Cronache del 3 gennaio 2024

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

MERCoLEDì 3 gENNAIo 2024 • ANNO IX N. 1 € 1,50

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CONSORZIO DI BONIFICA NON SOLO L’AUMENTO DEI CANONI IRRIGUI: PER MUSACCHIO NUBI ALL’ORIZZONTE

Finale movimentato per l’Amministratore unico

Il 14 le elezioni consortili tra liste ammesse ed escluse con l’insolita segretezza sui nomi dei candidati

A. Carponi a pag 6

REgIoNALI Abbraccia il Re delle Coop bianche che il giornale del Movimento colpisce e affonda sul conflitto di interessi

Chiorazzo, Conte bifronte Leggieri, eletto con il M5S dopo un passato nel Popolo delle Libertà, già brinda col “civico” L

CULTURA

La raccolta poetica della lucana Martucci

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DI FEDERICA CORBISIERO

a prossimità all’Epifania aiuta a celebrare la fuga dalla realtà o dagli impegni quotidiani. Lo si può fare anche attraverso la lettura di alcune poesie per promuovere il benessere del corpo, della mente e del cuore. Da poco l’affermata attrice teatrale potentina, Marinetta Martucci, ha deciso di pubblicare la sua prima raccolta poetica dal titolo “Semplicemente Io”. Versi intimi, appartenenti propriamente all’anima, nei quali si racconta (...)

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UNA STORIA VECCHIA

’abbiamo già scritto e lo facciamo anche ad inizio anno, sperando che per il 2024 ci siano in giro parole oneste e sincerità con cui apparecchiare pure le ricette della retorica elettorale. Ora non vogliamo mettere la croce a Chiorazzo, sempre meno angelico a giudicare dagli strali quotidiani con cui Travaglio e soci l’infilzano a piacere e su ogni contraddizione possibile, compresa la preoccupante svista mostrata dal PD lucano e dai suoi moralisti al contrario, ma questa storia che là dentro ci sia del nuovo e che vada sbandierato ai quattro venti puzza della solita robaccia comunista con cui si pretendeva di spacciare per nuovo l’anticato e ricorda certi sfortunati venditori finiti nelle patrie galere per contraffazione di merce. Così alla fine s’è scoperto che Giampiero Maruggi ad appena 67 anni e dopo una carriera di nominato ai vertici di Asm, San Carlo e Sviluppo Basilicata ed un folgorante innamoramento della Lega coordinerà gli 8 tavoli programmatici, tanto per insegnarci cos’è la storia nuova che il beato Angelico Chiorazzo con le facce simpatiche di Folino, Bubbico e Speranza ha in mente per la Basilicata. Canta Eros Ramazzotti: “È una storia M. Dellapenna a pagina 3 vecchia questa qua. Raccontata tanti anni fa”.

Regionali, giovani e Maratea ■ continua a pagina 19

POTENZA, L’INTERVISTA

L’assessore comunale alla Viabilità Di Noia: «3 milioni di euro per ripristinare le arterie cittadine e periferiche con vari interventi»

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■ R. Mollica

POTENTINO

Tra capoluogo e provincia dai Carabinieri oltre 160 grammi di droga sequestrati durante le feste: 3 gli arresti

oLTRE IL gIARDINo Ospiti Santangelo (“Basilicata casa comune”), Mastromartino (Youth group Onu) e Stoppelli _ ■ Servizio

PER IL 45ENNE DEL POSTO DI TRIA INUTILI I SOCCORSI

Strade lucane killer, già la prima vittima: incidente mortale a Venosa

Servizio a pagina 4

A. Pace a pagina 14

a pagina 12

a pagina 12

POLLINO

Bandi agroalimentare Il ristoratore Valicenti: «Dall’Ente Parco solo “mancette”, no a contributi a pioggia»

■ Servizio

a pagina 16

_ RELIGIONE ED ARTE

Pescopagano, soldi per i lavori al Santuario Al Museo archeologico di Melfi i sarcofagi di Rapolla e Atella

■ E. Calabrese a pagina 15


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Il deputato FdI fa un bilancio e rivendica i successi del Governo Meloni per il Sud: «Più risorse e opportunità» tra rimodulazione del Pnrr e Zes Unica

Mattia: «Un anno intenso di attività per gli interessi dell’Italia e della Basilicata»

«C

on l’approvazione definitiva del Decreto Legge 124/2023 che ha istituito la Zes Unica per il Sud è stato realizzato il più importante obiettivo di un anno intenso di attività da parlamentare a servizio della Nazione e della regione del mio collegio, la Basilicata» È quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia Aldo Mattia che in una nota spiega come «con la Zes Unica è stata impressa una decisa svolta dal Governo alle politiche di Sviluppo e Coesione per spendere di più e meglio le risorse comunitarie e con la nuova legge parte finalmente dopo anni un nuovo modello di sviluppo per il Sud e come parlamentare di Fratelli d’Italia del territorio lucano sono orgoglioso di aver dato anche il mio contributo per questo importante traguardo». ZES UNICA E RIMODULAZIONE DEL PNRR Per l’onorevole Mattia «Zes e rimodulazione del Pnrr sono due grandi successi del Governo Meloni e di questa maggioranza che stanno già portando risorse e nuove opportunità anche alla Basilicata, dall’area industriale di Tito, a quella di Melfi, a quella della Valbasento e di Matera La Martella, senza dimenticare il nuovo ruolo che potranno svolgere le aree Paip della Città dei Sassi. Ma il 2023 - enfatizza il deputato meloniano - è stato un anno di importanti battaglie e successi anche sul fronte delle infrastrutture ed in tempi di bilanci mi piace ricordarne alcuni tra i più significativi».

__Mattia

tà civili e sui sistemi produttivi, l’agricoltura e non solo, partendo proprio dagli effetti prodotti dal cambiamento climatico, che sta provocando fenomeni crescenti di ampliamento delle aree di desertificazione, di intrusione del cuneo salino e di subsidenza».

IL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA «Un altro momento storico - secondo Mattia - è stato senza dubbio l’approvazione del decreto che dà il via definitivo alla realizzazione progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera prioritaria e di preminente interesse nazionale che avrà un ruolo essenziale per il potenziamento della rete infrastrutturale del Sud, perché rappresenta non solo il completamento dell’autostrada del Mediterraneo A2, Salerno - Reggio Calabria, ma anche un tassello imprescindibile nella più complessiva strategia di ammodernamento della rete ferroviaria e stradale del Meridione d’Italia che attraversa anche la nostra Regione».

IL DECRETO SICCITÀ «Un momento storico - rimarca Mattia - è rappresentato dall’approvazione del Decreto Siccità con il quale sono stati finalmente adottati provvedimenti strutturali decisivi per affrontare la problematica degli eventi calamitosi estremi (siccità, alluvioni, inondazioni) e della conLA FRANA temporanea carenza idriDI MARATEA ca con pericolose ripercussioni sul territorio, sul- «Ma nello stesso tempo l’ambiente, sulle comuni- prosegue il deputato - co-

me capogruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione Ambiente, Infrastrutture e Lavori Pubblici ho promosso specifiche iniziative parlamentari per sostenere le iniziative dei Sindaci e della Regione Basilicata per risolvere definitivamente le problematiche connesse alla frana di Maratea sulla Strada Statale 18, ma anche per rilanciare le attività di progettazione per la Strada Statale 7 e la Strada Provinciale ex Strada Statale n. 175, due arterie strategiche che fanno parte di un organico sistema viario che mette in collegamento diretto tra loro quattro regioni (Puglia, Basilicata, Campania e Calabria), tre mari (Mar Adriatico, Mar Ionio e Mar Tirreno) e che rappresenta una infrastruttura stradale essenziale e strategica non solo per la provincia di Matera e la Basilicata, ma per l’intero Mezzogiorno».

IL DISAGIO ABITATIVO «Un altro successo da ricordare» per Mattia «riguarda l’approvazione della Mozione di maggioranza sul disagio abitativo che -spiega - ha impegnato il Governo ad occuparsi delle centinaia di migliaia di italiani che in questi mesi hanno visto

aumentare a dismisura il mutuo della prima casa e che si vedono l’intero stipendio prosciugato dagli interessi, ma anche delle nuove famiglie, dei giovani e degli studenti universitari, che hanno difficoltà a trovare abitazioni nei centri urbani, dove si concentrano i servizi e le maggiori opportunità di lavoro, ma dove è diventato quasi impossibile trovare casa, tra mutui insostenibili, affitti da capogiro e per l’esplosione del fenomeno degli “affitti brevi” (case vacanze, B&B e formule simili) che hanno spostato l’offerta alloggiativa verso queste forme più remunerative, sul quale peraltro il Governo Meloni sta intervenendo per limitare il fenomeno tramite la limitazione del numero minimo di notti e l’introduzione di un codice identificativo nazionale».

LA LEGGE CONTRO IL CIBO SINTETICO Poi ancora, per Mattia, «ci sono stati interventi ed iniziative di specifico interesse del mondo agricolo, compreso di quello lucano, come quelli per valorizzare la produzione agricola ed agroalimentare italiana, compresa la legge contro il cibo sintetico; ancora come quelli per riconoscere il ruolo prima-

rio che gli imprenditori agricoli rivestono nelle azioni di manutenzione e di sviluppo del territorio e delle aree parco, attraverso l’esercizio delle attività di vendita diretta dei prodotti, di valorizzazione delle produzioni tipiche, di agriturismo e di promozione del turismo locale; oppure come quelli che hanno portato alla proroga dei termini della revisione per i mezzi agricoli circolanti su strada, in mancanza del previsto provvedimento attuativo del competente Ministero che disciplini le normative tecniche per i controlli e definisca i requisiti per l’accesso all’elenco delle officine autorizzate alla revisione».

LE NUOVE SFIDE Insomma, per il deputato di Fratelli d’Italia «l’elenco delle cose fatte per il bene della Nazione e della Basilicata è ancora lungo ma è già tempo di pensare alle nuove sfide che il nuovo anno ci propone; un 2024 denso di aspettative e di problemi da affrontare e risolvere, nel rispetto del mandato che i cittadini lucani ci hanno assegnato, sempre con l’obiettivo - conclude Mattia - di perseguire e realizzare lo sviluppo futuro delle nostre comunità».


