IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
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MELFI IN VISTA DEL TAVOLO AUTOMOTIVE, GIORDANO (FDI) POSITIVO SULL’OBIETTIVO «1 MILIONE DI AUTO»
Stellantis, nell’incertezza salta il 3° turno
La Fiom Cgil: «Prosegue il ridimensionamento della produzione con ripercussioni negative»
Servizi a pagina 15
ReGIonAlI L’ex Ministro si defila. Lettieri cerca soluzioni capitoline. Ipotesi Piemonte al Pd, Basilicata ai 5S
Lamorgese ha detto no Bardi dopo la gestione dell’emergenza hacker, sarà a Roma per fissare la data delle elezioni N
PROTESTA TRATTORI
Agricoltori, sit in si moltiplicano
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DI EMANUELA CALABRESE
a protesta prosegue in diverse zone della Basilicata. L’associazione “Giovani agricoltori liberi” ha presidiato via Marconi a San Chirico Nuovo, per un sit-in di fronte al Municipio. «Manifestano per il malessere profondo della loro categoria. Tante le rivendicazioni- ha spiegato ilsindaco Rossella Baldassarre - politiche europee lontane dalle esigenze del territorio, costi di produzione in continuo aumento a fronte della diminuzione (...)
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SPERANZA A PORTE CHIUSE
on sappiamo se le letture filosofiche di Roberto Speranza arrivino fino a Sartre, ma nel caso si fosse fermato per le sue vicinanze dalemiane a Marx, conviene suggerirgli di cimentarsi con la pièces teatrale “A porte chiuse” in cui il filosofo dell’engagement fa pronunciare a Garcin la terribile frase che “l’inferno sono gli altri”. Ora lasciamo stare la faccia tosta d’aver pubblicato in piena emergenza pandemica e per giunta con quel titolo tracotante come lasciamo stare l’inglorioso macero in cui è finito il libro, ma vedendo il parterre di presentazione che ha allestito per farsi dire bravo e vedendo l’acronimo RSVP (si prega di rispondere) posto a sigillo d’entrata alla Camera ci pare ritorni a triste attualità proprio il trucco sartriano delle porte chiuse. Eppure al di là della commissione d’inchiesta sul Covid e dello storytelling apologetico ed assolutorio che sale dal PD, sarebbe quantomeno doveroso capire perché lockdown prolungati non hanno risparmiato d’avere decessi tra i più alti d’Europa e magari fare anche salutare ermeneutica sull’obliquità di certe chat incrociate tra Speranza, Brusaferro, Rezza, Magrini e Zaccardi. CanM. Dellapenna a pagina 2 ta Giorgia: “E le porte chiuse nelle note stonate”
«Da Gerardi slogan elettorali» ■ continua a pagina 6
Parco Appennino lucano, Aliadro (FI) sul presidente facente funzioni: «Un continuo nulla di fatto»
BONUS ACQUA, BOOM DI RICHIESTE PER ACQUEDOTTO LUCANO
«Una telefonata ogni dieci secondi, la medesima frequenza per le mail»
Servizio a pagina 16
Servizio a pagina 5
SANITÀ, ATTACCO HACKER
Arrivano gli esperti della cybersicurezza nazionale: situazione sotto controllo, ma costante monitoraggio su alcune criticità
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■ Servizio
a pagina 10
CRONACA
Rionero, truffa anziana: 33enne arrestato Matera, maltratta la compagna ed evade dai domiciliari: 48enne in carcere ■ Servizi
a pagina 9
_ POTENZA
Frana di Costa della Gaveta, iniziati i lavori ma residenti dubbiosi: «Altri punti ancora pericolosi»
■ R. Mollica
a pagina 12
_ IL CASO DERIVATI
Regione, i motivi per cui per De Filippo e per l’ex Giunta è stata confermata l’assoluzione erariale ■ Servizio
a pagina 8
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Primo Piano
martedì 30 gennaio 2024 www.lecronache.info
L’ex ministro dell'Interno ha declinato l'invito. Lettieri cerca una soluzione nella Capitale. Ipotesi Piemonte al Pd, Basilicata al M5S
Lamorgese ha detto no!
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Nel cdx il Generale lavora pancia a terra per risolvere le emergenze. In settimana forse a Roma per fissare la data delle elezioni
DI MASSIMO DELLAPENNA
a quello che siamo in grado di apprendere dai rumors del transatlantico, l’ipotesi di una coalizione di campo largo unita intorno alla Lamorgese è definitivamente tramontata. Il Partito Democratico nelle sue massime espressioni ci avrebbe provato, avrebbe avuto anche il sostegno di Speranza e di Conte ma le parti avevano fatto i conti senza l’oste. A dire di no, stando alle voci di corridoio, sarebbe stata proprio l’ex ministro degli Interni più interessata a proseguire il suo lavoro prefettizio che a tornare nell’agone politico. Il Prefetto, infatti, fu nominata come tecnico puro senza mai aver svolto alcuna attività politica è non parrebbe interessata ad una ipotesi in prima persona. Come nella tela di Penelope, dunque, quanto intessuto la domenica viene distrutto il lunedì. I Proci attendono un responso ma, per dirla in modo meno aulico, il cero si consuma e la processione non cammina. Ad oggi l’unica ipotesi in campo è quella di Angelo Chiorazzo che, però, non riscuote il consenso di parte del Partito Democratico, di Italia Viva, di Azione e del Movimento Cinque Stelle. Partito lancia in resta per la campagna elettorale, il re delle coop potrebbe essere obbligato ad una fuga ignominiosa a meno che non decida di continuare anche senza il sostegno del “campo largo”. LA EXIT STRATEGY DI LETTIERI Le cronache politiche ricordano che il primo entusiastico sostegno a Chiorazzo venne da Giovanni Lettieri. In una tumultuosa riunione della Direzione regionale del Partito, il segretario Dem non ascoltò il saggio consiglio di Salvatore Margiotta, forzò la mano e diede un sostegno eccessivamente anticipato al candidato proposto da
__Lettieri
__Lamorgese insieme a Bardi
“Basilicata Casa Comune” alzando bandiera bianca all’ipotesi di una candidatura del Pd da mettere al tavolo delle trattative. Dopo aver accertato l’indisponibilità di Pittella, Valvano e dei Cinque Stelle a sostenere Chiorazzo, lo stesso segretario del Pd è stato costretto ad aprire all’ipotesi trattativistica delle primarie per scegliere la candidatura a Presidente. Ipotesi scartata sia dal Movimento pentastellato che da Azione e Italia Viva con gli ultimi due che restano in attesa delle definitive scelte delle due coalizioni e il primo che aspetta di capire cosa accade a livello nazionale nel campo largo. Domani Giovanni Lettieri sarà a Roma per cercare di capire come risolvere la questione e provare a dipanare la matassa che sembra sempre più complicata. Sul tavolo degli scenari possibili c’è anche una exit strategy per Chiorazzo che gli consenta di rinunciare in modo non traumatico alla candidatura.
Generale Bardi aspetta di capire quando è consigliato indicare la data delle elezioni. Il pendolo misura l’oscillazione tra il fissarlo subito o attendere l’election day. Una decisione più politica che tecnica. La storia recente del centrodestra insegna che, quando la Presidenza non è certa, le accelerazioni non sono consigliate. Solinas ha provato ad accelerare stabilendo in anticipo la data delle elezioni ed è stato silurato immediatamente dopo e anche Toma in Molise ha avuto un destino più o meno analogo. Bardi non vorrebbe attendere fino a giugno ma aspetta consigli romani. La Lega in silenzio si muove per ottenere la candidatura per un proprio uomo, Fratelli d’Italia già soddisfatto per la Sardegna (che si aggiunge ad Abruzzo, Marche e Lazio) resta sorniona avendo già messo nel mirino il Veneto che Zaia dovrebbe lasciare per raggiunti limiti di mandati. Il senso della politica lo vorrebbe a Roma ma il senso del dovere lega Bardi al territorio. In questi giorni sta lavorando con i tecnici pancia a terra per cercare di risolvere i problemi determinati dall’attacco Hacker che ha colpito il sistema informatico della sanità lucana. In settimana il Generale dovrebbe salire a Roma per incontrare Tajani e per cercare di capire con lui se esiste un consenso alla sua ricandidatura e, soprattutto, quando stabilire la data delle elezioni. Parrebbe già pronto un decreto per fissare a metà aprile le elezioni regionali ma il Generale non intende muoversi senza una autorizzazione o, quanto meno, un placet romano. Il caos del centrosinistra consente al centrodestra di aspettare. L’esperienza politica insegna che la mossa giusta non è quella prima ma quella fatta nel momento più adatto e qualcuno, tra in consiglieri del presidente, comincia a fargli notare che votare insieme Comunali e IL CENTRODESTRA Regionali potrebbe essere per lui ATTENDE Il centrodestra, intanto, attende. Il un vantaggio.
non è una monade isolata, ha porte e finestre e comunica con il resto d’Italia. In queste ore il “campo largo” è attento a capire come bilanciare i vari rapporti di forza tra i partiti per cercare di non presentarsi divisi in ogni regione. Il confronto è principalmente tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico. In Piemonte il tavolo regionale non ha trovato la quadra. Ad oggi i punti programmatici tra M5S e il Pd sono distanti e la forbice non sembra facilmente riducibile. Il Partito Democratico ha avanzato la proposta di candidatura di una schleinana di ferro come la Gribaudo. Ufficialmente il Movimento fa muro ma, a quanto pare, ci sarebbe una ipotesi di apertura che passa per l’esclusione di Azione, il non allargamento della coalizione ad Alessandria e alcune smussature sui punti programmatici che vedrebbero la rimodulazione di quanto previsto su gestione dei rifiuti, rapporti tra sanità pubblica e privata e alcune altre questioni marIL PIEMONTE AL PD, ginali. LA BASILICATA A M5S? Il segreto sarebbe quello di sostiCome sempre accade la Basilicata tuire l’indicativo della certezza con un più politicamente accettabile congiuntivo del dubbio. In aiuto della politica verrebbe la grammatica e i giochi di parole, come ai tempi delle convergenze parallele. La grammatica, però, vale per la propaganda da dare in pasto al Popolo. La politica è soprattutto sostanza. Nell’ambito dell’accordo per il Piemonte passerebbe, al di là dei giochi di parole sui programmi, la consegna al Movimento Cinque Stelle della candidatura unitaria per il campo largo. In questo caso, ovviamente, porte chiuse (ma la chiusura sarebbe reciproca) per Azione e Italia Viva e ritiro di Chiorazzo che, al massimo, potrebbe provare a percorrere una strada solitaria.
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Il componente della Direzione regionale del Pd si esprime sull’intenzione della Regione di andare al voto prima delle Europee e Comunali di giugno
Regionali d’aprile, Russillo: «Scelta legittima ma legate a politiche di convenienza elettorale»
«D
opo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto che consente accorpamento di Amministrative ed Europee per l’8 e 9 giugno, dalla stampa si apprende che l’intenzione della Regione Basilicata sarebbe quella di non rientrare in questa previsione e di procedere, invece, alla indizione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale prima e presumibilmente nel mese di aprile. Se così fosse i lucani a distanza di meno di 60 giorni sarebbero chiamati due volte a votare». Così in una nota il com-
ponente della Direzione regionale del Partito Democratico Salvatore Russillo che evidenzia come sia questa «una scelta politica certo legittima ma sicuramente legata esclusivamente a dinamiche politiche di convenienza elettorale (per la destra) che non all’interesse generale di questa comunità». Altresì, per il dem Russillo «sarebbe cosa saggia accorpare le elezioni, comprese quelle per i Comuni, a giugno consentendo un risparmio di risorse pubbliche proprio nel momento in cui il Governo centrale taglia sussidi e sostegni per chi è in
difficoltà, a partire dal reddito di cittadinanza. Per questo - enfatizza il componente della direzione regionale Pd - sarebbe opportuno accorpare Amministrative ed Europee, anche per non alimentare disaffezione e astensionismo». Il componente della Direzione regionale del Partito Democratico Salvatore Russillo conclude la nota confidando «nel buonsenso del presidente della Regione altrimenti non vi è alcuno dubbio - incalza che questo “costo” non potrà che essere responsabilità di un mero egoismo elettorale della destra».
