IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
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ACQUEDOTTO LUCANO VERSO LA TRANSIZIONE ENERGETICA, PER L’AU «È UN PASSAGGIO EPOCALE»
«Per l’ambiente, per le famiglie e per meno costi»
Parte il “Bonus Acqua”, Andretta illustra i dettagli della misura voluta dalla Regione
Servizio a pagina 6
rEGIonAlI Data unica per 1° turno comunali ed Europee: per l’elezione dei presidenti, a Piemonte e Basilicata la scelta
Election day sì, ma non è detto Forzisti diversi: Cirio preferirebbe giugno mentre Bardi potrebbe optare per aprile N
LA RIFLESSIONE
“Turismo delle radici”: l’opportunità emigrati
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DI LIVIA GRAZIANO
l “Turismo delle Radici” si presenta come un nuovo orizzonte nel panorama turistico italiano, offrendo esperienze autentiche ai viaggiatori e contribuendo al progresso economico delle regioni coinvolte. Questa forma di turismo, alimentata da canali digitali innovativi, potrebbe rappresentare un punto di svolta per la Basilicata attraverso l’utilizzo siti web e social network, così da attirare viaggiatori desiderosi di esplorare le proprie radici italiane (...)
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UNA GUERRA A FORMA DI PACE
on sappiamo se alla fine l’abbia levato di mezzo pur di sbarazzarsi del non facile ingombro dei suoi terribili baffetti, ma viste le incombenze di vicinanza stretta fino al correntismo di Roberto Speranza, l’Angelico Chiorazzo avrebbe potuto benissimo dialogare sulla pace più che col rassicurante Marco Tarquinio con l’immarcescibile Massimo D’Alema, vista peraltro la sua nonchalance bifrontista a fare il pacifista e nello stesso tempo l’intermediario di caccia da guerra nientemeno che con il ministero della difesa della Colombia. Ora lasciamo stare la solita iconografia di buttare il religioso in politica, approfittando all’occasione anche del povero Papa Francesco manco fosse un’immaginetta da propaganda elettorale e d’attorniarsi d’una cricca di crociati, belligeranti e scristiani dem che praticano a piacimento morale la guerra a bassa intensità con tattiche machiavelliche e scomuniche d’annesse beatitudini, ma questa curvatura che le anime belle devono riscrivere a loro modo le cose è veramente insopportabile per avere un po’ d’onestà intellettuale e lascia l’amaro in bocca come quando s’assaggia un dolce ormai andato a male. Canta LuM. Dellapenna a pagina 4 ca Carboni: “Sembra una guerra a forma di pace…”
Zullino ambidestro, Coviello lo punge ■ continua a pagina 9
olTrE Il GIArdIno Il venosino, a gamba tesa su Merra, vuole stare nel cdx ma senza Gen: pure Chiorazzo, però, gli va bene
ESEGUITI I COLLAUDI E SVOLTA L’ISPEZIONE FINALE
Discarica “Aia dei Monaci” a Tito: completato il ripristino ambientale
Servizio a pagina 4
MATERANO
Policoro, rapina a mano armata ad un distributore di benzina Pisticci, straniero prova a rubare auto ed aggredisce proprietario
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■ Servizi
a pagina 17
MATERA
Biblioteca Stigliani, Giordano (FdI): «Si trovi una soluzione per l’immediato e si studi una soluzione che sia strutturale» ■ Servizio
a pagina 17
_ TRAMUTOLA
Accordo con Eni e Provincia per la sicurezza del tratto stradale con traffico di mezzi pesanti
■ A. Tammariello a pag 14
_ GIORNATA MEMORIA
In memoria della shoah le iniziative in Basilicata per non dimenticare la tragedia ebraica Servizio a pagina 14
■ Servizio
a pagina 20
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Primo Piano
venerdì 26 gennaio 2024 www.lecronache.info
Il senatore FdI bacchetta il candidato alla Regione Chiorazzo: «Può fare paura solo agli amministratori incapaci di gestire al meglio le risorse per i propri cittadini»
Autonomia differenziata, Rosa incalza: «Prima di parlare sarebbe bene leggere le norme»
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onsiglierei all’auto-candidato Angelo Chiorazzo di rileggere la Costituzione, il Codice civile e anche il Decreto legge sull’autonomia differenziata prima di insistere a voler ricoprire il ruolo di presidente della Regione». Così in una nota il senatore Gianni Rosa del Gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia commenta «le uscite» sulla autonomia differenziata fatte dal candidato di “Basilicata casa comune” per le prossime Regionali che a parere del meloniano «dimostrano una scasa conoscenza delle competenze Stato-Regioni». «Partendo dal fatto che petrolio, acqua e rinnovabili, le quali ultime, viste le sue frequentazioni riteniamo essere ciò che gli sta più a cuore - incalza Rosa - non sono state scippate da nessuno. Il petrolio è risorsa statale. Le dighe sono sempre state gestite da un ente statale, l’Eipli. Ed in-
fine l’energia è di competenza concorrente tra Stato e Regioni». «Con la riforma dell’autonomia differenziata - prosegue Rosa nella nota - non cambia nulla o potrebbe cambiare tutto se la Basilicata dovesse decidere, come ha fatto, ad esempio, la Campania, di volere maggiore autonomia». «La disinformazione sulla questione è enorme e, ritengo, intenzionale. Prima di tutto - spiega Rosa - è da dire che l’autonomia differenziata non l’ha inventata il Governo Meloni. La riforma del titolo V è stata approvata nel 2001, da una maggioranza di centrosinistra, e attribuisce la possibilità, alle Regioni che lo richiedono, previa intesa con lo Stato, il trasferimento a queste ultime di alcune materie che, oggi, sono di competenza concorrente, e delle corrispondenti risorse a quelle Regioni che riescano efficientemente ad assicurarne
l’attuazione al pari o meglio dello Stato. Lo hanno già fatto, ben prima che il Governo Meloni venisse eletto, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna». «Il decreto legge approvato - prosegue il senatore di Fratelli d’Italia - stabilisce, in modo chiaro, che non sarà possibile procedere alla definizione dell’autonomia differenziata, se non saranno prima individuati i livelli essenziali delle prestazioni. Quello che, invece, il Governo Meloni ha fatto, ridando il senso di Unità Nazionale al provvedimento, è quello che nessun Governo, prima, ha mai voluto fare: determinare i livelli essenziali delle prestazioni che devono essere assicurati a tutti gli Italiani, rompendo il dogma della ‘spesa storica’ quale elemento su cui calcolare i LEP. Questo era l’elemento che avrebbe potuto pregiudicare le Regioni meridionali, visto che, da sempre e proprio per l’assenza della determinazione dei LEP, le risorse sono state ripartite tra le Regioni in base alla spesa storica, con evidente pregiudizio per il Sud». «Su queste basi - conclude Rosa - l’autonomia differenziata può fare paura solo agli amministratori incapaci di gestire al meglio le risorse per i propri cittadini. E, purtroppo, in Basilicata ne abbiamo avuti molti. E, vista la poca preparazione dell’autocandidato Chiorazzo, c’è da temere che potremmo avere ancora altri amministratori poco competenti».
IL SINDACO DI CASTELMEZZANO SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Valluzzi: «Rosa, senatore distratto, faccia tesoro del suo passato da assessore regionale
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l senatore Rosa dovrebbe sapere che la governance dell’acqua con Eipli lasciava dignità alle istanze dei territori e spazio decisionale alle istituzioni locali, la nuova società riserva una quota di partecipazioni a comuni e Regioni del 5% e il 30% delle quote di capitale ai privati, il resto allo Stato. Dovrebbe anche conoscere che tutta la materia energetica, dalle rinnovabili al petrolio, era governata da un sistema di “intese” tra Regioni e Stato che è stato progressivamente scardinato a favore dell’accentramento decisionale. Dovrebbe, infine, rendersi conto che quando la gestione delle risorse è centralizzata (da oggi o da ieri) e i bisogni sono un problema solo di chi vive i territori, come avverrà con la legge sul regionalismo differenziato appena approvata, non si può parlare di autonomia ma di neo colonialismo». È quanto afferma in una nota Nicola Valluzzi de “La Basilicata che vogliamo” e sindaco di Castelmezzano nella quale così prosegue: «Si tratta di questioni che, almeno per la prima parte, Rosa dovrebbe aver approfondito nel suo recente passato di assessore regionale all’Ambiente e prima da feroce fustigatore dei Governi del passato. Oggi, da Senatore della Repubblica scelto direttamente dalla presidente del suo partito ha votato senza alcuna remora e obiezione la condanna alla marginalità del Mezzogiorno e della Basilicata», conclude Valluzzi.
Il capogruppo Pd in Consiglio regionale commenta l’approvazione della riforma Calderoli: «Uno strumento per spaccare l’Italia e favorire la “secessione dei ricchi”»
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Autonomia Differenziata, Cifarelli: «Una gran brutta notizia per il Mezzogiorno»
’approvazione al Senato del Disegno di Legge Calderoli sulla cd “Autonomia Differenziata” è una gran brutta notizia per il Mezzogiorno e per la Basilicata in particolare. Si spaccia per riforma, in realtà è lo strumento per spaccare l’Italia e favorire la “secessione dei ricchi». È quanto dichiara il Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale Roberto Cifarelli. «Lo stiamo ripetendo da tempo che questo pastrocchio legislativo risponde ad istanze che tutelano interessi particolari del nord Italia, divide il paese e crea fratture insanabili tra nord e sud, senza farsi scrupolo di mettere a serio repentaglio la coesione territoriale e sociale della comuni-
tà nazionale. Cosa peraltro ”certificata” dalla decisione di approvare prima la legge e poi i Livelli essenziali di Prestazioni che, lo ricordiamo ai più distratti, rappresentano il “cuore” della questione. Infatti, - puntualizza l’esponente Dem - l’art. 117 della Costituzione stabilisce che lo Stato determini i “ livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale.” Uguali diritti civili e sociali significa stabilire preventivamente e, per l’intero Paese, gli stessi livelli base di servizi , per essere più chiari, parliamo della sanità, della scuola, dei trasporti». «Invece - incalza Cifarelli - lo scambio incestuoso avvenuto tra il partito della Premier Meloni e la Le-
ga di Salvini, che di fatto baratta l’Autonomia Differenziata con il Premierato altro non è che una cinica operazione di potere protesa esclusivamente al particolare interesse dei due Partiti di maggioranza. Il tutto alle spalle dei cittadini e scaricando sui territori storicamente più in difficoltà i costi sociali ed economici di una classe dirigente di Governo priva di scrupoli ed incapace». «In Basilicata poi, - prosegue il Consigliere - si assiste alla interessata acquiescenza del Presidente della Regione che, in questi anni, pur di mantenere la poltrona presidenziale ha silenziosamente accettato qualsiasi diktat romano, rendendosi così complice di una sciagurata riforma che segnerà il futuro della Basilicata. Esattamente come insolitamente silenziosi sono rimasti i Parlamentari di maggioranza eletti in
Basilicata. Parlamentari lucani e non, con e senza cravatta. Non una parola, ma, il solo esclusivo interesse a farsi belli con le segreterie nazionali, sperando così di piazzare la bandierina di partito sulla poltrona di Via Verrastro. Con la speranza, non troppo recondita, di fare le “scarpe” a Bardi». «In questo scenario silenziato – conclude Cifarelli - si incastra questa contro/riforma. E se loro non parlano, con le parti politiche ed Istituzionali (anche di centrodestra) più avvedute e con le rappresentanze sociali più responsabili, reclamiamo con forza, una mobilitazione di tutte le forze, democratiche e progressiste, al fine di difendere l’unità del Paese e mettere al riparo le aree più deboli da un federalismo farlocco che, così come concepito finora, ha tanto il sapore di secessione».
