Cronache del 7 novembre 2023

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IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

venerdìsabatosabato 1 settembre Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

MARTeDì 7 nOVeMBRe 2023 • ANNO VIII N. 254 € 1,50

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L’INIZIATIVA DOMANI AL SEMINARIO MAGGIORE: L’APPROVATO CANDIDATO PRESIDENTE DELLA “LISTA DEI VESCOVI” NON INVITATO

Adi, convegno Pd: Chiorazzo non c’è

Assistenza domiciliare integrata: Lettieri e Speranza nascondono il fondatore di Auxilium

Servizio a pagina 3

Ennesimo flop di una delle tante inchieste dell’allora Dda sui Basilischi: non era associazione mafiosa

IlCossidente, professionista di mafia inesistente il pentito che accusa e si autoaccusa assolto ancora una volta: «Il fatto non sussiste» C

LA BUONA NOTIZIA

Marsicovetere, bimbi progettano il parco

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DI AFRA PACE

utto è partito da un disegno, abbozzatto dalla fantasia dei piccoli alunni della scuola dell’infanzia di Marsicovetere, che ha contribuito alla realizzazione della nuova area verde e ludica nel comune lucano perchè, come affermato dal sindaco Marco Zipparri, «la buona scuola è quella che guarda anche al benessere dei più piccoli». Tant’è, con queste premesse il primo cittadino del Comune di Marsicovetere ha annunciato (...)

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NON SI CHIUDE UN ABISSO CON L’ARIA

i sono momenti nella vita di tutti i giorni in cui il tremore della verità raggiunge tocchi di grazia meravigliosa ed incandescente con cui far sentire la propria voce indignata e così è stato per l’affollato presidio davanti alla Chiesa della Trinità di Potenza e contro la messa presieduta dall’arcivescovo Ligorio, all’occasione sostenuto da un manipolo indisponente di cattolici in versione crociata. Ora non si vedevano da tempo, in una città come Potenza tutta Chiesa e politica, come ha ben scritto Dino De Angelis, assiepati e pieni di voglia bella di giustizia frotte di giovani, donne e uomini incalzare l’incedere stonato di Ligorio e dei suoi seguaci tra lo splendore degli stucchi e le parole arrotolate. Una scena drammatizzata finanche dalla nota con cui l’arcidiocesi di Potenza ha declamato il suo cahiers de doléances contro l’insorgenza vociante dei disturbatori, manco invece non ci fosse bisogno anche della sua salutare agitazione per aver verità anche fino all’abisso dell’indicibile, come quell’apertura diabolica d’aria del sottotetto con cui s’è evitato s’avvertissero le esalazioni della povera Elisa. ScriF. Moliterni a pagina 7 ve Emily Dickinson: “Non si chiude un abisso con l’aria”.

Il masochismo di Tafazzi ■ continua a pagina 17

Regionali, con polveri bagnate il fuoco amico di Viceconte per indebolire FI alle trattative nazionali

A CRONACHE 100 STUDENTI UNIVERSITARI DA FUORI REGIONE

Il caso Elisa Claps e la riapertura della Trinità: come l’Italia ci guarda

M. Dellapenna a pagina 2

L. Graziano ■ alle pagine 11 e 12

LAGONEGRO

Inaugurati ambulatori di otorinolaringoiatria Soddisfatto Piro (FI): «Potenziamo l’offerta sanitaria dell’ospedale San Giovanni di Dio»

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■ Servizio

a pagina 9

EDILIZIA PENITENZIARIA

Per il carcere di Potenza 260 mila €, il deputato Caiata (FdI) ed il Sottosegretario Delmastro: «Vittoria del Governo Meloni» ■ Servizio

a pagina 8

_ OMICIDIO DI IMPRESA

Aziendicidio, questa sera l’imprenditore di Matera Marcosano ad “Oltre il giardino”: «Rovinato dalle banche»

■ Servizio

a pagina 21

_ RIQUALIFICAZIONE AUTO

L’Ineletric accreditata dal Ministero, Somma di Confindustria: «Ottimo risultato per la Basilicata» ■ Servizio

a pagina 5

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Primo Piano

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REGIONALI Polveri bagnate per il fuoco amico che spara a salve ma indebolisce gli azzurri anche alle trattative nazionali sui candidati presidente

Viceconte porta in dote a FI il masochismo tipico di Tafazzi

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DI MASSIMO DELLAPENNA

na coalizione che ha vinto le elezioni regionali e si prepara a ricandidarsi ha il dovere di difendere il presidente in carica. Difenderlo significa dire che si è ben amministrato. Scaricarlo significa prendere atto che qualcosa non è andato bene. La vicenda siciliana, con la sostituzione di Musumeci con Schifani ci ha, però, abituato a comprendere che questo non sempre avviene. Può capitare che, tra una elezione e l’altra, mutino i rapporti di forza tra i partiti all’interno della coalizione e, quindi, si debbano utilizzare pesi e contrappesi tra di loro. Abbiamo visto più volte accadere queste vicende e non ci meraviglia che tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, in considerazione del differente peso che i partiti hanno rispetto alla tornata elettorale di cinque anni fa, possa avvenire una ridefinizione nell’ambito delle quattro regioni (Piemonte, Abruzzo, Sardegna e Basilicata) al voto in questa tornata elettorale. Riteniamo legittimo che la Lega o Fratelli d’Italia, sulla base di valori in campo e degli equilibri della coalizione mutati, possano chiedere la presidenza della Regione Basilicata. Riteniamo questa richiesta assurda per il buon governo della Giunta Bardi, ma non possiamo sottacerne la legittimità politica. LE PUGNALATE DI VICECONTE La genialità della Giallappa’s Band e di Aldo, Giovanni e Giacomo nel 1995

fecero nascere il personaggio di Tafazzi. L’omino interpretato da Giacomo Poretti passava il suo tempo canticchiando e saltellando mentre si colpiva i testicoli con una bottiglia di plastica. Fu l’Unità diretta da Walter Veltroni a farlo diventare un archetipo politico, utilizzato come il modello della sinistra italiana capace di farsi male da sola. Il tafazzismo in Basilicata, invece, abita a destra o, meglio, torna a vivere in Forza Italia che da qualche tempo ha rimesso inspiegabilmente in pista il caro vecchio Guido Viceconte. Noto per caratterizzare ogni sua scelta come causa di qualsiasi sconfitta. Capace di distruggere il “Partito Regione” e di far perdere le elezioni a Gianni Pittella (che fino a quel momento non aveva mai perso) soltanto candidandosi con lui, deve aver deciso di restituire il favore alla coalizione che lo candidò provando con tutte le sue forze a distruggere il centrodestra facendo di tutto per metterlo in condizione di perdere le elezioni regionali prossime. Una fantastica scelta che sta logorando anche Forza Italia. Se, infatti, come detto è politicamente comprensibile anche se elettoralmente inspiegabile, il tentativo degli alleati di ottenere per il proprio Partito la guida della coalizione, è assolutamente un inedito la strategia dello stesso partito del presidente di cambiare cavallo in corsa. Una cosa mai vista che fa sentire tutto il peso della volontà di sconfitta da parte di Guido Viceconte, volontà che viene corroborata da ogni sua azione pas-

__Cronache Lucane, edizione di ieri

sata e trova conferma nelle mosse attuali. TUTTE LE MOSSE DI VICECONTE Per quanto neghi ogni ipotesi in tal senso, l’ex uomo forte di Forza Italia ai tempi della sconfitta permanente in Basilicata, ci sta provando con tutte le sue forze ad essere della partita. Il leader di tante sconfitte, nel suo cammino di distruzione, infatti, mette insieme imprenditori e politici, prova a cercare di capire se il suo nome potrebbe essere meno inviso di quello di Bardi agli alleati, si muove nel tentativo di fingere di essere l’unica chiave possibile per un allargamento della coalizione simulando un’esclusiva nel rapporto con Marcello Pittella, sparge veleno contro il Generale all’interno del proprio partito e della coalizione, finge capacità elet-

torali che non ha mai avuto e non ha mai dimostrato di avere. Insomma, tutto ciò che non si dovrebbe fare e che mai si è visto fare all’interno del partito che dovrebbe difendere il presidente in carica dello stesso partito. QUOUSQUE TANDEM ABUTERE PATIENTIA NOSTRA Non ci meraviglia la scelta strategica sbagliata da parte di Viceconte, non ci meraviglia neanche la sua capacità di distruzione di qualsiasi cosa possa essere anche lontanamente vincente. Ha dimostrato questo talento in tutta la sua attività politica. Quello che ci meraviglia è che esista ancora qualcuno nel centrodestra che gli dia retta. Dagli anni ’90 alle scorse elezioni è stato l’unico e pieno dominus della coalizione, il centro-

destra ha giocato soltanto per perdere. Uscito da Forza Italia, il centrodestra ha vinto al Comune, due volte le politiche e alle elezioni regionali. Anche soltanto per scaramanzia e per la legge della statistica è una forma di tafazzismo tardivo dargli ascolto. Il nostro auspicio è che i giochi romani si concludano in fretta. Che i tre partiti definiscano subito i candidati di Piemonte, Sardegna, Abruzzo e Basilicata e ci diano il candidato presidente. Pur ritenendo chiaramente la candidatura di Bardi come quella più autorevole e logicamente più fondata, comprendiamo le ragioni della politica e non facciamo finta che non esistano. Quello che troviamo francamente intollerabile è un centrodestra che ancora si affidi a chi è stato capace soltanto di essere un costruttore di macerie ovunque sia andato. Francamente che si possa anche soltanto immaginare di distruggere tutto quanto costruito fino ad ora per dare la soddisfazione all’ex sottosegretario di guidare il centrodestra alla sconfitta assicurandosi una poltroncina da capo dell’opposizione, è quando di peggio possiamo immaginare. Quanto, in realtà, credevamo di non dover mai più neanche ipotizzare nella peggiore delle ipotesi.


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DOMANI L’INCONTRO SULL’ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA: LETTIERI E SPERANZA CONTINUANO A NASCONDERE IL FONDATORE DI AUXILIUM

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Seminario maggiore, il Pd s’interroga sull’Adi: Chiorazzo non c’è l partito democratico di Basilicata, continua a nascondere il fondatore di Auxilium Angelo Chiorazzo sul quale, in accordo con la “Lista dei Vescovi”, ha già dato voto favorevole per la candidatura a presidente della Regione alle prossime elezioni del 2024. Chiorazzo aleggia, ma non c’è. Non c’è neanche nel primo grande incontro dopo la Direzione regionale dello strappo dell’area Margiotta che ha come tema proprio la Sanità. Il segretario regionale Lettieri, sarà per non imbarazzare ulteriormente i possibili alleati, tra cui su tutti il Movimento 5 stelle, lo cela: al suo posto chiama-

to un “big” interno. All’incontro di domani a Potenza, per “coincidenza” al Seminario Maggiore, la responsabile nazionale della Sanità per il Pd, Martina Sereni. Titolo della conferenza programmatica, “Basilicata, per un nuovo welfare di prossimità”. Tra gli argomenti in discussione, il «welfare che punti all'integrazione socio-sanitaria e al protagonismo dei territori», partendo dalle Case di Comunità alla legge Quadro sulla disabilità, passando per la riforma di assistenza per gli anziani non autosufficienti, e arrivando fino al nuovo modello di

assistenza domiciliare integrata. Assistenza domiciliare integrata-Auxilium, quindi Angelo Chiorazzo con tutto il fiume di denaro pubblico, milioni e milioni di euro, che confluisce nelle casse della Cooperativa. Si, probabilmente scelta giusta il non averlo invitato tra i relatori, ma tanto che Lettieri e Speranza continuino a nasconderlo, comunque vicende e connessioni sono così tanto evidenti e note da sortire come unico effetto quello di peggiorare l’esplosione della scelta fatta, o nel migliore dei casi possibili soltanto di rinviarla a comunque un futuro molto prossimo.

