Cronache del 3 novembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

VeNeRDì 3 NoVembRe 2023 • ANNO VIII N. 251 € 1,50

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BANDO NON METANIZZATI, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE: «MISURA STRUTTURALE DI CAMBIAMENTO»

Valvano spinge Bardi sul bonus acqua

Il segretario regionale del Psi: «Lo faccia subito senza timore anche in prossimità delle elezioni»

Servizi

a pagina 6

oLTRe IL GIARDINo “Lista dei Vescovi” e imposizione di Chiorazzo: il dem spiega il dietro le quinte della Direzione farlocca

Speranza e Lettieri smascherati Regionali e Pd, Margiotta: «Altro che Dinardo, traditi gli impegni presi»

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UNIVERSITÀ

Carenze Unibas «Basta, intervenire»

uello fatto dal consigliere di nomina studentesca Luca Smaldore, su mandato del Consiglio Studenti dell’Unibas, che in occasione del CdA Ardsu ha votato contro l’approvazione dell’assestamento generale al bilancio di previsione 2023-2025, per il consigliere regionale del Partito democratico, Roberto Cifarelli, è stato «un gesto forte ma passato inosservato» e «che invece merita un commento politico». Cifarelli chiedere che i rappresentati degli universitari Unibas siano (...)

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GUARENTE E LA BEFFA DEGLI STIPENDI

embra la vendetta postuma del mitico Fantozzi a tenersi ancora a bagnomaria e contro ogni ragionevole senso del pudore il leghista Mario Guarente, peggior sindaco d’Italia come lo ha plasticamente incoronato il Sole 24 Ore e come ormai tutta Italia lo riconosce, commiserando la povera Potenza per la sua mano distruttrice che imperterrita continua a seminare danni. Ora lasciamo stare la panna montata che sul presidente del Consiglio comunale, ormai un vero e proprio fantasma dell’opera bassa di questi pasticciati patrioti, viene sollevata ad arte dall’ondeggiante duo centrista Cannizzaro-Di Giuseppe e dal loro bonsaismo politico, così rimesso ed insignificante da non far muovere positivamente le cose, ma che dire, come mostra la ben informata CGIA di Mestre, della beffa rifilata ai potentini d’avere la retribuzione più bassa del -21,2% rispetto alla media nazionale quando poi il magnifico sindaco e l’annesso codazzo celestiale degli assessori per il loro accurato lavoro di sconquasso municipale si godono sereni e beati il super incremento di stipendio piuttosto che quello da niente dei loro poveri concittadini. Canta Colapesce: Servizio a pagina 2 “Le tue frasi gentili. Lo stipendio da niente”.

Si restringe il campo largo ■ continua a pagina 7

Con Chiorazzo M5S lontano dall’adesione alla coalizione col Pd: a Conte non conviene. Ecco perché

OLTRE IL GIARDINO/2 LEGA, ZULLINO: «PEPE PEGGIO DI ATTILA»

Pietragalla, il sindaco Cillis ci pensa: «Ricevuto proposte per le regionali»

M. Dellapenna a pagina 3

Servizio ■ a pagina 4

POTENZA

Con Guarente disastri in città e al Comune La Uil sugli organici: «Assenza di politiche del personale e negato anche il confronto»

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■ Servizio

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CAPOLUOGO

Vertenza Conad, 70 lavoratori a rischio Dopo l’incontro, dai sindacati «cauto ottimismo»: soluzione possibile, ma lontana

■ R. Mollica

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_ INVESTIMENTI NON OIL

“Tempa Rossa”, primi cittadini insoddisfatti a partire dal Centro droni: «Non rispettato il cronoprogramma»

■ Servizi

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_ TURSI

Sequestro di persona e successivo tentativo di furto nell’abitazione di 2 anziani: 33enne del posto arrestato ■ Servizio

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Primo Piano

venerdì 3 novembre 2023 www.lecronache.info

OLTRE IL GIARDINO Regionali, “Lista dei Vescovi” e candidatura Chiorazzo: ospiti il già Sottosegretario e il giornalista Santoro

Margiotta smaschera Lettieri e Speranza: «Altro che Dinardo, traditi gli impegni presi»

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utto sbagliato: questo il concetto espresso dall’ex parlamentare e già Sottosegretario di Stato Salvatore Margiotta sull’appoggio in Basilicata del Partito democratico, Margiotta è anche nella Direzione nazionale, alla candidatura, così come proposta da “Basilicata casa comune”, del fondatore di Auxilium Angelo Chiorazzo a presidente della Regione alle elezioni dell’anno prossimo. Margiotta non si è limitato a dare un giudizio all’operato del segretario regionale del Pd Giovanni Lettieri piegatosi al diktat e all’«imposizione» della fronda dem «capeggiata da Roberto Speranza», ma ha fornito ampie motivazioni spiegando il perchè lui e la sua area di riferimento ha abbandonato i lavori della Direzione regionale prima del voto sul sì a Chiorazzo. Lo ha fatto nel corso della trasmissione “Oltre il giardino” in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre. L’altro ospite del conduttore Paride Leporace, il giornalista Salvatore Santoro. La scelta del Pd, sbagliata concettualmente e nel metodo: «Lettieri ha disatteso gli impegni presi». Tra i riferimenti, l’assemblea regionale di settembre. «Nell’occasione - ha ricordato Margiotta -, la relazione del segretario Letteri è stata approvata all’unanimità senza neanche una discussione proprio perchè sui contenuti c’è stato il consenso di tutti. L’assetto operativo uni-

tariamente condiviso prevedeva, in sintesi, tre cose: per le regionali l’impegno nella costruzione di una coalizione ampia e aperta anche al civismo largamente inteso e poi stabilite scelte programmatiche ed alleanze, infine, l’analisi dei nominativi per scegliere il miglior candidato. Analisi dei nomi che sarebbe dovuta svolgersi con tutti i partiti della coalizione e avendo come punto di riferimento un programma. Ora è tutto invertito, stabilita la candidatura, Lettieri dice facciamo un programma». Oltre il bisogno, Margiotta ha voluto precisare anche un altro dettaglio fondamentale di quei principi stabiliti dal Pd lo scorso settembre: «Come da pa-

role del segretario regionale stesso, è stato concordato che non si sarebbero accettate candidature pre-confezionate». «Nel caso in cui nel Pd non si fosse trovato l’accordo sul candidato presidente della Regione - ha aggiunto Margiotta - come riportato nel documento approvato, il ricorso allo strumento fondativo del Partito democratico, cioè le primarie». Primarie che adesso, come dichiarato da Lettieri, invece non sono più contemplate. Tutto ciò, con l’aggravante che il cambio repentino in favore della “Lista dei Vescovi”, è avvenuto senza spiegazioni: «Nessuno ci ha detto il perchè di Chiorazzo». Secondo Margiotta, così il

Pd «sta indebolendo» il progetto della coalizione larga: «Vedo una fortissima spaccatura nei Cinque stelle, e il punto non è, come si dice nei “corridoi”, ma tanto decide Conte, perchè Conte potrà anche decidere di sì a Chiorazzo, ma il problema è come convincerà il suo elettorato». «Non si può pensare ha rimarcato Margiotta che “Basilicata casa comune” ha dato un nome, al Pd è “piaciuto”, e allora si va al tavolo del coalizione dicendo ai cinquestelle piace anche a voi, tanto anche se non vi piace, qualcuno dei nostri poi a Conte lo convince». Margiotta ha respinto anche il paragone, fatto dall’ex ministro alla Salute, Roberto Speranza, tra

Chiorazzo e il presidente della Regione, anni ‘952000, Angelo Raffaele Dinardo: «Sta accadendo esattamente l’opposto». «All’epoca partiti forti con personalità forti capirono che bisognava ricorrere all’homo novus, seppur non anagraficamente, e vanno letteralmente a pregare Dinardo per la candidatura. Dinardo, tra l’altro, aveva una personalità totalmente diversa da Chiorazzo. All’epoca i partiti cercarono all’esterno, adesso l’imposizione arriva dall’esterno ai partiti». Oltre le regionali, Margiotta ha dedicato un’ultima riflessione alle comunali di Potenza. «Non sarò io il candidato sindaco - ha concluso Margiotta -. Credo che se non si riesce a fare un progetto ampio con un programma politico per tenere insieme il capoluogo e la Regione, diventerà complicatissimo anche solo fare le liste nella città di Potenza. Al momento, con questa spaccatura e data l’assenza di chiarezza, vedo difficile anche fare le liste per le regionali, quindi peggio per Potenza con questo scenario. Il centrodestra è tutt’altro che sconfitto, ma la partita ce la si può giocare impostando, però, un altro percorso politico e possibilmente coinvolgendo nel centrosinistra anche Azione e Italia viva».


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Il M5S lontano dall’adesione alla coalizione: a Conte non conviene. Ecco perché

Chiorazzo: il campo non si allarga

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Il Partito Democratico col cerino in mano: l'unico certo vincitore è il tattico Speranza

DI MASSIMO DELLAPENNA

a partite per le elezioni regionali nel campo largo che gravita intorno al centrosinistra si incrocia pericolosamente con quella delle elezioni europee e, soprattutto, con la sfida per la leadership politica alternativa a Giorgia Meloni. Gli americani le chiamano elezioni di Middle-Term, sono la tornata elettorale che si svolge a metà del mandato presidenziale e di solito valgono molto più di un sondaggio per definire il peso non soltanto dei vari partiti ma anche degli assetti interni ai vari partiti. In questa permanente stagione elettorale italiana le elezioni di Middle-Term sono le elezioni europee. Il risultato delle europee, infatti, non soltanto servirà a Giorgia Meloni per riaffermare la sua leadership politica nel centrodestra ma sarà assolutamente indispensabile a sinistra per definire il perimetro e la guida della coalizione che dovrà sfidare il centrodestra.

CONTE VUOLE PALAZZO CHIGI In questa partita a scacchi, in palio c’è molto più di Via Verrastro. Le forze politiche sanno che si stanno giocando la poltrona di Palazzo Chigi che vale molto più della Presidenza della Regione. Unire il PD, la sinistra estrema, i moderati e il Movimento Cinque Stelle è un’impresa non da poco. Il centrosinistra non c’è qua-

__Speranza

si mai riuscito tranne quando scelse Romano Prodi che, non a caso, è stato l’unico in grado di battere il centrodestra a livello nazionale e di portare la sinistra al governo della Nazione. Romano Prodi riuscì ad essere il federatore delle forze politiche che volevano contrapporsi a Berlusconi dando vita ad un campo largo ante litteram che univa i Popolari e Rifondazione Comunista passando per il PDS. Ad oggi nel cosiddetto campo largo la figura del federatore manca. Ed è proprio su quella figura che si gioca la partita delle europee. Il federatore può essere un terzo come fu Prodi o il leader del partito più importante della coalizione come fu per Berlusconi alla nascita del Polo della Libertà e del Buon Governo. Se il Partito Democratico è da sempre capace di trovare nelle sue fila un uomo capace di apparire terzo, Giuseppe Conte può puntare soltanto sulla forza elettorale del Movimento Cinque Stelle alle elezioni europee per provare ad ottenere la guida della coalizione. Il successo o la sconfitta elettorale del Movimento è il bivio dal quale passa la leadership di Giuseppe Conte che sa bene che il PD a guida Schlein è fragile e pronto ad esplodere. Per poter ottenere questo ampio consenso, però, il Movimento deve riuscire a non apparire una costola del Partito Democratico. In quel caso, infatti, perderebbe i vo-

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giovedì 2 novembre 2023 www.lecronache.info

“Lista dei Vescovi” e pseudo civismo: nel Pd l’unica fronda dissidente quella di Margiotta, questa sera ospite a Cronache Tv

Mutazione Chiorazzo: da imbucato alle regionali a convitato di pietra

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hiorazzo: da imbucato alla festa delle elezioni regionali, a convitato di pietra. In Basilicata, il Partito democratico sopraffatto dall’istinto della propria conservazione politica aprendo la cassetta degli attrezzi della demagogia, ha preso, per usarlo, lo strumento del civismo politismo non nella propria accezione teorica, ma in quella strumental fi li t d i i