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REGIONALI La data è obbligatoria per il primo turno delle elezioni comunali ed Eu, ma le Regioni Piemonte e Basilicata potranno decidere se aderire
Via libera all’election day: non solo Europee al voto l’8 e 9 giugno, per Bardi è tempo di scelte Il presidente Cirio è intenzionato ad andare alle urne nella finestra di giugno. Il Generale non avrebbe ancora deciso, ma sembrerebbe orientato verso la metà di aprile
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__Bardi e Cirio
DI MASSIMO DELLAPENNA
l Governo ha deciso, l'election day sarà l'8 e 9 giugno. La data è obbligatoria per il primo turno delle elezioni comunali (o per il turno unico per i comuni sotto i 15.000 abitanti) e per le elezioni europee. Come ha ben chiarito Piantandosi le Regioni Piemonte e Basilicata potranno decidere se aderire o meno all'election day.
IN BASILICATA L’8 e 9 giugno, quindi, si voterà sicuramente per il capoluogo di regione e per i tanti comuni in cui sono previste le elezioni. Dipenderà da Bardi la decisione se votare anche per le elezioni re-
gionali. Da quanto è dato sapere il presidente Cirio è intenzionato a portare il Piemonte al voto nella finestra di giugno. Bardi non avrebbe ancora deciso ma sembrerebbe orientato a votare a metà aprile. Il Generale sarebbe intenzionato a fare sciogliere subito la riserva sulla sua ricandidatura alla presidenza della Regione Basilicata per evitare di essere rosolato nella lunga attesa.
IL GOVERNO FAVORISCE L'ELECTION DAY Quello che appare chiaro è che il Governo Meloni, dopo che sono state stabilite le elezioni in Sardegna e Abruzzo, avrebbe
chiara la volontà di accorpare le altre elezioni insieme alle europee. Il chiarimento di Piantandosi sulla possibilità per Piemonte e Abruzzo di votare a giugno è chiaramente il segnale di questa volontà. E, del resto, al centrodestra in generale e a Fratelli d’Italia in particolare conviene votare a giugno in modo da sfruttare il traino propagandistico delle elezioni europee quando ci sarà la massima espansione della propaganda elettorale dei Partiti nazionali e, contemporaneamente, sarà più difficile per Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle di trovare una intesa politica.
IL TAVOLO NAZIONALE Ad ogni buon conto, non appena sarà stabilita la data delle elezioni verrà convocato il tavolo nazionale per decidere il nome del Presidente. Solinas scelse di accelerare il momento della decisione sciogliendo anticipatamente il Consiglio regionale, il risultato non è stato esattamente favorevole per l'ex presidente della Regione Sardegna. Ora la palla è nelle mani e nel campo di Bardi, sarà lui a decidere se aspettare e accettare le indicazioni implicitamente date dal Governo o accelerare per andare subito al voto. Il tempo delle scelte sta arrivando.
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OLTRE IL GIARDINO Il dibattito tra i capigruppo di Fratelli d’Italia e Basilicata Oltre su questioni chiave per il futuro della Regione, facendo luce sulle manovre per le prossime elezioni
Zullino ambidestro, Coviello lo punge
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Il venosino, a gamba tesa su Merra, vuole stare nel centrodestra ma senza Generale: pure Chiorazzo, però, gli va bene
n una delle ultime puntate di “Oltre il giardino”, il programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre e condotto dal giornalista Paride Leporace, si è tenuto un dibattito di alto livello tra due dei capigruppo in Consiglio regionale, uno di Fratelli d’Italia, Tommaso Coviello, e l’altro di Basilicata Oltre, Massimo Zullino. Il confronto ha toccato diversi punti cruciali relativi alla politica regionale della Basilicata. anche all’indomani di un Consi- __Coviello e Zullino ospiti ad “Oltre il giardino” glio fiume in cui è stato approvato il Bilancio di L’INTERROGATIVO AL BARDI BIS MA ... previsione 2024-2026 e MUSACCHIO E La questione inevitabilcon particolare attenzioGLI ATTACCHI mente è dirottata sulla pone rivolta alle prossime A MERRA litica partitica e sulle scelelezioni. Zullino ha ricordato co- te strategiche legate alla me «già dalla campagna coalizione di centrodeIL BILANCIO elettorale, tra le precise ri- stra, ancora in corso in viREGIONALE chieste quella del rinno- sta delle prossime RegioDELLA vamento del management nali. «DISPERAZIONE» del Consorzio di Bonifi- A quel punto Zullino ha Tra le questioni più rile- ca della Basilicata (dal espresso tutto il suo disvanti affrontate ed appro- 2018 l’Amministratore senso al Bardi bis ma non vate dall’Assise regiona- Unico è Giuseppe Mu- ha escluso sostegno ad un le ci sono quelle legate al sacchio, ndr) e invece possibile «altro candidaBilancio di fine stagione proprio Piergiorgio Quar- to». e all’autonomia differen- to ed altri del partito di «Rispetto ad altri che ziata. Coviello hanno mantenu- hanno preso altre scelte Coviello ha iniziato espo- to lo status quo». evidenzia il capogruppo nendo la portata tecnica Dal tema agricoltura, per di Basilicata Oltre - resto del Bilancio approvato e Zullino lo spunto della vi- ancora coerente, insieme «programmato in maniera cenda della Diga del Ren- al collega Vizziello, a abbastanza veloce» che dina per iniziare un attac- quello che è il program«ha raccolto anche la di- co a tutto tondo contro ma elettorale 2019» e sponibilità di parte del- l’ex assessore alle Infra- sebbene siano usciti dall’opposizione nel defini- strutture, Donatella Mer- l’iniziale gruppo della Lere subito il quadro in mo- ra. ga, non sono «andati alla do tale da darci la stura «Merra – ha detto Zulli- rincorsa di carri probabilper poter programmare le no - ha sbagliato tutto mente vincenti» ma hanattività di fine legislatu- quello che poteva sba- no perseguito una funziora», sottolineando l’im- gliare, nel merito e nel ne di mediazione per «teportanza di sbloccare i metodo. Non lo dico per nere unita e coesa quella Fondi per lo sviluppo e la fatto personale anche se maggioranza del 2019» e coesione fondamentali al- tutta la Basilicata sa che «paradossalmente - incaltresì «per poter program- io l’ho candidata ed io za Zullino - ci ritroviamo mare e garantire le azio- l’ho fatta eleggere. Su ora all’opposizione per ni di sviluppo organico Bardi è stata lei a chie- aver chiesto a Bardi di fadel territorio regionale». derci di fare la verifica di re il presidente politico e Più critico sui risultati ot- metà mandato perché non tenere unita la coalizione tenuti nell’ultimo Consi- riusciva a lavorare, ma nel rispetto di quel proglio regionale, invece, ap- poi è tornata da Bardi, gramma». pare Zullino che ha evi- tradendoci, e a pochi me- Per Zullino, Basilicata denziato come sia appro- si dalle elezioni, ha tradi- Oltre non esclude la coavato quello che ha defini- to pure Bardi». lizione con il centrodestra to «il bilancio della di- Coviello, da parte sua, ha a patto però che non sia sperazione». fatto notare a Zullino che Bardi bis. D’altro canto, «Si è trattato - enfatizza su Merra, l’assessore più però, su eventuali tavoli il capogruppo di Basili- longeva della Giunta Bar- avuti «nell’alveo del cencata Oltre - dell’ultimo di in riferimento al man- trosinistra» Zullino di“colpo di coda” del presi- tenimento della stessa de- chiara di non sentirsi dente uscente Vito Bardi lega nel corso della legi- «coinvolto in riferimento che, dopo aver fallito su slatura, il venosino ha al Pd piuttosto che ai Cintutto il fronte politico, ha «votato sempre a favore que Stelle». Ma precisa, pensato che con l’appro- delle scelte politiche fat- altresì, che su «una intervazione e lo sblocco di al- te da Merra, ma adesso locuzione diretta con Ancuni fondi di coesione, afferma che lei ha sba- gelo Chiorazzo invece sì» esprimendo così al conpotesse soddisfare in gliato tutto». tempo apertura verso alqualche modo le promesZULLINO RESTA ternative moderate, che se attese». FERMO SUL “NO” potrebbero rappresentare
un’ormai nota considerazione sollevata dal viceministro Cirielli in visita nel capoluogo lucano qualche giorno fa, Coviello rimarca come «Fratelli d’Italia ha uomini validi da mettere in campo» nella partita per il candidato governatore lucano. Il capogruppo FdI spiega però come «questa decisione si sottrae ad una scelta meramente fatta sul territorio» rimarcando come «se per il centrosinistra è più facile ragionare su base territoriale, al centrodestra risulta più complicato perché governando 16 Regioni appare comprensibile che lo scacchiere venga rideterminato anche sulla base dei rapporti di forza a livello nazionale». A fare da eco Zullino che confida di non sapere ipotizzare su che «tipo di nome potrebbe andare a finire» la scelta di Roma. Ed è qui che avanza il toto nomi «spendibile» secondo il capogruppo di Basilicata Oltre come quello dell’attuale assessore regionale Cosimo Latronico, oppure del deputato Salvatore Caiata. Nomi che anche il capogruppo FdI Coviello reputerebbe, eventualmente, «capaci di guidare la Regione Basilicata» ma che lascia intendere di voler aspettare una scelta del Partito che si riveli «unitaria» facendo «sintesi su un nome» rimarcando però quanto sia di gran lunga più importante «non appassionarsi al nome», ma piuttosto «alla possibilità che il centrodestra abbia di ri-goCHI SARÀ vernare la Regione BasiIL CANDIDATO licata e portare a casa PRESIDENTE quel processo di rinnovaDEL CDX? Facendo riferimento ad mento che ha iniziato».
una porzione importante dell'elettorato centrista perchè Chiorazzo non è percepito come «il candidato del Partito Democratico - spiega il consigliere regionale - bensì come, innanzitutto, una persona onesta, che per quanto mi riguarda rappresenta anche una parte di elettorato del centrodestra, cioè quello più moderato. Sebbene, poi, lavora sui principi che invece sono un po’ più tipici del centrosinistra, come può essere l’aspetto sociale e il cooperativismo». Qundi, in considerazione di tutto questo per Zullino «qualora dovessimo decidere con un “campo largo” di sposare la candidatura di Chiorazzo come presidente della Regione Basilicata sarà dettata dal fatto che sarà il presidente di quell’area centrista, moderata e civica espressione della comunità lucana». Concisa la replica di Coviello che nell’alludere a critiche interpretabili come strumentali perché pensate per fini di «posizionamento politico», ha rimarcato che «bisogna fare una scelta inequivocabile rispetto a dove stare». «Per me – ha aggiunto Coviello – l’appartenenza ad uno schieramento politico e all’altro, appare fuorviante. Chiorazzo, appoggiato dal Pd, sta aggregando un mondo che con il centrodestra non ha nulla a che fare e che è lontano mille miglia».
