IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
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ECOSISTEMA URBANO TRA LE CRITICITÀ TROPPO CEMENTO, MOLTE MACCHINE E SERVIZIO TRASPORTI NEGATIVO
Matera scivola, Potenza affonda
Performance ambientali: il capoluogo al 79° posto in Italia, la Città dei Sassi al 55esimo
Servizio a pagina 9
reGIonALI Italia Viva ago della bilancia: un centrista come candidato presidente darebbe la certezza della vittoria al cdx
Sondaggio Swg, il Gen vince Bardi (42-46%) prevale su Chiorazzo (34-38%): “lontano” Pittella da solo (6-10%) _
LA RIFLESSIONE
Centro zona franca, San Michele e giovani: scatta altra denuncia Dal San Carlo alla farmacia di via Lazio: cinghiali a spasso
Una donna governatrice, dimenticata la proposta?
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DI PARIDE LEPORACE
na donna come presidente della regione Basilicata. La prima come Giorgia Meloni a Palazzo Chigi o Elly Schlein al Nazareno. Quella che rompe il tetto di cristallo in una Regione che ha una vocazione politica maschilista per presenze in Consiglio regionale e ai vertici dei partiti di ogni orientamento. Destra e sinistra copione uguale. Nella maggioranza uscente i nomi in campo sono quelli del governatore Bardi, dell’ex senatore (...)
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Da 1 vale 1 a una poltrona vale l’altra ■ continua a pagina 5
M. Dellapenna alle pagine 2 e 3
M5S, l’elettorato c’è ma con stime in costante calo: le esperienze politiche hanno inciso
MATERA AGENTE PENITENZIARIA PRESO A PUGNI IN CARCERE
Pignola, l’auto di un Carabiniere a fuoco: accreditata pista dolosa
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La vignetta di M. Bochicchio
POTENZA
F. Devoti a pagina 4
(foto Mattiacci)
Servizi ■ alle pagine 15 e 18
■ A. Pace
a pagina 13
IL RICONOSCIMENTO
I medici Cantore e Montemurro rendono fiera la Basilicata: a Boston ricevono titolo Facs, il più importante per i chirurghi
■ Servizio
a pagina 11
_ SCANZANO JONICO
Cariello rilancia il territorio con la troupe di Mudù De Santis: «Tante risate e divertimento»
■ G. Limone
a pagina 19
_ ECONOMIA RURALE
Multifunzionalità, agriturismo e fattorie didattiche: delegazione Fao accolta dall’Alsia sulle strategie lucane ■ Servizio
a pagina 6
BOCHICCHIO E LA POLITICA SENZA CORAGGIO
i sa che nessuno ha in tasca la verità che appartiene per diritto di nascita e di residenza ai cieli e non certo alle schiere evangeliche qui sulla terra ed è per questo che con l’anima laica ed il tacco d’ironia spesso tocchiamo le cose per come le vediamo, sbagliando o azzeccando che sia, ma in leggerezza e mai col facile moralismo. Così quando è stato nostro dovere non abbiamo esitato a difendere Lorenzo Bochicchio dagli assalti dei capetti napoletani della Regione, saltellando peraltro di gioia per quanto fosse bella e promettente quella levata di scudi bipartisan e di difesa vera
non solo del suo onore stesso, ma del suo buon lavoro di manager dell’Asp. Ora però a distanza di tempo e col senno di poi dobbiamo ammettere che per via d’un carattere alla camomilla e senza particolari ambizioni di coraggio Bochicchio è riuscito nell’impresa di autoepurarsi, smentendo l’iconografia che pure tantissimi sindaci, consiglieri regionali, sindacalisti di destra e sinistra gli avevano appiccicato per fare ciaone a Bardi e dare un tocco di sale e di merito alla sfida col predestinato Angelo Chiorazzo. Scrive Alessandro Manzoni: “Il coraggio uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.
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Primo Piano
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Tra Bardi e Chiorazzo non ci sarebbe proprio partita. Il Generale lucano in vantaggio
Swg: il centrodestra vincente in Basilicata
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Ago della bilancia è Italia Viva. Un centrista come candidato Presidente darebbe la certezza della vittoria al cdx
DI MASSIMO DELLAPENNA
n una sfida tra Bardi e Chiorazzo non ci sarebbe proprio partita. Il sondaggio di Swg parla chiaro e la matematica non ammette molte opinioni. Il Generale, secondo il più importante istituto demoscopico italiano, avrebbe un distacco di quasi dieci punti sul candidato della Lista dei Vescovi anche se fosse supportato dall’intera coalizione di centrosinistra. Il sondaggio, reso noto da Swg, è il risultato di oltre 1000 interviste a cittadini lucani cui hanno chiesto chi voterebbero se si votasse domani. Il primo partito del centrodestra sarebbe Fratelli d’Italia con un risultato intorno al 21% che si giocherebbe il primato assoluto con il Pd stimato al 19%, ottimo il risultato di una eventuale lista Bardi che raccoglierebbe intorno al 7%. Tutto scontato dunque? Partita già chiusa? In parte sì. A quanto pare i lucani non avrebbero alcuna voglia né di consegnare la Regione al vecchio blocco di potere
__Bardi e Chiorazzo. Nelle foto sotto: Pittella e Follia
né di consegnarla a guerriero di Lauria, Chiorazzo. raggiungerebbe una forbice compresa tra AZIONE l’8 e il 10%., risultato E PITTELLA che potrebbe essere IN DOPPIA CIFRA anche più ampio quaIl sondaggio parte dal lora il suo progetto, posizionamento auto- come sembrerebbe da nomo di Azione con alcuni movimenti che una candidatura a Pre- abbiamo registrato nei sidente di Marcello giorni scorsi, si allarPittella. Il Partito di gasse a forze moderaCalenda, guidato dal te provenienti da For-
za Italia. Sicuramente conoscendo il carattere e lo spessore politico di Pittella è improbabile che accetti supinamente la presidenza di Chiorazzo e, quindi, lo scenario di una candidatura indipendente da parte di Azione è più che credibile qualora la lista dei Vescovi e il cen-
trosinistra trovassero un’intesa sull’ex patron di Auxilium. Qualora il candidato, invece, dovesse essere un altro nel centrosinistra non è da escludere una convergenza di Azione nel progetto. Una situazione che, però, a rigor di logica escluderebbe il Movimento Cinque Stelle.
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GLI SCENARI ANCORA IN BILICO I sondaggi vanno presi come intenzione di voto soprattutto quando le coalizioni non sono ancora definite nel dettaglio. Nel centrosinistra, in particolare, vengono messi insieme dietro la leadership di Chiorazzo il Pd, il M5S, la Lista dei Vescovi e l’Alleanza Verdi-Sinistra. Una situazione che sembra tutt’altro che certa. Il Movimento Cinque Stelle per bocca del suo segretario provinciale, ad “Oltre il Giardino” intervistata da Paride Leporace, ha negato la possibilità di accettare una coalizione guidata da Chiorazzo e non ha dato per certa neanche la costruzione del cosiddetto campo largo. Una posizione simile sembra tenere anche la sinistra più radicale dell’alleanza Verdi-Sinistra. Non di meno sembra tutt’altro che scontata la costituzione della coalizione nel centrodestra così come analizzata da Swg. L’istituto di sondaggi posizione Italia Viva (cui assegna un 3,5%) nel centrodestra. Il Partito di Renzi, però, non ha ancora sciolto le sue riserve e dice chiaramente che vorrà vedere i programmi e gli uomini al di là di ogni pregiudizio politico. Una condizione che, non essendo ancora stati definiti né uomini né programmi, non
può dare per scontato il posizionamento di Italia Viva nel centrodestra.
POLESE ARBITRO DELLA PARTITA Quello che ci restituisce il sondaggio, al contrario, è che il vero arbitro della vittoria è proprio Mario Polese e il suo partito. Se, infatti, la differenza tra Bardi e Chiorazzo è quotata intorno ai dieci punti percentuali, quella tra le due coalizioni si aggira intorno al 6%. Italia Viva viene valutata, all’interno del centrodestra, con una percentuale del 3,5%. Un dato che secondo noi è sottostimato ri-
spetto alla nostra percezione di radicamento del Partito ma che è esattamente quello che determina la vittoria. Se quel 3,5% di Italia Viva nel Centrodestra, infatti, si spostasse nel centrosinistra la Regione Basilicata diventerebbe immediatamente contendibile.
UN CENTRISTA PRESIDENTE? SAREBBE VINCENTE In una condizione di potenziale equilibrio, essere l’ago della bilancia ed avere due soluzioni possibili può offrire a chi sa muoversi nei meandri tattici della politica una posizione di vantaggio
maggiore di quella che viene assicurata da un consenso ampio. Il 21% di Fratelli d’Italia, così come il 19% del PD non hanno mosse alternative rispetto alle loro naturali collocazioni. Lo stesso può dirsi per i partiti che compongono il centrodestra che, al governo con Giorgia Meloni, non possono che presentarsi nella coalizione di centrodestra come accade da più di un ventennio ad ogni competizione elettorale. Italia Viva, pur avendo una quotazione elettorale più bassa, ha il vantaggio di poter avere le mani libere ed una forza suffi-
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ciente per poter determinare chi vince le elezioni. E, allora, ci chiediamo se il centrodestra non avrebbe interesse a candidare proprio un centrista alla guida della coalizione. Una soluzione che assicurerebbe la vittoria, eliminerebbe dalla contesa tutti i partiti della coalizione e che potrebbe piacere anche a Fratelli d’Italia, sia in previsione delle prossime elezioni regionali in Toscana, sia per dare un segnale a chi ha creduto di scavare la pietra come l’acqua. Fantapolitica? Forse. I numeri, però, ci dicono che è una previsione tutt’altro che impossibile.
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Primo Piano
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L’elettorato c’è, ma con stime in costante calo: le esperienze hanno inciso. L’ex Di Battista col dito nella piaga a Matera
Dall’uno vale uno a una poltrona vale l’altra: il Movimento 5 stelle
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DI FAUSTO DEVOTI
l Movimento Cinque Stelle doveva cambiare la politica. Nacque con i “vaffa day”, si è fortificato con il Governo Conte, si è eclissato con i vari governi Draghi nei quali l’uno vale uno è stato sostituito da una poltrona vale l’atra. In Basilicata il Movimento Cinque Stelle alle ultime elezioni politiche è stato ancora il primo partito un po’ come in tutto il Mezzogiorno, segno evidente che il rapporto tra l’elettorato e il M5S non si è ancora interrotto nella nostra regione. Il radicamento del partito prima di Grillo, poi di Di Maio e ora di Conte ha avuto nella nostra regione dei picchi altissimi che si sono palesati non soltanto con l’elezione di deputati e consiglieri regionali ma anche con la possibilità di governare enti importanti. PISTICCI, MATERA E PROVINCIA DI POTENZA In principio fu Pisticci. Nel 2016 Viviana Verri arrivò al ballottaggio e lo vinse. Fu il primo comune a Cinque Stelle della Basilicata. Cinque anni che furono segnati dall’inesorabile sconfitta del 2021, quando il Movimento non arrivò neanche al secondo turno. Nel 2020 ci fu la conquista di Matera. Bennardi sconfisse al ballottaggio il candidato del centrodestra Sassone. L’esperienza è ancora in corso ma, tra dimissioni e rimpasti, maggioranza che viene tenuta in vita soltanto con il contributo pigro dell’opposizione e sostanziale immobilismo, non sembra che l’esperienza nella Città dei Sassi possa ritenersi una forma di buon governo.
Il 12 settembre 2022, caduto il tabù delle alleanze, con il sostegno fattivo del Partito Democratico il sindaco di Vietri di Potenza Christian Giordano fu eletto Presidente della Provincia di Potenza. È ancora molto presto per tirare le somme del suo mandato soprattutto perché ad oggi non se ne nota neanche la presenza. Invisibile nelle sue azioni, impalpabile nella voglia di cambiamento, più impegnato a galleggiare che a navigare sembra assolutamente il segno grafico della politica del fallimento. IL GRUPPO IN CONSIGLIO REGIONALE Né le cose vanno meglio in Consiglio regionale. Con tre Consiglieri regionali eletti il Movimento Cinque Stelle era il primo gruppo della minoranza consiliare. La sua presenza nella massima istituzione si è fatta notare più per le intemerate di Giovanni Perrino sugli sprechi determinati dal consumo della corrente per l’utilizzo eccessivo della luce del bagno che per una qualsiasi forma di iniziativa. Modificato dalla decisione del Tribunale che ha fatto uscire dal Consiglio Regionale Carmela Carlucci, non è stato capace di trattenere nel progetto politico il subentrante Giorgetti che, non appena vinto il ricorso e rientrato in aula, ha pensato bene di lasciare il Movimento. Pur seguendo quotidianamente la politica regionale abbiamo difficoltà a ricordare una sola iniziativa politica qualificante del Gruppo Consiliare in Regione Basilicata, non ricordiamo una Proposta di Legge, un emendamento alla finanziaria che sia stato capace di segnare il pas-
__Di Battista a Matera per presentare l’associazione “Schierarsi”
__Giordano e Verri
__Di Maio con Bennardi a Matera
__Leggieri e Perrino
so della politica oltre il quotidiano tatticismo. IL TEMA DELLE ALLEANZE PER LE PROSSIME ELEZIONI La politica è un’attività che non perdona. Il cittadino sembra sornione, disinteressato al dibattito quotidiano ma non lo è. La partecipazione civile è fortemente cambiata, i social e il tempo zero hanno eliminato o ridotto la partecipazione fisica delle grandi adunate ma hanno favorito il dibattito quotidiano, il confronto diretto tra eletto ed elettore e tra gli elettori sui fatti della politica.