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Sul conflitto di interessi il giornale del Movimento colpisce e affonda il Re delle Coop. Basta con questo moralismo

Conte bifronte: abbraccia Chiorazzo e lo fa colpire dal “Fatto Quotidiano” Intanto Gianni Leggieri, eletto con il M5S dopo un passato nel Popolo delle Libertà, già brinda con Chiorazzo

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__Leggieri con Chiorazzo, accanto ai tempi della sua militanza in Alleanza Nazionale e sotto l’articolo de “Il Fatto Quotidiano”

DI MASSIMO DELLAPENNA

iuseppe Conte è un abile prestigiatore. Come tutti i grandi prestigiatori la sua capacità più grande è quella di ingannare l’occhio dell’osservatore su ciò che vuole, nascondendo quello che realmente accade. La sua breve ma fin troppo fortunata carriera politica del resto parla da sola. Scelto come terzo uomo tra Lega e Cinque Stelle al termine delle ultime consultazioni elettorali al fine di far nascere il governo Giallo Verde è riuscito a governare con la Lega contro il PD prima e con l’estrema sinistra di Speranza dopo. È riuscito ad approvare i decreti Salvini sugli sbarchi e a prendere le distanze dal suo ministro dell’interno quando lo hanno processato per quei decreti. Insomma, una capacità camaleontica che in Italia non si era vista neanche ai tempi di Agostino De Pretis che pure al metodo del trasformismo ha dato il nome. CON UNA MANO ABBRACCIA CHIORAZZO, CON L’ALTRA LO COLPISCE Lo stesso metodo da piccolo imbonitore e grande prestigiatore sta utilizzando in questi giorni. Se, infatti, da un lato fa credere al suo ministro Speranza che è

pronto a sostenere Chiorazzo, dall’altro usa le colonne de “Il Fatto Quotidiano” per attaccare personalmente il Re delle Coop di Basilicata. Una strategia abbastanza nota nella comunicazione politica. Una scelta che consentirà a Conte di poter decidere se alzare il prezzo nei confronti del Partito Democratico o se dare una motivazione al suo partito per tirarsi indietro nella campagna elettorale a sostegno di Angelo Chiorazzo. Nel suo editoriale sul quotidiano vicino al Movimento, Thomas Makinson ironizza molto sui cuoricini che il candidato in pectore del centrosinistra lancia al M5S, sui suoi richiami ai valori costituzionali dell’antifascismo e dei padri nobili della Repubblica. L’affondo vero, però, arriva sul conflitto di interessi tra un candidato Presidente che guida una cooperativa che ha già affidati i servizi dalla Regione Basilicata per tutto il periodo della prossima legislatura. Chiorazzo dice che affiderà tutto al fratello. Il Fatto Quotidiano non si lascia sfuggire il paragone con Berlusconi con il fratello chiamato a sostituirlo per evitare i conflitti di interessi. La posizione del Fatto Quotidiano è legittima. È il suo stile editoriale e sul populismo moralista si fonda il con-

senso dei Cinque Stelle. Il Fatto Quotidiano non è un organ house del Movimento ma è innegabile che le posizioni del giornale abbiano coinciso e abbiano influenzato negli anni quelli del Partito fondato da Beppe Grillo. LIBERIAMO LA POLITICA DAL MORALISMO Pier Paolo Pasolini molto chiaramente spiegò la differenza tra moralista e uomo morale, dicendo che il primo diceva no agli altri, il secondo soltanto a se stesso. Il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle rischiano di essere vittime di loro stessi. Per anni il conflitto di interessi è stato utilizzato dai due contro Berlusconi, immaginando che fosse l’unico possibile portatore di questo problema. Un utilizzo propagandistico che non ha mai favorito e costruito una normativa atta ad arginare o controllare il problema ma che è stato utilizzato periodicamente come clava contro gli avversari politici almeno fino a quando la coalizione del centrodestra la guidava il Cavaliere. Oggi che il centrodestra non ha più questa caratteristica, i loro intellettuali, parte della loro classe dirigente e parte dei loro elettori restano legati a questa problematica da loro stessa inventata. A meno che non si voglia realizzare l’ideale utopico della Repubblica di Platone con politici che non hanno né proprietà, né lavoro, né famiglia, qualsiasi persona si candidi ad una carica pubblica ha potenziali conflitti di interessi. Prima di diventare governatore, ministro, parlamentare, consigliere regionale, infatti, ha sicuramente svolto un’attività, avrà avuto degli interessi personali, avrà costruito reti di relazioni professionali e lavorative e, se anche non ne avesse e fosse un politico di professione, avrà sicuramente amicizie, parentele,

rapporti che possono avere interessi confliggenti con quelli della carica amministrativa. La politica dovrebbe volare sul piano delle idee non fermarsi nella miseria del fango anche perché l’esperienza politica ci insegna che molto spesso chi solleva queste questioni lo fa sempre con il secondo fine di avviare altrove una mediazione più conveniente. LA FUGA DAL MOVIMENTO Nel frattempo in Basilicata dal Movimento è grande fuga. Una fuga opportunistica, come opportunistico fu l’ingresso. Senza attendere l’approvazione di Conte, infatti, all’inaugurazione del Comitato Elettorale di Chiorazzo c’era a brindare anche Gianni Leggieri. Il Consigliere Regionale venosino è uno dei fondatori del Movimento Cinque Stelle in Basilicata. Approdò al nuovo progetto di Grillo dopo aver militato prima in Alleanza Nazionale e, poi, nel Popolo delle Libertà di Berlusconi. Il vento della novità e del cambiamento lo convinceva talmente tanto da voler provare ad essere protagonista di quel cambiamento. Con quel vento è approdato due volte in Consiglio Regionale. Adesso che l’inesorabile regola dei due mandati pende sulla sua testa, è pronto a completare tutti i passaggi politici che un uomo può fare: dalla fiamma tricolore di Alleanza Nazionale al centrosinistra di Chiorazzo usando il taxi cinque stelle per entrare in Consiglio Regionale. Più che preoccuparsi del moralismo degli altri, Giuseppe Conte farebbe bene a dare spiegazioni di questi cambiamenti repentini di chi ha utilizzato il partito solo come strumento per diventare qualcuno. La politica è una cosa seria e dovrebbero essere banditi quelli che lo fanno solo per opportunismo, pronti a cambiare idea secondo la direzione del vento.


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Ospiti in studio Santangelo (“Basilicata casa comune”), Mastromartino (Youth group Onu) ed il sindaco Stoppelli

“Oltre il giardino”: regionali, universo giovani e l’impervia strada di Maratea

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egionali, universo giovani e l’impervia strada di Maratea: questi gli argomenti trattati nell’ultima puntata di “Oltre il giardino” in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre. Ospiti di Paride Leporace, il presidente di “Basilicata casa comune”, Fausto Santangelo, Armando Mastromartino (Youth group Onu) ed il sindaco di Maratea, nonchè Commissario per l’emergenza in riferimento ai lavori post frana, Daniele Stoppelli. Da Santangelo fede che verrebbe naturale definire dogmatica nel candidato presidente di Regione Angelo Chiorazzo. Scontata apparizione quella dell’ingegnere che in riferimento alla spaccatura nel centrosinistra dal campo largo in vista delle prossime regionale, frattura causata dallo schiacciamento del Partito democratico sul fondatore di Auxilium, auspica che con i possibili alleati, che vanno da Italia viva ad Azione, passando per socialisti e verdi, «ci si siederà attorno a un tavolo superando la disquisizione solamente sui nomi». Ribadita la disponibilità ultima, nel caso il fuggi fuggi dal Pd non dovesse rientrare, a fare le primarie di coalizione. Temuto però lo sgambetto con sorpasso del Movimento 5 stelle: «Le primarie non sono nè un ta-

__ Santangelo con Leporace e sotto Mastromartino e Stoppelli durante la puntata

bù, nè un dogma». «Non è detto che dato che sono il presidente di “Basilicata Casa Comune” ha precisato Santangelo per forza devo fare il candidato, posso avere un ruolo anche a prescindere dall’essere consigliere regionale». Per Santangelo non c’è da valutare nessun conflitto di interessi in relazione alla candidatura del fondatore di Auxilium e non c’è alternativa alla candidatura di Chiorazzo. Dal punto di vista di “Basilicata Casa Comune”, del resto, non poteva essere altrimenti. Al momento, però, a pensarla così sono loro e neanche tutto il Pd. Di fresca partecipazione al meeting europeo Undrr “Action-Oriented Dialo-

gue” organizzato dalle Nazioni Unite in Finlandia, lo studente lucano Armando Mastromartino (Youth group Onu). «Il messaggio da dare - ha detto Mastromartino - è mettere al centro delle agende politiche l’idea di una comunità resiliente e sostenibile con capacità di fare del welfare dei servizi una prerogativa. Oggi purtroppo in Basilicata si fatica a credere che ci sia una prospettiva di crescita per i giovani ai quali, invece, bisogna dare una possibilità di lavoro concreta e una qualità della vita che manca». Per il «progressista» Mastromartino, così si è definito, la speranza è che con o senza Chiorazzo, «il centrosinistra possa fare bene».

Infine, il sindaco Stoppelli tra la gioia per l’ammissione tra le 10 finaliste della candidatura con Moliterno a Capitale italiana della Cultura per l’anno 2026, le audizioni sono in programma presso il Ministero della Cultura, il 4 e 5 marzo prossimo, e la ferita della frana causata dall’alluvione del 2022. «Con il sindaco di Moliterno Antonio Rubino - ha spiegato Stoppelli - per la candidatura abbiamo utilizzato la via dell’arte trovando un filone artistico, storico e culturale che unisse i due paesi. Maratea è stata sempre una città libera, non è stata mai infeudata, e dai Micenei fino al Conte Rivetti che ha realizzato la statua del Cristo Redentore nel 1965

che è diventato il simbolo della città, ha continuato a innovare e valorizzare il proprio territorio. Vogliamo che questa è una storia di una cultura dinamica sia propositiva per la crescita dell’intera Basilicata. Il presidente Bardi ci ha assicurato che in caso di designazione quale Capitale italiana della Cultura per l’anno 2026, la Regione fornirà un finanziamento di 2 milioni di euro». Per quanto riguarda i lavori per la strada bypass per accedere a Maratea, Stoppelli ha ribadito che i contrasti con la Regione sono determinati dal fatto che «l’unico elemento di cui via Verrastro deve farsi carico è il sistema di monitoraggio del costone».


