IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste italiane S.p.A. Sped. abb.post. dL 353/2003
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POTENZA L’APPELLO DI CELI (VERDE È POPOLARE): «NON C’È PIÙ MAGGIORANZA, COSÌ MEGLIO VOTARE»
«Guarente indifendibile, gli alleati concordano»
Smaldone su Cannizzaro e Galgano a “Oltre il giardino”: «Prese le distanze dal suo fallimento»
R. Mollica a pag 12
Assemblea regionale a Matera, il punto dopo il primo anno di Governo con lo sguardo al futuro: vietato perdere in Basilicata
FdI, il potere della Meloni La leader in video collegamento carica i suoi per le regionali: il partito ritrova compattezza N
“LA LISTA DEI VESCOVI”
Mancava solo “Basilicata raccatta tutto comune”
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di FERDINANDO MOLITERNI
fautori della “Lista dei Vescovi” finora hanno utilizzato la proposta del fondatore di Auxilium, Angelo Chiorazzo, come candidato presidente del centrosinistra alle prossime regionali lucane del 2024, a mo’ di fatto scatenante, volendo anche nel senso in cui lo adoperano gli psichiatri, ma, al momento, gli unici scatenati sono loro stessi: i fautori della “Lista dei Vescovi”. Nella strategia pulcinellesca perseguita, hanno ufficializzato il nome (...)
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ALLA FACCIA DELLA CASA COMUNE
emmeno la voglia di scribacchiare, anche per massimi sistemi e non certo per minuzia maniacale di particolari, una carta d’intenti o chessò una lista di desideri evangelici e nemmeno il tempo d’imbastire una discussione ben oltre le quattro anime belle che pure vogliono l’esclusiva dei cattolici che subito è uscito dal cilindro miracoloso il nome francescano d’Angelo Chiorazzo. Ora lasciamo stare l’inghippo metodico di chiamarsi cristianamente “Casa comune” e poi di scegliersi come capo proprio il condomino interno come lasciamo perdere che la famigerata unità dei cattolici è morta coi poveri sogni di gloria di Gioberti e Sturzo e con gli spifferi di corrente che scuotono il Vaticano, ma dobbiamo dire che anche se non ci siamo ancora fatti un’idea definitiva sul personaggio di cui col solito manicheismo delle campagne elettorali si vocifera ora il demoniaco ora si stende il florilegio delle virtù adamantine, ci sta già sulle scatole quest’arietta supponente e trasecolata d’unti del Signore e di profeti del cambiamento, soprattutto con in giro quelle facce antiche e piene di cattivo potere. Canta Fabio Concato: “Ho costruito la M. Dellapenna a pagina 2 mia casa, gli ho fatto un piccolo cortile”.
Patrocinio gratuito, costi in aumento ■ continua a pagina 5
Per lo Stato in crescita anche la spesa della Basilicata raddoppiata in 2 anni: oltre 2 milioni di euro €
L’AU ANDRETTA: «I PRIMI INTERVENTI IN 42 COMUNI»
Cambiamenti climatici, Acquedotto lucano sigla il “Patto per l’acqua”
F. Moliterni a pagina 8
Servizi ■ a pagina 9
“SCHIERARSI”
L’ex 5S Di Battista ha presentato l’associazione nella Città dei Sassi simbolo del fallimento dei pentastellati
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■ Servizio
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FRANA E VIABILITÀ
Disagi a Castrocucco di Maratea, era ora di gridare “Mo basta”: la manifestazione di protesta in difesa della “Perla del Tirreno” ■ A. Pellettieri
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_ FISCO E SOSPETTI
Redditi ed evasione, imprese individuali in contabilità semplificata: al Nord si dichiara il 33% in più del Sud
■ Servizio
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_ MATERA
Binari incrociati, i treni a batteria e quel sogno della metropolitana Abiusi: «Bennardi faccia chiarezza» ■ Servizio
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Primo Piano
lunedì 23 ottobre 2023 www.lecronache.info
A Matera, l’assemblea regionale per fare il punto dopo il primo anno di Governo. Focus sui temi cari alla premier e in vista dell’appuntamento elettorale di marzo
FdI Basilicata compatto con Meloni: «Insieme stiamo cambiando l’Italia» A
Meloni in video-collegamento: «Avrei voluto essere con voi, ma sono anche io umana e so di poter chiedere comprensione al mio Partito»
DI MASSIMO DELLAPENNA
d un anno esatto dall'insediamento del Governo, Giorgia Meloni ha deciso di fare il punto sull'attività che si è svolta in quest'anno. Lo ha fatto collegandosi con tutte le regioni simultaneamente in un dialogo diretto con il suo Partito, la sua classe dirigente, la sua base militante. Giorgia Meloni non è un prodotto di laboratorio, non nasce nei salotti televisivi né in quelli buoni degli intellettuali. La sua è una storia autenticamente militante, nata dalle sezioni, dalla militanza giovanile e cresciuta nelle istituzioni. A differenza di chi ha ottenuto incarichi politici dopo una vita fuori dalla politica, sa bene che la sua forza è proprio il dialogo con i suoi uomini e i suoi militanti.
QUARTO RIEMPIE MATERA Per la Basilicata, il luogo scelto da Fratelli d'Italia per il dialogo con il Premier è Matera. Organizzatore dell'evento Piergiorgio Quarto segretario regionale del Partito che ha riempito la sala dell'Hotel Alvino oltre ogni limite di capienza. Con lui tutta la classe dirigente: i deputati Caiata e Rosa (Mattia ha partecipato alla kermesse romana), i segretari provinciali Giuzio e Toto ma anche i consiglieri comunali di Potenza e Matera, i di-
__Alcuni momenti dell’assemblea regionale di FdI a Matera
rigenti giovanili, i sindaci, i segretari di sezione e tutta la base militante di un Partito che resta (forse insieme a ciò che resta del Pd), l'unico partito novecentesco italiano, con struttura pesante e organizzazione metodica.
LE PAROLE DELLA MELONI Il video è stato trasmesso in tutta Italia alle 11.00. «Avrei voluto essere con voi, ma sono anche io umana e so di poter chiedere comprensione al mio Partito», ha esordito così il presidente del Consiglio
nel video registrato dal Cairo dove si trova per il vertice mondiale. Non ha nascosto il suo orgoglio per quanto sta facendo ed è stato fatto per cambiare l'Italia a partire dall'eliminazione delle incrostazioni di un sistema voluto e creato dalle lobby salottiere che ha preferito le amicizie al merito. «Se continuiamo a crescere nei consensi - ha detto Giorgia Meloni - è perché diamo voce a quell'Italia che non ha mai avuto voce, che è stata soffocata dalle amicizie, che si è vista sorpassata da
chi conosce chi conta».
I COLPI BASSI DEI NEMICI «Stiamo cambiando l'Italia ha detto - ed ecco perché i colpi dei nostri avversari hanno raggiunto livelli bassi che non si erano mai visti prima. Sanno che se noi riusciremo nel nostro compito potremo dimostrare che si può creare un'Italia diversa». È l'orgoglio della destra al Governo quella di Giorgia Meloni. Un orgoglio condiviso da tutto il suo Partito. È l'entusiasmo per una sfida da
compiere per il bene esclusivo dell'Italia quello che traspare dalle sue parole.
FRATELLI D'ITALIA IN BASILICATA C’È E CRESCE Il partito c'è e cresce anche in Basilicata e l'orgoglio del presidente del Consiglio si sente in tutta la sala, negli occhi e nel cuore di ciascun militante lì presente. Giorgia Meloni conclude il suo intervento con un «vi voglio bene», che dà l'esatta contezza della simbiosi tra il leader e il Partito. Una cosa che non si vedeva da tempo in Politica. Una novità che ha il sapore antico del tempo in cui il Partito era una vera e propria Chiesa nella quale avere fede. Un Partito-Chiesa che, a differenza delle visioni ideologiche del secolo passato, si mette in linea con il principio di realtà e la lucidità pragmatica di chi sa che le sfide sono tante e serve una azione seria e senza fronzoli. È la forza con la quale Giorgia Meloni ha vinto le elezioni e cresce nel consenso. Una forza autentica che ieri si è rinnovata in tutta Italia e a Matera, con una classe dirigente che si immedesima nel leader, ne sente il trasporto ed è pronta a difenderla ovunque. «Qualcuno sperava di logorare la pietra come la goccia. Ma la roccia resta roccia e voi siete solo acqua». Fratelli d'Italia, anche in Basilicata dimostra di crederci.
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lunedì 23 ottobre 2023 www.lecronache.info
IL DEPUTATO DI FDI COMMENTA L’ANNIVERSARIO DELL’INSEDIAMENTO DI MELONI: «I CITTADINI STANNO DIMOSTRANDO GRANDE APPREZZAMENTO PER LO STRAORDINARIO LAVORO»
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Un anno di Governo, Mattia: «Stabilità e credibilità i punti di forza»
odici mesi ricchi di risultati e di interventi a favore in particolar modo delle categorie che hanno più bisogno, ma soprattutto dodici mesi di stabilità di governo, che tutti chiedono all'Italia e che permetterà alla premier Meloni di lavorare con determinazione nei prossimi anni». Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia, Aldo Mattia, ad un anno dall’insediamento del governo Meloni. «È stato un anno di duro lavoro del governo Meloni grazie al quale l'Ita-
lia è tornata ad essere al centro dello scacchiere internazionale e sempre più protagonista delle scelte di politica estera da parte dell'Europa. Il lavoro da portare avanti è ancora lungo – ha continuato Mattia – e vedrà il Governo impegnato anche nella riorganizzazione della macchina dello Stato. I cittadini stanno dimostrando grande apprezzamento. Alla premier Giorgia Meloni, sempre più forte nonostante i tentativi di indebolirla, dico grazie per questo straordinario lavoro».
__Mattia
L’ASSESSORE REGIONALE A MATERA PER L’ASSEMBLEA FDI FA IL PUNTO SU UN ANNO DI GOVERNO A GUIDA MELONI: «MOLTE COSE FATTE PER LE FAMIGLIE E LE IMPRESE»
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Latronico: «Determinazione e volontà per gli interessi del Paese»
__Latronico durante l’assemblea FdI a Matera
n governo eletto dagli italiani che ha assunto la sua responsabilità in un tempo cruciale sul piano interno ed internazionale. Un’azione che diventa il consuntivo di un primo anno non facile , ma pieno di determinazione e di volontà per servire gli interessi del Paese con riforme strutturali ponendo le basi per il futuro , per le nuove generazioni». Lo ha detto l’assessore all'Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Matera all’assemblea di Fratelli
d'Italia, sul tema “L'Italia vincente” per un anno di governo Meloni. «Molte cose fatte per le famiglie e le imprese, altre da fare. tra le scelte fatte l’attenzione alle politiche della coesione e del Mezzogiorno con la Zes unica per farne un hub attrattivo di investimenti per il lavoro e per porre le condizioni per il rientro dei giovani meridionali oggi in giro per il mondo.Un incoraggiamento ed un apprezzamento - ha aggiunto - a Giorgia Meloni perché la sua azione prosegua con la determinazione di questi mesi».
