JEY - Novembre 2017

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Jey newsletter n. 2/2017 Ottobre-novembre

La Festa dell’Albero 2017 Il 21 novembre la giornata dedicata ai giganti verdi di Roberto Consiglio Gli alberi sono molto importanti per il nostro ecosistema naturale. Grazie a loro riusciamo a contrastare alcuni problemi ambientali che negli ultimi tempi avvengono sempre con maggiore frequenza: erosione del suolo ed effetto serra tanto per citarne alcuni. Il 21 novembre, per celebrare i nostri amici verdi, si è svolta una delle campagne storiche di Legambiente: “La Festa dell’Albero”. L’evento, che quest’anno ha avuto come motto “Il futuro non si brucia”, ha già coinvolto ben 2000 classi di 500 scuole di tutta Italia con circa 40.000 alunni che hanno preso parte alle 200 iniziative in programma. Lo scopo dell’evento è semplice: piantare un nuovo albero per lasciare alle future generazioni, un bene da difendere e custodire. Tutto questo verrà fatto anche per aumentare gli spazi verdi nelle aree urbane. Secondo i dati raccolti dal canale televisivo di informazione francese Euronews nell’ultimo anno, in Europa, è quasi triplicato il numero di incendi: dai 400, media degli ultimi otto anni, si è arrivati a 1068. ...

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Progetto Anàbasi, cerchiamo di capire... Dal 2014 a oggi, in Italia sono arrivati quasi 700.000 migranti dai Paesi dell’Africa. Persone che scappano dalla guerra civile e dalla povertà. Quando i migranti arrivano finalmente in Italia, spesso sono accolti male. C’è sospetto, intolleranza, vero e proprio razzismo. I migranti si trovano in difficoltà perché non conoscono la lingua, non conoscono le nostre leggi né le nostre usanze. Cosa possiamo fare per aiutare queste persone a integrarsi nella società?

Tutti parlano dello ius soli ma cos’è? Tutto quello che c’è da sapere sulla nuova legge in discussione al Senato

UN MONDO TUTTO ATTACCATO 2

di Cristiana Biondo Da qualche mese in Italia si sta parlando della legge di riforma della cittadinanza, impropriamente chiamata Ius soli. Il Senato italiano già da due anni ha in programma di votare per l’approvazione di questa legge ma, avendo un calendario di impegni molto fitto, rimanda sempre la decisione. In questi giorni associazioni, studenti, insegnanti e politici si stanno mobilitando per fare approvare la legge il prima possibile. Ma qual è la legge attualmente in vigore in Italia? Cosa cambierebbe se la legge oggi in discussione fosse approvata? La legge com’è adesso L’ultima legge sulla cittadinanza è stata varata nel 1992 e in base a questa legge l’unico modo per acquisire la cittadinanza italiana è attraverso lo ius sanguinis, cioè il diritto di sangue. In altre parole, un bambino è italiano se è italiano almeno uno dei due genitori. Un bambino nato in territorio italiano da genitori stranieri, ha regolare documento alla nascita ma può fare domanda di cittadinanza solo una volta compiuti i 18 anni e solo se è stato residente ininterrottamente nel nostro paese e se ha frequentato le scuole Primaria e media inferiore. Cosa cambierebbe La legge in discussione tra i politici in Parlamento, intende tutelare soprattutto i bambini nati in Italia da genitori stranieri o arrivati in Italia quando erano molto piccoli. Per fare questo si introdurrebbero due nuovi concetti: lo Ius soli (“diritto legato al territorio”) temperato e lo Ius culturae (“diritto legato all’istruzione”). Lo Ius soli puro prevede che chi nasce nel territorio di un certo stato ottenga automaticamente la cittadinanza: ad oggi è valido ad esempio negli Stati Uniti, ma non è previsto in nessuno stato dell’Unione Europea. Con la nuova legge, lo Ius soli sarebbe temperato: ovvero, un bambino nato in Italia diventerebbe automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene

dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri: -Deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale; -Deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge; -Deve superare un test di conoscenza della lingua italiana. L’altra strada per ottenere la cittadinanza è quella del cosiddetto Ius culturae e passa attraverso il sistema scolastico italiano. Potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). I ragazzi nati all’estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico. Ma adesso la domanda sorge spontanea: perché è così importante essere considerato cittadino italiano? Ognuno di noi è innanzitutto una persona e, come tale, possiede dei diritti (ed ha dei doveri) riconosciuti a tutti gli uomini (diritti umani). Oltre ai diritti umani inviolabili, la persona possiede anche altri diritti e doveri che si acquisiscono per il fatto di essere cittadini di uno Stato. La cittadinanza è infatti il vincolo (legame) che unisce il singolo individuo al proprio Stato. Ma chi non è cittadino dello Stato in cui vive, ha dei diritti e dei doveri?


Il progetto Anàbasi è nato per rispondere a questa domanda. Si tratta di un’iniziativa in cui quattro associazioni (Quanta, Assolavoro, Croce Rossa Italiana e CNOS/FAP) si impegnano a insegnare un mestiere ai migranti in cerca di lavoro, che possono in questo modo integrarsi e raggiungere una maggiore stabilità economica. Continua a pag. 4

Jey periodico bimestrale on-line a cura di Legambiente Testata registrata presso il tribunale di Roma n.214 in data 18.05.2000

Direttore Responsabile: Enrico Fontana Coordinamento di redazione: Cristina Vecchi ragazzi@legambiente.it tel. 0686268352

Presidente: Rossella Muroni Direttore Amministrativo: Nunzio Cirino Groccia Sede legale: Via Salaria 403, 00199 Roma Tel. 0686268350 Fax 0623325782 www.legambientescuolaformazione.it

UN MONDOTUTTOATTORNO

Hanno collaborato a questo numero: Cristina Biondo Roberto Consiglio Francesca Cugnata Dimitri Epifani Andrea Fiorespino Federica Masi Pietro Menziani Silvio Milan Elisa Scocchera Mauro Tufano

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Se ci guardiamo attorno, nella nostra classe o nella nostra scuola, vi sono sicuramente degli alunni stranieri; se vengono a scuola significa che hanno anche loro, pur non essendo cittadini italiani, il diritto all’istruzione. Questo diritto, infatti, non è legato allo “status” di cittadino, ma è riconosciuto a tutti: cittadini e non. È un diritto umano, cioè garantito a tutte le persone nel mondo. Questi stessi ragazzi non hanno invece il diritto di entrare e rimanere nel territorio nazionale, che spetta senza limiti né eccezioni solo ai cittadini, mentre per gli stranieri extracomunitari occorre una speciale autorizzazione (il permesso di soggiorno), subordinata a requisiti e a condizioni temporali stabilite dalla legge. Inoltre, non godono dei diritti politici: per esempio, i ragazzi stranieri che compiono 18 anni, se non hanno la cittadinanza italiana, non hanno il diritto di voto. Divenire cittadino italiano vuol dire quindi diventare pienamente e volontariamente membro a tutti gli effetti di una comunità con diritti e doveri uguali alle persone che come lui ne fanno parte e con le quali cresce, impara e vive ogni giorno. E tu…cosa ne pensi? Cosa avresti da dire ai politici che ne stanno discutendo?

Editore Legambiente Onlus Via Salaria 403 00199 Roma tel. 06862681


…continua da pag. 2 Progetto Anàbasi, cerchiamo di capire...

Per questo motivo, il progetto Anàbasi promuove la formazione professionale nei settori di carpenteria, lavorazione del legno, lavorazioni meccaniche e produzione agroalimentare oltre all’insegnamento della lingua italiana, dei diritti e doveri dei lavoratori e dei cittadini nella Repubblica italiana, aspetti fondamentali per la piena integrazione dello straniero. Non è un caso se, nel primo gruppo di migranti che hanno partecipato all’iniziativa, l’80% ha immediatamente trovato un lavoro. di Andrea Fiorespino