__ Chiorazzo e Lettieri

__L’edizione di Cronache di ieri

una subalternità al PD che Conte non può permettersi. Diverso sarebbe stato se il PD avesse avuto un suo candidato, avesse aperto una trattativa con gli alleati e, deL’ERRORE MADORNA- finito il perimetro della coaLE DEL PARTITO DE- lizione fosse stato costretto MOCRATICO DI BASI- ad accettare la candidatura civica per tenere tutti dentro. LICATA Quando Giovanni Lettieri, spaccando il suo Partito, ha IL CAMPO NON SI ALdeciso di sostenere la candi- LARGA datura di Chiorazzo alla gui- Ad oggi, infatti, il campo da della coalizione ha com- non si allarga: Italia Viva ed messo il grave errore strate- Azione sono ancora in attegico di intestare al PD la sa per decidere, il M5S è diviso ma la sua base movicandidatura. Chiorazzo, spinto e voluto mentista pretende di avere dalla lista dei Vescovi, oggi un candidato da mettere al è anche il candidato del Par- tavolo accanto e contro al tito Democratico. Una situa- nome di Chiorazzo. Restano zione che rende più difficile soltanto il Partito Democraper il Movimento Cinque tico e la Lista dei Vescovi. Stelle l’adesione al progetto La coalizione non si allarga malgrado ancora il centropolitico. Se, infatti, il M5S sostenes- destra non abbia ufficializse Chiorazzo, dopo che il PD zato il suo candidato. lo ha dichiarato come suo Cosa accadrà quando il cencandidato, ammetterebbe trodestra ufficializzerà il noti anti sistema che gli sono rimasti vicini. Difficile, infatti, intercettare quel consenso se ci si mette a traino del Partito Democratico.

me e questo nome, partendo dal sostegno del Governo Nazionale e dal dato vittorioso dei sondaggi, iniziasse a corteggiare i moderati e i centristi? Cosa accadrà quando il Movimento Cinque Stelle inizierà ad avere più chiaro che l’eventuale adesione ad un candidato di “palazzo” non sarebbe seguita da parte della classe dirigente e dalla maggioranza dell’elettorato? Cosa accadrà quando il M5S, in prossimità delle elezioni europee, sarà costretto ad aumentare la differenza con il PD per fideizzare parte dell’elettorato? Il rischio che corre il PD è quello di rimanere con il cerino in mano di essere l’unico alleato del civismo vescovile e costretto a supportare un candidato non suo.

IL TATTICISMO DI SPERANZA L’unico vincitore certo di questa partita lucana è Roberto Speranza. L’ex Ministro, infatti, avendo impedito la possibilità a chiunque del Partito Democratico di giocarsi la Presidenza della Regione ha tagliato le ali alle possibili nuove classi dirigenti che potessero emergere e ha definitivamente ucciso il vecchio notabilato del Partito. Dobbiamo onestamente levarci il cappello davanti alla sua astuzia tattica. Non è da tutti entrare in un Partito e riuscire di fatto a determinarne le scelte a proprio vantaggio nella Regione dalla quale è dovuto allontanarsi per essere eletto parlamentare. La politica è anche tatticismo. Speranza lo sa bene e usa paure e ambizioni altrui per difendere le proprie postazioni. Alla fine, comunque vada, per lui è una vittoria sicura.


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venerdì 3 novembre 2023 www.lecronache.info

OLTRE IL GIARDINO 2Ospite di Leporace anche il consigliere regionale Zullino (Basilicata Oltre). Tra i temi lo sfaldamento della Lega, le beghe di Merra e la sinergia Regione-Comuni

Il sindaco di Pietragalla Cillis ci pensa: «Ho ricevuto proposte per le regionali» “L

e leghe e i Municipi” è stato il tema al centro della puntata del programma “Oltre il giardino”, condotto dal giornalista Paride Leporace e andato in onda su Cronache Tv. In studio, gli ospiti Massimo Zullino, presidente di “Basilicata Oltre”, e Paolo Cillis, sindaco di Pietragalla, che si sono confrontati sull’attuale situazione politica in Basilicata, in particolare per quanto riguarda la Lega. Il riferimento è a quanto accaduto di recente in Regione, con il presidente Vito Bardi che ha sostituito l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Donatella Merra, esponente della Lega, con la consigliera Dina Sileo. Merra aveva minacciato le proprie dimissioni dopo aver lamentato di non avere sufficiente autonomia all’interno della Giunta: «Gli assessori non comandano più niente in Regione, comandano i Direttori generali», aveva infatti rimarcato Merra solo pochi giorni fa in un’intervista rilasciata negli studi di “Oltre il giardino” all’indomani della revoca del mandato.

ZULLINO: «LE DIMISSIONI DI MERRA HANNO DATO RAGIONE ALLE NOSTRE CONTESTAZIONI» Zullino ha colto, così, l’occasione per rimarcare come già in precedenza “Basilicata Oltre” avesse criticato la gestione del potere in Regione: «Abbiamo lamentato al presidente Bardi il fatto che la Lega, che alle elezioni del 2019 aveva ottenuto il 50% dei consensi e dei seggi cioè 6 consiglieri su 12 erano della Lega», rimarca Zullino che anche in considerazione della carica che all’epoca rivestiva di di vice segretario regionale nonché fondatore in Basilicata del partito, ha fatto «un passo indietro sulle nomine istituzionali di governo, accontentando l’assessore Donatella Merra e il presidente del Consiglio Carmine Cicala, per allargare ed integrare la rappresentanza, portando anche l’unico eletto di Fratelli d'Italia Giovanni Vizziello nel gruppo della Lega. Volevamo consolidare il ruolo del partito sul territorio». «Invece adesso - ha proseguito Zullino - la Lega si sta sfaldando. Il commissario Pasquale Pepe si è rivelato peggio di Attila. Le dimissioni della Merra hanno dato ragione alle nostre contestazioni: gli assessori non contano più nulla, comandano i direttori generali nominati da Bardi». Sul futuro assetto in Consiglio

__Zullino e Cillis ospiti ad “Oltre il giardino”

regionale, secondo Zullino «la Lega, ad oggi, è nettamente in minoranza. Se la Merra vuole restare nel partito dopo aver rassegnato le dimissioni a tre mesi dalle elezioni - stando alla dichiarazioni rilasciate nella trasmissione di “Oltre il giardino” - vuol dire che ha sbagliato tutto. Avrebbe dovuto condividere questa scelta con il partito. Ha sbagliato tempi e modalità - incalza il consigliere regionale di “Bsilicata Oltre” - perché a tre mesi dalle elezioni non si può annunciare una crisi se non è condivisa dal partito. Quindi oggi, se non c’è una tutela da parte del partito, immagino l'imbarazzo di Merra nel tornare tra i banchi d’Aula e votare come la maggioranza dice, quindi sostenendo le posizioni di Bardi». «A questo punto perché non è rimasta in Giunta a tre mesi dalle elezioni? – incalza Zullino C'è qualcosa che ancora ci sfugge evidentemente». «C’è chi alle questioni arriva prima, chi arriva dopo, chi non arriva proprio. Merra è arrivata tardi a questa decisione con il presidente Bardi». Poi la provocazione di Leporace: «Se Bardi cade potreste rientrare a destra col vostro gruppo?» a cui Zullino risponde: «Devo confessare – enfatizza il consigliere di “Basilicata Oltre” - che stiamo guardando con molta attenzione quello che sta succedendo nel mondo del civismo, al centro, e noi ci ricollochiamo in modo naturale in questa posizione perché come già ebbi a dire nella precedente trasmissione se questa è la classe dirigente del centro-destra e se questi sono i modi di rigovernare - ha concluso Zullino - noi non ci ritroviamo».

LA STRATEGIA DI RIQUALIFICARE IL TERRITORIO PER «GARANTIRE UN FUTURO ALLE NUOVE GENERAZIONI» Dopo aver approfondito le dinamiche interne alla Regione e al Carroccio lucano, la discussione si è spostata su una positiva realtà municipale come quella di Pietragalla, guidata dal sindaco Cillis che ha tracciato un bilancio del suo operato, pur nelle difficoltà comuni a tutti i piccoli centri lucani: «Lascio un paese che soffre di spopolamento ma che ha avuto uno slancio turistico, con la nascita di attività legate all'accoglienza. Abbiamo valorizzato attrattori come i caratteristici “Palmenti”, che con le loro forme di architettura rupestre, insieme ad altri attrattori locali, possono essere un volano di sviluppo per contrastare lo spopolamento e garantire un futuro alle nuove generazioni». Leporace ha poi chiesto al sindaco: «Che tipo di opposizione le fanno? È tutta ideologica o c’è anche una componente personale?». «Purtroppo i rapporti con il capo dell'opposizione non sono buoni - ha risposto Cillis e spesso la politica trascende sul piano personale. Questo complica l'azione amministrativa, anche se una opposizione attiva serve a tenere alta l'attenzione e a non distrarsi». Cillis ha rimarcato di non vivere con ansia la fine del mandato tanto meno «l'ansia di una possibile candidatura alle regionali, come da più parti arrivano comunque alcune proposte seppure ancora in fase embrionale». Infine, Leporace ha domandato

a Cillis quali siano le sue richieste al futuro governatore della Basilicata: «Chiedo attenzione per i territori, perché solo con l’aiuto degli Enti sovracomunali i piccoli comuni possono sopravvivere e cambiare le proprie sorti. Serve una visione di rete tra i diversi municipi». Cillis ha, così, concluso tracciando un bilancio positivo dei rapporti con la Giunta Bardi, che ha dimostrato attenzione per il territorio di Pietragalla finanziando importanti opere: «Devo dire che con il Governo Bardi abbiamo mantenuto un ottimo dialogo istituzionale, a prescindere poi dai punti di contatto politico, dai dissidi che si sono risolti in un dialogo che comunque è stato foriero di buoni risultati per il territorio. Non sono mancati aiuti da parte dell'Ente Regione verso il Comune di Pietragalla con alcuni finanziamenti che ci hanno consentito la realizzazione di opere importanti, alcune sono in corso di realizzazione», enfatizza Cillis. Tra questi un progetto che coinvolge anche la città di Potenza, «ad oggi in corso di realizzazione e di ultimazione – spiega il primo cittadino di Pietragalla – e che speriamo quanto prima di poter per “tagliare il nastro”. Si tratta di un'opera che è stata edificata nella zona di San Nicola di Pietragalla che è appunto una zona di confine, perché abbraccia il comune di Pietragalla, di Avigliano e di Potenza. È strategica per il posizionamento e anche per il concetto di rete che deve in qualche modo iniziare ad entrare nelle nostre azioni amministrative. perché nessuno si salva da solo» conclude il sindaco di Pietragalla Cillis.


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VENERDÌ 3 NOVEMBRE 202 23 07:00

CARTOON WORLD

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OLY YMPIC TOYS

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OLT TRE IL GIARDINO

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LA CASA DEL CUOCO

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SELFIE BEACH

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DOVE VED DERCI TUTTA A ITALIA A - CANALE 68 TA ASTO BL LU


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Basilicata 24 ore

venerdì 3 novembre 2023 www.lecronache.info

OLTRE ALLA PRESA D’ATTO DELLA REVOCA DELL’INCARICO ASSESSORILE, L’AULA VOTERÀ IL BILANCIO CONSOLIDATO 2022 DEL “GRUPPO REGIONE”

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Martedì Consiglio regionale, Merra torna in Aula da consigliera l Consiglio regionale della Basilicata è convocato, in seduta ordinaria, alle ore 16 del prossimo 7 novembre. All’ordine del giorno il Decreto del Presidente della Giunta regionale Vito Bardi di revoca della nomina di assessore alle Infrastrutture e Mobilità della leghista Donatella Merra, con contestuale nomina, al suo posto, di Gerardina Sileo. Revoca decisa «per motivazioni di tipo politico partecipate e condivi-

se con i componenti la Giunta regionale ed il gruppo politico di appartenenza» di Merra che, tuttavia, essendo stata eletta alle regionali del 2019, sarà consigliera regionale fino alla fine della legislatura. All’esame dell’Assemblea, inoltre, il Bilancio consolidato 2022 del “Gruppo Regione Basilicata” e l’elezione di tre componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Francesco Saverio Nitti.