MUSSUTO SOLLECITA UN TAVOLO DELLA RESPONSABILITÀ PER DEFINIRE LINEE PROGRAMMATICHE, CANDIDATO GOVERNATORE E MODALITÀ DEMOCRATICHE DI SCELTA
Europa Verde Basilicata: «Serve responsabilità e impegno per una Regione ecologica e partecipata»
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l direttivo regionale di Europa Verde , riunito venerdì a Potenza, ha ascoltato la relazione di Giovanni Mussuto, delegato alle trattative per il prossimo rinnovo del Consiglio regionale condividendo all’unanimità le iniziative assunte, prima «per costruire la coalizione di centrosinistra più ampia possibile» e, poi, per «sollecitare tutti a mettere in piedi un tavolo della responsabilità per l’assunzione collegiale di decisioni sul programma, sui nomi ed sui criteri sui quali deve reggersi un vero e proprio patto di responsabilità». Nel corso di un’ampia ed accesa discussione sono emersi i principali punti sui quali si è registrato un consenso unanime. In primo luogo, si è constatato con favore l’ingresso in campo di forze della società civile e dell’associazionismo culturale e sociale, viste come «rinforzo del sistema democratico, come stimolo alle forze politiche a rinnovar-
si , senza velleitario pretese di una loro sostituzione, e come supporto ad una coalizione che è alle prese con una battaglia democratica vitale per il futuro di una regione in questi ultimi anni abbandonata, privata di risorse importanti, come quelle idriche, e offerta, come agnello sacrificale, agli interessi del Nord, con la passiva acquiescenza alla legge sulle autonomie differenziate». Europa Verde ha salutato anche «con favore la disponibilità offerta da alcuni candidati a mettersi a disposizione di un disegno di cambiamento, rilevando che, per alcuni, esistono le condizioni per un apporto aggiuntivo alla coalizione, condizione anch’essa necessaria per vincere». Per questo motivo, ha ritenuto, di chiedere alla coalizione «l’impegno a superare ogni incertezza e a convocare con urgenza e determinazione il tavolo della responsabilità, per definire le linee programmatiche, la
scelta del candidato Governatore e il modo per arrivare a individuare la persona, e stabilire metodi democratici e regole condivise per rendere la legislatura partecipata e frutto di una felice sintesi del pensiero di forze diverse, evitando che la gestione del livello regionale venga sovrapposta da improprie incursioni del livello centrale e si muova nel rispetto della democrazia propria del sistema delle Autonomie locali». Sui programmi è nota la posizione di Europa Verde di «far diventare la Basilicata una comunità ecologica dalle mille opportunità. Credendo nei lucani, e fermando questa invasione rapace con una classe politica e dirigenziale che veda questa terra come la propria casa, il posto in cui vive ed intende vivere per il futuro e non un territorio di passaggio da depredare; una regione partecipata e non verticistica in le comunità si riappropriano e
progettano il loro futuro a partire dalle ricchezze ambientali, culturali ed umane dei loro territori». Europa Verde è convinta che «la svolta ecologica sia l'unica soluzione per curare i danni di questi decenni che hanno portato alla frammentazione della nostra comunità. Negli anni si legge nella nota - troppo spesso si è caduti nella trappola di credere che accogliere ad ogni costo grandi investimenti centralizzati portasse occupazione e benessere. Così non è stato. ll modello ecologico rivoluziona l’approccio. Fare della sostenibilità un motore di opportunità e di mobilità sociale mettendo al centro il cittadino, con più come soggetto passivo, ma soggetto attivo di un economia sociale». Europa Verde ribadisce la necessità di «un'opposizione fortissima contro l’autonomia differenziata mirata a condannarci definitivamente all’emarginazione», e chiede «un impe-
__Mussuto
gno "di mandato" a riportare l'acqua ai lucani dopo lo scippo consumato dalla Destra». Analogamente, Europa Verde, «crede che sia giunto, il tempo di un sistema sanitario libero da nomine basate sull’appartenenza, moderno, digitale portando il servizio sanitario pubblico all' eccellenza». «È il momento - conclude la nota di Europa Verde Basilicata - della responsabilità, ed è anche il momento in cui il nuovo può veramente far capolino, se si riesce a produrre uno sforzo per mettere da parte personalismi ed egoismi, producendo una piattaforma politico - programmatica che sia convincente per le tante persone che, tradite o disilluse, sono ancora orientate a disertare le urne».
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La fede dei fautori della “Lista dei Vescovi” nel fondatore di Auxilium che si crede già un partito a vocazione maggioritaria
Sua entità Chiorazzo, dall’assistenza domiciliare al voto casa per casa
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fautori della “Lista dei Vescovi” finora hanno utilizzato la proposta del fondatore di Auxilium, Angelo Chiorazzo, come candidato presidente del centrosinistra alle prossime regionali lucane del 2024, a mo’ di fatto scatenante, volendo anche nel senso in cui lo adoperano gli psichiatri, ma, al momento, gli unici scatenati sono loro stessi: i fautori della “Lista dei Vescovi”. Nella strategia pulcinellesca perseguita, hanno ufficializzato il nome senza neanche fornire nè una descrizione della figura dell’interessato, nè tantomeno almeno gli estremi delle motivazioni della scelta. Particolare che il sulla carta autodefinitosi «cambiamento» persegua la tattica del dare poche informazioni. Va bene il dogma delle masse che a presunti tavoli d’ascolto della Consulta regionale delle aggregazioni laicali si sarebbe interrogato su chi far ricadere la scelta del candidato presidente alla Regione Basilicata, ma si sa che i cittadini-elettori meno informati sono quelli più soggetti ai meccanismi per l’acquisizione del consenso che prescinde dal merito, e che può sfociare, tra gli altri, nel clientelismo.
Altra entità piuttosto astratta, “Basilicata casa comune”. Mancano realmente reali nomi ed altrettanto reali identità. Nel solco della propaganda più politica che religiosa, “Basilicata casa comune” somiglia, allo stato attuale, ad una bizzarra parodia della “Sacra Congregatio de Propaganda Fide”, soltanto che mentre questa fu istituita dalla Chiesa cattolica per far conoscere e diffondere la fede, per l’appunto, cattolica, la prima appare sorta più che per un progetto politico con proposte concrete, per diffondere la fede in Chiorazzo. Chiorazzo che più tarderà a presentarsi in prima persona al pubblico come candidato presidente e meglio sarà. Almeno così sembra di capire che sia nelle intenzioni dei fautori citati e ciò al fine di aumentare la percezione di questa sua chiamata dal popolo quando, finora, è esattamente l’opposto: è “Basilicata casa comune” che vuole imporlo al popolo lucano. Cioè dal nulla, scatenante per ridondanza, “Basilicata casa comune” è in cerca dell’apparentamento col centrosinistra non soltanto per assicurarsi la possibilità di correre con
lista e simbolo propri sotto l’ombrello della coalizione, ma addirittura, forte di Chiorazzo, per ordinare agli alleati il nome del candidato presidente della Regione. Tutto ciò, sommato e unito al fatto che Movimento 5 stelle e Partito democratico seppur entrambi aventi rispetto al passato una più pressante volontà di unirsi in coalizione, comunque non l’abbiano ufficialmente ancora fatto, riporta nuovamente alla conclusione che gli unici scatenati, siano, finora, i fautori della “Lista dei Vescovi” che agiscono come strateghi di un partito a vocazione maggioritaria. Le coalizioni dovrebbero basarsi su accordi seri, altrimenti l’unico effetto dei campi larghi raccatta tutti, è, nell’eventualità di una vittoria, l’ingovernabilità soprattutto per via del potere di ricatto, politicamente inteso, delle parti coinvolte e finanche dei partiti minori. Ma chissà se oltre ad essersi auto proclamati «cambiamento» abbiano in autonomia anche deciso che per davvero la “Lista dei Vescovi” già all’attualità sia un partito a vocazione maggioritaria tanto da trattare da pari a pari con Pd e M5S. L’aver piantato il nomina-
__ Chiorazzo
tivo di Chiorazzo a tutti costi, fa sembrare che “Basilicata casa comune” intenda il dialogo con i possibili alleati, come quelle cinamotografiche gare tra auto verso il vuoto: il primo guidatore che si getta dalla macchina lanciata a tutta velocità, ha perso, ma l’altro, il vincitore, rischia comunque di cadere nel burrone per aver resistito fino all’ultimo. E qualche volta, nei film, ci casca. Sarebbe curioso sapere se con l’accordo tra Movimento 5 stelle e Partito democratico ed il no a Chiorazzo, “Basilicata casa comune” ed il fondatore di
Auxilium sarebbero disposti a correre da soli. La “Lista dei Vescovi” dovrebbe cominciare a chiarire almeno alcune delle tante cose non ancora trasparenti. Magari iniziando a rispondere al seguente interrogativo: Chiorazzo è il candidato presidente della Regione più adatto per una coalizione di centrosinistra o semplicemente il più ricco? Così, dall’assistenza domiciliari ai voti casa per casa: la fede degli scatenati della “Lista dei Vescovi” nel fondatore di Auxilium Chiorazzo FERMOL
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A chiarire le motivazioni Di Battista: «Intendiamo uscire dal conformismo e dall’ipocrisia imperanti, assumendo posizioni chiare su temi nazionali e mondiali»
Matera, l’associazione “Schierarsi” si presenta e vuole «costruire proposte per la collettività»
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_ Un momento della presentazione
ella serata di sabato si è tenuto, presso la sala convegni dell’Hotel Nazionale a Matera, un incontro pubblico di presentazione della Associazione Schierarsi. Schierarsi, nata da pochi mesi, è un’associazione culturale che intende coinvolgere gruppi di cittadini nella costruzione di proposte e progetti per la collettività. Conta già migliaia di iscritti in tutta Italia e 78 “Piazze” locali, ovvero i riferimenti territo-
riali dell’associazione. Le Piazze di Schierarsi rappresentano luoghi aperti in cui soci, volontari e cittadini si incontrano per discutere, costruire proposte e combattere ingiustizie. Nel corso dell’incontro, davanti ad una sala piena ed interessata, si sono succeduti gli interventi di Luca Di Giuseppe, Presidente nazionale dell’Associazione, Vito Avallone, Coordinatore nazionale dei gruppi locali, Carlotta Graziani, Coor-
dinatrice nazionale Società e Partecipazione, Lapo Sermonti, coordinatore nazionale Ambiente e Ivan Zulli, Coordinatore nazionale Organizzazione ed Eventi. A chiudere la presentazione delle attività dell’associazione era presente Alessandro Di Battista, fondatore dell’Associazione Schierarsi. Di Battista ha ribadito le motivazioni alla base della nascita di Schierarsi, una comunità di cittadinanza attiva che intende uscire dal conformismo e dall’ipocrisia imperanti, assumendo posizioni chiare su temi nazionali e mondiali. Nel corso dell’incontro sono state presentate alcune fra le proposte nazionali su cui la comunità di Schierarsi sta lavorando: servizio civile ambientale, una casa farmaceutica pubblica ed un intervento straordinario nazionale sulla emergenza abitativa. Attraverso gli strumenti di democrazia diretta la comunità di Schierarsi costruirà proposte da sottoporre all’opinione pubblica ed alla politica nazionale,
con un percorso partecipato che passa dai gruppi di lavoro nazionali che mettono in rete, in condivisione, informazioni, conoscenze, pareri e competenze, per arrivare a formulare proposte condivise. Non sono mancati gli accenni, da parte di Di Battista, alla situazione in Palestina e Israele, quando ha ricordato i soprusi e le violenze subite, nei decenni, dal popolo palestinese, con il silenzio della comunità internazionale, riassunti nella frase “Non può esistere Pace senza Giustizia”. A seguire, un dibattito partecipato che ha interessato e coinvolto la platea, a dimostrazione che l’attivazione della “intelligenza collettiva”, se ben impostata, può portare valore aggiunto alla comunità, attraverso il confronto e l’ascolto. Nel corso dell’incontro è stata ufficializzata la nascita della Piazza di Matera, che diventa così la settantottesima Piazza riconosciuta in Italia e che, nei prossimi giorni, comunicherà i primi eventi ed iniziative locali.
Il coordinatore cittadini di Policoro, Palazzo spiega la scelta REGIONALI, L’ESPONENTE DI “MATERA NEL CUORE”: «BASTA POTENZA ASSO PIGLIATUTTO»
minimo: Salario Angelino: «Pieno sostegno solo a firma non Viva Italia un candidato presidente materano»
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n vista delle prossime elezioni regionali “Basilicata Bene Comune” ha già svelato il suo candidato presidente, Angelo Chiorazzo, un imprenditore che lavora nel terzo settore di Senise e che ricopre il ruolo di vice presidente del Potenza Calcio. - ha affermato Giovanni Angelino esponente di “Matera nel cuore” - Non discutiamo né la persona né le sue capacità imprenditoriali ma dopo oltre 20 anni è doveroso, da parte della politica potentina, concedere al territorio materano la possibilità di guidare la Regione Basilicata». «L’ho già detto e lo ribadisco: sono orgoglioso di difendere gli interessi della mia città e “Matera nel cuore” voterà solo un candidato presidente materano: lo merita la città dei Sassi, simbolo del riscatto di tutta la Basilicata» ha continuato Angelino. «Purtroppo devo constatare che nel Materano tutto tace, nessuno prova a fare una proposta seria e credibile che possa mettere al centro del progetto un candidato presidente scelto dal territorio di Matera e provincia. - ha dichiarato - Mi auguro che al più presto si possa trovare un’intesa sulla candidatura in vista delle prossime elezioni regionali. Di sicuro non si può continuare a giocare a scacchi o a nascondino. Adesso occorre uscire allo scoperto e dire ai cittadini come stanno chiaramente le cose». «Mi auguro che la buona politica possa prevalere finalmente sul solito schema che vede Potenza recitare il ruolo di asso pigliatutto e Matera condannata a restare sempre ai margini. - ha concluso Giovanni Angelino di “Matera nel cuore” - Occorre una svolta».
