IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003
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L’INTERVISTA L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE DELINEA GLI IMPEGNI DI FINE MANDATO
«Numeri, dati e report parlano chiaro»
Fanelli sulla Sanità lucana: rapporto infermieri-medici, assunzioni, Lea ed altro ancora
L. Paterna a pagina 9
Tajani e Gasparri hanno garantito che l’unico candidato di FI è il Gen. La loro parola alla prova del nove ai tavoli del cdx
Viceconte, il perdente di successo Le prova tutte per sostituire Bardi come candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione P
LA RIFLESSIONE
Se i brutti anatroccoli colpiscono il cigno
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DI ANTONELLA PELLETTIERI
i faccio portavoce della profonda indignazione che abbiamo provato nel vedere il video nel quale alcuni brutti anatroccoli colpiscono con un grande sasso un cigno per vederlo soffrire. Il cigno colpito apre le sue ali e indietreggia spaventato mentre i brutti anatroccoli ridono sguaiatamente. E deduco la profonda povertà culturale degli anatroccoli che spero verranno puniti secondo le leggi italiane e, in più, scontino una pena (...)
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LO SPROFONDO DI GUARENTE
er chi come noi ha lanciato una quantità così incredibile e reiterata di tacchi e spilli contro l’arte furbastra di sopravvivenza che Mario Guarente e la sua scombinata giunta hanno saputo improvvisare in ogni minuscolo scibile municipale e col massimo del menefreghismo potrà sembrare zucchero l’ennesima figuraccia nazionale acchiappata con la trentesima classifica di Ecosistema urbano che Legambiente e Ambiente Italia, col rigore d’analisi che li contraddistingue, hanno predisposto sullo stato di salute dei capoluoghi di provincia, ma dobbiamo ammettere che più che fare salti di gioia cominciamo davvero a preoccuparci per la mala sorte ed il disastro in cui è sprofondata la nostra povera città. Ora va detto senza fronzoli e con tutta l’urgenza del caso che quando si scopre che per la mano sciagurata di questi patrioti del nulla Potenza è passata dalla posizione 57 alla 79, perdendone ben 22 significa che tutto è finito e che occorre al più presto far suonare la campanella delle dimissioni pur di non beccarsi altri guai e per i quali oltre al danno rimane pure la beffa di pagarli profumatamente. Scrive Antonio CerM. Dellapenna a pagina 4 vettini: “Inevitabilmente si finisce nello sprofondo”.
Chiorazzo, dal sì confuso al no ■ continua a pagina 16
oLTRe IL GIARDINo Zullino ci sta, ma aggiunge: «Nè con Bardi, nè col csx». Da Pinto (Pd Rionero) decisa contrarietà
OLTRE IL GIARDINO/2 IN STUDIO PERRETTI, TORLO E CAMARDESE
Potenza in caduta libera: tutti concordi sul fallimento Guarente
Servizio a pagina 5
Servizio ■ a pagina 12
NOEPOLI
Lavoro, un’altra vittima Costruzione nuovo centro intercomunale di raccolta dei rifiuti: cantiere assassino per il 40enne Camodeca
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■ Servizio
a pagina 17
TAVOLO “ACQUA”
Riunione in Regione: tra le priorità da seguire, le tariffe «eque e sostenibili» e la costituzione di “Acque del Sud” SpA ■ Servizio
a pagina 7
_ SCUOLA
Dimensionamento, anche da Tramutola il no secco ai tagli Il sindaco Marotta: «La soluzione c’è»
■ A. Tammariello
a pag 7
_ PICERNO
Telefonia mobile, sull’antenna della discordia il Comune perde la causa: «Non deturpa il paesaggio» ■ F. Moliteni
a pagina 15
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IL DEPUTATO MATTIA (FDI) CONTRO IL VOTO A FAVORE DEL RIUSO NELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE EUROPEA PER L’AMBIENTE
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«La scelta sugli imballaggi mette a rischio un intero settore»
er il deputato Aldo Mattia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, votando a favore del riuso al posto del riciclo in materia di imballaggi, «la commissione Envi al Parlamento Europeo mette in difficoltà un inte-
ro settore». «Mi auguro che questo voto espresso in Commissione - ha aggiunto e concluso Mattia non venga replicato in plenaria perché creerebbe un danno incalcolabile. I nostri eletti al Parlamento europeo faranno di tutto per evitare questo disastro».
__Mattia
IL SENATORE ROSA (FDI): «IL GOVERNO PUNTA A RENDERE PIÙ EQUO E TRASPARENTE IL RAPPORTO TRA FISCO E CONTRIBUENTI»
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«Semplificazione tra gli obiettivi principali della delega fiscale»
er il senatore Gianni Rosa (FdI), La semplificazione «è uno degli obiettivi principali della delega fiscale, al pari della necessità di rendere più equo e trasparente il rapporto tra fisco e contribuenti». «Ed è proprio in questo senso - ha aggiunto e concluso Rosa - che sta operando il governo, approvando i decreti rela-
tivi a Irpef e Ires e sulla fiscalità internazionale e quelli che riguardando le semplificazioni degli adempimenti, la revisione e il rafforzamento di molti princìpi contenuti nello Statuto dei diritti del contribuente. Un cambio di passo che i cittadini attendono da anni e che il governo Meloni sta portando avanti con tenacia e senza sosta».
__Rosa
IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA FNP CISL AMATULLI: «C’È DA METTERE MANO AL MECCANISMO DI INDICIZZAZIONE DELLE PENSIONI PER FASCE DI IMPORTO»
«L
«Legge di stabilità, luci e ombre: proseguire il confronto» a legge di stabilità presentata dal Governo è un buon punto di partenza per intavolare un confronto che vada nella direzione di una maggiore equità sociale»: a dichiararlo il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata Giuseppe Amatulli. «La nostra priorità - ha proseguito Amatulli - non è mettere le bandierine o agitare le piazze ma dare risposte concrete ai bisogni dei nostri pensionati attraverso una vera cultura partecipativa che significa prima di tutto ascolto. In attesa di leggere il te-
sto definitivo possiamo anticipare che ci sono alcuni segnali positivi, ma anche delle ombre, soprattutto per quanto riguarda la parte previdenziale. Abbiamo chiesto al Governo di risolvere tutte quelle situazioni di iniquità prodotte dalla legge Fornero. C’è da mettere mano al meccanismo di indicizzazione delle pensioni per fasce di importo che non tutela adeguatamente il potere di acquisto delle pensioni in un contesto congiunturale caratterizzato da un’elevata inflazione. Rivalutare le pensioni equivale ad un rinnovo contrat-
tuale e rappresenta per molte famiglie precarie che hanno la fortuna di contare sulla pensione di un genitore di poter affrontare un costo della vita sempre più alto». «Come è costume della Cisl - ha concluso Amatulli non affrettiamo giudizi lapidari e confidiamo nella possibilità di migliorare la manovra nel confronto con il Governo e con il Parlamento con l’obiettivo di trovare un bilanciamento più avanzato e più equo tra le esigenze di finanza pubblica e i bisogni dei pensionati e dei lavoratori prossimi alla pensione».
__Amatulli
DOMANI IN PIAZZA PURE GLI AGRICOLTORI LUCANI: «CON CERTI PREZZI AL RIBASSO NON SI RIESCONO A COPRIRE NEANCHE I COSTI DI PRODUZIONE»
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Anche la Cia Basilicata a Roma per la manifestazione di protesta
i saranno anche gli agricoltori lucani domani alla grande manifestazione nazionale di protesta organizzata da Cia-Agricoltori Italiani che si terrà in Piazza Santi Apostoli, a Roma. Cia Basilicata dopo incontri territoriali e nelle sedi intercomunali sta organizzando autobus con delegazioni da tutti i territori delle due province. “Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri”: è lo slogan centrale della manifestazione al quale gli agricoltori lucani aggiungo-
no «non siamo il problema siamo la soluzione». «Proprio così - hanno spiegato alla sede regionale Cia -, vogliamo invertire la questione per rimettere al centro l’impresa agricola e il suo reddito, per tutelare il futuro dei produttori di fronte alle grandi emergenze e alle sfide globali che toccano il settore primario e il Paese intero». Crisi di mercato e concorrenza estera, filiere e manodopera, aree interne e fauna selvatica, risorse idriche e consumo di suolo, ambiente e fake news i temi chiave
che Cia porterà in piazza. «In piazza per manifestare il disagio che l’agricoltura lucana ha subito in questi anni e che sta subendo tuttora - hanno sottolineato i dirigenti della Cia Basilicata - in un’annata in cui tutte le produzioni sono entrate in piena difficoltà a causa dei cambiamenti climatici e la poca redditività all’interno della filiera. La Cia ci sta mettendo la faccia e l’impegno per trovare delle soluzioni, per garantire continuità e forza alla nostra meravigliosa agricoltura, fon-
damentale per mantenere il paesaggio, dare valore aggiunto al Made in Italy, e portare redditività diffusa nel nostro territorio». «Spesso - hanno concluso -, a causa dello scarsissimo valore riconosciuto agli agricoltori per il loro eccellente lavoro in termini di qualità e standard di sicurezza alimentare, mette le aziende agricole nelle condizioni di non raccogliere nemmeno, perché con certi prezzi al ribasso non si riescono a coprire nemmeno i costi di produzione».
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MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE 2023 07:00
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Guido Viceconte le prova tutte per sostituire Bardi come candidato di Forza Italia alla Presidenza della Regione
L’eterno ritorno del perdente di successo
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Tajani e Gasparri avevano garantito che l’unico candidato di FI era Bardi. Quanto vale la loro parola?
DI MASSIMO DELLAPENNA
e a sinistra è ancora da sciogliere il nodo delle alleanze, della presidenza e della coalizione, sembra che, però, il centrodestra non abbia alcuna voglia di sfruttare il vantaggio competitivo di questa situazione eliminando immediatamente ogni discussione sulla presidenza della Giunta Regionale e, quindi, sulla coalizione. Come dire che se Atene piange, Sparta non ride. Se sono già note da tempo le difficoltà che gli alleati di Lega e Fratelli d’Italia avrebbero nella riconferma di Bardi, il quadro che emerge nelle ultime ore è che anche in Forza Italia si stia costruendo una fibrillazione che prova a minare la ricandidatura del Generale. LE MANOVRE DI VICECONTE Già prima della visita di Tajani e Gasparri, sulle nostre colonne avevamo dato la notizia che ambienti vicini a Guido Viceconte avrebbero messo in campo manovre finalizzate a sfruttare eventuali veti nei confronti di Bardi da parte degli alleati. Manovre che erano state seccamente smentite propria da Tajani e Gasparri che avevano gridato ai quattro venti che per Forza Italia l’unico candidato possibile era il Generale Bardi. Per citare Shakespeare, Tajani è uomo d’onore è noi non vogliamo dubitare delle sue parole per cui sicuramente saranno prive di ogni fondamento le voci che sempre più in-
cessanti che vorrebbero che l’ex sottosegretario Viceconte si starebbe muovendo con tutte le sue forze per costruire le premesse per ottenere la sua candidatura alla Presidenza della Giunta Regionale. Proprio perché Tajani è uomo d’onore noi non vorremmo riferirvi delle voci secondo cui uomini vicinissimi e fidati dell’ex sottosegretario si starebbero già muovendo in lungo e in largo per la Basilicata dicendo che, proprio grazie ai suoi rapporti fidati con i massimi vertici nazionali di Forza Italia, il cambio dell’ipotesi del candidato sarebbe nei fatti già effettuati. Vorremmo riferire del fatto che già i pretoriani di Viceconte stanno dicendo agli esponenti del centro (Italia Viva ed Azione) che con la candidatura dell’uomo di Francavilla sarebbero loro aperte le porte. Noi vogliamo credere alle parole di Tajani e Gasparri e, quindi, siamo certi che queste siano soltanto illazioni, voci fuggite e non sostanziate e che anche la partecipazione dell’ex assessore Cupparo al convegno promosso da Pittella sia soltanto una mera coincidenza e non una manovra politica. DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO CHE DAI NEMICI MI GUARDO IO Il generale, dunque, dovrà guardarsi prima dagli amici che dai nemici. Perché se è vero come è vero che Gianni Rosa, Pasquale Pepe e altri esponenti di Lega e Fratelli d’Italia hanno la legittima volontà di
ottenere per un loro uomo la presidenza della Giunta Regionale, è altrettanto vero che il pericolo più grande che corre il Governatore viene proprio dal suo stesso partito. La manovra di Viceconte sembrerebbe addirittura lineare e semplice: arrivare al tavolo delle trattative finali con il veto di Lega e Fratelli d’Italia su Bardi, ottenere la Presidenza della Giunta Regionale per Forza Italia e spuntarla loro. Un’ipotesi piuttosto complessa ma che darebbe una lettura logica alle azioni che Cupparo da un lato, Viceconte e i suoi più stretti collaboratori dal-
l’altro starebbero mettendo in piedi e che stanno provocando le fibrillazioni pesanti che il partito ha vissuto nelle settimane scorse con il botta e risposta tra Cupparo e Piro. UN PERDENTE DI SUCCESSO Certamente non si può non dire che Guido Viceconte non rientri nella categoria politica dei perdenti di successo. Protagonista e padrone indiscusso del centrodestra lucana in ogni sua sconfitta, è riuscito a far perdere il centrosinsitra e far morire il Partito Regione non appena ha cambiato coalizione alle elezioni politiche. Oggi torna in pista grazie alle sue amicizie romane e alla sua capacità di muoversi nei meandri della politica. Una capacità che gli ha assicurato una lunga vita politica anche in anni consecutivi di cocenti sconfitte e di impotenza elettorale. GLI OSTACOLI SUL SUO CAMMINO La differenza sostanziale rispetto al passato è che oggi Forza Italia non è più l’arbitro della politica nel centrodestra. Quello che un tempo e per molto tempo è stato il primo partito della coalizione oggi è l’ultimo e Giorgia Meloni
non sembra aver digerito bene il tentativo dell’acqua di scalfire la pietra attaccandola anche sul piano personale. A questo si aggiungono ostacoli locali di non minore importanza. Gianni Rosa e Pasquale Pepe non sono nuovi alla politica regionale e, in questi anni di militanza politica, hanno maturato una avversione verso i vecchi vertici di Forza Italia forse addirittura maggiore di quella che hanno nei confronti di Bardi. Certo è che troveremmo veramente difficile immaginare che Rosa e Pepe possano mettersi in tour accanto a Viceconte per sostenere le ragioni di una sua elezione a Presidente della Giunta Regionale. L’unica certezza è che, neanche quando ha la vittoria in pugno, il centrodestra riesce a trovare pace. Certo è che a intorbidire le acque sono sempre i protagonisti delle stagioni delle sconfitte. Come il Prometeo incatenato, legato al monte Titano con aquile che gli mangiano il fegato che continuamente ricresce, il centrodestra non riesce a liberarsi né dalle catene che lo legano né dai torturatori del suo futuro. Non siamo alla politica, siamo all’incubo.
