Cronache del 29 novembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

merCoLeDì 29 noVemBre 2023 • ANNO VIII N. 273 € 1,50 redazione@lecronache.info TeLeFono 389-2478466

OLTRE IL GIARDINO REGIONALI, CONFLITTO D’INTERESSI: SU AUXILIUM GIUZIO (FDI) INCENDIARIO, SUMMA (PD) POMPIERE

Chiorazzo, per i dem la sveglia socialista

Tonfo “Lista dei Vescovi”, il Psi candida Valvano e propone le primarie

Servizi a pagina 4

PoTenZA Il csx: «Confusione e incapacità ad amministrare, forzano e non hanno neanche i numeri». Oggi si torna in Consiglio

Guarente sogna da dittatore «Questo fa la democrazia, potessimo scegliere i Consiglieri ne avremmo di migliori» P

ART HOUSE

Vulture officina di “artisticherie”

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DI LIVIA GRAZIANO

er due settimane, Atella palcoscenico della seconda edizione di “Borgo Racconta”, l’affascinante avventura di urban storytelling. Cinque giovani artisti provenienti da diverse regioni d’Italia hanno dato vita a progetti che, con audacia, uniscono le “arti tradizionali” alle “arti digitali”. I giovani talenti, hanno avuto l’opportunità di partecipare a masterclass con illustri relatori del calibro di Antonio Lostaglio, presidente (...)

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LA SOFT CAMOMILLA DI LETTIERI

er quanto ci sforziamo di ricordare a memoria non s’era mai vista una roba del genere qui in Basilicata che pure vanta una tradizione d’autonomia politica e di centralità democratica con cui s’è riusciti a farne un vero e proprio laboratorio nazionale e mettere più facilmente nel sacco il centrodestra. Così non capita tutti i giorni al Pd d’avere riconosciuta, anche per obbligato accordo geografico con la Sardegna, la possibilità alle regionali d’esprimere la leadership della coalizione di centrosinistra e nello stesso tempo di rinunciarvi con la fretta malinconica del passero solitario ed al solo scopo d’accomodarsi sul nome del beato Angelico Chiorazzo, saltato fuori più con l’invocazione spiritica di quattro laici in versione ventriloqua e crociata che con il clamore della scelta democratica e di popolo. Ora senza girarci tanto attorno va subito detto che il protagonista di quest’opera di soft camomilla non poteva che essere Giovanni Lettieri, unico segretario con l’ambizione di ribassare ogni briciola d’onore dem pur di compiacere l’acrocco di curia e socialismo marxista per ritornare a far festa col potere regionale. CanR. Mollica e M. Dellapenna alle pag 14 e 15 ta Zucchero: “Come un sogno fatto di camomilla”

Falabella perde etica e pezzi ■ continua a pagina 21

LAGoneGro Offese Manzolillo: Forza Italia chiede il conto. Fuga dalla maggioranza: in 2 con la Lega

S. CARLO TERAPIA DOLORE: IL CONVEGNO COL DIRETTORE GIARDINA

Irccs Crob, stabilizzati 13 ricercatori Fanelli: «Siamo tra i primi in Italia»

C. Merlo a pagina 18

Servizi a pagina 11

OLTRE IL GIARDINO/2

Violenza sulle donne, dibattito su cause e misure di contrasto tra Pipponzi, Coviello e Smaldini: «Serve un percorso comune»

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■ Servizio

a pagina 9

VERTENZA DECÒ

Conad vuole riaprire i 2 supermercati con pianta organica totale di circa 80 lavoratori Sindacati soddisfatti: ora tempi e modalità

■ Servizio

a pagina 16

_ AREA SIN TITO SCALO

Da Pichetto Fratin l’ok: escluse ex Daramic ed ex Liquichimica area declassata a sito di interesse regionale

■ Servizi

a pagina 2

_ MATERA

Accusato di abusi sessuali, avvocato riceve clienti mentre è ai domiciliari: trasferito in carcere ■ Servizio

a pagina 8


Primo Piano

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Declassamento a sito di interesse regionale, ma non per le aree dell’ ex liquichimica e dell’ex Daramic

Area Sin Tito, il Ministero accoglie la proposta di riperimetrazione

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i è chiuso il percorso di riperimetrazione dell’area industriale di Tito Scalo quale sito interesse nazionale (Sin), formalmente apertosi nel 2021. Il sito Sin, originariamente individuato dal Ministero dell’Ambiente nel 2001, aveva un’estensione iniziale di circa 315 ettari, successivamente, a seguito di riperimetrazione, ridotta a circa 57 ettari, è ubicato in località Consorzio Asi nel Comune di Tito a circa 4,5 km dal centro abitato. L’area critica, che resta dentro i confini Sin, è quella dell’ex Liquichimica, attualmente dismessa,

specializzata un tempo nella produzione di fertilizzanti e concimi chimici, e dell’ex Daramic che la cui attività principale consisteva nella produzione di separatori per batterie. Nel febbraio 2021 dalla Giunta regionale la proposta di ridefinizione del perimetro del sito di bonifica di interesse nazionale “Tito” che, in prima battuta, dopo la conferenza di servizi istruttoria, fu rimandata a via Verrastro per insussistenza dei presupposti per l’adozione del provvedimento di ridefinizione. Lo scorso gennaio, dalla Regione l’addendum con

SAN SAGO, CHIAPPETTA DI EUROPA VERDE

osservazioni con chiusura positiva, da parte del Ministero nello scorso giugno, del procedimento relativo alla proposta di revisione del perimetro del sito di bonifica di interesse nazionale. Adesso, il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha ufficializzato il tutto con proprio Decreto: «Per tutte le aree ricomprese finora nel perimetro del sito di bonifica di interesse nazionale “Tito” e non incluse nel nuovo perimetro, la Regione Basilicata subentra al Ministero dall’ambiente e della sicurezza energetica nella titolarità dei relativi procedimenti».

TITO, IL COMMENTO DI SOMMA (CONFINDUSTRIA)

«Pronti a fare la nostra parte»

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onfindustria Basilicata ha accolto con «viva soddisfazione» la notizia relativa all’approvazione del decreto ministeriale che «declassa gran parte delle aree del sito di interesse nazionale (Sin) di Tito a sito di interesse regio__ Somma nale (Sir)». «Si tratta di un significativo avanzamento che auspicavamo da tempo - ha commentato il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma -. Il provvedimento prevede, infatti, il trasferimento della competenza sul tema dal livello centrale a quello regionale, a esclusione delle aree della ex Liquichimica e della Daramic, consentendo così un’accelerazione dei tempi per la chiusura delle procedure. Rinnoviamo la piena disponibilità di Confindustria Basilicata a collaborare con la Regione facendo da raccordo tra le imprese associate interessate dal problema per imprimere un’ulteriore velocizzazione alle operazioni». «Nell’occasione - ha concluso Somma -, ribadiamo anche la richiesta alla Giunta regionale di prevedere uno stanziamento di risorse ad hoc per consentire alle imprese non responsabili dell’inquinamento di procedere alla caratterizzazione delle aree e dare così soluzione a un annoso problema che ormai da anni tiene in ostaggio il pieno sviluppo di questa area industriale».

Il senatore Rosa (FdI): «Col declassamento, le aree utili per investimenti»

«Ministero su Tito, ottima notizia» «Ricorso Regione: è

«L

meglio tardi che mai»

a Giunta Bardi verso il ricorso contro l’autorizzazione all’apertura della discarica di San Sago: meglio tardi che mai». A sostenerlo, Manuel Chiappetta di Europa Verde Basilicata che ha aggiunto: «La Giunta Bardi costruisca subito il processo di Istituzione e di costruzione del modello di governance, in un attimo rimetteremo la palla al centro e analizzando l’impatto sugli habitat marini di foce e non solo su quelli fluviali, potremo richiedere una nuova Vinca, atto di vera lotta alla riapertura dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e non di San Sago».

Con «soddisfazione», il senatore lucano di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, ha appreso dell’approvazione del decreto ministeriale che declassa alcune aree del Sito di Interesse Nazionale di Tito a Siti di Interesse Regionale. «L’istanza di declassamento e di riperimetrazione era stata avanzata dalla Regione su mia proposta quale Assessore all’Ambiente, a febbraio 2021 - ha spiegato Rosa -. Su sollecitazione dell’Amministrazione comunale di Tito e delle associazioni di categoria degli imprenditori, avevamo chiesto al Ministero di stralciare tutte le aree private dalla perimetrazione del Sin per classificarle come Siti di Interesse Regionale, Sir. Con il de-

creto, dunque, sono soggette alla competenza statale per la bonifica dei siti inquinati, le aree in cui ricadono gli impianti della Daramic e della Liquichimica. La declassazione di alcune aree a Sir fa passare la competenza delle procedure per chiudere la bonifica alla compe-

tenza regionale, velocizzando i processi». «In poco tempo - ha concluso il senatore Rosa -, queste aree potranno tornare ad essere utilizzate dagli imprenditori, ad attrarre investimenti e ad essere un volano di sviluppo per il nostro territorio».


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Gli obiettivi: implementare l’occupazione, migliorare l’inclusione sociale e dare maggiori possibilità ai giovani e alle categorie più fragili

“Fondo Sociale Europeo”: un’opportunità per la coesione e lo sviluppo della Basilicata

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mplementare l’occupazione, migliorare l’inclusione sociale e dare maggiori opportunità ai giovani e alle categorie più fragili della comunità lucana. Obiettivi che la Regione Basilicata, di concerto con l’Unione Europea, si prefigge di raggiungere grazie al Fondo Sociale Europeo (FSE) che, con la programmazione 2014-2020 sta mettendo a disposizione importanti risorse finanziarie, per un importo programmato complessivo pari a 289milioni di euro. A seguito di un’analisi puntuale e dettagliata delle esigenze del territorio, il Programma Operativo (PO) del FSE mira a fornire agli abitanti della regione le competenze necessarie per affrontare le sfide del mercato del lavoro, del sistema scolastico e dell’essere parte di una società moderna. Il PO, suddiviso in 5 assi prioritari, agisce, infatti, su diverse tematiche: dall’occupazione, all’inclusione sociale dei soggetti più deboli, alla formazione, soprattutto dei giovani, senza trascurare aspetti più tecnici come il miglioramento dei processi amministrativi e le attività di assistenza tecnica. Attraverso progetti ed iniziative private o in partenariato, il FSE agisce per ridurre i divari sociali e

garantire a tutti un’opportunità di crescita. Questo approccio è particolarmente significativo in una regione in cui la distribuzione ineguale delle risorse ha contribuito a creare non poche disparità sociali. Una panoramica del Fondo Sociale Europeo e lo stato dell’arte della relativa programmazione è stata presentata durante l’ultimo evento istituzionale di comunicazione del PO che svoltosi ieri presso la Cappella dei Celestini di Potenza. L’iniziativa vedrà la presenza del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e delle più autorevoli cariche regionali e sarà anche l’occasione per illustrare alcuni risultati delconseguiti grazie all’attivazione di 5.598 progetti e il coinvolgimento di oltre 54.220 beneficiari, di cui circa il 50% donne (fonte SIRFO). Guardando più nel dettaglio, la formazione dei giovani (Asse III) è tra i temi “pilastro” del PO che interviene per accompagnare i giovani in tutto il percorso scolastico e post-scolastico, con programmi volti a facilitare l'accesso al mondo del lavoro. Iniziative come tirocini, apprendistati e corsi di alta formazione su misura contribuiscono a creare opportunità concrete per i giovani, grazie

al supporto di Scuole, Università edenti specializzati. Le scuole lucane, in particolare, con ilaboratori di musica, di artigianato e la formazione 4.0, ad esempio, hanno consentito agli studenti di aprire una porta concreta e reale su ciò che esiste dopo il diploma. Il supporto consulenziale di professionisti del settore, l’accesso a nuove tecnologie, gli aggiornamenti su temi della sostenibilità e dell’innovazione hanno fornito numerosi strumenti per consentire agli studenti per iniziare a pianificare il proprio futuro. Con quasi 30.000 beneficiari e più di 1.800 progetti attivati, il tema della

formazione e dell’apprendimento è quindi il principale aspetto su cui si è concentrato, e continua a farlo, il Fondo Sociale Europeo. Se guardiamo ai risultati più legati alla comunità e agli impatti sociali, non mancano le iniziative di valore. Le procedure dell’Asse II, se vogliamo usare il linguaggio tecnico del Programma, si rivolgono a circa 18.000 beneficiari grazie ad una rete di associazioni e cooperative sociali, enti del terzo settore e centri di accoglienza famiglie che hanno saputo dare forza e voce alle debolezze delle persone più fragili con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno e consentire a chiunque di sentirsi parte attiva di una comunità. «Il Fondo Sociale Europeo, uno dei 5 fondi strutturali e di investimento messi a disposizione dall’Unione europea, svolge un ruolo determinante nel plasmare il futuro dei lucani e nell’accompagnare i cittadini durante l’intero corso della propria vita. Il nostro impegno – dichiara Alfonso Morvillo, Autorità di Gestione(AdG) del Programma Operativo FSE della Regione Basilicata– con il supporto del Partenariato economicosociale (PES), istituzionale (PI) e sociale (PSC), nelle fasi di preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del Programma Operativo, è finalizzato a far sì che le risorse economiche siano utilizzate in modo efficace ed

efficiente, garantendo la massima risonanza positiva possibile. Per l’AdG, la sinergia con le parti interessate è essenziale per assicurare che le iniziative siano radicate nelle realtà locali e rispondano alle sfide che ogni beneficiario affronta quotidianamente. Tra queste, rientra sicuramente l’occupazione. Il Programma Operativo regionale infatti – continua Morvillo - per incentivare il lavoro ha attivato più di 2.500 progetti e circa 7.000 partecipanti, tra cui occupati, disoccupati e inattivi. aGuardando al futuro infine, l’Autorità lavorerà, nel solco di quanto fatto fino ad oggi, in modo che il FSE+ continui a essere un catalizzatore per l'innovazione sociale e l'inclusione, contribuendo così a costruire una società lucana, ed europea, più forte e più equa. Per fare questo, la Regione Basilicata è in attesa di aprire le nuove finestre per il programma 2021-2027, già approvato dalla Commissione europea». Il Fondo Sociale Europeo svolge quindi un ruolo cruciale nel disegnare il futuro della Basilicata, contribuendo a migliorare le prospettive economiche e sociali della regione e supportando la sua crescita in modo sostenibile e inclusivo. La sfida per il futuro sarà quella di garantire che gli investimenti siano adeguatamente allineati alle specificità e alle esigenze della Basilicata e di salvaguardare così il domani di tutti.


