Cronache del 7 dicembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

GIOVeDì 7 DICeMBRe 2023 • ANNO VIII N. 278 € 1,50

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EX DARAMIC TITO SCALO, PARALLELA ALL’INCHIESTA SUL DISASTRO AMBIENTALE QUELLA SUI REATI FINANZIARI

Fallimento Step One Srl, 7 indagati

Profitti, società estere e il trucco del prestito: congelamento per oltre 20 milioni di euro

Servizio a pagina 10

L’incertezza alimenta gli avversari e non aiuta il governo: scelte last minute da harakiri all’orizzonte?

Basilicata, FdI la vuole: no da Tajani Rumors vorrebbero chiusa la partita col 3 (FdI)-1 (FI)-1 (Lega) con la Lucania alla Meloni L

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SCUOLA

Dimensionamento, verso l’atto finale

a Giunta regionale, in riferimento ai criteri e agli indirizzi dell’anno scolastico 2024-2025, nonché in applicazione dei relativi Decreti, tra cui il Dl 127-2023, ha assegnato 57 sedi dirigenziali alla Provincia di Potenza e 27 sedi dirigenziali alla Provincia di Matera. Tra gli indirizzi forniti alle Province di Potenza e Matera, quelli di accorpare gli Istituti comprensivi nelle città capoluogo e nei Comuni, dove insiste più di un Istituto, che presentano un numero di alunni al di sotto del numero medio (...)

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MA CHE BRUTTA FIGURACCIA

’è da pensare, anche per l’ordine omissivo che s’è visto in giro, che la Svimez con i suoi Rapporti statistici fatti di verità e d’amarezza non sia particolarmente apprezzata ne tantomeno letta da questi formidabili patrioti, peraltro sempre pronti ad intestarsi meriti inesistenti e a sprecare parole facili e retorica lunare sul nulla che pure sanno magicamente muovere per infinocchiare i poveri lucani ad una finta gioia. Così fatta eccezione del solito refrain del governatore Bardi, sempre più solo nella pretesa di fare il bis sulla Basilicata, nonostante la moltitudine di negatività e di cattivi risultati ormai campeggi da ogni parte, ci saremmo aspettati da Donatella Merra, visto il tormentone comunicativo che gli è preso dal giorno della sua defenestrazione triste d’assessore e le mosse d’avvicinamento al beato Angelico Chiorazzo, almeno una parolina sulla figuraccia acchiappata sulle infrastrutture, il cui indice di competitività, stando all’analisi rigorosa fatta dalla Svimez, non solo è ancora da paese africano e perfino dietro il disastrato Molise, ma dal 2022 al 2019 ha perso ben 3 posizioni. Canta Raphael Gualazzi: “Ma che brutM. Dellapenna a pagina 5 ta figuraccia, torna su ecco..”

Chiorazzo perde pezzi ■ continua a pagina 4

QUI CSX I 5S freddi, +Europa va con Volt. Aveva ragione Margiotta: dal Pd, abbraccio mortale

LA NUNZIATURA APOSTOLICA UFFICIALIZZA: SCELTO IL MATERANO

Colaianni Arcivescovo metropolita in Molise di Campobasso-Boiano

M. Dellapenna a pagina 6

Servizio a pagina 21

STELLANTIS

Incontro a Roma, il Ministro Urso tratta l’accordo: «Obiettivo raggiungere almeno 1 milione di veicoli prodotti in Italia»

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■ Servizio

a pagina 2

POTENZA

Concerto di fine anno, dai botti dei “Coma cose” alle botte nel cdx in difficoltà sui soldi e indeciso su come spartirli

■ A. Carponi

a pagina 12

_ TRASPORTO SCOLASTICO

Melfi, riorganizzato il servizio fruito da circa 500 alunni Novità positive anche a Satriano di Lucania

■ Servizi

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_ SALANDRA

Rifiuti, sul milionario debito per il sindaco Soranno l’ultima chiamata, poi sarà esecuzione forzata ■ F. Moliterni

a pagina 12


Primo Piano

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giovedì 7 dicembre 2023 www.lecronache.info

Tenuto a Roma l’incontro con azienda, sindacati e rappresentanti delle regioni coinvolte. L’assessore Casino: «Soluzione sempre più vicina»

Stellantis, dal Tavolo con il Ministro Urso: «Obiettivo un milione di auto» S

i è tenuto ieri il Tavolo sull’automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con Stellantis e la partecipazione attiva di sindacati metalmeccanici, dell'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia) e dei rappresentanti delle Regioni. «Il tavolo Stellantis che si insedia con tutti gli attori del settore automotive, dalle Regioni ai sindacati e ad Anfia, rappresenta un punto di svolta per il sistema pae-

se per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma concreto», ha detto il ministro Urso che aggiunge: «Dobbiamo invertire il declino produttivo registrato negli ultimi anni in Italia per raggiungere la soglia di in milione di veicoli da parte dell’azienda nei siti produttivi italiani». Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha anche annunciato la disponibilità da parte del governo di mettere in campo risorse significative per pro-

muovere la transizione ecologica e incentivare l’acquisto di veicoli, in modo da poter creare le condizioni migliori per stimolare la produzione di auto di Stellantis in Italia ma a patto che il gruppo si impegni a produrre in Italia. Il ministro ha anche ricordato i numeri che sono al centro della discussione, ovvero che l’anno scorso sono state prodotte in Italia «appena 450mila autovetture a fronte di un milione e 400mila immatricolazioni e l’80% degli incentivi sono finiti ad auto che sono state prodotte all’estero, anche dalla stessa Stellantis. E questo non può più accadere». A Palazzo Piacentini presente anche l’assessore regionale alle attività produttive Michele Casino che ha affermato: «Ci avviamo verso una soluzione che potrà sicuramente ridare lustro e prospettiva alla produzione automobilistica in Italia. Le garanzie sui volumi produttivi e lo sforzo del governo per accompagnare il processo di transizione ecologica, si stanno incontrando per giungere a

un approdo finale che sicuramente potrà dare nuove garanzie anche da un punto di vista lavorativo. Ho portato il caso della regione Basilicata, dove come giunta regionale abbiamo dotato l’indotto di tanti strumenti per superare un momento inedito di crisi, ma sul tema ho chiesto anche un sostegno deciso e un cambio di impostazione da parte di Stellantis, per difendere e valorizzare una catena del valore che è presente da decenni in Basilicata e che vale migliaia di posti di lavoro. Non solo Stellantis, dunque, ma bisogna difendere anche l’indotto». Dopo l’incontro di oggi, ci saranno altri cinque tavoli tecnici, si inizierà già prima delle feste natalizie, per arrivare finalmente a un piano condiviso tra Governo, azienda, regioni e parti sociali. E mentre le interlocuzioni procedono, in serata l’Azienda fa sapere allo stabilimento di San Nicola di Melfi che «per mancanza di un componente, la produzione sarà ferma dalle 14 di oggi, 7 dicembre, alle 14 di martedi 12».

I sindacati: «Bene il Tavolo ora renderlo «Il futuro di Stellantis operativo per sviluppo e occupazione» non può essere «P una partita a poker»

IL SEGRETARIO DEL PD LETTIERI: «SETTORE STRATEGICO IN BASILICATA»

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l futuro di Stellantis non può essere una partita a poker» ha affermato Giovanni Lettieri segretario del Pd Basilicata. «L’ambizione di produrre un milione di veicoli in Italia si scontra con gli attuali volumi che registrano meno della metà di automobili prodotte effettivamente negli stabilimenti italiani. - ha continuato il segretario dem - Esprimiamo la nostra grande preoccupazione per la mancanza di risposte che nemmeno oggi sono arrivate al tavolo ministeriale su cassa integrazione, modelli e transizione verso l'elettrico. Condividiamo le richieste di chiarezza da parte dei sindacati e non vogliamo che il tavolo e la moltiplicazione dei sottotavoli diventi per il governo uno strumento finalizzato a prendere tempo e continuare a navigare a vista». «Il settore auto motive è strategico per il Paese e la Basilicata e su Melfi pretendiamo che il tavolo auto motive presieduto dal ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso dia chiarezza al suo futuro» ha concluso Giovanni Lettieri, segretario del Pd Basilicata.

rendiamo atto che Stellantis e Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso hanno dialogato in sinergia unitaria con tutti gli attori, per un progetto da portare avanti in Italia. È stato tanto più apprezzabile sentir dichiarare dal governo la disponibilità di risorse importanti per incentivi green. Nello stabilimento di Melfi è stato illustrato il calendario delle varie auto elettriche che saranno prodotte sulla piattaforma STLA Medium per diversi marchi Stellantis. La prima vettura sarà una DS Automobiles e l'avvio della produzione avverrà nell'ultimo trimestre del 2024. Ci sarà anche una Lancia, la Gamma, in arrivo nel 2026». È quanto dichiarano il Segretario Regionale dell’Ugl Basilicata Metalmeccanici Florence Costanzo e, Giuseppe Palumbo responsabile Provinciale della federazione di Potenza. L’avvio del Tavolo è stato accolto positivamente anche dal segretario Fim Cisl Uliano che ha affermato: «Per affrontare le transizioni in atto nell’automotive è importante indirizzare in maniera precisa gli investimenti. Certo siamo tutti d’accordo sugli obiettivi di aumento della produzione, ma sia ben chiaro che se parliamo di 1 milione di veicoli, la pro-

duzione deve aumentare di un terzo, se si tratta di un milione di auto questo significa oggi raddoppiare la produzione. Per quanto riguarda ciascun sito produttivo, la discussione dovrà riguardare, non tanto l’italianità dei brand Stellantis, quanto, quali e quanti nuovi modelli saranno prodotti nel nostro Paese. Oggi il gruppo è una multinazionale che produce già in Italia marchi come Jeep, Dodge e in futuro anche DS e Opel, se su alcuni stabilimenti abbiamo delle missioni produttive certe come quello di Melfi, su altri siti c’è la necessità di fare un approfondimento e definire nuovi modelli e i tempi di partenza». «Chiediamo che si passi dalle dichiarazioni di principio ai fatti concreti, confrontandoci stabilimento per stabilimento. Speriamo che il passaggio alla operatività possa essere favorita dalla suddivisione dei lavori in cinque tavoli tecnici, dedicati rispettivamente a volumi e produzione, a competitività e efficientamento produttivo, a ricerca e innovazione, a supply chain e componentistica, a occupazione e formazione» dichiarano, invece, Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.


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giovedì 7 dicembre 2023 www.lecronache.info

PALAZZO CHIGI, L’ASSESSORE REGIONALE LATRONICO ALLA CABINA DI REGIA DEL PNRR: «COORDINAZIONE NECESSARIA»

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«Col Governo Meloni per rendere efficace spesa al Sud» u delega del Presidente della Regione Vito Bardi, l’assessore all’Ambiente Cosimo Latronico, ha partecipato alla Cabina di regia del Pnrr che si è tenuta presso la Sala verde di Palazzo Chigi, «per ribadire il sostegno della Giunta regionale alla nuova strategia del Governo Meloni, che dopo il grande successo legato alla revisione del Pnrr, adesso punta a rendere finalmente efficaci ed efficienti le politiche di coesione, in modo che

possano finalmente centrare gli obiettivi qualitativi e quantitativi, superando una logica ragioneristica, su una generica capacità di spesa, che ci dice davvero poco in favore di interventi strategici che possano finalmente ridurre il divario tra Nord e Sud e anche tra le regioni del Mezzogiorno e la media europea, come siamo riusciti faticosamente a fare in Basilicata negli ultimi 4 anni, dopo 20 anni di peggioramento». «Come Regione Basilicata, a no-

me del Presidente Bardi e di tutta la Giunta - ha concluso Latronico -, al ministro Fitto ho ribadito la necessità di coordinare la programmazione dei fondi per rilanciare e creare crescita vera e sostenibile al Sud e in Basilicata. Ho anche comunicato la disponibilità e la volontà della Basilicata di sottoscrivere, con il Presidente Meloni e il Ministro Fitto, l’accordo di coesione, così da poter mettere in campo una visione per il futuro della nostra regione».

RAPPORTO SVIMEZ ‘23, PITTELLA (AZIONE): «INTERVENTI CONCRETI PER RIMETTERE IN MOTO LA CRESCITA E PER FRENARE LO SPOPOLAMENTO»

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«Serve un’agenda di Governo per il Sud» ome primo commento al rapporto Svimez 2023, per il consigliere regionale di Azione, Marcello Pittella, «necessaria un’agenda di Governo per il nostro Sud che indichi interventi concreti per rimettere in moto la crescita, dimezzata rispetto al Nord del Paese, e per frenare lo spopolamento». «Il rapporto - ha spiegato Pittella - mette in evidenza due criticità che vanno affrontate con urgenza, per evitare che aumenti il divario tra Nord e Sud, e che i cittadini paghino un prezzo troppo alto. Servono investimenti che sostengano l’economia, come testimoniano gli stessi dati legati al Pnrr, il qua-

le risulta decisivo nel biennio 2024-2025. Serve più Stato in termini di servizi al cittadino, abbandonando una volta per tutte il disegno di legge sull’autonomia differenziata così come formulato da Calderoli, che finirebbe per dividere in due l’Italia. Ci sono stati nel passato interventi metodologici che hanno rappresentato una buona pratica per il Mezzogiorno, penso ad esempio al Masterplan per il Sud, e che il Governo dovrebbe virtuosamente ripren__ Pittella dere, cogliendo i segnali di affanno, segnalati da Svimez». «La Basilicata - ha concluso Pit- futuro da qui ai prossimi mesi e voce di una regione e di un metella - avrà l’occasione per dise- ciascuno di noi è pronto a fare la ridione che pretende sviluppo e gnare un nuovo programma di propria parte, per far sentire la diritto di cittadinanza italiana».