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OLTRE IL GIARDINO Ospiti di Leporace il capogruppo di “Rionero Oltre” Pinto e il consigliere di “Basilicata Oltre” Zullino sulla discesa in campo del fondatore di Auxilium
Basilicata verso il voto, il nodo Chiorazzo agita il centrosinistra
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ella puntata di “Oltre il giardino”, il programma di Cronache Tv - in onda sul canale 68 del digitale terrestre - condotto da Paride Leporace, ampio spazio è stato dedicato al dibattito sulla discesa in campo di Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa sociale Auxilium, come candidato alla presidenza della Regione Basilicata per il movimento civico “Basilicata Casa Comune”. Ospiti in studio il capogruppo di “Rionero Oltre” Donatello Pinto e il consigliere regionale di “Basilicata Oltre” Massimo Zullino che, moderati dal conduttore Leporace, hanno animato il confronto su una candidatura che continua a dividere, mentre poco o nulla sembra muoversi nei e tra i partiti di centrodestra e centrosinistra.
CHIORAZZO SI, NO, FORSE... Come ha introdotto il conduttore, la partita delle Regionali in Basilicata è ancora tutta da definire. C’è però un nome che da tempo unisce e divide, quello di Angelo Chiorazzo, il nome che “Basilicata Casa Comune” propone ai lucani per guidare un progetto vincente per la regione Basilicata. Intorno a questo nome l’Associazione dichiara che «proverà a costruire convergenze per creare un'alternativa all’esperienza fallimentare del centrodestra». “Basilicata Casa Comune” ha specificato che, infatti, che «la proposta di candidare l'imprenditore di Senise a presidente della Regione è stata unanimamente decisa dai fondatori e dalla direzione di questa realtà, consultatasi all'indomani della conclusione dei tavoli d'ascolto del laicato cattolico». Intorno a questa candidatura, però, non c'è ancora una convergenza piena. Nelle scorse settimane, l’ipotesi Chiorazzo è stata al centro del dibattito nel centrosinistra lucano e nel Movimento 5 Stelle, suscitando perplessità. In particolare, all'annuncio di tale candidatura per il centrosinistra, con un esponente del nuovo movimento laicocattolico, all’interno del Pd si sono levate voci critiche, come quelle dell’ex sottosegretario Salvatore Mar-
__Pinto e Zullino ospiti nella trasmissione di “Oltre il giardino”
CENTRALE Insomma, nel documento condiviso anche dal consigliere comunale di Rionero Pinto c’è un po' di tutto: richiami alla laicità dello Stato, al rischio di commistione tra interessi privati e pubblici, la necessità di individuare un candidato capace di riscuotere ampia convergenza e persino, se necessario, valutare un autorevole candidatura civica. Nel documento il richiamo al conflitto di interessi nei confronti di Chiorazzo appare molto diretto: «La mia è stata un'iniziativa politica – chiarisce Pinto - fondata su un principio che resta sacrosanto per i Partiti, che è quello che quando si vogliono esternare anche alcuni dubbi, si vogliono portare alla discussione alcune istanze, bisogna farlo nella maniera che a me hanno insegnato essere la più corretta, cioè attraverso la formulazione di documenti che devono essere motivati da forti motivazioni politiche». «Nel documento - ha spiegato il capogruppo di “Rionero Oltre” - c’è un richiamo ai principi che hanno ispirato il Pd, i principi richiamati dalla nuova segretaria nazionale Elly Schlein, alla quale ho dato il mio sostegno e nel cui rinnovamento mi riconosco. C’è bisogno ora di proseguire l’azione di rinnovamento del Pd, allargando i processi partecipativi “oltre sé stesso”, come stessa la suggerisce Schlein». «Ed effettivamente – prosegue Pinto - il documento IL VALORE DEL DO- vuole essere una sorta di CUMENTO: LA LAICI- contributo, uno spunto di TÀ COME PRINCIPIO riflessione che deve essere
giotta e dell’ex presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza, a cui si è aggiunta una raccolta firme su un documento condiviso anche dal consigliere comunale di Rionero in Vulture Donatello Pinto. «La Basilicata può farcela, ma ha bisogno di un Pd all'altezza della sfida», ha dichiarato Pinto, mentre i Dem lucani mettono in guardia da possibili «commistioni tra interessi privati e pubblici» che potrebbero ostacolare quel «cammino di eticità» invocato da Papa Francesco. Camminare in comunione e responsabilità - come chiede il Papa – per i Dem lucani «non significa passare da un potere costituito ad un altro», specialmente in un momento nel quale la società lucana deve fare i conti con una frattura profonda con la Curia lucana, che non sembra rimangiarsi, come dimostra la vicenda della riapertura al culto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza nel cui sottotetto venne ritrovato il cadavere di Elisa Claps, la 16enne potentina scomparsa il 12 settembre 1993 e di cui se ne persero le tracce per oltre sedici anni fino a quando il cadavere della ragazza fu rinvenuto nel luogo sacro il 17 marzo 2010. «Bisogna necessariamente tutelare gli interessi della Basilicata ed evitare - rimarcano dal centrosinistra - come è già successo in passato, di cedere il passo ai interessi particolari inconciliabili con l'esercizio della funzione pubblica».
di occuparsi dei valori civili e sociali». Per Zullino, però, il dato oggettivo è questo: «Se già dal suo stesso interno abbiamo letto di un comunicato del direttivo di “Basilicata Casa Comune” dove viene affermato che di fatto la quadra non l’hanno ancora trovata neanche al loro interno, nella parte centrista. A questo punto la domanda che viene spontanea e che forse dovremmo valutare l’utilizzo dello strumento più antico e più democratico per eccellenza che restano comunque le Primarie per capire chi può essere il leader di querecepito, io mi auguro, an- sta coalizione che può porche dagli organismi e dalle tare ad una vera rigeneraAssise preposte per fare le zione della Basilicata». dovute valutazioni in maniera serena e pacifica ma UNA INTELAIATURA POLITICA AMPIA corretta nel merito delle Tornando al documento, questioni poste». completate le sottoscrizioZULLINO: «DOVE C'È ni, il testo dovrebbe essere BARDI, NOI SIAMO presentato in occasione DALL’ALTRO LATO» della prossima riunione Sulla candidatura di Chio- della Direzione regionale razzo è intervenuto anche del Partito su cui Pinto riMassimo Zullino di “Basi- pone ampie aspettative: licata Oltre”, che ha preci- «Mi auguro ci sia un dibatsato: «Chiorazzo ufficial- tito aperto, franco e sincemente non ha ancora detto ro, in cui ognuno prenda le se lui accetta la candidatu- proprie posizioni, in cui ra e se è ufficialmente can- ognuno faccia le proprie didato. “Basilicata Oltre” proposte, in cui ognuno vache viene da una coalizio- luti tutti gli aspetti, sopratne politica che è di centro- tutto in una chiave di lettudestra – rimarca il consi- ra, che è quella che è semgliere regionale – si è ri- pre stata anche condivisa trovata naturalmente collo- dal segretario Lettieri, che cata in una posizione “cen- è quella di trovare una fitrista” perché stando a gura di sintesi che mantenquello che ad oggi è l'uni- ga il campo più largo posca alternativa del candida- sibile, che convinca anche to del centrodestra, Vito una buona base di questo Bardi, la posizione netta campo largo, che sia in grache prende “Basilicata Ol- do anche di recuperare, tre” è quella che dove c'è eventualmente, gli astenuBardi, noi siamo dall’altro ti e metta insieme i progressisti e i riformisti di lato». Con lo stesso piglio però questa regione e che apZullino chiarisce che il punto su questo si riesca a gruppo consigliare di “Ba- convergere, sul fatto che ci silicata Oltre” «non è asso- serve una figura che su lutamente collocabile in questa intelaiatura politica uno schieramento di cen- ampia possa realmente estro-sinistra. La posizione sere garante, possa creare nostra è chiara – enfatizza entusiasmo e possa andare - ci ritroviamo “natural- veramente a giocarsi una mente” in una posizione di partita. Poi io credo che le centro e da tale prospettiva elezioni siano sempre abbiamo molto gradito il un'occasione che va sfrutcomunicato di “Basilicata tata, va accolta perché deCasa Comune” che vede la ve essere rimessa al centro proposta di Chiorazzo co- il primato della politica. In me candidato presidente. E questo le forze politiche noi non abbiamo problemi. devono essere attori e proPer noi, anzi, Chiorazzo è tagonisti principali di queun cooperatore, ha dimo- sta faccenda». strato di saper fare impre- Così anche il nome di sa, non campa sicuramen- Chiorazzo resta ancora una te di politica, ma è in grado partita aperta.
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LETTIERI E CIFARELLI: «È IL TEMPO DELLE SCELTE POLITICHE ANCHE IN BASILICATA PER I PARTITI DI CSX E PER LE FORZE CIVICHE»
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Foggia, vince il “campo largo”: esulta il Pd lucano Foggia si è votato per la scelta del primo cittadino e per il rinnovo del Consiglio comunale dopo oltre due anni di Commissariamento per infiltrazioni mafiose. Episcopo, sostenuta da Pd, M5S, Azione, Italia Viva e sei liste civiche,ha avuto la meglio sugli altri quattro candidati conquistando il 52,78% dei voti. La vittoria del “campo largo”, per il segretario regionale del Partito democratico, Giovanni Lettieri, e per capogruppo Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli, conferma che «quando il centrosinistra è unito si vince». «La città di Foggia - hanno dichiarato Lettieri e Cifarelli - si presentava come ferita e colpita nell’onore senza che i propri cittadini avessero alcuna responsabilità, una situazione simile a quello che vive la Ba-
__ Episcopo, Cifarelli e Lettieri
silicata dopo il malgoverno di centro destra di Bardi. I partiti di centrosinistra hanno agevolato la scelta di campo del civismo della città di Foggia ed insieme hanno costruito uno schieramento ampio, riformista e progressista, capace di ridare speranza ad una comunità delusa perché tradita. Non servono sondaggi, è il tempo delle scelte politiche: una scelta che i partiti di cen-
trosinistra di Basilicata insieme a tutte le forze civiche e sociali che si riconoscono in un nuova proposta di governo devono compiere insieme ad una nuova visione di crescita e sviluppo della nostra regione e dei singoli territori». «Il dato politico che più ci ha appassionato del risultato delle elezioni di Foggia - hanno concluso il segretario regionale del Partito democratico,
Giovanni Lettieri, ed il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli - è la scelta compiuta dai giovani, che hanno fatto sentire la loro voglia di non essere più emigranti. Sono argomenti che dovremo saper raccogliere anche in Basilicata per creare nuovo entusiasmo. Alla sindaca Episcopo ed al nuovo Consiglio comunale di Foggia auguri di buon lavoro».