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talia Viva Policoro, pur apprezzando l’iniziativa in Piazza Heraclea da parte di Europa Verde che trova unità in tutti gli altri partiti di minoranza, sul salario minimo a 9 euro l’ora, ha scelto di non sostenere l’iniziativa. Il coordinatore cittadino, Cosimo Palazzo ha spiegato: «Italia Viva non è contraria all'idea di un salario minimo, infatti era presente nel nostro programma elettorale alle ultime elezioni e abbiamo anche sottoscritto una proposta di legge all'inizio della legislatura. Tuttavia, c'è una differenza importante rispetto alla proposta del Terzo Polo. La proposta dell’opposizione prevede che il valore di 9 euro l'ora non si riferisca più alla retribuzione complessiva del lavoratore, ma solo alla parte tabellare, che è ovviamente più bassa. Di conseguenza, se consideriamo il valore di 9 euro in relazione alla retribuzione complessiva, che è quella effettiva, risulta piuttosto elevato. Corrisponde al 75% del salario mediano, mentre le indicazioni sia dell'UE che delle organizzazioni internazionali suggeriscono un salario minimo non superiore al 60% del salario mediano. È ovvio che per tutti, anche per noi, avere un salario minimo più alto è l’obiettivo. La differenza sta nel percorso per arrivare all’obiettivo».
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Imprenditori individuali in contabilità semplificata, per la Cgia di Mestre il grosso dell’evasione si annida nel Mezzogiorno
Redditi e infedeltà fiscale, al Nord si dichiara il 33% in più del Sud
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l tema dell’infedeltà fiscale, dedicato l’ultimo rapporto dell’Ufficio studi dell’associazione Artigiani e Piccole imprese Cgia di Mestre che giudica «“inattendibili”» le stime del Mef sull’evasione degli autonomi. Per la Cgia di Mestre, da ricordare che l’evasione è un problema, ma l’inefficienza della Pubblica Amministrazione «è il problema del Paese»: la mala burocrazia che attanaglia la gran parte della P.A. provoca un danno economico ai contribuenti italiani «stimato attorno ai 184 miliardi di euro l’anno». Un importo, quest’ultimo, più del doppio rispetto alla dimensione dell’evasione tributaria presente in Italia. Secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), il mancato gettito annuo ammonta a 84,4 miliardi di euro. Entrando nel dettaglio, la tipologia di imposta più evasa sarebbe l’Irpef in capo al lavoro autonomo, per un importo pari a 31,2 miliardi di euro che corrisponde ad una propensione al gap nell’imposta che da anni sfiora stabilmente il 70 per cento. In sintesi, poco meno del 70 per cento dell’Irpef non sarebbe versata all’erario dai lavoratori autonomi.
«Non entriamo nel merito della metodologia di calcolo utilizzata - ha precisato l’Ufficio studi della Cgia di Mestre -, ma ci limitiamo a dimostrare l’“inattendibilità” di questo risultato. Secondo le dichiarazioni dei redditi dei lavoratori autonomi in contabilità semplificata del Nord, praticamente artigiani e commercianti, hanno dichiarato mediamente 33 mila euro lordi nell’anno di imposta 2021. Segnaliamo che oltre il 70 per cento di queste partite Iva è composto dal solo titolare dell’aziende. Se, come sostiene il Mef, queste attività evadono quasi il 70 per cento dell’Irpef, quanto dovrebbero dichiarare se fossero ligi alle richieste dell’erario? Il 130 per cento in più, ovvero quasi 76 mila euro all’anno, ma come possono “raggiungere” nella realtà una soglia di reddito così elevata se la stragrande maggioranza lavora da solo». LE DIFFERENZE TERRITORIALI Osservando le dichiarazioni dei redditi per regione degli imprenditori individuali in contabilità semplificata, «regime fiscale che coinvolge la grandissima parte degli artigiani e dei piccoli commercianti, in Italia le dif-
ferenze reddituali sono evidentissime. Se, mediamente, al Nord si dichiarano 33 mila euro all’anno, al Sud solo 22 mila. Questo vuol dire che al Nord si dichiara il 33 per cento in più e «questa forchetta tende addirittura ad aumentare quando si analizzano le dichiarazioni dei redditi delle imprese individuali in contabilità ordinaria». Per la Cgia di Mestre, «il grosso dell’evasione fiscale in capo alle partite Iva va in massima parte ricercato nel Mezzogiorno, dove la precarietà e la marginalità di questi lavoratori riflette il forte disagio economico di questa ripartizione geografica». Analizzando i dati delle singole regioni, per quanto concerne le dichiarazioni dei redditi in contabilità semplificata, in Lombardia gli autonomi dichiarano 35.462 euro, in provincia di Trento 34.436 euro, in Veneto di 33.318 e in Friuli Venezia Giulia di 33.205 euro. Per contro, in Sicilia ci si attesta sui 23.946 euro, in Puglia sui 23.223 euro, in Campania sui 22.662 euro, in Basilicata sui 21.012 euro, in Molise sui 19.610 euro e in Calabria sui 19.551 euro. La media nazionale è pari a 29.425 euro.
__ Imprese, reddito medio in contabilità semplificata (anno di imposta 2021)
Il segretario regionale della Uil Tortorelli sul rapporto della “Società ricerche e studi per il Mezzogiorno”
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«Non crediamo nella cosiddetta “ripresina” del Sud»
etto il giudizio del segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli, sulla «cosiddetta “ripresina” del Sud», citata dalla Società ricerche e studi per il Mezzogiorno (Srm) perché la disoccupazione è scesa sotto la soglia del milione di persone, un modesto meno 1,5%: «Non ci convince per nulla». «In Basilicata - ha dichiarato Tortorelli - è da tempo che sul fronte occupazione registriamo una “calma piatta” e non intravediamo ancora “la luce fuori da tunnel”. La smentita più autorevole a letture ottimistiche dell’attuale situazione socio-economica arriva dall’Osservatorio Inps sulla cassa integrazione. Nei primi nove mesi del 2023, gennaio-settembre, le ore di cig complessive in Basilicata sfiorano i 13milioni di ore con un au-
mento del 46,3% rispetto ai primi nove mesi del 2022. È chiaro che siamo ancora lontani da una situazione di normalità. Questi numeri evidenziano che c'è un aumento della sofferenza del nostro sistema produttivo e occupazionale. C’è, inoltre, il tema dei temi che riguarda la qualità dell’occupazione che si sta creando». «Le aziende stanno continuando ad assumere personale principalmente a termine - ha proseguito il sindacalista Uil: su poco più di 5 milioni di rapporti attivati nei primi sette mesi di quest'anno, solo 4 su 100 sono con contratto di apprendistato, oltretutto in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e solamente 16 su 100 sono a tempo indeterminato, anch’essi in flessione. In crescita, purtroppo, i beneficiari di Naspi. Per questa ra-
gione la nostra lotta al precariato continuerà ad andare avanti. Per dare seguito al Consiglio confederale della Uil della scorsa settimana chiediamo a Cgil e Cisl di proseguire il percorso unitario per sostenere il contenuto delle piattaforme e delle rivendicazioni unitarie, avviando insieme un percorso di mobilitazione regionale ed o territoriale e di categorie, prevedendo manifestazioni con ore di sciopero. Nella manovra di Governo non ci sono soluzioni per la precarietà del lavoro, non c'è traccia di politiche industriali, non ci sono risorse per le assunzioni e soprattutto non ci sono quelle soluzioni che abbiamo chiesto per il Sud. Si continua invece a parlare di autonomia differenziata nonostante la situazione economica e finanziaria del Mezzogiorno non consenta di af-
__ Tortorelli
frontare questo tema. La determinazione dei Lep era uno strumento essenziale che però aveva bisogno di risorse». «Noi abbiamo sempre sostenuto ha concluso il segretario regionale della Uil - che prima bisogna eliminare le diseguaglianze e poi parlare di autonomia, altrimenti le diseguaglianze diventano ancora più profonde, anziché essere superate»
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Nel 2022 il raddoppio rispetto al 2020, toccata quota 2 milioni e 249 mila euro: per i processi penali, quasi 2 mila le persone ammesse
Gratuito patrocinio, anche dalla Basilicata i costi totali sono in aumento per lo Stato
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atrocinio a spese dello Stato nel processo penale: nel 2022 per il Distretto di Potenza i costi sono risultati raddoppiati rispetto al 2020, essendo passati da 1 milione e 358 mila euro di 3 anni fa a 2 milioni e 249 mila euro dell’anno scorso. Il dato lucano, come da ultima relazione del Ministero della Giustizia al Parlamento italiano con dati aggiornati al 1° semestre dell’anno ancora in corso, rispecchia l’andamento generale. Per ciò che riguarda l’analisi dei costi, nell’anno 1995 il costo del patrocinio a spese dello Stato nel processo penale al lordo delle spese eventualmente recuperate, calcolato in termini “reali” ossia a prezzi anno 2022, è stato di 6,7 milioni di euro, mentre nell’anno 2022 il costo è stato di ben 212,5 milioni di euro. L’anno di picco della serie storica è stato però il 2021, con 215,6 milioni di euro, sempre espressi a prezzi 2022. In sintesi, i dati relativi al periodo 1995-2022, mostrano che il fenomeno, in termini di numero di persone interessate ed am-
messe al patrocinio a spese dello Stato nel processo penale, è stato sempre crescente fino all’anno 2019. Con il 2020, «contrariamente a quanto ci si poteva attendere», come sottolineato dal Ministero, si è avuta una flessione di tale numero, probabilmente dovuta agli effetti negativi prodotti dalla pandemia del Coronavirus, che hanno, da un lato, «fortemente limitato gli spostamenti logistici della popolazione e, dall’altro, rallentato in certa misura l’attività degli uffici giudiziari». Tuttavia con l’anno 2021 si è nuovamente avuto un aumento, stabilizzatosi poi nel 2022. Relativamente all’anno 2022, le Autorità Giudiziarie hanno ammesso al beneficio del patrocinio penale «l’87,9% degli istanti»: 199mila e 572 le persone interessate, 165mila e 857 quelle ammesse. Per quanto riguarda la Basilicata, 2mila e 165 le persone interesse mentre mille e 935 quelle ammesse. Uffici per i maggiorenni, persone interessate: mille e 850 Gip-Gup, Tribunale e Corte di Assise, 131 Giu-
dice di Pace, 38 Corte d’Appello e Corte di Assise d’Appello, e 99 Ufficio e Tribunale di Sorveglianza. Per i minorenni, 47 i soggetti interessati. Relativamente all’analisi per nazionalità ed età, delle 2mila e 165 persone interessata, i cittadini italiani pari a mille e 757 di cui 26 minorenni, mentre 408 gli stranieri di cui 21 minorenni. Sul versante della qualifica giuridica, delle 2mila e 165 persone interessate al Patrocinio penale a spese dello Stato, mille e 752 in qualità di indagati, imputati, responsabili civili e condannati, mentre 413 in qualità di persone offesedanneggiate. In conclusione, nel 2022, per il Distretto di Potenza i costi totali del patrocinio a spese dello Stato nel processo penale sono risultati, Iva inclusa e al lordo delle somme eventualmente recuperate, pari a 2 milioni, 249 mila e 233 euro di cui onorari per difensori pari a 2 milioni e 56 mila euro. Del totale, i costi dei minorenni, marginali: 8mila e 326 euro. Anche per la Basilicata, coincide la valutazione ge-
nerale che riporta come la maggior parte dei costi si concentri presso gli Uffici del Giudice per le indagini preliminari, i Tribunalidibattimento e le Corti di Assise congiuntamente considerati. Nell’anno 2022 tale percentuale è stata del 74,2% del totale Uffici del Giudice per le indagini preliminari, i Tribunali-dibattimento e le Corti di Assise congiuntamente considerati. Nel Distretto di Potenza, dei 2 milioni e 249mila euro di costi totali, 2 milioni e 59 mila euro le spese assorbite Uffici del Giudice per le indagini preliminari, i Tribunali-dibattimento e le Corti di Assise congiuntamente considerati. Nel 2020, invece, per il Distretto di Potenza mille e 720 le persone ammesse al patrocinio penale a spese dello Stato, per com-
plessivi costi pari ad 1 milione, 358mila e 679 euro di cui onorari per difensori pari 1 milione e 20 mila euro. Come annotato nella relazione al Parlamento, una fondamentale caratteristica dei costi del patrocinio penale «che si è potuta osservare per l’intero periodo esaminato, è che la spesa relativa ai soli onorari dei difensori, Iva inclusa, è stata sempre mediamente del 93% del totale». Per ciò che riguarda la distribuzione percentuale dei costi per area geografica, il fenomeno appare sostanzialmente stazionario in tutto il periodo esaminato. In particolare, nell’anno 2022 il totale dei costi risulta così suddiviso: Nord 25,4%,Centro 14,7%, Sud 28,0%, Isole 31,9%. FERMOL
Trasferimento gratuito della proprietà degli alloggi post sisma agli aventi diritto: a 40 anni dall’evento distruttivo, il sì risolutorio
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Terremoto 1980, per Pescopagano la Corte Costituzionale
erremoto dell’Irpinia del 1980: le istanze di esigenze abitative di chi, oltre quarant’anni fa, è stato vittima degli effetti distruttivi del sisma, sono finite, per dettagli all’apparenza più linguistici che di sostanza, alla Corte Costituzionale che ha vagliato il caso di una manciata di persone di Pescopagano che poichè detentori, anche in qualità di eredi, di prefabbricati allestiti per l’emergenza seguita all’evento dell’‘80 ed a loro assegnati dal Comune che «li aveva acquistati con fondi statali», questo il dirimente dettaglio, hanno cercato dalla Giustizia una pronuncia di trasferimento gratuito della proprietà degli alloggi in questione. La richiesta si è basata sull’articolo 21 bis del Decreto legge, poi convertito, 244 del 1995: «Gli alloggi prefabbricati costruiti dalla Stato nei territori dei comuni della Campania e della Basilicata, sono ceduti in proprietà, a titolo gratuito, a coloro che ne hanno avuto formale assegnazione, ancorchè provvisoria».
