestra della provincia, chiusa però da due anni, con conseguenti limiti per la pratica della pallavolo. La provincia ha stanziato dei fondi per adeguarla sismicamente ma l’intervento non è stato portato a termine e la stessa rimane chiusa. Chiediamo alla provincia di intervenire, essendo disponibili le risorse, perché questo crea un limite per la nostra comunità. Infine abbiamo la pista ciclabile ed ancora il Palazzetto da tennis esterno ecoperto e un campo da beach Volley».

IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PD: «DA TROPPO TEMPO SI DISCUTE DELLA SUA ISTITUZIONE, È ARRIVATO IL MOMENTO DI CONCRETIZZARE»

Area Marina Protetta “Costa di Maratea”, Cifarelli interroga presidente e assessore all’Ambiente sull’iter

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che punto è l’iter istitutivo dell’Area Marina Protetta “Costa di Maratea”? Pare che a gennaio 2023 ISPRA abbia consegnato il Report sugli studi scientifici condotti fin dal 2019, che costituisce il documento fondamentale per procedere alla discussione sul territorio e alla zonizzazione dell’Area Protetta Marina di Maratea. Il Report alla data odierna non è ancora stato reso pubblico». È quanto dichiara il Consigliere regionale del PD, Roberto Cifarelli che al riguardo ha presentato una interrogazione consiliare. Inoltre nella interrogazione viene chiesto al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore all’Ambiente «quali gli atti e/o i provvedimenti e quali interlocuzioni sono intercorse con il Ministero dell’Ambiente orientati alla istituzione, in tempi rapidi e nel rispetto della legislazione vigente, dell’Area Marina Protetta “Costa di Maratea”», continua il Consigliere PD. «Le opportunità circa istituzione del-

l’Area Marina Protetta di Maratea sono state approfondite in un incontro tenuto sabato scorso dal circolo PD di Maratea dove è emerso che l’AMP, prevista fin dal 1991, non solo può rafforzare la vocazione turistica del territorio e costituire un presidio contro le illegalità, ma può anche rappresentare uno strumento fon-

damentale per affrontare le tematiche dell’assetto del territorio e del rischio idrogeologico. L’Area Marina Protetta sarebbe un catalizzatore di nuove opportunità e risorse per il territorio attraverso il finanziamento di interventi finalizzati alla mitigazione dei rischi e all’adattamento a quei cambiamenti climatici i cui effetti stanno mettendo a dura prova il territorio di Maratea» prosegue il consigliere regionale dem. «Da troppo tempo ormai si discute dell’istituzione dell’Area Marina Protetta di Maratea, conclude Roberto Cifarelli, ed è arrivato il momento di dare un impulso decisivo all’iter attraverso una discussione concreta sia sulla perimetrazione che sulla zonizzazione, coinvolgendo nella condivisione le associazioni ambientaliste del territorio, le Istituzioni locali, i cittadini e le forze sociali ed imprenditoriali portano per rafforzare e valorizzare il patrimonio ambientale dell’intera area interessata e ridare slancio ad un territorio dalle enormi potenzialità».


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Matera e Provincia

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In arrivo a dicembre il suggestivo tracciato nei dintorni della Città dei Sassi: 2,9 km immersi nella natura per il cicloturismo materano

Matera, in dirittura d’arrivo i lavori del nuovo percorso green della “Ciclovia Giuliana”

MATERA. Sono in chiusura i lavori per la realizzazione della “Ciclovia Giuliana”, un suggestivo tracciato naturalistico da percorrere a piedi o in bicicletta, che collega un sito di grande valore culturale come la Cripta del Peccato Originale, con un luogo di pace, natura e storia come la diga di San Giuliano. Ieri mattina il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha effettuato un sopralluogo con i tecnici comunali e il rappresentante della ditta che sta allestendo il percorso, realizzato per la gran parte su di un antico tratturo comunale. Per la Ciclovia Giuliana sono stati investiti 950mila euro, si trova a 13 chilometri dalla città dei Sassi ed è lunga 2 chilometri e 90 metri, da Masseria Dragone allo svincolo interno per la diga. «Un tracciato molto suggestivo - si legge nella nota dell’Amministrazione comunale - con lo scenario dell’invaso di San Giuliano, approdo naturalistico di grande pregio. I lavori - annuncia la nota -

