IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
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DAL CONSIGLIO REGIONALE A SINDACO: AVVENTURA FINITA. RITIRO SPINTANEO CON RIPENSAMENTO: «A PRESTO»
Disastro Cariello: in 7 mesi perde tutto
Scanzano Jonico, realtà 3° Commissariamento dal 2019: si dimettono 7 consiglieri comunali
C. Merlo a pagina 18
regioNaLi Il Pd rinuncia all’imposizione e spinge sulle primarie che non piacciono ai pentastellati: prossimo incontro venerdì
“O Chiorazzo o morte”, forse Alleanza coi 5S più importante del fondatore di Auxilium: nel csx in discussione di nuovo tutto N
L’INCARICO
Ministero Cultura, il lucano Luciano
i rinsalda il legame tra il ministro Gennaro Sangiuliano ed il lucano originario di San Fele, il Consigliere della Corte dei Conti Donato Luciano. Luciano nominato a capo dell’Ufficio legislativo del Ministero della Cultura. I complimenti e gli auguri di buon lavoro, dal sindaco di San Fele Donato Sperduto: «Orgoglio da parte della comunità cui egli appartiene». Ricordato come, l’anno scorso, a Luciano conferito il premio (...)
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CHE CHIARI DI LUNA TRA LETTIERI E LOMUTI
on che c’eravamo illusi che la lingua della politica potesse toccare, anche per episodica grazia o più comunemente per accidente, un po’ di verità sui fatti che pure stanno da mesi psicotizzando la povera Basilicata in bracci di ferro, sospiri e contromosse per avere un patriota governatore o per ritrovarsi nell’altro campo di gioco appiccicata la faccia angelica di Chiorazzo e dietro di lui quelle meno splendenti di Folino, Bubbico, Speranza, De Filippo, Santarsiero, Maruggi. Ora va detto tanto per infierire sulla pazienza interpretativa che al velo della loro propaganda d’affumicare le cose s’è aggiunta la sfilata incredibile d’arzigogoli, spergiuri e sofismi da parte del circo di coalizione. Prendete ad esempio il tavolo romano che s’è tenuto tra PD-5S e la nota d’accompagnamento del segretario dem Lettieri che pare una camomilla riscaldata e confrontatela con quella firmata 5S dove svolazza dappertutto una chiarezza selvaggia con l’invocazione salutare di un “metodo effettivamente e democraticamente rappresentativo della coalizione” che fa diventare Chiorazzo una specie di fantasma scomodo. Cantano i Ricchi e Poveri: A. Carponi a pagina 3 “Con questi chiari di luna non sai più cosa accadrà”.
Cdx, fare presto in Basilicata ■ continua a pagina 14
FI alla finestra attende l’esito dello scontro fratricida tra Lega e FdI: Bardi c’è, ma i fili li muove Roma
CIMITERO ABRIOLA, LA VERSIONE DELL’ITALO SVIZZERA JUDITH
«La raccomandata è stata ricevuta, ma il sindaco ancora non risponde»
M. Dellapenna a pagina 2
Servizio a pagina 13
GIUSTIZIA
Nel settore penale in attesa dei dati definitivi del 2023, al 3° trimestre promossi i Tribunali di Potenza e Matera
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■ F. Moliterni
a pagina 7
MATERA
Nonostante il divieto d’avvicinamento, stalkerizza l’ex: 44enne arrestato Cede solaio deposito agricolo: 77enne ferito ■ Servizi
a pagina 16
_ SCUOLA
Sul dimensionamento i sindaci contrari al taglio dirigenze non si arrendono: «Lesi interessi di comunità»
■ Servizi
alle pagine 9 e 10
_ POTENZA
Centro storico, la movida impazza Telesca: «Con buona pace dei residenti, nessun controllo» ■ R. Mollica
a pagina 12
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REGIONALI Tra Sardegna e Umbria, la Basilicata all’ombra della relatività del no agli uscenti: Bardi c’è, ma muovere i fili spetta a Roma
Forza Italia alla finestra attende l’esito dello scontro fratricida tra Lega e FdI
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DI MASSIMO DELLAPENNA
a politica si nutre di pazienza. Quasi mai è importante fare la prima mossa. Sempre è essenziale fare il movimento giusto al momento giusto. È tutta una questione di corrette sincronie che determina la vittoria finale. Il centrodestra tutto ciò lo sa benissimo. Cinque anni fa a metà febbraio ancora non era definito ufficialmente il candidato presidente, si parlava di Bardi ma ancora il nome non era ufficiale. Chiunque si stupisca di questa lunga attesa ignora i tempi della politica, non conosce la tattica che sovraintende le sue decisioni, finge di non sapere che la presidenza della Regione è sempre inserita in un complesso puzzle territoriale e politico. Chi guida i destini dei partiti deve sforzarsi di avere una visione di insieme, muovere le pedine per cercare di vincere il maggior numero di casematte consapevole che ogni singola battaglia è inserita in un insieme di altre battaglie che determinano la vittoria finale. In questa partita primaverile il centrodestra e Giorgia Meloni si giocano tante battaglie. Le quattro o cinque elezioni regionali in corso sono soltanto uno degli elementi del contendere. A giugno le Europee serviranno per definire il reale peso di Fratelli d’Italia e degli alleati all’interno della coalizione e, ovviamente, consentiranno anche alle forze di opposizione di tarare le proprie rispettive forze in previsione della seconda metà di legislatura. IL PD SCARICA ANGELO CHIORAZZO Non appena eletto segretario regionale, forse perché eccitato dalla sua nuova dimensione, Giovanni Lettieri forzò un po’ la mano per ottenere il voto del Partito a sostegno di Angelo Chiorazzo. In direzione regionale il solo Salvatore Margiotta provò a tenere ferma la barra della lucidità. L’ex Sottosegretario, infatti, evidenziò come fosse troppo presto, come fosse necessario indicare un
candidato di partito per aprire una discussione e che questa preventiva ed eccessivamente prematura benedizione del Pd rischiava di bruciare proprio Chiorazzo oltre che il Pd. Giovanni Lettieri non fu di prodigo ascolto, sospinto nella Direzione del decisionismo da chi voleva chiudere subito la pratica presidenza ottenne un voto unanime con l’assenza di chi non era concorde. Se il voto in una Direzione può essere anche a maggioranza, la logica non ammette maggioranze si nutre di parametri elementari e storicamente stabiliti secoli fa da Aristotele. Tra di essi c’è il principio di non contraddizione ma, soprattutto, quello del “tertium non datur”. Dopo la riunione tenutasi ieri in cui non era nata la coalizione intorno a Chiorazzo, il segretario Lettieri si è affrettato a smentire la nostra ricostruzione definendola errata ed irreale. La nostra ricostruzione potrà anche essere «errata ed irreale» ma il “tertium non datur” è difficile da eliminare nel ragionamento. Fino a ieri il Partito democratico era sulla linea Maginot in difesa della indiscutibilità di Chiorazzo, oggi la candidatura è in discussione. Il Segretario del Pd continua a dire che ne ha un giudizio positivo ma questa valutazione non è condivisa da tutto il suo Partito e, soprattutto, dagli alleati. Tutto ciò ha costretto il Pd a fare marcia indietro sul sostegno incondizionato a Chiorazzo. Forse il verbo scaricare non sarà elegantissimo ma se prima era il candidato e ora non lo è più, evidentemente qualcosa è cambiato. IL M5S ESULTA MA “NO A PRIMARIE” Ad intervenire sulla riunione di “campo largo” tenutasi ieri a nome del M5S è stato Arnaldo Lomuti che, al di là delle frasi di circostanza circa l’esigenza di trovare le ragioni per costruire una coalizione per strappare la Basilicata dalle mani di quello che lui ritiene «il peggior centrodestra» contiene una frase la cui lettura indica
in toto lo stallo sostanziale della coalizione. «Si riparta da qui – dice Lomuti - dal rispetto dei valori comuni, dalla condivisione di un programma e di un metodo effettivamente e democraticamente rappresentativi della coalizione». Il linguista direbbe che la parte importante è l’avverbio «effettivamente», collocato tra metodo e rappresentativo. Il M5S da anni evidenzia, infatti, che le primarie non sono un metodo «effettivamente» rappresentativo per la coalizione. “Le parole sono importanti” diceva Nanni Moretti in “Palombella rossa”. Nell’avverbio «effettivamente» c’è tutto il problema del campo largo e della guerra per la leadership nazionale tra i suoi protagonisti. Il M5S sa che la partita per la guida della coalizione nascente inizierà dopo le europee e sa anche che per poter essere competitivi in quella partita, è necessario che il Movimento arrivi con il massimo consenso possibile dopo le elezioni europee. Per poter ottenere il massimo risultato possibile alle europee il M5S deve apparire fortemente distante dalla vecchia politica, dagli imprenditori con conflitto di interessi agli occhi degli elettori e dalle vecchie logiche politiche. Tra l’uovo delle regionali oggi e la gallina delle politiche domani, Conte sceglie la gallina. Con l’azzeramento delle proposte in campo Conte ha ottenuto il blocco della
coalizione. Con l’avverbio «effettivamente» ha già deciso che non esiste un modo per farla ripartire. Se ne parlerà dopo le elezioni europee. IL CENTRODESTRA AL PALO La situazione non è differente nel centrodestra. Le elezioni convocate da Solinas in Sardegna hanno iniziato a svolgere la matassa. Fratelli d’Italia ha chiesto ed ottenuto un tavolo regionale e su quel tavolo ragionale ha ottenuto un ampio consenso intorno al proprio candidato Paolo Truzzu. La Lega e il Psd’Az hanno iniziato a fare le bizze ma le dichiarazioni di Crippa sembrano più destinate a consentire una fuga onorevole che a determinare una battaglia (perdente) di principio. Il destino della Basilicata è legato a doppio filo alle manovre Sarde. Se fino ad ora, infatti, la corte intorno a Bardi lo tranquillizzava facendosi forte dell’applicazione pratica del principio della “riconferma degli uscenti”, la vicenda sarda ha determinato che tale strategia non aveva nessun fondamento astratto e, quindi, nessuna ricaduta pratica. Il Generale ha deciso di provare a muoversi da solo. Voci di Transatlantico dicono che in queste ore il Generale è a Roma per una serie importante di vertici nazionali. Nella linea strategica del Governatore uscente c’è quella di provare a spiegare i malintesi che si sono realizzati in questi ultimi
due anni e, soprattutto, motivare sulle ragioni di una sua riconferma. FATE PRESTO Non siamo nati ieri e conosciamo i tempi della politica. Non ci preoccupa la lunga attesa che sta caratterizzando il centrodestra che, per fortuna, è mitigata dal solito eccesso di tatticismo nel “campo largo” ad esso opposto. Solinas per accelerare la soluzione ha convocato i comizi elettorali, obbligando così le forze politiche ad affrontare immediatamente ed in modo definitivo la situazione. In Sardegna, però, esiste una autorevole classe dirigente del centrodestra. Sia la senatrice Zedda di FdI che Cappellacci di Forza Italia hanno, oltre che le loro funzioni regionali, anche un importante peso nazionale. In Basilicata questa precondizione non esiste. Nessuno degli esponenti di punta del centrodestra lucano sembra essere anche un esponente nazionale di primo o di secondo piano. La discussione, quindi, è totalmente ed esclusivamente romana. In questo contesto, noi possiamo soltanto rivolgere auspici a Roma affinché decida quanto prima. Il centrodestra ha un importante vantaggio sui suoi competitor. La stagnazione del “campo largo” non sta aiutando nessuna rimonta ma il tempo non è mai da perdere. Per continuare il cambiamento è necessario non fermarsi e non dare nulla per scontato.