Il Tribunale di Melfi, attualmente non attivo poichè soppresso, diede ragione ai cittadini, sennonchè nel 2017, la Corte di Appello di Potenza, ha ribaltato il verdetto, accogliendo l’appello proposto dal Comune di Pescopagano. Di qui il ricorso in Cassazione che, l’anno scorso, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’articolo di Legge citato. Per il Comune, la cessione agli assegnatari, a titolo gratuito, della proprietà degli alloggi prefabbricati non poteva trovare applicazione ai prefabbricati occupati dalla manciata di persone che hanno adito le vie legali perchè il «relativo acquisto era stato effettuato dal Comune, e non dallo Stato, e con atto legislativo diverso da quello richiamato dal citato articolo 21-bis». I numeri dei riferimenti normativi cambiano, tra i fondi di cui al Decreto-legge 776 del 1980 ed i prefabbricati costruiti dallo Stato, quelli a cui si riferisce l’articolo 21 bis, ai sensi del Decreto Legge 75 del 1981, e di conseguenza il
dubbio, se così si può definire, se «l’espressione “costruiti dallo Stato”», poteva significare in sostanza «“costruiti con oneri a carico dello Stato”, a prescindere, quindi, dalla circostanza che l’acquisto degli alloggi sia operato direttamente dallo Stato ovvero dagli enti pubblici sul cui territorio gli stessi prefabbricati debbano essere installati», dato che il Comune di Pescopagano, quale concessionario del Commissario straordinario per il terremoto, comunque li aveva acquistati «pur sempre operante con fondi statali». Cambiano i numeri, ma gli interventi, che discendano da uno o dall’altro riferimento normativo, sono «tutti accomunati dallo scopo di sovvenire le popolazioni colpite dal terremoto dell’Irpinia del 1980». Per la Corte Costituzionale, «non si ravvisa alcuna ragionevole e necessitata connessione fra tale ratio, orientata alla tutela degli assegnatari degli alloggi prefabbricati, ubicati nei comuni colpiti dal terremoto dell’Irpinia, e il tipo di ente pubbli-
co che si è fatto carico della loro costruzione o acquisizione: il Comune piuttosto che lo Stato». Ancor meno giustificabile, è apparso restringere l’ambito dei beneficiari, come fatto in Appello a Potenza, «a coloro che siano assegnatari di un prefabbricato realizzato sulla base di uno specifico decretolegge, anziché di un diverso atto normativo parimenti intervenuto nello stesso contesto di gestione dell’emergenza abitativa suscitata dall’evento sismico». In conclusione, dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 21 bis, comma l, «nella parte in cui non prevede la cessione gratuita in proprietà ai relativi assegnatari degli alloggi prefabbricati costruiti o acquistati dai comuni delle Regioni Campania e Basilicata, quali concessionari del Commissario straordinario per il terremoto del 1980, ai sensi del decreto-legge 26 novembre 1980». Così, gratuito il trasferimento di proprietà. A. CARPONI
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Tra i firmatari delle eccellenze dell’industria idrica per sostenere l’iniziativa finalizzata alla tutela ambientale e della risorsa, che mira a garantire ai cittadini qualità nei servizi
La sfida dei cambiamenti climatici, Acquedotto lucano sigla il “Patto per l’acqua” di Utilitalia F
are squadra e mettere al servizio dell’Italia competenze e capacità industriali. È l’obiettivo del “Patto per l’acqua” siglato da Acquedotto lucano con Utilitalia, la federazione che raggruppa le eccellenze dell’industria idrica italiana e rappresenta i gestori che forniscono i servizi idrici all’80% della popolazione. L’iniziativa, avviata in un contesto di crisi aggravato dagli effetti dei cambiamenti climatici, punta a compiere ogni azione utile a sostegno di politiche nazionali di tutela ambientale e della risorsa, di resilienza delle reti e dei sistemi di approvvigionamento, per garantire ai cittadini universalità e qualità dei servizi offerti e gestioni all’altezza delle future sfide. Le prime imprese ad aver siglato il “Patto per l’Acqua” sono: A2A, Acinque, Acqua Novara VCO, Acque di Caltanissetta, Acquedotto Lucano, Acquedotto Pugliese, Amap, Ascopiave, Gruppo Cap, CVA, Hera, Iren, MM, Nuove Acque, Publiacqua, Romagna Acque, Savl, Sicilia Acque, Smat, Suez, Gruppo Tea,
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Talete SpA e Viveracqua. «Le aziende che hanno operato e reso possibile la crescita del comparto in questi anni - spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini - si impegnano a fare un passo avanti per garantire investimenti adeguati alle sfide del climate change e chiedono al Governo di accompagnare questo per-
corso, fondamentale affinché anche i territori senza gestore integrato possano crescere». In Italia dal 2012 ad oggi gli investimenti nel settore sono aumentati del 227%, raggiungendo i 4 miliardi annui e i 56 euro medi per abitante. Ma il gap con la media europea di 82 euro annui per abitante (che sale fino a 100
euro nel Paesi più virtuosi) resta ampio, soprattutto nei territori nei quali non operano soggetti industriali: nelle gestioni comunali in economia, che interessano ancora 1.519 Comuni e 8 milioni di cittadini, si continuano a investire mediamente solo 8 euro l’anno. In questo quadro, Utilitalia e le aziende associate
evidenziano che, per poter dispiegare la piena efficacia del Patto, all’impegno delle imprese vanno affiancate 4 azioni di riforma tese alla riduzione della frammentazione, all’introduzione di parametri di verifica gestionale, al consolidamento industriale del settore e a un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua.
L’Au di Aql Andretta: «Un programma di riduzione delle perdite ambizioso» ’impegno di Acquedotto Lucano è volto alla produzione di energie rinnovabile per ridurre i costi energetici, al miglioramento delle infrastrutture attraverso investimenti importanti e decisivi sul territorio gestito anche cogliendo le opportunità messe a disposizione dai bandi Pnrr. I cambiamenti climatici, che stanno alterando le disponibilità rispetto la storica abbondanza di acque superficiali e di fonti, inducono ad intensificare gli sforzi per preservare la preziosa risorsa. Grazie ai fondi del Pnrr gli interventi non andranno a gravare sulle bollette degli utenti, migliorando allo stesso tempo l’efficienza del servizio con minori sprechi». Così in una nota l’Amministratore Unico di Acquedotto __Andretta Lucano Alfonso Andretta commenta il “Patto per l’ac- il cui «programma di riduzio- ha l’obiettivo dichiarato di abqua” siglato con con Utililalia ne delle perdite è ambizioso ed battere l’attuale volume idri-
co annuo disperso dalle reti idriche su gran parte del territorio. Il progetto - prosegue l’Au Andretta - prevede interventi di mappatura e georeferenziazione della rete, modellazione idraulica, campagne di ricerca perdite attiva, distrettualizzazione e riduzione della pressione in eccesso, lavori di sostituzione sulle reti e un importante ampliamento delle tecnologie per il controllo e il monitoraggio delle reti come, ad esempio, l’installazione di moderni sistemi di telelettura e la digitalizzazione avanzata della rete di distribuzione». «I primi interventi - conclude l’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano Andretta riguarderanno 42 comuni, dove sono concentrate le maggiori perdite, per un totale di oltre 3.200 chilometri di condotte e circa 200 mila abitanti».
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Ad accompagnare l’europarlamentare nel suo tour, gli esponenti di FdI Fazzari, Galgano e Giuzio: «È essenziale mettere in risalto le realtà del nostro territorio»
Potenza, Chiara Gemma visita il centro diurno “La Mimosa”: «Dimostrata grande sensibilità» C
ontinua il tour lucano della eurodeputata del gruppo Fratelli d’Italia Chiara Gemma. Sabato, l’europarlamentare membro intergruppo parlamentare sulla disabilità e Forum europeo della disabilità ha visitato i centri e le associazioni di Potenza che si occupano di aiutare e supportare i più fragili. Ad accoglierla é l’assessore all’Ambiente di Potenza Maddalena Fazzari, la capogruppo nel Consiglio comunale del capoluogo Car-
men Galgano e il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Giuseppe Giuzio. Chiara Gemma ha trascorso una giornata ricca di appuntamenti con l’intento di conoscere quanto più possibile le realtà del territorio. La prima tappa del tour potentino é stato il centro socio educativo diurno per disabili gravi a Bucaletto gestito dalla cooperativa “La Mimosa”. Qui l’eurodeputata Gemma ha potuto constatare il grande lavoro
svolto dagli operatori riconoscendone professionalità e valenza artistica dei laboratori condotti. Gli ospiti del centro, poi, hanno accolto con vero piacere la visita. In mattinata sono seguite le visite alla cooperativa “Cento Strade” e all’associazione “Io potentino”. Anche qui gli operativi hanno mostrato all’esponente europarlamentare di Fratelli d’Italia le attività svolte in favore della comunità e dei soggetti più bisognosi di attenzioni.
Nel pomeriggio, poi, Chiara Gemma ha visitato la struttura dove opera l’associazione “La Stella del Mattino” è la sede dell’associazione “Gli amici della città”. «Potenza è ricca di soggetti del Terzo settore che tra mille difficoltà si prodigano per offrire servizi, supporto e aiuti a chi ne ha più bisogno e alle loro famiglie, in tal senso anche l’amministrazione comunale sta facendo la sua parte realizzando spazi di intrattenimento sempre più inclusivi. È essenziale puntare i riflettori su queste realtà e catturare l’attenzione delle Istituzioni. Ringraziamo l’eurodeputata Chiara Gemma per la disponibilità e la sensibilità dimostrate verso la nostra città. Siamo sicuri che attraverso la collaborazione tra Istituzioni si potranno raggiungere risultati straordinari e garantire servizi di alta qualità». Hanno affermato l’assessore all’Ambiente Fazzari, la capogruppo di Fratelli d’Italia Galgano e il segretario provinciale del partito Giuzio.
L'iniziativa nazionale ospitata nel capoluogo ha come obiettivo la promozione di corretti stili di vita e ridurre il rischio di patologie croniche
A Potenza ultima tappa del Tour della Salute: sport e screening gratuiti in piazza Pagano
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i è tenuta ieri in piazza Mario Pagano a Potenza la tappa di chiusura del Tour della Salute, l’evento itinerante, giunto alla sua quinta edizione, che ha dato la possibilità ai cittadini di sottoporsi a consulti medici gratuiti, finalizzati a ridurre il rischio di malattie croniche. La manifestazione, promossa da ASC Attività
Sportive Confederate, con il supporto non condizionato di EG STADA Group, ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione, sulla necessità di condurre uno stile di vita sano e sulla centralità della pratica sportiva nell’azione di contrasto rispetto all’insorgenza di malattie. Il centro storico del capoluogo si è trasformato in un
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enorme villaggio dello sport e della salute, all’interno del quale, oltre ai controlli di tipo sanitario, si sono svolte varie attività: dal karate allo yoga, passando per kick boxing, crossfit, bocce, danza sportiva, danza contemporanea per bambini e consulenza chinesiologica. Nella Screen Station, attrezzata con 6 ambulatori, è stato possibile sottoporsi a controlli gratuiti e consulti medici, di tipo cardiologico, dermatologico, nutrizionale e reumatologico, curati da qualificati esponenti delle principali società scientifiche. In particolare sono stati offerti consigli su prevenzione e gestione di eventuali patologie, ma anche suggerimenti in riferimento ad una corretta alimentazione, all’attività fisica da svolgere e all’importanza dell’aderenza alla terapia. Si tratta di un servizio particolar-
mente prezioso, che nelle precedenti edizioni del tour ha consentito di rilevare diversi casi di cittadini ignari, alle prese con gravi problemi di salute, che grazie ai controlli effettuati nella Screen Station hanno scongiurato conseguenze potenzialmente gravi. Un altro servizio di particolare rilievo è lo Sportello d’Ascolto, che si pone l’obiettivo di rispondere al notevole incremento di disturbi psicologici registrati nelle fasi pandemica e post-pandemica: anche in questo caso i cittadini hanno ottenuto un consulto gratuito da parte di qualificati specialisti aderenti alla Federazione Italiana Psicologi. Tra le grandi novità di quest’anno figura un apposito sportello, all’interno del quale opererano medici veterinari, che hanno fornito consigli utili a riconoscere i fattori di rischio riguardanti i propri
animali da affezione.