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Regionali, la “Lista dei Vescovi” distrugge la coalizione ed il Psi prova a richiamare gli alleati di csx: condizione indispensabile, ripartire senza Auxilium

Chiorazzo, al Pd i socialisti lucani replicano proponendo sia Valvano che le primarie

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socialisti non intendono attendere decisioni romane «sulle scelte organigrammatiche e sulla individuazione del candidato Presidente» di Regione per la coalizione di centrosinistra. Dalla segreteria regionale del Partito socialista italiano, svoltasi ieri a Potenza e centrata sul tema delle regionali dell’anno prossimo, ribadito il messaggio che, per «salvaguardare l’autonomia dei partiti regionali nelle scelte che riguardano la propria Regione», sono «necessarie le primarie per il confronto sulle idee, sul programma e per la scelta del candidato Presidente». «In mancanza delle primarie - è la volontà emersa dalla segreteria - i socialisti sin d’ora offrono la disponibilità del segretario regionale, Livio Valvano, per la carica di presidente della Giunta Regionale, da condividere con tutte le forze del campo progressista e dell’area moderata che si stringeranno intorno ai valori fondanti del programma di Governo». Valvano sfida il candidato presidente proposto dalla “Lista dei Vescovi”, il fondatore di Auxiulium Angelo Chiorazzo, su chi guiderà la coalizione di centrosinistra alle prossime re-

gionali lucane. Più che una sfida, però, quella del Psi di Basilicata è un invito a cambiare metodo. La strada finora perseguita dal Partito democratico, non sta dando alcun risultato nell’ottica della costruzione del campo largo, anzi. Finora, l’effetto sortito dall’aver approvato l’indicazione pervenuta dal civismo di facciata, quello di “Basilicata casa comune”, tra i primi a smascherarlo proprio Valvano, è stato l’esatto opposto. Il nome di Chiorazzo sta facendo tentennare, e non poco, persino i potenziali soci comprimari dell’istituenda coalizione, ovvero il Movimento cinquestelle. Pentastellati lucani sulle barricate, tanto forti i sospetti su Chiorazzo, persino con l’accordo di massima tra Movimento e Pd, già raggiunto dai rispettivi vertici nazionali. Ragionare sul programma e poi valutare, in base a dei criteri guida, quale tra i possibili candidati presidenti della Regione sia il migliore. Lo stesso messaggio che 24 ore fa aveva lanciato dall’interno della segreteria regionale Pd, informando anche la segretaria nazionale Elly Schlein,

__ Valvano e Chiorazzo

Barbara Verrastro unitamente ad altri iscritti. Se per il segretario regionale dei dem, Giovanni Lettieri, le primarie non sono un’opzione, per Valvano, le stesse, rappresentato un metodo più che valido per un confronto leale tra i vari partiti che decideranno di far parte della coalizione di centrosinistra. Nello stesso Pd, tra l’altro, già nell’ormai nota Direzione regionale che “incoronò” dal nulla Chiorazzo, furono manifestate le prime contrarietà. Non casuale, il non voto dell’area Margiotta. «Alla base del programma - hanno rimarcato i socialisti - la proposta dei valori-manifesto da condividere: libertà, solidarietà, par-

tecipazione democratica, sviluppo sostenibile, con la consapevolezza che le grandi questioni da affrontare partiranno da sanità, lavoro, scuola e formazione, attività produttive, agricoltura, infrastrutture e tutela del territorio». «Da oggi - hanno riferito i socialisti - il Psi intende aprire il confronto con tutti i partiti e i movimenti civici, nessuno escluso, tra cui Volt, Progetto Basilicata, Basilicata Casa Comune, Medinlucania, Ansb e il laicato Cattolico. L’obiettivo dovrà essere quello di costruire una coalizione unita, ampia e soprattutto coesa, che dovrà lavorare non per contrapporsi all’attuale governo regionale, ma per aprire una nuova stagione ri-

formista e di progresso per la Basilicata. Assume valore prioritario la costruzione di una proposta politica in grado di far voltare pagina alla Basilicata, promuovendo il suo sviluppo sociale, educativo, culturale, economico, occupazionale, di accrescimento delle libertà personali dei cittadini in un contesto di solidarietà e inclusione». «Per farlo - concludono gli esponenti lucani del Partito socialista italiano - la Direzione Regionale socialista sarà chiamata a formare un gruppo di lavoro che dovrà confrontarsi con le parti sociali, il mondo del terzo settore, le professioni, le categorie rappresentative dell’intero tessuto economico».

OLTRE IL GIARDINO Conflitto di interessi, in studio il segretario provinciale di FdI ed il componente della segreteria regionale Pd

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Su Auxilium Giuzio incendiario, Summa pompiere

nevitabile che durante l’ultima puntata di “Oltre il giardino” in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre, nel corso del dibattito sulle regionali lucane, venisse toccato anche l’argomento candidato della “Lista dei Vescovi”, Angelo Chiorazzo. Ospiti in studio di Paride Leporace, il segretario provinciale di Potenza di Fratelli d’Italia, Giuseppe Giuzio, e Angelo Summa della segreteria regionale del Partito democratico. «Quando si parla di Sanità - ha detto Giuzio - proprio in questo momento il centrosinistra dovrebbe avere una certa accortezza. Stanno candidando per la presidenza della Regione il capo di Auxilium, Angelo Chiorazzo, che è una delle azienda che maggiormente ha interessi nella sanità privata, anche convenzionata. Bisognerebbe valutare l’incompatibi-

__ Giuzio e Summa a “Oltre il giardino”

lità ed o il conflitto di interessi. Per la Basilicata, la voce Sanità è la spesa più rilevante del Bilancio». «Quindi - ha concluso Giuzio avendo Auxilium interessi così

corposi in una piccola regione, questi aspetti non possono non essere valutati». Da parte sua Summa, ha evidenziato come «Auxilium è una cooperativa che lavora in tutta Italia,

quindi non solo in Basilicata». «Non può - ha concluso Summa una persona essere screditata in partenza perchè ha fatto della cooperazione il suo sistema imprenditoriale».


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MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE 202 23 07:00

CARTOON WORLD

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SERIE 68

10:00

VOX LIBRI

12:00

LA CASA DEL CUOCO

13:00

NEWS

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SERIE 68

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CARTOON WORLD

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OLY YMPIC TOYS

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QUA LA ZAMPA

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FRAGOLE & SUDORE

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CINE 68

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JOB LAND

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CINE 68

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NEWS DELLA NOTTE

DOVE VED DERCI TUTTA A ITALIA A - CANALE 68 TA ASTO BL LU


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È stato effettuato da Agea il pagamento dell’85% dei premi spettanti agli operatori agricoli lucani che producono con il metodo biologico. Il saldo verrà erogato entro fine 2023

Agricoltura Biologica, Galella: «Confermiamo sostegno notevole ad un settore in crescita»

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Assessore alle Politiche Agricole, Alessandro Galella, dà notizia dell’avvenuto pagamento, da parte di Agea, del relativo anticipo pari all’85% dei premi spettanti agli operatori agricoli che producono in regime biologico. Il saldo sarà erogato entro la fine dell’anno 2023. L’Assessore dichiara: «In questa ultima annualità è pre- __Galella visto il pagamento di poco più di 2.500 domande, per un valore pari a 20,6 milioni di euro ed una superficie complessiva di 78.300 ettari coltivati secondo il metodo biologico. Complessivamente, in otto annualità, il Psr Basilicata ha sostenuto l’agricoltura biologica con circa 169 milioni di euro, un investimento di notevole impatto sulla qualità delle produzioni agricole ed agroalimentari ma anche una attenzione ai fattori ambientali e alla salubrità del cibo che giunge sulla tavola dei consumatori di prodotti lucani». L’agricoltura italiana continua a mostrare interesse nel biologico, soprattutto in Basilicata, dove 3.133 operatori hanno sposato la causa del Bio, utilizzando 123.000 ettari

pari al 26,5% della Sau totale, a fronte della media nazionale del 17,4%. Gli uffici tecnici del Dipartimento agricoltura, sono al lavoro per la predisposizione del bando 2024 relativo all’intervento a sostegno dell’agricoltura biologica, per dare avvio al nuovo quinquennio di impegno a valere sulla programmazione dello sviluppo rurale 20232027. «L’avvio del nuovo bando quinquennale a partire dal 2024 – sostiene l’assessore Galella - consente di garantire la continuità del sostegno del Csr Basilicata 2023-2027 a tutti gli operatori che hanno investito sul metodo di produzione biologica e a coloro che intendono avviare la conversione a biologico delle aziende agricole condotte con metodo convenzionale per meglio rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento alla qualità delle produzioni e alla salubrità del contesto ambientale. In tal modo la Basilicata conferma di essere in linea con gli ambiziosi obiettivi della strategia Green Deal e nel Piano d’azione europeo per l’agricoltura biologica».

L’Unione Sindacale di Base della Basilicata sollecita la Regione su criticità platea lavoratori e progetti occupazionali

Usb: «Azioni urgenti per la nuova occupazione dei Tis e Rmi e modifica condizioni delle proroghe»

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ll'indomani dell'incontro del 14 novembre con l'assessore Casino l’Unione Sindacale di Base (Usb) ha evidenziato «alcune criticità che oggi l’Amministrazione regionale deve necessariamente chiarire per dare concretezza ai seppure parziali impegni presi». «Intanto - spiega in una nota la coordinatrice regionale Usb Basilicata Rosalba Guglielmi - impegnarsi a presentare nei tempi necessari a non essere bloccati dal semestre bianco relativo alle prossime elezioni regionali in Giunta e in Consiglio il testo della legge per consentire l'avvio al lavoro di forestazione dei lavoratori della platea che volontariamente vorranno optare con l'adesione ad un progetto riconducibile alla salva-

guardia del territorio». «Senza di questo - prosegue Guglielmi - davvero si rischia di trovarsi davanti all'ennesima beffa preelettorale. Piuttosto che lavorare per ulteriori proroghe bisogna avviare immediatamente una consultazione tra i membri della platea al fine di quantificare il numero dei lavoratori interessati e per definire i relativi costi chiarendo esattamente qual è il numero delle giornate alla base del progetto di occupazione per partire già dall'inizio del prossimo anno». «La proposta presentata dalle altre sigle sindacali - rimarca la coordinatrice regionale Usb Basilicata - chiede102 giornate contributive, cioè 87 giornate lavorative. Questa impostazione vedrebbe i lavoratori interessati guadagnare qualche centinaio di euro in più all'anno rispetto all'attuale sussidio,tenendo anche conto che per i primi due anni non avrebbero diritto alla disoccupazione

agricola». Per la Usb «bisogna impostare il progetto prevedendo le 102 giornate retribuite per assicurare un reddito da lavoro più dignitoso e garantire l'accesso al riconoscimento dei 90 giorni di disoccupazione speciale validi anche ai fini pensionistici». «Occorre - prosegue Guglielimi - ripensare per i lavoratori che non potranno o vorranno optare per il progetto di salvaguardia del territorio e che resteranno utilizzati negli enti in attesa della necessaria normativa per passare alla stabilizzazione ad una modifica sostanziale delle condizioni economiche, prevedendo un aumento di almeno 300 euro del sussidio. Intanto partendo dalle condizioni previste per l'attuale proroga degli ex TIS, per i quali chiediamo che i soldi stanziati siano utilizzati esclusivamente a loro vantaggio,eliminando lo spreco di oltre un milione di euro previsti in larga parte per le fantomatiche 60 ore procapite di formazione. Trattandosi di lavoratori formalmente chiamati a svolgere lavori di pubblica utilità non in pre-

L’ANNUNCIO DELLA CONSIGLIERA SUL RILANCIO DEL TPL

Merra: «In Basilicata arriva anche Itabus»