DE SALVO (CONFAPI MATERA): «NONOSTANTE IL PIL IN CRESCITA, LA NOSTRA CAPACITÀ DI INVESTIMENTI E DI CONSUMI SI È RIDOTTA»

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«Fermare l’emorragia dei giovani e ridistribuire la ricchezza» l Rapporto Svimez 2023 «mette in evidenza un Sud sempre più povero rispetto al Centro-Nord e sempre più lontano dall’Europa, con la Basilicata a rischio desertificazione sia industriale che umana e sociale, e con lo spettro dell’autonomia differenziata che si agita minaccioso». Così, il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha esordito nel suo commento al rapporto citato. Per De Salvo, a fronte di «un Pil in crescita, manca una redistribuzione della ricchezza tra i lucani. I piccoli segnali di ripresa che avevano caratterizzato il post Covid hanno già esaurito la loro spinta propulsiva e la Basilicata ha ripreso il cammino di progressivo allontanamento dal resto del Paese. La nostra capacità di investimenti e di consumi si è drasticamente ridotta e l’abbandono di politiche keynesiane ha reso la crisi strutturale e ha tagliato gli investimenti in infrastrutture, privilegiando il rigore rispetto alla crescita e abdicando a perseguire politiche di espansione e monetariste. L’autonomia differenziata spingerà per una drastica redistribuzione di risorse verso il Centro Nord del Paese e una perdita di posti di lavoro catastrofica».

«Il settore delle costruzioni, che finora ha trainato il Pil lucano - ha aggiunto De Salvo -, ha invertito la rotta e attende che vengano riattivate le sue capacità anticicliche attraverso idonee politiche di investimenti. In questo senso il Pnrr potrebbe essere una grande occasione. Le prospettive non sono rosee, come dovrebbe essere alla vigilia della programmazione comunitaria 2021-2027. Restano ancora margini per una ripresa? Confapi Matera crede di sì. Cominciando per esempio da una maggiore efficienza di parte della pubblica amministrazione. Il Presidente De Salvo dichiara che le imprese lucane sono pronte a fare la propria parte; tuttavia, esse chiedono alla Regione e alle Province di dare loro gli strumenti adatti per fronteggiare questo periodo di crisi post Covid. C’è bisogno di una macchina amministrativa della pubblica amministrazione che non rallenti i processi autorizzatori. Non solo i soldi del Pnrr e della nuova programmazione comunitaria 2021-2027, dunque, ma anche una maggiore efficienza ed efficacia della spesa, che sburocratizzi gli itinera amministrativi e tenga conto che le imprese quando presentano un progetto non possono attendere an-

__ De Salvo

ni per la sua realizzazione, quando cioè i progressi della tecnologia lo hanno reso ormai obsoleto». «Nessuno - ha concluso il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo - si illude di colmare il divario con il Nord, ma il Paese deve crescere tutto insieme per competere in Europa. Se ai fondi del Pnrr si aggiungono quelli della nuova programmazione comunitaria e le agevolazioni della zona economica speciale, siamo di fronte a un potenziale enorme che fa di questo momento storico un unicum nel panorama nazionale».

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MARRESE (UPI BASILICATA) A ROMA PER LA RIUNIONE DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE SUGLI ATTI INTIMIDATORI AGLI AMMINISTRATORI LOCALI

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«Bisogna rendere i nostri territori più sicuri» endere i nostri territori più sicuri e una assicurare maggiore tutela a quegli amministratori locali vittime di atti intimidatori, spesso per il tramite dei social». Sono le richieste fatte dal presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera, Piero Marrese, che ieri mattina a Roma ha partecipato alla riunione dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, in qualità di componente del comitato direttivo nazionale. «Ai ministri dell’Interno, Mat-

teo Piantedosi, e della Giustizia, Carlo Nordio, presenti alla riunione - ha spiegato Marrese -, ho chiesto maggiore sicurezza per i nostri territori insieme a un’attenzione più marcata per il deprecabile fenomeno delle minacce e delle intimidazioni, con particolare riguardo a quelle perpetrate agli amministratori locali. Queste ultime, spesso, messe in atto sui social, strumento importantissimo di comunicazione, divulgazione e informazione, ma che a volte, purtroppo, sono veicolo di fenomeni deprecabili». «Richieste, le mie - ha concluso il presidente di Upi Basili-

cata e della Provincia di Matera, Piero Marrese -, accolte positivamente non solo dagli esponenti del Governo presenti, ma anche dai membri del co-

mitato direttivo. Lavorare in sinergia per migliorare il nostro Paese è, a mio parere, la strada giusta per risolvere i problemi dei cittadini».

Sul no ai tagli, al presidente della Provincia di Potenza Giordano s’unisce il segretario regionale di Italia Viva De Maria

Dimensionamento scolastico, i tempi stringono: dalla Regione gli indirizzi

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a Giunta regionale, in riferimento ai criteri e agli indirizzi dell’anno scolastico 2024-2025, nonché in applicazione dei relativi Decreti, tra cui il Dl 1272023, ha assegnato 57 sedi dirigenziali alla Provincia di Potenza e 27 sedi dirigenziali alla Provincia di Matera. Tra gli indirizzi forniti alle Province di Potenza e Matera, quelli di accorpare gli Istituti Comprensivi nelle città capoluogo e nei Comuni, dove insiste più di un istituto comprensivo, che presentano un numero di alunni al di sotto del numero medio di 829, di accorpare nelle città capoluogo gli Istituti Superiori, siano essi Istituti di Istruzione Superiore o Istituti del medesimo ordinamento, limitando, così come già prevedono le

linee guida, la costituzione di Istituti omnicomprensivi nelle località che si trovino in condizioni di particolare conclamato isolamento; di favorire l’accorpamento di Istituti di Comuni limitrofi o che siano comunque contigui a Comuni già accorpati ad altri ove è allocata la sede dirigenziale, di favorire, per limitare i disagi del personale e delle famiglie, l’allocazione della sede dirigenziale in Comuni baricentrici, indipendentemente dalla numerosità della popolazione scolastica. Sulla questione, l’annuncio del presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano. «Per quanto ci riguarda ha spiegato Giordano l’unico piano che abbiamo in mente è quello adottato lo scorso anno. A tal

proposito, il presidente della commissione sulle politiche della scuola ha convocato una riunione dell’organismo per la giornata il 7 dicembre, per rispedire al mittente una simulazione di piano né richiesta, tantomeno valutabile. La politica si è già espressa all’unanimità in occasione del Consiglio provinciale del 22 novembre scorso, circa la contrarietà dell’applicazione del Dl 127 del 2023, le cui ricadute sono altamente dannose per la rete scolastica lucana, il documento in questione non va assolutamente preso in considerazione». Anche il segretario regionale di Italia viva, Fausto De Maria, è intervenuto sulla questione del piano di dimensionamento scolastico che così come previsto dalle linee ministe-

riali, «rischia di generare danni per la tenuta sociale dei nostri piccoli comuni». «Non condividiamo la scelta della Regione di applicare “sic et simpliciter” la norma nazionale - ha dichiarato De Maria - senza tenere conto delle peculiarità della nostra terra. Proprio in Basilicata, che per antonomasia si può definire la regione dei piccoli comuni, ci aspettavamo dalla Regione un atteggiamento più critico nei confronti delle scelte nazionali che con il decreto interministeriale 127 del 30 giugno 2023 che mette in crisi l’intera tenuta scolastica di gran parte del nostro territorio. A tal proposito ricordiamo l’impegno dei nostri consiglieri regionali a favore della “battaglia” portata avanti dal Comitato

spontaneo di Sasso di Castalda proprio a difesa della scuola comunale. Ricordiamo inoltre che di fatto, così come emerso durante l’ultimo Consiglio provinciale di Potenza, si rischia il taglio di oltre 25 istituti scolastici». «I numeri se applicati - ha proseguito De Maria senza considerare le peculiarità di una regione, grande nella superficie ma piccola nella popolazione con tantissimi comuni spesso quasi isolati e con collegamenti stradali complicati, non offrono una risposta adeguata alle esigenze dei cittadini. Oltretutto appare quantomeno strano che proprio in Basilicata a differenza di altre regioni, si accetti questo dimensionamento senza battere ciglio. Pertanto auspichiamo che ci sia da parte del Governo regionale una presa di coscienza dei danni che potrebbero essere causati dall’applicazione delle linee del Dimensionamento scolastico». «Così come già ribadito sul tema dell’Autonomia differenziata - ha concluso il segretario regionale di Italia iva Basilicata -, ci aspettiamo dalla Giunta regionale una linea a difesa degli interessi dei lucani e non una incondizionata accettazione degli input nazionali solo per spirito di appartenenza politica»


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L’incertezza alimenta gli avversari e non aiuta il governo: scelte last minute da harakiri all’orizzonte?

Riunioni romane: FdI vuole la Basilicata. Ma Tajani non ci sta Rumors vorrebbero chiusa la partita col 3 (FdI)-1 (FI)-1 (Lega) con la Lucania alla Meloni

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__Tajani e Bardi

DI MASSIMO DELLAPENNA

e il centrosinistra non ha ancora definito la larghezza del campo, il centrodestra è in una situazione ancora più imbarazzante. Il perimetro della coalizione è chiaro. È sempre lo stesso da trent’anni ad ogni latitudine. FdI, Lega e Forza Italia sono gli elementi costanti della coalizione. I sondaggi li danno in vantaggio e la litigiosità del centrosinistra sembra favorire ancora di più l’esito elettorale. Non è stato, però, ancora individuato il candidato Presidente. La conferma ufficiale della ricandidatura di Bardi non arriva ancora né tanto meno arriva l’indicazione di un candidato Presidente diverso. Ieri pomeriggio infatti c’è stata una riunione top secret a Roma sulle regionali. Alcune testate online hanno battuto la notizia che il summit romano aveva deciso che a FdI sarebbero andate Sardegna e Basilicata insieme all'Abruzzo. Con il Piemonte a Forza Italia e l’Umbria alla Lega. Una notizia che fa a cazzotti con quanto affermato poco prima Tajani che aveva detto: «Non esiste discussione su Bardi: è il nostro candidato in Basilicata per le prossime regionali. Abbiamo rispettato tutti gli altri, pretendiamo lo stesso rispetto. Non c'è alternativa a lui». E poi aveva ammonito gli allea-

ti: «Io non ho mai detto una parola contro nessun altro candidato - ribadiva il vicepremier- Bardi è di FI ed è il nostro candidato. Sono polemiche sprecate quelle che sento e scrivono. Spero che tutto il quadro delle candidature alle regionali si concluda in tempi rapidi, c'è ancora tempo, ne stiamo discutendo. Si stanno svolgendo delle riunioni in proposito. Io sostengo la regola della conferma del presidente uscente. Se qualcuno non si vuole più candidare o il partito di riferimento decide di cambiare il suo candidato uscente, allora si può ragionare in maniera diversa ed è giusto così».

«Io sono sempre dell'idea che i patti devono essere mantenuti. Quando io mi assumo un impegno, lo onoro sempre», assicurava Tajani che escludeva vertici tra i leader di centrodestra nell'immediato: «Non vedo problemi, lavoriamo bene, al di là delle chiacchiere dei giornali che si inventano liti che non esistono». UNA MELINA CHE NON FA BENE AL CDX A pochi mesi dal voto, insomma, il centrodestra in carica ancora non sa chi dovrà essere il candidato Presidente della coalizione. La cosa più surreale è che non è mai esistita una volontà di far sedere le

parti a discutere sul territorio. La decisione è interamente accentrata su Roma con tutti gli aspiranti governatori costretti a percorrere una quotidiana via dell’umiliazione per cercare di essere ascoltati, raccogliere una qualche forma di sostegno, rinviare ulteriormente la decisione. Una attesa logorante che indebolisce Bardi (in caso di ricandidatura) e renderà comunque difficile la vita a qualsiasi candidato. La coalizione, infatti, ha due esigenze: la prima è quella di finire dignitosamente la legislatura, la seconda di allargarsi. Sotto il primo punto di vista, le “lungimiranti” stra-

tegie consiliari di Cicala hanno già costretto la coalizione ad un paio di magre figure mentre ancora più problematiche rischiano di essere alcune scelte politico-amministrative che pare stiano per essere compiute. Dal punto di vista dell’allargamento della coalizione è di tutta evidenza che ogni rinvio delle scelte lo rende più problematico. Quando sarà individuato il nome sicuramente i centristi, i civici e tanti altri vorranno aprire un tavolo di discussione per entrare nella coalizione. Un tavolo di discussione richiede dei tempi tecnici che rischiano di consumarsi troppo velocemente. L’INCERTEZZA NON AIUTA IL GOVERNO DELLA REGIONE Le voci di dentro ci dicono, infatti, che si continua su alcune scelte strategiche a navigare a vista. Senza programmazione ed in qualche caso con sciatteria. Tutto fatto sempre all’ultimo minuto e dovendo forzare le maglie della legge e delle opportunità. Su alcune scelte in particolare speriamo di aver capito male ma, se fosse vero quello che ci viene detto, saremmo davanti ad un tentativo politico di Harakiri mai visto prima per la scelta del metodo, dei tempi e del merito.


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All’imprenditore la vicinanza per gli attacchi scomposti: le capacità imprenditoriali non sono un limite. Altra cosa è la politica

Chiorazzo perde pezzi +Europa va con Volt

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5 Stelle ancora freddi. Aveva ragione Margiotta, l’abbraccio del Partito Democratico è stato mortale DI MASSIMO DELLAPENNA

a notizia del giorno è che +Europa non concorrerà con il centrosinistra alle prossime elezioni regionali, il partito ha, infatti, comunicato il suo sostegno alla candidatura di “Volt” e la rottura di ogni dialogo con il campo largo che appare sempre più in via di restringimento. La chiara presa di posizione da parte del partito fondato da Emma Bonino, infatti, non è altro che l’ultimo diniego che viene dalla coalizione al sostegno alla candidatura di Angelo Chiorazzo alla presidenza della Giunta Regionale. Arnaldo Lomuti, interpretando chiaramente la volontà della base elettorale del Movimento pentastellato, continua a tenersi distante dal sostegno al re delle cooperative. I socialisti di Valvano hanno già detto che non condividono il metodo con il quale è stato scelto il candidato presidente. I moderati di Italia Viva e di Azione sono tutt’altro che propensi ad una alleanza e aspettano ancora di capire uomini e programmi.