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MERCOLEDÌ 3 GENNAIO 2024 07:00

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NEWS DELLA NOTTE

DOVE VED DERCI TUTTA A ITA A ALIA - CANALE 68 TA ASTO BL LU


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Il 14 le elezioni consortili tra liste ammesse ed escluse con l’insolita segretezza sui nomi dei candidati

Consorzio di Bonifica, dall’aumento dei canoni irrigui al rinnovo Assemblea: nuvole per l’Au

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onsorzio di Bonifica della Basilicata: non si sa se in un modo o nell’altro Giuseppe Pio Musacchio riuscirà, nell’imminente futuro, a rientrare dalla finestra o dal portone principale d’ingresso, ma comunque il mandato dell’attuale Amministratore unico volge al termine. Varie nubi incombono sul viale del tramonto dell’avvocato, tra queste due di recente comparsa: canoni irrigui e rinnovo dei membri dell’Assemblea consortile. Riguardo ai primi, si tratta del regalo di Natale dell’Au per gli agricoltori: per far fronte alle «maggiori spese per attività di manutenzione delle opere idrauliche ed irrigue e allo scopo di conseguire un generale efficientamento dei servizi», modificando «opportunamente» le tariffe per la determinazione del contributo da utenza irrigua, stabilito l’aumento del 20% degli oneri a carico dei consorziati. Un finale d’anno con incremento retroattivo. L’Au ha firmato e la Regione che nel Consorzio ha un peso pari al 32%, al momento nulla ha fatto in sapere in merito. Il già Commissario Musacchio è al Consorzio di Bonifica via Regione. Nel luglio del 2018, dall’allora presidente Pittella fu nominato, in rappresentanza dell’Ente, componente in seno all’As-

__Musacchio

semblea consortile. Dando la Legge regionale istitutiva del Consorzio la possibilità di optare o per un Amministratore unico o per un Consiglio di Amministrazione, l’Assemblea, che per alzata di mano fu in maggioranza favorevole alla nomina di un Au, approvò la proposta di promuovere nel ruolo Musacchio che era, allora, Commissario straordinario del Consorzio. Soltanto nell’agosto del 2022, il governatore Bardi ha revocato la nomina

del suo predecessore di Musacchio a componente in seno all’Assemblea del Consorzio, sostituendolo col Capo di Gabinetto del presidente della Giunta, Michele Busciolano. Come Au, invece, Musacchio, pur non rappresentando più nessuno dei Consorziati, nel caso specifico era la Regione, comunque è rimasto al suo posto. Adesso, però, c’è il rinnovo dell’Assemblea consortile.

Già sulle liste, prime avvisaglie. Per l’ok, c’è voluta una rettifica che ha corretto un ammesso errore materiale, ma che non fornisce risposte su altre perplessità. In opposizione alla prima validazione delle liste ammesse e di quelle respinte, il ricorso “interno” di Confagricoltura e Copagri per una agricoltura migliore. Sui candidati delle previste 3 fasce di contribuzione, nessuna risposta, almeno non dal dietro le

quinte, per le contestazioni relative alla 1a. Delle liste non accolte, 2 sono quelle di Confagricoltura e Copagri per una agricoltura migliore che comunque concorrono per la 2a fascia ed una, per la 2a fascia, di “Agricoltura è vita”, ovvero Cia agricoltori, ma il coordinatore regionale Di Stefano, da Brienza raccontano che sia intento a tessere strategie politiche per le prossime regionali, sull’esclusione ha scelto il silenzio. A mo’ di questione di privacy non nota, Musacchio ha approvato i numeri dei candidati ammessi per ciascuna delle liste accolte, ma non si conoscono i nomi. L’elezione dei membri dell’Assemblea consortile, in tutto 30 i seggi da assegnare, è effettuata a scrutinio segreto, ma finora ad essere segreti, con elezione fissata al 14 gennaio, sono persino i candidati. Tra l’aumento dei canoni irrigui, la fretta di Musacchio pre regionali lucane, i rilievi inevasi, la privacy discrezionale e le elezioni consortili che dovrebbero sancire la caduta dell’attuale Au, al Consorzio di Bonifica finale tumultuoso per l’avvocato indenne alle varie stagioni politiche. A. CARPONI


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Potenza-Foggia, al via i lavori di elettrificazione con la realizzazione di due sottostazioni elettriche e di due cabine di distribuzione

Tempi lunghi, ma Rfi col Pnrr continua coi lavori milionari

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ene che va, per raggiungere Foggia partendo dalla stazione centrale di Potenza, col treno necessarie 2 ore ed una decina di minuti. Come da programma, il periodo annuncio di Rete ferroviaria italiana. Rfi, società capofila del “Polo Infrastrutture” del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha avviato i lavori per l’elettrificazione della tratta Rocchetta-Potenza, lungo la linea Potenza-Foggia, che «consentiranno il potenziamento tecnologico dell’infrastruttura, al fine di aumentare la puntualità del traffico ferroviario e le prestazioni dell’intera linea». I lavori di elettrificazione della tratta Rocchetta-Potenza, che interessano circa 69 chilometri di linea, dei quali 17 distribuiti in 38 gallerie, comprendono anche «la realizzazione di due sottostazioni elettriche, a Rionero e Pietragalla, e quella di due cabine per la distribuzione della trazione elettrica, a Potenza e Rocchetta». Gli interventi saranno eseguiti dal Raggruppamento temporaneo di imprese

LAVORI FERROVIE, L’ASSESSORE REGIONALE SILEO

«Verso una Basilicata ancora più sostenibile»

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composto da Gcf-Generale costruzioni ferroviarie SpA e Ceprini Costruzioni Srl. Le opere, del valore di 61 milioni di euro, sono finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). L’ultimazione dei lavori è prevista entro il 2026. Contestualmente, come specificato da Rfi, proseguono anche i lavori per l’elettrificazione della tratta Cervaro-Rocchetta- San Nicola di Melfi, di estensione pari a 54 chilometri, sempre sulla linea Potenza-Foggia, che compren-

dono anche la realizzazione di due sottostazioni elettriche, ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, e a San Nicola di Melfi e di una cabina per la distribuzione della trazione elettrica, a Cervaro in provincia di Foggia. Questi interventi, del valore complessivo di circa 56 milioni di euro, finanziati con fondi Pnrr, sono eseguiti dal Raggruppamento temporaneo di imprese, composto da SalCef SpA e Cemes SpA e «saranno completati alla fine del 2025».

er l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Dina Sileo, l’avvio dei lavori di elettrificazione della tratta Rocchetta-Potenza, un’opera «fondamentale» lungo la linea Potenza-Foggia, «segna un passo significativo verso una Basilicata più connessa e sostenibile». «Questo progetto, del valore di 61 milioni di euro e finan- __ Sileo ziato tramite i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza - ha proseguito l’assessore regionale -, rappresenta un importante investimento per la nostra infrastruttura ferroviaria. Gli interventi, che si estendono per circa 69 chilometri e includono la realizzazione di sottostazioni elettriche e cabine per la distribuzione della Trazione Elettrica, sono un chiaro esempio dell'impegno verso l'innovazione e il progresso». «Contestualmente - ha concluso Sileo - proseguono anche i lavori per l’elettrificazione della tratta Cervaro-Rocchetta-San Nicola di Melfi, un altro importante intervento che contribuirà a potenziare ulteriormente la rete ferroviaria della nostra regione».

Evangelista (Cisl): «Il passaggio alle motorizzazioni elettriche rappresenta uno snodo fondamentale per tutto l’indotto»

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«Il 2024 segna l’inizio della sfida per l’automotive a Melfi»

ra incertezze e opportunità, l’anno appena iniziato rappresenta per Melfi e per l’intera regione l’inizio di una sfida decisiva. Per il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista «il passaggio alle motorizzazioni elettriche, con il quinto modello ibrido fortemente voluto dalla Fim come cuscinetto per ammortizzare la transizione, rappresenta uno snodo fondamentale nella nuova articolazione dell’industria automotive. Inoltre, la conferma della linea di assemblaggio delle batterie, contemporaneamente al lancio dei nuovi modelli, dimostra che il cambio di paradigma a Melfi è netto. Tuttavia, la notizia meno positiva riguarda l'uscita dal mercato, tra il 2024 e il 2026, delle attuali produzioni dello sta-

bilimento Stellantis: 500X, Renegade e Compass». «L’avvio delle nuove produzioni - ha aggiunto Evangelista - determinerà l’andamento dei volumi produttivi, essenziale per valutare lo stabilimento, il quale sarà influenzato dalle condizioni di mercato sia italiano che europeo e dalle vendite di vetture completamente elettriche, ma molto dipenderà anche dagli investimenti pubblici che si faranno per sostenere la transizione. Nell’immediato c’è bisogno di organizzare impianti, turnistica e lavoro per raggiungere i volumi produttivi necessari a garantire i livelli occupazionali. Allo stesso tempo, ci sono da affrontare problemi come la cassa integrazione, le difficoltà organizzative e umane e la gestione delle trasferte, tut-

ti segnali questi di fragilità e di preoccupazione». «Per evitare ulteriori disagi e perdita di posti di lavoro - è il monito del sindacalista Gerardo Evangelista - nelle aziende dell’indotto è necessario agire attraverso l’area di crisi industriale complessa di Melfi. Il lavoro del tavolo regionale collegato a quello tecnico nazionale deve rilanciare e riconvertire il settore automobilistico della Basilicata per salvare il lavoro e l’occupazione. Allo stesso tempo è cruciale che il tavolo automotive aperto il 6 dicembre al ministero delle Imprese con Stellantis, i presidenti delle regioni interessate, i sindacati e Anfia produca risultati concreti, a partire dai cinque tavoli tematici insediati». Secondo il segretario della Fim lucana «solo attra-

__ Evangelista

verso una strategia di politica industriale capace di affrontare le sfide legate all’innovazione tecnologica, alla transizione energetica e al passaggio dell'industria automobilistica dalla propulsione termica a quella elettrica, insieme all’obiettivo di sostenere l'aumento della produzione tramite il supporto all'innovazione e all’efficienza degli impianti, permetterà di affrontare la sfida cruciale del mondo

del lavoro in evoluzione». «Melfi ha ormai la sua specifica missione produttiva sull'elettrico e in questa fase chi guarda indietro rischia di consegnarci allìincertezza - ha concluso il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista -. La sfida è condurre il cambiamento agendo affinché siano garantire prospettive produttive al sito automobilistico e continuità occupazionale»


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ACCORDI

NON OIL COMPENSAZIONI AMBIENTALI

Impianti fotovoltaici da 50 MWp p per produrre energia pulita e ridurre strutturalmente i costi energetici del servizio idrico lucano cano DA GENNAIO

Abbattimento dei costi suIla bolletta idrica per tutte le famiglie residenti in Basilicata con Isee inferiore a 30 mila euro


Basilicata 24 ore

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Il referente Federmoda-Confcommercio Potenza Sorrentino: «Si rafforza il rapporto esercente di fiducia-consumatore»

Venerdì partono i saldi in Basilicata: «Al centro il negozio di prossimità»

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omincerà venerdì la corsa ai saldi, un appuntamento molto atteso dai consumatori. Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari

complessivo di 4,8 miliardi di euro. Per il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, «Sono stime che evidenziano una tenuta della propensione al consumo de-

gli italiani, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa e al contenimento dell'inflazione. Questi saldi rappresentano un'eccezionale opportunità per i consumatori che po-

tranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Il fashion retail si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pil e dell'occupazione in Italia». Le attese degli esercenti lucani sono indicate dal referente Federmoda-Confcommercio Potenza Antonio Sorrentino: «recupero liquidità e incassi dopo una fase natalizia non certamente brillante, smaltimento dei magazzini, ripresa di vendite. È l’occasione per riaffermare funzioni e ruoli dei negozi di prossimità e dei vantaggi degli acquisti da noi rispetto ai centri commerciali, le catene internazionali e al commercio on line. Si rafforza il rapporto esercente di fiducia-consumatore».