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n seguito a lunghe e proficue trattative, avvenute negli scorsi mesi, con i vertici di Italo, azienda leader nel trasporto intermodale ferro-gomma, anche la Basilicata entrerà nella rete di collegamenti e nell’offerta di viaggio Itabus». A darne notizia, il consigliere regionale del Gruppo misto, Donatella Merra, che spiega: «Dopo l’istituzione, a partire dall’estate appena trascorsa, del nuovo servizio sperimentale Frecciarossa, Metaponto-Potenza- Roma-Milano, via Afragola, che ha velocizzato i tempi di percorrenza per l’utenza e fatto risparmiare circa 3 milioni di euro ai contribuenti lucani, sarà possibile ora usufruire delle nuove corse di Itabus che renderanno più agevole l’intermodalità ferroviaria ed il raggiungimento delle principali destinazioni di viaggio con nuove relazioni. Anche questa sfida è stata colta e vinta da tutta la Basilicata in una fase in cui, con l’avvio dei necessari lavori di ammodernamento e messa in sicurezza su tutta la linea ferroviaria, era indispensabile individuare soluzioni alternative adeguate alle istanze dei cittadini». «Questa iniziativa – puntualizza Merra - va a rafforzare l’avviato rilancio del servizio di trasporto pubblico locale, uno dei principali obiettivi che ho perseguito da assessore alle Infrastrutture, sul quale sono stati investiti sino ad oggi oltre 35 milioni di euro ed altrettanti ne sono previsti per il 2024. Sono già stati acquistati 113 bus di varie tipologie, tra alimentazione diesel euro 6, ibrida e metano, di cui 80 potrebbero entrare in circolazione entro la fine dell’anno. Con gli investimenti già programmati anche per il 2024 si porterà a compimento il rinnovamento del parco mezzi circolante nella Regione, arrivando ad un totale di oltre nuovi 200 bus a completamento del ciclo programmatorio». «Ringrazio l’Azienda e, in particolare, l’amministratore delegato di Itabus, Francesco Fiore – esplicita Merra - con il quale abbiamo concordato e condiviso questa esigenza del territorio tesa ad implementare le opzioni di viaggio per l’utenza, potenziando e ottimizzando l’offerta e stimolando al contempo la libera concorrenza tra gli operatori del settore, con ricadute certamente positive per i viaggiatori i quali potranno contare su alternative valide per i loro spostamenti».

senza di continuità lavorativa - chiarisce la coordinatrice regionale Usb Basilicata - chiediamo che venga adottato uno specifico atto che chiarisca che agli stessi vengano applicate le stesse regole relative ai diritti essenziali già previsti dall'articolo 26 della legge 150/2015 per i disoccupati non garantiti dalle norme di salvaguardia dei lavoratori

occupati. Per gli RMI chiediamo la modifica della legge regionale 26/2015 che chiarisca i benefici assistenziali dovuti. Al di là delle dichiarate manifestazioni di volontà - conclude Guglielmi - è giunto il momento decisivo per passare ai fatti intanto fissando un incontro per definire un cronoprogramma delle necessarie iniziative».


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Basilicata 24 ore

mercoledì 29 novembre 2023 www.lecronache.info

Il 48enne scontava la misura nella sua abitazione a Matera e avrebbe proposto ad alcuni di compensare gli oneri dovuti, testimoniando a suo favore al processo

Ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale, avvocato riceve i clienti e finisce in carcere

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a Polizia di Stato di Matera ha condotto in carcere un uomo di 48 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari, dando esecuzione ad un provvedimento di aggravamento della misura cautelare, dispo-

sto dal Tribunale di Taranto. L’uomo, un avvocato iscritto al Foro di Taranto, era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Matera, in quanto imputato per violenza ses-

suale ai danni di una donna, nell’ambito di un procedimento penale scaturito da un’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Taranto. L’episodio della violenza risalirebbe allo scorso mese di gennaio, quando l’uomo avrebbe provato ad abusare della donna, contattata per svolgere le pulizie nella sua villa al mare. L’ordinanza di aggravamento è stata disposta a seguito di gravi violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura cautelare degli arresti domiciliari, commesse dal professionista, che avrebbero determinato un concreto pericolo di inquinamento delle fonti di prova relative al procedimento penale in cui è imputato. Dalle informazioni acquisite dalla Squadra Mobile e dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Matera, infatti, è emerso che l’avvocato, non solo avrebbe ricevuto clienti nel suo domicilio, cosa non consentita dalle prescrizioni impostegli, ma ad alcuni di questi avrebbe anche proposto di compensare gli oneri dovuti, testimoniando a suo vantaggio nell’ambito del procedimento penale in cui è imputato. Stante la presunzione di innocenza, la posizione dell’uomo necessita della verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

Gentile: «Bisogna stare in guardia ma anche affidarsi con fiducia a chi può difenderci. L’iniziativa prevede l’alleanza con la Polizia di Stato»

“Più sicuri insieme”, al via la campagna di Confartigianato per la sicurezza degli anziani

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n casa, per strada, su Internet. Per gli anziani il pericolo di truffe, raggiri, furti e rapine è ovunque. L’arma migliore per difendersi consiste nel conoscere i trucchi usati dai malintenzionati e le situazioni a rischio. Anziani più informati e più sicuri, quindi. È proprio questo l’obiettivo della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani, giunta quest’anno alla quinta edizione, promossa da ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) di Confartigianato, insieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. «I peggiori nemici delle persone anziane – commentano da Confartigianato e ANAP – sono la solitudine e il senso di isolamento che li espone ai fenomeni di criminalità. Il problema della sicurezza è centrale se si considera che in Italia gli over 65 rappresentano il 23% del totale della popolazione, una quota destinata a salire rapidamente e che im-

pone di intensificare attenzione ed impegno nei confronti dei soggetti più vulnerabili. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi con fiducia alle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo, utilizzando il Numero Unico 112 in caso di emergenza» L’iniziativa prevede la distribuzione, in tutta Italia, di vademecum e depliant che contengono

poche semplici regole, suggerite dalle Forze di polizia, per difendersi dai rischi di truffe, raggiri, furti e rapine in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando Internet. «Bisogna stare in guardia, ma anche affidarsi con fiducia a chi può difenderci. Per questo – sottolinea Rosa Gentile, dirigente nazionale e regionale Confartigianato - la Campagna prevede l’alleanza con le Forze di Polizia in

un’azione comune per difendere i cittadini, soprattutto in vista dei mesi estivi durante i quali si moltiplicano i rischi per gli anziani che rimangono soli. Il consiglio è quindi sempre quello di rivolgersi con fiducia alle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo, utilizzando il Numero Unico 112 in caso di emergenza».


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Su Cronache Tv un sentito e propositivo dibattito tra la Consigliera di Parità Pipponzi, la responsabile FdI Basilicata Smaldini e l’esperta di Politiche di genere Coviello

Violenza sulle donne, a “Oltre il Giardino” il confronto tra cause e possibili soluzioni

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n una delle ultime puntate del programma “Oltre il Giardino” in onda su Cronache Tv, il conduttore Paride Leporace ha affrontato il tema della violenza contro le donne e del recente caso di femminicidio di Giulia Cecchettin che ha «scosso fortemente» l’opinione pubblica e «riaperto in maniera molto stringente e forte» il dibattito sulla necessità di dire stop a questo fenomeno. In apertura, Leporace ha sottolineato come «per la prima volta l’attenzione totale della comunità nazionale» si sia concentrata su questi gravi episodi, con «un protagonismo delle donne ma con un’assunzione di responsabilità anche del genere maschile». Tra le ospiti in studio, la Consigliera regionale di Parità Ivana Pipponzi ha dichiarato: «Quello che è accaduto a Giulia ci ha scosso fortemente e ha riaperto in maniera molto stringente un dibattito, quello del dire in maniera concreta stop alla violenza sulle donne». Tuttavia, Pipponzi ha sottolineato che sebbene «le misure stringenti prese dal Governo» non sono bastevoli a «fare la differenza». «Se non cambia la cultura, quindi - enfatizza - non viene contrastata la cultura patriarcale del possesso e non si diffonde la cultura di parità e pari opportunità, continueremo a contare una donna vittima di femminicidio ogni tre giorni». E il cambiamento secondo Pipponzi lo si fa «soprattutto partendo dagli uomini, sono gli uomini che devono cambiare, devono essere accanto alle donne in questo processo di cambiamento culturale». Ivana Smaldini, responsabile dell’organizzazione Fratelli d’Italia Basilicata, ha sottolineato che «la violenza ha tantissimi aspetti» e che «è necessario riflettere sulla violenza a 360 gradi». Da qui, la necessità per Smaldini «che si abbia la capacità di condividere e di perseguire insieme una strada che, sebbene sappiamo benissimo, non può essere totalmente risolutiva».

__Pipponzi, Smaldini e Coviello ospiti ad “Oltre il giardino”

Rispetto, invece, a quello che è diventato un vero e proprio caso politico all’indomani dell’assalto alla sede di “Pro Vita” avvenuto sabato scorso durante la manifestazione di Roma contro la violenza sulle donne promossa da “Non una di meno” e sul quale sta indagando la Digos, la dirigente di FdI Smaldini si è detta d’accordo con la Premier Giorgia Meloni nel condannare gli atti di vandalismo compiuti ai danni dell’associazione che difende il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale: «È inaccettabile pensare di sconfiggere la violenza, o comunque di parlare di violenza, con altra violenza». Cristiana Coviello, esperta di politiche di genere, ha criticato invece la presenza nel contesto della manifestazione del tema dell’utero in affitto e dell’aborto: «Inserire questioni così complicate insieme in un contesto già delicato è un qualcosa che forse andava evitato».

IL CASO DI ELISA CLAPS Il conduttore ha poi posto l’attenzione sul caso di Elisa Claps, la 16enne scomparsa nel 1993 a Potenza e il cui corpo è stato ritrovato nel 2010 nella chiesa della Santissima Trinità. Un caso che ha scosso l’intera comunità lucana. «Quello di Elisa Claps è stato uno dei primi casi di femminicidio ad avere grande eco mediatica nel no-

stro Paese», ha affermato Pipponzi. «Ricordo ancora lo sgomento quando la madre Filomena, dopo la scomparsa di Elisa, diffuse volantini in tutta Italia con la foto della figlia nella speranza che qualcuno potesse fornire informazioni utili alle indagini». Smaldini ha aggiunto: «Purtroppo il caso Claps ci ricorda come spesso la violenza sulle donne avvenga tra le mura domestiche, da parte di persone vicine alla vittima. Serve un cambiamento culturale profondo per sradicare certi retaggi». Coviello ha puntato il dito contro la gestione del caso: «Per 17 anni non abbiamo avuto giustizia per Elisa Claps e la sua famiglia. Questo non deve più succedere».

IL RUOLO DELLA FAMIGLIA Il dibattito si è quindi concentrato sul ruolo della famiglia. Con Leporace che ha poi introdotto il tema della presunta “demonizzazione della famiglia” emersa in alcuni commenti sul caso di Giulia. Smaldini ha replicato dicendo che «la famiglia è chiaro che in questo momento sta vivendo una crisi» diventantanto sempre più spesso “teatro” di violenze e che «è chiaramente evidentemente che va rivista anche un po’ l’educazione all’interno delle famiglie». Tuttavia, la dirigente di Fratelli d’Italia ha precisato che «in queste situazioni le famiglie vanno aiutate, non

messe sotto accusa o demonizzate». E ancora, per Cristiana Coviello, esperta di Politiche di genere, «il modello patriarcale va smantellato» perché «ciò che accomuna gli autori di violenza è l'idea di possesso e controllo». «Sono d’accordo con Smaldini - ha replicato Pipponzi - bisogna aiutare le famiglie, non demonizzarle. Ma il modello patriarcale va superato, altrimenti non ne usciamo». Secondo Pipponzi, «finché permarrà l’idea che l’uomo debba controllare e possedere la donna, avremo sempre episodi di violenza».

IL RUOLO DELLA SCUOLA La discussione si è quindi spostata sul ruolo della scuola. Pipponzi ha affermato che «la scuola deve essere il primo presidio fondamentale di informazione, di prevenzione, di educazione», mentre Coviello ha criticato «l’assenza dell’educazione sentimentale nelle scuole». In chiusura di puntata, Leporace ha ribadito come «il tema delal violenza di genere abbia catalizzato per la prima volta l’attenzione totale della comunità nazionale» rappresentando un reale «campanello d’allarme» che pone ciascun individuo «di fronte alle proprie responsabilità». È necessario, ha chiosato il conduttore, «un cambiamento culturale profondo» che parta «innanzitutto dagli uomini».

PREVISTA PER OGGI A POTENZA PRESSO IL MUSEO NAZIONALE PER DISCUTERE DELL’ATTIVITÀ DI PROTEZIONE E ASSISTENZA PERCHÉ «LA BASILICATA NON È IMMUNE DAL FENOMENO»

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Centri antiviolenza, al via la tavola rotonda con Istituzioni e Associazioni

i svolgerà oggi alle 16 presso il Museo Archeologico Nazionale di Potenza una tavola rotonda sul tema “L’importanza dei centri antiviolenza”. «Sarà l’occasione – afferma la Consigliera regionale di Parità, Ivana Pipponzi - per discutere dell’attività dei centri e delle case rifugio, punto di riferimento delle donne che subiscono stalking e violenza. La Basilicata non è immune dal fenomeno. Solo nell’ultimo anno sono state 98 le donne lucane che hanno chiesto aiuto e protezione ai Centro antiviolenza Telefono Donna. Cresce, dunque - prosegue Pipponzi - la consapevolezza delle don-

ne del proprio valore e dei propri diritti, parallelamente con la necessità di rafforzare la rete dei servizi territoriali che unisce le istituzioni al mondo associativo e del volontariato». Al dibattito parteciperanno le rappresentanti delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa: Maria Albano (Inner Wheel Club Potenza), Elena Carovigno (Associazione italiana donne medico Potenza), Giovanna D’Amato (Soroptimist Potenza), Brigida Desimio (Cif), Maria Antonietta Nigri (Fidapa), Luigia Ierace (Coordinamento Commissione pari opportunità Fnsi).