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L’Amministratore Unico di Aql ha illustrato la misura riservata a chi ha un reddito Isee inferiore a 30 mila €. Da lunedì si possono presentare le domande
Parte il Bonus Acqua, Andretta: «Per aiutare l’ambiente, le famiglie e i costi energetici» U
__Alfonso Andretta
n aiuto concreto per i cittadini in un momento difficile, una spinta decisa verso una necessaria transizione energetica, un prezioso ausilio per le casse dell’azienda grazie al risparmio per l’energia elettrica, un intervento a protezione del pianeta: il Bonus Idrico– illustrato ieri mattina dall’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta in conferenza stampa nei nuovi uffici della società – è tutto questo. Andretta ha illustrato senso e caratteristiche della misura voluta dalla Regione Basilicata, scendendo poi nei dettagli delle informazioni utili a ottenerlo. Ricordiamo che il Bonus Idrico si sostanzia, per chi farà domanda, nell’esenzione del costo della bolletta e dei relativi costi di fognatura e depurazione (entro un consumo di 20 metri cubi all’anno per ogni componente del nucleo familiare) riservata alle famiglie con reddito Isee inferiore ai 30.000 euro. Il sussidio è stato programmato per offrire ai cittadini il massimo del risultato e al contem-
__Alcuni momenti della conferenza stampa
po della semplicità. Basterà infatti compilare un semplice modulo – da lunedì a disposizione sul sito internet e nelle sedi di Acquedotto Lucano– in cui l’intestatario dell’utenza idrica dovrà soltanto fornire alcuni semplici dati, aggiungere l’Isee e accludere una copia del documento d’identità. I moduli sono due: per utenti diretti (i cittadini titolari di un contratto di fornitura idrica a proprio nome) e indiretti (quelli che usufruiscono di un contratto di fornitura intestato al condominio). Il contratto dev’essere privo di irregolarità: è un’occasione – è stato detto in conferenza stampa – per effettuare le volture di contratti intestati a persone decedute o per regolare le morosità. Poi potrà inviare la domanda con la mail personale, con la posta elettronica certificata, attraverso la posta ordinaria, tramite lo Spid o recandosi a uno dei 18 sportelli di Al Spa. Indirizzi elettronici, fisici e altre informazioni si potranno leggere sul modulo scaricabile o chiedere al numero verde 800 99 22 92. Ci penserà poi Acquedotto Lucano a contattare l’utente nel caso ci sia qualcosa da aggiungere o correggere fra i documenti inviati. E sempre AL farà sapere al cittadino l’eventuale accoglimento della domanda. L’operazione è stata resa possibile dal recente accordo sottoscritto tra Regione Basilicata, Eni e Shell, denominato “Energie rinnovabili per la sostenibilità del settore idrico lucano”, che garantirà al gestore del servizio idrico la produzione di energia da fonti pulite (il fotovoltaico, nella fattispecie) e quindi una fornitura elettrica a costo ribassato. Circa 70 mila famiglie lucane potranno beneficiare dello sconto per un risparmio annuo di circa 140 euro.
«Il Bonus idrico regionale è uno dei tasselli della politica che sta portando avanti la Regione e noi di Acquedotto Lucano ci siamo adeguati proponendo delle novità importanti. - afferma a Cronache l’Au Andretta - Stiamo realizzando quella che si chiama transizione energetica. Grazie anche ai fondi derivanti dalle compensazioni ambientali connesse alle estrazioni di idrocarburi è stato possibile investire nella produzione di energia da fonti rinnovabili. È un passaggio epocale non solo per Acquedotto Lucano ma per tutta la regione. Tutto questo si collega anche ad altre iniziative come quella realizzata con i fondi Pnrr inerente la riprogettazione del sistema di gestione delle reti idriche che consentirà un risparmio delle perdite di acqua e di conseguenza un risparmio sui costi energetici. Abbiamo circa 100 milioni di euro di finanziamento per realizzare tutt oquesto». «In oltre trent’anni di lavoro nel settore dell’ambiente – dichiara Andretta ai cronisti – ho sempre sentito parlare di sostenibilità, e questa volta posso finalmente dire che c’è un progetto davvero sostenibile, ossia valido da un punto di vista ambientale, economico e sociale. Con il Bonus Idricoassicureremo energia pulita che non grava sull’ecosistema, otterremo un notevole risparmio sui costi elettrici, assicureremo alla Basilicata una serie di impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili eaiuteremo le famiglie lucane». «Ma voglio essere chiaro – ha tenuto a sottolineare – Non siamo quelli che regalano l’acqua. È per questo che il bonus copre fino a 20 metri cubi annui a persona (che significa, sostanzialmente, 55 litri al giorno per utente, una quantità congrua): in questo modo consigliamo un consumo responsabile, oggi fondamentale», conclude Andretta.
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L’auspicio del Governatore lucano intervenuto a Matera ai lavori del secondo Comitato di Sorveglianza del Piano regionale per «il buon esito delle politiche di sviluppo»
Programma Fesr/Fse Plus Basilicata 2021-27, Bardi: «Operiamo per investire bene le risorse» IL CASO DELLE TERRE CIVICHE TORNA SUL TAVOLO IL 20 FEBBRAIO
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__Un momento dell’incontro a Matera
n questa prima fase di attuazione l’Amministrazione regionale ha cercato di far fronte alla carenza degli organici, che ha un impatto estremamente significativo sui processi di attuazione degli investimenti. Abbiamo attivato i concorsi, che solo nello scorso anno ci hanno consentito di immettere nei ruoli regionali circa 100 giovani. Su questo fronte siamo anche impegnati nel dare impulso al percorso avviato con l’Avviso rivolto ai Comuni e alle Province del Sud per l’assunzione di personale da adibire specificamente all’attuazione degli investimenti collegati ai fondi della coesione europea». Lo ha affermato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, aprendo a Matera i lavori del secondo Comitato di Sorveglianza del Programma regionale Fesr/Fse Plus Basilicata 2021-2027. «Stiamo accelerando - ha proseguito Bardi sull’attuazione degli investimenti che nel corso di questa annualità potrà godere delle ne-
Comitato Cives di Montescaglioso incontra i vertici della Regione cessarie risorse finanziarie e dei necessari alleggerimenti. Voglio ringraziare tutti gli uffici, gli enti attuatori e il partenariato, ciascuno per la sua parte, per l’impegno profuso. Stiamo lavorando, inoltre, per superare le potenziali criticità dell’attuale programmazione, criticità che hanno diversa natura e sono connesse a diversi fattori, dalla sovrapposizione dei carichi di lavoro sulle strutture, anche per effetto di scadenze e progetti finanziati da diverse fonti tra cui anche il Pnrr, alla finalizzazione delle procedure negoziali tra Regione e territori su specifici ambiti settoriali fino ai fattori che dipendono dalle modifiche regolamentari e normative legate agli appalti e non solo». «Confido nel fatto – ha concluso Bardi - che questo Comitato di Sorveglianza rappresenti un momento di lavoro e di confronto nella quotidianità dell’operato di tutti noi per il buon investimento delle risorse e per il buon esito delle politiche di sviluppo regionale».
Siglato il documento programmatico finalizzato al monitoraggio della Zona industriale e della regione
Tavolo permanente della Valbasento, a Ferrandina la firma per il rilancio e lo sviluppo della Basilicata
È
stato sottoscritto ieri, a Ferrandina, all’unanimità il Documento programmatico del Tavolo Permanente della Valbasento finalizzato al rilancio, allo sviluppo ed al monitoraggio della Zona industriale e della Basilicata. Presenti alla firma insieme ai rappresentanti di Provincia di Matera, Comuni di Matera, Ferrandina, Pisticci,Pomarico, Miglionico, Grottole, Grassano, Salandra, Garaguso, Tricarico, Craco, Consorzio industriale di Matera, Cgil, Cisl, Uil di Matera, Confindustria, Confapi, CNA, CIA, Alleanze Cooperative, Confartigianato, Confimi, Ordini Professionali, Associazione Zona Franca Urbana Matera, Associazione culturale “La Scaletta”, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, la commissaria Zes Jonica, Floriana Gallucci, e l'assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Michele Casino. Un’occasione utile per ribadire il valore strategico del nodo ferroviario, fondamenta-
le infrastruttura per la realizzazione della piattaforma logistica. La programmazione della Commissione Europea, come riportato nel documento programmatico, «ha inserito il Polo Logistico della Valbasento nel progetto che permetterebbe l’inserimento del territorio lucano e della ZES Jonica (e quindi del Porto di Taranto) nel Corridoio V – Scandinavo/Mediterraneo delle reti Ten–T. In questa prospettiva, il PNRR ha previsto la destinazione di 630 milioni di euro in investimenti infrastrutturali considerati vitali per il collegamento delle ZES con le reti trans-europee (TEN-T) e un’ulteriore somma pari a 1,2 miliardi di euro da destinare ad interventi da realizzare sui principali porti del Mezzogiorno». Il presidente Bardi ha ribadito l’impegno per una rapida sottoscrizione dell’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione con il Governo nazionale e per la definizione del Piano Strategico della ZES Unica, nonché
di tutti gli atti di programmazione che possono sostenere il concreto rilancio della Val Basento, a partire dalla scheda progettuale, proposta dal Comune di Ferrandina e candidata dalla Regione Basilicata tra le opere strategiche a valere sui Fondi FSC 2021/2027. L’intervento, di un importo pari a 25 milioni di euro, prevede la riattivazione, l’ammodernamento ed ampliamento delle aste principali e secondarie costituenti la rete ferroviaria dell’area industriale della Valbasento, individuata anche quale Zona Franca Doganale (ZFD), di recente approvazione da parte del Comitato di Indirizzo della Zes Jonica, snodo naturale di collegamento con il porto di Taranto e la rete ferroviaria della dorsale adriatica verso i mercati europei. L’azione di reindustrializzazione della Valbasento, dunque, si incardina con la vocazione logistica della sua area industriale le cui ulteriori linee guida, devono necessariamente orientarsi verso il rafforzamento dell’assetto infrastrut-
«L
a questione delle terre civiche di Montescaglioso è stata al centro di diverse audizioni in seconda commissione oltre che oggetto di mozioni approvate in Consiglio Regionale. Potremmo essere arrivati, finalmente, a un punto di svolta». Lo dichiara Luca Braia, consigliere regionale Capogruppo di Italia Viva e presidente della II Commissione dopo «quasi due ore di incontro» in cui i rappresentanti del comitato Cives, accompagnati dall'avvocato Antonicelli e dal consigliere regionale Luca Braia, hanno illustrato anche al Capo di Gabinetto Busciolano e al presidente Bardi la paradossale condizione in cui si trovano circa 220 agricoltori di Montescaglioso. Decenni di lavoro di queste persone - si legge nella nota - rischiano di andare in fumo per l'attività di “alienazione” che il Comune sta cercando di portare avanti. Circa 1000 ettari a destinazione ancora oggi totalmente agricola, che “autorizza il Comune di Montescaglioso a trasferire i terreni inseriti nella variante al Piano di Fabbricazione dal demanio usi civici al patrimonio disponibile comunale, disponendo inoltre che i proventi dell’alienazione dei beni siano destinati all’incremento, in estensione o in valore, del residuo demanio civico”. Una DGR che ha enormi profili di illegittimità, in particolare perché il cambio di destinazione d'uso non é stato mai effettuato dal Comune. Proprio su questo principale e decisivo aspetto si é focalizzata l'attenzione e il confronto, analizzando l'operato del Comune anche alla luce di alcuni emendamenti fatti ultimamente proprio dal consigliere Braia. Gli uffici Usi Civici del Dipartimento Agricoltura e la DG Piemontese si sono impegnati ad avviare immediatamente, le procedure di verifica della legittimità della DGR in questione.
turale esterno all’area, l’istituzione di una zona franca energetica, della Zona Franca Doganale di Ferrandina e di misure agevolative procedurali e tributarie, la bonifica e restituzione agli usi consentiti tutte le aree comprese nel SIN Valbasento e la riconversione all’industria green. «È con soddisfazione – ha dichiarato il sindaco di Ferrandina, Carmine Lisanti- che accogliamo la firma all’unanimità del Documento programmatico del Tavolo permanente della Valbasento per il rilancio e lo sviluppo della Basilicata. Il nodo ferroviario proposto dal nostro Comune e
candidato dalla Regione Basilicata quale opera strategica nell’ambito dell’imminente sottoscrizione dell’ Accordo per lo sviluppo e la Coesione tra il governo nazionale e quello regionale, insieme alla la Piattaforma logistica di Ferrandina, area retro-portuale del Porto di Taranto, rappresentano due opere fondamentali per la Valbasento e l’intera Basilicata. Ora più che mai è indispensabile che le istituzioni lavorino in maniera sinergica, assecondando la naturale vocazione dei territori più che le logiche di campanile, per favorire lo sviluppo dell’intera Basilicata».