Nella pancia della balena di Pinocchio A Guastalla l’asilo più bello del mondo

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di Cristina Vecchi Un ottimo esempio di come ripartire da una situazione di crisi per un territorio, è rappresentato da quello che in molti definiscono “l’asilo più bello del mondo”. Si tratta di una struttura innovativa, realizzata dallo studio dell’architetto Cucinella per il comune di Guastalla (RE), che prevede un’opera di ricostruzione di due nidi danneggiati dal terremoto che ha colpito l’Emilia nel 2012. Aperto a settembre del 2015, il complesso scolastico, con una struttura portante fatta completamente di legno che serve per garantire la massima sicurezza alle sollecitazioni sismiche, è efficiente sia dal punto di vista energetico che della sostenibilità. E’ un edificio magico per i bambini con una struttura interna ispirata alla pancia della balena di Pinocchio. L’asilo si sviluppa su piano orizzontale e può accogliere fino a 120 bambini al suo interno. Uno

delle particolarità di questa struttura è il giardino “dei sensi”, chiamato così, perché il cortile esterno è diviso in cinque spazi che servono a stimolare i sensi dei bambini nel momento delle loro attività ricreative. A scuola si trascorre tantissimo tempo, e l’asilo è il luogo dove si sperimenta per primo la vita sociale. Spesso si trascura quanto anche l’edificio scolastico influisca sull’apprendimento e sulla formazione dei bambini. L’idea, ha spiegato l’architetto Mario Cucinella, “nasce da una mia considerazione personale: ho ancora in mente l’asilo dove andavo io, incredibilmente è uno dei più chiari ricordi della mia infanzia, un edificio che viaggia nella memoria. Vorrei che anche questo restasse nella memoria dei bambini che lo vivranno come il mio asilo è rimasto nella mia».

Toyssimi: giocattoli unici per bambini speciali Un progetto di riuso di Sterminata Bellezza di Cristina Vecchi La collaborazione tra Tam Tam e il Vespaio ha portato nel 2015 al premio Sterminata Bellezza di Legambiente in collaborazione con Comieco, Symbola e Consiglio nazionale degli Architetti, nella categoria Gesti di Bellezza. E sì perché se si mettono insieme una scuola aperta a tutti gratuitamente che si occupa di attività come Tam Tam e un gruppo di professionisti che si occupa di ecodesign e sostenibilità, il risultato non può essere che straordinario soprattutto se si decide di coinvolgere anche i bambini. Il progetto che ne esce è Toyssimi, un’idea originale che ha permesso a 100 designer di affiancare 100 bambini dei reparti pediatrici degli ospedali, delle scuole e delle case famiglia che hanno aderito all’iniziativa, per la realizzazione di 100 giocattoli unici. Ogni designer ha por-

tato con sé la propria valigia contenente ogni genere di materiale di scarto e riuso (cartone, legno, fili di cotone, plastica…) ed è stato assegnato a un bambino e che ha potuto quindi realizzare qualsiasi cosa a suo piacimento secondo la propria fantasia e creatività. Lasciato libero di esprimersi autonomamente, ogni bambino ha dato vita ad un giocattolo sorprendentemente unico. I 100 giocattoli realizzati, inoltre, sono stati messi in mostra negli spazi espositivi del Triennale Design Museum di Milano: un evento fatto di immagini e video a testimonianza dell’intero progetto, grazie al quale sono state sostenute le attività dell’associazione no profit Amani.


ecodesign o design ecologico è un concetto che caratterizza la progettazione di un prodotto o di un sistema sociale o economico nel rispetto dell'ambiente in cui viviamo.

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… continua dalla copertina Le cause, però, sono da attribuirsi soprattutto alla mano dell’uomo che, spesso volontariamente, provoca danni irreparabili al patrimonio boschivo. In Italia, nei primi sette mesi del 2017 sono andati in fumo ben 74.965 ettari coperti da boschi, nel 2016 47.926. Negli ultimi trent’anni il Belpaese ha visto sparire il 12% dell’intero patrimonio forestale nazionale. Questi dati sono stati raccolti dalla Commissione Europea, con l’aiuto di Legambiente, all’interno del progetto Copernico. Le regioni più colpite risultano essere molte di quelle situate nell’Italia meridionale. Al primo posto, infatti, troviamo la Sicilia, con 25.071 ettari distrutti, seguita da Calabria, Campania, Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria. E’

Legambiente e Riciclia A scuola vogliamo solo buoni… vuoti!

