Cronache del 28 novembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

MaRTeDì 28 NoVeMBRe 2023 • ANNO VIII N. 272 € 1,50

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MATERA RECUPERO EDILIZIO, L’ESPONENTE DI AZIONE: «LE SOLUZIONI ESISTONO, LA VOLONTÀ NON SI SA»

«Appalto nei Sassi, ritardi da Guinness»

Acito: «Gara che si trascina da 27 anni, si esca da questo limbo asfissiante»

Servizio a pagina 17

PoTeNZa Per il sindaco la poltrona devono garantirgliela le opposizioni che replicano: «Amministrazione di cdx al capolinea»

Guarente, la maggioranza si defila Non ha i numeri sul Bilancio e impone, a seduta chiusa, di assistere al suo inutile sfogo rabbioso F

NON SOLO CALCIO

Il Picerno, esempio singolare da seguire

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DI MASSIMO DELLAPENNA

icerno è un paese di quasi 6000 abitanti. Non credo si offenderà nessuno se lo definiamo un piccolo paese. Un paese che dista dal Capoluogo di Regione una decina di chilometri. Più o meno quanti ne dista Cittadella da Padova. Il paragone si fa interessante. Il Cittadella milita in serie B, il Padova è in Lega Pro. A Picerno sognano che tutto ciò possa essere riprodotto anche in Basilicata. Forse è soltanto un sogno, magari un miraggio (...)

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LA PAURA DI SPERANZA

orse non tutti sanno che dietro la discesa del Beato Angelico Chiorazzo dentro il mondo peccaminoso della politica non c’è solo il tavolino della famosa seduta spiritica con cui è stata evocata la sua candidatura, ma anche lo zampino del solito Roberto Speranza, ormai passato alla storia repubblicana come l’autore d’un libro subito andato al macero e d’un governo della sanità in completa inadeguatezza e pieno d’effetti fallimentari per il bisogno di salute dei cittadini. Ora per sacro pudore cristiano eviteremo d’infierire su questa strana teologia politica, fatta d’una trama lunga ed equivoca di potere, curia e socialismo marxista come eviteremo di canzonare lo spirito molliccio dei facinorosi dem che di colpo hanno perso voce, carattere, perfino dignità politica e si sono autoinflitti il Beato, ma alla fine ancora una volta a saltare all’occhio è la paura di Speranza di misurarsi direttamente in Basilicata, visti peraltro i precedenti elettivi non proprio gloriosi ed acchiappati prima per un soffio in Toscana, peraltro dopo la bocciatura lucana e poi con il paracadute di Napoli grazie ai voti di De Luca. Scrive Spinoza: “La paura non può R. Mollica a pagina 13 essere senza speranza né la speranza senza paura”.

Bilancio consolidato: c’è il sì ■ continua a pagina 21

Dopo i rinvii e la gaffe di Cicala, con Bardi in Aula dal Consiglio regionale l’attesa approvazione

MATERA, TENTATO OMICIDIO PLURIMO: 8 ANNI E MEZZO DI RECLUSIONE

Abusi sessuali in famiglia, zio 18enne violenta la nipote 13enne: in carcere

Servizio a pagina 4

Servizi a pagina 9

REGIONALI

Chiorazzo, col sordo Lettieri e con alleati in fuga il Pd bussa alla Schlein: «Servono personalità credibili, libere e capaci»

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■ A. Carponi alle pag 2 e 3

AVVOCATURA REGIONALE

Dopo che il CdS ha estromesso Busciolano, Salierno rispera nel ritorno a via Verrastro ma da Capo degli avvocati

■ Servizio

a pagina 5

_ MELFI, MONTE VULTURE

Interventi nell’area dedicata alle Radio Libere in memoria di N. Postiglione, Maglione: «Sì a riqualificazione»

■ E. Calabrese a pagina 15

_ BALVANO

Sindaco al 5° mandato, auto sfregiata per la 4a volta. Di Carlo: «Ho sporto denuncia ai Carabinieri» ■ E. Calabrese a pagina 14


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Regionali, tavolo del csx in alto mare. Nel Pd Verrastro ed altri spezzano gli indugi: per costruire una coalizione ampia, nessun diktat sui nomi

Chiorazzo, Lettieri sordo si va da Schlein «Gli alleati vogliono personalità credibili»

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artito democratico di Basilicata e futuribile coalizione di centrosinistra: la candidatura del prescelto dalla “Lista dei Vescovi”, il fondatore di Auxilium Angelo Chiorazzo, ancora non è ufficialmente saltata, ma si moltiplicano le istanze per spronare le attività pattizie ad andare in quella direzione. All’interno del Partito democratico lucano, l’unione per bypassare la sordità del segretario regionale Giovanni Lettieri, e dribblare l’ostruzionismo di certe correnti, chiedendo alla segretaria nazionale Elly Schlein, già informata e appellata nella sua veste di garante, «di richiamare il Pd Basilicata, affinché scelga un candidato giovane, capace, competente responsabile e carismatico da poter proporre ai nostri potenziali alleati». In vista delle regionali dell’anno prossimo, nel centrosinistra il processo che va dalla strutturazione strategica, che comprende le reali poste in gioco, alla fase tattica per approdare, infine, alla soluzione negoziale, a seguito dell’indicazione di Chiorazzo presidente, non è neppure ancora iniziato. Il portatore di interessi Chiorazzo che il fondatore di Auxilium nasconde dietro un civismo d’apparenza, al momento rappresenta sempre meno quella figura in grado di poter sciogliere il conflitto tra i diversi interessi delle differenti parti in causa. L’epifania Chiorazzo ha, come era prevedibile, reso per i possibili alleati più “costoso” accettare la proposta che rilanciare con conseguente innalzamento del livello conflit-

__Verrastro e Schlein

tuale che di partenza, il paradosso creato dal fondatore di Auxilium, c’era, ma ad un grado da accettabile minimo sindacale dato l’istituenda coalizione politica che, per plurimi aspetti, rappresenta se non un inedito politico lucano, un esperimento, nell’accezione positiva del termine, originale. Potenzialmente 4 i partiti della coalizione di centrosinistra: Pd, Movimento cinquestelle, Azione ed Italia Viva. Se per il Movimento cinquestelle è improbabile l’alleanza con il centrodestra qualora il diniego alla coalizione del Pd, per i restanti due non è possibile arrivare alla stessa conclusione. Di contro, però, un’alleanza di centrosinistra a 3 e senza i cinquestelle, comunque favorirebbe indirettamente, ed in maniera rilevante, il centrodestra. Chi si è preoccupato quasi in via esclusiva di proporre “cose vecchie” con un vestito nuovo, Angelo Chiorazzo, si è ritrovato a

perdere pezzi col trascorrere dei giorni. All’interno del Partito democratico, i dubbi oltre ad aumentare, sono stati messi anche nero su bianco. A farlo, Barbara Verrastro (segreteria regionale Pd), Mauro Tucciariello (presidente Consiglio comunale di Rionero in Vulture), Michele Cusanna (assemblea provinciale di Potenza), Gloria Verrastro (assemblea cittadina Potenza), Luigi Corniola (segretario Pd Tolve), Nicola Scazzuso (direttivo Pd Tolve), ed Alberto Bochicchio (assessore Comune di Ginestra). Azzerare i nomi, in primis quello di Chiorazzo, per, ripartendo dai programmi, il «terreno di battaglia comune da coltivare insieme alle altre forze di opposizione», arrivare ai condivisi criteri guida per l’individuazione del candidato presidente alla Regione del centrosinistra: «I nostri alleati vogliono personalità credibili, serie, competenti, nuove e libere e che conoscano la po-

litica». «BASTA PIGRIZIE PARTITICHE» «Marzo 2019 - hanno scritto Verrastro e gli altri citati -: il Pd perde la guida della Regione Basilicata. Tantissimi lucani hanno deciso di non votare o di votare a destra. Non hanno scelto noi. Anzi, gran parte di essi hanno pensato che il centrosinistra fosse stato corresponsabile del sottosviluppo della nostra regione. Dopo la sconfitta nel 2018 alle politiche, il 2019, nel mezzo diverse sconfitte comunali ed in ultimo il 25 settembre 2022, sarebbe da irresponsabili non trovare un terreno di battaglia comune da coltivare insieme alle altre forze di opposizione». «Il Pd, in grave crisi in tutto il Paese - hanno proseguito -, ha avviato dopo la direzione nazionale, riunita il 28 ottobre 2022 un percorso per il congresso costituente del nuovo Pd. Il 12 marzo scorso Elly Schlein è divenuta la nuova Segretaria del Pd. Il congresso, che è la massima espressione di democrazia interna, implica un passaggio di lotta politica vera e quindi anche aspra su ciò che fisiologicamente divide: la proposta politica. Oggi noi militanti, attivisti, dirigenti, amministratori, appassionati di politica vogliamo che lo spirito costituente sia presente anche e soprattutto per le scelte che incideranno sulle prossi-

me elezioni regionali. Se a livello nazionale è stata eletta una novità, quale è la nostra segretaria, anche la nostra terra merita un politico capace, che sappia guidare il popolo del centro sinistra e la Basilicata tutta». «Non possiamo più rimandare alcuna decisione - hanno rimarcato -. Vogliamo che il prossimo Presidente della Regione Basilicata sia una personalità che possa riscattare il nostro partito e che possa farci governare per i prossimi 5 anni assieme ai nostri alleati. Il nostro popolo e i nostri alleati vogliono personalità credibili, serie, competenti, nuove e libere e che conoscano la politica. E non possiamo nemmeno permetterci di essere lontani dalla più grande traiettoria di sviluppo democratico: la rivoluzione femminile in atto. Il nostro è un appello a tutte le democratiche, a tutti i democratici e a tutti coloro i quali amano la Basilicata. Apriamo il dibattito per decidere il metodo riguardante la scelta del nostro prossimo Presidente». «Abbiamo bisogno - hanno concluso Verrastro e gli altri citati - di un partito che sappia scegliere e che non si rifugi in antiche pigrizie partitiche. Vogliamo scegliere, vogliamo votare, vogliamo vincere! Apriamo una fase costituente anche in Basilicata. Ora o mai più. Facciamoci vedere». A. CARPONI


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Pinto (Ansb): «Le sue attività imprenditoriali confliggono con l’interesse pubblico che un presidente di Regione deve tutelare»

Il civismo chiama, ma il “civico” Chiorazzo ignora e non risponde L’ANNUNCIO DELLA SEGRETARIA PROVINCIALE POLESE

Provincia Potenza, 3 nuove adesioni a Lega

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__ Chiorazzo e Pinto

l candidato presidente della Regione indicato dalla “Lista dei Vescovi”, il fondatore di Auxilium Angelo Chiorazzo, al contrario della paventata volontà di ascolto delle forze in campo per la costruzione di una coalizione di centrosinistra, chiamato, non risponde. Leonardo Pinto, presidente onorario dell’Associazione nuova sanità e benessere (Ansb), associazione realmente attiva sul territorio lucano come da numerevoli iniziative e incontri, a differenza del civismo di “Basilicata casa comune” di cui non c’è traccia, aveva avanzato ufficiale richiesta di un confronto attraverso un invito pubblico, ma non ha mai ricevuto risposta. Tante le perplessità di Pinto e che lo stesso avrebbe voluto approfondire col diretto interessato. «Non risulta, salve doverose precisazioni e smentite da parte dell’interessa-

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to - ha dichiarato Pinto -, che si sia mai occupato,in assoluto, dello sfascio della sanità pubblica, dello spopolamento delle aree depresse lucane connesso alla mancanza di lavoro, della povertà crescente, della necessità politica di offrire servizi agli anziani, di “autonomia differenziata”». Tra i tanti, un enigma su tutti: se Chiorazzo sia “esperto” della sanità pubblica o di quella privata anche nella forma convenzionata. «Dopo il lancio di “Casa Comune” - ha sottolineato Pinto -, fanno capolino i supporters di Chiorazzo candidato Presidente della Regione Basilicata che, invero, non sembra proprio aiutino la sua legittima ambizione di governatore. Chiorazzo si è sottratto volutamente, salvo smentita, al confronto chiesto, peraltro, anche nel suo interesse elettorale come precisato nell’anzidetta missi-

va. Evidentemente, Chiorazzo è così convinto di vincere che ritiene di poter fare a meno del mio voto oltre che dei voti dei soci ed amici dell’Ansb, radicata sul territorio, e delle altre Associazioni con le quali la stessa organizza abitualmente giornate di studio e convegni propositivi con illustri relatori, rappresentanti di Istituzioni pubbliche e della società civile, che non si attardano in passerelle, ma in riflessioni e proposte funzionali al bene comune. L’ultimo, in ordine di tempo, come noto, è il convegno tenutosi a Corleto Perticara sabato 28 ottobre scorso sul tema “PetrolioAmbiente-Lavoro-Sicurezza”. Tanto premesso, non essendo più tollerabili quadriglie politiche, le prossime elezioni regionali sono un’occasione da non perdere per esprimere una nuova e diversa classe politica alla guida del massimo Ente territoriale lo-

ega Basilicata, nuove adesioni: «Il partito continua a rafforzarsi in Provincia di Potenza». «Sono orgogliosa - ha dichiarato la segretaria provinciale Stefania Polese - di annunciare l’ingresso nella Lega di diversi consiglieri comunali impegnati da tempo nella politica attiva in Provincia di Po__ Polese tenza, nei rispettivi comuni. Si tratta di: Mario Tusa del Comune di Rapolla , Maria Rita Demarco del Comune di Maratea , Adelaide Spera e Mimmo Fortunato del Comune di Lagonegro. Questi ingressi certificano il radicamento costante del partito già iniziato negli scorsi mesi, con molti importanti innesti e che prosegue costantemente. Nuova linfa ed idee per affrontare al meglio le prossime sfide e gli appuntamenti elettorali del 2024, a partire dalle Regionali e dalla Città capoluogo, proseguendo per tutti i comuni chiamati alle urne». «La Lega - ha concluso Polese - è quanto mai in salute e pronta a giocare un ruolo determinante per il centro destra lucano, conclude Stefania Polese.

cale. Questo presuppone, innanzitutto, lealtà e chiarezza da parte dei competitors e dei loro sostenitori». «Le sue attività imprenditoriali in servizi sanitari ed ospedalieri - ha concluso il presidente onorario dell’Associazione nuova sanità e benessere (Ansb) in riferimento anche ad una nota del movimento politico “Italia del Meridione”

-, confliggono pacificamente con l’interesse pubblico che, invece, il presidente della Regione è tenuto a privilegiare e tutelare. E questo a prescindere dalle sue competenze in materia di Pubblica Amministrazione, se possedute. La “società civile” questa volta ha deciso di non farsi ingannare con adeguata e salvifica terapia elettorale».