Il Movimento Cinque Stelle che dall’eliminazione dell’intermediazione politica ha tratto giovamento nella sua nascita, dalla stessa eliminazione sta ricavando i danni che lo stanno lentamente conducendo alla insignificanza politica. Se nasci con un fervore rivoluzionario non puoi agire da pompiere se non vuoi perdere ogni forma anche minima di credibilità. Se nasci con la forza del vaffa day e della lotta alla casta, non puoi entrare nella casta, metterti comodo, cercare qualsiasi alleanza possibile e fermarti su te stesso. L’elettorato populista antisistema non è morto. Esisteva ed esiste. La domanda da porsi è se il Movimento è ancora nelle condizioni di intercettarlo, convincerlo e portarlo a votare. Una domanda che può trovare risposta non soltanto nelle azioni che metterà in campo da qui alle prossime elezioni ma anche nelle scelte tattiche delle alleanze. Il M5S è diviso tra due tentazioni incompatibili: l’accomodarsi sereno
al tavolo del vecchio sistema e riprendere il cammino dell’alternativa. Una biforcazione che sta lacerando in queste ore il Movimento e che lo porterà a dover compiere scelte irrevocabili tra l’andare da solo, cercare di costruire un campo largo o adattarsi alle richieste che provengono dalla “lista dei Vescovi”. DI BATTISTA METTE IL DITO NELLA PIAGA Domenica a Matera è arrivato Di Battista, il movimentista che non è mai entrato nelle istituzione e che ha presentato il suo nuovo progetto “schierarsi” che sembra voler riprendere la via delle origini. La presentazione è stata molto affollata e molto partecipata. Ora toccherà al Movimento decidere cosa fare per le prossime elezioni regionali. Una scelta sbagliata significherà consegnare tutto l’elettorato populista a Di Battista e al suo movimento. Entrare nei palazzi del potere non è mai una strada comoda. Rimanerci è sempre più difficile.
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LA RIFLESSIONE Centrodestra e centrosinistra sembrano non lavorare ad una candidata presidente: eppure, se non ora quando?
Basilicata, una donna governatrice per rinnovare e rianimare la politica U
DI PARIDE LEPORACE
na donna come Presidente della regione Basilicata. La prima come Giorgia Meloni a Palazzo Chigi o Elly Schlein al Nazareno. Quella che rompe il tetto di cristallo in una Regione che ha una vocazione politica maschilista per presenze in Consiglio regionale e ai vertici dei partiti di ogni orientamento. Destra e sinistra copione uguale. Nella maggioranza uscente i nomi in campo sono quelli del governatore Bardi, dell’ex senatore Pepe, di una vecchia guardia come Latronico. Eppure non mancano donne decisioniste e capaci da essere valutate per guidare lo schieramento di destra centro. Uguale lo svolgimento nel campo largo in costruzione. Nessuno in-
dica o lavora su una candidata presidente. Eppure il Pd ha personalità autorevoli di diverse generazioni che potrebbero quanto meno essere candidate di bandiera. Qualcosa timidamente si muove sotto la luce dei Cinque stelle lucane, ma per tattica non espressa come punto dirimente. Dalla parte di “Basilicata bene comune” e di “Basilicata che vogliamo” se donne ci sono restano molto sullo sfondo. Qui tutto è stato costruito per un candidato maschio alfa, Angelo Chiorazzo, uomo della Provvidenza per il progressismo lucano. Una vera lista dei vescovi, considerato che il cattolicesimo alle donne non concede sacerdozio né tantomeno guida del popolo di Dio. E per completare anche il Centro in attesa di collocazione non ha nessuna regina sulla scacchiera. Il quadro politico in Basilicata è abbastanza disaffezionato che occorre trovare la via per una nuova dignità da offrire ad elettori sempre più stanchi della situazione. Il governo Bardi è da un pezzo imbrigliato tra veti incrociati e ambizioni personali, incapace di darsi un
destino di lungo raggio mentre l'opposizione o è inefficace oppure è consociativa, non fa il suo lavoro ed in alcuni elementi è già pronta a salire sul carro dei vincitori della prossima tornata elettorale, predisponendosi a alleanze inusuali o persino innaturali. Tradotto manca il governo e manca anche chi dovrebbe sferzare gli attuali decisori. Ovunque regna sovrana la confusione e la povertà di idee e di programmi. Un'impasse che non si risolverà senza una "rottura epistemologica" nell'attuale configurazione politica. Chi meglio di una donna allora per scompaginare questo fronte unico di mediocrità, pressappochismo e cani che non mordono altri ca-
Dal Circolo del Pd di Rionero le richieste al segretario regionale Lettieri
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ni e presunti parvenu con le mani nel sistema? Sia chiaro non deve essere una donna tanto per essere una donna. I tempi esigono qualità non comuni: carattere assertivo, un minimo di esperienza, voglia di cambiare palingeneticamente lo stato di cose presente. Alcune donne hanno dimostrato in passato di essere capaci di simili rovesciamenti. L'identikit è tracciato, bisogna individuare i nomi (noi non ne faremo per non bruciarle) che possano portare speranza ad una terra dalle infinite disponibilità svenduta agli “stranieri” romani dai califfi locali per qualche poltrona in più o ancora più in alto. A destra, quest’ultimi at-
tendono che sia sempre Roma a sbrogliare le loro matasse mentre i loro concittadini soffrono e arrancano quotidianamente. Occorre invece dare un segnale forte alla collettività e darlo adesso con scelte autonome, coraggiose e anticonformistiche. Purtroppo, anche le associazioni femminili di ogni grado e colore non fanno sentire voci e pensieri, purtroppo soggiogate da un patriarcato politico maschile solito tenere le donne persino lontano dalle cene dedicate alle decisioni da prendere in ogni ambito. Una donna capace per la Basilicata del nuovo secolo sarebbe una grande novità politica. Se non ora quando?
«REGIONALI ED EUROPEE: SARANNO MESI DI IMPEGNO»
«Serve un partito maturo, aperto e plurale» Volt Italia, la lucana Parisi
nche nel Circolo del Partito democratico di Rionero, con l’avvicinarsi delle prossime scadenze elettorali, in particolare quella delle regionali, si è animato il dibattito, teso a identificare quali potenzialmente sono le linee di conduzione politica da mettere in campo per affrontare al meglio la prossima tornata elettorale regionale. «Dal dibattito politico non al ribasso - hanno dichiarato gli esponenti del Pd di Rionero in Vulture - è emerso che serve guardare al passato ma serve ancora di più essere nella condizione di indicare un presente e un futuro per la collettività della Regione Basilicata. Questo lo può fare solo una classe dirigente responsabile e ma-
tura, aperta e plurale, che è nelle condizioni di attuare soluzioni percorribili, conseguenti e coerenti nella costruzione di una comunità democratica aperta e plurale. Il grande lavoro che ci attende, a partire dai Circoli Comunali, è trovare la bussola di un confronto sereno e di un vero dialogo tra le varie anime al nostro interno, e all’esterno tra i possibili interlocutori di un progetto condiviso di centrosinistra che rafforzi i rapporti con il mondo dell’impresa, con i ceti professionali, con il mondo cattolico e laico, con le necessità quotidiane delle famiglie e del mondo del lavoro». «Diamo atto al nostro segretario regionale Lettieri - hanno concluso gli esponenti del Pd di Rio-
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nel Consiglio direttivo
nero in Vulture - del buon lavoro che sta svolgendo in questa direzione anche tra le molte difficoltà e strumentalizzazioni politiche quotidiane e riponiamo piena fiducia nelle scelte che opererà certi che sarà in grado, insieme alla classe dirigente regionale, di tracciare la miglior rotta possibile per portare alla vittoria il centrosinistra in Basilicata».
na lucana nel Consiglio direttivo di Volt Italia: Imma Milia Parisi è stata eletta a conclusione delle votazioni dell’Assemblea Generale. Milia Parisi, consigliera comunale di Matera, entra a far parte dell’organo di indirizzo politico del partito pan-europeo insieme ad altri 8 membri, tra cui i copresidenti Daniela Patti e Guido Silvestri. «Ho accettato con entusiasmo la candidatura nel Consiglio direttivo di Volt Italia - ha dichiarato Parisi -, spero di portare la mia esperienza di amministratrice insieme a competenze specifiche nel campo delle politiche sociali. Voglio condividere questo risultato con tutti gli iscritti di Volt Basilicata, che hanno sostenuto la mia candidatura insieme a tantissimi iscritti di tutta Italia. Ci aspettano mesi impegnativi in vista delle elezioni europee di giugno, nonché delle elezioni regionali in Basilicata per le quali Volt Italia e Volt Europa si sentono impegnate a sostenere la candidatura di Eustachio Follia alla presidenza della Regione».
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Multifunzionalità, agriturismo, fattorie didattiche ed altre strategie: ad illustrare gli interventi in Basilicata, il Dg Crescenzi
Economia rurale, delegazione Fao dalla Giordania accolta dall’Alsia DALLO SCORSO 6 OTTOBRE, C’È IL NUOVO DISCIPLINARE
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ultifunzionalità, agriturismo, fattorie didattiche per la diversificazione dell’economia rurale. Sono stati gli argomenti al centro dello Study Tour per una delegazione della Fao (Food & Agricolture Organization of the United Nation) proveniente dalla Giordania accolta ieri dall’Alsia, Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, nella sala conferenze del Consorzio di Bonifica di Matera. A dare il benvenuto, la dirigente generale alle Politiche agricole della Regione Basilicata, Emilia Piemontese, insieme al Direttore generale dell’Alsia, Aniello Crescenzi. «Tutti i punti di forza dell’offerta legata al settore dell’agriturismo e della multifunzionalità - ha spiegato Emilia Piemontese sono stati illustrati ieri al gruppo di funzionari Fao. Cultura e natura, aria aperta, montagna, collina e mare, grandi attrattori adrenalinici, percorsi ciclabili, itinerari slow, turismo dei borghi e turismo rurale, tour per gli amanti dell’enogastronomia, elemen-
Bonus gas, i numeri della misura lucana ti che fanno della Basilicata rurale una delle regioni più accoglienti d’Italia con una presenza di 212 aziende agrituristiche presenti sul territorio lucano, in crescita nel 2022 del 4,4% rispetto al 2021». «Oltre ad aver illustrato gli interventi già realizzati e quelli programmati nel periodo 2023-2027 a favore della multifunzionalità e della diversificazione dell’economia che dispongono di una dotazione finanziaria di circa 52 milioni di euro - ha continuato Piemontese - è stato utile condividere e fornire ai funzionari Fao informazioni sulle modalità di programmazione e attuazione attraverso i bandi di sostegno rivolti sia agli enti pubblici sia agli privati per favorire investimenti volti a migliorare il livello di infrastrutture e servizi viari, idrici e digitali nelle aree interne, per la valorizzazione del paesaggio e l’architettura rurale, per accrescere l’occupazione e la qualità della vita e per la diversificazione dell’economia rurale in attività non agricole attraverso investimenti in agricoltura socia-
le, fattorie didattiche e trasformazione dei prodotti agricoli». «L’attività delle fattorie didattiche è fondamentale per la rivitalizzazione e la fruizione dei territori rurali - ha dichiarato Aniello Crescenzi alla platea giordana -. Esse svolgono un ruolo importante per la tutela del territorio rurale, per la conservazione della biodiversità, l’educazione alla sostenibilità, la promozione turistica e nella conoscenza del patrimonio agricolo locale». Tra gli altri argomenti illustrati, anche l’iter di approvazione previsto per l’accreditamento delle fattorie didattiche operanti nel territorio della Basilicata, sul quale è intervenuto Emanuele Scalcione di Alsia, e la valorizzazione degli itinerari di biodiversità di interesse agricolo come nuovo modello della multifunzionalità a cura di Pietro Zienna di Alsia. Molto interesse è stato registrato da parte degli ospiti della delegazione giordana che hanno trovato utile apprendere le caratteristiche del modello lucano, dal regolamento sulla mul-
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l nuovo disciplinare “Bonus Gas” approvato dalla Giunta regionale lo scorso 6 ottobre, che sostituisce in toto i precedenti, «definisce le modalità di calcolo del conguaglio per l’anno termico 2022-2023 a cura dei Trader, prendendo come parametro di riferimento il prezzo medio mensile del gas definito da Arera per il mercato di maggior tutela». «L’atteso provvedimento - ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Latronico - stabilisce in maniera chiara il principio della corresponsione del “contributo mensile gas Regione Basilicata” sulla base dei metri cubi di gas effettivamente consumati nell’anno termico 2022-2023 dalle utenze civili domestiche residenti. Vengono definite le modalità di erogazione straordinaria del contributo per errori tecnici nei flussi dati e per tardiva presentazione della corretta autocertificazione da parte dell’utente così come per tardiva adesione da parte delle società di vendita. La determinazione della percentuale di risparmio sul consumo gas, da rispettare per l’anno termico 2023-2024 rispetto all’anno precedente sarà stabilita in una successiva Delibera di Giunta». Per quanto riguarda la situazione delle fatture “Bonus gas” al 30 settembre 2023, i seguenti i dati forniti dalla Regione Basilicata: fatture pervenute 87.881.342; fatture pagate: 86.803.031; residuo da pagare: 1.078.311; autocertificazioni: presentate: 140314.
tifunzionalità all’approccio per lo sviluppo del territorio sia favorendo le condizioni di contesto sia le imprese private, dagli strumenti formativi per la gestione delle fattorie didattiche fino al turismo rurale come “modello di turismo di comunità rurale”, fatto
di escursioni, cultura, tradizioni popolari, buona cucina, ma anche di sport, di attività naturalistiche, di laboratori per grandi e piccoli dove si imparano le ricette della tradizione e i segreti della campagna, per vivere una esperienza alla scoperta del territorio.