Secondo Cia-Agricoltori: «I prodotti più gettonati sono salumi e formaggi». Agriturismi sold out

Baldantoni: «Il nostro Pranzo dell’Epifania: export alimentare crescerà il meglio del food lucano anche nel 2024»

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ella calza della Befana i lucani troveranno il meglio del “made in Basilicata alimentare” il cui valore economico nel 2023 ha raggiunto i 19 milioni di euro, con un più 19,2% rispetto all’anno precedente. Sono i prodotti alimentari (13 a marchio di qualità) che segnano l’incremento maggiore (più 32,5%). A riferirlo è il XXI Rapporto Ismea - Qualivita, l'indagine annuale che analizza i valori economici e produttivi della qualità delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane Dop, Igp, Stg. Per Cia-Agricoltori, «in uno scenario macroeconomico condizionato dalla crisi energetica e climatica, la Dop economy italiana mostra ancora una volta un quadro positivo contrassegnato da valori record. Fra i prodotti più gettonati, formaggi e salumi sottovuoto, miele, vino, olio, frutta e verdura di stagione. Dal punto di vista della spesa, gli agriturismi – che attendono per il tradizionale pranzo della Befana almeno 15mila ospiti - creano un indotto; infatti ogni 100 euro spesi in servizi agrituristici, altri 40 euro sono investiti dagli ospiti in esperienze di fruizione offerte dal territorio, dall’enogastronomia, alle attrazioni artistiche e culturali, allo sport e all’avventura». «Dun-

que, sottolinea Cia, l’attenzione al mangiar bene e sano, riesce a fare da contraltare a una situazione congiunturale tutt’altro che idilliaca per le produzioni agricole, per gli aumenti su acqua, energia, concimi, fertilizzanti e quota manodopera, a monte già difficile da reperire». In tutti i casi, dalla costa all’entroterra, ad assicurare il sold out per l’Epifania in agriturismo è la clientela fidelizzata, il turismo di prossimità e il ritorno nei paesi d’origine. Negli agriturismi non si paga il coperto, per il pranzo si va, quest’anno, dai 35 ai 60 euro a menù. Soldi che gli italiani spendono volentieri, per qualità, salubrità e genuinità garantita dei prodotti, rapporto consolidato con gli agricoltori e possibilità di abbinare degustazione di piatti tipici a esperienze all’aria aperta. «Gli agriturismi vivono appieno le difficoltà del momento -dicono i presidenti di Cia e Turismo Verde, Cristiano Fini e Mario Grillo- ma la conduzione spesso familiare delle strutture, il legame di fiducia che si crea con i clienti, porta a individuare, ogni volta, il giusto compromesso tra sostenibilità aziendale e rispetto delle esigenze degli italiani».

«P

er l’alimentare made in Italy, che ha raggiunto il record assoluto dell’esportazione nel 2023 di 64 miliardi di euro, la parola d’ordine del 2024 è “filiera”, un termine centrale che non è più solo un concetto ma un modello, un elemento distintivo che consentirà di competere a livello nazionale e globale». Così Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia (Bucarest) che si occupa di promozione e commercializzazione nei Paesi Balcanici in cui opera (oltre Romania, in Bulgaria, Moldavia, Ungheria e nel nord della Germania) e della diffusione della cultura della cucina italiana ed euromediterranea, con le caratteristiche della dieta mediterranea. «Ci sono tutte le condizioni – aggiunge - perché il nostro export alimentare cresca anche nel nuovo anno, perché tutti i Paesi Balcanici (e non solo) vogliono mangiare (e vivere) secondo il modello italiano, ma dobbiamo essere sempre più competitivi nella logistica e nei costi di produzione, due fattori essenziali per la competizione in Europa. In Europa l'eccellenza delle nostre produzioni agroalimentari è riconosciuta sempre di più, tanto che se l’export cresce globalmente al 7%, verso i Paesi europei è cresciuto nel 2023 di oltre il doppio, a cominciare dalla Germania, nostra prima meta di esportazione, ma anche verso Francia e Spagna, un tempo considerati Paesi tradizionalmente concorrenti». «Di qui l’attuazione nel 2024 della “Carta di Palazzo Italia” che abbiamo lanciato in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo. Una sorta di punto di riferimento, innanzitutto per i professionisti della cucina. Al centro gli obiettivi di valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche delle Regioni e dei territori italiani, anche a fini turistici» conclude Baldantoni.


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Basilicata 24 ore

mercoledì 3 gennaio 2024 www.lecronache.info

Stilato il bilancio del primo semestre di attività del Dg. Per il 2024: «Rinnoveremo gli sforzi per rendere la sanità potentina un’eccellenza»

Maraldo: «Nel 2023, l’Asp ha ridotto la spesa farmaceutica, risparmiati 2mln»

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__Maraldo

l Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo ha tracciato un bilancio di ciò che è stato fatto per il miglioramento delle prestazioni professionali e sanitarie della Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Il periodo di riferimento è solo quello del suo insediamento e quindi gli ultimi cinque mesi e mezzo, da luglio a dicembre. Appena arrivato, il dg dell’Asp si è reso conto che «occorreva dare una scossa all’azienda, accendendo i motori di una macchina che da qualche mese era in attesa di una leadership stabile». Maraldo ha dato anche atto a chi lo ha preceduto di aver ben operato nelle condizioni precarie aziendali, pur se i versanti da approcciare erano molti ed occorreva un rilancio fattivo e di pensiero. Maraldo si è detto entusiasta anche del personale che opera in Asp evidenziando come

«soddisfazione dei dipendenti, il loro numero adeguato e la loro corretta collocazione, sono presupposti imprescindibili affinché la macchina organizzativa funzioni e le cure vengano erogate. Quello è il fine ultimo delle attività sanitarie, nonostante critica e complessa sia la situazione per i medici ed i dirigenti sanitari in cui la sofferenza legata alla difficoltà di reperire figure è reale ed interessa in special modo i servizi territoriali e di continuità assistenziali che costituiscono la ‘mission’ dell’Asp». Proprio sul fronte dei medici, Maraldo ha sottolineato che «i medici sui quali il sistema si regge, sono grandi professionisti ed amano il loro territorio per cui a loro- siano essi dipendenti, convenzionati o liberi professionisti- va tutta la mia riconoscenza ed il mio plauso. Così come agli erogatori privati che integrano e completano l’assistenza fornita dalle strutture pubbliche». Per il 2024 solo buoni propositi: «sarà un anno in cui verranno rinnovati gli sforzi per restituire, in termini professionali, ciò che questa meravigliosa regione mi ha dato accogliendomi. Per questa fiducia- ha concluso Maraldo- mi sento di ringraziare il Presidente Bardi, l’Assessore Fanelli e la Giunta tutta, ma anche le altre forze politiche che giudicano l’operato della direzione sulla base dei fatti”. Un ringraziamento il Dg lo ha rivolto anche ai sindacati dei dipendenti e dei medici sumaisti, dei Medici di medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta “con cui sono stati siglati accordi importanti per la buona tenuta della sanità pubblica locale». Tra gli obiettivi raggiunti, per quanto riguarda il personale, sicuramente vi è il processo del-

le stabilizzazioni per circa 80 tra infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici e l'assunzione di circa 60 unità, mentre per quanto riguarda i servizi vi è l’attivazione del servizio di Tac presso l'ospedale di Chiaromonte e il ripristino del servizio presso a Venosa, oltre alla ristrutturazione delle elisuperfici di Matera e Lauria. Altro obiettivo raggiunto degno di nota è stata la revisione e monitoraggio della spesa farmaceutica e protesica. In soli due mesi, l'Azienda sanitaria di Potenza ha ridotto la spesa farmaceutica e protesica «di circa due milioni di euro, senza incidere sull'assistenza sanitaria garantita all'utenza»; un risultato raggiunto con la costituzione di una «task force di controllo sull'appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche che ha portato alla riduzione del budget impiegato sia nella prescrizione di farmaci che di protesi».