__Chiorazzo

Il segretario Taratufolo: «A giorni presenteremo una proposta programmatica lasciando una porta aperta a chiunque voglia condividerla»

“Più Europa” si prepara alle regionali: «Va mandato in soffitta il politichese»

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nche “Pìù Europa” Basilicata si prepara a scendere in campo per le regionali lucane dell’anno prossimo: «Presenteremo a giorni una proposta programmatica lasciando una porta aperta alla condivisione con chi intende lavorare per portare la Basilicata al posto che merita». Dalla riunione del direttivo di “Più Europa” Basilicata convocata, uscito all’unanimità un messaggio: «La politica torni a fare politica, ad occuparsi dei cittadini, con rigore, schiettezza e concretezza, mettendo da parte il carrierismo fine a sè stesso, liberando così energie e capacità finora ingabbiate da mille ostacoli, che spingono tanti cittadini, anche non più solo giovani, a lasciare la propria terra per luoghi ove il merito e le opportunità di lavoro danno una concreta possibilità di realizzazione». Il segretario regionale, Massimiliano Taratufolo, ha esposto alcuni punti programmatici. «L’analisi dello scenario regionale - ha spiegato Taratufolo - è stata unanime da parte dei componenti del direttivo di “Più Europa” Basilicata che si sono ritrovati ad affermare l’inderogabilità di alcuni capisaldi. Presupposto essenziale è che i temi siano al primo posto e il politi-

chese vada in soffitta chiuso in un baule di cui si deve buttare la chiave. Questa è la vera sfida se si vuole salvare la Basilicata, e cioè le proprie attività produttive, i propri sacrifici, il proprio lavoro, le proprie radici e porre le basi per nuove prospettive per i nostri figli. Posto che la Basilicata rischia la desertificazione economica e sociale, e quindi data la gravità della situazione, occorre un programma serio e senza indugi, con obiettivi tanto chiari quanto inequivocabili». «Consapevole della naturale collocazione nell’alveo dei partiti progressisti - ha aggiunto Taratufolo , “Più Europa” Basilicata promuove una decisa inversione di rotta del centro sinistra che deve rendersi disponibile a mettere in primo piano le comunità e non i singoli, gli obiettivi comuni e non particolari, tanto concreti quanto capaci di dare risultati ai cittadini in tempi certi. In questa ottica, e solo in questa, Più Europa Basilicata è disponibile al dialogo, nella consapevolezza che un’alleanza senza contenuti, basata solo sulla somma di sigle, garantirà soltanto il perpetuarsi di qualche carriera. Tuttavia, preso atto del quadro frammentato, Più Europa va avanti e prova a dare una risposta alter-

__Taratufolo

nativa, elaborando un suo modello programmatico, in grado di dare risposte ad un elettorato ormai stanco». I temi cardine sono infrastrutture, sanità, ambiente che il partito, come riferito da Taratufolo, «da sempre in prima linea nella tutela dei diritti, declinerà come diritti irrinunciabili su cui lavorare, aprendosi alla società e a tutti coloro che già da adesso intendono partecipare a questa sfida, per dare ai cittadini lucani una migliore qualità della vita». «Così, in primis il diritto alla salute, sia in prestazioni sia in livelli essen-

ziali di assistenza - ha evidenziato il segretario regionale -, il diritto alla mobilità in un territorio dalla viabilità inesistente privo anche di un aeroporto regionale, ove si può realizzare una progettazione “intermodale” delle infrastrutture, come avviene in altre regioni, valorizzando in tal modo le elevate potenzialità culturali, paesaggistiche, agroalimentari finora espresse solo in minima parte. Non c’è sviluppo, neanche del turismo e dell'agricoltura, senza la possibilità che si arrivi in Basilicata con la stessa facilità con cui si raggiungono altre destinazioni e si

possano collocare sul mercato beni deperibili in tempi brevissimi». «Infine - ha concluso il segretario regionale di “Più Europa” Basilicata, Massimiliano Taratufolo - il diritto all’ambiente, il superamento della procedura di infrazione europea dei depuratori, un sistema efficiente di economia circolare in cui il recupero dei rifiuti consenta un abbattimento dei costi della Tari in tutti i Comuni della Basilicata, la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, la transizione ecologica da realizzare con le royalties petrolifere».


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MARTEDÌ 7 NOVEMBRE 202 23 07:00

CARTOON WORLD

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SERIE 68

10:00

QUA LA ZAMPA

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TUTTI A TA TA AV VOLA

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NEWS

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SERIE 68

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CARTOON WORLD

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PILLOLE IN FARMACIA

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SELFIE BEACH

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TELE TIFO

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OLT TRE IL GIARDINO

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STA ADIUM

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CINE 68

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NEWS DELLA NOTTE

DOVE VED DERCI TUTTA A ITA A ALIA - CANALE 68 TA ASTO BL LU


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Riqualificazione auto, per l’Ineletric l’accreditamento ministeriale. Somma (Confindustria): «Risultato doppiamente significativo per la Basilicata»

Una firma lucana per le nuove soluzioni di mobilità sostenibile

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orta la firma di una start up lucana associata una delle proposte più innovative, apprezzate e ufficialmente validate per trasformare i veicoli a motori termici in elettrici: la Ineletric è una delle quattro aziende che, a livello nazionale, hanno ottenuto l’accreditamento ministeriale per la riqualificazione delle auto. Si tratta di una validazione necessaria per produrre il cosiddetto retrofit, cioè la tecnologia da montare sulle vetture. Gli appassionati hanno potuto apprezzare la prima applicazione proposta dalla start up lucana alla Fiera delle Auto d’Epoca di Bologna, dove il sistema è stato montato a bordo di una Fiat 500. La soluzione di retrofit della Ineletric ha una particolarità: cambia il motore, ma non la struttura della macchina che conserva anche il sistema di cambio. Questa tecnologia si dimostra particolarmente vantaggiosa per i veicoli delle classi Euro 0 ed Euro 2, noti per l’alta emissione di inquinanti e frequentemente esclusi dalla circolazione in alcune città a causa delle restrizioni ambientali in atto. «È un risultato doppiamente significativo - ha

commentato il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma - in considerazione di quello che il settore automotive rappresenta per la nostra regione e per la sua economia, chiamato alla grande sfida della transizione energetica e della mobilità sostenibile. Vale la pena ricordare che, nonostante il nostro Paese sia stato tra i primi a dotarsi della normativa necessaria, solo nel 2022 è stato approvato il regolamento per far partire una vera e propria filiera della riconversione». «Ed è motivo di grande orgoglio che sia proprio una nostra start up - ha concluso Somma -, che tra l’altro si è già contraddistinta per la capacità di progettare soluzioni ad alto contenuto di innova-

zione tecnologica ed ecologica, a emergere tra le prime realtà in Italia ad ottenere il via libera ministeriale per procedere all’omologazione del kit di conversione del motore propedeutico al suo utilizzo industriale».

Oggi la presentazione all’IIS “Einstein-De Lorenzo” di Potenza: l’informatica al servizio dell’industria avanzata

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“Academy MecatroniXperience”, la 1 in Basilicata

uesta mattina nell’aula magna dell’IIS “Einstein-De Lorenzo di Potenza”, vedrà la luce la “Academy MecatroniXperience”, la prima academy in Basilicata dedicata alla Meccatronica, Automazione Industriale, Informatica industriale ed Elettrotecnica. Alla presenza dell’Assessore regionale allo Sviluppo economico e al lavoro Michele Casino, il Dirigente scolastico dell’IIS “Einstein-De Lorenzo” e il Responsabile della Tempor Srl firmeranno un accordo di partenariato con alcune delle maggiori aziende presenti nell’area industriale di Potenza e Tito Scalo finalizzato a formare e preparare all’assunzione, profili altamente specializzati e rispondenti alla crescente domanda di competenze nel settore industriale lucano. L’Accademia rappresenta una collaborazione concreta tra il mondo

dell'istruzione e dell'industria, finalizzata a superare il fenomeno dello skill mismatch, ovvero la mancata corrispondenza tra le competenze richieste dalle aziende e quelle effettivamente in possesso da parte dei lavoratori ed o dei candidati. Sono infatti molte le aziende lucane, soprattutto tra le più specialistiche e innovative, ad aver manifestato più volte la necessità di personale qualificato e specializzato, sfatando un mito piuttosto radicato, relativo alla cronica mancanza di offerte di lavoro nel territorio lucano. I corsi, completamente gratuiti, partiranno nelle prossime settimane e saranno indirizzati ai maggiorenni lucani, anche privi di un diploma, i quali saranno formati all’utilizzo di software e strumenti specifici in uso nelle aziende di Potenza e Tito Scalo. Questo, infatti, il senso dell’accordo: innescare un circolo virtuo-

so tra offerta e domanda di lavoro, attraverso la concreta partecipazione di tutti gli attori coinvolti, ovvero scuola, aziende, mondo della formazione, politica. I primi corsi riguarderanno il disegno tecnico informatizzato 2D e 3D e l’Inglese Tecnico, aree di competenza fortemente richieste dalle aziende. Le lezioni si terranno in orario pomeridiano, principalmente nei laboratori della sede dell’IIS “Einstein-De Lorenzo” di Potenza,

ma saranno ospitate anche all’interno delle aziende. Imprescindibile per la nascita dell’academy, il lavoro svolto dalla professoressa Giusy Laurino, assessore alle attività produttive del Comune di Tito e tutor coordinatrice del progetto Academy, che da anni lavora con entusiasmo e grande impegno al rilancio dell’intera area industriale e alla creazione di un ponte tra il mondo dell’istruzione e quello delle imprese lucane.


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«Non c’è futuro in agricoltura senza interventi e strumenti ad hoc per l’ingresso e la permanenza nel comparto di nuove generazioni»

Imprenditoria giovanile in agricoltura, Cia: «Necessaria legge di promozione» N

on sono certo i numeri di Unioncamere che a livello nazionale registrano in Agricoltura +12,8% nelle cariche aziendali dei giovani di età tra i 18-29enni (pari ad oltre 4mila posizioni in più) a far superare la «questione rinnovamento generazionale nei campi». Lo sostengono Agia e Cia Potenza-Matera aggiungendo che l’agricoltura si sta dimostrando vitale e “anticiclica” dal punto di vista occupazionale, anche se i numeri del “turn over” generazionale nei campi sono ancora bassi, con gli “under 40” che

rappresentano solo il 9,9 per cento del comparto e gli “under 30” che si fermano addirittura al 2,1 per cento. «Non c’è futuro in agricoltura senza interventi e strumenti ad hoc per l’ingresso e la permanenza nel comparto di nuove generazioni. Lo abbiamo ribadito con la nostra recente mobilitazione a Roma, e continueremo a farlo per spingere al traguardo una decisiva legge nazionale dedicata». Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, mentre in aula alla Camera viene presentata la pro-

posta di legge “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore”. A fargli eco il presidente nazionale dei giovani di Cia, Enrico Calentini, che proprio nei giorni scorsi, con una delegazione Agia, ha incontrato l’On. Mirco Carloni, numero uno della Commissione agricoltura della Camera e primo firmatario del testo. Per Agia-Cia accesso alla terra, credito, lavoro, competenze e innovazione sono gli asset sui quali va costruito il futuro dell’agricoltura. «La necessità e l’urgenza dell’ingresso dei giovani nel comparto e nelle aree rurali rappresenta la concreta possibilità del rinnovamento anche culturale di cui ha bisogno l’Italia» ha detto il presidente di Agia-Cia, sottolineando quanto l’intervento istituzionale, a sostegno dell’insediamento e del consolidamento delle imprese agricole under 40, sia fondamentale per tutto il settore a livello nazionale e, in particolare, per le zone marginali del Paese. «Ora -ha aggiunto Calentini- au-

spichiamo la rapida costituzione dell’ONILGA, l'Osservatorio nazionale per l'imprenditoria e il lavoro giovanile nel settore, spazio indispensabile per il disegno delle politiche future coerenti con i tempi e con i risultati finora raggiunti». L’Associazione spinge, in primo luogo, sul coordinamento dei diversi strumenti attivi, a livello nazionale e regionale, per l’accesso alla terra con una sola Banca delle Terre Agricole, gestita da Ismea. In linea con la risoluzione specifica del Parlamento Ue, chiede di avviare la costituzione di un “Osservatorio sui terreni agricoli”, partecipato dagli under 40 del settore e finalizzato a prevenire i fenomeni di accaparramento da parte di fondi d’investimento stranieri. Agia-Cia sollecita, infine, il ripristino dei voucher per le imprese gestite dai giovani, al fine di rendere più semplice i rapporti di lavoro di breve durata e torna anche sul grande impegno dell’Associazione per la valorizzazione delle competenze e la transizione digitale in agricoltura.