__Russillo
+EUROPA BASILICATA SOSTIENE LA CANDIDATURA DI CHIORAZZO
Taratufolo: «Campo largo per non sprecare l’occasione Angelino: «Chiorazzo faccia un passo indietro, il centrosinistra vince solo con un materano alla Regione» di riscatto delle Regionali» Il rappresentante di “Matera nel cuore” sulla scelta del candidato presidente csx per le prossime elezioni
«S __Angelino
iamo alle battute finali. Nelle prossime settimane sarà ufficializzata la data delle elezioni regionali in Basilicata e molto probabilmente si voterà a metà aprile. Il tempo dunque scorre inesorabilmente e mentre Chiorazzo continua ad auto-proclamarsi candidato presidente del Centrosinistra io ritengo che Chiorazzo dovrebbe fare un passo indietro per il bene della coalizione e soprattutto per vincere le prossime elezioni regionali». È quanto afferma in una nota il presidente dell’Associazione “Matera nel cuore” Giovanni Angelino in merito alla scelta del candidato presidente per la coalizione di centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali 2024. «Nulla contro l’uomo e l’imprenditore, sia chiaro. Qui parliamo di politica e dal punto di vista politico - enfatizza Angelino - se Chiorazzo è stato “consigliato” da Speranza non mi sembra giusto che Speranza possa dettare la linea politica del centrosinistra in Basilicata. Speranza ha dato quello che doveva dare alla Basilicata, cioè molto poco e ora anche
lui si deve fare da parte perché la Basilicata ha bisogno di una scossa e questa può essere garantita solo da un candidato presidente che rappresenti nel migliore dei modi il territorio materano. Qui le eccellenze sotto tutti i punti di vista non mancano, basta scegliere la persona giusta per questa sfida elettorale ormai alle porte. Matera - prosegue il presidente dell’Associazione materana - è un brand nel mondo e se Matera ha ottenuto questo riconoscimento a livello mondiale è giusto che dopo oltre 20 anni possa rappresentare anche politicamente la Basilicata. Pertanto - incalza Angelino - rinnovo l’invito a Chiorazzo a desistere da questa sua ambizione personale di fare il presidente perché Chiorazzo è una risorsa e può essere sicuramente utile al progetto di rilancio della Basilicata se il centrosinistra vincerà le elezioni con un candidato presidente del Materano». «Altre soluzioni - rimarca il presidente di “Matera nel cuore” - non sono opportune dal punto di vista politico. Noto anche che nel centrosinistra si continuano a punzecchiare alleati che non condividono dal principio la “discesa in campo” di Chiorazzo. Consiglio a questi dilettanti della politica di smetterla con queste dichiarazioni che non fanno bene alla coalizione di centrosinistra, perché si rivelano solamente un boomerang e non portano alcun beneficio in termini di consenso elettorale, anzi. La scelta di Chiorazzo non è condivisa nel centrosinistra ed è arrivato il momento che tutti ne prendano atto», incalza Angelino che così conclude: «Con Chiorazzo si perde, con un materano candidato presidente una coalizione di centrosinistra unita ha tutte le carte in regola per conquistare la Regione Basilicata e riconoscere finalmente a Matera il ruolo che merita».
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n una nota diffusa da +Europa si palesa come «indispensabile dare vita ad un campo largo moderato e progressista». Da qui, l’intenzione da parte del Partito fondato da Emma Bonino di «dare il proprio contributo di sensibilità e idee oltre che il proprio apporto elettorale». In quest’ottica, il segretario regionale di +Europa Basilicata Massimiliano Taratufolo ha incontrato il candidato di “Basilicata Casa Comune” Angelo Chiorazzo «per un confronto sui temi rilevanti ai fini della risoluzione dei problemi che affliggono la Basilicata. Si è trattato si legge nella nota di +Europa - di un confronto ampio e fattivo ed è stata condivisa la necessità di invertire la rotta rispetto a quanto avvenuto in questi ultimi anni di mal governo del centro-destra in Basilicata». Nel corso dell'incontro si è registrata «piena sintonia» su tanti aspetti, quali l’autonomia differenziata, la sanità, le infrastrutture e il sistema dei trasporti, l’agricoltura, la transizione ecologica, lo sport ed in particolare sulla necessità di non sprecare l'occasione di riscatto offerta dalle prossime elezioni regionali. Anche sulla base di tali considerazioni, per +Europa la candidatura di Angelo Chiorazzo potrebbe «rappresentare una risposta autorevole alla necessità di dare una nuova guida alla Regione e coinvolgere pienamente anche il mondo civico». «Al fine di dissipare ogni dubbio, +Europa continua a considerare le primarie lo strumento più utile e democratico. Infine - conclude la nota a firma del segretario regionale Taratufolo- invita gli altri partiti del centro sinistra a mettere da parte polemiche ed interessi di parte al fine di rafforzare il campo largo moderato e progressista. Il lavoro di analisi e proposta proseguirà con nuovi incontri già nei prossimi giorni».
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Bonus Acqua, al 1° giorno richieste a valanga per Acquedotto Lucano. L’Au Andretta: «Soddisfatti nel vedere tante adesioni»
«Una telefonata ogni dieci secondi, la medesima frequenza per le mail»
«U
na telefonata ogni dieci secondi, la medesima frequenza per le mail: c’è decisamente un enorme interesse per il Bonus Idrico voluto dalla Regione Basilicata, per il quale proprio da questa mattina è possibile inviare la richiesta ad Acquedotto Lucano». Tantissimi i cittadini, ha comunicato Acquedotto Lucano, che chiedono informazioni, e altrettanti che, seguendo il semplice iter previsto, inoltrano la domanda. Gli utenti «hanno compreso bene quale sia il meccanismo per richiederlo, ideato in maniera tale da garantire la massima semplicità». Basta scaricare il modulo dal sito internet della società, compilarlo e inviarlo via mail (insieme alla copia di un documento d’identità valido), oppure ritirarlo in una delle sedi di Acquedotto Lucano in Basilicata e consegnarlo compilato. Tre i requisiti richiesti: residenza in Basilicata, un contratto di fornitura idrica attivo con tariffa per
LATRONICO SULLE COMUNITÀ ENERGETICHE
«Ha fatto da apripista la Regione Basilicata»
R
__Andretta
uso domestico residente, l’indicatore Isee inferiore della famiglia entro i 30.000 euro. In ogni caso, le informazioni possono essere richieste anche chiamando il numero verde 800 99 22 92. «La soddisfazione di vedere che in tanti stiano aderendo all’opportunità del Bonus Idrico - ha dichiarato l’Amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta - si aggiunge a quella di portare avanti un progetto importante e realmente sostenibile. L’accordo con
Regione, Eni e Shell è una misura strutturale basata sulla transizione energetica: utilizzando i fondi delle compensazioni ambientali connesse con le estrazioni petrolifere, costruiamo impianti che producono energia da fonti rinnovabili a servizio della comunità. Questa transizione, inoltre, consente una riduzione della principale voce di costo di Al, quella della spesa energetica necessaria per trasportare l’acqua in quota, ed un risparmio sulle bollette dei lucani».
Riduzione Irap, Cifarelli (Pd): «Rimedio a corto circuito legislativo»
Contributi milionari C
PER LO SVILUPPO, QUASI 10 MILIONI DI EURO
isale alla scorsa settimana la pubblicazione da parte del Mase del decreto di promozione delle Cer, in vigore dallo scorso 24 gennaio. Il provvedimento incentiva lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e l’autoconsumo diffuso in Italia. I soggetti beneficiari della misura, finanziata __Latronico con le risorse Pnrr, sono le comunità energetiche rinnovabili e i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti. Gestore della misura, il Gse. «La Regione Basilicata ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico - si è attivata tempestivamente per porre in essere azioni finalizzate a favorire la creazione di comunità energetiche. La Regione ha fatto da apripista al tema con la pubblicazione di un avviso pubblico che ha lo scopo di promuovere le Comunità Energetiche Rinnovabili nel territorio lucano. I soggetti ammessi sono tutti i Comuni del territorio lucano, l’avviso apre anche alle associazioni tra Comuni con meno di 5 mila abitanti. È concesso un contributo a fondo perduto di 9 mila euro per Comune per sostenere studi di fattibilità e spese di costituzione della Cer stessa».
«Terzo settore, mantenuto l’impegno» Produttori ortofrutta
A
mmontano a 9,7 milioni di euro i contributi per il rafforzamento e lo sviluppo del sistema ortofrutticolo regionale che verranno erogati nel 2024 alle imprese agricole per gli interventi previsti dai Programmi Operativi delle 10 Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli (Op) e Associazioni di Organizzazioni di Produttori (Aop) riconosciute dalla Regione Basilicata. È il consuntivo dell’attività istruttoria realizzata dalla Direzione Generale delle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata nel quadro dell’Organizzazione Comune di Mercato (Ocm del settore ortofrutticolo. I Programmi Operativi presentati dalle Organizzazioni di Produttori e approvati dalla Regione prevedono tipologie di interventi legati alla promozione delle produzioni, al miglioramento della qualità dei prodotti e alle condizioni di commercializzazione, oltre ad azioni di ricerca e sviluppo in materia di metodi di produzione sostenibili e attuazione di pratiche ambientali. Il valore della produzione commercializzata nel 2022 dalle Organizzazioni di Produttori lucane è stato di circa 219 milioni di euro, che rappresenta il 59.6% del totale del valore della produzione ortofrutticola regionale, secondo i dati forniti dal Masaf.
on la legge di bilancio approvata la settimana passata, è stata reintrodotta la riduzione dell’Irap al 3,5% per gli Enti del terzo settore comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società: «Il tutto - ha dichiarato il capogruppo regionale del Pd Roberto Cifarelli - grazie all’approvazione di un emendamento presentato dal Partito democratico». Il provvedimento, a lungo richiesto dal Forum del Terzo Settore della Basilicata, «è “figlio” di una proposta di legge che ho presentato lo scorso ottobre che proponeva la completa applicazione del nuovo Codice del Terzo Settore, correggendo, nel contempo, un effetto distorsivo dello stesso Codice». «Infatti - ha sottolineato l’esponenente del Partito democratico - l’introdu-
zione del Codice del Terzo Settore D. Lsg. 2017, prevedeva che un Ente, una volta iscrittosi al Registro Unico Nazionale Terzo Settore, perdesse la qualifica di Onlus. Questa norma però, nel corso della sua applicazione, ha provocato un “corto circùito” legislativo, in quanto, i suddetti Enti sono stati iscritti d’ufficio al registro attraverso la procedura di trasmigrazione e, pertanto, nel perdere la qualifica di Onlus hanno anche perso le agevolazioni fiscali che molte regioni avevano approvato nel corso degli anni. E, tra queste, la Basilicata con l’articolo 29 della Legge Regionale numero 10 del 2002». «Oggi, - ha concluso il consigliere regionale del Pd, Cifarelli - facendo leva su quanto previsto dallo stesso Codice all’art. 82 comma 8 e con il via libe-
__Cifarelli
ra all’emendamento, abbiamo riallineato le disposizioni nazionali con le agevolazioni fiscali di competenza regionale e, concretamente, abbiamo nuovamente riconosciuto l’alto valore sociale svolto dal mondo del Terzo Settore in Basilicata ed il suo ruolo insostituibile nella promozione e nella applicazione dei valori universali di solidarietà ed inclusione».
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La Coordinatrice della Cabina di regia di Italia Viva del Potentino commenta l’ondata di dissenso del settore per la reintroduzione dell’Irpef da parte del Governo
Protesta agricoltori, Magaldi: «Si mette in crisi un settore strategico già in difficolta» «È __Magaldi
notizia recente che Meloni e Lollobrigida, nella Legge di Bilancio 2024, hanno aumentato di 248 milioni le tasse agli agricoltori. Il Governo attuale ha, infatti, reintrodotto l’Irpef per il mondo agricolo. E allora, da figlia del mondo agricolo lucano, ho il dovere di fare alcune riflessioni». Cosi in una nota la Coordinatrice Cabina di regia di Italia Viva della Provincia di Potenza Ilenia Magaldi che evidenzia come «l’agricoltura è un pilastro dell’economia italiana: non solo contribuisce al prodotto interno lordo (Pil) ma crea anche un tessuto connettivo tra in-
dustria e consumatori. Gli agricoltori, agendo come motori trainanti dell'economia, generano lavoro e stimolano una catena di distribuzione che coinvolge molteplici settori, dalla produzione al trasporto, fino alla vendita al dettaglio». «Dal punto di vista imprenditoriale, soprattutto per i territori come i nostri - enfatizza Magaldi - l'agricoltura può rappresentare una speranza per le nuove generazioni, abbinando l'innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie all’energia e all’entusiasmo delle nuove leve, molte delle quali, figli d’arte. Potrebbero, in un’ottica di speranza e visione, portare alla nascita di nuove imprese che cercano soluzioni sostenibili e pratiche agricole avanzate». «Il Governo Renzi - prosegue nella nota la Coordinatrice Cabina di regia di Italia Viva della Provincia di Potenza - tagliò le tasse di circa 1 miliardo su Irpef, Irap, Imu agricola. Il Governo attuale le aumenta, mettendo in crisi ed in ginocchio un settore che già fa fatica a restare in piedi. Le sfide già affrontate dal settore agricolo, come il cambiamento climatico, i disastri naturali, la crisi energetica e la crescente domanda alimentare, hanno messo a dura prova il sistema, soprattutto in relazione alla grande distribuzione: gli agricoltori guadagnano poco ma i prodotti hanno prezzi esorbitanti. Mi chiedo come possa il Governo penalizzare ulteriormente un settore come quello agricolo? Cosa faranno i giovani che si vedranno abban-
donati?», incalza Magaldi che espone chiaramente «il timore che si demoralizzeranno e guarderanno altrove, lasciando ogni speranza per quello che sarebbe potuto essere. Inoltre - prosegue - l'agricoltura collega le persone alla terra e alla natura. Gli agricoltori sono i custodi del suolo, degli animali e delle tradizioni agricole che sono tramandate di generazione in generazione. In un'epoca in cui la società è così lontana dalla verità e dal reale, l'agricoltura agisce come un richiamo per riconnettersi con le radici della nostra stessa vita». «Per quanto mi riguarda - enfatizza l’esponente di Italia Viva - non posso che stare dalla parte degli agricoltori e sottolineare che non dovrebbe essere il tempo delle tasse, ma dovrebbe essere il tempo in cui gli agricoltori e soprattutto i giovani agricoltori possano sentirsi garantiti dallo Stato. In via alternativa, non posso che condividere una grande delusione e invitare ad una mobilitazione generale: non possiamo permetterci di abbandonare chi ci permette di avere cibo sulle nostre tavole e che, ogni giorno, ci richiama all’autenticità». «Questo Governo nazionale - conclude Magaldi ha cambiato il nome del ministero dell'agricoltura aggiungendo la dicitura “sovranità alimentare”. Un cambio solo di etichette, considerato che il governo sta mettendo in crisi gli agricoltori: senza di loro, nella patria della Dieta mediterranea, non c’è nessuna sovranità».