Interverranno, inoltre, Cecilia D’Elia (vicepresidente della Commissione Bicamerale d’inchiesta sui femminicidi), Antonella Veltri (Rete nazionale antiviolenza), Aida Sabbato (Consigliera Corte di appello di Potenza), Tonia Stumpo (Consigliera regionale di parità della Calabria) e Cinzia Marroccoli (Associazione Telefono Donna). Seguirà il reading teatrale “Ti amo da morire - Dalle Eroine di Ovidio alle Eroine di oggi, storie di donne morte in nome dell’amore”, testo di Margherita Gina Romaniello. Voci narranti: Manola Rotunno e Fabio Pappacena con l’accompagnamento musical di Vito Stano.


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Il Direttore della struttura di Terapia del dolore Giardina: «L’obbiettivo del corso è quello di migliorare conoscenze ed abilità dei professionisti»

Dolore cronico, il convegno organizzato dal San Carlo

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ordinamento giuridico italiano, con la legge numero 38 del 2010, ha sancito il diritto del paziente con dolore acuto e cronico oncologico e non oncologico a non soffrire inutilmente, stabilendo una serie di novità assistenziali tra cui la libera prescrizione su ricetta del curante degli oppioidi, che ha rappresentato, su tutto il panorama europeo, una pietra miliare e all’avanguardia mondiale sul trattamento della cronicità. È questo il tema centrale del convegno che si terrà il primo dicembre 2023 a Potenza nella sala A della Palazzina Accoglienza dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo”. «Convegno - ha spiegato il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza, Giuseppe Spera - che si inserisce in un percorso professionale e formativo a conferma della intuizione nel voler attivare una Rete del dolore rafforzando il ruolo nevralgico dell’Aor e la sinergia tra i vari specialisti coinvolti. Tale scelta è stata suggellata recentemente dall'importante traguardo dei mille interventi effettuati in meno di due anni dall’avvio della attività in rete della Terapia del dolore dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza diretta dal dottor Antonio Giardina». Il Dg, soddisfatto «per i significativi traguardi raggiunti in poco tempo sia nelle attività ambulatoriali sia in quelle chirurgiche

CONTRATTO INDETERMINATO AI RICERCATORI IRCCS CROB

Stabilizzazioni, l’Istituto è tra i primi in Italia

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__ Giardina

effettuate nei presidi ospedalieri aziendali, segno evidente del ruolo importante della disciplina medica che oggi riesce a trattare nei pazienti di ogni età, anche molto giovaniil dolore cronico ed acuto che affligge nella quotidianità». «Dal territorio all’hub: il percorso del paziente con dolore cronico, è il titolo del convegno -, ha precisato il dottor Antonio Giardina, direttore della struttura di Terapia del dolore dell’ospedale “San Carlo” di Potenza. All’interno della Rete regionale il ruolo dei spoke, di quegli ospedali, cioè, presidio di salute nei territori, è quello di gestire la

problematica del dolore tramite inquadramento clinico, approccio farmacologico e invasivo di primo livello, e rinviarlo al medico di medicina generale o se necessario indirizzarlo all’hub, il “San Carlo” di Potenza, dove si effettuano procedure invasive avanzate per il controllo del dolore». «L’obbiettivo del corso è quello di migliorare le conoscenze - ha concluso il dottor Giardina- e l’abilità dei professionisti favorendo un confronto con gli specialisti coinvolti da tutto il territorio nazionale, per costruire un percorso ottimale per la gestione del paziente con dolore».

on la firma di ieri si è finalmente concluso l’iter di stabilizzazione per i 13 professionisti dell'Irccs Crob tra ricercatori e personale di supporto alla ricerca. «L’Istituto - ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute Francesco Fanelli - è tra i primi in assoluto a livello nazionale __ Fanelli ad aver immediatamente applicato quanto previsto dalla norma per la stabilizzazione dei lavoratori e lavoratrici della ricerca sanitaria degli Irccs pubblici e Izs, diventata legge lo scorso luglio dal titolo “Disposizioni in materia di personale della ricerca sanitaria degli Irccs pubblici e degli Izs”. Una firma importante grazie alla quale per i professionisti del Crob il precariato è finalmente un ricordo dopo anni di incertezza e lotte sindacali che hanno accomunato tutti i ricercatori italiani. Si tratta di un grande risultato ottenuto grazie alla professionalità del management dell’Istituto, una soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo molto atteso che con determinazione abbiamo perseguito e che sono certo andrà a rafforzare in termini di motivazione, un personale che già si è dimostrato qualificato e vitale per l’irccs Crob di Rionero in Vulture che potrà contare su una programmazione sempre più lungimirante». Hanno firmato l’assunzione a tempo indeterminato i ricercatori dell'Istituto e il personale di supporto rientranti nella cosiddetta “piramide della ricerca” ed aventi i requisiti previsti dalla legge. I 13 professionisti erano stati reclutati a tempo determinato e hanno maturato al 30 giugno 2023 alle dipendenze di un ente del Ssn almeno 3 anni di servizio, anche non continuativi, ivi inclusi contratti flessibili e borse di studio, negli ultimi 8 anni.

Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie: ogni progetto deve prevedere il coinvolgimento di almeno 3 Regioni

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Programma Ccm 2023, le proposte entro il prossimo 5 dicembre

on decreto ministeriale del 22 novembre 2023 è stato formalmente adottato il Programma Ccm 2023, Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie. Il programma è suddiviso in due macroaree operative: l’area progettuale e l’area delle azioni centrali. Le proposte progettuali dovranno essere redatte esclu-

sivamente secondo lo standard Ccm 2023 ed in coerenza con la Guida alla progettazione, nell’ambito delle linee di intervento identificate dal programma. Le proposte devono prevedere il coinvolgimento di almeno tre Regioni, appartenenti alle tre differenti aree geografiche, identificate secondo la classificazione Istat Nord, Centro e Sud, in modo da assicurare una

rappresentatività del territorio nazionale in funzione della trasferibilità dei risultati e un finanziamento non superiore ai 500 mila euro. I progetti esecutivi possono vedere il coinvolgimento, oltre che delle strutture del Ssn e delle Regioni, della Sanità militare, dell’Iss, dell’Inail, dell’Agenas, dell’Inmp e degli Istituti zooprofilattici speri-

mentali (Izzss), anche di Università ed Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e di ogni altro Ente pubblico, pertinente alla progettualità prescelta. L’assessore alla Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, ha sottolineato l’importanza fondamentale della prevenzione sanitaria «che si conferma uno strumento indispensa-

bile per fronteggiare disparati eventi emergenziali che potrebbero minare la salute pubblica e internazionale, fungendo da solido, valido e spesso anche unico, strumento di difesa: resta fondamentale un approccio integrato per raggiungere traguardi importanti sul tema della salute pubblica attuando a livello regionale, piani di sorveglianza e di prevenzione attiva».


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Un tavolo di confronto per studiare un piano per ridurre le ospedalizzazioni dei pazienti e migliorare i percorsi di cura tra ospedale e territorio regionale

Fibrosi cistica, Asp e Lifc insieme per potenziare cure ed assistenza anche con la telemedicina

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i è svolto presso la sede della Asp di via Torraca un proficuo incontro tra i vertici della Direzione Aziendale e una delegazione nazionale della Lega Italiana Fibrosi Cistica. L’incontro ha visto attorno allo stesso tavolo il Direttore Generale Antonello Maraldo, il Direttore Sanitario Luigi D’Angola, il Presidente nazionale della Lifc Gianna Puppo Fornaro, la responsabile Area Territorio Silvia Ranocchiari, il responsabile Area Qualità Puglia Matteo Silva, il Presidente lucano della Lifc per la Basilicata Domenico Iacobuzio. Presenti anche il Presidente della Lifc Abruzzo Celestino Ricco e Donatello Salvatore, responsabile del Centro Fibrosi Cistica dell’Azienda Ospedaliera San Carlo. Alla base dell’incontro, l’analisi dello stato dell’arte relativamente all’acceso alle cure sia in ambito Asp che nell’integrazione ospedale-territorio. Mission del confronto a più voci, la possibilità di avviare un percorso che guardi al futuro e che porti ad un miglioramento delle cure e dell’assistenza nei confronti dei pazienti affetti da fibrosi cistica. Dal punto di vista sanitario si lavorerà sullo sviluppo territoriale dell’Adi, rientrante nelle competenze Asp, e di un percorso di telemedicina. A tal proposito, è stato evidenziato come i nuovi farmaci permettono di ridurre di parecchio l’ospedalizzazione dei pazienti malati che periodicamente si rivolgono alle strutture ospedaliere per sottoporsi a day hospital terapeutico.

__I vertici Asp insieme a una delegazione della Lega Italiana Fibrosi Cistica

Nel caso degli affetti da fibrosi cistica, l’accesso alle cure territoriali diventa estremamente importante e richiede l’attenzione di tutti gli attori chiamati in causa. I pazienti lucani in cura presso il centro fibrosi cistica del San Carlo sono circa una novantina a cui si sommano quelli provenienti dalle regioni contermini ed in particolare Puglia e bassa Campania arrivando così a circa 150 pazienti. La malattia ha subito una evoluzione passando da soggetti di età pediatrica a utenti in età adulta che vengono individuati grazie alle nuove cure e alle nuove modalità di diagnosi. Per il Direttore Maraldo «l’incontro con i vertici nazionali della LIFC è segno tangibile della grande attenzione verso la sanità lucana e dell’Asp in particolare». Il direttore Generale ha poi ricordato che «sin dal suo insediamento ha interagito con le associazioni territoriali rappresentative dei pazienti perché solo in questo modo

si può rinsaldare un patto di sana complicità per la reciproca comprensione e risoluzione dei problemi comuni». Con la LIFC in particolare Maraldo aveeva già sviluppato specifiche esperienze gestionali nella sua lunga attività presso l’Ospedale Regionale delle Marche, ottenendo già all’ora discreti risultati da quella collaborazione. Il Direttore Sanitario D’Angola ha ricordato che la fibrosi cistica «interessa una ristretta categoria di pazienti caratterizzandosi per una particolare condizione di fragilità e vulnerabilità e, per tanto, richiedendo particolare attenzione nella strutturazione di un’offerta prestazionale dedicata». «L’Asp - ha aggiunto D’Angola - è impegnata nella definizione di percorsi per la presa in carico di pazienti affetti da fibrosi cistica sia attraverso l’Assistenza Domiciliare sia attraverso l’opportuno coinvolgimento e sensibilizzazione dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di

Libera Scelta. Va dato atto che è di fondamentale importanza l’assistenza sul territorio, demandando al regime di ricovero solo quei casi che necessitano di cure in ambiente ospedaliero». Per la Presidente Nazionale della lega Nazionale Fibrosi Cistica Gianna Puppo Fornaro, nell’augurarsi una nuova e proficua oltre che assidua collaborazione, «è importante che in una regione come la Basilicata che fa da cerniera per le realtà limitrofe, ci sia una macchina operativa che si muove con capacità e competenza per assicurare cure e assistenza al paziente affetto dalla malattia». Dello stesso parere anche il Presidente Regionale della Lnfc Iacobuzio, per cui «il valore aggiunto dell’Adi sul territorio è rappresentativo di una volontà di operare per il bene della sanità e dei pazienti lucani che non solo possono avere come punto di riferimento il Centro dell’Aor, ma possono trovare nella Asp un motivo in più di certezza dell’assistenza». Soddisfazione è stata espressa anche dal responsabile del centro fibrosi cistica, Salvatore che da tempo incontra i feedback positivi dell’utenza in cura che «sempre con maggiore frequenza si rivolge all’Asp per l’assistenza domiciliare». Nel corso della riunione si è immaginato un percorso convegnistico entro la metà del prossimo anno per tematizzare non solo la fibrosi cistica, ma anche per aprire una finestra sulle malattie rare in maniera più generica.