__ Merra

Il segretario regionale del Psi Valvano: «I lucani se lo meritano e così potranno benedire l’arrivo delle elezioni»

«Bonus acqua subito: Bardi lo faccia senza alcun timore»

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opo il bonus gas, il bonus acqua: per gli esponenti regionali del Partito socialista italiano è da fare «subito». «È chiaro che – ha dichiarato il segretario regionale del Psi, Livio Valvano - le famiglie lucane hanno accolto di buon grado la proposta delle compagnie petrolifere dell’abbattimento del costo del gas. Un’esperienza ben vista dai cittadini che hanno percepito direttamente il beneficio delle compensazioni ambientali dovute per lo sfruttamento del sottosuolo. Il governo lucano negli ultimi metri di questa legislatura potrebbe recuperare credibilità con una manovra sull’acqua». «C’è da recuperare - ha spiegato Valvano l’ingiustificato aumento delle tariffe dell’acqua che il governo Bardi ha voluto addebitare alle famiglie lucane nel 2021. Due anni fa i socialisti sollevarono la questione prima, durante e dopo l’assemblea di Acquedotto Lucano, insieme a un numeroso gruppo, anche se non maggioritario, di coraggiosi sindaci. Non era necessario aumentare le tariffe in piena pandemia. Durante la crisi sanitaria e la conseguente caduta dei redditi, nel biennio 20202021, la Regione Basilicata aumentò del 15% la tariffa dell’Acqua potabile. Un controsenso. Ora, però, il Governo regionale potrebbe recuperare. Sappiamo che le risorse finanziarie ci sono e quindi possiamo chiedere al Presidente Bardi di restituire ciò che in questi 3 anni è stato ingiustamente tolto

IL PRESIDENTE BARDI SUL BANDO NON METANIZZATI

«Misura strutturale di cambiamento»

__ Valvano

ai lucani». «Il presidente Bardi - ha rimarcato Valvano - non deve avere alcun timore di legare la distribuzione di soldi ai lucani, solo perchè siamo a pochi mesi dalle elezioni. Invece, al contrario, con il bonus acqua le elezioni diventerebbero una festa, una festa con molti significati. Ma a noi socialisti interessa innanzitutto il bene della nostra popolazione. Che ben venga, finalmente, il bonus acqua, è giusto concederlo, i lucani se lo meritano. Noi lo chiediamo da 3 anni per azzerare l’aumento ingiustificato del costo dell’acqua. In una Regione esangue, che perde abitanti, dove non si vedono nuovi insediamenti industriali da molto tempo, anche perchè nessuno li va a cercare, dove i posti di lavoro diminuiscono, dove non si riescono a trovare soluzioni per i disoccupati e per i percettori del reddito minimo di inserimento,

ottenere un piccolo sollievo, come la riduzione, anzi chiediamo proprio l’azzeramento, della tariffa dell’acqua non sarebbe un delitto, anzi. Si dirà che aiuterebbe anche a ridurre gli allacciamenti abusivi. Forza presidente, coraggio, proviamo a farlo, non abbia tentennamenti». «Anche se queste misure non erano previste nel piano strategico approvato dal Consiglio Regionale a gennaio 2022 - ha concluso il segretario regionale del Partito socialista italiano, Livio Valvano -, non ha senso avere remore o timori di sorta. I lucani capiranno bene le sue concrete intenzioni. L’impegno e la concretezza alla fine pagano e, si dirà, per una volta pagano direttamente nelle tasche dei cittadini che, anche se disoccupati o se emigrati in altre Regioni, potranno sentirsi per una volta al centro dell’attenzione e benedire l’arrivo delle elezioni».

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__ Bardi

l bando per i non metanizzati «é una grande agevolazione per le famiglie lucane, sono già stati installati e pagati migliaia di impianti e prenotate risorse per decine di milioni di euro, che avrà effetti positivi per i prossimi 25 anni». Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha aggiunto come si tratti di «una misura strutturale per la vera transizione energetica in favore dei cittadini, di cui ringrazio l’assessore all’energia, Cosimo Latronico e il suo dipartimento, per l'eccellente lavoro svolto». «Una misura strutturale, con effetti di moltiplicatore - ha sottolineato Bardi -, dato che è anche una grande opportunità per le imprese e i professionisti lucani, per creare lavoro stabile e duraturo qui in Basilicata. I cittadini lucani possono ancora accedere a questa misura di grande impatto economico, ambientale e sociale, chiedendo informazioni ai professionisti e alle imprese operanti nel settore. Oggi ho visitato un’azienda lucana attiva da anni nella transizione energetica e ho potuto verificare di persona gli effetti della bontà di questa misura, attesa da anni. Abbiamo usato i soldi derivanti dal petrolio per realizzare adesso la transizione energetica, in Basilicata e per le famiglie lucane». «Per la prima volta - ha concluso il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi -, le risorse del petrolio lucano sono andate nelle tasche delle famiglie lucane: dopo 20 anni di nulla, noi lo abbiamo fatto. Questo è il cambiamento. La Basilicata non vuole tornare indietro».


Basilicata 24 ore

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UNA PARTE DEL BANDO È RISERVATA ANCHE ALLE SCUOLE SECONDARIE DI 2° GRADO CHE POSSONO PRESENTARE ELABORATI DI VARIE TIPOLOGIE

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Oggi la presentazione del Premio “Ester Scardaccione” a Commissione Regionale Pari Opportunità, questa mattina presso la sala B del Consiglio regionale, presenterà l’ottava edizione del Premio internazionale “Ester Scardaccione”. Interverranno la presidente Margherita Perretti e l’avvocata Cristiana Coviello, figlia di Ester Scardaccione e componente della Crpo. Una parte del bando è riservata anche alle scuole secondarie di secondo grado, che possono presentare elaborati a ca-

rattere letterario, pittorico, musicale, multimediale. «Il Premio “Ester Scardaccione”, istituito dal Consiglio regionale nel 2006 ha ricordato Perretti - è intitolato alla memoria dell’avvocata Ester Scardaccione, prima Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità dal 1995 al 1997, una donna che si è impegnata in tutto il corso della sua vita nella difesa dei diritti delle donne e nel contrasto della violenza di genere».

__ Perretti

Poste italiane, mancanza direttori uffici lucani: per Polese (IV) «incresciose difficoltà che ricadono su lavoratori e cittadini»

«Serve un impegno regionale per far pressione sui vertici» I

l vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente di Italia Viva, Mario Polese, si è unito, rilanciandolo, all’appello fatto dalla Failp Cisal e dal suo segretario provinciale Luigi Vitale, «in merito alla difficile situazione in cui si trovano molti uffici postali della regione, senza direttori e con dipendenti allo stremo per le numerose operazioni da svolgere». «La denuncia - ha dichiarato Polese - è molto chiara e sta già suscitando diverse iniziative in vari comuni lucani, con comitati di cittadini e sindaci che più volte hanno fatto appello alla sede romana di Poste e alla Regione stessa per trovare una soluzione senza ricevere purtroppo risposta. Poste italiane, come spiegato dalla Failp, ha una rete di 135 uffici postali, 70 dei quali sono gestiti da un mono operatore, evidenziando così una carenza di personale. I tempi di attesa sono molto lunghi visti i numerosi servizi erogati senza contare che da dicem-

CIFARELLI (PD) SUI SERVIZI PER GLI UNIVERSITARI

«Carenze Unibas, ora intervenire»

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__ Polese

bre, inoltre, sarà possibile richiedere il passaporto e da febbraio carta d’identità e servizi dell’Agenzia delle Entrate. La domanda è come si potranno gestire questi ulteriori servizi in condizioni così limitate?». «Inoltre - ha proseguito il consigliere regionale - c’è anche la difficoltà di molti operatori letteralmente sballottati tra i vari uffici a proprie spese. Tra questi c’è anche molta demoti-

vazione perché in tutte le province vi è mobilità per avvicinarsi a casa, mentre solo nella provincia di Potenza non si muove nulla, o solo per pochi. Da contratto collettivo, come spiegato dal sindacato, è previsto che le donne che godono del permesso all’allattamento debbano lavorare nel proprio comune di residenza, mentre mi viene segnalato che nella filiale di Potenza le lavoratrici prestano servizio altrove, di conseguenza le ore di allattamento vengono godute in viaggio di ritorno a casa». «Per tutti questi motivi ha concluso il vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente di Italia Viva, Mario Polese -, chiedo a Bardi e alla sua Giunta un impegno in merito alla questione, affinché si interfacci con i vertici nazionali e con l’Ad di Poste, Del Fante, per trovare una soluzione a queste incresciose difficoltà che ricadono su lavoratori, cittadini e comunità».

uello fatto dal consigliere di nomina studentesca Luca Smaldore, su mandato del Consiglio Studenti dell’Unibas, che in occasione del CdA Ardsu ha votato contro l’approvazione dell’assestamento generale al bilancio di previ- __ Cifarelli sione 2023-2025, per il consigliere regionale del Partito democratico, Roberto Cifarelli, è stato «un gesto forte ma passato inosservato» e «che invece merita un commento politico». «Ancora oggi non si comprendono le ragioni che hanno indotto Unibas, nonostante le ripetute rassicurazioni della Regione - ha sottolineato Cifarelli -, a decidere di non costruire il nuovo studentato nella città di Potenza per il quale era stata espletata e terminata una normale procedura di gara, perdendo così il relativo finanziamento. Così come è difficile poter spiegare alla città di Matera le ragioni per le quali lo studentato, in parte costruito, al momento pare essere l’ennesima opera incompiuta. Chiederò che i rappresentanti degli studenti vengano auditi in Commissione in occasione della discussione del bilancio Ardsu per comprendere le loro ragioni e fare in modo che le loro proposte vengano accolte. È necessario che la direzione e la presidenza Ardsu affrontino le criticità evidenziate nell’erogazione dei servizi e che si instauri un proficuo clima di collaborazione tra le diverse componenti del Consiglio, in particolar modo rispetto alla componente studentesca». «Se non vogliamo che il tema dello spopolamento e delle giovani generazioni venga utilizzato esclusivamente nella retorica di discussioni inconcludenti - ha concluso Cifarelli -, questo è il momento per questo inconcludente centrodestra di dare un cenno di esistenza e risolutezza. Passare dal “fate presto” al “fare mai” significa deludere i ragazzi, che è come prendere in giro se stessi».


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Il segretario generale della Cisl Basilicata parla di passo avanti nelle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno: «Nel complesso il decreto è un buon punto di partenza»

Decreto Sud, Cavallo: «La Zes unica è un’opportunità che va governata»

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opo il via libera della Camera nei giorni scorsi al Decreto Sud e in attesa del passaggio definitivo la prossima settimana al Senato, il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo parla di passo avanti nelle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno: «Ci sono aspetti del decreto che accogliamo favorevolmente come la previsione di un maggiore coordinamento delle politiche di coesione per evitare dannose duplicazioni e dispersioni di risorse. Ci sono altri aspetti, come la ZES unica per il Mezzogiorno, che è senza dubbio una opportunità, ma va governata per tutelare i territori più deboli. Nel complesso il decreto è un buon punto di partenza per aprire una grande stagione di partecipazione e di protagonismo

sociale e per rimettere il riscatto delle regioni meridionali al centro dell’agenda europea». «Come Cisl sosteniamo da tempo la necessità di una politica ambiziosa che rilanci il Mezzogiorno con una no-tax area di almeno dieci anni e robusti sgravi contributivi per sostenere un grande ciclo di investimenti e per creare buoni posti di lavoro per i nostri giovani, nella consapevolezza che per crescere il Sud ha bisogno di un quadro normativo stabile. Insieme alla fiscalità di vantaggio – prosegue Cavallo – vanno accelerati gli investimenti infrastrutturali per facilitare la mobilità delle persone, delle merci e della conoscenza con un grande piano di reti fisiche e digitali per recuperare il gap accumulato nei confronti delle aree più dinamiche del con-

tinente europeo. E poi serve un piano per le competenze e per il trasferimento tecnologico facendo dialogare in modo più organico scuola, università, ricerca e impresa». «La soluzione della ZES unica è potenzialmente una misura in grado di assicurare quel coordinamento e quella semplificazione burocratica che spesso sono mancati nelle politiche di incentivazione degli investimenti nel Mezzogiorno, a patto di incrementare le risorse e di adottare regole chiare e trasparenti a tutela delle aree più fragili dal punto di vista economico e socio-istituzionale. Dobbiamo scongiurare il rischio che le aree meno forti e meno attrezzate dal punto di vista della governance e con un tessuto produttivo meno concentrato, come la Basilicata, possano essere penalizzate da

__Cavallo

questo tipo di scelta, indebolendo l’obiettivo di fondo della ZES che è quello di promuovere un’economia equa e inclusiva e la convergenza tra aree forti e aree deboli. Per questo – conclude il segretario della Cisl lucana – rite-

niamo che il coinvolgimento delle parti sociali sia fondamentale per garantire equità ed evitare fenomeni di agglomerazione impropria di risorse verso le aree più forti del Mezzogiorno a discapito delle aree interne».