I 2 consiglieri comunali del capoluogo: «Potenza è senza bussola dopo anni di amministrazione Guarente, si deve cambiare»

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Beneventi e Stella Brienza sull’appello di Chiorazzo

I consiglieri comunali di Potenza Michele Beneventi ed Enzo Stella Brienza valutano positivamente l’appello rivolto del candidato della “Lista dei Vescovi”, Angelo Chiorazzo, alle forze politiche. «Riteniamo - hanno dichiarato Beneventi e Stella Brienza - che l’approdo naturale dell’esperienza di questi anni portata avanti dal gruppo “Potenza Prima” all’interno del Consiglio Comunale di Potenza e del no-

stro impegno civico per la città, fuori dai partiti tradizionali, debba incontrare l’iniziativa e il progetto di rinascita della Basilicata, lanciato da uno dei più importanti cooperatori italiani della solidarietà e dell’assistenza a più bisognosi. Noi ci mettiamo a disposizione di questo progetto per aiutare la città capoluogo di regione ad uscire dalla profonda crisi di identità e di governo nella quale è sprofondata in questi ultimi anni di Ammi-

nistrazione di destra guidata dal sindaco Guarente». «Una città senza bussola hanno continuato Beneventi e Stella Brienza -, retrocessa agli ultimi posti delle classifiche di merito per qualità della vita, con un centro storico abbandonato ad un destino di disordine e desertificazione residenziale, commerciale e culturale, con periferie e contrade sempre più isolate a causa di servizi pubblici scadenti e infrastrutture primarie assenti o

__ Beneventi e Stella Brienza

dimenticate; di fatto una città tradita rispetto a tutti gli impegni e le promesse assunte nella campagna elettorale del 2019». «Anche la città di Potenza,

come la Regione Basilicata hanno concluso Beneventi e Stella Brienza -, deve tirarsi fuori dal baratro nel quale è precipitata; cambiare si può, cambiare si deve».


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Approvata dal Consiglio regionale anche la modifica allo Statuto sull’iniziativa legislativa popolare: entro 2 mesi la pdl tornerà in Aula

Dopo i rinvii e la gaffe di Cicala, approvato il Bilancio consolidato

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lla fine, dopo settimane di rinvii ed incertezze, con in mezzo l’uscita infelice del presidente Carmine Cicala sul conteggio errato del numero legale, col governatore Bardi in Aula è stato un attimo: il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, contrari Braia, Cifarelli, Leggieri e Perrino, l’atto amministrativo riguardante l’approvazione del bilancio consolidato 2022 del Gruppo Regione Basilicata. Il Bilancio consolidato della Regione Basilicata «si chiude con un risultato economico positivo, utile consolidato, di 255milioni e 124mila euro». Il Consiglio regionale ha anche approvato all’unanimità la proposta di legge «Modifiche agli articoli 15 e 22 della legge statutaria regionale 17 novembre 2016, “Statuto della Regione Basilicata” - prima lettura». Tra due mesi la proposta di legge tornerà in Assemblea regionale per la seconda lettura. La proposta di legge prevede una modifica agli articoli 15 e 22 dello Statuto della Regione Basilicata. La modifica al comma

APPROVATA LA RIFORMA DEGLI USI CIVICI IN BASILICATA

“Arbitrari occupatori”, più controlli e sanzioni agli abusivi

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2 dell’articolo 15, l’iniziativa legislativa popolare, prevede che: «L’iniziativa dei cittadini si esercita mediante la presentazione, da parte di almeno duemila elettori rappresentativi di almeno due Comuni per ciascun ente di area vasta, di un progetto di legge, redatto in articoli e accompagnato da una relazione illustrativa». La modifica all’articolo 22 dispone l’abrogazione del comma 4 dell’articolo in questione, dove si prevede che la Consulta di garanzia statutaria sovraintende alle elezioni regionali e alle votazioni referendarie. «La modifica - è specifi-

cato nella relazione - è coerente con le scelte operate in sede di approvazione della legge elettorale, che attribuisce all’Ufficio elettorale Centrale ed all’Ufficio elettorale circoscrizionale il compito di sovraintendere alle operazioni elettorali. Con l’articolo 2 si stabilisce la dichiarazione di urgenza e l’immediata entrata in vigore della legge, in considerazione dell’ormai prossima scadenza elettorale e dei tempi tecnici necessari all’approvazione della modifica statutaria, richiedente due deliberazioni successive adottate ad intervallo non inferiore a due mesi».

l Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la pdl “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 12 settembre 2000, n. 57 - Usi civici e loro gestione in attuazione della legge n. 1766/1927 e R.D. n. 332/1928”, di iniziativa del consigliere Dina Sileo. Con il testo normativo si prevede, tra l’altro, che «l’Ufficio regionale competente in materia di usi civici monitora e verifica l’applicazione di quanto stabilito dall’art.5 e adotta appositi provvedimenti, anche in itinere, qualora i Comuni oppure i privati non rispettino quanto previsto dalla legge 57/2000». Con la modifica all’art.7 della legge 57/2000 si stabilisce che «ai fini dell’applicazione del disposto dell’art. 9 della L.n. 1766/27 sono da ritenersi arbitrari occupatori tutti i soggetti che occupano, da almeno dieci anni, senza titolo e/o a titolo originario o derivativo o a qualunque altro titolo o concessione comunale, con o in assenza di autorizzazione o provvedimento regionale di sdemanializzazione, che abbiano conservato, senza soluzione di continuità, l’antica destinazione agro-silvo-pastorale». Collegato alla proposta di legge è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal consigliere Braia (Iv-RE). Con il documento si impegna il presidente e la Giunta regionale «a promuovere con urgenza un incontro con il Comitato Cives di Montescaglioso, per mettere in campo un percorso teso ad individuare una soluzione ad un annoso problema che vede coinvolti molti cittadini».

Con il documento presentato dai consiglieri Bellettieri, Braia e Polese si impegna la Giunta anche «a promuovere la funzione del numero verde antiviolenza e stalking 1522»

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Contrasto violenza sulle donne, Aula approva all’unanimità la mozione

l Consiglio regionale ha approvato all’unanimitàuna mozione in materia di violenza contro le donne. Il testo licenziato è il frutto di due mozioni presentate dai consiglieri Bellettieri (FI) e Braia e Polese (Iv-RE). Con il documento si impegna il presidente Bardi «a promuovere la funzione del numero verde antiviolenza e stalking 1522 con campagne pubblicitarie sui canali istituzionali della Regione, dei social media con campagne informative adeguate nei principali luoghi di socialità e a coinvolgere le società che gestiscono i trasporti a stampare sugli scontrini la dicitura “Se sei vittima di violenza o stalking chiama il 1522”». Chiesto, altresì, l’impegno «a promuovere, insieme ai professionisti del settore, degli incontri educativi alla non violenza negli istituti superiori del territorio, volti alla sensibilizzazione del problema

di disparità che ancora intercorre tra i due sessi. Infatti, solo sensibilizzando il ragazzo, che un giorno diventerà uomo, si potrà sperare di ridurre gli episodi di aggressione». Con la mozione si impegna, inoltre, il presidente Bardi e la Giunta regionale «ad istituire, nella prossima legge di bilancio regionale, un fondo dedicato con risorse adeguate per: sostenere economicamente i centri antiviolenza e case rifugio nella loro azione di contrasto e supporto alle vittime e alle famiglie coinvolte; sostenere progetti a valenza regionale di formazione ed educazione da realizzare nelle scuole, per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne; prevedere una quota adeguata mensile per un anno a favore delle donne lucane inserite in percorsi di fuoriuscita dalla violenza ad integrazione del c.d. “Reddito di libertà” già pre-

visto a livello nazionale ma le cui risorse sono largamente insufficienti a rispondere alla potenziale platea di beneficiarie; promuovere, in ambito regionale, la formazione di gruppi di autocoscienza maschile, per favorire il cambiamento socioculturale utile a prevenire e combattere ogni forma di violenza di genere». Dopo la presentazione della mozione da parte dei consiglieri Bel-

lettieri e Braia, l’assessore Dina Sileo, nel ricordare Giulia Cecchettin, ha chiesto qualche momento di “rumore” da parte dell’intera Assise regionale. Intervenuti nel dibattito oltre al presidente dell’Assemblea Cicala che ha ricordato l’apposizione della targa 1522 nello spazio antistante il palazzo del Consiglio regionale, i consiglieri Vizziello, Zullino, Leone e Cifarelli.


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martedì 28 novembre 2023 www.lecronache.info

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L’avvocato: «Declassata l’Avvocatura ad Ufficio Speciale della Presidenza diretto da un qualsiasi dirigente amministrativo. Ora bisognerà ricominciare tutto da capo»

Avvocatura regionale, Salierno: «La decisione del Consiglio di Stato giusta e prevedibile» Basilicata 24 ore

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venerdì 24 novembre 2023 www.lecronache.info

Regolamento sull’ordinamento amministrativo da rivedere Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso degli avvocati dipendenti: il

Autonomia e indipendenza dell’Avvocatura regionale: Busciolano non può fare il capo U

n Capo di Gabinet- ne delle attività legali, per to del president e un periodo non superiore della Regione a ca- a 2 anni». po anche dell’avvocatura A fine anno, sempre nel regionale è elemento che 2021, le modifiche: dispogià a colpo d’occhio si sto che, «diversamente dapresta ad apparire come gli altri Uffici Speciali», difforme in relazione alla l’organo di vertice delnecessari a autonomi a ed l’Avvoca tura regionale indipendenza di cui deve non avesse più grado e godere l’Ufficio di avvo- funzioni di dirigente e, tra le altre cose, che pur “nel catura. Alla Regione Basilicata , rispetto dell’auton omia Michele Busciolan o non professionale degli avvopuò ricoprire entrambi i cati e dei compiti spettand ll’A di t ò ti l ti li L

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__L’edizione di Cronache del 24 novembre

on avrei commentato la recente decisione del Consiglio di Stato che in riforma della sentenza non definitiva del TAR Basilicata , critica il Regolamento adottato dalla Giunta regionale che ha “declassato” l’Avvocatura ad Ufficio Speciale della Presidenza diretto non da un Dirigente Avvocato ma da un qualsiasi Dirigente amministrativo, se non fosse stato pubblicato il commento della CGIL-FP che merita più di qual-

che precisazione» afferma in una nota l’avvocato Adeltina Salierno. «Premetto che l’Avvocatura pubblica e chi la dirige, rappresenta una funzione di garanzia per i cittadini, e non per altri. - prosegue Salierno - Funzione imparziale, a difesa degli interessi della pubblica amministrazione, di rango particolarissimo e “non subalterna” alla politica». «Infatti, mentre ogni dipendente pubblico è assoggettato a vincoli

di gerarchia, così non è per l’Avvocato pubblico. - continua l’avvocato Salierno - Questa caratteristica esige una particolare selezione nel reclutamento e la persistenza delle caratteristiche costitutive della fiducia professionale. A tal proposito, il pronunciamento del Consiglio di Stato è inequivocabile: la figura dell’Avvocato coordinatore – reso precario nella durata dell’incarico e ridimensionato nei poteri di coordinamento e gestione necessari al regolare funzionamento di un’Avvocatura autonoma – di fatto, è stata “ricondotta nel novero degli incarichi fiduciari e, quindi, nel contesto organizzativo del c.d. spoils system”. In definitiva, non si poteva fare». «La Regione Basilicata non ha però Dirigenti Avvocati, e la sua Direzione, o Coordinamento, in passato, era stata affidata a Dirigenti amministrativi. - spiega la nota - In realtà, questa Giunta, aveva avuto il merito di sopperire a tale vulnus, bandendo un apposito avviso pubblico per la ricerca di un Dirigente Avvocato a tempo determinato».

«Probabilmente per il tempo (tre anni) ritenuto adeguato a svolgere un vero e proprio concorso pubblico. - continua Salierno - Il concorso pubblico è la strada maestra per reclutare i Dirigenti (avvocati e non). Sta di fatto, che la procedura per la selezione di un Dirigente Avvocato si è realmente svolta. E si è anche conclusa con un vincitore (vincitrice)». «Evidentemente questo esito non era gradito alla Giunta regionale che ha revocato l’intera procedura. Probabilmente perché la “Dirigenza” della vincitrice non era abbastanza fiduciaria e per tale risultato si è addirittura cambiato il Regolamento, eliminando del tutto il Dirigente Avvocato. - continua Salierno - Così depotenziando e declassando una importante struttura a semplice Ufficio, mettendola sotto la direzione di ben due dirigenti amministrativi di altri Uffici». «Forse era quello il momento che il sindacato facesse sentire la sua voce. Ora bisogna ricominciare da capo. Alla ricerca del Dirigente perduto» conclude Adeltina Salierno.


