L’Alto Adige è una terra ricca. “La nostra terra è oro” L’ho sentito dire moltissime volte, e a chiunque è chiaro il fatto che questa affermazione è del tutto vera. È vera per le Dolomiti È vera per le valli e gli altipiani È vera per l’Adige, i ruscelli e le fontane È vera per i meleti È vera per i pascoli È vera per il fieno ed i fiori È vera per i vigneti È vera per i boschi Il legame alla terra è più forte di qualsiasi cosa, è la bellezza che lega inscindibilmente la gente di quei luoghi dalla nascita all’eternità e la fierezza di farne parte. Questo orgoglio nel rispettare la bellezza si traduce in tutto ciò che fanno: dall’accoglienza, al cibo, al benessere e buon vivere. Ho incontrato persone orgogliose della loro terra, e generose nel raccontarmela, per farmi innamorare. Ci sono riusciti ed ora anche io vi farò innamorare, attraverso una storia fatta di latte. Chiara
Marlengo – Settembre 2013 La Maiena Life Resort
La Maiena è un’antica casa padronale che nel corso del tempo si è trasformata in un Life Resort. Appartiene alla stessa famiglia da generazioni ed in tutto questo tempo è stata capace di definire la sua offerta, aumentare gli standard di accoglienza, per poter offrire non il lusso, ma il vero benessere. Dalle finestre della vostra camera scorgerete i campanili di Merano e vi verrà sicuramente voglia di arrampicarvi sui declivi lì vicino per rubare un cesto di mele. Io l’ho pensato subito, per poi scoprire che le mele me le avevano già portate in stanza! Con le mie splendide compagne di viaggio abbiamo assaggiato il delizioso menù del ristorante. Porzioni delicate e misurate, gustose.
Perché il benessere viene anche dal buon cibo, ed in Alto Adige lo sanno benissimo! Alla Maiena non abbiamo solo coccolato il palato, ma anche il corpo con un trattamento idratante al latte ed un giro completo nella fornitissima SPA dell’hotel. Un luogo dal design sobrio, accogliente, un dosaggio intelligente di linee pure con un’architettura moderna scaldata dal calore del legno.
Il pane, il burro e la marmellata La tradizione è semplice
La tradizione dell’antica arte casearia ed il rispetto della qualità sono i punti cardine della Latteria di Lagundo. Il concetto è: altissimo standard, piccola produzione. Fondata nel 1899 continua oggi la sua produzione per la richiesta locale, per il turismo gastronomico ed anche una quantità ridotta per l’export. I prodotti della Latteria di Lagundo sono delle chicche di sapore e la grande attenzione per le materie prime e la lavorazione “a regola d’arte” si scoprono al primo assaggio! La lista dei masi “fornitori” del loro latte è ben visibile ed affissa con orgoglio. Questi piccolissimo produttori sono il cuore pulsante della tradizione casearia di tutto l’Alto Adige, non solo di questa latteria. Ma su questo discorso tornerò più tardi, perché il latte e la sua produzione hanno implicazioni fortissime anche su altri fronti. La latteria di Lagundo lavora per lo più latte vaccino ed in parte minore anche latte caprino. I prodotti “celebri” della latteria sono il “fior di fieno” ed il Grana di Capra, ma in realtà tutti i loro prodotti vengono letteralmente presi d’assalto!
Come accennavo la prima fase della lavorazione è fondamentale. Cioè ? Il controllo del latte. Il latte deve essere perfetto, non deve contenere nient’altro che latte e tutto ciò che il latte stesso contiene di buono. Quindi niente antibiotici ed affini! Il latte viene controllato ancor prima di entrare in azienda, se qualche cosa non va per il verso giusto non solo non viene utilizzato, ma sapendo esattamente da dove proviene si va a capire che tipo di problema può aver avuto il produttore. Il grande controllo della materia prima da un vantaggio in termini di produzione e qualità su tutta la filiera. A Lagundo si producono diverse qualità di «derivati» del latte, dal fresco allo stagionato in diversi gusti e ricette. Alcuni tra questi prodotti prendono la via del export, ma mantenendo sempre una filosofia di piccola produzione e perciò talvolta capita che la domanda non possa essere soddisfatta. Lufthansa e uno dei clienti di Lagundo, a volte la sua business rimane senza «fior di fieno», ma non se ne fa un cruccio, se vuoi un prodotto eccellente devi saper aspettare. Patti chiari, amicizia lunga. Come in tutto l’ Alto Adige il lato «educational» e molto sentito e pertanto, se volete, potete farvi accompagnare nella baita attigua alla latteria, troverete una meravigliosa mucca meccanica in legno che vi spiegherà per filo e per segno come si forma il latte. Uno spettacolo d’ altri tempi che lascerà a bocca aperta i pargoli, ne sono certa.