Il sindaco di San Chirico Nuovo: «Le loro problematiche potrebbero davvero chiudere un comparto che fa vivere qui tante famiglie e che ci da prodotti a Km0»
Sit-in di fronte al Municipio, Baldassarre incontra gli agricoltori: «Io sono dalla loro parte per farmi portavoce»
L’
DI EMANUELA CALABRESE
Associazione Giovani Agricoltori Liberi ha presidiato via Marconi a San Chirico Nuovo, per un sit-in di fronte al Municipio. «Manifestano per il malessere profondo della loro categoria. Tante le rivendicazioni - spiega il sindaco Rossella Baldassarre - politiche europee lontane dalle esigenze del territorio, costi di produzione in continuo aumento a fronte della diminuzione di valore dei prodotti agricoli, solo per dirne alcune». Oltre al presidio si è tenuto un incontro pubblico nel quale si è fatto sintesi delle loro richieste e aggiunge Baldassarre: «Ci faremo portavoce con le Istituzioni regionali e con il Prefetto. I sindaci hanno il dovere di intervenire nelle questioni sociali di sostenere giuste rivendicazioni, di tutelare le comunità che rappresentano, soprattutto quando sono i cittadini a chiedere il nostro aiuto. Io ci sarò, spero che saremo in tanti a far sentire la nostra voce». Il sindaco entra nel merito a Cronache: «Lamentano che nessuno è più dalla parte degli agricoltori nessuno più li ascolta, per questo si sono rivolti a noi sindaci. Le loro problematiche potrebbero davvero chiudere un comparto che fa vivere qui tante famiglie e che ci da prodotti a Km0. L’orografia dei nostri territori inoltre
riesce ancora a “reggere” perché i terreni vengono coltivati, ma se saranno abbandonati ci saranno inevitabilmente frane e smottamenti. Per di più l’abbandono delle aziende agricole comporterebbe un impoverimento sociale e demografico. Io sono dalla loro parte - sottolinea Baldassarre - affinché vi sia un trade unions tra politica e cittadini, trovando una soluzione concreta. Compileremo un verbale sottoscritto da tutti presenti e andremo in Regione a far sentire la voce di questi agricoltori, che è la voce della comunità. Noi vogliamo ridare loro la speranza che hanno perso. Hanno espresso la volontà di un incontro pubblico affinché potessimo tutti ascoltare il grido di dolore che arriva dagli agricoltori sanchirichesi, ma non solo, sulla scia di quanto sta accadendo con toni ancora più forti, in Europa e in Italia. Non si sentono più tutelati e protetti neppure dai sindacati che dovrebbero essere dalla loro parte». E prosegue Baldassarre: «Mi hanno parlato del problema della fauna selvatica che non si esaurisce con il fenomeno dei cinghiali, ma anche dei lupi. Non vengono ripagati dai danni, disastri a cui devono rimediare loro stessi. Dove sono andati a finire quei 7 milioni di euro promessi 2 anni fa, ci chiedono. A San Chirico sono rimasti pochi cacciatori, che non riescono a tenere sotto controllo questi animali, moltiplicati a dismisura. A ciò si aggiunge anche il
“caro gasolio”: con 300€ non riescono neppure a seminare, figuriamoci adempiere a tutte le attività. Aumentano così i genitori che devono sottrarre delle quote alla propria pensione per aiutare i figli nel lavoro di agricoltori e riuscire a mantenere aperta l’azienda, ma questo sistema non può andare avanti. Non è tutto, ora si parla di cibi sintetici: perché produrre carne in laboratorio che ha comunque dei costi e non sarebbe neppure al 100% green; Perché mangiare farine di insetti quando possono lavorare nelle nostre terre e a Km0?. C’è poi la questione investimenti: vengono elargite somme per aprire il primo insediamento per giovani agricoltori e poi l’Unione Europea da 1500€ per ogni terreno lasciato incolto. È un controsenso. Allora chi e cosa si vuole tutelare? Non certo questi lavoratori che si sentono traditi. Per me assistere a questo incontro è stato un momento di amarezza -aggiunge Baldassarre- anche se il mio paese è prettamente agri-
colo e sono problematiche che mi erano note». Nell’incontro pomeridiano, nel Centro di aggregazione giovanile con Pasquale Pepe sindaco di Tolve e Vincenzo Baldassarre consigliere regionale, insieme al sindaco di San Chirico Nuovo sono state esposte altre criticità: «Quella del pagamento dell’Irpef che dal prossimo anno vedrà aumentate le quote dei redditi dominicali e agrari. A ciò va aggiunto che la Legge del‘75 non ha fatto rientrare San Chirico e Tolve tra i comuni montani e quando prendono il premio del grano, perdono 150€ ad ettaro. San Chirico invece è stata equiparata al metapontino: ma siamo a 750metri di altezza e non abbiamo gli stessi terreni, di contro nel metapontino non avranno le stesse criticità che abbiamo nei terreni di montagna - incalza Baldassarre - Per questo loro lamentano che in questi 20 anni non è stato mai fatto nulla dalla politica per cambiare la situazione».
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L’assessore regionale esprime la sua posizione sulla situazione di agitazione che sta coinvolgendo l’Europa, incluso il territorio lucano: «La voce dell’agricoltura deve essere ascoltata»
Galella: «Farò il possibile per tutelare il mondo agricolo della Basilicata» «S
ono a totale disposizione di tutto il mondo agricolo di Basilicata per fare tutto il possibile e per provare a fare insieme a loro anche l'impossibile per tutelare questo settore così importante ma nello stesso tempo così fragile», così l'assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, Alessandro Galella, esprime la sua posizione sulla situazione agricola in Europa e le misure intraprese dal Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, rispetto alla Commissione Europea Von der Leyen. «In queste ultime settimane – afferma Galella - l'agricoltura europea sta attraversando momenti di agitazione, e tale situazione ha avuto eco anche in Italia, incluso il territorio della Basilicata. Mentre sostengo la mobilitazione in atto, è importante riflettere su alcune considerazioni chiave. La protesta che ha avuto inizio in Germania è scaturita da decisioni radicali del governo di Olaf Scholz, che prevedono la revoca delle agevolazioni sui carburanti agricoli e un aumento della tassazione per il settore agricolo. È fondamentale notare che tali misure non sono state ancora proposte o applicate dal Governo italiano. Inoltre, il governo tedesco, così come la Politica Agricola Comunitaria, sta orientando l’agricoltura verso obiettivi di salvaguardia ambientale piuttosto che di protezione dei produttori agri-
coli, come evidenziato dalle politiche “green”. Il Green Deal dell'Unione Europea è un piano ambizioso che mira a rendere l'Europa climaticamente neutra entro il 2050. Questo piano prevede l’adozione di misure per la riduzione delle emissioni di gas serra, l'incremento dell'uso di energia rinnovabile e il sostegno all'agricoltura sostenibile. Tuttavia - evidenzia l’assessore regionale - ci sono degli svantaggi da considerare per l'agricoltura, in quanto potrebbe comportare un aumento dei costi di produzione, ostacolare gli agricoltori che utilizzano pratiche tradizionali e portare a una riduzione della produzione agricola con conseguente aumento dei prezzi alimentari. È cruciale che l'UE e i suoi Stati membri adottino misure per mitigare questi svantaggi e assicurino che il Green Deal sia vantaggioso per tutti gli agricoltori. È altresì importante notare che alcune delle normative proposte, come l'aumento delle superfici destinate all'agricoltura biologica, devono essere discusse e confrontate con le realtà nazionali». A parere di Galella «occorre porre rimedio al conflitto tra ambiente e agricoltura, un conflitto spesso ideologico e non reale, in quanto da un lato non si tiene conto del ruolo fondamentale dell’agricoltura nell’assicurare cibo e custodire l’ambiente e dall’altro si fatica a prendere atto che è necessario rivedere le modalità e i processi produttivi. Questa distonia va risolta attraverso un cor-
retto processo di transizione ecologica, basato sull’innovazione come mezzo per recuperare competitività all’agricoltura e, allo stesso tempo, favorire ogni forma di attenzione all’ambiente. La stessa Politica Agricola Comune è già oggetto di verifiche sulla attuale conformazione in vista del prossimo periodo di programmazione. Occorre tuttavia concentrarsi sull’attuazione del presente quinquennio di programmazione, per utilizzare al meglio gli strumenti che l’UE mette a disposizione degli Stati membri e delle regioni, per conseguire gli obiettivi che sono stati definiti a favore dell’agricoltura, della sua competitività, del reddito, del miglioramento delle performance ambientali e delle politiche di sostegno alle aree interne». «Mentre comprendo le motivazioni alla base delle proteste degli agricoltori italiani, come la difesa dei prodotti di eccellenza e la preoccupazione per le nuove tendenze alimentari – afferma ancora l’assessore - è essenziale riconoscere che alcune di queste preoccupazioni sono già regolamentate dalla legge, come nel caso della carne sintetica che è già vietata. Rivolgendomi agli agricoltori che manifestano, sono al vostro fianco per valorizzare e premiare l'agricoltura italiana e lucana, ma vi esorto a non seguire acriticamente le azioni di altri paesi che stanno affrontando situazioni diverse. Dobbiamo concentrarci su chi ha il potere di cambiare le cose e farlo attraverso metodi diversificati. La
__Galella
protesta in strada è importante ma non può essere l'unico mezzo. Occorre continuare sulla strada del confronto istituzionale, scevro da strumentalizzazioni, attraverso le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, chiamate a svolgere la loro funzione sindacale e ad offrire la giusta assistenza tecnica agli associati. momenti di confronto. Le associazioni di categoria devono tornare a svolgere il loro ruolo principale di pressione politica per rappresentare gli agricoltori. Rivendico il diritto di ogni agricoltore che paga una tessera associativa di avere un'opera sindacale efficace e non vuota di significato. Uniti – conclude Galella -, possiamo raggiungere gli obiettivi comuni e garantire un futuro migliore per le nostre imprese agricole e i nostri figli, ricco di soddisfazioni. La voce dell'agricoltura deve essere ascoltata, e insieme possiamo fare la differenza».
SI TERRÀ DOMANI A LAVELLO L’INIZIATIVA «PER RAFFORZARE LE COMPETENZE DEGLI AGRICOLTORI, FAVORIRE LA NASCITA DI NUOVE RETI E LA DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE»
“G
“Green Youth Village”, al via l’evento dedicato ai giovani nei territori rurali lucani reen Youth Village” questo è il nome dell’evento della Regione Basilicata, dedicato ai giovani nei territori rurali, che si terrà domani a Lavello, presso il San Barbato Resort. L’Assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Alessandro Galella, ha illustrato ieri mattina in Regione, nel corso di una conferenza stampa, gli scopi e il programma della manifestazione. «Vogliamo rafforzare le conoscenze e le competenze dei giovani agricoltori – ha detto Galella – favorendo la valorizzazione del capitale imprenditoriale, la nascita di nuove reti e la diffusione di buone pratiche. Nel corso dell’evento - ha spiegato l’assessore – si svolgeranno diversi focus su una serie di aspetti importanti. Tra questi: i risultati conseguiti dai giovani agricoltori beneficiari del primo insediamento nella programmazione del PSR Basilicata 14-22; le nuove esigenze per le politiche regionali per i giovani; gli obiettivi strategici della nuova PAC; la programmazione CRS Basilicata 23-27 con attenzione agli interventi per l’insediamento e la permanenza dei giovani e il ricambio generazionale nel settore agricolo. Sui territo-
__Un momento della conferenza stampa
ri c’è carenza di informazioni – ha concluso Galella. Con questo evento organizzato a Lavello, luogo simbolo per l’agricoltura lucana, vogliamo avvicinare gli esperti al mondo delle imprese agricole». In apertura dei lavori è previsto l’intervento da remoto del Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida e il saluto del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Questi gli altri interventi in programma: Emanuel Jankowski - Commissione Europea Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale; Paola Gonnelli - Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste; Emilia Piemontese - Direttore Generale Direzione generale per le politiche agricole, alimentari e forestali; Francesco Battifarano - Presidente regionale Confagricoltura; Donato Di Stefano - Presidente regionale CIA; Nicola Minichino Presidente regionale Copagri; Antonio Pessolano - Presidente regionale Coldiretti; Francesco Licciardo - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria; Umberto Selmi - Referente attività RRN per il lavoro femminile, imprenditorialità giovanile e primo insediamento ISMEA; Vittorio Restaino - Autorità di gestione del CSR Basilicata 23-27. Le conclusioni sono affidate all’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Alessandro Galella. Per quanti non potranno partecipare alle ore 10 del 31 gennaio prossimo è prevista la diretta Facebook cercando “Green Youth Village - i giovani nei territori rurali”.