Si è svolto ieri a Potenza l’incontro promosso dal sindacato dei metalmeccanici della Cgil per ribadire quanto «i lavoratori dell’industria sono centrali per la transizione ecologica»

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“Sentieri della dignità”: transizione ecologica, Costituzione, pace, legalità e antifascismo

l lavoro è un diritto fondamentale secondo la nostra Costituzione. Tuttavia, in particolare nel Mezzogiorno, le lavoratrici e i lavoratori si trovano spesso in una condizione di ricatto e di lavoro non dignitoso. Sono necessari investimenti sull’innovazione e politiche industriali per programmare l’industria del futuro attraverso la transizione energetica, tecnologica e ambientale e per garantire occupazione e salario». Lo ha dichiarato Michele De Palma, segretario generale FiomCgil nazionale, ieri a Potenza all’incontro promosso dal sindacato dei metalmeccanici della Cgil “Sentieri della dignità: transizione ecologica, Costituzione, pace, legalità e antifascismo”. Al centro del dibattito il tema della transizione ecologica in Italia e in Basilicata alla luce della situazione internazionale e dei due grandi conflitti in atto (Russia e Ucraina, Israele e Palestina) e le ripercussioni che queste hanno sulle politiche energetiche e industriali nazionali e internazionali e più in generale sulle condizioni di vita delle persone nel mondo, a partire dai civili vittime dei conflitti, rispetto ai quali la Fiom Cgil invoca la pace. «Le lavoratrici e I lavoratori dell’industria – ha aggiunto De Palma - sono centrali per la transizione ecologica. Il rischio che stiamo correndo è che le multinazionali come Stellantis fanno grandissimi risultati per gli azionisti e l’amministratore delegato, mentre per le lavoratrici i lavoratori sono a rischio i salari e l’occupazione. È necessario raggiungere un accordo tra Governo, Stellantis e orga-

nizzazioni sindacali per il rilancio della produzione in tutti gli stabilimenti del gruppo e della filiera della componentistica e per garantire occupazione e migliori condizioni di lavoro». La Fiom, insieme a Fim e Uilm, «è impegnata nei prossimi mesi a predisporre le piattaforme per il rinnovo dei CCNL attraverso una campagna di ascolto delle lavoratrici e dei lavoratori. Nella piattaforma del prossimo rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici – ha precisato il dirigente sindacale- le priorità saranno la dignità del lavoro a partire dall’aumento del salario, dal contrasto alla precarietà, dalla riduzione degli orari e alla redistribuzione del lavoro, dal rafforzamento delle misure per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Lo sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil, per cambiare le politiche economiche e sociali del Governo, è solo l’inizio». «Vogliamo costruire un Paese in cui il lavoro promuove la libertà e la dignità umana. E per questo – ha concluso De Palma - è necessario un patto con le nuove generazioni di lavo-

ratrici e lavoratori per potere, insieme, cambiare il Paese». Per la segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata, Giorgi Calamita, intervenuta all’evento «la transizione ecologica è un fenomeno molto importante che noi sosteniamo e che caratterizzerà anche il nostro paese nei prossimi anni, non solo dal punto di vista industriale, ma anche dal punto di vista sociale, per poter accompagnare il cambiamento, per poter cogliere gli obiettivi che l’Unione Europea ci ha indicato al 2030 e al 2050 sulla decarbonizzazione. Per migliorare il clima e abbattere le emissioni abbiamo bisogno di mettere in campo una serie di iniziative di politica industriale che sostengono i settori dell’industria nel nostro Paese. L’automobile è uno di questi settori perché, tra le altre decisioni assunte dall’Unione Europea, c’è la messa al bando dei motori a trazione termodinamica al 2035. Dobbiamo provare a capire se per quella data il nostro Paese sarà in condizioni di avere a tutta l’energia elettrica necessaria disponibile per alimentare il parco automo-

bili. Se ci saranno le infrastrutture e quindi tutte le colonnine di ricarica che serviranno per gestire la ricarica delle batterie. Se saremo messi nelle condizioni di avere nel Paese delle filiere industriali che costruiscono la tecnologia per quel tipo di trasporto e quindi le batterie e questo è un tema che ovviamente riguarda l’Europa ma riguarda anche noi». Calamita ha ricordato come la Basilicata sia direttamente coinvolta nella crisi industriale in atto, «con un impatto negativo in alcuni settori, meno in altri. Il settore automotive Stellantis anche a Melfi e nell’ indotto stanno subendo una trasformazione e transizione verso una produzione elettrica che noi abbiamo sostenuto, ma per via del ritardo degli investimenti sulla ricerca, sull’innovazione e sulla transizione energetica e tecnologica, per responsabilità di FCA e per l’assenza di una politica industriale, rispetto alle altre case automobilistiche in altri paesi, viviamo oggi l’ impatto negativo sulla produzione e sull’occupazione. Il continuo efficientamento messo in atto dall’azienda sta producendo un pericoloso peggioramento delle condizioni di lavoro, di salute e sicurezza, oltre a un ridimensionamento dell’occupazione, messo in atto con trasferte ormai 1400 lavoratori coinvolti, che riteniamo essere spinte a licenziamenti mascherati e incentivo all’esodo di 1200 lavoratori, passando da un numero di occupati pari a 5800 lavoratori a 3200, motivo per il quale la Fiom Cgil non ha firmato l’accordo sul contratto di solidarietà di luglio 2023», ha chiarito Calamita.


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Fondo da 250mila euro per il sostenimento delle spese per la distruzione delle carcasse degli animali infetti

Contrasto alla peste suina africana: dalla Regione risorse e indicazioni

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n tema di monitoraggio e contenimento in Basilicata della diffusione della Peste suina africana, anche conosciuta come Psa, dalla Regione poste in essere varie misure urgenti tra cui quelle finalizzate ad organizzare la raccolta e distruzione delle carcasse dei cinghiali rinvenute nello svolgimento della sorveglianza passiva (Zona II e I), delle carcasse appartenenti a cinghiali abbattuti nelle Zone di restrizione II e I conferite dai cacciatori, selecontrollori, bioregolatori se non sottoposte a trattamento termico nonché dei visceri dei cinghiali utilizzati per autoconsumo, limitatamente alla Zona I. Pertanto, nei 29 comuni lucani individuati, le spese relative alle procedure di distruzione delle carcasse saranno completamente sostenute dalla Regione Basilicata che, a tal fine, ha previsto un apposito trasferimento di risorse pari a 250mila euro all’Azienda Sanitaria di Potenza. Per intervenire in modo incisivo ed ampliare la platea dei soggetti che possono partecipare alle azioni

la cia sul nuovo testo europeo per Dop e igp

«in salvo un fatturato annuo di 16 milioni di €»

di monitoraggio della Psa in Basilicata, è in previsione un contributo economico per la ricerca sul territorio delle carcasse di cinghiali. «Attraverso l’ordinanza presidenziale - ha dichiarato il vicepresidente e l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli - si interviene per riportare il numero dei selvatici entro i limiti di sostenibilità indicati dal piano di depopolamento redatto dal Commissario straordinario per la Psa, agendo direttamente sulle cause della veicolazione del contagio. L’attività di monitoraggio delle carcasse dei cinghiali investiti in Basilicata non ha al momento rilevato casi di

positività alla Peste suina africana. Occorre continuare a lavorare in completa sinergia e dare indicazioni di intervento omogenee su tutto il territorio lucano per procedere in sicurezza e con la massima efficacia». «In quest’ottica - ha concluso Fanelli - abbiamo costituito i Gruppi Operativi Territoriali Provinciali che hanno il compito coordinare sul territorio gli interventi finalizzati al depopolamento, alla formazione degli operatori, all’arruolamento del personale, alla biosicurezza degli allevamenti, alla gestione degli impatti creati dalla specie ed alla creazione di strutture per la filiera delle carni».

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n Basilicata il nuovo testo unico europeo sulle produzioni Dop e Igp, che alzerà le garanzie riservate alle denominazioni protette e rafforzerà il ruolo dei Consorzi e la trasparenza verso i consumatori, «salva un fatturato annuo di 16milioni di euro». «A tanto ammon- __ Lorusso ta - ha spiegato il presidente di Cia-Agricoltori Potenza-Matera, Giambattista Lorusso - il valore della produzione agricola dei 19 prodotti, 13 alimentari e 6 vini, certificati in Regione, è la 19esima in Italia per numero e valore di prodotti a Denominazione riconosciuti dall’Ue. Nello specifico, il comparto dei prodotti agroalimentari Dop e Igp vale 2,5 milioni di euro, mentre quello vitivinicolo (Doc, Docg e Igt) 13milioni di euro. Gli operatori interessati in totale sono 728, 448 per il vino e 280 per l’alimentare. Questa la suddivisione delle filiere: 84% vino, 13% formaggi, 2% ortaggi e 0,6% olio. Ai Dop e Igp si aggiungono le 3 Stg nazionali e le 2 Bevande Spiritose Ig regionali, per un totale di 24 Indicazioni Geografiche».

Regione a lavoro per stabilire le somme da destinare alla misura

all’abbattimento» U

ungulati, confagricoltura Basilicata

Cinghiali, “premi” per l’abbattimento «Bene gli incentivi

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__ Battifarano

on l’ordinanza regionale del Presidente Bardi e la conseguente azione di incentivo agli abbattimenti dell’Assessore Galella, per Confagricoltura Basilicata, «parte una prima risposta alle difficoltà delle aziende agricole ed alla sicurezza pubblica». «Questa iniziativa è un primo segnale che non deve rimanere isolato - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Basilicata Francesco Paolo Battifarano -. Ci auguriamo che il provvedimento sia, nel più breve tempo possibile, esteso a tutto il territorio regionale per far si che questa piaga che affligge le colture di pregio venga mitigata»

n incentivo per l’abbattimento dei cinghiali in quei Comuni, che hanno avuto restrizioni sulla caccia a causa della peste suina come previsto dall’ordinanza del presidente Bardi dell’11 ottobre scorso. Dalla Direzione Politiche Agricole della Regione Basilicata, «uno sforzo ulteriore per reperire risorse che siano utili in questo momento - ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Galella - all’Atc 2 e 3, affinché si possa incentivare l’abbattimento. Con le risorse disponibili al momento potremo destinare fino a 50 euro per ogni esemplare di cinghiale femmina adulta. Tralasciando quei Comuni ricadenti nell’area protetta, nei quali non vi è la competenza degli Ambiti territoriali di Caccia, dove non può essere utilizzata la fauna anche per autoconsumo, gli abbattimenti han-

__ Galella

no subito uno stop da qualche tempo per far fronte al contenimento del problema Psa. L’impegno di questo assessorato è finalizzato a mettere in campo tutte le azioni volte a mitigare gli impatti della fauna sull'agricoltura e sulla sicurezza stradale. Sia il problema del sovrannumero della popolazione di cinghiale che della Psa, non riguarda soltanto la nostra regione, ed in sinergia con il Commissario e con il governo na-

zionale si sta lavorando finalmente verso un obiettivo comune e con tutti i mezzi per rispondere ai problemi sia degli agricoltori che per garantire la tutela della salute pubblica». «Nei prossimi giorni - ha concluso Galella - convocherò una nuova riunione con gli Atc interessati dal problema, per definire i prossimi step operativi affinché questi incentivi possano produrre i risultati che tutti ci attendiamo».


