Cronache del 30 ottobre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

LuneDì 30 oTToBre 2023 • ANNO VIII N. 247 € 1,50

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INDEBITA PERCEZIONE DI CONTRIBUTI COMUNITARI PER L’AGRICOLTURA: DALL’INDAGINE DELLA GDF ALLA CONDANNA

Fondi Ue, “talpa” in famiglia: l’affare salta

Uomo denuncia i 2 fratelli e la Corte dei Conti lucana accerta il danno erariale da 90mila €

F. Moliterni a pag 6

Prossimo passo sostituire l’anti Lollobrigida Musacchio del Consorzio di Bonifica che ha tradito la garanzia di Quarto

IlGiunta regionale, goval suo defenestra Merra posto un’altra donna che viene dalla Lega e apra all’area moderata C

LA RIFLESSIONE

All’impossibile non sono tenuti i lucani

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

o ammetto, la lettura della lettera con cui l’assessora Mera annuncia le sue dimissioni mi ha molto colpita. Mi ha colpito il suo essere parte di un sistema di potere, frequentare le stanze del potere per quasi l’intera durata di un mandato politico e, all’unisono, sentirsi lontana improvvisamente Scrive questa parole: «È giunta l’ora di essere franchi con noi stessi e con i lucani ed è necessario avviare una schietta (...)

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IL PD COL CAPPELLO IN MANO

’è da dire senza fronzoli e con qualche vicinanza alla verità dei fatti che Antonio Luongo, a cui è intitolata la sede del PD, col suo carattere indomito e pieno di fiero laicismo, avrebbe fatto a pezzettini la pastetta clericale che il trio dei cosacchi immarcescibili Folino, Bubbico e Speranza s’è inventato per far passare in direzione il nome del beato Angelico. Ora qui non c’interessa tanto riempire la galleria dei padri nobili, scippando il buon Luongo alla causa persa dei dem, perché ognuno si tiene stretto il pantheon che vuole e che merita, compreso Chiorazzo col mefistofelico Andreotti ed il berlusconiano Letta, ma non s’era mai visto che la centralità democratica e la capacità d’animazione che ha rappresentato il PD nel centrosinistra si riducesse così miseramente ad avere il cappello in mano davanti all’uomo della provvidenza, peraltro già indicato da una cerchia ristretta d’unti del Signore, alcuni dei quali pure datati come Maruggi e su cui i vari leoni dem come Lacorazza, De Filippo, Santarsiero si sono ammutoliti come gattini cerimoniali, con le dovute e belle eccezioni di Margiotta, Cervellino e Locantore. Canta il grande De AnM. Dellapenna a pagina 3 drè: “Con gli occhi rossi e il cappello in mano”.

«Farò valere le mie prerogative» ■ continua a pagina 4

CASTELMEZZANO

In arrivo le strutture metalliche per realizzare il nuovo attrattore turistico della slittovia delle Dolomiti Lucane

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■ E. Calabrese a pagina 15

POTENZA

Scuola “Don Milani”, genitori sulla vetrata crollata: «Segnalata già da molto tempo» Chiusura centri Decò: 70 lavoratori a rischio

Merra persa nel latinorum, Bardi la riporta alla realtà: «Le dimissioni si presentano, non si annunciano» _ ■ Servizi alle pagine 12 e 13

SODDISFATTO L’AU ANDRETTA: «GIREREMO LA BASILICATA»

“Parliamoci nel weekend” Risultato positivo per AL

Servizio a pagina 4

Servizio ■ a pagina 9

MOLITERNO

Pnrr, riapertura del Cine Teatro Pino con galleria intitolata alla memoria di Vincenzo Deluca detto “Willy”

■ Servizio

a pagina 18

_ CALCIO, SERIE C

Il Picerno piega il Foggia: secco 2 a 0 Il Potenza in trasferta a Benevento in cerca del bis vincente ■ R. Nigro

a pagina 21


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IL SENATORE ROSA (FDI): «ZONE MONTANE O CON DISAGI, NEL DL CAIVANO L’ECCEZIONE AL NUMERO MINIMO DI STUDENTI PER CLASSE»

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Dimensionamento scolastico, la deroga anche per la Basilicata on il Decreto Legge “Caivano” si prevede la deroga, per l’anno scolastico 2024-2025, al numero minimo di studenti per classi, nelle scuole di primo e di secondo ciclo di istruzione, che si trovano in zone montane o con particolari disagi delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia. «Già a febbraio - ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa - mi ero occupato della questione e non posso che dirmi soddisfatto per il lavoro parlamentare che ha portato all’approvazione dell’emendamento di Fratelli

d’Italia con il quale si riconoscono le specificità di territori particolari come quello della Basilicata, con una bassa intensità abitativa e zone difficilmente raggiungibili, che tuttavia meritano, forse proprio per queste peculiarità, maggiore attenzione. Ricordo, però, che la questione del dimensionamento scolastico è questione seria che va affrontata nel migliore interesse, non degli adulti, ma dei giovani». «La scuola - ha proseguito Rosa - appartiene, innanzitutto, a loro ed è alle loro esigenze, prima che a quelle del corpo dirigente, che bisogna guardare. Il Dl “Caivano”, introduce

anche un’altra novità: previste risorse aggiuntive in favore delle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia ad attivare incarichi temporanei di personale Ata a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023 per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti». «Con il Decreto Legge “Caivano” - ha concluso il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, la maggioranza dimostra di essere vicino ai nostri giovani e alle loro esigenze».

__Rosa

IL DEPUTATO MATTIA (FDI) AL CONVEGNO “SVILUPPO, INNOVAZIONE: IL NOSTRO CAMMINO”: «TUTELATE LE FILIERE AGROALIMENTARI»

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«II Governo ha rimesso al centro della politica l’agricoltura»

d Irsina il deputato e responsabile Agricoltura di Fratelli d’Italia, Aldo Mattia, è intervenuto ad Irsina all'iniziativa sul tema “Sviluppo, innovazione: il nostro cammino”, alla presenza tra gli altri del coordinatore regionale del partito, Piergiorgio Quarto: «Il Governo Meloni da un anno lavora incessantemente per garantire lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile, allo stesso tempo è importante adottare tecnologie innovative come l'agrivoltaico, che ci permettono di coniugare produzione di energia e agricoltura, unendo il meglio di entrambi i mondi. La nostra missione è unire la tradizione all'innovazione, creando un’armonia che favorirà la crescita sostenibile». «Il Governo - ha evidenziato Mattia - ha rimesso al centro della politica l’agricoltura e il reddito degli addetti, valorizzando il ruolo degli imprenditori agricoli nell’economia e nella società a partire dalle aree interne. Sono state tutelate le filiere agroalimentari con costi

certificati e prezzi equi per gli imprenditori agricoli, senza trascurare provvedimenti per facilitare l’aggregazione produttiva e organizzativa. È stata importante l’attenzione mostrata verso il settore primario avviando pochi giorni fa le procedure di pagamento degli anticipi Pac per l'anno 2023 il cui valore complessivo ammonta a 2,4 miliardi di euro. Una cifra importante, ripartita tra circa 1,700 miliardi per i pagamenti diretti e circa 700 milioni per lo sviluppo rurale, inserendosi nella dotazione finanziaria della Politica Agricola Comune 20232027 già dal primo anno dalla sua implementazione. È stata fornita liquidità a 722.000 aziende con il versamento di 2,4 miliardi che arriverà entro giugno a 7 miliardi. Queste le misure concrete messe a disposizione di imprenditori e lavoratori per resistere alla crisi e poter ben programmare il lavoro futuro». «Si tratta - ha rimarcato il deputato di FdI - della prima volta che si riesce a pagare in anti-

cipo le imprese ed è fondamentale esserci riusciti vista la crisi in atto. Gli anticipi hanno l'obiettivo di sostenere il reddito degli imprenditori agricoli e rilanciare gli investimenti nel settore agricolo, permettendo al comparto di ripartire con nuova linfa, una ritrovata energia e il sostegno economico di cui necessita. Attraverso l'avvio dei pagamenti d'anticipo PAC 2023 garantiamo lo sviluppo di tutto il settore agro-alimentare, permettendo a tanti operatori del settore di guardare al proprio futuro con maggiore fiducia, sicurezza e serenità. I fondi del periodo 2023-2027 consentiran-

no di affrontare, in maniera sistemica, sfide importanti relative a interventi che riguarderanno transizione ecologica e digitale, equità, competitività e diversificazione per realizzare una programmazione capace avere caratteristiche specifiche e distintive per ogni area di intervento». «L’erogazione dei 2,4 miliardi di euro seguirà una precisa tabella di marcia per tutti gli Organismi Pagatori del Paese - ha concluso il deputato Mattia - e inciderà positivamente sul valore aggiunto dell'intero comparto agricolo, corrispondente a circa 37 miliardi di euro».

“OFFICINE EUROPEE”, L’EURODEPUTATA GEMMA: «SPAZIO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA E VERO E PROPRIO LABORATORIO DI IDEE»

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Bruxelles, concluso il progetto dedicato ai giovani del Sud

i è tenuta presso il Parlamento europeo a Bruxelles la cerimonia di premiazione per nove scuole dell’Italia del Sud che hanno partecipato ad “Officine europee”, il progetto lanciato dall’eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr Chiara Gemma, nel 2022 in occasione dell'Anno europeo dei Giovani. Focus dell’iniziativa, il ruolo decisivo della gioventù nella co-

struzione di un futuro migliore, più innovativo, più green, più digitale e inclusivo. «Officine europee - ha spiegato Gemma è stato un vero e proprio laboratorio di idee, uno spazio di partecipazione attiva che ha promosso eventi, incontri, scambi culturali, laboratori che hanno avuto per oggetto l’Europa. Ma è stata anche un’occasione per formare più cittadini informati e con-

sapevoli dei processi democratici a livello europeo. Dopo un anno di lavoro tra gli istituti superiori che hanno aderito ad Officine europee abbiamo selezionato 23 elaborati, alcuni scritti, altri video, altri persino in forma di videogioco. Sono convinta che il loro coinvolgimento contribuisca a plasmare il futuro dell’Unione e a garantirne la prosperità e la stabilità».


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Prossimo passo sostituire l’anti Lollobrigida Musacchio che ha tradito la garanzia di Quarto

Bardi defenestra Merra

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Al suo posto un’altra donna che viene dalla Lega e apra all’area moderata

DI MASSIMO DELLAPENNA

l tempo non è una variabile indipendente in politica. Ogni minuto che passa il centrodestra rischia di perdere il vantaggio che ha sul centrosinistra. La sinistra ha sciolto la riserva, pur spaccato il Partito Democratico ha deciso di supportare la scelta di Chiorazzo. Giovanni Leggieri dei 5 stelle lo sta seguendo a ruota. La campagna acquisti è appena iniziata. La partita si vince convincendo gli indecisi, i non schierati, gli indipendenti. Ogni minuto che passa è sempre più forte il rischio che gli indecisi vadano con Chiorazzo.