L’INTERVENTO Il già presidente di Regione Boccia: «Anche la dirigenza del passato ha responsabilità su come è ridotto il Pd»
Momento decisivo per la costruzione dell’alleanza lucana di centrosinistra L
DI ANTONIO BOCCIA*
a costruzione dell’alleanza di centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali vive momenti decisivi. Ritengo che non sia giusto costruire il futuro del Pd passando sulla testa della dirigenza del passato che pure ha grande responsabilità sulla condizione in cui è ridotto il partito. Tanto meno vale prendersela con questo o quello mettendolo, ingiustamente, alla gogna. Vale per l’amico Salvatore Margiotta e vale per tutti. Ci sono passato e capisco! È una fase in cui c’è bisogno di tutti. Si tratta di stabilire o accettare ruoli diversi. C’è chi deve essere protagonista della costruzione di una nuova fase del centrosinistra, il co-
siddetto campolargo, e e c’è chi ha avuto responsabilità in passato che deve aiutare il nuovo ad esplicarsi. Deve essere chiaro a tutti senza ipocrisie. E ció è essenziale anche per battere la destra e vedere il centrosinistra nuovo e rinnovato tornare a guidare la Regione. Se non c’è chiarezza dei due ruoli il Pd, ma la cosa riguarda anche le altre forze, esplode e, diviso, perde di funzione e valore. Abbiamo tutti assistito negli ultimi 5 anni allo sfascio della Regione per colpa di un centrodestra suddito degli interessi romani ed incapace. Cinque anni di amministrazione sciatta con cambi continui di amministratori e affidata nelle mani di un manipolo di dirigenti venuti da fuori. Un governo regionale che anzichè pensare a risolvere in modo strutturale i problemi della gente ha esclusivamente pensato ad accaparrarsi i voti . Tutto qui il mio interesse. Per l’interesse dei lucani. E questo è anche il momento giusto di parlare. Dalla fine della DC gli appartenenti alle Associazioni del laicato cattolico si sono
estraniati dall’impegno politico. Ora hanno deciso di metterci la faccia e scendere in campo anche con una propria lista alle elezioni. Bisogna approfittare di questa circostanza. Portano una ventata di aria nuova. Non contro partiti e movimenti ma insieme con loro per una “Basilicata comune” a tutti i suoi abitanti. Hanno persino rischiato e messo al servizio del progetto un proprio esponente, Angelo Chiorazzo, per la candidatura a Presidente della Regione, per far nascere una nuova fase della vita regionale. I leaders delle liste che partecipano al campolargo, oltre e fuori il chiacchiericcio, valutino insieme questa opportunità. È temo di decidere.Ma il momento è singolare anche per un altro motivo. Il Movimento cinquestelle ha messo un tantino da parte la vocazione a lottare da solo e si è dichiarato pronto a concorrere nel centrosinistra per battere la destra ed avviare, insieme agli altri, la nuova stagione. Non è poca cosa! Anche per questo l’oc-
casione non va sciupata. Sono certo che i pentastellati capiranno, tra l’altro, che sarebbe difficile per tutti accettare, in questo momento di avvio di una nuova fase la candidatura a presidente di un esponente di qualsiasi partito. La soluzione migliore,dunque, per questo ma anche per sollecitare l’adesione di un elettorato, come suil dirsi, della società civile, è una candidatura esterna in grado di portarci alla vittoria elettorale. Ci sono forze e persone, come l’ex Presidente della Regione Marcello Pittella, che insistono giustamente sul fatto che tutti partecipino alle scelte. Hanno ragione. Bisogna evitare che si ripeteta quanto accaduto alle ultime elezioni regionali. D’altro canto partecipare per nessuno deve significare imporre. Sono certo che i leaders della nascente coalizione, in particolare il Segretario del Pd, partito al quale è appartenuto Pittella per tanti anni, concorrerà a fare in modo che non ci siano distrazioni….Azione non puó che stare nel cen-
trosinistra e bisogna con disponibilitá e flessibilità evitare di metterlo di spalle ual muro. Non si deve essere cedevoli ma opportunamente ragionevoli. L’alleanza sarà credibile e longeva se tutti decideranno tutto. Insieme. Il centrodestra a Roma non è che stia facendo bene peró, fino ad oggi, si riuniscono e trovano le soluzioni per stare insieme. Non ci vuole, poi, molto. Basta essere realisti e ragionevoli ed aver rispetto per l’interesse generale. Ho esposto la mia opinione senza veli. A questo proposito so che autorevoli esponenti del centrosinistra, in particolare gli ex Presidenti della Regione Bubbico e Defilippo, l’ex ministro Speranza ed anche numerosi ex parlamentari stanno operando affinchè il campolargo comprenda tutte le forze del centrosinistra. Auspico per il bene della Basilicata che questa volta nè i politici nè gli elettori sbaglino. Altri cinque anni di commissariamento della Regione sarebbero insopportabili. *GIÀ PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA
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Riunione in Regione, il Commissario Eipli Decollanz: «La risorsa idrica della Basilicata è il cuore pulsante del progetto “Acque del Sud”»
Tavolo “Acqua”, tra le priorità le tariffe «eque e sostenibili»
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n Regione si è svolta la riunione del tavolo tecnico permanente “Acqua” alla presenza del Commissario straordinario dell’Eipli, Giuseppe Decollanz, accompagnato dall’avvocato Giuseppe Giuzio. Presenti all’incontro l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico, il capo di Gabinetto Michele Busciolano, il Direttore generale Roberto Tricomi, il coordinatore della Struttura di missione Pnrr Gianpiero Perri, e i vertici di Acquedotto Lucano, Sel ed Egrib, Alfonso Andretta, Luigi Modrone e Canio Santarsiero. «Il governo regionale - ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi - guarda con particolare attenzione alla gestione della risorsa acqua che ha una grande funzione non solo per la soddisfazione dei bisogni primari ma anche per le ricadute che può avere sul piano economico e sociale. Seguiamo, perciò, con grande interesse l’azione che il governo nazionale sta sviluppando intorno a questo tema e, in particolare, le
modalità di calcolo delle tariffe che dovranno risultare eque e sostenibili». Il tavolo riunisce tutti i soggetti che a livello regionale, a diverso titolo, intervengono sul tema delle risorse idriche. In particolare, attraverso il coordinamento di tutti i soggetti istituzionali preposti si vuole giungere ad una comune visione strategica che, superando la frammentazione delle competenze, sia funzionale all’efficientamento della rete e del servizio. Nella riunione con il contributo degli enti che a livello nazionale hanno la responsabilità della gestione della risorsa si è discusso delle attività e dei progetti messi in cam-
po da Acque del Sud, della mitigazione della tariffa e della valorizzazione della risorsa. «Nel prossimo futuro - ha evidenziato l’assessore Latronico - si annunziano grandi investimenti per accrescere la capacità di invaso, per efficientare gli schemi idrici, ammodernare le reti garantendo il giusto riequilibrio territoriale. In questi mesi abbiamo lavorato per riconvocare, dopo anni, il Comitato di coordinamento dell’Accordo di programma di Puglia e Basilicata, che gestisce in via esclusiva la risorsa idrica tra le due regioni. Con il risultato che alla Basilicata è stata riconosciuta una quota di compensazioni ambien-
tali». Il Commissario straordinario dell’Eipli, Giuseppe Decollanz, inoltre, ha evidenziato la centralità della Basilicata per “Acque del Sud”, che, ha sottolineato, «lavorerà sicuramente nell’ottica di valorizzare la risorsa idrica della regione, che è il cuore pulsante del progetto, molto ambizioso, che stiamo portando avanti». «La stessa potenzialità energetica dei bacini di competenza di Acque del Sud - ha concluso il Commissario Decollanz - sarà un asset importante del nuovo piano industriale con ricadute per il ciclo dell’acqua e per la sostenibilità della tariffa».
Amministrazione e genitori uniti per scongiurare il pericolo. Il presidente della Provincia di Potenza Giordano: «No al colpo di grazia»
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Dimensionamento scolastico, anche Tramutola non ci sta
e aree interne sono da anni vittime di un costante e drammatico spopolamento e disolamento, dettati da mezzi di trasporto e collegamenti frammentati e servizi fatiscenti. Zone spesso costrette a subire leggi e imposizioni dall’alto che, sulla logica di numeri che devono quadrare, impongono norme il quale rispettocausa, ancora una volta, l’inasprirsi di problemi già esistenti. Lo sa bene chi ci vive, costretto, anni fa, a rinunciare al punto nascite del nosocomio di Villa d’Agri (spostando il focus sulla Val d’Agri) perché non rientrante nei numeri di nascite a garanzia del suo funzionamento. Come se i servizi, pagati dai cittadini, fossero prerogativa esclusiva solo dei centri urbani e non diritto incontrovertibileanche di realtà più piccole. Desta dunque attenzione e preoccupazione, per la valenza pedagogica dell’eventuale applicazione normativa, la Legge di bilancio 2024 che mina le “scuole sotto soglia” di ogni ordine e grado. In Basilicata, pluralità realtà fortemente preoccupate per l’applicazione del De-
creto interministeriale del giugno scorso che taglia le scuole della Basilicata con la riduzione da 110 istituzioni a 84, in relazione al coefficiente che ne prevede il limite massimo. A rischiare un ridimensionamento e la perdita della Dirigenza, a Tramutola, sarebbe proprio l’istituto scolastico L. Da Vinci, di pochi numeri al di sotto della soglia minima prevista dalla normativa. Un grave danno per la comunità, l’istituto, che per il futuro prevede un trend al rialzo, rischierebbe così la perdita di ogni autonoma capacità gestionale. Amministrazione e cittadini non ci stanno e si sono attivati al fine di scongiurare e contrastare questo scenario. Tra le soluzioni approvate in Consiglio comunale la verticalizzazione è la strada scelta congiuntamente, volta a costituire un Istituto omnicomprensivo, con circa 552 alunni,compostodalla scuola materna, primaria e secondaria di Tramutola, da quella di Grumento Nova e Montemurro ed includendo anche la sede distaccatadell’istituto PetruccelliParisisita proprio nel comu-
ne. «La scuola - spiega il sindaco Luigi Marotta - resta il primo presidio di una realtà locale. La verticalizzazione, oltre a consentire il permanere dell’autonomia scolastica,consente un colloquio costante e proficuo con le rappresentanze istituzionali, rendendo più forte il tessuto connettivo. Questa scelta è stata già sperimentata in comuni viciniportando ad una maggiore attrattività degli istituti omnicomprensivi,con un aumento di numeri di iscritti,per le politiche di programmazione e di interlocuzione con gli stakeholders locali e non». La proposta, votata all’unanimità in Consiglio comunale, è stata inoltrata alle Istituzioni competenti. Così facendo si eviterebbe la perdita della dirigenza, con un numero di alunni iscritti superiore ai 550. L’amministrazione inoltre conta su una serie di strategie messe in campo per rendere attrattiva la formazione scolastica degli istituti in questione. La stessa ha in essere una interlocuzione con la regione Basilicata per costituire in collaborazione con Aidam (Associazione
italiana automazione meccatronica) un distretto sulla meccatronica e sulle nuove tecnologie per dare opportunità occupazionali ai giovani diplomati e laureati dell’area nel settore di industria 4.0. A questo si aggiunge la volontà di richiedere la realizzazione di corsi serali ,sia per la scuola dell’obbligo che per l’istituto professionale, tante le richieste pervenute. Non ultimo genitori e cittadini, affiancandosi quindi alla linea dell’amministrazione, alle autorità competenti scrivono: «La perdita degli Uffici di Segreteria, a seguito di accorpamento dell’Istituto ad altro Istituto scolastico, comporterebbe un inevitabile disagio per l'utenza della scuola, ma soprattutto un graduale impoverimento del servizio scolastico.Questa decisione è stata assunta nonostante l’offerta didattica di qualità che caratterizza l’Istituto e il ruolo strategico che la Scuola assume. La scuola diTramutola rappresenta un insieme di valori socio-culturali ed educativi vitali per il paese stesso da oltre 60 anni e vogliamo che continui ad essere così. Chiediamo - concludono
nella missiva - di considerare attentamente le conseguenze negative che questa decisione potrebbe comportare per la comunità locale». Per il presidente della Provincia di Potenza, Giordano, la Regione deve assumere «una posizione nettamente contraria e decisa all’epilogo che si potrebbe avere con l’applicazione delle norme guida volte a stabilire che le scuole vengano dimensionate con il coefficiente di 900 studenti». «Noi invece - ha concluso Giordano - sosteniamo che il dimensionamento deve prevedere scuole con almeno 600 studenti ridotti a 400 per i comuni montani senza alcuna limitazione delle dirigenze. Non saremo noi a dare il colpo di grazia al sistema scolastico lucano. ANNA TAMMARIELLO
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Nella “Caserma Lucania” a Potenza i riconoscimenti per i militari in servizio nei Comandi provinciali di Potenza e Matera
Cerimonia di premiazione e saluto di commiato di cinque Carabinieri
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resso la caserma Lucania, sede del Comando Legione Carabinieri “Basilicata”, si è svolta, ieri, la cerimonia di premiazione e saluto di commiato di 5 Carabinieri in servizio presso distinti Comandi dell’Arma dislocati fra le province di Potenza e Matera. Il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha consegnato la Medaglia Mauriziana, concessa con decreto del Presidente della Repubblica, al Luogotenente Carica Speciale Rinaldo Scorrano, Comandante della Stazione Carabinieri di Garaguso. Successivamente il Generale di Brigata Giancarlo Scafuri, Comandante della Legione Carabinieri “Basilicata”, ha concesso un elogio scritto all’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Angelo Mondelli, addetto all’Ufficio Personale della Legione, per essersi evidenziato per il costante e lodevole comportamento in servizio, nonché ha espresso sentimenti di gratitudine e ri-
OPERAZIONE ANTIMAFIA DELLA DDA DI NAPOLI
Clan Pagnozzi, anche in Basilicata 1 arresto
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conoscimento al Luogotenente Carica Speciale Vincenzo Verile, Comandante del Nucleo Comando della Compagnia Carabinieri di Pisticci, al Luogotenente Pier Antonio Fossella, Comandante della Stazione Carabinieri di San Severino Lucano, ed al Brigadiere Capo Qualifica Speciale Cosimo Tabarè, in servizio alla Stazione Carabinieri di Nova Siri Scalo, prossimi al col-
locamento in congedo per raggiunti limiti di età. Alla cerimonia hanno presenziato anche i Comandanti Provinciali di Potenza e Matera, il Colonnello Luca D’Amore e il Colonnello Giovanni Russo, nonché una folta rappresentanza di militari dell’Arma della Basilicata che hanno così inteso manifestare i loro sentimenti di affetto e compiacimento ai colleghi.
a toccato anche la Basilicata l’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul clan Pagnozzi. Per l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Napoli, nei confronti di 14 soggetti, i Carabinieri del Comando provinciale di Benevento hanno raggiunto anche Potenza per trarre in arresto un soggetto. L’operazione ha interessato le province di Benevento, Avellino, Caserta e Catanzaro. Tra gli arrestati, non risultano nati in Basilicata. I destinatari della misura cautelare sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, nonché estorsione, danneggiamento, detenzione di materiale esplodente, detenzione e porto illegale di armi e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare l’associazione camorristica del clan Pagnozzi, operante nei comuni di Montesarchio, Moiano, Airola, Sant’Agata de Goti, questi ricadenti nella provincia di Benevento, San Martino Valle Caudina in provincia di Avellino e San Felice a Cancello in provincia di Caserta.