Il grande Palco-ledwall, che ha affiancato la Screen Station, ha ospitato le molteplici attività motorie, sportive e aggregative che sono state proposte dagli istruttori di Academy Basilicata, Dojo Karate, Spartakus, Fisiolinea e My Way: figure altamente qualificate, aderenti alla rete ASC, hanno coinvolto il pubblico nelle rispettive discipline e hanno offerto dimostrazioni delle proprie abilità. Sullo stesso palco si sono tenuto anche una serie di momenti formativi ed informativi, riservati ad esempio all’insegnamento delle manovre di disostruzione delle vie aeree e delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare, e all’intervento di una psicologa specializzata in gestione dello stress sul lavoro, nello sport e in gravidanza.
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POTENZA Il consigliere di opposizione commenta le dichiarazioni rilasciate a “Oltre il giardino” da Cannizzaro e Galgano
Smaldone: «Anche gli alleati hanno compreso che l’operato di Guarente è indifendibile» 12
Potenza
OLTRE IL GIARDINO Nel
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enti Cannizzaro, Blasi e Galgano tra Ufficio di presidenza e altri malfunzionam programma di Cronache il confronto dei tre capigruppo in Consiglio comunale
Potenza verso le elezioni, tra bilancio e opere pubbliche «manca visione per rilanciare la città» “L
_ Smaldone e l’edizione di Cronache del 20 ottobre DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Manca una visione di città, manca un’idea per rilanciare Potenza. Questo è ciò che si evince dalla puntata di “Oltre il giardino” andata in onda su Cronache Tv canale 68 del digitale terrestre che ha visto un confronto tra i capigruppo di maggioranza Carmen Galgano di Fratelli d’Italia e Francesco Cannizzaro di Noi con l’Italia e la capogruppo di opposizione Angela Blasi di Insieme per Bianca. Una puntata che continua a far discutere e ad animare il dibattito cittadino per via delle dure affermazioni rilasciate dagli alleati del sindaco Guarente. A commentare a Cronache il consigliere comunale di opposizione Pierluigi Smaldone, per il quale «le affermazioni di autorevoli esponenti della maggioranza quali Carmen Galgano e Francesco Cannizzaro sul fatto che non ci sia una visione della città e che quindi la Giunta e il sindaco Guarente abbiano, in concreto, fallito è molto grave politicamente parlando».
munale fino ad oggi: «Ci siamo ritrovati una città con tana palude al Cotissime problematiche e con mune di Poten84 milioni di debiti sulle spalza” è questo il tele. Poi - enfatizza Galgano ma del talk “Oltre il giardiè arrivata la pandemia che ci no” - in onda su Cronache Tv ha rallentato, sono stati due al canale 68 del digitale teranni di fermo in cui non abrestre - condotto da Paride biamo potuto fare quello che dovuLeporace. Una palude avevamo in animo. Abbiamo delelezione ta alla mancata cercato di evitare un nuovo che Presidenza di l’Ufficio dissesto e a giorni dovrebbe porta ad un inevitabile malessere firmato il “Salva Pofunzionamento del Consiglio tenza” per dilazionare questi comunale e di tutto ciò che debiti. Capisco che la città ad esso è connesso. Tre gli vorrebbe altro, ma con la coospiti in studio che ben coperta corta non si può fare tutnoscono le dinamiche del to quello che si vuole». Consiglio comunale perché La capogruppo di FdI ha poi ne sono diretti protagonisti. elencato alcuni degli interTre capigruppo, due di magventi portati avanti dall'Amgioranza e uno di opposizioministrazione, come la ridi ne: Francesco Cannizzaro __Blasi, Cannizzaro e Galgano ospiti ad “Oltre il giardino” qualificazione delle aree verCarmen l’Italia”, “Noi con di, la realizzazione di nuovi in a Spiegandol d’Italia” “Fratelli di equilibrio». Galgano osservazioni ri- ze, anche di carattere ammi- soldoni «significa che nel parchi giochi e il rifacimene Angela Blasi del gruppo to le nostre possono non spetto alla scelta del candi- nistrativo, che si cerca di to degli asfalti. cui in momento “Insieme per Bianca”. Compito tollerate. dato presidente chiedendo più essere soluzione co- È stata poi la volta del capouna trovare sarebbe a maggioranz per Bianche si guardi a una proposta della munque ci sarà qualcuno che gruppo di “Insieme LE REGIONALI sia principal- quello di indicare un nome ca”, che ha criticato i tempi La puntata inizia, però, par- politica che anche perché autorevole, capace di piace- rimarrà scontento». rinluce di queste conside- troppo lunghi e i continui lando delle imminenti ele- mente vincente, - nel re a tutti. Compito dell'oppo- Alla dunque, per la consi- vii dei progetti del Comune: zioni regionali. Il centrode- - prosegue Cannizzaro di essere re- razioni, quello è sizione fine del della credo vista in delinea si che «Siamo dostra sembra unito e compat- quadro non pregiudizial- gliera Galgano «sembra sponsabile, Blasi sottolinea centrodedel mandato segreto il che presiil veroso far diventare to, con Fratelli d'Italia in una le prossime mente contrari, magari anche posizione di forza rispetto al stra per vincere
«Cannizzaro e Galgano sono i capigruppo di partiti che hanno un ruolo importante nella compagine di governo cittadino. Sono le stesse persone, insieme a tutto il resto dei consiglieri che compongono la maggioranza che per oltre 4 anni, hanno votato, fatto eleggere e poi sostenuto, votando ogni provvedimento, questa Giunta. Ecco perchè le affermazioni rilasciate sono molto importanti» ha continuato Smaldone. «Bisognerebbe però tenere presente anche un altro dato. In questa situazione ci dovrebbe essere anche un’assunzione di corresponsabilità da parte di questi gruppi consiliari. Mario Guarente può anche non essere stato il miglior sindaco della città però l’impulso all’azione di governo è stato dato da tutti i partiti di maggioranza e quindi da tutte le persone che sostengono questa Amministrazione tra cui i consiglieri Galgano e Cannizzaro. È un’ammissione di responsabilità complessiva che non è soltanto un attacco a Guarente ma è un attacco a tutta la coalizione. Hanno sempre votato tutti i provvedimenti,
non hanno mai fatto venir meno il sostegno dunque è anche responsabilità loro se le cose non sono andate come sarebbero dovute andare». Smaldone poi avanza anche un’altra ipotesi: «Oppure dobbiamo pensare che è stato un modo per prendere, definitivamente, le distanze dall’operato del sindaco e quindi dal fallimento». Sulla mancata elezione della presidenza del Consiglio, Smaldone incalza: «Sottolineare l’incapacità di eleggere un presidente del Consiglio è fondamentalmente un attacco politico che proviene da un esponente della maggioranza che in passato ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio comunale. Questo evidenzia la presenza di fibrillazioni di tipo politico in maggioranza». «La presa di posizione di Cannizzaro è anche condivisibile perchè è vero che non c’è stata elezione del presidente del Consiglio per via di una mancata intesa e armonia politica all’interno della maggioranza. Non vi è mai stato accordo tra i consiglieri di maggioranza prima ancora di trovarlo con quelli di opposizione. La crisi che si è creata è una crisi che potremmo definire tardiva perché arriva dopo quasi due anni. Una crisi che trae spunto dalla consapevolezza che, chiunque si presenterà alle elezioni in continuità con questa maggioranza, partirà svantaggiato e dovrà rendere conto di tutte le mancanze. Anche gli alleati hanno compreso che l’operato del sindaco è indifendibile». Ad oggi, dopo l’appello del consigliere Cannizzaro a trovare un’intesa tra maggioranza e opposizione per eleggere finalmente l’Ufficio di Presidenza, non ci sono state interlocuzioni in tal senso. Chissà semmai ce ne saranno da qui al prossimo Consiglio comunale che vedrà nuovamente come punto all’Ordine del giorno la votazione.
LA COORDINATRICE REGIONALE DI “VERDE È POPOLARE”: «GUARENTE SEMPRE PIÙ SOLO E LA CITTÀ ORMAI ABBANDONATA A SE STESSA»
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Potenza, Celi: «Ci sia un patto per la città o si vada a casa» elle ultime ore abbiamo appreso a mezzo stampa che anche gli alleati di governo hanno scaricato il sindaco potentino, Mario Guarente. Un fatto grave che conferma come abbiano fallito nella preziosa occasione di rilanciare il capoluogo lucano. Le recenti interviste dimostrano come non ci sia più alcuna fiducia verso il primo cittadino, pertanto, in questo grande clima di incertezza, aumenta la preoccupazione tra la comunità per il futuro della città. La domanda sorge spontanea: questa maggioranza vuole ancora il bene di Potenza?». È quanto dichiara Carmen Celi, coordinatrice regionale di Verde è Popolare Basilicata. «In questo scenario sono tante le opportunità che si stanno
perdendo per lo sviluppo locale. Numerosi i progetti rimasti solamente su carta. I fatti non hanno mai seguito le parole, annunciate durante la campagna elettorale, su tutti gli ambiti: dalla sicurezza allo sport, dal sociale alle imprese, dai giovani al verde urbano. Basterebbe farsi una passeggiata per il centro storico per vedere come questa città sia rimasta senza commercio, con vetrine spente e vie insicure. Tutti gli aspetti cittadini sono completamente trascurati ed è evidente la rassegnazione che giunge dagli uffici del Comune», continua Celi. «Le posizioni in maggioranza sono in forte contrasto e sembra chiaro che non ci sia la predisposizione a lavorare per l’interesse della comunità potentina» , prosegue. «La città
è abbandonata, dal centro fino alle periferie, pertanto, chiediamo un gesto di responsabilità al sindaco Guarente, dal momento che questa maggioranza ha deciso di scaricarlo: si trovi una nuova si-
nergia nella coalizione per completare degnamente il mandato o si vada a casa per il bene di Potenza e dei potentini», conclude Carmen Celi, coordinatrice regionale di Verde è Popolare Basilicata.
Potenza e Provincia
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ABRIOLA Sulle condizioni dell’arteria, il gruppo “Amiamo Abriola”: «Grandi annunci per aver preso un finanziamento che non si traduce in risultati concreti»
Contrada Pantanelle, strada colabrodo «Il sindaco dica dove sono finiti i soldi»
__Contrada Pantanelle
ABRIOLA. Il “Comitato Amiamo Abriola” segnala le condizioni della strada in contrada Pantanelle. «La denuncia - sostengono i promotori - arriva dopo varie richieste di cittadini che hanno sollevato più volte all’attenzione
dell’amministrazione la questione, ma come al solito il Sindaco risponde sempre in maniera affermativa senza poi concludere nulla». «Inoltre - aggiungono i rappresentanti di Amiamo Abriola - il 20 marzo scor-
so il Sindaco ha annunciato su Facebook di aver ricevuto un finanziamento di 200.000 euro per la viabilità rurale proprio per la contrada Pantanelle». «A tal proposito - sostengono i riferimenti della minoranza - chiediamo
dove sono finiti quei fondi e cosa si aspetta per utilizzarli. Se in alternativa sono stati spostati vorremo conoscerne la destinazione». «Situazione simile - tuona l'opposizione Amiamo Abriola - in merito ai fon-
di stanziati dal parco Appennino Lucano nel 2016 di cui non si ha nessuna notizia e soprattutto non ci risulta che siano stati realizzati o ripristinati sentieri per finalità turistiche». «La sensazione - concludono i rapresentanti di Amiamo Abriola - è che come al solito il Sindaco Triunfo, faccia grandi annunci per aver preso un finanziamento che non si traduce in risultati concreti. Ci auguriamo che questi finanziamenti non siano stati usati per fare altro e che vengano spesi il prima possibile per sistemare l'arteria di contrada Pantanelle e per relizzare percorsi sentieristici per finalità turistiche. Rileviamo ancora una volta la totale incapacità di questa amministrazione e del sindaco Romano Triunfo».