MERRA CON UN PIEDE DALL’ALTRO LATO La conferma del pericolo di questa diaspora, arriva dalle intemperanze che hanno portato giustamente Bardi a cacciare l’assessore Merra. Hanno un po’ fatto sorridere le uscite dopo 4 anni e mezzo e a 6 mesi dalle elezioni. Un po’ tardino… La Merra ha confermato che l’allontanamento da Zullino non è stato poi così sostanziale. Anche perché i beni informati raccontano di una Merra che alle politiche, candidata, a Lavello al Senato pare abbia fatto votare Pittella. Stessa cosa dicasi per Zullino. D’altro canto il ragionamento con l’altro lato è sfuggito solo ai non addetti ai lavori più distratti. Quando Fratelli d’Italia, con Forza italia e gli altri alleati ha candidato a Sindaco un proprio uomo, la Merra con il resto dei dissidenti, ha votato l’uomo di Liseno, amico di De Filippo e vicinissimo quest’ultimo a Chiorazzo. Sembra che se non dovessero definirsi rapidamente le questioni nel centrodestra, anche Vizziello e Zullino quindi andranno a sinistra.

__Merra e Chiorazzo. In basso: Musacchio e Lollobrigida insieme a Quarto

riflettono, Giovanni Leggieri già ha dichiarato il suo personale sostegno a Chiorazzo. Tra tutti i cinque stelle Leggieri è stato il più governativo in questa legislatura, il più coccolato dalla maggioranza. Ora è pronto a dare il suo sostegno a Chiorazzo. Ecco perché questo stillicidio non fa male a Bardi, ma all’intero cdx che così si rischia di arrivare spompato all’appuntamento al voto.

MUSACCHIO E LA CAMPAGNA STAMPA CONTRO LOLLOBRIGIDA Dalle colonne del giornale tifoso di Chiorazzo, intanto, prosegue la polemica contro l’opera del Ministro Lollobrigida sulla operazione Acqua del Sud Spa. LEGGIERI Non è un segreto per CON CHIORAZZO nessuno che certa stamMentre i cinque stelle pa è il vero house or-

gan della candidatura di Chiorazzo. Parimenti non è un segreto per nessuno che uno dei più preoccupati della svolta in tema di gestione idrica sia proprio Musacchio, considerata la sua cattiva gestione della risorsa idrica al Consorzio di Bonifica. Musacchio, legato a doppio filo con la proprietà del giornale di cui segue alcuni importantissimi affari, pare in queste ore, oltre a dialogare con l’amico Pitella e con la prima cerchia di Speranza, sia anche impegnato su altri fronti per indebolire i competitor. Argomento questo su cui torneremo più avanti. Resta pazzesco che, stante queste condizioni, Musacchio, suggeritore di molti articoli, sia stato conservato al suo posto in cinque anni di centrodestra per motivi che politicamente appa-

iono inspiegabili. E di cui il protettore e garante politico Quarto pure dovrà rispondere.

CAMBIARE PAGINA Se Bardi vuole puntare alla riconferma e se il centrodestra vuole vincere, è necessario immediatamente cambiare pagina. Bene mandare via la Merra e mettere al suo posto una donna che apra alla area moderata anche in funzione del necessario allargamento e che tenga dentro un fedelissimo come Aliandro. Per completare il quadro va subito sostituito lo scaduto Musacchio. La politica non ammette neutralità né doppi giochi. È arrivato il momento di chiarire le posizioni e di dare un segno tangibile di cambiamento definitivo. Sarebbe veramente surreale se un amministratore in carica nel quin-

quennio del centrodestra fosse candidato con il centrosinistra o ne fosse un supporter.

FATE PRESTO Se questo è necessario che venga fatto dal territorio, altro va preteso da Roma. Il tavolo che decide deve farlo in fretta. Capiamo le logiche della politica, le quattro regioni da bilanciare tra i partiti, il caso Sardegna che va di pari passo con quello lucano ma non si può aspettare in eterno. È arrivato il tempo di decidere e di agire. Noi crediamo che Bardi sia il migliore candidato possibile per la coalizione. Decidano a Roma quello che devono decidere e Bardi pretenda chiarezza. Il centrodestra e il cambiamento non possono aspettare oltre perché dall’altro lato inizia a creare entusiasmi che erano sopiti.


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Il Gov non tollera «la delegittimazione del cdx all’approssimarsi di una scadenza elettorale»: da Merra «giudizi incomprensibili»

Bardi: «Le dimissioni non si annunciano, si presentano. Farò valere le mie prerogative»

«L

’assessore Donatella Merra ricambia la fiducia che le è stata accordata in questa legislatura, con parole ingenerose e giudizi incomprensibili su una azione di governo che lei stessa ha più volte riconosciuto in passato e finalizzata ad imprimere quel cambiamento che ci ha portato alla guida della regione». È quanto afferma in una nota il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi che prosegue: «Il cambiamento non è parola vuota, non si traduce nella mera sostituzione di donne e uomini alla guida della Regione, ma in una modifica innanzitutto

di stile, nel modo di rappresentare le istituzioni, nel tenere a cuore gli interessi della comunità e nella capacità di sfidare le tante resistenze subiamo ogni giorno». «Il tentativo di delegittimare tutto il centrodestra nell’approssimarsi di una scadenza elettorale importante per la storia della nostra regione, di fronte al tentativo di restaurazione in atto da parte del vecchio blocco di potere, con conflitti di interessi e poteri forti sfacciatamente schierati - incalza Bardi - rende la presa di posizione di Donatella Merra utile solo agli avversari politici». «La tenuta del centro destra, con le diverse

sensibilità e i diversi accenti che la compongono - prosegue il governatore lucano - si gioca invece sul senso di responsabilità e di sacrificio, cercando di dare voce a quella Basilicata che non vuol tornare indietro, che ci chiede vicinanza e sostegno nelle difficoltà che vivono le famiglie, nelle sfide che devono sostenere le imprese, nell’impegno dei tanti amministratori locali, nei processi di sviluppo avviati in questa prima legislatura». __Bardi «Sono queste le motivazioni che devono animare l’intera coalizione di centro destra, sibile. Mi preme ricordare che ogni modo - conclude il predesiderosa di dimostrare che le dimissioni non si annun- sidente Bardi - farò valere le una Basilicata migliore è pos- ciano, ma si presentano. A mie prerogative».

LA RIFLESSIONE Con l’estinzione delle donne lucane dalla politica trovarne una con più talenti come l’assessore Merra non è semplice

Ad impossibilia nemo tenetur, neanche noi Lucani!

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DI ANTONELLA PELLETTIERI

o ammetto, la lettura della lettera con cui l’assessora Merra annuncia le sue dimissioni mi ha molto colpita. Mi ha colpito il suo essere parte di un sistema di potere, frequentare le stanze del potere per quasi l’intera durata di un mandato politico e, all’unisono, sentirsi lontana improvvisamente Scrive questa parole: «È giunta l’ora di essere franchi con noi stessi e con i lucani. È necessario avviare una schietta e onesta riflessione politica che riporti al centro del dibattito pubblico gli interessi della Basilicata, dei cittadini, delle comunità e dei territori. Da que-

sti ultimi ci si sta allontanando per inseguire vecchie e logore logiche di Palazzo che squalificano la nostra missione, quella di dare ai lucani un futuro di sviluppo e di crescita economica e occupazionale non più procrastinabile». Dunque, l’assessora Merra riconosce che è giunta l’ora di dire la verità: e finora quante bugie sono state raccontate a noi poveri cittadini? Un linguaggio poco chiaro nel quale riconosco uno stile al femminile che, comunque, mi piace ma un politichese poco chiaro. Finora non è stato fatto nulla e tutto si doveva compiere negli ultimi mesi del mandato? Per quattro anni e mezzo che cosa avete fatto se

solo ora decidete di dire la verità? A me pare davvero poco chiara questa letterina ed è chiaro che sottende a ben altro. Alcuni dicono che l’assessora Merra sia pronta a un salto della quaglia in altra formazione politica: lo fanno in tanti, il periodo preelettorale serve proprio a risistemare i partiti e i movimenti. Perché non dire la verità apertamente e senza questi arzigogoli e ghiribizzi? Una sola cosa è ben chiara; all’assessore Merra la politica piace e piace molto, le riconosco delle caratteristiche non comuni. Ha un’ottima dialettica, non ama le polemiche se non funzionali a raggiungere i suoi obiettivi, la capacità di far credere che pensa ai cittadini ma, in realtà, pensa solo a se stessa. Come tutti i politici! E con l’estinzione delle donne luca-

ne dalla politica, trovarne una come l’assessore Merra non è semplice, con titoli di studio, dialettica, capacità di sguazzare nei giochi politici con profondo cinismo. Se mai succede che l’assessore Merra rimarrà nella Lega e non ci saranno salti della quaglia: o se mai l’assessore scopre, improvvisamente, che il Sud ha bisogno di altre frequentazioni politiche e si allontana dalle destre perché, su quella via di Damasco che si trova a via Anzio, sia rimasta folgorata e si stia convertendo verso altri partiti. Con molta sincerità e da donna a donna, mi piacerebbe vedere una persona con queste qualità essere valorizzata degnamente. Fra tutti gli attuali assessori, sicuramente, è quella con più talenti ma, come lei stessa scrive nella lettera “ad impossibilia nemo tenetur! Neanche noi Lucani!

La coordinatrice regionale di “Verde è Popolare” Celi alla convention annuale: «Stabiliti i nostri valori»

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A Saint-Vincent per far rinascere la «Democrazia Cristiana» ipristinata la denominazione statutaria (mai modificata) di “Democrazia Cristiana”. È quanto comunicano i vertici di “Verde è Popolare”, a margine del convegno di tre giorni a Saint-Vincent. La scelta nasce principalmente a causa di plurimi tentativi di sottrazione del logo e della denominazione. Il partito ha comunque deciso di aggiungere nel logo il nome del suo presidente Gianfranco Rotondi, in modo da identificare la propria identità senza possibili confusioni con altre esperienze che pure si richiamano alla Dc. Un ritorno al passato, con i democristiani che si collocano apertamente nell’area di centrodestra. Da questo momento i comunicati del Presidente e degli altri esponenti del partito recheranno la denominazione “Democrazia Cristiana con Roton-

di” cifrato Dcr. Nella mattinata di ieri si sono tenute le conclusioni dei lavori, affidate a Gianfranco Rotondi, presidente di “Verde è popolare”, al capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, e al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (con un video collegamento). «Famiglia, giustizia, diritti e ambiente sono i valori alla base delle nostra azione politica - dichiara la coordinatrice regionale del partito in Basilicata, Carmen Celi - Lavoreremo insieme per una nuova cultura della vita, ma soprattutto per dare risposte concrete nell’interesse esclusivo delle comunità. Sono onorata di guidare il partito in Basilicata e sono certa che avremo un ruolo da protagonisti, anche in vista delle prossime importanti sfide che vedranno l’elezione dei rappresentanti politici in Regione e nei comuni».