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Basilicata 24 ore
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LA RIFLESSIONE L’importanza del “Turismo delle radici”: le esperienze personali che si traducono in benefici concreti per le comunità locali
L’attaccamento degli emigrati è un’opportunità di sviluppo
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DI LIVIA GRAZIANO
l “Turismo delle Radici” si presenta come un nuovo orizzonte nel panorama turistico italiano, offrendo esperienze autentiche ai viaggiatori e contribuendo al progresso economico delle regioni coinvolte. Questa forma di turismo, alimentata da canali digitali innovativi, potrebbe rappresentare un punto di svolta per la Basilicata attraverso l’utilizzo siti web e social network, così da attirare viaggiatori desiderosi di esplorare le proprie radici italiane. Tale approccio non solo favorisce la crescita economica, ma svolge anche un ruolo chiave nella valorizzazione delle aree meno conosciute e meno sviluppate, creando opportunità lavorative, soprattutto per i giovani, nelle zone colpite dallo spopolamento. La Basilicata, con la sua ricca storia migratoria, costituisce un terreno fertile per chiunque voglia esplorare le proprie radici italiane. Attraverso progetti di ricerca, formazione e promozione, è possibile po-
tenziare il turismo nella regione, ampliando la comprensione della propria identità culturale. La promozione del “Turismo delle Radici” in Basilicata non si limita alla mera attrazione di turisti, ma si impegna anche nella narrazione delle storie di emigrazione. Questo approccio arricchisce l’esperienza dei viaggiatori, offrendo un legame con la cultura italiana: le testimonianze di coloro che sono partiti alla ricerca di nuove opportunità e hanno conquistato successi significativi contribuiscono a costruire un legame tra passato e presente. Secondo l’ultimo Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, gli italiani iscritti all’Aire (Anagrafe Italiana residenti all’estero) sono 5.806.068, il 9,8% degli oltre 58,9 milioni di italiani residenti in Italia. Inoltre, secondo lo stesso Rapporto, i lucani che vivono al di fuori dell’Italia sono 139.792, precisamente 68.498 donne e 71.294 uomini. Solo nell’ultimo anno, dalla Basilicata sono partite
698 persone. In conclusione, il “Turismo delle Radici” non solo valorizza la Basilicata, ma offre anche un’opportunità unica per i viaggiatori interessati a esplorare le proprie radici italiane. Questa forma di turismo si pre-
senta come un pilastro per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione nelle aree rurali, dimostrando che conservare le radici culturali può essere al tempo stesso un viaggio nel passato e un contributo al futuro delle comunità locali.
In un mondo sempre più connesso digitalmente, il “Turismo delle Radici” emerge come un ponte tra tradizione e modernità, un’opportunità di scoperta personale che si traduce in benefici concreti per le comunità locali.
Summa (Spi Cgil): «Servono interventi urgenti di politiche pubbliche e di welfare adeguate per invertire il paradigma»
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«Il rapporto tra pensionati ed occupati è sempre più sbilanciato»
l rapporto tra pensionati e occupati in Italia è sempre più sbilanciato, con un numero sempre maggiore dei primi e un numero sempre minore dei secondi, specie nel Mezzogiorno. In Basilicata, secondo gli ultimi dati della Cgia di Mestre riferiti al 2022, il saldo negativo è di 27mila unità (216.000 pensionati contro 189.000 occupati). «È necessario invertire con urgenza questa tendenza - ha dichiarato il segretario regionale dello Spi Cgil, Angelo Summa , indirizzando gli investimenti del governo nazionale e regionale verso quelle azioni che mirano a considerare gli ultra cinquantenni come una risorsa e non come un costo. Bisogna cambiare le politiche pubbliche e di welfare da considerare una grande opportunità e cambiare paradigma nelle politiche di sviluppo e programma. Si frenerebbe così anche il fenomeno della migrazione dei pensionati e delle pensionate italiane all’estero: più di 317mila, con una media di uno al giorno».
«Se i giovani hanno meno capacità di spesa - ha rimarcato Summa -, guadagnano di meno e posseggono meni beni non è per una sorta di condanna divina. Fa parte dell’ordine delle cose che all’inizio di una carriera lavorativa o di un progetto di vita i risparmi scarseggino, ma il divario economico tra giovani e anziani esiste anche perché oggi, rispetto al passato, è più presente la precarietà, la disoccupazione e la sottoccupazione». «Il tasso di occupazione giovanile tra i 15-24 anni in Italia - ha aggiunto Summa - è appena del 28% contro una media europea del 43,6%. Troppo basso in Italia è anche il tasso di occupazione femminile, pari al 55% contro una media europea del 69,3%. Non da ultimo bisogna agire anche sull’occupazione dei lavoratori anziani della coorte 55-64 anni per i quali troppo spesso l’unica alternativa alla perdita del lavoro è il prepensionamento. E questa azione si realizza implementando la formazione continua
e l’aggiornamento delle competenze lavorative. Non è dunque tutto oro quello che luccica. Gli anziani che hanno una considerevole capacità di spesa sono pur sempre una minoranza, e sono concentrati nelle regioni del Nord. Per milioni di pensionate e pensionati, soprattutto al Sud (ma anche nel ricco e profondo Nord) la realtà è quella di assegni di importo attorno ai 500 euro. Qualunque strategia tesa a governare il fenomeno epocale dell’invecchiamento della popolazione non può quindi prescindere da considerazioni di equità e giustizia che devono attraversare tutte le età a partire da chi ha più bisogno di aiuto». «Il Governo Meloni - ha concluso il il segretario regionale dello Spi Cgil, Angelo Summa - provveda subito a ripristinare uno strumento di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito che abbia carattere universale, come hanno tutti gli altri Paesi europei e garantisca un forte investimento nell’infrastrutturazione socia-
__ Summa
le per rispondere ai molteplici bisogni delle persone in condizioni di difficoltà e disagio. Se non uniamo tutte le forze democratiche e progressiste questo governo raderà al suolo ogni spazio democratico e i diritti dei lavoratori, oltre a scardinare i pilastri costituzionali: sanità pubblica e istruzione».
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Basilicata 24 ore
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I medici Del Vecchio e Di Natale hanno partecipato alla stesura delle linee guida per le modalità di trattamento
Colecisti acute, la chirurgia del S. Carlo di Potenza tra i Centri di riferimento
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medici della Chirurgia dell’Ospedale San Carlo di Potenza protagonisti, in ambito nazionale, in occasione di una “consensus conference” con l’obiettivo di indicare i migliori percorsi di cura e superare le differenze nel trattamento della colecistite acuta. Ad annunciarlo con orgoglio il Direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza Giuseppe Spera, congratulandosi con il responsabile della Chirurgia d’Urgenza potentina, il dottor Giovanni Del Vecchio che, con il dottor Giuseppe Dinatale, anch’egli dirigente medico in servizio nella Chirurgia dell’ospedale “San Carlo” di Potenza, ha partecipato alla stesura delle linee guida, poi pubblicate, sul trattamento delle colecistiti acute da parte della Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma (Sicut), portando la quotidiana esperienza in merito. «Sono soddisfatto per il lavoro fatto - ha commentato il Direttore generale Spera perché conferma la attitudine della Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” ad integrare con la pratica clinica la ricerca e lo studio,
IOSCA (AZIONE): «ARGINARE L’EMIGRAZIONE SANITARIA»
__ Del Vecchio e Di Natale
suggellando la vocazione specialistica dei professionisti in servizio nel nostro ospedale di riferimento per la alta specialità, anche nell’assicurare i migliori percorsi di assistenza e cura alle persone. Il metodo utilizzato per la definizione delle linee guida sul trattamento della colecistite acuta è molto complesso». «Lo studio emerso - ha concluso il Dg Spera - è anche importante perché mira a sostenere le cure delle persone fragili. Personalizzazione della cura, prevenzione e impegno medico multidisciplinare sono sempre più decisivi negli ospedali moderni». «Abbiamo richiamato l’attenzione su alcuni scenari di colecistiti acute dove la scelta tra le diverse strategie di trattamento chirurgico, percutaneo o endoscopico - ha spiegato il dottor Giovanni Del Vecchio - de-
ve tener conto di molteplici fattori di rischio in particolar modo nei pazienti fragili. Abbiamo lavorato alla creazione di un percorso di diagnosi e terapia mediante un approccio multidisciplinare per i pazienti in Chirurgia d’Urgenza. Lo studio ha fornito indicazioni precise sul processo decisionale e sulla gestione dei pazienti che non possono essere sottoposti temporaneamente o definitivamente a colecistectomia per colecistite acuta». «La gestione della colecistite acuta nei pazienti ad alto rischio - ha concluso il dottor Del Vecchio -, in condizioni critiche e non idonei alla chirurgia deve essere multidisciplinare e i diversi metodi di drenaggio della colecisti devono essere adattati a ciascun paziente e basati sulle competenze dell’ospedale».
P
er Biagio Iosca, componente della direzione regionale di Azione Basilicata, «dopo la pandemia è fondamentale ridare centralità alla sanità pubblica, riconoscendo l’imprescindibile supporto della sanità privata: Con i fondi Salute del Pnrr ci si deve muovere in questa direzione». «Il bisogno di salute deve concretamente rendere ac- __ Iosca cessibili i progetti assistenziali e riabilitativi di ogni persona, avvalendosi di sistemi di salute digitale - ha aggiunto e concluso Iosca - . Occorre dare concretezza ai tre grandi livelli assistenziali, di cui ancora oggi non si avverte appieno la tangibilità. Ripartiamo dalle eccellenze, implementandole, per arginare l'emigrazione sanitaria ed invertire la rotta. Un esempio, condiviso tra le due province, è la gestione dei disturbi del neurosviluppo che vede una stretta e fruttuosa collaborazione dei nostri operatori sanitari aziendali con quelli della Fondazione Stella Maris»
Dalla Regione il via libera al finanziamento, Fanelli: «Ulteriore tassello»
disagi agli sportelli L’
POTENZA, POLIAMBULATORIO “MADRE TERESA”
«La Sanità riparta dalle eccellenze»
Irccs Crob, ristrutturazione dialisi Dall’Asp non rilevati
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a Direzione Generale della Asp di Potenza, avendo appreso di alcuni presunti disagi all’utenza presso gli sportelli del poliambulatorio “Madre Teresa di Calcutta” del capoluogo, è prontamente intervenuta mettendo in atto tutte le verifiche del caso ed accertando che diversamente da quanto segnalato da un utente, non si registra alcun affollamento agli sportelli. Per di più, il fast-box lettore di ricette «risulta regolarmente funzionante e qualora un utente avesse difficoltà nella lettura viene prontamente aiutato dagli addetti all’accoglienza: quanto al totem elettronico, esso è tuttora in fase di sperimentazione e la erronea scritta “guasto” è legata a problemi di collegamento per cui, nel momento in cui risulterà idoneo, verrà agganciato con appositi monitor sia alle casse che ai piani degli ambulatori per permettere all’utente di controllare l’avanzamento degli ingressi in attesa del proprio».
Irccs Crob di Rionero in Vulture oggetto di importanti interventi di potenziamento delle attività, delle infrastrutture e delle tecnologie. «Abbiamo ammesso a finanziamento 182mila e 450 euro - ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli per la ristrutturazione del reparto dialisi ubicato al piano terra dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture in considerazione del fatto che l’area dedicata alle attività di nefrologia e dialisi dell’Istituto non è stata oggetto di interventi edilizi ed impiantistici in tempi recenti e che si condivide l’estrema necessità di opere di ristrutturazione e riqualificazione al fine di migliorare il livello di sicurezza e comfort dei pazienti trattati». «Sulla base di un cronoprogramma ben definito e
articolato in diverse fasi ha spiegato l’assessore l’intervento di ristrutturazione dovrà essere completato entro i prossimi 12 mesi e prevederà l’ammodernamento dei locali e degli spazi dedicati alle attività di erogazione delle prestazioni sanitarie proprie del reparto dialisi. L’obiettivo è quello di migliorare un servizio molto importante per un bacino di utenza stimato intorno alle 6.500 unità territoriali. Senza dimenticare il non secondario aspetto, di influenza positiva sulle liste di attesa che ci auspichiamo possano subire un brusco snellimento anche in considerazione delle nuove risorse acquisite in termini di professionalità». «Un nuovo tassello dunque - ha concluso Fanelli - che si aggiunge al quadro complessivo di attenzione rivolta all’Istituto,
__ Fanelli
punto di riferimento per l’intero territorio regionale e una ulteriore soddisfazione per la creazione di un nuovo obiettivo di salute pubblica che aumenterà il livello di sicurezza e comfort per gli utenti, riqualificando dal punto di vista ambientale e funzionale, il reparto stesso».