Il deputato di FdI: «Dobbiamo dare risposte a quanti sono contrari» Il gruppo consiliare: «È interessato tutto il territorio agricolo della Basilicata»

Mattia: «Non dobbiamo fare MuoviAmo Tursi: «Si dichiari lo stato di calamità demagogia su carni sintetiche» naturale per i danni causati dai cinghiali»

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l dibattito sulla commercializzazione delle carni sintetiche continua ad infiammare l’Italia. Da un lato, numerose multinazionali hanno investito miliardi di dollari in questa nuova tecnologia, dall'altro, molte organizzazioni agricole e politici si oppongono fermamente a questa pratica. Secondo il deputato Aldo Mattia, responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d'Italia, intervenuto in Aula sulla discussione del decreto legge del divieto e commercializzazione delle carni sintetiche, «la carne sintetica inquina da 4 a 25 volte di più della carne naturale e non c'è alcuna garanzia sulla sicurezza alimentare. Inoltre, il processo di crescita in vitro potrebbe indurre instabilità genetica delle cellule che potrebbe essere causa di potenziali fenomeni cancerogeni». «Ma non solo questioni di salute sono in gioco. Il settore zootecnico da carne e da latte fattura 30 miliardi annui e occupa 180 mila addetti e 120 mila famiglie di allevatori. La commercializzazione delle carni sintetiche potrebbe portare alla perdita di questi dati e alla fine dell'agricoltura tradizionale» ha aggiunto Mattia. Il dibattito non sembra destinato a placarsi e il Parlamento e il Governo «hanno l'obbligo morale di dare risposte alle organizzazioni agricole e ai consigli regionali e comunali che si sono espressi contro la commercializzazione delle carni sintetiche. Dobbiamo aprire gli occhi e non fare demagogia solo per una mera opposizione» ha concluso il deputato Aldo Mattia.

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l problema dei danni causati dai cinghiali agli agricoltori della Regione Basilicata è diventato insostenibile. I danni sono così gravi da aver superato la soglia del 30% della produzione lorda vendibile prevista dalla legge. Non solo il frutto pendente viene danneggiato, ma anche gli impianti produttivi e il frutto degli anni futuri» ha affermato Antonio Di Matteo consigliere comunale di “MuoviAmo Tursi”. «La Regione Basilicata si fa carico annualmente di un ammontare considerevole e crescente di danni da fauna selvatica impiegando risorse proprie che invece potrebbero essere adoperate in azioni di riduzione della numerosità della popolazione di cinghiali sul territorio regionale. Tuttavia, gli agricoltori vengono risarciti soltanto per il danno al frutto pendente. - continua - La situazione ha determinato in molti areali l’abbandono dei campi e l’esasperazione di migliaia di agricoltori che vedono lesi i propri diritti costituzionali alla salute, alla sicurezza, al lavoro e alla libera attività economica». Per questo motivo, “MuoviAmo Tursi” ha chiesto «alla Regione Basilicata di procedere all’attivazione della proce-

dura di dichiarazione dello stato di calamità naturale per danni causati da animali protetti, in questo caso i cinghiali, ai sensi del D. Lgs. N. 102 del 29/03/2004 su tutto il territorio regionale». «È dovere dell’Ente proprietario della fauna selvatica, la Regione Basilicata, provvedere in ogni modo a ristorare i danneggiati per tutte le possibili manifestazioni di danno e non soltanto per quelle ai frutti pendenti, oltre a dover fare tutto il possibile per ridurre la popolazione di cinghiali affinché gli agricoltori possano tornare al proprio lavoro e gli automobilisti possano circolare sulle strade senza il timore di subire un incidente stradale, dalle conseguenze imprevedibili» dichiara Di Matteo. «È necessario che la Regione Basilicata intervenga al più presto per risolvere il problema dei danni causati dai cinghiali, al fine di tutelare gli agricoltori e garantire la sicurezza degli automobilisti. La procedura per richiedere la dichiarazione dello stato di calamità naturale è prevista dalla legge, ed è importante che venga attivata tempestivamente per garantire il risarcimento dei danni subiti dagli agricoltori» conclude Antonio Di Matteo.


Basilicata 24 ore

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Dal Tribunale di Potenza assoluzioni e raffica di prescrizioni: nel vuoto una delle tante inchieste dell’allora Dda sui Basilischi

Associazione mafiosa, Cossidente non creduto e nuovamente assolto: «Il fatto non sussiste»

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ntonio Cossidente, il pentito potentino classe ‘65 che accusa e si autoaccusa ma che, ancora una volta, non viene creduto: in sintesi, il professionista della mafia che non c’era. Criminalità sì, ma mafia no. Caduta l’accusa principale, «associazione mafiosa», crollato, dopo anni e anni di dibattimento, i fatti più recenti risalgono al 2005, anche il processo al Tribunale di Potenza: per un lungo elenco di imputati, l’originario ne conteneva oltre 50, qualche assoluzione e pioggia di non doversi procedere poichè i reati estinti per intervenuta prescrizione. In più di un caso, nella sentenza emessa dal Tribunale del capoluogo riunito in composizione collegiale presieduta dal presidente Rosario Baglioni, anche la presa d’atto della «morte del reo». Tra gli imputati, per esempio, c’era anche il deceduto collaboratore di giustizia Alessio Telesca. L’altro “big” anche lui deceduto, Cosentino. Ciò che maggiormente colpisce della sentenza, l’elemento dirimente che ha inevitabilmente condi-

zionato il verdetto, è l’assoluzione di Antonio Cossidente, Saverio Riviezzi, ed altri ancora, dall’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso , con la formula «perché il fatto non sussiste». Nel corso degli ultimi anni, ogni volta che la bollata mafia lucana arrivava a Roma al “palazzaccio” di via Cavour, puntualmente i giudici della Cassazione trovavano nuove formule per lo stesso concetto già ribadito: criminalità sì, ma mafia no. Gli “ermellini” lo hanno fatto con frasi dal tenore della seguente: «Unicamente provato che Cosentino avesse ideato il progetto confederativo, e lo avesse promosso, ma non provato, viceversa, che detta fase progettuale si fosse realmente tradotta nella costituzione di una vera e propria organizzazione, che avesse il carattere dell’autonomia rispetto agli organismi malavitosi di originaria appartenenza dei pretesi affiliati». In un’altra sentenza, in riferimento ai “Basilischi” e alle “cellule” poi prodottesi, ribadito come, sempre ammesso, ma non concesso che già l’asso-

ciazione madre, per l’appunto i “Basilischi”, fosse di stampo mafioso, non fosse possibile considerare automaticamente mafiose le organizzazioni in seguito sorte per gemmazione o scissione: «La caratura mafiosa di un’associazione, non può desumersi dalla «fama criminale» dei gruppi di provenienza, trattandosi di attributo non trasmissibile per via ereditaria». La “mafiosità” deve, invece, risaltare a sè stante dagli elementi di prova raccolti dagli inquirenti, data la «impossibilità di immaginare una successione nella mafiosità per via ereditaria». Nell’inchiesta dell’allora Procura di Potenza, la principale venne denominata “Double face”, Cossidente e Riviezzi erano, per l’accusa, i capi promotori ed organizzatori dell’associazione mafiosa, «con poteri di direzione strategica della stessa mutuati dal “detronizzato” Giovanni Luigi Cosentino», che però da ex capo, continuava ad essere «partecipe» del sodalizio che operava, come da provenienza geografica dei suoi promotori, principalmente a Potenza e a Pignola,

__ Cossidente

data la direzione di Cossidente e Riviezzi. Oltre al business del traffico illecito di stupefacenti, per lo più cocaina e hashish, per l’allora Procura, il sodalizio bicellulare aveva come obiettivo l’accumulo di ingenti ed illegali profitti tramite, la lista dei reati fine, estorsioni, furti e truffe, traffico di armi e traffico di tabacchi lavorati esteri. Per l’associazione di stampo mafioso, assolti «perché il fatto non sussiste» Antonio Cossidente,

Saverio Riviezzi, Carmine Campanella, indicato come «il dirigente con funzioni decisionali», Pasquale Marino, Maurizio Pesce, Raffaele Franco Rufrano, Nicola Sarli, indicato come «partecipe con funzione di luogotenente del Riviezzi», Rocco Braidich, Giuseppe Latronico, Vincenzo Perales, Vincenzo Sangregorio, Numida Leonardo Stolfi, Giovanni Lottino, Alessio Telesca e Donato Tricarico. FERMOL


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Soddisfazione del Sottosegretario alla Giustizia e del deputato FdI per l’approvazione di 21 interventi di edilizia penitenziaria che coinvolgono anche il capoluogo lucano

Delmastro e Caiata: «Vittoria del Governo Meloni i 260 mila euro per il penitenziario di Potenza» «G

razie all’incessante lavoro del Governo Meloni, sono stati approvati 21 interventi di edilizia penitenziaria per un valore di 166 milioni». È quanto dichiarano in una nota il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove e il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata che illustrano come tra le misure approvate, ce ne siano anche 260.000 per il carcere di Potenza. «In un contesto economico lacrime e sangue - dichiarano Delmastro e Caiata - abbiamo trovato le risorse necessarie per finanziare quegli interventi necessari per garantire maggior sicurezza e condizioni migliori a chi lavora in carcere e a chi vi è detenuto». Alla luce di tali considerazioni, i due per questo ringraziano il Viceministro Galeazzo Bignami «per l’inteso e proficuo lavoro di squadra che ci ha permesso di raggiungere questo importante risultato». «Per la sinistra - prosegue nella nota il Sottosegretario alla Giustizia - il sovraffollamento si af-

__Delmastro e Caiata

frontava con provvedimenti scuota carcere, per noi lavorando seriamente sull’edilizia penitenziaria e il risultato di oggi ne è la riprova». Chiosa il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata: «Sono fiero dall’ottimo lavoro di squadra che ha portato a sbloccare finalmente 260.000 per Po-

Le segreterie regionale e provinciale del capoluogo lucano denunciano «la carenza cronica di organico»

tenza in pochi mesi di Governo. Il nuovo passo sull’edilizia penitenziaria è garanzia di maggiore sicurezza per uomini e donne della Polizia Penitenziaria, maggiore sicurezza per i cittadini e migliori condizioni per i detenuti, fermo restando la certezza della pena».

L’UOMO HA SCIPPATO UNA BORSA AD UNA DONNA 84ENNE

Uil Polizia su problemi organici Matera, furto con e strutture Questura Potenza strappo: un arresto L della Polizia di Stato

a Uil Polizia è da anni che sottolinea «le varie problematiche della Questura di Potenza ma sino ad oggi non ci sono state risposte risolutive dall’Amministrazione». A sostenerlo sono le segreterie regionale e provinciale di Potenza Uil Polizia. «La situazione più lampante – si sottolinea nella nota - è la carenza cronica di organico ed anche l’arrivo di personale previsto ad inizio 2024 equivale a meno di una boccata d’ossigeno in quanto l’apertura della D.I.A., della S.I.S.C.O. ed ancor prima del C.P.R. di Palazzo San Gervasio sono state effettuate senza alcun progetto di reintegro delle Unità tolte da tutte le articolazioni e sguarnendo totalmente la Questura di Potenza». Per Uil Polizia «Potenza è un capoluogo di regione non più tranquillo come in passato, vessato da furti e da spacciatori che insinuano ogni angolo della città e la pochissima presenza di personale sul territorio di sicuro non ne facilità il contrasto». L’organizzazione sindacale precisa, pertanto, che «in questo momento come non mai la Squadra Mobile di Potenza ed in particolare la Sezione dedicata al contrasto dello spaccio delle sostanze stupefacenti e della microcriminalità sono in totale affanno a causa della carenza di personale». Stessa situazione può essere rappresentata per la Polizia Amministrativa, per il presidio Ospedaliero e l’Anticrimine in generale: «Ancor più cronica e sofferta -continua la nota - è la condizione presso l’Ufficio Prevenzione Generale con l’uscita di una sola Volante per turno che tra l’altro sempre più spesso viene impegnata per la rilevazione di incidenti stradali o “semplici rimozioni”, compiti tipicamente più propri della Polizia Municipale, che in una città come Potenza dovrebbe effettuare turni H24. Ciò eviterebbe che l’unica Volante di

notte sia impegnata per un passo carrabile invece di fare controllo del territorio o peggio ancora, rilevi incidenti stradali alle 11.00 del mattino mentre viene consumata una rapina ad una gioielleria a soli 10 metri di distanza dalla centralissima Piazza Mario Pagano». La UIL Polizia evidenzia altresì che «con un numero così esiguo di Poliziotti non si può far fronte alla gestione dell’Ordine Pubblico; infatti - prosegue la nota alle ormai sempre più frequenti manifestazioni si aggiungono le tre squadre di calcio che militano nel campionato di serie C (Potenza, Picerno e Sorrento) che vedono costretti gli Operatori, sempre più oberati nelle loro attività quotidiane, a rinunciare anche al riposo settimanale per essere impiegati in O.P. (vedi Divisione PAC, PAS ed Ufficio Personale)». La Uil Polizia, «visto l’arrivo di diverse unità ad inizio 2024, chiede al Questore di Potenza di istituire (come previsto dalla Nostra Amministrazione) un Nucleo per l’Ordine Pubblico, ove il personale, in assenza di esigenze specifiche, possa essere utilizzato per rafforzare il Controllo del Territorio, garantendo così maggiore sicurezza su entrambi i fronti ai cittadini potentini». «A questa problematica situazione - evidenzia la nota delle segreterie regionale e provinciale di Potenza Uil Polizia - si aggiungono problemi di natura logistica con cui gli Operatori di Polizia devono “combattere” quotidianamente, visto lo stato di fatiscenza in cui versano i locali della Questura di Potenza (es. infissi, controsoffittature, cancelli), arredo ormai più che obsoleto, locali insufficienti che obbligano i colleghi a stare accalcati; condizioni queste che di sicuro non rendono agevoli le normali attività dei Poliziotti della nostra provincia».