__Celi


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LUNEDÌ 30 OTTOBRE 202 23 07:00

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Basilicata 24 ore

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Indebita percezione di contributi comunitari, dalla Guardia di Finanza alla Corte dei Conti di Basilicata fino alla condanna

Fondi Ue, uomo denuncia i fratelli: danno erariale da 89 mila euro

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ndebita percezione di contributi comunitari per l’agricoltura: dei 2 ultimi casi lucani relativi a ipotizzati danni erariali, uno ha avuto come esito la dichiarazione di intervenuta prescrizione, la persona coinvolta è stata citata in giudizio in qualità di responsabile di un Centro di assistenza agricola del Materano, mentre per l’altro c’è sta la condanna. Per la Corte dei Conti di Basilicata, accertato un danno erariale da 89mila euro. Alla base del processo contabile, la denunciaquerela di un uomo a carico dei fratelli Costantino ed Anna: i germani avevano indebitamente percepito dei contributi comunitari con riferimento a dei terreni siti in Pomarico e originariamente di proprietà del padre. Terreni che nel 1995 erano stati dal genitore ceduti alla Cassa per la formazione della proprietà contadina, oggi Ismea, e, nello stesso anno, erano stati riacquistati, con patto di riservato dominio, dall’uomo e da un altro dei fratelli, poi deceduto, ma gestiti direttamente dal padre, in forza di deleghe annuali e poi di procura generale successivamente ritirata nel 2014. In più, a partire dal 2019, come da denuncia, i terreni non erano nella disponibilità di alcun componente della famiglia, a seguito della risoluzione del contratto di compravendita vittoriosamente aziona-

ta in giudizio da Ismea per per l’inadempimento di alcune obbligazioni. Nelle domande di aiuto per la percezione di fondi Ue, Costantino dichiarò di essere comodatario di una quota del 50% dei terreni di proprietà del fratello, rispetto ai quali percepiva, per gli anni dal 2014 al 2016, contributi comunitari dell’importo di 53mila e 870 euro. Con «con analoga dichiarazione sostitutiva», la sorella dichiarò di essere comodataria di identica quota dei terreni del germano denunciante, percependo per le campagne dal 2017 al 2018, contributi per il totale di 35mila e 177 euro. La disputa familiare si è poi allargata durante il processo contabile poichè Costantino nel riferire ai giudici che conduzione di parte dei terreni familiari gli era stata affidata dal padre a compensazione delle spese sostenute per far fronte alle difficoltà economiche del genitore e alla disputa contro l’Ismea, ha aggiunto che la denuncia era principalmente mossa da «motivazioni ritorsive», essendosi rifiutato di soddisfare debiti del fratello denunciante. Per i giudici, però, «asserzioni irrilevanti ai fini del giudizio». Per la Corte dei Conti, Costantino ed Anna un «valido titolo» non ce l’avevano e per questo con le proprie dichiarazioni sottoscritte e validate dagli operatori dei Centri di as-

VIGGIANELLO IL COMUNE E L’INTERROGATIVO CHE NON C’È

Rimborso spese legali, gli indecifrabili dubbi sistenza agricola (Caa), pure chiamati in giudizio data la non sufficiente dichiarazione unilaterale di conduzione, anche in comodato, dei terreni, hanno predisposto una alterata rappresentazione della realtà, «dolosamente producendo l’occultamento della indisponibilità di idonei titoli giuridici alla conduzione dei terreni». I fratelli Costantino ed Anni condannati, in qualità di debitori principali, a risarcire non la Regione Basilicata, ma l’organismo pagatore Agea, per 53mila e 870 euro e per 35mila e 177 euro, e i due operatori del Caa, condannati in via sussidiaria per 70mila e 262 euro e per 18mila e 785 euro. Come specificato dai giudici, in sede di esecuzione della sentenza di condanna, va escusso in primo luogo il debitore principale, i fratelli Costantino e Anna, e, poi, solo in caso di mancata realizzazione del credito erariale, il debitore sussidiario, nei limiti della somma della condanna. FERMOL

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l Comune di Viggianello indecifrabili dubbi circa l’ordinario funzionamento della macchina amministrativa. Inviata, alla Corte dei Conti della Basilicata, la richiesa di un parere su una questione che, in punto di ragionevolezza, non esiste. Il Comune avrebbe voluto sapere se in assenza di una norma regolamentare che ne definisca criteri e modalità, l’Ente potesse comunque ritenersi legittimato a procedere al rimborso delle spese legali sostenute da un suo ex amministratore coinvolto in un procedimento penale ed assolto, sia nel giudizio di merito che in Appello, «per non aver commesso il fatto». La Corte dei Conti ha dichiarato inammissibile la richiesta di parere, potendosi pronunciare, nell’evenienza ammessa in relazione al caso specifico, sui «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica» imposti dalla Legge per la tipologia di esborso. L’Ente locale, però, ha chiesto altro. La magistratura contabile, tuttavia, vista la confusione espressa dal Comune di Viggianello ha dato 2 coordinate almeno per offrire all’Amministrazione indizi per evadere dall’incomprensibile smarrimento. Il primo: la relativa Legge del 2015, che prevede che il rimborso delle spese legali per gli amministratori locali è ammissibile, nel limite massimo dei parametri stabiliti, nel caso di conclusione del procedimento con sentenza di assoluzione o di emanazione di un provvedimento di archiviazione e in presenza di altri esplicitati requisiti. Al Comune è stato ricordato che l’assenza di un regolamento comunale non autorizza l’incertezza percepita: il Comune può dotarsi di un apposito regolamento, con cui “autovincoli” l’esercizio della propria discrezionalità tecnica ed in ogni caso «la mancanza di un apposito regolamento, non impedisce di per sé all’Ente di procedere al rimborso delle predette spese, purché ciò avvenga nel rispetto dei principi generali di rango costituzionale che devono guidare l’agere amministrativo». Il sindaco ignora, il parere è inammissible, ma la Legge già c’è. FMOL

MONTESCAGLIOSO Alla vista dei Carabinieri l’uomo ha tentato la fuga ma i militari sono riusciti a prenderlo

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Spaccia eroina in villa comunale, 46enne arrestato

Carabinieri della Compagnia di Matera, nell’ambito di appositi servizi di controllo del territorio, hanno eseguito una serie di controlli, che hanno portato all’arresto di un uomo sorpreso in flagranza di reato mentre cedeva sostanza stupefacente. A Montescaglioso, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un mirato servizio di controllo all’interno della villa comunale che è uno di luoghi di ritro-

vo della comunità giovanile locale. L’attenzione dei militari è stata subito attirata dall’atteggiamento di un uomo, già noto alle forze dell’ordine, che si aggirava con circospezione in un’area appartata dei giardini comunali. Insospettiti dal suo comportamento, i militari hanno pedinato l’uomo senza che questi si avvedesse della loro presenza, e dopo poco lo hanno colto in flagranza mentre cedeva della sostanza stupefacente ad un’altra

persona. All’alt intimato dai Carabinieri, l’acquirente riusciva a dileguarsi, mentre il presunto spacciatore tentava la fuga cercando contemporaneamente di disfarsi di alcune dosi di eroina e cocaina. Immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di altre dosi di stupefacente occultate negli indumenti che aveva indosso. Dopo aver recuperato gli involucri di droga destinati allo spaccio, i militari proce-

devano ad estendere l’attività d’indagine presso il domicilio dell’uomo, al cui interno veniva rinvenuto materiale per confezionare le dosi di sostanza destinate allo spaccio, nonché una boccetta di metadone.

Il 46enne, da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna, dopo le formalità di rito veniva trasferito presso la Casa Circondariale di Matera a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.


Basilicata 24 ore

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Su 103 province, le lucane nella seconda parte della classifica: entrambe lontane anche dalla media nazionale

Buste paga, a Milano le più alte Male sia Potenza che Matera

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n Italia, enormi differenze salariali a livello territoriale. Nel 2021, ad esempio, la retribuzione media lorda annua dei lavoratori dipendenti italiani occupati nel settore privato nella Città Metropolitana di Milano era di 31mila e 202 euro, a Palermo, invece, di 16mila e 349 euro. È questo uno degli aspetti emersi dall’elaborazione sui dati Inps eseguita dall’Ufficio studi dell’associazione Artigiani e piccole imprese della Cgia di Mestre. Riprosta una vecchia questione: gli squilibri retributivi presenti tra le diverse aree di Italia, come, ad esempio, tra Nord e Sud, ma anche tra le aree urbane e quelle rurali. In sintesi nella capitale economica del Paese un ipotetico lavoratore dipendente medio due anni fa percepiva il 90 per cento in più di un collega occupato nel capoluogo regionale siciliano. Tuttavia, se il confronto viene eseguito con la provincia calabrese di Vibo Valentia, ultima nel Paese per retribuzione media lorda annua, 11 mila e 823 euro, «il salario del dipendente meneghino era addirittura superiore del 164 per cento». La retribuzione media italiana, invece, ammontava a 21mila e 868 euro. Male la Basilicata: su 103 province, sia Potenza che Matera nella seconda parte della classifica. Potenza è al 67esimo posto. La media annua lorda dei salari è risultata di 17mila e 228 euro che rispetto alla media nazionale è inferiore del 21,2% equivalente a 4mila e 641 euro in meno.

Il Materano, invece, è all’86esima posizione. La media annua lorda dei salari è risultata di 15mila e 349 euro che rispetto alla media nazionale è inferiore del 29,8% equivalente a 6mila e 519 euro in meno. Dall’analisi provinciale delle retribuzioni medie lorde pagate ai lavoratori dipendenti del settore privato è emerso che, nel 2021, Milano è stata la realtà con gli stipendi più elevati: 31.202 euro.

Seguono Parma con 25.912 euro, Bologna con 25.797 euro, Modena con 25.722 euro e Reggio Emilia con 25.566 euro. In tutte queste realtà emiliane, la forte concentrazione di settori ad alta produttività e a elevato valore aggiunto - come la produzione di auto di lusso, la meccanica, l’automotive, la meccatronica, il biomedicale e l’agroalimentare, ha “garantito” alle maestranze di questi territori buste paga molto pe-

santi. I lavoratori dipendenti più “poveri”, invece, si trovavano a Nuoro dove percepivano una retribuzione media lorda annua pari a 13.338 euro, a Cosenza con 13.141 euro e a Trapani con 13.137 euro. I più “sfortunati”, infine, lavoravano a Vibo Valentia dove in un anno di lavoro hanno portato a casa solo 11.823 euro. Dallo studio della Cgia di Mestre è emerso anche lo scarso ricorso ai contratti di lavoro di secondo li-

vello: «Coinvolti solo 3,3 milioni di dipendenti, il 20% del totale». Entro il 15 giugno scorso erano presenti presso il Ministero del Lavoro 10.568 contratti attivi di secondo livello, di cui 9.532 di natura aziendale e 1.036 territoriali. In relazione alla dimensione aziendale, il 43 per cento era stato sottoscritto nelle realtà aziendali con meno di 50 addetti, il 41 per cento in quelle con più di 100 e il 16 per cento in quelle con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 99. Dei 10.568 contratti attivi, il 72 per cento è stato sottoscritto al Nord, il 18 per cento al Centro e il 10 per cento al Sud. Piccoli numeri per la Basilicata, terzultima nella classifica delle regioni e avanti solo a Valle d’Aosta e Molise. In Basilicata, contratti attivi di secondo livello di natura aziendale pari a 32 e contratti attivi di secondo livello di natura territoriale pari a 5.