Il presidente Manieri: «Le tematiche congressuali consentiranno un proficuo confronto tra le realtà pediatriche ospedaliere e territoriali»

“Potenza della Pediatria”, al via il Congresso regionale Sip Basilicata

Manieri, in qualità di Direttore della UOC di Pediatria del San Carlo di Potenza, sostiene che le tematiche congressuali «consentiranno un proficuo confronto tra le realtà pediatriche ospedaliere e territoriali della Basilicata su problemi di interesse comune tra Pediatri di libera scelta ed ospedalieri». Porteranno i loro saluti alla Manifestazione l’Assessore alla Sanità della Basilicata Francesco Fanelli, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Potenza Rocco Paternò, il Garante Regionale dell’Infanzia Vincenzo Giuliano, il Direttore Generale dell’Ospedale San Carlo Giuseppe Spera. Molti sono in temi in programma, a cominciare da alcune condizioni che caratterizzato la pratica clinica quotidiana, specie dei Pediatri di famiglia, come possono essere i bilanci di salute orale Pedo__Manieri Ortodontici. A seguire, saranno oggetto di approfondimenti le l Presidente della Società Italiana di Pediatria pratiche di sedazione anestesiologica pediatrica, (Sip) di Basilicata Sergio Manieri, comunica necessarie per le procedure diagnostico-strumenche sabato si celebra il Congresso regionale tali, più o meno invasive, e per gli interventi chiSip, denominato “Potenza della Pediatria”. rurgici in età pediatrica. Conoscere come e in che

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modo siano eseguite è molto importante, soprattutto nelle relazioni informative con i genitori. Altro aspetto che sarà preso in considerazione in questa edizione di “Potenza della Pediatria” riguarda gli eventi avversi in Neuropsichiatria infantile, che richiedono sempre più spesso analisi e riflessioni approfondite da pare dei Pediatri lucani. Un’altra patologia, sempre molto attuale, è rappresentata dalla bronchiolite e della sua frequenza in epoca post-covid: capire diffusività e impatto sociale può indirizzare tutti i Pediatri ad un approccio più attento a tale condizione. Infine, sarà fatto il punto sia su alcune sindromi genetiche che coinvolgono la cute, in maniera peculiare, sia su alcune Malattie rare, oggigiorno suscettibili di terapie enzimatiche sostitutive che stanno modificando in modo straordinario la loro morbilità e mortalità. Alla fine della giornata si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo della Sezione Basilicata della Sip per il quadriennio 20132027.


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POTENZA Indetta una conferenza stampa dai consiglieri di minoranza per rimarcare la posizione netta contro il modo di ”governare la città”

L’opposizione tuona: «Amministrazione al capolinea, sono tutti inadeguati» Oggi pomeriggio convocato un nuovo Consiglio comunale. Nuova prova dei numeri per Mario Guarente

__Telesca e Andretta e sotto un momento della conferenza stampa DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Si è tenuta, ieri mattina presso il Palazzo della Cultura di Potenza, la conferenza stampa indetta dei consiglieri di opposizione dopo le “accuse” lanciate dal sindaco Mario Guarente a Consiglio comunale concluso. I membri dei gruppi Potenza Prima, PD, Movimento 5 stelle, La Potenza dei Cittadini, Basilicata Possibile, Insieme per Bianca, Potenza Città Giardino, +Europa e Gruppo Misto hanno ribadito quello che ormai ripetono da tempo: «L’Amministrazione Guarente è inadeguata» e lo fanno alla luce di quello che è accaduto lunedì in Consiglio comunale. Un’Assise convocata per approvare, tra le altre cose, una variazione di bilancio poderosa, 4 milioni e 400 mila euro, fortemente voluta dal governo cittadino di centrodestra che non è stata più approvata, dopo lunghe riunioni , per “colpa” della stessa maggioranza che fa mancare il numero legale. « Il Consiglio Comunale di ieri ha ratificato la confusione e la non capacità di amministrare di una maggioranza che tenta di forzare una variazione di bilancio e si trova senza numeri per approvarla. 4milioni e 400mila euro appostati e non utilizzabili» affermano i consiglieri Stella Brienza, Beneventi, Telesca, Falconeri, Pergola, Tramutoli, Andretta, Blasi, Flore, Smaldone e Falotico. «Di tutto quello che è accaduto in Consiglio comunale, l’episodio che ha lasciato maggiormente sgomenti è stato quello inerente l’ultima dichiarazione del sindaco quando ormai il Consi-

glio era già stato sciolto. - afferma ai microfoni di Cronache Vincenzo Telesca - Il primo cittadino ha tacciato i consiglieri di minoranza di fare “un’opposizione becera”. Un’affermazione inaccettabile anche perchè abbiamo cercato di dare un sostegno all’amministrazione durante il Consiglio comunale di lunedì, comprendendo le difficoltà che si stavano riscontrando per giungere all’approvazione della variazione di bilancio, all’interno della quale erano menzionati anche 360mila euro per l’assistenza all’autonomia per gli studenti con disabilità che sarebbero stati spostati per garantire il servizio nel 2024 senza nessun utilizzo nel 2023. Abbiamo anche suggerito loro una soluzione: non votare il provvedimento in Consiglio ma inserirlo in una delibera di Giunta che sarebbe stata poi approvata entro il 31 dicembre 2023. In questo modo la macchina amministrativa non si sarebbe fermata e i 360mila euro a disposizione degli alunni con disabilità sarebbero stati utilizzati, invece c’è stata una forzatura da parte della maggioranza che alla fine non ha prodotto alcun risulltato. Non avevano i numeri per approvarla e non hanno potuto “vincere” una battaglia totalmente inutile». A fare eco al consigliere Telesca, la consigliera comunale di opposizione Bianca Andretta che ha dichiarato: «L’Amministrazione Guarente è al capolinea perchè non ha i numeri per governare questa città. A Consiglio comunale terminato, Guarente anzichè prendere consapevolezza dell’assoluto fallimento della sua amministrazione, ha invece pensato di attaccare le opposizioni per delle mancanze che sono soltanto sue e dei consiglieri che lo sostengono». E sui fondi stanziati

per l’assistenza all’autonomia, Andretta ha sottolineato: «Purtroppo la variazione di bilancio presentata in Assise, non è stata consegnata alle commissioni consiliari per l’approfondimento in tempo utile nè è stata data la possibilità di presentare emendamenti. La variazione di bilancio toglie fondi, 360mila euro, all’assistenza specialistica ai bambini con disabilità che frequentano le nostre scuole per metterli a copertura del servizio nell’anno 2024. Da mesi l’opposizione afferma che quei soldi vanno utilizzati subito perchè non si può lasciare i bambini senza questo importante servizio, abbiamo offferto diverse soluzioni perchè questo potesse avvenire per tutta risposta ci siamo ritrovati di fronte una variazione di bilancio che andava nella direzione contrari a quella auspicata dall’intera Quarta Commissione consiliare che io presiedo e che è composta anche da consiglieri di maggioranza». I consiglieri di minoranza, uniti e compatti hanno sottolineato in conferenza stampa: «Come opposizione siamo certi di aver fatto il possibile per andare incontro alle famiglie con ragazzi disabili, sia in Consiglio che nella commissione preposta. Continueremo a farlo nelle sedi opportune mantenendo l'impegno preso con i cittadini e prendendo le distanze dalle parole poco dignitose del Sindaco nei nostri confronti». «Un Sindaco che non si occupa della sua maggioranza liquefatta e che pensa di scaricare le responsabilità di una disfatta sull'opposizione» concludono Stella Brienza, Beneventi, Telesca, Falconeri, Pergola, Tramutoli, Andretta, Blasi, Flore, Smaldone e Falotico. CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE Dopo lo show di lunedì è stato nuovamente convocato il Consiglio comunale. Inseduta ordinaria urgente questo pomeriggio alle ore 17 in prima convocazione. Una Sedua che ha soltanto tre argomenti all’Ordine del giorno: l’approvazione dei verbali della seduta precedente, l’elezione dell’Ufficio di Presidenza e l’approvazione della quinta variazione di bilancio. Va ricordato che il termine ultimo per approvare il provvedimento è domani 30 novembre. Ma più che rispettare una scadenza, questa sembra l’ennesima prova di forza del primo cittadino che vorrebbe dimostrare all’opposizione e alla cittadinanza di essere a capo di una compagine coesa e unita e di avere i numeri per approvare un documento anche senza l’approvazione dei consiglieri di opposizione. Vedremo se i numeri daranno ragione al primo cittadino.


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POTENZA Non passa il bilancio e il sindaco, senza maggioranza, attacca Costituzione e minoranze. Chi non gli stacca la spina è complice

Guarente sogna da dittatore

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«Questo fa la democrazia, potessimo scegliere i Consiglieri ne avremmo di migliori»

DI MASSIMO DELLAPENNA

o non voglio, finché mi sarà possibile, governare contro la Camera: ma la Camera deve sentire la sua particolare posizione che la rende passibile di scioglimento fra due giorni o fra due anni» parole di Benito Mussolini. Passò alla storia come il discorso del bivacco, quello in cui disse che avrebbe potuto trasformare il Parlamento (aula sorda e grigia) in un bivacco di manipoli ma che, per quel momento, non aveva voluto ancora farlo ma spiegò chiaramente al Parlamento che il suo ruolo sarebbe stato ancillare, subalterno, succube delle decisioni del Governo. Mussolini, aveva fatto la Marcia su Roma e spiegava che la “rivoluzione aveva i suoi diritti” Mario Guarente, sia chiaro perché non ci piace unirci al coro dei cercatori di fascisti in ogni dove, non ha né il profilo, né il peso storico, né il piglio rivoluzionario di Mussolini. Non c’è stata nessuna Marcia su Potenza che legittimi un presunto “diritto della rivoluzione” e, in tutta onestà, in questo quinquennio si è distinto più per il marcire che per il marciare ma, certamente, le parole con le quali chiude il Consiglio Comunale sono indegne di una Repubblica Democratica. QUESTI SONO I GUAI DELLA DEMOCRAZIA «Questo è quello che fa la democrazia. Potessimo scegliere noi sceglieremmo sicuramente dei Consiglieri migliori». Questa la frase isterica del Sindaco Guarente. La postura più che mussoliniana sembra rivelare una grande fragilità emotiva. Le mani rivolte verso il cielo come in uno sfogo verso l’alto, la voce tremolante di chi non riesce più a controllare la propria

__Mario Guarente e sotto l’edizione di Cronache di ieri

rabbia rivelano tutta la potenza di un coniglio che ruggisce e ulula alla luna. Le parole sono violente. Il Sindaco di Potenza vorrebbe scegliere anche i consiglieri di minoranza e crede che la sua scelta sarebbe migliore di quella fatta dai cittadini. Un atto di presunzione antidemocratica indecoroso che dovrebbe comportare immediatamente la presentazione di una mozione di sfiducia da parte dei Consiglieri di Maggioranza che ritengano inammissibile un parlare così offensivo nei confronti dei cittadini e della democrazia. Il punto più basso della vita democratica di questa città è stato raggiunto. Le parole hanno superato e tradito il pensiero. La maturità e la serenità che dovrebbe caratterizzare chi guida le istituzioni è stata strappata via. Nessun passo dell’oca ma soltanto lo starnazzare di un’oca solitaria con la fascia tricolore al petto, eletto da quegli stessi cittadini cui lui vorrebbe insegnare come votare e le cui scelte ritiene

che fa POTENZA La quinta variazione di bilancio bloccata dalle “frizioni” in maggioranza

sbagliate.

DOV’È LA MAGGIORANZA? La legge elettorale è chiara nei responsi. Il Sindaco elegge con sè la maggioranza dei consiglieri. Con il Sindaco sono stati eletti i consiglieri sufficienti per poter governare. Dov’erano ieri? Invece di imitare Gaetano Maria Barbagli di “fascisti su marte” dovrebbe preoccuparsi del fatto che i consiglieri che hanno contribuito alla sua elezione lo hanno ormai abbandonato. Non c’erano ieri mentre si votavano atti di bilancio, così come non riescono a mettersi d’accordo per l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale. È chiaro che non lo vogliono più, non lo seguono più. “Se avanzo seguitemi” diceva Mussolini. Guarente si limita ad avanzare come un prodotto che nessuno ha mangiato, nessuno vuole più e resta in frigorifero come un avanzo. Con un po’ di dignità dovrebbe prenderne atto. Con un po’ di serietà, invece di urlare alla luna e far sentire lo

saltare il numero legale dopo estenuanti riunioni

In un Consiglio comunale continuamente sospeso la maggioranza perde i numeri che se la prende con l’opposizione in diretta La mancata approvazione del provvedimento, fa perdere le staffe a Guarente

streaming

rentorio” fosse ieri. Non si Le frizioni all’interno della poteva attendere oltre, se- maggioranza sembrano escondo alcuni esponenti del- sere sempre più evidenti. l’Amministrazione Guaren- Pre che un membro della te. Chiesta la prima sospen- compagine che sostiene sione per far sì che la II Guarente se ne sia andata Commissione consiliare si poco prima dell’approvazioriunisse e discutesse l’im- ne con l’intenzione di manportante provvedimento che dare tutto a monte. Se quenon è stato possibile appro- sto fosse vero, continuerebfondire e discutere nei gior- be a prevalere “il gioco di potere” al benessere della ni scorsi. La quinta variazione di bi- città. lancio contiene importanti Intanto va in fumo, almeno fondi da appostare per ga- per il momento, una variarantire alcuni servizi impor- zione di bilancio poderosa, tanti per la città. Tra i vari 4 milioni di euro circa fermi fondi vi è anche quello di al palo. LO “SPROLOQUIO” 360 mila euro sull’assistenDI GUARENTE za all’autonomia e alla co

starnazzare delle oche, dovrebbe dimettersi. Non lo farà. Resterà avvinghiato a quella poltrona senza avere i numeri, lamentandosi del fatto che i consiglieri di maggioranza non lo seguono e i consiglieri di minoranza non lo supportano. Forse credeva di essere stato scelto da Dio. Forse si è illuso di avere una missione epocale da compiere. Forse è semplicemente inadeguato al ruolo e palesa tutta la sua inadeguatezza oscillante tra imbarazzanti silenzi e urla scomposte. Qualcuno spieghi all’ex portaborse di Franco Mollica che nessuno scriverà “Guarente per mille anni”, passerà come un’insignificante pagina oscura nella storia della nostra città, come un errore, come una triste parentesi. Potrà ululare alla luna, far sentire più forte il ruggito del coniglio ma nulla potrà cancellare la sua impreparazione, il suo pressappochismo, la sua insignificanza ammantata di arroganza. È finita. Ha fallito. Lo abbiamo pesato, lo abbiamo misurato e lo abbiamo trovato mancante. CHIEDERE AIUTO A QUALCUNO BRAVO In alcuni casi rivolgersi ad uno bravo può servire. È utile per smontare le manie di grandezza, per tornare con i piedi per terra, per abbracciare la realtà. Quello bravo, peraltro, lo tiene in Consiglio, seduto nei banchi dell’opposizione.Vincenzo Telesca nella conferenza stampa è stato didascalico: «avevamo offerto al Sindaco di aiutarlo, gli abbiamo suggerito di non votare il provvedimento in Consiglio, di inserirlo in una delibera di Giunta e ratificarlo entro il 31 Dicembre 2023, non ci sarebbe stata nessun danno per i cittadini. Il Sindaco ha voluto fare una forzatura che non gli è riuscita perché non aveva i numeri». E, così, non avendo i numeri ha iniziato a darli. Verrà ricordato come quello che “quando c’era lui gli autovelox arrivavano in orario”.Sipario. Lo spettacolo è finito.