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a Polizia di Stato di Matera ha effettuato un arresto in flagranza di reato; ipotizzati nei confronti dell’uomo i reati di furto con strappo e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Gli equipaggi della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono prontamente intervenuti, su richiesta di alcuni passanti che avevano assistito allo scippo consumatosi in via Marconi, ai danni di una donna di 84 anni. I cittadini hanno chiamato immediatamente il 113, inseguendo, senza mai perdere di vista, l’autore del reato, che nel frattempo cercava di dileguarsi tra le vie cittadine. Così, la Centrale Operativa della Questura di Matera ha potuto inviare il personale in servizio di controllo del territorio, al quale sono stati forniti una serie di dettagli relativi agli abiti indossati dal soggetto. Il tempestivo arrivo degli agenti ha consentito di intercettarlo e bloccarlo nei pressi di via Lecce, grazie anche all’ausilio di uno dei cittadini. A seguito di una perquisizione personale, l’uomo è risultato in possesso di un coltello da cucina con lama fissa di circa 12 cm e di 40€ in contanti. Pertanto, è stato accompagnato in Questura, per svolgere ulteriori accertamenti. Gli agenti, quindi, hanno ascoltato i passanti ed acquisito la denuncia dell’anziana signora. Quest’ultima, visibilmente provata dall’accaduto, tanto da aver richiesto anche l’intervento di personale medico del 118, ha dichiarato che all’interno della borsa in similpelle che le era stata strappata di dosso, poi rinvenuta in una via adiacente al luogo dell’accaduto, custodiva la somma di 40€. Al termine dell’attività svolta, l’uomo è stato dichiarato in arresto per il reato di furto con strappo e deferito in stato di libertà per il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Si precisa che gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.


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Il vice presidente del Consiglio regionale Piro commenta positivamente il potenziamento dell’ospedale, criticando l’assenza dell’Amministrazione comunale

Inaugurati a Lagonegro i nuovi ambulatori di Otorinolaringoiatria del “San Giovanni”

LAGONEGRO. Sono stati inaugurati presso l’Ospedale “San Giovanni” di Lagonegro, nel pomeriggio di ieri, i nuovi locali dell’ambulatorio e la nuova attività ambulatoriale e chirurgica di Otorinolaringoiatria, alla presenza dell’assessore alla Salute e Politiche della persona della Regione Basilicata Francesco Fanelli, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” Giuseppe Spera insieme al vice presidente del Consiglio regionale di Forza Italia Francesco Piro. Ed è proprio quest’ultimo a commentare su un post social come «l'offerta sanitaria del nosocomio si arricchisce con degli spazi dedicati alle attività ambulatoriali e chirurgiche di Otorinolaringoiatria. In un momento storicamente non semplice - prosegue Piro - l’obiettivo è sempre quello di potenziare l’Ospedale di Lagonegro al netto di allarmismi e beceri tentativi di sminuire il lavoro e l’attenzione che questo Governo regionale ha dedicato a Lagonegro». E mentre «gli ambulatori sono aperti - fa notare il forzista - l’Ammimistrazione comunale di Lagonegro è assente! Assente sempre e assente su tutto, Lagonegro - conclude Piro - mai cosi in basso, tra incompetenza e presunzione». Intanto prosegue il Piano di azioni pianificato dalla direzione strategica dell'Aor San Carlo

__Spera, Piro e Fanelli durante il taglio del nastro

che manifesta , con questa nuova inaugurazione, «la piena volontà di fornire agli utenti la miglior risposta sanitaria possibile, nel rispetto del principio costituzionale di sussidiarietà». «La nostra Azienda -ha proseguito Spera- ha investito grazie anche alla disponibilità del Pnrr e continuerà a fare investimenti mirati sui cinque presidi ospedalieri - nel percorso di integrazione tra i cinque ospedali di Potenza, La-

gonegro, Melfi, Pescopagano e Villa d’Agri a testimonianza dell'intenzione di assicurare un potenziamento generale. La nostra struttura aziendale, attenta alle esigenze di tutto il territorio, pianifica interventi rilevanti, dalle tecnologie all'avanguardia al reclutamento delle figure professionali attraverso le procedure concorsuali regionali, coerentemente con le disposizioni del nuovo Piano dei fabbisogni del personale da poco adottato».

La presidente della sezione metapontina lo descrive come un uomo dalla «nobile coscienza morale» e con «grande senso di responsabilità»

Record delle 100 donazioni per Michele Quarato della Fidas di Metaponto. Sellitti: «Un esempio per i giovani»

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omenica da record per Michele Quarato che ha donato la sua centesima sacca nel corso della giornata di raccolta organizzata dalla sezione di donatori di sangue Fidas Metaponto. Michele ha 63 anni e non è solo un donatore, ma è tra coloro che nel 1998 ha fondato la sezione di Metaponto, una delle sedi Fidas Basilicata attive sulla fascia Jonica. Quarato si aggiunge ad altri donatori attivi delle varie sezioni di Fidas Basilicata che nel 2023 hanno segnato cifre da record: Vito Lepore, Giacinto Longino con 101 donazioni, Roberto Santangelo e Santarosa Nicola con 107 donazioni, Cristiano Vezzuso con 111 donazioni, Mario Blasi con 114 donazioni, Cosimo Pontecon 115 donazionie Donato Petrillo con 138 donazioni.

Da quando è nata la Fidas di Metaponto Michele ha sempre seguito fedelmente la crescita della sezione, non solo in qualità di donatore, ma anche come volontario. Ferroviere in pensione, è di esempio nella sua famiglia, poiché sia la moglie che uno dei suoi tre figli hanno seguito le sue orme di donatore. «Ciò che spinge Michele a donare è la sua nobile coscienza morale e il suo grande senso di responsabilità», ha dichiarato la presidente di Fidas Metaponto, Anna Sellitti che ha evidenziato come queste siano «caratteristiche che lo hanno contraddistinto in tutta la sua vita. Raramente Michele - prosegue Sellitti - salta una giornata di donazione e se lo fa è per motivi legati ai suoi impegni Parrocchiali di Ministrante, di cui si fa carico tutto l’anno».

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«Tra i soci fondatori - continua la presidente di Fidas Metaponto - alcuni li abbiamo perduti, altri non possono donare per raggiunti limiti di età, ma ci auguriamo che l’esempio e la costanza di donatori come Michele possano essere di esempio per i giovani». «In questo momento - spiega - abbiamo molti donatori “maturi” che stanno avviandosi a questo ambito traguardo, ma ci piacerebbe che più giovani si avvicinassero alla cultura del dono del sangue. Organizziamo 12 giornate di raccolta l’anno di sangue e plasma con una raccolta complessiva di circa 160 sacche». Sellitti prosegue spiegando come sono «numerose le iniziative a cui partecipiamo per promuovere la cultura del dono nel nostro territorio, tra cui lo storico

Carnevale, oggi organizzato dall’Associazione Culturale Cesaria Quartacon cui Fidas Metaponto continua a collaborare con impegno e passione, e i numerosi eventi estivi insieme a Unpli Basilicata, Proloco di Metaponto, le associazioni Rimani e la Parrocchia San Leone Magno,

che offrono momenti di coinvolgimento dei donatori e delle loro famiglie, soprattutto in prossimità delle giornate di raccolta». «Noi - conclude la presidente di Fidas Metaponto Sellitti - dopo 25 anni, continuiamo a raccontare la storia del Dono, perché Donare significa Amare».


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Caso Claps, l’indagine conoscitiva di Cronache con 100 studenti universitari provenienti da tutta Italia e iscritti agli Atenei della Capitale

Elisa e la Trinità, la tragica vicenda vista da fuori regione

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DI LIVIA GRAZIANO

30 anni dalla sua scomparsa ed a 13 anni dal ritrovamento dei suoi resti nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, sita lungo via Pretoria in pieno centro storico a Potenza, Elisa Claps continua a “vivere” e la sua drammatica vicenda continua a suscitare forti sentimenti e contrastanti passioni. Elisa vive senza dubbio nei cuori della sua famiglia e di chi l’ha conosciuta, ma continua anche a vivere nei pensieri e nel cuore dei tanti, tantissimi lucani che in tutti questi anni non hanno mai smesso di supportare suo fratello Gildo e sua mamma Filomena che hanno caparbiamente, con dolore e forza, condotto una battaglia per ritrovare la loro Elisa e per individuare il colpevole del suo omicidio, poi rivelatosi essere Danilo Restivo. Ma Elisa vive anche nei pensieri e nel cuore di Papa Francesco che già nel 2014, all’indomani della sua chiamata a capo della Chiesa cattolica, ha voluto sentire la madre di Elisa per farle sentire tutta la sua vicinanza ed il suo sostegno in modo da poterla aiutare a sostenere un prova così dura. E grazie alla recente fiction Rai “Per Elisa” la sua figura, il suo sorriso, le tragiche ore della sua scomparsa, così come la cappa che ha impedito di individuare subito il colpevole ed il ritrovamento del corpo, sono entrati nelle case degli italiani che ogni sera hanno guardato le prime quattro puntate. La scomparsa di Elisa non è più, ora, soltanto un tragico evento lucano, venendo a coinvolgere tutto il Paese, soprattutto i giovani che vedono in Elisa una di loro. Ed è proprio ai giovani di tutta Italia che Cronache ha inteso chiedere quale fosse la loro opinione su uno degli aspetti che sta mobilitando una città intera ed interessando l’opinione pubblica anche a livello nazionale, vale a dire: la riapertura al culto della chiesa della Santissima Trinità dove Elisa fu

assassinata e dove fu tenuto nascosto il cadavere per ben 17 anni. L’inchiesta conoscitiva è stata condotta su un panel di 100 studenti universitari, di cui il 90% iscritto ai vari Atenei di Roma capitale. Per quanto riguarda la provenienza geografica dei rispondenti, seppur l’origine variegata e riconducibile a differenti regioni d’Italia, dalla Sicilia alla Sardegna, per esempio, il campione è risultato casualmente composto in prevalenza da persone di origine pugliesi, seguite da quelle di origini laziali. Ciò conferma l’interesse per una vicenda che ha travalicato i confini della regione Basilicata. La maggioranza dei rispondenti, inoltre, circa l’85%, rientra nella classe di età 19-29 anni, il restante è over 29 anni. LA DOMANDA E LE RISPOSTE Sostanzialmente, una la domanda: cosa pensi della riapertura al culto, dall’agosto scorso, della chiesa della Santissima Trinità a Potenza dove la 16enne Elisa è stata uccisa nel 1993 e poi ritrovata, nel sottotetto dello stesso edificio religioso, nel 2010 a distanza di 17 anni? Le risposte per lo più articolate, mai banali, tengono in grande conto il dolore e il rispetto per la famiglia Claps, ma anche di opinioni e sentimenti che, come si comprenderà di seguito, si basano sul racconto della fiction Rai Questa la composizione di coloro che hanno accettato di partecipare all’indagine, con una chiara maggioranza di cattolici, contro un 24,6% che ha dichiarato di non essere credente. Rispetto alle fonti da cui hanno appreso della vicenda di Elisa, la maggior parte degli intervistati ha indicato la televisione (46%) mentre, stranamente, solo il 3,2% ha indicato di esserne venuto a conoscenza dai social. I risultati dell’inchiesta conoscitiva sono chiari: ben l’81% ha espresso l’opinione, pur con differenti distinguo, che la chiesa non debba essere riaperta al culto. Una parte significativa del cam-

pione dei giovani universitari della capitale, quindi, ritiene che la riapertura al culto sia irrispettosa verso la famiglia Claps e la memoria di Elisa. Sulla scia di quanto rappresentato dalla fiction, che riprende in larga parte le conclusioni e le ricostruzioni processuali, molti ritengono che don Mimì Sabia, descritto come “cappellano dei potenti”, parroco all’epoca dei fatti, abbia avuto un ruolo determinante nell'occultamento della verità, coprendo Danilo Restivo nelle ore immediatamente dopo l’omicidio. Il 26% di coloro che si sono espressi sulla contrarietà alla riapertura al culto, sono però d’accordo nel riferire che l’edificio religioso debba essere trasformato in un luogo di commemorazione, dedicato alla memoria di Elisa e non dovrebbero essere celebrate messe, dato l'orrore avvenuto al suo interno. Questa visione, evidentemente, cerca di bilanciare

la possibilità di utilizzare l'edificio con il rispetto verso la vittima. Soltanto il 19% riferisce che la chiesa debba riaprire senza restrizioni poiché ritengono che la colpa debba essere attribuita alle singole persone coinvolte e non alla Chiesa. Alcuni credono che questa sia un'opportunità per iniziare nuovamente e distaccarsi dagli errori del passato e ritrovare il senso profondo di cosa debba rappresentare un luogo sacro. Nelle articolate opinioni raccolte, vale senza dubbio la pena sottolineare che molti (il 36%) hanno specificato di ritenere che la targa dedicata a don Mimì, presente all’interno della chiesa, debba essere immediatamente rimossa, dato il coinvolgimento del parroco, a loro parere, nell'occultamento della verità. La presenza della targa è vista come un atto di arroganza e di mancanza di rispetto verso la famiglia Claps.