Al convegno “Sviluppo dei territori ad emissioni zero” l’intervento da remoto dell’assessore regionale Latronico
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Comunità energetiche, le opportunità ed i vantaggi
l al convegno “Sviluppo dei territori ad emissioni zero”, svoltosi a Mondello, l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico è intervenuto da remoto. «Le Comunità energetiche regionali (Cer) - ha dichiarato l’assessore regionale - rappresentano un modello energetico su cui l’Unione Europea sta puntando molto per completare il quadro della transizione energetica. Le direttive comunitarie e i relativi decreti di recepimento, con particolare riferimento al decreto legge 199-202, rappresentano le comunità energetiche come pos-
sibili vettori di sviluppo locale e costruzione di filiere sul territorio. Non si può certo sottovalutare la complessità del tema, per via della diversità dei soggetti coinvolti, ma i tempi ormai sono maturi per dare completa attuazione a questo nuovo assetto energetico». «È ormai di prossima pubblicazione - ha aggiunto Latronico - la revisione legislativa del pacchetto “Fit for 55” nota come direttiva “Red III”. Si tratta di un provvedimento di elevata portata nell’ambito del Green Deal e del piano RePowerEu, che ha come punti cardine lo snellimento e la velocizza-
zione delle procedure di autorizzazione. Bisogna incrementarne le misure di sostegno. La Basilicata ha legiferato sul tema, con un'apposita legge, che promuove i gruppi di autoconsumo collettivo e le Cer, sia per i privati che per gli enti locali, con l’obiettivo di sostenere la generazione distribuita di energia da fonte rinnovabile e il suo autoconsumo per “decarbonizzare” l’economia regionale. Uno dei principali target della politica energetica regionale è quello di costituire almeno una Cer in ciascuno dei 131 Comuni lucani. Come già ribadito in altre sedi, le Cer sono strumenti
strategici per l’autonomia energetica dei territori, con benefici rilevanti, in ambito sociale, ambientale e territoriale. L’attivazione di questi schemi determina benefici a livello di singolo membro o socio coinvolto, con un coinvolgimento più consapevole dell’uso delle risorse energetiche e del rapporto con il proprio territorio, con conseguenti bilanci energetici autonomi che creano essi stessi infrastrutture energetiche». «La Regione Basilicata - ha concluso Latronico - sta preparando un avviso pubblico dedicato ai comuni per finanziare studi di fattibilità di Cer».
martedì 24 ottobre 2023
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MARTEDÌ 24 OTTOBRE 202 23 07:00
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Basilicata 24 ore
martedì 24 ottobre 2023 www.lecronache.info
Treni a batteria, Mega (Cgil): «Come una presa in giro, è evidente che siamo di fronte a una forte incongruenza»
«Matera-Bari in 2 ore è inammissibile: chiarezza su ruolo e impegno delle Fal»
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reni a batteria, la polemica continua. «Il problema - ha dichiarato il segretario regionale della Cgil, Fernando Mega - non è solo il treno a batteria in sé sulla Altamura-Matera gestita dalle Ferrovie Appulo Lucane (Fal), per di più su una tratta di soli 15 chilometri, quindi una presa in giro. Ma che ciò avvenga senza adeguati investimenti sulle infrastrutture. Si fa il treno a batteria ma poi si impiegano due ore per raggiungere Matera da Bari e viceversa. È evidente che siamo di fronte a una forte incongruenza. Tutto ciò è inammissibile». «Un servizio davvero efficiente - ha sottolineato Mega - consentirebbe di arrivare a Bari in 45, 50 minuti. A queste condizioni sarebbe quasi più
utile che le Fal garantissero solo il trasporto su gomma. Ovviamente è una provocazione. A nostro avviso è stato un errore la scelta della Regione Basilicata di avere spostato i fondi del Pnrr sull’acquisto dei treni elettrici dai tre investimenti sulla rete Fal che prevedevano il prolungamento fino all’ospedale Madonna delle Grazie e l’adeguamento del piazzale della stazione Villa Longo a Matera e lo sdoppiamento Fal-Trenitalia nel collegamento dell’ospedale San Carlo a Potenza. La decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni attraverso il trasferimento del traffico passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia può dare i suoi frutti solo se aumentiamo la competitività dei sistemi produttivi attraverso il mi-
glioramento dei collegamenti ferroviari. Cosa che al momento non sembra affatto sia avvenuta, nonostante la Regione Basilicata paghi 23 milioni di euro l’anno le Fal per il contratto di servizio che presenta ancora innumerevoli criticità». «Perché - domanda Mega - i lavori di ammodernamento fatti sulla linea Altamura-Bari hanno riguardato solo la tratta pugliese dimenticando completamente quella lucana? Perché sono fermi i lavori sulla Potenza – Bari, sempre delle Fal, nonostante un investimento di 40 milioni di euro? Perché la governance di un servizio che riguarda due regioni è ad appannaggio esclusivo della Puglia, dove vengono prese tutte le decisioni, senza alcuna direzione in Basilicata? Di
tutto questo dovrebbe chiedere conto la Regione Basilicata per un servizio del trasporto ferroviario che sia più efficiente e adeguato alle esigenze degli utenti, tenendo conto delle dovute differenze tra i due capoluoghi, che hanno fruitori completamente diversi. Anche sulla metropolitana leggera a Potenza andrebbe fatto un ragionamento più incisivo, decidendo di rendere strategico il collegamento con l’ospedale San Carlo, presidio sanitario più grande della Basilicata». «Serve chiarezza sul ruolo e sull’impegno delle Fal in Basilicata - ha concluso il segretario regionale della Cgil, Fernando Mega -. Senza una chiara programmazione e un preciso piano di investimenti la Basilicata rischia di perdere un importante pezzo
__ Mega
della propria mobilità pur trasferendo ogni anno alle Fal, per dieci anni, 23 milioni di euro: con una spesa di tale portata a quest’ora avremmo avuto già l’Alta velocità. Chiediamo ai parlamentari lucani di mobilitarsi e di portare la questione alle cronache nazionali».
Occupazione, Cavallo e Franchini della Cisl: «L'invecchiamento della forza lavoro è una sfida significativa per lo sviluppo»
I
«Occorre attrezzarsi per contrastare il degiovanimento»
giovani tra i 18 e i 34 anni, in Basilicata, come da ultimo rapporto dell’Istat sulla «incerta transizione nell’età adulta», sono meno di 100 mila. Nel rapporto si segnala inoltre che entro il 2061 gli ultra-settantenni saranno il 30,7 per cento della popolazione residente nel Mezzogiorno, contro il 18,5 cento del Centro-Nord. «In sostanza - ha commentato il segretario regionale della Cisl, Vincenzo Cavallo -, l’inverno demografico italiano nelle regioni del Sud assume i contorni di una vera e propria glaciazione». A preoccupare la Cisl sono i riflessi sul mercato del lavoro della crisi demografica: «Al degiovanimento della popolazione corrisponde un invecchiamento della forza lavoro per cui la Basilicata ha una quota prevalente di forze di lavoro anziana nella fascia di età compresa fra i 55 ed i 64 anni». «Ciò significa - ha spiegato la responsabile del centro studi della Cisl Basilicata Luana Franchini che dobbiamo investire sulla resilienza, l’aggiornamento e la capacità di adattamento di adulti ed anziani attraverso la formazione continua e permanente perché siamo di fronte ad una consolidata situazione di invecchiamento della forza lavoro lucana che non diminuirà ma diverrà strutturale ed accentuata».
Inoltre, sempre a partire da dati Istat, secondo il centro studi della Cisl lucana «la Basilicata è la regione che più perde giovani laureati tra i 25 e i 34 anni, con meno di 40 laureati ogni mille residenti: questo fa si che non ci sia un capitale umano formato per far crescere dimensionalmente e qualitativamente il sistema produttivo che resta piccolo, poco avanzato e poco innovativo». Nel dossier della Cisl si prende in esame anche l’ultimo rapporto sul sistema dell’istruzione superiore e della ricerca, realizzato dall'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) in cui si evince che «in dieci anni, le regioni meridionali hanno perso competitività rispetto al CentroNord nella capacità di attrarre studenti universitari nei propri atenei, ma tra le regioni del Sud svetta la Basilicata che più di tutte le regioni meridionali vede una vera e propria emorragia di giovani studenti universitari». L’invecchiamento della forza lavoro in Basilicata ha pertanto diverse conseguenze per i lavoratori, per l’economia e per l’intera società lucana: questo il monito della Cisl che sollecita interventi per frenare la spirale del degiovanimento. «Alcune delle conseguenze sullo sviluppo industriale - è stato rimarcato - sono uno scarso ricam-
bio generazionale nelle aziende e nei settori chiave dell'economia. L'invecchiamento della forza lavoro comporta infatti la progressiva uscita dal mercato di lavoro di lavoratori esperti, con conseguente perdita di competenze chiave e difficoltà nella trasmissione di conoscenza alle nuove generazioni». Allo stesso tempo «la mancanza di giovani energie rallenta l'innovazione e la crescita economica poiché le persone più anziane tendono ad essere più resistenti al cambiamento e all'adozione di nuove tecnologie, ritardando l’innovazione all'interno delle aziende. Con una forza lavoro più anziana, le aziende possono essere meno inclini a investire in attività di ricerca e sviluppo, compromettendo la loro capacità di innovare». Per il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo «è necessario quindi che aziende, istituzioni e sindacati si mettano immediatamente al lavoro per elaborare politiche di adattamento alla situazione demografica con le risorse dei fondi europei e del Pnrr». «Serve investire - ha aggiunto Caballo - in programmi di formazione continua per i lavoratori più anziani per mantenerli aggiornati sulle nuove tecnologie e metodologie di lavoro e sulla digitalizzazione, nonché nella innovazione
__ Cavallo
organizzativa per adattare le politiche di gestione delle risorse umane ad una forza lavoro multigenerazionale. L'invecchiamento della forza lavoro è una sfida significativa per lo sviluppo industriale, in Basilicata più che altrove, ma con la giusta attenzione alle politiche di adattamento, alla formazione continua, sulla digitalizzazione in primis, e alla gestione delle risorse umane, le aziende possono affrontare queste sfide in modo efficace». Anche perché, ha concluso Luana Franchini, «una forza lavoro multi-generazionale può apportare, se valorizzata, vantaggi come l’esperienza e la diversità di prospettive, che possono contribuire positivamente all'innovazione e allo sviluppo industriale: pertanto, la collaborazione tra le imprese, il governo regionale, le istituzioni formative e il sindacato è fondamentale e urgente per affrontare questa sfida in modo efficace e sostenibile».