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martedì 28 novembre 2023 www.lecronache.info

Durante l’Assemblea sono stati eletti i nuovi rappresentanti per il quadriennio 2023-27. Nominata vicepresidente Laura Tosto di Datacontact

Confindustria Basilicata, eletto il nuovo presidente dei Servizi Innovativi: è Lioy

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__Lioy e Tosto. Nella foto accanto, l’Assemblea servizi Innovativi

nche le imprese del vasto e sempre più avanzato mondo dei servizi innovativi hanno proceduto al rinnovo dei propri organi di rappresentanza all’interno di Confindustria Basilicata per il quadriennio 2023/2027. L’Assemblea della sezione Informatica, Servizi Innovativi e Tecnologici ha eletto alla carica di presidente Vincenzo Lioy di Telecom Italia. A ricoprire la carica di vicepresidente sarà, invece, Laura Tosto di Datacontact, azienda operativa nei settori del contact center in outsourcing, delle ricer-

che di mercato e della comunicazione multimediale. Componenti del Consiglio direttivo sono: Giuseppe Cannavale (Alida), Antonella D’Ercole (Lucana Sistemi), Giannemilio Esposito (Publisys), Massimo Galante (Applica), Antonio Imbrogno (Meridiana Italia), Giovanni Pelazzi (Argenta Soa) e Giovanni Pergola (Infosfera). «Il settore dei servizi innovativi - ha dichiarato il neo presidente Lioy - ha conosciuto una forte accelerazione negli ultimi anni. Anche sul territorio le imprese innovative si sono dimostrate partico-

larmente dinamiche, crescendo in numero e qualità. L’ulteriore transizione verso la piena digitalizzazione, spinta anche dal Pnrr e dall’auspicato piano Industria 5.0, rappresenta un ulteriore, forte stimolo alla crescita. L’impegno della presidenza conclude Lioy - è lavorare in squadra con tutto il consiglio direttivo, facendo leva su tutte le competenze delle specifiche realtà che compongono la sezione, per cogliere al meglio le grandi opportunità connesse alle profonde trasformazioni in atto».

L’iniziativa dei Sindacati prevista venerdì «per lanciare un grido d’allarme sul futuro lucano e dell’intero Sud» chiedendo «un cambio di passo alle politiche regionali e nazionali»

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Sciopero Cgil e Uil in Basilicata: tutto pronto per il presidio a Potenza contro la manovra del Governo

stato indetto per venerdì 1 dicembre lo sciopero generale nazionale di Cgil e Uil nelle regioni del Sud nell’ambito della mobilitazione “Adesso basta!” partita il 17 novembre in tutta Italia. Lo sciopero è di otto ore o per l’intero turno di lavoro. I sindacati regionali hanno organizzato un presidio alle 10 in piazza Prefettura a Potenza. Lo hanno annunciato ieri in conferenza stampa, davanti alla sede del Palazzo della Regione Basilicata, nel capoluogo lucano, i segretari generali Cgil e Uil Basilicata, Fernando Mega e Vincenzo Tortorelli. Aprirà la manifestazione dell’1 dicembre, alla quale prenderanno la parola delegate e delegati, il segretario generale Cgil Basilicata Fernando Mega, mentre concluderà il segretario generale nazionale Uil Pensionati Carmelo Barbagallo. Dopo lo sciopero dello scorso 17 novembre con le manifestazioni di Potenza e di Matera, Cgil e Uil Basilicata ritornano in piazza per chiedere l’aumento dei salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. La protesta riguarda anche le questioni regionali: dalla crisi della sanità lucana alla crescita della povertà fino all’inadeguatezza delle politiche sociali, del lavo-

__Tortorelli e Mega

ro, industriali ed energetiche messe in campo dal governo regionale. «Dopo gli attivi unitari e le assemblee che si sono svolte sul territorio regionale – ha spiegato Tortorelli - scioperiamo contro una manovra finanziaria che non risponde ai bisogni reali del Paese, delle lavoratori e lavoratrici. A ciò si aggiungono le questioni regionali con le nostre proposte che porteremo in piazza Prefettura il primo dicembre. È la piazza del 1 maggio, dove abbiamo difeso e difendiamo la Costituzione, la democrazia, in questa fase delicata in cui viene messo in discussione il diritto allo sciopero e il ruolo del sindacato. Abbiamo scelto la sede della Regione Basilicata per mandare un messaggio al presidente Bardi di non stare troppo con la testa alle candidature per le prossime elezioni e di pensare ai pro-

blemi reali dei lucani. Uno su tutti il dimensionamento scolastico: in tre anni in Basilicata passeremo da 102 istituti scolastici a 80, una scuola su 4 rischia di chiudere. Altre Regioni, dove l’incidenza è minore, hanno deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale, mentre questa giunta regionale non ha fatto nulla. E poi il tema dello sviluppo mancato – ha concluso Tortorelli – a cui vogliamo guardare con gli occhi della speranza raccogliendo l’appello della Caritas a dedicare più attenzione e impegno alla povertà e al disagio sociale. Per questo facciamo appello alla comunità lucana a partecipare a questa iniziativa di Cgil e Uil che mette al centro gli interessi di tutti e tutte». Ha aggiunto Mega: «I dati Istat, non quelli di Cgil e Uil, ci dicono che in Basilicata ci sono 23.000 giovani in

meno, il 16,8% in meno negli ultimi 10 anni. Alla vigilia della campagna elettorale vogliamo consegnare questo elemento di riflessione alla politica tutta, non solo alla classe dirigente regionale uscente. A questo dato drammatico si aggiunge quello Agenas, che pone la nostra regione all’ultimo posto per il servizio sanitario pubblico, e la deindustrializzazione dell’area industriale più grande della Basilicata, l’area industriale di Melfi, rispetto alla quale continuiamo a registrare il silenzio assordante delle istituzioni regionali. Se a tutto questo sommiamo le scelte del governo centrale, dall’autonomia differenziata al dimensionamento scolastico, che mina il diritto allo studio, il messaggio che come Cgil e Uil mandiamo davanti alla sede della Regione Basilicata è un grido di allarme rispetto al futuro di questa regione. Il governo regionale – ha concluso Mega – la smetta con la narrazione e prenda atto dei dati drammatici di questa regione per costruire un nuovo futuro per la Basilicata hub energetico: a partire dalla svolta produttiva di Stellansi si rilanci il tessuto produttivo di questa regione guardando ai tanti giovani che lasciano la nostra terra perché qui non trovano prospettive. Serve una inversione di tendenza. Bisogna cambiare il paradigma e pensare a un modello di sviluppo che traguardi le nuove generazioni».


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Basilicata 24 ore

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Bollettino Camera di Commercio: i contratti si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 73% nelle imprese con meno di 50 dipendenti

Novembre, previste 2 mila e 500 nuove assunzioni sul mercato del lavoro lucano

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n Basilicata a novembre saranno programmate 2.610 nuove assunzioni, un dato in aumento di 310 unità rispetto all’analogo mese del 2022. Le assunzioni si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 73% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. È quanto rivela il nuovo bollettino mensile di Excelsior Informa, redatto da Anpal (Agenzia Nazionale per le politiche Attive del Lavoro) e dalle Camere di commercio su indicazione delle stesse aziende. Nel 21% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 79% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Per il 13% sono destinate a dirigenti, specialisti e tecnici: una quota lontana dalla media nazionale (19%). Poco più di un’assunzione su quattro (28%) interesserà giovani con meno di 30 anni, e per una quota pari al 16% le imprese prevedono di assumere personale immigrato; il 9% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. Le due categorie professionali più richieste concentreranno il 51% delle entrate complessive previste: operai specializzati e conduttori di impianti (39%), professioni commerciali e dei servizi 22%.


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MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 202 23 07:00

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QUA LA ZAMPA

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PILLOLE IN FARMACIA

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NEWS DELLA NOTTE

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Basilicata 24 ore

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La triste vicenda in un piccolo paese della provincia di Potenza: per l’accusa ha costretto la nipote 13enne ad un «rapporto sessuale completo»

Violenza sessuale in famiglia: in carcere zio di soli 18 anni

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busi sessuali perpetrati in ambito familiare: un 18enne S.T. è stato arrestato, e trasferito in carcere, perché gravemente indiziato di violenza sessuale in danno della nipote di 13 anni. Ad eseguire, su disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale di Potenza, l’ordinanza cautelare emessa dal Gip, personale della Squadra Mobile del capoluogo. Lo scorso mese di ottobre, in un piccolo centro in provincia di Potenza, secondo la ricostruzione fatta da inquirenti ed investigatori, il 18enne approfittando di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la privata difesa, avrebbe costretto la nipote 13enne a subire «un rapporto sessuale completo». L’indagine, come ha spiegato il Procuratore distrettuale Francesco Cur-

MATERA, ALBANESE QUASI INVESTE I POLIZIOTTI

Tentato omicidio plurimo: 8 anni e mezzo di carcere cio, ha preso avvio a seguito della ricezione, da parte della Procura, di una nota inviata dai Servizi Sociali del comune di residenza della minore in cui si dava conto delle segnalazioni inviate dalle insegnanti che avevano raccolto le confidenze della ragazza. Ricevuta la notizia di reato, «sono immediatamente iniziate le necessarie attività investigative, coor-

__Il Procuratore distrettuale Curcio

dinate da questa Procura e affidate alla Squadra Mobile: in pochi giorni sono state escusse le professoresse con le quali la minore si era confidata, nonché la madre della stessa, un’amica della donna, e, in audizione protetta, la compagna di banco della vittima mentre quest'ultima è stata ascoltata, sempre in modalità protetta, direttamente dal Sostituto Procuratore titolare del fascicolo». Fermo restando il principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza nei confronti dell’indagato, l’accusa ha inteso sottolineare come «il grave quadro indiziario finora raccolto abbia determinato l’adozione del provvedimento cautelare» della restrizione del 18enne in regime carcerario.

Controlli intensificati dai Carabinieri della Compagnia di Viggiano

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Multe per 7mila e 865 euro

Carabinieri della Compagnia di Viggiano hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati, con particolare riferimento al sempre più dilagante fenomeno dello spaccio e consumo di sostanze stupefacenti specie nei luoghi di ritrovo dei giovani, tra cui anche minorenni. Le pattuglie dell’Arma impegnate nella specifica attività, anche attraverso posti di controllo dislocati lungo le vie del centro dei comuni ricadenti nella giurisdizione della Compagnia, hanno effettuato numerose verifiche sui conducenti di auto e nei luoghi

di aggregazione di persone. Al termine dei controlli 2 sono state le persone denunciate per violazione al codice della strada, in particolare un 36enne che sorpreso alla guida della sua auto in evidente stato di alterazione psicofisica ha rifiutato di sottoporsi agli esami strumentali per verificare l’eventuale assunzione di stupefacenti, incorrendo nella violazione dell’art. 187 comma 8 per cui gli veniva ritirata la patente di guida, ed 1 minorenne sorpreso al volante di un’auto senza mai aver conseguito il documento di guida. In entrambi i casi, oltre la denuncia, sono stati sequestrati i due veicoli. Segnalati, inoltre, 3 giovani alla Prefettura di Potenza in quanto trovati in possesso, in distinte occasioni, di hashish ai fini personali per un quantitativo totale di 16 grammi. In tutto sono state controllate 65 auto ed identificate 82 persone, elevate 23 contravvenzioni al Codice della Strada, per un importo complessivo di 7mila e 865 euro, e ritirate 4 patenti.