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Basilicata 24 ore

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L’iniziativa di Acquedotto Lucano a Potenza e Matera, l’Au Andretta soddisfatto: «Gireremo la Basilicata»

“Parliamoci nel weekend” Risultato positivo per AL

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n’accoglienza «decisamente brillante» da parte dell’utenza per l’iniziativa “Parliamoci nel weekend”, voluta da Acquedotto Lucano: «Numerosissimi i contatti sia nelle piazze dei due capoluoghi sia al call center». L’«ottimo esito della manifestazione» è stato comunicato nel corso della conferenza stampa in piazza Mario Pagano a Potenza, alla presenza dell’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta, e di altri dirigenti della società. Tante le domande a cui è stata data risposta dagli operatori telefonici e in presenza, ai quali si sono rivolti in particolare gli anziani, fra quesiti di ogni genere, in un clima assai rilassato, punteggiato da battute e sorrisi. La manifestazione ha avuto come obiettivo quello di informare le persone su tutti i servizi forniti dalla società con un’attenzione specifica sulla grande campagna in corso di sostituzione dei contatori con i nuovi modelli elettronici, come anche sullo Sportello on Line: «Tante le applicazioni scaricate nel fine settimana sugli smartphone degli utenti, a volte con l’aiuto cordiale degli operatori». Proprio «la cordialità, la preparazione e la disponibilità degli addetti hanno consentito di ottenere la soddisfazione degli utenti, molti dei quali hanno espresso un sincero gradimento per la manifestazione “Parliamoci nel weekend” di Acquedotto Lucano». Per nulla spaventati dalla tecnologia e grazie alle spiegazioni degli operatori

__ L’iniziativa “Parliamoci nel weekend” a Potenza (foto Mattiacci)

telefonici e in piazza, gli utenti, anche quelli più avanti con l’età, «hanno compreso i benefici del contatore smart, dai possibili risparmi in bolletta alla trasparenza del consumo fino alla lotta agli sprechi». Così come hanno apprezzato l’opportunità che offre lo Sportello on Line, ossia la possibilità di effettuare una serie di operazioni amministrative e informative registrandosi al sito e operando comodamente al cellulare o al pc da casa, senza più fare la fila allo sportello. È la prima volta che Acquedotto Lucano dedica un weekend a un’iniziativa di questo tipo, ma non sarà l’ultima. Lo ha annunciato, nella conferenza stampa tenutasi in piazza M. Pagano a Potenza, l’amministratore unico di Al, Alfonso Andretta: «Il successo dell’iniziativa è una grande soddisfazione perché testimonia come si possano ac-

corciare le distanze fra una società come Acquedotto Lucano e l’utenza, e quindi perché in questo modo abbiamo contribuito a rendere più serena la vita dei cittadini». «Per questo motivo - ha aggiunto Andretta -, la ripeteremo senz’altro nei prossimi mesi raggiungendo anche altri comuni del-

la Basilicata: fra AL e utenza deve crearsi un rapporto di confidenza e collaborazione». Alla conferenza stampa, oltre ad Andretta erano presenti anche altri dirigenti di Acquedotto Lucano, che hanno fatto visita più volte ai gazebo nel fine settimana. «Abbiamo potuto toccare

con mano ha commentato in conclusione l’Amministratore unico Andretta - il clima di brio e calore con cui le piazze fisiche e telefoniche hanno accolto “Parliamoci nel weekend”. Ne siamo tutti molto soddisfatti: andare incontro alle esigenze degli utenti è il nostro obiettivo principale».


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L’Azienda sanitaria regionale rassicura: «Un’informazione non corretta rischia di procurare allarme. In quell’area il servizio continuerà ad essere assicurato»

Aor San Carlo: «Fatto di tutto per scongiurare l’interruzione del Pronto Soccorso a Lagonegro» L’

Azienda Ospedaliera San Carlo esprime «sorpresa per la piega che la vicenda del Pronto Soccorso del Presi-

dio Ospedaliero di Lagonegro sta assumendo a causa di un’informazione non corretta, fatta circolare attraverso social, e orientata -gra-

vemente- a speculare e a procurare allarme nonostante i chiarimenti già forniti dalla stessa Azienda ai rappresentanti delle Istituzioni». «È opportuno rammentare che, nonostante le difficoltà di reclutamento che caratterizzano l’intero territorio nazionale, l’Azienda Ospedaliera non ha interrotto negli ultimi anni alcun servizio e, anzi, ha avviato e programmato attività mai in precedenza garantite presso il Presidio Ospedaliero di Lagonegro. Lo stesso numero di specialisti di Pronto Soccorso è stato incrementato grazie ad una misura innovativa concordata con la Regione» continua la nota. «Manifestando la ferma volontà di procedere in tale solco per fornire

Il segretario dello Spi Cgil: «Smembrato un sistema sanitario efficiente»

adeguate risposte alle istanze di salute della comunità locale, nel sottolineare come la prima e unica comunicazione da parte dei medici operanti nel Pronto Soccorso sia pervenuta alla direzione aziendale solo il 27 ottobre u.s., incredibilmente dopo alcuni post sui social, l’Azienda comunica che sono state già poste in atto tutte le azioni – incluse reiterate procedure concorsuali e programmi di coinvolgimento dell’intero dipartimento aziendale – per scongiurare interruzioni in un servizio fondamentale per l’area, che pertanto continuerà ad essere costantemente assicurato» conclude ka nota dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza.

«Non è previsto alcun ridimensionamento e nessuna interruzione»

Summa: «La sanità lucana è allo sbando Chirurgia Policoro, Asm: e bocciata dalle classifiche nazionali» già indetto il concorso per il nuovo primario «S

ulla sanità le classifiche nazionali continuano a bocciare la Basilicata. Il Programma nazionale esiti pubblicato da Agenas dice che nella nostra regione nessuna struttura raggiunge un livello di qualità molto alto». Lo afferma il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa, per il quale «la sanità lucana è allo sbando. Gli indicatori - afferma - cristallizzano quello che è uno dei momenti più bui che il nostro territorio sta vivendo con la naturale conseguenza di un aumento della mobilità passiva, che oggi viaggia ad oltre 70 milioni di euro che certifica che ormai non ci si può curare in Basilicata dove e si è costretti a spostarsi in altre regioni per l’erogazione di prestazioni sanitarie». «In Basilicata - aggiunge - si allarga il debito della sanità, viene negato il diritto a migliaia di persone di potersi curare a causa di un sistema sanitario regionale ormai smembrato: senza medici, personale e, cosa ancora più grave, senza alcuna direzione e governo. Dimostrazione evidente è quanto accade al Dipartimento sanità, da quattro mesi con un direttore ad interim a metà servizio. Situazione identica si vive al Crob, dove da tempo è stato concluso l’iter per l’incarico del direttore, ma non si procede alla sua nomina». «A peggiorare il quadro di una sanità allo sbando - sottolinea il segretario dello Spi Cgil Basilicata - le vicende dell’Azienda sanitaria di Matera: dopo anni caratterizzati da conflitti e nomine illegittime, dal prossimo primo novembre Pulvirenti, nominata commissaria all’Asl di Frosinone, presumibilmente lascerà il suo incarico.

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A oggi manca l’indicazione di un nuovo direttore generale e questo non farà altro che aggravare la paralisi che ha vissuto l’Asm negli ultimi quattro anni». Per Summa «questa è la realtà che lascia il governo Bardi: una sanità pubblica smembrata in ogni suo pezzo, con livelli di qualità, efficienza ed efficacia al minimo storico, ma soprattutto è stato privato ai lucani il diritto alle cure, considerati anche i tanti casi di malasanità». «Continuiamo a lottare - conclude Summa - affinché il servizio sanitario nazionale sia universalistico e gratuito nelle prestazioni, perché finanziato dalla fiscalità generale in modo proporzionale al reddito. Ma è necessaria una mobilitazione, servono azioni concrete vertenziali e di lotta per salvare la sanità pubblica, nella nostra regione e nel Paese».

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a Direzione Generale dell’azienda sanitaria locale di Matera rende noto che «per ovviare alla carenza di personale medico è in già in corso di svolgimento il concorso per la posizione di Direttore di struttura complessa di chirurgia nell’ospedale di Policoro, atteso che il precedente direttore andrà in pensione da mercoledì». «Pertanto non è in atto alcun ridimensionamento e non è prevista nessuna interruzione del servizio» conclude la nota dell’Asm.


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Potenza

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POTENZA La lastra staccata dal vento era pericolante già da tempo. Le famiglie sperano in una risoluzione veloce

Istituto “Don Milani”, i genitori preoccupati: «Segnalata la pericolosità al Comune più volte»

vetro si è staccata senza stica che in via precauzioprovocare feriti. nale aveva interdetto le Quella lastra però sembra scale sottostanti. fosse pericolante già da Scale che pare colleghino tempo. A segnalare la si- la scuola all’adiacente tuazione pericolosa per i Chiesa. alunni, pare pec inviate al piccoli già dal Decine di 2019, sono stati i genitori Comune di Potenza ma e la stessa pare dirigente scola nessuno abbia mai

DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Poteva fini re molto peggio venerdì mattina all’Istituto comprensivo “Don Milani” in via Tirreno a Potenza. A causa delle forti raffiche di vento una lastra di

dato ascolto alle legittime preoccupazioni dei cittadiin che frequentano il plesso. Pare che si debba sempre “aspettare la tragedia” per intervenire. Fortunatamente quell’area non era più utilizzata altrimenti adesso molto probabilmente si racconterebbe un’altra storia. Attorno alle 10 e 30 di venerdì mattina sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici del Comune che hanno poi chiuso il plesso e interrotto le lezioni. Dopo i rilievi, il sindaco Mario Guarente ha disposto la chiusura fino a domani e per la gioia degli studenti le lezioni riprenderanno venerdì 3 novembre. Questa chiusura rincuora di rione le famiglie Cocuzzo che hanno deciso di far frequentare quell’edificio ai propri figli ma li tranquillizza. che non «L’edificio avrebbe bisogno di manutenzione. So-

no anni molto probabilmente che non si interviene. Nonostante le segnalazioni e le pec inviate agli uffici comunali nessuno ci ascolta. La vicenda della vetrata è emblematica. Poteva finire peggio» affermano le famiglie. La manutenzione è una sorta di nota dolente dell’Amministrazione Guarente e della città di Potenza in generale. L’assenza di manutenzione che riguardi gli edifici scolastici, le arre verdi o la viabilità è una criticità che dopo 4 anni di amministrazione della città andrebbe superata. Intanto i genitori attendono impazienti e speranzosi che gli interventi di ripristino della vetrata e più in generale di quell’area della scuola siano svolti il più celermente possibile in modo da mandare a scuola i propri figli in totale sicurezza.