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Rapporto “Ecosistema urbano” di Legambiente: il capoluogo lucano al 79° posto in Italia, la Città dei Sassi al 55esimo
Performance ambientali: Matera scivola mentre Potenza affonda
U
n passo indietro per Matera, molto di più per Potenza. Questa è la fotografia fornita dal Rapporto Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei 105 capoluoghi di provincia italiani riferite ai dati del 2022. Se lo scorso anno il Rapporto riportava di una sostanziale situazione di stallo dello stato della qualità ambientale dei due capoluoghi, questa volta si può affermare che il declino risulta più evidente, soprattutto per Potenza. Mentre per Matera il giudizio generale, sicuramente comunque non positivo, è condizionato dai troppi dati non disponibili tra quelli utilizzati per redigere la classifica. Nella classifica generale della qualità ambientale dei due capoluoghi, Matera scende dal 48° posto dello scorso anno al 55° di quest’anno. Molto più pesante la situazione di Potenza che scende di 21 posizioni rispetto allo scorso anno collocandosi in 79a posizione generale (nel 2022 era al 58° posto). Il punteggio complessivo risulta comunque al di sopra della media italiana, pari a 56,41% per Matera che ha una media di 57,3% in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto allo scorso anno e, invece, al di sotto della media italiana per Potenza che “raggiunge” il 48,04%, quindi oltre il 9% sotto la media nazionale e in regresso rispetto allo scorso anno di 3,76 punti percentuali. Il punteggio, calcolato in centesimi, viene assegnato sulla base dei risultati qualitativi ottenuti nei 19 indicatori considerati da Ecosistema Urbano che coprono 6 aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. IL PEGGIORAMENTO DI POTENZA Sintetizzando, quindi, si può dire che Matera scende nella classifica generale, pur migliorando leggermente le sue performance ambientali, perchè tale miglioramento è inferiore a quello che media-
mente si registra in Italia rispetto allo scorso anno, considerando tutti i 105 capoluoghi. «Diverso il discorso per Potenza - ha spiegato Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata - che crolla su tutti i fronti con dati impietosi non solo rispetto al resto del Paese ma anche in confronto alla situazione pregressa più recente. In generale a Potenza continuano a persistere e si aggravano perenni questioni urbane non risolte. Ci riferiamo alle vecchie problematiche del settore trasporti e mobilità, quelle relative alla dispersione idrica ma anche alla situazione impantanata nella gestione dei rifiuti. A Matera emerge un dato negativo nella qualità dell’aria sui livelli di ozono e una mediocre condizione del verde urbano. In entrambe ci sono dati molto negativi su diffusione di solare termico e fotovoltaico su edifici pubblici e soprattutto sul consumo di suolo. In generale è possibile evidenziare ancora tante criticità nell'adozione di modelli di gestione urbana di qualità». Per quanto riguarda la gestione idrica Potenza registra il solito pessimo dato sulla dispersione idrica che non si sposta dal 62% enormemente sopra la media nazionale del 36%. A Potenza quasi i due terzi dell’acqua immessa in rete viene dispersa. Nel settore rifiuti emergono dati positivi in relazione alla produzione pro-ca-
pite che sia a Matera che a Potenza rimane nettamente inferiore alla media nazionale e stabile rispetto allo scorso anno. Nessuna variazione di rilievo sul dato della raccolta differenziata anche se con una leggera flessione sia a Matera (da 75% a 72,3%) che a Potenza (da 61,6% al 60,7%). TRASPORTI: SEMPRE PEGGIO «Registriamo - ha proseguito Lanorte - il costante dato in lenta diminuzione della raccolta differenziata a Potenza ormai da tre anni a questa parte. Nella classifica relativa ai passeggeri del trasporto pubblico Potenza è nelle posizioni basse di classifica con 20 viaggi-abitante all’anno sul trasporto pubblico, la media nazionale è 65. Matera non ha fornito dati, ma quello dello scorso anno era vicino alla media nazionale. Costante anche il dato sull’offerta del trasporto pubblico a Potenza pari a 18 km percorsi annualmente dalle vetture per ogni abitante residente, sotto il dato nazionale che è pari a oltre 26 km. Anche per questo parametro Matera non ha fornito dati. Le piste ciclabili sono assenti in entrambe le città». AUTO PER ABITANTI: IL RECORD NEGATIVO DEL CAPOLUOGO LUCANO Nel sistema dei trasporti urbano e della mobilità cittadina, Potenza persiste
nella sua poco invidiabile performance relativa all’altissimo tasso di motorizzazione pari a 79 auto ogni 100 abitanti, in aumento rispetto allo scorso anno e che continua ad essere tra i peggiori in Italia, solo Frosinone fa peggio, mentre Matera va un po’ meglio con 65 auto ogni 100 abitanti, leggermente al di sotto della media nazionale che è comunque altissima se confrontata su base europea. Male le due città sulla diffusione di solare termico e fotovoltaico su edifici pubblici con performance largamente insufficienti e inferiori alla media nazionale per Potenza, meno di 2kw per 1000 abitanti, mentre Matera, che lo scorso anno aveva dati leggermente superiori a Potenza e vicini alla pur insufficiente media nazionale, non risponde. USO EFFICIENTE DEL SUOLO: MALE, IL CEMENTO LA FA DA PADRONE Per quanto riguarda il parametro relativo all’uso efficiente del suolo, i dati sono negativi sia per Potenza che per Matera, collocate molto in basso nella relativa classifica. Per entrambe le città i valori del parametro considerato risultano peggiori rispetto alla media nazionale. Rispetto al quinquennio 2012-2017 l’aumento di consumo di suolo nelle due città nel quinquennio successivo (20172022) è stato di 14,3 m2abitante a Potenza e 15 m2-abitante a Matera. Per
un confronto con altre città che hanno livelli bassi di consumo di suolo si potrebbe citare Bologna che ha avuto un aumento di consumo di suolo di solo 0,7 m2-abitante rispetto al quinquennio precedente. E comunque la media nazionale è del 9,49 m2-abitante quindi un valore ben inferiore a quello dei due capoluoghi lucani. L'immagine che restituisce questo dato è quello di due centri urbani che alla crisi demografica evidente sia per Matera che soprattutto per Potenza, «associano una disperata ricerca di generazione di ricchezza secondo i metri tradizionali dell’economia del cemento». Infine per quanto riguarda il verde urbano espresso in metri quadrati-abitante, il dato fornito risulta positivo per Potenza con oltre 160 m2 per abitante di verde urbano: «C’è da sottolineare però che si tratta spesso di verde disponibile ma in larga parte non direttamente fruibile». Matera invece fornisce un dato pari a 17,2 m2 pro-capite, «molto più realistico di quello fornito in passato e molto inferiore alla media nazionale». Altro dato importante è quello relativo al numero di alberi per abitante della città di Matera pari a 19 alberi ogni 100 abitanti, sotto la media nazionale che è di quasi 24 alberi ogni 100 abitanti. Potenza non fornisce un dato, lo scorso anno era di 1,2 alberi ogni 100 abitanti in aree di proprietà pubblica.
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L’assessore regionale alla Sanità: «La Basilicata tra le migliori regioni d’Italia per quanto riguarda i tempi di attesa per la specialistica ambulatoriale»
Fanelli: «I dati Agenas confermano quanto questa Giunta stia lavorando bene» «L
a Basilicata si conferma tra le migliori regioni d’Italia per quanto riguarda i tempi di attesa per la specialistica ambulatoriale, come testimoniato oggi anche dalla stampa nazionale: siamo secondi tra tutte le regioni, dietro solo la Toscana, nel raffronto con il 2019, ossia prima della pandemia, che ha stravolto la nostra vita e anche le prestazioni sanitarie. Questo non vuol dire che tutto va bene, c’è tanto lavoro da fare, ma possiamo affermare con serenità – dati alla mano – che questa Giunta regionale protegge i lucani, garantisce loro servizi sani-
tari in quantità e di qualità e risponde con i fatti a quanti dimenticano la pesante eredità del passato. Noi non ci nascondiamo le difficoltà ma le affrontiamo: per l’abbattimento delle liste d’attesa abbiamo stanziato risorse importanti, ed una celere approvazione dei due disegni di legge presentati dalla Giunta da parte del Consiglio regionale consentirà di offrire una ulteriore risposta ai cittadini lucani ed alle aziende del privato accreditato». È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Salute e alle Politiche per la Persona, Francesco Fanelli.
Il segretario generale dello Spi Cgil: «Il governo Meloni taglia 350 mln di euro. Una carenza gravissima con conseguenze disastrose in una regione come la Basilicata»
Summa: «Persone con disabilità e non autosufficienti dimenticate»
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e persone con disabilità possono attendere. Anche quelle non autosufficienti. Sono 5 milioni in Italia è più di 40 mila in Basilicata. Il governo Meloni con il decreto Anticipi dello scorso 18 ottobre ha ridotto di circa 350 milioni di euro il fondo per le politiche della disabilità. E a questo si aggiunge che nella manovra di bilancio non sono previsti stanziamenti per la non autosufficienza, dopo che è stata approvata la legge a maggio». Lo afferma il segretario generale dello Spi Cgil
Basilicata, Angelo Summa. «Una carenza gravissima – aggiunge - che non dà seguito a quanto previsto dalla legge, il cui fabbisogno stimato era di 7 miliardi di euro, e che avrà conseguenze disastrose in una regione come la Basilicata, dove la popolazione è sempre più anziana e vulnerabile». «Non solo non si finanzia la sanità pubblica che ormai è allo stremo, sempre più desertificata in favore del privato. L’aspetto più inquietante – prosegue il segretario dei pensionati della Cgil lucana - è che
si sta privando il diritto alla dignità ai tanti disabili e non autosufficienti. Per queste ragioni come Spi Cgil saremo a Roma il prossimo 2 dicembre per la sanità pubblica, per il diritto alla giusta assistenza per tutte le persone non autosufficienti. Bisogna dare attuazione alla legge 328 del 2000 che per anni è rimasta inattuata, così come rischia di rimanere inattuata la legge sulla non autosufficienza». «Occorre investire nel welfare pubblico per rendere la qualità della vita delle persone anziane e diavolo migliore, con una
capillare assistenza domiciliare adeguata. La cura delle persone, il welfare di prossimità è un elemento chiaro di sviluppo di crescita del nostro paese, oltre che strumento necessario per assicurare una vita dignitosa, di indipendenza e di inclusione per le persone più vulnerabili. Con-
tinueremo la nostra mobilitazione – conclude Summa - per dare piena attuazione ai principi costituzionali e rendere esigibili i diritti delle persone. Questa è e sarà la nostra lotta per la tutela della dignità di tutte le persone e in particolare di quelle più fragili».
I consiglieri di “Basilicata Oltre” sottolineano «la necessità di alleviare l’impatto psicologico che il cancro produce su quanti ne sono affetti»
Vizziello e Zullino: «Caschi refrigeranti contro la caduta dei capelli per le donne affette da tumore»
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a necessità di garantire a tutte le donne malate di tumore e che sono sottoposte a chemioterapia la possibilità di arrestare la caduta dei capelli attraverso l’utilizzo dei cosiddetti caschi refrigeranti, alleviando così l’impatto psicologico che il cancro produce su quanti ne sono affetti». È il tema della conferenza stampa indetta dai consiglieri regionali del Gruppo Consiliare Basilicata Oltre Giovanni Viz-
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ziello e Massimo Zullino, che si terrà questa mattina, alle ore 10, presso la Sala A del Palazzo del Consiglio Regionale della Basilicata, a Potenza in Via Verrastro. All’incontro con la stampa interverranno, oltre agli stessi Vizziello e Zullino, la Presidente dell’’associazione “Agata – Volontari contro il cancro OdV ETS” Rosa Gentile ela Presidente della Commissione regionale delle pari opportunità della Basilicata Margherita Perretti.
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Sodalizio “Komen Italia” con azienda della Gdo Maiora: unità mobili per esami endocrinologici per uomini e donne
A Melfi torna con una nuova tappa la “Carovana della prevenzione”
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Melfi torna la “Carovana della prevenzione”: la tappa si svolgerà domani presso l’Interspar di Via Aldo Moro, dalle 9 alle 16 e 30, dove l’interno del parcheggio del punto vendita si trasformerà in un vero e proprio centro di informazione sulla prevenzione, con la presenza di unità mobili, personale qualificato e strumentazioni di alta tecnologia per eseguire, tramite prenotazione preventiva sul sito web, esami endocrinologici rivolti a donne e uomini. Maiora, azienda della Gdo nel Centro-Sud con l’insegna Despar, dopo il successo dell’edizione 2022, ha stretto un nuovo sodalizio con “Komen Italia”, attiva dal 2000 in prima linea nella lotta ai tumori al seno, per la“Carovana della prevenzione”, ideata congiuntamente alla Fondazione Policlinico A. Gemelli Irccs. L’obiettivo è duplice: veicolare l’importanza della prevenzione e rendere disponibili screening gratuiti per prevenire i tumori di genere. Per Komen Italia, l’importanza della prevenzione «emerge in maniera im-
portante all’indomani dell’emergenza sanitaria postpandemica: i ritardi negli interventi chirurgici, nelle prestazioni terapeutiche salvavita e il blocco completo dei programmi di screening hanno causato circa 1 milione di esami mammografici in meno e oltre 3.500 donne hanno scoperto di avere un tumore del seno in fase più avanzata».