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martedì 30 gennaio 2024 www.lecronache.info
Chiesta la condanna dell’ex presidente De Filippo e dell’allora Giunta ad un risarcimento milionario: l’operazione, però, è stata legittima
Regione e contratti finanziari derivati: assoluzione confermata in Appello
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onfermata anche in Appello, l’assoluzione già stabilita in primo grado dalla Corte dei Conti di Basilicata per il caso derivati lucani. La Procura contabile, chiamò in giudizio le società Ubs Europe S.E. e Dexia Crediop S.p.A., ora Dexia Credit Local S.A., Vito De Filippo Vito, in qualità di presidente della Regione Basilicata), e in qualità di componenti dell’allora Giunta regionale, Gaetano Fierro, Carlo Chiurazzi, Rocco Colangelo, Francesco Mollica e Giovanni Giovanni, nella qualità di componenti della Giunta regionale, nonché, in qualità di Dirigente generale del Dipartimento della Giunta e ed in qualità di dirigente competente per materia, rispettivamente Maria Teresa Lavieri e Maria Grazia Delleani. La richiesta della magistratura contabile, il risarcimento in favore della Regione Basilicata della somma complessiva di euro 48milioni e 777mila euro. Questa la somma individuata come corrispondente, secondo l’accusa, al danno cagionato alla Regione per via della sottoscrizione di contratti derivati della tipologia “Interest Rate Swap, avvenuta nell’anno 2006 e la cui esecuzione si era protratta fino al 2019. In sintesi, per il teorema accusatorio, i contratti erano «irrazionali ed inutili». Venne evidenziato anche il presunto ruolo determinante delle due società che, «muovendo dalla posizione di consulenti della Regione ed ingerendosi nell’esercizio di funzioni pub-
blicistiche», avevano pressoché integralmente sostituito l’apparato amministrativo regionale nella fase dell’istruttoria, «orientando in modo decisivo e preponderante la formazione del compendio di dati ed elementi di valutazione rispetto al quale si era poi formata la volontà dell’Ente, indirizzando quest’ultima verso l’adesione allo schema negoziale predisposto dalle stesse banche». A De Filippo ed ex assessori regionali, invece, la contestazione di «essersi completamente disinteressati di acquisire un minimale quadro informativo», facendosi meri prestatori di consensi, «in tutto fuorviati dalla prospettazione delle controparti-consulenti». Nel 2022, come accennato, la Corte dei Conti di Basilicata, dichiarando la carenza di giurisdizione nei confronti delle società, ha prosciolto tutti da ogni addebito. Anche per i giudici d’Appello, diversamente dal quadro delineato dalla Procura che ha impugnato l’assoluzione, non c’è traccia del fatto che le due banche si siano sostituite alla Regione nell’attività di gestione del debito e nemmeno che ne abbiano orientato in modo determinante le decisioni, operando come suoi agenti. Stando agli atti formali sottoscritti dalle parti, l’Amministrazione regionale «risulta aver sempre mantenuto il potere di valutare autonomamente le proposte ricevute dai due advisors e di accettarle o meno»: il dettaglio, di conseguenza, porta ad esclu-
__ De Filippo
dere la sussistenza del rapporto di servizio. Esclusa l’ingerenza nella struttura organizzativa della Regione, con sostituzione all’Ente nelle scelte in questione. In relazione alla irrazionalità ed antigiuridicità dei contratti, in Appello confermato che ex ante non risultavano né irrazionali né anti-economici. Nel ripercorrere il contesto generale nel quale si è poi sviluppata la vicenda lucana, il Collegio giudicante ha ricordato come non è stato il sistema finanziario ad introdurre gli Enti locali e territoriali al mercato dei derivati, bensì il legislatore, il quale ha ritenuto opportuno prevedere espresse disposizioni normative che consentissero a detti enti di ricorrere a tali strumenti, «ritenendoli evidentemente, quanto meno per quella che era la situazione di mercato del tempo, un utile strumento per la gestione dell’indebitamento: e, nel farlo, il legislatore non
ha previsto alcuna limitazione legata alla durata dello strumento finanziario». Non «stramba», inoltre, come definita dalla Procura, lo sdoppiamento dei nozionali nella copertura dell’operazione che prevedeva due diversi importi nozionali: uno su cui venivano parametrati i pagamenti a tasso variabile delle Banche ed un altro su cui venivano, invece, parametrati i pagamenti a tasso fisso della Regione. Gli obiettivi della Regione, però, non miravano a coprire l’Ente solo dal rischio tasso, ma anche da «quello derivante dall’erosione del capitale da destinare alla ricostruzione del terremoto, che si prospettava insufficiente sulla base della spesa già programmata». Operazione ex ante razionale poiché consentiva di sostituire un debito a tasso variabile di entità incerta e con ragionevoli prospettive di ulteriore crescita, con un debito a tasso fisso che
«permetteva un’adeguata programmazione in bilancio del debito, ed inoltre assicurava alla Regione attraverso lo “swap di capitale” - di modesta entità, pari al 1,85% dell’importo complessivo, un extrafinanziamento necessario a completare gli interventi per il sisma già programmati». Stabilendo un tasso di interesse fisso, in luogo del tasso di interesse variabile originario, l’investitore, nel caso la Regione, sterilizza il rischio che il tasso superi una certa soglia di sostenibilità e può programmare i propri impegni di spesa con la certezza che la spesa per interessi non potrà mai oltrepassare la soglia prefissata. L’operazione lucana aveva una finalità composita, «consistente sia nella protezione contro il rischio del tasso di interesse e sia nell’assicurazione che la Regione disponesse della provvista necessaria per finanziare le opere di ricostruzione del terremoto». Alla luce della combinazione di tali due profili, la razionalità complessiva dell’operazione. Da una ulteriore comparazione, emerso anche che il tasso di interesse previsto dai contratti derivati risultava sostanzialmente allineato ai tassi di interesse di mercato esistenti alla data di stipula del contratto. Per questi ed altri motivi, il ricorso della Procura contabile contro la sentenza di assoluzione emessa nel 2022 dalla Corte dei Conti di Basilicata, dichiarato infondato e respinto.
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martedì 30 gennaio 2024 www.lecronache.info
LA VITTIMA UNA 75ENNE DI RIONERO IN VULTURE: LA POLIZIA RECUPERA DAL CAMPANO 2 MILA EURO IN CONTANTI E VARI MONILI D’ORO
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Truffa del finto incidente stradale, 33enne di Nola arrestato
a Polizia di Stato ha proceduto all’arresto in flagranza di reato per truffa aggravata di un uomo di 33 anni originario di Nola, in provincia di Napoli, per un episodio di reato avvenuto nel Comune di Rionero in Vulture. Nello specifico, l’indagato, sulla base delle investigazioni svolte, dopo aver ingenerato nella vittima, una signora di 75 anni residente nel Comune di Rionero in Vulture, il timore che il figlio potesse essere stato il responsabile di un incidente stra-
dale con feriti gravi l’ha indotta a consegnargli tutto il denaro contante ed i monili in oro che aveva a disposizione in casa. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Potenza sono riusciti a bloccare e trarre in arresto l’uomo mentre si allontanava, a bordo di un’autovettura, dal luogo del fatto. A seguito della perquisizione è stata recuperata tutta la refurtiva: duemila euro in contanti e vari monili d’oro, tutti restituiti alla vittima in sede di denuncia.
__La refurtiva sequestrata
L’UOMO DI MATERA È ACCUSATO DI LESIONI PERSONALI, VIOLENZA E MINACCIA NEI CONFRONTI DELLA COMPAGNA
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Per ripetute evasioni, 48enne dai domiciliari al carcere
a Polizia di Stato di Matera ha proceduto all’esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Matera con cui si dispone la revoca degli arresti domiciliari e l’adozione della misura più grave della detenzione in carcere, nei confronti di un 48enne residente a Matera, sorvegliato speciale con precedenti per droga e reati contro il patrimonio. L’uomo, già oggetto recentemente di Avviso di conclusione delle indagini preliminari per i reati ipotizzati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza, minaccia e tentata violazione di domicilio nei confronti della compagna convivente, è stato destinatario di diversi interventi degli agenti di Polizia, presso l’abitazione coniugale. A seguito di tali interventi, la Squadra Mobile della Questura di Matera lo ha tratto in arresto in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia aggravati e sottoposto alla misura degli arresti do-
miciliari. In ragione del comportamento violento dimostrato, l’uomo è stato attentamente monitorato dagli investigatori, che hanno riscontrato numerose violazioni alla misura restrittiva adottata nei suoi confronti, con ripetute evasioni dai domiciliari.
Gli accertamenti svolti necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, ma le evidenze investigative hanno indotto il Gip a disporre l’aggravamento della misura cautelare con la traduzione dell’individuo in carcere.
LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE AVVIATA DAL COMANDO PROVINCIALE DI MATERA HA FATTO TAPPA A GRASSANO
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Truffe anziani, i Carabinieri incontrano la cittadinanza roseguono gli incontri dei Carabinieri della Compagnia di Tricarico con i cittadini, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione avviata dal Comando Provinciale di Matera contro le truffe agli anziani. Nella circostanza, l’incontro, anche grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la Protezione Civile e l’associazione “Auser”, è avvenuto presso l’auditorium del comune, dove il Comandante della locale Compagnia ha incontrato un nutrito numero di anziani, ma anche di giovani. Durante l’incontro è stata richiamata l’attenzione su episodi di cronaca realmente avvenuti nel territorio, descri-
vendo le tecniche truffaldine maggiormente preferite dai malviventi, che spesso inducono in errore i malcapitati. L’incontro ha avuto un taglio pratico, con la partecipazione attiva di alcune vittime di truffe in abitazione, per fornire al contempo utili raccomandazioni e suggerimenti necessari a prevenire questi fenomeni sempre più frequenti. Gli incontri, che costituiscono un momento di importante crescita e prevenzione, proseguiranno nei prossimi mesi, come ormai avviene da tempo, per instaurare un concreto confronto e stimolare la curiosità, con l’obiettivo di promuovere il senso civico e accrescere la vicinanza alle Istituzioni. I Carabinieri hanno
ribadito l’importanza di valutare bene la persona con la quale si sta parlando, di non consegnare mai contanti agli sconosciuti, e soprattutto di
chiamare tempestivamente per qualsiasi dubbio il 112, fornendo nella circostanza ogni informazione in possesso per rintracciare i malintenzionati.
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martedì 30 gennaio 2024 www.lecronache.info
Dopo l'intrusione informatica, proseguono le verifiche del pool operativo dell’agenzia per la cybersicurezza nazionale a lavoro per garantire il ripristino totale del servizio
Attacco hacker, riunita l’Unità di crisi della Regione per monitorare il sistema sanitario
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opo l’attacco hacker, per tutta la notte i tecnici dell’Azienda sanitaria di Potenza hanno lavorato per riportare la funzionalità nei sistemi informatici. E già nelle prime ore della mattinata di ieri, l’Asp ha reso noto che sebbene nel corso della giornata avrebbero potuto «verificarsi rallentamenti nelle prestazioni nei presidi del sistema sanitario regionale», dal momento che ancora persisteva «il blocco nell’accesso a internet e alla posta elettronica aziendale», «prudentemente» l’Azianda ha scelto di tenere «aperti» alcuni servizi già dalla mattina - come Cup, Arca e Laboratorio - ritenuti «a maggiore impatto sulla gestione immediata dell’utenza», mentre sono stati avviati controlli «su aspetti più nascosti, approfondendo gli eventuali risvolti del fenomeno e assicurando standard di funzionalità del sistema nell’interesse dell’utenza». Nelle ora a seguire, infatti, è stata istituita l’unità di crisi della Regione Basilicata per monitorare il sistema sanitario lucano che ha subito l’intrusione informatica. Il governatore Vito Bardi, insieme all’assessore alla salute e politiche della persona, Francesco Fanelli e al dg del dipartimento salute, Massimo Mancini, ha incontrato i direttori generali dell’Aor “San Carlo” di Potenza, Giuseppe Spera, dell’Azienda Sanitaria di Potenza, Antonello Maraldo, dell’Irccs Crob , Massimo De Fino e il commissario straordinario dell'Azienda sanitaria di Matera, Maurizio Friolo. Dalla riunione è
IL FOCUS TRA L’ASSOCIAZIONE LUCANA DIABETICI E L’ASP
Papaleo incontra il dg Maraldo «per fare il punto sulle attività»
emerso che «il problema è sotto controllo», sul posto è giunto il pool operativo dell’agenzia per la cybersicurezza nazionale a dare supporto alle operazioni di ripristino dei servizi. Tant’è, che nel pomeriggio di ieri, dall’Asp e dal Crob le notizie riportavano una «situazione tornata alla normalità», con i sistemi informatici che non sembrerebbe «abbiano subito danni». Sono permase, invece, le criticità al presidio ospedaliero “Madonna delle Grazie” a Matera, dove comunque sono stati «garantiti i servizi di emergenza e di urgenza», questo almeno secondo quanto comunicato nella nota di ieri pomeriggio. Il presidente Bardi, rivolgendosi ai direttori generali, ha chiesto di garantire «la massima assistenza ai degenti e alle persone in difficoltà», invitando tutte le strutture sanitarie alla «massima collaborazione». «La situazione - ha rassicurato Bardi - sarà monitorata costantemente».