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L’INTERVISTA L’assessore regionale alla Salute Fanelli sui temi caldi della Sanità lucana e sugli impegni di fine mandato
«Rapporto tra infermieri e medici, Lea ed altro ancora: i dati parlano chiaro»
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DI LINA PATERNA
ra i temi “caldi” della Sanità lucana, che poi sono gli stessi che riguardano l’intero territorio nazionale, i Livelli essenziali di assistenza (Lea), tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale, allo scopo di garantire condizioni di uniformità, a tutti e in tutta Italia, e le liste di attesa. Alcune risposte alle molte domande, Cronache le ottenute proprio dall’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli. Assessore Fanelli, in questi giorni fioccano le critiche circa la situazione delle liste di attesa in Basilicata e in generale sulla sanità lucana, come risponde agli attacchi? «Ha detto bene. Si tratta di veri e propri attacchi mediatici e strumentali. D’altronde siamo già in campagna elettorale. È vero, ci sono ancora tempi molto lunghi per le liste di attesa di specifiche prestazioni sanitarie. I cittadini e le cittadine lucane hanno il sacrosanto diritto di ricevere assistenza medico-sanitaria in tempi ragionevoli, cosa che purtroppo non sempre accade; tuttavia da parte mia e degli uffici regionali competenti c’è il massimo impegno per risolvere il problema, tanto è vero che abbiamo riportato risultati importanti. I miei “avversari” peccano di non saper (o voler) attuare una visione nazionale della Sanità fosse anche solo per onestà intellettuale. Riconoscere che la situazione della sanità lucana è migliore rispetto a tante altre realtà territoriali nazionali sarebbe già un passo in avanti per costruire una logica collaborativa e non ostruzionista» Ci spieghi meglio… «Sono sotto gli occhi di tutti, anche di chi non vuol vedere, i dati e i report diffusi dalla fondazione Gimbe e da Agenas sulle performance della regione Basilicata sugli scottanti temi (in tutta Italia) delle liste d’attesa e delle prestazioni Lea (Livelli essenziali di assistenza).
__ L’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli
Per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale, siamo tra le migliori regioni d’Italia dietro solo la Toscana, nel raffronto con il 2019, ossia prima del periodo nero della Pandemia. A dimostrazione che gli interventi messi in campo da questa Giunta per l’abbattimento delle liste d’attesa hanno sicuramente avuto degli effetti importanti e ricadute positive. Abbiamo stanziato ingenti risorse e approvato due disegni di legge che si muovono in questa direzione e vanno in contro anche alle aziende del privato accreditato. Basti pensare che la percentuale di media nazionale del ritardo nelle visite specialistiche è del -12%. La Basilicata fa registrare solo un -1%. La Basilicata è sopra la media nazionale nel rapporto infermieri/medici riguardo ai dati del 2021. La regione fa registrare un 2,65 su ogni mille abitanti rispetto a 2,40 di media nazionale. Cosa significa questo? Che siamo la prima regione del Sud Italia che riporta questo dato positivo. In altre parole, dati alla mano, vuol dire
che stiamo lavorando bene. Vorrei ricordare che abbiamo assunto circa 600 professionisti sanitari tramite concorsi e procedure di stabilizzazione; il che tradotto in termini pratici, significa potenziamento dei servizi, più personale, più cure. Nel 2021, secondo fondazione Gimbe, su le 21 regione italiane, sono14 quelle adempienti per il mantenimento dei Lea e solo 3 le regioni del Sud Italia, tra cui la nostra regione. Questo per me, significa “risultato” ma anche impegno nel voler fare meglio di fronte ai problemi della sanità lucana» Perché dunque, secondo lei, c’è tanto malcontento sulle questioni della Sanità? «I dati parlano chiaro, ma i cittadini vanno ascoltati. Le liste d’attesa sono un fardello molto pesante che pesa quotidianamente su tutti noi. Sebbene a livello nazionale riportiamo risultati positivi, dobbiamo fare di più perché sono consapevole che le difficoltà sono tante e non basta quanto fatto fin ora» Cosa pensa di fare in merito? Quali saranno i
prossimi passi da compiere? «Continueremo a potenziare le risorse umane attraverso le procedure di stabilizzazione e i concorsi unici regionali. Più personale per potenziare i servizi e garantire lo sblocco del turn over. Incrementeremo il numero degli screening e giornate di sensibilizzazione gratuita per la prevenzione e le visite di controllo oncologiche. In collaborazione con le aziende sanitarie, oltre ad accelerare gli investimenti legati al Pnrr per l’acquisto di nuove attrezzature e macchinari, stiamo procedendo con l’attivazione di procedure itineranti per raggiungere i cittadini su tutto il territorio. Vogliamo incrementare le procedure di telemedicina; dobbiamo raggiungere i pazienti degenti e più fragili nelle loro case, evitando gli spostamenti e riducendo al massimo l’ospedalizzazione. Il primo passo deve essere il decongestionamento degli ospedali e lo smaltimento delle liste d’attesa. Il mio impegno per i prossimi mesi sarà massimo su questo fronte e ricorrerò
a qualsiasi mezzo a mia disposizione, sempre nei termini di legge, per trovare una soluzione definitiva anche alle questioni della sanità privata, pure ampiamente affrontante e sostenute. Va scritta la parola fine alle beghe infamanti messe in atto senza pensare al cittadino ma esclusivamente al proprio tornaconto. Che attacchino pure il mio sorriso, la mia persona, strumentalizzando immagini di repertorio e del tutto inappropriate e fuori luogo. I cittadini non sono merce di scambio. Sia chiaro, la sanità lucana per me non è un gioco o un passatempo. Me ne sono fatto carico dal primo giorno del mio mandato e sebbene con tante difficoltà, ho riportato risultati positivi anche a fronte degli anni precedenti. Quanto fatto non basta. Io sono qui per fare meglio e riconosco di non aver raggiunto la risoluzione a tanti problemi. Sono sempre aperto e disposto al confronto e al lavoro serio, dedicato. Purtroppo, non solo obiettivi raggiungibili in tempi brevi, ma attraverso una programmazione mirata e a lungo termine».
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Con Gentile (Agata-volontari contro il cancro) e Perretti (Crpo), Vizziello e Zullino di “Basilicata oltre” hanno spiegato la mozione che presenteranno in Consiglio regionale
«Garantire i caschi refrigeranti per donne sottoposte a trattamenti chemioterapici»
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l tema fondamentale della conferenza stampa voluta dai consiglieri regionali del Gruppo consiliare “Basilicata oltre”, Giovanni Vizziello e Massimo Zullino, è stato quello delle «misure dirette a garantire i caschi refrigeranti per le donne sottoposte a trattamenti chemioterapici» Per i consiglieri di “Basilicata oltre” occorre «garantire a tutte le donne malate di tumore e che sono sottoposte a chemioterapia la possibilità di arrestare la caduta dei capelli attraverso l’utilizzo dei cosiddetti caschi refrigeranti, privilegiando la necessità di garantire a tutte le donne malate di tumore e che sono sottoposte a chemioterapia la possibilità di arrestare la caduta dei capelli attraverso l’utilizzo dei cosiddetti caschi refrigeranti, alleviando così l’impatto psicologico che il cancro produce su quanti ne sono affetti». «In Italia i tumori - ha esordito Vizziello - rappresentano la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, il 30 per cento. Dagli inizi degli novanta si osserva una moderata, ma costante diminuzione della mortalità per carcinoma mammario, attribuibile, soprattutto, all’anticipazione diagnostica delle malattie per effetto della maggiore efficacia delle campagne di screening, oltre che ai progressi terapeutici. Purtroppo in Italia, ogni giorno, più di 1000 persone ricevono una
nuova diagnosi di tumore maligno oltre a quelle con diagnosi pregressa, delle quali più di 800mila sono donne che continuano a vivere e tale risultato è l’effetto dei progressi compiuti sul versante della prevenzione che consente diagnosi precoci e delle cure sempre più appropriate in chirurgia, radioterapia, chemioterapia, ormonoterapia e terapia mirata o “target”». «La patologia neoplastica e i suoi trattamenti possono avere profonde ripercussioni sulla sfera psicologica del paziente e dei suoi familiari e possono causare una sofferenza multidimensionale definita dalla comunità sciuentifica mondiale con il termine di “distress”.La caduta dei capelli - ha specificato Vizziello - sia essa parziale o temporanea, rappresenta, senza dubbio, uno degli effetti collaterali più temuti da coloro i quali si sottopongono a trattamenti antitumorali ed ha un notevole impatto psicologico, specialmente per le donne». Nel corso dei lavori, è stato evidenziato che« autorevoli studi scientifici internazionali pubblicati già da anni», hanno confermato che l’utilizzo di un apposito casco (Artic Heat), in grado di raffreddare il cuoio capelluto immediatamente prima e nel corso del trattamento, si è rivelato «un valido strumento contro il problema dell’alopecia grazie al restringimento dei vasi sanguigni che irrorano la cute, permettendo in tal modo, di limitare gli effetti
__ Vizziello, Gentile, Perretti e Zullino
collaterali dei farmaci chemioterapici responsabili della caduta dei follicoli peliferi». In particolare, uno studio degli oncologi del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma ha dimostrato che l’uso del caschetto refrigerato è efficace contro l’alopecia secondaria nel 68 per cento delle pazienti affette da tumore al seno in stadio iniziale o localmente avanzato e sottoposte a chemioterapia neo adiuvante o adiuvante. La presidente di “Agata”Volontari contro il cancro OdV Ets, Rosa Gentile, ha invitato a riflettere: «Basti pensare alla condizione di enorme sofferenza di una donna che ha già subito una mastectomia e che è costretta anche a convivere con la caduta dei capelli per comprendere l’importanza dei caschetti refrigeranti come strumenti attraverso cui preservare l’identità femminile». «Tante le richieste di informazioni ricevute dalle associazioni in merito al trattamento, alle possibilità di accedervi e dove - ha aggiunto Gentile -, a dimostrazione della volontà di cambiare il proprio status di malato e vivere in condizioni di più giusta normalità anche estetica. Per garantire a tutte le donne lucane queste possibilità non occorrono grandi risorse ma, soprattutto, grande sensibilità». «Come Commissione Regionale Pari Opportunità ha detto la presidente Margherita Perretti - in questi anni abbiamo lavorato molto sul tema del diritto alla salute delle donne lu-
GUGLIELMI (UIL FPL): «GIOVANE ECCELLENZA»
«Titolo Facs a Cantore motivo di soddisfazione per la sanità lucana»
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er la Uil Fpl di Basilicata, il conferimento del titolo di Facs(Follow of the American College of Surgeons) al dottor Italo Cantore «è motivo di grande soddisfazione per tutta la sanità lucana». «Ciò rappresenta - ha spiegato il segretario regionale della Uil __ Cantore Fpl, Antonio Guglielmi - il massimo riconoscimento per i chirurghi negli Stati Uniti, avendo superato una valutazione particolarmente rigorosa per gli alti livelli di qualità richiesti dal College. Una notizia che ci riempie di orgoglio essendo il dottor Cantore una giovane eccellenza lucana, avendo prestato servizio, per molti anni, nell’Unità operativa di Otorinolaringoiatra dell’Azienda Ospedaliera San Carlo». «Nell’augurare al dottor Cantore il raggiungimento di ulteriori ambiziosi traguardi professionali - ha concluso Guglielmi - il sindacato coltiva sempre la speranza che possa tornare ad operare in Basilicata anche per dare ulteriore impulso alla ricerca e alla formazione degli studenti della neonata Facoltà di Medicina». cane, il diritto di essere curate al meglio, di ricevere un’assistenza adeguata anche sul nostro territorio regionale. Chiaramente dovrebbe, innanzitutto, funzionare il sistema degli screening di prevenzione
oncologica, un tempo fiore all’occhiello della sanità lucana, ma in questi ultimi anni in grave affanno; inoltre, nel caso di malattia, va tutelata la qualità della vita della paziente, protetta la sua immagine, incrementata la sua autostima, per permetterle di assumere un atteggiamento positivo, fondamentale nel corso dei trattamenti. Altrettanto importante è un’azione di sensibilizzazione su corretta nutrizione, stili di vita, prevenzione, attività motoria». Per il consigliere regionale Zullino «è francamente insopportabile che una tappa fondamentale del percorso di umanizzazione delle cure dei pazienti oncologici come i caschi refrigeranti siano disponibili solo al San Carlo di Potenza e non anche al Crob di Rionero o al Madonna delle Grazie di Matera».