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Potenza
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POTENZA I consiglieri hanno effettuato un sopralluogo lungo il tracciato per comprendere criticità e punti di forza del servizio
La VI Commissione “a passeggio” con Fal per «verificare la funzionalità della linea»
DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. La metropolitana di superficie è un servizio a cui Potenza aspira da anni. Poter collegare Avigliano a Potenza e poi tutti i punti nevralgici della città capoluogo con un trenino che viaggia su un tracciato ferroviario già esistente. Un progetto più facile a dirsi che a farsi, almeno così pare. La società Ferrovie Appulo-Lucane sta lavorando per far diventare realtà tutto questo, ma ad oggi come è la situazione? A chiederselo i componenti della VI Commissione consiliare permanente presieduta da Mary William che hanno voluto toccare con mano la funzionalità della linea gestita dalle Fal. Una sorta di sopralluogo per sottolineare criticità e punti di forza e sfruttare al massimo il tracciato già esistente. Ieri i commissari, accompagnati da persona-
le delle Fal sono saliti sul trenino che collega Avigliano e Potenza e hanno effettuato tutto il tragitto. A raccontare a Cronache le proprie impessioni è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Marco Falconeri. «Ho partecipato al sopralluogo fortemente voluto dalla VI Commissione per verificare la funzionalità della linea Fal che collega Avigliano con Potenza, in particolare l'Ospedale San Carlo, fino a Tiera di Vaglio». «Sul tragitto ci sono diverse potenziali stazioni ad oggi inutilizzabili penso ad esempio a quella di via Roma - Terzo Comodo che per poter essere nuovamente fruibile andrebbe adeguata e sistemata ma sparse per la città ve ne sono anche altre. Manca poi una fermata agevole per il Palazzetto dello Sport di Lavangone. - continua Falconeri - Il servizio che offre attualmente Fal funziona, è molto utilizzato dagli utenti di Avigliano che rag-
giungono Potenza e si fermano principalmente all’Ospedale San Carlo. Ho potuto notare anche che i treni sono nuovi, puliti e ben tenuti, ma se si vuole realmente incrementare il servizio e renderlo fruibile anche ai cittadini di Potenza che potrebbero usarlo per spostarsi in città, allora sono necessari gli interventi lungo le stazioni del tracciato ed incrementare il numero di fermate». «Occorre ripensare al rapporto con Fal al fine di dare vita ad un servizio di tipo metropolitano integrabile nel piano di Trasporto pubblico locale. Sarebbe una opportunità enorme per la città di Potenza. Finalmente si potrebbe dar vita alla metropolitana di superficie e offrire un servizio importante ai cittadini.- conclude il consigliere pentastellato Marco Falconeri - È necessario ripensare la mobilità valorizzando i mezzi pubblici in una città che segnala uno dei più alti tassi di motorizzazione d'Italia».
TRA IL DIRETTORE DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO E LE SIGLE SINDACALI PER REALIZZARE LA VELOCIZZAZIONE DEL TRACCIATO BATTIPAGLIA-POTENZA
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Rfi, in Prefettura la firma dei Protocolli di legalità
ggi, alle ore 11,00, nella Sala Italia della Prefettura di Potenza, il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza Matera ed i Segretari provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, alla presen-
)HUGLQDQGR 0 02/,7(51,
za del Prefetto di Potenza, sottoscriveranno i Protocolli di Legalità già sottoscritti da Rete Ferroviaria Italiana e dai Prefetti di Salerno, Potenza, Taranto e Matera, ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità orga-
nizzata in materia di appalti, servizi e forniture pubbliche nei lavori per la “Realizzazione del Progetto Battipaglia - Potenza - Metaponto - Taranto” e per la “Realizzazione dell’intervento di velocizzazione Battipaglia - Potenza”.
Provincia
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La consigliera regionale Merra: «A tagliare simbolicamente il nastro saranno i lucani e tutti quelli che, con me, ci hanno creduto fino in fondo»
Tito-Brienza, «L’importante arteria finalmente consegnata ai lucani» M
ercoledì verrà inaugurata e aperta la SS95 Var “TitoBrienza”. «È questa la prima vera grande trasversale che viene consegnata ai lucani e ai viaggiatori che percorrono le nostre strade. Gli ostacoli degli ultimi anni hanno minacciato grandi difficoltà e ulteriori rallentamenti: aumento prezzi di mercato, carenza delle materie prime, di manodopera compensazioni legate a necessarie varianti in corso d’opera e agli oneri covid, tutte contingenze che non ci hanno impedito di consegnare il prima possibile questa grande opera ai lucani, risolte con coraggio e te-
nacia dalla Regione e dall’Anas. Si tratta inoltre di un’opera che porterà rilevanti benefici alla Basilicata facilitando il collegamento tra il raccordo autostradale Sicignano – Potenza, l’autostrada A3 e la Val d’Agri». Lo Comunica il consigliere regionale Donatella Merra. «Dopo i collaudi delle due gallerie Casola e San Giuliano, le prove di carico sui viadotti avvenute nei precedenti mesi e con la posa del tappeto di usura per il passaggio veicolare, l’arteria sarà finalmente percorribile nel tratto da nord a sud in piena sicurezza ed efficienza. Il completamento degli svincoli di Brienza
Di Carlo: «A breve partirà un altro lotto per completare la rete idrica»
Nord e Brienza Centro avverrà successivamente all'apertura di questo tratto a scorrimento veloce» continua Merra. «Ringrazio l’Anas e l’impresa esecutrice Vittadello che con esperienza e competenza hanno portato a termine questo progetto consentendoci di concretizzare gli obiettivi che come Regione Basilicata abbiamo deciso, programmato e individuato. A tagliare simbolicamente il nastro saranno i lucani e tutti quelli che, insieme a me, ci hanno creduto fino in fondo» conclude la consigliera regionale Donatella Merra.
«Le risorse non consentiranno però la risoluzione di tutte le problematiche presenti lungo l'arteria»
Balvano, al via i lavori per Sp219, «Dopo 4 solleciti la Provincia portare l’acqua in diverse si impegna a metterla in sicurezza» contrade del paese
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on soddisfazione il Sindaco di Balvano Ezio Di Carlo comunica ai concittadini la partenza dei «primi lavori di 200.000€ che consentiranno di portare nelle contrade Malassano, Cupolo e Sevinosa l’acqua potabile nelle case. A breve partirà anche un secondo lotto di circa 66.000€ per completare la rete idrica». Ma è a Cronache che il Sindaco entra nei dettagli: «Si tratta di lavori che queste contrade attendevano da circa 20 anni. I cittadini di Balvano qui residenti aspettavano auspicavano da tempo tali interventi, come si può ben immaginare. Si tratta di contrade popolose, in cui risiedono anche anziani e famiglie con bambini. È un risultato importante di cui siamo orgogliosi. Per la nostra Amministrazione si tratta di un grande obiettivo raggiunto per il bene dei nostri concittadini».Viene dunque spontaneo chiedersi come abbiano fatto in questi anni i balvanesi di queste contrade, e dalla Casa comunale spiegano: «Per alcuni ci siamo organizzati con delle taniche da 1000litri, altri avevano il pozzo nel proprio terreno, ma non sempre era acqua potabile. Poi lascio immaginare le problematiche in estate, insomma davvero una situazione impossibile ed insostenibile, soprattutto nel 2024». I lavori sono appaltati dal Comune di Balvano, sia per i primi da 200mila euro che sono già partiti, sia per quelli che partiranno da 66mila euro. Altra cosa importante è che verrà portata la tubatura fin davanti alle abitazioni e verrà anche realizzata la nicchia per l’installazione del contatore, si dovrà così procedere poi solo all’allaccio». Per quanto concerne i finanziamenti ottenuti, l’Amministrazione prosegue: «I 66mila euro sono fondi delle casse comunali, mentre i 200mila euro sono del Psr Basilicata 2014/2020 .Misura 4 “Investimenti in immobilizzazioni materiali”, sottomisura 4.3 “Sostegno a investimenti nell’infrastruttura necessaria allo sviluppo, all’ammodernamento e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura” e Intervento 4.3.1. “Sostegno per investimenti in infrastrutture necessarie all’accesso ai terreni agricoli e sulle reti acquedottistiche rurali”». E.M.
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DI EMANUELA CALABRESE
amministrazione comunale di Ruvo del Monte ragguaglia i cittadini e gli utenti della strada sulle ultime novità riguardanti la Strada provinciale 219. «Dopo quattro solleciti la Provincia di Potenza si è impegnata ad iniziare i lavori di messa in sicurezza della strada. Il Comune di Ruvo del Monte, da parte sua, continuerà a fare pressione anche presso gli altri Enti affinché l'arteria sia transitabile e sicura al più presto».Si tratta di una strada realizzata dopo il terremoto del 23 novembre 1980 con la funzione di togliere dall’isolamento comuni come Ruvo del Monte, Rapone e San Fele. Ai solleciti dell’Amministrazione comunale risponde la Provincia, con una missiva indirizzata alla Casa comunale: «È in corso di validazione un progetto appositamente redatto e finanziato con fondi di cui al D.M. n.123/2020, per l'esecuzione di opere di adeguamento e messa in sicurezza della Sp219, che sarà approvato a stretto giro e inviato in gara, con avvio dei lavori ipotizzabile entro tre mesi». Ma la Provincia incalza: «È bene precisare, tuttavia, che la disponibilità economica, pari a € 600.000, non consentirà la risoluzione di tutte le problematiche presenti lungo l'arteria, per cui dovranno per ora sistemarsi i soli tratti con carenze più gravi, rinviando le altre esigenze a ulteriori interventi che lo scrivente proporrà all'Amministrazione di programmare, ove dovessero ottenersi nuove risorse». Ciò è dovuto «in conseguenza della grave situazione finanziaria in cui versa questo Ente invero, tutte le Province italiane a causa della completa eliminazione dei pregressi trasferimenti statali, disposta ormai da anni, che unitamente alle limitazioni imposte all'indebitamento e al blocco del turn-over (che ha impedito il mantenimento dell'organico di personale addetto alla manutenzione), ha determinato il progressivo deterioramento dell'estesa rete viaria provinciale». Condizione che «si è particolarmente aggra-
vata, di recente, per le eccezionali avversità climatiche, che hanno generato fenomeni di dissesto dei versanti, nonché per l'aumento del traffico di mezzi con carico elevato, per il quale molte strade non sono state originariamente concepite, tant'è che lo stesso scrivente Ufficio è esposto gravemente a responsabilità eccessive, specie perché, evitando di disporre prudenzialmente la totale interdizione di talune strade, confida sul rispetto, da parte degli utenti, dei limiti di velocità, che sono stabiliti per la loro stessa incolumità in base al grado di inadeguatezza dei tratti viari -spiega la Provincia- Sono molte, infatti, le arterie prive di percorsi alternativi, la cui chiusura impedirebbe a intere famiglie di tornare alle loro abitazioni e recherebbe danni alle attività economiche ivi presenti, provocando non di rado l'isolamento di interi centri abitati e precludendo ai Cittadini la possibilità di raggiungere i presidi sanitari, le aree produttive e le strade a scorrimento veloce, cui si accede spesso solo tramite le strade provinciali». Tornando alla strada in oggetto, la Provincia «auspica che l'interessamento diretto, da parte dei Comuni, nei confronti degli Enti preposti alla programmazione finanziaria renda meglio nota la descritta situazione e contribuisca al finanziamento del complessivo quadro esigenziale approntato da questo Ente, per conseguire il preminente comune obiettivo della messa in sicurezza della rete stradale provinciale, fra cui la Sp n.219, che riveste importanza fondamentale per l'arca del Vulture».