AVEVA RAGIONE SALVATORE MARGIOTTA Quando il segretario regionale del Pd Giovanni Lettieri aveva spinto perché si votasse la mozione di sostegno alla candidatura di Chiorazzo alla presidenza della Regione, l’unica voce che si alzò in contrasto fu quella di Salvatore Margiotta che, proprio in rottura sul metodo più che sul merito, abbandonò con i suoi uomini la Direzione. Salvatore Margiotta, forte della sua esperienza politica, provò in tutti i modi di spiegare al suo Partito che con quella indicazione da parte del Pd la candidatura di Angelo Chiorazzo si sarebbe indebo-

__Lomuti, Lettieri, Valvano e Verrastro

__Chiorazzo e Margiotta

lita e non rinforzata. Da quel momento, infatti, Chiorazzo è diventato il candidato del Pd e, quindi, oggetto di trattative tra i partiti. La logica elementare della politica ci insegna che un alleato è disponibile ad accettare il candidato di un altro partito ma deve avere qualcosa in cambio. È la politica da sempre. Un politico navigato tutto ciò lo sa. È chiaro che nessuno degli alleati ora può più accettare il candidato del Pd come se fosse un candidato “civico”. Questo complica e non poco la situazione anche perché i mal di pancia non sono soltanto degli alleati ma anche di una parte sostanziosa del Partito Democratico. Nei giorni scorsi infatti come aveva anticipato in esclusiva Cronache, nonostante qualcuno nelle ultime ore online abbia rivendicato la notizia come propria, alcuni dirigenti locali guidati da Barbara Verrastro hanno inviato una lettera ad Elly Schlein chiedendo che si richiami il Partito Democratico di Basilicata all’esigenza di proporre agli alleati un candidato presidente giovane, capace, competente e carismatico.

Insomma, dietro l’unanimismo di facciata che ha accompagnato la relazione di sostegno ad Angelo Chiorazzo, si nasconde una forte lacerazione all’interno dei quadri Dem in Basilicata.

sto modo di concepire la battaglia politica ci disgusta, chiunque sia il soggetto colpito. Sulle pagine di questo giornale non leggerete mai attacchi personali nei confronti di nessuno ma sempre e soltanto discussioni politiLA NOSTRA SOLIDARIETÀ che, anche dure, ma non allusive A CHIORAZZO e mai offensive. Proprio mentre è costretto ad in- È una questione di stile che ci imterfacciarsi con la complessità del- pone di non essere come qualche la navigazione politica, ci sentia- penna del controregime. mo in dovere di esprimere la nostra vicinanza ad Angelo ChiorazUN MODERATO zo per gli attacchi scomposti che ALLA GUIDA? si stanno mettendo “on-line” su al- Qualche settimana fa evidenziamcuni blog che evidenziano le sue mo come fosse centrale il ruolo dei capacità imprenditoriali come se moderati per la vittoria delle elefossero un limite o un potenziale zioni. I sondaggi dicono che sono ostacolo alla sua attività politica. ago della bilancia. Conosciamo bene questo metodo In questo caos che regna sovrano, allusivo e non franco di affrontare la candidatura di un moderato alle questioni, un metodo fatto di la guida della coalizione potrebbe frasi non dette o appena annunciate essere una soluzione che salvi cache lasciano intraprendere la via pra e cavolo. Qualcuno a Roma del sospetto e lo riteniamo infa- inizia a pensarci. Del resto pomante e di piccolo cabotaggio. trebbe essere una soluzione davA differenza di molti “colleghi”, vero vincente e che consentirebbe noi non cambiamo idea a secondo di non spostare gli equilibri tra i della vicinanza politica e impren- partiti. ditoriale del soggetto colpito e pos- La primavera, intanto, tarda ad arsiamo dire con chiarezza che que- rivare.


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OLTRE IL GIARDINO Il segretario regionale Psi sollecita a «unire le coalizioni di centrosinistra e costruire un programma condiviso»

Regionali, Valvano: «Le Primarie restano la via maestra per la scelta del candidato»

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n una delle ultime puntate di “Oltre il giardino” il programma in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre, condotto da Paride Leporace - era inevitabile che non si tornasse a discutere di politica regionale e della “battaglia” già in atto in vista delle elezioni di Primavera. Ospiti in studio il segretario regionale del Partito Socialista (Psi) Livio Valvano e il giornalista Angelo Mauro Calza.

LA “PROFEZIA” DI VALVANO Si parte con una “profezia” di Valvano su quando finalmente si stabiliranno i giochi, sia a sinistra che a destra, per individuare il candidati alla presidenza per poi, così, andare finalmente in profondità sui programmi: «Penso che dopo le Provinciali, sotto Natale, si avranno dei nomi perché il presidente della Giunta dovrà emettere un decreto». Di fatto, la data delle Regionali non è ancora certa, anche se si parla del 23 marzo come possibile data unica per le quattro regioni che andranno al voto (Lazio, Lombardia, Molise e Friuli-Venezia Giulia). L’ultima data ultile potrebbe però essere il 20 maggio. «È difficile trovare la data, quindi i candidati ancora meno», sottolinea Valvano. Ma la questione tempi non è facile, ci sono ancora trattative in corso.

LA “QUESTIONE SOCIALISTA” IN BASILICATA A questo punto della puntata, il conduttore Leporace introduce quella che ha definito la “questione socialista” in Basilicata, ovvero il ruolo che il Psi intende giocare nello scacchiere delle prossime Regionali. Il Partito Socialista non vuole attendere le decisioni romane sulle scelte organigrammatiche sulla individuazione del candidato presidente. Così i Socialisti, in mancanza delle primarie, offrono la disponibilità del segretario regionale Livio Valvano per la carica di presidente della Giunta regionale da condividere con tutte le forze del campo progressista e dell’area moderata che si stringeranno intorno ai valori fondanti del programma di governo. È questa la decisione della Segreteria regionale della Basilicata del Psi, riunita per esaminare le prospettive in vista delle elezioni del 2024. Valvano si candiderebbe, condividendo il programma con tutte le forze progressiste e moderate. L’obiettivo che i socialisti pongono, spiega Valvano, «è quello di unire il centrosinistra, non di dividerlo. È perciò fondamentale costruire una coalizione unita, ampia e soprattutto coesa» attorno a un «programma di Governo condiviso». «Ad oggi però - prosegue -

__Valvano

non c’è alcuna indicazione di un nome che sia unificante. Ma il punto non è il nome enfatizza il segretario regionale del Psi - Il punto è che, in politica, il metodo della procedura è tutto perché quando si governa, si prende una decisione e se la si prende da soli, ovviamente, non ci sarà una coalizione che regge. L’abbiamo visto col centrodestra che in questi anni ha governato in uno stato di conflitto e assedio perenne che ha avuto bisogno di pezzi delle opposizioni per andare avanti. E noi non vogliamo che succeda esattamente questo».

candidato, senza veti pregiudiziali. Il Psi dialogherebbe con tutti, «nessuno escluso», anche con formazioni del civismo come Volt, Progetto Basilicata, anche con il M5S nonostante le tensioni sul caso Chiorazzo. L’obiettivo primario, insomma, per Valvano «è unire le coalizioni di centrosinistra e costruire un programma condiviso, poi si potrà scegliere il candidato con le primarie» che considera come la «bussola» perchè in tal caso «vanno a votare come sempre i cittadini interessati al destino della propria regione e ogni volta che ci sono le elezioni primarie i cittadini alle priLE PRIMARIE RESTANO marie vanno», enfattizza ValLA VIA MAESTRA vano. Le primarie, però, restano la via maestra per scegliere il PRIMA IL PROGRAMMA,

POI IL NOME Valvano ribadisce che per il Psi la priorità è il programma, non il nome del candidato: «Noi non poniamo il nome come elemento discriminante. Anzi, se c’è un programma condiviso, se c’è un metodo condiviso, se c’è una coalizione la più ampia possibile, noi siamo disposti anche a fare un passo indietro». I socialisti non porrebbero veti neanche sull’ipotesi Chiorazzo, nonostante i dubbi di una parte della sinistra: «Non abbiamo pregiudizi. Valutiamo un programma, valutiamo un metodo, valutiamo una coalizione». L’unica discriminante è che non ci sia accordo con la destra: «I socialisti con la destra non ci vanno, su questo non c’è dubbio».

La sinergia di Follia e Taratufolo: «Identità di vedute per difendere la Basilicata e portare un reale cambiamento»

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Volt e +Europa avviano un percorso comune verso le elezioni regionali n percorso comune per «invertire la rotta di una regione che rischia di estinguersi, nonostante le straordinarie risorse che possiede». Partendo da considerazioni comuni sullo stato in cui versa la Basilicata, «sulle opportunità perse e sull’urgenza di promuovere iniziative per uscire dalle sabbie mobili della politica regionale», Volt e +Europa hanno sancito una intesa per affrontare insieme la fase di avvicinamento alle elezioni regionali. Il percorso intrapreso si basa innanzitutto «sulla visione politica europeista e riformista» che accomuna i due partiti, nonchè «sull’essere alternativi rispetto al sistema politico di destra e sinistra che ingessa la Basilicata ormai da alcuni decenni, anche con l’innesto di movimenti che si sono rivelati pienamente aderenti al sistema poltronista e tutt’altro che foriero di cambiamento». L’orizzonte al quale si sta lavorando è quello delle elezioni della prossima primavera, con uno sguardo anche alle elezioni Amministrative che – a vari livelli – avranno luogo successivamente. «Volt e +Europa hanno manifestato identità di vedute sulla necessità di cambiare la politica lucana

__Follia e Taratufolo

– afferma il candidato presidente Eustachio Follia -. L’abbandono in massa della Basilicata non fa altro che rendere sempre più insistenti gli interessi esterni per il nostro territorio e per le ingenti risorse che custodisce. Mentre avremmo bisogno di creare, qui, tutte le opportunità e tutti i servizi che possano giustificare non soltanto la voglia di restare o di tornare, ma anche di ripopolare i luoghi della Basilicata». «Sono molto soddisfatto del percorso che abbia-

mo iniziato con Volt, afferma Massimiliano Taratufolo, segretario regionale di Più Europa Basilicata -. L’intesa raggiunta, fortemente voluta dalla nostra base e condivisa dai vertici nazionali del partito, è un importante tassello sulla strada della innovazione politica e rappresenta una alternativa necessaria che ha come principale obiettivo quello di riavvicinare i cittadini alla gestione pubblica. Un connubio di idee, principi e risposte in grado di portare un reale cambiamento in Basilicata».


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Primo Piano

giovedì 7 dicembre 2023 www.lecronache.info

OLTRE IL GIARDINO A Cronache Tv il deputato FdI ha commentato la politica estera e nazionale, il lavoro del Governo Meloni, la sanità e il capoluogo lucano

Verso le Regionali, Caiata frena: «Prima i programmi, poi i nomi dei candidati»

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ad aumentare la propria presenza di governo anche nelle regioni. Io credo che il punto vero - rimarca sia quello di creare le condizioni affinché ci sia una coalizione di centrodestra inclusiva. Quindi, piuttosto che farne una questione di nome o di Partito, io ne farei un tema Politico». «Il tema vero - enfatizza Caiata - non è mettersi insieme per non far vincere quell'altro e da questo punto di vista è lodevole anche chi dall’altro lato della barricata alza i toni dicendo che non possiamo stare insieme per forza se non condividiamo una strada di governo. La stesso cosa credo debba essere noi, dobbiamo stare insieme con le forze politiche che condividono il nostro pensiero di governo affinchè diventi, inevitabilmente, un valore aggiunto».

n una delle ultime puntate di “Oltre il giardino” - il programma condotto da Paride Leporace e in onda su Cronache Tv - è intervenuto il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata.

DRESS CODE IN PARLAMENTO Il giornalista Leporace ha introdotto l’ospite ricordando la sua recente “battaglia” per reintrodurre l’obbligo di cravatta per i parlamentari, una proposta che, come spiega Caiata, è in fase di valutazione: «È stato approvato un ordine del giorno e il Collegio dei questori sta lavorando sulla mia proposta, per cui potrebbe essere che nella prossima regolamentazione sia ricevuta la mia istanza». . UN DEPUTATO LUCANO NEL MONDO Nel corso della puntata, si è poi parlato del ruolo internazionale dell’onorevole, «uno dei pochi rappresentanti lucani doc che difende la regione», lo ha definito Leporace, che anche per volontà del suo partito, ha assunto un incarico internazionale all’interno del Parlamento. Riveste, infatti, la carica di segretario della Commissione Esteri e ha «avuto il privilegio» di avere la nomina della presidenza della Commissione bicamerale dell’Iniziativa Centro Europea, la delegazione parlamentare «che si occupa - spiega Caiata - di seguire il percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali, della Moldovia, e dell'Ucraina». candidati all’ingresso nell’Ue. Caiata spiega così l’importanza di «integrare quanto prima questi Paesi per rafforzare l’Unione Europea anche dal punto di vista della sicurezza, soprattutto dopo il conflitto russoucraino che ne ha evidenziato le debolezze». Di fatto, per l’onorevole «l’Unione Europea è la vera sconfitta di questa guerra, ma è la vera sconfitta anche del conflitto israelo-palestinese perché purtroppo abbiamo visto che, per quanto l’Unione sia nata all’indomani della Seconda Guerra Mondiale come progetto di pace, non sia attrezzata per gestire situazioni belliche praticamente alle porte di casa, non avendo un proprio esercito in grado di adoperarsi per una deterrenza». Per questo ora per Caiata è necessario ripensare al ruolo dell’Ue e ai criteri di integrazione, basandoli non solo «quasi esclusivamente su canoni burocratici o su caratteri economici», ma anche su parametri «di tipo geopolitico e soprattutto di sicurezza». «L’obiettivo - spiega - è alzare il confine dell’Europa e, quindi, integrare quanto prima nell’Ue con Paesi come la Moldavia, l’Ucrai-

__Caiata

na e la Georgia per sottrarli all’influenza di Russia e Cina, evitando in tal senso altri conflitti». «La domanda che io pongo a tantissimi colleghi nei miei viaggi, soprattutto in questi Paesi, - enfatizza il deputato meloniano - è che se fossimo stati più celeri e più spediti nell’integrazione dell’Ucraina probabilmente oggi non avremmo avuto questo conflitto». Da questa riflessione, quindi, Caiata sollecita a «ripensare un po’ più concretamente al ruolo e alla funzione dell’Unione Europea».