Chiare indicazioni, sensibilità differenti, la cui sintesi appare in completa sintonia con le parole del Papa che nei mesi scorsi, in poche righe aveva riassunto tutta la sua vicinanza alla famiglia Claps, invitando la curia potentina ad attivare percorsi di riconciliazione e di condivisione per un uso della chiesa di Cia Pretoria che potesse diventare un «luogo di preghiera silenziosa avendo cura di custodire la memoria di Elisa», accettato da tutta la comunità. Parole ed auspici che però non hanno trovato alcun riscontro, tanto che la chiesa della Santissima Trinità in questi giorni è diventata ulteriormente un luogo di scontro in occasione della prima messa domenicale. Di fronte a questo triste scenario non è da escludere un intervento risolutore di Papa Francesco, da sempre in “prima linea” contro le violenze di ogni genere, che possa celebrare la bellezza di Elisa.


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Tante le manifestazioni delle Diocesi di «solidarietà e vicinanza» all’Arcivescovo di Potenza tra appelli alla riconciliazione e condannando le modalità della protesta di domenica

Dopo il caos alla Trinità, giunge il sostegno ecclesiale lucano per Monsignor Ligorio

POTENZA. Dopo il presidio davanti alla chiesa della Santissima Trinità a cui ha partecipato una notevole parte della comunità potentina che ha accolto l’invito dell’Associazione Libera di un sit-in in «religioso silenzio» contro la scelta della Curia di riprendere le normali funzioni domenicali, le polemiche non si placano. Di fatto, sono state centinaia le persone che si sono date appuntamento domenica mattina, nel cuore del centro storico di Potenza, per dire “no” alla decisione presa dall’Arcivescovo Salvatore Ligorio, che ha scelto di officiare il rituale religioso, con altri due sacerdoti, nel luogo che fu sepolcro per 17 lunghissimi anni di Elisa Claps, la 16enne potentina scomparsa il 12 settembre 1993 e il cui corpo fu ritrovato nel sottotetto dell’edificio sacro il 17 marzo 2010. Per raggiungere la chiesa i tre religiosi sono dovuti passare attraverso una folla di persone che li attendeva al varco: la gente ha iniziato ad applaudire ironicamente nei loro confronti, a invocare a gran voce il nome di Elisa e a gridare «Vergogna!». Col passare del tempo, peraltro, il numero dei cittadini assiepati all’esterno dell’edificio religioso, tra cui il fratello di Elisa Gildo Claps, ha continua-

__Gli articoli pubblicati ieri su Cronache Lucane

to a crescere. Prima di dare inizio alla celebrazione della messa, monsignor Ligorio ha voluto ribadire il fatto che la riapertura della chiesa della Santissima Trinità in data 24 agosto è avvenuta «su mandato che Papa Francesco mi ha dato incontrandomi di persona. Il Pontefice ha sottolineato che la chiesa deve essere un luogo di preghiera». Una volta conclusa la messa, l'Arcivescovo e i due sacerdoti sono stati scortati all’esterno dell’edificio religioso da alcuni poliziotti: la loro uscità è stata ancora una volta accompagnata da una serie di applausi ironici e fischi: tra i «Vergogna, assassini!», gridato da qualcuno dei presenti. Da qui, nelle ore a seguire, il conseguente «rammarico e

sconcerto» espresso dell'Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico per quanto accaduto in occasione della Celebrazione eucaristica dichiarando tutto il suo stupore «per l'annuncio di una manifestazione silenziosa che non è stata tale, disturbando la celebrazione religiosa per tutta la sua durata». Tant’è, in seguito a questi episodi non sono mancate note pubbliche di vicinanza all’Arcivescovo.Ligorio. È il caso dell’Istituto teologico del Seminario Maggiore Interdiocesano di Potenza che ha espresso «solidarietà e sostegno pieni» all’Arcivescovo Mons. Ligorio, alla Curia diocesana e a tutta la Comunità dei credenti sollevandosi «da ogni giudizio spettante alle autorità preposte al

__Un momento della celebrazione di domenica alla Trinità e alcuni momenti del sit-in

caso, a cui va riconosciuta ogni vincolante affidabilità». Nella nota è, però, espresso «sconcerto per la deriva e la deroga a cui sono stati sottoposti i valori del rispetto e della dignità delle persone colpite dalla manifestazione». «Siamo persuasi - si legge nella nota - a motivo della cura educativa per la quale ogni giomo non lesiniamo energia, che il pur legittimo anelito alla giustizia e alla verità che non deve conoscere compromessi trova la sua autenticità nelle sedi e nei luoghi opportuni, non a colpi di agitazione di piazza. Lo sfogo deterrente - prosegue la nota - non rende giustizia al dolore che sale dalla profondità del cuore per l'efferata crudeltà che ha colpito Elisa e non appaga lo stesso desiderio di giustizia e verità». «La verità enfatizza la nota - non è un machete, né un possesso ideologico, ma un seme da coltivare, una trama di luce da tessere, evitando vie clandestine e tenebrose.Vogliamo appellarci alla nobiltà d'animo della Comunità tutta, al suo discernimento, perché non ceda al rischio di quella cultura mediatica che piega il valore ai ruoli di parte e il riconoscimento delle altrui ragioni alla sua strumentalizzazione. La via riparativa che celebra la memoria dell'ama-

ta Elisa Claps e che diventa seme di futuro riscatto passa non dalla cultura della vendetta e del rancore, ma da quella dell'accoglienza reciproca», conclude la nota non prima di lanciare l’auuspicio di «una ripresa del dialogo tra le parti coinvolte». Altra nota di solidarietà giunge anche dall’Arcivescovo di Acerenza, Mons. Francesco Sirufo, insieme a tutta la comunità diocesana, che esprime «fraternità e vicinanza» a Mons. Salvatore Ligorio «ingiustamente calunniato e offeso» nonchè «per i deplorevoli avvenimenti mentre si celebrava la Santa Messa, cioè - incalza la nota - per i cattolici la massima realtà sacramentale dell’amore e del sacrificio di Cristo per tutti». «Il dramma che da anni opprime e ferisce la famiglia della cara Elisa Claps, cui rivolgiamo il nostro rispetto e accorato affetto - prosegue nella nota Mons.Sirufo - non può essere strumentalizzato e abusato ricorrendo a manifestazioni che ledono e offendono il difficile percorso di ricerca della verità, oltre quella giudiziaria, e di riconciliazione per il quale lo stesso Mons. Ligorio, insieme a tutta la comunità diocesana, si sta adoperando da tempo». E, ancora, anche dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina e dalla Diocesi di Tricarico è giunta la loro pubblica vicinanza: «L’espressione di solidarietà - si legge nella nota - viene estesa in un momento di commozione che accomuna le diocesi nella preghiera e nella comprensione del dolore provato dalla famiglia di Elisa Claps, condiviso dalla comunità ecclesiastica e da tutti coloro che perseguono la verità e la giustizia». Le diocesi ribadiscono altresì che «l’impegno per il rispetto di tali valori non può e non deve mai sfociare in atti di violenza». A.P.


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POTENZA È al vaglio della IV Commissione l’ipotesi di risorse ferme nelle casse comunali che potrebbero incrementare il monte ore. Intanto le famiglie diffidano il Comune

Assistenza all’autonomia, si apre uno spiraglio: potrebbero esserci nuovi fondi per il servizio DI ROSAMARIA MOLLICA

POTENZA. Il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione nelle scuole di Potenza è ancora un tema molto dibattuto dentro e fuori l’Aula consiliare. I genitori interessati dal servizio come abbiamo detto più volte da queste colonne, sono sul piede di guerra, non hanno nessuna intenzione di transigere sul “diritto allo studio” dei loro figli che rispetto agli altri hanno maggiori difficoltà di apprendimento. Alcune famiglie sono passate dalle parole ai fatti, nei giorni scorsi infatti sono partite le prime diffide tramite pec al Comune di Potenza. Se non si darà seguito alle richieste, i genitori promettono di rivolgersi al Tar. Il servizio continua a procedere a singhiozzo e i bambini con disabilità o comunque con difficoltà di apprendimento perdono, di settimana in settimana, ore preziose di lezione che nessun altro potrà restituire loro. A quasi due mesi dall’inizio della scuola, alcuni alunni fragili non hanno ancora un’assistente e ad altri è riconosciuto soltanto il 30\35% del monte ore stabilito dal

Pei. Una situazione incresciosa a cui il Comune ha provato a “mettere una toppa” con una variazione di bilancio che ha stanziato nuovi fondi sul servizio, 140 mila euro, arrivando a coprire il 45% del monte ore stabilito. Troppo poco per le famiglie e troppo poco per i consiglieri di opposizione che fin dall’inizio hanno chiesto all’Amministrazione Guarente di trovare una soluzione. Le risorse stanziate non sono sufficienti a garantire il servizio ai 122 alunni che quest’anno ne hanno fatto richiesta e allora il Comune decide di stan-

ziare ulteriori risorse impegnando il “quinto d’obbligo contrattuale”, previsto nella misura di 194 mila euro, suddiviso in 81.218,37 euro sul bilancio di previsione 2023/2025 annualità 2023 e 112.781,63 euro sul bilancio di previsione 2023/2025 annualità 2024. Attualmente il contratto è stato stipulato con le cooperative Multiservice Sud, Cooperativa Sociale, Betania Cooperativa Sociale ed Ecclesia Cooperativa Sociale. In questo modo si incrementano le ore ma non si garantisce un servizio completo. I consiglieri di opposizione inve-

ce, ritengono che ci siano altri fondi non ancora utilizzati e che possono essere dirottati sul servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione ed è per questo che durante l’ultimo Consiglio comunale hanno presentato una interrogazione urgente che per questioni di tempo non è stta discussa e che quindi verrà affrontata nella prossima Assise. In ogni caso la IV Commissione consiliare, su questo aspetto vuole vederci chiaro e ha chiesto nuova documentazione al dirigente competente. Nel caso ci fossero i fondi, i consiglieri chiederanno al sindaco Guarente di incrementare il servizio per la popolazione scolastica più fragile attraverso l’affidamento straordinario del servizio ad una cooperativa per poter garantire un incremento del servizio. Una circostanza che se fosse vera, metterebbe ulteriormente in imbarazzo la Giunta Guarente e mentre si le Commissioni svolgono tutti i controlli del caso, gli alunni più fragili delle scuole potentine attendono che qualcuno permetta loro di studiare e apprendere allo stesso modo di tutti gli altri.