Presenti il WWF Potenza, l’Ehpa e i cittadini risposto del Comitato del ponte sullo Stretto di Messina residenti che hanno all’invito costituitosi contro la realizzazione

Da via Maratea la manifestazione contro “le colate di cemento”: «Basta far prevalere la logica del profitto sull’interesse collettivo»

A

Potenza si è tenuto, come in altre città italiane, una manifestazione contro la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. La protesta si è tenuta nell’area tra via Roma e via Maratea dove «continuando la politica delle colate di cemento, è stato raso al suolo un boschetto ed è stato semidistrutto un casale rurale storico per far posto all’ennesima operazione edilizia rampante. Grazie all' intervento della Soprintendenza si è almeno fermato l'abbattimento del casale dopo che ne era già stata buttata a terra una porzione. La parte rimanente è stata "intelonata" mentre la ruspa continua a sfiorarla, immagine emblematica della devastazione del cemento selvaggio» ha affermato Nicola Magnella del Wwf sede di Potenza. «Anche se non c'è proporzione tra il ponte sullo stretto e la devastazione di via Maratea la logica del profitto di pochi che deve prevalere sull'interesse collettivo, è sempre la stessa» continua Magnella. L’iniziativa ha visto la partecipazione del Wwf Potenza e Aree

Interne, insieme all’associazione Ehpa e ai cittadini residenti. Oltre a Potenza, si è svolta in moltissime città italiane con una diretta dalla piazza di Messina per lanciare il messaggio che «non è più tempo che le scelte debbano essere sempre prese a discapito dei cittadini e del bene comune, a Potenza, a Messina o in qualunque altro posto». «In questi giorni in cui si apre la discussione sulla manovra economica 2024 si apprende che,

nonostante la mancanza di risorse per assicurare un articolato programma di politiche sociali e di sostenibilità ambientale, il Governo ha deciso di garantire un finanziamento pluriennale per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. - continua la nota del Wwf Potenza - Un’opera dal costo elevatissimo e ingiustificato (14,6 miliardi di euro, quasi un punto di PIL, secondo il Documento di Economia e Finanza), di cui non è sta-

ta ancora dimostrata la costruibilità, che si vorrebbe realizzare con una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale addomesticata e bypassando l’obbligo di gara per l’affidamento al general contractor che dovrebbe progettare e realizzare l’opera. Contro questo disegno si prevede un percorso di associazioni e comitati, che porterà alla realizzazione di una manifestazione nazionale sabato 2 dicembre a Messina».


Potenza

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A lanciare l’allarme Filcams Cgil, Filcom Fismic e Uiltucs Uil di Basilicata che chiedono «un incontro urgente in Prefettura con la partecipazione delle società in causa»

Licenziamenti lavoratori punti vendita Decò di Potenza, l’incalzo dei sindacati

“C

hiuso per inventario”. La scritta campeggia su alcuni fogli all'ingresso dei maxistore Decò di Potenza. Ma non si tratta di una procedura ordinaria, di quelle che si fanno periodicamente. Potrebbe essere, invece, preludio alla fine della due attività, con il conseguente licenziamento dei settanta dipendenti. A lanciare l’allarme la Filcams Cgil di Potenza, la Filcom Fismic e la Uiltucs-Uil Basilicata. Tutto parte da un contenzioso giudiziario tra le due aziende che hanno in locazione i punti vendita e la società del gruppo Conad, precedente marchio dei supermercati. Ad annunciarlo i sindacati che hanno ricevuto la comunicazione circa l’interruzione delle attività di due supermercati a marchio Decò - uno in via della Meccanica e l’altro in via Giovanni XXIII - in seguito all’esecuzione di un provvedimento cautelare disposto dal Tribunale di Campobasso. Nella pec inviata ai sindacati, le aziende Inversiondos S.r.l. e Inversion S.r.l. comunicando la decisione del licenziamento collettivo per i 70 lavoratori impiegati nei due supermercati di Potenza, hanno spiegato che «su istanza della società Thymos s.r.l. (società del gruppo Conad), l’ufficiale giudiziario ha eseguito un provvedimento cautelare di rilascio reso dal Tribunale di Campobasso, nell’ambito di un più complesso contenzioso che vede la Conad contrapposta alla società locataria, che non è ancora definito nel merito». L’ufficiale giudiziario, alla presenza del legale rappresentante di Thymos s.r.l., ha sottratto il possesso e la disponibilità degli immobili, a cui le aziende Inversiondos S.r.l. e Inversion S.r.l. potranno accedere esclusivamente per procedere allo sgombero dei beni di loro pro-

__Sannazzaro e Rosa

prietà entro il 10 novembre. «Tale misura cautelare – ha spiegato il segretario della Filcams Cgil di Potenza Michele Sannazzaro - ha imposto alle aziende Inversiondos S.r.l. e Inversion S.r.l, che hanno in locazione i punti vendita dalla società La Fuente srl, l’interruzione delle attività con il conseguente avviso dei licenziamenti collettivi il prossimo 10 novembre. Come spesso accade, dunque, ancora una volta vicende giudiziarie tra società hanno come prima conseguenza la perdita di posti di lavoro a cui, però, noi ci opporremo con forza». «Qualsiasi sarà la conclusione della vicenda giudiziaria che ha portato alla comunicazione di licenziamento di 70 lavoratori impiegati in due supermercati Decò di Potenza – enfatizza Sannazzaro - noi diciamo fin da ora che difenderemo con ogni mezzo consentito la salvaguardia dei posti di lavoro. Non possiamo permettere di lasciare a casa 70 lavoratori in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Dietro ognuno di loro, infatti, ci sono 70 famiglie. Intanto abbiamo chiesto un incontro urgente alla Prefetto di Potenza affinché sia possibile un confronto tra le parti inte-

ressate alla vicenda». «Come hanno spiegato nella comunicazione inviata ai sindacato - ha continuato il segretario della Filcams Cgil di Potenza - le due aziende non potendo più proseguire le attività di vendita hanno annunciato il licenziamento collettivo di 70 dipendenti, a meno che non vengano emessi provvedimenti, da parte degli organi competenti, che le legittimino a riacquistare la detenzione degli immobili. Senza entrare nel merito della questione giudiziaria noi chiediamo che venga rispettato il diritto a lavorare dei dipendenti che rischiano di trovarsi schiacciati dallo scontro legale di cui non hanno alcuna colpa. Per questo l’auspicio è che tutte le parti coinvolte si impegnino a fare tutto il possibile - ha concluso Sannazzaro - per impedire un’altra ingiustizia sociale che determinerebbe ripercussioni assai negative per 70 famiglie del capoluogo di regione». «La premura è tutelare i 70 lavoratori dei due supermercati – dichiara Donato Rosa, segretario Filcom Basilicata – che sono stati invitati ad abbandonare il luogo di lavoro dopo l’intervento dell’ufficiale giudiziario. Riteniamo, come Filcom Basilicata, che i lavoratori non

debbano assolutamente divenire vittime sacrificali di contenziosi giuridici tra le società. Qualsiasi possa essere la fine del contenzioso legale tra le due società, non possono rimetterci i 70 lavoratori coinvolti, né le loro famiglie, che hanno diritto a una occupazione e a un salario, e per questo noi metteremo in campo tutte le competenze e tutti i mezzi disponibili per salvaguardare il loro futuro e i loro diritti» «Noi non vogliamo entrare nel merito giudiziario del contenzioso – incalza Rosa - ma riteniamo che tutte le parti in causa debbano agire per salvaguardare i lavoratori dei due supermercati. In un momento di crisi economica come quella che stiamo affrontando nel periodo odierno, non è concepibile che siano i lavoratori a pagare lo scotto di diverbi giuridici tra due società e per questo – conclude Rosa - la Filcom Basilicata lotterà con tutte le sue forze». «Non c’è certezza di come si concluderà la vicenda giudiziaria – afferma Fabio Tundo della Uiltucs-Uil Basilicata - ci preoccupa la facilità con la quale 70 dipendenti da un giorno all’altro perdono il proprio posto di lavoro, dipendenti che non hanno alcuna responsabilità ma che le ripercussioni di un contenzioso tra azienda sta mettendo in pericolo la tenuta economica delle 70 famiglie interessate dal provvedimento di licenziamento collettivo». «Nelle prossime ore – prosegue Tundo - chiederemo l’intervento urgente dell’Illustrissimo Prefetto di Potenza, teso a trovare una soluzione per tutti i lavoratori interessati, magari, provando a mettere d’accordo tutte le parti interessate nel solo interesse di tutelare e non perdere altri posti di lavoro in una regione che, mai come in questo momento storico sta cercando di sopravvivere».


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Il Sindaco Valluzzi aveva anticipato il nuovo progetto a Cronache, durante la trasmissione Tv “Dicono di noi”

Castelmezzano, in arrivo le strutture metalliche per realizzare la slittovia delle Dolomiti Lucane

__Valluzzi DI E MANUELA CALABRESE

CASTELMEZZANO. Proseguono i lavori nel comune di Castelmezzano, dal quale il Sindaco Nicola Valluzzi rende noto lo stato dell’arte riguardo alla «riqualificazione dell’area sottostante piazza Emilio Caizzo, la nuova Via dei Castelmezzanesi nel mondo, che dalla Galleria del Sogno collega la Piazza Conte A.Campagna, e l’arrivo delle strutture metalliche per la costruzione della Slittovia delle Dolomiti lucane. Tante opere pubbliche, come mai prima, per rendere Castelmezzano il luogo della rinascita e del riscatto delle aree interne e della Basilicata». Si tratta di lavori importanti che il Primo cit-

tadino aveva anche anticipato a Cronache, nella trasmissione Tv “Dicono di Noi”, in cui Valluzzi spiegava come l’obiettivo riguardasse «i lavori di un impianto di slittino su monorotaia che si chiamerà la “Slittovia delle Dolomiti Lucane” che dalla montagna del Paschiere collegherà l’abitato. Un modello esperienziale di fruizione del territorio non solo per i maggiorenni temerari, ma per le famiglie. Un nuovo elemento che introduce un altro attrattore outdoor all’interno di questo territorio». Castelmezzano è celebre infatti, oltre che per i suoi panorami mozzafiato anche per il volo dell’angelo che ha trasformato l’economia locale grazie “ad un filo e al sogno più

antico dell’uomo, volare”. Il Volo dell’Angelo infatti «ha trasformato l’economia del territorio e la storia di Castelmezzano e Pietrapertosa, legati da una cima all’altra, da questo attrattore che richiama sempre più visitatori, turisti e curiosi. A ciò si è aggiunto il primo percorso di Land Art realizzato in Basilicata -ha spiegato ancora Valluzzi- fra i più importanti in Europa insieme a quello di Portella della Ginestra, ovvero il percorso delle 7 pietre, il Sentiero contadino dei mulini ad acqua che in 7 allestimenti, dal delirio all’incanto, racconta la leggenda della fascinazione d’amore che appartiene alla nostra storia, alla nostra identità rurale e che per molti secoli ha accompagnato la credibilità popolare. E poi le Vie ferrate, lo spettacolo polimediale notturno, fino a ciò che stiamo per realizzare, la Slittovia delle Dolomiti Lucane». Per capire l’origine di tanto successo, dietro il quale c’è di pari passo tanto lavori, occorre fare un passo indietro nel tempo, quando Castelmezzano fu «tra i primi 37 fondatori dell’Associazione dei “Borghi più belli d’Italia” in seno all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani tra il 2001-2002 e insieme a questa Associazione abbiamo conseguito lo sviluppo, da sempre auspicato, di questo territorio che di per sé ha una bellezza unica ed esclusiva, ma ai più era semisconosciuta» ha concluso il Sindaco. Oggi, alla notizia dei nuovi lavori in itinere, i cittadini del borgo e non solo apprezzano l’operato de del Sindaco, e anche nell’agorà virtuale dei social, i commenti sono tutti positivi,sia per Valluzzi che per le opere realizzate che hanno fatto nascere a nuova vita e reso sempre più celebre Castelmezzano.