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Il sindacato: «È un’ottima notizia che consentirà di stabilizzare la stragrande maggioranza dei precari dell’ospedale e assorbire altre unità»
Piano dei fabbisogni 2024-2026 del San Carlo, soddisfatta la Uil Fpl: «Adeguato ai tetti di spesa»
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a Uil Fpl esprime soddisfazione per «i contenuti del nuovo piano del fabbisogno del personale 2024/2026 che ci è stato presentato ufficialmente dall’AOR San Carlo di Potenza alla Delegazione trattante».
«La novità più importante è che il piano è stato adeguato al tetto di spesa fissato dalla Regione il piano di cui alla DGR 202300291 del 23/05/2023 e cosi è stato anche a seguito della diffida che la Uil Fpl ha fatto a tutte le Aziende Sanitarie Re-
gionali. - afferma la segretaria della Uil Fpl - L’Azienda quindi ha previsto l'assunzione di 100 OSS,60 infermieri,10 Ostetriche,14 tecnici di laboratorio di laboratorio e due tecnici della prevenzione e nuovo personale amministrativo. La notiziamolto importante e che il 50% di questi posti andrà coperto con le stabilizzazioni mentre il restante 50% sarà utilizzato per i concorsi e scorrendo le graduatorie». «Un'ottima notizia che consentirà di stabilizzare la stragrande maggioranza dei precarinel San Carlo e di assorbire altre unità, eventualmente di altre Aziende Sanitarie o addi-rittura fare nuovi bandi di stabilizzazione. Ora speriamo che anche le altre Aziende facciano in fretta e rispettino la data di presentazione dei piani triennali entro il 30/10/2023 così come richiesto dalla Regione» prosegue la Uil Fpl che «nel corso del confronto, ha chiesto l'incremento dei tecnici di radiologia e di
tenere in considerazione la progressione tra le aree per i collaboratori amministrativi interni. Inoltre per i tecnici di radiologia che prestano servizio nel Gruppo Operatorio dopo tante diffide e sollecita-zioni è stato stabilito che dovrà essere erogata l’indennità di cui all’articolo 107 comma 2 del CCNL 2019/2021 ed a tal proposito l’Azienda invierà un informativa alle OSS con la modulistica da compilare. Per gli incarichi di funzione, il tavolo è stato rinviato al 31 /10 /2023. Sono state proro-gate le graduatorie della mobilità interna fino ad una pros-sima graduatoria». «Per la produttività dell’anno 2022 (dalla scrivente sollecitata nuovamente) è necessario aspettare l’approvazione del bilancio,mentre il 7 novembre l’organo valutativo approverà la valutazione consentendo, con molta probabilità,di erogarla in busta paga nel mese Dicembre» conclude il sindacato.
Iniziativa voluta dall’assessorato alla sanità e alle politiche di genere. Federica D’Andrea: «L’importanza di prendersi cura del proprio corpo rende necessarie le iniziative territoriali»
Ottobre rosa, anche ad Avigliano visite senologiche gratuite
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uova giornata di screening ad Avigliano. In occasione dell’Ottobre rosa, mese in cui si accendono i riflettori sulla prevenzione del carcinoma mammario, il Comune di Avigliano, in collaborazione con l’unità operativa di Radiologia dell’IRCCS Crob di Rionero e l’Avis comunale, ha inteso offrire, alle donne non ricomprese negli elenchi dello screening mammografico regionale, l’occasione per sottoporsi a visite senologiche ed ecografie mammarie gratuite.
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A partire dalle 14:30 di domani personale medico altamente specializzato sarà ad Avigliano, nella locale sede Avis di corso Gianturco, per un pomeriggio dedicato alla prevenzione di una delle neoplasie più frequentemente diagnosticate nella popolazione italiana. «Ci ritroviamo,- ha affermato l’assessore alla Sanità e Politiche di genere, Federica D’Andrea- a distanza di un mese, a trattare nuovamente il tema della prevenzione attraverso atti concreti per la nostra comunità. Dopo un im-
portante screening territoriale sulle malattie cardiovascolari, sull’HCV e sulla nuova variante Covid-19 che ha visto l’adesione di circa 400 persone, il 26 ottobre sarà la volta della prevenzione del tumore al seno. L’importanza di prendersi cura del proprio corpo e le lunghe liste d’attesa rendono ancor più necessarie iniziative territoriali che consentono, tra le altre cose, di sedimentare nella comunità la cultura della prevenzione quale arma principale per sconfiggere il cancro».
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Potenza
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OLTRE IL GIARDINO 2 Nel salotto di Leporace focus tra la presidente Crpo Perretti, il responsabile del Centro Studi “Progetto Basilicata” Torlo e Camardese di “Noi Moderati”
Potenza in caduta libera: idee e competenze per rilanciare il capoluogo lucano che verrà D
__Perretti, Torlo e Camardese durante la trasmissione di “Oltre il giardino”
opo i temi regionali, ad “Oltre il giardino” – il programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terreste – il conduttore Paride Leporace torna ad occuparsi della città di Potenza che a breve sarà chiamata anch'essa a votare il suo nuovo sindaco e un nuovo Consiglio comunale. Ad intervenire in studio - per dedicare ampio spazio ad un dibattito sulla situazione della città di Potenza, che versa ormai da tempo in una condizione di profondo declino - la Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Basilicata Margherita Perretti, il responsabile del Centro Studi “Progetto Basilicata” Enrico Torlo e Mariolina Camardese che aderisce alle idee del partito “Noi moderati”.
UNA CITTÀ CHE «HA AVUTO TEMPI MIGLIORI» La parola è passata inizialmente a Mariolina Camardese, che ha tracciato un quadro impietoso dello stato attuale di Potenza: «Bisogna dirlo a chiare lettere, la città ha avuto momenti migliori. Il problema è che non è molto amata dai suoi stessi abitanti. Non è solo una questione di amministrazione, è proprio una questione di amare la propria città, a cominciare dal degrado del verde, dei cimiteri, della pulizia delle strade, dei muri imbrattati. La città ha subito più che un’evoluzione una involuzione. Certo, ha contribuito anche la difficile situazione economica, con due dissesti in pochi anni. Ma non c’è stata una progettazione a medio e lungo termine di quello che Potenza avrebbe dovuto essere in quanto capoluogo di regione». Enrico Torlo si è detto pienamente d’accordo con l’analisi della Camardese: «È una città che ha visto negli ultimi dieci anni uno scivolamento senza freni. È in un momento difficilissimo per una città capoluogo di regione. E i problemi del capoluogo inevitabilmente si riflettono su tutti i livelli, sull’intera Basilicata». Anche Margherita Perretti ha condiviso la medesima visione critica: «Purtroppo manca un minimo di decoro urbano, pensiamo alle strade, ai rifiuti. Ma soprattutto manca una visione, un’idea di città, di quale debba essere la sua funzione. E tutto que-
sto porta ad un bassissimo livello di qualità della vita, tanto che i nostri giovani che vanno a studiare fuori difficilmente ritornano».
POTENZA IN CADUTA LIBERA: LE STATISTICHE NON MENTONO A sostegno del dibattito, la redazione del programma ha realizzato un accurato lavoro di ricerca, proiettando un servizio che mette in evidenza luci e ombre del capoluogo lucano. Da un lato, Potenza può vantare un importante patrimonio storico-artistico e culturale; dall’altro, viene sempre più spesso etichettata come “città grigia” e cementificata. I dati emersi dai principali rapporti sulla qualità della vita in Italia confermano le difficoltà della città: nella classifica 2022 Potenza è addirittura risultata al 74° posto su 107 province, scivolando ancora più giù dell'anno precedente dove era al 69°. Non va meglio leggendo il rapporto annuale de “Il Sole 24 ore” che vede il capoluogo in fondo alla classifica con gli indicatori ricchezza e consumi che ci vedono al 75° posto, affari e lavoro al 97°, giustizia e sicurezza al 69°, demografia e società al 93°, ambiente e servizi all'82° e cultura e tempo libero al 94° posto. Numeri certo ma che danno la dimensione di una città non proprio a misura d'uomo o a misura di famiglia, tantomeno a misura d’affari. Qualche segnale di speranza, invece,
sul turismo c’è con un 23% in più di presenze rispetto allo scorso anno, complici l’azione di promozione messa in campo dall’Agenzia di Promozione Territoriale (Apt) della Basilicata, la presenza di troupe televisive, il ritorno del “Turismo delle radici”. Non buone nuove, invece, dal report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e il “Sole 24 ore” sulle performance ambientali di 105 comuni capoluogo di cui Potenza scivola al 79° posto sulla qualità ambientale tra gestione idrica, qualità dell'aria, rifiuti e trasporto pubblico.
COME INVERTIRE LA ROTTA VERSO IL DECLINO Le statistiche, insomma, non sono confortanti e i numeri si sa non mentono ma, magari, possono essere discussi e analizzati da qui l’intervento di Perretti che ha delineato alcune possibili strategie per invertire la rotta: «Ci sono tutta una serie di elementi su cui si può lavorare, ad esempio tanto discusso centro storico, allora è un dato di fatto che c’è un centro storico abbandonato che invece soprattutto nelle città di provincia in Italia è un po' il cuore pulsante, anche dal punto di vista delle attività commerciali come luoghi di riferimento». Perretti ha quindi analizzato nel dettaglio la situazione del centro storico potentino: «Per come è nata, si è evoluta e ha continuato, probabilmente questo è un ostacolo difficile da riconsiderare. Ci sono tanti locali sfitti dove prima c'erano negozi, e quindi chiaramente l'immagine di via Pretoria è molto desolante. Bisogna capire perché sono tutti sfitti, perché magari c'è un fitto troppo alto richiesto e intervenire su quel fattore, incentivare quindi in qualche modo la collocazione delle attività commerciali nel centro storico». La Presidente della Commissione Pari Opportunità ha quindi proseguito: «È stata discussa tante volte una possibile soluzione, ovvero porre una facoltà universitaria nel centro storico in modo da attrarre anche lì degli studenti e quindi creare intorno a quello dei luoghi di ritrovo anche per i ragazzi».
Enrico Torlo del Centro Studi “Progetto Basilicata” ha poi offerto la sua lettura del problema: «La città di Potenza ha sicuramente un problema di natura strutturale, ma prima ancora funzionale. Il punto oggi è capire qual è la funzione della città di Potenza in quanto capoluogo di regione. Negli ultimi anni questa città ha perso una sua funzione, di conseguenza hanno perso una propria funzione anche le aree di riferimento, le aree più prestigiosi della città, Perretti parlava giustamente del centro storico - evidenzia Torlo - dove il problema è di natura funzionale, ma anche un problema di natura culturale, ecco perché assistiamo a questa sorta di abbandono, perché il centro storico ha abdicato a quella che è stata da sempre la sua funzione attrattiva soprattutto da un punto di vista commerciale e la città di Potenza, in generale, ha perso quel ruolo di cerniera che ha sempre avuto nell'ambito di tutta quanta la regione». Ma le responsabilità di questo declino vanno ricercate anche nelle scelte urbanistiche compiute negli ultimi decenni, che hanno penalizzato fortemente il centro storico come ad esempio quella citata da Camardese: «La scelta di dislocare su via del Galitello le attività commerciali fu una scelta atavica perché da quel momento il centro ha perso la sua valenza».
LA POLITICA È UNA COSA SERIA Facendo un’analisi ben più ampia tra Centro storico che stenta a ripartire, Servizi di trasporto pubblico carenti, Università poco attrattiva, Camardese evidenzia come in generale «sia mancata un sintesi» nell’amministrare la città. «La politica è una cosa seria - incalza Camardese - e deve essere fatta in maniera seria. La politica non è qualcosa che si fa per prendere un posto pubblico, bensì il politico deve essere una persona che deve avere delle competenze, delle conoscenze, deve sapere amministrare, attenzione - enfatizza - non gestire e deve essere capacità del sindaco mettere insieme le teste per giungere a risultati concreti».
Potenza
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Dopo l’incontro con il Garante dell’Infanzia che non ha sortito effetti, i genitori sono disposti a tutto pur di vedere riconosciuto il diritto allo studio per i loro figli
Assistenza all’autonomia, le famiglie pronte a diffidare il Comune di Potenza giovedì 12 ottobre 2023
Potenza
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POTENZA Continua la battaglia delle famiglie che sono pronte a diffidare il Comune.
La Regione verificherà se vi è la possibilità di stanziare ulteriori risorse
Assistenza all’autonomia, i genitori dal Garante: «Vogliamo la copertura totale del servizio» 23 lunedì 9 ottobre 20
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Potenza che dovrebbe approvare la quarta variazione
di bilancio, intanto
Mercoledì incontro in Regione le ore di sostegno si riducono del 50%.