Inaugurata presso il parco di Montereale, ha come testimonial il campione olimpico Maurizio Damilano ed è realizzata da un progetto di “Attività Sportive Confederate”

A Potenza arriva la Popup Sport Zone per incentivare la pratica sportiva, la socialità e l’integrazione

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arà inaugurata questa mattina alle 10,30 nella piscina comunale ‘Riviello’, all’interno del parco di Motereale una conferenza stampa in concomitanza con l’inaugurazione della prima Popup Sport Zone di Potenza, realizzata nell’ambito del progetto promosso da ASC Attività Sportive Confederate, con il contributo del Dipartimento per lo Sport. Alla presenza del campione olimpico Maurizio Damilano nei panni di testimonial, saranno illustrati gli obiettivi delle Popup Sport Zone. Saranno presenti il sindaco Mario Guarente, gli assessori comunali allo Sport e all’Ambiente, rispettivamente Gianmarco Blasi e Maddalena Fazzari, l’assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali, Francesco Fanelli, il direttore generale di ASC, Valter Vieri, il presidente regionale di ASC, Sandrino Caffaro e una delegazione degli studenti del liceo scientifico ‘Pasolini’. Gli obiettivi sono quelli di migliorare la qualità di vita dei cittadini, contribuire a generare modelli urbani sostenibili, favorire la diffusione della pratica sportiva come strumento di socialità, inclusione e salvaguardia della salute. Le Popup Sport Zone, grazie all’intervento finanziario e progettuale di ASC, sorgeranno in 10 città italiane (Alessandria, Bari, Como, Ferrara, Palermo, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Verona) e vedranno la creazione di altrettante aree attrezzate all’aperto, che saranno provviste anche di do-

tazioni dedicate ai diversamente abili e risulteranno dunque accessibili da tutti, gratuitamente, in qualsiasi momento della giornata, consentendo di svolgere liberamente diverse tipologie di attività sportiva. Alle 12, nell’area riservata alla Popup Sport Zone, si procederà al taglio del nastro, preceduto dai saluti istituzionali.I l progetto Popup Sport Zone trae origine dalla consapevolezza che la pratica dell’attività fisica è strettamente connessa all’ambiente in cui si risiede e al contesto in cui si vive: il modello di riferimento è quello della “città in 15 minuti”, che mira a garantire al cittadino la possibilità di svolgere alcune funzioni essenziali, compresa l’attività sportiva, entro distanze percorribili

in 15 minuti a piedi o in bicicletta dalla propria abitazione. Le Popup Sport Zone, oltre ad incentivare la pratica sportiva, la socialità e l’integrazione, mirano dunque a generare modelli di sviluppo urbano sostenibili, favorendo la riduzione dei tempi impiegati per gli spostamenti e contribuendo a contenere le emissioni inquinanti.La realizzazione delle Popup Sport Zone sarà inoltre accompagnata dalla creazione di una app dedicata e di un sistema ad elevato livello di digitalizzazione.In particolare, in ognuna delle aree attrezzate, sarà presente un QR code che, dopo essere stato inquadrato, consentirà di conoscere le attività che è possibile praticare sugli attrezzi installati.


Potenza e Provincia

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L’intesa, dalla durata triennale, è stata firmata nell'istituto "Da Vinci-Nitti" di Potenza. Campanaro: «È dalle scuole che parte l'effettiva integrazione nel tessuto sociale»

Unicef e Prefettura sottoscrivono l’accordo per integrare i minori soli: 242 nel Potentino

L’

Aula Magna dell’I.I.S. “Da Vinci-Nitti” di Potenza ha ospitato, ieri mattina, la firma del nuovo Accordo di Programma tra Prefettura di Potenza e Unicef dal titolo “La Prefettura di Potenza partner dell’Unicef per la difesa e la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Ad introdurre l’evento, l’esecuzione del Canto degli Italiani e le parole di benvenuto della Dirigente Scolastica dell’Istituto professoressa Alessandra Napoli. In un clima di grande interesse e partecipazione, al cospetto di una ampia platea composta da studenti e professori, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro e la Presidente del Comitato Regionale Unicef Basilicata Angela Granata, delegata dalla Presidente del Comitato Italiano per l’Unicef – Fondazione Onlus Carmela Pace hanno, quindi, proceduto alla sottoscrizione del nuovo Accordo di Programma. L’Intesa, della durata di tre anni, mira a rafforzare la rete a difesa e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con lo scopo di fornire un sostegno reale a tutte le bambine, i bambini ed agli adolescenti che vivono in contesti fragili e di particolare vulnerabilità sul territorio po-

tentino. Diverse le azioni che il documento pattizio si propone di attuare, tra le quali: la realizzazione del progetto “Ricerca-Azione” sui minori stranieri non accompagnati della provincia di Potenza; la rilevazione dei dati – in forma anonima e aggregata – dei flussi migratori, al fine di monitorare la concreta attuazione dei diritti dei bambini; la sensibilizzazione/formazione sul tema delle migrazioni dei minori, rivolte agli stessi minori, agli studenti ed ai docenti, agli operatori delle strutture di accoglienza, ai Sindaci dei Comuni interessati.

«La laboriosa cooperazione tra Prefettura e Unicef ha mostrato, qui in provincia di Potenza, il lato migliore di sé. Sono state, infatti, intrecciate competenze e sensibilità per dare in particolare risposte efficaci alle esigenze dei minori che fuggono dalle loro case, per sottrarsi alle conseguenze drammatiche di conflitti e persecuzioni o ad un destino di miseria economica e culturale», ha dichiarato il Prefetto Michele Campanaro prima della sottoscrizione del Documento. La partnership PrefetturaUnicef vede il coinvolgimento attivo anche degli Uffici Scolastici Regiona-

le e Provinciale, con la programmazione di mirati percorsi di inserimento scolastico, nella consapevolezza che i banchi di scuola rappresentano il luogo privilegiato per la maturazione di una vera integrazione orizzontale. A margine della sottoscrizione dell’Accordo, è stato presentato il Report sul flusso migratorio dei minori stranieri non accompagnati e degli alunni esuli ucraini, accolti in provincia di Potenza dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino: sono, rispettivamente, 242 i minori stranieri non accompagnati attualmente ospitati, di cui 54 nei cc.dd. C.A.S. dedi-

cati, 153 nei Centri S.A.I. e 35 in strutture comunali. La Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale ha, poi, ricordato che sono 57 i minori esuli ucraini iscritti presso le scuole della provincia potentina (11 alle scuole per l’infanzia, 23 alle scuole primarie, 12 alle secondarie di I grado e 11 alle secondarie di II grado). La giornata si è conclusa con l’interpretazione, da parte dei minori stranieri non accompagnati ospiti di uno dei Centri di accoglienza straordinari della provincia, del brano dal titolo Aventurier du Desert, con il quale viene ripercorso il drammatico viaggio dall’Africa all’Europa, attraverso il Mediterraneo. «I dati non celano numeri, ma vite. Ascoltare le storie di questi ragazzi, toccarne con mano le sofferenze, ci conferma che siamo sulla strada giusta e che il lavoro che svolgiamo tutti i giorni ha un senso. Dobbiamo continuare a interrogarci sulle loro esigenze per realizzare sino in fondo quel ‘best interest of the child’ richiamato dall’articolo 3 della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo e dell’adolescente, aiutandoli concretamente a riappropriarsi dei propri sogni e del proprio futuro», ha dichiarato conclusivamente il Prefetto.


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«In programma molti altri interventi relativi alla messa in sicurezza», ma il sindaco Setaro risponde ai cittadini anche sull’Ospedale di comunità

Per Muro Lucano oltre 2 milioni di euro per le strade della parte bassa del paese

__Setaro DI EMANUELA CALABRRESE

MURO LUCANO. Il sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro, comunica ai concittadini l’ottenimento di un cospicuo finanziamento, si tratta di «€ 2.236.000 di fon-

di regionali per la sistemazione, il rifacimento opere d’arte e pavimentazione in asfalto delle strade comunali Pascone - Piani Pagani Ponte Giacoia - Vallone Torbido che si vanno ad aggiungere ai € 640.486 di opere già

in cantiere sulle strade Vallone Torbido e Serra del Vento che vedranno la conclusione dei lavori nelle prossime settimane». Raggiunto da Cronache il primo cittadino spiega: «Sono fondi deliberati nei giorni scorsi, dopo una serie di richieste da parte del Comune di Muro Lucano per la messa in sicurezza della parte bassa del paese. Ci sono stati degli incontri con la Giunta regionale e con il presidente Bardi, proprio per individuare una linea utile a poter garantire le somme per la messa in sicurezza di quelle strade. In questi incontri il Comune di Muro ha presentato diversi progetti. Su questo primo finanziamento la Giunta regionale ha dato priorità a questo intervento di 2milioni e trecento mila euro, pertanto procederemo con questa prima tranche di interventi che sono necessari». A ciò il primo cittadino sottolinea: «Come promesso, andremo a valorizzare un’intera area che diventerà sempre più strategica per la no-

stra città e ricca di servizi, ancor di più in vista della realizzazione del nodo di interscambio gomma-ferro che si sta realizzando sulla stazione di Bella Muro, insieme all’avvenuta apertura nel 219 della strada Nerico-Muro Lucano, grazie ad una serie di interventi della mia Amministrazione presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sulla quale avremo presto nuovi aggiornamenti». Il sindaco infine anticipa che «sono in programma molti altri interventi relativi alla sistemazione di strade e messa in sicurezza del territorio per le diverse aree della nostra città -e conclude ringraziando- la Giunta Regionale per la grande attenzione avuta nei confronti della mia amministrazione e dell’intera comunità murese». Diversi sono stati i commenti alla notizia da parte dei cittadini, tra questi anche delle richieste di chiarimento sulla situazione dell’Ospedale San Gerardo, nella limitrofa frazione di Capodigiano, e su questo il Sin-

daco asserisce, ricordando la battaglia portata avanti tempo addietro «ottenendo l'Ospedale di Comunità con ottimi risultati e se necessario, continueremo a lottare per raggiungere nuovi obiettivi. Detto questo, l'iter per l'Ospedale di Comunità è stato avviato con delibera regionale e a fine ottobre si è consumata la conferenza di servizi utile ad avviare tutte le attività necessarie all'attivazione del nosocomio. Non è ovviamente competenza dell'Ente Locale effettuare i lavori e tutte le attività connesse al funzionamento della struttura, comprese le assunzioni, bensì della Regione Basilicata e dell'Azienda Sanitaria – e conclude- È ovviamente un'operazione complessa che prevede prima di tutto importanti passaggi burocratici e cosa di non poco conto, l'intervento di diversi attori in ambito sanitario. Insomma, sono passati decenni senza risultati, adesso, diamo tempo a chi di competenza di operare per avviare un processo complesso».

«Un obiettivo che l’Amministrazione ha perseguito e che è soddisfatta di aver raggiunto, per dare ai bambini un servizio migliore»

Balvano, finanziati 91mila euro per l’acquisto di un nuovo scuolabus BALVANO. Buone nuove per i ragazzi e le famiglie della comunità di Balvano. Il Comune difatti rende noto che «sono stati disposti 91mila cinquecentotrentacinque euro per per l’acquisto di un nuovo scuolabus destinato al trasporto scolastico». Raggiunto da Cronache il sindaco Ezio Di Carlo spiega che si tratta di «un obiettivo che l’Amministrazione comunale ha perseguito e che è soddisfatta di aver raggiunto, per dare ai bambini della scuola dell'infanzia e degli alunni delle scuola primaria e secondaria un servizio migliore - ed aggiunge - si tratta di un finanziamento regionale ottenuto partecipando dal Bando sottomisura 7.4 “Area Marmo Platano”». Il primo cittadino in merito ai vecchi scuolabus asserisce inoltre che «uno è un mezzo del 2011, con quasi 200mila chilometri, l’altro risale al 2013, pertanto si è cercato di rinnovare il parco dei pulmini e quelli che non serviranno e risulteranno in più, risultando anche più vecchi, verranno messi in vendita». Un passaggio importante questo perché «con la vendita dello scuolabus più vecchio e che non utilizzeremo,

__Di Carlo

il Comune con i finanziamenti regionali potrà acquistare il nuovo mezzo, offrendo così un servizio migliore ai cittadini e vendendo l’altro, riesce anche ad incassare». Il servizio di trasporto scolastico riveste un’importanza specifica nell’ambito dei servizi di sostegno al diritto allo studio. Sono difatti sempre di più i nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano e non hanno modo, o non hanno la coincidenza di orario per

accompagnare i figli a scuola. Il trasporto scolastico è inoltre un servizio a richiesta, fornito dal Comune agli alunni ed alle alunne per agevolare la frequenza scolastica dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, pertanto si svolge quotidianamente nei giorni di lezione, in base al calendario scolastico regionale. Per gli scolari inoltre, quello del viaggio da casa a scuola, e viceversa, è anche un momento di socializzazione, di condivisione e di at-

tenzione alle regole di condivisione degli spazi e di apprendimento, seppur indiretto, delle regole della strada. Il nuovo scuolabus di Balvano andrà a fornire il servizio «agli scolari delle zone fuori dal paese, soprattutto nelle aree rurali e servirà ai bambini dell’infanzia, della primaria e secondaria di primo grado - conclude Di Carlo - ed erano comunque tutte zone già servite». EMACAL


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L’idea si è concretizzata attraverso la piantina-progetto realizzato dagli alunni della scuola dell’Infanzia, che hanno così contribuito all’intervento di recupero dell’area verde

Marsicovetere ha un nuovo parco giochi progettato grazie alla fantasia dei bambini

__L’area verde riqualificata e la pintina-progetto realizzata dai bambini

MARSICOVETERE. È partito tutto da un disegno, abbozzatto dalla fantasia dei piccoli alunni della scuola dell’infanzia di Marsicovetere, che ha contribuito alla realizzazione della nuova area verde e ludica nel comune lucano perchè, come affermato dal sindaco Marco Zipparri, «la buona scuola è quella che guarda anche al benessere dei più piccoli». Tant’è, con queste premesse il primo cittadino del Comune di Marsicovetere ha annunciato l’ultimazione di «un intervento di totale recupero delle aree a verde attrezzate nel perimetro esterno della scuola dell’infanzia di Marsicovetere Centro Storico» pensata a misura di bambini. Una riqualificazione essenziale, con la quale l’Amministrazione ha risposto alle se-

gnalazioni dei piccoli alunni, i primi a vivere la scuola, il territorio e ad accorgersi se qualcosa non funziona o può essere migliorato. «La novità che ha reso i lavori più Smart - spiega Zipparri - è stata la piantina-progetto realizzata dalle maestre e dai bambini frequentanti la scuola dell’infanzia di Marsicovetere». «Realizzare le loro idee e strutturare le proposte che giungono dai più piccoli - prosegue - ha un significato speciale». Nato, dunque, da un’idea dei bambini, con il sostegno fattivo del Comune di Marsicovetere, «l’Amministrazione comunale non ha fatto altro che investire sul segmento più importante della nostra comunità educante: la Scuola!», conclude Zipparri. A.P.