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REGIONALI Il Pd rinuncia ad imporre il fondatore di Auxilium e spinge sulle primarie: venerdì il prossimo incontro coi pentastellati
Alleanza coi 5S più importante di Chiorazzo Nel csx torna tutto di nuovo in discussione
A
l segretario regionale del Partito democratico, Giovanni Lettieri, sembra piaccia continuare a pitturare il quadro delle prossime regionali lucane con tinte né schiette, né chiare. Così l’ambiguo, sfocia nel sofistico. Pur sempre una strategia, ma muovere le truppe su una mappa geografica, non è lo stesso che guidarle sul campo. Magari piove, ed i cannoni non avanzano per via del terreno melmoso. Nella realtà, sul candidato presidente della Regione di una possibile coalizione di centrosinistra, quella vera, perchè al momento la coalizione è formata da una sorta di succursale composta soltanto da parte del Pd, neanche tutto, e “Basilicata casa comune”, tutti i discorsi immaginabili alla fine confluiscono soltanto in una di sole due alternative: sì o no. Lo si potrà interpretare in modi differenti, ma la denominazione resta quella: un no, è un no. Non c’è bisogno neppure di un lessicografo. Ed è un no quello che il Pd si è visto ripetere per l’ennesima volta dal Movimento 5 stelle: no ad Angelo Chiorazzo. CAMBIO D’ORDINE: NON PIÙ “CHIORAZZO O MORTE” Poi, magari, per il segretario regionale del Pd sarà pure un pericolo di lieve conto, ma intanto il presupposto accettato affinchè possano essere gettate le basi della futuribile coalizione, è c’è vita oltre il fondatore di Auxilium. Tanto che lo stesso Lettieri ha rinunciato, quanto solo formalmente lo si capirà a breve, al “Chiorazzo o morte”, ripiegando sul più tollerante e tollerabile, inteso dal punto di vista dei possibili alleati, “vediamo che c’è in giro”. Ieri l’incontro tra il Partito democratico ed il Movimento 5 stelle sulle prossime regionali lucane. In conference call, esponenti locali e nazionali. I pentastellati hanno mantenuto sin da subito la linea finora tracciata: se il candidato presidente della Regione è Chiorazzo,
__ Chiorazzo
allora “salta l’alleanza”. Dopo circa 2 ore di tira e molla, è stato messo in discussione persino l’appoggio dem al presidente della Provincia di Potenza, il pentastellato Giordano, il Pd lucano di Lettieri si è arreso. L’azzeramento: l’indice della coalizione ricondotto a coincidenza con lo zero. Il tavolo delle trattative è stato riaggiornato a venerdì ed il confronto ripartirà liberato dall’imposizione di Chiorazzo. Nessun nome, prima programma e modalità condivise per individuare il candidato alla presidenza della Regione Basilicata. La semplificazione del reset, in concreto potrebbe non rivelarsi tale. L’azzeramento delle trattative di coalizione finalizzato ad una ripartenza delle stesse che non sono mai decollate a causa del citato “Chiorazzo o morte”, innanzitutto non sembra coincidere con un azzeramento interno al Pd sul nome o la rosa di nomi da proporre agli alleati. Prevedibile, al di là del metodo che verrà individuato, che Lettieri, in un modo o nell’altro, punterà fino alla fine sul fondatore di Auxilium. LETTIERI: «OK A PRIMARIE» Dopo l’indiscrezione di Cronache Lucane che dai propri profili social ieri ha riportato dell’esito dell’incontro, Lettieri, confermandola nell’immediato, oltre a precisare «nessun azzeramento, ricostruzione errata ed irreale», ha aggiunto che resta, «la valutazione positiva del candidato di Basilica-
__ Lomuti e Lettieri
ta casa comune Angelo Chiorazzo, come stabilito nella Direzione del Pd». Tuttavia, dato che proprio da quella Direzione dell’ottobre scorso ad oggi, tutti i possibili alleati si sono tirati indietro, oltre al Movimento 5 stelle, nell’elenco anche, seppur per motivazioni differenti, Italia Viva, Azione ed i socialisti di Valvano, allora «primarie di coalizione - ha precisato Lettieri - necessarie a costruire senza veti ed imposizione un centro sinistra largo». Sul sì alle primarie, verrebbe naturale proseguire con l’azzeramento dell’azzeramento. In plurime circostanze, da Lettieri espressa la contrarietà alle primarie. Il segretario regionale forte dell’appoggio dell’ex Ministro Roberto Speranza, aveva, col rientrato tra i dem, sbagliato i conti: entrambi davano per scontato il placet del leader nazionale Conte all’operazione Auxilium. Adesso che il “Chiorazzo o morte” stava assumendo troppo le sembianze del secondo termine, van-
no bene anche le primarie. Anche se la questione osservata dalla prospettiva del Pd, e pur tenendo conto delle precisazioni di Lettieri sull’azzeramento, la sostanza, dopo l’incontro di ieri, rimane la stessa: che il nome di Chiorazzo non è più l’unico in campo nel centrosinistra. Forse il segretario regionale più che azzeramento, avrebbe gradito che ci si riferisse al ritenuto panzer inarrestabile della candidatura di Chiorazzo divenuto sbullonato e costretto a fermarsi, come ad un momentaneo ridimensionamento. Chissà. Sull’altro fronte, i cinquestelle hanno forse esultato anche troppo per aver fatto rinviare, alle condizioni citate, il tavolo delle trattative e comunque non accetteranno le primarie metodo inteso, da tempi non sospetti, come “nemico” da contrastare. Il deputato lucano del Movimento 5 stelle, Arnaldo Lomuti, ha espresso soddisfazione per l’incontro di con i vertici del Pd. LOMUTI: «SI RIPARTE SENZA
IMPOSIZIONI» «L’unità del tavolo di coalizione - ha dichiarato - è stato condiviso essere la premessa irrinunciabile per qualunque percorso. Nessuna imposizione e nessun veto, in questo momento è fondamentale restituire centralità al progetto. Per questo si sentano tutti protagonisti al tavolo di coalizione per venerdì prossimo, certi del fatto che nessuno vorrà rinunciare all’opportunità di strappare la regione Basilicata dalle mani del peggiore centrodestra». «Si riparta da qui - ha concluso Lomuti -: dal rispetto dei valori comuni, dalla condivisione di un programma e di un metodo effettivamente e democraticamente rappresentativi della coalizione». Il quadro è in evoluzione e ancora piuttosto confuso. Ad ogni modo, prossima tappa, venerdì. La novità: l’azzeramento del veto assoluto su tutti i possibili candidati alla presidenza della Regione, con nome e cognome diverso da quello di Angelo Chiorazzo. A. CARPONI
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MARTEDÌ 9 GENNAIO 2024 07:00
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DOVE VED DERCI TUTTA A ITALIA A - CANALE 68 TA ASTO BL LU
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Più di 2000 domande pervenute e 450 istanze già ammesse a finanziamento. Soddisfatta la consigliera regionale: «Altre giovani coppie potranno costruire il loro futuro in Basilicata»
Bando Prima Casa, Merra: «Strumento rivoluzionario» «L
a partecipazione al Bando prima Casa è stata un grande successo. Più di duemila domande pervenute e circa 450 istanze già ammesse a finanziamento». È quanto afferma la consigliera della Regione Basilicata Donatella Merra che evidenzia come «attualmente sono in corso ulteriori scorrimenti nella graduatoria degli aventi diritto, grazie all’utilizzo delle economie rivenienti dal ricalcolo delle risorse resesi disponibili dopo la verifica delle istanze già finanziate. Altre giovani coppie - enfatizza Merra - potranno realizzare il sogno di acquistare casa e costruire il loro futuro, e quello dei loro figli, in Basilicata». «Con il Bando prima Casa, pubblicato a settembre del 2022, - spiega la consigliera regionale - abbiamo intercettato un bisogno essenziale delle famiglie e dei giovani lucani che hanno colto l’opportunità di accedere ad un bene primario,
come la prima abitazione, grazie ai contributi regionali messi a disposizione della comunità per 15 mln di euro. Il successo della misura - rimarca Merra - è la prova che i lucani non intendono lasciare la loro terra se sussistono le generali condizioni per preservare la loro identità comunitaria e il loro radicamento sociale». Alla luce di tali considerazioni, la consigliera regionale Merra sottolinea come «le politiche per la Casa sono un elemento cruciale della complessiva strategia politica volta a contrastare lo spopolamento e a garantire maggiore coesione e stabilità del nostro tessuto sociale, ma non solo: tali politiche sono state complessivamente riconfigurate rispetto al passato per mettere al centro direttamente il cittadino e la famiglia, senza far transitare le risorse pubbliche da organismi intermedi, come avveniva in precedenza attraverso il sistema delle
cooperative. L’iniziativa, concretizzata in virtù di una chiara volontà politica che ha consentito di soddisfare una consistente fetta delle necessità abitative della collettività oltre a valorizzare il tessuto edilizio esistente, soprattutto quello dei nostri centri storici, rappresenta un’altra importante sfida vinta ed un impegno mantenuto». «La congiuntura economica in corso, con le sue incertezze e la perdurante instabilità - prosegue Merra - ci spinge a dover fare ancora di più per tutelare le fasce sociali più a rischio e non solo. Il nostro sostegno in questa direzione deve continuare, anche a beneficio di quei settori economici colpiti dalla crisi globale, al fine di tutelare occupazione e produttività: lo scopo è stato infatti anche e soprattutto quello di rilanciare le imprese edilizie e gli altri soggetti economici che gravitano intorno all’indotto». Secondo la consigliera re-
__Merra
gionale «questo significa creare sostegno allo sviluppo e non al mero mantenimento dello status quo che non consente di invertire la rotta inarrestabile dello spopolamento». «Il mio impegno - conclude Merra - è quello di proseguire su questo virtuoso
percorso che ha dato rilevanti riscontri, sia per intercettare ulteriori fondi pubblici necessari a soddisfare la crescente domanda abitativa del territorio che a sostenere la ripresa economica, dialogando con le imprese e gli operatori dei vari settori produttivi».
LE AZIENDE ISCRITTE SARANNO INSERITE NEI PERCORSI ENOGASTRONOMICI REGIONALI DA PROMUOVERE NELLE FIERE PER VALORIZZARE IL TURISMO ENOGASTRONOMICO LUCANO
Oleoturismo, istituito l’elenco degli operatori in Basilicata
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__Galella
alorizzazione del territorio e delle produzioni olivicole e olearie, qualificazione dell’accoglienza e dell’offerta turistica integrata, promozione dell’oleoturismo e delle sue specificità identitarie. «Con una delibera di Giunta appena pubblicata – dichiara l'assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, Alessandro Galella -, abbiamo recepito le linee guida ministeriali
e approvato le disposizioni con particolare riferimento alle produzioni olivicole e olearie del territorio, per l’esercizio dell’attività oleoturistica in Basilicata. Con il provvedimento è stato istituito l’elenco degli operatori del settore in possesso di requisiti idonei per svolgere attività oleoturistica orientata alla conoscenza delle produzioni IGP e DOP e del territorio, che propongono esperienze formative e didattiche con visite ai frantoi, ai luoghi di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’olivo, prenotabili con sistemi informatici. L’obiettivo è, insieme alla promozione dell’enoturismo, favorire in ambito nazionale e internazionale, insieme all’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, la visibilità e la fruibilità dell’offerta legata al turismo enogastronomico lucano nella sua interezza. Ringrazio l’Ufficio Produzioni Animali e Vegetali, Valorizzazione delle Produzioni e Mercato regionale e la struttura di Agromarketing per lo sforzo profuso nelle azioni di valorizzazione del comparto che stiamo realizzando, tra cui anche il Premio Regionale Olivarum, in scadenza il prossimo 27 gennaio 2024», conclude Galella. Tra i requisiti richiesti agli operatori regionali che intendono iscriversi: apertura settimanale o stagionale per un minimo di tre giorni; possibilità di prenotare preferibilmente online le visite; presenza di un
cartello affisso all'ingresso con informazioni su orari di apertura, servizi offerti e lingue parlate; presenza online con sito o pagina web aziendale; indicazione dei parcheggi in azienda o nelle vicinanze; presenza di materiale informativo sull'azienda e sui suoi prodotti in almeno due lingue, tra cui l’italiano; esposizione e distribuzione del materiale informativo sulla zona di produzione, sulle produzioni tipiche e locali e di qualità e sulle attrazioni turistiche e culturali presenti sul territorio in cui è svolta l'attività oleoturistica; presenza di ambienti dedicati e adeguatamente attrezzati per l'accoglienza; presenza di personale addetto competente e dotato di un'adeguata formazione anche per lo svolgimento di attività di degustazione e commercializzazione; uso di contenitori e strumenti idonei per la degustazione che non alterino le proprietà organolettiche del prodotto. La modulistica per iscriversi all’elenco degli operatori oleoturistici della Basilicata è pubblicata nella sezione dedicata sul sito istituzionale regionale e sul portale tematico. www.basilicatatipica.it, le strade dell’olio. Le aziende iscritte nell’elenco, previo controllo dei requisiti, verranno inserite nei percorsi enogastronomici regionali da promuovere nelle fiere turistiche e agroalimentari nazionali e internazionali per la valorizzazione del turismo enogastronomico e rurale della Basilicata.