“Non far appassire il tuo ricordo per il tuo caro che non c’è più”: è lo slogan della campagna di Federfiori-Confcommercio Potenza
Commemorazione dei defunti, Federfiori: «L’abusivismo svilisce il nostro lavoro»
“N
on far appassire il tuo ricordo per il tuo caro che non c’è più”: è lo slogan della campagna di Federfiori-Confcommercio Potenza promossa in occasione delle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti. Sono giornate particolarmente importanti per una categoria che è impegnata prima di tutto a vigilare contro abusivismo e speculazione nei prezzi oltre che ad intensificare le ore di apertura dei negozi nei giorni delle festività, a cavallo tra il 30 ottobre e il 4 novembre, per rispondere al meglio alle esigenze della clientela. «Intanto – segnala Federfiori aumentano i fiorai ambulanti irregolari soprattutto durante le festività dei Morti e dei Santi. Un danno per il fisco e per i commercianti onesti che pagano le tasse e che in questo momento di crisi vedono contratti di molti gli acquisti delle famiglie». La Federfiori-Confcommercio della provincia di Potenza mette in guardia: «Chiediamo che in occasione delle prossime festività i controlli delle autorità competenti siano più numerosi e più efficaci, perché chi vende fiori e piante senza nessuna autorizzazione non danneggia solo il con-
sumatore, che compra fiori di provenienza e qualità indefinite e in troppi casi a costi maggiori, ma l’economia legale». La denuncia di Federfiori va oltre: «L'abusivismo – sottolineano i fiorai – svilisce una figura professionale, quella del fiorista, che altrove in Europa è tutelata anche da un'adeguata formazione professionale, crea danni al consumatore finale, che non ha alcuna garanzia sulla qualità del prodotto, e all’erario. Il venditore abusivo è l’ultimo anello di una catena commerciale ben strutturata che opera in totale dispregio delle norme sia commerciali che fiscali, e che non di rado ha collegamenti anche con la
criminalità organizzata». Anche da parte dei centri commerciali che realizzano un angolo pieno di piante a prezzi sicuramente non competitivi si segnalano comportamenti sleali per scontistica pari a prodotti alimentari e per la casa. Una vita dura quella di chi vende fiori che «abituato a rispettare le regole ha già grandissime difficoltà a portare avanti la propria attività a causa della difficilissima situazione economica, e non può assolutamente sopportare anche il carico di un mercato parallelo degli abusivi». Se l’ abusivismo commerciale e l’ambulantato illegale diffusi in tutti i generi merceologici hanno
raggiunto a Potenza e nell’intera provincia livelli allarmanti di diffusione nuocendo a quanti fanno i commercianti “in piena regola”, vale a dire pagano tasse e tributi di ogni genere, ultimo in ordine di tempo, pesantissimo, è la Tari, il caso più clamoroso è la vendita dei fiori nei prossimi giorni dedicati alla commemorazione dei defunti. Gli utenti rivolgendosi ai fiorai autorizzati possono essere garantiti che il crisantesimo non appassisca dopo poche ore, non sia pagato anche il doppio di quanto è venduto in negozio e possono contare sulla professionalità, la qualità di fiori e piante, il rapporto di empatia e di consulenza ai clienti tanto più in una stagione segnata da profondi cambiamenti climatici che incidono molto sulla vita di fiori e piante. Angelo Lovallo, presidente di Confcommercio Potenza sottolinea che «l’associazione sostiene i fiorai. Siamo certi - aggiunge - che con gli strumenti giusti questa categoria, come accade in altre parti del Paese, saprà riacquistare l'attenzione che merita oltre che dal pubblico dalle istituzioni alle quali chiederemo incontri specifici. Primo passo è associarsi e fare rete».
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PALAZZO Festino: «In un momento storico dove i presidi vengono chiusi questo è in controtendenza». Mastro: «Giornata da ricordare»
Taglio del nastro per i lavori del polifunzionale: ospiterà vigili del fuoco e carabinieri forestali
I
DI EMANUELA CALABRESE
mportanti novità per il comune di Palazzo San Gervasio, dove è stato tagliato il nastro per la cerimonia di inizio dei lavori della realizzazione di un “Polifunzionale distaccamento caserma VV.F. e caserma Carabinieri Forestale”.
Ad entrare nei dettagli sono il Sindaco e l’Assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica. «In un momento storico difficile dove i presidi vengono chiusi o, tuttalpiù, aperti nei luoghi di maggior densità abitativa, a Palazzo si è consumato un momento di grande controtendenza: sono ufficialmente iniziati i lavori per la rea-
lizzazione del Polifunzionale -dichiara il Primo cittadino Luca Festino- Un lavoro che viene da lontano e vuole arrivare lontano grazie all’importante lavoro svolto da tante “brave persone”. Ringrazio l’assessore Mastro – sottolinea Festino- che nell’Amministrazione da lui guidata ha saputo guardare oltre i confini dell’immaginabile e mi associo ai suoi puntuali e sentiti ringraziamenti per tutti coloro che hanno creduto in quella visione». L’Assessore difatti, a latere della cerimonia di avvio dei lavori asserisce: «Un momento particolare quanto straordinario quello vissuto alla presenza delle Autorità Militari, Civili, Religiose e Associazioni. Una giornata che sarà ricordata come una delle migliori pagine della storia recente del nostro bel paese e dei sui straordinari cittadini e cittadine. Concludo dicendo che presto sia i Vigili del Fuoco del distaccamento di Palazzo San Gervasio sia i Carabinieri Forestale avranno, finalmente, una nuova casa, un fio-
re all’occhiello per la nostra cittadina e per l’intera area dell’Alto-Bradano e non solo». Infine Mastro tiene a ringraziare lepersonalità intervenute, «l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Donatella Merra, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Mario Polese, il Comandante - Gruppo Carabinieri Forestale Angelo Daraio, il Comandante Provinciale VV.F. Vincenzo Ciani, il Direttore Regionale VV.F. - Regione Campania - Emanuele Franculli, il Comandante Carabinieri Compagnia di Venosa Antonino Di Noia, il Comandante della locale Stazione Carabinieri di Palazzo San Gervasio Giulio Cicciomessere, il comandante del Nucleo Carabinieri Forestale della locale stazione di Palazzo Carlo Moramarco, il Presidente dell’Associazione Pubblica Assistenza Volontari Alto-Bradano Mauro Paradiso, il Parroco Giuseppe Nardozza, l’impresa Primos S.r.l.- Simone Degenaro e tutto lo staff tecnico e con loro i tanti presenti».
Il mega impianto del lago Saetta riguarderà con opere di rete interrate e aeree anche Calitri, Bisaccia e Cairano
Centrale idroelettrica di Pescopagano, si va verso l’avvio degli imponenti lavori
A
febbraio di questo stesso anno, dalle colonne di Cronache abbiamo raccontato come il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Meloni, abbia deliberato il «giudizio positivo di compatibilità ambientale in relazione al progetto di un impianto di accumulo idroelettrico mediante pompaggio ad alta flessibilità, ubicato nel comune di Pescopagano», con opere di connessione localizzate nei limitrofi comuni campani di Calitri, Bisaccia e Cairano, tutti in provincia di Avellino e ciò «nel rispetto delle prescrizioni di cui al parere n. 14 del 24 giugno 2022 della Commissione tecnica PNRR-PNIEC». Ora Edison è pronta ad aprire il cantiere della centrale idroelettrica e sono attesi 700 milioni di investimenti per l’impianto a pompaggio forzato alimentato dalla produzione notturna delle pale eoliche che produrrà 210 megawatt di potenza istantanea la quale sarà utilizzata per “ricaricare” le batterie della centrale e alimentare le turbine che riportano l’acqua a monte. Tutta l’energia prodotta verrà convogliata alla sottostazione di Calitri per finire alla rete nazionale di Terna.Si è tenuto un recente incontro a Pescopagano coi vertici della Società e non si esclude l’avvio delle opere di cantiere per il mese di gennaio, con una durata di 6 anni. Edison aveva presentato il progetto nel 2021 al Ministero della Transizione Ecologica, prevedendo la «realizzazione di un bacino di valle, con un volume utile di circa 765.000 m3, da collegare, tramite una condotta forzata e
interrata, al bacino di monte esistente, costituito dall’invaso Saetta. La condotta, di lunghezza 4,5 km, convoglierà le acque dal bacino di valle a quello di monte in fase di pompaggio (accumulo di energia) e dal bacino di monte a quello di valle in fase di generazione». La scelta di utilizzare l’invaso di Saetta, si evince dalla documentazione di Integrazione, è stata effettuata anche a seguito dell’analisi di alternative nelle vicinanze, con l’intento di limitare l’estensione dell’elettrodotto di collegamento all’opera e gli impatti paesaggistici ed economici. Nelle Integrazioni viene spiegato il progetto nei dettagli: «In prossimità del bacino di valle sarà realizzata una centrale in caverna a circa 140 m di profondità, dove saranno alloggiati due gruppi chiamati “ternari”, ciascuno costituito da una turbina, da una pompa e da una macchina elettrica che funge da motore e generatore. Tale centrale sarà collegata alla rete elettrica attraverso una sottostazione elettrica in corrispondenza del bacino di valle. Il progetto prevede, inoltre, opere di rete dalla sottostazione utente Edison, alla tensione di 380 kv, e consentono l’immissione e il prelievo di energia elettrica dalla RTN alla medesima tensione. Una nuova SE 380/150 kv nel Comune di Calitri da inserire in “entra-esce” alla linea RTN a 380
kv “Bisaccia – Melfi” a circa 7 km dall’esistente SE 380/150 kv di Bisaccia, mediante 2 raccordi aerei di 13 km e il collegamento dell’impianto di accumulo idroelettrico alla nuova SE di trasformazione 380/150 kv mediante un elettrodotto in cavo AAT alla tensione di 380 kv, di lunghezza pari a circa 5 km, interrato per lo più lungo viabilità esistente, che interesserà Pescopagano e Calitri. I 2 raccordi aerei, invece, interesseranno i territori comunali di Calitri, Bisaccia e per un breve tratto quello di Cairano».Mentre il Sindaco di Pescopagano Giovanni Carnevale sottolinea la bontà del progetto e dell’opera che si andrà a realizzare anche per le ricadute positive sul territorio, alcuni cittadini ne sono ancora dubbiosi, altri contrari. E.C.
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Provincia
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«Terminate le operazioni strutturali, percorso esterno quasi completato. Ci stiamo adoperando con la Soprintendenza per iniziare gli interventi di restauro»
Il Comune di Rivello al lavoro per «un’edicola con una chiesa intorno da restituire al paese»
RIVELLO. I paesi lucani, grandi o piccoli che siano, sono scrigni di bellezze artistiche, paesaggistiche, architettoniche e naturalistiche. Ognuno con le sue peculiarità sa svelare a chi giunge, nuove meraviglie, mentre per chi vi abita, spesso sono luoghi da “riscoprire”. Accade così che a Rivello, «sulla via che scende al fiume, quasi a metà strada, c’era un’edicola dedicata a Maria». Un luogo importante, che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Franco Altieri, vuole restituire alla comunità, e lo fa «lavorando per restituire l'intero complesso alla gente di Rivello perché non vogliamo che la sua storia finisca ai giorni nostri. I lavori strutturali sono terminati, il percorso esterno è quasi completato, ci stiamo adoperando con la Soprintendenza per iniziare i lavori di restauro». Si tratta di un luogo avvolto dal verde, ma ricco di storia, un piccolo tempio rurale situato nelle vicinanze di un fiume in località Vignaruola. La chiesetta presenta un bellissimo controsoffitto del '700 e un'iconostasi a edicola di stucchi a finto marmo, che conserva sulla parte di fondo dipinti murali con una particolare iconografia: ai lati della Madonna col Bambino ci sono il potere terreno, rappresentato attraverso un re, una regina e dignitari dagli abiti molto eleganti e il potere spirituale, rappresentato dal Papa e il clero. Ma è ancora una volta l’Amministrazione ad addentrare il lettore nella storia di questo luogo: «Damiano Priante, scampato ad una piena del Noce solo dopo aver invocato
l'aiuto di Maria, per grazia ricevuta, si adoperò per racchiuderla in una chiesa, costruendola con il contributo della gente di Rivello, da sempre devota alla Madonna. Era il 1610 e la chiesa fu dedicata a Santa Maria di Nives, localmente chiamata Santa Maria del Popolo». Successivamente però «venne aggiunto l'alloggio che ospitò dapprima il custode e poi i parroci succedutisi nel corso degli anni nell'amministrazione delle funzioni religiose, i quali coltivavano anche l'appezzamento di terreno circostante e questuavano nel paese – concludono dall’Amministrazione - l’ultimo ampliamento riguardò la parte sud ovest che
si allunga sulla via e che formava il portico per i viandanti». Si tratta di un luogo sacro ma anche affascinante, che custodisce oggetti ed opere che parlano di un tempo lontano e che l’Amministrazione vuol preservare e far tornare a vivere. Così intesa, la memoria storica svolge la funzione di collocare i soggetti nel tempo della storia. Non tanto in quanto “conoscenza” della storia stessa, ma in quanto nesso vissuto, significativamente ed emotivamente carico, fra soggetti e vicende che trascendono la loro singolarità e costituiscono la comunità. EMACAL
LA RIFLESSIONE Tra la frana e gli altri lavori lungo la SS18 la popolazione ha bisogno di chiarimenti e prese di posizione sicure e precise
Disagi a Castrocucco di Maratea, mo basta!