Moliterno insieme a Potenza sarà il luogo che ospiterà le cerimonie di premiazione. Il sindaco Rubino: «È per noi un onore e motivo di orgoglio»

Al via l’11 novembre la 52esima edizione del “Premio Letterario Basilicata” DI ANNA TAMMARIELLO

MOLITERNO. Si terrà sabato 11 novembre, a Moliterno, l’inizio della 52esima edizione del “Premio Letterario Basilicata”. Le cerimonie finali verranno ospitate, quest’anno, nel borgo della val d’Agri ed anche a Potenza. «È un onore e motivo di orgoglio, per noi, ospitare il “Premio Basilicata” - ci racconta il sindaco Antonio Rubino -. Moliterno ha una tradizione culturale importante. Siamo il paese dello storico giornalista e romanziere Petruccelli della Gattina, di Giacomo Racioppi, del pittore Michele Tedesco, del fondatore della Nunziatella Giuseppe Parisi. Personaggi che hanno fatto grande la Basilicata. Ma siamo anche un paese che vuole cogliere nuove sfide pog-

__Rubino

giando le nostre idee e le prospettive su questa storia». Ad ospitare la tappa moliternese del premio letterario lo splendido Teatro Pino. La giornata inizierà alle 10:20 e a scandirla ci saranno una serie di convegni e tavole rotonde con la partecipazione di esponenti del mondo

politico ed imprenditoriale. Tra i temi che verranno toccati la transizione ecologica ed energetica, per lo sviluppo delle aree montane, fra agenda 2030 e nuovi modelli di Governace, non tralasciando l’interrogativo sulle possibilità (utopiche o reali) per uno sviluppo delle aree interne fra transizio-

ne energetica, digitale e rivoluzione ecologica. Non mancheranno i saluti del primo cittadino ed anche quelli del presidente del Premio Letterario Basilicata, Prof. Santino Bonsera. «Con questo riconoscimento - conclude Rubino - Moliterno vuole porsi come punto di riferimento per la cultura di questa Regione. Siamo all’inizio di un percorso, ci siamo infatti candidati a Capitale italiana della cultura insieme a Maratea, perché non siamo solo borgo da visitare ma paese da vivere. Investire in cultura significa scommettere sulle persone che vivono i territori per creare nuovi contesti favorevoli e nuove opportunità. Moliterno ci crede ancora di più». Conclude le iniziative a Moliterno la cerimonia della premiazione saggistica storica e cultura lucana

(Premio Tommaso Pedìo). Oltre al vincitore selezionato dalla giuria tecnica, il Comune di Moliterno indicherà uno studioso e benemerito per attività culturali o autore di opere per l’assegnazione di un premio intitolato alla città di Moliterno. Il Premio proseguirà poi a Potenza con la premiazione dei vincitori della nona edizione del Concorso letterario rivolto agli studenti della Basilicata e con la cerimonia di premiazione delle sezioni di narrativa, di letteratura spirituale e poesia religiosa,disaggistica storica nazionale, di economia politica e diritto dell’economia e con l’assegnazione del “Premio Città di Potenza” non tralasciando, infine, il focus sul tema della legalità e del contrasto alle mafie con “ Lectio” di Antonio Calabrò.


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Matera e Provincia

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L’assessore regionale Latronico: «Risorsa per tutti i Comuni che possono avvalersi di servizi essenziali per la vigilanza e la cura dei cittadini»

A Pomarico solenni e partecipate celebrazioni per la giornata regionale della Polizia locale

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omarico ha ospitato, ieri, la giornata regionale della Polizia locale di Basilicata che, come ha ricordato il sindaco Francesco Mancini, «è una festa dedicata a tutti coloro che svolgono questo lavoro con dedizione, abnegazione e zelo, costantemente e regolarmente». «La Polizia locale - ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico intervenendo a Pomarico - rappresenta una risorsa per tutta la regione e per tutti i Comuni che possono avvalersi di servizi essenziali per la vigilanza e la cura dei cittadini. Una cura preziosa ed insostituibile, che assicura una attenzione alle persone ed alle famiglie oltre

LAVORI PER RIQUALIFICAZIONE PIAZZA VISITAZIONE

Matera, c’è la nuova disciplina stradale che una vigilanza territoriale ed ambientale. Una vigilanza che diventa importante prevenzione in campi delicatissimi a cui la giunta Bardi ha guardato e guarda con speciale interesse come confermano i protocolli di sicurezza siglati con le Prefetture di

Potenza e Matera che assicurano disciplinari di azione ispirati alla prevenzione ed al coordinamento di tutte le forze di polizia». «La presenza a Pomarico di tanti Comuni della provincia di Potenza e Matera - ha concluso Latronico -, è la conferma dell’interesse di rafforzare questo servizio e di renderlo sempre più interconnesso tra le municipalità, insieme al contributo delle tante associazioni di volontariato, spesso costituite da ex agenti dei corpi di Polizia locale, tutti orientati a garantire una maggiore e vasta sicurezza del nostro territorio regionale».

L’OK DAL COMITATO DI INDIRIZZO DELLA ZES IONICA INTERREGIONALE

Via libera alla Zona franca doganale di Ferrandina

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l Comitato di indirizzo della Zes Ionica interregionale Puglia Basilicata ha deliberato l’istituzione della Zona Franca Doganale di Ferrandina. L’assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro Michele Casino ha partecipato ieri a Taranto alla riunione del Comitato di indirizzo, presieduto da Floriana Gallucci, commissario straordinario del governo della Zes Ionica. «La Zona Franca Doganale nell’area industriale della Val Basento nel sito di Ferrandina è tra le priorità degli indirizzi strategici della Regione Basilicata e oggi abbiamo raggiunto un obiettivo molto importante - ha commentato l’assessore Casino -. La realizzazione della zona franca doganale in Val Basento conferisce alle aree industriali lucane inserite nella perimetrazione della Zes Jonica grande attrattività ed appetibilità per via delle esenzioni e semplificazioni doganali che la stessa comporta. È questo

__Casino

un vantaggio anche per le imprese insediate che utilizzano l'import export». «In una visione estesa di retro-portualità di Taranto nel territorio della Basilicata - ha concluso Casino - la zona di Ferrandina rappresenta un naturale volano per lo sviluppo dei traffici commerciali e per la valorizzazione del territorio».

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Matera, il dirigente della Polizia locale colonnello Paolo Milillo, ha disposto con ordinanza la chiusura al traffico veicolare di via Matteotti, per consentire la messa in sicurezza delle pareti di scavo che interessano l’area antistante, dove sorgerà il Parco intergenerazionale di piazza della Visitazione. Quindi, dal 30 ottobre scorso e fino a termine lavori, è stata disposta la chiusura al traffico veicolare e pedonale di via Matteotti, dall’intersezione con via D’Alessio a quella con via Cappelluti; l’istituzione temporanea del divieto di sosta con rimozione coatta dei veicoli in via Matteotti, tratto compreso tra via D’Alessio e via Cappelluti; l’inversione del senso di marcia in via D’Alessio con direzione da via Matteotti verso via Cappelluti; l’istituzione temporanea del senso unico di marcia in via D’Alessio, con conseguente inversione rispetto al precedente senso unico, nel tratto di strada compreso tra via Matteotti e via Cappelluti; l’istituzione temporanea di obbligo a sinistra e “dare precedenza” sulla traversa di collegamento tra via Tortorella e via D’Alessio; l’istituzione temporanea di obbligo di “fermarsi e dare precedenza Stop” con obbligo di proseguire diritto e a destra in via D’Alessio all’intersezione con via Cappelluti; l’istituzione temporanea del “Senso vietato” in via D’Alessio all’intersezione con via Cappelluti in direzione via Matteotti, e l’istituzione temporanea di obbligo di proseguire diritto e sinistra in via Cappelluti in prossimità dell’intersezione con via D’Alessio. «Restrizioni alla circolazione stradale che creeranno qualche disagio, di cui ci scusiamo con i cittadini - ha sottolineato il sindaco Domenico Bennardi - ma sono anche la dimostrazione concreta di come procedano a spron battuto, i lavori per la realizzazione di questa importante opera di riqualificazione urbana».


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Attualità

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Il progetto è finanziato dalla Regione su Fondi per lo sviluppo e la coesione: tappe a New York, Buenos Aires e Montevideo

“BasilicatE”, una celebrazione della cultura lucana nel mondo

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a ieri fino al 20 Novembre, la Basilicata viaggerà per gli Stati Uniti, l’Argentina e l’Uruguay grazie ad un progetto che racconta la cultura lucana nel Mondo oggi. Finanziato dalla Regione Basilicata su Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, realizzato dalla Federazione dei Lucani in Piemonte con il supporto scientifico del Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice, il progetto ha il suo cuore nella realizzazione di una mostra multimediale itinerante dal titolo BasilicatE, una celebrazione della cultura Lucana nel Mondo. Il progetto nasce in virtù dei protocolli d’Intesa stipulati dal Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice della Regione Basilicata e le istituzioni italiane e estere: il Mei-Museo dell’ Emigrazione Italiana di Genova, Ellis Island Foundation di New York, Mumi Muralla Abierta Intendencia de Montevideo, Untref Universidad Nacional de Tres de Febrero di Buenos Aires. Il viaggio di novembre è la prima presentazione pubblica di “BasilicatE “che vedrà impegnata Mimì Coviello, coordinatri-

ce del Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice, in prestigiose sedi di New York, Buenos Aires e Montevideo, alla presenza delle istituzioni, di studiosi ed artisti ma soprattutto, della comunità lucana all’estero. Coviello presenterà gli obiettivi del progetto ed il lavoro di ricerca che il gruppo indipendente Architecture of shame sta svolgendo. Le ricerche si concluderanno ad agosto con l’inaugurazione a Genova, New York, Buenos Aires e Montevideo della mostra. “BasilicatE ” racconterà , la lingua, i gesti, le forme del rito nello spazio pubblico e gli ambienti domestici dei lucani all’estero oggi, mettendo in evidenza il modo in cui la cultura lucana si è fusa con quella dei paesi ospitanti diventando parte di di essa in un rapporto continuo di reciproche influenze. La mostra sarà composta da documenti, azioni, riflessioni prodotti direttamente dalle comunità dei lucani nelle città di New York, Buenos Aires e Montevideo, girerà il mondo con “BasilicatE” anche la celebrazione di San Rocco di Tolve con un video girato durante

l’edizione 2023. Il racconto che sarà esposto «si sta formando dando voce alle comunità lucane coinvolte attivamente nel processo di ricerca dal prezioso contributo di Frederick Spero della Craco Society di New York, Joseph Rinaldi della Federazione Lucana d’America, Maria Eugenia Serrano della Sociedad Mutual Pescopaganesa, Alejandro Tosi della Federación de Asociaciones de Basilicata en Argentina, Martha Lasaponara dello Sportello Basilicata in Uruguay: questo racconto darà la giusta eco a delle realtà che sembrano così distanti da noi ma che invece ci assomigliano incredibilmente e sarà un lavoro che farà sentire tutto più vicino». “BasilicatE” si chiuderà

ufficialmente a Torino, tornando alla Federazione dei Lucani in Piemonte presso il Museo del ‘900. Durante la chiusura si presenta una pubblicazione che approfondisce questa esperienza, come parte di un documento per il futuro che attraverso gli emigrati lucani, parla dell’emigrazione italiana nel mondo e contribuisce al dibattito globale sulle migrazioni contemporanee. I prossimi appuntamenti, i seguenti. A febbraio nelle tre città coinvolte, le comunità dei lucani saranno protagoniste di laboratori di cucina che restituiranno attraverso le ricette lucane i sapori e gli ingredienti del paese che li ha accolti una delle forme di dialogo tra le culture. Ad aprile nel Castello di

Lagopesole, il Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice ospiterà l’evento internazionale di presentazione del progetto in Italia, alla presenza di tutti gli attori coinvolti, della comunità artistica e scientifica, dei lucani di Basilicata e del Mondo. Il 21 Agosto con l’inaugurazione al Mei di Genova la mostra inizierà il giro del mondo Sarà infatti inaugurata il 27 agosto a New York, il 29 Buenos Aires nel Museo de la Inmograciòn e il 31 Montevideo nel MuMi-Muralla Abierta. Alla fine del 2024 tornerà in Basilicata diventando parte integrante del percorso espositivo del Museo dell’Emigrazione Lucana ospitato dal Centro dei Lucani nel Mondo, nel Castello di Lagopesole.