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Provincia
venerdì 26 gennaio 2024 www.lecronache.info
Si è svolta l’ispezione finale dopo il completamento delle operazioni terminali accessorie, l’esecuzione dei collaudi e l’invio della relazione conclusiva
Discarica “Aia dei Monaci” a Tito: completato il ripristino ambientale ATELLA, OK AL PIANO DI EMERGENZA ESTERNA
Impianto rifiuti, approvato Ppe
È
È
__ Aia dei Monaci dopo i lavori di ripristino ambientale
stato completato il ripristino ambientale della ex discarica di Aia dei Monaci a Tito, sito fuoriuscito dalla procedura d’infrazione con l’Unione Europea. Un lavoro sinergico condotto dal Comune di Tito d’intesa con il Commissariato Unico per la Bonifica delle Discariche Abusive ed il Dipartimento regionale all’Ambiente. Si è svolta l’ispezione finale sul posto. Nella discarica sono stati conferiti rifiuti solidi urbani fino al 2004 ed è stata utilizzata come stazione di trasferenza sino al 2014. Dal momento della cessazione dell’attività di conferimento dei rifiuti non sono mai stati avviati i lavori di ripristino ambientale prescritti al soggetto gestore secondo quanto previsto dal Decreto legislativo 36 del 2003. Pertanto l’Amministrazione comunale di Tito, guidata dal sindaco Graziano Scavone, d’intesa con la Regione Basilicata, ha avviato le procedure in sostituzione ed in danno al soggetto responsabile dell'inquinamento, secondo quando previsto dal decreto legislativo 152 del 2006, ottenendo un finanziamento regionale per un importo di 2,5 milioni di euro, al fine di realizzare gli interventi di messa in sicurezza, ripristino ambientale e chiu-
sura della discarica. «Abbiamo lavorato in maniera sinergica - ha dichiarato il sindaco di Tito, Graziano Scavone con il Commissario Straordinario Gen. Vadalà e con l’Assessorato ed il Dipartimento regionale all’Ambiente, con il Ministero dell’Ambiente, con l’Arpab e con la Provincia di Potenza, a cui va il mio ringraziamento per la collaborazione assicurata nel chiudere il procedimento di ripristino ambientale della discarica Aia dei Monaci, attività per le quali il Comune di Tito con determinazione si è sostituito in danno al soggetto gestore responsabile recuperando anni di inerzia e negligenza mettendo in campo azioni a salvaguardia dell’ambiente e della salute oltre ad aver denunciato all'autorità giudiziaria le inadempienze dei soggetti responsabili». DALLA DISCARICA ALL’EX DARAMIC «A partire dal primo mandato amministrativo del 2014 - ha aggiunto il sindaco di Tito - abbiamo inaugurato una nuova stagione di protagonismo dell'ente sulle tematiche ambientali, continueremo a svolgere un ruolo attivo per superare anni di mancate bonifiche che hanno indebolito la qualità ambientale del nostro territorio esponendo la popo-
lazione locale a rischi sanitari. Con questo spirito stiamo affrontando anche l’impegno gravoso per far ripartire le attività di messa in sicurezza e bonifica dell’ex sito Daramic per il quale, d’intesa con il Ministero e la Regione Basilicata, siamo stati individuati soggetto attuatore degli interventi. Un’assunzione di responsabilità procedimentale straordinaria che grava sugli uffici comunali rallentandone la capacitazione amministrativa facendo altresì registrare notevoli passi in avanti in materia di tutela ambientale e della salute a vantaggio del territorio e della comunità locale». «Un modello sinergico tra i diversi Enti competenti da consolidare - ha concluso Scavone - attraverso l’impegno di Regione Basilicata e Ministero dell’Ambiente a stanziare le risorse finanziarie necessarie per la bonifica dell’ex Daramic e dell’ex Liquichimica favorendo la rigenerazione ambientale di un’area industriale che seppur danneggiata da anni di incuria vuole continuare a svolgere un contributo strategico sul piano produttivo ed occupazionale per l'intera regione». L’ispezione finale sul sito di Aia dei Monaci si è tenuta a seguito del completamento delle opera-
stato approvato dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro il Piano di Emergenza Esterna dell’impianto di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti dell’azienda “Ama Srl”, nella Zona Industriale di Contrada Cafaro del territorio comunale di Atella. I Piani di Emergenza Esterna (Ppe) sono pianificazioni speciali di protezione civile, redatte dalle Prefetture per affrontare, in una cornice di coordinamento, il rischio di incidenti causati da stabilimenti di stoccaggio e trattamenti rifiuti. La pianificazione descrive nel dettaglio i possibili scenari incidentali, definisce i livelli di allerta e delle relative attivazioni e pianifica il coordinamento operativo dell’intervento sul luogo dell’incidente. In particolare, il Piano tratteggia il ruolo di coordinamento della Prefettura che, in caso di emergenza, sulla base delle informazioni ricevute dal gestore aziendale, dai Vigili del Fuoco e dal sindaco: comunica lo stato di allarme agli enti interessati; coordina gli interventi delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, con le altre strutture operative; presiede e coordina le attività del Centro Coordinamento Soccorsi; gestisce la comunicazione in emergenza. Il documento approvato dal Prefetto viene a conclusione dei lavori del tavolo tecnico coordinato dalla stessa Prefettura e composto da esperti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, della Regione Basilicata, dell’Amministrazione Provinciale, di Arpab, dell’Azienda Sanitaria di Potenza e del Deu 118. «Per assicurare tempestività ed efficacia nella gestione delle emergenze di protezione civile, come nel caso di questa pianificazione speciale - ha dichiarato il Prefetto Campanaro a margine dell’approvazione del nuovo Piano di Emergenza Esterno - , risulta fondamentale che tutti i protagonisti coinvolti conoscano esattamente il proprio ruolo nella catena di comando e che venga data una informazione puntuale alla popolazione. Su queste premesse, l’approvazione di oggi del Piano di emergenza esterna relativo all’impianto di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti “Ama Srl.” di Atella segna un ulteriore importante passo avanti per dare sicurezza al territorio»
zioni terminali accessorie eseguite, dei collaudi conclusi e della relazione finale redatta dalla direzione dei lavori, ed è stata indetta dal Commissario Unico per la realizzazione degli interventi necessari all'adeguamento delle discariche del Governo, il generale Giuseppe Vadalà. All’ispezione finale hanno preso parte, oltre al Colonnello Tarantino per conto del Commissario al-
le Bonifiche, rappresentanti della Regione Basilicata, l'Arpa Basilicata, il Comune di Tito, la direzione dei lavori, il direttore operativo, il collaudatore tecnico amministrativo e la ditta esecutrice dei lavori. Sono invece in corso di completamento, le misure previste dal Piano di Caratterizzazione a seguito delle quali si valuterà se necessitano ulteriori interventi di bonifica dell’area.
Provincia
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Eni assume l’impegno per il rifacimento del manto stradale, la pulizia delle banchine, la sostituzione dei guard-rail e per programmare futuri interventi anche sul ponte dell’Agri
Tramutola, accordo con Eni e Provincia per la sicurezza di un tratto stradale
È
DI ANNA TAMMARIELLO
l’amministrazione comunale di Tramutola ad informare i cittadini in merito a delle importanti novità che riguarderanno un tratto di strada interessato dal passaggio costante di
mezzi pesanti. «Alcuni concittadini, tempo fa, hanno segnalato all’amministrazione il passaggio di intenso traffico pesante, legato alle estrazioni petrolifere, nel tratto che porta da Villa d’Agri alla rotonda “centrale del latte” e successi-
vamente sul percorso che dalla citata rotonda porta alla frazione di Barricelle - si legge nella nota diramata dall’ente - . Il traffico di mezzi pesanti, purtroppo, reca oggettivamente condizioni di sensibile danneggiamento del fondo stradale. La si-
tuazione è perfettamente a conoscenza di questa Amministrazione che già alla fine della scorsa estate segnalava il disagio ed inoltrava note di denuncia dello stato di cose all’amministrazione provinciale di Potenza, nonché all’Eni S.P.A. chie-
dendo interventi urgenti per la messa in sicurezza delle arterie e ricevendo in merito assicurazioni per le vie brevi». Dunque buone notizie, non solo la provincia di Potenza ma anche Eni interverrà sul tratto in questione confermandolo, nei giorni scorsi, tramite una nota ufficiale. Nell’impegno assunto la società provvederà inoltre alla pulizia delle banchine,alla sostituzione dei guard-rail oltreché al rifacimento del tappeto stradale. In aggiunta a questo Eni ha anche assunto l’impegno di verificare i punti di criticità del ponte sull’Agri per programmare i successivi interventi. «Con questi lavori – conclude la nota dell’amministrazione comunale di Tramutola – siamo sicuri di garantire ai fruitori dell’arteria ed ai frontisti, dopo tanto tempo, maggiore sicurezza».
Il dirigente regionale della Protezione civile evidenza però la necessità di perfezionare la comunicazione tra i soggetti coinvolti in caso di incidente rilevante
Test It-Alert, Di Bello: «Il messaggio è stato ricevuto correttamente»
«L __Di Bello
’allerta che ha simulato un incidente nel Centro Oli di Viggiano è stata diramata pochi minuti prima delle 12.00 e subito dopo sono state attivate le procedure previste dal documento di impianto ‘Esercitazione di Protezione civile per il rischio industriale’ in adempimento alle indicazioni operative del Dipartimento nazione della Protezione civile». Lo rende noto Giovanni Di Bel-
lo, dirigente regionale della Protezione civile. «Il test It-Alert – aggiunge Di Bello – ha visto coinvolte tutte le strutture operative di Protezione civile, oltre a 52 volontari dislocati nell’area target di 2 km di raggio intorno allo stabilimento, in 31 differenti ‘postazioni sentinelle’, coordinati dalla sala operativa della Protezione civile. Alle 12.04, su richiesta della Prefettura di Potenza, il Dipartimento di Protezione civi-
le ha inviato il messaggio ItAlert che è stato correttamente ricevuto dagli utenti di telefonia mobile presenti nel territorio di Viggiano e di Grumento Nova. Conferme in tal senso sono pervenute da tutti i presidi dei volontari schierati nell’area target, dai sindaci e dalle strutture tecniche dei due Comuni interessati». «Per ognuna delle 31 postazioni, i volontari e i funzionari dell’ufficio per la protezione civile regionale hanno compilato i dati e le informazioni richieste da un applicativo web-app di cui erano stati dotati. Le relative informazioni e i dati inseriti – prosegue Di Bello – sono stati inviati al Dipartimento di Protezione civile che ha restituito il quadro complessivo delle risultanze acquisite in campo attraverso un applicativo grafico appositamente studiato, denominato It-Alert Report Collector». «All’atto dell’allerta simulata, diramata dal Centro Oli di Viggiano, si è tenuta anche una esercitazione per posti di comando con attivazione del Centro di Coordinamento dei Soccorsi pres-
so la Prefettura di Potenza e delle sale operative della Protezione civile regionale, dei vigili del fuoco e dei Comuni interessati. In questo modo, si è avuto modo di verificare l’efficacia dei sistemi di trasmissione e di comunicazione tra tutte le strutture operative interessate e i volontari presenti nell’area. Alle 13:45 è stata dichiarata ufficialmente conclusa l’esercitazione» prosegue Di Bello. «La buona riuscita del test ItAlert, considerata la corretta ricezione del messaggio nell’area target, ci restituisce piena soddisfazione. Quanto all’esercitazione, abbiamo osservato la necessità di affinare gli aspetti legati alla comunicazione tra i soggetti potenzialmente coinvolti in caso di incidente rilevante che, inevitabilmente, condizionano i tempi di attivazione delle procedure pianificate. Tuttavia, momenti come quello di oggi – conclude il dirigente della Protezione civile lucana – servono proprio a evidenziare possibili criticità per consentirci di migliorare la nostra capacità di risposta in caso di reale emergenza».