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a gang albanese dell’Audi A6: confermata la condanna a 8 anni e 6 mesi di reclusione per il classe ‘83 Cami Qerim. Il settembre dello scorso anno, la Corte di appello di Potenza aveva confermato la sentenza emesse nel 2021 dal Gup del Tribunale di Matera che, per scelta del rito abbreviato, applicò la riduzione della pena di un terzo. La Cassazione ha respinto il riscorso e confermato il verdetto di condanna. I reati contestati a Cami Qerim, quelli di resistenza a pubblico ufficiale, tentato omicidio plurimo aggravato e lesioni personali plurime aggravate. Il 22 dicembre del 2022, un ordinario controllo pomeridiano su strada, si trasformò per gli agenti della Polizia di Matera in un inseguimento «altamente pericoloso». L’auto, una Audi A6, di cui, una settimana prima ed in provincia di Frosinone, era stato denunciato il furto, fu rintracciata mentre percorreva via dei Normanni. Quando il conducente albanese si accorse della Polizia spinse «bruscamente» sull’acceleratore e, giunto presso la rotonda di via Dante, la imboccò contromano, rischiando di impattare contro le vetture che percorrevano la strada in senso inverso. Dopo avere temporaneamente moderato l’andatura, l’Audi venne affiancata dalla Volante che, però, non esitò, a quel punto, «a speronare per cercare, subito dopo, di allontanarsi a forte velocità». La Audi A6 incontrò, di lì a poco, altra pattuglia della Polizia, i cui componenti «scesi dal mezzo di servizio e postisi, paletta in mano, sul ciglio destro della carreggiata, intimarono l’alt all’imputato, il quale, di rimando, dopo avere, per una frazione di secondo, rallentato, accelerò nuovamente a tutto gas indirizzando l’auto verso i poliziotti, con il chiaro intento di travolgerli». Gli agenti riuscirono ad evitare l’impatto frontale, ma il primo dei due venne, comunque, colpito dalla carrozzeria dell’auto alle gambe, mentre le ruote di sinistra gli calpestarono il piede destro. Non solo. I due agenti esplosero, con le pistole di ordinanza, alcuni colpi, diretti in aria e, quindi, all’indirizzo dell’automobile guidata da Cami Qerim che, ciò nonostante, proseguì la marcia sino ad impattare contro la Renault Scénic a bordo della quale altro poliziotto, libero dal servizio, viaggiava insieme ai propri familiari. Per la difesa dell’albanese, Cami Qerim voleva solo sottrarsi al controllo, ma non aveva intenzioni omicidiarie. Di diverso parere la Cassazione. Con «atteggiamento psicologico di sostanziale indifferenza», l’albanese pur di raggiungere lo scopo che si era prefissato, sottrarsi «a qualunque costo all’identificazione», non ha esitato ad «attentare alla vita delle persone, inscenando un rocambolesco conato di fuga, conscio che, così facendo, avrebbe potuto cagionare la morte delle vittime». Per questi ed altri motivi, ricorso dichiarato inammissibile e condanna a 8 anni e mezzo di reclusione confermata. FERMOL


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Basilicata 24 ore

martedì 28 novembre 2023 www.lecronache.info

Si è tenuta in Prefettura alla presenza dei massimi vertici politici e militari operanti in Basilicata

La Conferenza delle autorità di pubblica sicurezza: «Meno delitti e più stupefacenti»

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__Un momento del Tavolo e sotto la tabella dei reati

resieduta dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro, si è svolta ieri mattina, nei Saloni di Rappresentanza del Palazzo del Governo, la Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza per analizzare ed approfondire collegialmente la stato di salute dell’ordine e della sicurezza pubblica in Basilicata. Inquadrata nel più ampio contesto della delega conferita dal Ministro dell’Interno ai Prefetti dei capoluoghi di regione per assicurare una migliore funzionalità dei servizi di ordine e sicurezza pubblica a livello regionale, la Conferenza Regionale della Basilicata ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Vito Bardi, del Prefetto di Matera Sante Copponi, del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello Armando D’Alterio, dei Procuratori della Repubblica di Potenza Francesco Curcio e di Lagonegro Gianfranco Donadio, del Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, del Presidente di ANCI Basilicata Andrea Bernardo, del Vicesindaco di Potenza Michele Napoli, dell’Assessore al Comune di Matera Giuseppe Di Gilio, oltre ai vertici regionali e provinciali delle Forze di Polizia e della Sezione Operativa della DIA di Potenza.

Circa l’andamento della delittuosità in Basilicata nell’ultimo quinquennio, è emerso che alla fine del 2022, il totale complessivo dei reati in regione ha segnato una flessione del 10,4% rispetto al 2021 e del - 14,2% rispetto al 2019, anno pre-pandemia considerato tecnicamente l’anno di benchmarck. Analoga sensibile flessione si registra nei primi dieci mesi dell’anno corrente, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Registra, invece – ha precisato Prefetto -, un aumento nel corso dei primi dieci mesi di quest’anno la voce dei reati legati al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, pari ad un + 37,6% regionale, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Il fenomeno è più marcato nel potentino, ove oltretutto l’aumento percentuale si accompagna all’abbassamento del livello d’età dei consumatori». Le rilevazione del Nucleo Operativo Tossicodipendenze - N.O.T. della Prefettura del capoluogo di regione hanno evidenziato, infatti, che, di tutte le segnalazioni pervenute nel 2022 dalle Forze di Polizia di detenzione di stupefacenti per uso personale, il 47% ha riguardato la fascia d’età fino a 22 anni, percentuale salita al 51% per l’anno 2023. «Il tema del consumo degli stupefacenti è stretta-

mente connesso al più ampio problema del disagio giovanile, su cui la Prefettura di Potenza ha insediato, mesi fa, uno specifico Tavolo, con Istituzioni, associazioni di categoria e società civile con l’obiettivo di mettere in campo azioni corali, volte a fronteggiare tutti insieme il disagio vissuto dai nostri ragazzi, particolarmente aggravato dalla pandemia», ha osservato il Prefetto di Potenza. La riunione è, quindi, proseguita con una approfondita analisi della criminalità organizzata lucana e dei suoi profili evolutivi, tenendo conto delle differenti peculiarità geografiche ed economiche della regione fra le zone territoriali costiere, a forte vocazione agricola e turistica (in particolare, la fascia Jonica della provincia di Matera), e quelle dell’entroterra (l’hinterland potentino, l’area del vulture-melfese e l’Area Sud occidentale del lagonegrese), contrassegnate da frammentate realtà urbane. I partecipanti al Consesso regionale hanno unanimemente convenuto sulla necessità di consolidare ulteriormente le profonde sinergie, nel rispetto delle competenze di ognuno, per ottimizzare l’efficacia delle azioni finalizzate al comune obiettivo del contrasto alla criminalità organizzata. In particolare, di fronte ad una maggiore capacità penetrativa della criminalità organizzata nel tessuto dell’economia legale, è stata sottolineata l’importanza strategica del rafforzamento del sistema prevenzionistico di natura amministrativa, rappresentato dallo strumento prefettizio delle informazioni antimafia, con il potenziamento dell’azione istruttoria dei Gruppi Interforze Antimafia istituiti presso le Prefetture. Convenendo sulla opportunità di arrivare a breve alla sottoscrizione di accordi di collaborazione tra Prefetture ed Uffici giudiziari, per prevedere e regolamentare un efficace circuito comunicativo, il Prefetto Campanaro ha ricordato che, dal 1° gennaio 2022 ad oggi, sono state complessivamente adottate 50 tra comunicazioni e informazioni interdittive antimafia (rispettivamente, 39 in provincia di Potenza e 11 in quella materana), di cui 22 (rispettivamente, 17 e 5) nei primi dieci mesi del 2023. «In Basilicata, sussiste un elevato rischio di compromissione del tessuto sociale, economico edistituzionale, come hanno dimostrato le numerose operazione di Polizia Giudiziaria degli ultimi due anni» ha dichiarato in conclusione il Prefetto.


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Il Dg dell’Aor “San Carlo” Spera si congratula per il contributo della professionista in servizio a Potenza intervenuta al convegno internazionale «per nuove traiettorie di insegnamento»

Expo Training, la logopedista Grenci illustra le affinità cerebrali tra dislessici e nativi digitali

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l funzionamento cerebrale delle persone dislessiche è molto simile a quello dei nativi digitali e questo potrebbe aprire una nuova modalità di insegnamento nelle scuole connessa, dunque, ad una più definita capacità di apprendimento. Gli studi di neuroscienze al centro del libro e della relazione di Rossella Grenci, logopedista in servizio nell'ospedale “San Carlo” di Potenza, al Convegno organizzato a Milano in occasione della dodicesima edizione di Expo Training 2023, confermano che l’adattamento alla nuova tecnologia ha creato nuove connessioni cerebrali, tanto che è stata riscontrata una maggiore attivazione dell’emisfero destro in quelli che «definiamo i nativi digitali, andando così a manifestare molte affinità con il funzionamento del cervello dei dislessici». Il direttore generale dell'Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza Giuseppe Spera, nel comunicare la partecipazione della professionista della Azienda ad uno dei più significativi convegni partecipato da operatori nazionali ed internazionali del settore della formazione, della formazione profes-

__Un momento del dibattito

sionale e dei servizi, si congratula «per l'importante contributo apportato nel decisivo processo di innovare alcuni percorsi formativi scolastici, nell'ottica di un rinnovamento complessivo che tenga conto dell'importanza del progresso tecnologico e degli innegabili benefici di un apprendimento più olistico e multimediale, oltre che multisensoriale». «Il pensiero dislessico è prevalen-

temente visuo-spaziale -afferma la dottoressa Grenci- e, quindi, ha delle caratteristiche tali che i neuroscienziati americani negli ultimi cinquant’anni hanno potuto evidenziare delle 'anomalie' o comunque delle differenze nel modo in cui si attivano i due emisferi, con una prevalenza di quello destro. Se i dislessici ancora non trovano spazio nella scuola italiana riguardo alle loro modalità di apprendimento è

perché si ignorano queste ricerche, così come si ignora che essere nativi digitali non significa essere per forza al passo con la tecnologia ed essere in grado di utilizzarla, ma essere abituati a gestire le informazioni in modo del tutto peculiare. E se dalla tecnologia non si torna più indietro - conclude la logopedista Grenci- la sfida dei dislessici in questo millennio è quella di indicarci un nuovo modo di fare scuola».

Il sindaco Cervellino: «Attività messe in campo da circa 6 mesi, con l’associazione “Spazio Giovani”, che riscuote molto successo»

Genzano, proseguono i servizi di pasto a domicilio, ritiro dei farmaci, infermiere di comunità

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__Cervellino

al comune di Genzano di Lucania il sindaco Viviana Cervellino tiene a «ricordare ai concittadini i servizi disponibili per gli anziani e per chi ne avesse bisogno e i riferimenti telefonici». Il Comune difatti già da sei mesi circa ha reso disponibili una serie di servizi per le persone di età avanzata o per quanti hanno problemi di deambulazione. I servizi offerti riguardano pasti a domicilio, ri-

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tiro dei farmaci presso la farmacia distrettuale, l’Infermiere di comunità o il disbrigo di piccole pratiche quotidiane. Per avere informazioni in merito è a disposizione dei cittadini uno specifico numero telefonico, il 3792576719. Raggiunta da Cronache, il sindaco così spiega: «Questi servizi sono attivi da circa 6 mesi, ed ho voluto riproporli via social anche perché molti figli o nipoti dei nostri anziani, che non vivono qui, attraverso la piazza virtuale possono prenderne visione. Il tutto è possibile attraverso delle risorse del Fondo Sociale con il quale abbiamo affidato all’Associazione “Spazio Giovani”, che è una associazione che fa parte dei servizi dell’Ambito Sociale, la gestione di queste attività». Entra così nel dettaglio Cervellino: «Il pasto a domicilio per gli anziani è in collaborazione con il gestore della mensa scolastica, pertanto i richiedenti possono ricevere il pasto caldo direttamente a casa ed il costo viene poi calibrato in base alla situazione reddituale del richiedente. Un altro servizio riguarda il ritiro di medicinali presso la farmacia ospedaliera, sempre per gli anziani, per chi ha problemi di deambulazione o non ha possibilità di raggiungere la farmacia autonomamente. Infine c’è il servizio dell’Infermiere di comunità: all’interno dell’Associazione “Spazio Giovani” c’è infatti un infermiere che a titolo volontario, fa visita agli anziani

che lo richiedono, per fare un’assistenza domiciliare lieve, quindi parliamo di misurazione di glicemia o della pressione, e così via. Accompagnato a questi servizi, i volontari aiutano anche chi lo richiede, sempre tra gli anziani o persone sole che non riescono in autonomia, a sbrigare servizi all’Ufficio postale ad esempio». Come dicevamo, un servizio che il Comune ha attivato già da diversi mesi e che il sindaco commenta con positività, in quanto «sono già molte le richieste e gli utenti che ne usufruiscono, ma è sempre bene renderlo nuovamente noto, anche perché si raggiungono sempre nuovi utenti». L’innalzamento dell’età media, accompagnato da un aumento dei rischi di essere affetti da forme di disabilità e malattie croniche, pone le Amministrazioni nell’ottica di assumere una nuova attenzionealla problematica dell’invecchiamento e, in particolare a chi abita da solo. Vivere in casa propria la vecchiaia è quanto si auspica gran parte degli italiani, legati ai ricordi della famiglia e di una intera vita, ma spesso subentrano le difficoltà concrete della vita quotidiana, che diventano veri e propri ostacoli quando non si è in grado di farsene carico da soli. Ecco allora che iniziative come questa di Genzano di Lucania, diventano preziosi ausili, anche per combattere l’isolamento delle persone anziane. EMACAL


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Potenza

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POTENZA La quinta variazione di bilancio bloccata dalle “frizioni” in maggioranza che fa saltare il numero legale dopo estenuanti riunioni

In un Consiglio comunale continuamente sospeso la maggioranza perde i numeri La mancata approvazione del provvedimento, fa perdere le staffe a Guarente che se la prende con l’opposizione in diretta streaming

DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Se dovessimo sintetizzare con una sola parola, il Consiglio comunale che si è tenuto ieri mattina presso la sede di via Nazario Sauro, questa parola sarebbe: attesa. Una giornata in attesa, “sospesi” tra il fare e il non fare. “Sospensione”, infatti, è la parola che, insieme a “perentorio”, è stata maggiormente utilizzata nell’ultima seduta consiliare. ELEZIONE UFFICIO DI PRESIDENZA: ENNESIMA FUMATA NERA Il Consiglio comunale è iniziato con la votazione per eleggere l’Ufficio di Presidenza, così come accade ormai da quasi due anni. Una votazione che, superfluo anche sottolinearlo, si è conclusa con un “nulla di fatto”. È però proprio sulla necessità di dare all’Assise un Ufficio di presidenza regolarmente eletto che si erano soffermati i consiglieri Cannizzaro e Di Giuseppe della maggioranza e Telesca dell’opposizone, tanto da non ritirare la “scheda elettorale” per spronare tutti i membri del Consiglio a trovare un nome che accontentasse tutti e ricoprisse legittimamente il ruolo. Come poteva essere facile intuire, l’accordo non si è trovato, anche perchè pare che non ci sia stata nemmeno l’occasione per trovarlo. Il sindaco ha organizzato un incontro qualche giorno fa al quale però hanno partecipato soltanto 6 consiglieri su 31. Questo afferma il consigliere Di Giuseppe interve-

nedo in Aula e aggiunge: «Pensavo ci fosse maggiore senso di responsabilità per le Istituzioni. Prendiamo atto che la figura del presidente, assente da due anni, non è poi così importante per l’Assise e andiamo avanti così fino a fine consiliatura con presidente Rocco Bernabei anche se non legittimamente eletto dal Consiglio». Su 26 votanti, 7 sono le schede bianche, 17 le nulle, un voto per Bernabei ed uno per Falconeri. INTITOLAZIONE LUOGO DEL CENTRO STORICO AD ELISA CLAPS Il consigliere comunale Falotico ha presentato, così come abbiamo anticipato da queste colonne, un Ordine del giorno in merito all’intitolazione di una strada o piazza principale del centro storico ad Elisa Claps. «Siamo Istituzione pubblica e in quanto rappresentativa della Comunità abbiamo il dovere di attivare ogni iniziativa capace di far crescere in modo concreto la cultura della non violenza, della non indifferenza, di un fiore bianco che profuma di legalità. E sia chiaro l’intitolazione a lei di una strada o piazza principale del Centro storico della Città di Potenza è un atto doveroso e non riparatorio» afferma Falotico motivando la sua proposta e ricordando la tragica scomparsa della 16enne il 12 settembre 1993. «Questa Assise, oltre che prendere atto del comune sentire e senza indulgere in alcuna forma privatistica di interpretazione, ha il mandato di chiedere l’impegno

della Giunta comunale a fare tutto quanto in suo potere perché sia restituita a questa cittadinanza la certezza di essere in una casa comune, di riconoscersi e ritrovare elementi di fiduciosa condivisione» conclude Falotico. La proposta ha trovato l’unanimità dell’Assise, così come ha trovato l’unanimità dell’Assise la proposta di Forza Italia di mettere in campo una serie di azioni volte a sensibilizzare i giovani e la cittadinanza tutta a contrastare il triste fenomeno della violenza di genere. LA QUINTA VARIAZIONE DI BILANCIO Discussi i primi 4 punti, iniziano i problemi. Dopo la prima ora trascorsa senza intoppi, sulla discussione della “quinta variazione di bilancio”, l’Assise sprofonda in un’impasse dal quale non ne uscirà più. La variazione deve essere approvata entro il termine “perentorio” del 30 novembre ma pare che per alcuni consiglieri di maggioranza il termine “pe-

rentorio” fosse ieri. Non si poteva attendere oltre, secondo alcuni esponenti dell’Amministrazione Guarente. Chiesta la prima sospensione per far sì che la II Commissione consiliare si riunisse e discutesse l’importante provvedimento che non è stato possibile approfondire e discutere nei giorni scorsi. La quinta variazione di bilancio contiene importanti fondi da appostare per garantire alcuni servizi importanti per la città. Tra i vari fondi vi è anche quello di 360 mila euro sull’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, da spostare al 2024. Una scelta discutibile considerato il fatto che il servizio garantito per il 2023 non copre tutto il monte ore stabilito. Su questo punto i consiglieri di opposizione sono irremovibili: non è possibile togliere altri fondi ad un servizio così importante per gli studenti in difficoltà della città. Dopo ore di riunioni, attese, rimpalli e dopo aver ascoltato i dirigenti interessati, l’opposizione avanza una proposta che sembrerebbe essere accettata anche dalla maggioranza: tramite un emendamrento redatto con l’avvallo della 4 commissione consiliare si era trovato il modo di utilizzare una parte di questi 360 mila euro anche nel 2023. Tutto sembrava essersi sistemato quando la maggioranza si accorge di non avere i numeri per approvare la variazione. Il sindaco chiede l’ennesima sospensione, al termine della quale l’opposizione non è presente e la maggioranza si ritrova in 16, un numero non suufficiente a continuare.

Le frizioni all’interno della maggioranza sembrano essere sempre più evidenti. Pre che un membro della compagine che sostiene Guarente se ne sia andata poco prima dell’approvazione con l’intenzione di mandare tutto a monte. Se questo fosse vero, continuerebbe a prevalere “il gioco di potere” al benessere della città. Intanto va in fumo, almeno per il momento, una variazione di bilancio poderosa, 4 milioni di euro circa fermi al palo. LO “SPROLOQUIO” DI GUARENTE A tutto questo “teatrino” il sindaco Guarente non ci sta e prende la parola a Consiglio comunale concluso per “inveire” contro i consiglieri di minoranza che replicano: «La variazione di bilancio da 4milioni e 4 non passa, l'Amministrazione Guarente è al capolinea». «Vorrei condividere il mio rammarico e la “miseria umana” di chi antepone una becera battaglia politica agli interessi della città. Siamo qui da stamattina, sono quasi 14 ore, per provare a portare a casa un risultato per la comunità, quello dell’assistenza ai disabili. Giunti ad una soluzione, la minoranza rimane fuori dall’Aula, come sempre fa quando si rende conto che la maggioranza non ha i numeri, e non garantisce il numero legale. È vergognoso» afferma il sindaco in Aula e in diretta streaming. Con un linguaggio poco consono ad un sindaco, Mario Guarente se l’è presa con le persone sbagliate, È proprio sicuro che i consiglieri di maggioranza non abbiano nessuna colpa?


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Provincia

martedì 28 novembre 2023 www.lecronache.info

Il primo cittadino Ezio Di Carlo, al suo quinto mandato, racconta con amarezza quanto accaduto in questi mesi

Balvano, il caso dell’auto del sindaco sfregiata per 4 volte : «Ho sporto denuncia ai Carabinieri» A

l suo quinto mandato da sindaco di Balvano, Ezio Di Carlo può dire di conoscere bene il tessuto sociale della sua comunità. L’ha vissuta negli anni, ne ha visto le evoluzioni, i cambiamenti, ha seguito intere generazioni crescere e diventare gli uomini e le donne cittadini di questo paese. Il sindaco, che è anche medico, purtroppo da diversi mesi però, si trova a dover affrontare spiacevoli situazioni e in occasione di un ultimo accadimento, ha deciso di rendere pubblico quanto gli sta succedendo: «Purtroppo dopo la quarta macchina sfregiata, graffiata profondamente e di proposito con un chiodo o una chiave, ho dovuto sporgere denuncia, presso la Caserma dei Carabinieri di Balvano. È diventata - evidenzia il primo cittadino - una vera e propria persecuzione per me e come se non bastasse anche per qualche familiare. I fatti sono accaduti sempre in Balvano. Ad oggi il danno va oltre gli 8.000 euro perché purtroppo oltre alle fiancate, lo stesso sfregio è stato fatto anche ai fari. Per tutto questo al momento ci sono solo degli indizi, però come ben sapete più indizi faranno una prova». A Cronache il sindaco, spiega: «Purtroppo sono episodi che stanno succedendo da tanto tempo e non solo a me personalmente, ma anche un mio congiunto. Non posso rivelare molto, perché ho sporto denuncia e i militari dell’Arma dei Carabinieri lavoreranno per far luce su questi ed altri episodi. Sono state già tre le macchine che mi sono state rovinate, si tratta di autovetture a noleggio, non di mia proprietà e con quest’ul-

__Di Carlo e alcune immagini dell’auto sfregiata

timo accadimento siamo arrivati a 4 veicoli sfregiati». In merito alle occasioni in cui tali avvenimenti sono accaduti, il sindaco aggiunge: «Per giunta l’ultima volta mi è stata graffiata l’auto la sera in cui eravamo impegnati nella manifestazione contro la violenza sulle donne, sabato scorso. Io ero dentro con gli altri partecipanti e in quel frangente è stato commesso questo nuovo atto». Per quanto concerne invece i luoghi, Di Carlo asserisce che «quest’ultima volta la vettura era parcheggiata in via Giovanni Paolo II, dinanzi all’ex Casa Comunale, mentre altre volte tali eventi si sono verificati quando la macchina era parcheggiata davanti all’attuale Municipio. I miei orari sono noti». Come dicevamo in apertura Ezio Di Carlo è un sindaco longevo nel panorama politico locale, fu eletto già nel 1980 divenendo, suo malgrado, uno dei “sindaci della prima ora”,

ovvero quei Primi cittadini che si trovarono a fronteggiare l’emergenza del terremoto dell’80 e per quanto lo riguarda il suo ruolo fu duplice, da sindaco e da medico al servizio della comunità. Ma Di Carlo è anche scrittore, poeta e pittore, autore di 11 pubblicazioni e di oltre

600 tele. Si ricandidò alla guida di Balvano nel 1985 e poi nel 1990. Propostosi sindaco, dopo una parentesi, nel 2021 è stato nuovamente scelto dai concittadini, ad 80 anni, portando avanti un’intensa attività amministrativa. E.C.

L’obiettivo è promuovere il turismo tra i borghi lucani e lo sviluppo del territorio coinvolgendo la popolazione in percorsi formativi e laboratoriali

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Presentato a Barile il progetto Innova e il portale borgoitalia.it i è svolto a Barile, piccolo comune arbereshe nel cuore del Parco Del Vulture, presso la sede sociale della Pro Loco Barile Aps il secondo evento del progetto “InnovA - Innovative Ambassador Labs finanziato” dal Gal Lucus e il laboratorio di fotografia con la passeggiata nel Parco Urbano delle Cantine dell’ aglianico del vulture dove Pasolini nel 1964 girò alcune scene importanti del Vangelo Secondo Matteo. Dopo i saluti di Antonio Murano sindaco del Comune di Barile e di Rocco Franciosa presidente Pro Loco Barile e presidente regionale Ente Pro Loco Basilicata Aps è intervenuto Graziano Gerardo Project Manager del progetto “Innova” con la pre-

sentazione del portale www.borgoitalia.it. «InnovA - ha sottolineato Gerardo Graziano - ha coinvolto chi già da tempo agisce con determinazione sul territorio attraverso azioni di promozione e valorizzazione. Le Pro Loco e il Gal Lucus – ha proseguito Graziano - sono punti di riferimento per i cittadini della Regione che vogliono assistere ad uno svi-

luppo dei luoghi e ad un maggiore coinvolgimento delle persone in percorsi laboratoriali e di formazione». Interessanti gli interventi di Roberta Giuliano e Marina Gemma di Igers Basilicata che hanno parlato della comunicazione digitale e della fotografia per la promozione dei luoghi. Mentre Emanuele Taccardi ha curato il laboratorio di fotografia

“Obiettivo Borgo” consegnando ai partecipanti nozioni base sulla fotografia urbana e paesaggistica. A seguire si è svolta la visita guidata alla storica Cantina Grimolizzi e al caratteristico Parco delle Cantine di Barile con la sperimentazione fotografica sul campo. «Abbiamo accolto positivamente il coinvolgimento attivo delle Pro Loco nel-

l’ospitare i laboratori e le azioni progettuali - ci tiene a rimarcare il presidente Pro Loco Barile Aps e presidente regionale Ente Pro Loco Basilicata Aps Rocco Franciosa – consapevoli che vi è la necessità di accrescere sempre più le competenze per migliorare l’attività di promozione, accoglienza, animazione e informazione che i volontari Pro Loco con la loro passione e il loro impegno offrono nei borghi lucani al settore turistico e culturale regionale». Il progetto prevede diversi appuntamenti in alcuni centri del Vulture Alto Bradano ricadenti nel Gal Lucus e saranno pubblicizzati di volta in volta sulla pagina facebook InnovA - Innovative Ambassador Labs.


