Cronache del 24 novembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

VeNerDì 24 NoVeMBre 2023 • ANNO VIII N. 269 € 1,50

redazione@lecronache.info TeLeFoNo 389-2478466

CAPOLUOGO CAUSA DIPENDENTE COMUNALE: SINDACO MAZZOLATO DALL’ISPETTORATO DEL LAVORO, PERDE CAUSA AL TAR

Guarente, caos e improvvisazione

Gare asfalto e palestra Coni: illogicità e contraddizioni. Multe e Pnrr: flop Lega

M. Dellapenna a pag 10 e 11

reGIoNALI L’FdI: «Rosa Presidente, se no anche Bardi». Santarsiero (Pd), propositivo: «Avanti tutta Chiorazzo con Azione e Italia viva»

Potenza, Galella si fa avanti L’assessore regionale: «Dalle elementari sogno di fare il sindaco, disponibilità data» A

LA RIFLESSIONE

Eva contro Eva, la storia continua

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

n femminicidio è diventato politica: comincia la nota giornalista Lilli Gruber che definisce il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “un’espressione della cultura patriarcale”. Immediata la risposta della premier Meloni che diffonde una foto di famiglia di sole donne e che dovrebbe significare che essendo cresciuta solo con la mamma e la sorella, non ha conosciuto la cultura patriarcale. In realtà, conosco molte donne (...)

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CHIORAZZO L’AUTONOMINATO

vevamo promesso d’aspettare ancora un po’ prima d’occuparci dell’ambizione di Chiorazzo di fare a tutti i costi il Beato Angelico del centrosinistra che pure l’avevamo lasciato laico e pieno d’ordinari peccatucci ed invece l’accelerata che s’è improvvisamente dato per metterci la faccia sulle regionali ci costringe a dedicargli già qualcosa perché spesso in politica quand’uno ha così tanta fretta c’è dietro una furbata di troppo che almeno solleva l’obbligo d’un sospetto preventivo. Ora va detto che davanti al pantano che stanno combinando questi sedicenti patrioti del centrodestra, con di mezzo ancora l’ombra infelice di Bardi ad intralciare le cose e con lo sforzo d’ottenere pari dignità e massima condivisione nella scelta politica che si voleva dare il riesumato tavolo del centrosinistra, l’autonomina di Chiorazzo come candidato governatore, peraltro avallata da un gruppetto elitario di crociati, unti del Signore e scappati di casa come Zullino e Vizziello non solo è sbagliata nel tempo, ma lo è anche e sopratutto nel modo, non certo facilmente digeribile ai partiti ed alla loro autonomia decisionale. Cantano i Nirvana: “AutonoServizio a pagina 3 minati sentenziano più di quello che hanno venduto”.

Salandra, conti in bilico ■ continua a pagina 21

oLTre IL GIArDINo/2 Soranno e Castellano dell’opposizione sulla grana dei decreti ingiuntivi

AVVOCATI DIPENDENTI DELLA REGIONE VINCONO IL RICORSO

Autonomia Avvocatura regionale: Busciolano non può fare il capo

Servizio a pagina 16

F. Moliterni a pagina 6

SUPERBONUS

Crediti incagliati, via libera al Disciplinare dalla Giunta regionale Coviello (FdI): «La Basilicata rappresenta un modello virtuoso»

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■ Servizio

a pagina 4

MARMO-MELANDRO

Furti a Bella e Muro Lucano, sindaci in allerta avvisano i concittadini e rassicurano: «Aree sotto osservazione»

■ E. Calabrese a pagina 14

_ L’ANNIVERSARIO

Terremoto 1980, così la politica ricorda i 90 secondi che 43 anni fa sconvolsero la Basilicata e l’Italia

■ Servizi alle pagine 18 e 19

_ NO VIOLENZA SU DONNE

Verso la Giornata internazionale con tante iniziative Telefono Donna:«Nel 2023, 98 i contatti»

■ Servizi alle pagine 20 e 21


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Primo Piano

venerdì 24 novembre 2023 www.lecronache.info

L'evento è tra i primi che il partito celebra dopo la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi, in vista del Congresso Nazionale di febbraio 2024

Al Congresso Provinciale di Potenza FI punta su Taddei «D

omenica alle ore 10 presso la Sala Minerva del Grande Albergo di Potenza, si svolgerà il Congresso Provinciale di Forza Italia per la provincia di Potenza.

L’evento è tra i primi che il partito celebra su scala nazionale all’indomani della dipartita del suo storico fondatore, Silvio Berlusconi, in vista del suo Congresso Nazionale che si terrà il 24 e il 25

febbraio 2024 con l’obiettivo di strutturarsi solidamente in tutte le province, in tutti i comuni e città italiane. Per la carica di Coordinatore Provinciale è già stata depositata, come da regolamento, sia alla sede nazionale del partito che al Coordinatore Regionale, un’unica candidatura nella persona di Vincenzo Taddei, già parlamentare azzurro. L’assemblea sarà presieduta dall’On. Vito Di Palma, Segretario della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati. Alla manifestazione saranno, inoltre, pre-

senti il coordinatore regionale, Sen. Maria Elisabetta Casellati e il Presidente della Giunta regionale di Basilicata, Gen. Vito Bardi. Nel corso dei Congressi provinciali di Potenza e di Matera saranno fortemente trattati e attenzionati - anche dalle componenti dei due coordinamenti provinciali di “Azzurro Donna”, Stefania Albanese e Silvana Sangiorgio, nonchè dalle nuove rappresentanti comunali che saranno rese note dopo i due congressi provinciali - due mezzi molto efficaci per concor-

rere al contrasto alla violenza di genere con cui “Azzurro Donna” lotta quotidianamente su tutto il territorio nazionale. «Nell’unirsi al grido di dolore che si leva da ogni dove per lo sconcertante dilagare dei femminicidi in Italia - afferma in una nota la Coordinatrice Regionale di “Azzurro Donna” Forza Italia Basilicata Lucia Pangaro - faremo la nostra parte pubblicizzando massimamente il numero nazionale antiviolenza 1522 e i suoi due brand: Cioccoraggio e l’app Mai Sole».

«Cercherò di adempiere al prestigioso incarico con la passione di sempre e con la volontà di fare del Sud un territorio ricolmo di opportunità e una realtà centrale per la politica»

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Padula nuovo Responsabile Nazionale FI Giovani per il Sud Italia Nicola Padula il nuovo Responsabile di Forza Italia Giovani per il Sud Italia. Ad annunciarlo l’on. Stefano Begnini, Segretario nazionale del movimento giovanile azzurro. Una nomina che gratifica l’impegno profuso in Basilicata da Padula, impegnato negli ultimi anni nelle attività di rilancio del partito sul territorio con ottimi risultati, considerata la folta struttura che il giovanile di Forza Italia si è data

sul territorio lucano. Un impegno ulteriore in favore del partito, nei cui ideali il Coordinatore regionale di Basilicata si è sempre riconosciuto, che rende ancora più importante il lavoro di rilancio che il movimento azzurro si è dato nelle ultime settimane. «Cercherò di adempiere a questo prestigioso incarico con la passione di sempre - afferma Padula - e con la volontà, mai doma, di fare del Sud non solo un territorio ricolmo di op-

portunità, ma anche di una realtà centrale nelle attività politiche del partito su scala nazionale. Lavorerò insieme ai Coordinatori delle regioni del Sud per far sì che il giovanile si strutturi sempre di più nel Mezzogiorno, mettendo al centro dell’agenda politica i valori europeisti, liberali, garantisti e cristiani nei quali il nostro indimenticabile leader Silvio Berlusconi ha sempre creduto e per i quali ci ha indirizzato a lottare sempre,

giorno dopo giorno. In conclusione, vorrei ringraziare sentitamente l’On. Stefano Benigni per la nomina ed il mio predecessore Luigi De Rose per l’ottimo lavoro svolto finora».


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OLTRE IL GIARDINO Per Galella (FdI) «Rosa ottimo per la Regione» se no «anche Bardi». Santarsiero (Pd) propositivo punta su Chiorazzo

«Dalle elementari sogno di fare il sindaco di Potenza, ho dato la mia disponibilità»

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a ravvicinata sequenza elettorale dell’anno prossimo, rafforza ancor di più la già naturale associazione politica, ma non solo, tra Regione Basilicata e Potenza città capoluogo. «La maggioranza di centrodestra in Regione e solida e personalmente non nascondo la mia ambizione alla candidatura a sindaco di Potenza». Così l’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Galella di Fratelli d’Italia, alla trasmissione “Oltre il giardino”, in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre. L’altro ospite di Paride Leporace, il già presidente del Consiglio regionale, nonchè già sindaco proprio di Potenza, Vito Santarsiero del Partito democratico. Galella vorrebbe fare ritornare al punto di partenza. La nomina in Regione, temporalmente di poco successiva alla sua uscita dalla Giunta comunale del capoluogo. «Chi ha fatto le scuole elementari con me - ha aggiunto Galella - sa che il mio sogno è sempre stato quello di fare il sindaco. Non l’ho mai nascosto e ovviamente ho dato la mia disponibilità a poter essere candidato». Disponibilità perchè per la Regione e per Potenza, «il tavolo è quello nazionale e rientra in scelte ed equi-

__ Galella e Santarsiero durante la trasmissione “Oltre il giardino”

libri nazionali». Attualmente presidente e sindaco, sono rispettivamente Vito Bardi espressione di Forza Italia e Mario Guarente della Lega. Se lo schema ripetuto, a maggior ragione allora qualora Galella candidato primo cittadino di Potenza, non di Fratelli d’Italia il candidato presidente della Regione. Galella, però, nell’en plein ci crede. «Per me - ha detto l’assessore regionale - Gianni Rosa sarebbe un ottimo ed eccellente candidato presidente, ma sta facen-

do valere il suo lavoro in Senato e chiaramente questo costituisce un limite non da poco. Sacrificare il suo lavoro per portarlo alla Regione è qualcosa che deve essere deciso a Roma». Quasi come se fosse una alternativa, se proprio il “sacrificio” non va in porto, allora «anche Bardi è un ottimo candidato». «L’esperienza acquisita in questi 5 anni di legislatura - ha evidenziato Galella - permetterebbe al centrodestra di partire col piede giusto e di raggiungere obbiettivi importanti». Da parte sua, invece, Vi-

to Santarsiero abbastanza convinto del candidato presidente indicato dalla “Lista dei Vescovi”, Angelo Chiorazzo fondatore di Auxilium. Santarsiero, convinto anche del futuro fronte della coalizione: «Azione e Italia Viva sono pezzi importanti e significativi del centrosinistra e non è credibile scegliere di stare da una parte o dall’altra aspettando a chi apre prima la porta». «Se Marcello Pittella di Azione - ha ribadito Santarsiero - si candidasse nel centrodestra, francamente

non comprenderei e direi che c’è un’anomalia politica. Bisogna superare il tentativo di percorsi di restaurazione che qualcuno ha ancora in mente di poter portare avanti. Abbiamo bisogno di cambiare in maniera radicale ed aprire una nuova stagione». «Per me - ha chiosato Santarsiero - Chiorazzo come candidato presidente del centrosinistra non ha conflitti di interesse da risolvere. È un profilo capace di aprire il campo e di portare elementi nuovi nella discussione politica».


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La Giunta regionale ha approvato il disciplinare, Coviello (FdI): «Liquidità per imprese e professionisti e tutela per le famiglie»

«Superbonus e crediti incagliati, la Basilicata modello virtuoso»

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a Giunta regionale della Basilicata, come ha reso noto il presidente Vito Bardi, il Disciplinare per l’attuazione della Legge regionale numero 20 del 2023 recante la Circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio. «Molto si è dibattuto sul tema del Superbonus - ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e proponente della Legge, Tommaso Coviello - che ha rischiato di far sprofondare il Paese in un vero e proprio disastro contabile prontamente scongiurato dal governo Meloni lo scorso febbraio decretando lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura. La Basilicata è stata la prima Regione in Italia a cogliere il grido di allarme di chi aveva investito nel Superbonus e di tutto il settore edile unitamente alle difficoltà connesse ai crediti così detti incagliati con una legge ad hoc che prevede l'acquisto degli stessi da parte delle Società partecipate dalla Regione. La suddetta legge dopo essere stata approvata dal Consiglio regionale, dopo aver ottenuto il via libera del Mef e del Consiglio dei ministri si colloca perfettamente all'interno del quadro normativo vigente e

INDUSTRIE MECCANICHE, ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

Confindustria, prosegue il rinnovo degli Organi __ Coviello

necessita, dopo questo complesso iter, di una fase attuativa funzionale alle esigenze degli attori coinvolti». «Il Disciplinare approvato - ha sottolineato Coviello - prevede criteri e modalità per accertare la consistenza del credito e la capacità di compensazione annua mediante modello F24 delle società partecipate. Sarà istituita una Commissione tecnica per valutare la bontà dei crediti fiscali ed è altresì prevista la creazione di una Piattaforma per raccogliere le richieste di vendita degli operatori privati e le disponibilità di acquisto delle Società partecipate nei limiti della capienza fiscale e contributiva delle stesse». Coviello ha inteso puntualizzare particolarmente un aspetto importante: «Possono accedere all’offerta di acquisto dei propri crediti fiscali esclusivamente le

imprese aventi sede legale ed operativa sul territorio regionale che abbiano maturato gli stessi in riferimento ad interventi relativi ad immobili ubicati in Basilicata». Per l’esponente di FdI «lo straordinario valore tecnico del Disciplinare che presto sarà distribuito nel corso di numerosi eventi divulgativi sul territorio si somma ad un attento lavoro in fase legislativa: la Basilicata è la prima Regione in Italia e modello pilota a sbloccare, con il protagonismo delle società partecipate dalla Regione, i crediti incagliati». «Liquidità per imprese e professionisti e tutela per le famiglie che hanno creduto nel Superbonus - ha concluso Coviello -: al pasticcio del M5s rispondiamo con uno strumento virtuoso e con una legge che ho fortemente voluto e che rivendico con orgoglio».

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Stefania D’Adamo della HT&L Fitting Italia, azienda dell’indotto Stellantis di primo livello, il nuovo presidente delle Industrie meccaniche, elettriche ed elettroniche di Con- __ D’Adamo e Rubolino findustria Basilicata. L’Assemblea della sezione, a cui fanno capo le imprese che storicamente trainano l’economia lucana, si è riunita questa mattina per il rinnovo dei propri organi di rappresentanza. Alla carica di vicepresidente è stato eletto Nicola Rubolino del Gruppo Cosmet, azienda leader del mercato italiano degli infissi. Il nuovo consiglio direttivo è così composto: Rosario Bianco (Italtractor ITM), Pasquale Bruno (MV Esxtrusion), Antonietta Caprioli (Snop Automotive Italy), Emanuele Frascella (Frascella Emanuele), Salvatore Russelli (Hydros), Maurizio Savino (Marelli Suspension Systems Italy), Paolo Valentini (Commer TGS). La nuova squadra sarà subito al lavoro, già dai prossimi giorni, in continuità con la positiva azione della precedente presidenza, per affrontare le numerose sfide che impattano le aziende del territorio: la doppia transizione ecologica e digitale offre nuove opportunità ma presenta anche oggettive difficoltà dettate da una complessa riconversione industriale. A queste si aggiungono le problematiche particolari che sta vivendo l’indotto dell’automotive di Melfi, proiettato, per giunta, verso un futuro ancora incerto.