LA «CREDIBILITÀ E SERIETÀ» DELLA PREMIER MELONI Il parlamentare ha poi difeso l’operato del Governo Meloni in Politica Estera: «Ha ridato centralità e credibilità al nostro Paese, dopo molti anni». Il deputato elogia così l’azione della Premier «che viene ricevuta e ascoltata dai leader mondiali. Tutta la narrativa preelettorale di chi diceva che non saremmo stati ascoltati, addirittura ricevuti - enfatizza Caiata - oggi scontra con un presidente del Consiglio che invece viene tenuta in grandissima considerazione». Su questa linea Caiata ha continuato a difendere a spada tratta l’operato del Governo Meloni, invitando a non pretendere risultati immediati: «Come tutti i Governi, se si vogliono adottare soluzioni risolutive ci vuole tempo. Noi in Italia purtroppo abbiamo la tendenza a gestire le emergenze e a “mettere delle pezze” alle situazioni che si vengono a creare». Tra le scelte condivise, quella delle Zone Economiche Speciali (Zes) e Zes Unica per il Mezzogiorno: «La Zes Unica Speciale vuol dire che per chiunque voglia insediarsi nel Meridione - spiega Caiata avrà delle condizioni particolarmente agevolate di insediamento industriale in termini di tasse, di

agevolazioni burocratiche e di velociziazione. Il che vuol dire rendere tutto il nostro Meridione estremamente attrattivo per futuri insediamenti industriali che produrranno occupazione, reddito e benessere stabile».

L’OCCASIONE PERSA DELL’EXPO 2030 Nonostante ciò, l’Italia ha perso la corsa per ospitare l’Expo 2030, superata dalla capitale dell’Arabia Saudita, Riad. Ma, sulla questione, Caiata minimizza: «Era un risultato ampiamente prevedibile perché ormai quella partita era già chiusa da anni e non è dipesa dalla credibilità del Governo attuale». Il parlamentare ha, però, ricordato l’importanza di supportare ora Roma per il Giubileo 2025: «Noi come azione di Governo - enfatizza Caiata - la supporteremo perché si presenti nelle migliori condizioni possibili».

LE REGIONALI LUCANE Il conduttore ha poi chiesto all’onorevole Caiata un commento sulla futura governance della Basilicata e sulla possibile riconferma del presidente uscente Bardi. Il parlamentare ha ammesso le sue perplessità: «Trasformare una cosa molto seria come la futura governance di una regione limitandone il dibattito al nome del possibile candidato credo che sia un po’ riduttivo e sia un po’ come trasformarlo a una sorta di gossip elettorale. Io credo - enfatizza Caiata - che invece la discussione dovrebbe essere basata, e mi dispiaccio che di questo invece sento parlare poco, sui temi e sui programmi della campagna elettorale». Rimarcato ciò, Caiata comunque è consapevole che «il partito di Fratelli d’Italia oggi sia il pilastro forte della coalizione di centrodestra e per questo abbia diritto

LA SANITÀ LUCANA «Poi - prosegue Caiata - dal punto di vista elettorale è evidente che noi come Basilicata, abbiamo la necessità di fare molto di più sulla Sanità. Per cui credo che il primo segno vero ed importante sia arrivato anche con l’individuazione del direttore scientifico del Crob di Rionero - l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico che offre percorsi di prevenzione, diagnosi e cura accessibili per patologie oncologiche - dove per la prima volta siamo riusciti a vagliare un profilo di spessore mondiale, soprattutto un lucano, e di riportarlo a casa per dare un contributo alla sua terra».

LA CITTÀ DI POTENZA Infine, Caiata conclude il suo intervento ad “Oltre il giardino” con un commento sullo stato dell’arte della città di Potenza e su una recente dichiarazione dell’assessore regionale Alessandro Galella - fatta negli studi di Cronache Tv - che ha espresso la sua disponibilità per una eventuale candidatura a sindaco del capoluogo. guidata, ad oggi, dal primo cittadino leghista Mario Guarente. «È evidente che si poteva e si doveva fare molto di più di quello che si è fatto per amministrare questa città», afferma Caiata, richiamando tutti «all’onestà intellettuale» e altrettanto in maniera onesta dice che «rispetto alle ambizioni legittime di tutti, credo che vada trovato un equilibrio nella coalizione di centrodestra - dato dall’incastro di molte caselle, dalla presidenza della Regione alla candidatura a sindaco al Comune di Potenza - pensando seriamente a quello che potremmo fare nei prossimi anni per far tornare a brillare la città di Potenza. Questo è più importante conclude il deputato di FdI Caiata - di pensare a chi dovrà essere invece a guidare poi questa coalizione».


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Basilicata 24 ore

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Ex Daramic Tito Scalo, parallela all’inchiesta sul disastro ambientale quella sui reati finanziari: ordine di congelamento per oltre 20 milioni di euro

Bancarotta fraudolenta, 7 indagati per il fallimento della Step One Srl

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perazione “Freezing”: la Procura di Potenza, dopo il sequestro probatorio, nell’ambito di un’inchiesta per disastro ambientale, dell’ex Daramic nell’area industriale di Tito Scalo, gli inquirenti informarono che, tra le altre cose, furono riscontrati valori di trielina superiori a 2700mila volte a quelli consentiti dalla legge, aggiunto ora un altro tassello importante. Nell’ambito dell’attività di indagine a contrasto dei reati fallimentari, con la collaborazione della locale Sezione di Polizia giudiziaria-Aliquota Guardia di Finanza, e del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Potenza, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari reali disposta dal Gip del locale Tribunale, nonché alla notifica di Avviso della conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 7 soggetti in conseguenza del fallimento della Step One Srl, società potentina già incardinata nel gruppo internazionale della Polypore, leader a livello mondiale nella costruzione e commercializzazione di componentistica nel settore dell’ automotive. I NOMI E I RUOLI Tra i soggetti indagati figurano Pierre Hauswald (amministratore pro-tempore della Daramic Srl), Antonio Spizzichino (presidente del Collegio sindacale della Step One Srl), Armando Pontecorvo (membro del Collegio sindacale della Step One Srl), Roberto Di Veroli (membro del Collegio sindacale della Step One Srl), Maurizio Massaia (amministratore pro-tempore della General Smontaggi SpA), Maria Morena Casale (socio e amministratore della Tre Srl che è la

società che deteneva il 100% delle quote sociali della Step One Srl), Marcello Gentile (amministratore unico della Step One Srl). IL PERCORSO STORICO Nel 1997, la società Daramic Srl di cui medio tem pore è stato dichiarato il fallimento con sentenza del Tribunale di Potenza nel 2015, intraprese l’attività di produzione e commercializzazione di separatori per batterie per auto presso lo stabilimento ubicato nella Zona Industriale di Tito Scalo per l’area attualmente ricadente nel perimetro di Sito di interesse nazionale (Sin). Nel 2008, la chiusura della fabbrica dove per la produzione venivano impiegati anche solventi clorurati, quali, ad esempio, il tricloroetilene. In quella specifica area, l’inizio delle attività ha avuto luogo intorno agli anni ‘80, ma la proprietà dello stabilimento da parte della Daramic ha avuto inizio nel 1997. Nel gennaio del 2005, a seguito di uno «sversamento accidentale di reagenti chimici», la Daramic Srl notificò il superamento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione per il parametro tricloroetilene, intraprendendo attività di monitoraggio e di misure di messa in sicurezza di emergenza del sito inquinato, ad oggi mai compiu tamente realizzate. Dal 2010, il subentro nella proprietà dello stabilimento della Step One Srl, anch’essa caduta in stato di insolvenza. PROFITTI MILIONARI E SOCIETÀ CON SEDE ALL’ESTERO Gli approfondimenti investigativi condotti dalla Polizia Giudiziaria su delega della Procura di Potenza, per gli inquirenti, han-

giovedu 111 maggio 2023

Basilicata 24 ore

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Tito Scalo, area sottoposta a sequestro probatorio: la Procura di Potenza indaga per inquinamento

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e disastro ambientale

Ex Daramic, i risultati shock: «Valori trielina 270mila volte superiori ai limiti di legge»

E

x Daramic, la Procura della Repubblica presso il Tribunali di Potenza ha aperto un fascicolo con varie ipotesi di reato tra cui quelle di disastro e inquinamento ambientale: i Carabinieri del Noe hanno posto sotto sequestro probatorio l’intera area ubicata nella zona industriale di Tito Scalo, area già interessata dal procedimento di bonifica quale Sito di interesse nazionale, con perimetro individuato con decreto del Ministero

__ Cronache Lucane, edizione 11 maggio 2023

no permesso di acquisire indizi in ordine ad «una bancarotta fraudolenta per distrazione che ha cagionato un danno economico di rilevante entità». Parte dei profitti, «pari a 20milioni e 375mila euro», sono stati conseguiti da tre società straniere, appartenenti a un medesimo gruppo multinazionale, tra cui la Daramic Holding Sas e Daramic Sas, aventi sede sul territorio francese, e la Polypore Bv allocata sul territorio olandese. Il Gip di Potenza ha emesso un ordine di congelamento eseguito ieri, attraverso il canale di cooperazione Eurojust, in territorio italiano, francese e olandese. LA BANCAROTTA FRAUDOLENTA Le indagini, inoltre, hanno consentito di acquisire elementi indiziari in ordine a condotte distrattive di denaro e beni aziendali della Step One Srl che, per l’accusa, ne hanno depauperato il patrimonio, determinandone il fallimento, a carico del suo amministratore, il francese Pierre Alphonse Hausvald, che, in concorso con altri, avrebbe fraudolentemente sottratto dena-

__ Il Procuratore distrettuale Francesco Curcio

ro dalle casse sociali. IL TRUCCO DEL PRESTITO L’azienda, caratterizzata da una capitalizzazione rilevantissima, costituita da una cassa reale di oltre 20 milioni di euro, appostata su un conto olandese, in virtù di un contratto di cash pooling, sulla base delle indagini svolte avrebbe movimentato detta somma a favore di altre imprese facenti parte del medesimo gruppo. In sostanza, i precedenti soci francesi, detentori del capitale sociale, come spiegato dalla Procura di Potenza, «ponevano in vendita l’azienda italiana e delocalizzavano la produzione in paesi asiatici, utilizzando, secondo quanto emerge dalle indagini e ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, una illecita forma di leverage buyout, per svuotare le casse sociali, retrocedendo le somme in cassa, con un prestito, mai restituito, di 20

milioni di euro, a una nuova azienda, appositamente costituita e priva di garanzie finanziarie». Il danno patrimoniale complessivamente cagionato alla Step One Srl è stato quantificato in 20milioni e 375mila euro, oggetto, per l’appunto, del provvedimento ablativo disposto dal Gip. Il Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, ha inteso ricordare che «le vicende in esame riguardano un’azienda, quella fallita, e degli stabilimenti situati in una zona dell’area industriale del Comune di Tito sottoposta a sequestro probatorio, nella quale si sono riscontrati, in connessione con le pregresse, e oramai concluse, attività produttive, riguardanti l’assemblaggio di batterie per autovetture, eccezionali indici di inquinamento delle matrici terra ed acqua in relazione ai quali sono in corso indagini preliminari».


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Inchiesta sulla sanità lucana, la consigliera regionale Merra: «Ho sempre agito conformemente ai miei principi morali»

«Auspico che anche gli altri dimostrino la loro estraneità»

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a consigliera regionale Donatella Merra, ex assessore ai Traposti, all’indomani della chiusura delle indagini preliminari dell’inchiesta giudiziaria sulla sanità lucana con richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura, ha sottolineato, per lei, l’«esclusione di ogni coinvolgimento». Merra, assente all’approvazione di alcuni atti di Giunta vagliati dagli inquirenti, non è tra i 27 imputati avvisati della fissazione della 1a udienza preliminare al Gup il 30 gennaio prossimo. «Ho sempre agito conformemente ai miei principi morali e a quelli di etica pubblica - ha dichiarato

Merra -, assumendo posizioni libere e autonome, anche se difficili e solitarie, perfino a costo dello scontro politico con i miei colleghi di governo. Ho sempre avuto fiducia nell’operato degli inquirenti e sapevo di essere stata coerente e aderente ai miei valori civili e istituzionali ed è questo che, innanzitutto, mi riempie di orgoglio e mi spinge ad andare avanti nelle mie azioni politiche». «Ovviamente - ha proseguito Merra - mi auguro che tutte le persone ancora coinvolte nel procedimento possano chiarire la propria posizione e tutelare la propria onorabilità. Lasciatemi, tuttavia, dire

che essermi assunta la responsabilità politica di non sostenere atti che non condividevo nel metodo e nel merito, con la stessa forza con la quale ho sostenuto invece atti strategici sistematicamente respinti, è stato per me necessario per preservare, prima di tutto, una determinata visione della cosa pubblica e della gestione amministrativa, al di là di sopravvenute azioni della magistratura che riguardano un piano diverso. In quanto unico assessore di quella prima Giunta di centro-destra ad essere stata completamente stralciata dalla contestazione di eventuali reati sento oggi, ancora più forte, la

__ Merra

convinzione di aver operato sempre nell’interesse pubblico e della collettività». «Auspico tuttavia - ha concluso la consigliera re-

gionale Merra - che anche gli altri possano dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati per mettere fine a questa spiacevole circostanza».