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di Monica Pergoloni Il 2017 ha visto nascere per Legambiente una nuova collaborazione, quella con la sturtup veneta Riciclia. Si tratta di un’azienda molto diffusa su tutto il territorio nazionale e che realizza ecocompattatori, macchine che raccolgono bottiglie di plastica, flaconi e lattine in alluminio e che rilasciano subito buoni sconto da utilizzare nei negozi convenzionati al circuito di green marketing al quale aderiscono. La collaborazione nasce dall’esigenza di promuovere stili di vita eco-sostenibili e sensibilizzare i ragazzi al rispetto dell’ambiente. Ecco perché Legambiente e Riciclia hanno avviato per questo anno scolastico il percorso educativo A scuola vogliamo solo buoni…Vuoti che consiste in attività didattiche da realizzare in classe per insegnare una corretta gestione dei rifiuti, laboratori artisti-

ci per creare con materiali di recupero, materiale audio-visivo, un kit di semi da piantare e il diploma di merito, che viene consegnato dalla mascotte Riciclina alla fine del percorso. I ragazzi avranno inoltre la possibilità di portare i loro imballaggi all’ecocompattatore Riciclia per ricevere in cambio buoni per l’acquisto di materiale da cancelleria per la propria classe. Tutte le scuole di Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Umbria (su Perugia), Marche, Molise, Puglia, Calabria che scelgono di aderire alla proposta A scuola vogliamo solo buoni…Vuoti diventeranno Scuole sostenibili di Legambiente. Per ulteriori informazioni www.riciclia.it

Energicamente Percorso ludico didattico di Cristiana Biondo Scoprire l’energia non è mai stato così divertente! Hai tra i 9 e i 14 anni? Hai voglia di metterti in gioco e scoprire l’energia in modo divertente? Allora entra a far parte della EstraCommunity, un’appassionante community online dedicata all’energia! Estra, multi utility italiana nel settore dell’energia, in collaborazione con Legambiente, nell’ambito del proprio impegno per la sostenibilità e qualità ambientale del territorio e del pianeta, presenta un nuovo progetto scuola gratuito: Energicamente Percorso Ludico Didattico. Grazie a questo progetto, i ragazzi che frequentano le classi degli ultimi due anni della Scuola Primaria e del triennio della Scuola Secondaria di primo grado, vengono coinvolti sul tema dell’innovazione

energetica e sensibilizzati al consumo sostenibile nel rispetto dell’ambiente. All’interno della community online, guidate da Mr. Estra e dalla sua squadra, le classi si mettono alla prova e si sfidano approfondendo e sperimentando, in classe e a casa, i principali temi legati all’energia: Energia, Sviluppo sostenibile, Tecnologia, Riduzione dei consumi e Ambiente. Ti aspettano divertenti giochi, interessanti lezioni con quiz di verifica, concorsi di merito per le classi e concorsi per le famiglie. Tutto questo per scoprire insieme l’energia con un approccio 100% digitale. Che aspetti ad entrare nella EstraCommunity insieme ai tuoi compagni e ai tuoi professori? Vai su www.energicamenteonline.it e inizia a costruire il futuro dell’energia!


importante quindi continuare a fare attività di prevenzione e sensibilizzazione, la festa dell’albero può essere una buona occasione. Si può ancora aderire sul sito www.legambientescuolaformazione.it e partecipare al concorso ro fotografico promosso da Legambiente e Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, per le tre classi vincitrici premi in materiale scolastico del valore di 500 euro!

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Al via la seconda edizione di Neptune Neptune è il progetto di Legambiente e della Protezione Civile dedicato alla formazione dei volontari e del personale delle amministrazioni locali costiere, in grado di intervenire prontamente in caso di inquinamento. L’attività di formazione punta a far crescere sul territorio le capacità per affrontare in caso di emergenza la problematica del petrolio. Anche in questi casi, l’esperienza del volontariato di Protezione Civile può fornire una importantissimo aiuto. Il rischio di inquinamento del nostro mare, è sicuramente una minaccia a cui non siamo nuovi e che è sempre più frequente lungo le nostre coste, ed è