Serie di eventi in diverse località turistiche per promuovere l’arruolamento e fornire informazioni sulla Forza Amata

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Confapi Matera alle banche: «Cerchiamo soluzioni condivise»

ome da aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia sull’economia lucana, nei primi sei mesi del 2023 i prestiti bancari al settore produttivo si sono ulteriormente ridotti rispetto all’anno precedente. Il calo più marcato ha interessato il credito alle imprese più piccole perché, essendo sottocapitalizzate rispetto alle medio-grandi, rientrano nelle classi di rating più basse. La frenata del credito bancario è stata determinata dalla lunga sequenza dei tassi di interesse decisi nell’ultimo anno dalla Bce. Una stretta monetaria che ha determinato un rallentamento della domanda di cre-

dito di parte delle imprese. Confapi Matera teme che la ripresa del credit crunch metta a rischio gli investimenti delle Pmi alla vigilia della partenza della nuova programmazione ‘21-’27, della Zes unica per il Mezzogiorno e di importanti opere finanziate dal Pnrr. Per questo motivo l’Associazione invita le banche che operano sul territorio a incontri individuali per cercare soluzioni condivise al fine di evitare di frenare ulteriormente gli investimenti delle Pmi in una fase così importante per tutta la regione. «Siamo preoccupati - ha dichiarato il Presidente Massimo De Salvo - del fatto che la presenza di condizio-

ni di accesso al credito più restrittive rallenta la domanda di finanziamenti e della crescita dell’economia. L’aumento dei tassi d’interesse imposto dalla Bce ha reso molto costoso indebitarsi. Una quota significativa di imprese non ottiene credito, soprattutto perché rinuncia per le condizioni onerose. Tutto ciò ha spinto molte banche a sacrificare il credito più complicato, quello alle Pmi. Senza liquidità un’impresa piccola non può fare investimenti. I tassi resteranno alti per diversi trimestri e questo ci preoccupa enormemente». «È noto - ha concluso il Presidente di Confapi Matera che il rialzo dei tassi ha fat-

__ De Salvo

to lievitare oltremisura i profitti delle banche italiane, che nel 2023 hanno fatto registrare utili e ricavi da capogiro, e che hanno tirato un sospiro di sollievo dopo il dietrofront del Governo sulla tassa sugli extraprofit-

ti. Adesso, però, la notizia della stretta sul credito alle imprese, con l’Italia fanalino di coda in Europa e la Basilicata che asseconda appieno questa tendenza, desta forti preoccupazioni in tutto il sistema produttivo».


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VENERDÌ 24 NOVEMBRE 2023 07:00

CARTOON WORLD

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SERIE 68

10:00

STA ADIUM

12:00

LA CASA DEL CUOCO

13:00

NEWS

14:20

SERIE 68

15:30

CARTOON WORLD

17:00

SOCIAL LOPER

18:00

PILLOLE IN FARMACIA

20:30

FRAGOLE & SUDORE

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CINE 68

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IMPAT TTO ZERO OFF

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CINE 68

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NEWS DELLA NOTTE

DOVE VED DERCI TUTTA A ITALIA A - CANALE 68 TA ASTO BL LU


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Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso degli avvocati dipendenti: il Regolamento sull’ordinamento amministrativo da rivedere

Autonomia e indipendenza dell’Avvocatura regionale: Busciolano non può fare il capo

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n Capo di Gabinetto del presidente della Regione a capo anche dell’avvocatura regionale è elemento che già a colpo d’occhio si presta ad apparire come difforme in relazione alla necessaria autonomia ed indipendenza di cui deve godere l’Ufficio di avvocatura. Alla Regione Basilicata, Michele Busciolano non può ricoprire entrambi i ruoli. La questione, però, è molto più ampia. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso degli avvocati dipendenti di via Verrastro, Valerio Di Giacomo, Maddalena Bruno e Nicola Panetta. IL REGOLAMENTO ED IL DECLASSAMENTO La genesi della macro vicenda, per sintesi e facilità di esposizione, coincide con il Regolamento regionale del 2021, poi successive modifiche, relativo all’Ordinamento amministrativo della Giunta regionale della Basilicata. Il Regolamento ha previsto l’istituzione di sette Uffici speciali della Presidenza, con la specificazione che gli stessi «fanno capo al Presidente della Giunta Regionale per il tramite del Capo di Gabinetto» e che «sono diretti da un dirigente». Nell’elenco degli Uffici, anche l’Avvocatura regionale. Dopo la precisazione che l’avvocato coordinatore, il “capo”, «esercita i poteri occorrenti al funzionamento ed all’organizzazione dell’Avvocatura regionale», e l’aggiunta che «a supporto delle funzioni dell’avvocato coordinatore è posta una struttura amministrativa per il disbrigo dei compiti amministrativi necessari al funzionamento dell’Ufficio Speciale», la puntualizzazione che «in caso di vacanza dell’ufficio dirigenziale, le funzioni di coordinamento possono essere attribuite, su proposta del Presidente della Giunta regionale, a uno degli avvocati non dirigenti in possesso dell’abilitazione al patrocinio innanzi alle magistrature superiori in servizio presso l’Avvocatura, limitatamente ai compiti connessi all’organizzazio-

ne delle attività legali, per un periodo non superiore a 2 anni». A fine anno, sempre nel 2021, le modifiche: disposto che, «diversamente dagli altri Uffici Speciali», l’organo di vertice dell’Avvocatura regionale non avesse più grado e funzioni di dirigente e, tra le altre cose, che pur “nel rispetto dell’autonomia professionale degli avvocati e dei compiti spettanti al coordinatore dell’Avvocatura, le funzioni amministrative e gestionali, necessarie al funzionamento dell’Avvocatura regionale stessa, «sono affidate al dirigente dell’Ufficio Affari gestionali per gli Uffici di diretta collaborazione e per l’Avvocatura, che le svolge in raccordo con il responsabile dell’Ufficio legislativo e della segreteria della Giunta». LE CONTESTAZIONI L’azione giudiziaria, partendo dal contestato declassamento dell’Avvocatura regionale, ha poi eccepito plurime sfumature comunque sostanziali, a titolo esemplificativi certo ricorso agli esterni per la trattazione di affari legali, ritenute, dagli avvocati dipendenti della Regione, irregolari. In linea di principio, le obiezioni sono state giudicate come fondate poichè imprescindibile lente valutativa, il concetto che l’affermazione dell’autonomia e dell’indipendenza professionale dell’Avvocatura regionale sancita dal legislatore statuale, determina «un penetrante limite alla discrezionalità organizzativa delle Pubbliche amministrazioni». Il Consiglio di Stato ha rilevato come l’Avvocatura regionale sia stata individuata quale struttura organizzativa non dirigenziale, «tale assetto presupponendo dunque, a livello organizzativo, la sua sottordinazione ad altra struttura avente invece tale natura, per poi essere «genericamente definita “Ufficio speciale”», e, pertanto, «organizzativamente non autonoma bensì inserita all’interno di un ulteriore e più ampio “Ufficio amministrativo speciale”» così come costituito dal

__ Busciolano

Regolamento citato. Un assetto così delineato, «non soddisfa però il necessario prerequisito per cui l’Avvocatura pubblica va costituita quale struttura operativa autonoma ed indipendente da ogni altra articolazione amministrativa dell’Ente di appartenenza, sottoposta esclusivamente alle dipendenze funzionali del Presidente della Giunta senza intermediazioni di sorta». Indipendenza mancante anche «già solo per poter ordinariamente operare» vista anche la dipendenza «dalle autonome decisioni di due dirigenti esterni». In più, una volta attribuito al dirigente responsabile di un ufficio terzo il compito di esercitare le funzioni amministrative e gestionali necessarie al funzionamento dell’Avvocatura, per il Consiglio di

Stato «in concreto si assegnano, in via esclusiva, al medesimo dirigente “esterno” delle funzioni indispensabili alla stessa operatività dell’Avvocatura regionaleLa conseguenza del ritenuto «obiettivo depotenziamento dell’organo di vertice interno», l’Avvocato coordinatore, associandosi alla natura puramente fiduciaria dell’incarico ed alla possibilità, per l’organo politico della Regione, di disciplinare con decreto direttamente l’organizzazione dell’Avvocatura, produce «l’evidente rischio» di determinare «una doppia dipendenza» dell’organo professionale dall’organo politico, poichè non più solo funzionale ma anche strutturale. Anche per tecnicismi legati alla durata dell’incarico, la figura dell’Avvocato coordinatore finisce

per rientrare nel novero degli incarichi fiduciari e nel cosiddetto spoils system. Ma la «dirigenza fiduciaria», esplicitamente legata ad uno specifico organo politico e, in quanto sua diretta emanazione, non può rappresentare garanzia di essere «imparziale nell’esercizio dei propri compiti». La cosidetta dirigenza professionale, nel cui ambito ricadono le funzioni apicali degli Uffici di Avvocatura, «deve essere sottratta a criteri ispirati ai principi dello spoils system, dunque, in primis, al presupposto caratteristico della nomina fiduciaria – non potendo operare altrimenti che in modo indipendente ed imparziale». Per questi ed altri motivi, ricorso accolto e provvedimenti impugnati annullati. FERMOL


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Intensificati i controlli, attività ispettiva dei Carabinieri della Forestale di Pisticci in 3 aziende del Materano

Peste suina, blocco ufficiale di suini ed elevate sanzioni amministrative

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intensificati i controlli finalizzati al contrasto della diffusione di questa grave patologia che colpisce i suini. La peste suina Africana (Psa) è una malattia infettiva di natura virale, altamente contagiosa, che colpisce suini da allevamento e cinghiali selvatici, ma non l’uomo. L’attenzione è riposta soprattutto per le eventuali perdite economiche dirette, dovute all’elevata mortalità degli animali colpiti da tale malattia e perdite indirette, connesse alle necessarie misure restrittive di polizia veterinaria, adottate a seguito dell’insorgenza di focolai. Quest’ultime hanno ripercussioni negative sugli scambi commerciali sia di animali vivi che di prodotti derivati dalla lavorazioni delle carni. Una risposta efficace e concreta a supporto della popolazione e delle attività

CORPO MILITARE ACISMOM DELLA BASILICATA

Corso di 1° soccorso in fase di emergenza produttive proviene dai Carabinieri della Specialità Forestale, in Basilicata come nel resto d’Italia. I militari dell’Arma, operanti nei settori ambientale, agroalimentare e forestale, svolgono costantemente attività e controlli mirati al contenimento della diffusione della Psa. In tale ambito di competenze, i Carabinieri Forestale di Pisticci, unitamente a tecnici del Dipartimento di prevenzione, sanità e benessere animale del Servizio medico veterinario di

Matera, hanno riscontrato 3 suini, allevati in altrettante aziende, non muniti di registrazione e codice aziendale univoco, così come previsto dal Dlgs 134 del 5 agosto 2022. In entrambi i casi, i Carabinieri Forestali hanno provveduto preliminarmente a disporre il blocco ufficiale dei suini, con divieto di movimentazione, elevando sanzioni amministrative a carico dei trasgressori per un importo di mille e 500 euro a capo, per un totale di euro 4mila e 500 euro.

Il Dg Asp a lavoro per «potenziare il personale sanitario e la logistica»

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Maraldo in visita al carcere di Melfi

isita istituzionale presso la Casa Circondariale di Melfi. Il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo si è recato presso la struttura penitenziaria della cittadina federiciana per verificare di persona i problemi ed i nodi da sciogliere relativamente alla medicina penitenziaria che rientra nell’ambito di competenza dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Accompagnato dal Direttore del Distretto potentino nonché responsabile della Medicina Penitenziaria della Asp Sergio Molinari, dal referente sanitario penitenziario Sabino Paglia, Maraldo ha incontrato il Vice Comandante Ispettore Superiore Donato Sabia e la Direttrice della struttura Maria Rosaria Petraccone, con i quali sono state poste le basi per una proficua e duratura collaborazione. Si è poi proceduto alla visita all’interno della sezione dedicata alle cure sanitarie per i detenuti. Il Dg ha colloquiato con il personale medico ed infermieristico, esaminando gli aspetti critici legati alle problematiche del personale riscontrate nell’espletamento quotidiano delle funzioni professionali. Problematiche sono state riscontrate anche per quanto concerne la necessità di rinnovare alcuni arredi e attrezzature che consentirebbero di garantire migliore assistenza alla popolazione carceraria. Il Direttore Generale Asp si è per tanto adoperato nella futura ed immediata adozione di tutte le necessarie misure da attuare in sinergia con la Direzione dell’istituto di pena.

Un ringraziamento Maraldo lo ha fatto a tutto il personale sanitario che, «con passione e spirito di abnegazione, svolge la propria professione in un luogo complesso e con specificità proprie». Soddisfazione per la visita è stata espressa anche dalla Direttrice del carcere di Melfi, «a conferma di un clima di leale collaborazione tra le istituzioni». «Con la direzione dell’Azienda sanitaria locale Asp - ha aggiunto Petraccone - abbiamo esaminato i temi sul tappeto per risolvere i problemi esistenti e per garantire, anche alla popolazione carceraria, qualità delle cure durante la detenzione, nel rispetto dei diritti dell’uomo e della propria salute, bene inalienabile anche in condizioni di restrizione personale». Questa di Melfi è la prima visita che il Dg compie nelle carceri lucane. A breve, analoga iniziativa interesserà anche la Casa Circondariale di Potenza.

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n corso di primo soccorso, sviluppato in due giorni di formazione, è stato organizzato nell'ambito della collaborazione tra l’Ufficio di Staff di Protezione Civile del Comune di Potenza e il personale del Corpo Militare Acismom dell'Unità territoriale della Basilicata. Il corso teorico e pratico ha offerto l'opportunità al personale appartenente all'Ufficio di Staff di Protezione Civile e a tutto il personale volontario facente parte del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile, di affrontare l'importante tematica avendo cura dell'approccio psicologico, oltre che puramente sanitario, rispetto alla persona da soccorrere e in stato di bisogno. Aspetti che attengono a una delle funzioni individuate dal metodo “Augustus”, da attivare in caso di insediamento del Centro Operativo Comunale (Coc) in fase di emergenza. Focus centrato anche sulle problematiche relative ai possibilil risvolti sanitario-veterinari, sempre in caso di emergenze. Numerosa e attenta la partecipazione alle due giornate formative, per le quali, il responsabile della Protezione civile comunale, Giuseppe Brindisi ha espresso il proprio ringraziamento a tutto il personale militare Acismom, al responsabile dell’Unità Territoriale Basilicata, maggiore Salvatore Palladino, al tenente medico Carmelo Alberto Dattola, al sergente maggiore Christian Avallone, al sergente Tonio Claps, al caporal maggiore Patrizio Albano e al militare Pierfelice Franco. «Continueremo la collaborazione formativa e operativa - ha dichiarato Brindisi - con la sottoscrizione di convenzioni perché il settore della Protezione civile richiede una formazione continua e quella offertaci dai militari dell’Acismom è per noi risultata di grande utilità».