S
DI ANTONELLA PELLETTIERI
e non ho contato male queste parole costituiscono il mio settimo articolo dedicato a Castrocucco. Mi chiedo da tempo che tipo di vita sostengono gli abitanti di Maratea impossibilitati a muoversi agevolmente non solo verso la Campania e la Calabria ma anche nelle tante contrade che sorgono nello stesso territorio di Maratea. Il riferimento non è solo alla notissima frana di Castrocucco ma anche ai lavori che ci sono sempre sulla Ss18 nelle gallerie di Acquafredda che non consentono un buon transito e le bruttissime condizioni in cui versano le strade e i canali senza pulizia di Marina e di Castrocucco dopo il violento nubifragio del 13 Ottobre 2022. Così, spontaneamente, su questi problemi moto gravi è nato un comitato che sta organizzando una protesta ben strutturata che ci sarà a Maratea il 27 Ottobre. Chi vorrà potrà riunirsi insieme agli altri presso il Parcheggio del sole nel Centro Sto-
rico di Maratea, alle ore 10,30 e anche la scelta dell’orario non è casuale: a quell’ora arriva il treno da Paola e potrà trasportare altre persone che vogliono aderire alla protesta. I 32 km di costa di Maratea collegano la Campania alla Calabria: la Ss.18 molto frequentata sia nei mesi freddi sia nei mesi caldi con i numerosi turisti è spezzata a metà. Anche la soluzione provvisoria utilizzata nei mesi estivi è stata insoddisfacente: si poteva transitare dalle 7 alle 23 ma questi orari hanno limitato, in maniera estrema, l’economia di Maratea e delle attività commerciali. Ora vi è nuovamente, un totale isolamento. Il comitato vuole sapere a che punto sono i lavori e cosa si intende fare subito per alleviare il disagio: è noto che per la costruzione di una nuova galleria che risolverebbe definitivamente il problema del versante franoso, ci vogliono almeno tre anni. E durante questo lunghissimo periodo cosa si intende fare? La popolazione tutta ha bisogno di chiarimenti e prese di posizioni sicure e precise: è pas-
sato quasi un anno dalla frana del 20 Novembre 2022. Addirittura il ministro Salvini è venuto a “inaugurare” la “messa in sicurezza” (ma siamo sicuri che era sicuro percorrere quella strada?) del tratto di strada perché si potesse transitare alcune ore…naturalmente la messa in sicurezza della Castrocucco abbandonata sulla rupe nessuno ne parla, oltre me. Sono l’unica interessata a quei ruderi così suggestivi. Chi può il 27 raggiunga Maratea, se
vi riesce e partecipi alla protesta dei marateoti stremati da tanto disinteresse e dalla mancanza di chiarezza. La Perla del Tirreno è il fiore all’occhiello della Basilicata…la perla! “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro…” ( Mt 7,6.12-14).
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Matera e provincia
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L’INTERVENTO Abiusi (Ambiente e legalità) sugli aspetti opachi della vicenda treni a batteria con le ripercussioni sui progetti di viabilità per Matera
Il sogno della metropolitana Bennardi faccia chiarezza L’
DI PIO ABIUSI*
Amministrazione Bennardi deve dire cosa intendere fare circa la gestione della “Piattaforma integrata di Gestione dei rifiuti urbani non pericolosi” ubicata in Località La Martella in agro del Comune di Matera, comunemente detta discarica di La Martella. Dopo un Commissariamento durato 5 anni poichè le amministrazioni comunali avevano portato la Piattaforma in Procedura di infrazione e non erano stati capaci neppure di ottenere l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) scaduta dal 2011 malgrado avessero presentato 4 progetti oggi quella Piattaforma, bonificata, torna al Comune che la deve gestire ma non si vede nessuna proposta concreta e mentre con le strutture di gestione rifiuti i privati fanno utili talvolta molti, il Comune di Matera parla di fantasmagoriche spese da sostenere e non riesce a decidere un bel nulla. Quale è la situazione degli Iti Città di Matera- fondi strutturali del Po Fers 2014-2020 Basilicata? È un programma da 40 milioni di euro in scadenza il 31 dicembre 2023. I citta-
dini hanno il diritto di conoscere lo stato dell'arte. Quali sono gli interventi completati, quelli rimodulati o traslati a Poc Basilicata e quali sono stati abbandonati perchè ritenuti non utili o abbisognevoli di altre sistemazioni. L’Amministrazione comunale deve esprimersi anche con fatti sugli interventi ultimati e rimasti non operativi. Perchè non sono stati fatti i bandi per la gestione? Neppure il bagno del terminal bus di via Don Sturzo è in funzione. A creare ulteriori incertezze e confusione ci si mette anche l’assessora Merra che sembra essere una fabbrica di fuochi pirotecnici; ogni giorno è festa ed infatti nascono sulla carta: strade, raccordi, collegamenti, potenziamento di reti ferroviarie nuove o rimesse in circolazione, aeroporti. Al momento non ci ha ancora intrattenuto su una favoletta che pure potrebbe essere interessante quella dei traffici marittimi e delle relative attrezzature portuali. Veniamo a quello che potremmo paragonare ai botti di fine anno o meglio ancora di fine mandato. La Regione Basilicata ha presentato di concerto con le Fal un programma per l’acquisto di 5 Trenini a Batteria. Unica commessa in Italia di treni a batteria per un costo totale di 45 milioni di euro. C’è una “piccolo” punto oscuro, il disciplinare sottoscritto prevede la fornitura di tre automotrici a due casse alimentate a bat-
teria per un costo totale di 27 milioni di euro, gli altri 2 treni per un costo di 18 milioni di Euro che li dovrebbe pagare? La Merra sempre con i suoi fantasiosi progetti e di concerto con le Fal ha pensato di sopprimere 24 passaggi a livello tra Genzano-Avigliano città ed Avigliano Lucania- Potenza inferiore scalo dove il traffico automobilistico e ferroviario è inesistente, spesso sostituito dal trasporto pubblico su gomma. Ritorniamo ai nostri trenini a batteria che hanno un'autonomia di 70 Km. In concreto qualora utilizzati sulla tratta Matera- Bari non avrebbero la certezza di arrivare a destinazione, hanno un’autonomia utile solo fino ad Altamura. Siamo gli unici ad aver ordinato alla Stadler treni a batteria mentre le Ferrovie delle Calabrie ( FdC) hanno ordinato 15 treni ad idrogeno e l’Azienda Regionale Sarda Trasporti (Arst) hanno fatto altrettanto ma per 10 convogli, parliamo sempre di scartamento ridotto mentre lo scartamento ordinario viaggia tutto con convogli alimentati ad idrogeno e la stessa Puglia ha avviato una sperimentazione con treni alimentati ad idrogeno in alcuni tratti della Ferrovia del Sud-Est (Fse). Con la Puglia siamo interessati a gestire la tratta a scartamento ridotto (le Fal) potremmo essere sinergici! Ma davvero i lucani hanno l'anello al naso? Per tornare al pallottoliere della Marra, che ha le batterie scariche, gli altri 2 treni chi li paga? Lei e Co-
__ Bennardi con Merra
lamussi hanno fatto in conti nelle tasche dei materani ma ci auguriamo che questi ultimi non si siano impegnati giuridicamente per loro. L’Amministrazione De Ruggieri prima di lasciare il campo pensò di dare in eredità un PUMS che prevedeva una cosiddetta metrotranvia. Era un programma faraonico che constava di 5 fasi ed una inutile spesa stimata in circa 100 milioni di euro. Con il cambio di amministrazione quei carteggi risultarono irreperibili negli uffici comunali ma noi li recuperammo presso il Ministero competente. Venimmo a sapere , così, che il Comune di Matera aveva partecipato al finanziamento della I fase del piano al “Programma di Azione e Coesione “Infrastrutture e reti” 2014/2020” ed nel Dicembre del 2021 era risultato assegnatario di euro 22.879.959,24 su una spesa totale prevista di 36 milioni. Senza voler entrare nel merito delle voci di spesa che danno come in-
capiente la voce relativa al Potenziamento e riqualificazione della dotazione materiale e immateriale trasportistica che è quella utile per l'acquisto dei trenini, il Comune di Matera non ha le risorse necessarie per acquistarli perchè non ha sottoscritto l'accordo di programma con il Mit, il ministero competente, del resto non lo può sottoscrivere perchè il Pums non è stato approvato dal Consiglio Comunale ma solo adottato dalla Giunta e la Vas è in valutazione presso gli uffici regionali. Il Comune non è perciò in possesso delle linee programmatiche di intervento. La Merra faccia chiarezza e riveda il piano circa i treni, si acquistino la quantità già sottoscritte con regolare contratto e nell’ambito delle risorse disponibili riveda in un'ottica complessiva il collegamento tra Matera e Bari e che sia veramente efficiente. *COMPONENTE ASSOCIAZIONE “AMBIENTE E LEGALITÀ”
“Giornata della Meraviglia”, la Dirigente scolastica dell’Istituto superiore Morra di Matera Policaro: «Ho subito accolto la proposta»
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«Tantissimo entusiasmo e una scuola che include»
e classi del triennio dell’indirizzo “Servizi per la sanità e l'assistenza sociale” dell’IIS Isabella Morra di Matera sono state protagoniste delle attività correlate alla terza Giornata della Meraviglia, ottobre, progetto ideato e condotto da Marco Rodari, in arte Clown Pimpa, con lo scopo di portare un sorriso ai “bimbi della guerra”, attraverso spettacoli e clown terapia. «Ho subito accolto - ha dichiarato il Dirigente scolastico dell’IIS
Morra di Matera, Caterina Policaro - la proposta di collaborare fattivamente alla manifestazione coinvolgendo l’indirizzo “giusto” del nostro professionale, quello che poteva trarre benefici dalla formazione perché attinente al percorso di studi ma, soprattutto, in ottica laboratoriale e dell’imparare facendo. Il settore “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” è operativo, inclusivo, affronta le modalità di lavoro con le persone in difficoltà, i bambini, i disabili,
gli anziani. Formiamo - conclude Caterina Policaro - operatori che possono e devono portare, sin da subito, in ottica di lavoro dopo il diploma, quante più competenze possibili la scuola ha saputo loro fornire. Esperienze come questa sono fondamentali. Voglio ringra-
ziare le prof.sse Ambrosecchia e Digilio per aver coordinato le attività e tutti i docenti che hanno lavorato con le classi, oltre che i collaboratori scolastici che si sono messi a disposizione per l’accoglienza in sicurezza nei nostri locali».
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Tutto Sport SERIE C Nona di campionato: al “De Cristofaro” termina con un pareggio che accontenta entrambe le squadre. Volpe sfiora il colpaccio
Giugliano-Potenza 0-0 Primo punto di...Lerda P
DI ROCCO NIGRO
er chi si aspettava dal nuovo tecnico una “magia” è rimasto deluso a metà. Franco Lerda arrivato alla guida del Potenza soltanto nella giornata di giovedì scorso, contro il Giuliano è riuscito a portare a casa un solo punto. Che non è poco, visto la situazione in cui si era messa la squadra nelle ultime prestazioni. Ma l’aspetto più rilevante e da non sottovalutare nei 95’ del De Cristoforo di Giuliano è che per la prima volta in nove giornate la difesa non ha incassato reti. Al tecnico ex Crotone va ascritto il merito di aver schierato in campo un 3-4-2-1 che è riuscito a chiudere spazi e perché no a rendersi pericolosa in almeno due nitidissime occasioni. Troppo poco? Assolutamente no. Il sintetico del De Cristoforo per alcuni tratti della gara è stato al limite della praticabilità e le difficili condizioni atmosferiche non hanno agevolato la gara. La gara alla fine è stata equilibrata dove ad ogni folata dei giallo-blù la formazione potentina rispondeva con altrettante occasioni. Che però non si concretizzavano. Si va negli spogliatoi con il risultato fermo sullo zero a zero. Poi, con l’ingresso di Volpe, mr Lerda chiede di dare quella velocità che è mancata nei primi 45’ di gioco. Difatti è sarà pro-
prio un colpo di testa di Volpe a colpire il legno dopo la decisiva deviazione di Russo. Sul fronte opposto è Gasparini che nel primo tempo si era reso protagonista di una “quaglia” per fortuna annullata dal direttore di gara per un dubbio fuorigioco, si rende protagonista su un colpo di testa di Caldore proprio in conclusione di match. Sinceramente sarebbe stata una beffa. Come quella subita al 97’contro i “corallini” nella gara casalinga di lunedì scorso. Intanto, giovedì prossimo al “Viviani” arriva il Sorrento, si fa per dire visto che la squadra napoletana ormai dispunta le gare casalinghe proprio sul sintetico
del “Viviani”.