Provincia

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L’Amministrazione intitolò la Strada dei ripetitori a Bonaventura Postiglione, pioniere delle Radio Libere

Monte Vulture, in arrivo 420 mila euro Maglione: «Ristrutturiamo il “rifugio”»

MELFI. Anche il sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione, presso la Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, ha firmato il provvedimento di concessione di un contributo di euro 420.405, che il Comune si è aggiudicato partecipando al Bando PSR, Sottomisura 8.5. Dalle colonne di Cronache il primo cittadino asserisce che «con questo finanziamento sarà ristrutturato il “Rifugio Monte Vulture” e saranno migliorati alcuni sentieri e piste forestali, dotandoli di aree pi-nic, punti ristoro, poste per lo stazionamento bici e cavalli. Continua l’impegno dell’Amministrazione nella programmazione di importanti opere pubbliche - prosegue Maglione - che ormai hanno ampiamente superato i 30 milioni di euro. Stanno partendo in questi giorni i lavori sulle scuole, i nuovi asili nido, le strade, la piscina e gli edifici culturali come l’ex carcere, il teatro, Palazzo Donadoni e Centro Nitti». Ed ancora, sul finanziamento ottenuto il Primo cittadino aggiunge: «Si amplia lo sguardo nella direzione della transizione ecologica, la tutela e la salvaguardia dell'ambiente, la mobilità lenta e il turismo sostenibile. Tutti temi su cui

__La firma del sindaco Maglione e il “rifugio”

siamo fortemente impegnati, sia con la progettazione di ulteriori opere, sia con iniziative di approfondimento scientifico attivare in collaborazione con l’Università». Un luogo questo, il Monte Vulture, dove con delibera di Giunta dello scorso anno, l’Amministrazione comunale di Melfi decise di intitolare una strada, alla memoria di Nino, Bonaventura Postiglione, pioniere dell'emittenza radiofonica in Basilicata e non soltanto. La via del Monte Vulture dove vi sono tutti i ripe-

titori, che fiancheggia il Rifugio del Vulture, una via molto trafficata da turisti e da escursionisti, proprio lì dove adesso ha sede il Cai, in pratica nel cuore del Parco del Vulture. L’Amministrazione Maglione aveva già dichiarato di avere in progetto di riqualificare l'intera area ed appunto il rifugio e renderlo accessibile ai tanti appassionati che arrivano sul Monte Vulture quotidianamente. Nino Postiglione amava come pochi la sua terra natia e questo luogo che conosceva molto bene, da dove

sicuramente in tante circostanze ha irradiato la sua voce libera ed indipendente, facendosi apprezzare dagli ascoltatori. Ora il Monte Vulture, con la concessione di questi nuovi contributi ottenuti dall’Amministrazione comunale, potrà godere anche di un rifugio all’altezza del luogo, ristrutturato e pronto ad accogliere i tanti turisti e visitatori che vi giungeranno seguendo i sentieri e le piste forestali, sostando nelle aree pi-nic e punti ristoro che saranno realizzate. EMANUELA CALABRESE

STELLANTIS L’Eurodeputato di FdI: «Il Ministro delle Imprese Urso e la Regione Basilicata stanno lavorando per superare la crisi dell’automotive»

Gemma: «A Melfi la lungimiranza del Governo apre nuove prospettive di rilancio»

«L

a grave crisi che sta attraversando il gruppo automobilistico Stellantis e le ricadute economiche ed occupazionali che stanno subendo il polo industriale di Melfi in Basilicata e l’intero Sud sono sempre più preoccupanti. Per superare l'empasse va sostenuto il grande lavoro che stanno portando il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e la

Regione Basilicata. Mai un governo nazionale e una Regione si sono mossi con tanta lucidità politica e autorevolezza per affrontare una crisi aziendale così complessa e difficile». Così l'eurodeputata di Fratelli d’Italia Chiara Gemma in merito alle prospettive di rilancio di Stellantis in Basilicata e in Italia. «Fino ad un anno fa c’era un’incertezza totale ri-

spetto alle scelte industriali che il colosso dell’automotive franco-italostatunitense e al futuro degli stabilimenti italiani, ora grazie alle lungimiranti strategie del ministro Urso si intravvedono delle serie possibilità di superamento della crisi e di nuove opportunità di sviluppo. Infatti, - argomenta l’on. Gemma - il prossimo 6 dicembre si insedierà a Roma il Tavolo Sviluppo Automotive convocato dal Ministero per confrontarsi con Stellantis, i presidenti delle Regioni in cui hanno sede gli stabilimenti, i sindacati e ad Anfia che rappresenta le imprese della componentistica». «Contestualmente, c’è il lavoro del Tavolo tecnico nazionale dell'area di crisi complessa del settore dell'automotive costituito da Ministeri delle Impre-

se e dell’Ambiente, Anpal nazionale, Invitalia, Regione Basilicata e Comune di Melfi, che ha approvato il piano di rilancio e di riconversione del settore automotive della Basilicata e nei prossimi giorni porterà al varo dell'accordo a firma dei due ministri, del presidente Bardi e degli altri soggetti coinvolti». «Un piano - spiega l’europarlamentare di Fratelli d’Italia - che grazie ai fondi stanziati dal governo nazionale attiverà un pacchetto di azioni finalizzate all’attrazione di nuovi investimenti nell’area produttiva di Melfi, all’attivazione di politiche attive del lavoro per la riconversione delle competenze professionali, per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione, e soprattutto per la salvaguardia e la riconversio-

ne dei livelli occupazionali dei lavoratori del settore». Tutto questo dimostra come il governo Meloni abbia un chiaro disegno di politica industriale e che l’Italia non intende tirarsi fuori dalla sfida dell’automotive in relazione alla riconversione dei veicoli dal termico all’elettrico e alla volontà di sostenere l’incremento dei volumi di produzione fino ad un milione di veicoli, attraverso il sostegno all’innovazione e all’efficientamento degli impianti». «Un disegno - conclude l’on. Gemma - che al primo posto mette il futuro di migliaia di posti di lavoro e vuole mettere fine alla preoccupazione dei lavoratori lucani e di tutta Italia che da anni vivono in uno stato di incertezza».


Provincia

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«I loculi esistenti sono stati tutti dati in concessione, l’Amministrazione intende procedere all’ampliamento del cimitero comunale»

Chiaromonte, concessione 49ennale per i loculi cimiteriali di nuova realizzazione D

DI EMANUELA CALABRESE

a Chiaromonte l’Amministrazione, guidata dal Sindaco Valentina Viola, comunica che «gli interessati alla concessione di loculi cimiteriali, possono manifestare il proprio interesse facendo pervenire all’Ente comunale, la relativa domanda, usando il modello predisposto, che si può reperire presso l’Ufficio Tecnico Comunale o scaricare del sito istituzionale del Comune di Chiaromonte». Dalla manifestazione di interesse si evince che «i loculi esistenti nel cimitero comunale sono stati tutti dati in concessione, compresi quelli che il Co-

mune di era riservati in caso di necessità o urgenza. È pertanto intento dell’Amministrazione procedere all’ampliamento del cimitero comunale e alla costruzione di ulteriori

blocchi di loculi cimiteriali, da dare in concessione, in conformità alle vigenti normative, a cittadini che ne abbiano i requisiti. Il termine di scadenza per la presentazio-

ne del modulo di domanda è il 31 gennaio 2024».Tra i criteri, si evince «nessun requisito di residenza nel territorio comunale: si darà tuttavia precedenza alle richieste dei residenti, ai nati nel comune di Chiaromonte e alle persone che in passato sono state residenti; Saranno fatte salve le specifiche richieste, agli atti comunali, fino ad oggi ricevute. Il numero massimo di loculi concessi per ciascuna richiesta è pari a 4 loculi ed il costo massimo per ogni loculo ammonta a 2.800 euro». Il Comune inoltre tiene a precisare che: «Con l’avviso si vuole acquisire la semplice manifestazione di interesse all’assegnazione in concessione dei

loculi cimiteriali da parte dei cittadini, al fine di quantificare l’effettiva necessità dei loculi e quindi procedere alla relativa programmazione dei lavori; La manifestazione di interesse non comporta l’obbligo per l’Amministrazione comunale di assegnazione in concessione e non pone in essere alcuna proposta contrattuale, non costituisce titolo di prelazione o di preferenza, non crea impegni o vincoli per le parti -infine e a concludere- a seguito della scadenza del termine e sulla base delle domande pervenute, verrà effettuata una valutazione analitica del costo del progetto e sulla base di ciò verrà determinato il costo definitivo dei loculi».

Il sindaco Rubino: «Chiedo che ci sia presto una programmazione sul dissesto idreogeologico più articolata»

A Moliterno urge la messa in sicurezza del torrente Sciaura

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l dissesto idrogeologico è una minaccia costante per molti territori, lo sa bene il Sindaco di Moliterno, Antonio Rubino, che nel suo territorio mette in campo interventi per scongiurare rischi futuri. Si è infatti conclusa in questi giorni una messa in sicurezza del torrente Sciaura grazie ad una squadra del Consorzio di Bonifica della Regione Basilicata. «La manutenzione del territorio - scrive l’ente in una nota - e il controllo dei fiumi e dei canali rivestono un ruolo fondamentale nel contrastare il dissesto idrogeologico. Queste attività contribuiscono a prevenire l’accumulo di detriti, la formazione di ostacoli e il deterioramento delle infrastrutture, riducendo così il rischio di alluvioni e di altri eventi catastrofici.Investire in queste attività di con-

trollo idraulico permette di mitigare il rischio di inondazioni e di garantire la sicurezza delle comunità che vivono nelle zone a rischio.Tuttavia, spesso i Comuni si trovano a fronteggiare limiti finanziari che ostacolano l’attuazione di tali interventi. Destinare più fondi ai Comuni per la manutenzione del territorio e il controllo dei fiumi e dei canali consentirebbe di implementare misure preventive, riducendo i costi associati alle emergenze e proteggendo la vita e i beni delle persone.È importante sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di questi interventi e promuovere una gestione sostenibile del territorio. Solo attraverso un impegno congiunto, che includa finanziamenti adeguati, sarà possibile contrastare in modo efficace il dissesto idrogeologico e protegge-

re le comunità dagli eventi calamitosi». Attraverso noi di Cronache Lucane il sindaco lancia un appello al fine di comprendere «quanto questi interventi siano importanti anche se non ricevono grande consenso perché spesso non si vedono. Sono però fondamentali - sottolinea - prima che nascano le emergenze. Chiedo che ci sia presto una programmazione sul dissesto idreogeologico ( su base nazionale e regionale) più articolata che fornisca ai comuni, che conoscono le criticità del proprio territorio, maggiore risorse e maggiori capacità di intervento. Il nostro territorio è un territorio vastissimo, abbiamo tante emergenze. Non è sempre facile arrivare ovunque e rimangono situazioni emergenziali nelle quali non riusciamo ad intervenire». ANNA TAMMARIELLO


Matera

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L’INTERVENTO Il già consigliere regionale pone sotto i riflettori «la durata di un appalto pubblico che si trascina da oltre 27 anni»

Matera, appalto nei Sassi: ritardi da Guinness

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DI ENZO ACITO*

iamo davanti ad un primato da Guinness: la durata di un appalto pubblico che si trascina da oltre 27 anni. L’ aggravante: appalto nei Sassi di Matera patrimonio Unesco dal 1993. Ventisette anni dall’ affidamento dell’incarico di progettazione del 1996, per il recupero del patrimonio edilizio finanziato con la legge 179/92. Una parte consistente del Sasso Caveoso interessato dal cantiere per il recupero edilizio finalizzato a realizzare 72 alloggi da destinare ad edilizia sociale con un finanziamento di oltre 9 milioni di euro. Dalla data dell’appalto (2005)

ad oggi si sono succedute varianti che hanno ridotto gli alloggi da 72 a 40 e, infine, l’ultima proposta del comune di Matera di portare il numero a 7 alloggi con il recupero di 17 locali non residenziali. Negli anni è cambiata la classificazione sismica del territorio regionale (2003), complicando le procedure per le verifiche statiche degli edifici interessati, con la conseguente necessità di verificare l’idoneità delle opere di consolidamento eseguite e progettate. Degli oltre 9 milioni del finanziamento risultano rendicontati e spesi circa 5,5 milioni di euro con un residuo disponibile di oltre 3,6 milioni di euro. Lavori fermi, con-

tratto rescisso con l’appaltatore. È di giugno 2020 la relazione del commissario straordinario nominato dalla regione per fare il punto della situazione da cui emerge la necessaria approvazione, da parte della giunta comunale di Matera, della perizia di variante relativa ai sette alloggi da completare con il recupero dei locali non residenziali. Delibera approvata ed inviata dal comune di Matera alla regione il 21 luglio 2021 a cui la Regione Basilicata non ha ancora risposto. Roba di ordinaria mala-burocrazia. Con più aggravanti. Stato di degrado nel cantiere recintato da ormai 18 anni, immagine di abbandono ambientale lungo percorsi interessati da numerosi flussi turistici. Lo stato di degrado non è solo visivo, con erbacce ed animali poco adeguati alla accoglienza turistica, ma interessa anche le strutture portanti che,

Per conto degli “Amici della Biblioteca”, la denuncia della mancata erogazione dei fondi della Regione

senza interventi di consolidamento specifico, rischiano di collassare creando problemi non solo statici ma anche di sicurezza per turisti e residenti. Esistono certamente le soluzioni, forse non esiste la volontà di affrontarle evidenziando un’evidente responsabilità, visti i mancati riscontri, degli uffici regionali. Per la spiccata vocazione turistico ricettiva, la domanda di immobili, nei Sassi, è superiore all’offerta per cui, paradossalmente, la revoca del finanziamento regionale non sarebbe una catastrofe ma, con specifici avvisi pubblici, si potrebbero acquisire candidature di soggetti pubblici e/o privati interessati a completare i lavori di recupero negli immobili, con risorse proprie da portare a scomputo come sub-concessionari, adottando i criteri già collaudati della legge 771/86.