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Soddisfazione di Filcam Cgil e Filcom. Più cauti Fisascat e Uiltucs: «Si chiariscano le modalità di passaggio del personale»

Vertenza Decò, raggiunto accordo in Prefettura Ricollocati gli 80 lavoratori: «Grande risultato» P

resieduta dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro si è tenuto ieri pomeriggio, nella Sala Italia del Palazzo del Governo, l’incontro sulla vertenza di lavoro nata a seguito della cessazione dell’attività dei due Supermercati a marchio Decò, siti a Potenza in via della Meccanica ed in via Giovanni XXIII. All’indomani della chiusura dei punti vendita, sopraggiunta alla fine dello scorso mese di ottobre, le Organizzazioni Sindacali di categoria avevano chiesto l’intervento del Prefetto Campanaro a garanzia e salvaguardia dei livelli occupazionali degli 80 dipendenti, impiegati nei due Supermercati. Dopo una lunga trattativa, nella serata di ieri il Gruppo Conad e le società Inversion s.r.l. e Inversion dos s.r.l. e Inversion tres s.r.l., presenti al tavolo prefettizio con i rispettivi rappresentanti legali, hanno formalizzato l’accordo che consentirà, entro le prossime settimane, la riapertura dei due punti vendita sotto l’insegna Conad. Il Gruppo Conad ha stimato la pianta organica dei due punti vendita in misura di circa 50 lavoratori equivalent full time, rendendosi disponibile, una volta acquisita la documentazione relativa alle singole posizioni contrattuali e retributive, a formulare un’offerta, in sede sindacale o protetta, idonea a garantire la conservazione dei livelli

retribuitivi al personale in precedenza occupato. Le società Inversion s.r.l. e Inversion dos s.r.l. hanno, per parte loro, confermato la disponibilità a non procedere ad alcun licenziamento rispetto ai lavoratori impiegati a tempo indeterminato, con l’ulteriore impegno da parte di Inversion tres s.r.l.,a garantire il riassorbimento della restante platea dei lavoratori, tra interinali e somministrati. «Esprimo grande soddisfazione per l’esito positivo dell’incontro che ha cristallizzato un accordo a tutela dei livelli occupazionali dell’intera platea dei lavoratori ex Decò. Ringrazio tutti i protagonisti di questa vicenda, parti datoriali e sociali, insieme con l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico ed il Sindaco di Potenza, per l’impegno profu-

so nella ricerca di una soluzione che tenesse nella debita considerazione le esigenze di tutti i lavoratori», ha dichiarato il Prefetto Campanaro all’esito dell’incontro. Oltre alle parti datoriali e sindacali, erano presenti alla riunione l’Assessore allo Sviluppo Economico, il Lavoro e i Servizi alla Comunità della Regione Basilicata Michele Casino ed il Sindaco di Potenza Mario Guarente. LA REAZIONE DEI SINDACATI La Filcams Cgil di Potenza esprime soddisfazione per l'esito dell'accordo cui si è giunti in prefettura tra Inversion Srl, Inversion Dos Srl e Conad per la ricollocazione di tutti i lavoratori ex Decò. «Un grande risultato per il sindacato - ha detto il segretario generale della Filcams

CGIL di Potenza, Michele Sannazzaro - che non si è mai arreso chiedendo fino alla fine la ricollocazione di tutti i lavoratori alle stesse condizioni economiche e retributive. Finalmente giunge a lieto fine una vertenza che ha tenuto con il fiato sospeso ottanta famiglie, che adesso possono sperare in un sereno Natale. Vigileremo finché gli accordi sottoscritti vengano rispettati e ci siano garanzie anche rispetto ai tempi di riapertura dei siti di vendita». Ugualmenti soddisfatti i segretari della Confsal. «L’incontro ha finalmente visto l’intesa tra le parti, dove è stato dichiarato che nessuno degli 80 lavoratori dei supermercati Decò chiusi, verrà lasciato a casa – dichiarano il segretario regionale Confsal, Gerardo de Grazia, e il segretario regionale Filcom Fismic, Donato Rosa – e questo ci porta ad esprimere una grande soddisfazione. Come Confsal e Filcom Fismic siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, segno che il nostro lavoro di mediazione è servito e che, come già sostenuto nei precedenti incontri, non esistono lavoratori di serie a e serie b. Per noi non esistono somministrati o meno, ma 80 lavoratori che hanno dei diritti e, dopo l’incontro, vedono finalmente assicurato un futuro occupazionale e salariale. 80 famiglie possono riprendere fiato e non tro-

varsi in deficit di uno stipendio, e questo per noi è l’importante». I segretari Fisascat e Uiltucs hanno dichiarato invece: «Soluzione più vicina per la vertenza Decò. Durante l’incontro di ieri il gruppo Conad ha ufficializzato la volontà di procedere all’assunzione del personale impiegato nei due supermercati ex Decò con contratti ex novo ma assicurando il mantenimento delle condizioni contrattuali pregresse. Conad stima in circa 50 addetti il fabbisogno di personale per i due punti vendita che riapriranno con le proprie insegne. Nel frattempo, le società Inversion e Inversion Dos non procederanno con i licenziamenti annunciati. La restante platea – in tutto sono circa 80 gli addetti interessati – dovrebbero transitare nella società Inversion Tres». La segretaria generale della Fisascat Cisl Basilicata Emanuela Sardone e Diego Sileo per la Uiltucs hanno chiesto di fare «massima chiarezza sulle modalità di passaggio dei lavoratori alla Conad e alla Inversion Tres» e che siano garantite le condizioni di cui all'art 2112 del Codice Civile, «ciò al fine di evitare, come accaduto in passato con l’avvallo di alcune sigle sindacali, che siano richieste le dimissioni dei lavoratori con la conseguente perdita dei diritti acquisiti. Su questo punto vigileremo con la massima attenzione».

Domani la presentazione dei progetti di realizzazione e riqualificazione delle aree esterne alla scuola. Entusiasta il sindaco Scavone

Presto una palestra a servizio del plesso scolastico di Tito Scalo

S

il caso della palestra e delle aree esterne ai plessi scolastici di Tito Scalo. Infatti, è in programma domani la presentazione dei progetti per la realizzazione dei lavori, finanziati dal PNRR per circa un milione di euro, che interesseranno l'area dei plessi scolastici di Tito Scalo. All'iniziativa, che si terrà alle ore 17:30 presso la sala convegni della Scuola Primaria "Camilla Ravera" di Tito Scalo, saranno presenti il Sindaco Graziano Scavone e il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo "Giovanni Pascoli", Pietro Izzi, insieme all'assessore comunale Michele Iummati, Patrizia Berillo ,docente responsabile Scuola Primaria "Camilla Ravera"), Enrico Spera (dirigente Ufficio Edilizia Scolastica della Provincia di Potenza), gli architetti Antonella Santarsiero e Giovanna Salvatore (progettiste), l'impresa i continua a lavorare in modo serrato a esecutrice con il rappresentante Tommaso GeTito per la realizzazione di strutture e novese, Claudia Datena (Dirigente Ufficio servizi a disposizione della comunità. È Scolastico Regionale) e Michele Casino, as-

sessore regionale alla Formazione. L'iniziativa sarà moderata da Fabio Laurino, assessore comunale. «È importante - ha sottolineato il Sindaco di Tito Graziano Scavone - completare la dotazione delle infrastrutture a servizio dei plessi scolastici di Tito Scalo. La realizzazione della palestra, unitamente al progetto di sistemazione dell'area esterna alla scuola, consentirà alla comunità scolastica di godere di un'offerta completa per lo svolgimento dell'attività motoria sin dalla tenera età e di fruire di spazi esterni adeguati all'esigenza di svolgimento di attività all'aperto oltre a consentire un utilizzo di tipo extrascolastico delle stesse infrastrutture sportive». «Gli interventi – ha concluso il Sindaco Scavone - si aggiungono al quadro delle diverse iniziative già messe in campo dall'amministrazione comunale per riqualificare l'area dello scalo ferroviario, che in questi anni ha elevato la connotazione di centro urbano».


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Il presidente Somma: «Lavoro di squadra fondamentale per una filiera in forte sofferenza». L’assessore Casino ha annunciato nuovi bandi per incentivare i giovani imprenditori

Sostegno all’Automotive lucano, incontro a Melfi tra Confindustria e Regione per il rilancio del settore

MELFI. Su iniziativa di Confindustria Basilicata, le aziende dell’automotive lucano hanno incontrato, lunedì pomeriggio a Melfi, l’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Michele Casino, il direttore generale del dipartimento Canio Alfieri Sabia e l’ingegnere Giuseppina Lo Vecchio, in un seminario di approfondimento sull’Avviso pubblico “Sostegno per il rilancio dell'automotive”. Ad ospitare l’incontro la Marelli Suspension Systems Italy, che attraverso il suo responsabile Risorse Umane del Sud Italia, Maurizio Savino ha avviato i lavori, ed evidenziato nei saluti introduttivi il rientro, da quest’anno, nel sistema Confindustria. Numerosa è stata la partecipazione delle imprese che hanno dimostrato grande interesse per la misura fortemente voluta dalla confederazione degli industriali lucani, e messa in campo dalla Regione Basilicata con lo scopo di accompagnare le aziende, in particolare quelle dell’indotto Stellantis, nella difficile riconversione industriale. Il bando mira a promuovere la realizzazione di investimenti in innovazione per il rilancio della filiera Basilicata, con particolare riferimento a quelle appartenenti alla catena di fornitura e subfornitura ed è finalizzato ad aumentare il livello di competitività delle imprese lucane del settore, promuovere attività di innovazione di prodotto, di processo e/o organizzativa, e salvaguardare, stabiliz-

zare, e se possibile incrementare i livelli occupazionali nelle attività produttive del settore. L’iniziativa è stata anche un’occasione per un più vasto confronto sui vari temi e le principali sfide che attendono il comparto. «Apprezziamo l’impegno mostrato dalla Regione che ha ascoltato la richiesta di aiuto che è giunta dalle nostre imprese – ha commentato il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma - Questo settore, strategico per la tenuta economica e sociale della Basilicata, sta vivendo un momento particolarmente critico per molteplici fattori. Per questo auspichiamo che questo ci sia un rimpinguamento delle risorse destinate allo specifico intervento e che esso possa essere presto accompagnato da altre misure, a partire dai bandi previsti dall’Area di crisi complessa. Il nodo cruciale però rimane legato ai volumi Stellantis a cui bisogna chiedere un impegno aggiuntivo per la Basi-

licata. Sarà fondamentale che il tavolo nazionale convocato a Roma il prossimo 6 dicembre con la multinazionale, a cui prenderà parte anche la Regione, confermi il ruolo strategico dello stabilimento di Melfi, con la previsione di maggiori livelli produttivi. Insieme dobbiamo creare le condizioni per rendere più competitivo il territorio e dare avvio a una nuova stagione di industrializzazione sostenibile. I deficit di competitività della nostra regione vanno compensati con interventi che possono impattare sulla riduzione della bolletta energetica, resi possibili anche dalla proroga al Temporary Framework». L’appello alla collaborazione e al lavoro sinergico è stato rilanciato dall’assessore Casino che ha confermato la volontà della Regione di intervenire con nuove misure a sostegno dell’automotive auspicando un pieno protagonismo da parte delle imprese. «Presto saranno pronti i bandi di crisi complessa. Partiamo con un'iniziale dotazione di 20 milioni di euro ma l’intento è arrivare ai 100 milioni per i quali abbiamo già ottenuto rassicurazioni dal Governo». Ha dichiarato l’assessore che ha poi annunciato nuovi interventi: «Siamo pronti a lanciare tre nuove misure: i Mini Pia, un terzo avviso pubblico per l’efficientamento energetico delle imprese e il pacchetto “Resto in Basilicata”, rivolto ai giovani imprenditori. A breve prenderanno avvio i corsi ITS di Meccatronica».