L’opposizione: «Non c'è mai chiarezza sulla gestione delle risorse, sulla esecuzione e sui tempi dei lavori pubblici a discapito dei cittadini»

“Amiamo Abriola” tuona: «Il campo sportivo è un eterno cantiere, lavori totalmente paralizzati»

«I

l campo sportivo di Abriola continua ad essere un eterno cantiere. Stallo che costringe la squadra locale che milita nel campionato di seconda categoria a giocare a Calvello le partite casalinghe». Lo segnala il Comitato Amiamo Abriola. «I lavori del campo sportivo, aggiungono i rappresentanti dell'opposizione, erano programmati da anni e sono iniziati da altrettanto tempo, il Sindaco ha piu volte dichiarato che sarebbero terminati in occasione dell'inizio del campionato, ma ad oggi lo stato dei lavori ci sembra totalmente parallizato». Amiamo Abriola, non si pure le somme destinate ne dell'ente da tempo". «Purtroppo, proseguono hanno notizie sui tempi di alla realizzazione del- Chiediamo quindi ai rapi membri del comitato chiusura del cantiere. Ep- l'opera sono a disposizio- presentanti della maggio-

ranza i motivi del blocco delle lavorazioni e se sono state gia erogate delle risorse alla ditta esecutrice». «Come succede in ogni occasione ad Abriola, concludono i rappresentanti della lista di opposizione, non c'è mai chiarezza sulla gestione delle risorse, sulla esecuzione e sui tempi dei lavori pubblici a discapito dei cittadini che continuano a vivere con servizi inadeguati. Il calcio, in una piccola realtà come quella Abriolana, rappresenta un luogo di aggregazione che risveglia anche un moto di appartenenza alla comunità. Motivazioni lontane dallo spirito che guida l'amministrazione guidata da Romano Triunfo».


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Celebrata in forma solenne la cerimonia che ricorda e commemora due illustri personalità della comunità murese

Inaugurati il largo e il busto a Mons. Mennonna e la strada al Generale Zaccardo a Muro Lucano

__Alcuni momenti della cerimonia

MURO LUCANO. Si è svolto nel fine settimana un importante appuntamento per la comunità murese, e non solo, in ricordo del Vescovo Antonio Rosario Mennonna e del Generale Gerardo Zaccardo, due insigni personalità che hanno segnato fasi importanti della cittadina lucana.Presso la casa del Vescovo murese è stata inaugurata la lapide commemorativa il cui testo è stato elaborato da Monsignor Luigi Tedesca e successivamente è stata celebrata la Santa Messa nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo, presieduta dal Cardinale Fernando Filoni, ordinato sacerdote proprio dal vescovo Mennonna, con lui anche Monsignor Salvatore Ligorio, Arcivescovo di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo. Al termine la folta folla di fedeli e cittadini, con alcune classi delle scuole, si è ritrovata in quello che è ora il Largo Monsignor Mennonna, adiacente alla piazza Don Minzoni, dove hanno preso posto anche i parroci, tra i quali Padre Thomas di Muro, le eminenze, i vertici militari, l’Arma dei Carabinieri, le As-

sociazioni coi gonfaloni e con il Sindaco di Muro anche alcuni colleghi in fascia da Castelgrande, Bella e Santomenna, paese di origine di avi del ramo materno del Vescovo Mennonna. A svelare la stele in marmo e il busto bronzeo del Vescovo murese ed impartire la benedizione il Cardinale Filoni Gran Maestro dell’ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, mentre ha rivolto il suo saluto e il suo pensiero anche l’Arcivescovo Ligorio.Muro Lucano ha dato i natali a tante illustri personalità, come ha sottolineato il Sindaco Giovanni Setaro, che ha svelato la targa di intitolazione del Largo al Monsignore. La stele è stata progettata dall’architetto Simona Mennonna, nipote del compianto Vescovo e i lavori sono stati diretti dall’architetto Francesco Cristiano. Il busto è opera dell’artista Giuseppe Ciolli. Tante le belle parole che hanno ricordato tra passato e presente, il Vescovo Menonna, ordinato sacerdote nel 1928. «Dopo la laurea in Teologia e Lettere classiche ha insegnato presso il Seminario Regio-

nale di Potenza, ed stato parroco della chiesa di S.Marco in Muro Lucano e come insegnante presso l’Istituto parificato Media/Ginnasio di Muro Lucano,divenendone, successivamente, preside. Fu consacrato vescovo nel 1955, e resse dal ‘55 al ‘61 la diocesi di Muro Lucano e dal ‘62 all’83 la diocesi Nardò. Fu anche Padre conciliare, avendo partecipato al Concilio Vaticano II. Nel 1983 volle tornare nella sua terra lucana, dove, oltre alle sue funzioni sacerdotali, ha continuato i suoi studi e ha ampliato la sua produzione editoriale.Durante il settennio di episcopato a Muro Lucano ha svolto una pastorale mirante,da una parte, a consolidare le strutture religiose, sia attraverso lavori di restauro, comeper la Cattedrale, il palazzo vescovile e il seminario, sia attraverso edificazioni dichiese e, dall'altra, a far penetrare capillarmente la presenza della Chiesa tramite laCase canoniche, come quella dedicata a S. Gerardo e Ponte Giacoia. Anche nella diocesi di Nardò concretizzò il suo servizio con passione e zelo e nell'ambito civile ha dialoga-

to con tutti, anche non credenti, rispettando le identità di ciascuno e suscitando attenzione, stima e amicizia personale». Successivamente il Presidente del consiglio di Muro, Vincenzo Zarriello, ha scoperto la targa con la quale è stata intitolata la strada al Generale Gerardo Zaccardo, che nacque a Muro Lucano nel 1899. «Da “ragazzo del ’99” partì per il fronte, abbandonando gli studi. Da questo momento ha sempre vissuto nel settore militare, distinguendosi per atti eroici, per amor patrio, per amore della libertà e per il rispetto che nutriva verso i suoi soldati in ogni fase della sua carriera militare, fino al periodo di comando del Distretto Militare di Bari. Di grande rilievo fu la sua azione durante la spedizione in Russia distinguendosi per capacità operative e per la vicinanza ai suoi soldati. Per il suo amore per la libertà i rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, rimanendo rin-

chiuso, pertanto, nei lager tedeschi dal ‘43 al ‘45. La sua carriera militare è segnata attraverso i vari gradi fino a Generale di divisione da diversi riconoscimenti, come le 5 Medaglie d’Argento e il Distintivo della Guerra di Liberazione e tantissime altre decorazioni sì da essere l’Alpino più decorato d’Italia. Sul piano umano, come lo ricordano anche i cittadini di Muro Lucano, ha testimoniato disponibilità, generosità e profonda fede». A moderare gli interventi della cerimonia la giornalista di Cronache Lucane Emanuela Calabrese, mentre a concludere con i ringraziamenti ed il saluto finale, il nipote del Vescovo Mennonna, Mario. Una giornata importante dunque, non solo per Muro Lucano, ma per il territorio intero, che ha potuto ricordare e celebrare due personalità di spicco che sono ora ancor più presenti nella vita della comunità murese.


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Molte le opere in corso, «risorse Pnrr per circa 10mln, più gli interventi finanziati dal Gal e dal Programma Aree Interne»

Genzano, Cervellino soddisfatta: «Completato il Disability Lab»

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isability Lab pronto», con queste poche ma significative parole il Sindaco di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino ragguaglia su un importante centro realizzato nel suo comune.«Nei locali dismessi del Giudice di Pace si apre un presidio sociale tanto voluto e desiderato.Centro diurno per ogni abilità» asserisce e raggiunta da Cronache spiega: «È stato completato e pronto per l'inaugurazione il Disability Lab -di cui Cronache aveva già dato

notizia- nuovo centro sociale che nasce in locali dismessi del Giudice di Pace e che ospiterà attività mirate alla integrazione sociale, in quanto centro diurno per recuperare le abilità di ciascuno». Nel mentre a Genzano Prendono corpo anche le opere pubbliche che l’Amministrazione aveva annunciato nei mesi scorsi, «sapendo ben cogliere le opportunità del PNRR, essendo tra i Comuni lucani beneficiari di numerosi finanziamenti in particolare per l'edilizia scolastica».È di que-

sti giorni altresì la notizia che stanno per avviarsi tre cantieri proprio riguardanti le scuole: «Completamento di un asilo nido, adeguamento sismico della scuola dell'infanzia e adeguamento della palestra della scuola primaria -spiega Cervellino-A questo si aggiunge l'inizio lavori della messa in sicurezza ed efficientamento energetico dell'immobile di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale, situato nel centro storico, denominato Palazzo Bonifacio». Ed il Sindaco a ciò aggiunge ulteriori lavori: «Sono invece già in corso i lavori di efficientamento energetico della rete della pubblica illuminazione nell'ambito urbano. In fase di progettazione i lavori di messa in sicurezza di uno dei valloni che lambiscono il centro storico, nell'ambito di interventi mirati a ridurre i fenomeni di dissesto idrogeologico. In via di completamento lo stadio comunale che ritorna ad essere cuore pulsante della nuova stagione calcistica del centro altobradanico. In corso interventi per la totale digitalizzazione dei servizi al cittadino».