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Matera e Provincia
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Trasferito nel carcere di Matera dopo aver tentato di rapinare l’auto di un uomo con un tubo con cui stava provando a colpirlo. La vittima ha riportato ferite lievi
Pisticci, in manette 22enne per tentata rapina e danneggiamento aggravato dall’uso di arma
I
Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pisticci, con l’ausilio dei colleghi delle Stazioni di Metaponto e Ferrandina, hanno tratto in arresto per tentata rapina e danneggiamento aggravato dall’utilizzo di arma impropria, un cittadino straniero di 22 anni, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona e violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, giungeva presso la Centrale Operativa del Comando Compagnia di Pisticci una richiesta di intervento da parte di un cittadino, che riferiva di trovarsi in pericolo poiché un ragazzo straniero, dopo aver tentato di rapinare l’autovettura dell’uomo, stava danneggiando gli infissi degli uffici all’interno dei quali la vittima aveva trovato riparo. Giunti immediatamente sul posto, i militari accertavano che poco prima il ragazzo, con il chiaro intento di impossessarsi dell’autovettura, avendo notato il proprietario che usciva da un’azienda e si dirigeva verso l’auto, si nascondeva tra gli altri veicoli in sosta approfittando del momento in cui il proprietario ha aperto la vettura a distanza per introdurvisi all’interno. All’esplicita richiesta di abbandonare il vei-
TRE MALVIVENTI COSTRINGONO IL GESTORE A CONSEGNARE L’INCASSO
Policoro, rapina a mano armata al distributore di benzina
colo, il ragazzo chiedeva con insistenza le chiavi al proprietario, colpendo quest’ultimo con un violento pugno al volto a seguito del suo rifiuto. Temendo per la propria incolumità, la vittima rientrava presso gli uffici, inseguita dal ragazzo che, dopo aver lanciato all’indirizzo dell’uomo delle pietre colpendolo alle gambe, impugnava un tubo in piombo lungo circa 60 cm recuperato nel parcheggio, giungendo presso l’ingresso degli uffici ove, utilizzando quel tubo come arma impropria, danneggiava il portoncino di ingresso e varie finestre dello stabile infrangendone le vetrate, prima di venire fisicamente bloccato dai dipendenti della ditta e dai militari, nel frattempo giunti sul posto. La vittima, visitata dal perso-
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE PROVINCIALE FDI DI MATERA
nale sanitario, riportava lievi traumi, mentre lo straniero, che durante il danneggiamento si era procurato un taglio alla mano sinistra, veniva medicato presso l’ospedale di Matera. Il ragazzo veniva quindi dichiarato in arresto e tradotto, su disposizione della Procura della Repubblica di Matera, presso la casa circondariale del capoluogo, e all’esito del giudizio di convalida dell’arresto davanti al GIP di Matera, veniva disposta nei confronti dello stesso la prosecuzione della custodia cautelare in carcere, pur nella dovuta precisazione che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
POLICORO. Rapina a mano armata, nella sera di mercoledì, in un distributore di benzina a Policoro, dove tre malviventi, introdottisi dalla stanza adiacente, hanno minacciato con una pistola il gestore della stazione di servizio lungo la Strada Statale 106 in direzione di Taranto, ordinandogli di consegnare l’incasso. Nessuna conseguenza fisica per l’uomo, che ha dato l’allarme non appena i rapinatori si sono dati alla fuga. In corso le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Policoro che - supportate dalle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza - sono al lavoro per identificarli.
«L’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione su varie questioni che attanagliano il territorio»
Policoro, istituito un presidio permanente Biblioteca “Stigliani”, Giordano: di agricoltori del Metapontino
I
«Si trovi una soluzione»
n riferimento all’annosa questione della Biblioteca Provinciale di Matera, il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia di Matera e il Dipartimento provinciale “Istruzione” ritengono che si tratti di «un presidio culturale importantissimo, specie considerando che Matera è stata capitale europea della Cultura 2019». Michele Giordano, presidente provinciale di Fratelli d’Italia di Matera, al riguardo, ha dichiarato: «Siamo consapevoli dell’importanza che riveste questo presidio, siamo impegnati insieme agli eletti di Fratelli d’Italia in Regione affinché si trovi una soluzione per l’immediato e si studi una soluzione strutturale che ordinariamente fornisca alla Biblioteca le risorse per la spesa corrente. Dobbiamo però evidenziare l’atteggiamento equivoco e contraddittorio dell’Amministrazione Provinciale che prosegue Giordano - da un lato, ne pretende le competenze (già tra l’altro assegnate dalla Regione) come quelle di poter reclutare personale, programmare attività, gestire l’organico del personale; dall’altra lo vuol fare senza metterci un euro, con i fondi della Regione. Quante manifestazioni culturali molto meno significative delle attività della Biblioteca provinciale ha finanziato la Provincia? Possibile che non possano rinvenirsi risorse da destinare anche alla Biblioteca Provinciale?», conclude il presidente provinciale FdI di Matera, Giordano.
È
DI DOMENICA MONACO
stato organizzato a Policoro, presso il piazzale antistante l’Hotel “Hermes”, grazie a Rocco Albini, proprietario di un’azienda di Policoro, un presidio permanente formato dagli agricoltori del metapontino e del materano. L’iniziativa, ricalca le varie proteste che si stanno svolgendo sul territorio nazionale che riguardano la Pac dell’Unione Europea, insieme ad altre questioni riguardanti problematiche prettamente territoriali, tra cui l’emergenza cinghiali, che attanaglia la città ed i paesi limitrofi da molto tempo,sia per gli incidenti da essi provocati,
che per i danni che spesso procurano alle colture agricole. Presenti alla manifestazione, nella prima serata, Il Presidente della Provincia di Matera, Marrese, nonché il sindaco di Policoro Bianco, tranne le associazioni di categoria. «Siamo qui a scioperare – dichiara Albini – per chiedere alla Regione di intervenire per la riduzione dei contributi agricoli pensionistici, nonchè riguardo a quelli dei dipendenti, le leggi europee ci paralizzano, abbiamo il compito di difendere ovunque il “made in Italy”». Un altro agricoltore di Nova Siri, Alfredo Stigliano ha espresso la propria opinione riguardo la situazione affer-
mando che «gli attuali costi di produzione sono arrivati alle stelle, stiamo svendendo i nostri prodotti, non riesco nemmeno a dare un futuro ai miei figli, non è possibile continuare ad andare avanti in questo modo». «Abbiamo chiesto aiuto - prosegue Albini - al Consiglio Provinciale di Policoro, le nostre istanz, insieme alla documentazione raccolta, verranno portate avanti, fatte presenti anche a Bardi, domenica si terrà una manifestazione sulla SS. 106 Jonica, che rallenterà il traffico. Speriamo davvero di riuscire ad ottenere qualcosa, coinvolgendo larga parte della comunità perché i problemi riguardano tutti in quanto l’agricoltura costituisce la nostra principale fonte di sostentamento, e sarà solo coinvolgendo la politica e le istituzioni, che potremo avere dei reali profitti».
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Attualità
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La sede operativa alle porte del centro storico per «rafforzare e valorizzare la relazione instaurata con la clientela sul territorio»
Allianz Bank apre nel capoluogo Potenza il nuovo centro di Consulenza finanziaria
A
llianz Bank Financial Advisors, la banca rete del Gruppo Allianz in Italia guidata dall’Amministratore Delegato Paola Pietrafesa, ha aperto un nuovo Centro di Consulenza Finanziaria a Potenza dove opera il team di Consulenti Finanziari composto dal Business Manager Vincenzo Perno, insieme a Nicola Ciranna e Antonio Amore, coordinati dall’Executive Manager Alessandro Musumeci all'interno della struttura manageriale dell’Area Manager Francesco Camaiani. L’apertura del nuovo centro Allianz Bank, hanno evidenziato i vertici, «sottolinea la volontà di ampliare la propria presenza a Potenza, in una fase caratterizzata da una contrazione del numero degli sportelli bancari su tutto il territorio nazionale e in particolar modo in Basilicata». In controtendenza a questo trend, Allianz Bank ha deciso di «investire nelle competenze di professionisti e nel rafforzare e valorizzare la relazione instaurata con la clientela sul territorio, per offrire un servizio di consulenza qualificata e multidisciplinare».
__ Il team di Financial Advisor del Centro di Consulenza finanziaria di Potenza
Da sinistra: Nicola Ciranna, il Business manager Vincenzo Perna e Antonio Amore
La nuova sede, ubicata in via Mazzini 1, alle porte del centro storico del capoluogo lucano, si trova di fronte a via Pretoria, la strada principale della città che attraversa tutto il centro. Gli uffici sono facilmente raggiungibili anche tromite le scale mobili Santa Lucia, le più lun-
ghe d’Europa, che dalla parte bassa della città arrivano proprio di fianco ai nuovi locali di Allianz Bank, Gli spazi sono caratterizzati da un arredamento moderno, pensati per offrire una consulenza personalizzata, insieme ai servizi bancari in un ambiente sicuro e accoglien-
te. Inoltre, la vicinanza del nuovo Centro di Consulenza Finanziaria alla storica sede Allianz Rinaldi Team sas-attiva a Potenza da 40 anni e presente nella principale Piazza Pagano, meglio conosciuta come Piazza Prefettura, rende più agevole la collaborazione tra i Financial Ad-
visor della rete Allianz Bank e gli Agenti Allianz, anche in chiave di sviluppo delle sinergie di Casa Allianz, il progetto che unisce gli aspetti di protezione assicurativa con quelli della gestione del patrimonio e degli investimenti della clientela, famiglie e imprese. Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. è la banca italiana del Gruppo Allianz. Da oltre 50 anni si impegna «nel soddisfare lo clientela privata interessato ai servizi di investimenta posizionandosi tra le prime banche dei suo settore in Italia per patrimonio in gestione, qualità e valore dei suo 2.300 Financia, Advisors». Una realtà solida e in costante crescita il cui azionista di riferimento, Allianz SE, è uno delle più forti comunità finanziarie al mondo e detiene una solidità certificata dal rating AA dell’agenzia Standard & Poor’s con outlook stabile dal 2007. All’interno di Allianz Bank Financial Advisors, Allianz Bank Private si caliaca nel panorama taliano del private banking con un modello di business basato sul costante innalzamento della professionalità dei suo circa 500 consulenti Private e «sulla centralità della relazione con il cliente».
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Periscopio
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È una iniziativa della presidente della Commissione regionale pari opportunità. Presso la biblioteca “Stigliani” sarà presente anche l’autrice
Perretti: «A Matera l’orrore della guerra raccontato nel libro di Antonella Ciervo» L’
orrore della guerra raccontato da otto inviati, da un generale e da uno studioso. “Con i piedi in guerra” (Edigrafema edizioni), il nuovo libro di Antonella Ciervo torna a Matera dove verrà presentato nella sa-
la “Laura Battista” della biblioteca “Stigliani” martedì alle 17 su iniziativa della Commissione regionale pari opportunità. All’iniziativa, insieme all’autrice, saranno presenti la Presidente della Commissione, Margherita Perretti e Nancy Porsia giornalista freelance , tra i protagonisti del libro: «Come si racconta una guerra? Cos’è la paura? E il ritorno a casa? Sono alcuni degli interrogativi che hanno orientato Antonella Ciervo durante la stesura del libro. Per avvicinarsi il più possibile alla realtà, svelando le ragioni culturali profonde e le prospettive umane e professionali che spingono a vivere da dentro il dramma dei conflitti, la giornalista e scrittrice ha intervistato inviati, militari e studiosi quali Stefania Battistini, Asmae Dachan, Gaetano Dammacco, Nancy Porsia, Domenico Quirico, Nello Scavo, Francesco Semprini, Michele Torres, Lorenzo Turi e Leonardo Zellino». Nell’introduzione al volume, l’autrice scrive: «Sono combattenti perché vanno in guerra come chi deve difendere la propria patria, affrontano i cec-
chini, gli avversari, a volte si trovano addirittura a scavare trincee e sentono la paura a ogni passo, come se fossero soldati al fronte. Gli inviati di guerra hanno, però, una sola arma con cui affrontare il nemico: le parole. Che compongono una notizia. Che definiscono l’informazione. Usate per far comprendere che ogni conflitto porta con sé tragedie umane, ragioni, torti, violenze, prevaricazioni, danni economici». I giornalisti intervistati raccontano le loro esperienze nelle zone di guerra, con riferimento all’Ucraina e ad altri conflitti come quello in Siria, ma condividono con i lettori anche le paure e le emozioni che si portano a casa, da gestire talvolta con la psicoanalisi per evitare di esserne sopraffatti. La presentazione, proprio in una delle sale più importanti della biblioteca di Matera, assume una particolare importanza e sostiene la battaglia per il suo salvataggio, avviata dal Presidio costituito in queste settimane e dalla raccolta firme che ha già riunito migliaia di adesioni.