Appunti di viaggio. La latteria di Lagundo Dove si trova: coordinate: 46°41′0″N 11°8′0″E guarda la mappa QUI Cosa produce: Latte e deviati freschi del latte come latticello, yogurt e quark. Formaggi freschi e di varia stagionatura. Qui di seguito la lista di tutti i prodotti: http://www.sennereialgund.it/it/page02_03.htm I prodotti più tipici Il formaggio al fieno (il fieno è raccolto in un campo appositamente coltivato per quest’uso, totalmente bio) Formaggio stagionato (tipo Parmigiano) di Capra Cosa troverete nelle vicinanze. Merano e le sue Terme Una vastissima rete di sentieri escursionistici Le colline di vigneti e meleti
Vernago, la transumanza e la Val Senales Ogni anno, a fine Settembre, in un piccolo paesino della Val Senales, centinaia di persone si riuniscono per far festa. Perché? Perché le pecore tornano a casa! Ora vi sembrerà una cosa ridicola. Chi mai nel 2013 aspetta che delle pecorelle se ne ridiscendano dai monti per far festa? Io! Io tornerei domani stesso. In Alto Adige, l’ho già detto, la terra è oro. Ma anche le tradizioni sono oro, anche la cultura popolare è oro. L’insieme di queste cose creano un circuito di valori importantissimo ed un legame così forte e solido col territorio che crea ricchezza ed un continuo rinnovamento. Da queste terre i giovani emigrano per poi tornare carichi di novità. Tutto ciò funziona benissimo anche con la transumanza. Le pecore che abbiamo visto zompettare verso i rispettivi padroni sono animali felici, che hanno brucato erba per tutta l’estate. Sono pecore di famiglia, c’è chi ha il cane e chi un branco di pecorelle! Commercialmente parlando non valgono nulla, di 6000 pecore altoatesine solo un centinaio producono latte per il pecorino –s’è mai visto un pecorino così a nord? No, appunto- La lana non si fa più e dunque? Dunque è la tradizione che va mantenuta, una tradizione che unisce un paese ed una valle e noi eravamo lì con tablet e smartphone a documentarne la ridiscesa nel fienile. Questo fatto credo possa bastare per illustrare al meglio la situazione. Le pecore sono state twittate e messe in uno Storify, ed ora si ritrovano in uno scaricabile. Anche questo è oro.