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Per l’assessore regionale Fanelli ed il Dg San Carlo Spera risposte concrete alla «ingiustificata tendenza» a raggiungere gli ospedali del Nord

«Ottimi risultati della Chirurgia di Melfi nel trattamento di tumori al colon-retto»

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uale risposta alla «ingiustificata tendenza» a raggiungere gli ospedali del Nord Italia per trattamenti sanitari, in molti casi con risposte inadeguate ai bisogni di salute espressi, l’assessore regionale alla Sanità Fanelli ed il Dg dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera hanno sottolineato come sia «opportuno segnalare ripetuti esempi di cittadini lucani dichiarati “non trattabili” e condannati alla inesorabile evoluzione della malattia in blasonati nosocomi extraregionali e che, invece, sono stati presi in carico con successo dall’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo”». Di recente, ad esempio, il team multidisciplinare composto dalla Chirurgia generale dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Melfi e dall’Oncologia medica dell’ospedale “San Carlo” di Potenza «ha effettuato con successo complessi interventi su pazienti rientranti in detta tipologia». Per il Direttore generale Spera sono casi «frutto di un costante lavoro di questa direzione volto da un lato a innovare tecnologie e a reclutare professionalità di indubbio valore, dall’altro a far conoscere il livello di eccellenza nelle prestazioni espletate dai nostri professionisti».

«Si assiste ad una inversione di marcia - ha proseguito Spera - che negli ultimi tempi sta indirizzando pazienti alle nostre strutture per attività di elevata complessità e, frequentemente, anche per rimediare a prestazioni non ineccepibili ricevute in altri ospedali. Rammentando come si tratti di sofferenza e di importanti problematiche di salute occorre sottolineare ancora una volta la qualità dei nostri ospedali e la continua dedizione allo studio e alla ricerca che, come in questi casi, sono decisivi per salvare la vita delle persone, oltre a rappresentare uno stimolo per l’Azienda a fare sempre meglio». L’assessore regionale Fanelli, ha formulato i propri complimenti a tutta l’equipe medica per gli ottimi risultati ottenuti ricordando «l’importanza degli investimenti effettuati sia in termini di potenziamento del parco tecnologico dei presidi ospedalieri del territorio, sia in termini di grandi professionalità». «La programmazione sanitaria messa in campo - ha rimarcato l’assessore regionale - ha permesso di intensificare i successi in ambito clinico delle strutture lucane che si confermano altamente capaci e qualificate nell’erogazione dei servizi di cura. Le nostre strutture

__ Il team multidisciplinare dell’ospedale di Melfi intervenuto per il trattamento chirurgico

non hanno nulla da invidiare a quelle del resto d’Italia, anzi. Siamo capaci di offrire risposte efficienti al pari di altri e con il giusto sostegno, quello che da parte mia non mancherà mai a tutti i nosocomi territoriali, continueremo ad intensificare questa tendenza affinché i cittadini lucani si sentano sempre più al sicuro nell’affidarsi ai nostri centri di cura e rifuggire l’idea di curarsi altrove». «Gli ultimi casi ha precisato la dottoressa Maria Lucia Izzo, direttore della Chirurgia generale dell’ospedale di Melfi - riguardano una donna ed un uomo, rispettivamente di quarantanove e cinquant'anni, ai quali era stato diagnosticato un carcinoma del colon con estese

metastasi epatiche». «In entrambe le circostanze - ha continuato il chirurgo- per i medici degli ospedali ai quali si erano rivolti i pazienti risultavano inoperabili. Grazie alla biologia molecolare, che ha evidenziato l'assenza di mutazioni genetiche, i pazienti sono stati arruolati in due diversi studi clinici condotti dal dottor Gerardo Rosati, dell’Uoc di Oncologia diretta dal dottor Domenico Bilancia, e successivamente sottoposti ad una terapia che, discretamente tollerata, ha consentito in entrambi i casi una importante riduzione numerica e dimensionale delle metastasi epatiche e reso possibile la rivalutazione chirurgica in stretta collaborazione con lo staff

anestesiologico, in particolare i dottori Giuseppe Griesi e Eulalia Tudisco, che ha condotto alla rimozione delle metastasi epatiche residue e del tumore. A queste due persone se ne è aggiunta una terza, affidandosi ai positivi esiti dello studio condotto in oncologia». «Il percorso multidisciplinare, con l’interazione fra oncologi chirurghi, radiologi ed endoscopisti, perseguendo un trattamento mirato - ha concluso la dottoressa Izzo - può assicurare i pazienti alla guarigione, come è successo anche in un terzo caso simile, la cui Tac di controllo a quaranta giorni dall’intervento ha decretato, oggi, la fine della malattia».

All’Azienda sanitaria locale di Matera riaperti anche gli avvisi per il conferimento di incarichi di direzione per altre 4 strutture complesse

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Tarsia neo direttore della Struttura complessa di cardiologia dell’Asm Azienda sanitaria locale (Asm) di Matera ha conferito l’incarico di direttore della Struttura complessa di cardiologia e Unità di Terapia intensiva Coronarica (Utic) al dottor Giandomenico Tarsia. L’incarico avrà durata di 5 anni ed è stato affidato all’esito delle valutazioni fatte dall’apposita commissione lo scorso 7 novembre. Si conclude una procedura concorsuale indetta a dicembre 2019, e rimandata per anni a causa del Covid, assegnando definitivamente la guida di una unità operativa così importante per l’Asm. L’iter per l’individuazione del nuovo direttore di Cardiologia si è potuto concludere grazie anche

al lavoro svolto dal Commissario straordinario dell’Asm, Maurizio Friolo, che a pochi giorni dal suo insediamento, ha dato priorità all’assegnazione di questa funzione aziendale di importanza strategica finora vacante. Giandomenico Tarsia, 49 anni, è laureato in Medicina e chirurgia presso l’università di Padova nel 1998 e specializzato presso la stessa università in cardiologia nel 2002. Si occupa dal 2001 di cardiologia interventistica e dal 2005 è dirigente medico presso la Cardiologia dell’ospedale San Carlo di Potenza. L’assessore Fanelli, in sinergia con il Commissario Friolo ha provveduto anche a sbloccare gli avvisi pubblici per il conferimento degli incarichi quinquen-

nali per la direzione di altre 4 strutture complesse ovvero Pediatria e Centro Salute Mentale dell’Asm, Chirurgia Generale e Radiologia per il Presidio Ospedaliero di Policoro. Per queste 4 procedure concorsuali, indette tra il 2019 e il 2020, sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande mantenendo la validità per quelle già presentate con possibilità per gli interessati di integrare la documentazione con ulteriori titoli eventualmente conseguiti o maturati. «Con la riapertura dei termini degli avvisi per queste strutture complesse - ha commentato l’assessore regionale Fanelli - si imprime una accelerazione al processo di rilancio della sanità materana completando progressivamente l’or-

__ Tarsia

ganico delle figure professionali mancanti. In questo, ringrazio il neo commissario dell’Asm Maurizio Friolo per la grande operatività dimostrata nel raggiungere gli obiettivi»


Basilicata 24 ore

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Partito l’itinerario voluto dall’assessore Fanelli per illustrare il progetto sulla realizzazione di Ospedali e Case della Comunità e Centrali Operative Territoriali nei Comuni lucani

“Case di Comunità”, anche a Corleto Perticara al via per potenziare l’assistenza sanitaria

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i è tenuto a Corleto Perticara un importante incontro pubblico per discutere della realizzazione della “Casa di Comunità” alla presenza del sindaco Mario Montano, del direttore denerale dell’Asp Basilicata Antonello Maraldo, del direttore sanitario Luigi D’Angola e dell’architetto Franca Cicale, direttore Uoc Attività Tecnica e Gestione del Patrimonio. È stato presentato il Piano Operativo Territoriale, che ingloba in sé il DM 77/2022,e che sul territorio prevede la realizzazione della “Casa della Comunità” di tipo ‘Spoke’. Il progetto, che rientra nella ‘Missione 6’ riguardante la salute, individua alcune infrastrutture dedicate all’assistenza sanitaria territoriale in cui giocano un ruolo importante le “Case della Comunità” e la presa in carico della persona. Nell’ambito di tale misura verrà rafforzata l’assistenza sanitaria intermediaoffrendo,inoltre, quella di prossimità ai residenti (con particolare attenzione alle fasce d’età over 65) riducendo così il numero delle ospedalizzazioni non urgenti. La casa di Comunità di Corleto sarà di tipo ‘Spoke’ (differente da quelle di tipo ‘Hub’

__Un momento dell’incontro

che erogano attività specialistiche e di diagnostica di base) ed avrà il compito di concentrarsi capillarmente sul territorio garantendo un’offerta vasta di servizi di assistenza primaria. Per il Direttore Maraldo «la “Casa della Comunità” di Corleto, al pari delle altre che sorgeranno sul territorio provinciale, dovrà tenere conto principalmente dell’invecchiamento progressivo della popolazione e dell’aumento di patologie cosiddette croniche, riprogettando e riprogrammando i luo-

ghi di cura ed i modelli organizzativo-assistenziali, integrando ospedale e territorio». Nei sei distretti ricadenti nell’ambito dell’Azienda Sanitaria Locale, e che servono una popolazione pari a 359.772 utenti, verranno consolidate quelle strutture distrettuali che garantiscono servizi specializzati con elevati standard qualitativi. La “Casa della Comunità” di Corleto, che rientra tra le dieci strutture ‘Spoke’ regionali, amplierà il già presente servizio ambulatoria-

le tenendo conto delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio e verrà realizzata su due strutture già esistenti per le quali la Asp ha previsto lavori di miglioramento e adeguamento con incremento delle prestazioni statiche,efficientamento energetico e superamento delle barriere architettoniche. Al piano rialzato del primo edificio verranno ubicate attività quali sala prelievi e attività infermieristica oltre a quelle di accettazione ed indirizzo come Cup, Pua, sale riunioni, servizi sociali e assistenza domiciliare integrata (ADI). Al primo piano verranno ubicati gli ambulatori della medicina di base ed alcune specialità, oltre la telemedicina. Nell’altro edificio invece verranno collocate attività volte a garantire la continuità assistenziale ma anche il servizio di emergenza 118. Il primo piano verrà destinato,infine, ad attività di diagnostica e cure fisioterapiche. Parlando invece di costi,l’impegno di spesa complessivo, per la realizzazione della “Casa della Comunità” di Corleto Perticara, ammonta ad un milione e trecentomila euro. ANNTAM

Il plauso del Sindacato per la scelta di De Fino e Genovese: « Personalità di alto profilo e qualità che daranno impulso all’ospedale oncologico di Rionero»

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Nomine Crob, Uil Fpl: «Scelte eccellenti per rilanciare l’Istituto»

on la nomina del nuovo direttore generale del Crob, il lucano Massimo De Fino, si dà finalmente una guida al nosocomio di Rionero che da anni non dispone di un direttore generale nel pieno delle sue funzioni». È quanto afferma in una nota la Uil Fpl di Basilicata. A parere del Sindacato «il dott.. De Fino, forte di una lunga esperienza maturata alla guida di altre importanti aziende sanitarie, sicuramente si adopererà per recuperare questa fase difficile che ha vissuto l’Ospedale Oncologico di Rionero. La contestuale nomina del ricercatore di fama internazionale e di origini lucane, Giannicola Genovese, poi - prosegue la nota della Uil Fpl di Basilicata - potrà sicuramente dare ulteriore impulso alla ricerca, portando il nostro istituto a recuperare quei livelli di competitività persi in questi anni». Dal Sindacato, altresì, giunge un «ringraziamento particolare» all’attuale Dirigenza del Crob «che in questi anni, a partire dal dott. Giovannino Rossi, hanno fatto una preziosa opera di supplenza. Ma un grande ringraziamento va soprattutto ai medici, agli operatori sanitari e a tutto il comparto che non hanno mai lesinato impegno, competenze e profes-

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sionalità in questi anni complicati dalla pandemia». «Al dottor De Fino e al prof. Genovese - conclude la nota - vanno gli auguri di buon lavoro di tutta la Uil Fpl di Basilicata che, come

sempre, nella distinzione dei ruoli e delle responsabilità, non farà mancare il supporto all’Irccs Crob che potrà recitare, nell’ ambito del Mezzogiorno, un ruolo di primo piano nella lotta alle malattie oncologiche».


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Potenza

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Sotto elezioni il Sindaco prova ad asfaltare le strade. Qualcuno lo avvisi: a Potenza in inverno fa freddo

Guarente, solo caos e improvvisazione Contraddizioni ed illogicità nell'avviso per i lavori al Palazzetto del Coni. Alla prova dei fatti la Lega è stata un flop Potenza

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ed il terzo Determina, bando e chiarimenti: la prima prescrive, il secondo omette

stravolge. Offerta Guarente: 1 gara, 3 papocchi

Coni come S. Pietro: Comune rinnega sé stesso 3 volte C

di un appalto on lo sguardo del- A Potenza, no: inserita la In presenza categorie obbligatole iene sui resti: ap- variabile del fattore di- con 2 «edifici civili e pare così l’Ammi- scriminante che, conside- rie quali i» e «impianti industrial nistrazion e del leghista rando anche il rilevante tecnologici», di cui la pridi invece Guarente in quest’ultimo importo, ma prevalent e, più una scorcio di fine consiliatu- un’apertu ra al mercato, specializzata, «demoliziora. In più la fretta di for- nell’ottica di partecipa- ni opere», quel generico malizzare impegni nei zione e conseguen te ri- «lavori», appare, nella votempi prescritti, pena per- sparmio economic o, ap- lontà di tagliare fuori mepare come una chiusura. dita dei finanziamenti. todicamente data l’escluE quindi Pnrr e la palestra Fattore per di più inserito sione del sorteggio, come in maniera non coerente tasul Coni di Montereale: una sospetta apertura sevolo da gioco circa 6 mi- nel complesso ed ancora- lettiva in una precisa direlioni di euro per la gara to a specifiche tecniche di zione, pur nella chiusura validità. comprensiva della proget- dubbia generale. tazione definitiva-esecuti- Una contestaz ione, po- I grandi operatori econova e dell’esecuzione lavo- trebbe sfondare una porta mici, stando alla lettera già aperta. ri. dei «lavori», magari con __ Guarente Il Comune di Potenza ha Se le istanze superiori a grandi fatturati, dato quel spaccato il mazzo con 10, si procederà ad invita- «lavori» e un requisito l’Avviso pubblico per la re i 10 operatori economi- preferenziale applicato co- vazione dell’Avviso pub- conferma che, in caso di manifestazione di interes- ci con il maggiore fattura- me a piacere potrebbero blico prescritto che il re- partecipazione di un conse finalizzat a all’indivi- to complessivo dato dalla

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__L’edizione di Cronache di ieri