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STELLANTIS Fim, Fiom, Uim e Fismic: «La riorganizzazione in atto nello stabilimento sta determinando la possibile riduzione dei livelli occupazionali»
I sindacati: «Regione e Confindustria aprano un Tavolo per la crisi dell’automotive a Melfi»
I
sindacati Fim, Fiom, Uim e Fismic in una nota hanno chiesto alla Regione Basilicata e a Confindustria di «convocare con urgenza il tavolo “Automotive Stellantis”, per dare seguito agli impegni assunti lo scorso 27 settembre, affinché si mettano in campo azioni oggi necessarie per garantire prospettive industriali e occupazionali in tutta l’area industriale di Melfi, per i lavoratori dell’indotto, della logistica e dello stabilimento Stellantis». «La riorganizzazione in atto nello stabilimento
Stellantis e più complessivamente all’interno dell’area industriale di San Nicola di Melfi sta determinando la possibile riduzione dei livelli occupazionali, a partire dal comparto della logistica» sottolineano i segretari Evangelista, Calamita, Lomio e Capocasale. «Ne è esempio quanto sta accadendo nell'appalto FDM/LAS, in cui sono impiegati circa 100 lavoratori che rischiano di perdere l'occupazione proprio a causa della transizione in atto. - continua la nota - Pertanto Fim, Fiom, Uim e Fismic ri-
tengono urgente porre in essere ogni azione utile affinché la transizione non colpisca i lavoratori e chiediamo urgentemente la convocazione del tavolo regionale dell’automotive, anche alla luce dei prossimi tavoli ministeriali convocati dal ministro nei mesi di gennaio e febbraio». La richiesta di un tavolo per l’Automotive arriva anche il Segretario Regionale Ugl Basilicata Florence Costanzo e il Segretario Provinciale della UglM Potenza, Giuseppe Palumbo: «Alla composizione dell’area di crisi complessa sull’automotive, deve seguire ora la capacità di portare avanti un progetto in un unico disegno affinché la Basilicata con tutte le carte in regola, veda rilanciare il tessuto industriale dell’automotive e con esso a beneficio dell’intera filiera dell’indotto che oggi paga il prezzo maggiore dell’incertezza produttiva. Si apra subito il Tavolo Sviluppo Automotive in un confronto continuativo, trasparente e inclusivo anche con le imprese della componentistica».
Fnaarc Confcommercio: «Occasione importante per la categoria degli agenti di commercio»
L’
Auto elettriche, «Incentivi per l’acquisto» annunciato provvedimento di rinnovo degli incentivi auto con la particolare attenzione ai veicoli elettrici è un’occasione importante anche per gli agenti e rappresentanti di commercio. A ribadirlo è Fnaarc (Confcommercio) Potenza riferendo che con una lettera al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il presidente di Agenti Fnaarc (Confcommercio) Alberto Petranzan ha chiesto di prevedere l’inclusione specifica della categoria tra i soggetti destinatari degli incentivi all’acquisto di autoveicoli.Questa richiesta è motivata dalla penalizzazione subita dagli agenti a causa di un tetto di deducibilità fiscale per le auto, fissato a 25.822 euro, che rende difficile l'acquisto di auto elettriche, le cui spese superano tale limite. Per il presidente Fnaarc e Confcommercio Potenza Angelo Lovallo «i costi legati all’attività e la fiscalità rappresentano un problema non indifferente per la categoria. Se il regime forfettario ha costitui-
to una semplificazione dal punto di vista fiscale, l’aumento dei costi legati alla mobilità hanno invece penalizzato l’accesso alla categoria e il suo sviluppo. La nostra attenzione, oggi più che mai, si concentra su un problema annoso per gli Agenti, derivato da una mescolanza letale di fattori: l’aumento vertiginoso dei prezzi delle auto e il mancato aggiornamento del tetto di deducibilità fiscale. Non solo il prezzo delle auto, ma anche quello dell’autostrada, della benzina e più in generale di ogni voce di costo della nostra attività si è disastrosamente alzato. Senza calcolare le multe e gli autovelox, posizionati ad arte per fare “cassetto” dai Comuni».Un sondaggio condotto da Agenti FNAARC ha evidenziato che la maggioranza degli intervistati utilizza auto nuove per lavoro e percorre tra i 30.000 e 50.000 km all'anno. Risulta che solo una piccola percentuale possiede un'auto elettrica, ma la maggioranza di coloro che non ne possiede una sarebbe interessata all'acquisto. Tuttavia, molti intervistati hanno espresso perplessità riguardo all'auto elettrica, principalmente a causa dell'autonomia limitata, della mancanza di punti di ricarica e del prezzo elevato.
INADEMPIENZA IN FABBRICA, LICENZIAMENTO CONFERMATO
Auto, Fca: ricorso operaio respinto
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peraio contro Fca SpA, già Sata SpA e oggi Stellantis: la Cassazione ha confermato la sentenza emessa nel 2020 dalla Corte d’Appello di Potenza che, ritenendo giusto il verdetto di primo grado, respinse l’impugnativa del licenziamento disciplinare intimato al lavoratore Raffaele Cristiani.Essendo coinvolto un bene primario quale coinvolto un bene primario quale la sicurezza sul lavoro, esclusa che la condotta addebitata potesse rientrare tra quelle meno gravi legittimanti una sanzione conservativa. L’Azienda contestò a Cristiani di aver tenuto «illegittimamente premuto ed innescato» il pulsante di ripristino delle pedane di sicurezza presso cui lavorava. L’addebito è stato considerato di particolare gravità, tenuto conto da un lato e sul piano «oggettivo», della rischiosità dell’azione, pregiudizievole per la incolumità dell’autore e dei suoi colleghi, e, dall’altro, «dell’atteggiamento di grave trascuratezza rispetto ai doveri minimi di diligenza che traspare dalla condotta, pienamente esigibili per un lavoratore che operava alla postazione da molti anni e che non poteva non essere consapevole dei rischi delle lavorazioni». Di conseguenza, il licenziamento come può avvenire, anche senza preavviso, in presenza di fatti che provochino all’azienda grave nocumento morale o materiale o che costituiscano azioni penalmente rilevanti.In contraddittorio, inoltro, l’allora Fca aggiunse che la condotta del lavoratore in sé espressione di una «negligenza particolarmente grave», si ponesse in soluzione di continuità con l’atteggiamento di trascuratezza che il lavoratore aveva mostrato, nel tempo, «rispetto ai doveri di diligenza posti a suo carico».Anche per la Cassazione, lineare il collegamento tra il fatto contestato, il venir meno della fiducia da parte del datore di lavoro nella correttezza del futuro adempimento e l’estrema sanzione disciplinare. Ricorso respinto e provvedimento di licenziamento disciplinare confermato. CIRO MERLO
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In attesa dei dati definitivi del 2023, al 3° trimestre dell’anno scorso promossi i Tribunali ordinari di Potenza e Matera
Numeri della Giustizia in Basilicata, la Corte d’Appello deve recuperare
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n attesa dei dati definitivi sulla Giustizia lucana che saranno noti in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2024 che si svolgerà il 27 gennaio al Tribunale di Potenza, sulle performance della Corte di Appello e dei Tribunali del Distretto giudiziario della Basilicata, dai numeri aggiornati al 3° trimestre del 2023, ovvero fino al 30 settembre scorso, emergono una conferma ed una novità in negativo, ma che contestualizzata parrebbe non rappresentare elemento di particolare rischiosità. Per il settore penale, relativamente al clearance rate, esito positivo per i Tribunali ordinari di Potenza e Matera, ma non per la Corte d’Appello del capo-
luogo e per il Tribunale ordinario di Lagonegro. Il Tribunale ordinario di Potenza chiuse il 2022 con complessivi 5 mila e 763 procedimenti definiti. Nel periodo da gennaio 2023 al settembre scorso, complessivamente iscritti 4 mila e 167 procedimenti, mentre quelli definiti 4mila e 575. Il monitoraggio distrettuale della giustizia effettuato dal Ministero, per l’analisi utilizza tre parametri: il clearence rate, la variazione delle pendenze e la stratigrafia delle pendenze.Il clearance rate è la misura utilizzata a livello europeo per monitorare, in ogni periodo di riferimento, la capacità dei sistemi giudiziari e dei singoli uffici, di smaltire i procedimenti sopravvenuti: semplicemente valori superio-
ri all’unità, ovvero al 100%, indicano che sono stati definiti più procedimenti di quanti ne siano sopravvenuti con una conseguente riduzione dell’arretrato. Al contrario, valori al di sotto dell’unità, ovvero del 100%, indicano che il numero dei definiti è minore del numero dei procedimenti sopravvenuti e pertanto si verifica un aumento delle pendenze. Con i numeri citati, per il Tribunale ordinario di Potenza risultato pari a 1,10. Il clearence rate del 2021 fu 1,07 mentre quello del 2022 1,03. Molto bene le prestazioni del rito monocratico di primo grado: a fronte di 859 procedimenti iscritti, mille e 360 quelli definiti. Anche il Tribunale di Matera, che nel 2021 aveva
un cleareance rate negativo (0,76), ha chiuso il terzo trimestre in positivo. Dal gennaio 2023 al settembre scorso, su complessivi 2 mila e 394 procedimenti iscritti, 2 mila e 801 quelli definiti. Clearence rate pari a 1,17. Il Tribunale di Lagonegro, con clearence rate positivo sia nel 2021 (1,44) che nel 2022 (1,27), ha chiuso il terzo trimestre in negativo (0,93): per il settore penale, a fronte di complessivi mille e 985 procedimenti iscritti, mille e 855 quelli definiti. A Lagonegro bene il rito monocratico di primo grado, 891 iscritti e mille e 46 definiti, quasi in linea il rito collegiale sezione ordinaria, 29 iscritti e 24 definiti, più iscritti che definiti, invece, per la sezione “indagini e udienza
preliminare (noti)”: 780 definiti contro i mille e 48 iscritti. Maggiormente in difficoltà, nel panorama lucano, la Corte d’Appello di Potenza. Per due anni consecutivi, 2021 (0,91) e 2022 (0,92), clearance rate negativo. Così, provvisoriamente, anche nel 2023 fino al terzo trimestre: 531 i procedimenti iscritti, 452 quelli definiti. Per la Sezione ordinaria della Corte d’Appello, 528 i procedimenti iscritti, 446 i definiti. Nota positiva, l’Assise: 1 procedimento iscritto, 5 definiti La proiezione pluriennale delle variazioni delle pendenze per il settore penale, ha registrato il segno meno, ovvero smaltimento, per tutti tranne che per la Corte d’Appello di Potenza. Il Tribunale ordinario di Potenza aveva al 31 dicembre 2020 6 mila e 681 procedimenti pendenti: al 30 settembre 2023, 5 mila e 418 (-20,4%). Il Tribunale ordinario di Matera aveva al 31 dicembre 2020 3 mila e 718 procedimenti pendenti: al 30 settembre 2023, 3 mila e 80 (-17,2%). Il Tribunale ordinario di Lagonegro aveva al 31 dicembre 2020 6 mila e 862 procedimenti pendenti: al 30 settembre 2023, 5 mila e 328 (-22,4%). La Corte d’Appello di Potenza, infine, aveva al 31 dicembre 2020 mille e 857 procedimenti pendenti: al 30 settembre 2023, 2 mila e 74 (+11,7%). FERMOL
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Basilicata 24 ore
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Il sindaco Marotta: «Una lesione evidente degli interessi legittimi di molte comunità locali e contro la quale l’Amministrazione non intende arrendersi»
Dimensionamento scolastico, Tramutola non ci sta e pensa di rivolgersi al Tar tuti smembrati e perdita della dirigenza, sono in molti a scaldare i motori per quella che sarà una battaglia lunga ma non per forza persa. Tra questi il comune di Tramutola, che si appresta ad impugnare la sentenza al Tar, ritenendo la decisione di rimuovere la Dirigenza scolastica (rimanendo inoltre sordi alla proposta di verticalizzazione) ingiusta. Alla decisione del sindaco Luigi Marotta fa eco quella di genitori e personale scolastico, che si erano prodigati per esprimere il loro disappunto con una petizione, qualche settimana fa. Nella lunga missiva che il primo cittadino ha inviato il 27 u.s. al Presidente della Giunta Regionale Vito Bardi, al Presidente della Provincia di Poten__Marotta za Christian Giordano ma anche dall’assessorato allo sviluppo economico e all’Ufficio proDI ANNA TAMMARIELLO grammazione ed interventi scolastici ed universitari, nello specifico il sindaco rimarca che «soon il dimensionamento scolastico c’è chi no state emanate direttive in linea con la circolaperde e c’è chi acquista, ma in un generale re ministeriale ,senza tenere conto delle specificlima di non vittoria per nessuno, con isti- cità della nostra regione , salvo poi non applicar-
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le,nell’adozione dell’atto amministrativo di dimensionamento, con una lesione evidente degli interessi legittimi di molte comunità locali. In questo contesto si inseriva la richiesta del comune di Tramutola del riesame in sede di “autotutela”». Nella lettera si sottolinea inoltre di come non sia stata presa in considerazione la proposta che invece il comune aveva avanzato, dopo il consiglio comunale dello scorso 6 ottobre, in merito alla costituzione di un istituto Omnicomprensivo sul territorio, con motivazioni puntuali e coerenti con la legge nazionale che supportavano la scelta. Grazie alla verticalizzazione l’Istituto avrebbe raggiunto il numero di 550 unità, garantendo quel presidio di autonomia indispensabile per una comunità che sta promuovendo il distretto industriale sulla meccatronica e le nuove tecnologie. Una decisione, in conclusione, che nel merito e nel metodo,lede gli interessi di una intera comunità e contro la quale l’amministrazione non intende arrendersi.