«Il cronoprogramma che avevamo presentato alla comunità – asserisce Cervellino- sta procedendo con regolarità, senza rallentamenti. Aggiungo che ci apprestiamo ad avviare i lavori di ammodernamento della nostra villa comunale, il Parco della Rimembranza, proprio nell'anno del centenario della sua realizzazione. Un tributo alla memoria che è sempre dimensione di impegno in una comunità. Un grande lavoro collettivo che testimonia la grande dedizione di chi quotidianamente lavora per Genzano, con diversi ruoli e funzioni, tecniche e politici». Infine il Primo cittadino sottolinea: «Ricordo che stanno avanzando gli interventi per la nostra Casa di Comunità da parte dell'ASP e dell'adeguamento degli Istituti Majorana e Fortunato da parte della Provincia. Il totale delle risorse del PNRR impegnate finora per Genzano ammontano a circa 10 milioni di euro. A questi si sommano gli interventi finanziati dal GAL e dal programma Aree Interne che da cronoprogramma saranno avviati nella prossima annualità». EMANUELA CALABRESE

AD USUFRUIRNE ANCHE I BAMBINI DI RUVO DEL MONTE. LA STRUTTURA È NATA NEL 2019 CON I FONDI REGIONALI DEDICATI ALL’INFANZIA

San Fele, al via le attività del micro nido comunale A gestirlo l’associazione “Angel’s for Children”

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nche quest’anno le famiglie di San Fele potranno usufruire del servizio di asilo nido comunale. Avviate lo scorso giovedì, infatti, le attività all’interno della struttura intitolata a San Giustino de Jacobis. In un mondo sempre più veloce, in cui i servizi rivolti alla prima infanzia sono sempre più richiesti, avere a disposizione una struttura nel proprio comune di residenza è sicuramente una fortuna non da tutti. Il micro nido comunale è nato nel 2019 grazie ai fondi “Start up nidi d’infanzia” messi a disposizione dalla Regione Basilicata e utilizzati dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Donato Sperduto per sistemare e rendere funzionale un immobile inutilizzato e a disposizione del Comune. Oggi la struttura è finanziata dai fondi comunali stanziati in sede di bilancio e dal contributo elargito dalle famiglie interessate, il micro nido è frequentato dai bambini da 0 a 3 anni di San Fele e dai bambini della vicina Ruvo del Monte. Un sodalizio tra i due comuni limitrofi che sembra funzionare e garantire un servizio utile ad entrambe. Anche se l’utenza è molto esigua, l’Amministrazione continua a credere in que-

sto progetto e a portarlo avanti nonostante tutto. A gestire il servizio socio-educativo sono gli operatori dell’Associazione “Angel’s for Children Onlus” la quale già si occupa del polo educativo sorto nella frazione Cecci e inaugurato soltanto lo scorso me-

se di maggio. Unica pecca è quella di essere partiti in ritardo per questioni burocratiche, creando per questo motivo un disagio ai genitori. Un ritardo pare legato al bando di gara per individuare il gestore del servizio. ROSAMARIA MOLLICA


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La cerimonia si è tenuta nella sera di sabato, in occasione della riapertura del teatro al pubblico dopo un anno di chiusura per lavori

Galleria Cine Teatro Pino di Moliterno intitolata alla memoria di Vincenzo Deluca detto “Willy”

MOLITERNO. La galleria dello storico Cine Teatro Pino di Moliterno è stata intitolata alla memoria di Vincenzo Deluca, per tutti “Willy”. La cerimonia si è tenuta nella sera di sabato, in occasione della riapertura del teatro al pubblico dopo un anno di chiusura per lavori. Infatti, grazie ad un finanziamento Pnrr di 200.000 euro ottenuto dall’Amministrazione Comunale di Moliterno, il teatro moliternese è stato oggetto di un intervento di efficientamento energetico che ha previsto il rinnovamento completo degli impianti della struttura, nuovi infissi e porte di accesso e anche un impianto fotovoltaico che rende il teatro all'avanguardia dal punto di vista energetico riducendo i costi a carico del Comune per illuminazione, riscaldamento e refrigerazione. La riapertura è stata occasione propizia per poter dare esecuzione al decreto Prefettizio che ha autorizzato l'intitolazione della galleria al

compianto Deluca. Ideatore, direttore, regista e primo attore o meglio capocomico della compagnia teatrale “Maschere Libere” di Moliterno, Vincenzo Deluca, per tutti Willy, è stato per decenni un riferimento importante del Gruppo Folk Laboratorio Teatrale “U Cirnicchiu”, all'interno del quale aveva dato vita fin dagli anni '90 alla compagnia teatrale che ancora oggi anima culturalmente la comunità moliternese. Interprete severo ed intransigente delle opere di Eduardo e del repertorio teatrale napoletano è riuscito a portare in scena, con la “sua compagnia” capolavori come Uomo e Galantuomo, 'Na Santarella, Lu coraggio de 'nu pompiere napoletano e altri spettacoli esilaranti, da Scarpetta ai De Filippo fino a Vincenzo Salemme. La sua visione del teatro, la sua proposta ad un pubblico che ama immedesimarsi con gli attori sul palcoscenico, ha un filo conduttore: l’ilarità, ovvero saper cogliere nell’equivoco, nei travestimenti tutto ciò che può indurre al sorriso, alla risata come una carezza dell’anima. Formatosi nella Gifra di Moliternese sotto la guida di Padre Policarpo Troyli fondatore del Gruppo Folk di Moliterno nel 1966, Deluca fu fin da giovanissimo poliedrico interprete di musiche tradizionali, liriche e scenette del teatro moliternese, attento innovatore, fu in grado di tener viva la tradizione portando anche i più giovani ad interpretarla esibendosi non solo a Moliterno ma anche fuori regione. La serata si è aperta con lo svelamento delle targhe all'accesso della galleria del teatro, alla presenza del Sindaco di Moliterno Antonio Rubino e della famiglia di Vincenzo Deluca. Nei saluti iniziali il Sindaco Rubino ha dato lettura delle motivazioni che hanno spinto l'Amministrazione da lui guidata a voler legare in modo indissolubile la memoria di Vinenzo Deluca, scomparso prematuramente nel maggio 2020 all'età di 63 anni, al Teatro Pino di Moliterno da sempre punto di riferimento della cul-

tura regionale. Il teatro è tradizione antichissima della cittadina di Moliterno, candidata insieme a Maratea a Capitale Italiana della Cultura 2026, e Vincenzo Deluca seppe interpretare in modo encomiabile questa tradizione ravvivandola con il coinvolgimento di tanti moliternesi pronti ad esibirsi e dar vita alla magia del teatro. Insieme al Sindaco il ricordo di Deluca è stato affidato alle parole dell'ex Sindaco di Moliterno Nicola Orlando, al Presidente del Gruppo Folk U Cirnicchiu Vincenzo Melfi e al figlio Pietro Deluca. Durante la serata, la riapertura del Teatro è stata tutta nel ricordo di Vincenzo Deluca prima con l'esibizione spettacolare del Gruppo Folk, con l'omaggio musicale del cantautore moliternese Raffaele Tedesco e con una esilarante serie di spezzoni di commedie di Eduardo De Filippo, Scarpetta e Salemme portate in scena dalla compagnia Maschere Libere così come interpretate da Vincenzo Deluca. Gli attori e tutta la comunità hanno ricordato così il loro regista Willy, nel migliore dei modi, come voleva lui, con il sorriso.

Il comune del Parco nazionale del Pollino, omaggia con una due giorni la fine della campagna di raccolto dei suoi due prodotti dop: la melanzana rossa ed il fagiolo bianco

“Festa di fine raccolto”, a Rotonda torna la celebrazione delle due eccellenze dop

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Rotonda è tempo di far festa. Oggi e domani, il comune del Parco nazionale del Pollino, celebra la fine della campagna di raccolto dei suoi due prodotti dop: la melanzana rossa ed il fagiolo bianco. Nella giornata di oggi, a partire dalle 17 e 30, nella piazza principale del paese, sarà possibile curiosare tra i mercatini di prodotti tipici e degustare prelibatezze a base delle due eccellenze. Alle 21 spazio ai talenti locali con la “Corrida del Sud” lo show di cui saran-

no protagonisti aspiranti artisti “in cerca di successo”. Martedì, sempre dalle 17, ancora spazio ai mercatini ed alle degustazioni. Alle 19 e 30, saluteranno i partecipanti alla festa del raccolto, il presidente del consorzio “Melanzana Rossa di Rotonda Dop” Franco Bruno e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Galella. A concludere la due giorni di celebrazioni, in piazza, a partire dalle 21 e 30, l’esibizione di Cecè Barretta in concerto con il suo “ A Terra mia tour”. Fondamenta-

le, nel corso della festa, anche l’aspetto didattico e divulgativo. «La festa di fine raccolto è un modo per celebrare le nostre due dop – spiega Franco Bruno - ma in queste due giornate vogliamo far conoscere da vicino anche ai nostri bambini le peculiarità del “bianco e la rossa”, in modo particolare i più piccoli trascorreranno una giornata nelle pianta__Un momento della precedente edizione gioni di fagiolo bianco del casale donna Mita a Rotonda dove saranno impegnati riscoperta delle tradizioni conclude il presidente del anche nella raccolta. Non che possono traghettare la consorzio “Melanzana Rossolo festa quindi, ma anche comunità verso il futuro», sa di Rotonda Dop” Bruno.


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Matera

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Finanziato dall’Ue, l’iniziativa biennale mira a promuovere il benessere degli adolescenti e combattere l’abbandono scolastico attraverso un approccio multidisciplinare

“Officina dei talenti”, via al nuovo progetto per contrastare la dispersione scolastica a Matera

MATERA. Con l’apertura dello sportello di orientamento nell’Istituto comprensivo “Pascoli” di Matera si sono ufficialmente avviate le attività di “Officina dei talenti”, il progetto finanziato dall’Unione europea - Next Generation EU- Pnrr M5C3 - Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore e indirizzato a contrastare la dispersione scolastica promuovendo il benessere dei ragazzi. Lo sportello di orientamento, rivolto a tutti gli studenti dell’istituto, è uno spazio di ascolto, consulenza e supporto. Al suo interno i ragazzi potranno esprimere liberamente difficoltà, disagi, desideri, pensieri, interfacciandosi con un professionista – che potrà essere un assistente sociale, uno psicoterapeuta, un educatore o un pedagogista a seconda del bisogno rilevato – in grado di orientare e dare risposte. Lo sportello,

che organizzerà anche incontri e lavori di gruppo psicoterapici, ha la funzione di supportare i destinatari nella relazione con gli altri e nelle scelte per prevenire forme di disagio e devianza e incidere anche sulla riduzione dell’abbandono scolastico. È aperto il venerdì mattina. «Lo sportello offre ai nostri ragazzi l’opportunità di confrontarsi con esperti competenti, in un momento molto delicato del proprio percor-

so scolastico», sottolinea il dirigente dell’Istituto comprensivo “Pascoli” Michele Ventrelli. «I ragazzi hanno bisogno di sapere che possono affidarsi a qualcuno che non li tradisca e giudica», dichiara la responsabile di Officina dei talenti Katia Bellomo, che ha presentato e illustrato il progetto agli studenti e ai docenti di tutte le classi. «Le loro peculiarità e i loro talenti emergeranno nelle varie attività laboratoriali – aggiunge Bellomo – mentre lo sportello è uno spazio riservato che permetterà ai ragazzi di potersi esprimere liberamente». Lo sportello di orientamento sarà attivato anche nelle altre scuole materane partner del progetto Officina dei talenti. Nell’istituto superiore Turi verrà attivato il 6 novembre e sarà aperto agli studenti tutti i lunedì; nell’istituto di istruzione superiore Morra sarà attivato l’8 novembre per rimanere poi aperto tutti i mercoledì.

Il presidente dell’associazione “Matera nel cuore”: «Sono davvero tanti i cittadini che reclamano da tempo l’accensione della lampada votiva sulla lapide del proprio caro»

Lapidi al buio al cimitero di Matera, Angelino: «Un’altra vergogna a 5 stelle targata Amministrazione Bennardi»

MATERA. «Sono davvero tanti i cittadini che reclamano da tempo l’accensione della lampada votiva sulla lapide del proprio caro al cimitero di contrada Pantano a Matera. Da diversi

__Angelino

mesi per questi defunti non c’è nemmeno una luce accesa». A denunciarlo è il presidente dell’associazione “Matera nel cuore”, Giovanni Angelino, che tramite una nota stampa e in vista della commemorazione dei defunti in programma il 2 novembre segnala come siano «tanti i cittadini che sperano in un intervento da parte dell’Amministrazione Comunale di Matera ma questo governo cittadino guidato dal sindaco Bennardi ancora una volta si dimostra inadeguato», incalza Angelino che denuncia come «le segnalazioni agli Uffici competenti non hanno sortito l’effetto sperato».