DI MASSIMO DELLAPENNA

i diceva un tempo che ci voleva il giro d’Italia o la visita del Papa ogni anno in città. Era l’unico modo per poter avere le strade sistemate. In realtà, tutti dimenticano che nel glorioso, tanto vituperato e troppo velocemente dimenticato tempo della Prima Repubblica un’altra stagione che faceva avviare appalti ed aprire cantieri era la stagione preelettorale quando l’imminente scrosciare delle schede elettorali e il ronzante rumore dei fac-simile consigliavano agli amministratori di correre per recuperare il tempo perduto. GUARENTE NELLA PRIMA REPUBBLICA A Potenza il cambiamento è stato triplice, almeno sulla carta. Un Sindaco Giovane, un Sindaco di centrodestra dopo anni di centrosinistra, un sindaco leghista in un capoluogo del mezzogiorno. Tre cambiamenti in una sola persona, decisamente tanto e con tante aspettative. Il cambiamento si è dimostrato una marcia indietro. Del resto anche tornare indietro può significare cambiare rotta di viaggio. È così, come dimostrato nei nostri articoli di ieri, Potenza è tornata in Prima Repubblica. Le elezioni sono imminenti si corre negli appalti. Si corre per tenere fede agli impegni assunti con il PNRR, si corre per provare a dare una destinazione d’uso decente alla palestra del CONI, si corre per fingere di asfaltare le strade. Una corsa contro il tempo che le elezioni sono imminenti e si deve poter dire “abbiamo fatto”. Potremmo chiedere come mai per cinque anni di seguito il Comune di Potenza, l’arcisindaco leghista Guarente e l’amministrazione comunale tutta non si sia accorta che le strade fossero rotte ma questa domanda non avrebbe nessuna risposta. Vincenzo Telesca ha provato per anni a spiegarlo al Sindaco. Il Sindaco se n’è accorto soltanto alla fine della sua stagione. La parabola in caduta produce effetti ec-

citanti su chi non ha fatto nessuno sforzo per salire. LA GATTA FRETTOLOSA FA I GATTINI CIECHI Gli antichi adagi non sbagliano mai e, come tutti sanno, la gatta frettolosa fa i gattini ciechi. In biologia non è vero ma è una lezione utile per ricordare che le cose vanno fatte nel modo e nei tempi corretti e senza affannarsi in chiusura di attività se si vuole ottenere un risultato positivo e non un disastro. Guarente avrà pure avuto un passato da militante-portaborse dei verdi ma dimostra di non conoscere né la biologia tradizionale riguardo ai gatti né la climatologia di una città come Potenza che pure esibisce con orgoglio la targa del Capoluogo di Regione più alto d’Italia. In montagna d’inverno fa freddo. Non è una notizia e scriverlo su un giornale potrebbe ribaltare il famoso assioma secondo cui un cane che morte un uomo non è una notizia mentre un uomo che morde il cane è la notizia. Purtroppo, però, siamo costretti a spiegare anche l’ovvio e ad accendere fuochi per dimostrare che due più due fa quattro perché evidentemente tutto questo Guarente non lo sa. Il freddo non è il miglior momento per fare le strade e, soprattutto, non appare logico immaginare che sia possibile chiedere il 23 Novembre ad un’impresa di iniziare e concludere i lavori prima che le temperature diventino rigide. Qualcuno svegli il sindaco dal suo torpore e dal calduccio della sua casa: le temperature a Potenza sono già rigide e ancora di più lo saranno tra pochi giorni. Cinque anni trascorsi a chiudere le scuole per potenziale rischio neve non hanno ancora insegnato al leghista di Potenza che in questa città le temperature diventano rigide presto e tali rimangono per molto tempo. La primavera tarda ad arrivare e, quindi, anche le elezioni. IL PALAZZETTO DEL CONI A Montereale c’è un palazzetto. Meglio dire c’era. Quello che resta

giovedì 23 novembre 2023

Potenza

Dai soldi degli autovelox, milioni per le strade. Guarente scambia

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l’inverno per l’estate: il via ora «prima» delle temperature rigide

che già ci sono e che rendono vani i lavori

Il centrodestra da “saggezza” popolare Potenza, fa freddo? Arriva il bitume caldo S

uno sfilza seguire il solco della netrade che non sono pare coperto da però, se cessità tecnica, potrebbetali: l’insofferenza di tecnicismi che, luce, ro essere più che i gradi politica della mag- osservati in contro non poca ca- del conglomerato bitumi gioranza di centrodestra ri- manifestano iale in riferi- noso, i partecipanti o gl collegabile in parte pure al renza sostanz sati. interes fondamento mo- impianti tentativo di presentare al mento al La scienza non stupisce meglio la città in vista dei tivazionale. stiva stesa» con effetti di fantascienza, «tempe una Per amenti appunt i prossim nel caso dei manti stradali bitumi merato conglo del amelettorali, regionali e di Potenza, sembra il con«giusta , ministrative, emerge anche noso alla sulla sede trario. Il Comune, inoltre da certa faciloneria opera- temperatura» preoccupato dalla stesa parteper , fresata e solerte tiva agevolmente rintrac- stradal non stiva», «tempe operatori ecociabile nelle vicende co- cipare, gli nomici interessati devono su altri tempi. munali. tari di un im- L’appalto è d’urgenza.ap, Lavori da affidare, quelli essere proprie produzione del Ad osservare meglio per il ripristino funzionale pianto di bituminoso pare oltre l’urgenza. merato conglo e, iniziar e la messa in sicurezza deldevono lavori I non a distanz to, la rete viaria cittadina, sito ad una a 70 chilometri esplicitamente motiva contrade comprese, e la superiore di Potenza. E «prima che le temperature manifestazione di interes- dalla città molti, anzi, si diventino più rigide» e della se per l’espletamento di non sono su una sola mano. prima dell’«inizio una procedura negoziata: contano

è un rudere abbandonato. Il luogo della grande stagione della Potenza ’84 e dell’Invicta nella serie B di Basket è ormai un luogo abbandonato a se stesso anche vittima di una occupazione da centro sociale qualche anno fa. Il Comune lo ha acquistato dal CONI per sistemarlo. Con grande squillo di trombe nei mesi scorsi l’amministrazione annunciò che sarebbe diventato il luogo degli sport minori. Ieri scadevano i termini per presentare le domande ma, come già detto nel nostro giornale, le contraddizioni tra la determina e l’avviso, le illogicità contenute negli stessi hanno costretto gli operatori commerciali a chiedere chiarimenti che non hanno chiarito ma aumentato il disordine e l’illogicità. Anche qui sembra che si voglia a tutti i costi avere, se non un nastro da tagliare, almeno una prima pietra da porre anche al costo di creare disordine amministrativo ed incertezza lavorativa. VA TUTTO BENE MADAME LA MARCHESA A noi non interessa parlare di irregolarità amministrative o di profili di illiceità. Non è compito nostro e non ci interessa. Chi dovrà va-

gliare vaglierà se lo riterrà opportuno. Noi ci occupiamo di politica e siamo cittadini di questa benedetta città. Siamo tra quelli che abbiamo accolto anche con un curioso entusiasmo l’innovazione della Lega alla guida di un capoluogo al Sud e anche con soddisfazione il fatto che fosse il nostro capoluogo a sperimentare questa avventura amministrativa. Vedere la fretta delle sistematine alle strade e delle prime pietre da mettere ci crea un certo disagio. Non era quello che avremmo voluto vedere. Il cambiamento che auspicavamo era fondato su programmazione e idee, non su approssimazione, fretta e autovelox. Evidentemente ci sbagliavamo. Chissà in questi giorni, mentre prova a giocarsi le carte per una legittima speranza di una candidatura alla Presidenza della Regione, quante volte il Senatore Pepe si starà mangiando i gomiti logorandosi per la scelta di una persona decisamente insufficiente per un ruolo così importante. Alla prova dei fatti, purtroppo, le promesse di cambiamento leghista si sono rivelate nulle o addirittura dannose.


Potenza

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POTENZA L’Ispettorato del Lavoro dopo l’accertamento aveva intimato l’Ente a corrispondere le differenze retributive, il Comune impugna l’atto e il contenzioso finisce al Tar

Dipendente svolge mansioni superiori: Guarente perde causa contro la Uil Fpl

__Verrastro e Guarente

POTENZA. Nuova batosta per il sindaco di Potenza Mario Guarente. Martedì, la Uil Fpl ha vinto presso il Tar di Basilicata proprio contro il Comune del capoluogo. Qui si era costituito anche l’Ispettorato Nazionale del lavoro che con proprio accertamento, nel 2022, aveva riscontrato che, una dipendente svolgeva mansioni superiori. L’ispettorato, allora, in-

timava l’Ente con proprio atto formale a corrispondere sia le differenze retributive che contributive. Il Comune, per tutta risposta, aveva impugnato l’atto e, contestualmente la lavoratrice, dalla Uil Fpl prontamente sostenuta, si è subito costituita nella causa presso il Tar di Basilicata, nonché ha adito al Giudice del lavoro. «Il Tar ha dichiarato infondate le

censure mosse dall’Ente e fondato il provvedimento di disposizione dell’Ispettorato del lavoro che nelle sue motivazioni ha ben circostanziato le mansioni superiori che la lavoratrice ha ricoperto per tutto il periodo richiesto e che lo stesso Tribunale ha dichiarato apprezzabili “ incidenter tantum ex articolo 8 codice procedura amministrativa ai limitati fini dello scrutinio di legitti-

mità del provvedimento sub iudice”» afferma Giuseppe Verrastro, segretario regionale aggiunto Uil Fpl. «Non solo i Giudici amministrativi hanno dichiarato infondate anche tutte le altre due censure mosse dall’Ente ma ha condannato alle spese di lite in favore sia dell’Ispettorato, nonché nei confronti della controinteressata. continua Verrastro - Ora, così come evidenziato dal Tar, l’Avvocato Di Lena ha già inviato il dispositivo di sentenza anche al Tribunale di Potenza e al Giudice del lavoro e resta in attesa degli esiti». «Un risultato molto importante che mette un punto fermo allo svolgimento delle mansioni superiori e che, soprattutto, rafforza la richiesta della Uil Fpl che nell’ultima riunione di delegazione trattante ha sostenuto che nel Regolamento delle progressione tra le aree venisse inserito un punteggio che valorizzi il lavoro svolto dal personale dell’Ente in mansioni superiori» conclude il segretario regionale aggiunto Uil Fpl Giuseppe Verrastro.

La proposta progettuale è stata presentata in V Commissione consiliare da Fabio Dapoto, consigliere comunale di “Noi moderati”

“Green Pavillon” l’idea innovativa che «rivoluzionerà la fruibilità del centro storico»

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l nostro centro storico ha bisogno di un nuovo volto» così ha esordito Fabio Dapoto, consigliere comunale del gruppo “Noi moderati”, in quinta commissione consiliare illustrando una proposta innovativa. Spiega Dapoto: «Da circa dieci anni il centro storico di Potenza non pulsa più e fa fatica a uscire da questa impasse. È arrivato il momento di osare: è dovere della politica avere una nuova visione della città, partendo dal nostro centro storico, è importante immaginare una nuova organizzazione, oltre a inserire più aree attrezzate in modo da favorirne il rilancio». Dapoto ha già dimostrato di tenere a cuore la questione candidando la scuola Torraca a un bando di rigenerazione urbana risultato vincente e finanziato per un importo di circa dodici milioni di

euro. «Dopo studi accurati con i tecnici della nostra città – continua Dapoto - all’interno del gruppo di lavoro di “Noi moderati” è stata sviluppata un’idea innovativa per rendere fruibile, anche con le avverse condizioni meteorologiche, le diverse aree del nostro centro storico che potrebbero in futuro essere collegate tra loro da una copertura green capace di trasformarlo in un centro commerciale a cielo aper-

to.L’installazione green – illustra il consigliere di centrodestra- si chiamerà Green Pavillon e rappresenta solo una parte dell’intero progetto che mira a migliorare l’organizzazione urbanistica del centro storico. La proposta progettuale ha lo scopo di valorizzare un’area già esistente in Piazza Porta San Giovanni, area mercatale e luogo di aggregazione per giovani e adulti». Dapoto e il gruppo “Noi

moderati” propongono un’immagine innovativa, poliedrica e multifunzionale della Piazza che potrebbe accogliere anche uno spazio di work space, di meeting, convegni e di scambi culturali/musicali. «Nell’ottica dell’ecosostenibilità, dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico, per rendere fruibile l’area anche in caso di cattivo tempo, è stata immaginata una copertura innovativa la quale ospiterà un giardino pensile con sistema idroponico e recupero delle acque piovane. Accoglierà pannelli fotovoltaici e due mini pale eoliche verticali che alimenteranno i ser-

vizi dell’area oltre a garantirne l’illuminazione notturna. L’idea nasce in un’area molto trafficata della nostra città, dove, le piante presenti sulla copertura potranno aiutare ad abbattere la CO2 e a rendere la copertura sostenibile e a impatto zero». «L’area – conclude Dapoto - è stata immaginata in modo da poter svolgere con serenità e facilità ogni tipo di evento consentendo facile accesso anche ai diversamente abili. A supporto del progetto ci saranno i nuovi bagni pubblici situati a pochi metri in via Plebiscito».


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Potenza e Provincia

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Il deputato di Verdi Europei ha presentato un’interrogazione a risposta scritta chiedendo quali siano «le azioni per far cessare i lavori e ripristinare i luoghi»

Potenza, il boschetto di via Maratea approda in Parlamento, Borrelli interroga Sangiuliano

DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. L’abbattimento del boschetto di via Maratea a Potenza è finito in Parlamento. Il deputato di Verdi Europei Francesco Emilio Borrelli sollecitato dal Wwf di Potenza e dall’associazione Ehpa, che fin dall’inizio si sono mobilitate affinchè si blocasse la costruzione dell’ennesimo edificio a rione Verderuolo, ha presentato una interrogazione a risposta scritta al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Il deputato chiede quali «urgenti iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assume-

re, in raccordo con la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Basilicata, per far cessare ogni azione e comportamento illecito da parte della società realizzatrice dei lavori e quali iniziative di competenza si intendano assumere per il ripristino dello stato dei luoghi». «In una area localizzata tra due edifici siti in via Roma a Potenza, sono in corso da parte della società Trifoglio s.r.l. di Balvano dei lavori di edificazione autorizzati in deroga degli strumenti urbanistici; un’area che proprio nella zona via Roma risultava su un atto del comune di Potenza del 2004

con la denominazione «zona ad edilizia residenziale satura» e definita nella mappa dell’Autorità di bacino a «rischio idrogeologico elevato» ed interessata nel 2018 dal crollo di un muro di un edificio e dallo sprofondamento di un tratto di una strada adiacente» spiega Borrelli nell’interrogazione. Nonostante il Coordinamento, costituito da Wwf Potenza, Aree interne; Ehpa Basilicata, Cestrim, Libera Potenza; Comunità Masci “Triepi”, Comunità “Laudato sì” Potenza; Liberiamo la Basilicata; Lipu Lega Protezione Uccelli, Asci Esploratori e Guide d’Italia, Comitato Cittadini di via Roma Potenza abbia presentato diversi esposti alle Istituzioni interessate a vario titolo dalla questione con la richiesta di bloccare il cantiere e preservare ciò che resta, ben poco a dire il vero, dell’area verde e della casetta rurale settecentesca, i lavori da parte della ditta esecutrice proseguono alacremente: «la zona, ricoperta in precedenza da un bosco, zona di nidificazione di avifauna migratoria protetta, è stata totalmente disboscata; nell’area era inoltre presente una casa rurale del 1760 presente nell’archivio dell’Agenzia del territorio, Ufficio provinciale di Potenza, un edificio tenuto a protezione nelle edificazioni degli anni 60 e 70» continua Borrelli.

Proprio sul valore storico e culturale dei resti della casetta rurale si dovrebbe esprimere a giorni la Soprintendenza archeologica che lo scorso ottobre ha sospeso i lavori di abbattimento della casa rurale proprio per verificare questa possibilità. L’ordinanza però non h fermato la Trifoglio srl committente dei lavori in via Maratea così come affermano i residenti e così come si evince dall’interrogazione di Borrelli. «A seguito della segnalazione di diverse associazioni ambientaliste, tra cui il WWF, la Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio della Basilicata emanava il 18 ottobre 2023 un’ordinanza di sospensione dei lavori; come denunciato e documentato dal WWF in un esposto, la società Trifoglio s.r.l. in totale spregio e violazione dell’ordinanza, non solo demoliva il manufatto, ma asportava con camion le pietre del manufatto abbattuto; la condotta della società Trifoglio s.r.l. è di estrema gravità» spiega il deputato. Le associazioni, i residenti e tutti i cittadini che hanno a cuore le aree verdi della città non si arrenderanno e continueranno la loro battaglia per salvare ciò che resta del boschetto e soprattutto per evitare che una nuova palazzina sorga in una zona già ampiamente sfruttata a livello edilizio e di cui non se ne sente il bisogno.