Sul dimensionamento scolastico, i sindaci Chiarito, Murano e Pompa: «Prevalsa la logica del “divide et impera”» Sul Piano regionale anche Pittella e Russo di Azione
Ripacandida, Barile e Ginestra: «Stop all’impoverimento «Provvedimento a discapito dei territori» dei territori»
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l Piano di dimensionamento scolastico approvato nei giorni scorsi dalla Regione Basilicata ha creato malcontentoe polemiche in tutto il territorio. I sindaci di Ripacandida, Barile e Ginestra rispettivamente Chiarito, Murano e Pompa hanno espresso le loro perplessità in merito al provvedimento. Ma andiamo per ordine. «Era il 30 novembre scorso, quando con una nota inviata al Presidente dell’Ambito Socio Territoriale Vulture Alto Bradano, nonché Sindaco di Rapolla, - spiegano Murano, Chiarito e Pompa - il Sindaco di Barile richiese la convocazione urgente per un’assemblea dei Sindaci, alfine di poter individuare le possibili misure che potessero tenere, nel dovuto conto, le peculiarità e la solidità del nostro sistema scolastico. Purtroppo, a quella richiesta, seppur sollecitata, non vi è stato alcun seguito, e oggi i Comuni si trovano a subire un provvedimento che, di fatti, peggiora l’offerta formativa delle scuole sul nostro territorio». «Ci abbiamo provato ancora, attraverso la nota inviata al Presidente Bardi e all’Assessore Casino, congiuntamente sottoscritta dai Sindaci di Barile, Ginestra e Ripacandida, attraverso la quale chiedevamo, per il dimensionamento della rete scolastica 2024/25, solamente l’applicazione dei criteri ed indirizzi stabiliti dalla stessa Regione Basilicata per “favorire, al fine di limitare i disagi del personale e delle famiglie, l’allocazione della sede dirigenziale in Comuni baricentrici, (da individuarsi, comunque tra i Comuni attualmente sede di dirigenza, con titolare o in reggenza...) indipendentemente dalla numerosità della popolazione scolastica...”» continuano. «Sono del tutto evidenti le contraddizioni che emergono dalla DGR n. 9/2024, - spiegano i sindaci - come ad es.: si aggrega l’I.C. "Giovanni XXIII" Barile, privato del plesso di Ginestra e della Dirigenza, con l’I.C. “Mons. Caselle” di Rapolla, disponendo la sede dirigenziale in quest’ul mo in quanto, a loro dire, Comune baricentrico rispetto ai plessi di Ripacandida - Barile e Rapolla, e dunque in netto contrasto con la loro stessa D.G.R. n. 759 del
22/11/2023: si aggrega il plesso di Ginestra (comunità Arbereshe), staccato dall’I.C. di Barile, con l’I.C. Carlo Gesualdo da Venosa rispetto al quale, a loro dire, è più vicino geograficamente; i plessi di San Fele, Ruvo del Monte e Rapone vengono aggregati all’l.C. di Rionero in V.re, e dunque si ignorano i criteri di vicinanza tra i comuni, a danno del personale e delle famiglie che avranno notevoli disagi e viene soppressa la Dirigenza l’I.C. di Atella che a sua volta si aggrega all’l.C. di Rionero. In questo modo non si tiene nemmeno conto della necessità di i salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani e delle norme di tutela delle comunità Arbereshe». «Oggi, oltre alla mancata applicazione delle regole fissate dalla stessa Regione, si registra che chi ci “governa” non conosce molto bene la geografia e i luoghi dei territori! E dinanzi a questi rilievi e palesi incoerenze, ci sta anche chi si ritiene soddisfatto per aver raccolto, in solitudine, alcune “briciole”. Ancora una volta hanno fatto prevalere la logica del “divide et impera”, del “campanile” e della “dipendenza”, ed è mancata una visione di territorio, a svantaggio della scuola, delle famiglie, dei lavoratori e del futuro dei nostri figli. Restiamo sempre più convinti che questa logica dei tagli non arricchisce l’offerta formativa delle scuole, non garantisce il diritto allo studio degli alunni che frequentano territori disagiati come il nostro e impoverisce il tessuto sociale delle nostre comunità! Come territorio avremmo gradito una maggiore attenzione per tutte le comunità amministrate e per i diversi I.C. presenti sul territorio, sarebbe stato, questo, un atto di responsabilità amministrativa prima che politica! Come Amministrazioni comunali siamo delusi per come sia stata condotta questa vicenda, e ci riserviamo di valutare, con maggiori elementi, le conseguenze che potrebbero derivare da queste scelte e non escludiamo azioni da mettere in atto per porre rimedio ad una decisione che al momento ci appare priva di senso».
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agliare sulla scuola e mettere Regioni e Province in una condizione ragionieristica per ‘salvare il salvabile’, alcune volte ricorrendo anche a criteri poco comprensibili come accaduto in Basilicata ad esempio con gli Istituti Agrari, impoverirà sempre più i territori e regioni come la nostra». Lo dichiara Marcello Pittella, consigliere regionale di Azione che aggiunge: «il dimensionamento su criteri anagrafici ed economici è un errore che continuerà a colpire regioni già fragili, con il rischio di acuire spopolamento e povertà educativa. Sono chiare continua Pittella - le linee europee, ed è altrettanto chiaro che la discussione sul dimensionamento delle ultime settimane si riproporrà anche nei prossimi anni, rischiando di non trovare soluzione se non si pone un argine con un indirizzo del Governo di chiaro rilancio ed investimento della e per la scuola italiana, intesa come primo presidio dello Stato sul territorio. Regioni come la nostra lo chiedono a gran voce. Pertanto - conclude Pittella - anche con se con esito negativo, bene fanno i sindaci a ricorre al TAR come testimonianza politica di una direzione sbagliata». Anche Teresa Russo, componente della direzione provinciale di Azione Matera afferma: «Il piano di dimensionamento scolastico si sta consumando sulla pelle degli studenti e di tutto il personale scolastico inseguendo una logica miope di verticalizzazione degli istituti con il solo scopo di ridurre le spese senza tenere conto delle esigenze formative degli alunni in riferimento ai territori. Lo smembramento degli istituti non dà nessuna risposta concreta alle esigenze della scuola legate all'ammodernamento degli istituti stessi e alla possibilità di poter investire, soprattutto nei territori ortograficamente più complessi, in attività didattico-educative qualificanti per gli studenti di ogni ordine e grado. La Basilicata sta pagando un prezzo altissimo ed è nostro dovere difendere i nostri alunni, le nostre scuole, i nostri professionisti».
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Il segretario cittadino FI di Matera difende la necessità del Piano come «atto di Governo impopolare ma necessario», criticando chi non ha collaborato per risolvere la questione
Laterza: «Dimensionamento scolastico non significa chiusura delle scuole. Basta strumentalizzazioni»
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ulla questione del Dimensionamento scolastico - che nelle ultime settimane ha sollevato non poche polemiche - è intervenuto anche il segretario cittadino di Forza Italia di Matera Damiano Laterza che attraverso una nota dichiara: «Il piano di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche ha inizio con il Decreto n 233 del 18 Giugno 1998 del Presidente della Repubblica Scalfaro, Presidente del Consiglio dei Ministri era Romano Prodi, Ministro della pubblica Istruzione era Luigi Berlinguer (cugino del più famoso Enrico Berlinguer) e Ministro per la Funzione Pubblica e affari regionali Franco Bassanini. Il conferimento dell’autonomia scolastica alle scuole comportò la razionalizzazione della loro orga- __Laterza nizzazione amministrativa, finalizzata al raggiungimento di dimen- enfatizza il forzista materano - si è sioni idonee che giustificassero il cercato di lavorare nella direzione ruolo dirigenziale dato ai capi d’isti- del dialogo e della concertazione tra tuto e il ruolo direttivo dei respon- gli uffici del dipartimento della resabili amministrativi. Negli anni ci gione, sindacati, provveditori e Presono state tante modifiche normati- sidenti di Provincia, in particolar ve, ricorsi da parte delle Regioni, modo a quest ultimi è stato più volsentenze a favore e contro che han- te chiesto di presentare una propono stretto sempre più nella spirale sta corale che tenesse conto delle centripeta l’organizzazione delle esigenze dei territori». «Il presidenscuole nel meravigliosamente ete- te della Provincia di Potenza - inrogeneo territorio italiano. Oggi l’ul- calza il segretario cittadino di Matima spinta verso gli accorpamenti tera - voleva addirittura fare ricorso delle organizzazioni dirigenziali (sia alla norma Nazionale (iniziativa tenchiaro riguarda l’organizzazione am- tata dalla Regione Campania ma ministrativa delle scuole e non la bocciata dal Consiglio di Stato a Nopossibilità di accesso alle stesse da vembre) e quindi non si è mai reso parte dei nostri figli) è un obiettivo disponibile al dialogo ed al constrategico di quel, tanto caro alla fronto. Sul tema della condivisione coalizione di CSX, Piano Naziona- dei criteri - spiega nel dettaglio Lale di Ripresa e Resilienza»Il criterio terza - è stato convocato il Tavolo è quello di armonizzare la distribu- Interistituzionale, in sede consultizione delle istituzioni scolastiche a va, nelle date del 3 gennaio 2023 e livello regionale con l’andamento del 13 novembre 2023; Con la DGR della denatalità». n. 759 del 22/11/2023 è stato proroAlla luce di tali sonsiderazioni per gato il termine per l'approvail segretario cittadino forzista di Ma- zione del piano di dimensionamentera «era dunque necessario ed im- to scolastico al 30 dicembre 2023, pellente adeguarsi alassegnando alle Prole richieste del Govince di Potenza e verno che a sua volta «Chi oggi si scaglia Matera il termine del sul tema ha preso contro la decisione 10 dicembre per la (quando c’era Draghi presentazione delle presa dimentica di aver relative proposte, con i ministri anche di peccato di mancanza onde consentire csx) impegni con l’Europa». «L’assesdi volontá attiva l’espletamento degli sore regionale Casino o di eccesso ulteriori passaggi - prosegue nella nota declinati dalle linee di furbizia lasciando guida in materia, ai Laterza - si è messo a agli altri l’onere fini dell’approvaziolavoro per cercare una soluzione che portasdelle responsabilità ne regionale entro il se meno disagi possidi scegliere e di fare» termine del 30 dibili nella consapevocembre 2023». lezza che quando si «A partire dall’11 accorpa o si taglia non è possibile dicembre, allo scadere del termine trovare una soluzione che non lasci assegnato alle Province di Potenza almeno qualcuno scontento». e Matera - prosegue Laterza - l’Uf«Così come previsto dalle norme - ficio competente, con la collabora-
)HUGLQDQGR 0 02/,7(51,