Decine le cartelle dell’Agenzia delle entrate recapitate alle famiglie che «presentano macroscopici errori»
Sanità, Adiconsum e Fnp Cisl: «Piovono cartelle esattoriali sui cittadini lucani per l’esenzione ticket»
«S
ono decine le segnalazioni arrivate agli sportelli Adiconsum da parte di famiglie che si sono viste recapitare cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate per il recupero dei ticket sanitari non pagati nel 2014 per conto dell’Asp». A segnalare la questione sono il presidente regionale dell’associazione dei consumatori, l’avvocato Vincenzo Telesca, e il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata Giuseppe Amatulli che in una nota spiegano che «come in passato anche questa volta sul banco degli accusati finisce l’algoritmo del sistema tessera sanitaria che incrocia le banche dati dell’agenzia delle entrate, del ministero del lavoro e dell’Inps». «Dalle verifiche incrociate - spiegano nella no-
)HUGLQDQGR 0 02/,7(51,
ta congiunta Telesca e Amatulli - sarebbe emerso in sostanza che le famiglie coinvolte non avevano diritto all’esenzione del pagamento dei ticket su farmaci e prestazioni sanitarie perché prive dei requisiti di reddito». «In molti casi stiamo parlando di somme esigue – spiega Telesca – ma registriamo anche situazioni in cui vengono richieste cifre ben più alte che incidono fortemente sui bilanci delle famiglie, già alle prese con il rincaro del costo della vita. Togliere a queste famiglie cifre nell’ordine delle centinaia di euro significa metterle seriamente in difficoltà, anche parliamo di pensionati e famiglie a basso reddito». L’Adiconsum ha già verificato che nella stragrande maggioranza dei casi trattati
c’è un errore del sistema tessera sanitaria. Ragion per cui si è proceduto a far annullare la cartella esattoriale. Tutt via, aggiunge il segretario della Fnp Amatulli, «a rendere ulteriormente complessa la situazione sono le modalità che l’Asp prevede per presentare ricorso. Il cittadino ha due possibilità: scaricare il relativo modello disponibile sul sito istituzionale o in alternativa recarsi agli sportelli distrettuali aziendali, presupponendo che tutti abbiano un accesso ad internet e la possibilità di spostarsi agevolmente, cosa che per le fasce di popolazione più fragile e anziana non è affatto scontata». Due le richieste immediate che Fnp e Adiconsum recapitano all’azienda sanitaria: la prima è il differimento dei
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ei giorni scorsi, il presidente dell’Associazione Lucana Assistenza Diabetici (Alad) Antonio Papaleo ha annunciato di avera reincontrato il nuovo Dg dell’Asp Antonello Maraldo al quale ha «rappresentato le diverse problematiche presenti sul territorio della provincia di Potenza circa l’assistenza e cura della patologia diabetica. Ho avuto, pertanto - prosegue Papaleo - modo di coglierne la sua pronta disponibilità nel tentare di venire incontro alle richieste da noi avanzate, specie in quanto già lui consapevole del disagio cui da tempo sono costrette a vivere le persone con diabete, particolarmente se anziani e residenti nel disarticolato e periferico territorio, laddove come Associazione Alad-Fand ci siamo portati per effettuare alcuni screening, oltre che averlo anche Lui personalmente verificato». «Nello specifico - spiega Papaleo - la prima e più immediata azione da mettere in essere sarà l’implementazione dello strumento della Telemedicina e del Teleconsulto, ovviamente con le necessarie gradualità e l’opportuna formazione, specie in raccordo con i Centri Endocrinologici e Diabetologici, laddove urge riflettere circa il Team dedicato, oltre che in raccordo con gli istituendi Ospedali e Case di Comunità. Il tutto, ovviamente - rimarca il presidente dell’Alad - secondo la nostra sollecitazione a bandire gli appositi concorsi per il reclutamento del personale». L’incontro, inoltre, come enfatizzato dallo stesso Papaleo «è servito per evidenziare l’attività che l’Associazione svolge sul territorio in termini di screening riferito in particolare alla prevenzione della patologia diabetica,stante l’asintomaticità della malattia, spesso con esami cardiologici e del fondo oculare, ma anche con la possibilità della vaccinazione contro l’Herpes Zoster (Fuoco di S.Antonio) se preventivamente autorizzato dall’Azienda Sanitaria di Potenza e a suo carico». Un’occasione, quindi, che per il presidente dell’Associazione lucana Diabetici si è dimostrata altresì utile per informare il dg Maraldo del nuovo tour di screening programmato per l’anno corrente 2024 che l’Alad ha inteso promuovere congiuntamente ai Club Lions di Basilicata. termini di pagamento delle cartelle dagli attuali 30 a 90 giorni, come avvenuto in altre realtà regionali, in modo da consentire ai cittadini di avere il tempo necessario a fare ricorso; la seconda è la convocazione di un tavolo di conciliazione con tutti i sog-
getti istituzionali coinvolti per mettere a punto una procedura di risoluzione delle controversie snella che risparmi agli incolpevoli cittadini file estenuanti agli sportelli e ulteriori costi per porre rimedio ad un errore del sistema tessera sanitaria.
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MARTEDÌ 30 GENNAIO 2024 07:00
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Potenza
martedì 30 gennaio 2024 www.lecronache.info
POTENZA L’assessore Di Noia: «Lavoriamo per dare risposte ai cittadini». I residenti: «Contenti ma non soddisfatti, molti i punti ancora pericolosi»
La frana di Costa della Gaveta ha i giorni contati: iniziati i lavori
DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Come annunciato da Cronache, ieri mattina gli operai della ditta Mauro Mario Savino srl hanno iniziato i lavori di sistemazione della frana di Costa della Gaveta che dal 31 maggio scorso ha costretto i residenti a percorrere una strada alternativa disastrata e ugualmente pericolosa per la pubblica incolumità. L’intervento per un ammontare di 68 mila euro circa rinvenienti da fondi comunali, consisterà nella sistemaione dello smottamento con l’installazione di gabbionate, la regimentazione delle acque reflue da parte di Acquedotto Lucano e il ripristino del tratto maggiormente ammalorato dell’arteria che ad oggi i residenti percorrono per raggiungere Potenza. Per completare i lavori e riaprire l’arteria ci
vorranno all’incirca 30 giorni. L’assessore alla viabilità del Comune di Potenza Massimiliano Di Noia a Cronache ha affermato: «Finalmente siamo giunti alla risoluzione di una seria problematica che attanagliava da tempo la contrada. È stato un iter burocratico lungo, mesi di interlocuzioni continue. Abbiamo coinvolto anche gli esperti dell’Università degli Studi della Basilicata per uno studio più approfondito dei movimenti franosi. Oggi con l’inizio dei lavori diamo una risposta concreta ai cittadini. Ho attenzionato la problematica così come attenziono tutte le altre situazioni che si verificano in città. Ai cittadini chiedo solo pazienza, questa Amministrazione comunale lavora per porre rimedio ad anni di abbandono e purtroppo i tempi della burocrazia non ci permettono di essere celeri come tutti vorrebbero». L’intervento era molto atteso dai residenti che a Cronache hanno dichiarato: «Ci sono voluti 8 mesi affinchè si effettuassero i lavori di ripristino e messa in sicurezza di un’arteria di collegamento fondamentale per noi. Fin da subito abbiamo conttattato il Comune e gli uffici competenti per segnalare la frana e denunciare la pericolosità dell’arteria alternativa. Ci siamo confrontati continuamente con il Comune per far si che si sistemasse l’arteria il prima possibile. Questo è un intervento che si sarebbe dovuto effettuare nel 2023, poco tempo dopo lo smottamento e non nel 2024
a distanza di 8 mesi. Era questo che noi residenti ci auguravamo e quello che a noi dispiace è che i lavori partano proprio a ridosso dell’apertura della campagna elettorale». «Sono iniziati i lavori e qualcuno nelle prossime ore, si prenderà i meriti di tutto questo. I meriti sono solo del Comune ed in particolare dell’assessore comunale Di Noia e del sindaco Guarente e di nessun altro. Siamo stati noi residenti ad esserci sempre interfacciati con l’assessore e nessun altro» hanno sottolineato i residenti amareggiati e poi entrando più nel particolare dei lavori hanno affermato: «L’intervento interessa solo ed esclusivamente il ripristino della frana. La strada continuerà, purtroppo, ad essere dissestata e pericolosa in più punti. Questo, dunque, non è un intervento risolutivo per l’intera arteria che conta circa 5 km e questo ci preoccupa. La strada presenta in più punti infiltrazione e il rischio che ci siano altri smottamenti è reale. Siamo preocccupati di ritrovarci tra qualche mese a dover denunciare l’ennesima chiusura. Siamo contenti che siano effettuati i lavori e che finalmente si possa riaprire l’arteria ma non siamo soddisfatti perchè non ci sono le condizioni di sicurezza. È una vittoria la riapertura del tratto? certamente si, ma non ci basta. Auspichiamo che dopo la riapertura ci sia una reale programmazione di interventi di manutenzione, ripristino e messa in sicurezza di una strada che per noi, non ci stancheremo mai di dirlo, è fondamentale. Nessuno si è mai interessato della nostra contrada, decenni di disinteressamento totale. Adesso basta. Anche noi siamo cittadini di Potenza».
La Fp Cgil ha chiesto al Prefetto «l’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione. L’azienda non ha mai rispettato le scadenze per il pagamento delle spettanze»
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Personale Aias di Potenza senza stipendio: braccia incrociate l personale dell’Aias di Potenza, nonostante si sia arrivati a fine mese e il Ccnl, all’art. 36, prevede che la retribuzione deve essere corrisposta non oltre il decimo giorno successivo alla fine di ciascun mese, ad oggi attendono ancora il pagamento dello stipendio del mese di dicembre 2023 e non è nota una data per tale pagamento. L’Aias di Potenza non ha giammai rispettato scadenze per il pagamento delle spettanze stipendiali maturate dai lavoratori, che, tra le altre cose, hanno in sospeso altre mensilità arretrate, ovvero la mensilità di novembre 2023 e l’80% di quella di agosto dello scorso anno, per il quale l’Azienda ha corrisposto, da qualche giorno, solo un anticipo del 20%» afferma la segretaria Fp Cgil Sandra Guglielmi . «Con verbale d’intesa del 22 novembre 2023 - continua la segretaria Guglielmi - l’Aias Potenza, infatti, concordava con le organizzazioni sindacali che la retribuzione arretrata del mese di agosto 2023 sarebbe stata corrisposta in 5 tranche a partire dal mese di
gennaio 2024, ma che, in caso di maggiore disponibilità economica dovuta ad incasso di somme arretrate da parte dell’Asp, l’Aias si impegnava a ridurre la pattuita rateizzazione della mensilità arretrata del mese di agosto e provvedere a una nuova rateizzazione per il recupero anche della mensilità di novembre. Nonostante tale condizione si sia verificata, in quanto con determina 2023/D.03021 del 6 dicembre 2023 l’Azienda sanitaria di Potenza ha autorizzato al pagamento a favore dell’Aias di Potenza del contributo trasporto pazienti disabili trattati in regime semiresidenziale per l’annualità 2022, l’Aias ad oggi non solo non ha riconvocato le organizzazioni sindacali per stabilire una accelerazione dei tempi di rateizzazione ma ha ben pensato anche di differire il pagamento delle spettanze stipendiali di dicembre, ritenendo, probabilmente, che i lavoratori si accontentassero del pagamento di quel misero 20% dello stipendio di agosto 2023». «Ancora una volta i dipendenti Aias si trovano senza stipendio e senza certezze, con tutte le imma-
ginabili e grandi difficoltà che ciò comporta. Anzi, si sentono presi in giro per questo inaccettabile e irrispettoso modus operandi. prosegue - Ad aggravare ancor più la posizione dell’Aias di Potenza c’è il rispetto da parte dell’Asp del pagamento di quanto spettante all’Aias: in data 10 gennaio, l’Azienda Sanitaria di Potenza ha autorizzato, con determina, il pagamento del dodicesimo mensile dovuto per prestazioni erogate ad assistiti residenti in ambito regionale e della quota a valere sugli extra lea- Periodo Novembre 2023 e i soldi siano disponibili da giorni sul conto corrente dell’Aias di Potenza. A tal proposito non è superfluo sottolineare che l’Asp sta pagando regolarmente e nei tempi stabiliti dalla normativa le fatture all’Aias di Potenza che, di contro, non riesce a tenere il passo per versare ai lavoratori quanto spettante. Come abbiamo sempre sostenuto, ribadiamo che non possono e non devono essere i lavoratori a pagare le difficoltà economiche che sta
affrontando l’Aias». La Fp Cgil ha inviato, tramite i propri legali dell’ufficio vertenze, «una diffida alla immediata corresponsione ai lavoratori rappresentati della retribuzione del mese di dicembre 2023, ed alla urgente convocazione delle organizzazioni sindacali al fine di definire una riduzione della rateizzazione. Il tutto senza alcun riscontro, nella più totale indifferenza e noncuranza delle sacrosante esigenze dei lavoratori». La Fp Cgil proclama, pertanto, «lo stato di agitazione del personale dell’Aias di Potenza e chiede a sua eccellenza il prefetto l’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione».