Il consigliere provinciale del Pd: «Pronti anche ad una manifestazione popolare sotto la Regione. Lo dobbiamo ai nostri ragazzi»

Dimensionamento scolastico, Ferrone: «Andiamo avanti, proseguiamo la battaglia»

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opo il NO del Consiglio Provinciale di Potenza al dimensionamento scolastico dobbiamo continuare la battaglia ed accrescere la pressione nei confronti del Governatore e della Giunta individuando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, pensando anche ad una manifestazione popolare sotto la sede della Regione. I rituali incontri sul Dimensionamento che si tengono in Regione non servono senza che la Giunta Regionale assuma atteggiamenti ed iniziative conseguenti. Tanto più che la maggioranza di centrodestra ha disertato la riunione del Consiglio Provinciale aperto» ha affermato il consigliere provinciale del Pd Carmine Ferrone. «Queste scelte sciagurate e calate dall’alto danno la misura dello scarso valore che il Governo Meloni riconosce alla scuola pubblica e tutto avviene nell’indifferenza generale, senza un reale confronto con le parti, mentre si sta modificando profondamente il concetto stesso di scuola pubblica, di pari opportunità e di diritto allo studio, senza tenere in alcuna considerazione le conseguenze sociali che tali scelte comportano

nei territori più disagiati» ha continuato il consigliere dem. «Noi consideriamo la scuola pubblica un laboratorio aperto di cultura e crescita umana e sociale, presidio fondamentale di cittadinanza e legalità. Riconosciamo il ruolo chiave della scuola in un rapporto collaborativo con gli enti pubblici e privati, soprattutto nelle zone montane e più povere, dove un depotenziamento delle istituzioni scolastiche porta con sé inevitabilmente l’emigrazione verso le città, la perdita di servizi e lo spopolamento. La scuola va tenuta fuori dai vincoli di bilancio. È questo il principio per sostenere un sistema di istruzione nazionale, moderno e di qualità» ha dichiarato Ferrone. «L’alibi dell’ analisi demografica non regge perché l’insieme degli studenti della scuola dell’obbligo non è solo un numero, corrisponde a giovani in realtà e condizioni molto diverse, a cui si può dare una prima risposta proprio a partire dalla dimensione delle classi: 18/20 alunni dovrebbero tornare ad essere uno standard per il nostro Paese invece di fare cassa sull’istruzione con

un principio ragionieristico basato sul calo delle nascite» ha continuato il consigliere provinciale. «Attrezziamoci dunque a fronteggiare una nuova scure, come se non bastassero le già gravi ferite inferte dalla politica dei tagli sulle strade, l’edilizia scolastica, i servizi della sanità e dell’assistenza, che, di fatto, mortifica ogni tentativo di ripresa, in barba ai diritti fondamentali come quello all’istruzione. - ha concluso il consigliere provinciale del Pd Carmine Ferrone - Le comunità locali, le famiglie, i nostri ragazzi ci chiedono di continuare la protesta».


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Provincia

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L’azione furtiva riguarda soprattutto le aree rurali, ma ci sono stati episodi anche nel centro abitato bellese

Furti a Bella e Muro Lucano, Setaro fa il punto con i suoi concittadini

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__Setaro e Sabato

DI EMANUELA CALABRESE

el territorio del Marmo Platano è ripresa con insistenza la problematica dei furti, e purtroppo ad essere prese di mira non sono solo le zone periferiche, ma anche i centri urbani. A Muro Lucano il Sindaco Giovanni Setaro, raggiunto da Cronache asserisce sul punto: «L’azione furtiva nelle nostre zone rurali è purtroppo continua. Parliamo però, nella maggior parte dei casi, di piccoli furti di lieve entità, in quanto si verificano sottrazioni di oggetti di poco valore, come ad esempio prodotti alimentari. Non entrano mai nelle abitazioni e soprattutto provano ad entrare in quelle proprietà private prive di cancelli e di strumenti di sicurezza, come può essere anche una semplice rete. Entrano nelle pertinenze, nei magazzini, rubano formaggi, olio». La popolazione è comunque allarmata da questi e altri tentativi avvenuti in questo periodo e a tal proposito il Primo cittadino aggiunge che «si terrà proprio questo pomeriggio, alle 18:30 un incontro presso la Sala consiliare, con alcuni cittadini che abitano nelle zone periferiche del nostro

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comune, in quanto occorre fare sintesi sul tema, anche se purtroppo non esiste una soluzione alla quale poterci affidare. Le nostre Forze dell’ordine, così come anche la Prefettura, stanno attenzionando il fenomeno, e sono questi gli Enti preposti alla tutela e al monitoraggio del territorio. Le indagini sono in corso, intanto noi come Comune di Muro Lucano, su richiesta dei cittadini, proveremo ad ascoltare il territorio e cercare di tranquillizzare la popolazione in un momento che evidentemente crea preoccupazione».Ed aggiunge ancora Setaro: «Sono furti , per quanto apprendo, diversi rispetto a quelli che si verificano sui territori limitrofi, quali Baragiano, Ruoti e Bella». Proprio da Bella in effetti nelle scorse ore il Sindaco Leonardo Sabato ha dato comunicazione ai concittadini di «prestare la massima attenzione. Con molto dispiacere infatti apprendo e comunico che nel corso del tardo pomeriggio di mercoledì sono stati registrati tre episodi di furti e tentativi a Bella centro. Su quanto accaduto stanno indagando i Carabinieri della Locale Stazione». Così proseguono dalla Casa comunale: «Si tratta di episodi molto spiacevoli che creano si-

tuazioni di legittima paura e preoccupazione nei cittadini nonché tanta rabbia, soprattutto in chi questi furti o tentativi li ha subiti. Nell'esprimere tutta la mia solidarietà alle famiglie colpite dai malviventi e confidando nel lavoro delle Forze dell'ordine, invito tutti i cittadini alla massima attenzione, ad essere al fianco delle Forze dell'ordine, a collaborare segnalando prontamente situazioni sospette e adottando tutte le possibili precauzioni per prevenire i furti. Il periodo natalizio è quello in cui si verificano più furti in casa». Un fenomeno che però, bisogna dire, riguarda un po' tutte le regioni della penisola, non a caso tra i reati che preoccupano di più gli italiani spicca il furto in casa. Secondo una recente indagine condotta dall’Eurispes e dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale, con l’ausilio del Servizio di Analisi Criminale «nei soli primi sette mesi del 2023 sono stati in tutto 554.975, circa 15 mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Dopo il picco del 2014, il valore più basso di furti in casa è stato registrato dall’Istat nel 2020, l’anno delle restrizioni Covid; appena sono state allentate il trend dei furti in casa ha ripreso a crescere, seppur non toccando i valori pre-pandemia». Ci sono, però, regole che la Polizia di Stato e il Ministero dell’Interno diffondono per contrastare il reato e che riguardano le difese attive, come sistema di allarme e dispositivi antifurto collegati con i numeri di emergenza, le difese passive come cancelli, grate alle finestre e porte blindate e infine i buoni comportamenti da seguire, ovvero evitare di attaccare al portachiavi targhette con nome e indirizzo, non fissare bigliettini con messaggi sulla porta, non lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in altri luoghi semplici da ritrovare, proteggere i contatori se si trovano all’esterno in modo da evitare che estranei possano staccare la corrente e illuminare con particolare attenzione l’ingresso e le zone buie, sempre valido poi sensibilizzare il vicinato affinché ci sia reciproca attenzione a rumori, movimenti o persone sospette».

San Chirico, Baldassarre in Albania per il progetto “We are Arbëreshë” i è svolta la terza edizione del vertice della Diaspora, presso il Palazzo del Congresso in Albania. Due giorni intensi per il Sindaco di San Chirico Nuovo che vi si è recata e che a latere della due giorni racconta: «Si tratta di un evento nell'ambito del progetto di cooperazione interregionale e transnazionale finanziato dalla Regione Basilicata nell'ambito del programma POFESR Basilicata "We are Arbëreshe". Si rientra in Italia con una nuova consapevolezza frutto di dialoghi, incontri, scambi, rafforzamento di vecchi legami e nascita di nuovi, promozione dei prodotti dei nostri territori. Si torna a casa arricchiti da questa importante esperienza e con la consapevolezza che la rete creata tra i nostri borghi è utile per essere più attrattivi ma diventa necessaria per sprovincializzarci, uscire dall'isolamento e aprirci a nuove opportunità e la nascita di un marchio comune Arbëreshe che contraddistingua i prodotti enogastro-

nomici dei nostri concittadini può essere un primo passo per risultare vincenti in tal senso». Così il Primo cittadino snocciola l’esperienza: «Nel primo giorno si è tenuto l’incontro con uno dei nostri partner internazionali, con la sindaca di Durazzo, Emiriana Sako, seconda città più grande dell'Albania per numero di abitanti, sono stati creati i presupposti per un dialogo e una collaborazione sincera al di là della semplice visita istituzionale». Il secondo giorno invece a Tirana, al centro congressi, è stata celebrata la «giornata dedicata alla "Diaspora Albanese e agli Arbëreshe ", ospiti del primo Ministro Albanese, Edi Rama e del sindaco di Tirana con il quale è stato sottoscritto un accordo dall'alto valore simbolico: “Le radici e la storia Arbëreshe dei comuni italiani con origini Arbëreshe vanno tutelati e valorizzati e stanno a cuore anche al governo Albanese”». Non solo cultura ma anche i fiori al-

l’occhiello dell’enogastronomia lucana, in particolare «l'allestimento dello stand per l'esposizione dei prodotti di Barile, Brindisi di Montagna, Ginestra, Maschito, San Chirico Nuovo, San Costantino Albanese e San Paolo Albanese, è stato molto apprezzato dai tanti buyers internazionali presenti all'evento. Il nostro stand è stato il più visitato -prosegue Baldassarre- un'importante vetrina per imprenditori interessati ai

nostri prodotti e alla loro commercializzazione oltre i confini regionali e nazionali». La finalità del progetto “we are Arbëreshe” è «creare un marchio unico dei prodotti enogastronomici Arbëreshe lucani facendo leva sulla cultura, tradizioni e identità delle nostre piccole comunità per lo sviluppo socioeconomico, territoriale e sociale dei nostri borghi Arbëreshe». E.C.


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Il sindaco Gioia: «Per la comunità paternese fontane e fontanili rappresentano da sempre un valore storico aggiunto e sono un segno distintivo irrinunciabile di civiltà»

Paterno, il Comune in campo per l’acqua: «Costi dei fontanili pubblici insostenibili»

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DI ANNA TAMMARIELLO

ulla questione dei fontanili pubblici e della loro eccessiva gravosità il Comune di Paterno prova a trovare una soluzione e lo fa inviando una missiva all’Amministratore Unico di Acquedotto lucano, all’Amministratore Unico di Egrib e al presidente della Regione Basilicata. Si tratta della prima di una serie di rivendicazioni, sul tema dell’acqua e della sua gestione, che l’Amministrazione in questione intende portare avanti con estrema fermezza, senza tentennamenti né arretramento. «Ritenendo doveroso interpretare le doglianze, oltre che il sentimento collettivo, della comunità che mi pregio e mi onoro di guidare, sono a rappresentare quanto segue», scrive il sindaco Tania Gioia. Motivo delle doglianze, nello specifico, l’eccessiva gravosità dei costi relativi ai fontanili pubblici. Più in generale la nota a firma del sindaco del Comune valligiano, tra i primi macrofornitori di acqua della Val d’Agri e della Basilicata, rappresenta la prima di una serie di rivendicazio-

ni sul tema dell’acqua e della sua gestione che il Comune di Paterno ha intenzione di portare avanti con estrema fermezza, senza tentennamenti né arretramenti. Nella nota, il sindaco, partendo da una ricostruzione dettagliata e circostanziata del contributo che fornisce il proprio Comune

al territorio regionale, in termini di ingenti risorse idriche, e da un excursus anche storico delle battaglie, delle conquiste e delle vicende legate alla gestione nel tempo dell’oro blu, sottolinea l’eccessivo peso die costi relativi ai consumi die fontanili pubblici, facendo notare testual-

mente che «per la Comunità paternese fontane e fontanili rappresentano da sempre un valore storico aggiunto e sono un segno distintivo irrinunciabile di civiltà, oltre che costituito presidio d’ausilio di protezione civile, e che, giammai, per le esosità delle imposizioni dei canoni e dei costi possa essere pensabile, in termini di reale praticabilità, la chiusura eventuale delle fonti pubbliche d’approvvigionamento idrico di viandanti, cittadini e turisti». Prima di concludere la missiva, il primo cittadino paternese fa notare che non si ritiene equa e accettabile una simile imposizione, soprattutto se rapportata all’ingente flusso di acqua sorgiva potabile, acque sorgive, inutilizzatae di rifiuto, che si sversa nel fiume. «Per quanto espressamente esplicitato e dettagliato in premessa, pertanto, sono a richiedere che codesto Comune venga esentato e sia dispensato, a titolo permanente, del pagamento delle spettanze dovute in ragione dei consumi per l’utilizzo dei fontanili pubblici». Questa la chiosa del sindaco Gioia a margine della sua nota.

Il segretario cittadino del Pd e consigliere comunale di Moliterno critica i ritardi «non più tollerabili» per la riapertura dell’impianto chiuso da due anni

Palestra ex Ipsia ancora chiusa, Scannone: «Basta ritardi, la Provincia di Potenza intervenga subito»

«L __Scannone

a Comunità di Moliterno non può continuare a subire disagi per i ritardi della Provincia di Potenza». È quanto afferma Rocco Scannone segretario cittadino del Pd di Moliterno e consigliere comunale. «Raccolgo e sostengo con forza l’appello che il sindaco Rubino ha fatto alla

Provincia di Potenza per la riapertura della palestra dell’ex Ipsia di Moliterno. Non è più tollerabile - incalza il dem - che lo sport a Moliterno debba essere privato di un importante impianto quale quello della Palestra dell’ex Ipsia, determinato da un persistente immobilismo degli uffici provinciali». Secondo il segretario

Scannone «nonostante negli atti di programmazione della Provincia, risulti uno stanziamento di risorse per l’adeguamento della palestra dell’Istituto di Istruzione Superiore “Petruccelli Parisi”, già sede dell’Istituto Professionale, l’impianto è chiuso da due anni con conseguenti disagi per i giovani e le società di Moliterno per una

fattiva pratica dello sport e soprattutto della pallavolo. È inaccettabile privare una comunità di un importante punto di aggregazione, socialità e di crescita per i giovani». «È indifferibile l’intervento sulla palestra ex Ipsia di Moliterno per ridare ai giovani un luogo che deperisce inutilizzato conclude Scannone - sen-

to forte il dovere di dare man forte all’Amministrazione comunale che più volte ha sollecitato una risoluzione del problema, atteso che la Provincia ha anche annunciato importanti interventi su questi immobili di sua proprietà, agisca velocemente perché non è giusto che i giovani di Moliterno soffrano questo disagio».