Forza Italia di Matera Laterza interpella anche il primo cittadino del Comune di Tursi: «Caro Sindaco Salvatore Cosma - afferma - è certo che gli uffici hanno tenuto conto di una delibera di indirizzo di un Consiglio comunale ma quella di Tursi vale esattamente quanto la delibera sel Consiglio Comunale 10 Km più a Sud o più ad Est e pertanto non è certificazione tecnica e giuridica della validità della scelta. Rispetto all’essere baricentrico in un territorio le ricordo che la relatività dell’affermazione si misura in base al preciso luogo in cui si pone la punta del compasso. Se, ad esempio, il Pollino è il luogo in cui puntare il compasso probabilmente Tursi diventerebbe la prima parte esterna del mio cerchio e Montescaglioso l’estrema periferia». zione dell’Ufficio Scolastico Re- «Per cui - rimarca Laterza - facciagionale (USR), ha predisposto una mo le persone serie e lasciamo che proposta di dimensionamento, pren- il tempo risponda agli unici che pur dendo in considerazione tutte le compiendo un gesto impopolare in istanze pervenute da parte dei Sin- prossimità delle elezioni a differendaci, espresse con deliberazioni di za di quanto da voi affermato si è Giunta comunale e ove possibile ne assunto la responsabilità di compieha tenuto conto». re una scelta mentre voi facevate i Altresì, per il il segretario cittadino furbetti di quartiere». di Forza Italia di Matera Damiano In conclusione, Laterza «oltre ad auLaterza «chi oggi si scaglia contro spicare le dimissioni di Marrese che la decisione presa dimentica di aver ha dimostrato di non saper scegliepeccato di mancanza di volontá at- re nell’interesse comune della Protiva o di eccesso di vincia che rapprefurbizia pensando di senta quando è coinriuscire a tutelare «L’argomento al volto il Comune di l’interesse del proprio momento non riguarda cui è sindaco, spero Comune di apparte- prosegue Laterza le scuole nella loro che si finisca di ternenza abdicando al funzionalità pubblica rorizzare i giovani ruolo di presidente della Provincia e lama semplicemente studenti al solo fine sciando agli altri nella loro organizzazione di strumentalizzarli; l’onere delle responl’argomento al moamministrativa interna mento non riguarda sabilità di scegliere e per cui finiamola di dire le scuole nella loro di fare». E a questo punto delche le scuole funzionalità pubblila nota Laterza interchiuderanno ca ma semplicemenpella direttamente il te nella loro organizsindaco di Montalba- perchè al momento non zazione amministraè quello di cui si tratta» tiva interna per cui no Jonico nonché presidente delle Profiniamola di dire che vincia di Matera e dell'Unione del- le scuole chiuderanno perchè al mole Province d'Italia di Basilicata mento non è quello di cui si tratta». (Upi) Piero Marrese: «Caro sindaco «Anche in questa occasione - conMarrese - incalza - la verità è che la clude il il segretario cittadino forzinorma che le permette di essere pre- sta Laterza - Forza Italia si è dimosidente della Provincia è la rappre- strato il partito della concretezza e sentazione pratica di un palese con- del fare compiendo un atto di goflitto di interesse in cui un Sindaco verno non finalizzato al becero conpredilige (forse anche in modo uma- senso a differenza di chi, da buon namente comprensibile) “l’interes- ignavo, come sempre preferisce non se” del proprio Comune a quello di fare per non prendere una posiziouna intera Provincia senza alcuna ne che potrebbe arrecare danno perprova della oggettività della propria sonale in termini di equilibri di gopreferenza. Dovrebbe lei dimetter- verno e di facile consenso e che è si, anche se le restano pochi mesi subito pronto a criticare ed attaccaancora di Califfato». re le medesime scelte coraggiosaE ancora, il segretario cittadino di mente prese da altri».
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POTENZA Il consigliere di csx: «L’Amministrazione comunale dovrebbe attivarsi per far rispettare i regolamenti»
La movida impazza in centro storico Telesca: «Non c’è nessun controllo»
DI ROSAMARIA MOLLICA
POTENZA. Il centro storico di Potenza è troppo spesso stato al centro della cronaca cittadina a causa degli episodi di degrado, risse, e inquinamento acustico. Nel fine settimana ma anche nel periodo delle festività natalizie, i locali del centro storico ma anche di altre zone della movida, ad esempio il quartiere Poggio Tre Galli, diventano “discoteche a cielo aperto”. Musica ad alto volume fino all’alba e schiamazzi disturbano la quiete del “salotto buono della città”. «Nessun rispet-
to per i residente e per chi la mattina dopo deve andare a lavorare» sono i commenti di chi abita nei vicoli di via Pretoria e zone limitrofe. Sempre più spesso i residenti, perfino l’associazione di quartiere, hanno chiesto alle Istituzioni maggiori controlli affinchè si rispettino i regolamenti emanati ma nessuno è mai intervenuto o comunque non in maniera continuativa. Una diatriba, residenti contro gestori dei locali, che non risolve il problema ma anzi lo amplifica. I gestori dei locali hanno ottenuto regolari autoriz-
zazioni per la diffusione della musica, anche al di fuori attraverso gli idonei impianti, ma a mezzanotte il volume andrebbe abbassato. La musica “a palla” oltre la mezzanotte necessiterebbe di una deroga che il proprietario del locale dovrebbe chiedere al Comune. Gli uffici dovrebbero poi rilasciare apposita autorizzazione. Questo vorrebbero i regolamenti. Questo vorrebbe il senso civico e il buonsenso. Nel centro storico di Potenza a quanto pare tutto questo non accade con buona pace dei residenti che continuano a denunciare sui
social. «La questione “movida”, in centro storico come anche in altre zone della città, è sfuggita di mano. afferma il consigliere comunale di opposizione Vincenzo Telesca - I regolamenti ci sono, qualcuno dovrebbe preoccuparsi di farli rispettare. L’assenza dei controlli da parte dell’Amministrazione comunale attraverso gli agenti di Polizia Locale e delle forze dell’ordine hanno portato ad una sorta di “zona franca”. Ognuno fa quello che vuole. Non può e non deve essere così». «Nei weekend, durante il
periodo natalizio, in estate o durante la festa patronale, gli schiamazzi, la musica ad alto volume segna la vita dei residenti. continua Telesca - Mi rendo conto che queste sono le occasioni in cui i gestori dei locali possono avere maggiori introiti ma le regole del vivere civile vanno rispettate. È qui che iniziano i problemi. Quest’Amministrazione di centrodestra non si è preoccupata di far rispettare i regolamenti. Non ha predisposto i dovuti controlli e i risultati sono sotto gli occhi di tutti» conclude il consigliere Vincenzo Telesca.
A POTENZA L’IMPOSTA È STATA INTRODOTTA NEL 2022. GLI ASSESSORI COMUNALI: «LE PRESENZE CRESCONO IN CITTÀ»
Tassa di soggiorno, Di Noia e Blasi: «Un successo»
«L
’imposta di soggiorno è un successo: si rassegnino le cassandre e gli sciacalli». Lo scrivono in una nota congiunta gli assessori al centro storico e al Bilancio, rispettivamente Mas-
similiano Di Noia e Gianmarco Blasi. «A distanza di due anni dall’approvazione dell’imposta – proseguono i due assessori – i risultati sono soddisfacenti. Fummo tacciati di remare con-
tro il turismo potentino. In quell’occasione non ci pare che ebbero a dimostrare particolare lungimiranza gli oppositori di sinistra .I dati dall’Apt restituiscono l’immagine di una città in crescita per presenze».
«L’imposta non ha intaccato il numero delle presenze in città, ed è stata motore per finanziare iniziative volte ad attrarre coloro che arrivano in città. Le strutture ricettive hanno fatta propria la metodologia di pagamento e, in previsione, potremo contare su ulteriori 60.000 euro di entrate per l’Ente. - continuano i due assessori - Per usare un inglesismo, potemmo parlare di un’operazione ‘win-win’». «Sarebbe lecito attendersi una presa di coscienza da parte di coloro che hanno saputo solo criticare, cosa che però probabilmente non avverrà, constatato come i disfattisti di professione proseguiranno a disfare la tela che, con pazienza stiamo provando a tessere, nel tentativo di restituire la necessaria dignità al capoluogo di regione», concludono Di Noia e Blasi.
Provincia
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La signora Judith si aspettava soltanto una risposta da parte del sindaco: «Un segno di attenzione per i bisogni della comunità che non è mai arrivato»
Abriola e la segnalazione sul cimitero: «Lettera inviata solo per senso civico»
__Le ricevute delle lettere inviate al Comune
ABRIOLA. In Svizzera, stupore raddoppiato sulla questione lucana della manutenzione del cimitero di Abriola. Oltre a non aver ricevuto risposta dal sindaco Romano Triunfo, la signora Judith Holderegger in Sabatino, a Cronache Lucane ha espresso ulteriore rammarico nell’apprendere della replica del primo cittadino che con punte d’astio, addirittura paventata l’ipotesi di adire le vie legali, si è scagliato contro i consiglieri comunali di opposizione, Margherita Sarli e Nicola Di Dio del gruppo Italia Viva. «Non è un fatto politico –
ha detto Judith – ho soltanto fatto in maniera disinteressata una segnalazione mossa da senso civico nei confronti della comunità di Abriola». Da decenni, annualmente Judith col marito lucano scende dalla Svizzera, dove risiedono, in Basilicata per, tra le altre cose, fare anche una visita ai cari defunti. Per ciò che ha notato nell’ottobre scorso, e perché «non è la prima volta che noto come il cimitero versi in certe condizioni», Judith ritenendo che «bisognasse fare qualcosa», da cittadina italosvizzera ha semplicemente rivolto una comunica-
zione all’Amministrazione comunale. Il cimitero è «il luogo di dignitoso riposo finale e di rispetto per i defunti». Ciò che pensava fosse normale dialogo tra sindaco e comunità, «nel mio Comune in Svizzera il sindaco dedica anche un’ora al mese per cittadino», non lo è stato. La signora Judith ha inizialmente inviato, destinatario il Comune di Abriola, dieci lettere perché per quanto rivolte al sindaco, erano indirizzate anche ai consiglieri comunali. Non ricevendo alcuna risposta, nel beneficio del dubbio dell’errata consegna, a sue spese ha deciso, nel mese di novembre scorso, di inviare una raccomandata con le 10 lettere anche questa avente come destinatario il Comune di Abriola. In Svizzera, dopo circa due settimane, la conferma. La raccomandata era stata regolarmente consegnata al Comune con firma d’accettazione e ricezione. Di risposte, però, nessuna. Nessun segnale di interessamento per una questione che per la signora Judith avrebbe significato «mostrare attenzione verso i bisogni, piccoli o grandi che siano, dei cittadini». Anche la particolarità della vicenda, facilitava un riscontro da parte del sindaco Triunfo. Una segnalazione civica dalla Svizzera di due coniugi che annualmente torna ad Abriola e che si rin-
cresce per delle situazioni che ritiene, a torto o a ragione, di degrado urbano, dovrebbe attirare l’attenzione. E, invece, nulla. Allora, una decina di giorni fa, Judith, contro l’indifferenza ricevuta, ha deciso per la prima volta di creare un proprio profilo social proprio per segnalare l’accaduto e cercare, magari, qualche contatto ad Abriola. Ha così scoperto che i consiglieri comunali non ne sapevano nulla delle lettere.Judith si è detta preoccupata non capendo il perché «la raccomandata è stata consegnata in Comune, ma è come sparita». «Scompare – ha aggiunto – una piccola segnalazione civica fatta da una persona che personalmente non ha nulla da guadagnarci. Non mi sembra normale». Il gruppo di opposizione 14
consiliare di Italia Viva, come ha spiegato Judith, «mi ha soltanto aiutato a rendere ancora più nota la vicenda delle mancate risposte». «Non capisco – ha concluso Judith – che colpe dovrebbero avere e perché i due consiglieri sono stati attaccati così duramente. Normali rapporti tra rappresentanti delle Istituzioni e cittadini. Ancora aspetto una risposta, ma soprattutto è una segnalazione civica la mia e non un fatto politico. Se qualcuno vuole denunciare qualcuno, allora può denunciare me. Ho le lettere inviate ed ho soltanto posto una domanda per dovere civico. A me interessa che il cimitero comunale sia il luogo di dignitoso riposo finale e di rispetto per i defunti. Gli scontri politici, non mi interessano».