Accendiamo l’idea! Concorso a premi per le scuole promosso da Ecolamp e Legambiente

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di Federica Masi Vi piacerebbe realizzare un video o un gioco dell’oca che promuova la raccolta differenziata dei piccoli elettrodomestici e delle lampadine? Allora il concorso a premi per le scuole “Accendiamo l’idea!” fa al caso vostro. E’ un’iniziativa promossa per il quarto anno da Ecolamp e Legambiente. Nasce dalla volontà di coinvolgere le classi in un’attività creativa che renda stimolante e divertente scoprire o approfondire i temi della raccolta differenziata e del riciclo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche di uso più comune. Per l’edizione 2017/2018 il tema conduttore, selezionato in base all’attività che da sempre contraddistingue il consorzio Ecolamp, sarà la corretta raccolta e smaltimento di lampadine e apparecchiature di illuminazione, i cosiddetti rifiuti

di illuminazione. In palio, materiali scolastici del valore di 500 euro, oltre alla pubblicazione delle opere vincitrici sul sito di Ecolamp, su quello di Legambiente Scuola e Formazione e sui loro canali social. Il concorso rivolto alle scuole è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle attività nate dalla collaborazione tra Ecolamp e Legambiente per la diffusione delle buone pratiche legate alla raccolta differenziata dei RAEE (sono rifiuti di AEE Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Che aspettate, fate presto, la scadenza per partecipare al concorso è fissata per il 30 novembre 2017! Per informazioni e adesioni scaricare il regolamento su www.legambientescuolaformazione.it

Legambiente con la Scuola! II forum sull’edilizia scolastica di Claudia Cappelletti Legambiente anche quest’anno si è impegnata per stilare il rapporto “Ecosistema Scuola”, un’indagine sulla qualità dell’edilizia scolastica in Italia. Protagonisti gli edifici scolastici delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dei Comuni capoluogo di provincia. I risultati non sono dei migliori: - ben il 63,6% degli edifici è stato edificato prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica; - il 61,2% possiede il certificato di agibilità; - il 47,4% il certificato di prevenzione; - solo sul 29,3% è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica; - sul 22,3% sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai; - il 43,6% necessita di interventi urgenti di manutenzione. La messa in sicurezza delle scuole è un problema che investe tutta la nostra penisola, ovviamente

con percentuali diverse da nord a sud. Occorre quindi tenere alta l’attenzione sugli oltre 42mila edifici scolastici italiani che ogni giorno sono frequentati da quasi 8 milioni di studenti. Non solo cattive notizie! Negli ultimi anni, grazie all’incremento dei fondi messi a disposizione del Governo e alla capacità progettuale di molte amministrazioni, sulle nostre scuole sono stati realizzati oltre 12mila interventi. Nel dossier abbiamo voluto raccontare 10 storie di edilizia scolastica innovativa e sostenibile. Scuole dove gli spazi scolastici sono stati pensati per superare la centralità dell’aula, dove i consumi energetici sono stati azzerati o ridotti al minimo, dove sono stati utilizzati materiali naturali o provenienti dal riciclo in modo da ridurre l’impatto ambientale. Per scaricare il rapporto: www.legambientescuolaformazione.it


quindi necessaria un’attività di vigilanza attenta e costante del mare così come sono fondamentali attività che mirano alla formazione e preparazione per affrontare queste difficoltà. Con il progetto Neptune, si intende diffondere sempre più competenze e esperienza affinché sia possibile intervenire in maniera tempestiva e favorire la conoscenza del problema dell’inquinamento marino.