MATERA L’equipe del dott. Mastrangelo ha eseguito un intervento molto delicato. Il paziente: «Professionisti eccezionali, non smetterò mai di ringraziarli»

Madonna delle Grazie, «ottimo esempio di buona sanità»

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ncora una volta la sanità lucana si distingue per le sue professionalità e competenze. All’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera è stato eseguito dall’equipe del dottore Pietro Mastrangelo un intervento di cistectomia radicale con ricostruzione di neovescica ileale, molto delicato e durato sette ore e mezzo. «Un bell’esempio di buona sanità» così come lo ha definito Antonio, 57enne lucano protagonista di una storia a lieto fine che non ci può non rendere orgogliosi e soddisfatti dei pro-

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fessionisti che nei nostri ospedali lavorano con spirito di abnegazione e sacrificio. Dopo essere stato seguito e aver eseguito tutti i controlli presso l’Irccs acrobazie di Rionero in Vulture sotto la supervisione del dottor Bozza, Antonio si reca, non senza timori per la sua situazione, al nosocomio materano per sottoporsi all’operazione. «Qui ho incontrato dei professionisti eccezionali, delle persone stupende che mi hanno seguito in tutto il mio percorso, tranquillizzato e soprattutto mi hanno rimesso al mon-

do. Non smetterò mai di ringraziare il dottor Mastrangelo e tutto lo staff del “Madonna delle Grazie”. La sanità in Basilicata funziona e io ne sono l’esempio» ha raccontato Antonio con non poca emozione. La convalescenza per Antonio non è ancora finita e molto probabilmente ci vorrà ancora tempo prima che possa tornare ad una vita normale ma è certo che «angeli in camice bianco hanno messo a disposizione del mio caso tutte le loro conoscenze ed esperienza». ROSAMARIA MOLLICA

__Il dottore Pietro Mastrangelo


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Potenza

mercoledì 3 gennaio 2024 www.lecronache.info

L’assessore comunale alla Viabilità racconta a Cronache l’intervento di circa 3 milioni di € per ripristinare le arterie cittadine e periferiche

Nuovo anno, nuovo look per le strade di Potenza: «Un lavoro che non finirà qui» DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Una delle maggiori criticità che ha dovuto affrontare l’Amministrazione Guarente è sicuramente quella legata alla viabilità. Che si tratti di strade periferiche o di arterie cittadine, l’incubo degli automobilisti è sempre lo stesso: schivare le enormi buche presenti in ogni dove. L’assenza atavica di manutenzione ha portato le arterie viarie della città capoluogo a rappresentare un vero e proprio pericolo per la sicurezza degli utenti che le percorrono. L’assessore comunale alla Viabilità Massimiliano di Noia a tal proposito tanto ha fatto in circa due anni di mandato. Dal ripristino delle strade dissestate, ad esempio a contrada Dragonara, Barrata, via Poggio d’Oro, al rifacimento del manto stradale sul Ponte Musmeci o a via Maratea, passando per la messa in sicurezza di corso Garibaldi o di Costa della Gaveta a causa di movimenti franosi importanti. Ma tanto ancora ha in animo di fare. A Cronache l’assessore Di Noia, infatti, ha annunciato: «Il lavoro dell’assessorato alla viabili-

_Di Noia

tà continua. Abbiamo infatti appaltato nuovi lavori di ripristino e messa in sicurezza delle arterie della nostra città. Un intervento poderoso che a causa di lungaggini burocratiche partirà a breve. La somma messa a disposizione è di oltre 3 milioni di euro da ripartire in tre diversi lotti. Abbiamo affidato la progettazione all’esterno e seguendo tutte le procedure amministrative siamo arrivati all’appalto nel mese di dicembre. Entro la fine di febbraio dovremmo partire con i la-

vori veri e propri». «Questo intervento, come tutti gli altri del resto, sottolinea l’assessore di “Noi moderati” - rientra in una precisa programmazione che risale a diverso tempo fa e di certo non è legata alle imminenti competizioni elettorali come qualche detrattore ha affermato». Ma entrendo più nello specifico: «I lotti interessati, come dicevo, sono tre e riguardano sia le contrade che le strade urbane». Nel primo lotto rientrano ad esempio in via

Pienza, via Adriatico, via delle Mattine, via delle Medaglie Olimpiche, via dell’Ateneo Lucano, contrada Giuliano, contrada Bucaletto; per il secondo lotto alcune strade interessate sono: via Giarrossa, via Serra, via dei Mille, via Marrucaro e borgo Chiangali. Il terzo lotto vedrà il rifacimento del manto stradale in via Giovanni XXIII, via dei Molinari, via Appia, via Sanremo, via Acerenza, via IV Novembre. Una stoccata anche ai detrattori: «Il nostro lavoro

non si ferma qui. Il ripristino delle arterie cittadine è iniziato con il “Giro d’Italia” nel 2021 e non si è mai più fermato e di certo non si fermerà ora. Abbiamo tanti progetti da realizzare e tanti interventi ancora da fare. Tutto quello che abbiamo programmato sarà portato a conclusione entro la fine della consiliatura. Pertanto i detrattori possono star tranquilli in fondo le critiche piovono sempre su chi opera. Tutto si può migliorare ma criticare a prescindere non serve a nulla».

FRUTTO DELL’ATTIVITÀ DEI CARABINIERI CHE HANNO INTENSIFICATO I CONTROLLI IN OCCASIONE DELLE FESTIVITÀ DI FINE ANNO

Potenza, spacciano nei luoghi della movida: 2 in manette

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el corso dell’intensificazione dei servizi, finalizzati al controllo del territorio ed alla prevenzione dei reati in genere, posti in essere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, sono state tratte in arresto tra la vigilia di natale e capodanno ben tre persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nella serata del 24 dicembre 2023, sono stati i militari della Stazione di Lagopesole, che nella certosina attività di con-

trollo del territorio espletata, hanno proceduto al controllo di un’autovettura con a bordo un giovane di un paese limitrofo che si aggirava per le vie di quel centro storico con fare sospetto. Il ragazzo, sottoposto a perquisizione veicolare e personale, veniva trovato in possesso di circa 100 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish e di 10 grammi di cocaina occultati all’interno dell’abitacolo. Vista la quantità e le modalità di custodia e conservazione dello stupefacente, è apparso subito che lo stesso fosse destinato all’attività di spaccio. Pertanto la droga veniva sequestrata e per il giovane sono scattate le manette ed è stato condotto presso la casa circondariale di Potenza ove è rimasto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La sera del 29 dicembre 2023, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Potenza, impiegati in analogo tipo di servizio preventivo svolto nei luoghi della movida citta-

dina, hanno proceduto all’arresto di due giovani potentini perché trovati in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish e denaro contante ritenuto provento dell’attività illecita. L’operazione ha permesso, al termine, di sequestrare 53 grammi di hashish e 890,00 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio. Giova rappresentare che i procedimenti penali, per tutti gli interessati, sono nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, nei loro confronti vige il principio costituzionale di non colpevolezza fino all’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna. Il risultato operativo conseguito è frutto della continua e metodica attività condotta dai reparti dipendenti dal Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, finalizzata ad arginare ogni forma di illegalità nelle aree maggiormente interessate da fenomeni criminali e, nel caso specifico, quelli legati allo spaccio ed al consumo di droghe.


Potenza e Provincia

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«In questo partito storico, che intende la politica come un servizio alla comunità». Soddisfatta la commissaria regionale Celi

Democrazia Cristiana con Rotondi Potenza ha il suo commissario cittadino: Meccariello «S

__ Meccariello

ono felice di aderire a questo partito storico, che intende la politica come un servizio alla comunità. Si tratta di un gruppo inclusivo che vuole costruire un futuro migliore per tutti e tutte, mantenendo viva l’eredità della Democrazia Cristiana e portandola avanti con nuove idee e prospettive. Per me si tratta di un ritorno a casa». Sono le prime parole di Gianluca Meccariello, nominato commissario di Democrazia Cristiana con Rotondi Potenza. Lucano doc, libero imprenditore e fortemente attivo nel mondo del volontariato e del sociale, Meccariello si aggiunge alla squadra che intende recitare un ruolo da protagonista in Basilicata anche in vista delle prossime elezioni regionali. Meccariello ha già ricoperto ruoli politici in passato, dunque, la sua

esperienza sarà un valore aggiunto per la crescita del partito nel territorio. Soddisfatta anche la commissaria di Democrazia Cristiana con Rotondi Basilicata, l’avvocata Carmen Celi, che dichiara: «Siamo contenti di riscontrare questo grande interesse verso il nostro partito. Meccariello è sicuramente un ottimo profilo - aggiunge Celi - che ci aiuterà nel nostro obiettivo di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese». «Come già annunciato, stiamo lavorando per dare risposte serie, concrete e competenti alla comunità, pertanto, apriamo le porte a chiunque voglia darci un contributo per il bene comune», conclude la commissaria di Democrazia Cristiana con Rotondi Basilicata, l’avvocata Carmen Celi.

Presentata la biografia nei locali del Museo. La famiglia e il prof. Menzani ricordano l’ingegnere dello stabilimento potentino oggi parte di un gruppo leader mondiale

A Vaglio riflettori puntati su Matteo Bisaccia, storico direttore dell’Italtractor

È

DI EMANUELA CALABRESE

stato presentato a Vaglio Basilicata, presso i locali del Museo delle Antiche Genti di Lucania, il libro "Il Direttore di Stabilimento Matteo Bisaccia. Una vita di cui essere fieri (1951-2013)” di Tito Menzani. Il lavoro del professore Bolognese Menzani è stato esposto dal giornalista Renato Cantore in una sala gremita di amici ed ex collaboratori dell'ingegnere Bisaccia, storico direttore dello stabilimento potentino dell'Italtractor ITM, prematuramente scomparso dieci anni fa, all’età di 61 anni. Il libro racconta la biografia di Bisaccia, analizzando il suo ruolo nel mondo industriale e addentrandosi nelle dinamiche relazionali, familiari e umane, e viene dato alle stampe proprio a dieci anni dalla sua scomparsa. «Bisaccia è stato ingegnere e dirigente che ha trascorso l’intera vita professionale al servizio del-

la storica azienda del settore meccanico, oggi parte di un gruppo leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di sottocarri e di relativi componenti. Nato nel 1951, a Vaglio Basilicata, in una famiglia di modestissima condizione sociale, si laureò in ingegneria all’Università di Bari e fu interprete di una carriera degna di essere raccontata. Infatti, a Matteo Bisaccia va certamente ascritto il merito di aver evitato la chiusura della fabbrica Italtractor di Potenza, che nei primi anni novanta era entrata in forte crisi. Non solo, ma in qualità di direttore di tale stabilimento avrebbe poi contribuito al suo sviluppo, dando fiato all’economia lucana e fornendo opportunità di lavoro e di crescita professionale a molti giovani -si evince dalla quarta di copertinaSuccessivamente, avrebbe lavorato in altri contesti produttivi, in Italia e in Spagna, conseguendo nuovi traguardi aziendali, ma restando sempre molto legato alla

Basilicata». Il libro è a cura del professore Menzani, che insegna Storia economica e Storia dell’impresa all’Università di Bologna. Da anni è un interlocutore del settore industriale in qualità di formatore libero-professioni sta, di autore

di monografie aziendali e di consulente scientifico. Per la famiglia Bisaccia «si è trattato di un momento di condivisione ed emozione, ed esprimiamo un sentito grazie a tutti coloro che hanno partecipato all’evento; Per tutti noi resterà una serata scolpita nei cuori» ed ancora, la figlia Marinella, aggiunge: «Per me è stato come rivedere papà lì con noi per un giorno, insieme a tutte le persone che gli hanno voluto bene e che hanno condiviso con lui momenti di vita indelebili. Non c'era un'atmosfera di tristezza nonostante lui manchi ancora molto dopo 10 anni, ma la sensazione percepita il giorno della presentazione del libro era di gratitudine per averlo conosciuto. Mi sono sentita fiera di averlo avuto come padre. Spero che il libro sia un modo per ricordalo ancora e soprattutto per parlare con i nostri figli di lui e raccontargli del suo esempio, per spronarli a non arrendersi mai».