Provincia
lunedì 8 gennaio 2024 www.lecronache.info
ABRIOLA Sulla lettera mai recapitata, il sindaco: «Non ho ricevuta nessuna
richiesta di consegnarla ai consiglieri»
Triunfo replica a Sarli: «Il cimitero non versa in condizioni di degrado»
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__Triunfo
d Abriola continua ad essere vivo il dibattito attorno al cimitero comunale. Dopo aver ospitato nei giorni scorsi la consigliera di opposizione Margherita Sarli che aveva segnalato la mancata consegna di una lettera di lamentele di una concittadina proprio in riferimento alle condizioni in ui versa il cimitero comunale, non si fa atten-
dere la replica del sindaco Roma- degli impianti sono in corso, stiafermazioni della consigliera del no Triunfo. mo programmando altri interven«Resto basito in merito a quanto ti di riqualificazione di tutto il ci- tutto strumentali e diffamatorie per ha dichiarato la consigliera di op- mitero e anche interventi di supe- la comunità di Abriola, che posposizione Margherita Sarli con la ramento delle barriere architetto- sono intravedere anche responsabilità di natura penale». «La nocondivisione del consigliere di op- niche». posizione Nicola Di Dio. I fatti ri- In merito invece agli interventi de- stra azione amministrativa è conportati nell’articolo non corri- gli operatori del Consorzio di Bo- creta e lavoriamo per il bene comune, senza proclami. - conclude spondono a verità perché non ho nifica ai quali ha fatto riferimento mai ricevuto email dalla ‘cittadina anche la consigliera Sarli, il sin- il sindaco Romano Triunfo - Non di Abriola che vive in Svizzera, daco di Abriola Triunfo afferma: conoscere quanto viene fatto dalJudith’. Ho ricevuto una lettera dal «Ogni anno programmiamo degli l’amministrazione comunale delcontenuto di lamentela di una cat- interventi di manutenzione del la quale fa parte significa anche tiva gestione del cimitero e di de- verde con potatura degli alberi e far emergere superficialità e inagrado, con nessuna richiesta di altro con gli operatori del consor- deguatezza al ruolo che si svolge. consegnarla ai consiglieri, desu- zio di bonifica di Basilicata. È da Nelle sedi opportune saranno dimendo che fosse stata recapitata precisare che il consorzio gestisce scusse le questioni comunicandoloro direttamente dal corriere po- la delega regionale della foresta- le, come sempre, alla cittadinanza in modo preciso e opportuno». stale». zione la cui Il primo cittadino coglie l’occa- programma- Una cittadina invia al sindaco e a tutti i consiglieri una segnalazione sulle condizioni di incuria in cui versa il cimitero. I consiglieri di opposizione lo scoprono, mesi dopo, sui social sione anche per precisare: «Il ci- zione viene Abriola e la lettera “smarrit a”, Sarli: «Un fatto grave mitero non versa in condizioni di fatta dal Coper cui il sindaco dovrà rispondere in Consiglio degrado perché: vengono effet- mune e dalla » tuate periodicamente le opere di Regione Ba- «Q manutenzione ordinaria e straor- silicata. dinarie; esiste un addetto al cimi- Pertanto, e tero; la pulizia viene sistematica- alla luce di mente effettuata; abbiamo realiz- tutto ciò, vezato l’ampliamento del cimitero e do le lamenaltri lavori di messa in sicurezza tele e le af- __L’edizione di Cronache del uando è stata l’ulti- social e contatta personalmente i ma volta che siete destinatari Come già detto, i due consiglieri della sua missiva. andati al cimitero?» pur essendo è quanto ha chiesto una cittadina «La storia di una lettera che sem- siva, datata destinatari della misottobre 2023, ne soplicemente non arriva di Abriola che vive in Svizzera al tario eppure qualcuno al destina- no venuti a conoscenza soltanto sindaco Romano Triunfo del Comu- ieri e solo perchè contattati dalla ti i consiglieri comunali,e a tut- ne ha firmato per la ricezione il diretta interessata. sia di 21 novembre 2023. La mancata comaggioranza che di opposizione. - scrive sui municazione sarà oggetto di social la signora Judith Domanda insolita, qualcuno po- do cosa accade quando- Mi chie- un’interrogazione. «Quello che è trebbe pensare. La signora un citta- accaduto luto con questa domanda ha vo- dino di Abriola si rivolge al Co- spiega a è un fatto gravissimo. - Sono gli operatori del Consorzio Cronache la consigliera lare le gravi condizioni di segna- mune per segnalare un disservi- Sarli - Quando di Boniifica a pulire il luogo. degraUna la lettera è arriva- pulizia zio oppure per risolvere un do e abbandono in cui versa che avviene due volte pro- ta in Comune mitero comunale del borgo il ci- blema. Se si preferisce nasconde- ta al sindaco sarà stata recapita- l’anno» continua Sarli. «Una sino; e lo fa prima con una luca- re la polvere sotto il tappeto per opportuno che però ha ritenuto tuazione insostenibile per email segnalazioni di poco non cui il i di i conto, cosa afforntare il consegnarla e non primo cittadino dovrà rispondere t l i d i problema. Vorrem- in Consiglio d d i itt di i comunale, ma non il hè li di l il i d d à i
5 gennaio
L’Amministrazione comunale: «Investiamo per rendere più attrattivo il nostro territorio»
__L’edizione di ieri di Cronache
L’intervento mira a migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. Garantite comunque tutte le attività attraverso uno sportello dedicato a San Costantino Albanese
Cersosimo, lavori di manutenzione straordinaria per l’Ufficio Postale
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oste Italiane comunica che l’ufficio postale di Cersosimo, in provincia di Potenza da questa mattina sarà interessato da interventi di manutenzione straordinaria per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. La sede, infatti, è inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digital”, il progetto di Poste Italiane per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Ammini-
strazione nei comuni con meno di 15mila abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide. Durante il periodo dei lavori Poste Italiane garantirà ai cittadini di Cersosimola continuità di tutti i servizi attraverso uno sportello dedicato presso l’ufficio postale di San Costantino Albanese, in via Alessandro Manzoni 2, aperto al
pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato dalle 8.20 alle 12.45. Si ricorda che nella sede di San Costantino Albanese è a disposizione anche un ATM Postamat, attivo sette giorni su sette e in funzione 24 ore su 24 per i prelievi di denaro contante e per tutte le operazioni consentite. La riapertura dell’ufficio postale di Cersosimo è prevista per il 17 gennaio.
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Provincia
martedì 9 gennaio 2024 www.lecronache.info
La comunità sanfelese esprime apprezzamento e riconoscenza al Ministro Sangiuliano per la nomina dell’ illustre concittadino
Luciano, da San Fele ai vertici dell’Ufficio legislativo del Ministero della Cultura
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l magistrato Donato Luciano, originario di San Fele (Pz), è da ieri il nuovo Capo dell'Ufficio legislativo del Ministero della Cultura. Entusiasmo e soddisfazione arrivano dal piccolo comune lucano di origine, attraverso la voce del sindaco Donato Sperduto che afferma: «Ha ragione Fulvio Cortese a sottolineare in un interessante saggio il rapporto fra la biografia del giurista e la teoria e pratica del diritto. Donato Luciano, sanfelese doc, è la testimonianza vivente di questo binomio. Magistrato contabile, esperto di Pubblica Amministrazione, avvia un nuovo e prestigioso incarico in veste di responsabile dell'Ufficio legislativo del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano». «Al Ministro Sangiuliano - prosegue il primo cittadino sanfelese - va il mio apprezzamento per la scelta effettuata». «Al dottor Luciano - rimarca Sperduto - vanno, invece, gli auguri di buon lavoro e i sentimenti di gioia ed orgoglio da parte della comunità cui Egli appartiene. Questo nuovo importante incarico offre altro prestigio ad un personaggio, che esprime un profilo istituzionale altissimo, ma anche ad un territorio del sud da cui egli proviene. San Fele - enfatizza il sindaco - è un pic-
DOPO 10 ANNI IL LUOGOTENENTE VERSO IL NUOVO INCARICO A BRIENZA
I sindaci di Ripacandida e Ginestra salutano il Comandante De Falco
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__Sperduto e Luciano
colo borgo del Mezzogiorno che nella sua semplicità nascosta, come quella di ogni luogo dell'entroterra, ha sempre custodito una “antropologia positiva” fondata sulla convinzione che il Mezzogiorno sia un luogo ed un soggetto non dotato soltanto di bisogni, ma anche di capacità di ogni genere. Non a caso nel 2023 al consigliere Donato Luciano questa Amministrazione ha inteso conferire il premio “genius loci award”, nell'ambito di un progetto speciale dedi-
ella giornata di ieri presso la residenza comunale di Ripacandida, il sindaco Michele Donato Chiarito e il sindaco di Ginestra Fiorella Pompa, hanno salutato il Luogotenente carica speciale Antonio De Falco, Comandante della locale stazione Carabinieri di Ripacandida che dopo 10 anni lascia il comando della stazione per trasferimento. Alla cerimonia erano presenti oltre ai due sindaci, il Comandante di compagnia- Maggiore Antonio Di Noia, i militari della stazione C.C. di Ripacandida, gli amministratori delle due comunità ed alcuni cittadini. In particolare, il sindaco di Ripacandida ha consegnato al Luogotenente una targa con dedica ed un encomio solenne che sarà notificato al comando Regionale;-altresì il sindaco di Ginestra ha consegnato una targa con dedica. Al Luogotenente C.S., le due comunità, porgono gli auguri «per questa nuova esperienza» da Comandante di stazione C.C. di Brienza. cato al Sud e al Mediterraneo prodotto dal premio nazionale "Penisola Sorrentina", in una prospettiva di collaborazione orientata ad esperimenti e moduli di amministrazione condivisa. Siamo convinti - conclude il sindaco di San Fele Sperduto - che questo angolo di Sud possa esprimere al meglio idee, tempo, relazioni, risorse, puntando sulla cultura e trovando nelle istituzioni di Governo attenzione e risposte a vantaggio di tutti».
L’atteso ritorno della tradizionale manifestazione di fine anno nella cittadina del Vulture organizzata dall’Associazione “Mano Amica”
A Rionero l’evento benefico “Tombolando”
RIONERO. Come già negli ultimi anni, con ripartenza dopo la parentesi Covid, dopo l'ottimo riscontro del 2022, un gradito e atteso ritorno, nella cittadina del Vulture, del tradizionale evento di fine anno denominato “Tombolando”, nel pieno delle festività natalizie, organizzato dall'Associazione “Mano Amica”, volontariato contro le tossicodipendenze e ogni forma di disagio. Pubblico entusiasta e partecipe, presso l'auditorium del centro sociale “P. Sacco”, con la serata spettacolo alle prese con il coinvolgente gioco simbolo del Natale, con ricchi premi, unitamente a musica dal vivo con la partecipazione degli artisti del gruppo 'A7' (Gerardo Catena alla chi-
__Un momento dell’iniziativa
tarra, Tino Varlotta al Basso, Leonardo Samela al sax tenore, Massimo D'Alfonso al sax contralto, Raffaele Barbaro alla batteria, il maestro Fernando Russo alle tastiera e Nicola Paglialunga voce), grazie all'impegno della presidente Lucia Ciano e del suo
staff, oltre al coordinamento di Giuseppe Santoro, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. A condurre l'iniziativa Rosanna Spiridione e Antonio Petrino, con dedica in memoria del compianto Presidente Onorario Francesco
Traficante,prematuramente scomparso. Grazie al generoso contributo offerto dalle aziende del posto sempre disponibili a mettere a disposizione doni e articoli omaggio, unitamente al gruppo Facebook 'Rionero Shopping', è stata un'occasione di sana aggregazione per le famiglie soprattutto, per trascorrere ore spensierate e magari tra i più fortunati portare a casa uno o più premi in palio, oltre a supportare in maniera solidale e amorevole l'apprezzabile opera dell'Associazione, impegnata con dedizione nelle cause sociali degne di interessamento in varie forme di sostegno e assistenza, per alleviare l'esistenza dei soggetti deboli e meno abbienti.