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L’obiettivo è di rafforzare i servizi sanitari per renderne più equo l’accesso. L’assessore Fanelli: «Innalzeremo la qualità della nostra sanità»

Basilicata prima in Italia a sottoscrivere il Programma Nazionale Equità nella Salute

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afforzare i servizi sanitari per renderne più equo l'accesso. È questo l’obiettivo del Programma Nazionale Equità nella Salute, per l’attuazione del quale la Regione Basilicata ha sottoscritto, prima in Italia, una convenzione con il Ministero della Salute. «Il Programma – spiega il vicepresidente della Regione Basilicata e assessore alla Salute e politiche della persona Francesco Fanelli, interviene sui processi di sviluppo dei sistemi sanitari regionali attuando le Decisioni della Commissione Europea del 5 luglio 2021». «Insieme alla Basilicata – aggiunge Fanelli – sono coinvol- __Fanelli te Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In ri livelli di soddisfacimento de- ziali di Assistenza) e maggiori queste Regioni si registrano, ri- gli standard definiti a livello na- difficoltà finanziarie e organizspetto al resto del Paese, mino- zionale (LEA, Livelli Essen- zative nella gestione del servi-

',5(7725( '(// (',=,21( 2',(51$ /LQD 3$7(51$

zio sanitario. Per elevare tali livelli e necessario quindi perseguire azioni di promozione, mantenimento e recupero della salute fisica e psichica della popolazione. Tali obiettivi si raggiungono – aggiunge l’assessore regionale Fanelli – garantendo, attraverso i servizi sanitari, qualità delle prestazioni erogate (azioni di sistema) e una organizzazione sanitaria che includa attivamente le fasce più vulnerabili della popolazione, che subiscono più frequentemente e gravemente gli effetti delle barriere di accesso economiche, sociali e culturali. Con l’attuazione del Programma Nazionale Equità nella Salute – conclude Fanelli – innalzeremo la qualità della nostra sanità, attuando, al contempo, il pilastro europeo dei diritti sociali».


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Potenza

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IL CASO DELLA 16ENNE POTENTINA È TORNATO IN QUESTI GIORNI SOTTO I RIFLETTORI. A PARLARNE AD “OLTRE IL GIARDINO” IL PRODUTTORE ESECUTIVO ANGELO VIGGIANO

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Celebrata la prima messa nella Chiesa Trinità mentre spopola la fiction su Elisa

eri mattina alle 7.30 è stata celebrata dal vescovo Ligorio insieme con i parroci del centro storico la prima messa nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, il luogo nel cui sottotetto, il 17 marzo 2010, fu trovato il cadavere di Elisa Claps, la 16enne potentina scomparsa il 12 settembre 1993 e per il cui omicidio è stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione Danilo Restivo, attualmente detenuto in Inghilterra anche per l’omicidio di un’altra donna, quello di Heather Barnett. Tant’è, dal 2010 e fino allo scorso 24 agosto le porte della sto-

rica chiesa erano rimaste chiuse, prima perché posta sotto sequestro e poi perchè interessata da «necessari lavori di ristrutturazione». Il caso Claps - divenuto uno dei casi di cronaca nera italiana più noti - in queste settimane è tornato sotto i riflettori per via della fiction Rai “Per Elisa – il caso Claps”, che ha ricevuto il beneplacito del pubblico, che sta seguendo la miniserie con trasporto (solo i primi due episodi, sono stati seguiti da oltre 3 milioni di telespettatori in tutta Italia con il 17% di share, ma soprattutto hanno suscitato note-

vole interesse da parte del pubblico lucano, con oltre 100.000 spettatori sintonizzati in Basilicata). Un notevole successo per fiction diretta da Marco Pontecorvo e prodotta da Fastfilm Srl e Cosmopolitan Pictures Limited, in collaborazione con Rai Fiction. Il produttore esecutivo di “Sirio Studio” Angelo Viggiano - l’Agenzia coinvolta nei casting e riprese della fiction - è stato ospite ieri ad “Oltre il giardino” per approfondire con Paride Leporace il successo conclamato di una storia dell’ininterrotta battaglia della famiglia Claps.

__Viggiano ad “Oltre il giardino”

ALLA SOLENNE RICORRENZA AL CIMITERO MONUMENTALE ERANO PRESENTI LE MASSIME AUTORITÀ CIVILI, MILITARI E RELIGIOSE

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Potenza, commemorazione dei Caduti di tutte le guerre al Sacrario Militare ella mattinata di ieri alle ore 10:00, presso il Sacrario Militare del Cimitero Monumentale di Potenza ha avuto luogo, come ogni anno, la cerimonia di commemorazione dei Caduti di tutte le guerre. La solenne ricorrenza si è svolta alla presenza del Prefetto di Potenza Dr. Michele Campanaro, del Presidente della Regione Basilicata Dr. Vito Bardi, del Sindaco di Potenza Mario Guarente, del Comandante della Legione Carabinieri “Basilicata” Generale di Brigata Giancarlo Scafuri, del Comandante del Comando Regionale “Basilicata” della Guardia di Finanza Generale di Brigata Roberto Pennoni, ed altre Autorità civili e mili-

tari. Presente anche una nutrita rappresentanza delle varie Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Per l’occasione è stata celebrata una Santa Messa in suffragio presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio, Vescovo dell’Arcidiocesi di Potenza - Muro Lucano Marsico Nuovo, e concelebrata dal Cappellano Militare Don Giovanni Caggianese, sacerdote collaboratore per l’assistenza spirituale al personale del Comando Legione Carabinieri “Basilicata”. Particolarmente sentito il momento in cui è stata deposta una corona di alloro a imperituro ricordo di chi si è immolato per la Patria e il bene comune.

Il sindacato ribadisce «l’assenza di idonee politiche del personale dell’Ente: da tempo si parla di nuove assunzioni che tardano ad arrivare per alleviare le carenze di organico»

Uil Fpl Basilicata: «Assenza di politiche del personale al Comune di Potenza»

«T

anto ci si aspettava dalla nuova Amministrazione comunale di Potenza, ma, a distanza di tempo, la Uil Fpl non può che ribadire l’assenza di idonee politiche del personale dell’Ente. Da tempo si parla di nuove assunzioni che tardano ad arrivare, soprattutto nei ruoli amministrativi, per alleviare le drammatiche carenze di organi-

__Guarente

co che di fatto aumentano i carichi di lavoro dei pochi dipendenti rimasti e non adeguatamente compensati sul piano economico e su quello della valorizzazione della professionalità con la fuga verso altri enti». È quanto afferma in una nota il segretario regionale aggiunto Uil Fpl Basilicata Verrastro Giuseppe che rimarca come «da tempo l’organizzazione sindacale si è resa disponibile al confronto per mettere in campo una radicale riorganizzazione dei servizi comunali, ma l’Amministrazione pare evitare, il confronto con la contrattazione decentrata è ferma al palo. La mole di lavoro è oramai aumentata», incalza la nota, pertanto per la Uil Fpl «rimane fondamentale garantire un maggior “efficientamento” della macchina amministrativa e dei servizi, rivedendo i piani triennali del fabbisogno per incrementare il numero dei lavoratori da assumere, favorire le progressioni verticali, espletare la mobilità interna collocando nel miglior modo possibile il personale, anche in

base alle proprie peculiarità ed aspirazioni, valorizzandone il merito e le competenze». «È inoltre indispensabile - prosegue Verrastro - costruire progetti obbiettivo e di formazione che coinvolgano tutto il personale. Contestualmente è necessario rivedere tutti i livelli di responsabilità (Posizioni Organizzative – specifiche responsabilità), trovando una soluzione ai tanti dipendenti che, di fatto, svolgono mansioni superiori». Per il segretario regionale aggiunto Uil Fpl Basilicata «bisogna mettere al centro dell’attenzione i lavoratori dell’Ente che hanno pagato il prezzo più alto a causa di ben due dissesti e dalla pandemia. In questa prospettiva, quindi, è necessario una profonda riorganizzazione del lavoro ed una significativa implementazione delle risorse del fondo contrattuale. È fondamentale, infatti, avere maggiori risorse per dare risposte alle progressioni orizzontali che tanto malumore hanno prodotto tra i dipendenti».

__Verrastro

«Non sappiamo infine - prosegue nella nota Verrastro - di cosa ne sarà dell’erogazione dell’anticipo in un’unica soluzione a Dicembre 2023 dei rinnovi contrattuali in applicazione dell’articolo 3 DL 145/2023. Ad oggi, purtroppo in assenza di un confronto non è dato saperlo, ma ci auguriamo che l’Amministrazione metta in essere ogni sforzo per erogarla per dare dignità lavorativa a questo personale sempre più in difficoltà». Pertanto, la Uil Fpl «rimane in attesa che l’Amministrazione del Comune di Potenza, dia risposte immediate e celeri convocando da subito la delegazione trattante. In assenza di risposte - conclude il segretario regionale aggiunto Uil Fpl Basilicata Verrastro - saranno inevitabilmente attivate dure forme di protesta».


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Potenza

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POTENZA Si è tenuto al Park Hotel l’incontro tra organizzazioni sindacali e il gruppo Conad per discutere del futuro occupazionale di 70 lavoratori

Vertenza ex Decò, cauto ottimismo dei sindacati: «Interesse di Conad concreto»

_ Sannazzaro, Rosa, Sardone DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Si è tenuto ieri mattina il primo incontro tra organizzazioni sindacali e i vertici del gruppo Conad avvenuta presso il Park Hotel di Potenza in merito alla vertenza Decò che vede 70 lavoratori rischiare il posto di lavoro in seguito alla chiusura dei punti vendita di via della Meccanica e via Papa Giovanni XXIII. Il Tribunale di Campobasso, va ricordato, ha sottratto il possesso e la disponibilità degli immobili in cui sorgono i punti vendita e a cui le aziende locatarie potranno accedere solo ed esclusivamente per lo sgombero dei beni di loro proprietà entro il 10 novembre. Dopo l’incontro vi è cauto ottimismo tre i sindacati che apprendono positivamente la disponibilità della società a tutelare il futuro occupazionale delle 70 famiglie coinvolte. Il prossimo passo è l’incontro in Prefettura la cui data sarà stabilita nei prossimi giorni. FILCAMS CGIL: «È SOLO IL PRIMO PASSO» «La Filcams Cgil di Potenza, nel giudicare positivamente l’apertura di Conad per la disponibilità a tutelare i livelli occupazionali inerenti i due punti vendita di Potenza siti in via della Meccanica e via Giovanni XII, la cui chiusura pone a rischio licenziamento 70 lavoratori, ritiene tuttavia questo sia solo il primo passo verso la risoluzione della vertenza e che sia necessario un nuovo in-

contro con il prefetto di Potenza, successivo a quello che si è svolto in giornata, per definire alcuni punti fondamentali» afferma il segretario generale Filcams Cgil Potenza, Michele Sannazzaro. «Innanzitutto – spiega il dirigente sindacale - la ricognizione dei lavoratori effettivamente impiegati da Inversion Srl e Inversion Dos Srl e dei relativi inquadramenti contrattuali e retributivi, considerata l’assenza dei rapporti contrattuali da parte di Thymos con suddette società; in secondo luogo la definizione dei tempi e delle modalità di ripresa delle attività, attualmente ignoti rispetto al rilascio dei locali, al relativo allestimento e al ripristino delle autorizzazioni amministrative; terzo, la definizione dell’impianto organico dei due punti vendita e infine la sottoscrizione degli accordi». «Il nostro auspicio – conclude Sannazzaro – è che si giunga nel minor tempo possibile a un percorso atto a garantire la riassunzione di tutte le maestranze coinvolte e il mantenimento dei livelli contributivi e retributivi». FISASCAT E UILTUCS: «INTERESSE DI CONAD È CONCRETO» «Al tavolo che si è tenuto sulla vertenza dei supermercati ex Decò, il gruppo Conad ha confermato la volontà di subentrare alla precedente gestione non appena avrà ottenuta la piena disponibilità dei locali di Via della Meccanica e Via Giovanni XXIII, con l’impegno a

garantire i livelli occupazionali, previa ricognizione della platea interessata». È quanto fanno sapere Emanuela Sardone della Fisascat Cisl e Fabio Tundo della Uiltucs. «Nel frattempo nei due punti vendita – riferiscono fonti sindacali – sarebbe già in corso lo sgombero delle merci da parte delle società Inversion e Inversion Dos in conformità al provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Campobasso nell'ambito del lungo contenzioso giudiziario. Il prossimo passo sarà mettere attorno al tavolo tutte le parti coinvolte» continuano Sardone e Tundo. «L’obiettivo – spiegano Sardone e Tundo – è gestire in modo ordinato la transizione della platea dei due punti vendita nella nuova gestione a marchio Conad. Oggi abbiamo consumato un passaggio importante che ha sancito il concreto interesse del