L’APPELLO DI RILANCIO DELL’OPERA INCOMPIUTA DI ACCOGLIENZA

sono in fase di ultimazione e, salvo intoppi, la consegna è prevista per la metà di dicembre 2023, con circa 4 mesi di anticipo sul cronoprogramma». «Siamo davvero soddisfatti per la realizzazione di questo percorso, che qualifica ancora di più la nostra città nel cicloturismo naturalistico. - ha commentato Bennardi - Stiamo valutando anche un’ipotesi di gestione e integrazione con altri interventi, per rendere attrattivi i due capolinea del percorso, il cui manto sarà realizzato con materiali ecocompatibili, in grado per-

sino di ridurre al minimo le conseguenze di eventuali cadute, essendo poco abrasivo. Un progetto molto importante e strategico, realizzato su di un antico tratturo, per rendere Matera una città ospitale anche ai cicloturisti. Una ciclovia destinata anche ai materani, a podisti e runner che volessero allenarsi all’aria aperta. Ringrazio gli assessori ai Lavori pubblici che si sono avvicendati per l’impegno profuso in questo progetto, realizzato in poco tempo. Un grazie - conclude Bennardi anche ai tecnici ed agli uffici comunali di settore».

Il consigliere comunale sollecita il sindaco Bennardi di «affidarsi ad esperti per risolvere le criticità»

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Lisurici: «La Mobilità di Matera è in confusione»

l problema del mancato terminal bus in piazza Matteotti denunciato da alcune associazioni datoriali del settore turistico e dall’Ordine degli architetti - insieme alle difficoltà create ai negozianti e ai cittadini, i quali sono costretti a non poter parcheggiare tutti i giorni in via Ugo La Malfa, oltre alle lamentele dai cittadini provenienti da fuori Matera, costretti a prendere il bus in via Delle Nazioni Unite per tornare a casa, sono sicuramente frutto di una inesperienza nella gestione del settore Mobilità del Comune di Matera. Parliamo di mancanze che necessariamente dovevano essere evitate», afferma il consigliere del Comune di Matera Francesco Lisurici (Noi Moderati). «Ciò che fa maggiormente preoccupare operatori, esercenti e cittadini è che non si sa fino a quando andrà avanti questo servizio anomalo, fuori da ogni logica. Tutto questo si sarebbe potuto evitare intervenendo da giugno scorso, demolendo la scuola Torraca e creando una sistemazione anche provvisoria di terminal bus, delocalizzando le aule in altri istituti scolastici cittadini. Ricordo che quest’anno Matera si appresta ad accogliere per la prima volta oltre 300 bus per l’evento del Presepe Vivente. Inoltre, ogni giorno, segnalo che decine di bus turistici e di bus scolastici e lavorativi arrivano e ripartono, oltre al-

le navette da e per l’aeroporto di Bari che provocano non poche problematiche per gli avventori. Senza far riferimento alla prossima stagione turistica che, probabilmente, vedrà aumentare considerevolmente il dato dei bus che giungono nella città dei Sassi», prosegue Lisurici. «Non possiamo più permetterci di creare tanti disservizi. Matera deve assolutamente avere sotto controllo la viabilità, il traffico e la gestione della mobilità in modo da non arrecare disguidi alla comunità. È evidente come l’assessore di competenza non abbia una visione chiara nell’interesse esclusivo dei cittadini e questo aspetto non mi sorprende, dal momento che, a mio avviso, ci sono stati risultati poco soddisfacenti anche negli assessorati da lui precedentemente guidati (Ambiente e Attività produttive). I “risultati” conseguiti sono sotto gli occhi di tutti, ma purtroppo forse il sindaco è obbligato a considerarlo nella Giunta per una questione di numeri in Consiglio comunale. In tal senso mi auguro che almeno l’amministrazione comunale lavori per dotarsi di esperti che abbiano la capacità di comprendere, a tempo debito, le eventuali problematiche che potrebbero nascere e contestualmente adottare misure risolutive per le stesse», conclude il consigliere comunale Francesco Lisurici (Noi Moderati).

“Città della Pace” di Scanzano, il presidio di Metaponto: «È ora di riprendere quel progetto»