: genitori Assistenza agli alunni con disabilità “latita” une Com il tre sul piede di guerra men
POTENZA Oggi il Consiglio comunale
Con questa riduzione famiglie hanno sempre quasi che l’Amcon disabilità nelle scuo- glissato ma adesso la si- sembra Guarente inso- ministrazio ne il mondo le è insufficiente. tuazione è diventata ignorare L’anno scolastico 2023- stenibile. Ad oggi i bam- voglia nonostangravi della disabilità, 2024 iniziato da nemmein campagna con bini con disabilità no un mese, è partito sul sono seguiti solo per po- te i proclamie allora i genie il elettorale, i genitori degli alunni che ore a settimana que- tori interessati dal serviin piede di guerra. arreca si danno che deciso di porre Oltre a non aver ancora sto modo è inqualificabi- zio hannoproblema unenin que- luce sul approvato la variazione avanti Andando le. al“minaccian do” la che permettereb be diser- sto modo si rischia di le- dosi e al Comune. stu- diffida loccare questi fondi al lanciata da dere il loro diritto allo essere L’idea è statastanco della vizio, pare che il Comune ore dio che dovrebbe abbia ridotto anche leridu- sempre garantito. Ecco un genitore e ha accolto imdi assistenza. Una cir- perchè urge che l’Ammi- situazione te le adesioni zione del 50 per centoscor- nistrazione investa altri mediatamen stesdi altre famiglie nella ecco ed ca rispetto all’anno servizio Mercoledì, ri- fondi sul e che sa situazione. so ma soprattutto una perchè è fondamental in Regione pressi approvi intanto, duzione ancor più signifimattina questa proil Garante dell’Infancativa se si pensa che variazione di bi- so è attesa la dirigente zia, comunicazione a suppor- prio quest’anno è aumen- la quarta SiDI ROSAMARIA MOLLICA avanzata lancio. scolastica della scuola to degli alunni con disabiper tata la richiesta famiglie Il disservizio riguarda mat- lità. Fondi essenziali es- in base alla diagnosi sul chiaramente tutte le scuo- nisgalli e alcune all’asPOTENZA. Questa insieme un servizio indiinteressate garantire educativo una con (Piano e per Pei le del capoluogo tina si riunirà il Consiglio regionale alla Saper senziale alle famiglie ione vidualizzato). il particolarmen- sessore comunale di Potenza garantire quell’inclusparla Ogni anno si stabiliscono situazioneall’Istituto Sini- nità Francesco Fanelli, Mario si te critica discutere, tra i tanti argova- scolastica di cui bam- sindaco di Potenza di assistenza settimenti, anche la quarta se tanto ma che poi nei fatti è le ore per alunno sulla sgalli. Quì infatti un nte Guarente, il presidente è completame e. manale cui è a bino riazione di Bilancio che realizzazion Cooperativa di difficile difficoltà dello di insegante di della per approvata in questa Sedu- Questo pare essere proprio base delle e puntualmen te sprovvisto nonostante la affidato il servizio ta consentirebbe il finan- il caso di Potenza. Le ore stesso rovare a risolvere la quesi garantiscono sostegno ifi hi il bi i ziamento di attività molto dedi ate all’assistenza al- ogni anno l
ione concreta a beneficio dei bamgarantire, dopo l’ultima variazione di bilan- grammaz con disabilità e quelli con difficoltà di cio, soltanto il 50% del monte ore. Troppo bini mento. poco per bambini che necessitano di un aiu- apprendiro tra le parti coinvolte ha permesto specifico e fondamentale per l’apprendi- L’incont so anche di rilevare che qualche scuola pomento. aver chiesto più ore di assistenza di Ieri mattina, come anticipato dalle nostre co- trebbe effettivamente abbia bisogno a causa lonne, una rappresentanza dei genitori inte- quante valutazio ne dei casi specifici . un’errata di Gadal ricevuta stata è ressati dal servizio questa tutta da valutare e che è emerrante per i diritti dell’Infanzia insieme ad un Ipotesi durante il dibattito durante l’ultimo Conrappresentante del Comune, l’assessore al- sa comunale tenutosi lunedì. Ipotesi che, l’Istruzi one Sagarese e il dirigente Roma- glio fosse vera, però creerebbe un danno a tutniello e un delegato del dipartimento salute se quei ragazzi che dell’assistente all’autoti della Regione Basilicata. e alla comunicazione hanno effettivaAll’incontro non hanno partecipato la diri- nomia bisogno. gente scolastica della scuola Sinisgalli dove mente
_ L’edizione di Cronache del 12 ottobre DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Sono passate due settimane da quando si è tenuto l’incontro presso il Garante dell’Infanzia della Regione Basilicata tra una rappresentanza dei genitori interessati dal servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, l’assessore comunale all’Istruzione Alessandra Sagarese e una delegata dell’Ufficio del Dipartimento Sanità della Regione Basilicata per risolvere la questione sollevata dalle famiglie riguardante la copertura totale delle ore stabilite di assistenza agli alunni con disabilità o con difficoltà di apprendimento. Durante l’incontro il Comune di Potenza ha ribadito la mancanza di fondi per poter coprire tutto il monte ore, dal canto suo il Dipartimento Sanità si è reso disponibile ad analiz-
zare la situazione e provare a trovare una soluzione. A distanza di due settimana nessuna comunicazione, nè in un senso nè in un altro, è giunta alle famiglie che esasperate ormai, sono sul piede di guerra e pronte ad andare fino in fondo per veder garantito ai propri figli quel diritto allo studio che sembrerebbe essere in bilico in queste settimane. Pare infatti che le famiglie attenderanno ancora qualche giorno e poi procederanno a diffidare il Comune di Potenza ad adempiere. Non sarebbero disposti a transigere sulle ore dedicate all’assistenza all’autonomia. Un servizio di supporto essenziale soprattutto per i bambini con disabilità gravi. Un’azione forte, quella della diffida, che le famiglie hanno deciso di intraprendere perchè stanche di vedersi “negare” il diritto allo studio dei propri figli. Ogni anno infatti, si assi-
ste ad una riduzione delle ore rispetto a quelle indicate nella diagnosi, ma fino ad ora si trattava di una riduzione del 10\15%. «Una percentuale - affermano i genitori interessati che poteva essere tollerata ma quest’anno si è andati oltre». Attualmente, va ricordato, che il Comune di Potenza è in grado di soddisfare il 50% del servizio dovuto ad un incremento dei fondi con l’ultima variazione approvata durante il Consiglio comunale dello scorso 9 ottobre. 140 mila euro stanziati, tra risorse comunali e ministeriali, che però non sono sufficienti considerato anche l’aumento di ragazzi che chiedono il supporto dell’importante figura. La battaglia continua, senza fare sconti a nessuno perchè far valere un diritto, quello allo studio, sancito dalla Costituzione e per questo garantito a chiunque.
POTENZA Si terrà sabato al centro sociale Malvaccaro. È finanziato dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Progetto “Nuova Strada”: tutto pronto per l’evento conclusivo di prevenzione degli incidenti stradali causati da droga e alcol
S
abato, al Centro sociale di Malvaccaro, si terrà l’appuntamento conclusivo del progetto ‘Nuova STR.A.D.A.’–giovani e mobilità la sicurezza alla guida–, iniziativa finanziata dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che persegue l’obiettivo di individuare e realizzare una nuova strategia per la prevenzione degli incidenti stradali imputabili all’uso di droga e alcol. Dopo i saluti iniziali del Sindaco di Potenza Mario Guarente e del Prefetto di Potenza Michele Campanaro comincerà la fase degli interventi con Lea Battistoni, ExeoLab, che relazionerà sul ‘Progetto Nuova Strada, prevenzione, comunicazione, voucher, sensibilizzazione, le ragioni di un progetto’. A seguire Vincenzo Tramutola, Hero Comunicazione, illustrerà la campagna di comunicazione per quanto riguarda i temi e i risultati. Sarà quindi la volta Amodio Parmentola, Id Makers, che racconterà gli incontri nelle scuole e all’Università. A Letizia Tomasiello e Fabio Stefanelli, Insieme, saranno affidati gli esiti dell’azione di progetto denominata ‘Fai festa con la testa’, mentre le prossime policy per la prevenzione saranno descritte da Maurizio Zamataro, ExeoLab. Al-
le 10,30, con ‘#Fra’, testimonianza di Luca Valdiserri e Paola Di Caro, redattori del Corriere della Sera. Alle 11,30 una delegazione degli studenti del Liceo Artistico e Musicale ‘Walter Gropius’ e i ‘Tamburi dei Briganti’ eseguiranno esibizioni artistiche. Previsto inoltre il passaggio di testimone con il ‘Progetto Itineraria’
tra il dirigente comunale Giuseppe Romaniello e la funzionaria regionale Antonietta Tamburrino. Le conclusioni saranno affidate all’assessore comunale alle Politiche sociali Fernando Picerno e all’assessore regionale Francesco Fanelli. A coordinare la manifestazione sarà il giornalista Massimo Brancati.
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Dopo il crollo parziale delle pignatte in laterizio, ancora chiuso: «Non comprendiamo perchè Poste Italiane non riesca a trovare una soluzione»
Leone si fa promotore del “Comitato per l’ufficio postale di Bella Centro”
E
ra il 7 ottobre scorso quando da Bella l’Amministrazione comunale annunciava la chiusura dell’Ufficio Poste nel centro del paese, «a causa del crollo parziale delle pignatte in laterizio e contro soffitto nella parte posteriore dei locali». Una chiusura che doveva essere momentanea, affinché si riparassero i danni, ma qualche giorno dopo, il 13 ottobre, dalle nostre colonne raccoglievamo le parole del sindaco Leonardo Sabato che si diceva «preoccupato per la situazione di disagio, anche perché oltre ai servizi degli Uffici, non funziona neppure il postamat, con i conseguenti disagi. Cittadini, giovani e anziani, aziende, imprese e lo stesso Comune per ogni inadempienza deve dunque recarsi a Muro Lucano, in un altro paese, con tutte le difficoltà facilmente immaginabili e che ne conseguono». Ancora a distanza di oltre 10 giorni, la situazione iniziata con la «chiusura per inagibilità momentanea» è immutata. Era stato già chiesto, con un documento partito dalla casa comunale e inviato agli organi di competenza, almeno un “ufficio mobile” per sopperire temporaneamente ai disagi. Così, Vito Leone, già tra gli amministratori del Comune, oggi si fa promotore del “Comitato per l’Ufficio Postale di Bella Centro”, e scrive al Direttore di Filiale di Potenza Giuseppe Fusco, al Sindaco del Comune di Bella, al Prefetto Michele Campanaro, al Presidente della Regione Vito Bardi e al Presidente della Provincia Cristian Giordano nonché alle rap-
PICERNO, VINCE LA TELECOM: SARÀ DI 28 METRI
Telefonia mobile, altezza antenna: il Comune punta su bellezza paesaggio ma perde la causa
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__ Leone
presentanze sindacali di Slc Cgil, Slp Cisl, Uilposte, Fail Cisal, Ugl. «Non abbiamo una data certa per l’apertura - spiega Leone - La tempestiva comunicazione del Sindaco e la richiesta di un ufficio postale mobile resta ancora valida e percorribile. Comprendiamo le cause della chiusura e comprendiamo, ma adesso basta, la pazienza dei cittadini bellesi non può essere prolungata ancora. Dopo la comunicazione è urgente e necessaria una mobilitazione popolare -incalza il promotore del ComitatoNon è ancora pensabile che un cittadino bellese, le imprese, gli artigiani, i commercianti, ecc., per tutti i servizi che attengano a Poste italiane debbano recarsi a Muro Lucano (dove è aperto uno sportello solo per Bella) o in paesi limitrofi». I disagi sono molteplici,
«non è pensabile che persone anziane e non autosufficienti debbano chiedere a un familiare, o persone estranee, se vivono sole, di premunirsi di macchina o di un autista per raggiungere le Poste di Muro. Non comprendiamo che a distanza di 17 giorni Poste Italiane non trovi una soluzione immediata per un ufficio mobile, sino alla fine dei lavori e per la successiva apertura dell’ufficio postale di Bella Centro». Infine Leone si rivolge ai cittadini invitandoli a «costituire un comitato con estrema urgenza per mettere in atto una vigorosa protesta a Bella e a Potenza, tesa a ribadire che non è accettabile che i cittadini tutti, e soprattutto le fasce più deboli della popolazione bellese, vengano fortemente penalizzate nei servizi essenziali». EMANUELA CALABRESE
acile vittoria della Infrastrutture Wireless Italiane (Inwit) SpA, società che produce e installa tralicci per conto dei gestori del servizio di telefonia mobile, e dalla Telecom Italia SpA contro il Comune di Picerno: oggetto della contesa, l’altezza del palo metallico porta antenne e parabole da installare in contrada Zampino, così come commissionato da Tim e Vodafone. Per Telecom e Inwit, 28 metri, per il Comune di Picerno no, molto di meno e meno della metà. L’Ente comunale nel giugno scorso respinse l’istanza delle due SpA volta ad ottenere l’autorizzazione a procedere sostenendo che l’altezza del palo doveva essere ridotta a dimensione analoghe a quelle esistenti nei paraggi, «circa 10 metri», poiché un porta antenne e parabole alto 28 metro «deturpa il profilo del pendio naturale e paesaggistico», nonché «lo skyline del centro abitato ed in particolare urbano». Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata ha dato torto al Comune. Tra le contestazioni della Inwit SpA, quella per cui la collocazione del palo di 28 metri è a notevole distanza dal centro abitato di Picerno, «il cui panorama non comprende bellezze paesaggistiche di particolare rilievo». In più, motivazione tecnica, la riduzione a 10 metri, come richiesta dal Comune, impedirebbe la diffusione e la capillarità del servizio di telefonia mobile. Da precisare che la Regione Basilicata aveva già concesso l’autorizzazione relativa al vincolo idrogeologico. Per questi ed altri motivi, ricorso accolto: il palo metallico porta antenne e parabole, può essere alto 28 metri. FERMOL
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La mediateca "Digital Innovation Space" sarà dedicata a Lina Wertmüller, con spazi ludici e aree di coworking e costuding
Presso la biblioteca di Palazzo San Gervasio realizzato il centro per l’innovazione digitale DI EMANUELA CALABRESE
PALAZZO. Sono stati ultimatigli interventi che hanno interessato la nostra Biblioteca comunale “Joseph and Mary Agostine” a Palazzo San Gervasio. A comunicarlo, con soddisfazione, è il Sindaco Luca Festino, con delega alla cultura.Il paese lucano ha così un nuovo spazio pubblico all'insegna della cultura digitale e della condivisione, «una iniziativa che rappresenta un ulteriore ed importante passo nell'ambito del costante impegno per valorizzare il patrimonio materiale e immateriale della nostra cittadina» sottolinea Festino. «Il DIS finanziato con il sostegno del GAL Lucus Esperienze Rurali attraverso il programma europeo Leader, si inserisce come un tassello prezioso all'interno di un mosaico delle importanti iniziative culturali intraprese dall’Amministrazione. -evidenzia il Sindaco – con un importo complessivo dei lavori che ammonta a Euro 90.000. La struttura espande
_ La mediateca
e rafforza ulteriormente i servizi offerti dalla biblioteca comunale, offrendo un'ampia gamma di opportunità per la formazione, la condivisione e l'innovazione». Il “Digital Innovation Space” spazio pubblico, sociale e comunicativo pensato per promuovere e condividere la cultura digitale e creare nuovi spazi di condivisione vede tra le aratteristiche chiave «la Mediateca moderna e accogliente, arricchita da spazi ludici e aree di coworking. Postazioni informatiche all'avanguardia per l'ac-
cesso alla conoscenza digitale. Possibilità di creazione e sperimentazione attraverso una postazione con stampante 3D. Ambiente interattivo per il gioco e l'apprendimento». Si tratta dunque di un ulteriore tassello che amplia e rafforza i servizi erogati dalla biblioteca comunale. «Un punto di incontro per la comunità, promuovendo lo scambio di idee e la collaborazione. Il DIS «rappresenta un passo audace verso il futuro della cultura digitale e dell'innovazione a Pa-
lazzo San Gervasio -evidenziano il Sindacoe il Presidente del C.d.A. della biblioteca Nicola PalumboQuesto spazio incarna la nostra dedizione a fornire risorse all'avanguardia e un ambiente stimolante per i cittadini che desiderano esplorare, creare e imparare attraverso l'utilizzo delle più recenti tecnologie».Lo spazio finale, la mediateca, sarà intitolata a Lina Wertmuller, “una leggenda del cinema italiano” regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana, rappresenta pertanto un'occa-
sione significativa per la città di Palazzo. Tutti sono invitati a partecipare e scoprire questo nuovo spazio straordinario che promette di aprire nuove prospettive nella cultura digitale e nell'innovazione contiene spazi ludici, spazi di coworking e costuding, un luogo di condivisione e confronto dotato di postazioni informatiche, una postazione con stampante 3D e una postazione di gioco. Abbiamo pensato in questo modo di dare nuove funzioni e un nuovo appeal alla biblioteca».