gruppo Conad di riprendere la gestione dei supermercati. La priorità resta la tutela dei 70 lavoratori e delle rispettive famiglie che si ritrovano loro malgrado al centro di un contenzioso di cui non hanno alcune responsabilità. Solleciteremo il Prefetto a convocare con la massima urgenza tutte le parti interessate per una ricomposizione della situazione al fine di garantire in tempi brevi la riassunzione del personale e la piena operatività delle attività commerciali». FILCOM-FISMIC: «I LAVORATORI NON DEVONO RIMETTERCI IL POSTO DI LAVORO» La FilcomFismic ha presenziato all’incontro di ieri mattina per discutere del futuro lavorativo dei 70 dipendenti dei supermercati Decò con il segretario regionale Basilicata, Donato Rosa. Durante la riunione, Co-

nad Adriatico si è resa disponibile ad un ulteriore incontro nel momento in cui saranno note le intenzioni di Inversiondos S.r.l e Inversion S.r.l riguardo il futuro occupazionale dei 70 lavoratori coinvolti e ha mostrato l’intenzione di una ricognizione degli stessi, qualora ne esistano i presupposti. «Un cauto ottimismo alla luce dell’incontro odierno, per il futuro dei 70 lavoratori dei due supermercati - dichiara Donato Rosa, segretario Filcom Basilicata – che ricordiamo essere stati invitati ad abbandonare il luogo di lavoro dopo l’intervento dell’ufficiale giudiziario da un giorno all’altro». «Continuiamo a sostenere che i lavoratori non debbano assolutamente rimetterci il posto di lavoro a causa di contenziosi giuridici tra le società e per questo auspichiamo che vi sia al più presto l’incontro tra tutte le Parti coinvolte e che vi sia l’intenzione comune di tutelare i lavoratori e le loro famiglie, che non possono rimanere senza salario e occupazione, specialmente in un momento di crisi e inflazione alta come quello odierno» continua Rosa. «Conad Adriatico e Thymos hanno espresso volontà di ricognizione dei lavoratori, ma le tempistiche e i termini sono ancora nebulosi, per cui noi continueremo a lottare affinché vi sia una certezza e stabilità, in attesa dell’incontro in Prefettura.» conclude Rosa.


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Fim, Uilm e Fismic chiedono alla Regione un tavolo sull’automotive per «mettere in campo tutte le azioni utili per salvare il lavoro ed i lavoratori»

Stellantis, i sindacati: «Per l’indotto non c’è più tempo da perdere» «D

a oggi, giorno che ha sancito il cronoprogramma dell’avvio delle cinque vetture elettriche a Melfi, si è avviato, per lo stabilimento Stellantis di Melfi un processo che guarda al futuro dello stabilimento e della sua intera area industriale» esordisce le segreterie Uilm, Fim e Fismic. «In queste settimane si sono avviate gare importanti affinché si possa concorrere all’acquisizione delle future commesse da produrre sulle nuove vetture elettriche. continuano - Ad oggi, aziende importanti come Lear, Marelli, Yanfeng hanno comunicato di aver già vinto le gare per i futuri modelli. Questo sicuramente però

non basta, perché tante ancora sono le criticità che registriamo». «Ma il tempo scorre inesorabile, la Regione Basilicata, che ad oggi ha annunciato il primo bando legato all’area di crisi complessa, non ha convocato, come da noi richiesto e sollecitato più volte, un tavolo vero, affinché si possa condividere insieme un percorso virtuoso per salvare l’intero indotto e le aziende di logistica. - proseguono i sindacati - Il tempo scorre inesorabilmente. Non staremo a guardare, perché per quanto riguarda la nostra azione sindacale a partire dal 2021 fino al 3 ottobre 2023 abbiamo rivendicato e portato in Basilicata il primo grande investi-

mento di Stellantis». «Siamo di fronte ad un passaggio epocale per l’industria dell’automotive voluto dalla politica e la politica deve fare la sua parte, ma ad oggi la regione Basilicata ed il governo centrale sono ancora assenti» proseguono i sindacati. «Pertanto a partire da lunedì, come Segreterie e con le RSU delle aziende dell’indotto e della logistica, saremo presenti, tutti i giorni, presso la Regione Basilicata fin quando non saremo convocati dal Presidente Bardi e dall’Assessore Casino per mettere in campo tutte le azioni utili per salvare il lavoro ed i lavoratori» concludono le segreteria Uilm, Fim e Fismic.

«Potrà accogliere massimo 20 bambini, il contributo elargito dal Comune sarà per un massimo di 15»

Il sindaco Setaro replica al consigliere di opposizione Mariani

Aperte le iscrizioni al nido comunale di «Il baratto amministrativo Muro, per bambini da 3 mesi a 3 anni non è attuabile a Muro»

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DI EMANUELA CALABRESE

nche quest’anno a Muro Lucano sono aperte le iscrizioni dell'Asilo Nido Comunale ubicato nella limitrofa frazione di Capodigiano «per i bambini che abbiano compiuto i 3 mesi di vita e non superato il terzo anno di età» spiegano dalla Casa comunale. Il servizio sarà attivo per il periodo che va dal 6 Novembre 2023 al 31 luglio 2024 e «il Nido Comunale potrà accogliere in funzione della capienza massima un numero di 20 bambini. Il contributo elargito dal Comune sarà per un massimo di 15 bambini. L’orario sarà dalle 08:00 alle 14.00, e dal lunedì al venerdì». Per meglio comprendere attività, luoghi e servizi, «venerdì 3 novembre l'asilo nido apre le porte alle famiglie per un “open day” in presenza, durante il quale sarà possibile mostrare gli spazi e condividere la proposta formativa attraverso il racconto del gestore, delle educatrici e di chi si impegnerà per garantire i più elevati standard di servizio ai piccoli utenti».

Tutte le info sono disponibili sul portale web ufficiale dell’Ente. Il Nido ormai costituisce parte importante per la crescita del bambino: il confronto e l’interazione con propri coetanei è fondamentale per catapultarsi nel mondo e imparare a relazionarsi con esso. I servizi alle famiglie sono parallelamente un fattore rilevante per facilitare una maggiore partecipazione delle donne al lavoro, che spesso sono costrette a ridurre le ore lavorative o ad abbandonare del tutto, mentre la partecipazione dei bambini al Nido coadiuva l’organizzazione familiare. A Muro Lucano il nido è una realtà consolidatasi nel tempo. Queste strutture affiancano i genitori nella crescita dei loro figli, attraverso un progetto educativo stilato dagli operatori che comprende attività che cercano di soddisfare i bisogni dei bambini nel rispetto dei loro tempi di crescita. Offrono ai bambini un luogo di socializzazione e di relazione con gli altri coetanei e sono un modello culturale importante, oltre ad essere luoghi di promozione della cultura e dei diritti dell’infanzia.

MURO LUCANO Il consigliere comunale al sindaco: «Molti Comuni in Italia stanno

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dando ai loro cittadini questa possibilità»

“Baratto amministrativo”, Mariani all’attacco di Setaro

l consigliere comunale di ni -, “gli Enti territoriali possonoi Muro Lucano, Gerardo Ma- definire con apposta delibera riani, nel ricordare di aver criteri e le condizioni per la reapresentato una interrogazione al lizzazione di contratti di Paterna presindaco di Muro evidenziando sociale, sulla base di progetti o «che la situazione economica di sentantati dai citadini singoli in tanti citadini rappresenta una dif- associati, purché individuati ambito ficoltà anche per il pagamento dei relazione ad un preciso ritributi comunali», ha criticato il territoriale. I contratti possono sindaco Giovanni Setaro sul te- guardare la pulizia, la manutenaree ma del cosiddetto “barato ammi- zione, la abbellimento die corrurali strade o piazze verdi, normadalla previsto nistrativo” valotiva nazionale, tema prioritario si d’acqua, ovvero la loro «vista la delicatezza, l’importan- rizzazione mediante iniziative inter za e la novità della materia che culturali di vario genere

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__L’edizione di Cronache del 1 novembre

er doverosa precisazione, il Consigliere di minoranza Mariani nei giorni scorsi ha ben pensato di distribuire un modulo di sua realizzazione con tanto d’intestazione del Comune di Muro Lucano proponendo ai cittadini di richiedere all’Ente l’utilizzo del così detto “baratto amministrativo”, evidentemente un falso sul quale l’Ente valuterà un’eventuale querela» afferma il sindaco Giovanni Setaro. «È doveroso ricordare al Consigliere Mariani che il Comune di Muro Lucano è un Ente in dissesto e la norma prevede l’obbligo di incassare i tributi al massimo dell’aliquota, quindi, è impensabile qualsiasi eventuale “scambio di altra natura” tra Ente Locale e cittadini. - prosegue Setaro - Eppure, il Consigliere Mariani dovrebbe conoscere molto bene il tema visto che fu proprio la sua Amministrazione a trascinare l’Ente in dissesto con un debito di svariati milioni di euro. Si sarebbe dovuto preoccupare del benessere dei suoi cittadini quando faceva il Sindaco. Nonostante tutto, oggi ci viene a parlare di un fantomatico baratto amministrativo come soluzione alla crisi». «Il Consigliere Mariani non solo ha prodotto una evidente fake news, ma ha dimostrato nuovamente di essere l’incompetenza in giacca e cravatta proponendo uno strumento di difficile utilizzo in una situazione di normalità, figuriamoci se attuabile in un comune in dissesto. - conclude il sindaco di Muro Lucano Giovanni Setaro - È cosa nota che il Consigliere Mariani da sempre è stato uomo dalla creatività amministrativa deviata, ma ad un certo punto, bene farebbe ad occuparsi di altro. Alla sua veneranda età di 85 anni, altro non posso fare che augurargli di fare il nonno per il bene della comunità».


Provincia

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I 13 sindaci della “Concessione Gorgoglione” chiedono chiarezza e rispetto degli impegni assunti dalla multinazionale

Centro di eccellenza droni, «A dicembre Total presenti progetti sostenibili e realizzabili»

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entro Eccellenza Droni, il progetto di Total, investimenti Non Oil previsti dagli Accordi tra Regione Basilicata e compagnie petrolifere, stenta a decollare. Sulla questione vogliono vederci chiaro i 13 sindaci della “Concessione Gorgoglione”. I primi cittadini di Accettura, Aliano, Anzi, Armento, Castelmezzano, Cirigliano, Corleto Perticara, Gorgoglione, Guardia, Laurenzana, Missanello, Pietrapertosa e Stigliano chiedono spiegazioni e il rispetto degli impegni assunti da Total e affermano: «A distanza di 3 anni dall’approvazione dell’investimento proposto da Total, ne viene messa in discussione la concreta sostenibilità. Ad aprile del 2023, l’ori-

ginario progetto presentato il 9 marzo 2021, quando Assessore alle Attività Produttive era Franco Cupparo, rivisto, revisionato, integrato da Total era dato come certo al punto che era stato presentato un dettagliato cronoprogramma e indotto l’assessore Alessandro Galella, all’epoca titolare dell’Assessorato alle Attività Produttive a dichiarare, pubblicamente “il Centro di Eccellenza Droni si farà, i lavori inizieranno a settembre 2023”». «A distanza di qualche mese, a fine settembre 2023 per la precisone, considerato che i lavori non erano stati avviati, scopriamo nel corso dell’incontro tenutosi in Regione, che la Total non solo non ha rispettato il cronoprogramma, circostanza chiara

ai sindaci dell’area estrattiva che avevano chiesto la immediata convocazione del Tavolo paritetico, ma anche puntualizzato che il progetto, almeno nelle sue dimensioni, non era più attuabile. - continuano i sindaci - In quella sede ed epoca l’Assessore Casino (Assessorato Politiche di Sviluppo e Lavoro), subentrato a Galella, aveva aggiornato il tema al 30 ottobre». «Un colosso multinazionale dell’Energia come la Total, con mezzi e uomini, centri di ricerca, investimenti ed iniziative industriali in tutto il mondo, comunica dopo 3 anni dall’approvazione dell’investimento che l’originario progetto di produzione di droni forse non è più sostenibile. - proseguono - Il 30 ottobre scorso Total dichiara che è in corso una più approfondita verifica e presenta altri progetti, aggiuntivi e non sostitutivi, che spaziano dalla trasformazione di prodotti agroalimentari, alla produzione di macchine elettriche su proposta di imprenditori e Start up locali». «Ciò che ci appare davvero incomprensibile è come un colosso mondiale dell’Energia, con investimenti in tutto il mondo sullo sviluppo delle fonti rinnovabili per l’attuazione della transizione energetica e lo sviluppo dell’elettrico, non abbia concentrato in questi anni la sua azione diretta, il suo impegno

nella realizzazione di tali iniziative nell’area della concessione Tempa Rossa, avendo, peraltro, a disposizione 25 Milioni di €uro di risorse rinvenienti dall’accordo con valenza quinquennale, per lo sviluppo di iniziative industriali No Oil finalizzate alla creazione di stabili prospettive occupazionali in un territorio di modeste dimensioni demografiche» sottolineano i sindaci dell’area. «L’unica approfondita ricerca, che noi Sindaci di “provincia” siamo stati in grado di sviluppare è l’inarrestabile spopolamento delle nostre comunità: a gennaio 2021 l’area dei 13 comuni contava 16.412 residenti. A gennaio 2023 i residenti erano 15.077 con un saldo negativo pari a 1.335. L’area non ha più tempo. Questo è il dato inconfutabile» dichiarano. «Ci auguriamo, per la pace sociale delle nostre comunità per il rispetto degli impegni assunti e delle aspettative ingenerate, che a dicembre, data ultimativa fissata dall’Assessore Casino per avere certezze sugli investimenti, - concludono i 13 sindaci della “Concessione Gorgoglione” Total si presenti con progetti seri, sostenibili e realizzabili con immediatezza, di cui assuma diretta responsabilità per il loro sviluppo e gli esiti. “Hic et nunc! “ dicevano saggiamente i latini. Qui e ora, adesso!»