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Erica…la pianta che resiste al freddo!!! L’Erica è una pianta perenne sempreverde che viene utilizzata per scopi ornamentali e la cui fioritura avviene nel periodo autunnale; il colore dei suoi abbondanti fiori può variare tra diverse tonalità di rosa, bianco e rosso. E’ una pianta che in natura cresce in ambienti aperti e ventilati, che resiste anche a temperature basse (fino a circa 4°C), ma che non sopporta le temperature torride. L’ideale sarebbe posizionarla in un luogo leggermente ombreggiato nelle zone con inverni miti, e in luoghi soleggiati nelle zone con inverni rigidi. Nell’antichità si associavano proprietà magiche a questa pian-

Caretta Caretta La tartaruga marina che nidifica anche in Italia

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IMPRONTE E RADICI

Di Francesca Cugnata Capita di sentire in tv della schiusa delle uova di tartaruga su qualche spiaggia, con i piccoli appena usciti dal guscio e la loro prima corsa verso il mare. Un avvenimento sicuramente emozionante e delicato, a cui però rischiamo di non assistere più. Le tartarughe marine, infatti, sono tra le specie animali catalogate come “in via di estinzione”, e le cause sono molteplici: la caduta accidentale nelle reti da pesca, la presenza di plastica (viene ingerita dalle tartarughe che la scambiano per organismi di cui generalmente si nutrono), il riscaldamento globale, la trasformazione di spiagge e coste operata dall’uomo. Esistono centri di recupero (come quello di Legambiente a Manfredonia) che si occupano del recupero e del successivo rilascio in natura di questi animali.

Ma se in estate nidificano, in inverno cosa fanno le tartarughe marine? A differenza di altri rettili (che vanno in letargo riducendo le loro funzioni vitali), la Caretta Caretta preferisce raggiungere acque più calde, per poi far ritorno alla spiaggia in cui è nata per accoppiarsi e nidificare: ognuna di esse depone fino a 200 uova e dipenderà poi dalle caratteristiche e dalla temperatura della sabbia se le tartarughine saranno femmine o maschi.

La melagrana: buona e sana! Origini e dolci usi di questo tesoro d’autunno Di Silvio Milan e Francesca Cugnata Originaria dell’Asia e giunta in Europa già nel VI secolo a. C. grazie ai Fenici, la melagrana è un frutto autunnale tondeggiante simile ad una mela, da cui trae origine il suo nome: "melagrana" infatti, deriva dal latino malum ("mela") e granatum ("con semi”). Considerato simbolo di abbondanza sin dall’antichità (per via del numero di arili contenuti in ogni frutto, quasi 600), oggi la scienza ci rivela che la melagrana è ricca di acqua, fibre, potassio, fosforo, vitamina C e antiossidanti, confermandone il mito. Mangiarne i semi è sicuramente buono e divertente, ma con un po’ di fantasia si possono realizzare innumerevoli ricette, come ad esempio… dei deliziosi lecca-lecca!

La ricetta: mettete in un pentolino 100g di zucchero di canna integrale, versarci sopra 100g di succo di melagrana (che è possibile acquistare già pronto o si può ottenere sgranando il frutto e frullando i chicchi, dopo averlo lavato e aperto a fiore) e cuocere a fuoco lento per venti minuti circa, girando solo qualche volta finché tutta l’acqua non sarà evaporata. Per creare i lecca-lecca sarà sufficiente far colare il preparato a gocce all’interno di uno stampino pulito, inserendo un bastoncino e facendo raffreddare. Si ottengono così dei deliziosi e salutari dolcetti, utili anche contro il mal di gola. Buon appetito!


ta, e tra gli usi più frequenti rientravano la fabbricazione di scope e l’utilizzo a scopo curativi (soprattutto come antinfiammatorio per la bocca). Il suo nome deriva dal greco e significa “frangere”, in rimando alle sue foglie molto sottili, e nel linguaggio dei fiori assume due significati: nella variante bianca simboleggia la solitudine, nella variante rosa la speranza. Di Francesca Cugnata

Lo sapevi che il cavalluccio marino è un animale che riserva mille curiosità? Ogni giorno esegue una caratteristica danza con il suo partner, cambia colore in base all’ambiente in cui si trova ed è un voracissimo predatore!