Il castello Sanseverino ospiterà la registrazione del cd dello spettacolo prima e poi sarà la sede del concerto. Tra le voci narranti anche Katia Ricciarelli
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A Grumento prima tappa del concerto dell’Orchestra Sinfonica 131 Grumento Nova il 28 gennaio farà tappa la prima data di un importante evento: «L’ Amministrazione Comunale -ci ha spiegato il Sindaco Antonio Imperatrice- è lieta di ospitare, nel Salone del Castello Sanseverino, l’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata che celebrerà la Giornata della Memoria, tornando ad avvalersi della prestigiosa collaborazione di Katia Ricciarelli». L’Orchestra, diretta dal Maestro Francesco Zingariello e accompagnata dalla due voci narrati, Katia Ricciarelli appunto e Maria Grazia Zingariello, proseguirà poi il suo tour all’Auditorium Gervasio di Matera, il
29 gennaio alle ore 21:00, e al Teatro Mercadante di Altamura, il 31 dello stesso mese e sempre alle ore 21:00. Ma a rendere la permanenza dell'orchestra a Grumento Nova ancora più prestigiosa sarà la realizzazione di un cd destinato a rappresen-
tare un punto fermo nell’attività del complesso. Dal 26 al 28 gennaio lo storico Castello Medioevale Sanseverino sarà la sede per la registrazione del cd che raccoglierà due opere commissionate l’anno scorso appositamente dalla 131: si tratterà di “Terezin, un Eden satanico” del compositore e direttore d’orchestra Nicola Hanslik Samale e di “Il vento e la stella – La storia di Anna Frank nel ricordo di Miep Gies” dei maestri En-
zo Izzi e Angela Freno con la voce narrante di Katia Ricciarelli e con l’intervento, come voce recitate, di Maria Grazia Zingariello. Indubbiamente un momento importante per l’Orchestra e per le attività musicali in Basilicata che avrà, come preannunciato sopra, anche un prosieguo concertistica. Dunque alla grande esperienza del maestro Francesco Zingariello il compito di dirigere la registrazione e i concerti dal vivo. In conclusione il progetto ospitato dal Comune di Grumento è realizzato dall’associazione culturale Cosmopoli ed è sostenuto dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019 ». A.T.
ORGANIZZATO DAL “GRUPPO COORDINAMENTO DONNE”, SI TERRÀ PRESSO LA SALA PREVIDENZA AD AVIGLIANO
S
Incontro e dialogo su donne che fanno rifiorire la storia i terrà oggi ad Avigliano un incontro per dialogare sulla giornata della memoria, affinché non si ricada più in quegli orrori brutali che la storia oggi ricorda. L'evento è stato organizzato dal "Gruppo Coordinamento Donne", di Avigliano nella persona di Carmelina Rosa in collaborazione con la Società di Previdenza e Lavoro e l'associazione "Conduco un Dialogo". Infatti scrive così Primo Levi: "L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovranno mai togliere il segnalibro dalla memoria". L'appuntamento è fissato per le ore 17 e 30, presso la Sala Previdenza. A moderare l'evento sarà Maria De Carlo, Presidente dell'Associazione "Conduco un Dialogo" , con Marcella Filippa, Storica e direttrice dell'Associazione Vera Nocentini ETS. Marcella Filippa vive a Torino. Storica, tra-
duttrice, giornalista pubblicista e vincitrice di numerosi premi letterari. Ha contribuito con le sue riflessioni alla conoscenza di figure femminili europee come Etty Hillesum, Milena Jesenská, Marianne Golz Goldlust, Ursula Hirschmann. Collabora a Enciclopedia delle donne. Tra le sue pubblicazioni in Italia e all'estero ricordiamo "Avrei capovolto le montagne", "Dis-crimini", "Rita Levi Montalcini", "Tina Anselmi". Ulteriore contributo narrativo è "Anna Bise Virale", dove viene raccontata la ferita, in forma autobiografidelle donne del Novecento. Protagonista è una bambina, soltanto perché ebrea, è costretta a lasciare Roma con la sua famiglia, ed intraprendere un viaggio verso l'Argentina. Un libro che parla a nome dei morti, e vuole fortemente celebrare la vita. A voi lettori, per un affascinante e toccante
incontro si rinnova l'invito ad essere presenti, citando le parole di Anna Frank: "Quel che è accaduto non può essere cancellata, ma si può impedire che accada di nuovo". FEDERICA CORBISIERO
__Marcella Filippa
LÊapprofondimento
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LA RUBRICA
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L’appuntamento con una ricerca dialogica su Comunità cariche di “risorse”
Alberi di “Bene e Giustizia” Un giardino lucano per la Shoah L’intento della Rubrica è quello di costruire un dialogo possibile con i nostri lettori, sui diversi aspetti e visioni del nostro vissuto quotidiano su cui spesso non ci soffermiamo ma che orientano le scelte e determinano il vissuto delle singole persone e/o dell’intera comunità. Lo facciamo attraverso i 131 Comuni della nostra Regione. Un dialogo promosso secondo quel modello socratico di ricerca e di indagine “critica”. Ad orientarci le seguenti domande: Che tipo di Comunità stiamo vivendo? Come vorremmo le nostre Comunità? Possiamo definirci Comunità felici? Abbiamo consapevolezza del nostro essere cittadini globali? Quale umanesimo lasciamo in eredità?
L
DI MARIA DE CARLO*
a storia locale si intreccia con quella globale e ci ritroviamo ad essere tutti com-partecipi in un unico cammino umano, fatto da donne e uomini con un nome ed un volto. La puntata di oggi la dedichiamo al Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio, così come la Repubblica italiana ha sancito con la legge del 20 luglio 2000 (n.211). A gennaio 2023 per le celebrazioni della Shoah avevo proposto in un Comune di piantare l’Alberto dei giusti, ispirandomi al giardino di Yad Vashem, ma non se ne fece nulla. Nei mesi successivi, ad aprile venne inaugurato a Forenza, per la prima volta in Basilicata, il giardino dei giusti presso la pineta della scuola. Nel complimentarmi con loro rinnovo l’invito a piantare l’Albero dei giusti, cominciando da quei Comuni che negli anni 1940-43 hanno “accolto” gli ebrei stranieri internati in Basilicata: Albano di Lucania (3), Anzi (8), Avigliano (35), Bella (11), Brienza (13), Castelluccio inferiore (1), Castelsaraceno (2), Corleto Perticara (19), Forenza (7), Lagonegro (37), Latronico (1), Lauria (43), Maratea (2), Marsico Nuovo (5), Melfi (24), Moliterno (1), Montemilone (3), Muro Lucano (16) Oppido Lucano (2), Pescopagano (2) Picerno (3), Pignola (2) Potenza (47), Ripacandida (1), Rotonda (1), Ruoti (7), Sant’Arcangelo (1), Satriano di Lucania (2), Tito (5), Tolve (11), Trecchina (2). Per l’altra provincia, Colobraro (1), Ferrandina (7), Matera (11), Pisticci (sede campo internamento, 5), S. Giorgio Lucano (4), Salandra (1), Stigliano (6), Tricarico (1).
Da un interessante lavoro di Anna Pizzuti (http://www.annapizzuti.it/regioni/basilicata.php) è possibile cliccare su ogni località e dare un nome ai numeri. Gli alberi che chiedo di piantare, a parte la ricaduta per l’educazione ambientale, testimoniano il connubio bene-giustizia da perseguire. Abbiamo bisogno di fare memoria perché ciò che è stato non accada mai più, come insegna Primo Levi, e proprio per questo è necessario tradurre la celebrazione in una educazione al bene per costruire comunità libere e rispettose di ogni diversità e perciò capaci di divenire comunità giuste. Ma che rapporto ha la nostra terra con gli ebrei? Facendo un focus sui nostri fratelli maggiori (come Giovanni Paolo II ci invita a riconoscerli) la Basilicata è stata abitata, e poi attraversata, dalla presenza ebraica. Propongo un breve excursus storico richiamando la narrazione che fa la storica Valeria Verrastro (dalla rivista del Consiglio regionale). A Venosa nel IV sec. d.C. abbiamo “una buona metà della popolazione” di ebrei: “si tratta di una comunità ben organizzata, con i suoi arcisinagoghi, presbiteri, rabbini, molti componenti della quale partecipano al governo della città”. Testimonianza data dalle catacombe (tra
il IV e IX sec). Inoltre, scopriamo come i rapporti siano pacifici (VIII-IX sec.) e come tra il “tardo antico e alto medioevo sono documentate comunità di ebrei anche in altri centri della Basilicata, come a Potenza, a Grumento, a Matera e, forse, anche a Lavello”. La Verrastro ci narra che dopo il IX sec. non sappiamo più nulla di questi insediamenti, forse decimati “dalle scorrerie musulmane e dalle violenze antigiudaiche esplose durante la crociata del 1096”, ed è interessante apprendere come, per il disgusto di questi eccidi, un prete normanno di Oppido Lucano, Giovanni di Dreux, si converte al giudaismo col nome di Odadyah. Leggiamo poi che “in epoca normanna sembra che la maggior parte degli ebrei lucani si sia concentrata a Melfi, dove il viaggiatore giudeo Beniamino de Tudela trova, tra il 1159 ed il 1167, una comunità di ben 200 persone” che non ci sarà più nel 1294 “per le pressioni angioine ad abbracciare il cristianesimo”. Con gli aragonesi poi, “Uno dei centri giudaici più importante è quello di Tricarico, (…) riguardante per lo più contese di natura economica” e dell’opposizione del vescovo Cicinelli nel 1494 “all’ampliamento della loro sinagoga”, ma la spun-
teranno con il “ricorso alla Camera della Sommaria che dà loro ragione”. Commercio, prestito di denaro, artigiano ed esercizio della medicina. Queste le attività principali degli ebrei a vantaggio delle comunità lucane, che purtroppo con la loro espulsione, sotto il Regno di Spagna, inizio XVI sec., pagarono i ceti più umili “costretti a rivolgersi agli strozzini cristiani, assai più avidi ed esigenti”. Nel percorso storico vediamo come gli ebrei per sopperire a questa mancanza vengono richiamati a Venosa nel 1535 per l’apertura di un banco di prestito. Cosa momentanea perché nel 1541 tutti gli ebrei sono costretti ad andare via dal Regno. Si giunge così nel ventennio fascista, e in Basilicata si registrano “soltanto due individui” prima della guerra. Con gli Alberi da piantare anche una riflessione: quale percorso dovremmo intraprendere affinché non accada mai più l'inenarrabile? Dobbiamo crescere in responsabilità, perché solo se l'uomo saprà «fare sé stesso a immagine e somiglianza della bontà infinita di Dio (e non della sua presunta onnipotenza) - commenta Jonas - l’umanità potrà salvarsi dalla soluzione finale del problema umano». *COUNSELOR FILOSOFICA
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venerdì 26 gennaio 2024 www.lecronache.info