«Ma come si può amministrare una città come Matera - rimarca il presidente dell’associazione “Matera nel cuore”- se non riesce nemmeno a garantire il servizio di illuminazione delle lampade votive all’interno di un cimitero?». «Siamo di fronte ad un nuovo caso di vergogna a 5 stelle - prosegue Angelino - ma evidentemente il sindaco Bennardi è troppo impegnato con le visite istituzionali e le gite fuori porta, l’ultima a Genova per l’assemblea nazionale Anci, per occuparsi dei problemi dei cittadini». « Basterebbe un po’ di buona volontà per esaudire le richieste dei cittadini

- enfatizza Angelino - ma Bennardi e compagni si confermano incapaci di amministrare la città di Matera a tal punto da non riuscire a garantire nemmeno l’illuminazione delle lapidi in un cimitero comunale. Vergogna!», conclude.

L’ex sindaco di Matera interviene dopo la vendita all’asta: «Dove un tempo si produceva cibo per il corpo, si sarebbe potuto produrre cibo per la mente»

Area ex Padula-Barilla-Tandoi, De Ruggieri: «Una città presa a mattonate»

MATERA. Dopo la venduta all’asta area ex Padula-Barilla-Tandoi a Matera, l’ex sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri è intervenuto con una nota evidenziando come «Matera sta tradendo le sue virtù urbane storiche, esaltando la “durezza” dei mattoni invece della “morbida lievitazione dei neuroni”», afferma De Ruggieri. secondo il quale «nonostante il forte calo demografico, si continua a costruire drogando il mercato edilizio. È stato permesso di trasformare il Palace Hotel in appartamenti, nonostante sia uno dei pochi alberghi della città. L'area Padula-Barilla-Tandoi, simbolo dell'imprenditoria materana - enfatizza l’ex primo cittadino di Matera - è stata svenduta all'asta. I vincoli urbanistici svaniscono nel tempo e si costruisce. Si rischia di avere più case che residenti, come nel 1979». «Matera ha bisogno di lavoro per i giovani, non di nuove costose abitazioni», sottolinea De Ruggieri che ricorda come nel suo saluto al Presidente Mattarella nel 2017 disse: «Il turismo non basta, il lavoro nasce dalla pro-

duttività del territorio e da fermenti imprenditoriali». «Per l'area Padula - prosegue nella nota - si è persa l'occasione di realizzare la ZES della Cultura 4.0, con industrie creative per i giovani. Dove un tempo si produceva cibo per il corpo, si sarebbe prodotto cibo per la mente». «Mentre si discuteva di soluzioni, tra inerzie e silenzi l'area è stata venduta all'asta, chiudendo il sipario. È mancata lungimiranza e preveggenza politica - incalza De Ruggieri - Ora occorre aprire un confronto pubblico per recuperare quest'area strategica e farne una fabbrica creativa e di occupazione giovanile», afferma De Ruggieri che conclude: «Le giustificazioni e rassegnazioni lascino spazio al dialogo. Bisogna riannodare i fili della questione perché questo "lacerto" di città torni ad essere fabbrica per la produzione creativa, l'occupazione giovanile e il lavoro. Solo così si restituirà all'ex pastificio Padula il ruolo di strumento di crescita per Matera».


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Tutto Sport SERIE C Tanti ex Benevento tra i rosso-blù. Lerda: «Un buon risultato ci darebbe una mano, specie dal punto di vista psicologico»

Benevento-Potenza: una gara “tra amici”

DI ROCCO NIGRO

POTENZA. Benevento–Potenza di questa sera alle 20:45 al “Vigorito” della città della “strega” potrebbe essere definita come una gara tra club “amici”. E non solo, perché da quando la proprietà del Potenza calcio è arrivata nelle mani di Donato Macchia, dal Benevento sono arrivati in rosso-blù sia il direttore sportivo Natino Varrà che un gruppetto di giocatori, qualcuno come Talia è ritornato in sede e non ultimo Schiattarella, Asensio, quanto per i rapporti personali che legano da tempo i due presidenti: Donato Macchia e Oreste Vigorito. Sul campo però sarà un'altra cosa. Innanzitutto, il rispetto per una compagine di grande esperienza e qualità; poi come ha te-

nuto a precisare mr. Franco Lerda in conferenza stampa «che può essere deleterio concedergli spazio, dobbiamo essere attentissimi a contenere i loro strappi. Di solito però la squadra che costruisce, lascia praterie agli avversari e dobbiamo essere bravi ad approfittarne. Un buon risultato ci darebbe una mano, specie dal punto di vista psicologico». Non ha tutti i torti. I due risultati positivi ottenuti contro Giugliano e Sorrento fanno ben sperare e che Caturano e soci contro questa corazzata costruita da giocatori provenienti da categorie superiori occorre mettere in atto quella concentrazione giusta e quella strategia che porti ad ottenere punti preziosi alla classifica. Certo non sarà cosa facile disputare una gara così importante a distanza di soli tre giorni di distanza. Le energie in campo vanno utilizzate con parsimonia onde evitare che altri giocatori, così come è accaduto a Schiattarella e Laaribi lasciano il campo in anticipo. Difatti, se il tecnico piemontese non si è lasciato sfuggire neppure un nome della formazione che intende schierare in campo un motivo ci sarà. Non è escluso che dopo la rifinitura di ieri mattina possa ricevere qualche conferma ma anche qualche rinuncia. Intanto, nella giornata di sabato la società ha ufficializ-

A DECIDERE LE SORTI DELLA GARA DE CRISTOFARO E SANTARCANGELO

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due che l'hanno preceduta. Sempre con lo stesso Il modulo il 34-2-1. In porta c’è Paleari, estremo difensore di sostanza; in difesa i tre più utilizzati sono stati El Kaouakobi, Berra e Pastina, e ad Improta è uno dei tre “superstiti” dell’ultimo campionato di «A» nella stagione 2020/21. A centrocampo la linea preferita sinora è stata quella composta dallo svedese ex Entella Karic, dal 20enne Talia, che come dicevamo, l’anno scorso ha vestito la maglia del Potenza, dall’ex Agazzi. Per quanto riguarda i due trequartisti, Ciano e Bolsius dovrebbero partire titolari. In avanti, ci sarà Ferrante. La Strega ha diversi indisponibili: Meccariello, Marotta, Pinato, Simonetti, Ciciretti e Nunziante, ma le alternative a disposizione di Andreoletti sono comunque importanti. Infine, per la statistica Benevento- Potenza manca dal 21 dicembre 2008 con la netta vittoria giallorossa: 2-0 con i gol di Clemente e Castaldo. Al “Viviani” invece, le due squadre si sono affrontate il 17 maggio 2009 ancora una vittoria giallorossa per 3-1. La gara Benevento-Potenza sarà diretta Luca De Angeli di Milano coadiuvato dagli assistenti Michele Colavito di Bari e Andrea Maria Masciale di Molfetta.Quarto Ufficiale Alessandro Papagno di Roma 2.

ECCELLENZA Mister Rubolino: «Potevamo fare meglio. Forse abbiamo sbagliato l’approccio»

Al Curcio, il Picerno ha la meglio sul Foggia N

llo stadio “Curcio”, nella partita valevole per la 11esima giornata del campionato di Serie C, l’Az Picerno ha ospitato il Foggia. I rossoblu di Longo dopo una sconfitta e quattro pareggi nelle ultime partite, hanno finalmente vinto: 2 a 0. Al 56esimo del secondo tempo, Murano viene lanciato in profondità, Rizzo del Foggia, però, gli fa perdere il tempo per il tiro, ma l’attaccante riesce a servire al centro De Cristofaro che insacca a porta praticamente vuota.Poi il raddoppio del Picerno all’85esimo. Cross di esterno destro di Pagliai dalla sinistra e colpo di testa in tuffo del subentrato Santarcangelo, al posto di Esposito, che non lascia scampo a Nobile. Al “Curcio” i ragazzi del tecnico Longo hanno dato grande prova di sè. Una vittoria questa che sicuramente serviva per sollevare l’umore dello spogliatoio.

zato la risoluzione consensuale del contratto con Antonio Porcino. Si tratta di un giocatore molto considerato dall’ex mr. Alberto Colombo e che invece con l’arrivo di Franco Lerda ha preferito lasciare il club.Chissà quale sarà stata la motivazione che ha portato società e giocatore a separarsi a matrimonio appena celebrato. QUI BENEVENTO Dopo la retrocessione dalla «B», in estate il patron Vigorito ha chiamato a guidare la “Strega” il 34enne Matteo Andreoletti. L’obiettivo è di riportare il club in serie B. Confermando di fatto almeno il 75 % della rosa. Eccezion fatta per Schiattarella che a fine carriera ha preferito accasarsi a Potenza e di qualche altro giocatore. Ma l’intelaiatura è rimasta pressochè identica. Anche per il Benevento dopo il sofferto pareggio allo “Zaccheria” contro il Foggia, non sarà facile recuperare le energie a distanza di così poco tempo. Andreoletti dovrà verificare la condizione dei suoi che si apprestano a giocare la terza partita nel giro di nove giorni. E' possibile che ci possa essere qualche avvicendamento, ma considerato che dall'infermeria non sono previsti rientri sostanziali (Pinato soprattutto), non sembra fuori luogo pensare ad una squadra ancora una volta simile alle

Il San Cataldo trafigge il Policoro: sul sintetico del “Perriello” finisce 0 a 2 per gli ospiti

onostante il cambio in panchina, non c’è ancora pace sul terreno del “Rocco Perriello” per il Policoro che non riesce ancora a centrare la prima vittoria in campionato venendo trafitto dal Calcio San Cataldo. Un debutto amaro per il tecnico Giovanni Rubolino, chiamato in settimana a sostituire Pino Viola dimessosi dopo il ko col Ferrandina. Durante il primo tempo la squadra di casa ha mostrato un migliore gioco ed una diversa impostazione in campo, Carluccio e compagni poco hanno potuto nella ripresa quando il valore dei giocatori del San Cataldo è venuto fuori meritando i tre punti. Il match si è concluso 2 a 0 a favore degli ospiti. Il Policoro contro il San Cataldo vede svanire nuovamente l’appuntamento con la prima vittoria stagionale e tutto sarà rimandato alla prossima settimana quan-

do, sempre tra le mura amiche, arriverà il Brienza. Nel frattempo, per l’undici di Rubolino c’è subito da lavorare sodo visto che mercoledì 1 novembre a Policoro arriverà il Matera Città dei Sassi per la gara di ritorno della Coppa Italia d’Eccellenza. A fine match, il mister del Policoro Rubolino afferma: «Sono soddisfatto del gioco svolto nel primo tempo. Nella ripresa invece abbiamo sbagliato l’approccio molto probabilmente. La squadra ha delle forti individualità che però in questo caso non sono riuscite a cambiare le sorti della gara. Per essere la prima partita in panchina sono parzialmente soddisfatto». Gerardo Natale, invece, tecnico del San Cataldo ha affermato: «Sono soddisfatto del risultato ottenuto e del grande impegno messo in campo. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, siamo entrati con un piglio più concreto».


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