Potenza e Provincia
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Le proposte del candidato sindaco alla guida della coalizione “Potenza Ritorna”: «Il capoluogo può avere maggiore protagonismo»
Emergenza cinghiali, Smaldone: «Rappresenta un serio problema per la città di Potenza» «L
'emergenza cinghiali rappresenta un serio problema per agricoltori, automobilisti e cittadini che, ormai, corrono il serio pericolo di incrociare gruppi di ungulati anche nei centri urbani e nelle annesse zone verdi», lo afferma Pierluigi Smaldone candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative a Potenza alla guida della coalizione “Potenza Ritorna”. «Il Comune non ha competenza in materia ma il sindaco - prosegue Smaldone - è garante della salute e della sicurezza pubblica, per questo motivo ritengo sia imprescindibile la creazione di una task force composta da Prefettura, Provincia, Regione, Comune e Forze dell'ordine per facilitare il coordinamento e la gestione, nonchè l'incremento del numero e l'ulteriore formazione dei selecontrollori». «Il tema della fauna selvatica dice Smaldone - è molto complesso e abbraccia le competenze regionali, dalle politiche sanitarie a quelle venatorie, ma anche il Comune capoluogo può avere maggior protagonismo con uno sforzo volto a trasformare un'emergenza in una vera e propria opportunità. In numerose realtà, con progetti già bene avviati, si prova a rispondere alle esi-
genze delle persone più bisognose con la distribuzione di carne di selvaggina degli ungulati selezionati nell’ambito dei piani di controllo per il contenimento della fauna. Un meccanismo virtuoso che vede più attori coinvolti e che mette al centro l'azione degli enti del terzo settore impegnati nella distribuzione di generi alimentari». Smaldone non ha dubbi: «Più finalità ottimizzando le iniziative per contribuire da un lato alla selezione socialmente utile e dall'altro ad accrescere il grado di sicurezza igienico sanitaria con la mappatura della eventuale diffusione della peste suina africana,
mitigando - infine - i rischi sulle strade e i danni in agricoltura. Un metodo strutturale che rappresenta, ad oggi, l'unica vera strada percorribile da contrapporre alla retorica qualunquistica dell'abbattimento totale con effetti positivi anche in termini economici, seguendo esempi virtuosi già attuati in altre città. A tal riguardo stiamo lavorando ad un progetto da sottoporre agli uffici competenti». Per il candidato sindaco oltre alla fauna selvatica vi è il tema degli animali domestici: «Un problema particolarmente sentito dai possessori di cani e gatti ma anche di altre specie domestiche ri-
guarda l'assenza di strutture fruibili in caso di emergenza notturna o durante i giorni festivi. Si tratta di un servizio importante, un vero e proprio presidio a sostegno dei pet. Nell'ottica di un partenariato il Comune di Potenza può giocare un ruolo importante da un punto di vista non solo logistico e strutturale ma anche organizzativo, stimolando e sostenendo l'azione dell'Asp e degli uffici competenti», conclude Smaldone sottolineando l'intenzione di fare proprie le esigenze di chi talvolta è costretto in piena emergenza a ricorrere alle cure di strutture veterinarie extraregionali.
Il professore Votta:«Gli incontri d’autore favoriscono e potenziano la capacità di lettura estensiva e di argomentazione in pubblico da parte dei giovani»
“Campus d’autore”, a Brienza l’Istituto Tecnico Economico organizza la giornata della legalità
L’
Istituto Tecnico Economico “A. Falce” di Brienza nell’ambito della rassegna annuale “Campus d’autore” ospita anche quest’anno le “Giornate della Legalità” organizzate con il contributo del Comune di Brienza. La rassegna si tiene da oltre un decennio e ha ospitato nelle varie annualità: la figlia del Presidente Aldo Moro, Agnese; Adriana Faranda; la figlia del magistrato Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, Caterina; don Aniello Manganiello, prete in prima linea del quartiere napoletano di Scampia; il sindaco di Casapesenna (CE); altre personalità di rilievo nazionale ed internazionale che, toccate dal dolore, dedicano la loro vita a infondere nei giovani la cultura
della legalità e dell'antimafia. Quest’anno è la volta di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, assassinato a Cinisi (PA). La Dirigente scolastica dell’I.I.S.S. “L. da Vinci – Nitti” di Potenza prof.ssa Alessandra Napoli e il responsabile della sezione as-
sociata di Brienza, prof. Raffaele Votta, hanno curato l’organizzazione con il Dipartimento di Lettere e il Dipartimento di Scienze giuridiche attraverso i seguenti step: 1. fase di sensibilizzazione e di ricerca materiale; 2. lettura, analisi e commento da par-
te degli studenti di tutte le classi del libro “Mio fratello – Tutta una vita con Peppino”, edizione Libreria Pienogiorno; 3. visione del film “I cento passi”; 4. discussione in assemblea d’istituto. «Un vivo ringraziamento al Comune di Brienza, a tut-
ta l’amministrazione e in particolare al sindaco Antonio Giancristiano che ha fortemente voluto anche quest’anno la realizzazione dell’evento e ha scelto la nostra scuola» si legge in un comunicato. Il prof. Raffaele Votta ha evidenziato come, oltre al messaggio culturale di educazione alla legalità, gli incontri d’autore favoriscano e potenzino la capacità di lettura estensiva e di argomentazione in pubblico da parte dei giovani, che tendonoabitualmente ad utilizzare le tecnologie informatiche. L’incontro si terrà oggi alle 10:30 nell’Aula Magna dell’istituto in contrada San Giuliano di Brienza; nel pomeriggio sarà replicato presso la sala consiliare del palazzo comunale.
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CASTELGRANDE Le indagini proseguono per fare chiarezza sulla morte del 71enne ritrovato nella piscina di un centro sportivo
Si attende l’esito dell’autopsia e il responso sulle videocamere
C
ome riportato da Cronache nei giorni scorsi, sul corpo del 71enne rinvenuto esanime nel piccolo comune di Castelgrande era stato predisposto l’esame autoptico dopo il funerale. Il corpo era stato pertanto trasportato, al termine delle esequie svoltesi a Muro Lucano presso la chiesa Sant’Andrea Apostolo, paese d’origine e dei familiari, direttamente all’Ospedale San Carlo di Potenza, anziché procedere con la tumulazione nel cimitero comunale. A distanza di pochi giorni, l’esame autoptico si è concluso e la salma è stata riportata a Muro Lucano per la sepoltura in forma privata, tra l’affetto dei parenti che hanno potuto finalmente consegnarla al riposo eterno.La vicenda però è tutt’altro che conclusa, ora si attende l’esito dell’autopsia che potrà fare luce su molti aspetti ancora non chiari, come ad esempio l’ora
del decesso e le cause, per dirne solo alcune. Ricapitolando la triste storia difatti, le ultime ore di vita dell’uomo sono avvolte da una nebbia fitta. L’anziano era da qualche tempo ospite della Casa di riposo di Castelgrande, ma poco più di una settimana fa, ovvero la notte di venerdì 19 gennaio, l’uomo si sarebbe allontanato dalla struttura, indossando anche il giubotto e facendo perdere le proprie tracce. La scoperta dell’allontanamento dell’uomo dalla sua stanza sarebbe avvenuta però solo la mattina successiva, per poi dare l’allarme ai familiari e ai Carabinieri della Stazione di Muro Lucano. Partirono così le ricerche insieme a Vigili del Fuoco e Protezione Civile, ma per molte ore non si sarebbe avuto riscontro, fino poi alla tragica scoperta del corpo nelle acque della piscina del centro sportivo del piccolo pae-
se. A questo punto molti sono gli interrogativi: Possibile che uscendo nessuno l’abbia visto? A tal proposito un aiuto potrebbe arrivare da alcune telecamere di videosorveglianza della zona, anche queste al vaglio degli inquirenti. Ed ancora, l’uomo si sarebbe diretto di proposito presso la strut-
tura sportiva, o nella penombra della notte non sapeva bene dove stesse andando? Potrebbe essere che cercasse invece un riparo dalla notte particolarmente fredda? Castelgrande sorge difatti su uno sperone roccioso ad oltre 900metri di altitudine e quella notte cominciò anche a nevicare. Potrebbe essere stato rag-
giunto da un malore ed essere caduto poi poi in acqua, o al contrario potrebbe non aver visto la piscina ed esserci finito dentro accidentalmente, pertanto la morte potrebbe essere sopraggiunta per ipotermia. Sono ipotesi e dubbi ai quali potrà dare risposta l’autopsia. EMANUELA CALABRESE
Il 18° anno dall’uccisione dell’Appuntato che perse la vita durante un conflitto a fuoco con i rapinatori armati di kalashnikov
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Bella celebra il carabiniere Donato Fezzuoglio
nche quest’anno, nel 18° dalla uccisione di Donato Fezzuoglio, Bella ricorda il suo concittadino, militare dell’Arma dei Carabinieri, troppo precocemente strappato alla vita.Donato, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, sarà ricordato con la Santa Messa nella chiesa S.Maria delle Grazie. Il ricordo di quel giorno infausto è sempre vivo nei bellesi: nel tentativo di sventare una rapina, fu colpito mortalmente nel conflitto a fuoco tra i militari intervenuti sul posto e i rapinatori armati di Kalashnikov. Conflitto che si consumò all’esterno della filiale del Monte dei Paschi di Siena in via Andreani ad Umbertide. La sua vita fu dunque stroncata da colpi di proiettile, ma il suo ricordo vive ancora a Bella e ad Umbertide. Così, nella triste data dell’uccisione di Donato Fezzuoglio, le famiglie e i due Comuni, dove nacque e visse e dove la sua vita fu invece spenta improvvisamente, lo ricordano. Il 30 gennaio di ogni anno infatti, Bella e Umbertide si uniscono nel dolore, nel ricordo e nella preghiera, i concittadini, la moglie ed il figlio di Donato si uniscono
in un abbraccio unico che collega le due città.In via Andreani, luogo in cui l'appuntato perse la vita, si porta sempre una corona, cerimonia cui si unisce anche qui, la funzione religiosa. Bella ed Umbertide, continuano ad essere unite in questo tragico ricordo: proprio nella città in cui morì, l'amministrazione comunale intitolò a Fezzuoglio una strada; oltre due anni dopo l'Arma dei Carabinieri il 21 giugno 2008 intitolò alla memoria del militare bellese la stazione dei Carabinieri di Umbertide. Nell’occasione fu scoperta anche una lapide. «Nel corso di servizio perlustrativo, palesando spiccate doti di coraggio, ferma determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare, unitamente ad altro militare, tre pericolosi malviventi sorpresi in flagrante rapina ai danni di un istituto di credito. esponendosi alla violenta azione di fuoco dei malfattori, replicava con l'arma in dotazione costringendo alla fuga i rapinatori finché, attinto da un colpo proditoriamente esplosogli alle spalle da altro rapinatore in posizione defilata si accasciava esanime al suolo. Fulgido esempio di eroi-
smo, di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio», recita la motivazione all’onorificenza. Seppure negli anni sono arrivate le condanne ad ergastolo per i rapinatori ed assassini di Donato, ma ciò non basta a sanare la ferita nei cuori di chi lo ama. Andando a ritroso nel tempo, nel maggio 2015 gli viene dedicata anche a Tricarico una sezione Associazione nazionale dei carabinieri. A Bella, nell’ottobre 2019, la caserma dei Carabinieri ha ricevuto l’intitolazione all’Appuntato Donato Fezzuoglio, in una cerimonia di alto rigore e di immensa commozione. Tra le alte cariche dell’Arma, i colleghi militari, i gonfaloni delle varie Associazioni di categoria, i Sindaci dei paesi limitrofi, il Vescovo Salvatore Ligorio ha impartito la benedizione sull’effige posta all’ingresso della Caserma. Grande l’emozione della moglie Emanuela, del figlio Michele, dei genitori e della famiglia di Donato. Nel 2020 il Comune di Umbertide decise di illuminare con i colori dell’Arma dei Carabinieri la “Scuola Garibaldi”, in memoria di Donato.