L’INTERVENTO L’episodio accaduto a Monticchio non dovrebbe rimanere impunito anzi i ragazzi dovrebbero anche pulire il terreno intorno ai laghi
Ai brutti anatroccoli che colpiscono il cigno con un sasso: «Chiedete scusa, studiate e crescete in pace con la natura»
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DI ANTONELLA PELLETTIERI
i faccio portavoce della profonda indignazione che abbiamo provato nel vedere il video nel quale alcuni brutti anatroccoli colpiscono con un grande sasso un cigno per vederlo soffrire. Il cigno colpito apre le sue ali e indietreggia spaventato mentre i brutti anatroccoli ridono sguaiatamente. E deduco la profonda povertà culturale degli anatroccoli che spero verranno puniti secondo le leggi italiane e, in più, scontino una pena corporale così come a una condanna corporale è stato sottoposto il povero cigno, perché bello, sublime, indifeso, particolare e, dunque, da punire. La pena corporale che propongo per i brutti anatroccoli – brutti perché poveri culturalmente – è di farli stare seduti con le gambe sotto una scrivania a studiare per almeno tre mesi. A studiare cosa? Semplice: a leggere e fare ricerca su tutti coloro che nella
poesia, nella prosa, nell’arte, nei miti, nella musica, nella danza si sono occupati del cigno. Perché la bellezza del cigno e la sua iconica simbologia ha ispirato i più grandi artisti di ogni tipo d’arte. Dopo i tre mesi di studio – matto e disperatissimo, se comprendono la citazione! – dovranno scrivere una piccola tesi compilativa nella quale raccolgono tutti i riferimenti trovati nei libri sul cigno. Infine, meno poveri culturalmente e, spero, moralmente, dovranno tornare sul luogo e occuparsi della pulizia del terreno intorno ai laghi raccogliendo cartacce, plastica e tutto ciò che sporca la bellissima Monticchio. Si può sbagliare per mille motivi, si possono commettere sciocchezze durante l’età giovanile ma la violenza deve essere punita. Sugli animali e sugli uomini…ma i brutti anatroccoli sapevano che quel cigno poteva essere Giove che cercava Leda? Sanno che la bellezza e il candore del cigno han-
no fatto sì che nascesse la costellazione del cigno? Sanno che il cigno è simbolo della lussuria che viene rappresentata nell’arte dai due lunghi colli che si attorcigliano? Sanno che il maestro di Dante, tal Brunetto Latini, in un suo libro titolato Tesori descrive la morte di un cigno? Brunetto Latini scrisse che i cigni percepiscono l’arrivo della morte perché una delle pelle del capo si conficca nel suo cervello: con la consapevolezza che la morte sta arrivando, i cigni cantano pieni di dolcezza e questo canto è meraviglioso da sentire e, mentre cantano, muoiono. Questa morte così particolare ha ispirato la musica e la danza ma…non vado oltre! Mi auguro che i brutti anatroccoli di elevata povertà culturale, si trasformino in cigni bellissimi, superbi, candidi, raffinati e di grande ricchezza culturale dopo aver scontato la pena che il codice di leggi italiano prevede per brutture di questo tipo. Nella favola di Hans Christian Andersen del 1843, si vogliono evidenziare le difficoltà che hanno gli adolescenti nel crescere, nel sentirsi non accettati, se mai nell’essere diversi dal gruppo. Un gior-
no, crescendo, gli anatroccoli bruttini potranno specchiarsi nel lago e scoprirsi cigni. Sia ben chiaro ma meglio precisare, a me piacciono anche gli anatroccoli ma non quelli con le sembianze umane! Chiedete scusa, studiate e crescete in pace con la natura e voi stessi!
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IL 40ENNE È STATO COLPITO DA UNA PALA MECCANICA. INUTILI I SOCCORSI DEL 118, SUL POSTO ANCHE I CARABINIERI
Tragico incidente sul lavoro a Terranova, perde la vita Luca Camodeca
TERRANOVA. Pare non arrestarsi la tragedia delle morti sul lavoro. È accaduto nuovamente ieri mattina, in contrada Piano della Corte, tra Noepoli e Terranova del Pollino. A perdere la vita un uomo di 40 anni, Luca Camodeca, di Cersosimo, colpito dalla pala meccanica di un escavatore. È questo quello che si apprende dalle prime indagini, che dovranno dunque accertare con precisione le cause dell’incidente mortale avvenuto nel cantiere. Ciò che è certo è che l’uomo si trovava sul posto di lavoro, impegnato in un cantiere per la realizzazione di un impianto di raccolta di rifiuti ingombranti intercomunale,centro di raccolta che interesserà i comuni di Noepoli, San Paolo Albanese, Terranova del Pollino e San Giorgio Lucano. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno constatato la morte dell’uomo, e i Carabinieri della Compagnia di Senise, guidati dal Capitano Luca Gasparri, insieme al reparto della Radiomobile. L’ennesima vittima sul lavoro in Basilicata, un’emergenza, questa, che sembra non placarsi. Intanto insorgono i sindacati, chiedendo maggiori tutele per i lavoratori, tutti, inoltre, si stringono al dolore della famiglia. A.T.
I sindacati di Cgil, Uil, Cisl, Filca, Confsal e Fismic Confsal insorgono chiedendo «maggiore tutela e rispetto per i lavoratori»
Incidente mortale sul lavoro a Terranova L’incalzo: «Aumenta la conta dei morti» «N
ell’attesa di chiarire le dinamiche dell’incidente mortale che ha coinvolto l’operaio di 40 anni colpito da una pala meccanica in un cantiere di Terranova del Pollino, la Cgil si stringe alla famiglia della giovane vittima, l’ennesima in Basilicata». Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega che nella nota inviata poche ore dopo la notizia diramata dell’incidente prosegue: «È inammissibile continuare a morire sui luoghi di lavoro – afferma Mega - Chiediamo a chi di competenza di esercitare maggiori azioni di controllo e prevenzione. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza in Basilicata, cui si può mettere fine solo unendo le forze e mettendo in campo azioni concrete, come la riattivazione dell’Osservatorio regionale sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, chiesto da tempo dal sindacato. È il momento - conclude Mega - che la politica e le istituzioni facciano la loro parte e che il mondo datoriale garantisca il rispetto delle norme e restituisca il giusto valore alla sicurezza nei luoghi di lavoro mettendo questo aspetto al primo posto rispetto al profitto, che sembra essere l’unico obiettivo perseguibile da parte delle imprese». UIL: «NONA VITTIMA SUL LA-
VORO IN BASILICATA» «Si tratta – sottolinea il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli - dell’ennesimo incidente di una strage continua. Ogni due giorni, cinque persone escono per andare al lavoro e non tornano più: perdono la vita proprio sul luogo di lavoro. Anche in questo caso si è in attesa di ricostruire la dinamica dell’incidente e la giustizia farà il suo corso, ma non si può più parlare di fatalità. È il caso di iniziare a mettere ciascuno di fronte alle proprie responsabilità, soprattutto chi non vede la sicurezza sui luoghi di lavoro come priorità. La garanzia di sicurezza sui luoghi di lavoro – continua Tortorelli- è ormai una nuova emergenza che in Basilicata va affrontata subito. La collocazione della Basilicata in “zona rossa” con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (Indice incidenza medio, pari a 18,6 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) nei primi sette mesi del 2023 impone dunque un coordinamento istituzionale e l’applicazione delle normative che le organizzazioni sindacali hanno predisposto. Chiediamo la convocazione del prefetto del tavolo per la sicurezza sul lavoro e una campagna di rafforzamento dei controlli. Occorre dire basta a questa situazione”. Il segretario Uil aggiunge: “appena una settimana fa dopo i lavori del Consiglio Federale a Roma la Uil ha inaugurato il Murales (realizzato dalla street artist e scenografa italiana di fama mondiale dall’artista Alice Pasquini), nell'ambito della campagna UIL "Zero morti sul lavoro", sul muro perimetrale esterno dell'ex Fiera di Roma, uno dei più grandi d'Italia: oltre 400 mq (55 m di base per 8 m di altezza). Il soggetto è una donna che, in un contesto caratterizzato da diversi luoghi di lavoro, piange per la morte sul lavoro di un proprio caro. Finché non avremo #ZeroMortiSulLavoro la Uil continuerà la campa-
gna in tutti i posti di lavoro».
CONFSAL E FISMIC CONFSAL: «UNA STRAGE INFINITA» Anche la Confsal e la Fismic Confsal di Potenza esprimono vicinanza ai cari della vittima; un’ulteriore vittima che si unisce alla conta dei morti di quest’anno, che certificano negativamente ancora una volta la Basilicata come regione rossa per la salute e sicurezza sul lavoro. «Ancora un morto sul lavoro nella nostra regione. Una strage infinita, un trend negativo dal quale la Basilicata non riesce ad uscire», commentano il segretario regionale della Confsal Basilicata, Gerardo de Grazia, e Salvatore Fanelli, responsabile del dipartimento salute e sicurezza Fismic Confsal. «Questa situazione, questi omicidi sul lavoro, non sono più tollerabili.Bisogna dare il via subito a una campagna di formazione e informazione che coinvolga tutti gli attori principali, per cercare di prevenire queste morti, che nella nostra regione accadono spesso e posizionano la Basilicata sul podio funesto negativo per ciò che concerne il tema salute e sicurezza sul lavoro». «Questo ennesimo incidente, che ha causato la perdita della vita a un uomo di Terranova del Pollino, accade proprio nella “settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro” e rende questa morte ancora più un monito per noi tutti. È intollerabile andare avanti così, la sicurezza deve diventare un tema prioritario come fu in passato per le vittime della strada», continuano de Grazia e Fanelli. «La Confsal e la Fismic sono da sempre in prima linea per fermarequelli che molto spesso sono veri e propri omicidi sul lavoro, infatti, già preventivata prima di questo incidente, che rende però ancora più impellente la necessità di svolgerla, sabato 28 ottobre presso il Palazzo della Cultura di Potenza, si svolgerà una tavola
rotonda sul tema della sicurezza sul lavoro alla quale parteciperanno sindaci, associazioni e verranno portate esperienze dirette di infortuni. Inoltre, continua la nostra campagna “Obiettivo 131”, dove sono stati contattati tutti i comuni della Basilicata per richiedere che venga intitolato a nome dei caduti sul lavoro un luogo pubblico, per permettere che la memoria dei morti sia una esortazione a non dimenticare la centralità essenziale del tema della sicurezza nelle nostre vite», concludono de Grazia e Fanelli.