Inoltre, secondo i dati Sui, solo il 10% degli uomini si sottopone a visite urologiche di prevenzione e ben 9 maschi su 10 effettuano una visita solo in caso di patologie gravi, con disturbi in fase avanzata che possono richiedere terapie più “aggressive”. L’iniziativa della “Carovana della prevenzione” è stata resa possibile anche grazie al sostegno dell’azienda
Barilla, «nell’ottica di una sempre più stretta collaborazione tra imprese vicine al territorio, consapevoli del ruolo sociale che esse svolgono quotidianamente». «Contribuire a rendere più consapevoli circa la prevenzione - ha spiegato Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Maiora - significa per noi educare al bene più
prezioso di cui disponiamo: la vita. Abbiamo scelto di rinnovare la nostra collaborazione con Komen Italia e la “Carovana della Prevenzione” per il secondo anno consecutivo proprio perché sposiamo i valori di questa iniziativa. Come importanti novità, abbiamo aumentato le tappe e allargato i test diagnostici agli uomini, oltre che alle donne».
Stati Uniti d’America, a Boston importante riconoscimento professionale per i dottori lucani Cantore e Montemurro
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“Facs”, c’è anche la Basilicata
onferito al potentino Italo Cantore, medico chirurgo otorinolaringoiatra, il titolo di Facs (Fellow of the American College of Surgeons), il più importante riconoscimento professionale per i chirurghi in America. Cantore è stato proclamato Facs a Boston negli U.S.A. nel corso della cerimonia di apertura del congresso nazionale dell’American College of Surgeons, l’organizzazione scientifica ed educativa di chirurghi che è stata fondata nel 1913 per aumentare gli standard di pratica chirurgica e per migliorare la qualità delle cure per il paziente chirurgico. Il titolo di Fellow of the American College of Surgeons, indicato come “Facs”, è un titolo post-nominale utilizzato per indicare che l’istruzione e la formazione del chirurgo, le
qualifiche professionali, la competenza chirurgica e la condotta etica hanno superato una valutazione rigorosa, e risultano essere coerenti con gli elevati standard stabiliti e richiesti dal College. Il titolo viene conferito ad un numero ristretto di nuovi membri del College, dopo procedura di analisi del curriculum professionale, della produzione scientifica e della casistica chirurgica, oltre che il parere di 3 membri Facs del settore chirurgico del candidato, nel caso specifico otochirurghi, una prova di selezione concernente le attività svolte ed il parere finale favorevole di almeno due terzi dei membri del collegio dei reggenti. Il dottore potentino Italo Cantore ed il dottor Nicola Montemurro, sono gli unici lucani a cui è stato conferito questo titolo nel-
__ Cantore
l’ultima cerimonia, oltre ad altri 16 italiani. Un importante riconoscimento medico-scientifico che consente di includere anche la Basilicata nella mappa mondiale dei fellows internazionali della associazione professionale americana, una delle più antiche e prestigiose del settore.
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Potenza
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Nuovi episodi di vandalismo nel vicolo di San Michele, nel cuore di Potenza, nell’incuranza dell’Amministrazione comunale. Scatta un’altra denuncia ma tutto tace
Scoppiano petardi di fronte la chiesa, il centro storico ancora ostaggio di “bravi ragazzi” DI AFRA PACE
POTENZA. Solo qualche giorno fa su queste colonne abbiamo raccontato dell’appello sollevato da “Il Centro Storico Potenza” - l’Associazione culturale “ composta da residenti, commercianti e professionisti potentini operanti in sinergia con lo specifico intento di «contrastare le innumerevoli criticità che interessano la zona del centro storico» - e che informavano attraverso una nota di avere trasmesso, a tutte le Autorità competenti, esposti relativi «alle violazioni delle norme sul conferimento dei rifiuti e sull’inquinamento acustico» oltre ad avere fatto «richiesta di informazioni in ordine al servizio di videosorveglianza» che pare stenti a partire specie in quella precisa zona della città. Si tratta di una campagna a cui non sono nuovi gli associati che continuano a battersi afficnhé «il degrado non abbia il sopravvento» in un centro storico che andrebbe invece «preservato». Questo, in sostanza, l’appello che continua ad essere lanciato all’Amministrazione comunale di Potenza, specie all’indomani dei sempre più costanti episodi di quella che è stata denonimata la “malamovida potentina” ma che ancora non ha trovato una soluzione definitiva. Tant’è che in queste ore altre polemiche bussano alle porte del Palazzo di Città per l’euforia molesta della gioventù potentina che continua a fare discutere. La zona critica è praticamente sempre la stessa: l’area adiacente la chiesa di San Michele Arcangelo - ritrovo specie nel fine settimana di gruppi di adolescenti - da cui si sollevano l’enne-
sime polemiche non solo di un «mancato ordine pubblico» - tra schiamazzi, musica ad altro volume nelle ore più improbabili, atti vandalici e abuso di alcool e droga - ma soprattutto sociale da parte dei residenti che incalzano l’Amministrazione Guarente per «l’urgenza di più controlli». L’ultimo episodio risale allo scorso fine settimana dove «durante la solenne Messa - denunciano i residenti della zona e i fedeli che frequentano abitualmente la Parrocchia - alcuni “bravi ragazzi” per due volte di seguito durante le sere di sabato e domenica hanno fatto scoppiare dei petardi di fronte il portone della chiesa». Un episodio di inciviltà che si compie ancora una volta alle porte del luogo sacro, nuovamente oggetto di uno scherzo di cattivo gusto. A cui anche in tal caso è scattata la denuncia. Le altre spiacevoli occasioni, ad onor di cronaca, erano avvenute già nel mese di marzo dello scroso anno dove qualche adolescente si è “divertito” ad imbrattare il marmo dell’arco del portone principale con disegni osceni. E ancora, la notte di Pasqua sempre nell’aprile dello scorso anno quando la comunità nel cuore del centro storico si preparava alla veglia della notte di Pasqua. «E mentre la chiesa veniva sistemata raccontavano al tempo a Cronache - le porte della chiesa erano aperte per sistemare all’esterno il braciere, ecco che di punto in bianco il clima di raccoglimento e preghiera viene spezzato da tre ragazzini 14enni, suppergiù, che entrano in chiesa urlando e bestemmiando, prima, e buttando all’aria il braciere imbrattando tutto l’ingresso della chie-
Potenza
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mercoledì 20 aprile 2022 www.lecronache.info
Centro storico di Potenza in ostaggio di giovani teppisti, alcool e droga. Dopo l’ennesimo atto vandalico, la denuncia di un residente, ma tutto tace
Anche nella notte Santa di Pasqua l’Amministrazione resta a guardare
A
ncora un atto vandalico nel centro storico della città di Potenza. E ancora una volta in un luogo sacro: ad essere nuovamente oggetto di uno scherzo di cattivo gusto è, di fatto, la chiesa di San Michele. Già nel mese di marzo protagonista ignara dell’ennessimo atto vandalico di qualcuno che si è “divertito” ad imbrattare il marmo dell’arco del portone principale con disegni osceni. Un gesto che ha obbligato il parroco, don Mimmo Florio, a muovere denuncia contro ignoti. «Un obbrobrio che sono costretto a tenere ancora lì intatto spiega - in attesa che la burocrazia del caso a seguito della de
__La parete imbrattata del portone principale della
Chiesa di S.Michele. A destra: una siringa trovata in uno dei cestini nei paraggi
__L’edizione di Cronache del 20 aprile 2023
sa». Da quegli episodi, però, i racconti della “malagioventù potentina”, tutti spesso minorenni, non si sono placati. Anzi, all’ordine del giorno o quasi tra quei vicoli del centro si registra scompiglio nell’indifferenza quasi totale dell’Amministrazione comunale o di chi per conto di essa dovrebbe intervenire per garantire sicurezza e buone pratiche del senso civico nel capoluogo lucano, che almeno una volta poteva vantare la tranquillità e, forse anche troppo, la stasi di un centro storico “dormiente” ma che ad oggi, per eccesso, vive uno stato di caos e degrado. Un fenomeno su cui iniziare a interrogarsi ed agire concretamente smettendo di pensare che riguardi solo le grandi metropoli: il disagio dei ragazzi – su cui intervenire non solo in maniera punitiva – riguarda anche i centri come il nostro che spesso giovani vogliono abbandonare e, magari, prima distruggere.
RIDOTTA A UNO SCHELETRO DI METALLO, LA STRUTTURA È PERICOLANTE E I BUCHI NON PERMETTONO DI RIPARARE I VIAGGIATORI IN ATTESA DALLE INTEMPERIE
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Pensilina del bus in piazza Zara distrutta: la denuncia a denuncia arriva da un passante che ne ha segnalato l’evidente stato di degrado e incuria in cui versa la fermata dell’autobus di piazza Zara a Potenza, una zona che funge ormai da parcheggio e da cui continuano a partire numerosi autobus di lavoratori della Sata e del suo indotto. Sempre a piazza Zara c’è il capolinea del trasporto urbano da cui partono anche i bus dei viaggi d’istruzione e le gite. Eppure, dalla foto, è possibile notare in che condizione versa la struttura che dovrebbe riparare da vento, sole o pioggia i viaggiatori che continuano ad usufruure (ancora?) dei mezzi pub-
blici e magari offrire qualche posto a sedere per i più anziani. Delle panche nemmeno l’ombra e la copertura di plastica rimane attaccateaper un pelo allo scheletro di metallo. L’ennesimo esempio di una malagestione dell’Amministrazione comunale che nonostante lee dichiarate intenzioni di rendere la città di Potenza a misura di “mobilità sostenibile” tra programmazioni di piste ciclabili in sospeso, pensiline rotte dai vandali, un impianto meccanizzato la cui lunghezza complessiva farebbe invidia a tutta Europa ma che stenta a funzionare nel capoluogo lucano il servizio di Trasporto sembrerebbe una utopia.
DAL COMUNE MODIFICATE LE COORDINATE DOVE POSIZIONARE LE GABBIE: DA VIA ATENE VERRANNO INSTALLATE A MACCHIA ROMANA PRESSO IL CAMPO SCUOLA “ SABIA”
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Cinghiali ancora a spasso
rmai la città è loro!» incalza un cittadino sui social mentre riprende e pubblica uno degli ultimi avvistamenti del gruppo di cinghiali che si aggirano, ormai abitualmente, da qualche mese per Potenza. «Non è possibile che succeda qualcosa prosegue - Chi di dovere deve prendere provvedimenti». In tal caso, chi di dovere è il Comune che già da qualche settimana un provvedimento l’ha preso, almeno sulla carta: ha indetto il 4 ottobre un’Ordinanza prevedendo la «cattura ed eventuale abbattimento» degli ungulati che fossero entrati nei centri abitati, per poi prorogarne il provvedimento per altri 10 giorni affinché si potesse concretamente contrastare il fenomeno degli animali che continuano, però, ad aggirasi in modo spavaldo allo stato brado e in branchi nelle aree residenziali ed in particole nel quartiere potentino denominato “Zona G” - l’area incastonata tra i rioni di Malvaccaro e Poggio Tre Galli. Dove, di fatto, sono state installate delle apposite gabbie. Ma gli ultimi avvistamenti pa-
re suggeriscano un cambio di itineraio del branco che ultimamente sono stati avvistati più di frequente nella zona di Macchia Romana - sebbene nelle foto l’area interessata è quella circostante il rione di Santa Maria - ed è qui che il Comune intenderebbe dislocare le due gabbie ora installate a via Atene e via Londra - ma che come si evince non hanno portato ad alcuna risoluzione.