Il presidente Scattone e i sindaci: «Senza dubbio in assenza di un congruo e stabile contributo finanziario questa Unione è destinata a cessare»

L’allarme: «Totale assenza di attenzioni della Regione sulla crisi funzionale dell’Unione Comuni dell’Alto Bradano»

I

DI EMANUELA CALABRESE

l presidente dell’Unione dei Comuni Alto Bradano, Fernando Scattone, denuncia la «totale assenza di attenzioni da parte della Regione Basilicata rispetto alla crisi funzionale della stessa, evidenziata più volte nel corso del 2023. Una crisi funzionale - precisa il presidente causata dalla mancata contribuzione, da parte della Regione Basilicata, delle tre annualità 2021/2022/2023, necessarie a sostenere le spese di funzionamento dell’ente stesso». Un Unione, sorta nel 2011 con la soppressione della Comunità Montana dell'Alto Bradano che rappresenta nella regione l'unico ente funzionante di programmazione e gestione associata tra ben 8 comuni (Acerenza, Forenza, Banzi, Genzano di Lucania, Palazzo S. Gervasio, Cancellara, Tolve e San Chirico Nuovo), anche non aderenti (Venosa, Maschito, Montemilone e Oppido Lucano), di fondamentali servizi quali raccolta e smaltimento dei rifiuti, mensa scolastica, riscossione tributi, sportello unico attività produttive, centrale unica di committenza appalti, servizio paghe del personale dei comuni e tanto altro ancora in programmazione. «Nonostante la sua lusinghiera storia, è davvero disarmante e sconfortante -incalza Scattone- che a nulla sono valsi, gli incontri con i Dirigen-

ti regionali, gli appelli alla politica, le audizioni in II° Commissione Bilancio e Programmazione, le sollecitazioni indirizzate alla Giunta e al Presidente della Regione Vito Bardi con l’obiettivo di paventare la possibile chiusura dell’Unione dei Comuni». Facendo un passo indietro «la Regione Basilicata, nel mese di Luglio 2023, attraverso un documento scritto, si era impegnata a versare subito dopo l’assestamento di bilancio, la somma di 165,000 euro - sottolinea il presidente - corrispondenti esattamente al mancato versamento delle tre ultime annualità del contributo di 55.000 euro e sulla scorta di tale documento, gli uffici della stessa Unione avevano provveduto a redigere il relativo bilancio 2023; bilancio 2023 regolarmente approvato prima in giunta e successivamente in Consiglio dell’Unione.A fronte di tali gravi difficoltà, come più volte rappresentato nelle diverse sedi, langue pure l'intervento prescritto alla Regione dalla L.R. 25/2020, che prevede uno stanziamento annuale di 200.000,00 euro a favore delle Unioni dei Comuni costituite e da costituire». Oggi i sindaci, possono quindi affermare «senza ombra di dubbio che in assenza di un congruo e stabile contributo finanziario (interrotto nel corso dell'annualità 2020), questa Unione dei Comuni è destinata a cessare, in spregio, per di più, alla chiara di-

rettiva all'associazionismo locale predicato dalla legge sull'ordinamento dei Comuni (d.lgs 267/2000). Pertanto - concludono - seppur sconfortati, gli 8 Sindaci dell’Alto Bradano, Acerenza, Forenza, Banzi, Genzano di Lucania, Palazzo S.Gervasio, Cancellara, Tolve e San Chirico Nuovo, rivolgono un ultimo e ancorato appello alla Regione Basilicata, affinché si pervenga ad una soluzione adeguata, tale da garantire la continuità istituzionale ed operativa dell’ente, in primis, attraverso il recupero in favore dell’Unione dei Comuni Alto Bradano delle tre annualità di contributo non erogato per un totale di 165.000 euro». A voler ripercorrere la lunga storia dell’Unione dei Comuni “Alto Bradano”, inizialmente costituita da 4 comuni, oggi ne conta ben 8 : Acerenza, Banzi, Cancellara, Forenza, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo, Tolve. Tanti i servizi oramai esistenti da anni e offerti dalla prima Unione dei Comuni della Regione Basilicata: la mensa scolastica, la centrale unica di committenza, lo sportello unico delle attività produttive, la riscossione della Tari, la gestione delle paghe e contributi, il trasporto scolastico. «Tra i servizi forniti sul territorio, sicuramente quello che spicca già da oltre un decennio e che ha portato i singoli comuni a raggiungere per-

__Scattone

centuali elevate, oltre il 70 % - incalza Scattone - è quello della raccolta differenziata e conferimento dei rifiuti solidi urbani che ha consentito, tra l’altro all’Unione, di essere più volte premiata dalla Lega Ambiente Nazionale, fra i migliori “Comuni Ricicloni D’Italia”. Dal 1 Ottobre 2017, il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti interessa e coinvolge oltre agli otto summenzionati comuni dell’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano, anche altri quattro comuni dell’area, Maschito, Montemilone, Oppido Lucano, Venosa e assorbe oltre 60 risorse umane, circa 40 automezzi e ben 11 isole ecologiche e una stazione intercomunale di trasferenza. In sintesi, un Unione dei Comuni, in crescendo che già da anni dispiega e si propone di ampliarli nel prossimo futuro, sull’intero territorio dell’Alto Bradano e non, una serie di servizi comunali; un modello organizzativo di riferimento nella gestione dei servizi, già condiviso anche da amministrazioni comunali fuori dall’Unione».


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LAGONEGRO Per il sindaco Falabella il caso Manzolillo non è l’unico problema: la maggioranza ha perso altri pezzi

Donne, l’assessora dagli insulti («ciuccione») a paladina: a Forza Italia i conti non tornano

A

riattualizzare la questione relativa all’assessora comunale di Lagonegro Giuseppina Manzolillo, la Giornata internazionale della violenza contro le donne. Per il doppio profilo che la riguarda, scolastico, lavora in una scuola primaria, e politico, il sindaco Falabella e la maggioranza consiliare difficilmente riusciranno, nonostante sia prevedibile che lo facciano dato che sembra per loro una prassi consolidata, a nascondersi sotto una coltre di silenzio, sperando che la bufera passi. «Solo pochi giorni fa - ha dichiarato il consigliere regionale di Forza Italia, Francesco Piro - Manzolillo approfittando della giornata internazionale della violenza contro le donne si faceva paladina dei diritti delle donne, cercando di passare anche da vittima. Da carnefice e vittima. Credo sinceramente che tanta ipocrisia mescolata a pura cattiveria nella Città di Lagonegro non si era mai vista. Basti leggere quello che hanno scritto negli anni per raggiungere i loro perfidi scopi. In 8 mesi di amministrazione hanno instaurato nella cittadinanza un clima di odio e rancori che sommato alla cattiva amministrazione sta portando Lagonegro nel baratro». Difficile, se non impossibile, inquadrare il contenuto dei post social di Manzolillo, che il consigliere regionale ha prodotto a titolo esemplificativo, come forma di dissenso politico. Le espressioni utilizzate dall’attuale assessore co-

__ Piro

munale di Lagonegro appaiono di molto al di là dei confini della critica di pensiero. Se poi le stesse collegate all’attività professionale svolta presso una scuola primaria, allora il perimetro della vicenda potrebbe anche travalicare il perimetro dell’agone politico, comunque, stando ai post social, già non correttamente inquadrato. LE OFFESE VIA SOCIAL Nei post, frasi, sarebbe più opportuno definirli insulti, dal tenore della seguente: «Avvistati a Lagonegro circa 500 esemplari di scimmie antropomorfe, erano andate a votare Lega». «“Classe dirigente corrotta”, “scimmie antromorfe”, “ciucce”, “ciuccione”, “serve ai talebani” - come ha ricordato il consigliere regionale Piro -, sono solo una minima parte delle parole usate in post pubblici dall’assessore Pina Manzolillo, esponente dell’amministrazione Falabella del Comune di Lagonegro contro le donne che hanno votato Lega e centrodesta. Una

__Azzurro Donna Basilicata con la Ministra Casellati

valanga di offese e scritti social da brividi senza precedenti nella Città di Lagonegro». «L’esponente dell’amministrazione Falabella - ha aggiunto Piro non è nuova a questi modi orribili di descrivere i propri avversari politici, famosi sono gli scritti pieni di odio contro il sottoscritto e l’ex sindaca Di Lascio». AZZURRO DONNA: «SCONCERTANTE, LA VIOLENZA DELLE DONNE SULLE STESSE DONNE» A nome di “Azzurro donna” Forza Italia Basilicata, è intervenuta anche la coordinatrice regionale Lucia Pangaro. «Sconcertate - ha commentato Pangaro -, leggiamo le espressioni per usare un eufemismo, infelici con le quali l’assessora del Comune di Lagonegro, Pina Manzolillo, epitetava donne che avevano espresso il loro diritto di voto scegliendo il centro destra. Al netto della libertà di scelta e di pensiero che consta a qualsiasi essere

__ Alcuni dei post social di Manzolillo

umano maggiorenne e dotato del godimento dei diritti civili, questo Coordinamento Regionale di Azzurro Donna Basilicata si accomuna alle considerazioni del consigliere azzurro e le sostiene ponendo alla su citata amministratrice il seguente quesito. Con il clima che stiamo vivendo, con il dilagare vergognoso dei femminicidi e delle stragi di genere, la signora Manzolillo è sicura e tranquilla di potersi rivolgere ancora alle donne con questi aggettivi? Lo rifarebbe? Se si, ce lo facesse sapere». «Viceversa - ha concluso Pangaro -, aspettiamo fiduciose una sua rettifica ed espressione della stima che di certo nutre nei confronti di sue concittadine, pur se di avversa ideologia politica. Ringraziamo il consigliere Piro per l’attenzione che ha voluto accendere su un’amministratrice che, pur avendo raggiunto un goal in termini di empowerment, dovrebbe rettificare il suo stile per poter osannare con noi alla fine dell’altro terribile e annoso fenomeno sociale: la violenza delle

donne sulle stesse donne». NON SOLO GLI INSULTI, FALABELLA PERDE PEZZI Dalla Giunta comunale di centrosinistra a trazione Partito democratico e a guida Falabella, all’opposizione: Adelaide Spera ha aderito alla Lega. Non è l’unica: anche Mimmo Fortunato lo ha fatto. Maggioranza Falabella, meno 2. «Grande soddisfazione per il rafforzamento del centrodestra nel Consiglio comunale di Lagonegro - ha chiosato il consigliere regionale di Forza Italia, Francesco Piro -. Con l’adesione alla Lega di due esponenti della maggioranza dell’Amministrazione Falabella, di cui uno addirittura assessore, un terzo dell’intero Consiglio comunale è di centrodestra. Infatti i due si aggiungono agli esponenti di Forza Italia che siedono tra i banchi dell’opposizione. Questo nella nostra Città rafforza molto il centro destra in vista delle prossime competizioni elettorali». CIRO MERLO


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Il sindaco Zipparri: «l cittadini conferiscono già il 73% della raccolta differenziata e l’ isola ecologica sarà aperta più giorni»

A Marsicovetere riduzione Tari e acquisti vari per pulizia urbana

M

arsicovetere è un comune che fa della raccolta differenziata, della riduzione della Tari e del pieno funzionamento dell’isola ecologica una tra le sue carte vincenti. Sono infatti stati stanziati 64.500 euro volti alla riduzione della tassa sui rifiuti delle utenze domestiche collocate del territorio comunale .Indubbiamente un aiuto considerevole, in un momento così difficile per le famiglie italiane, ma anche un premio per il grande senso civico dimostrato dai cittadini, con un conferimento dei rifiuti differenziati pari al 73%. «Già a maggio del 2023 ci racconta il sindaco Marco Zipparri - anticipammo una riduzione dei costi, sulle utenze domestiche, oggi divenuta realtà. Abbiamo utilizzato una risorsa proveniente dai fondi Ripov. Tra le prime voci dei costi sostenuti dalle famiglie c’è la Tari e in un momento storico così difficile per loro ci siamo concentrati sulla riduzione di questa tassa, arrivando ad un abbassamento del 21% rispetto all’anno precedente. Proseguiremo su questa strada e i cittadini ci hanno restituito un contributo morale importante, portando la raccolta differenziata al 73%. L’ottimo risultato ci

consente di diminuire i costi sulle famiglie:pur non diminuendo i costi sostenuti dalla discarica è aumentata però la quantità di raccolta differenziata». Il tutto è sicuramente frutto anche delle campagne di informazione e sensibilizzazione messe in campo dall’amministrazione che hanno coinvolto tutti i cittadini con maggiore attenzione riservata agli studenti. «Certo, si può e si deve fare di più - sottolinea il sindaco - ed è proprio in questi termini che abbiamo voluto investire, sempre nel segmento ecologico, circa 140mila euro, provenienti dalla Regione Basilicata attraverso il fondo Pnrr, e siamo riusciti ad allestire (con attrezzature ad oggi di proprietà del comune) l’isola ecologica. Abbiamo raddoppiato i suoi giorni di apertura, dal lunedì al sabato,ed abbiamo acquistato degli elementi, come i cassoni scarabili, che diventeranno, di fatto, dei piccoli centri di raccolta differenziata utilizzabili anche al difuori degli orari della raccolta porta a porta, consentendo così ai cittadini e ai commercianti di conferire i rifiuti differenziati direttamente nell’isola ecologica. Questo chiaramente è un ulteriore incentivo per

continuare la raccolta differenziata perché vogliamo andare incontro a chi , per esigenze lavorative, non riesce a rispettare il calendario della raccolta porta a porta ma un incentivo anche per i commercianti che possono ritrovarsi, per ragioni varie, con una mole superiore di differenziata». Così facendo dunque sarà possibile conferire i rifiu-

ti in autonomia quando sarà necessario. L’isola ecologica, che sorge in contrada Casale, è inoltre facilmente raggiungibile perché «è equidistante dai nostri tre centri ed è stata realizzata in un vecchio sito di una cava mineraria in disuso dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie della Provincia e in conferenza di localizzazione. Era otto-

bre del 2022 quando è stata inaugurata ed oggi è entrata nel suo pieno regime restituendoci dei risultati importanti. Infine saranno rinforzati i bidoni per le attività commerciali e la novità è che abbiamo acquistato un nuovo elemento per poter pulire meglio le strade, in grado di aspirare anche le foglie». ANNA TAMMARIELLO