Il ringraziamento del sindaco Bennardi: «Vogliamo puntare anche sul cicloturismo per la sua sostenibilità ambientale»

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Cicloturisti veneti raccontano Matera in una lettera aperta

l padovano Enzo Zatta ha raccontato in una lettera scritta al sindaco di Matera Domenico Bennardi, le emozioni di una recente visita nella città dei Sassi, alla testa di una cordata di 16 cicloturisti veneti. Durante la traversata della regione da costa a costa, i cicloturisti si sono fermati a Matera e, come racconta Zatta, sono rimasti tutti particolarmente colpiti da una città ritenuta straordinaria. Quella dei cicloturisti veneti è stata un’esperienza immersiva, grazie anche all’archeologa Ester Annunziata, che ha raccontato loro i segreti di una città per certi versi misteriosa. Zatta descrive Matera come luogo unico al mondo, di cui ci si innamora al primo sguardo e per sempre. Bella e suggestiva la descrizione della gravina fatta dai turisti veneti, che hanno parlato del ponte di legno sul torrente, di Murgia Timone e della natura

stessa del tufo di Matera. I turisti sono stati colpiti anche dal seicentesco palazzo Lanfranchi, oggi museo dell’arte medioevale e moderna, con opere fiamminghe e quadri di Carlo Levi. Minuziosa la descrizione di come è conformata la città, con dettagli che sfuggono persino a più di qualche residente, tra “Piano”, Sassi, e centro; quindi la divisione dei Sassi in Civita, Caveoso e Barisano, fino alle grotte preistoriche. Ai turisti veneti non è sfuggita la storia di Carlo Levi e persino quella dell’acqua lucana, fino al Dopoguerra con l’uscita dai Sassi e la nascita del borgo La Martella. Un racconto appassionante di Zatta, che con i suoi compagni di viaggio ha letteralmente studiato la città e la sua storia millenaria, fino al 1993 con il riconoscimento nel patrimonio Unesco, e al 2019 con il riscatto definitivo da Capitale europea del-

la cultura. «Colpisce davvero lo studio profondo di questi turisti veneti - ha commentato il sindaco Bennardi- i quali nel tempo circoscritto di un breve soggiorno, hanno alimentato la passione per Matera e le sue vicissitudini storiche, culturali, monumentali

e persino sociologiche. Vogliamo puntare anche sul cicloturismo per il suo valore e la sostenibilità ambientale. Un impegno partito a giugno dell’anno scorso, quando ospitammo l’ottava edizione dell’Oscar italiano del cicloturismo».


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Periscopio

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L’imprenditore materano racconterà la sua storia questa sera ad “Oltre il giardino”: «Ho perso fiducia nella giustizia»

Il grido di aiuto di Marcosano: «Rovinato dalle banche, voglio fare luce sulla vicenda»

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iovanni Marcosano, è un imprenditore edile di Matera che dal 2012 vive un vero e proprio calvario. “Rovinato dalle banche” decide di raccontare la sua storia a “Oltre il giardino” condotto da Paride Leporace e in onda questa sera su Cronache Tv, canale 68 del digitale terrestre. Marcosano affida ad una lettera il suo grido di aiuto. Ne riportiamo di seguito uno stralcio ****

cessivi anni 2015 e 2016 e fino a tutt’oggi. Nel frattempo la mia società aveva cantieri già aperti e dovette rinunciare a macro-iniziative economiche a Matera e nel comune di Golfo Aranci in Sardegna. La mia solidità imprenditoriale, raggiunta grazie ad enormi sacrifici, si sgretolò dalla sera alla mattina, facendomi sprofondare nello sconforto prima, nella depressione e nella malattia poi. Un tasto premuto sulla tastiera di un computer da un direttore di banca, tra l’altro andato in pensione qualche settimana La città in cui sono nato non è solo quella che dopo, distrusse la mia immagine di self-maormai siamo abituati a vedere sui giornali di de-man di successo, il mio lavoro, la mia vitutto il mondo, al cinema o in televisione. Ma- ta da imprenditore e tutte le famiglie che latera, purtroppo, è anche la città del primo voravano per la mia azienda. Cercai di attu“aziendicidio”, ovvero omicidio d’impresa, tire il colpo svendendo parte degli immobili d’Italia ed è per questo che ho deciso di rac- realizzati e aspettai ad intraprendere le vie lecontare pubblicamente l’incubo nel quale so- gali nei confronti della banca. Quando mi no__Marcosano no piombato da dieci anni a questa parte. Nel tificarono il decreto ingiuntivo di tale debito, 2005, dopo diversi anni di esperienza lavo- feci opposizione e avanzai richiesta di risarrativa nel settore edile maturata nell’azienda cimento danni per circa €. 56.000.000, tra- Al danno si è aggiunta la beffa, nonostante in familiare, all’età di soli 25 anni, decisi di av- mite lo Studio Legale Ripoli. sentenza il fallimento delle società sia stato viare la mia azienda - la Marcosano srl - che Purtroppo avevano deciso di farmi fallire e accertato e ricollegato direttamente all’illeaveva come attività lo sviluppo immobiliare così fu. gittima segnalazione dell’istituto bancario, e costruzioni, raggiungendo con determina- Nel 2017 il Tribunale di Matera dichiarò il perché il consulente tecnico nominato dal Trizione e un pizzico di lungimiranza risultati fallimento della società nominando un cura- bunale di Matera (C.T.U.) dopo ben 3 intebrillanti tra Matera e la Sardegna. tore fallimentare che prese il mio posto. grazioni richieste dal giudice, ha accertato e Ho sempre scelto di muovermi con risorse Preciso che la società fallita avequantificato il danno subito in euro economiche private, anche grazie a contatti va negli anni precedenti ac29.388.353,00 a fronte della con investitori importanti ai quali però, una quisito le quote di due società «Non basta avermi tolto somma di euro 56.107.000,00 rivolta maturata una certa robustezza finan- immobiliari aventi per oggetchiesta dalla curatela. Ora io mi azienda, dignità e chiedo: ziaria, non ho più potuto assicurare le stesse to la costruzione di un villagPerché il giudice del Triimmagine, vogliono bunale di Matera ha ridotto cocondizioni contrattuali. gio turistico di circa 200 abiA seguito di un ulteriore sviluppo delle atti- tazioni in corso di realizzazio- togliermi anche la libertà sì drasticamente l’importo del rività, nel 2012 proposi a mio padre di far con- ne, controllate al 100% e da di decidere del mio sarcimento danno accertato dal fluire la sua azienda di costruzioni nella mia, me amministrate. suo consulente? Perché ha chieassicurandogli il 40% delle quote e facendo- Qui un altro calvario: ricevo futuro e del diritto sacro sto una perizia tecnica per poi di rialzarmi e ripartire!» agire senza tenerne conto? Permi carico di un mutuo che aveva contratto con un decreto ingiuntivo e richieun istituto di credito cittadino, volturandolo sta di fallimento da parte del ché non ha accertato nessun danalle stesse condizioni. curatore della società Marcono alle società controllate, pur Si tratta di un’operazione piuttosto comune, a sano srl, vale a dire dalla proprietà stessa, facendo parte del giudizio con apposita rimeno che il creditore non manifesti espressa- per un credito inesistente, ovvero un conferi- chiesta autonoma di danno? Perché, se ha acmente il suo diniego. mento di futuro aumento di capitale sociale certato “l’omicidio d’impresa”, non mi ha riE così fu nel nostro caso. per di più vincolato fino alla fine della co- conosciuto il diritto sacrosanto di ripartire La banca dapprima rigettò la richiesta di su- struzione dell’iniziativa edilizia in corso. Il come imprenditore? Queste domande oggi si bentro, poi revocò il fido concesso a mio pa- giudice dichiara il fallimento. aggiungono a tutte le altre a cui ancora non dre, intimandogli di rientrare dalle passività La causa contro la Banca viene sospesa e ri- ho trovato risposta, tra cui la più importante: entro e non oltre 7 giorni senza giustificazio- messa a ruolo. Faccio richiesta ai curatori di Perché il direttore della banca ha segnalato la ne. presentare istanza ai giudici delegati per il società senza un titolo contrattuale? Non posFu in quel momento che ebbe proseguimento della causa mo- so pensare ad un errore commesso in buona inizio un calvario del quale antivando i contenuti. fede, perché un direttore di banca sa benissi«La banca dapprima cora oggi sono protagonista: La società fallita Marcosano srl mo per iscrivere un imprenditore in Cenrigettò la richiesta di viene autorizzata dal giudice, in- traleche improvvisamente, e senza raRischi deve esserci alla base un rapporto subentro, poi revocò il vece il curatore della controlla- contrattuale. Nel caso di specie, il direttore gionevoli motivi ed in assenza fido concesso a mio ta Vi.RES. srl decise in autono- sapeva benissimo gli effetti che tale segnaladi rapporti contrattuali, la banca scelse di segnalare in Cenpadre, intimandogli di mia di non proseguire la causa zione avrebbe provocato all’interno del sistetrale Rischi della Banca d’Itanei confronti della banca, senza ma economico. Quindi era consapevole che lia una posizione di sofferenza rientrare dalle passività . motivo e discostandosi dalla de- in quel momento avrebbe ucciso un’azienda a carico della Marcosano srl, Fu in quel momento che cisione della società Marcosano e un giovane imprenditore, con l’intento di far per quello che era e rimaneva iniziò un calvario di cui srl che la controllava. Così una fallire il gruppo imprenditoriale, così come è un debito di mio padre. ancora oggi sono delle tre società fu estromessa successo.Intanto, giorno dopo giorno, io perSubito dopo questa segnalaziogiudizio e dall’eventuale ri- do sempre più fiducia nella giustizia. Non baprotagonista» dal ne, nasce il mio calvario! sarcimento danni già proposto. sta avermi tolto azienda, dignità e immagine, Tutte e dico tutte le banche con Finalmente, nel 2017, Il giudi- vogliono togliermi anche la libertà di decicui lavorava la mia società cominciarono a zio proseguì solo per due società su tre e, do- dere del mio futuro e del diritto sacro di rialchiedere il rientro immediato degli affidamenti po un lunghissimo percorso giudiziario, nel zarmi e ripartire! concessi (la società godeva di fidi per circa 2021 il Tribunale di Matera ha dichiarato l’il- Non so se riuscirò a rialzarmi come impren6,5 milioni di euro) e a negare la concessio- legittimità della segnalazione in Centrale Ri- ditore ma di certo ci sono riuscito come uomo, ne di mutui già in avanzata fase istruttoria o schi a carico della mia società e nel settembre anche grazie alla dignità che mi ha sempre addirittura deliberati.Quell’istituto di credi- del 2023 ha riconosciuto un danno parziale, contraddistinto, ma proprio per questo, dopo to, nonostante i reclami da me presentati al- di circa 5 milioni di euro rispetto ai € l’ennesimo affronto della giustizia, vi chiedo la Banca d’Italia rappresentando l’accaduto, 30.000.000 circa accertati dal tecnico nomi- di aiutarmi a fare luce su questa storia mapur avvertito del danno che tale segnalazio- nato dal Tribunale (C.T.U.), in favore della cabra, ed è necessario che tutti gli italiani, ne avrebbe comportato alla società e alle im- curatela fallimentare, somma insufficiente a sappiano quanto devastante possa essere il portanti operazioni immobiliari in corso con- consentire il ritorno in bonis delle società per- potere delle lobby bancarie e che purtroppo tinuò a segnalare in Centrale Rischi una ine- ché il passivo del fallimento è di non molto Matera non si distingue soltanto per primati sistente sofferenza a mio carico anche nei suc- superiore. positivi.


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martedì 7 novembre 2023 www.lecronache.info


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