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Matera e Provincia
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L’uomo reiterava minacce e molestie nei confronti della donna già vittima di atti persecutori, arrivando a danneggiarle l’autovettura parcheggiata nei pressi dell’abitazione
Policoro, viola il divieto di avvicinamento all’ex compagna: 44enne arrestato dai Carabinieri L’INCIDENTE È AVVENUTO A MATERA IN CONTRADA SERRA RIFUSA
Cede solaio deposito attrezzi agricoli, ferito un 78enne
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I
ei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno tratto in arresto un 44enne del luogo, perché, nonostante il divieto di avvicinamento all’ex compagna, vittima di atti persecutori, disposto dall’Autorità Giudiziaria, reiterava minacce e molestie, arrivando persino a danneggiarne l’autovettura parcheggiata nei pressi dell’abitazione. Dopo ulteriori denunce formalizzate dalla donna presso la Caserma dei Carabinieri di Policoro ed i conseguenti tempestivi accertamenti condotti dai milita-
ri, il Giudice delle Indagini Preliminari di Matera emetteva nei confronti dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, pur nella presunzione di innocenza, necessitando il vaglio dibattimentale nel contraddittorio delle parti. Per l’attività repressiva operata dai Carabinieri sotto la direzione della Procura della Repubblica di Matera, è stata fondamentale la perfetta conoscenza del territorio nonché la collaborazione della vittima, che ha riposto nelle Istituzioni la totale fiducia.
ntorno alle 10.15 di ieri mattina la squadra dei Vigili del fuoco di Matera è intervenuta in via dei Lucani, in contrada Serra Rifusa nella Città dei Sassi per soccorrere un materano di 78 anni, vittima del cedimento del solaio di un deposito di attrezzi agricoli, di circa 15 mq, adiacente un’abitazione di proprietà dell’uomo coinvolto nell’incidente. Nel dettaglio, il cedimento ha riguardato tre poccole travi di metallo con lunghezza di circa 4 metri e i mattoni forati appoggiati su di esse. L’uomo, ferito in modo lieve, è stato trasportato all’ospedale di Matera “Madonna delle Grazie” dal personale del 118 intervenuto insieme ai Carabinieri e agli agenti dalla Polizia Locale.
Il consigliere regionale (Iv-Re): «Convocherò il governatore Bardi e sindacati con urgenza in II Commissione»
Chiusura BPER, Braia: «La Regione apra immediatamente un confronto istituzionale»
«I __Braia
l sistema del credito prende i risparmi dei lucani e abbandona la Basilicata. Anche la BPer, dopo la chiusura di tre sedi a Matera in pochi anni, sposta l’ultima direzione di area
della Basilicata tra Puglia e Campania, nel silenzio delle istituzioni e della politica che ci governa. Convocherò immediatamente le rappresentanze delle federazioni Uilca Uil, Fisca Cgil e First Cisl e il presi-
dente Bardi in seconda commissione per aprire un fronte istituzionale di discussione sul tema dello smantellamento dei presidi fisici e decisionali del sistema bancario italiano nella nostra regione, con aggregazione in quelle viciniori. La politica regionale se ne deve occupare con urgenza, sino ad oggi è rimasta totalmente sorda e assente, nel rivendicare la giusta attenzione. Oggi deve provare almeno a pretendere che tali decisioni non siano prese a danno dei lucani e delle lucane, da parte delle banche». Lo dichiara il consigliere della Regione Basilicata Luca Braia, presidente della seconda commissione Consiliare Programmazione e Bilancio e capogruppo Italia Viva Renew Europe. «La logica è la solita, purtroppo: quella di cancellare la nostra terra dai cir-
cuiti. Nonostante i numeri del sistema bancario prosegue Luca Braia - in grande aumento, con il risparmio gestito (dato Italia 1.285 miliardi di euro del 2022 rispetto ai 1.141 del 2019) e degli extra profitti del sistema bancario (dato Italia 40 miliardi di euro), essere una regione piccola continua a penalizzare continuamente la nostra Basilicata. Di quali numeri parliamo? Dal momento che la raccolta, in Basilicata, in percentuale alla popolazione ci vede tra le prime in Italia, con prestiti bancari in questi ultimi anni in aumento». «A tal proposito - enfatizza il capogruppo Italia Viva - Renew Europe in Consiglio regionale - sosterrò i territori, proponendo una mozione nel prossimo consiglio regionale, e la proposta dei sindacati di costituire un Os-
servatorio del credito, finalizzato al conoscere i flussi informativi dettagliati e aggiornati con i quali poter comporre il quadro reale dei dati bancari e del credito in base ai quali si prendono le decisioni». «I centri decisionali e gli sportelli - conclude il consigliere regionale Braia sono fondamentali per erogare un servizio più tempestivo, efficiente e quindi adeguato ai cittadini e alle imprese lucane. Il Governo regionale provi, in questo contesto, ad esistere e svolgere una funzione adeguata, volta a garantire anche l’occupazione e lo sviluppo economico. Il sistema delle banche e del credito, infatti, svolge una funzione sociale a cui non è più possibile derogare, con la stessa sufficienza e colpevole superficialità fin qui, invece, manifestata».
Matera e Provincia
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MATERA Sul tavolo la questione dell’ex discarica di rifiuti solidi urbani che necessita di «un rilancio produttivo del sito in un’ottica di economia circolare»
Il futuro della piattaforma di La Martella, incontro con Confapi e Confindustria «L
a piattaforma di La Martella, ex discarica di rifiuti solidi urbani, non può e non deve chiudere, è necessario un rilancio produttivo del sito in un’ottica di economia circolare». È il messaggio emerso con forza ieri mattina, all’esito dei due incontri organizzati dall’assessore all’Ambiente del Comune di Matera, Massimiliano Amenta, sostenuto dal presidente del Consiglio comunale, Francesco Salvatore, con le associazioni datoriali materane Confapi e Confindustria. Per Confapi è intervenuto il direttore Cosimo Dottorini e il presidente della sezione Ambiente, Domenico Lacarpia. Entrambi si sono detti «pienamente concordi con la visione dell’Amministrazione comunale, illustrata dall’assessore Amenta, per il rilancio green di quella vasta area un tempo luogo di paura, che oggi può diventare speranza per tutti i cittadini di Matera, non solo i residenti del borgo La Martella». «È finita l’epoca della discarica - ha chiarito subito Amenta - dove veniva conferito di tutto; è finito l’incubo dei cattivi odori e dei timori per la salute pubblica. Oggi possiamo beneficiare di tecnologie al-
__Un momento degli incotri con Confapi e Confindustria
l’avanguardia già abbondantemente testate in altri Paesi d’Europa, come pure dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ci danno un supporto importante per riqualificare e rilanciare la piattaforma di La Martella. Non si può chiudere tutto e lasciare in eredità un debito ambientale e finanziario enorme - ha rimarcato Amenta- quindi dobbiamo lavorare nell’ottica della valorizzazione pulita di quel sito, con un polo tecnologico articolato che renda l’impianto sostenibile dal punto di vista ambientale e finanziario, producendo nel medio termine economie di scala e compensazioni a vantaggio di tutti cittadini, ad esempio con la riduzione della Tariffa rifiuti (Tari). Entro fine mese ci sarà un consiglio comunale aperto sul tema, poi entro febbraio l’Amministrazione dovrà
rendere noto alla Regione cosa si vuole fare nella piattaforma di La Martella». Tempi stretti, anche in previsione di avviare i progetti e le proposte messe in campo. Confapi ha convenuto sulla necessità di fare presto, per non perdere le opportunità finanziarie del Pnrr e della Comunità europea. Dottorini e Lacarpia si sono detti disponibili anche a incontrare i cittadini, per spiegare tecnicamente le eventuali proposte progettuali messe in campo. Confapi ha lanciato alcune idee tutte nel solco dell’economia circolare, finalizzate alla valorizzazione funzionale anche dei fabbricati già presenti nella piattaforma, dopo il necessario ammodernamento (revamping) dell’impiantistica. Idee e proposte recepite dall’assessore Amenta, che saranno discusse con le altre da rac-
cogliere nei prossimi giorni. Per Confindustria Basilicata sono intervenuti Nunzio Olivieri, Francesco Telesca, Antonio Di Cecca, Nicolino Antonio Sileo e Francesco D’Alema. Anche dal mondo degli industriali lucani è arrivato il pieno appoggio alla visione dell’Amministrazione comunale, concordando sul fatto che la piattaforma «da pericolo diventi un valore per la città, rispetto al quale i cittadini dovrebbero resettare l’immagine passata e non più possibile della discarica, a van-
IL NUMERO È IN AUMENTO RISPETTO AL 2022
Nel 2023 in provincia di Matera sono fallite 18 aziende
Il neo Prefetto di Matera Favilli ricevuto da Marrese N Il presidente della Provincia materana: «Piena collaborazione istituzionale e apertura proficua per il territorio»
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__Favilli e Marrese
ella sala presidenziale della Provincia di Matera il presidente Piero Marrese ha ricevuto il nuovo prefetto di Matera, Cristina Favilli, da poco insediatasi nel capoluogo: alla rappresentante territoriale del Governo Mar-
rese ha fatto dono di una copia del libro di Lorenzo Masciandaro, dal titolo “La Provincia di Matera e i suoi Comuni”. «È stato un incontro molto positivo - ha rimarcato Marrese - ispirato alla reciproca e proficua collaborazione istituzionale. Con sua Eccellenza abbiamo parlato delle problematiche sul tavolo, da affrontare in sinergia nell’ottica di un rapporto positivo e proattivo tra enti locali e Governo centrale, ma anche di tutto ciò che potremo programmare insieme per lo sviluppo del nostro territorio». «Ho recepito nel Prefetto la chiara volontà di ascoltare le nostre istanze e di rendersi parte attiva nella risoluzione dei problemi attualmente sul tavolo», ha evidenziato Marrese che ha portato a sua Eccellenza il benvenuto di sindaci, amministratori e di tutto il personale della Provincia di Matera, «augurandole buon lavoro e - chiosa Marrese - confermando la mia totale disponibilità a lavorare sinergicamente nell’interesse dei cittadini».
taggio di una più realistica valorizzazione del rifiuto in chiave di energia pulita». Un’idea «ottima» secondo i rappresentanti di Confindustria, che hanno assicurato all’assessore Amenta e al presidente Salvatore, il massimo sostegno anche di natura tecnica, riservandosi di far pervenire all’Amministrazione un documento di riflessione sui possibili scenari futuri. Gli incontri con le associazioni ed i rappresentanti del mondo datoriale, proseguiranno nei prossimi giorni.
el 2023 sono state 18, rispetto alle 14 dell’anno precedente, le sentenze di fallimento emesse dal Tribunale di Matera. I settori maggiormente colpiti sono stati i servizi (cinque), commercio, costruzioni e trasporti (tre ciascuno), industria (due), artigianato e turismo (uno ciascuno). Matera con dieci provvedimenti guida la classifica delle cessazioni, seguita da Pisticci con due; poi Policoro, Pisticci, Salandra, Scanzano Jonico, San Giorgio Lucano e Tursi. Nel 2022, invece, le sentenze di fallimento emesse dal Tribunale di Matera erano state 14, rispetto alle 19 dell'anno precedente, ed i settori maggiormente colpiti erano stati i servizi (sette), poi le costruzioni (quattro) e il commercio (tre).