IMPRONTE E RADICI

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Curiosità


Il laboratorio del riciclo di Elisa Scocchera e Francesca Cugnata

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SI PUO’ FARE

Quando differenziare diventa un gioco! Occorrente: Volantini di offerte dei supermercati Fogli di carta Un cartoncino Forbici Colla Pennarelli Come si gioca? Ogni anno in Italia ognuno di noi produce circa 486 kg di rifiuti; ma sappiamo esattamente dove collocarli per poterli differenziare e dargli nuova vita? Il gioco è semplice: innanzitutto si preparano le “carte dei rifiuti”, ritagliando dai volantini alcune immagini (brick di latte, confezioni di tovaglioli, foto di vegetali, bottiglie di bevande varie, ecc.) e attaccandole con la colla su rettangoli

uguali ottenuti ritagliando il cartoncino. Sui fogli di carta (che fungeranno da “cassonetti”) si scrive sopra una categoria da differenziare (vetro, carta, indifferenziata, scarti organici, plastica, ecc.), preferibilmente adattando il gioco alle regole della raccolta differenziata della propria città. A questo punto ci si divide in due squadre, che riceveranno un ugual numero di carte: vince la squadra che riuscirà a collocare in modo corretto e nel più breve tempo possibile il maggior numero di rifiuti. Ma il gioco non finisce certo qui: la squadra che arriva seconda dovrà imparare le regole della differenziata e spiegare il gioco alle altre classi. Perché differenziare… è un gioco da ragazzi!


Lo sapevi che...

Tempo di Natale Realizza le tue palline personalizzate

SI PUO’ FARE

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Un’idea semplice per riutilizzare le bottiglie di plastica per il tuo albero di Natale. Occorrente: - bottiglie di plastica - forbici - carta, stoffa, pongo, cotone - colori a tempera, colla glitter - scotch - nastro di raso Procedimento: 1. taglia a metà una bottiglia di plastica, prendendone il fondo; 2. incidi il fondo con 4 tagli verticali sulla circonferenza per poterci incastrare un altro fondo di bottiglia; 3. riempi la pallina con quello che vuoi: carta, stoffa, pongo, cotone…puoi attaccarli all’interno della pallina con la colla o lasciarli liberi ma riempila con più colori possibile; 4. ora incastra le due metà e attaccale con dello nastro adesivo; 5. se la vuoi più colorata puoi anche dipingere la superficie esterna con colori a tempera o con la colla glitter; 6. prendi un nastro di raso o quello che usi per i pacchetti regalo, fallo girare intorno alla pallina, proprio sopra lo scotch, legalo creando un anello dove si possa infilare il ramo dell’albero. Fatto! La tua pallina per l’albero di Natale è pronta!

Il più grande albero di Natale del mondo si trova proprio qui, in Italia, anche se chiamarlo "albero" non è propriamente corretto! Si trova a Gubbio, e ogni anno prende vita, precisamente il 7 Dicembre, dal lontano 1981, con una serie impressionante di luci e cavi che illuminano il Monte Ingino. Con precisione più di 8 km di cavi elettrici, utilizzati per disegnare la sagoma dell'albero, la stella in cima e gli addobbi all'interno. Per realizzare quest’albero sono necessarie più di mille ore di lavoro. Un bel primato per l'Italia e per la città di Gubbio che grazie ad esso è entrata anche nel Guinness World Record.


ESPERIENZE Esploriamo l’Universo: visite ai planetari d’Italia Siete affascinati dai misteri dell’Universo? Vorreste compiere un viaggio tra galassie e osservare da vicino i pianeti? Una visita a un planetario potrebbe fare proprio al caso vostro!. Generalmente la visita si compone di un cammino virtuale alla scoperta dell'Universo e dei suoi segreti: il sistema solare, le galassie, i moti dei pianeti, lo scorrere delle stagioni e molti altri aspetti affascinanti del cosmo. In Europa i planetari più famosi sono quelli di Greenwich in Inghilterra, di Mosca, di Stoccarda e di Madrid, mentre sono “famosi” in Italia quelli di Milano, Roma e Torino. Basta una semplice ricerca sul web per trovare il

MOSTRA ENJOY: mostra al chiostro del Bramante a Roma

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La mostra, dedicata ad alcuni protagonisti del ‘900, proporrà un nuovo modo di vivere l’arte. Lo spettatore diventa parte integrante della mostra e potrà interagire direttamente con le opere. Al visitatore sono richieste solo due cose: divertirsi e toccare, scuotere, muovere tutto ciò che è possibile! Lo scopo della mostra sarà quello di spiazzare i visitatori facendo nuove esperienze e coinvolgendoli in un mondo del tutto nuovo. Le parole di Eccher, l’organizzatore, evidenziano l’aspetto centrale di tutta la mostra: gioca-