TRAMUTOLA Il sindaco Marotta: «La Regione per l’intervento ci ha assegnato fondi per 582 mila euro»

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Biblioteca, finanziamento per la messa in sicurezza

Tramutola è arrivato un importante finanziamento per la messa in sicurezza della biblioteca comunale. Ad annunciarlo il primo cittadino, Luigi Marotta, in una nota diramata dall’Ente: «È con grande soddisfazione che ho il piacere di annunciare il finanziamento di 582mila e 546 euro che la Regione Basilicata ha assegnato al nostro Comune per la messa in sicurezza della nostra biblioteca comunale.Con questo finanziamento si potranno finalmente porre in essere le azioni di prevenzione strutturale su un edificio di interesse collettivo la cui funzionalità, durante gli

eventi sismici, assume rilievo anche ai fini di protezione civile». «Il finanziamento ottenutosottolinea la nota - è cospicuo e sostiene in modo concreto l’attenzione dell’Amministrazione comunale verso il patrimonio pubblico e la sua azione volta ad offrire all’intera collettività spazi non solo più moderni ed all’avanguardia, ma soprattutto più improntati alla sicurezza e all’incolumità pubbliche, convinti che riqualificare gli edifici e rendere i loro ambienti più moderni e sicuri, incide sulla qualità della vita stessa di tutti noi». ANNTAMM


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Matera e Provincia

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All’indomani dell’incontro alla Provincia di Matera, il sindaco ribadisce il suo impegno «a preservare la centralità del comune in questo ambito»

Dimensionamento scolastico, Cariello: “No allo scippo dell’autonomia scolastica a Scanzano» «D

opo l’incontro tenutosi in Provincia sulla questione del dimensionamento scolastico, vogliamo ribadire con forza il nostro impegno per preservare l’autonomia della presidenza scolastica a Scanzano». È quanto afferma in una nota il sindaco di Scanzano Jonico Pasquale Cariello all’indomani dell’incontro svoltosi lunedì nella sala consiliare della Provincia di Matera in cui «sono emersi, tentativi di scippo in favore di altri comuni, in particolare di Montalbano, che minacciano la centralità di Scanzano in questo ambito. Nonostante gli elogi e gli impegni assunti in passato dal presidente della Provincia Piero Marrese, a favore della nostra comunità - enfatizza il primo cittadino di Scanzano Jonico - oggi ci troviamo di fronte a fatti che penalizzano i nostri cittadini». «Siamo pronti - incalza Cariello - a intraprendere azioni decise per impedire questo scippo.

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MATERA SUI PARAMETRI DEL DECRETO

Dimensionamento scolastico, Marrese: «La Basilicata penalizzata più di altre regioni» __Cariello

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In caso di accorpamento forzato siamo determinati a protestare attivamente, anche attraverso azioni simboliche come l’incatenamento sotto la sede della Provincia, per rivendicare la dignità e l’importanza della nostra comunità». «Scanzano - prosegue nella nota Cariello - ha già sofferto in

passato di una rappresentazione negativa sui media locali e nazionali, ora è il momento del riscatto. Siamo fermi nella nostra posizione: no allo scippo della presidenza scolastica a Scanzano. Annunciamo una battaglia ferma e decisa per i diritti educativi e la dignità della nostra comunità», conclude Cariello.

L’iniziativa è finalizzata alla diffusione tra i giovani della cultura della prevenzione stradale e la sicurezza alla guida

Comune di Pisticci, cinque borse di studio in memoria delle vittime della strada

PISTICCI. Negli ultimi due anni la comunità pisticcese ha perso cinque giovani in incidenti stradali avvenuti nel territorio comunale, l’ultimo accaduto lo scorso settembre. Tragedie che hanno segnato profondamente l’intera comunità, sollevando una riflessione sulla sicurezza stradale nel territorio. È recente il rapporto 2023 dell’Automobile Club Italia che vede la Basilicata in vetta alle statistiche con un indice di mortalità tra i più alti d’Italia. Dati sconfortanti che raccontano di strade non sicure ma anche di comportamenti non sicuri alla guida. È proprio sull’educazione stradale che il Comune di Pisticci ha deciso di intervenire, «innescando

un dialogo con i giovani volto a sensibilizzarli al rispetto delle regole e ad assumere condotte corrette al volante», ha detto il sindaco Domenico Albano. Con questo obiettivo la Giunta comunale, su proposta degli assessori Dolores Troiano (Politiche giovanili) e Rocco Negro (Viabilità), ha di recente approvato all’unanimità l’istituzione di cinque Borse di Studio (mille euro ciascuna) per studenti meritevoli dell’ultimo anno dell’Istituto di Istruzione superiore Giustino Fortunato di Pisticci, frequentato da alcune delle vittime della strada. Le Borse di Studio sono il punto di arrivo di un percorso educativo e formativo finalizzato alla diffusione tra i giovani della cultura della prevenzione stradale e della sicurezza alla guida, che coinvolgerà anche i Servizi Sociali, il Servizio Scuola e Polizia Locale, le associazioni e le scuole del territorio. L’iniziativa è volta in particolare a ricordare i cinque giovani pisticcesi deceduti negli ultimi due anni in incidenti stradali: Lucio Lopatriello, Luciano Carone, Simone Andriulli, Francescoluca Iannuzziello e Gianmaria Stincone. «Abbiamo deciso di ricordare questi cinque ragazzi, e tutte le vittime della strada, con un’iniziativa concreta ed educativa», ha spiegato l’assessora Troiano che così prosegue: «Vogliamo promuovere un cambio di mentalità, affinché ogni giovane comprenda l’enorme responsabilità che porta con sé essere al volante. Queste borse di studio non solo ricordano i ragazzi che abbiamo perso, ma investono nel futuro, nel tentativo di evitare altre tragedie simili».

ella sala consiliare della Provincia di Matera il presidente Piero Marrese ha incontrato il mondo della scuola e i sindaci per affrontare il tema del dimensionamento scolastico e predisporre una strategia comune, utile ad assicurare il diritto allo studio. Nel corso dell’incontro, molto partecipato e dibattuto, praticamente all’unanimità è stato sottolineato come il territorio lucano in generale, e quello del materano in particolare, verrebbero penalizzati più di altri qualora dovesse applicarsi il criterio del dimensionamento previsto dal decreto ministeriale 127-23 con una contrazione di 26 autonomie scolastiche: troppe per una regione che sconta anche problematiche di altro tipo che vanno ad interessare il mondo della scuola. «La riunione operativa – spiega Marrese – si è resa necessaria per dare rilievo delle criticità esistenti, nell’ottica di rinvenire soluzioni concrete, prendere i provvedimenti opportuni e analizzare le prospettive future. Le richieste dei territori che dicono “NO” all’applicazione dei parametri governativi, sono legittime in quanto con l’applicazione del DM 127_23 si accrescerebbero i divari territoriali, con conseguenze più gravi sulle aree interne e a minore densità demografica. Inoltre la stessa funzionalità ed assetto delle scuole ne risentirebbe. Si tratta di centri che in regione sono presenti in gran numero e che vedrebbero depauperata la presenza dell’istituzione scolastica che spesso è anche il presupposto per la persistenza di tanti servizi». «In buona sostanza - enfattizza Marrese - il dimensionamento applicato con i criteri di cui al DM 127-23 sarebbe un’ingiusta penalizzazione per la nostra provincia e la regione tutta: non possiamo accettare diktat di questo tipo e chiediamo dialogo con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente il territorio, che non può subire decisioni dall’alto senza neanche essere ascoltato». «Su questo, come su altri temi, dobbiamo essere determinati e uniti perché - ha concluso il presidente della Provincia di Matera - solo con la sinergia si possono evitare danni a un territorio che già sconta tantissime problematiche ad iniziare dallo spopolamento. Fenomeno che potrebbe essere accentuato qualora si arrivasse all’effettiva contrazione delle autonomie scolastiche».


Periscopio

mercoledì 29 novembre 2023 www.lecronache.info

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In un mosaico di espressioni artistiche, un viaggio sensoriale attraverso le visioni sul borgo di Atella e sul Vulture

“Art house”: ricordo e mistero, immaginazione ed anche amore

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DI LIVIA GRAZIANO

al 13 al 29 novembre 2023, Atella è stata il palcoscenico della seconda edizione di “Borgo Racconta”, un'affascinante avventura di urban storytelling. Cinque giovani artisti provenienti da diverse regioni d'Italia hanno dato vita a progetti che, con audacia, uniscono le “arti tradizionali” alle “arti digitali”. I giovani talenti, guidati dal team di BweB, casa di produzione cinematografica promotrice del progetto, hanno avuto l'opportunità di partecipare a masterclass con illustri relatori del calibro di Armando Lostaglio, presidente del Cineclub "Vittorio De Sica"; Elisa Laraia, artista e docente all'Accademia di Belle Arti di Napoli; e Dino Paradiso, attore cabarettista e storyteller. Le opere nate da questa straordinaria Residenza Artistica, sono

state ufficialmente presentate al pubblico martedì 28 novembre presso Palazzo Saraceno ad Atella, offrendo un'occasione unica di apprezzare la fusione tra creatività, storia e territorio. Tra gli artisti in mostra, Stefano Laddomada cattura la memoria della signora Rosetta di Atella, testimone del terremoto dell'Irpinia del 1980, con l'installazione visivosonora “Da Ricordare Sempre”. Creativa l’opera di Anna Maconi con “Un Desiderio a Testa”, un progetto fotografico che sottolinea la possibilità di sognare come primo passo per cambiare la percezione dei luoghi vicini. L’artista Teresa Bucca, esplora il concetto di testimonianza in “Cosa c’è di vivo”, trasformando la religione in fiaba e il concreto in magia, invitando a riflettere sul potere dell'autosuggestione nella creazione delle storie quotidiane. Innovativo il “Podcast dei Borghi” di Ettore Bimbatti, che

esplora storie d’amore legate a luoghi affascinanti, offrendo viaggi virtuali attraverso borghi diversi e connettendosi con la ricchezza storica e il fascino di luo-

ghi distanti attraverso le storie d’amore che li legano. Unica l’opera di Veronica Carratello con “Trionfi Atellani”, che presenta un'interpretazione grafica dei tarocchi celebrando la cultura locale di Atella, offrendo uno sguardo unico sulla ricchezza e peculiarità del patrimonio atellano. In un mosaico di espressioni artistiche, un viaggio artistico che conduce attraverso il ricordo, il mistero, l'immaginazione e l'amore. Una restituzione personale e collettiva delle visioni sul borgo di Atella e del Vulture. I cinque giovani artisti hanno dimostrato che l’arte può collegare passato e futuro, antico e moderno. Con la loro visione unica, hanno regalato a chi abita nel Vulture la possibilità di guardare il loro mondo con occhi nuovi, diversi. “Borgo Racconta” non è solo un progetto artistico, ma una celebrazione della bellezza delle storie locali che, grazie all’arte, diventano racconti senza tempo.

L’INTERVENTO Il segretario dei Radicali lucani Bolognetti: «Che esploda il dibattito sulla qualità della nostra democrazia»

Ho deciso di sospendere lo sciopero della fame

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DI MAURIZIO BOLOGNETTI*

el ringraziare tutti coloro che hanno nutrito la mia fame di democrazia e diritti

umani, comunico che, per corrispondere e onorare il documento diffuso dai colleghi del gruppo “Per il giornalismo Cnog” (www.giornalistiitalia.it), ho sospeso lo sciopero della fame iniziato il 9 novembre. Quanto scritto dai colleghi di “Per il giornalismo” recepisce in pieno le ragioni della mia azione di dialogo nonviolento. Siamo di fronte a un documento che non esito a

definire prezioso e straordinario e che mi auguro possa essere diffuso, fatto conoscere e che diventi la base per una discussione urgente e non più rinviabile in tempi di capitalismo digitale, intelligenze artificiali e analfabetismi di ritorno. Emerge da quanto scritto una comune sensibilità di cui ero certo. Che esploda, dunque, il dibattito su temi che riguardano la qualità della nostra e delle nostre de-

mocrazie, il diritto umano alla conoscenza, l’attentato contro i diritti politici del cittadino. Sono in ballo libertà fondamentali iscritte e scolpite nella nostra Costituzione, in Convenzioni internazionali e nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. Ripeto quanto detto a mo’ di mantra per 18 giorni: non possiamo accettare che potenti multinazionali vestano i panni del giudice, del boia, della giu-

ria e del Pubblico ministera senza che chi è colpito da censure, damnatio memoriae e da fatawa digitali possa difendersi. La libertà di pensiero, di espressione e di parola è un bene troppo prezioso per lasciarlo senza regole nelle mani dei signori del capitalismo digitale e della sorveglianza Vivano Democrazia, Libertà, Diritti umani. Grazie a “Per il giornalismo Cnog”. *SEGRETARIO RADICALI LUCANI


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