Appunti di viaggio: Vernago e la festa della Transumanza Dove si trova: Coordinate 46°44′10″N 10°50′16″E Cosa succede: Di seguito il link al sito della Val Senales > Transumanza delle Pecore Cosa troverete nelle vicinanze. Il lago di Vernago e le sue rive sono luoghi perfetti per rilassarsi, da soli ed in compagnia. Moltissimi i sentieri escursionistici, alcuni di questi vi porteranno laddove è stato ritrovato Otzy. Cosa mangerete alla festa: Prodotti tipici del luogo: da provare lo speck alla piastra e l’insalata di patate
Il formaggio va degustato con naso, bocca e cuore. Semmai qualcuno vi dicesse: Anna Matscher e Zum Löwen nella stessa frase voi dite «Va bene» anche se non ne sapete nulla. Anna é uno chef, di quelli capaci di farti piangere d’emozione ad ogni boccone. Io non essendo una foodie ho spazzolato il piatto prima di fotografarlo e dunque evviva Elisabetta che non si è dimenticata di immortalare e descrivere i piatti gustati in quel meraviglioso luogo dove la qualità, il gusto ed il buon vivere si incontrano. Allo Zum Lowen abbiamo avuto l’onore di assaggiare ed imparare a degustare il formaggio, Andreas il nostro sommelier speciale ci ha accompagnato in un viaggio attraverso questo alimento raccontandoci per filo e per segno come si fa, come lo si produce in Alto Adige e le sue proprietà. Partendo dalla ricotta siamo arrivate al latte di cavalla, passando attraverso formaggi di mucca, capra e pecora. Ognuno ha delle proprietà differenti alcune note, altre meno, alla base di tutto c’è sempre e solo un’unica cosa: la qualità! Una qualità a tutto tondo, dalla materia prima alla lavorazione fino ad arrivare alla personalizzazione del formaggio e la successive elaborazione in cucina. Ora vi starete chiedendo come si fa a degustare il formaggio. Semplice, prima di tutto si annusa la crosta , poi lo si spezza e si annusa la “polpa” alla fine lo si assaggia e per magia gli odori sentiti in precedenza si fondono in un gusto totalmente diverso.
Romantik Hotel Post Cavallino ed il latte di cavalla. Georg è un uomo dalla corporatura solida e gli occhi sinceri. Georg e la sua famiglia possiedono l’Hotel Post da tempo immemore, da secoli. Prima era una fattoria, poi una stazione di posta con alloggi ed alla fine un hotel che dal 1860 ha saputo trasformarsi, evolvere con successo. I cavalli sono il “core” di questo luogo, animali splendidi che passano la loro vita in mezzo ai pascoli ed i boschi, animali curiosi che Georg cura personalmente con dedizione totale. Il Romantik Hotel Post Cavallino è l’ultima tappa del nostro viaggio nel Latte dell’Alto Adige ed in questo caso lo scopriamo come ingrediente di bellezza. Ma il latte che troviamo qui è di cavalla. Più che latte è oro bianco, così ricco di proprietà incredibili da convincermi che Cleopatra usasse latte di cavalla per lavarsi e non quello d’asina! Il latte di cavalla non sa di latte, il suo gusto è più vicino alle mandorle, all’erba secca, insomma non ha nulla a che vedere con il gusto abituale del latte. Fa bene all’intestino, al metabolismo, è pieno di vitamina B, è un ricostituente eccezionale ed ovviamente è difficile da trovare in commercio. Una cavalla può dare al massimo un litro del suo latte, altrimenti non potrebbe allattare il puledrino. Qui al Post scopriamo che Georg in collaborazione con Vitalis hanno sviluppato una linea di prodotti per la pelle che ha come ingrediente principe questo alimento meraviglioso. Ciò che stupisce, è questa assoluta sinergia per creare un prodotto eccellente che gli ospiti di Georg non solo possono testare, ma anche controllare “a vista” e cavalcare.
La collaborazione tra Georg ed il dott. Joseph ha dato vita non solo ad una linea di prodotti di bellezza, ma anche ad un nuovo modo di accogliere. Quando ho chiesto a Georg come si vedevano tra cinque anni, mi ha risposto che questi prodotti cosmetici sono l’inizio di un percorso, una traccia che permetterà al Post di personalizzare sempre di più le offerte e renderle ancora più legate al territorio con “amenities” che il cliente può trovare solo “qui” e per “qui” non si intende tutta la regione Alto Adige, ma proprio il suo hotel. É la definitiva vincita della nicchia, l’esaltazione della qualità e del benessere che passa attraverso la pelle sotto forma di crema, scorre nelle vene come vino eccellente e cibo superbo per poi esplodere negli occhi ogni volta che lo sguardo si posa sui boschi, l’orto con le calendule e le erbe fini per la tavola, I cavalli liberi, la chiesetta del 1600 ed il cielo imponente.. Appunti di Viaggio Volete organizzare in viaggio al Post: Qui il sito www.postcavallino.com/it/romantik_hotel.html La linea cosmetica sviluppata in collaborazione con Vitalis sarà disponibile per la vendita on line da Dicembre.
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