Riunione in Prefettura a Potenza, tra i presenti anche il sindaco di Filiano Santoro per l’allarme furti in paese

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Risultati controlli straordinari interforze ad “Alto impatto”

i è riunito, in Prefettura a Potenza, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per illustrare i dati relativi ai controlli straordinari interforze ad “Alto impatto” disposti nel capoluogo. Ispirato dalla Direttiva del Ministro dell’Interno del 19 settembre 2023 e sollecitato da recenti segnalazioni provenienti da associazioni e comitati di cittadini, il modello “alto impatto” ha dato nei giorni scorsi «significativi riscontri operativi». Per garantire un approccio integrato alle diverse criticità rilevate negli ambiti territoriali individuati, i servizi di controllo sono stati attuati in piena sinergia fra le tre Forze di Polizia, la Polizia Locale e gli operatori dell’Azienda Sanitaria Asp e quelli dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Il dispositivo straordinario interforze, che ha operato, nella fascia oraria 18-24, nelle zone di piazza Don Bosco, viale Firenze e via Parigi, via Pienza e via Unità d’Italia - ha visto il coinvolgimento di unità dell’Upgsp e della Polizia Scientifica della Questura di Potenza, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Basilicata, unità della Compagnia Carabinieri di Potenza e del Nas dell’Arma dei Carabinieri, unità del Comando provinciale della Guardia di Finanza, equipaggi della Polizia Locale, oltre al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’Azienda Sanitaria Asp di Potenza. L’operazione ha restituito, complessivamente, i seguenti risultati, suddivisi per le rispettive competenze

Polizia di Stato: identificazione e controllo di 154 persone, delle quali 25 risultate positive in banca dati Sistema di indagine Nas, Arma dei Carabinieri e Asp: rilevazione di plurime carenze igienico sanitarie, sanzioni per omesso adempimento delle procedure Haccp, diffida per ripristino delle condizioni igienico sanitarie, con divieto di somministrazione di prodotti alimentari. Guardia di Finanza: contestazione di violazioni per omessa verificazione periodica del registratore telematico, omessa richiesta tempestiva d’intervento per la manutenzione del registratore telematico, mancata-non tempestiva memorizzazione elettronica del documento commerciale. Polizia Locale: riscontro di occupazione abusiva di luogo pubblico, mediante installazione di struttura dehor a servizio di un’attività. Ispettorato Territoriale del Lavoro: accertata presenza di lavoratori a nero e mancanza del documento di valutazione dei rischi, con relative contestazioni e temporanee sospensione di attività imprenditoriale. «I servizi interforze svolti nella cornice del modulo organizzativo ad “alto impatto” - ha dichiarato il Prefetto Campanaro - hanno dato ottimi risultati e l’approccio integrato si è rivelato assolutamente efficace, per dare risposte concrete alla richiesta di sicurezza della cittadinanza e porre un argine alle condizioni di degrado segnalate che possono favorire la consumazione di reati. Proseguendo su questa strada, in vista delle prossime festività

rafforzeremo ulteriormente i presidi sul territorio e programmeremo altri interventi con la medesima modalità ad ‘alto impatto’, nel Capoluogo e nell’ immediato hinterland”». Il Comitato ha, successivamente, approfondito la problematica relativa alla recrudescenza dei reati predatori nel Comune di Filiano, recentemente posta dal Sindaco Francesco Santoro, presente alla riunione. Sul tema, il Rappresentante del Governo ha, da un lato, rassicurato il primo cittadino sul trend in flessione dell’indice complessivo di criminalità (21 reati nel 2023, rispetto ai 30 del 2022); dall’altro, in relazione al recente, sensibile aumento del numero dei furti in abitazione (complessivamente 6 nel

2023), ha disposto una immediata intensificazione dei servizi di controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine, come prima risposta alla richiesta di maggiore sicurezza della comunità locale. Allo stesso tempo, il Prefetto ha incoraggiato il sindaco a programmare con priorità alcune misure per affrontare più efficacemente il tema della sicurezza urbana, attraverso il rafforzamento della Polizia Locale ed il potenziamento e l’adeguamento tecnologico degli apparati di videosorveglianza. Infine, il Rappresentante del Governo ha preannunciato che, entro la fine dell’ anno, si procederà, con Filiano ed un consistente pacchetto di altri Comuni della provincia, alla sottoscrizione del Protocollo sul “Controllo di vicinato”.


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Basilicata 24 ore

giovedì 7 dicembre 2023 www.lecronache.info

A Potenza Lega e alleati progettano spese pazze senza guardare in cassa: su come dividere le fette, la zuffa politica

Concerto di fine anno, dai botti dei “Coma cose” alle botte nel cdx in difficoltà sui soldi

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n Comune a Potenza anche col ricorso a luminarie e addobbi natalizie, nell’ombra la vicenda del concerto di fine anno del 31 dicembre che è l’ultimo dell’attuale consiliatura a guida del leghista Guarente. Il centrodestra vorrebbe i botti, ma per il momento, da quanto riportano i rumors, sono solo botte, a quanto pare, anch’esse targate Lega. E botte, se alla fine i conti non torneranno, lo saranno anche per qualche importante voce di spesa contenuta in uno dei capitoli del Bilancio comunale, dalla quale, in parte, potrebbero essere sottratti stanziamenti già previsti, con la promessa di trovare l’anno prossimo il modo per colmare il buco, chissà creandolo a scapito di un’altra voce di un ulteriore capitolo del Bilancio comunale con conseguente promessa e via discorrendo. Il Comune pensa in grande, ma che i soldi ci siano non è così sicuro.

Sul tavolo, al momento, parrebbero due gli elementi caratterizzanti la sola vicenda del concertone: la spesa ed il nome del gruppo canoro. La prima, indicativamente pari a circa 100mila euro. Il secondo: “Coma cose”. La politica vorrebbe far uscire dalla torta capodanno, una fetta di circa 20mila euro. In quei circa 100mila euro, il nodo della commissione per intermediazione. Nei corridoi del Municipio si racconta di come gli artisti dei “Coma cose”, più precisamente chi li rappresenta come in questo caso per i contratti sulle date delle esibizioni, siano stati contattati da due diversi operatori potentini. Chi deve far bloccare a chi la data del concerto, una questione politica. Che fare e con chi? Di qui, dai botti alle botte in casa Lega che, tra le altre cose, pare non aver voglia, finora non lo ha fatto e i tempi stringono

__ I “Coma Cose”

maggiormente, di prendere in considerazione la possibilità di un Avviso rivolto agli operatori del settore per la manifestazione di interesse per aspetti organizzativi relativi al concerto, tra cui, a questo punto, anche l’imprevisto dell’insolita intermediazione. Soldi pubblici per finan-

ziare l’evento, artisti, “intermediari” ed altre spese di contorno che inevitabilmente ci saranno, sono questioni ancora avvolte dalla nebbia politica del centrodestra, tanto che l’Amministrazione comunale di Potenza ha già presentato al pubblico le iniziative previste in città per animare il periodo di fe-

sta, ma sul concerto di fine anno, il silenzio assoluto. All’esterno calma apparente, all’interno, si cercheranno altre conferme, le zuffe politiche per decidere chi sarà il vigile che gestirà il traffico delle pubbliche risorse del concerto di fine anno. A. CARPONI

Sul milione di euro, notificato l’atto di precetto: in assenza di risposte, l’esecuzione forzata del decreto ingiuntivo

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Per il sindaco Soranno ultima chiamata sui debiti rifiuti

Salandra, per il sindaco Giuseppe Soranno, sul punto di scoppiare, parte della bolla della «pesante insolvenza» del Comune in dipendenza di 2 decreti ingiuntivi, l’uno, per i lavori della discarica comunale, da 1milione e 600mila euro, e l’altro, per la raccolta differenziata, di circa 1milione e 300mila. Proprio sulla raccolta differenziata, per Soranno è arrivata l’“ultima chiamata”. Ultima chiamata che tecnicamente corrisponde alla locuzione «atto di precetto». Per il sindaco, conto alla rovescia (10 giorni), prima del fine tempo. Sul credito vantato da Progettambiente società cooperativa srl, ceduti a Polluce Spe Srl, società per la cartolarizzazione dei crediti, richiesto il pagamento, altrimenti in caso di mancato adempimento, l’esecuzione forzata nei confronti del debitore, come per Legge. Soranno, da sindaco del comune capofila, ha convocato gli omologhi di Accettura, San Mauro Forte, Garaguso, Calciano e Oli-

veto, per la definizione, «non più rinviabile», dopo anni se n’è accorto pure lui, della questione. Soranno, che ancora non sa degli assenti alla sua convocazione, da quando si è potuto apprendere più di un primo cittadino non si presenterà, finora alle pretese economiche citate, ha risposto con quasi indifferenza l’attuale Amministrazione Comunale giustificato, secondo la sua versione, dal fatto di «aver ereditato» la pratica «dalla precedente Amministrazione». Prima della sua elezione nel settembre del 2020, la Giunta comunale precedente aveva, però, conferito l’incarico legale per la difesa dell’Ente nei confronti di Progettambiente ritenendo di aver onorato gli impegni e che la società non avesse nulla altro a pretendere. Ad ogni modo il nodo si è formato con Soranno che non ha dato corso e, soprattutto, ha incassato senza colpo ferire il decreto ingiuntivo notificato nel gennaio del 2021 al Comune di Salandra ed al Tribunale di Matera. Decorso il termine di 40 giorni dalla notifica del decreto ingiun-

__ Soranno

tivo, in assenza di opposizione da parte dell’Amministrazione debitrice, il decreto ingiuntivo è stato dichiarato esecutivo. Adesso, l’«atto di precetto». La migliore delle ipotesi all’orizzonte, sembra essere quella di un accordo di composizio-

ne della crisi con un piano di pagamento. Ad ogni modo, nel breve si saprà il prosieguo. A Salandra, il sindaco Soranno in cerca di soluzioni per la «pesante insolvenza». FERMOL


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Il mezzo speciale è allestito ad hoc per fungere da centro di coordinamento e controllo sul territorio in caso di emergenze e calamità

Protezione Civile Basilicata, operativa la nuova “Sala Mobile” per gestire al meglio i soccorsi

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a Protezione Civile della Regione Basilicata, con i contributi della legge 145 del 30 dicembre 2018, si è dotata di un mezzo speciale adibito a “Sala Operativa Mobile”. «Rispondiamo a un’esigenza sorta dall’esperienza pluriennale sui luoghi nei quali si sono verificati eventi calamitosi», spiega il dirigente Giovanni Di Bello che evidenzia come tale intervento «ci consente di potenziare la capacità operativa di intervento, potendo contare su un mezzo strumentato strategico che qualifica maggiormente la capacità operativa di intervento nelle fasi di emergenza, in quanto strumento strategico e fulcro dell’attività di coordinamento in campo, ma anche nelle situazioni ordinarie, nelle quali si interfaccia con la Sala Operativa Regionale e con le strutture operative di protezione civile permettendoci un controllo capillare del territorio». Il dirigente dell’Ufficio del-

__La “Sala Operativa Mobile” della Protezione Civile Basilicata

la Protezione civile regionale, ingegnere Di Bello, spiega, inoltre, nel dettaglio, le caratteristiche logistiche, strumentali e tecniche della nuova sala operativa mobile: «Si tratta di un mezzo furgonato la cui area interna è dedicata interamente all’Unità di Comando e alle dotazioni necessarie al suo funzionamento. L’area - prosegue - è utilizzata, sui due lati disponibili, mediante l’installazione di superfici di

lavoro su cui sono allocate tutte le dotazioni tecnologiche. Su una parte dei due lati è realizzata, in maniera verticale, l’area rack apparati con colonna per impianto elettrico, passaggio cavi radiofrequenza e impiantistica in generale. Sono presenti quattro postazioni operatore. Ogni postazione di lavoro dispone di un PC fisso slim di ultima generazione, collegato alla rete dati». E ancora, prosegue Di Bello:

«All’interno del mezzo sono disposti gli apparati VOIP MPM GeTI/IP per le comunicazioni telefoniche. È installato anche un monitor TV 4k con cavi di collegamento alle postazioni informatiche. All’interno del mezzo è presente un GATEWAY per l’interconnessione con le reti dati pubbliche 4G/LTE e un access point WIFI, che garantisce la connettività anche al personale in mobilità. Sono in-

stallate le radio VHF della rete digitale della Protezione Civile e un apparato radio HF con relativa antenna veicolare esterna. Il mezzo è corredato di dispositivi per segnalazioni di emergenza, lampeggianti e una barra trasversale di segnalazione acustica e luminosa, installata nella parte anteriore del tetto del veicolo. Gli altoparlanti, integrati nella barra, consentono, tramite centralina elettronica, comunicazioni vocali verso l’esterno e la diffusione di messaggi preregistrati». Altresì, spiega il dirigente Di Bello: «Sul tetto è fissata una torre faro con telecamera brandeggiabile ad infrarosso con palo telescopico basculante comandata elettricamente. La torre faro, reclinabile durante il suo inutilizzo, è predisposta con luci a led al fine di aumentare la zona di illuminazione attorno al mezzo stesso, rendendo così questo mezzo ancora più performante ed indipendente».

Stabilisce le linee guida faunistiche-venatorie per cacciatori, agricoltori e allevatori.Tra gli obiettivi: conservazione delle specie, riqualificazione ambientale, contenimento problematiche

Via libera della Regione al Piano per la gestione della fauna selvatica

«È

__Galella e Fanelli

con grande piacere che comunico l'approvazione del “Piano Faunistico Venatorio Regionale 20242028”, un passo fondamentale per la gestione sostenibile della fauna selvatica nel territorio. Il piano, redatto dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) in collaborazione con l'Ufficio Politiche Ittiche e Venatorie, Gestione Fauna Selvatica, Agroambiente della Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, rappresenta il frutto di un impegno congiunto per garantire la conservazione delle specie, la riqualificazione delle risorse ambientali e il contenimento naturale delle popolazioni». Lo dichiara l'assesso-

re alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, Alessandro Galella. «La proposta, approvata con deliberazione della Giunta Regionale, prosegue - si basa sui principi stabiliti dalla Legge Regionale n. 2 del 9 gennaio 1995 e si inserisce nel quadro normativo delineato dalla Legge nazionale n. 157 del 11 febbraio 1992. Il processo di approvazione ha coinvolto diverse fasi, dalla redazione degli indirizzi regionali di programmazione faunistico-venatoria alla collaborazione con l'ISPRA per la realizzazione delle carte di vocazionalità di specie di interesse gestionale e conservazionistico». L'assessore sottolinea, inoltre, «l'im-

portanza della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e della fase preliminare del piano, evidenziando l'adempimento agli obblighi normativi e il coinvolgimento attivo della comunità nella consultazione pubblica. Il processo è stato seguito con attenzione dall'Ufficio Compatibilità Ambientale e dai soggetti competenti in materia ambientale. L'incontro con il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, tenutosi il 11 ottobre 2023, ha rappresentato un momento di confronto costruttivo per consolidare il supporto tecnico necessario all'adozione del piano». «Con l'adozione ufficiale del ‘Piano Faunistico Venatorio Regionale 2024-2028’ - conclude l’assessore regionale Galella - ribadisco il mio impegno per una gestione equilibrata e sostenibile della fauna selvatica, con attenzione al rispetto dell'ambiente e delle diverse specie presenti sul territorio». Grande soddisfazione è espressa anche dal vicepresidente e assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, «per il risultato storico raggiunto, segno di una programmazione fortemente voluta e avviata nel 2021, in veste di assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali, attraverso la propedeutica sottoscrizione della con-

venzione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) finalizzata alla redazione del nuovo Piano faunistico-venatorio regionale il quale non veniva aggiornato dal lontano 1997. Oggi possiamo raccogliere i frutti di una proficua sinergia istituzionale che restituisce alla regione Basilicata uno strumento di programmazione fondamentale per definire le linee guida di finalità e degli obiettivi di gestione della fauna selvatica e la regolamentazione dell’attività venatoria». «L’intento - spiega Fanelli - non è soltanto quello di monitorare e salvaguardare le specie in diminuzione, ma anche quello di fornire un quadro di riferimento per il controllo numerico di alcune specie problematiche per il territorio e per l'agricoltura. Dunque, un’ottima notizia per l’intero settore di riferimento. Il Piano restituisce finalmente alla regione Basilicata uno strumento di governance imprescindibile che saprà inevitabilmente fornire risposte adeguate a tutti i soggetti interessati, dai cacciatori, agli imprenditori agricoli e agli allevatori. È questo - conclude l’assessore regionale Fanelli - il senso del duro lavoro e dell’impegno resiliente negli anni, in favore dei cittadini lucani».