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Provincia

mercoledì 3 gennaio 2024 www.lecronache.info

Si tratta di Sergio Di Tria che la sera del 1 gennaio alla guida di una Renault Clio ha perso il controllo della vettura e, sbalzato fuori dall’auto, è morto sul colpo

Tragedia a Venosa, un 45enne è la prima vittima delle strade lucane del 2024 A VITERBO LA CAMERA ARDENTE DEL TURISTA MORTO A CAMPOMAGGIORE

La salma di Riccardo D’Angeli restituita alla famiglia VENOSA. Non si arresta la scia di sangue sulle strade lucane. Il 2024, in tal senso, si apre nel peggiore dei modi con la prima vittima dell’anno: un 45enne di Venosa, Sergio Di Tria, deceduto la sera dell’1 gennaio in un terribile incidente stradale avvenuto intorno alle 22 lungo la provinciale 168 che collega Venosa a Palazzo San Gervasio. L’uomo viaggiava da solo a bordo della sua auto, una Renault Clio, nei pressi di località Pantano, appena poco fuori la città oraziana, quando improvvisamente ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. L'impatto è stato violentissimo e il 45enne è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, morendo sul colpo. Inutili i tempestivi soccorsi giunti sul posto. I sanitari del 118, intervenuti insieme ai Carabinieri per gestire la situazione e mettere in sicurezza la zona, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Stando alle prime ricostruzioni, l’asfalto bagnato per la pioggia caduta nel pomeriggio potrebbe essere tra le cause dell'incidente, ma sono in corso accertamenti per risalire all'esatta dinamica. Intanto i funerali sono pre-

visti per oggi, alle ore 10, presso la Cattedrale di Sant'Andrea a Venosa. «Una tragedia che colpisce l’intera comunità - ha dichiarato il sindaco Marianna Iovanni - che si stringe intorno al dolore della famiglia della vittima». Con quest’ultima tragedia, tant’è, non fa che salire il numero delle vittime sulle strade lucane, che - stando ad alcuni dei dati contenuti sul focus dell’Istituto nazionale di statistica Istat dedicato agli incidenti stradali in Basilicata - nel 2022 sono risultate in tutto 46, ben 10 in più rispetto all’anno precedente. Cifre allarmanti che confermano un trend in controtendenza rispetto al dato nazionale. I numeri snocciolati dall'Istat delineano un quadro preoccupante per la Basilicata: 914 incidenti nel 2022 con 46 morti e 1355 feriti. Rispetto al 2021, sebbene siano diminuiti leggermente gli incidenti (-0,4%), sono aumenti i feriti (+1,7%) e ancor più le vittime (+27,8%). dai 36 del 2021 ai 46 del 2022. Analizzando ancora più nel dettaglio e procedendo a ritroso, nel periodo 20012010 le vittime della strada si sono ridotte in Basilicata del 18,6%, meno del-

la media nazionale (42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni, rispettivamente di 4,2% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta (da 4,2 a 5 deceduti ogni 100 incidenti). Pesantissimo, inoltre, il tributo pagato dagli utenti vulnerabili per età: bambini, giovani e anziani rappresentano il 52,2% delle vittime totali, ben al di sopra della media italiana (44,3%). L'incidentalità stradale ha costi sociali ed economici elevatissimi che gravano sul territorio: si stimano oltre 150 milioni di euro per il 2022 (289,4 euro pro capite) per la Basilicata, che incide così per lo 0,9% sul totale nazionale. Numeri impietosi che impongono misure e interventi urgenti per incrementare la sicurezza delle infrastrutture e migliorare la prevenzione. La speranza è che il 2024 possa segnare una decisa inversione di rotta. Ma la prima vittima a poche ore dal nuovo anno sembra un tragico presagio per le strade lucane. Occorre agire subito, con interventi mirati ed efficaci, per arrestare questa intollerabile scia di sangue. A.P.

È

stata allestita al centro addestrativo aviazione dell'Esercito, a Viterbo, la camera ardente per Riccardo D'Angeli, il militare 41enne trovato morto in contrada Serra, nei pressi di un parco eolico di Campomaggiore lo scorso 30 dicembre. Appassionato di arrampicate, paracadutista dell'esercito di origine viterbese ma residente a Brunico (Bolzano), era arrivato da alcuni giorni con il suo camper nel paese lucano per dedicarsi all'arrampicata sportiva. Scomparso da venerdì sera, l’episodio - poi - ha avuto un tragico epilogo: il suo corpo è stato ritrovato senza vita dalle Forze dell’Ordine. Secondo quanto si è appreso in queste ore, l'interruzione del flusso di energia elettrica da una pala eolica ha fatto scattare alcuni controlli che hanno portato al ritrovamento del cadavere del turista. Sul posto, per risalire alle cause del decesso, anche il medico legale e il magistrato. La salma è stata restituita alla famiglia senza necessità di autopsia. Sembra ormai certa la morte per folgorazione, ma non sono ancora chiari i motivi per cui D'Angeli abbia deciso di entrare all'interno della turbina. Intanto, il sindaco di Campomaggiore Nicola Blasi ha espresso il dolore della comunità e ringraziato chi ha partecipato alle ricerche.

__Il luogo del ritrovamento

L’annuncio dell’Amministrazione comunale che inaugura oggi «uno spazio vitale per lo svolgimento dell'attività agonistica e della pratica sportiva»

Melfi, riapre il Palazzetto dello sport «Avvenimento importante per la città»

A

Melfi, nella giornata di oggi alle ore 17, verrà riaperto il Palazzetto dello sport di via Foggia, attraverso una cerimonia di inaugurazione in cui verrà svelata la targa in ricordo dell'Ingegner Pastore, a cui è intitolata la struttura sportiva. Per l’Amministrazione comunale «si tratta di un avvenimento estremamente importante per la città di Melfi, che si riappropria di uno spazio vitale per lo svolgimento dell'attività agonistica e della pratica sportiva. la riapertura del palazzetto dello sport, rappresenta un obiettivo dichiarato da quest'Amministrazione comunale, raggiunto grazie al proficuo lavoro, svolto in sinergia con gli uffici preposti».


Provincia

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Il sindaco Carnevale: «Abbiamo condiviso il progetto con la Diocesi che ci ha suggerito idee e modifiche che abbiamo fatte nostre»

Lavori al Santuario di Pescopagano: «Il luogo va immaginato in un percorso turistico-religioso»

C’

è fermento in quel di Pescopagano per i lavori che riguardano l’esterno del Santuario di Monte Mauro. Raggiunto il sindaco Giovanni Carnevale, a Cronache spiega: «Abbiamo ottenuto un finanziamento, grazie ai fondi Aree interne di circa 300mila euro, con il quale si è immaginato di riqualificare un’area, quella di monte Mauro e del percorso di pellegrinaggio che ivi conduce, anche nell’ottica di una complessiva idea, condivisa da altri Comuni, del turismo religioso. Abbiamo condiviso il progetto con la Diocesi che ci ha suggerito idee modifiche che abbiamo fatte nostre. Si tratta di zone soggette a smottamenti, pertanto verranno riqualificate, e poi abbiamo immaginato la pavimentazione antistante l’edificio religioso, con una piazzetta e una nuova illuminazione. Il luogo prima era sterrato, quindi si tratta senza dubbio di opere di riqualificazione. Nell’intento vi era anche la realizzazione

__Carnevale

di una statua, ma poi con la Diocesi abbiamo deciso di realizzare un tratto di strada in brecciato e un albero di ulivo con le colombe, in ferro battuto». I lavori però hanno aperto il dibattito, tra chi li apprezza e chi ritiene che mutino l’aspetto originario del luogo. A ciò il sindaco risponde: «Naturalmente c’è a chi piace e a chi no, si tratta di gusti personali, tuttavia ciò non giustifica l’accesso nel cantiere, rompendo la recinzione e il danneggiamento delle opere.

Ci vuole rispetto per chi amministra che è chiamato a fare delle scelte e per chi lavora. Ripeto, il luogo va immaginato in un percorso turistico-religioso che si mette in rete con le comunità vicine, quali Muro Lucano con San Gerardo, Ripacandida con Suor Maria di Gesù e così via». Il Santuario è posto ad una altezza di più di 1000 metri, sulla cima di un monte roccioso, distante circa 5 km dal centro abitato di Pescopagano. Sino all’8 settembre 1976 Pescopagano ha

fatto parte della Diocesi di Conza, dopodiché è passato alla Diocesi di Melfi Rapolla e Venosa. La chiesetta più volte ristrutturata, risale probabilmente all’XI o XII secolo e secondo lo storico locale G. Bruno, sarebbe menzionata nella Bolla inviata da Papa Innocenzo III all’Arcivescovo di Conza Pantaleone, il 3 novembre 1200, allo scopo di precisare alcune questioni attinenti i possedimenti ecclesiastici dell’Arcidiocesi. Nel 2008 con il rifacimento della parte an-

teriore della chiesa e grazie all’offerta di molti fedeli devoti si è potuto rendere più visibili le due facciate frontali e laterali. Nel 2011 per ringraziare la Vergine, dal New Jersey hanno voluto dedicarle una preghiera nella loro lingua, scritta su una pietra. Questa pietra è posta al lato sinistro del cancello.A maggio e sino al 15 agosto, i fedeli raggiungono il Santuario per la Santa Messa, molti di loro si recano a piedi, poi la festa continua sul piazzale. EMANUELA CALABRESE

Frutto di una collaborazione con il Museo Archeologico di Napoli cui si deve il prestito a lungo termine del Sarcofago di Atella

I sarcofagi di Rapolla e Atella a Melfi: «Testimoni dell’importanza culturale del territorio del Vulture»