IL CONSIGLIERE REGIONALE DI ITALIA VIVA: «DEVE ESSERE SPIEGATO TUTTO IN CONSIGLIO E NELLE COMMISSIONI»

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Braia: «Ced, la grande bugia della Total raccontata ai lucani» n imbarazzante silenzio in questi mesi sugli investimenti produttivi da realizzarsi da parte di Total in Basilicata: spero scuota le coscienze delle comunità lucane, a partire da quelle delle aree interne. Il CED (Centro Eccellenza Droni) con sede prevista nell’area produttiva di Acinello a Stigliano, con un costo lievitato da 3 a 6 milioni di euro, in poco più di un anno, per il caro materie prime, doveva generare una cinquantina di posti di lavoro. Annunciato in pompa magna dall’assessore Cupparo prima e poi confermato dal successore Galella, può considerarsi ormai definitivamente “saltato” ?». Lo dichiara il Consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe. «A giudicare dal tempo passato - incalza il Consigliere Luca Braia - e dalle riunioni che si susseguono del fantomatico “Tavolo della trasparenza”, ultimo tenuto il 30 ottobre, per l’attuazione del programma sulle compensazioni ambientali che ammontano a circa 2,5 milioni di euro l’anno per i prossimi 25 anni, riunioni non seguite da informazioni di alcun tipo (nonostante la trasparenza del nome), probabilmente

non si produce mai nulla di concreto. Pare che Bardi, Cupparo, Galella, oggi Casino e tutto il centrodestra si siano fatti prendere in giro Total-mente dalle compagnie petrolifere. La Basilicata ancora una volta viene umiliata e tradita da promesse non mantenute». «Da marzo 2021 a ottobre 2023, a quasi 3 anni dall'annuncio di intese fatte e non rispettate, a 5 anni dall'inizio delle estrazioni Total risalenti a novembre 2019, abbiamo assistito, sul punto specifico, a un percorso fatto di rinvii e illusioni inaccettabili. Deve tutto essere spiegato in consiglio regionale, nelle commissioni e alla comunità lucana tutta» afferma Braia. «A marzo 2023 già lo denunciavamo ma come sempre a vuoto e inascoltati. Siamo ormai alla fine della legislatura, quale il destino dei circa 20 milioni di euro di investimenti maturati, di cui Total non sa ancora cosa fare? - prosegue il consigliere Braia - Una farsa totale a cui bisogna mettere fine, a nostro avviso. Chiedo al Presidente e agli assessori coinvolti di chiarire in Consiglio regionale quali azioni reali si fanno per i lucani che attendono ben oltre i bonus. Ci parlino di posti di lavoro,

occupazione e investimenti promessi, ad oggi mai realizzati». «Alle comunità coinvolte - conclude Luca Braia - sento di dire che faremmo bene a farci sentire tutti insieme, mobilitando chi ritiene di aver adoperato già sin troppa pazienza ad aspettare gli esiti di questa storia».


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«Riaprirà un luogo che per oltre 10 anni ha fatto la storia del nostro territorio per le famiglie dell’Alto Bradano»

Genzano: «Completati i lavori al centro diurno per disabili di Cancellara»

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l “Centro diurno per disabili” di Cancellara è una struttura ed un luogo importante per la comunità e non solo. Raggiunto da Cronache il Sindaco Franco Genzano ci spiega di più: «È una data importante per noi, perché abbiamo completato gli interventi al Centro che ha fatto la storia nel nostro territorio. Stiamo parlando di un centro rimasto attivo per oltre 10 anni, poi purtroppo costretto a fermare le attività durante il periodo del Covid. Si sono poi aggiunti, come spesso capita, lavori imminenti di ristrutturazione e risistemazione dei locali». I lavori sono stati possibili «grazie al continuo e peculiare lavoro di tutto l'Ufficio di Piano dell'Ambito Socio-Territoriale n.1 di Pietragalla ed in particolare alla costanza e abnegazione della Dottoresssa Anna Ventura, alla quale va il nostro plauso per non aver mai abbandonato l'idea della riapertura per garantire questo importante e fondamentale servizio

alle persone speciali delle nostre Comunità dell'AltoBradano».Si tratta di un Centro importante perché, incalza Genzano, «soddisfa la maggior parte delle utenze e delle richieste dell’Alto Bradano, quindi della zona, mentre per l’area dell’Alto Basento vi è il Centro diurno di Calvello. Entrambi però fanno capo all’Ufficio Piano Sociale di Zona di Pietragalla, così da coprire in maniera adeguata il territorio interessato». Il completamento dei lavori segna dunque un nuovo inizio, che sarà poi ufficializzato nell’apertura col taglio del nastro. Proprio in merito ai lavori effettuati il Sindaco asserisce che «come Amministrazione abbiamo realizzato interventi edili importanti: oltre a dotare il Centro di una tettoia in legno, abbiamo risistemato tutti i locali all’interno. Poi cominceranno le attività con la nuova cooperativa che ha vinto il bando di concorso presso il Piano sociale di zona – spiega il

Primo cittadino- Sappiamo che ci sono già diverse richieste da parte dell’utenza e speriamo di mantenere lo stesso standard elevato degli anni precedenti. Saremo sempre a disposizione per poter migliorare la vita sociale di tutti coloro che chiederanno di usufruire della struttura». Ad avvalorare l’importanza del luogo il Sindaco sottolinea come «nel corso degli anni passati sono state svolte nel nostro Centro importantissime attività, oltre ad un lavoro eccezionale per i nostri ragazzi speciali, rivestendo così un ruolo rilevante nel nostro territorio. Vedere i ragazzi giungere anche da altri paesi, e constatare che si trovavano bene come in famiglia, per noi è stato sempre motivo di orgoglio e di vanto. Ricordo, una delle attività più importanti svolte durante la mia Amministrazione, circa a cavallo tra 2018 e 2019, ovvero la partecipazione ad un cortometraggio di respiro internazionale, in

collaborazione con l'associazione AEDO di Lucca che opera sempre nell'ambito Socio-Educativo per disabili, ed in collaborazione con il Comune di Lucca, dove appunto vi è un altro Centro per disabili, con il quale abbiamo realizzato appunto il cortometraggio, che poi ha vinto il concorso ed è stato presentato anche a Maratea. Una esperienza bellissima per i nostri ragazzi e per quelli di Acerenza,

diretti da un regista di Lucca lungo le strade di Cancellara». «Come Amministrazione siamo a completa disposizione delle famiglie e di quanti chiedono la possibilità di partecipare alle prossime iniziative che la nuova cooperativa metterà in piedi -conclude Genzano- Presto dunque taglieremo il nastro che farà tornare a vivere questo importante Centro». EMANUELA CALABRESE

Il centro storico si avvia verso la fase conclusiva dei lavori di riqualificazione che hanno interessato arterie importanti del borgo. A parlarne il sindaco La Grotta

A Sant’Arcangelo riapre via Sant’Antonio: «Recuperato e valorizzato un tratto fortemente ammalorato»

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DI ANNA TAMMARIELLO

Sant’Arcangelo riapre via Sant’Antonio Abate e a darne comunicazione è proprio il primo cittadino Salvatore La Grotta. :«Si ripristina l’arteria in pietra conosciuta da tutti come discesa dei “ciucci”, utile a disciplinare il traffico di autoveicoli che da piazza San Michele si dirigono in direzione San Brancato percorrendo un tratto di c.so Vittorio Emanuele. Si recupera e valorizza - scrive - un tratto di via-

bilità fortemente ammalorata.Mi complimento con i tecnici e con l’impresa che con professionalità hanno saputo gestire un cantiere ubicato nel cuore del centro storico, rispettando i termini prefissati. Da oggi il traffico che va da p.zza San Michele verso c.so Vittorio Emanuele riprende il suo flusso ordinario». La storica discesa in pietra era stata oggetto di una recente riqualificazione che ha interessato diverse arterie del centro storico, come anche Via Vittorio Emanuele, di recen-

te aperta al traffico. Proseguono intanto i lavori riguardanti Corso Umberto I. Un intervento,nello specifico, che partendo da Rione Convento raggiunge la Piazza principale del paese. Il centro storico èstato interessato dunque da lavori e cantieri importanti, inseriti in una visione più ampia. Il progetto riguardante la riqualificazione del centro storico si unisce infatti alla volontà di mettere in campo altre politiche atte a far rivivere il cuore del paese.


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Matera e Provincia

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MATERA Il consigliere comunale replica alle affermazioni del sindaco Bennardi: «Le polemiche non mi interessano, ma è doveroso fare alcune puntualizzazioni»

Lisurici: «Con senso di responsabilità mi sono messo a disposizione per il bene della città» «L

eggendo le affermazioni del sindaco, in merito alla mia scelta di lasciare la maggioranza, mi sembra giusto e doveroso fare alcune puntualizzazioni anche per chiarire alcune dichiarazioni di Bennardi. Innanzitutto faccio presente che, da amministratore responsabile quale credo di essere, dopo essere stato eletto nelle fila del centrodestra e aver constatato che la maggioranza necessitava di un impulso nel campo turistico, ho deciso di sottoscrivere il “patto per la città” con il sindaco mettendo a disposizione la mia esperienza nel settore. Ho deciso di farlo con responsabilità ed è una scelta di cui non mi pento, nonostante sia stato accusato di aver fatto la “stampella” al governo Bennardi. Essendo rimasto nel gruppo consiliare di centrodestra, è chiaro a tutti che il patto aveva un tempo di inizio e di fine, con punti pro-

grammatici precisi. Patto per la città, che voglio ricordare, ha dato i suoi frutti centrando traguardi mai raggiunti prima». È quanto dichiara il consigliere comunale e coordinatore di Noi Moderati Matera, Francesco Lisurici. «Basti pensare che in soli nove mesi siamo riusciti a pianificare con largo anticipo gli eventi di Pasqua e del Presepe vivente 2023, così come abbiamo lavorato affinché si potesse arrivare alla pubblicazione del bando eventi 2024 /2025 già dai primi di ottobre; inoltre come Comune abbiamo partecipato alle fiere internazionali insieme ad APT e organizzato per la prima volta in assoluto in città il format BTM (dal 13 al 15 Novembre), evento fortemente voluto dalle associazioni di categoria e dagli operatori del settore turistico. Aggiungo che abbiamo anche riavviato il tavolo tecnico del turismo con le associazioni datoriali per poter lavorare insieme per un percorso di piano strategico del turismo per la città. Poi per quanto concerne il problema ZTL nei Sassi, è evidente che si tratti di una questione che coinvolge totalmente il settore turistico e, quindi, risulta oggetto di approfondimento da parte mia. Devo dire che è assolutamente errato parlare di riunione di maggioranza per decidere il da farsi - così come è stato affermato dal sindaco - poiché in determinati casi bisogna adottare la decisione giustae non quella che fa più comodo. A tal proposito ho compreso che l’assessore alla Mobilità, che ricopre anche la carica di coordinatore regionale di partito - tra l’altro poco lungimirante

Il segretario cittadino di Forza Italia: «Bennardi è al capolinea, rassegnasse le dimissioni»

- ha preferito accontentare opportunamente le esigenze dei residenti dei Sassi, che sono circa 1500, e tralasciare le esigenze di circa 200 ristoratori, senza però valutare i danni che può arrecare a quest’ultimi, che spesso si trovano costretti addirittura a chiudere le attività per tutto il periodo invernale, proprio a causa della ZTL. Tutto ciò provoca inevitabilmente conseguenze catastrofiche per i bilanci, oltre a possibili licenziamenti dei dipendenti per il periodo in oggetto con l’aggravante di non poter contare sulla loro disponibilità nemmeno nella stagione estiva successiva», prosegue Lisurici. «A mio avviso, un amministratore responsabile, che vuole anche salvaguardare il patrimonio Unesco, in questo caso dovrebbe guardare oltre il proprio naso ed essere capace di mettere in campo un progetto di ZTL sassi H24 per tutti, residenti ed operatori, con finestra carico e scarico, dotando i sassi di bus navette, possibilmente elettrici, con frequenza ogni sette minuti, oltre a garantire i parcheggi a residenti ed operatori rispettivamente nelle sedi di via Saragat e via Vena. Chiudo dicendo che per amministrare una città complessa come Matera, serve avere amministratori che abbiano anche un minimo di esperienza lavorativa e soprattutto grande capacità di ascolto, cercando sempre di trovare soluzioni giuste alle problematiche, e non di convenienza, come purtroppo spesso accade», conclude il consigliere comunale e coordinatore di Noi Moderati Matera, Francesco Lisurici.