Allì’Istituto comprensivo furono consegnati 16 alberelli agli alunni della scuola elementare da parte dei Carabinieri forestali. L’iniziativa rientrava nel progetto incentrato sulla legalità e dedicato alla memoria del carabiniere caduto in servizio. EMACAL
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Il sindacato: «Le scelte dell’azienda hanno ricadute negative sulla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori in termini di salario e di vita»
Fiom Cgil: «Salta il terzo turno, Stellantis prosegue il ridimensionamento produzione» «S
i apre un nuovo anno all’ insegna dell’incertezza ma soprattutto con il continuo efficientamento da parte della Stellantis di Melfi che ha ricadute negative sulla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori in termini di salario e di vita». Lo affermano congiuntamente la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita e i delegati della Fiom Cgil alla Stellantis di Melfi. «Eravamo a novembre 2023 - proseguono - quando per via delle trasferte comandate, Stellantis di Melfi ci comunicava che sospendeva il turno di notte per tre settimane consecutive per consentire l'avvicendamento dei lavoratori comandati in trasferta presso Pomigliano. Come Fiom Cgil avevamo da subito denunciato il fatto. La sospensione del turno notturno era solo in funzione sperimentale per poter abolire il terzo turno in previsione dei volumi produttivi previsti nell'anno 2024. In quell'occasione chiedemmo all'azienda di corrispondere lo stesso le maggiorazioni dovute sul terzo turno a tutti i lavoratori interessati per poter garantire loro la tenuta salariale». «Venerdì, l’azienda Stellantis ci comunica il nuovo ca-
IL SEGRETARIO PROVINCIALE FDI MATERA CON IL CIRCOLO DI IRSINA
lendario settimanale che riporta nuovamente la sospensione sul terzo turno dell'attività lavorativa. Oggi dalla comunicazione dell'azienda emerge che in maniera strutturale l'attività sul turno notturno non è più prevista nel calendario, senza alcuna motivazione oggettiva. - prosegue la nota del sindacato Come delegati Fiom Cgil abbiamo subito inviato una richiesta di incontro da tenersi in tempi brevi e in considerazione dell'incontro già in programma per oggi, dove si parlerà della nuova organizzazione nell’unità Montaggio e Logistica, e quindi anche dell'abolizione del terzo turno, salario, salute e sicurezza, servizi (distributori automatici bevande ecc)». «Abbiamo bisogno di un confronto vero, di una politica industriale che rimetta al cen-
tro il lavoro e i lavoratori, che parli di investimenti e ricerca in un momento così importante quale quello che stiamo attraversando, affinché la transizione energetica e digitale sia un'occasione per le nuove opportunità e sfide che produce» continua. «La Fiom Cgil - concludono - conferma tutto il suo impegno per garantire la salute, la sicurezza, la dignità e la tenuta salariale dei lavoratori e delle lavoratrici in Stellantis a Melfi. Nei prossimi giorni saremo impegnati a svolgere le assemblee con tutti i lavoratori di Stellantis e indotto Melfi per definire una linea comune e perché si possano mettere in atto iniziative sindacali che invertano la situazione industriale, produttiva e occupazionale dello stabilimento Stellantis di Melfi e dell’indotto».
Il sindaco Iovanni sull’intervento di potatura e abbatimento alberi a rischio lungo la ex SS168
Venosa, manutenzione verde pubblico: «Finalmente, dopo anni di attesa»
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elle scorse ore gli operai del Comune di Venosa addetti alla manutenzione erano a lavoro sulla strada provinciale che dalla città di Orazio conduce a Palazzo San Gervasio, la ex SS168 per effettuare le operazioni di potatura e abbattimento di alberature a rischio e di pulizia, lungo l’arteria. Soddisfatta la sindaca Marianna Iovanni che afferma: «Con questi interventi si conclude la seconda tranche di un grande lavoro cominciato nel 2022: da oltre “12 anni”, infatti, si attendeva l’avvio di operazioni per mettere in sicurezza quelle situazioni di maggiore pericolo come ad esempio le alte piante ormai completamente secche o con patologie, partendo dai luoghi maggiormente frequentati». «A fianco alle operazioni di taglio, non sono mancate le piantumazioni di nuovi alberi. continua la sindaca - Risanare il bilancio vuol dire anche questo: recuperare e investire quelle risorse necessarie, a servizio della pubblica sicurezza. C’è ancora tanto da fare e, per quei mesi che ancora restano a questa Am-
ministrazione, si tenterà di portare avanti questo piano, dedicato alla complessa situazione di quel verde pubblico, rimasto per anni in abbandono». «Voglio ringraziare particolarmente l’Ufficio Protezione Civile e Manutenzione del Comune di Venosa, la Polizia locale, i Volontari di Pubblica Assistenza - Protezione Civile Venosa e la ditta Vivaio Manieri affidataria del servizio. È stato svolto un ottimo lavoro di squadra» conclude la sindaca Iovanni. R.M.
Giordano: «Stellantis e la buona politica del Governo Meloni»
«T
utto deve ruotare attorno all’uomo, soprattutto l’economia, che non deve essere mai disgiunta dai traguardi di etica e la ricerca affannosa di mercati esteri, che comportano maggiori benefici fiscali e maggiori guadagni alle grandi imprese, può confliggere spesso con il progresso democratico e rispettoso del mondo occupazionale locale». Così inizia una riflessione condivisa dal Circolo Fratelli d’Italia di Irsina attraverso la sua responsabile del Dipartimento Comunicazione, Daniela Calzone. «Per quanto riguarda la fusione delle imprese, è stato predisposto il controllo preventivo da parte della Commissione al fine di evitare che tale operazione potesse trasformarsi in un limite alla libera concorrenza. - continua il circolo di Fratelli d’Italia di Irsina In verità, nel 2019, anno in cui si ebbe la fusione tra Fca e Psa, fu sottoscritto un pacchetto di impegni con cui veniva debellata la possibilità che si creasse una posizione dominante da parte della nascente casa automobilistica.Nel 2021 nacque così Stellantis, croce e delizia (anzi, più croce che delizia) dei suoi lavoratori». «Nel contempo, l’UE lanciò una sfida energetica imponendo lo stop alle auto a benzina e diesel entro il 2035 e nel comprensorio industriale di Melfi, cuore dell’azienda madre Stellantis, venne avviata la produzione di vetture totalmente elettriche. - conclude Tuttavia, la dipendenza dalla disponibilità delle materie prime cinesi ha comportato rallentamenti nella produzione presso gli stabilimenti italiani, in quanto era impensabile che la Cina dovesse fare concorrenza a sé stessa e Stellantis, ha deciso di spostare al di fuori dell’Italia e dell’Europa la sua produzione, mettendo una pietra tombale sullo sviluppo di un’industria automobilistica e di un suo indotto in Basilicata». Il Presidente Provinciale di FdI Matera Michele Giordano, sottolineando il ruolo svolto dal governo Meloni, aggiunge: «In questo quadro si è reso così necessario l’intervento urgente da parte del nostro Governo che, come emerso in occasione della visita del Ministro Urso in Basilicata, ha approntato diverse misure atte a contrastare questa situazione. Tra questi provvedimenti vi è la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra il Ministro del Made in Italy e l’associazione della filiera dell’automotive, l’istituzione di un tavolo permanente di sviluppo del settore, la previsione di incentivi per l’acquisto delle auto da destinare alle fasce di reddito più deboli e politiche volte ad attrarre gli investimenti in Italia scoraggiando chi delocalizza che, pertanto, dovrà restituire ogni beneficio e agevolazione pubblica ricevuta negli ultimi dieci anni. Il fine di tutte queste azioni sarà portare la produzione italiana di auto ad un milione, favorendo così produzione e occupazione. Ancora una volta il governo Meloni dà l’esempio di una buona politica volta a invertire il declino».
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Sull’emergenza cinghiali il consigliere regionale di Forza Italia replica alle dichiarazioni della presidente f.f. Gerardi: «Solo slogan elettorali e niente fatti»
Parco Appenino Lucano, Aliandro: «È il momento di avere un presidente titolato ad esserlo»
L’
emergenza cinghiali è un problema fortemente sentito in tutto il territorio lucano, molto colpita è l’area rientrante nel Parco Nazionale dell’Appenino Lucano la cui presidente facente funzioni Rosita Gerardi nelle scorse ore ha affermato di aver «provato a bruciare le tappe concentrando le nostre energie su tutto ciò che il Parco poteva fare per incontrare le esigenze dei cittadini ed, in particolar modo, di tutti coloro i quali
subiscono danni economici e sostanziali in seguito alla complessità della situazione degli ultimi mesi. Presto riusciremo a portare in approvazione il "Piano Ordinario di Gestione dell'Emergenza Cinghiali”. Abbiamo messo in campo misure concrete per arrivare all' obiettivo dell'80% di abbattimento dei capi entro il 2026». Affermazioni che non sono sfuggite al consigliere regionale di Forza Italia Gianuario Aliandro che ha immediatamente replica-
to: «Ancora proclami dopo tre mesi dall' insediamento della Presidente facente funzioni del Parco Nazionale Appennino Lucano, Val d'Agri - Lagonegrese, Rosita Gerardi. È arrivato il momento di avere un presidente titolato ad esserlo, viste e considerate le tante promesse che ancora non sono diventate fatti». Il forzista ha precisato: «Continuo a chiederle che venga effettuato l’abbattimento attraverso la girata e il selecontrollo da parte dei cacciatori, unico rimedio per aiutarci concretamente a limitare il sovrappopolamento degli ungulati». «Mi riferisco, in particolare, all’area del Parco dell’Appennino lucano, dove – sottolinea il consigliere - evidentemente è necessario aprire la caccia e derogare ai periodi previsti per la stessa. Oggi i cinghiali sono diventati un’emergenza di pubblica sicurezza nonché emergenza ambientale e quindi bisogna avere la determinazione di essere concreti e dalla parte dei cittadini, degli agricoltori e/o allevatori e dei tanti (purtroppo) che subiscono costantemente pericoli e danni non solo alle loro colture ma alle pro-
prietà». La presidente facente funzioni ha anche annunciato l’apertura del il bando di selezione per la formazione di 100 "Bioregolatori". Si tratterebbe di una nuova figura gestionale pensata per affrontare nel migliore dei modi l'emergenza PSA ed altre questioni urgenti. Queste nuove figure, a detta della Gerardi, integrate nel piano di gestione e coordinate dalle figure tecniche e scientifiche dell'Ente, consentiranno di perseguire gli obiettivi con maggiore consapevolezza potendo contare sulle strategie più avanzate, anche alla luce del nuovo quadro normativo. Particolare importanza verrà inoltre data all'utilizzo di nuove tecniche di cattura che si aggiungeranno ai prelievi con tecniche tradizionali. «Continuiamo a leggere slogan elettorali, proclami, che – conclude il consigliere - non risolvono il problema anzi alzano il livello di attesa e speranza per poi perdersi in un continuo nulla di fatto.Dico e penso che dobbiamo avere un presidente che sia all’altezza del ruolo e che provveda ad applicare le misure che richiediamo da tempo».
LO SPAZIO, CHE VUOLE INSTAURARE UNA CONNESSIONE TRA IL TERRITORIO E I FIGLI SCOMPARSI PREMATURAMENTE, HA ACCOLTO LA PARTECIPAZIONE DI UNA COMUNITÀ COMMOSSA
A Lauria inaugurazione del “Piazzale degli Angeli”
L
DI A NNA TAMMARIELLO
a comunità di Lauria ha inaugurato ieri un luogo dedicato al ricordo delle giovani vite spezzate prematuramente nella comunità. Ce ne sarebbero tante, ma il pensiero è andato subito a Giovanna Pastoressa, la giovane ventottenne colpita dal tetto del Palazzetto dello sport e a Fabio Limongi, esperto escursionista scomparso sul suo monte Sirino. L’inaugurazione del “Piazzale degli An-
geli” si è tenuta in località Cogliandrino,ed è stata anticipata da una messa nella vicina chiesa. Lo spazio, che vuole instaurare delle connessioni tra il territorio e i figli scomparsi prematuramente, ha accolto la partecipazione di una popolazione commossa. Palloncini bianchi, simbolo di purezza, sono poi stati lanciati al vento per proseguire il loro viaggio verso il cielo. Uno spazio immaginato come polifunzionale perché oltre ad essere luogo di conforto per i famigliari ospita anche un par-
co giochi per i bambini. La proposta dell’assessora Ester Caimo ha preso vita ed ha rappresentato un «momento di grande energia». Così ha definito l’inaugurazione il primo cittadino di Lauria, Gianni Pittella,sottolineando il valore dell’amore. Amore che deve rincuorare i famigliari.Il Parroco locale, Don Michelangelo Crocco, ha sottolineato l’importanza di riqualificare questi spazi, dove la comunità lauriota, e non solo la frazione di Cogliandrino, ha necessità di riconoscersi. Fratelli, che se pur scomparsi e volati in cielo, continuano ad arricchire il paese. «Alle famiglie vorrei dire di confidare nella presenza di Gesù nella vostra vita, questo soprattutto nei momento di solitudine».