È

stato inaugurato presso il Museo archeologico nazionale “Massimo Pallottino” di Melfi, il nuovo allestimento dedicato ai sarcofagi di Rapolla ed Atella dal titolo "Capolavori in rilievo: i sarcofagi di Atella e Rapolla. Il dialogo continua”. L’esposizione, voluta dalla Direzione generale Musei diretta dal prof. Massimo Osanna, e dalla Direzione regionale Musei Basilicata, diretta dall’arch. Annamaria Mauro, «è frutto di una collaborazione con il Museo Archeologico di Napoli cui si deve il prestito a lungo termine del Sarcofago di Atella» spiega la Direzione regionale Musei Basilicata che così prosegue: «Il ritorno del Sarcofago di Atella al museo, dopo la precedente mo-

stra in occasione di “Matera-Basilicata capitale europea della cultura 2019”, è una tappa importante del progetto di valorizzazione intrapreso dall’istituto e un evento di grande importanza per le comunità del territorio vulture-melfese che considerano le due opere come identitarie, grazie alla possibilità di poter riprendere il dialogo visivo e culturale tra i due capolavori». Ed ancora: «Insieme al Comune di Melfi, con il Sindaco Giuseppe Maglione, e ai Comuni di Atella e Rapolla con i rispettivi sindaci, Giuseppe Telesca e Biagio Cristofaro, con la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e il Vescovo Monsignor Ciro Fanelli, si offre al pubblico la possibilità di poter riprendere il dialogo visivo e culturale tra i

due capolavori, avviato con la precedente mostra. Un’eredità più che degna, se si considera che “lo straordinario prestito di lunga durata” del museo partenopeo consentirà di proporre ai visitatori del museo di Melfi e all’intera comunità di prossimità e non solo, importanti testimoni degli scambi mediterranei che raccontano l’importanza culturale e il ruolo ricoperto dal territorio del Vulture in età imperiale romana. Numerosi gli stakeholders che partecipano all’importante evento tra cui si segnalano l’Archeoclub di Melfi e l’Istituto di Istruzione Superiore “G. Gasparrini” di Melfi con la Condotta Slow Food del Vulture con i quali la Direzione regionale Musei Basilicata ha in essere una convenzione finalizzata alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale ed enogastronomico del territorio». EMACAL


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Provincia

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Comune riciclone in Val d’Agri: con l’80% di differenziata conferita ora avrà anche una propria isola ecologica

Montemurro, terminati i lavori per il centro di raccolta rifiuti

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a comunità di Montemurro avrà presto un centro comunale di raccolta dei rifiuti funzionante. Sono infatti terminati da qualche giorno i lavori per la sua realizzazione ed in attesa del collaudo si sta procedendo già a regolamentarne il suo funzionamento. Circa un anno fa l’amministrazione comunale effettuava un’ indagine di mercato al fine di individuare, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, concorrenza, rotazione e trasparenza, gli operatori economici da invitare alla successiva procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di realizzazione del centro comunale di raccolta a supporto del conferimento differenziato dei rifiuti urbani. Le imprese dunque venivano invitate a presentare un’offerta per i lavori, da effettuare in Contrada Verdesca, per la realizzazione dell’isola ecologica , interventi che oggi volgono al termine e che concretizzano un progetto ambiziosozo. L’importo complessivo dei lavori si aggira intor-

no ai 200 mila euro circa, con costi lievitati rispetto all’anno precedente a causa del rincaro energetico, dell’inflazione e della guerra in atto. Da sottolineare che il Comune di Montemurro tiene particolarmente alla raccolta differenziata ( ritirata porta a porta) risultando essere uno tra i comuni più “ ricicloni” nella Val d’Agri, insieme a Paterno, Sarconi e Tramutola. Un riconoscimento attribuito ai comuni che conferiscono oltre il 65% di raccolta differenziata con Montemurro che arriva a quasi l’80 %. L’auspicio è dunque quello di aumentare questa percentuale grazie alla presenza, sul territorio, della prima isola ecologica comunale. Il nuovo centro di raccolta è collocato in Contrada Verdesca, una zona facilmente accessibile alle vie di comunicazione, senza vincoli idrogeologici e una tra le poche a non rientrare in area parco. L’intervento, infine, è stato realizzato grazie ad un finanziamento regionale. Ci fu qualche tempo fa anche un’assemblea pub-

blica, nata dal timore dei cittadini di vedere l’isola trasformarsi in una grande discarica e se l’indifferenziato per legge non può essere portato, l’amministrazione si è pertanto impegnata a far sì che non venga conferito nemmeno l’ organico in quel punto. La presenza del centro di raccolta consentirà anche un abbattimento dei costi di trasporto e delle emissioni conseguite, perché i rifiuti della comunità venivano e vengono, fino all’apertura prossima, trasferiti presso l’isola ecologica di Tito, per il conferimento dell’organico, a Sant’Arcangelo, per la raccolta differenziata, e a Muro Luca-

no per quanto riguarda i rifiuti in plastica, cartone e vetro. Continua inoltre la pulizia costante del centro urbano, con pulizia delle strade, sfalcio di er-

ba e sterpaglie, taglio di rami secchi, potature nei periodi prestabiliti e pulizia straordinaria di griglie e tombini. ANNA TAMMARIELLO

Il ristoratore vice presidente di Medinlucania Valicenti: «No a contributi a pioggia, servono piani e interventi ampi e articolati»

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«I micro bandi dell’Ente Parco del Pollino sono solo “mancette”» er il vice presidente di Medinlucania, nonché ristoratore da 42 anni a Terranova del Pollino, Federico Valicenti, il bando pubblicato dall’Ente Parco nazionale del Pollino che prevede dei sostegni economici alle imprese di ristorazione dell’area che somministrano prodotti agroalimentari tipici e di qualità locali, «pur se dimostra un po’ di attenzione, è un ennesimo contributo a pioggia che non porta nulla allo sviluppo del territorio ed è solo una mancetta». L’Aavviso pubblico dell’Ente Parco mette a disposizione 100 mila euro per «promuovere misure di aiuto agli operatori della ristorazione operanti nei comuni del Parco e di conseguenza ai produttori delle denominazioni d’origine, indicazioni geografiche, e prodotti agroalimentari operanti all’interno del Parco», favorendo così, continua l’Avviso, «i prodotti a km 0 e di qualità con un contributo che va dai 500 euro ad un massimo di mille euro ad azienda».

«Nulla da dire - ha dichiarato Valicenti - rispetto alla buona volontà e alla sensibilità dimostrata verso le attività ristorative e agroalimentari dagli estensori del bando. Sicuramente lodevole è l’approccio dell’Ente Parco alle problematiche del territorio, ma come vice presidente dell’associazione Medinlucania non posso non far presente che non è più il tempo di queste manifestazioni di sostegno ma bisogna che si supporti una rete vera di operatori all’interno del Parco. Il nostro territorio è fatto da microimprese e da ristoratori seri che hanno deciso di vivere nei propri luoghi di origine e di investire soprattutto se stessi e non hanno bisogno di questi palliativi. Non vogliamo essere assistiti ma protagonisti, perché ne abbiamo le capacità e la professionalità, e lo abbiamo dimostrato restando sul, nel, e per il territorio. Le aziende sono piccole, per fortuna, così si ha più qualità, sparpagliate in 56 comuni, quindi potrebbe essere di aiuto il sostegno del Parco atti-

__Valicenti

vando quattro punti di mini logistica, ad esempio una nel Senisese, una nella Valle del Mercure, una nella parte est calabrese e l’altra potrebbe essere già esistente nella “Catasta”, con acquisto all’ingrosso solo per partita iva ricadenti nel Parco, con conferimento delle imprese agroalimentari che vogliono fare rete». «Oppure, con una visione e pianificazione ancora più lunga - ha concluso il vice presidente di Medinlucania, nonché ristoratore da 42 anni a Terranova del Pollino, Federico Valicenti -, si potrebbe aprire a Matera una Casa Pollino

con dentro un negozio di solo prodotti tipici provenienti dall’area del Parco, una piccola trattoria “Pollino” dove si preparano solo ricette provenienti dai comuni di quel territorio e ogni fine settimana i comuni potrebbero presentare nella Città di Matera, un milione di turisti all’anno, le loro attività complementari al turismo. La ristorazione, i produttori agroalimentari non hanno bisogno di piccoli supporti economici ma di clienti. Quindi o cambiamo il paradigma delle promozioni locali o i paesi saranno sempre più abbandonati».


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Matera e Provincia

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I segretari provinciale e regionale De Fina e Mobilio tornano a sollevare le criticità e chiedono «l’invio di altro personale» per i presidi della provincia di Matera

Polizia Stradale del Materano, Silp Cgil denuncia «carenze organiche e mancanza di coordinamento»

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pochi giorni della denuncia pubblica della Segreteria Provinciale del Silp Cgil di Matera in merito alle «difficoltà operative dei presidi della Polizia Stradale della locale provincia, a causa di organici sottodimensionati rispetto ai compiti assegnati», emblematico è per il segretario provinciale generale Francesco De Fina e il segretario regionale generale Francesco Mobilio quanto accaduto lo scorso 28 dicembre che, secondo quando affermano i rappresentanti della Silp Cgil «cristallizza l’urgenza di assegnare altri operatori a queste articolazioni, semmai ve ne fosse ancora bisogno». Secondo i sindacalisti «si tratta di un evento che mette in luce da una parte un deficit del numero di pattuglie della Polizia Stradale, con conseguente aggravio di ore di lavoro per gli operatori, dall’altra pone un interrogativo, rispetto a gli incidente stradali, sulle modalità adottate per individuare la pattuglia delle diverse forze di polizia (polizia locale compresa) chiamata a intervenire per l’esecuzione dei rilievi tecnici. Il quesito non è banale, atteso che l’adozione di una procedura, rispetto a un’altra, determina speditezza, una

migliore distribuzione del carico di lavoro, ripristino della viabilità in tempi brevi ovvero un migliore servizio all’utenza». «Nello specifico - spiegano De Fina e Mobilio - dopo le 17 del 28 dicembre, lungo la SS 106 Jonica, nella galleria di Scanzano Jonico, in direzione Reggio Calabria, c’è stato un incidente stradale che ha coinvolto ben tre veicoli e quattro persone, che ha determinato la chiusura della SS 106 per circa tre ore, con la deviazione del traffico diretto a sud nel centro cittadino di Scanzano Jonio, con tutti i disagi del caso per automobilisti e abitanti. A quell’ora – ma non solo –, per tutta la provincia di Matera, vi era una sola pattuglia della polizia stradale: quella dipendente dal distaccamento di Policoro che, in quel frangente, nell’abito dei numerosi servizi di competenza, si trovava impegnata a effettuare complessi accertamenti di polizia amministrativa inerenti violazioni in materia di circolazione stradale». «Ciò nonostante - proseguono nella nota congiunta il segretario provinciale generale e il segretario regionale generale della Silp Cgil - la sezione polizia stradale di Matera, ha ritenuto di sollecita-