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Il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità : «Importante per il rafforzamento della struttura e il miglioramento dei servizi erogati»

Bardi e Fanelli: «Rilanciamo l’Irccs Crob con il nuovo atto aziendale»

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__Fanelli e Bardi

arà il nuovo direttore generale dell’Irccs Crob Massimo De Fino, nel redigere il nuovo atto aziendale, a tenere conto del “Piano di potenziamento Irccs Crob di Rionero in Vulture” redatto dall’Agenas e approvato dalla Giunta regionale con la DGR n.358 del 16 giugno 2023, nonché delle os-

servazioni della IV Commissione permanente del Consiglio regionale e del Consiglio di Indirizzo del Crob. Lo stabilisce una delibera della Giunta regionale. Con questo provvedimento la Giunta “prende atto” delle osservazioni contenute nel verbale del 27/7/2023 della IV Commissione regionale permanente competente in materia di Salute e dei rilievi del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Irccs-Crob, che riguardano principalmente la necessità di prevedere “la permanenza nell’Istituto di alcune specialità con posti letto quali l’urologia oncologica, la ginecologia oncologica, la chirurgia platica e ricostruttiva, nel rispetto della programmazione regionale di cui alla DGR n. 120/2017; il mantenimento dei servizi e delle funzioni esistenti; la conferma del numero delle unità operative complesse e di quelle semplici attuali, giusto atto aziendale in vigore”. «Il potenziamento e il rilancio dell’Irccs – Crob di Rionero in Vulture, quale centro di riferimento regionale per la ricerca, la prevenzione e la cura delle patologie tumorali – afferma il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi – hanno un ruolo importante nella programmazione regionale dei servizi

Soddisfatta la presidente Gentile: «Potenzieremo il servizio»

sanitari. Con la nomina del nuovo direttore generale Massimo De Fino e di Giannicola Genovese, ricercatore di fama internazionale, a direttore scientifico, facendo tesoro del Piano di potenziamento dell’Agenas e delle osservazioni del Consiglio di indirizzo e della quarta Commissione, possiamo finalmente entrare in una fase nuova della programmazione, per assicurare il rafforzamento del Crob e il miglioramento dei servizi di prevenzione a cura rivolti ai cittadini». «La recente stabilizzazione dei precari della ricerca – afferma il vicepresidente della Giunta ed assessore alla Salute e alle Politiche della Persona, Francesco Fanelli – è un segnale importante per dare continuità alle attività scientifiche, che intendiamo potenziare insieme alle attività di diagnosi e cura delle patologie oncologiche. Con la nomina del nuovo direttore generale e del nuovo direttore scientifico e con il progressivo ammodernamento tecnologico che abbiamo programmato e sul quale abbiamo investito da tempo, si conferma l’attenzione del governo regionale verso l’Irccs–Crob, con l’obiettivo di migliorare la rete oncologica territoriale nella nostra regione».

Il cardiologo entrerà in servizio sabato prossimo. Soddisfatto il commissario Asm Friolo

L’Associazione Agata Tarsia firma il contratto e la Struttura acquista un nuovo pulmino Complessa di Cardiologia ha il suo direttore

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n nuovo importante obiettivo è raggiunto: l’associazione “Agata – Volontari contro il cancro OdV ETS” si doterà di un nuovo pulmino con il quale continuare ad accompagnare – con ancora maggiore comfort e sicurezza – i malati oncologici in stato di necessità ad effettuare le terapie necessarie. Nella serata di ieri, la Presidente Rosa Gentile ha firmato il contratto di acquisto per il nuovo Ford Tourneo Custom 9 posti che andrà a potenziare i servizi dell’associazione. L’acquisto è stato reso possibile con il sostegno del Fondo Eticodella BCC Basilicata e grazie ad una importante campagna di raccolta fondi che ha visto il contributo dell’aziendaCOS.MET S.r.l. dei F.lli Rubolino, dell’imprenditore Nicola Benedetto, della FIDAS Basilicata e delle comunità locali che da sempre sostengono i progetti di Agata con amore e generosità. La consegna del nuovo pulmino avverrà tra circa sei mesi. Grande la soddisfazione della Presidente Gentile: «Con l’impegno quotidiano e tenace e con il sostegno di chi crede in noi – ha dichiarato – abbiamo la dimostrazione che i sogni possono diventare realtà. Un secondo pulmino potenzierà i nostri viaggi e allo stesso tempo ci consentirà di avvicinarci a quei pazienti che, non senza difficoltà, ci raggiungono dalla vicina Calabria». «Ancora una volta – conclude Rosa Gentile – raggiungiamo un risultato straordinario da mettere al servizio dei malati di cancro delle nostre comunità, prendendo purtroppo atto della totale mancanza di sostegno da parte degli enti e delle istituzioni (a parte isolate eccezioni)».

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ntrerà in servizio sabato prossimo il nuovo Direttore della Struttura complessa di Cardiologia e Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Giandomenico Tarsia. Ieri nella sede dell’ASM il cardiologo ha firmato il contratto alla presenza del Commissario Straordinario Maurizio Friolo e del Direttore Sanitario, Giuseppe Magno. «Finalmente –afferma Friolo- siamo riusciti a concludere questa procedura concorsuale assegnando definitivamente la guida di una unità operativa così importante per l’ASM. Il lavoro svolto dalla Direzione Strategica dell’ASM in sinergia con l’Assessore regionale alla Salu-

te e Politiche della persona, Francesco Fanelli, ha permesso di assicurare una direzione autorevole ad un reparto fondamentale per erogare prestazioni specialistiche sul territorio. Al dottor Tarsia, professionista di riconosciuta esperienza, formulo gli auguri di buon lavoro a nome di tutta l’Azienda». Giandomenico Tarsia, 49 anni, è laureato in Medicina e chirurgia presso l’università di Padova nel 1998 e specializzato presso la stessa università in cardiologia nel 2002. Si occupa dal 2001 di cardiologia interventistica e dal 2005 è dirigente medico presso la Cardiologia dell’ospedale San Carlo di Potenza. «Sono onorato – ha dichiarato Tarsia- di rappresentare la Cardiologia e l’UTIC della Azienda Sanitaria Locale di Matera. Questo incarico rappresenta per me il traguardo di una lunga carriera ospedaliera che mi offre la possibilità di mettere a disposizione dei cittadini la mia esperienza ventennale con l’obiettivo di migliorare l’offerta delle prestazioni cardiologiche. Mi auguro, con il supporto della Direzione Strategica e di tutto il personale del reparto, di implementare i servizi specie nel settore della cardiologia interventistica e della aritmologia, nonché migliorare l’assistenza ai pazienti più critici».


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Oblio oncologico, i consiglieri regionali di Italia Viva Polese e Braia: «Fieri di essere stati pionieristici»

«Il Paese si mette in linea a livello di norme con molte altre nazioni Ue»

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opo la Camera anche il Senato ha approvato la Legge sull’oblio oncologico. Adottare un bambino, chiedere un mutuo in banca, partecipare ad un concorso: per le persone guarite da un tumore tutto questo non rappresenterà più una corsa ad ostacoli. «Finalmente siamo arrivati all’approvazione di una legge di civiltà a tutela degli ex ammalati di tumore hanno dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese e il capogruppo di Iv in Regione, Luca Braia -. Ci fa piacere che anche il Governo nazionale abbia “sposato” questa proposta lanciata per prima dalla “nostra” Maria Elena Boschi. Una soddisfazione e un risultato eccezionale, avendo anche noi in Consiglio regionale approvato in estate, grazie anche al sostegno dei consiglieri Baldassarre, Sileo e Giorgetti, una legge di indirizzo sull’oblio oncologico che provava a sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica parlamentare tutta ad approvare il testo unificato. Fieri di essere stati pionieri-

OBLIO ONCOLOGICO, IL SENATORE ROSA (FDI)

«Norma di civiltà voluta dal Governo»

__Polese e Braia

stici in questa vera e propria battaglia di civiltà». «Con questo provvedimento - hanno proseguito Polese e Braia - l’Italia si mette in linea a livello di norme con molte altre nazioni europee e recepisce la risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 in cui si chiedeva che entro il 2025 tutti gli Stati membri garantiscano il diritto all’oblio a tutti i pazienti europei dopo 10 anni dalla fine del trattamento e fino a 5 anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima dei 18 anni di età. Un grazie sentito per il suo impegno va alla nostra

senatrice Maria Elena Boschi la quale, anche nell’incontro tenutosi in estate a Maratea, ha da sempre sostenuto il nostro impegno in Regione e portato con forza il tema nelle sedi parlamentari». «Ringraziamo anche i senatori presenti in Aula - hanno concluso Polese e Braia - per aver dimostrato grande attenzione e sensibilità a dei diritti fondamentali come quello di garantire agli ex malati diritti fondamentali come quello di poter accedere a mutui e finanziamenti oppure all’adozione di un figlio senza dover subire ingiustizie causate da una malattia fortunatamente battuta».

P

er il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, la Le sull’oblio oncologico «consentirà, finalmente, a tutti i cittadini guariti dal cancro di non essere più discriminati: è una norma di civiltà, una norma che 1 milione di cittadini italiani attendevano da tempo e che il Governo Meloni ha forte- __Rosa mente sostenuto». «La legge sull’oblio oncologico approvata - ha aggiunto Rosa - elimina gli ostacoli che i cittadini guariti dal cancro, fino ad ora, incontrano sia in ambito finanziario, ad esempio, per l’accesso ai mutui, sia in ambito familiare, per l’adozione. Non solo. Sposta la tutela più in là rispetto ad altri Paesi, includendo anche l’ambito concorsuale. La legge vieta, infatti, di chiedere informazioni su patologie oncologiche dopo che siano trascorsi 10 anni dal termine dei trattamenti senza recidiva. Per i pazienti guariti da oltre 21 anni, il termine si riduce a 5. «Dal cancro si può guarire - ha concluso Rosa e tornare ad essere cittadini di serie A».

Nelle prossime settimane Maraldo in ispezione al Poliambulatorio di Sant’Arcangelo

donato alla Questura I

MATERA, SARÀ SISTEMATO NELL’EDIFICIO DI VIA TASSO

Il Dg Asp visita il Distretto Villa d’Agri Defibrillatore automatico

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l Questore di Matera Emma Ivagnes ha presieduto alla consegna di un defibrillatore automatico alla Questura dall’Associazione Gian Franco Lupo “Un sorriso alla vita”. Il Questore Emma Ivagnes, nel ricordare che con l’Associazione Gian Franco Lupo sono da tempo intercorse buone relazioni nell’ambito di iniziative con finalità sociali e di educazione alla legalità, ha ringraziato il suo presidente per il dono e l’impegno filantropico profuso. Il defibrillatore, che sarà sistemato nell’edificio in fondo a via Tasso, dove è situato l’Ufficio Immigrazione, esiste già un defibrillatore in Questura, sarà posto a servizio non solo del personale della Questura ma anche del pubblico che affluisce nei vari uffici.

l Dg Asp Antonello Maraldo ha visitato il Distretto di Villa d’Agri con il Poliambulatorio, l’Spdc, il centro salute mentale e il centro dialisi. Il Dgo ha potuto constatare «i punti di forza del Distretto di Villa d'Agri per quanto concerne l’offerta specialistica ambulatoriale che è diversificata su varie branche in particolare a Sant'Arcangelo e la stessa Villa d'Agri dove sono offerte prestazioni di elevato valore professionale». «Nelle prossime settimane - è stato annunciato - proprio il Poliambulatorio di Sant’Arcangelo sarà attenzionato su quelle che sono le potenzialità riferite a Chirurgia Vascolare, Ortopedia, Odontoiatria e Protesi dentaria, Psichiatria, Dermatologia). Nel Distretto della Salute di Villa d'Agri si evidenziano le stesse criticità delle altre strutture, le-

gate ad atavici problemi di carenza di medici specialisti». Maraldo si è detto favorevolmente colpito dalla «qualità delle strutture visitate, sia dal punto di vista architettonico che da quello della umanità e professionalità degli operatori». «Proficuo - ha sottolineato Il Dg Asp Maraldo anche l’incontro istituzionale con il sindaco con cui si è discusso di tematiche

relative all’integrazione socio sanitaria». Per Antonio Sanchirico, Direttore del Distretto della Salute di Villa d’Agri, «la visita del direttore generale è stata occasione importante per il distretto e per dimostrare il buon rapporto si fusione territoriale per un distretto importante per la sanità di una vasta area che serve circa 51mila utenti».