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al presidio stazione di Metaponto giunge una nota in merito alla «grande occasione persa per la crescita delle nostre comunità con la variazione dell’idea originale della “Città della Pace”», il progetto di realizzare a Scanzano Jonico una capitale della cultura dell’accoglienza europea, per ospitare le migliaia di lavoratori stagionali che ogni anno sostengono l’economia lucana. «L’idea primigenia di costruire “la cittadella della pace per i bambini” su impulso del premio nobel Betty Williams - scrivono i referenti del Presidio di Metaponto Pino Passarelli e Franco De Vincenzis - portò alla nascita di una Fondazione (2010) che ha operato negli anni al fine di trasformare un territorio ad alta vocazione agricola e turistica in un luogo di valorizzazione delle diversità, in nome di una convivenza pacifica e civile. Le strutture accoglienti di Scanzano - enfatizzano i due - non sono mai state completate, mentre a Sant’Arcangelo, come è noto, sono stati ospitati circa 80 tra bambini e famiglie, in fuga da tutte le guerre che ahimé ancora funestano il pianeta (non solo quelle più vicine e più mediatiche come in Ucraina e in Israele)». «Dopo vent’anni - proseguono Passarelli e De Vincenzis - riteniamo sia ora di riprendere in mano il progetto iniziale, di recuperare lo spirito di Betty Williams e di dare al “sito” di Scanzano Jonico una nuova identità. Un’identità plurale, accogliente, che metta al centro la formazione e la creazione di opportunità di sviluppo e di lavoro, che crei nuove forme di convivenza pacifica e interculturale. Ce lo chiedono i nostri figli, costretti a loro volta a emigrare in cerca di lavoro, lo esigono i figli di una terra che appartiene a tutti coloro che la amano (qualunque sia il colore della pelle) e non vogliono che cada in mano a bande criminali che sfruttano il territorio e fuggono con il bottino. Abbiamo visto troppe volte queste scene. È ora di cambiare», conclude la nota dei referenti del Presidio di Metaponto Pino Passarelli e Franco De Vincenzis.


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LÊanniversario

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Terremoto 1980,dai morti alla ricostruzione: restano il ricordo doloroso e la ferita dell’emorragico spopolamento

A 43 anni dal sisma a Balvano, Muro Lucano e Pescopagano si parla soprattutto dei giovani

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DI EMANUELA CALABRESE

ate presto”, quel titolo di stampa è divenuto presto il simbolo di una immane tragedia, il terremoto del 23 novembre 1980. Una calamità immensa: furono dichiarati “disastrati” i Comuni di Balvano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Potenza, Ruvo e Vietri di Potenza. Il violento sisma varcò il confine tra Campania, Puglia e Basilicata. Con una magnitudo pari a 6.9 scala Richter, fu avvertito in quasi tutta Italia, su una faglia lunga circa 60 km e larga 15. Una delle prime conseguenze, all’indomani di quel novembre, fu l’emigrazione dai territori disastrati, ma sebbene molti siano partiti, tanti altri sono rimasti e con pazienza hanno atteso la ricostruzione e con determinazione e tenacia hanno ricreato la propria vita. Non a caso chi ha vissuto il sisma è sovente dire: “Questo accadde prima del terremoto” o “quest’altra cosa successe dopo il 1980”. Dunque il sisma segnò, e forse segna ancora, un vero e proprio spartiacque. Una data dolorosa che molte amministrazioni comunali ricordino. Balvano, che fu tra quei comuni più colpiti dell’area Marmo Platano, celebra la tragica ricorrenza con la consegna degli encomi per meriti civili da parte del Sindaco Ezio Di Carlo, alle ore 18 e 15 in occasione della Santa Messa in memoria delle vittime del Terremoto. A ricevere la pergamena saranno «Vigili del Fuoco, Militari, un dipendente comunale e molti altri» che si resero encomiabili volontari in quei tragici giorni, in quelle interminabili settimane e nei lunghi mesi successivi. Anche Muro Lucano, con il sindaco Giovanni Setaro, si ferma per ricordare con la celebrazione della Santa Messa, la deposizione della corona di fiori e l’omaggio sulle note de “Il silenzio”, mentre le autorità civili porgeranno il saluto ai cittadini e alle scolaresche.

Non da meno Pescopagano, paese che pagò pesantemente la distruzione del terremoto. Anche qui però lo si fa guardando all’oggi e al futuro, ai giovani: difatti «come ogni anno, il “Gruppo Pescopagano Eventi” per far sì che questo giorno dedicato alla memoria diventi anche occasione di informazione e formazione, in collaborazione con i docenti della scuola secondaria di primo grado “G.Deledda”, ha organizzato per gli alunni, questa mattina alle ore 10, una lezione sulla “sicurezza sul web”, con la Polizia Postale e della Comunicazione di Potenza. L’obiettivo dell’iniziativa è insegnare ai ragazzi, sempre più precoci nell’utilizzo dei devices, a sfruttare le potenzialità comunicative del web, senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy e all’adozione di quei comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri». Molteplici dunque le iniziative che sempre più spesso guardano ai giovani che saranno custodi della memoria, ma anche nuovi cittadini del mondo. A pagare il conto più caro in vite umane fu Balvano con 77 persone morte, di cui 66 bambini. «Fu un triste, lungo censimento» dichiarava il Sindaco e medico Ezio di Carlo, che oggi è nuovamente alla guida del paese. Sul luogo della sciagura, oggi si erge una cappella dedicata. «Furono i bambini che si stavano preparando al sacramento della Cresima, ad essere i più rapidi a scappare verso l’uscita, ma proprio lì crollarono la parete ed il tetto. In veste di primo cittadino e di medico, il mio compito non fu semplice - ha raccontato Di Carlo - c’erano da soccorrere i feriti, tirare fuori dalle macerie le persone ancora vive e allo stesso tempo da recuperare i morti. Le salme furono prima adagiate in piazza, poi sulla città giardino dove veniva fatto il riconoscimento e infine posti nelle bare e sepolte». Per la gravità dei fatti di Balvano vi si recarono anche il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e