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Matera e Provincia

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Il presidente dell’Upi Basilicata definisce quell’evento «un’importante pagina di democrazia spontanea» che ha rafforzato nei lucani «la consapevolezza dei propri diritti»

Marrese commemora i 20 anni della protesta: «Quel no al deposito nucleare è ancora attuale» I

__Marrese

n occasione del «primo ventennale dalla pacifica e ferma protesta del popolo lucano che ebbe il suo apice il 23 novembre del 2003, con la marcia dei 100mila contro l’allocazione del deposito unico delle scorie nucleari a Scanzano Jonico», il presidente dell’Unione delle Province d'Italia (Upi) della Basilicata e della

Provincia di Matera, Piero Marrese, ha voluto ricordare «quell’importante pagina di democrazia spontanea che il nostro popolo, insieme ai tanti cittadini non lucani che parteciparono, mise in atto opponendosi fermamente a un disegno pericoloso e deleterio per la nostra terra». «A quattro lustri dall’importante avvenimento - afferma Marrese - sappiamo che quella manifestazione non solo fu giusta e sacrosanta, ma fece anche germogliare in noi lucani una consapevolezza dei propri diritti e della propria sovranità che, probabilmente, prima di quelle due settimane intense era sopita». «Proprio partendo da quella esperienza, e anche per non renderne vani gli effetti - prosegue il presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera - oggi più che mai è opportuno e necessario ribadire la netta contrarietà al-

l’allocazione del sito unico nel territorio lucano. Contrarietà mia personale e di tutti gli enti che rappresento: UpiBasilicata, Provincia di Matera e Comune di Montalbano Jonico, espressa a più riprese e nelle sedi opportune con motivazioni di natura scientifica che, a mio giudizio, escludono a priori l’idoneità del territorio lucano ad ospitare il cimitero nucleare». Agli enti preposti ad individuare il sito unico, Marrese ribadisce che «la Basilicata non si farà sorprendere e sopraffare da decisioni che non hanno alcun fondamento scientifico». Alle forze politiche e, soprattutto, ai loro rappresentanti regionali, invece, in conclusione Marrese rinnova l’invito a «remare sinergicamente nella stessa direzione: quella della salvaguardia e della tutela del nostro popolo e del nostro territorio».

DALL’IMMOBILE IN VIA PROTOSPATA SGOMBERATE ULTIME FAMIGLIE

Matera, gravi dissesti: palazzina dichiarata inagibile

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Matera, una vecchia palazzina, in via Lupo Protospata, è stata dichiarata inagibile dopo un sopralluogo tecnico congiunto eseguito dai Vigili del Fuoco, da tecnici del Comune e alla presenza della Polizia locale e dell'amministratore di condominio. Dall'immobile sono state definitivamente sgomberate anche ultime due famiglie che l’abitavano, dopo che altre quattro lo avevano fatto in passato. Sono state riscontrate altresì «evidenti e diffuse lesioni, e fenomeni di dissesto. In particolare - hanno spiegato i Vigili del fuoco - in alcuni alloggi si è verificato un quadro fessurativo preoccupante: gravi lesioni, fenomeni “spanciamento” di pareti e difficoltà di apertura di alcuni infissi'». Sono state rilevate lesioni anche nei garage.

OLTRE IL GIARDINO/2 A Cronache Tv il sindaco Soranno e il consigliere d’opposizione Castellano per discutere di alcune criticità finanziarie

Ambiente e rifiuti, decreti ingiuntivi per oltre 2 milioni di euro preoccupano il bilancio del Comune di Salandra

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n una delle ultime puntate del programma “Oltre il giardino”, in onda su Cronache Tv, il conduttore Paride Leporace ha ospitato il sindaco di Salandra Giuseppe Soranno e il consigliere comunale di opposizione Antonio Castellano per discutere delle problematiche relative al bilancio del Comune della provincia materana. Come spiegato dal conduttore, il Comune di Salandra deve far fronte a due ingenti decreti ingiuntivi collegati a contenziosi rispettivamente di oltre 1 milione di euro - risalente ai non pagamenti per il servizio di raccolta rifiuti - e di una richiesta di pagamento per oltre un altro milione di euro - relativa ai lavori di capping di copertura della discarica comunale che «tengono in ostaggio il futuro bilancio del Comune di Salandra» rischiando di comprometterne l’equilibrio finanziario. I decreti sono collegati a contenziosi relativi alla gestione della discarica comunale. Il sindaco Soranno ha ricostruito la

vicenda del primo decreto ingiuntivo risalente al 2016-2017, spiegando di esserne venuto a conoscenza «solo a gennaio 2021, a pochi mesi dal suo insediamento. Ha quindi avviato una trattativa - spiega - con la società creditrice, la quale nel frattempo ha ceduto il credito a una società di recupero, con la quale stiamo definendo un accordo transattivo per una riduzione a 600mila euro. La somma è stata inserita nel bilancio preventivo 2022, utilizzando 300mila euro già presenti nelle casse del Comune e ottenendo la disponibilità degli altri Comuni aderenti alla Comunità dei Comuni a coprire la restante parte». Il consigliere Castellano ha però criticato il sindaco per «il modo in cui è stata gestita la faccenda» perché, a suo dire, quest’ultimo era venuto a conoscenza del decreto ingiuntivo già dal mese di gennaio 2021 ma «aveva omesso di informare il Consiglio Comunale fino al 30 luglio. Ciò - enfatizza - ha impedito di presentare op-

__Soranno e Castellano ospiti ad “Oltre il giardino”

posizione nei termini ordinari». Il sindaco Soranno ha replicato spiegando di aver, invece, «immediatamente interloquito con la società creditrice per ridurre l’importo e di aver poi convocato una conferenza dei sindaci, visto che la cifra riguarda più Comuni. Tutti hanno convenuto per una transazione per reperire le risorse necessarie a coprire l’importo concordato». Per quanto riguarda il secondo decreto ingiuntivo, di 1milione e 600mila euro relativo alla discarica, il Comune ha presentato opposizione sostenendo che gli importi eccedono i fondi regionali stanziati per quei lavori. L’udienza è fissata per il 2023. Il sindaco ha, infatti, spiegato che «l’Amministrazione ritiene di non dover corrispondere tale importo, in quanto relativo a lavori di copertura

finale di una discarica ancora non completati e il cui costo complessivo eccederebbe l’importo finanziato dalla Regione». Il consigliere di “Salandra nel cuore” ha però contestato il sindaco per «non aver contabilizzato prudenzialmente tale debito, come prevede la normativa». Ha inoltre segnalato la questione alla Prefettura, alla Corte dei Conti e all’Anac (l'Autorità nazionale anticorruzione). In conclusione di puntata, nonostante le diverse vedute tra maggioranza e opposizione, entrambe concordano sulla necessità di risolvere al più presto queste criticità «per il bene della comunità di Salandra». Con il sindaco Soranno che si è detto «fiducioso sulla possibilità di approvare il bilancio preventivo 2022 in equilibrio».


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Attualità

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Il governatore lucano elenca le «azioni concrete» messe in campo dalla Regione per la prevenzione sismica sottolineando l'impegno «a investire in messa in sicurezza del territorio»

Sisma ‘80, Bardi: «Fatti e azioni concrete per onorare il ricordo» «L

a massima attenzione alle attività di prevenzione mediante il costante finanziamento di opere infrastrutturali pubbliche antisismiche, soprattutto nell’edilizia scolastica. Coinvolgimento del mondo della scuola nelle attività di conoscenza ed esercitazioni alla gestione dell’emergenza sismica. Potenziamento della rete regionale della Protezione civile in grado di intervenire in caso di terremoti sia in Basilicata che a livello nazionale ed internazionale. Sperimentazione, con successo, come avvenuto lo scorso 19 settembre, di IT-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico del Dipartimento nazionale e dell’Ufficio regionale della Protezione civile». Sono solo alcune «delle azioni concrete citate dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e «che vedono impegnata, quotidianamente, la Regione Basilicata sul fronte della tutela della popolazione e del patrimonio infrastrutturale dal rischio sismico

che interessa gran parte del territorio lucano e che intendo portare all’attenzione dell’opinione pubblica in occasione del 43° anniversario del devastante terremoto che il 23 novembre 1980 provocò migliaia di vittime e rase al suolo interi paesi in Basilicata e in Campania». «Fatti e impegni concreti - enfatizza il governatore lucano - in memoria delle vittime e che attestano i grandi passi avanti fatti sul tema della sicurezza e della prevenzione». «Solo nell’ultima riunione della Giunta regionale - afferma Bardi - abbiamo stanziato 5.733.672,80 euro destinati ad interventi di miglioramento sismico in vari comuni della regione. Il terremoto del 1980 è una ferita che resterà per sempre nella storia della nostra terra. Il pensiero va alle vittime, ai loro familiari, a chi perse tutto. Il nostro dovere - conclude il presidente della Regione Basilicata Bardi - è non ripetere gli errori del passato ma investire in prevenzione e cura del territorio».

L’intervento del vicepresidente sul 43°anniversario del terremoto del 1980

Fanelli: «Il ricordo della tragedia è per le Istituzioni un dovere inderogabile»

«I __Fanelli

n Basilicata il ricordo della tragedia del terremoto del 1980 è per le istituzioni pubbliche un dovere a cui non si può derogare: il futuro di una comunità si costruisce facendo tesoro delle tragedie del passato e coltivandone la memoria fra le giovani generazioni, così come in questi anni è stato fatto nelle nostre scuole e nelle famiglie». È quanto ha affermato il vicepresidente della Regione Basilicata e assessore alla Salute e Politiche della Persona Francesco Fanelli, prendendo parte, in nome del Governo regionale, alla commemorazione che si è tenuta ieri a Balvano in ricordo del 43° anniversario che il 23 novembre 1980 colpì la Basilicata e la Campania e che a Balvano causò 77 vittime, di cui 66, soprattutto giovani e giovanissime, dovute al crollo della chiesa Madre. «Il ricordo - ha dichiarato Fa-

nelli - riguarda innanzitutto le vittime, alle quali rivolgiamo ancora una volta un pensiero commosso. Ma riguarda anche il grande moto di solidarietà che nelle ore immediatamente successive alle scosse e nei mesi successivi fece emergere i sentimenti e la fattiva operosità del popolo italiano e lucano». «Centinaia di volontari - ha proseguito- accorsero da tutta l'Italia per scavare fra le macerie, uomini dell'esercito e delle Forze dell'ordine, e insieme a loro tante Istituzioni, tante Associazioni, tante persone comuni e soprattutto tantissimi giovani che hanno offerto un importante contributo di solidarietà. Ancora oggi, a 43 anni di distanza, a loro va il nostro ringraziamento. Allora, lo sappiamo, non esisteva la Protezione civile. E proprio da quella esperienza, con il fondamentale apporto di uomini come Giuseppe Zamberletti, negli anni successivi al terremoto del 1980 in Italia è nato il “sistema della protezione civile”, che oggi è un riferimento a livello europeo e che può contare anche sull'impegno costante e disinteressato di un’ampia rete associativa. In Basilicata le associazioni di protezione civile raggruppano tantissimi volontari inter-

venuti anche di recente ovunque ci fosse bisogno del loro aiuto. In Basilicata e altrove». «Questa testimonianza di solidarietà e allo stesso tempo di organizzazione - enfatizza il vicepresidente regionale - è forse l'insegnamento più importante che viene dalla tragedia del terremoto del 1980. Noi lucani non dimentichiamo, ed abbiamo saputo arricchire il patrimonio di valori che fonda l'identità regionale restituendo ad altri la solidarietà che in quella tragica circostanza abbiamo ricevuto». «Il terremoto - ha proseguito Fanelli - è stato seguito dalla lunga e complessa vicenda della ricostruzione, che ha visto i nostri Comuni, pur fra tante difficoltà, impegnati a rinnovare spesso con importanti realizzazioni, i centri storici e il patrimonio abitativo». «È nata inoltre l'Università degli Studi della Basilicata, che cercheremo di difendere e di rendere sempre più attrattiva. Ma non possiamo però dimenticare - ha enfatizzato Fanelli - accanto ad alcune eccellenze industriali come la Ferrero di Balvano, le tante difficoltà registrate nelle politiche di sviluppo del dopo terremoto ed anche l'uso distorto dei fondi pubblici che in molti casi si è verificato. Difficoltà che hanno segnato

L’ANNUNCIO DELL’ASSESSORE REGIONALE ALLE INFRASTRUTTURE

Rischio sismico, Sileo: «Approvati provvedimenti per la prevenzione»

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pprovati in Giunta una serie di provvedimenti cruciali in termini di prevenzione del rischio sismico. Provvedimenti che, in occasione dell'anniversario del terremoto dell'Irpinia, assumono un significato assai rilevante». Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Dina Sileo, che continua: «5.733.672,80 € destinati ad interventi di miglioramento sismico in otto comuni della regione: San Severino Lucano, Oppido Lucano, Baragiano, Grumento Nova, Pescopagano, Chiaromonte, Tramutola e Miglionico. Abbiamo finalmente sbloccato i piani di reinvestimento per le Ater di Potenza e Matera, i cui interventi mireranno alla rifunzionalizzazione degli alloggi e approvato il completamento dei 9 alloggi di edilizia pubblica residenziale nel Comune di Maratea». «A quarantatré anni dal sisma dell’80, un evento che ha segnato profondamente la storia del nostro territorio e la vita di migliaia di persone - rimarca l’assessore Sileo - questi provvedimenti ono una testimonianza tangibile dell’impegno a non dimenticare le lezioni apprese da tragedie passate». i limiti di una classe dirigente e che ancora oggi, in una realtà certamente diversa, ci costringono a confrontarci con i nodi irrisolti della vicenda economica del Sud». «Come governo regionale siamo impegnati da tempo nel tentativo di fronteggiare le emergenze economiche e sociali derivanti dalle crisi degli ultimi anni, per costruire occasioni di sviluppo e di progresso sociale e civile nel rispetto dell'ambiente e della salute. Stiamo lavorando per rafforzare il servizio sanitario, che in tutta Italia è stato messo a dura prova dalla pandemia, puntando sulle eccellenze dei nostri ospedali e sulla medicina del territorio. Inoltre, per la prima volta i cittadini lucani stanno ricevendo i benefici diretti delle estrazioni petrolifere e stanno diventando protagonisti della transizione energetica. Cerchiamo anche di migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione, la sua capacità di spendere bene i fondi pubblici. E soprattutto - ha rimarcato Fanelli - non sottovalutiamo il tema della prevenzione dai rischi naturali,

che cerchiamo quotidianamente di tradurre in scelte di governo. La vicenda del terremoto del 1980, e le successive emergenze che abbiamo affrontato in tutti questi anni, ci hanno insegnato che la gestione dei rischi naturali è un tema essenziale delle politiche pubbliche, ad ogni livello istituzionale. Insieme alle amministrazioni locali ed alle nostre comunità cercheremo di affrontarlo con dedizione e impegno. Il terremoto di quel 23 novembre del 1980 rimarrà per sempre una ferita aperta in tutti noi. Ma come spesso accade, la resilienza che scaturisce dalle tragedie può essere fonte di sviluppo, miglioramento e crescita. Oggi siamo qui non solo per ricordare e onorare quanti in quel tragico giorno persero la vita, i propri cari, le proprie case, ma anche per continuare a custodire il ricordo e per trasformarlo in un momento di confronto e di utilità rispetto alla gestione delle emergenze e alla cultura della prevenzione pur restando sempre consapevoli della nostra fragilità umana», ha concluso Fanelli.