re la pattuglia del distaccamento affinché velocizzasse gli adempimenti in corso e raggiungesse il luogo dell’incidente, ove erano già presenti i Carabinieri. La pattuglia della polizia stradale, pochi minuti prima delle 18, riusciva a raggiungere il luogo dell’incidente, trovando ad attenderli sul posto già Carabinieri, la Polizia Locale di Scanzano Jonico, l’Anas e il soccorso stradale, apprendendo che la SS 106 era stata chiusa pochi minuti dopo le 17:30 e il traffico era stato deviato». I due rappresentanti sindacali, nella nota congiunta altresì avanzano una serie di domande: «Perché né i Carabinieri né la Polizia locale hanno eseguito i rilievi tecnici? Perché si è atteso che sopraggiungesse la pattuglia della Polizia Stradale, già impegnata in altra attività istituzionale, con conseguente ritardo nell’esecuzione dei rilievi? Certo è che se la pattuglia di una forza di polizia, nonostante sia giunta per prima sul luogo di un incidente, non procede ai rilievi tecnici del caso e attende l’arrivo della pattuglia di un’altra forza di polizia (fra l’altro impegnata in altro sevizio), qualche interrogativo è il caso porgerselo a tutti i livelli

per capire bene cosa si intende per “coordinamento delle forze di polizia”. Ha del surreale - incalzano nella nota congiunta De Fina e Mobilio - pensare che la sicurezza stradale dei cittadini della Provincia di Matera e di chi l’attraversa gravi in gran parte sul più piccolo presidio della polizia stradale della Provincia di Matera: il distaccamento di Policoro che, con un organico esiguo e di avanzata età media, sopperisce alle carenze di organico della sezione di Matera che non riesce da mesi a mettere in servizio una pattuglia, eccetto alcune sporadiche volte». L’«incresciosa vicenda» per i rappresentanti sindacali esige chiarezza: «Chiarezza spiegano - sul criterio da adottare nell’esecuzione dei

rilievi, al fine di scongiurare rinvii e attribuzione a chi è “titolato” agli adempimenti, come avvenuto nella vicenda sopra illustrata, che ha comportato la chiusura di una strada di grande comunicazione, classificata di categoria “B”, equipara ad autostrada per ben tre ore, nonostante la presenza di altre Forze di polizia e dall’Anas, che hanno posticipato l’esecuzione dei rilievi tecnici, demandandoli ad altra Forza di polizia già impegnata in altro servizio». La Silp Cgilchiede, altresì, «l’invio di altro personale per i presidi della polizia stradale della provincia di Matera, valutando anche di fissare un incontro con il servizio polizia stradale per una compiuta disamina delle criticità rappresentate».

Con l’inaugurazione della palestra, sono state registrate molte iscrizioni per la disciplina di combattimento che utilizza tutte le tecniche sportive delle arti marziali

Avviata a Policoro l’Asd Warrior grazie all’impegno di Matteo Lofrano

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DI DOMENICA MONACO

stata inaugurata a Policoro, in via Giulio Cesare, la “Asd Warrior”di Matteo Lofrano, la prima palestra della città nella quale si pratica l’Mma, alla lettera “mixed martial arts” , disciplina di combattimento che utilizza tutte le tecniche sportive delle arti marziali. Lofrano, che nel 2021 era stato intervistato dalla redazione di Cronache per aver avviato il primo corso di Mma presso “Hara Fit” sempre a Policoro, si era formato presso la palestra “Wolf Temple” di Altamura, partecipando a numerose gare e competizioni. La sua grande passione lo ha portato, nel tempo, all’apertura della sua palestra, a Settembre del 2023, registrando un certo numero di iscritti, che si allenano ogni giorno con entusiasmo e determinazione. «Questo tipo di sport - dichiara Lofrano – si sta diffondendo sempre piu’nelle nostre zone, grazie alle sue

numerose caratteristiche, in quanto, essendo uno sport completo e adatto a tutti, porta, specie i ragazzi più giovani, a rispettare le regole, for-

mando nel contempo il loro carattere, e permettendogli inoltre, di imparare a difendersi». «Ho intenzione - prosegue Lofrano - di inserire

anche corsi di Kick Boxing, o che riguardino la difesa personale femminile, che peraltro ritengo siano fondamentali per le ragazze, specie dopo le incresciose vicende che si consumano nei confronti delle donne. E’ pertanto necessario, essere preparati, nella vita di tutti i giorni, a fronteggiare un’eventuale aggressione. Al momento - prosegue l’istruttore - frequentano il corso di Mma tre ragazzine, che hanno mostrato di avere molta determinazione. I genitori, insieme ai ragazzi che seguono i corsi, sono molto entusiasti del lavoro che viene fatto durante le lezioni, e questo non può che essere un fattore positivo, in quanto permette loro di impegnarsi a fondo in quello che fanno e prepararsi ai campionati regionali ed alle varie competizioni». «Vi invito tutti - conclude Lofrano - a seguire le nostre lezioni, in modo tale da approfondire le vostre conoscenze riguardo a questo tipo di disciplina, che è davvero molto interessante e proficua. Vi aspettiamo!».


Periscopio

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Con versi intimi alla ricerca dell’ordine in grado di dare un senso all’umano smarrimento esistenziale

“Semplicemente Io”, la raccolta di poesie della lucana Martucci

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DI FEDERICA CORBISIERO

a prossimità all’Epifania aiuta a celebrare la fuga dalla realtà o dagli impegni quotidiani. Lo si può fare anche attraverso la lettura di alcune poesie per promuovere il benessere del corpo, della mente e del cuore. Da poco l’affermata attrice teatrale potentina, Marinetta Martucci, ha deciso di pubblicare la sua prima raccolta poetica dal titolo “Semplicemente Io”. Versi intimi, appartenenti propriamente all’anima. Nei versi si parla della madre, della natura, dei rimpianti, della nostalgia, dell’attesa e di altro ancora. La poesia ha la capacità di riconnetterci con noi stessi, ed è in grado di dare un senso al nostro smarrimento esistenziale. Sfogliando la silloge ci si imbatte in una poesia dal titolo “Solitudine”: «Gesti sempre uguali, monotonia della vita che scorre come un fiume in piena e che non puoi arrestare; rim-

__ Martucci

pianti, rancori, rabbia verso chi ti ha chiuso in una gabbia da dove non sei riuscito a scappare e ti ha tolto la gioia di volare per inseguire i tuoi sogni. Grido, grido in silenzio, nessuno può sentirmi... Ma sorrido sempre, perché sono viva». Si dice che in “ogni uomo vi è un poeta” , allora l’invito a sorseggiare una tazza di thè durante il periodo che ci porta alla festività della Befana, con lalettura delle poesie della lu-

cana Martucci che ha iniziato la sua carriera intonando le canzoni dello zio musicista napoletano, Umberto Martucci. Dalla poesia “A mamma”: «Era quasi Natale, quella sera tutti gli addobbi, lo scintillio delle luci, quella leggera nebbiolina facevano sembrare il paesaggio... fiabesco. La gente sorrideva felice e tutto mi disturbava, contrastava con il mio stato d’animo; mentre camminavo immersa

nei miei pensieri calde lacrime cominciarono a scorrere sulle mie guance; non è giusto, non puoi lasciarmi, ho ancora tanto

bisogno di Te! Il mio cuore urlava di dolore ed avrei voluto spegnere di colpo quelle luci e lasciare sola la nebbia».

L’incontro organizzato da ArcheoClub del Vulture in collaborazione con la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa sarà un viaggio nell’arte italiana

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“I Magi: re o maghi?”, oggi l’evento a Rionero

Magi: Re o maghi?”, questo il titolo provocante dell’evento che si terrà oggi nella chiesa Mater Misericordiae di Rionero alle ore 19 promosso dall’ArcheoClub del Vulture “Giuseppe Catenacci”. Una serata dedicata al mito biblico, ma non solo, in compagnia della professoressa calabrese Rossella Accardi, storica dell’arte di fama nazionale. Un vero e proprio viaggio tra le opere d’arte che hanno fatto la storia della letteratura sul tema, con una serie di contaminazioni lucane. Un excursus nel corso dei secoli su come cambia l’iconografia della figura dei magi a partire dalle catacombe di Priscilla e Domitilla, le catacombe di San Marcellino e Pietro analizzando le prime loro rappresentazioni per passare poi a Sant’Apollinare Nuovo insieme a Giotto e la sua Cappella degli Scrovegni. Si arriverà quindi al Rinascimento con Gentile da Fabriano (che peraltro campeggia sul fondale del manifesto ufficiale), Lorenzo Monaco e via via Botticelli e gli altri sino ad approdare ai primi del Novecento. Non man-

cherà, come anticipato, un approfondimento tutto lucano con le icone di Nicola Federici presenti all’interno del Museo Diocesano di Melfi. La Accardi afferma ai nostri microfoni la volontà di dare, attraverso la lectio, un espediente ai fruitori per arrivare a capire le motivazioni che portarono nel corso dei secoli al cambio della rappresentazione grafica dei magi: «Entrano in gioco allora le Scritture, certamente quelle convenzionali ma non solo. Si farà accenno anche ai vangeli apocrifi e come la loro diffusione ha influito sulle rappresentazioni degli artisti. Penso anche alla Leggenda Aurea dell’Arcivescovo Jacopo da Varagine ed altri». «L’invito, come sempre - ha dichiarato il presidente dell’ArcheoClub del Vulture Antonio Cecere - è quello di essere quanto più possibile critici avanti agli avvenimenti o comunque innanzi a personaggi consolidati. Ci piace indagare quanto più possibile le fonti verosimili per verificare mescolanze tra sacro e profano, tra popolare e storico, tra mito e leggenda. Vuole essere, in

definitiva, un evento, come tutti quelli da noi promossi, che anima interessanti speculazioni culturali su temi cardine della nostra storia». L’evento è organizzato insieme alla diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, alla parrocchia SS. Annunziata, in collaborazione con Vulcanica, la Scuola di Musica “G. Orsomando”, l’Unione Nazionale Lotta Analfabetismo col pa-

trocinio morale della città di Rionero. ltre alla professoressa Rossella Accardi e al presidente Antonio Cecere interverrà il parroco don Rocco Di Pierro, che mai ha fatto mancare il suo sostegno al sodalizio archeologico rionerese, e Monsignore Ciro Fanelli Vescovo della diocesi a cui spetteranno le conclusioni di un evento straordinario.


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