LERDA IN CONFERENZA STAMPA: «SODDISFATTO MA OCCORRE TANTO LAVORO» Buon punto, tutto sommato per Lerda: «È un buon punto, un punto importante, primo fatto fuori casa, è la seconda volta che non subiamo reti, abbiamo dato tutto al 100%, coloro che sono entrati hanno dato il proprio contributo. È stato un inizio positivo, c’è da lavorare sotto tutti i punti di vista. Non abbiamo moltissimo tempo perché le settimane sono corte, abbiamo qualche giorno in più e un carico di lavoro alle spalle sia dal pun-
to fisico che nervoso, i ragazzi ci tengono molto, a livello nervoso hanno sprecato, dobbiamo recuperare, lavorare e prepararci per la prossima giovedì». Su Di Grazia trequartista, Asencio e Caturano, Lerda commenta: «Possono giocare tutti e tre assieme dobbiamo solo aver tempo per poterlo fare. Giocare con il doppio centravanti aumentiamo la fisicità e la capacità di offendere, dobbiamo lavorarci. Abbiamo giocato con tre attaccanti, possiamo farlo ma dobbiamo lavorarci per la avere la possibilità di subire poco, con una squadra che dopo un terzo di campionato ha sempre subito gol, questo deve farci riflettere, dobbiamo iniziare da lì. Senza accampare scuse, i ragazzi li ho visti da solo due giorni, poi abbiamo la settimana corta, abbiamo bisogno di fare punti anche se non abbiamo il tempo».. Riguardo la prova, Lerda afferma: «Sono soddisfatto, è stata una prova che i ragazzi volevano fare, non siamo riusciti a vincere ma abbiamo fatto tutto per vincere. Fisicamente dobbiamo crescere, dobbiamo lavorare, dobbiamo mettere benzina ma anche in questo abbiamo bisogno di tempo tra una partita e l’altra per recuperare perché altrimenti arrivi che non sei pronto per giocare perché sei stanco. Quindi, dobbiamo pazientare facendo punti».
FUTSAL B Una rimonta cercata per tutto il secondo tempo. Sotto per 3-0 alla fine della prima frazione, i ragazzi di Tancredi acciuffano il secondo punto col finale di 3-3
Il Potenza rimonta l’Altamura e conquista un pareggio meritato POTENZA ALTA FUTSAL
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POTENZA: Smaldore, Sabadin, Vaccaro, Trivigno, Cirenza, Tancredi, Canadeo, Claps, Basentini, Sagarese, Molinari, Sagarese. Allenatore: Tancredi.
ALTA FUTSAL: Strippoli, Arduo, Aruanno, Contini, Laddaga, Fabiano, Angelastri, Cappiello, Clemente, Mendes, Lorusso, Loiudice. Allenatore: Mascolo. ARBITRO: Crescenzio di Aprilia. ASSISTENTE: Fiorentino di Barletta. Crono: Giglio Granata di Sala Consilina.
MARCATORI: pt 5’30” e 9’50” Arduo (AF), 13’20” Loiudice (AF); st 0’45” Claps (P), 12’25” Vaccaro (P), 19’15” Trivigno (P).
NOTE: Spettatori: 150 circa, Ammoniti: Aruanno (AF), Loiudice (AF), Claps (P), Trivigno (P).
POTENZA. Una rimonta cercata e voluta per tutto il secondo tempo. Sotto per 3-0 alla fine della prima frazione, il Potenza acciuffa quasi allo scadere un pareggio meritato (3-3) e conquista contro l'Alta Futsal di Altamura il secondo punto nel campionato di Serie B di futsal. Nella prima frazione gli ospiti guidati in panchina da Saverio Mascolo capitalizzano con cinismo ed esperienza le occasioni create e si fanno preferire rispetto alla formazione di casa che fa fatica a rendersi pericolosa. La doppietta di Arduo e la rete di Loiudice sembra indirizzare il match in favore dei pugliesi, anche se il Potenza resta vivo pur con le polveri bagnate. Ad inizio ripresa la combinazione tra Sabadin e
__Un momento della partita
Claps rianima il Potenza che dopo pochi secondi accorcia le distanze. È un’altra partita, gli ospiti calano anche sul piano atletico e i rossoblù di casa attaccano con progressiva e costante aggressività. Il gol di Vaccaro, al suo esordio, ri-
porta il Potenza ad una sola lunghezza di svantaggio quando mancano ancora 8 minuti. Il finale è molto bello anche se troppo nervoso. Ci pensa capitan Trivigno in diagonale a trovare la rete del 3-3 con mister Tancredi che solo negli ultimi 2 minuti ave-
va provato il portiere di movimento. Ultimi secondi palpitanti, il Potenza protesta per un fallo che avrebbe potuto mandare i potentini al libero. Finisce 3-3 l’esordio casalingo del Potenza, un punto d’oro per come si era messa la prima frazione di gioco.
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Periscopio
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Colobraro, 4 milioni dalla Regione Basilicata per il progetto di rigenerazione del borgo COLOBRARO. «La presentazione del progetto rigenerazione e rivitalizzazione dei borghi è stata un’occasione per illustrare il progetto destinato a Colobraro finanziato da Regione Basilicata per 4 milioni di euro. Si tratta di numerose azioni che intervengono sul patrimonio materiale del comune con itinerari di restauro e di rifunzionalizzazione per farne contenitori destinati a potenziare l’offerta culturale e ricettiva del borgo: Castello carafa , palazzo Virgilio, palazzo delle esposizioni, Arena , convento dei francescani , percorsi culturali e naturalistici. A questi si aggiungono interventi ed attività immateriali che sostengono l'animazione e la gestione
L’assessore Latronico commenta soddisfatto l’avvio del nuovo Piano di rivitalizzazione finanziato dall’Ente regionale: «La connessione di questo intervento con gli altri promossi per altri centri lucani rafforzerà la capacità di attrazione del territorio favorendone la sua scoperta e valorizzazione»
__Un momento dell’incontro
di questo sistema». È quanto fa sapere l’assessore all'Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
«L’obiettivo è quello di trasformare l’animazione culturale, di questi anni, in uno stabile asset economico e creativo con la nasci-
ta di imprese di animazione, di creatività e di gestione. Sono attese ricadute sul piano economico ed occupazionale con la na-
scita di nuove attività. Il coinvolgimento di un vasto partenariato privato e sociale garantisce questi risultati con la collaborazione dell'Unibas e del Cnr. Il “paese del sogno e della magia” si accinge a consolidare la sua vocazione di spazio creativo per numerose attività culturali ed artistiche che impegneranno più mesi dell’anno operatori ed artisti della regione e di fuori. La connessione di questo progetto con gli altri progetti di rivitalizzazione, promossi per altri centri della Basilicata - conclude Latronico - rafforzerà la capacità di attrazione della Basilicata favorendone la sua scoperta e la sua valorizzazione, come sta già accadendo in molte situazioni».
Per l’Ad Lamiranda «diventa pregiudiziale adeguare la strategia che la Regione sta sperimentando nell’ambito del Pnrr con il rilancio dei comuni della Basilicata»
Nuovo Piano Turistico, Terre Aristeo: «Punto cardinale il ripopolamento e rigenerazione dei borghi lucani»
I
__Marino e Lamiranda
paesi-borghi sono in agonia e la fuga dei giovani ha raggiunto “aspetti biblici”. La realtà socio-economica regionale è drammatica. La condizione delle nuove generazioni lo è ancora di più. Lo spopolamento, anzi la desertificazione dei nostri Paesi, ha raggiunto livelli di esasperazione assoluta. L’auspicio di Terre di Aristeo è che il nuovo Piano Turistico Regionale, a cui lavoreranno Regione e Apt e che lunedì 23 prevede un primo incontro, abbia come “punto cardinale” il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani. Per Saverio Lamiranda, Ad Terre di Aristeo e Rocco Marino, presidente Rete Xenia «diventa pregiudiziale adeguare la strategia che la Regione Basilicata sta sperimentando con il rilancio dei borghi, finanziando con propri fondi quei progetti del Pnrr che, nonostante i punteggi elevati, non avevano ottenuto i finanziamenti del Ministero della Cultura. Circa 18,2 milioni concessi complessivamente dalla Regione ai 12 Comuni esclusi, che si ag-
giungono ai circa 26 milioni già assegnati dal ministero della Cultura a 6 comuni lucani. È la relazione semestrale sull’attuazione del Pnrr in Basilicata a sancire la situazione di ritardi, inadempienze e sottovalutazioni». «La relazione - spiegano in una nota congiunta Lamiranda e Marino - si limita ad elencare i progetti approvati nell’ambito del Pnrr destinato ai comuni attraverso la cosiddetta linea di attività relativa all’attrattività dei piccoli borghi (Missione 1 Componente 3 Investimento 2.1), parte integrante della strategia delineata con il Piano strategico regionale. La Misura è suddivisa in due linee: A e B e i comuni interessati sono rispettivamente: Rionero in Vulture per la linea A, beneficiario di un finanziamento di € 20 milioni e, per la linea B: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone per un importo complessivo pari a 5 milioni e 555 mila euro. Per la linea A, come noto, il progetto pilota finanziato è quello di “Monticchio Bagni” che vede come capofila il comune di Rionero in Vulture. Il progetto – per ammissione della stessa Struttura di Missione della Regione - ha registrato ritardi in fase di avvio necessitando di alcune varianti in relazione agli esiti di approfondimenti sui costi di riattivazione della funivia, sottostimati in fase di presentazione della proposta. Il progetto che potenzia alcune delle azioni previste e che riarticola la proposta sull’impianto a fune è ora al vaglio del Mic, nel mentre sono in corso di attivazione le procedure di affidamento lavori per le attività già validate. Per la linea B invece i comuni aggiudicatari di finanziamento a seguito di graduatoria ministeriale sono: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone. Qualche difficoltà registra il comune di Pietrapertosa nella fase di avvio, e qualche iniziale rallentamento si riscontra anche su Rapone e Ginestra sebbene si ritenga di poter ri-
spettare entro l’anno gli impegni assunti con il MIC. A parte i ritardi ammessi, la verità è che è mancata (e manca tutt’ora) una “visione” complessiva, realmente condivisa e partecipata, nell’ambito della quale devono potersi individuare e realizzare azioni concrete per salvare i nostri borghi dallo spopolamento (altro che rigenerazione!). Il punto più debole: affidare solo agli interventi pubblici la responsabilità di soluzioni idonee per lo sviluppo sociale ed economico dei territori del Mezzogiorno e della Basilicata in particolare non è sufficiente». Nell’ennesima lettera al presidente Bardi, a firma del presidente “Le Terre di Aristeo” Antonio Miele, dell’Amministratore Delegato “Le Terre di Aristeo” Saverio Carlo Lamiranda e il presidente “Rete Xenia” Rocco Marino, si chiede «prima di tutto il perché dell’assordante silenzio alle reiterate richieste di confronto che non riescono a trovare alcuna giustificazione». «Le proposte avanzate - chiariscono i tre - costituiscono condizione essenziale per poter contribuire al progresso delle Comunità locali ed alla rigenerazione dei Borghi. È velleitario immaginare che il ripopolamento possa essere la sola conseguenza di azioni pubbliche allo stesso destinate. Non riteniamo di avere la “bacchetta magica”, ma certamente abbiamo assoluta consapevolezza e conoscenza delle situazioni sociali ed economiche di partenza e riteniamo di essere portatori di proposte che, se sostenute, possono certamente contribuire a determinare un’inversione di tendenza ed alimentare speranze e prospettive realistiche». «È il caso – conclude Lamiranda – di dotare gli apparati della Giunta Regionale di una nuova bussola perché quella in loro possesso risulta smagnetizzata in modo da aiutarli ad orientarsi verso il “punto cardinale”: il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani».
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lunedì 23 ottobre 2023 www.lecronache.info