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Potenza

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POTENZA I termini sono stati riaperti lo scorso mese di novembre. Per i nuovi ammessi il servizio parte già da questa mattina

Trasporto scolastico, il Comune approva le graduatorie definitive

POTENZA. Approvate le graduatorie definitive degli ammessi a fruire del servizio di trasporto scolastico rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado frequentanti gli Istituti comprensivi di Potenza, per l’anno scolastico

2023/2024. Il trasporto scolastico ha attraversato anche quest’anno scolastico una serie di criticità dovute probabilmente ad una mancata organizzazione del servizio da parte dell’assessorato competente. Da ricordare l’avvio turbolento

a settembre quando molte corse non erano ancora state avviate con enormi disagi alle famiglie. Ora, dopo una prima graduatoria stilata prima che iniziasse la scuola e la disponibilità di diversi posti , il Comune ha riaperto i termini, lo scorso mese di novembre offrendo la possibilità a chi volesse di approfittarne. I genitori hanno avuto tempo fino al 15 novembre per iscrivere, attraverso piattaforma online il proprio figlio al servizio di trasporto scolastico. Undici le linee che ad inizio novembre avevano ancora posti disponibili. Ogni linea copre un Istituto comprensivo tra quelli presenti nel territorio comunale comprese le sedi periferiche. «Per le indicazioni circa orari, percorsi dettagliati, fermate lungo i percorsi si invita a contat-

tare: il numero telefonico: 3406534682 per le linee nn. 1-2-3-4-5-6-7-8 e il numero telefonico: 0971/52060 per le linee nn. 9-12-15» fanno sapere dal Comune di Potenza. Il servizio per i nuovi ammessi parte questa mattina. Il servizio contempla solo tre tipologia di tragitto: corsa andata e ritorno, corsa solo ancata e corsa solo ritorno per tutti i giorni della settimana o solo per alcuni di essi, comunque non meno di tre. «Non sarà consentito di variare la tipologia di tragitto indicata nell’istanza di iscrizione per tutta la durata dell’anno scolastico, atteso che la programmazione dell’organizzazione del servizio potrà essere modificata soltanto in funzione di necessità allo stato non preventivabili e

comunque dipendenti dall’Ente» si legge nel testo dell’avviso pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Potenza. Per quanto riguarda i costi invece, questi sono quantificati sulla base dell’Isee. Fino a 5mila euro il servizio è gratuito, dopodichè si va da un minimo di 7 euro ad un massimo di 70 euro al mese in base alla fascia Isee in cui si rientra. Dal secondo figlio in poi, la tariffa è pari al 50% di quella dovuta per il primo figlio. Quello del trasporto scolastico è uno dei tanti servizi erogati dal Comune che ha attraversato una serie di difficoltà organizzative che sembra però aver superato, o almeno è questo quello che sperano le famiglie che usufruiscono di un servizio essenziale. R.M.

In piazza Prefettura fervono i preparativi così come nei parchi urbani protagonisti del “Natale dei parchi”. L’inaugurazione è nella Villa di Santa Maria

Potenza, è pronto il Natale in città: oggi partono i “Mercatini diffusi”

vere e inviare le proprie letterine». «Un’atmosfera gioiosa arricchita da colori, luci, profumi, leccornie, per costruire insieme un clima di festa, rispetto per la natura e voglia di stare insieme. Tutta la cittadinanza è invitata e per i bambini il divertimento è garantito» conclude l’assessore Fazzari.

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_Il montaggio delle casette in piazza Prefettura

DI ROSAMARIA MOLLICA

(foto Mattiacci)

ervono i preparativi per gli eventi natalizi in città. Appuntamento ormai immancabile con il Natale in città è sicuramente quello con i mercatini. È un appuntamento fisso che hobbisti, commerciante e anche cittadini attendono con ansia e che ha preso piede a Potenza da qualche anno. Location per eccellenza, da sempre è il centro storico con piazza Prefettura addobata a festa ma quest’anno le novità sono tante: il Natale nei parchi è sicuramente una di queste. Nelle scorse ore piazza Prefettura pullulava di operai intenti a montare le casette di legno che da quest’oggi saranno animate dallo spirito natalizio dei tanti commercianti che hanno dato la loro adesione e dai visitatori che si immergeranno in un’atmosfera magina. Ma come dicevamo quest’anno le novità sono tante. I mercatini di Natale non animeranno soltanto le piazze del centro storico, piazza Prefettura e piazza Matteotti, ma anche i due parchi cittadini che sono stati i veri protagonisti di questi ultimi mesi: il parco di Montereale e la villa

di Santa Maria. Entrambi oggetto di riqualificazione. Questa sera proprio nella Villa di Santa Maria sarà inaugurata l’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale e dall’assessore all’Ambiente Maddalena Fazzari, il “Natale dei Parchi”. «L’iniziativa è stata realizzata per valorizzare e promuovere l’immagine dei parchi cittadini, con opere di riqualificazione che si sono completate nelle ultime settimane, opere per le quali l’Amministrazione ha investito molte risorse ed energie» ha evidenziato l’assessore all’Ambiente ed Energia, Maddalena Fazzari, che sarà presente all’appuntamento. «Abbiamo voluto scegliere la Villa di Santa Maria – prosegue l’assessore – quale sito nel quale svolgere parte dei Mercatini di Natale, anche perché rappresenta una storica area verde del capoluogo. Saranno 22 gli stand nei quali i visitatori potranno apprezzare come materiali ecosostenibili e riciclo saranno una costante. Proposta di prodotti locali, idee regalo, centro di degustazione con offerte che saranno devolute in beneficenza, istallazioni luminose e casetta di Babbo Natale, all’interno della quale i più piccoli potranno scri-

_Allestimento nella Villa di Santa Maria


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Potenza e Provincia

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Si voterà per eleggere i membri del Consiglio provinciale di Potenza, il 20 dicembre. Seggi aperti dalle 8 alle 20

Provincia, c’è anche l’ordine delle liste: tutto pronto per la votazione L’ordine stabilito delle liste concorrenti così come apparirà sulle schede elettorali che saranno consegnate ai 1194 elettori, è la lista numero 1 Giorgia Meloni - Fratelli d'Italia; lista numero 2 Provincia Unita; lista numero 3 PPE - Forza Italia Berlusconi Presidente; e lista numero 4 La Provincia dei 100 Comuni. Si voterà, va ricordato, martedi 20 dicembre dalle ore 8 alle ore 20. Il Consiglio provinciale è costituito da 12 membri eletti tra i sindaci e i consiglieri della provincia in carica alla data del 15 novembre ed è valido per due anni. L'elettore può esprimere un solo voto di preferenza per un candidato compreso nella lista. Vale il valore del voto ponderato assegnato a ciascuno dei 1194 POTENZA. Si è tenuto ieri mat- Prefettura a Potenza, il sorteggio aventi diritto. tina presso l'ufficio elettorale nel per il rinnovo del Consiglio Pro- I candidati per la lista di Fratelli Palazzo della Provincia in piazza vinciale. d’Italia sono Giovanni Setaro,

Il sindaco: «Saranno realizzati due varchi controllati con nuova segnaletica e telecamere»

Michele Varrazza, Serena Grieco, Ilaria Telesca, Rocco Vincenzo Bernabei, Lorenzina Teresina Sedile. I candidati dalla lista Provincia Unita sono Eliana Ambrosio, Vincenzo Bufano, Claudia Calogero Brando, Margherita Camillotto, Rosa Savina Di Leo, Carmine Ferrone, Marilena Fiore, Giuseppe Fittipaldi, Michele Emanuele Giordano, Rocco Pappalardo, Rocco Pergola e Filippo Sinisgalli. I candidati di Forza Italia sono Rossana Briglia, Rosaria Calcagno, Nicola Molfese, Giuseppe Palermo, Anna Cecilia Pawlowska Calisti, Donato Radesca, Gianmichele Restaino. Infine i candidati della lista La Provincia dei 100 Comuni sono Elena Romilda Aristide, Antonio Cosentino, Giovanni Barbuzzi, Barbara Quatti, Lucia Larotonda, Michele Lioi.

A denunciarlo Rocco Casaletto della Filcams Cgil

Lavori di riqualificazione per la villa «Addette pulizie Cnr di Tito comunale di Bella e ztl estiva di nuovo senza stipendio»

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DI EMANUELA CALABRESE

ncora un annuncio inerente lavori pubblici, riguarda il Comune di Bella, dal quale l’Amministrazione guidata dal Sindaco Leonardo Sabato comunica «con gioia che sono iniziati i lavori di riqualificazione della Villa comunale». Entra dunque nel dettaglio il primo cittadino: «È prevista l'eliminazione della fontana - vasca, il rifacimento del vialetto posteriore, la manutenzione della pavimentazione in pietra, l'installazione di nuove panchine, la piantumazione di nuovi alberi del tipo "acero rosso o comune" e la manutenzione del parco giochi». Non solo, nuovi lavori interesseranno anche la viabilità locale, in quanto, come prosegue a spiegare Sabato, «sarà inoltre realizzata una zona a traffico limitato ZTL tra la villa comunale e la Casa municipale per il periodo estivo, in modo da creare un grande spazio per i pedoni ma soprattutto un ampio spazio di giochi per i bambini e per i ragazzi». In

quest’ottica dunque «saranno realizzati due varchi controllati con nuova segnaletica e telecamere integrative di sorveglianza limitative al traffico delle auto». Quello che era il Parco di Bella, “fu poi trasformato in Villa comunale, e nel tempo le risitemazioni hanno completamente cambiato la sua immagine storica. La Villa pertanto si presenta come un'ampia area con delle aree verdi coltivate a prato e con alberi a chioma e a tronco medio. Sul prato è stata poi realizzata un’area di gioco, circondata lungo tutto il perimetro da una staccionata in legno -si evince dalle documentazioni sul luogo- L’area è stata concepita come un

parco accessibile a tutti, che favorisce l’interazione e l’integrazione dei bambini. Tutte le strutture installate in Villa sono concepite e realizzate nel rispetto dell’ambiente e fatte per durare nel tempo, con un notevole vantaggio in termini economici. Oltre all'area verde attrezzata vi è anche un ampia area lastricata, dotata di muretti in pietra e illuminazione a raso”. Infine, conclude il Sindaco, «il nostro obiettivo sarà quello di completare i lavori a breve per donare alla nostra comunità un'area ludica adeguatamente riqualificata, accogliente e sicura per i bambini e famiglie in vista della prossima stagione estiva».

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i trascina ormai da quasi un anno la vertenza che interessa le lavoratrici addette alle pulizie presso il Consiglio nazionale delle Ricerche di Tito (Cnr). Puntualmente, per ricevere le spettanze, le lavoratrici si vedono costrette a proclamare sciopero a oltranza. Ancora una volta sono maturate circa due mensilità arretrate. I problemi sono iniziati con il nuovo appalto, aggiudicato il 1 gennaio 2022. Prima di allora non si erano mai verificati episodi simili, tant’è che la Filcams aveva già diffidato l’azienda affinché ottemperasse al pagamento delle retribuzioni delle dipendenti. Dopo il primo sciopero indetto i primi mesi dell’anno in corso dalla Filcams Cgil e il successivo incontro all’Ispettorato del lavoro di Potenza tra la Filcams Cgil, rappresentata dal segretario Rocco Casaletto, e l’azienda Magic Cleen, alla presenza delle lavoratrici, l’azienda si era impegnata a risolvere la questione, ma dopo avere corrisposto le prime spettanze i ritardi si sono riproposti in maniera puntuale. «Facciamo appello al Cnr affinché questo ormai reiterato ritardo nei pagamenti non avvenga più e che si faccia garante della tutela delle lavoratrici – afferma Rocco Casaletto – Si applichi il contratto collettivo multiservizi e si rispettino i diritti delle lavoratrici, alcune delle quali vivono in famiglie monoreddito. Ricordiamo che quello delle pulizie negli enti pubblici rappresenta un servizio essenziale, che le lavoratrici hanno ugualmente garantito in questi mesi con responsabilità al fine di evitare disagi. È paradossale che in un ente di particolare pregio e importanza per la collettività luogo del sapere e della conoscenza, si verifichino episodi del genere. Per questo motivo rinnoviamo il nostro appello al Cnr perché si faccia garante nei confronti dell’azienda per il puntuale pagamento degli stipendi».


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MELFI L’Amministrazione insieme alla Dirigenza dell’I.C. Ferrara-Marottoli ha istituito inoltre un servizio di accoglienza e vigilanza totalmente a carico del Comune

Trasporto scolastico, riorganizzato il servizio fruito da circa 500 alunni MELFI. Le numerose richieste giunte quest’anno tra settembre ed ottobre per l’utilizzo del servizio di trasporto scolastico «(oltre 300) hanno imposto un notevole sforzo per riuscire a conseguire l’obiettivo dell’amministrazione di riuscire a garantirne la fruizione a tutte le famiglie interessate. Sono state messe in campo tutte le azioni possibili per riorganizzare un servizio i cui numeri sono paragonabili a città di ben altre dimensioni» fanno sapere dal Comune di Melfi. «È giusto ricordare che oggi sono circa 500 gli studenti che quotidianamente utilizzano il sevizio scuolabus ed il servizio pubblico urbano per raggiungere le proprie aule» aggiunge l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Maglione.

«Nell’ambito di questa riorganizzazione il Comune, con la collaborazione della Dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo Ferrara-Marottoli, ha istituito il servizio Pre-Scuola che consiste nell' accoglienza, vigilanza ed assistenza di alunni e alunne nella fascia oraria precedente l’inizio delle lezioni. - prosegue l’Amministrazione comunale - L’onere economico del servizio è totalmente a carico del Comune di Melfi e sarà finanziato nell'ambito del Piano del Diritto allo Studio». «Tutto questo è stato attuato grazie alla continua e fattiva interlocuzione tra Amministrazione comunale, Dirigente Scolastica e gestore del servizio. - conclude l’Amministrazione comunale Rimarchiamo dunque l'importan- stratore Comunale sta garantendo di soddisfare al meglio la richieza di un servizio che l'Ammini- con impegno e dedizione, al fine sta delle famiglie melfitane».