I Carabinieri hanno identificato un 33enne di Tursi

Laterza: «Il “Modello Matera” Sequestrò un anziano e è stato un fallimento» tentò un furto: arrestato

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egli ultimi giorni è tornato di moda il tanto decantato “Modello Matera” come soluzione per combattere il centrodestra alle prossime elezioni regionali. Peccato, però, che nella città dei Sassi il modello in questione ha già dimostrato di essere fallimentare. In realtà non è mai iniziato, dal momento che subito dopo la vittoria delle comunali, Volt ed alcuni eletti nella lista del Movimento 5 stelle erano usciti dalla coalizione, creando un grosso problema di governabilità, aspetto che rappresenta il grande limite di un modello che non ha futuro. E infatti, a metterci la pietra tombale, è stato Francesco Lisurici, esponente e consigliere comunale della Lega, che travolto dal buonsenso per il bene comune ed ispirandosi al primo Governo Conte (quello Giallo Verde), qualche mese fa aveva stretto un patto per la città con la maggioranza di Governo cittadina garantendo il proprio sostegno in Consiglio in cambio della realizzazione tempestiva di alcuni punti programmatici. Patto terminato, così come le carte per Bennardi che proprio non riesce ad andare oltre le parole sui palchi elettorali, dimostrando totale mancanza di visione e programmazione». È quanto dichiara il segretario cittadino di Forza Italia, Damiano Laterza. «Cosa c'è da aspettarsi nelle prossime ore? Noi di Forza Italia auspichiamo che il sindaco rassegni velocemente le dimissioni, lasciando ai cittadini (come è giusto che sia in democrazia quale siamo) l’arduo compito di scegliere liberamente chi

far governare e a chi affidare l’onere del controllo. Purtroppo dubitiamo fortemente che questo gesto possa verificarsi nonostante - mai come in questa legislatura - la città è abbandonata a se stessa», continua Laterza. «Pare, però, che sia giunto il momento del tanto ambito "campo largo": per fare un paragone nazionale, si pensi al Conte Bis, il governo dei banchi a rotelle e della riforma Fofó. Così anche in Basilicata il M5s e gli altri partiti di centrosinistra continuano a perseverare nell'errore, mancando di rispetto alle proprie comunità di riferimento. L’esperienza di Matera non ha nulla da insegnare? Si vuole vincere o governare? La coalizione farebbe meglio a riflettere perché la politica è servizio e non una professione. Non si deve vincere, ma governare per dare risposte concrete alle persone. Un dovere che spesso viene trascurato a favore di modelli che non vivono di alcun valore, se non quello di dover sconfiggere la coalizione di centrodestra. Infine, rivolgiamo un appello all'ultimo consigliere comunale che permette a questo modello di danneggiare ancora la comunità: il consigliere di Azione, Biagio Iosca, sa che il suo maggiore esponente ha aperto al centrodestra in vista delle regionali? Si dimostri coerente con i valori del partito e stacchi la spina a questa macchina che continua a fare danni. Lanci un gesto di responsabilità, dato che il sindaco continua a far finta di non capire», conclude il segretario cittadino di Forza Italia, Damiano Laterza.

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Carabinieri della Compagnia di Policoro, al termine di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura materana, hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza applicativa della custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, un 33enne di Tursi, nei cui confronti sono stati ipotizzati i reati di sequestro di persona e tentato furto in abitazione. I fatti contestati si riferiscono a quanto accaduto alle prime luci dell’alba del 27 marzo , quando un uomo fece irruzione all’interno dell’abitazione di due anziani di Tursi, bloccando con il chiavistello la porta del bagno dove uno di loro si trovava in quel momento, rovistando invano l’appartamento in cerca verosimilmente di denaro e preziosi, per poi darsi alla fuga a piedi. Subito dopo i fatti erano scattate le indagini dei Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Policoro, che hanno portato in pochi mesi alla ricostruzione di quanto accaduto. Grazie infatti alla visione delle immagini catturate da vari sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona è stato possibile individuare il sospettato che la sera prima ha effettuato un “sopralluogo”, rilevarne i movimenti ed accertare l’abbigliamento indossato. La conseguente perquisizione personale e domiciliare, unita all’assunzione di informazioni da vittime e persone informate sui fatti, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, seppur in questa fase di indagini preliminari che dovrà trovare conferma nel prosieguo e nei vari gradi di giudizio nel contraddittorio con la difesa, sino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.


LÊapprofondimento

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LA RUBRICA

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L’appuntamento con una ricerca dialogica su Comunità cariche di “risorse”

Dalla Rionero in Vulture di Pennella al simposio dei personaggi illustri L’intento della Rubrica è quello di costruire un dialogo possibile con i nostri lettori, sui diversi aspetti e visioni del nostro vissuto quotidiano su cui spesso non ci soffermiamo ma che orientano le scelte e determinano il vissuto delle singole persone e/o dell’intera comunità. Lo facciamo attraverso i 131 Comuni della nostra Regione. Un dialogo promosso secondo quel modello socratico di ricerca e di indagine “critica”. Ad orientarci le seguenti domande: Che tipo di Comunità stiamo vivendo? Come vorremmo le nostre Comunità? Possiamo definirci Comunità felici? Abbiamo consapevolezza del nostro essere cittadini globali? Quale umanesimo lasciamo in eredità?

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DI MARIA DE CARLO*

el 1950, Luigi Einaudi, secondo Presidente della Repubblica italiana affermava: «Esaltare la data del 4 novembre significa non soltanto rievocare una pagina di storia gloriosa, ma anche tener fede alle generazioni immolatesi nel presagio di Vittorio Veneto e penetrarne il perenne monito che la salute del Paese poggia sulla concordia di tutti i suoi figli nel culto degli ideali di Patria e libertà. In questo spirito, anche e soprattutto le Forze Armate, depositarie di una così illustre tradizione, si apprestano a celebrare quella che è stata a buon diritto prescelta a loro “giornata”». Ricordare la fine della Prima guerra mondiale e festeggiare quel primo anniversario nel 1919 ha significato tanto per tutte le comunità italiane. Una tradizione che si rinnova ma che solo un anno fa, nel 2022, il presidente Sergio Mattarella ha formalizzato la denominazione del 4 novembre come “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”. È un omaggio che tutte le nostre comunità sentono fortemente, soprattutto per ricordare ai giovani da “dove veniamo”. Un lumicino acceso in memoria di coloro che persero la vita, nel rito di omaggio al Milite ignoto presso l’Altare della Patria (per onorare i sacrifici di tanti nella salma di un anonimo combattente, a partire dal 1921). Una sorta di festa-lutto quella del 4 novembre, come ebbe a dire Pietro Pinna, segretario del movimento Nonviolento nel lontano del 1972. E purtroppo, il sogno di non vedere mai più armi e uccisioni e guerre a quanto pare, dai fatti di cronaca, sembra lontano, come pure sembra che l’umanità

non riesca a raggiungere quella saggezza e sapienza capace di strategie dialogiche e di mediazione per la pace e il benessere di tutti. La Giornata di domani la vogliamo ricordare nella comunità di Rionero in Vulture, che diede i natali a generale Giuseppe Pennella, nato l’8 agosto del 1864 da Antonio e Maddalena Plastino. Personaggio citato all’interno di un catalogo-mostra documentaria a cura dell’Archivio di Stato di Potenza di qualche anno fa. Del generale si richiama il carteggio di natura privata, lettere inviate alla famiglia (tra il 1915 e il 1920 e donate poi nel 1940 dalla moglie all’Archivio di Stato di Potenza), che sono una interessante fonte di informazioni relative alle operazioni militari. Rionero ha rinnovato il ricordo della sua morte il 15 settembre u.s. (moriva nel 1925) e lo onora con una statua in bronzo nella Villa comunale (nei pressi della Stazione) che porta il suo nome. Nella Giornata oltre alle cerimonie di rito potete approfittare per ammirare e riscoprire, ai piedi del Monte Vulture, Rionero, paragonabile ad uno scrigno pieno di preziosità, a partire dalla residenza del Settecento, Palazzo Fortunato che ospita la Biblioteca dedicata a Giustino Fortunato, meridionalista vissuto a Rionero. Palazzo che da circa quindici giorni fa, come comunicato dall’amministrazione comunale, vanta della copertura di una moderna fibra ottica che favorisce l’accesso gratuito al wi-fi ad alta velocità sia all’interno che nei giardini esterni. Nota poi è la produzione vinicola dell’Aglianico del Vulture doc. e le sue Cantine del Notaio, dove

visitare, tra gli altri percorsi, le antiche grotte francescane in tufo vulcanico. Rionero richiama i laghi vulcanici di Monticchio dove si specchia l’Abbazia Benedettina di san Michele con all’interno il Museo di storia naturale del Vulture. Che dire poi del brigantaggio postunitario che la vede protagonista nei panni del famoso brigante Carmine Donatelli detto Crocco. Grazie al Museo del Brigantaggio, nell’ex carcere borbonico è possibile ricostruire quel periodo con i suoi briganti e brigantesse nonché godersi spezzoni di film sul tema grazie ad una sala cinema e ad immagini ed oggetti sul tema. Solo cenni i miei sperando di aver suscitato curiosità e desiderio di visitarla, magari decidendo anche per una passeggiata nella Riserva Naturale Orientata “Grotticelle”, luogo amato da Federico II di Svevia per la sua caccia, con le sue querce, cerri, pini ed altre tipologie abitate dall’Acanthobrahmaea europae, una rarissima specie di farfalla. Ma poi Rionero ha un elenco di illustri personaggi, oltre a quelli già citati, che andrebbero

riscoperti ed “incontrati” dalle scolaresche lucane. Vorrei proporre al sindaco Mario Di Nitto, e per suo tramite alle associazioni del posto, un Simposio dove gli invitati sono i personaggi noti riportando anche coloro del passato con un po’ di fantasia teatrale. Un appuntamento annuale a tema. Dai già citati a “Pupetto”, nome d’arte dell’attore Donato Castellaneta, al politico e saggista Nino Calice, al giornalista e regista Felice Cappa, al pugile Young Corbett III (Raffaele Giordano), l’agronomo Luigi Granata, il politico Pasquale Lamorte, l’avvocato Filippo Longo, il giornalista e critico letterario Beniamino Placido, lo sceneggiatore e regista teatrale Pasquale Plastino, il poeta Michele Rigillo, la saggista e psicoterapeuta Gianna Schelotto. A questi nomi si possono aggiungere altri, come il saggista Michele Pinto, ma anche coloro che hanno avuto un ruolo per la crescita del posto, come ad es. Rocco Buccico (nella pubblicazione di Giovanni Tramutoli “Da Ruoti a Monticchio”). *COUNSELOR FILOSOFICA


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venerdì 3 novembre 2023 www.lecronache.info


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