Papa Giovanni Paolo II, le cui sillabiche parole ancora risuonano: «Coraggio». Ma negli altri paesi la situazione non era migliore: Muro Lucano contò 21 vite spezzate, come Pescopagano. Tanti furono invece coloro che restarono sotto le macerie per giorni. Dai cumuli di pietre, come voci dalle viscere della terra, si levavano lamenti ed urla. Nel mentre, continuavano le scosse. Un moto perpetuo che non lasciava pace. Se c’è una ferita che il terremoto dell’80 ha lasciato indelebile, nonostante i 43 anni ormai trascorsi, nonostante la ricostruzione, nonostante la resilienza dei lucani, quella ferita è visibile nelle tante porte chiuse, nelle finestre che non hanno visto più la luce, nelle case rimaste mute. Lo spopolamento contro il quale gli amministratori, a vari livelli, combattono. Non possiamo dire che il fenomeno sia iniziato col sisma, ma certamente è stato un evento scatenante alla migrazione massiccia dai comuni. Le città con prospettive macroscopiche se viste con gli occhi di chi partiva da un borgo di qualche migliaio di anime. Qualcuno raggiungeva parenti già emigrati, qualche altro si affidava ad amici. Altri hanno fatto il “salto nel buio” lasciando la famiglia, che li avrebbe poi raggiunti quando le condizioni lo avrebbero permesso. Ci sono poi coloro ai quali il terremoto ha ucciso

madri, padri, fratelli o sorelle e che non hanno avuto più la forza di restare, altri invece con la casa ridotta in macerie, avendo perso tutto, hanno deciso

di ricominciare altrove, lontano da quella “terra amara” che seppur affettivamente li legava alle radici familiari, ora restituiva dolore.


Attualità

giovedì 23 novembre 2023 www.lecronache.info

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Brevi racconti ironici e pungenti su alcuni tipici personaggi di provincia, con un protagonista sognatore che cerca la felicità nelle piccole cose e nel silenzio

“Vanitas, fascinose storielle di provincia” Ecco il libro di Luppino tra ironia e saggezza “V

anitas-Fascinose storielle di provincia” è un libricino di Tonino Luppino (nella foto, mentre conversa con un monaco tibetano) del 2013, stampato da Mdd Edizioni di Gianluigi Tedesco Sapri (Sa). In copertina, campeggia un’opera della pittrice e poetessa padovana Nella Talamini, originaria della Città della Spigolatrice. Luppino, un «campano che si sente lucano», lo definisce «un libello per anime sensibili». Il protagonista è Elianto che parla in prima persona: «un procrastinatore incallito racconta Luppino - della serie “lo faccio domani”, animato sempre da intuizioni profonde ed innata saggezza, al quale piacevano “le lucciole, i gatti e le stelle”. Un “cazzeggiatore professionista”, che racconta fatti e misfatti, con ironia ed umorismo, in modo pungente ma mai ingiurioso», prosegue Luppino che dedica il libricino «a tutti coloro che praticano “l’ozio creativo”, privilegiano il si-