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Potenza e Provincia
martedì 24 ottobre 2023 www.lecronache.info
AVIGLIANO Messaggi dal mondo politico e non solo, tra i tanti quello della consigliera di Potenza Blasi, del consigliere di Oppido Pappalardo e del deputato Amendola
Il sindaco Mecca “offende” la consigliera Claps: solidarietà per la frase «esecrabile»
_ Vitina Claps e Giuseppe Mecca DI ROSAMARIA MOLLICA
AVIGLIANO. Il sindaco Giuseppe Mecca di Avigliano ci ricasca. Dopo l’infelice neologismo “pezzente intellettuale” coniato durante un Consiglio comunale, il primo cittadino lo scorso venerdì si lascia andare ad un’altra espressione poco felice «lei si è data il prezzo da sola» rivolto alla consigliera di opposizione Vitina Claps. Espressione che si certo non è passata inosservata e che ha creato un moto di indignazione. Ma andiamo per ordine. Il tutto parte da un post che ha creato molto scalpore nelle scorse settimane: quello pubblicato da un candidato alle scorse amministrative che ritrae la foto del sindaco Mecca con la fascia tricolore e il viso cancellato. Un post che il primo cittadino definì “vilipendio verso le Istituzioni”
e per il quale ebbe attestati di solidarietà da più parti. Attestati di solidarietà che secondo la consigliera Claps sarebbero stati “richiesti” dallo stesso Mecca e che quindi non sarebbero autentici. Queste parole durante l’Assise di venerdì scorso pronunciate dalla consigliera di opposizione Vitina Claps hanno lasciato interdetto il primo cittadino che chiedendo la parola ha pronunciato la fatidica frase che ha creato tanto sdegno nelle ultime ore: «Lei si è data il prezzo da sola. Non le rispondo più». Un’affermazione che ha portato la dura condanna da parte del mondo politico locale e non solo. A commentare, tra le prime, è stata la consigliera del Comune di Potenza Angela Blasi: «Carla Lonzi sosteneva che "la donna è l'altro rispetto all'uomo. L'uomo è l'altro rispetto alla donna. Identificare la donna all'uomo significa annullare l'ul-
tima via di liberazione”.Noi donne questa liberazione la sentiamo dentro e la difendiamo in ogni dove. Quando però in una assise comunale avviene quello che è avvenuto ad Avigliano ci si rende conto che per quanto si possa cercare, questa liberazione, trova offese e linguaggi inadeguati, soprattutto per chi dovrebbe dare l'esempio e guidare una comunità». «Le parole offensive e ripugnanti del sindaco Giuseppe Mecca rivolte a Vitina Claps sono sintomo di mancanza di rispetto ed educazione nei confronti di una donna e di una componente del consiglio comunale di Avigliano. - continua Blasi - Fare finta di nulla sarebbe un errore, lasciar correre una sconfitta per l'intera comunità. Siamo nel 2023 ed è inaccettabile che in un dibattito politico si utilizzi un linguaggio pessimo e che invece di affrontare politicamente le disquisizioni si sprofondi in offese sessiste. Caro Sindaco "il prezzo" di una affermazione come la sua dovrebbe far riflettere la sua Amministrazione e tutti e tutte coloro che chiedono altro alla politica». A mostrare la propria solidarietà a Vitina Claps, tra gli altri, anche il consigliere comunale di Oppido Rocco Pappalardo: «Non mi permetterei mai di prezzare una persona, preferisco apprezzare. In questo caso apprezzamento doppio ad una moglie e mamma che dedica del proprio tempo alla comunità» e il deputato Pd, Enzo Amendola: «Forza Vitina Claps! Tutta la comunità
del Pd è al tuo fianco e all’impegno civile che svolgi per la tua comunità. Spesso ci sono dei “prezzi” da pagare e sono quelli di confrontarsi con avversari politici senza qualità. A loro lasciamo i propri insulti. Avanti,a testa alta». Tanta solidarietà anche dal Coordinamento regionale donne Cgil Basilicata: «Apprendiamo con sconcerto dell’ennesimo episodio riguardante l’utilizzo di un linguaggio inadeguato, sessista e offensivo, in un contesto istituzionale. Pare quasi che nell’ambito del confronto e della dialettica - che, se manifestate con modalità civili e rispettose, pur rappresentano un elemento connaturato all’attività politica - alle donne debba essere negata la possibilità di un confronto paritario e civile». «Per questo motivo, quanto accaduto nel corso del Consiglio comunale di Avigliano, ai danni della consigliera Vitina Claps, è esecrabile e da condannare con forza e richiede, a nostro giudizio, oltre all’espressione della massima solidarietà nei confronti della consigliera, da parte di tutti e tutte coloro che hanno a cuore il rispetto delle donne e dei valori democratici, un intervento immediato della Commissione regionale Pari opportunità che, nell’ambito dell’esercizio delle proprie legittime funzioni, deve intervenire per chiedere chiarimenti ai responsabili di detto comportamento. - conclude il Coordinamento - Da parte nostra, ribadiamo la solidarietà a Vitina Claps».
Dedicato alla fascia di età 5-10 anni e prevede l’attivazione di una serie di laboratori. Coordinato dalla Cooperativa Centostrade, è finanziato con il Pnrr
A Potenza arriva Edi, il progetto di contrasto alla povertà educativa
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on il primo mese del nuovo calendario scolastico, nasce a Potenza un nuovo progetto di contrasto alla povertà educativa dedicato alla fascia di età 5 – 10 anni, per attivare percorsi che portino in maniera strutturata e integrata il territorio nella scuola e la scuola nel territorio, con un focus particolare sul tema dell’Educazione Diffusa. EDi – acronimo di Educazione Diffusa – è an-
che il nome italiano del piccolo aiutante con testa di lampadina di Archimede Pitagorico, con capacità inventive e di risoluzione creativa dei problemi. Nel suo stesso nome è così evocata la missione che anima il progetto coordinato dalla Cooperativa Sociale Centostrade di Potenza: relazione, incontro, integrazione, in un ventaglio di nuove opportunità educative e di partecipazione civica e sociale. Per cominciare, è prevista a breve l’apertura di uno Sportello Famiglie integrato nella Scuola (porta principale di accesso alle varie attività) con cui verranno proposti processi di sostegno alla genitorialità, percorsi educativi individualizzati con particolare attenzione ai Bisogni Educativi Speciali, sostegno allo studio e potenziamento dei prerequisiti di apprendimento per favorire il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla primaria. Nell’ambito del calendario scolastico saranno sviluppati nuovi laboratori sul tema dell’educazione ambientale che mirano a trasformare il territorio in una grande risorsa di apprendimento, attraverso gli strumenti della cartografia collettiva (attività che reinterpreta le mappe dal punto di vista dei partecipanti) e del monitoraggio ambientale (dell’acqua, della biodiversità, degli eco-
sistemi, ecc.). EDi, inoltre, intende raggiungere bambine e bambini nei luoghi della loro quotidianità, soprattutto nelle zone più popolari e periferiche: con il Ludobus proporrà attività ludiche, artistiche e sportive come mezzo educativo di strada, con numerosi laboratori formativi allargherà il coinvolgimento a tutta la società educante. Tra le altre attività previste per la cittadinanza, anche una rassegna di cinema a tema ambientale, ed esperienze immersive di outdoor education con settimane estive di campo natura. EDi prende vita grazie alla compartecipazione di una rete di partner di grande impatto sul nostro territorio, che lavoreranno in sinergia con la Cooperativa Sociale Centostrade: la scuola pubblica, rappresentata dall’Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi di Potenza, il Consorzio C.S. – Cooperazione e Solidarietà, l’Associazione Optì Pobà, l’Associazione Fuorisentiero e la Cooperativa Meta – entrambe operano sul tema dell’educazione ambientale con grande rigore scientifico – la Cooperativa Sociale Il Melograno, l’Associazione Zer0971 e il Comune di Potenza. Il progetto è stato finanziato dall’Unione Europea con il programma Next Generation EU – PNRR M5C3.
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Era parcheggiata nei pressi della locale Caserma. Dopo i primi rilievi si fa strada l’ipotesi della natura dolosa del gesto. Il sindaco De Luca esprime «solidarietà all’Arma»
Pignola, incendiata l’auto di un Carabiniere Indagini in corso per identificare l’autore
__Il luogo dell’accaduto
(foto Mattiacci)
PIGNOLA. Nella serata di domenica scorsa, a Pignola un’auto privata di proprietà di un Carabiniere è stata data alle fiamme nel parcheggio antistante la locale Caserma. L’intervento dei Vigili del Fuoco si è pro-
tratto fino a notte inoltrata. Sull’episodio stanno indagando i militari con l’ausilio delle telecamere di video sorveglianza. Dai primi rilievi, quasi certa la natura dolosa del rogo che sarebbe avvenuto attraverso l’impiego di benzina. Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco della cittadina, Antonio De Luca che ha stigmatizzato l’accaduto: «La mia più profonda solidarietà all'Arma dei Carabinieri per l'atto vile e incendiario che ha colpito uno dei Carabinieri in servizio presso la stazione di Pignola. L'incendio dell'auto rappresenta un attacco non solo alla persona coinvolta, ma anche a tutta la comunità che si affida all'Arma per garantire la sicurezza e la tranquillità». «L'Amministrazione Comunale condanna fermamente questo gesto vile e senza senso, che mette in pericolo la vita e la sicurezza di coloro che dedicano la loro esistenza a proteggere e servire la comunità. Gli attacchi contro le forze dell'ordine sono attacchi contro lo Stato di diritto e la convivenza civile, e non possono essere tollerati in alcun modo. continua il primo cittadino - In par-
ticolare esprime la sua vicinanza e solidarietà al Carabiniere coinvolto e alla sua famiglia». «La dedizione dell’Arma dei Carabinieri nell'affrontare quotidianamente situazioni di pericolo per garantire la nostra sicurezza sono un esempio per tutta la comunità. Siamo grati per il loro servizio e faremo tutto il possibile per sostenere e proteggere coloro che si impegnano a mantenere l'ordine e la sicurezza nella nostra comunità» prosegue De Luca. Il Sindaco e tutta l’amministrazione comunale invitano «i cittadini alla collaborazione con le forze dell'ordine per continuare a garantire un ambiente sicuro e pacifico per tutti. La comunità di Pignola non ha mai avuto episodi del genere e solo attraverso la solidarietà possiamo superare queste sfide e costruire un futuro migliore per tutti». In conclusione, il Sindaco De Luca ribadisce «il suo sostegno incondizionato all'Arma dei Carabinieri e a tutti i suoi membri, rinnovando l'impegno dell'Amministrazione Comunale nel garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini».
Scavone: «Il degrado urbano, spesso generato da azioni vandaliche, impone una nuova considerazione per il senso civico e per la tutela del patrimonio pubblico»
Parco giochi di San Vito a Tito: «Consegnata alla comunità una struttura sociale sicura»
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DI EMANUELA CALABRESE
l Comune di Tito rende noto il lavoro che sta portando avanti sul territorio comunale attraverso «il programma di riqualificazione delle strutture sociali, intervenendo su tutte le ville e i parchi comunali» asserisce il Sindaco Graziano Scavone.Per il parco giochi di località San Vito si tratta del «completamento dei lavori di riqualificazione e sistemazione con una serie di interventi che hanno rimosso anche le situazioni di degrado all'interno del parco. Si è provveduto – fa sapere il Primo cittadino- a disinstallare l'attrezzatura ludica posizionata al centro del parco, di fatto oggetto di continui atti vandalici e situazioni degradanti, interessata da ripetuti interventi di manutenzione riparativa effettuati dall'amministrazione comunale nel corso degli anni, si è stati costretti a rimuovere definitivamente eliminando così una delle fonti di degrado dell'area. Si è proceduto, inoltre, a risistemare l'attrezzatura ludica dedicata ai più piccoli posta al di sotto dell'anfiteatro, a rimuovere alcune situazioni di pericolo ed a riqualificare i bagni pubblici presenti nell'area a servizio della popolazione più anziana ed in particolare dell'utenza dei servi-
zi postali». Anche i «servizi igienici saranno ora fruibili e accessibili attraverso l'utilizzo delle tessere sanitarie e l'accesso sarà consentito in una fascia oraria predefinita. Si è provveduto inoltre a migliorare l'accessibilità al parco stesso ed a migliorare la viabilità dell'area attraverso la realizzazione di una bretella di collegamento della strada limitrofe alla filiale delle Poste con l'area residenziale sottostante». L'importo dei lavori realizzati dal Comune di Tito corrisponde a circa 70 mila euro, di cui 40 mila euro provenienti da finan-
ziamenti ministeriali e 30 mila euro da risorse di bilancio comunale.Non finisce qui, perché nei prossimi mesi, unitamente ai lavori di efficientamento energetico della illuminazione pubblica, sarà potenziata la luminosità dell'intero parco ed i sistemi di videosorveglianza già presenti. «Stiamo portando avanti il programma di riqualificazione delle infrastrutture sociali, intervenendo su tutte le ville e parchi comunali presenti nei quartieri della città – si avvia a concludere Scavone- Altri interventi, invece, riguarderanno la realiz-
zazione di aree ludiche in alcuni quartieri sprovvisti di tali attrezzature. Il degrado urbano, spesse volte generato da azioni vandaliche che determinano pericolosità e non utilizzabilità dei beni comuni, con aggravio di costi a carico dell'ente e quindi della collettività, impone a tutti una nuova considerazione per il senso civico e per la tutela del patrimonio pubblico. Soltanto prendendoci cura di ciò che appartiene a tutti saremo in grado di offrire e vivere spazi comuni adeguati all'esigenza di decoro urbano e funzionalità di una comunità».