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Il presidente del Consiglio regionale sulla ricorrenza del sisma che colpì anche la Basilicata nell’80: «Un momento di grande dolore che ha lasciato un segno indelebile»

Cicala: «Come Istituzioni dobbiamo continuare a lavorare per rendere le nostre regioni più sicure» «A

43 anni di distanza dal terremoto che ha colpito la Basilicata, ricordiamo con dolore e commozione le vittime di quella tragedia. Un evento che ha sconvolto la vita di migliaia di persone in tutto il Sud, lasciando un segno indelebile anche nella nostra regione». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala. «Quella tragedia - ha aggiunto - ha messo a dura prova la nostra comunità, ma ha anche dimostrato la grande forza e la resilienza dei lucani. Il terremoto del 1980 è stato un momento di grande dolore, ma anche di grande

solidarietà. In quei giorni, la Basilicata ha ricevuto l'aiuto di tutto il Paese, che si è stretto attorno a noi in un grande abbraccio. Un aiuto che non dimenticheremo mai». «Come istituzioni - ha ripreso il presidente del Consiglio regionale della Basilicata - dobbiamo continuare a lavorare per rendere le nostre regioni più sicure, perchè il rischio sismico è sempre presente». «Il Consiglio regionale della Basilicata - ha concluso Cicala - è impegnato in questo percorso, e continuerà a dare il suo contributo per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela del nostro patrimonio».

Il segretario provinciale dell’Ugl Matera commemora il terremoto in Basilicata del novembre 1980

Giordano: «La memoria è rivolta alla comunità lucana»

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uarantatrè anni fa, Giuseppe Zamberletti venne designato commissario per il terremoto in Basilicata. Fu il presidente più amato dagli italiani ad aiutarlo a far nascere la Protezione Civile, quel dipartimento che

oggi lavora senza sosta in tutte le aree colpite da calamità. Ci volle la catastrofe come il terremoto della Basilicata per far capire alla politica che serviva organizzare un corpo di volontari stabile nel prendersi cura della terra inquieta d’Italia e dei suoi abitanti». Lo dice il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano a margine del direttivo provinciale territoriale svoltosi nella sede Utl Matera che rivolgendosi alla Protezione Civile, ricorda quanto fece in Basilicata il 23 novembre 1980 dove morirono migliaia di persone.

«La memoria indelebile è rivolta alla comunità lucana, colpita dal devastante sisma. Grazie alla Protezione Civile sembrerebbe tornata la normalità a 43 anni dall’evento anche se c'è in qualcuno ancora viva la speranza che ci si ricordi dei tanti che aspettano una ricostruzione mai giunta, ma soprattutto il desiderio che le parole evidenziate dal compianto presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini, non debbano tornare a vivere sui giornali di altre zone del nostro Paese che ancora soffrono, lottano e vogliono giustizia».

IL RICORDO E IL SOLLECITO DEL CONSIGLIERE REGIONALE TREROTOLA

Terremoto dell’80, l’appello «per più sicurezza antisismica»

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onostante siano trascorsi 43 anni, le parole sono insufficienti ad esprimere l’enorme dolore per il drammatico evento tellurico del 23 novembre 1980, che colpì profondamente le nostre esistenze e stravolse le nostre vite». È quanto afferma il capogruppo consiliare “Prospettive Lucane” della Regione Basilicata Carlo Trerotola che in una nota prosegue così: «Soprattutto per chi, come me, da giovane studente universitario che allora viveva a Balvano, ha visto con i suoi occhi scomparire sotto le macerie tantissime persone che conosceva e fu partecipe dello straziante dolore collettivo di una comunità, che poi, con coraggio e determinazione, ha saputo rialzarsi e rinascere». «Ai nostri morti - prosegue Trerotola - va il ricordo più profondo e sincero, alle nostre comunità il ricordo perenne di un evento che ha segnato la storia dei nostri territori». «Alla luce di quella terribile esperienza e del celebre titolo di giornale che disperatamente invocava le istituzione a “fare presto” nelle azioni di aiuto e di soccorso - conclude il capogruppo consiliare “Prospettive Lucane” della Regione Basilicata Trerotola - mi auguro che sempre più, sia a livello nazionale che regionale, si presti attenzione alla sicurezza antisismica del patrimonio edilizio e si affrontino con oculatezza e tempestività le situazioni d’emergenza».

«Restituiremo alla comunità un luogo per lo sport e la socializzazione, ma continuerà a portare lo stesso nome, a memoria»

Bella, 400mila euro per la “riqualificazione ambientale e rigenerazione dell’ex campo sportivo XXIII Novembre”

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ncora lavori di riqualificazione sul territorio comunale di Bella, da dove l’Amministrazione guidata dal sindaco Leonardo Sabato, questa volta annuncia un provvedimento particolare e sentito, in coincidenza con l’anniversario del ricordo del terribile terremoto del 1980. «A 43 anni dal sisma dell’Irpinia ricordiamo quei terribili istanti e i difficili mesi che seguirono. Quell’evento cambiò per sempre la vita di tutti noi che, seppur non piangendo vittime, abbiamo dovuto ricostruire le nostre casa rase al suolo - asserisce Sabato - Oggi, a memoria di quegli istanti, annunciamo con gioia l’inizio dei lavori presso l’ex campo sportivo “XXIII Novembre”». Si tratta, come dicevamo in apertura, di un «luogo simbolo per la Comunità bellese, simbolo di quei momenti, dei primi aiuti ma anche della resilienza e della volontà dei cittadini di Bella di ricostruire e ricostruirsi». Così il primo cittadino entra nel merito: «Da pochi giorni infatti sono stati consegnati i lavori di “Ri-

qualificazione ambientale e rigenerazione dell'ex campo sportivo XXIII Novembre attraverso la realizzazione di un’area verde attrezzata e pista ciclabile”, per un importo complessivo di 400.000,00 euro. Un’opera importante che non solo mira a riqualificare l’ingresso del nostro paese ma che consegnerà alla cittadinanza un luogo dove praticare l’attività sportiva e vivere momenti di aggregazione e serenità all’area aperta». Cosa prevede il progetto, è presto spiegato dagli amministratori: «Oltre ad una pista ciclabile ed un’area a verde, anche un campo da gioco, un anfiteatro, una zona pump track, un percorso jogging e alcune attrezzature per la pratica dello sport all’aperto. Nei giorni scorsi il sindaco aveva annunciato anche interventi per la Piazza Plebiscito che «entro la fine dell'anno avrà un nuovo accesso pedonale con il parcheggio pubblico- area camper di Viale Kennedy. Una soluzione progettuale che ci consentirà, finalmente, di inaugurare il nuovo parcheggio- area camper adeguatamente urbanizzato

e di migliorare la gestione del traffico e della sosta in Piazza Plebiscito -conclude sul tema SabatoL'intervento è stato già approvato con delibera di Giunta Comunale». Infine, tornando sulla riqualificazione dell’area dell’ex campo sportivo l’Amministrazione conclude: «Contiamo di restituire il nostro XXIII Novembre adeguatamente riqualificato entro la prossima estate. Continuerà però a portare questo nome, “XXIII Novembre", a memoria». EMACAL


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L’iniziativa per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne si terrà presso la sede potentina del sindacato

Cgil Basilicata: «Basta femminicidi! Facciamo rumore. Per Giulia, per tutte» I

n occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Cgil Basilicata lancia un grido d’allarme: “basta femminicidi!”. Con l’iniziativa “Facciamo rumore! Per Giulia. Per tutte”, la Cgil Basilicata intende ribadire che «le politiche del Paese devono cambiare per contrastare la piaga della violenza di genere». L’appuntamento è questo pomeriggio, alle 16, nella sede Cgil di via del Gallitello a Potenza. «I numeri sono agghiaccianti: 107 femminicidi in Italia nel 2022, una donna uccisa ogni tre giorni. - si legge in una nota la Cgil Basilicata - È ancora diffusa la cultura del possesso e del dominio sulla donna. Cambiare è necessario per non continuare a piangere vittime come Giulia». «Lavoro precario, divari occupazionali e salariali impediscono l’emancipazione femminile. - continua la nota - Servono investimenti per garantire lavoro e salari dignitosi alle

INIZIATIVE A POTENZA ALL’UNIBAS E A MATERA IN PIAZZA

“Questo non è amore” è la campagna della Polizia di Stato donne. In Basilicata il 36,3% delle giovani è disoccupato e solo l’11,8% delle assunzioni femminili è a tempo indeterminato». «Secondo Istat, 1,5 milioni di donne in Italia hanno subito molestie sul lavoro. Anche la Basilicata, pur con dati migliori della media, non è immune dal fenomeno. I sindacati chiedono un approccio sistemico al Governo: educazione all’affettività nel-

le scuole, formazione per operatori e magistrati, incentivi per le vittime, fondi per i centri antiviolenza. Bisogna tutelare i diritti e la libera scelta delle donne» prosegue la Cgil che «continuerà a mobilitarsi, a partire dal 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne. L’obiettivo è costruire un Paese libero da violenza e discriminazioni di genere».

Promossa dall’associazione “Donne Armentesi”, all’iniziativa parteciperà anche la consigliera regionale di parità

Ad Armento verrà inaugurata domani la panchina rossa

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ono oltre 100 le donne che, focalizzandoci nell’attimo in cui scrivo, sono state uccise nel corso del 2023. Vittime, tutte, di femminicidio che, come suggeriva la scrittrice Michela Murgia, non indica e non dovrebbe indicare il sesso della vittima ma bensì il motivo per cui essa è stata uccisa. Domani, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle

donne, tante saranno le iniziative promosse dai vari comuni. Come ogni anno l’Associazione “Donne Armentesi” continua a tenere alta l’attenzione sul tema della violenza sulle donne inaugurando, domani ad Armento, la Panchina rossa, simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, strappata via dalla violenza patriarcale. La panchina verrà installata alla Fontana Lunga e sarà benedetta dal Parroco Don Francesco Barbarito alle ore 11:00. Introdurrà al tema Antonella Simone, presidente dell’associazione“Donne Armentesi”. Alla manifestazione interverranno Ivana Pipponzi, Consigliera Regionale di parità effettiva e Rossana Mignoli, Consigliera Regionale di parità vicaria. Seguiranno i saluti istituzionali del Consigliere Regionale Nario Aliandro e dellaSindaca di Armento, Maria Felicia Bello. ANNA TAMMARIELLO

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n vista della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che ricorre il 25 novembre, sono tante le iniziative messe in campo dalla Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale a testimonianza di un impegno quotidiano che mira non solo al contrasto del comportamento criminale, ma anche alla prevenzione del fenomeno della violenza di genere. Da diversi anni la campagna di sensibilizzazione ed informazione della Polizia di Stato “…..QUESTO NON È AMORE” rappresenta uno strumento concreto di ascolto e di divulgazione. È proprio in quest’ottica che a Potenza, presso il Campus Universitario di Macchia Romana, la Polizia di Stato ha incontrato gli studenti dell’Ateneo. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, per coinvolgere i giovani in un percorso di educazione all’eguaglianza ed al rispetto del genere fondamentale per il contrasto alla violenza contro le donne. Allo stand allestito per l’occasione presso l’Unibas sono intervenuti anche il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, il Questore Giuseppe Ferrari ed il Rettore dell’Università Ignazio Marcello Mancini. Domani la Polizia di Stato di Matera sarà in Piazza Vittorio Veneto per incontrare, informare e sensibilizzare i cittadini sul grave fenomeno sociale della violenza di genere. Personale specializzato in servizio presso la Divisione Anticrimine, la Squadra Mobile, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e l’Ufficio Sanitario Provinciale, sarà in piazza dalle 10 alle 14 per costituire un “punto di contatto avanzato”, allo scopo di fornire informazioni, di instradare e aiutare le vittime a sottrarsi alle violenze e agli atti persecutori che sono costrette a subire. Denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di farlo, assicurando loro le risposte necessarie in termini di sicurezza e di protezione.


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Le cifre dei primi nove mesi del 2023, sono stati illustrati in una conferenza stampa dalla presidente Marroccoli

Il report di Telefono donna: quest’anno in 98 hanno contattato il centro antiviolenza

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al 1 gennaio al 31 ottobre scorso, sono state 72 le schede aperte dall’associazione “Telefono Donna - Centro Antiviolenza”, alle quali si aggiungono 26 telefonate di donne che hanno richiama-

to, per un totale di 98 contatti che rappresentano un calo del 30 per cento rispetto ai 144 casi del 2022, registrati però al 31 dicembre. Sono questi i numeri dell’Associazione “Telefono Donna” presieduta da Cin-

zia Marroccoli nata per dare supporto, ascolto e sostegno alle vittime di violenze ma anche per intervenire, serpe su chiama delle interessate, ai primi segnali di comportamenti che potrebbero sfociare in casi di violenza, avvalorando il carattere preventivo del lavoro svolto. Il report con i numeri delle attività svolte quest’anno, è stato presentato ieri mattina nella libreria Ubik di Potenza. E sono state 35 le «prese in carico», 24 delle quali nella fascia d’età più soggetta, ossia dai 34 ai 49 anni. Undici i casi provenienti da Potenza e 20 dal Potentino, mentre due sono arrivati da Matera e altrettanti dalla provincia: di questi casi, gli autori della violenza sono in 26 situazioni determinate dal marito o dall’ex marito. Mentre in termini di lavoro dieci donne sono disoccupate e sottoposte anche alla dipendenza economica. «A tal fine - ha detto Marroccoli - è stato aperto anche uno sportello lavoro attraverso il quale abbiamo previsto borse lavoro e doti di autonomia per la fuoriuscita dal centro per arrivare a una indipendenza economica futura».

L’INTERVENTO Oltre gli schieramenti: la violenza sulle donne è un problema culturale che ci riguarda tutti

Lilli ed Elly contro Giorgia Ancora Eva contro Eva

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DI ANTONELLA P ELLETTIERI

n femminicidio è diventato politica: comincia la nota giornalista Lilli Gruber che definisce il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “un’espressione della cultura patriarcale”. Immediata la risposta della premier Meloni che diffonde una foto di famiglia di sole donne e che dovrebbe significare che essendo cresciuta solo con la mamma e la sorella, non ha conosciuto la cultura patriarcale. In realtà io conosco molte donne maschiliste che io definisco appartenenti a una nuova forma di matriarcato, quello delle donne contro le donne, il famoso Eva contro Eva, Lilli contro Giorgia. E a me questo porta sofferenza acuta, le donne hanno lottato moltissimo per raggiungere i risultati che hanno portato Lilli e Giorgia a occupare ruoli di prestigio sociale che, cento anni fa, erano impossibili da pensare. Un poco alla volta le donne ce la stanno facendo, si chiamava, negli anni ’70 e ’80, l’emancipazione della donna che implicava allontanarsi da quelle idee del passato quando le donne do-

vevano stare a casa a curare la famiglia, raramente studiavano, inesistenti le carriere professionali o politiche. Fino al 1963 le donne non potevano avere incarichi nella magistratura perché il ciclo mestruale le rendeva nervose una settimana ogni mese: mia nonna mi diceva che non potevo aiutare a “fare le conserve, la salsa” se avevo il ciclo perché rendevo acido il pomodoro! Credenze popolari legate a una educazione maschilista della mia nonna che era donna pure lei come la mamma di Giorgia. Poi, un poco alla volta, i primi esempi che rivoluzionano i luoghi del potere, i luoghi della cultura, le professionalità. Non più il delitto d’onore abolito solo nel 1981 e il matrimonio riparatore. Non conosco casi di delitti d’onore al contrario, cioè una donna che uccide un uomo per onore perché l’uomo non doveva essere illibato. Non vedo differenza fra chi indossa un burka e chi non può mettere una minigonna o una scollatura: il principio è uguale non bisogna provocare negli uomini pensieri legati al sesso e al desiderio. I capelli, in particola-

re, devono essere nascosti sotto i burka ma anche sotto i veli, non devono ondeggiare, meglio corti per le donne di una certa età. Sappiamo che effetto potrebbero avere su alcuni assassini se pensiamo a Danilo Restivo e alle sue vittime e a tutte le donne a cui li ha tagliati ovunque in Europa. A me queste diatribe politiche spaventano e non poco in primis perché ho subito violenza psicologica sia da parte degli uomini sia da parte delle donne ma posso affermare con sicurezza che quelli che definiamo femminicidi sono omicidi di donne fatti da uomini, quasi sempre mariti e compagni. Qualcosa non funziona nel rapporto fra i due sessi poiché l’uomo, il maschio non si è ancora abituato a queste nuove trasformazioni della donna. Ovviamente non tutti gli uomini ma molti sono legati a una educazione che nasce da abitudini e tradizioni sociali, politiche centenarie. Se pensiamo che in Spagna Re Felipe e la regina Letizia hanno generato due figlie femmine che non potrebbero diventare regine se nascesse un terzo figlio maschio perché si preferisce il ramo maschile a quello femminile. Si chiama patriarcato? Chissà ma una cosa è certa Eleonora sarà la seconda regina della storia di Spagna dopo

Isabella di Castiglia che finanziò Cristoforo Colombo e il suo sogno di raggiungere l’India in senso inverso. Noi donne abbiamo un destino segnato da molti soprusi e angherie ma sia ben chiaro che sono molte le donne che subiscono questo tipo di educazione maschilista e la accettano perché fa parte della loro appartenenza familiare ed educazione. Spero solo che i supporter di Giorgia e di Elly e Lilli si sottraggano da tutto questo chiasso e vociare che si legge sui social e si vede in TV. Nessuno parla più della giovane vittima, sono passate in secondo piano le 20 coltellate subite da una giovane donna che doveva laurearsi dopo qualche giorno. E all’assassino non piaceva che la sua (ex) fidanzata si laureasse prima di lui: una donna non può superare un uomo nel talento? Ecco, questa è la differenza fra questo femminicidio e gli altri: non ci sono motivi di possesso, gelosie e rifiuti sessuali? Come si chiama questo tipo di invidia? Maschilismo? Machismo? O cultura patriarcale? Io non lo so ma so con sicurezza che, nel frattempo, sono state assassinate altre donne dai loro compagni e mariti. Insomma il delitto d’onore esiste ancora e si punisce, spesso, accusando l’assassino di infermità mentale.