__Luppino insieme a un monaco tibetano e la copertina del libro

lenzio amato, hanno occhi puri ed aperti, e si fanno “minimi” per servire gli altri». Tra i personaggi, spiccano: Melmosa, «tracagnotta bassa e goffa», come viene descritta tra le pagine che «aveva il proprio castigo in se stessa , il cui sport preferito era la facile denuncia di persone, con lettere anonime o con dettagliate querele di parte».; Mimosa, che «incedeva con regalità, parlava lentamente e aveva il dono della semplicità e dell'umilta», e Tronfio il mediocre, «ordinario essere spregevole, un omino senza qualità, senza doti intellettuali, senza nobiltà d'ani-

mo, rozzo e cattivo». E dopo le “Fascinose storielle di provincia", come “Il paese dei morti viventi”, “La bella signora”, “La contadinotta e Grand Hotel”, e “La zitella ninfomane”, Elianto, il protagonista del libricino, confessa di «aver sempre potenziato l’immaginazione, tornando spesso bambino, con la speranza che diventasse il mio rifugio delle fate», e che «la pace interiore l'ho raggiunta assaporando il miele del silenzio, la solitudine beata, ritagliandomi ogni giorno un'oasi di pace che mi permettesse di rientrare in me stesso, di incontrare il mio cuore».

Al Teatro Piccolo Principe di Piemonte a Potenza l’evento finale celebrativo dei risultati ottenuti dal corso di formazione rivolto a 449 studenti lucani

Competenze e occupabilità: la Basilicata investe sui giovani con il supporto dei fondi Ue

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previsto per oggi presso il Teatro Piccolo Principe di Piemonte a Potenza dalle ore 10:00 alle ore 12:00 - l’evento finale e celebrativo dei risultati ottenuti nel corso di formazione sulle competenze volte all’occupazione sul tema delle opportunità per le imprese in Europa, finanziato dal PO FSE 2014-2020 nell’ambito dell’Anno europeo delle Competenze 2023 e sviluppato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata. Il corso di formazione, che ha impegnato ben 449 studenti dagli Istituti Secondari di Secondo Grado della regione Basilicata ed in particolare dal Liceo Gropius e IPIAS Giorgi (entrambi istituti di Potenza), IIS Gasparrini di Melfi, IISS Battaglini di Venosa, Liceo Alighieri di Matera ed IIS Fermi di Policoro formativo, è stato sviluppato dall’associazione potentina Youth Europe Service, una organizzazione molto attiva sul piano dei programmi UE (con all’attivo circa 70 iniziative europee finanziate) e coordinato da Antonino Imbesi, responsabile del centro Europe Direct Basilicata. Le attività sono state strutturate con l’uso didattico di metodologie di cultura non formale dallo stile tipicamente europeo (tra cui icebreaking, energyzers, gamification, ecc.) in 12 incontri, ognuno di 2 giornate da 4 ore cadauna (indirizzate allo sviluppo di skill ed abilità

trasversali molto utili per la futura occupazione dei giovani partecipanti), che sono state anche registrate in appositi video al fine di renderle fruibili anche per le scuole che, a causa della esiguità delle risorse a disposizione, non hanno trovato spazio in questa prima tornata di iniziative innovative destinate al mondo della scuola. Gli argomenti del training sono stati, nella prima giornata, il Fondo Sociale Europeo; le istituzioni comunitarie; i finanziamenti UE; la distinzione tra bandi e appalti e alcuni programmi europei diretti alle imprese; mentre, nella seconda giornata, le linee basi per la redazione di un progetto; la costruzione di un partenariato; le modalità di presentazione di una candidatura nonché le indicazioni per la gestione di una iniziativa. Il panel dell’evento finale prevede in apertura i saluti istituzionali da parte del sindaco di Potenza Mario Guarente, dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Gerardina Sileo e di Barbara Coviello dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata, nonché della presidente Vicario di Confindustria Basilicata Margherita Perretti che ha confermato in extremis la propria partecipazione alla manifestazione. Introduce i lavori Alfonso Morvillo (Autorità di Gestione FSE Regione Basilicata). Ad Anto-

nino Imbesi (coordinatore del progetto per conto dell’associazione Youth Europe Service) il compito di fare una sintesi del percorso e descrivere gli ottimi risultati e la valutazione ottenuta direttamente dai partecipanti durante lo svolgimento delle attività realizzate. Durante la giornata sono previsti gli interventi di Elisabetta Leone (progettista SECOMA) e Vincenzo Girfatti (presidente Informamentis Europa). Sono previsti collegamenti online con Denis Nesci (deputato europeo), Antonio Parenti (Capo Rappresentanza della Commissione europea in Italia), Fabrizio Spada (Responsabile Relazioni Istituzionali Ufficio del PE in Italia) e Piervigilio Dastoli (presidente del Movimento europeo). Chiudono i lavori, condotti dal giornalista Massimo Brancati, Salvatore Caiata (deputato italiano e Presidente Commissione Parlamentare INCE) e Michele Napoli (Consigliere del Ministro delle imprese e del made in Italy).


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giovedì 23 novembre 2023 www.lecronache.info


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