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Grazie al Pic dedicato ai “portali parlanti” consentirà al paese di essere annoverato nell’omonimo prestigioso volume. Il sindaco Cantisani: «Emozionante sentirci tra i nomi di città note»
Calvello a Roma riceve il premio “Comuni italiani di eccellenza”
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Roma, presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica, Calvello ha ricevuto il simbolico riconoscimento “Comun italiani d’eccellenza”, che «consentirà al paese di essere annoverato nell’omonimo prestigioso volume. Progetto candidato: i portali parlanti, realizzato nell’ambito dei PIC-Piani Integrati della Cultura - Regione Basilicata» spiegano dalla Casa comunale. «L’esperienza è stata bellissima ed è stato emozionante sentire Calvello tra nomi di città note, come Giffoni, Mantova, Positano, Enna - concludono gli amministratori ringraziando - tutti coloro che hanno reso possibile questo importante traguardo». L’evento, a cura della Casa Editrice Rde è iniziato con una tavola rotonda, alla presenza di numerosi Amministratori, dal titolo “Comunità, Imprese, Pubbliche Amministrazioni proattive e lungimiranti: insieme per il futuro dell’eccellenza italiana”. A coordinare la serata la giornalista e
presentatrice tv Eleonora Daniele. Nel corso di una cerimonia ufficiale, il sindaco di Calvello Anna Cantisani, ha ritirato il prestigioso riconoscimento. Il Comitato redazionale composto da personalità di rilievo della vita pubblica nazionale, ha riconosciuto il valore del progetto col quale “i portali si raccontano”, illustrato lo scorso luglio alla presenza della Consigliera regionale Dina Sileo. 12 tappe di un itinerario multimediale, non mediato da smartphone o QRCode, in cui «i portali del centro storico prendono letteralmente vita, si animano e raccontano la civiltà delle mani di Calvello e, con essa, la natura, la storia, la cultura e le tradizioni del paese». Un viaggio fatto di suggestioni ed emozioni, «in cui i segni e simboli dei portali prendono vita e ridanno vita all’arte degli scalpellini e alla memoria dei nostri nonni, per raccontare la bellezza che siamo e che solo la nostra comunità può raccontare e ha potuto svelare grazie al “Progetto PIC”col quale i vicoli del paese si sono animati» hanno spiegato gli amministratori. Ogni stradina dunque ha visto un tema diverso: un masche-
__Cantisani e alcuni momenti dell’evento a Roma
rone accoglie il visitatore, lì scolpito per scacciare il malocchio, le malattie e le malelingue e racconta la storia del Castello, un portale rievoca la cultura rurale, la conchiglia invece, svela la condizione femminile nel mondo contadino calvellese, mentre un altro portale è dedicato ai nonni, ai loro giochi, a quegli aneddoti ricchi di nostalgia. Ancora un mascherone narra del terremoto del 1857 e l’omicidio di Francesco Cancelli, piuttosto che una spiga di grano che celebra l’operosità agricola, la fatica contadina, i paesaggi delle campagne locali, gli antichi mestieri, la creatività del mietitore e del “legante”, la pesatura del grano, il sapore del pane di un tempo. In via Garibaldi è un portone a parlare per bocca di due mascheroni barbuti che esaltano l’arte dell’intaglio del legno. E poi ancora una conchiglia, simbolo della donna che genera vita, mentre
poco distante un angelo, due colombe e due figure fantastiche parlano dell’amore nel mondo contadino, fatto di condivisione del duro lavoro dei campi. C’è anche un diavolo incoronato, causa della discordia tra i rioni del Piano e di Sant'Antuono che si contendevano il fiume Laterra, fino a quando, per porre fine ai contrasti, i Benedettini costruirono il Ponte di Sant’Antuono, uno dei simboli di Calvello. L’ultima tappa è il portale, adornato da conchiglie e da un'aquila che ripercorre i momenti più importanti dei moti del 1822, dei Carbonari di Carlo Mazziotta, di quando in paese si moriva per la libertà. L’Amministrazione comunale ha illustrato il percorso avviato per promuovere la propria cultura e il territorio e il visitatore, «man mano che percorre i vicoli suggestivi di Calvello, si appropria della memoria del paese». EMACAL
Grande soddisfazione da parte del sindaco Cirigliano: «Un risultato che si somma a tanti altri. Passi in avanti per il bene della nostra comunità»
«Un altro importante finanziamento» in arrivo a San Chirico Raparo
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DI ANNA TAMMARIELLO
ono tanti i finanziamenti arrivati e i bandi vinti quest’anno dall’Amministrazione di San Chirico Raparo guidata dal sindaco Vincenzo Cirigliano. Risorse che spaziano in tutti i campi e che inorgogliscono il primo cittadino:«Un altro importante finanziamento in arrivo - racconta a Cronache – che si aggiunge agli altri risultati raggiunti e che ci rende sempre più orgogliosi dei passi in avanti che stiamo facendo a favore dell’intera comunità sanchirichese». Questa volta in arrivo un importante finanziamento che ammonta a 249. 557 euro. Fondi destinati ad interventi «rivolti alla riqualificazione, all’efficientamento e all’inclusivitàdell’impianto sportivo del nostro paese. Nello specifico sottolinea il sindaco Cirigliano - verràrealizzatauna tendostruttura a copertura del campo da tennis, grazie alla quale si potranno svolgere altre attività sportive al coperto.Verrà inoltre realizzato un nuovo blocco, una nuo-
va struttura, per i servizi rivolti ai disabilie verrà realizzato anche un nuovo accesso,destinato a loro e all’ingresso deimezzi di soccorso. Ringrazio la Regione per questa opportunità. A fronte delle 76 domande di sostegno, presentate da amministrazioni comunali per il bando “Top sport” - evidenzia il sindaco Cirigliano - sono state dichiarate fi-
nanziabili 16 istanze tra cui quella presentata dal comune di San Chirico Raparo. Ringrazio inoltre tutti i cittadini, che continuano a supportarci nella realizzazione di questi importanti progetti ed infine un grazie, peril lavoro sinergico operato affiancodell’amministrazione comunale, va anche agli uffici tecnici preposti».
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Matera e provincia
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Aggressione nel carcere di Matera, i sindacati della Polizia penitenziaria: «Da giugno è il 4° episodio di violenza ai danni del personale»
Marocchino aggredisce un assistente Capo colpendolo violentemente con pugni al volto
U
n assistente Capo di Polizia Penitenziaria è stato «aggredito repentinamente» da un detenuto marocchino nella Casa Circondariale di Matera riportando «ferite guaribili in 25 giorni». Il detenuto E.M.W., marocchino già condannato in via definitiva per i reati di ricettazione e in attesa di primo giudizio per reati di rapina, tentata rapina, lesioni personali, indebito utilizzo e falsificazioni di carte di credito, «ha aggredito con un’azione repentina ed inaspettata un’Assistente Capo di Polizia Penitenziaria che dopo averlo solo redarguito per un atteggiamento scorretto nei suoi confronti è stato violentemente attaccato con pugni al volto». A darne notizia i sindacalisti Carlo Abbatangelo (Sappe), Cosimo D. Morcinelli (Osapp), Antonella Perrone (Uil Pa Polizia penitenziaria), Emanuele Paolicelli (Sinappe), Giovanni Tarantino (Uspp), Francesco Coretti (Cgil Fp), Vincenzo Deserio (Cisl Fn), Prospero Mele (Cnpp).
Grazie all’intervento di altri agenti lì accorsi in soccorso del mal capitato si è riusciti a placare l’ira del detenuto, ponendolo in sicurezza ed evitando conseguenze maggiori. «Tale episodio - hanno dichiarato i sindacalisti - mette alla luce, ancora una volta, tutte le problematiche ed i rischi connessi ad un così delicato compito svolto quotidianamente dai poliziotti penitenziari che fronteggiano tutti i giorni situazioni limite, sempre in assenza di un numero adeguato di personale e di risorse tecnologiche operative. L’atavica carenza di personale, soprattutto nei ruoli degli agenti-assistenti, sono sintomo di quanto rilevante sia il sacrificio di tutto il personale che giorno dopo giorno con dedizione e professionalità compie per portare avanti un sistema complesso e delicato come il carcere di Matera, soprattutto in questo particolare periodo in cui vi è un sovraffollamento tale da affaticare tutti i settori della Casa Circondariale di Matera. Nello specifico, l’Istituto Materano ha una
carenza di personale che supera il 30% e quello avvenuto costituisce il 4° episodio di grave aggressione a carico del personale registratosi da giugno scorso ad oggi». «In ragione di quanto avvenuto - hanno concluso Carlo Abbatangelo (Sappe), Cosimo D. Morcinelli (Osapp), Antonella Perrone (Uil Pa Polizia penitenziaria), Emanuele Paolicelli (Sinappe), Giovanni Tarantino (Uspp), Francesco Coretti (Cgil Fp), Vincenzo Deserio (Cisl Fn),
Prospero Mele (Cnpp) -, si chiede con forza all’Amministrazione di attivarsi per colmare tali carenze di organico e di porre in essere tutte le cautele utili affinché tali episodi non si verifichino più. Si esprime compiacimento nei confronti dei poliziotti penitenziari che, nonostante le difficoltà accorse, hanno saputo gestire con professionalità e competenza l’evento critico augurando pronta guarigione all’Assistente Capo coinvolto».
POLICORO Intervento finanziato coi fondi Next Generation Eu, il presidente della Provincia di Matera Marrese: «Verranno realizzati anche 2 impianti sportivi»
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Iis Fermi, inaugurate 8 classi innovative e tecnologiche
ono otto le nuove aule innovative e tecnologiche, realizzate con il Next Generation Eu, per potenziare l’offerta didattica dell’Iis Fermi di Policoro. La cerimonia del taglio del nastro è avvenuta alla presenza del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, dell’assessore regionale Cosimo Latronico, del Dirigente scolastico provinciale, Rosanna Cancelliere, del Dirigente scolastico dell’istituto jonico, Giovanna Tarantino, dei consiglieri provinciali di Matera Viviana Verri e Gianluca Modarelli, nonché dei vertici cittadini delle Forze dell’Ordine e le autorità religiose. Finanziate dal Miur a valere sul Nex Generation Eu con circa 600mila euro, le
nuove aule vanno ad accrescere la capacità dell’offerta didattica del Fermi, istituto che al momento conta quasi 1000 studenti e che, a breve, vedrà accrescere anche la sua dotazione infrastrutturale grazie ad altri interventi programmati dalla Provincia di Matera. «Sono particolarmente orgoglioso - ha dichiarato Marrese - di inaugurare queste nuove aule che arricchiscono l’offerta formativa e didattica del Fermi, peraltro con contenuti tecnologici e innovativi. Si tratta dell’ennesimo obiettivo che la Provincia di Matera ha centrato e che, tra l’altro, non sarà l’ultimo per questa scuola: sono stati infatti già consegnati i lavori per il rifacimento della pavimentazione, delle murature interne,
delle uscite di emergenza della palestra e degli spogliatoi, che saranno anche interessati dall’impermeabilizzazione esterna. Inoltre, annuncio che verranno realizzati due impianti sportivi annessi all’istituto, uno per il calcio a 5 e l’altro per il basket e il volley.Un grazie all’ufficio tecnico provinciale, che ha reso possibile centrare questo importante obiettivo, così come un grazie alla dirigente scolastica e ai consiglieri provinciali Verri e Modarelli». Rosanna Cancelliere ha parlato di «giorno storico per la scuola lucana, tenuto conto dell’importanza di queste nuove aule e della loro dotazione tecnologica e innovativa». «Gli studenti - ha proseguito - potranno ora avere maggiori spazi e mi-
gliori strumenti per formarsi adeguatamente e credo debbano ringraziare la sensibilità del presidente Marrese, sempre attento alle esigenze della scuola». Soddisfazione anche nelle parole del dirigente scolastico Tarantino, che ha ringraziato «la Provincia di Mate-
ra e il suo presidente per l’attenzione mostrata: un giorno importante per la nostra realtà, che si arricchisce ulteriormente di strumenti didattici grazie ai quali i ragazzi potranno fruire di spazi idonei per svolgere serenamente il proprio percorso scolastico e formativo».