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LÊapprofondimento LA RUBRICA

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L’appuntamento con una ricerca dialogica su Comunità cariche di “risorse”

In 6 Comuni con occhi dell’alterità femminile per il 25 novembre L’intento della Rubrica è quello di costruire un dialogo possibile con i nostri lettori, sui diversi aspetti e visioni del nostro vissuto quotidiano su cui spesso non ci soffermiamo ma che orientano le scelte e determinano il vissuto delle singole persone e/o dell’intera comunità. Lo facciamo attraverso i 131 Comuni della nostra Regione. Un dialogo promosso secondo quel modello socratico di ricerca e di indagine “critica”. Ad orientarci le seguenti domande: Che tipo di Comunità stiamo vivendo? Come vorremmo le nostre Comunità? Possiamo definirci Comunità felici? Abbiamo consapevolezza del nostro essere cittadini globali? Quale umanesimo lasciamo in eredità?

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DI MARIA DE CARLO*

e donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società». Con questa citazione di Rita Levi Montalcini commemoriamo la Giornata di domani, 25 novembre, contro la violenza sulle donne. Ne abbiamo parlato (cfr. 18 novembre e 25 novembre 2022) invitando le istituzioni ad attivarsi per un Centro di aiuto per uomini maltrattanti. Ed è di questi giorni la notizia di uno sportello di ascolto, presso il Comune di Potenza, a cura della cooperativa Adan. Un inizio. Speriamo che si possa arrivare ad un Centro di aiuto regionale che diventi punto di riferimento anche per le regioni limitrofe. L’alterità e la differenza di genere fanno ricche e belle le nostre Comunità. Giusto un accenno per incuriosirvi. Pietrapertosa. Noto per il volo dell’Angelo che lo collega con Castelmezzano. Tante le attrazioni e le attività, come l’accoglienza di questi giorni (nell’ambito dell’Anno delle radici italiane 2024) di una delegazione di turisti provenienti dal Messico e dagli Stati Uniti. E di donne vanta Lucia Lauria, morta nel 2009 all’età di 113 anni e 116 giorni, riconosciuta come la donna più anziana d’Europa. Ci piace ricordarla perché nella vita ha dovuto affrontare tante difficoltà, dalle tragedie delle due guerre, alla perdita di un figlio, miseria e fatica nella terra. Rappresenta uno spaccato di storia che ha accomunato le donne lu-

cane forti e guerriere. Altro suggestivo borgo è Castelmezzano di origine normanna con le sue case di pietra incastonate nella roccia. Oltre al volo già citato, presto ci sarà la slittovia. Di particolare interesse anche la sagra du’ Masc’. E sulle donne interessante l’inchiesta “Donna di Castelmezzano” a cura dell’etnologo e antropologo Ernesto De Martino, condotta dal 15 maggio al 4 giugno del 1957, all’interno del trattato “Sud e magia”. Ha dato i natali alla pittrice Teri Volini che ad essa dedica il suo primo ciclo pittorico “La Montagna stregata”. Volini ha vissuto in Francia. Milano è tappa di una mostra permanente di opere. “Essere uno con la terra” è un percorso in difesa della natura. Nota la sua attività di saggista in qualità di presidente del Centro Arte e cultura Delta, mentre nelle poesie “canta il valore femminile originario, la sua sacralità, bellezza e creatività”, come lei stessa dichiara. Andiamo a Rivello, con le sue 23 chiese, la tradizione artigiana della lavorazione del rame, ferro, cuoio e lana, la sua birra artigianale Bykes e il Parco avventura. Di Rivello l’attore e regista Ulderico Pesce per lo spettacolo: “Corpi di donna: Dante 5”, con riferimento al tema del femminicidio, dove ricorda la già citata Ferrara, nonché gli spettacoli di questi giorni dedicati ad Elisa Claps. Sempre di Rivello Antonella Armando, che ha fatto del suo hobby una professione artistica con dipinti su tela e carta, sulla porcellana fredda da lei modellata e decorata. E nel raccontarsi dice di sé (da un sito dedicato): «Mi sento a tutti gli effetti un’artigiana che prova a suscitare emozioni con le sue creazioni in chi le ammira e, solo da questo punto di vista, credo che il lavoro di artigiano possa essere paragonato a quello dell’artista, che punta anch’esso a comunicare pensieri e sensazioni e suscitare emozioni». Ci trasferiamo a Grumento Nova, con il suo giardino botanico e laboratori esperienziali che si terranno nella mattinata di domani, sabato 25. Fascino immenso per la sua area archeologica (e dei reperti dalla Preistoria al medioevo). Applausi alla Compagnia teatrale “Le Voci di dentro”. È il paese che ha dato i natali (1667) alla poetessa e mecenate italiana, Aurora Sanseverino, donna che studiò e si appassionò alla poesia. Ebbe due figli. A Napoli, dove si

trasferì, nel suo salotto letterario ospitava poeti, musicisti e pittori. Fece del teatro e si occupò di orfane e di istruzione per i fanciulli. Amava anche la caccia ai cinghiali. Ad agosto l’appuntamento “Aurora sotto le stelle”. Complimenti, inoltre, alla Pro Loco per la 1 edizione del Concorso nazionale di poesia “Haiku” (si potranno inviare le poesie fino al 31 dicembre p.v.). Passiamo a Forenza. Nota per “La leggenda dei Templari”. Complimenti per il Prins, lo sportello di pronto intervento sociale per l’assistenza tempestiva e di particolare emergenza per minori, adulti, anziani, disabili o stranieri. Grande l’attività artistica di Mario Brienza. Di rilievo poi la poetessa, scrittrice e saggista Anna Santoliquido nata a Forenza nel 1948. Vive a Bari ed è impegnata con tante attività, come i laboratori di

poesia nelle scuole. Le sue liriche sono tradotte in circa venti lingue. È la fondatrice del Movimento internazionale “Donne e Poesia”. Infine, Stigliano con il Parco della Mandarra, il pistacchio, la pasta, il Festival internazionale di street art e il canale youtube “Custodi di memorie”. Luogo della pittrice e acquarellista Gianna Bentivenga, nata nel 1975, socia fondatrice dell’associazione InSigna di Roma per la divulgazione e realizzazione di libri d’artista e grafica d’arte. Il suo libro d’artista “Insettario” (ed. Insigna) si trova presso la Biblioteca palatina e Galleria nazionale di Parma. Nel 2014 l’Albertina di Vienna acquista la sua grafica Teriomorfismo. In Italia e all’estero, le sue opere sono note. Parafrasando una nota pubblicità: “Che mondo sarebbe senza le donne!”. *COUNSELOR FILOSOFICA


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Dodici sono quelli indicati nella sezione relativa a quanto svolto dall’inizio della carriera ad oggi e quindici per la sezione delle attività svolte solo nel 2022

I ricercatori dell’Unibas nella classifica mondiale della “Stanford University” I

ricercatori dell’Università degli studi della Basilicata rientrano nella classifica mondiale realizzata ogni anno dall’Università di Stanford in California, e pubblicata nella rivista scientifica “Plos Biology”: 12 sono i ricercatori lucani indicati per la sezione relativa a quanto svolto dall’inizio della carriera al 2022, e 15 quelli per la parte relativa alle attività svolte nel singolo anno 2022. Il report è stato realizzato estraendo dati bibliometrici da “Scopus”, uno tra i database di articoli scientifici più utilizzati al mondo. La classifica è effettuata suddividendo le ricercatrici e i ricercatori in 22 campi scientifici e 174 sottocampi secondo la classificazione standard “Science-Metrix”. Per ogni ricercatore viene valutato il suo impatto scientifico mediante il numero di citazioni e l’h-in-

dex (un indice che racchiude sinteticamente informazioni riguardo sia le citazioni che il numero di lavori pubblicati). Inoltre, vengono calcolati altri indicatori, detti cscore, che misurano la ri-

levanza delle pubblicazioni, tra cui il numero di autori e la posizione dell’autore analizzato (se primo autore, secondo autore, etc). La selezione è stata effettuata considerando i mi-

gliori centomila scienziati tramite il “c-score”, e i ricercatori nel top 2% relativamente al sottocampo in cui operano. In totale sono stati dunque selezionati circa 210 mila ricercatori su un totale di

oltre sei milioni di scienziati a livello globale. I ricercatori e le ricercatrici dell’Università degli studi della Basilicata nella “World’s Top 2% Scientists” con la rispettiva area scientifica sono: nella categoria “Per il 2022”; Adriano Sofo, Donatello Cardone, Angelo Masi, Sergio G. Longhitano, Hazem S. Elshafie, Eugenio Parente, Fabio Napolitano, Maurizio D’Auria, Paolo Renna, Francesco Di Capua, Patrizia Falabella, Luca Pallotta, Katia Genovese, Francesco Scorza, Aldo Bonfiglioli. Mentre nella categoria “Per la carriera”: Innocenzo G. Casella, Maurizio D’Auria, Donatello Cardone, Adriano Sofo, Valerio Tramutoli, Fabrizio Caccavale , Paolo Renna, Angelo Masi, Fabio Napolitano, Maria Anna De Rosa, Katia Genovese, Vito Antonio Cimmelli.

PRESENTATO PRESSO LA LIBRERIA RIZZOLI A VERONA, L’OPERA AUTOBIOGRAFICA DI “UNA DELLE VOCI PIÙ AMATE DELL’ITALIA”

Gigliola Cinquetti incanta tutti con “A volte si sogna”

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ercoledì sera presso la libreria Rizzoli di Verona in via quattro spade, si è tenuta la presentazione del libro di Gigliola Cinquetti, “A volte si sogna” edizione Rizzoli. Un sorprendente romanzo autobiografico in cui una delle voci più amate dell’Italia, per la prima volta si racconta. In modo coinvolgente svela al pubblico il proprio variegato mondo interiore, la personalità appassionata e l'attitudine sempre curiosa e combattiva. Appena dopo il Festival di Sanremo 1964, l'anticonformista Luigi Tenco si avventa con veemenza sulla giovanissima vincitrice che ha appena sbaragliato tutti con la sua voce limpida e potente, e con la sua

innocente freschezza, ancora in boccio, cantando Non ho l'età. Ma è davvero, quella ragazza di Verona, "falsa, ipocrita, perbenista"? Per la prima volta, in questo sorprendente romanzo autobiografico, Gigliola Cinquetti svela al pubblico il proprio variegato mondo interiore, la personalità appassionata e combattiva, l'attitudine sempre curiosa. È un racconto letterario, coinvolgente, larger than life, in cui una ragazzina, camminatrice e lettrice accanita, innamorata dell'Iliade, dopo anni di lezioni pomeridiane di musica si ritrova proiettata nell'Empireo del successo, inconsapevole della società che la circonda e soprattutto delle etichette che le cuciono

addosso. Da chi la giudica retriva e antipatica a chi la vede come una madonna, arrivando a metterle un neonato in braccio. Come trascinata da un fiume in piena, lei, con le sue canzoni, comincia a girare il globo dalla Francia al Giappone, dalle cascate del Niagara al Cile. Ed è proprio questo peregrinare ad aprirle la mente, a formarle opinioni politiche. Perché tutto può avere un significato politico, spesso per lei anche scomodo. Nel frattempo la vita si prende la propria parte: lei incontra Luciano, prima scandaloso convivente more uxorio, poi marito amatissimo e padre dei suoi figli. C'è chi nasce e c'è chi muore. Ma la malìa del suo canto è la costante di tutto.


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Il contributo del Progrramma Operrati ativo del Fondo Sociale Europeo alll’occupazione, alll’’inclusione e alla formazione in Basilicata Accoglienza partecipanti

La testimonianza dei protagonisti

Saluti istituzionali e apertura dei lavori

La percezione del Fondo Sociale Europeo in Basilicata da parte dei potenziali EHQHƬFLDUL GHVWLQDWDUL

Vitto Barrdi - Presidente Regione Basilicata

Rossella Tost Tostto - Datacontact

Gli Highlights del Programma Operativo FSE Basilicata 2014 - 2020 Alfonso Morvillo o - Direzione Generale per la programmazione e la gestione GHOOH ULVRUVH VWUXPHQWDOL H ƬQDQ]LDULH

Il contributo di alcuni interventi al conseguimento degli obiettivi del Programma ASSE I

Fondo Microcredito FSE 2014-2020

La nuova prrogr ogrrammazione 2021-2027 Dorriano Pittta a 8ƯFLR $XWRULW» GL *HVWLRQH dei Programmi Operativi FSE Basilicata

Chiusura dei lavori Vitto Barrdi dii - Presidente Regione Basilicata

moderra: Massimo Brancatii, giornalista

Gabrriella Megale e - Sviluppo Basilicata

ASSE II

Percorsi del Fondo Sociale per il welfare Donato Del Corso Corso - Direzione Generale per la salute e le politiche della persona

ASSE III

Destinazione Giovani &DQLR $OƬHUL 6DELD - Direzione Generale per lo sviluppo economico, il lavoro e i servizi alla comunità

Ingresso libero previa registrazione

28 novembre 2023 ore 9.30 Capp Cappella dei Celestini - Largo Duomo, Potenza Autorità di Ge Gestione POR FSE Basilicata Ba 2014-2020 Region gi e Basilicata | Direzione Genera e le per la Programmaziione e la Gestione delle Risorse Strumentali e Finanziarie


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