CINEMA Il “Toro Ferdinando” in uscita il 21 Dicembre Reinterpretato e diretto da Carlos Saldanha, già regista di alcune pellicole come la saga di “L’era glaciale” e di “Rio”, la toccante storia ambientata in Spagna del toro Ferdinando, viene riadattata ai giorni nostri, con una grafica digitale accurata. Protagonista assoluto è un toro dal cuore d’oro che viene catturato per sbaglio perché considerato pericoloso e aggressivo, e quindi allontanato. Lo attende un futuro di battaglie e scontri nella corrida. Il nostro pacifico eroe non ha intenzione di fare del male a nessuno e giura di

GIOCHI MeteoHeroes: Un’app per l’educazione ambientale MeteoHeroes è un videogioco gratuito lanciato dal centro Epson nel 2015. I protagonisti sono Fulmen, Nix, Nubes, Pluvia, Thermo e Ventum. Sei bambini che scoprono di avere dei superpoteri: possono scatenare fenomeni atmosferici ed intervenire sulla natura attraverso questi poteri; tu devi aiutarli ad usare i loro poteri per difendere e salvare la Terra. Chi sono i loro nemici? Le cattive abitudini ambientali e i cambiamenti climatici che possono danneggiare il nostro pianeta e l’ambiente in cui viviamo. Dal deserto

ARTE L’arte presepiale Se siete in giro per Napoli in occasione delle festività, non perdete l’occasione di fare una passeggiata in via di San Gregorio Armeno, la celebre strada degli artigiani famosa in tutto il mondo per le innumerevoli botteghe dedicate all’arte presepiale con la realizzazione di statuine sia usuali che originali (quasi ogni anno gli artigiani più bizzarri realizzano statuine che rappresentano personaggi famosi che hanno fatto parlare di sé durante l’anno). La via e le botteghe possono essere visitate durante tutto l’anno trascinando il visitatore, ogni volta, nella magica atmosfera del Natale. La tradizione presepiale di San Gregorio


più vicino tra gli oltre 50 planetari presenti nel nostro Paese, e la maggior parte di essi possono essere visitati sia con percorsi specifici dedicati alle scuole, sia durante gli orari di apertura rivolti a chiunque voglia immergersi in questa suggestiva esperienza. Un’idea divertente ma allo stesso tempo educativa, per passare una giornata diversa alla scoperta dell’astronomia e dei misteri dell’Universo.

re e divertirsi per vivere al meglio l’arte contemporanea. Questo aspetto non deve sminuire l’arte, anzi gli artisti fanno del divertimento una caratteristica essenziale per provocare nel pubblico una maggiore curiosità. La mostra sfida i più grandi a tornare bambini e propone ai più piccoli un nuovo modo di imparare, avvicinandoli al fantastico mondo dell’arte. La mostra sarà aperta fino al 25 Febbraio.

alle foreste, ai ghiacciai dei Poli, tu aiuterai questi sei piccoli eroi ad usare le proprie doti per risolvere i problemi climatici della Terra. Per farlo sarete aiutati dal centro operativo che si trova sul Gran Sasso. Inizia anche tu questa avventura! L’obiettivo del centro Epson è la promozione della sensibilizzazione sui temi ambientali, partendo dai più piccoli.

Armeno ha un’origine antica: esisteva un tempio dedicato a Cerere (divinità romana della terra e della fertilità), alla quale i cittadini omaggiavano con piccole miniature realizzate in terracotta. Le esposizioni vere e proprie cominciano nel periodo attorno alle festività natalizie, solitamente dagli inizi di novembre fino al 6 gennaio.

Immagine da www.meteoheroes.com/

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riunirsi un giorno alla sua famiglia. Ferdinando raduna una squadra di animali emarginati per avventurarsi nel suo lungo viaggio di ritorno. Il mansueto animale dimostra a tutti che, a volte, le apparenze possono ingannare. Il film mette in risalto tematiche importanti come l’accettazione della diversità e la costanza per raggiungere un obiettivo.



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