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Matera e Provincia
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Durante la Seduta fiume, il sindaco Bennardi: «Dobbiamo valorizzare in modo sostenibile e produttivo il sito»
Sull’impianto di biogas a La Martella, il Consiglio comunale di Matera dice “No” MATERA. Dopo circa sette ore di confronto, è stato votato all’unanimità dai 28 consiglieri presenti un ordine del giorno firmato da tutti i presidenti dei gruppi consiliari con il quale si impegna sindaco e Giunta comunale «a escludere la realizzazione di qualsivoglia impianto di trattamento della frazione organica del rifiuto urbano (Forsu) per produrre biogas/biometano, nell’area dell’attuale piattaforma e dell’intera zona industriale di La Martella anche in sinergia con gli uffici e gli organi regionali, ed a valorizzare in modo sostenibile e produttivo l’impianto di La Martella». Semmai quindi si realizzerà un impianto per produrre biogas1biometano a Matera non sarà realizzato a La Martella. Durante l’Assise ha preso la parola l’assessore comunale all’Ambiente Massimiliano Amenta che ha sottolineato come «la piattaforma di La Martella, oggi non sia più una discarica ma un luogo messo in sicurezza e bonificato. Ringrazio l’ingegner Salvatore Margiotta per l’ottimo lavoro di bonifica realizzato. Un luogo che a breve tornerà nella disponibilità dell'Amministrazione comunale, dopo l'uscita dall'infrazione comunitaria nel giugno scorso; una ferita del passato che può trasformarsi in una feritoia in cui possa entrare nuova luce, una opportunità da cogliere per innovare un sito che, se abbandonato a sé
stesso, rischia di diventare non solo un peso economico di grande responsabilità politica e amministrativa nei confronti dell'intera città, ma anche un'occasione persa per rilanciare quel luogo». Ma quale futuro per il sito? « In Aia è già prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del capannone, adibito allo svolgimento dei trattamenti primari. L’impianto soddisferà il fabbisogno energetico della piattaforma e la parte eccedente verrà immessa nella rete. Potremo installare impianti fotovoltaici anche sulle vasche, appena il terriccio sarà stabilizzato. Potremo far rientrare così la discarica nelle comunità energetiche che stiamo per realizzare a Matera, con una potenziale estensione di 5 ettari a fotovoltaico» ha affermato il sindaco Bennardi. «Quin-
di -ha proseguito Bennardi- dobbiamo immaginare un percorso di riconversione tecnologica green di quella piattaforma, che sia sostenibile sul piano ambientale ma anche sul piano finanziario. La chiusura del sito comporterebbe la fuoriuscita della piattaforma dal sistema del “ciclo del rifiuto”, con la conseguenza che tutti i costi necessari per colmare la quinta vasca (che per legge va colmata, circa 7 milioni di euro) e quelli necessari a garantire la post gestione per almeno 30 anni (600/700mila euro annui), non rientrerebbero più tra quelli da poter inserire nella bollettazione Tari, e graverebbero unicamente sulle casse comunali con l’inevitabile conseguenza di un taglio sostanziale delle risorse finanziarie, destinate a garantire i servizi a domanda individuale. Certo, le coperture finanziarie per sostenere tali costi sarebbero dovute essere già presenti nel bilancio comunale, attraverso il meccanismo dell’accantonamento annuale in un fondo appositamente dedicato -ha concluso il sindaco- questa Amministrazione ha adempiuto a tale obbligo accantonando 200mila euro l’anno, ma il fondo risulta comunque insufficiente.La Regione Basilicata deve continuare ad affiancare finanziariamente il Comune, e ci sono i tempi anche per istituire una Cabina di regia, con il coinvolgimento di tutti, come proposto dai geologi».
Il membro della direzione provinciale di Azione Matera sulla situazione nel Metapontino INIZIATI GLI INTERVENTI AL “FERMI” E ALL’IIS “PITAGORA” DI POLICORO
Gallicchio: «Si superi l’erosione sportivi impianti agli Lavori costiera con misure a lungo termine» scolastici, Marrese: «Altro importante obiettivo centrato»
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a promozione di una strategia turistica unificata per l'intero Metapontino emerge come una priorità imperativa per conferire al territorio un ruolo di spicco nel panorama turistico. Tuttavia, la gravità della crisi legata all'erosione costiera nella fascia ionica, coinvolgendo inesorabilmente tutti i comuni costieri, richiede un intervento tempestivo e risoluto» ha affermato Alessandro Gallicchio, membro della direzione provinciale di Azione Matera. «La situazione diventa particolarmente critica a Scanzano Jonico, dove il lido di Terzo Madonna ha già fatto eco al deterioramento della co-
sta. - prosegue Gallicchio - I fondi attualmente stanziati, pari a 250.000€, risultano, a nostro avviso, inadeguati per affrontare la portata del problema. È fondamentale che la Regione non solo riconsideri la cifra stanziata ma, piuttosto, assegni risorse di gran lunga più consistenti, utili a coprire l'intero tratto di costa coinvolto». «Questo non deve limitarsi a un intervento di emergenza, ma deve piuttosto costituire un investimento a lungo termine per garantire la stabilità e la sostenibilità della fascia costiera, soprattutto in punti critici come Scanzano Jonico dove i primi ad esigere delle risposte sono proprio i cittadini. - prosegue - Altrettanto essenziale è sottolineare la necessità di un coordinamento e coinvolgimento concreto delle amministrazioni limitrofe a Scanzano Jonico». «L'approccio deve superare i confini comunali e diventare una collaborazione sinergica tra le varie autorità locali. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile affrontare con successo una questione così complessa e multifattoriale come l'erosione costiera» conclude Alessandro Gallicchio, membro della direzione provinciale di Azione Matera.
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iqualificare le aree sportive di pertinenza degli istituti scolastici per completare l’offerta formativa scolastica e rendere gli indirizzi sempre più com-
pleti. Con questo obiettivo la Provincia di Matera ha affidato i lavori per la realizzazione di impianti sportivi relativi all’Iis Pitagora e al liceo Fermi, entrambi di Policoro: nel primo caso l’importo dei lavori è di circa 462mila euro, mentreper il Fermi di 417mila euro. I lavori, nel caso del Fermi, consisteranno nella realizzazione di un impianto che consentirà attività come lancio del peso, salto in lungo, e 100 metri piani.Altri due impianti, poi, saranno destinati alla pratica di volley-basket e del calcio a 5. Il Pitagora,invece, vedrà la realizzazione di un campo per basket e volley, un impianto per il salto in lungo,oltre a un percorso pedonale dedicato che non andrà a interferire con quello attualmente esistente e aperto alla circolazione. «Con questi interventi – ha commentato il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese – andiamo a potenziare l’offerta formativa scolastica nelle due scuole di Policoro, a coronamento di altri interventi già effettuati sia per il Pitagora che per il Fermi. La nostra attenzione all’edilizia scolastica è pressoché costante e anche nel 2024 ci saranno numerosi altri interventi per migliorare sempre più il diritto allo studio dei nostri ragazzi. Ringrazio l’ufficio tecnico della Provincia, alleato sempre prezioso nella ricerca di fondi e nella progettazione».
Periscopio
martedì 30 gennaio 2024 www.lecronache.info
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Prestigioso riconoscimento all’explosion box sulla Shoah realizzata dagli alunni dell’Istituto comprensivo Spaventa Filippi
Menzione e premiazione col Presidente Mattarella per la primaria di Avigliano
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ccellente risultato conseguito dalla scuola primaria “Morlino” dell’Istituto comprensivo Silvio Spaventa Filippi di Avigliano che ha ottenuto una menzione sul lavoro sulla Shoah candidato dalle classi 4 e 5 A che, dopo aver superato le selezioni regionali del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah” hanno conseguito la menzione e sono stati premiati il 26 gennaio al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il titolo dell’opera realizzata dalle due classi, coordinate dalle insegnanti Annalisa Labella e Tina Centola e dalla preside Adriana Formetta, è “La mia vita: tutto quello che ho nel cuore”. La scuola, grazie al lavoro delle due docenti, ed a prova di una notevole sensibilità sul tema, ha ricevuto in precedenza altre due men-
__ Il ritiro della menzione e l’explosion box realizzata
zioni di cui una lo scorso anno. La motivazione della menzione così recita: «L’explosion box, realizzata grazie a un importante lavoro corale, racconta la biografia di Grazia Modiano, detta Ziva, la quale ha raccontato agli studenti di Avigliano la storia delle persecuzioni razziali subite. Dopo aver ricostruito i primi
anni di vita e l’espulsione da scuola, gli studenti hanno approfondito la permanenza di Ziva a Tora, coraggiosa cittadina nel casertano che nascose e protesse diversi ebrei, e il suo ritorno alla vita. L’albero al centro dell’elaborato richiama quello piantato a Tora e recentemente vandalizzato: la rappresentazione degli studenti si pro-
pone così come un gesto di “riparazione” in onore dei giusti della città casertana. L’elaborato è, dunque, meritevole di menzione sia per
il suo valore artistico, sia per il percorso didattico, che restituisce una storia meno nota di “salvezza” e di coraggio».
A Potenza le celebrazioni del “Giorno della Memoria” al Parco del Seminario: l’iniziativa promossa da Prefettura e Unicef
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Medaglie d’Onore ai familiari di 3 militari deportati nei lager tedeschi
Auditorium del Parco del Seminario di Potenza ha ospitato, ieri, le celebrazioni del “Giorno della Memoria”, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. L’iniziativa, promossa ed organizzata dalla Prefettura di Potenza in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Unicef Basilicata, si è svolta dinanzi alle massime autorità civili e militari della provincia e ad una gremita platea di giovani e cittadini che hanno potuto ammirare, all’ingresso in sala, opere ed installazioni artistiche a cura degli studenti del Liceo Artistico “Walter Gropius” di Potenza. L’Inno Nazionale, eseguito da
alunne ed alunni del Liceo Musicale “Walter Gropius” di Potenza, ha dato il via all’evento celebrativo che è proseguito con i saluti istituzionali del Presidente dalla Provincia Christian Giordano, del Sindaco di Potenza Mario Guarente e del Vicepresidente della Regione Francesco Fanelli. Dopo i saluti della Presidente nazionale dell’Unicef Carmela Pace che ha voluto mandare un videomessaggio per l’occasione, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Claudia Datena e la Presidente regionale dell’Unicef Angela Granata hanno presentato il Calendario 2024 dal titolo “Il Calendario della Memoria”, realizzato da alunni e alunne delle scuole primarie e secondarie della regione. Dodici disegni di riflessio-
ni e pensieri sui temi della pace, dell’uguaglianza e dalla solidarietà. I giovani protagonisti sono stati premiati dalle Autorità presenti. Due suggestivi brani della tradizione ebraica, eseguiti in formazione da camera dagli studenti del Liceo Musicale “Walter Gropius” hanno introdotto la consegna delle Medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili costretti al lavoro coatto per l’economia di guerra nei campi nazisti dopo l’8 settembre 1943. Il Prefetto di Potenza ha consegnato le Medaglie d’Onore ai familiari di tre militari della provincia di Potenza deportati nei lager tedeschi: Giovanni Cutro, catturato e deportato dai tedeschi in un lager nazista in Germania, ove è rimasto detenuto sino al 19 settembre 1945; Clemente Montepeloso, catturato e deportato dai tedeschi nel campo di concentra-
mento di Bezeichnung, sino al 18 aprile 1945; Domenico De Franco, catturato e deportato dai tedeschi nel campo di concentramento di Norimberga, sino al 19 luglio 1945. Ad affiancare il Prefetto Campanaro nella consegna delle onorificenza, i Sindaci di Potenza e Maratea. La manifestazione è proseguita con l’intervento di Simone Carcuro, Presidente dalla Consulta studentesca provinciale che ha voluto condividere con la platea la storia della Rosa Bianca o Weiße Rose, gruppo di studenti tedeschi poco più che ventenni che, dal giugno 1942 al febbraio 1943, misero in campo una resistenza passiva e non violenta al regime nazista tramite la divulgazione di opuscoli tra cittadini tedeschi e che, mentre erano in procinto di divulgare il loro settimo opuscolo, furono uccisi dalla Gestapo.
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