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Il regista e comico pugliese: «Qui l’atmosfera giusta anche grazie alla collaborazione dell’amministrazione». Il sindaco Cariello: «Rilancio del territorio»
A Scanzano arriva la troupe di Mudù 11 De Santis: «Tante risate e divertimento»
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DI GUSTAVO LIMONE
ingrazio l’Amministrazione Comunale, il Sindaco Pasquale Cariello e il suo vice Ugo Valicenti, che è anche un mio grande amico, per aver accettato di collaborare a questa iniziativa che non è altro che un modo per valorizzare genuinamente le bellezze della nostra terra. Oltre la Puglia, il progetto Mudù è sempre itinerante, basti pensare che l’11 novembre prossimo saremo
in Kenya a girare le nostre puntate». A parlare Uccio De Santis, regista e comico pugliese, famosissimo in tutto il panorama nazionale, avendo partecipato a tantissime trasmissioni e pellicole comiche e di puro divertimento, approdato ieri a Scanzano Jonico dove per una settimana girerà, insieme a tutta la troupe alcune puntate della serie Mudù 11. «È il calore del pubblico e la voglia di immortalare gli scorci più belli di questa comunità ad aver-
mi spinto qui. Sono contentissimo e orgoglioso di partecipare a questo progetto che sicuramente sarà contraddistinto dalla vicinanza della gente scanzanese che, dal nostro arrivo, non ha mancato nel farci sentire il proprio affetto», continua Uccio De Santis. «Dopo aver fatto un sopralluogo le scorse settimane, abbiamo conosciuto bene questa comunità e abbiamo trovato gli angoli più interessanti che potevano fare al caso nostro. La collaborazione con l’Amministrazione è stata ampia e totale ed eccoci qua. Portando a casa il nostro girato, circa 10 minuti a puntata, sono consapevole che faremo anche una promozione del territorio che merita le lodi di un pubblico sempre più vasto. Oggi abbiamo coinvolto diverse persone del luogo che mi sono sembrate adatte alle nostre scenette e così andrà avanti tutta la settimana. Faranno parte delle nostre puntate scanzanesi e attività commerciali, luoghi simbolo e posti d’interesse perché è questo il nostro intento, dare valore, anche attraverso una risata, alle tante co-
munità italiane che meritano il giusto riconoscimento». Quest’iniziativa, esempio perfetto di promozione marketing territoriale voluta dall’Amministrazione Comunale, è stata salutata positivamente dal primo cittadino che ha vissuto al fianco della troupe pugliese tutta la prima giornata nel Metapontino: «Ringrazio Ugo Valicenti per aver ideato e organizzato quest’iniziativa che non farà bella soltanto Scanzano Jonico come Comune ma che sarà un’importante occasione di crescita per tutta la comunità. In questa quattro giorni di riprese, i Mudù sapranno coinvolgere nel loro progetto tutto il polo sociale ed economico del nostro territorio. Dopo anni di cattiva pubblicità, Scanzano Jonico e le sue bellezze saranno rilanciate grazie all’arte creativa di Uccio De Santis e dei suoi collaboratori che sapranno far conoscere questa città per la sua bellezza, per la sua cultura, per il turismo e per quanto di brillante c’è tra i miei concittadini che sono da sempre protagonisti dell’accoglienza e del buon cuore».
Il circolo cittadino “denuncia” l’increscioso episodio: «Abbiamo espresso in modo pacifico il dissenso sull’eradicazione degli oleandri del corso principale»
Montalbano Jonico, FdI e Gioventù Nazionale: «L’Amministrazione prima ci sanziona e poi scappa»
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o scorso 2 settembre il gruppo di opposizione “Montalbano la città che vogliamo” e il Circolo locale di Fratelli d’Italia-Gioventù Nazionale, nelle persone del consigliere comunale Rocco Tauro, del Prof. Leonardo Giordano e di Michele Giordano, hanno espresso il loro dissenso «sull’eradicazione degli oleandri del corso principale della città jonica con l’apposizione, sulle reti di protezione delle piante, di cartelli plastificati recanti il messaggio “Sos lasciateci vivere”». «Questa azione, innocua e pacifica, non è piaciuta però all’amministrazione Marrese&Di Sanzo che, non sapendo come rispondere politicamente ad un atto politico, ha ben pensato di utilizzare contro le opposizioni la leva delle sanzioni amministrative, reprimendo così il loro sacrosanto diritto
di poter dire la propria. Così lunedì 4 settembre i cartelli sono stati rimossi e il Consigliere Tauro, il Presidente di Gioventù Nazionale, Michele Giordano, e il portavoce cittadino di FdI, Antonio Perciante, sono stati“puniti” con una multa di 50 euro, dopo un accertamento fatto alle 08.20 del mattino, due minuti prima dell'inizio della potatura delle piante in questione» ha affermato in una nota il circolo di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale di Montalbano Jonico. «Basterebbe già questo particolare, unito al fatto che nessuno dei cartelli esposti minava l’incolumità delle piante né presentava messaggi offensivi, per comprendere come questa risposta dei “democratici” amministratori di Montalbano si sia configurato più come un atto politicamente “intimidatorio” che come
una dovuta azione amministrativa» continua la nota. «Ma come se non bastasse, in spregio ad ogni legge o regolamento, Marrese&Di Sanzo sono andati anche oltre, non assicurando a Tauro e a Giordano che ne avevano fatto richiesta, di essere ascoltati dal Sindaco, nonostante ciò fosse loro diritto assicurato dalla Legge n. 689/1981, richiamata anche dal verbale che è stato loro notificato. prosegue - Quello a cui abbiamo assistito oggi si configura così come un grave atto di violazione dei diritti di chi fa politica e della democrazia, visto che nonostante – a nostro dire – siamo stati ingiustamente multati per aver espresso un’idea diversa da quella dei nostri amministratori, con la sua assenza il Sindaco ci ha anche negato ad esprimere e a difendere le nostre
ragioni di fronte ad un atto che riteniamo illegittimo». «In poche parole, ancora una volta, Marrese&Di Sanzo hanno calpestato la democrazia e hanno provato a intimidirci, scappando però dalle loro responsabilità politiche e
amministrativedopo averci visti convinti e decisi a difendere la nostra libertà di opinione. Non sarà forse che temono una grossa cantonata?» ha concluso la nota del circolo di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale di Montalbano Jonico.
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martedì 24 ottobre 2023 www.lecronache.info
Attualità
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Un incontro con Bardi e Nicoletti per «accogliere le proposte, i suggerimenti, le idee da parte degli operatori del settore per costruire il nuovo progetto ampiamente condiviso»
Regione e Apt, via al primo confronto per il piano turistico della Basilicata
«L
’incontro ha come principale obiettivo quello di raccogliere le proposte, i suggerimenti, le idee da parte degli operatori del settore turistico per costruire il nuovo piano turistico regionale in modo ampiamente condiviso». Lo ha detto il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, nell’introdurre l’incontro - avvenuto ieri pomeriggio a Potenza nella sala Inguscio della Regione - con tutti gli attori del comparto. Ad aprire la riunione è stato il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi: «È tempo di lavorare sul prodotto turistico – ha detto Bardi con lo stesso metodo che ci contraddistingue: pensare “insieme” al rinnovamento e al rafforzamento dell'offerta, una cosa che non avveniva da lungo tempo. È infatti al 2009 che risale il primo Piano Turistico Regionale, lo strumento programmatico per eccellenza nel settore del turismo. Giungere alla redazione del nuovo PTR è uno degli obiettivi che ci eravamo posti già a partire dal mio insediamento, ma le turbolenze che ha vissuto il mondo del turismo, con un continuo mutamento delle condizioni e delle preferenze di viaggio, ci ha spinti fino ad oggi. Ho dato mandato ad APT di supportare la Regione nella redazione del documento, e in questo è fondamentale l'ascol-
__Alcuni momenti dell’incontro (foto Mattiacci)
to di chi di turismo vive quotidianamente, di chi investe le proprie risorse e le proprie energie, la propria vita. Siamo stati vicini per sostenere la ripresa, oggi vogliamo essere vicini nel programmare il futuro». Il turismo lucano è cresciuto ancora rispetto allo scorso anno, più di molte altre regioni d'Italia, e soprattutto è cresciuta la componente proveniente dall'estero (+43% rispetto al 2022 e +38% rispetto ai primi nove mesi del 2019). Un dato, questo, di fondamentale importanza, perché apre prospettive nuove per una regione che, grazie alle sue caratteristiche storiche, paesaggistiche e ambientali, può diventare la destinazione nuova per molti “appassionati di Italia”. É proprio questo il ruolo che ci hanno riconosciuto autorevoli testate internazionali come Vogue e Forbes, a inizio anno, ed è il ruolo che ci siamo conquistati con attività di pro-
mozione, anche nei periodi bui del Covid. Diversi i riconoscimenti guadagnati in un contesto quindi non facile: Matera città più accogliente del mondo, Basilicata regione più accogliente d’Italia (2022), Basilicata come regione con la migliore reputazione in Italia (2023), Basilicata terza regione in Italia più apprezzata dagli stranieri. «A questo piano - ha aggiunto Nicoletti – la Regione ha dato le gambe per correre, finanziando i programmi PARTI Basilicata, Ambiente Basilicata, Basilicata Turismo tutto l'anno, e il fondo Four Seasons per la destagionalizzazione. Parliamo di un impegno che fino a fine 2024 supererà i 15 milioni di euro in quattro anni, a cui andrebbero aggiunte le risorse messe in campo per l'emergenza covid. Oggi parliamo non più di emergenza, ma di programmazione». «Stiamo puntando molto su questo segmento di mercato - conclude
il Dg dell’Apt Basilicata Basti pensare che sui 4 milioni e mezzo di euro che la Regione ci ha assegnato per la destagionalizzazione, 1 milione e mezzo sono destinati al mercato estero, finanziamento mai assegnato prima». All’incontro sono intervenuti anche Michele Busciolano, capo di gabinetto del presidente della Regione che ha evidenziato «la centralità del settore turistico perché richiede il collegamento con diversi assi come la cultura, le attività produttive, l’ambiente, e l’agricoltura» ed Emilia Piemontese, dirigente generale del dipartimento Agricoltura, che ha evidenziato «la necessità di collegare in modo sistematico le attività di promozione turistica con le diverse linee di promozione enogastronomica che sempre di più rappresentano una solida motivazione di viaggio». Mentre l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Galella, ha evidenziato «la
necessità di promuovere anche e soprattutto le aree con maggiori difficoltà a partire da quelle rurali e ai comuni montani» ed ha annunciato che alla prossima Bit di Milano il dipartimento agricoltura affiancherà l’Apt nella promozione del territorio. Mercato estero, ambiente, turismo inclusivo, eventi, infrastrutture, rafforzare il posizionamento attraverso l’innovazione, qualità accoglienza, turismo diffuso sono solo alcune delle parole chiave su cui si è concentrato l’intervento di Oderisi Nello Fiorucci, della società Incipit Consulting che ha avuto l’incarico di redigere il nuovo Ptr. Il cronoprogramma prevede, dopo l’acquisizione dei risultati del percorso di condivisione con operatori e istituzioni e dopo l’analisi del contesto di riferimento, l’ascolto degli operatori e delle istituzioni e, nell’arco di un mese, un nuovo incontro con i risultati di questo percorso.
L’attuale capo della redazione Tgr Campania ha tenuto un importante discorso sulla «importanza della buona informazione e l’opportunità di valorizzare il territorio regionale»
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Premio giornalistico nazionale “Mimmo Castellano”, riconoscimento anche per Lo Pomo
i è rinnovato, presso l’Auditorium Teatro Sant’Alfonso Maria De’ Liguori di Pagani (Sa), l’atteso appuntamento con il Premio giornalistico nazionale “Mimmo Castellano”. Giunto alla sua XII Edizione, il Premio è organizzato dall’Assostampa Campania Valle del Sarno, presieduta da Salvatore Campitiello. L’evento è patrocinato dal Consiglio dell’Ordine regionale dei Giornalisti della Campania e dal Consiglio nazionale, dal Comune di Pagani, dalla Provincia di Salerno e dalla Regione Campania. I PREMIATI Per la sezione “TgRai Campania”, il premio è stato conferito ad Oreste Lo Pomo; per
la sezione “Scrittori e Giornalisti” il riconoscimento è andato a Maurizio de Giovanni; per la sezione “Cultura napoletana” è stato premiato Amedeo Colella; per la sezione “Uffici Stampa” Antonio D’Errico; per la sezione “Grandi Eventi Istituzionali” Enrico Passaro; infine per la sezione “Fotoreporter” il premio è stato conferito a Giuseppe De Girolamo. L’attuale Capo della Redazione giornalistica della Tgr Rai3, Oreste Lo Pomo ha tenuto un interessante discorso sull’Informazione di prossimità e «sull’opportunità di valorizzare tutto il Territorio regionale, in un’ottica nazionale e globale, anche alla luce dell’evoluzione delle nuove tecnologie e del Giornali-
smo Web». Lo scrittore di fama internazionale Maurizio de Giovanni, invece, si è rivolto soprattutto ai colleghi giovani, sottolineando che «la parola scritta è un passaporto per l’immaginazione. Tanti ragazzi non leggono, non immaginano. Se non immaginano, non inventano e il mondo rimane uguale». La XII edizione è stata incentrata sull’importanza dell’Informazione di prossimità e sul difficile momento vissuto dalle Testate locali; ancora, sul ruolo cruciale degli Uffici Stampa; sulla differenza tra Comunicazione ed Informazione; sul rapporto tra Giornalismo e Letterature e, infine, sul grande lavoro di avvicinamento dei Giovani alla Let-
__Un momento della premiazione di Lo Pomo
tura.Importante il momento di premiazione delle otto Testate giornalistiche campane con oltre 40 anni di attività: Angri’80, Sannio Sport, Radio Bussola24, Telenuova, Realtà Sannita, Il Gazzettino Vesuviano, Fiorisce un Cenacolo e Il Risorgimento Nocerino. Ricordati, con grande
emozione, anche tre Giornalisti scomparsi: Armando De Rosa Gennaro Guida e Pietro Sessa. La serata, si è conclusa con gli interventi del Presidente del COG della Campania Ottavio Lucarelli, del Mugi Mimmo Falco e del consigliere del Cnog Alessandro Sansoni.
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martedì 24 ottobre 2023 www.lecronache.info