Purché si decida, purché si esca dal limbo asfissiante di questo appalto che ha paralizzato diversi comparti nei rioni Sassi, facendo crescere paurosamente il degrado ambientale e statico, con il cantiere sommerso da erba e rifiuti e con quadri fessurativi su murature messe in sicurezza che, però, ostentano il proprio rischio in bella evidenza. Se, malauguratamente, si verificasse un crollo, non cadrebbero solo le strutture, crollerebbe la capacità attrattiva, franerebbe il Pil, non solo della città di Matera, con buona pace della diffusa microeconomia privata che ha deciso di investire le proprie risorse nell’accoglienza turistica e con buona pace del ministro Salvini che ha promosso il nuovo Codice per ridurre i tempi di realizzazione degli appalti pubblici. *EX CONSIGLIERE REGIONALE

INIZIATIVE CON AUTORITÀ, SCUOLE E ASSOCIAZIONI

Biblioteca Stigliani, l’incalzo di Doria: Tricarico si mobilita «Arriva Natale senza denari» contro la violenza sulle donne

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iblioteca provinciale “Tommaso Stigliani” vittima di cattive pratiche, ovvero, mai rimandare a domani quello che puoi fare dopodomani». È quanto premette in una nota Pasquale Doria per conto degli “Amici della Biblioteca” e nella quale denuncia la mancata erogazione dei fondi del 2022 per la biblioteca Stigliani di Matera da parte della Regione Basilicata. «Il tempo fugge - prosegue Doria - ed è normale, non certo per amor di polemica, ricordare un impegno ufficiale assunto in una lettera resa pubblica dalla Regione Basilicata lo scorso 28 luglio in merito al finanziamento delle spese correnti della Biblioteca. Nella sostanza, si trattava di confermare “quanto già dichiarato dal presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, nella relazione conclusiva al Consiglio, in sede di approvazione del bilancio di assestamento relativo alle annualità 2023-25. In detta occasione, infatti, il Presidente ha assunto un impegno formale concernente l’iscrizione nella prossima Variazione di bilancio della somma di 1,3 milioni di euro”. Si precisava, inoltre, che “la prossima Variazione di bilancio sarà sottoposta all’approvazione della Giunta e del Consiglio tra la fine del mese di settembre e gli inizi di ottobre 2023”». «Sta finendo l'anno, arriva il 2024, e i fondi annunciati finiti chissà dove sono ancora quelli ordinari e mai erogati del 2022. Si è parlato di 1 milione e 300 mila euro, centomila in meno della somma a disposizione negli anni scorsi. Ma adesso - incalza Doria - prevale una curiosa e fin troppo nota pratica magica, per fare scomparire le persone e la loro parola data, chiedigli di mantenere le promesse e,

d'incanto, le vedrai chissà quando. Non si vede la ragione, intanto, per cui l'intera popolazione studentesca della provincia debba subire il sortilegio che mutila da tempo la Biblioteca, essendo ridotto l'orario di consultazione del suo straordinario patrimonio solamente alla mattina, dal lunedì al venerdì, e nel pomeriggio martedì e giovedì fino alle 18. Considerato che le lezioni, nelle scuole di qualunque ordine e grado, si svolgono normalmente dalle 8 alle 14, si comprende bene che a farne le spese è prima di tutto il sacrosanto diritto allo studio. Un diritto sostanzialmente indebolito che incoraggia negativamente i nostri giovani, ad andare via dalla propria terra». «Suona alla stregua di un paradosso, inoltre, - prosegue nalla nota Doria - la mancanza alla “Tommaso Stigliani” di almeno un bibliotecario. Era la fine del 2017 quando è andato in pensione l'ultimo avente i requisiti per svolgere questo fondamentale ruolo. Nel frattempo ha resistito la supplenza di un assistente bibliotecario, a sua volta in pensione dallo scorso 31 dicembre. Oggi, è tutto affidato alla buona volontà di impiegati che fanno del loro meglio per venire incontro a quanti, che non sono comunque pochi, si affidano alla Biblioteca per i loro studi, ricerche e letture. Normale, dicevamo avanzare qualche interrogativo circa il mancato rispetto degli impegni presi. È stato detto anche nei mesi scorsi che, ovviamente, sarà il caso di continuare a porsi domande anche per la ragione che, di solito, non si va molto lontano con risposte che risolvono solo momentaneamente i problemi e men che meno con mancate risposte. Non serve a nulla allontanare il futuro, che tanto i nodi al pettine arrivano lo stesso», conclude Doria.

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tra memoria e impegno civile

n occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a Tricarico i Carabinieri e l’Amministrazione comunale hanno inaugurato una panchina rossa di fronte alla sede della Compagnia. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre alle autorità civili e militari, anche numerosi ragazzi dell’Istituto di Istruzione secondaria superiore “Carlo Levi” accompagnati dal dirigente scolastico e da alcuni docenti. La giornata è stata improntata sulla sensibilizzazione del tema volta a contrastare tutti quei reati comunemente chiamati “spia” sottolineando l’importanza dei Centri antiviolenza raggiungibili anche tramite numero gratuito “1522”. Nei giorni scorsi la Compagnia Carabinieri si è tinta di arancione aderendo alla campagna internazionale “Orange the world” come segno di ulteriore sensibilità che ha l’Arma dei Carabinieri su questo tema incentivando l’importanza di sporgere denuncia. Durante la cerimonia numerosi sono stati gli interventi da parte di psicologi e specialisti che hanno richiamato l’attenzione sul tema fornendo alcuni spunti riflessivi volti ad aumentare la vicinanza da parte delle istituzioni. Subito dopo è stato inaugurato anche un murales realizzato da un artista locale con i nomi delle tante vittime di “femminicidio”.


Matera e Provincia

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MATERA L'Assessore comunale alla Mobilità Sostenibile incontra le Associazioni datoriali per fare chiarezza

Ztl, Digilio rassicura: «Per il momento nessuna estensione h24 nei Sassi»

MATERA. Si è tenuto un incontro fra l'Assessore alla Mobilità Sostenibile del Comune di Matera, Giuseppe Digilio, e i rappresentanti della Associazioni CNA, Confartigianato, Confapi, Confcommercio e Confesercenti per fare chiarezza sull'accesso veicolare agli antichi Rioni Sassi a seguito di alcuni provvedimenti amministrativi e notizie circolanti che hanno generato in questi giorni molta confusione. «L’Assessore Diglio si è reso disponibile chiarendo che non ci sarà a breve alcuna estensione della ZTL nei Sassi h24; ha ribadito ai presenti che la situazione attuale prevede

la chiusura dalle ore 10 alle ore 20.30, con accesso possibile ai soli autorizzati e il potenziamento delle corse bus nella fascia oraria 11 / 17.30 ogni 15 minuti, anziché ogni mezz'ora come per le restanti fasce orarie (fino alle 11 e dalle 17.30 fino alle 20.30)» si legge in una nota delle associazioni datoriali. «Chiarita la questione sollevatasi nelle scorse settimane, che ha avuto alcune ripercussioni negative sulle attività a seguito degli equivoci generatisi, le Associazioni hanno chiesto a Digilio che cosa succederà alla viabilità nei Sassi nel medio termine. - continua la nota - L’Asses-

sore ha richiamato il Pums (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) che dovrebbe riguardare l'intera viabilità cittadina, Rioni Sassi compresi, informando i presenti che il Piano prevede la ZTL nei Rioni Sassi h24, dando la possibilità di transitare ai soli autorizzati. Il Pums dovrebbe andare in vigore non prima del 2025, previo confronto con tutte le parti interessate». «È chiaro - ha aggiunto l'Assessore- che il predetto Piano ha recepito i contenuti europei di Agenda 2030 che prevederà nella ZTL l'accesso ai mezzi autorizzati purché siano Euro 6 o elettrici; i rappresentanti di categoria hanno chiesto un

cronoprogramma che vada in quella direzione puntando soprattutto ai servizi e alla massiccia e chiara informazione». «In pratica, prevedere almeno due parcheggi ove far confluire le autovetture dei turisti e dei residenti, con navette che viaggiano ogni 10/15 minuti, ben pubblicizzate e munite di paline luminose riportanti i tempi di attesa e la tratta, con parcheggi e abbonamenti che vadano incontro alle esigenze di tutti, turisti, residenti, operatori economici, dipendenti» prosegue la nota delle associazioni . «Inoltre, l'Assessore Digilio, su richiesta dei convenuti, ha dato informazioni sui terminal bus di Serra Rifusa e Via Don Luigi Sturzo, chiarendo che la proprietà è nel primo caso anche delle Fal e nel secondo caso anche dell'Ater, per cui programmare risulta non facile» si legge nella nota. «Pertanto, ai succitati Enti, le Associazioni datoriali presenti chiedono di accelerare i passaggi amministrativi affinché i due terminal bus entrino in funzione, alleviando le difficoltà che nulla hanno a che fare con una “Città Europea”. - conclude la nota - Si ringrazia l'Assessore Digilio per la disponibilità concessa, con la raccomandazione di annunciare servizi e rimedi prima della messa in campo di restrizioni che l'economia di Matera potrebbe non sopportare più».

SODDISFATTO IL PRESIDENTE MARRESE: «L’OBIETTIVO ERA QUELLO DI RENDERE I TRATTI INTERESSATI NUOVAMENTE TRANSITABILI»

La Provincia di Matera fa ancora centro: in fase di ultimazione i lavori di manutenzione della Sp 87 e Sp 88 in agro di Tursi

S

ono in fase di ultimazione i lavori di manutenzione, appaltati dalla Provincia di Matera, sulle SP 87 e 88 ubicate in territorio di Tursi. L’intervento, consistito nel rifacimento dell’asfalto, nella messa in sicurezza dei fronti di frana e nella pulizia delle cunette in alcuni tratti, è stato finanziato con fondi

Cipess “FSC 2021/2027. Aumento della resilienza rete stradale in gestione alla Provincia di Matera” per una somma di 199mila euro. «L’obiettivo – ha spiegato il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese - era quello di rendere i tratti interessati dall’intervento nuovamente transitabili».

«Voglio rivolgere un ringraziamento all’ufficio tecnico della Provincia e, per la preziosa collaborazione, anche ai consiglieri provinciali Filomena Bucello, delegata alla viabilità nel Metapontino, e Nicola Domenico Verde, consigliere provinciale del territorio di Tursi» ha concluso Marrese.


Attualità

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La Senatrice a vita ha ricevuto il riconoscimento in Storia e Civiltà Europee «per essersi mostrata portatrice di un grande ideale educativo che si appella a solidarietà, giustizia e libertà»

L’Unibas ha conferito la Laurea ad honorem a Liliana Segre: «Non ho vissuto invano» L

iliana Segre, Senatrice a vita, superstite dell’Olocausto, tenace custode di una memoria personale e storica trasmessa con generosità alle nuove generazioni, ha ricevuto la Laurea Magistrale Honoris Causa in Storia e Civiltà Europee dall’Università degli Studi della Basilicata. Il conferimento le è stato consegnato, ieri a Milano, dal Rettore dell’Ateneo lucano Ignazio Marcello Mancini e dal direttore del Dipartimento di Storia, Francesco Panarelli. «Sento di non essere vissuta invano»: sono le parole della senatrice che, in collegamento da remoto, ha rivolto ieri mattina agli studenti dell’Unibas nel momento della consegna della pergamena a Milano mentre la cerimonia si svolgeva in collegamento video a Potenza dalla sede istituzionale dell’Università. «Il conferimento della Lau-

rea magistrale honoris causa alla senatrice a vita Segre è un grande onore per tutta la comunità accademica», hanno dichiarato Mancini e Panarelli, aggiungendo che si tratta «soprattutto di un momento che il nostro giovane Ateneo ricorderà a lungo: vorremmo che l’Unibas rappresenti, nel nostro territorio, una sorta di “pietra d’inciam-

po” per le future generazioni, ricevendo le testimonianze di chi ha vissuto gli orrori della guerra, e di tutte le guerre, e degli effetti dei soprusi e delle tirannie di una parte su un’altra. L’iter per il conferimento della laurea è iniziato nel 2020, ma oggi come ieri questi messaggi sono di fondamentale importanza, anche per la crescita morale dei nostri studenti». La laurea infatti è stata conferita alla senatrice a vita «per essersi coerentemente mostrata portatrice di un grande ideale educativo che si appella alla nostra parte migliore, quella della solidarietà, della giustizia, della pace e della libertà», si legge nella motivazione per la quale, il 12 febbraio 2020, è comin-

ciato l’iter per l’attribuzione del titolo onorifico da parte dell’Ateneo lucano. Un pensiero è stato rivolto anche alle nuove generazioni di studenti: «Il mio pensiero più sentito va ai ragazzi dell’Università della Basilicata – ha detto la senatrice durante la sua lectio magistralis dal titolo “Historia Magistra Vitae?”, in cui ha ripercorso la sua esperienza di deportata nei campi di sterminio nazisti e ha lanciato un appello alle giovani generazioni a non dimenticare le lezioni della Storia – quelli che da sempre io chiamo i miei nipoti ideali e ai quali è stato dedicato il mio trentennale impegno testimoniale che è un impegno per la memoria dell’orrore della Shoah, ma anche per

una formazione sempre più centrata sui diritti e i doveri splendidamente sanciti dalla nostra Costituzione».«Questa laurea è molto in sintonia con il senso stesso della mia battaglia per il reciproco riconoscimento e rispetto. La nostra Europa – ha detto la Senatrice – è stata tanto la culla della civiltà quanto l’incubatrice dei peggiori orrori del ‘900, dei totalitarismi, delle guerre mondiali e della Shoah. La formazione, la scuola, l’Università sono fondamentali – ha concluso – e solo se avremo una gioventù diversa, una società diversa, un’opinione pubblica colta, informata, critica, potremmo sperare in un futuro di pace, convivenza e collaborazione». A.P.