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Provincia
martedì 9 gennaio 2024 www.lecronache.info
Irreparabile la rottura col sindaco sul Bilancio, si dimettono 7 consiglieri comunali: dal 2019 è il terzo Commissariamento
Dall’anonimato in Regione al protagonismo a Scanzano: in 7 mesi Cariello perde tutto
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er Pasquale Cariello a soli 7 mesi dal trionfo elettorale alle scorse amministrative di maggio, l’avventura di sindaco di Scanzano Jonico è già terminata. Dopo 2 Commissariamenti consecutivi, ecco il terzo. Miseramente fallito il tentativo di traghettare il Comune fuori dalle stagnanti acque di un’amministrazione al minimo sindacale come lo è quella di un Commissario di nomina prefettizia. Per l’appena insediatosi Prefetto di Matera, Cristina Favilli, già il primo atto importante: la scelta di chi amministrerà l’Ente fino all’elezione del nuovo Consiglio e del nuovo sindaco, da tenersi nel primo turno elettorale utile previsto dalla Legge. Nel caso specifico, il ritorno al voto potrebbe essere già in primavera. Una vera e propria maggioranza, il sindaco Cariello, che per accettare l’incarico si è dimesso da consigliere regionale della Lega, non l’ha mai avuta sin dall’inizio del mandato. In avvio di mandato, la contestazione di incompatibilità al consigliere comunale D’Amico per una posizione debitoria da saldare nei confronti del Comune che poi è stata saldata. Irreparabile, nel dicembre scorso, lo strappo sulla non approvazione in Consiglio del Bilancio consolidato del 2022 e altri documenti contabili come quello della variazione del bilancio previsionale. Da allora ad oggi, però, il Commissariamento da spettro è diventato realtà: hanno presentato le dimissioni di 7 consiglieri comunali su 13. Si tratta, per la maggioranza, di Stefania Zuccarella, Giusy Altieri, Donato D’Amico, e per le minoranze di Felicetta Salerno e Claudio Scarnato, e di Fabio Massimo Sgarrino e Maria Dattoli. Per ora, i gruppi di opposizione “Patto Civico per Scanzano” e “Siamo Scanzano”, insieme al gruppo di maggioranza “Impegno in Comune”, hanno spiegato come, alla base delle dimissioni, ci sia «la grave crisi amministrativa interna alla
COMMISSARIAMENTO, IL MESSAGGIO DI PEPE (LEGA)
«Vicinanza politica ed anche personale»
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__ Cariello
maggioranza del Consiglio Comunale, che si è protratta senza trovare soluzione a causa della totale inerzia del sindaco Cariello di porvi adeguato rimedio». All’indomani della definitiva rottura pre natalizia, Cariello disse che si sarebbe ritirato «a vita privata», aggiungendo, «un posto di lavoro ce l’ho, gli altri andassero a cercare». Tuttavia, a distanza di settimane, nessuna novità ed anzi, Cariello, fingendo di non accorgersi dello schianto Commissariamento sulla traiettoria, ha continuato a comportarsi da sindaco, come nulla fosse accaduto. Proprio di domenica, la sua ordinanza sindacale sulla sospensione dell’attività didattica nella giornata di ieri, nel plesso scolastico dell’Istituto comprensivo “Fabrizio De Andrè” per motivi igienicosanitari dato l’avvistamento di roditori Più volte, da leghista, l’imprenditore agricolo ha voluto la presenza del leader nazionale, l’attuale Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, nella zona del suo bacino elettorale. Tra le varie apparizioni pubbliche, per esempio, quella estiva con i due in costume al mare sullo Jonio. La copertina di un libro, però, per quanto patinata non può da sola bastare a elevare i contenuti dello scritto. Così per Cariello dopo una quasi intera legislatura in Regione tranquilla, poichè piuttosto anonima, un disastro di consiliatura dove lui, al contrario, sa-
rebbe dovuto essere, in quanto primo cittadino, il protagonista. Cariello, nel ringraziare «i miei assessori Valicenti, Natale, Ponzio, Puppio e al capogruppo Marzano», sui propri profili social, postando una foto in Consiglio regionale, ha aggiunto: «Presto, ci rivedremo presto perché sono certo che questa nostra avventura non è finita qui anzi, rinascerà più forte e più dinamica di prima». Nell’annunciare il ritiro «a vita privata», contestualmente l’ex sindaco di Scanzano Jonico aveva escluso future incursioni elettorali anche in riferimento alle prossime regionali lucane. Ma chissà, dice una cosa ne fa un’altra. La realtà è che il Comune si ritrova commissariato come del resto lo è quasi ininterrottamente dal lontano 2019 quando allora l’amministrazione fu sciolta per presunte infiltrazioni mafiose. Poi nel 2021, l’evento paradossale. Col ritorno al voto, l’esito dai seggio: eletto sindaco Mario Altieri. Non ci fu la proclamazione, per via della incandidabilità come da Legge Severino, a causa di una precedente condanna per abuso di ufficio divenuta definitiva nel 2014. Riabilitazione e calcoli temporali, Altieri dietro l’angolo. Ad ogni modo in 7 mesi Cariello ha perso tutto: il posto in Consiglio regionale e la fascia tricolore da sindaco di Scanzano Jonico. CIRO MERLO
al segretario regionale della Lega, Pasquale Pepe, «vicinanza personale e politica a Pasquale Cariello per la crisi dell’amministrazione comunale di Scanzano Jonico, che, di fatto, fa concludere anzitempo il suo mandato come sindaco, a causa delle di- __ Pepe missioni ultra dimidium irresponsabilmente rassegante da 7 consiglieri comunali». «Scanzano Jonico - ha aggiunto e concluso Pepe -, dopo anni di commissariamento, meno di un anno fa aveva scelto il futuro, e sono certo che l’impegno di Pasquale Cariello per la nostra terra e per la sua comunità proseguirà con passione, dedizione e competenza. Il tempo gli darà ragione, in quanto fiero sostenitore della legalità, della democraticità delle scelte amministrative e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica».
IL MESSAGGIO DEL CONSIGLIERE REGIONALE TREROTOLA
«Cariello saprà dare il suo contributo»
«A
l di là della differente collocazione politica che abbiamo avuto in Consiglio Regionale, esprimo tutta la mia solidarietà, soprattutto dal punto di vista umano, a Pasquale Cariello, decaduto dalla legittima carica di Sindaco di Scanzano __ Trerotola Jonico, conferitagli dagli elettori poco più di 7 mesi fa, a causa delle contestuali dimissioni rassegnate da 7 consiglieri comunali, 3 dei quali eletti nella sua medesima lista». Così anche dal consigliere regionale di centrosinistra, Carlo Trerotola di “Prospettive Lucane”, la solidarietà a Cariello. «Nel quadriennio di comune impegno nel Consiglio Regionale di Basilicata - ha aggiunto e concluso Trerotola -, ho avuto modo di apprezzare lo spirito di dedizione ed il senso di profonda responsabilità, che hanno animato l’operato istituzionale di Cariello. Sono certo che, al di là delle funzioni politiche che egli eserciterà o meno in futuro, non verrà mai meno il suo propositivo contributo per soluzioni concrete agli assillanti problemi della nostra terra».
Periscopio
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L’Associazione conta circa 500 iscritti in 10 sezioni nelle province di Potenza e Matera, con consigli sempre rinnovati che promuovono eventi sociali e culturali
Combattenti e Reduci, via in Basilicata per il 2024 alle iniziative nel segno della pace e del ricordo
L
a Federazione provinciale di Potenza e Matera dell’Associazione nazionale “Combattenti e Reduci” ha presentato nella mattinata di ieri, presso i locali dell'Istituto Centro Studi Didattico “Danzi”del capoluogo lucano - una conferenza d’inizio anno per presentare l’attività delle 10 sezioni operanti nella regione Basilicata ed il programma associativo per il 2024. «Nella conferenza di inizio anno – ha affermato a margine dell’iniziativa il presidente provinciale di Potenza e Matera dell’Associazione nazionale “Combattenti e Reduci” Rocco Galasso – è stato posto in evidenza il prestigio storico nonché il significato che rappresenta la presenza attuale dell’Associazione che ha come finalità l’esaltazione dei principi della pace, nel ricordo di quanti hanno collaborato e combattuto per difendere questi valori». Per l’occasione, contestualmente, ha preso il via il tesseramento dei giovani con la consegna delle tessere agli studenti della scuola secondaria di secondo grado, «futuro e speranza della nostra Nazione», afferma il presidente Galasso che spiega come l’azione del tesseramento rappresenti
__Galasso durante la conferenza (foto Mattiacci)
«per la prima volta, l’apertura dell’Associazione anche negli ambienti più giovani dove è necessario conoscere, avere queste informazioni storiche ma anche di poter rendere concreto un messaggio sociale di estrema attualità». A conclusione dell’iniziativa, poi, è stato consegnato l'artistico Calendario dell'Associazione edito in occasione dei 100 anni dall’elevazione in
Ente Morale. «Il calendario - sottolinea Galasso - che ricorda anche i 100 anni dall'istituzione dell’Associazione e la sua elevazione in ente morale, che naturalmente avvalora di un riconoscimento di grande importanza un’Associazione che negli anni immediatamente dopo la Prima Guerra Mondiale e poi dopo la Seconda Guerra Mondiale e negli anni successivi ha raccolto un numero elevato di ex combattenti e di reduci». L’Associazione nazionale “Combattenti e Reduci”, istituita nel 1919, ha attualmente circa 34.000 iscritti ed è presente capillarmente in tutte le province italiane, articolandosi anche in un considerevole numero di sezioni locali. In Basilicata, come spiega lo stesso Galasso, l’Associazione «è presente con numeri significativi: quasi 500 associati nelle circa 10 Sezioni» distribuite nei due capoluoghi di Potenza e Matera e ad Acerenza, Avigliano, Bernalda, Genzano, Pisticci, Rionero, Ruoti e Tramutola con rinnovati consigli sezionali che si rendono promotori di iniziative sociali e culturali in collaborazione con le Istituzioni e le Amministrazioni.
L’area verde intitolata alla farmacista materana Teresa Vezzoso, con l’installazione di panchine artistiche a forma di libro, diventa uno spazio di riflessione e raccoglimento
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Il parco “Vezzoso” di Matera diventa letterario
on l’installazione di panchine artistiche a forma di libro, il parco di via Borsellino intitolato alla farmacista materana Teresa Vezzoso diventa uno spazio letterario, di riflessione e raccoglimento. Un’iniziativa del sindaco del Comune di Matera Domenico Bennardi e dell’assessore all’Ambiente, Massimiliano Amenta, realizzata con la preziosa collaborazione dei giovani speciali di “Oltre l’arte”, coordinati da Uccio Santochirico, Elena Mirimao, Luigina Bonamassa e Francesca Cascione. Le panchine sono state allestite nella Fabbrica del Carro, in collaborazione dell’associazione “Maria Santissima della Bruna”, e installate dalla cooperativa “Multiservizi”, che ha anche messo a dimora 18 alberi tra pino d'aleppo, cipresso comune, bagolaro e amolo, ol-
__Le panchine dedicate alla Madonna della Bruna e a Scotellaro
tre a 120 arbusti di lentisco, terebinto, fillirea e melograno. Le installazioni sono dedicate ai poeti e scrittori lucani Isabella Morra, Rocco Scotellaro e Carlo Levi, oltre a quella per la Madonna della Bruna. «Con questa iniziativa - hanno commentato Bennardi e
Amenta incontrando gli artisti nel parco- si vuole valorizzare le aree verdi della città, in particolare il parco Vezzoso, che oltre a luogo ludico diventa oggi anche letterario in onore dei nostri poeti e autori lucani. Lanciamo un appello per tutti i cittadini, a tutelare queste piccole opere d'arte, pezzi
unici per la nostra città; spetta ad ognuno di noi la custodia del nostro patrimonio comune. -concludono gli amministratori- Ringraziamo la cooperativa Multiservizi e l'ufficio Verde del Comune, per il lavoro svolto su idea dell'Amministrazione e dell'assessorato all'Ambiente». All’incontro nel parco erano
presenti sindaco, gli assessori Amenta e Mazzone; il presidente del Consiglio comunale Francesco Salvatore, il Comitato Madonna della Bruna con il presidente Bruno Caiella; la cooperativa Multiservizi, l'agronomo del Comune Saverio Basile, ed i ragazzi della cooperativa “Oltre l'arte”.
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martedì 9 gennaio 2024 www.lecronache.info