CISL E FILCA CHIEDONO «PIÙ PREVENZIONE E FORMAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO» Rigore nell’accertamento delle circostanze e delle responsabilità e un maggiore impegno delle istituzioni sul fronte della prevenzione e della formazione. È quanto chiedono il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e il segretario generale della Filca Cisl Basilicata Angelo Caroselli a seguito dell’infortunio mortale che questa mattina a Noepoli è costata la vita ad un operaio edile. «La sequenza di infortuni sul lavoro, spesso con esito mortale, indicano che c’è ancora molto da fare per rendere il lavoro realmente sicuro. Scontiamo ancora la carenza degli organici ispettivi e la poca capillarità dei controlli in un territorio complesso come quello lucano. È evidente che bisogna fare di più. Serve un segnale di discontinuità e serve maggiore cooperazione tra istituzioni e parti sociali su formazione e prevenzione. La strada da percorrere è quella della condivisione e della partecipazione attraverso una maggiore valorizzazione degli enti bilaterali e una campagna di sensibilizzazione sui temi della sicurezza sul lavoro che deve partire dalle scuole, palestra di diritti e di cittadinanza».
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Matera e Provincia
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È stato approvato il progetto esecutivo. Il presidente della Provincia di Matera: «In cantiere anche un altro intervento»
SP8 Matera-Grassano, Marrese annuncia i lavori di manutenzione straordinaria
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stato approvato dalla Provincia di Matera il progetto esecutivo per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria sulla SP 8 Matera-Grassano. I lavori, finanziati con il DM 49-2018 a valere sulle annualità 2023 per un importo di 685mila euro, consisteranno in interventi di bitumatura, regimentazione idraulica, installazione nuovi guardrail, rifacimento segnaletica orizzontale e verticale e implementazione della pubblica illuminazione: a breve l’appalto e l’inizio dei lavori. A questo intervento se ne
aggiunge un altro di Protezione civile, che andrà a rendere più sicura e fruibile l’arteria in questione. «L’approvazione del progetto esecutivo - ha spiegato il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese – conferma la nostra volontà di intervenire anche su questa arteria la cui situazione è costantemente monitorata. I lavori in questione sono stati programmati già dello scorso anno, anche grazie all’apporto del consigliere provinciale delegato alla viabilità per la collina materana, Francesco Mancini, e del sindaco di Grassano, Filippo Luber-
to». «Nonostante le note difficoltà dovute alla mancanza di fondi e personale, non manca la nostra volontà di intervenire sulle problematiche della viabilità provinciale che, è bene sottolinearlo, non riguardano solo una o più arterie ma tutto il territorio provinciale. Purtroppo, però, nonostante una conclamata capacità di programmare, spesso ci si deve fermare in attesa che arrivino i finanziamenti. Ciò nonostante, la Provincia di Matera continua a lavorare con grande attenzione a tutto il territorio» ha continuato. «A proposito di finanziamenti, stando a quanto sostenuto da un esponente politico di Grassanosembra ci siano finanziamenti anche da parte di altri enti oltre a quelli che ci consentono il citato intervento, che arrivano dal Ministero: se fosse vero sarebbe una splendida notizia e, di sicuro, ne trarrebbero vantaggio i cittadini perché si tratterebbe di una grande opportunità dinanzi alla quale non potremmo che ringraziare coloro che si sono adoperati per renderla concreta», ha concluso Marrese.
«Approvato il regolamento della coprogrammazione e coprogettazione per le politiche del welfare»
M5S Matera: «L’Amministrazione Bennardi centra un altro obiettivo»
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l Movimento 5 Stelle di Matera esprime «grande soddisfazione per l’approvazione del regolamento della coprogrammazione e coprogettazione nell’ambito delle politiche del welfare». «Due nuovi strumenti che regoleranno il rapporto tra Amministrazione comunale e le organizzazioni del terzo settore nella programmazione e realizzazione di progetti sperimentali e innovativi per la gestione dei servizi alla persona. Le forme di democrazia partecipata che daranno vita, renderanno più facile la lettura del bisogno sociale nella nostra città e la risposta potrà essere versatile» continua il partito del sindaco Bennardi. «Spiace che una parte dell’opposizione tenti di delegittimare con affermazioni strumentali e fuorvianti in merito alla poca flessibilità degli strumenti regolamentari, segno di un carente studio dei provvedimenti e scarsa atten-
zione anche ai suggerimenti pervenuti dall’esperto avv. Gallo che in una commissione aperta ha inteso illustrare quali i punti di forza e criticità dei tanti regolamenti che ha visto nascere nel resto d’Italia» prosegue il M5S Matera. «In tale circostanza l’avvocato infatti esprimeva solidità e forza dei regolamenti rivolti ai servizi del welfare, lì dove l’alveo di azione è ben definito seppur molto vasto perché volto alle politiche di genere, ai disabili, agli anziani, alla salute mentale, all’inclusione sociale, alle dipendenze, ai giovani e all’ immigrazione e non necessitano dunque di “indicazioni operative” da definire» spiega. «Quelli approvati dunque sono certamente due ottimi strumenti che per completezza si rendono da subito operativi. Non resta dunque che mettersi al lavoro; la città li attendeva da troppo tempo» conclude la segreteria del Movimento 5 Stelle di Matera.
GRASSANO, LA SEGNALAZIONE DEL SEGRETARIO CITTADINO DI FDI
Pascale: «Si sistemi celermente la Sp8»
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l segretario cittadino di Fratelli d’Italia di Grassano, Sergio Pascale denuncia attraverso una nota la situazione disastrosa in cui versa la Sp8 Matera-Grassano: «Percorrendo la strada che collega Grassano a Matera ho visto che la Provincia ha installato dieci cartelli di limite velocità a 30 Km/h a causa della presenza di una serie di buche, dislivelli importanti sul manto stradale, cedimenti laterali della carreggiata e avvallamenti pericolosi con muri di sostegno e manti stradali bituminosi completamente da rifare. A tutto questo bisogna aggiungere una serie di barriere di protezione che delimitano vere e proprie “voragini”». «Più di qualche automobilista ci ha rimesso l’avantreno o pezzi della propria auto per la situazione di criticità in cui versa l’arteria. - continu Pascale - Voglio segnalare al Presidente della Provincia Marrese che ai proclami delle occasioni elettorali bisogna far seguire i fatti e non l’aria fritta, al suo continuo piagnucolare per la mancanza di soldi la regione Basilicata ha risposto con un contributo pari a 25 milioni di euro ma la strada Grassano – Matera continua a versare in condizioni pietose». «Da una mia personale verifica ho avuto riscontro di stanziamenti per lavori su altre strade ma non ho visto somme destinate alla SP 8 Grassano-Matera: SP4 Cavonica 1.350.000 euro; SP95 Montalbano-Scanzano 200.000 euro; Scanzano – Scanzano mare 1.100.000 euro; SP271 Matera-Santeramo 3.000.000 di euro; SP87 e SP88 del comune di Tursi 199.000 euro; SP ex SS 96 “barese” 685.000 euro; SP40 Bernalda – Metaponto 685.000 euro e SP 5 Craco Peschiera e SS598 Fondo valle dell’Agri 150.000 euro - spiega il segretario cittadino di Fratelli d’Italia - e potrei elencarne altre ma preferisco fermarmi per chiedere un intervento celere anche per la sistemazione di questa importante arteria di collegamento poiché penalizza gli utenti delle strade interne che quotidianamente si muovono per lavoro, scuola e motivi di salute per non parlare dell’effetto negativo per la promozione turistica del nostro territorio». «Ridurre la velocità su una strada a 30 km/h solo perché non si riesce a fare manutenzione non risolve il problema anzi serve unicamente ad allungare i tempi di percorrenza e a spostare la responsabilità agli automobilisti verso i quali, in caso di incidenti, può essere opposto il non rispetto dei limiti di velocità e quindi una ulteriore beffa al danno subito!» conclude Sergio Pascale.
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Attualità
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Il direttore generale Albanese prima vola in Portogallo per la Convention “Il futuro che ci attende” e poi al fianco dei giovani della “Valdiano Volley”
Banca Monte Pruno protagonista “dei tempi che cambiano” dal Vallo di Diano a Lisbona
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__Un momento della Conention e sotto Michele Albanese alla presentazione della squadra Valdiano Volley
vertici della Banca Monte Pruno, con in testa il Direttore Generale Michele Albanese, il Vice Direttore Generale Cono Federico, il Vice Presidente vicario Antonio Ciniello, Virginio Albanese ed Alfiero Albanese ed il responsabile della comunicazione Antonio Mastrandrea, sono volati a Lisbona per partecipare all’importante meeting dal tema “Il futuro che ci attende. Pionieri e non guardiani in un mondo che cambia”, promosso dal Gruppo Cassa Centrale. Una Convention importante, organizzata nella capitale portoghese, con l’obiettivo di “re-immaginare insieme il territorio e la relazione nel
Gruppo Cassa Centrale”. Ospite d’eccezione la giornalista Tonia Cartolano unitamente a Silvia Attanasio, Presidente di Abi Lab, Andrea Graziosi, Professore di Storia Contemporanea dell’Università di Napoli, Giuseppe Lusignani, Vice Presidente di Prometeia, Andrea Pontremoli, delegato Dallara Automobili e Uljan Sharka, fondatore e Ceo iGenius. Una performance, quella di Tonia Cartolano, di straordinario ed altissimo livello, tanto che il suo intervento non è stato apprezzato soltanto dagli organizzatori, bensì da tutto il folto e qualificato pubblico presente in sala, grazie alla sua straordinaria pro-
fessionalità, nonché alla sua elevatissima capacità di affrontare l’argomento. «È stata una occasione preziosa per ascoltare e confrontarsi con speaker di primissimo piano su come il mondo stia cambiando a gran velocità e dove le vecchie coordinate sono ormai inutilizzabili perché obsolete – afferma Tonia Cartolano – Ma è stato anche un momento importante per allontanare paure ingiustificate su cambiamento e sulle sfide poste dall’intelligenza artificiale, che anche nel mondo bancario può rappresentare una opportunità e non per forza un problema. Come spesso ricorda il presidente della Repubblica il cambiamento va gestito. E va fatto con leader capaci di guidare con coraggio e re-
sponsabilità. E anche un po’ di creatività». Presenti all’importante meeting, ovviamente, anche i vertici di Gruppo Cassa Centrale con in testa il Presidente Giorgio Fracalossi. BANCA MONTE PRUNO AL FIANCO DELLA VALDIANO VOLLEY Ma la Banca Monte Pruno si è resa protagonista nei giorni scorsi anche di un’altra importante iniziativa, segno che l’istituto di credito è sempre al passo con i tempi e soprattutto vicino ai giovani. Nel pomeriggio di martedì, presso la Sala Cultura della Sede Amministrativa della Banca Monte Pruno, a Sant’Arsenio, è stata presentata la Valdiano Volley, che insieme alla FreeFox
darà vita ad una nuova realtà sportiva che gareggerà in serie D e in prima divisione femminile e maschile. Durante la presentazione, oltre agli atleti ed ai giovanissimi sportivi dell’Associazione, sono intervenuti Nicola Ammaccapane, promotore dell’iniziativa, Giuseppe De Filpo, Presidente della Valdiano Volley, Tommaso Pellegrino, Consigliere Regionale, e Michele Albanese, Direttore Generale della BCC Monte Pruno e Presidente della Fondazione Monte Pruno. «Sono particolarmente felice – ha evidenziato Michele Albanese – di vedere questa nostra sala piena di ragazzi e amici per questo nuovo progetto sportivo sul territorio». «Ci sono valori veri dietro questo progetto come la passione e l’amore per quello che si fa e siamo ancora più motivati perché lo facciamo verso i giovani, che hanno tanto bisogno del nostro sostegno e sono al centro delle nostre attenzioni. È questo uno degli obiettivi della nostra Banca, che attraverso la Fondazione, in questo caso, vuole, ancora una volta, essere vicina al territorio ed alla comunità attraverso quei principi che sono stati espressi dalla nostra Capogruppo Cassa Centrale nella recente convention di Lisbona “Un'azienda per essere competitiva deve lavorare per rendere competitivo anche il territorio in cui si trova. Perché da soli non si va da nessuna parte”. In bocca al lupo a tutti, lottiamo e vinciamo insieme sul campo ma, soprattutto, nella vita».
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