L’EVENTO AL CINE TEATRO DON BOSCO DI POTENZA HA VISTO LA PRESENZA DI 600 RAGAZZI, ENTUSIASTI ED ATTENTI ALLA MUSICA E ALLE PAROLE

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L’esplosione di gioia dei giovani nel nome di Rocco Scotellaro l Consiglio regionale della Basilicata ha organizzato il concerto “Musica e Parole per Rocco Scotellaro” all’interno del suo percorso di Cittadinanza Attiva, un importante momento celebrativo nel centesimo anniversario della nascita di una figura di spicco del patrimonio storico lucano, un uomo che seppe unire il suo amore per la politica alla sua vocazione letteraria, vivendo l’impegno istituzionale con una forte carica ideale e, nel contempo, attraverso un impegno concreto nel trovare soluzioni ai problemi quotidiani ai quali andavano incontro le classi meno ricche della società lucana. Cercando sempre il riscatto degli ultimi e in particolare del mondo contadino. Poeta e scrittore, ha raccontato con passione e sensibilità la Basilicata percorrendo una, sia pur breve, ma vita attiva, sindaco a soli 23 anni, il più giovane d’Italia. Le sue poesie sono un bene

prezioso per l’intera nazione. E il ricordo di Rocco Scotellaro si trasforma in un evento nel quale musica e parole si intrecciano in un omaggio che vuole essere anche un’occasione di riflessione sul grande patrimonio culturale e artistico della Lucania. La Basilicata è una terra ricca di talenti e di risorse. È un territorio che ha molto da offrire, anche in campo culturale, e la bravura e la professionalità dell’Orchestra 131 e del Coro della Basilicata, magistralmente diretti dal Maestro lu-

cano, Pasquale Menchise, ne sono un’ulteriore testimonianza. Il Consiglio regionale dedica un impegno costante al mondo della scuola ed anche in questa occasione si è voluto costruire un evento per un pubblico giovane, al fine di promuovere la conoscenza di Rocco Scotellaro e stimolare l’interesse degli studenti verso la musica e la poesia. A ben esplicitare il carattere, l’unicità e la profondità della poesia di Rocco Scotellaro, Rocco Stasi, vicepresidente della Pro Loco di Tricari-

co, che ha curato la selezione delle poesie, ed ha attenzionato i testi. «L’obiettivo – ha detto Stasi è stato quello di dare una immagine dei diversi aspetti della poesia di Scotellaro, obiettivo che vuole andare al di là della prosaicità e dell’ “usuale”, riscoprendone la vera identità e ridandole la freschezza e l’attualità che le spetta». Da porre in rilievo, quindi, il profondo interesse del poeta per gli aspetti politico, sociale, descrittivo, tutti accomunati nell’amore per la propria terra, il dolore per il distacco da essa e la speranza per il futuro. Le scuole che hanno reso viva la manifestazione: gli Istituti Comprensivi di Picerno anche con la sezione distaccata di Vietri di Potenza, di Marsico Nuovo, “Luigi La Vista” di Potenza, Brienza, Stigliano, “Minozzi Festa” di Matera, Genzano di Lucania, Tricarico, “Giovanni Paolo II” di Policoro, “D.Savio” di Potenza.


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Periscopio

martedì 28 novembre 2023 www.lecronache.info

A Roscigno sede legale rinnovata, il Dg Albanese: «Uno di quei giorni che non si dimenticheranno mai»

Monte Pruno celebra la propria storia proiettandosi nel futuro

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mozioni e ricordi, per celebrare la storia e restituire a soci e clienti una Sede rinnovata, sono stati al centro di un pomeriggio che ha visto una grande folla di amici della Bcc Monte Pruno accorrere a Roscigno per visitare gli ambienti della sede legale. Da luglio a novembre, per l’appunto, importanti lavori di ristrutturazione hanno consentito un adeguamento degli spazi dello sportello, in linea con tutte le altre sedi della Banca, dei relativi uffici operativi con una zona di attesa molto più accogliente. Grande interesse e apprezzamento ha destato la nuovissima Area espositiva/museale dal titolo “La nostra storia… Le nostre radici…”, un’originale esposizione fotografica delle personalità e dei momenti più significativi che hanno caratterizzato più di 60 anni di storia della Bcc.

UN SUCCESSO IL “PROGETTO NOCCIOLO ITALIA”

Ferrero, le nocciole lucane nella nutella Il secondo piano, invece, è stato dedicato alla sede della Fondazione Monte Pruno, sodalizio che opera al fianco della Banca Monte Pruno, nel campo della beneficenza e dell’utilità sociale, con uffici e una sala riunioni. Al taglio del nastro erano presenti il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Monte Pruno Anna Miscia, il Direttore Generale Michele Albanese, il Sindaco di Roscigno Pino Palmieri, il Parroco di Roscigno Don Andrea, oltre a tutti gli altri componenti del Consi-

glio e del Collegio Sindacale dell’istituto di credito cooperativo. I saluti istituzionali all’interno della Sede hanno permesso ai presenti di conoscere, tra l’altro, i dettagli del progetto e la filosofia che ha guidato la ristrutturazione, con l’obiettivo di restituire alla comunità un luogo dove la storia possa lasciare un segno indelebile nel tempo. La Banca Monte Pruno, con questo intervento, ha completato gli interventi di ammodernamento delle filiali storiche presenti nelle aree interne del territorio di competenza, dando forte attenzione ad ambiti troppo spesso dimenticati che la Bcc non metterà mai da parte, perché grazie a quella gente, in primis i 30 pionieri che fecero nascere la Banca, la storia oggi continua e racconta successi e gratificazioni.

Il presidente di Regione Bardi: «Basilicata bellissima location del film»

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“Il meglio di te”, domani la 1

inque comuni della provincia di Potenza e gli splendidi boschi di Rifreddo sono il set del film “Il Meglio di te”, girato lo scorso anno fra settembre ed ottobre e che verrà presentato con una proiezione speciale domani, martedì 28 novembre, al cinema Due Torri di Potenza con inizio alle ore 19.30 dopo la photocall dei protagonisti dinanzi al cinema. Presenti i due attori protagonisti, Maria Grazia Cucinotta e Vincent Riotta, che si dicono felici di tornare a Potenza dopo essersi sentiti come a casa durante le riprese del film. «La presenza sul set di quaranta lucani fra maestranze e la produzione, fra cui lo scenografo Gaetano Russo, due aiuto registi (Gabriella Nolè e Pietro D’Aranno) e sette attori lucani, oltre a circa 50 comparse, sono i numeri lucani che hanno caratterizzato la realizzazione di questo film nei Comuni di Brindisi di Montagna, Maratea, Satriano

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di Lucania, Tricarico e Potenza», ha dichiarato Margherita Gina Romaniello, presidente della Lucana Film Commission per ricordare come ogni produzione che sceglie la Basilicata e coinvolge la Lucana Film Commission assicura un indotto economico importante per l’intero territorio. «La nostra bellissima Basilicata - è il commento del presidente della Regione Vito Bardi - ancora una volta location di una produzione cinematografica: attraverso l’azione della Lucana Film Commission offriamo riferimenti e supporto a quanti scelgono la nostra regione per girare un film, coinvolgendo anche le intelligenze e le professionalità del settore che sono sempre più presenti sul nostro territorio. Un risultato importante che ci spinge ad investire sul cinema e sulle arti visive come fattore di rilievo dello sviluppo economico e culturale della Basilicata».

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er il terzo anno consecutivo la “Rete di Impresa Basilicata in Guscio” ha conferito nocciole lucane alla Ferrero che saranno utilizzate dalla multinazionale per la produzione dei propri prodotti dolciari, tra cui la madre di tutte le creme alla nocciola: la nutella. Il conferimento è frutto della sottoscrizione, nel 2018, del contratto di acquisto a lungo termine tra la “Rete Basilicata in Guscio” e la Ferrero, nell’ambito del “Progetto nocciolo Italia”, promosso dalla stessa multinazionale per la produzione e lo sviluppo del settore corilicolo nella nostra nazione. «La sfida non è ancora vinta - afferma Donato Lisanti, rappresentante della rete - sappiamo che è solo una tappa del difficile cammino della costruzione del settore corilicolo nella nostra regione, ma “raccogliere i frutti” è sicuramente un momento di grande soddisfazione per chi lavora in agricoltura e soprattutto in quello della frutta in guscio che richiedere tempi di attesa medio-lunghi. Di certo il tempo della pandemia ha frenato il progetto di sviluppo, non solo in Basilicata, ma la tendenza relativa alla coltivazione degli impianti corilicoli lucani è comunque in ascesa e, anche grazie al bando di filiera “Nocciole e Mandorle-Filiera Italia” finanziato dal Mipaaf in una delle misure del Pnrr, di cui proprio la rete di impresa Basilicata in Guscio è capofila nazionale». «Questo rallentamento - conclude Lisanti -, ci spinge ad impegnarci ancora di più. È importante in questo momento ancora più del passato “fare rete. Da questo punto di vista ci stiamo muovendo principalmente in due direzioni: stiamo dialogando con gli altri comparti della frutta in guscio lucana (castagna, mandorle e pistacchio) per sviluppare sinergie comuni e scambiare know-how e best pratices e con le aggregazioni corilicole delle regioni a noi vicine, in particolare con Calabria, Sicilia e Campania».


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martedì 28 novembre 2023

Tutto Sport Sarà Eupalla a dirci se i sogni di gloria diventeranno realtà ma a Picerno si può sognare

Picerno, un esempio da seguire A

Sacrificio senza tornaconto, dedizione senza apparenza, amore e pochi fronzoli alla base del progetto

DI MASSIMO D ELLAPENNA

Picerno è un paese di quasi 6000 abitanti. Non credo si offenderà nessuno se lo definiamo un piccolo paese. Un paese che dista dal capoluogo di regione una decina di chilometri. Più o meno quanti ne dista Cittadella da Padova. Il paragone si fa interessante. Il Cittadella milita in serie B, il Padova è in Lega Pro. A Picerno sognano che tutto ciò possa essere riprodotto anche in Basilicata. Forse è soltanto un sogno, magari un miraggio da non coltivare neanche con eccesso di passione, quasi da esorcizzare per evitare che venga “preso ad occhio”. Certo è che, dopo la vittoria contro il Potenza e, soprattutto, dopo la vittoria ad Avellino e il secondo posto in solitaria conquistato a soli tre punti dalla capolista Juve Stabia, sognare è più che lecito.

UN PRESIDENTE VISIONARIO Nelle storie di paese si racconta che quando Donato Curcio divenne presidente dell’AZ Picerno che militava nel campionato di Eccellenza e disse che lo avrebbe portato in serie C, molti rimasero scettici rispetto a questa promessa. La promessa è stata mantenuta e la categoria è stata difesa con costanza ed assiduità, tanto che nessuno si meraviglia più di trovare nella terza serie del Calcio Professionistico, tra tanti capoluoghi di provincia e tante grandi città di centinaia di migliaia di abitanti, la squadra di un paese. Il calcio, tra tutti gli sport è quello che maggiormente si lega ad un campanile, ad un paese, ad una

città, ad una tradizione locale. Nel calcio che non è più anche la serie A era legata a figure leggendarie di presidenti che mettevano i propri soldi, le proprie risorse soltanto per la soddisfazione di vedere la squadra della propria città competere e provare a vincere. Se avessimo a disposizione la penna di Brera ne potremmo fare uscire un affresco di amore e di passione, di generosità totale verso la propria terra nella storia del Picerno e del suo presidente che dal Calcio non vuole ottenere nient’altro che la soddisfazione di portare il più alto possibile il paese nel quale è nato, al quale è legato e dal quale si è allontanato per diventare un grande imprenditore e al quale vuole donare tutto ciò che può donare.

SE LO FAI CON AMORE E SENZA TORNACONTO IN BASILICATA SI PUÒ FARE GRANDE CALCIO Non abbiamo né il talento né l’autorevolezza di Brera e, quindi, non intendiamo cimentarci in una sfida di penna che sapremmo di perdere ma non possiamo non evidenziare che quando ci si mette con passione e senza secondi fini anche in Basilicata è possibile fare sport, farlo in grande, farlo realizzando grandi risultati senza neanche spese faraoniche. Lo si può fare se si ha un Patròn che agisce solo per amore. Lo si può fare se ci si costruisce una società seria circondandosi di professionisti seri. Lo si può fare se ci si dona per una comunità, come sta facendo il presidente Donato Curcio. Il Picerno lo ha fatto senza proclami, senza pompose cerimonie di presentazione delle squadre, senza

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faraonici investimenti in immagine immobiliare, senza creare un clima di apparente felicità. Si potrebbe dire che il Picerno lo ha fatto come nella tradizione montanara del Popolo Lucano, fatta di sudore e di silenzio, di impegno senza apparenza, di sacrificio senza tornaconto.

della classifica di serie C e Matera che da tempo è sparita dal calcio professionistico, dovrebbero prendere esempio da questo lavoro silenzioso e innamorato del presidente Curcio. In Basilicata si può fare grande calcio. Il Picerno lo sta dimostrando. Non sappiamo se riuscirà ad arrivare in serie B. Sappiamo che un paese di poco meno di seimila abitanti questo sogno può cullarlo e qualche soddisfazione se la può togliere. A Potenza e a Matera questo sogno non può essere neanche immaginato allo stato attuale dell’arte.

POTENZA E MATERA? Mentre lo Stadio “Viviani” veniva riempito di musica e luci per una festosa presentazione, a Picerno si lavorava davvero per la programmazione. Mentre per la squadra della nostra città si facevano grandi proclami che non si trasformavano in fatti, LE PAROLE DI ESPOSITO a Picerno si parlava poco e si la- E IL CALCIO CHE CI PIACE vorava tanto. Sarà Eupalla, la divinità del palloPotenza che naviga nei bassifondi ne inventata dal grande maestro Gianni Brera, a dirci se questi sogni diventeranno realtà. A noi piace immaginare il Picerno come una squadra di altri tempi, una grande famiglia, con un presidente generoso e ricordiamo le parole che il capitano Esposito disse qualche anno fa, quando parlando del figlio disse che «sarebbe un vero e proprio sogno, il giorno più bello della mia vita vederlo con la maglia che è stata la più importante della mia carriera». Una frase che riporta ad un calcio antico, quello fatto di amore e di passione e che, nel caso del Picerno, sta raccogliendo anche risultati importanti. In Basilicata si può fare grande calcio, basterebbe imitare il modello Picerno: pochi fronzoli, poche parole e grande amore…che poi sono i motivi per cui ci innamorammo del calcio da bambini e continuiamo a guardarlo con occhi da bambini.


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