Per chi «ha un genitore invalido al 100%, bambini Privi di entrambi i genitori o con un solo genitore, e con reddito isee ‘23 inferiore a €11.305,72»

il comune di satriano contribuirà alle spese di trasporto scolastico per alcune famiglie

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ovità per i cittadini di Satriano di Lucania. L’Amministrazione Comunale difatti, «con delibera di Giunta ha stabilito di contribuire alle spese di trasporto scolastico per gli alunni frequentanti le Scuole Secondaria di Primo Grado, Primaria e dell’Infanzia Statali, residenti o domiciliati nel Comune di Satriano, che abitano a più di 500 metri dalla scuola frequentata, il cui nucleo familiare versi in una delle seguenti condizioni: genitore invalido al 100%, bambini privi di entrambi i genitori,o con un solo genitore (single o vedovo), ed in possesso di un reddito ISEE anno 2023 inferiore a 11.305,72 euro». Il servizio di trasporto scolastico riveste un’importanza specifica nell’ambito dei servizi di sostegno al diritto allo studio. Al di là delle specifiche dell’Avviso del Comune di Satriano, i generale sono difatti sempre di più le situazioni che impedi-

scono l’accompagnamento dei figli a scuola. C’è anche un altro aspetto, che riguarda in particolar modo gli scolari: quello del viaggio da casa a scuola, e viceversa, è anche un momento di socializzazione, di condivisione e di attenzione alle regole di condivisione degli spazi e di apprendimento, seppur indiretto, delle regole della strada. Tornando al Comune di Satriano, l’Amministrazione specifica anche che «il contributo è concesso per il periodo ottobre 2023 – giugno 2024 e sarà di euro 23,00 per alunni che viaggiano con pullman di linea; Euro 36,00 per alunni che viaggiano con mezzi adibiti a servizio da noleggio con conducente o accompagnato da automezzo da familiare o da altra persona incaricata dai genitori, ridotto alla metà per coloro i quali viaggiano con corsa di sola andata o solo ritorno». Per ottenere tale contributo occorre pre-

sentare apposita domanda «redatta su specifico modello da ritirare presso l’Ufficio Scolastico del Comune o da scaricare dal Sito internet del Comune, e consegnata all’Ufficio Protocollo, entro il 31 dicembre 2023. Alla domanda va anche allegata l’attestazione ISEE anno 2023 in corso di validità e la documentazione attestante la particolare condizione (invalidità genitore, genitore vedovo o single).Per quanto concerne invece gli alunni diversamente abili, «con la stessa delibera di Giunta Comunale, l’Amministrazione in applicazione della Legge n.104/92, n. 118/71 e L.R. n.50 del 2018, ha stabilito di erogare agli alunni diversamente abili, frequentanti le Scuole Secondaria di Primo Grado, Primaria e dell’Infanzia Statali, residenti e/o domiciliati nel Comune di Satriano di Lucania, per l’intero periodo scolastico, un contributo calcolato in base ai chilometri percorsi (distanza casa/scuola e viceversa), in relazione ai giorni di frequenza e secondo la tariffa dell’indennità chilometrica vigente, con un minimo di euro 30,00 ed un massimo euro 150,00 mensili, se il disabile non può avvalersi dei mezzi di cui al precedente pubblici e viene accompagnato con automezzo da familiare o altra persona incaricata dai genitori». Anche in questo caso «per ottenere tale contributo la domanda va redatta su specifico modello da ritirare presso l’Ufficio Scolastico del Comune o da scaricare dal Sito del Comune, consegnata all’Ufficio Protocollo del Comune. Alla domanda va allegata l’attestazione di accertamento di invalidità dell’alunno rilasciata ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92». EMANUELA CALABRESE


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Il sindaco La Grotta: «Occorre procedere con celerità, in quanto l’impianto in questione attualmente è mal funzionante e crea notevoli disagi»

Sant’Arcangelo, chiuso il “Flacco” per interventi di sostituzione caldaie

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l sindaco di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta, ha firmato ieri «l’Ordinanza contingibile ed urgente di inutilizzabilità temporanea per interventi di sostituzione caldaie presso il plesso adibito ad edificio Scolastico “O. Flacco” sito al Corso XX Settembre». Ciò, prosegue a spiegare il primo cittadino, è necessario per «eseguire gli interventi, nell'ambito della manutenzione straordinaria degli immobili appartenenti al patrimonio comunale, in particolare per ese-

guire alcuni interventi di efficientamento ed adeguamento degli impianti sia termico che elettrico al vano caldaia, ed occorre procedere con celerità alla realizzazione degli interventi, in quanto l’impianto in questione attualmente è mal funzionante e crea notevoli disagi». Ed ancora «dato atto che nel contempo che si andranno ad eseguire i lavori all’impianto termico dell’edificio scolastico, si rende necessario adottare senza indugio i necessari

provvedimenti cautelativi al fine di prevenire eventuali rischi per l'incolumità degli utenti, inibendo qualsiasi utilizzo, anche occasionale, del fabbricato, in considerazione anche del fatto che fino alla conclusione dell’installazione e messa in esercizio dell’impianto termico, l'edificio in questione sarà privo del riscaldamento in tutti gli ambienti». Per tali motivi La Grotta ha inteso dichiarare «l’inagibilità temporanea del fabbricato adibito edificio Scolastico sin dall'inizio dei lavori, previsti per il giorno 11 dicembre sino alla conclusione, attivazione e messa in funzione dell'impianto, preventivata per il giorno 14 dicembre 2023, salvo imprevisti», ordinando «il divieto assoluto di accesso al fabbricato dichiarato temporaneamente inutilizzabile a tutti gli utenti (personale scolastico, allievi e personale amministrativo) nonché a chiunque altro (pubblico, personale delle pulizie, ecc.), eccetto eventuali diverse disposizioni interne impartite dalla Direzione Scolastica, fino alla conclusione degli interventi di ripristino, salvo proroghe o imprevisti; è consentito l'accesso all'immobile esclusivamente al personale incaricato dell'effettuazione dei rilievi e degli interventi tecnici, oltre ad eventuale personale interno in capo all’amministrazione scolastica previa propria disposizione». EMACAL

Il sindaco Marotta: «Una classe politica locale, avveduta e lungimirante, ha due obiettivi: la rivendicazione dei diritti e ottimizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione»

Tramutola pone l’attenzione sui termini di scadenza del P. O. Val d’Agri

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DI ANNA TAMMARIELLO

urante i prossimi consigli comunali a Tramutola l’Amministrazione intende porre l’attenzione su una tematica importante quale il termine di scadenza del P.O.Val d’Agri. Lo aveva già preannunciato il sindaco Luigi Marotta in sede di comitato di Coordinamento e Monitoraggio, la volontà è quella di proporre e trovare un nuovo strumento di procedura negoziata che dovrebbe fare affidamento, come base finanziaria di partenza,sulle somme che paiono essere state accantonate dalla regione Basilicata,secondo quanto fissato dalla Corte dei Conti nella parifica 2015, assicurando cosi obiettivi, tempi e verifiche di quanto messo in atto ai fini dello sviluppo del territorio. Avendo la legge regionale 40/95 e le sue sss.mm.ii. individuato il comprensorio interessato alle estrazioni petrolifere, questo, composto da comuni, deve, secondo il dlgs.625/96, condividere una ripartizione delle royalties (per le produzioni ottenute a decorrere dal 1 gennaio 1997) con la regione. Per ciascuna concessione di coltivazione situata in terraferma il

valore dell’aliquota calcolato ( in base all’articolo 19) è corrisposto per il 55% alla regione a statuto ordinario e per il 15% ai comuni interessati. La legge 140/99 (che ha modificato l’art.20 del citato d.Lgs.625/96) prevede invece che a decorrere dal 1 gennaio ’99 alle regioni a statuto ordinario, incluse nell’Obiettivo1 di cui al reglamento (CEE) n.2052/88 del Consiglio del 24.6.88 e ss.mm.ii., è corrisposta ( per il finanziamento di strumenti di pro-

grammazione negoziata nelle aree di estrazione) anche l’aliquota destinata allo Stato. La l.r.7/03, riguardante il bilancio di previsione,all’art.39 prevede inoltre l’utilizzo di 350 milioni di euro per il finanziamento del piano di sviluppo in Val d’Agri. Premesso questo il Programma Operativo Val d’Agri aveva una data di scadenza, riguardante gli impegni di spesa, fissata per il 31.12.2006. Ma, secondo il sindaco Marotta

«gli impegni finanziari sono stati raggiunti solo negli esercizi 2020-21. Sia per il tempo trascorso che per le risultanze in termini di spopolamento e senilizzazione che i comuni componenti il P.O. hanno subito, va ora immaginata una nuova programmazione che tenga conto delle nuove esigenze della comunità . Una classe politica locale, avveduta e lungimirante, ha due obiettivi:il primo è quello della rivendicazione dei diritti del territorio,soprattutto quando sono tributari verso altre aree,nel nostro caso petrolio ed acqua; il secondo è quello di ottimizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione con una visione strategica propria della procedura negoziata di cui alla l.662/96». «Questa Amministrazione- sottolinea il sindaco non intende perpetrare lo status quo che vede un attribuzione di risorse non conformi alle disposizioni normative e di giustizia, né un utilizzo della assegnazioni finanziarie in mancanza di una strategia di area aggiornata alle aspettative ed ai bisogni dei cittadini». Pertanto, affermato e permesso ciò, la questione verrà affrontata in consiglio comunale e portata avanti a tutela di risorse utili e di fondamentale importanza per le aree interessate .


Matera

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Cappiello (Democrazia Cristiana) sulla perdita di posizioni nella classifica generale sulla qualità della vita

«I pentastellati non hanno saputo dare una visione alla città di Matera»

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ella classifica generale stilata da “Il Sole24 Ore” sulla qualità della vita, Matera si è piazzata subito dopo Potenza all’84esima posizione nella classifica, perdendo 8 posizioni rispetto allo scorso anno: addirittura 98esimo posto per l’indicatore “cultura e tempo libero”. «Un risultato sorprendentemente negativo per la Capitale Europea della Cultura per il 2019 - ha dichiarato l’esponente di Democrazia Cristiana Basilicata, Antonio Cappiello che vede purtroppo una gestione fallimentare a trazione pentastellata. Sembra quindi necessaria una riflessione sul futuro di questa città e di questa provincia perché non è possibile disperdere l’importante e prezioso patrimonio acquisito durante il percorso di Capitale Europea, subendo un tracollo di queste proporzioni». «Mi sembra evidente - ha

DALLA DIOCESI DI MATERA-IRSINA AL MOLISE

Colaianni nuovo Vescovo di Campobasso-Boiano

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__ Cappiello

proseguito Cappiello - la mancanza di una visione per la città, che non sa chiaramente più a cosa ambire e quale strada percorrere per arrivare al traguardo. Dopo la pandemia da Covid-19, il governo cittadino non è riuscito infatti ad alzare l’asticella dell’ambizione per questa città che ora naviga a vista e sembra non avere ulte-

riori stimoli per la crescita e lo sviluppo territoriale. Auspico che l’amministrazione comunale si faccia portavoce di un incontro pubblico con le migliori risorse economiche, sociali e culturali della città di Sassi per poter tracciare un nuovo percorso da seguire tutti insieme, finalizzato al raggiungimento di obiettivi degni di una Capitale Europea della Cultura». «Il M5s materano - ha concluso l’esponente di Democrazia Cristiana Basilicata, Antonio Cappiello - non ha saputo cambiare marcia a una città che ha ancora tanto da dire e dare tanto al mondo intero, pertanto, si affidi alle migliori competenze cittadine».

on Biagio Colaianni, 66enne materano, Vicario della Diocesi di Matera-Irsina sarà il nuovo Vescovo di Campobasso-Boiano. Colaianni prenderà il posto del Vescovo Bregantini. L’annuncio è arrivato da Monsignor Pino Caiazzo, Arcivescovo di Matera, nell’incontro convocato ieri nella Basilica Cattedrale di __ Colaianni Matera, a cui hanno partecipato il clero, i religiosi, le religiose e i fedeli laici delle diocesi, nonché le autorità civili e militari. Colaianni è stato parroco di S. Giovanni Battista in Ferrandina dal 1988 al 2005 ricoprendo anche l’incarico di docente di religione nelle scuole pubbliche di Ferrandina dall’89 al ‘97. Dal 2007 al 2023 è stato Rettore del Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata “Giovanni Paolo II” con sede a Potenza e per 7 anni, dall’ottobre 2011 al febbraio 2018 anche Direttore del Centro Diocesano Vocazioni. È attualmente parroco di “S. Giacomo” in Matera oltre che Canonico del Capitolo Cattedrale di Matera e Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina. È stato membro della Commissione Presbiterale Nazionale dal 2008 al 2012 e delegato (2017-2018) oltre che membro (2019-2020) del Gruppo Sinodale per il 1° Sinodo diocesano dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina.

L’appello del presidente del Comitato di quartiere Di Pede: «La “città morta” ora esplode, bisogna intervenire»

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«Arrestare la fuga dei residenti dai Sassi di Matera»

asquale Di Pede, presidente del comitato di quartiere “Sassi” della città di Matera, è intervenuto sul tema dell’insediamento di nuove famiglie all’interno degli antichi rioni materani. «I Sassi, dopo il grande esodo dei suoi abitanti avvenuto tra gli anni ‘50 e ‘70 - ha ricordato Di Pede -, si rano trasformati in “città morta”. Negli ultimi anni invece, una complessa politica di recupero, ed una serie di riconoscimenti internazionali, hanno fatto raggiungere ai Sassi una inverosimile notorietà internazionale. La città morta ora esplode anche nella mobilità veicolare, con il transito peri cantieri, di

mezzi, fornitori, manutentori, oltre che di organizzatori di eventi sempre più complessi ed estesi; conseguenza: pur in presenza, nella Ztl, di aree di sosta sempre più ristrette, cresce a dismisura il numero di autorizzazioni al transito e sosta. In questo contesto, per molti residenti continuare ad abitare è diventato una “via crucis”, un atto eroico. Non tutti resistono, chi è andato via non è pentito. Ad ogni evento si ripropongono limitazioni e divieti. Avviene anche in questi giorni, nell’edizione del presepe vivente, manifestazione oltremodo “invasiva” degli spazi di ambedue i Sassi, decisa a marzo senza alcun coinvolgi-

mento del Comitato dei Residenti, convocazione giunta solo il 1° dicembre. Si è corso così ai ripari per ridimensionare alcuni disagi, ma ormai la “frittata” era stata fatta». «Noi del Comitato Residenti Sassi ci siamo - ha

concluso Di Pede -. Per questo un altro miracolo deve essere possibile: arrestare la fuga dai Sassi dei residenti e creare condizioni, opportunità perché altri possano ritornare: cominciando, ad esempio, dal completamento degli in-

terventi della cosiddetta legge 179 del 1992. È un auspicio che vorremmo scaturisse anche dalla pluralità di iniziative previste per la celebrazione dei 30 anni di Unesco, che la città si appresta a festeggiare».


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